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Piccinini (Veneta Autonomia): “Dodici anni fa ci lasciava Antonio Manganelli: uno straordinario esempio di impegno e integrità nella sicurezza pubblica e nella lotta per la legalità”
10 marzo 2025
(Arv) Venezia 10 mar. 2025 - “Il 20 marzo 2025 ricorre il dodicesimo anniversario della scomparsa di Antonio Manganelli, un uomo che ha dedicato la sua vita al servizio dello Stato e alla sicurezza dei cittadini italiani. La sua carriera nella Polizia di Stato è stata caratterizzata da un impegno costante nella lotta alla criminalità organizzata e nella promozione della legalità”. Lo ricorda il consigliere regionale Tomas Piccinini (Veneta Autonomia) che aggiunge: “Negli anni '80 collaborò con figure di spicco come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino nella gestione di importanti collaboratori di giustizia, contribuendo in modo significativo alla lotta contro la mafia. Nel 1991, alla guida della 1a divisione del Servizio Centrale Operativo (SCO), coordinò operazioni che portarono all'arresto di pericolosi latitanti mafiosi, tra cui Nitto Santapaola e Pietro Aglieri. Successivamente, ricoprì il ruolo di questore a Palermo e Napoli, città simbolo della lotta alla criminalità organizzata. Il 25 giugno 2007, il Consiglio dei ministri lo nominò capo della Polizia - Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, incarico che mantenne fino alla sua prematura scomparsa il 20 marzo 2013”.
“Durante la sua leadership - continua il consigliere - Manganelli promosse una polizia più vicina ai cittadini, basata sul dialogo e sulla trasparenza. La sua visione moderna e innovativa ha lasciato un segno indelebile nelle istituzioni italiane, rappresentando un esempio di dedizione e integrità. Ricordare Antonio Manganelli non significa solo onorare il suo operato, ma anche trasmettere alle nuove generazioni il valore della legalità e dell’impegno per il bene comune. Il suo esempio dimostra come il coraggio e la determinazione possano tradursi in un servizio concreto alla comunità, ispirando i giovani a credere nella giustizia e nella responsabilità civile. In un’epoca in cui la lotta alla criminalità e il rispetto delle regole sono ancora sfide fondamentali, la sua memoria rappresenta un faro per chiunque desideri contribuire alla costruzione di una società più sicura e giusta”.
“In occasione dell’anniversario della sua scomparsa - conclude Piccinini - vorrei che le istituzioni e la società civile si unissero a ricordare la figura di uno straordinario uomo di Stato, riconoscendo il suo eccezionale contributo alla sicurezza del Paese e rinnovando l'impegno a seguire il suo esempio nella difesa dei valori democratici e della legalità. La sua memoria rimane viva nelle opere e nelle iniziative dedicate al suo nome, simbolo di un uomo che ha consacrato la propria esistenza al bene comune”.