dettaglio - crv
Zanoni e Masolo (Europa Verde): “Pedemontana, il gioco dei tre bussolotti di Zaia genererà un buco di sei miliardi. La riduzione dei pedaggi è solo un’ammissione di fallimento”
12 marzo 2025
(Arv) Venezia 12 mar. 2025 - “Il presidente Zaia continua a giocare come un prestigiatore con i tre bussolotti cercando di occultare, in modo maldestro e fantasioso, il colossale buco finanziario della Superstrada Pedemontana Veneta. La decisione di abbassare i pedaggi, presentata come un regalo ai veneti, rappresenta in realtà la clamorosa ammissione del fallimento di un’opera diventata insostenibile economicamente”. È quanto dichiarano i consiglieri regionali di Europa Verde Andrea Zanoni e Renzo Masolo “In merito all’annuncio degli sconti sui pedaggi della SPV. La matematica non è un’opinione: abbassare i pedaggi significa abbassare anche le entrate, poiché non è affatto garantito che l’eventuale maggior numero di veicoli possa compensare la riduzione delle tariffe. È un semplice gioco di prestigio che tenta di mascherare la realtà. Questo giochetto potrebbe tornare utile a qualche centinaio di migliaia di veneti residenti lungo i 94 chilometri della SPV, ma le minor entrate potrebbero far aumentare il buco che poi dovrà essere coperto con tagli ai servizi come manutenzioni stradali, sicurezza, sanità a carico di tutti e 5 milioni di veneti. Potremmo proprio dire ‘Peso el tacon del buso’. È doveroso ricordare ai cittadini veneti che, grazie alla terza convenzione fortemente voluta da Zaia, la situazione è drammatica: mentre il privato, SIS, incamererà fino al 2064 un canone annuo garantito - attualmente di circa 180 milioni che arriverà persino a 450 milioni di euro - la Regione dovrà accontentarsi dei soli pedaggi, che si sono già dimostrati ampiamente insufficienti a coprire tali costi. Questo genererà un buco nelle casse pubbliche che, considerando un canone medio annuo di 300 milioni ed entrate da pedaggi annue di 120-130 milioni, raggiungerà la cifra spaventosa di circa 6 miliardi di euro entro fine concessione. Dopo dieci anni di denunce inascoltate, oggi Zaia mi dà finalmente ragione: la Pedemontana è davvero l’autostrada più cara d’Italia. Forse è arrivato il momento che se ne faccia una ragione anche la collega Rizzotto, che ha sistematicamente contestato le mie affermazioni su questo punto. La riduzione del pedaggio è solo l’ammissione che le tariffe erano effettivamente proibitive, come sostengo da anni”.
“Questa è l’ennesima operazione di fumo negli occhi - concludono Zanoni e Masolo - con sconti riservati solo ai possessori di Telepass e senza una chiara previsione dell’impatto economico di questi sconti. Il presidente stesso ha ammesso di non avere ‘la dimensione di quanto vale’ questa operazione. È inaccettabile che si giochi così con il denaro pubblico e con il futuro dei veneti”.