Lorenzoni (Portavoce opposizione - Veneto Vale): “In aula oggi la discussione degli emendamenti al Piano energetico regionale. Abbiamo contribuito a dare un po' di spessore alla politica energetica regionale”

18 marzo 2025

(Arv) Venezia 18 mar. 2025 -      “È la prima volta che il Consiglio regionale del Veneto, ultimo in Italia, è chiamato a votare un Piano Energetico, nonostante la sua redazione sia stata prevista quasi un quarto di secolo fa dalla Legge regionale 27 dicembre 2000, numero 25, ‘Norme per la pianificazione energetica regionale, l'incentivazione del risparmio energetico e lo sviluppo delle fonti rinnovabili di energia’”. E’ quanto dichiara il Portavoce dell’opposizione – Veneto Vale in Consiglio reginale del Veneto, Arturo Lorenzoni. “Un ritardo sensibile, - spiega Arturo Lorenzoni-. Nel 2005 e nel 2012 i Piani erano stati licenziati dalla Giunta, ma non sono approdati in Consiglio. Ora sì. Finalmente, anche se è decisamente un’occasione persa per fare vera politica industriale su scala regionale. Gli obiettivi assunti nel piano al 2030, quanto a miglioramento dell’efficienza energetica, a quota della domanda energetica coperta dalle fonti rinnovabili, a penetrazione degli autobus elettrici, per fare degli esempi, sono inferiori agli obiettivi assunti dal PNIEC nazionale e dalle ultime direttive UE. Peccato, perché tenere obiettivi coerenti almeno con quelli nazionali, può attivare filiere industriali di valore sul territorio, mentre questa prospettiva manca, nel testo presentato dall’assessore Marcato. Abbiamo cercato di dare contenuti in questo senso, ma la struttura del piano non poteva essere stravolta, pena il ritorno in VAS (Valutazione Ambientale Strategica). L’assessore ha recepito 29 dei miei 39 emendamenti, - aggiunge Lorenzoni - ma non ha potuto alzare l’ambizione del Piano. Purtroppo. Il passaggio in Consiglio a valle della redazione della VAS limita possibilità di modificare le scelte proposte dalla giunta, pena la ripartenza a valle della modifica della VAS medesima che richiederebbe tempi molto lunghi. Abbiamo apprezzato l’atteggiamento positivo dell’Assessore Marcato nella discussione dei nostri emendamenti, ma questo non è sufficiente a rendere condivisibile il Piano agli occhi di chi lo avrebbe impostato sull’accompagnamento degli investimenti, per massimizzare il ritorno economico e sociale della transizione. Per questo il voto di astensione dei consiglieri di opposizione. La Giunta può finalmente mostrare di aver promulgato il Piano Energetico, ma molto manca per dare risposte a chi usa l’energia e a chi vuole investire in Veneto”, conclude Lorenzoni.