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Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) e Zanoni (Europa Verde): “Ad Arcade (TV), un nuovo polo logistico, presentata interrogazione per sapere se la Regione si farà carico delle preoccupazioni dei cittadini”
09 maggio 2025
(Arv) Venezia 9 mag. 2025 - “Abbiamo presentato un’interrogazione a risposta scritta alla Giunta per chiedere chiarimenti in merito alla realizzazione di un nuovo centro logistico di oltre 27.000 metri quadrati nel Comune di Arcade (TV). Il progetto ha già sollevato forti preoccupazioni nella cittadinanza, portando alla nascita di un comitato e al ricorso al TAR da parte di alcuni residenti, ed ora è necessario che anche la Regione approfondisca la correttezza formale di questo ennesimo centro logistico che lascerà segni sogni indelebili su un territorio già ampiamente cementificato”. E’ il commento della consigliera regionale Elena Ostanel, (Il Veneto che Vogliamo), che insieme al collega Andrea Zanoni di Europa Verde, ha presentato l’interrogazione.
“Secondo i comitati dei cittadini sono due i principali nodi critici evidenziati: l’inadeguatezza della rete viaria a sostenere il consistente aumento del traffico, in particolare quello pesante, e la mancata attivazione della procedura di Valutazione di Incidenza Ambientale (VINCA), nonostante la vicinanza ad aree della rete ecologica Natura 2000. Ci troviamo di fronte a un intervento ad alto impatto per il quale i cittadini chiedono giustamente trasparenza e la tutela del territorio. La Regione non può voltarsi dall’altra parte, come troppo spesso è accaduto nei vari casi che abbiamo raccontato e testimoniato in questi anni. Al contrario, - aggiungono i consiglieri - deve guidare la pianificazione di questo processo di abnorme crescita di insediamenti logistici che, nel giro di pochi anni, rischiano di lasciare enormi buchi neri disseminati lungo tutto il Veneto con conseguenze fortemente negative sulla tutela del suolo, inquinamento dell'aria e sicurezza stradale. Chiediamo che su questi temi fondamentali si apra un confronto trasparente tra istituzioni e comunità locali, evitando che decisioni calate dall’alto mettano a rischio i beni comuni e il futuro del territorio. La Regione sia parte attiva in questo senso”.