Baldin (M5S): “Regione solleciti ACTV a risolvere sovraffollamento agli imbarcaderi dei vaporetti per le isole, specie tra Chioggia e Pellestrina: temperare diritto al trasporto dei residenti con esigenze del cicloturismo”

09 maggio 2025

(Arv) Venezia 9 mag. 2025 - “Che siano le corse bis, i tornelli “priority” o l’allestimento di vaporetti dedicati al solo trasporto delle biciclette, una soluzione s’impone all’annoso problema del sovraffollamento primaverile ed estivo (specie nei giorni festivi e prefestivi) degli imbarcaderi lagunari verso le isole, e segnatamente tra Chioggia e Pellestrina”. Lo sollecita Erika Baldin, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale con un’interrogazione destinata alla Giunta veneta.

“È cronaca di questi giorni - ricorda la capogruppo - l’impennata del numero di cicloturiste e cicloturisti che intendono visitare la laguna in mobilità lenta. Ma questa esigenza va temperata con il sacrosanto diritto delle persone residenti a utilizzare i vaporetti senza dover attendere o, peggio, essere rimbalzate alla corsa successiva. Da qui la richiesta alla Regione, per conoscere se essa intenda sollecitare ACTV a trovare celermente gli opportuni rimedi, prima che l’estate esploda in via definitiva: ad esempio incrementando il numero delle corse bis o predisponendo un opportuno numero di mezzi atti al mero trasporto delle biciclette tra le località di Chioggia, Ca’ Roman e Pellestrina. Andrebbe valutata anche la possibilità, già esperita nella città storica di Venezia e al Lido, di differenziare gli imbarcaderi attraverso la separazione di tornelli “priority” per le persone titolari di tessera Venezia Unica dagli utenti occasionali, con risultati da valutare in progress entro larga scala”.

“La criticità - prosegue Baldin - si inserisce nel quadro di una difficile gestione del trasporto acqueo, tra vaporetti foranei senza servizi igienici da quattro anni e stipati (con resse ai pontili) anche nella laguna nord, a Murano e Burano in analogo overtourism: lo sviluppo di forme turistiche fruitrici di mobilità lenta in ambienti meno antropizzati, come le isole, è da vedere con favore non solo perché prova a delocalizzare gli abnormi afflussi che da anni flagellano Venezia, ma anche perché sostiene l’economia delle isole stesse. Tuttavia, in esse continuano fortunatamente ad abitare migliaia di persone che rappresentano un presidio vivente alle minacce di spopolamento: purché gli enti locali garantiscano efficaci servizi di trasporto, sanità, istruzione, commercio”.

“Il ruolo della Regione - conclude Baldin - è fondamentale: anche se la concessionaria AVM ha sottoscritto il contratto di servizio con la Città Metropolitana, è tra le competenze del Veneto la regolazione del trasporto pubblico locale, ad esempio attraverso il Piano regionale dei Trasporti e l’attività di monitoraggio eseguita dall’Osservatorio regionale della Mobilità. Perciò chiedo all’ente di farsi portavoce con la società che esercita il servizio al fine di rimuovere gli ostacoli e di offrire condizioni ottimali di trasporto sia a chi nelle isole vive, sia a chi intende visitarle in bicicletta”.