ResocontoVerbali

Seduta del consiglio regionale del 18/12/2020 n. 8

Resoconto 8a Seduta pubblica
Martedì, 18 dicembre 2020
SOMMARIO
  •  
Assume la Presidenza
Il Presidente Roberto CIAMBETTI
 
La Seduta inizia alle ore 10.33

PRESIDENTE

Colleghi, se ci accomodiamo, riprendiamo i lavori. Chiedo agli Assessori che sono in anti Aula di entrare.
PUNTO
13
 
   

DISEGNO DI LEGGE RELATIVO A "COLLEGATO ALLA LEGGE DI STABILITÀ REGIONALE 2021" (PROGETTO DI LEGGE N. 17) APPROVATO (DELIBERAZIONE LEGISLATIVA N. 40/2020)

PRESIDENTE

Bene, riprendiamo i lavori.
Siamo all'articolo n. 15.
Non ci sono emendamenti sull'articolo 15.
Collega Guarda, prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Intervengo per supportare questo articolo, come altri che, durante questo Collegato, ho votato a favore perché ritenevo che c'era un merito di grande valore: penso all'articolo 4, quello relativo alle foreste, piuttosto che all'articolo 8, che avevo supportato anche durante la discussione nelle Commissioni; penso all'articolo 12 anche, dove c'è un'apertura verso dei processi che sono in corso nell'ambito, appunto, della promozione dei diritti umani e dell'attività poi anche cooperativistica, che sono positivi e sono interventi che rispondono a come si sta riorganizzando il territorio nell'intervenire all'interno di questi settori di questi ambiti.
Negli scorsi anni avevamo diverse volte affrontato il tema di Infrastrutture venete e dell'adeguamento strutturale, della gestione del servizio, che era evidentemente carente e che deve essere implementato. Per questo motivo, Europa Verde sostiene un intervento che sia volto a risolvere le questioni che sono in ancora in sospeso e i 6 milioni di euro per l'esercizio 2021 vanno in questa direzione.
Attenzione, il fatto che siamo favorevoli non significa che abbasseremo naturalmente la guardia, per cui, insomma, andremo sempre a monitorare e a sollecitarvi, nel momento in cui ci saranno delle situazioni che ancora rimarranno irrisolte, ma troverete naturalmente un supporto dove vi sono delle questioni di merito che vanno affrontate e le possiamo affrontare con degli stanziamenti adeguati in risposta a quelle che sono le iniziative che la Regione pone, proprio per riuscire a togliere dalle spalle dei cittadini il peso di un ulteriore disservizio.
Pertanto Europa Verde l'articolo 15 lo voterà a favore e auspichiamo nei prossimi mesi di poter avere degli aggiornamenti rispetto alle azioni che verranno poste in atto.

PRESIDENTE

Grazie, collega Guarda.
Dovete entrare in seduta e marcare la presenza.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'articolo 15.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. C0017, presentato dalla consigliera Ostanel, aggiuntivo, che prevede:
Al progetto di legge regionale n. 17 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2021" è aggiunto il seguente articolo:
"Articolo x - Interventi a favore di interventi di edilizia abitativa da parte di lavoratori svantaggiati
1. Al fine di far fronte all'emergenza abitativa, la Regione concede ai lavoratori svantaggiati di cui al D.Lgs. 81/2015 art. 31 co. 2 e al Decreto ministeriale del 17 ottobre 2017, un contributo straordinario per interventi di manutenzione straordinaria delle abitazioni esistenti.
2. Entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, la Giunta regionale, sentita la competente Commissione Consiliare, determina i criteri generali e le modalità di erogazione delle risorse di cui al comma 1.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati nell'importo di euro 1.000.000,00 per l'esercizio 2021, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 08 "assetto del territorio ed edilizia abitativa" Programma 02 "edilizia residenziale pubblica e locale e piani di edilizia economico-popolare" Titolo 2 "spese in conto capitale"".
MISSIONE di spesa PROGRAMMA di spesa Legge di spesa
Variazione
2021
Variazione
2022
Variazione
2023
MISSIONE 08 Assetto del territorio ed edilizia abitativa
Programma 0802 edilizia residenziale pubblica e locale e piani di edilizia economico-popolare
art.X
+1.000.000,00
   
MISSIONE 03 ordine pubblico e sicurezza

Programma 02 Sistema
integrato di sicurezza
LR 34-2019 norme per il riconoscimento ed il sostegno della funzione sociale del controllo di vicinato nell'ambito di un sistema di cooperazione interistituzionale integrata pe1 la promozione della sicurezza e della legalità
 
-1.000.000,00
   
MISSIONE 20 fondi e accantonamenti
Programma 2001 Fondo di riserva
LR. 39/2001, art. 18
-900.000,00
   
È dato per letto. Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. C0017, con parere contrario relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. C0018, presentato dal consigliere Ostanel, aggiuntivo, che prevede:
Al progetto di legge regionale n. 17 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2021" è aggiunto il seguente articolo:
"Articolo x - Interventi per l'abbassamento delle rette degli asili nido
1. Al fine di consentire l'abbassamento delle rette degli asili nido, la Regione concede un contributo a chi eserciti la responsabilità genitoriale sui minori iscritti nelle predette strutture.
2. Entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, la Giunta regionale determina i criteri generali e le modalità di erogazione delle risorse di cui al comma 1 prevedendo in ogni caso che l'entità del contributo sia proporzionale al reddito.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati nell'importo di euro 2.000.000,00 per l'esercizio 2021, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 12 "diritti sociali, politiche sociali e famiglia" Programma 01 "interventi per l'infanzia e i minori e per asili nido" Titolo "spese correnti".".
 
Variazione 2021
Variazione 2022
Variazione 2023
MISSIONE 12 diritti sociali, politiche sociali e famiglia
     
Programma 12.01 interventi per l'infanzia e i minori e per asili nido
     
Art. x
+2.000.000,00
 
 
Missione 03 Ordine pubblico e sicurezza
     
Programma 02 Sistema integrato di sicurezzai
     
L.R. 34-2019 norme per Il riconoscimento ed il sostegno della funzione sociale del controllo di vicinato nell'ambito di un sistema di 100.000,00 cooperazione interistituzionale integrata per la promozione della sicurezza e della legalità
 
-100.000,00
 
 
Missione 14 Sviluppo economici e competitività
     
Programma 1402 commercio – reti distributive – tutela dei consumatori
     
L.R. 23-1196 disciplina della raccolta e commercializzazione dei funghi epigei freschi e conservati
-10.000,00
   
Missione 01 servizi istituzionali, generali e di gestione
     
Programma 0111 altri servizi generali
     
L.R. 12-91 organizzazione amministrativa e ordinamento del personale della Regione.
Art. 184, consulenze regionali, limiti di applicabilità
-220.000,00
   
Programma 0101 organi istituzionali
     
L.R. 10-1983 contributo al Centro Interregionale di studi e documentazione, CINSEDO
-220.000,00
   
L.R. 5-1984 disciplina dell'attività di informazione ed editoriale della Giunta Regionale
-250.000,00
   
Missione 16 Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca
     
Programma 1601 sviluppo del settore agricolo e del sistema agroalimentare
     
L.R. 45-17 collegato alla legge di stabilità.
Art. 24 partecipazione della Regione della Regione del Veneto all'associazione per il patrimonio della Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene
-200.000,00
   
Missione 20 fondi e accantonamenti
     
Programma 2001 Fondo di riserva
     
L.R. 39/2001, art. 18
-1.000.000,00
   
Chiede la parola e ne ha facoltà, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Questo è un emendamento che presento perché è simile a vari altri che ho provato a portare anche nel DEFR e che credo tratti un tema importante, quello delle rette degli asili nido, quindi avevo chiesto di dedicare 2 milioni di euro per riuscire a fare quello che è anche scritto nella legge che è stata approvata quando io non ero qui sulla famiglia per arrivare alla gratuità della retta degli asili nido e intanto mettere questi 2 milioni di euro a bilancio quest'anno. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Non vedo interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. C0018 con parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. C0022, presentato dai consiglieri Bigon, Possamai, Camani, Montanariello, Zanoni e Zottis, aggiuntivo, che prevede:
Dopo l'articolo XX è inserito il seguente:
Art. XXX - Contributi per interventi strutturali a favore dei servizi per l'infanzia
1. Al fine di raggiungere l'obiettivo posto dal Trattato di Lisbona relativo alla copertura del 33 per cento dei posti attivati in servizi per la prima infanzia, rispetto alla popolazione nella fascia da zero a tre anni, la Giunta regionale è autorizzata ad erogare contributi ai Comuni per la realizzazione di asili nido.
2. La Giunta regionale, entro novanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, sentita la competente Commissione consiliare, determina le modalità, i termini e le priorità per l'erogazione dei contributi di cui al comma 1.·
3. Agli oneri derivanti dall'attuazione del presente articolo, quantificati in 20.000.000,00 di euro per ciascun esercizio 2021, 2022 e 2023 si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 12 Diritti Sociali, politiche Sociali e Famiglia, Programma 1201 Interventi per l'infanzia e i minori e per asili nido, Titolo II Spese in conto capitale del bilancio di previsione 2021-2023".
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE di spesa PROGRAMMA di spesa Legge di spesa
2021
variazione proposta
2022
variazione proposta
2023
variazione proposta
M50 debito pubblico
P01-P02 rata ammortamento mutuo (interessi +capitale)
 
 
+900.000,00
 
 
+1.800.000,00
 
M20 fondi e accantonamenti
P01 Fondo di riserva (L.R. 39/2001, articolo 18)
 
-900.000,00
 
-1.800.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Collega Guarda, prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Di fronte all'emendamento bocciato della collega Ostanel e di fronte a quello che ci approcciamo a votare della collega Bigon è evidente che siamo di fronte anche un po' a una cacofonia rispetto a quello che ci eravamo dati anche come impegno nella passata legislatura, con la legge per la promozione delle politiche familiari.
Si parlava di una sperimentazione, una sperimentazione che naturalmente si capisce che deve prendere anche un certo ritmo, una sperimentazione che nel prossimo anno dovrà riuscire almeno a sostenere, non soltanto figurativamente parlando, una parte delle persone maggiormente esposte ad un rischio di non poter pagare la retta dell'asilo nido. Si parla di 600 euro e in alcune province magari è un po' inferiore, ma, per esempio, nella provincia di Vicenza si parla di 600 euro al mese ed essenzialmente supera anche di gran lunga quello che è poi lo stipendio che viene portato a casa da parte del genitore, della mamma che ritorna al lavoro e da parte del papà.
Soprattutto, il tema su cui dovremo concentrarci di qui ai prossimi mesi è fare in modo che questo tipo di iniziativa vada realmente a vantaggio di quelle categorie di famiglie e di giovani famiglie che, in realtà, molto spesso vengono escluse da sperimentazioni di questo tipo perché hanno un livello di ISEE medio, normale, che non consente loro di essere aiutati, ma che purtroppo non consente magari di vivere serenamente anche l'accompagnamento dell'attività della vita da neo genitori e della prima infanzia del proprio bimbo.
Quindi su questo aspetto eravamo d'accordo ad una sperimentazione proprio per fare in modo da valutare qual era il range da prendere in considerazione per arrivare realmente al target di riferimento, cioè la famiglia dove entrambi i genitori lavorano, ma il reddito comunque non è sufficiente per riuscire ad affrontare dignitosamente quei costi che aggravano la vita quotidiana delle giovani famiglie, la sperimentazione, secondo me, sta in questa strategia non tanto nel fatto di andare a limitare l'intervento sennò succedono situazioni borderline come quella che abbiamo visto per quanto riguarda il bonus natalità, con un importante contributo di 1.000 euro che, per una questione sempre appunto di sperimentazione, di avvio della legge, di una scelta poi politica e tecnica messa insieme, evidentemente non si è riusciti e si è creata addirittura una situazione di criticità creando cittadini – bambini, in questo caso – di serie A e bambini di serie B.
Infatti attivare questo sistema di aiuto soltanto per chi è nato dal 19 di agosto in poi, poi ha creato una grande ferita nelle famiglie che da gennaio al 18 agosto hanno avuto un bambino; io ho parlato l'altro giorno con una delle tante mamme che hanno partorito il 18 agosto e vi posso garantire che davvero sembra proprio una presa in giro per chi in queste...

PRESIDENTE

È possibile fare silenzio nell'angolo nord est? Grazie.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
In quest'epoca, tra l'altro di un anno in cui le donne che erano in gravidanza in pieno lockdown e che hanno partorito in pieno lockdown, lo hanno fatto da sole e hanno affrontato i primi mesi di vita del bambino da sole, magari chi è più fortunata insieme anche a un compagno, a un marito, però di fronte al taglio anche degli stipendi, alle casse integrazioni. alle mancate entrate di un'attività imprenditoriale o professionale, di fronte a tutte queste difficoltà anche di accesso ai servizi, perché di questo si è parlato anche in questi mesi, di fronte a un parto o di fronte all'inizio di vita nella positività, quindi incapace di riuscire ad avere anche determinati servizi perché c'era un corto circuito per un'evidente situazione di criticità generale.
In tutta questa situazione abbiamo tagliato fuori da questo bonus di 1.000 euro famiglie che ne avevano realmente bisogno, per cui questo principio della sperimentazione rischia purtroppo di diventare un corto circuito a svantaggio di famiglie, di persone che tranquillamente – non vi preoccupate – vi hanno votato, ma adesso pagano le conseguenze di una scelta che non è stata ben calibrata. Ed è per questo che su questo tema, sul bonus natalità, proporrò in ambito di bilancio delle correzioni e degli aiuti, per fare in modo che anche voi stessi riusciate a fare una bella figura di fronte a queste famiglie, di fronte a queste donne, di fronte a questi giovani papà, che hanno vissuto un periodo di estrema difficoltà e si sono ritrovati a dover faticare anche ad arrivare a fine mese e anche semplicemente per acquistare dei pannolini.
E non sono questioni astruse, non è che sto parlando di uno o due casi, ma c'è una situazione di indigenza molto importante, molto grave, c'è una situazione di indigenza che colpisce anche questa categoria di famiglie. Ci sono dei gruppi che si stanno mobilitando spontaneamente, di mamme e papà, che su questo tema stanno cercando di battere il chiodo: chiamano ogni giorno in Segreteria del presidente Zaia, anche in Giunta, e sono certa che contattino anche voi, per sollecitare un intervento, non soltanto per il Bonus Bebè, ma anche per fare in modo che questo tipo di intervento a sostegno dell'asilo nido, a sostegno di quella che può essere una gratuità, piuttosto che un abbassamento della retta, sia corrisposto con azioni concrete.
Questa azione concreta non deve perdere di vista il target di riferimento e non deve creare bambini e famiglie di serie A e bambini e famiglie di serie B, ma deve riuscire ad individuare realmente il gruppo di veneti che meritano questo tipo di sostegno e che ha la necessità di vedersi finalmente trattati al pari di altri.
L'esperienza ce l'abbiamo in altre regioni, abbiamo già una metodologia e un riferimento per capire dove queste misure, all'interno delle altre regioni, sono riuscite ad arrivare bene e dove, invece, non sono riuscite ad arrivare a destinazione, ma non possiamo assolutamente perdere di vista un principio fondamentale: le sperimentazioni sono necessarie per riuscire a capire come organizzare, come riorganizzare il servizio nella maniera più opportuna, come stanziare il fondo e farlo arrivare al target; ma non si può lesinare, pensando di intervenire intanto su qualche nascita, per poi invece lasciare abbandonati a se stessi tutti gli altri, creando un ulteriore divario sociale, che rischia di essere molto controproducente. E magari, di fronte al problema della natalità, di fronte al problema della povertà delle nuove generazioni, una mano sul cuore la si deve mettere.

PRESIDENTE

Grazie.
Anna Maria Bigon, prego.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Mi corre l'obbligo di intervenire perché effettivamente è stata una legge votata all'unanimità la n. 20/2020, dove si parlava soprattutto delle problematiche del Veneto relative alla natalità, quindi alla denatalità, un grave problema che noi abbiamo qui nel Veneto. Da una parte, non sono stati accolti gli emendamenti nel DEFR perché si diceva "c'è la legge". L'intento era quello proprio di adeguare il DEFR alla legge fatta qualche mese fa e, ribadisco, votata all'unanimità.
Ora abbiamo, magari, un parere negativo per quanto riguarda l'adeguamento di quella che è la rete e, soprattutto, l'avvio verso la gratuità, cosa che è prevista dalla legge, e questo significa che noi facciamo le leggi, ma di fatto non vengono attuate. Con un grave problema, ripeto, per la natalità del Veneto. Se noi non investiamo delle somme di denaro a favore di questi capitoli, assolutamente abbiamo una legge che rimane sulla carta, quindi non aiutiamo le famiglie, non aiutiamo la crescita, non aiutiamo la natalità.
Mettiamo in votazione questo emendamento pensando che non ci adeguiamo assolutamente a quello che abbiamo deliberato all'unanimità. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. C0022 con parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. C0024, presentato dai consiglieri Bigon, Possamai, Camani, Montanariello, Zanoni e Zottis, aggiuntivo, che prevede:
"Art. XX - Contributi per l'adeguamento e la realizzazione di strutture destinate alle persone con disabilità prive di sostegno familiare
1. La Giunta regionale è autorizzata a concedere a soggetti pubblici e privati no profit contributi per l'adeguamento e la realizzazione di strutture da destinare a persone disabili prive di sostegno familiare.
2. Entro novanta giorni dall'entrata invigore della presente legge, la Giunta regionale, sentita la competente Commissione consiliare, determina i criteri e le modalità per l'erogazione dei contributi di cui al comma 1.
3. Agli oneri derivanti dall'attuazione del presente articolo, quantificati in4.000.000.00 di euro per l'esercizio 2021 si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 12 "Diritti Sociali, politiche Sociali e Famiglia", Programma 1202 "Interventi per la disabilità'', Titolo II Spese in conto capitale del bilancio di previsione 2021-2023.".
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2021
variazione proposta
2022 variazione proposta
2023
variazione proposta
M12 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia
P1202 Interventi per la disabilità
Titolo II Spese in conto capitale
Nuovo articolo Pdl 17 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2021"
+4.000.000,00
 
+4.000.000,00
 
 
 
M20 fondi e accantonamenti
P2001 Fondo di riserva
L.R. n. 39/2001 art. 18
-4.000.000,00
 
-4.000.000,00
 
 
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2021 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza
Bigon, ha la parola. Prego.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Questo semplicemente per intervenire sul "dopo di noi". Noi abbiamo tanti disabili che non hanno il sostegno della famiglia, per cui chiedo che ci sia la disponibilità di accoglierlo, onde integrare quel capitolo di bilancio che va a supportare le persone disabili, che non hanno nessun altro sostegno se non il servizio pubblico. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Collega Lorenzoni, prego.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente.
Solo per sostenere veramente questo emendamento. Il tema di garantire delle condizioni di vita dignitose alle persone con disabilità credo stia diventando veramente centrale. Tutti noi abbiamo fatto la campagna elettorale nei mesi scorsi e abbiamo vissuto dei contatti con delle persone che stanno vivendo delle situazioni di grande difficoltà e questo emendamento, che mette a disposizione dei fondi per chi si sta adoperando per creare delle strutture, credo sia veramente di importanza basilare per i diritti dei cittadini più fragili della nostra regione.
Io ricordo a tutti che l'aspettativa di vita di una persona disabile, che trent'anni fa era molto inferiore rispetto a quella di una persona abile – se qualcuno di noi riesce a definirsi abile – oggi, per fortuna, è allineata, cioè una persona che ha delle difficoltà dal punto di vista fisico o intellettivo, per fortuna, ha un'aspettativa di vita. Questo ha fatto sì che il numero di persone disabili presenti soprattutto in età avanzata nella nostra regione come in tutta Italia è cresciuto moltissimo e dobbiamo farci carico di questa cosa, dobbiamo farci carico del fatto che un bisogno che trenta anni fa non c'era, oggi sta diventando un bisogno che cresce di anno in anno.
Mettere a disposizione dei fondi per tutti coloro che si stanno impegnando per dare una risposta a questo bisogno credo sia un dovere morale di ciascuno di noi, per cui veramente chiedo all'Aula di guardare a questo emendamento con gli occhi di chi potrebbe essere il beneficiario di questo emendamento, perché ci sono persone che impegnano il proprio tempo, il proprio denaro, la propria intelligenza con una gratuità che credo sia in grado di sorprendere ciascuno di noi. Se abbiamo la possibilità di dare una mano a queste persone io credo che sia il modo migliore veramente per fare, con un profilo elevato, il lavoro che siamo chiamati a fare.
Io non sono intervenuto praticamente su nessuno degli emendamenti proposti finora, ma su questo mi sento di intervenire e mi sento di intervenire con tutta la forza che posso perché rappresenta una direzione di civiltà e una direzione di vicinanza che credo questo Consiglio debba mostrare ai cittadini della nostra regione. Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Non vedo altri interventi
Metto in votazione l'emendamento n. C0024 con parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. C0036, presentato dai consiglieri Camani e altri, aggiuntivo, che prevede:
"Art. XX - Fondo regionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione tramite i Comuni
1. Al fine di contrastare il disagio abitativo, la Giunta regionale è autorizzata a istituire un Fondo regionale per l'assegnazione, tramite i Comuni, di contributi a sostegno dell'accesso di nuclei familiari alle abitazioni in locazione.
2. La Giunta regionale definisce, entro sessanta giorni dall'entra in vigore della presente legge, sentita la competente Commissione consiliare, i criteri di riparto del fondo di cui al comma 1.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in 3.000.000,00 di euro per l'esercizio 2021 si fa fronte con le risorse allocate nella Missione Diritti sociali, politiche sociali e famiglia, Programma 12.06 Interventi per il diritto alla casa, Titolo 1 Spese correnti del bilancio di previsione 2021-2022".
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2021 variazione proposta
2022 variazione proposta
2023 variazione proposta
MISSIONE 08 ASSETTO DEL TERRITORIO ED EDILIZIA ABITATIVA
PROGRAMMA 0801 URBANISTICA ED ASSETTO DEL TERRITORIO
Titolo I Spese correnti
Nuovo articolo pdl 17 "Collegato alle legge di stabilità"
+3.000.000,00
 
+3.000.000,00
 
 
 
 
M20 fondi e accantonamenti
P2001 Fondo di riserva
L.r. n. 39/2001 art. 18
+3.000.000,00
-3.000.000,00
 
0,00
 
0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Camani, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Questo è un emendamento che ci terrei ad illustrare perché, come in parte quelli presentati precedentemente, è uno di quegli emendamenti che cerca di rafforzare il sostegno che la Regione può offrire a tutti i soggetti che in qualche modo si trovano coinvolti in maniera pesante dalla crisi economica legata alla pandemia. Con questo emendamento in particolare mi rivolgo - chiedo alla Giunta e al Consiglio di prestare un'attenzione particolare - alla situazione delicata che molte famiglie si trovano a vivere in riferimento alle difficoltà nel far fronte alle spese per pagare le locazioni delle loro case.
L'emergenza abitativa è un problema strutturale di questa Regione e di questo Paese e il Governo, attraverso il Fondo nazionale per il sostegno all'accesso delle abitazioni in locazione, già mette a disposizione delle Regioni risorse importanti; non a caso nei decreti per fronteggiare l'emergenza economica le risorse di questo fondo sono aumentate, non a caso già la Regione nel 2020 mi risulta abbia dedicato delle risorse straordinarie proprio in questa direzione, quindi comprendendo e conoscendo pienamente il problema, credo che questa situazione si recupererà e si ripeterà anche purtroppo nel 2021.
Quindi con questo emendamento chiedo sostanzialmente di aumentare proprio lo stanziamento dei contributi che la Regione, per il tramite dei Comuni, può erogare proprio per i soggetti, le persone e le famiglie che in questo difficile momento fanno fatica a pagare l'affitto o sono sotto rischio sfratto. Mi rendo conto che l'impegno economico è rilevante e quindi, pur sapendo che il parere è negativo, chiedo che l'emendamento sia votato e ovviamente rivolgo un appello al Consiglio e alla Giunta in generale perché tengano presente comunque questo problema se c'è la disponibilità nel corso dell'anno magari finanziaria nuovamente questo capitolo. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Collega Guarda, prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Io voglio sostenere questo emendamento perché riprende proprio quella che era una serie di sollecitazioni che, anche durante il Documento di Economia e Finanza, vi abbiamo voluto mettere sul tavolo, proprio perché i dati del 2019, come vi dicevo ieri, sono molto preoccupanti. Ci sono 2.400 richieste di sfratto che sono state effettuate sulla base di una situazione di morosità e quindi di una difficoltà economica a rispondere al pagamento. Di fronte a questa situazione cosa emerge? Il dato è chiaro: ci sono 2.400 famiglie che si ritrovano senza casa e si ritroveranno senza casa, una volta che il provvedimento di sfratto sarà stato fatto, perché non sono in grado di pagarla.
Questo causa un po' il cortocircuito da un punto di vista sociale, che ricade poi anche nelle responsabilità della Regione del Veneto, nelle responsabilità delle politiche che vengono poi attuate per rispondere a questa situazione. Sono famiglie, non sono semplicemente persone sbandate o in difficoltà per problemi pregressi, ma sono famiglie che poi, tanto più nel 2020, si sono viste un peggioramento della propria condizione economica, una riduzione di quelle che sono le entrate, l'incapacità di rispondere anche semplicemente alle cure mediche, piuttosto che, appunto, al pagamento del mero affitto.
Di conseguenza, questo implica che c'è la necessità di un intervento straordinario in sostegno di queste situazioni e in sostegno anche dei Comuni, perché l'offerta, per quanto riguarda la residenzialità pubblica all'interno dei nostri Comuni, non è in grado di rispondere neanche alle esigenze pregresse dell'epoca Covid, non è in grado di rispondere alle esigenze pregresse; sarà in grado, tanto più oggi, che abbiamo in saccoccia più di 18.000 richieste di aiuto per l'affitto, a luglio 2020, con il contributo che la Regione dava? Di queste 18.000 la Regione è riuscita a coprire una parte, 5.600 all'incirca richieste pervenute agli uffici regionali. Se abbiamo più di 18.000 richieste, adesso vedremo con l'ultimo bando messo a disposizione, con l'ultima apertura delle domande, quante sono le persone che ancor di più richiederanno questo tipo di intervento.
Ma se abbiamo questa condizione, vogliamo pensare che c'è la necessità di un intervento economico importante, per riuscire a ristabilire un nuovo ordine e una progettazione che, come ieri ricordava anche il consigliere Zanoni, deve essere di lungo periodo, deve essere straordinario? Io davvero ve lo chiedo a cuore aperto. Europa Verde, su questo aspetto, anche a livello internazionale sta intervenendo, con delle proposte molto importanti, in particolar modo rivolte all'autonomia abitativa dei giovani, proprio per le questioni di cui parlavamo poco fa. Nel 2017 eravate voi a dirci che erano tantissimi i giovani del Veneto a non riuscire ad affrontare una spesa straordinaria di 800 euro, per cui per una macchina rotta, che impedisce magari anche di andare al lavoro e crea quindi un'ulteriore difficoltà, non riuscivano ad affrontare la spesa appunto di aggiustarla e, di conseguenza, questo provoca un cortocircuito gravissimo, con un'evidente situazione di criticità, di cui noi ci dobbiamo occupare.
Tutto questo ha dei risvolti, naturalmente, nella politica nazionale, l'aspetto dell'autonomia abitativa, l'aspetto del supporto delle persone indigenti ad accedere a un affitto calmierato, a un affitto accompagnato ad una possibilità di poter avere una vita dignitosa, specie se, magari, a carico ha una persona con disabilità oppure un anziano con qualche difficoltà piuttosto che dei bambini. Le notizie che ci arrivano anche in questi giorni, per esempio, da chi si occupa di indigenti che sono senza dimora ci raccontano di intere famiglie che vanno a bussare alla porta per riuscire ad avere la possibilità di una doccia, la possibilità di un pasto, la possibilità di far dormire, in quest'epoca anche di freddo importante, il proprio bambino in un ambito protetto.
Questo è parte del Veneto, per cui è giusto rilevare ciò che va, che funziona, ciò che è bello e ciò che riesce a essere realizzato, ma l'emergenza Covid ci fa emergere con ancora più forza queste situazioni di difficoltà, situazioni di difficoltà su cui noi ci dobbiamo prendere un impegno e che noi dobbiamo accompagnare, tanto più oggi, tanto più perché dall'anno prossimo avremo una valanga di nuovi casi di indigenza di cui occuparci, una valanga di nuovi casi di famiglie che chiedono di essere servite da un sistema di competenza della nostra Regione, che già non riusciva a rispondere alle esigenze in epoca normale. Figurarsi oggi con quest'epoca Covid.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento C0036 con parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Al microfono la Ostanel è a favore dell'emendamento appena votato.
Il Consiglio non approva.
Siamo al n. C0037 di pagina 105 di Camani e altri.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Ritiro l'emendamento, Presidente.

PRESIDENTE

Ritirato l'emendamento C37.
Emendamento n. C0039, presentato dai consiglieri Camani e altri, aggiuntivo, che prevede:
"Art. XXX - Iniziative a sostegno delle donne vittime di violenza
1. Al fine di sostenere le donne vittime di violenza nei percorsi di riconquista della propria libertà, la Giunta regionale è autorizzata ad erogare un contributo denominato "Contributo di libertà".
2. Il contributo di cui al comma 1, stabilito nella misura massima di euro 5.000 pro-capite, è destinato a donne vittime di violenza che abbiano compiuto o stiano compiendo un percorso di fuoriuscita dalla violenza subita, segnalate dai Centri antiviolenza e dalle Case rifugio finanziate dalla Regione del Veneto e operanti sul territorio della Regione e finalizzato a sostenere le seguenti spese:
- spese relative all'autonomia abitativa e alla riacquisizione dell'autonomia personale; spese per l'acquisto del mobilio essenziale;
- spese per il pagamento di utenze;
- spese sanitarie urgenti;
- spese relative al percorso scolastico e formativo di figli e figlie minori.
3. La Giunta regionale, entro 90 giorni dall'entrata in vigore della presente legge, sentita la competente Commissione consiliare, determina le modalità, i termini e le priorità per l'erogazione dei contributi di cui al comma 1.
4. Agli oneri derivanti dall'attuazione del presente articolo, quantificati in euro 500.000 per l'esercizio 2021, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 12 "Diritti sociali, politiche sociali e famiglia", Programma 1204 "interventi per soggetti a rischio di esclusione sociale", Titolo 1 "Spesa corrente" del bilancio di previsione 2020-2022.".
MISSIONE di spesa PROGRAMMA di spesa Legge regionale di spesa
2021
variazione proposta
2022 variazione proposta
2023 variazione proposta
M12 DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA
P1402 "INTERVENTI PER SOGGETTI A RISCHIO DI ESCLUSIONE SOCIALE"
Titolo I Spese correnti
Nuovo articolo Pdl 17 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2021"
 
 
 
+100.000,00
 
 
+100.000,00
   
M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P2001 FONDO DI RISERVA
L.R. n. 39/2001 art. 18
-100.000,00
 
-100.000,00
   
Saldo
0,00
0,00
0,00
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
Per l'anno 2021 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza
Prego, Camani

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Cercherò davvero brevemente di illustrare questo emendamento rispetto al quale annuncio già il ritiro e la presentazione del relativo ordine del giorno, perché è un emendamento davvero molto importante sul quale è giusto che il Consiglio faccia una riflessione.
Chiede, questo emendamento, alla Regione di dotarsi di uno strumento nuovo per la tutela delle donne vittime di violenza. Il principio è quello che, come sapete, la Regione già fa molto per sostenere le donne vittime di violenza in quella fase della loro vita che inizia subito dopo la denuncia della violenza e che continua nella fase in cui queste donne dentro le case rifugio o gli alloggi protetti devono sistemarsi dal punto di vista anche psicologico, legale, eccetera. Questo è un percorso lungo che viene organizzato in questa Regione attraverso l'aiuto e il supporto di diverse associazioni di volontariato e che consente molto spesso alle donne di uscire dalla schiavitù del maltrattamento in famiglia.
Non serve, colleghi, che vi ricordi quanto il periodo delle restrizioni domiciliari ha incrementato in maniera importante il numero di casi di violenza tra le mura domestiche e di quanto, dall'altro lato, abbia ridotto la possibilità e la capacità di queste donne di denunciare, essendo obbligate alla convivenza forzata. Questo emendamento chiede al Consiglio di investire risorse per fare l'ultimo passo che manca per consentire alle donne vittime di violenza di ricominciare una vita in libertà.
Infatti, il contributo che chiedo di istituire si chiama appunto "contributo di libertà", perché queste donne, dopo che hanno subito la violenza, dopo che hanno avuto il coraggio di denunciare, dopo che sono state protette in un percorso importante che le ha portate all'emancipazione personale, devono affrontare il grande salto dell'emancipazione economica e molto spesso arrivano a questo punto libere dalla violenza, ma ancora fortemente limitate nella loro capacità di scelta perché non hanno disponibilità economiche, perché sapete, colleghi, molto bene quanto molto spesso sia la mancata denuncia, sia l'incapacità delle donne di costruirsi un progetto di vita autonomo e libero dopo dipendano gravemente dalla incapacità di queste donne di essere autonome dal punto di vista economico.
Con questo contributo, che io propongo in una quota di 5.000 euro massima pro capite per le donne segnalate ovviamente dai centri che si occupano del percorso protetto, sulla base di una rendicontazione di spesa abbastanza rigida, che può comprendere la caparra per prendere in affitto la prima casa da donna libera, che può rappresentare l'acquisto per i primi mobili necessari per arredare la prima casa da donna libera, che può rappresentare il pagamento della retta degli studi dei figli minori che la donna dovrà sobbarcarsi da sola fino a quando finalmente potrà cominciare la sua vita da donna libera, tutte queste spese molto spesso le donne che stanno uscendo dal percorso protetto non sono in grado di sostenerle perché oggettivamente non sono autonome dal punto di vista economico.
Con l'assessore Donazzan abbiamo discusso molto spesso di come la Regione già abbia posto in essere delle iniziative e dei meccanismi per aiutare le donne libere al ricollocamento nel mondo del lavoro, manca solo questo pezzettino qui, cioè dare loro quell'incentivo per poter partire serenamente nell'esperienza di vita da donne libere che tutti auspichiamo per loro. Quindi con questo emendamento cerchiamo di introdurre questo ulteriore sostegno per le donne che hanno subito violenze familiari e che sono pronte per ricominciare un'esperienza di vita autonoma e che io penso possa arricchire e completare i tanti servizi che la Regione Veneto già mette a disposizione di queste donne.
Ringrazio il Consiglio per l'attenzione e con l'occasione, Presidente, ribadisco il ritiro dell'emendamento e annuncio l'ordine del giorno collegato.

PRESIDENTE

Benissimo.
Viene ritirato l'emendamento n. C0039.
Emendamento n. C0051, presentato dai consiglieri Possamai, Camani, Bigon, Montanariello, Zanoni e Zottis, aggiuntivo, che prevede:
"Art. XX - Misure di sostegno ai Centri di Servizio del Veneto per interventi edilizi, sulle opere e sugli impianti
1. La Giunta regionale è autorizzata a erogare contributi ai Centri di Servizio accreditati del Veneto, il cui patrimonio iinmobiliare sia di proprietà di un soggetto pubblico o privato non a scopo di lucro.
2. La misura si riferisce ad interventi di:
- costruzione, demolizione, ristrutturazione, recupero e manutenzione straordinaria di edifici, opere e impianti;
- acquisto di impianti, macchinari, attrezzature tecnico-scientifiche, mezzi di trasporto e altri beni mobili ad utilizzo pluriennale.
3. La Giunta regionale, entro novanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, sentita la competente Commissione consiliare, determina le modalità, i termini e le priorità per l'erogazione dei contributi di cui al comma 1.
4. Agli oneri derivanti dall'attuazione del presente articolo quantificati in 20.000.000,00 di euro per ciascun esercizio 2021, 2022 e 2023, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 12 "Diritti Sociali, Politiche Sociali e Famiglia", Programma 12.03 "Interventi per gli anziani'', Titolo II "Spese in conto capitale" del bilancio di previsione 2021-2023".
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2021
variazione proposta
2022
variazione
proposta
2023
variazione
proposta
M50 Debito pubblico
 
 
+900.000,00
 
+1.800.000,00
P01·P02 Rata ammortamento mutuo (interessi +capitale)
M.01 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE.
   
P0101 ORGANI ISTITUZIONALI
   
Art. 16 L. r. n. /1998 Rinegoziazione mutui
+900.000,00
+1.800.000,00
Saldo
0,00
0,00
0 00
Per l'anno 2021 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza
Non ci sono interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. C0051 con parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. C0084, presentato dalla Giunta regionale, aggiuntivo, che prevede:
"Art. ... - CONTRIBUTO STRAORDINARIO AGLI ENTI IN TABELLA B (D.P.R. 24 luglio 1977, n 616)
1. La Giunta regionale è autorizzata a riconoscere un contributo straordinario a favore degli enti di cui alla tabella B del D.P.R. 24 luglio 1977, n. 616, ai sensi degli artt. 14 e 14 bis della legge regionale 20 luglio 1989, n. 22 , per la realizzazione delle attività sopravvenute a seguito dell'emergenza da Covid-19, per l'esercizio 2020.
2. Agli oneri derivanti dall'attuazione del presente articolo, quantificati in euro 100.000,00, per l'esercizio 2021 si fa fronte con le risorse allocate alla Missione 12 "Diritti sociali, politiche sociali e famiglia"' - Programma 07 "Programmazione e governo della rete dei servizi sociosanitari e sociali'', "Titolo 1 "Spese correnti" del bilancio di previsione 2021-2023".
 
Variazione proposta
Missione Programma
Legge di spesa
Competenza 2021
Competenza 2022
Competenza 2023
MISSIONE 12 - DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA
Programma 07 - Programmazione e Governo della rete dei servizi sociosanitari e sociali
spese correnti
L.R. 2001 n. 11, art. 133 – Fondo regionale per le politiche sociali
+100.000,00
+100.000,00
(+100.000,00)
(+100.000,00)
0,00
0,00
(0,00)
(0,00)
0,00
0,00
(0,00)
(0,00)
M20 - FONDI E ACCANTONAMENTI
PROGRAMMA 01 - FONDO DI RISERVA
Spese correnti
d.lgs. 2011, n. 118 - art. 48 - disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42
-100.000,00
-100.000,00
(-100.000,00)
 
(-100.000,00)
0,00
0,00
(0,00)
 
(0,00)
0,00
0,00
(0,00)
 
(0,00)
Totale spesa
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2021 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Mi chiamate Calzavara. Se ci fosse un Assessore sarei più contento, appare Caner, chiamato alla bisogna.
Contributo straordinario agli enti, tabella B.
Non vedo interventi.
Metto in votazione, con parere favorevole, l'emendamento n. C0084.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È Chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo al campo "Formazione Professionale" di pagina 114.
L'emendamento n. C0053 del collega Possamai è ritirato.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Presidente, prima, nella precedente votazione, per sbaglio ho votato contrario, però volevo astenermi.

PRESIDENTE

Bene. Il voto è chiuso, comunque rimarrà a verbale questa sua dichiarazione. Grazie.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

A verbale, va bene, grazie.

PRESIDENTE

Bene.
Pagina 118, emendamento n. C0019 della collega Ostanel.
Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Intervengo per dire che ritiro questo emendamento, ma vorrei poi lavorare ad un Odg, perché questa è una proposta, secondo me, interessante, anche per il prossimo futuro, rispetto al lavoro dei piccoli Comuni del Veneto, che sappiamo non avere sempre del personale formato che lavora soprattutto nelle piccole amministrazioni, in quei Comuni un po' più marginali.
L'idea, che tra l'altro il Governo ha già sostenuto e quindi potrebbe farlo anche questa Regione, l'idea è che l'Università vada a sostegno del lavoro degli operatori nei piccoli Comuni, con dei ricercatori che stanno, per i tre anni di dottorato, accanto agli amministratori dei piccoli Comuni, per far migliorare appunto la performance anche degli operatori che lavorano nei Comuni più piccoli.
Annuncio, quindi, che presenterò poi un Odg su questo, ma ritiro l'emendamento.

PRESIDENTE

Ritirato l'emendamento C0019.
Passiamo a pagina 120, Capo "Cultura"
Emendamento n. C0052, presentato dai consiglieri Possamai, Camani, Bigon, Montanariello, Zanoni e Zottis, aggiuntivo, che prevede:
"Art. ... - Fondo unico per iniziative ed interventi a sostegno del sistema cultura, spettacolo e operatori della industria culturale della Regione del Veneto
1. Al fine di concorrere alle iniziative statali poste in essere nel settore della cultura e dello spettacolo a riscontro delle situazionì di difficoltà verificatesi per l'insorgere e il protrarsi dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19, la Regione del Veneto, in coerenza con i principi e le finalità della legge regionale 16 maggio 2019, n. 17 "Legge per la cultura", istituisce il Fondo unico per il sostegno del sistema cultura, spettacolo ed industria culturale della Regione del Veneto, di seguito denominato Fondo.
2. Il Fondo interviene per le seguenti iniziative e relative tipologie di spesa ammissibili a contributo:
a) indennità sostitutiva o integrativa del reddito per i lavoratori intermittenti o a chiamata del settore della cultura e dello spettacolo, non già ammessi a misure di ristoro previste dalla legislazione statale e non iscritti al Fondo dei lavoratori dello spettacolo;
b) contributo alle spese fisse di gestione e funzionamento sostenute nel corso deU'anno 2020 da enti ed associazioni culturalie dello spettacolo operanti senza full-di lucro e non oggetto di contributo del Fondo unico dello spettacolo;
c) spese finalizzate alla riconversione delle azioni e degli interventi per l'anno 202i, ivi comprese le spese di conservazione dei contratti di lavoro in essere, al fine di assicurare forme di continuità nella offerta e modalità innovative di fruizione delle proposte culturali e di spettacolo.
3. Le spese di cui alla lettera b) del comma 2 sono ammesse a contributo per la eventuale parte non già riconosciuta ai sensi e per gli effetti di cui alla legge regionale 20 maggio 2020, n. 17 "Iniziative a sostegno dei soggetti che operano nel settore della cultura e dell'attività motoria e sportiva".
4. Il Fondo interviene in misura non superiore al 30 per cento delle disponibilità a valere per le spese di cui alla lettera a) del comma 2; per la parte residua, in misura non inferiore al sessanta per cento delle disponibilità a valere per le iniziative di cui alla lettera c).·
5. La Giunta regionale definisce le condizioni di operatività del fondo stabilendo termini, procedure e modalità per l'esame delle istanze di .cui alle lettere a) e b) e delle iniziative e progetti di cui alla lettera c.)
6. I contributi di cui al presente articolo sono riconosciuti, per le diverse iniziative fino a concorso delle risorse rispettivamente disponibili cosi come destinate, e non spetta, in ogni caso, per le iniziative diverse da quelle di cui alla lettera a) del comma 2, ai soggetti la cui attività risulti cessata alla data di presentazione dell'istanza.
7. Le disposizioni del presente articolo si applicano nel rispetto dei limiti e delle condizioni previsti dalla Comunicazione della Commissione europea del 19 marzo 2020 C (2020) 1863 final "Quadro temporaneo per le ·misure di aiuto di Stato a sostegno dell'economia nell'attuale emergenza del COVID-19", e successive modifiche.
8. Salvo quanto previsto al comma 4, gli atti emanati in applicazione del presente articolo che prevedono l'attivazione di azioni configurabili come aiuti di Stato, ad eccezione dei casi in cui detti aiuti si conformano alla normativa europea in materia di aiuti de minimis, ovvero a quanto previsto dal regolamento comunitario di esenzione, sono oggetto di notifica ai sensi degli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento .dell'Unione europea.
9. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati complessivamente in euro 1.000.000,00 per l'esercizio 2021, si fa fronte con le risorse allocate per euro 500.000,00 nella Missione 05 "Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali'', Programma 02 "Attività culturali ed interventi diversi nel settore culturale" e per euro 500.000,00 nella Missione 15 "Politiche per il lavoro e la formazione professionale'', Programma 02 "Sostegno alla occupazione", rispettivamente Titolo 1 "Spese correnti" e Titolo 2 "Spese in conto capitale" del bilancio di previsione 2021-2023.".
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE
PROGRAMMA
Legge regionale di spesa
2021 variazione proposta
2022 variazione proposta
2023 variazione proposta
M05 "Tutela e valorizzione dei beni e delle attività culturali"
P02 "Attività culturali ed interventi diversi nel settore culturale"
Missione 15 "Politiche per il lavoro e la formazione professionale"
Programma 02 "Sostegno all'occupazione"
Nuovo articolo PDL 17 "Collegato alla legge di stabilità regionale"
 
 
+500.000,00
 
 
 
 
+500.000,00
   
M20 Fondi e accantonamenti
P01 Fondo di riserva
L.r. 39/2001, articolo 18
 
-1.000.000,00
   
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2021 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza
Possamai, prego.

Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)

Lo illustro rapidamente, Presidente, soltanto per dire che l'idea è di creare un fondo unico veneto, sostanzialmente un Fondo Ristori per i lavoratori intermittenti della cultura e per le realtà che non sono finanziate dal Fondo Unico dello Spettacolo. Sono tante realtà del nostro territorio, della nostra regione, tante persone che evidentemente sono state toccate profondamente dalla crisi legata alla pandemia, non hanno potuto fare attività, però vivono di questo.
Secondo noi, sarebbe un segnale fondamentale che la Regione volesse su questo fronte dare un contributo, dare un aiuto, che si aggiunge, ovviamente, a quelli che già arrivano dallo Stato. Auspichiamo che questo emendamento possa essere accolto.
Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento C0052 con parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. C0016, di pagina 124, della collega Ostanel.
Ha chiesto la parola: ce l'ha, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Volevo ritirare questo emendamento perché qui si chiedevano 3 milioni, ma ieri abbiamo approvato un emendamento che, in realtà, mette in priorità 1 milione di euro per gli operatori dello spettacolo e della cultura. Quindi, ritiro questo emendamento vista l'approvazione di quello di ieri.

PRESIDENTE

Grazie.
È ritirato l'emendamento C0016.
Emendamento n. C0005, presentato dal consigliere Guarda, che prevede:
"Al progetto di legge n. 17 11 Collegato alla legge di stabilità regionale 2021" è aggiunto il seguente articolo: " Art. X- Misure straordinarie a sostegno dei lavoratori dello spettacolo
1. AI fine di sostenere i lavoratori dello spettacolo a seguito delle misure di contenimento del COVID-19, la Giunta regionale è autorizzata all'erogazione di un contributo economico a favore degli stessi.
2. La Giunta regionale definisce, entro 30 giorni dall'entrata in vigore della presente legge e sentita la competente commissione consiliare, i criteri per l'accesso e le modalità di erogazione del contributo economico di cui al comma 1.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in complessivi euro 2.000.000,00 per l'esercizio 2021, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 05 TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI", Programma 05.02 "ATTIVITÀ CULTURALI E INTERVENTI DIVERSI NEL SETTORE CULTURALE 11, Titolo 1 "Spese correnti" del bilancio di previsione 2021-2023"".
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE
PROGRAMMA
Legge regionale di spesa
2021
Variazione proposta
2022
Variazione proposta
2023
Variazione proposta

MISSIONE 01 TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI
PROGRAMMA ATTIVITA' CULTURALI E INTERVENTI DIVERSI NEL SETTORE CULTURALE
Articolo X Misure a sostegno dei lavoratori dello spettacolo
+ 2.000.000,00
   
MISSIONE 20 FONDI E ACCANTONAMENTI
Programma 20111 FONDO DI RISERVA
L.r. 39/2002, ART. 18
- 2.000.000,00
   
Per l'anno 2021 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza
Non vedo interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. C0005 con parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento C0028, di pagina 128, della collega Bigon. Prego, Bigon.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Ritiro l'emendamento, Presidente.

PRESIDENTE

Ritirato l'emendamento C0028.
Andiamo al Capo I "Commercio, Fiere e Mercati".
Emendamento n. C0003, presentato dal consigliere Baldin, aggiuntivo, che prevede:
Dopo l'articolo ... è inserito il seguente:
"Art. ... - PROMOZIONE DI NEGOZI DI PRODOTTI SFUSI E ALLA SPINA
1. La Regione promuove la diffusione e concede contributi per l'apertura di nuovi negozi di vendita di prodotti sfusi e alla spina o per la realizzazione di punti vendita di prodotti sfusi e alla spina in esercizi commerciali già esistenti; a tal fine, la Giunta regionale adotta, previo parere della competente commissione consiliare, un programma annuaie degli interventi, con il quale vengono individuati in particolare:
a) la tipologia di investimento che si intende sostenere,con l'indicazione delle relative spese ammissibili;·
b) le modalità attuative;
c) le risorse disponibili;
d) idonee iniziative di educazione, formazione e divulgazione sui contenuti e sulle finalità del presente articolo.
2. La commissione consiliare esprime il parere di cui al comma 2 entro trenta giorni della richiesta, decorsi quali se ne può prescindere.
3. Agli oneri correnti derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in euro 50.000,00 per l'esercizio 2021 e per ciascuno degli anni 2022 e 2023, si provvede con le risorse allocate nella Missione 14 "Sviluppo economico e competitività", Programma 02 "Commercio - reti distributive - tutela dei consumatori" del bilancio di previsione 2021...2023, che vengono incrementate riducendo di pari importo le risorse di cui all'articolo 20 della legge regionale n. 39 del 2001, allocate nella Missione 20 "Fondi e accantonamenti", Programma 01 "Fondo di riserva", Titolo 1, Spese correnti" del bilancio di previsione 2021-2023".
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2021
variazione proposta
2022
variazione proposta
2023
variazione
proposta
Missione 14 "Sviluppo economico e competitività"
Programma 02"Conmercio-reti distributive- tutela dei consumatori"
Titolo I
Nuovo articolo pdl 17 "Collegato alla legge di stabilità regionale2021"
 
+50.000,00
 
 
 
+50.000,00
 
+50.000,00
 
 
 
+50.000,00
 
+50.000,00
 
 
 
+50.000,00
MISSIONE 20 "Fondi e accantonamenti"
Programma 01 "Fondo di riserva" (L.R. 39/2001, articolo 18)
-50.000,00
 
-50.000,00
-50.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2021 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza .
Non vedo interventi.
Metto in votazione l'emendamento C0003 con parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva
Turismo, sport e attività ricreative.
Emendamento n. C0035, presentato dai consiglieri Camani, Possamai, Bigon, Montanariello, Zanoni e Zottis, aggiuntivo, che prevede:
"Art. XX - Contributo per il sostegno dei lavoratori stagionali del turismo
1. Al fine di concorrere alle iniziative statali poste in essere per ilavoratori stagionali del turismo ed a riscontro delle situazioni di. difficoltà del settore per il protrarsi dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19 che non consentirà l'ordinario svolgimento della stagione turistica invernale 2020-2021, la Giunta regionale è autorizzata a intervenire a sostegno dei lavoratori stagionali del settore.
2. Ai fini di cui al presente articolo è riconosciuta una indennità sostitutiva del reddito per i lavoratori di cui al comma 1 non già ammessi a misure di ristoro previste dalla legislazione statale e che abbiano svolto prestazioni lavorative per almeno trenta giornate nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e l'entrata in vigore della presente legge.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati complessivamente in euro 1.000.000,00 per l'esercizio 2021, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 15 "Politiche per il lavoro e la formazione professionale" , Programma 02 "Sostegno alla occupazione";- rispettivamente Titolo 1 "Spese correnti".
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2021
variazione proposta
 
2022
variazione proposta
 
2023
variazione proposta
Missione 15 "Politiche per il lavoro e la formazione professionale", Programma 02 "Sostegno alla occupazione"
Nuovo articolo pdl 17
"Collegato alla legge di stabilità regionale 2021"


+1.000.000,00
   
M 20 Fondi e accantonamenti P01 Fondo di riserva
L.R. 39/2001, articolo 1B


-1.000.000,00
   
Saldo

0,00

0,00

0,00
Per l'anno 2021 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza
La collega Camani ha chiesto la parola; ne ha facoltà, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Questo è un emendamento molto importante perché prova ad andare nell'indirizzo che abbiamo raccontato in questi giorni di sessione di bilancio e che in parte era anche richiamato da un ordine del giorno che abbiamo votato ieri, presentato dal Gruppo di Fratelli d'Italia.
Questo è un emendamento in cui si chiede alla Regione un impegno importante per contribuire al sostegno del reddito dei lavoratori del comparto turismo. Noi sappiamo che già il Governo con le manovre ha dato piena copertura sostanzialmente a tutti i lavoratori quelli dipendenti, attraverso l'erogazione di quantità poderose di denaro per sostenere la cassa integrazione in deroga, per sostenere l'assegno di solidarietà, i FIS, per sostenere i mezzi aggiuntivi di NASPI per riconoscere anche ai lavoratori stagionali del turismo e dello spettacolo una serie di bonus aggiuntivi rispetto alle mensilità. È evidente, però, che la crisi si sta prolungando così tanto che, per quanto le risorse in campo siano numerose, non bastano mai.
La preoccupazione che abbiamo voluto intercettare con questo emendamento, ovviamente, riguarda, in questa fase soprattutto i lavoratori stagionali del turismo della montagna, perché noi ovviamente auspichiamo che il Governo intervenga, come sempre ha fatto, da marzo ad oggi, per la copertura degli ammortizzatori sociali anche per quanto riguarda le chiusure obbligate dai decreti ministeriali delle attività turistiche della stagione invernale, però è evidente che proprio in questa Regione dove il turismo di montagna detiene una quota rilevante del PIL regionale credo sia necessario che noi, come Regione, diamo un sostegno particolare proprio a quei lavoratori che con la stagione invernale garantivano il benessere e la serenità della propria famiglia.
Quindi, attraverso questo emendamento chiediamo lo stanziamento di un milione di euro proprio per delle misure straordinarie a sostegno del reddito di quei lavoratori stagionali che pagano un doppio prezzo, perché da un lato, ovviamente, essendo a chiamata, essendo collaboratori precari, non sono in grado di poter contare stabilmente su un reddito personale, e dall'altro lato vivono, ovviamente, di una precarietà pesante. Questo è un emendamento molto importante che credo che vada messo al voto.
Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento C0035, con parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. C0038, di pagina 136, sempre della collega Camani.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Ritiro, Presidente.

PRESIDENTE

Ritirato il C0038.
Passiamo all'energia, pagina 139.
Emendamento n. C0072, presentato dai consiglieri Zanoni, Possamai, Bigon, Montanariello, Camani e Zottis, aggiuntivo, che prevede:
"Art.XX - Interventi a sostegno dei Piani d'azione per l'energia sostenibile e il clima (PAESC).
1. Al fine di proseguire nel rafforzamento della sinergia fra Regione e comuni nelle azioni di contrasto al cambiamento climatico finalizzate al perseguimento degli obiettivi di maggiore efficienza energetica e di maggiore utilizzo di .fonti energetiche rinnovabili, anche a seguito della adesione della Regione del Veneto, in qualità di struttura di supporto, al Patto dei Sindaci promosso dall'Unione Europea per la predisposizione di piani d'azione per l'energia sostenibile (PAES), in considerazione dell'evoluzione dei PAES nei PAESC con i quali si definiscono anche strategie locali di adattamento ai cambiamenti climatici, la Giunta regionale è autorizzata ad erogare contributi ai comuni per:
a) predisposizione dei PAESC o l'aggiornamento dei PAES, anche in riferimento ai nuovi contenuti dei PAESC, sia in forma singola che nelle possibili forme associative;
b) l'attuazione delle scelte operate nell'ambito dei piani di cui i;tlla lettera a), già formalmente adottati, ed in ·particolare dei progetti che risultino essere stati oggetto di specifiche previsioni.
2. Per le finalità dio cui al comma 1 la Giunta regionale, entro sessanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, determina le modalità e i criteri per la concessione dei contributi, previo parere della competente commissione consiliare che si esprime entro trenta giorni dalla richiesta; decorso tale termine la Giunta regionale può prescindere dal patere.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in euro 2.000.000,00 per l'esercizio finanziario 2021, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 17 Energia e diversificazione delle fonti energetiche, Programma 1701 Fonti energetiche, titolo 1 Spese correnti del Bilancio di previsione 2021-2023.".
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE PROGRAMMA
2021
Variazione proposta
2022
Variazione proposta
2023
Variazione proposta
M17 ENERGIA E DIVERSIFICAZIONE DELLE FONTI ENERGETICHE
P01 FONTI ENERGETICHE
Nuovo Articolo PDL n. 17 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2021"
+2.000.000,00
 
 
 
+2.000.000,00
   
M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P2001 FONDO DI RISERVA
L..R. n. 39/2001, ART. 18
+2.000.000,00
+2.000.000,00
0,00
0,00
SALDO
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2021 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza
Zanoni, prego.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Non lo illustro, ma almeno leggo il titolo così resta a verbale il tema perché è giusto che si sappia di cosa stiamo parlando.
Questo è un nuovo articolo: "Interventi a sostegno dei piani d'azione per l'energia sostenibile e il clima PAESC" e dico questo perché anche questa notte siamo stati veloci e quindi si sono votati gli emendamenti senza neanche dire di cosa si trattava, ad esempio i contributi straordinari per interventi di tutela e mantenimento delle api e degli insetti impollinatori, oppure aiuti alla viticoltura sostenibile e biologica, oppure ancora uno studio ambientale ed epidemiologico sull'area residenziale dell'aeroporto Antonio Canova di Treviso o ancora finanziamento di un biomonitoraggio umano sulla popolazione residente nell'area del nuovo termovalorizzatore di Veritas a Fusina e Marghera e, infine, il piano straordinario di assunzioni presso gli SPISAL del Veneto.
Mi pareva doveroso ricordare almeno, per chi magari ci sta seguendo in streaming, di che cosa stiamo parlando. Prego, Presidente.

PRESIDENTE

Non vedo altri interventi. Chiusa la discussione.
Siamo sul n. C0072, parere del relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
Ostanel, ti vedo votante a favore. Fate l'aggiornamento.
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. C0043 di pagina 141, del collega Montanariello.
Ritirato l'emendamento C0043.
Emendamento n. C0046, presentato dai consiglieri Montanariello e Zottis, aggiuntivo, che prevede:
" Art.XX - Contributo straordinario per l'illuminazione dei canali esterni di Venezia e Chioggia.
1. La Giunta regionale è autorizzata a erogare nell'esercizio 2021 un contributo straordinario di 1.000.000,00 di euro a favore del Provveditorato interregionale per le Opere Pubbliche per il Veneto, il Trentino Alto Adige e il Friuli Venezia Giulia per l'installazione di lampioni lungo i canali della laguna di Venezia e Chioggia.
2. La Giunta regionale entro sessanta giorni dall'approvazione della presente legge stipula una convenzione con il Provveditorato interregionale per le Opere Pubbliche per il Veneto, il Trentino Alto Adige e il Friuli Venezia Giulia per la definizione dell'intervento di cui al comma 1.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo quantificati in 1.000.000,00 di euro per l'esercizio 2021, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 10 "Trasporti e diritto alla mobilità", Programma 1003 "Trasporti per vie d'acqua", Titolo I Spese correnti del bilancio di previsione 2021-2023.".
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2021
variazione proposta
2022
Variazione
Proposta
2023
Variazione proposta
Missione 10 "Trasporti e diritto alla mobilità"
Programma 10.03 "Trasporti per vie d'acqua"
Titolo II Spese in conto capitale
Nuovo articolo n. 17 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2021"
 
+ 1.000.000,00
 
+ 1.000.000,00


0,00


0,00
M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P2001 FONDO DI RISERVA
L.R. n. 39/2001 art. 18
'

- 1.000.000,00

. - 1.000.000,00

0,00

0,00
Saldo
0,00
0,00
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Per l'anno 2021 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza
Montanariello chiede la parola, ne ha facoltà.
Ogni tanto fate l'aggiornamento, perché appunto vengono caricati degli emendamenti che vengono presentati in corso d'opera.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Questo è un emendamento molto importante, in quanto attraverso questo, passano anche, sotto certi aspetti, forme di tutela e protezione della vita stessa delle persone. Con questo emendamento si chiede di stanziare un milione di euro per l'illuminazione dei canali navigabili esterni della laguna veneziana. Ricordo che in questi anni le tragedie sono state molteplici: da imbarcazioni private che si andavano a schiantare su briccole al buio, a stessi mezzi di media taglia che, a causa dell'assenza di illuminazione nei canali, andavano anche in secca.
Vorrei ricordare che è anche un intervento di utilità pubblica, in quanto, dovendo garantire un servizio alla cittadinanza che passa attraverso la consegna delle merci, la consegna dei medicinali, il transito delle ambulanze, il transito dei mezzi pubblici, questo avviene anche quando c'è nebbia, anche quando è notte, anche quando è buio e non avere l'illuminazione in alcuni canali della laguna è come chiedere a un camionista, a un autista di bus piuttosto che a un autista di ambulanza di guidare in strade al buio, senza una linea tracciata per terra.
Si chiede questo intervento che, ripeto, è importante sotto molteplici aspetti, che riuscirebbe a far fare un salto di qualità a quelli che sono i servizi a trecentosessanta gradi all'interno non solo di Venezia, ma di tutti i Comuni coinvolti dalla laguna veneta.
Ricordo, e chiudo, che spesso, molto spesso, purtroppo, alcune tragedie si sarebbero potute evitare se alcuni canali fossero stati illuminati e magari avrebbero salvato più di qualche vita. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento C0046 con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. C0071, presentato dai consiglieri Zanoni, Possamai, Bigon, Camani, Montanariello e Zottis, aggiuntivo, che prevede:
"Art. XXX - Contributi ai comuni per l'acquisto, l'installazione, l'attivazione e l'allacciamento di colonnine elettriche
Al fine di inqmtivare la mobilità elettrica attraverso la realizzazione di una rete di ricarica diffusa e omogenea in tutto ilterritorio veneto, la Giunta regionale è autorizzata a erogare contributi agli Enti Locali per l'acquisto, l'installazione, l'attivazione e l'allacciamento di colonnine elettriche.
La Giunta regionale, entro novanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, sentita la competente Commissione consiliare, determina le modalità e i criteri per l'erogazione dei contributi di cui al comma 1.
Agli oneri di cui al presente articolo quantificati in 1.000.000,00 di euro per l'esercizio 2021 si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 09 "Sviluppo sostenibile tutela del territorio e dell'ambiente", Programma 0908 "Qualità dell'aria e riduzione dell'inquinamento", Titolo II "Spese in conto capitale" del bilancio di previsione 2021-2023".
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
 
2021
variazione proposta
2022 variazione proposta
2023
variazione proposta
MISSIONE SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE.
PROGRAMMA 0908 QUALITÀ DELL'ARIA E RIDUZIONE DELL'INQUINAMENTO
Titolo II Spese in conto capitale
Nuovo articolo Pdl 17 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2021"
 
 
+1.000.000,00
 
 
+1.000.000,00
 
 
 
M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P2001 FONDO DI RISERVA
L.R. 39/2001, art. 18
-1.000.000,00
 
-1.000.000,00
 
 
 
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2021 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza
Zanoni, prego.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Presidente, non illustro l'emendamento, ma, giusto perché rimanesse agli atti, volevo almeno leggere il titolo: "Contributi ai Comuni per l'acquisto, l'installazione, l'attivazione e l'allacciamento di colonnine elettriche".

PRESIDENTE

Grazie.
Non ci sono altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento C0071 con parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. C0070, presentato dai consiglieri Zanoni, Possamai, Bigon, Camani, Montanariello e Zottis, aggiuntivo, che prevede:
"Art. XX - Contributo straordinario per la rottamazione di veicoli inquinanti e sostituzione con veicoli ad alimentazione totalmente elettrica
1. Al fine di promuovere la mobilità sostenibile e ridurre le emissioni inquinanti, la Giunta regionale è autorizzata a erogare contributi fino a un massimo di 4.500,00 euro, cumulabili con altri incentivi, per la rottamazione delle auto a motore, benzina e diesel da euro 1 a euro 5 e la sostituzione con veicoli ad alimentazione totalmente elettrica.
2. La Giunta regionale, entro novanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, sentita la competente Commissione consiliare, individua gli ulteriori criteri e le modalità per l'erogazione dei contributi di cui al comma 1.·
3. Agli oneri derivanti dall'attuazione del presente articolo quantificati in 4.000.000,00 di euro si fa fronte per l'esercizio 2021 con le risorse allocate nella Missione 09 "Sviluppo sostenibile tutela del territorio dell'ambiente'', Programma 0908 "Qualità dell'aria riduzione dell'inquinamento'', Titolo I "Spese correnti" del bilancio di previsione 2021-2023".
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2021 variazione proposta
2022 variazione proposta
2023 variazione proposta
MISSIONE 09 SVILUPPO SOSTENIBILE TUTELA DEL TERRITORIO DELL'AMBIENTE
PROGRAMMA 0908 QUALITÀ DELL'ARIA RIDUZIONE DELL'INQUINAMENTO
Titolo I Spese correnti
Nuovo articolo pdl 17 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2021"
+4.000.000,00
+4.000.000,00
   
M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P2001 FONDO DI RISERVA
Titolo I Spese correnti
L.R. 39/2001, articolo 18
-4.000.000,00
-4.000.000,00
   
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2021 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza
Il collega Zanoni ha chiesto la parola, prego.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Non lo illustro, ma leggo il titolo, Presidente: "Contributo straordinario per la rottamazione di veicoli inquinanti e sostituzione con veicoli ad alimentazione totalmente elettrica".

PRESIDENTE

Grazie.
Non ci sono altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento C0070 con parere del relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. C0077 presentato dai consiglieri Zanoni, Possamai, Bigon, Camani, Montanariello e Zottis, aggiuntivo, che prevede:
"Art. XX - Contributo straordinario per la rottamazione di stufe a legna
1. Al fine di ridurre le emissioni inquinanti, la Giunta regionale è autorizzata ad erogare contributi per la rottamazione di generatori di calore domestico alimentati a biomasse e la loro sostituzione con apparecchi a bassa emissione e ad alta efficienza energetica dotati di filtri antiparticolato.
2. La Giunta regionale, entro novanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, sentita la competente Commissione consiliare, determina i criteri e le modalità per l'erogazione dei contributi di cui al comma 1. ·
3. Agli oneri derivanti dall'attuazione del presente articolo quantificati in 4.000.000,00 di euro si fa fronte per l'esercizio 2021 con le risorse allocate nella Missione 09 "Sviluppo sostenibile tutela del territorio dell'ambiente", Programma 0908 "Qualità dell'aria riduzione dell'inquinamento", Titolo I "Spese correnti." del bilancio di previsione 2021-2023.".
MISSIONE
PROGRAMMA
Legge regionale di spesa
. 2021
Variazione proposta
2022
Variazione proposta
2023
Variazione proposta
TUTELA DEL TERRITORIO DELL'AMBIENTE
PROGRAMMA 0908 QUALITÀ DELL'ARIA
RIDUZIONE DELL'INQUINAMENTO
Titolo I Spese correnti
Nuovo articolo pdl 17 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2021''
+4.000.000,00
 
 
+4.000.000,00
   
P2001 FONDO DI RISERVA
L.R. n. 39/200 l art. l 8
- 4.000.000,00
-4.000.000,00
   
SALDO
 
0,00
 
0,00
 
0,00
Per l'anno 2021 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza
Ha chiesto la parola. Ce l'ha. Prego, Zanoni.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Anche questo emendamento non lo illustro, ma, giusto perché resti agli atti, leggo il titolo: "Contributo straordinario per la rottamazione di stufe a legna".

PRESIDENTE

Grazie.
Non ci sono altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. C0077 con parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Difesa del suolo.
Emendamento n. C0049 del collega Possamai Giacomo.
Sandonà, prego.

Luciano SANDONA' (Zaia Presidente)

Presidente, chiedo l'accantonamento dell'emendamento.

PRESIDENTE

Accantonato l'emendamento C0049.
Emendamento n. C0081, presentato dai consiglieri Zottis, Montanariello, Possamai, Bigon, Camani e Zanoni, aggiuntivo, che prevede:
"Art. XX - Contributo ai Comuni costieri per il ripascimento e il ripristino degli arenili gravemente danneggiati da avversi eventi atmosferici
1. La Giunta regionale è autorizzata a erogare a favore dei comuni costieri contributi straordinari pari a 4.000.000,00 di euro complessivi per il ripascimento e il ripristino degli arenili gravemente danneggiati dalle eccezionali mareggiate dei mesi di novembre e dicembre 2020.
2. La Giunta regionale, entro sessanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, determina i criteri e le modalità di erogazione dei contributi di cui al comma 1.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo quantificati in 4.000.000,00 di euro per l'esercizio 2021, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 09 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente", Programma 0902 "Tutela, valorizzazione e recupero ambientale", Titolo I Spese correnti del bilancio di previsione 2021-2023".
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE
PROGRAMMA
Legge Regionale di spesa
2021 Variazione proposta
2022 Variazione proposta
2023 Variazione proposta
M09 SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE
P0901 DIFESA DEL SUOLO
Titolo II Spese in conto capitale
Nuovo articolo n.17 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2021"
+4.000.000,00
+4.000.000,00
0,00
0,00
M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P2001 FONDO DI RISERVA
L.R. n. 39/2001 , art. 18
-4.000.000,00
-4.0000.000,00
 
0,00
 
0,00
SALDO
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2021 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza
Prego, Zottis.

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Con questo emendamento riproponiamo quello che era già stato proposto all'interno del DEFR sostanzialmente dal collega Montanariello, cioè cominciare a prendersi carico del tema del ripascimento. È vero che c'è il Piano e lo sappiamo, è un Piano partito ancora dalla nona legislatura, ma il problema non è la presenza del Piano, il problema è capire se riusciamo a creare un fondo d'investimento reale per quanto riguarda il ripascimento delle spiagge e le opere conseguenti, in modo da cominciare a risolvere pian piano o parzialmente quello che è il tema dell'erosione, che non è più un fenomeno che si verifica una volta o due l'anno e in modo contingentato, ma ormai arriva in modo sistematico più volte l'anno e in modo sempre più pesante, come abbiamo visto anche nelle scorse settimane.
Quindi quello che noi ci aspettiamo non è tanto il ricordarci l'esistenza del Piano, anche perché ricordo che nella scorsa legislatura siamo stati noi a chiedere che venisse portato all'interno della Seconda Commissione e ringraziamo per quell'attività che era stata fatta, quanto sapere se è possibile, nell'arco di questa legislatura avere un fondo e cominciare a fare una pianificazione di investimenti veri, che vanno chiaramente alla ricerca poi di fondi a livello nazionale, a livello europeo. Sappiamo benissimo che si tratta di opere con le quali non si può far fronte con fondi unicamente regionali, ma cominciare ad investire di più a livello regionale ci permetterebbe probabilmente anche di arrivare a pianificare meglio l'uso di risorse che anche sono a livello nazionale e a livello europeo.
Quindi la nostra richiesta, al di là dell'emendamento, stesso è quello di capire, di vedere se è possibile avere una pianificazione che cominci a dettare l'oggetto e i tempi delle attività. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
È stato depositato dal relatore l'emendamento n. C0088. Chi è in Aula lo sta ricevendo cartaceo, per tutti in Concilium è stato caricato e viene spedito via mail. Al momento ci vuole un attimo perché venga caricato su Concilium, comunque sulle vostre mail istituzionali c'è.
La parola a Montanariello, prego.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Sì, Presidente, faccio due battute su questo, visto che dopo tre-quattro emendamenti su questo credo sia giusto ritirarli e concentrare il dibattito qui.
Siamo intervenuti su questo tema anche sul DEFR, Presidente, dove abbiamo chiesto questo benedetto ripascimento ed è stato un po' anche desolante essere derubricati come gli allievi al primo giorno di scuola, dove gli si sente dire: guardate per il ripascimento è tutto a posto abbiamo già il piano, di fronte a queste parole, insomma, che ci hanno anche un po' imbarazzato siamo andati a fondo a questa vicenda e in virtù di quello che dice la collega consigliera Zottis. È vero che c'è il Piano a noi in quest'aula chiediamo le risorse da mettere su quel Piano, quindi è inutile che, di fronte alla manifestazione di un problema, la ricetta è che provvederemo al farmaco: non funziona così.
Siamo qui con questo emendamento a ribadire la richiesta del ripascimento e, se c'è un Piano bene, prendiamo atto che l'Assessore ci ha detto che c'è un Piano, ricordiamo che è un Piano della nona legislatura che giace nei cassetti da dieci anni e se chiediamo di mettere i soldi su questo Piano la risposta non può essere che c'è il Piano perché lo sappiamo ma vogliamo i soldi sul Piano dopo degli emendamenti su questo Presidente di ritiro è inutile essere ripetitivi sulla vicenda, però ribadiamo che quando c'è una richiesta la ricetta non può essere che il farmaco dobbiamo andarlo a comprare. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. C0081, con parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. C0002, presentato dal consigliere Baldin, aggiuntivo, che prevede:
Art. ... – Contributo straordinario per interventi urgenti di ripascimento dei litorali veneti.
1. In considerazione dei gravi danni causati agli arenili del Veneto dagli intensi fenomeni meteo - marini degli ultimi mesi, la Giunta regionale è autorizzata ad un ulteriore programma di interventi urgenti di ripascimento e ripristino della linea di costa dei lirorali gravemente erosi.
2. La Giunta regionale individua le aree prioritarie di intervento, sulla scorta delle risultanze degli accertamenti eseguiti, ivi comprese le relazioni tecniche acquisite dai comuni del litorale, sentita la Conferrenza dei sindaci del litorale veneto, di cui al comma 3 dell'articolo 85, legge regionale n. 30 del 30 dicembre 2016 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2017".
2. Agli oneri derivanti dall'applicazione dellpresente articolo, quantificati in euro 3.000.000,00 per l'esercizio 2021, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 09 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente", P01 "Difesa del suolo" del bilancio di previsione 2021-2023.".
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
 
2021
variazione proposta
 
2022
variazione proposta
 
2023
variazione proposta
M09 "SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE"
P01 DIFESA DEL SUOLO
Titolo I
Nuovo articolo pdl n. 17 "Collegato alle legge di stabilità regionale 2021"
 
+3 .000.000,00
 
 
 
 
MISSIONE 20 "Fondi e accantonamenti"
P01 "Fondo di riserva"
(L.R. 39/2001, articolo 18}
 
-3.000.000,00
   
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2021 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza
Prego, Baldin, ha la parola, prego

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Grazie, Presidente. Saluto tutti i colleghi.
Non mi creo false aspettative, nel senso che fino adesso sono stati bocciati tutti o la stragrande maggioranza degli emendamenti, per cui ritengo che anche questo avrà una votazione negativa. Però torno anch'io, come hanno fatto i colleghi in precedenza, a ribadire l'importanza di queste misure che sono richieste dal territorio, dalle categorie economiche, da persone che lavorano tutto il giorno e hanno bisogno di un nostro sostegno, hanno bisogno di sentire che la politica c'è ed è dalla loro parte.
Quindi, anche se non si vorrà recepire in toto la questione economica che sottopongo alla vostra attenzione, però sarebbe importante da parte della maggioranza e della Giunta lanciare un segnale e quindi stringere una mano a queste persone.
Stiamo parlando di contributi straordinari per interventi di ripascimento delle spiagge. Io ho ascoltato bene, l'altro giorno, le parole dell'assessore Bottacin, quando parlava appunto di interventi di ripristino degli arenili dalle mareggiate, che purtroppo avvengono sempre più spesso e con effetti sempre più disastrosi. Dovremmo farci anche il callo, credo, perché nel futuro non ci si presenterà una situazione diversa, ma forse anche peggiore di quella che stiamo vivendo. Per questo, oltre a pensare a delle soluzioni che possono essere temporanee, che coprono la falla, perché di questo stiamo parlando, quindi andando a riportare la sabbia quando questa manchi, bisogna anche pensare a progettare qualcosa di più duraturo.
Si deve fare insieme, sia l'uno che l'altro, come diceva l'Assessore, per cui, anche questo emendamento va nel senso del ripristino dei danni, dei gravi danni causati al litorale del Veneto, che anche, purtroppo, in quest'ultimo periodo ha visto verificarsi una situazione di maltempo, quindi un progressivo peggioramento della situazione dell'arenile. Chiedo che vi sia comunque, al di là della destinazione delle risorse, che qui, nell'emendamento, sono 3 milioni, anche se vorrete modificare l'entità, vi sia un'attenzione, una presa in considerazione di questi aspetti, che vanno tenuti assolutamente in debito conto. Ringrazio.

PRESIDENTE

Grazie, collega Baldin.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. C0002. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. C0044, di pagina 158, di Montanariello. È ritirato il 44.
Emendamento n. C0045, di pagina 160, ancora di Montanariello. Ritirato.
Emendamento n. C0068, presentato dai consiglieri Zanoni, Possamai, Bigon, Camani, Montanariello e Zottis, aggiuntivo, che prevede:
"Art. XX - Finanziamento dei "Contratti Fiume" per promuovere i processi partecipativi per la gestione condivisa del fiume e del suo territorio
1. La Giunta regionale è autorizzata a finanziare ed incentivare i Contratti di Fiume, strumenti volontari di programmazione strategica e negoziata che perseguono la tutela, la corretta gestione delle risorse idriche e la valorizzazione dei territori fluviali unitamente alla salvaguardia dal rischio idraulico, contribuendo allo sviluppo locale.
2. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo quantificati in 100.000,00 euro, si fa fronte per l'esercizio 2021 con le risorse allocate nella Missione 09 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente, Programma 0906 Tutela e valorizzazione delle risorse idriche, Titolo I Spese correnti del bilancio di previsione 2021-2023".
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE
PROGRAMMA
Legge Regionale di spesa
2021
Vatiazione
proposta
2022
Variazione proposta
2023
Variazione
proposta
M09 SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL
+ 100.000,00
   
TERRITORIO E DELL'AMBIENTE
P0906 TUTELA E VALORIZZAZIONE DELLE
RISORSE IDRICHE
 
Titolo I Spese correnti
 
Nuovo articolo n. 17 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2021"
+ 100.000,00
 
M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
 
- 100.000,00
         
P2001 FONDO DI RISERVA
 
- 100.000,00
Saldo
 
0,00
         
Per l'anno 2021 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza
Il collega Zanoni ha la parola, prego.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Presidente, per ridurre i tempi della seduta, vista l'emergenza Covid, non illustro l'emendamento, ma mi limito alla lettura del titolo, perché resti a verbale: "Finanziamento dei contratti di fiume per promuovere i processi partecipativi per la gestione condivisa del fiume e del suo territorio".

PRESIDENTE

Grazie.
Non ci sono altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. C0068. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento C0069, presentato dai consiglieri Zanoni, Possamai, Bigon, Camani, Montanariello e Zottis, aggiuntivo, che prevede:
"Art. XX - Finanziamento del "Contratto del Fiume Piave" per promuovere il processo partecipativo per la gestione condivisa del fiume e del suo territorio
1. La Giunta regionale è autorizzata a finanziare il Contratto di Fiume del Piave, strumento volontario di programmazione strategica e negoziata che persegue la tutela, la corretta gestione delle risorse idriche e la valorizzazione dei territori fluviali unitamente alla salvaguardia dal rischio idraulico, contribuendo allo sviluppo locale. ·
2. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo quantificati in 80.000,00 euro, si fa fronte per l'esercizio 2021 con ·1e .risorse allocate nella Missione 09 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente, Programma 0906 Tutela e valorizzazione delle risorse idriche, Titolo I Spese correnti del bilancio di previsione 2021-2023.".
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE PROGRAMMA
Legge regionale di spesa
2021
Variazione
proposta
2022
Variazione
proposta
2023
Variazione
proposta
M09 SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTLA DEL
+ 80.000,00
   
TERRITORIO E DELL'AMBIENTE
P0906 TUTELA E VALORIZZAZIONE DELLE
RISORSE IDRICHE
 
Titolo I Spese correnti
 
Nuovo articolo n. 17 "Collegato alla legge di stabilità
+ 80.000,00
regionale 2021"
M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
- 80.000,00
   
P2001 FONDO DI RISERVA
 
- 80.000,00
Saldo
0,00
0,00·
0,00
Per l'anno 2021 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza
Zanoni chiede la parola: ne ha facoltà, prego.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Presidente, sempre per ridurre i tempi della seduta, vista l'emergenza Covid, non illustro l'emendamento, ma mi limito alla lettura del titolo, perché resti a verbale: "Finanziamento del contratto del fiume Piave per promuovere il processo partecipativo per la gestione condivisa del fiume e del suo territorio".

PRESIDENTE

Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. C0069 con parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Passiamo a pagina 166, Capo VI "Caccia e pesca".
Emendamento n. C0063, presentato dai consiglieri Zanoni, Possamai, Bigon, Camani, Montanariello e Zottis, aggiuntivo, che prevede:
"Art. XX - Inserimento di nuovo articolo nella legge regionale 9 dicembre 1993, n. 50 "Norme per la protezione della fauna selvatica e per il prelievo venatorio"
1. Dopo l'articolo 39 bis della legge regionale 9 dicembre 1993, n. 50 è inserito.il seguente:
"Art. 39 ter - Studi per la definizione dell'impatto sulle diverse specie di uccelli selvatici derivante dai cambiamento climatici e dall'utilizzo deipesti'cidi in attività agricola.
1. La Giunta regionale, nell'ambito ed i coerenza con le iniziative previste dalla presente legge in tema di è autorizzata ad affidare ad ISPRA, ai sensi dell'articolo 13 del decreto ministero dell'ambiente 21 maggio 2010 n. 123 o ad altra primaria istituzione scientifica e di ricerca, in regime di convenzione e per un importo massimo per il triennio di euro 120.000,00, uno studio volto ad individuare le interrelazioni fra cambiamenti climatici ed utilizzo dei pesticidi sulle popolazioni di uccelli selvatici migratori e stanziali e sui loro comportamenti migratori, di alimentazione e riproduttivi, con particolare riferimento al territorio regionale".
2. Agli oneri derivanti dal presente articolo, quantificati in euro 40.000,00 per ciascuno degli esercizi 2021, 2022 e 2023, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 16 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente", Programma 02 "Tutela, valorizzazione e recupero ambientale", Titolo 1 "Spese correnti" del bilancio di previsione 2021-2023.".".
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2021
variazione proposta
2022
variazione
proposta
2023
variazione proposta
M09 "SVILUPPO SOSTENIBILE E DIFESA DEL SUOLO E DELL'AMBIENTE"
P0902 TUTELA, VALORIZZAZIONE E RECUPERO AMBIENTALE"
Titolo I Spese correnti
Nuovo articolo Pdl n.17 "Collegato alle legge di stabilità regionale 2021"
 
 
 
+40.000,00
 
 
 
 
 
+40.000,00
 
 
 
+40.000,00
 
 
 
 
 
+40.000,00
 
 
 
 
+40.000,00
 
 
 
 
+40.000,00
M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P2001 FONDO DI RISERVA
L.R. 39/2001, art. 18
-40.000,00
 
 
-40.000,00
-40.000,00
 
 
-40.000,00
-40,000.00
 
 
-40.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2021 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza
Il collega Zanoni ha chiesto la parola, prego.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Presidente, sempre per ridurre i tempi della seduta, vista l'emergenza Covid, non lo illustro, ma mi limito alla lettura del titolo perché resti a verbale: "Studi per la definizione dell'impatto sulle diverse specie di uccelli selvatici derivante dai cambiamenti climatici e dall'utilizzo di pesticidi in attività agricola".

PRESIDENTE

Bene. Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento C0063. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. C0064, presentato dai consiglieri Zanoni, Possamai, Bigon, Camani, Montanariello e Zottis, aggiuntivo, che prevede:
"Art. XX - Lotta al bracconaggio nel Delta Po
1. Al fine di attuare un puntuale e incisivo contrasto al fenomeno del bracconaggio nel Delta del Po, la Giunta regionale è autorizzata a concedere un contributo straordinario alla Provincia di Rovigo per l'acquisto di imbarcazioni leggere ad alta capacità di movimento da fornire alla Polizia provinciale.
2. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo quantificati in 50.000,00 euro, si fa fronte per l'esercizio 2021 con le risorse allocate nella Missione 09 sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente, Programma 0902 Tutela valorizzazione e recupero ambientale, Titolo II Spese in conto capitale del bilancio di previsione 2021-2023.".
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE
PROGRAMMA
Legge regionale di spesa
2021
Variazione proposta
2021
Variazione proposta
2021
Variazione proposta
M09 SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL
TERRITORIO E DELL'AMBIENTE
P0905 TUTELA VALORIZZAZIONE E
RECUPERO AMBIENTALE
Titolo II Spese in conto capitale
Nuovo articolo PDL 17 "Collegato alla legge di
contabilità regionale 2021"
 
 
 
+50.000,00
 
+50.000,00
 
 
 
 
 
   
Missione 20 FONDI E ACCANTONAMENTI
Programma 2001 FONDO DI RISERVA
L.R. 39/2001, art. 18
 
 
-50.000,00
 
-50.000,00
   
Saldo
0,00
   
Per l'anno 2021 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza
Il collega Zanoni ha chiesto la parola.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Sempre per ridurre i tempi della seduta, non lo illustro, ma leggo il titolo, vista l'emergenza Covid: "Lotta al bracconaggio nel Delta del Po".

PRESIDENTE

Bene. Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento C0064 con parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. C0065, presentato dai consiglieri Zanoni, Possamai, Bigon, Camani, Montanariello e Zottis, aggiuntivo, che prevede:
"Art. XX - Attività di prevenzione e repressione del bracconaggio ad opera delle Guardie venatorie e zoofile volontarie
1. Al fine di contribuire al contrasto del fenomeno del bracconaggio della fauna selvatica, la Giunta regionale è autorizzata ad erogare contributi alle associazioni riconosciute in .cui operano nuclei organizzati di Guardie venatorie e zoofile volontarie da destinare al rimborso delle spese sostenute dai volontari.
2. La Giunta regionale, entro sessanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, determina i criteri e le modalità di erogazione dei contributi di cui al comma 1.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo quantificati in 100.000,00 euro per l'esercizio 2021, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 09 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente", Programma 0902 ''Tutela, valorizzazione e recupero ambientale", Titolo I Spese correnti del bilancio di previsione 2021-2023.".
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE PROGRAMMA Legge Regionale di spesa
2021
variazione
proposta
 
2022
variazione proposta
 
2023
variazione proposta
M09 "Sviluppo sostenibile e difesa del suolo e dell'ambiente"
P0902 Tutela, valorizzazione e recupero ambientale
Titolo I Spese correnti
Nuovo articolo 17 "Collegato alla Legge di stabilità regionale 2021"
 
+ 100.000,00
 
 
+100.000,00
 
0,00
 
0,00
M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P2001 FONDO DI RISERVA
L.R. 39/2001, art. 18
-100.000,00
 
-100.000,00
0,00
0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2021 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza
Il collega Zanoni ha chiesto la parola.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Presidente, sempre per ridurre i tempi della seduta, evito di illustrarlo vista l'emergenza Covid, ma mi limito a leggerne il titolo: "Attività di prevenzione e repressione del bracconaggio ad opera delle Guardie venatorie e zoofile volontarie".

PRESIDENTE

Grazie.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento C0065 con parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Capo settimo: "Tutela dell'ambiente dall'inquinamento".
Emendamento C0001, presentato dal consigliere Baldin, aggiuntivo, che prevede:
Dopo l'articolo _ è inserito il seguente:
Art. _ - Modifica dell'articolo 48 della legge regionale 21 gennaio 2000, n. 3 "Nuove norme in materia di gestione dei rifiuti" e successive modificazioni.
1. Dopo il comma 3 dell'articolo 48 della legge regionale 21 gennaio 2000, n. 3 è aggiunto il seguente comma:
"3-bis La Giunta regionale, sentita la competente commissione consiliare, determina annualmente, entro trenta giorni dall'entrata in vigore della legge regionale di bilancio, modalità e criteri per l'erogazione di contributi per le spese di gestione dei rifiuti giacenti sulle spiagge marittime, lacuali e sulle rive di corsi d'acqua alle singole Amministrazioni comunali aventi titolo, in armonia con quanto disposto dalla pianificazione regionale in tema di rifiuti, tenendo conto della quantità di rifiuti raccolti nell'anno precedente, della lunghezza del litorale, della presenza di foci di fiumi nel territorio comunale e della relativa portata".
Agli oneri derivanti dall'applicazione del comma 3 bis dell'articolo 48 della legge regionale 21 gennaio 2000, n. 3 ''Nuove nonne in materia di gestione dei rifiuti" e successive modificazioni, così come introdotto dal comma 1 del presente articolo, quantificati in euro 500.000 per gli esercizi 2021, 2022, 2023 si fa fronte con le risorse allocate alla Missione 09 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente", nel Programma 09.03 Rifiuti".
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE PROGRAMMA Legge Regionale di spesa
2021
variazione
proposta
 
2022
variazione proposta
 
2023
variazione proposta
M09 "Sviluppo sostenibile e difesa del suolo e dell'ambiente"
P03 Rifiuti
Titolo I Spese correnti
Nuovo articolo 17 "Collegato alla Legge di stabilità regionale 2021"
 
+ 500.000,00
 
+500.000,00
 
+ 500.000,00
 
+500.000,00
 
+ 500.000,00
 
+500.000,00
M20 "Fondi e accantonamenti"
PROGRAMMA 01 "Fondo di riserva"
L.R. 39/2001, art. 18
 
500.000,00
 
500.000,00
 
500.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2021 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza
Collega Baldin.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Grazie mille, Presidente.
Allora, questo emendamento va sempre nel verso in cui dicevo anche all'inizio della nostra discussione, quindi due priorità di intervento: ambiente e salute. Quindi di questo stiamo parlando, ambiente che per tutti credo sia fondamentale al di là di chi nega oggi l'esistenza dei cambiamenti climatici che però sono sotto gli occhi di tutti, purtroppo, e anche le persone si stanno rendendo conto un po' tutte che la situazione del clima sta cambiando e sta peggiorando radicalmente per cui serve assolutamente fare qualcosa in questo senso, dare un segnale.
Con questo emendamento chiedo che si faccia attenzione ad un problema che riscontriamo così spesso noi che abitiamo in zone di mare o chi anche abita vicino a corsi d'acqua se ne rende benissimo conto ed è una emergenza a tutti gli effetti, quella appunto degli arenili invasi da ogni tipo di rifiuto, parliamo del 30% di plastica che giace sulle nostre spiagge, sulle rive dei corsi d'acqua in genere e con questo emendamento chiedo alla Regione di venire in soccorso alle Amministrazioni comunali per dare un contributo alle spese di gestione dei rifiuti giacenti sulle spiagge marittime lacuali e sulle rive dei corsi d'acqua.
Credo che sia una questione molto importante e anche una spesa non da poco per le Amministrazioni comunali, anzi credo sia una delle maggiori con le quali abbiamo a che fare e non è giusto sostanzialmente che a farsene carico siano soltanto quei Comuni affacciati alla costa, a un litorale, perché sappiamo benissimo che i rifiuti provengono anche da altre zone, per cui, dal mio punto di vista, è necessario che vi sia un principio di collaborazione e di compartecipazione alle spese, visto che serve, insomma, capire che tutti questi costi non possono essere unicamente sulle spalle dei singoli Comuni. Grazie.

PRESIDENTE

Bene. Non ci sono altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. C0001 parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento C0004, presentato dal consigliere Baldin, aggiuntivo, che prevede:
Dopo l'articolo _ è inserito il seguente:
"Art. ... - Strategie e piani per la prevenzione e riduzione della dispersione in mare, nei fiumi o altri corsi d'acqua delle attrezzature da pesca e da acquacoltura.
1. La Giunta regionale promuove, in collaborazione con enti pubblici e soggetti privati, e concede contributi, per progetti su strategie e piani, per prevenire o ridurre la dispersione in mare, nei fiumi e nei corsi d'acqua dell'attrezzatura, dismessa o perduta, da pesca contenente plastica non bio­degradabile e della plastica usata in acquacoltura, anche mediante l'utilizzo delle risorse del Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca (FEAMP).
2. Agli oneri correnti derivanti dall'applicazione della presente legge, quantificati in euro 100.000,00 per ciascuno degli esercizi 2021-2022-2023, si provvede con le risorse allocate nella Missione 15 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente", Programma 03 "Rifiuti", Titolo 1 "Spese correnti", che vengono incrementate riducendo di pari importo le risorse di cui all'articolo 20 della legge regionale n. 39 del 2001, allocate nella Missione 20 "Fondi e accantonamenti", Programma 01 "Fondp di riserva'', Titolo 1 "Spese correnti" del bilancio di previsione 2021-2023".
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE PROGRAMMA Legge Regionale di spesa
2021
variazione
proposta
 
2022
variazione proposta
 
2023
variazione proposta
M09 "Sviluppo sostenibile e difesa del suolo e dell'ambiente"
P03 Rifiuti
Titolo I Spese correnti
Nuovo articolo 17 "Collegato alla Legge di stabilità regionale 2021"
 
+ 100.000,00
 
+100.000,00
 
+ 100.000,00
 
+100.000,00
 
+ 100.000,00
 
+100.000,00
M20 "Fondi e accantonamenti"
PROGRAMMA 01 "Fondo di riserva"
L.R. 39/2001, art. 18
 
100.000,00
 
100.000,00
 
100.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2021 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza
Baldin, non si sente.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Questo è un altro emendamento sul tema dell'ambiente, che riguarda le strategie che servirebbero per prevenire e ridurre la dispersione in mare, nei fiumi e negli altri corsi d'acqua delle attrezzature da pesca e acquacoltura abbandonate o anche, a volte, purtroppo, volontariamente lasciate in mare.
Si propone, magari grazie anche all'utilizzo dei fondi FEAMP, il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, di venire incontro a questa esigenza, perché ‒ come dicevo in introduzione ‒ si tratta di tantissimi rifiuti che vengono ripescati proprio dai pescatori con le loro reti. Molto spesso si trovano più rifiuti che pesci all'interno delle reti, per cui credo che sia necessaria, anche in un'ottica di pulizia dei mari e di ripopolamento degli stock ittici, quindi anche di una forma di incentivo e di venire incontro alle esigenze dell'occupazione e del lavoro, una risposta in questo senso. Sono 100.000 euro che tranquillamente potete pensare e decidere di ridurre e di farvi carico in un vostro prossimo provvedimento.
Credo sia necessario stabilire anche qualche risorsa in questo senso, perché il problema è molto sentito da qualsiasi pescatore voi possiate incontrare e parlarci.

PRESIDENTE

Grazie.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento C0004. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento C0057, presentato dai consiglieri Zanoni, Possamai, Bigon, Camani, Montanariello e Zottis, aggiuntivo, che prevede:
"Art. XX - Contributo straordinario agli enti locali per interventi di bonifica e smaltimento dell'amianto.
1. La Giunta regionale è autorizzata ad assegnare agli enti locali contributi straordinari in conto investimento a sostegno di interventi di bonifica e smaltimento dell'amianto presente negli edifici pubblici di rispettiva competenza, garantendo una percentuale di cofinanziamento minima pari al 50 per cento della spesa prevista.
2. Su richiesta degli enti locali interessati, la Giunta regionale individua, secondo adeguati criteri di valutazione, gli interventi ritenuti meritevoli di finanziamento ed i rispettivi importi assegnati a loro sostegno.
3. Agli oneri derivanti dal presente articolo, quantificati ineuro 4.000.000,00 per l'esercizio 2021, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 09 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente'', Programma 02 "Tutela, valorizzazione e recupero ambientale", Titolo I "Spese correnti" del bilancio di previsione 2021-2023".
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
 
2021
variazione proposta
 
2022
variazione proposta
 
2023
variazione proposta
M09 "SVILUPPO SOSTENIBILE E DIFESA DEL SUOLO E DELL'AMBIENTE"
P0902 "TUTELA VALORIZZAZIONE E RECUPERO AMBIENTALE"
Titolo II Spese in conto capitale
Nuovo articolo pdl n. 17 "Collegato alle legge di stabilità regionale 2021"
 
+ 4.000.000,00
 
 
+4.000.000,00
 
 
M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P2001 FONDO DI RISERVA
L.R. 39/2001, art. 18
-4.000.000,00
 
-4.000.000,00
   
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2021 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza
Prego, Zanoni.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Presidente, non lo illustro, ma leggo solo il titolo vista l'emergenza Covid e la necessità di ridurre i tempi del dibattito: "Contributo straordinario agli enti locali per interventi di bonifica e smaltimento dell'amianto".

PRESIDENTE

Grazie.
Non ci sono altri interventi
Metto in votazione l'emendamento C0057. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
È stato distribuito via mail e fisicamente l'emendamento C0089 della Giunta, che praticamente sostituisce un emendamento accantonato.
Emendamento n. C0058, presentato dai consiglieri Zanoni, Possamai, Bigon, Camani, Montanariello e Zottis, aggiuntivo, che prevede:
"Art.XX - Misure a tutela della salute dai rischi derivanti dall'utilizzo di pesticidi in agricoltura
1. La Regione del Veneto, nel rispetto di quanto previsto dalla normativa dell'Unione europea e statale, al fine di tutelare la salute delle persone e degli animali, detta disposizioni relative all'utilizzo di pesticidi in applicazione del principio di precauzione connesso al potenziale rischio derivante dall"'effetto deriva", ovvero dal movimento del prodotto fitosanitario nell'atmosfera dall'area trattata verso qualsiasi sito non bersaglio.
2. E' vietato l'utilizzo di pesticidi, in relazione ali' "effetto deriva" in prossimità di:
a) edifici pubblici o privati abitati o luoghi frequentati dalla popolazione, quali asili nido e istituti del sistema educativo di istruzione e formazione, nonché strutture sanitarie, socio-sanitarie e sociali, con particolare riferimento ai gruppi vulnerabili; '
b) luoghi dove siano presenti animali, qualora comporti violazione della normativa in materia di tutela e benessere degli animali.
3. La Giunta regionale promuove attività di informazione sul corretto utilizzo dei pesticidi e sui rischi derivanti, ai fini della futela della salute.
4. La Giunta regionale, sentita la competente commissione consiliare, individua modalità di attuazione del divieto di cui al comma 2, declinandolo, con particolare riferimento alla tossicità dei prodotti impiegati, alle fasce di rispetto, alle condizioni metereologiche, alle attrezzature o macchine utilizzate per l'applicazione dei prodotti, alla tipologia e allo stadio di sviluppo della coltura da trattare.
5. Le disposizioni di cui al comma, 4, quali requisiti minimi uniformi in materia di tutela della salute dai rischi derivanti dall'utilizzo dei pesticidi, si applicano sul territorio regionale fino alla conformazione da parte dei Comuni, nell'ambito della propria autonomia e potestà regolamentare, dei rispettivi regolamenti di polizia rurale.
6. Nelle more della definizione dei provvedimenti della Giunta regionale di cui al comma 4, e comunque a partire dall'1 marzo 2021, è fatto divieto di utilizzo dei pesticidi a meno di 50 metri da edifici e luoghi di cui al comma 2.
7. Ogni trattamento con prodotti fitosanitari effettuato ai sensi dei commi 2, 4 e 5, in conformità a quanto previsto dal decreto legislativo 14 agosto 2012, n. 150 "Attuazione della direttiva 2009/128/CE che istituisce un quadro per l'azione comunitaria ai fini dell'utilizzo sostenibile dei pesticidi", deve essere comunicato in via preventiva ai soggetti interessati ed alle competenti autorità addette al controllo nonché iscritto nel registro dei trattamenti, secondo modalità e termini definiti dalla Giunta regionale.
8. Fatta salva l'applicazione delle sanzioni previste dalla normativa statale in materia di utilizzo dei prodotti fitosanitari, la violazione di quanto previsto dal comma 2 è punita con una sanzione amministrativa pecuniaria pari da 500,00 a 3.000,00 euro.
9. Le sanzioni di cui al comma 8 possono essere comminate anche dalla Polizia di Stato, dai Carabinieri, dalle Guardie ambientali volontarie riconosciute e da altri soggetti riconosciuti da norme statali e regionali.
10. Spetta al Comune, competente per territorio, comminare e introitare la sanzione di cui al comma 8, ai sensi della legge regionale 28 gennaio 1977, n. 10 "Disciplina e delega delle funzioni inerenti all'applicazione delle sanzioni amministrative di competenza regionale" e successive modificazioni.
11. Agli oneri derivanti dall'applicazione della presente legge, quantificati in euro 100.000,00 per l'esercizio 2021, si fa fronte con le risorse allocate Missione 09 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente", Programma 0908 "Qualità dell'aria e riduzione dell'inquinamento", Titolo I"Spese correnti" del bilancio di previsione 2021-2023.".
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2021
variazione
proposta
 
2022
variazione proposta
 
2023
variazione proposta
M. 09 "SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE"
P. 0908 "QUALITÀ DELL'ARIA E RIDUZIONE DELL'INQUINAMENTO"
Titolo II Spese in conto capitale
Nuovo articolo pdl n. 17 "Collegato alle legge di stabilità regionale 2021"
 
+ 4.000.000,00
 
 
 
+4.000.000,00
 
 
M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P2001 FONDO DI RISERVA
L.R. 39/2001, art. 18
-4.000.000,00
 
-4.000.000,00
   
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2021 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza
Il collega Zanoni intende illustrarlo? Prego.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

No, Presidente, mi limito a leggere il titolo, così evitiamo di portare avanti troppo questa discussione vista l'emergenza Covid: "Misure a tutela della salute e dei rischi derivanti dall'utilizzo di pesticidi in agricoltura".

PRESIDENTE

Bene. Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento C0058 con parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. C0059 presentato dai consiglieri Zanoni, Possamai, Bigon, Camani, Montanariello e Zottis, aggiuntivo, che prevede:
"Art. XX - Studio sugli effetti derivanti dalla diffusione massiccia dei pesticidi in agricoltura su salute e ambiente
1. La Giunta regionale è autorizzata ad effettuare uno studio sugli effetti che l'utilizzo massiccio di pesticidi nella viticoltura può causare sulla salute e sull'ambiente, con particolare riferimento alle falde acquifere, al suolo e alla biodiversità, da realizzarsi in particolar modo nelle aree interessate dal progressivo incremento della coltivazione del Prosecco.
2. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo quantificati in 500.000,00 euro, si fa fronte per l'esercizio 2021 con le risorse allocate nella Missione 09 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente", Programma 0906 "Tutela e valorizzazione delle risorse idriche'', Titolo I Spese correnti del bilancio di previsione 2021-2023.".
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE PROGRAMMA Legge Regionale di spesa
2021
variazione proposta
2022
variazione proposta
2023
variazione proposta
M09 "SVILUPPO SOSTENIBILE E DIFESA DEL SUOLO E DELL'AMBIENTE"
P0906 TUTELA E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE IDRICHE
Titolo I Spese correnti
Nuovo art. pdl n. 17 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2021"
 
+ 500.000,00
 
 
+500.000,00
 
0,00
 
0,00
M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P2001 FONDO DI RISERVA
L.R. 39/2001, art. 18
-500.000,00
 
-500.000,00
0,00
 
0,00
0,00
 
0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2021 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza
Il collega Zanoni, visto il problema Covid illustra il titolo, prego.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

"Studio sugli effetti derivanti dalla diffusione massiccia dei pesticidi in agricoltura su salute e ambiente".

PRESIDENTE

Grazie.
Non ci sono altri interventi
Metto in votazione l'emendamento C0059 con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione. Contrario il relatore.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. C0078, presentato dai consiglieri Zanoni, Possamai, Bigon, Camani, Montanariello e Zottis, aggiuntivo, che prevede:
"Art. XX - Piano straordinario di controllo dell'attività di smaltimento dei rifiuti
1. A seguito dei frequenti ritrovamenti sul territorio veneto di discariche e depositi abusivi di rifiuti, molti dei quali stoccati all'interno di capannoni abbandonati, la Giunta regionale è autorizzata a finanziare un piano straordinario di controllo dell'attività di smaltimento dei rifiuti da affidare all'ARPAV.
2. Agli oneri derivanti dàll'applicazione del presente articolo quantificati in 2.000.000,00 di euro per l'esercizio 2021, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 09 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente, Programma 903 Rifiuti, Titolo 1 Spesa corrente, del bilancio di previsione 2021-2023.".
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE
PROGRAMMA
Legge Regionale di spesa
2021
Variazione proposta
2022
Variazione proposta
2023
Variazione proposta
M09 SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL
+ 2.000.000,00
   
TERRITORIO E DELL'AMBIENTE
P0903 RIFIUTI
 
Titolo I Spese correnti
 
Nuovo articolo pdl n. 17 "Collegato alla legge di
+ 2.000.000,00
stabilità regionale 2021"
 
M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
 


-2.000.000,00
   
P2001 FONDO DI RISERVA
L.R. n. 39/2001 art. 18
-2.000.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2021 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza
Prego Zanoni.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Leggo solo il titolo, Presidente: "Piano straordinario di controllo dell'attività di smaltimento dei rifiuti".

PRESIDENTE

Grazie.
Non ci sono altri interventi
Metto in votazione l'emendamento n. C0078 con parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. C0061, presentato dal consigliere Zanoni, aggiuntivo, che prevede:
"Art. xx - Interventi per uno studio ricognitivo per la messa in sicurezza della cava Morganella di Ponzano Veneto e Paese (TV).
1. La Giunta regionale, è autorizzata ad effettuare, avvalendosi anche dell'Agenzia regionale per la prevenzione e protezione ambientale del Veneto (ARPAV), una apposita ricognizione dei materiali depositati sul fondo della "Cava Morganella" ubicata nei Comuni di Ponzano Veneto e Paese, per determinarne la natura e l'eventuale pericolosità al fine della possibile messa in sicurezza della medesima.
2. La ricognizione di cui al comma 1 comprende gli accertamenti funzionali al rilevamento visivo e prelievo di campioni del fondale.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo quantificati in 200.000,00 euro, si fa fronte per l'esercizio 2021 con le risorse allocate nella Missione 09 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente, Programma 0902 Tutela, valorizzazione e recupero ambientale, Titolo I Spese correnti del bilancio di previsione 202i- 2023".
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE PROGRAMMA Legge Regionale di spesa
2021
variazione proposta
2022
variazione proposta
2023
variazione proposta
M09 "SVILUPPO SOSTENIBILE E DIFESA DEL SUOLO E DELL'AMBIENTE"
P0906 TUTELA E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE IDRICHE
Titolo I Spese correnti
Nuovo art. pdl n. 17 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2021"
 
+2 00.000,00
 
 
 
+200.000,00
   
M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P2001 FONDO DI RISERVA
L.R. 39/2001, art. 18
-200.000,00
 
-200.000,00
   
Saldo
0,00
   
Per l'anno 2021 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza
Il collega Zanoni ha chiesto la parola per dirci il titolo.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

"Interventi per uno studio ricognitivo per la messa in sicurezza della cava Morganella di Ponzano Veneto e Paese, in provincia di Treviso".

PRESIDENTE

Grazie.
Non ci sono altri interventi
Metto in votazione l'emendamento C0061 con parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. C0074, presentato dal presentato dal consigliere Zanoni, aggiuntivo, che prevede:
"Art. ... - Studio di impatto ambientale sui territori delle attività di incenerimento eco-incenerimento di rifiuti nell'area di Pederobba
1. La Giunta regionale è autorizzata ad effettuare uno studio al fine di misurare l'impatto ambientale sui territori dei comuni di Pederobba e limitrofi delle attività di eco-incenerimento di rifiuti PFU svolte dall'azienda Cementi Rossi.
2. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in 150.000,00 euro, si fa fronte per l'esercizio 2021 con le risorse allocate nella Missione 09 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente, Programma 0908 Qualità dell'aria e riduzione dell'inquinamento, Titolo 1 Spese correnti del bilancio di previsione 2021-2023".
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE PROGRAMMA Legge Regionale di spesa
2021
variazione proposta
2022 variazione proposta
2023
variazione proposta
M09 "SVILUPPO SOSTENIBILE E DIFESA DEL SUOLO E DELL'AMBIENTE"
P0908 QUALITÀ DELL'ARIA E RIDUZIONE DELL'INQUINAMENTO
Titolo I Spese correnti
Nuovo art. pdl 17 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2021"
 
+150.000,00
 
 
+150.000,00
 
0,00
 
0,00
M05 TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI
P0502 ATTIVITÀ CULTURALI E INTERVENTI DIVERSI NEL SETTORE CULTURALE
L.R. n. 70/1975 "Contributi e spese per l'organizzazione di mostre, manifestazioni, e convegni di interesse regionale"
-150.000,00
 
 
-150.000,00
0,00
 
 
0,00
0,00
 
 
0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2021 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza
Il collega Zanoni ha chiesto la parola per dirci il titolo, prego.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

"Studio di impatto ambientale sui territori delle attività di incenerimento e co-incenerimento di rifiuti nell'area di Pederobba in provincia di Treviso".

PRESIDENTE

Grazie infinite.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento C0074 con parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. C0075, presentato dal presentato dal consigliere Zanoni, aggiuntivo, che prevede:
"Art. XX - Contributo al Comune di Treviso per l'effettuazione di un monitoraggio ambientale sul sito di Treviso Servizi - Viale Serenissima località San Giuseppe.
1. La Giunta regionale è autorizzata ad erogare un contributo .al Comune di Treviso per l'effettuazione di un monitoraggio ambientale, con relativa caratterizzazione, sul sito di Treviso Servizi - Viale Serenissima lucalità San Giuseppe.
2. Agli oneri derivanti dall'applicaiione del presente articolo quantificati in 100.000,00 euro per l'esercizio 2021, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 09 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente", Programma 0902 "Tutela, valorizzazione e recupero ambientale", Titolo I Spese correnti del bilancio di previsione 2021-2023.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE PROGRAMMA Legge Regionale di spesa
2021
variazione proposta
2022
variazione proposta
2023
variazione proposta
M09 "SVILUPPO SOSTENIBILE E DIFESA DEL SUOLO E DELL'AMBIENTE"
P0906 TUTELA E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE IDRICHE
Titolo I Spese correnti
Nuovo art. pdl n. 17 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2021"
 
+1 00.000,00
 
 
 
+100.000,00
   
M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P2001 FONDO DI RISERVA
L.R. 39/2001, art. 18
-100.000,00
 
-100.000,00
   
Saldo
0,00
   
Per l'anno 2021 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza
Zanoni chiede la parola.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Solo per leggere il titolo: "Contributo al Comune di Treviso per l'effettuazione di un monitoraggio ambientale sul sito di Treviso Servizi, viale Serenissima, località San Giuseppe".

PRESIDENTE

Bene, non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. C0075 con parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. C0076, presentato dal presentato dal consigliere Zanoni, aggiuntivo, che prevede:
"Art. XX - Studio per l'individuazione della fonte primaria di inquinamento da mercurio della falda acquifera dei Comuni di Treviso, Preganziol, Quinto, Casier
1. La Giunta regionale è autorizzata ad effettuare uno studio per l'identificazione della fonte primaria di inquinamento da mèrcurio della falda acquifera dei Comuni di Treviso, Preganziol, Quinto, Casier.
2. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo quantificati in 300.000,00 euro per l'esercizio 2021, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 09 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente", Programma 0906 "Tutela e valorizzazione delle risorse idriche", Titolo 1 "'Spese correnti del bilancio di previsione 2021-2023".
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2021
variazione
proposta
 
2022
variazione proposta
 
2023
variazione proposta
M09 sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente
P0906 Tutela delle risorse idriche
Titolo I Spese correnti
Nuovo articolo Pdl 17 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2021"
 
 
-300.000,00
 
-300.000,00
 
 
 
M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P2001 FONDO DI RISERVA
L.R. n. 39/2001 art. 18
-300.000,00
 
-300.000,00
 
 
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2021 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza
Prego, Zanoni.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Non lo illustro, ma leggo solo il titolo, Presidente: "Studio per l'individuazione della fonte primaria di inquinamento da mercurio nella falda acquifera dei Comuni di Treviso, Preganziol, Quinto, Caser".

PRESIDENTE

Grazie.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento C0076. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. C0079, presentato dal presentato dal consigliere Zanoni, aggiuntivo, che prevede:
"Art.XX - Monitoraggi e analisi del sito inquinato ex Mestrinaro in località Bertoneria di Zero Branco.
1. La Giunta regionale è autorizzata ad effettuare dei monitoraggi e delle analisi tramite l'ARPAV del sito inquinato del Centro trattamento rifiuti ex Mestrinaro, in località Bertoneria di Zero Branco.
2. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo quantificati in 50.000,00 euro, si fa fronte per l'esercizio 2021 con le risorse allocate nella Missione 09 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente", Programma 0903 "Rifiuti", Titolo 1 Spese correnti del bilancio di previsione 2021-2023.".
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE PROGRAMMA Legge Regionale di spesa
2021
variazione proposta
2022
variazione proposta
2023
variazione proposta
M09 "SVILUPPO SOSTENIBILE E DIFESA DEL SUOLO E DELL'AMBIENTE"
P0903 RIFIUTI
Titolo I Spese correnti
Nuovo art. pdl n. 17 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2021"
 
+ 50.000,00
 
 
+50.000,00
 
0,00
 
0,00
MOS TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI
POS02 ATTIVITÀ CULTURALI E INTERVENTI DIVERSI NEL SETTORE CULTURALE
L.R. n. 70/1975 "Contributi e spese per l'organizzazione di mostre, manifestazioni e convegni di interesse regionale"
 
-50.000,00
 
-50.000,00
 
0,00
 
0,00
 
0,00
 
0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2021 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza
ll collega Zanoni ha la parola per illustrare il titolo.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

"Monitoraggi e analisi del sito inquinato ex Mestrinaro, in località Bertoneria di Zero Branco, provincia di Treviso".

PRESIDENTE

Grazie.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento C0079 con parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. C0080, presentato dal presentato dal consigliere Zanoni, aggiuntivo, che prevede:
"Art.XX - Studio per la caratterizzazione e messa in sicurezza della discarica ex SEV di Padernello di Paese (TV)
1. La Giunta regionale è autorizzata ad effettuare uno studio per la caratterizzazione e la messa in sicurezza dell'area della discarica di Pademello di Paese (TV) denominata ex SEV di Via Vecelli per la realizzazione dei necessari interventi di bonifica.
2. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo quantificati in 100.000,00 euro, si fa fronte per l'esercizio 2021 con le risorse allocate nella Missione 09 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente", Programma 0903 "Rifiuti", Titolo I Spese correnti del bilancio di previsione 2021-2023".
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE PROGRAMMA
Legge regionale di spesa
2021
Variazione proposta
2022
Variazione proposta
2023
Variazione proposta
M09 SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL
 
+ 100.000,00
   
TERRlTORIO E DELL'AMBIENTE
P0903 RIFIUTI
Titolo I Spese correnti
 
Nuovo articolo pdl n. 17 " Collegato alla legge di
+ 100.000,00
stabilità regionale 2021"
M20 FONDI E ACCANTONAMENTI

-100.000,00
   
P2001 FONDO DI RISERVA
L.r. n. 39/2001 art. 18
-100.000,00
Saldo
0,00
   
Per l'anno 2021 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza
Il collega Zanoni ha chiesto la parola.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente. Sempre per ridurre i tempi della seduta, vista l'emergenza Covid, non illustro, ma leggo solo il titolo: "Studio per la caratterizzazione e messa in sicurezza della discarica ex SEV di Padernello di Paese".

PRESIDENTE

Grazie.
Non ci sono altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento C0080 con parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento C0085, presentato dal consigliere Camani, aggiuntivo, che prevede:
" Art. XX - Contributi regionali per l'acquisto, il recupero e la costruzione dell'abitazione nei Comuni montani del Veneto
1. Al fine di contrastare lo spopolamento dei territori montani del Veneto, la Giunta regionale e autorizzata a erogare contributi a persone fisiche per l'acquisto o il recupero tramite ristrutturazione di unità immobiliari adibite a prima e unica casa e ubicate nei Comuni di cui all'Allegato A della Legge regionale 8 agosto 2014, n. 25 .
2. La Giunta regionale, sentita la competente Commissione consiliare, definisce entro sessanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge i criteri e le modalità per l'erogazione dei contributi di cui al comma 1, tenendo comunque conto dei seguenti parametri:
a) premialità per nuclei familiari con figli minori;
b) importo massimo del contributo: euro 20.000,00;
c) reddito lordo del nucleo familiare inferiore a 75.000,00.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in 4.500.000,00 di euro per l'esercizio 2021 si fa fronte con le risorse allocate nelle Missione 9 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente" Programma 09.07 "Sviluppo sostenibile territorio montano piccoli comuni" Titolo 2 "Spese in conto capitale" del Bilancio di previsione 2021-2022".
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2021
variazione
proposta
2022 variazione proposta
2023
variazione proposta
M09 SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE
P0907 SVILUPPO SOSTENIBILE DEL TERRITORIO MONTANO, PICCOLI COMUNI
Titolo 1 "Spese correnti"
Nuovo articolo Pdl 17 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2021"
 
 
+4.500.000,00
 
 
+4.500.000,00
 
 
+0,00
 
 
0,00
 
Missione20 "Fondi e accantonamenti"
Programma 01 Fondo di riserva
(L.R. n. 39/2001 , articolo 18)
-4.500.000,00
 
-4.500.000,00
0,00
 
0,00
 
Saldo
0,00
0,00
0,00
Prego, Camani.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Solo per dire che non lo illustro, causa Covid, però lo pongo in votazione.

PRESIDENTE

No, fermi, fermi, non è stato visto in Commissione. Ho corso troppo.
Io devo sospendere per far cambiare aria all'Aula. Sospendo per dieci minuti la seduta e riprendiamo finché ho emendamenti da votare. Riprendiamo alle 12.40. Grazie.
L'Ufficio di Presidenza della Prima Commissione si riunisce in Sala del Leone, con Assessore e Capigruppo attenti.
La Seduta è sospesa alle ore 12.27
 
La Seduta riprende alle 12.48


PRESIDENTE

Riprendiamo con quello che è possibile votare perché mi pare che su alcuni emendamenti ci sia ancora ancora una fase di riscrittura che ci porterà sicuramente a dopo la pausa pranzo.
Siamo all'emendamento n. C0085, presentato della collega Camani. È uno di quelli depositati questa mattina. Non vedo interventi.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Lo do per letto, lo metto ai voti.

PRESIDENTE

Benissimo. Non vedo interventi. Collegatevi con Concilium.
Metto in votazione l'emendamento C0085 col parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. C0087, presentato dal consigliere Camani, aggiuntivo, che prevede:
"Art XX - Istituzione del premio di laurea "Francesco Saverio Pavone"
1. Al fine di promuovere e valorizzare l'opera di informazione sulla presenza e sulle attività delle organizzazioni criminali di stampo mafioso operanti nel territorio regionale, è istituito presso il Consiglio regionale un premio in memoria del magistrato Francesco Saverio Pavone, da assegnare annualmente per la miglior tesi di laurea in materia di criminalità organizzata nel Veneto.
2. L'Ufficio di presidenza del Consiglio regionale stabilisce, con proprio provvedimento, i criteri, le modalità organizzative, nonché l'entità del premio nella misura massima di euro 5.000,00, a valere sul fondo di dotazione del Consiglio.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in euro 5.000,00 per ogni esercizio del triennio 2021-2023 si fa fronte con le risorse allocate nella Missione O 1 "Servizi istituzionali, generali e di gestione'', Programma 01 "Organi istituzionali", Titolo 1 "Spese correnti" del bilancio di previsione 2021-2023.".
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2021
variazione proposta
 
2022
variazione proposta
 
2023
variazione proposta
M01 "Servizi istituzionali, generali e di gestione"
P01 "Organi istituzionali"
Nuovo articolo Pdl n.17 "Collegato alle legge di stabilità regionale 2021"
+5.000,00
 
 
 
+5.000,00
 
 
+5.000,00
 
 
M20 "Fondi e Accantonamenti"
P01 "Fondo di Riserva"
L.R. 39/2001, art. 18
-5.000,00
-5.000,00
 
-5,000.00
 
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2021 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza
Non vedo interventi.
Metto in votazione l'emendamento C0087con parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
Chi ha votato, se vuole, può – entrando in votazione – correggere il suo voto.
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. C0088, presentato dal consigliere Sandonà, aggiuntivo, che prevede:
"Art. __ "Proroga del termine per il rinnovo del Consiglio delle Autonomie Locali".
1. Il termine di cui al comma 1, articolo 3, della legge regionale 25 settembre 2017, n. 31 "Istituzione del Consiglio delle Autonomie Locali".
Non vedo interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. C0088 con parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Adesso dobbiamo tornare indietro, su qualche accantonato.
Allora, a pagina 76 avete un emendamento della Giunta, l'emendamento n. C0083, che viene ritirato e sostituito con l'emendamento 89, depositato prima.
Emendamento n. C0089, presentato dalla Giunta (Calzavara), aggiuntivo, che prevede:
" Art. xx. - Disposizioni straordinarie in materia di trasporto di viaggiatori mediante noleggio di autobus con conducente.
1. Fatto salvo quanto previsto dall 'articolo 36, comma 4, della legge regionale 5 aprile 2013, n. 3 "Legge finanziaria regionale per l'esercizio 2013", sino al 31 dicembre 2024 per gli autobus utilizzati per l'attivita di noleggio iscritti, all'entrata in vigore della presente legge, all registro di cui all'articolo 8 della legge regionale 3 aprile 2009, n. 11 "Disposizioni in materia di attivita di trasporto di viaggiatori effettuato mediante il noleggio di autobus con conducente e modifica dell'articolo 4 della legge regionale 30 ottobre 1998, n. 25 «Disciplina ed organizzazione del trasporto pubblico locale»", il termine di quindici anni di cui all'articolo 5, comma 3, della medesima legge regionale 3 aprile 2009, n. 11 e rideterminato in diciannove anni.
2. Le imprese autorizzate all'attivita di noleggio per il periodo in cui usufruiscono della rideterminazione del termine previsto al comma 1 versano il contributo annuo di cui all'articolo 10, comma 1, della legge regionale 3 aprile 2009, n. 11 nella misura di euro 60,00.
3. Le maggiori entrate derivanti dall'applicazione del presente articolo quantificate in euro 1.000,00 per ciascun esercizio 2021, 2022 e 2023 sono introitate al bilancio regionale e allocate al Titolo 3 "Entrate extratributarie" Tipologia 5 "Rimborsi e altre entrate correnti" del bilancio di previsione 2021-2023.".
Non vedo interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. C0089, con parere favorevole.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Ritorniamo agli accantonati. Qualcuno potremmo votarlo, qualcun altro no. Io, sinceramente, vorrei un po' più d'ordine, ragazzi. Così non mi sento sicuro.
Scusatemi, fermi tutti, sospendiamo qua e riprendiamo alle 14.15.
Preparatemi le cose con un po' d'ordine, non vorrei sbagliare, perché, quando abbiamo votato qualcosa di sbagliato, sapete che è difficile riprendere la cosa.
Sospendiamo qua e riprendiamo alle 14.15. Grazie.
La Seduta è sospesa alle ore 12.58
 
 
 
La Seduta riprende alle ore 15.05

PRESIDENTE

Per i colleghi in Aula e lontani, nel senso in ufficio, ci sono degli emendamenti che sono stati appena riformulati e stiamo attendendo la scrittura definitiva: quando saranno depositati, io dovrò dare almeno 10-15 minuti per eventuali subemendamenti, quindi, portate pazienza: work in progress. Dobbiamo aspettare il deposito di questi emendamenti, che ci permetteranno di chiudere il Collegato.
Non sospendo la seduta, perché, appena depositati, devo dare i tempi per i sub.
Avete ricevuto alla vostra mail istituzionale una mail da parte dell'Ufficio stampa con un username e una password per accedere a una rassegna stampa generale dalle 7-7.30 di mattina, di circa 600 articoli, che non è semplicissima da gestire. Poi arriverà alle 10.00 quella, invece, più puntuale e precisa sulla Regione, quella che già ricevete. Però, per chi vuole, viste le richieste arrivate dai colleghi, tutti i Consiglieri possono accedere a questa nuova rassegna stampa, per darvi modo di guardare cosa accade, soprattutto a livello nazionale.
Allora, attenzione, colleghi, sono stati depositati tre emendamenti: il 91, il 92 e il 93, che dovrebbero essere in spedizione nelle vostre mail e fra poco saranno anche disponibili in Concilium. Dieci minuti per eventuali sub fino alle 15.20. Alle 15.20, riordinati un po' di accantonati e con questi nuovi, inizieremo a votare, mi auguro.
 
La Seduta è sospesa alle ore 15.12
 
 
La Seduta riprende alle ore 15.30.

PRESIDENTE

Colleghi, un attimo di attenzione. È stato depositato un emendamento del relatore, il n. 95, che dovreste avere nella vostra mail: verrà caricato su "Concilium" a breve.
Per eventuali subemendamenti, cinque minuti.
La Seduta è sospesa alle ore 15.31
 
 
La Seduta riprende alle ore 15.41

PRESIDENTE

Colleghi, se ci accomodiamo, siamo pronti per ripartire.
Chiederei in Aula la presenza di relatore, correlatrice e assessore.
Colleghi, per favore, aggiornate "Concilium". Ci sono degli emendamenti che sono stati caricati, per chi vuole vederli, naturalmente.
Signori, mi raccomando, un po' di attenzione, perché stiamo riprendendo gli emendamenti accantonati.
Siamo ritornati all'articolo 9.
C'era l'emendamento accantonato, il n. C0011, della collega Guarda, di pagina 61, che mi pare la collega voglia mettere al voto. Prego, Guarda.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
No, ritiro questo emendamento perché c'è stata una riformulazione accordata che consente di superare quelle che erano le criticità tecniche a questo emendamento e, di conseguenza, lo ritiro.

PRESIDENTE

Benissimo.
Colleghi, vi chiedo, per la registrazione a verbale automatica, di chiedere sempre la parola.
Pagina 62, emendamento C0034, della collega Camani e altri. Prego, Camani.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Il mio emendamento era uguale a quello della collega Guarda ed era soppressivo dell'articolo, perché avevamo rilevato un profilo di inammissibilità per come era formulata la norma.
Insieme al relatore, con il supporto della Giunta, abbiamo ricostruito la norma, in modo tale che non ci sia alcun dubbio di ammissibilità e per questo lavoro e questo sforzo ringrazio gli uffici, la Giunta e il Consiglio, a testimonianza che la volontà di intervenire in maniera utile sulla questione dell'Interporto di Rovigo, per una infrastruttura strategica per la città, è comune a questo Consiglio.
Quindi, ovviamente, ritiro l'emendamento soppressivo e rinnovo i ringraziamenti per la collaborazione.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Emendamento n. C0091, presentato dal consigliere Camani, Articolo 9, sostitutivo, che prevede:
L'articolo 9 è così sostituito:
"Art. 9 Partecipazione all'aumento di capitale della società Interporto di Rovigo s.p.a.".
1. La Regione del Veneto è autorizzata a partecipare nel limite massimo di euro 1.600.000,00, tramite Infrastrutture Venete s.r.l., società a totale partecipazione regionale, all'aumento di capitale della società Interporto di Rovigo s.p.a..
2. Agli oneri derivanti dall' applicazione del comma 1 del presente articolo si fa fronte con le risorse proprie della società Infrastrutture Venete s.r.l. mediante la cessione della partecipazione in Veneto Logistica s.r.l..".
Quelli precedenti sono stati ritirati.
L'emendamento C0091 è completamente sostitutivo dell'articolo 9, per cui, votando questo emendamento, noi votiamo l'articolo 9.
Non vedo interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. C0091; il relatore mi dà il parere favorevole.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo all'articolo 14.
Emendamento n. C0009, presentato dal consigliere Guarda, Rubrica Destinazione delle risorse derivanti da sanzioni irrogate per infrazioni duranle l'emergenza da Covid-19, aggiuntivo, che prevede:
L'articolo 14 è così sostituito:
"Art. 14 - Destinazione delle risorse derivanti da sanzioni irrogate per infrazioni durante l'emergenza da Covid-19.
1.Gli introiti derivanti da sanzioni comminate in sede di controlli effettuati dalla polizia locale e dalle forze di polizia dello Stato nell'ambito dell'emergenza epidemiologica da Covid-19, allocati al Titolo 3 "Entrate extratributarie" Tipologia 200 "Proventi derivanti dall'attività di controllo e repressione delle irregolarità e degli illeciti", sono destinati per il 40 per cento all'acquisto di beni, tra cui dispositivi di protezione individuale, e servizi finalizzati alle attività di protezione civile per il supporto nella gestione dell'emergenza, al finanziamento delle spese sostenute dalle Organizzazioni di volontariato - di protezione civile per le medesime finalità, e per il 60 per cento al finanziamento dei servizi di accoglienza e sostegno per persone in stato di disagio socio-economico e prive di alloggio.".
Mettiamo al voto l'emendamento n. C0009, con parere del relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Sull'articolo 14 c'è una riformulazione, che legge la correlatrice. Attento il relatore, attento il legislativo. Prego, Camani.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Ovviamente è una modifica che non cambia nulla del contenuto dell'articolo, è solo una nuova formulazione che ci sembrava corrispondesse meglio alle intenzioni del legislatore. Leggo solo le prime tre righe perché solo su quelle intervengono. Il nuovo articolo inizia così: "Gli introiti derivanti da sanzioni (aggiungere le parole 'amministrative pecuniarie') relative alle violazioni delle disposizioni assunte nell'ambito dell'emergenza epidemiologica da Covid-19, comminate in sede di controlli effettuati dalla Polizia locale e dalle forze di Polizia dello Stato (eliminare 'nell'ambito dell'emergenza epidemiologica' da Covid-19)" e poi segue come da testo originario.

PRESIDENTE

Bene, è il testo che ha acquisito il legislativo, con questa modifica, ai sensi dell'articolo 102.
Metto in votazione l'articolo 14.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Andiamo al n. C0049 di pagina 152, emendamento accantonato del collega Possamai e altri, che prevede:
"Art. XX – Misure di sostegno ai Comuni del Veneto per interventi di salvaguardia e messa in sicurezza idrogeologica
1. La Giunta regionale è autorizzata a erogare contributi ai Comuni del Veneto in forma singola o associata per la realizzazione di interventi di salvaguardia e messa in sicurezza idrogeologica.
2. La misura si riferisce ad interventi di difesa del suolo e difesa idrogeologica, quali gli interventi di manutenzione straordinaria che comportino il rifacimento o l'ampliamento di opere idrauliche ed idrogeologiche, nuove opere di difesa idrogeologica dei canali e corsi d'acqua, interventi di difesa dei versanti da frane e slavine e sistemazione delle aree in frana, con relativi drenaggi, ovvero di progetti con tipologia prevalente di difesa del suolo a precipua salvaguardia del potenziale produttivo agricolo, di infrastrutture legate all'agricoltura o integrazione di interventi di difesa del suolo per renderli utili anche da punto di vista agricolo.
3. La Giunta regionale, entro novanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, sentita la competente Commissione consiliare, determina le modalità, i termini e le priorità per l'erogazione dei contributi di cui al comma 1.
4. Agli oneri derivanti dall'attuazione del presente articolo quantificati in 20.000.000,00 di euro per ciascun esercizio 2021, 2022 e 2023, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 09 "Sviluppo sostenibile e tutela del terrritorio e dell'ambiente", Programma 0901 "Difesa del suolo", Titolo II "Spese in conto capitale" del bilancio di previsione 2021-2023.
Allora, l'Assessore legge la riformulazione concordata in sede di Prima Commissione.

Ass.re Francesco CALZAVARA

Lo avevamo già visto e poi l'avevamo accantonato per una questione anche di risorse che devono essere definite, comunque il testo che va a modificarsi nel comma 1 è: "La Giunta regionale è autorizzata a erogare contributi alle Province del Veneto, in coordinamento con i Comuni interessati, per la realizzazione di interventi di salvaguardia e messa in sicurezza idrogeologica", questa è la prima modifica.
La seconda è al comma 4: "Agli oneri derivanti dall'attuazione del presente articolo, quantificati in 1,5 milioni di euro per ciascun esercizio 2021, 2022 e 2023".

PRESIDENTE

Perfetto. Quindi nel triennale è prevista una misura che dà anche possibilità di programmare questi interventi sul territorio.
Possamai, prego.

Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)

Ringrazio l'assessore Calzavara, nel senso che è un emendamento che consideriamo importante, non per noi ovviamente, ma perché, anche nel discorso che ha fatto qualche settimana fa l'assessore Bottacin sul tema del dissesto, dicendo che ci sono grandi opere che stanno, per esempio, dentro al piano D'Alpaos, ma anche opere più piccole su cui c'è bisogno di interventi rapidi, noi ritenevamo e riteniamo fondamentale che quelle piccole opere siano finanziate, per cui accogliamo positivamente questo segnale.
Va bene anche la formulazione per cui sono le Province a gestire questi soldi perché evidentemente, per un tema di stazioni appaltanti, rende l'attività più semplice e più lineare. È molto importante, dal nostro punto di vista – ma nella riformulazione questo elemento c'è – che comunque siano opere, visto anche che non si tratta di cifre enormi, fatte in collaborazione con i Comuni, per cui segnalate dai Comuni, perché l'idea è proprio di fare interventi su quelle piccole opere di cui si parlava qualche settimana fa.
Quindi, accettiamo la riformulazione e grazie, all'assessore Calzavara.

PRESIDENTE

Bene.
Metto in votazione l'emendamento n. C0049 di pagina 152, così come modificato ai sensi dell'articolo 102, con parere del relatore favorevole.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento C0092, presentato dalla Giunta (Calzavara), aggiuntivo, che prevede:
"Art ... - Modifica all'articolo 2 della legge regionale 7 agosto 2018, n. 30 "Riordino delle funzioni provinciali in materia di caccia e pesca in attuazione della legge regionale 30 dicembre 2016, n. 30 , nonche conferimento di funzioni alla provincia di Belluno ai sensi della legge regionale 8 agosto 2014, n. 25 .
1. Al comma 1 dell'articolo 2 della legge regionale 7 agosto 2018, n. 30 le parole: "sino alla data del 31 dicembre 2020" sono sostituite dalle seguenti: "sino al sesto mese successivo all'approvazione da parte della Giunta regionale della Carta ittica regionale. In caso di mancata approvazione della Carta ittica regionale entro il 31 dicembre 2022, la durata delle concessioni e regolata dalle disposizioni statali di riferimento." e le parole: "secondo quanto disposto dall'articolo 1, comma 18 del decreto legge 30 dicembre 2009, n. 194 "Proroga di termini previsti da disposizioni legislative" convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2010, n. 25, e successive modificazioni." sono soppresse.
2. Le entrate derivanti dall'applicazione del presente articolo quantificate in euro 25.000,00 per ciascun esercizio 2021 e 2022, sono allocate al Titolo 1 "Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perquativa" Tipologia 1 "Imposte, tasse e proventi assimilati" del Bilancio di previsione 2021-2023.".
ENTRATA Titolo Tipologia
Competenza 2021
Competenza 2022
Competenza 2023
Titolo 1 – entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa
Tipologia 01.01 – Imposte, tasse e provvedimenti assimilati
L.R. 1998, N. 19 – NORME PER LA TUTELA DELLA RISORSE IDROBIOLOGICHE E DELLA FAUNA ITTICA E PER LA DISCIPLINA DELL'ESERCIZIO DELLA PESCA NELLE ACQUE INTERNE E MARITTIME INTERNE DELLA REGIONE VENETO
+25.000,00
 
 
+25.000,00
 
(+25.000,00)
+25.000,00
 
 
+25.000,00
 
(+25.000,00)
0,00
 
 
0,00
 
0.00
Tot. entrata
25.000,00
25.000,00
0,00
È una modifica della legge sulla pesca per i bacini in concessione, per evitare che, scavallando il 31 dicembre, queste realtà che funzionano bene abbiano problemi nell'operatività.
Parere del relatore favorevole. Non vedo interventi, per cui lo metto in votazione.
È aperta la votazione sull'emendamento C0092. Ripeto, relatore favorevole.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Ho bisogno di tre minuti di pausa per riordinare gli emendamenti. Quindi, portiamo pazienza fino alle 16.02.
La Seduta è sospesa alle ore 15.58
 
La Seduta riprende alle ore 16.03


PRESIDENTE

Emendamento n. C0093, presentato dalla Giunta (Calzavara), aggiuntivo, che prevede:
Art. xx - Modifiche alla legge regionale 31 dicembre 2012, n. 54 "Legge regionale per l'ordinamento e le attribuzioni delle strutture della Giunta regionale in attuazione della legge regionale statutaria 17 aprile 2012 "Statuto del Veneto"".
1. Dopo il comma 7 dell'articolo 8 della legge regionale 31 dicembre 2012, n. 54 è aggiunto il seguente:
"7 bis. Nell'ambito delle Segreterie di cui al presente articolo può essere individuata la posizione di vicario del responsabile di Segreteria cui compete, per la durata dell'incarico, il trattamento economico previsto per il responsabile di posizione organizzativa di cui all'articolo 20. Se l'articolazione organizzativa prevede delle differenti fasce retributive nell'ambito delle Posizioni Organizzative, viene quantificato e corrisposto il valore medio, calcolato sulla base dei valori desunti dal Contratto collettivo decentrato integrativo vigente ad inizio legislatura.".
2. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in euro 244.500,00 per ciascun esercizio 2021, 2022 e 2023, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 01 "Servizi Istituzionali, Generali e di Gestione, Programma 01 "Organi istituzionali", Titolo 1 "Spese Correnti" del bilancio di previsione 2021-2023.".
 
Variazione proposta
MISSIONE PROGRAMMA Legge di spesa
Competenza 2021
Competenza 2022
Competenza 2023
 
MISSIONE 01 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE
PROGRAMMA 01 - ORGANI ISTITUZIONALI
Spese correnti
L.R. 2012, n. 54 –Legge regionale per l'ordinamento e le attribuzioni delle strutture della Giunta regionale in attuazione della legge regionale statutaria 17 aprile 2012, n. 1 "Statuto del Veneto"
+244.500,00
+244.500,00
 
(+244.500,00)
 
(+244.500,00)
 
+244.500,00
 
+244.500,00
 
 
 
(+244.500,00)
 
 
 
(+244.500,00)
 
+244.500,00
 
+244.500,00
 
 
 
(+244.500,00)
 
 
 
(+244.500,00)
MISSIONE 20 - FONDI E ACCANTONAMENTI
PROGRAMMA 01 FONDO DI RISERVA
L.R. 2001, n. 39, art. 17 – ORDINANMENTO DEL BILANCIO E DELLA CONTABILITÀ DELLA REGIONE
-244.500,00
-244.500,00
 
(-244.500,00)
(-244.500,00)
-244.500,00
-244.500,00
 
(-244.500,00)
 
(-244.500,00)
-244,500.00
-244.500,00
 
(-244.500,00)
 
(-244.500,00)
Tot. spesa
0,00
0,00
0,00
Camani ha chiesto la parola. Prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Presidente, non posso non fare almeno un paio di considerazioni su questo emendamento. Intanto accolgo con favore il fatto che, dopo diversi tentativi negli ultimi anni di inserire questa previsione, quest'anno, finalmente, decidiate di portare questa previsione nella sede competente e scritta nel modo giusto, cioè con la previsione di spesa che comporta.
Sappiamo che si tratta sostanzialmente di un riconoscimento maggiore per le posizioni di vicario del responsabile di segreteria degli Assessorati, quindi, sostanzialmente, per dirla male, si alza di grado uno dei componenti apicali delle Segreterie degli assessori, dandogli la PO e quindi gli si riconosce anche un trattamento economico superiore. Il fatto che sia posta dentro il Collegato in questi termini e con una previsione di spesa, perché, ovviamente, nel momento in cui si rialzano le prestazioni economiche di queste figure aumenta la spesa prevista fatta, in questo modo la costruisce in maniera seria, almeno trasparente.
Ovviamente, il giudizio politico su questa operazione ci obbliga a votare contro l'emendamento, ma perlomeno diciamo che, volendo essere positivi in questo periodo abbastanza di sventure, riconosciamo la volontà di costruire, in maniera trasparente e lineare, i percorsi che producono scelte politiche. Ovviamente voteremo contro all'emendamento per le ragioni che ho spiegato, ma almeno apprezziamo lo strumento che si è utilizzato.

PRESIDENTE

Grazie.
Non vedo altri interventi .
Metto in votazione l'emendamento n. C0093. Parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Subemendamento n. C0096, all'emendamento n. C0094, presentato dalla consigliera Guarda, modificativo, che prevede:
Il comma 2 è così modificato:
"La Giunta regionale definisce, previo parere della competente commissione consiliare da rendersi entro trenta giorni decorsi i quali se ne prescinde, i criteri per l'erogazione degli interventi di ristoro.".
Camani, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Solo perché non c'è la collega e, siccome è uno forzo fatto, mi dispiace. Io intanto devo ringraziare anche in questo caso gli uffici che hanno colto una sollecitazione che avevamo fatto in Ufficio di Presidenza di inserire il passaggio delle Commissioni consiliari per questo tipo di intervento economico, che è un intervento importante. Fate delle cose giuste, nessuno interviene della maggioranza, provo a farlo io nel senso che, con questo articolo, aggiungete un milione e mezzo di euro che attraverso Unioncamere andrà a supporto delle imprese della nostra Regione.
In fase di discussione avevamo chiesto che fosse coinvolto in questo processo il Consiglio tramite le Commissioni e lo avete già colto aggiungendo il comma 2, rispetto alla formulazione iniziale, ma la collega Guarda preferiva un passaggio preventivo in Commissione e non successivo per cui faccio mia questa richiesta, senza però sottovalutare lo sforzo fatto dalla Giunta con l'introduzione del comma 2.

PRESIDENTE

Grazie.
Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente. Molto velocemente riprendendo anche l'intervento della collega Camani.
Anch'io avrei preferito che le Commissioni si esprimessero prima, anche perché probabilmente la raccolta degli eventuali codici Ateco, che saranno quelli su cui cadrà questo contributo, secondo me più è fatta in maniera collettiva e più risponde alle reali esigenze delle persone fuori dal Consiglio.
Apprezzo che sia stato inserito il punto 2 perché, comunque, in questa maniera potremmo contribuire in ogni caso a vedere quello che succede e poi a comunicarlo fuori, alle persone che hanno bisogno di questo sostegno. Quindi, in qualche modo, mi sento di accogliere anch'io favorevolmente questo inserimento, nonostante avrei preferito, comunque, un parere preventivo delle Commissioni. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione il subemendamento C0096. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Passiamo all'emendamento C0094, presentato dalla Giunta, aggiuntivo, che prevede:
"Art. ... - Contributi alle categorie economiche di cui all'art. 22 del DL 157/2020
1. Al fine di sostenere, mediante un intervento di ristoro, le imprese venete che sono state colpite dalle restrizioni imposte per il contenimento del contagio da Covid-19, la Giunta regionale ha autorizzato ad assegnare a Unioncamere del Veneto un contributo di euro 1.500.000,00 da utilizzare per il cofinanziamento degli interventi attivati dalla Regione in attuazione dell'articolo 22 del decreto legge 30 novembre 2020, n. 157 "Ulteriori misure urgenti connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19".
2. La Giunta regionale riferisce alle competenti commissioni Consiliari sugli interventi attuati ai sensi del presente articolo.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo quantificati in euro 1.500.000,00 per l'esercizio 2021 si fa fronte con le risorse allocate alla Missione 14 "Sviluppo economico e competitività" Programma 1 "Industria, pmi e artigianato" Titolo l "Spese correnti" del bilancio di previsione 2021-2023.".
 
Variazione proposta
SPESA
MISSIONE PROGRAMMA Legge di spesa
Competenza 2021
Competenza 2022
Competenza 2023
Missione 14 – SVILUPPO ECONOMICO E COMPETITIVITÀ
Programma 01 INDUSTRIA, PMI E ARTIGIANATO
Spese Correnti
Nuovo Articolo Pdl 17 "Collegato Alla Legge Di Stabilità Regionale 2021"
LR 2001, N. 39, ART. 28, ORDINAMENTO DEL BILANCIO E DELLA CONTABILITÀ DELLA REGIONE
+1.500.000,00
 
 
+1.500.000,00
 
 
(+1.500.000,00)
(+1.500.000,00)
0,00
 
 
0,00
 
 
(0,00)
(0,00)
0,00
 
 
0,00
 
 
0,00
0,00
M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P2001 FONDO DI RISERVA
SPESE CORRENTI
L.R. 2001, n. 34 art. 18, ORDINAMENTO DEL BILANCIO E DELLA CONTABILITÀ DELLA REGIONE
-1.500.000,00
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Saldo
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Non vedo interventi.
Metto in votazione l'emendamento C0094 con parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. C0095, presentato dalla Giunta (Calzavara), aggiuntivo, che prevede:
"Art. ... - Donazione all'Azienda Ospedaliero Universitaria di Verona dell'immobile denominato "ex Caserma di Villasanta".
La Giunta regionale è autorizzata, nel rispetto di quanto previsto dalla legge regionale 16 luglio 2019, n. 26 , "Interventi regionali in materia di donazioni in sanità" a donare all'Azienda Ospedaliero Universitaria di Verona dell'immobile denominato "ex Caserma di Villasanta", sito in Verona, via Tommaso da Vico, da destinare a finalità sanitarie e servizi logistici connessi.".
Polato.

Daniele POLATO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

A nome del Gruppo, come Presidente di Fratelli d'Italia, esprimo grande soddisfazione per questo emendamento, perché sono oltre dieci anni che il Comune di Verona attende, con l'Azienda Ospedaliera, la conclusione di questo iter, che ho avuto la fortuna di seguire direttamente, come Assessore al patrimonio; ci avevamo provato col federalismo demaniale, però poi si è allungato nella burocrazia delle autorizzazioni dell'Agenzia del Demanio.
Il fatto che oggi l'assessore Calzavara e la Giunta con questa donazione restituisca alla città di Verona, ma soprattutto all'azienda ospedaliera, dal punto di vista logistico, anche un immobile prezioso nel cuore del centro storico della città di Verona, ci dà grande soddisfazione, per cui, Fratelli d'Italia, il Gruppo, convintamente voterà a favore di questo emendamento.

PRESIDENTE

Grazie.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. C0095, con parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Abbiamo finito gli emendamenti.
Metto in votazione l'articolo 16.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Abbiamo un paio di ordini del giorno.
ODG n. C0086

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Guarda, Ostanel, Giacomo Possamai, Lorenzoni, Zottis, Zanoni, Bigon, Camani e Baldin relativo a "CORTINA 2021: MANTENERE ALTISSIMA L'ATTENZIONE PER ARGINARE QUALSIASI TENTATIVO DI INFILTRAZIONE MAFIOSA." in occasione dell'esame del disegno di legge relativo a "Collegato alla legge di stabilità regionale 2021" (Progetto di legge n. 17) APPROVATO (Deliberazione n. 129/2020)

(N.d.r. - Si riproduce il testo scritto dell'ordine del giorno)
"IL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
PREMESSO che l'art.13 del progetto di legge n. 17 Collegato alla legge di stabilità regionale 2021 prevede di corrispondere un contributo straordinario alla Fondazione Cortina 2021 per la gestione durante l'emergenza Covid-19 dei Campionati Mondiali di sci alpino;
RILEVATO CHE:
- nell'ambito dei lavori per i Mondiali di Cortina 2021 si apprende dell'interdittiva antimafia emessa dalla Prefettura di Mantova avverso la Garda Srl con sede in Mantova;
- secondo quanto riportato dal Centro di documentazione ed inchiesta sulla criminalità organizzata del Veneto: "La ditta mantovana non compariva tra le ditte impegnate nei lavori in vista dei Mondiali di Cortina del 2021, si era limitata a distaccare una manciata di operai ad un Raggruppamento Temporaneo di imprese che comprendeva la Site di Bologna, la Valtellina di Gorle nel bergamasco e la Milani Giovanni & C. di Osnago in provincia di Lecco. Tutte ditte di rodata esperienza nel settore delle telecomunicazioni e dell'impiantistica elettrica. La Garda era entrata così nel grande giro degli appalti malgrado, secondo gli inquirenti, molte tracce riconducano la ditta mantovana nell'orbita della clan Iannazzo di Lamezia Tenne"; inoltre, prosegue il documento: "Nel verificare la posizione di Garda srl gli inquirenti hanno messo in luce diverse irregolarità nella conduzione dei cantieri di Site spa tra cui la presenza di maestranze "non presenti nel data base" dell'Inps e quindi presumibilmente impiegati in nero. Inoltre sarebbe stata verificata "la presenza presso i cantieri di mezzi d'opera, spesso non censiti correttamente nella banca dati prevista dal piano di legalità, intestati ad altre società talvolta riconducibili agli stessi assistenti tecnici distaccati dalla Garda e di cui uno senza targa";
- nel medesimo documento è richiamata parte della interdittiva circa gli elementi raccolti dagli inquirenti, elementi che "danno conto di un vero e proprio sistema di rete, organizzato per eludere la vigilanza antimafia (aggirando gli ostacoli correlati al controllo sugli appalti e subappalti) e mantenere il controllo di fatto dei cantieri, mediante il ricorso ad altri strumenti solo apparentemente corretti (contratto di distacco, noli a freddo da parte di società solo apparentemente indipendenti) e la connivenza degli altri lavoratori pregiudicati";
- nella recente relazione semestrale (luglio-dicembre 2019) la Direzione Investigativa Antimafia, rileva quanto segue con riferimento al territorio veneto, avuto particolare riguardo al tema dello sviluppo infrastrutturale: "Se da una parte tali importanti infrastrutture costituiscono uno dei presupposti per la competitività economica, dall'altra possono cadere nelle mire delle organizzazioni criminali, sia per lo sviluppo di traffici criminali transnazionali, sia per il riciclaggio, realizzato attraverso l'infiltrazione negli appalti connessi alla realizzazione ed alla manutenzione delle opere pubbliche. Infatti, l'utilizzo di tecniche elusive delle imposte, finalizzate al riciclaggio o all'auto riciclaggio, è stato un elemento comune a molte delle più recenti indagini antimafia condotte in tali territori"; prosegue la relazione: "In generale i sodalizi mafiosi hanno trovato nel Nord Est il terreno fertile per le attività criminali, anche perché la sensibilità verso il fenomeno, a tutti i livelli (compreso quello istituzionale), è stata per lungo tempo non adeguata a riconoscere e contrastare l'insidiosa offerta di capitali criminali. L'insidia maggiore nel contrasto alle mafie, ed alla criminalità organizzata in generale, è sempre stata la possibile "sottovalutazione" del fenomeno, conseguente alla capacità di "penetrazione silente" ed all'abilità dei sodalizi di adattarsi ai vari contesti socio-economici e territoriali per la realizzazione di profitti, senza compiere azioni eclatanti";
RICHIAMATO l'articolo 19 della legge regionale 23 febbraio 2016, n. 7 di adesione della Regione del Veneto alla Fondazione "Cortina 2021";
VISTA la legge regionale 28 dicembre 2012, n. 48 "Misure per l'attuazione coordinata delle politiche regionali a favore della prevenzione del crimine organizzato e mafioso, della corruzione nonché per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile";
tutto ciò premesso
IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE
a garantire, in funzione collaborativa e a fini di prevenzione amministrativa, ogni più utile apporto per prevenire, nella realizzazione di opere e interventi per i mondiali di sci del 2021, tentativi di infiltrazione mafiosa, supportando in tal senso sia le attività funzionali al capillare controllo sulle assunzioni e sulle tipologie contrattuali utilizzate dalle imprese per l'esecuzione dei lavori di Cortina 2021 sia la vigilanza sulla effettiva disciplina e conduzione dei rapporti lavorativi e del personale nell'ambito dei cantieri.".
Metto in votazione l'ODG n. C0086.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
Se qualcuno deve dare indicazioni a chi è fuori Aula lo faccia via WhatsApp.
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
ODG n. C0090.

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Camani, Bigon, Zottis, Giacomo Possamai, Montanariello, Zanoni, Cestaro, Bisaglia, Sponda, Venturini e Ostanel relativo a "Contributo di libertà per le donne vittime di violenza" in occasione dell'esame del disegno di legge relativo a "Collegato alla legge di stabilità regionale 2021" (Progetto di legge n. 17) (Deliberazione n. 130/2020)

(N.d.r. - Si riproduce il testo scritto dell'ordine del giorno)
"IL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
PREMESSO CHE:
- la violenza contro le donne e un fenomeno strutturale e pervasivo che colpisce le donne di ogni origine, eta e classe sociale;
- la dipendenza economica dal loro stesso persecutore diviene spesso per le donne vittime di violenza un impedimento a denunciare maltrattamenti e soprusi; di frequente i maltrattamenti riguardano, direttamente o indirettamente, anche i figli;
- esiste già una pluralità di strumenti che contribuiscono a sostenere il percorso delle donne vittime di violenza, sia nella fase precoce, per consentire la denuncia; sia nella fase della protezione, immediatamente successiva. Ma una volta terminata la fase di protezione, spesso le donne non sono nelle condizioni di poter affrontare anche le piu piccole e banali spese;
- l'autonomia economica in queste situazioni a piu che mai necessaria, e di conseguenza la ricerca di occupazione lavorativa per completare it percorso di reinserimento;
CONSIDERATO che è fondamentale garantire le donne vittime di violenza sia sotto il profilo
della protezione, personale e giuridica, sia sotto il profilo economico,
contribuendo a costruire le condizioni affinche sia possibile ricominciare
una vita libera dalla violenza;
IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE
a valutare l'opportunita di erogare un contributo economico di libertà alle donne vittime di violenza che stiano compiendo o abbiano compiuto un percorso di fuoriuscita dalla violenza e si trovino in una condizione di disagio economico, d'ostacolo al percorso di reinserimento e al mantenimento di una ritrovata autonomia.".
Camani, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Presidente, guardi, non voglio impegnare il tempo a illustrare l'ordine del giorno, perché ne ho già parlato in riferimento all'emendamento che poi ho ritirato annunciando appunto la presentazione di un ordine del giorno con il quale chiediamo alla Giunta di costituire questo contributo di libertà per le donne vittime di violenza.
Vorrei, però, ringraziare le colleghe del Consiglio che hanno sottoscritto questo ordine del giorno, a testimonianza che questa non è la battaglia di una consigliera o di una parte politica, ma è un risultato importante che le donne e gli uomini di questo Consiglio vogliono portare a casa attraverso questo impegno in Giunta.
Ringrazio ovviamente la consigliera Bigon e la consigliera Zottis del Gruppo del Partito Democratico, così come gli altri consiglieri del PD, la consigliera Cestaro, la consigliera Bisaglia, la consigliera Sponda, la consigliera Venturini e la consigliera Ostanel. Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'ODG n. C0090.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Siamo alle dichiarazioni di voto finali sul collegato.
Camani, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Velocissimamente, Presidente. Ovviamente, non possiamo non riconoscere uno sforzo di costruzione collettiva, di raccolta di suggerimenti e anche di lavoro, io credo proficuo, che in questi giorni abbiamo messo in campo su questo provvedimento. Ringrazio il capogruppo Villanova e l'assessore Calzavara.
Rimane, però, ovviamente, un giudizio negativo sul provvedimento nel suo complesso e quindi annuncio il voto contrario del Gruppo.

PRESIDENTE

Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Sarò anch'io molto veloce, ma ci tenevo a ringraziare soprattutto rispetto all'emendamento che abbiamo approvato sull'ambito culturale – me lo sentite dire sempre – e anche perché alla mia prima esperienza in qualche modo ho compreso la possibilità di agire in qualche settore, se è con tenacia in qualche modo facciamo vedere gli obiettivi che vogliamo portare a casa, che sono per tutti e non per qualcuno.
Ringrazio anch'io il capogruppo Villanova e anche l'assessore Corazzari e l'assessore Calzavara per aver accolto un provvedimento che, secondo me, è importante per tutta la Regione.
Come la collega Camani, ma come avevo detto all'inizio dei lavori, voterò contro al provvedimento generale, perché in qualche modo su tutto il resto, ci sono ancora delle lacune che spero di contribuire a colmare nei prossimi anni. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Assessore Calzavara, prego.

Ass.re Francesco CALZAVARA

Sì. Grazie, Presidente.
Anche in questo caso veramente un ringraziamento un po' tutti che hanno contribuito a questo strumento che abbiamo a disposizione e devo dire che, rispetto alla discussione che c'è stata in apertura di questo provvedimento, mi fa piacere che anche la collega Camani abbia compreso come questo sia uno strumento utile, se scritto bene, se migliorato nei testi, ma può essere uno strumento estremamente veloce e capace di essere al tempo con quelle che sono le richieste da parte delle strutture piuttosto che da parte dei cittadini veneti.
Il Collegato, inserito all'interno del 118, ci permette di dare delle risposte immediate senza dover trasformare venti progetti di legge, come quelli che abbiamo approvato all'interno di questo documento che avrebbero avuto tempi, modalità e procedure sicuramente diverse, che ci avrebbero probabilmente impegnato almeno per il primo semestre 2021. In questo modo, migliorando con il tempo, che speriamo in futuro di avere un po' di più, si possono sicuramente far sì che testi che arrivano all'attenzione del Consiglio siano attenzionati, migliorati, integrati, così come abbiamo fatto un po' tutti nel corso di questa giornata.
Lo vedrete nel corso del 2021 quando arriverà l'ordinamentale, che è un altro strumento di semplificazione che è stato dato nelle possibilità dell'Amministrazione proprio per cercare di essere più reattivi rispetto ad alcune problematiche che magari, nel corso degli anni, emergono rispetto a una legge di carattere generale. Anche l'ordinamentale permette in maniera chirurgica di modificare delle norme e di essere più vicini a quello che chiedono in termini di operatività, di reattività, i veneti, le imprese venete e tutti quelli che hanno aspettative che questa politica sia la politica del fare e di dare delle risposte. Grazie a tutti.

PRESIDENTE

Grazie, a lei.
Non vedo altri interventi.
Mettiamo in votazione il progetto di legge n. 17 "Collegato alla Legge di stabilità regionale 2021" nel suo complesso come emendato.
È aperta la votazione sull'intero provvedimento.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PUNTO
14
 
   

DISEGNO DI LEGGE RELATIVO A "LEGGE DI STABILITÀ REGIONALE 2021" (PROGETTO DI LEGGE N. 18) APPROVATO (DELIBERAZIONE LEGISLATIVA N. 41/2020)

Relazione della Prima commissione.
Relatore in Aula il consigliere Sandonà; correlatore la consigliera Camani.
(N.d.r. - Si riproduce il testo scritto della relazione di maggioranza)
"Signor Presidente, colleghi Consiglieri,
il principio contabile applicato concernente la programmazione di bilancio, di cui all'Allegato n. 4/1 del decreto legislativo n. 118/2011 in materia di armonizzazione contabile, prevede (punto 4.1) che tra gli strumenti di programmazione delle Regioni rientrino:
c) il disegno di legge di stabilità regionale;
d) il disegno di legge di bilancio;
j) gli eventuali disegni di legge collegati alla manovra di bilancio.
Il successivo punto 7, relativo alla legge di stabilità regionale, precisa che con i suddetti collegati possono essere disposte modifiche ed integrazioni a disposizioni legislative regionali aventi riflessi sul bilancio per attuare il Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR), prevedendo, altresì, che "in un'unica sessione sono approvati nell'ordine i progetti di legge collegati, il progetto di legge di stabilità e il progetto di legge di bilancio"; ciò in considerazione del fatto che i collegati possono, appunto, avere riflessi sul bilancio regionale.
Progetto di legge n. 17 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2021"
Il testo contiene 15 articoli, oltre a quello relativo all'entrata in vigore, finalizzati ad innovare l'ordinamento regionale con disposizioni aventi riflessi sul bilancio regionale per attuare il DEFR 2021-2023.
Tramite l'articolo 1 la Regione intende partecipare alle iniziative promosse da istituzioni nazionali ed europee per la copertura delle perdite derivanti dalla gestione degli strumenti finanziari attivati, ai sensi dell'articolo 1, comma 3, della legge regionale n. 21/2020 recante "Misure urgenti per il supporto alla liquidità delle imprese colpite dalla crisi correlata all'epidemia Covid-19. Seconda variazione generale al bilancio di previsione 2021-2023 della Regione del Veneto". A tal fine la Giunta viene autorizzata a costituire un fondo per il pagamento degli oneri da corrispondere al soggetto garante in relazione all'ammontare delle risorse conferite ad ogni strumento finanziario.
La ricaduta sul bilancio regionale della spesa finalizzata a coprire gli oneri derivanti dall'assunzione di idonea garanzia sulla quota di provvista pubblica erogata dal suddetto fondo (o da altri strumenti finanziari attivati dalla Regione a favore delle PMI venete) è stimata in euro 150.000 per ciascun esercizio del triennio 2021-23, a valere sulle risorse allocate nella Missione 14 "Sviluppo economico e competitività", Programma 01 "Industria e Artigianato".
L'articolo 2 intende consentire il riordino di risorse rinvenienti da rientri da strumenti finanziari in gestione a Veneto Sviluppo S.p.A. ovvero dalla chiusura di attività 2 connesse al DOCUP 2000-2006 o al POR FESR 2007-2013 che, al termine dell'esercizio 2019, risultavano vincolate nel risultato di amministrazione. In tal modo viene razionalizzata la loro rappresentazione in bilancio e se ne facilita l'impiego per interventi a supporto delle imprese dei settori industria, artigianato, commercio e servizi.
Le risorse interessate dall'applicazione di questo articolo ammontano a complessivi 4.066.107 euro, a valere su sei capitoli di entrata ed altrettanti di spesa.
L'articolo 3 intende autorizzare la Giunta regionale, nell'ambito delle proprie competenze in materia di sviluppo economico, a concorrere alla spesa della Camera di Commercio di Venezia e Rovigo per la predisposizione del Piano di sviluppo strategico di cui all'articolo 4, comma 5, del decreto legge n. 91/2017 "Disposizioni urgenti per la crescita economica nel Mezzogiorno" e all'articolo 6 del DPCM 25/1/2018 , n. 12 "Regolamento recante istituzione di Zone economiche speciali (ZES)".
La ricaduta sul bilancio regionale è stimata in euro 100.000 per l'esercizio 2021, a valere sulla Missione 14 "Sviluppo economico e competitività", Programma 01 "Industria e Artigianato".
L'articolo 4 intende sostenere l'attuazione delle attività di pianificazione forestale di cui all'articolo 23 della l.r 52/1978 ("Legge forestale regionale"), autorizzando il parziale trasferimento al bilancio regionale delle somme rinvenienti dai rimborsi dei prestiti concessi dal fondo di rotazione di cui all'articolo 30 della suddetta legge, istituito presso Veneto Sviluppo S.p.A. (cd. Fondo Forestale Regionale).
Tali somme, determinate in euro 250.000 per ciascuno degli esercizi 2021, 2022 e 2023, consistono dunque in nuove entrate, introitate nel bilancio di previsione 2021-2023 (Titolo 4 "Entrate in conto capitale" - Tipologia 200 "Contributi agli investimenti"). Esse vengono finalizzate alla redazione dei piani di riassetto forestale in scadenza nel periodo 2021-23, alimentando la Missione 09 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente", Programma 05 "Aree protette, parchi naturali, protezione naturalistica e forestazione.
L'articolo 5 dispone l'introito al bilancio regionale dei fondi integrativi trasferiti ad AVEPA ai sensi dell'articolo 6 della l.r. 44/2019 ("Collegato alla legge di stabilità regionale 2020") e non utilizzati. Con ciò assicurando efficacia nel conseguimento degli obiettivi della Programmazione per lo sviluppo rurale 2014-2020 e valorizzando i Contratti di Sviluppo. Trattasi di euro 11.000.000 (introitati al Titolo 4 "Entrate in conto capitale", Tipologia 200 "Contributi agli investimenti"), di cui:
- euro 7.000.000 vengono destinati alla copertura della quota regionale di finanziamento delle misure del PSR 2014-2020 per l'anno 2021 (a valere sulla Missione 16 "Agricoltura Politiche agroalimentari e della pesca", Programma 03 "Politica regionale unitaria per l'agricoltura, i sistemi agroalimentari, la caccia e la pesca");
- euro 4.000.000 vengono destinati al rafforzamento del Fondo di rotazione per gli investimenti nel settore agricolo e della trasformazione e commercializzazione ai sensi dell'articolo 57 comma 3bis della l.r. 40/2003 ("Nuove norme per gli interventi in agricoltura"), per assicurare la partecipazione regionale ai citati Contratti di Sviluppo di cui di cui all'art. 43 del decreto-legge n. 112/2018 ("Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria"); l'allocazione di tali risorse è a valere sulla Missione 16 "Agricoltura Politiche agroalimentari e della pesca", Programma 01 "Sviluppo del settore agricolo e del sistema agroalimentare".
L'articolo 6, intendendo sostenere il sistema produttivo veneto colpito dalla crisi correlata all'epidemia da Covid-19, dispone che Veneto Sviluppo S.p.A. prosegua l'erogazione di finanziamenti a favore di imprese, anche di grandi dimensioni, senza ulteriori oneri a carico della Regione, per il sostegno del settore della ricerca e innovazione, anche in cofinanziamento di misure attivabili in applicazione di provvedimenti statali o comunitari.
A tal fine destina risorse per euro 10.000.000 disponibili sul fondo di cui all'articolo 11 del decreto legge n. 516/1994 ("Provvedimenti finalizzati alla razionalizzazione dell'indebitamento delle società per azioni interamente possedute dallo Stato, nonché ulteriori disposizioni concernenti l'EFIM ed altri organismi").
Per favorire l'adeguamento degli strumenti urbanistici alla disciplina per i crediti edilizi da rinaturalizzazione, mediante l'articolo 7 viene concesso un contributo ai Comuni per la redazione delle varianti di cui all'articolo 4, comma 2, della l.r. 14/2019 ("Veneto 2050"), quantificato in euro 200.000, a valere sulla Missione 8 "Assetto del Territorio ed edilizia abitativa", Programma 01 "Urbanistica e Assetto del territorio".
Mediante l'articolo 8 si interviene a favore di pazienti affette da alopecia areata o da alopecia in seguito a terapia chemioterapica o radioterapica.
A tal fine, posto che la parrucca non figura tra gli ausili ricompresi nell'elenco dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) di cui al DPCM 12 gennaio 2017, si interviene con risorse proprie regionali – per 300.000 euro a valere sulla Missione 13 "Tutela della salute", Programma 02 "Servizio sanitario regionale-finanziamento aggiuntivo corrente per livelli di assistenza superiori ai LEA" - così da fornire un sostegno a tali pazienti.
L'articolo 9 autorizza la partecipazione regionale, per il tramite di Infrastrutture Venete S.r.l. (società a totale partecipazione regionale), all'aumento di capitale di Interporto di Rovigo s.p.a..
Gli oneri derivanti dall'applicazione dell'articolo sono fronteggiati da Infrastrutture Venete con risorse proprie derivanti dalla cessione della partecipazione detenuta in Veneto Logistica s.r.l., che rappresentano quindi il limite massimo dell'investimento, senza attingere a risorse di diversa natura conferite dalla Regione ai sensi della delega funzionale di cui alla l.r. 40/2018.
L'importo dipende dal prezzo di cessione di Veneto Logistica, in corso di definizione; indicativamente è stimabile in 1,5 milioni di euro.
L'articolo 10 si colloca nell'ambito del sostegno finanziario al settore del trasporto pubblico locale, sia ferroviario che automobilistico e lagunare, con l'obiettivo di garantire la continuità dei servizi pubblici essenziali di trasporto ed una programmazione certa degli stessi.
Si prevede dunque un'anticipazione regionale del saldo della quota annua del Fondo Nazionale per il concorso finanziario dello Stato agli oneri del trasporto pubblico locale, anche ferroviario, nelle regioni a statuto ordinario oltre a quella già prevista dei quattro dodicesimi di cui all'art. 14 della l.r. 45/2017 ("Collegato alla legge di stabilità regionale 2018").
L'anticipazione viene prevista prudenzialmente nella misura massima del 90% del valore della quota attribuita alla Regione nell'anno precedente, tenuto conto che i criteri per il riparto definitivo del Fondo (allocato nella Missione 10 "Trasporti e diritto alla mobilità", Programmi 01 "Trasporto ferroviario" e 02 "Trasporto pubblico locale") e per la conseguente determinazione del saldo prevedono delle decurtazioni delle risorse finanziarie da effettuare a carico delle Regioni a statuto ordinario, a seguito della verifica del raggiungimento degli obiettivi di efficientamento e razionalizzazione della programmazione e gestione dei servizi di trasporto pubblico locale e regionale.
L'importo massimo previsto di anticipazione, pari a circa 75,6 milioni, è stato calcolato tenuto conto del valore della quota veneta del saldo Fondo anno 2020, stimata in circa 84 milioni.
In base alla legge regionale 28 gennaio 1977, n. 10 ("Disciplina e delega delle funzioni inerenti all'applicazione delle sanzioni amministrative di competenza regionale"), le funzioni inerenti l'applicazione delle sanzioni amministrative in tutte le materie di competenza regionale sono delegate o subdelegate ai Comuni nel cui territorio sono accertate le trasgressioni. Tale legge, tuttavia, non prevede la fattispecie nella quale l'amministrazione comunale si trovi nella posizione di sanzionatore e sanzionato, come invece accertato in alcune infrazioni in materia forestale commesse da Comuni.
L'articolo 11 introduce dunque il potere sostitutivo della Giunta regionale nei confronti dei Comuni che non provvedono ad adottare gli atti necessari per l'attuazione delle funzioni trasferite con la citata l.r. 10/1977 nel caso in cui essi risultino responsabili di infrazioni e non provvedano a contestare la violazione nei propri confronti, autoinfliggendosi la sanzione.
L'articolo 12 dispone una modifica dell'art. 2 della l.r. 21/2018 ("Interventi regionali per la promozione e la diffusione dei diritti umani nonché la cooperazione allo sviluppo sostenibile") al fine di agevolare la possibilità dell'intervento diretto della Regione, quale attore della cooperazione, prevedendo la possibilità di impegnare spese per il cofinanziamento dei progetti in materia di cooperazione internazionale allo sviluppo.
Si prefigge dunque di agevolare la Regione nel ricorso ai fondi esterni, tra cui quelli più significativi - ma non solo - sono le iniziative di partenariato territoriale di cui agli articoli 9 e 25 della legge n. 125/2014, recante la disciplina generale sulla cooperazione internazionale per lo sviluppo.
Gli oneri derivanti dall'applicazione dell'articolo, finalizzati appunto a cofinanziare iniziative di cooperazione allo sviluppo sostenibile, sono quantificati in euro 100.000 per l'esercizio 2021, a valere sulla Missione 19 "Relazioni Internazionali", Programma 01 "Relazioni internazionali e cooperazione allo sviluppo".
L'articolo 13, in conseguenza dei maggiori oneri dipendenti dall'emergenza Covid-19 per la gestione delle attività di promozione ed organizzazione dei Campionati Mondiali di sci alpino 2021 a Cortina d'Ampezzo, autorizza la Giunta regionale ad assegnare un contributo straordinario - del quale una quota non inferiore al 10% per cento per la realizzazione di iniziative di promozione della Regione del Veneto, tra cui la realizzazione di "Casa Veneto" - in favore della Fondazione "Cortina 2021" di cui all'articolo 19 della l.r. 7/2016 ("Legge di stabilità regionale").
Gli oneri sono quantificati in euro 3.000.000 per l'esercizio 2021, allocati nella Missione 06 "Politiche giovanili sport e tempo libero", Programma 01 "Sport e tempo libero".
L'articolo 14 dispone che gli introiti derivanti da sanzioni comminate in sede di controlli effettuati dalla polizia locale e dalle forze di polizia dello Stato nell'ambito dell'emergenza epidemiologica da Covid-19 (allocati al Titolo 3 "Entrate extratributarie" Tipologia 200 "Proventi derivanti dall'attività di controllo e repressione delle irregolarità e degli illeciti") siano destinati, nell'ambito della Missione 11 "Soccorso civile", Programma 2 "Interventi a seguito di calamità naturali":
- all'acquisto di beni, tra cui dispositivi di protezione individuale, e servizi finalizzati alle attività di protezione civile per il supporto nella gestione dell'emergenza;
- al finanziamento delle spese sostenute dalle Organizzazioni di volontariato di protezione civile per le medesime finalità.
L'articolo 15 modifica l'articolo 3 della l.r. 40/2018 ("Società regionale 'Infrastrutture Venete s.r.l.' per la gestione delle infrastrutture ferroviarie e di navigazione interna") aggiungendo un comma che prevede che tale s.r.l. - subentrata, dal 1° gennaio 2020 a Sistemi Territoriali Spa, nella gestione dell'infrastruttura ferroviaria Adria/Piove di Sacco/Mestre - provveda (inoltre) all'esecuzione di interventi di adeguamento strutturale, di soppressione di passaggi a livello e di manutenzione straordinaria sulla linea e dei relativi impianti, in gestione alla predetta società.
Per l'attuazione di quanto sopra viene concesso un contributo di euro 6.000.000, stanziati sulla Missione 10 "Trasporti e diritto alla mobilità", Programma 01 "Trasporto ferroviario", necessari a far fronte, nel 2021, ad una prima parte degli interventi di cui sopra.
Progetto di legge n. 18 "Legge di stabilità regionale 2021"
Esso è adottato ai sensi del citato paragrafo 7 del principio contabile applicato concernente la programmazione di bilancio, correlatamente alle esigenze derivanti dallo sviluppo della fiscalità regionale, in corrispondenza dell'approvazione della legge annuale di bilancio.
Contiene il quadro di riferimento finanziario per il periodo compreso nel bilancio di previsione e norme tese a realizzare esclusivamente effetti finanziari con decorrenza dal primo anno considerato nel bilancio di previsione.
Trae il riferimento necessario, per la dimostrazione della copertura finanziaria delle autorizzazioni annuali e pluriennali di spesa da essa disposte, dalle previsioni del bilancio a legislazione vigente.
Per l'esercizio 2021, in particolare, il pdl contempla quattro articoli, oltre a quello sull'entrata in vigore.
L'articolo 1 autorizza il rifinanziamento nel triennio delle spese relative ad interventi previsti da specifiche leggi regionali (escluse quelle obbligatorie e continuative), i cui riferimenti sono contenuti nell'Allegato 1 del pdl; l'Allegato 2, inoltre, rimodula per ciascun anno del triennio 2021-2023 gli importi da iscrivere in bilancio in relazione alle autorizzazioni di spesa recate da leggi che dispongono spese a carattere pluriennale.
L'articolo 2 prevede una forma di aggiornamento normativo automatico per tutte le disposizioni tributarie regionali introduttive di regimi agevolativi per le imprese, provvedendo a rendere applicabili a tutte le disposizioni in questione i limiti derivanti dai regolamenti europei in materia di aiuti di Stato in regime "de minimis" e dai regolamenti di esenzione vigenti, oltre che dalle loro rispettive proroghe.
L'articolo 3 estende a tempo indeterminato l'efficacia dell'articolo 15 della l.r. 10 ottobre 1989, n. 40 ("Disciplina della ricerca, coltivazione e utilizzo delle acque minerali e termali"), che determina i canoni che i concessionari sono tenuti a pagare annualmente alla Regione. L'articolo in questione, infatti, è stato riscritto dall'articolo 3 della l.r. 44/2018 a valere per i soli esercizi 2019 e 2020.
La ricaduta finanziaria, in termini di maggiori entrate sul Titolo 3 "Entrate extratributarie", Tipologia 100 "Vendita di beni e servizi e proventi derivanti dalla gestione dei beni", è di euro 3.850.000 per ogni esercizio del triennio 2021-2023.
Tramite l'articolo 4, considerata la situazione di crisi economica venutasi a creare in relazione alla pandemia da COVID-19, si intende soprassedere, per l'esercizio 2021, all'applicazione dell'adeguamento ISTAT ai canoni del demanio idrico.
La ricaduta finanziaria, in termini di minori entrate sul Titolo 3 "Entrate extratributarie", Tipologia 100 "Vendita di beni e servizi e proventi derivanti dalla gestione dei beni", è di euro 100.000 per il solo esercizio 2021.
Progetto di legge n. 19 "Bilancio di previsione 2021-2023"
Ai sensi della legge regionale di contabilità n. 39/2001 e del paragrafo 4.1 del richiamato principio contabile applicato concernente la programmazione al bilancio, l'approvazione annuale dei documenti di bilancio della Regione del Veneto si realizza, in termini normativi, attraverso l'approvazione, da parte dell'esecutivo, di un disegno di legge denominato, per l'esercizio 2021, "Bilancio di previsione 2021-2023".
Tale provvedimento - che ha assunto il numero 19 tra i progetti di legge depositati nel corso dell'undicesima legislatura - quale strumento di previsione e programmazione finanziaria a breve e medio termine, si sostanzia negli stati di previsione dell'entrata e della spesa per il triennio e in numerosi allegati.
Tra questi, l'Allegato 1 "Nota integrativa", ha contenuti di indubbio interesse al fine di comprendere appieno la portata del provvedimento; ad essa si rinvia per gli approfondimenti che si reputino necessari.
Dalla Nota si apprende appunto che le previsioni di ciascun programma di spesa del bilancio di previsione 2021-2023 sono state elaborate in coerenza con il principio generale della competenza finanziaria e rappresentano le spese che si prevede saranno esigibili in ciascuno degli esercizi considerati, anche se la relativa obbligazione è sorta in esercizi precedenti. Tali previsioni sono predisposte nel rispetto dei principi contabili generali della veridicità e della coerenza, tenendo conto dei riflessi finanziari delle decisioni descritte nel documento di programmazione, comprese quelle in corso di realizzazione rappresentate dagli impegni già assunti a seguito di obbligazioni giuridicamente perfezionate, esigibili negli esercizi considerati.
Per le spese previste dai tre progetti di legge costituenti la cd. "sessione di bilancio" risulta garantita la copertura finanziaria, nel rispetto del principio di unità del bilancio nell'ambito delle complessive operazioni di equilibrio del bilancio, calcolato ai sensi dell'art. 40 del D.lgs.118/2011.
Gli stanziamenti di spesa di competenza – quantificati, come detto, nella misura necessaria per lo svolgimento delle attività e interventi che, sulla base della legislazione vigente daranno luogo ad obbligazioni esigibili negli esercizi considerati nel bilancio di previsione - sono determinati esclusivamente in relazione alle esigenze funzionali ed agli obiettivi concretamente perseguibili nel periodo cui si riferisce il bilancio di previsione finanziario, restando esclusa ogni quantificazione basata sul criterio della spesa storica incrementale.
Per quanto concerne, in particolare, le spese obbligatorie - ovvero stipendi, assegni, pensioni ed altre spese fisse; spese per interessi passivi; spese derivanti da obblighi comunitari e internazionali; spese per ammortamenti di mutui; spese identificate come obbligatorie per espressa disposizione normativa - l'Allegato n. 13 del pdl riporta tutti i capitoli di spesa (con l'indicazione di Missioni e Programmi cui afferiscono) relativi alle medesime.
Quanto ai principali accantonamenti per le spese potenziali, si tratta di:
- Fondo crediti di dubbia esigibilità (FCDE): secondo quanto previsto dal principio applicato concernente la contabilità finanziaria, in fase di previsione, per i crediti di dubbia e difficile esazione, dev'essere effettuato un apposito accantonamento a tale Fondo, suddiviso in "Parte Corrente" e "Parte Capitale". Esso è determinato in considerazione della dimensione degli stanziamenti relativi ai crediti che si prevede si formeranno nell'esercizio, della loro natura e dell'andamento degli accertamentiincassi degli ultimi 5 anni. Nel rimandare ai prospetti di cui all'Allegato n. 12 del pdl per la composizione dettagliata, si precisa che l'accantonamento al FCDE nel triennio ammonta a 240,9 milioni nel 2020, a 217 milioni nel 2021 e a 182,5 milioni nel 2022 (pressochè interamente di parte corrente).
- Fondo rischi spese legali: ai sensi del ricordato principio contabile, la Regione, in relazione ai contenziosi in corso, dai quali possono scaturire obbligazioni passive condizionate all'esito del giudizio, accantona, in appositi fondi, uno di parte corrente ed uno di parte capitale, le risorse necessarie per il pagamento degli oneri derivanti da sentenze esecutive. Gli stanziamenti previsti a bilancio 2021-2023 sono i seguenti: "Fondo rischi spese legali–parte corrente" euro 250.000 per l'esercizio 2021 e 800.000 per gli esercizi 2022 e 2023; "Fondo rischi spese legali–parte c/capitale" euro 2.500.000 per l'esercizio 2021 e 800.000 per gli esercizi 2022 e 2023.
- Fondo rischi per escussione garanzie: a garanzia del debito contratto da Veneto Acque S.p.A. nei confronti della B.E.I (art. 5 l.r. 1/2010), gli importi previsti in pagamento indicati dalla società in base al piano di ammortamento attuale ammontano a 4,9 milioni nel biennio 2021-2022 e a 5,3 milioni nel 2023. Tali importi derivano dalla somma della quota interessi e quota capitale da corrispondere alla BEI, in funzione delle sette tranche di prestito ad oggi erogate alla Società dall'Istituto bancario; essi tengono conto pertanto anche delle rate da corrispondere in relazione all'ultima traenza del prestito, di importo pari a 18 milioni, avvenuta nel 2019.
- Fondo "Passività potenziali di cui al Fondo FEI (Fondo Europeo per gli investimenti, struttura del gruppo BEI)– PSR 2014-2020": lo stanziamento iniziale è quantificato in 15.000 euro.
- Fondo "Regolazioni finanziarie delle maggiori entrate nette derivanti dall'attuazione delle norme del comma 321 della legge finanziaria statale per l'esercizio 2007 (art.1, c.321, L. 27/12/2006, n.296)" (Tassa automobilistica da restituire allo Stato): gli stanziamenti da allocare per gli esercizi 2021, 2022 e 2023 vengono stimati in 28 milioni annui.
- Fondo per il concorso regionale alla copertura dell'eventuale deficit del Comitato organizzatore dei Giochi Olimpici e Paralimpici invernali Milano Cortina 2026: nel rimandare, per maggiori ragguagli, a quanto riportato nella nota integrativa del pdl, si precisa che il fondo in questione ammonta a 14,2 milioni di euro in ogni esercizio del triennio 2021-2023.
Con il bilancio di previsione 2021-2023 viene inoltre autorizzata la contrazione di mutui o prestiti a copertura del disavanzo di amministrazione presunto derivante da debito autorizzato e non contratto (DANC) per finanziare spesa di investimento, per un importo pari a euro 532 milioni; a seguito delle risultanze del Rendiconto Generale 2019 lo stock al 31/12/2015 viene dunque ridotto di 224,9 milioni rispetto a quanto previsto nel bilancio di previsione 2020-2022, in ottemperanza a quanto disposto all'art. 12, comma 3 bis, della l.r. di contabilità, n. 39/2001.
Il DANC può essere ricompreso tra le c.d. partite tecniche - nelle quali, volendo citare le più significative, troviamo le partite di giro (2,87 miliardi) e il Fondo pluriennale vincolato di entrata (140,9 milioni) - che ammontano a complessivi 3.562,4 milioni.
Sottraendo tali partite al totale complessivo delle spese, che ammonta a 17.268,2 milioni, gli aggregati più significativi del progetto di bilancio per l'esercizio 2021 sono i seguenti:
- risorse per la politica regionale: 1.298,9 milioni;
- risorse per il fondo sanitario regionale: 9.473,4 milioni;
- assegnazioni statali e/o comunitarie: 1.514,8 milioni;
- restituzione anticipi decreto legge n. 35/2013: 1.370,5 milioni;
- nuovi investimenti finanziati con ricorso al debito: 48 milioni. Il primo aggregato (1.298,9 milioni) consiste nelle risorse effettivamente disponibili per la manovra di bilancio, composte prevalentemente da entrate di natura tributaria (1.112,9 milioni).
Tra le principali entrate tributarie non destinate alla sanità e al trasporto pubblico locale disponibili per la manovra di bilancio per l'anno 2021 si citano:
- tassa automobilistica regionale da attività ordinaria: 598 milioni
- tassa automobilistica regionale da attività di controllo: 365 milioni;
- addizionale regionale all'accisa sul gas naturale-attività ordinaria: 50 milioni;
- IRAP derivante da manovra regionale non destinata alla sanità: 8 milioni;
- IRAP a titolo di ex fondo perequativo di cui alla legge 549/1995: 22,2 milioni;
- IRAP da attività di controllo: 30 milioni;
- addizionale IRPEF da attività di controllo: 6 milioni;
- le quota di compartecipazione IVA non destinata alla sanità: 37,6 milioni.
Come detto poc'anzi, il bilancio di previsione 2021-2023 autorizza il ricorso all'indebitamento per nuove spese di investimento specifiche. All'interno di questa voce (pari a 48 milioni), si trovano:
- 20,5 milioni di euro destinati alle infrastrutture dei giochi olimpici e paralimpici del 2026 (a cui si sommano i 46 milioni nel 2022 e 2023);
- 7,5 milioni di euro per l'adeguamento della rete viaria regionale (tangenziale di Vicenza);
- 5 milioni destinati ad opere di particolare urgenza (lavori pubblici);
- 9 milioni destinati ad interventi a favore della mobilità e sicurezza stradale;
- 6 milioni per interventi di adeguamento strutturale, di soppressione di passaggi a livello e di manutenzione straordinaria sulla linea ferroviaria Adria-Mestre 'Infrastrutture Venete s.r.l.'.
Per quanto concerne, poi, l'attuazione dei programmi comunitari, tra finanziamento comunitario, statale e regionale le risorse previste ammontano a:
- 413,8 milioni nel 2021
- 156,3 milioni nel 2022
- 84,7 milioni nel 2023.
La quota di cofinanziamento regionale - confermata in 65 milioni per ciascun anno del triennio, al fine di raggiungere la performance massima nell'attuazione dei programmi comunitarie - riguarda principalmente i seguenti fondi comunitari: Fondo Sociale Europeo (FSE), Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR) e Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca (FEAMP).
Riprendendo quanto sopra esposto relativamente al progetto di legge n. 17, i più rilevanti interventi normativi di spesa sono i seguenti:
- 7 milioni per il finanziamento della quota regionale del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020;
- 4 milioni per il finanziamento del Fondo di rotazione per gli investimenti nel settore agricolo e della trasformazione e commercializzazione (contratti di sviluppo);
- i ricordati 6 milioni per interventi sulla linea ferroviaria Adria-Mestre;
- 3 milioni alla Fondazione Cortina 2021 quale contributo straordinario per la gestione durante l'emergenza Covid-19 dei Campionati Mondiali di sci alpino;
- 300.000 euro per l'assistenza protesica a favore di persone assistite affette da alopecia in seguito a terapia chemioterapica o radioterapica;
- 250.000 euro per il triennio 2021-2023 per sostenere l'attuazione delle attività di pianificazione forestale;
- 200.000 euro quale contributo ai comuni per favorire l'adeguamento degli strumenti urbanistici alla disciplina per i crediti edilizi da rinaturalizzazione;
- 150.000 euro per il triennio 2021-2023 per iniziative a supporto della liquidità e degli investimenti delle imprese venete;
- 100.000 euro quale concorso alla spesa per la predisposizione del piano di sviluppo strategico per l'istituzione della Zona Logistica Semplificata Porto di Venezia-Rodigino;
- 100.000 euro per iniziative di partenariato territoriale nell'ambito della cooperazione internazionale per lo sviluppo (l.r. 21/2018).
Riassumendo, infine, i grandi temi trattati nel bilancio 2021-2023 riguardano:
- riconferma di 31 milioni annui nel triennio 2021-2023 a favore delle scuole paritarie del Veneto;
- 21 milioni annui nel triennio per lo svolgimento delle attività dei lavoratori forestali.
- 29 milioni stanziati nel 2021 per il sistema della formazione professionale;
- 15 milioni annui nel triennio per la prevenzione e la riduzione del rischio idraulico e idrogeologico;
- garantiti 60 milioni nel triennio per gli oneri del trasporto pubblico locale;
- 10 milioni nel biennio 2021-2022 per la sicurezza dei viadotti;
- 6 milioni nel triennio a favore delle province per il ristoro dei canoni idrici;
- 2 milioni nel biennio 2021-2022 per la lotta alla cimice asiatica;
- il continuato impegno sul fronte del finanziamento dei giochi olimpici invernali di Cortina 2026 (1 milione per la partecipazione al Comitato Organizzatore dei Giochi Olimpici, 14,2 milioni per il fondo di garanzia, oltre agli investimenti specifici finanziati con debito, di cui si è detto poc'anzi);
- 2 milioni di euro annui nel triennio 2021-2023 a disposizione per le coperture di spesa delle nuove leggi regionali di iniziativa del Consiglio regionale.
In chiusura va detto che, nonostante il quadro di incertezza e le gravi difficoltà da fronteggiare a causa della crisi sanitaria ed economico-sociale conseguente all'emergenza Covid-19, ancora una volta il bilancio regionale non impone alcuna addizionale Irpef e, oltre alle spese obbligatorie per il funzionamento della sanità e dell'intero ente, garantisce la copertura di tutte le poste strategiche su cui la Regione ha assunto precisi impegni con il programma di governo 2020 -2025.
Ricordato che quest'Assemblea ha appena approvato il Documento di Economia e Finanza Regionale 2021-2023 e la relativa Nota di aggiornamento, contenente le linee programmatiche dell'azione di governo regionale per il periodo compreso nel bilancio di previsione, necessarie per conseguire gli obiettivi di sviluppo della Regione, iniziamo dunque oggi l'esame dei tre progetti di legge che compongono la cosiddetta manovra di bilancio.
Lo facciamo nella consapevolezza del lavoro svolto dalle commissioni consiliari, nel rispetto delle tempistiche fissate dall'articolo 69 del Regolamento, con riferimento al Collegato (pdl 17), alla Stabilità (pdl 18) e al Bilancio (pdl 19), che il D.Lgs. 118/2011 prevede vadano approvati in un'unica sessione.
Al termine di questa relazione ricordo che il 1° dicembre la Prima Commissione consiliare ha effettuato le consultazioni sui tre progetti di legge, oltre che sul DEFR 2021-2023 e che, per quanto concerne il pdl 19 "Bilancio di previsione 2021-2023", in data 25 novembre 2020 è stato acquisito il favorevole parere del Collegio dei revisori dei conti, audito dalla Commissione nella seduta del 9 dicembre.
Tra il 2 ed il 3 dicembre le commissioni Seconda, Terza, Quinta e Sesta hanno espresso i rispettivi pareri sui provvedimenti alla Prima, per gli aspetti di competenza.
In data 4 dicembre anche il Consiglio delle Autonomie Locali ha espresso il proprio parere favorevole sui tre progetti di legge, conformemente a quanto previsto dall'articolo 6, comma 2, della l.r. 31/2017.
Nella richiamata seduta del 9 dicembre, infine, la Prima Commissione ha concluso i propri lavori in ordine ai provvedimenti, approvandoli a maggioranza.
Nel caso del pdl 19, inoltre, è stato inoltre accolto un emendamento proposto dalla Sesta Commissione, finalizzato a rifinanziare nel 2021 la l.r. 5/2020.
Per il progetto di legge 17 hanno espresso voto favorevole i rappresentanti dei gruppi consiliari Liga Veneta per Salvini Premier, Zaia Presidente, Lista Veneta Autonomia, Fratelli d'Italia-Giorgia Meloni, Forza Italia-Berlusconi-Autonomia per il Veneto. Si sono astenuti i rappresentanti del gruppo consiliare Partito Democratico Veneto.
Per il progetto di legge 18 hanno espresso voto favorevole i rappresentanti dei gruppi consiliari Liga Veneta per Salvini Premier, Zaia Presidente, Lista Veneta Autonomia, Fratelli d'Italia-Giorgia Meloni, Forza Italia-Berlusconi-Autonomia per il Veneto. Si sono astenuti i rappresentanti del gruppo consiliare Partito Democratico Veneto.
Per il progetto di legge 19 hanno espresso voto favorevole i rappresentanti dei gruppi consiliari Liga Veneta per Salvini Premier, Zaia Presidente, Lista Veneta Autonomia, Fratelli d'Italia-Giorgia Meloni, Forza Italia-Berlusconi-Autonomia per il Veneto. Si sono astenuti i rappresentanti del gruppo consiliare Partito Democratico Veneto.".

PRESIDENTE

Partiamo adesso col PdL n. 18 "Legge di stabilità regionale 2021".
Fra un quarto d'ora sospendo perché, ai sensi dell'articolo 72, interviene il presidente Luca Zaia in collegamento da Marghera.
È finito l'incontro col Governo, forse non è durato tantissimo, comunque io ho avuto questa comunicazione adesso, poi può variare, ma ho detto fin da ieri che purtroppo in questi giorni l'agenda del Presidente non è semplice da gestire.
Il relatore è il collega Sandonà, prego.

Luciano SANDONA' (Zaia Presidente)

Grazie, Presidente.
Ai sensi del paragrafo 7 del principio contabile applicato della programmazione del bilancio, allegato 4/1 al decreto legislativo 118/2011, in connessione con le esigenze derivanti dallo sviluppo della fiscalità regionale, in corrispondenza dell'approvazione della legge annuale di bilancio, ha adottato un provvedimento che per l'esercizio 2021 è denominato "Legge di stabilità regionale 2021".
Il disegno di legge in oggetto contiene il quadro di riferimento finanziario per il periodo compreso nel bilancio di previsione e norme tese a realizzare esclusivamente effetti finanziari, con decorrenza dal primo anno considerato nel bilancio di previsione. La legge di stabilità tra il riferimento necessario per la dimostrazione della copertura finanziaria dalle autorizzazioni annuali e pluriennali di spesa da essa esposte, dalle previsioni di bilancio a legislazione vigente.
Il presente progetto di legge è composto di quattro articoli più l'articolo di entrata in vigore. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Collega Camani, che è la correlatrice, grazie.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Do per acquisita la relazione del relatore e la acquisisco come correlazione.

PRESIDENTE

Perfetto.
Vedo il collega Valdegamberi che ha chiesto la parola. Ne ha facoltà.

Stefano VALDEGAMBERI (Gruppo Misto)

(Intervento in lingua cimbra)

PRESIDENTE

Collega Valdegamberi, a me dispiace tanto, e sa quanto seguo...

Stefano VALDEGAMBERI (Gruppo Misto)

Sto dando la traduzione a tutti. L'ho distribuita.

PRESIDENTE

Sì, però c'è il servizio stenotipia che non può seguire...

Stefano VALDEGAMBERI (Gruppo Misto)

Do una copia, la sto consegnando adesso, del testo.

PRESIDENTE

Valdegamberi, mi dispiace, non posso.

Stefano VALDEGAMBERI (Gruppo Misto)

Sto consegnando una copia.

PRESIDENTE

Non posso, Valdegamberi.

Stefano VALDEGAMBERI (Gruppo Misto)

Sto dando una copia esattamente del testo che sto leggendo, tradotto.

PRESIDENTE

Valdegamberi, non posso. Il servizio stenotipia deve registrare simultaneamente e purtroppo non sono attrazzati ad ascoltare...

Stefano VALDEGAMBERI (Gruppo Misto)

Questa è una lingua del Veneto, e io ho il diritto di parlare la lingua del Veneto.
Scusate un attimo. Io ho fatto la traduzione e la sto consegnando testualmente. Ho fatto la traduzione letterale di tutto quello che dico e la lascio agli atti e la do al servizio stenotipia.

PRESIDENTE

Collega, lei può depositare gli atti, quindi la traduzione in cimbro, su intervento in italiano, perché da Regolamento, per il buon funzionamento di questa Assemblea, ci deve essere il servizio stenotipia che registra simultaneamente quello che lei dice. Mi dispiace, ma non posso.

Stefano VALDEGAMBERI (Gruppo Misto)

Lo faccio in italiano e in cimbro, allora.

PRESIDENTE

No, Stefano. Sospendiamo la seduta.

Stefano VALDEGAMBERI (Gruppo Misto)

No, perché non ritengo giusto non parlare nella lingua originale. Io lo faccio in cimbro e poi ve lo traduco in italiano letteralmente, al momento.
Meno male che tuteliamo le autonomie locali, le lingue locali, la cultura locale.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Presidente, sull'ordine dei lavori: possiamo sospendere il Consiglio?

Stefano VALDEGAMBERI (Gruppo Misto)

Io mi sono accordato prima con loro. Ho parlato e hanno detto va bene.
Vi ho dato la traduzione. Vi leggo la traduzione. Io vado avanti e leggo italiano e cimbro. Okay?
Cari signori e signore, colleghi tutti.
Non posso farlo neanche in italiano? Poi ve lo do in cimbro.

PRESIDENTE

In italiano sì.

Stefano VALDEGAMBERI (Gruppo Misto)

Benissimo. Io leggo una frase in cimbro e la traduco in italiano, così rende pubblica.
Donazzan, lei non è la maestrina che deve insegnare cosa deve fare Formaggio, può fare quel che vuole il signor Formaggio, non ha bisogno del suo parere.
Io faccio l'intervento in italiano e lo leggo in cimbro poi in traduzione.
Cari signori e signore, colleghi tutti, abbiamo avviato una nuova Amministrazione regionale e stiamo per votare il bilancio di previsione del prossimo anno.
Posso andare avanti? Neanche in italiano allora?
Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)
Ma è possibile buttare via tutto questo tempo per delle pagliacciate?
Stefano VALDEGAMBERI (Gruppo Misto)
Le pagliacciate le farai tu quando parli tu, per cortesia! Io non ho mai discusso sui tuoi ragionamenti stupidi che fai, indecenti e vergognosi.

PRESIDENTE

Valdegamberi, Stefano, possiamo benissimo interrompere qui la seduta, rivederci la settimana prossima...

Stefano VALDEGAMBERI (Gruppo Misto)

Anche fra un mese, non c'è problema per me.

PRESIDENTE

Bene.

Stefano VALDEGAMBERI (Gruppo Misto)

Se non c'è neanche il diritto di parlare, fate quel cavolo che volete.
Ho già concordato prima e mi hanno detto di sì. Ho parlato con Ciambetti e con tutti. Anche a lui ho scritto.

PRESIDENTE

In collegamento c'è il presidente Luca Zaia.
Ai sensi dell'articolo 72, il presidente Zaia, come richiesto, fa un intervento sulla situazione dell'emergenza Covid.
Presidente, prego.

Luca ZAIA (Presidente della Giunta – Liga Veneta per Salvini Premier)

Intanto, grazie. Vi faccio solo sentire l'audio perché sono uscito un attimo dalla videoconferenza, ma ci tenevo quanto meno a fare un intervento. Poi, sono a disposizione.
Mi sentite? Non vi racconto bugie; è in corso la videoconferenza ormai da ore.
Intanto vi do una prima notizia, positiva: quella dei vaccini. Oggi ve lo dico in anteprima, non lo sa nessuno, ma è giusto che il Consiglio regionale, l'Assemblea legislativa del Veneto, lo sappia di prima mano: ci consegneranno, come voi sapete, il vaccino per questo Vax day, click day dei vaccini per il 27 dicembre. Quindi il 27 dicembre avremo probabilmente un migliaio, 975 fiale da fare.
Però la vera novità è che, economizzando sui tempi, dovremmo riuscire ad avere i primi giorni dell'anno (uso dei condizionali perché non dipende da noi, voi sapete che la fornitura è nazionale), quindi potremmo anticipare la vaccinazione almeno di 15 giorni.
Vi spiego già una cosa, che è fondamentale sapere: il vaccino si fa con due iniezioni. C'è uno studio peraltro inglese, pubblicato da una rivista scientifica due giorni fa: hanno preso 44.000 pazienti, 22.000 li hanno trattati con un placebo (quindi pensavano di essere vaccinati, ma non lo erano), altri 22.000 invece sono stati vaccinati. Pensate che le curve dell'infezione di queste 44.000 persone erano sostanzialmente in crescita, nell'andare a infettarsi della popolazione con il Covid, mentre i 22.000 vaccinati, dopo praticamente dieci giorni, hanno avuto un crollo delle infezioni, che poi è andato a zero.
Quindi gli anticorpi ci sono, il vaccino funziona. Il richiamo si fa dopo tre settimane, il che vuol dire che noi dobbiamo urgentemente mettere – peraltro è previsto anche dalla procedura che è stata adottata – il protocollo prevede la vaccinazione dei nostri dipendenti ospedalieri ed ovviamente delle RSA (dipendenti e ospiti). Abbiamo 300 RSA, con 30.000 ospiti e 30.000 operatori.
Invece, mettere in protezione i nostri anziani significa evitare che venga aggredita quella fascia d'età che rappresenta il tasso più alto di mortalità. Vi ricordo che oggi la mortalità in Veneto supera le 5.300 vittime da Covid. Siamo la nona regione italiana, al nono posto italiano per morti. Prima di noi vengono la Val d'Aosta, che è la prima, poi viene la Lombardia, che ha 23.000 morti, poi c'è il Piemonte con 7.200, o 7.300, non ricordo più, poi l'Emilia-Romagna con 6.600. Considerate che sia in Emilia-Romagna che in Piemonte hanno 4,5 milioni di abitanti. Ne hanno meno di noi. Poi c'è il Trentino Alto Adige e il Friuli Venezia Giulia. E poi arriviamo noi, al nono posto.
Ovviamente anche un morto è una tragedia. Non stiamo qui a discutere di questo. Ci mancherebbe. Il vero tema qual è? La vaccinazione rappresenta un fronte non poco importante. Dall'altro, in senso generale, noi abbiamo visto in questa ondata di Covid che abbiamo avuto una prima infezione importante a nord-ovest del Paese. Ricorderete che abbiamo avuto l'infezione prima in Piemonte. Il Piemonte è stata la prima regione a essere toccata. Poi, parallelamente, la Lombardia. Poi è passato alla Liguria e all'Emilia-Romagna. Loro hanno iniziato circa un mese prima di noi, con la curva che si impennava. Noi abbiamo un ritardo di tre settimane e un mese. Adesso è interessato il bacino del nord-ovest, tanto è vero che abbiamo una situazione epidemiologica simile tra Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli Venezia Giulia. Non è un caso che il Trentino-Alto Adige siano le due comunità che hanno più morti di noi in percentuale. Trentino-Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e, pensate, anche Carinzia e Slovenia. Se guardate anche le carte europee, i dati un po' si seguono. Del resto, il virus non conosce confini. Queste comunità, comunque, hanno scambi e relazioni sociali tra di loro.
C'è da dire che in questo contesto noi abbiamo oggi una foto del Veneto che è presto detta: 3.300 persone ricoverate. Passatemi qualche errore di qualche unità, non ho fogli, sto dicendo a memoria. Considerate che, su 3.300 persone, ne abbiamo 368 in terapia intensiva. Quali sono le differenze rispetto alla prima fase? A volte capisco che, nella foga di voler leggere i numeri velocemente, qualcuno magari sbaglia anche a leggerli. La prima fase ha avuto una curva con un picco e una discesa rapida, cioè l'ampiezza della curva era limitata. Perché? Perché in mezzo a questa curva ci sono state le misure di lockdown. Vi ricordo che noi abbiamo iniziato il lockdown totale. Non la zona rossa. Lockdown. Abbiamo iniziato l'8 di marzo e lo abbiamo definitivamente lasciato verso metà o fine maggio.
Dall'altro lato c'è da dire che i picchi di ricoveri e terapie intensive li abbiamo avuti il 31 marzo, con 2.068 ricoverati. Oggi ne abbiamo 3.300. Le terapie intensive, pensate: il 1° aprile con 356 terapie intensive, oggi ne abbiamo 368. Se vedete i dati, 356 e 368, di fatto si equivalgono. Stiamo parlando di poche unità.
Però, il problema grosso sono i ricoveri in area non critica. Siamo passati da 2.068 a 3.300, vuol dire che abbiamo almeno 1.200 ricoverati in più rispetto a prima. Questo perché? Perché non c'è stato il lockdown, non c'è distanziamento sociale e quindi il virus ha potuto trovare degli ospiti. Il virus è come un'ape che va a impollinare: passa da un fiore all'altro e, ovviamente, distribuisce il suo polline, che è rappresentato dalla carica virale che poi infetta i cittadini. Questa è la spiegazione epidemiologica, che è data come assunta. Non ci sono altre spiegazioni. Non è che qualcuno sbaglia a fare le iniezioni o sbaglia a gestire la sanità pubblica.
Non avendo noi il distanziamento sociale... Perché da noi ha pagato tanto nella prima fase questo distanziamento sociale? Ha pagato tanto perché noi non abbiamo realtà metropolitane, perché il virus è anche una questione di contesto nel quale si diffonde.
In questo contesto, quindi, noi abbiamo oggi una pressione ospedaliera che si percepisce ancora di più. E un altro dato che non vi dicono mai, un altro fatto, è che il lockdown totale per tre mesi ci ha tolto tutta una serie di ricoveri che arrivano, ad esempio, dai traumi da incidenti stradali, tanto per citarne uno, o incidenti sul lavoro. C'è tutta una casistica, tant'è vero che è calata anche la mortalità. Se voi vedete la mortalità Covid nei primi tre mesi del Covid, febbraio, marzo e aprile, vedete più 28, 30, 32 per cento al mese, rispetto ai rispettivi mesi dell'anno precedente. Però, abbiamo avuto un calo della mortalità non Covid, oltretutto. Questo dato è stato anche abbassato, perché abbiamo avuto un calo di morti non Covid.
Oggi, invece, qual è il vero tema? Che noi non abbiamo lockdown, l'Italia non si è più dotata di lockdown; ha fatto le zone, che sono sicuramente più soft rispetto al lockdown totale. Quindi, da un lato, abbiamo le terapie intensive che caricano quello che prima non caricavano; pensate che in condizioni tranquille il Veneto ha dai 200 ai 250 ricoverati in terapia intensiva. Noi siamo scesi moltissimo, durante il lockdown, perché non avevamo i pazienti non Covid. Oggi, invece, abbiamo in totale 368 terapie intensive, ma il nostro totale oggi è 587 terapie intensive su 1.000 posti, anzi, per l'esattezza, 1.016. Voi avete visto, io non entro nelle polemiche perché penso a tutti quelli che magari hanno a casa un familiare che è morto o sta male; ma andare a dire in giro, come accadeva magari per la prima fase, dove addirittura qualcuno diceva che non avevamo neanche le terapie intensive, vi ricordo una cosa: non ci sono terapie intensive figurative o altre menate del genere; le terapie intensive son tutte cartografate, si sa dove si verranno attivate ed è esattamente fatto in base ai decreti e alle leggi che sono state fatte. Non le ha fatte Luca Zaia, Manuela Lanzarin, o l'ufficio della Lega, o l'ufficio del PD, o l'ufficio di qualcun altro. Le ha fatte uno staff tecnico, che è esattamente lo staff tecnico che ha sempre lavorato in Veneto. Oggi il responsabile del tema dell'intensivismo è il dottor Rosi, anzi, a me farebbe piacere se qualcuno volesse, magari in Commissione Sanità, sentire e audire il dottor Rosi e l'ingegner Fattori, che si occupano di tutta la pianificazione.
Il dottor Rosi sta elaborando, insieme all'ingegner Fattori, su nostra richiesta, alla luce anche del fatto che noi vogliamo essere trasparenti... Oggi, la dottoressa Simionato ha dato i dati delle assunzioni: vi dico solo che abbiamo assunto 1.200 medici, tanto per dirvene una; vi dico solo che abbiamo oltre 3.000 persone che hanno rifiutato l'assunzione perché era un'assunzione per un posto Covid. Questi sono tutti i dati ufficiali che abbiamo. Qualsiasi dato del quale avete bisogno, ce lo chiedete e lo avete in tempo reale. Polvere sotto il tappeto, soprattutto sulla Sanità, non ce ne deve essere. Ho chiesto al dottor Rosi e all'ingegner Fattori anche di fare una simulazione rispetto alle mille terapie intensive, in maniera virtuale, immaginare in questo momento di averle attivate, per capire anche quale sarà l'impatto sui diversi reparti. È esattamente quello che accade anche, al di là di molte attività sceniche, e che sta accadendo in giro per l'Italia. Fra l'altro, vi ricordo che le nostre 1.000 terapie intensive, secondo quanto previsto dalla norma del Governo, non sarebbero 1.000 terapie intensive. Mi pare che siamo a 827, se non ricordo male, o giù di lì; tutte le altre noi abbiamo voluto preventivarle per evitare di avere problemi. Però considerate che, quando si saranno attivate 1.000 terapie intensive, c'è il rischio di avere almeno 4-5.000 pazienti. Voi sapete che i nostri 3.000 pazienti di oggi valgono come 6.000 letti normali; cioè, questi sono pazienti che hanno bisogno di cure intensive, di intensivisti, di fisioterapisti, di pneumologi, di staff di intensi visti; voi dovete capire che questo non è solo un paziente. È un paziente particolare, il paziente Covid.
Quindi, in tutto questo contesto noi ci stiamo movendo.
Qual è la situazione epidemiologica del Veneto? Vi do quella della giornata (tutte le mattine facciamo una sorta di "punto nave"): abbiamo oggettivamente – però non vorrei neanche che fosse celebrato questo dato – oggi un calo (l'ho qui in cartellina) di 16 in terapia intensiva e -12 nei ricoveri o viceversa; forse -12 in terapia intensiva e -16 nei ricoveri.
Oggettivamente, se vedete la curva del Veneto con i modelli previsionali che abbiamo, tutti fatti in house – abbiamo uno staff che lavora solo su questo – la curva, voi la vedete, ha fatto il picco e adesso è in una fase di plateau, come viene definita (di pianoro), con la tendenza a scendere.
Ovvio è che la velocità della discesa è direttamente proporzionale al distanziamento sociale.
Le province che sono più in difficoltà: Treviso sta uscendo, venendo da nord a sud; Belluno ha avuto una regressione più repentina, negli ultimi giorni, rispetto alla situazione che aveva, nel senso che sta scendendo rispetto a una curva che comunque stentava a scendere, ho visto che negli ultimi due o tre giorni la curva sta piegando; considerate che a Belluno abbiamo fatto anche delle misure di lockdown parziale, in alcune realtà, abbiamo fatto delle campagne di tamponi a tappeto, ad esempio ad Auronzo e altrove. Quindi è in fase 4, ma sta andando giù.
Abbiamo poi anche Treviso, che ha sicuramente pressione nella degenza ospedaliera; sta piegando, però piega anche sulle terapie intensive.
Poi abbiamo Venezia, che ha un trend di discesa; ha avuto la sua pressione, però siamo ancora nel plateau.
Padova è ancora sotto tensione: posti liberi in terapia intensiva, se non ricordo male, solo a Schiavonia ne abbiamo cinque, poi in Azienda ospedaliera. È facile criticare, ma se non avessi deciso di aprire questi dieci ospedali Covid, voi capite oggi come sarebbe la situazione. Abbiamo aperto Villafranca, abbiamo aperto Dolo, Jesolo, abbiamo aperto Belluno, Villa Salus, San Camillo, Schiavonia, Santorso, Vittorio Veneto; ma è la volontà di mettere in fila questi ospedali, che sono pieni. Quindi anche tutti i teorici del fatto che era tutto sbagliato e che bastava gestire con un po' di pazienti di qua e di là e si risolveva tutto, oggi ci saremmo ritrovati con 3.300 pazienti in giro per il Veneto, fra l'altro non mettendo in sicurezza nessun ospedale del Veneto.
Vi ricordo che noi abbiamo 13.800 posti letto in Veneto; nonostante il Covid, abbiamo sempre più di 7.000 pazienti non Covid in cura nei nostri ospedali del Veneto. Abbiamo un fattore limitante, rappresentato dal personale. Noi abbiamo assunto personale, in tutti questi anni, abbiamo aumentato la dotazione degli Oss (pre-Covid, vi dico), abbiamo aumentato la dotazione degli infermieri (pre-Covid); non siamo riusciti ad aumentare la dotazione dei medici, che sono diminuiti di 250 unità, rispetto all'organico che avevamo nel Duemila e (inc., audio disturbato), perché non si trovano medici. Adesso abbiamo fatto i bandi e abbiamo fatto un sacco di cose, però non vorrei che qualcuno, maldestramente, dicesse: "Ah, non c'erano i medici, però adesso...". (inc., audio disturbato). Vi ricordo che è cambiato il mondo, rispetto alla possibilità di assumerli. Due estati fa, vi ricordate quando dissi: "Mandiamo 300 medici neolaureati nei Pronto Soccorso, che ancora non sono specializzati"? Apriti cielo! Mi son subito le polemiche di tutta Italia, di tutti gli esperti! Io non ho mai messo in discussione la specialità; però, se non ho medici, devo utilizzare anche quelli che sono laureati in Medicina e Chirurgia, non in "Storia e Pizza". Li ho assunti e, alla fine, oggi è normale assumere un medico neolaureato, abilitato, ma non specializzato. Ma quando lo abbiamo fatto noi, due anni fa, sembrava un'eresia.
Andiamo avanti. Abbiamo detto di Padova. Vicenza sta scendendo. Rovigo: fondamentalmente, Rovigo è una cosa inspiegabile, magari qualcuno avrà anche delle spiegazioni, forse la mancanza di aree metropolitane o quant'altro; sia a febbraio, marzo e aprile che in questa fase, non ha avuto grossi problemi. C'è presenza di pazienti Covid, ma mai in emergenza. Rovigo ha pronte tre terapie intensive, libere, già allestite, ma non ha in questo momento grosse necessità.
Verona: Verona resta la nota dolente. Verona è in forte tensione. Verona è forse la vera grossa area metropolitana del Veneto, è una città che, se non sbaglio, potrà avere almeno 260.000 cittadini. Correggetemi, se sbaglio, perché cito a memoria (i veronesi fanno segno di sì, quindi vuol dire che ho indovinato). Probabilmente, la mancanza di distanziamento sociale - l'area metropolitana comporta relazioni sociali tipo alveare, molto più organiche - ci porta ad avere questi dati. Stamattina, una giornalista ha chiesto: "Ma Verona è la nuova Bergamo?". Be', se si vuol sputtanare Verona, si possono dire queste cose, ma la verità è che Verona non è la nuova Bergamo. Non voglio ricordare, purtroppo, la vicenda triste di Bergamo, perché io, a differenza di molti di voi, l'ho vissuta. Noi eravamo in contatto telefonico con il Sindaco, con il Presidente Fontana, con la Protezione Civile. Tutti noi abbiamo cercato di fare il massimo. Siamo riusciti anche, per quel poco, a dare ospitalità a qualche paziente in quel di Peschiera e in quel di Borgo Trento e Borgo Roma. Poca roba, perché avevamo anche noi l'emergenza. Comunque, avevamo 356 persone in terapia intensiva. Però vi ricordo che la situazione di Bergamo era di difficoltà nel prendere in carico i pazienti. Verona non ha questa difficoltà. Ancora si tiene, non c'è un paziente lasciato senza cure. Sicuramente c'è pressione ospedaliera, si aprono le terapie intensive di giorno in giorno.
La mortalità. Ovviamente, anche qui, sono stati reperiti dei container frigo per le bare, alla luce della mortalità. È una mortalità, vi ricordo, che purtroppo c'è in questa fase (inc., audio disturbato). La stragrande maggioranza è di pazienti ultraottantenni, magari con comorbidità, che quindi hanno altre patologie. Il segno del Covid è questo.
Poi vi parlo anche delle vaccinazioni.
Noi siamo in zona gialla. La zona gialla non è un magheggio, signori Consiglieri. La zona gialla viene fuori da un algoritmo che l'Istituto Superiore di sanità si è dato, in collaborazione con il Comitato tecnico-scientifico nazionale. Ricordo che i componenti non sono quelli del circolo della scopa, con tutto il rispetto per chi gioca a scopa (una volta giocavo anch'io a scopa, adesso non ho più tempo), ma sono i più illustri scienziati a livello nazionale. Andate a vedervi la lista. Hanno stabilito questo algoritmo. L'algoritmo fondamentalmente valuta 21 dati. Il dato dell'RT sotto l'1.25 ti lascia in zona gialla. Noi siamo a 0.96. Altre regioni sono un po' più alte di noi, qualcuna più bassa. Siamo lì. La zona gialla prevede, in base al livello di rischio, delle misure. Noi le abbiamo sempre adottate. Parlano di distanziamento sociale, di eventuali lockdown per piccoli cluster, dell'incentivazione del lavoro agile, parlano di tutta una serie di misure.
Voglio anche ricordare che noi abbiamo adottato delle misure che non erano previste per la zona gialla. Proprio di mia sponte, ho fatto un'ordinanza e ho chiuso tutti i negozi, la domenica. Ve la ricordate l'ordinanza? Ho chiuso tutte le medie e grandi strutture di vendita, il sabato. Siamo quelli che hanno introdotto - e adesso vedo che qualcuno copia questa ordinanza - l'accesso ai punti vendita contingentato: un cliente sotto i 40 metri quadrati e un cliente ogni 20 metri quadrati, sopra i 40 metri quadrati di superficie di vendita. Per cui, le ordinanze noi le abbiamo adottate.
Leggo di qualcuno che dice che Zaia non ha coraggio di adottare ordinanze. Vorrei ricordarvi che io son stato quello che ha istituito con ordinanza la prima zona rossa in Italia; sono stato quello che ha chiuso per primo le scuole in Italia, i musei, i teatri, i cinema, le chiese e il Carnevale di Venezia! Vi è chiaro questo? A fianco ho avuto tutti i giornali del Veneto, che mi hanno sparato addosso per una settimana, dicendo che stavo esagerando. Sono anche quello che ha fatto fare i tamponi a Vo', se qualcuno si fosse perso qualche capitolo della saga. A Vo', quella sera, c'ero io. Non c'è stato nessuno a suggerirmi di fare i tamponi. Ho fatto fare i famosi 3.500 tamponi, che poi non hanno cambiato il corso della storia, ma hanno permesso comunque di non lasciare in libertà... Pensate che quei 3.500 tamponi per noi hanno significato trovare ben 83 positivi, dei quali praticamente quasi la totalità asintomatici. Se non avessi fatto i tamponi e se non avessi chiuso Vo', sarebbero andati in giro a infettare un po' di bar, negozi e altre cose del genere.
Per cui, le ordinanze le abbiamo adottate, tanto è vero che venerdì scorso ho chiesto al Sindaco Conte, vista ancora la nostra zona gialla, in previsione di eventuali assembramenti, di poter incontrare i Sindaci del Veneto. Ho dato disponibilità anche di vederli sabato o domenica, poi abbiamo deciso per lunedì alle 14:30, quindi una cosa premeditata. Abbiamo fatto l'incontro. Peraltro, ho un ottimo rapporto con i Sindaci del Veneto. Nel frattempo, il Governo, viste le immagini diffuse da tutti i media nazionali degli assembramenti dello scorso fine settimana, ve lo ricordate... Il Corriere della Sera ha aperto la prima pagina con due foto formato fazzoletto, di un assembramento di Milano e uno di Roma. Visto questo, il Governo ha iniziato un dibattito, ha cominciato a coinvolgere e a dire: "Noi vogliamo fare delle restrizioni, il Comitato tecnico scientifico nazionale ci dice di farle, di approfittare del periodo natalizio; in più ci hanno detto che dovremmo partire dal fine settimana". Era lunedì.
Ho detto: "Noi le dobbiamo assumere; però, se dobbiamo assumerle incrociandole con le vostre, viene fuori un casino". Da qui il dibattito è andato avanti, abbiamo fatto un sacco di riunioni in questa settimana. Due giorni fa, quando ho visto che i Ministri mi dicevano che ancora non riuscivano a chiudere perché c'era il dibattito interno con Italia Viva - è un dato di cronaca, è storia - ho deciso, a questo punto, avvicinandosi il fine settimana, di adottare un'ordinanza.
L'ordinanza adottata la conoscete. È un'ordinanza che punta tanto sull'evitare gli assembramenti nelle città, il sabato e la domenica; poi, contingentare un po' di movimentazione e ci sta assolutamente col livello dell'infezione. Questa ordinanza parte dalla valutazione epidemiologica fatta dalla dottoressa Russo, nel contesto del Dipartimento di prevenzione, non è che giochiamo a Monopoli. Stasera - vi do l'anteprima - è ancora in corso la riunione, abbiamo discusso e il Governo ha anticipato una proposta, che probabilmente delibereranno stasera in Consiglio dei Ministri. È una proposta che, sostanzialmente, da lunedì prevede che ci sia zona arancione in tutta Italia e zona rossa solo nei festivi e prefestivi. Vuol dire che la vigilia di Natale, il giorno di Natale e Santo Stefano sarà zona rossa, poi andremo all'Ultimo dell'anno e al Primo dell'anno, poi ci sarà l'Epifania, fino al 7. Oggi, senza saperlo, ai giornalisti ho detto che comunque la nostra ordinanza la teniamo in piedi. Si applichino ordinanze nazionali o non si applichino, la nostra la teniamo in piedi. Dopodiché è ovvio che, gerarchicamente, l'ordinanza nazionale è superiore, quindi assolutamente applichiamo quello che il Governo decide e non si discute, punto, come abbiamo sempre fatto. Vorrei ricordare che la Regione Veneto non ha mai tolto il proprio consenso su nessun provvedimento del Governo, sia chiaro.
È ovvio, abbiamo ribadito la necessità dei ristori, perché ne escono massacrate quelle attività che vivono di questo periodo. Pensate solo al mondo della ristorazione: per noi non rappresenta solo un aspetto economico, che è fondamentale, ma rappresenta anche un'altra opportunità, quella della promozione identitaria e turistica dei territori. Hanno magazzini pieni, mai avrebbero pensato magari, alla luce degli annunci fatti in passato... pensavano: facciamo un sacrificio adesso, per avere un Natale libero. La verità è che noi dobbiamo arrivare al 7 gennaio, all'appuntamento, con un po' di casini in piedi; c'è una congiuntura astrale che non è facile, ragazzi. Avremo la più grande campagna vaccinale, avremo il Covid, avremo il virus influenzale; poi avremo l'apertura delle scuole. Quindi, capite che, se non si arriva a una condizione di remissione della curva del contagio, l'Italia oggi fa ancora 20.000 contagiati al giorno.
Non vi parlo di questa falsa immonda (ditelo pure in giro che l'ho detto io): il Veneto è la regione con più contagi. Il Veneto è la regione che fa più tamponi e ha il più alto numero di contagi, perché ne trova di più. Se andiamo in un terreno minato, lo dividiamo a metà, in una metà mandiamo una squadra di due persone a cercare le mine e in un'altra mandiamo cento persone a cercare le mine, a fine giornata non possiamo dire che dove sono andate cento persone ci son più mine; dobbiamo dire che ne hanno trovate di più perché erano in cento. Il principio dei tamponi è questo.
Vi do un esempio: noi facevamo in una giornata 60.000 tamponi con il 6% di positivi (erano 3.000 e qualcosa, non mi ricordo più); la stessa giornata è stata descritta come regione virtuosa una regione perché aveva 40 conteggiati. Sì, ma se andate a vedere quanti tamponi aveva fatto, erano 400 tamponi, cioè il 10%. Capite che così non può funzionare. Anche a noi, da un punto di vista epidemiologico, serve un raffronto per capire dove siamo posizionati, tant'è vero che abbiamo chiesto al Ministro Speranza di uniformare questi dati. Vorremmo capire i contagiati di ogni regione sulla base dei tamponi che si fanno. Voi vedete sempre uno specchietto, che è il rapporto della Protezione civile, ma il rapporto della Protezione civile mette solo tamponi molecolari. Quindi, a fianco dei nostri tamponi molecolari mette i positivi di 60.000 tamponi, che sono anche i tamponi rapidi.
I tamponi rapidi li facciamo in virtù di un protocollo stabilito dall'Istituto Superiore di Sanità e dai regolamenti del Ministero. Quello che facciamo noi lo fanno anche le altre Regioni, con delle sfumature, ma quello è.
Il collega Bonaccini, col quale ormai è noto che io abbia un buon rapporto, ha appena acquistato due milioni di tamponi rapidi per distribuirli nelle farmacie. Noi siamo stati stazione appaltante per l'acquisto di tamponi rapidi (sono 150 milioni, adesso non mi ricordo più la cifra, non vorrei dire una cretinata), siamo stati stazione appaltante, cioè abbiamo comprato noi per Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna e Lazio. I tamponi rapidi di tutte queste regioni li abbiamo comprati noi con la prima gara. Ne abbiamo prestati anche in giro, perché noi ovviamente avevamo scorte.
La diagnostica si sta evolvendo. Pensate che i tamponi rapidi, nel giro di poco, risulteranno essere anche vecchi, perché adesso voi sapete che c'è il tampone nasofaringeo: si infila il tampone fino nella profondità della cavità nasale. Adesso tutte le aziende multinazionali stanno riducendo il tampone, che è lungo così, a tampone "baby", come l'ho definito io, cioè solo in fossa nasale, nelle narici, perché la letteratura scientifica, nell'ultimo mese, dimostra che l'antigene, cioè il virus, si trova più in quantità nella narice che giù nel naso profondo, definiamolo così, in rinofaringe. Questo è un altro tema per il quale stanno riducendo il tampone rapido a tampone "baby", ma voi capite cosa sta accadendo? Che il tampone baby diventa un "fai da te", a quel punto. Ed è proprio vero che dagli Stati Uniti, proprio due giorni fa, hanno autorizzato il primo tampone "fai da te" per la vendita diretta, senza ricetta, negli Stati Uniti. E un mese fa, la FDA (Food and Drug Administration) americana, che è la nostra EMA europea, piuttosto che l'AIFA italiana, ha autorizzato il Lucira, che è un tampone "fai da te", però su ricettazione, cioè bisogna fare ricetta e prescrizione medica. Invece, questo di due giorni fa è proprio a vendita libera, da banco. Capite che la diagnostica si sta evolvendo? Dopodiché sull'attendibilità, anche qui diciamolo: il tampone rapido interviene a 33 CT, cosa vuol dire? Fino a 33 CT.
La ricerca del virus, se noi la paragonassimo in maniera impropria alla ricerca col microscopio, funziona con gli ingrandimenti, ma non è così; la PCR è un'altra procedura di laboratorio. Tu porti il virus sotto il vetrino, non lo vedi, ingrandisci di un giro, poi un altro giro, ingrandisci sempre di più per trovarlo. Fino a 33 ingrandimenti, passatemi l'esempio banale, ma voglio farvi capire di cosa si parla, si chiamano "amplificazioni di laboratorio" e vengono codificate come CT. Fino a 33, ormai la letteratura scientifica dice che ha senso cercare il virus. Dopo, non ha più senso, o meglio, ha sempre senso, ma dopo la carica infettante, la carica virale è tale per cui non è più problematico per la diffusione. C'è letteratura che lo dice.
Allora, cosa hanno fatto quelli che fanno i tamponi rapidi? Danno il 96-97% di affidabilità fino a 33 CT. Quindi, quelli che vanno in giro col foglio a dire: "C'è uno studio che dice che non sono attendibili", è esattamente vero quello che dicono, però vi debbono far leggere cosa c'è scritto: sopra i 33 CT. È questo. Stiamo parlando di multinazionali, cioè imperatori della diagnostica, non stiamo parlando di qualche botteghetta! Questo è il dibattito. L'evoluzione c'è, è un'evoluzione importante. Però vi faccio un esempio: a marzo facevamo 2.150 tamponi, il 21 marzo, 412 positivi. Vi faccio notare che la proporzione positivi-tamponi al 21 marzo era del 20%. Oggi abbiamo il 6-7%. 2.150 tamponi. Noi abbiamo lavorato, abbiamo rinforzato tutte le Microbiologie. Oggi abbiamo un potenziale massimo, oltre il quale non riusciamo ad andare, di 30.000 tamponi.
Il laboratorio di Padova è stato il primo che abbiamo attrezzato; grazie al professor Crisanti, che conosceva questa nuova tecnologia, abbiamo comprato la prima macchina. Ma quella macchina, in tre turni di lavoro massacranti, non è mai riuscita a superare 7.500 tamponi al giorno. Ne abbiamo comprata un'altra, per Verona. Verona ha la stessa macchina installata; 7.500 più 7.500 fa 15.000. Poi le altre 12 Microbiologie ‒ ne abbiamo 14, in totale ‒ fanno il resto, per arrivare a 30.000. Oltre non si va. La macchina del tampone molecolare è una macchina che va descritta: c'è il prelievo, c'è il trasporto, c'è la conservazione. Il tampone molecolare non lo puoi buttare a delle temperature di conservazione, trasporto e tutto. E poi c'è la processazione. Quando vi dicono o leggete che il test molecolare è vero al 100%, hanno assolutamente ragione. Ma il test molecolare sapete cos'è? È il tampone ben conservato e portato in laboratorio. Il processo non ci dà il 100% della garanzia. Ad esempio, l'operatore è uno degli elementi di difficoltà. Vi ricordo che a marzo abbiamo dovuto diffondere un tutorial americano, che tra l'altro ho rintracciato io, perché il mondo all'inizio aveva un sistema di tamponare... Se ricordate, facevano così. Adesso fanno così. Si sono accorti, a livello internazionale, che l'ingresso in nasofaringe aveva un significato. Perché vi dico questo? Per dirvi che tutto ha un'area di errore.
Vengo al dunque. Se io posso fare solo 25.000-30.000 tamponi massimo al giorno e trovo il 5-6% di contagiati, saranno 1.800 contagiati (6, 12, 18) su 30.000. Giusto? Ma se a fianco ci metto, gratuitamente, altri 40.000 tamponi rapidi, mi trovo altri 3.000-4.000 contagiati, che mai avrei trovato altrimenti. Vi ricordo che il Ministero classifica il nostro contact tracing come il migliore a livello nazionale. Supera l'85%. Vuol dire che tutti quelli che troviamo positivi, ne abbiamo 92.000 in questo momento chiusi in casa in Veneto, e seguiamo almeno 10.000 sintomatici a casa, con le nostre 57 USCA (sono 427 i medici delle USCA, giovani medici che collaborano e sostengono l'attività anche dei medici di base); i nostri contagiati sono seguiti e, per quanto possibile, sono raggiunti da una telefonata. È ovvio che poi c'è sempre quello che dice. "Io non ho mai sentito nessuno", ma stiamo parlando di numeri paurosi, signori! È bene che si sappia che sono numeri paurosi. Questo è quello che posso dire sui tamponi.
Dopodiché, dei vaccini vi dico che la campagna vaccinale la facciamo chiedendo al Governo, l'ho chiesto anche oggi in riunione, perché mi metto nei panni del Governo: ha un parterre di regioni molto variegate; però andate in giro con orgoglio a dire che l'anagrafe vaccinale del Veneto, che è la più informatizzata e la più operativa, dove abbiamo una squadra per vaccinare che è paurosa, è l'anagrafe che noi abbiamo regalato a molte altre Regioni italiane, almeno a metà Regioni italiane; è l'anagrafe sulla quale si è costruito il software nazionale per vaccinare. È ovvio che ci sono ancora Regioni che non hanno anagrafe vaccinale; quindi, giustamente, il Governo si pone nella condizione di cercare di organizzare.
Noi abbiamo detto che assolutamente siamo solidali con la regia nazionale, però crediamo che non sia giusto smantellare il nostro modello di anagrafe vaccinale, anche perché noi abbiamo per ogni paziente una nostra cartella vaccinale, sappiamo tutto. Vi ricordo, cari Consiglieri del Veneto, che immaginiamo, senza stare qui a far proseliti pro o contro i vaccini, che il mondo si dividerà tra accessi Covid free e accessi non Covid free. Lo stanno già facendo le compagnie aeree, figuratevi con le misure di sanità pubblica se qualcuno può permettersi di avere un albergo in quarantena perché c'è un infetto, piuttosto che un ristorante o un'attività produttiva. Alla fine, ho l'impressione che il vaccino diventerà una grande discriminante. Noi speriamo di poter vaccinare non solo gli anziani delle RSA, ma anche tutti gli anziani, perché non dobbiamo dimenticarci che molti anziani non sono in casa di riposo.
Anche sulle RSA volevo dirvi una cosa. Poi mi zittisco e resto a disposizione per le domande. Voi sapete che il modello delle RSA è particolare; ce l'hanno solo le Regioni del nord Italia, sostanzialmente. Quindi noi, da un lato, diamo un servizio di assoluta civiltà e garanzia di accudimento di questi anziani, spesso non autosufficienti, molte volte soli, che curiamo con molta civiltà. Infatti, se osservate, da noi le famose case di riposo lager non vengono mai fuori, perché noi abbiamo questo modello, quindi è difficile da noi trovare un piccolo privato che ha quattro o cinque anziani in abitazione. Dall'altro, abbiamo un fattore limitante, rappresentato dal fatto che il virus si ritrova già organizzato il suo ospite ideale: entra in una struttura e ne trova 100, 150, 360 e, per di più, abbiamo gli operatori che intervengono in più Case di Riposo. Per cui, se c'è un operatore infetto, passa come un'ape impollinatrice. Anche qui leggo delle boiate, a volte! "Cosa è cambiato dalla prima fase?", "Avete abbandonato il modello di prima". Non abbiamo abbandonato niente, anzi, per fortuna che non abbiamo il modello di prima. Vorrei ricordarvi che, prima, in casa di riposo entravano, non si facevano tamponi, non c'erano DPI. Oggi nelle Case di Riposo hanno tutti i DPI, facciamo tamponi ogni quattro giorni agli operatori, ogni venti giorni agli ospiti. Prima non accadeva così. Nel periodo più tragico di marzo, lo ricordo, noi siamo stati i primi in Italia a comprare i test sierologici, quelli pungi-dito, con la goccia di sangue. Dalla disperazione, entravamo con quelli in Casa di Riposo, perché vi ricordo che il 21 marzo, ve l'ho detto prima, facevamo 2.150 tamponi al giorno. Qualcuno mi vuol spiegare come facevamo a testare 54.000 dipendenti della Sanità e 30.000 ospiti delle Case di Riposo? Era impossibile, con quella capacità di far tamponi. C'è poco da venir qui a fare lezione! L'Azienda ospedaliera di Padova prima del Covid utilizzava 950 camici al mese; con il Covid ne utilizza 4.500 al giorno. Se noi avessimo riempito un magazzino pre-Covid e avessimo detto: compriamo la fornitura di dieci mesi, 9.500 camici bastano, per dieci mesi. Poi, li avremmo consumati in due giorni. Capite che era difficile. Quante persone avete visto in giro per gli ospedali con la mascherina, quante ne avete viste prima del Covid? Non facciamo finta di non aver visto queste cose, ma non perché abbiano delle colpe.
Però voglio dirvi delle Case di Riposo un altro aspetto, che non si dice: se è vero che oggi ci sono i dispositivi, se è vero che tamponiamo 30.000 operatori ogni quattro giorni, e noi diamo i tamponi; se è vero che abbiamo messo a disposizione i tamponi anche per eventuali visitatori, fermo restando che le gestioni della Case di Riposo hanno scelto comunque di chiudere e di essere blindate; se è vero che abbiamo nominato un referente medico pubblico, oltre a quello della Casa di Riposo; se è vero che abbiamo tutta una serie di protocolli di cura eccetera, e siamo passati da 25 Case di Riposo su 300 con il Covid e poi le altre a scemare, con molte senza Covid, nella prima fase, e ad oggi sono tutte un po' contaminate, cosa vi fa pensare? Che la mancanza del lockdown ha portato che molti operatori si sono infettati, perché poi troviamo anche gli operatori infettati. Non sto dando colpe a nessuno, sia chiaro, ma dal punto di vista epidemiologico il percorso è quello: dalla Casa di Riposo gli ospiti non vanno fuori, vuol dire che il virus lo porta qualcuno che viene da fuori, fino a prova contraria. Quindi, capite, è una condizione questa del Covid che intanto avrei voluto evitarmi, perché io sto passando la mia vita in questo posto, che non è neanche tanto bello, a dire la verità (sapete, questa era una ex scuola, fra l'altro); dall'altro, c'è da dire che del Covid si sa molto, ma non si sa ancora tutto.
Vi faccio due esempi: si parla di anticorpi, però ormai è quasi assodato che ci sia anche un'immunità cellulare; quindi il fatto solo di ricercare gli anticorpi può essere anche un limite, perché poi c'è un'immunità cellulare che non è leggibile con gli anticorpi.
Inoltre, spesso vedo: "Ha fatto il test, era negativo e poi si è ammalato". I casi sono due: o ancora non aveva carica virale tale per cui si poteva intercettare (vi ricordo che il test è una fotografia, non è a vita, non è come il diamante, "che è per sempre"; questo vale solo per il momento in cui scatti la foto); oppure c'è una categoria di pazienti, e sono molti – registratelo che ho detto che sono molti – che hanno il virus non in rinofaringe, ma nei bronchi, quindi col tampone non glielo vedi, tant'è vero che si fa il bronco-lavaggio. O, meglio, nei Pronto Soccorso, quando vedono le caratteristiche del paziente ammalato e vedono che ha il test negativo, cosa fanno? Fanno una lastra, perché vedono subito la polmonite interstiziale e capiscono che è un Covid. Però non si può trasformare questo, da incompetenti, in test che non funzionano. Il test funziona se c'è il virus; se non c'è, non lo trova, punto. C'è poco da star qua a dire.
Io non aggiungerei altro. Lascio a voi la parola, scusate se ci ho messo un po' di enfasi e un po' di tempo; però è una materia che purtroppo seguiamo tutti i giorni. Adesso seguiamo l'evoluzione; qualsiasi dato vi possa essere utile, chiedetelo, ve lo facciamo avere. Considerate che abbiamo tutto cartografato. Fra l'altro, in tempi non sospetti, abbiamo voluto notificare alla Procura tutta la storia, sotto il profilo civilistico e penale, del Covid in Veneto. Abbiamo preso tutte le mail, tutti i messaggi, tutte le offerte arrivate delle imprese, tutte le scelte di Sanità pubblica, tutti i progetti, tutte le relazioni, tutto quello che ha dentro il tema Coronavirus, tutto veramente, anche i messaggi stampati. Abbiamo fatto due tomi da paura, sono stati incaricati due legali: per la parte civilistica la professoressa Cacciavillani (sto parlando dell'Azienda Zero) e per la parte penale l'avvocato Pinelli, e lo abbiamo notificato. Stiamo continuando a costruire questo provvedimento, che poi vogliamo per trasparenza dare sempre alle Procure.
Vi do solo un dato: noi abbiamo fatto oltre 200 milioni di acquisti, ma mai si dice di noi. Vi ricordate la vicenda del Lazio, delle mascherine mai arrivate, se non ricordo male, che dicevano che le avevano pagate? Be', quell'azienda lì è venuta anche da noi. Però quell'azienda lì, da noi, è tra quelle aziende che hanno avuto cancellata la fornitura, noi abbiamo cancellato ordini per 80 milioni di euro, perché non consideravamo affidabili le garanzie. Noi non abbiamo rischiato, non ci è arrivato uno scatolone che sia stato pagato e che fosse vuoto, o che non sia arrivato. Voglio dirvi, senza far nomi di Regioni, che c'è chi gli è arrivato anche il camion pieno di scatoloni vuoti. Attenzione, lo dico per onestà. Io non ci rimetto niente, perché non ho fatto acquisti, non c'entro niente. Ma in quel momento lì, di marzo, tutto quello che vi viene in mente sul mercato mondiale di trafficanti, di gentaglia, c'era di tutto. C'erano brave persone, ma c'erano tutti che vendevano mascherine. Oggi, la chirurgica te la danno come gadget. Io ricordo che, il 10 marzo, ho tentato di mettere in piedi un aereo, che abbiamo avuto fermo per sette giorni all'aeroporto di Verona, per andare in Cina a portar su una macchina che costava 250.000 euro, perché riusciva a fare 100.000 mascherine chirurgiche al giorno. Poi c'erano le quarantene, c'è stato casino e non ci siamo riusciti, ma eravamo alla disperazione! Siamo riusciti a comprare 50 respiratori in Svizzera, ci abbiamo messo quindici giorni, perché il camion ce lo fermavano in continuazione.
Quindi, direi che anche un po' di rispetto ci vuole, per tutti quelli che hanno lavorato in queste condizioni. Non è stata una passeggiata e non lo è neanche ora. Non lo è neanche ora. Mai abbassare la guardia. Ne avremo fino a fine aprile. Non c'è prima fase, seconda fase, terza fase; non ci servono gli scienziati che ci spieghino quante fasi ci saranno. Il Covid è un'altalena e l'accompagneremo. Io spero di mettere in sicurezza gli anziani, che è quello che ci sta a cuore, assieme agli operatori della Sanità. Dopodiché vaccineremo tutti. Però le prime 190.000 dosi sono ancora poche, rispetto alla nostra capacità di vaccinare.
Grazie.

PRESIDENTE

Presidente, grazie.

Luca ZAIA (Presidente della Giunta – Liga Veneta per Salvini Premier)

Mi prendo una bottiglia d'acqua. Parlate, che vi ascolto.

PRESIDENTE

Sì. Ho varie richieste di intervento da parte di colleghi, specialmente della minoranza. Da Regolamento, la durata degli interventi la decide il Presidente del Consiglio, sentita la Conferenza dei Capigruppo. Devo farlo fuori microfono, perché la Conferenza dei Capigruppo non fa parte del Consiglio. Un attimo.
Massimo cinque minuti a testa per le domande. Però, lo dico anche a voi, c'è una riunione con il Governo in corso e il Presidente deve avere un orecchio anche dall'altra parte. Massimo cinque minuti a testa. Decido io, okay?
Lorenzoni, prego.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente.
Ringrazio il Presidente Zaia, che ci ha aggiornato in maniera molto estensiva sulla situazione. Fin troppo, mi verrebbe da dire. Avevo la sensazione che si aveva a scuola, quando qualcuno raccontava un sacco di cose per non entrare nel merito.
Vengo ai numeri. È vero che noi facciamo tanti tamponi, e va benissimo, ma il tema riguarda i morti. Noi abbiamo, purtroppo, nelle ultime giornate ‒ vado sui valori medi ‒ 100 sui 600 morti che abbiamo in Italia. Un sesto dei morti italiani sono nel Veneto. Questo non può dipendere dai tamponi. Questo dato, purtroppo, indica che qui abbiamo una situazione forte. E anche i dati in merito allo spianamento della curva a me non tornano. Io ho i dati: ieri 4.000 contagi. Ancora la curva in Veneto è nella fase crescente. La mia domanda è, veramente: cosa stiamo facendo per proteggere i cittadini realmente? Secondo me, c'è un tema di tempestività, che è presente.
Vengo alle RSA. Non sono un tecnico, non ho studiato tematiche rinofaringee. Sono solo stato paziente e la mia unica esperienza, per fortuna, è ridotta a quell'esperienza, finita bene, tutto sommato. Ma mi chiedo: visto il grido d'allarme che viene da chi opera nelle RSA, "Non stiamo proteggendo le nostre persone", "Noi non vogliamo fare il tampone rapido perché non ci sentiamo protetti", quale risposta diamo alle famiglie di chi è ricoverato e a chi ci lavora? Io sento un'aria di esposizione a un rischio che non so se sia maggiore o minore rispetto alle altre regioni, ma sicuramente è molto elevato. I dati che stiamo vedendo in questi giorni, purtroppo, non sono capaci di confortare i nostri cittadini. Capisco che non dobbiamo alzare l'allarme, però non possiamo neanche raccontare una storia che non è reale.
Anche sul fatto: "Tutti i dati che volete, chiedeteli", noi chiediamo. Io ho chiesto di avere evidenza scientifica di quel dato, il 99 per cento di affidabilità del test rapido. Io non ho avuto risposta. Va tutto bene, però in tre quarti d'ora credo che abbiamo sentito tantissime cose interessanti, ma poche cose utili a capire come comportarci. Grazie.

PRESIDENTE

Collega Bigon.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Bene, grazie. Grazie, Presidente. Buonasera.
Io credo che il confronto sarebbe stato utile magari anche in altri momenti, oltre ovviamente alle spiegazioni che sono state date. Purtroppo, diversamente dalla prima parte della pandemia, non abbiamo i numeri: prima ci venivano forniti ogni giorno i report; al momento, no. Però, dei dati li abbiamo, li abbiamo ricostruiti e andiamo avanti.
La Regione Veneto ha presentato un piano, nella seconda fase, di 1.016 posti. Sulla base di questo criterio, o quanto meno anche di questo criterio, che è quello più pesante, è stata comunque assegnata una zona, la zona gialla, insieme ad altri criteri, sicuramente. Sta di fatto che, a differenza della prima parte della pandemia, sicuramente non avevamo, come giustamente è stato detto prima da lei, un lockdown, quindi le prospettive sarebbero state diverse e sicuramente più lunghe. Perché? Perché i medici si trovano da ottobre in uno stato di pressione totale, i medici di tutto il Veneto. Abbiamo parlato delle USCA, ad esempio. Le USCA sono state attivate nel Veneto nel 30 per cento di quanto previsto. Per cui, comunque, a supporto dei medici di base, le cui carenze sono 330 nel Veneto, solo 110 a Verona - visto che parlavamo anche di Verona come maggior peso epidemico attuale - sono poche, dovevano esserne attivate forse di più, a titolo proprio di prevenzione e di cura a domicilio. I medici sapevamo che erano carenti anche prima, perché ne mancavano 1.300, in epoca pre-Covid; adesso sono stati assunti, però abbiamo il 30-40 per cento di morti nelle terapie intensive. Sono dati che ci sono stati forniti e che sono stati pubblicati.
Bisogna anche tener conto del fatto che tanti medici, che sono stati messi in sub-intensiva o nei reparti anche per Covid, fanno tutt'altra specialità, con dei corsi che sicuramente non sono quanto meno idonei a formarli completamente, al di là della buona volontà che ci hanno messo e dell'onore con cui sicuramente dovremmo ripagarli. Dopodiché, mancano anche infermieri, come giustamente si diceva. Noi abbiamo visto dei concorsi, probabilmente la Regione poteva fare ancora di più. Ma al di là di questo, ultimamente questi operatori vengono tamponati con il tampone rapido. Credo che anche questo poteva essere evitato, facendo magari un tampone molecolare, che sicuramente è più sicuro.
Mi domando: anche sulle terapie, che stiamo occupando per buona parte, perché 587 sono occupate su 900 previste, come abbiamo la garanzia del personale se non diminuendo, o facendo sparire tutto l'ordinario e quindi le altre terapie? Era il caso di chiudere prima? Questo abbiamo chiesto, tempo fa: con un lockdown o magari una chiusura per un tempo anche di 15 giorni, forse la risposta sarebbe stata diversa. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Collega Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Buongiorno, Presidente. Sono Elena Ostanel, di Veneto che Vogliamo. Mi presento perché è la prima volta che posso interloquire con lei. Intanto, grazie del tempo, anche se poco, per parlare di questo tema.
Parto da un presupposto. Faccio parte di un movimento civico, quindi provo a portare qui la voce di persone che in questi mesi ho sentito, anche all'interno di Veneto che Vogliamo. Come cappello introduttivo, mi viene da dire questo: non è facile per nessuno governare in questo momento, quindi il tentativo del mio intervento non è mettere in crisi, ma fare delle domande, perché penso sia importante che fuori di qui arrivino delle informazioni, oltre a quelle che vengono date nelle conferenze stampa, dove, secondo me, mi permetto di dirlo, alle volte c'è troppo, quindi c'è troppo anche in termini di capacità, poi, di arrivare chiari verso le persone. È uscito fuori è che le caratteristiche positive di chi governa, in questo momento, sono quelle di avere capacità di accompagnare, di far capire il rischio che c'è, di dare dati certi e di dare delle informazioni uniche. Questo è ciò che anche internazionalmente ha funzionato. In Italia, credo, ma non solo nella Regione Veneto, il sistema Paese questo non è riuscito a farlo bene, sempre. Soprattutto non abbiamo una cultura del dato, a livello Paese non abbiamo una cultura del dato che faccia capire alle persone davvero a che punto siamo,e questo non è solo un tema regionale.
Ad esempio, il 19 marzo avevo visto un comunicato della Regione, che diceva che avevamo 433 terapie intensive nel pubblico e 44 nel privato. Oggi lei dice che siamo a 1.016, quindi si riconosce il fatto che c'è stato un aumento di terapie intensive. Il dato della Protezione civile dà 825, sul solito sito, prendendo i dati dell'Istituto Superiore di Sanità. Non è colpa di nessuno, però penso che la persona fuori di qui, il cittadino, almeno io, guardo Lab 24, vedo 825, poi vedo 1.016. Al di là del numero totale, la domanda che, secondo me, è importante far capire fuori è quante effettivamente sono attivabili con il personale che oggi abbiamo a disposizione, sapendo che il problema del personale è un problema del Paese, non è un problema regionale, ma penso sia importante far capire fuori: "Noi abbiamo attrezzato queste terapie intensive in più; oggi però, col personale disponibile che abbiamo, specializzato, possiamo attrezzare questo numero", perché questo è il dato che conta, almeno per un cittadino o una cittadina come me, so che lì ho una terapia intensiva attrezzata che si può prendere cura di me.
Quindi questa è la domanda che le porrei: qual è l'effettività?
Poi sul personale che, secondo me, è il centro e il cuore di questo momento, anch'esso problema nazionale, non solo locale: il tampone rapido agli operatori della Sanità è qualcosa che andava e va assolutamente tolto, regolato; lì ci devono essere solo tamponi molecolari, perché anche un unico errore mette a repentaglio la vita di quelle poche persone, che altrimenti, se perdiamo, facciamo sì che poi noi non veniamo presi in carico. Quindi questa è un po' la domanda: perché abbiamo lasciato troppi tamponi rapidi negli ospedali del territorio veneto?
Poi, sulla capacità di prendere in carico, quindi le ordinanze: come ha detto lei – ed è vero, assolutamente lo si riconosce – c'è stata azione in Veneto, nessuno può dire che in Veneto non è stato preso in carico il tema con delle ordinanze, anzi. Però il tema – torno all'introduzione, poi chiudo – è saper comunicare in maniera chiara alle persone fuori cosa succede. Secondo me, ce ne sono state anche troppe di ordinanze, non è un problema o una critica che faccio a lei o alla Giunta, figuriamoci, non è il mio approccio e qui dentro non porterò questo approccio, ma è un tentativo di dire che, alle volte, io stessa ho visto l'ordinanza il 27 novembre, con cui si chiudevano giustamente, per fortuna, i centri commerciali, e il weekend dopo erano aperti.
Quindi un cittadino veneto ha visto la proliferazione di ordinanze, che spesso cambiavano di settimana in settimana, i Comuni facevano fatica a implementarle: questo crea una confusione che, secondo me, porta le persone a fare quei comportamenti rischiosi che anche lei ha evidenziato, perché non capiscono più qual è il messaggio che la Regione Veneto - e in generale chi governa – dà, che secondo me dovrebbe essere stato – e non solo qui, ma anche altrove – un messaggio che prendeva più in carico le persone, anche a livello emozionale e le conduceva piuttosto che dire: "Questa cosa non si deve fare". Grazie.

PRESIDENTE

Grazie.
Camani, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente. Buongiorno, presidente Zaia.
Devo esprimerle tutto il mio dispiacere nell'aver assistito al modo in cui lei si è presentato oggi a questo Consiglio; un dispiacere, perché sembra che lei abbia confuso questo Consiglio regionale con un salotto televisivo. Io le dico che i Consiglieri regionali non sono spettatori e non sono neppure...

PRESIDENTE

Collega, è una cosa preannunciata da qualche giorno e mi sembra che stiamo parlando di Covid. Prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

...e non siamo neppure giornalisti che le rivolgono le domande. Noi abbiamo chiesto, attraverso il Presidente del Consiglio, che lei venisse in quest'Aula per confrontarsi e discutere con noi di ciò che dobbiamo fare adesso. Ovviamente le abbiamo chiesto una discussione politica su quali sono le indicazioni generali che il Veneto vuole assumere da qua alle prossime settimane. Non credo sia neanche nelle competenze di questo Consiglio discutere di quanto su deve andare il tampone. Ma è nelle competenze di questo Consiglio decidere con quali strumenti e con quali finalità noi vogliamo o possiamo adottare tutto ciò che è possibile per evitare il vero problema, che è il padre di tutti i problemi, cioè la diffusione del virus, cioè le morti della nostra Regione.
E guardi, signor presidente Zaia, sappiamo benissimo quanto è stato fatto finora. Nessuno in quest'Aula ha mai messo in discussione l'impegno, direi addirittura l'abnegazione sua e dell'assessore Lanzarin nell'affrontare l'emergenza Covid. Ma malgrado questo - e dico purtroppo - è evidente che neppure il suo impegno, il suo inteso come quello della Regione, ai massimi livelli, è stato sufficiente per preservare il Veneto dalla devastazione che la pandemia ci sta riconsegnando. Possiamo fare tutte le liste delle cose fatte belle, insieme e farci gli applausi insieme, ma quando abbiamo quella curva dei contagi e quando abbiamo quel numero di morti, Presidente, dobbiamo ammettere che tutto ciò non è bastato e non sta bastando e che probabilmente per domani dovremo attrezzarci su un'altra posizione. Addirittura possiamo arrivare a dire che evidentemente non può esistere neppure un modello veneto, perché gli stessi meccanismi sei mesi fa hanno funzionato benissimo e oggi non funzionano. Ce l'ha raccontata lei la differenza tra le curve, perché il Covid è così: chiede resilienza, cioè capacità di modificare rapidamente le decisioni di fronte a un fenomeno che non siamo in grado di comprendere fino in fondo e ce lo ricorda sempre anche lei che gli studi continuano per capire cosa succederà domani. La sfera di cristallo non ce l'ha nessuno, neanche lei.
Noi le avevamo chiesto di venire in quest'Aula non per ovviamente decidere insieme a noi se è meglio il test rapido o il test molecolare. Almeno io non sono nelle condizioni di esprimere un'opinione sul punto, perché tanto quanto lei non sono né un virologo, né uno scienziato. Io però con lei vorrei capire - e su questo vorrei il confronto - se siamo in grado di condividere una posizione rispetto al tema delle restrizioni, dei comportamenti delle persone, perché se la condividiamo nel momento in cui la proponiamo siamo anche più forti per farla capire ai cittadini qualora dovesse essere una soluzione pesante dal punto di vista sociale.
Le dico di più. Se poi lei ci viene a chiedere, di fronte ad eventuali restrizioni, di sostenerla nella battaglia di chiedere risorse al Governo, le garantisco anche il nostro supporto su questo. Però Presidente, venga in questo Consiglio con la consapevolezza che qua ci sono i Consiglieri regionali del Veneto, non ci sono gli spettatori. Noi con lei vogliamo le risposte su questo piano. Io le chiedo, Presidente, se l'oggetto della discussione è questo, dove vuole portare il Veneto nelle prossime settimane, perché questo è il tempo delle responsabilità e delle ordinanze tardive e piene di deroghe francamente non c'è bisogno. Invece insieme proviamo a dare ai cittadini veneti un'indicazione? Proviamo a dire per una volta che siamo uniti nel trasmettere un messaggio che non deve essere di giustificazioni, di scuse sulla difensiva, ma che deve essere un messaggio convinto, rassicurante, che non stiamo perdendo tempo in dettagli, che abbiamo presente il problema e che non basta più dire che ci sono tanti contagi perché facciamo tanti tamponi, perché anche se è vero, Presidente, i contagi rimangono tanti.
Non basta dire che abbiamo tanti posti nell'ospedale, perché anche se è vero, i posti sono occupati da malati e quindi i malati sono tanti. Presidente, e chiudo, siamo tutti convinti che lei e la sua Giunta vi stiate impegnando al massimo nel combattere questa emergenza; siamo convinti che tutto ciò che si può fare lo state facendo, ma siccome non basta e non è una non volontà, è un'impossibilità, facciamo uno sforzo per capire dove stiamo sbagliando, che cosa possiamo fare. Io penso che queste siano le risposte che questo Consiglio si aspetta.

PRESIDENTE

Grazie.
Guarda, prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Buonasera Presidente.
Intanto le auguro davvero buon lavoro, così come ce lo siamo augurati anche noi oggi affrontando insomma i documenti del bilancio. Io in realtà avevo una domanda ben precisa e anche qualche sollecitazione dato il suo intervento.
La domanda è: come state organizzando la Regione ad affrontare la nuova ondata che è prevista, dicono, appunto, per il mese di gennaio, che sarà concomitante con la campagna vaccini, l'inizio della campagna vaccini, che sarà evidentemente, quindi, sottoposta ad un peso anche per l'effettuazione di tamponi, anche per l'assistenza territoriale, eccetera. Di conseguenza, essenzialmente, data la situazione attuale delle sollecitazioni del personale, già in difficoltà oggi nell'assistere quella che è la seconda ondata, vorrei capire se saremo pronti e come eventualmente saremo pronti e come possiamo contribuire ad essere pronti per affrontare questi aspetti per cui vaccini, tamponi, assistenza nel territorio e assistenza negli ospedali stante appunto quella che c'è come previsione di aumento ulteriore di contagi nel mese di gennaio e di febbraio.
Questo lo domando perché in questi giorni stiamo assistendo la difficoltà organizzativa per quanto riguarda la risposta alla seconda ondata ed in particolar modo stiamo vedendo i continui messaggi di sollecitazione che riceviamo non tanto dai cittadini in sé, non tanto da rappresentanze estranee, eccetera, ma da coloro che in prima linea in questi giorni si stanno dedicando all'assistenza negli ospedali, nei territori, nelle case di riposo. Considerato che anche molte case di riposo hanno denunciato come i contagi fossero arrivati magari perché gli ospiti provenivano magari da un periodo in ospedale per cui sono entrati magari con una positività all'interno della struttura, rilevata dopo qualche giorno. Alla luce di questo ricordo che in questi giorni stiamo raccogliendo segnali su cui un po', ecco, ammetto che c'è un po' di delusione perché non ha affrontato magari con noi questo discorso nel suo discorso di inizio, ma magari lo potrà fare adesso, rispetto proprio allo stato dei diversi ospedali perché lei ha citato una criticità di Verona. Sì, c'è una criticità molto importante a Verona, per cui anche gli operatori, i medici, gli infermieri ci scrivono per dirci: attenzione, i Pronto soccorso stanno collassando e abbiamo il terrore che comunque, nonostante le piccole misure di contenimento ulteriore, la situazione non vada a migliorare, non c'è personale per gestire i posti aggiuntivi promessi, nemmeno quelli in tenda e non c'è il personale per riuscire a gestire quello che invece è il carico di lavoro. È evidente: loro stanno facendo un'opera lavorativa molto molto pesante psicologicamente, ma anche operativamente, con doppi turni, saltano i riposi, pur di garantire l'assistenza.
E non si tratta del fatto che loro hanno scelto di fare questo lavoro e allora va bene così, non è questo il fatto, il principio è: cercare di capire fino a che punto anche la promessa di nuovi posti aggiuntivi per riuscire a sostenere, per esempio, l'ospedale di Legnago piuttosto che altre realtà ospedaliere con pochi posti, anche semplicemente per i malati non Covid, se riusciremo a reggere questo ritmo.
Non ci sono posti per i malati negativi, ci dicono, quindi per malati con altre patologie ed è inutile pensare quindi ad aumenti di posti letto se non abbiamo il medico e tre infermieri per ogni posto. La sensazione è che all'interno del territorio, anche nelle diverse comunicazioni che vengono fatte, non si parli di questa condizione lavorativa, del peso che hanno sulle spalle gli operatori e forse la tendenza è a rimandare la scelta di prese di posizione forti, anche per quanto riguarda le scelte di apertura e di chiusura, non rispondono a ciò che io ricevo, i colleghi ricevono come segnalazioni, ma sono certa, Presidente, che anche lei riceva ogni giorno e anche suggerimenti, tentativi insomma di poter contribuire a questo indirizzo.
Dall'altra parte utilizzo gli ultimi secondi per dire che sono diverse le richieste che abbiamo fatto qui in Consiglio attraverso attività istituzionale o magari semplicemente con delle domande in Commissione piuttosto che direttamente alla Direzione competente: mai risposte. Una di queste è sul numero attuale di terapie intensive occupate e una serie di dati aggiuntivi che chiedo di riuscire ad avere come informazione, ospedale per ospedale, capendo quali sono le terapie intensive reali e quelle invece riconvertite; capire anche il personale in proporzione come riuscirà a gestire eventualmente l'apertura di nuove aree dedicate alla terapia intensiva; la richiesta su determinati e specifici settori che sono: quelli della sanità dell'Alto Vicentino, dei medici di base a Recoaro, i servizi sospesi nei Covid hospital, come verranno gestiti in territori distanti da altri ospedali hub e oggi ancora sulla promiscuità presentata all'interno di più di qualche ospedale del Veneto, tematiche che abbiamo posto in Commissione e su cui aspettiamo ancora una risposta.

PRESIDENTE

Grazie.
Giacomo Possamai, prego.

Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, presidente Ciambetti.
Buonasera presidente Zaia.
Siccome ho colto all'interno del suo intervento alcuni passaggi, li riprendo. Il primo è questo. Nessuno di noi vuole fare polemica in maniera pregiudiziale e tantomeno dare lezioni, perché nessuno ha gestito una pandemia prima di oggi. Lei no, ma tantomeno noi. C'è però un punto cruciale e non è neanche l'attribuzione delle responsabilità, Presidente. Non è questo il tema di oggi. Il punto è: prendere coscienza - e poi dire ad alta voce - qual è la situazione.
Prima lei ha detto una cosa vera, cioè dice: "Verona oggi non è Bergamo". "Verona oggi non è Bergamo" nel senso che le scene che abbiamo visto a Bergamo a primavera speriamo di non doverle rivedere mai più da nessuna parte, tantomeno qui in Veneto. Però, se non partiamo dall'assunto che in Veneto la situazione è grave, più grave in questo momento che nelle altre Regioni d'Italia e che quindi rischiamo di diventare la Lombardia della seconda ondata, nel senso che, come ha detto anche lei qualche settimana fa, rischiamo di arrivare alle vacanze di Natale con un andamento dei contagi troppo alto. Quello rischia di essere il detonatore che porterà a una crescita esponenziale. Non diamo il messaggio giusto alle persone e ai cittadini. Ed è su questo, Presidente, che nei giorni scorsi abbiamo provato a dire delle cose importanti. In che senso? Lei in quest'Aula ha detto che da grandi poteri derivano grandi responsabilità. In quel caso, in realtà, era Spiderman ma: "Da grandi consensi derivano grandi responsabilità". Aveva aperto così il suo intervento.
Qual è l'elemento, però, fondamentale? È che oggi, quando lei parla, dà un messaggio ai veneti e fa capire ai veneti quanto grave è la situazione. Per cui, se alterna messaggi in cui dice: "La situazione è gravissima" a situazioni in cui dice: "Beh, ma a Natale magari possiamo essere di più; beh, ma in certe circostanze sarebbe meglio aprire di più", questo ingenera confusione e non consente alle persone di capire fino in fondo quanto la situazione è grave.
Le aggiungo un altro elemento, ed è questo. Lei prima ha parlato della prima ondata di Vo, della decisione presa. Tutto vero. Ma quella era la prima ondata. Parliamo della seconda. Nelle ultime settimane lei, anche oggi, ha provato a spiegare, a giustificare alcuni aspetti. Le faccio un esempio concreto. Quando parla del tasso di tamponi e fa un ragionamento su quanti dobbiamo conteggiarne, eccetera: può essere verissima la sua versione, assolutamente, sulla percentuale, ma possiamo anche scendere allo 0,5. Però, se ogni giorno muoiono 100 persone e su quelli contagiati i numeri dei positivi ogni giorno... non c'entrano niente, se ogni giorno muoiono 100 persone, se da inizio dicembre sono morte più di 1.000 persone, come se Alleghe o Valdastico, per citare due paesi della nostra Regione, fossero spariti, vuol dire che il problema in Veneto è enorme, è più grande rispetto alle altre Regioni.
L'ha detto prima la collega Ostanel sul tema delle terapie intensive. È addirittura secondario se il numero di terapie intensive, o meglio, di ventilatori che abbiamo a disposizione e di posti letto è 1.016 o sono di meno. Il punto è: quei medici, i medici per farle funzionare quelle terapie intensive, ci sono tutti? Perché lei prima dice: "La zona gialla non è un tema politico" e ne siamo contenti, ci mancherebbe altro, è una scelta che nasce da un algoritmo, ma quell'algoritmo funziona in base ai dati che noi diamo e quindi noi – questa è una domanda profonda e vera che le faccio – se domani mattina abbiamo bisogno di 1.016 posti letto in terapia intensiva, abbiamo i medici per tutti quei posti letto? Perché questo è l'elemento cruciale.
Chiudo su questo, nel senso che è stato detto anche da altri. Noi qui siamo disponibili al confronto, anzi glielo chiediamo, perché se c'è da prendersi la responsabilità insieme su alcune cose, pubblica, politica, è difficile in questo momento. Anche io ricevo tutti i giorni messaggi da amici ristoratori e imprenditori che mi dicono: "Vi prego, fate in modo di non chiudere, è la fine", anche noi. Se lei viene qui e ci si ragiona insieme quella responsabilità, posto che lei governa e noi facciamo la minoranza, possiamo prendercela insieme. Come? Anche sul post e chiudo su questo. Ormai un mese fa avete licenziato come Giunta il piano per far ripartire questa Regione che si innesta dentro al Recovery Fund. Anche su come ripartire noi siamo disponibili a ragionare, perché anche su quello ci dobbiamo concentrare, perché da lì possiamo anche provare a dare una speranza ai cittadini del Veneto. Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Non vedo altri interventi, per cui chiudo la fase delle domande.
Replica finale e risposte al presidente Luca Zaia.
Prego, Presidente.

Luca ZAIA (Presidente della Giunta – Liga Veneta per Salvini Premier)

Grazie.
Ho ascoltato con attenzione tutti. Cercherò di far veloce e quindi di essere più diligente rispetto alla prima parte visto che ad alcuni non è piaciuta.
Parto dal consigliere Lorenzoni. Vado in successione anche in maniera molto veloce.
Tema dei morti che non dipendono dai tamponi e giustamente il consigliere Lorenzoni dice: "Cosa stiamo facendo per proteggere i cittadini?" Voglio dire, rispetto a quello che dice il consigliere Lorenzoni, peraltro che ha parlato anche di altri aspetti che poi toccherò, dico che lui è stato paziente giustamente come ha detto. Pensi solo che ha avuto la fortuna di essere paziente in un sistema organizzato. Siccome per anni ci hanno detto che stavamo rovinando la sanità vuol dire che non ci siamo riusciti fino in fondo: visto e considerato che governiamo da dieci anni ha ancora trovato un ospedale efficiente che ha garantito cure, peraltro cure importanti e anche sperimentali, se volete. Ad esempio, pensate al plasma iperimmune e a quello che abbiamo realizzato in Veneto.
Lo dico perché questo è un segnale che mi interessa sottolineare.
Dopodiché l'affidabilità, i dati. Vorrei dire una roba, intanto chi volesse dati sui tamponi rapidi se li trova tranquillamente perché le certificazioni si trovano su internet. Ma al di là di questo vorrei che fosse chiara una cosa: io non mi sono innamorato dei tamponi rapidi, non mi sono innamorato del tampone fai da te, non mi sono innamorato dei tamponi molecolari, però non posso neanche condividere la narrazione secondo la quale qualcuno vuol far passare l'idea che il Covid è il tampone molecolare. Il tampone molecolare esiste da decenni, si fa da sempre, è la vera metodologia diagnostica, però devo anche dirvi che in virtù della definizione dell'ICDC il Governo italiano, che non mi sembra governato dalla Lega, sta definendo - ormai è questione penso minuti, neanche ore - la nuova circolare per la definizione di caso. Ciò vuol dire che - intanto ve lo ripeto per la centesima volta – noi stiamo qui ad utilizzare metodiche diagnostiche che ci sono segnalate e scritte nero su bianco; 2): non è una scelta di innamoramento; 3): vi ricordo che nel momento in cui sarà definita la definizione di caso secondo quanto definirà il Ministero, avrete dimostrazione - e vi posso garantire che mi potrà tornare indietro perché tutta l'Europa lo ha fatto - che addirittura il tampone rapido non prevedrà più la positività a conferma con il molecolare. Questo è quello che dice la storia della clinica del mondo della scienza. Non compete a me.
Cioè il fatto che si continui a dire: "Dove sono le carte, i tamponi", questo è quello che è scritto nelle carte. Se voi volete le carte relative a: perché si utilizzano i tamponi rapidi, quali sono le certificazioni o altro, vedrò di farvele mettere in fila, però ripeto, non sono nascoste, in qualche sottoscala le carte dei tamponi rapidi, sono ufficiali e peraltro ci sono quintali di pubblicazioni. Potete trovarle con una facilità da paura su internet. A me piace dirvi che quello che stiamo facendo è in virtù di un piano di sanità pubblica che di certo non decido io e soprattutto i dati sono dati ufficiali, cioè io non faccio il difensore dei tamponi rapidi, non li vendo, non li commercializzo e non ho particolari innamoramenti.
Sono però convinto che i piani di sanità pubblica per il Covid non possono prescindere dalla fase dei test e, ditemi quello che volete, ma il tema del test è fondamentale: più screening si fa e più veloci siamo nell'identificare i nuovi positivi, che è esattamente quello che fa il Veneto a differenza di altre Regioni che non li fanno.
"Cosa stiamo facendo per proteggere i cittadini?" Dice il consigliere Lorenzoni. Stiamo applicando il piano di sanità pubblica. Questa è una risposta che do e magari mutuo anche per altre domande. Voglio ricordare che quello che si fa nasce tutto da un confronto a livello nazionale, secondo le direttive del Ministero della Salute, dell'Istituto Superiore della Sanità e di tutti coloro che sono deputati a stabilire i protocolli di cura e le azioni da fare.
Torno sull'area gialla per poi non parlarne più e quindi mi scuseranno gli altri Consiglieri se l'hanno citata. Vorrei ricordarvi che l'area gialla prevede particolari misure, prevede una classificazione e prevede anche che ci siano delle misure che tu devi adottare, cioè oltre a scrivere "gialla", c'è anche scritto affianco cosa tu devi fare in base al livello di rischio ed è esattamente quello che noi abbiamo sempre fatto. Io non sto non sto celebrando particolari condizioni di benessere del contesto veneto, ma sto dicendo semplicemente descrivendo quello che sta accadendo.
Vengo alla consigliera Bigon, che dice che i report... Fra l'altro, ho appreso, se non ho capito male, che voi non avete i report, ma i report vengono diffusi due volte al giorno. Come fate a non avere i report? Me lo può dire? Perché forse ho capito male io.

PRESIDENTE

Parlavi della Bigon?

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Posso intervenire?

PRESIDENTE

Sì, brevemente.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Lei ha fatto un accenno sul fatto che tutti i documenti... immediatamente. Noi abbiamo fatto parecchie domande anche scritte, in alcuni casi non è così, in altre probabilmente sarà anche così. Ho fatto l'esempio dei report che venivano inviati direttamente ai Consiglieri nella prima fase e che adesso non vengono più, però ho anche detto che i dati li troviamo, non è questo il problema. Grazie.

Luca ZAIA (Liga Veneta per Salvini Premier)

È utile questo confronto. Se il problema è quello di inviare... Io non lo sapevo neanche che voi... c'erano prima e non sapevo che non c'erano adesso. Dico al Presidente del Consiglio che noi siamo disponibili a inviarli. Non ci costa niente. Nella mailing list come ci va il mondo intero a maggior ragione ci devono andare i Consiglieri regionali. Non lo sapevo.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Non è questo il problema. Era un esempio. Non è questo il problema. Il problema era sulla battuta che lei aveva fatto.

PRESIDENTE

Grazie, Bigon.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Grazie.

Luca ZAIA (Liga Veneta per Salvini Premier)

Noi siamo a disposizione. Ripeto: se avete condizioni particolari... Perché vorrei anche che fosse chiaro che noi abbiamo un Comitato di crisi del Coronavirus che è un Comitato di tecnici. Io non partecipo a quel Comitato. Abbiamo un Comitato tecnico-scientifico regionale che valida tutto quello che facciamo. Vota, non vota, non si presentano. Però i provvedimenti di sanità pubblica sono passati dal Comitato.
Dopodiché, se voi avete una particolare esigenza - e lo ripeto - l'audizione del dottor Rosi piuttosto che della dottoressa Russo, che fa i Piani di sanità pubblica, o di altre professionalità, ben venga. Figuratevi se questo è un problema.
Le garanzie sul personale di 1.016 posti, me l'ha chiesto anche, se non ricordo male, a memoria, il consigliere Possamai. Certo, sì. Guardate che il piano delle 1.016 terapie intensive, oltre ad essere in abbondanza rispetto a quanto previsto per legge... Perché vi dico questo? Perché noi dovremmo, in teoria, avere 825 posti in terapia intensiva. Li abbiamo voluti aumentare di più, ma i tecnici, quando hanno fatto il piano, mi hanno detto: "Con il personale che abbiamo, ovviamente aggredendo ‒ questo non è mai stato un mistero ‒ e cannibalizzando altri reparti, si riesce a tenerli in piedi".
Dopodiché, ve l'ho proprio detto io nella mia relazione iniziale: ho chiesto anche al dottor Rosi che provi a fare una simulazione per dare anche una dimensione di cosa accadrebbe. Quindi, vedremo questa simulazione che ci dirà.
Le USCA. Lei dice, consigliera Bigon, che ne abbiamo attivate poche. Abbiamo attivato tutto quello che potevamo attivare, purtroppo. Questi medici sono degli eroi. Sono oltre 400 medici, sono 57 USCA. Magari avessimo potuto attivarne ancora di più. Stanno facendo un lavoro eccezionale. Peraltro, abbiamo pronta, anche una relazione sull'attività delle USCA per dare una dimensione di quanto stanno facendo. Stanno seguendo, in questo momento, quasi 10.000 pazienti a casa le USCA, oltretutto. Le USCA sono quelle che vanno a fare i tamponi quando nessuno vuole andare a fare i tamponi, a domicilio, tanto per dare un'idea.
Lei ha parlato, giustamente, della sua Provincia. Tra l'altro, nella sua Provincia ci sono stati medici di base che volontariamente hanno fatto i tamponi. Noi all'inizio avevamo 650 medici di base che facevano... Ne posso citare uno della sua Provincia: Adami, forse lo conosce, è uno di quelli che faceva i tamponi gratuitamente. 650 medici. Poi siamo passati al raccordo nazionale che ha fatto il ministro Speranza e adesso l'intervento per il tampone costa 18 euro. Adesso c'è un'associazione di medici di base che ci ha chiesto di rinnovare l'accordo per fare i tamponi e ci chiede 30 euro a tampone, l'assicurazione e quant'altro. Capite che sta diventando sempre più problematica.
Lei ha ragione quando dice che ci sono dei medici che vengono utilizzati magari con formazioni veloci. Le ricordo anche che in tutta la sanità, che hanno avuto pressione ospedaliera, c'è stata la migrazione da un reparto all'altro. Questo rientra nelle logiche dell'emergenza, non è che possiamo fare altro. Sicuramente tutto sarebbe auspicabile che fosse perfetto, avere tutti gli anestesisti, tutti gli intensivisti, ma quando c'è penuria di professionalità perché non si trovano sul mercato si ricorre anche a profittare magari di avere quattro caschi in una malattia infettiva con flussi di ossigeno magari che in un mondo di pace reale sarebbero solo le pneumologie. Però queste sono partite che stiamo seguendo. Abbiamo assunto. Domani usciranno i dati dell'Azienda Zero. Abbiamo assunto 1.200 medici, abbiamo assunto infermieri. Poi vi dico anche che c'è anche chi non vuole quando sa che deve lavorare in reparti Covid. Sono almeno più di 3.000 le figure che hanno rinunciato all'ingaggio perché non vogliono lavorare con reparti Covid.
Sui tamponi agli operatori non mi ripeto più, perché l'ho detto già tante volte. Il tema dei tamponi agli operatori, a parte il fatto che non è un tema che seguo io o che impongo io, è un tema del Piano di sanità pubblica: si sono confrontati e hanno deciso che questo è il Piano di sanità pubblica. Se viene fuori la definizione di caso vuol dire che c'è una pietra tombale su questo tema, se viene fuori che il Ministero dice di rivedere tutto, rivedremo tutto. Non è questo il problema. Si sappia che la potenza di fuoco è di massimo 30.000 tamponi al giorno, per cui si riesce ad avere una copertura che non sarà più efficiente come quella di oggi, che comunque in continuazione puoi fare tamponi. Quindi, potremmo farli anche in maniera più... Pensate solo che in un reparto se tu fai i tamponi rapidi li puoi dare e uno se li può fare anche tutti i giorni, ogni quattro giorni. Dipende dal Piano di sanità pubblica. Ma ripeto, non lo decido io, anche perché la dottoressa Russo è la responsabile e quindi si confronta su questi temi.
La consigliera Ostanel giustamente diceva: "In conferenza stampa c'è troppo" e io condivido questo aspetto, però io ho fatto una scelta fin dall'inizio, Consigliere, sul fatto che... Siamo l'unica Regione a farlo, magari a qualcuno dà fastidio, non sto parlando della Consigliera, ovviamente, ma approfitto di questo tema. Non è che la conferenza stampa si fa per far cassetta. Il vero tema è un altro: io ho sempre pensato che, piuttosto che far diffondere le notizie dagli altri, dalle letture degli altri, noi diamo la lettura autentica di giornata e, ripeto, di giornata.
Purtroppo o per fortuna, quando ci sono queste conferenze stampa poi ovviamente nascono anche altre domande, ma è naturale questa storia e quindi vien fuori che magari a volte c'è troppa carne al fuoco. Sono d'accordo con voi, però so già che, se io avessi gestito la partita come fanno molti colleghi Presidenti, con un comunicato alla settimana e poi le diverse interviste random in base a come gira o alle simpatie, non sarebbe stata una roba così ufficiale com'è.
Di certo non mi potete accusare del fatto che i veneti non sappiano, se vogliono sintonizzarsi tutti i giorni o leggere il giornale tutti i giorni e sapere tutti i dati di quello che sta accadendo. Chiamate in giro per le Regioni e vedete cosa saranno i cittadini di quelle Regioni.
Sulle terapie intensive, consigliera Ostanel, l'ho già detto, nel senso che i temi dell'attività, come l'ho detto alla consigliere Bigon, lo dico anche a lei e l'ho detto anche al consigliere Possamai: noi abbiamo la garanzia che sono attivabili, tant'è vero che adesso vi faccio fare anche uno studio – ho fatto fare, non mi faccio fare – proprio perché ci possa essere anche una lettura di tutto quello che c'è relativamente alla terapia intensiva.
A me spiace che poi sia nata questa polemica perché abbiamo esordito a marzo con una presa di posizione della politica a noi avversa che diceva che noi avevamo chiuso terapie intensive; oggi siamo accusati di averne troppe ma non sono attivabili: finirà alla fine che la gente muore per colpa nostra. Vorrei ricordare il tema delle mortalità è un tema veramente doloroso, ma ne parliamo dopo perché me l'ha chiesto il consigliere Possamai. Vorrei finire con la consigliera Ostanel.
Parla dei tamponi rapidi quindi evito, ho già dato risposta.
Abbiamo chiuso e aperto i centri commerciali. Io vorrei ricordare che il DPCM chiudeva solo i centri commerciali e vorrei ricordare che io ho chiuso le medie e grandi strutture di vendita perché capite che, se il DPCM chiude solo i centri commerciali, noi ci abbiamo messo il carico da 90 perché chiudendo parchi commerciali, medie e grandi strutture di vendita, noi veramente in Veneto abbiamo chiuso tutto quello che si poteva chiudere. Dopodiché non è vero che noi abbiamo aperto i centri commerciali: noi a un certo punto, all'ultima domenica, abbiamo detto che, siccome scade il periodo, revochiamo l'ordinanza e quindi si riaprono le medie e grandi strutture di vendita.
Tradotto in soldoni vuol dire che l'Ikea che avevamo chiusa è stata riaperta, ma ricordo che il Governo non l'ha mai chiusa.
Per cui il Governo chiuse, secondo me erroneamente, non come volontà, i centri commerciali, ma qualcuno non è andato a vedere che la normativa prevede anche i parchi commerciali e grandi strutture di vendita a sé stanti. Nasce da qui questo equivoco.
Consigliera Camani. Sicuramente io son convinto che comunque sia giusto e corretto che i Consiglieri della minoranza siano coinvolti nelle riflessioni. Dopodiché abbiamo noi la responsabilità: è ovvio che, come diceva Spiderman, lo cita sempre Possamai, al quale vorrei dare un invito: è successo a me con Adriano, non lo citi tante volte perché poi escono e dicono che ha letto solo Spiderman e quindi magari... a me è successa con le "Memorie di Adriano": "Tanto consenso, tanta responsabilità" e allora per la proprietà positiva: poco consenso, poca responsabilità.
Noi poi alla fine abbiamo la responsabilità non solo politica, non solo sociale, ma anche giuridica di rispondere, cioè le scelte che io faccio non sono un elemento di valutazione: "Ma è bella o buona", funziona anche che poi si finisce in Tribunale se si fanno degli errori. Io le scelte, cari signori, ve lo dico e lo dirò sempre, le faccio sulla base documentale di quello che arriva dalla prevenzione, dalle direttive nazionali e quant'altro.
Modello veneto. Il modello veneto, potete andare a prendere tutte le mie dichiarazioni. Nonostante io sia stato quello dei tamponi di Vo' e tutta la storia che sapete, ho sempre detto: "Andate a cercare le mie dichiarazioni". Commentando spesso la Lombardia ho sempre detto: "Guardate che il tema del Covid è un tema di un'infezione naturale, è un'infezione che nessuno può sapere che evoluzione possa avere". Adesso sta toccando noi. È indubbio che sta toccando noi. Speriamo che ci sia una remissione, ma non è che dico "speriamo" perché stiamo qui a girarsi le dita e a strafregarcene di quella che è la situazione del Veneto. Abbiamo tutta la sanità concentrata su questo e soprattutto chi è in prima linea che comunque vive in assoluta un momento di difficoltà, però è ebbene e utile - ho dato mandato al dottor Flor - di verificare e, se non è così, di denunciare, il fatto che ci sia qualcuno che dice, che è gravissimo, che è costretto a lavorare col pannolone perché non riesce neanche a recarsi alla toilette. Come è tanto altrettanto grave quel qualcuno che dichiara che vengono portati fuori i morti dalle camerate a Verona - ovviamente lo dichiara sempre come fonte anonima - per poi ovviamente dire che queste persone sono accompagnate alla morte nei corridoi. Se fosse vero sarebbe gravissimo e sarebbe non solo deplorevole, ma sarebbe da intervenire subito. Il Presidente della Regione i Consiglieri debbono sapere se è vero. Se non è vero, anche qui, si denuncia la fonte anonima perché è corretto che la chiarezza la si faccia fino in fondo.
Il Covid chiede resilienza. Io sono concorde che chiede resilienza. Il vero tema è che il Covid entra, fa danni e esce. Nel frattempo, noi abbiamo delle armi che non sono spuntate, ma sono le armi del Piano di sanità pubblica, sono le armi del controllo sanitario, sono le stesse armi che utilizzano le altre Regioni, che utilizzano le Regioni a noi vicine: la Lombardia, il Friuli Venezia Giulia, l'Emilia-Romagna e il Trentino-Alto Adige. In generale, sono le armi che utilizzano tutte le Regioni. Non è che abbiamo nulla da inventare. Non è che possiamo inventarci soluzioni acrobatiche. Dobbiamo cercare di portare avanti queste strategie.
È sicuramente il tempo della responsabilità, ma lo era anche prima il tempo della responsabilità. Per me lo è da quando ho questo ruolo pubblico. È una responsabilità della quale sento il peso, peraltro. A me va bene qualsiasi forma di discussione, ma che mai si metta in dubbio che viviamo queste tragedie come uno dei tanti dossier. Ovviamente, prevenire è fondamentale. Ma la prevenzione nel Covid... Mettete pure in discussione le mie parole, ma quando mettete in discussione le mie parole mettete in discussione i provvedimenti e le decisioni di tecnici che non hanno nulla a che vedere con la politica. A me piacerebbe un giorno che voi poteste incontrare il tavolo dei tecnici. Se voi desiderate, ve lo organizzo, ve li mando lì. Sono una decina, ma anche meno, forse, di tecnici apicali della Regione. E vi dicono tutto quello che hanno come base di strategia o quant'altro. Peraltro, ricordo che sono soggetto attuatore per l'emergenza Covid. Per cui, alcuni aspetti mi competono direttamente, ma sono aspetti di Protezione civile.
La consigliera Guarda ha toccato un tema che io avevo già toccato all'inizio. Noi avremo una congiuntura astrale... L'ho detto neanche ci fossimo messi d'accordo. Avremo una congiuntura astrale importante a gennaio, perché avremo il Covid, avremo l'influenza, come vi ho detto prima, avremo l'apertura delle scuole e avremo la più grande campagna vaccinale. Come la stiamo affrontando? Con il Piano di sanità pubblica e il Piano di sanità pubblica è scritto nero su bianco. Non è che c'è una roba e dice: "Il Piano di sanità pubblica". Se qualcuno volesse avere accesso al Piano di sanità pubblica lo chiede e vedrà una stampa di tutte le misure che si portano avanti e che si stanno facendo. Ripeto: scritto dai tecnici, validato dal Comitato tecnico-scientifico. Dopodiché, si può discutere di tutto. Però, sinceramente, il lavoro dei tecnici io non lo voglio fare, perché non ne ho la professionalità e non so assolutamente quello che sanno i nostri tecnici.
Dei tamponi ho già parlato. Tutto il tema dei tamponi. Vorrei dire che non è che sono bravi quelli che indovinano che ci sarà la terza ondata o la quarta ondata. Finiamola anche con queste previsioni che sono di una banalità unica - lasciatemelo dire - per un semplice motivo: che ci saranno, ve l'ho detto anch'io prima, continuamente delle infezioni che cercheremo di affrontare di volta in volta e di tenere sotto controllo. Però, ricordatevi che questo è un mare in piena. Il mare in piena si riesce a regimentare, ma la piena la tiene sempre.
Se qualcuno ha l'illusione o vuole andare a dire in piazza che il Covid si può controllare al 100% va a dire una bugia ai cittadini, perché il Covid poi, non dimentichiamolo - e passo al consigliere Possamai - non prescinde dal fatto che ci voglia la collaborazione da parte dei cittadini. Questo è fondamentale. Non è che la colpa è dei cittadini, però tutti noi sappiamo che per la sola diffusione della mascherina ci abbiamo impiegato un poco tempo. All'inizio c'era chi protestava per le mascherine, c'era chi diceva che la mascherina era inutile tra gli scienziati, vi ricordo, c'era chi diceva che era un atto di arroganza della politica sui cittadini. Oggi la mascherina si utilizza.
Se avessimo un campo minato e ci scrivessimo: "Attenzione mine antiuomo": chi andrebbe dentro a farsi una corsetta in quel campo? Nessuno.
Se oggi non abbiamo il distanziamento sociale, se magari portiamo la mascherina appesa al collo tanto per dire: "Ce l'avevo" perché non ti mettano la multa o la portiamo male o non ce l'abbiamo, se facciamo i negazionisti o altre robe ancora, cosa c'è di diverso dal campo minato? Non percepiamo il pericolo. Diciamolo fino in fondo. C'è una quota di cittadinanza che non percepisce il pericolo Covid. Diciamolo fino in fondo.
L'ho detto in una intervista a Repubblica, penso tre mesi fa. Andate a cercarla. Ho detto che è cambiato lo spirito di marzo. A marzo c'era uno spirito di comunità, a marzo avevamo tutti paura di morire. Oggi il Covid è diventato un problema degli ospedali.
Voi giustamente - e questo vi fa onore - avete tutti parlato dei morti, perché è un tema cruciale, pesante. Lo cita il consigliere Possamai. Ma avete veramente il pensiero che sia un problema per tutti? Secondo me, chi va a creare assembramenti si dimentica di che tragedie stanno vivendo gli ospedali. A marzo non era così e quindi io penso che sia fondamentale ristabilire un patto sociale con i cittadini. Non possiamo pensare che a forza di restrizioni, a forza di DPCM, a forza di ordinanze regionali e ordinanze sindacali si vada avanti in questa maniera.
Ringrazio i Sindaci fra l'altro, con i quali ho un ottimo rapporto. Penso al Sindaco di Treviso, che è Presidente, o al Sindaco di Padova, che sta utilizzando e approntando delle misure anti assembramento per questo fine settimana; il Sindaco di Belluno devo dire che è stato il primo a dire di adottare delle misure; il Sindaco di Verona, di Vicenza, di Rovigo: insomma si sono tutti resi disponibili.
Il consigliere Possamai dice che il tasso di percentuale sui tamponi... adesso voi la potete vedere come volete, io non sto accampando giustificazioni. Vi posso solo dire che il tema dei tamponi e dei positivi sui tamponi lo separo nella discussione dal vero problema che è quello degli sintomatici e della pressione ospedaliera, perché se continuiamo a discutere del fatto che non sia vero che la percentuale è il dato di lettura e non il numero assoluto, non ne veniamo più fuori, perché allora vi vengo a dire che la Basilicata, che ha avuto 40 contagiati in un giorno, è la Regione più sana d'Italia, però il suo tasso di contagio sui tamponi – ve l'ho detto prima - è del 10%. Con questo non voglio dire che la Basilicata sia messa male, sto semplicemente facendo un esempio.
A me sembra quasi allucinante dover continuare a dire che il dato importante sui tamponi è il tasso percentuale sul totale dei tamponi. Sennò guardate, per assurdo, dovremmo prendere fermare la macchina di tamponi rapidi e fare una settimana di screening fatto solo con i tamponi molecolari: scenderemmo precipitosamente di numero di contagiati. Su 20.000 che possiamo farne, 25.000 al giorno, avremo 1.500 contagi e tutti diranno che sono calati i contagi del Veneto. Ma non è vero perché noi troviamo contagi facendo più tamponi ed è esattamente quello che molte Regioni non fanno.
Questa non è una scusa e non ho bisogno di tirar fuori scuse: il Covid, cari signori, non l'ho portato io, non l'avete portato voi, è una delle tante infezioni pandemiche che abbiamo vissuto. Solo che questa ha toccato il mondo intero. Saremmo anche i più disgraziati del mondo, però a me sembra che i dati che vengono da tutte le comunità internazionali non siano migliori e vi ricordo che molti di voi, nel presentare male la nostra sanità, citavano la Germania come efficienza per numero di terapie intensive, per ospedalizzazione. La Germania ha già fatto due mesi di restrizioni pesanti, adesso si è vista costretta a fare addirittura un lockdown totale fino al 10 gennaio. Questa è la dimostrazione che nessuno ha il lasciapassare, forse ce l'avremo con i vaccini. Noi veramente stiamo facendo di tutto per iniziare a vaccinare i cittadini.
Il consigliere Possamai chiede delle terapie intensive. Ho già risposto nel senso che noi confermiamo l'attivazione con i medici che abbiamo ovviamente, andando a colonizzare altri reparti degli ospedali.
La comunicazione del Presidente genera, consigliere Possamai, confusione. La comunicazione del Presidente è umana, è di giornata, è come il tampone: ti dà la foto di quello che accade quel giorno. Non vado né a fare il catastrofista quando non è il caso di farlo e non faccio neanche il "Va tutto bene" quando è il caso di non farlo.
Dico anche quello che mi sento di dire ai veneti: a volte apprezzano, altre volte contestano. Voglio ricordarvi che l'ordinanza che ho assunto ieri di certo non è non una bella ordinanza. Se fossi stato un opportunista avrei atteso, non mi costava nulla e oggi mi ritroverei qui a dire ai veneti, se fossi un disgraziato ma non le faccio queste cose: "Io vi ho lasciato fare la spesa questi due giorni perché poi da lunedì il Governo vi chiuderà". Invece io penso assolutamente che le misure del Governo siano misure fatte, da quello che è dato sapere, secondo le direttive del Comitato tecnico scientifico. Di certo questo alternare zone rosse e arancioni non aiuta. È fondamentale però che ci siano i ristori, che siano alla tedesca sul delta di fatturato perso rispetto al mese dell'anno precedente.
Dopodiché l'augurio che faccio a voi, faccio a noi e faccio a tutti i veneti è quello che se ne venga fuori velocemente. Io penso, guardate, che il vaccino rappresenti oggi veramente l'unica possibilità e non venitemi a dire che qualcuno ha la soluzione per venirne fuori ugualmente perché il mondo intero è infangato: evidentemente ancora non si è accorto che esiste questo qualcuno.

PRESIDENTE

Grazie, Presidente.
Io direi che abbiamo ampiamente discusso della situazione emergenza, quindi chiudo il punto aperto in base all'articolo 72 e proseguiamo con la Legge di stabilità.
Presidente...

Luca ZAIA (Liga Veneta per Salvini Premier)

Grazie, buona serata.

PRESIDENTE

Grazie a te.
Siamo in discussione generale sul PdL 18. Io però dovrei fare almeno cinque minuti di sospensione per far arieggiare l'Aula.
Chiederei però ai Capigruppo di non andare in giro per il mondo e di venire in ufficio da me che facciamo una rapida Capigruppo.
Riprendiamo alle 18.25.
La Seduta è sospesa alle ore 18.19
 
 
La Seduta riprende alle ore 18.34
 

PRESIDENTE

Collega Valdegamberi, sulla Legge di stabilità, in italiano.

Stefano VALDEGAMBERI (Gruppo Misto)

Farò l'intervento in italiano. Mi dispiace perché era l'occasione per sentire anche una lingua, che è stata una lingua del nostro Veneto per secoli. Interessava più la fascia pedemontana, che andava dall'Adige fino al Brenta. Erano alcuni ragionamenti fatti in una lingua medievale su concetti molto attuali che riguardano il bilancio che stiamo per approvare. Lo leggerò in italiano, ma non ha certamente il tenore del cimbro. È un italiano che ho scritto... Essendo una lingua antica, il vocabolario è abbastanza ristretto e i concetti, anche in italiano, sono molto semplici.
Li leggo per essere più breve.
Cari signori e signore, colleghi tutti, abbiamo avviato una nuova Amministrazione regionale. Stiamo per votare il bilancio di previsione del prossimo anno. Stiamo vivendo un brutto periodo con molti concittadini ammalati a casa o nell'ospedale. Molti stanno guarendo e altri ci hanno lasciato. Molta gente si trova disoccupata. La loro attività non è proseguita. Hanno chiuso perché lo Stato ha ordinato di fare così. Stare inattivi per un certo periodo di tempo costa molti soldi e non ne hanno abbastanza per vivere.
Ricordiamo che la nostra Regione quest'anno ha fatto molto per le persone malate. Ora dobbiamo rafforzare il nostro sistema, assumendo nuovo personale nell'ambito ospedaliero. Si deve togliere il numero chiuso per gli studenti universitari in Medicina e per fare le specializzazioni. Non è possibile trovarci senza un numero sufficiente di medici e doverli cercare all'estero quando i nostri stessi studenti non possono frequentare la scuola perché è stata loro preclusa. La programmazione fatta dallo Stato in questi anni non è stata corretta, è stata fatta male e si sono fatti molti errori. Lo Stato deve cambiare tutto questo. Alla fine, voglio ricordare tutti coloro che hanno lavorato per conservare la nostra salute.
Al termine del Coronavirus ci dobbiamo aspettare una grande crisi del nostro Paese, con un alto indebitamento e molta gente senza lavoro. Quale aiuto possiamo dare alla gente come Regione? Come possiamo ridurre gli effetti negativi dopo il periodo del Coronavirus? Rispondiamo in questo modo: per prima cosa dobbiamo rafforzare la produzione sul fronte del privato e aumentare gli investimenti di Regione, Comuni, Province e Stato. Possiamo aiutare a risollevare la nostra economia. Così dobbiamo lasciar lavorare meglio e di più le imprese, senza imbrigliarle con la multa burocrazia che allunga i tempi e accresce i costi.
Si deve approvare velocemente la legge, di cui sono il primo sottoscrittore, chiamata "Veneto cantiere veloce". Nel settore dell'edilizia, un importante professore disse: "È possibile creare una nuova ricchezza con un effetto moltiplicatore più che in altri settori, fino anche a quattro o cinque volte in più. È, così, possibile aumentare il numero degli occupati". Dobbiamo coprire dappertutto la nostra regione con la rete telematica. Tutto questo lavoro è necessario farlo presto. Vi sono località sui monti dove non è possibile chiamarsi nemmeno con il cellulare perché non c'è la rete. Oggi non è possibile che ciò accada: vivere senza la rete è come un tempo vivere senza acqua potabile in casa o senza la strada per viaggiare con l'auto. Senza rete i turisti non arrivano qui ad alloggiare, i giovani non sono in grado di lavorare online o fare didattica da casa.
Non ci dimentichiamo che c'è gente che vive in piccoli borghi e non solo in luoghi molto abitati nei quali tutti possono avere ciò che vogliono. Internet aiuta a legare e ad avvicinare la gente nel mondo. La gente che vive sui monti vuole rimanere dove è nata e vuole anche vivere non separata dal resto del mondo. Oggi questo è possibile. Se usiamo la rete internet, si può fare. Se la gente vuole stare sui monti è un bene per tutti, anche per coloro che vivono lontani, in pianura. Così è possibile conservare viva la montagna, la vita in montagna.
Se ho voluto fare il mio intervento usando la lingua cimbra... ahimè lo sto leggendo in italiano, ma ognuno di voi ha il testo in cimbro e lo può seguire direttamente nella lingua cimbra e ringrazio anche la professoressa Stringer che ha rivisto la bozza insieme con me, che è una cultrice della lingua cimbra. Questo è un cimbro parlato a Giazza dagli anziani del paese.
Se il mio intervento ho voluto farlo in cimbro, in lingua cimbra, ciò è stato per farci ricordare che nella nostra Regione ci sono monti e valli dove la gente un tempo ha parlato questa lingua. Ancora oggi ci sono un po' di anziani che sanno parlarla molto bene.
Credo che possiamo contarli in tre o quattro mani. Un tempo, nel periodo della Repubblica di Venezia, c'era molta gente, dall'Adige fino al Brenta, che parlava tedesco. Così è stato per una grossa parte del Veneto: pare che lo abbiamo dimenticato. Non conosciamo la nostra storia, cosa siamo stati, dove sono nati i nostri antenati, quando sono giunti qui e cosa hanno fatto. La scuola non ci ha insegnato questo ma ha voluto cancellare tutte le vecchie impronte su ciò che è successo un tempo qui da noi.
Fino alla metà del Novecento la scuola non ha permesso ai giovani di parlare cimbro e li ha fatti deridere. L'Italia ha voluto farci dimenticare questa lingua, che è stata tenuta viva per 800 anni. Oggi è necessario farla conoscere ai giovani. Le parole che io uso assomigliano a quelle proferite da Federico Barbarossa, assomigliano un po' al linguaggio della saga dei Nibelunghi. Il cimbro è la madre delle lingue moderne. Queste vecchie parole assomigliano anche all'inglese: Disan is dis. Mort. Ward. Lant is lang. Muerte es mada. Sechegna is tu now. Segalic is tu lik. Uam è um. Net è net. Ceflaugan is to fly" ( n.d.r.: parole in lingua cimbra)
Se i nostri ragazzi avessero imparato questa lingua ora sarebbero in grado di parlare meglio e di più entrambe le lingue: tedesco e inglese.
La scuola italiana, invece, ha voluto farle cancellare del tutto. Oggi la gente non lo conosce. Anche il ricordo la scuola ha voluto cancellare. Come possiamo chiamare questa "scuola"? Io credo di no. Tu potresti dirmi che è troppo tardi per conservare viva questa lingua: nel Trentino, a Luserna, questa lingua viene insegnata a scuola e si fa il telegiornale sulle TV locali. Perché qui non è possibile? Oggi molto spesso parliamo di Europa: il cimbro mescolato e unito insieme alla cultura tedesca con quella latina. I nostri antenati sono state persone provenienti dalla terra tedesca e hanno vissuto accanto ai popoli italiani. Questa potrebbe essere una sintesi dell'anima dell'Europa.
Perché non mettiamo il cimbro come lingua ufficiale dell'Europa?

PRESIDENTE

Grazie, collega Valdegamberi.
Glielo preciso di nuovo: io non ho nulla, anzi sa quanto apprezzo la lingua cimbra. Il problema è che per la validità della seduta dobbiamo seguire quello che c'è scritto nel nostro Regolamento e, specialmente quando si parla di bilancio, il sottoscritto sulla validità delle sedute non ha dubbi.
Collega Pan, prego.

Giuseppe PAN (Liga Veneta per Salvini Premier)

Grazie, Presidente.
Ringrazio il consigliere Valdegamberi per aver portato in quest'Aula questo importante argomento che è la difesa delle tradizioni e delle lingue del nostro Veneto. Sicuramente come Capogruppo della Liga Veneta sosterremo questo suo importante impegno.
Ricordo a tutti che c'è anche la nostra lingua veneta, che è una lingua riconosciuta a livello non solo nazionale, ma internazionale, con tanto di comunque bibliografie, di scritti, di autori, a volte purtroppo anche questi dimenticati dalle antologie delle scuole italiane, ma che sarà nostra cura come Gruppo naturalmente fare delle iniziative a sostegno e a riconoscimento della nostra lingua per, naturalmente, poi tra mandarla sia alle nostre future generazioni ma anche a tutti quei veneti, che ricordo che sono ormai la maggioranza, che sono all'estero e al di là del mare. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie.
È chiusa la discussione generale.
È in distribuzione l'emendamento n. S0043, lo avete già nelle vostre mail. Cinque minuti per eventuali subemendamenti.
Andiamo all'articolato.
Un attimo. Aggiornate Concilium tutti quanti. Siamo a posto dal punto di vista elettronico? Aggiornamento.
Attenzione, colleghi. Relatore, attenzione.
Siamo sull'articolo 1.
Emendamento n. S0013, presentato dai consiglieri Camani, Possamai, Bigon, Montanariello, Zanoni e Zottis, articolo 1, comma 2, allegato 1, modificativo, che prevede:
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
 
2021
variazione
proposta
 
2022
variazione proposta
 
2023
variazione proposta
M03 ORDINE PUBBLICO E SICUREZZA.
P0302SISTEMA INTEGRATO DI SICUREZZA URBANA.
Titolo I Spese correnti
L.R. n. 24/2020 " Normativa regionale in materia di polizia locale e politiche sulla sicurezza
+100.000
 
+100.000
 
 
 

M03 ORDINE PUBBLICO E SICUREZZA.
P0302SISTEMA INTEGRATO DI SICUREZZA URBANA.
L.R.34/2019 "Norme per il riconoscimento e la funzione sociale del controllo del vicinato nell'ambito di un sistema di cooperazione interistituzionale integrate per la promozione della sicurezza
-100.000
 
-100.000
 
 
 
Saldo
0,00
0,00
0,00
Non vedo interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. S0013. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. S0001, presentato dal consigliere Baldin, allegato 1, sostitutivo, che prevede:
All'allegato 1 sono apportate le seguenti modificazioni:
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
 
2021
variazione
proposta
 
2022
variazione proposta
2023 variazione proposta
M04 ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO
P03 EDILIZIA SCOLASTICA
LR 59/1999 "Nuove disposizioni in materia di intervento regionale per l'ampliamento, completamento e sistemazione di edifici scolastici per scuole materne, elementari e medie"
 
+1.000.000,00
 
+1.000.000,00

...,00

...,00
 
...,00
 
...,00
M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P01 FONDO DI RISERVA
L.R. 39/2001, art. 18
-1.000.000,00
-1.000.000,00
...,00
....,00
....,00
....,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2021 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Non vedo emendamenti.
Metto in votazione l'emendamento n. S0001. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. S0015, dei consiglieri Possamai, Bigon, Camani, Montanariello, Zanoni e Zottis, articolo 1, comma 2, allegato 1, che prevede:
All'allegato 1 sono apportate le seguenti modificazioni:
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
 
2021
variazione
proposta
 
2022
variazione proposta
 
2023
variazione proposta
M05 TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI
P0501 ATTIVITÀ CULTURALI E INTERESSI DIVERSI NEL SETTORE CULTURALE
L.R. n. 18/2011 "Interventi per la costruzione, l'ampliamento e la sistemazione dei servizi culturali"
+100.000,00
 
+ 100.000,00
 
 
M20 fondi e accantonamenti
P01 Fondo di riserva
(L.R. 39/2001, articolo 18)
-100.000,00
-100.000,00
 
 
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2021 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Non vedo interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. S0015. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. S0003, di presentato dal consigliere Baldin, modificativo, che prevede:
All'allegato 1 sono apportate le seguenti variazioni:
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
 
2021
variazione
proposta
2022 variazione proposta
 
2023
variazione proposta
M09 "Sviluppo sostenibile e difesa del suolo e dell'ambiente"
P01 Difesa del suolo
DISCIPLINA DEGLI IMPIANTI A FUNE ADIBITI A SERVIZIO PUBBLICO DI TRASPORTO, DELLE PISTE E DEI SISTEMI DI INNEVAMENTO PRO-GRAMMATO E DELLA SICUREZZA NELLA PARTICA DEGLI SPORT SULLA NEVE.
Art. 5 – Finanziamento funzioni arpav in materia di sicurezza valanghiva
 
+ 500.000,00
 
...,00
 
...,00
M20 fondi e accantonamenti

P01 FONDO DI RISERVA
L.R. 39/2001, art. 18
-500.000,00
-500.000,00
......,00
......,00
......,00
......,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2021 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Non vedo interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. S0003. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. S0004, presentato dal consigliere Baldin, modificativo, che prevede:
All'allegato 1 sono apportate le seguenti modificazioni:
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2021 variazione proposta
2022 variazione proposta
2023 variazione proposta
M09 "Sviluppo sostenibile e difesa del suolo e dell'ambiente"
P01 Difesa del suolo
LEGGE DI STABILITÀ REGIONALE 2016
Art. 29 – Misure per la prevenzione del rischio idraulico e idrogeologico
 
+ 1.000.000,00
 
......,00
 
......,00
M20 fondi e accantonamenti

P01 FONDO DI RISERVA
L.R. 39/2001, art. 18
-1.000.000,00
 
.......,00
.......,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Non vedo interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. S0004. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. S0018, presentato di consiglieri Zanoni, Possamai, Bigon, Camani, Zanoni e Zottis, articolo 1, comma 2, allegato 1, modificativo, che prevede:
All'allegato 1 sono apportate le seguenti modificazioni:
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
 
2021
variazione
proposta
 
2022
variazione proposta
 
2023 variazione proposta
M09 "SVILUPPO SOSTENIBILE E DIFESA DEL SUOLO E DELL'AMBIENTE"
P0905 AREE PROTETTE, PARCHI NATURALI, PROTEZIONE NATURALISTICA E FORESTAZIONE
Titolo I Spese correnti
L.R. n. 45/2017 art. 60 "Interventi a sostegno di progetti pilota attivati dai comuni del Veneto per la riqualificazione ambientale del territorio ed il risanamento dell'aria"
 
+ 5.000.000,00
 
+ 5.000.000,00
 
 
 
M20 FONDI E ACCANTONAMENTI

P2001 FONDO DI RISERVA
M05 Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali
P0502 Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale
L.R. n. 7/2016 art. 18 "Programmi regionali per la promozione dei grandi eventi"
-4.000.000,00
-4.000.000,00
-1.000.000,00
-1.000.000,00
   
Saldo
0,00
0,00
0,00
Non vedo interventi.
Metto in votazione l'mendamento n. S0018. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Presidente, mi scusi, mi si è attivato il download e non riesco a votare, quindi voto favorevole.

PRESIDENTE

A verbale, vota favorevole al suo emendamento.
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Comunque, Zanoni, il suo voto è registrato favorevole da computer, quindi tutto funziona.
Sospendiamo mezz'oretta, se volete...
Emendamento n. S0002, presentato dalla consigliera Baldin, allegato 16, modificativo, che prevede:
All'allegato 1 sono apportate le seguenti variazioni:
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
 
2021
variazione proposta
 
2022
variazione proposta
 
2023
variazione proposta
M09 "Sviluppo sostenibile e difesa del suolo e dell'ambiente"
P0908 Qualità dell'aria e riduzione dell'inquinamento
Attività connesse alla pianificazione degli interventi in materia ambientale (ART. 73, D.lgs. 31/03/1998, N 112 – L.R. 21/01/2000, N. 3)
 
+ 600.000,00
 
...,00
 
...,00
M20 fondi e accantonamenti

P01 FONDO DI RISERVA
L.R. 39/2001, art. 18
-600.000,00
-600.000,00
......,00
.....0,00
......,00
.....,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2021 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Non vedo interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. S0002. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. S0017, presentato dai consiglieri Zanoni, Possamai, Bigon, Camani, Montanariello e Zottis, articolo 1, comma 2, allegato 1, modificativo, che prevede:
All'allegato 1 sono apportate le seguenti modifiche:
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2021
variazione proposta
2022
variazione proposta
2023
variazione proposta
M09 "Sviluppo sostenibile e difesa del suolo e dell'ambiente"
Programma 0908 Qualità dell'aria e riduzione dell'inquinamento
Titolo II Spese in conto capitale
L. r. n. 1/2009 , art. 20 c. 2, "Fondo regionale di rotazione per interventi di bonifica e ripristino ambientale di siti inquinati"
 
+ 3.000.000,00
 
+ 3.000.000,00
 
 
M20 FONDI E ACCANTONAMENTI

P2001 "FONDI DI RISERVA"
L.R. 39/2001, art. 18
-3.000.000,00
-3.000.000,00
   
Saldo
0,00
0,00
0,00
Prego, Zanoni.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Questo è un emendamento che, in coerenza con gli altri che abbiamo presentato nei precedenti progetti di legge, istituisce un fondo a rotazione per interventi di bonifica e ripristino ambientale dei siti inquinati che purtroppo in Veneto non mancano.

PRESIDENTE

Grazie.
Collega Guarda.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Intervengo su questo punto, dato che anche io ho presentato un emendamento simile, forse meno coraggioso nelle risorse, ma proprio perché di anno in anno ci vediamo questi emendamenti, io e il consigliere Zanoni, sempre bocciati, evidentemente con un milione di euro che evidentemente risponde pienamente secondo la Giunta alle necessità del piano del 2013 e delle necessità dei 644 siti inquinati del Veneto.
Se sono sufficienti, va benissimo, noi ne prendiamo atto. Evidentemente faremo delle scelte politiche differenti.

PRESIDENTE

Non ci sono più interventi su questo emendamento.
Metto in votazione l'emendamento n. S0017 con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. S0006, presentato dalla consigliera Guarda, che prevede:
All'allegato 1 sono apportate le seguenti variazioni
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
 
2021
variazione
proposta
 
2022
Variazione
proposta
 
2023
variazione proposta
M09 SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE
Programma 0908 QUALITÀ DELL'ARIA E RIDUZIONE DELL'INQUINAMENTO
FONDO AMBIENTALE DI ROTAZIONE PER INTERVENTI DI BONIFICA E RIPRISTINO AMBIENTALE DI SITI INQUINATI (


+1.000.000,00
 


+2.000.000,00
 
M20 Fondi e accantonamenti
Programma 2001 Fondo di riserva
L.R. n. 39/2001 art. 18
5.189.164,455
-2.000.000,00
 
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2021 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Non vedo interventi.
Metto in votazione l'mendamento n. S0006 con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. S0011, presentato dai consiglieri Bigon, Passamai, Camani, Montanariello, Zanoni e Zottis, articolo 1, comma 2, allegato 1, modificativo, che prevede:
All'allegato 1 sono apportate le seguenti modifiche:
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
 
2021
variazione
proposta
 
2022
Variazione
proposta
 
2023
variazione proposta
M12 DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA
P1203 INTERVENTI PER GLI ANZIANI
Titolo I Spese correnti
L.R. n. 23/2017 "Promozione e valorizzazione dell'invecchiamento attivo"
+2.200.000,00
 
 
+2.200.000,00
 
 
 
M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P2001 FONDO DI RISERVA
L.R. n. 39/2001 art. 18
-2.200.000,00
 
-2.200.000,00
 
 
Saldo
0,00
0,00
0,00
Non vedo interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. S0011. Parere contrario del Relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. S0012, presentato dai consiglieri Camani, Possamai, Bigon, Montanariello, Zanoni e Zottis, articolo 1, comma 2, allegato 1, modificativo, che prevede:
All'allegato 1 sono apportate le seguenti variazioni:
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2021
variazione proposta
2022
variazione proposta
2023
variazione proposta
M12 DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA
P1202 INTERVENTI PER IL DIRITTO ALLA CASA
Titolo I Spese correnti
L.R. 1/2008, art. 85, comma 4
 
+1.000.000,00
 
+1.000.000,00
 
 
 
M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P2001 FONDO DI RISERVA
L.R. n. 39/2001 art. 18
-1.000.000,00
 
-1.000.000,00
 
 
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2021 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Non vedo interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. S0012. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. S0009, presentato dal consigliere Ostanel, allegato 16, modificativo, che prevede:
All'allegato 1 sono apportate le variazioni di cui alla tabella che segue:
 
Già previsti da pdlr 19
VARIAZIONE 2021
 
VARIAZIONE
2022
 
VARIAZIONE
2023
MISSIONE 13 tutela della salute
   
 
 
Programma 1301 Servizio sanitario regionale – finanziamento ordinario corrente per la garanzia dei LEA
       
L.R. 43/2018 Collegato alla legge di stabilità regionale 2019
       
Art. 21 finanziamento per le attività dell'equipe specialistiche in ambito di abuso sessuale e di grave maltrattamento dei bambini e dei ragazzi di minore età
680.000,00
+100.000,00
   
MISSIONE 03 Ordine pubblico e sicurezza
       
Programma 0302 sistema integrato di sicurezza urbana
       
L.R. 39-19 norme per il riconoscimento ed il sostegno della funzione sociale del controllo del vicinato nell'ambito di un sistema di cooperazione interistituzionale integrata per la promozione e la sicurezza della legalità
 
-100.000,00
   
Saldo
 
0,00
0,00
0,00
Non vedo interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. S0009. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. S0019, presentato dai consiglieri Zanoni, Possamai, Bigon, Camani, Montanariello e zottis, articolo 1, comma 2, allegato 1, che prevede:
All'allegato 1 sono apportate le seguenti modifiche:
 
2021
variazione proposta
2022
variazione proposta
2023
variazione proposta
M13 TUTELA DELLA SALUTE
P07 ulteriori spese in materia sanitaria
Titolo I Spese correnti
L.R. n. 60/1993 , art. 5, c. 4, "Tutela degli animali da affezione e tutela del randagismo
(sterilizzazione felina)
+150.000,00
 
 
+150.000,00
0,00
 
0,00
0,00
0,00
M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P2001 FONDO DI RISERVA
L.R. n. 39/2001 art. 18
-150.000,00
 
-150.000,00
0,00
 
0,00
0,00
 
0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2021 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Presidente, intendo intervenire.

PRESIDENTE

Basta chiedere la parola con il tastino. Prego.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Lo so, però è lento il sistema.
Questo è un emendamento che riguarda il finanziamento della Legge n. 60/1993. Faccio questo intervento per tutti e tre gli emendamenti che si susseguono: il 19, il 20 e il 21. È la legge sulla tutela degli animali d'affezione e prevenzione del randagismo.
Dal quadro relativo ai finanziamenti delle leggi risulta che il bilancio non stabilisce alcun finanziamento a questa normativa. A nostro avviso, invece, è una norma che meriterebbe essere finanziata perché riguarda il contrasto del randagismo e la tutela degli animali d'affezione nella nostra Regione. Con questi emendamenti vengono proposte delle iniziative per limitare la nascita dei gatti randagi, per la sterilizzazione delle colonie feline, che è un fenomeno, purtroppo, che con la pandemia del Covid si è accentuato e ha creato naturalmente ulteriori problemi e disagi a chi si occupa di questa attività di recupero e di soccorso, di intervento. Tra l'altro, ricordo che anche le autorità pubbliche, nel momento in cui ci sono questi animali feriti o in difficoltà, devono intervenire a norma del Codice della strada.
Volevo ricordare su questa norma, che la vicina Regione Lombardia solo lo scorso anno ha stanziato 1.200.000 euro. Ne hanno dato ampio risalto i vari Assessorati competenti, Gallera e Magoni, con delle iniziative anche pubbliche, con personaggi del mondo dello spettacolo proprio per dare rilevanza a questo impegno della vicina Lombardia. Solo ieri un dispaccio di Adnkronos ricorda come, invece, l'Emilia-Romagna abbia stanziato 609.160 euro per 11 progetti relativi proprio alla loro norma regionale sugli animali da affezione, tant'è vero che l'assessore Donini ha affermato: "In attesa di superare questa emergenza sanitaria, non possiamo dimenticare gli animali domestici, soprattutto quelli che vivono nei rifugi o liberi sul territorio".
Sempre un dispaccio di Adnkronos - questo è proprio di ieri pomeriggio - invece riporta le dichiarazioni del deputato Filippo Maturi, responsabile del Dipartimento benessere animali della Lega, il quale dice: "La tutela degli animali non si garantisce a parole, ma con misure concrete".
Io invito i colleghi della maggioranza a rivedere la loro posizione su questa materia e a fare la loro parte anche qui in Veneto come si fa da altre parti, in altre Regioni governate sempre da questa maggioranza.

PRESIDENTE

Grazie.
Montanariello, prego.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, sarò breve però credo che un cenno vada fatto sicuramente su questa tematica. Ringrazio il consigliere Zanoni per aver portato all'attenzione dell'Aula un tema così importante e sensibile.
Sostanzialmente, il tema del randagismo è un tema che si intreccia spesso anche con quelle che sono le vite quotidiane di ognuno di noi senza che ce ne accorgiamo: animali che possono infilarsi sotto le nostre macchine piuttosto che posti turistici dove... Fortunatamente da noi ce ne sono pochi di casi, però ci sono realtà dove in mezzo a posti turistici si vedono vicino ai bidoni cani, gatti e animali che passano. Quindi, è un tema a 360 gradi sotto alcuni aspetti.
Credo che pensare che all'interno di una Regione come questa si provi ad accendere i riflettori anche su una tematica così delicata non è tema squisitamente degli animalisti, ma è tema di carattere generale e di tutta quanta la nostra società.
Tra l'altro io ricordo sempre una frase importantissima di Gandhi che dice: "La civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali". Credo che il Veneto sia un popolo molto civile e anche sul tema del trattare gli animali in un certo modo dovrebbe essere un'importante scuola per tutti. Impegniamoci perché fa parte della nostra cultura e del nostro DNA di popolo civile dare gli strumenti necessari affinché il randagismo abbia a non esistere nei nostri territori. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Collega Pan, prego.

Giuseppe PAN (Liga Veneta per Salvini Premier)

Grazie, Presidente.
Ringrazio anche per l'argomento che è arrivato in questa Aula in questo momento. Annuncio che come Gruppo Lega abbiamo depositato un progetto di legge proprio ieri sul randagismo, sugli animali di affezione e su come potremmo combattere questo fenomeno che, purtroppo, sappiamo benissimo essere uno dei problemi naturalmente legato all'abbandono dei tanti animali che creano anche, non solo problemi dal punto di vista della dispersione, ma anche problemi di sicurezza in generale.
Molte associazioni che naturalmente collaborano con anche le nostre ULSS, sia per la sterilizzazione sia comunque per la gestione di canili, di centri di raccolta e tanti Sindaci che sono presenti qui all'interno di quest'Aula conoscono bene il problema, ci chiedono un intervento serio, un intervento che possa risolvere parte di questi problemi.
Quindi noi come Gruppo ci siamo accollato questo tema, questo problema, che non è un tema solo degli ambientalisti ma anche un tema generale della società tutta e quindi lo porteremo in Commissione, lo discuteremo e naturalmente, se ci saranno degli interventi insieme al nostro sistema veterinario delle ULSS e se ci sarà da mettere anche i fondi per le sterilizzazioni, siamo pronti naturalmente a intervenire e a portare avanti questo tipo di situazioni. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie.
Collega Rizzotto, prego.

Silvia RIZZOTTO (Zaia Presidente)

Grazie, Presidente.
Confermo quanto ha detto il capogruppo Pan.

PRESIDENTE

Se si può avvicinare al microfono altrimenti non la sentiamo.

Silvia RIZZOTTO (Zaia Presidente)

Mi sente adesso? Poco. Meglio? Grazie.
Proprio ieri abbiamo depositato...

PRESIDENTE

Ero troppo ottimista, collega. Per caso hai auricolari o qualcosa? No.

Silvia RIZZOTTO (Zaia Presidente)

No, riprovo più vicino vediamo se mi sente. Provo a togliere il video.
Ieri abbiamo depositato questo progetto di legge, di cui io sono la prima firmataria insieme anche ai capigruppo Villanova e Pan, oltre ad alcuni colleghi del Gruppo, sulla tutela degli animali d'affezione e di prevenzione dei maltrattamenti, dell'abbandono e del randagismo. Questo è un progetto di legge che avevamo già approntato nella scorsa Legislatura ma, per problemi anche di tempo, non siamo riusciti ad arrivare in approvazione, però è un tema nel quale siamo particolarmente sensibili e penso che a breve termine verrà affrontato anche in Quinta Commissione. Quindi siamo sul pezzo su questo argomento e possiamo collaborare insieme per risolvere questi problemi. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Collega Montanariello.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, un piccolo inciso, ma è un tema che amo particolarmente questo e seguo da anni. Mi fa piacere, consigliere Pan, non di quello che ha detto, ma mi ha fatto piacere quando ha usato la frase: "Un tema generale della società tutta". Mi fa piacere perché vuol dire che culturalmente siamo dentro un segmento che riesce a distinguere la vera priorità.
Oltretutto, c'è da dire una cosa, ad onor del merito. Già oggi, soprattutto per quanto riguarda il tema delle sterilizzazioni feline, le ASL fanno un grandissimo lavoro. Questo va riconosciuto. C'è grande sinergia tra le ASL e le associazioni animaliste nei territori che ho avuto modo di vedere. Mi creda, ne ho girati tanti. Sono stato anche in Serbia a fare le battaglie contro i canili lager, quindi le posso assicurare che il tema lo conosco. Il Veneto, nel rapporto sulle sterilizzazioni dei gatti, con le associazioni di volontariato, c'è da dire che fa un lavoro importante e questo va riconosciuto. Certo, se c'è da rafforzarlo o da ampliarlo, ben venga. Anche perché, dal punto di vista economico, ricordo, cari colleghi, che uno dei mercati che non sente la crisi ed è in continua crescita è proprio quello della pet, quindi è uno dei mercati dove quando c'è da spendere soldi per i propri pelosetti, la gente li spende. È un mercato importante.
Una delle richieste, dal punto di vista anche balneare, turistico, sono le spiagge per animali d'affezione. Vi ricordo che in Veneto quelle che abbiamo in alcuni casi hanno prenotazioni già per i prossimi due anni. Ci sono le spiagge di Rosolina, le spiagge di Bibione, cari colleghi, se voi volete andare e avete necessità di andare in un giorno di alta stagione, ci sono quasi, in alcuni periodi, due anni di attesa. Quindi, anche sotto l'aspetto economico, sotto l'aspetto turistico, è importante. Se qualcuno crede che viene il campeggiatore su un campeggio a quattro o cinque stelle e deve lasciare il cane in una struttura che non conosce chi la gestisce e andare in campeggio senza l'amico peloso, questo in campeggio non viene. È un tema che in qualche modo si cala trasversalmente su tutto.
Il mio invito è di andare avanti. Consigliere Pan, Consigliere Villanova o chi per voi sta facendo questo, spero che ridiate dall'entusiasmo perché state facendo una cosa positiva. Siamo qui per dare tutti quei suggerimenti che servono nell'interesse del mondo animale a migliorare questo mondo. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Guarda, prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Intanto ringrazio perché sono commossa dal fatto di vedere così tanta vicinanza nei confronti di questo tema, in particolar modo per quanto riguarda le sterilizzazioni feline.
Mi piacerebbe tornare anche un po' alla realtà, perché mi sembra che ciò che è stato descritto fino a questo momento sia ben distante dalla realtà vissuta nei territori, con territori che hanno il veterinario pubblico a disposizione solo per mezza giornata alla settimana per fare le sterilizzazioni, sterilizzazioni che sono richieste non tanto semplicemente dal mondo vicino e affezionato al mondo degli animali, ma anche dai Sindaci dei Comuni che hanno la responsabilità della gestione insieme alle ASL delle colonie feline riconosciute. Colonie feline che non sono ancora state classificate dal servizio veterinario delle nostre ASL, servizio veterinario che è sottodimensionato e di conseguenza non riesce a gestire questa questione: di conseguenza siamo di fronte a una questione che è un corto circuito.
È un corto circuito, non ci dobbiamo raccontare...
Quella legge famosa...

PRESIDENTE

Lasciamo parlare la collega. Grazie.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Auspico che anche quella famosa legge venga discussa insieme alle categorie che sono interessate da questo ambito, visto che negli anni precedenti non c'era stata tutta questa apertura ad un confronto per esempio con alcuni settori interessati, in primis quello dei veterinari. Di conseguenza, richiamo al fatto che sono felicissima e sarò felicissima di vedere una condivisione ampia, magari con meno risate quando si parla di animali in questo Consiglio, in questa e in altre occasioni da parte dei colleghi, ma allo stesso tempo richiamo anche al fatto che questo entusiasmo deve essere coerente di anno in anno perché questo grande amore per gli animali si deve anche manifestare con degli stanziamenti chiari che in questi anni non ci sono stati rispetto a questa legge ed è giusto che il consigliere Zanoni, accompagnato da me e altri, ogni anno ricordi questo tema.
Non ci si improvvisa difensori della sicurezza sanitaria, difensori della sicurezza poi anche degli animali semplicemente presentando una legge. Lo facciamo però anche utilizzando gli strumenti che già abbiamo, li dobbiamo utilizzare e dobbiamo stanziare risorse sufficienti e magari consentire quel ricambio generazionale famoso dei veterinari pubblici dato che sono parte integrante di un sistema che, evidentemente, non funziona se mancano loro e non sono a disposizione se non appunto per mezza giornata a settimana.
Così non si gestisce naturalmente il problema delle colonie feline.

PRESIDENTE

Soranzo.

Enoch SORANZO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Presidente, grazie.
Molto velocemente, perché i lavori devono proseguire con rapidità, solo per dire alla collega Guarda che non è una questione solo di essere entusiasti perché c'è solo la sensibilità verso questi piccoli nostri amici o grandi che siano: c'è questa sensibilità insieme a un problema reale che ha bisogno di chi ha il potere Legislativo di porre rimedio. Grazie e bene. Mi pare capito che io non c'ero nella passata Legislatura. Da Sindaco che ha amministrato la Provincia le dico: il problema esiste, come ha detto lei, molto forte. Il territorio l'ha richiesto. Complimenti che avevano portato nella passata Legislatura un PdL di questo tipo e quindi io credo di poter dire: bene lavoriamo, perché è una cosa positiva senza magari fare un contorno che serve a poco. Servono risposte al territorio e grazie alla proposta di legge. Grazie.

PRESIDENTE

Joe Formaggio.

Joe FORMAGGIO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Presidente, colleghi. Credo che questa sia una legge importante però cerchiamo di metterci anche poche risorse perché mi preoccuperei più dei bambini che sono in difficoltà piuttosto che degli animali, perché quando vedo che le corsie dei supermercati sono più piene e hanno più disponibilità di roba per cani e gatti che per i bambini, mi faccio una domanda: dove sta andando la nostra società? Ecco, tutto qua.

PRESIDENTE

Il fan club Formaggio deve contenersi.
Montanariello, prego.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, guardi. Posso? Presidente guardi, la cosa che mi fa preoccupare di più da legislatore, cari colleghi, non sono solamente le risorse che si mettono ma sono le affermazioni del consigliere Formaggio che vanno oltre le preoccupazioni delle risorse, perché io credo, consigliere Formaggio, che visto che lei è in quest'Aula non per fare populismo, è in quest'Aula per dare soluzioni, dovrebbe insegnarci, vista la sua lunga esperienza, se l'ha, che uno non esclude l'altro e che non si può ragionare come in un cabaret o A o B. Lei è un legislatore e quindi uno non esclude l'altro.
Quindi non esiste che si faccia una scelta o un'altra. Vogliamo mettere una tassa? Mettiamo una tassa. Sono d'accordo, fate quello che è da fare, decidiamo. Però guardi, il problema delle risorse io credo che in questo momento non sia argomento di battaglia o di show. Piuttosto, cari colleghi, il tema è molto delicato perché anche qui ci sono dei casi dove, al netto che si possano presentare esperienze... io vi porto l'esperienza del nostro territorio: è positivo il rapporto con l'ASL. Il problema nostro è un altro: il problema nostro è che quando avviene una sterilizzazione il problema è... scusa, vuoi il mio banco, vuoi il tuo? Ti interessa? No, non stanno parlando con te, collega. Stia seduta al suo posto.

PRESIDENTE

Lei alla collega Guarda non dice: "Stia seduta". Semmai lo dico io, non lei.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, la inviti. Mi porta via gli appunti. Non parlo più.
Piuttosto, il tema vero è uno: che a volte, cosa succede, colleghi? C'è poco da ridere, perché qua si rischia di sprecarle le risorse pubbliche, non usarle bene. A volte, dopo che viene sterilizzato un felino, che se è maschio deve stare tre giorni all'interno di una gabbietta e se è femmina cinque, perché se la molli si aprono i punti, bisogna avere posti dove tenerli e dare gli antibiotici. Questi posti mancano. Quindi, i volontari, dopo che li sterilizzano, se li portano nel garage di casa perché non sanno dove tenerli. Questo è un tema che dobbiamo affrontare. C'è poco da ridere. A me fa piacere che a voi faccia ridere, però sappiate che quello è un gatto che viene sterilizzato con i soldi pubblici e che dopo è destinato a morire se non c'è un posto dove portarlo.
Su questo veramente ci sono da accendere i riflettori. Mi fa piacere che state portando una legge.

PRESIDENTE

Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. S0019. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. S0020, presentato dal consigliere Zanoni, Possamai, Bigon, Camani, Montanariello e Zottis, articolo 1, comma 2, allegato 1, che prevede:
All'allegato 1 sono apportate le seguenti modifiche:
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
 
2021
variazione proposta
2022 variazione proposta
2023 variazione proposta
M13 TUTELA DELLA SALUTE
P07 ULTERIORI SPESE IN MATERIA SANITARIA
Titolo I Spese correnti
L.R. n. 60/1193 art. 7, c.1 "Tutela degli animali da affezione e prevenzione del randagismo"
 
+50.000,00
 

+50.000,00
 
0,00
 

0,00
 
0,00
 

0,00
M05 TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI BENI E DELLA ATTIVITÀ CULTURALI
P0502 ATTIVITÀ CULTURALI E INTERVENTI E INTERVENTI DIVERSI NEL SETTORE CULTURALE
L.R. n. 70/1975 "Contributi e spese per l'organizzazione di mostre, manifestazioni e convegni di interesse culturale"
-50.000,00
 
 
 
-50.000,00
0,00
 
 
 
0,00
0,00
 
 
 
0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2021 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
 

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Presidente, mi sente?

PRESIDENTE

Zanoni.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Approfitto del fatto che mi ha dato la parola per segnalare che la schermata del Consiglio è bloccata in questo momento.

PRESIDENTE

Fermi un attimo. Che è successo? Fermo, Zanoni. Non sento più l'audio in Aula.

Daniele POLATO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Mi sente, Presidente? Sono il Consigliere Polato.

PRESIDENTE

La discussione sugli animali di affezione ha messo sotto stress il sistema.

Daniele POLATO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

È ritornato. Adesso funziona.

PRESIDENTE

Aspettate. Non sento. È inutile che parliate.
Stampatemi l'ultima votazione.
Polato risulta votante.

Daniele POLATO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Presidente, solo per dirle, se mi sente, che è saltato lo schermo della votazione e anche lo schermo del Consiglio.

PRESIDENTE

Sì, comunque lei risulta votante, quindi non è un problema.

Daniele POLATO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Okay. Non vedevamo più.

PRESIDENTE

Bene. Zanoni, prego.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Presidente, prendo atto della votazione che c'è stata e della bocciatura dell'emendamento. Adesso immagino siamo sul n. S0019, mi conferma?
PRESIDENTE
Siamo sull'emendamento n. S0020, collega Zanoni.
Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)
Siamo sull'emendamento n. S0020. D'accordo. Ho chiesto la parola sull'emendamento n. S0020.
Prendo atto che per il n. S0019, che riguardava la legge sugli animali da affezione, c'è stata la bocciatura di questa maggioranza. Volevo sottolineare questa cosa perché dagli interventi che sono stati fatti appena adesso dalla consigliera Rizzotto, dal consigliere Pan, dal consigliere Soranzo pareva che la tematica degli animali d'affezione fosse una tematica che interessava il vostro Gruppo, interessava la vostra maggioranza. Quindi, ci si aspettava un voto favorevole a questo emendamento e invece è stato bocciato.
Un emendamento che prevedeva di stanziare 150.000 euro per queste attività quando ricordavo prima in Emilia-Romagna ne hanno stanziati 600.000, in Lombardia 1.200.000. Non è, colleghi...

PRESIDENTE

Zanoni, fermo.
Adesso, scusami, ma allora applico il Regolamento, visto che siamo anche ad un orario lungo e siamo stanchi. Si parla dell'emendamento in essere e non di quello precedente. Non per difendere i colleghi che hanno parlato prima, ma c'è un progetto di legge depositato. Quindi, lei non può fare delle sentenze sulle intenzioni di voto dei consiglieri. C'è una legge organica e hanno parlato di questo, quindi si attenga al Regolamento.
N. 20. Grazie. Se vuole.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Va bene, Presidente.
Annuncio che anche noi presenteremo un progetto di legge visto che i colleghi prima non hanno parlato...

PRESIDENTE

Le tolgo la parola perché non sta parlando dell'emendamento. Grazie.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. S0020. Parere del relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. S0021, presentato dai consiglieri Zanoni, Possamai, Bigon, Camani, Montanariello e Zottis, articolo 1, comma 2, allegato 1, che prevede:
All'allegato 1 sono apportate le seguenti modifiche:
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
 
2021
variazione proposta
 
2022
variazione proposta
 
2023
variazione proposta
M13 TUTELA DELLA SALUTE
P07 ULTERIORI SPESE IN MATERIA SANITARIA
Titolo II Spese in conto capitale
L.R. n. 60/1993 , art.10, c.1, lettere a), b), c), d), e) ed f) "Tutela animali da affezione e prevenzione del randagismo"
 
+250.000,00
 
 
+250.000,00
 
 
 
M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P2001 FONDO DI RISERVA
L.R. n. 39/2001 art. 18
-250.000,00
 
-250.000,00
 
 
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2021 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Zanoni, prego.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Questo è un emendamento che va a finanziare la Legge 63 del 1993, la legge "Sulla tutela degli animali d'affezione e prevenzione del randagismo". Lo va a fare in particolare all'articolo 10 nel comma 1 le lettere a), b), c), d), e) ed f) che riguardano queste attività, le convenzioni per la gestione dei rifugi, i ricoveri temporanei per gli animali da affezione, l'assistenza volontaria, l'aggiornamento delle guardie zoofile volontarie che svolgono un ruolo importantissimo per la prevenzione del randagismo, il recupero degli animali feriti e il recupero degli animali abbandonati e gli stanziamenti per nuovi rifugi per cani e gatti.
Diciamo che in Veneto c'è una situazione attuale che vede il fenomeno del randagismo, in particolare quello felino, fuori controllo, perché non vengono più fatte le sterilizzazioni che le ASL facevano in maniera costante negli anni: sono stati ridotti i finanziamenti, gli interventi che facevano non vengono più fatti e purtroppo, essendo una specie molto prolifica, abbiamo tutte le associazioni di volontariato (l'Enpa, l'OIPA, la Lav, l'Associazione Tutela dei Cani e diverse altre associazioni che si occupano di randagismo felino) che hanno decine e decine di volontari che corrono dalla mattina alla sera per recuperare questi animali.
Su questo noi abbiamo presentato un progetto di legge nella scorsa Legislatura, che andremo a ripresentare. Quello che trovo strano è che non ci sia un minimo di volontà da parte di questa maggioranza che fa l'amica degli animali solo con i post su Facebook, mi riferisco soprattutto alla pagina del nostro Presidente, ma quando si tratta di mettere, con fatti concreti, un po' di soldi in una legge del genere non viene fatto più nulla.
Io sono esterrefatto dal sentire gli interventi precedenti e poi vedere che si vota contro questi emendamenti.

PRESIDENTE

Rizzotto, prego.

Silvia RIZZOTTO (Zaia Presidente)

Grazie, Presidente.
Mi sente?

PRESIDENTE

Malino. Proviamo.

Silvia RIZZOTTO (Zaia Presidente)

Provo a venire più vicino. Non so come fare. Sennò verrò giù in Aula.
In replica a quello che ha detto il collega Zanoni. Conosciamo bene il suo progetto di legge, ma anche la volta scorsa la maggioranza aveva presentato prima di lei un progetto di legge su questo tema, sugli animali d'affezione. In Quinta Commissione era già stato fatto anche un giro di audizioni. Il progetto di legge che abbiamo depositato come maggioranza - e penso che magari anche altri colleghi possano condividerlo - comunque tiene conto anche di quelle che sono state le osservazioni che sono pervenute in quell'occasione.
L'argomento ci interessa moltissimo, l'abbiamo dimostrato. Penso che possa essere motivo di condivisione anche con voi trovare dei punti di incontro, senza una contrapposizione tra maggioranza e minoranza. Abbiamo un punto di partenza, quindi noi ripartiamo su questo. Però su questi argomenti non serve un emendamento, una legge del collegato, eccetera. Serve una legge organica. Questo noi vogliamo fare. Se vogliamo lavorare insieme, siamo disponibili a farlo.
Alcune cose del progetto di legge che ho depositato l'altro giorno coincidono anche in parte con quello che ha depositato lei. Alcune, non tutte. Alcune. Comunque, le risorse che abbiamo messo a disposizione sono più di quelle che lei chiede nel suo emendamento. Quindi lavoriamo insieme. Adesso arriverà in Quinta Commissione nelle prossime settimane. Lavoriamo insieme se questo tema ci interessa. Non serve portare a casa un emendamento. Sistemiamo questa legge organica, se interessa davvero a tutti. Grazie.

PRESIDENTE

Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. S0021. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. S0014, di pagina 21.
Non vedo interventi.
Lo metto in votazione. Parere contrario del relatore... È tuo? Bene. È ritirato.
Emendamento n. S0007, presentato dalla consigliera Guarda, che prevede:
All'Allegato 1 sono apportate le seguenti variazioni:
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
Stanziamento di competenza da Allegato 1 alla Legge regionale
di stabilità
 
2021
variazione proposta
 
2022
variazione proposta
 
2023
variazione proposta
Missione 16AGRICOLTURA, POLITICHE AGROALIMENTARI E PESCA
Programma 1601 SVILUPPO DEL SETTORE AGRICOLO E DEL SISTEMA AGROALIMENTARE
NORME PER LA TUTELA, LO SVILUPPO E LA VALORIZZAZIONE DELL'APICOLTURA
L.R. 23 18/04/1994 ..
 
230.000,00
 
 
+100.000,00
 
 
 
Missione 03 ORDINE PUBBLICO E SICUREZZA
Programma 0302 SISTEMA INTEGRATO DI SICUREZZA URBANA
NORME PER IL RICONOSCIMENTO ED IL SOSTEGNO DELLA FUNZIONE SOCIALE DEL CONTROLLO DIVICINATO NELL'AMBITO DIUN SISTEMA DICOOPERAZIONE NTERISTITUZIONALE INTEGRATA PER LA PROMOZIONE DELLA SICUREZZA E DELLA LEGALITA L.R. 34 0/0812019
 
 
100.000,00
 
 
-100.000,00
 
 
Saldo
 
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2021 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Non vedo interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. S0007. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Metto in votazione l'articolo 1 della Legge di Stabilità.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Siamo all'articolo 2.
Emendamento n. S0008, presentato dal consigliere Guarda, articolo 2, soppressivo, che prevede:
"L'articolo 2 è soppresso"
Non vedo interventi.
Lo metto in votazione. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
Il Consiglio non approva.
Metto in votazione l'articolo 2.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Siamo all'articolo 3.
Emendamento n. S0010, presentato dal consigliere Ostanel, articolo 3, comma 2-bis, aggiuntivo, che prevede:
All'Art. 3 "Modifiche all'articolo 3 della legge regionale 14 dicembre 2018, n. 44 "Legge di stabilità regionale 2019", dopo il comma 2 è aggiunto il seguente comma:
"2bis – dopo il comma 9 dell'articolo 15, della legge regionale n. 40/1989 "DISCIPLINA DELLA RICERCA, COLTIVAZIONE E UTILIZZO DELLE ACQUE MINERALI E TERMALI" è aggiunto il seguente comma: 9bis – ogni biennio, con provvedimento di Giunta regionale, sono adeguati altresì i criteri di cui al comma 4 e al comma 6 alla luce delle migliori tecnologie disponibili.".
Non vedo interventi.
Lo metto in votazione. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Metto in votazione l'articolo 3.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Mettiamo in votazione l'articolo 4.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamenti aggiuntivi.
Emendamento S0005 di pagina 25, presentato dalle consilgliere Guarda e Ostanel, che prevede:
Dopo l'articolo 1 è aggiunto il seguente articolo:
"1bis – Variazione dell'aliquota dell'addizionale regionale all'IRPEF.
1. A decorrere dall'anno d'imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2020, ai sensi dell'articolo 6 del decreto legislativo 6 maggio 2011, n. 68 "Disposizioni in materia di autonomia di entrata delle regioni a statuto ordinario e delle province, nonché di determinazione dei costi e dei fabbisogni standard nel settore sanitario", l'aliquota dell'addizionale regionale all'imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) è stabilita per scaglioni di reddito applicando, rispetto all'aliquota di base, le seguenti maggiorazioni:
a) nessuna maggiorazione per i redditi fino a 15.000,00 euro;
b) nessuna maggiorazione per i redditi oltre15.000,00 euro e fino a 28.000,00 euro;
c) nessuna maggiorazione per i redditi oltre 28.000,00 euro e fino a 55.000,00 euro;
c) nessuna maggiorazione per i redditi oltre 55.000,00 euro e fino a 75.000,00 euro;
e) di 2,10 punti percentuali per i redditi oltre 75.000,00 euro.
2. Resta altresì confermato quanto stabilito dal comma 5 dell'articolo 1 della legge regionale 26 novembre 2005, n. 19 "Disposizioni in materia di tributi regionali".
3. Le maggiori entrate derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificate in euro 70.000.000,00 per l'esercizio 2022 e 2023 sono introitate al Titolo 1 "Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa" – Categoria 101 "Imposte, tasse e proventi assimilati" del bilancio di previsione 2021-2023.".
Collega Guarda, prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Non poteva non essere presentato questo emendamento perché in realtà è un emendamento che vuole introdurre, così come avevamo preannunciato all'inizio della nostra discussione, un intervento importante per riuscire a racimolare 70 milioni di euro per il bilancio della Regione del Veneto e poter intervenire in tutte quelle poste che anche voi vorreste vedere realizzate in servizio della famiglia, dei bambini, delle nuove generazioni, degli anziani soli, magari che pagano 3.000 euro al mese di retta della casa di riposo e tutte queste iniziative ci avete detto che non si possono fare perché non ci sono i fondi.
Benissimo: 70 milioni di euro con questo emendamento chiedendo un contributo di solidarietà a coloro che guadagnano più di 75.000 euro all'anno e hanno un reddito di più di 75.000 euro all'anno: significa in questo caso, specie in quest'anno, persone che non hanno subìto le conseguenze del Covid e persone quindi politici, rappresentanti della nostra Istituzione regionale, politici eletti a livello nazionale, dirigenti piuttosto che dipendenti con almeno una media di 7-8.000 euro al mese sicuri e che possono contribuire... attenzione, sapete di quanto in più rispetto a quello che pagano attualmente? L'avete mai calcolato? 200 euro all'anno. 200 euro all'anno per chi guadagna 100.000 euro, questo è il calcolo effettuato, in più rispetto a "quello che". Di conseguenza, evidentemente un intervento di questo tipo, con una richiesta praticamente mensile di una rinuncia di una cena, per riuscire a dare un futuro e fare in modo che si realizzi ciò che abbiamo tutti quanti auspicato, anche negli scorsi anni, così come adesso in questo bilancio, evidentemente, tanto più oggi, con questa tipologia di peso economico che anche la Regione deve affrontare per rispondere all'emergenza sociale e sanitaria, un intervento di questo tipo è più che opportuno.

PRESIDENTE

Non vedo altri interventi.
Calzavara, prego.

Ass.re Francesco CALZAVARA

Faccio un intervento veloce. Chiaramente, l'addizionale IRPEF è stato il motivo di molte discussioni dall'inizio. Nel momento in cui hai delle risorse a disposizione puoi fare molte cose, puoi progettare, puoi fare iniziative. Però credo che bisogna anche essere sufficientemente seri nell'affrontare questo tema, che non può essere demagogico, tirando sempre dentro che, siccome noi prendiamo i soldi qui, bisogna partire dai 75.000 euro. Bisogna cercare di fare uno studio, credo, un po' più approfondito, magari vedendo cosa succede in qualche Regione, come l'Emilia-Romagna e la Toscana, che applicano l'addizionale IRPEF a tutti gli scaglioni di reddito, a tutti, con progressività e proporzionalità. Questo è un modello intelligente, perché tutti devono contribuire. È chiaro che uno contribuirà per 5 euro e uno contribuirà, secondo la massima applicazione dell'addizionale IRPEF, per 75.000 euro. Costa 1.200 euro in più all'anno. Questo è quello che succede nelle proiezioni.
Abbiamo presentato oggi uno studietto che abbiamo fatto per far vedere cosa un Veneto che si fosse trasferito in Emilia-Romagna avrebbe lasciato alla Regione. Sono migliaia di euro, che vanno dai 5.000 euro, a seconda della fascia dei 75.000 euro, fino a 7.900 euro, una cifra del genere, sopra i 100.000. Queste sono le cifre se noi avessimo applicato... Io non so se sono tanti o pochi. Ma pagano tutti. Pagano tutti, perché tutti devono contribuire.
Se mai il Presidente Zaia deciderà, in un momento difficile come questo, di applicare l'addizionale IRPEF, la strada che bisognerà perseguire sarà quella di far pagare, naturalmente con progressività e proporzionalità, perché tutti devono contribuire.

PRESIDENTE

Perfetto. Non vedo altri interventi, per cui lo metto in votazione.
Siamo in votazione con l'emendamento S0005. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Altro emendamento aggiuntivo, emendamento S0016 di pagina 26 del collega Possamai che prevede:
"Art. xxx – Disposizioni in materia di agevolazioni IRAP per le IPAB
1. Per il periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2020 al fine di ragguagliare le aliquote riguardanti i soggetti erogatori di servizi sociali e socio-sanitari, nei limiti stabiliti dalle leggi statali e nel rispetto dei principi fondamentali di coordinamento del sistema tributario, l'aliquota dell'imposta regionale sulle attività produttive (IRAP) di cui al decreto legislativo 15 dicembre 1997 n. 446 "Istituzione dell'imposta regionale sulle attività produttive, revisione degli scaglioni, delle aliquote e delle detrazioni dell'Irpef e istituzione di una addizionale regionale a tale imposta, nonché riordino della disciplina dei tributi locali", per le istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza che svolgono attività rientranti nella tipologia delle prestazioni socio sanitarie di cui all'articolo 3 septies del decreto legislativo n. 502 del 1992, è ridotta di 3,68 punti percentuali.
2. Le minori entrate derivanti dalla applicazione della presente legge, afferenti al titolo 1 "Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa", Tipologia 101 "Imposte, tasse e proventi assimilati" sono quantificate in euro 6.000.000,00 per l'esercizio 2021 del bilancio di previsione 2021-2023.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
 
2021
variazione proposta
2022 variazione proposta
2023 variazione proposta
Titolo 1 "Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa"
Tipologia 101 "Imposte, tasse e proventi assimilati"
Nuovo articolo
 
 


-6.000.000,00
 
 


-0,00
 
 


-0,00
MISSIONE 20 "Fondi e accantonamenti" PROGRAMMA 01 "Fondo di riserva" (LR.39/2001, articolo 18)
M05 TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI
P0502 ATTIVITÀ CULTURALI E INTERVENTI E INTERVENTI DIVERSI NEL SETTORE CULTURALE
L.R. n. 70/1975 "Contributi e spese per l'organizzazione di mostre, manifestazioni e convegni di interesse regionale"
 
-4.500.000,00
 
 
 
-1.500.000,00
 
-0,00
 
 
 
-0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Non vedo interventi.
Metto in votazione l'emendamento S0016. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Presidente, non è arrivata la votazione. Voto favorevole, grazie.

PRESIDENTE

A verbale, voto favorevole.
Emendamento S0023, presentato dalla Giunta, comma 1, aggiuntivo, che prevede:
"Disposizioni per il versamento della tassa automobilistica regionale.
1. I versamenti della tassa automobilistica ricadente nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 31 maggio 2021 possono essere effettuati entro il 30 giugno 2021, senza applicazione di sanzioni o interessi.
2. L'attuazione della presente disposizione non comporta nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale.".
Relatore, prego.

Luciano SANDONA' (Zaia Presidente)

Volevo solo fare un brevissimo intervento, sottolineare l'importanza di questo emendamento della Giunta e dell'assessore Calzavara che rinvia il pagamento di tutte le tasse automobilistiche del Veneto del primo semestre dell'anno 2020 al 30 giugno del 2020.
L'Amministrazione regionale del Veneto viene incontro alle difficoltà delle famiglie e delle persone in questo momento difficile per tutti noi. Grazie.

PRESIDENTE

Guarda, prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
È un segno di attenzione anche di ciò che ci eravamo detti nella passata legislatura. Per cui, apprezziamo questo intervento dato che consegue a una serie di condivisioni che avevamo fatto e che avevamo votato all'unanimità anche all'epoca.

PRESIDENTE

Venturini.

Elisa VENTURINI (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto)

Volevo ringraziare l'assessore Calzavara perché proprio ieri in questa Assemblea all'unanimità aveva chiesto con l'ordine del giorno la possibilità di poter prorogare gli adempimenti fiscali. Quindi, ringraziamo per questo provvedimento. Grazie.

PRESIDENTE

Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento S0023 con il parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Metto in votazione l'articolo 5.
È aperta la votazione.
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
ODG n. S0022

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Speranzon, Fomaggio, Polato, Soranzo, Razzolini, Rigo, Venturini, Bozza, Piccinini, Corsi, Villanova, Sponda e Andreoli relativo a "Esenzione o riduzione della tassa automobilistica per gli autoveicoli adibiti all'attività di trasporto per l'annualità 2021." in occasione dell'esame del disegno di legge relativo a "Legge di stabilità regionale 2021" (Progetto di legge n. 18/2020) APPROVATO (Deliberazione n. 131/2020) .

(N.d.r. - Si riproduce il testo scritto dell'ordine del giorno)
"IL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
PREMESSO CHE:
- nell'anno 2020 la pamdemia da Covid-19 ha determinato evidenti difficoltà economiche sia a seguito del periodo di lockdown dei mesi primaverili che con le restizioni successive e tuttora vigenti poste in essere per fornteggiare la "seconnda ondata";
- ritenuto di intervenire, nell'ambito delle diverse misure poste in essere e volte a fronteggiare le difficoltà, anche nel comparto dei servizi di trasporto, con precipuo riferimento a quelli che in quanto funzionali o comunequ connessi alla attività turistica, sono più significativamente incisi dalla riduzione dei flussi turistici;
IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE
a valutare, anche alla luce delle più recenti pronunce della Corte costituzionale in tema di potestà legislativa regionale in materia di disciplina della tassa automobilistica regionale, l'esenzione o la riduzione per l'annualità 2021 dal pagamento della tassa automobilistica regionale per:
a) gli autoveicoli adibiti ad attività di trasporto di viaggiatori mediante noleggio di autobus con conducente di cui alla lege regionale 3 aprile 2009, n. 11;
b) gli autoveicoli adibiti al servizio di taxi e al servizio di noleggio con conducente di cui alla legge regionale 30 luglio 1996, n. 22 ;
c) gli autoveicoli in disponibilità delle strutture ricettive di cui alla legge regionale n. 11 del 2013 e delle attività turistiche connesse al settore primario di cui alla legge regionale n. 28 del 2012 destinate esclusivamente a servizi di trasporto di quanti fruiscono delle attività di ospitalità e somministrazione ed attività connesse.".
Prego.

Raffaele SPERANZON (Fratelli d'Italia – Giorgia Meloni)

Questo ordine del giorno va un po' nel solco dell'emendamento che abbiamo testé votato all'unanimità in quest'Aula e chiede l'esenzione o la riduzione della tassa automobilistica per gli autoveicoli adibiti all'attività di trasporto con riferimento in questo caso a quelli funzionali o comunque connessi all'attività turistica, riferendosi all'intera annualità 2021.

PRESIDENTE

Assessore Calzavara, prego.

Ass.re Francesco CALZAVARA

Riteniamo accoglibile questo ordine del giorno, naturalmente con il fatto che il Consiglio regionale del Veneto impegna la Giunta regionale a valutare e poi tutto il resto. Bene, grazie.

PRESIDENTE

Collega Polato, ha chiesto la parola? Non la sentiamo e non la vediamo sinceramente.

Daniele POLATO (Fratelli d'Italia – Giorgia Meloni)

Mi sente?

PRESIDENTE

Adesso sì.

Daniele POLATO (Fratelli d'Italia – Giorgia Meloni)

Grazie, Presidente.
Dicevo che l'intento dell'ordine del giorno era proprio quello, visto che non siamo nelle condizioni di poter stabilire quanto cuba, poi, la differenza fiscale nell'annualità 2021, di dare la possibilità alla Giunta, a differenza di quello che è successo anche nei vari Decreti Ristori, eventualmente di ridurre o esentare per le Olimpiadi 2021 questo settore, che è stato pesantemente danneggiato.
Pertanto l'emendamento S0043 dà la possibilità di sospendere e procrastinare, però vorremmo arrivare anche ad una riduzione, ad un'esenzione della tassa automobilistica.

PRESIDENTE

Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'ODG n. S0022.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Dichiarazioni di voto finali sulla legge di stabilità.
Possamai, prego.

Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)

Molto rapidamente.
Voteremo contrari, ma volevo cogliere un ragionamento fatto dall'assessore Calzavara, che ha perlomeno aperto a un ragionamento sull'addizionale IRPEF. Se non ho capito male, ha detto che faremo delle valutazioni, capiremo le modalità, c'è un tema di gradualità. Ci sembra, onestamente, un'apertura importante, nel senso che la raccogliamo come un fatto politico, visto che in questi anni questa apertura non c'era stata.
Pensiamo alcune cose su questo, nel senso che noi non abbiamo presentato emendamenti sul tema dell'addizionale IRPEF in questa sessione di bilancio, sebbene chi ci ha preceduto su questi banchi, invece, l'avesse fatto, perché pensavamo che tanto più in questo momento dovesse essere una scelta e un'assunzione di responsabilità che si prendeva la maggioranza, una scelta politica forte, che evidentemente in questa sessione di bilancio non c'è stata, ma che speriamo si possa vedere in futuro. Perché? Perché tanto più in un momento di difficoltà straordinaria come quella che stiamo vivendo pensiamo che chi ha di più... Io sono molto attento sulla definizione di "ricchi" e "non ricchi", perché uno magari guadagna 75.000 euro, ma ha 4, 5, 6, 3 figli oppure ha situazioni familiari differenziate. Quindi, il tema non è ricchi o non ricchi, ma è che chi ha di più, in un momento di grande difficoltà, come quello che stiamo vivendo, è giusto che in maniera progressiva – condivido anche questa parte dell'intervento dell'assessore Calzavara – dia di più, perché è evidente che ci sono anche tante persone che in questa fase, in questo momento si sono ritrovate povere o in straordinaria difficoltà che prima magari non avevano conosciuto, perché abbiamo assistito in questi mesi a un rovesciamento anche in tanti casi di una situazione personale ed economica di famiglie, persone, lavoratori, imprese.
Registro come un fatto politico rilevante quello che abbiamo sentito stasera. Ovviamente su questa legge voteremo contro perché questo fatto non è ancora scritto, però pensiamo che l'anno prossimo sarà l'occasione per prenderla in mano e, da questo punto di vista, diamo già oggi la nostra disponibilità a ragionare perché pensiamo che sia fondamentale che se questa scelta viene presa dopo tanto tempo in cui se ne discute vada anche specificato bene lo scopo, l'obiettivo e di fatto la si trasformi in un contributo di solidarietà, in una tassa di scopo che va ad aiutare chi è più in difficoltà. Grazie.

PRESIDENTE

Ostanel.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

È l'intervento che dovevo fare prima, ma lo faccio ora, perché è intervenuto anche il capogruppo Possamai.
Sono contenta che con l'odg, l'emendamento, ma anche quello che abbiamo presentato nel DEFR con la collega Guarda si sia aperta la discussione in Aula, perché, secondo me, è importante averlo presentato ora anche per iniziare a parlarne, soprattutto sulla progressività sono d'accordo.
In realtà, in questo momento poteva essere proprio quella che veniva presa in maniera contraria dalle persone che hanno un reddito sotto i 75.000. Quindi, in condizioni normali la progressività ha un senso, oggi io non me la sentivo di mettere una proposta che tassava in qualche modo in qualsiasi modo i redditi che erano sotto i 75.000. Non sono una persona che pensa che, ad esempio, chi ha un reddito sopra i 75.000 debba per forza pagare tutto e gli altri meno, ma in questo momento qua forse sì.
Accolgo con entusiasmo l'idea che si possa ragionare nei prossimi anni a costruire una proposta che in qualche modo risponda all'obiettivo generale che è quello di dire: siamo una Regione che ha delle persone che potrebbero contribuire, che vorrebbero contribuire. Troviamo insieme la maniera migliore per farlo, ma la cosa importante è che noi in un bilancio regionale quella parte di denaro che potremmo investire sui più deboli, secondo me, dovremmo averla. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Collega Pan, prego.

Giuseppe PAN (Liga Veneta per Salvini Premier)

Io non vorrei guastare la festa, ma intervengo perché almeno personalmente non sono d'accordo su questa sindrome, che comunque è tutta della sinistra, che io ho definito anche la "sindrome di Robin Hood", quella di prevedere ai ricchi per dare ai poveri, ma no non è che funzioni così. Per carità, possiamo fare tutto quello che volete, ma io penso che comunque i 1.120.000.000 che ogni anno lasciamo di IRPEF nelle tasche di tutte le famiglie sia un volano importante per lasciare un importante reddito alle nostre famiglie, che lo possono spendere come vogliono, dove vogliono e che naturalmente è un reddito e un contributo che poi chiaramente fa aumentare per volano l'economia della nostra Regione.
Ma detto questo – e poi naturalmente apriremo tutte le discussioni che volete – io volevo anche comunque dire che, se dobbiamo difendere qualcosa in questa Regione, è la nostra piccola e media impresa, cioè quell'impresa familiare che, come tutti ci siamo detti qui dentro, attualmente sta soffrendo in questo momento in altra maniera. Le nostre proposte sono diverse e sono quelle comunque che sono anche depositate attraverso i nostri parlamentari a Roma, che vanno verso la riduzione dell'IVA, come sta facendo la Germania, come ha fatto la Germania in questo momento di grande difficoltà, con una rimodulazione scaglionata di dell'IVA sui prodotti anche quelli alimentari, dal pane attualmente ai trasporti, alla carne, allo zucchero e a tutto il resto delle bevande, al tabacco, alle calzature, all'abbigliamento. In Germania vi posso assicurare che è stata una manovra che ha fatto portare nelle casse delle famiglie e delle imprese quasi più di 20 miliardi di euro e che qui non si è vista non serve, non si sono visti neanche tanto sinceramente tutti quei piani di recovery che normalmente il Governo spesso si sbandiera in tante occasioni.
Ma, detto questo, possiamo anche valutare altri tipi di interventi che possono essere fatti a favore delle nostre famiglie e delle nostre imprese perché naturalmente tutto quello che noi pensiamo sia il residuo fiscale che diamo a Roma, con l'autonomia che chiediamo continuamente, ma nello stesso tempo possiamo anche e si potrebbe intervenire su quelle che sono tutte quelle situazioni legate al cuneo fiscale, per esempio, per i lavoratori, tra tutte queste proposte che sono state fatte e che sono state inascoltate.
Noi, lo dico chiaramente, non siamo per l'aumento delle tasse. Siamo per una diminuzione progressiva delle tasse. Le tasse possono solo essere ridotte per creare questo volano. Creando questo volano si creano occasioni di lavoro per le famiglie, per i lavoratori, per le imprese. Solo in questa maniera creiamo ricchezza. Aumentando le tasse si crea solo depressione. E questo, signori, mi troverà ‒ parlo personalmente ‒ sempre contrario.

PRESIDENTE

Assessore Calzavara.

Ass.re Francesco CALZAVARA

Non vorrei che le mie parole avessero creato illusioni o aspettative. Sapete bene che questa Regione da undici anni non applica l'addizionale IRPEF e tenterà fino all'ultimo di poter garantire i servizi, che anche con questo bilancio continuiamo ad erogare, senza mettere le mani in tasca ai veneti.
Quello che credo sia doveroso, proprio perché la situazione che vivremo nel primo semestre del 2021, e poi vedremo se al termine di questa pandemia, che speriamo nel secondo semestre dia dei segnali importanti, credo sia doveroso che la Giunta, ma anche il Consiglio inizi concretamente a capire come eventualmente potrebbe essere applicata e quale potrebbe essere il gettito previsto, secondo quella che è la serie storica del PIL prodotto dal Veneto. Questo essenzialmente perché permetterebbe in primis, qualora si arrivasse, ed è naturalmente una scelta che deve fare la politica all'interno di quest'Aula, che ci sia già una sorta di budget sul quale costruire i progetti che si vanno a finanziare, quindi capire se sono progetti di sostegno al sociale, che molto probabilmente avrà delle difficoltà nel corso del prossimo anno, ma potranno essere anche delle risorse messe a disposizione delle imprese per far ripartire più velocemente quelle che saranno in difficoltà. Questo naturalmente è compito di quest'Aula, mentre compito mio è creare chiarezza rispetto a quello che potrebbero essere le cifre messe a disposizione, ripeto, con l'obiettivo di creare un'equità anche nella contribuzione da parte di tutti a quelle che potrebbero essere cifre da mettere a disposizione dei veneti per i prossimi anni.
Il Consiglio, come mi insegnava l'assessore Bottacin, è sovrano e deciderà cosa fare.

PRESIDENTE

Venturini.

Elisa VENTURINI (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto)

Grazie, Presidente.
Rapidamente, solo per dire che voteremo a favore, come Gruppo.
Io non ho colto un'apertura ad un incremento di tassazione in quello che ha detto l'Assessore, semplicemente ho colto invece la disponibilità ad approfondire a studiare e quello serve sempre perché ci permette di avere comunque degli elementi per fare tutte le nostre valutazioni. Chiudo dicendo un altro aspetto che noi possiamo considerare è la beneficenza, che si può fare quando si hanno disponibilità economiche o a favore di telecamera alla Fedez oppure si può fare nel segreto, nel silenzio anche nel rispetto di chi riceve magari l'opportunità di avere qualcosa.

PRESIDENTE

Speranzon.

Raffaele SPERANZON (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Sì. Preannunciando il voto favorevole del Gruppo di Fratelli d'Italia e sottolineando che a noi è piaciuto l'intervento che ha fatto l'assessore Calzavara non riconoscendo appunto nelle sue parole alcuna intenzione vessatoria nei confronti dei veneti del popolo veneto ma riconoscendo semmai la situazione di grave emergenza che sta vivendo la nostra Regione e quindi cercando di abbandonare posizioni diciamo dettate dogmatiche e guardando alla realtà con sempre un obiettivo, che è un obiettivo che persegue da sempre questa Amministrazione, dal punto di vista anche politico che è quello di non mettere le mani nelle tasche dei cittadini perché su questo non posso che condividere quanto detto dal consigliere Pan, è evidente che sono spesso molto più abili e più capaci loro nell'utilizzare le risorse che hanno nelle proprie disponibilità di quanto sanno fare spesso male le Istituzioni pubbliche, quando prelevano attraverso le tasse e, quindi, saremo pronti a contribuire in termini fattuali, in termini collaborativi con l'Amministrazione regionale per individuare qualsiasi strada possa consentire ai veneti di avere migliori servizi possibili nel corso dei prossimi mesi, dei prossimi anni.

PRESIDENTE

Collega Possamai, la dichiarazione di voto è una di solito, a meno che non ci sia un intervento in disaccordo con il proprio capogruppo. No, perché l'ho vista mantenuta.
Metto in votazione il PDL n. 18 "Legge di stabilità regionale 2021" nel suo complesso come emendato.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Allora, abbiamo una convocazione che vi ho mandato la scorsa settimana che parlava di prosecuzione lunedì 21, ma per problemi organizzativi lunedì 21 non facciamo Consiglio, lo faremo martedì 23 dalle ore 11.30 e mercoledì dalle 10.00, quindi, questo intanto a verbale.
Vi manderemo anche una comunicazione lunedì, però lunedì non c'è Consiglio, ci saranno i tamponi per i dipendenti e martedì mattina tamponi per tutti i consiglieri.
Colleghi, buon week-end e grazie per la pazienza.
La seduta è chiusa.
La Seduta termina alle ore 19.52
Il Consigliere segretario
f.to Erika BALDIN
 
Il Presidente
f.to Roberto CIAMBETTI


Resoconto stenotipico a cura di:
Real Time Reporting S.r.l.

Revisione e coordinamento testo a cura di:
Cristiano Gebbin e Paola Lombardo
PROCESSO VERBALE
SEDUTA PUBBLICA N. 8
VENERDÌ 18 DICEMBRE 2020
 


PRESIDENZA
PRESIDENTE ROBERTO CIAMBETTI

PROCESSO VERBALE REDATTO A CURA DELL'UFFICIO ATTIVITà ISTITUZIONALI
 
INDICE

Processo verbale della 8a seduta pubblica – venerdì 18 dicembre 2020
La seduta si svolge a Venezia in Palazzo Ferro-Fini, sede del Consiglio regionale, con modalità telematica mista, secondo quanto previsto nella deliberazione dell'Ufficio di presidenza n. 105 del 13 novembre 2020.

I lavori si svolgono sulla base dell'ordine del giorno prot. n. 16853 del 10 dicembre 2020.

Il Presidente CIAMBETTI dichiara aperta la seduta alle ore 10.33.

Assume le funzioni di Consigliere Segretario la consigliera Alessandra Sponda .

La seduta riprende alle ore 10.57 dopo un ulteriore rinvio.

Punto n. 2) all'ordine del giorno

Comunicazioni della Presidenza del Consiglio

Il PRESIDENTE comunica che il consigliere Boron è in congedo.

Punto n. 13) all'ordine del giorno

Disegno di legge relativo a "Collegato alla legge di stabilità regionale 2021" (Progetto di legge n. 17) APPROVATO (Deliberazione legislativa n. 40/2020)  [RESOCONTO]


Prosecuzione dell'esame dell'articolato e relativi emendamenti del progetto di legge in oggetto iniziato nella 7a seduta consiliare di giovedì 17 dicembre 2020.

Sull'articolo 15 interviene la consigliera Guarda (Europa Verde)

L'articolo 15, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato nel testo presentato dalla Commissione consiliare competente e inserito come articolo 16.

L'emendamento n. C17 aggiuntivo di un articolo, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. C18 aggiuntivo di un articolo, illustrato dalla consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. C22 aggiuntivo di un articolo, intervengono le consigliere Guarda (Europa Verde) che lo illustra e Bigon (Partito Democratico Veneto).

L'emendamento n. C22, aggiuntivo di un articolo, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. C24 aggiuntivo di un articolo, intervengono i consiglieri Bigon (Partito Democratico Veneto) che lo illustra e Lorenzoni (Gruppo Misto).

L'emendamento n. C24, aggiuntivo di un articolo, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. C36 aggiuntivo di un articolo, intervengono le consigliere Camani (Partito Democratico Veneto) che lo illustra e Guarda (Europa Verde).

L'emendamento n. C36, aggiuntivo di un articolo, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. C37 aggiuntivo di un articolo è ritirato dalla consigliera Camani (Partito Democratico Veneto).

Sull'emendamento n. C39 aggiuntivo di un articolo, interviene la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto) che lo illustra e lo ritira.

L'emendamento n. C51, aggiuntivo di un articolo, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. C84, aggiuntivo di un articolo, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato e inserito come articolo 18.

Il PRESIDENTE dichiara ritirato l'emendamento n. C53 aggiuntivo di articolo.

Interviene la consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) che ritira l'emendamento n. C19 e preannuncia la presentazione di un ordine del giorno.

L'emendamento n. C52 aggiuntivo di un articolo, illustrato dal consigliere Possamai Giacomo (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. C16 aggiuntivo di un articolo, interviene la consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) che lo illustra e lo ritira.

L'emendamento n. C5, aggiuntivo di un articolo, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. C28 aggiuntivo di un articolo è ritirato dalla consigliera Bigon (Partito Democratico Veneto).

L'emendamento n. C3, aggiuntivo di un articolo, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. C35 aggiuntivo di un articolo, illustrato dalla consigliera Camani (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. C38 aggiuntivo di un articolo è ritirato dalla consigliera Camani (Partito Democratico Veneto).

L'emendamento n. C72 aggiuntivo di un articolo, illustrato dal consigliere Zanoni (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE dichiara ritirato l'emendamento n. C43 aggiuntivo di un articolo.

L'emendamento n. C46 aggiuntivo di un articolo, illustrato dal consigliere Montanariello (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Gli emendamenti nn. C71, C70 e C77, ognuno aggiuntivo di un articolo, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

Sull'emendamento n. C49 interviene il consigliere Sandonà (Zaia Presidente) che chiede di accantonarlo.

Il PRESIDENTE dichiara accantonato l'emendamento n. C49 aggiuntivo di articolo.

Sull'emendamento n. C81 aggiuntivo di un articolo, intervengono i consiglieri Zottis (Partito Democratico Veneto) che lo illustra e Montanariello (Partito Democratico Veneto).

L'emendamento n. C81, aggiuntivo di un articolo, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. C2 aggiuntivo di un articolo, illustrato dalla consigliera Baldin (Movimento 5 Stelle), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE dichiara ritirati gli emendamenti nn. C44 e C45 ognuno aggiuntivo di un articolo.

Gli emendamenti nn. C68, C69, C63, C64 e C65, ognuno aggiuntivo di un articolo, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

L'emendamento n. C1 aggiuntivo di un articolo, illustrato dalla consigliera Baldin (Movimento 5 Stelle), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. C4 aggiuntivo di un articolo, illustrato dalla consigliera Baldin (Movimento 5 Stelle), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Gli emendamenti nn. C57, C58, C59, C78, C61, C74, C75, C76, C79 e C80, ognuno aggiuntivo di un articolo, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

Il PRESIDENTE sospende la seduta per consentire una riunione con l'Ufficio di Presidenza della Prima Commissione consiliare, l'assessore competente e i Capigruppo.

La seduta è sospesa alle ore 12.27.

La seduta riprende alle ore12.48.

L'emendamento n. C85, aggiuntivo di un articolo, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Gli emendamenti nn. C87 e C88 ognuno aggiuntivo di un articolo, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono approvati e inseriti rispettivamente come articoli 21 e 20.

Il PRESIDENTE dichiara ritirato l'emendamento n. C83 aggiuntivo di un articolo, che viene sostituito dall'emendamento n. C89.

L'emendamento n. C89, aggiuntivo di un articolo, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato e inserito come articolo 19.

La seduta è sospesa alle ore 12.58.

La seduta riprende alle ore 15.05.

Il PRESIDENTE sospende la seduta per permettere la presentazione di eventuali subemendamenti agli emendamenti nn. C91, C92 e C93 appena presentati.

La seduta è sospesa alle ore 15.12.

La seduta, dopo un rinvio, riprende alle ore 15.41.

Si riprende con l'esame degli articoli ed emendamenti accantonati.

Sull'emendamento n. C11 all'articolo 9 interviene la consigliera Guarda (Europa Verde) che lo ritira.

Sull'emendamento n. C34 all'articolo 9 interviene la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto) che lo ritira.

L'emendamento n. C91 sostitutivo dell'articolo 9, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato e inserito come articolo 10.

L'emendamento n. C9, all'articolo 14, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'articolo 14 interviene la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto) che propone, ai sensi dell'articolo 102 del Regolamento, una riformulazione nel testo che viene accolta.

L'articolo 14, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato come modificato e inserito come articolo 15.

Sull'emendamento n. C49 aggiuntivo di un articolo, intervengono l'assessore Calzavara che illustra la riformulazione concordata in Prima Commissione e il consigliere Possamai Giacomo (Partito Democratico Veneto) che accetta le modifiche proposte.

L'emendamento n. C49, aggiuntivo di un articolo, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato e inserito come articolo 25

L'emendamento n. C92, aggiuntivo di un articolo, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato e inserito come articolo 22.

La seduta è sospesa alle ore 15.58.

La seduta riprende alle ore 16.03.

L'emendamento n. C93 aggiuntivo di un articolo, illustrato dalla consigliera Camani (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato e inserito come articolo 23.

Sul subemendamento n. C96 all'emendamento n. C94, intervengono le consigliere Camani (Partito Democratico Veneto) che lo illustra e Ostanel (Il Veneto che Vogliamo).

Il subemendamento n. C96 all'emendamento n. C94, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. C94, aggiuntivo di un articolo, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato e inserito come articolo 24.

L'emendamento n. C95 aggiuntivo di un articolo, illustrato dal consigliere Polato (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato e inserito come articolo 26.

L'articolo 16, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato nel testo presentato dalla Commissione consiliare competente e inserito come articolo 27.

Si passa all'esame degli ordini del giorno collegati al progetto di legge n. 17 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2021"

ODG n. C86

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Guarda, Ostanel, Giacomo Possamai, Lorenzoni, Zottis, Zanoni, Bigon, Camani e Baldin relativo a "Cortina 2021: mantenere altissima l'attenzione per arginare qualsiasi tentativo di infiltrazione mafiosa." in occasione dell'esame del disegno di legge relativo a "Collegato alla legge di stabilità regionale 2021" (Progetto di legge n. 17) APPROVATO (Deliberazione n. 129/2020)  [RESOCONTO]


Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico in modalità telematica, l'ordine del giorno in oggetto.

Il Consiglio approva

Ai sensi dell'articolo 50 comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.

Hanno votato sì:

Andreoli, Baldin, Barbisan, Bet, Bigon, Bisaglia, Bozza, Brescacin, Camani, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Cestaro, Ciambetti, Corsi, Dolfin, Favero, Finco, Formaggio, Gerolimetto, Giacomin, Guarda, Lorenzoni, Maino, Michieletto, Ostanel, Pan, Piccinini, Polato, Possamai Giacomo, Possamai Gianpiero, Puppato, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Speranzon, Sponda, Valdegamberi, Venturini, Vianello, Villanova, Zanoni, Zecchinato, Zottis

Hanno votato no:

Montanariello

Astenuti:

nessuno

Non votanti:

nessuno

ODG n. C90

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Camani, Bigon, Zottis, Giacomo Possamai, Montanariello, Zanoni, Cestaro, Bisaglia, Sponda, Venturini e Ostanel relativo a "Contributo di libertà per le donne vittime di violenza" in occasione dell'esame del disegno di legge relativo a "Collegato alla legge di stabilità regionale 2021" (Progetto di legge n. 17) (Deliberazione n. 130/2020)  [RESOCONTO]


Interviene la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto).

Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico in modalità telematica, l'ordine del giorno in oggetto.

Il Consiglio approva

Ai sensi dell'articolo 50 comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.

Hanno votato sì:

Andreoli, Baldin, Barbisan, Bigon, Bisaglia, Bozza, Brescacin, Camani, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Cestaro, Ciambetti, Corsi, Dolfin, Favero, Finco, Formaggio, Gerolimetto, Giacomin, Guarda, Lorenzoni, Maino, Michieletto, Ostanel, Pan, Piccinini, Polato, Possamai Giacomo, Possamai Gianpiero, Puppato, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Speranzon, Sponda, Valdegamberi, Venturini, Vianello, Villanova, Zanoni, Zecchinato, Zottis

Hanno votato no:

nessuno

Astenuti:

nessuno

Non votanti:

nessuno

In dichiarazione di voto finale sul progetto di legge n. 17 relativo a "Collegato alla legge di stabilità regionale 2021" intervengono le consigliere Camani (Partito Democratico Veneto), Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) e l'assessore Calzavara.

Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico in modalità telematica, il progetto di legge n. 17 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2021" nel suo complesso come emendato.

Il Consiglio approva

Ai sensi dell'articolo 50 comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.

Hanno votato sì:

Andreoli, Barbisan, Bet, Bisaglia, Bozza, Brescacin, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Cestaro, Ciambetti, Corsi, Dolfin, Favero, Finco, Formaggio, Gerolimetto, Giacomin, Maino, Michieletto, Pan, Piccinini, Polato, Possamai Gianpiero, Puppato, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Speranzon, Sponda, Valdegamberi, Venturini, Vianello, Villanova, Zecchinato

Hanno votato no:

Baldin, Bigon, Camani, Guarda, Lorenzoni, Ostanel, Possamai Giacomo, Zanoni, Zottis

Astenuti:

nessuno

Non votanti:

nessuno

Punto n. 14) all'ordine del giorno

Disegno di legge relativo a "Legge di stabilità regionale 2021" (Progetto di legge n. 18) APPROVATO (Deliberazione legislativa n. 41/2020)  [RESOCONTO]


Intervengono i consiglieri Sandonà (Zaia Presidente), che svolge la relazione di maggioranza per conto della Prima commissione consiliare, e Camani (Partito Democratico Veneto), che acquisisce la relazione del relatore come correlazione.

Assume le funzioni di Consigliere Segretario la consigliera Erika Baldin .

Interviene Il consigliere Valdegamberi (Gruppo Misto).

Il Presidente della Giunta regionale Zaia (Liga Veneta per Salvini Premier), ai sensi dell'articolo 72 del Regolamento, interviene sulla situazione dell'emergenza Covid.

Sulla relazione del Presidente della Giunta regionale intervengono i consiglieri Lorenzoni (Gruppo Misto), Bigon (Partito Democratico Veneto), Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), Camani (Partito Democratico Veneto), Guarda (Europa Verde e Possamai Giacomo (Partito Democratico Veneto).

Il Presidente della Giunta regionale Zaia (Liga Veneta per Salvini Premier) interviene in sede di replica.

Il PRESIDENTE sospende la seduta e convoca la Conferenza dei Gruppi consiliari.

La seduta è sospesa alle ore 18.19.

La seduta riprende alle ore 18.34.

In discussione generale sulla legge di stabilità intervengono i consiglieri Valdegamberi (Gruppo Misto) e Pan (Liga Veneta per Salvini Premier).

Il PRESIDENTE dichiara chiusa la discussione generale.

Si passa all'esame dell'articolato e relativi emendamenti del progetto di legge n. 18 "Legge di stabilità regionale 2021".

Gli emendamenti nn. S13, S1, S15, S3, S4, S18 e S2 all'articolo 1, comma 2, Allegato 1), posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

Sull'emendamento n. S17 all'articolo 1, comma 2, Allegato 1), intervengono i consiglieri Zanoni (Partito Democratico Veneto) che lo illustra, e Guarda (Europa Verde).

L'emendamento n. S17 all'articolo 1, comma 2, Allegato 1), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Gli emendamenti nn. S6, S11, S12 e S9 all'articolo 1, comma 2, Allegato 1), posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

Sull'emendamento n. S19 all'articolo 1, comma 2, Allegato 1), intervengono i consiglieri Zanoni (Partito Democratico Veneto) che lo illustra, Montanariello (Partito Democratico Veneto), Pan (Liga Veneta per Salvini Premier), Rizzotto (Zaia Presidente), Guarda (Europa Verde), Soranzo (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni) e Formaggio (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto).

L'emendamento n. S19 all'articolo 1, comma 2, Allegato 1), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. S20 all'articolo 1, comma 2, Allegato 1), illustrato dal consigliere Zanoni (Partito Democratico Veneto) posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. S21 all'articolo 1, comma 2, Allegato 1), intervengono i consiglieri Zanoni (Partito Democratico Veneto) che lo illustra, e Rizzotto (Zaia Presidente).

L'emendamento n. S21 all'articolo 1, comma 2, Allegato 1), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE dichiara ritirato l'emendamento n. S14 all'articolo 1, comma 2, Allegato 1).

L'emendamento n. S7 all'articolo 1, comma 2, Allegato 1), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'articolo 1, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato nel testo presentato dalla Commissione consiliare competente.

L'emendamento n. S8 soppressivo dell'articolo 2, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'articolo 2, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato nel testo presentato dalla Commissione consiliare competente.

L'emendamento n. S10 all'articolo 3, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Gli articoli 3 e 4, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono approvati nel testo presentato dalla Commissione consiliare competente.

Sull'emendamento n. S5 aggiuntivo di un articolo, intervengono la consigliera Guarda (Europa Verde) che lo illustra e l'assessore Calzavara.

L'emendamento n. S5 aggiuntivo di un articolo, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. S16 aggiuntivo di un articolo, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. S23 aggiuntivo di un articolo, intervengono i consiglieri Sandonà (Zaia Presidente), Guarda (Europa Verde) e Venturini (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto).

L'emendamento n. S23 aggiuntivo di un articolo, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato e inserito come articolo 5.

L'articolo 5, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato nel testo presentato dalla Commissione consiliare competente e inserito come articolo 6.

Si passa all'esame dell'ordine del giorno collegato al progetto di legge n. 18 "Legge di stabilità regionale 2021"

ODG n. C22

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Speranzon, Fomaggio, Polato, Soranzo, Razzolini, Rigo, Venturini, Bozza, Piccinini, Corsi, Villanova, Sponda e Andreoli relativo a "Esenzione o riduzione della tassa automobilistica per gli autoveicoli adibiti all'attività di trasporto per l'annualità 2021." in occasione dell'esame del disegno di legge relativo a "Legge di stabilità regionale 2021" (Progetto di legge n. 18/2020) APPROVATO (Deliberazione n. 131/2020)  [RESOCONTO]


Sull'ordine del giorno in oggetto intervengono il consigliere Speranzon (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni), l'assessore Calzavara e il consigliere Polato (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni),

Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico in modalità telematica, l'ordine del giorno in oggetto.

Il Consiglio approva

Ai sensi dell'articolo 50 comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.

Hanno votato sì:

Andreoli, Baldin, Barbisan, Bet, Bisaglia, Bozza, Brescacin, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Cestaro, Corsi, Favero, Formaggio, Gerolimetto, Giacomin, Guarda, Maino, Michieletto, Ostanel, Pan, Piccinini, Polato, Possamai Gianpiero, Puppato, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Speranzon, Sponda, Valdegamberi, Venturini, Vianello, Villanova, Zecchinato, Zottis

Hanno votato no:

nessuno

Astenuti:

Bigon, Camani, Lorenzoni, Possamai Giacomo, Zanoni

Non votanti:

nessuno

In dichiarazione di voto finale sul progetto di legge n. 18 relativo a "Legge di stabilità regionale 2021" intervengono i consiglieri Possamai Giacomo (Partito Democratico Veneto), Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), Pan (Liga Veneta per Salvini Premier), l'assessore Calzavara, i consiglieri Venturini (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto) e Speranzon (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni).

Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico in modalità telematica, il progetto di legge n. 18 "Legge di stabilità regionale 2021" nel suo complesso come emendato.

Il Consiglio approva

Ai sensi dell'articolo 50 comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.

Hanno votato sì:

Andreoli, Barbisan, Bet, Bisaglia, Bozza, Brescacin, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Cestaro, Ciambetti, Corsi, Dolfin, Favero, Formaggio, Gerolimetto, Giacomin, Maino, Michieletto, Pan, Piccinini, Polato, Possamai Gianpiero, Puppato, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Speranzon, Sponda, Valdegamberi, Venturini, Vianello, Villanova, Zecchinato

Hanno votato no:

Baldin, Bigon, Camani, Guarda, Lorenzoni, Montanariello, Ostanel, Possamai Giacomo, Zanoni, Zottis

Astenuti:

nessuno

Non votanti:

nessuno

Il PRESIDENTE dichiara chiusa la seduta.

Il Consiglio regionale è convocato martedì 22 dicembre alle ore 11.30.

La seduta termina alle ore 19.52.

Consiglieri presenti o partecipanti in modalità telematica:
ANDREOLI Marco
MICHIELETTO Gabriele
BALDIN Erika
MONTANARIELLO Jonatan
BARBISAN Fabiano
OSTANEL Elena
BET Roberto
PAN Giuseppe
BIGON Anna Maria
PICCININI Tomas
BISAGLIA Simona
POLATO Daniele
BOZZA Alberto
POSSAMAI Giacomo
BRESCACIN Sonia
POSSAMAI Gianpiero
CAMANI Vanessa
PUPPATO Giovanni
CAVINATO Elisa
RAZZOLINI Tommaso
CECCHETTO Milena
RIGO Filippo
CENTENARO Giulio
RIZZOTTO Silvia
CESTARI Laura
SANDONA' Luciano
CESTARO Silvia
SCATTO Francesca
CIAMBETTI Roberto
SORANZO Enoch
CORSI Enrico
SPERANZON Raffaele
DOLFIN Marco
SPONDA Alessandra
FAVERO Marzio
VALDEGAMBERI Stefano
FINCO Nicola Ignazio
VENTURINI Elisa
FORMAGGIO Joe
VIANELLO Roberta
GEROLIMETTO Nazzareno
VILLANOVA Alberto
GIACOMIN Stefano
ZAIA Luca
GUARDA Cristina
ZANONI Andrea
LORENZONI Arturo
ZECCHINATO Marco
MAINO Silvia
ZOTTIS Francesca
   
   
   
IL CONSIGLIERE SEGRETARIO
Erika BALDIN
 
   
   
   
 
IL PRESIDENTE
Roberto CIAMBETTI
   
   

N.B. Gli emendamenti e i verbali di votazione, che costituiscono parte integrante del presente processo verbale, sono consultabili presso l'Ufficio Attività Istituzionali.
Le richieste di modifica delle votazioni diverse da quelle previste dall'articolo 89 del Regolamento sono menzionate nel Resoconto.

PROCESSO VERBALE
Redazione a cura di Cristiano Gebbin e Paola Lombardo