ResocontoVerbali

Seduta del consiglio regionale del 17/12/2020 n. 7

Resoconto 7a Seduta pubblica
Giovedì, 17 dicembre 2020
SOMMARIO
Assume la Presidenza
Il Presidente Roberto CIAMBETTI
 
La Seduta inizia alle ore 10.39
 

PRESIDENTE

Se ci accomodiamo, cari colleghi vicini e lontani, buongiorno. Riprendiamo i lavori in questo terzo giorno d'Aula sui numeri della Regione.
PUNTO
2
 
   

COMUNICAZIONI DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO

Hanno comunicato congedo
Luca ZAIA
Fabrizio BORON
I congedi sono concessi.
PUNTO
11
 
   

ADOZIONE DELLA NOTA DI AGGIORNAMENTO DEL DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA REGIONALE (DEFR) 2021-2023. ARTICOLO 36, COMMA 3 E ALLEGATO 4/1, PUNTI 4.1 E 6, DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 118/2011 E SS.MM.II.; ARTICOLO 7 E SEZIONE III DELLA LEGGE REGIONALE n. 35/2001 . (PROPOSTA DI DELIBERAZIONE AMMINISTRATIVA N. 5) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 127/2020)

PRESIDENTE

Riprendiamo da dove ci siamo lasciati ieri sera.
Emendamento n. N0017 presentato dalla consigliera Guarda, allegato A, Missione 9 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente, Programma 09.03, pagina 178, che prevede:
"A pagina 178, all'elenco di cui al primo capoverso del Programma 09.03, è inserito, dopo il secondo punto, il seguente punto:
"- attivare studi, in collaborazione con le Università del Veneto, per il riciclo a zero impatto ambientale del car fluff"".
La collega Guarda ha chiesto la parola, ne ha la facoltà, prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente. Intanto buongiorno a tutti i colleghi. Vi auguro buon lavoro.
Nel mentre affronto un emendamento che so avere parere negativo, ma adesso volevo condividere una possibilità di una concertazione rispetto a questo, per cui eventualmente richiederò di questo emendamento l'accantonamento per poter consultare una modifica che è piuttosto corposa, proprio per cercare di venire incontro alle esigenze.
Giustamente l'assessore Bottacin diceva che l'emendamento è troppo specifico, riguarda un tema, quello del car fluff, che essenzialmente è il residuo di ciò che non può essere riutilizzato delle auto e quindi viene sminuzzato e costituisce rifiuto speciale; di fronte alla richiesta di un'attivazione di studi per quanto riguarda la possibilità di una gestione alternativa, che non sia quella del semplice stoccaggio in discarica, perché è un tema che riguarda anche alcuni nostri territori veneti per cui anche voi sicuramente siete stati sollecitati dalle categorie agricole, per esempio, piuttosto che da alcuni vostri concittadini, ed è un tema che riguarda naturalmente anche una presa di posizione europea che apre verso la nuova sperimentazione per l'utilizzo di questa parte del rifiuto delle auto.
Quindi avrei pensato ad una proposta di una sostituzione di questo emendamento con un altro che riguarda sempre la promozione di studi, ma in generale per sviluppare maggiormente i processi di recupero al fine di accelerare la cessazione della qualifica di rifiuto di alcuni materiali e quindi superare quello che è un problema che riguarda la gestione dei rifiuti non riutilizzabili, in questo caso e poi destinati a essere rifiuto in discarica, tra i quali il car fluff perché, appunto, è un tema su cui naturalmente anche il nostro territorio viene sollecitato. Di conseguenza ne chiedo l'accantonamento per la possibilità di un confronto di una nuova versione da presentare tramite il correlatore.

PRESIDENTE

La Giunta è d'accordo con l'accantonamento, quindi accantoniamo l'emendamento N0017.
Passiamo oltre.
Emendamento n. N0168, presentato dai consiglieri Zanoni, Possamai, Bigon, Camani, Montanariello e Zottis, Missione 09, Programma 09.03, pagina 179, riga 8, modificativo, che prevede:
"Dopo le parole "dei siti contaminati", sono inserite le seguenti parole: "anche attraverso l'adozione di un piano straordinario,"".
Non vedo richieste di intervento. Aspettiamo un attimo. Zanoni, prego.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Grazie e buongiorno a tutti i colleghi.
Questo è un emendamento sulla Missione 09, che inserisce la frase "anche attraverso l'adozione di un piano straordinario" laddove si parla del Programma 09.03 relativo ai rifiuti.
Viene detto nel DEFR che verranno messe più cospicue risorse per gli interventi di bonifica dei vari siti contaminati e allora noi della precedente legislatura ricordiamo tutti, ad esempio, i fondi che sono stati stanziati anche grazie a degli emendamenti presentati qui in Consiglio per quanto riguarda la bonifica della C&C a Battaglia Terme, Pernumia, ma questo è uno dei tantissimi casi che abbiamo in giro per il Veneto.
Pertanto io credo che sia corretto, come viene previsto dal DEFR, intervenire mettendo risorse per fare queste bonifiche, ma non possiamo andare avanti a spot e quindi serve un piano straordinario che metta assieme tutti questi siti e che ci dica quanti fondi servono per ciascun sito. Infatti non capisco perché dobbiamo intervenire su Pernumia e non, ad esempio, a Padernello di Paese, dove ci sono 20.000 tonnellate di rifiuti tossico-nocivi o non intervenire per i rifiuti sotterrati in viale della Serenissima in Comune a Treviso o alla Bertoneria a Zero Branco, solo per citare alcuni esempi.
Quindi credo che sia corretto agire attraverso una visione globale e con un piano straordinario: questo è l'intento di questo emendamento.
Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Io non vedo altri interventi. Il parere del relatore è contrario, quindi metto in votazione, con parere contrario del relatore, l'emendamento n. N0168.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
Giuseppe Pan, non ti vedo presente. Possamai ti vedo presente, però non hai votato. Pan, adesso ti vedo presente.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Presidente, io ho dei problemi. Non riescono ad attivare la votazione.

PRESIDENTE

Zanoni, io ti vedo presente, però devi votare.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Sì, Presidente, le stavo conducendo – scusi se ho preso la parola – che ho difficoltà e non mi si carica il sistema per la votazione.

PRESIDENTE

Prova a entrare col tastino "più" in votazione.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Esatto, è proprio quello che sto facendo, Presidente.

PRESIDENTE

Allora, io chiudo qui la votazione. Zanoni a verbale è favorevole.
Passiamo al prossimo emendamento.
Emendamento n. N0018, presentato dalla consigliera Guarda, allegato A, Missione 9 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente, Programma 09.03, pagina 179, che prevede:
"A pagina 179, terzo capoverso, dopo la parola "informazione", è inserito il seguente periodo:
"Al fine di intervenire con maggiore efficacia nella riduzione dei rifiuti, la Regione promuoverà le iniziative a sostegno della vendita di prodotti sfusi, di imballaggi e contenitori riutilizzabili e l'impiego di beni realizzati con materiale di recupero".
Conseguentemente ai Risultati attesi è aggiunto il seguente punto:
- Promuovere una efficace riduzione dei rifiuti nei canali di commercializzazione dei prodotti di largo consumo".
La collega Guarda ha chiesto la parola.
Invito tutti i Consiglieri che hanno problemi dal punto di vista informatico, di aggiornare Concilium e vedrete che tutto funziona.
Prego, Guarda.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Questo è un emendamento che desidera intervenire promuovendo la riduzione dei rifiuti, che è un tema su cui so essere sensibili molti Consiglieri e anche l'Assessore ed è quello che richiede alle Regioni di promuovere iniziative a sostegno della vendita di prodotti sfusi, di imballaggi e contenitori riutilizzabili, e l'impiego di beni realizzati con materiale di recupero. Per questo, aggiungevo la possibilità di un risultato atteso nuovo, che è il seguente: promuovere un'efficace riduzione dei rifiuti nei canali di commercializzazione dei prodotti di largo consumo.
È un tema su cui anche gli anni scorsi ci siamo trovati molto vicini, con proposte di legge per quanto riguarda l'abbattimento dell'utilizzo di prodotti che non fossero riutilizzabili sia dalla maggioranza che dalla minoranza. Di conseguenza, auspico che il parere negativo che mi è stato anticipato possa essere rivisto proprio in un'ottica di una condivisione progettuale che, evidentemente, anche negli scorsi anni ci aveva visto di comune accordo.

PRESIDENTE

Grazie. Collega Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Buongiorno a tutti. Grazie, Presidente.
Volevo intervenire a sostegno di questo emendamento della collega Guarda, anche perché mi riallaccio, per mettere a verbale e per poter iniziare anche a discutere, a quando verrà rinnovato il Piano rifiuti nella Regione, perché penso che questo sia importante rispetto ad un lavoro che questo emendamento poi chiede, ma anche dei pezzi del nostro DEFR lo spiegano bene l'importanza di avere un Piano rifiuti che faccia in modo che non solo la raccolta, ma anche lo smaltimento venga gestito a livello regionale E non magari portando alcuni luoghi ad essere più impattati da, eventualmente, l'incenerimento di rifiuti, ma anche da una raccolta differenziata che funziona in alcune Province meglio e in alcune Province peggio. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei. Collega Baldin, prego.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Grazie, Presidente.
Vorrei anch'io sostenere l'emendamento della collega Guarda, un tema che mi sta particolarmente a cuore e sul quale anch'io qualche emendamento, qualche ordine del giorno a proposito della riduzione degli imballaggi, di tutto il materiale plastico di packaging che purtroppo ormai ci circonda e ci pervade: portiamo a casa più plastica che spesa alle volte.
Quindi io mi trovo assolutamente d'accordo e spererei di trovare lo stesso intento in tutta la maggioranza; tra l'altro, non mi pare nemmeno un emendamento che insomma voglia chissà che: si chiede soltanto di promuovere un'efficace riduzione dei rifiuti e quindi, anche sulla base di quello che era stato detto dall'assessore Calzavara ieri, con la parola "promuovere" ci potrebbe essere la volontà anche politica da parte della maggioranza di votare questi emendamenti, per cui faccio un appello a voi. Grazie.

PRESIDENTE

Anna Maria Bigon, prego.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente. Volevo anch'io unirmi all'appello di accogliere questo emendamento importante proprio per la riduzione dei rifiuti: credo che sia fondamentale E dobbiamo assolutamente accoglierlo per promuovere, appunto, questo importante obiettivo. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei. Io farei parlare prima il collega Lorenzoni. Prego, Lorenzoni.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Sì, grazie Presidente.
Mi preme intervenire perché credo che questo sia proprio un emendamento che dà concretezza all'azione di accelerazione della riorganizzazione delle filiere di cui abbiamo parlato ieri; ovviamente parlare di economia circolare significa parlare di una molteplicità di passaggi complessa e articolata, ma iniziare a mettere una certa pressione sull'organizzazione della grande distribuzione organizzata e sull'organizzazione della gestione a valle del consumo, io credo che sia assolutamente indispensabile. questo non solo per ridurre i costi poi delle tasse che noi, come cittadini, paghiamo per la gestione del ciclo del rifiuto, ma anche per stimolare dei comportamenti virtuosi delle imprese, che diventa un elemento di competitività su scala nazionale ed internazionale, quindi per sostenere il nostro tessuto produttivo.
Pertanto veramente faccio un appello accorato perché questo venga colto non come un emendamento ambientalista, ma come un emendamento economico. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei. Zanoni, ancora? Prego.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
È un emendamento, a mio avviso, molto importante. Solo nell'ultima seduta della Commissione Ambiente, Seconda Commissione, abbiamo avuto l'ARPAV che ha relazionato su un aggiornamento del Piano rifiuti e ha fatto presente come la situazione in Veneto sia molto diversificata: abbiamo Province che fanno più raccolta differenziata, abbiamo Province che ne fanno meno. Questo a dimostrazione di come questo sia un problema anche economico per molte Province e molti Comuni, con spese sicuramente maggiori.
Ecco perché, se si agisce alla radice e quindi si inseriscono delle disposizioni utili affinché si vendano nelle grandi distribuzioni meno rifiuti, si risolve un problema che è di carattere ambientale, perché poi sappiamo le problematiche che nascono da avere tutti questi rifiuti, soprattutto nei residui, ma anche quelle economiche, della bolletta dei Comuni e quindi, di conseguenza, di tutti i cittadini del Veneto.

PRESIDENTE

Grazie. Ha la parola l'assessore Bottacin.

Ass.re Gianpaolo BOTTACIN

Chiedevo se era possibile una riformulazione nella parte dei risultati attesi: "Promuovere la riduzione dei rifiuti anche nei canali di commercializzazione dei prodotti di largo consumo", anziché "Promuovere un'efficace riduzione dei rifiuti", in modo che sia più aperto, sostanzialmente: si faccia anche questo insieme a tutto il resto.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Assolutamente sì, Assessore. la ringrazio infinitamente della disponibilità. Che questo possa essere di buon auspicio anche per riprendere in mano quei progetti che magari erano rimasti in sospeso nella scorsa legislatura e poterli portare a termine.

PRESIDENTE

L'entusiasmo della collega Guarda non ci ha permesso di ascoltare bene la modifica. Prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Se posso, dato che ho la parola: "Promuovere la riduzione dei rifiuti anche nei canali di commercializzazione dei prodotti di largo consumo". Quindi, togliere "una efficace" e aggiungere "anche".

PRESIDENTE

Assessore, ci siamo? Perfetto.
Con questa riformulazione, ai sensi dell'articolo 102, metto in votazione l'emendamento n. N0018 con parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Era quasi all'unanimità, a parte un astenuto. Grazie.
Emendamento n. N0169, presentato dai consiglieri Zanoni, Possamai, Bigon, Camani, Montanariello e Zottis, Missione 09, Programma 09.05, pagina 180, riga 26, che prevede:
"Sostituire le parole "fattori di sviluppo" con la frase: "fattori di esclusivo sviluppo sostenibile e compatibile con l'area tutelata." e cancellare il periodo "uscendo dal concetto di vincoli e divieti anacronistici che purtroppo in molti casi ancora vigono."".
Prego, Zanoni.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Qui siamo a pagina 180 del DEFR e parliamo dei parchi, protezione aree naturalistiche e forestazione.
Alla riga 26 di pagina 180, per quanto riguarda i parchi, leggo le testuali parole che con questo emendamento propongo di cancellare: "Uscendo dal concetto di vincoli e divieti anacronistici che purtroppo in molti casi ancora vigono".
Abbiamo visto tutti e ne abbiamo parlato anche ieri, che in una regione come la nostra, che è stata la locomotiva d'Italia, il territorio ha subìto delle conseguenze pesanti, un consumo di suolo molto elevato, un inquinamento molto elevato, un'urbanizzazione diffusa, spesso anche disordinata e tantissime zone industriali (ne contiamo quattro, cinque, sei per ogni Comune), quindi un consumo di suolo e un prezzo ambientale molto elevato. Questo perché non ci sono state norme, non ci sono stati divieti.
Qui stiamo parlando, colleghi, di aree protette, ma questi vincoli, questi divieti non devono essere ritenuti una sofferenza, ma devono essere ritenuti un valore aggiunto per quelle aree, che sono poche. Abbiamo ‒ pensate ‒ una media di aree protette a parco che è la metà, il 5% rispetto al 10-11% della media nazionale e dovremmo essere orgogliosi di queste aree e anche di questi divieti, che sono divieti per la loro tutela. Cosa dobbiamo fare, dobbiamo levare il divieto di caccia e andare a caccia nei parchi? Cosa sono questi divieti anacronistici?
Guardate, io ricordo che in Commissione Ambiente in Parlamento europeo, quando si parlava di aree protette, si diceva che in Europa ci sono dai tre ai cinque milioni di addetti che lavorano in queste aree protette. Spetta a noi, spetta alla Regione e agli Stati membri fare in modo che queste aree protette diventino anche un'occasione di sviluppo, di sviluppo sostenibile, di presenza sostenibile, di turismo sostenibile. Quindi, quei divieti non devono essere ritenuti una sofferenza, ma devono essere ritenuti una difesa di questi ambienti, una difesa importantissima.
So che a qualcuno, anche in quest'Aula, della questione dei parchi interessa poco, tant'è vero che ha presentato dei progetti di legge per la riduzione di alcuni di questi parchi, ma questi interessi simboli non devono andare a interferire negativamente sulla tutela di un bene che è di tutti i cittadini del Veneto, che vogliono più aree protette, non meno. Pertanto, questi divieti non sono anacronistici, sono utili a tutelare l'ambiente, quel poco ambiente che il Veneto ha deciso di tutelare.

PRESIDENTE

Grazie. Non vedo altri interventi. Metto in votazione, con parere contrario, l'emendamento n. N0169.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
C'è anche Valdegamberi, è apparso. Rientra in votazione e correggi il tuo voto. Avevo visto Valdegamberi consenziente con Zanoni
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. N0059, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 180, riga 26, modificativo, che prevede:
"A p. 180, Missione 09, Programma 09.05 "AREE PROTETTE PARCHI NATURALI PROTEZIONE NATURALISTICA E FORESTAZIONE" alla riga 26 della pagina, dopo le parole "e renderle fattori di sviluppo" eliminare le parole ", uscendo dal concetto di vincoli e divieti anacronistici che purtroppo in molti casi ancora vigono"".
Prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Il mio emendamento è simile a quello presentato ora dal consigliere Zanoni, quindi non mi ripeterò però, visto che è stato dato un parere negativo a quello precedente, la domanda è: come lasciare sul nostro DEFR una parola così forte? Dopo "renderle fattori di sviluppo" abbiamo messo: "Uscendo dal concetto di vincoli e divieti anacronistici che purtroppo in molti casi ancora vigono", ma mi chiedo come possa essere compatibile con una legge sulla rigenerazione urbana che pone di arrivare al consumo di suolo zero entro il 2050, visto che proprio queste aree in molti casi, se noi togliamo quei vincoli, possono essere definite come aree di urbanizzazione.
Allora la domanda è: siccome c'è stato un parere negativo, è ovvio che questa non è un'interrogazione e non credo avrò risposta, ma per mettere al corrente anche ragionare tutti insieme come avere una frase così che è abbastanza precisa, puntuale e anche un po' tranchant, sia compatibile con una legge sulla rigenerazione urbana che è stata approvata da una buona legge, che vuole arrivare a consumo di suolo zero.

PRESIDENTE

Bene. Grazie. Non vedo altri interventi, per cui, chiusa la discussione sull'emendamento, passiamo alla votazione dell'emendamento n. N0059 con parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. N0019, presentato dalla consigliera Guarda, allegato A, Missione 9 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente, Programma 09.05, pagina 181, aggiuntivo, che prevede:
"A pagina 181, alla fine del paragrafo è inserito il seguente capoverso:
"Si proseguirà in particolare nell'attività di sostegno e promozione della realizzazione impianti arboreo-arbustivi per la riqualificazione ambientale del territorio della pianura".
Conseguentemente, ai risultati attesi, è aggiunto il seguente punto:
"9- Promuovere la realizzazione di impianti arboreo-arbustivi per la riqualificazione ambientale del territorio di pianura"".
La collega Guarda chiede la parola: ne ha facoltà, prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Molto velocemente, solo per descrivere questo emendamento che vuole proseguire in particolare nell'attività di sostegno e promozione della realizzazione di impianti arboreo-arbustivi per la riqualificazione ambientale del territorio della pianura e quindi aggiunge un punto relativo alla promozione della realizzazione di impianti arboreo-arbustivi per la riqualificazione ambientale del territorio di pianura, così come già iniziato a seguito anche di una concertazione durante proprio il bilancio degli scorsi anni sul tema del rimboschimento, anche con dei bandi appositi che hanno avuto anche particolare successo nel territorio.
Ciò che auspico è che questa iniziativa venga portata avanti in un'ottica non semplicemente di distribuzione di singoli alberi alle famiglie che ne fanno richiesta, ma proprio con la valorizzazione dei progetti, che già erano stati incentivati, attraverso la collaborazione con enti pubblici, piuttosto che con associazioni e realtà locali attive per quanto riguarda la promozione del verde, in modo tale che ci sia un intervento un po' più massivo e, quindi, questo patrimonio non venga abbandonato, perché semplicemente magari il singolo cittadino non se ne prende poi più cura. Questo proprio per evitare che vi siano dispersioni di risorse utili, ma che vi sia una presenza importante di alberi, magari custodita da realtà che se ne prendono proprio carico, in ottica pluriennale.

PRESIDENTE

Grazie, collega. Non vedo altri interventi.
Con parere positivo del relatore, metto in votazione l'emendamento n. N0019.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. N0170, presentato dai consiglieri Zanoni, Possamai, Bigon, Camani, Montanariello e Zottis, Missione 09, Programma 09.05, pagina 181, riga 29, modificativo, che prevede:
"Dopo le parole "resilienza dei boschi." inserire le seguenti parole: "Va evitato ogni ridimensionamento delle aree tutelate a parco regionale. Vanno invece attivati tutti i canali utili alle economie locali presenti nelle aree tutelate a parco per l'ottenimento di finanziamenti europei per progetti utili ad attrarre turismo ecosostenibile (Programma LIFE PLUS dell'Unione Europea)".
Conseguentemente a pagina 181, tra i Risultati attesi, è aggiunto il seguente: "Creare una conoscenza maggiore nei cittadini sulle opportunità di vivere e operare in un parco regionale dando maggiori opportunità di sviluppo sostenibile"".
Non vedo richieste di intervento. Deve chiederlo con "Concilium", collega. Deve premere due volte. Prego, Valdegamberi, ne ha facoltà.

Stefano VALDEGAMBERI (Gruppo Misto)

È la prima volta che uso questa tecnologia.
Allora, in merito a questo emendamento, che è molto simile nello spirito a quello precedente, sempre del consigliere Zanoni, volevo fare alcune precisazioni: non è che qui da una parte c'è chi rispetta l'ambiente, ci sono i bravi, quelli che vogliono l'ambiente curato, l'ecosistema e, dall'altra, ci sono i cattivi. È ora di finirla con questa ripartizione, anzi, vi posso dire che una certa sottocultura o, meglio, una cultura ideologica dell'ambiente sta facendo più danni all'ambiente stesso di quanti non ne faccia chi viene visto come il nemico dell'ambiente, perché l'agricoltore e l'allevatore sono visti come un problema per l'ambiente, non come una risorsa per l'ambiente.
Abbiamo l'ideologia oggi che prevale e porta all'abbandono del territorio, porta al dissesto idrogeologico, porta alla morte della montagna e questo è frutto di un'ideologia ambientalista che viene portata come modello anche da una parte di quest'Aula. Quando si voleva modificare, non ridurre, il territorio del Parco della Lessinia, si volevano semplicemente introdurre delle norme in una fascia di questo parco, che sono le stesse identiche norme che in Trentino, amministrato a suo tempo dalla sinistra, sono adottate per l'intero parco, per rendere più vivibile quel territorio, compatibile quel territorio. Il parco non deve essere nemico di chi ci vive e di chi lavora.
Quindi, far passare questo come un attacco all'ambiente è sicuramente un qualcosa di estremamente falso, scorretto e per nulla rispettoso di chi vive l'ambiente quotidianamente, non di chi lo vive solo attraverso i cartoni animati o i documentari di Piero Angela, dal quinto piano di un grattacielo. Questo non è ambientalismo, ambientalismo è di chi vive l'ambiente, chi lo conserva e lo preserva tutti i giorni.
Ora una falsa mentalità ambientalista sta portando all'abbandono dell'ambiente, all'abbandono del territorio da parte dei veri protagonisti, che sono gli agricoltori e gli allevatori, che quotidianamente la mattina presto si alzano per cercare di sopravvivere in contesti tutt'altro che semplici, per poter rimanere in piedi. Altro che occupazione! Quando si parla di occupazione dei parchi, con i soldi pubblici è facile fare occupazione, magari prendendo le risorse dal privato e tassando di più chi fa impresa, chi fa reddito vero. La richiesta viene dal mercato, viene dall'impresa. Tutto il resto è distribuzione. Fare occupazione con la distribuzione di soldi prodotti da altri non è fare sviluppo, è fare sottosviluppo, è gravare ancora di più su un sistema già fragile economico e indebitando sempre di più il Paese.
Quindi io rigetto categoricamente certi emendamenti che riprendono una mentalità ideologica, una posizione ideologica, dove l'ambiente, l'ecosistema è equilibrio. Lo stesso lupo ha ragione di esistere, ma compatibile con le altre attività, quindi ci vuole un equilibrio: non può sopraffare le altre attività e farle morire. Questa visione dell'ambiente è fortemente ideologica e fortemente dannosa, distruttiva dell'ambiente stesso.
Questo è il messaggio: sono stufo di vedere i buoni da una parte e i cattivi dall'altra. Io sono ritenuto un cattivo, ma io all'ambiente voglio sicuramente più bene di coloro che si ritengono buoni, perché io ci vivo, sono nato in campagna, andavo nei campi a lavorare da piccolo, conosco il territorio, conosco palmo a palmo il territorio e so quali sono i problemi del territorio. E so anche che una certa cultura lo sta distruggendo.

PRESIDENTE

Zanoni, prego.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Credo che il collega Valdegamberi abbia fatto confusione con qualche altro emendamento e volevo leggere cosa proponiamo di inserire con questo emendamento: "Va evitato ogni ridimensionamento delle aree tutelate a parco regionale. Vanno, invece, attivati tutti i canali utili alle economie locali presenti nelle aree tutelate a parco per l'ottenimento di finanziamenti europei per progetti utili ad attrarre turismo ecosostenibile e bisogna creare una conoscenza maggiore nei cittadini sulle opportunità di vivere e operare in un parco regionale dando maggiori opportunità di sviluppo sostenibile".
Quindi, probabilmente non lo ha letto, perché su un emendamento del genere, visto quello che ha detto, dovrebbe essere a favore delle popolazioni locali che vivono nel parco e il suo dovrebbe essere un voto favorevole.

PRESIDENTE

Grazie. Guarda, prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Giusto per completezza, dico che capiamo che, sulla base e sulla scorta di questo "no", è previsto comunque di continuare l'attività sospesa nello scorso anno, perlomeno frettolosamente interrotta, del ridimensionamento di alcuni parchi e, alla luce di questo, non c'è intenzione di mettere in dubbio il fatto che queste difficoltà che si raccolgono da parte del territorio siano dovute a una gestione forse non adeguata dei parchi e a un finanziamento forse non adeguato per la gestione dei parchi.
Gli interventi che sono richiesti e che abbiamo ascoltato anche all'interno di questo Consiglio audendo i Sindaci erano interventi che già si potevano attivare nella regolamentazione interna della gestione del parco, non tanto togliendo superfici. Ricordo, dato che allora si parlava perlopiù di cinghiali e di problemi di cinghiali per quanto riguarda il Parco della Lessinia, che la situazione non è diversa nelle aree che non sono all'interno di aree parco, e penso all'Area Berica. O sbaglio?

PRESIDENTE

Non vedo altri interventi, quindi metto in votazione, con parere contrario del relatore, l'emendamento n. N0170.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
Collega Formaggio, grazie. La votazione è aperta.
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Se volete sospendiamo un paio d'orette e riprendiamo quando sono più calmi. Avete finito?
Emendamento n. N0171, presentato dai consiglieri Zanoni, Possamai, Bigon, Camani, Montanariello e Zottis, Missione 09, Programma 09.05, pagina 181, riga 29, modificativo, che prevede:
"Dopo le parole "resilienza dei boschi" inserire le seguenti parole: "Vanno predisposte e sostenute azioni di contrasto al fenomeno del bracconaggio ittico e della fauna selvatica".
Conseguentemente, tra i Risultati attesi è aggiunto il seguente: "Contrastare l'illegalità diffusa relativa all'attività di bracconaggio"".
Prego, Zanoni.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Non so quale sia il parere su questo emendamento, ma spero che venga approvato perché praticamente proponiamo di inserire che vanno predisposte e sostenute azioni di contrasto al fenomeno del bracconaggio ittico della fauna selvatica, anche perché bisogna contrastare l'illegalità diffusa relativa all'attività di bracconaggio, ma non lo diciamo, lo dice il Piano nazionale di contrasto al bracconaggio approvato due anni fa dalla Conferenza Stato-Regioni, quindi praticamente ci eravamo anche noi come Regione Veneto.
Non vedo quale sia il problema che pone un emendamento del genere, che va a sostenere un documento che è stato approvato da tutte le Regioni e che prende atto che in alcune zone della nostra regione ci sono dei problemi di bracconaggio, verificati da ISPRA e da tutti gli organismi di controllo.

PRESIDENTE

Non vedo interventi, quindi metto in votazione l'emendamento n. N0171, con parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Intanto è stato distribuito a qualcuno in Aula, ma soprattutto lo avete in e-mail l'emendamento n. N0220 del correlatore di pagina 109 bis. Mi pare un testo che sia stato mediato e concordato tra Giunta e relatore. Cinque minuti per eventuali subemendamenti.
Emendamento n. N0020, presentato dalla consigliera Guarda, allegato A, Missione 9 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente, Programma 09.03, pagina 182, aggiuntivo, che prevede:
"A pagina 182, secondo periodo del secondo capoverso, dopo le parole "Valutazione di Impatto Ambientale (VIA)" sono aggiunte le seguenti parole:
", procedendo, per quel che concerne la tutela della risorsa idrica dalla contaminazione da PFAS, alle interlocuzioni con gli organi statali al fine di promuovere e pervenire ad una normativa statale con la quale si provvede all'inserimento ai limiti negli scarichi nelle pertinenti parti del Decreto legislativo n. 152 del 2006"".
La collega Guarda lo dà per letto.
È aperta la votazione sull'emendamento n. N0020, parere favorevole del relatore.
Scusi, Assessore, ma ho già aperto la votazione, purtroppo.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
A verbale: Speranzon non è riuscito a votare.
Emendamento n. N0172, presentato dai consiglieri Zanoni, Possamai, Bigon, Camani, Montanariello e Zottis, Missione 09, Programma 09.06, pagina 182, riga 19, modificativo, che prevede:
"Dopo le parole "tutela del patrimonio idrogeologico." inserire le seguenti parole "Risulta necessario aumentare i controlli degli scarichi idrici, con particolare riferimento a quelli industriali e vitivinicoli, e monitorare maggiormente la qualità dell'acqua delle falde acquifere e dei fiumi e le eventuali ricadute sull'alimentazione umana.
Risulta altresì urgente mettere in campo una serie di efficaci provvedimenti, utili a contrastare i fenomeni di inquinamento delle falde acquifere su vasta scala (il caso PFAS nelle province di Vicenza, Verona e Padova e caso mercurio in provincia di Treviso, sversamenti abusivi delle attività vitivinicole), anche al fine di prevenire nuovi casi e definire individuare, nei casi irrisolti, la fonte primaria dell'inquinamento".
Conseguentemente, tra i Risultati attesi è aggiunto il seguente: "Combattere l'illegalità, ovvero gli scarichi nei corsi d'acqua che non rispettano i parametri di legge, gli scarichi non autorizzati e ridurre ed eliminare gli effetti inquinanti sulla matrice acqua"".
Zanoni, intanto, lo presenta.
Se qualcuno dell'Informatica va un attimo vicino all'assessore Bottacin per capire come mai non appare la sua richiesta di parola.
Zanoni, prego.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
All'emendamento 172, per capirci. Qui inseriamo una dicitura che dice: "Risulta necessario aumentare i controlli degli scarichi idrici, con particolare riferimento a quelli industriali e vitivinicoli, e monitorare maggiormente la qualità dell'acqua delle falde acquifere e dei fiumi e le eventuali ricadute sull'alimentazione umana. Risulta altresì urgente mettere in campo una serie di efficaci provvedimenti, utili a contrastare i fenomeni di inquinamento delle falde acquifere su vasta scala (il caso PFAS nelle province di Vicenza, Verona e Padova, il caso del mercurio a Treviso e gli sversamenti abusivi delle attività vitivinicole), anche al fine di prevenire nuovi casi e definire individuare nei casi irrisolti la fonte primaria dell'inquinamento".
Purtroppo continuiamo ad assistere, in giro per il territorio – e gli Assessori lo sanno, perché ci sono diverse interrogazioni su diversi fenomeni che accadono nel nostro territorio – a inquinamenti dei nostri corsi d'acqua e delle falde acquifere e spesso non si riesce a trovarne l'origine. Quindi rafforzare i controlli e combattere con maggior decisione questa illegalità torna poi utile a tutti, perché qua si va a inquinare un bene che è primario. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei. Assessore Bottacin, prego.

Ass.re Gianpaolo BOTTACIN

In realtà, volevo intervenire su quello di prima, ma tratta di PFAS anche questo, solo per dire che ho letto sui giornali che finalmente l'Europa ha fissato i limiti sui PFAS per le acque potabili a 500; siccome mettono "zero virgola" e mettono l'unità di misura, i microgrammi, è di 500 nanogrammi sulle acque potabili la somma dei PFAS.
Vorrei ricordare che qui dentro – io non c'ero ancora – fu fissato da chi mi ha preceduto un limite di 500 nel 2013, quando fu scoperto l'inquinamento a causa del CNR, poi io introdussi 300 nel 2017 e poi lo zero virtuale, e comunque fin da subito avevamo posto che il massimo, per quanto riguarda la sostanza più pericolosa, il PFOS, fosse 30 nanogrammi. Ieri l'Europa ha fissato la somma a 500 e per ogni singolo 100, quindi i PFOS possono essere anche 100, mentre noi da anni abbiamo fissato a 30.
Lo dico perché qui dentro sono stato accusato più volte, e anche sui giornali, di essere quello che faceva morire la gente. Okay? Oggi c'è una persona, che qui dentro mi ha accusato, che dice che il risultato che ha raggiunto l'Europa è straordinario e allora non ho capito se i film sono diversi. Mi auguro che quello che è scritto sul giornale ‒ ho letto sul giornale questi limiti ‒ non sia vero, perché se di risultato straordinario si può parlare, lo si potrebbe fare solo se l'Europa avesse fissato limiti zero, come abbiamo fatto noi; se, invece, sono veri quei limiti, io credo che chi qui mi ha accusato per anni di far morire la gente perché i limiti erano troppo alti, oggi non possa parlare di risultato straordinario.
Aggiungo che sugli scarichi industriali noi abbiamo come sommatoria già da anni fissato 2.030 nanogrammi per litro, mentre a Roma stanno discutendo, su proposta del Ministero, un limite che prevede, nella somma, 19.530 nanogrammi, cioè dieci volte superiori rispetto a quelli che abbiamo fissato noi qui dentro (sempre io, che venivo accusato di far morire la gente).
Siccome per questa accusa – l'ho detto più volte e mi scuso con i nuovi, che lo sentono per la prima volta – io non ci ho dormito la notte, perché quando ti accusano di far morire la gente non ci dormi la notte, dopo anni e anni di discussioni, oggi vediamo che l'Europa fissa i limiti più alti rispetto a quelli che abbiamo fissato noi e a Roma si sta discutendo di limiti sugli scarichi industriali che sono dieci volte superiori rispetto a quelli che avevamo fissato noi.
Lo dico perché rimanga a testimonianza di quello che, poi, sta succedendo e che è esattamente quello che io dicevo anni fa.

PRESIDENTE

Grazie, Assessore, per le dovute e chiare precisazioni. Collega Guarda, prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Assessore Bottacin, lei ha ragione, ma non è soltanto negativo, è proprio catastrofico. L'approvazione della direttiva Acque Potabili ha visto anche la partecipazione del nostro territorio, anche di questo Consiglio regionale, perché avevamo preso una posizione uniti rispetto a questo tema, votando la richiesta di assimilare al limite di rilevazione la gestione. Ma è catastrofico, Assessore, sa perché? Perché si aumenta, rispetto a quelli che sono i parametri che noi in Veneto abbiamo anche sostenuto, perché ribadisco, Assessore, che all'epoca, quando c'era stata la riduzione dei limiti di performance a dei limiti più cautelativi, cosa che nel 2016 avevo anch'io proposto all'interno di quest'Aula, insieme all'opposizione, quando c'è stata questa azione, la risposta e anche la sollecitazione da parte nostra era stata positiva.
Si era rilevato il fatto che era stato opportuno e corretto intervenire con questo limite più cautelativo, proprio sulla scorta delle esperienze che già negli anni precedenti in Germania erano state fatte, indicando che, all'interno della zona costantemente contaminata dai PFAS e, quindi, sottoposta a questa sostanza chimica, evidentemente c'era la necessità di intervenire.
Quindi ribadisco che è catastrofica, non soltanto perché aumenta da 300 a 500 la somma dei PFAS, ma perché riguarda esclusivamente i PFAS a catena lunga e non inserisce all'interno il C6O4/GenX, quelle sostanze che in Veneto sono state trovate proprio a causa della contaminazione di Miteni anche recente, e non solo di Miteni naturalmente, però Miteni alla fin fine è giunta a interrompere la sua attività, dichiarando poi il proprio fallimento, a seguito dei controlli che anche la Provincia aveva effettuato, verificando la presenza di C6O4, dopo aver ricevuto anche delle indicazioni da parte di altri Stati, come l'Olanda, che segnalavano la gestione di questo materiale all'interno del nostro territorio, autorizzato comunque dall'autorizzazione integrata ambientale all'epoca di competenza regionale.
Quindi, alla luce di questo, è evidente che la scelta europea è una catastrofe, votata dal Gruppo PPE, contrastata da molti, che hanno anche rappresentanti all'interno di questo Consiglio e io sono orgogliosa di far parte di Europa Verde proprio perché su questo tema ha tenuto la barra fissa. Ma la nostra opportunità è quella di poter intervenire a livello nazionale per fare in modo che l'esperienza Veneto sia quella su cui si basano le scelte a livello nazionale.
Pertanto io chiedo davvero a tutti di mettersi una mano sulla coscienza e di portare avanti l'esperienza che qui si è fatta, anche grazie a Cittadinanzattiva, che ha consentito di raggiungere determinati obiettivi, perché senza di loro magari non ci sarebbe stata l'intraprendenza più corretta, portando questa esperienza a livello nazionale e fare in modo che, quindi, l'Italia possa determinare dei limiti più cautelativi, arrivando al limite di rilevabilità che, per quanto riguarda, per esempio, alcune sostanze, già possiamo pesare in picogrammi, non in nanogrammi.
Poi l'altro aspetto è quello di accompagnare queste benedette imprese con dei limiti allo scarico, ma anche con dei progetti che consentano di evitare che vi siano scarichi. Il progetto del ciclo chiuso che, anno dopo anno, nei precedenti bilanci mi avete bocciato è il progetto che consente di evitare che lo scarico industriale contribuisca alla contaminazione delle acque superficiali e magari poi serve anche per aiutare noialtri agricoltori a non interrompere l'irrigazione in epoca siccitosa, perché il mondo dell'impresa preleva più acqua di quella che viene ricaricata dalle piogge.
L'ultimo aspetto. Siccome so che a livello nazionale non si sta soltanto discutendo dei limiti sulle acque potabili, non si sta soltanto discutendo sui limiti degli scarichi, ma si discute anche dei limiti dei PFAS all'interno delle acque di falda, per piacere, in Veneto abbiamo scelto il modello che consente di utilizzare, grazie al cielo, l'acqua di falda e non l'acqua dei fiumi, per esempio anche con progetti di sostituzione per quanto riguarda il Basso Veneto, proprio in corso in questo periodo per la distribuzione acquedottistica.
Io vi prego, a livello nazionale siamo uniti nel richiedere che i limiti delle acque di falda siano coincidenti a quelli dell'acqua potabile e che quindi si avvii un percorso che non vada magari a considerare soltanto alcuni PFAS, ma li vada a considerare tutti insieme, perché ce ne sono 4000 in circolazione, non 12, e facciamo in modo che, a livello nazionale, ci sia coscienza rispetto al fatto che è inutile dare un limite alla falda se poi si preleva acqua contaminata e la si deve potabilizzare con i costi di filtraggio che sono conseguenti.
Pertanto tuteliamo queste benedette falde, facciamolo proprio in un'ottica anche progettuale perché sennò è inutile investire in un sistema acquedottistico lungimirante come quello che anche in Veneto vogliamo attivare e vogliamo perfezionare e a questo punto davvero che ci sia un impegno politico, ma proprio nel rispetto e nell'onestà verso dei cittadini che si stanno davvero "facendo un mazzo" per proporre iniziative per accompagnare gli agricoltori, magari per interloquire col mondo dell'industria, per valorizzare chi sta facendo scelte qualitative di sostituzione dei PFAS e di risparmio idrico attraverso il ciclo chiuso.
Questa innovazione fa bene al mondo dell'impresa perché fa anche risparmiare e quindi queste iniziative generano risparmio, dato che poi i costi, per quanto riguarda la gestione delle acque reflue, così come adesso vengono gestite anche in Veneto, sono pesantissimi per le casse del mondo dell'impresa specie del mondo dell'artigianato. Quindi, alla luce di questo, cerchiamo di dare man forte di rispettare quelle che sono le iniziative, l'intraprendenza e la sensibilità che dal Veneto partono dalla cittadinanza. Grazie.

PRESIDENTE

Non vedo altri interventi, quindi metto in votazione l'emendamento n. N0172 con parere contrario del relatore.
È aperta la votazione. Parere contrario del relatore. Potete votare.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. N0191, presentato dai consiglieri Zottis, Montanariello, Possamai, Bigon, Camani e Zanoni, Missione 09, Programma 09.06, pagina 182, modificativo, che prevede:
"A pag. 182 tra i Risultati attesi del Programma 09.06 aggiungere dopo il punto 4 il seguente punto:
"4 bis Migliorare gli accordi di programma interregionali dei bacini idrografici"".
Zottis, prego.

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
L'emendamento propone di inserire, tra i risultati attesi, di migliorare gli accordi di programma interregionali dei bacini idrografici.
L'abbiamo presentato perché il territorio in questi anni ha subito sicuramente delle profonde trasformazioni e gli accordi comunque sono abbastanza datati, quindi l'obiettivo sarebbe quello di mettere come priorità questo aspetto proprio per la necessità che hanno i territori di confine di rivedere quegli accordi per tutelare maggiormente sia l'aspetto del territorio, sia gli insediamenti per quanto riguarda sia le residenze, sia gli insediamenti per quanto riguarda poi le aziende, quindi la situazione industriale ma anche tutto quello che è il comparto agricolo.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Io non vedo altri interventi, per cui metto in votazione con parere favorevole l'emendamento n. N0191.
È aperta la votazione. Potete votare. Parere favorevole del relatore.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. N0021, presentato dalla consigliera Guarda, allegato A, Missione 9 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente, Programma 09.08, pagina 183, modificativo, che prevede:
"A pagina 183, al primo capoverso del paragrafo, dopo le parole "indicate" è aggiunto il seguente periodo:
"Tuttavia, vista la sentenza della Corte di Giustizia Europea del 10 novembre 2020, resa nella causa C-644/18 per «Inadempimento di uno Stato – Ambiente – Direttiva 2008/50/CE – Qualità dell'aria ambienta – Articolo 13, paragrafo 1, e allegato XI – Superamento sistemico e continuativo dei valori limite applicabili alle microparticelle (PM10) in determinate zone e agglomerati italiani – Articolo 23, paragrafo 1 – Allegato XV – Periodo di superamento "il più breve possibile" – Misure appropriate», nella quale si rileva che i piani regionali annunciano un periodo di realizzazione che può protrarsi per più anni o talvolta addirittura per due decenni dopo l'entrata in vigore dei valori limiti fissati per il PM10 (tanto che per l'Emilia Romagna e la Toscana, il termine per la realizzazione degli obiettivi relativi alla qualità dell'aria è stato stimato nel 2020, per il Veneto e la Lombardia nel 2025 e per la Regione Piemonte nel 2030) la Regione del Veneto procederà ad attivare le azioni necessarie per anticipare il raggiungimento dell'obiettivo di qualità dell'aria"".
Collega Guarda prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Questo è un emendamento un po' delicato per cui io sono molto contenta che abbia un parere favorevole e cita la sentenza della Corte di Giustizia Europea del 10 novembre 2020, per cui recente, per inadempimento di uno Stato per il superamento sistemico e continuativo dei valori limite applicabili alle microparticelle PM10 in determinate zone e agglomerati italiani.
Ieri l'Assessore, appunto, citava anche molto bene quelli che erano i dati e dava un'immagine completa rispetto a quelle che erano le rilevazioni anche di enti che accompagnano poi anche la politica nelle scelte per la qualità dell'aria e la qualità del nostro ambiente, però purtroppo la sentenza della Corte di Giustizia rileva che i piani regionali annunciano un periodo di realizzazione che può protrarsi per più anni o talvolta addirittura per due decenni dopo l'entrata in vigore dei valori limiti fissati per il PM10 e cita anche il Veneto e la Lombardia per il 2025.
La Regione Veneto, quindi, procederà – con questo emendamento lo richiedo – ad attivare delle azioni necessarie per anticipare il raggiungimento dell'obiettivo di qualità dell'aria.

PRESIDENTE

Bene, collega.
Io non vedo altri interventi, quindi metto in votazione l'emendamento n. N0021 col parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. N0173, presentato dai consiglieri Zanoni, Possamai, Bigon, Camani, Montanariello e Zottis, Missione 09, Programma 09.08, pagina 183, riga 43, modificativo, che prevede:
"Dopo le parole "contenimento delle emissioni" aggiungere le seguenti parole:
"Si aumenteranno i controlli delle emissioni in atmosfera con particolare riferimento a quelli industriali e a quelli delle cosiddette fonti rinnovabili (Biomasse, biogas, eccetera) e si monitorerà più frequentemente la qualità dell'aria nei siti interessati".
Conseguentemente a pagina 184, tra i Risultati attesi è aggiunto il seguente: "Combattere l'illegalità, ovvero le emissioni che non rispettano i parametri di legge e le immissioni dovute a combustioni non autorizzate".
Non vedo richieste. Zanoni, prego.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Questo è un emendamento molto importante perché va ad inserire nella Missione 9, Programma 08, l'aumento dei controlli delle emissioni in atmosfera con particolare riferimento a quelli industriali e a quelli delle cosiddette fonti rinnovabili, biomasse, biogas, eccetera e si prevede anche un monitoraggio più frequente della qualità dell'aria nei siti interessati.
I Consiglieri e anche gli Assessori della precedente legislatura sanno bene quanto i nostri cittadini siano preoccupati da moltissime di queste emissioni in atmosfera, quanti casi ci sono stati, quanti interventi dell'ARPAV, di tutti i dipartimenti delle sette province del Veneto su questi casi di inquinamenti diffusi, anche se puntuali perché riguardano spesso determinate industrie, industrie insalubri di prima classe, determinati impianti che sono considerati a fonti rinnovabili, tipo biogas e quant'altro.
C'è stato anche un progetto di legge nostro per quanto riguarda anche i limiti di emissioni odorigene, c'è stato un progetto di legge della stessa Giunta che poi purtroppo non ha trovato la conclusione perché è caduta la legislatura; speriamo che in questa la nostra Regione si doti di uno strumento così importante anche sui limiti odorigeni, oltre che quelli già in vigore per le sostanze inquinanti. Qui si propone di aumentare appunto questi controlli perché, ahimè, purtroppo ci sono casi veramente molto diffusi di inquinamento dell'aria e quindi una prevenzione su questo tornerebbe utile a tutti.

PRESIDENTE

Grazie. Non vedo altri interventi, quindi metto in votazione l'emendamento n. N0173 con parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. N0174, presentato dai consiglieri Zanoni, Possamai, Bigon, Camani, Montanariello e Zottis, Missione 09, pagina 184, riga 3, modificativo, che prevede:
"Al punto 1 dei Risultati attesi, dopo le parole "Risanamento dell'atmosfera," sono inserite le seguenti parole: "coordinandole con quelle del Piano Energetico Regionale".
Prego.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Molto velocemente, Presidente.
Qui si tratta di coordinare il Piano di risanamento dell'atmosfera con il Piano energetico regionale: abbiamo un piano da una parte che spinge molto sulle biomasse e dall'altra parte abbiamo un piano che fa fatica a portare i livelli di inquinamento da polveri sottili entro i limiti di legge. Come ricordava ieri l'Assessore, c'è stata anche una recente condanna dell'Italia, ma che riguarda appunto le Regioni che hanno questo problema, e pertanto si proponeva di coordinare il Piano di risanamento con quello dell'energia, perché accade che magari un piano non aiuti l'altro. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie. Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. N0174, parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Missione 10 "Trasporti e diritto alla mobilità", cambiamo capitolo.
Emendamento n. N0158, presentato dai consiglieri Possamai, Bigon, Camani, Montanariello, Zanoni e Zottis, Missione 10, Programma 10.01, pagina 185, riga 31, modificativo, che prevede:
"Dopo le parole "modalità di trasporto ecologico in un quadro di riqualificazione dell'ambiente." inserire le seguenti parole: "Sempre in quest'ottica la Regione intende favorire l'utilizzo dei servizi di bike-sharing, fruibili dai cittadini e dai turisti, contribuendo economicamente ai progetti promossi dalle amministrazioni comunali"".
Possamai, prego.

Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Questo emendamento intende chiedere alla Regione di favorire l'utilizzo del servizio di bike sharing, in rapporto con le Amministrazioni locali: tanti Comuni del Veneto, ovviamente pensiamo a quelli più grandi, stanno attivando servizi di questo tipo e potrebbe essere importante che la Regione contribuisse non soltanto in termini economici, ma anche di programmazione e di rete. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Io non vedo altri interventi, quindi metto in votazione l'emendamento n. N0158 con parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. N0022, presentato dalla consigliera Guarda, allegato A, Missione 10, pagina 186, aggiuntivo, che prevede:
"A pagina 186, dopo la parola "prefattibilità" è inserito il seguente capoverso:
"In questo contesto, anche nell'ottica della riduzione del tasso di motorizzazione, saranno incentivati, entro il 2030, progetti di trasporto pubblico elettrico, con tratte che raggiungano almeno i primi comuni limitrofi alle principali città, potenziando al contempo la rete di piste ciclabili in ambito urbano e l'interscambio treno-bici, a partire dai capoluoghi di provincia e l'asse Padova-Venezia-Treviso."
Conseguentemente è così modificato il pertinente paragrafo degli obiettivi operativi prioritari, inserendo, dopo il punto "Dare attuazione al Piano Regionale dei Trasporti 2020-2030" il seguente punto:
-incentivare dei progetti di trasporto pubblico elettrico".
Prego, Guarda.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Come Europa Verde, abbiamo proprio il desiderio di poter contribuire attivamente – e abbiamo per questo presentato alcuni progetti anche durante la campagna elettorale – per quanto riguarda il tema dei trasporti che, nell'ottica della riduzione del tasso di motorizzazione, saranno incentivati entro il 2030 con il progetto di trasporto pubblico elettrico con tratte che raggiungano almeno i primi Comuni limitrofi alle principali città, potenziando al contempo la rete di piste ciclabili in ambito urbano e l'interscambio treno-bici, a partire dai capoluoghi di provincia e l'asse Padova-Venezia-Treviso.
Conseguentemente abbiamo proposto questa tipologia di emendamento, che prevede di impreziosire e sottolineare ulteriormente, all'interno di questo Documento di Economia e Finanza, l'attuazione del Piano regionale dei Trasporti 2020-2023, inserendo anche questo punto, cioè di incentivare i progetti di trasporto pubblico elettrico.
Ringrazio intanto perché so che c'è un parere favorevole e auguro anche un buon lavoro per questa attuazione, sicuramente molto complessa, ma molto lungimirante, su cui ci avremo modo di confrontarci anche in Commissione Seconda e in Commissione Terza per quanto riguarda l'energia.

PRESIDENTE

Grazie. Io non vedo altri interventi, per cui metto in votazione l'emendamento n. N0022 con parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. N0148, presentato dai consiglieri Montanariello, Possamai, Bigon, Camani, Zanoni e Zottis, Missione 10, pagina 186, riga 15, modificativo, che prevede:
"All'interno dell'obiettivo strategico "Efficientare le reti, le infrastrutture e la mobilità" inserire il seguente punto:
"Identificare possibili soluzioni tecnologiche e di gestione della mobilità in fase di attuazione o sperimentazione in contesti nazionali ed internazionali finalizzate alla riduzione di consumi e delle emissioni in atmosfera in una proposta di sviluppo sostenibile della mobilità".
Montanariello ha facoltà di parlare.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Missione 10, pagina 186, riga 15: "All'interno dell'obiettivo strategico efficientare le reti di infrastrutture della mobilità inserire il seguente punto: identificare possibili soluzioni tecnologiche e di gestione della mobilità in fase di attuazione o sperimentazione in contesti nazionali ed internazionali, finalizzate alla riduzione di consumi e delle emissioni in atmosfera in una proposta di sviluppo sostenibile della mobilità".
Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Io non vedo altri interventi. Metto in votazione l'emendamento n. N0148 con parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. N0139 presentato dai consiglieri Montanariello, Possamai, Bigon, Camani, Zanoni e Zottis, Missione 10, pagina 186, modificativo, che prevede:
"Tra gli Obiettivi strategici aggiungere il punto: "Aumentare i servizi ai cittadini"".
Ha chiesto la parola, prego, Montanariello.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, grazie ancora.
Aggiungere tra gli obiettivi strategici il punto: "Aumentare i servizi ai cittadini".

PRESIDENTE

Non vedo altri interventi, per cui metto in votazione, con parere favorevole, l'emendamento n. N0139.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
Chiudo la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. N0034, presentato dalla consigliera Baldin, Obiettivi strategici Missione 10, Programma 10.01 Trasporto ferroviario, pagina 186, riga 7, modificativo, che prevede:
"Dopo le parole: "e l'affidamento del trasporto ferroviario regionale sulle linee Chioggia-Rovigo, Rovigo-Verona ed Adria-Mestre." aggiungere le parole, andando a capo:
"Si prevede di proseguire nella realizzazione della linea ferroviaria Chioggia-Piove di Sacco-Venezia sulla base dello studio di fattibilità realizzato dalla Regione del Veneto nell'anno 2010, con potenziamento mediante elettrificazione e adeguamento delle linee esistenti tra Mira e Piove del Sacco e nuova linea ferrotranviaria tra Piove di Sacco e Chioggia lungo la SS 516 e la SS 309 sino a Chioggia, fatte salve le necessarie varianti progettuali al fine di adeguare la compatibilità ambientale e ridurre tempi e costo economico-sociale degli interventi, con utilizzo per quanto possibile di tratti ferroviari e opere stradali esistenti o in via di costruzione.
Si prevede inoltre il completamento della linea ferroviaria da Chioggia sino a Padova con realizzazione del tratto Padova-Legnaro-Piove di Sacco sulla base della progettazione preliminare predisposta nell'anno 2005 dalla Regione del Veneto".
Baldin, prego.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Grazie, Presidente.
Ringrazio della presenza l'assessore De Berti, nonché Vicepresidente, e chiedo la sua attenzione particolare per questi due emendamenti di cui appunto vado ad illustrare il primo, perché sono questioni che riguardano un'ampia fetta del territorio veneto e un tema ormai imprescindibile.
Uno è una linea ferroviaria che colleghi la città di Chioggia, settimo Comune del Veneto, con altre località e in questo particolare frangente Venezia; so che non è di competenza chiaramente della Regione, però la Regione può avere una capacità anche di promuovere la realizzazione di questa infrastruttura strategica, ormai fondamentale per tutto il territorio sud della laguna di Venezia, fortemente auspicata da tutte le categorie, da tutti i cittadini e sappiamo benissimo che si tratta...

PRESIDENTE

Collega Baldin, è un discorso articolato e interessante, però la sentiamo pochissimo quindi la invito a usare auricolari e ad avere un po' più di voce perché altrimenti la valenza dell'intervento viene meno.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Allora, riprovo ad articolare, spero si senta, altrimenti vengo giù. Come ho detto, si tratta di una questione fondamentale per il territorio a sud della laguna di Venezia, un'ampia fetta del territorio veneto quindi. Abbiamo tantissime persone, migliaia di cittadini pendolari che, dalla città di Chioggia, devono andare a recarsi insomma nelle maggiori città di Venezia e Padova, per cui questo emendamento, che ho sempre presentato in questi anni, adesso dovrebbe incontrare insomma il favore della Giunta e dell'Assessore, con la seguente riformulazione che vi rileggo: "Dopo le parole "e l'affidamento del trasporto ferroviario regionale sulle linee Chioggia-Rovigo, Rovigo...".

PRESIDENTE

Baldin, devi avvicinare il microfono alla bocca e non parlate dall'altra parte rispetto al microfono.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

"...e l'affidamento ferroviario regionale sulle linee Chioggia-Rovigo, Rovigo-Verona e Adria-Mestre".

PRESIDENTE

Collega Baldin, quando lei ha il microfono davanti però gira la bocca dall'altra parte, non si sente: deve parlare dentro al microfono. Siccome sta parlando di una riformulazione che è importante da capire, altrimenti...

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Posso venire giù?

PRESIDENTE

Ma molto volentieri. La mettiamo alla postazione dietro la collega Guarda.
Allora sospendiamo per cinque minuti per sanificare l'Aula e cambiare aria.
Riprendiamo alle ore 11.50. Grazie.
La Seduta è sospesa alle ore 11.45
 
 
La Seduta riprende alle ore 12.00
 

PRESIDENTE

Colleghi, se ci accomodiamo, riprendiamo i lavori.
Chiedo all'Assessore e al correlatore di tornare in Aula.
Colleghi, se ci accomodiamo, l'assessora De Berti che deve recepire i consigli della Baldin è presente in Aula, il relatore pure, quindi io riprenderei con la proposta di modifica dell'emendamento che ci sta facendo la collega Baldin. Prego, Baldin.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

La ringrazio, Presidente. Ringrazio l'Assessora e mi scuso con tutti i Consiglieri per il disguido tecnico.
Allora stavo illustrando il mio emendamento con una riformulazione testuale. Leggo: "...e l'affidamento del trasporto ferroviario regionale sulle linee Chioggia-Rovigo, Rovigo-Verona e Adria-Mestre" aggiungere le parole andando a capo: "Si promuove nelle sedi competenti la realizzazione della linea ferroviaria Chioggia-Piove di Sacco-Venezia".
Questo è un emendamento, come dicevo in premessa, molto importante per una larga fetta del territorio veneto, la zona a sud della laguna di Venezia, che vede ogni giorno migliaia di persone raggiungere il capoluogo Venezia e anche Padova per recarsi al lavoro e anche per ragioni di studio. Quindi è una richiesta fatta da tutte le categorie economiche della città e della gronda lagunare, per cui è molto atteso. So che non è di competenza di questa Regione la realizzazione dell'infrastruttura, però comunque la Regione ha un importante ruolo di impulso e di promozione di queste attività, di queste infrastrutture.
Credo vi sia anche l'accoglimento da parte dell'assessora De Berti, nonché Vicepresidente, per cui chiedo a tutti di sottoscrivere questo emendamento. Grazie.

PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il collega Montanariello.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Sì, Presidente, sarò molto breve a causa dei risparmi di tempo che abbiamo, però avrei voluto intervenire di più.
So che non si può sottoscrivere, però vorrei dire che moralmente mi sento non solo di sottoscrivere, ma anche di condividere questo emendamento, lanciando anche un'ulteriore riflessione sul tema ferroviario a Chioggia, ovvero, Assessore, credo sia arrivato il momento di cominciare davvero a pensare dove serve la ferrovia a Chioggia e pensare l'utilità di quella che abbiamo. Sotto alcuni aspetti credo che bisogna avere il coraggio di dire se è più utile avere la ferrovia che va da una parte o dall'altra perché non sono anni in cui si può chiedere ad oltranza e dire che vogliamo tutto, però sull'idea e l'ottica di fare una riflessione profonda sul tema, ringrazio la consigliera Baldin per aver portato all'attenzione di questa importante Aula questo argomento e dire che mi sento non solo di perorare la causa, ma di sottoscrivere moralmente questo emendamento.
Faccio un ulteriore invito a dire, Assessore, di fare un ragionamento serio e capire davvero cosa serve alla città e, al netto della politica bancomat, che è quella che va e chiede, facciamo magari una riflessione seria sulle linee vere che servono alla città. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei. Ha chiesto la parola l'assessora Elisa De Berti.

Ass.ra Elisa DE BERTI

Grazie, Presidente.
Allora, un consiglio ai nuovi Consiglieri, soprattutto di Chioggia: leggete il Piano regionale dei trasporti, perché oggi non è che arriviamo a parlare di questo problema e inseriamo nel DEFR questa frase perché da oggi ci rendiamo conto che il problema c'è. Come ha detto giustamente la consigliera Baldin, è già sostanzialmente assodato che questa verifica deve essere fatta, tanto che è inserita nel Piano regionale dei trasporti come fabbisogno.
Quindi l'accoglimento dell'emendamento che ha presentato la consigliera Baldin è sostanzialmente un riconfermare ciò che in questi cinque anni abbiamo detto molte volte, però, onde evitare magari anche di fare delle scivolate, vi consiglio veramente di partire dal Piano regionale dei trasporti, che è stato approvato a luglio dal Consiglio regionale uscente, perché i prossimi cinque anni sarà da lì che si parte e diventerà uno strumento per di pianificazione e programmazione. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei. Montanariello, prego.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Assessore, grazie anche per il suo impegno su questo tema, che è sempre preciso e puntuale, e grazie anche per i suoi consigli. È vero che è già inserito, però il nostro ruolo di sfruttare ogni occasione valida e necessaria per portare avanti le problematiche del territorio che rappresentiamo, continueremo a coglierla sempre anche perché ci hanno votati ed eletti apposta, quindi noi vi ringraziamo perché sono previste queste cose e adesso il nostro compito sarà infilarci in ogni occasione di dibattito per far sì che, dopo la previsione, avvenga magari, con i tempi congrui, la fase 2, che è quella della realizzazione di quello che è previsto.
Quindi noi pensiamo che siete stati bravi a prevederli, però noi dobbiamo essere ancora più bravi a pungolarvi affinché venga realizzata la vostra ottima previsione e quindi, se c'è scritto nel Piano regionale, voi siete stati bravi e noi cercheremo, col nostro stimolo, di farvi diventare ancora più bravi a realizzare quello che avete previsto. Grazie.

PRESIDENTE

Bene. Allora, io non vedo altri interventi, quindi metto in votazione l'emendamento. No, l'emendamento ha avuto una proposta di modifica che penso venga accolta, da quanto ho capito, quindi con l'accoglimento della proposta di modifica, immagino che il parere sarà favorevole.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Presidente, scusi, sull'ordine dei lavori, solo per capire esattamente qual è la riformulazione.

PRESIDENTE

È una riformulazione ai sensi dell'articolo 102 e con questa riformulazione metto in votazione, con parere favorevole, l'emendamento n. N0034.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. N0149, presentato dai consiglieri Montanariello, Possamai, Bigon, Camani, Zanoni e Zottis, Missione 10, Programma 10.01, pagina 187, riga 6, modificativo, che prevede:
"Tra i Risultati attesi, dopo il punto 2 aggiungere il seguente punto:
"2 bis. Aumentare il numero di mezzi a bassa emissione energetica ed elettrici"".
Montanariello chiede la parola correttamente e gli viene data.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente. Scusi la défaillance.
Missione 10, Programma 01, pagina 187, aggiungere alla riga: "Tra i risultati attesi, dopo il punto 2, aggiungere il seguente punto: 2 bis aumentare il numero di mezzi a bassa emissione energetica ed elettrici".

PRESIDENTE

Bene. Io non vedo altri interventi per cui metto in votazione l'emendamento n. N0149 con parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. N0144, presentato dai consiglieri Montanariello, Possamai, Bigon, Camani, Zanoni e Zottis, Missione 10, Programma 02, pagina 188, riga 7, modificativo, che prevede:
"Tra i Risultati attesi, aggiungere il punto:
"3 bis. Aumentare il numero di mezzi elettrici a bassa emissione inquinante"".
Prego, Montanariello

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

"Aumentare il numero di mezzi elettrici a bassa emissione inquinante" da aggiungere come articolo 3 bis nella Missione 10.

PRESIDENTE

Non vedo altri interventi. Metto in votazione, con parere favorevole del relatore, l'emendamento n. N0144.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. N0145, presentato dai consiglieri Montanariello, Possamai, Bigon, Camani, Zanoni e Zottis, Missione 10, Programma 10.04, pagina 189, riga 8, modificativo, che prevede:
"Nei Risultati attesi, aggiungere il seguente punto:
"2 bis – Promuovere iniziative di sharing mobility nei Piani urbani della mobilità".
Montanariello, prego.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, lo do per letto.

PRESIDENTE

Grazie. Non ci sono altri interventi, per cui metto in votazione l'emendamento n. N0145 con parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. N0035, presentato dalla consigliera Baldin, Obiettivi strategici Missione 10, Programma 10.05 Programma viabilità e infrastrutture stradali, pagina 189, riga 15, modificativo, che prevede:
"Dopo le parole: "Si perseguono altresì la riduzione delle situazioni di criticità dovute al congestionamento del traffico nelle aree urbane ed extraurbane, il miglioramento dei livelli di sicurezza stradale e l'ottimizzazione della mobilità ciclabile."
Aggiungere le parole, andando a capo:
"Si prevede di mettere in sicurezza la SS Romea, da anni strada collocata al vertice della classifica delle arterie stradali più pericolose di Italia, in particolare in quanto interessata in misura significativa dalla incidenza di traffico internazionale pesante di lunga percorrenza, che costituisce una priorità strategica non più rinviabile per le caratteristiche dimensionali e di tracciato, da tempo oramai non più adeguate. Il raggiungimento di tale obiettivo, che implica anche opere complementari a sostegno della viabilità del territorio del Comune di Chioggia, non potrà che essere perseguito anche verificando la percorribilità del sostegno finanziario dell'Unione Europea, finalizzato, nell'ambito del Trans European Network-Transport (TEN-T) e dei relativi corridoi europei che ne costituiscono la rete, a sviluppare gli investimenti e gli interventi in grado di garantirne il potenziamento, l'efficientamento e l'estensione così come le piene condizioni di interoperabilità, nel quadro della rete dei trasporti, di uno degli assi portanti interessanti anche l'Italia".
Prego, Baldin.

Erika BALDIN (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Ringrazio anche l'Assessore per la giusta precisazione che ha fatto sul mio primo emendamento: giustamente la questione l'ho sottoposta più volte in quest'Aula ed è stata anche accolta nel Piano trasporti, quindi anche qui si tratta di riprendere, perché è sempre bene ribadire fino allo stremo, visto che è una cosa molto importante per il territorio di cui parlavo prima, una formulazione diversa: "Si prevede di continuare a promuovere presso il Ministero competente la messa in sicurezza della strada statale Romea 309", come da modifica o modifica concordata con l'Assessore. Ringrazio.

PRESIDENTE

Assessora De Berti, prego.

Ass.ra Elisa DE BERTI

Solo a riconferma del fatto che anche la necessità della messa in sicurezza della Romea è contenuta nel Piano trasporti e ANAS ha già presentato due anni fa un importante piano di messa in sicurezza della Romea, che prevede degli interventi importanti; ovviamente non sono risolutivi perché sappiamo che, se vogliamo risolvere la problematica della Romea, è necessario fare la variante e far diventare l'attuale infrastruttura una viabilità sostanzialmente comunale.
Comunque andiamo avanti su questo percorso e, con questa modifica, c'è parere favorevole all'emendamento.

PRESIDENTE

Quindi con la modifica richiesta, il parere diventa favorevole. La prima firmataria accetta.
È aperta la votazione sull'emendamento n. N0035. Parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. N0147, presentato dai consiglieri Montanariello, Possamai, Bigon, Camani, Zanoni e Zottis, Missione 10, Programma 05, pagina 189, riga 31, che prevede:
"Dopo le parole "viabilità regionale esistente."
aggiungere le parole: "portare a termine le opere complementari e compensative del passante di Mestre."
Conseguentemente, a pag. 190 nei Risultati attesi aggiungere il punto:
"6bis Terminare le opere complementari e compensative del passante di Mestre"".
Montanariello, prego ha la parola.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, lo do per letto.

PRESIDENTE

Grazie. Non vedo altri interventi, per cui metto in votazione l'emendamento n. N0147 con parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. N0146, presentato dai consiglieri Montanariello, Possamai, Bigon, Camani, Zanoni e Zottis, Missione 10, Programma 10.05, pagina 190, riga 25, che prevede:
"Nei Risultati attesi aggiungere il seguente punto:
"6 bis. Definire un piano per l'installazione di colonnine elettriche nel territorio".
Il collega Jonatan Montanariello chiede la parola; prego.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Si chiede di inserire nella Missione 10, al programma 5, nella venticinquesima riga, l'articolo 6 bis: "Definire un piano per l'installazione di colonnine elettriche nel territorio". Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei. Non vedo altri interventi, per cui metto in votazione l'emendamento n. N0146 con parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Missione 12: "Diritti sociali, politiche sociali e famiglia"
Emendamento n. N0060, presentato dalla consigliera Ostanel, pag. 195, riga 11, aggiuntivo, che prevede:
" A p. 195, Missione 12 "DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA", alla riga 11 del paragrafo, dopo le parole "partecipazione sempre più attiva dei soggetti più vulnerabili.", aggiungere le parole "Fondamentale, nel fornire molti di questi servizi, è l'apporto del cosiddetto privato sociale. Anche per questo, sarà importante prevedere il riconoscimento, nell'ambito degli appalti stipulati direttamente o indirettamente dalla Regione come stazione appaltante o tramite proprie partecipate, dei maggiori costi che le realtà del privato sociale hanno dovuto affrontare a causa dell'emergenza sanitaria (acquisto di DPI, minore utenza, ecc.) e per il rinnovo di alcuni CCNL di settore"".
La collega Ostanel chiede la parola, ne ha facoltà. Prego, collega.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
L'emendamento che ho presentato nella pagina 195 della missione 12 su Diritti sociali, politiche sociali e famiglia è un emendamento che riprende anche un intervento che ho fatto qualche giorno fa qui in Consiglio perché la crisi Covid ha fatto vedere un problema: nel momento in cui soprattutto le realtà del privato sociale, che gestiscono, in appalto oppure in compartecipazione alla Regione Veneto, delle strutture sia per minori che per anziani, hanno avuto in questi mesi dei costi aggiuntivi.
Faccio un esempio banalissimo: prendere mascherine per tutti gli operatori che lavorano in questi centri. È successo in alcuni casi – mi sono stati segnalati – che le cooperative che poi gestivano, magari in appalto, scaricavano questo aumento dei costi, e quindi una perdita nei loro bilanci, sui lavoratori, ad esempio chiedendo le notti passive, quindi non pagare le notti agli operatori che stavano accanto agli utenti.
Siccome compito di un'Istituzione regionale è quello di dare, invece, una qualità alta dei servizi, soprattutto quando vengono gestiti in appalto, sarebbe importante che la Regione intervenisse proprio per supportare questi costi, anche perché dobbiamo ricordare che, a livello nazionale, per fortuna, stanno rinnovando i contratti nazionali sul lavoro, per cui anche gli operatori del sociale che lavorano nelle cooperative avranno un aumento della paga oraria: una riforma che si aspetta da tanti anni.
Questa cosa, se non viene presa in carico, in realtà farà sì che, ovviamente, chi è al lavoro sarà quello su cui poi, in qualche modo, si scaricano i costi, quando invece dovrebbe essere preso in carico dagli enti di gestione e quindi la proposta è quella proprio di riconoscere, sia quando siamo stazione appaltante, sia quando gestiamo in forma partecipata, la possibilità di dare un riconoscimento a questi costi maggiori che le realtà hanno avuto, invece di farli pagare a chi lavora in queste strutture. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega Ostanel.
Non vedo altri interventi, quindi metto in votazione l'emendamento n. N0060 con parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Bene, come concordato con i Capigruppo, saltiamo questo pacchetto di emendamenti della Missione 12 e 13, che faremo oggi pomeriggio – tanto per essere chiaro, lo comunico a tutti i colleghi – e andiamo a continuare i nostri lavori andando a pagina 176, Missione 14: Sviluppo economico e competitività.
Collega Bigon, sull'ordine dei lavori? Bigon ho visto la richiesta di parola. Collega Bigon, non la sentiamo, la vediamo ma non la sentiamo.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

No, avevo prenotato l'intervento per quanto riguarda la Missione n. 12 per cui, se viene rinviata ad oggi pomeriggio, nessun problema. Grazie.

PRESIDENTE

Sì, ne parliamo oggi pomeriggio in presenza dell'Assessore.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Va bene.

PRESIDENTE

Collega Camani, ha la parola. Prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Non presenterò tutti gli emendamenti per non occupare troppo tempo dell'Aula solo per provare a spiegare la logica che ho provato a seguire nel presentare questi emendamenti, che l'assessore Marcato ha condiviso in parte dando un parere favorevole.
L'idea è quella di aggiungere come linea di indirizzo alle tante azioni che la Regione mette in campo a sostegno delle imprese venete, non soltanto il tema dell'innovazione e del rafforzamento ma anche il grande tema della sostenibilità, perché sappiamo che la riconversione delle imprese in un'ottica ambientale non è solo un obiettivo del singolo imprenditore, ma deve essere un obiettivo strategico della programmazione politica di questa Regione. Quindi una serie di questi emendamenti è finalizzata proprio a introdurre il concetto di sostenibilità e di green economy tra le linee guida per quanto riguarda la programmazione delle politiche economiche regionali.
Quindi tutti gli emendamenti che verteranno su questo tema li do per già presentati.

PRESIDENTE

La ringraziamo per l'economia dei lavori: è sicuramente ottima metodologia lavorare in questa maniera.
Emendamento n. N0117, presentato dai consiglieri Camani, Possamai, Bigon, Montanariello, Zanoni e Zottis, Missione 14, pagina 210, riga 3, modificativo, che prevede:
"A pagina 210, nella Missione 14 "Sviluppo economico e competitività", alla terza riga dopo le parole "orientato all'innovazione" aggiungere le parole: "e alla sostenibilità".
Io non vedo interventi, quindi metto in votazione l'emendamento n. N0117 con parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. N0118, presentato dai consiglieri Camani, Possamai, Bigon, Montanariello, Zanoni e Zottis, Missione 14, pagina 210, riga 8, modificativo, che prevede:
"A pagina 210, nella Missione 14 "Sviluppo economico e competitività", nell'introduzione, dopo il secondo capoverso, dopo le parole "attuali logiche di mercato." aggiungere la frase seguente: "Per contrastare il rischio di una crisi economica pesante e nella necessità di governare i profondi cambiamenti in atto, bisogna stimolare la domanda interna, favorire la capitalizzazione e la crescita dimensionale delle imprese venete e supportare la rilocalizzazione"".
Non vedo interventi, per cui metto in votazione, con parere favorevole, l'emendamento n. N0118.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. N0119, presentato dai consiglieri Camani, Possamai, Bigon, Montanariello, Zanoni e Zottis, Missione 14, pagina 210, riga 23, modificativo, che prevede:
"A pagina 210, nella Missione 14 "Sviluppo economico e competitività", nell'introduzione, al quinto capoverso, dopo le parole "opportunamente organizzati in network." aggiungere la frase seguente:
"In questa ottica si osserverà con interesse l'esperienza in atto del Competence Center del Nord-est, cofinanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico che ha organizzato, in forma di partenariato pubblico-privato, università, entri di ricerca, la Camera di Commercio di Padova e numerose aziende private proprio con l'obiettivo di sostenere la crescita tecnologica delle imprese e di incentivare progetti di innovazione, ricerca industriale e trasferimento tecnologico"".
Camani, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Molto velocemente...

Enoch SORANZO (Fratelli d'Italia – Giorgia Meloni)

Presidente, chiedo scusa.

PRESIDENTE

Sull'ordine dei lavori, prego.

Enoch SORANZO (Fratelli d'Italia – Giorgia Meloni)

Chiedo scusa, è saltato "Concilium", ma sia io che Polato eravamo favorevoli alla votazione precedente.

PRESIDENTE

A verbale rimane questo.

Enoch SORANZO (Fratelli d'Italia – Giorgia Meloni)

Grazie, Presidente. Chiedo scusa.

PRESIDENTE

Colleghi, quando sta parlando un vostro collega, inserirsi in questa maniera, permettetemi, è anche sgradevole e scortese. Quindi, quando ha finito uno, chiedete la parola sull'ordine dei lavori. Mi scuso io con la collega Camani. Prego, Camani.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Non c'è nessun problema, Presidente.
Solo rapidamente, per spiegare che questo emendamento, che è stato accolto dall'assessore Marcato, è finalizzato a introdurre nella nostra programmazione un riferimento al Competence Center del Nord-est, che è un'operazione importante che il Governo, all'interno del Piano di Industria 4.0 ha messo in campo, per agevolare e facilitare il dialogo tra mondo dell'impresa, mondo dell'università, centri di ricerca e imprese più importanti.
Ovviamente è una regia tutta orientata alla produttività e all'impianto manifatturiero, ma io credo e penso che sia importante che la Regione, dentro quel contenitore, possa esercitare un ruolo di player importante e quindi mi pare giusto indicare questo riferimento nella nostra programmazione. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei. Non vedo altri interventi, quindi metto in votazione l'emendamento n. N0119 con parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. N0120, presentato dai consiglieri Camani, Possamai, Bigon, Montanariello, Zanoni e Zottis, Missione 14, pagina 210, riga 24, modificativo, che prevede:
"A pagina 210, nella Missione 14 "Sviluppo economico e competitività", nell'introduzione, al terzo quinto capoverso, dopo le parole "nuovi modelli di produzione, di business e di consumo", aggiungere le seguenti parole: "orientati alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica"".
Non vedo interventi, per cui lo metto in votazione l'emendamento n . N0120 con parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. N0121, presentato dai consiglieri Camani, Possamai, Bigon, Montanariello, Zanoni e Zottis, Missione 14, pagina 211, riga 8, modificativo, che prevede:
"A pagina 211, nella Missione 14 "Sviluppo economico e competitività", nell'introduzione, al termine dell'elenco puntato, aggiungere il seguente punto: "-incentivare e favorire lo sviluppo del green economy"".
Non vedo interventi, per cui lo metto in votazione con parere favorevole del relatore l'emendamento n. N0121.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. N0122, presentato dai consiglieri Camani, Possamai, Bigon, Montanariello, Zanoni e Zottis, Missione 14, pagina 211, riga 18, modificativo, che prevede:
"A pagina 211, nella Missione 14 "Sviluppo economico e competitività", nell'introduzione, al secondo capoverso, eliminare le seguenti parole: "richiesta dalla Regione e"".
Guarda, prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Un brevissimo accenno. Ringraziando la collega Camani per aver presentato l'emendamento precedente appena approvato, che mi sento virtualmente di sottoscrivere, vorrei ricordare che abbiamo votato favorevolmente all'unanimità una di quelle proposte relative alle politiche per l'impresa in un'ottica di sostenibilità economica, sociale e ambientale, che produce un reddito incredibile e ha lo scopo di creare anche una platea di nuove professionalità che possono fare la differenza tanto più nel nostro territorio, dove tantissime imprese si stanno impegnando per questo scopo.

PRESIDENTE

Grazie. Non vedo altri interventi. Metto in votazione l'emendamento n. N0122 con parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
L'emendamento n. N0159 del collega Possamai viene accantonato.
Emendamento n. N0064, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 215, riga 6, aggiuntivo, che prevede:
"A p. 215, Missione 14, Programma 14.01 "INDUSTRIA, PMI E ARTIGIANATO", riga 6 della pagina, dopo le parole "da crisi industriali e di settore e dall'emergenza epidemiologica Covid-19." aggiungere le parole "Inoltre, la Regione intende mettere in atto azioni concrete, anche utilizzando "Veneto Sviluppo S.p.A.", per favorire processi di cosiddetto Workers Buy Out, sia in caso di crisi aziendali che di passaggi generazionali.""
Prego, Ostanel.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Questo è un emendamento a cui tengo particolarmente, come ho già detto anche nell'altro intervento, rispetto al lavoro che si potrebbe fare sui workers buyout, su cui la Regione ha già fatto delle cose in questi anni: è una pratica interessante soprattutto, non solo in termini di sostegno delle imprese nel momento in cui sono in crisi e vogliono essere rilevate dai lavoratori, ma anche nel momento in cui c'è una crisi generazionale. Se c'è un vecchio o una vecchia signora imprenditrice o un imprenditore che non vuole più fare quel lavoro, non ha figli che portano avanti l'attività e magari i lavoratori di quell' azienda, invece, la vogliono portare avanti ed è una pratica usata in tantissimi Paesi europei.
In Canada, dove ho vissuto, è una pratica sostenuta dal Governo in maniera forte, la Regione Veneto ha tanti casi già sostenuti anche da alcune realtà cooperative di rilevamento positivo di aziende che altrimenti avrebbero chiuso e, soprattutto in emergenza Covid, penso che avere questo nel nostro DEFR sarebbe un passo importante. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei. Guarda, prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Molto velocemente solo per far rimanere a verbale il totale sostegno a questo tipo di iniziativa, ringraziando la collega Ostanel per aver portato anche all'interno di quest'Aula un tema che sicuramente sta molto a cuore anche alla maggioranza, dato che proprio anche in questi giorni si parla di questa innovazione, non tanto per quanto riguarda un passaggio di tipo generazionale e extrafamiliare, ma anche proprio per riuscire a garantire il know-how acquisito all'interno di imprese, che in realtà poi pian piano magari vengono acquistate per fare uno shopping di competenza e poi magari vengono abbandonate e in questa fase di emergenza per poi spostare in altri Stati la produzione reale, rubando quello che è naturalmente un patrimonio nazionale e locale anche.

PRESIDENTE

Grazie. Assessore Marcato, prego.

Ass.re Roberto MARCATO

Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti.
L'emendamento è condivisibile, però farei togliere il riferimento a Veneto Sviluppo in quanto le risorse che sono programmate hanno un altro tipo di destinazione, mentre per quanto riguarda la programmazione regionale questo è un tema interessante su cui abbiamo fatto anche dei ragionamenti e quindi, stralciando il riferimento a Veneto Sviluppo, l'emendamento può essere accogliibile.

PRESIDENTE

Quindi da "concrete," togliendo "anche utilizzando Veneto Sviluppo S.p.A.,". La collega Ostanel accetta la correzione, quindi viene tolto "anche utilizzando Veneto Sviluppo", perché appunto immagino che ci siano anche cose extra Veneto Sviluppo che vengono usate per i workers buyout. Ostanel accetta la correzione e quindi, con questa correzione ai sensi dell'articolo 102, metto in votazione l'emendamento n. N0064 con parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
L'emendamento n. N0123 viene accantonato perché sta ancora attendendo una precisazione.
Emendamento n. N0124, presentato dai consiglieri Camani, Possamai, Bigon, Montanariello, Zanoni e Zottis, Missione 14, Programma 14.02, pagina 217, riga 34, modificativo, che prevede:
"A pagina 217, Programma 14.02, dopo il quarto capoverso, dopo le parole: "obiettivi di maggior rilievo della programmazione europea.", aggiungere la seguente frase: "Anche alla luce di quanto avvenuto in questi anni nella programmazione urbanistica degli enti locali, risulta opportuno procedere ad un attento monitoraggio degli effetti della legge regionale n. 50 del 28 dicembre 2012, nel perseguimento della finalità di governare al meglio lo sviluppo del sistema commerciale nella Regione in modo che sia compatibile con il buon governo del territorio.".
Conseguentemente, a pagina 219, tra i risultati attesi, aggiungere il seguente:
"-Monitorare l'incidenza delle nuove aperture delle medie strutture di vendita".
La collega Camani ha chiesto la parola, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Mi rendo conto che questo è un emendamento che ha una natura più politica e che tocca un tema diverso da quello dei precedenti, quindi mi interessa proporlo.
Conosco bene le ragioni della contrarietà a questa proposta emendativa, però l'occasione per porre un tema fondamentale a quest' Aula mi è davanti ed è il tema della legge 50 del 2012 del Consiglio regionale, che ha in qualche modo liberalizzato la costruzione e l'apertura di centri di media distribuzione nelle città del Veneto. In questi anni abbiamo visto come quella legge abbia determinato una proliferazione dell'edificazione di questi centri commerciali di medie dimensioni nelle nostre città, che hanno spesso influito in maniera negativa sul benessere delle comunità stesse che anche, a mio giudizio, hanno il grave vizio di non essere quello di non poter essere concordate con la pianificazione urbanistica che sta in capo ai Sindaci.
Quindi io credo che in questa legislatura dovremmo farci carico di questa necessità e ripensare, anche in riferimento alle novità dal punto di vista degli effetti che la pandemia sta avendo anche sul piccolo commercio e sul commercio di vicinato, provare a riconsiderare quella previsione che era dannosa già prima e che, secondo me, rischia di essere di esserlo ancora di più nei prossimi anni.
Quindi, malgrado il parere contrario, chiedo al Consiglio di fare una riflessione su questo tema. Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie a lei. Non vedo interventi, quindi metto in votazione l'emendamento n. N0124 con parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Ho segnato erroneamente favorevole.

PRESIDENTE

Rimane a verbale, però la votazione è chiusa. Grazie.
Emendamento n. N0125, presentato dai consiglieri Camani, Possamai, Bigon, Montanariello, Zanoni e Zottis, Missione 14, Programma 14.03, pagina 219, riga 34, modificativo, che prevede:
"A pagina 219, Programma 14.03, dopo il terzo capoverso, dopo le parole: "(di cui all'allegato IV della stessa Proposta di Regolamento)." aggiungere la seguente frase: "In virtù delle nuove potenzialità messe a disposizione dalle innovazioni tecnologiche, in coordinamento con gli operatori economici coinvolti, si intende avviare alcune sperimentazioni che approfondiscano le opportunità per le imprese commerciali derivanti dall'Internet of thing, anche attraverso l'impiego di strutture abilitanti che consentano la raccolta e l'impiego di Big Data"".
Non vedo interventi, per cui lo metto in votazione l'emendamento n. N0125 col parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. N0126, presentato dai consiglieri Camani, Possamai, Bigon, Montanariello, Zanoni e Zottis, Missione 14, Programma 14.05, pagina 223, riga 22, modificativo, che prevede:
"A pagina 223, Programma 14.05, alla fine del paragrafo, aggiungere le seguenti frasi: "La competitività del tessuto imprenditoriale del Veneto passa anche dalla capacità che avremo di incentivare le forme di imprenditoria femminile. Nella nostra Regione il tasso di femminilizzazione delle imprese è ancora basso e sono necessari interventi mirati di supporto e incentivo, consolidando gli strumenti già impiegati.".
Conseguentemente, ai Risultati attesi, aggiungere il seguente punto:
"1 bis – Incentivare e supportare l'imprenditoria femminile".

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Scusi, Presidente. Non voglio intervenire nell'emendamento, soltanto che, in sede di Ufficio di Presidenza si era rilevato che probabilmente basta cambiare il programma al 126: anziché dentro il programma 14.05 inserirlo nel 14.01.02 perché è il programma che si occupa di imprenditoria femminile e allora a quel punto potrebbe essere accogliibile. Quindi propongo questa riformulazione. Grazie.

PRESIDENTE

Assessore Marcato ha accolto? Guarda intanto, prego, e poi l'Assessore che sta recuperando i numeri.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Diciamo che questo è un emendamento di grande importanza proprio per il recepimento di quelle che sono poi anche le indicazioni europee per superare il gender gap e fare in modo che poi con l'utilizzo dei fondi europei, vi sia realmente un cambio di direzione. Questo è stato approvato poi anche all' interno di tutta quella progettazione che riguardava l'utilizzo del Recovery Fund e dei fondi Next Generation EU.
Questo proprio in relazione a quel famoso must che ha accompagnato molti movimenti, una grande Cittadinanzattiva a livello europeo per l'obiettivo di destinare i fondi per impegnarli in questi settori per il sostegno della figura femminile e della sua realizzazione professionale, lavorativa e familiare all'interno della nostra Europa. Tutto questo dovrà essere, proprio per indicazione europea, considerato all'interno dell'utilizzo dei fondi europei che appunto verranno nei prossimi anni.
Se basta questo per riuscire a fare in modo che questa iniziativa di emendamento possa essere accolta, proprio perché poi è doveroso da parte della Regione riuscire ad attuare ciò che viene esplicato all' interno del Parlamento europeo, evidentemente è più che qualitativo e corrispondente poi a quelli che sono gli obiettivi che Europa Verde in Parlamento europeo ha portato, con le proposte dell'eurodeputata Alexandra Geese e poi in Italia sono state sostenute da un grande movimento cittadino, non soltanto femminista, ma anche di professionalità che, a prescindere dal genere di appartenenza, sostengono questo tipo di battaglie.

PRESIDENTE

Allora, problema tecnico: siccome bisogna cambiare anche pagina all'emendamento, io direi che lo accantoniamo e, in sede di Ufficio di Presidenza della Prima Commissione, verificate anche la pagina perché bisogna cambiare anche quella, altrimenti non ha più senso l'emendamento.
Grazie, Assessore.
Passiamo alla Missione 15.
Emendamento n. N0159, presentato dai consiglieri Possamai, Bigon, Camani, Montanariello, Zanoni e Zottis, Missione 14, pagina 212, riga 15, modificativo, che prevede:
"Dopo le parole "investimenti esteri in Veneto." inserire le seguenti parole: "Il settore fieristico, che rappresenta un volano importantissimo a sostegno dell'economia del territorio e una piattaforma imprescindibile per l'internazionalizzazione delle imprese, è fra i settori più colpiti dall'emergenza Covid-19. Il Veneto, con Lombardia ed Emilia-Romagna, è fra le tre Regioni italiane leader nel settore e la crisi in atto rischia di avere un impatto molto pesante, di lungo periodo, sugli enti fieristici, sul loro vasto indotto e più in generale sul tessuto economico veneto. La realizzazione di un sistema fieristico regionale appare come l'unica strada atta a rispondere alle sfide del futuro: la Regione interverrà attraverso lo stanziamento di risorse dedicate, verranno incentivati progetti di integrazione e/o sinergie operative volti a costruire nuove opportunità ed economie di scala fra le realtà che operano nel settore fieristico"".
Marcato, prego.

Ass.re Roberto MARCATO

In merito all'emendamento n. N0159, è di competenza mia e non di Caner, per cui, se volete, lo possiamo discutere.

PRESIDENTE

Un attimo, quindi l'emendamento n. N0159 ha trovato soluzione.

Ass.re Roberto MARCATO

No, faccio una considerazione, nel senso che concettualmente non lo trovo sbagliato e lo troverei anche accogliibile, ma ha un limite nel senso che io, negli ultimi mesi, ho incontrato le fiere e devo dire che già cinque anni fa avevo convocato le fiere perché, immaginando che non riuscissero a sostenere le crisi economiche che stavano arrivando, avevo proposto loro una sorta di cabina di regia regionale per avere una razionalizzazione degli eventi fieristici. E tutte, tranne quella di Padova, mi hanno risposto: "Assessore, si faccia gli affari suoi" e io là ho lasciato perdere.
È arrivato il Covid, che ha messo a nudo la fragilità di tutte le fiere venete, perché prima sembrava che fosse Padova la Cenerentola, ma in realtà tutte le fiere del Veneto, un po' come tutte le fiere italiane, hanno dimostrato la fragilità anche di bilancio e in questo, laddove non è riuscita la politica, ci è arrivato il Covid, per cui oggi siamo in grado di fare una riflessione diversa sul sistema fieristico veneto.
Io, però, la vedrei sempre come una sorta di cabina di regia perché immaginare una fiera veneta, la vedo un po' dura, anche perché ogni singola fiera sta dialogando con le altre fiere, e non solo venete ma anche di altre regioni, per trovare sinergie e non vorrei che questo emendamento andasse in qualche modo ad inficiare o a limitare rapporti che si stanno instaurando fra le varie fiere.
Quindi, l'idea è buona, ma io rivedrei un po' tutto questo ecco, anche se ne condivido il principio.

PRESIDENTE

Quindi è parere negativo altrimenti ne parlate fuori dall'Aula.
Possamai, prego sull'emendamento n. N0159.

Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente,
È un tema importante, nel senso che la ricostruzione che fa l'assessore Marcato è realistica: io ho vissuto, da Consigliere comunale della città di Vicenza, la fusione o, meglio, l'annessione per certi versi tra Rimini e la Fiera di Vicenza e quella fusione nasce perché la Fiera di Vicenza aveva un indebitamento di 40 milioni e quell'indebitamento l'avrebbe resa esposta al primo stormir di fronde; con il senno di poi, altro che stormir di fronde, abbiamo avuto l'uragano, quindi per certi versi, per fortuna è stata fatta per tempo, anche se ovviamente di certo non si sapeva che sarebbe arrivata una pandemia.
Dopodiché era anche lì un segno di debolezza del sistema fieristico Veneto, che in buona parte corrisponde a quello che diceva l'Assessore prima, cioè il fatto che ciascuno voglia o abbia voluto restare da solo negli anni, porta al fatto che è vero che tutte le fiere oggi sono in difficoltà, ma è ancor più vero che le nostre o, meglio, quelle più piccole, sono ancora più in difficoltà; nel senso che Fiera di Vicenza, fusa con Fiera di Rimini, oggi IEG, ha una struttura finanziaria ed economica che le consente, pur nella difficoltà, di reggere, in un rapporto probabilmente con Fiera di Bologna, come abbiamo letto dai giornali. Lo stesso principio vale per Fiera di Milano, eccetera.
Quindi il ragionamento alla base di questo emendamento, che infatti non è intitolato: "Facciamo un'unica fiera per il Veneto", ma parla di sistema fieristico regionale, è che è evidente, per me perlomeno, Assessore, che chi oggi è già addirittura dentro a società quotate in borsa, con fiere di altre regioni, non possa pretendere di uscire dalla partita e lo annettiamo al sistema fieristico regionale, perché strutturalmente non è possibile. Ma l'elemento è che le fiere venete che ancora sono indipendenti, che possiamo mettere insieme e che possiamo salvare con un progetto, come diceva lei prima, lei ci ha provato, evidentemente, perché l'ha detto molto chiaramente, ma le hanno risposto picche, perché preferivano provare a giocarsela da soli, mi sembra evidente che questa cosa oggi non tenga più.
Quindi questo, secondo me, se lo guarda bene, non ha elementi di particolare vincolo, ma è un indirizzo politico che questa Regione vuole provare a dare su quel fronte, che, se ho capito bene, è quello che pensa anche lei, per cui non credo che vada a inficiare o a mettere in difficoltà nulla sul futuro.

PRESIDENTE

Prego, Assessore.

Ass.re Roberto MARCATO

Così com'è scritto sì perché, se io dovessi adottare questo emendamento, significa che devo arrivare a una fiera regionale. Solo per darvi un esempio: per arrivare a quello, bisogna fare la dismissione delle attuali fiere, quindi voi capite che noi qua decidiamo, di fatto, che le fiere provinciali del Veneto devono sparire per fare una fiera regionale e capite che diventa un po' difficile da giustificare.
Per questo, se voi mi dite: facciamo una cabina di regia regionale, per addivenire quanto prima a una razionalizzazione del corpo fieristico veneto, io sono d'accordo, anche perché, ripeto, è una cosa in cui credevo cinque anni fa, oggi ci credo ancora di più. Ma se noi la mettiamo così, rischiamo di dover dire che l'obiettivo è arrivare a una fiera unica regionale, cancellando le fiere locali. Non è questo che io voglio e soprattutto non può essere il Consiglio, secondo me, che decide una cosa del genere.

PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il collega Polato, prego.

Daniele POLATO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Grazie, Presidente.
Sul tema io concordo e, come Gruppo, concordiamo proprio su quello che ha dichiarato l'Assessore, cioè, conoscendo i sistemi fieristici regionali e avendo anche visto le esperienze pregresse delle aggregazioni non gestite o che comunque hanno seguito un percorso autonomo rispetto anche una conduzione regionale che potevano avere, io credo che l'intento, la dichiarazione dell'Assessore di esserci una cabina di regia regionale abbia veramente un senso anche economico rispetto allo sviluppo delle fiere anche in ambito soprattutto nazionale e internazionale e rispetto anche a questa situazione di difficoltà, in cui potremmo essere aggrediti da altre fiere internazionali che potrebbero vedere, in questo momento di difficoltà, nel nostro sistema fieristico un appeal importante anche per i mercati futuri.
Io credo che le fiere debbano avere la propria autonomia gestionale e difficilmente un Consiglio possa imporre anche la costituzione di un sistema e di un regime fieristico regionale, piuttosto dobbiamo, secondo me, spingere e dare un indirizzo politico coinvolgendo, giustamente come diceva l'Assessore, sul fatto che ci sia un coordinamento e ci sia una specificità del sistema fieristico, perché ormai la qualità anche degli eventi e la sinergia tra le varie fiere ha dato anche la risultante vincente anche in ambito economico internazionale – pensiamo a quello che succede a Verona con Vinitaly, rispetto ad altre situazioni – per evitare anche quello che può essere successo con Vicenza, con Rimini.
Pertanto cui questo emendamento è tranchant, dichiara di costituire un unico sistema fieristico regionale e credo che non sia nemmeno di interesse da parte, anche oggi, del Governo e di chi cerca invece di aiutare i sistemi fieristici nazionali proprio attraverso anche una tipologia di azione territoriale, che noi non dobbiamo dimenticare, perché la tipicità degli eventi, anche sui nostri territori, ha caratterizzato – ma pensiamo anche a Parma – veramente le nostre Regioni.
Per cui sì una cabina di regia, un coordinamento attraverso e l'Assessorato e attraverso la Commissione e quant'altro, ma non un sistema unico fieristico regionale.

PRESIDENTE

Lorenzoni, prego.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente.
Con sorpresa vedo che sono d'accordo con Polato. Credo che l'intendimento dell'emendamento presentato dal collega Possamai non fosse quello di avere un unico sistema fieristico, ma di avere un coordinamento politico di indirizzo, perché quello che abbiamo sperimentato negli ultimi anni è stato che la concorrenza, tra i sistemi fieristici regionali, ha veramente prodotto degli effetti disastrosi dal punto di vista economico per la Regione. Questo lo dobbiamo evitare e allora che ci sia un input forte da parte della politica regionale di coordinare i programmi e gestire in maniera integrata la comunicazione verso l'esterno in modo da essere visibili come sistema all'esterno della nostra Regione ma penso all'esterno del Paese, perché è più una dimensione internazionale, secondo me, quella su cui dobbiamo lavorare, stimolando una collaborazione fattiva per ripartire le competenze e le specializzazioni, sia assolutamente importante.
Allora, vedo che la disponibilità da parte dell'assessore Marcato c'è e se l'Assessorato si fa carico di questo onere, credo che sia un vantaggio per tutti, per cui evitare la concorrenza interna, attivare le sinergie e coordinare i programmi. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei. Possamai.

Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)

Più che altro per rispondere a Polato, nel senso che prima ho omesso una parte della storia: per i vicentini fu doloroso il fatto di scegliere di andare con Rimini, nacque dal fatto che si tentò di fare prima questa operazione con Verona e non fu possibile. Adesso non vado a ricercare le motivazioni e le colpe di ciascuno, però il tentativo fu prima quello di fare un'operazione regionale e di farla fra Vicenza e Verona.
Qual è il punto? Il punto è che rispetto, Assessore e anche consigliere Polato, al ragionamento sulla cabina di regia, che va benissimo, nel senso che ci mancherebbe altro, ma la cabina di regia serve essenzialmente a evitare doppioni, razionalizzazioni, cose che tutti noi sappiamo e che hanno creato danni negli anni. Il discorso, però, oggi è diverso, cioè il tema è finanziario, di tenuta, di dimensione della fiera, cioè il problema che abbiamo davanti nei prossimi anni, consigliere Polato, non è soltanto che non facciamo la Fiera del Vino a Verona e la facciamo anche nei Comuni affianco o la fiera dei cavalli e la facciamo anche nel Comune affianco, ma il punto è che se non ci strutturiamo nei prossimi mesi, non anni, la tenuta economica delle fiere del Veneto, che a parte Verona che è un po' più grande, sono piccole, ma anche Verona è in difficoltà come tutte, non perché abbia sfortuna, non consente nei prossimi anni quell'autonomia e quella indipendenza che lei ha provato a raccontare.
Infatti magari arrivano Milano, Bologna, Rimini, arriva qualcuno – per inciso, sui giornali questa roba si legge già – e quindi, invece di fare la Fiera del Veneto, facciamo la Fiera coi milanesi, coi torinesi, coi bolognesi; per carità, va tutto bene, non si muore, però visto che per me, perlomeno, ma spero che sia così anche per lei, se riusciamo a lavorare su un sistema veneto in tutti i settori produttivi, in tutti i settori che hanno a che fare con l'economia in primis, è meglio, l'idea di fondo di questo emendamento è questa.
Dopodiché è evidente che nessuno può andare col piccone a spiegare al Presidente della Fiera che deve farlo per forza, ma l'auspicio, l'idea di fondo è che la Regione su questo possa esercitare un ruolo di regia, per cui, per inciso, Assessore, certo che va bene la cabina di regia, anche se non è l'idea di fondo, come ha detto anche lei, di questo emendamento, che chiede di fare un ragionamento forte nei prossimi mesi per salvare le fiere, non per tentare semplicemente di gestire la programmazione, che, per inciso, chissà quando ripartirà, grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei. Collega Soranzo, prego.

Enoch SORANZO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Grazie, Presidente.
Questa volta sembra che funzioni quindi intervengo senza magari doveva disturbare nessuno, come lei ha aggiunto bene, la ringrazio di aver portato le mie scuse alla consigliera Camani.
Solo per dire una cosa, per esprimere un concetto: primo, non ho capito se il consigliere Lorenzoni che era d'accordo con Polato e cercava di dare un'interpretazione a questo emendamento poi non ha trovato riscontro nel decreto successivo del consigliere Possamai, perché mi sembra che tra loro due ci siano visioni diverse di interpretazione su quello che è il sistema, almeno per come è delineato l'emendamento, fieristico della Regione Veneto, così come interpretato.
Anch'io concordo, come già il Vicecapogruppo Polato e come il Gruppo di Fratelli d'Italia, sulla questione che serve una cabina di regia, concordo ancora di più con l'enunciazione chiara che spetta a qualcun altro, non sicuramente al Consiglio regionale in questo momento, ma eventualmente in un secondo momento, di delineare una strategia, un piano strategico del comparto fieristico regionale del Veneto.
Questo lascio correttamente al grande lavoro che l'assessore Marcato sta facendo, di delineare una strategia insieme al Presidente su questo comparto, però voglio dire al consigliere Possamai che ha ragione: l'ho vissuta io al tempo, c'è stato un tentativo con Verona, però è anche vero che il tentativo con Verona della Fiera di Vicenza avveniva quando con Rimini le trattative erano già avanzate. E bisogna anche dire la verità che non mi pare, almeno dalle informazioni che io ho – non so se qualcun altro, ma sono sicuro in quest'Aula, le ha sicuramente ancor più aggiornate del sottoscritto – stia così bene quell'strategico assembramento della Fiera di Vicenza non quella di Rimini, che anche a Bologna o lavora con Bologna.
Io credo che sicuramente le fiere del Veneto devono lavorare tra di loro, ci deve essere sicuramente una cabina di regia per mettere a frutto le massime energie e opportunità, senza doppioni, quindi, se il sistema regionale è interpretato come cabina di regia, sono perfettamente d'accordo, che sia necessario e ci sia già in itinere un piano strategico e che spetti all'Assessorato e all'Assessore Marcato delinearlo e proporlo eventualmente a questo Consiglio, io ne sono assolutamente convinto e credo che sia corretto.
Ultima considerazione: credo che il punto centrale però sia un altro e su questo posso anche essere d'accordo. Quello su cui oggi noi dobbiamo lavorare è che non ci sia – il concetto che Polato enunciava prima – un'aggressione su quelli che sono i nostri marchi fieristici e dico al consigliere capogruppo Possamai che non sono tanto preoccupato che sia Milano, Torino o qualcun altro, ma che ci siano operatori esteri che vengono a comprare per una pipa di tabacco le fiere, i marchi fieristici e le fiere importanti italiane perché oggi è in corso, ma lo sapete tutti, un'aggressione finanziaria su quelli che sono i settori di asset strategici del nostro Paese. E il Veneto non ne ha pochi, ne ha tantissimi: nel settore agroalimentare è già accaduto, sta accadendo, lo vediamo anche da chi ha controllato alcuni asset agroalimentari e, se il food è già controllato da qualcuno che non è in Italia, qualcuno vorrebbe mettere le mani magari anche su quello che oggi è il Vinitaly, per esempio, che rappresenta una grande fetta di questo settore.
Ho fatto un esempio, credo che Polato la posso raccontare meglio di me, quindi se c'è bisogno oggi, invito l'assessore Marcato (sono sicuro che lo sta già facendo perché mi giunge voce di un grande lavoro) è quello di aprire, secondo me, a livello governativo il Governo, lo Stato dovrebbe attivare un sostegno economico finanziario pubblico, con risorse pubbliche a tutte le fiere italiane per difendere i propri asset, i propri marchi e le proprie fiere che rimangono italiane assolutamente, meglio ancora se rimarranno totalmente venete, però quello che a me preoccupa, come dicevo, è l'aggressione che qualcuno compri per poco le fiere migliori italiane e in particolare molte di esse sono venete.

PRESIDENTE

Grazie. La parola al collega Polato. Polato, prego, deve attivare il microfono.

Daniele POLATO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

No, avevo ritirato l'intervento, Presidente, perché l'ha fatto il collega Enoch Soranzo. Grazie.

PRESIDENTE

Okay, lo vedevo ancora iscritto. Bene.

Daniele POLATO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

No, grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Facendo sintesi, su questo emendamento cosa facciamo? Lo mettiamo in voto? Va bene lo togliamo dagli accantonati, lo rimettiamo in votazione. Quindi siamo sull'emendamento n. N0159.
Non vedo altri interventi, lo metto in votazione con parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Vi chiedo un altro salto nel pacchetto emendamenti, sempre utilizzando la presenza dell'Assessore Marcato, quindi adesso andiamo a pagina 202 e iniziamo la Missione n. 17 "Energia e diversificazione delle fonti energetiche".
Emendamento n. N0198, presentato dai consiglieri Zottis, Montanariello, Possamai, Bigon, Camani e Zanoni, Missione 17, modificativo, che prevede:
" A pag. 237 nell'Obiettivo strategico Incentivare l'uso di energie rinnovabili e l'efficientamento energetico aggiungere i seguenti Obiettivi operativi prioritari:
- Aggiornare il Piano Energia,
- Creare comunità e territori resilienti"".
Non vedo interventi, per cui lo metto in votazione col parere favorevole del relatore.
Aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. N0199, presentato dai consiglieri Zottis, Montanariello, Possamai, Bigon, Camani e Zanoni, Missione 17, Programma 17.01, modificativo, che prevede:
"A pag. 237 Programma 17.01 FONTI ENERGETICHE alla fine del primo periodo dopo le parole "di uso razionale dell'energia" aggiungere le seguenti parole: "anche attraverso il coinvolgimento del Forum regionale per lo sviluppo sostenibile"".
Non vedo interventi lo metto in votazione con il parere favorevole del relatore
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. N0179, presentato dai consiglieri Zanoni, Possamai, Bigon, Camani, Montanariello e Zottis, Missione 17, pagina 238, riga 20, modificativo, che prevede:
"Dopo le parole "illuminazione pubblica." aggiungere la frase "Verrà realizzata una attenta analisi di costi e benefici ambientali delle diverse fonti di energia rinnovabile. "".
Zanoni, prego.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Speravo dicesse il parere del relatore com'era, Presidente.

PRESIDENTE

Il parere del relatore si dà sempre dopo la discussione dell'emendamento. Dai segni che vedo dalle parti del relatore, mi sembra contrario, però il parere del relatore si dà sempre dopo la discussione.
Prego, Zanoni.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Farò un intervento brevissimo. Qui chiediamo che venga realizzata un'attenta analisi di costi e benefici delle diverse fonti energetiche rinnovabili, perché molti di questi in questi anni hanno causato qualche problema: mi riferisco alle biomasse per quanto riguarda gli effetti sulla qualità dell'aria e quindi le PM10, ai biogas per le emissioni in atmosfera, al mini idroelettrico per i problemi causati ai torrenti e fiumi e alla biodiversità di questi ambienti e quindi sarebbe opportuno analizzare anche i costi e benefici, perché non tutte le fonti rinnovabili spesso sono amiche dell'ambiente.

PRESIDENTE

Bene. Non ci sono altri interventi, quindi metto in votazione l'emendamento n. N0179 con parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. N0180, presentato dai consiglieri Zanoni, Possamai, Bigon, Camani, Montanariello e Zottis, Missione 17, pagina 238, riga 20, modificativo, che prevede:
"Dopo le parole "illuminazione pubblica." aggiungere la frase "Verrà realizzato un piano straordinario di transizione verso l'energia da fonti rinnovabili sostenibili."".
Il collega Zanoni che non chiede la parola questa volta.
Quindi, non vedendo interventi. Lo metto in votazione, con parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. N0200, presentato dai consiglieri Zanoni, Possamai, Bigon, Camani, Montanariello e Zottis, Missione 17, Programma 17.01, pagina 238, modificativo, che prevede:
" A pag. 238 tra i Risultati attesi del Programma 17.01 aggiungere dopo il punto 2 il seguente:
"2 bis - Creare nuova occupazione nel settore energetico"".
Zottis, prego.

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

L'emendamento richiede che all'interno dei risultati sia inserita anche la creazione di nuova occupazione nel settore energetico, perché più volte è inserito all'interno dei diversi documenti regionali, e anche di questo abbiamo detto più volte che il green rappresenta il futuro, ma se c'è un elemento che può dare concretezza al fatto che le azioni regionali diano realmente frutto è proprio quello dell'occupazione, quindi mi sembrava opportuno inserire questo tra i risultati attesi.

PRESIDENTE

Bene, sento in fondo che è un tema occupazionale, non energetico.

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Le cose sono sempre collegate.

PRESIDENTE

L'Ufficio di Presidenza della Prima non aveva dato parere su questo? In Ufficio di presidenza della Prima era stato dato parere a questo emendamento? Sì, bene. Presidente io seguo lei.
Bene, andiamo avanti con la votazione. Sull'emendamento n. N0200 non ci sono altri interventi, per cui lo metto in votazione con parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. N0201, presentato dai consiglieri Zanoni, Possamai, Bigon, Camani, Montanariello e Zottis, Missione 17, Programma 17.01, pagina 238, modificativo, che prevede:
"A pag. 238 tra i Risultati attesi del Programma 17.01 aggiungere dopo il punto 2 il seguente:
"2 bis Sostenere i piani energia e clima dei comuni "".
Non vedo interventi metto in votazione l'emendamento n. N0201 parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. N0202, presentato dai consiglieri Zanoni, Possamai, Bigon, Camani, Montanariello e Zottis, Missione 17, Programma 17.01, pagina 238, modificativo, che prevede:
"A pag. 238 tra i Risultati attesi del Programma 17.01 aggiungere dopo il punto 2 il seguente:
"2 bis Definire un piano di comunicazione per l'uso consapevole delle fonti energetiche"".
Guarda, prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Giusto per sostenere questa serie di interventi che anche la consigliera Zottis, così come il collega Zanoni, ha promosso.
Vorrei ricordare un aspetto perché all'interno del Documento di Economia e Finanza si afferma che, sempre in questa Missione 17, il Parlamento europeo nel 2018 ha approvato i nuovi obiettivi vincolanti a livello UE in tema di energia e, nel dettaglio, un miglioramento del 35% dell'efficienza energetica. L'aggiornamento anche recente ci parla poi di un aumento ulteriore di questa richiesta perché, se vi è una richiesta di diminuzione del 55% della riduzione del gas serra, ovviamente di conseguenza il rapporto Solar Europe ci induce ad intervenire con un aumento dell'efficienza energetica di almeno il 44,6 % per riuscire a raggiungere questi obiettivi.
Di conseguenza intervenire per quanto riguarda questi aspetti relativi, appunto, all'accompagnamento del mondo professionale, imprenditoriale, del mondo dell'innovazione e quindi poi anche di un perfezionamento dell'utilizzo della risorsa evidentemente va in questa direzione ed è un aspetto su cui l'Unione Europea ci domanda, a questo punto, di intervenire con più coraggio, più forza e con un progetto che sia corrispondente ai nuovi obiettivi che ci vengono dati proprio in termini poi anche di sopravvivenza del mondo imprenditoriale.

PRESIDENTE

Bene. Grazie. Non vedo altri interventi, quindi metto in votazione l'emendamento n. N0202 con parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
Ho la collega Maino che non riesce a votare. A verbale il suo voto contrario. Provi ad aggiornare Concilium.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. N0203, presentato dai consiglieri Zanoni, Possamai, Bigon, Camani, Montanariello e Zottis, Missione 17, Programma 17.01, pagina 238, modificativo, che prevede:
" A pag. 238 al Programma 17.02 riga 09 dopo le parole "di diversificazione" sono aggiunte le seguenti parole ", ricerca ed innovazione"".
Non vedo interventi, per cui lo metto in votazione con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
A verbale Montanariello ha votato: Montanariello risulta votante.
Emendamento n. N0204, presentato dai consiglieri Zanoni, Possamai, Bigon, Camani, Montanariello e Zottis, Missione 17, Programma 17.01, pagina 239, modificativo, che prevede:
"A pag. 239 tra i Risultati attesi del Programma 17.02 aggiungere dopo il punto 2- il seguente punto:
"2 bis - Istituire un fondo di garanzia per l'efficienza energetica presso Veneto Sviluppo"".
La collega Zottis che chiede la parola: ne ha facoltà, prego.

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Con questo emendamento tra i risultati noi riproponiamo il fatto di istituire un fondo di garanzia per l'efficienza energetica presso Veneto Sviluppo. È chiaro che quello che vogliamo dire è che sarebbe assolutamente prioritaria l'istituzione di un fondo garanzia per l'efficienza energetica per dare uno strumento concreto in più rispetto a quelli già avuti per le aziende che si impegnano e che vanno nella direzione di fare investimenti in questo senso: ci sembrava corretto e giusto dare questa valenza anche all'interno del documento, consapevoli che esistono anche altri strumenti, ma il fondo di garanzia ad oggi non ci risulta presente. Grazie.

PRESIDENTE

Lorenzoni, prego.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente.
Io faccio un intervento a favore di questo emendamento, perché il tema dell'investimento nell'efficienza energetica è un tema centrale nella gestione di quella che è l'evoluzione del sistema energetico dei prossimi anni. Il problema vero è che ci sono delle aziende che tecnicamente sono molto forti e lo dico perché molte le conosco direttamente, con gente tecnicamente preparata, ma dal punto di vista finanziario riuscire ad assicurare il ritorno dell'investimento con l'efficienza conseguita è piuttosto impegnativo, nel senso che servono delle garanzie finanziarie che sono al di fuori della stragrande maggioranza di quelle che sono chiamate ESCO, Energy Service Company, che sono presenti sul nostro territorio. Veramente è una fioritura di impresa nel territorio veneto, tecnicamente direi di rilevanza internazionale, ma finanziariamente ovviamente chi non è legato ad un grosso gruppo industriale è fortemente penalizzato.
La cosa interessante è che, dal punto di vista poi tecnico, invece, il grosso gruppo industriale spesso non ha le stesse competenze che ha la piccola impresa e allora riuscire a mettere a disposizione quelle garanzie, perché parliamo solo di garanzie non parliamo di un finanziamento diretto, che possano consentire alla ESCO del territorio vicentino piuttosto che trevigiano, di essere attiva e propositiva negli interventi che hanno la remunerazione nel risparmio conseguito, è importante.
Credo che Veneto Sviluppo, come suggerito nell'emendamento, possa avere quella credibilità per selezionare i progetti che tecnicamente sono validi e che, quindi, hanno una garanzia di rientro sostanzialmente, perché non si tratta di fare previsioni su mercati strani, ma si tratta di conteggiare correttamente quello che è il risparmio che si può conseguire, possa dare la possibilità di attivare impresa in un settore che comunque sappiamo che nei prossimi anni ha dei margini di crescita importanti.
Pertanto io veramente invito ad accettare questo emendamento per portare la finanziaria regionale in un ambito che ha delle prospettive di crescita veramente molto molto interessanti.
Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Okay, io non vedo altri interventi, quindi metto in votazione l'emendamento n. N0204 con parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. N0205, presentato dai consiglieri Zanoni, Possamai, Bigon, Camani, Montanariello e Zottis, Missione 17, Programma 17.02, pagina 239, modificativo, che prevede:
"A pag. 239 tra i Risultati attesi del Programma 17.02 aggiungere dopo il punto 2- il seguente punto:
"2- bis Istituire un Polo Solare Veneto per la ricerca, l'innovazione, la formazione e il monitoraggio della transizione energetica."".
Non vedo interventi, per cui metto in votazione l'emendamento n. N0205 con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. N0206, presentato dai consiglieri Zanoni, Possamai, Bigon, Camani, Montanariello e Zottis, Missione 17, Programma 17.02, pagina 239, modificativo, che prevede:
"A pag. 239 tra I Risultati attesi del Programma 17.02 aggiungere dopo il punto 2- il seguente punto:
"2-bis Definire un programma per l'uso del fotovoltaico fuori tetto"".
Lorenzoni, prego.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Sì, grazie, Presidente.
Non posso non intervenire su questo emendamento perché credo che il fotovoltaico rappresenti l'ambito di investimento privilegiato del settore energetico dei prossimi due decenni, ma arrivare prima degli altri in questi due decenni vuol dire attivare un sistema industriale più competitivo rispetto agli altri. Allora, un po' come è successo nel 2009-2011, quando in Veneto c'è stato un fiorire di imprese legate al settore fotovoltaico, che poi hanno avuto un'evoluzione (la scorpacciata ha fatto male ed è venuto il mal di pancia tutti) per cui negli anni successivi c'è stata una contrazione, ma invece crescere in maniera moderata ma solida è importantissimo.
Allora, si tratta di dare un indirizzo e definire un programma perché questi investimenti vengano fatti, secondo me, e veramente mettere a disposizione gli spazi pubblici, già utilizzati per altri fini, ai fini dell'investimento nel fotovoltaico, senza incentivi perché si paga con il mercato, è veramente importante. Allora avere un piano perché sì coordinino questi investimenti che, ci piaccia o non ci piaccia, saranno comunque fatti nei prossimi anni perché i vincoli a livello internazionale sono troppo forti per non farli, credo sia importante, perché ci sia un ritorno, non solo dal punto di vista della transizione energetica, ma che ci sia soprattutto un ritorno dal punto di vista dell'economia sul territorio.
Pertanto veramente l'auspicio è che questo emendamento venga fatto proprio dall'Aula. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei. Non vedo interventi, per cui metto in votazione l'emendamento n. N0206 col parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. N0207, presentato dai consiglieri Zanoni, Possamai, Bigon, Camani, Montanariello e Zottis, Missione 17, Programma 17.02, pagina 239, modificativo, che prevede:
"A pag. 239 tra I Risultati attesi del Programma 17.02 aggiungere dopo il punto 2- il seguente punto:
"2- bis Sostenere lo sviluppo di nuove filiere green come quella dell'idrogeno"".
Zottis, prego.

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Con questo emendamento vogliamo porre all'attenzione dell'Aula i richiami che ci arrivano più volte sia dal mondo della ricerca che dal mondo imprenditoriale economico, su quello che potrebbe essere il futuro che è l'idrogeno. Ci piacerebbe che non fosse la Regione a dire: "Stiamo aspettando lo Stato", ma in qualche modo mettesse tra le sue priorità di investire e sostenere questa filiera, che diventerà, nel corso dei prossimi anni, sempre più importante e che può fare la differenza rispetto a quello che è anche il contesto mondiale ed europeo che ci circonda. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei. Collega Lorenzoni, prego.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente.
Con un po' di rammarico perché vedo che si fa fatica a trasferire quello che sta succedendo in ambito internazionale nella nostra Regione, ma l'idrogeno, che era stato messo da parte nei programmi a livello europeo nell'ultimo Horizon 2020, nell'ultimo programma 14-20, nel programma '21-'26 ritorna ad essere centrale, protagonista: veramente c'è una concentrazione di fondi a livello europeo che è, dal mio punto di vista, per certi versi incredibile, nel senso che è veramente molto forte.
Qui c'è una convergenza del mondo delle fossili e del mondo delle rinnovabili: chi spinge per l'idrogeno blu, di derivazione dal gas naturale, e chi per l'idrogeno verde di derivazione rinnovabile, però che l'idrogeno sia un vettore su cui nei prossimi anni ci saranno valanghe di finanziamenti nessuno ha dei dubbi.
Allora, un'indicazione da parte di quest'Aula che questo rappresenta un ambito di investimento prioritario credo sia doverosa, per non rimanere ai margini di quello che succede a livello economico in Europa e nel mondo, perché non è solo l'Europa che sta andando in questa direzione, nei prossimi anni.
Pertanto la raccomandazione accorata da parte mia e da parte dei cittadini del Veneto, che credo vogliano essere presenti dove l'economia crescerà nei prossimi anni, è di approvare questo emendamento.

PRESIDENTE

Bene, siamo all'emendamento n. N0207, io non vedo altri interventi, quindi lo metto in votazione con il parere contrario del relatore: il relatore è il collega Sandonà e io ascolto il relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
In corso d'opera – colleghi, un attimo di attenzione – sembra che Lorenzoni abbia convinto l'Assessore e questa è già una notizia, quindi il parere diventa favorevole.
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Io direi che chiudiamo qui, avendo finito la Missione Energia, e riprendiamo i lavori alle ore 14.30.
L'Ufficio di presidenza della Prima commissione si riunisce alle ore 14.15, perché stanno arrivando altri pareri, e anche l'Ufficio di presidenza del Consiglio regionale – lo dico ai colleghi Finco, Zottis, Baldin e Sponda – nella consueta sede.
Riprendiamo il Consiglio alle ore 14.30.
La Seduta è sospesa alle ore 13.25
 
La Seduta riprende alle 14.53
 

PRESIDENTE

Un attimo di attenzione, colleghi. Riprendiamo da pagina 138, Missione 12 "Diritti sociali, Politiche sociali e Famiglia". Aspettiamo che anche il servizio informatico si rimetta in pari e andiamo dall'emendamento n. N0070 , di pagina 140, perché il n. N0060 lo avevamo già votato in abbrivio dei lavori.
Abbiamo qui presente l'assessora Manuela Lanzarin, che, sugli emendamenti che hanno valenza, non su tutti, potrà anche chiarire.
Come concordato in una riunione volante con i Capigruppo prima, se non ci sono altri ostacoli nell'agenda del Presidente Zaia, domani dovremmo avere un collegamento per un aggiornamento sulla situazione sanitaria e, in generale, su quello che sta avvenendo in Veneto, domani dalle 14.30, un'oretta, un'oretta e qualcosa, per avere appunto in collegamento anche il Presidente Zaia.
Siamo pronti. Vedo Relatore e Correlatore; vedo l'Assessore e l'Assessore anche al Sociale, Sanità e...
Chi ha il microfono aperto dagli uffici, lo chiuda. Grazie.
Emendamento n. N0070, presentato dai consiglieri Bigon, Possamai, Camani, Montanariello, Zanoni e Zottis, Missione 12, pagina 195, riga 29, modificativo, che prevede:
" Alla riga 29, dopo le parole "uguaglianza di genere" aggiungere la frase ", anche da un punto di vista economico,""
Ha chiesto la parola. Ne ha facoltà, prego.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico)

Grazie, Presidente.
Per quanto riguarda l'uguaglianza di genere ovviamente ritengo che non sia solo una questione sociale e culturale, ma anche economica. Per cui chiedevo di aggiungere appunto: "anche da un punto di vista economico". Quindi l'emendamento interviene in tal senso.

PRESIDENTE

Pagina 140. Non vedo altri interventi. Non ho visto bene. Bene.
Non vedo altri interventi, come dicevo.
Metto in votazione l'emendamento n. N0070, con il parere contrario del Relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Passiamo all'emendamento successivo.
Emendamento n. N0023, presentato dalla consigliera Guarda, allegato A, rubrica Missione 12, pagina 195, aggiuntivo, che prevede:

" A pagina 195, quarto capoverso, dopo la parola "domestica":
- sono aggiunte le seguenti parole: "anche attraverso il potenziamento dei consultori pubblici".
Dopo il quarto capoverso è aggiunto il seguente capoverso:
"Nella nostra regione come altrove, la sfida strategica della conversione ecologica e della giustizia sociale ed economica passa attraverso il pieno coinvolgimento delle donne, protagoniste dei mutamenti culturali e sociali più rilevanti, in prima fila nei conflitti ambientali, sempre più istruite, competenti e impegnate nella tutela e cura del vivente. Il periodo precedente la pandemia aveva visto un aumento dell'occupazione femminile, permanendo però un divario stipendiale a loro sfavore. È stato tuttavia ampiamente dimostrato che le donne sono state penalizzate sia nella ripresa, sia nel periodo di isolamento; anche l'attività professionale e lo smart-working ne hanno ovviamente risentito. È dunque fondamentale potenziare sia i meccanismi partecipativi e le elaborazioni delle decisioni, sia il sistema del welfare in modo che garantisca alle donne, tramite l'impiego di baby-sitter, di asili nido, o di altri servizi più flessibili e innovativi di poter impiegare le loro intelligenze e punti di vista nel mondo del lavoro, del sociale e della politica.""
Lo dà per letto.
Non vedo altri interventi. Lo metto in votazione con parere del Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Passiamo all'emendamento successivo.
Emendamento n. N0061, presentato dalla consigliera Ostanel, aggiuntivo, che prevede:
"A p. 195 Missione 12 "DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA", riga 33 del paragrafo, dopo le parole "vittime di violenza domestica", aggiungere le parole "anche sostenendo azioni a favore del loro inserimento lavorativo, visti anche i benefici fiscali previsti dal Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali 11 maggio 2018.""
Ha chiesto la parola. Prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Molto velocemente. È un emendamento che, prendendo l'opportunità di un decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del 2018, propone di sostenere le donne vittime di violenza domestica anche sostenendo azioni a favore del loro inserimento lavorativo. Il Governo dà dei benefìci fiscali a favore delle imprese che fanno questo percorso.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei. Diamo la parola all'assessora Lanzarin. Prego.

Ass.ra Manuela LANZARIN

Faccio un discorso complessivo perché ho visto che molti emendamenti sono sul tema della violenza sulle donne. Alcuni emendamenti, come avete già avuto modo di vedere, sono stati recepiti, altri no, perché molti degli emendamenti che sono stati presentati sono inseriti nei vari passaggi che abbiamo fatto in questi anni.
Io credo che in questi cinque anni si sia lavorato molto bene e si è lavorato molto bene anche grazie alla collaborazione e all'aiuto di tutti, quindi compreso anche chi siede nei banchi dell'opposizione, perché sono sempre state materie su cui si è trovata l'unanimità.
Ricordo che la legge di rivisitazione della legge nostra contro la violenza sulle donne, quindi aggiornandola poi ai passaggi nazionali e agli altri passaggi, alle evoluzioni dei modelli, a quello che abbiamo raccolto dai territori, dai centri antiviolenza, piuttosto che le case rifugio, piuttosto che gli sportelli e quant'altro, ha trovato sempre un consenso unanime.
Vi assicuro che il lavoro che è stato fatto con i protocolli di rete, con la formazione, con l'inserimento della parte abitativa, quindi coinvolgendo l'edilizia abitativa, con l'inserimento lavorativo, con tutta una serie di tasselli, ma non nella medesima direzione.
Sono stati anche potenziati i finanziamenti. Abbiamo cercato di agevolare anche questi finanziamenti dandoli direttamente alle associazioni, evitando, quindi, il passaggio ai Comuni o comunque alle aziende sanitarie. Sono state coinvolte le aziende sanitarie e le Conferenze dei Sindaci nei protocolli di rete, quindi cercando di individuare chi fa cosa in modo che non ci sia una sovrapposizione di funzioni.
Sono stati individuati all'interno dei pronti soccorso i percorsi dedicati. È stato formato il personale del pronto soccorso, ma anche il personale esterno. Si sta lavorando anche su quelli che sono, sempre in maniera aggiuntiva, tutti i percorsi di reinserimento lavorativo e abitativo, che sono sicuramente due questioni principali quando parliamo di uscita dalla violenza delle donne.
Oggi stiamo lavorando anche per quanto riguarda i maltrattanti. In Veneto ci sono otto centri per maltrattanti. Credo sia una materia, una tematica che ha avuto in questi cinque anni una forte attività, un forte stimolo e oggi vanti anche una rete in Veneto molto ben radicata, funzionale.
Chiaramente, sappiamo che i numeri sono numeri importanti. Sappiamo che questi numeri si sono fortemente evidenziati durante questo lockdown, quindi durante anche quello che è successo in questi mesi. Questo per dire che alcuni emendamenti sono recepiti e altri non vengono recepiti perché sono, comunque, delle funzioni che ci sono già e che, quindi, trovano già una continuità all'interno dei provvedimenti, che siano provvedimenti di legge, legislativi o provvedimenti anche di delibere vere e proprie oppure di tavoli di concertazione.
Abbiamo, per esempio, un accordo con Confindustria Veneto per il reinserimento lavorativo, firmato da Confindustria Veneto. Questo per spiegare un po' l'excursus che c'è stato in questi cinque anni e per spiegare anche che questa è stata una materia che ha avuto, in questo Consiglio regionale, un forte dibattito, una forte collaborazione e anche, io credo, oggi dei buoni risultati sul territorio.

PRESIDENTE

Grazie.
Non vedo altri interventi, quindi metto in votazione l'emendamento n. N0061 con il parere favorevole del Relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo all'emendamento successivo.
Emendamento n. N0071, presentato dai consiglieri Bigon, Possamai, Camani, Montanariello, Zanoni e Zottis, Missione 12, modificativo, che prevede:
" Alla riga 8 di pagina 196, dopo le parole "vittime di violenza" aggiungere le parole "e ragazze madri"".
Bigon mi ha chiesto la parola, prego.
Collega Bigon, per parlare, deve premere su Webex. Concilium è per prendere la parola, Webex-microfono per parlare. Ha Concilium sul tablet, non quello. Guarda il computer.
Non si sente, mi dispiace ma devo proseguire con i lavori. Eventualmente, visto che sono argomenti di tuo interesse, se vieni anche in Aula, c'è spazio in questo momento, perché non si sente nulla, mi dispiace. Io devo proseguire con i lavori. Non sento, Anna Maria. Vieni in Aula.
Ripeto, siamo sull'emendamento n. N0071.
Non vedo altri interventi, quindi lo metto in votazione con parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo all'emendamento successivo.
Emendamento n. N0192, presentato dai consiglieri Zottis, Bigon, Possamai, Camani, Montanariello e Zanoni, Missione 12, modificativo, che prevede:
A pagina 196 nell'obiettivo strategico operativo "Incrementare l'assistenza sociale delle fasce più deboli della popolazione" aggiungere il seguente obiettivo operativo prioritario:
"Sostenere la rete dei servizi territoriali dedicati alla non autosufficienza"

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Con questo emendamento volevamo porre in risalto tra quelli che sono giudizi strategici all'interno del capitolo ( problemi di audio) i servizi dedicati alla non autosufficienza, quindi aggiungere ai due punti che sono inseriti all'interno del DEFR, anche questo elemento che oggi, più degli anni scorsi è un elemento ancora più cruciale, visto anche l'intervento per quanto riguarda RSA dell'Assessore fatto ieri, benissimo, però secondo noi diventa assolutamente strategico e prioritario fare un investimento ancora più forte su tutti quelli che sono i servizi della non autosufficienza. Ricordando che la non autosufficienza, comunque, è un campo estremamente vario, estremamente complesso e il lockdown ha posto i non autosufficienti e anche le famiglie che li seguono in grossa difficoltà, perché non sempre si è riusciti a seguirli e si riesce a seguirli con serenità e, anche all'interno delle strutture c'è comunque, come all'interno delle strutture sanitarie, una sofferenza legata ovviamente al personale. Quindi da qui poi dipende, ed è evidente che dipende, tutto quello ( problemi di audio) che non dà le risposte che chi sta nel territorio si sta aspettando.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Non vedo altri interventi. Quindi metto in votazione l'emendamento n. N0192. Parere contrario del Relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Passiamo all'emendamento successivo.
Emendamento n. N0075, presentato dai consiglieri Bigon, Possamai, Camani, Montanariello, Zanoni e Zottis, Missione 12, pagina 196, che prevede:
"Negli Obiettivi strategici, alla riga 12, dopo la parola "disabilità" aggiungere le parole "garantendo sostegno e possibilità di integrazione anche per la disabilità mentale""
La collega Bigon ha chiesto la parola. Fermate il tempo un attimo, che arrivi in Aula, per favore. Giacomo, sta arrivando in Aula Bigon? Perché non riusciva a parlare dall'ufficio.
In attesa che la collega Bigon arrivi in Aula, noi votiamo il suo emendamento, che ha il parere positivo del Relatore.
Metto in votazione l'emendamento n. N0075
È aperta la votazione.
Parere positivo.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo all'emendamento successivo.
Emendamento n. N0072, presentato dai consiglieri Bigon, Possamai, Camani, Montanariello, Zanoni e Zottis, Missione 12, pagina 196, riga 27, modificativo, che prevede:
" All'interno del paragrafo 12.01, alla riga 10 dopo le parole "per le famiglie" aggiungere la frase "per arrivare progressivamente alla gratuità""
La collega Bigon ha chiesto la parola. Vai dietro a metà fra Ostanel e Guarda. Perfetto. Hai la parola. Siamo sul n. N0072, sempre tuo.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Mi scuso, ma adesso il tecnico sta risolvendo.
Noi nel DEFR abbiamo visto che manca il sostegno o, quantomeno, la parola "disabilità" o "salute mentale"...

PRESIDENTE

Scusami, siamo a pagina 146, perché l'altro è già stato votato favorevolmente.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Benissimo.

PRESIDENTE

Se aspettavamo, poteva cambiare parere. Quindi, ne ho approfittato. Grazie.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Va bene così. Quindi siamo al n. N0072.
In questo caso l'emendamento è stato posto all'attenzione per chiedere che i servizi siano progressivamente portati alla gratuità. Siccome abbiamo un problema anche per quanto riguarda la natalità e, ovviamente, la disposizione è relativa proprio al fatto dei servizi, noi chiediamo e crediamo che sia fondamentale che la Regione intervenga affinché si possa parlare di gratuità di servizi.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
L'assessora Lanzarin ha chiesto la parola.

Ass.ra Manuela LANZARIN

Faccio un intervento come quello precedente.
Molti degli emendamenti riguardano la famiglia. Questo Consiglio regionale ha approvato a maggio all'unanimità, quindi in maniera trasversale, una legge quadro sulla famiglia, al cui interno sono previsti anche gli asili nido gratis per le fasce più deboli, l'assegno di pre-natalità, di natalità, come il riconoscimento di altri supporti proprio a sostegno della famiglia e della natalità.
Nel primo anno, quindi tra l'anno di emergenza Covid, l'anno delle elezioni, siamo riusciti comunque a prevedere un pacchetto di iniziative di un certo tipo e anche a finanziare con 8 milioni l'assegno di pre-natalità e con circa 5 milioni tutti gli interventi per le famiglie numerose, le famiglie monoparentali, le famiglie con bambini orfani, quindi tutte quelle categorie che hanno già avuto una larga discussione all'interno di questo Consiglio e che hanno trovato, poi, nei collegati anche individuato il giusto riferimento. È una legge che, chiaramente, sta partendo. Ripeto, è partita a metà dell'anno scorso, in un anno ‒ come sappiamo ‒ non sicuramente facile.
Anche in questo caso molte delle iniziative e molti degli emendamenti che ho visto sono emendamenti che riprendono già iniziative contenute in quella legge, che, ripeto, come quella di prima riguardo alla violenza contro le donne, sono leggi che hanno visto l'unanimità di questo Consiglio, quindi la trasversalità, proprio perché credo che quando parliamo di politiche sociali di questo tipo non ci debba essere colore politico.

PRESIDENTE

Siamo sul n. N0072. Non vedo altri interventi. Lo metto in votazione. Parere contrario del Relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Passiamo all'emendamento successivo.
Emendamento n. N0062, presentato dalla consigliera Ostanel, sostitutivo, che prevede:
" A p. 196, Missione 12, Programma 12.01 "INTERVENTI PER L'INFANZIA E I MINORI E PER ASILI NIDO", alla riga 11 del paragrafo, sostituire le parole "favorire lo sviluppo e il coordinamento del sistema regionale nidi in famiglia" con le parole "Sostenere l'incremento di asili nido e scuole per l'infanzia pubbliche""
Ha chiesto la parola, ne ha facoltà.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Questo emendamento propone di inserire, anzi sostituire le parole "favorire lo sviluppo e il coordinamento del sistema regionale nidi in famiglia" con le parole "sostenere l'incremento di asili nido e scuole per l'infanzia pubbliche". La motivazione deriva dal fatto che il programma di Veneto che Vogliamo e il lavoro che abbiamo fatto anche di ascolto con vari insegnanti e persone che lavorano nei nidi e nel sistema dell'infanzia, fanno vedere in generale come sia più positivo per i bambini il fatto che ci siano delle scuole dove si possa socializzare al di fuori della famiglia e, quindi, la proposta è una proposta che ha un contenuto politico di posizionamento rispetto anche all'esistenza dei nidi in famiglia. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Non vedo altri interventi. Metto in votazione l'emendamento n. N0062, parere contrario del Relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Passiamo all'emendamento successivo.
Emendamento n. N0076, presentato dai consiglieri Bigon, Possamai, Camani, Montanariello, Zanoni e Zottis, Missione 12, Programma 12.01, pagina 196, riga 30, che prevede:
" All'interno del Programma 12.01, dopo le parole "manutenzione ordinaria" aggiungere le parole "e straordinaria""
Bigon ha chiesto la parola, prego.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Con questo emendamento volevo chiedere di inserire appunto il termine anche "straordinaria manutenzione" nel senso di contribuire non solo all'ordinaria manutenzione, ma anche alla straordinaria. Sappiamo quanto bisogno c'è all'interno delle strutture di avere anche questa disponibilità economica, per cui chiedevo di aggiornare il DEFR in questo modo. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Non vedo altri interventi. Parere favorevole del Relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo all'emendamento successivo.
Emendamento n. N0081, presentato dai consiglieri Bigon, Possamai, Camani, Montanariello, Zottis e Zanoni, Missione 12, Programma 12.01, pagina 197, riga 10, modificativo, che prevede:
" 7 bis. Promuovere e sostenere la costruzione di nuovi asili e scuole per l'infanzia""
Bigon ha chiesto la parola, prego.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Con questo emendamento noi vorremmo quantomeno inserire appunto la promozione e la costruzione di nuove scuole per l'infanzia. Noi crediamo che, appunto, non ci sia la disponibilità, anche per i numeri che abbiamo, di accogliere tutti i bambini che ne fanno richiesta, quindi, a sostegno proprio delle famiglie, chiederemmo appunto di intervenire anche con questa integrazione.
Grazie.

PRESIDENTE

Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Veneto che vogliamo)

Volevo puntualizzare o dire un po' quello che dicevo prima. In generale, io sono d'accordo con questo emendamento, ovviamente. Farei un ragionamento rispetto proprio al sistema infanzia in Regione, rispetto a vedere quanti sono gli asili sostenuti in ambito paritario e quanti sono quelli pubblici, prevedendo in futuro magari - ovviamente, non è un emendamento, ma volevo metterlo a verbale – il fatto che il sostegno al sistema pubblico sia importante. Quindi mi sarebbe piaciuto vedere, ad esempio, in questo emendamento nuovi asili e scuole per l'infanzia di quel tipo. Ovviamente, sono a favore comunque, però era solo per sostenere che anche quella parte più pubblica degli asili andrebbe potenziata.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Io non vedo altri interventi. Metto in votazione l'emendamento n. N0081. Parere contrario del Relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Passiamo all'emendamento successivo.
Emendamento n. N0193, presentato dai consiglieri Zottis, Bigon, Possamai, Camani, Montanariello e Zanoni, Missione 12, modificativo, che prevede:
" A pag. 197 tra i Risultati attesi del Programma 12.01 aggiungere il seguente punto:
"7bis – Promuovere l'attività e le iniziative del Garante regionale dei Diritti alla Persona""
Non vedo interventi. Lo metto in votazione. Parere contrario del Relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Passiamo all'emendamento successivo.
Emendamento n. N0073, presentato dai consiglieri Bigon, Possamai, Camani, Montanariello, Zenoni e Zottis, Missione 12, Programma 12.02, pagina 197, riga 37, modificativo, che prevede:
" Al punto 2 dei risultati attesi del Programma 12.02, dopo le parole "sostegno alla domiciliarità" aggiungere "anche con aumento del personale, quali operatori socio sanitari educatori e psicologi""
Bigon ha chiesto la parola, prego.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Con questo emendamento, "Dopo la parola "sostegno alla domiciliarità""... cosa significa? Che se noi diamo sostegno a domicilio alle persone che ne hanno bisogno, abbiamo bisogno anche di operatori. Quindi volevo ovviamente integrare questo paragrafo, questa frase e questa iniziativa importante, chiedendo di aggiungere anche le parole "con l'aumento del personale, degli operatori socio sanitari, educatori e psicologi", perché noi sappiamo che nel Veneto abbiamo bisogno di personale che possa andare a domicilio delle persone che hanno bisogno, perché altrimenti non le supportiamo.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. N0073, con il parere contrario del Relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Passiamo all'emendamento successivo.
Emendamento n. N0080, presentato dai consiglieri Bigon, Possamai, Camani, Montanariello, Zanoni e Zottis, Missione 12, Programma 12.03, pagina 198, riga 26, modificativo, che prevede:
" 6 bis Finanziare i corsi per operatori socio-sanitari in modo tale da favorire una maggiore accessibilità.""
Bigon ha la parola, prego.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Noi abbiamo un problema enorme per quanto riguarda la carenza di personale socio-sanitario all'interno delle strutture delle case di riposo e, comunque, di chi ne fa utilizzo ed è fondamentale questo tipo di personale.
Noi sappiamo che l'accessibilità a questi corsi di formazione costa, nel senso che a volte la famiglia o, comunque, la persona che ne vuole fare accesso ha difficoltà anche economiche. Quindi potrebbe essere un modo quantomeno per rendere una maggiore accessibilità a questo tipo di scuola, perché noi abbiamo assolutamente bisogno di formazione e soprattutto di operatori socio-sanitari per supportare le case di riposo. Attraverso questo finanziamento, questa riduzione di retta, che in parte la Regione ha già fatto, chiediamo di contribuire maggiormente, in modo tale da rendere più accessibile nel termine quantitativo, proprio di numero, le persone e quindi formare più operatori socio-sanitari.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Assessora Lanzarin, prego.

Ass.ra Manuela LANZARIN

Io credo che su questo ci siamo lasciati la scorsa Legislatura, poi sappiamo cosa è successo, con la necessità in Quinta Commissione, che è la Commissione preposta, di fare un'analisi molto dettagliata su quello che sta succedendo. Sappiamo che, nonostante la nostra programmazione, gli ultimi anni i corsi per gli operatori socio-sanitari hanno avuto poco appetibilità, quando sappiamo che, invece, è una professione la cui copertura, soprattutto femminile, è una copertura che raggiunge il 98%. È una necessità sempre più incessante e, quindi, sempre più forte.
La Consigliera si ricorderà benissimo che ci siamo chiesti se uno dei problemi era anche la parte economica: siamo intervenuti, quindi, con la parte economica stanziando 3 milioni di euro, appunto, per dare una mano alle famiglie o a coloro che vogliono partecipare, vogliono intraprendere un percorso di questo tipo. Abbiamo già individuato e fatto una delibera la settimana scorsa che prevede quindi il nuovo fabbisogno 2020-2021 in 4.100 nuove unità, 138 corsi, distribuiti in tutto il Veneto, stanziando anche in questo caso 2 milioni di euro per andare incontro alle famiglie.
Credo che, però, sarà una di quelle partite da affrontare con calma all'interno della Quinta Commissione, proprio per capire, anche da parte nostra, come rilanciare questa figura, che diventa una figura importante, dignitosa, ma essenziale ‒ se vogliamo dire così ‒ all'interno di quelle che sono molte strutture extra territoriali e socio-sanitarie.

PRESIDENTE

Grazie.
Non vedo altri interventi. Quindi, metto in votazione l'emendamento n. N0080, con il parere contrario del Relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Passiamo all'emendamento successivo.
Emendamento n. N0025, presentato dalla consigliera Guarda, allegato A, rubrica Missione 12, paragrafo Programma 12.04 Interventi per Soggetti a Rischio di Esclusione Sociale, pagina 201, aggiuntivo, che prevede:
" A pag. 199, alla fine del quarto capoverso, dopo la parola "regionale" è inserito il seguente periodo:
"Sarà altresì istituito un tavolo di governance che, con cadenza semestrale e approccio multidisciplinare, aiuti alla corretta elaborazione degli interventi precipuamente fondati sulla mediazione culturale e sul coinvolgimento delle persone immigrate nei processi decisionali, sostenendo altresì esperienze sul modello della Commissione per la rappresentanza delle cittadine e dei cittadini stranieri residenti istituita a Padova.""
Guarda ha chiesto la parola, prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Con questo emendamento intendo provvedere per fare in modo che la Regione istituisca un tavolo di governance che, con cadenza semestrale e approccio multidisciplinare, aiuti la corretta elaborazione degli interventi precipuamente fondati sulla mediazione culturale e sul coinvolgimento delle persone immigrate nei processi decisionali, sostenendo altresì l'esperienza del modello della Commissione delle rappresentanze delle cittadine e dei cittadini stranieri residenti istituita a Padova.
Inutile che mi si dica che gli strumenti esistono già, bisogna anche utilizzarli. Per questo motivo questo emendamento.

PRESIDENTE

Grazie.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. N0025, con il parere contrario del Relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Passiamo all'emendamento successivo.
Emendamento n. N0074, presentato dai consiglieri Bigon, Zottis, Possamai, Camani, Montanariello e Zanoni, Missione 12, Programma 12.04, pagina 199, riga 39, modificativo, che prevede:
"Alla riga 39, dopo le parole "all'inserimento scolastico, aggiungere le parole "e a percorsi extrascolastici"".
Bigon, ha la parola. Prego.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Questo emendamento vuole inserire la parola "percorsi extrascolastici", nel senso che per l'inserimento di tutti i bambini noi dovremmo pensare sia alla scuola, ma anche al doposcuola o comunque all'extra-scuola. Quindi chiedo alla Regione di integrare questo passaggio perché lo ritengo importante proprio per l'inserimento di ogni bambino, indipendentemente dalla provenienza.
Grazie.

PRESIDENTE

Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. N0074, con il parere favorevole del Relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo all'emendamento successivo.
Emendamento n. N0024, presentato dalla consigliera Guarda, allegato A, rubrica Missione 12, pagina 200, aggiuntivo, che prevede:
" A pagina 200, dopo l'ultimo capoverso e prima dei "Risultati attesi" è inserito il seguente capoverso:
"La Regione del Veneto attiverà interventi per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni in ragione dell'orientamento sessuale o dell'identità di genere al fine di rendere concreto quanto previsto dall'articolo 5, comma 5, dello Statuto della Regione Veneto ("La Regione, ispirandosi ai principi di civiltà cristiana e alle tradizioni di laicità e di libertà di scienza e pensiero, informa la propria informa la propria azione ai principi di eguaglianza e di solidarietà nei confronti di ogni persona di qualunque provenienza, cultura e religione; opera per la realizzazione di una comunità accogliente e solidale"), in particolare nella parte in cui la norma statutaria fa riferimento al contrasto do pregiudizi e discriminazioni."".
Non vedo interventi.
Lo metto in votazione parere contrario del Relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Passiamo all'emendamento successivo.
Emendamento n. N0077, presentato dai consiglieri Bigon, Zottis, Possamai, Camani, Montanariello e Zanoni, Missione 12, Programma 12.04, pagina 200, modificativo, che prevede:
"Tra i risultati attesi, al punto 7 dopo la parola "scolastico" aggiungere la parola ", extrascolastico""
Non vedo interventi. Lo metto in votazione col parere contrario del Relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Passiamo all'emendamento successivo.
Emendamento n. N0194, presentato dai consiglieri Zottis, Bigon, Possamai, Camani, Montanariello e Zanoni, Missione 12, Programma 12.04, pagina 200, modificativo, che prevede:
"A pag. 200 tra i Risultati attesi del Programma 12.04 sostituire il punto 10 con il seguente:
"10. Aumentare le iniziative e le risorse dedicate alla rete degli attori che forniscono servizi alle donne a livello regionale""
Non vedo interventi. Lo metto in votazione col parere contrario del Relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Passiamo all'emendamento successivo.
Emendamento n. N0082, presentato dai consiglieri Bigon, Zottis, Possamai, Camani, Montanariello e Zanoni, Missione 12, Programma 12.04, pagina 200, modificativo, che prevede:
"Alla fine di pag. 200, tra i Risultati attesi aggiungere il seguente punto:
"10bis. Sostenere la gestione di strutture e servizi di supporto, anche psicologico, alle donne vittima di violenza""
Bigon ha chiesto la parola, prego.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Questo è un sostegno alle donne vittime di violenza, quindi volevo appunto aggiungere: "Sostenere la gestione delle strutture di servizi di supporto, anche psicologico, alle donne vittime di violenza", chiedevo proprio un'integrazione perché lo ritengo veramente importante. Sappiamo quante conseguenze comporta l'aspetto psicologico su una donna vittima di violenza. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei. Camani, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Io ringrazio la collega Bigon, come la collega Zottis che hanno presentato diversi emendamenti in relazione al tema della violenza di genere, che è un argomento sul quale devo riconoscere l'assessora Lanzarin e la Regione sono sempre presenti, ma che allo stesso modo è un tema sul quale non si fa mai abbastanza, perché è un'emergenza vera – a proposito di sicurezza, Presidente Ciambetti – che non solo non dà segnali di diminuire, ma più o meno, come la curva dei contagi da Covid, è una curva che continua a salire, malgrado gli sforzi.
Quest'anno ci troviamo ad affrontare questo tema in un momento particolarmente delicato, perché sappiamo come le chiusure obbligatorie tra le mura domestiche, determinate dal lockdown, hanno sostanzialmente aumentato il numero di episodi di maltrattamento delle donne e, di conseguenza, anche le difficoltà delle donne nella denuncia. Quindi noi oggi, come esponenti delle Istituzioni, abbiamo un duplice obbligo: da un lato, dobbiamo costruire le condizioni perché a livello culturale si sviluppi e cresca in questo Paese e in questa Regione una cultura contraria alla violenza di genere e, dall'altro lato, dobbiamo anche mettere in campo interventi concreti perché le vittime di violenza trovino poi un percorso per uscire da questa situazione, che è un percorso fatto di diversi pezzi di strada, dei quali non possiamo fare a meno.
Il primo pezzo è certamente costruire una sensibilità per convincere le donne a denunciare, il secondo pezzo è mettere a disposizione delle donne dei luoghi protetti dove poter trascorrere il periodo immediatamente successivo alle denunce, perché ricordiamo che una delle grandi questioni aperte è che molto spesso le donne, in generale, e in particolar modo quelle vittime di violenza, subiscono un deficit di autonomia economica, quindi molto spesso non denunciano perché temono di non poter provvedere a se stesse dopo la denuncia, calcolando che molto spesso a ogni vittima di violenza, dietro, immediatamente dietro, ci sono anche minori coinvolti in questi fatti drammatici. E una volta messe in sicurezza, devono essere messe nelle condizioni di potersi riprendere, non solo dal punto di vista economico e quindi di poter essere autonome nel ricostruire una propria esperienza di vita, ma anche dal punto di vista psicologico, perché i danni che i maltrattamenti verso una donna producono nella serenità psicologica della persona sono danni davvero di lungo periodo.
Quindi noi oggi siamo chiamati non solo ad offrire risorse materiali a queste donne per uscire dalla violenza, ma anche a poter garantire loro la serenità personale e psicologica per poter affrontare la vita in autonomia. Questo emendamento, come molti altri, è finalizzato a perfezionare, migliorare e implementare un servizio fondamentale e che rappresenta, ovviamente, solo un piccolo passo rispetto a tutte le grandi sfide che le differenze di genere ci pongono di fronte, a maggior ragione in questa società sotto attacco del virus.
Quindi, al netto del parere su questo emendamento e ribadendo l'apprezzamento per quello che la Regione ha fatto finora, crediamo che questo sia il classico ambito in cui non si fa mai abbastanza. Ho approfittato di questo argomento per rivolgere al Consiglio e alla Giunta un appello per continuare su questa strada: aumentare i servizi che si offrono alle donne e costruire le condizioni perché il Veneto sia una società un po' meno diseguale per quanto riguarda le politiche di genere di quanto sia il resto del Paese.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei. Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. N0082, con il parere contrario del Relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Passiamo all'emendamento successivo.
Emendamento n. N0026, presentato dalla consigliera Guarda, allegato A, rubrica Missione 12, paragrafo Programma 12.05 Interventi per le Famiglie, pagina 201, aggiuntivo, che prevede:
"A pagina 201, secondo capoverso, dopo la parola "ricoprire", sono inserite le seguenti parole: "attivando al contempo progettualità di sostegno che consentano di non far ricadere gli oneri di conduzione del nucleo familiare interamente sulle donne""
Non vedo interventi.
Lo metto in votazione, con il parere contrario del Relatore.
È aperta la votazione.
Qualcuno ha il microfono aperto negli uffici.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Passiamo all'emendamento successivo.
Emendamento n. N0195, presentato dai consiglieri Zottis, Bigon, Possamai, Camani, Montanariello e Zanoni, Missione 12, Programma 12.05, pagina 201, riga 14, modificativo, che prevede:
" A pag. 201 riga 14
Dopo le parole "a sostegno della famiglia," inserire le seguenti parole "delle persone,""
Non vedo interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. N0195, con il parere contrario del Relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Passiamo all'emendamento successivo.
Emendamento n. N0078, presentato dai consiglieri Bigon, Possamai, Camani, Montanariello, Zanoni e Zottis, Missione 12, Programma 12.05, pagina 201, riga 21, modificativo, che prevede:
"Nei Risultati attesi del Programma 12.05, al punto n. 2, sostituire la parola "sperimentare" con la parola "istituire"".
Bigon ha chiesto la parola, prego.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Questo emendamento e anche il prossimo vanno proprio nel senso della legge che abbiamo approvato quest'anno, la n. 20/2020, la legge sulla famiglia, e quindi la gratuità dei servizi.
Conosco bene ed è ottimo il fatto che la Regione intervenga per quanto riguarda l'aspetto economico. Sappiamo anche, però, che nella legge si indirizza verso la gratuità. Ecco perché chiedevo di aggiornare proprio il DEFR anche alla legge, quindi non di presentarla come parola "sperimentare", la gratuità, ma di mettere "istituire", perché l'obiettivo ‒ progressivamente, quindi, intervengo su tutti questi emendamenti ‒ è proprio di adeguare a quella che è stata la volontà della legge il DEFR, quindi mettere la parola "istituire" e non "sperimentale", perché l'obiettivo sarà quello di arrivare, secondo quanto abbiamo approvato all'unanimità in quella legge, alla gratuità. Abbiamo detto e abbiamo discusso che c'è un problema di natalità nella regione Veneto e che, quindi, sarà necessario arrivare a questo tipo di modalità proprio per supportare la famiglia, i genitori che vorranno avere dei figli.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Io non vedo altri interventi sull'emendamento n. N0078, che metto in votazione con il parere contrario del Relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Passiamo all'emendamento successivo.
Emendamento n. N0079, presentato dai consiglieri Bigon, Possamai, Camani, Montanariello, Zanoni e Zottis, Missione 12, programma 12.05, pagina 201, riga 22, modificativo, che prevede:
"Nei Risultati attesi del programma 12.05, al punto n. 3, sostituire la parola "sperimentare" con la parola "istituire"".
Mi pare che sia appena stato preannunciato.
Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Se in quello precedente ho votato a favore, in questo mi asterrò perché ho dei dubbi, visto che non c'ero nella Legislazione precedente, sul fattore famiglia: nel senso che ci sono vari studi che fanno vedere che in realtà se il fattore famiglia è dedicato di più alle famiglie numerose ma con persone con disabilità ha un'equità al suo interno, mentre per le famiglie numerose di per sé potrebbe bastare anche l'ISEE.
Quindi, avendo dei dubbi su questo, io mi asterrò.

PRESIDENTE

Grazie infinite.
Non vedo altri interventi. Metto in votazione l'emendamento n. N0079. Parere contrario del Relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Passiamo all'emendamento successivo.
Emendamento n. N0196, presentato dai consiglieri Zottis, Bigon, Possamai, Camani, Montanariello e Zanoni, Missione 12, Programma 12.05, pagina 201, modificativo, che prevede:
" A pag. 201 tra i Risultati attesi del Programma 12.05 aggiungere il seguente punto:
"4 bis Sostenere la rete dei Consultori"".
Zottis ha chiesto la parola, prego.

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Con questo emendamento andiamo a chiedere che, all'interno degli interventi per la famiglia, tra i risultati, ci sia anche il sostegno specifico alla rete dei Consultori. Proprio anche per quello che diceva prima la collega Bigon: benissimo quello che hanno fatto per quanto riguarda la famiglia, ma pensiamo che proprio all'interno del DEFR debba essere esplicitato il sostegno ai Consultori stessi: un servizio essenziale per le famiglie, perché il sostegno della rete delle associazioni, che abbiamo votato all'unanimità, va benissimo, ma non è sufficiente. Non è sufficiente per il supporto che persone specializzate come quelle all'interno dei Consultori possono dare soprattutto in alcuni percorsi: penso ai percorsi purtroppo che accompagnano le donne a decidere di abortire o non abortire, penso ai percorsi di conflittualità che ci sono all'interno delle famiglie stesse, i percorsi di conflittualità che ci sono nell'età adolescenziale. Sono solo alcuni degli esempi di ciò che i Consultori seguono.
Nel corso degli anni dei sostegni ci sono stati, ma crediamo che debbano essere aumentati e che proprio su questo servizio si debba fare perno sempre di più, soprattutto in quelli che erano i progetti sperimentali nel passato, bisogna ritornare a riprenderli e anche a finanziarli magari con una premialità. Questo proprio per dare un peso specifico al servizio che non dà gli stessi risultati e dà anche accompagnamenti di tipo professionali diverso rispetto a tutti quelli che sono i mondi associativi di supporto che possono fare da rete, da collante col servizio stesso, ma hanno un valore e una professionalità completamente diversa.
Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Io non vedo altri interventi. Metto in votazione l'emendamento n. N0196. Parere contrario del Relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Passiamo all'emendamento successivo.
Emendamento n. N0063, presentato dalla consigliera Ostanel, aggiuntivo, che prevede:
" A p. 201, Missione 12, Programma 12.07 "Programmazione e governo della rete dei servizi sociosanitari e sociali", alla riga 6 del paragrafo, dopo le parole "del contesto sociale in cui si opera." aggiungere le parole "Si valuterà anche l'istituzione ed il finanziamento della figura dello psicologo di base che lavori, insieme ai medici di base e ai pediatri di libera scelta, oltre che con le scuole, per garantire interventi precoci e rapidi a favore del benessere della persona."".
Ostanel ha chiesto la parola, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Questo fa parte di un progetto che già la Regione Veneto aveva sperimentato un po' di anni fa, che è l'istituzione della figura dello psicologo di base, che è uno psicologo che lavora a livello territoriale assieme ai medici di base, ai pediatri di libera scelta, anche con le scuole - cosa molto importante in particolare in questo momento - per garantire che la salute mentale venga presa in carico prima e, soprattutto rispetto al lavoro con i territori, in collaborazione con i Comuni e con le scuole.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Non vedo altri interventi. Metto in votazione l'emendamento n. N0063. Parere contrario del Relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Missione 13: "Tutela della Salute".
Emendamento n. N0083, presentato dai consiglieri Bigon, Possamai, Camani, Montanariello, Zanoni e Zottis, Missione 13, pagina 204, riga 31, modificativo, che prevede:
" Dopo le parole "necessità emergenziali." aggiungere il seguente periodo:
"La Regione si impegna nel finanziare un maggior numero di borse di specializzazione per medici laureati e corsi per la formazione di operatori socio sanitari. Per quanto di competenza, si impegna altresì nel favorire un maggior numero di accessi al corso di laurea in scienze infermieristiche"".
Bigon ha chiesto la parola, prego.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Noi abbiamo visto, soprattutto in questo periodo, cosa comporta la carenza di medici, infermieri e operatori sanitari. Io chiedo alla Regione che intervenga, quantomeno nel supportare e nell'integrare questo passaggio importante, attuando e investendo su un maggior numero di borse di specializzazione per quanto di competenza della Regione. Noi sappiamo che ci sono tanti laureati e la difficoltà di accesso è proprio alle specialità, per cui questo risulta importante: la Regione deve fare la sua parte e il Governo altrettanto dovrà fare la sua.
Abbiamo preso atto delle difficoltà che abbiamo avuto, le avevamo prima con le liste d'attesa; maggiormente ci rendiamo conto in questo momento: credo che dobbiamo riprogrammare completamente l'aspetto sanitario, partendo soprattutto dal personale.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei. Assessora Lanzarin, prego.

Ass.ra Manuela LANZARIN

Concordo sul fatto che sicuramente bisogna ripartire dal personale. Ricordiamoci che la programmazione non è in capo alla Regione Veneto, non è in capo alle Regioni, ma in capo a livello nazionale. Sappiamo cosa è successo, lo abbiamo denunciato a più riprese un po' tutti, quindi non lo dico come appartenente a una sola forza politica. Sappiamo che si erano ridotte notevolmente le borse di studio; sappiamo che negli ultimi anni sono state incrementate, nel 2019-2020, probabilmente anche nel 2021. Questo permetterà anche in Veneto di aumentare il discorso legato alle borse di specializzazione, che poi sono legate - lo ricordiamo - alla capacità delle nostre due Università, all'interno dei corsi delle Università, di attuare queste borse di specializzazione.
Il Veneto - voi lo sapete- è ormai da dieci anni stanzia 10 milioni l'anno, con circa 90-95 – perché ci sono poi delle borse sulla Farmaceutica e su altro - borse di studio annue, quindi con la spesa di 10 milioni negli ultimi dieci anni. Siamo una delle Regioni che ha stanziato di più come borse di studio. Negli ultimi anni anche altre Regioni hanno iniziato ad aumentare le borse di studio regionali.
Per quanto riguarda, invece, l'altra questione che è emersa soprattutto con questa emergenza, ossia la carenza anche nella programmazione per quanto riguarda le professioni sanitarie, infermieri in primis: c'è già anche con le due università la programmazione aperta rispetto alla programmazione futura, perché siamo consapevoli che devono aumentare quelle che sono, anche in questo caso, le borse di studio per le professioni sanitarie.
Si stava lavorando anche per quanto riguarda, non solo a livello regionale, ma soprattutto a livello nazionale perché, ripeto, sono materie che competono alla sfera nazionale, per il potenziamento anche delle funzioni e il riconoscimento alle professioni sanitarie di ruoli diversi, come succede in altri Paesi: pensiamo alla Gran Bretagna oppure ad altri Paesi, proprio perché le professioni sanitarie potrebbero anche essere molto importanti e molto utili quando parliamo di carenza, invece, di personale medico, che ha bisogno, invece, di una specializzazione molto, molto più ampia.
È un lavoro in itinere, è un lavoro che era stato recepito – se vi ricordate – nel nuovo Patto per la Salute Nazionale, che aveva visto nel 2018-2019 la conclusione dei lavori, che poi doveva essere declinato in provvedimenti legislativi. Purtroppo sappiamo cosa è successo, sappiamo che le agende sono state completamente stravolte, quindi ci sono stati sicuramente degli slittamenti rispetto a quella che poteva essere l'agenda politica e legislativa nazionale che avrebbe, comunque, permesso e attuato molte delle iniziative che le Regioni hanno proposto. Alcuni sono stati recuperati in emergenza-urgenza, ma è chiaro che su questo c'è bisogno di una forte programmazione.
Il Veneto, su questo, ripeto, nel corso di questi anni ha cercato di fare il possibile e di essere presente, con le due università soprattutto, nel cercare di programmare in base anche alla capacità formativa che hanno le nostre due università.

PRESIDENTE

Bigon, prego.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Assessore.
So perfettamente, mi rendo conto e sono consapevole del fatto che 10 milioni non sono sicuramente pochi messi a disposizione dalla Regione per quanto riguarda le borse. Sappiamo anche che comunque le università, da quello che mi risulta, hanno ulteriori disponibilità per quanto riguarda alcune borse di specializzazione. La Regione, indipendentemente dal fatto e da ogni paragone con le altre, credo che debba assolutamente investire di più. Abbiamo alcune ULSS all'interno della Regione dove buona parte è servizio privato, soprattutto parlo dell'ULSS 9 dove abbiamo il 50% dei letti con il privato e in parte convenzionati. Sappiamo anche che il restante carica su una serie di ospedali pubblici dove abbiamo carenza ancora di più di personale, sia sanitario-medico che infermieristico.
Prendo atto e sono convinta del fatto che verrà fatto il possibile anche nelle Conferenze Stato-Regioni per far presente la carenza che abbiamo di personale. È altrettanto vero che in certi anni sono state mandate al Ministero quelle che sono le esigenze della Regione Veneto, che magari non erano conformi alla reale necessità e che, quindi, si poteva fare sicuramente qualcosa in più.
Indipendentemente da questo, mi rendo conto che 10 milioni non sono pochi. Dobbiamo fare di più, perché abbiamo un capitale, anche in strutture pubbliche, numeroso. Dobbiamo assolutamente investire lì, integrandolo con la carenza che abbiamo proprio di personale. Credo anche che, per quanto riguarda il numero degli infermieri, debba essere assolutamente aumentato. Anche qua, il potere della Regione di intervenire proprio per aumentare questo che... Tra l'altro, anche per quanto riguarda non solo gli ospedali, ma anche le case di riposo, sappiamo benissimo cosa sta succedendo in relazione alla carenza che hanno, anche di infermieri.
Tra l'altro, con l'ultimo concorso mi piacerebbe sapere quanti ne verranno assunti, quello dove hanno partecipato 5.300 infermieri. Sappiamo perfettamente che tanti di questi erano già occupati in altre strutture. È altrettanto vero che poco tempo fa si sono laureati parecchi infermieri per cui, bisogna anche che la Regione sia pronta immediatamente a recuperarli.
Io credo che se supportiamo il pubblico in questo personale, il pubblico può convenzionare con altre strutture. L'importante è avere comunque la disponibilità di queste risorse umane, capitale umano, necessario per la tutela della salute.
Grazie.

PRESIDENTE

Mi permetto di fare un intervento, che non faccio ultimamente, ma siccome c'ero, lo voglio ricordare. Era la primavera 2011 quando in Conferenza Stato-Regioni tutte le Regioni ‒ non la Regione Veneto ‒ facevano presente al Governo l'errata programmazione per quanto riguarda i corsi di specializzazione per i medici. È una cosa che abbiamo reiterato per anni. Ripeto: tutte le Regioni: c'era un pugnace Vasco Errani che lo diceva in quel momento. Ma il Governo ha completamente sbagliato, il MIUR specialmente, la programmazione.
Collega Camani, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Prima dell'intervento, dopo aver ascoltato l'Assessore, vorrei capire le ragioni del parere contrario. Mi sembra che l'intendimento del proponente l'emendamento sia in linea perlomeno con le ambizioni dell'Assessorato. Quindi, se si condivide l'impostazione, magari si può anche dare un parere favorevole. Se è un problema di termini, si può correggere qualcosa, perché la consigliera Bigon chiede e lo ha spiegato che, malgrado lo sforzo fatto finora, alla luce della situazione anche che stiamo vivendo nostro malgrado in questi difficili mesi, servono più borse di studio e questo non dipende da quanto è stato fatto o si fa finora, serve fare di più. Dalle sue parole, Assessore, io ho colto che questa è anche una considerazione che la Giunta condivide nei limiti delle possibilità. Quindi se la volontà è quella di investire in questa direzione in coordinamento con le scelte ministeriali, io penso che questo emendamento possa essere accolto, perché la consigliera Bigon lo ha costruito in modo tale... magari ripeto, se mi dice le ragioni per la contrarietà proviamo a lavorarci, perché questo non è un impegno politico banale quello che giustamente la consigliera Bigon ha provato a inserire, cioè va proprio nella direzione di quello che anche il Presidente Ciambetti ci ha ricordato come essere un'assenza di programmazione.
Se ci lamentiamo che c'è stata un'assenza di programmazione in passato e se, come ci consiglia la consigliera Bigon, proviamo a metterla in campo noi la programmazione da adesso, aumentando o costruendo le condizioni per aumentare le borse di studio, io credo che bisogna cogliere questa opportunità. Vogliamo più programmazione, è un'ipotesi che condividiamo. Sappiamo che il tema delle borse di studio per i medici laureati e corsi di formazione per operatori socio-sanitari è già oggi e maggior ragione in futuro sarà strategica: allora iniziamo a programmare, iniziamo ad assumerci un impegno di questo genere.
Assessore, se c'è un termine che lei ritiene troppo vincolante rispetto ad un altro e che quindi diventa un limite per accogliere l'emendamento, proviamo a verificare se ci sono le condizioni per una riformulazione, però io credo che sia davvero in questo momento un segnale brutto che rischiamo di dare all'esterno se esce che il Consiglio regionale del Veneto boccia un emendamento del genere. Il Consiglio, non la Giunta, vorrebbe dire davvero essere fuori dalla realtà.
Siccome non c'è nessuno in questo Consiglio, penso io, che realmente non si renda conto che serve andare in questa direzione, troviamo la formulazione che ci va bene ma condividiamo almeno questo tipo di programmazione che è esattamente l'auspicio che il Presidente Ciambetti ha fatto nel suo intervento.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. N0083 con il parere contrario del Relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Passiamo all'emendamento successivo.
Emendamento n. N0084, presentato dai consiglieri Bigon, Possamai, Camani, Montanariello, Zanoni e Zottis, Missione 13, pagina 205, riga 2, modificativo, che prevede:
" Dopo le parole "cure intermedie." aggiungere il seguente periodo:
"La Regione si impegna ad erogare incentivi al fine di aumentare il numero di operatori sanitari nelle suddette zone svantaggiate."".
Bigon ha chiesto la parola, prego.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Penso alle zone svantaggiate o quanto meno a quelle meno accessibili...

PRESIDENTE

Signori, signori...

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Penso alle zone di montagna...

PRESIDENTE

Fermate il tempo un attimo. È interessante, però. Grazie.
Bigon, prego.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Grazie.
Penso alle zone, ad esempio, di montagna, dove la difficoltà di avere medici e di avere operatori socio-sanitari è proprio difficile ancora di più, vuoi per mancanza magari di incentivi che a volte vengono dati, vuoi per altri motivi, sta di fatto che quelle zone hanno ancora più carenza di personale medico e sanitario. Per cui, con questo emendamento noi chiediamo alla Regione che si impegni ad erogare incentivi agli stessi – e questa è una competenza della Regione – in modo tale che, appunto, ci sia la possibilità di incentivare, per l'appunto (uso di nuovo questo termine), i medici o gli infermieri e altri operatori sanitari, che vadano appunto nelle zone svantaggiate, dove ancora la carenza è più grave.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Non vedo altri interventi. Metto in votazione l'emendamento n. N0084. Parere contrario del Relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Passiamo all'emendamento successivo.
Emendamento n. N0085, presentato dai consiglieri Bigon, Possamai, Camani, Montanariello, Zanoni e Zottis, Missione 13, pagina 205, riga 25, che prevede:
" Dopo le parole "con funzionalità arricchite" aggiungere il seguente periodo:
"reparti ospedalieri per ragazzi e giovani psichiatrici"".
La collega Bigon ha chiesto la parola, prego.
Scusatemi. Francesca Zottis, penso che il tuo microfono sia aperto....
Bigon, prego.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente
Questo credo che sia un emendamento fondamentale per una cura che si dica civile, decente, necessaria, soprattutto all'interno di quella che noi chiamiamo sempre la Sanità eccellente del Veneto. Noi abbiamo mancanza, carenza, di reparti psichiatrici per ragazzini: se un ragazzo di 14-15 anni, ma può essere anche più grande, viene ricoverato per uno scompenso, anche di qualche giorno, viene ricoverato all'interno dei reparti psichiatrici per adulti, anche se questo ha 14-15 anni, perché nella Pediatria non viene ovviamente accolto.
Io credo che l'eccellenza passi assolutamente da questi valori. Non possiamo, nel Veneto del 2020, avere una carenza del genere e lasciare ragazzini, giovani, con patologie molto più gravi a volte all'interno di strutture, spesso anche non qualificanti, perché ovviamente la dignità della cura passa anche dalla struttura, oltre che dal personale, non c'è dubbio, quanto meno nel numero necessario minimo che garantisca la qualità. Non possiamo lasciare lì ragazzini per un mese, perché – questo è evidente, anche se non siamo medici o magari facciamo altro tipo di lavoro – credo che sia evidente capire che una dignità non è questo, che una cura eccellente non è assolutamente questa.
Io chiedo alla Regione, io chiedo al Consiglio che si esprima in questo senso. Tra l'altro, il Veneto spende molto meno rispetto alle altre Regioni e agli altri Stati per la salute mentale, che non vediamo citata da nessuna parte, rispetto al minimo necessario della qualità negli altri Stati, nelle altre Regioni. Sappiamo che il Veneto spende circa la metà di quello che dovrebbe essere necessario. Io chiedo veramente un cambio di passo e lo chiedo soprattutto per questi servizi, a maggior ragione degli altri, perché hanno più valore questi ragazzini rispetto agli altri, perché non possono essere assolutamente inseriti in strutture diverse che non sono congrue, non sono consone alla loro richiesta. Anzi, io chiedo veramente di esprimersi. So già quale sarà il parere, non lo condivido e non lo condividerò, perché qua non è eccellenza. Guai a chi parla di eccellenza se non accoglie un provvedimento del genere.
Indipendentemente dai tempi della realizzazione, indipendentemente da tutto, io credo che nel DEFR una programmazione la Regione abbia il dovere di indicarla, perché non può passare un documento del genere senza la parola "salute mentale", dove circa il 40% comunque ne è coinvolto. Abbiamo 100.000 persone solo nel Veneto. Quante famiglie abbiamo coinvolte? Quanti ragazzini abbiamo coinvolti? Ne abbiamo tanti. Più di quello che pensiamo.
Credo che l'obiettivo della Regione Veneto debba essere anche questo, altrimenti non si potrà... Io non parlo di eccellenza del Veneto, perché l'eccellenza del Veneto passa dalla qualità delle cure e non dai LEA e basta. Passa anche da come viene inserito un ragazzino, un adulto, un anziano. Perché anche gli anziani, ovviamente, hanno gli stessi diritti. Tutti abbiamo gli stessi diritti. Ma questi non vengono tutelati o quantomeno meno degli altri. E questo non è chiedere che domani la Regione deve fare. Questo è il documento programmatorio. O quantomeno l'obiettivo di arrivare. Ed è fondamentale.
Grazie.

PRESIDENTE

Assessora Lanzarin, prego.

Ass.ra Manuela LANZARIN

Credo ci siano degli strumenti. Nel caso specifico, quando parliamo di sanità e di sociosanitario, c'è un Piano socio-sanitario che inserisce le linee programmatiche di tutto il settore, Piano socio-sanitario 2018-2023. Ci sono le schede sanitarie, che è un po' la scheda che viene cucita per quanto riguarda ogni singolo presidio ospedaliero con i relativi posti letto e apicalità. Le schede che sono state fatte, ci ricordiamo, la consigliera Bigon c'era, con il passaggio in Quinta commissione, come da programmazione, nel 2019, in cui sono stati individuati negli ospedali hub, anche, se ci ricordiamo, dappertutto, quindi negli ospedali hub dei sette capoluoghi di Provincia, reparti di neuropsichiatria... il famoso passaggio tra la neuropsichiatria infantile e il reparto di psichiatria, quello che la Consigliera inserisce qui all'interno.
Credo che l'accusa fatta sia un'accusa infondata, nel senso che c'è una programmazione, c'è un'attuazione di quelle schede. Le ULSS, come sappiamo, stanno attuando quelle schede, dopo gli atti aziendali. È successo, non lo voglio ripetere, quello che è successo durante il 2020, quindi sicuramente alla programmazione, ma dappertutto, non è stato dato seguito. Però c'è quella previsione, c'è quell'inserimento, proprio perché siamo sempre stati consapevoli dell'importanza del paziente dalla fase evolutiva alla fase adulta.
Credo che tutto quello che ha detto la consigliera Bigon sia superfluo, perché ‒ ripeto ‒ c'è una programmazione regionale socio-sanitaria, quindi il Piano regolatore socio-sanitario, chiamiamolo così, del Veneto, condiviso da questo Consiglio, programmazione specifica sanitaria in Quinta Commissione, che ha individuato quindi questo servizio come un servizio fondamentale.
Non credo che il DEFR sia invece lo strumento in cui inserire una un'evidenza di questo tipo, anche perché ripeto, c'è già nella programmazione dedicata.

PRESIDENTE

Collega Bigon, prego.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Assessore, conosco perfettamente: è dal 2015 che noi abbiamo una delibera e non è mai stata applicata. Noi dobbiamo assolutamente... manca non tanto la neuropsichiatria infantile, noi dobbiamo avere dei reparti proprio per ragazzi, per non metterli all'interno con gli adulti. Lo conosco benissimo il Piano socio-sanitario, so cos'è e la ringrazio, ho fatto anche il Sindaco e quindi l'abbiamo anche applicato o quantomeno insomma abbiamo partecipato a quelli che sono i lavori. Conosco, per quanto di competenza, l'ultimo anno della Comprensione Sanità dove ho partecipato.
Io credo che il DEFR sia invece lo strumento adatto perché? Perché noi dobbiamo parlare e non cambia assolutamente nulla: se l'obiettivo è questo - cosa che io chiedo che venga applicato anche nel minor tempo possibile, ma al di là di questo - io chiedo che questo venga inserito all'interno di un documento fondamentale dove possiamo anche parlare di questo, perché chiedere che vengano realizzati reparti ospedalieri per ragazzi e giovani psichiatrici io non vedo quale possa essere il problema appunto perché conosco la delibera 2015 e chiedo che venga inserito anche per questo. Grazie.

PRESIDENTE

Zottis, prego.

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

A supporto di quello che ha appena detto la collega Bigon, noi, al di là anche delle difficoltà contingenti legate chiaramente alla pandemia, però quello che noi stiamo chiedendo non è la messa in discussione di quello che ha fatto fino ad oggi la Regione o l'Assessore sul fatto specifico, anzi, di dare valore a quello che si era programmato, di dare valore a quello che è stato promesso, di dare spazio a quelle che sono delle richieste di una fascia di popolazione in estrema difficoltà e che quando si trova ad essere accolto all'interno di strutture non trova strutture adeguate a quello che è il suo fabbisogno, a quello che è il suo percorso di crescita, perché quando uno arriva ad essere ricoverato vuol dire che siamo al limite, vuol dire che in qualche modo la persona non ce la fa più. Però se quel giovane si trova a contatto stretto – già i reparti, purtroppo, sono quello che sono – se poi un ragazzo si trova a contatto con un adulto, non riesce ad avere il suo isolamento, non riesce ad essere seguito in modo adeguato.
Quindi noi non stiamo chiedendo o discutendo se la Regione abbia fatto bene o abbia fatto male: noi stiamo facendo un appello, che questo venga inserito in modo specifico all'interno del Documento di Economia e Finanza come un elemento strategico e come un elemento cui dare un peso maggiore, anche di evidenza pubblica, rispetto a quello che magari ha avuto fino ad oggi, consapevoli che il tempo non sarà brevissimo nell'attuazione, consapevoli del momento di difficoltà che tutte le strutture stanno vivendo, ma consapevoli anche che, nel momento in cui si mette un punto, forse da lì è un modo per ricominciare. Non è un attacco, è semplicemente una presa d'atto.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. N0085, con il parere contrario del Relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Passiamo all'emendamento successivo.
Emendamento n. N0087, presentato dai consiglieri Bigon, Possamai, Camani, Montanariello, Zanoni e Zottis, Missione 13, pagina 205, riga 37, modificativo, che prevede:
" Dopo le parole "piani di sanità pubblica." aggiungere il seguente periodo:
"Si ritiene fondamentale rafforzare gli organici dei servizi SPISAL attualmente del tutto insufficienti per far fronte a una efficace attività di prevenzione e controllo a tutela della salute dei lavoratori e della sicurezza nei luoghi di lavoro"".
Bigon, prego.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Chiedo con questo emendamento di ritenere fondamentale rafforzare gli organi di servizi dello SPISAL, attualmente del tutto insufficienti per far fronte a un'efficace attività di prevenzione e controllo della tutela della salute dei lavoratori e della sicurezza dei luoghi di lavoro.
Sappiamo perfettamente che son state fatte delle assunzioni anche l'anno scorso; chiediamo che vengano nuovamente inseriti e supportati, proprio per cercare di evitare ulteriori incidenti all'interno del mondo del lavoro e di mettere in sicurezza più che possiamo attraverso la prevenzione. La prevenzione è fondamentale, soprattutto per questo tipo di infortuni, spesso mortali; ne abbiamo un numero molto elevato anche nel Veneto e crediamo che l'aumento di questi operatori potrebbe quanto meno dare la possibilità di intervenire in via preventiva su tante ditte, cosa che adesso fanno fatica a controllare.
Sappiamo che il numero di ditte e aziende controllate sono pochissime e, se aumentassimo magari gli operatori, potremmo fare molto di più e, quindi, cercare di evitare quello a cui purtroppo spesso assistiamo. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Assessora Lanzarin, prego.

Ass.ra Manuela LANZARIN

Siamo consapevoli della questione. Voi sapete che, nel 2018, è stato siglato un accordo con le sigle sindacali proprio per andare incontro alle criticità che ci sono negli SPISAL, nei servizi di prevenzione e per aumentare gli organici. Mi sono anche fatta dare gli ultimi dati così vi aggiorno anche sugli ultimi dati, anche se è chiaro che l'aumento deve essere continuo. Nel 2018 c'era un organico in tutte le ULSS di 125 persone, nel 2020 siamo a 157: ancora poco sicuramente rispetto alle programmazioni e quant'altro, perché nel mentre ci sono stati anche dei pensionamenti, però, è chiaro che su questa strada continuiamo a investire e vogliamo continuare.
Quindi chiederei una riformulazione di questo tipo, che mi sembra più consona anche al percorso che stiamo facendo: "si ritiene fondamentale rafforzare gli organici dei servizi SPISAL – toglierei "attualmente del tutto insufficienti" – per far fronte ad una efficace attività di prevenzione eccetera".

PRESIDENTE

Con questa proposta di riformulazione, accettata dalla proponente, mettiamo in votazione, sempre ai sensi dell'articolo 102 (la modifica viene accettata in Aula), l'emendamento n. N0087 riformulato, con il parere favorevole del Relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo all'emendamento successivo.
Emendamento n. N0027, presentato dalla consigliera Guarda, allegato A, Missione 13, pagina 205, aggiuntivo, che prevede:
" A pagina 205, alla fine dell'ultimo capoverso, dopo la parola "salute" è inserito il seguente capoverso:
"In attuazione di quanto previsto nel Piano strategico per il consolidamento e il miglioramento delle attività a tutela della salute e della sicurezza dei Lavoratori, si darà luogo all'attivazione delle procedure concorsuali per incrementare le dotazioni organiche dei Servizi di Prevenzione, Igiene e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro. Inoltre, con particolare riferimento ai mancati infortuni, si darà concreto avvio alla sperimentazione, attraverso strumenti da individuare in collaborazione con il Programma Regionale di Epidemiologia Occupazionale, di modalità di raccolta e di analisi dei mancati infortuni (near miss) al fine di garantire una condivisione delle esperienze e concrete azioni di prevenzione"".
Guarda chiede la parola. Prego, Guarda.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Se una parte di questo emendamento può dirsi parzialmente soddisfatto dall'accoglimento dell'emendamento precedente della collega Bigon, c'è una seconda parte che, invece, merita l'attenzione di quest'Aula: riguarda i mancati infortuni.
Ne avevamo parlato anche negli scorsi anni e, data l'escalation di incidenti sul posto di lavoro, che ormai continuiamo ad affrontare di anno in anno anche nelle discussioni di questo Consiglio e continuiamo a denunciare, insieme, anche in coordinato con i sindacati e il mondo anche dell'imprenditoria, si chiede che venga dato concreto avvio alla sperimentazione di modalità di raccolta ed analisi dei mancati infortuni, i near miss, al fine di garantire una condivisione delle esperienze e concrete azioni di prevenzione. Questo perché lo SPISAL ha un ruolo molto importante, che non è soltanto di attivarsi nel momento in cui l'emergenza ormai è realizzata e nel momento in cui una persona ha già perso la vita o ha già subìto anche delle conseguenze.
Alla luce di questo, per piacere, davvero, lavoriamoci su questo aspetto. Lo SPISAL deve lavorare proprio di prevenzione. Negli incidenti sul luogo di lavoro... C'è qualche dubbio? Immagino che, però, anche l'Assessore...

PRESIDENTE

Non facciamo dialogo in Aula tra Consiglieri.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

È interessante, perché il principio è che anche già l'assessore Pan, dato che se ne era occupato in qualità di Assessore dell'ambito dell'Agricoltura, che è uno, purtroppo, dei più sottoposti alla pressione del rischio sul luogo di lavoro, evidentemente e probabilmente conferma la necessità di attivare anche questo tipo di monitoraggio, in modo tale da accompagnare anche le imprese. Davvero è una condivisione importante delle buone pratiche. Questo anche per aiutare gli imprenditori a essere sempre più efficienti in quest'ambito, dato che poi le conseguenze non le paga soltanto il lavoratore, ma le imprese dopo si ritrovano davvero fortemente esposte anche a un rischio economico molto alto.
Per cui, prevenire è meglio che curare.

PRESIDENTE

Grazie.
Non vedo altri interventi. Metto in votazione l'emendamento n. N0027, con il parere contrario del Relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Passiamo all'emendamento successivo.
Emendamento n. N0175, presentato dai consiglieri Zanoni, Possamai, Camani, Bigon, Montanariello e Zottis, Missione 13, pagina 206, riga 8, che prevede:
" Negli obiettivi strategici, alla voce "Rafforzare gli interventi di mitigazione del rischio con più prevenzione sanitaria", aggiungere il punto:
- "Potenziare e rendere efficiente il registro tumori del Veneto mettendo in relazione i dati con gli impatti ambientali"".
Zanoni, prego.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Questo è un emendamento utile a potenziare e a rendere efficiente il Registro tumori del Veneto, mettendo in relazione i dati con gli impatti ambientali. Spesso è difficile leggere questo Registro, perché non abbiamo mai messo in relazione le patologie tumorali, in questo caso, con quelli che sono gli impatti ambientali presenti nel nostro territorio.
Nel 2016, in Seconda Commissione, venne a relazionarci un medico dell'ASL di Cittadella, all'epoca non c'era ancora Azienda Zero, per un progetto che riusciva a mettere in relazione tutti gli impatti ambientali e quindi le autorizzazioni atmosfera, scarichi idrici, antenne e quant'altro con i dati delle patologie. Credo sarebbe importante cominciare anche nella nostra Regione - è una realtà in altri Paesi dell'Unione Europea - un sistema che consente di leggere in maniera più precisa - e quindi poi prendere anche le giuste misure preventive - i dati relativi alle malattie con quelli relativi agli impatti ambientali.

PRESIDENTE

Grazie.
Non vedo altri interventi. L'assessora Lanzarin intende intervenire. Prego.

Ass.ra Manuela LANZARIN

Volevo annunciare che usciranno, penso la settimana prossima, anche i dati del Registro tumori e quindi si vedranno anche dei dati molto interessanti anche rispetto all'attività, anche in questo anno, che il Registro tumori ha fatto. Comunque chiedo la riformulazione di questo emendamento non più come uno degli obiettivi strategici, non riteniamo che sia all'interno degli obiettivi strategici ma nella relazione, quindi nella relazione complessiva e cambiando poi in questo modo: "rafforzare gli interventi di mitigazione del rischio con più prevenzione sanitaria, al fine si ritiene utile potenziare il Registro Tumori del Veneto con particolare riferimento alle interrelazioni tra le patologie tumorali e i determinanti dell'impatto ambientale".

PRESIDENTE

Assessore è un po' lunghetto. È spiegato bene però non so se funziona... Zanoni lo ha compreso?

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Presidente, l'ho compreso e lo condivido.

PRESIDENTE

A me serve il testo scritto. Lo ha già letto a verbale l'Assessore e tutti lo hanno compreso. Il proponente è consenziente, quindi con questa modifica riformulata messa a verbale, metto in votazione l'emendamento n. N0175. Parere favorevole del Relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo all'emendamento successivo.
Emendamento n. N0086, presentato dai consiglieri Bigon, Possamai, Camani, Montanariello, Zanoni e Zottis, Missione 13, pagina 206, modificativo, che prevede:
" Negli obiettivi strategici aggiungere il seguente punto:
Garantire un'efficace attività di prevenzione e controllo della sicurezza nei luoghi di lavoro"".
La collega Bigon lo dà per letto.
Non vedo interventi. Metto in votazione l'emendamento n. N0086, con il parere contrario del Relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Passiamo all'emendamento successivo.
Emendamento n. N0088, presentato dai consiglieri Bigon, Possamai, Camani, Montanariello, Zanoni e Zottis, Missione 13, pagina 206, riga 12, modificativo, che prevede:
" Negli obiettivi strategici aggiungere il seguente punto:
"Promuovere un modello di formazione e di intervento per una corretta alimentazione"".
Bigon intende intervenire e chiede la parola.
Prego, Bigon.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Con questo emendamento chiediamo di promuovere un modello di formazione e di intervento per una corretta alimentazione. Proprio per anticipare l'Assessore, conosco la delibera che è stata fatta, sia per quanto riguarda il supporto... tra l'altro anche nella nostra ULSS l'intervento sul diabete e anche per quanto riguarda l'alimentazione; ho letto la delibera, per cui l'indirizzo è sicuramente quello corretto e quello giusto. Anticipo la risposta.
Nello stesso tempo, però, siccome l'alimentazione comporta, o quanto meno gli stili di vita, un 80% di quelle che sono le conseguenze poi nella salute, credo ovviamente che sia importante anche inserirlo in questo documento, perché secondo me è fondamentale proprio la strategia anche della Regione, inserirlo in modo tale che sia un indirizzo fondamentale, visto che è una forma di prevenzione quasi totale perché, appunto, gli stili di vita sono fondamentali, tra cui anche l'alimentazione. Quindi chiedevo con questo intervento di inserire proprio di promuovere un modello di formazione e di intervento per una corretta alimentazione.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Non vedo altri interventi. Metto in votazione l'emendamento n. N0088. Parere contrario del Relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. N0089, presentato dai consiglieri Bigon, Possamai, Camani, Montanariello, Zanoni e Zottis, Missione 13, programma 13.01, pagina 207, riga 22, modificativo, che prevede:
" Dopo le parole "malattie virali stagionali" aggiungere il seguente periodo:
"Al fine di tutelare maggiormente la salute dei bambini ed anziani e soggetti più esposti a rischi sotto il profilo immunitario, la Regione promuove il più ampio ricorso alle vaccinazioni da parte del personale che lavora a qualsiasi titolo, presso asili e scuole pubbliche e private, strutture sanitarie, socio-sanitarie e sociali."
Conseguentemente, tra i Risultati aggiungere il seguente:
"Incrementare le percentuali delle coperture vaccinali del personale che lavora presso strutture sanitarie, socio-sanitarie, sociali e scolastiche."".
Prego, Bigon.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Lo leggo, anche per semplicità: dopo le parole "malattie virali stagionali" chiedo di intervenire aggiungendo: "al fine di tutelare maggiormente la salute di bambini ed anziani e soggetti più esposti a rischio sotto il profilo immunitario, la Regione promuove il più ampio ricorso alle vaccinazioni da parte del personale che lavora, a qualsiasi titolo, presso asili e scuole pubbliche e private, strutture sanitarie e socio-sanitarie e sociali".
Si chiede di incrementare, quindi, la percentuale delle coperture vaccinali del personale. Sappiamo che la copertura vaccinale non è altissima. All'interno anche del personale sanitario noi crediamo che sia fondamentale cercare di aumentarla, perché non possiamo permetterci di mettere in non sicurezza la salute dei più piccoli o dei più anziani o, comunque, delle persone che hanno una debolezza personale in quel momento anche sotto l'aspetto magari immunitario.
Per cui, chiedo proprio di inserire questo emendamento. Lo ritengo fondamentale perché dobbiamo assolutamente non pensare a propagandare che il vaccino non è obbligatorio, ma si deve fare. Bisogna dare l'esempio che il vaccino deve essere fatto. Al di là dell'obbligatorietà, soprattutto all'interno di certe strutture non possiamo, appunto, mettere a repentaglio la salute degli altri, che vanno lì, appunto, per essere custoditi da una parte, educati oppure per essere curati. Per cui per il personale deve assolutamente essere in aumento la copertura vaccinale. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie. Possamai, prego.

Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)

Sono due emendamenti sul tema vaccinazione, entrambi importanti, nel senso che noi crediamo profondamente nella necessità di aumentare la copertura vaccinale. Su questo, tra l'altro, visto che abbiamo qui l'assessora Lanzarin, volevo chiederle sul tema della vaccinazione antinfluenzale a che punto siamo. Avevamo iniziato i lavori di questo Consiglio all'inizio di questo mandato anche discutendo di questo tema. Il Presidente Zaia, credo direttamente, se non lei, ci aveva risposto che sarebbero arrivati in più tranche e che, quindi, le tantissime segnalazioni del territorio avrebbero avuto progressivamente risposta. Queste segnalazioni continuano ad arrivare da parte di tanti, tantissimi cittadini. Lo vediamo anche nelle lettere che compaiono sui giornali: ce n'era una l'altro giorno su "Il Giornale di Vicenza".
Questo è un punto cruciale per noi: queste vaccinazioni ci sono, stanno arrivando, i vaccini arrivano oppure no? Tutti sappiamo che a gennaio il grande rischio è che ci siano in contemporanea una pesante diffusione dell'influenza, di quella - chiamiamola ‒ "tradizionale" e contemporaneamente, ovviamente, un rafforzamento dell'ondata da Coronavirus. Le due cose insieme sarebbero oggettivamente gravissime e metterebbero in difficoltà tutto il sistema ospedaliero.
Questo emendamento, ovviamente, va al di là del ragionamento puntuale, ma in questo momento, al di là del tema generale, è una contingenza particolarmente necessaria. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei. Zottis, prego.

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Attraverso questo emendamento noi vogliamo esprimere ‒ speriamo logicamente che sia accolto ‒ una posizione estremamente chiara. Da parte soprattutto delle Istituzioni non può esserci un messaggio di libertà intesa come: "Faccio quello che voglio". Il vaccino deve essere comunque un elemento di quasi obbligatorietà, oggi più di domani, per quello che ha appena detto anche il capogruppo Possamai.
Le Istituzioni devono essere estremamente chiare in questo senso, altrimenti il concetto di libertà, che la mia libertà finisce comunque dove inizia la tua, viene assolutamente distorto. E lo abbiamo visto in questi mesi, in cui, purtroppo, il richiamo al senso di responsabilità non basta. Non è una questione di responsabilità. È che se io non faccio di tutto per promuovere comunque la campagna di vaccinazione sto ledendo il diritto di qualcun altro, soprattutto il diritto dei più deboli.
È con questo spirito che ci appelliamo, che speriamo che questo emendamento e che queste parole che stiamo dicendo arrivino e vengano promosse da tutti i componenti del Consiglio regionale Veneto. Compreso il Presidente.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei. Lanzarin, prego.

Ass.re Manuela LANZARIN

Rispondo al consigliere Possamai rispetto alla vaccinazione antinfluenzale prima di arrivare, invece, alla seconda vaccinazione, quella che ci riguarderà da inizio gennaio, ossia la vaccinazione anti-Covid.
Per quanto riguarda la vaccinazione antinfluenzale, voi sapete che il Veneto ancora in agosto aveva indetto una gara raddoppiando le dosi rispetto al 2019, sapendo che ci sarebbe stata molta richiesta, quindi una gara su 1.340.000 dosi: le dosi sono arrivate quasi tutte. Oggi risultano distribuite alle aziende sanitarie, ai Distretti e poi ai medici di famiglia per chiaramente la somministrazione gratuita alle categorie ritenute a rischio e quindi le categorie che rientrano. C'è stata sicuramente la Giunta... l'età, voi sapete, si è abbassata ai sessant'anni, mentre prima era 65 anni. Questo chiaramente ha portato numeri ancora maggiori rispetto a quelli che ricorrevano a vaccinazione negli anni precedenti. Abbiamo ridistribuito anche ultimamente le famose 30.000 dosi che erano state destinate in un primo momento, in base a quell'accordo della Conferenza delle Regioni, dell'1,5% alle farmacie per la vendita nelle farmacie, perché le farmacie non riuscivano più ad avere dosi di vaccini perché le case farmaceutiche avevano già destinato tutto alle Regioni. Le farmacie, in modo responsabile, hanno rinunciato per darle al sistema pubblico per le categorie più a rischio e quindi le categorie che vengono dette protette; siamo riusciti ad acquistare altre 3.000 dosi di un vaccino soprattutto adatto alle persone allergiche o, comunque, alle persone con determinate patologie e altre 50.000 dosi del vaccino spray per i bambini fino ai 18 anni.
Abbiamo distribuito tutto e quindi oggi quello che è arrivato è stato distribuito, raddoppiato rispetto al 2019. Non c'è stato il famoso quinto previsto per legge, ossia il famoso 20%, perché le case farmaceutiche non sono state in grado di darlo a nessuna Regione, quindi nessuna Regione ha avuto il quinto che solitamente avviene quando ci sono gare di questo tipo.
Per quanto riguarda invece la vaccinazione anti-Covid, voi sapete si inizierà già i primi di gennaio con il personale sanitario e il personale e gli ospiti delle RSA. Per quanto riguarda il Veneto stiamo parlando di 185.000 soggetti, che poi vengono raddoppiati perché abbiamo la seconda dose che viene fatta dopo 20 giorni. Oggi le notizie che abbiamo sul vaccino sono notizie molto buone, molto positive, molto confortevoli. Abbiamo previsto una campagna... c'è un tavolo di lavoro diviso tra logistica, personale sanitario, personale RSA, territorio e servizi essenziali, anche comunicazione, coordinato dalla dottoressa Russo. Ci sarà anche una comunicazione regionale anche se la comunicazione informativa vera e propria sarà una comunicazione nazionale, però noi stiamo già lavorando a degli spot, a del materiale di promozione, proprio per far sì che anche nella prima fase, quindi quella legata ai sanitari, ci sia quell'informazione giusta, corretta e quella forte raccomandazione.
Per quanto riguarda l'obbligatorietà, sapete che il vaccino è un vaccino facoltativo. Il Governo credo abbia ragionato molto, ma non ha posto l'obbligatorietà, neanche per il personale sanitario. Ricordo che c'è stato un passaggio in Commissione Salute in cui le Regioni avevano chiesto l'obbligatorietà per il personale sanitario per quanto riguarda l'antinfluenzale, ma non era passata neanche questa presa di posizione. È chiaro che, però, il vaccino poi sarà una discriminante: abbiamo già visto in alcune Regioni che avevano previsto l'obbligatorietà per quanto riguarda l'antinfluenzale quanto poi questo sia stato impugnato a livello nazionale perché è decisione che spetta quindi al livello nazionale e non al livello regionale.
 
Assume la Presidenza
Il Vicepresidente Nicola Ignazio FINCO
 

PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Non vedo altri interventi. Possiamo mettere in votazione l'emendamento n. N0089, col parere contrario da parte del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Passiamo all'emendamento successivo.
Emendamento n. N0090, presentato dai consiglieri Bigon, Possamai, Camani, Montanariello, Zanoni e Zottis, Missione 13, Programma 13.01, pagina 207, riga 22, modificativo, che prevede:
" Dopo le parole "malattie virali stagionali" aggiungere il seguente periodo:
"Al fine di estendere la copertura vaccinale, anche attraverso l'adesione volontaria e consapevole, per raggiungere e mantenere l'immunità di comunità/gregge, la Regione garantisce la vaccinazione gratuita a tutte le persone residenti o domiciliate in Veneto che ne facciano richiesta. Le vaccinazioni per cui è prevista a gratuità a domanda sono quelle indicate nel calendario vaccinale regionale, la vaccinazione anti-influenzale stagionale e la vaccinazione anti-Covid, a prescindere dalle fasce di età indicate."
Conseguentemente, tra i Risultati attesi aggiungere il seguente:
"Estendere le coperture vaccinali fino alle soglie dell'immunità di comunità/gregge"
Prego, collega.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Tanto abbiamo già detto sulle vaccinazioni e l'importanza di queste ovviamente per il personale sanitario, ma anche per le persone, per i cittadini, per tutti quelli che sono i nostri concittadini. Per cui la cosa che chiediamo con questo emendamento è che per aumentare e arrivare veramente un'immunità di gregge, noi dobbiamo assolutamente inserire la parola "gratuità", quanto meno per i vaccini che sono in calendario. Per cui, se la Regione supporta per tutti coloro che ne fanno richiesta la gratuità in modo tale da permettere magari o favorire comunque l'accesso alla vaccinazione, credo che sia importante.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei. Ha chiesto di intervenire il collega Possamai, prego.

Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)

Su questo volevo dire una cosa, anche in riferimento a quello che diceva l'Assessore poco fa. È assolutamente fondamentale il lavoro di comunicazione nei prossimi mesi sul fronte anti-Covid. Quello che ha detto oggi – ho visto l'agenzia, non gliel'ho sentito dire, ovviamente, a viva voce perché ero qui – a Marghera il presidente Zaia e cioè: "Io mi vaccinerei, però ognuno è libero", io spero che non sia la linea e la tesi che si vuole portare avanti. Anche non ci dovesse essere l'obbligo vaccinale sul Covid, posto che a un certo punto magari finiremo per mettercelo, ma anche non ci dovesse essere, il messaggio non può essere questo. Deve essere che vaccinarsi è fondamentale. Ognuno è libero nel senso che perlomeno all'inizio non obblighiamo, ma il messaggio deve essere che la vaccinazione è necessaria, perché se non ci muoviamo rapidamente su quel fronte, se non c'è un'adesione massiccia, se non totale, della popolazione, di fatto, dalla situazione che stiamo vivendo oggi siamo destinati a non uscire.
Per cui, su questo i messaggi che arrivano da chi ha oggi il compito di guidare la Regione, così come da chi ha il compito di guidare il nostro Paese sono fondamentali. La dico così: Obama, Biden, Bush, gli ultimi tre Presidenti democratici, perché Trump su questo non gli abbiamo dovuto dire niente... Bush non era democratico, era repubblicano. Ha ragione Marcato. Gli ultimi tre Presidenti, salvo Trump, che hanno guidato gli Stati Uniti si sono espressi, anche se anche lì non ci sarà ovviamente l'obbligo, nella disponibilità di vaccinarsi per primi per dare un messaggio e per dare l'esempio. Questo perché in questo momento dare l'esempio e dare messaggi chiari è fondamentale.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Non vedo altri interventi, quindi, mettiamo in votazione l'emendamento n. N0090, con il parere contrario da parte del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Sospendiamo i lavori per cinque minuti per permettere il ricambio d'aria.
La seduta riprende alle ore 16.40.
 
La Seduta è sospesa alle ore 16.35
La Seduta riprende alle ore 16.54

PRESIDENTE

Bene, possiamo riprendere i lavori.
Collega Possamai, abbiamo l'emendamento successivo.
Emendamento n. N0152, presentato dai consiglieri Possamai, Bigon, Camani, Montanariello, Zanoni e Zottis, Missione 18, Programma 18.01, pagina 242, riga 2, aggiuntivo, che prevede:
" Dopo le parole "nuova istituzione." inserire le seguenti parole:
"Lo strumento della fusione tra comuni negli ultimi anni sembra scontare alcune difficoltà, sia per quanto riguarda la volontà degli Amministratori di accedere allo strumento referendario sia per l'esito negativo di alcune recenti consultazioni elettorali. La dimensione troppo ridotta di tanti comuni del territorio del Veneto resta però un elemento di debolezza nell'assetto istituzionale, per le difficoltà strutturali degli enti locali legate alle professionalità interne e alla carenza di personale e per l'eccessiva parcellizzazione del territorio.
La Regione del Veneto proporrà dunque un nuovo Piano di Riordino Territoriale, non limitandosi ad un mero aggiornamento di quello licenziato dalla Giunta nel 2013 con DGR n. 1417, che abbia come obiettivo una razionalizzazione dei Comuni ed un percorso coerente di aggregazione. Le scelte per quanto riguarda le fusioni, le convenzioni o le unioni comunali resteranno chiaramente in capo all'autonomia degli Amministratori Locali, ma la Regione, in base al nuovo Piano di Riordino favorirà i processi aggregativi con incontri di approfondimento e di aggregazione presso i Comuni interessati, coinvolgendo gli amministratori locali".
Conseguentemente, al punto 1 dei Risultati attesi dopo le parole "funzioni tra Enti Locali" inserire le parole "e favorire i percorsi di fusione tra i Comuni""
Se si può collegare, collega Possamai.
Collega Possamai, se può illustrare l'emendamento. Grazie. Prego, collega, vada.

Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)

Questo emendamento è un emendamento per noi importante, nel senso che ne avevamo parlato durante la discussione su Borgo Veronese: sul fatto di ritornare a dare una spinta sulla fusione tra i Comuni, con una regia vera da parte della Regione. In questo specifico emendamento, in realtà, si chiede di fare un nuovo Piano di Riordino e che in questo nuovo Piano di Riordino si mettano attività di approfondimento e informazione con i Comuni, per poi favorire le fusioni previste dal Piano di Riordino. So che c'era una proposta di riformulazione, Assessore, ma volevo capire quale.

PRESIDENTE

Collega Possamai.

Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)

Io posso... Va beh, prendo tempo, se volete.

PRESIDENTE

Prego, assessore Calzavara.

Ass.re Francesco CALZAVARA

Questo emendamento pensiamo abbia un parere negativo perché è intenzione della Giunta fare un ragionamento complessivo sul riordino territoriale. Quindi, da questo punto di vista ci siamo risentiti con la struttura e, siccome c'è l'idea da questo punto di vista di avere anche una nuova e coerente politica per quanto riguarda la fusione dei Comuni in particolar modo, che nasce anche dall'ultima legge che è stata approvata alla fine della X Legislatura, preferiamo per il momento non accettare questo emendamento e confrontarci non appena ci sia la chiarezza su quelle che riteniamo possano essere le strade per far sì che alcuni processi noi riteniamo debbano partire dal basso e quindi debbano avere una forte condivisione dal punto di vista della popolazione: su questo stiamo cercando di comprendere anche probabilmente quelle che potrebbero essere delle nuove motivazioni, perché l'esperienza ci insegna che andare a fare un ragionamento solo di carattere economico e di convenienza non è quello che il più delle volte può effettivamente scaldare i cuori affinché ci sia una fusione di Comuni e ci sia una minore difesa del campanile, che molto probabilmente è stato uno degli elementi che ha portato anche agli ultimi risultati di alcuni referendum.
Quindi, da questo punto di vista per me è no, comunque con l'intenzione da questo punto di vista di ritrovarci appena ci è chiaro il percorso che ci porterà a spingere fortemente sulle unioni piuttosto che sulle fusioni dei Comuni.

PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Prego, collega Montanariello. Okay. Niente, allora.
Non vedo altri interventi. Metto in votazione l'emendamento n. N0152, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Torniamo indietro a pagina 190. Sono gli emendamenti che sono stati accantonati questa mattina.
Siamo al n. N0176, presentato dai consiglieri Zanoni, Possamai, Bigon, Camani, Montanariello e Zottis, Missione 15, pagina 225, riga 29, che prevede:
" Negli obiettivi strategici, aggiungere il seguente obiettivo:
"- Aumentare i controlli presso le aziende di tutte le dimensioni, al fine di combattere i fenomeni di caporalato, sfruttamento e assenza di sicurezza sui luoghi di lavoro"".
Sono già stati illustrati questi emendamenti? No.
Prego, collega Zanoni.
Collega Zanoni, prego.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Sarò molto sintetico. È un emendamento importantissimo perché è di estrema attualità. Noi vogliamo inserire: "Aumentare i controlli presso le aziende di tutte le dimensioni, al fine di combattere i fenomeni di caporalato, sfruttamento e assenza di sicurezza sui luoghi di lavoro". Sappiamo tutti quanti incidenti sui luoghi di lavoro registriamo ogni giorno. Sappiamo tutti quanti fenomeni di caporalato e sfruttamento balzano alle cronache dei giornali sempre più frequentemente.

PRESIDENTE

Grazie, collega Zanoni.
Ha chiesto di intervenire l'Assessora Donazzan. Prego.

Ass.ra Elena DONAZZAN

Grazie, Presidente.
Questo emendamento avrà il parere contrario della Giunta perché, proprio su questo tema, noi possiamo portare, invece, una fotografia che è l'opposto di quella descritta in poche parole dal collega Zanoni.
Noi facciamo un numero di controlli straordinario, proprio per numeri e per pervasività della nostra presenza, in particolare attraverso gli SPISAL, che, dopo una iniziativa che attiene alla fine della scorsa Legislatura, hanno avuto anche un aumento di risorse e di personale.
L'accordo per la lotta al caporalato ha visto la Regione del Veneto prima Regione firmataria in Italia e questo passa soprattutto attraverso una forte responsabilizzazione delle parti sindacali e delle parti datoriali, quasi a dire che la parte pubblica interviene solamente in modo residuale perché il primo controllo, autocontrollo, c'è già in maniera piuttosto robusta sul territorio, tanto da essere stati apprezzati ‒ lo dico al collega Zanoni ‒ dal vostro Governo rispetto a questo.
L'ultima considerazione che lascio anche alla soddisfazione dell'Aula tutta, non è una questione di maggioranza-opposizione, sono invece i report sul mercato del lavoro. Vi restituisco solo quello di oggi legato a uno SPISAL, ma potrei dire a tutti quelli che volete, perché sono molto similari: eventi mortali, collega Zanoni, di cui spesso si dà ampio eco sulla stampa, in tutto l'anno, nella ULSS di competenza di Vicenza, quindi l'ULSS Berica, lo dico ai colleghi vicentini e al Presidente in questo caso anche, Presidente del Consiglio, decessi totali 15, infortuni sul lavoro 3 in tutto l'anno, infortuni in agricoltura 4 di cui 3 con trattrice agricola si è ribaltata e l'età media era sopra gli ottant'anni: questo non vuol dire che dobbiamo essere sereni, vogliamo dire che l'incidenza riguarda in particolare il settore dell'agricoltura, spesso con strumentazione obsoleta e in particolare purtroppo con alcune figure.
Decessi, quindi infortuni, che vengono considerati sul lavoro legati agli eventi mortali: 8 che però avevano avuto un infarto o altro, niente a che fare con il mondo del lavoro. Quindi vuol dire che in tutto infortuni sul lavoro in senso stretto: 7. Questo è un ottimo risultato che ci dice di una grande prevenzione...

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

È già andata via Lucia?

PRESIDENTE

Collega Zanoni, ha il microfono acceso.

Ass.re Elena DONAZZAN

Collega Zanoni, ma almeno, le do dei numeri, mi ascolti. Mi farebbe tanto la carineria.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Sì, io la ascolto.

Ass.ra Elena DONAZZAN

Questo è un emendamento che, soprattutto per quanto attiene alle competenze della Regione del Veneto, sta facendo veramente un grandissimo lavoro e un grandissimo sforzo, anche in costanza di Covid.

PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Non vedo altri interventi, quindi metto in votazione l'emendamento n. N0176 con il parere contrario da parte del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Passiamo all'emendamento successivo.
Emendamento n. N0028, presentato dalla consigliera Guarda, articolo A, rubrica Missione 15, numero Programma 15.02 Formazione Professionale, pagina 226, aggiuntivo, che prevede:
" A pagina 226, terzo capoverso, dopo le parole "blue economy", è inserito il seguente periodo:
"In tal senso sarà avviato un ampio programma di investimento nella formazione professionale e in nuovi lavori "green", con l'obiettivo di facilitare i processi produttivi e i servizi necessari alla transizione energetica anche nella nostra Regione, introducendo nuove figure professionali che contrastino la migrazione giovanile."".
Guarda, prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Molto velocemente. Ho piacere insomma che possa essere votato favorevolmente questo emendamento che con Europa Verde abbiamo voluto presentare proprio per prepararci a tutta quella che è l'innovazione dell'economia green all'interno del nostro territorio e anche con un progetto di investimento nella formazione professionale e nei nuovi lavori green, con l'obiettivo di facilitare i processi produttivi e i servizi necessari alla transizione energetica anche nella nostra Regione, introducendo nuove figure professionali che contrastino la migrazione giovanile.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Non vedo altri interventi. Passiamo alla votazione dell'emendamento n. N0028, con il parere favorevole da parte del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo alla Missione 19 "Relazioni Internazionali".
Il primo emendamento è il n. N0208, presentato dai colleghi Zottis, Montanariello ed altri.
Prego, collega Zottis, se vuole intervenire.

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Lo do per letto. Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Lo dà per letto. Siamo a pagina 217, Assessore.
Scusate un attimo, c'è stata un po' di confusione.
Passiamo a pagina 193.
Emendamento n. N0177, presentato dai consiglieri Zanoni, Possamai, Bigon, Camani, Montanariello e Zottis, Missione 16, Programma 16.01, pagina 230, riga 24, modificativo, che prevede:
" Dopo le parole "superfici agricole del Veneto." inserire le seguenti parole: "Verranno altresì incentivate, supportate e finanziate misure a sostegno dell'agricoltura biologica".
Collega Zanoni, se vuole presentarlo, pagina 193.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

È sull'agricoltura biologica. Lo do per letto.

PRESIDENTE

Lo dà per letto, okay.
Non vedo altri interventi. Mi dite il parere, Assessori?
Deve intervenire l'assessore Caner.

PRESIDENTE

Prego, Assessore.

Ass.re Federico CANER

In merito all'emendamento n. N0177, chiedo se è possibile... diciamo che la filosofia e il principio dell'emendamento è anche accogliibile, insieme, se non sbaglio, al 31. Adesso non vorrei fare confusione con i numeri. Però chiedo, se è possibile, riformularlo, però, siccome è una riformulazione abbastanza differente, che accoglie nel principio quello che ci viene richiesto, ma che viene in sostanza riscritto. A livello di tecnica giuridica penso che sia da accantonare e da presentare. Quindi, chiedo all'opposizione se può presentare l'emendamento in maniera differente. Insieme abbiamo già condiviso con i colleghi quella che potrebbe essere la riformulazione, quindi ne chiedo il ritiro, per accettare poi quello riformulato...

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Posso rispondere, Presidente?

PRESIDENTE

Sì, prego. Però, si prenoti, collega Zanoni. Prego.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Era per andare per le vie brevi e non perdere molto tempo. Se l'assessore Caner leggeva la riformulazione, davamo l'okay e morta lì, si passava al punto dopo.

PRESIDENTE

Prego, assessore Caner.

Ass.re Federico CANER

Collega Zanoni, la proposta era questa: riscrivere, a pagina 233, settimo capoverso, dopo la parola "ecocompatibili", prima della parola "in un'ottica" inserire...

PRESIDENTE

No, no. Assessore, siamo a pagina 193 per quel che riguarda gli emendamenti.

Ass.re Federico CANER

Questo va a coprire il 177. È riscritto. Va ad assorbire il 177 e anche il 31.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Sì, ma bisogna riscriverlo, perché qua non c'è nessun...

Ass.re Federico CANER

Infatti l'ho detto che lo riscrivevamo.

PRESIDENTE

Va bene. Allora lo accantoniamo.

Ass.re Federico CANER

Lo accantoniamo.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Se serve ritirarlo perché viene riformulato in un'altra sezione, in un'altra pagina, io lo ritiro, visto che c'è questa disponibilità.

PRESIDENTE

Perfetto. L'emendamento è ritirato e viene successivamente riformulato.
Passiamo al successivo.
Emendamento n. N0029, presentato dalla consigliera Guarda, allegato A, rubrica Missione 06, pagina 231, aggiuntivo, che prevede:
" A pagina 231, alla fine del primo capoverso, dopo la parola "giovani" è inserito il seguente periodo:
"Inoltre si intende progettare misure per incentivare gli investimenti delle imprese agricole già avviate, così da valorizzare l'intraprendenza e l'innovazione che anche nel settore primario sono rappresentate da imprenditori con progetti di investimento lungimiranti e sostenibili, meritevoli di un supporto anche economico nel processo di evoluzione della propria azienda, spesso rallentato da gravi sottovalutazioni dei prodotti agricoli"".
Guarda, prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

No, non risulta prenotata.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Riprovo. Si è disconnesso, chiedo scusa.

PRESIDENTE

Prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Con questo emendamento intendo porre l'attenzione della maggioranza e della Giunta su una questione che abbiamo sollevato anche in Commissione Terza, in Commissione Agricoltura, in cui parlavamo anche del peso del desiderio di innovazione delle imprese che non hanno la possibilità di partecipare al Progetto Giovani in questo senso, ma hanno bisogno di un sostegno maggiore per quanto riguarda la risposta alla propria capacità di innovazione, al proprio desiderio di innovazione.
Per questo motivo proponevo questa formulazione. Nel confronto con l'Assessore c'è stata una disponibilità nell'accogliere questo concetto all'interno di un emendamento nuovo. È in fase di stampa. Chiedo la possibilità di accantonarlo per una valutazione completa.

PRESIDENTE

L'assessore Caner suggerisce di ritirarlo, come il collega Zanoni, perché è in fase di riformulazione.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Lo ritiro e a breve lo rivaluteremo.

PRESIDENTE

Perfetto. Grazie, collega.
Passiamo all'emendamento successivo, che è il numero...
Sospendiamo cinque minuti.
Ragazzi, così non possiamo lavorare. Ho un Relatore che deve intervenire sull'emendamento successivo e il Legislativo che si deve mettere d'accordo per la stesura di nuovi emendamenti. O lavoriamo in una maniera o lavoriamo in un'altra.
La Seduta è sospesa alle ore 17.13
La Seduta riprende alle ore 17.17

PRESIDENTE

Riprendiamo i lavori. Assessore Caner, riprendiamo i lavori.
Passiamo all'emendamento successivo.
Emendamento n. N0030, presentato dalla consigliera Guarda, allegato A, rubrica Missione 16, paragrafo Programma 16.01 Sviluppo del Settore Agricolo e del Sistema Agroalimentare, pagina 232, aggiuntivo, che prevede:
" A pagina 232, terzo periodo, dopo la parola "danneggiato" è inserito il seguente periodo:
"Tutto ciò dovrà essere realizzato riconoscendo la centralità della Ricerca nel processo evolutivo dell'agricoltura veneta e italiana, sollecitata da gravose esigenze di natura climatica, ambientale e sociale, e per questo la Regione Veneto si impegna nel promuoverla e sostenerla, facilitando la collaborazione diretta fra imprese e ricercatori e il trasferimento della conoscenza e delle opportunità"".
Prego, collega.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Il desiderio era quello di esplicitare con maggiore forza quello che è il ruolo centrale della ricerca all'interno del processo evolutivo dell'agricoltura veneta ed italiana, sollecitata da gravose esigenze di natura climatica, ambientale e sociale. Da qui, anche riprendendo quella che era l'esigenza espressa dal mondo agricolo rispetto alla battaglia nel contrasto alle fitopatie, che insieme agli insetti alloctoni, costituiscono le più grandi forme di sollecitazione negativa, con il cambiamento climatico, insieme appunto agli eventi meteorologici avversi. Per questo la Regione Veneto si impegna a promuoverla e a sostenerla facilitando la collaborazione diretta fra imprese e ricercatori e il trasferimento della conoscenza e delle diverse opportunità che vengono offerte dal mondo della ricerca.
Attenzione, non è scontato, perché non basta dire che abbiamo Veneto Agricoltura a svolgere questo ruolo se poi si perdono pezzi perché magari li si mette a disposizione e in vendita verso soggetti privati, quindi non andando più a garantire la funzione pubblica, che poi anche Veneto Agricoltura dà come valore aggiunto nell'analisi e nella progettazione. Parallelamente magari, Veneto Agricoltura stessa, in questi anni, pur avendo fatto un processo di evoluzione, ancora manca nel rapporto diretto con il mondo dell'impresa in una collaborazione che sia realmente efficace verso quell'innovazione, che molto spesso noi agricoltori andiamo a ricercare all'interno di altre Regioni, in collaborazione con altre realtà e anche con altri soggetti privati.

PRESIDENTE

Grazie, collega Guarda.
Non vedo altri interventi. Mettiamo in votazione l'emendamento n. N0030, con il parere contrario da parte del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Passiamo all'emendamento successivo.
Emendamento n. N0032, presentato dalla consigliera Guarda, allegato A, rubrica Missione 16, paragrafo Programma 16.01 Sviluppo del Settore Agricolo e del Sistema Agroalimentare, pagina 233, aggiuntivo, che prevede:
" A pagina 233, alla fine del terzo capoverso, dopo la parola "agricole" è inserito il seguente periodo:
"In riferimento al settore zootecnico, la Regione si impegna a promuovere la tutela del benessere animale anche attraverso il sostegno di progetti di innovazione del metodo di allevamento e garantendo la massima funzionalità del servizio veterinario pubblico nel territorio veneto"".
La collega lo dà per letto, quindi mettiamo in votazione l'emendamento n. N0032, col parere contrario da parte del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Passiamo all'emendamento successivo.
Emendamento n. N0031, sempre della collega Guarda.
Prego, collega. Lo dà per letto, quindi mettiamo in votazione... Prego, allora, si prenoti. Può intervenire.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Come nel precedente caso, a seguito di un confronto con l'assessore Caner... Questo era un emendamento che voleva introdurre anche un ragionamento sulla questione dell'impiego dei prodotti fitosanitari e l'abbattimento, quindi sostenendo l'utilizzo anche di tutte quelle tecnologie, come per esempio quella delle cultivar resistenti che consentano, non soltanto attraverso il biologico e il biodinamico di abbattere l'utilizzo dei prodotti fitosanitari, ma anche attraverso prodotti utili delle ricerca capaci di venire incontro ulteriormente alle esigenze di natura ambientale.
Per questo motivo parlavamo, come Europa Verde, all'interno di questo emendamento, della possibilità di assicurare maggiori investimenti nella messa a punto di coltivazioni biologiche e biodinamiche per la gestione intelligente di acque, prodotti fitosanitari e fertilizzanti, anche attraverso l'agricoltura di precisione.
A seguito di un confronto con l'Assessore, abbiamo rimodulato questo emendamento, che appunto presentiamo insieme, quindi a nome del relatore, ma diciamo che è un emendamento, anche in questo caso, in sostituzione a questo, concertato tra maggioranza e minoranza insieme. Per questo, ritiro questo emendamento e provvedo a consegnare i due emendamenti sostitutivi a quelli ritirati.

PRESIDENTE

Okay. Quindi, l'emendamento 31 è ritirato.
Passiamo all'emendamento successivo.
Emendamento n. 33, presentato dalla consigliera Guarda, allegato A, rubrica Missione 16, paragrafo Programma 16.02 Caccia e Pesca, pagina 234, aggiuntivo, che prevede:
" A pagina 234, alla fine secondo capoverso, dopo la parola "rurale" è inserito il seguente periodo:
"Con il prossimo Piano faunistico-venatorio regionale sarà semplificato il procedimento relativo alle istanze dei proprietari di sottrazione dei fondi dai perimetri del piano"".
La collega lo dà per letto.
Mettiamo in votazione l'emendamento n. N0033, con il parere contrario da parte del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Passiamo all'emendamento successivo.
Emendamento n. N0178, presentato dai consiglieri Zanoni, Possamai, Bigon, Camani, Montanariello e Zottis, Missione 16, Programma 16.02, pagina 234, riga 43, che prevede:
" Dopo le parole "Sviluppo Sostenibile" inserire il seguente periodo: "Verranno escluse dal calendario venatorio le specie di uccelli migratori per i quali il Ministero dell'Ambiente, la Commissione Europea e l'ISPRA hanno chiesto la loro tutela, quali: Moriglione, Pavoncella, Combattente e Moretta. Verranno inoltre escluse dal calendario venatorio le specie di uccelli migratori la cui popolazione diminuirà in maniera evidente.""
Prego, collega Zanoni.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Solo un flash per dire che, di fatto, si va a chiedere un qualche cosa che proprio ieri il TAR ha determinato con sentenza annullando parte del calendario venatorio del Veneto laddove consentiva la caccia a specie protette.

PRESIDENTE

Non vedo altri interventi, quindi mettiamo in votazione l'emendamento n. N0178, con il parere contrario da parte del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Passiamo all'emendamento successivo.
Emendamento n. N0197, presentato dai consiglieri Zottis, Montanariello, Possamai, Bigon, Camani e Zanoni, Missione 16, Programma 16.02, pagina 235, modificativo, che prevede:
A pag. 235 tra i Risultati attesi del Programma 16.02 dopo il punto 1. aggiungere il seguente periodo:
"1bis – Promuovere iniziative di ittiturismo in un'ottica di sostenibilità."
Prego, collega.

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Abbiamo inserito tra i risultati attesi dell'area della pesca anche la promozione di iniziative di ittiturismo in un'ottica di sostenibilità. Lo abbiamo fatto perché comunque l'ittiturismo va proprio nella logica della sostenibilità perché nella Missione 16, tra gli obiettivi strategici, c'è proprio la promozione della sostenibilità e del turismo sostenibile e perché quest'area... Proprio come ci diceva l'assessore Caner, ci sono delle aree che potenzialmente possiamo sviluppare ancora di più, a cui dobbiamo dare ancora più promozione. Tra queste c'è sicuramente l'ittiturismo, che ha delle potenzialità enormi, molte ancora da scoprire e molte ancora anche da, in qualche modo, promuovere, creando le condizioni per cui chi svolge questo tipo di attività possa svolgerla in modo flessibile, in modo continuativo e senza alcune regole, che in qualche modo hanno bloccato proprio anche lo sviluppo sostenibile di alcuni territori.
In alcune Regioni questo è stato fatto. Nella nostra in parte è stato fatto, ma ci sono ampi margini di promozione e di miglioramento, proprio nell'ottica che citava ieri l'assessore Caner.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Non vedo altri interventi, metto in votazione l'emendamento n. N0197, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Colleghi, vi chiedo di avere pazienza due minuti perché vi stanno inviando gli emendamenti che sono stati riformulati. Vi chiedo di sospendere due minuti, ma di aspettare in Aula, il tempo di presentare anche i subemendamenti. Aspettate due minuti.
Stanno arrivando gli emendamenti n. 226 e 227 sulle vostre caselle di posta elettronica.
Stanno distribuendo adesso i due emendamenti riformulati, quindi diamo due minuti per eventuali subemendamenti.
Bene. Sono passati i due minuti.
Metto in votazione l'emendamento n. N0226, presentato dal consigliere Sandonà, allegato A, Missione 16, pagina 231, aggiuntivo, che prevede:
" A pagina 231, alla fine del primo capoverso, dopo la parola "giovani" è inserito il seguente periodo:
"Proseguire altresì l'azione di sostegno e di incentivo agli investimenti di innovazione e in sostenibilità delle imprese agricole, principalmente attraverso le Misure di investimento del Programma di Sviluppo Rurale e del Piano Nazionale del Settore vitivinicolo."".
Parere ovviamente favorevole da parte del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo all'emendamento successivo.
Emendamento n. N0227, presentato dal consigliere Sandonà, allegato A, rubrica Missione 16, paragrafo Programma 16.01 Sviluppo del Settore Agricolo e del Sistema Agroalimentare, pagina 233, aggiuntivo, che prevede:
" A pagina 233, ultimo capoverso, dopo la parola "terreno" sono inserite le seguenti parole: "anche con particolare attenzione ai metodi di agricoltura biologica e agricoltura di precisione."".
Parere favorevole da parte del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo alla Missione successiva, la n. 18: "Relazioni con le altre Autonomie territoriali".
L'abbiamo votata questa? Sì.
Quindi passiamo alla Missione successiva, emendamento n. N0208, presentato dai consiglieri Zottis, Montanariello, Possamai, Bigon, Camani e Zanoni, Missione 19, Programma 19.01, pagina 247, che prevede:
" A pag. 247, tra i Risultati attesi del Programma 19.01 aggiungere dopo il punto 2- il seguente punto:
"2bis Rilancio del ruolo strategico di Venezia in sinergia con stakeholder, Stato ed Unione Europea"".
Collega Zottis, se vuole intervenire.
Lo dà per letto. Quindi mettiamo in votazione l'emendamento n. N0208, col parere favorevole da parte del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo all'emendamento successivo.
Emendamento n. N0209, presentato dai colleghi Zottis, Montanariello, Possamai, Bigon, Camani e Zanoni, missione 19, Programma 19.01, pagina 247, modificativo, che prevede:
" A pag. 247 tra i Risultati attesi del Programma 19.01 aggiungere dopo il punto 2- il seguente punto:
"2bis. Attivare iniziative per la promozione di prodotti, marchi Dop, IGT e il sistema qualità veneto con riferimento alle diverse tipologie di target, al fine di favorire il sistema agroalimentare veneto.""

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Lo do per letto, Presidente. Grazie.

PRESIDENTE

Lo dà per letto.
Mettiamo in votazione l'emendamento n. N0209, con il parere contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Passiamo all'emendamento successivo.
Emendamento n. N0210, presentato dai consiglieri Zottis, Montanariello, Possamai, Bigon, Camani e Zanoni, Missione 19, Programma 19.02, pagina 247, modificativo, che prevede:
A pag. 247 tra i risultati attesi del programma 19.01 aggiungere dopo il punto 2- il seguente punto:
" 2bis Promuovere processi di accompagnamento alle imprese per valorizzare i processi di internazionalizzazione"".
Collega Zottis, prego.

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Lo do per letto, Presidente. Grazie.

PRESIDENTE

Lo dà per letto, quindi lo mettiamo in votazione, con il parere contrario da parte del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Passiamo a: "Gli obiettivi operativi prioritari attuativi degli obiettivi strategici 2021-2023".
Emendamento n. N0065, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 287, riga 6, aggiuntivo, che prevede:
" A p. 287, Missione 08, Programma 08.01.02. "PROMUOVERE UNA PROGRAMMAZIONE DELL'USO DEL SUOLO PIU' RAZIONALE ATTARVERSO IL CONTENIMENTO DEL CONSUMO DI SUOLO NON ANCORA URBANIZZATO", alla riga 6, dopo le parole "a promuovere e sostenere la riqualificazione urbana ed edilizia.", aggiungere le parole "A tal fine risulta quanto mai urgente intervenire per modificare la L.R. 50 del 31 dicembre 2012 al fine di permettere una maggiore regolamentazione all'insediamento di strutture di vendita con superficie inferiore a 1.500 mq."".
Prego, collega.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Lo illustro perché è un emendamento a cui tengo particolarmente.
Vari di voi sono stati amministratori e quello che sta succedendo è che vediamo che nelle nostre città le medie strutture di vendita sotto i 1.500 metri quadri nascono come funghi nelle nostre città perché non esiste la possibilità di controllare la nascita di queste strutture, che spesso non sono utili, anzi, oggi ce ne sono troppe, perché sono permessi per costruire che sono stati dati tanti anni fa, quindi oggi abbiamo veramente una proliferazione di queste strutture, che spesso non sono utili nemmeno nei quartieri. Succede perché la possibilità di farlo è data dal fatto che basta mandare una SCIA in Comune e non serve un'autorizzazione urbanistica.
Questo emendamento, quindi, chiede una modifica della Legge n. 50 del 31 dicembre 2012 proprio per intervenire con una nuova regolamentazione, anche perché, secondo me, da urbanista non è in linea con la legge che abbiamo approvato, "Veneto 2050", sul consumo di suolo.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Non vedo interventi. Mettiamo in votazione l'emendamento n. N0065, con il parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo all'emendamento successivo.
Emendamento n. N0129, presentato dai consiglieri Montanariello, Possamai, Bigon, Camani, Zanoni e Zottis, Missione 8, Programma 01, Obiettivo 02, pagina 287, riga 15, modificativo, che prevede:
" Alla riga 15 di pagina 287, dopo le parole "politiche territoriali e urbanistiche." sono aggiunte le seguenti parole: "Si rende infine necessario, per evitare interpretazioni diversificate tra territorio e territorio, emanare circolari interpretative univoche per tutta la Regione"".
Collega Montanariello, vuole illustrare l'emendamento? Lo dà per letto.
Mettiamo in votazione l'emendamento n. N0129, con il parere contrario da parte del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Passiamo all'emendamento successivo.
Emendamento n. N0130, presentato dai consiglieri Montanariello, Possamai, Bigon, Camani, Zanoni e Zottis, Missione 8, Programma 01, obiettivo 03, pagina 288, riga 20, modificativo, che prevede:
" Al primo capoverso sostituire "L'Amministrazione regionale intende" con "L'Amministrazione regionale deve"".
Lo dà per letto.
Non vedo altri interventi. Mettiamo in votazione l'emendamento n. N0130, con il parere contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Passiamo all'emendamento successivo.
Emendamento n. N0066, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 289, riga 25, aggiuntivo, che prevede:
" A pag. 289, Missione 08, Programma 08.02.01 "INCREMENTARE LA DISPONIBILITA' DI ALLOGGI PER LE CATEGORIE SOCIALI DEBOLI E I SOGGETTI MENO ABBIENTI E CONTRIBUIRE AL RECUPERO DI AMBITI TERRITORIALI CARATTERIZZATI DA DEGRADO SOCIALE E URBANO", alla riga 25 del Paragrafo, dopo le parole "il miglioramento delle condizioni di vita e dei rapporti sociali.", aggiungere le parole "Saranno inoltre valutate e adottate misure per affrontare la cosiddetta "povertà energetica", come richiesto anche dalla Raccomandazione 2020/1563/UE"".
Prego, collega.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Questo è un emendamento in continuità con uno che era già stato approvato con la proposta del collega Lorenzoni, di lavorare sul tema della povertà energetica, che è un obiettivo che viene...

PRESIDENTE

Colleghi, per cortesia.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

...dalla Commissione Europea nella nuova programmazione.
Grazie.

PRESIDENTE

Non vedo altri interventi, quindi mettiamo in votazione l'emendamento n. N0066, con il parere contrario da parte del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Passiamo all'emendamento successivo.
Emendamento n. N0131, presentato dai consiglieri Montanariello, Possamai, Bigon, Camani, Zanoni e Zottis, Missione 8, Programma 02, obiettivo 01, pagina 289, modificativo, che prevede:
" Alla voce obiettivo strategico di riferimento, dopo la parola "migliorare" aggiungere le parol "ed aumentare"".
Prego, collega Montanariello.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Si chiede di aggiungere alla voce obiettivo strategico di riferimento, dopo la parola "migliorare" "ed aumentare".

PRESIDENTE

Non vedo altri interventi. Mettiamo in votazione l'emendamento n. N0131 con il parere contrario da parte del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Passiamo all'emendamento successivo.
Emendamento n. N0135, presentato dai consiglieri Montanariello, Possamai, Bigon, Camani, Zanoni e Zottis, Missione 10, Programma 01, obiettivo 02, pagina 310, riga 23, modificativo, che prevede:
" Alla voce Obiettivo strategico di riferimento, dopo il punto "Efficientare le reti, le infrastrutture e mobilità" aggiungere il seguente punto: "Aumentare i servii ai cittadini"".
Lo vuole illustrare? Prego collega.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Grazie Presidente.
Nella Missione 10, quando si intende nell'obiettivo strategico di riferimento, si chiede di aggiungere il punto "efficientare le reti, le infrastrutture e mobilità" aggiungere il seguente punto: "aumentare i servizi ai cittadini". Un po' come quello prima che va nell'ottica sia di efficientare il servizio, come voi vi predisponete, ma anche aumentarlo per far andare di pari passo un servizio completo ai nostri cittadini.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Non vedo altri interventi. Quindi lo mettiamo in votazione col parere favorevole da parte del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo all'emendamento successivo.
Emendamento n. N0136, presentato dai consiglieri Montanariello, Possamai, Bigon, Camani, Zanoni e Zottis, Missione 10, Programma 02, obiettivo 01, pagina 311, riga 44, modificativo, che prevede:
" Dopo le parole: "ammodernamento delle flotte esistenti" aggiungere le parole: "di riduzione dell'inquinamento"".
Prego, collega.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Lo do per letto.

PRESIDENTE

Lo dà per letto. Quindi lo mettiamo in votazione col parere favorevole da parte del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo all'emendamento successivo.
Emendamento n. N0137, presentato dai consiglieri Montanariello, Possamai, Bigon, Camani, Zanoni e Zottis, Missione 10, Programma 02, obiettivo 01, pagina 312, riga 2, modificativo, che prevede:
" Dopo le parole "soddisfazione dei passeggeri" aggiungere le parole ",velocizzare i collegamenti"".
lo vuole illustrare? Prego, collega.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Dopo le parole "soddisfazione dei passeggeri" aggiungere le parole "velocizzare i collegamenti", che credo vadano di pari passo con la soddisfazione dei passeggeri trasportati: più veloci, più efficienti, più contenti.

PRESIDENTE

Parere favorevole.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo all'emendamento successivo.
Emendamento n. N0138, presentato dai consiglieri Montanariello, Possamai, Bigon, Camani, Zanoni e Zottis, Missione 10, Programma 02, obiettivo 01, pagina 312, riga 12, modificativo, che prevede:
" Alla voce "Obiettivo strategico di riferimento" aggiungere il punto: "Aumentare i servizi ai cittadini""
Lo dà per letto. Quindi mettiamo in votazione l'emendamento n. N0138, col parere contrario da parte del relatore.
È aperta la votazione. No, un attimo solo. Parere favorevole da parte del relatore.
Rivotare.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo all'emendamento successivo.
Emendamento n. N0140 dei colleghi Montanariello, Possamai ed altri.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, visto che è scappato l'Assessore e che me lo bocciava, lo ritiro, così non vi do la soddisfazione di bocciarmelo, almeno...

PRESIDENTE

Okay, l'emendamento è ritirato.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Con dignità, lo ritiro.

PRESIDENTE

Grazie.
Passiamo all'emendamento successivo.
Emendamento n. N0141, presentato dai consiglieri Montanariello, Possamai, Bigon, Camani, Zanoni e Zottis, Missione 10, Programma 06, obiettivo 01, pagina 318, riga 19, modificativo, che prevede:
" Dopo le parole "l'integrazione tra le varie modalità" aggiungere "ottimizzi lì dove i collegamenti sono sovrapposti"".
Prego, collega.
Lo dà per letto. Il parere del relatore è favorevole.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo all'emendamento successivo.
Emendamento n. N0142, presentato dai consiglieri Montanariello, Possamai, Bigon, Camani, Zanoni e Zottis, Missione 10, Programma 06, obiettivo 01, pagina 318, riga 28, modificativo, che prevede:
" Dopo le parole "dal piano stesso." aggiungere: ", considerando priorità assoluta l'integrazione tra i servizi ed il biglietto unico.""
Lo dà per letto. Quindi lo mettiamo in votazione, col parere favorevole da parte del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo all'emendamento successivo.
Emendamento n. N0143, presentato dai consiglieri Montanariello, Possamai, Bigon, Camani, Zanoni e Zottis, Missione 10, Programma 06, obiettivo 01, pagina 318, riga 30, modificativo, che prevede:
" Alla voce "Obiettivo strategico di riferimento", aggiungere il punto "Aumentare i servizi ai cittadini.""
Lo dà per letto.
Mettiamo in votazione, con il parere favorevole da parte del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo all'emendamento successivo.
Emendamento n. N0036, presentato dal consigliere Lorenzoni, modificativo, che prevede:
" Sostituire ovunque ricorrano nel testo le parole: "capitale umano" con le parole "le persone e i lavoratori"".
Lo vuole illustrare, collega?
Prego, si prenoti. Ha la parola.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie.
In varie parti del documento ricorre il termine "capitale umano". Nella comunità scientifica il capitale naturale, il capitale, ma le persone sono persone. Questo non è un vezzo semantico. Questo è veramente andare a capire che tra i fattori della produzione ci sono dei fattori e ci sono delle persone, che sono una cosa diversa dai fattori produttivi, cioè sono parte del processo produttivo. Per cui, nella letteratura economica definire ancora "capitale umano" è desueto.
Per cui, io invito l'Aula... No, non è la stessa cosa.

PRESIDENTE

Collega Formaggio, se vuole intervenire, si prenoti, altrimenti lasci finire il collega Lorenzoni.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Il capitale politico deve adeguarsi ad un rispetto delle persone. Per cui, io invito a sostituire le parole "capitale umano" con le parole "le persone e i lavoratori", che credo siano più adeguate per descrivere un fattore produttivo importante, che prima ancora che essere un fattore produttivo rappresenta noi stessi.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega Lorenzoni.
C'è l'assessora Donazzan che vuole intervenire. Non riesce a prenotarsi? C'è qualcuno?
Prego, assessora Donazzan.

Ass.ra Elena DONAZZAN

Grazie, Presidente.
Merita una risposta l'intervento del collega. "Capitale umano" è esattamente la dicitura che riguarda tutti i fondi comunitari, così sono definiti, soprattutto quando parliamo di Fondo sociale europeo. Quindi, è la coerenza nei testi della scelta, che non è una scelta della Regione del Veneto: in tutte le Regioni italiane lei troverà sempre la definizione "capitale umano".
La seconda ragione, invece, è di organizzazione delle nostre aree, della nostra struttura. L'organizzazione con cui la nostra Regione si è data i nomi delle dirigenze, quando c'è stata una semplificazione fatta nella scorsa Legislatura, prevede che un'Area sia quella del capitale umano. Quindi la coerenza nei testi, non solo il ragionamento che lei ha fatto di approccio semantico-filosofico, è quella che ci fa permanere convintamente - anche se il parere è già negativo, ma io volevo argomentarlo con lei - di quanto sia chiaro il concetto di capitale umano, sia sotto l'aspetto amministrativo che sotto l'aspetto dei contenuti.
Per noi non è, peraltro, un ragionamento di critica nei confronti di un approccio al tema del lavoro. Invece con "capitale umano" noi intendiamo esattamente un valore aggiunto dell'impresa, così come si collega al tema dell'istruzione e della formazione quando parliamo di un potenziale ragionamento che si fa attorno a una persona rispetto alla sua occupabilità, alla sua crescita nell'educazione, proprio per evidenziare che non c'è per la Regione del Veneto in tanti anni una discrasia tra ciò che si fa all'interno di un percorso formativo e ciò che accade all'interno di un'impresa.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Mettiamo in votazione l'emendamento n. N0036, con il parere contrario da parte del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Adesso abbiamo sette emendamenti che stanno per essere consegnati, però abbiamo bisogno di altri cinque minuti perché sono in fase di riformulazione. Ne approfittiamo per fare cinque minuti di sospensione per il ricambio d'aria. Mi raccomando, colleghi, puntuali tra cinque minuti.
 
La Seduta è sospesa alle ore 17.48
 
La Seduta riprende alle ore 18.47

PRESIDENTE

Avevamo dato un quarto d'ora di sospensione e ne sono passati 40. Le opposizioni non arrivano in Aula, però penso sia il caso di riprendere.
Partiamo dagli emendamenti accantonati, quindi dall'emendamento n. N0039, presentato dal consigliere Lorenzoni, modificativo:
" A pag. 29 nella MACROAREA 1, Obiettivo strategico/Linea di intervento SRSvS 6 inserire tra gli obiettivi operativi prioritari DEFR 2021-2023 il seguente:
"Attuare la ristrutturazione del patrimonio edilizio pubblico per la riduzione dei consumi energetici"".
Il parere da parte della Giunta è favorevole. Lo vuole illustrare? Non serve.
Mettiamo in votazione l'emendamento n. N0039, con il parere favorevole da parte del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo all'emendamento n . N0041, presentato dal consigliere Lorenzoni, modificativo, che prevede:
" A pag. 30 nella MACROAREA 2, Obiettivo strategico/Linea di intervento SRSvS 4 inserire tra gli obiettivi operativi prioritari DEFR 2021-2023 il seguente:
"Avviare la sperimentazione delle e-roads, strade dotate delle infrastrutture per la guida autonoma"".
Mettiamo in votazione l'emendamento n. N0041, con il parere favorevole.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
Il Consiglio approva.
Passiamo all'emendamento successivo.
Emendamento n. N0044, presentato dal consigliere Lorenzoni, modificativo, che prevede:
" A pag. 31 nella MACROAREA 4, Obiettivo strategico/Linea di intervento SRSvS 5 inserire tra gli obiettivi operativi prioritari DEFR 2021-2023 il seguente:
"Favorire l'acquisizione delle aree verdi rimanenti da parte delle amministrazioni comunali per la creazione di parchi urbani"".
Apriamo la votazione, con il parere favorevole.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Chiedo ai colleghi di spegnere il microfono. Grazie.
Passiamo all'emendamento successivo.
Emendamento n. N0048, presentato dal consigliere Lorenzoni, modificativo, che prevede:
" A pag. 32 nella MACROAREA 5, Obiettivo strategico/Linea di intervento SRSvS 4 inserire tra gli obiettivi operativi prioritari DEFR 2021-2023 il seguente:
"Favorire gli investimenti per la resilienza al cambiamento climatico: forestazione, boschi urbani, norme edilizie orientate alla mitigazione climatica"".
Il parere del relatore è favorevole.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo all'emendamento successivo.
Emendamento n. N0017, presentato dalla consigliera Guarda, allegato A, Missione 09 Sviluppo Sostenibile e Tutela del Territorio e dell'Ambiente, Programma 09.03, pagina 178, che prevede:
" A pagina 178, all'elenco di cui al primo capoverso del Programma 09.03, è inserito, dopo il secondo punto, il seguente punto: "- attivare studi, in collaborazione le Università del Veneto, per il riciclo a zero impatto ambientale del car fluff"".
Il parere è contrario da parte del relatore. No, scusate. Parere favorevole da parte del relatore.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Nessuna votazione in corso?

PRESIDENTE

No, no, non c'è nessuna votazione in corso. La apriamo adesso, con parere favorevole da parte del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo all'emendamento successivo.
Emendamento n. N0123, presentato dai consiglieri Camani, Possamai, Bigon, Montanariello, Zanoni e Zottis, Missione 14, Programma 14.01, pagina 215, riga 27, modificativo, che prevede:
"A pagina 215, Programma 14.01, nell'introduzione, alla fine del quarto capoverso, dopo le parole: "all'elenco unico ex art. 106 TUB. ", aggiungere le seguenti parole: "Per rendere efficaci queste operazioni sarà necessario riordinare in maniera definitiva l'attuale sistema delle partecipazioni societarie, individuando un modello risolutivo in relazione al ruolo di Veneto Sviluppo, attuale soggetto gestore delle politiche di sostegno economico e finanziario della Regione ma nelle more di una proroga rispetto alla scadenza delle funzioni".
Ha chiesto di intervenire l'assessore Calzavara.
Prego, Assessore.

Ass. Francesco CALZAVARA

Era uno degli ultimi emendamenti ai quali non avevamo... Collega Camani, il 123 era uno degli ultimi emendamenti ai quali non avevamo dato il parere. Il parere è negativo in quanto si ritiene che il riordino sia già avvenuto con la Legge regionale del 24 luglio 2020, la n. 28, che fa sì che AVEPA, a partire dal 1° gennaio 2022 utilizzi i fondi di rotazione ampliando la sfera di competenza di AVEPA. È momentaneamente sospeso questo tipo di servizio perché riteniamo che Veneto Sviluppo, in questa fase, nel 2020-2021, possa dare maggiori risposte ai fondi che sta gestendo per quanto riguarda l'emergenza della pandemia Covid.

PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Ha chiesto di intervenire la collega Camani Vanessa, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Assessore.
Capisco le ragioni del parere contrario, però, per il quadro che lei ci ha appena rappresentato, faccio presente che il senso dell'emendamento rimane. Cioè, continuano a permanere due grossi problemi nel quadro che lei mi conferma come essere quello che la Giunta ritiene definitivo. Il primo è legato alle competenze di Veneto Sviluppo: cioè, nel momento in cui lei mi sta dicendo che la scelta fatta a maggio 2020 di trasferire ad AVEPA le funzioni è la scelta definitiva, noi stiamo sostanzialmente disperdendo un capitale umano e tecnico fondamentale che in questi anni si è costruito attorno all'esperienza di Veneto Sviluppo. È un tema importante, anche perché AVEPA è una società partecipata che si è trasformata recentemente, quindi con un expertise che proveniva dal settore primario. Quindi, primo problema: trasferiamo le funzioni ma non individuiamo il meccanismo per trasferire, insieme alle funzioni, anche le competenze e le capacità.
Secondo problema. AVEPA, con la formazione che aveva prima, è stata in questi anni uno strumento fondamentale per il supporto e il sostegno delle imprese del settore primario per una serie di attività fondamentali e tutti ne riconoscono la qualità. Come sarà oggi la capacità che AVEPA avrà di corrispondere alle esigenze delle imprese dell'agricoltura che continuano a esistere anche dopo il 1° gennaio 2022?
Terzo problema, che è stato anche oggetto della discussione di maggio dentro questo Consiglio, è il tema della governance di AVEPA, perché non si può pensare di costituire una società partecipata totalmente dalla Regione, che detiene gli asset strategici principali della Regione, assommando quelli che AVEPA ha già a quelli di Veneto Sviluppo, con una governance completamente decisa dal Presidente della Giunta: a questo punto significa voler togliere la possibilità a questo Consiglio di scegliere la strategia di politica industriale di questa Regione.
Questi sono problemi che non hanno connotazione politica, ma di cui il Consiglio deve essere messo al corrente. Ecco perché io ho continuato a sostenere in diversi emendamenti che quell'impostazione che avete dato a maggio poteva essere accettabile perché avveniva nel momento di una tragedia collettiva, quindi sposto un po' ad AVEPA e, quindi, prorogo Veneto Sviluppo, ma a nostro giudizio non può in alcun modo essere la soluzione definitiva per questo problema.
Quindi, chiedo che l'emendamento sia votato, perché ne ribadisco l'importanza. Soprattutto invito davvero la Giunta a fare una riflessione su questo tema, perché quello che abbiamo davanti è un periodo davvero complicatissimo.

PRESIDENTE

Colleghi, vi chiedo una cortesia: quando un collega interviene, se dovete interloquire tra di voi, uscite dall'Aula.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

È davvero un problema molto complicato. Io credo che sia altrettanto importante che la Regione si doti, anche dal punto di vista operativo e organizzativo, degli strumenti più efficienti.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Non vedo altri interventi. Mettiamo in votazione l'emendamento n. N0123, con il parere contrario da parte del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Passiamo all'emendamento successivo.
Emendamento n. N0126, presentato dai consiglieri Camani, Possamai, Bigon, Montanariello, Zanoni e Zottis, Missione 14, Programma 14.05, pagina 223, riga 22, modificativo, che prevede:
"A pagina 223, Programma 14.05, alla fine del paragrafo, aggiungere le seguenti frasi: "La competitività del tessuto imprenditoriale del Veneto passa anche dalla capacità che avremo di incentivare le forme di imprenditoria femminile. Nella nostra Regione il tasso di femminilizzazione delle imprese è ancora basso e sono necessari interventi mirati di supporto e incentivo, consolidando gli strumenti già impiegati.".
Conseguentemente, ai Risultati attesi, aggiungere il seguente punto: "1 bis -Incentivare e supportare l'imprenditoria femminile."
Il parere del relatore è contrario. Vuole intervenire, collega? 188. Se può iscriversi, collega. Faccia richiesta di parola. Prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Solo per capire. Su questo non avevamo detto che provavamo a riformulare cambiando il programma?

PRESIDENTE

Assessore, se può registrarsi.
L'Assessore ha bisogno del testo dell'emendamento.
Prego, consigliera Camani.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Formulo meglio la proposta di riformulazione per vedere se va incontro alla giusta osservazione dell'assessora Donazzan. L'emendamento potrebbe essere così cambiato: "A pagina 217", anziché 223, Programma 14.01, anziché 14.05; poi lasciamo tutto com'è. Alla terza riga, anziché "il tasso di femminilizzazione delle imprese", mettiamo "il tasso di imprese guidate da". Con queste tre proposte di modifica, chiedo al relatore di dare un parere favorevole.

PRESIDENTE

Le modifiche sono state accolte dalla Giunta. L'assessora Donazzan, se vuole intervenire, adesso è comparsa la sua richiesta di parola, prego.

Ass.ra Elena DONAZZAN

Grazie, Presidente.
Collega, era una questione legata proprio... lei l'ha già colta perfettamente. Aggiungo anche che mi fa piacere che lei abbia detto: "Consolidiamo già gli strumenti", perché in effetti...

PRESIDENTE

Colleghi, ve l'ho già detto prima! Altrimenti sospendo per altri dieci minuti e stiamo qua fino a mezzanotte, invece di star qua fino alle 10. Allora, lasciate l'assessora Donazzan intervenire e vi ripeto: se dovete interloquire, uscite da quest'Aula. Grazie.

Ass.ra Elena DONAZZAN

Grazie, Presidente.
Quindi sono strumenti e azioni che noi abbiamo già fatto, proprio perché abbiamo ridotto la distanza rispetto all'occupabilità delle donne e anche al tasso di imprese a guida femminile, peraltro con delle evidenze... In particolare, con la Consigliera di Parità, che è uno strumento del Ministero del Lavoro, strumento e figura istituzionale, che ha compiti specifici, si era evidenziato, collega, che le imprese a guida femminile falliscono meno, hanno meno problematiche di bilancio. Tutti dati evidenziati, che credo ci possano confortare rispetto anche alla scelta di continuare a insistere in questa direzione.

PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Mettiamo in votazione l'emendamento n. N0126, così come riformulato dalla collega Camani, con parere favorevole da parte del relatore.
È aperta la votazione.
( Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Adesso colleghi dobbiamo approvare l'emendamento n. N0220, presentato dal consigliere Possamai, allegato A, Missione 09 Sviluppo Sostenibile e Tutela del Territorio e dell'Ambiente, Programma 09.03, pagina 178, aggiuntivo, che prevede:
" A pag. 178, all'elenco di cui al primo capoverso del Programma 09.03, è inserito, dopo il secondo punto, il seguente punto:
"- promuovere studi, anche in collaborazione con ARPAV, per sviluppare maggiormente i processi di recupero al fine di accelerare la cessazione della qualifica di rifiuto di alcuni materiali, tra i quali il car fluff"".
Va a sostituire l'emendamento n. N0017, che era già stato votato. Quindi, è stato riformulato con il parere favorevole da parte del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Adesso passiamo alle schede.
Siamo, quindi, sul pacchetto di emendamenti che vi sono stati consegnati un quarto d'ora fa.
Emendamento n. N0230, presentato dal consigliere Possamai, Missione 08, Programma 08.01.03, pagina 289, aggiuntivo, che prevede:
" Dopo il paragrafo 08.01.03 è inserito il seguente:

08.01.03 BIS FAVORIRE L'ACQUISIZIONE DELLE AREE VERDI RIMANENTI DA PARTE
DELLE AMMINISTRAZIONI COMUNALI PER LA CREAZIONE Dl PARCHI URBANI
In attuazione dell'articolo 9 — "Politiche per la qualità architettonica, edilizia ed ambientale, per la riqualificazione e per la rigenerazione" della L.R. 6 giugno 2017, n. 14 , la Regione, al fine di migliorare i livelli di qualità della vivibilità, fruibilità e sicurezza delle città, intende incentivare politiche per la rigenerazione urbana sostenibile e per la riqualificazione del tessuto urbano, volte al riordino degli spazi urbani aperti, pubblici e privati, nonché al recupero di aree dismesse e/o soggette a forme di degrado, mediante interventi mirati alla valorizzazione del verde e la creazione di parchi urbani.
Obiettivi strategici di riferimento :
Ridurre il consumo di suolo, riqualificare i tessuti urbani e periurbani favorendo la creazione di aree verdi, parchi e spazi urbani, tutelare e valorizzare il sistema delle aree naturali protette e la biodiversità.
Soggetti concorrenti :
Enti Locali.
Destinatari :
Cittadini
Operatori Economici
Associazioni culturali
Strumenti di attuazione :
L.R. n. 14 del 6 giugno 2017 "Disposizioni per il contenimento del consumo di suolo e modifiche della legge regionale 23 aprile 2004, n. II "Norme per il governo del territorio e in materia di paesaggio"
L.R. n. 1 4 del 4 aprile 2019 "Veneto 2050, politiche per la riqualificazione urbana e la rinaturalizzazione del territorio e modifiche della legge regionale 23 aprile 2004, n. II "Norme per il governo del territorio e in materia di paesaggio".
Strumenti di concertazione :
Tavoli di coordinamento con gli Enti Locali, da istituire ai senti degli articoli 1 7 e 1 8 della L.R. 14/2017.
Sviluppo Sostenibile :
SRSvS: Macroarea 4. Per un territorio attrattivo. - Linea di intervento 5. Ridurre il consumo di suolo, aumentare le aree verdi nei tessuti urbani e periurbani, tutelare e valorizzare il sistema delle aree naturali protette e la biodiversità.
- SNSvS: II Arrestare il consumo del suolo e combattere la desertificazione (Area Pianeta) - Agenda 2030: SDG II Città sostenibili.
SRSvS: Macroarea 5. Per una riproduzione del capitale naturale. - Linea di intervento 4. Tutelare l'ecosistema ambientale e promuovere interventi di mitigazione del cambiamento climatico.
- SNSvS: 1.3 Aumentare la superficie protetta terrestre e marina e assicurare l'efficacia della gestione (Area Pianeta)
- Agenda 2030: SDG 13 Ambiente.
Indicatore :
Titolo Numero Tavoli Tecnici con i Comuni per la rigenerazione urbana sostenibile.

Target 2021 4
Target 2022 4
Target 2023 4
Fonte Interna
Struttura responsabile
Area Infrastrutture e lavori pubblici — Direzione Pianificazione territoriale."".
Il parere è favorevole.
Mettiamo in votazione l'emendamento n. N0230.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo all'emendamento successivo.
Emendamento n. N0231, presentato dai consiglieri Possamai e Lorenzoni, Missione 09, Programma 09.05.03, pagina 303, aggiuntivo, che presenta:
"Dopo il paragrafo 09.05.03 è inserito il seguente:
09.05.03 BIS VALORIZZARE E SALVAGUARDARE IL TERRITORIO E LE AREE SILVO-PASTORALI
Verrà promossa, con rinnovata attenzione, la gestione delle foreste e la tutela delle aree silvo-pastorali, sia in termini di sostenibilità ambientale che di produttività, sostenendo iniziative di pianificazione e gestione forestale e ponendo al centro la formazione degli operatori del settore, anche tramite progetti pilota interregionali; saranno promossi studi scientifici e tecnici per la salvaguardia fitosanitaria, la valorizzazione paesaggistica, naturalistica e ambientale del patrimonio forestale, con particolare riferimento ai territori montani. La tutela forestale e il regolare ciclo programmatorio e gestionale degli interventi selvicolturali permetteranno inoltre di aumentare la resilienza del sistema foresta in occasione di calamità ed eventi avversi, concorrendo alla difesa idrogeologica e alla riduzione del degrado del suolo.
Obiettivi strategici di riferimento
Aumentare la sicurezza e la resilienza del territorio e delle infrastrutture.
Valorizzare il patrimonio e l'economia della montagna
Tutelare l'ecosistema ambientale e promuovere interventi di mitigazione del cambiamento climatico.

Soggetti concorrenti:
Soggetti pubblici e privati possessori o gestori di boschi.
Enti Parco regionali.

Destinatari
Cittadini.
Enti Parco regionali.
Comuni.
Unioni Montane.
Altri enti pubblici.

Strumenti di attuazione:
DGR di programmazione di cui all'art. 35 della L.R. 52/1978 (Legge forestale regionale).
Procedura ad evidenza pubblica a "sportello" di cui all'art. 23, della L.R. 52/1978.

Strumenti di concertazione:
Tavolo di filiera del legno, ex DM 14.12.2012, n. 18352.
Tavolo interregionale per lo sviluppo della filiera del pioppo, ex DGR n. 149 del 10 febbraio 2015.
Tavolo interregionale sul prelievo legnoso di cui all'accordo sancito con DGR n. 1124 del 29 giugno 2016.
Incontri con i portatori di interesse (Altri enti pubblici, Associazioni agricole, forestali, venatorie e ambientaliste) nell'ambito delle procedure di cui alla DGR 167/2019. incontri preliminari all'avvio del processo pianificatorio.
Adesione al PEFC Italia (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes), che rappresenta l'organo di governo nazionale del sistema di certificazione internazionale PEFC, giusta DGR n. 4041/2000.
Risorse aggiuntive
Risorse private (Risorse di privati singoli o associati (ad es. le "Regole") erogate in qualità di cofinanziatori degli interventi.).
Risorse da altri Enti pubblici (Comuni, Enti Intermedi, Unioni Montane in qualità di cofinanziatori degli interventi).
Sviluppo Sostenibile:
SRSvS: Macroarea 1. Per un sistema resiliente. - Linea di intervento 6. Aumentare la sicurezza e la resilienza del territorio e delle infrastrutture.
- SNSvS: III.1 Prevenire i rischi naturali e antropici e rafforzare le capacità di resilienza (Area Pianeta).
- Agenda 2030: SDG 11 Città sostenibili.
SRSvS: Macroarea 4. Per un territorio attrattivo. - Linea di intervento 2. Valorizzare il patrimonio e l'economia della montagna.
- SNSvS: III.2 Diffondere stili di vita sani e rafforzare i sistemi di prevenzione (Area Persone).
- Agenda 2030: SDG 11 Città sostenibili.
SRSvS: Macroarea 5. Per una riproduzione del capitale naturale. - Linea di intervento 4. Tutelare l'ecosistema ambientale e promuovere interventi di mitigazione del cambiamento climatico.
- SNSvS: III.1 prevenire i rischi naturali e antropici e rafforzare le capacità di resilienza (Area Pianeta).
- Agenda 2030: SDG 13 Ambiente.

Indicatore:
Numero di pani forestali collaudati con finalità pianificatorie e di gestione forestale

Target 2021 3
Target 2022 10
Target 2023 10

Fonte Interna
Le proprietà boscate di superficie superiore ai 100 ettari vengono gestite con piani di riassetto di durata decennale. All'anno 2020 vi sono 88 piani in corso di validità e che scadranno nel corso del prossimo decennio, mentre sono 38 piani scaduti per i quali è in corso la revisione. In merito ai 38 piani in revisione, si segnala che con i bandi del 2019 e 2020 sono stati ampliati i tempi di redazione dei piani e fissati a 3 anni per tutti i piani, commisurando il periodo necessario per la redazione in base alle situazioni di maggiore complessità. Considerati i tempi tecnici legati alla redazione dei piani e all'incertezza legata all'infestazione del bostrico conseguente alla tempesta VAIA, che può alterare la programmazione dei tagli, si prevede che nel corso del 2021 verranno conclusi solo alcuni piani attivati nel 2019, stimati in un numero pari a 3, mentre si prevede la conclusione di 10 piani per ciascun anno nel 2022 e 2023.

Struttura Responsabile:
Area di sviluppo economico-Direzione ADG Feasr e foreste.
Parere positivo del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo all'emendamento successivo.
Emendamento n. N0232, presentato dal consigliere Possamai, Missione 10, Paragrafo 10.02.02, pagina 314, aggiuntivo, che presenta:
"Dopo il paragrafo 10.02.02 è inserito il seguente:
10.02.02 BIS PROMUOVERE LA DECARBONIZZAZIONE DELLA FLOTTA Dl TRASPORTO PUBBLICO LOCALE ANCHE TRAMITE L'ACQUISTO Dl MEZZI ELETTRICI E AD IDROGENO
Si intende sostenere l'innovazione dei mezzi impiegati nel trasporto pubblico locale, l'implementazione di nuove tecnologie finalizzate all'ammodernamento del sistema della mobilità, lo sviluppo di modalità di trasporto sostenibili, mediante interventi a valere sull'Asse 6 del POR FESR 2014-2020, che esplicherà i propri effetti in un arco temporale di medio termine. In tale ambito, sono previsti interventi di mobilità sostenibile urbana, anche volti a incentivare l'utilizzo di sistemi di trasporto a basso impatto ambientale, il completamento, l'attrezzaggio del sistema e il rinnovamento delle flotte, nonché azioni sui Sistemi infrastrutturali e tecnologici di gestione del traffico e per l'integrazione tariffaria attraverso la realizzazione di sistemi di pagamento interoperabili (es. bigliettazione elettronica, infomobilità, strumenti antielusione). Con DGR n. 226 del 28/02/2017 le attività di gestione e controllo relative all'Obiettivo sono state delegate ad AVEPA, sotto la supervisione ed il controllo da parte dell'Autorità di Gestione la quale si avvale, se del caso, del supporto tecnico della Direzione Infrastrutture e Trasporti per l'analisi delle proposte progettuali presentate dalle Autorità Urbane.
Obiettivo strategico di riferimento:
Efficientare le reti, le infrastrutture e la mobilità.
Incentivare l'uso di energie rinnovabili.
Soggetti concorrenti:
Enti locali affidanti i servizi di trasporto pubblico locale.
Aziende del comparto del trasporto pubblico locale.
Destinatari:
Utenti dei servizi TPL.
Aziende del comparto del trasporto pubblico locale.
Enti affidanti.
Strumenti di attuazione:
Programma Operativo Regionale Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (POR FESR) 2014 -2020 (Decisione C (2015) 5903 del 17 agosto 2015 della Commissione Europea - Asse 6 "Sviluppo Urbano Sostenibile" - Azione 4.6.2 Rinnovo materiale rotabile.
Strumenti di concertazione:
Tavoli di partenariato (POR FESR 2014-2020).
Comitati di Sorveglianza (POR FESR 20 14-2020).
Sviluppo Sostenibile:
SRSvS: Macroarea 4. Per un territorio attrattivo - Linea di intervento 6. Efficientare le reti, le infrastrutture e la mobilità.
SNSvS: III.3 Rigenerare le città, garantire l'accessibilità e assicurare la sostenibilità delle connessioni (Area Pianeta)
- Agenda 2030: SDG 1 1 Città sostenibili.
SRSvS: Macroarea 5. Per una riproduzione del capitale naturale - Linea di intervento 1. Incentivare l'uso di energie rinnovabili.
SNSvS: IV. I Incrementare l'efficienza energetica e la produzione di energia da fonte rinnovabile evitando o riducendo gli impatti sui beni culturali e il paesaggio (Area Prosperità)
Agenda 2030: SDG 7 Sistema energetico.
Indicatore:
Numero di beni acquistati ad alimentazione elettrica, ibrida o euro IV nell'ambito del POR FESR 2014-2020 —Asse 6 (Azione 4.6.2)

Target 2021 60
Target 2022 n.d.
Target 2023 n.d.
Fonte Esterna
Note Ad oggi non risulta possibile quantificare il numero di autobus che saranno acquistati nel 2021, tenuto conto che le SISUS sono in fase di modifica e si prevede l'acquisto di maggiori veicoli rispetto al previsto. Il numero riportato pertanto corrisponde al valore fissato per il 2020.
Struttura responsabile
Area Infrastrutture e LL.PP. — Direzione Infrastrutture e trasporti".
Parere favorevole da parte del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo all'emendamento successivo.
Emendamento n. N0233, presentato dal consigliere Possamai, Missione 10, Paragrafo 10.05.02, pagina 318, aggiuntivo, che prevede:
"Dopo il paragrafo 10.05.02 è Inserito il seguente:
10.05.02 BIS ACCELERARE LA SPERIMENTAZIONE DELLE E-ROADS, STRADE DOTATE DELLE INFRASTRUTTURE PER LA GUIDA AUTONOMA
Lo sviluppo dei sistemi di ausilio alla guida autonoma è oggetto di grande attenzione da parte del mondo della ricerca e anche del legislatore nazionale, che con il decreto del Ministero dei Trasporti numero 70 del 22 febbraio 2018 regolamenta la sperimentazione di veicoli automatici e connessi su strada pubblica. Attrarre questo tipo di sperimentazione sul territorio veneto è strategico per consentire lo sviluppo di imprese e servizi connessi con la mobilità del futuro intesa come servizio (MaaS, Mobility as a Service) sia per le persone che per le merci, prima che su altri territori in Italia e all'estero
Obiettivo strategico di riferimento
• Sviluppare la logistica per l'ottimizzazione della circolazione delle merci e sistemi di trasporto intelligenti e integrati per migliorare gli spostamenti delle persone.
Soggetti concorrenti
CAV, Anas
Imprese del settore della sensoristica e dell'intelligenza artificiale.
Destinatari:
Cittadini.
Enti locali.
Flotte del trasporto pubblico locale
Strumenti di attuazione:
Programma Operativo Regionale Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (POR FESR) 2021-2027.
Piano regionale dei Trasporti Azioni A.5.1 e A7.4
Strumenti di concertazione:
Tavoli di partenariato istituiti nell'ambito del Programma POR FESR 2021-2027.
Comitati di sorveglianza.
Risorse aggiuntive
Cofinanziamento da parte dei soggetti attuatori.
Sviluppo Sostenibile:
SRSvS: Macroarea 2. Per l'innovazione a 360° - Linea di intervento 4. Sviluppare la logistica per l'ottimizzazione della circolazione delle merci e sistemi di trasporto intelligenti e integrati per migliorare gli spostamenti delle persone.
SNSvS: III.2 Diffondere stili di vita sani e rafforzare i sistemi di prevenzione (Area Persone)
Agenda 2030: SDG 11 Città sostenibili.
Indicatori:
Incontri con i soggetti gestori e gli stakeholders coinvolti nelle Azioni A.5.1 e A. 7.4 del PRT
Formula Numero
Target 2021 1
Target 2022 1
Target 2023 1
Fonte Interna
Struttura responsabile
Area Infrastrutture e LL.PP. - Direzione Infrastrutture e Trasporti"".
Il parere è favorevole.
Prego, assessora De Berti.

Ass.ra Elisa DE BERTI

Siccome credo ci sia stato un equivoco, perché quanto concordato stamattina era di mettere "promuovere" e non "accelerare". Il parere è favorevole con la correzione della modifica da "accelerare" a "promuovere".

PRESIDENTE

Correlatore Possamai, accetta la modifica fatta dall'Assessora De Berti? Bene.
Con la correzione fatta dall'Assessora, mettiamo in votazione l'emendamento n. N0233, con il parere favorevole da parte del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo all'emendamento successivo.
Emendamento n. N0234, presentato dal consigliere Possamai, Missione 17, Paragrafo 17.01.01, pagina 387, aggiuntivo, che prevede:
" Dopo il paragrafo 17.01.01 è inserito il seguente:
17.01.01 BIS ATTUARE LA RISTRUTTURAZIONE DEL PATRIMONIO EDILIZIO PUBBLICO PER LA RIDUZIONE DEI CONSUMI ENERGETICI
Nell'ambito del Programma POR FESR 2014-2020 sarà compito dell'Amministrazione regionale proseguire e concludere l'approvazione delle rendicontazioni finali degli interventi finanziati e le attività di supporto agli interventi di efficientamento energetico di edifici pubblici di cui all'Azione 4.1.1 "Promozione dell'eco-efficienza e riduzione di consumi di energia primaria negli edifici e strutture pubbliche".
La riduzione dei costi energetici nel patrimonio residenziale pubblico può liberare risorse correnti alle famiglie residenti negli alloggi pubblici e al tempo stesso migliorare la vivibilità degli immobili. Anche per gli immobili della pubblica amministrazione la ristrutturazione energetica può portare significative riduzioni dei costi correnti a beneficio della gestione.
La disponibilità di fondi nell'ambito del programma europeo Next Generation EU e del Conto Termico a livello nazionale creano le condizioni per gli investimenti con risorse finanziate per intero.
Obiettivo strategico di riferimento
Incentivare l'uso di energie rinnovabili e l'efficientamento energetico.
Incrementare l'assistenza sociale delle fasce più deboli della popolazione.
Tutelare l'ecosistema ambientale e promuovere interventi di miti azione del cambiamento climatico.
Soggetti concorrenti
Enti locali.
Proprietari di patrimoni immobiliari pubblici.
Soggetti gestori di servizi energetici sia pubblici che privati.
Agenzia Veneta per i Pagamenti in Agricoltura (AVEPA).
Destinatari
Cittadini.
Enti locali.
Strumenti di attuazione
Programma Operativo Regionale Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (POR FESR) 2014-2020 (Decisione C (2015) 5903 del 17/08/2015 della Commissione Europea, Asse 4 "Sostenibilità energetica e qualità ambientale":
1.- Azione 4.1.1 "Promozione dell'eco-efficienza e riduzione di consumi di energia primaria negli edifici e strutture pubbliche".
2.- Azione 4.1.3 "Adozione di soluzioni tecnologiche per la riduzione dei consumi energetici delle reti di illuminazione pubblica".
Strumenti di concertazione
Tavoli di partenariato istituiti nell'ambito del Programma POR FESR 2014-2020.
Comitati di sorveglianza.
Risorse aggiuntive
Cofinanziamento da parte dei soggetti attuatori.
Sviluppo Sostenibile
SRSvS: Macroarea 5. Per una riproduzione del capitale naturale - Linea di intervento 1. Incentivare l'uso di energie rinnovabili e l'efficientamento energetico.
SNSvS: IV.I Incrementare l'efficienza energetica e la produzione di energia da fonte rinnovabile evitando o riducendo gli impatti sui beni culturali e il paesaggio (Area Prosperità)
Agenda 2030: SDG 7 Sistema energetico.
SRSvS: Macroarea 5. Per una riproduzione del capitale naturale - Linea di intervento 4. Tutelare l'ecosistema ambientale e promuovere interventi di mitigazione del cambiamento climatico.
SNSvS: III.1 Prevenire i rischi naturali e antropici e rafforzare le capacità di resilienza di comunità e territori (Area Pianeta)
Agenda 2030: SDG 13 Ambiente.
SRSvS: Macroarea 3. Per un ben-essere di comunità e persone - Linea di intervento 3. Incrementare I t assistenza sociale delle fasce più deboli della popolazione.
SNSvS: I.3 Ridurre il disagio abitativo (Area Persone)
Agenda 2030: SDG 1 Povertà.
Indicatori:
Valore della spesa certificata nell'ambito del POR FESR 2014-2020 - Asse 4 (Azione 4.1.1 "edifici e strutture pubbliche")

Target 2021 16.900.000,00 €
Target 2022 n.d.
Target 2023 n.d.
Fonte Interna
Superficie oggetto di intervento nell'ambito del POR FESR 2014 2020 — Asse 4 (Azione 4.1.1 "Edifici e strutture pubbliche")

Target 2021 60.000,00 mq
Target 2022 n.d.
Target 2023 n.d.
Fonte Interna
Percentuale di riscontro alle richieste della SRA (AVEPA) in tema di supervisione, indirizzo, controllo e consulenze nell'ambito del POR FESR 2014-2020 - Asse A (Azione 4.1.1)
Formula N. riscontri/N. richieste ricevute* 100

Target 2021 100 %
Target 2022 n.d.
Target 2023 n.d.
Fonte Interna
Note Percentuale di riscontro alle richieste della SRA (AVEPA). Il target concorre in quota parte al raggiungimento del target complessivo specifico per l'Asse 4 dell'obiettivo gestionale "Coordinare e monitorare il POR FESR 2014 - 2020 al fine di conseguire i target fisici e quelli finanziari" in capo alla competente AdG.
Struttura responsabile
Area Infrastrutture e LL.PP. — Direzione Lavori pubblici ed edilizia"".
Il parere è favorevole da parte del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo ora agli ordini del giorno.
Via mail li avete tutti quanti. Adesso vengono distribuiti anche in forma cartacea.
ODG n. N211

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Soranzo, Speranzon, Polato, Formaggio, Razzolini, Venturini e Bozza relativo a "La Giunta regionale intervenga presso il Governo, gli Enti competenti e nelle sedi europee affinché sia assicurata la giusta attenzione all'idrovia Padova-Venezia per garantire i fondi necessari e riducendo al massimo i tempi di realizzazione" in occasione dell'esame della proposta di deliberazione amministrativa relativa a "Adozione della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2021-2023. Articolo 36, comma 3 e allegato 4/1, punti 4.1 e 6, del decreto legislativo n. 118/2011 e ss.mm.ii.; articolo 7 e sezione III della legge regionale n. 35/2001 .". (Proposta di deliberazione amministrativa n. 5) APPROVATO (Deliberazione n. 114/2020)

(N.d.r. - Si riproduce il testo scritto dell'ordine del giorno)
IL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
"PREMESSO CHE:
L'idrovia Padova-Venezia e un progetto di collegamento idroviario atteso da oltre mezzo secolo dalla nostra Regione, inizialmente consistente nella realizzazione di un canale lungo oltre 27 km con le opere urbanistiche connesse e gli interventi correlati per renderlo navigabile, che doveva collegare l'area urbana di Padova città con la laguna di Venezia;
tale progetto di collegamento idroviario tra la zona industriale di Padova fino al canale marittimo di Malamocco-Marghera in zona laguna di Venezia ha una lunghissima gestazione, che trova il suo primo atto concreto con la Legge 92/1963 con la quale il Parlamento stanzio oltre 6 miliardi e mezzo di Lire su un intervento complessivo di 7 miliardi e mezzo di Lire, incaricando il Genio Civile di Venezia della redazione dello stesso progetto;
il restante miliardo nello stesso anno fu stanziato dalla Provincia di Padova, da quella di Venezia e dai Comuni di Padova e Venezia;
nel 1965 i Comuni di Padova e Venezia e le rispettive Provincie costituirono il Consorzio Idrovia Padova-Mare che, assunto il ruolo di Ente pubblico nel 1975, fino al 1985 sarà destinatario di diversi miliardi di Lire per la realizzazione di una serie di opere correlate o/e preparatorie per l'opera principale per la quale l'Ente era stato costituito;
sciolto il Consorzio Idrovia Padova-Mare, con delibera di Giunta n. 4119 del 27 luglio 1985, la competenza per il completamento dell'Idrovia passe al Dipartimento Regionale Lavori Pubblici.
CONSIDERATO CHE:
recependo l'Italia dal 2000 l'Accordo Europeo sulle grandi vie navigabili di importanza internazionale, in base al quale il nostro Paese deve rivedere la progettazione delle nuove vie navigabili, per la futura Idrovia Padova-Venezia si deve dunque pensare alla progettazione di un canale che possa permettere il transito di imbarcazioni fino a 3.200 tonnellate;
da questa nuova impostazione, e nella prospettiva di realizzare anche un porto offshore a 8 miglia al largo della costa del Lido di Venezia, la Regione del Veneto con Delibera n. 995 del 17 giugno 2014 ha dato corso alle procedure necessarie per la redazione dello studio di fattibilità che ripensa e riprogetta l'idrovia Padova-Venezia non solo come canale navigabile adatto alle navi fluvio-marittime, ma anche come canale scolmatore;
EVIDENZIATO CHE:
dal 2010, con l'alluvione e la conseguente rotta del Bacchiglione, si e compreso che i Comuni della cintura e quelli a sud di Padova necessitano di interventi di messa in sicurezza;
i fenomeni metereologici diventano ogni anno più frequenti e quindi la realizzazione dell'idrovia Padova-Venezia assume oggi la valenza di rilevante misura di tutela del territorio;
il costo degli eventuali danni diretti e indiretti che possono essere causati da un evento alluvionale di media portata, supera nettamente l'eventuale costo di ultimazione dell'Idrovia Padova-Mare;
numerosi sono stati gli interventi di messa in sicurezza idraulica e del territorio realizzati dal 2010 ad oggi, ma gli eventi metereologici dei primi giorni di dicembre 2020 che hanno messo a dura prova Comuni della Provincia di Padova già colpiti dalla alluvione del 2010, testimoniano l'urgenza di soluzioni risolutive e definitive;
CONSIDERATO CHE:
questo nuovo progetto riscrive l'utilità di un'opera come l'Idrovia Padova-Mare sia sotto l'aspetto della tutela ambientale, che del rischio idrogeologico, del rilancio economico-occupazionale e del rilancio del "sistema" Padova come retroporto di Venezia;
l'opera è già stata riconosciuta strategica dal Parlamento;
con DGR n. 1529 del 17 novembre 2020 la Giunta regionale ha approvato il Piano Regionale per la Ripresa e la Resilienza (PRRR) del Veneto ai fini della predisposizione del Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza (PNRR) e il relativo parco progetti, da finanziare con il "Recovery Fund", così come previsto dalla proposta di Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio del 28 maggio 2020;
- Il Progetto di realizzazione dell'Idrovia Padova-Venezia è stato inserito nel PRRR ai fini della mitigazione del rischio idrogeologico per un importo pari a 500.000.000 €;
Il DEFR, proseguendo in una linea di continuità di intervento negli anni, prevede espressamente fra gli obbiettivi prioritari operativi, attuativi degli obbiettivi strategici 2021-2023 e nell'ambito della Missione 01 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente" obbiettivo operativo 09.01.01 "Realizzazione opere infrastrutturali per la sicurezza dal rischio idraulico" come "Tra le opere e prevista anche la realizzazione dell'Idrovia Padova Venezia che riveste un ruolo fondamentale per la gestione del rischio idraulico della città di Padova e del bacino del Fiume Brenta.
tutto ciò premesso,
IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE
ad intervenire presso il Governo, gli Enti competenti e le sedi europee affinché sia assicurata la giusta attenzione a questa importante opera, garantendo in concreto i fondi necessari e riducendo al massimo i tempi di realizzazione."".
Prego, collega Soranzo, se lo vuole illustrare.

Enoch SORANZO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Grazie, Presidente.
Chiedo scusa, ma non avevo il numero.

PRESIDENTE

Si può prenotare, collega? Grazie.
Prego.

Enoch SORANZO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Grazie, Presidente.
Questo è un ordine del giorno che, di fatto, vede la volontà del Gruppo, ma di tutti i firmatari ma di tutti, di poter portare all'attenzione del Consiglio regionale, della Giunta e del Presidente un tema molto, molto caro ai Comuni del padovano, ma che ha visto dal 2010 ad oggi molta attenzione.
Sappiamo tutti, senza voler entrare nella lettura molto lunga di quelle che sono le premesse e anche le considerazioni, che ha visto un progetto molto antico, quello dell'idrovia Padova-Venezia: il collegamento prevedeva un progetto idroviario atteso da oltre mezzo secolo nella nostra Regione. Abbiamo più volte ormai delineato che quella che oggi è un'opera assolutamente imprescindibile per il sistema idraulico e per il sistema di sicurezza idraulica della Provincia di Padova, in particolare dei Comuni che hanno visto comunque difficoltà dal 2010 per quanto riguarda gli eventi alluvionali, per quelli che sono gli allagamenti e lo scolo delle acque, non solo nei recettori principali, ma anche in quelli secondari. Un sistema idraulico che deve funzionare molto bene, ma che vede nell'idrovia, come opera di scolmatore delle acque, un'opera sicuramente imprescindibile e che non può attendere oltre. Sappiamo molto bene che perfino a livello romano è stata definita dal Parlamento opera strategica. Da sempre la Regione si è comunque impegnata a trovare risorse importanti per quest'opera, che di fatto vuole come priorità l'opera idraulica, come prioritaria. Vogliamo portare all'attenzione, appunto, con questo ordine del giorno, un tema che deve trovare assolutamente riscontro e che non può continuare, a nostro avviso, a rimanere lettera morta, quando si tratta di trovare le risorse finanziarie e quando si tratta di dare una risposta concreta, che vuol dire, in termini oggettivi, appalti e risoluzione di un antichissimo problema, che nel frattempo ha visto danni ingenti, sofferenza e disagio delle comunità.
A questo punto abbiamo presentato questo ordine del giorno. Lo abbiamo posto all'attenzione, ovviamente, di questo Consiglio. È anche vero che, nel frattempo, ci siamo confrontati un po' con tutti i Gruppi di maggioranza. Riteniamo che possa già fin da ora, nella proposta depositata, avere alcune riformulazioni quanto meno nel testo, per quanto riguarda la parte finale, cioè: "Tutto ciò premesso, il Consiglio regionale del Veneto impegna la Giunta regionale", o meglio, nell'impegno che chiediamo al Consiglio e alla Giunta, di modificare e emendare fin da subito, nella sua proposta, sostituendo al terzo capoverso del comma 1 – unico comma – le parole "garantendo in concreto i fondi necessari" con: "e vengono garantiti da queste Istituzioni sovraordinate i fondi necessari, riducendo al massimo i tempi di realizzazione". Quindi il comma 1 alla fine diventa e viene proposto così come lo leggo: "ad intervenire presso il Governo, gli Enti competenti e le sedi europee affinché sia assicurata la giusta attenzione a questa opera importante..."

PRESIDENTE

Scusate, ragazzi, c'è un collega che sta presentando un ordine del giorno. Siamo all'ordine del giorno n. N0211.

Enoch SORANZO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Allora, stavo...

PRESIDENTE

Collega Valdegamberi, la mascherina, per cortesia.

Enoch SORANZO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Collega Valdegamberi, richiamato all'ordine. Grazie.
Una riformulazione nella proposta dell'ordine del giorno nella parte finale, nel comma 1, l'unico comma, dove di fatto si impegna il Consiglio regionale e la Giunta sostituendo tre termini alla fine, precisamente al terzo capoverso, dopo la parola "opera," sostituire il seguente testo: "garantendo in concreto" con: "e vengano garantiti, da parte di queste Istituzioni sovraordinate, i fondi necessari, riducendo al massimo i tempi di realizzazione".
Questa specifica è per far comprendere in modo chiaro e a prova di qualsiasi interpretazione che le risorse la Regione Veneto intende e crede debbano essere messe a disposizione sicuramente e prioritariamente da parte del Governo, degli Enti competenti e delle sedi europee, in quanto ritenuta strategica dallo stesso Parlamento italiano.
Io mi fermerei qua, perché poi c'è stato un confronto con l'Assessore. Lascerei, Presidente, in questo momento la parola e mi riservo di intervenire tra poco.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Prego, assessora De Berti.

Ass.ra Elisa DE BERTI

Io chiedo solo ai colleghi di fare un'ulteriore modifica: ho chiesto al collega Soranzo di intervenire io, perché prima erroneamente abbiamo barrato la parte errata, la parte del considerato che dà rilevanza all'Idrovia da un punto di vista trasportistico. Okay? Ci sono i due punti. Lo togliamo e viene stralciato, in quanto anche nella redazione del Piano regionale dei Trasporti è emerso che l'Idrovia ha una necessità idraulica di sicurezza idraulica, ma non una finalità trasportistica. Altrimenti, continuiamo a fare confusione da questo punto di vista. Prima del "tutto ciò premesso" togliere sostanzialmente "assume importanza strategica anche come via di comunicazione a livello regionale".
Quindi, viene sostanzialmente modificato "Idrovia Padova-Venezia, che riveste" quindi viene tolto "oltre a", "riveste un ruolo fondamentale per la gestione del rischio idraulico della città di Padova e del bacino del fiume Brenta". Punto.
Per il resto, per me va bene.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Presidente, scusi, sull'ordine dei lavori, perché non ho capito. Questi ordini del giorno ci vengono forniti in copia cartacea o dobbiamo guardare...

PRESIDENTE

Via mail li avete tutti...

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Seguire le riformulazioni senza il testo in mano è un po' complicato. Se mi dite che sono solo quelli digitali, apro il file e cerco l'ordine del giorno...

PRESIDENTE

Al momento abbiamo solamente quelli in formato digitale, ognuno di noi sulla propria mail. Gli altri li stanno stampando. Altrimenti li avete su Concilium, sull'applicazione.
Collega Venturini, prego.

Elisa VENTURINI (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto)

Grazie, Presidente.
Come Gruppo di Forza Italia chiedo di poter sottoscrivere questo ordine del giorno e ci tengo a precisarlo perché come amministratori che abbiamo subìto gli effetti dell'alluvione del 2010 riteniamo quest'opera fondamentale. È vero che dal 2010 ad oggi degli interventi sono stati fatti sul territorio e abbiamo visto anche di recente, grazie alla realizzazione del bacino di laminazione di Caldogno, gli effetti positivi. L'idrovia sarebbe un'opera fondamentale per completare e garantire la sicurezza idraulica del nostro territorio, quindi sosteniamo e chiediamo la sottoscrizione di questo ordine del giorno.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega Venturini.
Collega Soranzo, accetta la modifica fatta dall'assessora De Berti? Richieda la parola. Grazie. Prego.

Enoch SORANZO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Grazie, Presidente.
Innanzitutto è assolutamente un piacere raccogliere la sottoscrizione della capogruppo Venturini. Condivido totalmente la riflessione e raccolgo anche, perché di fatto è corretto, nel senso che nell'ordine del giorno si riportava chiaramente la storia di quest'opera, ma di fatto assolutamente l'intendimento che si voleva raggiungere era quello di ottenere la realizzazione di un'opera soprattutto per la sicurezza idraulica e oggi mi sento di dire che è l'unica opera di interesse e di programmazione dal punto di vista trasportistico sicuramente.
Le richieste di modifica dell'Assessore sono non solo ben accette, ma la ringrazio per l'attenzione e per la collaborazione.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Ha chiesto di intervenire la consigliera Ostanel. Prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Un chiarimento che mi faceva vedere il collega Lorenzoni al "premesso che", nel punto dove c'è scritto: "Nel 1965 i Comuni di Padova e Venezia, eccetera eccetera", forse c'è un refuso rispetto ai milioni di lire? È qualcosa di lasciato lì, non lo so. Perché c'è scritto: "Assunto il ruolo di ente pubblico nel 1965, sarà destinatario di diversi miliardi di lire". "Sarà". Va bene. Pensavo fosse...

PRESIDENTE

Perfetto. Grazie, collega.
Quindi non ci sono altri interventi. Mettiamo in votazione l'ordine del giorno n. N0211.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
ODG n. N212

Ordine del giorno presentato dalla consigliera Baldin relativo a "La Regione arrivi presto alla conclusione dell'accordo con l'INPS per il sostegno ai lavoratori intermittenti della Cultura e dello Spettacolo" in occasione dell'esame della proposta di deliberazione amministrativa relativa a "Adozione della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2021-2023. Articolo 36, comma 3 e allegato 4/1, punti 4.1 e 6, del decreto legislativo n. 118/2011 e ss.mm.ii.; articolo 7 e sezione III della legge regionale n. 35/2001 .". (Proposta di deliberazione amministrativa n. 5) APPROVATO (Deliberazione n. 115/2020)

(N.d.r. - Si riproduce il testo scritto dell'ordine del giorno)
"IL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
PREMESSO CHE:
con deliberazione n.932 del 9 luglio 2020 la Regione del Veneto ha offerto sostegno ai lavoratori iscritti al Fondo dello spettacolo prevedendo un contributo integrativo delle indennità INPS a valere sulle risorse del Programma Operativo Regionale (POR) 2014/2020- Fondo Sociale Europeo per un importo di 3.000.000 di euro. Secondo quanto dichiarato nel comunicato stampa che annunciava I iniziativa un sms avrebbe avvertito i lavoratori interessati dell'accredito di pagamento di questa indennità regionale;
durante l'estate sono moltissimi però i cellulari rimasti muti, soprattutto fra i lavoratori più fragili, quelli con contratti intermittenti a chiamata, che negli scorsi mesi non hanno potuto usufruire della cassa integrazione proprio in quanto lavoratori precari e che, a fronte di un azzeramento del reddito da lavoro, hanno ricevuto come unico beneficio l'indennità INPS. Sono tutti lavoratori iscritti al Fondo Enpals e quindi ufficialmente riconosciuti come lavoratori dello spettacolo;
con successiva deliberazione n. 1258 del 1° settembre 2020 lo stanziamento è stato aumentato per un importo di 1.500.000 di euro, prevedendo di estendere anche ai lavoratori di cui all'articolo 84 comma 8 lettera b) del decreto "Rilancio", attualmente esclusi, l'intervento in oggetto.
PREMESSO ALTRESÌ CHE:
nei mesi di settembre ed ottobre ITNPS, contattato da alcuni fra i lavoratori che non hanno ricevuto nulla, ha risposto che il problema è di natura burocratica. Sono intervenuti anche i sindacati sollecitando una rapida soluzione di questo stallo;
il 17 novembre è uscito un comunicato stampa che rendeva noto come la Giunta regionale, su proposta dell'Assessora Donazzan, abbia deliberato l'approvazione dello schema di addendum all'Accordo tra la Regione del Veneto e l'INPS per l'ulteriore erogazione della misura di sostegno regionale integrativa dell'indennità prevista a livello nazionale a sostegno dei lavoratori dello spettacolo, anche ai lavoratori intermittenti.
CONSIDERATO CHE gli effetti della sospensione delle manifestazioni, iniziative e eventi di carattere culturale e la chiusura dei musei a causa del perdurare della pandemia da COVID-19 hanno messo in ginocchio l'intero settore della Cultura e dello Spettacolo, fondamentale per la crescita ed il benessere della cittadinanza tutta.
RITENUTO CHE questi lavoratori, privati del loro reddito da lavoro da ormai dieci mesi, non possano più aspettare e che questo addendum debba essere sottoscritto al più presto in modo da erogare le indennità integrative nel più breve tempo possibile.
tutto ciò premesso,
IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE
a sottoscrivere con l'INPS l'addendum all'Accordo tra Regione del Veneto e Istituto Nazionale della Previdenza Sociale siglato il 6 agosto scorso, per poter finalmente erogare l'indennità integrativa regionale a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori non garantiti dello spettacolo, che hanno subito in modo drammatico gli effetti del blocco delle attività culturali e di spettacolo a causa della pandemia"".
Collega, lo vuole illustrare? Si prenoti.
Prego, collega.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Grazie, Presidente.
Con questo ordine del giorno, chiedo alla Giunta, in particolare all'assessora Donazzan, che si è già interessata della questione, di arrivare a impegnarsi insieme con l'INPS a sottoscrivere l'accordo, l'addendum in particolare all'accordo tra Regione del Veneto e Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, per poter finalmente erogare l'indennità... scusate, un po' di silenzio. ...l'indennità integrativa regionale a tutela di lavoratrici e lavoratori a intermittenza, che purtroppo in questo frangente erano stati esclusi inizialmente dal beneficio dell'indennità dei 600 euro e dei 1.000. Con un provvedimento la Regione ha rimediato a questa iniquità però, poi, non si è più arrivati a una conclusione, quindi volevo anche capire a che punto siamo per dare una risposta alle persone che chiedono un sostegno in questo periodo.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Non vedo interventi. Vuole intervenire? Prego, assessora Donazzan.

Ass.ra Elena DONAZZAN

Grazie, Presidente.
Ricordo anche all'Aula, perché eravamo in una fase veramente di scorsa Legislatura, quindi quest'Aula non era completamente, ovviamente, rappresentata da questi interlocutori, che la nostra Regione è stata una delle poche a intervenire con fondi di riprogrammazione comunitaria a sostegno dei lavoratori della cultura, erogando un ulteriore bonus di circa 1.000 euro per i lavoratori del mondo della cultura a cui il Governo aveva erogato mensilmente una certa cifra di 600 euro al mese.
Questa è la parte relativa ai lavoratori intermittenti che erano stati non considerati dal quadro di Governo. Per noi evidentemente pari sono rispetto agli altri lavoratori, quindi certamente daremo il nostro parere favorevole. Resta che queste indennità sono quelle che lo Stato con proprie risorse dovrebbe erogare. Quindi, avendo sempre avuto interlocuzione con il Ministero del Lavoro, proprio per ampliare e coprire tutte le forme contrattualistiche, rileviamo che sul punto della cultura una certa distrazione c'è stata a livello centrale. Il Veneto ha comunque ottemperato con proprie risorse sulla programmazione comunitaria e credo che i lavoratori intermittenti meritino il medesimo trattamento.

PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Non vedo altri interventi.
Mettiamo in votazione l'ordine del giorno n. N0212 della collega Baldin.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
ODG n. N213

Ordine del giorno presentato dalla consigliera Baldin relativo a "Per un virtuoso utilizzo delle risorse previste dal Recovery Plan, no al finanziamento di 70 milioni di euro per l'inceneritore di Fusina". RESPINTO

(N.d.r. - Si riproduce il testo scritto dell'ordine del giorno)
"IL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
PREMESSO CHE:
con la delibera n. 1529 del 17 novembre 2020 la Giunta regionale ha adottato il Piano Regionale per la Ripresa e la Resilienza del Veneto, con il relativo parco progetti, da finanziare con il "Recovery Fund" nell'ambito del Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza, così come previsto dalla proposta di Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio del 28 maggio 2020, COM (2020) 408 final; come noto, il Next Generation EU (noto appunto come "Recovery Fund"), mette a disposizione degli Stati membri circa 700 miliardi di euro; gli obiettivi generali di questo strumento sono, sinteticamente: promuovere la coesione economica, sociale e territoriale dell'Unione migliorando la resilienza e la capacità di aggiustamento degli Stati membri; attenuare l'impatto sociale ed economico della crisi; sostenere le transizioni verde e digitale, contribuendo in tal modo a ripristinare il potenziale di crescita delle economie dell'Unione, a incentivare la creazione di posti di lavoro nel periodo successivo alla crisi della Covid-19 e a promuovere una crescita sostenibile; la succitata proposta di Regolamento prevede che i singoli Stati membri elaborino un Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), contenente il programma di riforme e di investimenti in coerenza con le Raccomandazioni europee nell'ambito del Semestre Europeo, i Programmi Nazionali di Riforma (PNR) ed i Programmi Operativi cofinanziati dai Fondi Europei (FESR, FSE, FEASR, etc.); l'Italia riceverà un ammontare complessivo di circa 208 miliardi di euro, suddiviso in 127 miliardi di euro di prestiti e 81miliardi di euro di sussidi; i PNRR dovranno essere presentati, da parte degli Stati membri, alla Commissione Europea dal 15 ottobre 2020 al 30 aprile 2021 ed i progetti di investimento ivi contenuti dovranno essere realizzati entro sette anni dall'adozione della relativa decisione; in questo percorso le Regioni sono chiamate ad una attiva partecipazione, per il tramite della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, alla predisposizione ed alla attuazione del PNRR; in particolare, la partecipazione della Regione del Veneto si è consolidata proprio con l'approvazione della succitata DGR 1529/2020, che adotta il PRRR contenente le schede progettuali che saranno oggetto del processo di analisi e valutazione all'interno del percorso della definizione del Programma Nazionale per la Ripresa e la Resilienza; il processo qui brevemente riassunto è oggetto del capitolo "3.2. Verso il Piano per la Ripresa e la Resilienza (PRR) del Veneto: il collegamento con la Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile e risposta al Covid-19" del Documento di Economia e Finanza Regionale, costituendo a tutti gli effetti parte della più generale programmazione economico-finanziaria della Regione del Veneto.
CONSIDERATO CHE:
il progetto "137 Sistema integrato energeticamente virtuoso ed automatizzato per gestione frazione secca residua dei rifiuti urbani, fanghi da depurazione civile con recupero di materia, valorizzazione energetica" del PRRR prevede la realizzazione appunto di "un sistema virtuoso integrato che massimizza il recupero di materia per i materiali riciclabili ancora presenti nel RUR, la valorizzazione energetica della restante frazione secca residua dei rifiuti urbani e dei fanghi derivanti dal processo di depurazione delle acque reflue civili essiccati attraverso un sistema ad alta efficienza energetica che reimpiega i cascami termici della combustione"; tale progetto prevedrebbe "nessun ulteriore consumo di suolo", in quanto si tratterebbe di "attività da inserirsi all'interno di un impianto già operativo e di proprietà del soggetto attuatore", chiaramente individuato dalle autorizzazioni già ottenute e successivamente citate, parere VIA n. 118 del 20.05.2020, AIA n.883 del 19.10.2020; il costo complessivo dell'intervento risulta stimato in 70 milioni di euro.
RITENUTO CHE:
tale progetto corrisponda a quello del nuovo inceneritore di Fusina, che difficilmente trova una sua giustificazione all'interno del Piano in virtù della patente contraddizione di tale progetto con le linee guida europee; in effetti, sinteticamente, risulta del tutto palese il mancato rispetto della gerarchia d'intervento nella gestione rifiuti e delle nuove linee guida europee sull'uso di fondi — incluso Recovery Fund — che non prevedono il finanziamento di nuovi inceneritori e discariche; al contrario, le politiche europee sono oggi orientate non solo alla promozione del riciclo e del compostaggio, ma anche ad azioni intese alla riduzione e al riuso, come ad esempio emerge chiaramente dall'analisi dei criteri di impiego del Just Transition Fund (Jtf) e dei nuovi criteri per i fondi regionali del Cohesion Fund, i testi finali dei quali sono stati approvati dopo ampio confronto come evidenziato dalla stampa specialistica.
SOTTOLINEATO DUNQUE CHE:
in attesa di definizione criteri per il Recovery Fund e relative istruttorie, questo progetto risulta in palese, clamorosa contraddizione con le linee di indirizzo che la UE sta definendo in tutte le misure analoghe.
EVIDENZIATO CHE:
tale progetto risulta altresì in aperto contrasto con alcune delle linee programmatiche esplicitati nel PROGRAMMA 09.03 RIFIUTI del Documento di Economia e Finanza Regionale, dove si esplicita l'obiettivo ambizioso dell'attuazione del principio europeo "end of waste"; il progetto è altresì da ritenersi difficilmente compatibile con l'obiettivo strategico "Valorizzare il patrimonio e l'economia delle lagune e dei litorali. Riqualificare Porto Marghera verso un modello di sviluppo sostenibile" della MISSIONE 09 — SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE del DEFR.
Tutto ciò premesso
IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE
a rivedere le schede progettuali contenute nel Piano Regionale per la Ripresa e la Resilienza alla luce delle succitate linee guida europee e degli obiettivi della programmazione prevista dal DEFR- con particolare riferimento alla scheda relativa al progetto "137 - Sistema integrato energeticamente virtuoso ed automatizzato per gestione frazione secca residua dei rifiuti urbani, fanghi da depurazione civile con recupero di materia, valorizzazione energetica".".
Prego, collega.
Colleghi, per cortesia

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Chiedo un attimo di attenzione.

PRESIDENTE

Collega De Berti, collega Soranzo, collega Speranzon, per cortesia.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Come sappiamo, con la delibera n. 1529 del 17 novembre di quest'anno...

PRESIDENTE

Assessora De Berti e collega Pan, se dovete parlare, cortesemente uscite dall'Aula. Grazie.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Grazie, Presidente.
Con la delibera citata, la Giunta regionale, come sappiamo, ha adottato il PRRR, il Piano regionale per la ripresa e la resilienza del Veneto. All'interno di questo abbiamo notato, insieme ad altre associazioni ambientaliste, che è previsto un progetto, il n. 137, per cui si vanno a chiedere in sostanza 70 milioni di euro "per realizzare un sistema virtuoso ‒ cito da questa parte di progetto ‒ integrato che massimizzi il recupero di materia per i materiali riciclabili ancora presenti nel RUR, la valorizzazione energetica della restante frazione secca residua dei rifiuti urbani e dei fanghi derivanti dal processo di depurazione delle acque reflue civili, essiccati attraverso un sistema ad alta efficienza energetica che reimpiega i cascami termici della combustione".
Questo non è altro che il progetto dell'inceneritore di Fusina, che sto contrastando...

PRESIDENTE

È il 213.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

...che sto contrastando da mesi, assieme ‒ come ho detto all'inizio ‒ a delle associazioni, con i comitati ambientalisti, che da tanto tempo chiedono alla Regione di fare retromarcia su questo progetto, che è assolutamente anacronistico.
Pensiamo che il futuro sia il riciclo, il riutilizzo, la riduzione dei rifiuti, degli imballaggi, insomma un modello di economia circolare. Questo progetto della Regione Veneto non va assolutamente in questo senso. Fa dei passi indietro allucinanti. Per cui, chiedo che venga rivista, sostanzialmente, la scheda progettuale contenuta nel PRRR e che venga stralciato definitivamente questo impianto di incenerimento rifiuti, che è assolutamente incompatibile soprattutto in un contesto, come quello della Laguna di Venezia, che sappiamo essere la più inquinata d'Europa. Sicuramente questa non è una cosa positiva in un periodo di emergenza anche a livello sanitario.
Vorrei sapere dall'assessore Bottacin se c'è una risposta affermativa sull'approvazione di questo ordine del giorno e ringrazio.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Montanariello, prego.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Premettendo che il tema non può essere un tema...

PRESIDENTE

Colleghi!

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Premettendo che...

PRESIDENTE

Collega, le ricordo che ha 1.40 minuti.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Sì, Presidente.
Premettendo che il tema è un tema di primo livello e interessa anche noi, avevamo chiesto anche in Commissione a che punto eravamo sulla vicenda, però credo che su certi temi, come la centrale di Fusina, che in qualche modo, è brutto dirlo, ma sotto tanti aspetti servono anche quel tipo di... non magari proprio così, ma quel tipo di impianti possono anche servire al territorio, perché altrimenti ogni volta entriamo nel discorso che nessuno vuole gli impianti per la lavorazione dei rifiuti, però tutti quanti vogliamo che i rifiuti devono essere portati via e quant'altro. Io credo che non si possa vedere con ideologia questo tipo di partite utili al territorio, ma si debbano vedere mettendo sul piatto quello che è davvero l'impatto ambientale, quello con i numeri, non quello dell'ideologia politica, sviscerare quali sono i benefici per i territori, vedere quali sarebbero i costi delle bollette dei nostri cittadini, e nel caso si fa e nel caso non si fa, cominciare a vedere l'impatto vero sull'ambiente. Io credo che questo tipo di interventi, Assessore, per quanto siano tutti quanti cari, non si possono più vedere con partigianeria politica, ma bisogna cominciare a vedere l'utilità che hanno sul territorio e quanto davvero impattano. Siccome su questa vicenda ci sono state anche prese di posizione diverse dei Sindaci e degli Assessori coinvolti della Provincia e quant'altro, l'unico che si è palesemente schierato contro, come Sindaco, è il Sindaco 5 Stelle di Chioggia, creando anche malumori con Sindaci di paesi vicini, magari di altra ideologia, che volevano vederci chiaro prima di decidere...

PRESIDENTE

Collega, ha finito il tempo.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Concludo, Presidente.
Non è sì, ma è vederci chiaro, prima di decidere. Io credo che noi dovremmo rispettare gli amministratori del territorio e non prendere posizioni di partigianeria politica; fare come vogliono loro, che è vederci chiaro, prima di decidere.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Ha chiesto di intervenire l'assessore Bottacin, prego.
Prego, collega Ostanel.

Elena OSTANEL (Veneto che vogliamo)

Volevo solo approfittare, se l'assessore Bottacin ha voglia di rispondere, rispetto al Piano Rifiuti che citava anche prima, visto che si collega anche all'ordine del giorno, rispetto al rinnovo che dovrebbe essere in scadenza, credo, entro fine anno se ha qualche informazione su come si pensa di procedere per la realizzazione del piano.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie. Prego, assessore Bottacin.

Ass.re Gianpaolo BOTTACIN

Come ho detto in Commissione, intanto spieghiamo di cosa si tratta. Questo ordine del giorno chiede che sia tolto il progetto n. 137 che è stato inserito nel PRR inviato al Governo per i fondi Recovery Fund. È l'ultimo progetto che è inserito. Perché? Perché noi abbiamo inserito i progetti della Regione e poi abbiamo fatto una ricognizione con gli Enti locali e, quindi, anche con i gestori dei rifiuti. Gli Enti locali, tra gli altri progetti, hanno chiesto di inserire questo intervento, che prevede il finanziamento non solo della linea di termovalorizzazione, ma anche di tutta la parte precedente, quindi gli aspetti logistici, l'impianto di separazione, insomma tutto quanto, il progetto è abbastanza corposo e noi lo abbiamo allegato nelle nostre richieste del Recovery, su indicazione degli Enti locali.
Questo impianto, peraltro, che va a sostituire la centrale a carbone di Fusina, ovviamente generando un impatto infinitamente inferiore per le tecnologie che sono ovviamente diverse e molto più evolute e recenti, ha già l'autorizzazione sulle due linee. Ma vorrei solo ricordare che giustamente la consigliera Baldin si è rivolta anche all'Europa e l'Europa ha risposto alla consigliera Baldin dicendo che, in base alle informazioni che sono state fornite dal richiedente, la Commissione non trova alcuna violazione rispetto a quelle che sono le normative in materia europea sul recupero, anche recupero energetico, dei rifiuti. Perché ho detto che l'impianto è più complesso? Perché prevede una parte di recupero e una parte, quella residua, di recupero energetico, come è previsto dalla normativa europea.
Non sta a me difendere il progetto che è proposto da Enti locali, ovviamente. Gli Enti locali hanno fatto la richiesta, è stata autorizzata, ci hanno chiesto di inserirlo e noi l'abbiamo inserito nella delibera. Il Consiglio è sovrano, se il Consiglio dice di togliere questo progetto dal Recovery per me non c'è problema, lo togliamo, perché ripeto, il Consiglio è sovrano, però, il proponente ovviamente ha già le autorizzazioni, quindi lo farà e avrà la necessità di reperire le risorse nella tariffa, come ovviamente è previsto per legge. Quindi, la valutazione va fatta tenendo conto di tutti questi aspetti, secondo me.

PRESIDENTE

Grazie, Assessore. Prego, collega Baldin.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Riscontro nelle parole dell'Assessore una timida apertura. Vorrei precisare anche due questioni. Sia nel DEFR, che stiamo approvando, cioè il Programma 9.03 sui rifiuti, che si pone proprio l'obiettivo ambizioso dell'attuazione del principio europeo della fine del rifiuto (end of waste). Per cui anche relativamente al nostro Documento di Economia e Finanza questo progetto non appare assolutamente in linea, oltre che con delle linee europee che ci vedono chiaramente in una posizione per cui cercare di riciclare il rifiuto è sempre meglio di bruciare, quindi si va verso anche una gerarchia nell'utilizzazione dei vari meccanismi per cui bisogna produrre meno rifiuti possibili e soprattutto riciclarli in maniera sostenibile. La sostenibilità e la tutela del territorio è una questione importante su cui tutti i Governi del mondo finalmente pare si siano svegliati.
C'è una spinta che parte dal basso, se vogliamo. I ragazzi dei "Fridays For Future" nascono proprio in questi ultimi anni. È una tendenza a cui si mira sempre di più. Mi pare assolutamente in contraddizione questo tipo di progetto con la visione che ormai pervade tutto il sistema e anche l'umanità.
Per cui faccio un appello a voi, Consiglieri, per togliere questo progetto. Tra l'altro, non so se il consigliere Montanariello parla a titolo personale o come Partito Democratico perché mi risulta che sia stato proposto un emendamento...

PRESIDENTE

Collega Montanariello, per cortesia.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

È stato proposto un emendamento proprio dal Partito Democratico per fare due monitoraggi, due biomonitoraggi per vedere, alla luce del principio di precauzione, che bisogna sempre avere presente, la presenza di metalli pesanti nelle unghie dei bambini e la presenza di inquinanti anche nel latte materno.
Questo per ribadire che anche da parte di pediatri e medici c'è una netta contrarietà a questo tipo di progetto. Prima di tutto vediamo quanto inquina, quali sono gli impatti sulla salute, per poi poter eventualmente avviare un progetto di questo tipo.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Assessore Calzavara.

Ass.re Francesco CALZAVARA

Lo abbiamo detto in apertura dei lavori di questa PDA: tutto quello che riguarderà il Recovery Plan tornerà in Consiglio una volta che la Regione saprà esattamente quante risorse sono a disposizione e deciderà quali saranno i progetti prioritari che riterrà di appoggiare e di tentare di vedersi finanziati. Quindi ritengo che togliere oggi un'opera che molto probabilmente non verrà nemmeno finanziata, ma che credo il Consiglio, gran parte dei Consiglieri, non ha conoscenza delle dimensioni, della portata, dei benefici, dei costi e della pericolosità, non sia il momento adatto attraverso l'accettazione di un ordine del giorno. Avremo modo sicuramente in futuro di riaffrontare questo tema, una volta che ci sarà certezza di un finanziamento e ci sarà la certezza, all'interno di questo Consiglio, di quelli che saranno costi, benefici e pericolosità per i nostri cittadini.
Quindi il parere è no.

PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Non vedo altri interventi. Quindi mettiamo in votazione l'ordine del giorno n. N0213.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
ODG n. N214

Ordine del giorno presentato dalla consigliera Baldin relativo a "Inceneritore di Fusina (VE), adottare il principio di precauzione: stop alla realizzazione del progetto, si effettui un bio-monitoraggio" in occasione dell'esame della proposta di deliberazione amministrativa relativa a "Adozione della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2021-2023. Articolo 36, comma 3 e allegato 4/1, punti 4.1 e 6, del decreto legislativo n. 118/2011 e ss.mm.ii.; articolo 7 e sezione III della legge regionale n. 35/2001 .". (Proposta di deliberazione amministrativa n. 5) APPROVATO (Deliberazione n. 116/2020)

(N.d.r. - Si riproduce il testo scritto dell'ordine del giorno)
"IL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
PREMESSO CHE:
lo scorso 18 maggio un gruppo costituito da 24 pediatri ha presentato un appello alle Autorità Competenti relativo al progetto del nuovo impianto Veritas di Fusina (VE), il cui contenuto si riporta qui per esteso: "Come pediatri di Venezia, Mestre e Comuni limitrofi esprimiamo la nostra preoccupazione per il progetto di Veritas di realizzare tre termovalorizzatori a Fusina. Sappiamo che esistono pareri discordanti sia sulla reale nocività ed impatto ambientale, sia sull'opportunità di avere impianti con una capacità molto superiore alle esigenze del nostro territorio. Esiste infatti il timore che in futuro possa venire deciso di utilizzarli per smaltire eventuali rifiuti nocivi provenienti anche da altre zone. Gli effetti nocivi dell'inquinamento sulla popolazione, ed in particolare sulla salute infantile, sono noti da decenni. I nostri bambini vivono in uno degli ambienti più inquinati d'Europa, noi verifichiamo gli effetti patologici attuali e purtroppo possiamo anche prevedere quelli futuri. Il nostro dovere deontologico come pediatri è vigilare in ogni campo per tutelare la salute dei nostri piccoli pazienti. Poiché l'emergenza Covid, con le necessarie restrizioni, ha impedito ulteriori valutazioni dei rischi e non ha permesso a noi di capire, e alle famiglie di esprimersi sulle scelte, chiediamo alle Autorità Competenti che sia ascoltato il parere della Municipalità di Marghera, che chiede di sospendere I 'iter di approvazione in attesa di ulteriori approfondimenti";
Successivamente, il 5 luglio l'Associazione operante nel territorio veneziano, "Progetto Nascere Meglio", ha inviato al presidente della Regione del Veneto, all'assessore regionale alla Sanità, al Presidente del Consiglio regionale e a tutti i gruppi consiliari una lettera-appello relativa al progetto del nuovo impianto Veritas di Fusina (VE), descritto quale causa di manifesta preoccupazione in quanto possibile ulteriore fonte di inquinamento che andrebbe ad aggiungersi a quelle già presenti sul territorio;
la succitata lettera è stata sottoscritta in pochi giorni da oltre mille cittadini residenti nel territorio interessato dal progetto in questione;
oggetto della lettera di è in particolare la richiesta "di adottare il principio di precauzione e, prima di decidere sulla eventuale realizzazione di un 'opera che potrebbe mettere a rischio ulteriormente la salute dei cittadini, in particolare dei bambini, effettuare una attenta indagine di bio-monitoraggio sulla presenza di inquinanti del latte materno e delle unghie dei bambini, test assolutamente non invasivi e dai costi limitati. Ovviamente altre tecniche di monitoraggio possono dare indicazioni sullo stato di salute della popolazione di un territorio";
a detta degli esponenti della stessa Associazione, lo screening proposto prevedrebbe un campione di 200 donne e una spesa di 20 mila euro; uno studio simile sarebbe già stato realizzato a Venezia nell'anno 2000 e a Forlì, in un territorio a rischio come quello di Marghera;
nel mese di agosto, un successivo appello dei sopracitati 24 pediatri tornava a insistere sulla necessità di fermare l'iter di approvazione del progetto in questione, asserendo tra l'altro che "sappiamo che un 'associazione locale di genitori, sostenuta da oltre 1000 firme, da tempo chiede invano che vengano eseguiti due bio-monitoraggi di facile realizzazione e di basso costo, per i quali sono già disponibili sia i volontari sia i laboratori attrezzati per I 'esecuzione. Si tratta di verificare la presenza di diossina nel latte materno e di metalli pesanti nelle unghie dei bambini (come fatto recentemente per l'inceneritore di Forlì). Questi dati sono indici sensibili del livello di inquinamento di un territorio ed è imprescindibile conoscerli prima di affrontare un nuovo possibile impatto ambientale";
i pediatri ricordano anche, nel contesto del loro secondo appello, che "il 26/5/2020 più di 350 Organizzazioni di 90 paesi, che rappresentano oltre 40 milioni di sanitari di tutto il mondo, hanno inviato un appello ai leader del G20 (tra cui il nostro ministro Conte) chiedendo che medici e scienziati, come erano stati ascoltati per l'emergenza COVID, fossero ora seguiti per l'emergenza di clima e inquinamento. La lettera dice che abbiamo affrontato l'epidemia con corpi già indeboliti dall'inquinamento e invita i governi ad un drastico cambio di rotta, citando espressamente gli inceneritori come causa di morte e malattia. Questo appello mondiale è stato firmato anche dalla FNOMCeO, la federazione che rappresenta tutti i medici italiani";
numerosi Comitati e Associazioni hanno manifestato la propria preoccupazione in merito alle caratteristiche del progetto in questione, anche in riferimento alla possibilità che l'impianto sia utilizzato anche per il trattamento di fanghi contaminati da Sostanze perfluoro alchiliche (PFAS), tra queste ricordiamo il Comitato Opzione Zero, Medicina Democratica, Assemblea contro il rischio chimico Marghera, Malacaigo, Ambiente Venezia, Ecoistituto Alex Langer, Eddyburg, Cobas autorganizzati Comune di Venezia, Laboratorio Venezia, Quartieri in Movimento, Mira 2030, FFF Venezia-Mestre, Forum dell'Aria, Comitato Difesa Ambiente e Territorio Spinea, Marghera libera e pensante, WWF Venezia, Comitato No Grandi Navi, Valore Ambiente Mirano, Associazione APIO onlus, Coordinamento associazioni ambientaliste Mares Mogliano, Casa del Popolo Cà Luisa, Eddyburg, Associazione Nascere Meglio Mestre;
il 16 novembre un'ulteriore lettera-appello, che ancora una volta auspicava lo stop dell'inceneritore in attesa dell'avvio dei sopra descritti bio-monitoraggi, è stata inviata da oltre 60 medici e pediatri al Presidente della Giunta regionale.
CONSIDERATO CHE:
desta e deve destare particolare preoccupazione quanto fin qui rappresentato in merito al progettato impianto di Fusina per l'incenerimento di rifiuti di varia natura, in special modo se posto in relazione con il duplice fatto che, da un lato, la pianura padana costituisca, come noto, una delle aree d'Europa dove l'inquinamento atmosferico è ai livelli più elevati e, dall'altro, vi sia un oggettivo e specifico problema legato all'inquinamento elevato di Porto Marghera e delle zone limitrofe;
gli effetti nocivi di questo inquinamento sulla popolazione ed in particolare sui bambini trovano riscontro nella letteratura medico-scientifica degli ultimi decenni;
la richiesta da più parti espressa di un'indagine di bio-monitoraggio appare, in virtù del principio di precauzione, quale necessaria e ineludibile precondizione alla realizzazione dell'impianto in questione.
RICHIAMATO l'obiettivo strategico "Valorizzare il patrimonio e l'economia delle lagune e dei litorali. Riqualificare Porto Marghera verso un modello di sviluppo sostenibile" di cui alla MISSIONE 09 - SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE della Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR) allegata alla Pda in oggetto;
VISTI altresì gli obiettivi e le linee programmatiche di cui al PROGRAMMA 09.03 - RIFIUTI della Nota;
tutto ciò premesso
IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE
a dare risposta alle numerose richieste sopra richiamate, con particolare riferimento alla proposta di un'indagine di bio-monitoraggio da effettuarsi sulla popolazione potenzialmente interessata dal progetto del nuovo impianto Veritas di Fusina (VE).""
Lo vuole presentare?

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Sì, l'ho detto poc'anzi. Come dicevo poco fa, si tratta di una richiesta che proviene dal mondo dei medici e dei pediatri. In sostanza, si chiede, prima di dare avvio alla realizzazione di questo progetto, due biomonitoraggi: uno sulla presenza dei metalli all'interno del latte materno, l'altro sulle unghie dei bambini, perché da ciò si capisce il grado e il livello di inquinamento presente in un territorio e, sulla base, come vi dicevo appunto del principio internazionalmente riconosciuto di precauzione, si dovrebbe prima capire se a livello sanitario siamo nelle condizioni di poter eventualmente avallare un progetto che va ad incidere sulla salute e sulla salubrità dell'ambiente che ci circonda. Da quello che mi risulta e risulta anche alle associazioni proponenti, è un biomonitoraggio che non costa nemmeno così tanto. Mi pare si siano già incontrati anche con l'assessora Lanzarin, se non erro, in occasione di una delle conferenze della Presidenza a Marghera e credo ci sia forse anche la volontà di approvare questo ordine del giorno.
Okay.

PRESIDENTE

Grazie, consigliere Baldin.
Non vedo altri interventi, quindi mettiamo in votazione l'ordine del giorno n. N0214.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
Votate colleghi.
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
ODG n. N215

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Guarda, Ostanel, Giacomo Possamai, Lorenzoni, Camani, Zottis, Bigon, Baldin e Zanoni relativo a "Giulio Regeni e l'impegno per il sostegno dei diritti umani" in occasione dell'esame della proposta di deliberazione amministrativa relativa a "Adozione della Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2021-2023. Articolo 36, comma 3 e allegato 4/1, punti 4.1 e 6, del decreto legislativo n. 118/2011 e ss.mm.ii.; articolo 7 e sezione III della legge regionale n. 35/2001 .". (Proposta di deliberazione amministrativa n. 5) APPROVATO (Deliberazione n. 117/2020)

(N.d.r. - Si riproduce il testo scritto dell'ordine del giorno)
"IL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
PREMESSO CHE:
- il DEFR 2021-2023, Missione 12, Programma 12.08 "Cooperazione e associazionismo", così si esprime: "La Regione proseguirà nell'azione di favorire e sostenere le occasioni per promuovere e diffondere la conoscenza dei diritti umani e della cultura di pace, con percorsi educativi realizzati nelle scuole ed iniziative mirate a coinvolgere le istituzioni su questo importante tema;
- lo stesso progetto di legge n. 17 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2021 ", attribuisce rilevanza al tema della cooperazione internazionale attraverso specifica modifica alla legge regionale 21 giugno 2018, n. 21 "Interventi regionali per la promozione e la diffusione dei diritti umani nonché la cooperazione allo sviluppo sostenibile";
- l'art. 1 della summenzionata legge regionale, così statuisce: "La Regione del Veneto riconosce la pace e lo sviluppo quali diritti fondamentali della persona e dei popoli ed opera all'interno del territorio regionale per garantire e rendere effettivi i diritti umani, le libertà fondamentali dell'uomo, la cultura di pace e la cooperazione allo sviluppo, in coerenza con i principi della Costituzione italiana, del diritto europeo e di quello internazionale";
RILEVATO CHE:
• la Procura della Repubblica di Roma ha concluso le indagini circa i fatti che hanno condotto alla morte del ricercatore Giulio Regeni, formulando le imputazioni di sequestro di persona pluriaggravato, concorso in lesioni personali e omicidio a carico di agenti dei servizi di sicurezza dell'Egitto;
• Il pubblico ministero presso la Procura della Repubblica di Roma ha riferito alla specifica commissione parlamentare istituita allo scopo di far luce sulla vicenda che vi sarebbero tuttavia altri tredici soggetti la cui posizione, purtroppo, non può essere ulteriormente accertata stante la mancata risposta da parte delle autorità egiziane;
CONSIDERATO CHE:
- le autorità egiziane hanno sin qui mostrato di non voler collaborare con gli inquirenti e con le autorità italiane ai fini del più completo accertamento dei fatti e delle responsabilità che condussero alla morte di Giulio Regeni;
- inoltre, la garanzia dei diritti umani da parte del governo egiziano appare posta pesantemente in dubbio dalla vicenda processuale che ancora oggi vede ristretto Patrick Zaki, dal 7 febbraio 2020 in carcere in regime di detenzione preventiva — più volte pretestuosamente reiterata - e fino a data da destinarsi, nonché dalla dura campagna dura repressiva avviata contro Egyptian Initiative for Personal Rights e altre organizzazioni non governative che si occupano di diritti umani;
in ogni caso, al cospetto delle tattiche di negazione e oscuramento della verità. occorre porre in risalto la vitale figura di Giulio Regeni, giovane e brillante ricercatore italiano barbaramente ucciso, imprimendo nella memoria storica il suo nome attraverso il cambio toponomastico della via del Comune di Roma Capitale che attualmente ospita l'ambasciata Egiziana;
tutto quanto sopra premesso
IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE
ad attivarsi presso ogni livello istituzionale, nazionale, europeo, internazionale, affinché siano poste tutte le iniziative necessarie per prendere le distanze contro la repressione dei più elementari diritti umani da parte della autorità egizie;
ad attivarsi presso il Comune di Roma Capitale e presso la Regione del Lazio al fine di mutare in "Via Giulio Regeni" l'attuale toponomastica del luogo dove ha sede l'ambasciata Egiziana.""
Prego, collega. La collega lo dà per letto.
Lo mettiamo in votazione.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Segniamo il voto, a verbale, favorevole della collega Guarda.
ODG n. N216

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Speranzon, Formaggio, Polato, Soranzo, Razzolini, Villanova, Venturini e Brescacin relativo a "Modifica dell'articolo 33 bis della legge regionale 30 ottobre 1998, n. 25 "Disciplina ed organizzazione del trasporto pubblico locale"" in occasione dell'esame della proposta di deliberazione amministrativa relativa a "Adozione della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2021-2023. Articolo 36, comma 3 e allegato 4/1, punti 4.1 e 6, del decreto legislativo n. 118/2011 e ss.mm.ii.; articolo 7 e sezione III della legge regionale n. 35/2001 .". (Proposta di deliberazione amministrativa n. 5) APPROVATO (Deliberazione n. 118/2020)

(N.d.r. - Si riproduce il testo scritto dell'ordine del giorno)
IL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
"PREMESSO che la legge regionale 30 ottobre 1998, n. 25 "Disciplina ed organizzazione del trasporto pubblico locale" introduce, tra l'altro, all'articolo 33 bis, la libera circolazione sui mezzi del trasporto pubblico locale da parte delle forze dell'ordine. In particolare, si stabilisce che, per la circolazione in ragione delle funzioni e del servizio sui mezzi di trasporto pubblico locale, gli agenti e gli ufficiali di pubblica sicurezza, gli appartenenti all'arma dei carabinieri, alla polizia di Stato, alla polizia penitenziaria, al corpo della guardia di finanza, al corpo forestale dello Stato, vigili del fuoco, alla polizia municipale utilizzano la tessera di riconoscimento rilasciata dai rispettivi comandi che consente il trasporto anche dei relativi veicoli di servizio;
VISTO che l'obiettivo dell'introduzione dell'art 33 bis era quello di incentivare la sicurezza e la prevenzione a bordo dei mezzi di trasporto grazie alla presenza di agenti di pubblica sicurezza che svolgono in modo permanente la loro funzione;
CONSIDERATO CHE:
il personale appartenente alle Forze Armate sono riconosciute quali agenti di pubblica sicurezza ai sensi dell'art. 7-bis "Concorso delle Forze armate nel controllo del territorio" solo nell'esecuzione dei servizi previsti dalla Legge 125 2008 "Misure urgenti in materia di sicurezza pubblica";
la divisa può rappresentare un valido strumento di deterrenza agli episodi di microcriminalità, di comportamenti scorretti da parte degli utenti nonché dell'evasione del pagamento delle tariffe;
RITENENDO che la presenza di personale appartenente alle Forze Armate e che indossi la divisa possa conseguire un effetto positivo contribuendo ad un'azione più completa ed efficace utile alla prevenzione di situazioni di criticità sempre più frequenti a bordo dei mezzi pubblici che vedono episodi di aggressioni al personale viaggiante, molestie ai viaggiatori oltre che di evasione tariffaria;
SI IMPEGNA
ad adoperarsi per riconoscere la libera circolazione degli appartenenti alle Forze Armate che indossano la divisa estendendo quanto previsto dall'art. 33 bis della legge regionale 30 ottobre 1998, n. 25 , senza oneri in capo al Bilancio regionale"".
Prego, collega Speranzon.

Raffaele SPERANZON (Fratelli d'Italia – Giorgia Meloni)

La Legge regionale 30 ottobre '98, la n. 25 "Disciplina e organizzazione del trasporto pubblico locale" introduce, tra l'altro, nell'articolo 33-bis la libera circolazione sui mezzi del trasporto pubblico locale da parte delle Forze dell'Ordine. In particolare, stabilisce che la circolazione in ragione delle funzioni del servizio sui mezzi di trasporto pubblico locale possano circolare gli agenti e gli ufficiali di pubblica sicurezza, gli appartenenti all'Arma dei Carabinieri, alla Polizia di Stato, alla Polizia Penitenziaria, al Corpo della Guardia di Finanza, al Corpo Forestale dello Stato, Vigili del Fuoco, alla Polizia Municipale e tutti questi possono, mostrando la propria tessera di riconoscimento, appunto, avere la gratuità nell'utilizzo dei mezzi di trasporto.
Visto che l'obiettivo è l'introduzione, l'articolo 33-bis, era quello di incentivare la sicurezza e la prevenzione a bordo dei mezzi di trasporto grazie alla presenza, appunto, di agenti di pubblica sicurezza che svolgano in modo permanente la loro funzione. Nel caso di chi fa parte dell'Esercito ricordo che, oltre a indossare una divisa, che di per sé rappresenta certamente un deterrente nei confronti di atti di microcriminalità o di violenza o comunque di elusione di quelle che sono le leggi o le norme, riteniamo che il personale appartenente alle Forze Armate debba essere riconosciuto al pari di tutti gli altri in divisa.
Pertanto, ritenendo la presenza di personale appartenente alle Forze Armate e che indossi la divisa, possa conseguire un effetto positivo contribuendo a un'azione più completa efficace, utile alla prevenzione di situazioni di criticità sempre più frequenti a bordo di mezzi pubblici che vedono episodi di aggressioni al personale viaggiante, molestie ai viaggiatori, oltre che di evasione tariffaria, noi chiediamo al Consiglio regionale che si adoperi per riconoscere la libera circolazione degli appartenenti alle Forze Armate che indossano la divisa, estendendo quanto previsto all'articolo 33-bis della Legge regionale 25 del 30 ottobre '98, con tutto quell'elenco che ho fatto precedentemente, senza oneri in capo al bilancio regionale.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Montanariello non ha più tempo a disposizione.
Prego, collega Brescacin.

Sonia BRESCACIN (Zaia Presidente)

Grazie, Presidente.
Per chiedere la possibilità di apporre la firma a questo ordine del giorno.

PRESIDENTE

Okay. Quindi la sua la collega Brescacin sottoscrive l'ordine del giorno.
Non vedo altri interventi, quindi mettiamo in votazione l'ordine del giorno n. N0216.
È aperta la votazione
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
ODG n. N218

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Speranzon, Polato, Soranzo, Formaggio, Razzolini, Villanova, Venturini e Bozza relativo a "La Giunta valuti qualora ci fosse la necessità di utilizzare gli spazi rinnovati del padiglione Fassina dell'Ospedale Calvi di Noale per attività di riabilitazione post Covid" in occasione dell'esame della proposta di deliberazione amministrativa relativa a "Adozione della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2021-2023. Articolo 36, comma 3 e allegato 4/1, punti 4.1 e 6, del decreto legislativo n. 118/2011 e ss.mm.ii.; articolo 7 e sezione III della legge regionale n. 35/2001 .". (Proposta di deliberazione amministrativa n. 5) APPROVATO (Deliberazione n. 119/2020)

(N.d.r. - Si riproduce il testo scritto dell'ordine del giorno)
"IL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
PREMESSO CHE:
l'emergenza sanitaria ha determinato la riorganizzazione delle Aziende sanitarie del Veneto in termini di attività sia sanitarie che assistenziali con l'attivazione prima di reparti dedicati, poi anche di intere strutture con un bisogno sempre crescente di posti letto per la terapia intensiva e sub-intensiva;
alla riconversione di intere strutture ospedaliere utili al ricovero di pazienti contagiati è seguita la riorganizzazione delle attività ordinarie per poter impegnare il personale nell'emergenza sanitaria;
con il prolungarsi dell'emergenza per alleggerire la pressione degli ospedali sono stati individuati spazi per il ricovero di pazienti in via di guarigione ma con necessità di assistenza;
CONSIDERATO CHE:
chi ha affrontato un lungo ricovero in terapia intensiva spesso necessita di tempi molto lunghi per riprendersi;
il contagio può avere risvolti a livello respiratorio, muscolare con perdite di peso, compromissioni neurologiche determinando la necessità per i pazienti di essere seguiti in ambiente sanitario per il recupero dello stato di salute migliore per tornare in piena efficienza;
RITENUTO che la riabilitazione post Covid potrebbe avvenire in strutture individuate ad hoc sulla base di determinate caratteristiche in modo che i pazienti possano essere seguiti da professionisti della riabilitazione con trattamenti personalizzati;
VISTO che negli anni il P.F. Calvi è diventato un'eccellenza territoriale con riferimento a reparti come cardiologia riabilitativa, medicina dello sport, medicina fisica riabilitativa e medicina di gruppo integrata;
IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE
a valutare qualora ci fosse la necessità, di utilizzare gli spazi rinnovati del padiglione Fassina dell'Ospedale Calvi di Noale per attività di riabilitazione post Covid a servizio dell'area vasta della Città metropolitana di Venezia"".
Prego, collega.

Raffaelle SPERANZON (Fratelli d'Italia)

Velocemente. L'emergenza sanitaria ha determinato la riorganizzazione delle Aziende nel Veneto in termini di attività sia sanitarie che assistenziali, con l'attivazione prima di reparti dedicati, poi anche di intere strutture, con un bisogno sempre crescente di posti letto per la terapia intensiva e sub-intensiva e, tra queste, per l'appunto, il Padiglione Fassina dell'Ospedale Calvi di Noale.
Alla riconversione di intere strutture ospedaliere utili al ricovero dei pazienti contagiati è seguita la riorganizzazione delle attività ordinarie per poter impegnare il personale nell'emergenza sanitaria. Noi, con questo ordine del giorno, chiediamo che ci sia la possibilità di valutare, qualora se ne rilevi la necessità, di utilizzare gli spazi rinnovati del Padiglione Fassina dell'ospedale Calvi di Noale per l'attività di riabilitazione post-Covid, tenuto conto che chi ha affrontato un lungo ricovero in terapia intensiva spesso necessita di tempi molto lunghi per riprendersi e che il contagio può avere risvolti a livello respiratorio e muscolare con perdite di peso e compromissioni neurologiche, determinando così la necessità per i pazienti di essere seguiti in ambito sanitario per il recupero dello stato di salute migliore per tornare in piena efficienza.

PRESIDENTE

Grazie, collega. Ha chiesto di intervenire la consigliera Guarda, prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Semplicemente volevo intervenire anticipando una questione: sull'ordine del giorno precedente, il n. A0216, il voto mio lo vorrei correggere in negativo, contrario, che rimanga a verbale.

PRESIDENTE

Non si può, collega. Va bene, resterà a verbale, però non si può correggere.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Sì, sì. È per precisarlo a verbale. Non richiedo oltre.
Ma su questo ordine del giorno vorrei intervenire per una precisazione. L'anno scorso, proprio sul tema della riabilitazione post-Covid, avevo proposto un emendamento richiedendo l'attivazione poi di quello che serve realmente, che è un reparto di riabilitazione pneumologia. È questo che serve. Tecnicamente e scientificamente, è comprovato. Quindi sono molto contenta se viene appunto preso in considerazione questo tipo di percorso. Ribadiamo che la scienza medica, i medici che lavorano adesso nel territorio e che stanno vedendo come poi dopo intervenire per chi riesce a riprendersi dalla malattia, ci impone un intervento verso un'ottica reale.

PRESIDENTE

Collega Sandonà, collega Valdegamberi, per cortesia.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Realmente professionalizzante no, anche perché sto sostenendo il vostro ordine del giorno per cui per una volta che capita, sarebbe anche interessante valorizzarlo, però il principio è: la logica deve essere quella di un'attivazione di un reparto specializzato in questa direzione perché evidentemente riprendersi è talmente difficile alle volte, è talmente complesso, che non basta semplicemente una degenza e un accompagnamento: serve una professionalizzazione poi di un reparto ad hoc. Questo altre Regioni già ce l'hanno, stanno già lavorando con enorme anche successo e questo di per sé è testimoniato anche dai medici che lavorano in questo territorio e che si interfacciano con gli altri per cui sarebbe opportuno pensarla in questa direzione, magari guardando anche oltre i limiti geografici indicati all'interno di questo ordine del giorno, dato che abbiamo delle strutture magari che sono più adeguate ad accogliere questo tipo di intervento.
Comunque non è ostile assolutamente la presa di posizione dato che ricalca quello che era stata la proposta che si voleva bocciare e che per questo motivo avevo ritirato, proprio per evitare che venisse appunto poi strumentalizzata magari una questione di questo tipo.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Non vedo altri... no, c'è il collega Formaggio che vuole intervenire, prego.

Joe FORMAGGIO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Presidente, non su questo sull'ordine del giorno n. N0215, quello di Regeni, ho votato a favore perché il dottor Valente mi aveva mandato fuori, però sono contrario che resti a verbale...

PRESIDENTE

Resta a verbale. Grazie. Mettiamo in votazione l'ordine del giorno n. N0218.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Ordine del giorno n. N0219 della collega Baldin.
Valutare nella programmazione dei servizi alla persona l'opportunità di istituire un nuovo servizio di linea di autobus o delle corse periodiche per il collegamento fra il Comune di Chioggia e tutta la gronda lagunare verso l'Ospedale dell'Angelo di Mestre
Lo vuole presentare?

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Lo ritiro perché non c'è la disponibilità a votare.

PRESIDENTE

L'ordine del giorno è ritirato.
ODG n. N221

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Soranzo, Speranzon, Polato, Formaggio, Razzolini, Pan, Villanova e Venturini relativo a "Il Governo assicuri nel Ricovery Fund fondi sufficienti a sostenere e risollevare concretamente il settore del turismo" in occasione dell'esame della proposta di deliberazione amministrativa relativa a "Adozione della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2021-2023. Articolo 36, comma 3 e allegato 4/1, punti 4.1 e 6, del decreto legislativo n. 118/2011 e ss.mm.ii.; articolo 7 e sezione III della legge regionale n. 35/2001 .". (Proposta di deliberazione amministrativa n. 5) APPROVATO (Deliberazione n. 120/2020)

(N.d.r. - Si riproduce il testo scritto dell'ordine del giorno)
IL CONSIGLIO REGIONALE DEL VEVENTO
PREMESSO CHE:
a seguito dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19 che ha pesantemente caratterizzato l'anno in corso e con molta probabilità si ripercuoterà anche nel prossimo nonché al conseguente andamento negativo dell'economia, a venuta a determinarsi una situazione di grave difficolta per la maggior parte delle imprese ricettive legate al turismo, alberghi in particolare;
il comparto sia trovato a dover gestire un crollo delle prenotazioni sin dall'inizio dell'emergenza sanitaria e in questa situazione a molto difficile produrre un fatturato tale da consentire oltre al mantenimento della propria azienda anche il suo sviluppo;
CONSIDERATO ALTRESÌ CHE:
aziende che nel 2020 hanno avuto cali di fatturato pari all'80% non sono più nella condizione di reggere e molte realtà non ritorneranno ai livelli (anche occupazionali) degli ultimi anni;
importanti e strutturali interventi a sostegno nel settore turistico non ci sono stati, visti i pochi ristori o il bonus vacanze, provvedimenti che poco possono dare e poco hanno dato al settore;
nemmeno nel Recovery Fund sembra esserci risorsa sufficiente, si parla di 3,1 miliardi (cioè 1'1,6% dei 196 previsti per il Piano) ma divisi tra turismo e cultura e orientati più su quest'ultima;
PRESO ATTO che nell'ambito della valorizzazione e del sostegno delle risorse turistiche sono collegati tra loro i settori dei servizi, della cultura e dello spettacolo, della gastronomia, del trasporto e della navigazione, delle produzioni agroalimentari e tutti quei settori economici che rappresentano la spina dorsale della filiera turistica e che sono collegati e fondamentali per la crescita della competitività delle imprese e dell'attrattività del Veneto;
RITENUTO che sia necessaria una presa di coscienza delle giuste dimensioni della crisi che il turismo sta attraversando, in una situazione in cui fino all'anno scorso si soffriva per l'overtourism nelle Città d'arte ed era necessario addirittura orientare i turisti verso mete diverse mentre oggi molti alberghi preferiscono restare chiusi;
IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE
ad attivarsi presso il Governo della Repubblica affinché siano riservati al settore del turismo nel Recovery Fund fondi sufficienti finalizzati ad interventi che possano concretamente sostenere e risollevare il settore in una situazione che si sta notevolmente complicando"".
Prego, collega.

Enoch SORANZO (Fratelli d'Italia – Giorgia Meloni)

Grazie, Presidente.
Se posso avere un attimo di silenzio, grazie. Presidente, glielo chiedo solo per cercare... Collega Formaggio, la prego, almeno lei di riuscire...

PRESIDENTE

Colleghi, per favore. È un attimo sospendere, sospendiamo dieci minuti e così perdiamo tempo.
Okay, prego, collega.

Enoch SORANZO (Fratelli d'Italia – Giorgia Meloni)

Grazie, Presidente.
Si tratta di un ordine del giorno che abbiamo voluto depositare a seguito... credo anche molto importante considerato anche l'istante che stiamo vivendo. Ne vorrei anche dare lettura velocemente di alcuni passaggi: si tratta di un ordine del giorno che si basa ovviamente sulla emergenza Covid-19, che ha pesantemente caratterizzato l'anno in corso dal punto di vista turistico e della filiera del turismo, direttamente o indirettamente collegata, che probabilmente e con molta probabilità riprenderà. Questo grande impatto in negativo si ripercuoterà anche l'anno prossimo. Abbiamo visto in questi ultimi due giorni per l'intera categoria della filiera del turismo, in particolare quello alberghiero, anche a livello nazionale: si sono potuti vedere i dati del pesante crollo delle prenotazioni e che l'emergenza sanitaria sta di fatto configurando come un rischio pesante di cortocircuito nel comparto.
Io cerco di fare una sintesi: le aziende che nel 2020 hanno avuto cali di fatturato pari all'80% non sono più in condizioni di reggere e molte realtà non ritorneranno ai livelli anche occupazionali degli ultimi anni. Importanti e strutturali interventi a sostegno del settore turistico non ci sono stati, a nostro avviso, e parlo di importanti strutturali, lo vorrei sottolineare per non stimolare poi delle male interpretazioni: non ci sono stati visti pochi ristori, visto il bonus vacanze, provvedimenti che possono dare o poco hanno dato al settore.
Nemmeno il Recovery Fund sembra essere una risorsa sufficiente: si parla di 3,1 miliardi, cioè l'1,6% dei 196 previsti per il piano, ma divisi tra turismo e cultura e orientati più su quest'ultima.
Nell'ambito della valorizzazione e del sostegno delle risorse turistiche sono collegati, tra l'altro, tantissimi settori, dei servizi, della cultura, dello spettacolo, dello spettacolo, della gastronomia, trasporto, navigazione, produzione agroalimentare e tutti quei settori economici che rappresentano la spina dorsale della filiera turistica e che sono collegati e fondamentali per la crescita della competitività delle nostre imprese e, in particolare, delle attività del Veneto. Sappiamo quale ruolo ha, nel Veneto in particolare, il settore turistico e la filiera turistica.
A tal proposito crediamo che sia necessaria una presa di coscienza delle giuste dimensioni della crisi che si sta abbattendo nel settore turistico e che lo stesso settore sta attraversando, in una situazione in cui fino all'anno scorso si soffriva per l'over tourism nelle città d'arte ed era necessario addirittura orientare i turisti verso mete diverse. Mentre oggi molti alberghi e molte strutture preferiscono restare addirittura chiusi. Non sono ormai di ora i comunicati stampa del Presidente di Federalberghi o di altri Presidenti di categoria che non hanno più contezza e la certezza che molte strutture possano davvero riaprire.
Impegna quindi, secondo noi, la Giunta regionale ad attivarsi presso il Governo della Repubblica, affinché siano riservati al settore del turismo, nel Recovery Fund, fondi sufficienti, finalizzati ad interventi che possano concretamente sostenere e risollevare il settore in una situazione che si sta notevolmente complicando.
Aggiungo, a seguire questo ordine del giorno, che anche le richieste di estendere il 110% al settore turistico, neppure questa richiesta a livello... seppur le categorie, immagino le Regioni, ma tutti gli operatori hanno chiesto sui tavoli di concertazione con il Governo, è stata recepita. Continua l'attività di richiesta. Noi chiediamo alla Giunta di potersi... come lo sta già facendo, e ringraziamo l'assessore Caner per il lavoro che sta facendo e che sta programmando per il rilancio, per quello che potrà essere, con tutta la forza che possiamo, per l'anno prossimo, per il lavoro che sta portando avanti insieme a tutta l'Amministrazione regionale. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Si era prenotata anche la collega Camani.
Collega Possamai, si è registrato? Collega Possamai? No, no, Giacomo, ti devi prenotare.

Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)

Consigliere, noi volentieri, nel senso che l'auspicio e l'obiettivo è giusto e importante. Volevamo solo chiederle di valutare sul considerato che implica, che coinvolge il Governo, di poterlo cassare in modo tale da poterlo votare o meglio o almeno riformulare nel senso che c'è il passaggio sul Recovery Fund: "importanti strutturali interventi nel settore turismo ci sono stati" ce ne sono stati tanti nei mesi, quindi se può togliere quella parte e mantenere semplicemente: "L'impegno ad attivarsi presso il Governo della Repubblica affinché siano" eccetera, eccetera, tenendo anche il primo considerato se ritiene, per noi va bene, lo votiamo a favore anche noi. Libera scelta.
No, siamo a favore dell'impegno.

PRESIDENTE

Collega Soranzo, se si vuole prenotare. Grazie.
Prego, ha la parola.

Enoch SORANZO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Grazie, Presidente.
Io sarei ben felice di accoglierlo anche perché insomma so quanto lavoro la collega Camani e il Gruppo fa nell'ambito del turismo, ci conosciamo, però, collega Possamai, le leggo l'ANSA del presidente Bernabò Bocca di ieri, 15 dicembre, al di là che sia un Senatore di Forza Italia, è un rappresentante di uno dei motori più importanti dell'economia italiana e rappresenta Federalberghi e, a meno che non sia letteralmente impazzita tutta la struttura di Federalberghi, io ho citato nell'ordine del giorno esattamente le parole ufficiali che sono state trasmesse dal comunicato stampa a livello ministeriale da parte dello stesso Presidente. Quindi questo comunicato stampa ANSA, suffragato da una circolare a tutti gli operatori del turismo nazionale, mi piacerebbe... due sono le cose: o loro sono totalmente impazziti e fanno dichiarazione false e tendenziose, oppure evidentemente questi sono i dati che vengono riportati.
Non ho visto nessuna smentita da parte del Ministero, non ho visto nessuna smentita da parte del premier Conte, non ho visto nessuna smentita e sono passate più di ventiquattr'ore: io credo che se ci fosse stato una bugia così colossale e importante sicuramente, visto che l'attenzione dei media mi pare che ci sia da parte del Governo, sarebbe stata smentita. Quindi mi piacerebbe ma non sono io ad avere questi canali preferenziali, anche perché la mia forza politica, il mio Partito, non è al governo. Mi piacerebbe tanto, probabilmente la musica, siamo convinti, sarebbe diversa, però insomma rispettiamo anche le considerazioni degli altri.

PRESIDENTE

Grazie.
Non vedo altri interventi, quindi mettiamo in votazione l'ordine del giorno n. N0221.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
ODG n. N222

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Venturini, Bozza, Pan, Villanova e Sandonà relativo a "La Giunta regionale si impegni a promuovere l'accelerazione presso gli Enti competenti della realizzazione SR10 da Carceri a Legnago" in occasione dell'esame della proposta di deliberazione amministrativa relativa a "Adozione della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2021-2023. Articolo 36, comma 3 e allegato 4/1, punti 4.1 e 6, del decreto legislativo n. 118/2011 e ss.mm.ii.; articolo 7 e sezione III della legge regionale n. 35/2001 .". (Proposta di deliberazione amministrativa n. 5) APPROVATO (Deliberazione n. 121/2020)

(N.d.r. - Si riproduce il testo scritto dell'ordine del giorno)
" II CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
PREMESSO che il completamento della SR10 e di vitale importanza per tutto il territorio della bassa padovana per diversi ordini di motivi, in particolare per dare completa esecuzione al progetto di mobilità nella bassa padovana nonché per assicurare al territorio di sfruttare al massimo le opportunità derivanti dall'essere finalmente inseriti nella rete autostradale a seguito della apertura della autostrada Valdastico Sud, opportunità legate allo sviluppo economico, imprenditoriale e turistico del territorio;
CONSIDERATO che la realizzazione della SR10 rientra nella Missione 10 Programma 05 del DEFR come obbiettivo da traguardare;
IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE
a sollecitare ANAS e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a procedere con celerità e tempestività alla realizzazione della strada regionale 10 da Carceri a Legnago una volta conclusa la fase di progettazione, definitiva ed esecutiva"".
Collega Venturini. Prego, collega, si prenoti.

Elisa VENTURINI (Forza Italia – Berlusconi – Autonomia per il Veneto)

Grazie, Presidente. Sarò rapida e concreta.
Non è il primo ordine del giorno che si occupa della SR 10. Lo proponiamo anche questa sera come forze di maggioranza perché questo denota l'importanza che viene attribuita a questa infrastruttura. I Romani 2000 anni fa, dopo aver conquistato i territori, partivano con la costruzione delle strade perché le strade permettono la circolazione di idee, di merci e di persone: è quello che noi dobbiamo fare oggi ed è un'opera questa desiderata e voluta dal territorio padovano per permettere lo sviluppo.
Quello che noi chiediamo a questo punto è che la Giunta regionale si impegni a sollecitare l'ANAS e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti perché proceda con celerità e tempestività alla realizzazione di questa strada, una volta che sia conclusa la fase di progettazione definitiva ed esecutiva. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Ha chiesto intervenire Luciano Sandonà, prego.

Luciano SANDONA' (Zaia Presidente)

Grazie, Presidente. Chiedo di sottoscrivere l'ordine del giorno.

PRESIDENTE

Siamo sull'ordine del giorno n. N0222. Il collega Sandonà lo sottoscrive.
Non vedo altri interventi, mettiamo in votazione l'ordine del giorno n. N0222.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
ODG n. N223

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Venturini, Bozza, Pan, Speranzon e Villanova relativo a "La Giunta regionale intervenga con iniziative a sostegno delle agenzie di viaggio e turismo quali attività economiche prioritariamente interessate dalle limitazioni causate dalla emergenza epidemiologica da Sars-Cov-2" in occasione dell'esame della proposta di deliberazione amministrativa relativa a "Adozione della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2021-2023. Articolo 36, comma 3 e allegato 4/1, punti 4.1 e 6, del decreto legislativo n. 118/2011 e ss.mm.ii.; articolo 7 e sezione III della legge regionale n. 35/2001 .". (Proposta di deliberazione amministrativa n. 5) APPROVATO (Deliberazione n. 122/2020)

(N.d.r. - Si riproduce il testo scritto dell'ordine del giorno)
"IL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
PREMESSO CHE:
lo stato di emergenza epidemiologica da COVID 19 che ha caratterizzato l'intero anno 2020, riproponendosi ora con la cosiddetta "seconda ondata", si e riverberato in modo drammatico sulle attività delle agenzie di viaggio e turismo portando di fatto sia ad un annullamento di ogni attività e quindi del relativo fatturato che ha superato percentuali del 90 per cento rispetto ai livelli degli anni precedenti, sia a pregiudicare le possibilità di programmazione di una ripresa dello svolgimento dell'attività;
tale andamento negativo, dopo qualche positiva prospettiva nel periodo estivo, che aveva indotto gli operatori del settore ad una pur cauta programmazione per i mesi a venire, sia parimenti riproposto a partire dal mese di ottobre scorso, di fatto annullando ogni prospettiva per la stagione autunnale e invernale e rendendo di fatto indefinibile, nei tempi e nelle forme, ogni possibilità di ripresa del movimento turistico a livello regionale come mondiale;
tale situazione si riverbererà, per un periodo di tempo allo stato indeterminabile, nella impossibilità di produrre un fatturato con conseguente pregiudizio non solo allo sviluppo della azienda ma anche per il suo mantenimento in esercizio;
alla crisi del comparto si accompagnano le ricadute sui redditi per i lavoratori del settore ed il rischio di dispersione di un patrimonio di professionalità e competenze, che funge da volano per il sistema turistico;
PRESO ATTO come evidenziato nel documento recante la Nota di aggiornamento del DEFR delle molteplici iniziative assunte dalla Giunta regionale (vedi paragrafo 8) quali misure di contrasto al Covid 19 adottate dalla Regione del Veneto, anche con riferimento al comparto del turismo ed in particolare del bando per contributi a supporto delle piccole e medie imprese;
RITENUTO di evidenziare la improrogabile necessità di proseguire in tale percorso e di assumere iniziative conseguenti a tutela delle imprese e dei lavoratori, per non disperdere il capitale di professionalità e competenze che hanno fatto, di questo comparto, uno dei settori trainanti dell'economia della Regione e della Nazione
IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE E IL SUO PRESIDENTE
ad individuare ogni iniziativa per l'intervento a sostegno delle agenzie di viaggio per la continuità delle imprese ed il ristoro dei lavoratoti del settore, promuovendo iniziative mirate del Governo, di medio e lungo termine, in occasione dei prossimi interventi di sostengo alle attività economiche maggiormente interessate dalle limitazioni causate dalla emergenza epidemiologica da Sars-Cov-2.""
Sempre della collega Venturini.

VENTURINI (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto)

Grazie, Presidente.
Sicuramente le agenzie di viaggio sono state tra gli operatori economici che hanno più sofferto per questa emergenza pandemica, ci sono addirittura le agenzie di viaggio che lavorano con il turismo scolastico che da febbraio che non vedono un soldo. È stato comunque emanato un bando con il quale la Regione Veneto dà comunque una forma di contribuzione, ma noi chiediamo a questo punto che ci sia un impegno, da parte di questo Governo, nell'adottare tutte quelle misure che servono per sostenere questi operatori che stanno soffrendo per il momento contingente e che lo facciano anche con celerità, perché stiamo notando da parte del Ministero non tanto interesse per questa categoria.

PRESIDENTE

Grazie, collega. Prego, collega Caner.

Ass.re Federico CANER

Velocissimamente. Come concordato con la collega, effettivamente noi appoggiamo questa iniziativa perché effettivamente gradiremmo che dal Governo ci fosse una risposta importante sul tema del turismo, in particolare, ma per le agenzie di viaggio che, tra tutti i servizi turistici, sono quelle che hanno sicuramente pagato un prezzo più alto, però volevo ricordare che, appunto, è stato aperto un bando da parte della Regione Veneto, che inizialmente era da 1.900.000, poi siamo riusciti a recuperare un altro milione portandolo a circa 2.900.000 dove, come Regione, riusciremo a ristorare diciamo gran parte anzi praticamente tutte le agenzie di viaggio che faranno domanda con un importo che viaggia dai 2-3-4.000 euro a seconda poi anche dal numero di dipendenti che le agenzie avranno.
Quindi ben venga questo, ma era solo per ribadire che la Regione comunque si era mossa in tal senso.

PRESIDENTE

Grazie, collega Caner.
Non vedo altri interventi, quindi mettiamo in votazione l'ordine del giorno n. N0223.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo al successivo, che è il n. N0124 del collega Bozza.
Collega, se si vuole prenotare per illustrare l'ordine del giorno, prego, collega. Collega, non la sentiamo e non la vediamo. Se vuole intanto illustrarlo lei e poi passiamo la parola successivamente, se la richiede, al collega Bozza.
Allora passiamo a quello successivo.
ODG n. N225

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Venturini, Bozza, Pan, Villanova e Speranzon relativo a "La Giunta regionale intervenga, presso il Governo nazionale per la introduzione di nuovi parametri nei decreti ristori e valuti, per quanto di competenza iniziative di proroga degli adempimenti e scadenze fiscali per le attività economiche interessate dalle limitazioni causate dalla emergenza epidemiologica da Sars-Cov-2" in occasione dell'esame della proposta di deliberazione amministrativa relativa a "Adozione della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2021-2023. Articolo 36, comma 3 e allegato 4/1, punti 4.1 e 6, del decreto legislativo n. 118/2011 e ss.mm.ii.; articolo 7 e sezione III della legge regionale n. 35/2001 .". (Proposta di deliberazione amministrativa n. 5) APPROVATO (Deliberazione n. 123/2020)

(N.d.r. - Si riproduce il testo scritto dell'ordine del giorno)
"IL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
PREMESSO CHE:
a seguito dello stato di emergenza epidemiologica da COVID 19 che ha caratterizzato l'intero anno 2020, riproponendosi con la cosiddetta "seconda ondata" e che sulla base dei dati e delle proiezioni disponibili, permarrà anche quantomeno nei primi mesi del prossimo anno e si è riverberato in termini di andamento negativo dell'economia;
tale andamento negativo si è in particolare riproposto a partire dal mese di ottobre scorso e determinando, anche per il territorio regionale, pur classificato solo quale "zona gialla", una serie di restrizioni all'esercizio della maggior parte delle attività economiche;
si è così venuta a determinare una situazione di grave difficoltà in diversi settori di significative attività economiche, anche non comprese nei codici ATECO, che si trovano, e si troveranno, nella impossibilità di produrre un fatturato con conseguente pregiudizio non solo allo sviluppo della azienda ma anche per il suo mantenimento in esercizio;
EVIDENZIATO CHE:
nel ricorrere di tali condizioni i titolari di attività economiche interessati da limitazioni dell'esercizio, in particolare nella fase della cosiddetta "seconda ondata", e quindi da riduzioni di fatturato, si trovano nella oggettiva impossibilità di far fronte agli impegni fiscali, che pur intendono onorare, ed il cui mancato rispetto può comportare ulteriori aggravi ed addebiti;
ricorre la esigenza per tali attività economiche di delineare un nuovo sistema di "decreti ristori", che assuma fra i parametri di riferimento per la loro quantificazione, anche un raccordo significativo con il mancato fatturato;
RITENUTO di assumere iniziative conseguenti, con particolare riferimento alle attività interessate dalle limitazioni all'esercizio a partire dal mese di settembre del corrente anno, limitazioni che peraltro si protrarranno per la stagione invernale.
IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE E IL SUO PRESIDENTE
ad individuare possibili interventi legislativi o soluzioni amministrative per la proroga degli adempimenti tributari per quanto di competenza della Regione del Veneto, senza sanzioni ed interessi;
a intervenire, in ogni sede istituzionale, al fine di promuovere iniziative del Governo in sede di prossimi decreti ristori, che assumano il mancato fatturato in termini significativi quale parametro di riferimento degli interventi a sostegno delle attività economiche interessate dalle limitazioni di esercizio della propria attività".
Prego, collega.

Elisa VENTURINI (Forza Italia – Berlusconi – Autonomia per il Veneto)

Grazie, Presidente.
È sotto gli occhi di tutti lo stress che sta vivendo in questo momento il nostro tessuto produttivo veneto: sto pensando agli autonomi, agli imprenditori, agli artigiani, ai commercianti. La ripresa ci sarà perché questa è una terra comunque di riscatto però, quando ci sarà non possiamo arrivare morti o distrutti, dobbiamo arrivare vivi e con voglia di fare.
Allora, in questo frangente dobbiamo cercare di aiutare le attività produttive su due versanti: un primo versante attraverso la sospensione e la proroga degli adempimenti fiscali, un altro versante è quello di garantire dei ristori che siano adeguati, che siano significativi, evitando le buffonate come la lotteria degli scontrini o modalità tipo ruota della fortuna con i click day.
Allora, io direi in questo caso di impegnare la Giunta affinché, da una parte, appunto, possano essere individuati quegli interventi legislativi e quelle soluzioni amministrative che permettano di prorogare e di sospendere gli adempimenti tributari e, dall'altra, di intervenire nelle varie sedi istituzionali per far promuovere il governo delle iniziative che permettano di avere dei ristori che siano adeguati in base alla diminuzione del fatturato e non in base a delle valutazioni di parametri cromatici, oppure a dei codici ATECO, e dall'altra anche naturalmente di sospendere quelli che sono gli adempimenti fiscali che rendono quindi difficile in questo momento per le nostre imprese riuscire ad onorare. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega Venturini.
Collega Polato, vuole intervenire? Non lo vedo.
Quindi mettiamo in votazione l'ordine del giorno n. N0225.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
ODG n. N224 del collega Bozza.

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Bozza, Venturini, Pan, Villanova e Speranzon relativo a "Promuovere presso il Governo l'adozione di azioni finalizzate a sostenere le attività nei settori della ristorazione e alberghiero in difficoltà a seguito dello stato di emergenza epidemiologica da Covid-19" in occasione dell'esame della proposta di deliberazione amministrativa relativa a "Adozione della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2021-2023. Articolo 36, comma 3 e allegato 4/1, punti 4.1 e 6, del decreto legislativo n. 118/2011 e ss.mm.ii.; articolo 7 e sezione III della legge regionale n. 35/2001 .". (Proposta di deliberazione amministrativa n. 5) APPROVATO (Deliberazione n. 124/2020)

(N.d.r. - Si riproduce il testo scritto dell'ordine del giorno)
"IL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
PREMESSO CHE:
la Regione del Veneto da sempre nella programmazione e nella relativa attuazione attraverso le specifiche azioni, iniziative ed interventi sul territorio si è posta l'obbiettivo di sostenere e promuovere le attività collegate al settore della ristorazione, quali bar, pasticcerie, ristoranti, gelaterie, nonché nel settore alberghiero;
dette imprese sono tutte iscritte al ·Registro imprese presso le camere di commercio competenti per territorio e che si tratta di attività fondamentali per la nostra economia anche con riferimento agli aspetti relazionali, aggregativi e di convivenza civile dei consociati;
ATTESO CHE:
nel corrente anno e presumibilmente nel prossimo 2021 tutte queste attività hanno subito e continueranno a subire una crisi che non ha precedenti nonché una drastica riduzione della domanda con rilevanti ricadute in termini di mancato fatturato tale da non consentire oltre al mantenimento della propria attività anche il suo sviluppo, e adeguati standard anche in merito alla proposta dei prodotti e delle offerte;
la prospettiva di una ripresa del settore non sembra potersi ipotizzare in tempi brevi;
CONSIDERATO CHE:
è necessario intervenire con azioni di sostegno su più fronti;
la nostra Regione è attualmente in zona "gialla" con la conseguenza che i c.d. "ristori" sono ad oggi assolutamente insufficienti e le scadenze fiscali non sono, di norma, oggetto di proroghe;
IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE E IL PRESIDENTE
ad attivarsi presso il Governo nelle proposte di programmazione relative alle azioni finalizzate a sostenere le attività economiche in generale a fronte delle gravi difficoltà determinatesi a seguito della pandemia da COVID 19, affinché vengano individuate tutte le agevolazioni possibili e siano concesse nei confronti di imprese alberghiere e di ristorazione localizzate nel territorio regionale del Veneto quei sostegni e quelle agevolazioni atte a ristorare le rispettive attività in proporzione al fatturato perduto".
Prego, le do la parola.

Alberto BOZZA (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto)

Grazie, Presidente. Mi scusi per prima, ma evidentemente ho un problema col computer.
Questo ordine del giorno sostanzialmente cerca di promuovere, nei confronti dei settori della ristorazione, nel settore alberghiero, un sostegno, vista la difficoltà evidente e contingente di una situazione che nell'anno corrente, e presumibilmente purtroppo, ahimè, anche per l'anno 2022, vedrà per queste attività un forte calo e una forte crisi dal punto di vista economico, del fatturato. É evidente che la drastica riduzione della domanda, il mancato fatturato e anche la difficoltà di una ripresa di un settore importante per il nostro Paese, in considerazione del fatto che il turismo costituisce una vera industria strategica per il nostro territorio veneto e in considerazione che la nostra è una Regione attualmente in zona gialla, per cui i ristori faticano ad arrivare.
Si chiede sostanzialmente, a fronte dell'assoluta insufficienza da parte anche dei sostegni che attualmente sono previsti per queste due categorie, affinché la Regione possa attivarsi anche nei confronti soprattutto del Governo per una proposta di programmazione relativa ad azioni finalizzate a sostenere le attività economiche in generale a fronte di questa crisi, in particolare del settore della ristorazione e delle imprese alberghiere del territorio regionale del Veneto. Questo lo dico perché, evidentemente, è un settore importante, è un settore delicato in cui non si può intervenire solo ed esclusivamente per una competenza di un Ente locale, ma sono necessari una rivisitazione e un progressivo sostegno complessivo da parte anche del Governo nazionale. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega Bozza. Collega Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Io chiederei, per votare a favore, perché mi sembra importante, una modifica su dopo "rispettive attività" aggiungere "in proporzione al fatturato perduto".

PRESIDENTE

Il collega Bozza accetta la modifica?

Alberto BOZZA (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto)

Sì, credo che sia una modifica che ovviamente rientra anche nei criteri dei ristori. Grazie.

PRESIDENTE

Perfetto. Collega Ostanel può ripetere la modifica così resta a verbale? Grazie.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Allora, dopo "rispettive attività" aggiungere "in proporzione al fatturato perduto".

PRESIDENTE

Perfetto, mettiamo in votazione l'ordine del giorno n. N0224, così come modificato dalla collega Ostanel.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
ODG n. N228

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Bozza, Venturini, Speranzon, Villanova, Pan, Guarda, Brescacin e Soranzo relativo a "Adottare azioni finalizzate a sostenere le società e le associazioni sportive in difficoltà, a seguito dello stato di emergenza epidemiologica da Covid-19" in occasione dell'esame della proposta di deliberazione amministrativa relativa a "Adozione della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2021-2023. Articolo 36, comma 3 e allegato 4/1, punti 4.1 e 6, del decreto legislativo n. 118/2011 e ss.mm.ii.; articolo 7 e sezione III della legge regionale n. 35/2001 .". (Proposta di deliberazione amministrativa n. 5) APPROVATO (Deliberazione n. 125/2020)

(N.d.r. - Si riproduce il testo scritto dell'ordine del giorno)
IL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
"PREMESSO CHE:
dallo scorso febbraio il nostro Paese attraversa uno "Stato di Emergenza" a causa del diffondersi del COVID-19, tale da mettere in seria difficoltà, con due ondate di contagi diffusi e molte vittime, i nostri concittadini sia dal punto di vista sanitario che economico;
l'emergenza epidemiologica da COVID-19 sta causando al sistema economico e sociale del territorio del Veneto straordinari effetti negativi che non hanno precedenti;
con i vari provvedimenti nazionali, regionali e comunali, succedutisi in tutti questi mesi, continua ad essere confermata e ribadita l'elevata e crescente gravità e pericolosità del contagio in atto, nonché la necessità di attivare tutte le misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19;
è fortemente presumibile che tale situazione permanga e si riproponga anche per il prossimo anno;
tale situazione ha fortemente compromesso la vita relazionale dei consociati anche con riferimento alla partecipazione ad eventi sportivi anche di carattere amatoriale.
ATTESO CHE:
disposizioni nazionali, regionali e comunali hanno imposto la chiusura degli impianti sportivi e correlativamente degli immobili pubblici dati in concessione;
l'emergenza epidemiologica da COVID-19 sta causando al sistema economico e sociale del territorio del Veneto straordinari effetti negativi;
vi è un elevato grado di preoccupazione ed incertezza degli imprenditori collettivi e individuali, dislocati sul tutto il territorio nazionale, che si occupano della gestione d'impianti sportivi in regime di concessione pubblica o in quanto titolari di un diritto di proprietà;
la pandemia da Covid-19 ha generato uno stato di grave crisi economica idonea a mettere in discussione l'attività gestionale e, nei casi di convenzioni stipulate con le pubbliche amministrazioni, la continuità del servizio, per eccessiva onerosità sopravvenuta delle obbligazioni contrattualmente assunte;
il Governo e la Regione Veneto stanno attuando vane iniziative per mitigare gli effetti della crisi economica;
le società e le associazioni sportive, in particolare quelle che svolgono attività di gestione degli impianti sportivi natatori, che hanno in concessione e/o gestione a vario titolo immobili pubblici a fronte del pagamento di canoni di affitto versano in una grave situazione di difficoltà economica;
in ossequio a disposizioni nazionali, regionali e comunali è stata imposta la chiusura degli impianti sportivi e degli immobili pubblici dati in concessione;
tutte le attività sportive in genere sono state sospese e le piscine chiuse;
CONSIDERATO CHE:
appare necessario approntare tempestivamente misure significative ed interventi efficaci a sostenere durante questo periodo le società e le associazioni sportive negli impianti sportivi dove si praticano quelle attività che avviano le persone verso un sano stile di vita;
il ruolo dell'attività sportiva e motoria nella prevenzione di patologie psichiche e fisiche è stato messo a dura prova durante l'intero periodo della pandemia, essendo state praticamente precluse tutte le attività;
IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE E IL PRESIDENTE
1) ad attivarsi a sostegno dei gestori di impianti sportivi per la destinazione delle risorse riservate all'organizzazione di eventi sportivi;
2)ad adoperarsi per sostenere le società e le associazioni sportive dilettantistiche impegnate nell'attività sportiva agonistica e amatoriale"".
Prego, collega.

Alberto BOZZA (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto)

Grazie, Presidente.
Purtroppo le premesse sono sempre quelle del momento complicato e difficile e, con questo ordine del giorno, chiediamo di adottare quelle azioni necessarie per sostenere quelle società e quelle associazioni sportive in grave difficoltà a causa proprio di queste disposizioni di fatto nazionale e a ricaduta, ahimè, regionali e comunali, che hanno imposto la chiusura degli impianti sportivi e ovviamente anche di quegli immobili pubblici dati in concessione che oggi non possono essere aperti ai nostri concittadini per l'impedimento delle attività sportive. In particolare ricordo tutti quegli imprenditori che oggi gestiscono gli impianti natatori, che forse sono stati davvero i più colpiti e che sono in gravissima difficoltà economica.
Questo ordine del giorno ovviamente è un'attenzione nei confronti del mondo dell'associazionismo in particolare dell'associazionismo sportivo e si chiede di attivare ovviamente l'organo Regione in considerazione del sostegno che si può dare nei confronti sia dei gestori degli impianti sportivi, con particolare ovviamente riferimento ad esempio anche gli impianti natatori, ma anche a tutte quelle realtà che costituiscono un patrimonio importante dell'associazionismo del nostro territorio veneto davvero ricco e importante, che credo sia orgoglio nazionale per l'attivismo e soprattutto per la sana attività sportiva agonistica e amatoriale, che svolge quotidianamente. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega Bozza. Collega Guarda.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Chiedo al collega Bozza una cortesia, cioè se è possibile sottoscrivere questo ordine del giorno, dato che su questo tema eravamo anche lungamente intervenuti durante la scorsa legislatura, per cui ho piacere di poterlo sottoscrivere per sostenerlo con maggiore forza.

PRESIDENTE

Grazie. Collega Brescacin.

Sonia BRESCACIN (Zaia Presidente)

Grazie. Per chiedere la possibilità di sottoscrivere questo ordine del giorno e, se posso farlo già da adesso, richiedere la sottoscrizione anche del successivo n. N0229.

PRESIDENTE

Okay, comunque lo farà successivamente, collega.
Collega Soranzo, prego.

Enoch SORANZO (Fratelli d'Italia – Giorgia Meloni)

Grazie, Presidente. Anch'io velocissimamente vorrei richiedere di sottoscrivere questa proposta, grazie.

PRESIDENTE

Okay, è registrato. Assessore Corazzari, prego.

Ass.re Cristiano CORAZZARI

Grazie.
Sicuramente l'ordine del giorno va a segnalare una realtà molto importante nella nostra Regione: pensiamo come il tessuto costituito dalle migliaia di associazioni, società sportive e di operatori del mondo dello sport e anche di piccole imprese legate al mondo dello sport – si è parlato dei gestori delle piscine, degli impianti sportivi, delle palestre – rappresentino un sistema molto importante nella nostra Regione e un valore della nostra comunità veneta.
Abbiamo circa 500.000 atleti tesserati nelle varie discipline sportive e attorno a questo mondo, che comunque è un mondo che dona una positività sotto diversi aspetti alla nostra Regione, gravita, altresì, un mondo di volontariato che ha una forte valenza sociale e quindi una ricaduta ulteriormente positiva nei confronti delle nostre comunità e anche degli enti locali e delle realtà del volontariato.
Quindi volevo solo segnalare come questa sensibilità, che è stata richiesta nell'ordine del giorno, è da noi condivisa e stiamo lavorando in questa direzione: faremo ogni sforzo per poter andare incontro a queste richieste.

PRESIDENTE

Grazie, assessore Corazzari.
Mettiamo in votazione l'ordine del giorno n. N0228.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
ODG n. N229

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Bozza, Venturini, Speranzon, Villanova, Pan, Brescacin e Soranzo relativo a "Valutare l'adozione di azioni finalizzate a sostenere le imprese e i lavoratori dello spettacolo in difficoltà, a seguito dello stato di emergenza epidemiologica da Covid-19" in occasione dell'esame della proposta di deliberazione amministrativa relativa a "Adozione della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2021-2023. Articolo 36, comma 3 e allegato 4/1, punti 4.1 e 6, del decreto legislativo n. 118/2011 e ss.mm.ii.; articolo 7 e sezione III della legge regionale n. 35/2001 .". (Proposta di deliberazione amministrativa n. 5) APPROVATO (Deliberazione n. 126/2020)

(N.d.r. - Si riproduce il testo scritto dell'ordine del giorno)
IL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
"PREMESSO CHE:
dallo scorso febbraio il nostro Paese attraversa uno "Stato di Emergenza" a causa del diffondersi del COVID 19, tale da mettere in seria difficolta, con due ondate di contagi diffusi e molte vittime, i nostri concittadini sia dal punto di vista sanitario che economico;
l'emergenza epidemiologica da COVID-19 sta causando al sistema economico e sociale del territorio del Veneto straordinari effetti negativi che non hanno precedenti;
con i vari provvedimenti nazionali, regionali e comunali, succedutisi in tutti questi mesi, continua ad essere confermata e ribadita l'elevata e crescente gravità e pericolosità del contagio in atto, nonché la necessità di attivare tutte le misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19;
è fortemente presumibile che tale situazione permanga e si riproponga anche per il prossimo anno;
ATTESO CHE:
tale situazione ha fortemente compromesso la vita relazionale dei consociati anche con riferimento alla partecipazione ad eventi culturali e dello spettacolo;
in questo periodo le difficoltà economiche in cui versano le associazioni (incluse quelle iscritte alla Federazione Italiana Teatro Amatori, rappresentante del mondo culturale no-profit), le imprese e gli operatori che svolgono la propria attività nel settore del teatro e dello spettacolo sono tali da pregiudicare per il futuro anche la possibilità di continuare a svolgere tali attività che si possono ritenere imprescindibili nel contesto civile e sociale che caratterizza il nostro Paese ma, in maniera importante, anche la nostra Regione;
CONSIDERATO CHE:
appare necessario approntare tempestivamente misure significative ed interventi efficaci a sostenere le imprese ed i lavoratori dello spettacolo in genere durante questo periodo;
appare, altresì, opportuno individuare già da ora strategie efficaci per riportare il pubblico a teatro e mettere in atto un'azione di sistema, tale da riconoscere ruolo e funzioni di tutte le componenti dello spettacolo dal vivo, the sono numerose e con caratteristiche e priorità anche molto diverse tra loro;
il Governo e la Regione Veneto stanno ponendo in essere diverse iniziative per mitigare gli effetti della crisi economica anche in questo particolare settore;
IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE
ad adoperarsi per favorire azioni atte a sostenere le imprese e i lavoratori nel settore del teatro e dello spettacolo in difficoltà, a seguito dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19."
Prego, collega.

Alberto BOZZA (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto)

Grazie, Presidente.
Si unisce anche questo ordine del giorno a una richiesta che già è all'attenzione di questa Regione per le evidenti difficoltà in ci le imprese e i lavoratori dello spettacolo oggi, ahimè, versano, comprese le realtà associative iscritte alla Federazione Italiana Teatro Amatori, nonché gli operatori che svolgono la propria attività nel settore del teatro e dello spettacolo.
Ovviamente è necessario dare una risposta di sostegno, di aiuto, anche di conforto per un mondo che è stato fortemente penalizzato dalle disposizioni e dalle limitazioni derivanti dalla pandemia del Covid, che hanno visto l'interruzione oltre che la chiusura anche di quei siti culturali e teatrali che tanto ci stanno a cuore, ci stanno cari. É chiaro che è un settore in gravissima difficoltà, per cui chiediamo con questo ordine del giorno di adoperarsi affinché ci siano delle azioni atte a sostenere sia le imprese che i lavoratori che agiscono nel mondo del teatro e dello spettacolo in difficoltà. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega. Consigliere Soranzo, prego.

Enoch SORANZO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Grazie, Presidente.
Molto velocemente chiedo la sottoscrizione anch'io, se possibile, di questo giorno, grazie.

PRESIDENTE

Okay, sottoscritto. Collega Brescacin.

Sonia BRESCACIN (Zaia Presidente)

Chiedo la sottoscrizione, grazie.

PRESIDENTE

Perfetto, grazie. Quindi mettiamo in votazione l'ordine del giorno n. N0229.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
ODG n. N235
Ordine del giorno presentato dai consiglieri Polato, Speranzon, Formaggio, Razzolini e Soranzo: "La Giunta avvii uno studio finalizzato alla verifica della fattibilità del collegamento della Pedemontana con la SS47 e la SS308 nella provincia di Padova
"Il Consiglio Regionale del Veneto
Premesso che:
non risultano ad oggi previsti collegamenti tra la Strada Pedemontana e la SS47 "Valsugana" e/o la SS 308 Statale del Santo" e quindi con il territorio padovano
tali opere migliorerebbero la mobilità e i collegamenti di una infrastruttura contribuendo a risolvere problemi di congestione di direttrici provinciali
impegna la Giunta regionale:
ad avviare uno studio finalizzato alla verifica dei presupposti per la fattibilità del collegamento della Pedemontana con la Provincia di Padova nelle SS 47 e/o SS 308 e azioni conseguenti per la realizzazione".
Prego, collega.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Scusi, Presidente, sull'ordine dei lavori, nell'App Concilium questo documento non è caricato.

PRESIDENTE

Stanno inviando adesso su tutte le mail dei Consiglieri.
Prego, collega Polato se lo vuole presentare. Lo fa lei, collega Speranzon?

Raffaele SPERANZON (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Sull'ordine dei lavori. Era solo per dire che all'ordine del giorno n. N0216 non risulta il mio voto favorevole, ma a verbale e vorrei che fosse registrato il mio voto favorevole.

PRESIDENTE

Va bene. Il collega Polato non interviene, quindi mettiamo in votazione.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Sull'ordine dei lavori, Presidente: non abbiamo il testo caricato, non ci viene illustrato, adesso votare a fiducia un ordine del giorno dei colleghi di Fratelli d'Italia ci risulta un po' complicato.

PRESIDENTE

Prego, collega Soranzo, se vuole illustrarlo.

Enoch SORANZO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Grazie, nell'occasione chiedo scusa, Presidente, c'è un po' di bagarre, ma sul n. N0216, come diceva il capogruppo Speranzon, anche il mio voto e anche quello credo del collega Formaggio, è favorevole, però magari fate una verifica perché l'avevamo votato ma probabilmente il sistema...
Bene, passo all'illustrazione del punto. Grazie, Presidente, della pazienza.
Si tratta di un ordine del giorno che abbiamo voluto anche questo portare all'attenzione del Consiglio perché è noto che, nell'opera della infrastrutturale viaria della Pedemontana, la provincia di Padova e il territorio padovano oggi risultano privi di collegamenti e risulterebbe, così come è conosciuta, tagliati fuori da questa viabilità. Alla luce di questo abbiamo voluto presentare un ordine del giorno dove si impegna la Giunta ad avviare uno studio finalizzato alla verifica dei presupposti per la fattibilità del collegamento sulla strada regionale (chiedo scusa, c'è un refuso sull'ordine del giorno) 308 o sulla 47 Valsugana.
Quindi abbiamo presentato questo ordine del giorno, ci siamo anche confrontati e io mi fermerei qui, riservandomi di intervenire tra poco. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega. Vi informo che l'ordine del giorno è stato inviato a tutti alle ore 18.50.
Prego, assessora De Berti.

Ass.ra Elisa DE BERTI

La questione della statale 47 e della 308, come della 10 ma come di molte altre infrastrutture assolutamente sentite dal territorio e necessarie, saranno oggetto del Piano della viabilità, perché quando abbiamo approvato il Piano dei trasporti non abbiamo inserito all'interno del Piano dei Trasporti nuove infrastrutture che non avessero già comunque un finanziamento o una promessa di finanziamento, ma ci eravamo impegnati a rinviare tutto ciò che doveva essere sostanzialmente progettato al Piano della viabilità.
La settimana scorsa ho dato a Veneto Strade, perché i piani del Piano trasporto sono cinque, 336.000 euro affinché avvii le fasi iniziali per la redazione del Piano sulla ciclabilità turistica e del Piano sulla viabilità. All'esito della redazione del Piano sulla viabilità e ricordo che la Regione può intervenire sulla viabilità di competenza regionale, ammesso e non concesso che ci siano le risorse e può intervenire presso ANAS affinché ANAS intervenga sulla viabilità di competenza statale, chiedo il ritiro di questo emendamento a fronte della realizzazione del Piano della viabilità, che, quindi, guarderà un contesto regionale anche sulla base dei flussi di traffico e so che, come flussi di traffico, queste due infrastrutture sono particolarmente critiche.
Però pongo alla maggioranza e all'Assessore al Bilancio una questione: nel 2021 vengano trovate delle risorse per poter costituire un fondo per le progettazioni così, fatto il piano sulla viabilità, possiamo già avviare le procedure delle infrastrutture che si riterranno necessarie, almeno per gli studi di fattibilità, così come previsto in questo ordine del giorno.
Se siete d'accordo, andiamo in ordine così, così facciamo una cosa organica e vengono prese in considerazione tutte le criticità del territorio. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, Assessore. Il collega Polato ritira l'ordine del giorno? Solamente il primo firmatario può ritirarlo, altrimenti lo votiamo.
Collega Pan, se vuole intervenire sull'ordine del giorno.

Giuseppe PAN (Liga Veneta per Salvini Premier)

Ringrazio l'assessora De Berti per la spiegazione e ringrazio anche i colleghi di Fratelli d'Italia per aver presentato questa proposta, che è cara anche al Gruppo Lega, in particolare al sottoscritto e ai colleghi della provincia di Padova, l'assessore Marcato e naturalmente poi anche il consigliere Sandonà e gli altri.
Io penso che sia fondamentale che troviamo una soluzione per un'area, che è quella dell'Alta Padovana, quindi Cittadellese e Camposampierese, che è, ricordo, forse il cuore strategico e industriale della nostra regione e che da anni aspetta, adesso che ormai la Pedemontana si sta concludendo a nord, un collegamento tra i caselli di Rosà o di Bassano con i caselli di Limena e che vada a risolvere i nodi, in particolare quelli che creano dei tappi di traffico tra Campo San Martino, Curtarolo, il Ponte, fino a Cittadella per arrivare poi a Rosà e fino alla Pedemontana.
Quindi anche il sottoscritto, ma penso di poter parlare anche a nome dei colleghi padovani, sottoscrive questo ordine del giorno, lo ritiriamo, ma speriamo che poi affronteremo con tutto il tempo, la dovizia e i finanziamenti che devono essere messi su queste infrastrutture e finalmente venga risolto questo problema, che è aspettato non solo ai cittadini, ma da tanti industriali, da tanti artigiani, ma anche da tutti i nostri Sindaci che ci hanno sollecitato spesso e volentieri. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie. Collega Soranzo.

Enoch SORANZO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Grazie, Presidente.
Per quanto riguarda la richiesta dell'Assessore, noi siamo molto contenti di essere propulsori, insieme anche ai colleghi, di questo punto perché di fatto per Padova è importante e questa sera, per l'impegno dell'Assessore, ringrazio a nome del Gruppo, ma credo di tutti anche i padovani. É un'opera e un punto importantissimo perché Padova deve rimanere, a nostro avviso, il cuore anche del Veneto, visto che è stato anche in tanti anni di storia e quindi dal punto di vista strategico è importante.
A questo punto chiederò, per un problema tecnico, al capogruppo Speranzon di poterlo ritirare, in quanto l'impegno dell'Assessore, che per noi è importante. Oggi Padova può contare su un impegno che si valuterà se sarà la 47 Valsugana, se sarà la 308, ma sicuramente avremo un inizio di un percorso che vedrà una possibilità di tornare in corso anche sulla Pedemontana per la provincia di Padova. Grazie.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Scusi, Presidente, sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE

Prego, collega.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Non si potrebbe ipotizzare un emendamento all'impegno in cui si impegna la Giunta regionale a valutare l'opportunità...

PRESIDENTE

Collega, non è sull'ordine dei lavori però, mi dispiace.

Enoch SORANZO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Ritiro l'ordine del giorno.

PRESIDENTE

Collega Speranzon.

Enoch SORANZO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

La ringrazio, Presidente, ritiro l'ordine del giorno.

PRESIDENTE

L'ordine del giorno è ritirato.
Passiamo ora alle dichiarazioni di voto.
Ma è ritirato collega, ha ritirato l'ordine del giorno.
Collega, Formaggio, per cortesia.
Prego, collega Venturini, non avevo visto la sua richiesta, scusi.

Elisa VENTURINI (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto)

Solo per dire che naturalmente, da padovana ma non solo da padovana, da veneta, mi associo in questa sensibilità nei confronti della necessità delle infrastrutture di cui noi abbiamo bisogno nel nostro Veneto in particolare nel padovano, sia nella Bassa, come abbiamo visto prima, che nell'Alta e ringrazio tra l'altro l'Assessore De Berti per la sensibilità che dimostra nel coinvolgere gli amministratori e, quindi, sarà un bel lavoro che faremo insieme per il bene del nostro territorio soprattutto da un punto di vista infrastrutturale. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega. Collega Formaggio, prego.

Joe FORMAGGIO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Velocissimamente. Volevo ringraziare il Vicepresidente del Veneto che mi ha portato una ventata di aria fresca dopo due giorni di "basta cementificazione, vogliamo solo green, eccetera", a sentire parlare di viabilità, di nuove strade, di nuove infrastrutture andrò a letto molto contento stasera. Grazie, Vicepresidente.

PRESIDENTE

Grazie. bene. Ritirato.
Dichiarazioni di voto sul DEFR: Proposta di deliberazione amministrativa n. 5.
Ci sono interventi? Collega Possamai, prego.

Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)

Molto rapidamente, solo perché mi sembra giusto alla fine di una discussione lunga e approfondita. Io volevo prima di tutto ringraziare i colleghi della minoranza per il lavoro fatto su questo fronte, ma anche la maggioranza che, su molti emendamenti ha dato una disponibilità e che ci ha consentito di approfondire e discutere realmente questo documento: per noi è stato un segnale importante. Dico solo questo, visto che ieri poi non avevo replicato al consigliere Formaggio che l'aveva detto in chiusura della seduta di ieri: è nostro compito, Consigliere, cioè noi dobbiamo, sennò non faremmo fino in fondo il lavoro per cui siamo stati eletti dai cittadini, fare questa attività di approfondimento, di proposta, di controproposta su alcuni fronti.
Questa volta ne abbiamo presentati tanti, la prossima volta magari ne presenteremo di più, nel senso che per noi è cruciale perché è il nostro modo di dare un contributo e continueremo a farlo perché pensiamo che sia giusto e che sia anche il modo di rendere onore alle persone che ci hanno sostenuto e che ci hanno eletti.
La dichiarazione di voto sul documento, trattandosi del documento programmatico della maggioranza, che quindi mantiene il suo impianto, sarà naturalmente negativo, però siamo contenti di aver potuto dare un contributo e di aver potuto modificare, su tanti fronti, in questi giorni questo documento. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega Possamai. Non vedo altri interventi e allora do la parola all'assessore Calzavara, prego.

Ass.re Francesco CALZAVARA

Credo che questa lunga e approfondita discussione sia doveroso chiuderla intanto con una serie di ringraziamenti tutte le persone che hanno lavorato nel corso di questi giorni per mettere maggioranza e minoranza nelle condizioni di poter esprimere in maniera compiuta il loro lavoro di emendare, di proporre e di cercare di portare una miglioria al provvedimento che è entrato all'interno di questo Consiglio regionale e quindi un grazie a tutto il lavoro del Consiglio e delle strutture che si sono messe a disposizione.
Credo che questo DEFR che, come dicevo all'inizio, speriamo il prossimo anno di poterlo affrontare in tempi adeguati e quindi con quello che tradizionalmente vedeva il DEFR, una sessione di bilancio dedicata in maniera esclusiva, credo che abbia dimostrato come effettivamente questo documento, nel corso degli anni, si stia arricchendo di tutta una serie di contenuti ed è il documento fondamentale per la programmazione della Regione. Quindi credo che sia giusto che si dedichi un tempo adeguato e che si affrontino in maniera puntuale e attenta quelle che sono state le proposte da parte della minoranza; forse ci abbiamo messo qualche minuto in più rispetto alle aspettative, ma tutti gli Assessori hanno valutato gli emendamenti in maniera puntuale, cercando di comprendere dove andavano a migliorare il provvedimento.
Chiaramente abbiamo deciso di non accettare nulla che potesse avere modifiche dal punto di vista economico, ma lasciando aperto a un ragionamento proprio nell'ottica di migliorare ulteriormente quello che era stato proposto dalla Giunta. L'accettazione di un terzo degli emendamenti credo che sia la dimostrazione più forte di come questa maggioranza non ha paura di confrontarsi, non si pone dal punto di vista ideologico nel sì o no, ma entra nel merito, cercando di motivare anche i no, come abbiamo fatto nel corso di queste giornate.
Quindi io spero che con questo spirito si possa arrivare naturalmente all'approvazione di questo documento che è propedeutico a quello che andremo a fare nel corso delle prossime ore e dei prossimi giorni per dare a questa Regione un bilancio che dia le risposte che i veneti si aspettano in un momento difficile come questo, ma anche con una prospettiva che possa vedere il Veneto, dopo la pandemia, ripartire nel migliore dei modi. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Non vedo altri interventi, quindi mettiamo in votazione la proposta di deliberazione amministrativa n. 5.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Adesso sospendiamo per un'ora i lavori dell'Assemblea e ricordo alla Prima commissione se tra mezz'ora può ritrovarsi per iniziare ad esaminare gli emendamenti del collegato e del bilancio.
Grazie, ci aggiorniamo alle ore 21.30.

Enoch SORANZO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Presidente, prima di chiudere chiedo di mettere voto contrario sul n. N0215 e lasciarlo a verbale.

PRESIDENTE

Ok, mettiamo a verbale.

Enoch SORANZO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Grazie mille.
La Seduta è sospesa alle ore 20.36
Assume la Presidenza
Il Presidente Roberto CIAMBETTI
 
La Seduta riprende alle ore 22.02
 

PRESIDENTE

Riprendiamo. Intanto vi consiglio di aggiornare Concilium perché sono stati caricati gli emendamenti: in alto a destra trovate il segno, appunto, dell'aggiornamento.
Bene. Colleghi siamo pronti per ripartire.
PUNTO
12
 
   

BILANCIO DI PREVISIONE FINANZIARIO 2021-2022-2023 DEL CONSIGLIO REGIONALE. (PROPOSTA DI DELIBERAZIONE AMMINISTRATIVA N. 7) APPROVATO (DELIBERAZIONE N. 128/2020)

PRESIDENTE

Partiamo con il bilancio di previsione del Consiglio regionale, che è propedeutico, come sempre, all'approvazione del bilancio della Regione.
Relatrice in Aula è la collega Zottis.
(N.d.r. - Si riproduce il testo scritto della relazione dell'Ufficio di presidenza)
"Signor Presidente, colleghi consiglieri,

lo Statuto del Veneto conferma il principio di autonomia contabile, di bilancio e di gestione del Consiglio regionale. La legge regionale 31 dicembre 2012, n. 53 "Autonomia del consiglio regionale" ha dato attuazione a tali principi disciplinando il processo di programmazione e controllo nell'ambito del quale si colloca il processo di formazione del bilancio di previsione. Compete all'Ufficio di presidenza una funzione di indirizzo che esplica mediante l'adozione delle linee guida programmatiche valide per la durata del mandato dell'Ufficio di presidenza medesimo che, come è noto, è fissato dallo Statuto del 2012 in trenta mesi. Le linee guida programmatiche sono tradotte dall'Ufficio di presidenza in obiettivi operativi finalizzati ad orientare gli strumenti di programmazione finanziaria e gestionale (bilancio di previsione e programma operativo). L'autonomia del bilancio consiliare è riconosciuta dalla normativa nazionale ad opera del decreto legislativo n. 118 del 2011 che ha introdotto l'armonizzazione dei bilanci pubblici e, con particolare riferimento ai bilanci consiliari, ha sostituito nelle fonti la legge n. 853 del 1973 con decorrenza dal 1° gennaio 2015 e all'articolo 67 stabilisce che l'autonomia contabile del Consiglio regionale deve essere assicurata dalle Regioni, sulla base delle disposizioni statutarie.

Se da un lato la riforma conferma espressamente l'autonomia contabile e di bilancio dei consigli regionali dall'altro impone l'adozione di determinati schemi di bilancio e il rispetto di specifici principi e regole contabili al fine di garantire il consolidamento e la trasparenza dei bilanci pubblici e l'omogeneizzazione dei sistemi contabili. In particolare, ai sensi del comma 2 del succitato articolo 67, il Consiglio adotta il medesimo sistema contabile e gli schemi di bilancio e rendiconto della Regione, adeguandosi ai principi generali e applicati allegati al decreto legislativo n. 118 del 2011.

Tale disciplina prevede un unico bilancio di previsione finanziario, in sostituzione del bilancio di previsione annuale e del bilancio pluriennale, e la rappresentazione delle autorizzazioni di entrata e di spesa rispettivamente per titoli (secondo la fonte di provenienza) e tipologie (in base alla natura) e per missioni (funzioni principali e obiettivi strategici perseguiti dall'ente), programmi (aggregati omogenei di attività volti a perseguire gli obiettivi definiti nell'ambito delle missioni) e titoli (spese correnti e capitale).

In attuazione dell'articolo 10 della legge regionale 53/2012, l'Ufficio di presidenza del Consiglio regionale del Veneto con la propria deliberazione n. 108 del 13 novembre 2020, ha confermato, rispettivamente, le "Linee guida programmatiche", l'analisi del contesto e le "Direttive per la gestione" (approvate con deliberazione n. 51 del 27 luglio 2020 dall'Ufficio di presidenza della X legislatura ancora in carica al momento dell'avvio del ciclo del bilancio), sulla base delle quali i centri di responsabilità hanno formulato le proposte di programma operativo e le conseguenti previsioni di bilancio.

Nel complesso il fabbisogno finanziario del Consiglio regionale e degli organismi di garanzia per l'anno 2021 ammonta ad euro 49.998.230,00 (escluse le risorse trasferite dallo Stato alla Regione - ai sensi della legge 249/1997 per l'esercizio delle funzioni delegate del Corecom e della legge 28/2000 per i rimborsi alle emittenti locali in materia di MAG - e dalla Regione al CRV che sono previste in euro 303.531,00 per il 2021, per il 2022 e per il 2023), a cui si aggiungono euro 100.000,00 per il pagamento delle competenze dei componenti del Collegio dei revisori dei conti della Regione del Veneto.

Nel complesso i fondi regionali che saranno destinati al fabbisogno finanziario per il funzionamento del Consiglio regionale e degli organismi di garanzia rimangono invariati per il triennio 2021-2023 rispetto al 2020.

In sintesi le previsioni sono formulate sulla base delle linee guida programmatiche illustrate nella nota integrativa, che assegnano una posizione centrale al rinnovamento della capacità:

1) di ascolto e conoscenza della società veneta;
2) di esercizio della rappresentanza generale della comunità regionale al fine di garantire una compiuta espressione dei diversi valori, dei bisogni e degli interessi in essa presenti;
3) di comunicazione del proprio ruolo di organo legislativo dell'istituzione regionale e come tale di luogo di ascolto e incontro, centro di equilibrio del complessivo sistema delle autonomie amministrative, funzionali e sociali;
4) di controllo e di indirizzo dell'esecutivo, nonché di verifica dell'attuazione e dell'efficacia delle leggi che si devono fondare su una completa conoscenza e un'attenta analisi dei dati di settore;
5) dell'istituzione regionale e della sua organizzazione di generare valore, ovvero di ottenere il maggior progresso possibile per il raggiungimento dei risultati prefissati, soddisfacendo le esigenze degli utenti interni ed esterni, con il minor impiego possibile di risorse.

Nella nota integrativa allegata al bilancio sono contenute altresì informazioni di dettaglio sulle previsioni di spesa allocate nei singoli programmi.";

tutto ciò premesso e considerato;

VISTI gli articoli 41 e 46 dello Statuto del Veneto (legge regionale statutaria
17 aprile 2012, n. 1), il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, la legge regionale 31
dicembre 2012, n. 53

;


VISTO l'articolo 17 del Regolamento del Consiglio regionale del Veneto
(Regolamento regionale 14 aprile 2015, n. 1 );

VISTA la deliberazione dell'Ufficio di presidenza n. 108 del 13 novembre
2020 che approva la proposta di bilancio di previsione finanziario 2021-2022-2023 del
Consiglio regionale;

VISTA la proposta dell'Ufficio di presidenza dell'articolazione delle tipologie
di entrata in categorie e dei programmi di spesa in macroaggregati e relativi allegati;

PRESO ATTO del parere favorevole espresso dal Collegio dei revisori dei
conti della Regione del Veneto contenuto nella Relazione allegata alla presente per
formarne parte integrante e sostanziale;

con votazione palese,
DELIBERA
1) di approvare il bilancio di previsione finanziario 2021-2022-2023 del Consiglio regionale come da allegato che forma parte integrante del presente provvedimento;
2) di chiedere alla Giunta regionale, a mente della legge regionale 31 dicembre 2012, n. 53 , la somma di euro 49.998.230,00 per il funzionamento del Consiglio regionale e degli organismi di garanzia per il 2021;
3) di chiedere alla Giunta regionale la somma di euro 100.000,00 per il pagamento delle competenze spettanti ai componenti del Collegio dei Revisori dei conti per il 2021;
4) di chiedere alla Giunta regionale, a norma della legge regionale 10 agosto 2001, n. 18 , le somme introitate a titolo di trasferimenti per le funzioni delegate del Corecom;
5) di disporre la pubblicazione della presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto (BURVET) ai sensi della legge regionale 27 dicembre 2011, n. 29 ".

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Colleghi Consiglieri, lo Statuto del Veneto conferma il principio di autonomia contabile di bilancio e di gestione del Consiglio regionale. La legge regionale 31 dicembre 2012, n. 53 "Autonomia del Consiglio regionale" ha dato attuazione a tali principi, disciplinando il processo di programmazione e controllo nell'ambito del quale si colloca il processo di formazione del bilancio di previsione. Compete all'Ufficio di Presidenza una funzione di indirizzo, che esplicita mediante l'adozione delle linee guida programmatiche valide per la durata del mandato dell'Ufficio di Presidenza medesimo che, come è noto, è fissato dallo Statuto del 2012 in trenta mesi.
Le linee guida programmatiche sono tradotte dall'Ufficio di Presidenza in obiettivi operativi finalizzati ad orientare gli strumenti di programmazione finanziaria e gestionale, bilancio di previsione e programma operativo.
L'autonomia del bilancio consiliare è riconosciuta dalla normativa nazionale ad opera del decreto legislativo n. 118 del 2011, che ha introdotto l'armonizzazione dei bilanci pubblici e, con particolare riferimento ai bilanci consiliari, ha sostituito nelle fonti della legge n. 853 del 1973, con decorrenza dal 1° gennaio 2015, l'articolo 87. Stabilisce che l'autonomia contabile del Consiglio regionale deve essere assicurata dalle Regioni sulla base delle disposizioni statutarie.
Se da un lato la riforma conferma espressamente l'autonomia contabile e di bilancio dei Consigli regionali, dall'altro impone l'adozione di determinati schemi di bilancio e il rispetto di specifici principi e regole contabili, al fine di garantire il consolidamento e la trasparenza dei bilanci pubblici e l'omogeneizzazione dei sistemi contabili.
In particolare, ai sensi del comma 2 e del succitato articolo 67, il Consiglio adotta il medesimo sistema contabile e gli schemi di bilancio e il rendiconto della Regione, adeguandosi ai principi generali e allegati al decreto legislativo 118/2011.
Tale disciplina prevede un unico bilancio di previsione finanziario sostanziale del bilancio di previsione annuale e del bilancio pluriennale e la rappresentazione delle autorizzazioni...

PRESIDENTE

Lasciamo fare alla Zottis la sua relazione, colleghi? Parlo alla sinistra.

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Tale disciplina prevede un unico bilancio di previsione finanziario in sostituzione del bilancio di previsione annuale e del bilancio pluriennale e rappresentazione delle autorizzazioni di entrata e di spesa rispettivamente per titoli, secondo la fonte di provenienza e tipologia in base alla natura e per missioni, funzioni, principi, obiettivi strategici, programmi, aggregati omogenei e di attività volte a perseguire gli obiettivi definiti nell'ambito delle missioni e titoli, spese correnti e capitale.
In attuazione dell'articolo 10 della legge regionale 53 del 2012 l'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale del Veneto, con la propria deliberazione n. 108 del 13 novembre 2020, ha confermato rispettivamente le linee guida programmatiche, l'analisi del contesto e le direttive per la gestione, approvate con deliberazione n. 51 il 27 luglio 2020 dall'Ufficio di Presidenza della decima Legislatura, ancora in carica al momento dell'avvio del ciclo del bilancio, sulla base delle quali i centri di responsabilità hanno formulato le proposte di programma operativo e le conseguenti previsioni di bilancio.
Nel complesso il fabbisogno finanziario del Consiglio regionale e degli organismi di garanzia per l'anno 2021 ammonta ad euro 49.998.230, escluse le risorse trasferite dallo Stato alle Regioni per il rimborso alle emittenti locali in materia di MAG e dalla Regione al Consiglio regionale Veneto che sono previste in euro 303.531 per il 2021, per il 2022 e per il 2023, a cui si aggiungono 100.000 euro per il pagamento delle competenze dei componenti del Collegio dei Revisori dei Conti della Regione Veneto.
Nel complesso i fondi regionali che saranno destinati al fabbisogno finanziario per il funzionamento del Consiglio regionale e degli organismi di garanzia rimangono invariati per il triennio 2021-2023 rispetto al 2020. In sintesi, le previsioni sono formulate sulla base delle linee guida programmatiche illustrate nella nota integrativa che assegnano una posizione centrale al rinnovamento della capacità di ascolto e conoscenza della società veneta, di esercizio della rappresentanza generale della comunità regionale al fine di garantire una compiuta espressione dei diversi valori, dei bisogni e degli interessi in essa presenti; di comunicazione del proprio ruolo di organo legislativo dell'Istituzione regionale e, come tale, di luogo di ascolto e incontro, centro di equilibrio del complessivo sistema delle autonomie amministrative funzionali e sociali, di controllo e di indirizzo dell'Esecutivo, nonché di verifica dell'attuazione dell'efficacia delle leggi, che si devono fondare su una completa conoscenza e un'attenta analisi dei dati del settore, dell'istituzione regionale della sua organizzazione di generare valore ovvero di ottenere il maggior progresso possibile per il raggiungimento dei risultati prefissati, soddisfacendo le esigenze degli utenti interni ed esterni con il minor impiego possibile di risorse.
Nella nota integrativa allegata al bilancio sono contenute altresì informazioni di dettaglio sulle previsioni di spesa allocate nei singoli programmi.
Tutto ciò premesso e considerato, visti gli articoli 41 e 46 dello Statuto del Veneto, legge regionale statutaria 17 aprile 2012 n. 1, decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118 e la legge regionale 31 dicembre 2012, n. 53 , visti l'articolo 17 del Regolamento del Consiglio regionale del Veneto, Regolamento regionale 14 aprile 2015, n. 1 , vista la deliberazione dell'Ufficio di Presidenza n. 108 del 13 novembre 2020, che approva la proposta di bilancio di previsione finanziario 2021-2022-2023 del Consiglio regionale, vista la proposta dell'Ufficio di Presidenza dell'articolazione delle tipologie di entrate e categorie dei programmi di spesa in macro aggregati e relativi allegati, preso atto del parere favorevole espresso dal Collegio dei Revisori dei Conti della Regione del Veneto, contenuto nella relazione allegata alla presente per formarne parte integrante e sostanziale, con votazione palese delibera: di approvare il bilancio di previsione finanziario 2021-2022-2023 del Consiglio regionale, come da allegato che forma parte integrante del presente provvedimento; di chiedere alla Giunta regionale, a mente della legge regionale 31 dicembre 2012, n. 53 , la somma di euro 49.998.230 per il funzionamento del Consiglio regionale e degli organismi di garanzia per il 2021; di chiedere alla Giunta regionale la somma di euro 100.000 per il pagamento delle competenze spettanti ai componenti del Collegio dei Revisori dei Conti per il 2021; di chiedere alla Giunta regionale, a norma della legge regionale 10 agosto 2011 numero 18, le somme introitate a titolo di trasferimenti per le funzioni delegate del Co.Re.Com..
Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie, collega Zottis. Non ci sono interventi in discussione generale.
C'è un ordine del giorno che, però è un po' più da consolidato. Bigon, presentatrice, prego.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente. Lo ritiro.

PRESIDENTE

Grazie, viene ritirato l'ordine del giorno.
Non vedendo altri interventi e non essendoci dichiarazioni di voto, metto in votazione la proposta di deliberazione amministrativa n. 7.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Grazie, collega Zottis.
PUNTO
13
 
   

DISEGNO DI LEGGE RELATIVO A "COLLEGATO ALLA LEGGE DI STABILITÀ REGIONALE 2021". (PROGETTO DI LEGGE N. 17) INIZIO

Relazione della Prima commissione consiliare.
Relatore in Aula il consigliere Sandonà; correlatrice la consigliera Camani.
(N.d.r. - Si riproduce il testo scritto della relazione di maggioranza)
"Signor Presidente, colleghi Consiglieri,
il principio contabile applicato concernente la programmazione di bilancio, di cui all'Allegato n. 4/1 del decreto legislativo n. 118/2011 in materia di armonizzazione contabile, prevede (punto 4.1) che tra gli strumenti di programmazione delle Regioni rientrino:
c) il disegno di legge di stabilità regionale;
d) il disegno di legge di bilancio;
j) gli eventuali disegni di legge collegati alla manovra di bilancio.
Il successivo punto 7, relativo alla legge di stabilità regionale, precisa che con i suddetti collegati possono essere disposte modifiche ed integrazioni a disposizioni legislative regionali aventi riflessi sul bilancio per attuare il Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR), prevedendo, altresì, che "in un'unica sessione sono approvati nell'ordine i progetti di legge collegati, il progetto di legge di stabilità e il progetto di legge di bilancio"; ciò in considerazione del fatto che i collegati possono, appunto, avere riflessi sul bilancio regionale.
Progetto di legge n. 17 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2021"
Il testo contiene 15 articoli, oltre a quello relativo all'entrata in vigore, finalizzati ad innovare l'ordinamento regionale con disposizioni aventi riflessi sul bilancio regionale per attuare il DEFR 2021-2023.
Tramite l'articolo 1 la Regione intende partecipare alle iniziative promosse da istituzioni nazionali ed europee per la copertura delle perdite derivanti dalla gestione degli strumenti finanziari attivati, ai sensi dell'articolo 1, comma 3, della legge regionale n. 21/2020 recante "Misure urgenti per il supporto alla liquidità delle imprese colpite dalla crisi correlata all'epidemia Covid-19. Seconda variazione generale al bilancio di previsione 2021-2023 della Regione del Veneto". A tal fine la Giunta viene autorizzata a costituire un fondo per il pagamento degli oneri da corrispondere al soggetto garante in relazione all'ammontare delle risorse conferite ad ogni strumento finanziario.
La ricaduta sul bilancio regionale della spesa finalizzata a coprire gli oneri derivanti dall'assunzione di idonea garanzia sulla quota di provvista pubblica erogata dal suddetto fondo (o da altri strumenti finanziari attivati dalla Regione a favore delle PMI venete) è stimata in euro 150.000 per ciascun esercizio del triennio 2021-23, a valere sulle risorse allocate nella Missione 14 "Sviluppo economico e competitività", Programma 01 "Industria e Artigianato".
L'articolo 2 intende consentire il riordino di risorse rinvenienti da rientri da strumenti finanziari in gestione a Veneto Sviluppo S.p.A. ovvero dalla chiusura di attività connesse al DOCUP 2000-2006 o al POR FESR 2007-2013 che, al termine dell'esercizio 2019, risultavano vincolate nel risultato di amministrazione.
In tal modo viene razionalizzata la loro rappresentazione in bilancio e se ne facilita l'impiego per interventi a supporto delle imprese dei settori industria, artigianato, commercio e servizi.
Le risorse interessate dall'applicazione di questo articolo ammontano a complessivi 4.066.107 euro, a valere su sei capitoli di entrata ed altrettanti di spesa.
L'articolo 3 intende autorizzare la Giunta regionale, nell'ambito delle proprie competenze in materia di sviluppo economico, a concorrere alla spesa della Camera di Commercio di Venezia e Rovigo per la predisposizione del Piano di sviluppo strategico di cui all'articolo 4, comma 5, del decreto legge n. 91/2017 "Disposizioni urgenti per la crescita economica nel Mezzogiorno" e all'articolo 6 del DPCM 25/1/2018, n. 12 "Regolamento recante istituzione di Zone economiche speciali (ZES)".
La ricaduta sul bilancio regionale è stimata in euro 100.000 per l'esercizio 2021, a valere sulla Missione 14 "Sviluppo economico e competitività", Programma 01 "Industria e Artigianato".
L'articolo 4 intende sostenere l'attuazione delle attività di pianificazione forestale di cui all'articolo 23 della l.r 52/1978 ("Legge forestale regionale"), autorizzando il parziale trasferimento al bilancio regionale delle somme rinvenienti dai rimborsi dei prestiti concessi dal fondo di rotazione di cui all'articolo 30 della suddetta legge, istituito presso Veneto Sviluppo S.p.A. (cd. Fondo Forestale Regionale).
Tali somme, determinate in euro 250.000 per ciascuno degli esercizi 2021, 2022 e 2023, consistono dunque in nuove entrate, introitate nel bilancio di previsione 2021-2023 (Titolo 4 "Entrate in conto capitale" - Tipologia 200 "Contributi agli investimenti"). Esse vengono finalizzate alla redazione dei piani di riassetto forestale in scadenza nel periodo 2021-23, alimentando la Missione 09 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente", Programma 05 "Aree protette, parchi naturali, protezione naturalistica e forestazione.
L'articolo 5 dispone l'introito al bilancio regionale dei fondi integrativi trasferiti ad AVEPA ai sensi dell'articolo 6 della l.r. 44/2019 ("Collegato alla legge di stabilità regionale 2020") e non utilizzati. Con ciò assicurando efficacia nel conseguimento degli obiettivi della Programmazione per lo sviluppo rurale 2014-2020 e valorizzando i Contratti di Sviluppo. Trattasi di euro 11.000.000 (introitati al Titolo 4 "Entrate in conto capitale", Tipologia 200 "Contributi agli investimenti"), di cui:
- euro 7.000.000 vengono destinati alla copertura della quota regionale di finanziamento delle misure del PSR 2014-2020 per l'anno 2021 (a valere sulla Missione 16 "Agricoltura Politiche agroalimentari e della pesca", Programma 03 "Politica regionale unitaria per l'agricoltura, i sistemi agroalimentari, la caccia e la pesca");
- euro 4.000.000 vengono destinati al rafforzamento del Fondo di rotazione per gli investimenti nel settore agricolo e della trasformazione e commercializzazione ai sensi dell'articolo 57 comma 3bis della l.r. 40/2003 ("Nuove norme per gli interventi in agricoltura"), per assicurare la partecipazione regionale ai citati Contratti di Sviluppo di cui di cui all'art. 43 del decreto-legge n. 112/2018 ("Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria"); l'allocazione di tali risorse è a valere sulla Missione 16 "Agricoltura Politiche agroalimentari e della pesca", Programma 01 "Sviluppo del settore agricolo e del sistema agroalimentare".
L'articolo 6, intendendo sostenere il sistema produttivo veneto colpito dalla crisi correlata all'epidemia da Covid-19, dispone che Veneto Sviluppo S.p.A. prosegua l'erogazione di finanziamenti a favore di imprese, anche di grandi dimensioni, senza ulteriori oneri a carico della Regione, per il sostegno del settore della ricerca e innovazione, anche in cofinanziamento di misure attivabili in applicazione di provvedimenti statali o comunitari.
A tal fine destina risorse per euro 10.000.000 disponibili sul fondo di cui all'articolo 11 del decreto legge n. 516/1994 ("Provvedimenti finalizzati alla razionalizzazione dell'indebitamento delle società per azioni interamente possedute dallo Stato, nonché ulteriori disposizioni concernenti l'EFIM ed altri organismi").
Per favorire l'adeguamento degli strumenti urbanistici alla disciplina per i crediti edilizi da rinaturalizzazione, mediante l'articolo 7 viene concesso un contributo ai Comuni per la redazione delle varianti di cui all'articolo 4, comma 2, della l.r. 14/2019 ("Veneto 2050"), quantificato in euro 200.000, a valere sulla Missione 8 "Assetto del Territorio ed edilizia abitativa", Programma 01 "Urbanistica e Assetto del territorio".
Mediante l'articolo 8 si interviene a favore di pazienti affette da alopecia areata o da alopecia in seguito a terapia chemioterapica o radioterapica.
A tal fine, posto che la parrucca non figura tra gli ausili ricompresi nell'elenco dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) di cui al DPCM 12 gennaio 2017, si interviene con risorse proprie regionali – per 300.000 euro a valere sulla Missione 13 "Tutela della salute", Programma 02 "Servizio sanitario regionale - finanziamento aggiuntivo corrente per livelli di assistenza superiori ai LEA" - così da fornire un sostegno a tali pazienti.
L'articolo 9 autorizza la partecipazione regionale, per il tramite di Infrastrutture Venete S.r.l. (società a totale partecipazione regionale), all'aumento di capitale di Interporto di Rovigo s.p.a..
Gli oneri derivanti dall'applicazione dell'articolo sono fronteggiati da Infrastrutture Venete con risorse proprie derivanti dalla cessione della partecipazione detenuta in Veneto Logistica s.r.l., che rappresentano quindi il limite massimo dell'investimento, senza attingere a risorse di diversa natura conferite dalla Regione ai sensi della delega funzionale di cui alla l.r. 40/2018.
L'importo dipende dal prezzo di cessione di Veneto Logistica, in corso di definizione; indicativamente è stimabile in 1,5 milioni di euro.
L'articolo 10 si colloca nell'ambito del sostegno finanziario al settore del trasporto pubblico locale, sia ferroviario che automobilistico e lagunare, con l'obiettivo di garantire la continuità dei servizi pubblici essenziali di trasporto ed una programmazione certa degli stessi.
Si prevede dunque un'anticipazione regionale del saldo della quota annua del Fondo Nazionale per il concorso finanziario dello Stato agli oneri del trasporto pubblico locale, anche ferroviario, nelle regioni a statuto ordinario oltre a quella già prevista dei quattro dodicesimi di cui all'art. 14 della l.r. 45/2017 ("Collegato alla legge di stabilità regionale 2018").
L'anticipazione viene prevista prudenzialmente nella misura massima del 90% del valore della quota attribuita alla Regione nell'anno precedente, tenuto conto che i criteri per il riparto definitivo del Fondo (allocato nella Missione 10 "Trasporti e diritto alla mobilità", Programmi 01 "Trasporto ferroviario" e 02 "Trasporto pubblico locale") e per la conseguente determinazione del saldo prevedono delle decurtazioni delle risorse finanziarie da effettuare a carico delle Regioni a statuto ordinario, a seguito della verifica del raggiungimento degli obiettivi di efficientamento e razionalizzazione della programmazione e gestione dei servizi di trasporto pubblico locale e regionale.
L'importo massimo previsto di anticipazione, pari a circa 75,6 milioni, è stato calcolato tenuto conto del valore della quota veneta del saldo Fondo anno 2020, stimata in circa 84 milioni.
In base alla legge regionale 28 gennaio 1977, n. 10 ("Disciplina e delega delle funzioni inerenti all'applicazione delle sanzioni amministrative di competenza regionale"), le funzioni inerenti all'applicazione delle sanzioni amministrative in tutte le materie di competenza regionale sono delegate o subdelegate ai Comuni nel cui territorio sono accertate le trasgressioni. Tale legge, tuttavia, non prevede la fattispecie nella quale l'amministrazione comunale si trovi nella posizione di sanzionatore e sanzionato, come invece accertato in alcune infrazioni in materia forestale commesse da Comuni.
L'articolo 11 introduce dunque il potere sostitutivo della Giunta regionale nei confronti dei Comuni che non provvedono ad adottare gli atti necessari per l'attuazione delle funzioni trasferite con la citata l.r. 10/1977 nel caso in cui essi risultino responsabili di infrazioni e non provvedano a contestare la violazione nei propri confronti, autoinfliggendosi la sanzione.
L'articolo 12 dispone una modifica dell'art. 2 della l.r. 21/2018 ("Interventi regionali per la promozione e la diffusione dei diritti umani nonché la cooperazione allo sviluppo sostenibile") al fine di agevolare la possibilità dell'intervento diretto della Regione, quale attore della cooperazione, prevedendo la possibilità di impegnare spese per il cofinanziamento dei progetti in materia di cooperazione internazionale allo sviluppo.
Si prefigge dunque di agevolare la Regione nel ricorso ai fondi esterni, tra cui quelli più significativi - ma non solo - sono le iniziative di partenariato territoriale di cui agli articoli 9 e 25 della legge n. 125/2014, recante la disciplina generale sulla cooperazione internazionale per lo sviluppo.
Gli oneri derivanti dall'applicazione dell'articolo, finalizzati appunto a cofinanziare iniziative di cooperazione allo sviluppo sostenibile, sono quantificati in euro 100.000 per l'esercizio 2021, a valere sulla Missione 19 "Relazioni Internazionali", Programma 01 "Relazioni internazionali e cooperazione allo sviluppo".
L'articolo 13, in conseguenza dei maggiori oneri dipendenti dall'emergenza Covid-19 per la gestione delle attività di promozione ed organizzazione dei Campionati Mondiali di sci alpino 2021 a Cortina d'Ampezzo, autorizza la Giunta regionale ad assegnare un contributo straordinario - del quale una quota non inferiore al 10% per cento per la realizzazione di iniziative di promozione della Regione del Veneto, tra cui la realizzazione di "Casa Veneto" - in favore della Fondazione "Cortina 2021" di cui all'articolo 19 della l.r. 7/2016 ("Legge di stabilità regionale").
Gli oneri sono quantificati in euro 3.000.000 per l'esercizio 2021, allocati nella Missione 06 "Politiche giovanili sport e tempo libero", Programma 01 "Sport e tempo libero".
L'articolo 14 dispone che gli introiti derivanti da sanzioni comminate in sede di controlli effettuati dalla polizia locale e dalle forze di polizia dello Stato nell'ambito dell'emergenza epidemiologica da Covid-19 (allocati al Titolo 3 "Entrate extratributarie" Tipologia 200 "Proventi derivanti dall'attività di controllo e repressione delle irregolarità e degli illeciti") siano destinati, nell'ambito della Missione 11 "Soccorso civile", Programma 2 "Interventi a seguito di calamità naturali":
- all'acquisto di beni, tra cui dispositivi di protezione individuale, e servizi finalizzati alle attività di protezione civile per il supporto nella gestione dell'emergenza;
- al finanziamento delle spese sostenute dalle Organizzazioni di volontariato di protezione civile per le medesime finalità.
L'articolo 15 modifica l'articolo 3 della l.r. 40/2018 ("Società regionale 'Infrastrutture Venete s.r.l.' per la gestione delle infrastrutture ferroviarie e di navigazione interna") aggiungendo un comma che prevede che tale s.r.l. - subentrata, dal 1° gennaio 2020 a Sistemi Territoriali Spa, nella gestione dell'infrastruttura ferroviaria Adria/Piove di Sacco/Mestre - provveda (inoltre) all'esecuzione di interventi di adeguamento strutturale, di soppressione di passaggi a livello e di manutenzione straordinaria sulla linea e dei relativi impianti, in gestione alla predetta società.
Per l'attuazione di quanto sopra viene concesso un contributo di euro 6.000.000, stanziati sulla Missione 10 "Trasporti e diritto alla mobilità", Programma 01 "Trasporto ferroviario", necessari a far fronte, nel 2021, ad una prima parte degli interventi di cui sopra.
Progetto di legge n. 18 "Legge di stabilità regionale 2021"
Esso è adottato ai sensi del citato paragrafo 7 del principio contabile applicato concernente la programmazione di bilancio, correlatamente alle esigenze derivanti dallo sviluppo della fiscalità regionale, in corrispondenza dell'approvazione della legge annuale di bilancio.
Contiene il quadro di riferimento finanziario per il periodo compreso nel bilancio di previsione e norme tese a realizzare esclusivamente effetti finanziari con decorrenza dal primo anno considerato nel bilancio di previsione.
Trae il riferimento necessario, per la dimostrazione della copertura finanziaria delle autorizzazioni annuali e pluriennali di spesa da essa disposte, dalle previsioni del bilancio a legislazione vigente.
Per l'esercizio 2021, in particolare, il pdl contempla quattro articoli, oltre a quello sull'entrata in vigore.
L'articolo 1 autorizza il rifinanziamento nel triennio delle spese relative ad interventi previsti da specifiche leggi regionali (escluse quelle obbligatorie e continuative), i cui riferimenti sono contenuti nell'Allegato 1 del pdl; l'Allegato 2, inoltre, rimodula per ciascun anno del triennio 2021-2023 gli importi da iscrivere in bilancio in relazione alle autorizzazioni di spesa recate da leggi che dispongono spese a carattere pluriennale.
L'articolo 2 prevede una forma di aggiornamento normativo automatico per tutte le disposizioni tributarie regionali introduttive di regimi agevolativi per le imprese, provvedendo a rendere applicabili a tutte le disposizioni in questione i limiti derivanti dai regolamenti europei in materia di aiuti di Stato in regime "de minimis" e dai regolamenti di esenzione vigenti, oltre che dalle loro rispettive proroghe.
L'articolo 3 estende a tempo indeterminato l'efficacia dell'articolo 15 della l.r. 10 ottobre 1989, n. 40 ("Disciplina della ricerca, coltivazione e utilizzo delle acque minerali e termali"), che determina i canoni che i concessionari sono tenuti a pagare annualmente alla Regione. L'articolo in questione, infatti, è stato riscritto dall'articolo 3 della l.r. 44/2018 a valere per i soli esercizi 2019 e 2020.
La ricaduta finanziaria, in termini di maggiori entrate sul Titolo 3 "Entrate extratributarie", Tipologia 100 "Vendita di beni e servizi e proventi derivanti dalla gestione dei beni", è di euro 3.850.000 per ogni esercizio del triennio 2021-2023. Tramite l'articolo 4, considerata la situazione di crisi economica venutasi a creare in relazione alla pandemia da COVID-19, si intende soprassedere, per l'esercizio 2021, all'applicazione dell'adeguamento ISTAT ai canoni del demanio idrico.
La ricaduta finanziaria, in termini di minori entrate sul Titolo 3 "Entrate extratributarie", Tipologia 100 "Vendita di beni e servizi e proventi derivanti dalla gestione dei beni", è di euro 100.000 per il solo esercizio 2021.
Progetto di legge n. 19 "Bilancio di previsione 2021-2023"
Ai sensi della legge regionale di contabilità n. 39/2001 e del paragrafo 4.1 del richiamato principio contabile applicato concernente la programmazione al bilancio, l'approvazione annuale dei documenti di bilancio della Regione del Veneto si realizza, in termini normativi, attraverso l'approvazione, da parte dell'esecutivo, di un disegno di legge denominato, per l'esercizio 2021, "Bilancio di previsione 2021-2023".
Tale provvedimento - che ha assunto il numero 19 tra i progetti di legge depositati nel corso dell'undicesima legislatura - quale strumento di previsione e programmazione finanziaria a breve e medio termine, si sostanzia negli stati di previsione dell'entrata e della spesa per il triennio e in numerosi allegati.
Tra questi, l'Allegato 1 "Nota integrativa", ha contenuti di indubbio interesse al fine di comprendere appieno la portata del provvedimento; ad essa si rinvia per gli approfondimenti che si reputino necessari.
Dalla Nota si apprende appunto che le previsioni di ciascun programma di spesa del bilancio di previsione 2021-2023 sono state elaborate in coerenza con il principio generale della competenza finanziaria e rappresentano le spese che si prevede saranno esigibili in ciascuno degli esercizi considerati, anche se la relativa obbligazione è sorta in esercizi precedenti. Tali previsioni sono predisposte nel rispetto dei principi contabili generali della veridicità e della coerenza, tenendo conto dei riflessi finanziari delle decisioni descritte nel documento di programmazione, comprese quelle in corso di realizzazione rappresentate dagli impegni già assunti a seguito di obbligazioni giuridicamente perfezionate, esigibili negli esercizi considerati.
Per le spese previste dai tre progetti di legge costituenti la cd. "sessione di bilancio" risulta garantita la copertura finanziaria, nel rispetto del principio di unità del bilancio nell'ambito delle complessive operazioni di equilibrio del bilancio, calcolato ai sensi dell'art. 40 del D.lgs.118/2011.
Gli stanziamenti di spesa di competenza – quantificati, come detto, nella misura necessaria per lo svolgimento delle attività e interventi che, sulla base della legislazione vigente daranno luogo ad obbligazioni esigibili negli esercizi considerati nel bilancio di previsione - sono determinati esclusivamente in relazione alle esigenze funzionali ed agli obiettivi concretamente perseguibili nel periodo cui si riferisce il bilancio di previsione finanziario, restando esclusa ogni quantificazione basata sul criterio della spesa storica incrementale.
Per quanto concerne, in particolare, le spese obbligatorie - ovvero stipendi, assegni, pensioni ed altre spese fisse; spese per interessi passivi; spese derivanti da obblighi comunitari e internazionali; spese per ammortamenti di mutui; spese identificate come obbligatorie per espressa disposizione normativa - l'Allegato n. 13 del pdl riporta tutti i capitoli di spesa (con l'indicazione di Missioni e Programmi cui afferiscono) relativi alle medesime.
Quanto ai principali accantonamenti per le spese potenziali, si tratta di:
- Fondo crediti di dubbia esigibilità (FCDE): secondo quanto previsto dal principio applicato concernente la contabilità finanziaria, in fase di previsione, per i crediti di dubbia e difficile esazione, dev'essere effettuato un apposito accantonamento a tale Fondo, suddiviso in "Parte Corrente" e "Parte Capitale". Esso è determinato in considerazione della dimensione degli stanziamenti relativi ai crediti che si prevede si formeranno nell'esercizio, della loro natura e dell'andamento degli accertamenti incassi degli ultimi 5 anni. Nel rimandare ai prospetti di cui all'Allegato n. 12 del pdl per la composizione dettagliata, si precisa che l'accantonamento al FCDE nel triennio ammonta a 240,9 milioni nel 2020, a 217 milioni nel 2021 e a 182,5 milioni nel 2022 (pressoché interamente di parte corrente).
- Fondo rischi spese legali: ai sensi del ricordato principio contabile, la Regione, in relazione ai contenziosi in corso, dai quali possono scaturire obbligazioni passive condizionate all'esito del giudizio, accantona, in appositi fondi, uno di parte corrente ed uno di parte capitale, le risorse necessarie per il pagamento degli oneri derivanti da sentenze esecutive. Gli stanziamenti previsti a bilancio 2021-2023 sono i seguenti: "Fondo rischi spese legali–parte corrente" euro 250.000 per l'esercizio 2021 e 800.000 per gli esercizi 2022 e 2023; "Fondo rischi spese legali–parte c/capitale" euro 2.500.000 per l'esercizio 2021 e 800.000 per gli esercizi 2022 e 2023.
- Fondo rischi per escussione garanzie: a garanzia del debito contratto da Veneto Acque S.p.A. nei confronti della B.E.I (art. 5 l.r. 1/2010), gli importi previsti in pagamento indicati dalla società in base al piano di ammortamento attuale ammontano a 4,9 milioni nel biennio 2021-2022 e a 5,3 milioni nel 2023. Tali importi derivano dalla somma della quota interessi e quota capitale da corrispondere alla BEI, in funzione delle sette tranche di prestito ad oggi erogate alla Società dall'Istituto bancario; essi tengono conto pertanto anche delle rate da corrispondere in relazione all'ultima traenza del prestito, di importo pari a 18 milioni, avvenuta nel 2019.
- Fondo "Passività potenziali di cui al Fondo FEI (Fondo Europeo per gli investimenti, struttura del gruppo BEI) – PSR 2014-2020": lo stanziamento iniziale è quantificato in 15.000 euro.
- Fondo "Regolazioni finanziarie delle maggiori entrate nette derivanti dall'attuazione delle norme del comma 321 della legge finanziaria statale per l'esercizio 2007 (art.1, c.321, L. 27/12/2006, n.296)" (Tassa automobilistica da restituire allo Stato): gli stanziamenti da allocare per gli esercizi 2021, 2022 e 2023 vengono stimati in 28 milioni annui.
- Fondo per il concorso regionale alla copertura dell'eventuale deficit del Comitato organizzatore dei Giochi Olimpici e Paralimpici invernali Milano Cortina 2026: nel rimandare, per maggiori ragguagli, a quanto riportato nella nota integrativa del pdl, si precisa che il fondo in questione ammonta a 14,2 milioni di euro in ogni esercizio del triennio 2021-2023.
Con il bilancio di previsione 2021-2023 viene inoltre autorizzata la contrazione di mutui o prestiti a copertura del disavanzo di amministrazione presunto derivante da debito autorizzato e non contratto (DANC) per finanziare spesa di investimento, per un importo pari a euro 532 milioni; a seguito delle risultanze del Rendiconto Generale 2019 lo stock al 31/12/2015 viene dunque ridotto di 224,9 milioni rispetto a quanto previsto nel bilancio di previsione 2020-2022, in ottemperanza a quanto disposto all'art. 12, comma 3 bis, della l.r. di contabilità, n. 39/2001.
Il DANC può essere ricompreso tra le c.d. partite tecniche - nelle quali, volendo citare le più significative, troviamo le partite di giro (2,87 miliardi) e il Fondo pluriennale vincolato di entrata (140,9 milioni) - che ammontano a complessivi 3.562,4 milioni.
Sottraendo tali partite al totale complessivo delle spese, che ammonta a 17.268,2 milioni, gli aggregati più significativi del progetto di bilancio per l'esercizio 2021 sono i seguenti: - risorse per la politica regionale: 1.298,9 milioni;
- risorse per il fondo sanitario regionale: 9.473,4 milioni;
- assegnazioni statali e/o comunitarie: 1.514,8 milioni;
- restituzione anticipi decreto legge n. 35/2013: 1.370,5 milioni;
- nuovi investimenti finanziati con ricorso al debito: 48 milioni.
Il primo aggregato (1.298,9 milioni) consiste nelle risorse effettivamente disponibili per la manovra di bilancio, composte prevalentemente da entrate di natura tributaria (1.112,9 milioni).
Tra le principali entrate tributarie non destinate alla sanità e al trasporto pubblico locale disponibili per la manovra di bilancio per l'anno 2021 si citano:
• tassa automobilistica regionale da attività ordinaria: 598 milioni
• tassa automobilistica regionale da attività di controllo: 365 milioni;
• addizionale regionale all'accisa sul gas naturale-attività ordinaria: 50 milioni;
• IRAP derivante da manovra regionale non destinata alla sanità: 8 milioni;
• IRAP a titolo di ex fondo perequativo di cui alla legge 549/1995: 22,2 milioni;
• IRAP da attività di controllo: 30 milioni;
• addizionale IRPEF da attività di controllo: 6 milioni;
• le quota di compartecipazione IVA non destinata alla sanità: 37,6 milioni.
Come detto poc'anzi, il bilancio di previsione 2021-2023 autorizza il ricorso all'indebitamento per nuove spese di investimento specifiche. All'interno di questa voce (pari a 48 milioni), si trovano:
- 20,5 milioni di euro destinati alle infrastrutture dei giochi olimpici e paralimpici del 2026 (a cui si sommano i 46 milioni nel 2022 e 2023);
- 7,5 milioni di euro per l'adeguamento della rete viaria regionale (tangenziale di Vicenza);
- 5 milioni destinati ad opere di particolare urgenza (lavori pubblici);
- 9 milioni destinati ad interventi a favore della mobilità e sicurezza stradale;
- 6 milioni per interventi di adeguamento strutturale, di soppressione di passaggi a livello e di manutenzione straordinaria sulla linea ferroviaria Adria-Mestre 'Infrastrutture Venete s.r.l.'.
Per quanto concerne, poi, l'attuazione dei programmi comunitari, tra finanziamento comunitario, statale e regionale le risorse previste ammontano a:
- 413,8 milioni nel 2021
- 156,3 milioni nel 2022
- 84,7 milioni nel 2023.
La quota di cofinanziamento regionale - confermata in 65 milioni per ciascun anno del triennio, al fine di raggiungere la performance massima nell'attuazione dei programmi comunitarie - riguarda principalmente i seguenti fondi comunitari: Fondo Sociale Europeo (FSE), Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR) e Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca (FEAMP).
Riprendendo quanto sopra esposto relativamente al progetto di legge n. 17, i più rilevanti interventi normativi di spesa sono i seguenti:
- 7 milioni per il finanziamento della quota regionale del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020;
- 4 milioni per il finanziamento del Fondo di rotazione per gli investimenti nel settore agricolo e della trasformazione e commercializzazione (contratti di sviluppo);
- i ricordati 6 milioni per interventi sulla linea ferroviaria Adria-Mestre;
- 3 milioni alla Fondazione Cortina 2021 quale contributo straordinario per la gestione durante l'emergenza Covid-19 dei Campionati Mondiali di sci alpino;
- 300.000 euro per l'assistenza protesica a favore di persone assistite affette da alopecia in seguito a terapia chemioterapica o radioterapica; - 250.000 euro per il triennio 2021-2023 per sostenere l'attuazione delle attività di pianificazione forestale;
- 200.000 euro quale contributo ai comuni per favorire l'adeguamento degli strumenti urbanistici alla disciplina per i crediti edilizi da rinaturalizzazione;
- 150.000 euro per il triennio 2021-2023 per iniziative a supporto della liquidità e degli investimenti delle imprese venete;
- 100.000 euro quale concorso alla spesa per la predisposizione del piano di sviluppo strategico per l'istituzione della Zona Logistica Semplificata Porto di Venezia-Rodigino;
- 100.000 euro per iniziative di partenariato territoriale nell'ambito della cooperazione internazionale per lo sviluppo (l.r. 21/2018).
Riassumendo, infine, i grandi temi trattati nel bilancio 2021-2023 riguardano:
- riconferma di 31 milioni annui nel triennio 2021-2023 a favore delle scuole paritarie del Veneto;
- 21 milioni annui nel triennio per lo svolgimento delle attività dei lavoratori forestali.
- 29 milioni stanziati nel 2021 per il sistema della formazione professionale;
- 15 milioni annui nel triennio per la prevenzione e la riduzione del rischio idraulico e idrogeologico;
- garantiti 60 milioni nel triennio per gli oneri del trasporto pubblico locale;
- 10 milioni nel biennio 2021-2022 per la sicurezza dei viadotti;
- 6 milioni nel triennio a favore delle province per il ristoro dei canoni idrici;
- 2 milioni nel biennio 2021-2022 per la lotta alla cimice asiatica;
- il continuato impegno sul fronte del finanziamento dei giochi olimpici invernali di Cortina 2026 (1 milione per la partecipazione al Comitato Organizzatore dei Giochi Olimpici, 14,2 milioni per il fondo di garanzia, oltre agli investimenti specifici finanziati con debito, di cui si è detto poc'anzi);
- 2 milioni di euro annui nel triennio 2021-2023 a disposizione per le coperture di spesa delle nuove leggi regionali di iniziativa del Consiglio regionale.
In chiusura va detto che, nonostante il quadro di incertezza e le gravi difficoltà da fronteggiare a causa della crisi sanitaria ed economico-sociale conseguente all'emergenza Covid-19, ancora una volta il bilancio regionale non impone alcuna addizionale Irpef e, oltre alle spese obbligatorie per il funzionamento della sanità e dell'intero ente, garantisce la copertura di tutte le poste strategiche su cui la Regione ha assunto precisi impegni con il programma di governo 2020 -2025.
Ricordato che quest'Assemblea ha appena approvato il Documento di Economia e Finanza Regionale 2021-2023 e la relativa Nota di aggiornamento, contenente le linee programmatiche dell'azione di governo regionale per il periodo compreso nel bilancio di previsione, necessarie per conseguire gli obiettivi di sviluppo della Regione, iniziamo dunque oggi l'esame dei tre progetti di legge che compongono la cosiddetta manovra di bilancio.
Lo facciamo nella consapevolezza del lavoro svolto dalle commissioni consiliari, nel rispetto delle tempistiche fissate dall'articolo 69 del Regolamento, con riferimento al Collegato (pdl 17), alla Stabilità (pdl 18) e al Bilancio (pdl 19), che il D.Lgs. 118/2011 prevede vadano approvati in un'unica sessione.
Al termine di questa relazione ricordo che il 1° dicembre la Prima Commissione consiliare ha effettuato le consultazioni sui tre progetti di legge, oltre che sul DEFR 2021- 2023 e che, per quanto concerne il pdl 19 "Bilancio di previsione 2021-2023", in data 25 novembre 2020 è stato acquisito il favorevole parere del Collegio dei revisori dei conti, audito dalla Commissione nella seduta del 9 dicembre.
Tra il 2 ed il 3 dicembre le commissioni Seconda, Terza, Quinta e Sesta hanno espresso i rispettivi pareri sui provvedimenti alla Prima, per gli aspetti di competenza.
In data 4 dicembre anche il Consiglio delle Autonomie Locali ha espresso il proprio parere favorevole sui tre progetti di legge, conformemente a quanto previsto dall'articolo 6, comma 2, della l.r. 31/2017.
Nella richiamata seduta del 9 dicembre, infine, la Prima Commissione ha concluso i propri lavori in ordine ai provvedimenti, approvandoli a maggioranza.
Nel caso del pdl 19, inoltre, è stato inoltre accolto un emendamento proposto dalla Sesta Commissione, finalizzato a rifinanziare nel 2021 la l.r. 5/2020.
Per il progetto di legge 17 hanno espresso voto favorevole i rappresentanti dei gruppi consiliari Liga Veneta per Salvini Premier, Zaia Presidente, Lista Veneta Autonomia, Fratelli d'Italia-Giorgia Meloni, Forza Italia-Berlusconi-Autonomia per il Veneto. Si sono astenuti i rappresentanti del gruppo consiliare Partito Democratico Veneto.
Per il progetto di legge 18 hanno espresso voto favorevole i rappresentanti dei gruppi consiliari Liga Veneta per Salvini Premier, Zaia Presidente, Lista Veneta Autonomia, Fratelli d'Italia-Giorgia Meloni, Forza Italia-Berlusconi-Autonomia per il Veneto. Si sono astenuti i rappresentanti del gruppo consiliare Partito Democratico Veneto.
Per il progetto di legge 19 hanno espresso voto favorevole i rappresentanti dei gruppi consiliari Liga Veneta per Salvini Premier, Zaia Presidente, Lista Veneta Autonomia, Fratelli d'Italia-Giorgia Meloni, Forza Italia-Berlusconi-Autonomia per il Veneto. Si sono astenuti i rappresentanti del gruppo consiliare Partito Democratico Veneto".

PRESIDENTE

Il relatore è il collega Sandonà, prego.

Luciano SANDONÀ (Zaia Presidente)

Grazie, Presidente.
Il principio contabile applicato concernente la programmazione di bilancio di cui all'allegato 4/1 del decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118 "Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni degli Enti locali e dei loro organismi" a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009 n. 42.4.4.1 prevede che tra gli strumenti di programmazione delle regioni rientrano anche gli eventuali disegni di legge collegati alla manovra di bilancio.
Il punto 7 del medesimo allegato, relativo alla Legge di stabilità regionale, precisa che con gli eventuali progetti di legge collegati possono essere disposte modifiche ed integrazioni a disposizioni legislative regionali aventi riflessi sul bilancio per attuare il Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR), prevedendo altresì che in un'unica sessione sono approvati nell'ordine i progetti di legge collegati, il progetto di legge di stabilità e il progetto di bilancio. Ciò in considerazione del fatto che gli eventuali disegni di legge collegati possono, appunto, avere riflessi sul bilancio regionale.
Il progetto di legge in questione si compone di 15 articoli più l'articolo di entrata in vigore finale. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie. Correlatrice è la collega Camani.
(N.d.r. - Si riproduce il testo scritto della relazione di minoranza)
"Signor Presidente, colleghi consiglieri,

il Collegato alla legge di stabilità regionale è il primo documento della programmazione economica e finanziaria che discutiamo oggi.

Il Disegno di legge collegato alla manovra di bilancio rappresenta lo strumento attraverso il quale si introducono modifiche od integrazioni a disposizioni legislative regionali che si riflettono direttamente sul bilancio regionale.
Sappiamo quanto la nuova programmazione regionale sia pensata come un processo complesso, che va ben oltre la mera regolazione di rapporti economico-finanziari, e che si articola in una complessità di atti connessi ed integrati con piani di intervento e politiche.

Da questo punto di vista, dunque, la programmazione non è più riconducibile a mera attività di impiego di risorse od organizzazione di entrate, ma ricomprende anche tutte le azioni volte alla comparazione di alternative strategiche che devono soddisfare anche esigenze di natura valutativa.

Si tratta, dunque, di un complesso di interventi che incidono direttamente sul "governo del territorio".

E guardate, queste due parole, governo e territorio, dovrebbero rappresentare il senso del lavoro contenuto nei documenti economico-finanziari di cui trattiamo oggi.

In particolar modo il collegato.

Perché se il bilancio rappresenta, in coerenza con gli indirizzi e gli obiettivi fissati nel DEFR, il quadro complessivo delle risorse e degli impieghi per la realizzazione dei programmi e delle attività, e la legge di stabilità contiene il quadro di riferimento finanziario, con norme tese a realizzare effetti finanziari, è proprio la legge collegata alla manovra di bilancio che indica, con precisione, le modifiche e le integrazioni alle disposizioni regionali in vigore che hanno naturalmente riflessi cogenti sul bilancio.

Dunque il collegato è l'occasione per inserire, dentro la programmazione regionale, gli adeguamenti di natura economica alle necessità contingenti.

Quindi cercherò di offrire, nella correlazione, la lettura di natura politica, della realtà che emerge dall'articolato del collegato relativamente alla gestione economico-finanziaria della nostra regione.

Parto, dunque, da quest'ultimo aspetto, la modalità, cioè, di gestione delle partite di bilancio dell'ente, anche per sfatare alcuni miti che ho sentito richiamare nei pochi giorni che ci avete concesso per confrontarci su questi documenti in riferimento alla virtuosità operativa della Regione del Veneto.

Il collegato riguarda circa 35 milioni di euro di risorse. Una cifra importante che viene rimessa, direttamente ed indirettamente, nel bilancio regionale.

Di queste, una quota rilevante deriva dal "recupero" di risorse che erano state destinate dai bilanci regionali precedenti ma rispetto alle quali, a diverso titolo, era stata definito un vincolo che oggi appare superato.

Stiamo parlando di oltre 25 milioni dei 35 disponibili, mentre i restanti 10 milioni rappresentano risorse libere, di natura corrente o in conto capitale.

Rispetto alle risorse recuperate, abbiamo l'articolo 2, che riporta nel bilancio regionale ingenti risorse impegnate negli anni precedenti il cui vincolo di destinazione ha esaurito la sua funzione e che vengono reimpiegate, così cita la rubrica dell'articolo, per "interventi a supporto del sistema produttivo veneto". Si recuperano, dunque, risorse già a bilancio, ma con una destinazione diversa, riconducibili alla parte vincolata del risultato di amministrazione 2019 e risorse accertate del 2020, che vengono reindirizzate in altro modo.

Ma quante sono queste risorse? La scheda di analisi economico finanziaria allegata alla PdL ci riporta un importo di circa 4 milioni, il dirigente in audizione in Commissione ci ha parlato di 5 milioni, rappresentandoci un saldo in continua evoluzione. Ma sappiamo che al termine dell'esercizio 2019 risultavano vincolate nel risultato di amministrazione risorse, rinvenienti anche da Veneto Sviluppo o da attività connesse al DOCUP 2000-2006 o al POR FESR 2007-2013, per oltre 62 milioni.

Una cifra talmente elevata che la stessa Corte dei Conti aveva segnalato l'anomalia.

Ora, la presente proposta definisce il meccanismo di riordino, per superare la segnalazione della Corte e offrire una rappresentazione in bilancio più veritiera, ma non si specifica l'importo e, soprattutto, non si indica una destinazione specifica di nuova destinazione, limitandosi ad una generica destinazione connessa a "interventi a supporto degli investimenti delle imprese".

Ma un meccanismo analogo di reperimento di risorse lo ritroviamo nell'articolo 4, che fa rientrare da Veneto Sviluppo una parte del fondo di rotazione relativo alla legge forestale del '78 e ormai inutilizzato, fondo che oggi ci ritorna 250.000 di nuove entrate in conto capitale ma che comprende altri 5 milioni di risorse "in attesa di rientro e di definizione di utilizzo", come confermato dal funzionario in sede di Commissione referente.

E ancora l'articolo 5, che reintroita, come entrate in conto capitale, nel bilancio regionale ben 11 milioni di euro, recuperando parte delle risorse che nel collegato del 2019 erano state trasferite ad Avepa per il cofinanziamento di interventi PSR, e che nel 2021 non hanno più necessità di cofinanziamento, in virtù delle nuove indicazioni della Commissione europea. Si tratta, appunto, di risorse che a loro volta erano già state recuperate nel 2019, riferiti a precedenti periodo di programmazione del periodo precedente e non ancora utilizzati.

E poi l'articolo 6, che recupera risorse addirittura da un fondo previsto da una legge nazionale del 1994 e attuata dalla Regione nel 2005, con le quali ci si propone di cofinanziare interventi per l'innovazione delle imprese interventi ammessi a contributi MISE, a valere sul "Fondo per la crescita sostenibile" (L 46/1982), tramite Veneto Sviluppo. Bene, se non fosse, anche in questo caso, che la stessa operazione fosse già stata fatta nel 2011 (legge finanziaria per il 2012), in base alla quale, con il medesimo meccanismo, si recuperavano le medesime risorse per costituire un fondo di rotazione per finanziamenti agevolati per progetti di R&S. Fondo "sinora privo di attuazione".

Insomma, stiamo parlando di oltre 25 milioni che la Regione sposta da una posta all'altra di anno in anno. Impegnandosi in interventi che spesso non vengono realizzati e, sostanzialmente, spostando "in avanti" risorse correnti.

E allora le prime domande: quante sono le risorse "nascoste" tra le pieghe delle risorse vincolate negli anni precedenti e non utilizzate o utilizzate fittiziamente con questi meccanismi di posticipo? A quanto ammonta questa sorta di cassaforte? Ma soprattutto, perché il consiglio (e non i consiglieri di minoranza ma tutti), nella sua funzione di organo di indirizzo politico e di controllo non è nelle condizioni di valutare queste poste di bilancio?

E quante di queste poste sono messe nelle casseforti "esterne" alla Regione, Veneto Sviluppo, Avepa, Veneto Innovazione, ancor più difficili da controllare in maniera trasparente e difficilmente assoggettabili ad iniziative di sindacato ispettivo?

Queste questioni credo siano rilevanti per questa assemblea, alle cui richieste e necessità, troppe volte la Giunta risponde con un generico: "non ci sono risorse sufficienti". Allora io credo che, invece, al contrario, bisogna capire che risorse ce ne sono, ben nascoste, ma che non vogliono essere messe nella disponibilità delle richieste legittime di questo Consiglio regionale.

E ancora: come ci comporteremo, e cioè come reagiremo alle necessità dei veneti, se e quando queste risorse nascoste, chiamiamole risorse vincolate che hanno esaurito, a diverso titolo, la loro destinazione, finiranno o inizieranno a scarseggiare? Perché in questi anni di ordinaria amministrazione abbiamo retto con questo sistema tutto finanziario, ma cosa accadrà quando il veneto avrà bisogno di risorse vere e non di operazioni meramente finanziarie? Cosa accadrà, cioè, quando i veneti non potranno più accontentarsi degli annunci ma avranno necessità di contributi economici concreti? Come risponderemo alla insoddisfazione delle tante imprese che lamentano l'esaurimento dei fondi quando sapranno che, in realtà, questi fondi ci sono ma anziché essere impiegati per loro sono solo spostati di anno in anno per far sembrare il bilancio ricco di interventi?

Perché i 4 milioni (o forse più) dell'articolo 4 sono lì da almeno un anno, gli 11 milioni dell'articolo 5 da diversi mesi almeno, e i 10 milioni dell'articolo 6 si riferiscono addirittura ad una legge del '94 e attuata dalla Regione nel 2005.

E questa è la prima questione.

Ma c'è poi, in stretto collegamento, il tema che riguarda, in generale, la capacità della Regione di pianificare, di programmare, di costruire e portare a termine gli interventi, non solo un anno per l'altro, ma con un pensiero lungo, pluriennale, a maggior ragione essendo alle porte di una crisi economica profonda che richiederà uno sforzo economico nei prossimi anni davvero imponente, forse pure maggiore di quello messo in campo per rispondere alla crisi del 2008.

Queste risorse ci sono. Sarà la volta buona che verranno veramente messe a disposizione del Veneto?

Se, come auspichiamo, questa volta sarà così, allora si apre il secondo grande tema, che riguarda le modalità di erogazione di questi, e altri contributi.

Perché le norme sembra che vengano studiate apposta in modo tale da lasciare alla Giunta regionale la massima discrezionalità possibile nell'impiego delle risorse, spostando, di fatto, il diritto di definire la destinazione delle risorse dal Consiglio, che sarebbe l'organo deputato a fornire l'indirizzo politico sugli impieghi, all'organo esecutivo, la Giunta appunto, che qui non si limita a dare esecuzione alle indicazioni ma costruisce e dispone direttamente la destinazione specifica, i criteri e le modalità di erogazione delle risorse, attribuendosi sempre, e da sola, i meriti delle iniziative.

E anche su questo farò un esempio: l'articolo 2, che da, volutamente, una generica indicazione di spesa ("interventi a supporto delle imprese"), senza specificare quali aziende saranno oggetto dell'intervento, in che forma sarà erogato il supporto (contributi, fondo di rotazione, garanzie sul credito), quali tipi di investimenti si farà leva (innovazione, sostenibilità, competitività), e senza che il consiglio possa esprimersi sul punto.

Deciderà la Giunta, il Presidente, l'Assessore. Invece la scelta spetta al Consiglio, che ha l'incarico, e direi anche la responsabilità, di rappresentare i veneti ed interpretarne le richieste.

E faccio notare che, rispetto alle legislature precedenti, sembra esserci pure un peggioramento. Forse perché il consenso del Presidente eletto è stato talmente ampio che si pensa di poter fare a meno della discussione di questa Aula, forse perché i numeri della maggioranza sono talmente estesi che si può anche tollerare qualche mal di pancia interno. Fatto sta che nel 2012 e nel 2013, quando venne fatta una operazione simile a quella dell'articolo 2, recuperando cioè risorse inutilizzate dai medesimi capitoli da cui le recuperiamo oggi, almeno allora si era proceduto con una specifica individuazione della destinazione, limitando la discrezionalità della Giunta e impegnando il Consiglio. Oggi neppure questo!

Queste dunque le modalità attraverso cui, nel collegato, si mobilitano decine di milioni di euro per le imprese. Poca trasparenza, poco coinvolgimento dell'organo consiliare e poca programmazione.

E questo avviene anche rispetto ad importi più modesti. Ad esempio, anche in riferimento all'articolo 1, che finanzia per 150 mila euro la costituzione di un fondo per far fronte alle commissioni per ottenere una copertura a protezione delle garanzie emesse a favore delle imprese, senza peraltro aggiungere alcuna risorsa al sostegno alla liquidità delle imprese (tanto per essere chiara), ci rimane qualche dubbio perché ci conferma quanto le decisioni siano poco trasparenti e sembrano voler volutamente aggirare gli ostacoli.

Abbiamo detto che la Regione ha attivato un Fondo Anticrisi per supportare la liquidità delle attività produttive attraverso finanziamenti agevolati, fondo che si fa carico anche del rischio di mancato rimborso da parte del beneficiario. Da qui, appunto, la necessità di ricercare garanzie per i casi di potenziale insolvenza. Tutto bene se non fosse che tale Fondo è gestito da Veneto Sviluppo solo fino al 31 dicembre 2021 (cioè domani), come esplicitamente previsto dal comma 4 della legge istitutiva del suddetto Fondo anticrisi. E cosa accadrà dal 1° gennaio 2021? Immaginiamo che la funzione di Veneto Sviluppo, anche su questo fronte, sarà prorogata (nelle more delle contestazioni comunitarie). E perché non renderla esplicita, e quindi oggetto di discussione di quest'Aula?

Ora sul punto dobbiamo capirci. Abbiamo già detto, più volte, quanto sia necessario costruire un sistema di partecipate adeguato, in particolare in questa fase economica in cui le imprese devono sapere con certezza a chi rivolgersi. Abbiamo già detto quanto riteniamo poco lungimirante procedere a proroghe rispetto alle funzioni di Veneto Sviluppo, dato che il suo utilizzo da parte della Regione per operazioni di finanza pubblica sia in aperta violazione delle norme comunitarie. Abbiamo anche già detto quanto sarebbe importante trovare il meccanismo per recuperare le professionalità, le competenze e le esperienze costruite e cresciute in questi anni nella finanziaria regionale.

Ma ci rendiamo conto che non è serio procedere in questo modo proprio ora? Oggi più che mai, sul punto serve chiarezza e progettualità. Per costruire un sistema finanziario che aiuti le imprese serve poter contare su strumenti consolidati e durevoli. Non si può vivere nelle more di una procedura di infrazione europea senza sapere chi e come gestirà la delicata partita dei fondi regionali per le imprese!

E infine, per stare sul piano della "qualità" della nostra programmazione di bilancio, l'ultima questione.

Sapete bene come il senso tecnico del Collegato risieda, appunto, nella necessità che esista un nesso (un collegamento concreto e oggettivo) tra le disposizioni contenute nel PdL e il bilancio. Nel senso che questo strumento si utilizza (è una scelta, non un obbligo) nel caso in cui si ritenga che per realizzare una più compiuta azione politica, maggiormente aderente alle previsioni del DEFR, non siano sufficienti gli strumenti obbligatori ma sia necessario utilizzare anche uno strumento specifico per introdurre adeguamenti normativi. Dunque, nel momento in cui si decide di elaborare anche un Collegato al bilancio, deve essere chiaro che si fa con un obiettivo specifico: cambiare le norme di natura economica che hanno riflessi diretti sul bilancio. Infatti, la condizione necessaria perché le previsioni normative siano ammesse al Collegato è esattamente la caratteristica di avere un riflesso diretto sul bilancio.

E qui abbiamo un problema con l'articolo 9, con il quale il Consiglio da mandato alla Regione, attraverso sue partecipate, di aderire all'aumento di capitale dell'Interporto di Rovigo. Una decisione che dal punto di vista generale condivido e mi sembra giusto che la Regione partecipi, seppur indirettamente, ad una infrastruttura così strategica per Rovigo e per il Veneto. Non esprimo, ovviamente, una considerazione nel merito della norma, e cioè nella volontà di partecipare, come Regione, all'aumento di capitale della società Interporto di Rovigo spa tramite la partecipata Infrastrutture Venete.

Ma esprimo una considerazione in riferimento all'ammissibilità di una norma di questo tipo in questo strumento di programmazione.

Si tratta, infatti, a nostro giudizio, di una norma di natura prettamente ordinamentale, in ordine all'assetto delle partecipazioni societarie regionali, senza alcun riflesso, diretto o indiretto, sul bilancio della Regione in attuazione delle previsioni del DEFR. Del resto, nella stessa scheda di analisi si conferma che la previsione non determina oneri a carico del bilancio regionale. Infatti, l'onere derivante dall'aumento di capitale di Interporto Rovigo sarà sostenuto da Infrastrutture Venete mediante risorse proprie senza che la Regione debba investire soldi di natura diversa. Inoltre, come precisato anche dalla norma, l'importo dell'operazione non è comunque ancora individuato in termini monetari in quanto dipende dal prezzo di cessione di Veneto Logistica, ancora in corso di definizione. Da questo punto di vista, dunque, appare poco credibile qualsiasi operazione che tenti di definire, a qualsiasi titolo, una ipotesi di quantificazione, cosa che apparirebbe come una forzatura dovuta solo alla necessità di giustificare l'inserimento di tale norma nel collegato e che non corrisponderebbe al principio contabile di veridicità, attendibilità e precauzione che, invece, dovrebbe guidare la modalità di compilazione dei documenti contabili. Così come apparirebbe una forzatura richiamare il legame societario con Infrastrutture Venete, in virtù del consolidamento delle scritture contabili, come argomento per superare l'inammissibilità. Una forzatura grave che aprirebbe un varco in quella che, al contrario, dovrebbe essere una disciplina rigorosa, a tutela della credibilità della programmazione economico-finanziaria dell'ente. Infine si registra la mancanza di collegamento con il documento di programmazione DEFR, in cui non risulta l'esplicitazione della volontà di politica societaria indicata nell'articolo 9.

Anche in questo caso, dunque, una leggerezza, diciamo così, che però pesa gravemente sulla linearità e sulla coerenza delle nostre scritture contabili. C'è un confine serio tra voler fare le cose e volerle fare bene. E questa leggerezza rischia di aprire anche un precedente pericoloso in riferimento alla regola di ammissibilità di articoli, e dunque degli emendamenti, a questo documento. La democrazia vive e funziona se esistono delle regole condivise che valgono per tutti. Se si rompe il patto delle regole del gioco, i rischi si presentano.

Infine, rimangono alcune valutazioni generali di natura più prettamente politica (sebbene anche quelle precedentemente illustrate lo siano perché nelle politiche di bilancio la forma diviene assolutamente sostanza, e ho cercato di spiegare il perché).

Ma ci sono alcune questioni generali che credo vada la pena sottolineare, sebbene il complesso dell'articolato del collegato non sia omogeneo.

La prima fondamentale questione riguarda gli interventi a sostegno del sistema imprenditoriale veneto. Sapete bene, anche meglio di me, quanto il nostro tessuto produttivo sia sotto stress per via del "combinato disposto" costituito da emergenza sanitaria e crisi economica. Le criticità strutturali delle nostre imprese, sottodimensionamento, carenza di liquidità, difficoltà di accesso al credito, poca propensione all'innovazione, stanno pagando un prezzo particolarmente pesante a causa delle gravi restrizioni imposte per contrastare il contagio del virus. Molte cose sono state fatte, grazie agli interventi vigorosi del Governo nazionale e grazie alle novità introdotte dalla Commissione europea in riferimento al ciclo di programmazione dei programmi comunitari. Ma sappiamo bene quanto tutto questo può rivelarsi insufficiente.

Da questa prospettiva ci saremmo aspettati un intervento, in collegato, molto più incisivo e diretto di sostegno. Invece osserviamo un insieme di previsioni vago e insufficiente.

Rispetto alle norme che hanno rilevanza in questo ambito: le previsioni dell'articolo 1 riguardano la protezione finanziaria dei capitali della Regione e non delle imprese; l'articolo 2 è indefinito per importo e destinazione; l'articolo 6 mobilita risorse solo su un fondo nazionale del MISE.

Insomma, troppo poco.

E poi c'è il tema di Cortina 2021. Noi abbiamo da sempre sostenuto l'opportunità di sostenere l'impegno regionale nello svolgimento dell'appuntamento del campionato mondiale in Veneto. Si trattava, e si tratta, di una occasione straordinaria, per la nostra Regione e per l'Italia. E, nelle more delle necessità contingenti, sosteniamo anche la decisione di conferire al comitato organizzatore le risorse necessarie per realizzare l'evento. Stiamo parlando di 3 milioni di euro di partite correnti.

Ma poiché si tratta di un passaggio delicato crediamo che debbano essere costruite le condizioni affinché questo passaggio coinvolga pienamente il Consiglio regionale.

Le condizioni di partenza, rispetto alle quali si era definita una condivisione, sono profondamente cambiate.

All'interno di un Business Plan di oltre 50 milioni di euro, la Regione finora ha contribuito con 1,2 milioni, rispetto ad un impianto che prevedeva, sostanzialmente, una copertura finanziaria delle spese quasi interamente con fondi privati. L'emergenza Covid, però, ha inevitabilmente travolto quelle previsioni e oggi ci ritroviamo a dover fare i conti con condizioni di partenza profondamente cambiate, tanto che anche l'impegno economico della Regione cresce enormemente, essendo chiamata a contribuire alla copertura di ingenti perdite pur di salvare la realizzazione dell'evento.

Noi crediamo che sia indispensabile a questo punto, una volta licenziata la sessione di bilancio, approfondire la questione, trovando modi e tempi per un coinvolgimento pieno del Consiglio regionale sul punto. A maggior ragione nel momento in cui le risorse necessarie all'operazione si recuperano a valere sulle disponibilità correnti del settore sportivo regionale, implicando cioè scelte e rinunce pesanti.

Ecco, ho cercato di rappresentare tutte le questioni che, a mio giudizio, questo collegato ci pone davanti.

Ovviamente, così come stato per il DEFR, auspico che la discussione dentro il Consiglio ci aiuti per costruire, insieme, una proposta utile per il Veneto."
Prego, Camani.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Il disegno di legge collegato alla manovra di bilancio rappresenta lo strumento attraverso il quale si introducono modifiche ed integrazioni a disposizioni legislative regionali che si riflettono direttamente sul bilancio. Sappiamo quanto la nuova programmazione regionale sia pensata come un processo complesso che va ben oltre la mera regolazione dei rapporti economico-finanziari e che si articola in una complessità di atti connessi ed integrati con i piani di intervento e le politiche. Da questo punto di vista, dunque, la programmazione non è più riconducibile alla mera attività di impiego di risorse o di organizzazione di entrate, ma ricomprende anche tutte le azioni volte alla comparazione di alternative strategiche, che devono soddisfare anche esigenze di natura valutativa.
Questo avviene in particolar modo per il Collegato, perché se il bilancio rappresenta, in coerenza con gli obiettivi e gli indirizzi fissati nel DEFR, il quadro complessivo delle risorse e degli impieghi per la realizzazione dei programmi e delle attività e la Legge di stabilità contiene il quadro di riferimento di natura più finanziaria, con norme tese a realizzare effetti finanziari, appunto, è proprio la legge collegata alla manovra di bilancio che indica con precisione le modifiche e le integrazioni alle disposizioni regionali in vigore, che hanno naturalmente riflessi cogenti direttamente sul bilancio. Dunque, il Collegato è l'occasione per inserire dentro la programmazione regionale gli adeguamenti di natura economica alle necessità contingenti.
Cercherò, quindi, di offrire nella correlazione di natura politica la realtà che emerge dall'articolato del Collegato, relativamente alla gestione economico-finanziaria della nostra Regione. Parto, dunque, da quest'ultimo aspetto, cioè la modalità di gestione delle partite di bilancio dell'Ente, anche con l'obiettivo e con l'ambizione di sfatare alcuni miti che ho sentito richiamare spesso nei pochi giorni che ci avete concesso per confrontarci su questi documenti, in riferimento alla virtuosità operativa della Regione del Veneto. Intanto c'è da dire che il Collegato riguarda circa 35 milioni di euro di risorse, una cifra importante che viene rimessa direttamente ed indirettamente nel bilancio regionale. Di queste una quota rilevante deriva dal recupero di risorse che erano state destinate dai bilanci regionali precedenti, ma rispetto alle quali, a diverso titolo, era stato definito un vincolo che oggi appare superato. Stiamo parlando di oltre 25 milioni dei 35 disponibili, mentre i restanti 10 rappresentano risorse libere di natura corrente o in conto capitale.
Rispetto alle risorse recuperate abbiamo l'articolo 2 che riporta nel bilancio regionale ingenti risorse impegnate negli anni precedenti, il cui vincolo di destinazione ha esaurito la sua funzione e che vengono reimpiegate – così cita la rubrica dell'articolo – per interventi a supporto del sistema produttivo veneto. Si recuperano, dunque, risorse che erano già a bilancio, ma con una destinazione diversa, riconducibili alla parte vincolata del risultato di amministrazione 2019 e risorse accertate nel 2020 che vengono reindirizzate ora all'articolo 2 in altro modo.
Allora, dobbiamo però chiederci quante sono queste risorse: la scheda di analisi economico-finanziaria allegata al PdL ci riporta un importo di circa 4 milioni. Il dirigente in audizione in Commissione ci ha parlato di 5 milioni, rappresentandoci un saldo in continua evoluzione, ma sappiamo che, al termine dell'esercizio 2019, risultavano vincolate nel risultato di amministrazione risorse rinvenienti anche da Veneto Sviluppo e da attività connesse al DOCUP 2002-2006, al POR FESR 2007-2013 per oltre 62 milioni, una cifra talmente elevata che la stessa Corte dei Conti aveva segnalato alla Regione l'anomalia. Ora la presente proposta definisce il meccanismo di riordino per superare la segnalazione della Corte e offrire una rappresentazione in bilancio più veritiera, ma non si specifica l'importo in norma e soprattutto non si indica una destinazione altrettanto specifica e il riferimento a una nuova destinazione, limitandosi ad una generica destinazione connessa a interventi a supporto degli investimenti delle imprese.
Ma un meccanismo analogo di reperimento di risorse lo troviamo nell'articolo 4, che fa rientrare da Veneto Sviluppo una parte del fondo di rotazione relativo alla legge forestale del '78 e ormai inutilizzato, fondo che oggi ci restituisce 250.000 euro di nuove entrate in conto capitale, ma che comprende – così almeno ci ha detto il tecnico in audizione – altri 5 milioni di risorse in attesa di rientro e di definizione di utilizzo.
E ancora l'articolo 5 reintroita, come entrate in conto capitale nel bilancio regionale, ben 11 milioni di euro recuperando parte delle risorse che già nel collegato del 2019 erano state trasferite ad AVEPA per il cofinanziamento di interventi PSR e che nel 2021 non hanno più necessità di cofinanziamento in virtù delle nuove indicazioni della Commissione europea. Si tratta, appunto, di risorse che a loro volta erano già state recuperate nel 2019, riferite a periodi precedenti di programmazione del periodo e non ancora utilizzati.
Poi l'articolo 6 recupera risorse addirittura da un fondo previsto da una legge nazionale del '94, attuata dalla Regione nel 2005, con le quali si propone di finanziare interventi per l'innovazione delle imprese ammesse ai contributi MISE a valere su un fondo previsto da una legge dell'82 sempre tramite Veneto Sviluppo. Sarebbe bene, se non fosse che anche in questo caso la stessa operazione fosse già stata fatta nel 2011, Legge Finanziaria per il 2012, in base alla quale con il medesimo meccanismo si recuperavano le medesime risorse per costituire un medesimo fondo di rotazione per i medesimi finanziamenti agevolati per i progetti di ricerca e sviluppo, fondo però finora mai in attuazione.
Insomma stiamo parlando di oltre 25 milioni che la Regione sposta da una posta all'altra anno con anno, impegnando le risorse in interventi che spesso non vengono realizzati, ma che sono funzionali sostanzialmente a spostare in avanti la disponibilità delle risorse.
Allora mi pongo e vi pongo, chiedo anche alla Giunta e all'assessore Calzavara, alcune domande. La prima è: quante sono le risorse le risorse nascoste tra le pieghe delle risorse vincolate negli anni precedenti e non utilizzate o utilizzate fittiziamente con questi meccanismi di posticipo? A quanto ammonta questa sorta di cassaforte della Regione e soprattutto perché il Consiglio e non i Consiglieri di minoranza, ma tutti i Consiglieri, nella loro funzione di organo di indirizzo politico e di controllo, non sono messi nelle condizioni di valutare queste poste di bilancio?
Infatti è evidente che, se le risorse sono allocate in destinazioni la cui funzione poi non viene mai esercitata, ma rimangono lì e vengono spostate di anno in anno, noi non abbiamo la possibilità di verificare se e come vengono utilizzate queste risorse e quante sono di queste risorse poste in questa cassaforte finanziaria e non dentro il bilancio della Regione, ma direttamente dentro il bilancio delle partecipate. Quanti sono i fondi di rotazione o le risorse in quei fondi o a quei fondi assegnate, che in realtà non sono utilizzati e che rimangono in deposito presso le partecipate e che, non solo non possono essere controllate, ma non sono neppure assoggettabili alle iniziative di sindacato ispettivo dei Consiglieri regionali? Da diversi anni la Regione anima la sua finanza così, spostando avanti anno con anno risorse che vengono destinate e che non vengono utilizzate o che vengono utilizzate solo in parte e si va a raschiare il fondo di questa cassaforte.
Allora viene naturale chiedersi come ci comporteremo o, meglio, come reagiremo alle necessità dei veneti se e quando queste risorse nascoste, questa posticipazione di fondi – chiamiamole risorse vincolate che hanno esaurito la loro destinazione come spesso le chiamate nelle relazioni – finiranno o inizieranno a scarseggiare, perché in questi anni di ordinaria amministrazione abbiamo retto con questo sistema tutto finanziario, ma cosa accadrà quando il Veneto avrà bisogno di risorse vere e non di operazioni meramente finanziarie? Mi chiedo cosa accadrà quando i veneti non potranno più accontentarsi degli annunci o dei bandi di gara pubblicati e non finanziati o non finanziati completamente e avranno invece necessità di contributi economici concreti, come risponderemo all'insoddisfazione delle tante imprese che avranno necessità e che si lamentano costantemente dell'esaurimento dei fondi a loro disposizione, quando sapranno che in realtà quei fondi ci sono, ma anziché essere impiegati per loro, sono solo spostati di anno in anno per far sembrare il bilancio ricco di interventi: quindi programmo, quindi destino, quindi faccio anche la delibera di Giunta, però poi non realizzo l'intervento esposto le risorse di anno con anno.
Giusto per fare un esempio, i 4 milioni dell'articolo 4 sono lì, sono lì tra le risorse destinate che hanno esaurito il vincolo di destinazione da almeno un anno, gli 11 milioni dell'articolo 5 da diversi anni addirittura, i 10 milioni dell'articolo 6 si riferiscono addirittura ad una legge del '94 e attuata dalla Regione nel 2005, cioè decine di milioni che sono fermi nei fondi, nei residui destinati e non utilizzati e che mai come oggi potrebbero diventare la benzina che serve al motore di questa Regione per soddisfare tutte le necessità di cui abbiamo lungamente parlato in questi giorni.
Questa è la prima questione, ma poi in stretto collegamento c'è il tema che riguarda in generale la capacità della Regione di pianificare, programmare, costruire, portare a termine gli interventi non solo un anno con l'altro, ma anche con un pensiero più lungo di programmazione pluriennale, a maggior ragione oggi essendo alle porte una crisi economica profonda che richiederà uno sforzo economico nei prossimi anni, davvero imponente, forse maggiore di quello che avete già messo in campo per rispondere alla crisi del 2008. Noi oggi sappiamo, leggendo nelle pieghe di questo Collegato, che queste risorse ci sono e speriamo che sia la volta buona e siano realmente impiegate per il Veneto e non utilizzate solo per spostarle di un altro anno.
Allora, se, come auspichiamo, questa volta sarà quella buona anche perché le necessità che abbiamo davanti non possono attendere oltre, si apre il secondo grande tema che riguarda le modalità di erogazione di questi e degli altri contributi perché le norme delle volte sembra che vengano studiate apposta in modo tale da lasciare alla Giunta regionale la massima discrezionalità possibile nell'impiego delle risorse, spostando di fatto il diritto di definire la destinazione dal Consiglio, che sarebbe l'organo istituzionalmente deputato per fornire l'indirizzo politico sugli impieghi, all'organo esecutivo. La Giunta, appunto, spesso non si limita a dare esecuzione alle indicazioni, ma costruisce e dispone direttamente la modalità di erogazione delle risorse e anche su questo farò un esempio: l'articolo 2 dà volutamente una generica indicazione di spesa perché si parla di interventi a supporto delle imprese senza specificare quali aziende saranno oggetto dell'intervento, in che forma sarà erogato il supporto, contributi, fondi di rotazione, garanzie sul credito quali tipi di investimenti si utilizzeranno per provare a mettere in moto una leva di progresso, l'innovazione, la sostenibilità, la competitività, ma senza che il Consiglio possa esprimersi sul punto: deciderà la Giunta, il Presidente, l'Assessore e invece io credo che la scelta spetti al Consiglio che ha l'incarico e, vorrei dire, anche la responsabilità di rappresentare i veneti e orientare le richieste alla Giunta sulla base delle volontà.
E faccio anche notare una cosa che ho scoperto studiando le carte del Collegato, cioè che questa situazione, rispetto alle legislature precedenti, sembra essere pure in peggioramento perché, ad esempio, nel 2012 e nel 2013, quando venne fatta un'operazione simile a quella che oggi ci proponete con l'articolo 2, recuperando risorse inutilizzate dai medesimi capitoli da cui le recuperiamo oggi, almeno allora si era prevista, dentro l'articolato, la necessità di sentire la competente Commissione consiliare per avere indicazioni sulla destinazione di quelle risorse, mentre oggi neppure questo ci viene ci viene concesso.
Infine, per andare a chiudere e per stare sul piano della qualità della nostra programmazione di bilancio, vorrei porvi l'ultima questione.
È una correlazione ed è vero che è tardi, però rimane agli atti e onestamente, se mi è stato affidato questo incarico dalle minoranze, credo sia mio dovere provare a farlo col massimo impegno, quindi chiedo ai colleghi un po' di pazienza.
Dicevo che sapete bene come il senso tecnico del Collegato risieda, appunto, nella necessità che esista, che si costruisca, che si definisca un nesso, un collegamento più oggettivo e concreto possibile tra le disposizioni contenuti nella PdL e il bilancio, nel senso che questo strumento del Collegato si utilizza – ed è una scelta, non è un obbligo di legge presentare il Collegato alla legge di bilancio – nel caso in cui si ritenga che, per realizzare una più compiuta azione politica maggiormente aderente alle previsioni del DEFR, se non sono sufficienti gli strumenti obbligatori, appunto si utilizza il Collegato quando è necessario introdurre adeguamenti normativi fondamentali.
E dunque, nel momento in cui si decide di elaborare anche un collegato al bilancio, deve essere chiaro che si fa con un obiettivo specifico: cambiare le norme di natura economica che hanno riflessi diretti sul bilancio. E qui, colleghi, abbiamo un problema se questo è il senso tecnico di questo strumento e il problema sta nell'articolo 9, che è l'articolo con il quale il Consiglio dà mandato alla Regione, attraverso alcune sue partecipate, di partecipare – scusate il gioco di parole – all'aumento di capitale per l'interporto di Rovigo. Non esprimo ovviamente alcuna considerazione nel merito politico della norma e cioè appunto della volontà di partecipare a Interporto Rovigo, che peraltro è una decisione che, dal punto di vista generale, condivido e mi sembra utile che la Regione, attraverso le sue società, contribuisca alla rigenerazione di un interporto così strategico della nostra Regione. Però una considerazione in riferimento all'ammissibilità di una norma di questo tipo in questo strumento di programmazione devo porla: si tratta, infatti, a nostro giudizio, di una norma di natura prettamente ordinamentale in ordine all'assetto delle partecipazioni societarie regionali senza alcun riflesso diretto o indiretto sul bilancio della Regione. Del resto, nella stessa scheda di analisi dell'articolato, si specifica esattamente questo principio e cioè che non c'è e non corrisponde alla previsione di questo articolo alcuna previsione all'interno del bilancio e questo anche perché la dimensione finanziaria dell'operazione al momento è ancora assolutamente non precisa e dunque, anche in questo caso, non possono registrare una superficialità nella costruzione del prodotto legislativo.
Guardate, se aveste davvero voluto ottenere quel risultato, avreste ovviamente avuto tantissimi altri strumenti per farlo, primo fra tutti una proposta di legge ordinaria dentro a questo Consiglio e non credo che sia un problema la questione dei tempi visto che, quando avete voluto, in tre giorni avete fatto passaggi in Commissione, istruttoria per l'Aula, discussione e votazione.
Quindi c'è un confine, vedete, colleghi, tra la voglia di fare le cose e l'impegno a farle bene da un punto di vista del rigore delle norme che ci si pone e anche dal punto di vista dell'etica. Io penso che questa sia una leggerezza che, però, grava pesantemente sulla programmazione di questa Regione e mi permetto anche di dire che apre un pericoloso precedente perché, ad esempio, il riferimento all'ammissibilità o meno degli emendamenti dentro un testo di legge come il Collegato a questa norma ci apre un varco che ci potrà portare a presentare emendamenti dentro un Collegato che abbiano qualsiasi tipo di liceità. Infatti se il tema dell'avere un collegamento diretto alle poste di bilancio cade e cade perché la Giunta nella sua proposta lo fa cadere, allora cade per tutti e sarà difficile dire che questo articolo è ammissibile e che magari altri articoli di simile costruzione non saranno ammissibili.
Quindi io, ripeto, non faccio un discorso nel merito, faccio un discorso che la democrazia funziona e vive se le regole del gioco sono condivise e chiare per tutti; se, invece, entriamo in un meccanismo per cui alcune regole valgono solo per una parte, ci può andare bene una volta, ma la volta dopo ci si può ritorcere contro e guardate che qua non c'è una valutazione di natura politica, non c'è una parte politica che fa sempre bene e una che fa sempre male, però io credo che, se vogliamo aprire un dialogo politico e istituzionale tra le forze in questo Consiglio, almeno le regole del gioco devono essere condivise e io credo che presentare un Collegato con un articolo del genere crei una difficoltà e dobbiamo, secondo me, correre quanto prima ai ripari.
Chiudo davvero con due considerazioni questa volta più politiche e le faccio ora, anticipando che ovviamente non le farò almeno in discussione generale, quindi il tempo di questa correlazione sarà anche il tempo che mi prendo per l'intervento in discussione generale. Ce ne sarebbero molte, ma mi soffermo su due che mi sembrano quelle che magari possono essere anche più utili alla discussione dell'Aula.
La prima questione fondamentale riguarda gli interventi a sostegno del sistema imprenditoriale veneto: sapete bene - penso ormai anche meglio di me - quanto il nostro tessuto produttivo sia sotto stress per via di quello che potremmo definire un combinato costituito dall'emergenza sanitaria e dalla crisi economica; le criticità strutturali delle nostre imprese, il sottodimensionamento, la carenza di liquidità, la difficoltà di accesso al credito, la poca propensione all'innovazione, stanno facendo pagare un prezzo particolarmente pesante a causa delle gravi restrizioni imposte per contrastare il contagio. Molte cose sono state fatte grazie agli interventi del Governo, grazie alle novità introdotte dalla Commissione europea, grazie alle azioni messe in campo dalla Regione del Veneto, ma noi sappiamo che siamo di fronte al rischio che neanche tutto questo possa bastare o possa rivelarsi sufficiente.
Da questa prospettiva devo dire che ci saremmo aspettati un intervento in Collegato molto più incisivo e diretto di sostegno al nostro sistema imprenditoriale, invece proviamo previsioni vaghe e dal punto di vista quantitativo, a nostro giudizio, insufficiente; le previsioni dell'articolo 1 che riguardano il sistema produttivo riguardano di fatto soltanto la cosiddetta protezione finanziaria rispetto alla possibilità di vedere i rimborsi di prestiti che abbiamo garantito non - scusate anche qua il gioco di parole – rimborsati, quindi 150.000 euro non a sostegno del sistema delle imprese, ma a garanzia di eventuali default.
Articolo 2: ci sono risorse, ma non possiamo giudicarne l'impiego perché di fatto la destinazione è assolutamente vaga.
L'altro articolo che riguarda il settore produttivo, l'articolo 6, mobilita sostanzialmente risorse che devono però andare a confluire dentro un fondo nazionale finanziato dal MISE, quindi noi crediamo che questo sia troppo poco per un sistema che, invece, ha dato tantissimo alla nostra Regione in questi anni, che oggi è in difficoltà e che merita delle risposte più vigorose.
L'altro grande tema è quello di Cortina 2021: noi abbiamo sempre sostenuto l'opportunità di impegnarsi come Regione nello svolgimento dell'appuntamento mondiale del campionato in Veneto; si trattava di un'occasione straordinaria certamente, ma che era stata organizzata, pensata e immaginata in una fase completamente diversa naturalmente e quando questo Consiglio ha investito politicamente la Giunta di questa missione, chiamiamola così, c'eravamo immaginati e prefigurato uno scenario che oggi è crollato di fronte alla vicenda Covid. Quindi anche dal punto di vista dei budget sui quali avevamo fatto e condiviso delle valutazioni, ovviamente oggi vengono completamente stravolti, tant'è che lo stesso comitato gestore oggi ci chiede un ulteriore impegno finanziario molto rilevante sul quale naturalmente siamo d'accordo.
Sarebbe un errore oggi tornare indietro, anzi incredibilmente, mai come oggi, un investimento in quei territori in questo momento di difficoltà può essere un elemento fondamentale di rilancio, però abbiamo approvato un piano nel quale la Regione si impegnava con 1,2 milioni e oggi rinnoviamo l'impegno sostanzialmente triplicando quell'impegno. Allora io chiedo a questo Consiglio di fare un ragionamento su questo e magari di valutare l'opportunità che, attraverso le Commissioni competenti, si faccia un punto di approfondimento sullo stato dell'arte di questo impegno che ci siamo presi perché ho come l'impressione che il rischio che questa richiesta di rifinanziamento non sia l'ultima. Credo che questo dubbio lo abbiamo tutti e la consapevolezza di come ormai abbiamo intrapreso una strada dalla quale non si può più tornare indietro credo che sia una certezza e una convinzione condivisa.
Quindi credo che sia anche necessario su questo punto, visto che, insieme alle altre norme di cui ho cercato di parlare, andiamo a finanziare per ulteriori 3 milioni di euro e chiederei davvero al Consiglio di essere unito e compatto nella richiesta rivolta alla Giunta di costruire dei momenti di approfondimento e di conoscenza per riassestare, per ricondividere anche le nostre modalità di partecipazione a quell'evento.
Ecco, io ho cercato di rappresentare tutte le questioni che, secondo me, questo Collegato ci pone davanti. Ovviamente, così come è stato per il DEFR, auspico che la discussione dentro queste cose dentro questo Consiglio e il supporto della Giunta ci aiutino a costruire insieme le condizioni per offrire al Veneto una proposta, una norma utile allo scopo. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei. Io non vedo altri interventi, per cui dichiaro chiusa la discussione generale e passiamo all'articolato.
Siamo sull'articolo 1 e già iniziano gli emendamenti.
Emendamento n. C0029 di Camani e Possamai.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Ritiro l'emendamento.

PRESIDENTE

Ritirato l'emendamento n. C0029.
Passiamo alla votazione dell'articolo 1.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
Ho un po' di colleghi che mi segnalano il download in corso, portiamo un attimo di pazienza. Penso che a molti di voi sia apparsa la modalità di voto, quindi votate così vedo anche come siamo messi con i download. Mi pare che ci siamo quasi tutti.
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
"Attività produttive".
Emendamento n. C0031, articolo 2.
Camani, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Soltanto per dire che era un tentativo, appunto, di dare una destinazione più specifica a quei famosi 4 milioni di cui vi ho lungamente parlato nella correlazione ma, dopo la riunione dell'Ufficio di Presidenza, ritiro l'emendamento.

PRESIDENTE

Ritirato l'emendamento n. N0031.
Emendamento n. C0012, presentato dalla consigliera Ostanel, Articolo 2, aggiuntivo, che prevede:
"All'articolo 2 "Interventi a supporto del sistema produttivo veneto" dopo il comma 1 è aggiunto il seguente comma:
2. In ogni caso il 25% delle somme è assegnato con priorità a operatori professionali dello spettacolo dal vivo che, alla data del 31 dicembre 2019 non rientravano tra i destinatari di contributo da parte del fondo unico spettacolo di cui legge 30 aprile 1985, n. 163 e non sono gestiti in forma partecipata pubblica."".
Prego, collega Ostanel.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Io mi prendo qualche minuto, anche se so che siamo stanchi, ma proprio qualche minuto, però questo è un emendamento importante e volevo semplicemente illustrarlo perché so che interessa anche varie persone che sono qui, che hanno lavorato per tanto tempo sul tema della cultura.
L'obiettivo è molto semplice: nel momento in cui ho visto che erano avanzati circa 4 milioni da fondi non spesi rispetto a delle progettualità europee sul tema, appunto, del sostegno alle imprese, ho pensato di destinare il 25% di queste somme a una serie di soggetti che non sono ancora riconosciuti da questa Regione, ma che potranno esserlo: sono i famosi extra FUS, cioè quegli operatori professionisti dello spettacolo dal vivo che non hanno avuto un contributo del Fondo Unico Spettacolo Nazionale e che non sono gestiti in forma partecipata pubblica, ma sono i soggetti che più sono stati colpiti dalla crisi Covid, come ho spiegato più volte in quest'Aula. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie. Non vedo altri interventi, per cui metto in votazione l'emendamento n. C0012, con parere favorevole del Relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Siamo all'emendamento n. C0030 dei colleghi Camani ed altri.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Scusi, Presidente, io chiederei la disponibilità al Relatore per l'accantonamento, altrimenti lo ritiro però ribadendo le considerazioni che ha fatto in correlazione, cioè che, a nostro giudizio, sarebbe più opportuno introdurre un parere della Commissione rispetto alla destinazione di queste risorse.
In ogni caso, se il Relatore conferma il parere contrario, lo ritiro.

PRESIDENTE

Guardando il Relatore mi pare che sia confermato il parere contrario e non ci sia spazio. Quindi viene ritirato, collega? Grazie. Ritirato l'emendamento n. C0030.
Emendamento n. C0007, presentato dalla consigliera Guarda, Art. 2 Interventi a supporto del sistema produttivo veneto, aggiuntivo, che prevede:
"All'articolo 2 è aggiunto il seguente comma:
"1 bis La Giunta regionale, sentita la competente commissione consiliare, stabilisce criteri e modalità ai fini dell'accesso ed erogazione degli interventi di cui al comma n. 1"".
Su questo emendamento mi pare ci sia una richiesta di riformulazione. Chi la legge? La legge l'Assessore e si pronuncia.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Presidente, una domanda. una curiosità: ma nel momento in cui si ritira l'emendamento precedente?

PRESIDENTE

No, è un emendamento che ha vita a sé questo, non è un sub, è un emendamento che ha vita a sé; è scritto solamente male, ma il numero è stato corretto.

Ass.re Francesco CALZAVARA

Rispetto ad alcune altre proposte che vedremo e che riguardano sempre il fatto che venga coinvolta la Commissione consiliare, riteniamo che solo all'articolo 2 ci siano le condizioni per accettarlo con questa modifica: "1 bis. La Giunta regionale, sentita la competente Commissione consiliare, che si pronuncia entro il termine di trenta giorni, decorsi i quali, si prescinde, stabilisce criteri e modalità ai fini dell'accesso all'erogazione degli interventi di cui al comma 1".

PRESIDENTE

La presentatrice accoglie la riformulazione proposta dalla Giunta. Modifica accolta ai sensi dell'articolo 102.
Non vedo altri interventi. Camani, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Solo per ringraziare il relatore perché sostanzialmente, con questa riformulazione dell'emendamento della consigliera Guarda, in parte accoglie la richiesta che avevo fatto precedentemente quindi, oltre a votare a favore dell'emendamento proposto, ringrazio il relatore e la Giunta.

PRESIDENTE

Grazie a lei. Io non vedo altri interventi quindi metto in votazione l'emendamento n. C0007 così come modificato, con parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Metto in votazione l'articolo 2.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Adesso abbiamo un emendamento che praticamente è un articolo aggiuntivo.
Emendamento n. C0050, presentato dai consiglieri Possamai, Camani, Zottis, Zanoni, Bigon e Montanariello, modificativo, che prevede:
"Contributo a fondo perduto da destinare agli operatori IVA dei settori economici interessati dalle misure restrittive non già beneficiari di ristori statali
1. Al fine di sostenere gli operatori dei settori economici interessati dalle misure restrittive introdotte dai provvedimenti nazionali per contenere la diffusione dell'epidemia "Covid-19", è riconosciuto un contributo a fondo perduto a favore dei soggetti che dichiarano di svolgere come attività prevalente una di quelle riferite ai codici ATECO non già beneficiari di ristori statali.
2. La Giunta regionale, entro 45 giorni dall'entrata in vigore della presente legge, -sentita la competente Commissione consiliare, determina le modalità, i termini e le priorità per l'erogazione dei contributi di cui al comma 1.
3. Le disposizioni del presente articolo si applicano nel rispetto dei limiti e delle condizioni previsti dalla Comunicazione della Commissione europea del 19 marzo 2020 C (2020) 1863 final, e successive modifiche.
4. Salvo quanto previsto al comma precedente, gli atti emanati in applicazione del presente articolo che prevedono l'attivazione di azioni configurabili come aiuti di Stato, ad eccezione dei casi in cui detti aiuti si conformano alla normativa europea in materia di aiuti de minimis, ovvero a quanto previsto dal regolamento comunitario di esenzione, sono oggetto di notifica ai sensi degli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea.
5. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo quantificati in 4.000.000,00 di euro per l'esercizio 2021, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 14 "Sviluppo economico e competitività", Programma 1401 "Industria, PMI e Artigianato'', Titolo I Spese correnti del bilancio di previsione 2021-2023".
Possamai ha chiesto la parola, prego.

Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)

Questo lo illustro rapidamente anche se so già che c'è il parere negativo perché era un emendamento, secondo noi, simbolico, importante perché andava a creare un contributo a fondo perduto per quei soggetti a partita IVA che non erano compresi nei ristori nazionali (calzolai, pulisecchi) cioè piccoli artigiani e quindi, secondo noi, era un provvedimento importante, quindi lo lascio in votazione.

PRESIDENTE

Grazie. Non vedo altri interventi quindi metto in votazione l'emendamento C0050 con parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Metto in votazione l'articolo 3.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Andiamo a pagina 14: "Agricoltura". Articolo 4.
Emendamento n. C0032 della collega Camani. Prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Ritiro l'emendamento.

PRESIDENTE

Ritirato l'emendamento.
Metto in votazione l'articolo 4.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Siamo all'articolo 5.
Emendamento n. C0010, presentato dalla consigliera Guarda, Articolo 5, modificativo, che prevede:
"Al comma 3 dell'articolo 5 il seguente periodo:
"e per euro 4.000.000,00 al finanziamento del Fondo di rotazione per gli investimenti nel settore agricolo e della trasformazione e commercializzazione ai sensi de/l'artico/o 57 comma 3 bis della legge regionale 12 dicembre 2003, n. 40 "Nuove norme per gli interventi in agricoltura" e allocate alla Missione 16 "Agricoltura Politiche agroalimentari e della pesca", Programma 01 "Sviluppo del settore agricolo e del sistema agroalimentare. Titolo 2 "Spese iri conto capitale" del bilancio di previsione 2021- 2023".
È così modificato:
"per euro 3.500.000,00 al finanziamento del Fondo di rotazione per gli investimenti nel settore agricolo e della trasformazione e commercializzazione ai sensi de/l'artico/o 57 comma 3 bis della legge regionale 12 dicembre 2003, n. 40 "Nuove norme per gli interventi in agricoltura" e allocate alla Missione 16 "Agricoltura Politiche agroalimentari e della pesca", Programma 01
"Sviluppo del settore agricolo e del sistema agroalimentare", Titolo 2 "Spese in conto capitale del bilancio di previsione 2021- 2023 e per euro 500.000,00 per interventi a favore delle imprese agricole per il credito di esercizio ai sensi dell'articolo 2 della Legge regionale 7 agosto 2009, n. 16 "Interventi straordinari nel settore agricolo per contrastare la crisi economica e finanziaria e per la semplificazione degli adempimenti amministrativi" e allocate alla Missione 16 "Agricoltura Politiche agroalimentari e della pesca"., Programma 01 "Sviluppo del settore agricolo e del sistema agroalimentare, Titolo 1 " Spese correnti del bilancio di previsione 2021-2023"".
Chiede la parola: ne ha facoltà, prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Davvero molto velocemente.
C'è semplicemente una riformulazione che viene proposta con lo spostamento di 500.000 euro del totale previsto in questo articolo già, più per gli interventi a favore delle imprese agricole e per il credito di esercizio, piuttosto che come fondo di rotazione per gli investimenti.
Era una richiesta del settore e, di conseguenza, mi sono permessa di fare questa variazione proprio in con questa logica, data appunto l'emergenzialità e la richiesta di ampliare l'ordine di intervento.

PRESIDENTE

Grazie. Non vedo altri interventi. Metto in votazione l'emendamento n. C0010 col parere contrario del relatore.
È aperta la votazione. Relatore contrario.
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. C0013, presentato dalla consigliera Ostanel, Articolo 5, comma 3, modificativo, che prevede:
" All'art. 5 "Sostegno allo sviluppo rurale 2014-2020 e ai Contratti di sviluppo", il comma 3 è così modificato:
"Le risorse di cui al comma 2 sono destinate per euro 7.000.000,00 al finanziamento della quota regionale del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 e allocate alla Missione 16 "Agricoltura politiche agroalimentari e della pesca", Programma 03 "Politica regionale unitaria per l'agricoltura, sistemi agroalimentari, la caccia e la pesca", Titolo 2 "Spese in conto capitale" del bilancio di previsione 2021-2023, e per euro 4.000.'000,00 al finanziamento del fondo di rotazione per gli investimenti nel settore agricolo e della trasformazione e commercializzazione ai sensi dell'art. 57 comma 3bis della legge regionale 12 dicembre 2003, n. 40 "Nuove norme per gli investimenti in agricolturN0 e allocate alla Missione 16 "Agricoltura Politiche agroalimentari e della pesca", programma 01 "Sviluppo del settore agricolo e del sistema agroalimentare", Titolo 2 "Spese in canto capitale" del bilancio di previsione 2021-2023; tale cifra sarà utilizzata con priorità per interventi relativi a imprese nei cui organi di gestione sia rispettata la parità di genere".
Lo dà per letto.
Non vedo interventi, lo metto in votazione parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Metto in votazione l'articolo 5. Articolo.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. C0056, presentato dai consiglieri Zanoni, Possamai, Bigon, Camani, Montanariello, Zottis, Articolo X, aggiuntivo, che prevede:
"Art. XX
Contributi straordinari per interventi di tutela e mantenimento delle api e degli altri insetti impollinatori
1. Al fine di favorire la tutela e il mantenimento delle api e degli altri insetti impollinatori nel territorio veneto, la Giunta regionale è autorizzata a riconoscere all'Agenzia Veneta per la innovazione nel settore primario (AVISP), di cui alla legge regionale 28 novembre 2014, n. 37 "Istituzione dell'agenzia veneta per l'innovazione nel settore primario'', contributi straordinari per il finanziamento a soggetti pubblici e privati di progetti finalizzati alla creazione, all'interno di terreni agricoli, di aree verdi coltivate con essenze vegetali utili agli insetti impollinatori e colture officinali mellifere.
2. L'Agenzia Veneta per la innovazione nel settore primario, entro novanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, definisce i requisiti minimi dei progetti ammissibili al contributo.
3. I soggetti interessati presentano i progetti per gli interventi nei termini e secondo le modalità definiti annualmente dall'Agenzia Veneta per la innovazione nel settore primario; in sede di prima applicazione, l'AVISP provvede entro 90 giorni dallo scadere del termine di cui al comma 2.
4. Agli oneri derivanti dall'attuazione del presente articolo, quantificati in euro 500.000,00 per ciascuno degli esercizi 2021, 2022 e 2023 si fa fronte mediante le risorse assegnate alla Missione 09 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente", Programma 0908 "Qualità dell'aria e riduzione dell'inquinamento", Titolo 1 Spese correnti del bilancio di previsione 2021-2023".
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE
PROGRAMMA
Legge regionale di spesa
2021
Variazione proposta
2022
Variazione proposta
2023
Variazione proposta
M09 SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE
P0908 QUALITA' DELL'ARIA E RIDUZIONE DALL'INQUINAMENTO
Titolo I Spese correnti
Nuovo articolo pdl 17 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2021
 
 
 
+500.000,00
 
 
 
 
+500.000,00
 
 
 
+500.000,00
 
 
 
 
+500,000,00
 
 
 
+500.000,00
 
 
 
 
+500.000,00
M20 FONDI ED ACCANTONAMENTI
P01 FONDI DI RISERVA
L.r. n. 39/2001 art. 18
 
 
-500.000,00
 
 
-500.000,00
 
 
-500.000,00
 
 
-500,000,00
 
 
-500.000,00
 
 
-500.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2021 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza
Non vedo interventi. Lo metto in votazione con parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. C0060, presentato dal consigliere Zanoni, aggiuntivo, che prevede:
"Art. XX
Aiuti alla viticoltura sostenibile biologica
1. Al fine di promuovere pratiche colturali sostenibili sotto il profilo ambientale, la Regione incentiva l'applicazione dell'agricoltura biologica nella coltivazione della vite nella DOCG Prosecco di Conegliano­Valdobbiadene e nella DOCG Prosecco Colli Asolani.
2. La Giunta regionale provvede a definire i criteri, le condizioni e le modalità per la concessione degli aiuti, nonché il livello massimo degli interventi, secondo quanto stabilito dalla vigente normativa comunitaria.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in euro 400.000,00 per l'esercizio 2021, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 16 "Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca" - Programma 01 "Sviluppo del settore agricolo e del sistema agroalimentare" - Titolo I "Spese correnti" del bilancio di previsione 2021-2023".
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE
PROGRAMMA
Legge regionale di spesa
2021
Variazione proposta
2022
Variazione proposta
2023
Variazione proposta
M16 AGRICOLTURA, POLITICHE AGROALIMENTARI E PESCA
P01 SVILUPPO DEL SETTORE AGRICOLO E DEL SISTEMA AGROALIMENTARE
Titolo I Spese correnti
Nuovo articolo pdl 17 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2021
 
 
 
+400.000,00
 
 
 
 
+400.000,00
   
M20 FONDI ED ACCANTONAMENTI
P2001 FONDI DI RISERVA
L.r. n. 39/2001 art. 18
 
 
-400.000,00
 
 
-400.000,00
   
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2021 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza
Non vedo interventi, quindi metto in votazione l'emendamento n. C0060 con parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. C0062, presentato dai consiglieri Zanoni, Possamai, Bigon, Camani, Montanariello, Zottis, aggiuntivo, che prevede:
"Art. XX
Studio per la definizione degli impatti ambientali sull'ecosistema dovuti all'attività di viticoltura e per la definizione di pratiche·colturali sostenibili.
1. La Regione del Veneto opera per concorrere a promuovere una complessiva e coordinata gestione dell'attività di viticoltura: con la tutela del patrimonio ambientale e della biodiversità, individuando strumenti e metodologie di rilevazione e monitoraggio degli impatti e pianificando le conseguenti soluzioni e modelli di sviluppo sostenibile e gestione compatibile del territorio vocato alla attività vitivinicola.
2. La Giunta regionale, a tal fine, è autorizzata ad affidare ad istituti universitari e di ricerca, in regime di convenzione e per un importo massimo di euro 200.000,00, uno studio volto ad individuare le interrelazioni fra attività di viticoltura e sue ricadute sull'ambiente, con particolare riferimento alle risorse idriche e alla biodiversità delle aree su cui insiste l'attività di viticoltura e la produzione vitivinicola e ad attivare le conseguenti soluzioni. di sviluppo e gestione sostenibile, con particolare riferimento alle aree del territorio reginale ad essa maggiormente vocate.
3. Agli oneri derivanti dal presente articolo, quantificati in euro 200.000,00 per l'esercizio 2021, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 16 "Agricoltura, politiche agroalimentari e della pesca", Programma 01 "Sviluppo del settore agricolo e del sistema agroalimentare'', Titolo I "Spese correnti" del bilancio di previsione 2021-2023".
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE
PROGRAMMA
Legge regionale di spesa
2021
Variazione proposta
2022
Variazione proposta
2023
Variazione proposta
M16 AGRICOLTURA, POLITICHE AGROALIMENTARI E PESCA
P1601 SVILUPPO DEL SETTORE AGRICOLO E DEL SISTEMA AGROALIMENTARE
Titolo i Spese correnti
Nuovo articolo pdl 17 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2021
 
 
 
+200.000,00
 
 
 
 
+200.000,00
   
M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P2001 FONDI DI RISERVA
L.r. n. 39/2001 art. 18
 
 
-200.000,00
 
 
-200.000,00
   
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2021 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza
Non vedo interventi, per cui metto in votazione l'emendamento n. C0062, con parere contrario del Relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Passiamo all'articolo 6. Ci sono emendamenti.
Emendamento n. C0033, presentato dai consiglieri Camani, Possamai, Bigon, Montanariello, Zanoni e Zottis, Articolo 6, comma 1, modificativo, che prevede:
"All'articolo 6, comma 1, dopo le parole: "finanziamenti a favore di imprese, anche di grandi dimensioni," aggiungere le seguenti parole: "e di liberi professionisti".
Camani ha la parola, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Brevemente per illustrare l'emendamento, che prova ad estendere la platea dei beneficiari degli interventi a favore delle imprese, estendendoli anche ai liberi professionisti, perché ci stiamo detti spesso in questi mesi di come la crisi economica abbia colpito anche tanti soggetti che non sono, dal punto di vista prettamente tecnico, inquadrabili come impresa, ma, pur essendo piccoli professionisti, stanno pagando pesantemente il prezzo della crisi. Quindi, a nostro giudizio, è utile cominciare a considerare il mondo delle professioni come un pezzo importante del sistema produttivo della nostra Regione soprattutto in una fase in cui il mondo dei servizi è sempre più importante e quindi chiedo di estendere gli interventi previsti dall'articolo 6 anche ai liberi professionisti.
Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie a lei, collega.
Non vedo altri interventi, per cui metto in votazione l'emendamento n. C0033, con parere favorevole del Relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. C0014 della collega Ostanel. Ritirato.
Siamo alla votazione dell'articolo 6.
Metto in votazione l'articolo 6 così come modificato dall'emendamento precedente.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo 7.
Emendamento n. C0054, presentato dai consiglieri Zanoni, Camani, Possamai, Bigon, Montanariello, Zottis, Articolo 7, comma 2, aggiuntivo, che prevede:
"Al comma 2 dell'articolo 7 dopo le parole "la Giunta regionale" aggiungere le seguenti parole: ", sentita la competente Commissione consiliare,"
Non vedo interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. C0054, con parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Metto in votazione l'articolo 7.
Aperta la votazione.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. C0021 presentato dalla consigliera Rizzotto, che prevede:
"Art. 7 bis - Contributi una tantum ai Comuni delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene ricadenti in core zone e in buffer zone, per l'adozione di varianti agli strumenti urbanistici di adeguamento ai valori paesaggistici riconosciuti dall'UNÈSCO.
1. Al fine di favorire l'adeguamento degli strumenti urbanistici ai valori paesaggistici riconosciuti dall'UNESCO, la Regione concede un contributo una tantum ai Comuni delle Colline di Conegliano e Valdobbiadene ricadenti in core zone e in buffer zone per la redazione delle varianti di cui all'articolo 2, comma l, della legge regionale 6 giugno 2019, n. 21 "Iniziative a sostegno della Candidatura UNESCO delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene".
2. Entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, la Giunta regionale determina i criteri generali e le modalità di erogazione delle risorse di cui al comma 1.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati nell'importo di euro 50.000,00 per l'esercizio 2021, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 8 "Assetto del territorio ed edilizia abitativa". Programma 08.01 "Urbanistica e Assetto del territorio". Titolo 2 "Spese in conto capitale" del bilancio di previsione 2021-2023.
4. Il termine previsto dall'articolo 1, comma 2 della legge regionale 6 giugno 2019, n. 21 "Iniziative a sostegno della Candidatura UNESCO delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene" per l'adeguamento degli strumenti urbanistici comunali è rideterminato al 30 settembre 2021".
(Area Infrastrutture e lavori Pubblici-Direzione Pianificazione Territoriale)
Scheda finanziaria
 
2021
2022
2023
Missione 8 "Assetto Territorio"
Progr. 08.01 "Urb. Ass. Terr."
 
+ 50.000,00
   
Missione 20 "Fondi e accantonamenti"
Progr. 01 "Fondo di riserva"
L.R. 39/2001, art. 18.
 
- 50.000,00
   
Prego.

Silvia RIZZOTTO (Zaia Presidente)

Grazie, Presidente.
Questo emendamento è per introdurre un articolo, dopo che abbiamo approvato l'articolo 7, che va invece a riguardare i Comuni interessati dalla zona Unesco delle colline di Valdobbiadene Conegliano. Questi Comuni dopo aver avuto questo riconoscimento, devono adeguarsi a un disciplinare tecnico che è previsto che è stato anche approvato dalla Regione, però sappiamo che questi Comuni hanno anche delle difficoltà a farlo: si tratta di 29 Comuni e in particolare 15 di questi sono molto piccoli.
Allora, questo emendamento va ad introdurre un contributo su criteri che individuerà la Giunta e saranno ovviamente individuati per questi Comuni per zona perché possano adeguarsi a disciplinare tecnico: questo è importante perché devono farlo anche in maniera coordinata.
Inoltre, è stata inserita in questo emendamento anche una proroga al termine per questo adeguamento al disciplinare tecnico di sei mesi, anche in seguito ad una richiesta che è venuta dall'associazione delle colline del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene, quindi noi abbiamo accolto questo tipo di richiesta perché alla data attuale loro non sono ancora riusciti a farlo anche perché quest'anno c'è stato anche il problema del Covid e tutto.
È stato già avviato un tavolo tecnico che coinvolge anche la Regione del Veneto, oltre a questi Comuni, e quindi hanno richiesto anche questa proroga, quindi con questo emendamento si prevede un contributo perché possano adeguare questi strumenti urbanistici al disciplinare tecnico rispetto alle direttive UNESCO e una proroga a questo termine di sei mesi, quindi fino a settembre. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei. Non vedo altri interventi, quindi metto in votazione l'emendamento n. C0021 col parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Bene. Siamo sull'articolo 8.
Emendamento n C0055, presentato dai consiglieri Zanoni, Possamai, Bigon, Camani, Montanariello e Zottis, Articolo 8, comma 2, aggiuntivo, che prevede:
"Al comma 2 dell'articolo 8 dopo le parole "la Giunta regionale" aggiungere le seguenti parole: ", sentita la competente Commissione consiliare,"
Non vedo interventi, per cui metto in votazione l'emendamento n. C0055 con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Passiamo alla votazione dell'articolo 8.
È aperta la votazione. Potete votare. Ancora qualche secondo e poi chiudo la votazione
(Votazione elettronica)
Scusatemi, ai colleghi di minoranza che sono in ufficio, dico di ripensare un attimo al voto: vedete i vostri colleghi in Aula che hanno cambiato orientamento. Vi consiglio sommessamente di votare a favore. Zanoni lo ha fatto.
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. C0006, presentato dalla consigliera Guarda, aggiuntivo, che prevede:
"Al progetto di legge n.17 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2021" è aggiunto il seguente articolo:
" Art. X- Sars-cov-2: Assistenza psicologica alla popolazione
1. AI fine di garantire assistenza psicologia alle persone in quarantena, alle persone sottoposte alla sorveglianza attiva o in isolamento preventivo, alle persone fragili, e comunque a coloro che necessitano di un supporto psicologico legato alle criticità emerse a causa della pandemia- da sars-cov-2, è attivato, anche attraverso il potenziamento di progetti regionali già in essere, un servizio telefonico gratuito di supporto psicologico.
2. Il servizio telefonico di cui al comma 1 opera attraverso l'intervento di psicologi e psicoterapeuti ed è articolato in modo tale da garantire la copertura per almeno 10 ore giornaliere sia nei giorni feriali sia nei giorni festivi.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in complessivi euro 700.000,00 per l'esercizio 2021, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 11 SOCCORSO CIVILE, Programma 11.01 SISTEMA DI PROTEZIONE CIVILE, Titolo 1 "Spese correnti" del bilancio di previsione 2021-2023.
Scheda finanziaria
MISSIONE
PROGRAMMA
Legge regionale di spesa
2021
Variazione proposta
2022
Variazione proposta
2023
Variazione proposta
Missione 11 SOCCORSO CIVILE
Programma 11.01 SISTEMA DI PROTEZIONE CIVILE
Articolo X – Sars-cov-2: Assistenza psicologia alla popolazione
 
 
 
+700.000,00
 
 
 
 
   
Missione 20 FONDI E ACCANTONAMENTI
Programma 2001 FONDO DI RISERVA
L.R. 39/2001, art. 18
 
 
-700.000,00
 
 
   
Saldo
0,00
   
Per l'anno 2021 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza
Lo dà per letto.
Non vedo interventi, per cui metto in votazione l'emendamento n. C0006 con parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. C0020, presentato dai consiglieri Ostanel, Bigon, Guarda, Possamai Giacomo, Lorenzoni e Baldin, Articolo X, aggiuntivo, che prevede:
" Al progetto di legge regionale n. 17 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2021" è aggiunto il seguente articolo:
Articolo X - interventi a favore degli specializzandi
1. La Regione concede un contributo al fine di. riconoscere benefici economici per lo svolgimento di attività di contrasto all'emergenza epidemiologica da sars-cov2 anche ai medici specializzandi iscritti agli anni precedenti all'ultimo e al penultimo delle scuole di specializzazione.
2. Entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, la Giunta regionale determina i criteri generali e le modalità di erogazione delle risorse di cui al comma 1.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati nell'importo di euro 1.500.000,00 per l'esercizio 2021, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 13 "tutela della salute" Programma 01 "servizio sanitario regionale - finanziamento ordinario corrente perla garanzia dei LEA" Titolo "spese correnti"".
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE
PROGRAMMA
Legge regionale di spesa
 
Già previsti da pdlr 19
2021
Variazione proposta
2022
Variazione proposta
2023
Variazione proposta
Missione 13 tutela della salute
Programma 1301 servizio sanitario regionale - finanziamento ordinario corrente per la garanzia dei LEA
Art. X
 
 
 
 
 
 
 
 
 
+1.500.000,00
   
Missione 20 fondi e accantonamenti
Programma 2001 fondi e accantonamenti
L.R. 39/2001, art. 18
 
 
 
 
 
-1.500.000,00
   
Per l'anno 2021 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza
Non vedo interventi. Lo metto in votazione con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. C0023, presentato dai consiglieri Bigon, Possamai, Camani, Montanariello, Zanoni e Zottis, aggiuntivo, che prevede:
" Art. XX
Realizzazione e adeguamento di strutture ospedaliere destinate alle persone giovani con disabilità mentale
1. La Giunta regionale è autorizzata a finanziare la realizzazione o l'adeguamento di strutture ospedaliere destinate alle persone giovani con disabilità mentale.
3. Agli oneri derivanti dall'attuazione del presente articolo, quantificati in 4.000.000,00 di euro per l'esercizio 2021 si fa fronte con le-risorse allocate nella Missione 13 " Sanità e salute" Programma 1305 Servizio sanitario regionale - Investimenti sanitari, Titolo II Spese in conto capitale del bilancio di previsione 20.21-2023".
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE
PROGRAMMA
Legge regionale di spesa
2021
Variazione proposta
2022
Variazione proposta
2023
Variazione proposta
Missione 13 TUTELA DELLA SALUTE
Programma 13.05 SERVIZIO SANITARIO REGIONALE- INVESTIMENTI SANITARI
Titolo II Spese in conto capitale
Nuovo articolo pdl 17 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2021"
 
 
 
+4.000.000,00
 
 
 
+4.000.000,00
   
M 20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P 2001 FONDO DI RISERVA
L.R. 39/2001, art. 18
 
 
-4.000.000,00
 
 
 
-4.000.000,00
 
 
   
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2021 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza
Non vedo interventi. Lo metto in votazione con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. C0027, presentato dai consiglieri Bigon, Possamai, Camani, Montanariello, Zanoni e Zottis, aggiuntivo, che prevede:
"Art. XX
Vaccinazioni gratuite per l'estensione della copertura vaccinale
1. Al fine di estendere la copertura vaccinale, anche attraverso l'adesione volontaria e consapevole, per raggiungere e mantenere l'immunità di comunità/gregge, la Regione garantisce la vaccinazione gratis a tutte le persone residenti o domiciliate in Veneto che ne facciano richiesta.
2. Le vaccinazioni per cui è prevista la gratuità a domanda sono quelle indicate nel calendario vaccinale regionale, compresa la vaccinazione anti-influenzale stagionale, e la vaccinazione anti­covid, a prescindere dalle fasce d'età indicate.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in euro 3.000.000,00 euro per ciascuno degli esercizi 2021, 2022 e 2023, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 13, "Tutela della Salute", Programma 1301 "Servizio Sanitario regionale - finanziamento ordinario corrente per le garanzie dei LEA'', Titolo I Spesa corrente del bilancio di previsione 2021-2023".
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE
PROGRAMMA
Legge regionale di spesa
2021
Variazione proposta
2022
Variazione proposta
2023
Variazione proposta
M13 Tutela della Salute
P1301 "Servizio Sanitario regionale – finanziamento ordinario corrente per le garanzie dei LEA"
Titolo I Spese correnti
Nuovo articolo pdl 17 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2021"
 
 
 
+30.000.000,00
 
 
 
 
+30.000.000,00
 
 
 
+30.000.000,00
 
 
 
 
+30.000.000,00
 
 
 
+30.000.000,00
 
 
 
 
+30.000.000,00
M20 "Fondi e accantonamenti"
P2001 "Fondo di riserva"
(L.R. 39/2001, art. 18)
-30.000.000,00
 
 
 
-30.000.000,00
-30.000.000,00
 
-30.000.000,00
-30.000.000,00
 
 
 
-30.000.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2021 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza
Non vedo interventi, per cui lo metto in votazione l'emendamento n. C0027 con parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. C0026, presentato dai consiglieri Bigon, Possamai, Camani, Montanariello, Zanoni e Zottis, aggiuntivo, che prevede:
"Art. XXX
Campagne di formazione e informazione per l'estensione della copertura vaccinale
1. Al fine di sensibilizzare la popolazione sull'importanza delle vaccinazioni per la tutela della salute del singolo e della collettività, la Regione Veneto:
- promuove tra i professionisti della sanità e della scuola la cultura delle vaccinazioni mediante una ricorrente attività di formazione e aggiornamento, comprensiva delle modalità di comunicazione con i soggetti interessati;
- predisporre un Piano di Comunicazione sulle Vaccinazioni, che preveda con periodicità almeno semestrale campagne informative multimediali e integrate, finalizzate in particolare a contrastare la disinformazione veicola attraverso internet e i social media.
2. La proposta del Piano di Comunicazione sulle Vaccinazioni viene trasmessa dalla Giunta regionale alla competente Commissione consiliare, che esprime parere entro trenta giorni dal ricevimento, decorsi i quali si prescinde dal parere medesimo.
3. Agli oneri derivanti dalle disposizioni di cui al presente articolo, quantificati in euro 100.000,00 per ciascuno degli esercizi 2021, 2022 e 2023, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 13 -Tutela della salute Programma 1307 - Ulteriori spese in materia sanitaria - titolo 1 Spese correnti del bilancio di previsione 2021-2023".
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE
PROGRAMMA
Legge Regionale di spesa
2021
Variazione proposta
2022
Variazione proposta
2023
Variazione proposta
MISSIONE 13 - TUTELA DELLA SALUTE
PROGRAMMA 1307 ULTERIORI SPESE IN MATERIA SANITARIA
Titolo I Spese correnti
Nuovo articolo PDL 17 'Collegato alla legge di stabilità regionale 2021
 
+100.000,00
 
+100.000,00
 
+100.000,00
 
+100.000,00
 
 
 
+100.000,00
 
+100.000,00
 
M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P2001 FONDO DI RISERVA
L.R. 39/2002, ART. 18
-100.000,00
 
-100.000,00
-100.000,00
 
-100.000,00
-100.000,00
 
-100.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2021 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza
Calzavara, prego, ha la parola.

Ass.re Francesco CALZAVARA

C'è una proposta di modifica a questo emendamento di stralciare il punto 2, quindi "la proposta dei piani di comunicazione sulle vaccinazioni viene trasmessa dalla Giunta regionale alla competente Commissione consiliare che esprime il parere entro 30 giorni". Stralciando questo punto è accettabile.

PRESIDENTE

In pratica il comma 2?

Ass.re Francesco CALZAVARA

Sì, viene stralciato il comma 2.

PRESIDENTE

La collega Bigon, firmataria, accetta. Modifica ai sensi dell'articolo 102.
Non vedo interventi, per cui metto in votazione con parere favorevole l'emendamento n. C0026 così come modificato.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. C0025, ancora di Bigon ed altri. È ritirato.
Emendamento n. C0040, presentato dai consiglieri Camani, Possamai, Bigon, Montanariello, Zanoni e Zottis, aggiuntivo, che prevede:
"Art. XXX:
Iniziative a supporto di percorsi terapeutico-riabilitativi in ambito termale per soggetti guariti da Sars-CoV-2
 
1. Al fine di individuare, anche in via sperimentale, modelli di terapia innovativi, adeguati: ed accessibili, di natura riabilitativa post-degenza. da Sars-CoV-2 in strutture termali, fa Giunta regionale è autorizzata a erogare un contributo a sostegno delle iniziative promosse dagli - stabilimenti termali accreditati del bacino euganeo per il trattamento delle complicanze neuro­muscolo-sçheletriche, cardiorespiratorie, cognitive e di natura psicologica.
2. La Giunta regionale, entro 90 giorni dall'entrata in vigore della presente legge, sentita la competente Commissione consiliare, determina le modalità, i termini e le priorità per l'erogazione dei contributi di cui al comma 1.
3. Agli oneri derivanti dall'attuazione del presente articolo, quantificati in euro 100.000 per l'esercizio 2021, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 13 "Tutela della salute'', Programma 1302 "Servizio sanitario regionale - finanziamento aggiuntivo corrente per livelli di assistenza. superiori ai LEA", Titolo 1 "Spesa corrente" del bilancio di previsione 2021-2023".
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE di spesa
PROGRAMMA di spesa
Legge Regionale di spesa
2021
Variazione proposta
2022
Variazione proposta
2023
Variazione proposta
MISSIONE 13 - TUTELA DELLA SALUTE
PROGRAMMA 1302 "Servizio Sanitario regionale-Finanziamento aggiuntivo corrente livelli di assistenza superiori ai LEA"
Titolo I Spese correnti
Nuovo articolo PDL 17 'Collegato alla legge di stabilità regionale 2021
 
+100.000,00
 
+100.000,00
 
 
 
 
 
 
M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P2001 FONDO DI RISERVA
L.R. 39/2002, ART. 18
-100.000,00
 
-100.000,00
 
-
 
Saldo
0,00
   
Ha chiesto la parola la collega Camani, ne ha facoltà.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Solo per spiegare brevemente il contenuto di questo emendamento perché penso sia uno spunto interessante sul quale poter ragionare.
L'idea è quella di provare a verificare se la riabilitazione in ambito termale può essere un meccanismo per aiutare i pazienti ex Covid a ripristinare il proprio benessere fisico. Sarebbe naturalmente un'iniziativa di natura sperimentale, che però potrebbe contribuire ad accrescere il livello anche delle prestazioni accessorie del nostro sistema sanitario oltre che, qualora verificata, rappresentare un'occasione per i territori termali, in questo momento colpiti pesantemente dalla crisi, di una nuova funzione fondamentale.
Siccome mi è stato anticipato il parere contrario, io ritiro l'emendamento, chiedo in generale al Consiglio e alla Giunta di valutare l'opportunità di riconsiderare questa proposta. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei. L'emendamento è ritirato.
Emendamento n. C0066, presentato dal consigliere Zanoni, aggiuntivo, che prevede:
"Art. XX
Studio ambientale ed epidemiologico sull'area residenziale dell'aeroporto A. Canova di Treviso
1. La Giunta regionale è autorizzata a finanziare uno studio ambientale ed epidemiologico, curato dall'Ulss n. 4 Marca Trevigiana in collaborazione con l'ARPAV, sull'area residenziale dell'aeroporto A. Canova di Treviso entro un anno dalla sua riapertura.
2. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo quantificato in 300.000,00 euro, si fa fronte per l'esercizio 2021 con le risorse allocate nella Missione 13 Tutela della salute, Programma 130I. Servizio sanitario regionale - finanziamento ordinario corrente per la garanzia dei Lea, Titolo I Spese correnti del bilancio di previsione 2021-2023".
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE
PROGRAMMA
Legge regionale di spesa
2021
Variazione proposta
2022
Variazione proposta
2023
Variazione proposta
Missione 13 TUTELA DELLA SALUTE
Programma 1301 SERVIZIO SANITARIO REGIONALE – FINANZIAMENTO ORDINARIO CORRENTE PER LA GARANZIA DEI LEA
Titolo I Spese correnti
Nuovo articolo pdl 17 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2021"
 
 
 
+300.000,00
 
 
 
 
+300.000,00
   
M 13 TUTELA DELLA SALUTE
P1301 SERVIZIO SANITARIO REGIONALE – FINANZIAMENTO ORDINARIO CORRENTE PER LA GARANZIA DEI LEA
L.r. n. 19/2016 "Istituzione dell'ente di
governance della sanità regionale della Regione
del Veneto 'Azienda Zero'. Disposizioni per la
individuazione dei nuovi ambiti territoriali"
-300.000,00
 
 
 
-300.000,00
   
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2021 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza
Non vedo interventi, per cui metto in votazione l'emendamento n. C0066 con parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. C0067, presentato dai consiglieri Zanoni, Possamai, Bigon, Camani, Montanariello e Zottis, aggiuntivo, che prevede:
"Art. XX
Finanziamento di un biomonitoraggio umano sulla popolazione residente nell'area del nuovo termovalorizzatore di Veritas a Fusina-Marghera
 
1. La Giunta regionale è autorizzata a finanziare uno studio di biomonitoraggio umano, a cura dell'Azienda Ulss n. 3 Serenissima e in collaborazione con le Università del Veneto, sulla popolazione residente nell'area di influenza del nuovo termovalorizzatore di Veritas a Fusina- Marghera.
2. La Giunta regionale, entro sessanta giorni dall'approvazione della presente legge, adotta le modalità e i criteri per l'individuazione della popolazione di cui al comma 1.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo quantificati in 300.000,00 euro, si fa fronte per l'esercizio 2021 con le risorse allocate nella Missione 13 Tutela della salute, Programma 1301 Servizio sanitario regionale - finanziamento ordinario corrente per la garanzia dei Lea, Titolo I Spese correnti del bilancio di previsione 2021-2023".
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE
PROGRAMMA
Legge regionale di spesa
2021
Variazione proposta
2022
Variazione proposta
2023
Variazione proposta
M13 TUTELA DELLA SALUTE
Programma 1301 SERVIZIO SANITARIO REGIONALE – FINANZIAMENTO ORDINARIO CORRENTE PER LA GARANZIA DEI LEA
Titolo I Spese correnti
Nuovo articolo pdl 17 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2021"
 
 
 
+300.000,00
 
 
 
 
 
 
+300.000,00
   

M13 TUTELA DELLA SALUTE
P1301 SERVIZIO SANITARIO REGIONALE – FINANZIAMENTO ORDINARIO CORRENTE PER LA GARANZIA DEI LEA
L.r. n. 19/2016 "Istituzione dell'ente di
governance della sanità regionale della Regione
del Veneto 'Azienda Zero'. Disposizioni per la
individuazione dei nuovi ambiti territoriali"
 
 
-300.000,00
 
 
 
 
-300.000,00
 
 
 
   
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2021 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza
Non vedo richieste di intervento, per cui metto in votazione l'emendamento n. C0067 con parere contrario del relatore.
È aperta la votazione
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva
Emendamento n. C0082 presentato dai consiglieri Zottis, Camani, Zanoni, Possamai, Montanariello e Bigon, aggiuntivo, che prevede:
"Art. XX
Piano straordinario di assunzioni presso gli SPISAL del Veneto
 
1. Al fine di potenziare le attività di prevenzione, vigilanza, salute e sicurezza sul lavoro, la Regione del Veneto provvede, entro il primo semestre dell'anno 2021, all'assunzione a tempo indeterminato di 30 Tecnici della Prevenzione, da assegnare alle Aziende ULSS, per rafforzare gli organici degli SPISAL, garantendo anche la sostituzione del personale cessato dal servizio per raggiunti limiti di età, realizzando così quanto previsto nel Piano strategico regionale 2018-2020.
2. In conformità alla vigente normativa la procedura concorsuale unica· è in capo all'Azienda Zero, che assegna i tecnici alle aziende ULSS sulla base delle esigenze manifestate dalle medesime.
3. Agli oneri derivanti dal presente articolo, quantificati in 1.700.000,00 euro si fa fronte mediante le risorse allocate nella Missione 13 "Tutela della salute" Programma 13.01 "Servizio Sanitario Regionale - Finanziamento ordinario corrente per la garanzia dei LEA" del bilancio di previsione 2021-2023".
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE
PROGRAMMA
Legge regionale di spesa
2021
Variazione proposta
2022
Variazione proposta
2023
Variazione proposta
Missione 13 TUTELA DELLA SALUTE
Programma 13.01 SERVIZIO SANITARIO REGIONALE – FINANZIAMENTO ORDINARIO CORRENTE PER LA GARANZIA DEI LEA
Nuovo articolo pdl 17 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2021"
 
 
 
+1.700.000,00
 
 
 
 
+1.700.000,00
   
M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P2001 FONDO DI RISERVA
L.R. 39/2002, ART. 18
 
-1.700.000,00
 
 
 
-1.700.000,00
 
   
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2021 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza
Prego, Zottis.

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Illustro questo emendamento perché, per quanto ci riguarda, sarebbe stato estremamente importante dare un segnale nel senso di incrementare il numero di risorse umane dedicate agli SPISAL. Noi proponevamo l'assunzione, nel primo semestre del 2021, di 30 tecnici della prevenzione.
Questo a fronte di un dato che è un dato indiscusso è sotto gli occhi di tutti, che sono circa 71 morti tra gennaio e ottobre del 2020, un dato che dovrebbe inquietare qualunque persona qualunque politico fosse all'interno di questa Regione, perché non è degno di una Regione avanzata come il Veneto, un dato che dovrebbe assolutamente preoccuparci e farci capire che purtroppo probabilmente le risorse che noi dedichiamo al settore della prevenzione, a quella che è l'informazione e a quelli che sono i controlli per quanto riguarda le aziende, per quanto riguarda il settore lavoro, non sono sufficienti rispetto al panorama che ci troviamo ad affrontare e su cui ci troviamo ad operare.
Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie collega.
Non vedo altri interventi, per cui metto in votazione l'emendamento n. C0082 con parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Accantoniamo l'articolo 9 e andiamo all'articolo 10.
Non ci sono emendamenti sull'articolo 10, per cui lo metto in votazione.
È aperta la votazione.
Abbiamo accantonato l'articolo 9 e tutti gli emendamenti, che comunque non erano tanti.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. C0041, presentato dai consiglieri Montanariello e Zottis, aggiuntivo, che prevede:
"Art. XX
CONTRIBUTO STRAORDINARIO ALL'AZIENDA COMUNALE PER IL TRASPORTO PUBBLICO DEL COMUNE DI VENEZIA (ACTV).
1. La Giunta regionale è autorizzata ad erogare un contributo straordinario, nella forma della sovvenzione diretta, all'Azienda comunale per il trasporto pubblico del Comune di Venezia per far fronte alle difficoltà derivanti dalla pandemia da COVID-19 che ha ridotto drasticamente l'afflusso turistico e di conseguenza gli introiti del trasporto pubblico mediante vaporetti, motonavi e traghetti autobus nel comune di Venezia.
2. La Giunta regionale, definisce le modalità per la concessione del contributo di cui al comma I, compatibilmente con le misure di aiuto a sostegno dell'economia nell'emergenza da COVID-19 individuate dall'Unione europea.
3. In particolare le disposizioni del presente articolo si applicano nel rispetto dei limiti e delle condizioni previsti dalla Comunicazione della Commissione europea del 19 marzo·2020 C (2020) 1863 al "Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell'economia nell'attuale emergenza del COVID-19", e successive modifiche.
4. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati complessivamente in euro 4.000.000,00 per l'esercizio 2021, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 10 "Trasporti e mobilità", Programma 02 "Trasporto pubblico locale" del bilancio di previsione 2021-2023".
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE
PROGRAMMA
Legge regionale di spesa
 
2021
Variazione proposta
 
2022
Variazione proposta
 
2023
Variazione proposta
M 10 "TRASPORTI E MOBILITÀ"
P 02 "TRASPORTO PUBBLICO LOCALE"
Nuovo articolo
 
 
 
+4.000.000,00
 
 
 
 
   
M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P01 FONDO DI RISERVA
L.R. 39/2002, ART. 18
 
 
 
 
-4.000.000,00
 
   
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2021 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza
Chiede la parola, collega? Prego.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Sì, Presidente, grazie.
Sarò molto breve, non torno di nuovo sull'importanza di garantire le aziende pubbliche di trasporto pubblico perché in questi giorni abbiamo sviscerato abbastanza il punto, ma per ribadire come le aziende di trasporto pubblico veneziano in particolar modo quella comunale, la CTV, è in forte sofferenza a causa della mancanza di turisti e, quindi, con questo emendamento si chiede un intervento a salvataggio del servizio per i cittadini veneziani e dell'occupazione di chi vi gravita intorno. Molto semplice, in questi giorni ne abbiamo parlato spesso, quindi è inutile ritornare sul tema: ne avremo modo in altre occasioni. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie. Non vedo altri interventi, per cui metto in votazione l'emendamento n. C0041 con parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. C0042, sempre del collega Montanariello. Ritirato.
Emendamento n. C0047, presentato dai consiglieri Montanariello e Zottis, aggiuntivo, che prevede:
"Art. XX
ISITUZIONE DEL FONDO REGIONALE PER IL SOSTEGNO AL REDDITO E ALL'OCCUPABILITA' DEI LAVORATORI STAGIONALI DELLE AZIENDEDI TRASPORTO PUBBLICO LOCALE DELLA CITTA' METROPOLITANA DI VENEZIA
 
1. Al fine di affrontare la straordinaria situazione di crisi causata dall'epidemia di Covid-19 nel settore del trasporto pubblico locale e dalle conseguenti riduzioni di opportunità occupazionali anche a tempo determinato, la Giunta regionale è autorizzata ad istituire un fondo regionale per il sostegno al reddito e·all'occupazione destinato a finanziare interventi a favore dei lavoratori stagionali delle aziende di trasporto pubblico. locale operanti nel territorio della Città Metropolitana di Venezia.
2. La Giunta regionale disciplina i criteri di utilizzo del fondo di cui al comma 1, prevedendo anche l'erogazione di assegni di sostegno al reddito nonché l'erogazione di assegni di servizio per la partecipazione ad attività di orientamento, di formazione e di formazione continua.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati complessivamente in euro 1.000.000,00 per l'esercizio 2021, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 15 "Politiche per il lavoro e la formazione professionale", Programma 1503 "Sostegno all'occupazione" del bilancio di previsione 2021-2023".
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE
PROGRAMMA
Legge regionale di spesa
 
2021
Variazione proposta
 
2022
Variazione proposta
 
2023
Variazione proposta
M 15 "POLITICHE PER IL LAVORO E A
FORMAZIONE PROFESSIONEL"
P 1503 "SOSTEGNO ALL'OCCUPAZIONE"
Nuovo articolo
 
 
 
+1.000.000,00
 
+1.000.000,00
 
   
M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P01 FONDO DI RISERVA
L.R. 39/2002, ART. 18
 
 
-1.000.000,00
 
 
-1.000.000,00
   
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2021 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza
Prego, Montanariello.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Con questo emendamento si chiede di istituire un fondo di sostegno per tutti quei lavoratori stagionali del trasporto pubblico a vario titolo, delle varie aziende, che sistematicamente trovavano risposta alle loro esigenze familiari e di vita nella stagionalità che impegnavano lavorando nelle aziende, appunto, di trasporto e che, a causa del Covid, vista la mancanza di turismo che c'è stata nella città di Venezia, non ha permesso alle aziende che effettuano appunto questo servizio, sia pubbliche che private, di incrementare quei servizi che in maniera naturale d'estate venivano ampliati.
Questo è stato un colpo molto duro a questa categoria perché in qualche modo, essendo all'interno di un iter, di un turnover che permetteva loro prima di fare delle stagioni, aspettando dopo l'assunzione in pianta stabile e magari riuscendo a coprire quei periodi di vuoto di reddito con quelli che erano gli ammortizzatori sociali durante l'inverno, quindi con la disoccupazione piuttosto che altro, non potendo fare la stagione estiva, hanno perso sia uno che l'altro.
Parliamo di persone che in alcuni casi sono padri e madri di famiglia, in graduatoria di aziende importanti pubbliche e private, che già da 6, 7, 3, 4 anni avevano improntato un percorso di vita, oltre che una forma quasi solida di sostegno al reddito perché erano impiegati in un settore che dava loro la garanzia di una stagionalità che spesso durava anche 7-8 mesi perché erano da inserire all'interno i periodi natalizi, i periodi di Carnevale e tutti quei periodi in cui la città dà la massima esplosione di quella che è la propria capacità attrattiva turistica.
Il Covid, come una mannaia, come una ghigliottina, ha decapitato tutto questo e quindi noi abbiamo migliaia di lavoratori che hanno perso totalmente il reddito e vi faccio un esempio: chi lavora nelle biglietterie lo ha perché è nell'indotto turistico, chi è o sui bus o sui vaporetti non lo ha perché risultano marittimi.
Quindi non serve dire tante parole, però si chiede un'attenzione anche a questo comparto. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Non vedo altri interventi, per cui metto in votazione l'emendamento n. C0047, con parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. C0048 dei consiglieri Montanariello ed e altri.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Lo ritiro, Presidente.

PRESIDENTE

Ritirato.
Emendamento n. C0073, presentato dal consigliere Zanoni, aggiuntivo, che prevede:
"Art. XX
Contributo straordinario al Comune di Follina per la messa in sicurezza della strada del Passo Praderadego
1. La Giunta regionale è autorizzata a erogare un contributo straordinario al Comune di Pollina per la messa in sicurezza della strada comunale che porta a Passo Praderadego attraverso interventi di monitoraggio, controllo e rispristino delle reti paramassi.
2. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo quantificati in 100.000,00 euro, si fa fronte per l'esercizio 2021 con le risorse allocate nella Missione 10 "Trasporti e diritto alla mobilità", Programma 1005 "Viabilità e infrastrutture stradali", Titolo II Spese in conto capitale, del bilancio di previsione 2021-2023.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE
PROGRAMMA
Legge regionale di spesa
 
2021
Variazione proposta
 
2022
Variazione proposta
 
2023
Variazione proposta
M10 "TRASPORTI E DIRITTO ALLA MOBILITÀ"
P1005 "VIABILITÀ E INFRASTRUTTURE
STRADALI"
Titolo II Spese in conto capitale
Nuovo articolo pdl n. 17 " Collegato alla legge di stabilità
regionale 2021"
 
 
 
+100.000,00
 
+100.000,00
 
   
M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P2001 FONDO DI RISERVA
L.R. 39/2002, ART. 18
 
 
-100.000,00
 
 
-100.000,00
   
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2021 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza
Non vedo interventi, per cui lo metto in votazione con parere contrario del Relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento n. C83 è accantonato.
Mettiamo in votazione l'articolo 11.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. C0015, presentato dalla consigliera Ostanel, Articolo 12, comma 2, modificativo, che prevede:
"All'articolo 12 "Modifica all'articolo 2 della legge regionale 21 giugno 2018, n. 21 'Interventi regionali per la promozione e la diffusione dei diritti umani nonché la cooperazione allo sviluppo sostenibile"', al comma 2 le parole "euro 100.000,00" sono sostituite con le parole "euro 500.000,00"".
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE
PROGRAMMA
Legge regionale di spesa
2021
Variazione proposta
2022
Variazione proposta
2023
Variazione proposta
M 19 "RELAZIONI INTERNAZIOLI"
P 1901 "Relazioni internazionali e cooperazione allo sviluppo"
Art. X
 
 
 
 
 
+400.000,00
 
   
M20 Fondi e accantonamenti
Programma 2001 Fondo di riserva
L.R. 39/2002, art. 18
 
 
 
 
 
 
-400.000,00
   
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2021 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza
Lo dà per letto. Non vedo interventi, per cui metto in votazione l'emendamento n. C0015 con parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Siamo alla votazione dell'articolo 12.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Mettiamo in votazione anche l'articolo 13 che non ha nessun emendamento.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
L'emendamento n. C0008 di Guarda è ritirato.
Emendamento n. C0009, presentato dalla consigliera Guarda, articolo 14, Rubrica Destinazione delle risorse derivanti da sanzioni erogate per infrazioni durante l'emergenza da Covld-19, modificativo, che prevede:
"L'articolo 14 è così sostituito:
"Art. 14 - Destinazione delle risorse derivanti da sanzioni irrogate per infrazioni durante l'emergenza da Covid-19.
1.Gli introiti derivanti da sanzioni comminate in sede di controlli effettuati dalla polizia locale e dalle forze di polizia dello Stato nell'ambito dell'emergenza epidemiologica da Covid-19, allocati al Titolo 3 "Entrate extratributarie" Tipologia 200 "Proventi derivanti dall'attività di controllo e repressione delle irregolarità e degli illeciti", sono destinati per il 40 per cento all'acquisto di beni, tra cui dispositivi di protezione individuale, e servizi finalizzati alle attività di protezione civile per il supporto nella gestione dell'emergenza, al finanziamento delle spese sostenute dalle Organizzazioni di volontariato di protezione civile per le medesime finalità, e per il 60 per cento al finanziamento dei servizi di accoglienza e sostegno per persone in stato di disagio socio-economico e prive di alloggio"".
Guarda, prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Con questo emendamento chiedo di destinare il 60% delle entrate accertate per il finanziamento dei servizi di accoglienza e sostegno a favore di persone che versano in uno stato di disagio socio-economico e prive di alloggio.
L'emergenza di questi mesi ha fatto emergere, già nelle prime settimane dello stato di lockdown del primi mesi del 2020, una situazione di estremo disagio, con un graduale aumento di persone che si sono ritrovate, per la carenza di lavoro e per tutto ciò che era conseguito alla chiusura, in tutte quelle che sono state le sofferenze poi anche delle famiglie di quel periodo e tanto più adesso da ottobre, con l'avvento del freddo che ha reso ancora più difficile la vita a molti, si è verificata sempre di più la presenza di persone che hanno richiesto un servizio perché in stato di indigenza. Se penso anche soltanto all'esperienza che veniva raccontata nel vicentino di una giovane mamma con un bimbo che non sapeva dove andare e per la prima volta si è ritrovata a dover bussare alle porte della Caritas proprio per cercare ristoro e per cercare di far dormire, in un posto sicuro, il proprio figlio.
Queste sono storie del nostro Veneto, sono storie che naturalmente ci obbligano a guardare con occhi umani e con un occhio d'attenzione in particolar modo a chi magari sembra invisibile ma non lo è, non lo può essere per questa Istituzione e, di conseguenza, ho apprezzato l'accoglimento di questo emendamento. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei. Camani, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Io approfitto dell'emendamento presentato dalla consigliera Guarda per interrogare la Giunta e il Consiglio su una questione rispetto alla quale non ho ancora avuto risposta.
Capisco e condivido anche la finalità dell'articolo, in cui si dice che, per le somme che la Regione introita in riferimento a sanzioni che derivano da reati o infrazioni collegate alle restrizioni previste dagli atti anti-Covid, tutti questi introiti è giusto finalizzarli a una serie di spese che sono in qualche modo connesse alla tutela della salute contro il Covid, in particolare la Protezione civile. È solo che, secondo me, per come è scritto l'emendamento, rischia di essere discutibile e mi rivolgo davvero agli estensori della norma perché gli introiti derivanti da sanzioni comminate in sede di controlli effettuati dalla Polizia nell'ambito dell'emergenza da Covid potrebbe essere intesa non come una norma che vuole andare a rivolgersi dai proventi per le sanzioni per fatti in relazione alle norme Covid. Sembra più un periodo, quindi già a mio giudizio non è ben definito quali sono gli introiti perché la definizione "controlli effettuati dalla Polizia", collega la questione Covid al controllo e non alla sanzione, quindi secondo me non è circoscritta in maniera precisa la norma.
La seconda questione che pongo è questa: in teoria la normativa prevede che le sanzioni di questo genere, quindi in riferimento alle infrazioni Covid, possono essere elevate da funzionari locali, regionali o nazionali; poi c'è il decreto che prevede che, in base al funzionario che eleva la contravvenzione all'infrazione, dal 15 luglio in poi, cioè da quando è entrato in vigore il decreto, l'introito vada alla corrispondente cassa; quindi se l'infrazione è elevata dalla Polizia locale va nella cassa dei Comuni, se l'infrazione sarà elevata dalla Polizia di Stato andrà allo Stato e se l'infrazione è elevata dal Dirigente funzionario regionale andrà alla Regione.
Allora io mi chiedo perché, se non si vuole fare una norma generale, non si preveda che anche gli introiti in relazione alle sanzioni comminate in sede di controlli effettuati dai funzionari regionali siano destinate alla Protezione civile, perché mi va bene di principio, anche se, secondo me, la norma non è chiara e io l'ho fatto presente, dopodiché pazienza, però mi va bene il principio che nelle more tra l'ordinanza del presidente Zaia e il decreto del Governo, quando non c'era una definizione precisa della destinazione di queste risorse, ci fosse l'idea di destinarle alla Protezione civile: io la condivido. Ma proprio perché la condivido, siccome anche dopo il 15 luglio, cioè post decreto che assegna le risorse delle sanzioni comminate dalla Polizia di Stato allo Stato e quelle della Polizia locale ai Comuni, perché non dire che anche le sanzioni che eleva il funzionario della Regione vanno alla Protezione civile, seppur limitate perché mi rendo conto che sono pochissimi, ma ci sono, i funzionari che possono elevare questo tipo di sanzione?
Quindi è una volontà di provare a trasferire o a rafforzare il principio che, da come è stato scritto in nota, a mio giudizio, non da come è scritto in norma, potrebbe a questo punto essere utilizzato non solo per tentare di dare una destinazione certa agli introiti incamerati in un periodo preciso, ma anche una prospettiva e anche dare quindi un po' più di senso ad una norma generale.
Se si condividono queste valutazioni o alcune, si potrebbe accantonare l'articolo e fare un approfondimento.

PRESIDENTE

Assessore Bottacin, prego.

Ass.re Gianpaolo BOTTACIN

La norma si riferisce, come è scritto anche sotto nella relazione, alle sanzioni che sono state elevate relativamente alle ordinanze, nel senso che prima del 15 luglio, la sanzione veniva incassata interamente dall'ente che aveva definito l'ordinanza, quindi la Regione, di tutti gli organi di polizia e la Regione non ha organi di polizia, quindi queste sanzioni sono solo relative ai controlli che si riferiscono – questo per norma statale – alle ordinanze.
Dal 15 luglio in poi, invece, la norma nazionale cambia e dice che le sanzioni sono incassate dall'ente che eleva la sanzione, relativamente sempre alle ordinanze e ai DPCM. Quindi, sia prima che dopo, non risulta che organi di polizia della Regione – che non ci sono – abbiano elevato sanzioni in questo tipo; a noi non risulta nessuna sanzione, visto e considerato che, non solo noi incassavamo il provvedimento, ma eravamo anche il soggetto a cui arrivavano tutti i ricorsi ovviamente, quindi abbiamo contezza di tutte le sanzioni che sono state elevate.
Stiamo parlando di una cifra intorno ai 500.000 euro prima ovviamente del 14 luglio; dopo il 15 luglio, invece, incassa l'ente da cui dipende l'organo di Polizia che eleva la contravvenzione.
Detto questo vorrei ricordare che c'è una motivazione per cui si collega alla Protezione civile interamente la quota: i volontari di Protezione civile ad oggi hanno regalato alla collettività più di 160.000 giornate/uomo esponendosi al rischio anche loro e vorrei ricordare ci sono persone anche che hanno un'età particolarmente a rischio e quindi credo che sia un segnale anche doveroso destinarli a loro sostanzialmente.
Non esiste in nessuna Regione d'Italia in cui ci sia un numero di giornate/uomo così alto come quello che c'è in Veneto. Ci supera di poco la Lombardia ma ha il doppio degli abitanti e quindi ecco la motivazione per cui abbiamo scelto di destinare interamente ai volontari di Protezione Civile questa cifra. Per me è chiara. Ci siamo confrontati con l'Avvocatura della Regione, l'ha scritto l'Avvocatura della Regione questa norma, che è il soggetto, ripeto, che riceve i ricorsi e su cui si esprime, quindi insomma credo sia abbastanza blindata. Poi io non sono un giurista.

PRESIDENTE

Bene. Non vedo altri interventi. Cosa facciamo su questo emendamento? Accantoniamo l'emendamento n. C0009.
C'è bisogno di un riordino degli emendamenti, quindi sospendiamo qui la seduta.
La convocazione per domani è fissata alle ore 10.30. Colleghi, a domani.
La Seduta termina alle ore 23.35
Il Consigliere segretario
f.to Erka BALDIN
 
Il Presidente
f.to Roberto CIAMBETTI

Resoconto stenotipico a cura di:
Real Time Reporting S.r.l.

Revisione e coordinamento testo a cura di:
Cristiano Gebbin e Gabriella Gamba
PROCESSO VERBALE
SEDUTA PUBBLICA N. 7
GIOVEDÌ 17 DICEMBRE 2020
 


PRESIDENZA
PRESIDENTE ROBERTO CIAMBETTI
VICEPRESIDENTE NICOLA IGNAZIO FINCO

PROCESSO VERBALE REDATTO A CURA DELL'UFFICIO ATTIVITà ISTITUZIONALI
 
INDICE

Processo verbale della 7a seduta pubblica – giovedì 17 dicembre 2020
La seduta si svolge a Venezia in Palazzo Ferro-Fini, sede del Consiglio regionale, con modalità telematica mista, secondo quanto previsto nella deliberazione dell'Ufficio di presidenza n. 105 del 13 novembre 2020.

I lavori si svolgono sulla base dell'ordine del giorno prot. n. 16853 del 10 dicembre 2020.

Il Presidente CIAMBETTI dichiara aperta la seduta alle ore 10.07.

La seduta è sospesa alle ore 10.07.

La seduta, dopo due rinvii, riprende alle ore 10.39.

Punto n. 2) all'ordine del giorno

Comunicazioni della Presidenza del Consiglio  [RESOCONTO]

Il PRESIDENTE comunica che sono in congedo il Presidente della Giunta regionale Zaia e il consigliere Boron.

Punto n. 11) all'ordine del giorno

Adozione della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2021-2023. Articolo 36, comma 3 e Allegato 4/1, punti 4.1 e 6, del decreto legislativo n. 118/2011 e ss.mm.ii.; articolo 7 e sezione III della legge regionale n. 35/2001 . (Proposta di deliberazione amministrativa n. 5) APPROVATA (Deliberazione n. 127/2020)  [RESOCONTO]

Prosecuzione dell'esame degli emendamenti della proposta di deliberazione amministrativa in oggetto iniziato nella 6a seduta consiliare di mercoledì 16 dicembre 2020.

Sull'emendamento n. N17 interviene la consigliera Guarda (Europa Verde) che chiede l'accantonamento.

Il PRESIDENTE dichiara accantonato l'emendamento n. N17.

L'emendamento n. N168, illustrato dal consigliere Zanoni (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. N18 intervengono i consiglieri Guarda (Europa Verde) che lo illustra, Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), Baldin (Movimento 5 Stelle), Bigon (Partito Democratico Veneto), Lorenzoni (Gruppo Misto), Zanoni (Partito Democratico Veneto), l'assessore Bottacin che propone una modifica accolta dalla consigliera Guarda (Europa Verde).

L'emendamento n. N18, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato come modificato.

L'emendamento n. N169, illustrato dal consigliere Zanoni (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. N59, illustrato dalla consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. N19, illustrato dalla consigliera Guarda (Europa Verde), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

Sull'emendamento n. N170 intervengono i consiglieri Valdegamberi (Gruppo Misto), Zanoni (Partito Democratico Veneto) e Guarda (Europa Verde).

L'emendamento n. N170, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. N171, illustrato dal consigliere Zanoni (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

Il PRESIDENTE comunica che il termine per la presentazione di subemendamenti all'emendamento n. N220 scade in 5 minuti.

L'emendamento n. N20, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

Sull'emendamento n. N172 intervengono il consigliere Zanoni (Partito Democratico Veneto) che lo illustra, l'assessore Bottacin e la consigliera Guarda (Europa Verde).

L'emendamento n. N172, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. N191, illustrato dalla consigliera Zottis (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

L'emendamento n. N21, illustrato dalla consigliera Guarda (Europa Verde), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

Gli emendamenti nn. N173 e N174, illustrati dal consigliere Zanoni (Partito Democratico Veneto), posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

L'emendamento n. N158, illustrato dal consigliere Possamai Giacomo (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. N22, illustrato dalla consigliera Guarda (Europa Verde), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

Gli emendamenti nn. N148 e N139, illustrati dal consigliere Montanariello (Partito Democratico Veneto), posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono approvati.

Sull'emendamento n. N34 interviene la consigliera Baldin (Movimento 5 Stelle).

Il PRESIDENTE sospende la seduta alle ore 11.45.

La seduta riprende alle ore 12.00.

Sull'emendamento n. N34 intervengono i consiglieri Baldin (Movimento 5 Stelle), che propone una modifica, Montanariello (Partito Democratico Veneto) e l'assessora De Berti che accoglie la modifica.

Il PRESIDENTE mette in votazione l'emendamento n. N34.

Sull'ordine dei lavori interviene la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto).

L'emendamento n. N34, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato come modificato.

Gli emendamenti nn. N149 e N144, illustrati dal consigliere Montanariello (Partito Democratico Veneto), posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono approvati.

L'emendamento n. N145, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. N35 intervengono la consigliera Baldin (Movimento 5 Stelle) che propone una riformulazione e l'assessora De Berti che accoglie la modifica.

L'emendamento n. N35, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato come modificato.

L'emendamento n. N147, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. N146, illustrato dal consigliere Montanariello (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

L'emendamento n. N60, illustrato dalla consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE, come concordato in sede di Conferenza dei Presidenti dei gruppi consiliari, dichiara accantonati gli emendamenti nn. N70, N23, N61, N71, N192, N75, N72, N62, N76, N81, N193, N73, N80, N25, N74, N24, N77, N194, N82, N26, N195, N798, N79, N196, N63 relativi alla Missione 12 "Diritti sociali, politiche sociali e famiglia"; e gli emendamenti nn. N83, N84, N85, N87, N27, N175, N86, N88, N89 e N90 relativi alla Missione 13 "Tutela della salute".

Sull'ordine dei lavori interviene la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto).

Gli emendamenti nn. N117 e N118, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono approvati.

L'emendamento n. N119, illustrato dalla consigliera Camani (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

Gli emendamenti nn. N120 e N121, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono approvati.

L'emendamento n. N122, illustrato dalla consigliera Guarda (Europa Verde), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

Il PRESIDENTE dichiara accantonato l'emendamento n. N159.

Sull'emendamento n. N64 intervengono le consigliere Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) e Guarda (Europa Verde), e l'assessore Marcato che propone una modifica.

L'emendamento n. N64, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato come modificato.

Il PRESIDENTE dichiara accantonato l'emendamento n. N123.

L'emendamento n. N124, illustrato dalla consigliera Camani (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. N125, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. N126 intervengono le consigliere Camani (Partito Democratico Veneto), che propone una riformulazione, e Guarda (Europa Verde).

Il PRESIDENTE dichiara accantonato l'emendamento n. N126.

Sull'emendamento n. N159 intervengono l'assessore Marcato, i consiglieri Possamai Giacomo (Partito Democratico Veneto), Polato (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni), Lorenzoni (Gruppo Misto) e Soranzo (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni).

L'emendamento n. N159, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Gli emendamenti nn. N198 e N199, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono approvati.

L'emendamento n. N179, illustrato dal consigliere Zanoni (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. N180, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

L'emendamento n. N200, illustrato dalla consigliera Zottis (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. N201, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. N202, illustrato dalla consigliera Guarda (Europa Verde), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. N203, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. N204 intervengono i consiglieri Zottis (Partito Democratico Veneto) e Lorenzoni (Gruppo Misto).

L'emendamento n. N204, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. N205, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. N206, illustrato dal consigliere Lorenzoni (Gruppo Misto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. N207 intervengono i consiglieri Zottis (Partito Democratico Veneto) e Lorenzoni (Gruppo Misto).

L'emendamento n. N207 , posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

Il PRESIDENTE sospende la seduta alle ore 13.25.

La seduta riprende alle ore 14.53.

L'emendamento n. N70, illustrato dalla consigliera Bigon (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. N23, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. N61 intervengono la consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) e l'assessora Lanzarin.

L'emendamento n. N61, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

L'emendamento n. N71, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

L'emendamento n. N192, illustrato dalla consigliera Zottis (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. N75, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

Sull'emendamento n. N72 intervengono la consigliera Bigon (Partito Democratico Veneto) e l'assessora Lanzarin.

L'emendamento n. N72, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. N62, illustrato dalla consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. N76, illustrato dalla consigliera Bigon (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

Sull'emendamento n. N81 intervengono le consigliere Bigon (Partito Democratico Veneto) che lo illustra e Ostanel (Il Veneto che Vogliamo).

L'emendamento n. N81, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. N193, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. N73, illustrato dalla consigliera Bigon (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. N80 intervengono la consigliera Bigon (Partito Democratico Veneto) che lo illustra e l'assessora Lanzarin.

L'emendamento n. N80, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. N25, illustrato dalla consigliera Guarda (Europa Verde), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. N74, illustrato dalla consigliera Bigon (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

Gli emendamenti nn. N24, N77 e N194, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

Sull'emendamento n. N82 intervengono le consigliere Bigon (Partito Democratico Veneto) che lo illustra e Camani (Partito Democratico Veneto).

L'emendamento n. N82, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Gli emendamenti nn. N26 e N195, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

L'emendamento n. N78, illustrato dalla consigliera Bigon (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. N79, illustrato dalla consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. N196, illustrato dalla consigliera Zottis (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. N63, illustrato dalla consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. N83 intervengono la consigliera Bigon (Partito Democratico Veneto) che lo illustra, l'assessora Lanzarin, il Presidente Ciambetti (Liga Veneta per Salvini Premier) e la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto).

L'emendamento n. N83, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. N84, illustrato dalla consigliera Bigon (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. N85 intervengono la consigliera Bigon (Partito Democratico Veneto) che lo illustra, l'assessora Lanzarin e la consigliera Zottis (Partito Democratico Veneto).

L'emendamento n. N85, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. N87 intervengono la consigliera Bigon (Partito Democratico Veneto) che lo illustra e l'assessora Lanzarin che propone una modifica.

L'emendamento n. N87, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato come modificato.

L'emendamento n. N27, illustrato dalla consigliera Guarda (Europa Verde), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. N175 intervengono il consigliere Zanoni (Partito Democratico Veneto) che lo illustra, l'assessora Lanzarin che propone delle modifiche e il consigliere Zanoni (Partito Democratico Veneto) che accoglie le modifiche.

L'emendamento n. N175, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato come modificato.

L'emendamento n. N86, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. N88, illustrato dalla consigliera Bigon (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. N89 intervengono i consiglieri Bigon (Partito Democratico Veneto) che lo illustra, Possamai Giacomo (Partito Democratico Veneto), Zottis (Partito Democratico Veneto) e l'assessora Lanzarin.

Durante l'intervento dell'assessora Lanzarin assume la Presidenza il Vicepresidente Nicola Ignazio Finco.

L'emendamento n. N89, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. N90 intervengono i consiglieri Bigon (Partito Democratico Veneto) che lo illustra e Possamai Giacomo (Partito Democratico Veneto).

L'emendamento n. N90, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE sospende la seduta alle ore 16.34.

La seduta riprende alle ore 16.56.

Assume la funzione di consigliere segretario la consigliera Erika Baldin.

Sull'emendamento n. N152 intervengono il consigliere Possamai Giacomo (Partito Democratico Veneto) che lo illustra e l'assessore Calzavara.

L'emendamento n. N152, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. N176 intervengono il consigliere Zanoni (Partito Democratico Veneto) e l'assessora Donazzan.

L'emendamento n. N176, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. N28, illustrato dalla consigliera Guarda (Europa Verde), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

Sull'emendamento n. N177 intervengono l'assessore Caner e il consigliere Zanoni (Partito Democratico Veneto) che lo ritira.

Interviene la consigliera Guarda (Europa Verde) che ritira l'emendamento n. N29.

Il PRESIDENTE sospende la seduta alle ore 17.13.

La seduta riprende alle ore 17.17.

L'emendamento n. N30, illustrato dalla consigliera Guarda (Europa Verde), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. N32, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. N31 interviene la consigliera Guarda (Europa Verde) che lo ritira.

L'emendamento n. N33, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. N178, illustrato dal consigliere Zanoni (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. N197, illustrato dalla consigliera Zottis (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE comunica che il termine per la presentazione di subemendamenti agli emendamenti nn. N226 e N227 scade in 2 minuti.

Gli emendamenti nn. N226, N227 e N208, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono approvati.

Gli emendamenti nn. N209 e N210, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

L'emendamento n. N65, illustrato dalla consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

Gli emendamenti nn. N129 e N130, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

L'emendamento n. N66, illustrato dalla consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. N131, illustrato dal consigliere Montanariello (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. N135, illustrato dal consigliere Montanariello (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

L'emendamento n. N136, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

L'emendamento n. N137, illustrato dal consigliere Montanariello (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

L'emendamento n. N138, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

Interviene il consigliere Montanariello (Partito Democratico Veneto) che ritira l'emendamento n. N140.

Gli emendamenti nn. N141, N142 e N143, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono approvati.

Sull'emendamento n. N36 intervengono il consigliere Lorenzoni (Gruppo Misto) che lo illustra e l'assessora Donazzan.

L'emendamento n. N36, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE sospende la seduta alle ore 17.50.

La seduta riprende alle ore 18.33.

Il PRESIDENTE comunica che il termine per la presentazione di eventuali subemendamenti agli emendamenti dal n. N230 al n. N234 scade in 5 minuti.

La seduta è sospesa alle ore 18.33.

La seduta riprende alle ore 18.47.

Gli emendamenti nn. N39, N41, N44, N48 e N17, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono approvati.

Sull'emendamento n. N123 intervengono l'assessore Calzavara e la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto).

L'emendamento n. N123, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. N126 intervengono la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto) che propone delle modifiche e l'assessora Donazzan che accoglie le modifiche.

L'emendamento n. N126, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato come modificato.

Gli emendamenti nn. N220, N230, N231 e N232, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono approvati.

Sull'emendamento n. N233 interviene l'assessora De Berti la quale propone una modifica accolta dal correlatore Possamai Giacomo.

L'emendamento n. N233, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato come modificato.

L'emendamento n. N234, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

Si passa all'esame degli ordini del giorno collegati alla proposta di deliberazione amministrativa n. 5.

ODG n. N211

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Soranzo, Speranzon, Polato, Formaggio, Razzolini, Venturini e Bozza relativo a "La Giunta regionale intervenga presso il Governo, gli Enti competenti e nelle sedi europee affinché sia assicurata la giusta attenzione all'idrovia Padova-Venezia per garantire i fondi necessari e riducendo al massimo i tempi di realizzazione" in occasione dell'esame della proposta di deliberazione amministrativa relativa a "Adozione della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2021-2023. Articolo 36, comma 3 e allegato 4/1, punti 4.1 e 6, del decreto legislativo n. 118/2011 e ss.mm.ii.; articolo 7 e sezione III della legge regionale n. 35/2001 .". (Proposta di deliberazione amministrativa n. 5) APPROVATO (Deliberazione n. 114/2020)  [RESOCONTO]


Intervengono il consigliere Soranzo (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni) che illustra l'ordine del giorno in oggetto e l'assessora De Berti che propone una modifica.

Sull'ordine dei lavori interviene la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto).

Interviene la consigliera Venturini (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto) che lo sottoscrive a nome del gruppo Forza Italia.

Interviene il consigliere Soranzo (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni) che accoglie la sottoscrizione e le richieste di modifica dell'assessora De Berti.

Interviene la consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo).

Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica l' ordine del giorno in oggetto come modificato.

Il Consiglio approva

Ai sensi dell'articolo 50 comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.

Hanno votato sì:

Andreoli, Baldin, Barbisan, Bet, Bigon, Bisaglia, Bozza, Brescacin, Camani, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Cestaro, Ciambetti, Corsi, Dolfin, Favero, Finco, Formaggio, Gerolimetto, Giacomin, Maino, Michieletto, Montanariello, Ostanel, Pan, Piccinini, Polato, Possamai Giacomo, Possamai Gianpiero, Puppato, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Speranzon, Sponda, Valdegamberi, Venturini, Vianello, Villanova, Zanoni, Zecchinato, Zottis

Hanno votato no:

nessuno

Astenuti:

nessuno

Non votanti:

nessuno

ODG n. N212

Ordine del giorno presentato dalla consigliera Baldin relativo a "La Regione arrivi presto alla conclusione dell'accordo con l'INPS per il sostegno ai lavoratori intermittenti della Cultura e dello Spettacolo" in occasione dell'esame della proposta di deliberazione amministrativa relativa a "Adozione della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2021-2023. Articolo 36, comma 3 e allegato 4/1, punti 4.1 e 6, del decreto legislativo n. 118/2011 e ss.mm.ii.; articolo 7 e sezione III della legge regionale n. 35/2001 .". (Proposta di deliberazione amministrativa n. 5) APPROVATO (Deliberazione n. 115/2020)  [RESOCONTO]


Intervengono la consigliera Baldin (Movimento 5 Stelle) che illustra l'ordine del giorno in oggetto e l'assessora Donazzan.

Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica l' ordine del giorno in oggetto.

Il Consiglio approva

Ai sensi dell'articolo 50 comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.

Hanno votato sì:

Andreoli, Baldin, Barbisan, Bet, Bigon, Bisaglia, Bozza, Brescacin, Camani, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Cestaro, Ciambetti, Corsi, Dolfin, Favero, Finco, Formaggio, Gerolimetto, Giacomin, Guarda, Lorenzoni, Maino, Michieletto, Montanariello, Ostanel, Pan, Piccinini, Possamai Giacomo, Possamai Gianpiero, Puppato, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Speranzon, Sponda, Valdegamberi, Venturini, Vianello, Villanova, Zanoni, Zecchinato

Hanno votato no:

Polato

Astenuti:

nessuno

Non votanti:

nessuno

ODG n. N213

Ordine del giorno presentato dalla consigliera Baldin relativo a "Per un virtuoso utilizzo delle risorse previste dal Recovery Plan, no al finanziamento di 70 milioni di euro per l'inceneritore di Fusina". RESPINTO  [RESOCONTO]


Intervengono i consiglieri Baldin (Movimento 5 Stelle) che illustra l'ordine del giorno in oggetto, Montanariello (Partito Democratico Veneto), Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), gli assessori Bottacin e Calzavara.

Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica l' ordine del giorno in oggetto.

Il Consiglio non approva

Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.

Hanno votato sì:

Baldin, Guarda, Ostanel, Zanoni

Hanno votato no:

Andreoli, Barbisan, Bet, Bisaglia, Bozza, Brescacin, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Cestaro, Ciambetti, Corsi, Dolfin, Favero, Finco, Gerolimetto, Giacomin, Michieletto, Montanariello, Pan, Piccinini, Polato, Possamai Gianpiero, Puppato, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Speranzon, Sponda, Venturini, Vianello, Villanova, Zecchinato, Zottis

Astenuti:

Bigon, Lorenzoni

Non votanti:

nessuno

ODG n. N214

Ordine del giorno presentato dalla consigliera Baldin relativo a "Inceneritore di Fusina (VE), adottare il principio di precauzione: stop alla realizzazione del progetto, si effettui un bio-monitoraggio" in occasione dell'esame della proposta di deliberazione amministrativa relativa a "Adozione della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2021-2023. Articolo 36, comma 3 e allegato 4/1, punti 4.1 e 6, del decreto legislativo n. 118/2011 e ss.mm.ii.; articolo 7 e sezione III della legge regionale n. 35/2001 .". (Proposta di deliberazione amministrativa n. 5) APPROVATO (Deliberazione n. 116/2020)  [RESOCONTO]


Interviene la consigliera Baldin (Movimento 5 Stelle) che illustra l'ordine del giorno in oggetto.

Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica l' ordine del giorno in oggetto.

Il Consiglio approva

Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.

Hanno votato sì:

Baldin, Bozza, Brescacin, Cavinato, Centenaro, Cestari, Cestaro, Ciambetti, Corsi, Finco, Gerolimetto, Giacomin, Lorenzoni, Piccinini, Polato, Razzolini, Rigo, Sandonà, Soranzo, Speranzon, Valdegamberi, Venturini, Vianello, Villanova, Zanoni

Hanno votato no:

Andreoli, Barbisan, Bet, Bisaglia, Cecchetto, Dolfin, Favero Michieletto, Montanariello, Pan, Possamai Gianpiero, Puppato, Rizzotto, Scatto, Sponda, Zecchinato, Zottis

Astenuti:

Bigon

Non votanti:

nessuno

ODG n. N215

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Guarda, Ostanel, Giacomo Possamai, Lorenzoni, Camani, Zottis, Bigon, Baldin e Zanoni relativo a "Giulio Regeni e l'impegno per il sostegno dei diritto umani" in occasione dell'esame della proposta di deliberazione amministrativa relativa a "Adozione della Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2021-2023. Articolo 36, comma 3 e allegato 4/1, punti 4.1 e 6, del decreto legislativo n. 118/2011 e ss.mm.ii.; articolo 7 e sezione III della legge regionale n. 35/2001 .". (Proposta di deliberazione amministrativa n. 5) APPROVATO (Deliberazione n. 117/2020)


Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica l' ordine del giorno in oggetto.

Il Consiglio approva

Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.

Hanno votato sì:

Andreoli, Baldin, Barbisan, Bet, Bisaglia, Bozza, Brescacin, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Cestaro, Ciambetti, Corsi, Dolfin, Finco, Gerolimetto, Giacomin, Lorenzoni, Michieletto, Ostanel, Piccinini, Polato, Possamai Gianpiero, Puppato, Rigo, Rizzotto, Scatto, Sponda, Venturini, Vianello, Villanova, Zanoni, Zecchinato

Hanno votato no:

Razzolini, Speranzon

Astenuti:

Bigon, Montanariello, Valdegamberi, Zottis

Non votanti:

Sandonà

ODG n. N216

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Speranzon, Formaggio, Polato, Soranzo, Razzolini, Villanova, Venturini e Brescacin relativo a "Modifica dell'articolo 33 bis della legge regionale 30 ottobre 1998, n. 25 "Disciplina ed organizzazione del trasporto pubblico locale"" in occasione dell'esame della proposta di deliberazione amministrativa relativa a "Adozione della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2021-2023. Articolo 36, comma 3 e allegato 4/1, punti 4.1 e 6, del decreto legislativo n. 118/2011 e ss.mm.ii.; articolo 7 e sezione III della legge regionale n. 35/2001 .". (Proposta di deliberazione amministrativa n. 5) APPROVATO (Deliberazione n. 118/2020)  [RESOCONTO]


Intervengono i consiglieri Speranzon (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni) che illustra l'ordine del giorno in oggetto e Brescacin (Zaia Presidente) che lo sottoscrive.

Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica l' ordine del giorno in oggetto.

Il Consiglio approva

Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.

Hanno votato sì:

Andreoli, Baldin, Barbisan, Bet, Bisaglia, Bozza, Brescacin, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Cestaro, Ciambetti, Corsi, Dolfin, Favero, Finco, Formaggio, Gerolimetto, Giacomin, Michieletto, Pan, Piccinini, Polato, Possamai Gianpiero, Puppato, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Speranzon, Sponda, Valdegamberi, Venturini, Vianello, Villanova, Zanoni, Zecchinato

Hanno votato no:

Ostanel

Astenuti:

Bigon, Camani, Guarda, Lorenzoni, Montanariello

Non votanti:

nessuno

ODG n. N218

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Speranzon, Polato, Soranzo, Formaggio, Razzolini, Villanova, Venturini e Bozza relativo a "La Giunta valuti qualora ci fosse la necessità di utilizzare gli spazi rinnovati del padiglione Fassina dell'Ospedale Calvi di Noale per attività di riabilitazione post Covid" in occasione dell'esame della proposta di deliberazione amministrativa relativa a "Adozione della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2021-2023. Articolo 36, comma 3 e allegato 4/1, punti 4.1 e 6, del decreto legislativo n. 118/2011 e ss.mm.ii.; articolo 7 e sezione III della legge regionale n. 35/2001 .". (Proposta di deliberazione amministrativa n. 5) APPROVATO (Deliberazione n. 119/2020)  [RESOCONTO]


Intervengono i consiglieri Speranzon (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni) che illustra l'ordine del giorno in oggetto e Guarda (Europa Verde).

Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica l' ordine del giorno in oggetto.

Il Consiglio approva

Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.

Hanno votato sì:

Andreoli, Baldin, Barbisan, Bet, Bigon, Bisaglia, Bozza, Brescacin, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Cestaro, Ciambetti, Corsi, Dolfin, Favero, Finco, Gerolimetto, Giacomin, Michieletto, Montanariello, Pan, Polato, Possamai Giacomo, Possamai Gianpiero, Puppato, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Sponda, Valdegamberi, Vianello, Villanova, Zanoni, Zecchinato, Zottis

Hanno votato no:

nessuno

Astenuti:

Guarda, Lorenzoni, Ostanel

Non votanti:

nessuno

Interviene la consigliera Baldin (Movimento 5 Stelle) che ritira l'ordine del giorno n. N219.

ODG n. N221

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Soranzo, Speranzon, Polato, Formaggio, Razzolini, Pan, Villanova e Venturini relativo a "Il Governo assicuri nel Ricovery Fund fondi sufficienti a sostenere e risollevare concretamente il settore del turismo" in occasione dell'esame della proposta di deliberazione amministrativa relativa a "Adozione della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2021-2023. Articolo 36, comma 3 e allegato 4/1, punti 4.1 e 6, del decreto legislativo n. 118/2011 e ss.mm.ii.; articolo 7 e sezione III della legge regionale n. 35/2001 .". (Proposta di deliberazione amministrativa n. 5) APPROVATO (Deliberazione n. 120/2020)  [RESOCONTO]


Intervengono i consiglieri Soranzo (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni) che illustra l'ordine del giorno in oggetto e Possamai Giacomo (Partito Democratico Veneto).

Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica l' ordine del giorno in oggetto.

Il Consiglio approva

Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.

Hanno votato sì:

Andreoli, Barbisan, Bet, Bisaglia, Bozza, Brescacin, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Cestaro, Ciambetti, Corsi, Dolfin, Favero, Finco, Formaggio, Giacomin, Michieletto, Ostanel, Pan, Piccinini, Polato, Possamai Gianpiero, Puppato, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Speranzon, Sponda, Venturini, Villanova, Zecchinato

Hanno votato no:

Camani, Lorenzoni, Valdegamberi

Astenuti:

Bigon, Guarda, Montanariello, Possamai Giacomo, Zanoni, Zottis

Non votanti:

nessuno

ODG n. N222

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Venturini, Bozza, Pan, Villanova e Sandonà relativo a "La Giunta regionale si impegni a promuovere l'accelerazione presso gli Enti competenti della realizzazione SR10 da Carceri a Legnago" in occasione dell'esame della proposta di deliberazione amministrativa relativa a "Adozione della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2021-2023. Articolo 36, comma 3 e allegato 4/1, punti 4.1 e 6, del decreto legislativo n. 118/2011 e ss.mm.ii.; articolo 7 e sezione III della legge regionale n. 35/2001 .". (Proposta di deliberazione amministrativa n. 5) APPROVATO (Deliberazione n. 121/2020)  [RESOCONTO]


Intervengono i consiglieri Venturini (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto) che illustra l'ordine del giorno in oggetto e Sandonà (Zaia Presidente) che chiede di sottoscriverlo.

Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica l' ordine del giorno in oggetto.

Il Consiglio approva

Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.

Hanno votato sì:

Andreoli, Baldin, Barbisan, Bet, Bigon, Bisaglia, Bozza, Brescacin, Camani, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Cestaro, Ciambetti, Corsi, Dolfin, Favero, Finco, Formaggio, Giacomin, Guarda, Lorenzoni, Michieletto, Montanariello, Pan, Piccinini, Polato, Possamai Gianpiero, Puppato, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Speranzon, Sponda, Valdegamberi, Venturini, Vianello, Villanova, Zanoni, Zecchinato, Zottis

Hanno votato no:

nessuno

Astenuti:

Ostanel

Non votanti:

nessuno

ODG n. N223

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Venturini, Bozza, Pan, Speranzon e Villanova relativo a "La Giunta regionale intervenga con iniziative a sostegno delle agenzie di viaggio e turismo quali attività economiche prioritariamente interessate dalle limitazioni causate dalla emergenza epidemiologica da Sars-Cov-2" in occasione dell'esame della proposta di deliberazione amministrativa relativa a "Adozione della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2021-2023. Articolo 36, comma 3 e allegato 4/1, punti 4.1 e 6, del decreto legislativo n. 118/2011 e ss.mm.ii.; articolo 7 e sezione III della legge regionale n. 35/2001 .". (Proposta di deliberazione amministrativa n. 5) APPROVATO (Deliberazione n. 122/2020)  [RESOCONTO]


Intervengono la consigliera Venturini (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto) che illustra l'ordine del giorno in oggetto e l'assessore Caner.

Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica l' ordine del giorno in oggetto.

Il Consiglio approva

Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.

Hanno votato sì:

Andreoli, Baldin, Barbisan, Bet, Bigon, Bisaglia, Bozza, Brescacin, Camani, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestaro, Ciambetti, Corsi, Dolfin, Favero, Finco, Formaggio, Gerolimetto, Giacomin, Guarda, Michieletto, Ostanel, Pan, Piccinini, Polato, Possamai Giacomo, Possamai Gianpiero, Puppato, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Speranzon, Sponda, Valdegamberi, Venturini, Vianello, Villanova, Zanoni, Zecchinato

Hanno votato no:

nessuno

Astenuti:

Lorenzoni

Non votanti:

nessuno

ODG n. N225

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Venturini, Bozza, Pan, Villanova e Speranzon relativo a "La Giunta regionale intervenga, presso il Governo nazionale per la introduzione di nuovi parametri nei decreti ristori e valuti, per quanto di competenza iniziative di proroga degli adempimenti e scadenze fiscali per le attività economiche interessate dalle limitazioni causate dalla emergenza epidemiologica da Sars-Cov-2" in occasione dell'esame della proposta di deliberazione amministrativa relativa a "Adozione della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2021-2023. Articolo 36, comma 3 e allegato 4/1, punti 4.1 e 6, del decreto legislativo n. 118/2011 e ss.mm.ii.; articolo 7 e sezione III della legge regionale n. 35/2001 .". (Proposta di deliberazione amministrativa n. 5) APPROVATO (Deliberazione n. 123/2020)  [RESOCONTO]


Interviene la consigliera Venturini (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto) che illustra l'ordine del giorno in oggetto.

Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica l' ordine del giorno in oggetto.

Il Consiglio approva

Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.

Hanno votato sì:

Andreoli, Barbisan, Bet, Bigon, Bisaglia, Bozza, Brescacin, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Cestaro, Ciambetti, Corsi, Dolfin, Favero, Finco, Formaggio, Gerolimetto, Giacomin, Guarda, Michieletto, Ostanel, Pan, Piccinini, Polato, Possamai Gianpiero, Puppato, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Sponda, Valdegamberi, Venturini, Vianello, Villanova, Zanoni, Zecchinato, Zottis

Hanno votato no:

nessuno

Astenuti:

Lorenzoni

Non votanti:

nessuno

ODG n. N224

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Bozza, Venturini, Pan, Villanova e Speranzon relativo a "Promuovere presso il Governo l'adozione di azioni finalizzate a sostenere le attività nei settori della ristorazione e alberghiero in difficoltà a seguito dello stato di emergenza epidemiologica da Covid-19" in occasione dell'esame della proposta di deliberazione amministrativa relativa a "Adozione della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2021-2023. Articolo 36, comma 3 e allegato 4/1, punti 4.1 e 6, del decreto legislativo n. 118/2011 e ss.mm.ii.; articolo 7 e sezione III della legge regionale n. 35/2001 .". (Proposta di deliberazione amministrativa n. 5) APPROVATO (Deliberazione n. 124/2020)  [RESOCONTO]


Intervengono i consiglieri Bozza (Forza Italia – Berlusconi – Autonomia per il Veneto) che illustra l'ordine del giorno in oggetto, Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) che propone una modifica e il consigliere Bozza (Forza Italia – Berlusconi – Autonomia per il Veneto) che accoglie la modifica.

Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica l' ordine del giorno in oggetto come modificato.

Il Consiglio approva

Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.

Hanno votato sì:

Andreoli, Barbisan, Bet, Bigon, Bisaglia, Bozza, Brescacin, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Cestaro, Corsi, Dolfin, Favero, Finco, Gerolimetto, Giacomin, Guarda, Michieletto, Montanariello, Ostanel, Pan, Piccinini, Polato, Possamai Gianpiero, Puppato, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Speranzon, Sponda, Valdegamberi, Venturini, Vianello, Villanova, Zanoni, Zecchinato, Zottis

Hanno votato no:

nessuno

Astenuti:

nessuno

Non votanti:

Lorenzoni

ODG n. N228

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Bozza, Venturini, Speranzon, Villanova, Pan, Guarda, Brescacin e Soranzo relativo a "Adottare azioni finalizzate a sostenere le società e le associazioni sportive in difficoltà, a seguito dello stato di emergenza epidemiologica da Covid-19" in occasione dell'esame della proposta di deliberazione amministrativa relativa a "Adozione della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2021-2023. Articolo 36, comma 3 e allegato 4/1, punti 4.1 e 6, del decreto legislativo n. 118/2011 e ss.mm.ii.; articolo 7 e sezione III della legge regionale n. 35/2001 .". (Proposta di deliberazione amministrativa n. 5) APPROVATO (Deliberazione n. 125/2020)  [RESOCONTO]


Intervengono i consiglieri Bozza (Forza Italia – Berlusconi – Autonomia per il Veneto) che illustra l'ordine del giorno in oggetto, Guarda (Europa Verde), Brescacin (Zaia Presidente) e Soranzo (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni) che chiedono la sottoscrizione e l'assessore Corazzari.

Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica l' ordine del giorno in oggetto.

Il Consiglio approva

Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.

Hanno votato sì:

Baldin, Barbisan, Bet, Bigon, Bisaglia, Bozza, Brescacin, Camani, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Cestaro, Ciambetti, Corsi, Dolfin, Favero, Finco, Formaggio, Gerolimetto, Giacomin, Guarda, Lorenzoni, Michieletto, Ostanel, Pan, Piccinini, Polato, Possamai Giacomo, Possamai Gianpiero, Puppato, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Speranzon, Sponda, Valdegamberi, Venturini, Vianello, Villanova, Zanoni, Zecchinato, Zottis

Hanno votato no:

nessuno

Astenuti:

nessuno

Non votanti:

nessuno

ODG n. N229

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Bozza, Venturini, Speranzon, Villanova, Pan, Brescacin e Soranzo relativo a "Valutare l'adozione di azioni finalizzate a sostenere le imprese e i lavoratori dello spettacolo in difficoltà, a seguito dello stato di emergenza epidemiologica da Covid-19" in occasione dell'esame della proposta di deliberazione amministrativa relativa a "Adozione della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2021-2023. Articolo 36, comma 3 e allegato 4/1, punti 4.1 e 6, del decreto legislativo n. 118/2011 e ss.mm.ii.; articolo 7 e sezione III della legge regionale n. 35/2001 .". (Proposta di deliberazione amministrativa n. 5) APPROVATO (Deliberazione n. 126/2020)  [RESOCONTO]


Intervengono i consiglieri Bozza (Forza Italia – Berlusconi – Autonomia per il Veneto) che illustra l'ordine del giorno in oggetto, Soranzo (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni) e Brescacin (Zaia Presidente) che lo sottoscrivono.

Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica l' ordine del giorno in oggetto.

Il Consiglio approva

Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.

Hanno votato sì:

Andreoli, Baldin, Barbisan, Bet, Bigon, Bisaglia, Bozza, Brescacin, Camani, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Cestaro, Ciambetti, Corsi, Dolfin, Favero, Finco, Formaggio, Gerolimetto, Giacomin, Guarda, Lorenzoni, Michieletto, Ostanel, Pan, Piccinini, Possamai Giacomo, Possamai Gianpiero, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Speranzon, Sponda, Venturini, Vianello, Villanova, Zanoni, Zottis

Hanno votato no:

nessuno

Astenuti:

nessuno

Non votanti:

nessuno

Sull'ordine del giorno n. N235 intervengono il consigliere Soranzo (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni) che lo illustra, l'assessora De Berti, i consiglieri Pan (Liga Veneta per Salvini Premier), Venturini (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto) e Soranzo (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni) che lo ritira.

In dichiarazione di voto finale sulla proposta di deliberazione amministrativa n. 5 intervengono il consigliere Possamai Giacomo (Partito Democratico Veneto) e l'assessore Calzavara.

Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica la proposta di deliberazione amministrativa n. 5 nel suo complesso come emendata.

Il Consiglio approva

Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli consiglieri.

Hanno votato sì:

Andreoli, Barbisan, Bet, Bisaglia, Bozza, Brescacin, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Cestaro, Ciambetti, Corsi, Dolfin, Favero, Finco, Formaggio, Gerolimetto, Giacomin, Michieletto, Pan, Piccinini, Polato, Possamai Gianpiero, Puppato, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Speranzon, Sponda, Venturini, Vianello, Villanova, Zecchinato

Hanno votato no:

Guarda, Baldin, Bigon, Zanoni, Zottis, Lorenzoni, Ostanel, Possamai Giacomo, Montanariello, Camani

Astenuti:

nessuno

Non votanti:

nessuno

Il PRESIDENTE sospende i lavori dell'Assemblea e aggiorna la seduta alle ore 21.30 per consentire all'Ufficio di presidenza della Prima commissione consiliare di esaminare gli emendamenti del collegato e del bilancio.

La seduta è sospesa alle ore 20.36.

La seduta riprende alle ore 22.05.

Assume la Presidenza il Presidente Roberto Ciambetti.

Punto n. 12) all'ordine del giorno

Bilancio di previsione finanziario 2021-2022-2023 del Consiglio regionale. (Proposta di deliberazione amministrativa n. 7) APPROVATO (Deliberazione n. 128/2020)  [RESOCONTO]


Interviene la consigliera Zottis (Partito Democratico Veneto) che svolge la relazione per conto dell'Ufficio di presidenza.

Interviene la consigliera Bigon (Partito Democratico Veneto) che ritira l'ordine del giorno n. A01.

Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica la proposta di deliberazione amministrativa in oggetto.

Il Consiglio approva

Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli consiglieri.

Hanno votato sì:

Andreoli, Baldin, Barbisan, Bet, Bigon, Bisaglia, Bozza, Brescacin, Camani, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Cestaro, Ciambetti, Corsi, Dolfin, Favero, Finco, Formaggio, Gerolimetto, Giacomin, Guarda, Lorenzoni, Michieletto, Montanariello, Ostanel, Pan, Piccinini, Possamai Giacomo, Possamai Gianpiero, Puppato, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Speranzon, Sponda, Vianello, Villanova, Zanoni, Zecchinato, Zottis

Hanno votato no:

nessuno

Astenuti:

nessuno

Non votanti:

nessuno

Punto n. 13) all'ordine del giorno

Disegno di legge relativo a "Collegato alla Legge di Stabilità regionale 2021". (Progetto di legge n. 17) INIZIO  [RESOCONTO]


Intervengono i consiglieri Sandonà (Zaia Presidente), che svolge la relazione di maggioranza per conto della Prima commissione consiliare, e Camani (Partito Democratico Veneto), che svolge la relazione di minoranza per conto della Prima commissione consiliare.

Il PRESIDENTE dichiara chiusa la discussione generale.

Si passa all'esame dell'articolato e relativi emendamenti.

Interviene la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto) che ritira l'emendamento n. C29.

L'articolo 1 ,posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato nel testo presentato dalla commissione consiliare competente.

Sull'emendamento n. C31 all'articolo 2 interviene la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto) che lo ritira.

L'emendamento n. C12 all'articolo 2 , illustrato dalla consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

Sull'emendamento n. C30 all'articolo 2 interviene la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto) che lo ritira.

Sull'emendamento n. C7 all'articolo 2 intervengono l'assessore Calzavara che propone una modifica e la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto) che accoglie la modifica.

L'emendamento n. C7 all'articolo 2 , posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato come modificato.

L'articolo 2 ,posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato come emendato.

L'emendamento n. C50, aggiuntivo di un articolo, illustrato dal consigliere Possamai Giacomo (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'articolo 3 ,posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato nel testo presentato dalla commissione consiliare competente.

Sull'emendamento n. C32 all'articolo 4 interviene la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto) che lo ritira.

L'articolo 4 ,posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato nel testo presentato dalla commissione consiliare competente.

L'emendamento n. C10 all'articolo 5, illustrato dalla consigliera Guarda (Europa Verde), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. C13 all'articolo 5, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'articolo 5 ,posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato nel testo presentato dalla commissione consiliare competente.

Gli emendamenti nn. C56, C60 e C62, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

L'emendamento n. C33 all'articolo 6, illustrato dalla consigliera Camani (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

Il PRESIDENTE dichiara ritirato l'emendamento n. C14.

L'articolo 6 ,posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato come emendato.

L'emendamento n. C54 all'articolo 7, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'articolo 7 ,posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato nel testo presentato dalla commissione consiliare competente.

L'emendamento n. C21, aggiuntivo di un articolo, illustrato dalla consigliera Rizzotto (Zaia Presidente), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato e inserito come articolo 8.

L'emendamento n. C55 all'articolo 8, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'articolo 8 ,posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato nel testo presentato dalla commissione consiliare competente e inserito come articolo 9.

Gli emendamenti nn. C6, C20, C23 e C27, aggiuntivi di un articolo, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

Sull'emendamento n. C26, aggiuntivo di un articolo, interviene l'assessore Calzavara il quale, con il consenso della consigliera Bigon, propone una modifica.

L'emendamento n. C26, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato come modificato e inserito come articolo 17.

Il PRESIDENTE dichiara ritirato l'emendamento n. C25.

Sull'emendamento n. C40, aggiuntivo di un articolo, interviene la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto) che lo ritira.

Gli emendamenti nn. C66 e C67, aggiuntivi di un articolo, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

L'emendamento n. C82, aggiuntivo di un articolo, illustrato dalla consigliera Zottis (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE dichiara accantonato l'articolo 9 e relativi emendamenti.

L'articolo 10 ,posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato nel testo presentato dalla commissione consiliare competente e inserito come articolo 11.

L'emendamento n. C41, aggiuntivo di un articolo, illustrato dal consigliere Montanariello (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE dichiara ritirato l'emendamento n. C42.

L'emendamento n. C47, aggiuntivo di un articolo, illustrato dal consigliere Montanariello (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Interviene il consigliere Montanariello (Partito Democratico Veneto) che ritira l'emendamento n. C48.

L'emendamento n. C73, aggiuntivo di un articolo, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE dichiara accantonato l'emendamento n. C83.

L'articolo 11 ,posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato nel testo presentato dalla commissione consiliare competente e inserito come articolo 12.

L'emendamento n. C15 all'articolo 12, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Gli articoli 12 e 13 ,posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono approvati nel testo presentato dalla commissione consiliare competente e inseriti rispettivamente come articoli 13 e 14.

Il PRESIDENTE dichiara ritirato l'emendamento n. C8.

Sull'emendamento n. C9 all'articolo 14 intervengono le consigliere Guarda (Europa Verde) che lo illustra, Camani (Partito Democratico Veneto) e l'assessore Bottacin.

Il PRESIDENTE dichiara accantonato l'emendamento n. C9, sostitutivo dell'articolo 14.

Il PRESIDENTE dichiara chiusa la seduta.

Il Consiglio regionale è convocato domani venerdì 18 dicembre alle ore 10.30.

La seduta termina alle ore 23.35.

Consiglieri presenti o partecipanti in modalità telematica:
ANDREOLI Marco
MAINO Silvia
BALDIN Erika
MICHIELETTO Gabriele
BARBISAN Fabiano
MONTANARIELLO Jonatan
BET Roberto
OSTANEL Elena
BIGON Anna Maria
PAN Giuseppe
BISAGLIA Simona
PICCININI Tomas
BOZZA Alberto
POLATO Daniele
BRESCACIN Sonia
POSSAMAI Giacomo
CAMANI Vanessa
POSSAMAI Gianpiero
CAVINATO Elisa
PUPPATO Giovanni
CECCHETTO Milena
RAZZOLINI Tommaso
CENTENARO Giulio
RIGO Filippo
CESTARI Laura
RIZZOTTO Silvia
CESTARO Silvia
SANDONA' Luciano
CIAMBETTI Roberto
SCATTO Francesca
CORSI Enrico
SORANZO Enoch
DOLFIN Marco
SPERANZON Raffaele
FAVERO Marzio
SPONDA Alessandra
FINCO Nicola Ignazio
VALDEGAMBERI Stefano
FORMAGGIO Joe
VENTURINI Elisa
GEROLIMETTO Nazzareno
VIANELLO Roberta
GIACOMIN Stefano
VILLANOVA Alberto
GUARDA Cristina
ZANONI Andrea
LORENZONI Arturo
ZECCHINATO Marco
 
ZOTTIS Francesca
   
IL CONSIGLIERE SEGRETARIO
Erika BALDIN
 
   
   
   
 
IL PRESIDENTE
Roberto CIAMBETTI
   
   
   

N.B. Gli emendamenti e i verbali di votazione, che costituiscono parte integrante del presente processo verbale, sono consultabili presso l'Ufficio Attività Istituzionali.
Le richieste di modifica delle votazioni diverse da quelle previste dall'articolo 89 del Regolamento sono menzionate nel Resoconto.

PROCESSO VERBALE
Redazione a cura di Cristiano Gebbin e Gabriella Gamba