ResocontoVerbali

Seduta del consiglio regionale del 22/12/2020 n. 9

Resoconto 9a Seduta pubblica
Martedì, 22 dicembre 2020
SOMMARIO
Assume la Presidenza
Il Presidente Roberto CIAMBETTI
 
La Seduta inizia alle ore 12.22

PRESIDENTE

Bene, colleghi, iniziamo i lavori.
Diamo inizio alla 9a Seduta pubblica del Consiglio regionale. I lavori si svolgono sulla base dell'ordine del giorno prot. n. 16853 del 10 dicembre 2020.
PUNTO
2
 
   

COMUNICAZIONI DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO

Hanno comunicato congedo
Luca ZAIA
Fabrizio BORON
Giovanni PUPPATO
I congedi sono concessi.

PRESIDENTE

Siccome alcuni di voi mi avevano chiesto di fare un momento di riflessione sulle cose accadute al Presidente Luca Zaia la scorsa settimana e che continuano ad accadere, ai sensi dell'articolo 72, faccio una breve comunicazione e poi, come concordato con i Capigruppo, ci sarà una discussione contingentata, con un intervento per gruppo, per chi vuole farlo, al massimo di tre minuti.
Io desidero esprimere a titolo personale vicinanza e solidarietà al Presidente della Regione, Luca Zaia, vittima di un attacco personale che ha travalicato i tradizionali limiti del legittimo dissenso e della critica politica. Abbiamo assistito, infatti, ad un pericoloso tentativo di invasione nella sfera privata, una violenza innaturale, segnata da una carica di odio che può degenerare.
Chi ha inscenato la manifestazione di venerdì scorso non erano cittadini stanchi o stressati da una situazione che sta appesantendo e stressando la vita di tutti; la scelta del luogo, l'abitazione del Presidente, è stata emblematica: si è voluto dimostrare di saper arrivare o colpire dove si vuole, si è voluto appositamente violare lo spazio privato e ciò è grave: un conto è attaccare il Presidente della Regione facendolo nei luoghi della politica, nelle sedi istituzionali, nella stampa, come nelle piazze, comprese quelle televisive, come hanno sempre fatto organizzazioni politiche o sindacali democratiche, un conto è andare davanti alla casa altrui con chiaro intento intimidatorio e minaccioso.
Non possiamo permettere questo comportamento, che può avere sviluppi pericolosissimi, come la storia della nostra democrazia insegna e anche il linguaggio usato è stato indicativo. Il Presidente è al servizio dei cittadini come penso ciascuno di noi, ciascuno con le proprie idee e con le proprie inclinazioni. Non accettiamo intimidazioni, né provocazioni. L'odio ha sempre creato problemi senza, mai risolverne uno.
Esprimo la mia personale solidarietà al Presidente Zaia nel censurare senza tentennamenti quanto è accaduto a San Vendemiano e chiedo a quanti sono stati colpiti da questo episodio di non cadere nella trappola della provocazione e della dialettica dell'odio, che dialettica non è, casomai è simbolo di manifesta pochezza culturale, oltre che politica.
Bene. Apriamo la discussione.
Ha chiesto la parola il collega Villanova. Prego, tre minuti.

Alberto VILLANOVA (Zaia Presidente)

Grazie, Presidente.
Penso che le immagini che abbiamo visto sui giornali e sulle TV
di questi giorni abbiano colpito tutti noi, perché tutti noi qua stiamo rappresentando il popolo veneto e tutti noi non vorremmo mai vedere delle scene di questo tipo, in cui delle persone arrivano sotto casa e vanno ad attaccare quella sfera privata e familiare che dovrebbe essere al di fuori dell'agone politico o di quello che è il confronto politico.
Io credo che sia un qualcosa che ci unisce. Ho visto molte espressioni di solidarietà anche da parte dell'opposizione, cosa che direi giusta e per cui ringrazio tutti gli esponenti che si sono espressi in questo modo, per dare la propria solidarietà al governatore Zaia.
In poche parole, voglio esprimere tutta la nostra solidarietà, dei Gruppi che rappresento in questo Consiglio, e voglio dire al nostro Governatore che noi siamo arrivati in quest'Aula grazie a lui e, in questo momento di difficoltà, i suoi Consiglieri sono al suo fianco, per dimostrargli tutta la forza dei veneti che sono con lui.
Quindi, grazie al Governatore per quello che ha fatto in questi mesi, per l'impegno e l'abnegazione che ha dimostrato a tutto il mondo e vogliamo dire tutti quanti: "Forza, Luca!", perché anche nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, che saranno comunque durissimi, noi tutti siamo al suo fianco. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei. Lorenzoni, prego.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente.
Anche da parte mia e credo da parte di tutti i rappresentanti dell'opposizione, la massima vicinanza e solidarietà al Presidente Zaia. Non esiste proprio. C'è una vicinanza senza "se" e senza "ma" e, se qualcuno può pensare che azioni di questo tipo possano avere un qualsiasi esito, ha sbagliato completamente i calcoli: di fronte a cose di questo tipo, qui non c'è maggioranza e opposizione; qui c'è un Consiglio di persone che lavora insieme, confrontandosi in quest'Aula, ma assolutamente compatto nel difendere il diritto delle persone e le relazioni, improntate al rispetto di tutti. La sfera personale del Presidente Zaia, come di ciascuno dei Consiglieri, credo, non può per nessuna ragione essere toccata.
Quindi esprimo la vicinanza a Luca Zaia, ma esprimo proprio il segnale che l'Istituzione lavora compatta. Prima di ogni differenza di vedute, viene la condivisione di un modo di lavoro e di una serie di principi che non possono per nessuna ragione essere messi in discussione, per cui giunga al Presidente veramente la partecipazione e la vicinanza. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei. Collega Speranzon, prego.

Raffaele SPERANZON (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Anche da parte del Gruppo di Fratelli d'Italia e mio personale voglio esprimere vicinanza e solidarietà nei confronti del Presidente Zaia della sua famiglia, purtroppo oggetto in questi giorni, in queste settimane, di un'attività di minacce, di atti vili, inconsulti e intimidatori che sono inaccettabili.
Io vorrei anche sottolineare, visto che c'è l'occasione anche l'impegno profuso in questi mesi dal Presidente Zaia, che instancabilmente ha cercato di mettersi a disposizione dei veneti e anche di tutti coloro i quali risiedono nella nostra Regione, per fronteggiare la pandemia e per cercare di organizzare servizi adeguati in un momento così difficile.
Da parte mia e anche ovviamente del Gruppo che rappresento di Fratelli d'Italia, non posso che esprimere una ferma condanna nei confronti dei gesti e delle gravissime iniziative intimidatorie che sono gravi, non solo nei confronti della persona Luca Zaia e della sua famiglia, ma anche del ruolo importante che riveste all'interno della nostra Regione.

PRESIDENTE

Grazie a lei, collega Possamai, prego.

Gianpiero POSSAMAI (Liga Veneta per Salvini Premier)

Volevo anch'io esprimere la solidarietà al Presidente Zaia, a nome del Gruppo del Partito Democratico, l'abbiamo fatto pubblicamente, come ricordato anche dal consigliere Villanova, già nei giorni scorsi, perché assistiamo spesso a minacce nei confronti di persone pubblicamente esposte; a volte, anzi spesso si tratta di mitomani, ma in questo caso c'è un aspetto di particolare gravità ed è quello che si sia andati sotto casa del Presidente Zaia con un video, quindi anche invadendo la sfera personale.
Si tratta di atti davanti ai quali ovviamente non c'è distanza politica, non c'è il legittimo dibattito che in quest'Aula stiamo vedendo in queste settimane, ma c'è semplicemente una ferma condanna da parte nostra perché si tratta assolutamente di episodi non accettabili, quindi solidarietà su questo fronte al Presidente Zaia e alla sua famiglia, perché lì abita non soltanto lui ma anche la sua famiglia. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei, collega Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
A nome di Veneto che Vogliamo anch'io voglio esprimere solidarietà ma non solo al Presidente Luca Zaia ma permettetemi di farlo anche alla moglie, visto che appunto abbiamo detto tutti, secondo me giustamente, che quello che condanniamo è il fatto che si sia invasa una sfera privata per protestare in una sede che appunto non è legittima. E non è legittima perché, come è già stato detto da chi mi ha preceduto negli interventi, se fosse stata una protesta in piazza o se fosse stata una protesta qui dentro o se fosse stata qui fuori eventualmente, avremmo potuto prendere in carico le richieste, ma farla attorno e vicino casa lede quella libertà della sfera privata che non ha nulla a che fare con la politica.
Quindi volevo esprimere solidarietà al Presidente, ma anche a chi con lui era in quella sfera privata, che è stata violata e ovviamente c'è anche una questione importante che dobbiamo, secondo me, prendere in carico, cioè il fatto che questi atteggiamenti è giusto che li prendiamo in carico, li condanniamo e esprimiamo solidarietà perché è possibile che continuino, si susseguono perché l'animo che c'è oggi è caldo: le persone stanno male, le persone hanno iniziato a sentire che c'è qualcosa su cui devono effettivamente protestare.
Quindi io penso che in quest'Aula sia importante far vedere che siamo tutti compatti perché dobbiamo tenere le persone più tranquille possibile in un momento di grande difficoltà e queste cose potrebbero aumentare. Quindi davvero tutti insieme penso dobbiamo esprimere solidarietà anche per questo. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei. Collega Venturini, prego.

Elisa VENTURINI (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto)

Grazie, Presidente.
A nome del gruppo di Forza Italia, insieme al collega Alberto Bozza, esprimo solidarietà e vicinanza al Presidente, permettetemi anche dal punto di vista personale perché so cosa vuol dire essere oggetto di attenzioni non desiderate: la difficoltà, anche dal punto di vista delle emozioni, di gestire una calamità, come quella che sta gestendo il Presidente, la pandemia, in più avere da un punto di vista emotivo l'angoscia che proviene appunto da minacce.
Il momento peggiore è quando, non solo ti inviano magari segnalazioni, minacce non gradite nel tuo luogo di lavoro, ma addirittura a casa: quello, secondo me, è il momento della massima angoscia e allora, dal punto di vista umano, veramente con tutto il cuore sono vicina al Presidente perché capisco quello che sta passando e, quindi, a nome del Gruppo dico: Presidente, tieni duro.

PRESIDENTE

Grazie. Collega Guarda, prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Intanto grazie a tutti i Consiglieri che sono intervenuti e che interverranno dopo di me e la solidarietà va al Presidente, alla moglie perché il ricorso alle minacce è sempre uno strumento che deve essere condannato: l'abbiamo fatto anche ieri come Europa Verde proprio nel voler esplicitare chiaramente quello che non è il metodo politico che scegliamo tutti insieme, anche in quest'Aula, di percorrere.
Queste minacce, attenzione, a chiunque siano rivolte, che siano politici di spicco o meno, che siano amministratori locali, che siano cittadini attivi o giornalisti, si pongono altrove rispetto a quei concetti di dialettica e di confronto politico, anche aspro, che però ci può essere. Le minacce, invece, semplificano, riducono a una questione personale quelle che invece sono istanze che sono di interesse pubblico e collettivo, di complessità politica molto elevata.
Come Gruppo Europa Verde, ho proprio desiderato porre accenno su questo tema, su questo aspetto del rispetto, anzitutto, andando a sottoscrivere quello che poi è il Codice di autoregolamentazione, approvato con la legge del Consiglio regionale nel 2015, che è stato creato grazie alla collaborazione con l'associazione "Avviso Pubblico", promosso da "Avviso pubblico" in collaborazione con la Regione del Veneto. Sono noti i numeri degli amministratori locali minacciati ed è la stessa "Avviso pubblico" a pubblicarli costantemente, ricordandoci che esiste un'emergenza nel rapporto, che non è quindi dialettico, ma è degenerante, con rappresentanti delle Istituzioni pubbliche, a livello locale, regionale o nazionale che sia.
Ogni anno sono tantissimi gli amministratori che sono colpiti, quindi, questa esperienza che sentiamo così vicina, perché colpisce il Presidente della Regione del Veneto, la dobbiamo trasformare in un messaggio chiaro, che sono contenta venga espresso quest'oggi e che dovrà essere ripetuto anche in futuro, in sostegno di chiunque venga limitato e posto sotto minaccia. Non vogliamo incrementare questi numeri, vogliamo ridurli.
Pertanto esprimiamo insieme questa solidarietà, così importante. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei. Collega Baldin, prego.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Grazie, Presidente.
Anch'io, come i colleghi, mi unisco nella solidarietà verso il Presidente Zaia: veramente sono parole e atti che non dovrebbero verificarsi mai nei confronti di nessuno, sia nei confronti di noi stessi che di altri, come giustamente è stato detto, perché travalicare la sfera della critica politica è sempre sbagliato, chiunque lo faccia, per cui è giusto che tutti condanniamo questi gesti e che facciamo sentire, al di fuori anche di quest'Aula, tutta la nostra indignazione per quello che è avvenuto, affinché non si verifichi più in futuro.
Credo che la solidarietà tra colleghi sia un bene primario, che deve sempre esserci a prescindere dal colore politico che qui rappresentiamo, per cui tanti auguri anche al Presidente e speriamo non succedano più queste cose sul futuro.

PRESIDENTE

Grazie infinite. Chiudiamo qui il punto aperto in base all'articolo 72 e riprendiamo l'ordine del giorno, come previsto.
PUNTO
15
 
   

DISEGNO DI LEGGE RELATIVO A "BILANCIO DI PREVISIONE 2021-2023". (PROGETTO DI LEGGE N. 19) APPROVATO (DELIBERAZIONE LEGISLATIVA N. 42/2020)

Relazione della Prima commissione consiliare.
Relatore in Aula il consigliere Sandonà, correlatrice la consigliera Camani.
(N.d.r. - Si riproduce il testo scritto della relazione di maggioranza)
"Signor Presidente, colleghi consiglieri,
il principio contabile applicato concernente la programmazione di bilancio, di cui all'Allegato n. 4/1 del decreto legislativo n. 118/2011 in materia di armonizzazione contabile, prevede (punto 4.1) che tra gli strumenti di programmazione delle Regioni rientrino:
c) il disegno di legge di stabilità regionale;
d) il disegno di legge di bilancio;
j) gli eventuali disegni di legge collegati alla manovra di bilancio.
Il successivo punto 7, relativo alla legge di stabilità regionale, precisa che con i suddetti collegati possono essere disposte modifiche ed integrazioni a disposizioni legislative regionali aventi riflessi sul bilancio per attuare il Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR), prevedendo, altresì, che "in un'unica sessione sono approvati nell'ordine i progetti di legge collegati, il progetto di legge di stabilità e il progetto di legge di bilancio"; ciò in considerazione del fatto che i collegati possono, appunto, avere riflessi sul bilancio regionale.
Progetto di legge n. 17 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2021"
Il testo contiene 15 articoli, oltre a quello relativo all'entrata in vigore, finalizzati ad innovare l'ordinamento regionale con disposizioni aventi riflessi sul bilancio regionale per attuare il DEFR 2021-2023.
Tramite l'articolo 1 la Regione intende partecipare alle iniziative promosse da istituzioni nazionali ed europee per la copertura delle perdite derivanti dalla gestione degli strumenti finanziari attivati, ai sensi dell'articolo 1, comma 3, della legge regionale n. 21/2020 recante "Misure urgenti per il supporto alla liquidità delle imprese colpite dalla crisi correlata all'epidemia Covid-19. Seconda variazione generale al bilancio di previsione 2021-2023 della Regione del Veneto". A tal fine la Giunta viene autorizzata a costituire un fondo per il pagamento degli oneri da corrispondere al soggetto garante in relazione all'ammontare delle risorse conferite ad ogni strumento finanziario.
La ricaduta sul bilancio regionale della spesa finalizzata a coprire gli oneri derivanti dall'assunzione di idonea garanzia sulla quota di provvista pubblica erogata dal suddetto fondo (o da altri strumenti finanziari attivati dalla Regione a favore delle PMI venete) è stimata in euro 150.000 per ciascun esercizio del triennio 2021-23, a valere sulle risorse allocate nella Missione 14 "Sviluppo economico e competitività", Programma 01 "Industria e Artigianato".
L'articolo 2 intende consentire il riordino di risorse rinvenienti da rientri da strumenti finanziari in gestione a Veneto Sviluppo S.p.A. ovvero dalla chiusura di attività 2 connesse al DOCUP 2000-2006 o al POR FESR 2007-2013 che, al termine dell'esercizio 2019, risultavano vincolate nel risultato di amministrazione. In tal modo viene razionalizzata la loro rappresentazione in bilancio e se ne facilita l'impiego per interventi a supporto delle imprese dei settori industria, artigianato, commercio e servizi.
Le risorse interessate dall'applicazione di questo articolo ammontano a complessivi 4.066.107 euro, a valere su sei capitoli di entrata ed altrettanti di spesa.
L'articolo 3 intende autorizzare la Giunta regionale, nell'ambito delle proprie competenze in materia di sviluppo economico, a concorrere alla spesa della Camera di Commercio di Venezia e Rovigo per la predisposizione del Piano di sviluppo strategico di cui all'articolo 4, comma 5, del decreto legge n. 91/2017 "Disposizioni urgenti per la crescita economica nel Mezzogiorno" e all'articolo 6 del DPCM 25/1/2018, n. 12 "Regolamento recante istituzione di Zone economiche speciali (ZES)".
La ricaduta sul bilancio regionale è stimata in euro 100.000 per l'esercizio 2021, a valere sulla Missione 14 "Sviluppo economico e competitività", Programma 01 "Industria e Artigianato".
L'articolo 4 intende sostenere l'attuazione delle attività di pianificazione forestale di cui all'articolo 23 della l.r 52/1978 ("Legge forestale regionale"), autorizzando il parziale trasferimento al bilancio regionale delle somme rinvenienti dai rimborsi dei prestiti concessi dal fondo di rotazione di cui all'articolo 30 della suddetta legge, istituito presso Veneto Sviluppo S.p.A. (cd. Fondo Forestale Regionale).
Tali somme, determinate in euro 250.000 per ciascuno degli esercizi 2021, 2022 e 2023, consistono dunque in nuove entrate, introitate nel bilancio di previsione 2021-2023 (Titolo 4 "Entrate in conto capitale" - Tipologia 200 "Contributi agli investimenti"). Esse vengono finalizzate alla redazione dei piani di riassetto forestale in scadenza nel periodo 2021-23, alimentando la Missione 09 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente", Programma 05 "Aree protette, parchi naturali, protezione naturalistica e forestazione.
L'articolo 5 dispone l'introito al bilancio regionale dei fondi integrativi trasferiti ad AVEPA ai sensi dell'articolo 6 della l.r. 44/2019 ("Collegato alla legge di stabilità regionale 2020") e non utilizzati. Con ciò assicurando efficacia nel conseguimento degli obiettivi della Programmazione per lo sviluppo rurale 2014-2020 e valorizzando i Contratti di Sviluppo. Trattasi di euro 11.000.000 (introitati al Titolo 4 "Entrate in conto capitale", Tipologia 200 "Contributi agli investimenti"), di cui:
- euro 7.000.000 vengono destinati alla copertura della quota regionale di finanziamento delle misure del PSR 2014-2020 per l'anno 2021 (a valere sulla Missione 16 "Agricoltura Politiche agroalimentari e della pesca", Programma 03 "Politica regionale unitaria per l'agricoltura, i sistemi agroalimentari, la caccia e la pesca");
- euro 4.000.000 vengono destinati al rafforzamento del Fondo di rotazione per gli investimenti nel settore agricolo e della trasformazione e commercializzazione ai sensi dell'articolo 57 comma 3bis della l.r. 40/2003 ("Nuove norme per gli interventi in agricoltura"), per assicurare la partecipazione regionale ai citati Contratti di Sviluppo di cui di cui all'art. 43 del decreto-legge n. 112/2018 ("Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria"); l'allocazione di tali risorse è a valere sulla Missione 16 "Agricoltura Politiche agroalimentari e della pesca", Programma 01 "Sviluppo del settore agricolo e del sistema agroalimentare".
L'articolo 6, intendendo sostenere il sistema produttivo veneto colpito dalla crisi correlata all'epidemia da Covid-19, dispone che Veneto Sviluppo S.p.A. prosegua l'erogazione di finanziamenti a favore di imprese, anche di grandi dimensioni, senza ulteriori oneri a carico della Regione, per il sostegno del settore della ricerca e innovazione, anche in cofinanziamento di misure attivabili in applicazione di provvedimenti statali o comunitari.
A tal fine destina risorse per euro 10.000.000 disponibili sul fondo di cui all'articolo 11 del decreto legge n. 516/1994 ("Provvedimenti finalizzati alla razionalizzazione dell'indebitamento delle società per azioni interamente possedute dallo Stato, nonché ulteriori disposizioni concernenti l'EFIM ed altri organismi").
Per favorire l'adeguamento degli strumenti urbanistici alla disciplina per i crediti edilizi da rinaturalizzazione, mediante l'articolo 7 viene concesso un contributo ai Comuni per la redazione delle varianti di cui all'articolo 4, comma 2, della l.r. 14/2019 ("Veneto 2050"), quantificato in euro 200.000, a valere sulla Missione 8 "Assetto del Territorio ed edilizia abitativa", Programma 01 "Urbanistica e Assetto del territorio".
Mediante l'articolo 8 si interviene a favore di pazienti affette da alopecia areata o da alopecia in seguito a terapia chemioterapica o radioterapica.
A tal fine, posto che la parrucca non figura tra gli ausili ricompresi nell'elenco dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) di cui al DPCM 12 gennaio 2017, si interviene con risorse proprie regionali – per 300.000 euro a valere sulla Missione 13 "Tutela della salute", Programma 02 "Servizio sanitario regionale - finanziamento aggiuntivo corrente per livelli di assistenza superiori ai LEA" - così da fornire un sostegno a tali pazienti.
L'articolo 9 autorizza la partecipazione regionale, per il tramite di Infrastrutture Venete S.r.l. (società a totale partecipazione regionale), all'aumento di capitale di Interporto di Rovigo s.p.a..
Gli oneri derivanti dall'applicazione dell'articolo sono fronteggiati da Infrastrutture Venete con risorse proprie derivanti dalla cessione della partecipazione detenuta in Veneto Logistica s.r.l., che rappresentano quindi il limite massimo dell'investimento, senza attingere a risorse di diversa natura conferite dalla Regione ai sensi della delega funzionale di cui alla l.r. 40/2018.
L'importo dipende dal prezzo di cessione di Veneto Logistica, in corso di definizione; indicativamente è stimabile in 1,5 milioni di euro.
L'articolo 10 si colloca nell'ambito del sostegno finanziario al settore del trasporto pubblico locale, sia ferroviario che automobilistico e lagunare, con l'obiettivo di garantire la continuità dei servizi pubblici essenziali di trasporto ed una programmazione certa degli stessi.
Si prevede dunque un'anticipazione regionale del saldo della quota annua del Fondo Nazionale per il concorso finanziario dello Stato agli oneri del trasporto pubblico locale, anche ferroviario, nelle regioni a statuto ordinario oltre a quella già prevista dei quattro dodicesimi di cui all'art. 14 della l.r. 45/2017 ("Collegato alla legge di stabilità regionale 2018").
L'anticipazione viene prevista prudenzialmente nella misura massima del 90% del valore della quota attribuita alla Regione nell'anno precedente, tenuto conto che i criteri per il riparto definitivo del Fondo (allocato nella Missione 10 "Trasporti e diritto alla mobilità", Programmi 01 "Trasporto ferroviario" e 02 "Trasporto pubblico locale") e per la conseguente determinazione del saldo prevedono delle decurtazioni delle risorse finanziarie da effettuare a carico delle Regioni a statuto ordinario, a seguito della verifica del raggiungimento degli obiettivi di efficientamento e razionalizzazione della programmazione e gestione dei servizi di trasporto pubblico locale e regionale.
L'importo massimo previsto di anticipazione, pari a circa 75,6 milioni, è stato calcolato tenuto conto del valore della quota veneta del saldo Fondo anno 2020, stimata in circa 84 milioni.
In base alla legge regionale 28 gennaio 1977, n. 10 ("Disciplina e delega delle funzioni inerenti all'applicazione delle sanzioni amministrative di competenza regionale"), le funzioni inerenti all'applicazione delle sanzioni amministrative in tutte le materie di competenza regionale sono delegate o subdelegate ai Comuni nel cui territorio sono accertate le trasgressioni. Tale legge, tuttavia, non prevede la fattispecie nella quale l'amministrazione comunale si trovi nella posizione di sanzionatore e sanzionato, come invece accertato in alcune infrazioni in materia forestale commesse da Comuni.
L'articolo 11 introduce dunque il potere sostitutivo della Giunta regionale nei confronti dei Comuni che non provvedono ad adottare gli atti necessari per l'attuazione delle funzioni trasferite con la citata l.r. 10/1977 nel caso in cui essi risultino responsabili di infrazioni e non provvedano a contestare la violazione nei propri confronti, auto-infliggendosi la sanzione.
L'articolo 12 dispone una modifica dell'art. 2 della l.r. 21/2018 ("Interventi regionali per la promozione e la diffusione dei diritti umani nonché la cooperazione allo sviluppo sostenibile") al fine di agevolare la possibilità dell'intervento diretto della Regione, quale attore della cooperazione, prevedendo la possibilità di impegnare spese per il cofinanziamento dei progetti in materia di cooperazione internazionale allo sviluppo.
Si prefigge dunque di agevolare la Regione nel ricorso ai fondi esterni, tra cui quelli più significativi - ma non solo - sono le iniziative di partenariato territoriale di cui agli articoli 9 e 25 della legge n. 125/2014, recante la disciplina generale sulla cooperazione internazionale per lo sviluppo.
Gli oneri derivanti dall'applicazione dell'articolo, finalizzati appunto a cofinanziare iniziative di cooperazione allo sviluppo sostenibile, sono quantificati in euro 100.000 per l'esercizio 2021, a valere sulla Missione 19 "Relazioni Internazionali", Programma 01 "Relazioni internazionali e cooperazione allo sviluppo".
L'articolo 13, in conseguenza dei maggiori oneri dipendenti dall'emergenza Covid-19 per la gestione delle attività di promozione ed organizzazione dei Campionati Mondiali di sci alpino 2021 a Cortina d'Ampezzo, autorizza la Giunta regionale ad assegnare un contributo straordinario - del quale una quota non inferiore al 10% per cento per la realizzazione di iniziative di promozione della Regione del Veneto, tra cui la realizzazione di "Casa Veneto" - in favore della Fondazione "Cortina 2021" di cui all'articolo 19 della l.r. 7/2016 ("Legge di stabilità regionale").
Gli oneri sono quantificati in euro 3.000.000 per l'esercizio 2021, allocati nella Missione 06 "Politiche giovanili sport e tempo libero", Programma 01 "Sport e tempo libero".
L'articolo 14 dispone che gli introiti derivanti da sanzioni comminate in sede di controlli effettuati dalla polizia locale e dalle forze di polizia dello Stato nell'ambito dell'emergenza epidemiologica da Covid-19 (allocati al Titolo 3 "Entrate extratributarie" Tipologia 200 "Proventi derivanti dall'attività di controllo e repressione delle irregolarità e degli illeciti") siano destinati, nell'ambito della Missione 11 "Soccorso civile", Programma 2 "Interventi a seguito di calamità naturali":
- all'acquisto di beni, tra cui dispositivi di protezione individuale, e servizi finalizzati alle attività di protezione civile per il supporto nella gestione dell'emergenza;
- al finanziamento delle spese sostenute dalle Organizzazioni di volontariato di protezione civile per le medesime finalità.
L'articolo 15 modifica l'articolo 3 della l.r. 40/2018 ("Società regionale 'Infrastrutture Venete s.r.l.' per la gestione delle infrastrutture ferroviarie e di navigazione interna") aggiungendo un comma che prevede che tale s.r.l. - subentrata, dal 1° gennaio 2020 a Sistemi Territoriali Spa, nella gestione dell'infrastruttura ferroviaria Adria/Piove di Sacco/Mestre - provveda (inoltre) all'esecuzione di interventi di adeguamento strutturale, di soppressione di passaggi a livello e di manutenzione straordinaria sulla linea e dei relativi impianti, in gestione alla predetta società.
Per l'attuazione di quanto sopra viene concesso un contributo di euro 6.000.000, stanziati sulla Missione 10 "Trasporti e diritto alla mobilità", Programma 01 "Trasporto ferroviario", necessari a far fronte, nel 2021, ad una prima parte degli interventi di cui sopra.
Progetto di legge n. 18 "Legge di stabilità regionale 2021"
Esso è adottato ai sensi del citato paragrafo 7 del principio contabile applicato concernente la programmazione di bilancio, correlatamente alle esigenze derivanti dallo sviluppo della fiscalità regionale, in corrispondenza dell'approvazione della legge annuale di bilancio.
Contiene il quadro di riferimento finanziario per il periodo compreso nel bilancio di previsione e norme tese a realizzare esclusivamente effetti finanziari con decorrenza dal primo anno considerato nel bilancio di previsione.
Trae il riferimento necessario, per la dimostrazione della copertura finanziaria delle autorizzazioni annuali e pluriennali di spesa da essa disposte, dalle previsioni del bilancio a legislazione vigente.
Per l'esercizio 2021, in particolare, il pdl contempla quattro articoli, oltre a quello sull'entrata in vigore.
L'articolo 1 autorizza il rifinanziamento nel triennio delle spese relative ad interventi previsti da specifiche leggi regionali (escluse quelle obbligatorie e continuative), i cui riferimenti sono contenuti nell'Allegato 1 del pdl; l'Allegato 2, inoltre, rimodula per ciascun anno del triennio 2021-2023 gli importi da iscrivere in bilancio in relazione alle autorizzazioni di spesa recate da leggi che dispongono spese a carattere pluriennale.
L'articolo 2 prevede una forma di aggiornamento normativo automatico per tutte le disposizioni tributarie regionali introduttive di regimi agevolativi per le imprese, provvedendo a rendere applicabili a tutte le disposizioni in questione i limiti derivanti dai regolamenti europei in materia di aiuti di Stato in regime "de minimis" e dai regolamenti di esenzione vigenti, oltre che dalle loro rispettive proroghe.
L'articolo 3 estende a tempo indeterminato l'efficacia dell'articolo 15 della l.r. 10 ottobre 1989, n. 40 ("Disciplina della ricerca, coltivazione e utilizzo delle acque minerali e termali"), che determina i canoni che i concessionari sono tenuti a pagare annualmente alla Regione. L'articolo in questione, infatti, è stato riscritto dall'articolo 3 della l.r. 44/2018 a valere per i soli esercizi 2019 e 2020.
La ricaduta finanziaria, in termini di maggiori entrate sul Titolo 3 "Entrate extratributarie", Tipologia 100 "Vendita di beni e servizi e proventi derivanti dalla gestione dei beni", è di euro 3.850.000 per ogni esercizio del triennio 2021-2023.
Tramite l'articolo 4, considerata la situazione di crisi economica venutasi a creare in relazione alla pandemia da COVID-19, si intende soprassedere, per l'esercizio 2021, all'applicazione dell'adeguamento ISTAT ai canoni del demanio idrico.
La ricaduta finanziaria, in termini di minori entrate sul Titolo 3 "Entrate extratributarie", Tipologia 100 "Vendita di beni e servizi e proventi derivanti dalla gestione dei beni", è di euro 100.000 per il solo esercizio 2021.
Progetto di legge n. 19 "Bilancio di previsione 2021-2023"
Ai sensi della legge regionale di contabilità n. 39/2001 e del paragrafo 4.1 del richiamato principio contabile applicato concernente la programmazione al bilancio, l'approvazione annuale dei documenti di bilancio della Regione del Veneto si realizza, in termini normativi, attraverso l'approvazione, da parte dell'esecutivo, di un disegno di legge denominato, per l'esercizio 2021, "Bilancio di previsione 2021-2023".
Tale provvedimento - che ha assunto il numero 19 tra i progetti di legge depositati nel corso dell'undicesima legislatura - quale strumento di previsione e programmazione finanziaria a breve e medio termine, si sostanzia negli stati di previsione dell'entrata e della spesa per il triennio e in numerosi allegati.
Tra questi, l'Allegato 1 "Nota integrativa", ha contenuti di indubbio interesse al fine di comprendere appieno la portata del provvedimento; ad essa si rinvia per gli approfondimenti che si reputino necessari.
Dalla Nota si apprende appunto che le previsioni di ciascun programma di spesa del bilancio di previsione 2021-2023 sono state elaborate in coerenza con il principio generale della competenza finanziaria e rappresentano le spese che si prevede saranno esigibili in ciascuno degli esercizi considerati, anche se la relativa obbligazione è sorta in esercizi precedenti. Tali previsioni sono predisposte nel rispetto dei principi contabili generali della veridicità e della coerenza, tenendo conto dei riflessi finanziari delle decisioni descritte nel documento di programmazione, comprese quelle in corso di realizzazione rappresentate dagli impegni già assunti a seguito di obbligazioni giuridicamente perfezionate, esigibili negli esercizi considerati.
Per le spese previste dai tre progetti di legge costituenti la cd. "sessione di bilancio" risulta garantita la copertura finanziaria, nel rispetto del principio di unità del bilancio nell'ambito delle complessive operazioni di equilibrio del bilancio, calcolato ai sensi dell'art. 40 del D.lgs.118/2011.
Gli stanziamenti di spesa di competenza – quantificati, come detto, nella misura necessaria per lo svolgimento delle attività e interventi che, sulla base della legislazione vigente daranno luogo ad obbligazioni esigibili negli esercizi considerati nel bilancio di previsione - sono determinati esclusivamente in relazione alle esigenze funzionali ed agli obiettivi concretamente perseguibili nel periodo cui si riferisce il bilancio di previsione finanziario, restando esclusa ogni quantificazione basata sul criterio della spesa storica incrementale.
Per quanto concerne, in particolare, le spese obbligatorie - ovvero stipendi, assegni, pensioni ed altre spese fisse; spese per interessi passivi; spese derivanti da obblighi comunitari e internazionali; spese per ammortamenti di mutui; spese identificate come obbligatorie per espressa disposizione normativa - l'Allegato n. 13 del pdl riporta tutti i capitoli di spesa (con l'indicazione di Missioni e Programmi cui afferiscono) relativi alle medesime.
Quanto ai principali accantonamenti per le spese potenziali, si tratta di:
- Fondo crediti di dubbia esigibilità (FCDE): secondo quanto previsto dal principio applicato concernente la contabilità finanziaria, in fase di previsione, per i crediti di dubbia e difficile esazione, dev'essere effettuato un apposito accantonamento a tale Fondo, suddiviso in "Parte Corrente" e "Parte Capitale". Esso è determinato in considerazione della dimensione degli stanziamenti relativi ai crediti che si prevede si formeranno nell'esercizio, della loro natura e dell'andamento degli accertamenti incassi degli ultimi 5 anni. Nel rimandare ai prospetti di cui all'Allegato n. 12 del pdl per la composizione dettagliata, si precisa che l'accantonamento al FCDE nel triennio ammonta a 240,9 milioni nel 2020, a 217 milioni nel 2021 e a 182,5 milioni nel 2022 (pressoché interamente di parte corrente).
- Fondo rischi spese legali: ai sensi del ricordato principio contabile, la Regione, in relazione ai contenziosi in corso, dai quali possono scaturire obbligazioni passive condizionate all'esito del giudizio, accantona, in appositi fondi, uno di parte corrente ed uno di parte capitale, le risorse necessarie per il pagamento degli oneri derivanti da sentenze esecutive. Gli stanziamenti previsti a bilancio 2021-2023 sono i seguenti: "Fondo rischi spese legali–parte corrente" euro 250.000 per l'esercizio 2021 e 800.000 per gli esercizi 2022 e 2023; "Fondo rischi spese legali–parte c/capitale" euro 2.500.000 per l'esercizio 2021 e 800.000 per gli esercizi 2022 e 2023.
- Fondo rischi per escussione garanzie: a garanzia del debito contratto da Veneto Acque S.p.A. nei confronti della B.E.I (art. 5 l.r. 1/2010), gli importi previsti in pagamento indicati dalla società in base al piano di ammortamento attuale ammontano a 4,9 milioni nel biennio 2021-2022 e a 5,3 milioni nel 2023. Tali importi derivano dalla somma della quota interessi e quota capitale da corrispondere alla BEI, in funzione delle sette tranche di prestito ad oggi erogate alla Società dall'Istituto bancario; essi tengono conto pertanto anche delle rate da corrispondere in relazione all'ultima traenza del prestito, di importo pari a 18 milioni, avvenuta nel 2019.
- Fondo "Passività potenziali di cui al Fondo FEI (Fondo Europeo per gli investimenti, struttura del gruppo BEI) – PSR 2014-2020": lo stanziamento iniziale è quantificato in 15.000 euro.
- Fondo "Regolazioni finanziarie delle maggiori entrate nette derivanti dall'attuazione delle norme del comma 321 della legge finanziaria statale per l'esercizio 2007 (art.1, c.321, L. 27/12/2006, n.296)" (Tassa automobilistica da restituire allo Stato): gli stanziamenti da allocare per gli esercizi 2021, 2022 e 2023 vengono stimati in 28 milioni annui.
- Fondo per il concorso regionale alla copertura dell'eventuale deficit del Comitato organizzatore dei Giochi Olimpici e Paralimpici invernali Milano Cortina 2026: nel rimandare, per maggiori ragguagli, a quanto riportato nella nota integrativa del pdl, si precisa che il fondo in questione ammonta a 14,2 milioni di euro in ogni esercizio del triennio 2021-2023.
Con il bilancio di previsione 2021-2023 viene inoltre autorizzata la contrazione di mutui o prestiti a copertura del disavanzo di amministrazione presunto derivante da debito autorizzato e non contratto (DANC) per finanziare spesa di investimento, per un importo pari a euro 532 milioni; a seguito delle risultanze del Rendiconto Generale 2019 lo stock al 31/12/2015 viene dunque ridotto di 224,9 milioni rispetto a quanto previsto nel bilancio di previsione 2020-2022, in ottemperanza a quanto disposto all'art. 12, comma 3 bis, della l.r. di contabilità, n. 39/2001.
Il DANC può essere ricompreso tra le c.d. partite tecniche - nelle quali, volendo citare le più significative, troviamo le partite di giro (2,87 miliardi) e il Fondo pluriennale vincolato di entrata (140,9 milioni) - che ammontano a complessivi 3.562,4 milioni.
Sottraendo tali partite al totale complessivo delle spese, che ammonta a 17.268,2 milioni, gli aggregati più significativi del progetto di bilancio per l'esercizio 2021 sono i seguenti:
- risorse per la politica regionale: 1.298,9 milioni;
- risorse per il fondo sanitario regionale: 9.473,4 milioni;
- assegnazioni statali e/o comunitarie: 1.514,8 milioni;
- restituzione anticipi decreto legge n. 35/2013: 1.370,5 milioni;
- nuovi investimenti finanziati con ricorso al debito: 48 milioni.
Il primo aggregato (1.298,9 milioni) consiste nelle risorse effettivamente disponibili per la manovra di bilancio, composte prevalentemente da entrate di natura tributaria (1.112,9 milioni).
Tra le principali entrate tributarie non destinate alla sanità e al trasporto pubblico locale disponibili per la manovra di bilancio per l'anno 2021 si citano:
• tassa automobilistica regionale da attività ordinaria: 598 milioni
• tassa automobilistica regionale da attività di controllo: 365 milioni;
• addizionale regionale all'accisa sul gas naturale-attività ordinaria: 50 milioni;
• IRAP derivante da manovra regionale non destinata alla sanità: 8 milioni;
• IRAP a titolo di ex fondo perequativo di cui alla legge 549/1995: 22,2 milioni;
• IRAP da attività di controllo: 30 milioni;
• addizionale IRPEF da attività di controllo: 6 milioni;
• le quota di compartecipazione IVA non destinata alla sanità: 37,6 milioni.
Come detto poc'anzi, il bilancio di previsione 2021-2023 autorizza il ricorso all'indebitamento per nuove spese di investimento specifiche. All'interno di questa voce (pari a 48 milioni), si trovano:
- 20,5 milioni di euro destinati alle infrastrutture dei giochi olimpici e paralimpici del 2026 (a cui si sommano i 46 milioni nel 2022 e 2023);
- 7,5 milioni di euro per l'adeguamento della rete viaria regionale (tangenziale di Vicenza);
- 5 milioni destinati ad opere di particolare urgenza (lavori pubblici);
- 9 milioni destinati ad interventi a favore della mobilità e sicurezza stradale;
- 6 milioni per interventi di adeguamento strutturale, di soppressione di passaggi a livello e di manutenzione straordinaria sulla linea ferroviaria Adria-Mestre 'Infrastrutture Venete s.r.l.'.
Per quanto concerne, poi, l'attuazione dei programmi comunitari, tra finanziamento comunitario, statale e regionale le risorse previste ammontano a:
- 413,8 milioni nel 2021
- 156,3 milioni nel 2022
- 84,7 milioni nel 2023.
La quota di cofinanziamento regionale - confermata in 65 milioni per ciascun anno del triennio, al fine di raggiungere la performance massima nell'attuazione dei programmi comunitarie - riguarda principalmente i seguenti fondi comunitari: Fondo Sociale Europeo (FSE), Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR) e Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca (FEAMP).
Riprendendo quanto sopra esposto relativamente al progetto di legge n. 17, i più rilevanti interventi normativi di spesa sono i seguenti:
- 7 milioni per il finanziamento della quota regionale del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020;
- 4 milioni per il finanziamento del Fondo di rotazione per gli investimenti nel settore agricolo e della trasformazione e commercializzazione (contratti di sviluppo);
- i ricordati 6 milioni per interventi sulla linea ferroviaria Adria-Mestre;
- 3 milioni alla Fondazione Cortina 2021 quale contributo straordinario per la gestione durante l'emergenza Covid-19 dei Campionati Mondiali di sci alpino;
- 300.000 euro per l'assistenza protesica a favore di persone assistite affette da alopecia in seguito a terapia chemioterapica o radioterapica;
- 250.000 euro per il triennio 2021-2023 per sostenere l'attuazione delle attività di pianificazione forestale;
- 200.000 euro quale contributo ai comuni per favorire l'adeguamento degli strumenti urbanistici alla disciplina per i crediti edilizi da rinaturalizzazione;
- 150.000 euro per il triennio 2021-2023 per iniziative a supporto della liquidità e degli investimenti delle imprese venete;
- 100.000 euro quale concorso alla spesa per la predisposizione del piano di sviluppo strategico per l'istituzione della Zona Logistica Semplificata Porto di Venezia-Rodigino;
- 100.000 euro per iniziative di partenariato territoriale nell'ambito della cooperazione internazionale per lo sviluppo (l.r. 21/2018).
Riassumendo, infine, i grandi temi trattati nel bilancio 2021-2023 riguardano:
- riconferma di 31 milioni annui nel triennio 2021-2023 a favore delle scuole paritarie del Veneto;
- 21 milioni annui nel triennio per lo svolgimento delle attività dei lavoratori forestali.
- 29 milioni stanziati nel 2021 per il sistema della formazione professionale;
- 15 milioni annui nel triennio per la prevenzione e la riduzione del rischio idraulico e idrogeologico; - garantiti 60 milioni nel triennio per gli oneri del trasporto pubblico locale;
- 10 milioni nel biennio 2021-2022 per la sicurezza dei viadotti;
- 6 milioni nel triennio a favore delle province per il ristoro dei canoni idrici;
- 2 milioni nel biennio 2021-2022 per la lotta alla cimice asiatica;
- il continuato impegno sul fronte del finanziamento dei giochi olimpici invernali di Cortina 2026 (1 milione per la partecipazione al Comitato Organizzatore dei Giochi Olimpici, 14,2 milioni per il fondo di garanzia, oltre agli investimenti specifici finanziati con debito, di cui si è detto poc'anzi);
- 2 milioni di euro annui nel triennio 2021-2023 a disposizione per le coperture di spesa delle nuove leggi regionali di iniziativa del Consiglio regionale.
In chiusura va detto che, nonostante il quadro di incertezza e le gravi difficoltà da fronteggiare a causa della crisi sanitaria ed economico-sociale conseguente all'emergenza Covid-19, ancora una volta il bilancio regionale non impone alcuna addizionale Irpef e, oltre alle spese obbligatorie per il funzionamento della sanità e dell'intero ente, garantisce la copertura di tutte le poste strategiche su cui la Regione ha assunto precisi impegni con il programma di governo 2020 -2025.
Ricordato che quest'Assemblea ha appena approvato il Documento di Economia e Finanza Regionale 2021-2023 e la relativa Nota di aggiornamento, contenente le linee programmatiche dell'azione di governo regionale per il periodo compreso nel bilancio di previsione, necessarie per conseguire gli obiettivi di sviluppo della Regione, iniziamo dunque oggi l'esame dei tre progetti di legge che compongono la cosiddetta manovra di bilancio.
Lo facciamo nella consapevolezza del lavoro svolto dalle commissioni consiliari, nel rispetto delle tempistiche fissate dall'articolo 69 del Regolamento, con riferimento al Collegato (pdl 17), alla Stabilità (pdl 18) e al Bilancio (pdl 19), che il D.Lgs. 118/2011 prevede vadano approvati in un'unica sessione.
Al termine di questa relazione ricordo che il 1° dicembre la Prima Commissione consiliare ha effettuato le consultazioni sui tre progetti di legge, oltre che sul DEFR 2021-2023 e che, per quanto concerne il pdl 19 "Bilancio di previsione 2021-2023", in data 25 novembre 2020 è stato acquisito il favorevole parere del Collegio dei revisori dei conti, audito dalla Commissione nella seduta del 9 dicembre.
Tra il 2 ed il 3 dicembre le commissioni Seconda, Terza, Quinta e Sesta hanno espresso i rispettivi pareri sui provvedimenti alla Prima, per gli aspetti di competenza.
In data 4 dicembre anche il Consiglio delle Autonomie Locali ha espresso il proprio parere favorevole sui tre progetti di legge, conformemente a quanto previsto dall'articolo 6, comma 2, della l.r. 31/2017.
Nella richiamata seduta del 9 dicembre, infine, la Prima Commissione ha concluso i propri lavori in ordine ai provvedimenti, approvandoli a maggioranza.
Nel caso del pdl 19, inoltre, è stato inoltre accolto un emendamento proposto dalla Sesta Commissione, finalizzato a rifinanziare nel 2021 la l.r. 5/2020.
Per il progetto di legge 17 hanno espresso voto favorevole i rappresentanti dei gruppi consiliari Liga Veneta per Salvini Premier, Zaia Presidente, Lista Veneta Autonomia, Fratelli d'Italia-Giorgia Meloni, Forza Italia-Berlusconi-Autonomia per il Veneto. Si sono astenuti i rappresentanti del gruppo consiliare Partito Democratico Veneto.
Per il progetto di legge 18 hanno espresso voto favorevole i rappresentanti dei gruppi consiliari Liga Veneta per Salvini Premier, Zaia Presidente, Lista Veneta Autonomia, Fratelli d'Italia-Giorgia Meloni, Forza Italia-Berlusconi-Autonomia per il Veneto. Si sono astenuti i rappresentanti del gruppo consiliare Partito Democratico Veneto.
Per il progetto di legge 19 hanno espresso voto favorevole i rappresentanti dei gruppi consiliari Liga Veneta per Salvini Premier, Zaia Presidente, Lista Veneta Autonomia, Fratelli d'Italia-Giorgia Meloni, Forza Italia-Berlusconi-Autonomia per il Veneto. Si sono astenuti i rappresentanti del gruppo consiliare Partito Democratico Veneto".

PRESIDENTE

Relatore è il collega Sandonà, prego.

Luciano SANDONA' (Zaia Presidente)

Grazie, Presidente.
Ai sensi della legge regionale di contabilità n. 39 del 2001 e del principio contabile applicato alla programmazione di bilancio, l'allegato 4/1 del decreto legislativo 118 del 2011, l'approvazione annuale dei documenti di bilancio della Regione Veneto si realizza in termini normativi attraverso l'approvazione di un disegno di legge finale per l'esercizio 2021 denominato "Bilancio di previsione 2021/2023".
Il disegno di legge, quale strumento di previsione e programmazione finanziaria a breve e medio termine, concerne gli stati di previsione dell'entrata e della spesa del bilancio regionale 2021/2023 e dei relativi allegati. Per quel che riguardo all'anno 2021, abbiamo un totale di entrate di spese di competenza pari a 17.268.290.000: questo è il totale.
Questo disegno di legge si compone di sei articoli, più il settimo articolo che è l'entrata in vigore.
È il documento finale che riguarda tutta la documentazione relativa alla complessiva manovra di bilancio e credo che abbiamo già discusso nei giorni precedenti ampiamente i vari aspetti di questo disegno di legge e anche del DEFR, della legge di stabilità e del collegato, quindi credo di poter terminare qui la mia relazione iniziale al provvedimento.
Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie a lei. Collega Camani, correlatrice.
(N.d.r. - Si riproduce il testo scritto della relazione di minoranza)

Signor Presidente, colleghi consiglieri,

come diceva giustamente il relatore Presidente Sandonà, questo è un provvedimento che arriva al termine di una lunga sessione di bilancio su cui abbiamo discusso lungamente in queste giornate ed è, alla fine, il provvedimento che riassume tutte le volontà che questo Consiglio ha elaborato finora e, quindi, faccio mie le considerazioni di natura tecnica che puntualmente il Presidente ha avanzato in questa discussione e approfitto della correlazione per aggiungere alcune valutazioni di natura politica che varranno anche come intervento in discussione generale.

Non possiamo non notare come - e del resto l'abbiamo sostenuto fin dall'inizio di questa discussione - questo bilancio abbia sostanzialmente una grande pecca che le riassume tutte: è un bilancio che a nostro giudizio è troppo costruito attorno ad una amministrazione ordinaria di questa Regione e che non tiene però conto del tempo straordinario che siamo costretti a vivere.

Abbiamo, quindi, di fronte un bilancio a cui manca l'assunzione piena della consapevolezza che questo non è il tempo dell'ordinario ma il tempo nel quale servono scelte coraggiose.

Questo per via della gravità della situazione, che è sotto gli occhi di tutti quotidianamente e che è drammaticamente fotografata dal numero di contagi che crescono, dal numero tragico dei morti registrati quotidianamente in questa Regione. Ed è una gravità, al momento, sulla quale ci concentriamo dal punto di vista sanitario ma alla quale sappiamo benissimo seguirà una situazione altrettanto pesante dal punto di vista economico.

Ma è una situazione grave anche in riferimento alla scarsità delle risorse che abbiamo a disposizione e che sembrano non essere mai sufficienti per far fronte alle emergenti necessità delle donne e degli uomini che abitano in questa Regione mentre, al contrario, aumenta la quantità di interventi che sarebbero necessari.

Allora quello che ci saremmo aspettati da questo bilancio è che non fosse più il bilancio dell'Amministrazione ordinaria, ma che, invece, che fosse il bilancio delle scelte e delle responsabilità.

Ci saremmo aspettati che fosse finalmente un bilancio che si lasciasse alle spalle quella fase di contraddizioni sulle quali, a nostro giudizio, per troppi anni questa Amministrazione ha costruito la propria azione, perché non è più il tempo delle contraddizioni, non è più il tempo delle scelte che vanno bene per tutto.

Oggi al Veneto serve determinazione e convinzione lungo alcune direttrici specifiche.

Non è più il tempo di costruire una legge di bilancio in cui contemporaneamente sta dentro il sostegno economico ai distretti del commercio, con l'idea, dunque, che le piccole botteghe delle nostre città vanno difese anche attraverso la costruzione di reti che massimizzino le buone pratiche, e contemporaneamente è il bilancio della legge che consente l'apertura indiscriminata dei centri commerciali di medie dimensioni, peraltro bypassando la capacità dei Sindaci di intercettare e intervenire su queste decisioni.

Non è più tempo di un bilancio in cui si dice che l'internazionalizzazione e l'export delle nostre imprese diventa leva e vettore strategico di sviluppo e, contemporaneamente, un bilancio nel quale l'unico grande investimento infrastrutturale che ci proponete è la Pedemontana Veneta, che congiunge la periferia di Vicenza alla periferia di Treviso, quando invece le nostre imprese, per esportare, avrebbero bisogno di una superstrada che le unisca al nord dell'Europa.

Non è più il tempo di un bilancio in cui contemporaneamente diciamo che il turismo e la cultura devono essere settori attorno ai quali si ricostruisce la ripartenza economica di questa regione e, contemporaneamente, il bilancio nel quale troviamo tagli indiscriminati proprio al comparto culturale, agli operatori, alle strutture, alle organizzazioni e alle associazioni che quotidianamente fanno vivere questo grande settore.

Non può essere più il bilancio nel quale contemporaneamente finanziamo il concetto di sicurezza urbana integrata e, allo stesso tempo, non investiamo in politiche forti di inclusione sociale.

Non può essere neanche più il bilancio e il tempo in cui impegniamo in maniera pesante le finanze della Regione in operazioni di natura derivata – penso a quello del 2003, che scadrà nel 2036, o a quello del 2005, che scadrà nel 2026 – a maggior ragione quando una sentenza recente della Corte ci metterebbe, forse, nelle condizioni di chiudere questa disgraziata esperienza delle operazioni derivate sulla finanza pubblica. Quindi non è più il bilancio in cui possiamo permetterci di sprecare risorse in quelle operazioni finanziarie e, contemporaneamente, sostenere che servono maggiori risorse perché non ce ne sono abbastanza.

Infine, colleghi non è più il momento in cui facciamo finta di meritarci la zona gialla ma vorremmo avere le risorse della zona rossa, perché anche su questo un po' di chiarezza va fatta.

Se davvero pensiamo che in questa Regione - e io penso di sì - siano necessarie le risorse i ristori per affrontare un'emergenza economica che deriva anche da pesanti restrizioni che sono state poste dalla volontà nazionale, allora dobbiamo assumerci la responsabilità politica di dire che la nostra Regione la zona gialla non sta più bene addosso, perché il numero crescente di morti e contagi dimostra che la assegnazione al Veneto della "zona gialla" è una scelta sbagliata, che non tiene conto della gravità reale della situazione, in cui il virus circola troppo e troppo pericolosamente.

Se c'è una cosa che abbiamo capito, purtroppo sulla nostra pelle, in queste settimane è che il "modello veneto" di risposta sanitaria Covid in realtà non esiste. Ci eravamo illusi, vittime tutti della narrazione del Governatore, che il sistema sanitario veneto potesse essere pronto a rispondere alle ondate dei contagi con efficacia. E lo avevamo pensato leggendo in maniera distorta ciò che era accaduto in questa Regione nella cosiddetta fase 1. Ma le differenze oggettive tra ciò che è accaduto a marzo e ciò che accade ora dimostrano quanto ciò che ci ha consentito di rispondere meglio alla prima ondata non sia stato il famigerato "modello sanitario veneto" ma piuttosto alcuni fatti oggettivi che ci hanno banalmente agevolato nell'affrontare quella emergenza e che oggi, poiché non si sono ripetuti quei fatti, siamo in crisi, esattamente come tutti gli altri territori.

Il primo fatto è il lockdown imposto dal Governo a marzo. Grazie a quel provvedimento, tanto pesante quanto necessario, il Veneto, come il resto dell'Italia, è riuscito a rispondere alla prima ondata del virus efficacemente, perché il le restrizioni generali hanno oggettivamente fermato, o meglio rallentato, la diffusione del contagio.

Il secondo fatto è che durante la prima ondata in questa Regione la diffusione dei contagi non era così capillarmente diffusa, non aveva riguardato le grandi Città – come era capitato per esempio nel Lodigiano in Lombardia - ma aveva riguardato un piccolo Comune di 3000 abitanti sopra i Colli Euganei, rispetto al quale la chiusura e l'isolamento era risultata più semplice da adottare e da far comprendere. Allora era stato facile imporre le restrizioni a Vo', allora era stato facile fare i tamponi a tappeto a Vo'. Oggi, quando sarebbe servito il coraggio di assumere le medesime decisioni per territori molto più vasti, adottare la medesima strategia in un contesto, anche economico più appesantito dalla crisi, quel coraggio è mancato e il risultato è drammaticamente sotto gli occhi di tutti.

Non c'è alcun modello veneto di efficienza, dunque. Né dal punto di vista sanitario
né dal punto di vista politico.

Allora forse anche quella contraddizione andrebbe superata in questo bilancio, la contraddizione cioè di voler a tutti i costi dimostrare di essere un modello e, quindi, di essere adatti alla zona gialla e non rendersi conto della realtà, e cioè che anche in Veneto - come è stato in Lombardia nella prima ondata - oggi dobbiamo fare i conti con una diffusione del contagio senza limiti e senza vincoli, e che oggi servirebbero decisioni drastiche per limitare i danni, prima che sia troppo tardi.

Ci vorrebbe il coraggio di imporre restrizioni regionali, lasciando perdere, per una volta, il timore che una decisione del genere possa influire negativamente sul consenso.

Dovreste assumervi la responsabilità di una decisione scomoda per permetterei ai cittadini veneti di proteggersi dal virus. E di proteggersi anche dalla crisi economica potendo ottenere i ristori.

Invece non sta accadendo nulla di tutto questo e, anche questa volta, confidiamo che sia il Governo, Roma, a fare ciò che voi non avete il coraggio di fare, perché siete più preoccupati del consenso che della salute dei veneti.

Ecco, Presidente, colleghi, io credo che noi su questo bilancio dobbiamo anche fare i conti con la difficoltà strutturale di questa Amministrazione di assumere delle decisioni responsabili.

Anche su questo provvedimento costruito una proposta emendativa che riteniamo importante e che ovviamente, per quanto articolata, non potrà però da sola superare le difficoltà di cui vi ho parlato.

Crediamo però che da questa discussione di bilancio possa, auspichiamo almeno che accada, aprirsi una discussione per arrivare insieme ad un punto di condivisione rispetto all'oggettiva situazione che stiamo vivendo, che consenta a ciascuno di noi di prendere le decisioni giuste.

Qualche giorno fa, in collegamento video da Marghera, il Presidente Zaia ci ha detto: "da tanto consenso deriva tanta responsabilità".

Ecco, io credo che questo Consiglio regionale, a prescindere dalle percentuali elettorali e dalle preoccupazioni dei sondaggi, debba sentirsi tutto pienamente investito dalla responsabilità di fare le scelte giuste per il Veneto.

Siamo alla vigilia dell'approvazione di un bilancio fondamentale, quello con il quale dovremmo dimostrare se si è in grado o meno di dare ai veneti le risposte che servono, quello che dovrà affrontare la grave emergenza sanitaria ed economica, quello che dovrà reggere di fronte ai prossimi mesi e anni di restrizioni e difficoltà.
Sta a noi dimostrare di essere all'altezza del ruolo che ricopriamo."

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Come diceva giustamente il relatore, presidente Sandonà, questo è un provvedimento che arriva al termine di una lunga sessione di bilancio di cui abbiamo discusso lungamente in queste giornate ed è, alla fine, il provvedimento che riassume tutte le volontà che questo Consiglio ha elaborato finora e, quindi, faccio mie le considerazioni di natura tecnica che puntualmente il Presidente ha avanzato in questa discussione e approfitto della correlazione per aggiungere alcune valutazioni di natura politica, che varranno anche come intervento in discussione generale.
Non possiamo non notare come – e del resto l'abbiamo sostenuto fin dall'inizio di questa discussione – questo bilancio abbia sostanzialmente una grande pecca che le riassume tutte: è un bilancio che, a nostro giudizio, è troppo costruito attorno ad un'amministrazione ordinaria di questa Regione, che non tiene però conto del tempo straordinario che siamo costretti a vivere. Quindi abbiamo di fronte un bilancio che certamente tiene conto di tantissime cose, ma a cui manca l'assunzione piena della responsabilità che questo non è il tempo dell'ordinario, ma il tempo nel quale servono scelte coraggiose.
Questo per via della gravità della situazione che è sotto gli occhi di tutti, quotidianamente sempre più grave e che è fotografata dalle immagini del numero di contagi che crescono, dal numero drammatico dei morti con cui deve fare i conti questa Regione ed è una gravità, al momento, sulla quale ci concentriamo dal punto di vista sanitario, ma alla quale sappiamo benissimo che seguirà una situazione altrettanto grave dal punto di vista economico. È una situazione grave anche in riferimento alla scarsità delle risorse che abbiamo a disposizione e che sembrano non essere mai sufficienti per far fronte alle emergenti necessità delle donne e degli uomini che abitano in questa Regione ed è una situazione eccezionale, straordinaria per via della quantità di interventi necessari che sono richiesti.
Allora quello che ci saremmo aspettati e che ci aspettiamo da questo bilancio è che non sia più il bilancio dell'Amministrazione ordinaria, che sia il bilancio delle scelte e delle responsabilità e che sia finalmente un bilancio che si lasci alle spalle quella fase di contraddizioni sulle quali, a nostro giudizio, per troppi anni questa Amministrazione ha costruito la propria azione, perché non è più il tempo delle contraddizioni, non è più il tempo delle scelte che vanno bene per tutto, ma oggi serve determinazione e convinzione lungo alcune direttrici specifiche.
Farò alcuni esempi. Non è più il tempo di costruire una legge di bilancio in cui contemporaneamente sta dentro il sostegno economico ai distretti del commercio, con l'idea, dunque, che le piccole botteghe delle nostre città vanno difese anche attraverso la costruzione di reti che massimizzino le buone pratiche, ma contemporaneamente è il bilancio della legge che consente l'apertura indiscriminata dei centri commerciali di medie dimensioni, peraltro sorvolando sopra la capacità dei Sindaci di intercettare e intervenire su queste decisioni.
Non è più tempo di un bilancio in cui si dice che l'internazionalizzazione e l'export delle nostre imprese diventa leva e vettore strategico di sviluppo e, contemporaneamente, un bilancio nel quale l'unico grande investimento infrastrutturale che ci proponete è la Pedemontana Veneta, che congiunge la periferia di Vicenza alla periferia di Treviso, quando invece le nostre imprese, per esportare, avrebbero bisogno di una superstrada che le unisca al nord dell'Europa.
Non è più il tempo di un bilancio in cui contemporaneamente diciamo che il turismo e la cultura devono essere i settori attorno ai quali si ricostruisca la ripartenza economica di questa Regione e, contemporaneamente, il bilancio nel quale troviamo tagli indiscriminati proprio al comparto culturale, agli operatori, alle strutture, alle organizzazioni e alle associazioni che quotidianamente fanno vivere questo grande comparto.
Non può essere più il bilancio nel quale contemporaneamente finanziamo il concetto di sicurezza urbana integrata e, allo stesso tempo, non investiamo in politiche forti di inclusione sociale.
Non può essere neanche più il bilancio e il tempo in cui impegniamo in maniera pesante il bilancio della Regione in operazioni di natura derivata – penso a quella del 2003, che scadrà nel 2036, o a quella del 2005, che scadrà nel 2026 – a maggior ragione quando una sentenza recente della Corte ci metterebbe, forse, nelle condizioni di chiudere questa disgraziata esperienza delle operazioni derivate sulla finanza pubblica. Quindi non è più il bilancio in cui possiamo permetterci di sprecare risorse in quelle operazioni finanziarie e, contemporaneamente, sostenere che servono maggiori risorse perché non ce ne sono abbastanza.
Infine, colleghi, non è più il momento in cui facciamo finta di meritarci la zona gialla, ma vorremmo avere le risorse della zona rossa, perché anche su questo un po' di chiarezza va fatta: se davvero pensiamo che in questa Regione – e io penso di sì – siano necessarie le risorse i ristori per affrontare un'emergenza economica che deriva anche da pesanti restrizioni che sono state poste dalla volontà nazionale (e su questo poi torno), allora dobbiamo assumerci la responsabilità politica di dire che la nostra Regione la zona gialla non sta più bene addosso, perché se c'è una cosa che abbiamo imparato purtroppo sulla nostra pelle in queste settimane è che il modello veneto di risposta sanitaria al Covid in realtà non esiste; ci eravamo illusi che avrebbe potuto esistere leggendo in maniera distorta ciò che era accaduto anche in questa Regione nella fase 1, forse non prendendo nella dovuta considerazione il fatto che a marzo, ad aprile e a maggio erano accadute due cose che oggi non si stanno ripetendo, che non sono dipendenti dal sistema sanitario e sociale di questa Regione.
La prima è il lockdown imposto dal Governo e allora diciamo che il Veneto, come il resto dell'Italia è riuscita a rispondere alla prima ondata del virus efficacemente perché il Governo ha imposto quella decisione dolorosa che si è chiamata "lockdown", e la seconda è che la prima fase in questa Regione la diffusione dei contagi non era così capillarmente diffusa, non aveva riguardato le grandi città - come era capitato per esempio nel Lodigiano in Lombardia - ma aveva riguardato un piccolo Comune di 3.000 abitanti sopra i Colli Euganei; allora è facile imporre le restrizioni a Vo', allora è facile fare i tamponi a tappeto a Vo', un po' più complicato e adottare quella stessa strategia in un contesto come quello che stiamo vivendo in cui il virus si diffonde ovunque.
Allora forse anche quella contraddizione andrebbe smontata, cioè la contraddizione di voler a tutti i costi dimostrare di essere un modello e, quindi, di essere adatti alla zona gialla e non rendersi conto della realtà, cioè che anche in Veneto - come è stato in Lombardia nella prima ondata in altre Regioni - oggi dobbiamo fare i conti con una diffusione del contagio senza limiti e senza vincoli. E allora o abbiamo il coraggio di mettere i vincoli, magari lasciando anche perdere per una volta la possibilità che una decisione del genere possa influire sul consenso e in questo modo ci assumiamo la responsabilità di una decisione scomoda, ma mettiamo nelle condizioni i cittadini veneti di proteggersi dal virus e di proteggersi dalla crisi economica, potendo ottenere i ristori, oppure anche su questa questione torniamo nel campo delle contraddizioni, per cui non vogliamo ammettere che le cose non vanno, ma aspettiamo sempre che sia qualcun altro, cioè il governo di Roma, a risolverci il problema.
Ecco, Presidente e colleghi, io credo che noi su questo bilancio dobbiamo fare i conti con questa difficoltà strutturale di questa Amministrazione e cioè di avere una difficoltà nell'assumere delle decisioni e delle responsabilità. Anche su questo provvedimento abbiamo costruito una proposta emendativa che riteniamo importante e che ovviamente, per quanto articolata, non potrà da sola superare le difficoltà di cui vi ho parlato. Crediamo però che da questa discussione di bilancio possa – auspichiamo almeno che accada – aprirsi una discussione per arrivare insieme ad un punto di condivisione e cioè una fotografia reale della situazione che stiamo vivendo che consenta a ciascuno di noi di prendere le decisioni giuste perché qualcuno diceva qualche giorno fa: tanto consenso, tanta responsabilità;
Ecco, io credo che questo Consiglio regionale, a prescindere dalle percentuali elettorali, debba sentirsi tutto pienamente investito dalla responsabilità, la responsabilità di essere alla vigilia di un'approvazione di un bilancio fondamentale, che dovremmo dimostrare se è in grado o meno di dare ai veneti le risposte che servono, che dovrà affrontare per prima la grave emergenza sanitaria ed economica, che dobbiamo dimostrare di essere all'altezza di fare per meritare il posto che ricopriamo. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei. È stato distribuito l'emendamento n. B0050 della Giunta regionale e anche il n. B0049. Dieci minuti per eventuali subemendamenti.
Assessore Calzavara, prego.

Ass.re Francesco CALZAVARA

Grazie, buongiorno a tutti. L'intervento di questa mattina chiude l'ultimo provvedimento che è stato all'attenzione di questo Consiglio: i vari aggiornamenti al DEFR e poi il Collegato e la Legge di stabilità. Oggi parliamo di bilancio, quindi di numeri, parliamo di cifre che poi corrispondono a impegni, a operatività, a capacità di dare risposte ai cittadini veneti, con le risorse che ha a disposizione la Regione del Veneto ed è l'occasione innanzitutto per chiarire forse un equivoco, che mi pare nel corso di questi giorni la stampa abbia un po' cavalcato, o forse non mi sono spiegato sufficientemente bene nell'ultima seduta di Consiglio: il 2021 sarà l'undicesimo anno consecutivo in cui non si applica l'addizionale IRPEF, in Veneto, a scanso di equivoci o di possibili aperture che il collega Possamai aveva visto.
Quello che ci riserverà il futuro non lo so, ma devo essere chiaro: nel 2021 non ci sarà, così come negli ultimi undici anni, l'addizionale IRPEF. È una scelta fatta negli ultimi dieci anni, ai quali si aggiunge questo undicesimo, che è il primo di una nuova legislatura; una scelta che, devo dire, mi pare sia stata anche sufficientemente apprezzata dai veneti, se hanno riconosciuto in questo modo di razionalizzare la spesa della Regione del Veneto e quindi questa particolare attenzione nell'utilizzo delle risorse, rispetto a quello che succedeva prima, dell'addizionale IRPEF. Non so quanti Consiglieri erano nell'ultima legislatura del Presidente Galan, ma quei quasi 300 milioni l'anno che incassava la Regione del Veneto sarebbe interessante capire come venivano spesi, perché il tema vero non è tassare le persone, ma è come si spendono quei soldi. Allora, evocare l'addizionale IRPEF per avere una disponibilità assoluta, per poi dire: facciamo l'assalto alla diligenza, non credo che sia moralmente sostenibile in momenti come questi.
Quindi, oggi abbiamo la necessità di chiudere un bilancio, e su questo vi ringrazio nuovamente, perché è sicuramente un bilancio di emergenza per quanto riguarda il Covid, ma è un bilancio di emergenza anche per quanto ha riguardato i tempi di analisi e di approvazione di questo strumento, che ci permette di dare immediatamente risorse nel 2021 ed evitare l'esercizio provvisorio. Ma è un bilancio comunque credibile, che continua a dare risposte importanti per la nostra Regione e che vede, nel corso del 2021, continuare a finanziare per 31 milioni le scuole paritarie, per 21 milioni le attività dei lavoratori forestali, per 29 milioni la formazione professionale; aumenta di 15 milioni gli interventi per la riduzione e la prevenzione del rischio idraulico e idrogeologico; conferma i 60 milioni per il trasporto pubblico locale; aumenta di 10 milioni la sicurezza per i viadotti; conferma il ristoro dei canoni idrici e Province sempre per il 2001/23 per 6 milioni, conferma per il 2021/22 milioni per la lotta alla cimice asiatica, un milione per il comitato organizzatore delle Olimpiadi, 2 milioni per nuove leggi regionali e cofinanzia per 65 milioni i programmi comunitari, che nel corso degli ultimi anni hanno generato un effetto moltiplicatore straordinario: pensate che quello del 2021 è stimato, a fronte di quelli regionali, da 18, mi pare, a 216 (poi magari il dato ve lo do in maniera puntuale).
Sono scelte che continuano a dare risposte ai veneti, così come abbiamo dimostrato in termini anche di reattività rispetto ad alcune risorse che si sono dimostrate disponibili nel corso dell'anno, per integrare spese legate al Covid, alla pandemia che stiamo vivendo e che cercano quotidianamente di analizzare quelle che potrebbero essere ulteriori risorse già all'interno del bilancio; è chiaro che se la Regione del Veneto avesse applicato le tariffe progressive proporzionali in tutti gli scaglioni di reddito, come ha fatto l'Emilia Romagna, avrebbe avuto nel 2018 un gettito addizionale IRPEF di 300 milioni, quindi sono 300 milioni di euro che abbiamo lasciato nelle tasche dei veneti che hanno dimostrato di poterli utilizzare in maniera più reattiva e più capace di dare risposte.
È un po' il ragionamento che abbiamo fatto all'interno del Documento di Economia e Finanza, dove abbiamo detto se ai veneti lasci i soldi in tasca, hanno più velocità e più capacità reattiva rispetto a quello che succede nel resto d'Italia: è una scelta che finora credo sia stata premiante dal punto di vista economico e sicuramente è stata riconosciuta dai veneti; se poi il successo del Presidente Zaia è dovuto a una molteplicità di cose fatte nel corso degli ultimi anni, io credo che anche questa idea di lasciare i soldi in tasca ai veneti, i loro soldi, sia stata vincente per far crescere ancora di più questo consenso.
Stiamo vivendo momenti particolari, momenti che dobbiamo anche elaborare giorno per giorno, perché un giorno c'è una buona notizia, un giorno poi ti arriva una variante inglese del Covid e improvvisamente i mercati finanziari crollano perché non si sa cosa possa succedere; domani magari ci sarà un rimbalzo, ma questo, ai tempi che stiamo vivendo, io credo che in maniera responsabile si debba arrivare a un'approvazione celere di questo bilancio con alcune scelte che faremo nel corso della giornata, che vanno anche a evidenziare alcune sensibilità che credo, magari, in fase di costruzione del bilancio si può anche non essere stati così attenti e ti ci trovi; inutile pensare a una condivisione del bilancio, ma non siamo così distanti rispetto alle poste che abbiamo a disposizione.
Poi, ripeto, il 2021, che sarà l'anno di costruzione del bilancio 2022, probabilmente almeno nei primi sei mesi ci dovrà vedere analizzare in maniera puntuale quella che sarà l'evoluzione del Covid dal punto di vista economico e sanitario e quindi capire se in proiezione dei prossimi anni potranno essere fatte delle scelte diverse. Però lo ribadisco che, secondo me, è importante che queste scelte arrivino da una ricognizione dei bisogni: cerchiamo di capire di quanti soldi eventualmente potrebbe avere bisogno la Regione, non creiamo il grande contenitore della disponibilità dove poi ognuno va ad attingere magari per fare delle cose che non sono così inerenti al momento che stiamo vivendo.
Io credo che in questo modo lo si possa anche spiegare eventualmente in futuro proprio perché più che un'addizionale IRPEF, per il momento che stiamo vivendo dovrebbe trasformarsi in una sorta di tassa di scopo, che sarebbe molto più comprensibile da parte dei cittadini veneti, mentre un'addizionale IRPEF tout-court così per avere una disponibilità da spendere un po' di soldi in più difficilmente sarebbe sostenibile e spiegabile a chi ha visto nel corso degli ultimi undici anni fare un'attenta analisi dei bilanci, raschiare il barile, utilizzare al meglio delle risorse e contemporaneamente continuare a erogare ottimi servizi che vede la Regione del Veneto sempre tra le prime Regioni d'Italia in termini di capacità di dare risposte ai propri cittadini. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Allora io direi che, per una corretta ed efficace discussione generale, sarebbe bene guardare prima gli emendamenti per poi anche mirare eventualmente gli interventi che possono essere fatti. Quindi la mia proposta è che già adesso la Prima commissione, relatore e correlatore valutino gli emendamenti e poi alla ripresa ottimizziamo, se possibile, la discussione generale.
È stato depositato l'emendamento n. B0054 da parte della correlatrice: do altri cinque minuti per eventuali subemendamenti.
Quindi direi di sospendere adesso, di riprendere alle ore 14.00 e, nel frattempo, la Prima commissione fa dieta, come le altre volte, e guarda gli emendamenti. Penso che magari qualche discussione più puntuale e precisa con l'Assessore possa esser fatta anche in altra sede. Comunque iniziamo in Sala del Leone e poi vediamo.
Ripresa dei lavori alle ore 14.00.
La Seduta è sospesa alle ore 13.00
La Seduta riprende alle ore 14.40

PRESIDENTE

Colleghi, pronti per riprendere. Mi pare che i lavori della Prima commissione siano stati utili e proficui, quindi chiedo se ci sono interventi in discussione generale. Non ne vedo, quindi andiamo all'articolato.
In particolare siamo sull'articolo 2.
Emendamento n. B0019, presentato dalla consigliera Ostanel, Allegato 16, modificativo, che prevede:
"All'allegato 16 sono apportate le variazioni di cui alla tabella che segue:
 
Già previsti da pdlr 19
VARIAZIONE 2021
VARIAZIONE 2022
VARIAZIONE 2023
MISSIONE 01 servizi istituzionali, generali e di gestione
Programma 0110 risorse umane.
L.R. 12-1991 organizzazione amministrativa e ordinamento del personale della Regione
Art. 128 la formazione professionale del personale
 
 
 
 
308.500,00
 
 
 
 
+223.400,00
   
MISSIONE 01 servizi istituzionali, generali e di gestione
Programma 0110 risorse umane
L.R. 12-1991 organizzazione amministrativa e ordinamento del personale della Regione
art. 184 consulenze regionali. Limiti di applicabilità
 
 
 
 
 
 
 
-223.400,00
   
La collega Ostanel chiede la parola, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Spendo qualche parola su questo emendamento solo perché lo ritengo importante. Si rifà ad una proposta anche che ho firmato con altre organizzazioni come Forum PA o Forum diseguaglianze e diversità, movimento a livello nazionale: è una campagna per cercare di favorire la formazione degli operatori che stanno dentro le Pubbliche Amministrazioni, visto che c'è un grande dibattito anche in Italia. Se, ad esempio, i fondi dei Recovery Fund devono essere gestiti dalla Pubblica Amministrazione o da un team di esperti, io penso che rafforzare la Pubblica Amministrazione sia la chiave.
Allora, con questo emendamento proponevo di prendere una parte delle risorse per le consulenze esterne e dedicarlo alla formazione degli operatori interni alla Regione Veneto, che credo sia importante per quello che ho appena detto, ma anche perché la Pubblica Amministrazione in Italia in realtà fa vedere dei dati abbastanza allarmanti: ad esempio, solo il 3% ha sotto i trent'anni dentro la Pubblica Amministrazione e le risorse per la formazione stanno decrescendo soprattutto negli ultimi dieci anni.
Lo volevo presentare, ma poi ritirarlo perché mi è stato spiegato nella Commissione che abbiamo appena fatto che la Regione Veneto ha aumentato comunque i fondi per la formazione interna, raggiungendo il suo massimale e quindi con questa spiegazione ritiro l'emendamento. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega, è ritirato.
Passiamo all'emendamento n. B0013 della collega Guarda. Prego, Guarda.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente, Non mi soffermo a e presentare gli emendamenti perché in realtà colgo l'occasione di questo intervento per ritirare gli emendamenti che seguono questo: il n. 13 a pagina 5, sulla prevenzione appunto il contrasto e delle infiltrazioni mafiose e la promozione della cultura della legalità; l'emendamento 12, a pagina 30, che riguarda invece gli interventi per la realizzazione di boschi di pianura; l'emendamento 9, a pagina 41, riferito al contrasto della violenza contro le donne; l'emendamento 10, a pagina 44, "Sostegno della famiglia e della natalità", e il seguente, che riguarda sempre lo stesso punto, quindi l'emendamento 11 a pagina 46; l'emendamento 14, a pagina 52, "Tutela degli animali d'affezione e prevenzione del randagismo"; l'emendamento 8, a pagina 54, riferito all'articolo del collegato alla legge di stabilità "Iniziative per lo sviluppo e la competitività del sistema produttivo veneto"; l'emendamento 7 di pagina 60, relativo allo sviluppo del settore agricolo e alla legge 40 "Norme per gli interventi in agricoltura".
Questo come impegno in riferimento all'interlocuzione avvenuta in questi giorni, comunque mi riservo comunque, nella discussione finale, di fare un ragionamento rispetto alle poste che avevo proposto di implementare all'interno di questo bilancio, che, secondo me, rimangono comunque insufficienti, ma riprendo, appunto, nella discussione finale quella che potrà essere una riflessione sul lavoro dei prossimi anni, riferito a questi temi, su cui immagino che comunque una sorta di affezione da parte di tutti quanti Consiglieri ci possa essere e quindi, sicuramente ci potrà essere la possibilità di un ragionamento, per implementare ed efficientare l'utilizzo delle risorse.

PRESIDENTE

Grazie, collega. Quindi abbiamo ritirato tutti gli emendamenti che lei ha citato nel suo intervento.
Andiamo all'emendamento n. B0005 della collega Baldin, che non so se è in collegamento, perché me la davano in discesa per l'Aula.
Emendamento n. B0005, presentato dalla consigliera Baldin, Allegato 16, modificativo, che prevede:
"All'allegato 16 sono apportate le seguenti variazioni:
MISSIONE PROGRAMMA
Legge Regionale di spesa
2021
Variazione
proposta
2022
Variazione
proposta
2023
Variazione
proposta
M03 ORDINE PUBBLICO E SICUREZZA
P0302 SISTEMA INTEGRATO DI SICUREZZA URBANA
Legge regionale 48/2020 Misure per l'attuazione coordinata delle politiche regionali a favore della prevenzione del crimine organizzato e mafioso, della corruzione nonché per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile
 
+100.000,00
+100.000,00
 
+ ..... ,00
+......,00
 
+ ..... ,00
+......,00
 
M 05 TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI BENI E DELLE ATIIVITÀ CULTURALI
P0502 ATIIVITÀ CULTURALI E INTERVENTI DIVERSI NEL SETIORE CULTURALE
L.r. n. 2/2003 "Nuove norme a favore dei veneti nel mondo e agevolazioni per il loro rientro".


-100.000,00

-100.000,00
 
-..... ,00
 
-..... ,00
 
-..... ,00

 
-..... ,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2021 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Posso illustrare?

PRESIDENTE

Collega Baldin, ha la parola.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Grazie, Presidente. Questo è il primo dei miei emendamenti sul bilancio di previsione 2021/2023 e nello specifico riguarda una previsione per l'attuazione coordinata delle politiche regionali a favore della prevenzione del crimine organizzato e mafioso, della corruzione, nonché per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile.
Credo che in un momento come questo, che purtroppo ci ha regalato - regalato per modo di dire ovviamente - delle brutte situazioni, abbiamo visto dalla stampa dalle inchieste giornalistiche non solo, ma anche dalle Aule di Tribunale, bisogna dare assolutamente un segnale in questo caso e quindi mettere anche il contrasto alla mafia come una delle priorità di questa Regione, per cui chiedo a tutti i colleghi di approvare in maniera sentita questo emendamento che serve per circostanze assolutamente allarmanti e imprescindibili.

PRESIDENTE

Grazie, io non vedo altri interventi, quindi metto in votazione l'emendamento n. B0005 con parere contrario del Relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Andiamo all'emendamento n. B0026 della collega Camani ed altri.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Ritiro l'emendamento, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie, passiamo all'emendamento n. B0033 di Zanoni ed altri. Zanoni, prego.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Ritiro l'emendamento.

PRESIDENTE

Ritirato. Andiamo all'emendamento n. B0040 della collega Zottis.

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Ritiro l'emendamento, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie. Emendamento n. B0039 di Zottis ed altri.

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Ritiro l'emendamento, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie. Emendamento n. B0030 del collega Possamai.

Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)

Ritiro.

PRESIDENTE

Sì, perfetto, ritirato.
Emendamento n. B0027 di Possamai.

Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)

Idem.

PRESIDENTE

Ritirato, perfetto
L'emendamento n. B0029, ancora di Possamai, è ritirato.
Emendamento n. B0018 della collega Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Io ritiro questo emendamento, ma volevo intervenire per annunciare il fatto che presenterò un ordine del giorno: abbiamo discusso anche prima nell'Ufficio di Presidenza per capire se c'è la possibilità di destinare una parte di quello che verrà destinato alle Camere di Commercio anche per il settore delle sale cinematografiche. Grazie.
Quindi ritiro l'emendamento, ma poi presenterò l'ordine del giorno.

PRESIDENTE

Grazie, ritirato.
Andiamo all'emendamento n. B0025 della collega Camani. È ritirato.
Emendamento n. B0028 di Possamai. Grazie, è ritirato.
È stato depositato l'emendamento n. B0056 della Giunta e, siccome è corposo, do un quarto d'ora per eventuali subemendamenti, ma mi pare sia stato visto e valutato in sede di Commissione: quindici minuti per eventuali sub.
Siamo alla missione 6.
Emendamento n. B0021 della collega Bigon.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Ritiro l'emendamento, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie, collega. Se poi passa a firmare perché ho visto che manca la sua firma.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Va bene.

PRESIDENTE

Emendamento n. B0006, presentato dalla consigliera Baldin, Allegato 16, modificativo, che prevede:
"All'allegato 16 sono apportate le seguenti variazioni:
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2021
variazione proposta
2022
variazione proposta
2023
variazione proposta
M09 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente"
P01 Difesa del suolo
LR. 52/1980 "INTERVENTI PER LA MANUTENZIONE E LA SISTEMAZIONE DEI CORSI D'ACQUA DI COMPETENZA REGIONALE"
 
+1.000.000,00
 
 

 
+ .........,00

+.........,00

 
+ ...........,00

+ .......,00
M 20 FONDI E ACCANTONAMENTI

P01 FONDO DI RISERVA
L.R. 39/2001, art.18
-1.000.000,00
 
-1.000.000,00
-......... ,00
-.........0,00
-.......... ,00
 
- ..........,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2021 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Grazie. Questo è un emendamento che riguarda la difesa del suolo e, per la precisione: "Interventi per la manutenzione e la sistemazione dei corsi d'acqua di competenza regionale". Purtroppo, nel territorio in cui vivo, molto spesso mi vengono segnalate situazioni di insicurezza, che riguardano ampie porzioni di territorio. Sapete benissimo che siamo in pianura e in molte zone, invece, siamo addirittura sotto il livello del mare; per cui anche la paura di abitare vicino a grandi corsi d'acqua, vicino a grandi fiumi, è tanta, perché molte segnalazioni riguardano proprio la presenza di fessurazioni all'interno dei canali, dei fiumi, degli argini.
Quindi servirebbe veramente un programma regionale di sistemazione idraulica e di messa in sicurezza di territori fragili, su cui devo dire che si è fatto poco, negli ultimi anni, per cui la necessità che vi pongo oggi è proprio quella e, se non vorrete comunque approvare il mio emendamento, chiedo che ci sia un'attenzione riguardo a questo tipo di problematica, che per i veneti molto sentita. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie. Quindi l'emendamento rimane.
Montanariello, prego.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Sarò molto breve, ma credo che dei cenni su quanto detto e descritto nell'emendamento della collega siano doverosi. La Consigliera evidenzia situazioni di primo livello, sotto l'aspetto delle preoccupazioni dei nostri cittadini e dei nostri amministratori locali, ma sicuramente qui, in questo momento, non abbiamo il tempo necessario che rende giustizia a questo problema, per sviscerarlo così come merita.
Però, comunque, vorrei cogliere l'occasione di questo emendamento – e per questo ringrazio anche la collega, perché ha messo in luce alcuni aspetti importanti, spesso anche segnalati dai nostri amministratori locali – perché merita alcune battute. Tra l'altro, ricordo che la Consigliera ha fatto cenno ad alcuni problemi del nostro territorio, che sono problematiche che anche altri Consiglieri della maggioranza, provenienti dallo stesso territorio, hanno palesato in questi giorni: basta pensare che lo stesso collega Dolfin, nel suo intervento su Punta Gorzone, andava proprio nella direzione di quello che dice l'emendamento della consigliera Baldin. Oltretutto, Presidente, c'è anche un prosieguo a quello che avviene di fronte a queste problematiche, ovvero sono tutti quei rifiuti, pezzi di albero, pezzi di tutto quanto c'è all'interno dei fiumi che, quando non vengono in qualche modo sistemati gli argini o ripuliti, dopo vanno a finire su quelle spiagge che si trovano tra le varie foci dei fiumi.
Noi abbiamo un territorio, cari colleghi, che è una delle spiagge più importanti sia sotto l'aspetto della sua grandezza, che sotto l'aspetto turistico, che si trova in mezzo a due foci di fiumi e questo comporta che la conseguenza di non fare quello che chiede la collega con questo emendamento è avere qualsiasi tipo di rifiuto, anche naturale che viene fuori da queste foci che si riversa sulle spiagge. Questo con quale risultato? Con il risultato che dopo, all'interno dei Piani finanziari dei rifiuti delle Amministrazioni locali, si usano i soldi della TARI, i soldi che pagano i cittadini per il rifiuto urbano per andare a pulire queste battigie visto che, nonostante a suo tempo era stato inserito un emendamento nel Piano dei rifiuti per il rifiuto spiaggiato, quell'emendamento dopo ha lasciato un punto morto che non ha mai avuto gambe e quindi i rifiuti spiaggiati diventano un peso per le comunità locali all'interno delle TARI a vario titolo ed è un problema che va risolto a monte proprio in virtù di quello che diceva la consigliera Baldin.
Non riguarda solamente il territorio che noi oggi orgogliosamente rappresentiamo, anche manifestando e palesando questi problemi, ma tutta la costa veneta, e concludo dicendo che il tempo che noi oggi abbiamo qui, viste anche le condizioni di una pandemia sempre più pressante e non ci danno la possibilità di rendere onore a questa problematica e sviscerarlo a 360 gradi, però sicuramente quando ci saranno condizioni migliori il tema andrà sicuramente approfondito e i riflettori su questo andranno anche accesi nell'interesse di tutte quelle località costiere del nostro litorale, grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei. Assessore Bottacin, prego.

Ass.re Gianpaolo BOTTACIN

Velocissimamente, chiaramente non è come è stato detto la sede per poter fare i dovuti approfondimenti, però vorrei ricordare – ed è bene averlo abbastanza presente – che il Veneto ha un Piano di interventi per la difesa del suolo, che è stato approvato dalla Regione diversi anni fa, viene denominato comunemente "Piano D'Alpaos" perché che è stato realizzato insieme al professor Luigi D'Alpaos dell'Università di Padova, è un Piano che vale oltre 3 miliardi di euro e vorrei ricordare che solo negli ultimi due anni sono stati realizzati 1.515 cantieri in difesa del suolo, per un totale di 663 milioni di euro.
Quindi vorrei semplicemente dire che, siccome sento ripetere spesso che bisogna dotarsi di un piano, il piano c'è, si dice che bisogna fare le opere, ma le opere le facciamo, 663 milioni non sono bruscolini, così anche negli anni precedenti e le opere sono state fatte; la dimostrazione sta nel fatto che nel 2018, con un evento come quello di Vaia, che è stato peggiore dell'alluvione del 2010, peggiore dell'alluvione del '66 in vari esperti hanno detto che se non fossero state fatte le opere che sono state fatte negli ultimi anni da parte della Regione, i danni sarebbero stati enormemente maggiori.
Ricordiamo che nel '66 ci sono stati più di cento 100 morti in Veneto per un evento non peggiore rispetto a Vaia, nel 2010 mezzo Veneto si è allagato e nel 2018 no, avendo piovuto molto meno, e vorrei ricordare che la conferma si è avuta anche con un evento di qualche giorno fa, quando ha piovuti più del '66, più del 2010 e i danni sono stati consistenti, ma neanche paragonabili né a quelli del '66 né a quelli del 2010.
Chi dice che, se le opere non fossero state realizzate i danni sarebbero stati maggiori, sono stati - cito alcuni riferimenti per non passare come quello di parte – l'Università di Padova, professor Giuseppe Maschio, responsabile del Corso di Ingegneria della sicurezza, l'Università di Padova, professor Luigi D'Alpaos, riconosciuto a livello internazionale, l'Università di Firenze, professor Nicola Casagli, massimo esperto in campo geologico e riferimento per il Dipartimento nazionale della Protezione Civile, oltre che Presidente dell'OGS, il Dipartimento nazionale della Protezione civile, Vicedirettore generale ingegner Luigi D'Angelo, tutte persone che pubblicamente hanno dichiarato quello che ho appena detto.
Quindi vorrei semplicemente riportare la questione nell'ambito della realtà e cioè che il Piano c'è e che le opere le stiamo facendo; ovviamente abbiamo ancora molto da fare, ma il percorso intrapreso è questo. Aggiungo che recentemente sul giornale l'onorevole Rotta ha citato l'esempio del Veneto e non è ovviamente della mia parte politica, invece per quanto riguarda il tema dello spiaggiato, la normativa nazionale, so che l'onorevole Andreuzzi ha già presentato vari emendamenti alla Camera e mi auguro che vengano approvati in modo da togliere dalla TARI giustamente il tema dello spiaggiato.

PRESIDENTE

Assessore Calzavara, prego.

Ass.re Francesco CALZAVARA

Solo per ulteriormente integrare rispetto a quanto ha già detto in maniera compiuta l'assessore Bottacin. Credo che sia alla firma in questi giorni un provvedimento della Giunta, che riprende quanto fatto nel 2018: eravamo in situazioni analoghe per quanto riguardava il tantissimo materiale legnoso che era sceso lungo i fiumi e che poi si era accatastato sulle sabbie; proprio per evitare un appesantimento di quelli che sono i costi da parte delle società che fanno lo smaltimento e quindi cercare di avere un sollievo, che in questo caso riguarda centinaia di migliaia di euro, per quanto riguarda i piani finanziari delle società che operano lungo l'arenile. Quindi credo che sia tra qualche giorno alla firma, ci permetterà di stoccare il materiale fino a quando, effettivamente, viene diviso, rispetto a tutta la quantità sabbiosa e al materiale legnoso, e poi prendere le strade che siano più vantaggiose per quanto riguarda lo smaltimento, naturalmente nel rispetto di tutte le norme ambientali.

PRESIDENTE

Di nuovo Baldin.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Ringrazio l'assessore Bottacin per la risposta, ma probabilmente è stato equivocato quello che voleva intendere. Io non metto assolutamente in discussione l'autorevolezza del piano e degli esperti che hanno collaborato, eccetera, assolutamente no: sono sicura che sia un buonissimo piano. Pongo solamente l'attenzione – e magari ne riparleremo assieme con l'Assessore – su alcune questioni, micro interventi che mi vengono segnalati da consorzi di bonifica e da cittadini, tutte situazioni che mettono in allarme la cittadinanza, che a noi, in questo consesso, possono sembrare piccole cose, ma le assicuro che per chi vive vicino a un fiume possono essere anche grandi fonti di preoccupazione.
Pertanto ripeto che sono magari dei micro interventi, ma per i quali si chiede un'attenzione, se sarà possibile, nelle pieghe di questo bilancio, o dei prossimi. Questo, chiaramente, sta a voi deciderlo, nella misura e nel quando. Se vuole, appunto, siamo disponibili, insieme a queste persone, a questi cittadini e a questi comitati, ma anche ai Consorzi di bonifica, a farle sapere quali sono gli interventi puntuali che dovrebbero essere attuati.
La ringrazio, comunque, della risposta.

PRESIDENTE

Quindi, l'emendamento rimane. Montanariello.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Ringrazio anche l'assessore Bottacin, che puntualmente ci ricorda quelli che sono i piani di cui è dotata la Regione, però permettetemi di dire che, insieme ai piani e insieme agli interventi, probabilmente ci sono altre vicende che vanno segnalate. Infatti, se, ad esempio, ti chiamano i Sindaci della Riviera per dire che hanno un problema e l'Assessore ti dice che c'è una delibera di Giunta che dice che lì non interviene il Genio Cvile, ma i Comuni che sono titolari, che hanno il fiume che possa dentro il Comune, io credo che allora forse il Piano della Regione è fatto male perché diciamo a un Comune come quello di Mira che deve intervenire su quelli che sono i rifiuti che ormai il Genio Civile non raccoglie più sugli argini; se voi andate sul web vedete anche importanti prese di posizione su cui anche l'Assessore stesso credo che vi abbia già scritto.
Se noi andiamo a vedere tutti questi temi forse ci rendiamo conto che una maggiore attenzione va data, perché ci sono i piani, da qualche parte la coperta forse è un po' corta e quindi bisogna trovare il modo non dico di allungarla, perché non facciamo fantapolitica e conosciamo anche le vicissitudini economiche, però forse di spostarla ogni tanto da una parte all'altra e non tenerla sempre con il collo caldo da una parte e i piedi freddi sempre dall'altra.
Per quanto riguarda il discorso dei rifiuti, apprendo con gran piacere che c'è questo emendamento, credo di aver capito dall'onorevole Andreuzza, però vorrei ricordarvi che ancora una volta quando noi diciamo che c'è un problema, rimandiamo la partita a Roma. Io vi potrei rispondere che l'allora Lucio Tiozzo ha inserito nel piano dei rifiuti regionale un articolo per il rifiuto spiaggiato, al quale non è mai stato dato gambe e allora, prima di chiedere al Governo di fare la parte di qualcosa e di intervenire, cominciamo a vedere all'interno di quelle che sono le nostre programmazioni e i nostri strumenti se c'è qualcosa e da lì possiamo intervenire, perché questa cosa di ogni volta "Abbiamo chiesto a Roma", bene bravi! "Chiameremo i nostri per dire di fare sponda all'onorevole Andreuzza", perfetto! Però vi ricordo che anche qualcuno qui qualche anno fa vi ha chiesto, ha inserito all'interno di un piano dei rifiuti è o non gli è mai stato dato gambe o addirittura è stato cancellato dopo un po' di tempo.
Quindi ogni volta non si può dire: "Abbiamo chiesto a Roma", ma iniziate a fare voi quello che potete fare senza ogni volta andare a chiedere a Roma, ma vivaddio, ogni volta che si parla di un problema in quest'Aula dobbiamo andare a chiedere a Roma? Villanova, come Capogruppo di maggioranza, le faccio la richiesta di mettere un maxischermo, colleghiamo qualcuno da Roma, facciamolo partecipare al bilancio, visto che ogni volta che parliamo del bilancio in quest'Aula dobbiamo andare a Roma, ma io non vado a Roma, io ne parlo qui, chi è a Roma ne parla a Roma, chi è qui ne parla qui.
Bene quello che fa l'Andreuzza ma vi ricordo che c'era all'interno del nostro piano un emendamento ben preciso, ripeto dall'allora Capogruppo del Partito Democratico, che aveva fatto quello che oggi voi chiedete di fare a Roma ed è rimasto lì dormiente. Quindi, cari signori, su questo diciamo una volta per tutte se vogliamo parlare dei problemi o rimbalzare le cose ogni volta facendo credere che tutti i problemi vengono da Roma e tutti i meriti nascono e vengono concepiti in Veneto, ma non è così, tutti hanno oneri e onori e fanno cose buone e cose che potrebbero fare meglio. Questa è una linea e una visione che la politica dovrebbe avere, non una visione ideologica di fronte a quelli che sono problemi veri e reali dei territori.

PRESIDENTE

Zottis, prego.

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Solo per ringraziare per le risposte avute, ma devo prendere le difese per forza di cose della collega Baldin e del collega Montanariello perché i piani li conosciamo e conosciamo anche i 1.500 cantieri di Vaia e post Vaia finanziati con i soldi dello Stato e ben organizzati alla Regione e su questo nessuno toglie i meriti alla Regione; conosciamo anche molto bene il piano d'Alpaos del 2018, aggiornato rispetto alla Commissione nazionale De Marchi del 1966 e finanziato dallo Stato. Ma quello che noi stiamo chiedendo su questi argomenti è semplicemente una risposta più concreta rispetto a quella che abbiamo visto in questi anni in termini di stanziamenti, punto, non abbiamo chiesto altro.
Quindi, se non si può fare quest'anno, ci dite che bisogna capire come fare l'anno prossimo, ci dite che dobbiamo ritrovare delle risorse maggiori a livello nazionale e a livello europeo: tutto bene, siamo qui per lavorare insieme, però la risposta non può essere sempre e comunque che abbiamo i piani perché i piani li conosciamo anche, ve l'abbiamo detto in fase di Collegato ve lo ripetiamo anche in fase di bilancio. Grazie.

PRESIDENTE

Assessore Bottacin, prego.

Ass.re Gianpaolo BOTTACIN

Solo per ricordare che negli ultimi dieci anni, mettendo 41 milioni di euro ogni anno del bilancio regionale sula difesa del suolo, abbiamo investito non solo in difesa del suolo fondi nazionali, ma oltre 400 milioni di fondi del bilancio regionale per realizzare questi piani.
Per quanto riguarda quanto detto dal consigliere Montanariello, vorrei ricordare che l'ordinanza che stiamo facendo sullo spiaggiato e che abbiamo fatto l'anno scorso la possiamo fare solo in virtù del fatto che utilizziamo l'ordinanza emergenziale post Vaia, che prevede una serie di deroghe, tra l'altro, a 100 articoli della legge quadro ambientale in deroga, tanto per dirne una, 100 articoli ripeto, per poter fare determinate azioni. Questo perché, se non ci fossero quelle deroghe, non potremmo intervenire in questo ambito perché vorrei ricordare che la materia di tutela dell'ambiente è competenza legislativa esclusiva statale, su cui le Regioni possono chiedere il trasferimento di competenze, noi lo abbiamo fatto, ma ad oggi lo Stato non ce le ha ancora date.
Quindi noi interveniamo dove possiamo intervenire, ma dove non possiamo intervenire è chiaro che ci rivolgiamo allo Stato, però ci piacerebbe molto non doverci rivolgere allo Stato, nel momento in cui lo Stato ci trasferisce le competenze che abbiamo chiesto.

PRESIDENTE

Non vedo altri interventi, quindi metto in votazione l'emendamento n. B0006 con parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. B0036 di Zottis ed altri.

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Ritiro l'emendamento, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie, ritirato. Andiamo al n. B0037 di Zottis.

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Ritiro, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie.
Emendamento n. B0004, presentato dalla consigliera Baldin, Allegato 16, modificativo, che prevede:
"All'allegato 16 sono apportate le seguenti variazioni:
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2021
variazione proposta
2022
variazione proposta
2023
variazione proposta
M09 "SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE"

P03 RIFIUTI
LR. 3/2000 "NUOVE NORME IN MATERIA DI GESTIONE DEI RIFIUTI" ARTICOLO 50
+200.000,00
+200.000,00


+ ..........,00

+ ..........,00


+ ..........,00

+ ..........,00

M05 TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ' CULTURALI
P0502 ATTIVITA' CULTURALI E INTERVENTI DIVERSI NEL SETTORE CULTURALE
l.r. n. 2/2003 "Nuove norme a favore dei veneti nel mondo e agevolazioni per il loro rientro"
-200.000,00
-200.000,00
-..........,00
 
-..........,00
-..........,00
 
-..........,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2021 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza
Baldin ha la parola.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Ringrazio.
Questo è un emendamento che riguarda la parte relativa ai rifiuti: sapete che ho un'attenzione particolare riguardo questo tema. Come è stato detto anche da chi mi ha preceduto, il problema dei rifiuti è sempre più sentito, più cogente anche, è una questione assolutamente da risolvere, per cui chiedo se è stato previsto qualcosa a questo riguardo.

PRESIDENTE

Non mi pare che ci siano risposte, quindi manteniamo l'emendamento. Bottacin, prego.

Ass.re Gianpaolo BOTTACIN

Sì, grazie.
Per quanto riguarda la gestione dei rifiuti, ovviamente abbiamo i nostri capitoli relativi alla gestione dei rifiuti. C'è il Piano rifiuti o, meglio, il vecchio Piano rifiuti, come abbiamo già detto in più occasioni, dovrà essere aggiornato nel 2021; quindi, in quella sede si potrà anche affrontare questa tematica, con il contributo di tutto il Consiglio.

PRESIDENTE

Grazie.
La collega lo mantiene.
L'emendamento n. B0004 lo metto in votazione con parere contrario del Relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
Chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. B0035 del collega Zanoni. Prego, Zanoni.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

L'emendamento n. B0035 lo ritiro, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie. Emendamento n. B0034, sempre di Zanoni.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Presidente, ritiro l'emendamento n. B0034.

PRESIDENTE

Benissimo. L'emendamento n. B0012 della collega Guarda è ritirato.
L'emendamento n. B0003 della collega Baldin è ritirato.
L'emendamento n. B0001, sempre di Baldin, è ritirato.
Passiamo a pagina 36 bis.
L'emendamento n. B0054 della correlatrice Camani, quello depositato questa mattina, è ritirato.
Emendamento n. B0017, presentato dalla consigliera Ostanel, Allegato 16, modificativo, che prevede:
"All'allegato 16 sono apportate le variazioni di cui alla tabella che segue:
 
Già previsti da pdlr 19
Variazione 2021
Variazione 2022
Variazione 2023
MISSIONE 12 diritti sociali, politiche sociali e famiglia
       
Programma 12.04 interventi per soggetti a rischio di esclusione sociale
       
L.R. 41-1997 abuso e sfruttamento sessuale: Interventi a tutela e promozione della persona
150.000,00
+800.000,00
 
 
Missione 03 ordine pubblico e sicurezza
       
Programma 02 Sistema integrato degli interventi
       
L.R. 34-2019 norme per Il riconoscimento ed il sostegno della funzione sociale del controllo di vicinato nell'ambito di un sistema di cooperazione interistituzionale integrata per la promozione della sicurezza e della legalità
 
 
-100.000,00
 
 
Missione 14 Sviluppo economico e competitività
       
Programma 1402 commercio – reti distributive – tutela dei consumatori
       
L.R. 23-1996 disciplina della raccolta e commercializzazione dei funghi epigei freschi e conservati
 
-10.000,00
   
Missione 01 Servizi istituzionali, generali e di gestione
       
Programma 0111 altri servizi generali
       
L.R. 12-91 Organizzazione amministrativa e ordinamento del personale della Regione
Art.184, consulenze regionali limiti di applicabilità
 
-220.000,00
   
Programma 0101 organi istituzionali
       
L.R. 10-1983 contributo al centro interregionale si studi e documentazioni, CINSEDO
 
-220.000,00
   
L.R. 5-1984 disciplina dell'attività di informazione ed editoriale della Giunta regionale
 
-250.000,00
   
Prego, collega Ostanel.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Io presento questo emendamento, ma anche un successivo, che non ritiro, quello a pagina 39, perché sono connessi e sono degli emendamenti che vanno nella direzione di finanziare di più le azioni contro la violenza sulle donne, ma anche sull'abuso e sfruttamento sessuale e quindi anche per le vittime di tratta. Sono due emendamenti, questo e quello a pagina 39, che do per presentato. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei. Non vedo altri interventi, quindi metto in votazione l'emendamento n. B0017 con parere contrario del Relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. B0015, presentato dalla consigliera Ostanel, Allegato 16, modificativo, che prevede:
"All'allegato 16 sono apportate le variazioni di cui alla tabella che segue:
 
Già previsti da pdlr 19
Variazione 2021
Variazione 2022
Variazione 2023
MISSIONE 12 diritti sociali, politiche sociali e famiglia
       
Programma 12.04 interventi per soggetti a rischio di esclusione sociale
       
L.R. 5-2013 Interventi regionali per prevenire e contrastare la violenza contro le donne
600.000,00
+2.000.000,00
 
 
Missione 03 ordine pubblico e sicurezza
       
Programma 02 Sistema integrato di sicurezza
       
L.R. 34-2019 norme per Il riconoscimento ed il sostegno della funzione sociale del controllo di vicinato nell'ambito di un sistema di cooperazione interistituzionale integrata per la promozione della sicurezza e della legalità
 
 
-100.000,00
 
 
Missione 20 Fondi e accantonamenti
       
Programma 2001 Fondo di riserva
       
L.R. 39-2001, art. 18
 
-1.900.000,00
   
Non vedo interventi, quindi metto in votazione l'emendamento n. B0015 con parere del relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento n. B0009 è ritirato.
Emendamento n. B0023 della collega Bigon.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Ritiro, Presidente.

PRESIDENTE

Ritirato, grazie.
Emendamento n. B0038 di Zottis ed altri.

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Ritiro, Presidente, grazie.

PRESIDENTE

Grazie. L'emendamento n. B0010 della collega Guarda è ritirato.
L'emendamento n. B0011 della consigliera Guarda è ritirato.
Passiamo alla missione "Salute".
Emendamento n. B0022.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Ritiro, Presidente. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei. Emendamento n. B0020, ancora Bigon.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Ritiro, Presidente. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, Emendamento n. B0024 della consigliera Bigon.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Ritiro, grazie.

PRESIDENTE

Emendamento n. B0014 della consigliera Guarda, mi pare ritirato anche questo.
Passiamo alla Missione 14: "Sviluppo e competitività".
L'emendamento n. B0008 della collega Guarda è ritirato.
L'emendamento n. B0002 della collega Baldin è ritirato.
Missione 16: "Agricoltura agroalimentare pesca".
L'emendamento n. B0007 della collega Guarda è ritirato.
L'emendamento n. B0016 della collega Ostanel è ritirato.
Emendamento n. B0032 del collega Zanoni. Prego, Zanoni.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Presidente, l'emendamento B0032 lo ritiro.

PRESIDENTE

Bene, ritirato.
Emendamento n. B0031, presentato dai consiglieri Zanoni, Possamai, Bigon, Camani, Montanariello, Zottis, Guarda e Ostanel, Articolo 2, comma 1, lettera p), allegato 16, che prevede:
"All'allegato 16 sono apportate le seguenti variazioni:
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa

2021
variazione proposta
2022 variazione proposta
2023 variazione proposta


M16 AGRICOLTURA, POLITICHE AGROALIMENTARI PESCA
P 1602 CACCIA E PESCA
Titolo I Spese correnti
L.r. n. 50/1993 art. 5 "Norme per la protezione della fauna selvatica per il prelievo venatorio"
 
 
+350.000,00
 
+350.000,00
   

M 20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P2001 FONDO DI RISERVA

L.R. 39/2001 art.18
-350.000,00
-350.000,00
   
Saldo
0,00
   
Ha la parola. Ha il microfono chiuso, collega.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Questo emendamento prevede un finanziamento per i centri di recupero di fauna selvatica, che prima erano gestiti dalle Province e adesso dalla Regione, che offrono un importante servizio ai cittadini. Molto spesso, i Sindaci sanno di che cosa si tratta, lo sanno i comandanti di Polizia Municipale e i vari dipendenti della Polizia Municipale, che spesso vengono attivati, a volte anche i Vigili del Fuoco. È una norma prevista dalla Regione Veneto, con una legge del 1993. Sono stati finanziati, negli anni scorsi, con una cifra di circa 214-216.000 euro.
L'emendamento propone di aumentare di poco questa cifra, per dare un servizio migliore, perché troppo spesso molti cittadini chiamano questi centri, nelle ore notturne, il sabato, la domenica, eccetera, e spesso non c'è nessuno che risponde. Magari capita, come è successo, ad esempio, in provincia di Belluno, dove una cerva è rimasta ferita, agonizzante, per un'intera giornata e nessuno è intervenuto. Grazie.

PRESIDENTE

Quindi l'emendamento rimane.
Non vedo altri interventi, quindi metto in votazione l'emendamento n. B0031 con parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Missione 19: "Relazioni internazionali".
Emendamento n. B0041 di Zottis ed altri.

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Ritiro, Presidente. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie.
Emendamento n. B 0049, presentato dalla Giunta (assessore Calzavara), articolo 2, comma 1, allegato 5, 6, modificativo, che prevede:
"1. Agli allegati 5 e 6 sono apportate le seguenti variazioni:

ENTRATA
Titolo
Tipologia
Variazione proposta
 
Cassa 2021
Competenza 2021

Competenza
2022

Competenza
2023
FONDO PLURIENNALE VINCOLATO PER SPESE CORRENTI
 
0,00
+470.347,03
+295.413,33
0,00
FONDO PLURIENNALE VINCOLATO PER SPESE IN CONTO CAPITALE
0,00
+40.960.104,88
+25.162.378,63
+13.380.661,56
Tot. Entrata
0,00
+41.430.451,91
+25.457.791,96
+13.380.661,56

SPESA
Missione
Programma
Titolo
Variazione proposta
 

Cassa
2021
Competenza 2021

Competenza
2022

Competenza
2023
MISSIONE 01 "SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE"
PROGRAMMA 10 - RISORSE UMANE
SPESE CORRENTI
D.L 2008, N. 112 - Art. 6l - DISPOSlZIONI URGENTI PER LO SVILUPPO ECONOMICD, LA SEMPLIFICAZIONE, LA COMPEITTIVITÀ LA STABILIZZAZIONE DELLA FINANZA PUBBLICA E LA PEREQUAZIONE TRIBUTARIA
PROGRAMMA 11 • ALTRI SERVIZI GENERALI
SPESE CORRENTI
L.R. 1999.N. 144 • Art. l • MlSURE IN MATERIA DI INVESTIMENTI, DELEGA AL GOVERNO PER IL RIORDINO DEGLI INCENTIVI ALL'OCCUPAZIONE E DELLA NORMATIVA. CHE DISCIPLINA L'INAIL. NONCHE' DISPOSIZJON/ PER IL RIORDINO DEGLI ENTI PREVIDENZIALI
 
+90.933,70
 
+933,69
 
(+933,69)
 
 
(+933,69)
 
 
+90.000,01
 
 
(+90.000,01)
 
 
(+90.000,01)
 
+124.267,03
 
+933,69
 
(+933,69)
 
 
(+933,69
 
 
+123.333,34
 
 
(+123.333,34)
 
 
(+123.333,34)
 
+33.333,33
 
0,00
 
(0,00)
 
 
(0,00)
 
 
+33.333,33
 
 
(+33.333,33)
 
 
(+33.333,33)
 
0,00
 
0,00
 
(0,00)
 
 
(0,00)
 
 
0,00
 
 
(0,00)
 
 
(0,00)
MISSIONE 08 ASSETTO DEL TERRITORIO ED EDILIZIA ABITATIVA
PROGRAMMA 01 URBANISTICA E ASSETTO DEL TERRITORIO
SPESE IN CONTO CAPITALE
L.R. 2003, N. 27 – Art..53 - DISP0SIZIONI GENERALI IN MATERIA DI LAVORI PUBBLICI DI INTERESSE REGIONALE E PER LE COSTRUZIONI IN ZONE CLASSIFICATE SlSMICHE
PROGRAMMA 02 • EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA E LOCALE E PIANI DI EDILIZIA ECONOMICO-POPOLARE
SPESE IN CONTO CAPITALE
L.R. 1996.N. 10 - Art. 19 - DISCIPUNA PER L'ASSEGNAZIONE E LA FISSAZIONE DEI CANONI DEGLI ALLOGGI DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA
+3.611.664,72
 
 
+3.360.989,04
 
(+3.360.989,04)
 
 
(+3.360.989,04)
 
 
+250.675,68
(+250.675,68)
 
 
(+65.725,68)
+3.738. 184,38
 
 
+3.487.508,70
 
(+3.487.508,70)
 
 
(+3.487.508,70)
 
 
+250.675,68
(+250.675,68)
 
 
(+65.725,68)
+126.519,66
 
 
+126.519,66
 
(+126519,66)
 
 
(+126.519,66)
 
 
0,00
(0,00)
 
 
(0,00)
 
(0,00)
 
 
0,00
 
(0,00)
 
 
(0,00)
 
 
0,00
(0,00)
 
 
(0,00)
DPCM 2009 - PIANO NAZIONALE DI EDIUZIA ABITATIVA
(+184.950,00}
(+184.950,00}
(0,00)
(0,00)

SPESA
Missione
Programma
Titolo
Variazione proposta
 

Cassa
2021
Competenza 2021

Competenza
2022

Competenza
2023
MISSIONE 09 • SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE
PROGRAMMA 01 • DIFESA DEL SUOLO
SPESE IN CONTO CAPITALE
L.R. 2016. N. 7·Art. 29-MISURE PER LA PREVENZIONE E LA RIDUZIONE DEL RISCHIO IDRAUUCO E IDROGEOLOGICO
ORDINANZA 2014, N.170 – PRIMI INTERVENTI URGENTI DI PROTEZIONE CIVILE CONSEGUENTI AGLI ECCEZIONALI EVENTI ATMOSFERICI VERIFICATISI TRA IL 30 GENAIO ED IL18 FEB8RAJO 2014 NEL. TERRITORIO DELLA REGIONE VENETO. (ORDINANZA N. 170).
D.M. 2018, N. 11168 - ADOZIONE DEL PROGRAMMA DI INTERVENTI PER LA PROTEZIONE DALLA SUBSIDENZA E RIPARTO DEL FONDO ISITTUITO DALL'ART. 1, C 129 DELLA LEGGE DI BILANCIO 2018. N. 205
 
+6.411.616,32
 
 
 
 
+2.555.040,32
 
 
 
 
 
(+2.555.040,32)
 
 
(+1.717.977,57)
 
 
 
 
 
 
 
 
 
(+487.062,75)
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
(+350.000,00)
 
 
+29.914.973,88
 
 
 
 
+4.895.040,32
 
 
 
 
 
(+4.895.040,32)
 
 
 
(+2.807.977,57)
 
 
 
 
 
 
 
 
 
(+487.062,75)
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
(+1.600.000,00)
 
 
+23.503.357,56
 
 
 
 
+2.340.000,00
 
 
 
 
 
(+2.340.000,00)
 
 
 
(+1.090.000,00)
 
 
 
 
 
 
 
 
 
(0,00)
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
(+1.250.000,00)
 
 
+13.380.661,56
 
 
 
 
+100.000,00
 
 
 
 
 
(+100.000,00)
 
 
 
(0,00)
 
 
 
 
 
 
 
 
 
(0,00)
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
(+100.000,00)
PROGRAMMA 02 TUTELA, VALORIZZAZIONE E RECUPERO AMBIENTALE
SPESE IN CONTO CAPITALE
L 1984, N. 798- NUOVI INTERVENTI PER LA SALVAGUARDIA DI VENEZIA
L. 1992.N.139-INTERVENTI PER LA SALVAGUARDIA DI VENEZIA E DELLA SUA LAGUNA
L 1998, N. 448 – MISURE DI FINANZA PUBBLICA PER LA STABILIZZAZIONE E LO SVILUPPO
L 1999, N. 488-DISPOSIZIONI PER LA FORMAZIONE DEL BILANCIO ANNUALE E PLURIENNALE DELLO STATO (LEGGE FINANZIARIA 2000)
L. 2000, N. 388 - Art. 144 - DISPOSlZIONI PER LA FORMAZIONE DEL BILANCIO ANNUALE E PLURIENNALE DELLO STATO (LEGGE FINANZIARIA 2001).
ORDINANZA 1013, N. 68 - ORDINANZA 68/2013
 
+2.436.576,00
 
(+2.436.576,00)
 
(+310.000,00)
 
 
(+819.571,61)
 
 
(+848.776,00)
 
 
(+60.629,00)
 
 
(+155.199,39)
 
 
(+242.400,00)
 
+23.519.933,56
 
(+23.519.933,56)
 
(+9.098.214,15)
 
 
(+8.024.561,89)
 
 
(+2.736.244,22)
 
 
(+1.807.599,15)
 
 
(+308.000,00)
 
 
(+1.545.314,15)
 
+21.083.357,56
 
(+21.083.357,56)
 
(+8.788.214,15)
 
 
(+7.204.990,28)
 
 
(+1.887.468,22)
 
 
(+1.746.970,15)
 
 
(+152.800,61)
 
 
(+1.302.914,15)
 
+13.280.661,56
 
(+13.280.661,56)
 
(+7.205.930,15)
 
 
(+4.766.405,04)
 
 
(+571.012,22)
 
 
(0,00)
 
 
(0,00)
 
 
(+737.314,15)
PROGRAMMA 09·POLITICA REGIONALE UNITARIA PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE E LA TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE
SPESE IN CONTO CAPITALE
INTESA 2001 – INTESA ISTITUZIONALE DI PROGRAMMA DEL CIPE 2007, N..166 - ATTUAZIONE DEL QUADRO STRATEGICO NAZIONALE (QSN} 2D07-2013 PROGRAMMAZIONE DEL FONDO PER LE AREE SOTTOUTILIZZATE
 
 
+1.420.000,00
 
 
 
(+1.420.000,00)
 
 
(+720.000,00)
 
 
 
(+700.000,00)
 
 
+1.500.000,00
 
 
 
(+1.500.000,00)
 
 
(+800.000,00)
 
 
 
(+700.000,00)
 
 
+80.000,00
 
 
 
(+80.000,00)
 
 
(+80.000,00)
 
 
 
(0,00)
 
 
0,00
 
 
 
(0,00)
 
 
(0,00)
 
 
 
(0.00)

SPESA
Missione
Programma
Titolo
Variazione proposta
 

Cassa
2021
Competenza 2021

Competenza
2022

Competenza
2023
MISSIONE 10·TRASPORTI E DIRITTO ALLA MOBILITA
PROGRAMMA 05 - VIABILITA E INFRASTRUTTURE STRADALI
SPESE IN CONTO CAPITALE
L.R. 2007 N. 2 - Art. 25 – FINANZIAMNETO AGGIUNTVO PER LA REALIZZAZIONE DI NUOVI INTERVENTI STRUTTURALI PER LA VIABILITÀ REGIONALE
INTESA 2019 – INTESA
 
+2.888.579,16
 
 
+2.888.579,16
 
 
 
(+2.888.579,16)
 
 
 
(+839.084,00}
 
 
 
(+2.049.495,16)
 
+3.958.579,16
 
 
+3.958.579,16
 
 
 
(+3.958.579,16)
 
 
 
(+1.909.084,00)
 
 
 
(+2.049.495,16)
 
+1.070.000,00
 
 
+1.070.000,00
 
 
 
(+1.070.000,00)
 
 
 
(+1.070.000,00)
 
 
 
(0,00)
 
0,00
 
 
0,00
 
 
 
(0,00)
 
 
 
(0,00)
 
 
 
(0,00)
MISSIONE 11·SOCCORSO CIVILE
PROGRAMMA 01 - SISTEMA DI PROTEZIONE CIVILE
SPESE IN CONTO CAPITALE
D.L. 2007, N. 50 - Art. 41- DISPOSlZIONI URGENTI IN MATERIA FINANZIARIA, INIZIATTVE A FAVORE DEGLI ENTI TERRITORIALI, ULTERIORI INTERVENTI PER LE ZDNE COLPITE DA EVENTI SISMICI E MISURE PER LO SVILUPPO
PROGRAMMA 02- INTERVENTI A SEGUITO DI CALAMITA' NATURALI
SPESE IN CONTO CAPITALE
ORDINANZA 1999, N. 3027- INTERVENTI URGENTI DI PROTEZJONE CIVILE DIRETTI A FRONTEGGIARE I DANNI CONSEGUENTI AD EVENTI ALLUVIONALI E DISSESTI IDROGEOLOGICIVERIFICATISI NEI MESI DA GIUGNO A DICEMBRE DELL''ANNO 1999 NELLE REGIONI EMIUA-ROMAGNA, PIEMONTE, LIGURIA. BASILICATA, VENETO
D.L.2009, n. 39 – 11 – INTERVENTI URGENTI IN FAVORE DELLE POPOLAZIONI COLPITE DAGLI EVENTI SISMICI NELLA REGIONE ABRUZZO NEL M ESE DI APRILE 2009E ULTERIORI INTERVENTI URGENTI DI PROTEZIONE CIVILE
 
+1.663.840,41
 
 
+99.181,05
 
(+99.181,05)
 
 
 
 
(+99.181,05)
 
 
 
 
 
+1.564.659,36
 
(+1.564.659,36)
 
 
 
 
(+223.508,64)
 
 
 
 
 
 
 
 
 
(+1.341.150,72)
 
+2.116.341,82
 
 
+99.181,05
 
(+99.181,05)
 
 
 
 
(+99.181,05)
 
 
 
 
 
+2.027.160,77
 
(+2.027.160,77)
 
 
 
 
(+223.508,64)
 
 
 
 
 
 
 
 
 
(+1.803.652,13)
 
+462.501,41
 
 
0,00
 
(0,00)
 
 
 
 
(0,00)
 
 
 
 
 
+462.501,41
 
(+462.501,41)
 
 
 
 
(0,00)
 
 
 
 
 
 
 
 
 
(+462.501,41)
 
0,00
 
 
0,00
 
(0,00)
 
 
 
 
(0,00)
 
 
 
 
 
0,00
 
(0,00)
 
 
 
 
(0,00)
 
 
 
 
 
 
 
 
 
(0,00)
MISSIONE 12·DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA
PROGRAMMA 04 •INTERVENTI PER SOGGETTI A RISCHIO DI ESCLUSIONE SOCIALE
SPESE CORRENTI
D.L. 2006, N. 223 -. 19 - DISPOSIZIONI URGENTI PER IL RILANOO ECONOMICO E SOCIALE, PER IL CONTENIMENTO E LA RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA PUBBLICA, NONCHE' INTERVENTI IN MATERIA DI ENTRATE E DI CONTRASTO ALL'EVASIONE FISCALE
PROGRAMMA 05 • INTERVENTI PER LE FAMIGLIE
SPESE CORRENTI
L. 2006, N. 296, Art..1 – DISPOSlZIONI PER LA FORMAZIONE DEL BILANCIO ANNUALE E PLURIENNALE DELLO STATO (LEGGE FINANZIARIA 2007}
 
+84.000,00
 
 
 
+84.000,00
 
 
 
(+84.000,00)
 
 
 
 
(+84.000,00)
 
 
 
 
0,00
 
 
(0,00)
 
 
 
(0,00)
 
 
+346.080,00
 
 
 
+84.000,00
 
 
 
(+84.000,00)
 
 
 
 
(+84.000,00)
 
 
 
 
+262.080,00
 
 
(+262.080,00)
 
 
 
(+262.080,00)
 
+262.080,00
 
 
 
0,00
 
 
 
(0,00)
 
 
 
 
(0.00)
 
 
 
 
+262.080,00
 
 
(+262.080,00)
 
 
 
(+262.080,00
 
0,00
 
 
0,00
 
 
 
(0,00)
 
 
 
 
(0.00)
 
 
 
 
 
0,00
 
 
(0,00)
 
 
 
(0.00)

SPESA
Missione
Programma
Titolo
Variazione proposta
 

Cassa
2021
Competenza 2021

Competenza
2022

Competenza
2023
MISSIONE 14·SVILUPPO ECONOMICO E COMPETITIVITÀ
+1.222.025,64
+1.222.025,64
0,00
0,00
PROGRAMMA 01 INDUSTRIA, PMI E ARTlGIANATO
+222.025,64
+222.025,64
0,00
0,00
SPESE IN CONTO CAPITALE
(+222.025,64)
(+222.025,64)
(0,00)
(0,00)
LR.1999, N. 57 - Art.3 - INTERVENTI REGIONALI PER LO SVILUPPO DELL'IMPRENDITORIA GIOVANILE VENETA
(+222.025,64)
(+222.025,64
(0,00)
(0,00)
PROGRAMMA 03·RICERCA E INNOVAZIONE
+1.000.000,00
+1.000.000,00
0,00
0,00
SPESE IN CONTO CAPITALE
(+1.000.000,00)
(+1.000.000,00)
(0,00)
(0,00)
LR. 2013 N. 3 - Art.25 - CONTINUAZIONE INTERVENTI IN FAVORE DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE (PMI} DEL POLESINE
(+1.000.000,00)
(+1.000.000,00)
(0,00)
(0,00)
MISSIONE 20 – FONDI E ACCANTONAMENTI
PROGRAMMA 01·FONDO DI RISERVA
-15.972.659,95
-15.972.659,95
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
SPESE CORRENTI
(-15.972.659,95)
(0,00)
(0,00)
(0,00)
L.R. 2001, N. 39-Art. 19 0RDINAMENTO DEL BILANCIO E DELLA CONTABILITA' DELLA REGIONE
 
(-15.972.659,95)
(0,00)
 
(0,00)
 
(0,00)
Tot. Spesa
0,00
+41.430.451,91
+25.457.791,96
+13.380.661,56
Non vedo interventi, quindi metto in votazione l'emendamento con parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. B0050, presentato dalla Giunta, (assessore Calzavara), articolo 2, allegato 5,6, modificativo, che prevede:
"1. Agli allegati 5 e 6 sono apportate le seguenti variazioni:
ENTRATA
Titolo
Tipologia
Variazione proposta
 
Competenza 2021

Competenza
2022

Competenza
2023
TITOLO 2 – TRASFERIMENTI CORRENTI
+1.378.141,88
+133.139,88
+372.680,27
TIPOLOGIA 01.01 – TRASFERIMENTI CORRENTI DA AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE
+1.388.167,25
+48.938,58
+153.299,97
L.2000, n. 53 – Art. 6 – DISPOSIZIONI PER IL SOSTEGNO DELLA MATERNITA' E DELLA PATERNITA', PER IL DIRITTO ALLA CURA E ALLA FORMAZIONE E PER IL COORDINAMENTO DEI TEMPI DELLE CITTA'
(+358.633,10)
(0,00)
(0,00)
DM 2003, N. 26765218 – INIZIATIVE A VANTAGGIO DEI CONSUMATORI, DI CUI ALL'ARTICOLO 148, COMMA 1, DELLA LEGGE 23 DICEMBRE 2000, N. 388. CONCESSIONE PROVVISORIA DEL CONFINAMENTO AI SENSI DELL'ARTICOLO 11, C.4, DEL DECRETO MINISTERIALE 3 LUGLIO 2003, ALLE REGIONI E PROVINCE AUT.
(+78.895,90)
(0,00)
(0,00)
L. 2009, N. 191 – Art. 2 – DISPOSIZIONI PER LA FORMAZIONE DEL BILANCIO ANNUALE E PLURIENNALE DELLO STATO (LEGGE FINANZIARIA 2010)
(+4782,53)
(+2.782,35)
(0,00)
DEC. UE 2014, N. 9751 – DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE DEL 12.12.2014 "REGIONE VENETO PROGRAMMA OPERATIVO FONDO SOCIALE EUROPEO 2014-2020"
(-90.999,99)
(-62.210,27)
(+153.210, 26)
REG.TO UE 2013, N. 1299 – REGOLAMENTO (UE) N. 1299/2013 DEL 17 DCEMBRE 2013, RECANTE DISPOSIZIONI SPECIFICHE PER IL SOSTEGNO DEL FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE ALL'OBIETTIVO DI COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA
(+134.831,88)
(+108.836,50)
(+89,71)
DEC. UE 2015, N. 5343 – DECISIONE DELLA COMMISSIONE DEL 3.8.2015 CHE APPROVA IL PROGRAMMA NAZIONALE DELL'ITALIA PER IL SOSTEGNO NELL'AMBITO DEL FONDO ASILO, MIGRAZIONE E INTEGRAZIONE PER IL PERIODO DAL 2014 AL 2020
(+99.124,01)
(0,00)
(0,00)
DEL. CIPE 2015, N. 114 – PROGRAMMA COMPLEMENTARE DI AZIONE E COESIONE PER LA GOVERNANCE DEI SISTEMI DI GESTIONE E CONTROLLO 2014-2020
(+20.000,00)
(0,00)
(0,00)
D.M. 2017 – Art. 43 – CRITERI E MODALITA' PER L'EROGAZIONE, L'ANTICIPAZIONE E LA LIQUIDAZIONE DEI CONTRIBUTI ALLO SPETTACOLO DAL VIVO, A VALERE SUL FONDO UNICO PER LO SPETTACOLO DI CUI ALLA LEGGE 30 APRILE 1985, N. 163
(+32.100,00)
(0,00)
(0,00)
D.M. 2019, N. 74 – ADOZIONE DEL "PIANO STRAORDINARIO DI POTENZIAMENTO DEI CONTRI PER L'IMPIEGO E DELLE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO"
(+150.800,00)
(0,00)
(0,00)
ACCORDO 2019 – ACCORDO PER L'ATTUAZIONE DI INIZIATIVE E PROGETTI DI VALORIZZAZIONE DEI TERRITORI DEL VENETO COLPITI DALL'EVENTO VAIA (27-30 OTTOBRE 2018) IN MEMORIA DELLE VICENDE STORICHE DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE
(+600.000,00)
(0,00)
(0,00)
TIPOLOGIA 01.05 - TRASFERIMENTI CORRENTI DALL'UNIONE EUROPEA E DAL RESTO DEL MONDO
-10.025,37
+84.201,40
+219.380,30
DEC. UE 2014, N. 9751 – DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE DEL 12.12.2014 "REGIONE VENETO PROGRAMMA OPERATIVO FONDO SOCIALE EUROPEO 2014-2020"
(-130.000,00)
(-88.871,82)
(+218.871,72)
REG.TO UE 2013, N. 1299 – REGOLAMENTO UE N.1299/2013 DEL 17 DICEMBRE 2013 RECANTE DISPOSIZIONI SPECIFICHE PER IL SOSTEGNO AL FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE ALL'OBIETTIVO DI COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA
(+109.323,37)
(+92.600,32)
(+508,48)
DEC.UE 2015, N. 5343 – DECISIONE DELLA COMMISSIONE DEL 3.8.2015 CHE APPROVA IL PROGRAMMA NAZIONALE DELL'ITALIA PER IL SOSTEGNO NELL'AMBITO DEL FONDO ASILO, MIGRAZIONE E INTEGRAZIONE PER IL PERIODO DAL 2014 AL 2020
(0,00)
(+80.472,90)
(0,00)
AGREEMENT 2018, N. 826607 – GRANT AGREEMENT TRA INSERRM-ORPHANET FRANCIA E CHAFEA
(+10.651,26)
(0,00)
(0,00)

SPESA
Missione
Programma
Titolo
 
Variazione proposta
 
Competenza
2021
Competenza
2022
Competenza
2023
TITOLO 4 – ENTRATE IN CONTO CAPITALE
+11.902.485,86
+6.317.104,69
0,00
TIPOLOGIA 0200 – CONTRIBUTI AGLI INVESTIMENTI
+11.402.485, 86
+6.317.104,69
0,00
DEL. CIPE 2003, N. 17 – RIPARTIZIONE DELLE RISORSE PER INTERVENTI NELLE AREE SOTTOULIZZATE. RIFINANZIAMENTO DELLA LEGGE N.208/1998, TRIENNO 2003-2005. LEGGE FINANZIARIA 2003, ART. 61
(+1.209.940,30)
(+436.000,00)
(0,00)
D.LGS.2004, N.102 – INTERVENTI FINANZIARI A SOSTEGNO DELLE IMPRESE AGRICOLE, A NORMA DELL'ARTICOLO 1, COMMA 2, LETTERA I) DELLA L. 7 MARZO 2003, N. 38
(+5.881.104,69)
(+5.881.104,69)
(0,00)
DEL. CIPE 2007, N. 166 – ATTUAZIONE DEL QUADRO STRATEGICO NAZIONALE (QSN) 2007-2013 PROGRAMMAZIONE DEL FONDO PER LE AREE SOTTOUTILIZZATE
(+1.708.338,67)
(0,00)
(0,00)
L 2009, N. 191 – ART. 2 – DISPOSIZIONI PER LA FORMAZIONE DEL BILANCIO ANNUALE E PLURIENNALE DELLO STATO (LEGGE FINANZIARIA 2010)
(+80.000,00)
(0,00)
(0,00)
REG.TO UE 2013, N. 1299 – REGOLAMENTO (UE) N. 1299/2013 DEL 17 DICEMBRE 2013, RECANTE DISPOSIZIONI SPECIFICHE PER IL SOSTEGNO DEL FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE ALL'OBIETTIVO DI COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA
(+8.094,62)
0,00
0,00
DEC. UE 2015, N. 5093 – DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE C (2015) 5903 FINAL DEL 17/08/2015
(+686.086,36)
(0,00)
(0,00)
L 2014, N. 190 – Art. 1 – DISPOSIZIONI PER LA FORMAZIONE DEL BILANCIO ANNUALE E PLURIENNALE DELLO STATO (LEGGE DI STABILITA' 2015)
(+43.340,71)
(0,00)
(0,00)
D.M. 2017, N. 25 – RELATIVO AL PARCO MEZZI DESTINATO AL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE E REGIONALE PER LE PERSONE A MOBILITA' RIDOTTA
(+7.210,34)
(0,00)
(0,00)
INTESA 2019 – PER LA PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DELLA CICLOVIA TURISTICA "CICLOVIA DEL SOLE" DA VERONA A FIRENZE
(+583.343,47)
(0,00)
(0,00)
D.M. 2019 – UTILIZZO DEL FONDO PER IL FINANZIAMENTO DEGLI INVESTIMENTI E LO SVILUPPO INFRASTRUTTURALE -FASCICOLO SANITARIO ELETTRONICO
(1.195.026,70)
(0,00)
(0,00)
TIPOLOGIA 05 – ALTRE ENTRATE IN CONTO CAPITALE
+500.000,00
(0,00)
(0,00)
L.R. 2017, N. 45 – Art. 62 – ATTUAZIONE ACCORDO DI PROGRAMMA "VALLONE MORANZANI"
(+500.000,00)
(0,00)
(0,00)
TOTALE ENTRATA
+13.280.627,74
+6.450.244,67
+372.680,27
Per l'anno 2021 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.

SPESA
Missione
Programma
Titolo
Variazione proposta
 
Competenza 2021
Competenza
2022
Competenza
2023
MISSIONE 01 – SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE
-200.999,99
-151.680,28
+372.680,27
PROGRAMMA 08 – STATISTICA E SISTEMI INFORMATIVI
0,00
-598,19
+598,19
SPESE CORRENTI
(0,00)
(-598,19)
(+598,19)
REG.TO UE 2013, N. 1299 – REGOLAMENTO (UE) N.1299/2013 DEL 17 DICEMBRE 2013, RECANTE DISPOSIZIONI SPECIFICHE PER IL SOSTEGNO DEL FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE ALL'OBIETTIVO DI COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA
(0,00)
(-598,19)
(+598,19)
PROGRAMMA 12 – POLITICA REGIONALE UNITARIA PER I SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE
-200.999,99
-151.082,09
+372.082,08
SPESE CORRENTI
(-200.999,99)
(-151.082,09)
(+372.082,08))
DEC. UE 2014, N. 9751 DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE DEL 12.12.2014 "REGIONE VENETO PROGRAMMA OPERATIVO FONDO SOCIALE EUROPEO 2014-2020"
(-220.999,99)
(-151.082.09)
(+372.082,08)
DEL. CIPE 2015, N. 114 – PROGRAMMA COMPEMENTARE DI AZIONE E COESIONE PER LA GOVERNANCE DEI SISTEMI DI GESTIONE E CONTROLLO 2014-2020
(+20.000,00)
(0,00)
(0,00)
MISSIONE 05 – TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI
+889.504,44
0,00
0,00
PROGRAMMA 01 – VALORIZZAZIONE DEI BENI DI INTERESSE STORICO
+600.000,00
0,00
0,00
SPESE CORRENTI
(+600.000,00)
(0,00)
(0,00)
ACCORDO 2019 – ACCORDO PER L'ATTUAZIONE DI INIZIATIVE E PROGETTI DI VALORIZZAZIONE DEI TERRITORI DEL VENETO COLPITI DALL'EVENTO VAIA (27-30 OTTOBRE 2018) IN MEMORIA DELLE VICENDE STORICHE DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE
(+600.000,00)
(0,00)
(0,00)
PROGRAMMA 02 – ATTIVITA' CULTURALI E INTERVENTI DIERSI NEL SETTORE CULTURALE
+32.100,00
0,00
0,00
SPESE CORRENTI
(+32.100,00)
(0,00)
(0,00)
D.M. 2017 – Art. 43 – CRITERI E MODALITA' PER L'EROGAZIONE, L'ANTICIPAZIONE E LA LIQUIDAZIONE DEI CONTRIBUTI ALLO SPETTACOLO DAL VIVO, A VALERE SUL FONDO UNICO PER LO SPETTACOLO DI CUI ALLA LEGGE 30 APRILE 1985, N. 163
(+32.100,00)
(0,00)
(0,00)
PROGRAMMA 03 – POLITICA REGIONALE UNITARIA PER LA TUTELA E LA VALORIZZAZIONE DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI
+257.440,44
0,00
0,00
SPESE IN CONTO CAPITALE
(+257.440,44)
(0,00)
(0,00)
DEL. CIPE 2007, N. 166 – ATTUAZIONE DEL QUADRO STRATEGICO NAZIONALE (QSN) 2007-2013 PROGRAMMAZIONE DEL FONDO PER LE AREE SOTTOUTILIZZATE
(+257.440,44)
(0,00)
(0,00)
MISSIONE 07 – TURISMO
+1.683,85
-8.107,29
0,00
PROGRAMMA 01 – SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DEL TURISMO
+1.683,85
-8.107,29
0,00
SPESE CORRENTI
(+1.683,85)
(-8.107,29)
(0,00)
REG.TO UE 2003, N. 1299 – REGOLAMENTO (UE) N. 1299/2013 DEL 17 DICEMBRE 2013, RECANTE DISPOSIZIONI SPECIFICHE PER IL SOSTEGNO DEL FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE ALL'OBIETTIVO DI COOPERZIONE TERRITORIALE EUROPEA
(+1.683,85)
(-8.107,29)
(0,00)

SPESA
Missione
Programma
Titolo
 
Variazione proposta
 
Competenza
2021
Competenza
2022
Competenza
2023
MISSIONE 09 – SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE
+2.643.449,17
0,00
0,00
PROGRAMMA 01 – DIFESA DEL SUOLO
+686.086,36
0,00
0,00
SPESE IN CONTO CAPITALE
(+686.086,36)
(0,00)
(0,00)
DEC. UE 2015, N. 5903 – DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE C (2015) 5903 FINAL DEL 17/08/2015
(+686.086,36)
(0,00)
(0,00)
PROGRAMMA 02 – TUTELA, VALORIZZAZIONE E RECUPERO AMBIENTALE
+500.000,00
0,00
0,00
SPESE IN CONTO CAPITALE
(+500.000,00)
(0,00)
(0,00)
L.R. 2017, N. 45 – Art. 62 – ATTUAZIONE ACCORDO DI PROGRAMMA "VALLONE MORANZANI"
(+500.000,00)
(0,00)
(0,00)
PROGRAMMA 07 – SVILUPPO SOSTENIBILE TERRITORIO MONTANO PICCOLI COMUNI
+80.000,00
0,00
0,00
SPESE IN CONTO CAPITALE
(+80.000,00)
(0,00)
(0,00)
L. 2009, N. 191 - Art. 2 – DISPOSIONI PER LA FORMAZIONE DEL BILANCIO ANNUALE E PLURIENNALE DELLO STATO (LEGGE FINANZIARIA 2010)
(+80.000,00)
(0,00)
(0,00)
PROGRAMMA 09 – POLITICA REGIONALE UNITARIA PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE E LA TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE
1.377.362,81
0,00
0,00
SPESE IN CONTO CAPITALE
(+1.377.362,81)
(0,00)
(0,00)
DEL. CIPE 2007, N. 166 – ATTUAZIONE DEL QUADRO STRATEGICO NAZIONALE (QSN) 2007-2013 PROGRAMMAZIONE DEL FONDO PER LE AREE SOTTOUTILIZZATE
(+1.377.362,81)
(0,00)
(0,00)
MISSIONE 10 – TRASPORTO E DIRITTO ALLA MOBILITA'
707.429,94
0,00
0,00
PROGRAMMA 02 – TRASPORTO PUBBLICO LOCALE
+50.551,00
0,00
0,00
SPESE IN CONTO CAPITALE
(+50.551,00)
(0,00)
(0,00)
L. 2014, N. 190 – Art. 1 – DISPOSIZONI PER LA FORMAZIONE DEL BILANCIO ANNUALE E PLURIENNALE DELLO STATO (LEGGE DI STABILITA' 2015)
(+43.340,71)
(0,00)
(0,00)
D.M. 2017, N. 25 – RELATIVO AL PARCO MEZZI DESTINATO AL TRSPORTO PUBBLICO LOCALE E REGIONALE PER LE PERSONE A MOBILITA' RIDOTTA
(+7.210,34)
(0,00)
(0,00)
PROGRAMMA 05 – VIABILITA' E INFRASTRUTTURE STRADALI
+583.343,47
0,00
0,00
SPESE IN CONTO CAPITALE
(583.343,47)
(0,00)
(0,00)
INTESA 2019 – PER LA PROGETTAZIONE E LA REALIZZAZIONE DELLA CICLOVIA TURISTICA "CICLOVIA DEL SOLE" DA VERONA A FIRENZE
(+583.343,47)
(0,00)
(0,00)
PROGRAMMA 06 – POLITICA REGIONALE UNITARIA PER I TRASPORTI E IL DIRITTO ALLA MOBILITA'
73.535,42
   
SPESE IN CONTO CAPITALE
(+73.535,42)
(0,00)
(0,00)
DEL. CIPE 2007, N. 166 – ATTUAZIONE DEL QUADRO STRATEGICO NAZIONALE (QSN) 2007-2013 PROGRAMMAZIONE DEL FONDO PER LE AREE SOTTOUTILIZZATE
(+73.535,42)
(0,00)
(0,00)

SPESA
Missione
Programma
Titolo
Variazione proposta
 
Competenza 2021
Competenza
2022
Competenza 2023
MISSIONE 12 – DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA
+99.124,01
+80.472,90
0,00
PROGRAMMA 04 – INTERVENTI PER SOGGETTI A RISCHIO DI ESCLUSIONE SOCIALE
+99.124,01
+80.472,90
0,00
SPESE CORRENTI
(+99.124,01)
(+80.472,90)
(0,00)
DEC. UE 2015, N. 5343 – DECISIONE DELLA COMMISSIONE DEL 3.8.2015 CHE PPROVA IL PROGRAMMA NAZIONALE DELL'ITALIA PER IL SOSTEGNO NELL'AMBITO DEL FONDO ASILO, MIGRAZIONE E INTEGRAZIONE PER IL PERIODO DAL 2014 AL 2020
(+99.124,01)
(+80.472,90)
(0,00)
MISSIONE 13 – TUTELA DELLA SALUTE
+1.205.677,96
0,00
0,00
PROGRAMMA 05 – SERVIZIO SANITARIO REGIONALE – INVESTIMENTI SANITARI
+1.195.026,70
(0,00)
(0,00)
SPESE IN CONTO CAPITALE
(+1.195.026,70)
(0,00)
(0,00)
D.M. 2019 – UTILIZZO DEL FONDO PER IL FINANZIAMENTO DEGLI INVESTIMENTI E LO SVIPUPPO INFRASTRUTTURALE – FASCICOLO SANITARIO ELETTRONICO
(+1.195.026,70)
0,00
0,00
PROGRAMMA 07 – ULTERIORI SPESE IN MATERIA SANITARIA
+10.651,26
(0,00)
(0,00)
SPESE CORRENTI
(+10.651,26)
(0,00)
(0,00)
AGREEMENT 2018, N. 826607 – GRANT AGREEMENT TRA INSERMM-ORPHANET FRENCIA E CHAFEA
(+10.651,26)
(0,00)
(0,00)
MISSIONE 14 – SVILUPPO ECONOMICO E COMPETITIVITA'
1.288.836,20
+436.000,00
0,00
PROGRAMMA 02 – COMMERCIO - RETI DISTRIBUTIVE – TUTELA DEI CONSUMATORI
78.895,90
0,00
0,00
SPESE CORRENTI
(+78.895,90)
(0,00)
(0,00)
D.M. 2003, N. 26765218 – INIZIATIVE A VANTAGGIO DEI CONSUMATORI, DI CUI ALL'ARTICOLO 148, COMMA 1, DELLA LEGGE 23 DICEMBRE 2000, N. 388. CONCESSIONE PROVVISORIA DEL COFINANZIAMENTO AI SENSI DELL'ARTICOLO 11, C.4, DEL DECRETO MINISTERIALE 3 LUGLIO 2003, ALLE REGIONI E PROVINCE AUT.
(+78.895,90)
(0,00)
(0,00)
PROGRAMMA 05 – POLITICA REGIONALE UNITARIA PER LO SVILUPPO ECONOMICO E LA COMPETITIVITA'
+1.209.940,30
+436.000,00
0,00
SPESE CORRENTI
(+96.000,00)
(+24.000,00)
0,00
DEL. CIPE 2003, N. 17 – RIPARTIZIONE DELLE RISORSE PER INTERVENTI NELLE AREE SOTTOUTILIZZATE. RIFINANZIAMENTO LEGGE N. 208/1998, TRIENNIO 2003-2005. LEGGE FINANZIARIA 2003, ART. 61
(+96.000,00)
(+24.000,00)
(0,00)
SPESE IN CONTO CAPITALE
(+1.113.940,30)
(+412.000,00)
(0,00)
DEL. CIPE 2003, N. 17 – RIPARTIZIONE DELLE RISORSE PER INTERVENTI NELLE AREE SOTTOUTILIZZATE. RIFINANZIAMENTO LEGGE N. 208/1998, TRIENNIO 2003-2005. LEGGE FINANZIARIA 2003, ART. 61
(+1.113.940,30)
(+412.000,00)
(0,00)

SPESA
Missione
Programma
Titolo
Variazione proposta
 
Competenza
2021
Competenza
2022
Competenza
2023
MISSIONE 15 – POLITICHE PER IL LAVORO E L FORMAZIONE PROFESSIONALE
+509.433,10
0,00
0,00
PROGRAMMA 01 – SERVIZI PER LO SVILUPPO DEL MERCATO DEL LAVORO
+150.800,00
0,00
0,00
SPESE CORRENTI
(+150.800,00)
(0,00)
(0,00)
D.M. 2019, N. 74 – ADOZIONE DEL "PIANO STRAORDINARIO DI POTENZIAMENTO DEI CENTRI PER L'IMPIEGO E DELLE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO"
(+150.800,00)
(0,00)
(0,00)
PROGRAMMA 03 – SOSTEGNO ALL'OCCUPAZIONE
+358.633,10
0,00
0,00
SPESE CORRENTI
(+358.633,10)
(0,00)
(0,00)
L. 2000, N. 53 – Art. 6 – DISPOSIZIONI PER IL SOSTEGNO ALLA MATERNITA' E DELLA PATERNITA', PER IL DIRITTO ALLA CURA E ALLA FORMAZIONE E PER IL COORDINAMENTO DEI TEMPI DELLE CITTA'
(+358.633,10)
(0,00)
(0,00)
MISSIONE 16 – AGRICOLTURA, POLITICHE AGROALIMENTARI E PESCA
+5.881.104,69
+5.881.104,69
0,00
PROGRAMMA 01 – SVILUPPO DEL SETTORE AGRICOLO E DEL SISTEMA AGROALIMENTARE
+5.881.104,69
+5.881.104,69
0,00
SPESE IN CONTO CAPITALE
(+5.881.104,69)
(+5.881.104,69)
(0,00)
D.LGS. 2004, N. 102 – Art. 5 – INVESTIMENTI FINANZIARI A SOSTEGNO DELLE IMPRESE AGRICOLE, A NORMA DELL'ARTICOLO 1, COMMA 2, LETTERA I) DELLA L. 7 MARZO 2003, N.38
(+5.881104,69)
(+5.881.104,69)
(0,00)
MISSIONE 18 – RELAZIONI CON LE ALTRE AUTONOMIE TERRITORIALI E LOCALI
+4.782,35
+2.782,35
0,00
PROGRAMMA 01 – RELAZIONI FINANZIARIE CON LE ALTRE AUTONOMIE TERRITORIALI
+4.782,35
+2.782,35
(0,00)
SPESE CORRENTI
(+4.782,35)
(+2.782,35)
(0,00)
L. 2009, N. 191 – Art. 2 – DISPOSIZIONI PER LA FORMAZIONE DEL BILANCIO ANNUALE E PLURIENNALE DELLO STATO (LEGGE FINANZIARIA 2010)
(+4.782,35)
(+2.782,35)
0,00
MISSIONE 09 – RELAZIONI INTERNAZIONALI
+250.566,02
+209.672,30
0,00
PROGRAMMA 02 – COOPERAZIONE TERRITORIALE
+250.566,02
+209.672,30
0,00
SPESE CORRENTI
(+242.471,40)
(+209.672,30)
(0,00)
REG.TO UE 2013, N. 1299 – REGOLAMENTO (UE) N. 1299/2013, RECANTE DISPOSIZIONI SPECIFICHE PER IL SOSTEGNO DEL FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE ALL'OBIETTIVO DI COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA
(+242.471,40)
(+209.672,30)
(0,00)
SPESE IN CONTO CAPITAE
(+8.094,62)
(0,00)
(0,00)
REG.TO UE 2013, N. 1299 – REGOLAMENTO (UE) 1299/2013 DEL 17 DICEMBRE 2013, RECANTE DISPOSIZIONI SPECIFICHE PER IL SOSTEGNO DEL FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE ALL'OBIETTIVO DI COOPERAZIONE TERRIOTORIALE EUROPEA
(+8.094,62)
(0,00)
(0,00)
TOT. SPESA
13.280.627,74
+6.450.244,67
+372.680,27
Per l'anno 2021 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Non vedo interventi, per cui lo metto in votazione con parere favorevole del Relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. B0056, presentato dalla Giunta (assessore Calzavara), art. 2, comma 1, allegato 5, 6, che prevede:
1. Agli allegati 5 e 6 sono riportate le seguenti variazioni:

ENTRATA
Titolo
Tipologia
Variazione proposta
 
Competenza 2021
Competenza
2022
Competenza
2023
TITOLO 1 - ENTRATE CORRENTI DI NATURA TRIBUTARIA, CONTRIBUTIVA, PEREQUATIVA
+25.000,00
+25.000,00
0,00
TIPOLOGIA 01.01 - IMPOSTE, TASSE E PROVENTI ASSIMILATI
+25.000,00
+25.000,00
0,00
L.R. 1998, n. 19 – Norme per la tutela delle risorse idrobiologiche e della fauna ittica e per la disciplina dell'esercizio della pesca nelle acque interne e marittime interne della Regione Veneto
(nuovo articolo PDL 17 "Collegato alla legge di stabilità regionale")
(+25.000,00)
(+25.000,00)
(0,00)
TITOLO 3 – ENTRATE EXTRATRIBUTARIE
+101.000,00
+101.000,00
+101.000,00
TITOLO 01.01 – VENDITA DI BENI E SERVIZI E PROVENTI DERIVANTI DALLA GESTIONE DEI BENI
+100.000,00
+100.000,00
+100.000,00
L.R. 2001, N. 11 – Art. 83 – CONFERIMENTO DI FUNZIONI E COMPITI AMMINISTRATIVI ALLE AUTONOMIE LOCALI IN ATTUAZIONE DEL DECRETO LEGISLATIVO 31 MARZO 1998, N. 2
(+100.000,00)
(+100.000,00)
(+100.000,00)
TIPOLOGIA 05.00 – RIMBORSI E ALTRE ENTRATE CORRENTI
+1.000,00
+1.000,00
+1.000,00
L.R. 2009, N.11 – ART. 10 – DISPOSIZIONI IN MARERIA DI ATTIVITA' DI TRASPORTO DI VIAGGIATIRI EFFETTUATO MEDIANTE NOLEGGIO DI AUTOBUS CON CONDUCENTE E MODIFICA DELL'ARTICOLO 4 DELLA LEGGE REGIONALE 30 OTTOBRE 1998, n. 25 "DISCIPLINA ED ORGANIZZAZIONE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE" (Nuovo articolo PDL 17 "Collegato alla legge di stabilità regionale")
(+1.000,00)
(+1.000,00)
(+1.000,00)
Totale entrata
+126.000,00
+126.000,00
+126.000,00

ENTRATA
Missione
Programma
Titolo
Variazione proposta
 
Competenza 2021
Competenza
2022
Competenza
2023
MISSIONE 01 – SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE
+249.500,00
+249.500,00
+249.500,00
PROGRAMMA 01 – ORGANI ISTITUZIONALI
+249.500,00
+249.500,00
+249.500,00
SPESE CORRENTI
(+249.500,00)
(+249.500,00)
(+249.500,00)
-L.R. 31/12/2012, N.54
LEGGE REGIONALE PER L'ORDINAMENTO E LE ATTRIBUZIONI DELLE STRUTTURE DELLA GIUNTA REGIONALE IN ATTUAZIONE DELLA LEGGE STATUTARIA 17 APRILE 2012, N. 1 "STATUTO DEL VENETO" (nuovo articolo PDL 17 "Collegato alla legge di stabilità regionale")
(+244.500,00)
(+244.500,00)
(+244.500,00)
- Nuovo articolo PDL 17 "Collegato alla legge di stabilità regionale"
ISTITUZIONE DEL PREMIO DI LAUREA "FRANCESSCO SAVERIO PAVONE"
(+5.000,00)
(+5.000,00)
(+5.000,00)
MISSIONE 03 – ORDINE PUBBLICO E SICUREZZA
+50.000,00
0,00
0,00
PROGRAMMA 02 – SISTEMA INTEGRATO DI SICUREZZA URBANA
+50.000,00
0,00
0,00
SPESE CORRENTI
(+50.000,00)
(0,00)
(0,00)
L.R. 2012, N. 48 MISURE PER L'ATTUAZIONE COORDINATA DELLE POLITICHE REGIONALI A FAVORE DELLA PREVENZIONE DEL CRIMINE ORGANIZZATO E MAFIOSO, DELLA CORRUZIONE NONCHÉ PER LA PROMOZIONE DELLA CULTURA DELLA LEGALITÀ E DELLA CITTADINANZA RESPONSABILE
(+110.000,00)
(0,00)
(0,00)
L.R. 2019, N.34 – Art. 3 – NORME PER IL RICONOSCIMENTO ED IL SOSTEGNO DELLA FUNZIONE SOCIALE DI CONTROLLO DI VICINATO NELL'AMBITO DI UN SISTEMA DI COOPERAZIONE INTERISTITUZIONALE INTEGRATA PER LA PROMOZIONE DELLA SICUREZZA E DELLA LEGALITA'
(-100.000,00)
(0,00)
(0,00)
L.R. 2020, N. 24 – Art. 11 – NORMATIVA REGIONALE IN MATERIA DI POLIZIA LOCALE E POLITICHE DI SICUREZZA
(+40.000,00)
(0,00)
(0,00)
SPESE IN CONTO CAPITALE
(0,00)
(0,00)
(0,00)
L.R. 2002, N.9 – Art. 3 – INTERVENTI REGIONALI PER LA PROMOZIONE DELLA LEGALITA' E DELLA SICUREZZA
(+100.000,00)
(0,00)
(0,00)
L.R. 2019, N. 34 – Art. 3 – NORME PER IL RICONOSCIMENTO ED IL SOSTEGNO DELLA FUNZIONE SOCIALE DEL CONTROLLO DI VICINATO NELL'AMBITO DI UN SISTEMA DI COOPERAZIONE INTERISTITUZIONALE INTEGRATA PER LA PROMOZIONE DELLA SICUREZZA E DELLA LEGALITA'
(-100.000,00)
(0,00)
(0,00)
SPESA
Missione
Programma
Titolo
Variazione proposta
 
Competenza 2021
Competenza
2022
Competenza
2023
MISSIONE 05 – TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI
+3.240.000,00
0,00
0,00
PROGRAMMA 01 – VALORIZZAZIONE DEI BENI DI INTERESSE STORICO
+220.000,00
0,00
0,00
SPESE CORRENTI
(+100.000,00)
(0,00)
(0,00)
-L.R. 47/2009 CONTRIBUTO PER INTERVENTI URGENTI DI RIPRAZIONE DI DANNI SUBITI DALLA BASILICA DI SAN MARCO
(+100.000,00)
(0,00)
(0,00)
SPESE IN CONTO CAPITALE
(+120.000,00)
(0,00)
(0,00)
L.R. 1987, N.44 – Art. 3 – DISCIPLINA FONDO PER LE OPERE DI URBANIZZAZIONE
(+120.000,00)
(0,00)
(0,00)
PROGRAMMA 02 – ATTIVITA' CULTURALI E INTERVENTI DIVERSI NEL SETTORE CULTURALE
+3.020.000,00
0,00
0,00
SPESE CORRENTI
(+2.970.000,00)
(0,00)
(0,00)
L.R. 1975, N. 70 – CONTRIBUTI E SPESE PER L'ORGANIZZAZIONE DI MOSTRE, MANIFESTAZIONI E CONVEGNI DI INTERESSE REGIONALE
(+1.900.000,00)
(0,00)
(0,00)
L.R. 1992, N.9 – NORME PER LA PARTECIPAZIONE ALL'ASSOCIAZIONE "TEATRO STABILE DEL VENETO – CARLO GOLDONI"
(+350.000,00)
(0,00)
(0,00)
L.R. 1999, N. 7 – Art. 51 – INTERVENTI CULTURALI NELL'AMBITO DI ACCORDI DI PROGRAMMA CON ENTI LOCALI
(+200.000,00)
(0,00)
(0,00)
L.R. 2009, N. 25 – INTERVENTI REGIONALI PER IL SISTEMA DEL CINEMA E DELL'AUDIOVISIVO E PER LA LOCALIZZAZIONE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE NEL VENETO
(+100.000,00)
(0,00)
(0,00)
L.R. 2010, N. 11 – Art. 42 – PARTCIPAZIONE DELLA REGIONE ALLA COSTITUENDA FONDAZIONE "ORCHESTRA DI PADOVA E DEL VENETO"
(+80.000,00)
(0,00)
(0,00)
L.R. 2013, N. 3 – Art. 19 – PARTECIPAZIONE DELLA REGIONA ALL'ASSOCIZIONE REGIONALE PER LA PROMOZIONE E LA DIFFUSIONE DEL TEATRO E DELLA CULTURA NELLE COMUNITA' VENETE (ARTEVEN) DI VENEZIA
(+250.000,00)
(0,00)
(0,00)
L.R. 2007, N. 2 – Art. 66 – CONTRIBUTO A FAVORE DELL'ORCHESTRA DEL TEATRO COMUNALE DI VICENZA
L.R. 2007, N. 2 – Art. 19 – PARTECIPAZIONE DELLA REGIONE ALLA FONDAZIONE PER IL NUVO TEATRO CMUNALE DI VICENZA
(+60.000,00)
(+30.000,00)
(0,00)
(0,00)
SPESE IN CONTO CAPITALE
(+50.000,00)
(0,00)
(0,00)
L.R. 2011, N. 18 – INTERVENTI PER LA COSTRUZIONE, L'AMPLIAMENTO E LA SISTEMAZIONE DI CENTRI DI SERVIZI CULTURALI
(+50.000,00)
(0,00)
(0,00)
MISSIONE 06 – POLITICHE GIOVANILI, SPORT E TEMPO LIBERO
+40.000,00
0,00
0,00
PROGRAMMA 01 – SPORT E TEMPO LIBERO
+40.000,00
0,00
0,00
SPESE IN CONTO CAPITALE
(+40.000,00)
(0,00)
(0,00)
L.R. 2015, N. 8 – Art. 11 – DISPOSIZIONI GENERALI IN MATERIA DI ATTIVITA' MOTORIA E SPORTIVA
(+40.000,00)
(0,00)
(0,00)

SPESA
Missione
Programma
Titolo
Variazione proposta
 
Competenza
2021
Competenza
2022
Competenza
2023
MISSIONE 08 – ASSETTO DEL TERRITORIO ED EDILIZIA ABITATIVA
+50.000,00
0,00
0,00
PROGRAMMA 01 – URBANISTICA ED ASSETTO DEL TERRITORIO
+50.000,00
0,00
0,00
SPESE IN CONTO CAPITALE
(+50.000,00)
(0,00)
(0,00)
-Nuovo articolo PDL 17 "Collegato alla legge di stabilità regionale"
INTERVENTI PER L'ADOZIONE AGLI STRUMENTI URBANISTICI DI ADEGUAMENTO AI VALORI PAESAGGISTICI RICONOSCIUTI DALL'UNESCO – CONTRIBUTI AGLI INVESTIMENTI
(+50.000,00)
(0,00)
(0,00)
MISSIONE 09 – SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERROTIRO E DELL'AMBIENTE
+1.860.000,00
+1.560.000,00
+1.560.000,00
PROGRAMMA 01 – DIFESA DEL SUOLO
+1.560.000,00
+1.560.000,00
+1.560.000,00
SPESE CORRENTI
(+60.000,00)
(+60.000,00)
(+60.000,00)
L.R. 2020, N. 27 – Art. 6 – DISPOSIZIONI IN MATERIA DI CONCESSIONI IDROELETTRICHE E DI DERIVAZIONI A SCOPO IDROELETTRICO
(+60.000,00)
(+60.000,00)
(+60.000,00)
SPESE IN CONTO CAPITALE
(+1.500.000,00)
(+1.500.000,00)
(+1.500.000,00)
Nuovo articolo PDL17 "Collegato alla legge di stabilità regionale"
MISURE DI SOSTEGNO AI COMUNI DEL VENETO PER INTERVENTI DI SALVAGUARDIA E MESSA IN SICUREZZA IDROGEOLOGICA
(+1.500.000,00)
(+1.500.000,00)
(+1.500.000,00)
PROGRAMMA 05 – AREE PROTETTE, PARCHI NATURALI, PROTEZIONE NATURALISTICA E FORESTAZIONE
+300.000,00
0,00
0,00
SPESE CORRENTI
(+300.000,00)
(0,00)
(0,00)
L.R. 1984, N. 40 – NUOVE NORME PER LA ISTITUZIONE DI PARCHI E RISERVE NATURALI REGIONALI
(+300.000,00)
(0,00)
(0,00)
MISSIONE 10 – TRASPORTI E DIRITTO ALLA MOBILITA'
-3.800.000,00
-3.800.000,00
-3.800.000,00
PROGRAMMA 01 – TRASPORTO FERROVIARIO
-3.061.065,00
-3.091.675,00
-3.122.592,00
SPESE IN CONTO CAPITALE
(-3.061.065,00)
(-3.091.675,00)
(-3.122.592,00)
L.R. 2008, N. 1 – Art. 41 – AVVIO DI NUOVI SERVIZI DI TRASPORTO PUBBLICO LOCALE
(-3.061.065,00)
(-3.091.675,00)
(-3.122.592,00)
PROGRAMMA 02 – TRASPORTO PUBBLICO LOCALE
-738.935,00
-708.325,00
-677.408,00
SPESE CORRENTI
(-738.935,00)
(-708.325,00)
(-677.408,00)
L.R. 2018, N. 40 – Art. 4 – SOCIETA' REGIONALE "INFRASTRUTTURE VENETE S.R.L." PER LA GESTIONE DI INFRASTRUTTURE FERROVIARIE E DI NAVIGAZIONE INTERNA
(-738.935,00)
(-708.325,00)
(-677.408,00)

SPESA
Missione
Programma
Titolo
Variazione proposta
 
Competenza 2021
Competenza
2022
Competenza 2023
MISSIONE 12 – DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA
+350.000,00
0,00
0,00
PROGRAMMA 04 – INTERVENTI PER SOGGETTI A RISCHIO DI ESCLUSIONE SOCIALE
+100.000,00
0,00
0,00
SPESE CORRENTI
(+100.000,00)
(0,00)
(0,00)
L.R. 2013, N. 5 – Art. 2 – INTERVENTI REGIONALI PER PREVENIRE E CONTRASTARE LA VIOLENZA CONTRO LE DONNE
(+100.000,00)
(0,00)
(0,00)
PROGRAMMA 05 – INTERVENTI PER LE FAMIGLIE
+100.000,00
0,00
0,00
SPESE CORRENTI
(+100.000,00)
(0,00)
(0,00)
L.R. 2020 N. 20 – INTERVENTI A SOSTEGNO DELLA FAMIGLIA E DELLA NATALITA'
(+100.000,00)
(0,00)
(0,00)
PROGRAMMA 07 – PROGRAMMAZIONE E GOVERNO DELLA RETE DEI SERVIZI SOCIOSANITARI E SOCIALI
+150.000,00
0,00
0,00
SPESE CORRENTI
(+150.000,00)
(0,00)
(0,00)
L.R. 2001, N. 11 – Art. 133 – FONDO REGIONALE PER LE POLITICHE SOCIALI
(di cui 100.000,00 emendamento 84 "Contributo straordinario agli enti in tabella B (DPR 24 luglio 1977, n.616)")
(+150.000,00)
(0,00)
(0,00)
MISSIONE 13 – TUTELA DELLA SALUTE
+150.000,00
+100.000,00
+100.000,00
PROGRAMMA 07 – ULTERIORI SPESE IN MATERIA SANITARIA
+150.000,00
+100.000,00
+100.000,00
SPESE CORRENTI
(+150.000,00)
(+100.000,00)
(+100.000,00)
L.R. 1993, N. 60 – TUTELA DEGLI ANIMALI D'AFFEZIONE E PREVENZIONE DEL RANDAGISMO
(+50.000,00)
(0,00)
(0,00)
-nuovo articolo PDL 17 "Collegato alla legge di stabilità regionale"
AZIONI REGIONALI A FAVORE DELLE CAMPAGNE DI FORMAZIONE E INFORMAZIONE PER L'ESTENSIONE DELLA COPERTURA VACCINALE – COVID-19
(+100.000,00)
(+100.000,00)
(+100.000,00)
MISSIONE 14 – SVILUPPO ECONOMICO E COMPETITIVITA'
+1.500.000,00
0,00
0,00
PROGRAMMA 01 – INDUSTRIA, PMI E ARTIGIANATO
+1.500.000,00
0,00
0,00
SPESE CORRENTI
(+1.520.000,00)
(0,00)
(0,00)
L.R. 1998, N. 3 – Art. 8 – CONVENZIONE CON L'UNIONE REGIONALE DELLE CAMERE DI COMMERCIO DEL VENETO SULL'ATTIVITA' DI FORMAZIONE ALLE PICCOLE MEDIE IMPRESE (P.M.I.) IN MATERIA DI INIZIATIVE REGIONALI E PROGRAMMI COMUNITARI SVOLTA DALL'EUROSPORTELLO
(+20.000,00)
(0,00)
(0,00)
-Nuovo articolo PDL 17 "Collegato alla legge di stabilità regionale"
AZIONI REGIONALI A FAVORE DELLE CAMERE DI COMMERCIO PER CONTRIBUTI DA ASSEGNARE ALLE CATEGORIE ECONOMICHE AI SENSI DELL'Art. 22 DEL DL 157/2020
(+1.500.000,00)
(0,00)
(0,00)
SPESE IN CONTO CAPITALE
(-20.000,00)
(0,00)
(0,00)
L.R. 2000, N. 1 – Art. 3 – INTERVENTI PER LA PROMOZIONE DI NUOVE IMPRESE E DI INNOVAZIONE NELL'IMPRENDITORIA FEMMINILE
(-20.000,00)
(0,00)
(0,00)

SPESA
Missione
Programma
Titolo
Variazione proposta
 
Competenza
2021
Competenza
2022
Competenza
2023
MISSIONE 15 – POLTICHE PER IL LAVORO E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE
0,00
0,00
0,00
PROGRAMMA 02 – FORMAZIONE PROFESSIONALE
0,00
0,00
0,00
SPESE CORRENTI
(-200.000,00)
(0,00)
(0,00)
L.R. 2017, N. 8 – Art. 4 – IL SISTEMA EDUCATIVO DELLA REGIONE VENETO
(-200.000,00)
(0,00)
(0,00)
SPESE IN CONTO CAPITALE
(+200.000,00)
(0,00)
(0,00)
L.R. 2017, N. 8 – IL SISTEMA EDUCATIVO DELLA REGIONE VENETO
(+200.000,00)
(0,00)
(0,00)
MISSIONE 16 – AGRICOLTURA, POLITICHE ALIMENTARI E PESCA
+70.000,00
0,00
0,00
PROGRAMMA 02 – CACCIA E PESCA
+70.000,00
0,00
0,00
SPESE CORRENTI
(0,00)
(0,00)
(0,00)
L.R. 2016, N. 30 – Art. 6 – SERVIZIO REGIONALE DI VIGILANZA
+6.941.911,15
+6.941.911,15)
+6.941.911,15
SPESE PER IL PERSONALE
(-6.941.911,15)
(-6.941.911,15)
(-6.941.911,15)
SPESE IN CONTO CAPITALE
(+70.000,00)
(0,00)
(0,00)
L.R. 2014, N. 11 – Art. 13 – INVESTIMENTI PER INTERVENTI PUBBLICI IN FAVORE DEI SETTORI DELLA PESCA PROFESSIONALE, DELLA PESCA DILETTANTISTICO-SPORTIVA E DELL'ACQUACOLTURA
(+70.000,00)
(0,00)
(0,00)
MISSIONE 18 – RELAZIONI CON LE ALTRE AUTONOMIE TERRITORIALI E LOCALI
+50.000
0,00
0,00
PROGRAMMA 01 – RELAZIONI FINANZIARIE CON LE ALTRE AUTONOMIE TERRITORIALI
+50.000,00
0,00
0,00
SPESE CORRENTI
(+50.000,00)
(0,00)
(0,00)
L.R. 2016, N. 30 – Art. 85 – SVILUPPO ECONOMICO E SOCIALE DEI COMUNI COSTITUENTI L'AREA DEL LITORALE VENETO
(+50.000,00)
(0,00)
(0,00)
MISSIONE 20 – FONDI E ACCANTONAMENTI
-3.683.500,00
+2.016.500,00
+1.991.500,00
PROGRAMMA 01 – FONDO DI RISERVA
-3.683.500,00
+2.016.500,00
+1.991.500,00
SPESE CORRENTI
(-3.683.500,00)
(+2.016.500,00)
(+1.991.500,00)
L.R. 2001, N. 39 – Art. 18 – ORDINAMENTO DEL BILANCIO E DELLA CONTABILITA' DELLA REGIONE
(-1.500.000,00)
(+2.016.500,00)
(+1.991.500,00)
L.R. 2001, N. – Art. 17 – ORDINAMENTO DEL BILANCIO DELLA CONTABILITA' DELLA REGIONE
(-2.183.500,00)
(0,00)
(0,00)
TOT. SPESA
+126.000,00
+126.000,00
+101.000,00
Camani, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Io rubo davvero pochi secondi all'Aula perché dentro questo provvedimento della Giunta c'è un pezzo di lavoro che insieme abbiamo fatto in questi giorni complicati di sessione di bilancio. Come Gruppo del Partito Democratico abbiamo, infatti, presentato un emendamento ancora diversi giorni fa in cui abbiamo chiesto a questo Consiglio di fare un ulteriore sforzo in riferimento agli strumenti, alle pratiche che si possono mettere in campo per contrastare la violenza di genere, che è un tema molto delicato, che si è aggravato in questi anni e che rappresenta - a nostro giudizio - un elemento fondamentale contro l'esclusione sociale e la diseguaglianza.
Quell'emendamento poi si è trasformato in un ordine del giorno, signor Presidente, che è stato sottoscritto non solo ovviamente dai Consiglieri del Partito Democratico, ma anche da tante Consigliere della maggioranza che hanno condiviso una battaglia importante. Oggi quella battaglia diventa legge in questa Regione con un finanziamento, come richiesto, di 100.000 euro che non è ovviamente sufficiente per dare allo strumento pieno regime, ma è certamente un segnale positivo e quindi, siccome mi sembra che questa storia rappresenti un esempio di come il Consiglio - mi lasci dire, Presidente - le Consigliere della Regione del Veneto possono contribuire in maniera costruttiva e fattiva a rendere il bilancio della nostra Regione e anche questa discussione utile, approfitto davvero di cuore della discussione su questo emendamento per ringraziare le Consigliere che, insieme a me e alle altre Consigliere del PD, hanno sostenuto questa battaglia per vedere finalmente sulla carta, quindi con delle risorse, un provvedimento importante che da qui inizia un percorso che sicuramente monitoreremo e che, altrettanto sicuramente, pensiamo sia un pezzo importante delle politiche che le Istituzioni e la Regione prima di tutto possono fare contro la violenza di genere e a favore della vita libera delle donne vittime di violenza.

PRESIDENTE

Grazie. Collega Lorenzoni, prego.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente.
Solo per chiedere un chiarimento probabilmente per la mia incapacità di leggere le poste di bilancio: alla Missione 10 "Trasporti e diritto alla mobilità" c'è una posta da 3.800.000 negativa e volevo capire cosa significa questa variazione in riduzione della spesa per i nuovi servizi di trasporto pubblico locale e per la gestione delle infrastrutture ferroviarie di navigazione. Grazie.

PRESIDENTE

Assessore Calzavara, prego.

Ass.re Francesco CALZAVARA

Sì, non si preoccupi, consigliere Lorenzoni, non sono soldi che togliamo a un settore così importante, ma in fase di caricamento, quindi quando abbiamo approvato il bilancio in Giunta, c'era quella cifra, ma ad una verifica successiva c'è stato praticamente un doppio caricamento della cifra, quindi la cifra reale a disposizione è quella che attualmente ha l'Assessorato. Gran parte delle cose che siamo riusciti in qualche modo a finanziare attraverso il confronto che c'è stato in questi giorni in questo Consiglio, nasce proprio da questa disponibilità che avevamo prima, quindi saremmo arrivati qui con una parte di quelle risorse che sarebbero state oggetto comunque di un confronto e di una riallocazione.
Nel corso di queste settimane ci si è accorti di questo doppio caricamento, quindi è una disponibilità che è arrivata che poi è stata ridistribuita: quel milione e mezzo che abbiamo messo per finanziare il cinema, per finanziare altre cose attraverso la Camera di Commercio non avremmo avuto sicuramente una disponibilità, se non veniva meno quell'impegno che era stato caricato due volte, quindi niente che vada a togliere al settore, solo un'esatta imputazione del capitolo dei bisogni dell'Assessore.

PRESIDENTE

Grazie. Non vedo altri interventi, per cui metto in votazione l'emendamento B0056, con parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Adesso votiamo l'articolo 2, così come modificato.
Zottis, prego.

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Solo per ringraziare perché, all'interno della manovra, siamo riusciti a inserire, grazie comunque all'assessore Calzavara, anche il finanziamento per quanto riguarda la legge 48 contro la criminalità organizzata: credo che questo sia un gesto assolutamente positivo e credo che vada riconosciuto il fatto che il Veneto investe anche in quello che è il principio di legalità. È un principio di cui si sente parlare troppo spesso come una cosa scontata e che dagli organi di stampa, invece, ci accorgiamo che scontata non è.
È un processo sicuramente che viene portato avanti dalle Forze dell'ordine, dai magistrati e da chi di competenza opera nel territorio, ma che culturalmente deve essere portato avanti anche dalla parte politica e chi opera nel territorio ha assolutamente bisogno di buoni esempi e di sapere che chi è all'interno di questi palazzi investe in queste attività e investe anche in quello che è il monitoraggio, in quello che è in qualche modo il presidio della legalità nelle diverse azioni e anche nelle diverse leggi, che poi vengono fatte anche a livello regionale. È proprio a livello regionale che la cosa diventa ancora più importante, se pensiamo alle iniziative di attuazione che facciamo per quanto riguarda i rifiuti, per quanto riguarda l'aspetto ambientale, per quanto riguarda il trasporto, per quanto riguarda l'agricoltura.
Quindi, dare un messaggio di tutela della nostra regione, di valorizzazione della nostra regione, di promozione di quella che è la legalità all'interno della nostra regione, credo che sia un messaggio assolutamente positivo da rivendicare, come Consiglio regionale tutto, e da portare avanti nei prossimi mesi, con atti sempre più concreti e visibili anche ai nostri cittadini, alle nostre Amministrazioni, a chi con coraggio tutti i giorni, alle volte, rischia anche la propria vita per riuscire a sconfiggere quello che ormai, purtroppo, è diventato un fenomeno troppo presente anche all'interno della regione veneta.

PRESIDENTE

Grazie.
Se aggiornate "Concilium", sono caricati gli ulteriori ordini del giorno, fino al n. B0062 e poi penso che arriverà qualcos'altro. Aggiornate.
La parola al collega Zanoni.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Volevo anch'io sottolineare il passo avanti che è stato fatto, per quanto riguarda il finanziamento della legge 48, una legge che si occupa di contrasto delle attività criminose e del sostegno alla legalità. Stiamo passando un periodo terribile, una pandemia che sta portando anche difficoltà economiche e tutti sanno quanto queste attività criminose diventino fiorenti quando la situazione economica va peggiorando. Quindi anche da parte mia un sostegno a questa iniziativa, perché nella nostra regione, dove negli ultimi anni, in particolare negli ultimi mesi, abbiamo avuto conferma, purtroppo anche dalla Magistratura, di come queste attività stiano purtroppo avanzando, bisogna mettere maggiori risorse proprio per fare maggiore attività, coordinata con le Forze dell'ordine e la Magistratura, per riuscire a fare massima prevenzione e informazione su questo che è un fenomeno molto preoccupante.

PRESIDENTE

Grazie. Noi stiamo votando gli articoli in questo momento: sono dichiarazioni di voto sull'articolo 2.
Non vedo altri interventi, per cui metto in votazione l'articolo 2.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Adesso passiamo all'articolo 3.
È aperta la votazione sull'articolo 3.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo all'articolo n. 4.
È aperta la votazione sull'articolo 4.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo all'articolo 5.
È aperta la votazione sull'articolo 5.
(Votazione elettronica)
È chiusa La votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo all'articolo 6.
È aperta la votazione sull'articolo 6
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Adesso dobbiamo tornare all'articolo 1, che doveva essere votato come ultimo articolo in questo caso, come capita sempre durante l'approvazione del bilancio. Quindi metto in votazione l'articolo 1.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Adesso passiamo all'articolo 7, che è l'entrata in vigore della norma, quindi metto in votazione l'articolo 7.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Adesso passiamo agli ordini del giorno: sono parecchi, per cui vi chiedo di prestare attenzione e di guardare bene cosa si vota.
Dobbiamo sospendere su richiesta della Giunta qualche minuto per riordinare le carte.
Quindi ripresa lavori alle ore 15.40, grazie.
La Seduta è sospesa alle ore 15.35
 
La Seduta riprende alle ore 15.59.

PRESIDENTE

Riprendiamo i lavori. L'Assessore c'è. Ci sono relatore e correlatrice? Non servono i pareri, però sono loro che comunque accompagnano il provvedimento.
Colleghi, attenzione, partiamo con la votazione degli ordini del giorno. Chi ce l'ha in cartaceo, può seguire, ma, ripeto che, per chi vota con "Concilium", è anche molto semplice recuperarli dal tablet: provateci.

ODG n. B42

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Baldin, Zanoni, Guarda, Montanariello e Lorenzoni relativo a "La Regione promuova la mobilità sostenibile" in occasione dell'esame del disegno di legge relativo a "Bilancio di previsione 2021-2023". (Progetto di legge n. 19) APPROVATO (Deliberazione n. 132/2020)

"IL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
PREMESSO CHE:
l'inquinamento rappresenta una delle più gravi minacce per la salute della popolazione. Si stima che sia la causa di morte per quasi 4 milioni di persone all'anno nel mondo, dovuta a patologie direttamente correlate come ictus, infarti, allergie, asma, polmoniti e allergie. Molti studi scientifici sono concordi nell'affermare che in presenza di alti livelli di PM 10 e PM 2,5 nell'aria (come accade nella Pianura Padana) l'aspettativa di vita si riduca di 2-3 anni a causa dell'inquinamento. Si rende pertanto imprescindibile passare velocemente a forme di trasporto sostenibile attraverso politiche che promuovano veicoli a basso impatto ambientale. E fra i veicoli a basso impatto ci sono innanzitutto i veicoli elettrici, che non producono emissioni di gas di scarico, oltre ad essere significativamente più silenziosi rispetto alle auto alimentate a benzina o diesel ed avendo quindi un effetto anche sull'inquinamento acustico;
secondo gli ultimi dati dell'Eafo (European Alternative Fuel Observatory), nel 2020 si registrano 13.176 punti di ricarica installati nel nostro Paese in 7203 stazioni accessibili al pubblico. La maggior parte dei sistemi è pubblico, oltre il 70%, mentre il restante è composto da impianti privati aperti all'utilizzo pubblico. Circa i 2/3 dei sistemi sono di ricarica veloce con una potenza da 21 a 43 kW, mentre quelli considerati ultraveloci al di sopra dei 50 kW hanno ancora purtroppo una presenza marginale. Un quinto delle colonnine invece sono punti di ricarica lenta fino a 3,7 kW, non compatibili con le auto ma con veicoli leggeri come i monopattini elettrici e le microcar a zero emissioni;
la rete di ricarica italiana non è distribuita in modo omogeneo nel Paese. A crescere di più alla voce infrastruttura sono soprattutto 5 regioni del centro-nord: Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, Trentino-Alto Adige e Veneto, con circa la metà di tutte le stazioni di ricarica elettrica nazionale.
PREMESSO ALTRESÌ CHE:
uno dei motivi che scoraggia il consumatore dall'acquistare un veicolo elettrico è senza dubbio l'incertezza su dove poterlo ricaricare. La crescita della mobilità elettrica è legata alla rete delle infrastrutture di ricarica, sia in termini di numero che di localizzazione dei punti esistenti, attualmente quasi tutti ubicati al di fuori delle autostrade. All'estero la presenza di colonnine elettriche sulle arterie ad alta percorrenza è decisamente superiore, un aspetto che in Italia crea un forte ostacolo alla promozione della mobilità a zero emissioni. Stazioni di ricarica ad alta potenza (almeno 100 kW) lungo la rete autostradale renderebbe più facili gli spostamenti a lungo raggio;
gli altri fattori di scelta della mobilità elettrica infatti, come il prezzo, le batterie, o l'autonomia, o ancora la disponibilità di modelli, sono tutti elementi che negli ultimi anni hanno fatto registrare notevoli evoluzioni, con auto elettriche più accessibili e funzionali;
CONSIDERATO che un significativo passo avanti in Veneto è stata la pubblicazione in un'unica piattaforma web (il sito di Veneto Strade) di tutti i punti di ricarica presenti nel territorio della Regione, comprensivi di informazioni su potenza, disponibilità delle colonnine di ricarica (in uso/fuori uso/occupate/in manutenzione), tipologia di presa utilizzate. Questo è stato possibile grazie al progetto europeo trans- regionale E-MOTICON;
VISTA la Missione 09 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente" Programma "08 Qualità dell'aria e riduzione dell'inquinamento" della Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR) 2021-2023;
tutto ciò premesso,
impegna la Giunta regionale
a farsi promotrice nelle sedi istituzionali, nazionali ed europee, competenti perché si arrivi ad una promozione sempre maggiore e ad una diffusione sempre più capillare della mobilità elettrica".
Mi ha chiesto la parola Zanoni.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Volevo chiedere alla collega la possibilità di sottoscrivere l'ordine del giorno.

PRESIDENTE

Accettato. Baldin prego.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Certo, accetto tutte le richieste di sottoscrizione.
Brevemente lo illustro: questo ordine del giorno chiede sostanzialmente alla Giunta regionale di farsi promotrice di una maggiore diffusione, sempre più capillare, della mobilità elettrica; questo da una parte anche per cercare di mitigare gli effetti dannosi dovuti all'inquinamento, visto che sono circa 4 milioni di persone al mondo quelle che muoiono per problemi respiratori e per gravi patologie legate all'inquinamento dell'aria. L'aspettativa si calcola che si riduca da due a tre anni a causa dell'inquinamento e questo chiaramente è dovuto in larga parte ai veicoli che tutti noi utilizziamo.
Quindi si rende necessario, soprattutto da qui in avanti, andare verso una sempre maggiore diffusione dei veicoli elettrici, ma una cosa che chiaramente scoraggia chi vuole comprare una macchina elettrica è il fatto di trovare poche colonnine disponibili e in larga parte magari ubicate fuori dalle linee principali di collegamento, per cui servirebbe fare un altro passo avanti, dopo quello che è già stato fatto, e lo riconosciamo, da Veneto Strade che ha pubblicato su un'ampia piattaforma per indicare tutti i punti di ricarica presenti e comprensivi di informazioni sulla disponibilità e la tipologia delle colonnine.
Quindi chiedo che venga fatta la dovuta promozione anche da parte di questa Regione, che comunque negli ultimi anni ha fatto dei passi in avanti su questo tema.

PRESIDENTE

Grazie, collega Guarda. Montanariello chiede la sottoscrizione. Lorenzoni, prego.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Sì, anch'io chiedo di sottoscrivere, grazie.

PRESIDENTE

Benissimo, accettata anche la richiesta del collega Lorenzoni.
Io non vedo altri interventi, quindi metto in votazione l'ordine del giorno n. B0042.
È aperta la votazione.
Sugli ordini del giorno non c'è il parere del relatore, quindi coordinatevi con i vostri Capigruppo su come votare.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Il n. B0043 lo accantoniamo un attimo perché c'è un approfondimento che sta facendo l'assessora Lanzarin.
ODG n. B44

Ordine del giorno presentato dalla consigliera Baldin relativo a "Utilizzare l'immobile di proprietà della Croce Rossa Italiana ubicato a Jesolo per ricoverare persone positive al Covid" RESPINTO

"IL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
PREMESSO CHE:
nel territorio dell'ULSS n. 4 "Veneto Orientale" vi è la necessità di accogliere in una struttura dedicata le persone positive al Covid- 19, che necessitano di ricovero in un reparto di malattie infettive, al fine di limitare il propagarsi del contagio nei presidi ospedalieri del territorio medesimo;
nel territorio dell'ULSS n. 4 "Veneto Orientale'', più precisamente nei pressi dell'ospedale di Jesolo, è ubicato un immobile di proprietà della Croce Rossa Italiana, già adibito in passato a finalità socio-sanitarie.
CONSIDERATO CHE:
la suindicata struttura risulta attualmente inutilizzata e potrebbe essere adibita ad ospitare persone affette da SARS-COV-2, che non abbiano necessità di ricovero presso i reparti di terapia intensiva;
il direttore generale dell'Ulss 4 si è espresso su questa ipotesi, dicendo che andrebbe "analizzata con interesse e considerata con attenzione, sia per la vicinanza con l'ospedale ma anche perché la stessa Croce Rossa sta già collaborando al contrasto al Covid-19". Il direttore generale ha anche chiesto che la questione venga approfondita a livello politico.
Tutto ciò premesso,
impegna la Giunta regionale
a verificare la possibilità di utilizzare l'immobile di proprietà della Croce Rossa Italiana, già adibito in passato a finalità socio-sanitarie, al fine di ricoverarvi persone positive al Covid-19 (che non necessitano della terapia intensiva), al fine di limitare il propagarsi del contagio nei presidi ospedalieri del territorio dell'ULSS n. 4 "Veneto Orientale"".
Baldin, prego.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Grazie. Lo illustro brevemente.
Allora, si tratta di un immobile situato nei pressi dell'Ospedale di Jesolo, in proprietà della Croce Rossa, e si chiede, vista la presenza di parecchie persone positive al coronavirus, la valutazione della possibilità di usare questo immobile, di proprietà appunto della Croce Rossa, già adibito in passato per finalità socio sanitarie, al fine di ricoverarvi persone positive che non necessitano della terapia intensiva. Già c'era stata una dichiarazione possibilista da parte del direttore generale Bramezza, quindi chiedo alla Giunta che assuma questo impegno.

PRESIDENTE

E chi è molto a conoscenza della cosa interviene. Assessore Calzavara, prego.

Ass.re Francesco CALZAVARA

Al di là di quello che potrebbero essere delle interlocuzioni momentanee con il Direttore della ASL di riferimento, credo che sarebbe molto pericoloso per il Consiglio regionale impegnarsi in un momento come questo, in cui è in corso un bando per la vendita di tutto l'immobile da parte della Croce Rossa, pronunciarsi con un indirizzo che rischierebbe, in qualche modo, anche di svalutare il bene stesso.
Quindi dire qualcosa in un momento come questo, in cui c'era un'asta la scorsa settimana che è stata prorogata a marzo per la vendita di un bene di un ente come la Croce Rossa, quindi nella piena autonomia e nella piena disponibilità, credo che rischierebbe anche di configurarsi come una sorta di turbativa d'asta, quindi per noi il parere è negativo.

PRESIDENTE

Zottis, prego.

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

No, solo per avallare, visto che si tratta del territorio in cui vivo, le parole dell'assessore Calzavara: al di là del merito della proposta e delle interlocuzioni con l'ULSS, di cui penso che siamo tutti a conoscenza – abbiamo discusso più volte di quello stabile in vari modi – credo che ad oggi sia assolutamente tecnicamente pericoloso e impossibile dare avvio a questo ordine del giorno. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei. Non vedo altri interventi, quindi metto in votazione l'ordine del giorno n. B0044.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Sono appena arrivati due ulteriori ordini del giorno, che possono essere accettati, ma potranno essere votati senza svolgimento di discussione; né presentazione, né discussione.
ODG n. B45

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Polato, Speranzon, Formaggio, Razzolini, Soranzo, Andreoli, Sponda, Piccinini, Rigo, Bozza, Venturini, Villanova e Corsi relativo a "La Giunta si impegni a garantire un adeguato finanziamento alle fondazioni "Arena di Verona", "La Fenice di Venezia" e al Teatro Stabile C. Goldoni" in occasione dell'esame del disegno di legge relativo a "Bilancio di previsione 2021-2023". (Progetto di legge n. 19) APPROVATO (Deliberazione n. 133/2020)

"IL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
Premesso che:
La Regione del Veneto dal 1999 stanzia annualmente all'Arena di Verona e alla Fenice di Venezia un contributo al finanziamento riconoscendo l'importanza culturale ed economica che rappresentano per la Regione Veneto.
La Regione del Veneto dal 1992 stanzia un contributo di gestione al Teatro Stabile del Veneto C. Goldoni.
Lo stato di emergenza epidemiologica da COVID-19 ha pesantemente caratterizzato l'anno in corso e con molta probabilità si ripercuoterà anche nel prossimo anno
Impegna la Giunta regionale
a valutare azioni di sostegno compatibilmente con le disponibilità finanziarie nel corso dell'anno 2021 alle suddette realtà vista la previsione di una lenta e difficile ripresa del settore".
Polato, prego.

Daniele POLATO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Grazie, Presidente.
Intanto ringrazio l'Assessore per aver dato una sorta di parere favorevole a questo ordine del giorno, che è un impegno politico che questo Consiglio regionale, e non solo – qui mi rivolgo anche al Presidente del Gruppo del PD – ma anche il Governo, che veramente dovrebbe metterci del suo, soprattutto con il FUS, il Fondo Unico dello Spettacolo, che dovrebbe andare incontro in maniera pesante alle Fondazioni.
Abbiamo avuto, come l'Assessore sa, anni di mala gestione all'interno soprattutto delle fondazioni lirico-sinfoniche e parlo dell'Arena di Verona, con 28 milioni di euro di debiti e una posizione finanziaria disastrosa; in questi tre anni abbiamo fatto sacrifici, adesione alla Legge Bray, dipendenti che hanno avuto dieci mensilità su dodici per anni. Siamo riusciti ad arrivare a una posizione finanziaria migliorata di quasi 3 milioni di euro e ad un risultato di esercizio veramente importante: utili tutti gli anni, dodici mensilità pagate.
Eravamo sulla strada del risanamento non solo economico, ma culturale, non solo per la città di Verona, ma per il Veneto: parliamo di oltre 500.000 presenze, parliamo di un tessuto economico importante e, come vi dicevo, non solo per la città di Verona.
Oggi ci troveremo di fronte ad un bilancio negativo, probabilmente di 10 milioni di euro del 2020, perché sapete che l'Arena di Verona è il più grande teatro all'aperto, dove il ticketing è fondamentale e unico non solo in Italia, ma a livello europeo.
Pertanto avevamo previsto degli emendamenti in assestamento e poi successivamente, ma siamo consci anche delle risorse messe a disposizione, per cui affidiamo alla Giunta, a questo Consiglio regionale, ma anche al Governo l'appello di farci carico tutti responsabilmente di questo nostro motore turistico e di economia unico al mondo, che può garantire effettivamente una relativa e prossima ripartenza per il 2021.
Ecco perché abbiamo predisposto questo ordine del giorno – ringrazio i colleghi che l'hanno sottoscritto – in cui chiediamo l'impegno alla Giunta a valutare, ovviamente in condizioni economiche favorevoli, risorse maggiori o superiore a quei 640.000 euro previsti oggi come stanziamento di bilancio della Regione. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei non vedo altri interventi, per cui metto in votazione l'ordine del giorno n. B0045.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
ODG n. B46

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Zottis, Montanariello, Zanoni, Camani, Baldin, Bigon, Speranzon, Giacomo Possamai, Pan, Villanova, Ostanel e Lorenzoni relativo a "Sostegno al settore calzaturiero veneto pesantemente colpito dalla crisi economica causata dalla pandemia da Covid-19" in occasione dell'esame del disegno di legge relativo a "Bilancio di previsione 2021-2023". (Progetto di legge n. 19) APPROVATO (Deliberazione n. 134/2020)

"IL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
Premesso che:
recentemente l'Assocalzaturifici e le organizzazioni sindacali nazionali Filctem, Femca e Uiltec, hanno chiesto un incontro con i Ministri del Lavoro e dello Sviluppo Economico per promuovere politiche urgenti a favore della tutela del comparto calzaturiero, in forte difficoltà anche a causa della pandemia da Covid-19;
in particolare per il suddetto settore le Organizzazioni Sindacali chiedono azioni fiscali mirate e indifferibili e l'estensione della cassa integrazione per tutto il 2021, allo scopo di scongiurare la chiusura di migliaia di aziende e la conseguente perdita di posti di lavoro. Una diversa fiscalità per aziende e lavoratori consentirebbe un incremento delle risorse complessive, salvaguardando un importante settore economico e favorendo le trattative per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto.
Tenuto conto che:
il settore calzaturiero rappresenta un rilevante segmento dell'economia veneta, nonché un polo di eccellenza riconosciuto a livello mondiale, fatto di professionalità e competenze che nel corso del tempo hanno dato vita a importanti realtà produttive territoriali come il distretto della Riviera del Brenta o quello dello scarpone a Montebelluna.
Ritenuto che:
anche le istituzioni dovrebbero fare la propria parte per salvaguardare e rilanciare il settore calzaturiero, sostenendo proposte come quella che prevede la creazione di un nuovo centro della formazione tecnica e professionale presso Villa Binetti di Montebelluna;
sia altresì opportuno che la Regione promuova e sostenga attività di formazione e di studio nell'ambito dell'innovazione tecnologica del sistema calzaturiero in collaborazione con gli enti di formazione e le Università del Veneto.
IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE
ad attivarsi nelle sedi competenti affinché sia intrapresa ogni utile azione a tutela dei livelli occupazionali del settore calzaturiero veneto;
a promuovere attività di formazione e studio nell'ambito dell'innovazione tecnologica del sistema calzaturiero in collaborazione con gli enti di formazione e le Università del Veneto".

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Lo diamo per letto, Presidente, grazie.

PRESIDENTE

Grazie infinite. Zanoni prego.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Chiedo la sottoscrizione.

PRESIDENTE

Accettata: ho visto la collega Zottis annuire.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Anch'io, Presidente.

PRESIDENTE

Allora Camani e Baldin.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Anch'io, Presidente.

PRESIDENTE

Speranzon, Bigon, Possamai, Pan, Villanova, Ostanel e Lorenzoni: accettata. Perfetto.

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Accetto tutte le sottoscrizioni e ringrazio i colleghi.

PRESIDENTE

Grazie a te. Mettiamo in votazione l'ordine del giorno n. B0046.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È la votazione.
Il Consiglio approva.
Il n. B0047 lo accantoniamo un attimo, collega Ostanel, perché c'è una verifica in corso.
Il n. B0048 viene ritirato, perché praticamente era già stato fatto nel Collegato ma soprattutto ha trovato, come diceva prima la collega Camani, soddisfazione nell'emendamento votato prima nel tabellare.
ODG n. B51

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Razzolini, Speranzon, Polato, Soranzo, Formaggio, Venturini e Bozza relativo a "Commemorazione del centenario della traslazione del Milite Ignoto nel sacello dell'Altare della Patria. Proposta di patrocinio e sostegno, da parte della Regione Veneto, all'iniziativa dei cent'anni della traslazione del Milite Ignoto." in occasione dell'esame del disegno di legge relativo a "Bilancio di previsione 2021-2023". (Progetto di legge n. 19) APPROVATO (Deliberazione n. 135/2020)

"II CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
PREMESSO CHE:
il Gruppo delle Medaglie d'Oro al Valor Militare, promotore di questa iniziativa, è considerato un ente morale, istituito con R.D. del 16 settembre 1927 n. 1858;
il 4 novembre 1921 i Decorati di Medaglia d'Oro al v.m. effettuarono la scorta d'onore all'Altare della Patria al feretro del "Soldato Ignoto" - insignito della stessa decorazione ed il trasporto a spalla della bara sino alla sua deposizione nel Sacello, ove tuttora il Milite Ignoto è custodito ed onorato;
il 4 novembre è la giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate istituita nel 1919. La data fu scelta a ricordo dell'entrata in vigore dell'armistizio di Villa Giusti firmato tra l'Italia e l'Austria - Ungheria, che sancì la fine della Grande Guerra;
il 4 novembre è una ricorrenza particolarmente legata alla storia ed alla cultura del Veneto che qui ebbe lo svolgersi di gran parte delle imprese eroiche della Grande Guerra che si ritrovò nei suoi luoghi simbolo del Fiume e della Montagna Sacri alla Patria, quali il Piave ed il Monte Grappa, del Pasubio e dell'Ortigara, fino ad essere identificata, dopo la riconquista della sponda sinistra del Piave liberando così le terre occupate dall'invasore, con la Vittoria di Vittorio Veneto;
nella data del 4 novembre del prossimo anno ricorrerà il centenario della traslazione del Milite Ignoto nel sacello dell'Altare della Patria. Con la conclusione del primo conflitto mondiale, nel corso del quale avevano perso la vita circa 650 mila militari italiani, il Parlamento approvò la legge n. 11agosto 1921, n. 1075 per la sepoltura in Roma sull'Altare della Patria della salma di un soldato ignoto caduto in guerra;
ciò ha consentito alla popolazione di identificare una persona cara in quel militare sconosciuto, dove l'unico requisito assunto come inderogabile fu quello della sua italianità. Nel corso degli anni quel soldato voluto come "di nessuno" è divenuto "di tutti", quale simbolo del sacrificio e del valore dei combattenti della prima guerra mondiale e successivamente di tutti i caduti per la Patria;
questo elemento di assoluta indeterminatezza, unito alla casualità della scelta finale della bara, tra undici identiche, effettuata, nella Basilica di Aquileia, da parte di Maria Bergamas, madre di un militare caduto in combattimento, i cui resti non furono mai recuperati, consenti a tutti gli italiani di identificare una persona cara in quel militare sconosciuto. Ciò avvenne, infatti, sin dal passaggio del treno speciale che lo trasportò da Aquileia a Roma e poi, il 4 novembre 1921, nel momento della sua solenne tumulazione presso il sacello dell'Altare della Patria, al Vittoriano;
durante la fase finale di quello storico viaggio, i decorati di Medaglia d'Oro al valor militare, che già avevano ricevuto il privilegio di svolgere la stessa funzione nel tragitto dalla Basilica alla stazione ferroviaria di Aquileia, eseguirono nuovamente, a Roma, la scorta d'onore al feretro, trasportato su un affusto di cannone, dalla Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri alla base del Vittoriano e quindi ne effettuarono il trasporto, a spalla, sulla scalea, sino alla sua deposizione nel sacello, ove il Caduto anch'Egli, nel frattempo, decorato di Medaglia d'oro al Valor Militare viene tuttora custodito ed onorato;
l'importanza di continuare a tenere viva la memoria di questo che, insieme al Tricolore e all'Inno Nazionale, costituisce uno dei simboli maggiormente aggregativi alla nostra Repubblica e che possa così promuovere l'educazione delle giovani generazioni al senso di appartenenza, al rispetto delle Istituzioni e all'amor di Patria, passa attraverso gesti semplici quanto simbolici: il canto dell'Inno Nazionale, la celebrazioni delle feste nazionali, la commemorazione di chi si è sacrificato per l'unità e la libertà della Patria;
CONSIDERATO:
In vista di tale anniversario, l'iniziativa commemorativa promossa dal "Gruppo delle Medaglie d'Oro al valor Militare d'Italia" per l'anno 2020 - 2021 circa la possibilità di conferimento della cittadinanza onoraria al "Milite Ignoto" ed anche per l'intitolazione al "Milite Ignoto - Medaglia d'Oro al Valor Militare" di piazze, vie o altri luoghi pubblici, al fine di riconoscere in ogni luogo d'Italia la "paternità" di quel Caduto;
L'Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) ha sposato l'iniziativa, inviando il 6 marzo alle Associazioni Regionali, per necessaria conoscenza, la Lettera a firma del Segretario Generale ANCI indirizzata a tutti i Comuni Italiani, relativa alle iniziative in occasione del centenario del Milite Ignoto, con preghiera di massima diffusione verso tutti i Comuni del rispettivo territorio, infatti, il progetto "Milite Ignoto, Cittadino d'Italia" è nato e viene promosso in tutti i comuni d'Italia congiuntamente dal Gruppo Medaglie d'Oro e ANCI Nazionale.
Proprio da quell'evento, inoltre, sorse l'idea, tra coloro che vi avevano preso parte, di fondare, nel 1923, il "Gruppo delle Medaglie d'Oro al Valor Militare d'Italia", successivamente costituito in ente morale (Regio Decreto 16 settembre 1927, n. 1858).
Il Gruppo delle Medaglie d'Oro al Valor Militare d'Italia si è rapportato con le Associazioni d'arma per condividere a livello unanime questa proposta;
Così come, cento anni fa, gli sforzi effettuati per fare in modo che quel Soldato, voluto come "di nessuno", potesse in realtà essere percepito come "di tutti", al punto da trasformarsi nella sublimazione del sacrificio e del valore dei combattenti della prima guerra mondiale e successivamente di tutti i Caduti per la Patria, oggi è giunto il momento in cui, in ogni luogo d'Italia, si possa orgogliosamente riconoscere la "paternità" di quel Caduto;
RITENUTO:
nella data del 4 novembre del prossimo anno ricorrerà il centenario della traslazione del Milite Ignoto nel sacello dell'Altare della Patria
impegna la Giunta regionale
a promuovere la conoscenza della storia del Milite Ignoto e dell'iniziativa promossa per il Centenario nelle scuole di ogni ordine e grado della Regione del Veneto;
a favorire eventuali iniziative in supporto a ANCI Veneto, tese alla sensibilizzazione dei Comuni affinché possano aderirvi pienamente;
a promuovere la visione del film "Fango e gloria" che ebbe il patrocinio e il contributo dell'Assessorato alla Cultura della Regione del Veneto e che tratta degli eventi della Grande Guerra, con un cameo eccezionalmente significativo sulla vicenda del Milite Ignoto, principalmente tra gli studenti del Veneto".
Prego, Razzolini.

Tommaso RAZZOLINI (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Il 4 novembre 1921 i decorati di medaglia d'oro al valor militare effettuarono la scorta d'onore all'Altare della Patria, al feretro del soldato ignoto. Nella data del 4 novembre del prossimo anno ricorrerà il centenario della transazione del Milite Ignoto.
In questa occasione il gruppo Medaglie d'Oro al valor militare sta promuovendo varie iniziative al riguardo, sposate anche dall'Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) e condivisa con le associazioni d'arma, quali la possibilità di conferimento della cittadinanza onoraria al Milite Ignoto e l'intitolazione di piazze, vie ed altri luoghi pubblici, al fine di riconoscere in ogni luogo d'Italia la paternità di questo caduto.
Il 4 novembre è una ricorrenza particolare, legata alla storia ed alla cultura del Veneto che qui ebbe lo svolgersi di gran parte delle imprese eroiche della Grande Guerra che si ritrovò nei suoi luoghi simbolo del fiume sacro alla patria, il Piave, del Monte Grappa, del Pasubio, dell'Ortigara, fino ad essere identificata, dopo la riconquista della sponda sinistra del fiume Piave, con la vittoria di Vittorio Veneto.
L'importanza di continuare a tenere viva la memoria di questo che, insieme al Tricolore e all'Inno nazionale, costituisce uno dei simboli maggiormente aggregativi della nostra Repubblica e che possa così promuovere l'educazione delle giovani generazioni al senso di appartenenza, al rispetto alle istituzioni e all'amor di patria, passa attraverso gesti semplici quanto simbolici: il canto dell'inno nazionale, le celebrazioni delle feste nazionali, la commemorazione di chi si è sacrificato per l'unità e la libertà della patria. Basti pensare al fatto accaduto a Cima Grappa qualche giorno fa, dove quei ragazzi hanno dimostrato di non conoscere questi valori, così come cent'anni fa gli sforzi effettuati per fare in modo che quel soldato voluto come di nessuno potesse in realtà essere percepito come di tutti, al punto da trasformarsi nella sublimazione del sacrificio e del valore dei combattenti della prima Guerra Mondiale e successivamente di tutti i caduti per la Patria.
Oggi è giunto il momento in cui in ogni luogo d'Italia si possa orgogliosamente riconoscere la paternità di quel caduto. Si chiede, quindi, alla Giunta regionale di impegnarsi a promuovere la conoscenza della storia del Milite Ignoto e dell'iniziativa promossa per il centenario nelle scuole di ogni ordine e grado della Regione del Veneto; favorire eventuali iniziative in supporto a ANCI Veneto, tese alla sensibilizzazione dei Comuni affinché possano aderirvi pienamente; a promuovere la visione del film "Fango e gloria" che ebbe il patrocinio e il contributo dell'Assessorato alla Cultura della Regione del Veneto e che tratta degli eventi della Grande Guerra, compresa la vicenda del Milite Ignoto. Grazie.

PRESIDENTE

Ricordo che su questo c'era un'interlocuzione con il Comando Forze operative terrestri, in collaborazione con il Friuli Venezia Giulia, perché, appunto, c'è già un lavoro su questo in corso.
Prego, Venturini.

Elisa VENTURINI (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto)

Grazie, Presidente.
Come Gruppo di Forza Italia, abbiamo chiesto la sottoscrizione di questo ordine del giorno per il valore simbolico che ha questa iniziativa. Tra l'altro, mi vede partecipe non solo come Consigliere regionale, ma anche come Vicepresidente di ANCI Veneto, in quanto sono stata contattata dal comitato organizzatore per le commemorazioni del Centenario del Milite Ignoto e, insieme al Presidente di ANCI Veneto, Mario Conte, stiamo sensibilizzando i Comuni del Veneto affinché concedano la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto.
Questa iniziativa, come già detto, ha un grande valore simbolico, nel ricordare un ragazzo caduto, che quindi rappresenta i ragazzi di quel periodo storico, che sono stati appunto impegnati nel conflitto, ma anche la madre, che vale la pena ricordare, Maria Bergamassa, la donna che ha scelto il Milite Ignoto tra undici bare e che ha deciso di rappresentare così le madri italiane che hanno perso i loro figli nella guerra.

PRESIDENTE

Grazie. Montanariello.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, sarò molto breve e non entro nel merito specifico dell'ordine del giorno, perché credo sia una materia che vede più ferrati i colleghi di Fratelli d'Italia.
È un rispettabilissimo ordine del giorno, però credo che ci sia un cenno positivo su questo ordine del giorno, cioè che finalmente sentiamo sotto alcuni aspetti ancora parlare di un'Italia unita, che torniamo a parlare di una nazione intera, che si chiama Italia, e non di una nazione veneta autonoma e indipendente, fuori da ogni scenario, anche storico, sotto alcuni aspetti. Quindi, al netto della particolarità sull'ordine del giorno, sono compiaciuto che in quest'Aula si parli di Stato italiano per intero e non di Veneto, come qualcosa che è al di fuori o più importante dell'intera nazione.
Quindi, colgo questo cenno di positività all'interno anche di una contraddizione, magari, di linguaggio, che ogni tanto entra a gamba tesa nelle dinamiche e negli interventi dell'Aula.

PRESIDENTE

Non vedo altri interventi, per cui metto in votazione l'ordine del giorno n. B0051.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
ODG n. B52

Ordine del giorno presentato dalla consigliera Baldin relativo a "Salute e sicurezza sul lavoro, convocare urgentemente il Comitato regionale di coordinamento" in occasione dell'esame del disegno di legge relativo a "Bilancio di previsione 2021-2023". (Progetto di legge n. 19) APPROVATO (Deliberazione n. 136/2020)

"IL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
PREMESSO CHE:
con deliberazione n. 1055 del 17 luglio 2018 la Giunta regionale ha inteso approvare il "Piano Strategico per il consolidamento e il miglioramento delle attività a tutela della salute e della sicurezza dei Lavoratori", che costituisce lo strumento per la pianificazione, il monitoraggio e la valutazione degli interventi ritenuti necessari al consolidamento e al miglioramento delle attività su base regionale a tutela della salute e della sicurezza dei Lavoratori;
tale Piano rappresenta uno strumento rafforzativo delle funzioni previste dal mandato istituzionale della Regione per quanto attiene alla tutela della salute e sicurezza dei Lavoratori e degli impegni assunti con i rispettivi documenti programmatori regionali;
in accordo con le Parti Sociali, sono state individuate 8 aree di intervento e, per ogni area, il piano definisce azioni, strutture incaricate e cronoprogramma degli interventi, articolati in due fasi a diversa velocità: interventi immediati e interventi a sviluppo nel medio-lungo periodo, finalizzati a integrare o consolidare il primo livello di azione;
contestualmente, sono descritte le modalità di monitoraggio periodico, revisione annuale e valutazione degli esiti.
CONSIDERATO CHE:
per quanto attiene al monitoraggio periodico degli interventi in materia di tutela della salute e della sicurezza dei Lavoratori descritti nel Piano, è lo stesso Piano a prevedere che esso sia condotto dal Comitato Regionale di Coordinamento di cui all'art. 7 del Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, attraverso gli strumenti definiti dalla Direzione Prevenzione, Sicurezza Alimentare, Veterinaria;
alla fine di ciascun anno di sviluppo del Piano strategico, è prevista inoltre la revisione dello stesso e "l'eventuale modifica o integrazione in ragione delle esigenze dettate dalle evidenze epidemiologiche e dal contesto socio­occupazionale o dalle previsioni di altri eventuali documenti programmatori intervenuti" e che inoltre al termine dello sviluppo del Piano di lavoro, ne è prevista la valutazione degli esiti "sia attraverso i dati epidemiologici forniti dai flussi informativi attivati e dalle conseguenti elaborazioni, sia attraverso i sistemi di valutazione dei risultati previsti a livello nazionale";
la convocazione del Comitato risulta evidentemente propedeutica e necessaria anche ai fini delle succitate revisione annuale e valutazione degli esiti.
EVIDENZIATO CHE:
con nota del 23 novembre 2020 recante "Comitato regionale di coordinamento su salute e sicurezza: richiesta di convocazione", indirizzata all'Assessore alla Sanità e al Sociale, alla Direzione Prevenzione, sicurezza alimentare, veterinaria e alla U.O. Prevenzione, le 00. SS. Cgil Cisl e Uil richiedevano appunto la convocazione del Comitato, specificando che "nonostante l'impegno assunto nell'ultimo incontro, non è stato più riunito" ed evidenziando che "a fronte della situazione epidemiologica e le implicazioni relative alla sicurezza negli ambienti lavorativi e nei diversi ambiti, e del verificarsi quotidiano di gravi e mortali incidenti sul lavoro, riteniamo necessario un aggiornamento sull'attuazione del Piano strategico per la sicurezza e il confronto sulle iniziative ed eventuali ulteriori interventi da porre in atto";
alla data attuale non è prevista la convocazione di detto Comitato, che peraltro non risulta essersi mai riunito nell'anno corrente.
VISTA la L.R. 23/2007, art. 8, così come modificato dalla L.R. 43/2012, che dispone che i proventi dalle sanzioni irrogate alle Imprese per violazione delle norme a tutela della salute e della sicurezza dei Lavoratori siano utilizzati per finanziare attività di prevenzione negli ambienti di lavoro; tali risorse trovano collocazione nel Programma 1307 della Missione 13.
RITENUTO urgente provvedere alla convocazione del Comitato, non soltanto alla luce della sospensione di fatto, e per tutta la durata dell'anno corrente, del monitoraggio periodico degli interventi previsti dal Piano di competenza del Comitato, ma anche ai fini di una necessaria revisione del Piano stesso alla luce dell'intervenuta pandemia da Covid-19.
Tutto ciò premesso
impegna la Giunta regionale
a provvedere con urgenza ai fini della convocazione del Comitato regionale di coordinamento su salute e sicurezza sul lavoro".
Baldin, prego.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Senza nulla togliere all'egregio lavoro che sta portando avanti l'assessora Lanzarin sul fronte Covid, che sicuramente impegnerà tantissimo il suo Assessorato, questo ordine del giorno impegna la Giunta regionale a provvedere con urgenza ai fini della convocazione del Comitato regionale di coordinamento su salute e sicurezza sul lavoro. Questo perché risulta che non sia stato convocato da un po', chiaramente anche a fronte dell'emergenza sanitaria in corso, però purtroppo si tratterebbe di aggiornare il Piano strategico per capire come far fronte, oltre che alla situazione epidemiologica, anche alle implicazioni che questa ha nell'ambito della sicurezza e della salute dei lavoratori. Questo anche perché negli ultimi tempi non è che non si siano verificati incidenti mortali sul lavoro, per cui si chiede semplicemente questo. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei. L'assessora Lanzarin ha problemi informatici, ma chiede la parola; prego Assessore.

Ass.ra Manuela LANZARIN

Sì, assolutamente nessun problema nel recepire questo ordine del giorno, perché era già in programma con l'anno nuovo la convocazione del tavolo preposto. Ricordiamoci che si è firmato un accordo con le sigle sindacali legate proprio agli ambienti della sicurezza dei luoghi di lavoro con alcuni contenuti all'interno di questo accordo di programma nel 2018, che prevedeva anche l'assunzione di risorse nuove per quanto riguarda gli SPISAL.
Oggi nel bilancio che noi abbiamo, avevamo 127 figure all'interno delle varie USL e nel 2018, siamo a 157-158 all'ultima verifica che ho fatto a novembre 2020. L'intenzione è quella, anche tramite degli avvisi dei concorsi che ci sono in Azienda Zero, di potenziare ancora di più appunto queste figure importanti, come abbiamo visto anche in questi periodi, in questo anno insomma di lockdown, con una verifica presso le nostre aziende e quindi anche per garantire la sicurezza dei lavoratori.
Ripeto che era già in programma e c'era già stata un'interlocuzione con le sigle sindacali e, quindi, sicuramente con l'anno nuovo verrà riconvocato.

PRESIDENTE

Quindi sono cose che stiamo già facendo.
Bene metto in votazione l'ordine del giorno n. B0052.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È Chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
ODG n. B53

Ordine del giorno presentato dal consigliere Piccinini relativo a "Sostegno del comparto manifatturiero veneto" in occasione dell'esame del disegno di legge relativo a "Bilancio di previsione 2021-2023". (Progetto di legge n. 19) APPROVATO (Deliberazione n. 137/2020)

"IL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
VISTO il progetto di legge n. 19/20 "Bilancio di Previsione per l'esercizio 2021-2023";
PREMESSO CHE:
La Crisi che è derivata dalla Pandemia da Covid 19 ha colpito l'industria italiana in maniera pesante e in una fase congiunturale già debole, con un forte calo dei consumi delle famiglie e dallo stallo del Pii nazionale che permane già da diversi mesi. Dunque, tra i settori economici più in affanno dell'economia italiana vi è sicuramente quello manifatturiero del confezionamento di articoli di abbigliamento, di articoli in pelle e pelliccia, industrie tessili, e articoli in pelle e simili che ha subito effetti negativi sia come contrazione della domanda che di offerta; non fanno eccezione le aziende Venete che rappresentano un fiore all'occhiello per il sistema economico Regionale.
La fine del lockdown nel mese di giugno che ha sancito la graduale riapertura delle attività produttive e commerciali, ha fatto registrare un ridotto miglioramento dei risultati economici del manifatturiero, ma poi con l'arrivo della seconda "ondata" della Pandemia si sono vanificati quasi completamente gli sforzi degli imprenditori Veneti ed il settore si trova in grave crisi di liquidità con la contrazione della marginalità, un incremento consistente della possibilità di fallimento/default e una consistente riduzione di tutti gli investimenti fissi e della spesa in ricerca e sviluppo.
Anche l'indice Pmi (Purchasing managers index) del settore manifatturiero italiano relativo al periodo del lockdown ha evidenziato il cattivo stato di salute delle aziende manifatturiere del Paese.
In particolare il manifatturiero che si occupa della moda (cod. Ateco 2017 C 13,14,15) e tutto l'indotto che vi ruota attorno - quale quota parte importantissima dell'economia nazionale e locale - sono in grave crisi, i negozi non vendono (hanno contratto solo debiti e subito un drastico calo delle vendite di oltre il 50%) e per l'effetto lo sono anche le industrie che producono tessuti e capi di abbigliamento siano essi abiti piuttosto che scarpe. Come evidenzia infatti l'associazione Federazione Moda Italia per bocca del suo presidente Vignatelli le imprese e aziende della moda sono dei fantasmi, sono infatti "sotto gli occhi di tutti i gravi danni subiti dai negozi di moda che vivono di collezioni stagionali, ordinate anche otto mesi prima dell'arrivo dei prodotti in store e che hanno investito centinaia di migliaia di euro in merce che, a questo punto e con ogni probabilità, resterà ferma. E poi troviamo incredibile che ci si sia dimenticati di un settore come il nostro" e ancora "... attivare lockdown differenziati, in base alla gravità degli effetti della pandemia sui territori, non deve significare negare ristori a chi sta meno peggio perché non costretto alla chiusura, ma concedere, se mai, contributi più congrui alle necessità di chi chiude forzatamente ..." e "... nessuno, dopo l'esperienza della tragica primavera, capisce che questo nuovo lockdown è fisico per alcune categorie, ma anche virtuale e non meno letale per altre come la moda anche nei territori dove non sono disposte chiusure per decreto. "
Ricollegandosi a quanto sopra esposto si evidenzia che essendo stato il Veneto costantemente in "ZONA GIALLA" (classificazione con meno restrizione per la bontà dei suoi indicatori - 21 indicatori che vanno dall'Rt all'occupazione dei posti in terapia intensiva) avuto riguardo alla classificazione operata dal Governo che stabilisce diverse modalità di applicazione sia delle restrizioni - a seconda del colore sia esso Giallo/Arancione/Rosso - che dei relativi ristori, le aziende manifatturiere del nostro Territorio seppur gravemente danneggiate rischiano di ottenere meno indennizzi rispetto alle aziende manifatturiere di altre Regioni Italiane e ciò sarebbe francamente una "beffa" contraria ad ogni principio di equità e non può essere assolutamente tollerato.
Tutto ciò premesso,
INVITA LA GIUNTA REGIONALE
Ad impegnarsi, non appena ciò sarà possibile, per l'adozione di un provvedimento per l'erogazione di contributi a fondo perduto per le Aziende manifatturiere Venete che a causa della Pandemia da Covid 19 che abbiano subìto un calo del fatturato nel periodo di imposta relativo all'anno 2020".
Camani, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Intervengo brevemente per sostenere la tesi di questo ordine del giorno perché sostanzialmente il consigliere Piccinini condivide con noi una certo tipo di ragionamento; ovviamente condivido con il Consigliere tutta la valutazione sulla gravità del comparto manifatturiero e di quanto la crisi economica, soprattutto in una Regione come la nostra, che fa dell'industria manifatturiera uno dei principali comparti produttivi, è una crisi particolarmente pesante e giustamente il consigliere Piccini sottolinea come, essendo rimasto il Veneto in zona gialla, perché i parametri forniti dalla Regione al Comitato tecnico scientifico nazionale hanno lasciato il Veneto in zona gialla, di conseguenza per le nostre imprese sono arrivati minori ristori.
Giustamente il consigliere Piccinini, siccome siamo in zona gialla, siccome ci sono arrivati meno ristori, non dice finalmente al Governo: "Dacci ristori", ma dice: "Regione, impegnati tu, che sei rimasta in zona gialla e che quindi non hai diritto ai ristori nazionali, a ristorare appena possibile, attraverso contributi a fondo perduto, le aziende manifatturiere venete"".
Siccome è un'impostazione che condividiamo, certamente voteremo a favore di questo ordine del giorno perché è giusto che la Regione faccia ciò che serve, non essendo nei parametri definiti dalle altre zone dal Governo. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei. Collega Guarda.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Intanto con i migliori auguri al consigliere Piccinini, vorrei intervenire perché...

PRESIDENTE

È negativo, sta bene.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Benissimo, allora non vediamo l'ora di rivederlo e può passare sicuramente un buon Natale.
A prescindere da questo, leggendo questo ordine del giorno, vedevo una condivisione di intenti e, dato che a marzo del 2020, quando cominciavamo in Commissione Terza ad affrontare la discussione sui sostegni al mondo dell'impresa, sulle difficoltà, quando si rilevava una difficoltà evidente, che cominciava ad essere purtroppo ordinaria, poi, nei mesi successivi, di diversi settori imprenditoriali del Veneto, all'epoca, prima ancora di qualsiasi ulteriore seconda ondata, eccetera, avevo proposto, insieme ad alcuni colleghi, di intervenire con dei fondi straordinari a fondo perduto. Infatti rilevavo come l'idea di fondare l'aiuto esclusivamente su fondi di garanzia "copia e incolla" a livello regionale, rispetto a quelli nazionali, era una sovrapposizione inutile, che avrebbe educato il mondo imprenditoriale al fatto che l'unico intervento che fa in supporto il mondo politico è quello di incentivare il debito con l'accensione di nuovi debiti e non di andare a sostenere quelle spese, ordinarie o straordinarie che siano, che l'epoca Covid porta ad avere difficoltà.
Quindi, sostengo questo tipo di approccio, non perché siano politiche assistenzialiste, come qualcuno in quest'Aula ha osato dire in questi giorni di discussione di bilancio, ma perché c'è una condizione emergenziale che richiede un impegno effettivo, per riuscire a fare in modo che le imprese non rimandino le problematiche di oggi a tra due anni, quando si ritroveranno le rate dei debiti accesi presso le banche, da pagare. Quindi, non rimandiamo questo tipo di interventi, dove è necessario e dove possibile, ma studiamoli. L'assessore Marcato, all'epoca, ci aveva detto che ci stava lavorando, per cui, alla luce di questo, ci aspettiamo che il 2021 sia conseguente alle parole.

PRESIDENTE

Tomas Piccinini, prego.

Tomas PICCININI (Lista Veneta Autonomia)

Intanto, grazie. Volevo portare, con l'ordine del giorno, l'attenzione verso un comparto manifatturiero che credo che faccia un punto di PIL a livello nazionale e a un buon livello per quanto riguarda il Veneto, un comparto che è stato prevalentemente escluso da qualsiasi ristoro o attenzione. Ma credo che, soprattutto in quello della moda e quello calzaturiero, non si perdano solo posti lavorativi, ma anche una qualità difficilmente ripetibile, da un certo punto di vista ed è un comparto non speculativo, ma vero, e questa è la vera differenza che ha contraddistinto chi veramente crea posti di lavoro.
Voglio aggiungere il fatto che la zona gialla, che riguarda la nostra Regione, sia un'ulteriore beffa perché è vero che noi siamo sempre stati gialli e meritevoli, per gli indicatori RT, ma tutti gli altri erano chiusi ed era come se fosse virtuale la nostra apertura. E poi vedere, oltretutto, di non essere stati considerati, non aver ricevuto nessun aiuto economico e oggi, perché si è in zona gialla, non vedersi riconosciuto un ristoro pari alle zone arancioni o alle zone rosse credo che sia un'ulteriore beffa a un momento già difficile.
Perciò il mio invito era quello di sottoporre questo ordine del giorno alla Giunta, che si impegni a dare un fondo perduto perché credo che sia doveroso e giusto mantenere quella che è la qualità del lavoro, perché il lavoro lo creiamo tutti, ma credo che il manifatturiero e la qualità che noi abbiamo sia invidiabile, perciò il mio invito è ad impegnare la Giunta, per quanto sarà possibile, ad un'adozione di un provvedimento all'erogazione di un contributo.
Grazie a chi ha sostenuto l'ordine del giorno.

PRESIDENTE

Grazie a lei. Non vedo altri interventi, quindi metto in votazione l'ordine del giorno n. B0053.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
ODG n. B55

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Guarda, Zottis, Ostanel, Zanoni e Lorenzoni relativo a "Impedire il rischio di consolidamento delle fitopatie emergenti" in occasione dell'esame del disegno di legge relativo a "Bilancio di previsione 2021-2023". (Progetto di legge n. 19) APPROVATO (Deliberazione n. 138/2020)

"Il Consiglio regionale del Veneto
Premesso che:
- in relazione agli interventi per il contrasto della Halyomorpha halys la Giunta regionale è intervenuta sia con interventi di natura preventiva attraverso appositi piani sia a mezzo aiuti emergenziali finalizzati a riconoscere a fronte delle perdite delle produzioni agricole specifici indennizzi, attivando altresì, con Dgr. n. 611 del 2020 e Dgr n. 1621 del 2020 e ai sensi di quanto previsto dal recente intervento normativo apprestato a mezzo dell'art.7 della Legge regionale 25 novembre 2019, n. 44 , un "Piano per il contrasto alla diffusione di insetti alloctoni, in particolare la cimice asiatica Halyomorpha halys, dannosi alla frutticoltura e avvio delle azioni."
- gli stanziamenti regionali a valere sulla Missione 16, Programma 1601, capitolo 104076, Azioni regionali per il contrasto alla diffusione di insetti alloctoni dannosi alla frutticoltura, art. 7 Legge regionale 25 novembre 2019, n. 44 ammontano a 2.500.000, 00 euro per il 2020 e 1.000.000, 00 euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022, cui si aggiungono, per il 2021 e giusta Allegato 16 al progetto di legge n. 19 in commento, ulteriori 1.000.000,00 euro;
Considerato che:
- Alla calamità rappresentata dalla presenza della Halyomorpha halys vanno purtroppo aggiunte altre emergenze a valenza fitosanitaria a carico delle colture frutticole, emergenze il cui rischio di consolidamento, per cause ormai note (cambiamento climatico, globalizzazione degli scambi, debolezza della rete dell'assistenza tecnica fitosanitaria), è ormai sotto gli occhi di tutti. Si pensi alla Moria del Kiwi che ha interessato dapprima la provincia di Verona (portando al dimezzamento della superficie a Kiwi) e che si sta estendendo anche nel Trevigiano; oppure si pensi alla Maculatura bruna del Pero, che ha manifestato una recrudescenza nel 2020, mentre, dopo molti anni, hanno nuovamente assunto rilevanza le infestazioni di Flavescenza Dorata della vite;
Ritenuto che:
- A fronte delle rilevate emergenze sia necessario valutare l'attivazione di un piano di monitoraggio e controllo attraverso cui fornire indicazioni agli agricoltori per la gestione delle emergenze fitosanitarie a carico delle colture specializzate, e quanto al fine di non compromettere importati comparti dell'agricoltura regionale;
Richiamato:
- l'art. 61 della legge regionale 12 dicembre 2003, n. 40 , che così recita:
"1. Al fine di prevenire l'insorgere, di ridurre la diffusione e di eradicare la presenza di fitopatologie a carico di piante fruttifere, floreali, ornamentali e prodotti del vivaismo e altre specie vegetali, definite dalle competenti autorità, la Giunta regionale attua, anche in collaborazione con istituti universitari ed enti pubblici, programmi di intervento che possono comprendere:
a) il monitoraggio e la verifica di piante suscettibili alla malattia, il controllo sistematico di vivai, centri di moltiplicazione e di importazione;
b) l'analisi di laboratorio e di campo, la ricerca di condizioni di sensibilità, la sperimentazione di fitofarmaci;
c) la verifica di condizioni di isolamento fitosanitario e di prevenzione dell'infezione;
d) la formazione tecnica, l'informazione scientifica, la divulgazione tecnologica di strumenti di controllo e presidio fitosanitario."
tutto ciò premesso
Impegna la Giunta regionale
Ad attivarsi, anche attraverso la predisposizione di uno specifico piano di monitoraggio, per impedire il consolidamento delle emergenti fitopatologie a carico delle colture specializzate".
Guarda, prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Questo è un ordine del giorno che in realtà è l'inizio di un lavoro che dovremmo fare il prossimo anno e parto da un'esperienza: nello scorso anno, durante la discussione del bilancio regionale, eravamo naturalmente sollecitati dal mondo dell'agricoltura del Veneto, e non soltanto, ad interventi straordinari per quanto riguarda un problema che è citato all'interno di questo ordine del giorno e che è semplicemente tradotto nella cimice asiatica, di cui tutti abbiamo sentito parlare.
In questa logica probabilmente sarà stato un po' per la pressione degli anni, dato che di questo problema discutevamo essenzialmente da molto tempo, sarà stata anche la coincidenza con l'attivazione poi delle misure per il contrasto della cimice asiatica, misure naturalmente compatibili con i sistemi anche di agricoltura biologica, eccetera, sarà stato anche il fatto che era l'ultimo anno e di lì a breve saremo anche andati poi a votazioni, per cui evidentemente c'era anche una sorta di pressione che dava adito ad un intervento immediato e importante. Sta di fatto che abbiamo stanziato notevoli risorse, se non sbaglio – il già assessore Pan lo potrà confermare – circa 5 milioni di euro per intervenire in sostegno al contrasto alla cimice asiatica all'interno del nostro territorio regionale, delle nostre imprese. Questo intervento, condiviso tra maggioranza e opposizione, ha dato poi dei risultati che adesso vedremo piano piano sempre di più realizzarsi e salvaguardare le produzioni.
Ciò che all'epoca, però, ci eravamo detti è questo: la cimice asiatica è una parte di un problema molto più ampio, che è poi il cambiamento climatico e le sollecitazioni da un punto di vista meteorologico hanno visto peggiorare all'interno del nostro territorio ed è quello relativo alle fitopatie, in particolar modo le fitopatie emergenti. Ma il mondo dell'agricoltura sopravvive se non soltanto si riesce a dare una restituzione economica adeguata, ma anche se accanto si riesce a fare in modo che il contrasto alle fitopatie venga contenuto e venga gestito in ottica preventiva, non ad emergenza ormai realizzata.
Siccome abbiamo un sistema complesso di scambi, banalmente le fitopatie possono entrare anche semplicemente perché una persona si porta a casa un ramo per fare un innesto di una pianta malata da un altro territorio, che magari ha una presenza di una fitopatia extra, che nel nostro territorio non si era mai verificata, non si era mai vista, per cui basta poco per esporre a dei rischi il nostro territorio. Basta poco anche perché abbiamo un'emergenza ambientale e climatica che peggiora le condizioni e aumenta la sottoposizione degli stress le piante e, di conseguenza, c'è la necessità di un intervento straordinario.
Per questo, dato che il mondo dell'agricoltura anche in questo bilancio ha visto una contrazione delle risorse e ha visto comunque anche in questi anni un'iniziativa da un punto di vista proprio economico rivolto al settore dell'agricoltura, praticamente strettamente connesso all'utilizzo dei fondi europei e non tanto di iniziative poi anche a sostegno della Legge 40 adeguate rispetto all'ampiezza del settore. Ricordo che è sempre citato politicamente come il settore di punta, la punta di diamante di questo territorio, non soltanto per numero di imprese, per capacità di fatturato, per capacità di promozione internazionale e di commercio estero.
Ecco che chiedo l'impegno, dato che in questo Consiglio non si è dato seguito alle richieste che avevamo ascoltato anche in Commissione Prima, che almeno nel prossimo anno si possa valutare attentamente e studiare la migliore strategia per riuscire a valorizzare l'attività di prevenzione e di contenimento della proliferazione delle fitopatie emergenti.
Quindi l'attività di monitoraggio dovrà essere affiancata naturalmente a un'attività di ricerca e di condivisione stretta tra l'agricoltore e il mondo universitario e della ricerca, anche promossa dalla Regione del Veneto e, di conseguenza, chiedo che ci sia questo tipo di approccio, nel prossimo anno. Naturalmente, in Commissione Terza avremo tutto il tempo di approfondirlo, però un voto unanime su questa, che naturalmente è una delle priorità che oggi dobbiamo affrontare nel mondo dell'agricoltura, sicuramente darebbe buon auspicio per i prossimi anni.

PRESIDENTE

Collega Pan, prego.

Giuseppe PAN (Liga Veneta per Salvini Premier)

Sì, velocissimamente.
Questo è un tema che fa scoprire che anche il mondo vegetale ha i suoi problemi, non c'è solo il Covid nel mondo umano, ma ci sono tante malattie che purtroppo colpiscono i vegetali, ma anche gli animali. Noi abbiamo affrontato quelli legati agli insetti, l'halyomorpha halys, la cimice asiatica, anche intervenendo con sostanziali finanziamenti alle imprese agricole.
Ma volevo sottolineare comunque che sono già in atto ricerche importanti tra il nostro sistema fitosanitario e le Università, in particolare l'Università di Padova, in particolare, con il Dipartimento Dafnae, e poi anche l'Università di Verona e il Polo di Conegliano. Quindi sia per la flavescenza dorata, sia comunque per la risoluzione del problema della cimice asiatica, che è venuta fuori qui, dalle nostre Università, dobbiamo comunque fare i complimenti a loro, ai nostri ricercatori, che anche l'anno scorso hanno rilasciato più di 360.000 vespe "samurai", che stanno combattendo in maniera biologica questa malattia. Ma potrei parlarvi della maculatura delle pere, dell'aviaria, della peste suina, eccetera.
Quindi sono tutti i monitoraggi che si fanno, grazie anche al nostro sistema sanitario veterinario e, naturalmente, ben venga l'ordine del giorno, ma sono cose che naturalmente le nostre Università e i nostri dipartimenti stanno già facendo da tempo, in collaborazione.

PRESIDENTE

Grazie. Non vedo altri interventi, per cui metto in votazione l'ordine del giorno n. B0055.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
ODG n. B57

Ordine del giorno presentato dalla consigliera Zottis relativo a "Sostegno alle iniziative per il centenario della fondazione dell'Unione Navigazione Interna Italiana" in occasione dell'esame del disegno di legge relativo a "Bilancio di previsione 2021-2023". (Progetto di legge n. 19) APPROVATO (Deliberazione n. 139/2020)

"IL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
Premesso che:
l'Unione Navigazione Interna Italiana (UNII) è un'istituzione pubblica istituita dallo Stato nel 1919 per rilanciare gli investimenti correlati allo sviluppo della navigazione interna. Nel corso dei decenni l'UNII ha assunto un ruolo decisivo nello sviluppo della rete fluviale interna, originariamente progettata a supporto della grande industria;
nel Veneto è presente la maggior parte della rete fluviale navigabile di tutto il territorio nazionale. Negli ultimi anni la riconversione della rete fluviale a scopi turistici, oltre che industriali e marittimo portuali ha consentito al Veneto di diventare la prima regione italiana per l'offerta turistica legata alla navigazione interna con una sempre maggiore specializzazione degli operatori.
Tenuto conto che:
attualmente la maggioranza dei soci dell'UNII è presente nel Veneto;
l'emergenza della pandemia da Covid-19 non ha consentito all'UNII del Veneto di reperire le risorse, pari a ventimila euro, per la realizzazione di iniziative per il centenario della fondazione dell'Unione e per promuovere una riflessione sul ruolo della navigazione interna per lo sviluppo economico regionale;
la navigazione interna rappresenta una delle priorità all'interno del Piano regionale dei trasporti.
IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE
a sostenere con le risorse stanziate per la legge regionale. n. 49 del 1978, le sopra indicate iniziative dell'UNII del Veneto".

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Lo do per letto, Presidente. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie. Lo metto in votazione.
È aperta la votazione sull'ordine del giorno n. B0057.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Accantoniamo un attimo il n. B0058, in attesa di approfondimenti.
ODG n. B59

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Speranzon, Formaggio, Polato, Soranzo, Razzolini, Villanova, Venturini e Baldin relativo a "La Giunta regionale si impegni con azioni a favore della filiera ittica veneta" in occasione dell'esame del disegno di legge relativo a "Bilancio di previsione 2021-2023". (Progetto di legge n. 19) APPROVATO (Deliberazione n. 140/2020)

"IL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO

CONSIDERATO CHE:

- le marinerie italiane e venete chiedono un'attenzione particolare per la filiera ittica in quanto, in particolare le cooperative della pesca e dell'acquacoltura, hanno dimostrato di rappresentare, soprattutto nel periodo di lockdown, un nodo cruciale per l'approvvigionamento del Paese ed il sostentamento della popolazione, garantendo il prodotto nazionale sulle tavole degli italiani;

- le cooperative della filiera ittica rappresentano inoltre un importante presidio per le economie dei territori in cui operano;
IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE
a:

- sostenere il comparto anche a livello europeo, bloccando compatibilmente con le proprie competenze qualsiasi iniziativa della Commissione europea che tenda a ridurre l'attività di pesca nel Mediterraneo occidentale ed in Adriatico;

- sostenere le proposte del Parlamento italiano approntando misure regionali a favore del sostegno e rafforzamento della filiera ittica;

- rappresentare le istanze delle cooperative della pesca venete anche valutando un piano industriale per la filiera ittica da sostenere e valorizzare con le risorse del Recovery Fund perché sono quanto mai necessarie ed improcrastinabili misure nel breve periodo che mirino al sostegno e nel medio-lungo periodo che mirino al riposizionamento della filiera."
Speranzon, prego.

Raffaele SPERANZON (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

In considerazione del fatto che le marinerie italiane e venete chiedono un'attenzione particolare per la filiera ittica in quanto, in particolare, le cooperative della pesca e dell'acquacoltura hanno dimostrato di rappresentare, soprattutto nei mesi passati, quando c'è stato il lockdown ma anche in queste settimane, un nodo cruciale per l'approvvigionamento del Paese e per il sostentamento della popolazione garantendo il prodotto nazionale sulle tavole degli italiani, le cooperative della filiera ittica rappresentano, inoltre, un importante presidio per le economie dei territori in cui operano. E noi, collega Montanariello, conosciamo bene, soprattutto nell'area e nella Città Metropolitana di Venezia, quanto sia importante questo comparto per l'economia, diretta e indiretta.
Allora chiediamo l'impegno alla Giunta regionale affinché venga sostenuto il comparto anche a livello europeo ostacolando, compatibilmente ovviamente con le proprie competenze, qualsiasi iniziativa della Commissione che tenda a ridurre l'attività di pesca nel Mediterraneo occidentale ed in Adriatico; a sostenere le proposte del Parlamento italiano approntando misure regionali a favore del sostegno e del rafforzamento della filiera ittica; a rappresentare le istanze delle cooperative della pesca venete anche valutando un piano industriale per la filiera ittica da sostenere e valorizzare con le risorse del Recovery Fund, perché sono quanto mai necessari ed improcrastinabili misure nel breve periodo che mirino al sostegno nel medio-lungo periodo al riposizionamento della filiera.

PRESIDENTE

Montanariello, prego.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, questo è uno di quegli altri ordini del giorno per cui va dato merito e riconoscimento a chi lo ha portato, che accendono comunque i riflettori su una tematica di primo livello all'interno della nostra Regione. Ricordo che siamo una Regione che proprio sulla pesca gode, in diversi settori della stessa, di eccellenze anche a livello nazionale: la Regione Veneto è colei che ha la prima flotta peschereccia d'Italia, è colei che ha il primo mercato ittico d'Italia, è colei che ha un tipo anche di pesca costiera in alcuni casi anche unica e di eccellenza.
Alcuni dei nostri prodotti della laguna veneta – se avete seguito i giornali – anche nell'ultima stagione estiva prima del Covid sono addirittura arrivati a New York per importazione diretta e questo è tutto frutto di quell'indotto e di quel sistema che, con questo ordine del giorno, il Consigliere tenta di valorizzare e a cui tenta di dare un segno di vicinanza.
Bene, Consigliere, su questo dovremmo lavorarci anche a livello regionale perché ci sono degli interventi che vanno fatti sicuramente a livello europeo, degli interventi che vanno fatti a livello nazionale, però molto spesso noi dimentichiamo che ci sono anche dei temi che possono essere affrontati a livello regionale. In uno dei miei primi interventi in quest'Aula, quando si parlava delle linee programmatiche, rivendicavo l'assenza di una chiusura celere di quella che può essere la Carta Ittica, che è competenza della Regione e che potrebbe dare, dopo il passaggio di alcune competenze dalle Province alla Regione, alcune risposte in termini di uniformità anche sotto l'aspetto regolamentare, come altrettante vicende anche legate ai finanziamenti comunitari.
Una delle richieste che io credo debba venire in maniera trasversale da quest'Aula è quella di non appesantire la burocrazia di quelli che sono i fondi comunitari: adesso ci saranno i FEAMPA perché i FEAMP hanno un po' cessato il loro percorso biologico. Anche lì un invito che sicuramente la Regione, questa Amministrazione, coglierà di buon buzzo, è quello di non appesantire la normativa: se ci viene detto dall'Europa che possiamo comprare un pennarello, diciamo che si può comprare il pennarello, non stiamo ad aggiungere che deve avere il tappo che si toglie o che deve essere di colore verde.
Quindi, sotto questo aspetto, anche la Regione, Consigliere, può fare la sua parte: noi sicuramente saremo qui con i nostri buoni propositi, a far sì che venga fatta anche qui. Comunque, è un ordine del giorno buono, importante.
Concludo dicendo che è molto importante il passaggio che fa nel suo ordine del giorno, dove si parla delle cooperative, perché spesso le cooperative non sono, come qualcuno pensa, un apparato della vecchia URSS comunista, che macina indotti segreti e fondi oscuri, ma a volte sono un vero e proprio di strumento di valorizzazione, nell'ambito della filiera ittica perché, grazie alle cooperative, si può avere una sintesi tra soggetti che svolgono lo stesso tipo di attività e grazie alle cooperative si può avere la possibilità di occupare alcuni tipi di mercato. Ci sono delle cooperative che, col mettersi insieme, nel pescato della volante, sono diventati leader in Europa, servono la comunità curda in Germania, servono la Croazia stessa, servono i supermercati del Nord Europa, proprio perché c'è stato un lavoro cooperativistico che ha messo insieme questi importantissimi imprenditori, che da una parte investono e dall'altra hanno bisogno di qualcuno che faccia sintesi delle loro sinergie.
Quindi, su questo è bene valorizzare quel comparto, bene il passaggio che ha fatto sulle cooperative. Andiamo avanti così, negli interessi veri e importanti della nostra Regione, non distinguiamoci di fronte a idealismi politici e lavoriamo per il nostro territorio e i nostri cittadini, che ce lo chiedono.

PRESIDENTE

Baldin.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Io chiedo al collega Speranzon di poter sottoscrivere questo ordine del giorno, che mi vede chiaramente concorde. Anche dal mio punto di vista, la prospettiva di ridurre le ore di giornate di pesca non va assolutamente bene, soprattutto in una fase come quella che stiamo vivendo, cioè, dopo un periodo prolungato in cui i nostri pescherecci comunque non hanno lavorato e non sono andati in mare, perché non potevano chiaramente commercializzare il pescato, visto poi il lockdown e la chiusura dei ristoranti, quindi è già un periodo difficile per tutti, ma per la pesca forse ancora di più.
Pertanto la trovo una proposta veramente contro il buonsenso e poi, anche per tutto quello che è stato detto, non ripeto i dati sul settore, l'importanza anche dal punto di vista dell'indotto, degli occupati e dei fatturati, che sono estremamente importanti, per cui credo anch'io che, a livello di fondi comunitari, con il Recovery Fund, dovrebbero essere messi come priorità per la blue economy, quella legata al mare, precisamente anche per ridurre l'impatto delle navi, insomma, dare la possibilità ai pescatori di avere dei sussidi, degli aiuti che magari in questo settore, rispetto ad altri, possono fare la differenza. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei. Giuseppe Pan, prego.

Giuseppe PAN (Liga Veneta per Salvini Premier)

Velocemente. Ricordo che noi siamo stati i primi, come Regione, a scrivere al Ministro Bellanova per risolvere e portare in Consiglio dei Ministri Europei questo problema che era la riduzione del 15% della pressione di pesca nel Mediterraneo e voi sapete che anche lì in Europa c'è sempre la diatriba tra i Paesi del Nord, l'Atlantico, contro il Mediterraneo e sappiamo come funzionano queste cose. Purtroppo abbiamo visto che in questa settimana in cui il Ministro doveva difendere la nostra pesca, si è perso per strada un 7,5%, quindi adesso, Montanariello, diciamocele tutte: succedono queste cose quando si è in Europa e quando bisogna difendere la nostra pesca, la prima flotta italiana, la prima per addetti, la prima per produzione e poi ci troviamo sempre così, con rappresentanti che spesso e volentieri capiscono poco del settore.
Spiace che, anche per quanto riguarda la pesatura delle vongole, siamo stati noi con i nostri europarlamentari della Lega a porre il tema in Europa e fortunatamente ne siamo venuti fuori, grazie ai nostri, in particolare, all'onorevole Rosanna Conna della Commissione europea Pesca, che ha salvato le vongole venete dal problema della taglia minima.
Purtroppo - e chiudo - i fondi FESR, 46 milioni, in questa Regione hanno un problema di burocrazia romana, ahimè, e su questo sono d'accordo con lei perché l'autorità di gestione è il Ministero, rispetto magari ai fondi del PSR agricoli, la cui l'autorità di gestione è veneta e sono molto più veloci e hanno fatto vedere in questi anni come i bandi e gli investimenti siano stati apprezzatissimi dagli agricoltori ma, ahimè, quelli del FEAMP meno apprezzati per tanti "casini" – chiamiamoli così – che l'autorità di gestione a Roma fa spesso e volentieri.

PRESIDENTE

Grazie. Zottis.

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Solo per rafforzare quanto già detto dal collega Montanariello e dagli altri colleghi. Credo che oltretutto, come ammettono anche in una nota le cooperative italiane, c'è stata un'interlocuzione con l'Amministrazione per quanto riguarda l'area agricola e la pesca a livello nazionale, che sta discutendo per mettere proprio insieme quelle che sono delle note e degli elementi di rispetto ambientale con quelle che sono le esigenze che giustamente vengono rilevate all'interno di questo ordine del giorno e sono state ben descritte dai colleghi in precedenza.
Quindi la disponibilità anche da parte nostra è quella di continuare l'interlocuzione con i nostri parlamentari anche a livello europeo, come stiamo già facendo, per collegare oltretutto queste esigenze con quella che sarà la nuova programmazione dei fondi e perché sia più chiaro quello che è il mondo che viviamo quotidianamente qui e che non può entrare in conflittualità, come ha detto il collega Pan adesso, con gli altri, ma deve essere preso in considerazione per le sue specificità e per quello che sta producendo. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie. Non vedo altri interventi, per cui metto in votazione l'ordine del giorno n. B0059.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
ODG n. B60

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Camani, Giacomo Possamai, Bigon, Montanariello, Zanoni, Zottis, Venturini e Soranzo relativo a "Promuovere iniziative a supporto di percorsi terapeutico-riabilitativi in ambito termale per soggetti guariti da Sars-CoV-2" in occasione dell'esame del disegno di legge relativo a "Bilancio di previsione 2021-2023". (Progetto di legge n. 19) APPROVATO (Deliberazione n. 141/2020)

"IL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
Premesso che:
la diffusione della pandemia da COVID-19 sta avendo un effetto drammatico in tutto il mondo. Per molti pazienti si pone anche il problema della gestione degli esiti a medio-lungo termine di questa patologia (fase extra-ospedaliera), ancora in parte non conosciuti, e del lungo periodo di ospedalizzazione.
In questo contesto si inserisce l'esigenza di una presa in carico riabilitativa post-degenza, che potrebbe essere adeguatamente soddisfatta in strutture termali ad hoc, da parte di un team multidisciplinare, per il trattamento delle complicanze neuro-muscolo-scheletriche, cardiorespiratorie, cognitive e, non ultimi, degli effetti psicologici e del reinserimento lavorativo e sociale di soggetti guariti da COVID-19.
Considerato che:
il Veneto dispone di strutture termali idonee, dotate di palestra, piscine, personale sanitario dedicato e attrezzature apposite, che possono rappresentare importanti risorse locali per il trattamento e il recupero motorio-funzionale, cognitivo e psicologico di quei pazienti che necessitano di assistenza riabilitativa. Oltre alla riabilitazione classica effettuata in palestra (cosiddetta "a secco"), le strutture termali possono disporre dei molteplici benefici della risorsa "acqua termale".
Rilevato che:
l'iniziativa di utilizzare le strutture termali per la riabilitazione fisica e psichica post-covid è coerente con gli indirizzi di programmazione previsti dal Piano Socio Sanitario Regionale 2019- 2023 (PSSR 2019-2023), che richiama il ruolo delle cure termali nella promozione delle cure preventive e riabilitative con l'utilizzo di acque e fanghi termali.
IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE
a individuare, anche in via sperimentale, modelli di terapia innovativi, adeguati ed accessibili, di natura riabilitativa post-degenza da Sars-CoV-2 in strutture termali".
Camani, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Questo è un ordine del giorno che ha la finalità di indirizzare delle risorse che sono già state stanziate nel bilancio che abbiamo appena approvato e nell'emendamento che abbiamo costruito in queste settimane di lavoro. L'obiettivo è quello di costruire, coinvolgendo le università, gli enti territoriali e la Regione, dei percorsi di trattamento post degenza Covid che possano eventualmente trovare nella cura riabilitativa termale un nuovo modo per poter superare gli esiti di medio e lungo termine che la patologia sembra lasciare nei propri pazienti.
Credo sia un'iniziativa interessante che apre buone prospettive sia per quanto riguarda la sperimentazione di nuovi percorsi di riabilitazione, quindi legata al mondo sanitario e anche potrebbe aprire delle nuove prospettive per un comparto, quello termale, molto importante sia dal punto di vista turistico che sanitario nella nostra Regione. Quindi chiedo semplicemente alla Giunta, attraverso l'approvazione di questo ordine del giorno, di impegnarsi, appunto, a individuare questi nuovi modelli di terapia innovativa, adeguati ed accessibili a tutti, nelle strutture termali della nostra Regione.
Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie a lei. Elisa Venturini, prego.

Elisa VENTURINI (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto)

Grazie, Presidente.
Mi sto ancora riprendendo dallo shock, dopo aver visto il consigliere Montanariello votare contro l'iniziativa del Milite Ignoto. Ah, astenuto, bene, perché un'iniziativa del genere meritava il sostegno, visto il valore simbolico che ha.
Detto questo, chiedevo di poter sottoscrivere l'ordine del giorno, perché mai come adesso vale la pena sfruttare questo periodo storico per avviare delle sperimentazioni, con dei modelli che siano innovativi da un punto di vista terapeutico, attraverso strutture termali, che sono delle eccellenze nel nostro territorio nazionale. Quindi ben venga che la Regione Veneto dia il proprio supporto, con la programmazione socio sanitaria.

PRESIDENTE

Grazie. Collega Soranzo, prego.

Enoch SORANZO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Grazie, Presidente.
Anch'io chiedo di sottoscrivere, se è possibile, e aggiungo anche che condivido assolutamente questa iniziativa. Ritengo che sia assolutamente fondamentale aprire e iniziare immediatamente a guardare quella che sarà, speriamo, la coda e il post pandemia, cercando di capire assolutamente anche come si possono aprire dei nuovi mercati e soprattutto delle nuove opportunità, considerato che il territorio padovano, come si sa bene, è tra i più importanti d'Europa, ma soprattutto anche riconosciuto nel mondo.
Abbiamo delle grandi opportunità e un grande patrimonio riconosciuto e pertanto credo che sia assolutamente importante e fondamentale che il Veneto tutto possa annoverarsi, insieme a tante altri, tra i comparti di eccellenza e quindi assolutamente sostenere che anche la Regione Veneto possa essere al fianco di queste strutture, che già di per sé, da sole, sono un'eccellenza riconosciuta e ancor di più lo debbano essere nei prossimi mesi e nei prossimi anni. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei. La proponente accoglie le richieste di sottoscrizione.
Non vedo altri interventi per cui metto in votazione l'ordine del giorno n. B0060.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
ODG n. B61

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Giacomo Possamai, Guarda, Ciambetti, Maino, Cecchetto, Formaggio, Finco, Zecchinato, Giacomin, Ostanel, Pan, Venturini, Bozza, Baldin, Lorenzoni e Soranzo relativo a "Le Istituzioni intervengano in difesa dell'occupazione e per il rilancio di Forall Pal Zileri" in occasione dell'esame del disegno di legge relativo a "Bilancio di previsione 2021-2023". (Progetto di legge n. 19) APPROVATO (Deliberazione n. 142/2020)

" IL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
Premesso che:
Forall spa è un'azienda storica nata a Quinto Vicentino nel 1970, specializzata nell'abbigliamento maschile formale in serie, da cerimonia e su misura;
nel 1980 la fabbrica, che prima produceva su commessa o sul marchio Forali, lancia l'etichetta Pal Zileri che in futuro diventerà il marchio più forte e il viatico per i mercati esteri;
negli anni, questa realtà ha rappresentato non solo per Quinto Vicentino ma anche per altri Comuni della Provincia di Vicenza e di Padova, un vero polo occupazionale ed un volano economico, arrivando ad impiegare più di mille dipendenti e alimentando un importante indotto vitale per la comunità, un vanto per tutto il Veneto, divenuto sinonimo di manifattura di qualità;
nel 1994 Forali con il marchio Pal Zileri arriva a vestire la Nazionale Italiana di Calcio, portando questo brand in giro per il mondo; anche nel 1997, in occasione della vittoria del Vicenza Calcio in Coppa Italia, sulle maglie compare la scritta "Pal Zileri" come sponsor;
nel 2008, con la grave crisi economica mondiale, iniziano le difficoltà del gruppo Forali costretta a ricorrere all'utilizzo di ammortizzatori sociali;
nel 2014, dopo una breve parentesi di investimento nella società da parte di un industriale egiziano, la proprietà passa dalle famiglie dei fondatori Barizza e Miola al Fondo di Investimenti internazionale Mayhoola (investment company del QATAR MAYHOOLA) proprietario anche dei marchi Valentino e Bayman, il quale in un primo momento rileva il 65% dell'azienda Forali spa e dopo breve tempo rileva l'intero pacchetto azionario;
le difficoltà negli anni successivi non diminuiscono; nonostante l'avvicendamento del management e dei rispettivi piani industriali, gli esercizi economici si chiudono sempre con calo produttivo, forti perdite economiche e finanziarie; perdite a cui la proprietà ha sempre fatto fronte con continue ricapitalizzazioni e iniezioni di liquidità; i numeri che l'azienda ha presentato al tavolo regionale mercoledì 16 dicembre sono eloquenti e non lasciano spazio ad interpretazioni;
l'anno 2018 ha visto la più importante ristrutturazione aziendale: tra accompagnamenti alla pensione, uscite volontarie e alcune decine di licenziamenti, in accordo con le forze sindacali, sono uscite dall'azienda più di 300 persone, con l'obiettivo di riassettare la fabbrica, rilanciare il mercato, riavviare la produzione anche tramite percorsi di formazione professionale per le maestranze rimaste, finanziati da fondi della Regione Veneto;
lo stesso anno la proprietà ha nominato un nuovo amministratore delegato, attualmente in carica. Le condizioni di mercato purtroppo non sono mutate e le difficoltà dell'azienda altrettanto. Le organizzazioni sindacali hanno ripetutamente richiesto un nuovo mutato piano industriale. L'azienda purtroppo ha continuato a produrre debito "appianato", come detto al punto precedente, dalla proprietà;
mercoledì 9 Dicembre 2020 la società ha convocato le parti sindacali (OO.SS. e RSU Aziendali) comunicando la decisione di chiudere l'intero comparto produttivo, lasciando quindi a casa tutte le persone occupate. L'azienda altresì ha comunicato di voler rilanciare il marchio con poche decine di persone nella speranza di trovare quanto prima un acquirente disposto a rilevare la proprietà. In quella sede l'azienda ha anche chiesto un accordo sindacale per la Cassa Integrazione Straordinaria di un anno, per cessata attività;
fin da subito le maestranze e le organizzazioni sindacali hanno messo in campiniziative di protesta e rigettato la proposta aziendale chiedendo l'apertura di un tavolo per scongiurare la chiusura, sia a livello regionale che ministeriale;
il giorno 16 Dicembre 2020, si è aperto il tavolo di crisi presso la Regione Veneto. Tra i presenti al tavolo, Regione Veneto nella figura dell'Assessore Donazzan, OO.SS., Amministrazione Comunale di Quinto Vic.no, hanno chiesto ufficialmente all'azienda di rivedere la scelta comunicata. Richiesta che, indirettamente, è stata anche formulata dal Ministero dello Sviluppo Economico in contatto con la Regione Veneto
il giorno 21 dicembre il Consiglio Comunale di Quinto Vicentino ha approvato all'unanimità un ordine del giorno che chiede a tutte le istituzioni il massimo impegno nella salvaguardia dei posti di lavoro e per trovare una soluzione per garantire la continuità aziendale;
Considerato che:
per il territorio la chiusura di una così importante realtà industriale comporterebbe ricadute pesantissime sul tessuto economico-occupazionale e sociale;
l'azienda Forali spa rappresenta non solo un pezzo di storia industriale del Veneto ma dispone anche un patrimonio di conoscenze e professionalità del settore manifatturiero e del "made in Italy" che altresì andrebbe disperso;
Esprime:
solidarietà e vicinanza ai lavoratori dell'azienda FORALL CONFEZIONI spa e alle loro famiglie;
IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE
a chiedere con fermezza all'azienda FORALL CONFEZIONI SPA di riconsiderare la scelta di chiusura manifestata;
a farsi parte attiva nelle azioni da intraprendere per trovare una soluzione industriale che consenta il mantenimento dell'occupazione e il rilancio dell'impresa;
a valutare il coinvolgimento di Veneto Sviluppo all'interno dell'operazione;
a coinvolgere il Governo e i Ministeri competenti nell'attività di salvaguardia dei livelli occupazionali e per perseguire ogni soluzione possibile per evitare la chiusura dell'azienda, valutando anche l'utilizzo del nuovo "Fondo del ministero dello Sviluppo per la salvaguardia dei livelli occupazionali e l'attività di impresa": il decreto attuativo (Gazzetta ufficiale n. 309 del 14 dicembre) prevede che lo Stato, attraverso la sua controllata Invitalia, possa entrare nel capitale delle aziende in stato di difficoltà economico finanziaria per un massimo di 10 milioni, restando in minoranza, e per un tempo non superiore a 5 anni".
Prego, Possamai.

Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)

Questo ordine del giorno è sottoscritto ovviamente non soltanto da me, ma dalla collega Guarda, da tutti i Consiglieri regionali eletti in provincia di Vicenza trasversalmente e basta questo per dare l'idea dell'importanza di questo testo.
Di che cosa parliamo? Parliamo di una crisi che penso abbiate visto tutti in queste settimane, che ha riguardato una grande azienda del nostro territorio, la Forall Pal Zileri; Pal Zileri è il marchio che tutti conosciamo, ha vestito la nazionale di calcio, è stata – e qui parlo invece col cuore – lo sponsor del Vicenza Calcio nell'anno della vittoria della Coppa Italia (consigliere Polato, sia felice anche lei di questo). Soprattutto è una grande azienda che ha tanti dipendenti, complessivamente intorno ai 400 ed è una grande azienda in difficoltà perché sapete che chi oggi ne detiene la proprietà, ha annunciato la volontà di cessare l'attività.
Quindi è fondamentale che tutto il territorio e le Istituzioni si mobilitino, presso la Regione c'è già stato il tavolo con la presenza dell'assessora Donazzan che, insieme alle altre Istituzioni e alle forze sindacali, ha chiesto all'azienda o, meglio, a chi ha in mano l'azienda di tornare sulle proprie decisioni, ma serve davvero una mobilitazione forte perché parliamo appunto di tantissime famiglie e soprattutto di un know how e di una capacità storica produttiva e di attività manifatturiera che è fondamentale mantenere sul nostro territorio.
Dentro l'ordine del giorno ci sono anche due ipotesi, due ragionamenti: il primo è valutare l'opportunità di un ragionamento con Veneto Sviluppo, quindi con la Regione in primis, e l'altra è ovviamente, vista la dimensione della crisi e vista l'importanza del tema, di coinvolgere il Governo, i Ministeri competenti in attività di salvaguardia dei livelli occupazionali di rilancio dell'azienda, visto che esiste anche il nuovo fondo del Ministero dello Sviluppo per la salvaguardia dei livelli occupazionali. Proprio in questi giorni, negli ultimi giorni è uscito il decreto attuativo che sarà utilizzato per Corneliani, quindi per un'altra azienda del Nord, importante – parliamo della provincia di Mantova – sempre del settore tessile e proviamo a valutare se ha senso anche qui, anche in questo contesto utilizzare questo fondo.
Ma più in generale – e chiudo su questo, Presidente – serve una mobilitazione forte da parte del territorio, delle Istituzioni, perché è importantissimo, secondo me, che sia stato sottoscritto da tutti i Consiglieri della provincia in maniera unanime e trasversale perché dà il segno di quale sia l'attenzione di quest'Aula, di questo Consiglio e della Regione nei confronti di questa crisi. Grazie.

PRESIDENTE

Ieri sera eravamo virtualmente insieme in Consiglio comunale a Quinto Vicentino dove si è evidenziato veramente quello che sta avvenendo e soprattutto la qualità delle maestranze che verrebbe messa da parte per mantenere il marchio utilizzato con produzioni che sicuramente nulla hanno a che fare con la qualità che Pal Zileri ha saputo dimostrare da sempre, da quando è sul mercato.
Collega Guarda, prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Chiedo scusa pensavo ci fosse prima un collega che mi seguirà. Ad ogni modo guardate, ho piacere che questo sia un ordine del giorno condiviso in larga scala. Proprio è l'intento quello di riuscire a essere compatti politicamente ma poi anche progettualmente per riuscire a sostenere il sistema produttivo e i lavoratori del Veneto. Non è la prima volta che ci troviamo di fronte a realtà imprenditoriali locali acquisite da gruppi stranieri, da magari anche grandi gruppi, grandi multinazionali e dopo qualche anno però abbandonano la nave. Questo è un problema che riguarda in questo caso Pal Zileri, riguarda diverse imprese nel settore tessile e della moda, riguarda però anche diversi settori produttivi del nostro territorio: dal metalmeccanico fino alla massima espressione poi anche della tecnologia e dell'innovazione, anche nei settori che possono avere risvolti importanti in questa epoca, per esempio nei settori legati alla green economy.
Tutte innovazioni in cui magari il mondo imprenditoriale veneto era riuscito ad inserirsi quasi proprio da precursore e alla fin fine, poi ognuno con la sua storia, finiscono in mani straniere. Mani straniere che in questo caso potrebbero svolgere una grande azione di rilancio e di valorizzazione delle maestranze e del know-how italiano, mani straniere che invece in alcuni casi, come questo e ne abbiamo visti parecchi anche nel corso di questi anni, invece si presentano in Italia con uno scopo, quello di re shopping: shopping di competenze, shopping di storia e di innovazione. Per cui negli anni scorsi ne abbiamo parlato. In questi anni magari potremmo metterci al tavolo con l'assessora Donazzan per andare a studiare la migliore strategia da proporre, sia a livello regionale ma anche a livello nazionale, per fare in modo che l'Italia non rimanga il supermarket della compravendita della conoscenza e del know-how, perché sennò questo si andrà a rivoltare contro anche alle politiche della nostra Regione, creando una situazione di disagio di natura sociale e non soltanto quindi di natura economico-imprenditoriale, di cui siamo responsabili.
Quindi è alla luce di questo, che questa unità nei confronti dell'esperienza di Forall-Pal Zileri e di Quinto Vicentino sia sintomo e precursore di un'unità, invece, per quanto riguarda questa iniziativa, che accanto dovrà vederci impegnati per valutare e valorizzare tutti quei comparti produttivi che sono strategici e che non possono essere abbandonati a loro stessi, abbandonati e magari poi trasferiti in altre località internazionali.
Dobbiamo fare squadra, proprio perché dalla garanzia di queste iniziative imprenditoriali, dalla garanzia della continuità della storia dell'impresa veneta all'interno del nostro territorio, derivano poi anche le vitalità sociali e anche ambientali di per sé, perché dove c'è una comunità viva e dove c'è un territorio accogliente, anche da un punto di vista imprenditoriale, evidentemente c'è la possibilità di andare a manifestare le migliori opportunità da un punto di vista sociale, anche in ambito politico. Quindi, di questo dovremo parlare e sarà sicuramente tema della Terza Commissione, al di là della difesa importante e urgente di tutte le iniziative utili per riuscire a fare in modo che Pal Zileri possa ritornare, invece a vivere in ambito anche produttivo locale e non essere appunto travolto da questo avvento dello shopping di competenza.

PRESIDENTE

Grazie. Collega Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Volevo sottoscrivere l'ordine del giorno in maniera convinta. Ringrazio anche i Consiglieri e le Consigliere che l'hanno proposto perché, comunque, la situazione che si è creata a Vicenza impatta anche tanti Comuni della Provincia di Padova da cui arrivano e arrivavano delle persone che lì erano e sono attive.
In più, lo diceva anche la consigliera Guarda, penso che dovremmo trovare un metodo di lavoro nei prossimi anni, come si era già iniziato a fare, perché questi tentativi appunto di comprare, ma anche di portare via know-how nelle nostre aziende, avverrà in maniera sempre più forte. La crisi post Covid renderà questo ancora più facile, non solo nei comparti aziendali puri, ma anche, lo dicevo in qualche intervento in quest'Aula, in tutto quel comparto della cooperazione sociale che è molto importante in questa Regione e anche lì succederà. Quindi io credo che in generale dobbiamo darci un metodo di lavoro e questo odg impegna, secondo me, la Giunta secondo degli step molto importanti, interessanti e chiari, quindi lo sottoscrivo in maniera importante e convinta.
Mi interessava anche ricordare e aggiungere che in alcune di queste crisi aziendali, magari non questa perché siamo già troppo avanti, il workes buyout che è stato approvato in un altro emendamento al DEFR è uno strumento che può aiutare a prendere alcuni comparti aziendali e quindi lo ricordo perché, anche nei tavoli di lavoro, questa potrebbe essere un'idea su cui continuare a lavorare.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei, collega. Collega Pan.

Giuseppe PAN (Liga Veneta per Salvini Premier)

Solo per sottoscrivere l'ordine del giorno, ricordando le tante famiglie e le tante donne, anche dell'alta padovana, che hanno lavorato e lavorano alla Pal Zileri. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei. Collega Venturini.

Elisa VENTURINI (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto)

Grazie, Presidente.
Chiedo come gruppo di Forza Italia di poter sottoscrivere. Questo è uno di quei casi in cui la parte pubblica deve intervenire per dare un sostegno. Negli anni abbiamo visto l'assessora Donazzan sempre presente e attiva e quindi diamo il nostro sostegno affinché, anche in questo caso, si possa intervenire.

PRESIDENTE

Chiede di sottoscrivere anche la collega Baldin. Lorenzoni.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie. Chiedo anch'io di sottoscrivere. Mi sembra assolutamente encomiabile lo sforzo del collega Possamai.

PRESIDENTE

Grazie. Enoch Soranzo.

Enoch SORANZO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Grazie, Presidente.
Anch'io chiedo di sottoscrivere. Vorrei aggiungere che questa la considero e penso che debba essere considerata dalla Regione, dalla Giunta, dal Consiglio tutto un'occasione per cominciare a metterci e mettersi in un'ottica di essere pronti a quella fase che gli operatori ci dicono ormai quasi sicura - e guardo con grande stima e affiancando l'assessora Donazzan - in una fase che sarà sicuramente difficile nei prossimi mesi. Sappiamo tutti che il settore manifatturiero e in questo caso la Forall è un esempio di cui possiamo oggi discutere, che è di attualità, ma sicuramente questo tipo di situazione si configurerà in buona parte di tutte quelle aziende e realtà industriali ma che di fatto nascono tutti dall'artigianato, perché questa è la storia del nostro tessuto produttivo (artigianato che diventa industriale, ma di fatto è un artigianato molto professionale e organizzato) e che vede ovviamente già in alcuni casi delle contrazioni di fatturato, ma con il Covid-19 ha visto una congiuntura che ha messo insieme il blocco delle vendite, il ritiro delle vendite di ciò che era stato consegnato nel primo semestre del 2020, ha visto difficoltà di approvvigionamento e una crisi di liquidità storicamente mai vista prima. Quindi è un settore che in alcuni grandi comparti, in particolare quello del tessile, vive oggi - a sentire gli operatori - un futuro prossimo molto difficile che potrebbe mettere a rischio moltissimi lavoratori, moltissime famiglie e, per la Provincia anche di Padova, ma di tutte le Province del Veneto, come in buona parte dove esistono queste grandissime bellissime realtà Made in Italy, davvero importanti.
Quindi credo che sia importante iniziare subito. Questa è un'occasione per cominciare ad attrezzarsi e per affiancare queste realtà affinché possano uscire da questa fase e di fatto sentire nelle Istituzioni un punto di riferimento, un punto di sostegno e che non sono assolutamente sole.

PRESIDENTE

Grazie. Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'ordine del giorno n. B0061.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
ODG n. B62

Ordine del giorno presentato dalla consigliera Ostanel, Polato, Soranzo e Camani relativo a "Sostenere gli operatori e le realtà del sistema del cinema e dell'audiovisivo per la localizzazione delle sale cinematografiche del Veneto" in occasione dell'esame del disegno di legge relativo a "Bilancio di previsione 2021-2023". (Progetto di legge n. 19) APPROVATO (Deliberazione n. 143/2020)

"IL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
PREMESSO:
Nel corso di questa manovra di bilancio la Regione ha previsto azioni regionali a favore delle camere di commercio per contributi da assegnare alle categorie economiche ai sensi dell'art. 22 del DL 157/2020;
tra i soggetti più colpiti dalla crisi socio-economica conseguente alla emergenza sanitaria conseguente alla pandemia del virus Sars-CoV 19 ci sono gli operatori e le realtà del sistema del cinema e dell'audiovisivo;
CONSIDERATO
l'ordinamento regionale disciplina una serie di interventi regionali a favore del sistema del cinema sistema del cinema e dell'audiovisivo prevedendo, tra l'altro:
che la Regione del Veneto riconosce il sistema del cinema e dell'audiovisivo quale mezzo fondamentale di espressione artistica, di formazione culturale, di comunicazione nonché rilevante strumento di crescita sociale ed economica e ne promuove lo sviluppo e le attività connesse;
che la Regione, allo scopo di favorire lo sviluppo e la diffusione nel territorio della cultura cinematografica, promuove e sostiene d'intesa con enti locali, soggetti pubblici e privati senza fine di lucro operanti nel Veneto, rassegne, festival, circuiti e altri eventi, finalizzati ad accrescere e qualificare la conoscenza e la capacità critica da parte del pubblico;
la Regione del Veneto promuove e valorizza il patrimonio storico, artistico e paesaggistico, le risorse professionali e lo sviluppo delle imprese che nel Veneto operano nei settori del cinema e crea le condizioni per attrarre in Veneto produzioni cinematografiche;
che in base all'art. 8 co. 3 dello Statuto "la Regione, consapevole dell'inestimabile valore del patrimonio storico, artistico, culturale e linguistico del Veneto e di Venezia, si impegna ad assicurarne la tutela e la valorizzazione"
Tutto ciò premesso il Consiglio Regionale
IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE
A destinare una parte agli interventi a favore delle sale cinema, in particolare a quelle più colpite dalla crisi pandemica, e più in generale a tutto il sistema del cinema e dell'audiovisivo".
Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Avevo anticipato questo ordine del giorno anche prima in un intervento. Siccome appunto nel bilancio ci sono dei fondi che verranno dati alle Camere di Commercio, alcuni già - ho visto in un comunicato - il cui schema di convenzione è stato approvato oggi in Giunta e in più ne abbiamo aggiunti un milione e mezzo, se non erro, in questa manovra di bilancio, l'idea è quella di destinarne una parte in particolare alle sale cinema che sono state colpite dalla crisi. In particolare quelle più colpite, perché sappiamo che ce ne sono alcune, quelle più piccole, che sono state più colpite di altre, ma in generale permettetemi di fare un ragionamento più generale perché, all'interno di questi fondi, nel momento in cui dovremo decidere, in generale, i codici ATECO, è importante fare un ragionamento su quei codici ATECO che spesso rimangono fuori dai ristori. E il Governo ha già fatto vedere che ci sono state delle lacune anche nel lavoro che ha fatto: nonostante ci abbia provato, vari codici sono rimasti fuori dalle indicazioni dei ristori nazionali. È importante che la Regione Veneto non faccia l'errore di lasciare fuori alcuni codici ATECO, che in realtà oggi sono tra quelli più colpiti dopo la crisi.
Quindi, questo ordine del giorno, in generale, sostiene le sale cinematografiche, ma mi permetto di aggiungere un ragionamento più ampio sulla destinazione poi dei fondi della Camera di Commercio.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei. Polato, prego.

Daniele POLATO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Presidente, se la collega è d'accordo, vorrei sottoscrivere questo ordine del giorno.

PRESIDENTE

Accettato. Enoch Soranzo.

Enoch SORANZO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Anch'io vorrei sottoscriverlo, grazie. È uno dei temi, come Polato ha anticipato, che avevamo affrontato anche nel nostro Gruppo. È assolutamente un settore che ha bisogno di avere un segnale importante, quindi vi richiedo anch'io la sottoscrizione.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ostanel acceda alla richiesta.
Camani.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Anch'io solo per chiedere di sottoscrivere, Presidente.

PRESIDENTE

E mi pare tutto venga accettato.
Non vedo altri interventi. Metto in votazione l'ordine del giorno n. B0062.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la discussione.
Il Consiglio approva.
Adesso ci sono i due ordine del giorno presentati in corso di votazione, quindi vanno votati senza discussione e presentazione.
ODG n. B63

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Speranzon, Formaggio, Polato, Soranzo e Razzolini relativo a "La Giunta regionale sostenga il settore turistico delle città d'arte" in occasione dell'esame del disegno di legge relativo a "Bilancio di previsione 2021-2023". (Progetto di legge n. 19) APPROVATO (Deliberazione n. 144/2020)

"IL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
Premesso che:
A seguito dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19 che ha pesantemente caratterizzato l'anno in corso e con molta probabilità si ripercuoterà anche nel prossimo nonché al conseguente andamento negativo dell'economia, è venuta a determinarsi una situazione di grave difficoltà per la maggior parte delle imprese legate al turismo nelle città d'arte, settore pesantemente colpito dalla congiuntura economica negativa creatasi a seguito della suddetta pandemia, che si sono trovate, fra le altre cose, a dover gestire un crollo delle prenotazioni sin dall'inizio dell'emergenza sanitaria.
Considerato che:
In questa situazione è molto difficile per tali imprese produrre un fatturato tale da consenti re oltre al mantenimento della propria azienda anche il suo sviluppo, al fine di mantenere adeguati standard anche in merito alla proposta di prodotti e di offerte turistiche.
impegna la Giunta Regionale ad intervenire tempestivamente per
sostenere il settore turistico delle città d'arte con le modalità che la Giunta vorrà individuare e in coerenza con le politiche in atto relative allo sviluppo e sostenibilità del turismo veneto".
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
ODG n. B64

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Speranzon, Formaggio, Polato, Soranzo e Razzolini relativo a "La Giunta regionale sostenga il settore turistico individuato ai sensi dell'articolo 11 comma 2 lettere a, b, c, f, g, h, i della legge regionale 11/2013" in occasione dell'esame del disegno di legge relativo a "Bilancio di previsione 2021-2023". (Progetto di legge n. 19) APPROVATO (Deliberazione n. 145/2020)

" IL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
Premesso che:
A seguito dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19 che ha pesantemente caratterizzato l'anno in corso e con molta probabilità si ripercuoterà anche nel prossimo nonché al conseguente andamento negativo dell'economia, è venuta a determinarsi una situazione di grave difficoltà per la maggior parte delle imprese legate al turismo nelle città d'arte, settore pesantemente colpito dalla congiuntura economica negativa creatasi a seguito della suddetta pandemia, che si sono trovate, fra le altre cose, a dover gestire un crollo delle prenotazioni sin dall'inizio dell'emergenza sanitaria.
Considerato che:
In questa situazione è molto difficile per tali imprese produrre un fatturato tale da consenti re oltre al mantenimento della propria azienda anche il suo sviluppo, al fine di mantenere adeguati standard anche in merito alla proposta di prodotti e di offerte turistiche.
impegna la Giunta Regionale
ad intervenire tempestivamente per sostenere il settore turistico con le modalità che la Giunta vorrà individuare e in coerenza con le politiche in atto relative allo sviluppo e sostenibilità del turismo veneto individuando come priorità le imprese operanti nei comuni ricompresi negli ambiti territoriali omogenei di cui all'articolo 11, comma 2, lettere a), b), c), f), g), h) e i) della legge regionale 14 giugno 201 3, n. 11 "Sviluppo e sostenibilità del turismo veneto" che hanno sofferto in maniera particolarmente pesante nella predetta congiuntura economica".
È ermetico ma questo è.
È aperta la votazione sull'ordine del giorno n. B0064.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Recuperiamo gli accantonati.
ODG n. B43

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Baldin, Andreoli, Bet, Bigon, Bisaglia, Bozza, Brescacin, Camani, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Cestaro, Ciambetti, Corsi, Dolfin, Favero, Finco, Formaggio, Gerolimetto, Giacomin, Guarda, Lorenzoni, Maino, Michieletto, Montanariello, Ostanel, Pan, Piccinini, Polato, Giacomo Possamai, Gianpiero Possamai, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Speranzon, Sponda, Valdegamberi, Venturini, Vianello, Villanova, Zanoni, Zecchinato e Zottis relativo a "La Regione si impegni a realizzare concretamente quanto già previsto in materia di autismo" in occasione dell'esame del disegno di legge relativo a "Bilancio di previsione 2021-2023". (Progetto di legge n. 19) APPROVATO (Deliberazione n. 146/2020)

"IL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
PREMESSO CHE:
l'autismo non è una malattia, bensì un disturbo pervasivo del neuro­sviluppo. Si parla più propriamente di spettro autistico, perché l'entità e le caratteristiche del disturbo possono variare da soggetto a soggetto. Ad oggi si stima che in Italia 1 persona su 100 rientri nello Spettro autistico (dati ISS 2019). Stiamo parlando di una delle maggiori cause di disabilità in Italia, con circa 500.000 famiglie coinvolte di cui 40.000 nel Veneto. Le difficoltà che le persone con autismo e le loro famiglie devono affrontare ogni giorno continuano però a restare, nonostante i numeri importanti, in gran parte ancora sottovalutate e sconosciute alla società. Negli ultimi anni l'incremento degli studi scientifici sul tema dell'Autismo ha portato ad avere una migliore comprensione delle cause e dei fattori predisponenti, oltre che ad avere strumenti e capacità di diagnosi più affinati, permettendo di conseguenza maggiori possibilità terapeutiche già dalla primissima infanzia, ma anche per l'adolescenza e l'età adulta;
dopo la legge 18 agosto 2015, n. 134, il 10 maggio 2018, con la Conferenza unificata Stato-Regioni, è stato approvato l'accordo per un "Aggiornamento delle linee di indirizzo per la promozione e il miglioramento della qualità e l'appropriatezza degli interventi assistenziali nei Disturbi dello spettro autistico" documento che prevede azioni concrete per lo sviluppo di un modello assistenziale di base dedicato ai soggetti con disturbo dello spettro autistico di ogni età e alle loro famiglie e che ha costituito la base di molti interventi successivi.
PREMESSO ALTRESÌ CHE:
prima delle scorse elezioni regionali un coordinamento formato da venti associazioni di difesa dei diritti e di supporto alle persone nello spettro autistico e ai loro familiari, ha pubblicato un documento di proposte per tutti i candidati in cui sostanzialmente si chiede di attivarsi per rendere operativo quello che negli anni è stato previsto dal Piano socio-sanitario regionale, dal Piano Operativo per l'autismo della Regione, dalle delibere di Giunta e dai decreti dirigenziali. Nello specifico la DDG n. 31 del 23/03/2017 (Gruppo operativo regionale), la DGR n. 2177 del 29/12/2017 (Centri regionali di riferimento), la L.R 48/2018, il Piano Socio Sanitario Regionale della Regione del Veneto, la DGR 574 del 9/5/2019 (Recepimento Linee indirizzo Conferenza Stato Regioni 2018, Piano operativo recepimento Linee Indirizzo). Le Associazioni hanno chiesto e continuano a chiedere che la Regione passi dalle previsioni alla operatività, con l'assegnazione delle risorse sia di personale sia economiche adeguate, anche per la piena realizzazione dei due centri di riferimento regionale per i disturbi dello spettro autistico, presso l'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona e presso l'Azienda ULSS 2 Marca Trevigiana. Centri che hanno il compito di occuparsi dei soggetti in età adolescenziale e giovane adulta, favorendo le loro autonomie personali, sociali e l'inserimento lavorativo, provvedendo alla definizione del piano di assistenza, valutandone l'andamento e svolgendo attività di consulenza per le equipe territoriali e di sostegno alle famiglie.
CONSIDERATO CHE:
l'intervento di supporto alle persone autistiche, per dare risultati positivi, deve essere in tutte le età svolto in un contesto di rete in cui partecipano tutti i soggetti che interagiscono con la persona autistica, ovvero la sua famiglia, il SSN, la scuola, la Regione, gli Enti locali, le Associazione di volontariato.
VISTE la Missione 13 Tutela della Salute e la Missione 12 Diritti Sociali, Politiche Sociali e Famiglia, Programma 1202 Interventi per la disabilità, della Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR) 2021-2023.
Tutto ciò premesso,
impegna la Giunta regionale
a rendere operativo quello che in questi ultimi anni è stato previsto dal Piano socio-sanitario regionale, dal Piano Operativo per l'autismo della Regione, dalle delibere di Giunta e dai decreti dirigenziali in materia, per rispondere alle attese delle famiglie e di chi ogni giorno vive e convive con questa sindrome".
Baldin, prego.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Brevissimamente. Questo è un impegno che più qualcuno anche presente in quest'Aula si era assunto durante la campagna elettorale. Precisamente è una associazione, un coordinamento formato da più di 20 associazioni che si occupano di questo particolare disturbo, l'autismo, che purtroppo vede insomma numeri in costante crescita e si calcola ci siano circa 40.000 famiglie in Veneto ad avere familiari e parenti con questo tipo di disturbo. Si chiede semplicemente da parte di queste associazioni che ho conosciuto personalmente e sono formate da persone, donne e uomini veramente straordinari, che mettono al centro della loro vita ragazzi, bambini con queste difficoltà e mettono tutti loro stessi per migliorare le condizioni di vita di questi ragazzi e di questi bambini e credo meritino tutto il nostro supporto possibile. Chiedono, perché è una richiesta che proviene da questo coordinamento, di attuare semplicemente tutto quanto è già previsto dal Piano socio-sanitario regionale, dal piano operativo per l'autismo della Regione, dalle delibere di Giunta e dai decreti dirigenziali.
Nello specifico quindi, l'assegnazione delle risorse e del personale in maniera adeguata e la realizzazione dei due centri di riferimento regionale per i disturbi dello spettro autistico presso l'azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona e presso la Marca Trevigiana. Ecco ripeto: si impegna la Giunta regionale - mi pare vi sia una apertura in questo senso da parte dell'assessora Lanzarin - a rendere operativo quello che in questi ultimi anni è stato previsto da tutta la normativa in materia, appunto da parte della Regione Veneto, per rispondere a tutte quelle famiglie e alle persone che ogni giorno si trovano a convivere con queste difficoltà. Grazie.

PRESIDENTE

Guarda, prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Chiedo la sottoscrizione di questo ordine del giorno. Grazie, Consigliera.
È un tema su cui, è vero, in molti ci siamo espressi e su cui avevamo cominciato anche una certa interlocuzione in Commissione e durante l'epoca di approvazione del Piano socio-sanitario ancora lo scorso anno, anzi a fine 2018 se non sbaglio. All'epoca rilevammo come alcuni settori maggiormente esposti a una carenza nell'attuazione di ciò che era previsto anche dalle leggi regionali richiedessero un intervento immediato: penso alla questione autismo, penso anche alla parte relativa al disagio mentale e penso anche ad altre patologie e malattie rare che hanno richiesto, più e più volte un intervento per implementare l'offerta che veniva data all'interno della nostra Regione.
Per cui, alla luce di questo, alla luce che vi era comunque una promessa insomma di andare a realizzare e andare insomma poi dopo a perfezionare questo sistema complesso di servizi, andandolo ad implementare anche rispetto a quelle che sono le innovazioni tecnico-scientifiche che vengono proposte poi anche a livello nazionale e internazionale e che consentono un'attività, attenzione, di prevenzione, perché ciò che viene richiesto maggiormente è un'attività immediata in maniera tale da riuscire ad intervenire quanto prima in modo tale da evitare o magari rallentare un processo magari di aggravamento del disturbo o della patologia, della malattia. Questo riferito naturalmente anche in senso più ampio non soltanto al settore specifico dell'autismo trattato in questo ordine del giorno.
Alla luce di questo, importante sarà di attivarci per riuscire a fare in modo di analizzare quella che è realmente l'offerta data dalla Regione del Veneto, non perderci per strada magari dando risposte che possono essere magari non opportune nei confronti specie delle famiglie che vivono quotidianamente i disagi dettati dalla gestione di un familiare con autismo o di un familiare con un altro disturbo o altra patologia, magari derubricando quella che è la preoccupazione e la proposta o la richiesta di un'attuazione di servizi che evidentemente sono già previsti e votati da questo Consiglio. Quindi sostengo questo ordine del giorno e naturalmente richiamo alla possibilità poi in futuro di poter affrontare questo tema nello specifico in Commissione Quinta.

PRESIDENTE

Grazie. Zanoni, prego.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Ringrazio anche la collega Erika Baldin per aver portato all'attenzione di quest'Aula questo tema così importante e di attualità. Quanti di noi si sono occupati, anche con delle interrogazioni, di questo tema, di questo disturbo che, purtroppo, è un disturbo che colpisce molti ragazzi, molte persone.
Pertanto la ringrazio e chiedo, appunto, la sottoscrizione.

PRESIDENTE

Grazie. Lorenzoni.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente.
Anch'io chiederei di sottoscrivere e ringrazio la collega Baldin. Il tema dell'autismo è un tema che veramente tocca la nostra società da vicino e poter sostenere, con i centri che sono menzionati nell'ordine del giorno, le famiglie che si trovano a gestire questo tema familiare credo sia assolutamente importante.
Per cui grazie alla collega Baldin. Chiedo la sottoscrizione.

PRESIDENTE

Grazie. Cestaro, prego.

Silvia CESTARO (Zaia Presidente)

Grazie. Solo per richiedere la sottoscrizione dell'ordine del giorno.

PRESIDENTE

Stanno venendo accettate tutte le richieste.
Bigon, prego.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Chiedo anch'io la sottoscrizione. Ringrazio la consigliera Baldin.

PRESIDENTE

Grazie. Polato.

Daniele POLATO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Grazie, Presidente.
Ovviamente, per sottoscrivere l'ordine del giorno e rafforzare proprio quello che diceva la consigliera Baldin. È vero, siamo stati interessati in campagna elettorale da diverse associazioni, ma soprattutto, lo dico all'Assessore, sul fatto che i familiari ci segnalano le difficoltà per avere una diagnosi veloce su questi ragazzi colpiti da questo fenomeno. Ovviamente, il fatto di intervenire immediatamente, porta la famiglia non solo ad avere anche una sorta di garanzia anche sul percorso successivo, ma anche, diciamo così, anche una sorta di garanzia su un futuro da affrontare già in difficoltà, però con risposte certe. Recentemente, Fratelli d'Italia ha avuto approvato a livello nazionale un emendamento di 50 milioni di euro a favore del fondo per l'autismo, che è stato, credo, proprio ieri accolto dal Governo. Per cui credo che oggi mettere in opera anche questi centri e soprattutto dare risposte e riferimenti certi a queste famiglie, anche attraverso il rafforzare la nostra posizione con questo ordine del giorno, sia veramente un segnale che questo Consiglio regionale debba dare, soprattutto anche, diciamo così, per velocizzare questi centri che devono essere aperti, dando soprattutto anche una struttura, perché oggi le famiglie segnalano, appunto, questo spostarsi da centri di riferimento ad altri, senza avere risposte certe e precise.

PRESIDENTE

Grazie, richiede la sottoscrizione anche il collega Giacomin.
Zottis, prego.

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Ringraziandolo la collega Baldin, richiedo anche io la sottoscrizione di quest'ordine del giorno proprio nell'ottica che ho appena sentito dal collega Soranzo, anche per dare una continuità di presa in carico sia alle persone affette da autismo, sia ai propri familiari per alleggerire quello che è comunque il peso da una parte e per riuscire a sfruttare e valorizzare al massimo le potenzialità di questi soggetti.
Grazie.

PRESIDENTE

Chiedono di sottoscrivere anche Zecchinato, Andreoli, Maino e Rigo.
Enoch Soranzo, prego.
Soranzo non riesce a intervenire.
Formaggio.

Joe FORMAGGIO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Presidente, soltanto per sottoscrivere anch'io l'ordine.

PRESIDENTE

Accettato. Anche Cecchetto, Scatto, Cestari, Piccinini, Corsi.
Elisa Venturini, prego.

Elisa VENTURINI (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto)

Chiedo come gruppo di Forza Italia, Presidente, di sottoscrivere. Grazie,

PRESIDENTE

Accettato.
Speranzon, prego.

Raffaele SPERANZON (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Chiedo anch'io di sottoscrivere.

PRESIDENTE

Accettato. Enoch Soranzo penso per sottoscrivere.
Penso. Accettato anche Soranzo.
Gruppo PD al completo. Ostanel... Signori, mi sembra di cogliere che tutti i Capigruppo richiedono di sottoscrivere l'ordine del giorno per la gioia della collega Baldin.
Soranzo intende intervenire ancora? Non vedo altri. Lanzarin che non riesce a collegarsi informaticamente. Prego, Assessore.

Ass.ra Manuela LANZARIN

Io sicuramente sottolineo, insomma, l'importanza dell'ordine del giorno, ma anche per dire che è un ordine del giorno che è già in attuazione. Probabilmente non si sa cosa è stato fatto e quindi sarà mia premura insomma pensare di fare un'audizione in Quinta Commissione perché i due Centri sono attivi, le équipe su ogni azienda ci sono, ci sono molti finanziamenti e molti progetti soprattutto legati all'azienda ospedaliera di Verona e al professor Zoccante, che credo molti di voi conoscono proprio perché insomma è un riferimento quando parliamo di autismo, è anche il coordinatore di un tavolo regionale che si sta già attivando. Non ultimo stamattina abbiamo deliberato un finanziamento con una progettualità nuova sempre legata all'autismo di 200.000 euro, di ricerca e anche di concerto alcuni con il Ministero e quindi con la parte centrale.
C'è anche una progettualità legata alla diagnosi precoce con alcuni centri riabilitativi e anche con alcune scuole dell'infanzia e asili nido: quindi insomma su questo vi assicuro che nel corso di questi ultimi anni, che hanno saputo recepimento nella Piano socio-sanitario, in deliberazioni specifiche, in quant'altro, insomma si è fatto molto e le associazioni credo che l'abbiano anche riconosciuto, appunto, portando avanti a maggior voce quella che è la necessità che ci sia un coordinamento come hanno fatto loro, hanno fatto bene a livello di associazioni venete, quindi non associazioni distinte, ma per avere una visione uniforme di tutto questo.
Quindi io credo che a questo punto, visto anche il giusto interesse che quest'Aula ha dimostrato, sia bene che ci sia un punto della situazione in Quinta Commissione proprio per spiegare l'evoluzione, la programmazione, la pianificazione e la ricaduta sul territorio.

PRESIDENTE

Grazie. Non vedo altri interventi quindi metto in votazione l'ordine del giorno n. B0043.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
ODG n. B47

Ordine del giorno presentato dalla consigliera Ostanel e Guarda relativo a "Promuovere la realizzazione dei dottorati comunali" in occasione dell'esame del disegno di legge relativo a "Bilancio di previsione 2021-2023". (Progetto di legge n. 19) APPROVATO (Deliberazione n. 147/2020)

"IL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
PREMESSO:
con il DL rilancio è stato previsto lo stanziamento di 3 milioni di euro per ciascun anno dal 2021 al 2023, a valere sul Fondo di sviluppo e coesione 2014-2020, per bandire dottorati di ricerca per definire e attuare interventi strategici di sviluppo locale in linea con gli obiettivi dell'Agenda 2030 dell'ONU;
in particolare i comuni, più piccoli e periferici, anche in associazione, potranno beneficiare del contributo di dottori di ricerca in particolare a supporto della transizione ecologica e digitale, del contrasto delle diseguaglianze sociali, urbane ed educative;
le Università, con la cosiddetta Terza Missione, sono chiamate ad interagire direttamente con la società e il proprio territorio di riferimento, sia attraverso azioni di valorizzazione economica della conoscenza che più in generale attraverso attività ed eventi di ordine culturale, sociale e di divulgazione della scienza.
CONSIDERATO CHE
per l'attivazione dei dottorati comunali è previsto che Comuni e università stipulino specifiche convenzioni sulla base di criteri emanati dai ministeri competenti.
si tratta di una innovazione normativa a supporto dei territori, fondamentale per incrementare, da un lato, il livello generale di benessere e, per altro verso, migliorare l'efficienza ed efficacia dell'amministrazione, in particolare in quei piccoli comuni in aree marginali della regione, anche alla luce delle difficoltà riscontrate sul tema della fusione tra Comuni.
Tutto ciò premesso il Consiglio Regionale
IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE
A promuovere e sostenere la concreta realizzazione dei dottorati comunali in Veneto a favore dei piccoli comuni in collaborazione con le Università o enti di ricerca del Veneto che saranno interessanti a questa azione".
Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Intervengo per spiegare cos'è questo odg. Credo che tanti di voi abbiano pensato, nel corso del tempo, che l'università faccia troppo poco per il territorio, che stia chiusa dentro l'università e da universitaria alle volte devo dire che è così. Invece i dottorati comunali hanno l'obiettivo di pensare che dei ricercatori, quindi dei dottorandi, come vanno nelle aziende a fare i dottorati aziendali per fare innovazione, lo facciano anche nei Comuni. È una proposta che è stata anche finanziata dal Governo, quindi alcuni fondi ci sono, soprattutto dedicati ai piccoli Comuni e in Veneto i piccoli Comuni fanno fatica nel loro personale a gestire tante cose perché tante volte sono in sotto organico e magari non hanno delle competenze aggiornate per poter fare delle cose nuove soprattutto in quei Comuni marginali.
L'idea è quella di a iniziare a valutare la possibilità di istituire una modalità per sostenere i dottorati comunali, ma in generale, proprio per partire, l'obiettivo sarebbe quello di coinvolgere le università affinché nelle borse di dottorato già esistenti si possano definire delle collaborazioni e delle partnership con i Comuni per fare in modo che già i dottorandi che abbiamo nelle nostre università venete, alcuni di loro, vadano a sostegno dei Comuni e non solo delle aziende. Questi sono i dottorati comunali. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Collega Guarda? Accettata.
Non vedo altri interventi. Metto in votazione l'ordine del giorno n. B0047.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Ordine del giorno n. B0058, Speranzon ed altri.

Raffaele SPERANZON (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Ritiro questo ordine del giorno.

PRESIDENTE

Grazie.
Il n. B0065 è praticamente la riscrittura del n. B0058.
ODG n. B65

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Speranzon, Formaggio, Polato, Soranzo e Razzolini relativo a "Il Consiglio e la Giunta regionale si impegnino con azioni a favore delle imprese balneari venete" in occasione dell'esame del disegno di legge relativo a "Bilancio di previsione 2021-2023". (Progetto di legge n. 19) APPROVATO (Deliberazione n. 148/2020)

"IL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
Premesso che:
le imprese balneari italiane sono 30.000 e contano 100.000 addetti diretti e 1.000.000 di addetti indiretti. Queste imprese turistiche che operano nel settore della balneazione (stabilimenti balneari, camping, alberghi, ristoranti, ecc.) si trovano in uno stato di profondo malessere per la mancata soluzione di problematiche vecchie e nuove.
Evidenziato che:
l'epidemia in corso ha ritardato notevolmente l'inizio della stagione balneare aumentando i costi di gestione, lievitati notevolmente per le spese di sanificazione e controllo e ridotto le presenze ad eccezione dei fine settimana e dei primi dieci giorni di agosto complice anche le avverse condizioni atmosferiche.
Dalle indagini statistiche è risultato che "il turismo nei primi 8 mesi del 2020 in Italia porta un calo totale del -58,5%, mentre quello della sola estate registra un valore più contenuto di - 42,4%" (Bollettino ENIT nr. 9 del 22 ottobre 2020). Lo scorso anno, su un totale di presenze turistiche pari a 430 milioni, il segmento mare ne rappresentava circa 140 milioni (gli arrivi complessivi erano stati 130 milioni di cui 40 milioni quelli per il mare). Il turismo rappresentava 230 miliardi complessivi di PIL; il segmento mare 70 miliari di cui 7 miliardi per i soli servizi alla balneazione. Quest'anno, pertanto, si sono avute solo 84 milioni di presenze e 24 milioni di arrivi con una perdita di 28 miliardi del segmento mare e di circa 3 miliardi per i soli servizi alla balneazione.
Constatato che:
la costa veneziana è stata colpita da effetti metereologici rilevanti tra i quali si segnalano le trombe d'aria del 15 ottobre 2020 e l'acqua alta dell'8 dicembre 2020 che hanno creato danni alle strutture, eroso l'arenile con la necessità di prevedere interventi strutturali sulle strutture e sulla battigia.
impegna la Giunta Regionale ad intervenire tempestivamente per
Affinché solleciti il Governo ad adottare una nuova disciplina del demanio marittimo turistico, che salvaguardi l'occupazione nel settore nonché le imprese balneari concessionari, evitando nel contempo all'Italia la procedura di infrazione comunitaria;
favorire la riparametrazione stagionale e non annuale del canone demaniale".
Anche questo è pervenuto a ordine del giorno iniziati, quindi si vota senza discussione. Camani? Non possiamo discuterlo perché è presentato durante la votazione già iniziata, altrimenti sarebbe... L'ho già "sprenotata" io, si fidi.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Siamo alle dichiarazioni finali del bilancio della Regione Veneto, PdL n. 19. Dichiarazioni di voto.
Il capogruppo Possamai ha chiesto la parola. Parla uno per Gruppo, lo sapete.
Prego, Possamai.

Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)

Siamo arrivati in fondo a questa sessione di bilancio. Ho qui un'agenzia dell'assessore Calzavara, di qualche ora fa, che dice: "In meno di due mesi dall'approvazione in Giunta regionale al voto finale da parte del Consiglio regionale, si è arrivati al varo del bilancio 2021-2023 prima di Natale, a tempo di record, così come preannunciato, nonostante le incertezze e le difficoltà che tutti noi stiamo vivendo. Questo assume un significato ulteriore, perché dimostra con i fatti il livello di responsabilità dei rappresentanti della Regione, eccetera".
L'ho letto perché in questo senso mi sento di sottoscriverlo, cioè in questi giorni c'è stata in quest'Aula una dialettica anche franca, devo dire, su più punti: noi manteniamo un giudizio negativo su larga parte o comunque su molte delle cose di cui abbiamo discusso in questi giorni, così come vi abbiamo espresso questi giudizi, però avevamo ben chiara una cosa ed è che, mentre noi qui siamo in Aula che discutiamo e che discutiamo di cose importantissime, fuori – e guardo giustamente l'assessora Lanzarin che su questo è impegnata in prima persona – c'è una situazione drammatica, difficilissima, ce lo siamo detto tante volte e quindi dare anche un segno di responsabilità su questo fronte, maggioranza e opposizione, era, secondo noi, necessario perché non sarebbe stato capito un atteggiamento e una conduzione di questa sessione di bilancio diversa da parte delle persone.
Pertanto noi abbiamo provato fino in fondo, in questi giorni e nei giorni precedenti, ad arrivare a questa discussione con tanti emendamenti, nessuno ostruzionistico, ma tutti costruiti per provare a dare un contributo. Su alcuni abbiamo anche raccolto una disponibilità, che abbiamo apprezzato, da parte della maggioranza, a dialogare e qualcuno è stato accettato.
Questo era il modo con cui siamo entrati in quest'Aula e l'abbiamo mantenuto fino in fondo. È evidente che il voto non può essere favorevole perché l'impianto complessivo del bilancio non ci ha convinto e vi abbiamo spiegato perché in questi giorni, quindi non mi dilungo, ma ci tenevo a fare questo passaggio perché noi rischiamo tante volte, come capita all'interno delle assemblee legislative, ma anche dei Consigli comunali, di essere dentro ad una bolla in cui si discute e si dibatte, ma tutti noi dobbiamo tenere in mente – e noi come opposizione, penso, ve l'abbiamo dimostrato in questi giorni – che in questo momento la vera battaglia purtroppo è fuori da quest'Aula ed è una battaglia che ci impegnerà sicuramente ancora per molti mesi, per cui era necessario e fondamentale, secondo noi, dare un segnale di responsabilità. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei. Lorenzoni.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente.
Siamo in qualche modo alla fine dell'approvazione del bilancio previsionale e io rinnovo la sensazione che è stata già espressa nell'intervento della correlatrice Camani questa mattina, di un bilancio troppo ordinario, di un bilancio troppo in continuità con quello che è il passato quando invece stiamo vivendo un momento che con il passato ha poco a che fare. È un momento di forte discontinuità, di nuovi bisogni: manca in qualche modo l'assunzione di responsabilità nel far fronte alle esigenze che sono emerse. È vero che ci siamo trovati a approvare il bilancio a poche settimane dall'inizio dell'operatività di questa Legislatura, però è anche vero che da parte nostra non c'è stata la possibilità di interloquire nella parte propositiva della costruzione del bilancio. Ci siamo trovati in qualche maniera un documento confezionato su cui abbiamo apprezzato la disponibilità al dialogo però è stato possibile fare poche variazioni.
Veramente l'auspicio è che il prossimo anno si possa discutere fin da subito nella costruzione di una progettualità diversa perché c'è bisogno di andare in discontinuità con il passato, di ripensare a quelle che sono le priorità di fronte a bisogni che sono emersi nell'arco degli ultimi mesi che, per fortuna, in passato non c'erano, ma a cui dobbiamo dare delle risposte.
Io ho anche apprezzato una disponibilità a ragionare anche sul fronte delle entrate perché io credo che di fronte a una situazione eccezionale si debba ragionare in termini di eccezionalità: questa disponibilità c'è ma è stato aperto uno spiraglio senza andare a toccare il bilancio previsionale 2021.
Io credo che sia difficile quindi dare delle risposte tempestive ai bisogni che sono emersi se non si accetta di andare ad agire anche sul lato delle entrate. Questo lo chiede un principio di equità.
Nessuno ovviamente vuole introdurre nuove tasse, ma a fronte di nuovi bisogni, se non si vuole essere latitanti nel dare le risposte, bisogna porsi il tema perché sennò il conto lo pagano tutti in modo uguale e questo vuol dire, in termini di incidenza, farlo pagare alle persone più deboli, farlo pagare a quelli che hanno più difficoltà.
L'assunzione di responsabilità è anche questo: è comprendere che dobbiamo dare strumenti nuovi per gestire i nuovi bisogni e questo mi auguro noi lo si possa fare da subito a partire dalla costruzione del bilancio del prossimo anno.
A me è dispiaciuto sinceramente che alcuni degli emendamenti, anche che non comportavano degli esborsi per l'Amministrazione, non siano stati accettati. Secondo me per una posizione un po' ideologica contro alcuni aspetti legati all'innovazione. Invece io penso che si debba guardare con uno sguardo disincantato alle nuove necessità per dare un indirizzo, per dare una direzione alle nostre imprese e ai nostri giovani che devono trovare in questa Regione un ambiente accogliente.
C'è da parte mia la delusione di aver visto che alcune tematiche sono state rigettate a priori; c'è il riconoscimento verso la disponibilità, soprattutto da parte dell'assessore Calzavara, che ha dialogato direi in maniera franca con noi, questo lo apprezzo molto e mi auguro che questo possa continuare, però l'auspicio è che nel 2021 useremo un metodo diverso: ne abbiamo bisogno noi come amministratori, ma soprattutto ne hanno bisogno i cittadini del Veneto.

PRESIDENTE

Grazie. Collega Venturini, prego.

Elisa VENTURINI (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto)

Grazie, Presidente.
Intanto ringrazio l'assessore Calzavara, ringrazio gli altri Assessori componenti della Giunta e ringrazio tutti i colleghi Consiglieri. Io e il mio collega Bozza siamo alla prima esperienza: ci siamo impegnati e ci impegneremo sempre di più. Siamo un po' entrati in corsa in una fase appunto dell'anno dove bisogna capire anche le dinamiche che si sono innescate e ci impegneremo appunto sempre di più per dare il nostro contributo, anche perché gli anni che avremo davanti - parlerei anche di mesi che abbiamo davanti - non saranno certamente facili, avremo i fondi europei da gestire, sarà particolarmente interessante. Saranno anche mesi in cui si dovranno valutare una serie di questioni anche importanti per la nostra economia e quindi ci fa piacere essere presenti.
Sosterremo e sosteniamo l'azione di questa Giunta e naturalmente diamo il nostro voto favorevole al bilancio.

PRESIDENTE

Grazie. Speranzon.

Raffaele SPERANZON (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Io credo che qualsiasi bilancio, per essere valutato in modo corretto, debba tener conto di quelle che sono le risorse disponibili e date le condizioni, credo che non siamo certamente oggi a discutere e a ragionare su un bilancio d'oro, dorato e incastonato di gemme. Siamo in una situazione oggettivamente problematica e in una situazione di questo tipo credo davvero che tutti abbiano fatto il massimo.
Io voglio ringraziare anche gli uffici che in queste settimane, tra mille difficoltà, sono stati a disposizione dei Consiglieri, dei Gruppi, della Giunta, del Consiglio e della Commissione per aiutarci a migliorare, laddove era possibile, questo atto. Voglio ringraziare per il lavoro la Commissione, il Presidente della Prima Commissione, tutti i Presidenti delle Commissioni che, in una condizione di difficoltà nata dal fatto che questo questa Legislatura è nata in pieno autunno e quindi con le difficoltà del caso, legate ai tempi e alle modalità (per quanto riguarda il mio Gruppo, quattro quinti non avevano partecipato alle sessioni, alle Commissioni, alle attività della precedente Legislatura) e quindi, con tutte queste difficoltà, davvero il mio plauso personale e del mio Gruppo va alla Giunta per la cortesia e la disponibilità di tutti gli Assessori e anche per una disponibilità concreta, non solo dettata dalla cortesia e dall'educazione, nel cercare di recepire quelle che potevano essere indicazioni e suggerimenti da parte dei Consiglieri dei Gruppi.
Voglio anche ringraziare l'Aula nella sua interezza, anche i Consiglieri dell'opposizione, oltre che quelli ovviamente della maggioranza, per aver cercato di portare anch'essi un contributo attraverso azioni di tipo emendativo del bilancio, nelle quali non ho mai riscontrato personalmente interessi ad ostacolare lo svolgimento delle sedute e quindi ostruzionistici, ma sempre volti a cercare di portare un contributo, qualche volta accolto, qualche volta no, ma sicuramente con una predisposizione positiva.
Quindi il Gruppo di Fratelli d'Italia esprime voto favorevole nei confronti della manovra e, contestualmente, ci tengo a ringraziare anche tutti coloro i quali hanno lavorato negli uffici, con le difficoltà che sappiamo, legate anche al Covid, in queste settimane, dando grande dimostrazione di professionalità.

PRESIDENTE

Grazie. Giuseppe Pan, prego.

Giuseppe PAN (Liga Veneta per Salvini Premier)

Presidente, io mi associo ai ringraziamenti dei colleghi, in particolare alla Giunta, all'assessore Calzavara e naturalmente alle maestranze del bilancio della Regione, in particolare il dottor Masullo, il dottor Vignotto, ma tutti i dipendenti del settore, in quanto hanno confezionato in maniera veloce e estremamente efficace un bilancio che chiaramente, considerando dalle elezioni a oggi, è stato non veloce, ma superveloce e ha messo nelle condizioni la Regione Veneto di poter erogare quei servizi in questa fase pandemica, in questa fase pandemica, in questa fase che abbiamo chiamato di guerra, quindi un bilancio di guerra che permetterà il nostro Presidente Zaia e alla Giunta di operare in maniera veloce e sinergica verso naturalmente le esigenze dei nostri cittadini.
Io volevo anche ringraziare, a nome del Gruppo Liga Veneta – Lega, tutti naturalmente gli operatori sanitari, i medici, gli infermieri, le OSS e naturalmente tutti coloro che stanno lavorando nelle case di riposo e tutti i volontari, che in questo momento stanno affrontando, anche per noi che siamo qui dentro, in questa bolla, in questo acquario, come lo definiamo, naturalmente tutti i problemi che sono legati alla nostra popolazione.
Ma volevo fare anche una riflessione a margine di tutto questo: è un bilancio che ha voluto comunque avere un occhio di riguardo per la sostenibilità. Abbiamo discusso inizialmente di tutto questo, una sostenibilità che è una sostenibilità che noi abbiamo visto declinata in ambientale, sociale ed economica e quindi è un proposito che guarda al futuro delle nostre generazioni, del risparmio delle risorse, della cosiddetta resilienza e resistenza sociale, come l'abbiamo definita. Ma soprattutto va anche a una necessità economica importante delle nostre imprese: azioni che vedono la Regione Veneto naturalmente affrontare in tanti campi (che sono quelli della sanità, dell'industria, dell'agricoltura, della mobilità) alcune partite importanti per il nostro sviluppo, che sono quelle che sono state appena ricordate dei fondi europei: 65 milioni di fondi propri che la Regione mette per far funzionare i fondi europei, che sono un volano, ricordo tutti, 1 a 6 rispetto a quello che la Regione mette.
Questo ricordando pure che comunque i fondi europei non sono tutti i fondi europei, ma sono anche fondi nostri, della nostra la tassazione che va per più di 18 miliardi a Bruxelles. Quindi è un ritorno indietro che naturalmente noi auspichiamo e abbiamo visto essere comunque tra le parti importanti di questo bilancio.
Nella riflessione che ci coinvolge, noi della Lega crediamo che comunque si possa coniugare la sostenibilità con lo sviluppo economico, con il progresso, con la scienza, quindi noi guardiamo a un futuro che possa essere comunque pieno di sì. Noi siamo per il sì: sì per i vaccini veloci, sì per i vaccini che possono risolvere questa pandemia, che possono mettere nelle condizioni la nostra gente di levarsi la mascherina, di ritornare a una vita normale, di poter andare in ferie, di poter andare a fare gli acquisti in serenità, di proteggere naturalmente i nostri anziani che sono reclusi in casa o nelle case di riposo. Ricordo che è quella generazione - e io lo ricordo bene perché su un figlio di quella generazione - che è uscita dalla guerra e che ha costruito questa Regione e questo Paese. Quindi dobbiamo dar loro una speranza ancora di vita ma di una vita che possa essere legata alle proprie famiglie, ai propri nipoti e ai propri affetti.
Noi siamo anche per un sì per un turismo che possa esser legato naturalmente al nuovo turismo ma anche alle infrastrutture, alle piste ciclabili, agli hotel diffusi, alla promozione, ai prodotti tipici, ma anche legato a una mobilità moderna, con delle infrastrutture che crediamo siano indispensabili. Noi non siamo per i No-TAV, noi non siamo per, naturalmente, non le crociere, non tutto quello che può disturbare alcune categorie. Noi siamo per un turismo sostenibile, anche economicamente, che possa ritornare a essere la prima industria di questa Regione con 71 milioni di presenze con un fatturato che naturalmente purtroppo è stato azzerato.
Quindi per arrivare a questo, per arrivare anche a questo turismo, noi dobbiamo salvaguardare l'ambiente, ma crediamo che anche qui il progresso possa fare la sua parte. Noi non siamo contro gli inceneritori, ricordo a qualcuno qui dentro: noi siamo per una raccolta differenziata che comunque possa in qualche maniera arrivare poi al suo completamento. Quindi io dico sì poi anche all'inceneritore perché poi gli inceneritori poi permettono naturalmente di completare tutta quella parte che attualmente sotterriamo, magari con delle profonde buche, all'interno del nostro territorio. C'è qualcuno che dice no agli inceneritori, no alle discariche: da qualche parte il rifiuto dobbiamo pur farlo, non possiamo fare certi impianti o certe situazioni dentro le nostre città storiche, ma ben vengano anche nel progresso questi impianti che sono all'avanguardia e che sono, tra l'altro, ormai sicuri da tanti anni anche in altre parti di questa Europa che noi pensiamo viaggi sempre a due velocità.
Naturalmente noi vogliamo salvaguardare le nostre imprese: artigianali, commerciali, industriali, i dipendenti autonomi. Non ultima la battaglia della Lega in Parlamento che ha fatto sì che i lavoratori autonomi siano esentati e anche loro o abbiano dei ristori. Parliamo di tanti ristori, di tante bene anche altre cose concertate all'interno attualmente di questa nazione, ma noi pensiamo che la via maestra non sia quella solo dei ristori, ma sia soprattutto quella di un abbassamento della tassazione a queste imprese: quindi l'abbassamento dell'IVA, l'abbassamento del cuneo fiscale ai dipendenti, l'abbassamento delle tasse alle imprese e ai liberi professionisti che sono il vero motore della nostra economia, della nostra Regione e che ricordo, sono il motore di questa industria. Noi siamo la seconda dopo la Baviera manifattura europea: è quella che noi dobbiamo come veneti mettere in moto.
Concludendo questo mio intervento, dico grazie all'assessore Calzavara, grazie alla Giunta, al Presidente Zaia per darci questa disponibilità. Sappiamo tutti che siamo in emergenza ma sono sicuro che come sempre noi dimostreremo - e questa Giunta e questo Consiglio lo dimostreranno - che comunque potrà sempre portare avanti il bene del nostro Veneto e dei nostri veneti. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei. Piccinini.

Tomas PICCININI (Lista Veneta Autonomia)

Presidente, grazie.
Nel ringraziare la Giunta, il presidente Sandonà della Prima commissione e l'assessore Calzavara per il lavoro svolto, un eccezionale lavoro, l'impegno profuso da tutti i Consiglieri. Contestualizzare il momento, che non è stato un momento facile e, come dico spesso, in momenti difficili soluzioni facili non ce ne sono. Credo che si sia fatto un lavoro straordinario e credo che ancora una volta il Veneto possa essere il motore di questa nazione.
Perciò ringrazio ancora una volta tutti quanti e avanti tanto.

PRESIDENTE

Grazie. Collega Guarda, prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Anzitutto vorrei ringraziare i colleghi per questi ultimi spunti. In particolar modo, oltre a chi ha lavorato poi operativamente in Commissione Prima e nelle diverse Commissioni per affrontare e aiutarci ad affrontare questo bilancio, per cui tutta la parte tecnica di confronto poi anche legislativo, vorrei ringraziare anche il consigliere Speranzon che prima nel suo intervento ha rilevato come di per sé questo rapporto, questo confronto avuto in questi giorni, ha portato anche a fare emergere delle posizioni politiche, delle proposte di valore e non di contrapposizione. Questa cosa l'apprezzo molto perché evidentemente il ruolo che ha questo Consiglio regionale, ma ancora prima le Commissioni, è proprio il ruolo di fare da garanzia per una condivisione progettuale, per chiarirsi anche, per chiarirci anche tra di noi, rispetto alle priorità politiche che vogliamo portare all'interno di quest'Aula e rispetto alle priorità politiche che i nostri Gruppi – il Gruppo di Europa Verde per quanto mi riguarda, ma le vostre rappresentanze all'interno dei territori - vogliono portare come progettualità da realizzare all'interno del nostro Veneto.
Pertanto, se c'è una cosa che mi piacerebbe condividere con voi oggi, in particolar modo sul metodo poi attuato, data la necessaria fretta di riuscire ad approvare questo bilancio in un'epoca molto difficile, in un'entrata di un nuovo Consiglio, proprio nel bel mezzo appunto della realizzazione dei progetti del bilancio di previsione 2021, è quello di non sottovalutare il lavoro delle Commissioni e di fare in modo che all'interno delle Commissioni sempre di più ci sia una possibilità di reciproca condivisione e scambio rispettoso, proprio per riuscire a chiarire anche quelli che sono degli interrogativi o delle iniziative o delle criticità che emergono e che magari invece siamo costretti a correggere in fretta e furia durante il Consiglio regionale e non magari prima, all'interno di un confronto delle Commissioni che è doveroso ed è valorizzante, anche per il ruolo dei singoli Consiglieri e per fare in modo che, appunto, i lavori in Consiglio proseguano con maggiore serenità e condivisione.
Vi chiedo scusa, io ho ascoltato i vostri interventi con molta pazienza, ho avvalorato anche quelli che sono i vostri input, adesso siamo in fase conclusiva e termino semplicemente precisando una cosa. Il lavoro delle Commissioni è anche molto importante ed è per questo che l'avevamo voluto valorizzare anche durante la discussione, proprio perché è un lavoro che consente il rapporto diretto con chi è nel territorio e si occupa dei temi che sono affrontati all'interno di quelle specifiche Commissioni. Penso all'esperienza della Commissione Terza, che si occupa di impresa, di agricoltura, di foreste, di energia, caccia e pesca, una Commissione che nell'arco degli scorsi anni era riuscita a portare – ne parlavamo prima – qualche buon risultato proprio grazie alla condivisione avuta all'interno della Commissione Terza da parte di tutti i commissari. Parlo della Cimice asiatica, ma sono stati diversi gli interventi che hanno visto alla fin fine un proficuo lavoro di condivisione con le rappresentanze di categoria e le associazioni all'interno della Commissione, che ha dato poi un risultato positivo in bilancio affrontato all'interno del Consiglio.
All'inizio della discussione del bilancio, l'assessore Calzavara ricordava come in effetti, nonostante inizialmente ci fosse stata qualche titubanza, negli scorsi anni nelle Commissioni ci sono stati momenti di condivisione con le realtà di categoria, con le associazioni all'interno delle singole Commissioni, per cui in Commissione Sanità, in Commissione Ambiente, in Commissione Agricoltura e Impresa, nelle diverse Commissioni, anche in quella Cultura penso nell'ultimo anno l'abbiate fatto, ma allo stesso tempo ricordava come magari in alcune la partecipazione fosse un po' scarna. La partecipazione forse diventa anche scarna proprio perché nel momento in cui c'è un'audizione che è semplicemente alle volte si è visto magari non proficua, perché magari è un passaggio semplicemente di una opinione dopo l'altra delle diverse associazioni, la funzione dell'audizione perde il suo valore per cui sembra quasi che sia un favore che si fa al territorio di ascoltarlo e invece non un valore aggiunto. Per cui ciò che auspico e che consiglio a tutti quanti è quello di valorizzare ulteriormente questa epoca di discussione all'interno delle Commissioni non soltanto del bilancio, ma anche degli altri provvedimenti, in maniera oggettivamente interessata e valorizzante proprio per non mortificare quello che è un principio che è espresso all'interno del Regolamento del Consiglio regionale, che è la centralità della condivisione con il territorio.
La politica si fa con la condivisione, non semplicemente singola ma anche collettiva della Commissione, dei Consiglieri, con le diverse categorie rappresentative.
Detto questo, era una precisazione che volevo fare ma giusto per una condivisione propositiva anche per i prossimi anni: mi piacerebbe molto poter parlare di un bilancio, come dire, così come l'ha descritto il consigliere e capogruppo Pan che ha giustamente utilizzato delle parole molto altisonanti e importanti, specie in quest'epoca di grande emergenza climatica e non soltanto di cambiamento, di grande emergenza sociale e non soltanto sanitaria, perché sì è un bilancio che apre a delle istanze necessarie ed importanti come quelle appunto della sostenibilità ambientale, della gestione anche del trasporto pubblico in questa direzione, però evidentemente sono state le stesse proposte che sono state approvate, in alcuni casi magari anche no, ma molte delle quali approvate anche negli scorsi anni e che però, nell'arco appunto del susseguirsi delle attuazioni e poi delle politiche previste nel bilancio di previsione di ogni anno, non hanno visto attuazione.
Per cui io auspico che la difficoltà di questo tempo non impedisca la realizzazione finalmente di ciò che ormai da anni magari votiamo all'unanimità all'interno di questo Consiglio e, quindi, se abbiamo visto delle iniziative e delle proposte anche dell'opposizione approvate rispetto per esempio al concetto del riuso, perché quando si parla di rifiuti e di raccolta differenziata non si può prescindere dall'affrontare il tema del riuso e dell'abbattimento della produzione del rifiuto, non soltanto della gestione ex post. Quindi se si parla di questi temi cominciamo invece a poi tradurli in ottica pratica e non rimandiamoli ai prossimi anni.
Apprezzo - e voglio partire proprio con gli aspetti positivi - quelle che sono state poi anche le ultime scelte di implementazione della Legge 48, del contrasto al crimine mafioso, con un incremento importante che consente di aumentare le risorse per esempio per quanto riguarda la promozione poi anche della cultura della legalità da 30 a 110.000 euro. Un incremento importante proprio, come dicevo all'inizio, per cercare di evitare che ci siano poi degli stanziamenti che non servono nemmeno, per esempio, a fare una campagna reale informativa e concreta. Per cui apprezzo questo aspetto. Apprezzo quello che è stato l'implemento di risorse per quanto riguarda il contrasto alla violenza sulle donne proprio perché è necessario intervenire in maniera poi concertata, ma che questo sia un preludio di un'azione politica che amplia l'azione rispetto appunto al contrasto alla violenza con particolare verifica delle opportunità per quanto riguarda le aree rurali e la risposta quindi alle aree rurali. Perché qui sta il tema, nel senso che è un tema che deve essere ampliato e non può essere depotenziato e deve essere valorizzata in particolar modo la risposta a quei territori che fino ad oggi rischiano di rimanere esclusi, dove donne rischiano di rimanere escluse dal servizio perché impossibilitate a raggiungerlo semplicemente nelle grandi città.
Ho apprezzato questi due punti in particolare, ho apprezzato, per quanto riguarda il bilancio di previsione, anche l'apertura a una proposta per cui ringrazio sia i Consiglieri e i Capigruppo, in particolar modo il capogruppo Villanova, ma anche l'assessore Calzavara e l'assessora Lanzarin, per aver accolto quella che era un'istanza che stava molto a cuore a me e ad altri Consiglieri, penso alla consigliera Ostanel e al consigliere Lorenzoni, che è quella relativo alla Legge 40, la legge sulle politiche per le famiglie della Regione del Veneto, approvata insieme proprio qualche mese fa. Una legge che ha fatto anche molto scalpore da un punto di vista poi anche comunicativo e, si può dire, anche da un punto di vista elettorale perché evidentemente è stata ben accolta per quanto riguarda...

PRESIDENTE

Collega Rizzotto, per favore.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
È stata ben accolta dalla nostra comunità veneta, ma non soltanto ed è stata anche citata più e più volte come esempio di un'azione di promozione normativa interessantissima e propositivo a livello nazionale.
Ringrazio per aver aumentato le risorse a carico di questa legge. Mi permetto però un'osservazione perché sono 100.000 euro che naturalmente rientrano poi all'interno di quelle che sono le iniziative della legge sulle politiche familiari importanti, perché potranno rispondere a delle esigenze che nascono in particolar modo dal mondo delle nuove e delle giovani famiglie, dei neo genitori, dei genitori dei bambini dagli zero ai tre anni che hanno bisogno di accedere all'asilo, quindi sono fondi che risponderanno, sia per quanto riguarda poi, a discrezione della Giunta, il bonus prenatale, che per quanto riguarda per esempio il sostegno per la retta degli asili nido.
C'è un problema però e qui bisogna rilevarlo: come vi dicevo prima, questa legge è stata accolta positivamente, è stata frutto di una condivisione politica fra la Giunta e il Consiglio con le associazioni che rappresentano – penso al Forum famiglie – le istanze delle famiglie venete ed italiane. Questa è stata una legge con cui anche voi vi siete presentati in campagna elettorale per riuscire a dare spazio a un'istanza anche di rappresentatività, di ricerca di voto e per avere quindi il consenso che poi avete raccolto.
Questa legge all'epoca, nel luglio di quest'anno, raccoglieva in sé per 10 milioni di euro di stanziamenti. Stanziamenti appunto destinati a diverse iniziative: dal già presente sostegno alle famiglie monoparentali, gli orfani, le famiglie numerose, fino ad arrivare a delle sperimentazioni come il bonus prenatale e, per esempio, anche la verifica di un abbassamento della retta per l'asilo nido.
Questi 10 milioni naturalmente si sono conclusi ed esauriti per il 2020 e nel 2021 abbiamo a disposizione 1.400.000 euro di questa legge, 1.400.000 euro che riguarderanno esclusivamente le famiglie monoparentali e quindi il contributo per l'affitto, per le spese e, dall'altra parte, famiglie numerose e orfani.
Sono tre interventi importantissimi, necessari che io per prima mi sento di sostenere proprio perché rispondono all'azione politica che anche negli anni scorsi avevo portato avanti e continuerò a portare avanti con Europa Verde. Ma allo stesso tempo vedono una carenza di risorse per quanto riguarda tutte quelle iniziative che erano state messe sul tavolo, che erano state promosse anche in maniera comunicativamente molto importante, che avevano dato una certa illusione anche alla popolazione e alle giovani mamme e ai giovani papà che vivono all'interno del nostro territorio, ormai appesantiti, oberati dalle spese per la gravidanza (penso al fatto che per esempio in Veneto si paga qualche visita in più rispetto ad altre Regioni), dalle spese per la gestione delle rette appunto dell'asilo nido, dalle spese dovute alla gestione appunto anche dei primi mesi e anni di vita del bimbo. Un aiuto di tipo economico di questo tipo è necessario e non ci sono e non ci possono e non ci potranno essere bambini di serie A e di serie B. Se le sperimentazioni non funzionano si deve avere il coraggio di cominciare a riprogettarle e il coraggio di ammettere che qualcosa appunto non è andato come doveva andare. Un esempio lo trovo per quanto riguarda l'attuazione della legge sulle politiche familiari proprio in quest'anno con i bambini nati prima del 19 di agosto esclusi da questo tipo di aiuto, il bonus prenatale e che vedono, in un'epoca straordinaria come questa, con l'emergenza Covid che sta ammazzando le famiglie specie quelle più giovani, magari fatte da genitori che lavorano in libera professione, fatte da genitori che sono precari o che sono per esempio in una sofferenza dovuta alla cassa integrazione. Di conseguenza su questo tema non saremo tolleranti per quanto riguarda il prossimo anno: bisogna essere decisi. Quest'anno abbiamo apprezzato che siano stati stanziati 100.000 euro in più per raggiungere 1.500.000 euro per una legge che dovrebbe definire le politiche per la famiglia in Veneto e dovremo però andare a fare in modo che questa legge sia realizzata così come è stata promessa, perché sennò ci si è presentati in campagna elettorale con uno strumento potentissimo, bellissimo, quello della legge sulle politiche per la famiglia del Veneto, per poi tradirlo solo qualche mese dopo riducendo drasticamente le risorse necessarie per fare in modo che questa legge avesse almeno un senso. Con 1.500.000 euro questa legge purtroppo non ha senso.
Allora io, che sono stata tra le prime anche a sostenere positivamente l'approvazione della legge, che ho lavorato per fare in modo che non escludesse per esempio il mondo delle famiglie adottanti dai bonus e dalle iniziative a favore dell'infanzia, io che insieme con Europa Verde mi sono impegnata per riuscire a fare in modo che questa legge, voluta da tutti, potesse realizzarsi nel migliore dei modi, non posso accettare che esca fuori da questo bilancio una legge con 1.400.000 euro implementata con 100.000 euro in più grazie ad un'azione anche di condivisione avuta in questi giorni. Evidentemente non sono sufficienti e con estremo rispetto, Assessore, davvero glielo dico con estremo rispetto, ritengo che questa iniziativa debba trovare anche nel dialogo con le associazioni che hanno sostenuto voi nell'approvazione di questa legge, hanno sostenuto chi desiderava realizzare nel migliore dei modi, debbano avere chiarezza rispetto alle prospettive di attuazione della stessa. In questo quindi... perfetto, per cui sono accanto: qualsiasi iniziativa vorrà fare per cercare, di condividerla e di riprogettarla, di correggere dove queste cose non hanno funzionato, troverà in me, in Europa Verde e sicuramente anche in altri Consiglieri dei referenti per cercare di aiutare a fare in modo che questa legge si possa realizzare al meglio.
Allo stesso tempo però non si vadano a derubricare le sollecitazioni che vengono dalle famiglie del territorio che per il 2020 sono state escluse per esempio dal bonus prenatale perché derubricando si va a mortificare una cittadinanza attiva, una segnalazione spontanea, che dal basso è partita per fare in modo che non vi siano ulteriori divisioni fra cittadini o bambini, in questo caso, più fortunati perché nascono il 19 di agosto o cittadini o bambini meno fortunati perché nascono il 18 di agosto. In un'epoca straordinaria, ripeto, come quella del Covid e dell'emergenza che abbiamo affrontato non si possono creare questo tipo di differenze.
Passo invece ad un'altra parte che è relativa al mondo dell'agricoltura. Siccome non c'è l'assessore Caner ma magari ci sta seguendo e ho piacere in caso possa ascoltare, mi rivolgo ai referenti della maggioranza che si occupano di agricoltura e in questo senso ribadisco una cosa: possiamo ragionare su degli interventi che non siano solo di risposta alle emergenze ma che siano di progettazione? Possiamo ragionare sul fatto che, per esempio, i fondi europei non devono servire per tappare i buchi delle nostre mancanze ma per innovare e per sviluppare il settore dell'agricoltura?
Perché i fondi del PSR vengono proposti per risolvere ogni problema, anche quello delle acque inquinate dai PFAS. Quindi l'esempio ve lo porto pensandolo ad hoc per raccontarvi invece di come in altre Regioni si utilizzano fondi propri anche per risolvere delle problematiche che noi qui in Veneto stiamo risolvendo esclusivamente con i fondi europei e che invece in altre Regioni stanziano dei fondi con la possibilità di un accesso sburocratizzato (penso all'Emilia Romagna), assessore Pan... Consigliere... chiedo scusa, capogruppo Pan, lei sarà sempre l'Assessore all'Agricoltura fino a quando insomma non riuscirò a convincermi che l'assessore Caner è pienamente sul pezzo, so che lei lo accompagna, per cui intanto auguro davvero buon lavoro e buon avvicinamento al tema all'assessore Caner.
Non lo chiamerei in questi termini, consigliere Montanariello, comunque il principio è: ragioniamo sul fattore per cui la prevenzione, l'attività di ricerca, l'attività di accompagnamento nella connessione fra ricerca e agricoltore, l'attività di innovazione e anche l'iniziativa di sostegno con fondi propri regionali sburocratizzati, con un accesso sburocratizzato, è possibile nella Regione del Veneto. Lo facciamo per quanto riguarda non soltanto le fitopatie di cui parlavamo prima, ma anche per quanto riguarda l'evoluzione imprenditoriale: dovremo affrontare il nuovo Piano di sviluppo rurale, previsto in partenza nel 2023 e lì ci sarà una discussione essenziale sui criteri, sull'innovazione dovuta, che non deve incentivare l'indebitamento, ma deve valorizzare la possibilità anche del giovane di poter realizzare un progetto imprenditoriale strutturato e non soltanto per racimolare i punteggi necessari, quindi con una valutazione del progetto di investimento che sia effettivo sulla base del ritorno che questo investimento porta nelle casse ma anche nella capacità organizzativa e produttiva o di riposizionamento del mercato dell'impresa anche giovane.
Ecco, di tutto questo dovremmo affrontare una progettazione complessa e completa all'interno della Commissione Terza, però parallelamente pensiamo che i fondi europei non siano l'unica strategia di investimento che la Regione può mettere in atto e, di conseguenza, su questo andremo a ragionare.
Passo al tema dell'ambiente, perché c'è un grande rammarico in questa legge di bilancio, che è quello di vedere dei progetti positivi, come quelli partiti negli scorsi anni, come quello dei progetti dei boschi di pianura, completamente esclusi da qualsiasi formula di progettazione di questo bilancio. Capisco che magari, nell'ottica della sostenibilità citata prima, la questione boschi possa sembrare in realtà una questione marginale, ma non lo è, perché ne abbiamo discusso prima: la capacità delle aree verdi, la capacità del bosco di realizzare nel nostro territorio un benessere ambientale capace di restituire agli imprenditori, anche al mondo delle famiglie, alle nuove generazioni che desiderano vivere nel nostro territorio, capaci di restituire vitalità e di restituire speranza, creando un ambiente non ostile alla vita, è indispensabile.
Pertanto le iniziative iniziate un tempo positive, cercate di portarle avanti, così come per quanto riguarda altri temi di magari minore attenzione durante quest'anno di emergenza, come per esempio quello legato a specifici settori turistici ed altro.
Un aspetto su cui mi vorrei soffermare, il penultimo di questa condivisione sul bilancio, è quello relativo alle bonifiche, alla gestione delle emissioni e al rapporto con il mondo imprenditoriale anche per riutilizzare le acque. Su questo aspetto ribadisco: ci prendiamo un impegno di andare a sostenere un piano per le bonifiche naturalmente aggiornato, ma anche adeguato nei fondi stanziati a riguardo? Ci prendiamo l'impegno di valorizzare un piano per l'abbattimento delle emissioni non soltanto per quanto riguarda ciò che è di utilizzo abitativo piuttosto che per gli spostamenti, ma anche per quanto riguarda il mondo dell'impresa? Ci prendiamo l'impegno di valorizzare la nostra risorsa acqua intervenendo con un'alleanza forte con il mondo delle imprese per fare in modo che non vi sia più spreco o abuso dell'utilizzo dell'acqua di falda, con uno spostamento dall'acqua di falda all'acqua di superficie che crea delle conseguenze anche di tipo idrogeologico, anche di tipo... anche per quanto riguarda il tema inquinante, anche per quanto riguarda il tema proprio della sostenibilità, dell'accessibilità dell'acqua del mondo dell'agricoltura. Ecco queste tipologie di alleanze le dovremmo portare avanti. Un impegno anche per quanto riguarda questo bilancio sarebbe stato auspicabile, non importa, lo rifaremo e lo ripresenteremo in maniera adeguata.
In ultimo, per piacere, cominciamo a ragionare insieme, l'ho detto nei scorsi giorni, anche per quanto riguarda il tema dell'indigenza con un piano strutturale per rispondere a quell'emergenza che sta emergendo con ancora più forza in questi giorni di quest'anno di emergenza Covid che riguarda appunto l'edilizia abitativa, l'edilizia residenziale pubblica e la disponibilità di questi strumenti con un piano straordinario capace di rispondere non soltanto alle 2.400 famiglie che nello scorso anno hanno ricevuto indicazione, appunto, di sfratto per morosità, ma anche per tutte quelle famiglie che si aggiungeranno purtroppo nel 2020 nonostante gli aiuti già attivati non in grado di rispondere naturalmente alla totalità della situazione drammatica sociale del Veneto.
Grazie.

PRESIDENTE

Collega, Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Io volevo prendermi qualche minuto solo per ringraziare, visto che sono alla mia prima esperienza, abbiamo passato insieme tante ore, credo di aver imparato delle cose forse come altri qui, credo. E quindi, in qualche modo, lasciare un po' a verbale e anche in quest'Aula, il fatto che essere stata qui e aver portato delle idee è stata una bella esperienza, io credo sia importante dirlo. Quindi volevo iniziare con questo e ringraziare anche le persone che mi hanno dato una mano, del Legislativo e nelle Commissioni, perché alla prima esperienza è importante avere delle persone che, in qualche modo, ti spiegano in maniera neutra quello che accade dentro un Consiglio regionale, quindi li volevo ringraziare personalmente.
Poi, permettetemi di dire una cosa: ho avuto un po' di emozione, nel momento in cui è stato approvato l'emendamento che portava 1 milione di euro a quel mondo che viene chiamato extra-FUS, della cultura, perché? Perché è stata un po', da quando sono entrata qui, una delle battaglie su cui ho provato varie volte, anche in Commissione, a portare l'attenzione. C'è un mondo che, ma non per colpa della Regione Veneto, è un mondo che è uscito in pandemia, per fortuna e per sfortuna, come il mondo più colpito. Non so se ci siamo tutti resi conto, io ogni tanto me lo devo ricordare, che il settore culturale è l'unico che ha chiuso da febbraio in maniera continuativa; è l'unico settore che ha avuto effettivamente la necessità e l'obbligo di chiudere sempre; "no matter what" zona gialla, zona rossa o zona di qualche altro colore.
Allora, aver portato un milione di euro, definendo una priorità di una parte di risorse che erano destinate al settore economico, per quanto mi riguarda, è un messaggio positivo che abbiamo dato su un emendamento che ho proposto come "Veneto che vogliamo" e su cui abbiamo lavorato fuori di qua. Tante persone da quel giorno, quando in qualche modo anche i giornali ne hanno parlato, mi hanno riferito la volontà anche di contribuire a definire insieme quel mondo, perché è difficile da definire. Ci sono, come ripeto più volte, dei codici ATECO e delle persone che non sono mappate, sono invisibili e che noi dobbiamo contribuire tutti insieme, invece, a far emergere e sostenere. Lo ridico e lo ridico sempre perché io credo che il lavoro culturale vada tutelato e anche per questo, per i prossimi anni, mi piacerebbe vedere che il bilancio alla Cultura non è assestato. Anche oggi abbiamo visto, appunto, che abbiamo aggiunto delle risorse ad alcuni settori, come ad esempio il Teatro Comunale di Vicenza a cui abbiamo aggiunto un tot di soldi a sostegno, per fortuna, di quella realtà e anche ad altre in questo bilancio. Ma la questione politica, secondo me, che sta dietro al lavoro che abbiamo fatto è pensare che la cultura vada sostenuta in bilancio in maniera forte, in maniera organica, con dei bandi trasparenti e non assestata di volta in volta. Questo secondo me è il messaggio politico che è importante che almeno io voglio contribuire a far rimanere in quest'Aula.
Un altro punto su cui volevo porre un attimo l'attenzione è il tema della parità di genere: abbiamo aumentato - e sono contenta - su proposta della consigliera Camani, ma che tante altre donne di quest'Aula hanno poi sottoscritto, un aumento dei fondi per contrastare la violenza sulle donne e quindi far uscire in maniera libera le donne dal percorso di violenza. Credo che sia un passo importante e un passo avanti, però c'è ancora troppo poco rispetto ad un tema che l'anno prossimo emergerà con più forza: la violenza sulle donne ma non solo, anche sostenere l'impresa femminile. Per questo avevo proposto ad esempio di portare una parte dei fondi alle imprese agricole anche nella parità di genere. Mi pareva un segnale importante perché le donne, che faticano a conciliare vita lavorativa e tutela della famiglia, saranno sempre di più e - la collega Cristina Guarda l'ha già detto - il tema degli asili nido è importantissimo. C'è stato troppo poco in questo bilancio e credo che per il futuro sia importante lavorare su questo in maniera convinta.
Volevo, come ultimo punto, ricordare l'intervento che avevo fatto inizialmente in quest'Aula rispetto ai giovani. Siccome il mio voto al bilancio sarà contrario e credo abbiate capito perché in questi giorni, il tema fondamentale che io non ho visto dentro il bilancio è la tutela del mondo giovanile. L'avevo già detto. Un contributo che volevo lasciare all'Aula è che nel momento in cui si lavorerà - e l'ho già detto - nei prossimi mesi alla definizione di Next Generation EU, io credo che dovremmo davvero puntare tutto quello che ci darà l'Europa sul futuro dei giovani e sul fatto che la loro difficoltà nell'entrare nel mondo del lavoro, soprattutto ora dove c'è una crisi economica importantissima, invece debba essere tutelato.
Questo è il messaggio che volevo lasciare all'Aula, ma anche all'Assessore al Bilancio che voglio ringraziare, perché in questi giorni ho imparato a vedere una persona che appunto sta sulle idee e ci si confronta in maniera diretta, quindi volevo ringraziarla personalmente. Lasciando questo messaggio di augurio rispetto all'uso di Next Generation EU in Veneto in maniera esattamente prioritaria sui giovani e su quello che in questo bilancio di previsione oggi è mancato.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega Ostanel.
La parola a Alberto Villanova, prego.

Alberto VILLANOVA (Zaia Presidente)

Grazie, Presidente.
Intervengo ora per quello che compete il bilancio. Mi ero preparato un intervento da fare all'inizio, ho deciso di aspettare la fine, la conclusione di questa manovra, di questi lunghi giorni di lavoro qui in Aula anche per poter ascoltare quelli che sono stati gli interventi dell'opposizione.
Io, nel confermare quello che è il voto favorevole ovviamente a questa manovra di bilancio, voglio ringraziare l'assessore Calzavara, la Giunta, voglio ringraziare tutti i nostri Consiglieri che sono qui presenti oppure collegati dagli uffici. Sicuramente non è stato un primo bilancio facile per chi è entrato da poco in Consiglio regionale: già il bilancio è un passaggio molto delicato. Farlo in questa situazione distribuiti negli uffici non è sicuramente un qualcosa che aiuta chi è al primo mandato.
Devo dire e spero che soprattutto l'opposizione abbia apprezzato quella che è stata la nostra apertura al dialogo. Io penso che poche volte, nelle Legislature che ci hanno preceduto, si siano visti così tanti emendamenti approvati in un provvedimento come il DEFR dove si vedono le linee programmatiche della Regione. Prima sentivo dire al collega Lorenzoni che non c'era stata tutta questa apertura, tutto questo dialogo: io credo invece che il dialogo ci sia stato, penso che si sia entrato nel merito delle questioni, penso che si siano anche ascoltati alcuni consigli che sono stati dati e sono stati recepiti e gli emendamenti sono stati approvati.
Devo anche però seguire quella che è stata una lunga sequela di "sì, ma". In questa manovra di bilancio, in questi lunghi giorni abbiamo sentito una lunga sequenza di "sì, ma": "La Regione veneta ha la sanità più performante in Italia, sì, ma ci sono tanti problemi"; "La Regione Veneto ha ottime performance nel personale, sì, ma...", "La Regione Veneto è efficiente, sì ma ci sono altre questioni". Io credo che sia sbagliato dare tutto per scontato perché dietro a questi risultati c'è l'impegno di un'Amministrazione che ormai dal 2010 va avanti in questa linea e che sta portando a casa dei risultati concreti che dopo vi enumererò in maniera molto rapida. Però voglio partire da un tema che mi sta particolarmente a cuore che è il tema della sanità.
Io in questi giorni ho sentito il paradosso per cui la nostra Regione o quello che è stato il lavoro del governatore Zaia e della sua squadra, cioè il fatto di far restare la Regione Veneto in zona gialla viene vista come una colpa da voi. Allora io vi ricordo sommessamente una cosa: i parametri sui quali veniamo valutati, sui quali la nostra Regione viene valutata, non li abbiamo decisi noi, li ha decisi il vostro Governo. Anzi, con il governatore Zaia abbiamo chiesto di semplificare questi parametri, portarli da 21 a 5, in modo che fosse più semplice anche capire come venivano prese le decisioni. La nostra Regione è rimasta in zona gialla e questa è una colpa che viene attribuita al Governatore, non considerando che restare in zona gialla ha dato la possibilità a decine, centinaia di migliaia di esercenti, commercianti e partite IVA di continuare a lavorare e a vivere perché in Veneto il lavoro è vita.
Le terapie intensive: abbiamo sentito parlare di questo numero delle terapie intensive, che ha creato grandi polemiche. Allora, le terapie intensive sono arrivate a quel numero ormai famoso di 1.016 posti grazie a un lavoro che è andato avanti, che è partito dal Governatore, è passato per quella che è la sua struttura ed è arrivato ai sanitari sul territorio. Queste 1.016 terapie intensive sono tutte pianificate e le nostre ULSS hanno la possibilità di attivarle in 24-36 ore. È stato dichiarato in una conferenza stampa dal dottor Rosi, il nostro responsabile, quello che riguarda il servizio di Urgenza ed emergenza. Nonostante ciò, io ho sentito ancora dire che queste terapie non esistono e penso che questo sia un fatto grave perché, se la nostra Regione ha potenzialmente la capacità di ventilare 1.016 pazienti, cosa che le altre Regioni non riescono a fare, lo deve a una programmazione sanitaria che è andata avanti durante l'estate: mentre altre Regioni dormivano o stavano sedute sugli allori, la nostra Regione lavorava per fare in modo che fosse pronta per la seconda ondata. Questo è un dato di fatto. E se qualcuno vuole contestare, non fa altro che andare in Procura, perché qui sono atti pubblici, sono stati presentati come atti pubblici.
Ho sentito dire più volte, in queste giornate, che il governatore Zaia doveva chiudere tutto. Io pongo la domanda: chi pagava i ristori a chi veniva chiuso? Perché abbiamo già visto che, quando il governatore Zaia ha inasprito la zona gialla, con la famosa "zona gialla plus", a quei commercianti che sono rimasti chiusi non sono arrivati i ristori dello Stato. Voi ci avete risposto: "Si poteva alzare l'aliquota IRPEF", quindi andiamo a tassare le persone che poi dobbiamo aiutare; quindi li preleviamo da una tasca e gli facciamo arrivare nell'altra tasca quelli che sono gli aiuti di questa Regione, salvo però poi presentare la vostra contromanovra, dove avete detto su quelle che erano le disponibilità che 5 milioni andavano alla piantumazione di alberi e 4 andavano ai ristori.
Benissimo che la piantumazione di alberi è un atto meritorio, però io credo che in questo periodo... Consigliere l'ho ascoltata adesso stia... sicuramente piantare gli alberi è un atto meritorio e tutti quanti vorremmo riuscire a piantare di più, ma io penso che se dobbiamo chiedere un sacrificio ai veneti lo dobbiamo fare per qualcosa che adesso riguardi più l'emergenza. Però questa è la vostra richiesta e ne prendiamo atto.
Voglio poi andare su un altro tema, sempre riguardo alla sanità. Io sono convinto, conoscendolo ormai da qualche mese, che alcune proteste che sono state messe in piedi da dei vostri esponenti locali, che riguardano magari anche ex Senatori o ex Consiglieri regionali, che si mettono davanti a un ospedale e dicono il PD: "Situazione sfuggita di mano, colpa di Zaia se siamo messi così". Io credo conoscendovi che pochi, pochi di voi che sedete su questi banchi, si sarebbero lasciati scappare un'affermazione del genere che è finita sui giornali. Mi riferisco all'ospedale di Montebelluna, un territorio che io conosco bene. Si sono fatte delle accuse a quello che è il nostro sistema regionale e a chi lavora in quegli ospedali dicendo che la situazione era al collasso, che la situazione andava monitorata e dovevano essere mandati gli Ispettori del Ministero. Gli Ispettori, guarda caso, sono arrivati subito. Il ministro Speranza, noto leghista, ha inviato i suoi ispettori per controllare lo stato della sanità all'interno dell'ospedale di Montebelluna.
Voglio far vedere questo titolo: "L'ispezione nell'ospedale: gestione Covid, niente criticità" e queste sono parole del Prefetto, non sono parole del Governatore o di qualche esponente leghista che sta seduto qua. Il Prefetto di Treviso è arrivato a dire questo. Io chiedo adesso: se qualcuno di quelli che hanno inscenato questa protesta fuori dall'ospedale ha chiesto scusa? Perché nel momento in cui si inscena questa protesta in maniera pubblica, si fa venire meno quella che è la fiducia dei cittadini nel servizio sanitario regionale. Siccome questi sono esponenti politici, esponenti che hanno avuto anche ruoli molto importanti, io mi aspetterei delle scuse pubbliche dopo l'arrivo di questi dati e di queste dichiarazioni del Prefetto, cosa che, da quello che ne so io, non è arrivata.
Ho sentito dire prima che non esiste il modello veneto. Qualcuno mi deve spiegare come mai siamo rimasti in zona gialla quando delle Regioni, che erano del tutto sovrapponibili alla nostra, magari a guida PD, non sono rimaste in zona gialla ma sono andate in zona arancione nonostante avessero fatto la stessa identica ordinanza che ha fatto il governatore Zaia. Qualcuno ce lo deve spiegare. Prima ho sentito dire di nuovo: "Bisognava avere il coraggio di chiudere tutto". "Dobbiamo dare il merito al Governo che sulla prima ondata..." non è stato merito della Regione, è stato merito del Governo. Allora ci si chiede come mai in altri territori questo merito non si è visto ma si è visto solo in Veneto. Come mai il modello veneto è stato preso ad esempio a livello internazionale. Qualcuno ci dovrà spiegare oppure qualcuno dovrà spiegarlo a voi.
Guardate, sarebbe molto facile in questo momento citarvi quelli che sono i dati per quello che riguarda il numero di decessi delle altre Regioni, il numero di tamponi che vengono effettuati nelle altre Regioni, il numero di ricoveri che vengono effettuati oppure quanti pazienti devono rimanere in astanteria nei pronti soccorsi e distribuiti nei corridoi degli ospedali. Sarebbe molto facile farlo, però per non arrivare allo stesso livello di quello che vi ho fatto vedere prima, preferisco non farlo.
Vogliamo parlare di quelle che sono le performance della nostra Regione in altri ambiti? Quelle che vengono date troppo per scontate perché siamo in una situazione gravissima dal punto di vista economico, siamo in una situazione in cui il prodotto interno lordo quest'anno calerà per tutto il nostro Paese del 9 – 10% e nonostante questo non riusciamo a uscire con un bilancio che dà stabilità a questa Regione, che dà una prospettiva e soprattutto senza alzare le tasse ai nostri concittadini. Siamo abituati alle sfide dure perché in questi anni abbiamo visto un continuo taglio dei trasferimenti statali anche se noi continuiamo a chiedere quello che è un sacrosanto diritto al nostro territorio di avere l'autonomia e quando parliamo di autonomia vedo sempre che ci sono dei sorrisini sui vostri banchi dell'opposizione, come se questa fosse una battaglia che riguarda solo qualcuno di noi e non vi siete resi conto che magari tanti dei vostri elettori hanno votato a favore dell'autonomia e magari si aspetterebbero un impegno più concreto da parte del vostro Gruppo politico, soprattutto a Roma.
Parliamo della tassazione, quella che voi avete più volte richiamato in questi giorni. Bene, la nostra Regione, oltre a essere tax free da dieci anni, come ha ribadito l'assessore Calzavara e lo sarà per un altro anno, si conferma come la Regione a statuto ordinario con la tassazione pro capite, quindi tra IRPEF e IRAP, più bassa in Italia: 1,08 euro per abitante, il 97% in meno della media nazionale che è 71,5 euro.
Parliamo della spesa e dell'efficienza dei servizi. La nostra è tra le Regioni, sempre a Statuto ordinario, ovviamente – quelle che giocano nel nostro campionato – che mantengono le spese di funzionamento per personale e beni più basse in assoluto: 81 euro pro capite, contro i 101, ad esempio, di una Regione che a voi sta particolarmente cara, che è l'Emilia Romagna.
La spesa per il personale: 5,8 dipendenti ogni 10.000 abitanti, contro una media di 7,7 del resto d'Italia. Questo è un altro tema che magari a qualcuno potrà sembrare superfluo: la capacità delle di pagare le spese impegnate nel corso dell'anno. La Regione Veneto paga il 92,2% delle spese impiegate e questo andrebbe ricordato, magari, a qualcuno nel Governo che prende i soldi per i pagamenti della Pubblica Amministrazione e li sposta per andare a finanziare il Ristori-quater. Questo andrebbe ricordato.
Non parliamo del debito della Regione che è uno dei più bassi a livello nazionale. Vogliamo ricordare che, negli ultimi dieci anni, abbiamo sempre chiuso il bilancio con l'equilibrio delle gestioni sanitarie? Vogliamo dare per scontato anche questo? In uno Stato dove ci sono Regioni che non fanno il bilancio? Potrei citarvi altri dati, come la spesa per l'istruzione, che è cresciuta del 1%, del Turismo è cresciuta, tra il 2016 e il 2019, del 390%, la spesa per il sociale e le politiche per la famiglia sono cresciute del 7%; lo sviluppo economico, con i 69 milioni di euro investiti; le spese per il lavoro e la formazione, per le politiche agricole, cresciute del 60% nel 2016-2019. Tutti questi possono sembrare dati sterili, perché ormai siamo troppo abituati ad avere la nostra Regione al primo posto o tra i primi posti in quelle che sono le classifiche nazionali, però io non credo sia giusto e non credo sia corretto far passare questo messaggio ai nostri cittadini, dove tutto viene dato per scontato. Mantenere queste posizioni non è scontato ed è molto, molto complesso.
Il bilancio 2021 ha mantenuto un profilo di credibilità e invariabilità nella tassazione, confermando quelli che sono gli impegni dell'Amministrazione regionale sui fronti più importanti: infrastrutture, tutela e messa in sicurezza del territorio e dell'ambiente, trasporti, sviluppo economico, sostegno al lavoro, sociale e ovviamente quella che è la gestione di questa emergenza dovuta alla pandemia. Abbiamo davanti dei mesi molto, molto complessi. E qui anche le aperture che sono state fatte in questa manovra di bilancio all'opposizione sono delle aperture indirizzate proprio al fatto di dire: condividiamo questo percorso, ognuno nel proprio ruolo, ognuno si assume la propria responsabilità, perché abbiamo davanti delle sfide importanti. Abbiamo: le Olimpiadi del 2026 che possono essere un gran motore di rilancio per la nostra terra, la trasformazione digitale, il mercato del lavoro che si sta evolvendo che verrà modificato per forza da questa pandemia, le professioni, le infrastrutture e i processi amministrativi. Vi sarà veramente una rivoluzione: il mondo sarà cambiato, lo sapete meglio di me, dopo questa pandemia, dopo questa emergenza.
Dobbiamo dare un futuro ai nostri giovani e lo facciamo grazie alle nostre scuole: durante il dibattito di questi giorni sentivo dire al collega Lorenzoni che gran parte della struttura - mi sembra in Danimarca - è formata da giovani ingegneri che si trasferiscono all'estero e vanno appunto nelle Università straniere. È vero, io ho frequentato a lungo la sua Università, però non diamo solo la colpa alla Regione: forse un po' di autocritica anche a livello dell'Università, dove magari gli sbocchi per i giovani Ricercatori non ci sono, anche lì qualcosina forse andrebbe ricercato e andrebbe guardato con attenzione come mai tanti ricercatori vanno via dal nostro Paese e vanno all'estero. Non è sempre e solo colpa della Regione.
Non dobbiamo dimenticare quella che è l'industria più importante del nostro territorio, che adesso purtroppo ha una battuta d'arresto che non dipende da noi: il turismo. Qui dobbiamo puntare sul fatto di collegare quello che è il turismo alla cultura, un processo che è già in atto. Nel maxiemendamento di Giunta sono stati stanziati fondi importanti per quello che è il mondo della cultura che può essere un volano fondamentale collegato al turismo e a tutto quello che è il turismo esperienziale.
Vado a concludere parlando di quello che è un tema che molti di voi hanno trattato e cioè il Recovery Fund. Ci avete incalzato su quello che era, secondo voi, il modo di impiegare queste risorse. Badate bene, sono risorse che nessuno di noi conosce ancora, perché c'è un piccolo problema: il vostro Governo ancora deve farci capire quante sono le risorse che arriveranno alle Regioni. Anzi, abbiamo una cabina di regia che forse verrà messa per gestire delle risorse che ancora non si sa quante saranno, andando quindi a mettere dei badanti ai Ministri. Questa è la situazione, però al momento non si sa ancora perché siamo tutti in attesa di capire cosa farà Renzi con il futuro del nostro Paese.
Nel frattempo la Regione Veneto però ha stilato la lista dei 155 progetti che sono stati inviati a Roma: noi il nostro compito lo abbiamo fatto, attendiamo di sapere cosa deciderà di fare il Governo. Però io una battuta me la sarei aspettata su un tema che a noi sta particolarmente a cuore, da parte vostra e cioè: cosa ne dite della destinazione dei fondi, che per il momento sembra l'unica certa di questo Recovery Fund e cioè quella di decontribuire, togliere i contributi solo alle aziende del sud del 30%? Abbiamo parlato tanto in questi giorni di dare una mano alle nostre aziende, di dargli contributi, ristori e compagnia. Non ho sentito una parola da parte vostra su questa decisione che sembra l'unica certa fino adesso, cioè di investire al sud: decontribuzione al 30% e interventi sulle infrastrutture digitali e fisiche al sud. Su questo non abbiamo sentito una parola da parte vostra.
Infine il tema che forse è la nostra battaglia principale, che è quello dell'autonomia. Probabilmente questa emergenza l'ha fatta passare in secondo piano, probabilmente non c'è grande attenzione da parte dei Ministri che se ne dovrebbero occupare, che ci avevano promesso di farci vedere come sarebbero andate le cose con un Governo a guida PD però purtroppo non abbiamo visto grandi risultati fino ad ora. Io posso solo confermare una cosa: nel momento in cui finirà questa emergenza pandemica tornerà ad essere la prima nostra battaglia e noi non molleremo di un centimetro su questa battaglia che è un diritto del popolo veneto.

PRESIDENTE

Grazie. Assessore Calzavara.

Ass.re Francesco CALZAVARA

Grazie.
Mi ero preparato un'oretta e mezza di discorso per la chiusura del mio primo bilancio, ma visto che giustamente chi doveva parlare lo ha lo ha fatto in maniera compiuta, il mio è solo un intervento di ringraziamento. Un ringraziamento innanzitutto alla struttura che mi ha seguito e aiutato in questo primo mio bilancio, cercando di farmelo comprendere, è una macchina complessa che difficilmente in due - tre mesi riesci a capirla, però qualcosa in più credo di aver compreso e sono sicuro che nel corso del prossimo anno avremo modo di confrontarci in maniera più compiuta. Quindi vorrei ringraziare il dottor Masullo, il dottor Vignotto, il dottor Pelloso che ci hanno seguito in questa maratona iniziata col DEFR e adesso con il bilancio, così come vorrei ringraziare il presidente Sandonà e tutta la struttura del Consiglio regionale, in primis il dottor Giachetti che ci è sempre stato vicino, consigliandoci e cercando di anche migliorare quei testi che sono arrivati qui e che grazie al confronto con la minoranza sono stati migliorati soprattutto all'interno del DEFR.
Credo che questa approvazione dia una dimostrazione... sia un bel segnale verso l'esterno in un momento difficile come quello che stiamo vivendo, di una politica che è capace di trovare il tempo di confrontarsi, il tempo di discutere ma anche di decidere, che è proprio quel sano pragmatismo veneto di cui dovremmo cercare di essere anche un po' più orgogliosi; un pragmatismo che ci permette di dare poi delle risposte, delle risposte ai veneti che hanno questa capacità sempre più resiliente di andare incontro alle mutate condizioni economiche, vi ricordo il 2008, il 2012 e adesso questo momento difficile che stiamo vedendo. Veneti che, se vengono messi nelle condizioni, come diceva prima giustamente il capogruppo Villanova, di lavorare e di essere più capaci, più reattivi e più veloci nel rientrare in quelle che sono le condizioni economiche che fortunatamente la nostra Regione ha vissuto negli ultimi anni.
Un ultimo passaggio, doveroso: ringraziare tutti i Consiglieri che hanno partecipato a questi due mesi di lavoro. Sono stati due mesi complicati, complessi; complicati per i temi che abbiamo affrontato, complessi anche per la modalità. Abbiamo dovuto affrontare tutti i tempi dell'approvazione nelle Commissioni con tre Assessori contemporaneamente affetti da Covid, con alcuni dirigenti che non potevano essere in presenza, quindi una condizione veramente difficile per garantire un'informazione, che però crediamo, soprattutto nella fase conclusiva in Prima Commissione, sia stata esaustiva su tutti i punti che erano messi in evidenza.
La speranza è, naturalmente, che questo sia il primo e l'ultimo bilancio con la pandemia e che si possa tornare, il prossimo anno, a ragionare nei tempi e nei modi a cui questo Consiglio era abituato e che sono i tempi che permettono a tutti quanti di essere anche più costruttivi. Naturalmente c'è la fase conclusiva di confronto, ma la mia disponibilità è totale, sia per essere a disposizione di quello che sarà il bilancio 2021, per confrontarci sulle future poste; sui temi del Recovery Fund credo che avremo modo nel corso dei prossimi mesi, una volta definita quella che è la competenza economica e la vera cifra che sarà a disposizione del Veneto, di confrontarci per capire quali progetti potranno essere più strategici. Ma credo che, da questo punto di vista, questa sera, approvando il bilancio, diamo un messaggio verso l'esterno di una politica responsabile, efficiente, che in due mesi riesce ad approvare un bilancio di 17 miliardi e che crea le migliori condizioni per i veneti, per ripartire e vivere questo difficile momento che stiamo vivendo. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Premesso che abbiamo altri tre punti dopo questa votazione, anche da parte mia veramente un grazie a tutti anche perché non era una cosa scontata. Le elezioni del 21 settembre hanno purtroppo costretto i tempi di lavoro, come già ben descritto dall'assessore Calzavara e non era scontato. Quindi da parte mia un ringraziamento a tutti quanti voi per quello che avete fatto in questi mesi.
Mi permettete però anche un ringraziamento - che è di buon auspicio e buon lavoro - perché i signori che sono al mio fianco, la struttura del Legislativo, la struttura di tutte le Commissioni, compresi Masullo, Vignotto & boys, domani dovranno ricomporre quello che abbiamo anche modificato oggi, il 28 saranno al lavoro ancora sul documento: forse mi permetteranno di firmarlo il 29 perché il 30 va pubblicato sul BUR. Loro da dopo inizieranno a lavorare per permettere che il lavoro fatto in Aula possa essere pubblicato entro il 30 sul BUR per evitare, come abbiamo sempre avuto come obiettivo, l'esercizio normale del nostro bilancio.
Detto questo, metto in votazione il progetto di legge n. 19.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Sospendo per dieci minuti per sanificazione l'Aula e poi riprendiamo dal punto n. 16: "Programma triennale delle opere pubbliche".
La Seduta è sospesa alle ore 18.49
Assume la Presidenza
Il Vicepresidente Nicola Ignazio FINCO
 
La Seduta riprende alle ore 19.09
 

PRESIDENTE

Possiamo iniziare e riprendere nuovamente i lavori del Consiglio visto che c'è anche la relatrice del prossimo argomento così speriamo anche arrivino gli altri colleghi.
PUNTO
16
 
   

PROGRAMMA TRIENNALE 2020-2022 ED ELENCO ANNUALE 2020 DEI LAVORI PUBBLICI DI COMPETENZA REGIONALE. LEGGE REGIONALE 7 NOVEMBRE 2003, n. 27 E DECRETO DEL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E TRASPORTI 16 GENNAIO 2018, N. 14. (PROPOSTA DI DELIBERAZIONE AMMINISTRATIVA N. 6) APPROVATO (DELIBERAZIONE N. 149/2020)

Relazione della Seconda commissione consiliare.
Relatrice in Aula la consigliera Laura Cestari, correlatore il consigliere Jonatan Montanariello.
(N.d.r. - Si riproduce il testo scritto della relazione di maggioranza)
"Signor Presidente, colleghi Consiglieri
La programmazione dei lavori, dei servizi e delle forniture oggetto del Codice dei contratti pubblici (d.lgs. 18 aprile 2016, n. 50) assume un ruolo strategico nel vigente assetto normativo, con particolare riferimento all'attuazione dei principi di buon andamento, economicità ed efficienza dell'azione amministrativa nella materia della contrattualistica pubblica.
In specie, ai sensi dell'art. 21 del citato Codice rubricato "Programma degli acquisti e programmazione dei lavori pubblici", le singole amministrazioni aggiudicatrici adottano il programma triennale dei lavori pubblici e i relativi aggiornamenti annuali per i lavori il cui valore stimato sia pari o superiore a 100.000 euro.
Alla previsione del citato art. 21 è stata data attuazione con il Decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti 16 gennaio 2018, n. 14 "Regolamento recante procedure e schemi tipo per la redazione e la pubblicazione del programma triennale dei lavori pubblici, del programma biennale per l'acquisizione di forniture servizi e dei relativi elenchi annuali e aggiornamenti annuali", il quale, tra l'altro, detta la disciplina e le regole per la redazione, l'approvazione, l'aggiornamento, la modifica del programma triennale dei lavori pubblici e del relativo elenco annuale.
Il programma è redatto ogni anno, scorrendo l'annualità pregressa e aggiornando i programmi precedentemente approvati. Si evidenzia che l'inserimento di un'opera nell'elenco annuale dei lavori pubblici costituisce condizione necessaria per l'avvio della procedura: infatti, ai sensi dell'art. 5, c. 11, del D.M. 14/2018, un lavoro non inserito nell'elenco annuale può essere realizzato solo quando sia reso necessario da eventi imprevedibili o calamitosi o da sopravvenute disposizioni di legge o di regolamento ovvero sulla base di un autonomo piano finanziario che non utilizzi risorse già previste tra i mezzi finanziari dell'amministrazione al momento della formazione dell'elenco.
Per quanto riguarda la procedura programmatoria di competenza regionale, la Legge regionale n. 27 del 2003 "Disposizioni generali in materia di lavori pubblici di interesse regionale e per le costruzioni in zone classificate sismiche", all'articolo 4 comma 2, dispone che il Programma triennale, i suoi aggiornamenti annuali e l'Elenco annuale dei lavori siano adottati dalla Giunta regionale, approvati dal Consiglio regionale e pubblicati, secondo le modalità e nei termini disciplinati con regolamento della Giunta regionale nel rispetto dei principi stabiliti dalla normativa statale in materia di contratti pubblici di lavori.
L'inserimento delle proposte di intervento nel Programma triennale dei lavori pubblici è avvenuto mediante la compilazione, da parte delle strutture regionali che hanno rilevato il fabbisogno, degli schemi-tipo di cui al D.M. n. 14 del 16 gennaio 2018, attraverso le funzionalità dell'apposito applicativo informatico reso disponibile dalla Direzione ICT e Agenda digitale.
Successivamente, dette proposte sono state convalidate e trasmesse dai Direttori delle medesime strutture regionali, sempre tramite l'applicativo informatico, al Referente unico per la redazione della programmazione, il quale ha, poi, provveduto a collazionare il relativo Programma triennale 2020-2022 dei lavori pubblici regionali e relativo elenco Annuale 2020.
Con delibera n. 299 del 10.03.2020 la Giunta Regionale ha quindi adottato, ai sensi dell'art. 4 co. 2 della L.R. n. 27/2003 e dell'art. 5 co. 4 DM 14/2018, lo schema di Programma triennale 2020-2022 e dell'Elenco annuale 2020 dei Lavori pubblici di competenza regionale di cui all'art. 2 comma 2 lett. a) della L.R. 27/2003.
Lo schema del Programma triennale 2020-2022 e l'Elenco annuale 2020 dei Lavori pubblici di competenza regionale adottati dalla Giunta regionale sono stati, quindi, pubblicati, ai sensi dell'art. 5 co. 5 del DM 14/2018, sul profilo di Committente nella sezione Amministrazione Trasparente della Regione ed inoltrati, a cura della Segreteria di Giunta, al Consiglio Regionale per la loro approvazione, ai sensi della L.R. n. 27/2003 , art. 4 co. 4.
Considerato che il programma Triennale 2020-2022 e il relativo Elenco Annuale 2020 adottato con DGR n. 299 del 10.03.2020 non erano stati ancora esaminati e approvati dal Consiglio Regionale, la Giunta Regionale con delibera n. 678 del 26.05.2020 ha ritenuto opportuno integrare lo schema di Programma Triennale 2020 - 2022 e del relativo Elenco Annuale 2020 con i seguenti tre interventi:
- Lavori di sistemazione idraulica sul T. Tegorzo presso la loc. San Valentino del Comune di Quero Vas (BL);
- Ripristino difesa spondale sul fiume Bacchiglione mediante sostituzione delle difese in ghiaione con pietrame;
- Lavori di riduzione dell'erosione in destra orografica del fiume Piave a monte del ponte della SP 29 in Comune di Alano di Piave (BL).
Con la DGR n. 678 del 26.05.2020 la Giunta regionale ha provveduto a inserire tali interventi nel Programma Triennale 2020-2022 e nel relativo Elenco Annuale 2020; il Programma adottato è stato quindi prontamente pubblicato, ai sensi dell'art. 5 comma 5 del DM 14/2018, sul profilo di committente e trasmesso al Consiglio regionale per la definitiva approvazione.
La X^ legislatura si è conclusa senza che l'iter della deliberazione fosse perfezionato, e conseguentemente tale provvedimento è decaduto ai sensi dell'art. 133 del Regolamento del Consiglio regionale.
La Giunta regionale con DGR 1533 del 17 novembre 2020, ha riassunto la suddetta Deliberazione 678 del 26.05.2020 ed il relativo Programma triennale 2020-2022 ed Elenco annuale 2020 dei Lavori pubblici di competenza regionale ed ha trasmesso la Deliberazione al Consiglio regionale per la sua approvazione, ai sensi dell'art. 4, c. 4, della L.R. n. 27/2003 .
Nel corso dell'istruttoria espletata dalla Seconda Commissione consiliare, conclusasi nella seduta del 3 dicembre 2020, la Commissione, con l'ausilio della struttura regionale competente e alla presenza del referente unico responsabile dei programmi, ha esaminato il Programma, che si compone delle seguenti schede:
- Scheda A: Quadro delle risorse necessarie alla realizzazione del programma;
- Scheda B: Elenco delle opere incompiute (che risulta vuoto);
- Scheda C: Elenco degli immobili disponibili (anch'esso vuoto);
- Scheda D: Elenco degli interventi del Programma (nel quale, tra le altre cose, viene indicato il livello di priorità di ciascun intervento, massima, media, minima);
- Scheda E: Interventi ricompresi nell'elenco annuale;
- Scheda F: Elenco degli interventi presenti nell'elenco annuale del precedente programma triennale e non riproposti e non avviati.
Secondo quanto rappresentato alla Commissione dalla struttura regionale competente, in particolare, per l'annualità 2020 risulta prevista la copertura finanziaria in bilancio, conformemente alla normativa vigente (cfr. art. 3, c. 8, del D.M. 16 gennaio 2018, n. 14). Per le annualità successive (2021 e 2022), la norma impone la mera coerenza con i documenti pluriennali di programmazione e pianificazione in vigore, coerenza che risulta adeguatamente esplicitata e motivata nel programma triennale adottato dalla Giunta regionale, entro i limiti formali e contenutistici connessi al doveroso adeguamento agli schemi-tipo di programma triennale definiti a livello nazionale.
La Seconda Commissione consiliare al termine dell'istruttoria sul provvedimento ha espresso a maggioranza (favorevoli: il Presidente Rizzotto – con delega del Consigliere Michieletto – ed i Consiglieri Bet, Cavinato, Centenaro, Vianello e Zecchinato del Gruppo consiliare Zaia Presidente, Cestari e Dolfin del Gruppo consiliare Liga Veneta per Salvini Premier, Polato del Gruppo consiliare Fratelli d'Italia – Giorgia Meloni; contrario il Consigliere Zanoni del Gruppo consiliare Partito Democratico Veneto; astenuto il Consigliere Ostanel del Gruppo consiliare Il Veneto che Vogliamo) parere favorevole alla sua approvazione da parte del Consiglio regionale".

PRESIDENTE

Relatrice è la collega Cestari alla quale, se si iscrive, cedo la parola. Non risulta qui collega.
Prego.

Laura CESTARI (Liga Veneta per Salvini Premier)

Grazie, Presidente.
Sottoponiamo al Consiglio la riassunzione della delibera 678 del 26 maggio 2020 riguardante appunto la rettifica della delibera di Giunta 299 del 10 marzo 2020 di "Adozione del Programma triennale 2020/2022 ed elenco annuale 2020 dei lavori pubblici di competenza regionale".
Concludiamo sostanzialmente un iter non perfezionato nel corso della scorsa Legislatura per decadenza del Consiglio ai sensi dell'articolo 133 del Regolamento del Consiglio regionale.
Sappiamo che per decreto legislativo, il 50/2016, le Amministrazioni e gli Enti aggiudicatori devono adottare il programma biennale degli acquisti di beni e servizi ed anche il programma triennale dei lavori pubblici e i relativi aggiornamenti annuali: chiaramente tali programmi devono essere approvati nel rispetto dei documenti di programma e naturalmente del bilancio.
A tale disposizione di legge è stata data attuazione con decreto ministeriale, il 14/2018, ed in merito si evidenzia in particolare l'articolo 5 per il quale un intervento non inserito nell'elenco annuale può essere realizzato solo in caso di assoluta necessità ed urgenza, solo nel caso di eventi imprevedibili e calamitosi o nel caso ancora di sopravvenute disposizioni di legge e regolamentari o ancora, nel caso di un autonomo piano finanziario che non utilizzi risorse già previste tra le risorse finanziarie dell'Amministrazione al momento della formazione dell'elenco, naturalmente avviando poi l'iter di aggiornamento della programmazione.
Ora, a seguito dell'approvazione del bilancio di previsione 2020/2022 è stata avviata la formazione del programma triennale 2020-2022 dei lavori pubblici regionali. L'inserimento di ogni proposta è avvenuto tramite l'iter di compilazione degli schemi tipo appartenenti al decreto già citato, quindi il 14/2018. Tali proposte sono state poi validate e trasmesse dai Direttori delle medesime strutture al referente unico per la redazione della programmazione, fino poi ad arrivare alla pubblicazione sul profilo di committente, nella sezione Amministrazione trasparente e poi giungere al Consiglio – questo, evidentemente – per l'approvazione.
Successivamente a tale adozione, la Direzione della Difesa del Suolo ha inoltrato una richiesta di modifica del programma triennale 2020-2022. Questo è avvenuto a seguito del trasferimento sul bilancio regionale delle risorse giacenti sulla contabilità speciale, la n. 6038, relativa alle ordinanze del Capo di Dipartimento di Protezione civile 411/2016 e 457/2017, quantificate in 2.698.953,92 euro e all'attribuzione alla Direzione stessa della quota pari a 1.643.990,62 euro. La richiesta di modifica riguarda sostanzialmente tre interventi dei quali riporto soltanto gli importi finanziati, per cui: il lavoro di sistemazione idraulica sul Tegorzo, presso la località di San Valentino del Comune di Quero Vas (Belluno) sono 610.274,64 euro; ripristino della difesa spondale sul fiume Bacchiglione mediante sostituzione delle difese in ghiaione con pietrame, cifra pari a 380.000 euro; lavori di riduzione dell'erosione in destra orografica del fiume Piave, a monte del ponte della Strada Provinciale 29, in Comune di Alano di Piave (Belluno), sempre 500.000 euro l'importo finanziato.
A fronte di tale richiesta e considerando che il programma triennale 2020-2022 ed il relativo elenco annuale 2020 non erano ancora stati esaminati e approvati dal precedente Consiglio, si chiede l'approvazione del programma medesimo, con relativo elenco annuale e, evidentemente, anche l'approvazione delle integrazioni riguardanti i tre interventi citati.

PRESIDENTE

Grazie, collega Cestari.
Do ora la parola al correlatore, il collega Montanariello.
Prego, collega.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Cercherò di essere molto breve su questa correlazione per gli stessi motivi che hanno un po' accompagnato la fase dei punti precedenti, ovvero, nonostante sono punti importanti, nonostante sono provvedimenti che sotto molti aspetti meriterebbero un importante approfondimento, credo che le situazioni che ci circondano richiedano brevità e, probabilmente, rinviare alcuni dibattiti anche nei lavori successivi.
Questo è un provvedimento molto importante. Andando a vedere un po' gli anni precedenti bisogna prendere atto che c'erano anni in cui il Piano era un corposo documento, una sorta di libro dei sogni, dove dentro ci si inseriva tutto ciò che in qualche modo era una proforma di risposta politica che arrivava da questo emiciclo ed era diventato un po' un libro delle Opere Pubbliche fantasioso con fabbisogni finanziari incredibili e spesso disattesi. Non è che questo sia in alcuni punti scarno, però ci sono punti dove va riconosciuto, come nella difesa del suolo, che ci sono delle importanti prese di coscienza di quello che sta avvenendo e in qualche modo si interviene in maniera abbastanza puntuale, non del tutto.
Però, nonostante siamo di fronte ad interventi importanti, ci sono altre opere e altri punti che lasciano un po' a desiderare e proprio su questo Piano degli investimenti: ci sono interventi come la sicurezza della falda acquifera laddove c'è la contaminazione dei PFAS che ad esempio passano da Veneto Acque, così come alcuni interventi di edilizia pubblica passano dall'ATER. C'è da dire che per quanto si voglia parlare di questo provvedimento tante partite vengono fuori sotto alcuni aspetti da quello che può essere il nostro dibattito e la nostra competenza.
Per questo credo sia importante che ci sia un'interpretazione più larga a questo tipo di Piano di investimenti che comprenda anche quelle opere pubbliche che in alcuni casi non sono, per ovvi motivi, contenuti all'interno, ma sono demandati anche a contenitori della Regione paralleli che vedono in qualche modo esautorare il dibattito da quest'Aula.
Bisogna sicuramente approfondire tutte quelle che sono le opere pubbliche legate alla viabilità in attesa della realizzazione di quello che sarà il Piano dei trasporti, perché diventa un altro grande dilemma che viaggia di pari passo insieme al PRT. Noi ci siamo astenuti non perché siamo contrari a qualcosa rispetto agli interventi in elenco, ma torniamo a farlo oggi, a dare un voto di astensione, per richiedere che comunque gli elenchi di presa d'atto della Giunta dei lavori che sono di diretta competenza delle strutture della Giunta vengano quantomeno trasmessi in Commissione per poter avere anche un dibattito di quelli che sono quegli interventi, ad esempio, come quelli che citavamo prima che stanno in carico all'ATER o a Veneto Acque, che possono vederci partecipi essendo anche quelli tipi di intervento che necessitano sicuramente un dibattito politico importante.
Quindi non è un'astensione o un voto negativo nel merito dei provvedimenti, ma è perché in qualche modo si chiede un intervento più corposo.

PRESIDENTE

Grazie, collega Montanariello.
Ci sono interventi? Non vedo nessun intervento, quindi mettiamo in votazione la proposta di deliberazione amministrativa n. 6.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PUNTO
17
 
   

DISEGNO DI LEGGE RELATIVO A "RICONOSCIMENTO DELLA LEGITTIMITÀ DEI DEBITI FUORI BILANCIO DERIVANTI DA ACQUISIZIONE DI BENI E SERVIZI IN ASSENZA DEL PREVENTIVO IMPEGNO DI SPESA PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI DI SISTEMAZIONE IDRAULICO-FORESTALE E DA PROCEDURE DI OCCUPAZIONE D'URGENZA PER OPERE DI PUBBLICA UTILITÀ" (PROGETTO DI LEGGE N. 16) APPROVATO (DELIBERAZIONE LEGISLATIVA N. 43/2020)

Relazione della Prima commissione consiliare.
Relatore in Aula il consigliere Piccinini, correlatrice la consigliera Camani.
(N.d.r. - Si riproduce il testo scritto della relazione di maggioranza)
"Il progetto di legge n. 16, d'iniziativa della Giunta regionale, è volto al riconoscimento di legittimità di debiti fuori bilancio ex art. 73 (lett. d) e lett. e)) del D.Lgs. 118/2011. Le posizioni debitorie considerate, oggetto di attestazione nel corso del 2019 e 2020 come richiesto dal Collegio dei Revisori dei Conti, possono ricondursi a fattispecie tra loro distinte e differenti, provenienti da attività svolte dalle Strutture territoriali, Unità Organizzative Geni Civili, incardinate nella Direzione Difesa del Suolo.
Si descrivono di seguito le fattispecie che hanno dato luogo alle posizioni debitorie.
Con riferimento alle posizioni debitorie riconducibili ad interventi realizzati a cura del Genio Civile di Belluno rileva che si tratta di una integrazione rispetto a quanto già riconosciuto legittimamente quale debito fuori bilancio con LR 19/2017 (ex PDL n. 236 presentato dalla Giunta regionale) che prevedeva la liquidazione ai medesimi soggetti beneficiari di un importo inferiore rispetto a quanto effettivamente dovuto; l'esatto ammontare è stato utilmente conteggiato solo in sede di approvazione degli elaborati di contabilità finale nel mese di febbraio del corrente anno, con conseguente possibilità di addivenire, solo in tale epoca, alla differenza ancora dovuta a favore delle Ditte quale saldo dei lavori eseguiti.
Le posizioni debitorie evidenziate riconducibili ad interventi realizzati a cura del Genio Civile di Padova si riferiscono ad attività la cui copertura finanziaria era stata originariamente prevista da appositi impegni di spesa: tuttavia le disponibilità residue presenti in bilancio sono state oggetto di eliminazione in occasione delle attività di ricognizione della sussistenza/insussistenza di debiti (anno 2014). Permanendo comunque il diritto al credito da parte dei soggetti individuati, ne è stata attestata l'esigibilità.
Infine, alcune posizioni debitorie riguardano i c.d. "Servizi di Piena" (anni 2014, 2015 e primo semestre 2016), svolti dal Genio Civile di Treviso. Tale attività risulta necessaria e obbligatoria in occasione degli eventi di piena dei corsi d'acqua e consiste nella manovra dei manufatti di regolazione finalizzata a prevenire fenomeni esondativi mediante il controllo dei deflussi.
Da un controllo effettuato a cura delle Strutture periferiche, tutte le posizioni debitorie riepilogate risultano ancora dovute e non prescritte.
Alla presente relazione si unisce un prospetto riepilogativo che evidenzia in dettaglio gli importi dovuti, i soggetti aventi diritto, l'oggetto del debito nonché i rispettivi titoli.
In data 23 novembre 2020 il progetto di legge è stato illustrato ai componenti della Prima Commissione.
Nella seduta del 9 dicembre 2020 la Prima Commissione ha concluso i propri lavori in ordine al provvedimento, approvandolo a maggioranza.
Hanno espresso voto favorevole i rappresentanti dei gruppi consiliari Liga Veneta per Salvini Premier, Zaia Presidente, Lista Veneta Autonomia, Fratelli d'Italia-Giorgia Meloni, Forza Italia-Berlusconi-Autonomia per il Veneto.
Si sono astenuti i rappresentanti del gruppo consiliare Partito Democratico Veneto".

PRESIDENTE

Collega, se si vuole prenotare, poi le do la parola. Collega Piccinini?
Visto che il collega Piccinini non risulta al momento collegato, diamo la parola al Presidente della Prima Commissione che fa da relatore.
Mi dice di sì il Segretario Generale. Un attimo collega che verifichiamo questa cosa.
Scusate, siccome ci sono già state altre situazioni del genere, la parola è sempre stata data al Presidente della Commissione per illustrare il provvedimento.
Quindi, collega Sandonà, prego.

Luciano SANDONÀ (Zaia Presidente)

Grazie, Presidente.
Il PdL n. 16 in oggetto si riferisce a: "Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio, derivanti da acquisizione di beni e servizi in assenza del preventivo impegno di spesa per la realizzazione di interventi di sistemazione idraulico-forestale e da procedure di occupazione d'urgenza per opere di pubblica utilità". Questo provvedimento si riferisce a una posizione debitoria riconducibile ad interventi realizzati a cura del Genio Civile di Belluno. Si tratta quindi di una integrazione di quanto già riconosciuto con Legge regionale 19/2017, che prevedeva la liquidazione ai medesimi soggetti beneficiari di un importo inferiore rispetto a quanto effettivamente dovuto. L'esatto ammontare è stato utilmente conteggiato solo in sede di approvazione degli elaborati di contabilità finale nel mese di febbraio del corrente anno, con conseguente possibilità di addivenire solo in tale epoca alla differenza ancora dovuta a favore delle ditte, quali saldo dei lavori eseguiti. Questa è una posizione.
L'altra posizione è una posizione debitoria evidenziata e riconducibile a interventi realizzati a cura del Genio Civile di Padova, che si riferisce ad attività la cui copertura finanziaria era stata originariamente prevista da appositi impegni di spesa. Tuttavia le disponibilità residue presenti in bilancio sono state già oggetto di eliminazione in occasione dell'attività di ricognizione della sussistenza e insussistenza dei debiti relativi all'anno 2014. Permanendo comunque il diritto di credito da parte dei soggetti individuati, ne è stata attestata quindi l'esigibilità.
Infine, alcune posizioni debitorie riguardano i cosiddetti servizi di piena, anni 2014-2015 e primo semestre 2016, svolti dal Genio Civile di Treviso. Questa attività risulta necessaria e obbligatoria in occasione degli eventi di piena dei corsi d'acqua e consiste nella manovra dei manufatti di regolazione finalizzata a prevenire fenomeni esondativi mediante il controllo di deflussi.
Da un controllo effettuato a cura delle strutture periferiche, tutte le posizioni debitorie riepilogate risultano ancora dovute e non prescritte. Alla presente relazione si unisce un prospetto riepilogativo che evidenzia in dettaglio gli importi dovuti, i soggetti aventi diritto, l'oggetto del debito nonché i rispettivi titoli. Ci riferiamo a un debito di 81.753,15 euro, 19.920,48 euro. Il progetto di legge si compone di tre articoli più l'articolo di entrata in vigore. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega Sandonà. Do ora la parola alla correlatrice, la consigliera Camani, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente. Direi che la relazione del facente funzione di Presidente della Prima è stata sufficientemente esaustiva.

PRESIDENTE

Grazie. Non vedo interventi.
Quindi mettiamo in votazione l'articolo 1.
È aperta la votazione
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo all'articolo 2.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo ora all'articolo 3.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Presidente, in sede di votazione, volevo far registrare il mio voto di astensione perché il sistema non lo ha memorizzato.

PRESIDENTE

Sull'articolo 1, allora. Segniamo il voto di astensione a verbale del collega Zanoni.
Passiamo all'articolo 3.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo al successivo. Articolo 4.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Se non ci sono dichiarazioni di voto, metto in votazione il progetto di legge n. 16.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PUNTO
18
 
   

PROPOSTA DI LEGGE D'INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI RIZZOTTO, BARBISAN, CESTARI, CIAMBETTI, RIGO, ZECCHINATO, CAVINATO, VIANELLO, CENTENARO, MICHIELETTO, FINCO, BORON, SPERANZON, SORANZO, POLATO, RAZZOLINI, FORMAGGIO, VALDEGAMBERI, BOZZA, DOLFIN E SPONDA RELATIVA A "MODIFICA ALLA LEGGE REGIONALE 4 APRILE 2019, n. 14 "VENETO 2050: POLITICHE PER LA RIQUALIFICAZIONE URBANA E LA RINATURALIZZAZIONE DEL TERRITORIO E MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE 23 APRILE 2004, n. 11 "NORME PER IL GOVERNO DEL TERRITORIO E IN MATERIA DI PAESAGGIO""". (PROGETTO DI LEGGE N. 21) APPROVATO (DELIBERAZIONE LEGISLATIVA N. 44/2020)

Relazione della Seconda commissione consiliare.
Relatrice in Aula la consigliera Rizzotto, correlatore il consigliere Montanariello.
(N.d.r. - Si riproduce il testo scritto della relazione di maggioranza)
"Signor Presidente, colleghi Consiglieri
Il progetto di legge, muovendo dalla considerazione che, in questo particolare e delicato momento è necessario porre in essere ogni misura che possa aiutare una ripartenza dell'economia, ridetermina al 31 dicembre 2021 il termine, originariamente previsto al 31 dicembre 2020, dal comma 5 dell'articolo 6 e dal comma 4 dell'articolo 7 di "Veneto 2050". Più precisamente, la modifica proposta, al fine di agevolare il rilancio del settore edilizio e, nel contempo, promuovere l'efficientamento energetico, consente di usufruire fino al 31 dicembre 2021 di un ulteriore incremento, rispettivamente del 10% e del 20% del volume o della superficie dell'edificio esistente per gli interventi previsti dai citati articoli 6 e 7 che
garantiscano la prestazione energetica dell'intero edificio corrispondente alla classe A4. Nella seduta del 10 dicembre 2020 la Seconda Commissione consiliare ha concluso i propri i lavori in ordine al progetto di legge n. 21 e lo ha approvato a maggioranza.
Hanno espresso voto favorevole il Presidente Rizzotto ed i Consiglieri Bei, Cavinato, Centenaro, Michieletto, Vianello e Zecchinato (Zaia Presidente), Cestari e Dolfin (Liga Veneta per Salvini Premier), Formaggio, Soranzo e Speranzon (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni) e Valdegamberi (Misto).
Hanno espresso voto contrario: i Consiglieri Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) e Guarda (Europa Verde).
Astenuti: i Consiglieri Montanariello e Zanoni (Partito Democratico Veneto)".

PRESIDENTE

Passiamo al punto successivo, che è il n. 18: "Proposta di legge d'iniziativa dei consiglieri Silvia Rizzotto, Marco Zecchinato ed altri, relativa a modifica della legge regionale 4 aprile 2019, n. 14 "Veneto 2050: politiche per la riqualificazione urbana e la rinaturalizzazione del territorio" e modifiche alla legge regionale 23 aprile 2004, n. 11 "Norme per il governo del territorio in materia del paesaggio"". Relatrice è la collega Rizzotto. Prego, collega.

Silvia RIZZOTTO (Zaia Presidente)

Grazie, Presidente.
Per promuovere l'efficientamento energetico, la Legge regionale 14/2019, la cosiddetta Veneto 2050, disponeva che fino al 31 dicembre 2020 gli interventi che garantiscono la prestazione energetica dell'intero edificio corrispondente alla classe A4 possano usufruire di un ulteriore incremento, che era del 10% del volume o della superficie dell'edificio esistente sul caso degli interventi di ampliamento, quindi l'articolo 6 comma 5, o del 20% del volume o della superficie e delle esigenze dell'edificio esistente nel caso di interventi di riqualificazione, sostituzione rinnovamento o/e densificazione, cioè l'articolo 7 comma 4.
Per rilanciare il settore edilizio e promuovere l'efficientamento energetico, il presente progetto di legge propone di spostare, visto che l'anno che abbiamo appena passato è stato un anno particolare, questa scadenza del 31 dicembre 2020 al 31 dicembre 2021, il termine che era fissato nell'articolo 6 comma 5 e nell'articolo 7 comma 4.
Questo progetto di legge si compone di tre articoli. Il primo reca, appunto, questa descrizione di questa modifica, il secondo contiene la clausola di neutralità finanziaria, il terzo, la disciplina dell'entrata in vigore. Ricordo comunque ai colleghi che gli interventi previsti in questi due articoli del progetto di legge Veneto 2050 non comportano consumo di suolo se vengono effettuati nel consolidato. Invece, fuori dal consolidato, sono permessi soltanto alcuni interventi che riguardano le abitazioni principali e soltanto a determinate condizioni.
Questo progetto di legge ha avuto anche il parere favorevole della CAL (il Consiglio Autonomie Locali), che è composta dalle Province del Veneto e dai rappresentanti dei Comuni. Quindi, abbiamo ritenuto opportuno presentarlo e fare questo spostamento di un anno e rendere ancora in vigore questa norma ancora per un anno.
Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire il correlatore, Montanariello, prego.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Sostanzialmente, io credo che su questo tipo di iniziativa di legge, che viene dai Consiglieri, si sia persa una grandissima occasione. Si sia persa una grandissima occasione perché, se sotto alcuni aspetti si può considerare questo tipo di iniziativa, anche in virtù di ciò che abbiamo vissuto, in virtù di alcuni codici ATECO fatti dal Governo, strabici sotto alcuni aspetti, che impedivano a un pezzo di edilizia di poter svilupparsi o di continuare a lavorare durante il periodo del lockdown, basta pensare a tutte le richieste che sono arrivate in Prefettura da parte delle imprese edili che chiedevano di poter continuare a lavorare, concesse invece sono state quelle solamente di principale urgenza. Però, sotto alcuni aspetti, se la vediamo sotto l'anno perso a causa del Covid e del fatto che non si sia riusciti a mettere a frutto bene questo strumento legislativo, potrebbe anche essere un'iniziativa di legge che viene dal Consiglio, che avrebbe i suoi fondamenti, anche politici, nelle motivazioni stesse che uno strumento legislativo va in qualche modo a intercettare le esigenze dei territori, delle categorie economiche. Io credo che quando si va a mettere mano a una legge come questa non si debba andare solo a mettere mano per prorogare alcuni articoli già esistenti ad altro, ma bisogna cogliere questa occasione come un'occasione ghiotta per aprire un dibattito serio e reale su quelle che sono le esigenze lavorative, le esigenze economiche, le esigenze di sviluppo di tutti quelli che sono gli attori che alla fine diventano protagonisti di questi strumenti legislativi: ci sono imprese, ci sono Comuni che hanno delle platee di sviluppo in attesa che aspettano questo tipo di iniziative legislative per poterlo fare, ci sono privati, ci sono platee importanti di quel Veneto produttivo che, a 360 gradi, vengono interessati da questi provvedimenti.
Motivo per cui riteniamo che nel momento in cui tu vai a mettere mano a una legge come questa, sapendo che ha avuto dei pregressi importanti e che questa legge arriva dagli antipodi del Piano Casa 2011, le varie modifiche, i Comuni che devono normare entro il novembre del 2011, Piano Casa 2, Piano Casa 3, è comunque uno strumento che ha una storia non è uno strumento che nasce perché c'è un flash da fotografare nella nostra società. Non è una 55, per capirci, come in alcuni territori accade che è uno strumento di nicchia: questo è uno strumento che viene utilizzato appunto da tutto quel tipo di soggetti e di portatori di legittimo interesse che dicevamo prima.
Motivo per cui, nel momento in cui si interviene su questi strumenti, è giusto e doveroso farlo non in maniera isolata, non in maniera singola, non dicendo: "Scadono alcuni articoli, corsa, corsa, presto, presto, rinviamoli". No, non è il modo giusto di fare bene. Spesso ci sono degli strumenti che abbiamo a disposizione in quest'Aula e il più grande errore che una classe politica possa fare è quello di non utilizzarli al meglio, è quello di non utilizzarli per il vero interesse che è quello che ci porta ad essere qui, ad essere stati qui in questi giorni, ad essere qui nei giorni futuri, negli anni a venire, noi o chi per noi, ovvero l'interesse del pubblico, l'interesse dei cittadini, l'interesse del popolo veneto che tante volte in quest'Aula viene chiamato come un soggetto terzo al quale dare risposte. Ma il popolo veneto è quello che vede cosa sta succedendo ed è anche quello che chiede degli interventi più chiari e puntuali su alcune leggi.
Esistono leggi perfette? No, se esistessero leggi perfette il ruolo dei legislatori sarebbe finito il giorno dopo. Esistono leggi che devono stare al passo con i tempi? Sì. Esistono leggi da migliorare? Sì. Perché sono da migliorare? Perché chi le ha fatte sbaglia? No, perché chi l'ha fatta in quel momento probabilmente l'ha contestualizzata come la fotografia più opportuna per rispondere alle esigenze della società e nel tempo ci si accorge, un work in progress, che forse qualcosa deve essere cambiato, deve essere modificato, deve essere integrato, deve essere chiarito ed è per questo che se noi prendiamo questo tipo di strumento legislativo e andiamo a vedere gli effetti che sono ricaduti sui nostri territori potevamo cogliere questa occasione come un'occasione vera per dire: sì, proroghiamo, ma insieme a prorogare mettiamo anche un po' di luce su tutti quelli che sono quei pezzi bui che rendono questo stesso strumento sotto certi aspetti di difficile applicazione. Perché? Perché se l'obiettivo del legislatore è quello di dire: oggi proroghiamo in modo che lo strumento possa essere usato anche per un altro anno, vogliamo anche dire che forse lo dovremmo prorogare e dovremmo per forza usare un altro anno al meglio come dovrebbe essere l'obiettivo di tutti noi perché certi temi e certe visioni non possono passare da un pregiudizio, da un preconcetto politico, ma devono passare da una conoscenza del territorio perché sono temi molto spesso tecnici.
Allora ecco perché questa era l'occasione per poter dire: aggiustiamo quello che non va. Ad esempio in Commissione il sottoscritto ha chiesto che quando si parla di Veneto 2050 ci fosse, sulla scorta di quello che fa l'Agenzia delle Entrate, una circolare che desse sotto alcuni aspetti una versione puntuale di come applicare alcuni articoli. Per i primi 30 secondi c'è stato un po' un imbarazzo perché sembra quasi fosse che il famoso alieno, che negli stessi giorni ha frequentato la nostra Aula, avesse chiesto qualcosa di strano e invece dopo scopriamo che ci rispondono che gli uffici stanno predisponendo questa circolare.
Allora vuol dire, Assessore, che probabilmente quando arriva una richiesta anche da parte nostra non siamo proprio gli stralunati di turno che vengono a chiedere qualcosa solamente per fare demagogia, per rallentare i lavori o per tentare di fare ostruzionismo? No, probabilmente lo fanno perché, nella logica di portare il proprio contributo positivo, chiedono, come portatori di quelle che sono le istanze dei territori, che certe cose vengano migliorate. Ecco perché noi sotto questo aspetto abbiamo chiesto delle circolari puntuali che diano l'applicazione, perché guardate, anche qui c'è da sottolineare un vuoto che noi abbiamo all'interno della macchina legislativa regionale.
Se all'interno di un contraddittorio proprio sull'applicazione di questo tipo di strumento normativo, un dirigente di un Comune decide di dare una sua chiave di lettura, ci sono due strumenti: o andare per le vie legali, quindi ricorsi, soldi da parte del privato, lungaggini di tempi, magari anche con persone che si rassegnano a non farlo, perché faticherebbero di meno e spenderebbero di meno di affrontare la strada di un ricorso, e dall'altra magari, se anziché essere un privato, è un'impresa, rischia anche di entrare in una visione, in una rotta di collisione con quello che è l'organo amministrativo, il Comune di turno, piuttosto che altri. Ed è per questo, quindi, che evidenziamo anche un'altra problematica che a nostro avviso andrebbe risolta e questa certamente non è legata all'iniziativa del relatore, ma forse è un aspetto strutturale che va rivisto. Perché se quando si parla del Veneto 2050, chiede un parere il Comune e gli viene dato dalla Regione Veneto e, se in qualche modo lo chiede un privato, qualcuno no? È un tema. Perché a me è capitato di avere palesi interpretazioni distorte di questo strumento legislativo – e mi assumo la responsabilità di quello che dico - palesi interpretazioni distorte da parte dei dirigenti di turno del Comune A, piuttosto che B e sentir dire: "Sì, è vero, è così, però il parere, se lo chiede il Comune, lo rilasciamo; se lo chiede il cittadino, no". Allora, cari colleghi, chi è quel Comune che chiede un parere su un'azione che sa che, in qualche modo, chiedendo al legislatore primario, in questo caso la Regione, gli va a dire che è il contrario di quello che ha fatto lui? Nessun dirigente lo farà mai, non credo che esistano dirigenti kamikaze sotto l'aspetto politico o pratico del loro operato.
Quindi, anche qui, apportiamo il suggerimento che si potrebbe trovare anche uno strumento dove i quesiti non avvengano solamente, visto che un tema delicato, è un tema che ha scadenza, è un tema che, se non ha una risposta, non può essere ripresentato! Ha un lasso temporale, scade! Ci sono delle aspettative anche economiche, ci sono delle aspettative anche che a volte non rientrano all'interno delle speculazioni, come un padre che deve fare la casa al figlio. È per questo che questo strumento, visto che avevamo l'opportunità di andarlo a rimodulare, andava fatto in maniera più completa: andava fatto a 360 gradi, andava fatto con più anticipo, senza dovercela prendere ogni volta di corsa perché non c'è tempo. Ovvio che dopo c'è da dare una accelerata, capisco; ha ragione il relatore quando dice: "Bisogna che portarlo...", è giusto, altrimenti si crea un vuoto, è giusto che deve arrivare prima di fine anno, però le cose facciamole arrivare bene. Troviamo un metodo di dire che quando qualcosa non va e decidiamo di mettere mani per un motivo, mettiamo mani anche per l'altra ed è per questo che sotto questo aspetto personalmente crediamo che è stata persa una grande occasione di fare chiarezza su alcuni punti, dove la chiarezza non c'è, perché se ci fosse la chiarezza non ci sarebbero i pareri da parte di una o dell'altra parte coinvolta; occasione persa ancora una volta per la fretta di fare le cose, si fanno le cose non in maniera perfetta.
Questo probabilmente, al netto di quella che è la critica e le visioni diverse, che magari inizia a diventare un monito per le prossime volte, quando si deciderà di andare a intervenire su strumenti legislativi, lo si faccia con una condivisione dei lavori dell'Aula, lo si faccia non con un'ottica di dire esiste una maggioranza e una minoranza, ma con un'ottica di dire: chiunque ha qualcosa da dire, che può essere una Giunta propositiva al provvedimento, lo faccia, senza sentirsi sminuito, senza sentirsi come il deficiente di turno che in Commissione chiede chiarezza su qualcosa, perché è successo anche questo, perché alla fine quando ti vedono in maniera stralunata e ti dicono: "Stai zitto" a un certo punto ti guardi intorno e dici: "Va beh, pazienza". Forse l'apporto propositivo che si voleva apportare... nessuno nasce imparato, però magari portando le esigenze del territorio forse qualche istanza al centro si riesce a portare.
Ed è per questo che al netto di quello che è il provvedimento nello specifico, vi diciamo a gran voce che avete perso una grande occasione: avete perso l'occasione di rimettere mani a questa legge, non solo per far vedere che si corre incontro a una scadenza per rinviarla, ma potevate farlo in modo che se l'obiettivo principale del legislatore era quello di dare uno strumento ai territori si sarebbe potuto fare in maniera più ampia, in maniera completa e in maniera più produttiva per tutti quanti, perché sinceramente non saremo noi in prima persona a dover bussare a casa nostra ma un popolo intero che forse chiedeva più chiarezza, grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega Montanariello. Ha chiesto di intervenire il collega Lorenzoni, prego.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente.
Io intervengo per fare un intervento critico nei confronti di questo provvedimento, perché le premesse da cui muove sono assolutamente condivisibili: lo stimolo al miglioramento dell'efficienza energetica degli edifici, alla rigenerazione del nostro costruito e alla rinaturalizzazione del nostro territorio. Tutte cose su cui siamo assolutamente d'accordo.
Il tema è che è uno strumento che dà un incentivo dal punto di vista economico scorretto in questo momento, cioè il premio di cubatura del 20%, tra l'altro riconosciuto anche fuori dal consolidato, cosa abbastanza poco desiderabile oggi visti i vincoli su cui si muove l'urbanistica nella nostra Regione, ma dare un premio di cubatura in un momento in cui c'è un eccesso di offerta sul mercato immobiliare importante in alcune aree della Regione, direi gigantesco, significa distruggere valore nelle proprietà immobiliari dei cittadini del Veneto.
Allora dobbiamo porci questo problema: noi distruggiamo valore con questo provvedimento, non lo creiamo, perché coloro che non procedono con un investimento di questo tipo e hanno un immobile, vale molto di meno nel momento in cui un immobile vicino, che proceda con i lavori, ha la possibilità di incrementare la superficie. Questo è un elemento, mi sembra, banale, ma importante da tenere in considerazione.
In secondo luogo, se un premio di questo tipo... nella disponibilità della Regione ovviamente non c'è quello di andare a dare degli incentivi fiscali, ma l'unico strumento poteva essere questo e poteva essere giustificabile vent'anni fa, ma oggi quando il Governo dà un premio in termini di defiscalizzazione del 110%, cioè un contributo veramente importante, andare a mettere sul 110% di detrazione fiscale in più la possibilità di incrementare del 20%, voi capite che questo non può essere che un regalo, perché io ho il 20% in più e le spese che faccio per costruire questo 20% in più le detraggo dal 110%: c'è un regalo proprio.
Una persona che guarda questo provvedimento con degli occhi neutrali non può che pensare a una captatio benevolentiae: quale altra ragione c'è per dare uno stimolo di questo tipo? Sicuramente la persona che deve valutare se fare o non fare la ristrutturazione al suo immobile non si muove sull'incremento di superficie, non è una motivazione sufficiente. Lo decide in base ad altri parametri. Sicuramente la possibilità di scaricare la totalità del suo costo di investimento è un incentivo molto forte. Ma in presenza di un incentivo così forte, era necessario andare a incrementare le superfici? Io penso proprio di no, anche perché abbiamo visto l'esperienza di questi anni, molti in Aula sono stati amministratori locali e hanno visto i problemi che hanno generato le deroghe introdotte dal Piano Casa e così via.
Per cui veramente il mio giudizio su questo provvedimento è fortemente critico perché è inadeguato ai tempi, è inadeguato a quelli che sono gli obiettivi nella parte introduttiva della Legge 2050, che è assolutamente condivisibile. Ma nella parte attuativa questa legge è inopportuna e inadeguata.
Per cui mi auguro che ci si pensi molto bene, prima di votare.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega. Ha chiesto di intervenire il consigliere Zanoni, prego.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Questo è un progetto di legge che proroga le scadenze previste nella cosiddetta 2050, una norma a cui noi nella precedente Legislatura eravamo contro. Ha fatto bene il collega Lorenzoni a ricordare come questa sia una legge sicuramente positiva per quanto riguarda i primi articoli, le premesse, dove parla giustamente di rigenerazione, di recupero, di efficientamento, ma poi, nei fatti, pare non abbia sortito gli effetti voluti, gli effetti desiderati. La cura per un Veneto che è stato in questi anni cementificato, con degli incrementi veramente molto importanti, anche da record, deve essere sicuramente un'altra. Ricordo come l'agenzia...

PRESIDENTE

C'è qualcuno che ha il microfono acceso. Spegnetelo, grazie.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Colleghi, ricordo come l'agenzia italiana che si occupa di monitoraggio del consumo del suolo, l'ISPRA, negli ultimi tre report annuali abbia certificato come il Veneto sia la Regione che ha attuato il maggiore incremento di consumo di suolo. Questo è un dato indiscutibile. Qualcuno dice che noi abbiamo le superfici interessate e la Superstrada Pedemontana Veneta. Effettivamente questo è vero: son comunque superfici che vengono consumate, sono comunque superfici che, sommate a tutte le altre, per quanto riguarda l'incremento annuale, ci vedono come la Regione che è in vetta a questa classifica del consumo del suolo. E questo accade da tre anni. Paradossalmente accade quando abbiamo l'altra legge, che è quella contro il consumo del suolo. Noi in Commissione non abbiamo chiesto audizioni per questa legge, perché è una legge semplice: si propongono delle proroghe a degli incentivi, quindi non è che siamo lì per scartabellare nei minimi commi un regolamento e utilizzarlo magari anche per fare ostruzionismo. Questo assolutamente non interessa. In realtà sarebbe più interessante poter fare le audizioni su nuovi progetti di legge, ad esempio come quello Veneto Cantiere Veloce che ho chiesto in Commissione, ma mi è stato detto che non andranno fatte perché è già stato presentato nella precedente Legislatura. Sì è vero questo, abbiamo già fatto le audizioni su un progetto di legge identico, però era una Legislatura diversa, era un'altra Legislatura. Qui abbiamo nuovi colleghi e avere delle relazioni vecchie su un procedimento che è uguale effettivamente non darebbe però la possibilità ai nuovi colleghi di sentire, interloquire con chi potremmo audire.
Tornando a questo progetto di legge non abbiamo chiesto questo. Si tratta però di dare delle proroghe per degli incentivi che riguardano anche i premi in cubatura o superficie. Si parla dal 10 al 20%. Quindi torniamo sempre alla questione del suolo. Perché siamo fortemente critici su questa legge? Perché bisogna pensare, a mio avviso, più in grande: per fortuna abbiamo il bonus 110 che consente di efficientare, rigenerare i nostri edifici vecchi e abitazioni in particolare, efficientarle sotto un punto di vista energetico con la premialità che deriva dal 110% in detrazione e quindi premialità fiscale che non va sicuramente a dare premi in superficie o in cubatura.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Ha chiesto la parola il consigliere Bozza, prego.

Alberto BOZZA (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto)

Grazie, Presidente.
Sarò davvero veloce per dire che abbiamo sottoscritto questa proposta di legge convintamente perché pensiamo, forse un po' per le ragioni opposte a quelle che sono intervenute dai colleghi poc'anzi, per dare in un momento così davvero difficile e in un momento così particolare, è chiaro che noi possiamo parlare di bilancio e possiamo anche cercare di dare più risorse possibile pur nel limite complessivo delle difficoltà, anche finanziarie, che una Regione importante come questa ha in questo momento. Ma non dobbiamo mai dimenticare che gli strumenti indiretti di fatto dando la possibilità ai cittadini di intervenire direttamente, soprattutto in un comparto così complicato e così difficile come quello oggi dell'edilizia, io penso che possa essere una prima proposta indiretta come strumento da mettere nella disponibilità di coloro che possono usufruirne semplicemente portando una semplice proroga in considerazione del fatto che proprio in un momento così difficile, in un momento così particolare, non si può solo limitare ma si deve in qualche maniera dare dei margini di ampliamento per dare la possibilità anche al settore dell'edilizia stessa di poter rimettere in qualche maniera in moto quella economia fondamentale e importante che il settore edilizio ha sempre dato al nostro Paese e che dovrà continuare a dare.
Per cui una Regione attenta come la nostra non può certamente esimersi da dare delle opportunità indirette e in un momento estremamente difficile proprio credo che lo spirito di questa proposta vada in questa direzione e sarebbe davvero un peccato che questo Consiglio non la accogliesse come un'opportunità ma la vedesse esattamente nel segno opposto.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Favero, prego.

Marzio FAVERO (Liga Veneta per Salvini Premier)

Mi permetto di intervenire con due rapide riflessioni. La prima, per quanto riguarda il consumo di suolo: lo dico ad Andrea Zanoni che è sensibile al tema dell'ambiente. Io sono nato a Onè di Fonte, son vissuto e vivo adesso a Volpago del Montello e son stato Sindaco di Montebelluna. Tutti paesi disposti lungo la Statale 248, ex statale, adesso regionale. Si tratta di paesi immolati dal passaggio del traffico pesante. La realizzazione della Superstrada Pedemontana Veneta non può essere presentata come un'opera che va a detrimento delle condizioni del bilancio ambientale complessivo dell'area Pedemontana Veneta. Non dimentichiamoci che l'area Pedemontana Veneta vede la presenza di alcune delle piattaforme produttive più importanti d'Italia - e quindi d'Europa - che però non godono di una viabilità accettabile. Questa riflessione mi riporta alla mente il famoso lotto 27 e 28 della A28: per anni traffico pesante ha continuato a passare per la tangenziale di Conegliano quando invece poteva essere veicolato su una autostrada. C'è un prezzo da pagare sempre allo sviluppo economico: la ricerca e sostenibilità in questo caso, anche sul piano del saldo ambientale, non può vedere la Pedemontana Veneta come una opera che va a detrimento del territorio. È un'opera che consentirà a tutte le cittadine che sono lungo la 248 di ritornare a vivere.
Piano Casa: non c'è stata solo la crisi Covid. Io vi ricordo che dal 2007 fino al 2018 abbiamo conosciuto una crisi economica che ha avuto significato soprattutto nella dimensione edilizia. Se poi penso al territorio trevigiano e vicentino, abbiamo conosciuto un'altra crisi, quella delle due banche popolari, che ha avuto ulteriori riflessi nel settore delle costruzioni. L'ho detto più volte: il Piano Casa, di per sé, non è uno strumento sbagliato; ha dato opportunità di lavoro soprattutto alle imprese medio-piccole artigianali. Ha un limite di cui dobbiamo parlare con grande franchezza e io mi ero permesso di scrivere una lettera all'assessore Corazzari nel mentre si sviluppava in Consiglio regionale il dibattito intorno a questa nuova edizione del Piano Casa, che adesso si chiama Veneto 2050. La riflessione è questa: il limite, il tallone d'Achille di questa legge sta nel sistema derogatorio. È importante che si restituisca ai Comuni – lo dico da Sindaco – la possibilità di valutare gli interventi. In alcuni casi persino il raddoppio del volume può essere compatibile con il contesto; in altri casi, invece no. Mi son permesso di dirlo anche pubblicamente perché a Montebelluna abbiamo conosciuto due o tre interventi in aree anche di pregio ove l'Amministrazione comunale non ha potuto dire nulla, che hanno cambiato il contesto paesaggistico.
C'è una riflessione che mi ero permesso di fare alla proponente e anche al gruppo di maggioranza – la proponente, Rizzotto Silvia – ed è questa: capisco che siamo in situazione d'emergenza a fine d'anno e quindi c'è l'urgenza di prorogare i termini perché quest'anno, segnato dalla crisi Covid, molte imprese sono rimaste ferme. Però credo che serva l'impegno morale - e credo che su questo anche le minoranze possano convenire - di ritrovarci subito, a gennaio in Commissione per discutere di quelle modifiche che sono migliorative per questo progetto di legge che ha anche degli elementi virtuosi e importanti, che sono stati ricordati dallo stesso Zanoni. Io credo che questa sia la sfida e l'impegno con il quale dobbiamo uscire dal Consiglio, questa sera.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Do la parola al Consigliere Joe Formaggio.
Il collega Formaggio non c'è, quindi do la parola al suo collega di Partito, Soranzo Enoch. Prego, collega.

Joe FORMAGGIO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Scusi, Presidente. Ci sono, ci sono, ci sono!

PRESIDENTE

Non la vediamo, non la vediamo, collega.

Joe FORMAGGIO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Lo so, non va il video, perché mi hanno confinato in ufficio, è stato il dottor Valente.
Investimenti privati, ricchezza, sviluppo, energia, attività privata. La casa per un veneto è tutto. Dare la possibilità di ampliarla, di svilupparla, di migliorarla, penso, caro collega Zanoni e cari colleghi della minoranza, sia il top della libertà e della democrazia, quella democrazia in cui voi credete tanto. Fare regali è una mentalità comunista: le mentalità normali la chiamano sviluppo. Con questo ho chiuso. Sottoscrivo con il cuore e con il cervello questa bellissima legge, cara collega Rizzotto.

PRESIDENTE

Grazie, collega Formaggio. Prego, collega Soranzo.

Enoch SORANZO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Grazie, Presidente.
Io sono in coda all'animato intervento del collega. Vorrei esprimere due riflessioni in ordine tecnico e, se posso, di carattere invece politico anch'essa. Dicevo poc'anzi: come anticipato in Commissione, noi siamo convintamente e l'abbiamo voluto sottoscrivere - non vediamo gli atti ma siamo sottoscrittori di questa proposta - abbiamo voluto sottolineare in Commissione, lo facciamo anche questa sera in Consiglio, in Aula, che si tratta di un intervento di un provvedimento legislativo sicuramente non solo importante ma necessario. Necessario alla luce di quello che è accaduto e si è abbattuto ovviamente nel corso di questo 2020, con la pandemia del Covid-19 e che nel momento in cui l'Aula avrà licenziato questo provvedimento legislativo, sicuramente non pensava, aveva messo un termine della scadenza del 31/12 pesando che sicuramente non ci fosse questo incidente di percorso, lo chiamo così anche in modo improprio.
È chiaro e evidente che questa legge, questa opportunità legislativa non avrebbe trovato riscontro nelle segnalazioni da parte dei Comuni, dei territori, delle categorie. Segnalazioni di richiesta di una proroga, di una modifica della scadenza come quella che stiamo portando qui in Aula questa sera, se non fosse un'opportunità legislativa interessante.
Vi confesso che non ho ovviamente contezza di quelle che sono le pratiche che hanno ritardato nella loro elaborazione o presentazione, ritengo però di dire che se Comuni, territori, categorie, richiedono e segnalano la necessità di intervenire al Consiglio regionale in una scadenza che ritengono sicuramente utile a una sua modifica un motivo ci sarà. Quindi io credo che anche se devo... e chiederei non so se qualcuno ha il microfono acceso ma c'è un ritorno di audio, quindi non so se qualcuno può aiutarmi.
Io manifesto anche la difficoltà ad aver ascoltato correttamente gli interventi di Montanariello e di Lorenzoni, perché purtroppo si sentiva a pezzi e continuamente l'intervento era interrotto, però qualcosa sono riuscito a cogliere. Dico al collega Montanariello in particolare, che nei propri interventi ho sempre trovato molto corretto e anche insomma in senso compiuto nei suoi propri ragionamenti e riflessioni, anche tecnicamente preparato, che ho trovato molto strano nelle riflessioni, perché seppure è vero che si poteva e si può far sempre meglio in ogni provvedimento legislativo, anche nelle modifiche di un progetto legislativo già in vigore, è anche vero che da più parti si è richiesto di intervenire nella modifica della scadenza del 31/12 come necessità davvero importante. Questo alla luce di non creare sostanzialmente quello che la presidente Rizzotto, che io ringrazio, perché ha voluto portare all'attenzione di quest'Aula in tempi record questa modifica, l'abbiamo chiesta e ci stiamo riuscendo, proprio per non creare un buco temporale tra una scadenza del 31/12 e magari una reintroduzione con la stessa modifica nei mesi successivi, creando quindi un buco temporale tra la scadenza e la continuazione in questo caso che noi vorremmo stasera portare a compimento e in approvazione con una caratteristica di continuità. Quindi complimenti. Grazie perché questo dà una risposta al territorio. Dare risposte al territorio, dare un'opportunità al territorio per una riqualificazione urbana, qualsiasi essa sia, io credo che sia il compito del legislatore di dare tutte le opportunità legislative possibili e se questa è una di queste credo che sia un grande risultato riuscire a dare una risposta a una domanda che viene dai nostri veneti, dai nostri Comuni, dalle nostre municipalità.
Aggiungo anche, poi, con molta tranquillità che nulla è scritto, è scolpito in modo definitivo sulla pietra, perché anche in qualche caso la pietra si può modificare e nulla il legislatore può evidentemente rinunciare a modificare. Quindi se ci sarà da modificare qualcosa sicuramente ci saranno tempi e modi nella Commissione di poter lavorare.
Oggi il territorio chiede una risposta sulla scadenza. Oggi il Consiglio regionale sta portando, per merito e determinazione del Presidente, dell'Assessore, della Giunta e di tutto il Consiglio, sta portando avanti con il proprio lavoro, in quest'Aula, il lavoro per dare un riscontro e una risposta oggettiva, concreta, legislativa, a una domanda, ripeto, del territorio.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Non ci sono altri interventi, quindi do la parola alla collega Rizzotto per la replica.

Silvia RIZZOTTO (Zaia Presidente)

Grazie, Presidente.
Ringrazio i colleghi per gli interventi che ci sono stati. Ringrazio anche i tanti colleghi che hanno sottoscritto questo progetto di legge e sono stati molti.
Alcune brevi considerazioni. Una relativamente a quello che ha detto Zanoni: affronteremo con dettaglio anche questi dati dell'ISPRA che continuano a dire che il Veneto è sempre la prima Regione come consumo di suolo. L'ha detto anche lei: lo riconosciamo, è un dato oggettivo. Noi abbiamo la più grande opera pubblica in costruzione, in corso, in Italia, che si chiama Superstrada Pedemontana Veneta. La Provincia di Treviso è la Provincia che ha il maggior consumo di suolo, in questi ultimi due anni, per effetto di quest'opera, come prima era la Provincia di Vicenza. Come l'anno scorso – due anni fa, scusate – i maggiori Comuni con consumo di suolo erano Loria, Riese Pio Decimo, Altivole e Vedelago, quest'anno sono Volpago del Montello, Giavera del Montello, Povegliano e Spresiano. Come mai? Perché c'è quest'opera in costruzione. Ma, al netto di quest'opera in costruzione, in realtà noi abbiamo fatto un'inversione di tendenza con gli ultimi provvedimenti che abbiamo approvato. Nel tempo vedremo anche gli effetti. E qui voglio tranquillizzare anche il collega Montanariello e lo ringrazio per i suoi spunti e per il suo intervento.
Nelle ultime leggi che abbiamo fatto, come anche in questa Veneto 2050, è inserita una clausola valutativa. Quindi, periodicamente, gli effetti e gli esiti di questa legge, quando gli uffici riusciranno a raccogliere anche i dati, li valuteremo e valuteremo anche le modifiche da apportare. A breve dovrebbe esserci presentata dall'assessore Corazzari in Commissione anche la relazione sulla legge sul contenimento del consumo del suolo, che abbiamo fatto tre anni fa, quindi nel 2021 dovrebbe arrivare questa relazione. Questa è una legge di aprile 2019, quindi arriverà più avanti un primo step dove ci daranno anche i dati su come è andata questa legge. Sulla base di questi dati, faremo delle valutazioni anche su alcune modifiche da apportare.
Sulla circolare puntuale su Veneto 2050, l'ho anticipato in Commissione l'altro giorno, comunque le confermo questo: lei ha ragione, è un problema che c'è, gli uffici stanno lavorando. Anche se non è dovuto, la presentazione della circolare in Commissione, sono già d'accordo con l'Assessorato di Corazzari che, alla ripresa dei lavori con l'anno nuovo, verranno a presentarci la circolare esplicativa su Veneto 2050 dopo aver fatto un po' di esperienza in questi mesi e raccolto le richieste degli Enti locali in modo da poter dare delle risposte concrete su questo.
Ora, questo progetto di legge però ha un focus solo su due articoli e una proroga di un anno minimale. La massima disponibilità da parte della maggioranza, da parte nostra, da parte della Seconda Commissione che presiedo, a valutare ulteriori approfondimenti, ulteriori modifiche, ma qui ci riferiamo solo a questi due articoli per questo aspetto. Riteniamo che dato l'anno che abbiamo vissuto sia opportuno fare questa proroga. Speriamo che possa essere accolta anche da questo Consiglio.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie collega. Prego, consigliere Montanariello.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, probabilmente dopo questo intervento non interverrò più, si chiudono i lavori per quanto riguarda me insomma e quindi colgo l'occasione per farvi tanti auguri a tutti di buone feste, a voi e alle vostre famiglie e ringraziarvi per i giorni intensi che abbiamo condiviso in quest'Aula seppur su diversità di posizione molto spesso.
Due battute ma non assolutamente fuori dallo spirito polemico e di replica, ma semplicemente per capirci meglio e chiarire le posizioni, vanno fatte.
Mi permetto, consigliere Soranzo: non ha sentito bene in quel frangente il mio intervento, però se c'era l'unico punto che nel merito concordavo, a differenza di tutti gli altri che non siamo d'accordo nel merito, era proprio quello che una volta deciso di fare questo tipo di iniziativa aveva un senso logico farla prima della scadenza di fine anno per evitare vuoti. Quindi, pur non condividendo il merito, se c'è un segmento al quale amore di chiarezza amministrativa richiede onestà intellettuale è proprio quello: evitare il vuoto.
Però, per quanto riguarda tutto il resto insomma, a parte le affermazioni del consigliere Formaggio che abbiamo capito, prima ha detto in questi giorni che avrebbe cacciato tutto ciò che si muove, oggi scopriamo che avrebbe costruito ovunque c'è un pezzo verde, perché la ricchezza del popolo veneto... ha anche un nesso logico perché una volta eliminati gli animali nella foresta, taglia le piante e costruisce. Al netto della battuta, c'è anche una coerenza di fondo nella visione politica esternalizzata perché comunque di questo si tratta, al netto delle battute.
Guardi consigliere Bozza, lei parlava delle ricadute economiche. Se c'è un elemento che oggi ci porta ad astenerci e non a votare contro è proprio l'onestà intellettuale di vedere, sotto alcuni aspetti, il bicchiere mezzo pieno e non il bicchiere mezzo vuoto, perché il nostro ruolo non è venire in quest'Aula a fare polemica e ad avere prese di posizione partigiane.
Il nostro ruolo è venire in quest'Aula per fare il meglio per chi ci ha delegati a rappresentarli e se su un provvedimento non condividiamo nel merito perché nel merito non condividiamo il percorso, è anche vero che coscienti di quello che diceva lei, ovvero che un pezzo di economia importantissima è legata a questo, decidiamo di non votare contro, ma decidiamo di astenerci perché dividiamo la visione politica, dividiamo quello che è stato il percorso che, a nostro avviso, si poteva fare meglio, si deve fare meglio e che non lo condividiamo, da quelli che sono i meriti. È qui il grande salto che ognuno di noi deve cercare di fare: dividere quelle che sono le logiche di Partito da quelli che sono i benefici del nostro operato, perché solo allora si potrà avere una classe dirigente politica che fa veramente gli interessi del territorio.
Se lei mi dice una motivazione politica per votare contro... per votare a favore, scusi, nessuna. Abbiamo chiesto delle cose che non sono state condivise. Personalmente sono stato anche moralmente strattonato in alcuni frangenti di questo percorso: mi dia un buon motivo per votare a favore. Però riconosciamo che nell'operato c'è un pezzo di quello che diceva lei e che al nostro territorio serve. Quindi non siamo qui oggi ad accettare moralità sull'economia che generano le leggi che mettiamo a frutto.
Siamo qui per dire: bene siamo a questo punto, troviamo la migliore soluzione possibile per chi vive da fuori da quest'Aula e si aspetta che quest'Aula lavori per loro. Per quanto riguarda le tempistiche Soranzo ha ragione, infatti questo passaggio lo condividiamo. È giusto, è logico: nel momento in cui si decide di farlo non creiamo vuoti, però, insomma, spero e mi auguro che la prossima volta si intervenga con un metodo diverso nel merito perché questo non farà bene a me, a loro o a voi, ma farà bene ad avere una norma che viene prodotta in sintonia e sinergia e che forse diventa la norma di tutti e non la norma di una parte di quest'Aula e di conseguenza di una parte di quelli che sono i cittadini veneti, che, chi più e chi meno, oggi rappresentiamo.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Non vedo altri interventi. Chiudiamo la discussione generale e passiamo all'articolato.
Articolo 1.
Se non ci sono interventi, mettiamo in votazione l'articolo 1.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo all'articolo 2.
Non ci sono interventi. Quindi mettiamo in votazione l'articolo 2.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo all'articolo successivo. Articolo n. 3.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Se non ci sono dichiarazioni di voto, mettiamo in votazione il progetto di legge n. 21.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Sentiti i Capigruppo, chiudiamo qui la seduta del Consiglio.
Verrete convocati a domicilio.
Auguriamo a voi e alle vostre famiglie un buon Natale e speriamo anche un buon 2021.
Grazie.
La Seduta termina alle ore 20.17
Il Consigliere segretario
f.to Erika BALDIN
 
Il Presidente
f.to Nicola Ignazio FINCO

Resoconto stenotipico a cura di:
Real Time Reporting S.r.l.

Revisione e coordinamento testo a cura di:
Cristiano Gebbin e Gamba Gabriella
PROCESSO VERBALE
SEDUTA PUBBLICA N. 9
MARTEDÌ 22 DICEMBRE 2020
 


PRESIDENZA
PRESIDENTE ROBERTO CIAMBETTI
VICEPRESIDENTE NICOLA IGNAZIO FINCO

PROCESSO VERBALE REDATTO A CURA DELL'UFFICIO ATTIVITà ISTITUZIONALI
 
INDICE

Processo verbale della 9a seduta pubblica – martedì 22 dicembre 2020
La seduta si svolge a Venezia in Palazzo Ferro-Fini, sede del Consiglio regionale, con modalità telematica mista, secondo quanto previsto nella deliberazione dell'Ufficio di presidenza n. 105 del 13 novembre 2020.

I lavori si svolgono sulla base dell'ordine del giorno prot. n. 16853 del 10 dicembre 2020.

Il Presidente CIAMBETTI dichiara aperta la seduta alle ore 11.20.

La seduta è sospesa alle ore 11.20.

La seduta, dopo tre rinvii, riprende alle ore 12.22.

Punto n. 2) all'ordine del giorno

Comunicazioni della Presidenza del Consiglio  [RESOCONTO]

Il PRESIDENTE comunica che sono in congedo il Presidente della Giunta regionale Zaia, i consiglieri Boron e Puppato.

Il PRESIDENTE, ai sensi dell'articolo 72, interviene sui fatti accaduti venerdì 18 scorso al Presidente Luca Zaia.

Intervengono i consiglieri Villanova (Zaia Presidente), Lorenzoni (Gruppo Misto), Speranzon (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni), Possamai Gianpiero (Liga Veneta per Salvini Premier), Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), Venturini (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto), Guarda (Europa Verde) e Baldin (Movimento 5 Stelle).

Punto n. 15) all'ordine del giorno

Disegno di legge relativo a "Bilancio di previsione 2021-2023". (Progetto di legge n. 19) APPROVATO (Deliberazione legislativa n. 42/2020)  [RESOCONTO]

Intervengono i consiglieri Sandonà (Zaia Presidente), che svolge la relazione di maggioranza per conto della Prima commissione consiliare, e Camani (Partito Democratico Veneto), che svolge la relazione di minoranza per conto della Prima commissione consiliare.

Il PRESIDENTE comunica che il termine per la presentazione di subemendamenti agli emendamenti nn. B49 e B50 scade in 10 minuti.

Interviene l'assessore Calzavara.

Il PRESIDENTE sospende la seduta e comunica che il termine per la presentazione di subemendamenti all'emendamento n. B54 scade in 5 minuti.

La seduta è sospesa alle ore 13.00.

La seduta riprende alle ore 14.40.

Chiusa la discussione generale si passa all'esame dell'articolato e relativi emendamenti.

Interviene la consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) che ritira l'emendamento n. B19.

Interviene la consigliera Guarda (Europa verde) che ritira gli emendamenti nn. B13, B12, B9, B10, B11, B14, B8 e B7.

L'emendamento n. B5, illustrato dalla consigliera Baldin (Movimento 5 Stelle), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Interviene la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto) che ritira l'emendamento n. B26.

Intervengono i consiglieri Zanoni (Partito Democratico Veneto), che ritira l'emendamento n. B33, Zottis (Partito Democratico Veneto), che ritira gli emendamenti nn. B40 e B39 e Possamai Giacomo (Partito Democratico Veneto), che ritira gli emendamenti nn. B30 e B27.

Il PRESIDENTE dichiara ritirato l'emendamento n. B29 .

Interviene la consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) che ritira l'emendamento n. B18.

Il PRESIDENTE dichiara ritirati gli emendamenti nn. B25 e B28.

Il PRESIDENTE comunica che il termine per la presentazione di subemendamenti all'emendamento n. B56 scade in 15 minuti.

Interviene la consigliera Bigon (Partito Democratico Veneto) che ritira l'emendamento n. B21.

Sull'emendamento n. B6 intervengono la consigliera Baldin (Movimento 5 Stelle), che lo illustra, il consigliere Montanariello (Partito Democratico Veneto), gli assessori Bottacin e Calzavara , e la consigliera Zottis (Partito democratico).

L'emendamento n. B6, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Interviene la consigliera Zottis (Partito Democratico Veneto) che ritira gli emendamenti nn. B 36 e B37.

Sull'emendamento n. B4 intervengono la consigliera Baldin (Movimento 5 Stelle), che lo illustra, e l'assessore Bottacin.

L'emendamento n. B4, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Interviene il consigliere Zanoni (Partito Democratico Veneto) che ritira gli emendamenti nn. B35 e B34.

Il PRESIDENTE dichiara ritirati gli emendamenti nn. B12, B3, B1 e B54.

Gli emendamenti nn. B17 e B15, illustrati dalla consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

Il PRESIDENTE dichiara ritirato l'emendamento n. B9.

Intervengono le consigliere Bigon (Partito Democratico Veneto), che ritira l'emendamento n. B23 , e Zottis (Partito Democratico Veneto), che ritira l'emendamento n. B38.

Il PRESIDENTE dichiara ritirati gli emendamenti nn. B10 e B11.

Interviene la consigliera Bigon (Partito Democratico Veneto) che ritira gli emendamenti nn. B22, B20 e B24.

Il PRESIDENTE dichiara ritirati gli emendamenti nn. B14, B8, B2, B7 e B16.

Interviene il consigliere Zanoni (Partito Democratico Veneto) che ritira l'emendamento n. B32.

L'emendamento n. B31, illustrato dal consigliere Zanoni (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Interviene la consigliera Zottis (Partito Democratico Veneto) che ritira l'emendamento n. B41.

Gli emendamenti nn. B49 e B50 modificativi dell'articolo 2, comma 1, lettere e) e f), relativi agli allegati 5 e 6, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono approvati.

Sull'emendamento n. B56 intervengono i consiglieri Camani (Partito Democratico Veneto), Lorenzoni (Gruppo Misto) e l'assessore Calzavara.

L'emendamento n. B56 modificativo dell'articolo 2, comma 1, lettere e) e f), relativo agli allegati 5 e 6, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

Intervengono i consiglieri Zottis (Partito Democratico Veneto) e Zanoni (Partito Democratico Veneto).

L'articolo 2, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato come emendato.

Gli articoli 3, 4, 5, 6, 1 e 7, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono approvati nel testo presentato dalla commissione consiliare competente.

Il PRESIDENTE sospende la seduta alle ore 15.35.

La seduta riprende alle ore 16.01.

Si passa all'esame degli ordini del giorno collegati al progetto di legge in oggetto .

ODG n. B42

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Baldin, Zanoni, Guarda, Montanariello e Lorenzoni relativo a "La Regione promuova la mobilità sostenibile" in occasione dell'esame del disegno di legge relativo a "Bilancio di previsione 2021-2023". (Progetto di legge n. 19) APPROVATO (Deliberazione n. 132/2020)  [RESOCONTO]


Intervengono i consiglieri Zanoni (Partito democratico), che chiede di sottoscrivere l'ordine del giorno in oggetto, e Baldin (Movimento 5 Stelle), che lo illustra e accoglie tutte le richieste di sottoscrizione.

Il PRESIDENTE dichiara che i consiglieri Guarda e Montanariello chiedono di sottoscrivere l'ordine del giorno in oggetto.

Interviene il consigliere Lorenzoni (Gruppo Misto) che lo sottoscrive.

Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica l' ordine del giorno in oggetto.

Il Consiglio approva

Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.

Hanno votato sì:

Andreoli, Baldin, Bet, Bigon, Bisaglia, Bozza, Brescacin, Camani, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Cestaro, Ciambetti, Dolfin, Favero, Finco, Formaggio, Gerolimetto, Giacomin, Guarda, Lorenzoni, Maino, Montanariello, Ostanel, Pan, Piccinini, Polato, Possamai Giacomo, Possamai Gianpiero, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Speranzon, Sponda, Venturini, Vianello, Villanova, Zanoni, Zecchinato, Zottis

Hanno votato no:

nessuno

Astenuti:

nessuno

Non votanti:

nessuno

Il PRESIDENTE dichiara accantonato l'ordine del giorno n. B43.

ODG n. B44

Ordine del giorno presentato dalla consigliera Baldin relativo a "Utilizzare l'immobile di proprietà della Croce Rossa Italiana ubicato a Jesolo per ricoverare persone positive al Covid" RESPINTO  [RESOCONTO]


Intervengono la consigliera Baldin (Movimento 5 Stelle), che illustra l'ordine del giorno in oggetto, l'assessore Calzavara e la consigliera Zottis (Partito democratico).

Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica l' ordine del giorno in oggetto.

Il Consiglio non approva

Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.

Hanno votato sì:

Baldin

Hanno votato no:

Andreoli, Bet, Bigon, Bisaglia, Bozza, Brescacin, Camani, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Cestaro, Ciambetti, Corsi, Dolfin, Favero, Finco, Formaggio, Gerolimetto, Giacomin, Guarda, Maino, Michieletto, Montanariello, Ostanel, Pan, Piccinini, Polato, Possamai Giacomo, Possamai Gianpiero, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Speranzon, Sponda, Valdegamberi, Venturini, Vianello, Villanova, Zanoni, Zecchinato, Zottis

Astenuti:

Lorenzoni

Non votanti:

nessuno

ODG n. B45

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Polato, Speranzon, Formaggio, Razzolini, Soranzo, Andreoli, Sponda, Piccinini, Rigo, Bozza, Venturini, Villanova e Corsi relativo a "La Giunta si impegni a garantire un adeguato finanziamento alle fondazioni "Arena di Verona", "La Fenice di Venezia" e al Teatro Stabile C. Goldoni" in occasione dell'esame del disegno di legge relativo a "Bilancio di previsione 2021-2023". (Progetto di legge n. 19) APPROVATO (Deliberazione n. 133/2020)  [RESOCONTO]


Interviene il consigliere Polato (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni) che illustra l'ordine del giorno in oggetto.

Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica l' ordine del giorno in oggetto.

Il Consiglio approva

Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.

Hanno votato sì:

Andreoli, Baldin, Bet, Bigon, Bisaglia, Bozza, Brescacin, Camani, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Cestaro, Ciambetti, Corsi, Dolfin, Favero, Finco, Formaggio, Gerolimetto, Giacomin, Guarda, Lorenzoni, Maino, Michieletto, Montanariello, Ostanel, Pan, Piccinini, Polato, Possamai Giacomo, Possamai Gianpiero, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Speranzon, Sponda, Venturini, Vianello, Villanova, Zanoni, Zecchinato, Zottis

Hanno votato no:

nessuno

Astenuti:

nessuno

Non votanti:

nessuno

ODG n. B46

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Zottis, Montanariello, Zanoni, Camani, Baldin, Bigon, Speranzon, Giacomo Possamai, Pan, Villanova, Ostanel e Lorenzoni relativo a "Sostegno al settore calzaturiero veneto pesantemente colpito dalla crisi economica causata dalla pandemia da Covid-19" in occasione dell'esame del disegno di legge relativo a "Bilancio di previsione 2021-2023". (Progetto di legge n. 19) APPROVATO (Deliberazione n. 134/2020)  [RESOCONTO]


Intervengono i consiglieri Zanoni (Partito Democratico Veneto), Camani (Partito Democratico Veneto), Baldin (Movimento 5 Stelle) e Bigon (Partito Democratico Veneto) che chiedono di sottoscriverlo.

Il PRESIDENTE dichiara che i consiglieri Speranzon, Possamai Giacomo, Pan, Villanova, Ostanel e Lorenzoni chiedono la sottoscrizione, che viene accolta dalla consigliera Zottis.

Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica l' ordine del giorno in oggetto.

Il Consiglio approva

Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.

Hanno votato sì:

Andreoli, Baldin, Bet, Bigon, Bisaglia, Bozza, Brescacin, Camani, Cavinato, Cecchetto, Cestari, Cestaro, Ciambetti, Corsi, Dolfin, Favero, Finco, Formaggio, Gerolimetto, Giacomin, Guarda, Lorenzoni, Maino, Michieletto, Montanariello, Ostanel, Pan, Piccinini, Polato, Possamai Gianpiero, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Speranzon, Sponda, Valdegamberi, Venturini, Vianello, Villanova, Zanoni, Zecchinato, Zottis

Hanno votato no:

nessuno

Astenuti:

nessuno

Non votanti:

nessuno

Il PRESIDENTE dichiara accantonato l'ordine del giorno n. B47 e ritirato l'ordine del giorno n. B48.

ODG n. B51

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Razzolini, Speranzon, Polato, Soranzo, Formaggio, Venturini e Bozza relativo a "Commemorazione del centenario della traslazione del Milite Ignoto nel sacello dell'Altare della Patria. Proposta di patrocinio e sostegno, da parte della Regione Veneto, all'iniziativa dei cent'anni della traslazione del Milite Ignoto." in occasione dell'esame del disegno di legge relativo a "Bilancio di previsione 2021-2023". (Progetto di legge n. 19) APPROVATO (Deliberazione n. 135/2020)  [RESOCONTO]


Intervengono i consiglieri Razzolini (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni), che illustra l'ordine del giorno in oggetto, Venturini (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto), che lo sottoscrive a nome del gruppo Forza Italia, e Montanariello (Partito Democratico).

Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica l' ordine del giorno in oggetto.

Il Consiglio approva

Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.

Hanno votato sì:

Andreoli, Baldin, Bet, Bisaglia, Bozza, Brescacin, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Cestaro, Ciambetti, Corsi, Favero, Finco, Formaggio, Gerolimetto, Giacomin, Maino, Michieletto, Pan, Piccinini, Polato, Possamai Gianpiero, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Speranzon, Sponda, Venturini, Vianello, Villanova, Zecchinato

Hanno votato no:

Guarda, Valdegamberi, Ostanel

Astenuti:

Bigon, Zanoni, Zottis, Lorenzoni, Montanariello, Camani

Non votanti:

Dolfin

ODG n. B52

Ordine del giorno presentato dalla consigliera Baldin relativo a "Salute e sicurezza sul lavoro, convocare urgentemente il Comitato regionale di coordinamento" in occasione dell'esame del disegno di legge relativo a "Bilancio di previsione 2021-2023". (Progetto di legge n. 19) APPROVATO (Deliberazione n. 136/2020)  [RESOCONTO]


Intervengono la consigliera Baldin (Movimento 5 Stelle) e l'assessora Lanzarin.

Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica l' ordine del giorno in oggetto.

Il Consiglio approva

Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.

Hanno votato sì:

Andreoli, Baldin, Bet, Bigon, Bisaglia, Bozza, Brescacin, Camani, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Cestaro, Ciambetti, Corsi, Dolfin, Favero, Finco, Formaggio, Giacomin, Guarda, Lorenzoni, Maino, Michieletto, Ostanel, Pan, Piccinini, Polato, Possamai Giacomo, Possamai Gianpiero, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Speranzon, Sponda, Valdegamberi, Venturini, Vianello, Villanova, Zecchinato, Zottis

Hanno votato no:

nessuno

Astenuti:

Zanoni, Montanariello

Non votanti:

nessuno

ODG n. B53

Ordine del giorno presentato dal consigliere Piccinini relativo a "Sostegno del comparto manifatturiero veneto" in occasione dell'esame del disegno di legge relativo a "Bilancio di previsione 2021-2023". (Progetto di legge n. 19) APPROVATO (Deliberazione n. 137/2020)  [RESOCONTO]

Intervengono i consiglieri Camani (Partito Democratico Veneto), Guarda (Europa verde) e Piccinini (Lista Veneta Autonomia).

Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica l' ordine del giorno in oggetto.

Il Consiglio approva

Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.

Hanno votato sì:

Andreoli, Baldin, Bet, Bigon, Bisaglia, Brescacin, Camani, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Cestaro, Ciambetti, Corsi, Dolfin, Favero, Finco, Formaggio, Giacomin, Guarda, Lorenzoni, Maino, Michieletto, Montanariello, Ostanel, Pan, Piccinini, Possamai Giacomo, Possamai Gianpiero, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Speranzon, Sponda, Valdegamberi, Venturini, Vianello, Villanova, Zanoni, Zecchinato, Zottis

Hanno votato no:

nessuno

Astenuti:

nessuno

Non votanti:

nessuno

ODG n. B55

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Guarda, Zottis, Ostanel, Zanoni e Lorenzoni relativo a "Impedire il rischio di consolidamento delle fitopatie emergenti" in occasione dell'esame del disegno di legge relativo a "Bilancio di previsione 2021-2023". (Progetto di legge n. 19) APPROVATO (Deliberazione n. 138/2020)  [RESOCONTO]

Intervengono i consiglieri Guarda (Europa verde), che illustra l'ordine del giorno in oggetto, e Pan (Liga Veneta per Salvini Premier).

Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica l' ordine del giorno in oggetto.

Il Consiglio approva

Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.

Hanno votato sì:

Andreoli, Baldin, Bet, Bigon, Bisaglia, Bozza, Brescacin, Camani, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Cestaro, Ciambetti, Corsi, Dolfin, Favero, Finco, Formaggio, Giacomin, Guarda, Lorenzoni, Maino, Montanariello, Ostanel, Pan, Piccinini, Possamai Gianpiero, Razzolini, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Speranzon, Sponda, Valdegamberi, Venturini, Vianello, Villanova, Zanoni, Zecchinato, Zottis

Hanno votato no:

nessuno

Astenuti:

nessuno

Non votanti:

nessuno

ODG n. B57

Ordine del giorno presentato dalla consigliera Zottis relativo a "Sostegno alle iniziative per il centenario della fondazione dell'Unione Navigazione Interna Italiana" in occasione dell'esame del disegno di legge relativo a "Bilancio di previsione 2021-2023". (Progetto di legge n. 19) APPROVATO (Deliberazione n. 139/2020)  [RESOCONTO]

Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica l' ordine del giorno in oggetto.

Il Consiglio approva

Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.

Hanno votato sì:

Andreoli, Baldin, Bet, Bigon, Bisaglia, Bozza, Brescacin, Camani, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Cestaro, Ciambetti, Corsi, Dolfin, Favero, Finco, Formaggio, Giacomin, Guarda, Lorenzoni, Maino, Michieletto, Montanariello, Ostanel, Pan, Piccinini, Possamai Gianpiero, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Speranzon, Sponda, Valdegamberi, Venturini, Vianello, Villanova, Zanoni, Zecchinato, Zottis

Hanno votato no:

nessuno

Astenuti:

nessuno

Non votanti:

nessuno

Il PRESIDENTE dichiara accantonato l'ordine del giorno n. B58.

ODG n. B59

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Speranzon, Formaggio, Polato, Soranzo, Razzolini, Villanova, Venturini e Baldin relativo a "La Giunta regionale si impegni con azioni a favore della filiera ittica veneta" in occasione dell'esame del disegno di legge relativo a "Bilancio di previsione 2021-2023". (Progetto di legge n. 19) APPROVATO (Deliberazione n. 140/2020)  [RESOCONTO]


Intervengono i consiglieri Speranzon (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni), che illustra l'ordine del giorno in oggetto, Montanariello (Partito Democratico), Baldin (Movimento 5 Stelle), che lo sottoscrive, Pan (Liga Veneta per Salvini Premier) e Zottis (Partito democratico).

Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica l' ordine del giorno in oggetto.

Il Consiglio approva

Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.

Hanno votato sì:

Andreoli, Baldin, Bet, Bigon, Bisaglia, Bozza, Brescacin, Camani, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Cestaro, Ciambetti, Corsi, Favero, Finco, Formaggio, Gerolimetto, Giacomin, Lorenzoni, Maino, Michieletto, Montanariello, Ostanel, Pan, Piccinini, Polato, Possamai Giacomo, Possamai Gianpiero, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Speranzon, Sponda, Venturini, Vianello, Villanova, Zecchinato, Zottis

Hanno votato no:

nessuno

Astenuti:

Guarda, Zanoni

Non votanti:

nessuno

ODG n. B60

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Camani, Giacomo Possamai, Bigon, Montanariello, Zanoni, Zottis, Venturini e Soranzo relativo a "Promuovere iniziative a supporto di percorsi terapeutico-riabilitativi in ambito termale per soggetti guariti da Sars-CoV-2" in occasione dell'esame del disegno di legge relativo a "Bilancio di previsione 2021-2023". (Progetto di legge n. 19) APPROVATO (Deliberazione n. 141/2020)  [RESOCONTO]


Intervengono i consiglieri Camani (Partito Democratico Veneto), che illustra l'ordine del giorno in oggetto, Venturini (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto) e Soranzo (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni), che chiedono di sottoscriverlo.

Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica l' ordine del giorno in oggetto.

Il Consiglio approva

Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.

Hanno votato sì:

Andreoli, Baldin, Bet, Bigon, Bisaglia, Bozza, Camani, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Cestaro, Ciambetti, Corsi, Dolfin, Favero, Finco, Formaggio, Gerolimetto, Giacomin, Guarda, Lorenzoni, Maino, Michieletto, Montanariello, Ostanel, Pan, Piccinini, Polato, Possamai Giacomo, Possamai Gianpiero, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Speranzon, Sponda, Venturini, Vianello, Villanova, Zanoni, Zecchinato, Zottis

Hanno votato no:

nessuno

Astenuti:

nessuno

Non votanti:

nessuno

ODG n. B61

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Giacomo Possamai, Guarda, Ciambetti, Maino, Cecchetto, Formaggio, Finco, Zecchinato, Giacomin, Ostanel, Pan, Venturini, Bozza, Baldin, Lorenzoni e Soranzo relativo a "Le Istituzioni intervengano in difesa dell'occupazione e per il rilancio di Forall Pal Zileri" in occasione dell'esame del disegno di legge relativo a "Bilancio di previsione 2021-2023". (Progetto di legge n. 19) APPROVATO (Deliberazione n. 142/2020)  [RESOCONTO]


Intervengono i consiglieri Possamai Giacomo (Partito Democratico Veneto), che illustra l'ordine del giorno in oggetto, Guarda (Europa Verde), Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), che chiede di sottoscriverlo, Pan (Liga Veneta per Salvini Premier), che chiede di sottoscriverlo, Venturini (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto), che chiede di sottoscriverlo a nome del gruppo.

Il PRESIDENTE dichiara che la consigliera Baldin chiede di sottoscriverlo.

Intervengono i consiglieri Lorenzoni (Gruppo Misto) e Soranzo (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni) che chiedono di sottoscriverlo.

Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica l' ordine del giorno in oggetto.

Il Consiglio approva

Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.

Hanno votato sì:

Andreoli, Baldin, Bet, Bigon, Bisaglia, Bozza, Brescacin, Camani, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Cestaro, Ciambetti, Corsi, Dolfin, Favero, Finco, Formaggio, Gerolimetto, Giacomin, Guarda, Lorenzoni, Maino, Michieletto, Montanariello, Ostanel, Pan, Piccinini, Polato, Possamai Giacomo, Possamai Gianpiero, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Speranzon, Sponda, Valdegamberi, Venturini, Vianello, Villanova, Zanoni, Zecchinato, Zottis

Hanno votato no:

nessuno

Astenuti:

nessuno

Non votanti:

nessuno

ODG n. B62

Ordine del giorno presentato dalla consigliera Ostanel, Polato, Soranzo e Camani relativo a "Sostenere gli operatori e le realtà del sistema del cinema e dell'audiovisivo per la localizzazione delle sale cinematografiche del Veneto" in occasione dell'esame del disegno di legge relativo a "Bilancio di previsione 2021-2023". (Progetto di legge n. 19) APPROVATO (Deliberazione n. 143/2020)  [RESOCONTO]


Intervengono la consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), che illustra l'ordine del giorno in oggetto, e i consiglieri Polato (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni), Soranzo (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni) e Camani (Partito Democratico Veneto) che chiedono di sottoscriverlo.

Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica l' ordine del giorno in oggetto.

Il Consiglio approva

Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.

Hanno votato sì:

Andreoli, Baldin, Bet, Bigon, Bisaglia, Bozza, Brescacin Camani, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Cestaro, Ciambetti, Corsi, Dolfin, Favero, Finco, Formaggio, Gerolimetto, Giacomin, Guarda, Lorenzoni, Maino, Michieletto, Montanariello, Ostanel, Pan, Piccinini, Polato, Possamai Giacomo, Possamai Gianpiero, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Speranzon, Sponda, Venturini, Vianello, Villanova, Zanoni, Zecchinato, Zottis

Hanno votato no:

nessuno

Astenuti:

nessuno

Non votanti:

nessuno

ODG n. B63

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Speranzon, Formaggio, Polato, Soranzo e Razzolini relativo a "La Giunta regionale sostenga il settore turistico delle città d'arte" in occasione dell'esame del disegno di legge relativo a "Bilancio di previsione 2021-2023". (Progetto di legge n. 19) APPROVATO (Deliberazione n. 144/2020)  [RESOCONTO]


Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica l' ordine del giorno in oggetto.

Il Consiglio approva

Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.

Hanno votato sì:

Andreoli, Baldin, Bet, Bigon, Bisaglia, Bozza, Brescacin, Camani, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Cestaro, Ciambetti, Corsi, Dolfin, Favero, Finco, Formaggio, Gerolimetto, Giacomin, Guarda, Lorenzoni, Maino, Michieletto, Montanariello, Ostanel, Pan, Piccinini, Polato, Possamai Gianpiero, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Speranzon, Sponda, Venturini, Vianello, Villanova, Zanoni, Zecchinato, Zottis

Hanno votato no:

nessuno

Astenuti:

nessuno

Non votanti:

nessuno

ODG n. B64

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Speranzon, Formaggio, Polato, Soranzo e Razzolini relativo a "La Giunta regionale sostenga il settore turistico individuato ai sensi dell'articolo 11 comma 2 lettere a, b, c, f, g, h, i della legge regionale 11/2013" in occasione dell'esame del disegno di legge relativo a "Bilancio di previsione 2021-2023". (Progetto di legge n. 19) APPROVATO (Deliberazione n. 145/2020)  [RESOCONTO]


Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica l' ordine del giorno in oggetto.

Il Consiglio approva

Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.

Hanno votato sì:

Andreoli, Baldin, Bet, Bigon, Bisaglia, Bozza, Brescacin, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Cestaro, Ciambetti, Corsi, Dolfin, Favero, Finco, Formaggio, Gerolimetto, Giacomin, Guarda, Lorenzoni, Maino, Michieletto, Montanariello, Pan, Piccinini, Polato, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Speranzon, Sponda, Valdegamberi, Venturini, Vianello, Villanova, Zecchinato

Hanno votato no:

nessuno

Astenuti:

Camani, Ostanel, Zanoni

Non votanti:

nessuno

ODG n B43

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Baldin, Andreoli, Bet, Bigon, Bisaglia, Bozza, Brescacin, Camani, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Cestaro, Ciambetti, Corsi, Dolfin, Favero, Finco, Formaggio, Gerolimetto, Giacomin, Guarda, Lorenzoni, Maino, Michieletto, Montanariello, Ostanel, Pan, Piccinini, Polato, Giacomo Possamai, Gianpiero Possamai, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Speranzon, Sponda, Valdegamberi, Venturini, Vianello, Villanova, Zanoni, Zecchinato e Zottis relativo a "La Regione si impegni a realizzare concretamente quanto già previsto in materia di autismo" in occasione dell'esame del disegno di legge relativo a "Bilancio di previsione 2021-2023". (Progetto di legge n. 19) APPROVATO (Deliberazione n. 146/2020)  [RESOCONTO]


Intervengono la consigliera Baldin (Movimento 5 Stelle), che illustra l'ordine del giorno in oggetto, i consiglieri Guarda (Europa Verde), Zanoni (Partito Democratico Veneto), Lorenzoni (Gruppo Misto), Cestaro (Zaia Presidente), Bigon (Partito Democratico Veneto), Polato (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni) che chiedono di sottoscriverlo.

Il PRESIDENTE dichiara che il consigliere Giacomin chiede di sottoscriverlo.

Interviene la consigliera Zottis (Partito Democratico Veneto) che chiede di sottoscriverlo.

Il PRESIDENTE dichiara che i consiglieri Zecchinato, Andreoli, Maino e Rigo chiedono di sottoscriverlo.

Interviene il consigliere Formaggio (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni) che chiede di sottoscriverlo.

Il PRESIDENTE dichiara che i consiglieri Cecchetto, Scatto, Cestari, Piccinini e Corsi chiedono di sottoscriverlo.

Intervengono i consiglieri Venturini (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto), che chiede di sottoscriverlo a nome del gruppo, e Speranzon (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni).

Il PRESIDENTE dichiara che i consiglieri Soranzo e Ostanel chiedono di sottoscriverlo.

Il PRESIDENTE prende atto che tutti i capigruppo chiedono la sottoscrizione.

Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica l' ordine del giorno in oggetto.

Il Consiglio approva

Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.

Hanno votato sì:

Andreoli, Baldin, Bet, Bigon, Bisaglia, Bozza, Brescacin, Camani, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Cestaro, Ciambetti, Corsi, Dolfin, Favero, Finco, Formaggio, Gerolimetto, Giacomin, Guarda, Lorenzoni, Maino, Michieletto, Montanariello, Ostanel, Pan, Piccinini, Polato, Possamai Giacomo, Possamai Gianpiero, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Speranzon, Sponda, Venturini, Vianello, Villanova, Zanoni, Zecchinato, Zottis

Hanno votato no:

nessuno

Astenuti:

nessuno

Non votanti:

nessuno

ODG n. B47

Ordine del giorno presentato dalla consigliera Ostanel e Guarda relativo a "Promuovere la realizzazione dei dottorati comunali" in occasione dell'esame del disegno di legge relativo a "Bilancio di previsione 2021-2023". (Progetto di legge n. 19) APPROVATO (Deliberazione n. 147/2020)  [RESOCONTO]


Interviene la consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) che illustra l'ordine del giorno in oggetto.

Il PRESIDENTE dichiara che la consigliera Guarda chiede di sottoscriverlo.

Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica l' ordine del giorno in oggetto come modificato.

Il Consiglio approva

Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.

Hanno votato sì:

Andreoli, Baldin, Bet, Bigon, Bisaglia, Bozza, Brescacin, Camani, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Cestaro, Ciambetti, Favero, Finco, Formaggio, Gerolimetto, Giacomin, Guarda, Lorenzoni, Maino, Michieletto, Montanariello, Ostanel, Pan, Piccinini, Polato, Possamai Giacomo, Possamai Gianpiero, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Speranzon, Sponda, Valdegamberi, Venturini, Vianello, Villanova, Zanoni, Zecchinato, Zottis

Hanno votato no:

nessuno

Astenuti:

nessuno

Non votanti:

nessuno

ODG n. B58

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Speranzon, Formaggio, Polato, Soranzo e Razzolini relativo a "Il Consiglio e la Giunta regionale si impegnino con azioni a favore delle imprese balneari venete" RITIRATO


L'ordine del giorno in oggetto è ritirato dal consigliere Speranzon (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni).

ODG n. B65

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Speranzon, Formaggio, Polato, Soranzo e Razzolini relativo a "Il Consiglio e la Giunta regionale si impegnino con azioni a favore delle imprese balneari venete" in occasione dell'esame del disegno di legge relativo a "Bilancio di previsione 2021-2023". (Progetto di legge n. 19) APPROVATO (Deliberazione n. 148/2020)  [RESOCONTO]


Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica l' ordine del giorno in oggetto.

Il Consiglio approva

Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.

Hanno votato sì:

Andreoli, Baldin, Bet, Bisaglia, Bozza, Brescacin, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Cestaro, Ciambetti, Favero, Finco, Formaggio, Gerolimetto, Giacomin, Maino, Michieletto, Pan, Piccinini, Polato, Possamai Gianpiero, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Speranzon, Sponda, Valdegamberi, Venturini, Vianello, Villanova, Zecchinato

Hanno votato no:

Camani

Astenuti:

Bigon, Guarda, Lorenzoni, Montanariello, Ostanel, Zanoni, Zottis

Non votanti:

Possamai Giacomo

In dichiarazione di voto finale sul progetto di legge n. 19 "Bilancio di previsione 2021-2023" intervengono i consiglieri Possamai Giacomo (Partito Democratico Veneto), Lorenzoni (Gruppo Misto), Venturini (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto), Speranzon (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni), Pan (Liga Veneta per Salvini Premier), Piccinini (Lista Veneta Autonomia), Guarda (Europa Verde), Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), Villanova (Zaia Presidente) e l'assessore Calzavara.

Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico in modalità telematica, il progetto di legge n. 19 "Bilancio di previsione 2021-2023" nel suo complesso come emendato.

Il Consiglio approva

Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.

Hanno votato sì:

Andreoli, Bet, Bisaglia, Bozza, Brescacin, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Cestaro, Ciambetti, Corsi, Dolfin, Favero, Finco, Formaggio, Gerolimetto, Giacomin, Maino, Michieletto, Pan, Polato, Possamai Gianpiero, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Speranzon, Sponda, Venturini, Vianello, Villanova, Zecchinato

Hanno votato no:

Baldin, Bigon, Camani, Guarda, Montanariello, Ostanel, Possamai Giacomo, Zanoni, Zottis

Astenuti:

nessuno

Non votanti:

nessuno

La seduta è sospesa alle ore 18.49.

La seduta riprende alle ore 19.09.

Assume la Presidenza il Vicepresidente Nicola Ignazio Finco.

Punto n. 16) all'ordine del giorno

Programma triennale 2020-2022 ed Elenco annuale 2020 dei Lavori pubblici di competenza regionale. Legge regionale 7 novembre 2003, n. 27 e decreto del Ministero delle infrastrutture e trasporti 16 gennaio 2018, n. 14. (Proposta di deliberazione amministrativa n. 6) APPROVATO (Deliberazione n. 149/2020)  [RESOCONTO]


Interviene la consigliera Cestari (Liga Veneta per Salvini Premier), che svolge la relazione di maggioranza per conto della Seconda Commissione consiliare, e Montanariello (Partito Democratico Veneto), che svolge la relazione di minoranza per conto della Seconda Commissione consiliare.

Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica la proposta di deliberazione amministrativa in oggetto.

Il Consiglio approva

Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli consiglieri.

Hanno votato sì:

Bet, Bozza, Brescacin, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Cestaro, Corsi, Dolfin, Favero, Finco, Formaggio, Gerolimetto, Giacomin, Maino, Michieletto, Pan, Polato, Possamai Gianpiero, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Speranzon, Sponda, Valdegamberi, Venturini, Vianello, Villanova, Zecchinato

Hanno votato no:

nessuno

Astenuti:

Baldin, Bigon, Camani, Lorenzoni, Montanariello, Ostanel, Possamai Giacomo, Zanoni, Zottis

Non votanti:

nessuno

Punto n. 17) all'ordine del giorno

Disegno di legge relativo a "Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio derivanti da acquisizione di beni e servizi in assenza del preventivo impegno di spesa per la realizzazione di interventi di sistemazione idraulico-forestale e da procedure di occupazione d'urgenza per opere di pubblica utilità" (Progetto di legge n. 16) APPROVATO (Deliberazione legislativa n. 43/2020)  [RESOCONTO]


Intervengono il relatore, consigliere Sandonà (Zaia Presidente), che svolge la relazione di maggioranza per conto della Prima commissione consiliare, e la correlatrice, consigliera Camani (Partito Democratico Veneto).

Si passa all'esame dell'articolato.

I quattro articoli , che compongono il progetto di legge in oggetto, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono approvati nel testo presentato dalla Commissione consiliare competente.

Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica il progetto di legge in oggetto.

Il Consiglio approva

Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli consiglieri.

Hanno votato sì:

Andreoli, Bet, Bisaglia, Bozza, Brescacin, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Cestaro, Ciambetti, Corsi, Dolfin, Favero, Finco, Formaggio, Gerolimetto, Giacomin, Maino, Michieletto, Pan, Polato, Possamai Gianpiero, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Speranzon, Sponda, Valdegamberi, Venturini, Vianello, Villanova, Zecchinato

Hanno votato no:

Guarda

Astenuti:

Baldin, Bigon, Camani, Lorenzoni, Montanariello, Ostanel, Zanoni, Zottis

Non votanti:

nessuno

Punto n. 18) all'ordine del giorno

Proposta di legge d'iniziativa dei consiglieri Rizzotto, Barbisan, Cestari, Ciambetti, Rigo, Zecchinato, Cavinato, Vianello, Centenaro, Michieletto, Finco, Boron, Speranzon, Soranzo, Polato, Razzolini, Formaggio, Valdegamberi, Bozza, Dolfin e Sponda relativa a "Modifica alla legge regionale 4 aprile 2019, n. 14 "Veneto 2050: politiche per la riqualificazione urbana e la rinaturalizzazione del territorio e modifiche alla legge regionale 23 aprile 2004, n. 11 "Norme per il governo del territorio e in materia di paesaggio""". (Progetto di legge n. 21) APPROVATO (Deliberazione legislativa n. 44/2020)  [RESOCONTO]


Intervengono i consiglieri Rizzotto (Zaia Presidente), che svolge la relazione di maggioranza per conto della Seconda commissione consiliare, e Montanariello (Partito Democratico Veneto), che svolge la relazione di minoranza per conto della Seconda commissione consiliare.

In discussione generale intervengono i consiglieri Lorenzoni (Gruppo Misto), Zanoni (Partito Democratico Veneto), Bozza (Forza Italia – Berlusconi – Autonomia per il Veneto), Favero (Liga Veneta per Salvini Premier), Formaggio (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto), Soranzo (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni), Rizzotto (Zaia Presidente) in sede di replica e Montanariello (Partito Democratico Veneto) in sede di replica.

Il PRESIDENTE dichiara chiusa la discussione generale.

Si passa all'esame dell'articolato.

I tre articoli che compongono il progetto di legge in oggetto, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono approvati nel testo presentato dalla Commissione consiliare competente.

Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica il progetto di legge in oggetto.

Il Consiglio approva

Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli consiglieri.

Hanno votato sì:

Andreoli, Bet, Bisaglia, Bozza, Brescacin, Cavinato, Centenaro, Cestari, Cestaro, Ciambetti, Corsi, Dolfin, Favero, Finco, Formaggio, Gerolimetto, Giacomin, Maino, Michieletto, Pan, Piccinini, Polato, Possamai Gianpiero, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Speranzon, Sponda, Valdegamberi, Venturini, Vianello, Villanova, Zecchinato

Hanno votato no:

Guarda, Lorenzoni, Ostanel

Astenuti:

Baldin, Bigon, Camani, Montanariello, Possamai Giacomo, Zottis

Non votanti:

nessuno

Il PRESIDENTE dichiara chiusa la seduta.

Il Consiglio regionale sarà convocato a domicilio.

La seduta termina alle ore 20.17.

Consiglieri presenti o partecipanti in modalità telematica:
ANDREOLI Marco
MAINO Silvia
BALDIN Erika
MICHIELETTO Gabriele
BET Roberto
MONTANARIELLO Jonatan
BIGON Anna Maria
OSTANEL Elena
BISAGLIA Simona
PAN Giuseppe
BOZZA Alberto
PICCININI Tomas
BRESCACIN Sonia
POLATO Daniele
CAMANI Vanessa
POSSAMAI Giacomo
CAVINATO Elisa
POSSAMAI Gianpiero
CECCHETTO Milena
RAZZOLINI Tommaso
CENTENARO Giulio
RIGO Filippo
CESTARI Laura
RIZZOTTO Silvia
CESTARO Silvia
SANDONA' Luciano
CIAMBETTI Roberto
SCATTO Francesca
CORSI Enrico
SORANZO Enoch
DOLFIN Marco
SPERANZON Raffaele
FAVERO Marzio
SPONDA Alessandra
FINCO Nicola Ignazio
VALDEGAMBERI Stefano
FORMAGGIO Joe
VENTURINI Elisa
GEROLIMETTO Nazzareno
VIANELLO Roberta
GIACOMIN Stefano
VILLANOVA Alberto
GUARDA Cristina
ZANONI Andrea
LORENZONI Arturo
ZECCHINATO Marco
 
ZOTTIS Francesca
   
   
IL CONSIGLIERE SEGRETARIO
Erika BALDIN
 
   
   
   
 
IL PRESIDENTE
Nicola Ignazio FINCO
   
   
   
   

N.B. Gli emendamenti e i verbali di votazione, che costituiscono parte integrante del presente processo verbale, sono consultabili presso l'Ufficio Attività Istituzionali.
Le richieste di modifica delle votazioni diverse da quelle previste dall'articolo 89 del Regolamento sono menzionate nel Resoconto.

PROCESSO VERBALE
Redazione a cura di Cristiano Gebbin, Gabriella Gamba e Paola Lombardo