ResocontoVerbali

Seduta del consiglio regionale del 06/12/2021 n. 42

Resoconto n. 42 - 11^ legislatura
Resoconto 42 a Seduta pubblica
Lunedì, 6 dicembre 2021
SOMMARIO
Assume la Presidenza
Il Presidente Roberto CIAMBETTI
La Seduta inizia alle ore 11.25

PRESIDENTE

Diamo inizio alla 42a Seduta pubblica del Consiglio regionale. I lavori si svolgono sulla base dell'ordine del giorno prot. n. 18495 del 1° dicembre 2021.
Intanto accedete a Concilium e registrate la presenza, anche perché c'è parecchia roba da caricare, quindi ci mette un po' di tempo il programma a entrare in funzione.
PUNTO
1



APPROVAZIONE VERBALI DELLE SEDUTE PRECEDENTI

Il PRESIDENTE, poiché nessun Consigliere chiede di fare osservazioni, dichiara che si intende approvato il processo verbale della 40a seduta pubblica di lunedì 29 novembre 2021.
PUNTO
2



COMUNICAZIONI DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO

Ha comunicato congedo
Luca ZAIA
Il congedo è concesso.
Ricordo che abbiamo tre colleghi che ci seguiranno da casa per le note vicende e le delibere che abbiamo fatto come Ufficio di presidenza.
PUNTO
3



INTERROGAZIONI E INTERPELLANZE

Ai sensi dell'art. 114, comma 3 del Regolamento, l'elenco delle interrogazioni e delle interpellanze, allegato alla Convocazione, è dato per letto.
PUNTO
4



RISPOSTE DELLA GIUNTA REGIONALE ALLE INTERROGAZIONI E INTERPELLANZE

PRESIDENTE

Passiamo alle interrogazioni e interpellanze.
L'interrogazione n. 190 della collega Ostanel, su sua richiesta, viene spedita al suo indirizzo.
Partiamo con la n. 169, della collega Baldin.

Interrogazione a risposta immediata n. 169 del 9 luglio 2021 presentata dalla consigliera Baldin relativa a "PONTE SUL BRENTA SENZA CICLABILE: COSA NE PENSA LA REGIONE?"

Collega Baldin, prego.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Buongiorno a tutti.
Questa è un'interrogazione che nasce da un'esigenza del territorio nel quale io stessa vivo. Tempo fa, durante l'estate, c'è stato un grande subbuglio in paese, perché sul ponte che taglia in due la località di Chioggia (da una parte c'è la località di Sant'Anna e dall'altra la spiaggia, quindi Sottomarina Chioggia) c'erano dei lavori di manutenzione pesante.
L'ipotesi che aveva ancora l'Amministrazione precedente era quella, poi, magari in un futuro non troppo lontano, di installare una pista ciclabile su quel ponte, perché credo, sia fondamentale anche per il proseguimento e lo sviluppo della Ciclovia Vento, che attraversa anche quella parte di territorio e anche e soprattutto, per un passaggio in sicurezza dei ciclisti e pedoni che usano spesso questo ponte, attualmente privo di sicurezza.
Questa interrogazione serve per capire cosa ne pensa la Regione del Veneto sul tema.


PRESIDENTE

Grazie, collega.
In nome e per conto dell'assessora De Berti, risponde l'assessora Manuela Lanzarin.
Prego, Assessora.

Ass.ra Manuela LANZARIN

Con riferimento all'interrogazione in oggetto, considerato che il ponte sulla Romea risulta un'opera che insiste sulla rete stradale di competenza di ANAS, la Giunta regionale può unicamente invitare la stessa società ad assumere eventuali iniziative e soluzioni atte a risolvere le problematiche segnalate.
Per quanto riguarda la Ciclovia Vento, percorso da Venezia a Torino, si informa che il tracciato ciclabile è previsto a est della strada statale Romea, in accoglimento delle richieste formulate da uno specifico incontro alla presenza di tutte le Amministrazioni comunali interessate, tra cui anche il Comune di Chioggia, e l'attraversamento ciclabile del fiume Brenta verrà realizzato nell'ambito delle opere del futuro sbarramento anti-intrusione salina.
La realizzazione dell'opera di sbarramento da parte del Provveditorato interregionale per le opere pubbliche del Triveneto, da notizie acquisite presso lo stesso Provveditorato, vedrà l'inizio dei lavori nel secondo trimestre del 2022.

PRESIDENTE

Grazie, Assessora.
Collega Baldin, per la replica.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Sono parzialmente soddisfatta della risposta. Sappiamo tutti che c'è quel progetto che dovrà partire, insomma, speriamo tutti a breve, per il nuovo ponte sul Brenta, che comprenderà anche il passaggio ciclabile. Credo che uno in più non guasti, proprio per la situazione di insicurezza attuale che vi è sulla strada statale più pericolosa d'Italia. Lo ricordiamo sempre. Magari un'attenzione in più quel ponte la meritava dal mio punto di vista.
Comunque, ringrazio l'assessora Lanzarin per questa risposta.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Guardate se Corazzari è abile?
Collega Zanoni, c'è la sua interrogazione, la IRI 200, se la vuol presentare, se mi chiede la parola. Zanoni? Bene. Collega Zanoni, IRI n. 200.

Interrogazione a risposta immediata n. 200 del 6 ottobre 2021 presentata dal consigliere Zanoni relativa a "LA GIUNTA REGIONALE INTENDE INTERVENIRE AFFINCHÉ L'AFFIDAMENTO DEI SERVIZI DI COMPETENZA DEGLI AMBITI TERRITORIALI DI CACCIA, TRA CUI I RIPOPOLAMENTI DI FAUNA CACCIABILE, AVVENGA ATTRAVERSO BANDI DI GARA?"

Prego, Zanoni.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Buongiorno a tutti. Buongiorno, colleghi. Buongiorno, Assessori.
Premesso che nel Veneto, diversamente da quanto accade in altre parti d'Italia, l'acquisto della fauna selvatica, la cosiddetta pronta caccia, da parte degli ambiti territoriali di caccia, avviene senza bandi di gara, disattendendo le norme del Codice degli appalti e forniture, decreto legislativo n. 50 del 2016. Rilevato che gli ambiti territoriali di caccia di alcune Regioni ricorrono abitualmente a bandi di gara per la fornitura di fauna selvatica cacciabile (lepri, fagiani, starne, eccetera), necessaria al ripopolamento del territorio adibito a caccia: per esempio, Lazio, bando di gara per cottimo fiduciario, con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa per la fornitura di lepri; Toscana, avviso esplorativo per manifestazione di interesse per la partecipazione alla fornitura di fagiani destinati al ripopolamento del territorio a caccia programmata dell'Ambito territoriale di caccia 1 (Arezzo, Valdarno, Valdichiana, Casentino); Puglia, bando per la fornitura di fagiani adulti riproduttori.
Considerato che con la sentenza n. 1579/2020 il Consiglio di Stato ha ribadito la rilevanza pubblicistica delle attività degli ambiti territoriali di caccia, le suddette attività riguardano anche il ripopolamento del territorio adibito ad attività di caccia.
Tutto ciò premesso, con questa interrogazione del 6 ottobre 2021, ho chiesto all'Assessore alla Caccia se non ritenga opportuno intervenire affinché anche in Veneto l'affidamento dei servizi di competenza degli ambiti territoriali di caccia, in particolare per le attività di ripopolamento, avvenga attraverso bandi di gara ad evidenza pubblica.
Ricordo che i bilanci degli ambiti territoriali di caccia sono bilanci da migliaia e migliaia di euro: vengono spese decine, se non centinaia, anzi, più di centinaia di migliaia di euro per questi acquisti. La domanda quindi era: perché ci sono i bandi nelle altre Regioni e da noi non avviene?

PRESIDENTE

Grazie, collega Zanoni.
Risponde l'assessore Cristiano Corazzari. Prego.

Ass.re Cristiano CORAZZARI

Grazie, Presidente.
La recente evoluzione giurisprudenziale, sebbene in maniera non definitiva, si sta effettivamente orientando nell'assoggettamento degli istituti venatori, ATC e Riserve alpine, al Codice degli appalti, in quanto il servizio di gestione faunistica ha natura pubblica.
La natura giuridica delle istituzioni venatorie è normalmente di ordine privatistico. I fattori che attraggono tale istituzioni verso la normativa pubblica sono: le attività e la funzione assegnate attengono alla gestione di un bene indisponibile dello Stato, quale la fauna selvatica; la governance interagisce con le Istituzioni pubbliche, un tempo le Province, ora la Regione; gli istituti venatori non possono essere considerati enti verso i quali la Regione esercita il cosiddetto controllo in house, ovvero, equivalente a quello che esercita verso i propri uffici e i dipendenti; i rapporti finanziari di tali istituzioni sono regolati dalla normativa dello Stato.
Premesso questo, i possibili modelli organizzativi sono: il mercato elettronico della pubblica amministrazione o sistema telematico messo a disposizione della Regione, da parte di un ATC che aggrega i fabbisogni di più istituzioni venatorie; il mercato elettronico della pubblica amministrazione è un sistema telematico messo a disposizione dalle Regioni, con cui si interfaccia la Giunta regionale. In questo caso, al Capo delle istituzioni venatorie singole rimane l'onere di predisporre i disciplinari capitoli tecnici, la definizione dei fabbisogni, la sottoscrizione dei contratti e la gestione operativa degli stessi. Infine, ogni istituzione venatoria diventa stazione appaltante.
La Centrale di committenza è necessaria per acquisti con importo uguale o superiore a 5.000 euro. Per importi inferiori, l'ATC o la Riserva Alpina possono utilizzare le normali pratiche commerciali. In ogni caso, tutti gli approvvigionamenti, indipendentemente dall'ammontare, devono rispettare i princìpi di parità di trattamento, non discriminazione, concorrenza, trasparenza, imparzialità, proporzionalità e rotazione.
Va comunque ricordato che attualmente, a seguito dell'emergenza Covid, con legge n. 108/2021, vige una disciplina derogatoria che prescrive l'affidamento diretto per importi fino a 139.000 euro per appalti di servizi e forniture, la procedura negoziata senza bando sempre riguardo ad appalti di servizi e forniture nell'ambito dell'intervallo tra 139.000 e 1 milione di euro.
Lo specifico modello organizzativo per la gestione degli appalti sarà definito successivamente all'approvazione del Piano faunistico venatorio, attualmente in discussione in Consiglio regionale. Solo con l'istituzione dei nuovi organi nei vari ambiti e comprensori alpini la Giunta regionale potrà definire le modalità operative più adatte da attuare nel rispetto sia delle esigenze del territorio sia della normativa eurounitaria.

PRESIDENTE

Grazie.
Per la replica, collega Zanoni.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Prendo atto che la Giunta regionale considera che ci si sta orientando al Codice degli appalti anche per l'acquisto di fauna selvatica da parte degli ambiti territoriali di caccia. Prendo atto che verranno decise le modalità da adottare per questa materia dalla Giunta in seguito all'approvazione del nuovo Piano faunistico venatorio. Naturalmente mi riservo di leggere con attenzione la risposta, che cita anche diverse normative relativamente a questo settore. Diciamo che sono quasi soddisfatto della risposta.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Abbiamo terminato con la sessione delle risposte alle interrogazioni.
PUNTO
6



DISEGNO DI LEGGE RELATIVO A "COLLEGATO ALLA LEGGE DI STABILITÀ REGIONALE 2022". (PROGETTO DI LEGGE N. 91) APPROVATO (DELIBERAZIONE LEGISLATIVA N. 34 /2021)

Relazione della Prima commissione consiliare.
Relatore: consigliere Sandonà.
Correlatrice: consigliera Camani.

PRESIDENTE

Passiamo al punto n. 6 dell'ordine del giorno: PDL n. 91 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2022". Relatore il collega Sandonà.
Invito tutti i colleghi che non lo abbiano ancora fatto, ad accedere a Concilium, perché ci sono parecchi allegati, 90 documenti e emendamenti da scaricare. Ci vuole un po' di tempo. Per favore, collegatevi a Concilium.
Collega Sandonà, prego, con la relazione del PDL n. 91.

Luciano SANDONÀ (Zaia Presidente)

Grazie.
Presidente, colleghi Consiglieri, faremo una relazione, naturalmente, unificata dei tre progetti di legge: il PDL 91, il PDL 92 e il PDL 93, che è il vero e proprio bilancio di previsione 2022-2024.
Il principio contabile applicato concernente la programmazione di bilancio, di cui all'allegato 4/1 del decreto legislativo n. 118/2011, in materia di armonizzazione contabile, prevede che tra gli strumenti di programmazione delle Regioni rientrino il disegno di legge di stabilità regionale, il disegno di legge di bilancio, gli eventuali disegni di legge collegati alla manovra di bilancio.
Il successivo punto 7, relativo alla legge di stabilità regionale, precisa che con i suddetti collegati possono essere disposte modifiche e integrazioni a disposizioni legislative regionali aventi riflessi sul bilancio per attuare il Documento di economia e finanza regionale (DEFR), prevedendo, altresì, che in un'unica sessione siano approvati, nell'ordine, i progetti di legge collegati, il progetto di legge di stabilità e il progetto di legge di bilancio, ciò in considerazione del fatto che i collegati possono, appunto, avere riflessi sul bilancio regionale.
Cominciamo dal PDL 91 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2022". Il testo contiene cinque articoli. Tramite l'articolo 1 si intende promuovere la realizzazione di un adeguato modello ambientale, economico, sociale e urbanistico per lo sviluppo sostenibile del Comune di Venezia e della Laguna veneta.
La Giunta regionale, infatti, con deliberazione n. 278 del 12/03/2021 ha avviato un progetto denominato "Venezia Capitale mondiale della sostenibilità", impegnandosi a promuoverne la realizzazione in collaborazione con le Istituzioni e i soggetti proponenti le singole iniziative, nonché a promuoverlo nelle sedi istituzionali nazionali, al fine di individuare opportune forme di sostegno, anche di carattere finanziario: ciò in un'ottica di integrazione sinergica delle risorse destinate allo sviluppo sostenibile dei territori.
Il progetto include una serie di interventi nei settori della ricerca, dell'energia, della mobilità, dello sviluppo delle competenze, del turismo, che hanno come fulcro la città di Venezia, ma che sono in grado di produrre effetti e impatti positivi su tutto il territorio regionale in termini di crescita occupazionale, miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro della popolazione, transizione industriale ed energetica.
Tale condivisione di intenti è stata formalizzata nel contesto della Conferenza del clima al G20 Economia, con la sottoscrizione, in data 11/07/2021, del documento programmatico "Progetto Venezia Capitale mondiale della sostenibilità e procedimentalizzazione della Fondazione di partecipazione e presa d'atto di accettazione", sottoscritto dai rappresentanti degli Enti territoriali interessati (Ministro per la pubblica amministrazione, Presidente della Regione del Veneto e Sindaco del Comune di Venezia) nonché da quelli delle istituzioni fondatrici del progetto.
Questo è per quel che riguarda l'articolo 1 del Collegato.
Attraverso, invece, l'articolo 2, in linea di continuità con l'attività svolta dalla Fondazione Cortina 2021 e sulla base dei risultati positivi ottenuti con la realizzazione dei Mondiali di Cortina 2021, la Regione intende partecipare alla costituzione del nuovo soggetto di riferimento, la Fondazione Cortina, con sede in Cortina d'Ampezzo, avente il compito di realizzare gli eventi sportivi che vi si terranno, come le gare di Coppa del Mondo, ma che sia orientata, secondo una prospettiva più ampia, a dar vita a una governance flessibile, con possibile estensione del proprio ambito di azione ad una serie di attività ed eventi di rilevanza nazionale e internazionale, legati all'avvio di un più ampio Piano strategico regionale di sviluppo del territorio e di promozione delle eccellenze dell'intero territorio veneto in vista dei Giochi di Milano-Cortina 2026, Giochi che costituiranno un'importante occasione per lo sviluppo del territorio veneto. A tal riguardo, la Regione Veneto è già impegnata in sinergia con gli organismi appositamente costituiti: Comitato organizzatore, Fondazione Milano-Cortina 2026 e società Infrastrutture Milano-Cortina 2026 S.p.A., neo costituita, a cooperare nelle attività finalizzate alla migliore riuscita all'evento.
Il nuovo soggetto sarà chiamato a dare concreto avvio al progetto "Veneto in action", approvato con DGR n. 175/2020, con il quale la Regione si propone di realizzare un effetto leva intorno all'evento olimpico.
L'articolo 3 intende apportare alcune modifiche agli articoli 4 e 5 della legge regionale 25 novembre 2019, n. 44 , Collegato alla legge regionale di stabilità 2020. Le modifiche all'articolo 3 "Concorso della Regione Veneto alla copertura dell'eventuale deficit del Comitato organizzatore e modalità di formalizzazione di accordi e intese" si ricollega alla contestuale abrogazione nel successivo articolo 4 "Concorso della Regione Veneto al finanziamento dei Giochi Paraolimpici invernali Milano-Cortina 2026", che sono originati da una diversa rimodulazione della spesa dovuta all'assunzione degli impegni finanziari correlati all'assegnazione dei Giochi.
In aggiunta a quanto già previsto e stanziato per concorrere alla copertura dell'eventuale deficit del Comitato organizzatore, pari ad euro 14.210.261,56 annui, si prevede un'ulteriore somma di euro 5.500.000 annui per dare compiuta attuazione alla garanzia G2.16 relativa ai Giochi Paraolimpici, prestata dalla Regione Veneto in sede di candidatura.
Quanto alla quantificazione di tale impegno finanziario, l'analisi ha portato ad attribuire un importo complessivo pari a euro 55 milioni, di cui, in applicazione dei criteri di ripartizione delle spese (50% a carico dell'area dolomitica) è stato quindi calcolato l'importo a carico della Regione Veneto pari a euro 27.500.000. L'importo da ultimo citato, in quanto riferito all'arco temporale 2022-2026, è stato quindi suddiviso per il numero di anni di riferimento (cinque anni), risultando da tale calcolo l'importo di euro 5,5 milioni riferito a ciascuno degli esercizi 2022, 2023, 2024.
Passiamo all'articolo 4: "Al fine di realizzare il nuovo polo della salute di Padova, si prevedono due siti d'intervento: Padova Est San Lazzaro, nuova ubicazione", al punto 1; al punto 2 "Ospedale Giustinianeo, ubicazione già esistente". L'articolo 4 intende autorizzare la Giunta regionale ad attribuire un contributo straordinario in conto capitale e in conto costruzione all'Azienda ospedaliera di Padova, Università di Padova, per un importo fino a un massimo di euro 300 milioni, a valere dall'esercizio 2024, integrando in tal modo le altre fonti di risorse, regionali e statali, che concorreranno alla copertura finanziaria del fabbisogno dell'opera.
Allo stato attuale, per il fabbisogno economico dell'opera, specificatamente per quanto riguarda il sito 1, quindi la nuova costruzione, è previsto un importo complessivo di euro 590.511.600 euro, in quanto per la copertura di tale fabbisogno, allo stato attuale, le risorse previste per la copertura finanziaria ammontano complessivamente a euro 290.511.600, riconducibili alle seguenti fonti di finanziamento.
Le fonti di finanziamento sono riconducibili a degli stanziamenti in bilancio degli esercizi precedenti, quindi 150 milioni nel triennio 2017-2019, la quota residua di 11.315.000 risultante dalla differenza fra l'importo finanziato con fondi assegnati con DGR n. 2132/2016 pari a euro 50 milioni, l'importo di 38.685 per la realizzazione della nuova Pediatria. Questo deriva dagli importi e risparmio della costruzione della nuova Pediatria. Finanziamenti statali di cui alla legge n. 145/2018 per un importo complessivo di 70 milioni, finanziamenti statali di cui alla legge n. 160/2019 previsti per un importo complessivo di euro 40.940.369 e un ulteriore importo pari ad almeno 9.256.231. Ricordiamo che questo obiettivo è stato posto anche nel DEFR appena approvato.
Il nuovo ciclo di programmazione comunitaria 2021-2027 richiederà, rispetto al precedente, un contributo superiore in termini di cofinanziamento regionale, al fine di garantire la piena ed immediata operatività della gestione delle risorse all'indomani dell'approvazione dei documenti di programmazione.
L'articolo 5 dispone l'istituzione in bilancio di due fondi, uno di natura corrente e uno di natura capitale, concentrando in tal modo le risorse al fine di consentire un più efficace ed efficiente utilizzo attraverso il prelievo dei fondi, secondo le reali necessità e nei tempi congrui rispetto all'effettiva realizzazione, degli interventi. Infatti, è solo con l'approvazione del piano finanziario nei documenti di programmazione che si delinea il cronoprogramma delle attività e l'entità della relativa spesa.
Questi sono i cinque articoli del PDL n. 91.
Passando al progetto di legge n. 92, la legge di stabilità regionale, è adottata ai sensi del citato paragrafo 7 del principio contabile applicato concernente la programmazione di bilancio, correlatamente alle esigenze derivanti dallo sviluppo della fiscalità regionale, in corrispondenza dell'approvazione della legge annuale di bilancio. Contiene il quadro di riferimento finanziario per il periodo compreso nel bilancio di previsione e le norme tese a realizzare esclusivamente effetti finanziari, con decorrenza dal primo anno considerato nel bilancio di previsione.
Passando, poi, al PDL n. 93, il bilancio di previsione 2022-2024, ai sensi della legge regionale di contabilità n. 39/2001 e del paragrafo 4.1 del richiamato principio contabile applicato concernente la programmazione e il bilancio, l'approvazione annuale dei documenti di bilancio della Regione del Veneto si realizza in termini normativi attraverso l'approvazione, da parte dell'Esecutivo, di un disegno di legge denominato per l'esercizio 2022 "Bilancio di previsione 2022-2024".
Quanto agli stanziamenti relativi ai principali accantonamenti per le spese potenziali contenute all'interno di bilancio, si citano e si segnalano il Fondo crediti di dubbia esigibilità, che ammonta a euro 254,2 milioni nel 2022, 229,3 milioni nel 2023, 191,9 milioni nel 2024, pressoché interamente in parte corrente; il Fondo rischi spese legali; il Fondo rischi per escussione di garanzie; il Fondo per il concorso regionale alla copertura dell'eventuale deficit del Comitato organizzatore dei Giochi Olimpici e Paraolimpici invernali Milano-Cortina 2026. Nel rimandare per maggiori ragguagli a quanto riportato nella nota integrativa del PDL, si precisa che il Fondo in questione ammonta a 19,7 milioni di euro in ogni esercizio nel triennale 2022-2024. Poi il Fondo per la copertura dei maggiori oneri potenziali conseguenti alla riduzione in area negativa dei parametri di indicizzazione di operazioni finanziarie.
Tramite l'articolo 3 del progetto di legge in questione viene, inoltre, autorizzata la contrazione di mutui o prestiti a copertura del disavanzo di amministrazione presunto derivante da Debito autorizzato e non contratto (il cosiddetto DANC) per finanziare spesa di investimento, per un importo pari a 306,8 milioni di euro. Esso può essere ricompreso tra le cosiddette "partite tecniche", che ammontano a complessivi 3.396,1 milioni. Le più significative tra queste sono le partite di giro (2,68 milioni) e il Fondo pluriennale vincolato in entrata (143,2 milioni).
Sottraendo tali partite al totale complessivo delle spese, che ammonta a euro 117,2 milioni, quindi 117 milioni e 200.000, gli aggregati più significativi del progetto di bilancio per l'esercizio 2022 sono i seguenti: risorse per la politica regionale (1.361,8 milioni); risorse per il Fondo sanitario regionale (9.754,9 milioni); assegnazioni statali e comunitarie (1.261,6 milioni); restituzione anticipi decreto legge n. 35/2013 (1.327,8 milioni); nuovi investimenti finanziati con ricorso al debito (15 milioni).

PRESIDENTE

Collega Zanoni, ha il microfono acceso e sentiamo tutto.
Prego, relatore.

Luciano SANDONÀ (Zaia Presidente)

Il primo aggregato, 1361,8 milioni, consiste nelle risorse effettivamente disponibili per la manovra di bilancio con poste prevalentemente di entrate di natura tributaria: 1.129,3 milioni. Le principali tra queste, disponibili per la manovra di bilancio per l'anno 2022, sono le seguenti: tassa automobilistica regionale ed attività ordinaria, previsione di 580 milioni basata sulla dinamica degli importi accertati negli anni 2017, 2018, 2019, antecedenti all'emergenza pandemica, sul gettito accertato e riscosso a consuntivo 2020 e sul trend 2021; tassa automobilistica regionale ed attività di controllo, 280 milioni; addizionale regionale sull'accisa del gas naturale, attività ordinaria, 55 milioni; IRAP derivante da manovra regionale non destinata alla sanità, 8,5 milioni, IRAP a titolo di ex fondo perequativo di cui alla legge n. 549 del 1995, 22,2 milioni; IRAP da attività di controllo, 30 milioni; addizionale IRPEF da attività di controllo, 9 milioni; quota di compartecipazione IVA non destinata alla sanità, 37,6 milioni.
Il bilancio di previsione 2022 non prevede maggiorazioni dell'addizionale IRPEF, che rimane fissata sull'aliquota di base disposta dalla normativa nazionale e fissata alla sanità. Questo come unica Regione in Italia. Va necessariamente ricordato che dal 2010 la Regione Veneto, appunto, è la sola Regione a Statuto ordinario a non aver introdotto aumenti fiscali sull'addizionale IRPEF. Rimane, invece, in vigore un'agevolazione regionale per i soggetti disabili e le famiglie che hanno a carico un disabile con redditi medio-bassi. Per l'IRAP l'unico aumento di una certa rilevanza è quello disposto dal 2003 a carico di banche e assicurazioni.
Come detto poc'anzi, il bilancio di previsione autorizza il ricorso all'indebitamento per nuove spese d'investimento specifiche.
All'interno di questa voce si trovano: l'investimento per complessivi 85 milioni da destinare all'impiantistica sportiva per i Giochi Olimpici e Paraolimpici di Milano-Cortina 2026 e i 300 milioni, da erogarsi nel corso del 2014, a favore dell'Azienda ospedaliera di Padova.
Sul fronte della programmazione comunitaria, la quota di cofinanziamento regionale, a garanzia della conclusione della programmazione 2014-2020 e dell'avvio della nuova programmazione 2021-2027, è pari a oltre 85 milioni nel triennio 2022-2024.
Con riferimento alla programmazione 2021-2027, a partire dal 2022 il cofinanziamento è stato allocato in modo tale da garantire la piena ed efficiente operatività nella gestione delle risorse, sulla base delle reali necessità dei piani di intervento in via di definizione.
Nel dettaglio, si tratta di 20,9 milioni nel 2022, 52,8 nel 2023, 64,8 nel 2024. La quota annua di cofinanziamento a partire dalla programmazione 2014-2020 sulla nuova 2021-2027, assomma complessivamente a circa 75 milioni annui, contro i 65 milioni annui negli ultimi cinque anni.
I temi più rilevanti del progetto di bilancio 2022-2024 sono quindi: la riconferma di 31 milioni nel triennio a favore delle scuole paritarie del Veneto; lo stanziamento di 6,5 milioni per le borse di studio; i 10 milioni complessivi volti a rafforzare gli ESU; i 64 milioni stanziati nel triennio per i sistemi di formazione professionale; i 16,5 milioni per ogni esercizio del triennio destinati alle opere di prevenzione e riduzione del rischio idraulico e idrogeologico; gli oltre 23,8 milioni fino al 2023, investiti sul fronte delle infrastrutture viarie; la riconferma di 5 milioni per opere volte a garantire la sicurezza dei viadotti; i 2,5 milioni del 2022 e i 4,3 del 2023 per l'adeguamento della rete viaria regionale, in particolare per quello della rete di Vicenza; i 3,3 milioni nel 2022 e i 3,4 nel 2023 per l'acquisto di convogli ferroviari per il trasporto regionale; un finanziamento di 10,7 milioni nel 2022 e di ulteriori 9,8 nel 2023 per opere di bonifica ambientale, 1 milione stanziato nel 2022 destinato alla lotta alla Cimice asiatica; i 21,4 milioni per il triennio 2022-2024, finalizzati allo svolgimento dell'attività dei lavoratori forestali, incrementato di 400.000 euro rispetto agli anni precedenti. Restano garantiti i 52,3 milioni nel triennio per gli oneri di trasporto pubblico locale e la conferma del trasferimento di 6 milioni in tre anni a favore delle Province per il ristoro dei canoni idrici.
I temi in questione e gli stanziamenti appena elencati sono quelli previsti nel progetto di legge trasmesso dalla Giunta regionale al Consiglio regionale lo scorso 3 settembre e illustrato all'Assessore al Bilancio e ai Consiglieri il 15 settembre in Prima Commissione, assieme agli altri, progetti di legge n. 91 e n. 93.
Successivamente si è proceduto a consultare una vasta platea di stakeholder e a esaminare i singoli provvedimenti nelle Commissioni.
La Sesta Commissione, in particolare, in sede di espressione del parere alla Prima Commissione referente per l'Aula, relativamente agli aspetti di competenza di ciascun provvedimento ha segnalato la necessità, in sede di esame finale del PDL n. 93, di aumentare le risorse finalizzate alle attività culturali in Veneto, nel rispetto peraltro di quanto espresso nella mozione n. 143 del 27 luglio scorso, votata all'unanimità dai componenti dell'Assemblea. In occasione della seduta del 17 novembre, recependo tale segnalazione, la Giunta regionale ha, dunque, depositato e illustrato in Prima Commissione un emendamento con il quale diverse leggi regionali, nonché disposizioni di legge relative ad attività culturali e ad interventi diversi nel settore in questione, afferente alla Missione 5 "Tutela e valorizzazione dei beni delle attività culturali" del bilancio, vengono dotate di ulteriori risorse, pari a oltre 4 milioni complessivi nel 2022, a cui si aggiungono 670.000 nel 2023 e 550.000 nel 2024, rispetto a quelle previste nel testo iniziale del progetto di legge.
In chiusura va detto che, nonostante il quadro di incertezza e le gravi difficoltà da fronteggiare a causa della crisi sanitaria ed economico-sociale conseguente all'emergenza Covid-19, per il dodicesimo anno consecutivo la Regione Veneto non impone ai suoi cittadini alcun incremento fiscale, decidendo in sostanza di non applicare per 1,180 miliardi di euro all'anno quei possibili incrementi che la normativa vigente consentirebbe.
Il bilancio conferma, poi, ma non secondariamente, di essere credibile in quanto, oltre alle spese obbligatorie per il funzionamento della sanità e dell'intero Ente, garantisce la copertura di tutte le poste strategiche su cui la Regione ha assunto precisi impegni. Infine, è un bilancio sobrio ed allineato alla programmazione regionale e al programma di Governo 2022-2025 del suo Presidente.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie al relatore.
Collega Camani, il relatore ha inteso ottimizzare il suo tempo con le tre relazioni. Io questo a lei non lo chiedo. Lei si gestisce le sue relazioni anche per singoli punti. Veda un po' lei. Grazie.
Prego, collega.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Infatti, le comunico che come minoranze faremo relazioni per ogni provvedimento di cui discutiamo oggi sul bilancio.
Iniziamo, infatti, dalla prima, che è il progetto di legge n. 91, il Collegato alla legge di stabilità, che è il primo documento della programmazione economico-finanziaria di cui inizia la discussione oggi.
Il disegno di legge collegato alla legge di stabilità rappresenta in particolare lo strumento attraverso il quale si introducono ‒ o si dovrebbero introdurre ‒ modifiche e integrazioni a disposizioni legislative nazionali che hanno un riflesso e che si riflettono direttamente sul bilancio regionale. Da questo punto di vista, e a maggior ragione in una fase così imprevedibile come quella attuale, è chiaro quanto la programmazione non possa essere ricondotta a mera attività di impiego di risorse o organizzazione di entrate, ma debba, invece, ricomprendere anche azioni volte alla progettazione delle politiche pubbliche e alle risposte che, attraverso queste politiche, possiamo essere in grado di offrire.
Riuscire a innovare le politiche regionali guardando alle opportunità che abbiamo a portata di mano e, al contempo, presidiando la frontiera della lotta al Covid credo debbano essere le priorità di questa programmazione, in particolar modo in questo documento, cioè nel Collegato alla legge di stabilità. Se il bilancio rappresenta, in coerenza con gli indirizzi e gli obiettivi fissati nel DEFR, il quadro complessivo delle risorse e degli impieghi per la realizzazione dei programmi e delle attività e se la legge di stabilità contiene il quadro di riferimento finanziario, con norme tese a realizzare, appunto, effetti di natura finanziaria, è proprio la legge collegata alla manovra di bilancio che indica ‒ o che dovrebbe indicare ‒ con precisione le modifiche e le integrazioni alle disposizioni regionali in vigore, che sono necessarie per affrontare questa particolare contingenza storica.
Dunque, il Collegato dovrebbe essere l'occasione per inserire, dentro la programmazione regionale come definita dal DEFR e, più in generale, come definita dal programma del Presidente, gli adeguamenti di natura economica alle necessità contingenti.
Proveremo, dunque, a fare alcune valutazioni rispetto a questi adeguamenti, sapendo, però, che sono anche già depositati degli emendamenti della Giunta e dell'Assessore, rispetto ai quali ci riserviamo di intervenire nel corso della discussione.
L'articolo 1 riguarda, in primo luogo, la costituzione della Fondazione Venezia Capitale mondiale della sostenibilità. Certamente è un progetto ambizioso, coerente con le linee strategiche di Agenda 2030 e con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che pensiamo possa rappresentare un'opportunità importante per Venezia, ma anche per il Veneto. Al momento, naturalmente, si tratta di un contenitore vuoto, che però pensiamo e auspichiamo possa produrre non soltanto idee, ma anche proposte e soluzioni concrete sul fronte della sostenibilità.
Naturalmente, l'impegno a elaborare proposte sulla sostenibilità non ci esime dall'adottare oggi, già subito, politiche di sostenibilità, cosa su cui, invece, qualche problema e qualche ritardo mi sembra ci sia.
Su Venezia, prima di tutto, il tema della sostenibilità in questo contesto è strategico da sempre e non solo per le particolari condizioni ambientali dell'area (penso al tema della Laguna, al suo ecosistema naturale eccezionale, con un elevato valore paesaggistico e naturalistico), ma soprattutto dovremmo chiederci come possiamo coniugare la sostenibilità ambientale e quella sociale ed economica in una realtà complessa come Venezia e la sua Laguna.
Sono questioni che incrociano il tema della crocieristica, del porto, del trasporto pubblico, dell'andamento demografico e abitativo, del turismo: tutti argomenti che stanno dentro l'Agenda per la sostenibilità di Venezia, ma che sono assenti da questa programmazione di bilancio.
La legge speciale per Venezia va certamente rivista e aggiornata, con un'attenzione rinnovata alla salvaguardia del patrimonio architettonico, artistico, ambientale e l'impegno del Governo e del Parlamento sul punto mi pare sia chiaro. Anche la conclusione dei lavori del MOSE, grazie ai finanziamenti statali, sta consentendo, anche proprio in questi giorni a Venezia di superare fasi critiche legate all'acqua alta. Ma io penso, da questo punto di vista, che un impegno più incisivo, più decisivo della Regione, al netto del contenitore della Fondazione, sia indispensabile e sia necessario. Penso anche che questo Consiglio regionale dovrebbe essere maggiormente coinvolto non solo nell'approvazione dell'articolo che sancisce la nascita della Fondazione di Venezia Capitale della sostenibilità, ma anche nell'elaborazione e nella costruzione delle proposte che dentro quel contenitore dovranno essere messe.
Il secondo tema, articolo 2 di questo Collegato, riguarda le Olimpiadi 2026 e anche in questo caso la costituzione della Fondazione collegata per la promozione e l'organizzazione delle gare di Coppa del Mondo di sci alpino assegnate al Comune di Cortina e altri eventi collegate ai Giochi Olimpici e Paraolimpici.
Sul punto ribadiamo la condivisione dell'importanza di questo evento, che incide in maniera importante sul bilancio regionale. Solo in riferimento alle garanzie prestate dalla Regione a copertura di un eventuale deficit del Comitato organizzatore, si prevede un accantonamento di oltre 14 milioni per le Olimpiadi e di 5,5 per le Paraolimpiadi.
Ma è chiaro che la sfida delle Olimpiadi va oltre le previsioni e gli impegni del bilancio. Saper gestire bene l'organizzazione sportiva, ma anche la realizzazione delle grandi opere connesse (penso in primo luogo a quelle della viabilità) sono obiettivi che richiederanno il massimo impegno. La Regione dovrà dimostrare di saper trasformare questo evento in un'occasione di sviluppo strutturale del territorio montano, perché vi è il rischio che proprio questi eventi si traducano in fatto estemporaneo, che più che valorizzare il territorio dolomitico semplicemente lo utilizzano.
In questo senso, vanno alcune valutazioni attorno alla famosa pista da bob. Ho ascoltato con attenzione le motivazioni del Presidente Zaia sul punto, la settimana scorsa, in quest'Aula, e ne ho anche colto il senso. Penso però che un supplemento di riflessione vada fatta; se infatti mi è chiaro il ragionamento in riferimento all'economicità dell'intervento, mi pare meno chiara la premessa, colleghi Consiglieri.
Sappiamo perfettamente che le Olimpiadi arriveranno a Cortina anche e soprattutto per il bob. Ce l'ha confermato Zaia la settimana scorsa, quando ha detto che il Comitato organizzatore ha voluto premiare il nostro dossier proprio perché era incentrato attorno alla pista da bob. Già questo dovrebbe farci fare una riflessione su quali e quanti investimenti questa Regione nel tempo abbia fatto sul territorio dolomitico e su Cortina, se l'unica cosa attorno a cui siamo riusciti a diventare competitivi nell'assegnazione delle Olimpiadi è una pista da bob che non esiste.
Dunque, non è poi così sbagliato chiedersi se sia stato giusto che il dossier partisse esattamente da quella pista da bob, cioè da un punto, di per sé, per definizione, critica.
Penso sia evidente che quell'opera, che io penso sia necessaria, che può anche essere un'occasione di riqualificazione dell'impianto che già c'è, che è stata sicuramente fondamentale per aggiudicarsi la sede olimpica, avrà anche delle ricadute, degli impatti sui territori, oltre che prevedrà una necessità economica rilevante. Il Presidente ci ha detto 400.000-500.000 euro l'anno. Il tema non è soltanto discutere tra noi se ha senso spendere decine di milioni di euro per quella pista, ma è come poi saremo in grado e se saremo in grado di sostenere economicamente la gestione di quella pista stessa.
Più in generale non posso non registrare il ritardo con cui si sta procedendo nell'organizzazione e nella gestione dell'evento, a partire dalla costituzione della Fondazione: degli impegni che la Fondazione si propone in questo collegato, ad esempio c'è la gestione dei Mondiali di Coppa di Sci, che avverranno a gennaio e rispetto ai quali già sappiamo che è davvero molto complicato che questa Fondazione sia in grado di avere un ruolo gestionale.
Certamente ci sono molte speranze attorno all'evento delle Olimpiadi, che noi condividiamo con questa maggioranza, ma a nostro giudizio ci sono anche molte preoccupazioni che dovrebbero essere messe al centro della discussione di questa Aula consiliare.
Ciò che sappiamo, però, è che almeno tre grandi interventi dovrebbero realizzarsi, sebbene non è detto che siano realizzati in tempo per l'evento delle Olimpiadi: la variante di Cortina, la variante di Longarone e l'intervento sul comprensorio sciistico delle Dolomiti. Tutti interventi importanti, ma che dovranno necessariamente misurarsi con il tema della sostenibilità e della tutela ambientale. Attorno a queste questioni sembra che ci sia ancora molta confusione, ragion per cui forse sarebbe opportuno che anche il confronto tra di noi in questo Consiglio regionale su questi tre grandi interventi sia più approfondito.
Il terzo tema del collegato riguarda la realizzazione del cosiddetto "Nuovo Polo della Salute" di Padova. Anche in questo caso mi sembra un intervento importante: 300 milioni a debito stanziati per il 2024, che sommati agli altri interventi economici già in bilancio di natura regionale, ma anche nazionale contribuiranno - o dovrebbero contribuire - al completamento dell'opera. Su questa questione: il nuovo ospedale di Padova è un intervento atteso da anni e penso sia anche un merito dell'Amministrazione comunale e del sindaco Sergio Giordani aver costruito le condizioni affinché, dopo anni, finalmente il nuovo ospedale di Padova diventi realtà concreta. Quest'ultimo impegno di risorse regionali a valere sul 2024 completa, dunque, la copertura formale del fabbisogno finanziario e ci può far dire oggi che il nuovo ospedale di Padova si farà. A me sembra una buona notizia.
Rimane, naturalmente, ancora aperto il tema del Giustinianeo, per il quale non sono previsti finanziamenti, e anche tutta la questione delle opere di completamento che erano nell'accordo di programma, sul cui finanziamento c'è ancora da lavorare.
È chiaro che, però, la discussione attorno al nuovo ospedale di Padova lascia sullo sfondo il tema importante delle risorse del PNRR in ambito sanità, che potrebbero trovare anche nel nuovo ospedale di Padova una concreta occasione di intervento e di discussione.
Le risorse europee, è vero, non dovrebbero intervenire direttamente a finanziare interventi di edilizia sanitaria, rispetto ai quali, però, ci sono già risorse nazionali stanziate importanti, ma il PNRR ci può aprire importanti canali di finanziamento in riferimento ai temi dell'università e della ricerca. Mi pare che anche il Presidente Zaia abbia fatto delle aperture su questo.
Credo si dovrebbe lavorare con attenzione su questi aspetti e credo che il Consiglio regionale debba poter dire qualcosa rispetto a quello che vogliamo diventi il nuovo ospedale di Padova, anche in riferimento ai temi dell'università e della ricerca. Al netto del tema dell'ospedale di Padova, è chiaro che l'occasione per ripensare l'organizzazione dei servizi sanitari a livello regionale è fondamentale. È indispensabile concludere il nuovo ospedale di Padova, ma è altrettanto necessario ricalibrare le politiche regionali in ambito sanitario in un'ottica di territorialità.
Sappiamo, ad esempio, che il Ministero della Salute sta già ragionando sulla ripartizione dei fondi del PNRR destinati a interventi sul Sistema sanitario nazionale. Circa 3 miliardi e 300 milioni saranno allocati per la realizzazione delle strutture necessarie a concretizzare, finalmente, quel concetto di sanità di prossimità: gli ospedali di comunità, utili per i ricoveri brevi, per pazienti malati cronici che necessitano di interventi a bassa intensità di cure; o le Case di comunità, che dovrebbero svolgere la funzione di strutture territoriali in relazione ai medici di medicina generale, i pediatri, gli specialisti, gli infermieri di comunità.
Se, dunque, è una buona notizia il completamento del finanziamento di Padova, sia al contempo necessario discutere tra di noi di come definire il nuovo modello di sanità regionale, di come tradurre anche su questo territorio quell'impianto di politiche sanitarie che ci arriva dall'Europa, che deriva, in parte, anche dalle necessità maturate, dalle esperienze maturate in risposta alla pandemia, che si fonda sul principio della medicina del territorio.
Infine, in questo Collegato c'è il tema dei Fondi europei. C'è la previsione della costituzione di due fondi, uno di parte corrente e uno di parte in conto capitale, nei quali vengono allocate tutte le risorse che la Regione intende mettere da parte per il cofinanziamento delle politiche comunitarie.
Si tratta di risorse ingenti, aumentate rispetto agli anni precedenti, anche perché da quest'anno partirà il doppio binario che ci vedrà impegnati nel cofinanziare gli ultimi programmi della programmazione 2014-2021 e contemporaneamente dovremo finanziare la programmazione del nuovo settennato.
Saranno interventi importanti nel campo dello sviluppo economico, della competitività, delle politiche del lavoro, della formazione professionale, ovviamente nel settore dell'agricoltura e della pesca.
Si tratta di cifre rilevanti, perché mai come in questa fase è stato rilevante il ruolo dell'Europa e la funzione che le risorse europee possono svolgere anche nei bilanci regionali.
Io credo che non sia soltanto una questione di soldi, perché è vero che le cifre del bilancio europeo, con la nuova programmazione, che vale circa l'1% del PIL complessivo, dicono sicuramente molto rispetto alla capacità e alla volontà che l'Europa ha di sostenere economicamente gli Stati membri, ma dicono anche moltissimo dell'impegno in termini di solidarietà e di collaborazione tra Stati e tra Regioni che l'Europa sta dicendo e sta trasferendo agli Stati membri.
Non è soltanto quanti soldi arrivano dall'Europa, ma è anche il momento storico di riconoscere che è cambiato il paradigma di relazione tra Istituzioni e che l'Europa, con la nuova programmazione europea e con il nuovo bilancio, il nuovo quadro di risorse europee, sta dicendo agli Stati membri di fare uno sforzo in più rispetto a quello che abbiamo fatto negli anni precedenti e ci sta dicendo che non dobbiamo soltanto prendere ulteriori risorse e spenderle, ma che dobbiamo costruire una politica pubblica che, attraverso quelle risorse, faccia la cosa più importante che l'Europa da sempre ci chiede di fare con i fondi di coesione: la riduzione delle distanze e delle differenze territoriali e sociali tra gli Stati membri.
Questo passaggio non è banale e delle volte mi sembra anche dimenticato dal legislatore regionale. E allora dobbiamo impegnarci nella nuova programmazione europea, non soltanto a riproporre i soliti progetti, i soliti programmi, ma io credo anche che dobbiamo impegnarci a provare a costruire una programmazione che abbia degli obiettivi chiari: primo fra tutti l'aumento della coesione sociale e territoriale, a maggior ragione di fronte all'acuirsi delle diseguaglianze, che è stato segnato dalla pandemia.
L'OCSE ha stimato che tra il 94 e il 2014 il divario di produttività tra Regioni più avanzate e Regioni più arretrate è aumentato del 56%. Si sono prodotte nuove faglie tra i grandi centri urbani e le periferie, tra aree rurali e aree sviluppate dei centri urbani, con vantaggi che si sono distribuiti tra i cittadini e nei territori in relazione al livello di ricchezza, di istruzione, di estrazione sociale in funzione del luogo di residenza.
Dobbiamo programmare la nuova progettazione europea con questo obiettivo principale, anche all'interno di questa Regione, perché anche qui ci sono differenze di sviluppo tra aree interne, aree più avanzate e centri metropolitani. Anche qui ci sono differenze tra chi può accedere ad un'istruzione di qualità e chi no. Anche qui ci sono differenze di opportunità tra chi è più ricco e chi è meno ricco.
La nuova programmazione europea io credo debba essere intesa come strumento per ridurre queste diseguaglianze, quindi è uno sforzo nuovo, è un impegno rinnovato.
Purtroppo oggi, però, non siamo nelle condizioni di entrare nel merito delle destinazioni di queste risorse, primo perché non sono state inserite in bilancio. Nel bilancio noi abbiamo i fondi accantonati come uscita, ma non abbiamo ancora le risorse in entrata, quindi ovviamente possiamo stare sulle ambizioni e sulle proposte generali. Sappiamo già, lo ha annunciato il Presidente Zaia, che si tratterà di una dotazione POR FESR FSE di oltre 2 miliardi di euro per la Regione del Veneto: cresce infatti il cofinanziamento regionale, ma aumenta anche la quota di fondi europei riservati alla nostra Regione. Questi 2 miliardi sono risorse fondamentali. Io penso che la parte più significativa dovrà appunto essere indirizzata attorno allo sviluppo economico digitale, alla riconversione ecologica e, dice anche l'Europa, ad azioni strategiche negli interventi contro i cambiamenti climatici.
Guardate: dire queste cose, in questa Regione, non è banale. Dire cioè che nei prossimi anni avremo a disposizione 2 miliardi per investimento nello sviluppo digitale, nella riconversione ecologica e nelle azioni per la lotta contro i cambiamenti climatici è una sfida fondamentale, che possiamo provare a realizzare grazie all'Europa – lo dico perché ogni tanto qualche tensione antieuropeista serpeggia o ha serpeggiata anche in quest'Aula – e che io credo potranno metterci nelle condizioni di lavorare bene.
Questi sono, in sintesi, i contenuti di questo provvedimento: Fondazione per le Olimpiadi fortemente in ritardo per eventi importanti; Fondazione Venezia contenitore vuoto, servito per ora soltanto a fare tante belle conferenze stampa tra Ministri e Presidenti, ma ancora non sappiamo come si intenderà organizzare quel lavoro, ma speriamo possa dare un contributo perlomeno di idee importanti; ospedale di Padova e fondi europei.
Credo si sia capito che, a nostro giudizio, non c'è nulla di sbagliato in questi punti. Sono tutti elementi importanti, ma non c'è nulla di nuovo, non c'è nulla che consenta a questo Collegato di essere diverso da quelli degli anni precedenti, perché le Olimpiadi già sapevamo che le avremmo fatte, perché l'ospedale di Padova è da anni che se ne parla ed è, comunque, un finanziamento del 2024 e perché i fondi europei sono una programmazione indipendente dal bilancio regionale. Ecco, io credo che questo sia davvero il problema di questo Collegato alla legge di bilancio: va tutto benissimo, per quel poco che c'è.
Io credo, invece, che, vista la situazione, visto il contesto, viste le necessità, uno sforzo in più poteva essere fatto. Abbiamo presentato, anche in questo caso, un'ampia manovra emendativa che va esattamente in questa direzione, cioè nella direzione di provare a costruire degli strumenti nuovi, per affrontare emergenze inedite: cercare di inserire nella programmazione regionale delle politiche pubbliche che non siano la ripetizione di quelle degli anni precedenti e che cerchino di mettere nel mirino, nel bersaglio ciò che è emerso essere necessario e urgente.
Questo è il contributo che vogliamo dare a questa discussione sul Collegato, che è propedeutica alla discussione più articolata sul bilancio di previsione.
Grazie, Presidente.
Assume la Presidenza
La Vicepresidente Francesca ZOTTIS

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Adesso passo la parola all'assessore Calzavara.

Ass.re Francesco CALZAVARA

Grazie. Buongiorno a tutti.
Intanto vorrei ringraziare i due relatori, che credo abbiano ben inquadrato i tre provvedimenti, il primo per quanto riguarda la correlatrice, però credo che per vedere questi tre disegni di legge complessivamente sia giusto che vi aggiorni anche su quello che è stato il percorso dal 13 agosto in poi.
Il 13 agosto è stata la data nella quale la Giunta ha approvato i tre disegni di legge ed è, come avete visto, il tempo giusto per permettere al Consiglio regionale di affrontare la discussione, l'analisi e anche le proposte nel corso di questi due mesi, anche di più ormai, sono quasi tre, che ci hanno accompagnato fino alla sua approvazione. Mesi che sono stati utilizzati per fare audizioni, per fare analisi di questo documento e credo anche per farsi un'idea di quelle che possono essere state ulteriori iniziative, che poi abbiamo visto nel corso della presentazione degli emendamenti.
Vi ricordo che al bilancio approvato ad agosto c'è stato un primo emendamento, presentato in Prima Commissione, prima dell'approvazione definitiva del documento che la Giunta aveva mandato al Consiglio e che, poi, è stato inviato all'Aula, per una prima variazione legata a tutto il mondo della cultura e a tutte le iniziative che vengono tradizionalmente finanziate in quel settore, per un importo di 4.065.000 euro. Uno stanziamento che aumenta complessivamente di 500.000 euro rispetto a quello che è stato il bilancio approvato nel 2021. Questo a testimonianza dell'attenzione, per quanto disponibile nelle risorse della Giunta regionale, rispetto a quella che è stata l'indicazione della Sesta Commissione di aumentare le risorse nel settore della cultura. In particolar modo, vi ricordo che abbiamo finanziato la Film Commission, la Fondazione Cini, la Città della Cultura, alcune iniziative che si sono, nel corso di quest'anno, evidenziate come interesse della Giunta e del Consiglio e che riteniamo debbano essere sufficientemente finanziate.
Oggi abbiamo presentato un ulteriore emendamento. Anzi, ce ne sono tre, due di carattere tecnico e uno più di carattere sostanziale nel tabellare, che, di fatto, ridistribuisce quello che era stato il taglio prudenziale, che nella stampa è passato come questa idea del taglio orizzontale del 15%, che era stato fatto in un momento particolare, come era quello del 13 agosto, dove c'era la necessità di mettere in sicurezza il bilancio con delle risorse che potevano essere utilizzate per un impegno di spesa che non era ancora chiaro. Chiarito quel passaggio, queste risorse sono ritornate nelle disponibilità degli Assessori. Questo emendamento, che di fatto ha un valore di 4,949 milioni, fa sì che alcune delle richieste che ci sono anche all'interno delle varie proposte di emendamento nel Collegato, piuttosto che di altre iniziative, trovino già una risposta all'interno di questa ridistribuzione delle risorse. Penso, ad esempio, in particolar modo al mondo della cultura, dove abbiamo messo 350.000 euro per la lotta contro la flavescenza; il sostegno alla coltivazione della barbabietola per 200.000 euro; 60.000 euro per gli indennizzi per i danni legati a incidenti nel mondo dell'agricoltura, degli animali che vengono danneggiati; 390.000 euro per l'inizio di un percorso di un sistema informatico nel settore vitivinicolo.
A questo, giusto per soddisfare anche le esigenze evidenziate dalla correlatrice Camani, due articoli nuovi del Collegato, uno legato al mondo dell'informazione e del digitale, quindi 750.000 euro dedicati all'informazione locale a sostegno di quelle iniziative che l'informazione locale ha nell'aggiornamento di quelle che sono le nuove tecnologie che si sono via via susseguite nel corso di questi anni e che devono permettere all'informazione locale di essere contemporanee rispetto agli strumenti che si devono utilizzare per raggiungere, nel migliore modo possibile e più esteso, tutta l'informazione, in particolar modo quella nei piccoli Comuni, dove si rischia che l'informazione sia di serie B, e 130.000 euro per un adeguamento del compenso dei Revisori dei Conti. Una serie di manovre che riassegnano circa 5.900.000 di euro e che rifinanziano tradizionali capitoli, oltre a finanziarne di nuovi. Questa riassegnazione dei fondi, che, complessivamente, rispetto al taglio originale del 15%, si riduce al 6, è un 6 che poi, naturalmente, è zero, nel senso che queste risorse vengano impegnate in altri capitoli di bilancio, vengono utilizzate per nuove iniziative che sono quelle che ha elencato il relatore Sandonà, che sono delle assolute novità rispetto al bilancio 2021.
All'interno di questa variazione c'è anche un compensativo nel settore del sociale di 1,6 milioni di euro, che va a rifinanziare la legge sull'eliminazione delle barriere architettoniche, il fondo per le famiglie monoparentali, separati e divorziati, 400.000 euro nel 2022 e 1 milione nel 2023 nella legge per il contrasto sulla violenza sulle donne.
È un bilancio, quindi, che poi è quello che nel corso di questi anni abbiamo visto, quello dei 17,117 miliardi di euro, che ha 9,754 miliardi di euro per il bilancio sanitario e una serie di partite tecniche che portano alle risorse per le politiche regionali 1,361 miliardi.
Questo Collegato al disegno di legge n. 91 ha alcune cose che sono già state sufficientemente elencate e per certi versi condivise, anche se poi fa parte, credo, del ruolo della correlatrice anche criticare in quelle che sono alcune iniziative che riteniamo siano assolutamente importanti per la nostra Regione, se crediamo di dare coerenza rispetto alla strategia di sviluppo sostenibile e quindi a quell'agenda che è stata approvata nel 2030, che poi deve trovare in Venezia, probabilmente, la capitale di questa sensibilità che la nostra Regione ha in termini di interventi nella sostenibilità.
Così come l'impianto di Cortina. Non torno sulle parole del Presidente, ma è una partita che stiamo giocando e che non possiamo giocare a metà: o ci crediamo fino in fondo, e andiamo a finanziare anche quelle iniziative che riteniamo possano essere anche l'elemento che rimarrà dopo le Olimpiadi, quindi convinti che questo investimento che si sta facendo nell'area bellunese, che naturalmente ha un grossissimo ritorno dal punto di vista viabilistico e che andrà oltre le Olimpiadi, dovrà creare anche le condizioni per far sì che Cortina possa essere un elemento di attrazione non solo durante il periodo delle Olimpiadi, ma anche prima, in una serie di eventi che riteniamo la Fondazione debba necessariamente organizzare per portarci gradualmente a questo grande evento.
Molti dicono che i grandi eventi sono l'elemento, il punto d'arrivo, ma è quasi più importante quello che succede dal momento dell'assegnazione al momento dell'effettuazione vera e propria dell'evento, perché è un percorso di visibilità che naturalmente deve essere gestito nel migliore dei modi.
Tra i vari temi di bilancio che abbiamo, vorrei segnalarvene un paio che rischiano di essere dati per scontati: 900.000 euro per l'adeguamento contrattuale dei forestali, 560 addetti che con l'adeguamento contrattuale nazionale e con l'integrativo regionale devono trovare una copertura. Per questo dico che quel 6% poi non c'è, perché questi 900.000 euro sono soldi in più, come lo sono i 3 milioni di euro in più per quanto riguarda l'adeguamento anche contrattuale del complessivo comparto delle persone che lavorano all'interno della Regione.
Su questo, altri 500.000 euro sull'emungimento delle acque inseriti subito nel bilancio e non con l'assestamento, come si faceva negli ultimi anni, quindi risorse in più: 400.000 euro in più, subito, all'UNCEM, in modo che gli si dia tranquillità di funzionamento. Sono tutta una serie di partite che inevitabilmente hanno tolto un po' a tutti gli Assessori, ma sono state riassestate e riassegnate in maniera che vengano spese subito, dando garanzie che queste risorse non siano vincolate ai fondi o meno che ci saranno nell'assestamento.
Il passaggio anche sulla programmazione comunitaria credo che sia importante, perché andiamo a finanziare, per concludere, quella che è stata la programmazione 2014-2020 e iniziamo questo percorso 2021-2027, che vedremo nel corso delle prossime settimane quando riusciremo ad approvare qui in Consiglio regionale il Piano 2021-2027 e poi vedrà nel corso del 2022 l'approvazione da parte della Comunità europea.
Credo che questo sia un bilancio, come ho detto, serio, credibile, naturalmente tax free, come è ormai tradizione negli ultimi dodici anni, ma è tax free perché riteniamo che in un momento come questo – lo abbiamo più volte detto nel corso della discussione del DEFR – in un anno nel quale la nostra Regione, così come tante altre Regioni saranno coinvolte – speriamo un po' di più – nell'assegnazione o meno di fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, quindi potranno queste risorse andare a coprire alcune di quelle che sono delle aspettative che magari molti di voi hanno in termini di infrastrutture, piuttosto che di nuove piattaforme abilitanti, penso all'innovazione digitale nel mondo della pubblica amministrazione, lì ci sono 50 miliardi di euro che verranno destinati a questo comparto e ancora non si sa bene cosa si andrà a realizzare, in un contesto socio-economico che vede il Veneto essere terra resiliente e reagente meglio di qualsiasi altra Regione d'Italia. Questa cosa bisogna dirsela.
In un passaggio che ha fatto il consigliere Possamai la volta scorsa parlava di Veneto ambizioso: il Veneto ambizioso lo si costruisce anche raccontando più volte le cose buone che ci sono nel Veneto, quindi questa idea di un'economia che va meglio di altri e che dimostra come complessivamente si riesca a reagire prima e meglio di altre Regioni d'Italia e in un contesto che vede il Governo centrale pensare che sia finalmente ora di utilizzare delle risorse per ridurre tasse, sembrerebbe veramente il momento meno adatto per applicare un'addizionale IRPEF, come mi pare più volte sia stato richiesto all'interno del Collegato e nella discussione.
Il 2022 sarà un anno di svolta, ci permetterà di avere chiarezza di quelle che sono le risorse che ci accompagneranno da qua al 2026 e, secondo me, sarà il momento più adatto per comprendere se il Veneto abbia le risorse sufficienti per continuare a dare quelle risposte che nel corso degli ultimi dodici anni sono state date e che hanno portato quel consenso che voi tutti conoscete verso il Presidente Zaia.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Adesso passiamo ad aprire la fase di discussione generale. Ha chiesto di intervenire il collega Montanariello.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente. Grazie, Assessore.
Assessore, intanto credo che sia giusto fare una discussione ampia che parta dal Collegato e arrivi un po' toccando tutti i tasti di quelli che sono i punti che toccheremo in questi giorni, in questa maratona di bilancio.
Parto, Assessore, da una considerazione, che condivido e che vorrei arricchire, se mi permette. Lei dice che quando si parla di Veneto ambizioso dobbiamo farlo raccontando le cose buone del Veneto. Io sono d'accordo con lei. Però credo che per un Veneto ancora più ambizioso bisogna anche cominciare a dirci quelle cose che forse, migliorandole, renderebbero il Veneto non solo più ambizioso, ma anche migliore. Perché le cose si possono sempre migliorare.
Dire che qualcosa si può migliorare non vuol dire che qualcosa non funziona. Dire che qualcosa può avere una narrazione diversa non vuol dire che la narrazione che c'è è sbagliata. Se si perdesse nella natura umana la voglia di progredire, la voglia di migliorare, la voglia di ricercare la perfezione, cosa che forse non spetta agli uomini, ma spetta alle ambizioni degli uomini, forse terminerebbe la ricerca, terminerebbe il progresso, cesserebbe la voglia degli uomini di studiare, di progredire.
Per questo ritengo che troppo spesso noi, all'interno di quest'Aula, siamo stati derubricati come quelli che vengono a dire che in Veneto le cose non funzionano. No. Noi il Veneto lo amiamo quanto lo amate voi. Noi il Veneto lo viviamo quanto lo vivete voi. Nelle scuole venete ci vanno i vostri figli, ma ci vanno anche i nostri figli. Negli ospedali veneti vi curate voi, ma ci curiamo anche noi. Sperando che mai nessuno debba usarli.
È per questo che, proprio perché abbiamo a cuore, come voi, le sorti del Veneto, ahimè, essendo contro la monarchia, consideriamo il fatto che ci possa essere un'idea diversa, che vada sempre nell'indicazione di valorizzare il territorio dove viviamo. Ed è per questo che, a volte, essere derubricati come quelli che non vogliono bene al Veneto è una cosa che non accettiamo. Non è successo oggi, ma lo abbiamo visto più volte quando abbiamo parlato del Documento di economia e finanza. Rappresentiamo il Veneto anche noi, in parte sicuramente minoritaria della vostra, le elezioni sono sovrane, il popolo ha deciso. Però il popolo ha deciso che in quest'Aula c'è anche qualcuno che rappresenta il Veneto ed è chiamato ed è pagato ed è stato scelto per fare altre proposte, per dire altro, per dirvi: "Bravi" quando fate bene e per dire: "Assessore, correggiamo la rotta" quando qualcosa va in modo diverso.
Io faccio il marittimo: su una nave non esiste solo il comandante; esiste il comandante che dà la rotta, ma dopo esiste il timoniere, esiste il nostromo, che correggono la rotta quando forse il comandante, preso dalle mille cose da fare, si distrae un po'. Ed è per questo che io credo che il Veneto diventi davvero ambizioso, come dice lei, come diciamo noi, quando l'ambizione riesce a concepire che ci può essere un pensiero più ampio, dove le cose che non vanno, non le diciamo per puntare il dito, Assessore. Sappiamo che nessuno ha la bacchetta magica, sappiamo che chi ha governato, chi ha amministrato le Regioni e gli Enti locali in questi anni è stato chiamato a uno sforzo durissimo.
A differenza dei predecessori, nell'amministrazione ordinaria ci si è dovuta mettere quella straordinaria della pandemia, e lo sappiamo. Non siamo mica matti nel dire che avete avuto compito facile. Bravi. Avete avuto un compito difficile, avete fatto uno sforzo doppio in confronto ad altre legislature. Questo va riconosciuto. Però, va riconosciuto anche che, secondo noi, nei momenti di crisi, nei momenti di grande cambiamento, nei momenti di grande trasformazione, chi è davvero ambizioso e virtuoso usa questi momenti per fare i grandi cambiamenti, quei grandi cambiamenti che in parte al Veneto servono.
Cari colleghi, Presidente, dire che al Veneto servono non vuol dire che servono perché finora qualcuno ha dormito e non li ha fatti, vuol dire che servono perché le condizioni sociali, le condizioni umane, le condizioni del nostro territorio sono cambiate. Ne abbiamo parlato durante il DEFR. È inutile ripetere cosa è cambiato, ma lo potremo sintetizzare con l'aneddoto che ci diciamo sempre: è cambiato anche questo Consiglio regionale. Marcato è con la mascherina, il posto affianco a me è vuoto, tra un po' interrompiamo per sanificare.
Simbolicamente, visto che a volte i simboli racchiudono significati più grossi di quelli delle parole, possiamo dire che la fotografia di quest'Aula dice che in Veneto qualcosa è cambiato. Ed è proprio quando qualcosa cambia che chi è eccellente deve trovare il coraggio di usare questo cambiamento per dare quella spinta propulsiva che forse, in momenti di ordinarietà, è difficile dare. Ed è difficile dare perché vai tu a cambiare qualcosa che funziona, vai tu a chiamare gli attori di un tavolo che gira come un orologio svizzero alla perfezione a dire: "Cambiamo qualcosa". Auguri! Non saremmo in grado neanche noi. Bisogna riconoscere i limiti delle Amministrazioni.
Credo che anche la nostra manovra emendativa non sia una manovra di disturbo, ma sia una manovra che arricchisce e accende i riflettori su alcuni pezzi, probabilmente, che non sono rimasti isolati dal dibattito perché qualcuno ha voluto farlo, ma perché, probabilmente, chi amministra è chiamato a dare delle priorità, è chiamato a dire quello che si fa prima e quello che si fa dopo, è chiamato a tracciare un cronoprogramma su come vanno spesi i soldi dei nostri cittadini virtuosi ed eccellenti.
Per questo qualcuno crede che vadano spesi meglio in un modo e qualcuno può concepire che vengano spesi meglio in un altro. Per questo noi vediamo il nostro intervento non come un intervento di disturbo o come un intervento dedito a dire che non avete fatto bene. Avete fatto bene, bravi. Abbiamo fatto bene anche noi, però, a segnalare qualcosa che forse, come sensibilità, ci sta più a cuore; o semplicemente, tentiamo di rappresentare quei pezzi di mondo a volte non rappresentati da altri. Non è che tutti possano rappresentare tutti, non è che sia un'offesa dire che ci può essere anche un'idea variegata; sennò, non saremmo in 51, basterebbe il Presidente, che sceglie due Consiglieri e va avanti.
È per questo che bisogna ancora una volta avere chiaro che ciò che si scrive nel DEFR, alla fine, se si scrive per volerlo fare deve avere un collegamento stretto con quelle che sono le risorse. Perché alla fine, noi potremmo scrivere tutto quello che vogliamo, nel Documento di economia e finanza. Potremmo anche dire che ci diamo il compito di fare una cattedrale nel deserto, però si vede nel Collegato, nel bilancio, nei tabellari se ci sono i fondi e le risorse per poterlo fare.
Qui, dal 2021 al 2027, credo che ci voglia una fortissima sinergia tra quello che è il DEFR, quello che è il Collegato e quello che è il bilancio. Quella del 2027 è una meta che in qualche modo ci porterà al termine ultimo di quelli che sono i soldi da poter spendere, i famosi soldi europei del PNRR.
È per questo che mai come adesso, visto che ci sono delle risorse... alla fine della scorsa seduta lei ci ha anche aggiornato, e la ringrazio, per il fatto che altri 310 milioni sono arrivati non all'Ente Regione, ma sulla Regione Veneto, segno positivo, segno che adesso bisogna cominciare a mettere veramente in rete quelli che sono i punti programmatici da quelli che sono i punti operativi, creando una strategia che va dal DEFR fino ad arrivare a quelli che sono i numeri, a quelli che sono i soldi.
Il bilancio è sempre l'atto principe di un'Amministrazione, qualunque essa sia. Perché alla fine, il bilancio cosa fa? Fa un po' come il setaccio quando portiamo i nostri figli in spiaggia: prende tutto ciò che abbiamo detto in un anno, lo butta dentro e setaccia. Alla fine, dai numeri viene fuori cosa? Quello che abbiamo deciso di fare, quello che di tutte le cose che abbiamo detto, abbiamo deciso di fare, perché e con quale priorità.
È per questo, per i motivi che dicevamo l'altra volta, per i motivi che il mondo è cambiato, che la Regione è cambiata, che noi siamo cambiati, che ribadiamo il fatto che ci sia un pubblico sempre più centrale in quelli che sono i ragionamenti dei servizi, i ragionamenti degli investimenti, i ragionamenti del rilancio, perché il pubblico non è una forma di assistenzialismo per chi non è in grado di ingegnarsi o, peggio ancora, per chi non vuol far niente. Il pubblico a volte diventa la garanzia, diventa quel motore propulsivo, diventa quella spinta, diventa quel collante che tante volte tenta di mettere insieme i pezzi.
Lei, Assessore, viene dal turismo. I famosi OGD: non è che il pubblico arriva perché voi operatori non siete in grado di fare quello che fate da quarant'anni, arriva per fare da collante, per dare una mano, per dire: "Guardiamo tutti insieme avanti". Quindi, ci sono dei casi dove dire che il pubblico deve essere centrale in alcuni ragionamenti non vuol dire che il pubblico deve andare a sopperire quello che non fa qualcun altro, ma vuol dire che il pubblico deve diventare motore, perché la Regione deve essere il motore che si mette a capo dell'eccellenza dei nostri brand.
È per questo che io credo che negli interventi anche da rafforzare in quella che sarà la programmazione e gli atti concreti, che sono diversi, dicevamo, dalla programmazione del 2021-2027, vi siano una serie di partite, come quella del rafforzamento della filiera territoriale dei servizi socio-sanitari o socio-assistenziali, come quello che può essere l'ampliamento della rete dei consultori pubblici, dei centri antiviolenza, dei servizi dell'infanzia 0-6 anni, degli asili, delle scuole, delle Materne. Oggi mandare un figlio a scuola è un lusso. Oggi mandare tuo figlio a scuola, se la tua compagna lavora, è un lusso, perché se per sbaglio lavori in due ti danno un punteggio che in quello pubblico non ce la fai mica ad entrare. E se ti chiedono 400-500 euro per portare il piccolo a scuola, la tua compagna ne prende 800, magari ne ha 100 di abbonamento e 100 perché un panino dovrà pur mangiarlo, tu vai a lavorare per pagare l'asilo. Il fatto di rimettere il pubblico al centro vuol dire alleggerire, aiutare tutte quelle famiglie venete che in qualche modo devono fare la scelta tra avere un figlio o continuare a lavorare. Io, ad esempio, non mi vergogno a dire che, quando ho deciso di avere un figlio, la mia compagna non ha più potuto lavorare, perché costava di più pagare chi in qualche modo tenesse il figlio che far andare lei a lavorare.
Le famiglie venete, se il Veneto è davvero ambizioso, deve dire che in un Veneto ambizioso la donna che decide di andare a lavorare, che è un'ottima professionista, che può essere un ottimo manager, che spesso è anche dieci volte avanti all'uomo quando in alcuni settori diventano manager, deve poterlo fare. Non deve scegliere se essere mamma o essere professionista, tra lavorare o essere moglie. Dire che il pubblico deve rafforzare alcune reti è una cosa che dovrebbe essere patrimonio comune del nostro dibattito. Ed è proprio perché voi la pensate come noi che ci permettiamo di dire che questo dovrebbe essere uno dei tasselli fondamentali di quello che è un Veneto che prova a rilanciarsi. Di fronte a una crisi bisogna lavorare di più. E per lavorare di più devi essere sicuro che tuo figlio lo lasci a una parte e che quando hai finito di lavorare e lo vai a riprendere e ti costi farlo meno di quello che hai guadagnato tu.
Così come un Piano straordinario per l'edilizia residenziale pubblica e gli affitti. Lo dicevamo l'altra volta. Ormai anche sulla residenzialità il mondo è cambiato. Prima, quando tu eri un amministratore locale, veniva la persona più in difficoltà a chiederti un aiuto per un alloggio pubblico. Oggi l'aiuto per l'alloggio pubblico te lo chiede una coppia di persone che lavorano, ma non perché non vogliono pagare l'alloggio e vogliono l'assistenzialismo, ma perché ormai in questo mondo che è cambiato, anche se lavori in due, prima di avere un mutuo, con i contratti di lavoro che ci sono oggi, devi avere di quelle garanzie, che ahimè, prima che la banca ti dia un mutuo, devi avere il lavoro pubblico, devi avere il 20% di capitale, se compri la casa da dare avanti, devi avere la garanzia. E chi più ne ha più ne metta.
Così come anche avere una casa in affitto è diventato difficile. Per questo si ribadisce un intervento a gamba tesa nelle politiche di residenzialità. Altrimenti, la gente scappa via. Uno dei primi Consigli regionali, il collega Possamai ‒ c'era il Presidente Zaia in Aula ‒ aveva dato i dati dello spopolamento del Veneto. Non vorrei ricordare male, ma lo spopolamento del Veneto era a vantaggio, in alcuni casi, su alcuni parametri, dell'Emilia-Romagna piuttosto che della Lombardia. Oggi se tu vai a prendere una casa in affitto, ti chiedono tante di quelle garanzie che non te la danno più neanche in affitto. In una Regione come la nostra, che ha un importante numero di turisti che la visitano, fortunatamente, diventa più facile fare un B&B che affittare una casa a una coppia che ti dà 500 euro al mese. E, prima di affittargliela, devi mostrare ad alcuni il conto corrente, devi mostrare il deposito, devi mostrare i contratti di lavoro. Vogliono sapere se hai bambini. C'è anche qualcuno che dice: "Non mi distrugga la casa".
Richieste legittime per chi è proprietario di un bene e fa quello che vuole, però vuol dire che il mondo è cambiato. Prima andavi in banca, facevi quattro cambiali e ti compravi la casa. Fino al 2000, bene o male, tutti i lavori ti davano delle garanzie, avevi contratti fissi. Ti facevi il mutuo a trent'anni e compravi la casa. Oggi due giovani che lavorano vanno in banca e la prima cosa che si dice loro è: "Hai il 20% per comprare la casa?" "No" "Ciao". Quanti soldi (N.d.r.: parola in dialetto) hai via, Marcato? Niente. Casa in affitto niente. Noi dobbiamo aiutare così anche ai nostri cittadini, con un intervento a gamba tesa su quella che è la politica della residenzialità, perché, guardate, io faccio la battuta dicendolo così in Veneto e sorridiamo, perché è giusto anche stemperare quello che è un po' il clima importante che viviamo in una sessione di bilancio come questa, però, se noi usciamo da quella porta – e voi lo sapete meglio di me – quando vai in un'agenzia usano le stesse parole che ho usato io, quando vai in banca usano le stesse parole. Non è che dicono: mi scusi dottore, avremmo in mente che, secondo noi... No, vi chiedono solo una cosa: li hai o non li hai.
Ribadiamo, anche qui, l'importanza di un intervento vero, serio, a gamba tesa in quella che può essere tutta la politica della residenzialità pubblica e dell'accompagnamento alla residenzialità pubblica, anche con un aiuto sul piano degli affitti: i contributi per gli affitti nei Comuni ancora devono arrivare e già sono di meno delle domande che ci sono. Soprattutto nei Comuni legati alle realtà turistiche, dove un dipendente, a volte, prende metà del suo reddito da quelli che sono gli straordinari. In un momento come questo, quando vai in cassa integrazione, vuol dire che anche che prende l'80%, ha preso l'80% di quello che è forse il 60% del suo reddito. Il rafforzamento dei servizi di trasporto pubblico locale, le interconnessioni, lo dicevamo l'altra volta: mettere in rete il trasporto pubblico locale vuol dire davvero rendere il Veneto eccellente. Il Veneto sarà eccellente più di quanto già lo è quando io parto da Rovigo e arrivo a Belluno sapendo a che ora parto e a che ora arrivo, sapendo dove scendo e dove salgo, comprando un solo biglietto, scendendo e sapendo che dove scendo con il treno ho l'autobus. Non che scendo con il treno da una parte e cammino per mezza città per trovare un autobus che mi porta da un'altra parte. Non andando verso sud, per dopo trovare un plesso che mi riporta verso nord. Sesto Comune del Veneto, Chioggia: devi andare ad Adria, cambiare, andare a Rovigo, dopo, forse, torni su a Venezia.
In un Veneto eccellente bisogna potenziare i servizi di trasporto pubblico: dobbiamo avere il coraggio di dire che la gente non può più andare a lavorare facendo la Romea, passando per la tangenziale, passando per tutte quelle strade provinciali che sempre più spesso sono abbandonate nelle manutenzioni, perché le Province non hanno più soldi. Anche questo crediamo, Assessore, che sia un tema, un punto cruciale. Infatti, nella nostra manovra emendativa chiediamo 10.000.000 di euro per l'acquisto dei mezzi a propulsione elettrica perché diventa anche importante coniugare la transizione ecologica con quelle che sono dopo le necessità della nostra Regione; coniugare, in chiave di volta green, una risposta a quelle che sono – mi permetto di dire – le esigenze primarie dei nostri cittadini.
Guardate, fra tante necessità che ha un cittadino, una delle più importanti è quella di svegliarsi la mattina e andare a lavorare, mettendoci il meno tempo possibile per andare a lavorare e il meno tempo possibile per tornare a casa. Da qui, il fatto di coniugare le esigenze in chiave green.
Per questo chiediamo 10 milioni di euro per l'acquisto di nuovi mezzi, così come contributi straordinari a vario titolo – ma ne parleremo più avanti – alle aziende di trasporto pubblico locale veneziano, piuttosto che un'altra serie di partite, piuttosto che quelli che sono, ancora, i punti mancanti della pianificazione della Regione.
Penso a tutta la partita del Piano socio-sanitario, a quando sono stati tagliati i posti letto per gli acuti in cambio di strutture intermedie, come gli hospice, come gli ospedali di comunità. I posti letto per gli acuti. molto spesso, sono stati tagliati, però mancano gli hospice, mancano gli ospedali di comunità. La realtà da cui provengo io – abbiamo preparato anche un emendamento su questo – è una delle tante che aspettano ancora questa struttura. Credo, quindi, che sia importante, importantissimo il fatto di pianificare per il 2024 soldi da destinare al plesso sanitario dell'ospedale di Padova. Dovremmo però anche dire che, insieme all'ospedale di Padova, che è fondamentale e importante che venga fatto, perché è un'eccellenza che salva la vita ai nostri cittadini, che li cura... Lo dico io, che sono uno di quelli miracolati dall'ospedale di Padova, quindi guai a chi tocca l'ospedale di Padova. Ma ci sono anche tante piccole strutture, intorno, che vanno fatte. Non è che in Veneto devi per forza star male per avere l'eccellenza; ci sono tanti piccoli casi dove hai bisogno di hospice, di ospedali di comunità, di accompagnare con le cure palliative; ahimè, esiste anche la morte, oltre la vita, quindi un percorso di fine vita; esiste anche il fatto di aver bisogno di una riabilitazione dovendo avere uno status diverso da quello con ricovero ospedaliero.
Anche su questo noi prepariamo una manovra emendativa, dove in alcuni casi non diciamo che è sbagliato quello che fate; diciamo che, insieme a quello che fate, ci sono altre cose un po' più piccole da fare, e ci permettiamo, visto che ci hanno eletto per questo, di dire che queste cose vanno fatte.
In questi giorni avremo modo di parlare più nel particolare di tutte queste vicende. Guardate, in un Veneto dove... Leggo un'osservazione che mi è arrivata sulle Olimpiadi, che mi ha colpito perché mi ha fatto collegare altri ragionamenti, che dice, Assessore, sulle garanzie per i Giochi paralimpici di Cortina: "evidenziamo con preoccupazione i costi crescenti per le garanzie richieste e la conseguente forte esposizione finanziaria rispetto ai rischi di non rientro dei finanziamenti in caso di deficit". Così come, in un altro passaggio, reca: "l'utilizzo esclusivamente limitato all'evento non è giustificato in alcun modo per la spesa".
Io credo che quella spesa sia giusto che in qualche modo ci sia, però se noi pensiamo che per un evento limitato possiamo intervenire così, a gamba tesa, su quelle che sono le piste da costruire, intervenendo in alcuni casi – mi pareva di leggere – anche in alcune aree SIC per fare i percorsi di discesa e di risalita, intervenendo con un'esposizione finanziaria, intervenendo anche a gamba tesa sul territorio, perché se intervieni su un'area SIC... Andate a dire a un pescatore di andare a pescare una vongola in area SIC, e vediamo cosa succede. Noi interveniamo. È giusto, visto che c'è questo importante evento, che il Veneto sia protagonista di questo evento. Però, siccome è un evento limitato... Bene i soldi per gli eventi limitati, guai a chi li tocca! Anzi, facciamo il pullman della Regione Veneto, Calzavara guida, e tutti a guardare le Olimpiadi! Però, Assessore, ci sono anche altre cose. A un certo punto, il cittadino, l'uomo che cammina per strada e legge i giornali alla fine si fa molti meno ragionamenti tecnici, calcoli pianificatori. Quando arrivo a casa da mio papà, che è un operaio, un pescatore, mi dice: "scusa, ma io devo aspettare due anni per una visita oculistica, però qua gli schei per la pista li troviamo". Questo dice il cittadino.
Noi non vogliamo far polemica su questo, perché è giusto che ci sia anche quello, però, Assessore, chiediamo di mettere insieme le due cose, che vadano pian pianino di pari passo da una parte e dall'altra. Bene l'evento, perché in una Regione turistica come la nostra, guai a non fare gli eventi. Noi dobbiamo essere protagonisti di quell'evento, perché per noi è una passerella, è una vetrina, è un'opportunità, è un modo di dire al mondo che noi siamo quel Veneto eccellente che è in grado anche di ospitare quegli eventi. Se insieme a questo, però, senza criticare l'evento, troviamo il modo di far quadrare tutte quelle piccole partite che in qualche modo andrebbero anche a risolvere le problematiche di vita quotidiana della gente, che in qualche modo segnaliamo, credo sarebbe un ragionamento più completo che aiuta tutti. Aiuta voi a essere più bravi e noi ad aver fatto il nostro.
Concludo dicendo, Assessore – concludo davvero, sono stato un po' lungo, però prometto che parlo di meno dopo, se vi comportate bene (scherzo ovviamente) – che una delle prime cose che ho comparato io quando ho iniziato a fare attività politica, e sicuramente non ho nulla da insegnare a voi, perché siete voi che avete da insegnare tanto a me, vista la vostra esperienza, però una delle prime cose che ho imparato in politica è stata che alla fine al cittadino, quello che interessa, è cosa impatta nella sua vita quotidiana. Al cittadino quello che interessa non è quello che dice Montanariello, che parla venti minuti e magari annoia tutti e quando finisce dicono "Oddio, finalmente ha finito di parlare". Quello che interessa davvero al cittadino è: nella mia vita quotidiana come impatta la legge che hanno fatto? Cosa cambia? Domani mattina, quando mi sveglio, nella mia giornata cosa è migliorato, cosa è cambiato? Quando apro il giornale e leggo "manovra finanziaria", cos'è cambiato? Vado in pensione prima? Mi tirano il sangue in un posto più vicino, senza andare più lontano? È diminuito il prezzo della benzina?
Noi, quindi, insieme ai grandi progetti, che sono in parte anche l'orgoglio delle nostre capacità pianificatorie e programmatorie, dovremmo mettere anche una serie di azioni, con il nostro aiuto e con la vostra disponibilità, che in qualche modo intervengano su tante piccole partite e alla fine, quando noi saremo riusciti a impattare positivamente sulla vita dei cittadini veneti, cosa che in parte facciamo... Potremmo farlo di più. Se quella vita fosse già giusta e perfetta non servirebbe neanche avere un Governo; lasciamo la fotografia che c'è e facciamola andare avanti da sola. Eliminiamo anche le elezioni, non paghiamo nessuno e risparmiamo. Invece, si può sempre migliorare, si può sempre fare meglio, anche quelli bravi come noi possono fare meglio.
Dovremmo riuscire anche a mettere in campo una politica che guardi molto di più al territorio, con una serie di servizi territoriali. Parlo di scuole, affitti, mense, trasporto, collegamenti, tutte quelle cose che rendono più semplice la vita al cittadino, che quando si sveglia la mattina dice: "Bene, la mia vita quotidiana è cambiata. Ci metto 40 minuti in meno per andare a lavorare. Sono contento, sono più contento di aver sentito due ore la conferenza stampa di Marcato che dice che ha costruito un castello enorme, bellissimo, dove le castagne diventano oro. Sono più contento perché ci metto 40 minuti in meno per andare a lavorare".
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Adesso facciamo una pausa e riprendiamo i lavori per le ore 14.30.
Grazie.
La Seduta è sospesa alle ore 13.13
La Seduta riprende alle ore 14.42
Assume la Presidenza
Il Presidente Roberto CIAMBETTI
PRESIDENTE
Colleghi, riprendiamo la seduta. Siamo in discussione generale sul pdl n. 91.
Sono stati depositati due emendamenti da parte della correlatrice: 88 e 89.
Do 15 minuti di tempo per eventuali subemendamenti.
Ha chiesto la parola il collega Lorenzoni. Ne ha facoltà. Prego.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente.
Ringrazio il relatore Sandonà e la correlatrice Camani che hanno illustrato il provvedimento e lo hanno definito bene. Ringrazio anche l'assessore Calzavara, perché riconosco lo sforzo di far quadrare il cerchio.
Riprendo però quello che è diventato un mantra del bilancio della Regione Veneto: non abbiamo messo le mani in tasca ai cittadini. Nessuno vorrebbe mettere le mani in tasca ai cittadini, però io credo che questa enfasi possa dare una valenza negativa all'imposizione delle tasse che è alla base di una società giusta ed efficiente. E io credo che proprio questa ricerca di dare valore sulla base del fatto che non si è applicata l'addizionale IRPEF rischi veramente di dare una valenza negativa che rende difficile, in realtà, attivare delle politiche.
Penso che ai cittadini del Veneto dovremmo anche dire: è vero, non c'è l'addizionale, ma mancano anche dei servizi, perché di questo dobbiamo prendere consapevolezza. La scelta di quadrare il cerchio impone... Abbiamo parlato stamattina del taglio alla cultura: non sarà del 15, sarà del 6, ma è un taglio. Altri colleghi, con gli emendamenti, hanno individuato altri tagli, ma ciascuno di noi quando deve utilizzare dei servizi si rende conto che per alcuni bisogni primari non ci sono. Allora dobbiamo avere la consapevolezza – e l'assessore Calzavara lo sa bene – che il sistema fiscale ha una redistribuzione che dal punto di vista sociale è importantissima. Se ci sono alcuni soggetti che non pagano l'addizionale, non sono gli stessi soggetti che non beneficiano dei servizi. Allora è una scelta quella di non dare dei servizi ad alcuni per lasciare i soldi in tasca ad altri. Ed è una scelta che ci sentiamo di condividere molto poco, perché io penso che prima di tutto i servizi ai cittadini debbano essere dati.
L'altro aspetto che, secondo me, è importante è che siamo di fronte a un momento che, dal punto di vista sociale, dal punto di vista sanitario, ma anche dal punto vista ambientale, è di un'urgenza estrema. Lo dico francamente, non ho visto, nella manovra di bilancio, una discontinuità con il passato che mi sarei aspettato in questo momento. Il bilancio nazionale ha buttato per aria – diciamo così – tutti gli equilibri, anche in maniera un po' ardimentosa, per certi versi, con il debito pubblico che sta salendo moltissimo. Però significa cercare di dare una risposta, con una manovra espansiva, a un momento di estrema gravità dal punto di vista della tenuta economica del nostro Paese. Non trovo nulla di questo nel bilancio.
Faccio un esempio, che è quello che poi ho ripreso nell'emendamento che ho proposto, ed è quello relativo alla transizione ecologica. Ne parliamo tanto, ma non la vediamo. Io sono contento che uno degli emendamenti che ha presentato l'assessore Calzavara preveda 100.000 euro per la realizzazione del biglietto integrato dei trasporti. È una misura che aspettiamo da anni, ma non basta. Non basta di fronte alla gigantesca sfida che stiamo vivendo in questo momento, agli investimenti incredibili che vediamo da parte di altri territori.
Avremmo voluto vedere qualcosa di più coraggioso. Andare in continuità con il passato riduce i rischi, ma riduce anche le opportunità. E io penso che questo al nostro territorio lo dobbiamo raccontare, con realismo e con la consapevolezza che un po' più di ambizione avrebbe probabilmente aperto delle opportunità importanti alle nostre imprese e ai nostri cittadini.
Montanariello prima di me enfatizzava la difficoltà, la denatalità, il problema demografico, la scelta di molti cittadini di andare all'estero. Sono tutte conseguenze della difficoltà di avere i servizi. Dobbiamo esserne consapevoli. Il tema degli asili nido, il tema della riforma delle IPAB, oggetto di un emendamento del collega Possamai, sono tutti servizi che vengono a mancare.
Non possiamo allora raccontare un Veneto eccellente, quando esso ha degli aspetti di criticità di questo tipo. Penso che sia bello riconoscere le cose importanti e di valore che ci sono in questa Regione, e sono tante, ma se vogliamo fare un servizio ai nostri cittadini dobbiamo anche avere l'umiltà di riconoscere dove è necessario fare un passo in più, fare uno sforzo per dare servizi ulteriori. Diversamente, alcuni trend che all'inizio sono leggeri poi diventano importanti. Questi trend, dal punto di vista demografico e dal punto vista della gestione dell'ambiente, si stanno manifestando nella loro gravità.
Mi auguro che, nella discussione che andremo a fare adesso, entrando nel merito dei singoli emendamenti, ci sia un atteggiamento laico da parte della maggioranza nel riconoscere, in maniera molto concreta, se vi sia un valore in alcuni degli emendamenti proposti dalla minoranza. L'atteggiamento con cui abbiamo scritto questi emendamenti non è un atteggiamento oppositivo. Non lo vuole essere. Lo avete visto, non c'è un atteggiamento di ostruzionismo, tutt'altro, c'è un atteggiamento costruttivo, il tentativo di dare un aiuto nel cercare di coprire alcuni bisogni della nostra Regione, che forse la manovra non affronta con la necessaria forza e con la necessaria determinazione.
Pertanto, veramente auspico un atteggiamento capace di guardare con lucidità e senza pregiudizi alle proposte che vengono fatte, perché la manovra che andiamo a discutere e a votare nelle prossime ore possa incontrare meglio quelli che sono i bisogni della nostra Regione.
Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Ha chiesto la parola la collega Guarda. Prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Sono dodici gli emendamenti che nella discussione di questo collegato come Europa Verde abbiamo presentato. Essi spaziano in diversi ambiti e aspetti di interesse di questa Regione, dall'ambiente alla montagna, dalle famiglie alle disabilità.
Descriverò le azioni, emendamento per emendamento, senza ripetermi ora, ma mi permetto, per economia dei tempi, di fare una considerazione fin d'ora rispetto alle ultime novità introdotte nella manovra emendativa della Giunta a cui abbiamo dato attenzione durante questo weekend.
In particolar modo, un aspetto positivo in relazione a quelli apprezzabili riferiti all'implemento delle risorse riguarda l'agricoltura e l'emergenza del settore vitivinicolo, legata alla flavescenza, piuttosto che alla barbabietola, aspetti sollecitati non soltanto recentemente, ma anche in passato rispetto alle emergenze economiche e sociali di questi settori, in questo particolare momento, e al rischio rispetto all'attività produttiva. Di conseguenza, sicuramente questo è un punto molto a favore e che sosterremo anche nella fase di votazione.
Quindi, rimando a un momento successivo la descrizione dei diversi emendamenti e delle proposte di azione che abbiamo deciso di presentare durante questo collegato, sperando che aprano, se non adesso almeno per il futuro, una discussione efficace rispetto a tematiche che purtroppo sono ancora indietro, nell'ambito appunto della realizzazione di manovre coraggiose e adeguate alle esigenze d'oggi, in particolar modo per quanto riguarda, ribadisco, la questione della gestione dell'ambiente, soprattutto del territorio montano e dell'abbattimento della CO2 in pianura, e per quanto riguarda la questione famiglie, giovani e disabilità.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Collega Zanoni, prego.
Zanoni, non la sento e non la vedo.
Prego.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Un attimo, abbasso il volume.

PRESIDENTE

La vedo alle sue spalle, non si preoccupi.
Prego.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Presidente, cari colleghi, siamo arrivati a questo pdl, il n. 91 in particolare, dove noi abbiamo prodotto una nutrita manovra emendativa, perché crediamo che non sia sufficiente quello che è stato previsto in questa manovra dall'attuale Amministrazione. Non sia né sufficiente né necessario a risolvere i problemi che affliggono il nostro Veneto, la nostra società.
Come hanno detto prima i colleghi, la collega Camani, il collega Lorenzoni, la collega Guarda – vado a memoria – è una manovra di bilancio che è simile a quella dello scorso anno, quasi come non fosse contemplato quello che è il problema principale, che è la lotta ai cambiamenti climatici, l'emergenza ambientale, ma anche la stessa emergenza pandemia.
Naturalmente questo è dovuto al fatto che ci sono poche risorse per affrontare temi del genere. Ci sono poche risorse perché noi viviamo nell'unica Regione libera dalle tasse per i ricchi. L'addizionale IRPEF regionale, cioè quella quota che la Regione può passare in più per avere i fondi utili per pagare i servizi ai cittadini, non viene applicata in Veneto. È l'unica Regione che non tassa i ricchi, mentre tutte le altre lo fanno. Quando si dice che il Veneto non mette le mani in tasca ai cittadini, dovremmo dire più correttamente che il Veneto è l'unica Regione che non mette le mani nelle tasche dei cittadini ricchi, benestanti, quelli che hanno un reddito superiore alla media. Questo è quello che si dovrebbe fare, tassare i ricchi, cosa che fanno le altre Regioni, molte delle quali hanno un'Amministrazione che ha lo stesso colore politico della Regione del Veneto. È stato ribadito dal Presidente, è stato ribadito, mi pare, anche dal relatore: è una scelta politica, è una scelta politica che ha degli effetti.
Non è pervenuta, quindi, in questo bilancio, quella che dovrebbe essere una strada importante, che è quella della transizione ecologica, che ci viene indicata da più parti, a partire dal PNRR a tutte le nuove misure previste dall'Unione europea, con il Next Generation EU e con il Green New Deal, e questa è una cosa che pesa. Pesa soprattutto perché, se non si fanno adesso certi interventi, che hanno sicuramente dei costi, questi interventi che comunque dovremo fare negli anni a venire ci costeranno molto di più. Se noi non mettiamo i mattoni di questa nuova strategia per combattere queste problematiche importantissime che si dovranno affrontare, ci troveremo con il triplo degli sforzi che dovranno fare quelli che verranno dopo di noi. Quindi, è veramente un'arma a doppio taglio quella di dire non tassiamo i ricchi, non facciamo certe cose, tanto aspettiamo qualcun altro che intervenga.
Noi in questa manovra abbiamo presentato una cinquantina di emendamenti, molti per il sociale, molti per il contrasto all'illegalità, per rafforzare i controlli nel lavoro; alcuni importanti di carattere ambientale, alcuni per incentivare, ad esempio, l'installazione di colonnine elettriche. Siamo una Regione che, in classifica nazionale, è al settimo posto; abbiamo tutte le Regioni del nord Italia e non solo davanti a noi. Quindi, credo che sarebbe utile metterci al passo con i tempi, perché vediamo che tutte le grosse case automobilistiche stanno riconvertendo una grossa fetta della loro produzione in auto elettriche. Ma se il cittadino compra l'auto elettrica, però poi, quando si sposta, trova poche colonnine e in quelle poche magari c'è la coda, voi capite che non va bene. Ecco perché la questione meriterebbe maggiore attenzione da parte della Regione del Veneto, una Regione che si candida all'autonomia, una Regione che potrebbe avere delle prospettive economiche sfruttando la riconversione energetica ed ecologica, che è veramente importantissima. Abbiamo un'imprenditoria molto vivace su questo, abbiamo tante eccellenze, abbiamo imprese che hanno esportato tecnologia in tutto il mondo, che potrebbero veramente trainare questa riconversione.
Prevediamo anche dei contributi per la rottamazione di vecchie auto per l'acquisto di auto elettriche, sempre col doppio obiettivo: quello di diminuire le emissioni di gas climalteranti, quindi andare incontro all'esigenza di attuare delle azioni per il contrasto ai cambiamenti climatici, e quello di inquinare meno, quindi risanare quell'area inquinata, che sappiamo essere inquinata da troppi anni e che tanti malati e morti crea anche nella nostra Regione.
Poi, sempre per percorrere quell'obiettivo che è la sostenibilità, si parla appunto di sostenibilità. La nostra Regione lo sa bene, perché è autrice anche di Veneto Sostenibile, cioè quella fotografia importantissima, quel bellissimo lavoro che permette di vedere come siamo messi con gli Obiettivi ONU dell'Agenda 2030.
Ecco, l'altro obiettivo che dobbiamo percorrere, sul quale non siamo messi bene, è quello della sostenibilità in agricoltura. Quindi, ci sono alcuni emendamenti utili a finanziare l'agricoltura sostenibile, l'agricoltura biologica, e a capire maggiormente quelli che sono gli effetti dei pesticidi nella nostra Regione. Una Regione, ricordo, dove si utilizzano circa 18.000 tonnellate/anno di pesticidi e dove, purtroppo, l'utilizzo di pesticidi sta aumentando di anno in anno, aumento spesso dovuto anche all'incremento di superficie viticola, che, come sappiamo, è una coltivazione ad alto utilizzo di sostanze chimiche, rispetto ad altre coltivazioni. Sicuramente è una coltivazione che dà redditi importanti, ma che purtroppo richiede anche molta chimica di sintesi.
Poi, ci sono altri emendamenti utili a capire quali sono gli impatti, ad esempio, dei cambiamenti climatici o della stessa agricoltura intensiva sulla biodiversità. Ricordo che uno degli Obiettivi ONU – uno dei pochi, tra l'altro, devo dire – sui quali siamo messi male in Veneto è proprio quello della tutela della biodiversità.
Andando sulle cifre, sugli importi, abbiamo realizzato delle tabelle per vedere la differenza tra gli importi investiti in questo bilancio rispetto a quello approvato l'anno scorso. Ci sono effettivamente alcune voci che balzano agli occhi. Ad esempio, per quanto riguarda la Missione 4, in particolare il Programma 3, "Edilizia scolastica", abbiamo meno 345% di investimento, se andiamo a vedere i soldi spesi al 4 novembre, perché è l'ultimo report di impegni di spesa e variazioni di bilancio (questo è un dato che userò nel mio intervento, perché abbiamo la fotografia al 4 novembre). Invece, se parametriamo questo programma dell'edilizia scolastica al bilancio dello scorso anno siamo al meno 24%. Questo vuol dire che nel tempo ci sono stati incrementi importanti, però con questi incrementi siamo al meno 345% e senza questi incrementi siamo al meno 24%. Questo perché abbiamo il bilancio dello scorso anno, che era 2.083.000, mentre quest'anno siamo a 1.670.000. Per quanto riguarda invece l'ultimo report, i soldi sono 7.440.000. Ecco spiegato perché abbiamo in un caso il meno 24% e nell'altro il meno 345%, a seconda se lo parametriamo al 4 novembre, dove evidentemente sono arrivati anche altri soldi, o al bilancio dello scorso anno.
Qui si pone anche un altro problema generale, che è questo: noi andiamo ad approvare un bilancio con delle cifre che poi, nel tempo, vengono aumentate. Vengono aumentate con gli impegni di spesa e con la variazione di bilancio. Quello che dico io, però, è che noi adesso andiamo a votare un bilancio che cambierà parecchio, non di poco, nel tempo. Saranno anche le regole, saranno anche le procedure, però, come Consiglio regionale, andiamo ad approvare degli importi su capitoli così importanti, che alla fin fine non saranno quelli.
In questo caso, inizialmente il bilancio prevedeva 2.083.000 euro, alla fine, al 4 novembre, almeno con l'aggiornamento fino al 4 novembre, siamo a 7.440.000. Questo era un punto che volevo toccare.
Cito qualche altra cifra. Sull'edilizia residenziale – siamo alla Missione 08, Programma 02 – se andiamo a vedere i soldi stanziati quest'anno sono 32.800.000. Quelli spesi, però, al 4 novembre sono 72 milioni. Quindi, anche in questo caso, abbiamo un meno 120%.
Altre voci interessanti. "Tutela, valorizzazione e recupero ambientale", Missione 09, Programma 02. In questo caso, se andiamo a vedere i dati al 4 novembre, siamo a 105 milioni di euro. In questo bilancio che andiamo a votare siamo a 65 milioni. Quindi, qui siamo a meno 60%.
Per quanto riguarda le aree protette, anche qui, se andiamo a vedere, con questo bilancio mettiamo 11.390.000. Se vado a vedere, invece, il 4 novembre, con il consolidato, siamo a 15.971.000. Qui siamo a meno 40%.
Un'altra questione molto importante, che mi sta molto a cuore, è la qualità dell'aria e la riduzione dell'inquinamento. Nel bilancio dell'anno scorso eravamo a 27.000.000; con il consolidato, al 4 novembre, siamo arrivati a 51.000.000. Bene, però con il bilancio di quest'anno siamo a 26.700.000, quindi abbiamo, comunque, una riduzione; a seconda se lo parametriamo con il bilancio dell'anno scorso o con il consolidato al 4 novembre, siamo a meno 1,2% oppure a meno 91%, quindi siamo sempre in diminuzione.
Cito un altro Programma, sempre della Missione "Sviluppo sostenibile", che è quello della politica regionale unitaria per lo sviluppo sostenibile a tutela del territorio e dell'ambiente. Parliamo molto di sostenibilità, perché abbiamo bisogno di sostenibilità, in quanto è chiaro a tutti che il sistema attuale, il modo di vivere attuale, di governare, gestire e amministrare è insostenibile. Lo dimostrano tutti i parametri ambientali, sociali e così via.
Ecco, in questo caso, passiamo dal bilancio dell'anno scorso di 15.200.000 euro, a quello di quest'anno di 6.396.000 euro. Quindi, siamo a meno 138%. Se lo parametriamo al 4 novembre, quindi allo scorso bilancio, ma al consolidato aggiornato al 4 novembre, siamo a 20.652.000 euro, quindi meno 222%. In ogni caso, se andiamo a vedere la Missione nel suo complesso – io ho citato anche qualche capitolo, ma andiamo a vedere la Missione nel suo complesso – che è la Missione "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente", se lo parametriamo al bilancio dell'anno scorso siamo a meno 10%, se lo parametriamo al consolidato del 4 novembre siamo a meno 91%. In ogni caso, sulla questione ambiente, sostenibilità, tutela del territorio non ci siamo. Non ci siamo, siamo in forte diminuzione. Dovrebbe esserci una controtendenza con quello che sta accadendo a livello mondiale, nazionale e regionale. Non serve che io vi ricordi che cosa sta accadendo.
Poi, trasporto pubblico locale. Questa è un'altra Missione, la 10. Sul trasporto pubblico locale, anche qui, se consideriamo il bilancio dello scorso anno, siamo al meno 14% degli investimenti; se consideriamo il consolidato al 4 novembre, siamo al meno 26%. Questo perché l'anno scorso avevamo 352.000.000 di euro e quest'anno, con il bilancio, siamo a 306 milioni; il consolidato invece lo avevamo portato a 386 milioni. In ogni caso, 306 milioni è meno al 26% rispetto al consolidato e meno 14% rispetto al bilancio iniziale.
Anche sul sistema della Protezione civile, ad esempio – Missione 11 "Sistema e Protezione Civile", Capitolo 01 – siamo a 6 milioni in questo bilancio, contro gli 8,8 milioni del bilancio dello scorso anno e contro i 17 milioni del consolidato al 4 novembre. Siamo in un caso al meno 46%, nell'altro al meno 182%.
Cito solo altri due o tre casi. Missione 12 "Diritti sociali, politiche sociali e famiglia", in particolare il Capitolo 1 "Interventi per l'infanzia e i minori e per asili nido". Ecco, qui vedo che quest'anno mettiamo 32 milioni, nel bilancio dello scorso anno 35 milioni, quindi siamo a meno 8%. Se poi vado a vedere il consolidato al 4 novembre, sono 48 milioni, quindi rispetto ai 32 milioni siamo a meno 50%.
Ricerca e innovazione. Ecco, anche questo è un capitolo importantissimo della Missione 14, che è la Missione "Sviluppo economico e competitività". Sulla ricerca e innovazione mettiamo 20 milioni di euro, parlo della cifra che andiamo a votare oggi o domani. Nel bilancio dello scorso anno eravamo a 103 milioni di euro, nel consolidato 93 milioni. Addirittura, in questo caso, avevamo votato l'anno scorso 103 milioni, ne sono stati investiti, spesi e programmati 93 milioni, quindi meno, e nel progetto di legge che andremo a votare siamo a 20 milioni. Quindi, se vado a vedere il consolidato siamo a meno 361%, se andiamo a vedere la differenza tra il bilancio dell'anno scorso e quello di quest'anno, a bocce ferme, siamo a meno 413,6%. Sono dati preoccupanti.
Andiamo a vedere nel suo complesso la Missione 14 "Sviluppo economico e competitività". Che la si guardi parametrata al bilancio dello scorso anno oppure al consolidato al 4 novembre – dico 4 novembre perché è l'ultimo dato disponibile che abbiamo – siamo sempre a percentuali inferiori, veramente allarmanti. Nel caso della differenza tra i due bilanci, meno 181%, nel caso della differenza del consolidato meno 257%.
Anche qui sarebbe interessante avere qualche spiegazione da parte degli Assessori competenti.
Politica. Andiamo a un'altra Missione. Siccome i capitoli sono tutti in diminuzione, anche forte, vado direttamente alla Missione 15 "Politiche per il lavoro e formazione professionale", politiche che comprendono lo sviluppo del mercato del lavoro, la formazione professionale, il sostegno all'occupazione e la politica regionale unitaria per il lavoro e la formazione professionale.
Ecco, la Missione nel suo complesso – quindi, parlo di Missione – prevede, con questo PDL (in particolare si parla del PDL 93, per essere precisi, ma faccio un po' come ha fatto il relatore, che ha svolto una relazione in cui ha toccato tutti i PDL), 124 milioni per questo bilancio; nel bilancio dell'anno scorso eravamo a 279 milioni, nel consolidato al 4 novembre siamo a 335 milioni. Quindi, se consideriamo la differenza con il bilancio dell'anno scorso, siamo al meno 125%, se consideriamo la differenza con il consolidato siamo al meno 167%. Missione 15 "Politiche per il lavoro e la formazione professionale": avremo bisogno anche qui di un colpo di reni in questa situazione post pandemia per quanto riguarda il lavoro e, anche per quanto riguarda la formazione professionale, abbiamo bisogno – ce lo dicono tutti, ad esempio ce lo dicono anche gli esponenti degli industriali – di qualificare i nostri giovani, perché abbiamo bisogno di figure professionali nuove, che prima non c'erano. Bisogna investire moltissimo per stare al passo con i tempi, anche perché tutte le tecnologie necessarie per la sostenibilità in tutti i settori sono tecnologie spesso nuove, che richiedono professionalità, competenza e naturalmente formazione.
Ecco, questo per quanto riguarda alcune voci che mi hanno parecchio incuriosito. Poi, come hanno detto anche altri, dovremo veramente fare degli sforzi e approfondire di più tutte le necessità relative ai cambiamenti epocali che ci vengono imposti dalla realtà. Vedi cambiamenti climatici, emergenza ambientale, vedi flussi migratori, impoverimento di certe fasce della popolazione. Sono tematiche difficili da affrontare, ma che non possiamo non vedere e non affrontare.
Credo che questa sia una manovra standard, che, per carità, è utile sicuramente ai veneti, però non è sufficiente e guarda poco al futuro. Tutti i cambiamenti necessitano di sforzi importanti, di comprensione, di studio e di programmazione nel tempo. Non è facile, sicuramente non è facile fare tutto questo, però, bene o male, per chi governa una Regione come la nostra, questa strada è obbligatoria.
Credo che ci sia un impegno da 6+, diremo così, ma siamo nell'insufficienza se guardiamo questo impegno in prospettiva rispetto a queste sfide epocali che dobbiamo affrontare, ma che questo bilancio, che è quello che dà ossigeno, corpo, anima a tutte le politiche regionali, appunto, non riesce a fare.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Ha chiesto la parola la collega Anna Maria Bigon. Prego.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Partiamo da dove ha terminato anche il collega Zanoni, laddove diceva, appunto, che questa manovra comunque di tipo ordinario serve e occorre di interventi maggiori.
Non entro nel merito dei capitoli di bilancio, che, pure importanti, sono già stati delineati, però con questo PDL 91 noi dobbiamo porre attenzione non solo per quanto riguarda ovviamente Cortina e i suoi Mondiali, l'ospedale di Padova, ma quello che manca è l'attenzione verso i disabili, il volontariato, i giovani e la vaccinazione.
Partiamo da questi quattro temi per delineare che, per quanto riguarda le strutture, noi abbiamo ad esempio la legge n. 112 del 2016, statale, che chiaramente delinea per il dopo di noi la necessità di intervenire a favore della disabilità e delle strutture di accoglienza. In realtà, la Regione non ha messo a disposizione i posti letto e le strutture sufficienti per dare accoglienza a loro, per un dopo di noi certo e garantito e, ovviamente, per dare anche dignità a quello che è questo servizio. Dobbiamo assolutamente fermarci all'interno di questo progetto di legge e pensare anche a questo.
Pensiamo poi alla vaccinazione, che abbiamo visto quanto è importante. Da più anni, questo partito, il Partito Democratico, chiede di intervenire a favore di un aumento delle vaccinazioni all'interno dei posti strategici, come possono essere magari le scuole, gli asili e le strutture socio-sanitarie, per il rischio alto di trasmissione di malattie. Quindi, dobbiamo assolutamente cercare di tenere in considerazione, portandole a un alto tasso di vaccinazione, queste strutture, all'interno del loro personale, e cercare di limitare o eliminare addirittura questo rischio, rendendo la vaccinazione gratuita. Penso, ad esempio, al Papilloma Virus, che è la vera vaccinazione contro i tumori, gratuita per quanto riguarda una certa fascia di età, ma non oltre, fondamentale per evitare un rischio sanitario nell'età adulta (non solo adulta, anche nell'età giovanile). Anche su questo dobbiamo assolutamente insistere e investire affinché la vaccinazione sia gratuita per tutti.
Pensiamo, ad esempio, al volontariato, che è un capitolo molto importante. Il Veneto gode di tantissime persone che si mettono a disposizione per la società. Penso all'AIDO, penso ad associazioni come Ronda della Carità, che abbiamo nella nostra USSL, che donano a favore della povertà. Da una parte l'integrazione, dall'altra il valore della donazione. Queste associazioni negli ultimi anni non sono nemmeno riuscite a pagare l'affitto, perché di fatto mettiamo a disposizione solo dei contributi per quanto riguarda la progettualità, ma è difficile fare progetti se non mettiamo queste associazioni in condizioni di esistere e, quindi, di avere una sede, di avere la possibilità di riunirsi e di fare la propria attività. È un'attività importante, perché di fatto sappiamo che il Veneto, come tutte le Regioni d'Italia, va avanti anche e soprattutto per il volontariato, che svolge una funzione importante.
Pensiamo poi ai giovani, giovani su cui investiamo tantissimo durante la loro vita, soprattutto per quanto riguarda lo studio. Migliaia di euro spesi per l'università, per far conseguire loro il diploma, per il sostegno allo studio, ma nello stesso tempo, nel momento in cui si laureano o si diplomano, abbiamo stipendi da 800-1.000 euro, contratti periodici, spesso anche precari e a termine, e preferiscono andar via. Questo, comunque, riguarda l'agio all'interno di un'attività lavorativa post studio di un giovane, ma dobbiamo pensare anche al disagio, cosa che in questa manovra – parlo sempre del PDL n. 91 – non viene nominata, ad esempio il disagio psicologico, la salute mentale. Io insisto sempre su questo, perché non possiamo pensare che sia un'eccellenza un Veneto che non guarda a queste problematiche. Sono aumentati gli accessi di giovani nelle strutture ospedaliere, soprattutto nel post Covid. Noi non abbiamo strutture di emergenza, se non per adulti.
Allora – lo dirò sempre, ad ogni manovra, per più volte, finché non verrà accolto – credo che dobbiamo assolutamente intervenire e investire anche in questa somma. Sono state delineate, giustamente, dai colleghi che mi hanno preceduto, le varie riduzioni di bilancio di questo anno. Non solo il fatto che è una manovra ordinaria, ma vediamo minori investimenti in questa manovra ordinaria. Facciamo veramente uno sforzo, perché ci sono dei settori che non possono essere secondari. E non sono secondari, perché se non interveniamo dove abbiamo detto finora, non vedremo crescere assolutamente nulla e tanto meno il nostro Veneto.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Collega Zottis, prego.

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Giustamente, quando ha iniziato la relazione, l'Assessore ci ha fatto notare come noi dobbiamo essere anche quelli che valorizzano ciò che di bello c'è all'interno della Regione Veneto. Un Veneto – ha detto – ambizioso, e sicuramente il Veneto è ambizioso per come è cresciuto, per quelle che sono le sue componenti sociali. Se noi, però, non guardassimo anche quelle che sono le fragilità e quelli che sono i rischi degli investimenti che andiamo a porre, allora faremmo un lavoro a metà.
È evidente che le nostre controproposte e la visione, in qualche modo, anche in forte alternativa che stiamo cercando di dare attraverso gli emendamenti, vanno proprio in questa direzione: cercare di consolidare ciò che di positivo c'è – ed è tanto – e cercare di dare una prospettiva positiva e di crescita ai nostri cittadini. Su questo è anche altrettanto evidente che ci sono degli alert. Prima il consigliere Zanoni ha fatto un elenco lungo di quelli che sono gli obiettivi di Veneto Sostenibile, di Europa Sostenibile, e anche di dove siamo più fragili e meno fragili. Io li riassumo in quello che è un alert relativo alla povertà. Ancora non è così monitorato, ma comunque i dati – ce lo dice spesso l'Assessore – ci dicono che anche in Veneto la povertà è in crescita.
L'altro aspetto è la raggiungibilità dei nostri territori. Parliamo delle periferie, parliamo dei territori più limitrofi, più in difficoltà. È evidente che l'elemento di raggiungibilità, se guardiamo anche alle Olimpiadi, è un elemento centrale. E così gli investimenti collegati a questo, perché la pista da bob, di per sé, non è sufficiente a rendere ambizioso il Veneto nei prossimi dieci anni, se non c'è una politica integrata che guarda anche alla vivibilità di quel territorio. È per questo che abbiamo fatto alcune proposte.
È altrettanto evidente che puntare sui giovani, per noi, diventa cruciale per dare vitalità a quello che è il Veneto, perché la sostenibilità c'è solo e soltanto nel momento in cui diamo delle prospettive lavorative ai giovani. Noi le abbiamo individuate soprattutto nel campo dell'ambiente, perché in qualche modo anche l'impresa, l'industria ci sta dicendo questo. Non lo diciamo noi, è molto più avanti, alle volte, anche il settore imprenditoriale e industriale nel campo della sostenibilità rispetto a quello che riusciamo a mettere in moto.
È anche altrettanto evidente che questi sono temi che riguardano anche la Fondazione di Venezia, perché Venezia è tanto bella quanto fragile. Giustamente il collega Montanariello spesso punta il dito contro quelli che sono alcuni elementi di debolezza anche di investimento, per quanto riguarda la mobilità. Prima si è citato ciò che riguarda le case. Io ritorno sui giovani e la povertà, perché purtroppo un altro indicatore negativo a livello territoriale, proprio qui, è anche quello dei giovani che comunque... Purtroppo sta aumentando il numero di giovani tossicodipendenti. Questo non è un indicatore positivo, sia se guardiamo al futuro sia se guardiamo il contesto attuale. Su questo è altrettanto evidente che quando noi abbiamo degli stanziamenti per consolidare la rete alla quale si rivolgono o dovrebbero rivolgersi queste persone... Purtroppo troppo spesso non lo fanno, alle volte per vergogna, alle volte per non conoscenza, alle volte perché sono chiaramente dentro una bolla di crisi e di isolamento che non li porta ad andare in quella direzione. Ma aumentare la consapevolezza culturale e i servizi che riguardano questo tema diventa indispensabile per colmare quei rischi che potrebbero portare potenzialmente a un Veneto meno ambizioso e meno sostenibile rispetto a quelle che sono le ambizioni di tutti noi.
Tutti, qui dentro, puntiamo ad un Veneto bello, ad un Veneto che riveda quelle terre anche bellunesi nel rispetto di quel paesaggio e quindi – lo ridico – quella manutenzione costante. Oggi ho visto che c'erano degli interventi per quanto riguarda l'area di Cibiana; ci sono molti altri interventi, proprio perché comunque l'area sia attrattiva e le Olimpiadi diventino un elemento di attrattività per il futuro, un cooptare delle risorse che guardino al futuro. Questo è quello che noi cerchiamo di fare attraverso quella che è una manovra che va ad arricchire, non a lenire gli interessi dei veneti, non a mettere in difficoltà l'immagine dei veneti.
L'hanno detto prima i colleghi molto bene: le Olimpiadi possono rappresentare un elemento, un marchio nuovo e arricchente della Regione Veneto, ma questo richiede una rete che noi chiediamo venga ancora più potenziata rispetto a quello che è previsto, proprio nel cercare di dare benessere anche a quelle fasce più deboli di cittadini che purtroppo la pandemia ha visto aumentare e proprio nella direzione di quei territori che ad oggi sono così belli, ma anche così poco raggiungibili e alle volte, purtroppo, subiscono anche delle mancanze sulle politiche sia di investimento giovanile, sia della casa che li portano ad essere territori che, sempre di più, vengono svuotati.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Collega Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Mi soffermo, in questo intervento generale, su cosa ha ispirato la manovra emendativa di Veneto che Vogliamo. Abbiamo presentato tanti emendamenti, forse meno in questo collegato, però in generale faccio un intervento proprio per introdurre il lavoro che abbiamo fatto.
Siamo partiti dai penultimi che durante il DEFR citavo, cioè dove la Regione Veneto oggi, secondo i dati che abbiamo potuto raccogliere e che poi speriamo non vengano confermati da altri dati che ci verranno dati, è penultima rispetto alle altre Regioni d'Italia, cioè siamo in arretrato, Mi riferisco alla presenza di consultori. Non copriamo quel famoso golden standard che ci viene richiesto, che è un consultorio ogni 20.000 abitanti e oggi ne abbiamo uno ogni 50.000.
Ne abbiamo parlato molto durante il DEFR e c'è stato anche un impegno in questo senso, ma siamo la penultima Regione per medici di base in proporzione alla popolazione e per spesa in salute mentale, tema importantissimo oggi, in particolare con la pandemia.
Siamo la penultima Regione del nord, quindi togliamo le Regioni del sud, ma siamo penultimi nel nord, per posti in asili pubblici.
Siamo partiti da qui, da tre gap, perché se dobbiamo parlare di una Regione eccellente, è anche vero che si arriva ad essere eccellenti nel momento in cui su tutti gli indicatori abbiamo un livello almeno al pari delle altre Regioni a cui noi ci ispiriamo, quelle vicine: la Lombardia, il Piemonte, l'Emilia-Romagna, anche guidate dallo stesso colore politico della Regione del Veneto.
Siamo partiti da qui con alcuni emendamenti che aggiungono risorse proprio a partire da questi tre gap, che io credo siano inaccettabili per una Regione che vuole correre come la nostra. Fatemi fare un appunto importante sul tema di dove andiamo a prendere queste risorse, perché ho provato a fare un approfondimento, approfondimento che avrei voluto vedere da parte della Giunta, sull'addizionale IRPEF, visto che l'anno scorso avevamo fatto una discussione, credo costruttiva. Non si può arrivare oggi in Aula dicendo la motivazione per cui non si è deciso di inserire, come diceva il consigliere Zanoni, non tanto una nuova tassa, perché noi non siamo una Regione tax free...
Sinceramente, non accetto la retorica per cui, pur avendo un'aliquota dell'1,23, distribuita equamente su tutte le fasce di reddito, noi ci riteniamo una Regione senza IRPEF. Non è così. Noi siamo una Regione che ha scelto, diversamente da altre Regioni, di non mettere un'addizionale ad alcune fasce.
Voglio provare a fare un ragionamento con dei dati e costruttivo, per capire, al di là delle opinioni politiche rispetto all'essere a favore o contro, cosa comporta eventualmente ragionare su questo tema, su questo contributo di solidarietà, chiamiamolo come vogliamo.
Oggi, se una persona con un reddito oltre i 100.000 euro in Veneto avesse un'addizionale IRPEF come in un emendamento di Veneto che Vogliamo viene proposto, pagherebbe circa 40 euro al mese in più rispetto a quello che paga oggi. Se andiamo a vedere un dato rispetto a quanto costa oggi andare all'asilo nido in Veneto, rispetto alla media nazionale, che ha una tassa di 303 euro al mese, in Veneto, secondo uno studio fatto da Cittadinanzattiva, nel 2019 risultavamo pagare in media 350 euro al mese.
Se chiedessi a un cittadino, a Mario, che ha un reddito di 100.000 euro l'anno, di pagare 40 euro al mese e lui pagasse 50 euro in meno al mese di tassa per mandare i suoi figli all'asilo, non sono sicura che Mario, o chi per lui, pensi che la Regione del Veneto abbia preso le sue tasche e le abbia svuotate di soldi, perché alla fine Mario al mese guadagna 10 euro.
Il ragionamento è questo: se noi pensiamo di inserire una tassa di scopo, chiamiamola come vogliamo, che porti non solo questa Regione a redistribuire eventualmente l'impatto economico della crisi Covid tra le persone che oggi riescono ancora a guadagnare, per fortuna, molto e le persone che invece sono state più colpite, ma in generale, se avessimo una serie di entrate che ci permettono, come altre Regioni...
Regioni governate da colori politici simili – la Lombardia e il Piemonte – hanno, ad esempio, per i redditi sopra i 75.000 euro, la Lombardia, una aliquota dell'1,74. Abbiamo Regioni come il Piemonte che ce l'hanno simile, abbiamo Regioni come l'Emilia – e lo dicevo anche l'ultima volta – che addirittura fa pagare i redditi più bassi, cosa su cui, ad esempio, non sono d'accordo. Penso che la Regione Emilia faccia qualcosa che forse potrebbe essere fatto diversamente.
Perché queste risorse in più? Perché ogni volta, ad esempio anche sulla cultura, ma anche su altri temi su cui ho lavorato per gli emendamenti, viene risposto "Di bilancio libero ne abbiamo poco, non abbiamo fondi, non abbiamo soldi per investire". Quindi, ci ritroviamo ad essere la penultima Regione per investimenti in cultura.
La Regione Piemonte mette più di cinque volte, anzi cinque volte quanto mettiamo noi, e credo che un operatore della cultura in Piemonte si senta forse più contento di vedere che la sua attività durante la pandemia viene sostenuta in maniera forte, anche perché esiste la possibilità di investire, e che magari quei fondi siano arrivati da qualcuno che in questo momento è stato colpito meno dalla pandemia perché ha ancora un imponibile sopra i 75.000 o i 100.000 euro l'anno.
Il ragionamento, secondo me, è serio ed è da fare. Semplicemente pensare che lo slogan sia quello di essere Regione tax free credo sia un messaggio sbagliato da dare fuori, uno, perché non lo siamo, due, perché lo siamo senza aliquote che definiscano una aggiuntività diversa tra chi guadagna di più e chi guadagna di meno e poi l'esito finale è quello che, in effetti, i servizi i veneti li pagano, e forse li pagano più che in altre regioni. Quindi, una famiglia che vive in un'altra regione per mandare i figli all'asilo paga meno rispetto a quanto si paga in Veneto.
Fatemi finire sul tema cultura, tanto poi interverrò puntualmente sugli emendamenti. L'ho già detto la settimana scorsa, abbiamo fatto un lavoro, prima lo diceva anche l'assessore Calzavara, rispetto al ridurre i tagli che c'erano quando siamo entrati in discussione di bilancio, dimostrando il fatto che il lavoro fatto in Commissione in maniera unanime ha portato ad un risultato, ma il risultato oggi è ancora di essere penultimi. Se ancora siamo penultimi, io parto dal via. Non voglio oggi rallegrarmi del fatto che sono stati...
Bene, ma non voglio pensare che sia risolta qui, perché se ripartiamo da quei penultimi, da quel livello di arretratezza rispetto ad altre Regioni del nord e d'Italia, dobbiamo avere l'obiettivo di aggiungere ulteriori fondi alla cultura. Abbiamo l'obiettivo di approvare la legge sulla cultura subito, nei primi mesi del 2022, perché siamo già in ritardo; abbiamo l'obiettivo di fare in modo che la cultura venga sostenuta e finanziata pensando alle giornate lavorative, come è stato fatto e verrà fatto nel bando extra FUS, proprio perché si paga il lavoro che la cultura promuove in chiaro.
Questo è il contenuto di una petizione che è stata sostenuta da più di 5.000 operatori, che è stata lanciata in Veneto qualche settimana fa. In poche settimane sono state raggiunte 5.000 firme. Io credo che in quest'Aula pensare di raggiungere l'obiettivo di non tagliare, come su altre poste, sia un obiettivo positivo, ma credo anche che lo sguardo al futuro ci imponga di dire che se la Regione Piemonte mette cinque volte tanto, la Regione Emilia mette tre volte tanto, non solo sulla cultura... Oggi intervengo in particolare su questo, perché è un tema su cui, nell'ultimo anno ho lavorato molto, quindi non credo che questo vada a scapito di altri investimenti, ma è un tema a cui tengo.
Oggi sulla cultura noi rimaniamo, al di là di aver ridotto i tagli, al punto di partenza, al via. Non abbiamo fatto un passo in più, non abbiamo aggiunto rispetto al livello in cui eravamo. Abbiamo evitato una tragedia, questo sì.
Spero dalla discussione di questi giorni che sugli emendamenti rispetto a questi temi chiave, che sono solo alcuni, ma sono quelli chiave per ridurre le diseguaglianze e lavorare al sostegno di quei comparti economici che più sono stati colpiti dalla crisi, e in particolare io mi occupo e mi sto occupando della cultura, ci sia un'apertura da parte della Giunta rispetto ad aggiungere alcune poste su questi temi, perché io credo che nei prossimi anni la crisi – e non lo dico io, lo dicono altri più importanti di me – colpirà forte e colpirà forte nello specifico alcune categorie.
Se noi non ci attrezziamo, al di là dei fondi del PNRR, su cui ho visto vari emendamenti e proposte e spero che alcuni di questi vengano effettivamente approvati, c'è la necessità, dicevo, al di là del PNRR, di garantire sostentamento e fondi del bilancio regionale a quei comparti che verranno colpiti gravemente dalla crisi: famiglie, fasce sociali e comparti produttivi della nostra regione.
Grazie.
Assume la Presidenza
La Vicepresidente Francesca ZOTTIS

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Ha chiesto di intervenire la consigliera Baldin.
Consigliera, non la vediamo. Va bene.
Se non si connette, a questo punto, vado avanti. Proviamo a chiamarla e vediamo se risponde.
Nell'attesa passo la parola, invece, alla collega Camani.
Grazie.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Assessore, le dirò cosa penso e cosa pensiamo in riferimento alle modalità con cui avete scelto di organizzare le entrate di questa Regione quando parleremo di legge di stabilità e le dirò cosa penso, rispetto a come avete deciso di allocare le risorse, cioè sul fronte delle uscite, quando parleremo del bilancio.
Ora, però, stiamo parlando del collegato alla legge di stabilità, cioè stiamo cercando di capire se possono esistere delle modifiche o delle integrazioni all'impianto normativo che questa Regione si è già data che siano coerenti con il contesto nel quale questo bilancio viene sviluppato. Quindi, è una questione di metodo.
Sul punto faccio due considerazioni veloci. Lei ha detto: "Il Veneto funziona e va bene così". Riassumo ovviamente un concetto un po' più articolato, ma in sintesi mi pare questo. Io le dico che lei ha ragione perché nessuno, neanche da questa parte dei banchi della minoranza, ha mai messo in discussione le eccellenze di questa Regione. Lei fa bene, e noi con lei, ad essere orgoglioso del Veneto che va bene così e che funziona.
Le pongo, però, due questioni. La prima: siamo sicuri che il Veneto che funziona continuerà a funzionare così bene nel futuro? Perché il legislatore, chi si occupa di organizzare le politiche del territorio, deve porsi nell'ottica di prevenire e possibilmente orientare ciò che accadrà. Ci sono alcuni esempi che funzionano bene in questa Regione e che io penso dovrebbero essere al centro della nostra attenzione e dovrebbero essere gli argomenti che ci obbligano a rivedere alcune impostazioni.
Faccio tre esempi semplicissimi. Ho l'assessore Caner davanti, quindi parto dal turismo. Il Veneto è ormai da anni la prima regione in Italia per arrivi e presenze turistiche. Siamo un'eccellenza sia per le qualità artistiche, naturalistiche di cui disponiamo naturalmente, ma anche per un impianto turistico che in questi anni ci ha consentito di essere quelli che funzionano. È altrettanto evidente che la pandemia ha colpito in maniera principale il comparto turistico e tutti i servizi ad esso collegati.
Sono sicura che l'assessore Caner, se vuole continuare a rappresentare un comparto che funziona, quest'anno dovrà inventarsi qualcosa di nuovo, come si è inventato qualcosa di nuovo l'anno scorso. È questo il senso della discussione attorno al collegato.
Faccio un altro esempio: le politiche sanitarie. È chiaro che la sanità del Veneto è un'eccellenza e il Presidente Zaia ci ha fatto l'elenco dei primati che abbiamo, ma è vero o non è vero che la pandemia ha messo in evidenza alcune criticità anche all'interno del sistema sanitario del Veneto e che, dunque, la legge collegata al bilancio potrebbe essere l'occasione per ricalibrare anche quelle politiche?
Il tema delle politiche sul lavoro è un'altra eccellenza di questa Regione, ma è vero o non è vero che la pandemia ha colpito in maniera differente, all'interno delle politiche sul lavoro le donne diversamente dagli uomini, i giovani diversamente dai meno giovani, i più formati diversamente dai meno formati?
Quando noi ci aspettiamo che dentro la manovra al collegato ci siano modifiche che vadano a intercettare, anche nei settori dove le cose funzionano, i cambiamenti in atto per orientarli e costruire una prospettiva che ci consenta di garantire il mantenimento di ciò che funziona, non credo che diciamo una cosa in contrasto rispetto a quello che dice lei.
Vengo alla seconda questione. Assessore, è verissimo che c'è un Veneto che funziona, ma è altrettanto vero che c'è un Veneto che non funziona. La pandemia ha accresciuto il divario tra chi funziona e chi non funziona. Se noi le chiediamo dentro il collegato di occuparsi di costruire politiche che riducano questo divario, che è stato accresciuto anche dalla pandemia, penso che stiamo dicendo una cosa di buonsenso.
Se le chiediamo, nell'anno della pandemia, di aumentare le risorse per l'inserimento lavorativo, che vadano a intercettare meglio ciò che è emerso come più fragile dall'epidemia, penso che diciamo una cosa corretta.
Se chiediamo all'Amministrazione regionale di ripensare le politiche della non autosufficienza e della disabilità, cioè tutte quelle fragilità che durante la pandemia si sono aggravate, stiamo esattamente cercando di adeguare l'impianto normativo regionale a ciò che sta accadendo.
Se chiediamo, nella manovra emendativa al collegato, di aumentare gli stanziamenti per le borse di studio, lo facciamo perché ci siamo accorti, proprio durante la pandemia, che alle condizioni date dal sistema universitario, anche veneto, per chi ha meno disponibilità e meno risorse, andare all'università è complicato.
Se le chiediamo, Assessore, maggiori risorse e un impianto normativo diverso per prevenire e contrastare il disagio abitativo è perché abbiamo visto che durante la pandemia è tutto più complicato e il ceto medio, colpito fortemente dalle conseguenze economiche del Covid, ha bisogno di un sostegno ulteriore.
Se le chiediamo, Assessore, oltre alle Olimpiadi, di occuparsi dei disagi sempre crescenti che le aree interne e le zone montane hanno evidenziato, a maggior ragione durante la pandemia, dove la difficoltà di garantire servizi sociali e sanitari nelle aree interne, nelle aree montane si è aggravata, stiamo esattamente facendo quello che lei suggeriva di fare.
Anche la consigliera Venturini, che fa un emendamento in cui chiede, ad esempio, che vengano inserite nelle spese da rimborsare in caso di calamità naturali, non solo quelle standard, ma anche allargandole ad altre necessità, lo fa perché sta cercando di modificare l'impianto normativo per venire incontro a delle necessità del territorio, perché mai come in questo anno gli allagamenti e le alluvioni hanno pesato di più rispetto agli altri anni.
Ecco perché io credo che sia importante cambiare alcune cose che non funzionano se vogliamo davvero costruire le condizioni per cui non ci sia una Regione in cui chi funziona va con la prima ingranata e chi non funziona viene lasciato indietro. Non vi dovete occupare soltanto delle eccellenze, assessore Calzavara. Mai come in questa fase storica, l'attenzione, il focus andrebbe messo su chi non funziona tanto bene per evitare che le distanze si accrescano.
Ultimo tema sul quale non sono d'accordo con l'impostazione che lei ha dato al bilancio e a questa discussione, e glielo dico con tutta la sincerità del caso: anch'io sono abbastanza ambiziosa, ma non possiamo permetterci di aspettare il 2026 per vedere come va.
Il 2026 è il traguardo, non è la linea di partenza. Noi non possiamo continuare così e vedere cosa succederà l'anno prossimo. Noi oggi dobbiamo cominciare una maratona e dobbiamo mettere la nostra Regione nelle condizioni di arrivare prima al traguardo del 2026. Nel 2026 la maggior parte delle opportunità saranno già passate, anzi saranno andate da altre parti.
Se noi le chiediamo, Assessore, di investire oggi maggiori risorse nella riconversione energetica degli edifici pubblici, glielo diciamo perché abbiamo in mente che l'obiettivo della trasformazione ecologica e sostenibile della nostra regione dobbiamo iniziare a percorrerlo oggi, per arrivare pronti nel 2026.
Se le chiediamo un investimento ulteriore per il rinnovo del parco mezzi del trasporto pubblico locale, glielo chiediamo perché pensiamo che, se forse partiamo oggi, arriviamo pronti al 2026. Le diciamo oggi che serve un investimento ulteriore nella digitalizzazione della pubblica amministrazione, con particolare riguardo alla scuola. Assessore, mentre abbiamo la zona gialla, arancione, rossa che ci aspetta, i ragazzi in Veneto hanno ripreso a fare la DAD esattamente come l'hanno fatta due anni fa, con le connessioni che non ci sono, con i server che non funzionano, con una necessità assolutamente inadeguata rispetto alle aspettative dei ragazzi.
Quando le chiediamo oggi di aumentare gli investimenti per il contrasto all'inquinamento nella Pianura Padana, glielo chiediamo oggi perché per avere i risultati tra qualche anno dobbiamo cominciare subito.
Ecco perché – e concludo, Assessore – credo che sia necessario cambiare metodo, approccio a questa fase di bilancio. L'anno scorso l'abbiamo data per acquisita: era un anno difficilissimo, eravamo nel mezzo della pandemia, facevamo fatica a capire da dove eravamo partiti e, a maggior ragione, faticavamo a capire dove dovevamo andare. Eravamo tutti in trincea. Quindi, il bilancio è stato il bilancio della resistenza. Quest'anno, però, abbiamo un'altra sfida davanti, abbiamo la sfida del cambiamento.
Proprio perché abbiamo la fortuna di partire dall'essere una delle Regioni più fortunate, più ricche, più virtuose, diceva il consigliere Montanariello, non dobbiamo commettere il gravissimo errore di perdere questo vantaggio competitivo e arrivare alla fine della maratona, nel 2026, peggio di come siamo partiti.
Per queste ragioni – ora vedremo come andrà la riforma emendativa – credo che con le modifiche all'impianto legislativo che ci proponete con il collegato alla legge di stabilità (Olimpiadi, Fondazione Venezia, un ospedale che verrà realizzato nel 2024 e poco altro), ancora una volta, stiamo mancando l'occasione fondamentale che abbiamo davanti.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Ha chiesto di intervenire la consigliera Baldin.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Grazie, Presidente. Ringrazio anche tutti i colleghi che sono intervenuti prima di me e che interverranno poi.
È con una certa soddisfazione che riscontro gli stessi argomenti di discussione, gli stessi temi che stiamo toccando un po' tutti e che toccherò anch'io in questo intervento. Vuol dire che sono tematiche vere, che provengono dal territorio e non possono essere messe in discussione. Vuol dire che sono problemi esistenti e impellenti.
A questo credo che bisogna dare una risposta in questa manovra. Condivido quello che è stato detto dai colleghi prima di me, ovvero, che siamo in un'epoca particolare. Veniamo fuori, anzi, siamo ancora purtroppo dentro – anche se sono passati quasi due anni – questa epidemia che coinvolge non solo il nostro Paese, ma tutto il mondo, e che ci deve insegnare qualcosa.
Prendiamo spunto da quello che succede a livello più alto, a livello governativo, dal Governo Draghi, per l'appunto, che sta investendo su tanti fronti. Non si tratta di fare risparmi di spesa, di essere i più bravi a risparmiare, ma bisogna diventare bravi a spendere, e a spendere bene le risorse che ci vengono date.
La sfida futura sarà quella del Piano di ripresa e resilienza che ci porterà, speriamo, benessere e soprattutto risorse per fare quelle cose che effettivamente servono nella nostra regione e che prima non si potevano fare per mancanza di denaro.
Oggi, quindi, dobbiamo pensare a questo: al futuro, al cambiamento che è già in corso e alla ripresa, al rilancio non solo del nostro Paese, ma anche della nostra Regione, che ha sofferto in maniera indicibile in questi ultimi anni.
Dobbiamo partire proprio dai servizi pubblici, da un potenziamento dei servizi della sanità. È un tema che è stato toccato da molti miei colleghi. Credo che al personale sanitario vadano date delle risposte, soprattutto dopo questo periodo di enorme stress a cui sono stati sottoposti. Abbiamo carenze immani di medici di medicina generale, ma non solo, anche di infermieri. Secondo la ANAAO Assomed, servirebbero, in Veneto, almeno 3.500 infermieri e invece siamo appena a 1.600.
È un dato che deve far riflettere, come il dato, anche questo è interessante, dei medici dimissionari, i medici ospedalieri, che danno le dimissioni. Pensate che a livello nazionale il 2,9% dei medici ospedalieri ha dato le dimissioni prima di andare in pensione. Invece, il dato del Veneto è del 5,9%, quindi più del doppio del dato nazionale. È una tendenza strutturale, purtroppo, perché, se ragioniamo degli ultimi dieci anni, in Veneto, le dimissioni si sono addirittura quintuplicate.
In questa situazione alcuni settori sono entrati in profonda crisi, ad esempio i "pronto soccorso", i punti di primo intervento che sono stati, in alcuni casi, chiusi o privatizzati, solo per fare un esempio, quelli di Montagnana e Bovolone.
Riportando alcuni dati, non li cito io o il Movimento 5 Stelle, ma sono dati che provengono dall'ISTAT, nel 2018 erano sei medici di medicina generale, due medici di continuità assistenziale, otto pediatri ogni 10.000 abitanti, tutti valori comunque inferiori alla media nazionale. Lo erano di più prima e oggi sono addirittura meno. Quindi, anche questi sono dati utili da tenere a mente.
Abbiamo anche la crisi della salute mentale. Sapete che in questo periodo si sono registrati degli aumenti di casi di malattie mentali. Abbiamo nel Veneto una spesa pro capite di 54 euro per la salute mentale, contro i 65 della media nazionale. Quindi, siamo fanalino di coda dopo la Basilicata.
Anche i consultori, come ha citato prima la collega Ostanel, sono gravemente insufficienti. La legge ne stabilisce uno ogni 20-25.000 abitanti, mentre in Veneto se ne trova uno ogni 59.000. Insieme a questi, andrebbe ampliata la rete dei centri antiviolenza e la rete degli asili nido, delle scuole dell'infanzia, argomento che ha toccato anche il Presidente Zaia la scorsa settimana, vantandosi che in Veneto esistono 90.000 bambini in età dell'infanzia che frequentano le scuole paritarie, che costano 31.000.000 di euro all'anno. Il refrain è sempre il solito, ovvero che se tutti questi bambini andassero nelle scuole, negli asili pubblici, ci costerebbero molto di più. La realtà, invece, secondo me è diversa, perché forse la differenza rispetto al pubblico la paga la famiglia. In questo caso il settore pubblico deve avere un ruolo chiave in un ambito così delicato.
Passiamo alle RSA. Qui la crisi è stata veramente nerissima. La settimana scorsa sono arrivati da Roma 4,8 milioni di euro per tamponare i buchi di bilancio nelle RSA del Veneto, però anche questi non risolvono tutto. Abbiamo ancora il problema che vi dicevo prima, quello del personale, infermieristico soprattutto. È una diaspora che dal privato va verso il pubblico, è una mancanza di personale che non si trova in nessuna maniera. Anche questo è un problema di programmazione. Serve un rilancio, serve una ripresa, cosa che non si riscontra in questa manovra di bilancio.
Potrebbe essere ancora lunga la lista, ma mi concentro sugli emendamenti che ho presentato. La volta scorsa, al DEFR, sono stati approvati alcuni dei miei ordini del giorno e ritengo la cosa interessante e propositiva, perché è stata riconosciuta la validità della proposta, soprattutto per quanto riguarda, e ne cito alcuni, la sicurezza sul lavoro, il potenziamento dell'organico degli SPISAL. Questo è un tema che ha toccato anche il Presidente. Bisogna concentrarsi di più, fare molto di più. Per questo, per non lasciare una lettera vuota, quindi riempire di significato gli emendamenti e gli ordini del giorno, nella parte del bilancio ho chiesto di finanziare con 6 milioni di euro gli SPISAL. Sappiamo che nella nostra Regione è un dato, quello degli infortuni sul lavoro, addirittura in controtendenza rispetto al dato nazionale. Qui gli infortuni sono sempre di più, sempre più numerosi e mortali, anche in epoca di Covid, ovvero quando si è lavorato meno rispetto agli altri anni e quindi avremmo dovuto avere un dato assolutamente diverso da quello attuale.
Un altro tema fondamentale che ho toccato prima nel DEFR e che andrò ad approfondire ora nella manovra emendativa, è quello del diritto allo studio, in particolare quello degli universitari e delle borse di studio. Anche la scorsa volta l'assessora Donazzan mi ha dato ragione in questo: si dovrà fare quanto possibile per aumentare le soglie dell'ISPE, che è quell'indicatore del patrimonio, per arrivare a dare i soldi delle borse di studio ai ragazzi. E lo si dovrà fare in tempi più celeri, cercando di accontentare tutte le richieste.
Collegato a questo c'è il tema degli alloggi degli studenti fuori sede, cosa che è emersa nella stampa regionale e locale. Avete visto tutti, credo, la polemica. Non voglio fare una polemica, però è uscito sulla stampa proprio l'argomento dell'emergenza alloggi.
L'Università di Padova e il Comune di Padova si sono subito messi in moto e hanno stanziato 1,3 milioni di euro per venire incontro alle esigenze abitative degli studenti fuori sede. Anche la Regione, dal mio punto di vista, deve fare qualcosa, deve mettere mano a questa situazione per la quale ho presentato un emendamento che prevede 4,5 milioni di euro per l'emergenza alloggi.
L'ultimo tema è quello dei rifiuti. Ringrazio ancora l'assessore Bottacin per aver preso in considerazione la volta scorsa un emendamento che parla di abbandono progressivo dell'incenerimento e mira a una direzione netta verso il riciclo, il riuso e la raccolta differenziata, che sono i temi dell'economia circolare, sono i temi del futuro. Non si dovrà più bruciare, ma si dovrà riciclare e riutilizzare. Credo che sia comunque grave che la Regione non abbia dato una risposta a quei comitati, a quelle associazioni ambientaliste che vivono nei pressi dell'inceneritore di Fusina. L'anno scorso, con un ordine del giorno, la Giunta si era impegnata a finanziare uno studio, un biomonitoraggio sugli effetti nocivi dell'inceneritore, ma ad oggi non ce n'è traccia.
Proprio per questo, se vogliamo parlare, come sentivo dire prima dall'assessore Calzavara, di Venezia Capitale mondiale della sostenibilità, credo che dovremmo arrivare a questo appuntamento preparati, non possiamo essere impreparati, come oggi. Pensiamo, ad esempio, a una laguna libera da mezzi inquinanti, con un livello di inquinamento magari basso, non con livelli esponenziali come quelli di oggi: un ambiente e un territorio che è tra i più inquinati d'Europa. Proviamo a studiare l'ipotesi di avere nella laguna di Venezia mezzi completamente elettrici. È sicuramente un obiettivo ambizioso, però, se non si parte, non si riuscirà mai a raggiungerlo.
La volta scorsa l'assessora De Berti parlava di ibrido, ma credo che questo sia un primo passo, non sufficiente sicuramente, e che in futuro, come per le macchine del resto, anche i mezzi pubblici debbano diventare elettrici e quindi sostenibili, compatibili con un ambiente che deve essere sano e salubre per tutti i cittadini. Lo sviluppo deve andare di pari passo con la sostenibilità, non possiamo fare altrimenti.
Vi ringrazio e spero che anche in questa discussione si possano ottenere risultati soddisfacenti, sia per la maggioranza che per l'opposizione, perché siamo qui per fare il meglio dei veneti, per venire incontro alle loro necessità, che sono numerose, e meritano tutte una certa attenzione da parte nostra.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Ha chiesto di intervenire il capogruppo Possamai. Prego, Capogruppo.

Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)

La ringrazio, Presidente.
Faccio anch'io un breve intervento in questa discussione generale, breve perché hanno già ben detto in particolare la correlatrice e i colleghi sono già intervenuti.
Parto con un ragionamento generale, che è questo: quando le cose sono giuste, noi siamo sempre stati onesti nel nostro modo di fare opposizione e nel dire che, se una cosa è fatta bene ed è corretta, lo dobbiamo riconoscere. Dentro questo collegato ci sono cose buone, nel senso che, se parto dal primo articolo, e quindi quello su Venezia Capitale mondiale della sostenibilità, non possiamo che dire che ci sembra finalmente una cosa che va nella direzione giusta, ma anche sull'ospedale di Padova, come possiamo non essere d'accordo?
Mi concentro, però, su quello che manca, nel senso che la Capitale mondiale della sostenibilità è un modello di lavoro, è un modello di ragionamento e di impostazione che ci convince, ma che avremmo voluto vedere anche su altri fronti. Provo a citare due aspetti. In quel caso noi partecipiamo a una Fondazione, ma siamo uno dei pezzi del ragionamento. Quello che abbiamo provato a dire, anche nel DEFR, ma che torniamo a ribadire oggi, è questo: in un momento di straordinarietà come quello che stiamo vivendo, la Regione oggi dovrebbe avere, sul tema e sul fronte generale, lo stesso approccio che vediamo su Venezia Capitale mondiale della sostenibilità, che, di fatto, dice, e lo descrive anche all'interno dell'articolo, "mettiamo al tavolo i soggetti, ragioniamo in questo caso su una vicenda specifica, ma mettiamo al tavolo dalle realtà della ricerca fino agli Enti locali e a tutte le realtà della rappresentanza, e proviamo a costruire un modello e un disegno".
Questo, però, è un modello che noi vi abbiamo proposto e ritorniamo a chiedere di espandere all'intera Regione del Veneto, nel senso che in questo momento di risorse straordinarie, da un lato, ma anche di complessità straordinaria, perché vediamo come non sia del tutto lineare, del tutto comprensibile ad oggi come le risorse nazionali che arrivano con il PNRR andranno spese, l'idea che questa Regione sia davanti a un momento storico in cui mettere tutti i soggetti intorno a un tavolo – e torno a ripetere – dalle categorie ai sindacati, al mondo della ricerca, le università, le Camere di commercio, per dire "bene, ci diamo un obiettivo" – ripeto, noi abbiamo provato a dire: il Veneto 2030 per stare sull'agenda ONU, ma il titolo lo potete scegliere voi – è importante avere chiare le linee di indirizzo e capire dove questa Regione deve andare.
Non torno sulla discussione della settimana scorsa, dai temi della sostenibilità a tutto ciò che ha a che fare con lo sviluppo economico, che si deve combinare con la sostenibilità del nostro territorio. Provo a prenderne uno su tutti, perché è anche oggetto di alcuni degli emendamenti che abbiamo presentato.
In Veneto nel 1970 c'erano – e quindi guardo soprattutto l'assessora Lanzarin – 60.000 over 80. Nel 2020 ce n'erano 360.000, cioè sei volte tanto. In cinquant'anni, sei volte tanto. È evidente che di fronte a un cambiamento così radicale, l'adattamento o, meglio, la costruzione di una risposta non può che essere radicale e non può che essere, o almeno avrebbe dovuto essere, per tempo.
La settimana scorsa il Presidente Zaia, in quest'Aula, a un certo punto si è girato verso l'Assessore e gli ha detto: "Assessore, è tempo che la facciamo la riforma delle IPAB". Mi sarebbe venuto da rispondere al Presidente: "Caro Presidente, però, sono dieci anni che lei fa il Presidente di questa Regione. Casomai, era una cosa che potevamo dire noi all'assessora Lanzarin". Lo dico perché da un lato c'è un tema di risorse, e su questo provo a entrare successivamente, ma dall'altro c'è un tema di come ci adattiamo e di come interveniamo sui cambiamenti che abbiamo intorno a noi.
È chiaro che il fatto di non esserci adeguati in questi vent'anni alla legge nazionale o, meglio, di non aver avuto la costruzione di un modello e di una riforma in Veneto ci abbia resi più deboli nella risposta che abbiamo dovuto dare nell'ultimo anno e mezzo. Quindi, da un lato c'è un tema di risorse, ma dall'altro c'è un tema legislativo di interventi. Quindi, l'ha detto il Presidente Zaia, ma lo diciamo anche noi: è tempo di farla davvero la riforma delle IPAB. Nel 2022 è un appuntamento che non possiamo più in alcun modo rinviare.
Tuttavia, nelle more dell'approvazione di questa legge di riforma servono anche interventi radicali e servono interventi da fare nel mentre. Tra gli emendamenti – ne cito soltanto tre – ce n'è uno che chiede la rivalutazione immediata delle quote, in particolare, ovviamente, della quota sanitaria, che dal 2009 non viene rivalutata e che pesa in maniera fortissima sulle famiglie, e lo sappiamo bene. Il tema, come sempre, non mi dilungo su questo, dato che lo sapete meglio di me, e guardo in questo caso l'assessore Calzavara, è che siccome negli emendamenti bisogna trovare le coperture, non è facilissimo trovare le coperture per 23 milioni di euro nel bilancio della Regione Veneto.
Assessore, non serve che le racconti le motivazioni per cui questa operazione è così complicata. Però, resta il fatto che stiamo facendo pesare sulle famiglie questa difficoltà e che alla fine tax free vuol dire semplicemente che invece di far pagare le tasse con l'addizionale, le faccio pagare a chi è più in difficoltà e, anzi, carico sopra molto più di quello che caricherei con un'addizionale sopra i redditi più elevati. Quindi, in questo caso, è un falso storico dire che questa è una Regione tax free.
A fianco a questo c'è un tema di investimento sulle strutture, perché sempre di più gli anziani del nostro territorio stanno in strutture obsolete, in strutture che anche sul fronte dell'organizzazione interna non sono più all'altezza. Per cui, chiediamo di fare un investimento straordinario.
Poi, c'è un punto storico, che ovviamente abbiamo fatto come un emendamento sostanzialmente simbolico, in cui chiediamo di allineare, tramite un contributo regionale, l'imposizione dell'IRAP per le strutture pubbliche e le strutture private, perché oggi l'imposta sulla struttura pubblica è evidentemente più alta.
Perché mi sono concentrato su questo fronte? Perché, a fianco a tante cose che in questa Regione funzionano, e nessuno ha timore di dire che in Veneto, per fortuna, tante cose vanno, il nostro compito è quello di saper evidenziare e poi di proporre soluzioni per ciò che in Veneto non va.
Dobbiamo avere il coraggio e la serenità, minoranza, ma anche maggioranza, di dire, per esempio, che su uno dei temi più delicati del nostro tempo, cioè come assistiamo i nostri anziani, in un tempo in cui la non autosufficienza purtroppo tocca sempre più persone, anche in Veneto, su questo fronte siamo gravemente inadempienti. Siamo una Regione che non sta dando le risposte base rispetto a quello che avviene all'interno del nostro Paese.
Da questo punto di vista, su questo fronte, in questo bilancio c'è un'occasione per dare un segnale. È un primo pezzo, perché il secondo pezzo inevitabilmente passa per la legge di riforma. Su questo chiediamo il vostro impegno e la vostra attenzione, perché altrimenti quello del bilancio rischia di diventare un rito stanco in cui voi dite la vostra, cioè che tutto funziona meravigliosamente, e noi diciamo che non funziona niente. Invece, non dovrebbe essere questo il senso. Questa è una cosa che oggettivamente nella nostra Regione non va, in cui si può fare molto di più.
La richiesta che facciamo è di prendere questa occasione e di provare a metterci mano.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, Capogruppo.
Adesso sospendiamo trenta minuti per l'analisi degli emendamenti. L'Ufficio di presidenza della Prima commissione si ritrova in Sala Legni.
Dichiaro chiusa la discussione generale.
Grazie.
La Seduta è sospesa alle ore 16.14
La Seduta riprende alle ore 17.25
Assume la Presidenza
Il Presidente Roberto CIAMBETTI

PRESIDENTE

Colleghi, se ci accomodiamo, riprendiamo i lavori.
Dopo l'incontro, mi pare proficuo, con l'Ufficio di Presidenza della Prima Commissione e con tutti i colleghi interessati al collegato, partiamo con l'articolato.
Relatore Sandonà, prego.

Luciano SANDONÀ (Zaia Presidente)

Grazie, Presidente.
Volevo comunicare che sono stati ritirati gli emendamenti nn. A0006, A0007, A0008, A0009 e A0010 del PDL n. 91. Grazie.

PRESIDENTE

Okay. Per l'economia dei lavori, viene annunciato che questi emendamenti sono stati ritirati.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Però uno l'avevo sottoscritto e fatto mio, Presidente.

PRESIDENTE

Poi mi indica quale. Faremo il percorso dedicato agli emendamenti che vengono fatti propri da un altro collega.
Iniziamo con l'articolato.
Collegatevi a Concilium, colleghi.
Siamo all'articolo 1 del collegato, sul quale non ci sono emendamenti.
Metto in votazione l'articolo 1.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Collega Zottis, prego.

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Mi scuso, ma il sistema non mi ha permesso di votare. Chiedo se posso dichiarare al microfono il voto di astensione. Grazie.

PRESIDENTE

Va bene. Grazie.
Passiamo all'articolo 2. Anche in questo caso, non ci sono emendamenti.
Metto in votazione l'articolo 2.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
Collega Zottis, non vedo il suo voto.
Aiutate, per favore, la collega Zottis, con l'informatica? Grazie.
Direi che chiudiamo la votazione e al microfono mi dice il suo voto, collega Zottis.
Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)
Astensione. Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Bene. La collega Zottis a microfono dichiara l'astensione.
È chiusa la votazione sull'articolo 2.
Il Consiglio approva.
Andiamo sull'articolo 3 e qui iniziano, invece, gli emendamenti.
Emendamento n. A0014, presentato dalla consigliera Guarda, articolo 3, rubrica "Modifiche alla legge regionale 25 novembre 2019, n. 44 'Collegato alla legge di stabilità regionale 2020'", soppressivo, che prevede:
"L'articolo 3 è soppresso".
Prego, collega Guarda.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Colleghi, questo è un emendamento di soppressione dell'articolo 3. Intervengo su questo punto in particolare perché, mentre tutti gli altri articoli e le proposte di stanziamento della Giunta sono chiari, questo invece non lo è. Personalmente, voglio spiegarvi il motivo dei miei dubbi.
La somma oggetto di modifica, quella per realizzare le Paralimpiadi, viene detto, è stata rimodulata e viene fatta transitare ad altra Missione, cioè alla Missione 20, la stessa dei fondi e accantonamenti che contiene anche le somme destinate alla copertura del deficit dell'organizzazione delle Olimpiadi.
Nella descrizione non è stato, però, sufficientemente evidenziato, cosa che invece in qualche maniera è stata toccata durante la discussione in Prima Commissione, che non si tratta di una rimodulazione, ma quanto di una completa riallocazione delle risorse. È questo il punto di dubbio di natura tecnica. Se si fosse trattato di una mera rimodulazione, non serviva nemmeno eliminare e quindi abrogare l'articolo 4, quanto eventualmente rivedere senza cancellare l'articolo 4 del precedente collegato destinato alle Paralimpiadi. Perché, invece, le somme per i Giochi paralimpici vengono dirottate dalla Missione 6, quella sulle politiche giovanili, sport e tempo libero, alla Missione 20, in un fondo dedicato alla copertura del deficit? Questa è la domanda che io mi pongo, ma dovrebbe interessare anche voi.
Questo senso tecnico della scelta non è chiaro. Non è chiaro qual è il senso di un'operazione che nella relazione del PDL è riferita come rimodulazione, ma che in realtà unisce i fondi delle Paralimpiadi a quelli previsti per proteggere le spalle degli organizzatori in caso di deficit. Attenzione, colleghi, rispetto a questa scelta.
Dato che parliamo di Olimpiadi e dato che l'assessore Calzavara aveva riferito, durante il suo intervento in Aula poco fa, le sue motivazioni, le motivazioni che hanno spinto questa Giunta rispetto al sostegno incondizionato verso il progetto della pista da bob, vorrei esplicitare alcune questioni. Il problema non è solo di definire se uno a questo progetto crede o meno. Il problema non è crederci o meno alla pista da bob, Assessore, il problema è dire le cose come stanno.
Chiedo un pochino di attenzione semplicemente perché questo ci può aiutare anche nell'andare ad affrontare questo tema, che è annoso, purtroppo, e sarà annoso anche nel prossimo futuro. Della pista da bob si cominciò a parlare negli scorsi anni proprio nella definizione del dossier delle Olimpiadi, ma nessuno – nessuno – ha mai condiviso con la popolazione realmente la questione presentando o evidenziando le necessità progettuali per realizzarla e la previsione degli interventi e capendo che cosa la popolazione realmente desiderava, quali interventi e quali progetti rispetto alle Olimpiadi realmente andava a valorizzare, proprio perché si inseriva all'interno del contesto di Cortina.
Si è rinunciato allo sci alpino maschile senza nemmeno battagliare sulla questione, nonostante sia uno di quegli interventi, da un punto di vista sportivo, di sicuro meno impattante da un punto di vista economico e ambientale rispetto a quello della pista da bob, per invece accollarsi l'opera più costosa e difficile da riusare nella storia delle Olimpiadi invernali tra tutti gli sport olimpici.
Per due anni – questo è il secondo punto che chiedo di tenere in considerazione, per conoscenza anche alla Giunta – nessuno ha lavorato su un progetto per la pista da bob, tanto che la gara per lo studio di fattibilità è in corso e il tutto per un progetto che il dossier olimpico pensava di realizzare in un tempo di 40 mesi, ma che oggi, secondo il documento che dovrebbe sostenere l'iniziativa aprendo poi alla progettazione e allo studio di fattibilità vero e proprio, vengono drasticamente ridotti in 19 mesi.
Ora si interviene di corsa, quindi, prevedendo commissariamenti che, invece, potevano essere evitati. Quando si prosegue tramite commissariamenti, solitamente a pagarne le conseguenze sono gli abitanti e l'ambiente circostante, non soltanto boschi e ambiente, ma anche, per esempio, le contrade e le abitazioni circostanti.
Terzo punto. Dire la verità significa anche spiegare alla popolazione di Cortina i cambiamenti di questa pista, che non sarà semplicemente ristrutturata, ma verrà rifatta da capo. Invece di trasformarla, per esempio, in un mountain bob, con una struttura, quindi, anche facilmente fruibile dal largo pubblico e con costi decisamente inferiori, si sceglie di rifare da capo una pista da bob che, professionalmente, adesso, non è adeguata alla velocità dei bob di quest'epoca. Di conseguenza, dovrà essere rimodulata, andando ad invadere spazi che oggi non corrispondono alla pista.
Dire le cose come stanno significa anche ammettere che questo non è un investimento in un'opera che darà vantaggi in futuro, quanto creerà sicuri costi che, fino al 2008, per la passata pista, ricadevano esclusivamente sul Comune e nessuna Istituzione si era presa l'impegno di andarli a sostenere.
Dire la verità significa dare anche dati corretti, non costi sottostimati, per esempio per l'energia elettrica, o entrate sovrastimate, per esempio per il taxi bob, per rendere, quindi, accettabile socialmente il costo annuale dell'impianto, che, stante le proiezioni del documento preparato dalla Regione, sarà sicuramente superiore a quello, invece, dichiarato.
Per questo motivo ‒ ribadisco ‒ ho voluto precisare queste cose, perché rimangano agli atti e possano servire anche alla Giunta a fare scelte di qualità e a non appiattirsi rispetto alla questione della pista da bob, dando tutto per scontato, cioè presentando innanzitutto alla popolazione realmente ciò che è previsto e sarà realizzato.

PRESIDENTE

Signori, abbassiamo il volume e lasciamo finire alla collega Guarda il suo intervento.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Ho già finito, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Bene, non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0014, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Mettiamo in votazione l'articolo.
Non ho altri emendamenti sull'articolo 3.
Metto in votazione l'articolo 3.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0005, presentato dalla Giunta regionale, aggiuntivo, che prevede:
" Articolo ...Art. XX ‒ Modifica alla legge regionale 9 novembre 2001, n. 31 "Istituzione dell'Agenzia veneta per i pagamenti" .
1. Dopo l'articolo 3 quater della legge regionale 9 novembre 2001, n. 31 , inserito dall'articolo 5, comma 1, della legge regionale 24 luglio 2020, n. 28 "Modifiche della legge regionale 9 novembre 2001, n. 31 "Istituzione dell'Agenzia veneta per i pagamenti" è inserito il seguente articolo:
"Art. 3 quinquies ‒ Funzioni in materia di gestione di Fondi FESR.
1. L'Agenzia, in conformità alla programmazione regionale e agli indirizzi della Giunta regionale, a partire dalla data del 1° aprile 2022, esercita le funzioni di organismo intermedio per la gestione del POR FESR e di organismo di gestione di programmi di aiuti allo stesso riconducibili previa stipulazione di specifico accordo scritto con l'Autorità di gestione del Programma.
2. Nell'esercizio delle funzioni di cui al comma 1, l'Agenzia opera sotto la responsabilità della Autorità di gestione e per l'esecuzione dei compiti da questa affidati.
3. Per l'esercizio delle funzioni di cui al presente articolo, a partire dalla data di cui al comma 1, il personale regionale che presta attività a qualunque titolo presso l'Agenzia per la gestione delle funzioni dell'organismo intermedio per le medesime funzioni sopra richiamate è trasferito nei ruoli della stessa.
4. La Giunta regionale determina la capacità assunzionale da assegnare all'Agenzia con riferimento alle funzioni di cui al presente articolo e la relativa dotazione organica nel rispetto degli obiettivi di performance organizzativa, efficienza, economicità e qualità dei servizi assegnati previa corrispondente riduzione della consistenza della dotazione organica regionale e, per le quote gravanti sul fondo per il trattamento accessorio del personale regionale alla data di cui al comma 1, del relativo fondo contrattuale, con effetto dalla data di effettivo trasferimento del personale.
5. All'Agenzia sono trasferite le relative risorse finanziarie a titolo di contributo ordinario di funzionamento e/o le risorse di assistenza tecnica per la copertura degli oneri per il personale a tempo indeterminato di cui al comma 4 e delle ulteriori spese necessarie ad assicurare il regolare svolgimento delle funzioni di organismo intermedio.".
2. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in euro 917.271,37 per ciascun esercizio 2022, 2023 e 2024, si fa fronte con le risorse allocate alla Missione 16 "Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca", Programma 1 "Sviluppo del settore agricolo e del sistema agroalimentare", Titolo 1 "Spese correnti" del bilancio di previsione 2022-2024.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2022
Variazione
proposta
2023
Variazione proposta
2024
Variazione proposta
Missione 16 "Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca", Programma 1 "Sviluppo del settore agricolo e del sistema agroalimentare"
L. R. 09/11/2001, n. 31
917.271,37
917.271,37
917.271,37
Missione 1 "Servizi istituzionali. generali e di gestione"
Programma 10 "Risorse umane"
(L.R. 31/12/2012, n. 54)
(art.3, c. 1, lett.e, art. 16, D. Lgs. 15/12/1997, n.446
- 860.325,74
-56.945,63
- 860.325,74
-56.945,63
- 860.325,74
-56.945,63




Per l'anno 2022 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza
Non vedo interventi.
Lo metto in votazione, con il parere favorevole del relatore.
Emendamento n. A0005.
Parere favorevole.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Andiamo all'articolo 4.
In questo caso non ci sono emendamenti.
Metto in votazione l'articolo 4.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Collega Zottis?

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Non è andato, quindi dichiaro l'astensione al microfono.
Grazie.

PRESIDENTE

Chiedo all'informatica, se possibile, di aiutare la collega Zottis, che deve votare.
Assessore, porti un attimo di pazienza. Grazie.
Emendamento n. A0016, presentato dalla consigliera Guarda, art. 6, attivazione di uno studio di biomonitoraggio umano sulla popolazione residente presso l'area di impatto del progetto di aggiornamento tecnologico del polo impiantistico di Fusina per la gestione dei rifiuti, aggiuntivo, che prevede:
" Al progetto di legge n. 91 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2022" è aggiunto il seguente articolo:
Art. 06 ‒ Attivazione di uno studio di biomonitoraggio umano sulla popolazione residente presso l'area di impatto del progetto di aggiornamento tecnologico del polo impiantistico di Fusina per la gestione dei rifiuti.
1. La Giunta regionale è autorizzata all'attivazione di uno studio di biomonitoraggio umano sulla popolazione residente nell'area di impatto del progetto di aggiornamento tecnologico del Polo impiantistico di Fusina per la gestione dei rifiuti.
2. I criteri e le modalità di individuazione della popolazione da includere nello studio di cui al comma 1 sono individuati dalla Giunta regionale entro sessanta giorni dalla entrata in vigore della presente legge.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in complessivi euro 300.000,00 per l'esercizio 2022, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 13 Tutela della salute Programma 1301 Servizio sanitario regionale ‒ Finanziamento ordinario corrente per la garanzia dei LEA, Titolo 1 "Spese correnti" del bilancio di previsione 2022-2024.
Scheda finanziaria
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2022
Variazione proposta
2023 variazione proposta
2024
variazione proposta
Missione 13 Tutela della salute
Programma 1301
Articolo 06 – Attivazione di uno studio di biomonitoraggio umano sulla popolazione residente presso l'area di impatto del progetto di aggiornamento tecnologico del polo impiantistico di Fusina per la gestione rifiuti
+ 300.000,00


Missione 20 FONDI E ACCANTONAMENTI
Programma 2001 FONDO DI RISERVA
L.R. 39/2001, ART. 18
- 300.000,00






Per l'anno 2022 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza
C'è la richiesta di intervento del collega Zanoni.
Prego, collega Zanoni.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
In realtà, era sulla penultima votazione. Volevo chiedere, a proposito di problemi tecnici per chi è in remoto, come molti altri colleghi, se è possibile far vedere, come è sempre stato fatto, a parte nel penultimo voto, l'inquadratura delle votazioni.

PRESIDENTE

Era uscita, mi pare. Sinceramente, mi dicono che era uscita. Adesso guarderemo con più attenzione, però mi risulta sia stata mostrata.
Collega Guarda, a lei la parola per presentare l'emendamento n. A0016. Prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Questo emendamento richiede uno studio di biomonitoraggio sulla popolazione residente presso l'area di impatto del progetto di aggiornamento tecnologico del Polo impiantistico di Fusina.
Questa discussione è stata oggetto di una votazione, lo scorso anno, di un ordine del giorno proprio dedicato alla questione e votato all'unanimità, se non sbaglio, dal Consiglio, o comunque a maggioranza.
Alla luce di questo e anche alla luce delle difficoltà che sono state espresse prima dalla consigliera Baldin, che, essendo del territorio interessato, se ne è fatta portatrice lo scorso anno, e anche quest'anno, con un accorato appello, ritenevo necessario riportare questa discussione al nostro interno, stanti i confronti avvenuti con la sezione della prevenzione dell'Assessorato alla Sanità.
Per questo motivo, ribadisco la proposta.

PRESIDENTE

Grazie.
Assessore, ho una richiesta anche della collega Baldin. Facciamo parlare prima la collega Baldin?
Prego, collega Baldin.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Grazie.
Ringrazio la consigliera Guarda per aver presentato questo emendamento, che ovviamente mi vede parte in causa. Condivido totalmente il contenuto di questo emendamento. Soprattutto, come ricordava la Consigliera, l'anno scorso ci siamo impegnati in questo Consiglio regionale per provvedere al biomonitoraggio dell'area di Fusina.
Adesso sono curiosa di sapere come si sta procedendo in questo senso.

PRESIDENTE

Grazie.
Assessora Lanzarin, prego.

Ass.ra Manuela LANZARIN

Come dicevano le colleghe, già l'anno scorso è stato oggetto di discussione e poi approvazione uno specifico provvedimento su questa questione. È iniziato un confronto con l'Istituto superiore di sanità. Anche la settimana scorsa c'è stato un confronto diretto con loro, proprio per individuare la tipologia di biomonitoraggio, ma anche le dimensioni e, quindi, le aree che possono essere interessate.
Non ritengo opportuno, quindi, che con la prevenzione vi sia una sovrapposizione rispetto a quello che è già in itinere con l'Istituto superiore di sanità.
Chiederei, quindi, il ritiro di questo emendamento, proprio perché ci sono dei tavoli nazionali in corso su questo.

PRESIDENTE

Collega Guarda, prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Stante questa rassicurazione, lo ritiro. Dopodiché, avremo modo di approfondirla.

PRESIDENTE

Bene. È ritirato l'emendamento n. A0016.
Emendamento n. A0017, presentato dalla consigliera Guarda, articolo 4-ter, interventi funzionali alla riduzione a regime della polifarmacoterapia: autorizzazione all'attivazione di un progetto pilota finalizzato alla deprescrizione e riconciliazione terapeutica, aggiuntivo, che prevede:
" Al progetto di legge n. 91 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2022" è aggiunto il seguente articolo:
Art. 4 ter ‒ Interventi funzionali alla riduzione a regime della polifarmacoterapia: Autorizzazione all'attivazione di un progetto pilota finalizzato alla deprescrizione e riconciliazione terapeutica .
1. A sostegno delle funzioni di vigilanza proattiva sulle interazioni farmacologiche potenzialmente lesive, la Giunta regionale è autorizzata ad attivare un progetto pilota, con il coinvolgimento dei medici di medicina generale, funzionale all'attivazione di procedure e interventi di deprescrizione e riconciliazione terapeutica con la finalità di riconsiderare e monitorare le terapie alla luce delle reali necessità cliniche, per migliorare l'aderenza terapeutica e prevenire l'interazione fra diversi medicamenti.
2. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in euro 200.000, per l'esercizio 2022 si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 13 "Tutela della salute", Programma 07 "Ulteriori spese in materia sanitaria", Titolo 1 "Spese correnti" del bilancio di previsione 2022-2024".
Scheda finanziaria
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2022
Variazione proposta
2023
Variazione proposta
2024
Variazione proposta
Missione 13
Programma 13.08
Art. 4 ter ‒ Interventi funzionali alla riduzione a regime della polifarmacoterapia: autorizzazione all'attivazione di un progetto pilota finalizzato alla deprescrizione e riconciliazione terapeutica.
+ 200.000,00


Missione 20 FONDI E ACCANTONAMENTI
Programma 2001 FONDO DI RISERVA
L.R. 39/2001, ART. 18
- 200.000,00






Prego, collega Guarda.
Emendamento n. A0017.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Ci tengo molto a presentare questo emendamento, anche se comunque verrà bocciato, dal resoconto che ho avuto in Ufficio di Presidenza della Prima. È un intervento che, secondo me, può essere utile un po' per tutti, anche in termini progettuali.
C'è un dato riferito al sovra-utilizzo e alla sovra-prescrizione di farmaci, in questo caso molto preoccupante, a livello italiano. Per questo motivo, dato che mi interesso in particolar modo di alcune patologie croniche, che magari sembrano banali da certi punti di vista e non vengono neanche sempre prese in carico nella maniera più opportuna, mi interessava particolarmente portare il tema all'interno di questo Consiglio.
In questo caso, si tratta di un intervento volto alla riduzione a regime della polifarmacoterapia. Essenzialmente l'obiettivo sarebbe quello di percorrere una strada per la riduzione nell'utilizzo del farmaco all'interno dei percorsi terapeutici, in modo tale da riconciliare – questo è il termine utilizzato anche tecnicamente – la vita quotidiana del paziente con un utilizzo di prodotti farmaceutici adeguato e realmente necessario. Questo viene già fatto con determinati percorsi, in particolar modo all'interno di alcuni percorsi per pazienti cronici, grazie ad altre forme di terapia (ad esempio quella comportamentale, eccetera). In questo caso, l'obiettivo era quello di sviluppare anche in Veneto un processo per attivare procedure di interventi per deprescrizione e riconciliazione terapeutica per monitorare l'utilizzo più opportuno dei farmaci in generale.
Questa era la proposta che facevo. Ho presentato anche un'interrogazione rispetto a questo tema. Di conseguenza, ci sarà modo di affrontare successivamente anche questa esigenza. Lascio all'Aula una valutazione.

PRESIDENTE

Grazie.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0017, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0044, presentato dal consigliere Montanariello, aggiuntivo, che prevede:
" Art XX
Dopo l'articolo 4 è aggiunto il seguente articolo 4bis:
"Art. 4 bis ‒ Contributo per l'attivazione dell'Hospice di Chioggia
1. Al fine di dare attuazione a quanto previsto dalla pianificazione sociosanitaria di cui alle schede di dotazione delle strutture sanitarie di cure intermedie dell'Azienda Ulss 3 Serenissima, giusta DGR n. 1107/2020, specificamente alla previsione dell'Hospice di Chioggia con dotazione di 5 posti letto, la Giunta regionale è autorizzata ad attribuire alla medesima Azienda Ulss un contributo straordinario per provvedere all'attivazione dell'Hospice".
2. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo quantificati in €. 500.000,00 per l'esercizio 2022, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 13, "Tutela della Salute", Programma 1305 "Servizio Sanitario regionale ‒ investimenti sanitari", Titolo II "Spese in conto capitale" del bilancio di previsione 2022-2024.
Scheda finanziaria
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa

2022
Variazione proposta
2023 variazione proposta

2024
variazione proposta
Missione 13, "Tutela della salute"
Programma 1305 "Servizio Sanitario regionale-investimenti sanitari",
Titolo II "Spese in conto capitale"
Nuovo articolo pdl 91 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2022"
+500.000,00
+500.000,00


Missione 20 "Fondi e accantonamenti"
Programma 01 "Fondo di riserva"
L.R. 39/2001, articolo18
-500.000,00
-500.000,00


Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2022 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza
Intende presentarlo, collega? Chieda la parola, intanto.
Hospice di Chioggia.
Chieda la parola, per favore. Prego, collega Montanariello.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

È rotto lo schermo, comunque. È tutto bianco.

PRESIDENTE

Chissà chi l'ha rotto.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, ero seduto lì. Cambio sempre, così non si può trovare quello che rompo.
PRESIDENTE
Bene. Andremo a prendere le impronte.
Prego, collega Montanariello.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
"Articolo 4-bis ‒ Contributo per l'attivazione dell'Hospice di Chioggia.
Al fine di dare attuazione a quanto previsto dalla pianificazione sociosanitaria di cui alle schede di dotazione delle strutture sanitarie di cure intermedie dell'Azienda ULSS 3 Serenissima, giusta DGR n. 1107/2020, specificamente alla previsione dell'Hospice di Chioggia con dotazione di 5 posti letto, la Giunta regionale è autorizzata ad attribuire alla medesima Azienda ULSS un contributo straordinario per provvedere all'attivazione dell'Hospice.
Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo quantificati in 500.000 euro, Missione 13", eccetera.
Sostanzialmente si chiede, Assessore, di stanziare 500.000 euro per la realizzazione dell'Hospice e dei posti letto di competenza, che sono già, oltretutto, lo sa meglio di me, previsti nelle schede del Piano sociosanitario.
Credo meriti un minuto di riflessione questa tematica. Lo dicevamo proprio prima. Nel nostro sistema sanitario, nel momento in cui si è deciso ‒ anche giustamente, guardi; lo dico condividendo sotto alcuni aspetti questo principio ‒ di eliminare i posti letto per acuti per dire che ci sono dei momenti di ricovero nelle strutture intermedie, quindi è giusto che non vada tutto a carico della programmazione degli acuti, è anche importante, dopo, creare queste strutture intermedie, che possono essere gli Hospice o gli ospedali di comunità.
In questo caso, noi nell'Hospice abbiamo una previsione di 5 posti letto per quanto riguarda Chioggia ULSS 3, però in realtà non è mai stato realizzato.
Considerando, Assessore, che questa è una struttura intermedia molto importante, considerando anche il fatto che si attende questa struttura nel territorio, come in altri dove manca, per carità, ma ‒ diciamo ‒ in un territorio un po' più isolato dagli altri sotto l'aspetto infrastrutturale, credo che le strutture intermedie assumano un valore doppio, sia sotto l'aspetto sanitario che sotto l'aspetto strutturale e sociale.
Si chiede, con questo stanziamento di 500.000 euro, di iniziare la realizzazione vera, visto che, soprattutto, è già prevista. Chiediamo solamente di fare quello che voi avete già programmato.

PRESIDENTE

Grazie.
Assessora Lanzarin, prego.

Ass.ra Manuela LANZARIN

Proprio perché già programmato e già inserito nella programmazione regionale, la DGR che ha programmato le strutture intermedie, quindi ospedali di comunità, unità riabilitative territoriali e l'Hospice, non ritengo opportuno che ci sia un emendamento specifico. Fa parte della programmazione.
L'Azienda sanitaria di riferimento, in questo caso, deve comunque attivare la programmazione. Le Aziende stanno attivando la programmazione. C'è sicuramente un po' di ritardo dovuto a questi 20 mesi, purtroppo, di pandemia che, rispetto a programmazione, atti aziendali e quant'altro, di fatto ci hanno fatto ritardare. Non ci sono e non mi risultano problemi economici e finanziari per quanto riguarda la sostenibilità. Ricordiamo che andremo anche ad attivare altri 30 ospedali di comunità con il PNRR. Nel PNRR sono previsti solo ospedali di comunità, non le altre strutture intermedie, proprio nell'ottica del potenziamento e dello sviluppo di tutte quelle strutture.
Mi sento di rassicurare, ma non ritengo opportuno l'articolo e l'emendamento, proprio perché già definito da programmazione e da altri strumenti.

PRESIDENTE

Grazie.
È appena stato depositato l'emendamento n. A0092 della collega Camani. Dieci minuti per eventuali subemendamenti.
Prego, collega Montanariello.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Assessore, ringrazio anche lei per le parole confortanti che ha detto, rassicurando che quest'opera arriverà. Io non ho motivo per andare allo scontro su questa vicenda, se non il fatto che l'opera non venga realizzata. Avete previsto voi che quell'opera doveva essere lì, non lo stiamo chiedendo noi. Noi chiediamo solamente di dare gambe a quella che è stata la vostra programmazione.
Possiamo capire che ci sono stati questi 20 mesi di pandemia e sarebbe ingrato da parte nostra venirle a dire, con la pandemia, che avreste dovuto pensare anche a questo. Sarebbe demagogia. Vorrebbe dire far finta di non vivere il periodo che abbiamo vissuto. Però, con altrettanta onestà, Assessore, le dico che dal 2016 ai 20 mesi di pandemia c'è stato anche un altro periodo nel corso del quale potevamo iniziare a pensare di farlo.
Assessore, io sono una persona propositiva nella vita. Non dico "positiva" perché è un brutto periodo per usare questo termine. Sono una persona propositiva. Io ho fiducia nella sua risposta. Non ho motivo di non fidarmi di quello che dice, però, Assessore, ho anche il brutto vizio che, se mi fido, dopo le cose me le ricordo. Altri quattro anni qui dentro sono lunghi se si decide...
No, Assessore. Lei dice che sarà fatto. E io mi fido del mio Assessore quando dice che sarà fatto. Le dico anche, però, che, siccome ci sono altri quattro anni, non vorrei trovarmi il prossimo bilancio...
Assessore, le minacce... Noi la chiamiamo "programmazione". Anche noi minoranza abbiamo la nostra programmazione. Non vorrei trovarmi il prossimo anno a dovermi scontrare dicendo: "Assessora Lanzarin, mannaggia, ci aveva detto che lo faceva, ci aveva detto che non era un problema di soldi. Perché non l'ha fatto?".
Bene, prendiamo atto che non è un problema di soldi. Tra l'altro, c'è anche un ottimo direttore generale. Abbiamo i soldi, abbiamo un buon direttore generale, abbiamo tutto. Facciamolo.
Questo emendamento non lo ritiro solo per un motivo: è giusto che noi, dopo un dibattito così importante, lasciamo un segno. E io credo che lei mi ringrazierà per la mia decisione di non ritirare questo emendamento, perché sto aiutando anche lei a mettere un post-it nella sua agenda, che sarà quel famoso pezzo di strada che faremo insieme, io pungolando da nostromo e lei correggendo la rotta da buon comandante. Sarà quel pezzo di strada che faremo insieme nell'interesse dei nostri cittadini veneti, tra l'altro dove il PD chiede alla Lega di fare qualcosa che la Lega ha programmato. Quale migliore sinergia di mettere al voto questo emendamento?
Grazie.

PRESIDENTE

Bene. Dopo questo accorato intervento, mettiamo in votazione l'emendamento n. A0044.
Parere del relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0047, presentato dai consiglieri Bigon, Possamai Giacomo, Camani, Montanariello, Zanoni, Zottis, aggiuntivo, che prevede:
" Art. XX
Vaccinazioni gratuite per l'estensione della copertura vaccinale
1. Al fine di estendere la copertura vaccinale, anche attraverso l'adesione volontaria e consapevole, per raggiungere e mantenere l'immunità di comunità/gregge, la Regione garantisce la vaccinazione gratuita a tutte le persone residenti o domiciliate in Veneto che ne facciano richiesta.
2. Le vaccinazioni per cui è prevista la gratuità a domanda sono quelle indicate nel calendario vaccinale regionale, compresa la vaccinazione anti-influenzale stagionale, e la vaccinazione anti-covid, a prescindere dalle fasce d'età indicate.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in euro 2.000.000,00 euro per ciascuno degli esercizi 2022, 2023 e 2024, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 13, "Tutela della Salute", Programma 1301 "Servizio Sanitario regionale ‒ finanziamento ordinario corrente per le garanzie dei LEA", Titolo I Spesa corrente del bilancio di previsione 2022-2024.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2022
Variazione
proposta
2023
Variazione proposta
2024
Variazione proposta
M13 Tutela della Salute
P1301 Servizio sanitario regionale – finanziamento ordinario corrente per le garanzie dei LEA
Titolo I Spese correnti
Nuovo articolo pdl 91 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2022"
+2.000.000,00
+2.000.000,00
+2.000.000,00
+2.000.000,00
+2.000.000,00
+2.000.000,00
M20 FONDI ACCANTONAMENTI
P2001 FONDO DI RISERVA
L.R. 39/2001, ART. 18
-2.000.000,00
-2.000.000,00
-2.000.000,00
-2.000.000,00
-2.000.000,00
-2.000.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2022 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza".
Prego, collega Bigon.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Questo emendamento e il successivo sono relativi a una richiesta sulla vaccinazione. Da una parte, con questo emendamento si chiede che la vaccinazione venga resa gratuita alle persone per aumentare... Parliamo anche di quella anti-influenzale. In modo tale che tutti possano essere vaccinati il più possibile. Abbiamo visto cosa succede con il Covid.
L'altro, quello successivo, che non presenterò, appunto, è relativo a un aumento delle vaccinazioni del personale all'interno delle scuole, degli asili e delle strutture socio-sanitarie, in modo tale che queste persone non siano veicolo di infezioni o di malattie, per limitare, ovviamente, il contagio.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ho sentito un'eco che mi ha anticipato.
Metto in votazione l'emendamento n. A0047, parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0046, presentato dai consiglieri Bigon, Possamai Giacomo, Camani, Montanariello, Zanoni, Zottis, aggiuntivo, che prevede:
" Art. XX
Vaccinazione del personale che lavora presso asili, scuole, strutture sanitarie, socio-sanitarie e sociali
1. Al fine di tutelare maggiormente la salute di bambini, anziani e soggetti più esposti a rischi sotto il profilo immunitario, la Giunta regionale promuove il più ampio ricorso alle vaccinazioni da parte del personale che lavora, a qualsiasi titolo, presso asili e scuole pubbliche e private, strutture sanitarie, socio-sanitarie e sociali. A tale scopo la Giunta:
- individua tra i criteri prioritari, nell'ambito degli obiettivi da inserire nel piano della performance delle Aziende ULSS, l'adesione del personale in servizio al calendario vaccinale regionale;
- inserisce il tasso di copertura vaccinale del personale in servizio tra i parametri per la concessione di contributi regionali ad asili, scuole, strutture sanitarie, socio-sanitarie e sociali.
2. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in euro 400.000,00 per ciascuno degli esercizi 2022, 2023 e 2024, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 13, "Tutela della Salute", Programma 1301 "Servizio Sanitario regionale ‒ finanziamento ordinario corrente per le garanzie dei LEA", Titolo I Spese in conto corrente del bilancio di previsione 2022-2024.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2022
Variazione proposta
2023
Variazione proposta
2024
Variazione proposta
M13 TUTELA DELLA SALUTE
P1301 SERVIZIO SANITARIO REGIONALE – FINANZIAMENTO ORDINARIO CORRENTE PER LE GARANZIE DEI LEA
Titolo I Spese correnti
Nuovo articolo pdl 91 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2022"
+400.000,00
+400.000,00
+400.000,00
+400.000,00
+400.000,00
+400.000,00
M20 FONDI ACCANTONAMENTI
P2001 FONDO DI RISERVA
L.R. 39/2001, ART. 18
-400.000,00
-400.000,00
-400.000,00
-400.000,00
-400.000,00
-400.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2022 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza".
L'emendamento è appena stato presentato dalla collega Bigon, che ha ottimizzato i tempi.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0046.
Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0070 , presentato dalla consigliera Camani e altri.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Presidente, scusi. Solo per dire che ritiro questo emendamento perché ne ho depositato un altro che lo sostituisce.

PRESIDENTE

Benissimo. Praticamente, il n. A0092.
Emendamento n. A0092, presentato dalla consigliera Camani, che prevede:
" Al Progetto di legge n. 91 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2022" è aggiunto il seguente articolo:
Art. XX - Monitoraggio ambientale del Radon nell'area del Monte Venda
1. Al fine di valutare i possibili effetti sulla salute associati all'esposizione a Radon nell'area del Monte Venda, la Regione del Veneto, avvalendosi dell'Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto, predispone un monitoraggio ambientale, finalizzato a caratterizzare l'esposizione a Radon in tale area.
2. Sulla base degli esiti di tale monitoraggio, sarà valutato l'avvio di un programma di sorveglianza sanitaria per i soggetti coinvolti.
3. Agli oneri derivanti dall'attuazione del presente articolo, quantificati in euro 50.000,00, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 13 "Tutela della salute", Programma 1301 "Servizio sanitario regionale ‒ finanziamento ordinario corrente per la garanzia dei LEA", Titolo I "Spese correnti", del bilancio di previsione 2022-2024".
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2022
Variazione proposta
2023
Variazione proposta
2024
Variazione
proposta
M13 "Tutela della Salute" - Programma 1 "Servizio sanitario regionale – finanziamento ordinario corrente per le garanzie dei LEA"
Nuovo articolo
+ 50.000,00
+ ..........,00
+ ..........,00
M20 FONDI ACCANTONAMENTI
P01 FONDO DI RISERVA
L.R. 39/2001, ART. 18
- 50.000,00
- ..........,00
- ..........,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
L'Ufficio di presidenza della Prima commissione si ritrova istantaneamente a dare un parere.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Fatto.

PRESIDENTE

È stato dato il parere.
Prego, collega Camani.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente. Ringrazio anche all'assessora Lanzarin.
Questo è un emendamento per noi davvero molto importante, perché per la prima volta affronta e prova perlomeno a fare i primi passi per risolvere una situazione davvero molto seria, che riguarda i militari in congedo che hanno prestato servizio sul Monte Venda, che in tutti questi anni hanno sempre cercato di ottenere ciò che, a mio giudizio, era doveroso poter loro concedere, cioè la disponibilità a uno screening sanitario che consentisse, qualora ci fosse la necessità, di prevenire l'insorgenza di alcune patologie che troppo spesso in questi anni hanno fatto vittime tra i militari in congedo che hanno, appunto, prestato servizio per anni nella base militare sul Monte Venda, in provincia di Padova, dove, a causa delle grosse quantità di Radon presenti, i militari, nell'esercizio delle loro funzioni, al servizio del nostro Paese, hanno nel tempo subìto questo danno pesantissimo.
Questi militari in congedo da tempo chiedono alle Istituzioni, prima quelle nazionali e ora quelle regionali, un interessamento sulla questione.
L'assessora Lanzarin sa perfettamente come la prevenzione in questi casi non solo sia doverosa rispetto ai militari che hanno servito il loro Paese, ma possa essere determinante per evitare che l'insorgenza di alcune patologie produca le conseguenze più spiacevoli.
Con questo emendamento, accolto dall'Assessore e dalla Giunta, chiediamo, sostanzialmente, un impegno della Regione nel monitoraggio del sito del Monte Venda, attraverso l'Agenzia regionale per la prevenzione e la protezione ambientale del Veneto, e un conseguente screening sanitario sui militari in congedo che lì hanno prestato servizio.
C'è un finanziamento, uno stanziamento, che io penso sia congruo, ma che valuteremo nel corso della procedura di screening. Penso sia un segnale importantissimo che la Regione dà non soltanto a chi ha servito il proprio Paese, ma anche a chi oggi chiedeva un segnale di attenzione, che non siamo riusciti a ottenere da altre Istituzioni e sul quale, invece, la Regione c'è.
Grazie, Assessore. Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Collega Venturini, prego.

Elisa VENTURINI (Forza Italia – Berlusconi – Autonomia per il Veneto)

Grazie, Presidente.
Votiamo in modo favorevole a questo emendamento che è stato presentato perché, come Gruppo di Forza Italia, tra l'altro, abbiamo depositato una mozione con la quale chiediamo che venga attivata la Giunta presso il Ministero della difesa per un riconoscimento del nesso di causalità tra l'esposizione al Radon, che è un gas ionizzante radioattivo, e le varie patologie tumorali. Attualmente viene riconosciuto solo il nesso di causalità tra l'esposizione al Radon e il tumore ai polmoni.
Noi vorremmo che si prestasse attenzione a tutte quelle forme di connessione che ci sono tra l'esposizione a questo gas e le conseguenze sulle persone. Parlo del personale che ha prestato servizio presso il bunker del Monte Venda.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Nessun intervento ulteriore.
Metto in votazione l'emendamento n. A0092
Relatore favorevole.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0072, presentato dai consiglieri Bigon, Possamai Giacomo, Camani, Montanariello, Zanoni, Zottis, aggiuntivo, che prevede:
" Art. XX
Realizzazione e adeguamento di strutture ospedaliere destinate alle persone giovani con disabilità mentale
1. La Giunta regionale è autorizzata a finanziare la realizzazione o l'adeguamento di strutture ospedaliere da destinare alle persone giovani con disabilità mentale.
2. Agli oneri derivanti dall'attuazione del presente articolo, quantificati in 4.000.000.00 di euro per l'esercizio 2022 si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 13 "Sanità e salute" Programma 1305 Servizio sanitario regionale ‒ Investimenti sanitari, Titolo II Spese in conto capitale del bilancio di previsione 2022-2024.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2022
Variazione proposta
2023
Variazione proposta
2024
Variazione
proposta
MISSIONE 13 – TUTELA DELLA SALUTE – PROGRAMMA 1305 SERVIZIO SANITARIO REGIONALE – INVESTIMENTI SANITARI
Titolo II Spese in conto capitale
Nuovo articolo pdl 91 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2022"
+4.000.000,00
+4.000.000,00


M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P2001 FONDO DI RISERVA
L.R. 39/2001
-4.000.000,00
-4.000.000,00


Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2022 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza".
Prego, collega.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Attualmente la Regione Veneto non dispone di reparti ospedalieri per giovani che subiscono disagi mentali. Devono essere ricoverati nel reparto di Neuropsichiatria Infantile oppure in quella degli adulti.
Si chiede, con questo emendamento, che la Regione, tenuto anche conto dei soldi che arriveranno per le opere sanitarie e le strutture dall'Europa, intervenga su questi reparti, predisponendo, appunto, dei servizi di emergenza per questi ragazzi.
Grazie.

PRESIDENTE

Assessora Lanzarin, prego.

Ass.ra Manuela LANZARIN

La Consigliera ricorderà bene che, nell'approvazione delle ultime schede, le schede di maggio 2019, c'è stata una forte discussione sulla necessità e, quindi, poi, la concretezza di aver messo, all'interno delle schede, soprattutto nei presìdi hub, dei posti dedicati per il passaggio tra età evolutiva ed età adulta. Si tratta di 28 nuovi posti, che sono in fase di realizzazione. Alcune USL sono più avanti, altre sono più indietro.
È una programmazione già in itinere, che stiamo monitorando – sto monitorando anche personalmente – consapevoli della necessità di velocizzare il più possibile la realizzazione di questi 28 posti.

PRESIDENTE

Grazie.
Collega Bigon, prego.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Assessore.
Io sono subentrata dopo l'approvazione delle schede, quindi dopo la sua discussione, ma questo non comprova il fatto che io sia bene a conoscenza di questi posti previsti all'interno, di fatto non applicati o, quantomeno, in difficoltà, proprio per i ragazzi che vengono direttamente inseriti, dai 14 anni in poi, nei reparti psichiatrici per adulti, dove ci rimangono anche un mese.
Chiedo veramente, vista la disponibilità, che nel monitoraggio venga effettivamente controllato, che in tutte le USL ci siano dei posti dedicati in caso di emergenza e, soprattutto, che, una volta, ovviamente, attuati, questi posti vengano anche aumentati, perché ce n'è veramente esigenza.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Non vedo altri interventi.
L'emendamento rimane.
Lo metto in votazione.
Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0078, presentato dalla consigliera Baldin, aggiuntivo, che prevede:
" Al progetto di legge n. 91 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2022" è aggiunto il seguente articolo:
ART. ‒ CONTRIBUTO STRAORDINARIO PER IL POTENZIAMENTO DEI CENTRI DI RIFERIMENTO PER LA PRESA IN CARICO DI MINORI, ADOLESCENTI E ADULTI CON DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO.
1. La Giunta regionale è autorizzata a stanziare all'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona e all'Azienda ULSS 2 Marca Trevigiana un contributo straordinario di 300.000,00 euro per ciascuna Azienda e per ciascuno degli esercizi 2022-2024 per garantire la piena operatività e potenziare le attività dei due Centri di riferimento con compiti di coordinamento dei servizi per le persone con Disturbi dello Spettro Autistico nell'ambito della rete sanitaria regionale, istituiti con deliberazione della Giunta regionale n. 2177 del 29 dicembre 2017.
2. La Giunta regionale individua le aree prioritarie di intervento e stabilisce modalità e criteri per l'erogazione dei contributi di cui al comma 1.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in euro 600.000,00 per ognuno degli esercizi 2022, 2023, 2024 si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 13 Programma 13.01 Servizio Sanitario regionale ‒ Finanziamento ordinario corrente per la garanzia dei Lea.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2022
Variazione proposta
2023
Variazione proposta
2024
Variazione proposta
M13 "TUTELA DELLA SALUTE"
P1301 "Servizio sanitario regionale – Finanziamento ordinario corrente per la garanzia dei LEA"
Nuovo articolo pdl 91 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2022"
+600.000,00
+600.000,00
+600.000,00
M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P01 FONDO DI RISERVA
L.R. 39/2001, articolo 18
-600.000,00
-600.000,00
-600.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2022 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza".
Prego, Baldin.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Grazie, Presidente.
Questo è un tema che mi sta particolarmente a cuore. Riguarda i disturbi dello spettro autistico. So che anche l'assessora Lanzarin ha una sensibilità particolare.
Questo è un contributo straordinario a favore dell'ULSS 2 Marca Trevigiana e dell'Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona, che sono due centri di riferimento proprio per questi disturbi. Si tratta di un contributo importante, lo so, ma credo sia necessario per dare una risposta a queste famiglie che si prendono cura di ragazzi e bambini con questi disturbi, che meritano tutta l'attenzione che possiamo garantire loro.
Chiedo se l'assessora Lanzarin ha qualcosa da riferire sull'argomento. Mi farebbe piacere.
Grazie.

PRESIDENTE

Assessora, prego.

Ass.ra Manuela LANZARIN

La problematica dell'autismo sicuramente è importante e vede numeri in aumento, quindi la necessità di avere un'organizzazione territoriale molto mirata.
Con quella delibera erano stati individuati due centri di riferimento, se ricordiamo: quello di Verona, che era più un centro legato all'università, quindi all'Azienda ospedaliera di Verona, legato proprio all'attività di diagnosi precoce, di ricerca, di continui investimenti su questo fronte; quello di Treviso, invece, più dedicato agli aspetti successivi, quindi inserimenti lavorativi, inserimento scolastico ed eventualmente anche passaggi residenziali o semiresidenziali.
Nel corso di questi anni sono stati fatti diversi progetti. Ho fatto un resoconto complessivo. Sono andati circa 700.000 euro a Verona, con vari progetti, e 300.000 euro a Treviso. Siamo in fase di revisione di entrambi i centri, con una definizione molto più particolare rispetto ai contenuti di entrambi i centri e anche con l'eventualità di inserire qualcos'altro rispetto a questi due centri già previsti con la delibera del 2018 (o del 2017, adesso non ricordo).
C'è un impegno, quindi, non solo a potenziare i due centri, ma anche ad allargare la maglia. Emendamenti come questo e come quello successivo, che vanno, invece, a individuare un contributo straordinario, oggi non sarebbero giustificati, anzi, più che "giustificati", direi "consoni" rispetto alla rivisitazione che noi stiamo compiendo, complessiva, su tutto il territorio veneto.

PRESIDENTE

Assessore, grazie.
Collega Baldin, prego.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

A fronte delle affermazioni e delle rassicurazioni dell'Assessore, ritiro l'emendamento.
Sono soddisfatta di quanto è stato detto fino a questo momento. Credo che i prossimi mesi, i prossimi anni saranno cruciali per affrontare questi disturbi. Chiedo la massima attenzione, come state dimostrando in questi momenti, proprio per le famiglie che hanno problemi di questo genere, che sono veramente gravi e importanti per tantissimi.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie. Quindi, l'emendamento è ritirato.
Emendamento n. A0022, presentato dalla consigliera Guarda, articolo 1-bis, potenziamento delle attività dei centri di riferimento per la presa in carico di minori, adolescenti e adulti con disturbo dello spetto autistico, aggiuntivo, che prevede:
" Al progetto di legge n. 91 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2022" è aggiunto il seguente articolo:
Art. 1 bis ‒ Potenziamento delle attività dei Centri di riferimento per la presa in carico di minori, adolescenti e adulti con disturbi dello spettro autistico
1. La Giunta regionale è autorizzata ad attribuire un finanziamento aggiuntivo di euro 1.000.000,00 a favore dei Centri di riferimento per la presa in carico di minori, adolescenti e adulti con disturbi dello spettro autistico istituiti presso l'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona e l'Azienda Ulss 2 Marca Trevigiana al fine di garantirne il potenziamento delle attività di rispettiva competenza.
2. Entro sessanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge la Giunta regionale, sentito il competente tavolo tecnico regionale, definisce le priorità di intervento, il relativo progetto di attività da effettuarsi e la ripartizione delle risorse a favore dei centri di cui al comma 1.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in complessivi euro 1.000,000,00 per l'esercizio 2022 si fa fronte con le risorse allocate alla Missione 12 "Diritti sociali, politiche sociali e famiglia", Programma 03 "Interventi per la disabilità", Titolo 1 "Spese correnti" del bilancio di previsione 2022-2024.
Scheda finanziaria
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2022
Variazione proposta
2023
Variazione proposta
2024
Variazione proposta
Missione 12 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia
Programma 12.02
Articolo 1 bis – Potenziamento delle attività dei Centri di riferimento per la presa in carico di minori, adolescenti e adulti con disturbi dello spettro autistico
+ 1.000.000,00


Missione 20 FONDI E ACCANTONAMENTI
Programma 2001 FONDO DI RISERVA
L.R. 39/2001, art. 18
+1.000.000,00






Per l'anno 2022 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza".
Prego, collega Guarda.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Questo è un emendamento che intende aggiungere delle risorse per fare ciò che, in realtà, era già previsto dalla delibera n. 2177/2017, in cui la Giunta ha istituito presso l'Azienda ospedaliera integrata di Verona e l'Azienda ULSS 2 Marca Trevigiana i centri regionali di riferimento, di cui all'articolo 3 della legge n. 134/2015, quella per diagnosi, cura e riabilitazione delle persone con disturbi dello spettro autistico e di assistenza alle famiglie.
Tutto questo proprio per andare incontro alla necessità di intervenire in maniera dedicata e rispondere alle diverse sollecitazioni che già negli scorsi anni sono state condivise dal territorio rispetto a questa emergenza, non soltanto alla mia, ma sicuramente anche alla vostra attenzione, proprio per fare in modo non soltanto che sia potenziata, ma che sia data la possibilità di realizzare i progetti dedicati a questa necessità.
Grazie mille.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0022.
Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0079, presentato dalla consigliera Baldin, articolo X, aggiuntivo, che prevede:
" Al progetto di legge n. 91 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2022" è aggiunto il seguente articolo :
Art. X ‒ AZIONI PER L'INCREMENTO DELLA DOTAZIONE ORGANICA DEGLI SPISAL
1. In coerenza con le linee strategiche del Piano strategico per il consolidamento e il miglioramento delle attività a tutela della salute e della sicurezza dei Lavoratori 2018-2020, Azienda Zero è autorizzata ad espletare le procedure concorsuali e alla formazione di una graduatoria unica regionale per l'assunzione di personale da assumere a tempo indeterminato ad incremento della dotazione organica dei Servizi SPISAL presso ciascuna ULSS.
2. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in euro 6.000.000,00 per l'esercizio 2022, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 13 "Tutela della salute", Programma 1301 "Servizio sanitario regionale ‒ Finanziamento ordinario corrente per la garanzia dei LEA", Titolo 1 "Spese correnti", del bilancio di previsione 2022-2024.
Riferimento al DEFR (a sé stante o nel corpo della relazione illustrativa):
Gli obiettivi e le linee programmatiche di cui al PROGRAMMA 13.01 ‒ Servizio sanitario regionale ‒ Finanziamento ordinario corrente per la garanzia dei LEA.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2022
Variazione
proposta
2023
Variazione proposta
2024
Variazione proposta
Missione 13 "Tutela della salute"
Programma 1301 "Servizio sanitario regionale – Finanziamento ordinario corrente per la garanzia dei LEA"
Articolo X – AZIONI PER L'INCREMENTO DELLA DOTAZIONE ORGANICA DEGLI SPISAL
+6.000.000,00


Missione 20 FONDI E ACCANTONAMENTI
Programma 2001 FONDO DI RISERVA
L.R. 39/2001, art. 18
-6.000.000,00






Per l'anno 2022 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza".
Prego, collega Baldin.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Illustro brevemente anche questo perché è un altro tema importante. Ne abbiamo parlato spesso in queste ultime due settimane. Si tratta dell'incremento della dotazione organica degli SPISAL, quindi un tema assolutamente prioritario in questo momento, ovvero quello della sicurezza sul lavoro. Siamo maglia nera per quanto riguarda questo tema.
Con questo emendamento si chiede uno stanziamento, sicuramente notevole. Credo, però, sia arrivato il momento di pensare in maniera seria al problema, quindi di metterci una mano sul cuore tutti e autorizzare Azienda Zero a espletare le procedure concorsuali e alla formazione di una graduatoria unica regionale per l'assunzione di personale da assumere a tempo indeterminato ad incremento della dotazione organica dei servizi SPISAL presso ciascuna ULSS.
Chiedo sempre all'assessora Lanzarin se ha qualche notizia da darci su questo punto.

PRESIDENTE

Assessora, prego.

Ass.ra Manuela LANZARIN

Velocemente. Credo che l'argomento sia stato oggetto anche di emendamenti durante il DEFR. Massima attenzione. Credo che chiunque all'interno di quest'Aula sappia l'importanza di investire nella prevenzione, quindi anche nella lotta contro gli infortuni sul lavoro.
Abbiamo già detto che siamo in dirittura d'arrivo con la prosecuzione del Piano strategico 2018-2020, quindi sarà 2021-2022-2023, che conterrà delle risorse che vanno incontro anche alle richieste e alle esigenze che vengono poste con questo e con l'emendamento successivo.
Quello è lo strumento, per quanto ci riguarda, più giusto, più consono per prevedere anche lo stanziamento di risorse e una programmazione rispetto al potenziamento degli SPISAL.

PRESIDENTE

Collega Baldin, prego.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

A fronte di queste rassicurazioni, ritiro questo emendamento.

PRESIDENTE

È ritirato l'emendamento n. A0079.
Emendamento n. A0043, presentato dai consiglieri Zottis, Zanoni, Camani, Bigon, Possamai Giacomo, Montanariello, aggiuntivo, che prevede:
" Art. XX
Piano straordinario di assunzioni presso gli SPISAL del Veneto
1. Al fine di potenziare le attività di prevenzione, vigilanza, salute e sicurezza sul lavoro, la Regione del Veneto provvede, entro il primo semestre dell'anno 2022, all'assunzione a tempo indeterminato di 30 Tecnici della Prevenzione, da assegnare alle Aziende ULSS, per rafforzare gli organici degli SPISAL, garantendo anche la sostituzione del personale cessato dal servizio per raggiunti limiti di età.
2. In conformità alla vigente normativa la procedura concorsuale unica è in capo all'Azienda Zero, che assegna i tecnici alle Aziende ULSS sulla base delle esigenze manifestate dalle medesime.
3. Agli oneri derivanti dal presente articolo, quantificati in 1.700.000,00 euro si fa fronte mediante le risorse allocate nella Missione 13 "Tutela della salute" Programma 13.01 "Servizio Sanitario Regionale ‒ Finanziamento ordinario corrente per la garanzia dei LEA" del bilancio di previsione 2022-2024.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2022
Variazione proposta
2023
Variazione proposta
2024
Variazione proposta
Missione 13 "Tutela della salute"
Programma 13.01 "Servizio Sanitario Regionale – Finanziamento ordinario corrente per la garanzia dei LEA"
Nuovo articolo pdl 91 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2022"
+1.700.000,00
+1.700.000,00
0,00
0,00
0,00
0,00
Missione 20 "Fondi e accantonamenti"
Programma 01 "Fondo di riserva"
(L.R. 39/2001, articolo 18)
-1.700.000,00
-1.700.000,00
0,00
0,00
0,00
0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2022 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza".
Non vedo interventi.
Lo metto in votazione, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0081, presentato dalla consigliera Baldin, aggiuntivo, che prevede:
" Al progetto di legge n. 91 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2022" è aggiunto il seguente articolo:
Art. _ ‒ Contributo straordinario per il completamento dell'attivazione e il potenziamento degli ospedali di comunità
1. La Giunta regionale è autorizzata ad erogare contributi alle Aziende Ulss per il completamento dell'attivazione e il potenziamento degli ospedali di comunità in tutto il territorio regionale.
2. La Giunta regionale, entro novanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, sentita la competente commissione consiliare, stabilisce modalità e criteri per l'erogazione dei contributi di cui al comma 1.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione della presente legge, quantificati in euro 2.000.000,00 per gli esercizi 2022, 2023 e 2024, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 13 "Tutela della Salute", Programma 01 Servizio sanitario regionale ‒ finanziamento ordinario corrente per la garanzia dei Lea, del bilancio di previsione 2022-2024".
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2022
Variazione proposta
2023
Variazione proposta
2024
Variazione proposta
M13 "Tutela della salute"
P1301 "Servizio Sanitario Regionale – Finanziamento ordinario corrente per la garanzia dei LEA"
Nuovo articolo pdl 91 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2022"
+2.000.000,00
+2.000.000,00
+2.000.000,00
M20 "Fondi e accantonamenti"
P01 "Fondo di riserva"
(L.R. 39/2001, articolo 18)
-2.000.000,00
-2.000.000,00
-2.000.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2022 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza".
Prego, collega Baldin.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Solo per capire se anche su questo tema, quello del completamento dell'attivazione e del potenziamento degli ospedali di comunità, ci sono altri aggiornamenti in merito da parte dell'Assessore. Sono pronta a recepire eventuali aggiornamenti e a valutare se ritirare oppure no questo emendamento.

PRESIDENTE

Assessora Lanzarin, è stata chiamata in causa. Prego.

Ass.ra Manuela LANZARIN

Noi sappiamo che all'interno del PNRR, Missione 6, c'è la previsione di un tot di Case di comunità e un tot di ospedali di comunità. Erano 31. Mi hanno appena comunicato che siamo passati a 30. Con le Case di comunità da 99 siamo ritornati a 91. Ogni giorno, quindi, perdiamo un po' di risorse.
Detto questo, ci saranno 30 ospedali di comunità e un importo destinato al Veneto attorno ai 70 milioni. Quindi, troveranno sicuramente, all'interno di quell'importo, di quella programmazione, anche un ampliamento della rete, già abbastanza importante nel territorio veneto, per quanto riguarda le strutture intermedie.

PRESIDENTE

Grazie.
L'emendamento viene ritirato.
Cambiamo argomento: cofinanziamento programmi comunitari.
Dobbiamo e possiamo votare l'articolo 5.
È aperta la votazione sull'articolo 5.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0002, presentato dalla Giunta, dall'assessore Calzavara, aggiuntivo, che prevede:
" Art. XX ‒ Modifiche all'articolo 30 della legge regionale 21 dicembre 2012, n. 47 "Disposizioni per la riduzione e il controllo delle spese per il funzionamento delle istituzioni regionali, in recepimento e attuazione del decreto legge 10 ottobre 2012, n. 174 "Disposizioni urgenti in materia di finanza e funzionamento degli enti territoriali, nonché ulteriori disposizioni in favore delle zone terremotate nel maggio 2012", convertito con modificazioni dalla legge 7 dicembre 2012, n. 213 e istituzione e disciplina del Collegio dei revisori dei conti della Regione del Veneto." .
1. All'articolo 30 della legge regionale 21 dicembre 2012, n. 47 , come sostituito dall'articolo 15 comma 4 della legge regionale 23 febbraio 2016, n. 7 "Legge di stabilità regionale 2016", sono apportate le seguenti modifiche:
a) il comma 1 è sostituito dal seguente:
"1. Ai componenti del Collegio spetta un'indennità determinata in misura pari al compenso massimo spettante, secondo la disciplina statale, ai revisori dei conti dell'ente locale ricompreso nel territorio della Regione del Veneto di più elevata fascia demografica, comprensivo della maggiorazione prevista, sempre secondo la disciplina statale, per gli enti locali la cui spesa corrente e per investimenti pro-capite risulti superiore alla media nazionale per fascia demografica. Al Presidente spetta una maggiorazione del 50 per cento calcolata sull'importo determinato con le modalità di cui al periodo precedente. Gli importi si intendono al netto dell'IVA e degli oneri previdenziali. ";
b) il comma 4 è sostituito dal seguente:
"4. A ciascun componente del Collegio, residente fuori del Comune di Venezia, spetta il rimborso delle spese di viaggio per vitto e alloggio effettivamente sostenute e documentate. Tale importo annuo non può essere superiore al 50 per cento del compenso annuo attribuito ai componenti stessi, al netto degli oneri fiscali e contributivi.".
2. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo quantificati in euro 230.000,00 per l'anno 2022, euro 235.000,00 per l'anno 2023 ed euro 245.000,00 per l'anno 2024, si fa fronte con le risorse allocate alla Missione 1 "Servizi istituzionali, generali e di gestione", Programma 3 "Gestione economica, finanziaria, programmazione, provveditorato", Titolo 1 "Spese correnti" del bilancio di previsione 2022-2024"
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
Agli oneri complessivi quantificati in euro 230.000,00 per l'anno 2022, euro 235.000,00 per l'anno 2023 ed euro 245.000,00 per l'anno 2024, si fa fronte:
- per euro 100.000,00 per ciascun esercizio 2022, 2023 e 2024 con le risorse già previste nel PDL 93 "Bilancio di previsione 2022-2024" e allocate alla Missione 1 "Servizi istituzionali, generali e di gestione", Programma 3 "Gestione economica, finanziaria, programmazione, provveditorato", Titolo 1 "Spese correnti";
- per euro 130.000,00 nell'esercizio 2022, euro 135.000,000 nell'esercizio 2023 ed euro 145.000,00 nell'esercizio 2024 mediante riduzione di pari importo delle risorse afferenti all'ART. 17, L.R. 29/11/2001, N.39 e allocate nella Missione 20 "Fondi e accantonamenti" Programma 1 "Fondo di riserva" Titolo 1 "Spese correnti"
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2022
Variazione proposta
2023
Variazione proposta
2024
Variazione proposta
Missione 1 "Servizi istituzionali, generali e di gestione"
Programma 3 "Gestione economica, finanziaria, programmazione, provveditorato"
130.000,00
135.000,00
145.000,00
Missione 20 "Fondi e accantonamenti"
Programma 1 "Fondo di riserva"
(ART. 17 L.R. 29/11/2001, N. 39)
-130.000,00
-135.000,00
-145.000,00




Non vedo interventi.
Prego, collega Guarda.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Soltanto per lasciare agli atti un'osservazione rispetto a questo emendamento. In una legge che titola "Disposizioni per la riduzione e il controllo delle spese per il funzionamento delle Istituzioni regionali", si va, naturalmente, ad aumentare i compensi dei revisori. Questa è semplicemente un'osservazione rispetto a questo emendamento.
Detto questo, naturalmente, lascio all'Aula il proprio voto.

PRESIDENTE

È una questione che si trascina da tempo e che i revisori da tempo hanno posto. È un vizio che partiva da una norma nazionale, se ben ricordo.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0002.
Parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0012, presentato dalla consigliera Guarda, articolo 3-bis, incentivi regionali per favorire la residenzialità in zone montane, aggiuntivo, che prevede:
" Al progetto di legge n. 91 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2022" è aggiunto il seguente articolo:
Art. 3 bis ‒ Incentivi regionali per favorire la residenzialità in zone montane
1. In attuazione di quanto previsto dall'articolo 19 della Legge 31 gennaio 1994, n. 97 (Nuove disposizioni per le zone montane) e al fine di favorire il riequilibrio insediativo ed il recupero dei centri abitati di montagna, la Regione del Veneto concede contributi sulle spese di acquisto e ristrutturazione di immobili da destinare a prima abitazione a favore di coloro che vi trasferiscono o mantengono la propria residenza e dimora abituale.
2. La Giunta regionale, entro sessanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, previo parere della competente commissione consiliare che si esprime entro trenta giorni decorsi i quali se ne prescinde, definisce i criteri generali di attribuzione e le modalità di erogazione delle risorse di cui al comma 1.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in euro 5.500.000,00 per ciascun esercizio 2022, 2023 e 2024, si fa fronte con le risorse allocate alla Missione 09 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente" Programma 07 "Sviluppo sostenibile territorio montano piccoli comuni" Titolo 2 "Spese in conto capitale" del bilancio di previsione 2022-2024.

Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2022
Variazione proposta
2023
Variazione proposta
2024
Variazione proposta
Missione 9 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente"
Programma 09.07 "Sviluppo sostenibile territorio montano piccoli comuni"
Articolo 3 bis – Incentivi regionali per favorire la residenzialità in zone montane
+5.550.000,00
+5.550.000,00
+5.550.000,00
Missione 20 "Fondi e accantonamenti"
Programma 2001 "Fondo di riserva"
L.R. 39/2001, art. 18
-5.550.000,00
-5.550.000,00
-5.550.000,00




Per l'anno 2022 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza".
Prego, collega Guarda.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Questo emendamento è una prosecuzione, da un punto di vista logico, dell'applicazione di quello che abbiamo votato durante la discussione della nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza.
In questo caso, traduce in un primo intervento, anche un po' sperimentale, date le risorse... Sono due emendamenti: uno da 5,5 milioni e l'altro da 3 milioni. Interviene, quindi, con un primo finanziamento su un intervento urgente, sperimentato in altre Regioni e realizzato con fondi ben più consistenti, proprio per agire in contrasto allo spopolamento delle aree montane, che sappiamo avere conseguenze, da un punto di vista ambientale e sociale, molto gravi, in un territorio che, solo grazie al presidio, può essere tutelato.
In questo caso, proprio per questo motivo, prevedo incentivi regionali a favore della residenzialità nelle zone montane, proprio per dare una garanzia a coloro che decidono di rimanere, di abitare all'interno dei propri Comuni montani o di acquistare un'abitazione in zona montana, destinandovi la propria residenza o il proprio domicilio, quindi non soltanto per motivi di vacanza piuttosto che di seconda abitazione, eccetera. Solo a chi avrà la necessità e la possibilità di scegliere di abitare in maniera stanziale in quelle aree, evidentemente, sarà possibile fare richiesta di questo incentivo.
Si tratta, come vi dicevo prima e negli scorsi giorni, di un'operazione importante, richiesta dal territorio e supportata anche da studi e ricerche effettuate dagli stessi Comuni. Mi permetto di citarne uno, dati i molti Consiglieri interessati e partecipi all'interno del processo di presentazione di questo studio. Mi riferisco allo studio Valli 400, del Pasubio, uno studio che ha presentato, a partire dalle analisi del fabbisogno, delle criticità riscontrate dai propri cittadini, una serie di necessità, di misure che potevano contenere lo spopolamento e le difficoltà sociali in ambito di zone montane.
Per questo motivo ho chiesto, attraverso questo emendamento, un'attenzione e un primo passaggio, proprio per cominciare già dal prossimo anno a investire in questa direzione, sperimentando inizialmente questa misura, per poi definirla in maniera operativa e possibilmente pluriennale all'interno dei prossimi bilanci.
È una scelta che, secondo me, risulta politicamente d'obbligo per tutti, proprio perché, se si avvantaggiano e si cerca di supportare minoranze linguistiche e culturali, che sono prevalentemente inserite all'interno dei contesti montani e resistono proprio grazie al rimanere ad abitare della popolazione e dei giovani residenti, è evidente che non si può omettere un intervento straordinario che, ribadisco, nelle altre Regioni sta avendo particolare successo.
Lascio all'Aula il proprio voto e la propria analisi rispetto a questa misura, di cui sicuramente parleremo, a prescindere dal risultato che si raggiungerà oggi.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0012.
Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0013, presentato dalla consigliera Guarda, articolo 3-ter, incentivi regionali per favorire la residenzialità in zone montane, aggiuntivo, che prevede:
" Al progetto di legge n. 91 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2022" è aggiunto il seguente articolo:
Art. 3 ter ‒ Incentivi regionali per favorire la residenzialità in zone montane
1. In attuazione di quanto previsto dall'articolo 19 della Legge 31 gennaio 1994, n. 97 (Nuove disposizioni per le zone montane) e al fine di favorire il riequilibrio insediativo ed il recupero dei centri abitati di montagna, la Regione del Veneto concede contributi sulle spese di acquisto e ristrutturazione di immobili da destinare a prima abitazione a favore di coloro che vi trasferiscono o mantengono la propria residenza e dimora abituale.
2. La Giunta regionale, entro sessanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, previo parere della competente commissione consiliare che si esprime entro trenta giorni decorsi i quali se ne prescinde, definisce i criteri generali di attribuzione e le modalità di erogazione delle risorse di cui al comma 1.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in complessivi euro 3.000.000,00 per l'esercizio 2022 si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 09 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente" Programma 07 "Sviluppo sostenibile territorio montano piccoli comuni" Titolo 2 "Spese in conto capitale" del bilancio di previsione 2022-2024.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2022
Variazione proposta
2023
Variazione proposta
2024
Variazione proposta
Missione 9 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente"
Programma 09.07 "Sviluppo sostenibile territorio montano piccoli comuni"
Articolo X – Incentivi regionali per favorire la residenzialità in zone montane
+3.000.000,00


Missione 20 "Fondi e accantonamenti"
Programma 2001 "Fondo di riserva"
L.R. 39/2001, art. 18
-3.000.000,00






Per l'anno 2022 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza".
La collega Guarda lo dà per letto.
Lo metto in votazione.
Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione sull'emendamento n. A0013.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0064, presentato dai consiglieri Possamai Giacomo, Bigon, Camani, Montanariello, Zanoni, Zottis, aggiuntivo, che prevede:
" Art. XX
Contributi regionali per l'acquisto, il recupero e la costruzione dell'abitazione nei Comuni montani del Veneto
1. Al fine di contrastare lo spopolamento dei territori montani del Veneto, la Giunta regionale è autorizzata a erogare contributi a persone fisiche per l'acquisto o il recupero tramite ristrutturazione di unità immobiliari adibite a prima e unica casa e ubicate nei Comuni di cui all'Allegato A della Legge regionale 8 agosto 2014, n. 25 .
2. La Giunta regionale, sentita la competente Commissione consiliare, definisce entro sessanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge i criteri e le modalità per l'erogazione dei contributi di cui al comma 1, tenendo comunque conto dei seguenti parametri:
a) premialità per nuclei familiari con figli minori;
b) importo massimo del contributo: euro 20.000,00;
c) reddito lordo del nucleo familiare inferiore a 75.000,00.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in 20.000.000,00 di euro per ciascuno degli esercizi 2022, 2023 e 2024 si fa fronte con le risorse allocate nelle Missione 9 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente" Programma 09.07 "Sviluppo sostenibile territorio montano piccoli comuni" Titolo 2 "Spese in conto capitale£ del Bilancio di previsione 2022-2023.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE di spesa
PROGRAMMA di spesa
Legge regionale di spesa
2022
Variazione proposta
2023
Variazione proposta
2024
Variazione proposta
M50 "Debito pubblico"
P01-P02 Rata ammortamento mutuo (interessi + capitale)

+900.000,00
+1.800.000,00
M20 "Fondi e accantonamenti"
P01 "Fondo di riserva"
(L.R. 39/2001, articolo 18)

-900.000,00
-1.800.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Prego, collega Possamai.

Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)

Presento questo emendamento e annuncio già il ritiro del successivo, ossia il n. A0063.
Grazie, Presidente.
È un emendamento simile a quello illustrato poco fa dalla capogruppo Guarda. Anche questo emendamento chiede una misura straordinaria sul tema dello spopolamento delle nostre montagne, un tema che riguarda oltre 100 Comuni della nostra Regione.
In questo caso, si chiede alla Giunta regionale, tenendo conto di questi parametri, di premiare naturalmente i nuclei che hanno figli minori, un importo massimo del contributo che sia di 20.000 euro e premiare chi ha un reddito lordo inferiore a 75.000 euro.
L'obiettivo è molto semplice: ripopolare la montagna e, soprattutto, evitarne un ulteriore spopolamento. È un tema che tocca tante Province del nostro territorio, non soltanto la Provincia di Belluno, che evidentemente è quella più toccata in assoluto. È un caso che tocca tanti Comuni, anche della Provincia di Vicenza. 18 Comuni sui 32 Comuni montani della Provincia di Vicenza riscontrano questo fenomeno negli ultimi vent'anni.
Si tratta di una misura anticiclica sempre più necessaria, che chiediamo con forza di adottare. È evidente che ci vogliono risorse importanti. Solo a titolo di esempio: la Regione con cui ci possiamo comparare più facilmente per un tema di vicinanza territoriale, cioè l'Emilia-Romagna, da quando ha messo in campo questo tipo di intervento ha visto, solo l'anno scorso, 341 coppie, tutte coppie giovani, o, meglio, per la stragrande maggioranza coppie giovani, tornare a ripopolare la montagna, a tal punto che quest'anno hanno dovuto aggiungere altri 10 milioni di euro perché le domande erano state migliaia. Segno che la voglia e il desiderio di stare in quei luoghi, di vivere in quei luoghi c'è ed è forte. È necessaria, però, una risposta. Con questo emendamento chiediamo questa risposta alla Giunta regionale.
Grazie.
PRESIDENTE
Collega Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Intervengo su questa serie di emendamenti per il territorio montano, sia della consigliera Guarda che del collega Possamai, perché, al di là della consapevolezza del parere negativo, un ragionamento in un prossimo futuro su questo tema, a mio parere, sarebbe importantissimo.
Preannuncio che nelle discussioni dei prossimi giorni ce ne sarà un altro, in realtà a mia firma, che riguarda proprio il tema dei Comuni sotto i 3.500 abitanti. Ho guardato nelle norme già esistenti per non presentarlo all'interno del collegato. In Regione del Veneto, tra l'altro, è una norma che non viene finanziata da tempo. I Comuni che si trovano in quei territori più marginali sono, tra l'altro, i Comuni più piccoli. Quindi, ci sarà un altro emendamento su questa linea.
Non dobbiamo pensare solo alla montagna. Esistono territori e Comuni nelle aree interne che non sono montuose che non solo si stanno spopolando, ma stanno anche perdendo tutti i servizi di base (scuole che chiudono, ad esempio).
Al di là del parere negativo, inserire nella prossima programmazione l'idea che questa sia una priorità farebbe bene al nostro territorio.

PRESIDENTE

Grazie.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0064.
Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Il collega Possamai è favorevole.
La collega Ostanel ha votato, il collega Possamai no.
A verbale il voto favorevole del collega Possamai.
L'emendamento n. A0063 è ritirato. Mi ricordo le cose.
Emendamento n. A0088, presentato dalla consigliera Camani, aggiuntivo, che prevede:
" Art. XX
Piano di supporto agli Enti Locali per il PNRR
1. Al fine di approfondire le opportunità per Comuni, Città Metropolitana di Venezia e Province derivanti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e di garantirne corretta e tempestiva attuazione, la Giunta regionale costituisce una struttura di progetto dedicata, in collaborazione con Anci e Upi, avente compiti di supporto e coordinamento necessari all'efficace attuazione del Piano sul territorio regionale.
2. Per le finalità di cui al presente articolo, la Giunta è autorizzata a istituire un Fondo regionale per l'assegnazione di contributi per la gestione delle procedure legate al Pnrr, da destinare agli Enti Locali quali soggetti attuatori di progetti.
3. La Giunta regionale definisce, entro sessanta giorni dall'entra in vigore della presente legge, sentita la competente Commissione consiliare, i criteri di riparto del fondo di cui al comma 3.
4. Gli strumenti di cui al presente articolo si integrano con quelli già previsti per il supporto dell'azione di Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni di cui al decreto-legge n. 80/2021.
5. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in 200.000,00 di euro per l'esercizio 2022 si fa fronte con le risorse allocate Missione 18 "Relazioni con le altre autonomie territoriali" Programma 01 "Relazioni finanziarie con le altre autonomie territoriali" del Bilancio di previsione 2022 – 2024
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2022 variazione proposta
2023 variazione proposta
2024 variazione proposta
M18 "Relazioni con le altre autonomie territoriali"
P01 "Relazioni con le altre autonomie territoriali"
Titolo I Spese correnti
Nuovo articolo PDL 91 "Collegato alla legge di stabilità 2022"
+200.000,00
+200.000,00


M20 "Fondi e accantonamenti"
P2001 "Fondo di riserva"
(L.r. n. 39/2001 , art. 18)
-200.000,00
-200.000,00


Saldo
0,00
0,00
0,00
Prego, Camani.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Con questo emendamento ho cercato di dare un po' di sostanza a una serie di argomenti che avevamo affrontato nella discussione attorno al DEFR.
L'obiettivo è quello di mettere la Regione nelle condizioni non soltanto di esercitare una funzione diretta in riferimento ai finanziamenti che il Governo potrebbe far arrivare direttamente alla Regione come soggetto attuatore, ma anche di esercitare un ruolo di orientamento e di guida in riferimento al monte generale delle risorse PNRR che arriverebbero o potrebbero arrivare su questo territorio attraverso altri soggetti attuatori: Enti locali, Province, Città metropolitana e altre Istituzioni.
Con questo emendamento chiedo alla Giunta di impegnarsi nella definizione e nella costruzione di alcuni strumenti che possano direttamente incidere ed essere di supporto agli Enti minori per poter gestire questi contributi.
Il Governo ha già finanziato un Piano straordinario delle assunzioni, che dovrebbe mettere i Comuni, gli Enti più piccoli nelle condizioni di avere personale competente per poter affrontare anche la fase di pianificazione e progettazione per partecipare ai bandi di gara. Credo che la Regione possa e debba fare di più: costituire tavoli che coinvolgano gli Enti e i soggetti interessati, ma anche le competenze necessarie, proprio per mettersi alla guida di questo processo.
So che la Giunta sta valutando la possibilità di accogliere questo emendamento o, comunque, di capire come si può integrare con gli strumenti di cui ci si è già dotati o ci si intende dotare nei prossimi giorni. Chiedo, eventualmente, un accantonamento per fare questo tipo di valutazione, oppure attendo dall'Assessore qualche indicazione in merito.

PRESIDENTE

Assessore Calzavara, prego.

Ass.re Francesco CALZAVARA

Grazie.
Come anticipava la correlatrice, il tema del coordinamento tra varie Istituzioni che riguardano il Piano nazionale di ripresa e resilienza è già stato affrontato dalla Giunta con la costituzione di un primo tavolo tra Regione Veneto, UPI, ANCI e Città metropolitana, un tavolo che nelle nostre intenzioni attualmente vede essenzialmente un coordinamento di carattere più digitale, nel senso che c'è questo costante monitoraggio di tutte le risorse che stanno arrivando nel Veneto, che, come più volte abbiamo detto, non vedono direttamente coinvolta la Regione del Veneto, ma arrivano in Veneto.
Credo sia necessario, quindi, che la Regione, che dovrà, secondo noi, in un prossimo futuro, nel corso del 2022, rendersi conto di quante risorse arrivano su filoni di finanziamento diversi tra loro, ma che necessitano di una regia regionale, costituisca necessariamente questo tavolo, lo renda ancora più evidente e lo allarghi in un prossimo futuro anche alle associazioni di categoria e ai sindacati stessi. Crediamo che questa opportunità che abbiamo, di utilizzare al meglio queste risorse, debba essere condivisa. Le informazioni devono essere assolutamente trasparenti e capaci di generare virtuosità nell'utilizzo di questi fondi.
Il rischio qual è? È che questi fondi arrivino in un Veneto con 563 Comuni incapaci, in buona parte, di fare progettazione, quindi con il rischio che nel corso del 2022 non siano in grado di presentare i progetti.
Questo articolo riteniamo di approvarlo, di non finanziarlo secondo le richieste, ma ‒ come vedremo anche in altri articoli che andremo ad approvare ‒ cercando di dimostrare un interesse. Nel corso del 2022 vedremo se rimpinguarlo, dargli ulteriori risorse. Credo, però, che sia un segnale di attenzione verso un bisogno che nel corso dei prossimi due anni, secondo me, sarà assolutamente attuale. La capacità di riuscire a trasformare risorse che il Piano nazionale per la resilienza dà, ma che deve trovare una capacità reattiva dal punto di vista progettuale e di rendicontazione dei progetti nella fase conclusiva, quella che ci portava al termine del Piano nazionale, che solo attraverso risorse fresche permetteranno ai nostri Comuni di utilizzare al meglio le risorse.
Quindi, la proposta è quella di approvare questo emendamento con uno stanziamento di 50.000 euro.

PRESIDENTE

Collega Camani, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Ringrazio l'Assessore e gli uffici per l'approfondimento e soprattutto per aver compreso l'intenzione alla base di questo emendamento. Naturalmente lo stanziamento, se ci sarà bisogno, e speriamo ce ne sia bisogno, perché vuol dire che arrivano tanti bandi, tante risorse in questa Regione, ha proprio la finalità di far svolgere alla Regione questa funzione.
Ovviamente, accolgo la proposta dell'Assessore. Lo invito anche a costruire le condizioni affinché il Consiglio sia uno dei partecipanti a quel tavolo di confronto. Credo che da qui possano partire proposte importanti.
Grazie.

PRESIDENTE

Quindi, ai sensi dell'articolo 102, viene proposta una modifica dello stanziamento da 200.000 euro a 50.000 euro, modifica che viene accettata dalla proponente.
Metto in votazione l'emendamento, così come modificato.
Parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0076, presentato dal consigliere Possamai Giacomo, aggiuntivo, che prevede:
" Dopo l'articolo 3 è aggiunto il seguente:
"Art. 3 bis ‒ Contributo straordinario per le fusioni di comuni
1. Al fine di dare un avvio decisivo alla riorganizzazione territoriale dei comuni, è istituito un fondo straordinario per gli anni 2022 e 2023 destinato alle fusioni dei comuni che saranno portate a compimento entro il 31 dicembre 2023.
2. La Giunta regionale entro 90 giorni dall'approvazione della presente legge, acquisito il parere del CAL e della competente commissione consiliare individua i parametri per l'erogazione dei contributi.
3. Agli oneri derivanti dall'attuazione del presente articolo, quantificati in euro 4.000.000,00 per gli esercizi 2022 e 2023, si fa fronte con le risorse allocate alla Missione 18 Relazioni con le altre autonomie territoriali P01 Relazioni finanziarie con le altre autonomie territoriali del Bilancio di previsione 2022-2024.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2022
Variazione proposta
2023
Variazione proposta
2024
Variazione proposta
M18 Relazioni con le altre autonomie territoriali
P01 Relazioni finanziarie con le altre autonomie territoriali
Titolo I Spese correnti
Nuovo articolo pdl 91 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2022"
+4.000.000,00
+4.000.000,00
+4.000.000,00
+4.000.000,00

M20 Fondi e accantonamenti
P2001 Fondo di riserva
(L.R. 39/2001, articolo 18)
-4.000.000,00
-4.000.000,00
-4.000.000,00
-4.000.000,00

Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2022 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza".
Prego, collega Possamai. Chieda la parola, grazie.
Prego, Possamai.

Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Questo è un emendamento su un tema che so essere molto caro alla vicepresidente De Berti, oltre che all'assessore Calzavara. Da quello che ho capito c'è anche l'intenzione, ovviamente non con questo importo, di dare un segnale.
È il tema della fusione dei Comuni, un tema che tutti noi, soprattutto in questo momento legato al PNRR, quindi anche alla capacità di attrarre fondi e risorse, alla capacità di progettare, ci rendiamo conto di come sia nella libertà dei cittadini, nella libertà degli amministratori, poi decidere se procedere o meno nella direzione di una fusione, ma dare strumenti e premialità a chi decide di fare un percorso di aggregazione amministrativa è una cosa importante.
Quanto al riordino amministrativo: l'assessore Calzavara ancora qualche mese fa ha annunciato l'idea di lavorare in questo mandato, in questa legislatura a un vero e proprio piano di riordino territoriale, che è fondamentale all'interno della nostra Regione, perché consente a tutti i livelli di lavorare meglio insieme, ripeto, nella libertà degli amministratori locali e dei cittadini di scegliere qual è la strada migliore. In questo momento diventa ancora più importante avere una macchina pubblica efficiente, una macchina pubblica in grado di attrarre risorse progettando al meglio.
Solo per dare un dato: sono già oltre 31 milioni di euro i fondi nazionali che siamo riusciti ad attrarre grazie alle fusioni sul territorio. È quindi anche un tema di capacità di recuperare risorse e di spenderle.
Cogliamo quindi positivamente il messaggio che è stato dato dalla Giunta. È evidente che è un primissimo passo, la cifra è simbolica, sarà simbolica, ma la cosa su cui abbiamo più fiducia, che più ci interessa, sono quel piano e quel tavolo che l'Assessore ha proposto per lavorare insieme in questa direzione.
Grazie.

PRESIDENTE

Assessore Calzavara, prego, ha la parola.

Ass.re Francesco CALZAVARA

Noi crediamo alla necessità che la Regione del Veneto abbia un piano nuovo, che tenga conto anche delle evoluzioni che ci sono state in questi anni, delle cose buone e delle cose meno buone che abbiamo visto nelle varie forme che si sono proposte per cercare di ottimizzare i servizi al cittadino dalle IPA, alle Unioni, alle conferenze varie, alle fusioni, alcune hanno funzionato, altre meno, altre non sono passate.
Per far questo, riteniamo sia assolutamente necessario partire dati oggettivi. È per questo che la prossima settimana, in Prima Commissione, presenteremo questo nuovo Geoportale, che è stato realizzato dalla nostra Regione, che inizia a mettere in sequenza una serie di dati economici, sociali e demografici, per spiegare come il Veneto si sta modificando e come alcune aree devono necessariamente trovare delle nuove forme organizzative per ottimizzare ed efficientare i propri servizi amministrativi.
La proposta è di accettare questo ordine del giorno, proprio coerentemente con il percorso che stiamo facendo, dove vedremo insieme quali potranno essere le forme che genereranno questa attenzione verso alcuni processi, che devono naturalmente essere bottom-up, devono essere dei processi che partono dal basso; abbiamo visto che non funziona il messaggio che parte dall'alto, non funziona il messaggio necessariamente di carattere economico.
Quindi l'esperienza maturata nel corso della precedente legislatura, secondo me, deve essere arricchita di una serie di motivazioni di carattere tecnico, che permetteranno ai cittadini di avere un'informazione completa del perché riteniamo che alcuni processi siano migliorativi per la loro qualità della vita, lasciando naturalmente poi alla piena libertà di ognuno di votare o meno delle nuove forme di amministrazione delle loro città.
Ecco, proprio perché crediamo a questo percorso che vedremo nel corso del 2022, la proposta è di ridurre sensibilmente da 4 milioni a 100.000 euro lo stanziamento, ma proprio per iniziare un percorso che dovrà portarci, nel corso del prossimo anno, a una definizione di un Veneto, che speriamo possa vedersi nei prossimi dieci anni – perché questo è il percorso che, secondo noi, dovrà prevedere il nuovo Piano di riordino territoriale – ancora più efficiente e più capace di essere interprete di questi nuovi bisogni. Il Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza, ma in particolar modo l'Europa ci dicono che bisogna iniziare a progettare su area vasta, dove il piccolo Comune non ha più capacità di intercettare e di utilizzare al meglio le risorse che gli vengono messe a disposizione.

PRESIDENTE

Anche in questo caso l'emendamento viene modificato con una proposta, che da 4 milioni va a 100.000 euro. Benissimo, il proponente accetta la modifica, quindi metto in votazione l'emendamento n. A0076 con la posta di bilancio a 100.000 euro.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0004 presentato dalla Giunta, aggiuntivo che prevede:
"Articolo - Fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione
1. Al fine di assicurare la massima diffusione, fruibilità e accessibilità all'informazione a copertura dell'intero territorio regionale ed a garanzia della maggiore trasparenza e facilità di documentazione, anche in considerazione delle particolari caratteristiche dei territori locali e montani, è istituito il Fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione finalizzato all'erogazione di contributi per incentivare e sostenere il pluralismo e l'innovazione tecnologica e infrastrutturale nel settore dell'informazione e della comunicazione, a favore delle emittenti radiotelevisive e delle testate giornalistiche on line con sede operativa in Veneto.
2. Entro sessanta giorni dall'entrata in vigore della legge di bilancio annuale, la Giunta regionale, sentito il CORECOM Veneto, anche in considerazione del contesto economico di riferimento e tenuto conto di quanto disposto dal decreto del presidente della Repubblica 23 agosto 2017, n. 146 "Regolamento concernente i criteri di riparto tra i soggetti beneficiari e le procedure di erogazione delle risorse del Fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione in favore delle emittenti televisive e radiofoniche locali", definisce, nel rispetto della disciplina in materia di aiuti di stato, ove applicabile, i criteri, e le modalità di erogazione del contributo di cui al comma 1, diretti a favorire, tra l'altro:
a) lo sviluppo dell'innovazione tecnologica e infrastrutturale, con riferimento a piccole realtà territoriali locali, montane o comunque riferite a zone circoscritte;
b) le iniziative volte a sostenere le trasmissioni nel campo sociale e sanitario con particolare riferimento all'uso della comunicazione d'emergenza e dei servizi per non vedenti e non udenti;
c) le forme di aggregazione attraverso consorzi ed altre forme consortili.
3. In sede di prima applicazione, limitatamente all'anno 2022, la Giunta regionale, entro 60 giorni dall'entrata in vigore della presente legge, determina i criteri e le modalità di erogazione del contributo con l'assegnazione di almeno il 40 per cento del contributo stanziato a valere sul fondo di cui al comma 1 per l'anno 2022 a favore delle emittenti radiofoniche, con particolare riguardo a quelle aventi carattere comunitario in ambito locale.
4. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in euro 750.000,00 per l'esercizio 2022 si fa fronte con le risorse allocate alla Missione 14 "Sviluppo economico e competitività", Programma 4 "Reti e altri servizi di pubblica utilità", Titolo 1 "Spese correnti" del bilancio di previsione 2022-2024.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE di spesa PROGRAMMA di spesa Legge regionale di spesa
2022 variazione proposta
2023 variazione proposta
2024 variazione proposta
Missione 14 "Sviluppo economico e competitività"
Programma 4 "Reti e altri servizi di pubblica utilità"
(nuovo articolo PDL 91 'Collegato alla legge di Stabilità regionale 2022')
750.000,00


Missione 20 "Fondi e accantonamenti"
Programma 1 "Fondo di riserva"
(Art. 17, L.R. 29/11/2001, N. 39)
750.000,00






Per l'anno 2022 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza."
Non vedo richieste di intervento, per cui metto in votazione...
Camani, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Questo è un emendamento che propone la Giunta, anche con un impegno di spesa rilevante, di 750.000 euro, che è finalizzato alla costituzione del fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione.
Come ho già avuto modo di far notare nell'Ufficio di Presidenza, io, pur condividendo le finalità di questa proposta emendativa, ho alcune perplessità per come è stata predisposta in questa sede.
Il primo dubbio mi deriva dal fatto che giustamente, essendo questo un emendamento che richiama un analogo fondo nazionale, viene fatto riferimento al regolamento 146 del 2017, che è, appunto, il regolamento che disciplina l'erogazione di fondi e di contributi nazionali per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione. È un fondo molto importante che, non a caso, proprio nell'anno della pandemia, è stato finanziato con addirittura 50 milioni di euro, a dimostrazione di quanto il pluralismo nell'informazione sia un elemento fondamentale, attorno a cui costruire anche una democrazia.
Ora, le mie perplessità sono di questo ordine: nel Regolamento 146 del 2017, che finanzia, appunto, i contributi alle emittenti televisive e radiofoniche, è definito per legge un certo equilibrio tra quanti contributi alle televisioni e quanti alle radio. Per legge, si dice che l'85% dei contributi va alle televisioni e il 15% alle emittenti radiofoniche. Ora, ho un dubbio rispetto al fatto che, richiamando i princìpi e i criteri di quel Regolamento, poi si possa determinare un diverso criterio di ripartizione tra le tipologie di emittenti.
L'altro dubbio, che però è coerente, è sempre sull'attinenza che i criteri principali che vengono indicati in questo articolo siano effettivamente efficaci nell'ottica e nella finalità della garanzia del pluralismo televisivo, perché ovviamente l'innovazione tecnologica è importante, ma non è, di per sé, garanzia dell'innovazione tecnologica. A maggior ragione non comprendo il senso del criterio indicato alla lettera c) che fa riferimento alle forme di aggregazione attraverso Consorzi come uno degli elementi per l'erogazione del contributo.
Naturalmente il Regolamento nazionale invece utilizzare altri parametri, che io penso sia importante che poi la Giunta, quando andrà a fare l'atto attuativo di questo fondo, tenga in considerazione: il numero di giornalisti, la regolarità dei versamenti contributivi, il numero di dipendenti.
Condivido pienamente l'impostazione, l'idea della costituzione di questo fondo. Ho solo alcune perplessità sulla modalità o sui criteri che nell'articolato vengono indicati.
Chiedo dunque alla Giunta se intende ripensarci o se conferma questo tipo di impostazione: che rimanga agli atti la mia perplessità tecnica più grande proprio nella percentuale di contributi destinati alle emittenti radiofoniche, che è in netto contrasto con la previsione del Regolamento 146.

PRESIDENTE

Grazie.
Collega Guarda, prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Semplicemente perché durante la discussione in Ufficio di Presidenza della Prima, oltre, naturalmente, alle perplessità presentate dalla collega, chiedevo la possibilità di un passaggio in Commissione, giusto per trasparenza rispetto alla destinazione e alla realizzazione, insomma, di quanto previsto dall'articolo. Chiedo se eventualmente questo verrà formalizzato.

PRESIDENTE

Calzavara, prego.

Ass.re Francesco CALZAVARA

Confermando naturalmente l'emendamento che abbiamo presentato, solo per specificare che lo stanziamento, che riguarda quel 40%, è solo nel 2022. Credo che sia un segnale che si voglia dare nel 2022 per un recupero tecnologico, in particolar modo nelle radio, per essere ancora più efficienti nell'informazione nel territorio montano. Si parla anche nella relazione proprio di questa nuova tecnologia DAB e DAB Plus, che dà qualità e dà garanzie di copertura su tutto il territorio: un territorio, quello veneto, che è uno dei due, se non ricordo male, in Italia con il più alto grado di presenza di montagna. Adesso non mi viene un italiano migliore, però il senso è questo.
Credo che anche quello che è successo durante i mesi di pandemia, che stiamo ancora vivendo, queste radio, che sono molto presenti e ascoltate in particolari vallate piuttosto che in alcune parti del nostro territorio, abbiano una capacità tecnologica di essere efficienti e fare arrivare il loro messaggio in maniera puntuale. Poi, nel corso degli anni, naturalmente, che il 40% andrà a riequilibrarsi e quindi probabilmente ci sarà la possibilità e la capacità di dare quelle risorse dal punto di vista tecnologico anche per quell'altro tipo di informazioni che verranno utilizzate, penso alle web-radio piuttosto che alla comunicazione on line, che naturalmente tutti noi utilizziamo quotidianamente e che sta sempre di più prendendo quella forma di costante aggiornamento di quelle che sono le notizie e le emergenze che purtroppo viviamo in questo periodo e che speriamo in un prossimo futuro vengano utilizzate in maniera molto più piacevole.
Però credo che questo possa essere oggi uno strumento che è molto contemporaneo rispetto ai bisogni di alcune realtà che hanno la necessità di vedersi aiutate, proprio perché sono tecnologie che hanno un costo importante, ma hanno una forte presenza nel loro territorio e riescono a dare delle risposte importanti ai loro cittadini.
Per quanto riguarda il passaggio in Commissione, riteniamo che questa sia una fase gestionale della Giunta e quindi niente passaggio in Commissione.

PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Non ha sortito effetti il suo intervento, quindi vado in votazione sull'emendamento della Giunta.
Metto in votazione l'emendamento n. A0004, parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0015, presentato dalla consigliera Guarda, articolo 1, Rubrica Modifica dell'articolo 16 legge regionale 29 novembre 2001, n. 35 "Nuove norme sulla programmazione", aggiuntivo, che prevede:
"Al progetto di legge n. 91 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2022" è aggiunto il seguente articolo:
Art. 01 - Modifica dell'articolo 16 Legge regionale 29 novembre 2001, n. 35 "Nuove norme sulla programmazione"
1. Dopo il comma 2 de11*articolo 16 della Legge regionale 29 novembre 2001, n. 3 S "Nuove norme
sulla programmazione" sono inseriti i seguenti commi:
"2 bis. In apposito allegato al DEFR, predisposto sulla base dei dati forniti dal Sistema Statistico Regionale Veneto (SISTAR), sono riportati l'andamento, nell'ultimo triennio, degli indicatori di benessere equo e sostenibile selezionati e definiti dal Gruppo di lavoro per gli indicatori di benessere equo e sostenibile di cui al comma 2 quater, nonché le previsioni sull'evoluzione degli stessi nel periodo di riferimento.
2 ter. Con apposita relazione, la Giunta regionale, sulla base dei dati forniti dal SISTAR, da presentare alla competente commissione consiliare, evidenzia l'evoluzione dell'andamento degli indicatori di benessere equo a sostenibile, di cui al comma 2 bis, sulla basa degli effetti determinati dalla legge di bilancio per il triennio in corso.
2 quater. Con decreto del Presidente della Giunta regionale è istituito, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, il Gruppo di lavoro per gli indicatori di benessere equo e sostenibile di cui al comma 2 bis. Il Gruppo di lavoro è presieduto dall'Assessore alla Programmazione o da un suo rappresentante delegato; ne fanno parte il Direttore della Sistema dei Controlli, Attività ispettive e SISTAR e il Segretario generale della Programmazione, o loro rappresentanti delegati, nonché due esperti della materia di comprovata esperienza scientifica provenienti da università ed enti di ricerca. Il Gruppo di lavoro procede a selezionare e definire, sulla base dell'esperienza maturata a livello nazionale e internazionale, gli indicatori di benessere equo e sostenibile di cui al comma 2 bis. I predetti indicatori sono successivamente approvati dalla Giunta regionale, previo parere delle commissioni consiliari competenti, da esprimere entro trenta giorni, decorsi i quali se ne prescinde.
2. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in complessivi euro 60.000,00 per l'esercizio 2022, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 1 "Servizi istituzionali, generali e di gestione", Programma 03 "Gestione economica, finanziaria, programmazione, provveditorato", Titolo 1 "Spese correnti" del bilancio di previsione 2022-2024.
Scheda finanziaria
MISSIONE di spesa PROGRAMMA di spesa Legge regionale di spesa
2022 variazione proposta
2023 variazione proposta
2024 variazione proposta
Missione 1
Programma 0103
Articolo 01 – Modifica dell'articolo 16 della legge regionale 29 novembre 2001, n. 35 "Nuove norme sulla programmazione"
+60.000,00

Missione 20 FONDI E ACCANTONAMENTI
Programma 2001 Fondo di riserva
L. R. 39/2001, art. 18
-60.000,00






Per l'anno 2022 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza."
Prego, Guarda.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Questo è un emendamento che era rimasto un pochino forse in sospeso, ma vedo il cenno dell'Assessore... no. Io devo essere sincera: ci tenevo, come immagino anche altri Consiglieri ci tenessero rispetto a questo obiettivo, cioè andare a dare sostanza, anche da un punto di vista economico, ad un processo che è quello appunto di inserire, all'interno delle nuove norme della programmazione, il riferimento proprio alla definizione di gruppi di lavoro per gli indicatori di benessere ecosostenibile di cui al comma 2 quater, nonché le previsioni sull'evoluzione degli stessi nel periodo di riferimento.
La richiesta è di andare a sostenere quell'intervento che in realtà, anche in ambito di bilancio, anche altri Consiglieri avevano posto all'attenzione tutto sommato rientrava all'interno della proiezione futura, dato anche l'ordine del giorno votato al termine dell'approvazione della Nota di aggiornamento del DEFR.
Si tratta, naturalmente, di un aggiornamento che deve trovare il suo seguito per un semplice motivo, cioè questa analisi ha necessità di avere gambe per essere operativa e per darci risultati adeguati ad un'analisi che deve essere statisticamente sicuramente molto complessa e molto efficiente.
Per questo motivo all'interno di questo Collegato mi sembrava opportuno dare sostegno e garantire una applicazione di quello che, in termini futuri, sarà il futuro della definizione dei nuovi bisogni aggiornati ai BES.
Lascio poi al resto della maggioranza una valutazione su questo emendamento, anche se ascolterò con piacere l'intervento dell'Assessore in merito alla motivazione del voto contrario.
Grazie.

PRESIDENTE

Assessore Calzavara, prego.

Ass.re Francesco CALZAVARA

Avendo votato a favore dell'ordine del giorno all'interno della Nota di aggiornamento di economia e finanza, riteniamo che quest'anno, e quindi quello che vedremo nel corso del 2022, sia un anno sperimentale con l'introduzione del BES, di questo indicatore del benessere economico-sociale.
Lasciamo un anno per vedere cosa è in grado di produrre la nostra struttura, che mi pare abbia avuto, nel corso del precedente anno...
Se vi ricordate, quando parlavamo di Nota di aggiornamento al DEFR, molti di voi chiedevano gli indicatori. Quest'anno siamo riusciti a produrre i primi cinque indicatori, che iniziano a dire delle cose e che il prossimo anno saranno ulteriormente arricchiti, del BES. Quindi, secondo me, in questa fase, vediamo cosa è in grado di produrre la nostra struttura per capire se ha la necessità poi di arricchirsi, invece, di un gruppo di lavoro vero e proprio, che apra ulteriormente la discussione su questo indicatore, ma che, secondo me, è già codificato.
Poi, quello che verrà e che verrà evidenziato all'interno della relazione sul BES, credo che possa essere trasparente, così come trasparenti sono stati i cinque indicatori che abbiamo inserito quest'anno. Direi, per il momento, di non finanziare ulteriori gruppi di lavoro. Nel corso di quest'anno cercheremo di capire bene cosa arriverà in termini di indicazione.

PRESIDENTE

Guarda, prego. Bene.
Metto in votazione l'emendamento n. A0015, parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0018, presentato dalla consigliera Guarda, articolo 4 bis, Rubrica Istituzione dei contri antiviolenza di orientamento sessuale (C.A.O.S.) aggiuntivo, che prevede:
"Al progetto di legge n. 91 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2022" è aggiunto il seguente articolo:
Art. 4 bis - Istituzione dei Centri di ascolto e orientamento sessuale (C.A.O.S)
1. La Regione del Veneto coordina e sostiene la costituzione da parte di da enti locali, singoli o associati, associazioni e organizzazioni operanti nel settore che abbiano maturato esperienze e competenze specifiche, di Centri di ascolto e orientamento sessuale (C.A.O.S) ai fini della prevenzione e la presa in carico di vittime di violenza contro le persone Lgbt+, del supporto psicologico e legale a coloro che presentano intersessualità o disturbi della differenziazione sessuale, ne1l'affiancamento e supporto durante il percorso di transizione, nonché a tutti i soggetti che sentano l'esigenza di accoglienza, ascolto e supporto in riferimento alle situazioni di disagio vissute o a tutte quelle persone costrette ad emigrare a causa dell'orientamento sessuale o dell'identità di genere.
2. Per le finalità di cui al comma 1 presso i C.A.O.S. possono essere attivati:
a) un numero di emergenza presidiato da operatori formati e qualificati;
b) una struttura di protezione 24 ore su 24, attraverso la reperibilità di operatori formati per la prima accoglienza e la protezione in casi di emergenza;
c) sportelli di supporto psicologico, legale, di orientamento al lavoro e all'autonomia abitativa;
d) gruppi di mutuo aiuto, gestiti da operatori alla pari;
3. La Giunta regionale, sentita la commissione consiliare competente, stabilisce, entro centottanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, i criteri, le priorità e le modalità di attivazione e sostegno dei C.AO.S.
4. Agli oneri derivanti da11'app1icazione del presente articolo, quantificati in euro 500.000, per l'esercizio 2022 si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 12 "Diritti sociali, politiche sociali e famiglie", Programma 04 "Interventi per soggetti a rischio di esclusione sociale", Titolo 1 "Spese correnti" del bilancio di previsione 2022-2024".
Scheda finanziaria
MISSIONE di spesa PROGRAMMA di spesa Legge regionale di spesa
2022 variazione proposta
2023 variazione proposta
2024 variazione proposta
Missione 12 Diritti sociali, politiche sociali e famiglie
Programma 04 Interventi per soggetti a rischio di esclusione sociale
Articolo 4 bis – Istituzione dei Contri di ascolto e orientamento sessuale (C.A.O.S.)
+500.000,00


Missione 20 FONDI E ACCANTONAMENTI
Programma 2001 FONDO DI RISERVA
L.R. 39/2001, ART. 18
-500.000,00






Per l'anno 2022 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza."
Prego, collega Guarda.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Come anticipazione rispetto alla presentazione dell'emendamento, volevo ringraziare della risposta l'assessore Calzavara rispetto al voto precedente. Sicuramente sarà una bella sfida per il prossimo anno e sicuramente saremo attenti a capire l'evoluzione per quanto riguarda il nuovo metro e i nuovi indicatori rispetto al benessere socio-economico.
Oggi, invece, avrei piacere di discutere con voi anche un'altra proposta, sicuramente più innovativa rispetto ad altre che ho presentato, ed è riferita all'istituzione di Centri di ascolto di orientamento sessuale in questo caso per venire incontro all'aumento importante di segnalazioni rispetto alle necessità di confronto e anche di prevenzione rispetto ad azioni di violenza contro persone componenti della comunità LGBT+. In questo frangente, in particolar modo anche per un'emergenza, che non è soltanto quella di prevenzione della violenza, quanto anche di un accompagnamento per quanto riguarda le necessità di affiancamento e supporto per scegliere eventualmente durante il percorso di transizione. Questo per evitare che queste persone, in particolar modo i più giovani, non abbiano sufficiente supporto da un punto di vista medico e psicologico e riescano, quindi, ad affrontare questa scelta nella maniera più corretta, senza cadere nella tentazione di un facile risultato, accompagnato magari da realtà non opportune, cadendo anche in un circolo vizioso di spaccio di farmaci da questo punto di vista non regolamentato dannoso per la salute e poi importante da un punto di vista di conseguenze sanitarie.
Questo anche per la presa in carico e un supporto psicologico e legale di coloro che presentano intersessualità o disturbi della differenziazione sessuale, aspetti che sono, purtroppo o per fortuna, sempre più al centro delle discussioni, in particolar modo delle nuove generazioni. Dato che è importante creare dei presìdi sicuri, ritengo che questi debbano essere naturalmente realizzati attraverso le Istituzioni. Per questo motivo, propongo l'istituzione di questi Centri di ascolto e orientamento sessuali, che in questo caso ho deciso di abbreviare in C.A.O.S..

PRESIDENTE

Grazie.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0018, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0020, presentato dalla consigliera Guarda, articolo 2 bis, Rubrica Istituzione dell'Osservatorio regionale sulla condizione giovanile per la prevenzione e l'intervento sul disagio, aggiuntivo, che prevede:
"Al progetto di legge n. 91 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2022" è aggiunto il seguente articolo:
Art. 2 bis - Istituzione dell'Osservatorio regionale sulla condizione giovanile per la prevenzione e l'intervento sul disagio.
1. È istituito l'Osservatorio regionale sulla condizione giovanile per la prevenzione e l'intervento sul disagio, con finalità di indirizzare e promuovere politiche sanitarie e sociali a favore dei soggetti dai 12 ai 25 anni di età.
2. L'Osservatorio di cui al comma 1 opera all'interno della competente struttura regionale in materia di politiche sociali e svolge le attività di cui al comma 3 anche attraverso accordi con i soggetti istituzionali competenti in materia e le organizzazioni portatrici di interesse, con l'obiettivo di costruire una rete di informazioni utili a supporto della programmazione, potenziare le politiche di prevenzione, rimodulare i servizi e le risorse anche economiche alle esigenze e ai bisogni espressi dal territorio, analizzare l'impatto delle politiche di prevenzione.
3. In particolare, l'0sservatorio svolge le seguenti attività:
a) aggregazione a livello provinciale dei dati e delle informazioni esistenti, contrastandone la frammentazione;
b) coordinamento delle le attività di raccolta, elaborazione e diffusione delle conoscenze sui bisogni della popolazione di riferimento;
c) documentazione delle manifestazioni del disagio adolescenziale e giovanile;
d) realizzazione di un sistema di osservazione, analisi, monitoraggio e studio dei fenomeni per contrastare e rimuovere i fattori di rischio.
4. Per la predisposizione del programma delle attività di cui al comma 3, la competente struttura regionale convoca, almeno annualmente, un tavolo di confronto con i soggetti di cui al comma 2.
5. La struttura regionale di cui al comma 2 predispone annualmente una relazione sulle attività svolte e la trasmette alla commissione consiliare competente.
6. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in euro 50.000,00 per l'esercizio 2022 si fa fronte con le risorse allocate. alla Missione 12 "Diritti sociali, politiche sociali, famiglia°, Programma 07 'Programmazione e governo della rete dei servizi sociosanitari e sociali°, Titolo 1 "Spese correnti" del bilancio di previsione 2022-2024.
Scheda finanziaria
MISSIONE di spesa PROGRAMMA di spesa Legge regionale di spesa
2022 variazione proposta
2023
variazione proposta
2024 variazione proposta
Missione 12 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia
Programma 12.07 Programmazione e governo della rete dei servizi socio-sanitari e sociali
Articolo 2 bis – Istituzione dell'Osservatorio regionale sulla condizione giovanile e l'intervento sul disagio
+50.000,00

Missione 20 FONDI E ACCANTONAMENTI
Programma 2001 FONDO DI RISERVA
L.R. 39/2001, ART. 18
-50.000,00






Per l'anno 2022 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza."
Prego, Guarda.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Questo emendamento lo presento, anche se so che verrà votato contrario. Immagino che l'Assessore potrà specificare anche i progetti in corso d'essere.
In questo caso, è un emendamento nato dal confronto con le realtà del territorio che si occupano di accompagnamento psicologico e supporto per quanto riguarda, in particolar modo, giovani e adolescenti, dato che l'emergenza Covid ha fatto emergere con ancora più gravità le conseguenze da un punto di vista sociale che vivono queste categorie della nostra comunità. Un disagio che si manifesta in particolar modo durante l'età adolescenziale. Un disagio che poi provoca conseguenze anche da un punto di vista personale, di realizzazione personale, di percorso di studi, anche in relazione alla generazione di rapporti di amicizia con conseguenze che in certi casi possono tradursi in termini mortali, con fenomeni addirittura di suicidio.
Questa iniziativa, quindi, è volta a cercare di raccogliere l'esigenza supportata dal territorio, specie per quanto riguarda la necessità di interventi dedicati a quei giovani facenti parte di famiglie con difficoltà economiche tali da impedire, per esempio, l'accesso a servizi privati, di assistenza psicologica, eccetera, cosa che ‒ io parlo per il mio territorio in particolar modo ‒ è piuttosto sentita. La difficoltà di accesso è, purtroppo, una realtà e, di conseguenza, molto spesso si traduce in una formula di volontariato da parte di alcuni specialisti, che però non riesce a intercettare tutto il fabbisogno.
Per questo motivo avevo chiesto l'istituzione di un Osservatorio regionale sulla condizione giovanile per la prevenzione e l'intervento sul disagio, in questo caso giovanile e dell'adolescente, proprio per cercare di agire a monte, prevenendo quelli che possono essere comportamenti a rischio e intervenendo e analizzando quali sono le migliori iniziative e le migliori strategie, in collaborazione, naturalmente, con gli Enti, che poi all'interno del nostro territorio già svolgono questo tipo di iniziativa, ma non riuscendo ad arrivare molto spesso a destinazione, proprio per le difficoltà sopracitate.
Questo era l'intento di questo emendamento, che voleva dare un inizio rispetto a questa iniziativa, con uno stanziamento sicuramente simbolico, ma necessario, per quanto riguarda l'istituzione dell'Osservatorio.
Dopodiché, lascio naturalmente all'Aula e all'Assessore la valutazione rispetto all'opportunità di perseguire questo tipo di intervento.

PRESIDENTE

Collega Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Approfitto di questo emendamento e anche della presenza dell'assessora Lanzarin perché, al di là di quello che la collega Guarda ha già citato, il tema del disagio giovanile, ahimè, si sta esplicando molto sul tema tossicodipendenza giovanile.
Abbiamo una nuova emergenza, oltre quelle di cui abbiamo parlato prima. Dal 2019, anche prima dello scoppio della pandemia, ma soprattutto ora, le tossicodipendenze tra i giovani stanno aumentando. Nella mia città era stato lanciato un allarme già un anno fa dal sindaco Giordani, che ha chiesto un tavolo con tutti i soggetti competenti, perché stanno aumentando la tossicodipendenza e l'uso di droghe pesanti come l'eroina in soggetti giovani e giovanissimi, che vanno alle scuole dell'obbligo, per capirci. Un tema importantissimo, che sta arrivando non solo nelle città più grandi, capoluogo, ma purtroppo anche nei Comuni più piccoli. Ritornano davanti agli occhi scene che si vedevano negli anni Ottanta.
È per questo che, ad esempio, in uno dei miei emendamenti che discuteremo al bilancio, ho ripreso una vecchia legge del 1982, che purtroppo ritorna attuale oggi. È un tema su cui ho visto che si sta facendo un lavoro di programmazione, quindi per questo volevo intervenire dal punto di vista della Regione, per capire cosa si sta mettendo in campo. Al di là della programmazione è importante, immagino, anche investire economicamente sul supporto ai Comuni che hanno delle unità di strada che stanno rimettendo in campo, dopo alcuni anni che le avevano tolte, perché c'è un'emergenza in corso nelle nostre città, anche in Veneto.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Assessora Lanzarin, prego.

Ass.ra Manuela LANZARIN

Sicuramente il tema del disagio giovanile è un tema su cui abbiamo discusso molto, che abbiamo sentito molto in quest'Aula, ma anche in Quinta Commissione. È un tema che credo si sia accentuato molto di più con la pandemia, questo lo sappiamo, anche all'interno delle scuole, anche legato al periodo di lockdown.
La Regione si è già attivata con uno stanziamento di 2,2 milioni di euro, creando delle unità funzionali distrettuali multidisciplinari e andando anche incontro a queste esigenze, distrettuali, di ogni singolo distretto, con l'assunzione anche di personale specifico, dall'educatore allo psicologo, eccetera, proprio per andare incontro a queste esigenze. A monte di questo provvedimento c'è un tavolo tecnico, quindi con decreto che è stato costituito proprio per occuparsi di disagio giovanile. Per cui credo che gli strumenti sono già in itinere e possono solo essere potenziati: visti un po' i risultati di queste unità distrettuali sarà mia premura eventualmente portarli in Quinta Commissione per capire bene l'evoluzione su questo.
Per quanto riguarda le dipendenze che si vanno comunque un po' a interconnettere con il problema del disagio giovanile, voi sapete che due anni fa, mi sembra, forse, c'è stato un provvedimento che ha previsto un nuovo Piano triennale per quanto riguarda le dipendenze. Abbiamo stanziato circa 4 milioni di euro ed è appena iniziato.
Su questo, se vi ricordate, c'era anche l'impegno di venire in Quinta Commissione. Poi, per varie cose non siamo più venuti. Chiedo anche alla Presidente della Quinta Commissione, eventualmente, in una delle prossime sedute, quando avremo finito queste sezioni di bilancio, di poter venire per far vedere e capire come si sta declinando il nuovo Piano triennale Dipendenze, che va soprattutto incontro a quelle che sono le esigenze e i problemi legati ai più giovani.

PRESIDENTE

Collega Guarda, prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Solo per ritirare questo emendamento alla luce della condivisione dell'Assessore, aspettando naturalmente la possibilità di approfondire il tema del Piano triennale, perché sicuramente è più che attuale adesso poterlo discutere insieme.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie.
Emendamento n. A0021 presentato dalla consigliera Guarda, articolo 1 ter, Rubrica Misure straordinarie per l'acquisizione del servizio di baby sitting, aggiuntivo, che prevede.
"Al progetto di legge n. 91 "Collegato alla legge dl stabilità regionale 2022" è aggiunto il seguente articolo:
Art. 1 ter- Misure straordinarie per l'acquisto di servizi di baby sitting
1. La Regione del Veneto, al fine di fronteggiare il perdurare dell'attuale emergenza sanitaria da SARS-COV-2, sostiene i nuclei familiari con figli minori di età fino a tre anni che necessitano di servizi di baby sitting attraverso la concessione di appositi contributi.
2. La Giunta regionale, entro trenta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, sentita la competente commissione consiliare, definisce criteri, le modalità e i requisiti per la concessione dei contributi. I contributi non sono cumulabili con benefici economici per servizi di baby sitting già erogati ai sensi della normativa vigente in materia
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in complessivi euro 1.500.000,00 per l'esercizio 2022, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 12 "Diritti sociali, politiche sociali e famiglia", Programma 12.01 "Interventi per l'infanzia e i minori e per asili nido".
Titolo 1 "Spese correnti" del bilancio di previsione 2022-2024.
Scheda finanziaria
MISSIONE di spesa PROGRAMMA di spesa Legge regionale di spesa
2022 variazione proposta
2023 variazione proposta
2024
variazione proposta
Missione 12 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia
Programma 12.01
Articolo 1-ter Misure straordinarie per l'acquisto di servizi di baby sitting
+1.500.000,00


Missione 20 FONDI E ACCANTONAMENTI
Programma 2001 FONDO DI RISERVA
L.R. 39/2001, ART. 18
-1.500.000,00






Per l'anno 2022 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza."
Prego, Guarda.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

L'intento di questo emendamento era quello di iniziare fin d'ora con uno stanziamento, così come creato anche in altre Regioni, nel corso di quest'anno: un finanziamento quindi regionale, ad hoc, per il servizio di baby sitting, necessario molto spesso per giovani famiglie che, in questo caso, non hanno a disposizione parenti prossimi o amici in aiuto per quanto riguarda la garanzia del tempo, la gestione del tempo familiare con quello lavorativo e, in particolar modo, nell'epoca Covid e delle diverse implicazioni che esso comporta, compreso, appunto, anche se adesso non siamo in una fase di lockdown, per quanto riguarda la gestione dell'equilibrio in caso di casi positivi all'interno della stessa classe e nucleo di persone che frequentano i propri figli.
Alla luce di questo, l'obiettivo era quello di riproporre, così come fatto anche nello scorso anno, una misura ad hoc veneta per supportare quelle che potrebbero essere eventualmente le risorse nazionali messe a disposizione per questo, ma anche in un'ottica di prospettiva, come ricordavo in ufficio della Commissione Prima e come ricordato da alcune colleghe che si stanno occupando della legge rispetto all'equità salariale e alle prospettive nella gestione dell'equilibrio lavorativo in particolar modo per le donne, andare quindi a rendere magari anche strutturale questo tipo di intervento.
Per questo motivo, al di là di questa prospettiva, che è sicuramente doverosa, e l'affronteremo nelle sedi opportune in Commissione Prima e, successivamente, sicuramente in Consiglio, ritengo che in termini urgenti e nei termini dell'emergenzialità di oggi, in cui i dati rispetto all'abbandono lavorativo da parte dei neogenitori sono davvero preoccupanti, 42.000 sono stati, secondo i dati di qualche mese fa, nell'ultimo anno, in particolar modo interessando il 77% delle donne nel totale dei giovani genitori che hanno rinunciato alla propria attività lavorativa, ecco che intervenire con una misura straordinaria di questo tipo sicuramente ci può preparare al meglio a rendere operativo qualsiasi intervento strutturale.

PRESIDENTE

Grazie.
Nessun intervento ulteriore.
Metto in votazione l'emendamento n. A0021, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0045 della collega Bigon. Prego, collega Bigon.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Lo ritiro, Presidente. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie. Ritirato.
Emendamento n. A0048, ancora Bigon.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Lo ritiro. Grazie.

PRESIDENTE

Emendamento n. A0049, ancora Bigon. Ritirato.
Emendamento n. A0058 presentato dai consiglieri Possamai Giacomo, Camani, Bigon Montanariello, Zanoni e Zottis, aggiuntivo, che prevede:
"Art. XX
Misure di sostegno ai Centri di Servizio del Veneto per interventi edilizi, sulle opere e sugli impianti
1. La Giunta regionale è autorizzata a erogare contributi ai Centri di Servizio accreditati del Veneto, il cui
patrimonio immobiliare sia di proprietà di un soggetto pubblico o privato non a scopo di lucro.
2. La misura si riferisce ad interventi di:
- costruzione, demolizione, ristrutturazione, recupero e manutenzione straordinaria di edifici, opere e impianti;
- acquisto di impianti, macchinari, attrezzature tecnico-scientifiche, mezzi di trasporto e altri beni mobili ad
utilizzo pluriennale.
3. La Giunta regionale, entro novanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, sentita la competente Commissione consiliare, determina le modalità, i termini e le priorità per l'erogazione dei contributi di cui al comma 1.
4. Agli oneri derivanti dall'attuazione del presente articolo quantificati in 20.000.000,00 di euro per ciascun esercizio 2022, 2023 e 2024, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 12 "Diritti Sociali, Politiche Sociali e Famiglia", Programma 12.03 "Interventi per gli anziani", Titolo Il "Spese in conto capitale" del bilancio di previsione 2022-2024.
All'onere in conto capitale quantificato in euro 20.000.000,00 per ciascun esercizio 2022, 2023 e 2024 si fa fronte con contestuale aumento dell'autorizzazione al1'indebitamento prevista all'articolo 4 del pd1 n. 93 "Bilancio di previsione per l'esercizio 2022-2024. Agli oneri correnti (quota interessi mutuo) e in conto capitale (quota capitale mutuo) relativi alla rata di ammortamento, quantificati in euro 900.000,00 per l'esercizio 2023 e in euro 1.800.000,00 per l'esercizio 2023, si fa fronte secondo quanto indicato nella seguente tabella.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2022 variazione proposta
2023 variazione proposta
2024
variazione proposta
M50 debito pubblico
P01-P02 rata ammortamento mutuo (interessi +capitale)
M01 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE.
P0101 ORGANIISTITUZIONALI
Art. 16 L.r. n. 3/1998 Rigenerazione mutui

+900.000,00
+900.000,00
+1.800.000,00
+1.800.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza."
Però deve dirmelo il primo firmatario.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Lo faccio mio e lo ritiro.

PRESIDENTE

Purtroppo mi serve il primo firmatario.
Se non c'è il primo firmatario, devo andare al voto.
Metto in votazione l'emendamento n. A0058, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0066 presentato dai consiglieri Possamai Giacomo, Bigon, Camani, Montanariello, Zanoni e Zottis, aggiuntivo, che prevede:
"Integrazione del fondo regionale per la non autosufficienza di cui alla legge regionale 18 dicembre 2009, n. 30 "Disposizioni per la istituzione del fondo regionale per la non autosufficienza e per la sua disciplina".
1. Il fondo regionale per la non autosufficienza di cui alia legge regionale 18 dicembre 2009, n. 30 "è incrementato di complessivi euro 32.000.000,00.
2. L'incremento di cui al comma 1 è finalizzato ai seguenti aumenti:
a) del 10 per cento per la quota di rilievo sanitario di I Livello nei servizi residenziali per anziani disabili o non autosufficienti di cui all'articolo 4, comma 2, lettere e) ed f) della legge regionale 18 dicembre 2009, n. 30 ;
b) del 5 per cento per la quota di rilievo sanitario di II Livello nei servizi residenziali per anziani disabili o non autosufficienti di cui a1l'articolo 4, comma 2, lettere e) ed f) della legge regionale 18 dicembre 2009, n. 30 ;
c) del 10 per cento per la "quota di accesso" ai servizi residenziali per anziani disabili o non autosufficienti di cui alia Delibera di Giunta Regionale n. 1304 del 08/09/2020.
3. Agli oneri derivanti dal1'attuazione del presente articolo, quantificati in euro 32.000.000,00 per l'esercizio 2022, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 13 Tutela della salute Programma 1301 Servizio sanitario regionale - finanziamento ordinario corrente per la garanzia dei Lea, titolo 1 Spese correnti del bilancio di previsione 2022- 2024.
DEFR: Missione 13 "Tutela della salute" Programma 1301 "Servizio sanitario regionale - finanziamento ordinario corrente per la garanzia dei Lea".
All'Allegato n. 16 sono apportate le seguenti modifiche
MISSIONE PROGRAMMA Legge Regionale di spesa
2022
variazione proposta
2023 variazione proposta
2024 variazione proposta
M13 TUTELA DELLA SALUTE
P1301 SERVIZIO SANITARIO REGIONALE –
FINANZIAMENTO ORDINARIO CORRENTE PER LA GARANZIA DEI LEA
Titolo I Spese correnti
Art. 4 comma 2 lettere e) ed f) L.r. n. 30/2009 "Disposizioni per la istituzione del Fondo regionale per la non autosufficienza e per la sua disciplina"
+32.000.000,00
+32.000.000,00

Entrate di bilancio
TITOLO I ENTRATE CORRENTI DI NATURA TRIBUTARIA, CONTRIBUTIVA E PEREQUATIVA
Tipologia 10101 Imposte, tasse e proventi assimilati.
+32.000.000,00
+32.000.000,00


Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2022 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza".
Possamai, prego.

Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)

Con questo emendamento chiediamo solo 32 milioni.

PRESIDENTE

Solo?

Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)

A parte le battute, in realtà è un emendamento che ha...
No, non è una battuta, capogruppo Pan. Nel senso che ha un valore specifico, che è questo. Quando dite ‒ e lo dite spesso ‒ che il Veneto è tax free, perché, sostanzialmente, non viene messa l'addizionale IRPEF, in realtà, quando facciamo un emendamento come questo, vediamo che cosa significa un Veneto presunto tax free. L'effetto reale è che la quota sanitaria è ferma dal 2009 e che quei soldi lì sarebbero il minimo per andare ad alleviare il peso sulle famiglie. Ma quando si tratta, nel bilancio della Regione Veneto - e ne abbiamo parlato tante volte in Commissione - di andare a cercare le risorse, scopriamo che diventa sostanzialmente impossibile trovarle.
Alla fine, la scelta di questo Veneto tax free, in realtà, si ripercuote sulle famiglie, sui più deboli, su chi oggi avrebbe bisogno di un aiuto perché ha un anziano da assistere. Invece scopriamo che si deve pagare una retta molto più alta di quello che sarebbe giusto pagasse.
Non è che mi faccia grandi illusioni su che cosa farete su questo emendamento, ma ha un valore simbolico forte, profondo, che dà un segnale e un messaggio, per quanto ci riguarda, molto chiaro.

PRESIDENTE

Grazie.
Assessora Lanzarin, prego.

Ass.ra Manuela LANZARIN

Io vorrei ricordare che nel corso degli ultimi cinque, sei anni il Fondo per la non autosufficienza è aumentato ogni anno in maniera molto importante.
Non dimentichiamo, proprio in fase di pandemia (quindi 2020) i 21 milioni che sono stati stanziati in quote d'accesso, nuova quota, 30 euro giornalieri, proprio per fronteggiare le esigenze, quindi 21 milioni, poi stabilizzati.
È chiaro che c'è bisogno, lo sappiamo, l'abbiamo detto a più riprese, di una rivisitazione complessiva. Rivisitazione complessiva vuol dire anche capire se oggi le tre quote sono le tre quote giuste, se invece si può passare ad una quota unica, media; se ha un senso primo livello, secondo livello, quota di accesso; se invece si parla, come si era parlato per quanto riguarda il piano socio-sanitario e poi altri provvedimenti, di passare a budget, perché questo rappresenterebbe un po' più di garanzia e sicurezza per le strutture rispetto alla programmazione.
Credo che su questo bisogna fare – e lo sappiamo – una riflessione molto approfondita, numeri alla mano, anche rispetto alla programmazione, rispetto ai 34.000 posti accreditati oggi, le 28.000 quote che ci sono e le 2.500 quote di accesso che sono state stanziate con gli ultimi 21 milioni.
In maniera complessiva io credo che bisogna fare un'analisi molto, molto profonda su questo, per capire qual è il punto di caduta, anche rispetto a una quota che è vero che è ferma da molto tempo, ma che è comunque più alta rispetto ad altre Regioni. Anche qui, insomma, ci confrontiamo e facciamo un ragionamento complessivo assieme, su questo.
Mi allaccio anche all'emendamento precedente, che prevedeva, invece, degli stanziamenti in investimento per quanto riguarda le strutture, ricordando che con la legge di bilancio dell'anno precedente noi abbiamo messo a regime 30 milioni (10 milioni, 10 milioni, 10 milioni) di fondi di rotazione. Per i primi 10 milioni mi sembra che il bando probabilmente sia scaduto in questi giorni, quindi le strutture hanno già presentato anche le richieste; poi si andrà a scorrimento anche con quelle degli anni successivi (parliamo quindi di un investimento complessivo di 30 milioni), considerando poi anche una parte che sarà da vedere, quella legata al Recovery, quindi al PNRR, Missione 5, legata agli anziani, anche se sappiamo che parla un po' di più non di strutture residenziali come le RSA e i centri servizi, ma parla più di un abitare leggero, di un social housing o cohousing, quindi capiremo, effettivamente, cosa potremmo fare anche con i fondi legati alla ristrutturazione, invece, delle strutture.
Chiudo dicendo che sicuramente questa è una partita molto importante, è una partita che, io credo, abbia bisogno di un approfondimento, come dicevo prima, molto più marcato, ma anche di entrare nello specifico di quelle che sono oggi le dinamiche, quelle che sono oggi le necessità e anche i risvolti che, nel complesso, insomma, una manovra di questo tipo deve portare.

PRESIDENTE

Grazie. Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0066, con parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0067, Camani.
Prego, Camani.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Presidente, solo per dire che ritiro il n. A0067, ritiro il n. A0069 e ritiro anche il n. A0071, sul quale però vorrei solo fare una brevissima considerazione.

PRESIDENTE

Prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Questo emendamento chiede alla Regione di fare uno sforzo e un impegno per sostenere lo sport quale fattore di inclusione sociale, oltre che presidio per il benessere psicofisico dei più giovani. È un impegno importante con il quale chiedevamo alla Regione un investimento per erogare dei contributi ai Comuni che potessero agevolare le famiglie in difficoltà nella promozione sportiva dei più piccoli.
So che c'è un apprezzamento dell'Assessore al riguardo di questo tema. Lo ringrazio. Anche se non potrà essere un emendamento approvato, spero che possa essere un argomento attorno a cui costruiamo un po' di politiche regionali nel futuro.

PRESIDENTE

Ritirato anche l'emendamento il n. A0071.
Emendamento n. A0077 presentato dai consiglieri Possamai Giacomo, Bigon, Camani, Montanariello, Zanoni e Zottis, aggiuntivo, che prevede:
"Art. XX
Fondo regionale straordinario per l'inserimento lavorativo delle persone con disabilità
1. La Giunta regionale è autorizzata a erogare un contributo straordinario all'Ente Veneto Lavoro per la costituzione di un fondo destinato a sostenere progetti innovativi territoriali di servizio all'inserimento lavorativo delle persone con disabilità, con il coinvolgimento attivo delle parti sociali e della rete dei soggetti privati accreditati alla formazione e al lavoro.
2. La Giunta regionale, entro sessanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, sentita la competente Commissione consiliare, determina i criteri per il finanziamento dei progetti di cui al comma 1.
3. Agli oneri derivanti dall'attuazione del presente articolo quantificati in euro 5.000.000,00 per l'esercizio 2022 si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 15 "Politiche per il lavoro e la formazione professionale", Programma 03 "Sostegno all'occupazione", Titolo I "Spese correnti" del bilancio di previsione 2022-2024.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2022 variazione proposta
2023 variazione proposta
2024 variazione proposta
MISSIONE 15 "POLITICHE PER IL LAVORO E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE"
P03 "SOSTEGNO ALL'OCCUPAZIONE"
Titolo I Spese correnti
Nuovo articolo Pdl 91 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2022"
+5.000.000,00


M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P2001 FONDO DI RISERVA
L.R. 39/2001, articolo 18
M05 TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI
P0502 ATTIVITA' CULTURALI E INTERVENTI DIVERSI NEL SETTORE CULTURALE
L.R. n. 07/2016 – art. 18 "Programma regionale per la promozione dei grandi eventi"
-4.000.000,00
-1.000.000,00


Saldo
0,00
0,00
0,00
Bene.
Metto in votazione l'emendamento n. A0077, parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0061 presentato dai consiglieri Possamai Giacomo, Bigon, Camani, Montanariello, Zanoni e Zottis, aggiuntivo, che prevede:
"Art. XX
Contributi per l'innovazione tecnologica e l'ammodernamento dei laboratori delle Scuole di Formazione professionale
1. La Regione del Veneto eroga contributi per l'innovazione tecnologica e l'ammodernamento dei laboratori delle Scuole di Formazione Professionale.
2. La Giunta regionale, entro novanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, sentita la competente Commissione consiliare, determina le modalità e i termini per l'erogazione dei contributi di cui al comma 1.
3. Agli oneri derivanti dall'attuazione del presente articolo, quantificati in 3.000.000.00 di euro per l'esercizio 2022, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 15 "Politiche per il lavoro e la formazione professionale, Programmal502 "Formazione professionale", Titolo I Spese correnti del bilancio di previsione 2022-2024.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2022 variazione proposta
2023 variazione proposta
2024 variazione proposta
M15 POLITICHE PER IL LAVORO E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE
Titolo I Spese correnti
Nuovo articolo pdl 91 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2022"
+3.000.000,00
+3.000.000,00

M20 fondi e accantonamenti
P01 Fondo di riserva
L.R. 39/2001, articolo 18
-3.000.000,00
-3.000.000,00


Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2022 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza".
Non vedo interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0061, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0059, ancora Possamai ed altri. Ritirato.
Emendamento n. A0080 presentato dal consigliere Baldin, articolo X, aggiuntivo, che prevede:
"Al progetto di legge n. 91 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2022" é aggiunto il seguente articolo:
Art. X — AZIONI PER L'INCREMENTO DELLA QUALITÀ DEL SERVIZIO ABITATIVO UNIVERSITARIO
1. In considerazione della grave emergenza abitativa che si è venuta a determinare in alcune aree del territorio regionale e che coinvolge studenti universitari fuorisede, italiani e stranieri, la Giunta regionale è autorizzata ad un ulteriore programma di interventi urgenti finalizzati a incrementare la qualità del servizio abitativo universitario e l'offerta di strutture abitative destinate agli studenti.
2. La Giunta regionale individua le aree prioritarie di intervento nell'ambito delle azioni previste all'articolo 25, Legga regionale 7 aprile 1998, n. 8 in materia di interventi per l'edilizia residenziale e di ulteriori forme di facilitazione della residenzialità degli studenti, sentito il Comitato Regionale di Coordinamento delle Università del Veneto, di cui all'articolo 3, Decreto del Presidente della Repubblica 27 gennaio 1998, n. 25.
2. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in euro 4.500.000,00 per l'esercizio 2022, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 4 "Istruzione e Diritto allo studio", Programma 0404 "Istruzione Universitaria", del bilancio di previsione 2022-2024.
Riferimento al DEFR (a sé stante o ne/ corpo della relazione illustrativa):
Gli obiettivi e le linee programmatiche di cui al PROGRAMMA 04.04-Istruzione Universitaria.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2022
variazione proposta
2023 variazione proposta
2024 variazione proposta
Missione 4 "Istruzione e diritto allo studio"
Programma 0404 "Istruzione universitaria" Articolo X – AZIONI PER L'INCREMENTO DELLA QUALITÀ DEL SERVIZIO ABITATIVO UNIVERSITARIO
+4.500.000,00


Missione 20 FONDI E ACCANTONAMENTI
Programma 2001 FONDO DI RISERVA L.R. 39/2001, art. 18
-4.500.000,00


Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2022 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza."
Prego, collega Baldin.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Grazie, Presidente.
Ci tengo particolarmente a illustrarlo perché parla di giovani, parla di universitari e in particolare dell'emergenza abitativa che si è venuta a creare negli ultimi tempi: abbiamo letto tutti sui giornali di cosa si tratta. Ci sono studenti e studentesse che sono rimasti senza alloggio; il Comune di Padova e l'Università, come abbiamo già avuto modo di ricordare, hanno messo a disposizione fondi importanti. Chiedevo la scorsa volta nel DEFR un impegno da parte della Giunta in questo senso. L'ordine del giorno che avevo presentato è stato anche accolto: adesso si tratta, però, di rendere effettivo quell'impegno e di mettere a disposizione dei soldi per questa emergenza, questa necessità.
La ringrazio.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Non vedo altri interventi. Metto in votazione l'emendamento n. A0080, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0060 presentato dai consiglieri Possamai Giacomo, Bigon, Camani, Montanariello, Zanoni e Zottis, aggiuntivo.
"Art. XX
Contributo all'Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario di Padova per la manutenzione straordinaria dello studentato "San Silvestro" a Vicenza
1. La Giunta regionale è autorizzata a erogare un contributo all'Azienda Regionale per il Diritto allo studio di Padova per la realizzazione di interventi di manutenzione straordinaria dello studentato "San Silvestro" di Vicenza.
2. Agli oneri derivanti dall'attuazione del presente articolo quantificati in 700.000,00 di euro per l'esercizio 2022 si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 04 "Istruzione e diritto allo studio", Programma 0404 "Istruzione Universitaria", Titolo II "Spese in conto capitale" del bilancio di previsione 2022-2024.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2022
variazione proposta
2023 variazione proposta
2024 variazione proposta
M04 "ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO"
P0404 "ISTRUZIONE UNIVERSITARIA"
TITOLO II "SPESE IN CONTO CAPITALE"
Nuovo articolo pdl 91 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2022"
+700.000,00
+700.000,00


M05 TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI
P0502 ATTIVITÀ CULTURALI E INTERVENTI DIVERSI NEL SETTORE CULTURALE
L.R. n. 07/2016 – art. 18 "Programma regionale per la promozione dei grandi eventi
-700.000,00
-700.000,00


Saldo
0,00
0,00
0,00
Prego, collega Possamai.

Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Lo illustro perché l'assessora Donazzan nel corso del DEFR ci aveva detto che ci sono le risorse per lo studentato di San Silvestro, che è uno studentato a Vicenza, di proprietà della Regione, ma dato in gestione all'ESU di Padova.
Questo emendamento chiede, però, di dare certezza a queste risorse. Si tratta di 700.000 euro. Inizialmente dovevano essere 400.000, ma sono passati nove anni e le stime di oggi parlano di 700.000-800.000 euro. Quindi, la richiesta che si fa alla Regione è di destinare con certezza le risorse allo Studentato, necessario per la vocazione universitaria della città di Vicenza.
Non c'è l'Assessore, ma se qualcuno della Giunta potesse rispondere... Grazie.

PRESIDENTE

L'Assessore aveva dichiarato come prioritario l'intervento, però non vedo qui la presenza...
Prego, Calzavara.

Ass.re Francesco CALZAVARA

Noi abbiamo un parere negativo da parte dell'Assessore, che è impegnata in un altro incontro oggi. Sarà qui domani mattina: ci impegniamo ad avere una risposta puntuale e cercheremo di trovare il modo...

PRESIDENTE

Quindi, lo accantoniamo? No, non possiamo accantonarlo...

Ass.re Francesco CALZAVARA

No, non possiamo accantonarlo.
Mi pare che ci sia un impegno dell'Assessore. A me non ha segnalato la necessità di finanziare 700.000 euro, che al momento non abbiamo. Credo ci sia...

PRESIDENTE

Accantonato.
Emendamento n. A0089, della collega Camani "Patti di comunità".
Mi chiede la parola. Prego, Camani.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Questo è un emendamento che a me interessa molto, perché vuole provare a tradurre in chiave territoriale ciò che è già avvenuto nel biennio precedente grazie a dei finanziamenti statali, cioè la possibilità di erogare contributi, per il tramite dell'Ufficio Regionale Scolastico, alle scuole che propongono progetti che sostanzialmente costruiscono la comunità educante, cioè la scuola come luogo nel quale i diversi soggetti del terzo settore, del volontariato, l'ente locale, possono insieme costruire un progetto aderente al territorio, che educhi la comunità.
È un impegno importante, che può consentire alle scuole di interpretare pienamente non soltanto il trasferimento di nozioni, ma anche la possibilità di costruire comunità, di educare i ragazzi alla socialità.
È un emendamento che impegna la Regione a finanziare progetti di questo tipo. So che c'è una disponibilità dell'assessore Calzavara e dell'assessora Donazzan ad accogliere almeno le finalità che proponiamo con questo emendamento, quindi lo ritiro, in attesa di verificare se ci sono delle condizioni per accoglierlo.
Grazie.

PRESIDENTE

Bene. L'emendamento n. A0089 è ritirato.
Direi che, prima di partire con il fascicolo "Cultura", sospendiamo la Seduta per un'ora di pausa.
Si riprende alle ore 20.30.
Grazie, colleghi.
La Seduta è sospesa alle ore 19.29
La Seduta riprende alle ore 20.41

PRESIDENTE

Colleghi, riprendiamo i lavori.
Emendamento n. A0010.
Il relatore chiede di dire qualcosa. Al microfono, grazie.

Luciano SANDONÀ (Zaia Presidente)

L'emendamento è ritirato.

PRESIDENTE

Lo avete deciso in Commissione?

Luciano SANDONÀ (Zaia Presidente)

Sì. L'ho detto all'inizio della seduta. Ho dato i numeri degli emendamenti ritirati.

PRESIDENTE

Va bene. Quindi, il n. A0010 è ritirato.
Andiamo all'"Energia".
Collega Zanoni, ha raggiunto la postazione? La vedo. Di profilo, ma la vedo.
Siamo sull'emendamento n. A0024.
Collega Zanoni, prego.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Ritiro questo emendamento perché ce n'è uno praticamente simile subito dopo, che abbiamo presentato poco fa. Questo è da considerarsi ritirato. Ricordo l'emendamento n. A0024: "Contributo ai Comuni per l'acquisto, l'installazione, l'attivazione e l'adattamento delle colonnine elettriche."

PRESIDENTE

Bene. Quindi, lei lo ritira perché ce n'è uno in deposito, giusto?

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Sì. Se può verificare, è stato depositato prima.

PRESIDENTE

No, è stato depositato ora. Non è che possiamo andare avanti e lo trattiamo dopo? Collega Zanoni, accantoniamo il suo n. A0024 e poi, quando sarà pronto e distribuito l'altro, lo riprendiamo. Okay?

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Va bene. Grazie.

PRESIDENTE

Bene.
Ancora Zanoni, emendamento n. A0033.
Non vedo interventi. Prego, collega Zanoni.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Lo ritiro, Presidente.

PRESIDENTE

Benissimo. Ritirato il n. A0033.
Emendamento n. A0087 presentato dal consigliere Lorenzoni, aggiuntivo, che prevede.
"Art. XX
Contributi regionali per l'efficientamento energetico del patrimonio edilizio pubblico adibito a strutture ospedaliere del Veneto
1. La Giunta regionale è autorizzata a costituire un apposito fondo da destinare alle Aziende ULSS e Aziende ospedaliere al fine di aumentare l'efficientamento energetico o sviluppare l'autoproduzione di energia elettrica de1 patrimonio edilizio di proprietà pubblica ed adibito a strutture ospedaliere.
2. La Giunta regionale, sentita la competente Commissione consiliare, definisce entro sessanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge i criteri e le modalità per l'assegnazione delle risorse del fondo di cui al comma 1, tenendo comunque conto che gli interventi devono garantire un miglioramento nel parametro di efficienza energetica dell'edificio di almeno 2 classi energetiche.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in 23.500.000,00 di euro per l'esercizio 2023 e 25.000.000,00 di euro per l'esercizio 2024 si fa fronte con le risorse allocate nelle Missione 13 "Tutela della Salute" Programma 05 "Servizio sanitario regionale — investimenti sanitari" Titolo 2 "Spese in conto capitale" del Bilancio di previsione 2022-2024 diminuendo contestualmente per un ammontare di pari importo lo stanziamento iscritto a valere per gli interventi di cui all'articolo 2 della legge regionale n. 44 del 2019.
DEFR: Missione 13 "Tutela della Salute" Programma 05 "Servizio sanitario regionale - investimenti sanitari".
Conseguentemente all'allegato 2 di cui al comma 3 dell'articolo 1 del PDL 92 "Legge di Stabilità regionale 2022", fermo restando il rispetto delle disposizioni di cui all'articolo 4 del PDL n. 93, sono apportate le seguenti modifiche:
MISSIONE PROGRAMMA Legge di spesa
2022
variazione proposta
2023
variazione proposta
2024
variazione proposta
M13 "TUTELA DELLA SALUTE"
P05 "SERVIZIO SANITARIO REGIONALE – INVESTIMENTI SANITARI"
TITOLO II IN SPESE PER CONTO CAPITALE
Nuovo articolo pdl 91 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2022"
+0,00
+23.500.000,00
+25.000.000,00
M06 "POLITICHE GIOVANILI, SPORT E TEMPO LIBERO"
P01 "SPORT E TEMPO LIBERO"
Art. 2 della L.R. 44/2019 "Collegato alla legge di stabilità 2020"
+0,00
-23.500.000,00
-25.000.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Prego, collega Lorenzoni.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente.
Ci tengo a illustrare questo emendamento perché l'ho presentato convinto che possa aiutare a utilizzare bene i fondi che sono stati previsti dalla Giunta. Premetto, qui non si richiedono fondi, si suggerisce soltanto un utilizzo diverso delle somme stanziate. L'oggetto dell'emendamento sono gli 85 milioni previsti come debito da contrarre da parte della Regione per le infrastrutture sportive di Cortina 2026. Se io dico 85 milioni, probabilmente nella testa di ciascuno di noi compare chiaramente una destinazione dei fondi. Però, da quando è stato presentato l'articolato del Collegato ad oggi sono successe alcune cose. Abbiamo saputo che il Governo, con la legge 9 novembre 2021, n. 156, ha previsto lo stanziamento di 24,5 milioni per lo stesso obiettivo. Quindi, una parte delle infrastrutture che si volevano finanziare con questo debito sicuramente è stata finanziata dal Governo. Abbiamo saputo anche che l'infrastruttura, che inizialmente era quotata 85 milioni, nei più recenti progetti è stata quotata 61 milioni. Se noi sottraiamo dagli 85 milioni quanto già stanziato dal Governo e la riduzione di costo prevista, si liberano, in qualche maniera, 48,5 milioni di debito contraibile dalla Regione.
Facendo tesoro di quanto suggerito dal presidente del Consiglio Draghi, che nei suoi interventi ha parlato ripetutamente di un debito buono e di un debito cattivo, alludendo con il "debito buono" a quel debito che è capace di ripagarsi e di generare risparmi o ricavi superiori al debito stesso, ecco che con l'emendamento si suggerisce di utilizzare questo debito non tanto per delle infrastrutture, che difficilmente si ripagano, anche perché quelle previste dalla somma comunque possono essere pagate con il contributo del Governo e 20 e qualcosa milioni rimanenti da questo stanziamento, ma con ciò che rimane degli 85 milioni richiesti dalla Giunta.
Il suggerimento che mi sono sentito di dare con l'emendamento è quello di utilizzare questi fondi per l'efficientamento energetico delle strutture sanitarie della Regione. La nostra sanità è un grosso consumatore di energia, e lo dico perché abbiamo fatto diversi studi su diverse strutture in varie parti della Regione, anche se nel bilancio delle aziende la voce "energia" non compare. Tale è la spesa di una struttura sanitaria che tutte le spese energetiche rientrano nella voce di bilancio "altro". Questo, ovviamente, è comprensibile alla luce di quelle che sono le finalità sanitarie di un'azienda di questo tipo. È meno comprensibile quando si va a vedere il valore assoluto di queste spese, che in molti casi è veramente impressionante.
Da un breve calcolo fatto, si è pensato: 48 milioni impiegati per migliorare l'efficienza energetica delle strutture sanitarie in quanto tempo possono essere ripagati? Il calcolo è: grossomodo in tre anni e mezzo. Quindi, un debito buono, alla luce di quello che è il parametro proposto dal Presidente del Consiglio. Questo emendamento suggerisce, quindi, di utilizzare questo debito contraibile per migliorare l'efficienza energetica delle strutture ospedaliere.
Posso fare un esempio. Se con 48 milioni si installa un impianto fotovoltaico, sono circa 50 megawatt possibili che possono produrre in un anno 54.000 megawattora. Il valore di questa produzione è di circa 13 milioni di euro l'anno, come costo evitato per l'Azienda sanitaria; 13 milioni che possono essere spesi per l'obiettivo principale delle aziende sanitarie, cioè i servizi ai cittadini. Ecco che c'è la possibilità di liberare spesa sanitaria, contraendo questo debito, ripagandolo, come dicevo, fra i tre e i quattro anni, per avere successivamente una riduzione permanente dei costi di gestione delle strutture.
Io penso che questo sia un modo interessante per la nostra Regione, per i nostri cittadini. Ma io penso anche che per la Giunta possa essere una maniera di utilizzare quei fondi che erano stati previsti per altre finalità, poi fortunatamente è sufficiente una somma inferiore per quelle infrastrutture, per poter utilizzare in modo intelligente i fondi.
Mi auguro che l'emendamento possa essere accolto, perché sicuramente sarebbe in primo luogo un segno di buon apprezzamento nei confronti della Giunta stessa.
Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie.
È stato depositato l'emendamento n. A0093, che è in pratica quello che sostituisce il n. A0024. Cinque minuti per eventuali subemendamenti.
Assessore Calzavara, prego.

Ass.re Francesco CALZAVARA

Grazie, Presidente.
Questo emendamento, che in qualche modo dà un segnale verso un settore, quello della sostenibilità, delle energie rinnovabili, di quella che potrebbe essere una maggiore attenzione verso dei grandi consumatori di energia, è sicuramente un emendamento che va seguito, e in futuro probabilmente andrà a generare anche un percorso positivo.
Chiaramente, questo tipo di emendamento stasera non possiamo accettarlo, perché pensare che i 48 milioni di indebitamento, che è grosso modo gran parte dell'indebitamento che ha fatto nel corso di questi anni la Regione non si possa decidere questa sera di spostarlo da una parte o dall'altra, tenendo conto anche che queste risorse dovrebbero essere trovate all'interno del perimetro sanitario, quindi delle risorse che molto probabilmente con il Piano Nazionale per la Ripresa e Resilienza, con quella che è la transizione ecologica, quindi con quelle risorse che dovrebbero far sì che i nostri ospedali abbiano la capacità non dico di andare in autoconsumo, ma di generare, all'interno dei loro perimetri, delle aree che producono energia elettrica e che quindi possono abbassare in maniera considerevole il costo dell'energia elettrica... È quindi un no, perché le dimensioni di questo emendamento andrebbero anche a precludere quelle che potrebbero essere future scelte che la Giunta regionale porterà all'attenzione del Consiglio regionale in termini di futuri indebitamente, qualora effettivamente questi 50 milioni non fossero necessari per realizzare quell'opera a cui faceva riferimento il collega Lorenzoni.
Riteniamo che il tema esista e ci sia la necessità, da questo punto di vista, di sensibilizzare i direttori generali delle ASL a far sì che i nostri ospedali siano capaci di generare quella produzione di energie rinnovabili tale da abbassare il costo dell'energia, che rischia, in alcuni casi, proprio perché inserita in un contesto così ampio dove le prestazioni sanitarie sono gran parte, non ci sia la sufficiente attenzione ai costi generati all'interno di un ospedale. Quindi, è no, però seguiremo questa cosa e in particolar modo con i soldi del PNRR.

PRESIDENTE

Grazie. Io non vedo altri interventi. Mettiamo in votazione l'emendamento n. A0087. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
"Agricoltura e foreste".
Emendamento n. A0006, viene ritirato, come concordato in Commissione.
Intanto andiamo avanti. Adesso verificano.
Andiamo al n. A0001 della Giunta.
Mi dite l'arcano? Se ha votato Montanariello.
Lei sa sempre animare la serata. Va toccato con delicatezza il tablet.
Favorevole. Ha votato. Bene.
Emendamento n. A0001 presentato dalla Giunta, aggiuntivo, che prevede:
"Art. - Piano per il contrasto alla diffusione delle patologie della vite.
1. Al fine di attivare un Piano per il contrasto alla diffusione delle patologie della vite, con particolare riguardo ai giallumi e alle malattie del legno, diretti alla definizione e attivazione di interventi di ricerca e sperimentazione, monitoraggio attivo, gestione della coltivazione per la difesa della coltura, formazione e informazione, nonché a porre in essere misure di carattere organizzativo volte alla prevenzione dei danni e alla costituzione e rafforzamento di specifici fondi di mutualizzazione, è istituito il Fondo per il contrasto alla diffusione delle patologie della vite.
2. La Giunta regionale, entro sessanta giorni dalla entrata in vigore della presente legge definisce il Piano di cui al comma 1 e le relative azioni nel rispetto della normativa comunitaria. Per la predisposizione e attuazione de1 Piano la Giunta regionale può avvalersi dei propri enti strumentali, di enti ed istituti di ricerca, di organismi associativi compartecipati dagli agricoltori per la difesa attiva delle colture operanti in Veneto, dei Consorzi di tutela riconosciuti, degli Organismi di formazione accreditati ai sensi della legge regionale 9 agosto 2002, n. 19 "Istituzione dell'elenco regionale degli organismi di formazione accreditati" e degli Organismi di consulenza riconosciuti dalla Regione del Veneto ai sensi del decreto del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali 3 febbraio 2016 "Istituzione del sistema di consulenza aziendale in agricoltura".
3. Agli oneri derivanti da1l'applicazione del presente articolo, quantificati in euro 350.000,00 per ciascuno degli esercizi 2022, 2023 e 2024 si fa fronte con le risorse allocate alla Missione 16 "Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca", Programma 01 "Sviluppo del settore agricolo e del sistema agroalimentare", Titolo 1 "Spese correnti" del bilancio di previsione 2022-2024.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione:
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2022 variazione proposta
2023 variazione proposta
2024 variazione proposta
Missione 16 "Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca"
Programma 1 "Sviluppo del settore agricolo e del sistema agroalimentare"
(Nuovo articolo PDL 91 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2022")
+350.000,00
+350.000,00
+350.000,00
Missione 20 "Fondi e accantonamenti"
Programma 1 "Fondo di riserva"
(Art. 18, L.R. 29/11/2001, N. 39)
-350.000,00
-350.000,00
-350.000,00
Per l'anno 2022 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza".
Non vedo interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0001. Parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0008 del relatore. Ritirato.
Emendamento n. A0025, Zanoni ed altri.
Collega Zanoni, prego.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Lo ritiro, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie.
Emendamento n. A0026 presentato dai consiglieri Zanoni, Possamai Giacomo, Camani, Bigon, Montanariello e Zottis, articolo, aggiuntivo, che prevede:
"Art. XX
Studio sugli effetti derivanti dalla diffusione massiccia dei pesticidi in agricoltura su salute e ambiente
1. La Giunta regionale è autorizzata ad effettuare uno studio sugli effetti che l'utilizzo massiccio di pesticidi nella viticoltura può causare sulla salute e sull'ambiente, con particolare riferimento alle falde acquifere, al suolo e alla biodiversità, da realizzarsi in particolar modo nelle aree interessate dal progressivo incremento della coltivazione del Prosecco.
2. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo quantificati in 500.000,00 euro, si fa fronte per l'esercizio 2022 con le risorse allocate nella Missione 09 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente", Programma 0906 "Tutela e valorizzazione delle risorse idriche", Titolo I Spese correnti del bilancio di previsione 2022-2024.
Programma DEFR: Missione 09 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente, Programma 0906
Tutela e valorizzazione delle risorse idriche.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE PROGRAMMA Legge Regionale di spesa
2022 variazione proposta
2023 variazione proposta
2024 variazione proposta
M09 "SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE"
P0906 TUTELA E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE IDRICHE
Titolo I Spese correnti
Nuovo articolo pdl n. 91 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2022"
+500.000,00
+500.000,00
0,00
0,00
0,00
0,00
M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P2001 FONDO DI RISERVA
L.R. n. 39/2001 art. 18)
-500.000,00
-500.000,00
0,00
0,00
0,00
0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2022 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza."
Non vedo interventi... Collega Zanoni, prego.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Questo è un emendamento che richiede di effettuare finalmente anche in Veneto uno studio sugli effetti derivanti dalla diffusione massiccia dei pesticidi in agricoltura su salute e ambiente, perché viene fatto uso di pesticidi in maniera importante e il loro utilizzo aumenta di anno in anno, quindi, considerato che abbiamo problemi con la tutela della biodiversità relativamente agli obiettivi ONU dell'Agenda 2030, approfondire questa tematica e capire, sotto un punto di vista scientifico, che cosa sta accadendo e poi, naturalmente, come intervenire.

PRESIDENTE

Grazie.
Non vedo altri interventi. Metto in votazione l'emendamento n. A0026, parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0027 presentato dai consiglieri Zanoni, Possamai Giacomo, Camani, Bigon, Montanariello e Zottis, aggiuntivo, che prevede:
"Art. XX
Misure a tutela della salute dai rischi derivanti dall'utilizzo di pesticidi in agricoltura
1. La Regione del Veneto, nel rispetto di quanto previsto dalla normativa dell'Unione europea e statale, al fine di tutelare la salute delle persone e degli animali, detta disposizioni relative all'utilizzo di pesticidi in applicazione del principio di precauzione connesso al potenziale rischio derivante dall'"effetto deriva", ovvero dal movimento del prodotto fitosanitario nell'atmosfera dall'area trattata verso qualsiasi sito non bersaglio.
2. È vietato l'utilizzo di pesticidi, in relazione all' "effetto deriva" in prossimità di:
a) edifici pubblici o privati abitati o luoghi frequentati dalla popolazione, quali asili nido e istituti del sistema educativo di istruzione e formazione, nonché strutture sanitarie, socio-sanitarie e sociali, con particolare riferimento ai gruppi vulnerabili;
b) luoghi dove siano presenti animali, qualora comporti violazione della normativa in materia di tutela e benessere degli animali.
3. La Giunta regionale promuove attività di informazione sul corretto utilizzo dei pesticidi e sui rischi derivanti, ai fini della tutela della salute.
4. La Giunta regionale, sentita la competente commissione consiliare, individua modalità di attuazione del divieto di cui al comma 2, declinandolo, con particolare riferimento alla tossicità dei prodotti impiegati, alle fasce di rispetto, alle condizioni metereologiche, alle attrezzature o macchine utilizzate per l'applicazione dei prodotti, alla tipologia e allo stadio di sviluppo della coltura da trattare.
5. Le disposizioni di cui al comma 4, quali requisiti minimi uniformi in materia di tutela della salute dai rischi derivanti dall'utilizzo dei pesticidi, si applicano sul territorio regionale lino alla conformazione da parte dei Comuni, nell'ambito della propria autonomia e potestà regolamentare, dei rispettivi regolamenti di polizia rurale.
6. Nelle more della definizione dei provvedimenti della Giunta regionale di cui al comma 4, e comunque a partire dal 1° marzo 2022, è fatto divieto di utilizzo dei pesticidi a meno di 50 metri da edifici e luoghi di cui al comma 2.
7. Ogni trattamento con prodotti fitosanitari effettuato ai sensi dei commi 2, 4 e 5, in conformità a quanto previsto dal decreto legislativo 14 agosto 2012, n. 150 "Attuazione della direttiva 2009/128/CE che istituisce un quadro per l'azione comunitaria ai fini dell'utilizzo sostenibile dei pesticidi", deve essere comunicato in via preventiva ai soggetti interessati ed alle competenti autorità addette al controllo nonché iscritto nel registro dei trattamenti, secondo modalità e termini definiti dalla Giunta regionale.
8. Fatta salva l'applicazione delle sanzioni previste dalla normativa statale in materia di utilizzo dei prodotti fitosanitari, la violazione di quanto previsto dal comma 2 è punita con una sanzione amministrativa pecuniaria da 500,00 a 3000,00 euro.
9. Le sanzioni di cui al comma 8 possono essere comminate anche dalla Polizia di Stato, dai Carabinieri, dalle Guardie ambientali volontarie riconosciute e da altri soggetti riconosciuti, previa intesa con le rispettive e competenti amministrazioni dello Stato.
10. Spetta al Comune, competente per territorio, comminate e introitare la sanzione di cui al comma 8, ai sensi della legge regionale 28 gennaio 1977, n. 10 "Disciplina e delega delle funzioni inerenti all'applicazione delle sanzioni amministrative di competenza regionale" e successive modificazioni.
11. Agli oneri derivanti dall'applicazione della presente legge, quantificati in euro 100.000,00 per l'esercizio 2022, si fa fronte con le risorse allocate Missione 09 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente", Programma 0908 "Qualità dell'aria e riduzione dell'inquinamento", Titolo I "Spese correnti" del bilancio di previsione 2022-2024."
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2022 variazione proposta
2023 variazione proposta
2024 variazione proposta
M.09 "SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE"
P.0908 "QUALITÀ DELL'ARIA E RIDUZIONE DELL'INQUINAMENTO"
Titolo I Spese correnti
Nuovo articolo pdl 91 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2022"
+100.000,00
+100.000,00
0,00
0,00
0,00
0,00
M.20 "FONDI E ACCANTONAMENTI"
P01 "FONDO DI RISERVA PER LE SPESE IMPREVISTE"
L.R. 39/2001, art. 18
-100.000,00
-100.000,00
0,00
0,00
0,00
0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Ho visto un labiale, però non...

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Lo do per letto.

PRESIDENTE

Bene.
Non vedo interventi. Metto in votazione l'emendamento N. A0027, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0029 presentato dai consiglieri Zanoni, Possamai Giacomo, Camani, Bigon, Montanariello, Zottis, articolo, aggiuntivo, che prevede:
"Art. XX
Studio per la definizione degli impatti ambientali sull'ecosistema dovuti all'attività di viticoltura e per la definizione di pratiche colturali sostenibili.
1. La Regione del Veneto opera per concorrere a promuovere una complessiva e coordinata gestione dell'attività di viticoltura con la tutela del patrimonio ambientale e della biodiversità, individuando strumenti e metodologie di rilevazione e monitoraggio degli impatti e pianificando le conseguenti soluzioni e modelli di sviluppo sostenibile e gestione compatibile del territorio vocato alla attività vitivinicola.
2. La Giunta regionale, a tal fine, è autorizzata ad affidare ad istituti universitari e di ricerca, in regime di convenzione e per un importo massimo di euro 2.00.000,00, uno studio volto ad individuare le interrelazioni fra attività di viticoltura e sue ricadute sull'ambiente, con particolare riferimento alle risorse idriche e alla biodiversità delle aree su cui insiste l'attività di viticoltura e la produzione vitivinicola e ad attivare le conseguenti soluzioni di sviluppo e gestione sostenibile, con particolare riferimento alle aree del territorio regionale ad essa maggiormente vocate.
3. Agli oneri derivanti dal presente articolo, quantificati in euro 200.000,00 per l'esercizio 2022, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 16 "Agricoltura, politiche agroalimentari e della pesca", Programma 01 "Sviluppo del settore agricolo e del sistema agroalimentare", Titolo I "Spese correnti" de1 bilancio di previsione 2022-2024.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2022 variazione proposta
2023 variazione proposta
2024 variazione proposta
M16 "AGRICOLTURA, POLITICHE AGROALIMENTARI E DELLA PESCA"
P1601 "SVILUPPO DEL SETTORE AGRICOLO E DEL SISTEMA AGROALIMENTARE"
Titolo I Spese correnti
Nuovo articolo pdl 91 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2022"
+200.000,00
+200.000,00


M20 fondi e accantonamenti
P01 Fondo di riserva
L.R. 39/2001, articolo 18
-200.000,00
-200.000,00


Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2022 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza."

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Lo do per letto.

PRESIDENTE

Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0029.
Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0040 presentato dal consigliere Zanoni, articolo, aggiuntivo, che prevede.
"Art. XX
Aiuti alla viticoltura sostenibile biologica
1. Al fine di promuovere pratiche colturali sostenibili sotto il profilo ambientale, la Regione incentiva l'applicazione dell'agricoltura biologica nella coltivazione della vite nella DOCG Prosecco di Conegliano- Valdobbiadene e nella DOCG Prosecco Colli Asolani.
2. La Giunta regionale provvede a definire i criteri, le condizioni e le modalità per la concessione degli aiuti, nonché il livello massimo degli interventi, secondo quanto stabilito dalla vigente normativa comunitaria.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in euro 400.000,00 per l'esercizio 2022, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 16 "Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca" — Programma 01 "Sviluppo del settore agricolo e del sistema agroalimentare" — Titolo I "Spese correnti" del bilancio di previsione 2022-2024.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE PROGRAMMA Legge Regionale di spesa
2022 variazione proposta
2023 variazione proposta
2024 variazione proposta
M16 AGRICOLTURA, POLITICHE AGROALIMENTARI E PESCA.
P01 SVILUPPO DEL SETTORE AGRICOLO E DEL SISTEMA AGROALIMENTARE
Titoli I Spese correnti
Nuovo articolo pdl 91 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2022"
+400.000,00
+400.000,00

M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P2001 FONDO DI RISERVA
L.R. 39/2001, art. 18
-400.000,00
-400.000,00

Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2022 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza."

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Lo do per letto, Presidente.

PRESIDENTE

Non vedo interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0040. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Passiamo alla sezione "Urbanistica".
Emendamento n. A0085 presentato dalla consigliera Ostanel, articolo X, aggiuntivo, che prevede.
"Al progetto di legge regionale n. 91 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2022" è aggiunto il seguente articolo:
Articolo x - Intervento regionale a favore dei centri storici
1. La Giunta regionale è autorizzata a erogare contributi a supporto dei centri storici così come definiti dall'articolo 40 della legge regionale 23 aprile 2004, n. 11 "Norme per il governo del territorio e in materia di paesaggi" al fine di promuoverne la salvaguardia e la valorizzazione.
2. I Contributi riguardano interventi di recupero di edifici aventi caratteristiche storiche o artistiche e delle strutture ed elementi urbani ad essi collegati, da eseguirsi da parte di soggetti pubblici e/o privati.
3. La Giunta regionale, entro novanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, sentita la competente commissione consiliare, determina le modalità, i termini e le priorità per l'erogazione dei contributi di cui al comma 1.
4. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati nell'importo di euro 2.000.000,00 per l'esercizio 2022, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 05 "tuteIa e valorizzazioni dei beni e delle attività culturali" Programma 01 "valorizzazione dei beni di interesse storico" Titolo "spese correnti".

variazione 2021
variazione 2022
variazione 2023
MISSIONE 05 tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali
Programma 01 valorizzazione dei beni di interesse storico
+2.000.000,00


MISSIONE 20 fondi e accantonamenti
Programma 2001 Fondo di riserva (ammonta ad euro 12.816.880,00)
(L.R. 39/2001, articolo 18)
-2.000.000,00


Non vedo interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0085. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0086, presentato dalla consigliera Ostanel, articolo X, aggiuntivo, che prevede:
"Al progetto di legge regionale n. 91 "Collegato alla Iegge di stabilità regionale 2022" è aggiunto il seguente articolo:
Articolo x - Intervento regionale a favore degli interventi di riuso temporaneo del patrimonio immobiliare esistente
1. La Giunta regionale è autorizzata a erogare contributi a supporto degli interventi di riuso temporaneo del patrimonio immobiliare esistente cosi come previsti e disciplinati dall'articolo 8 della legge regionale 6 giugno 2017, n. 14 "Norme per il governo del territorio e in materia di paesaggi" al fine di promuoverne la salvaguardia e la valorizzazione.
2. La Giunta regionale, entro novanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, sentita la competente commissione consiliare, determina le modalità, i termini e le priorità per l'erogazione dei contributi di cui al comma 1.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati nell'importo di euro 1.000.000,00 per l'esercizio 2022, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 08 "assetto del territorio ed edilizia abitativa" Programma 01 "urbanistica e assetto del territorio" Titolo "spese correnti."

variazione 2021
variazione 2022
variazione 2023
Missione 08 "Assetto del territorio ed edilizia abitativa"
Programma 01 "Urbanistica ed assetto del territorio"
Titolo "Spese correnti"
+1.000.000,00


Missione 20 fondi e accantonamenti
Programma 2001 Fondo di riserva
L.R. 39/2001, art. 18
-1.000.000,00


Prego, Ostanel.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Illustro questo emendamento perché lo ritengo importante. Si riferisce a una norma che abbiamo nella legge sul consumo di suolo del 2017, all'articolo 8: "Interventi per il riuso temporaneo del patrimonio immobiliare esistente."
Ad oggi, facendo una cernita, in Regione del Veneto si sono attivate due esperienze interessanti in due Comuni medio-piccoli, Fregona e San Donà di Piave, dove, grazie al lavoro delle pubbliche amministrazioni e con i soggetti del Terzo settore, sono stati riattivati alcuni immobili vuoti tramite pratiche di riuso innovative, come la nostra legge prevede. Una legge che è stata votata all'unanimità e che ha inserito questo articolo, probabilmente ancora non così diffuso nella Regione del Veneto, ma probabilmente, poterci lavorare ancora permetterebbe di trovare il motivo per cui alcuni Comuni sono riusciti a farlo, e ad aiutare altri Comuni a farlo in maniera più forte, anche facilitando lo scambio di pratiche e di strumenti. È un emendamento che prova ad aggiungere dei fondi per un progetto-pilota o per favorire lo scambio di pratiche tra Comuni all'interno di una norma che la legge del 2017 aveva già stabilito.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Assessore Calzavara, prego.

Ass.re Francesco CALZAVARA

Grazie.
Si condivide l'impianto di questo emendamento, perché riteniamo che la legge 14/2017 stia iniziando a dare i primi risultati, e li vedremo. Abbiamo la percezione che quello che abbiamo trasmesso dal 2017, quindi quella cultura di consumare meno suolo all'interno delle pubbliche amministrazioni, ormai sta prendendo sempre più campo, al netto di quelle che sono le grandi trasformazioni di carattere infrastrutturale, che non devono, secondo noi, entrare in un conteggio che fino a qualche anno fa vedeva il consumo del suolo legato ai grandi parchi commerciali, piuttosto che a iniziative di carattere edilizio-residenziale.
La percezione è che, effettivamente, i Sindaci hanno iniziato a capire che non si fa più il consenso attraverso l'urbanistica. C'è quindi questo rientro progressivo di tutto quello che è stato pianificato negli anni 1990 e 2000.
Questo era uno degli strumenti che avevamo inserito all'interno della legge, perché ritenevamo che proprio il riuso dei capannoni... E durante la discussione della legge ne era emerso un numero incredibile che non venivano più utilizzati, e che quindi era necessario rimettere nel mercato dell'uso, non necessariamente secondo quella che era stata la destinazione prevista al tempo, ma secondo la capacità di pensarli come spazi che potessero anche essere utilizzati come elementi aggregativi, per fare altre cose, non necessariamente artigianato o industria.
Con i limiti che ha questo bilancio, ma ritenendo che sia doveroso dare un segnale, chiediamo la riduzione da 1 milione di euro a 100.000, nella speranza che poi inizi a dare dei risultati concreti e che nel corso dei prossimi anni si possa ulteriormente alimentare questo che riteniamo possa essere effettivamente una risposta per il consumo del suolo nel nostro territorio.

PRESIDENTE

Grazie.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0086 così come modificato. La proponente ha accettato la modifica che, ai sensi dell'articolo 102, può essere accolta. La cifra, lo ridico al microfono: 100.000 euro per l'esecuzione di questo articolo. Parere favorevole.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
"Trasporti e viabilità".
Emendamento n. A0003 presentato dalla Giunta, aggiuntivo, che prevede:
"Art... Modifica degli articoli 13 e 47 della Legge regionale 30 ottobre 1998, n. 25 "Disciplina ed organizzazione del trasporto pubblico locale"
1. Al comma 1 dell'articolo 13 della legge regionale 30 ottobre 1998, n. 25 "Disciplina ed organizzazione del trasporto pubblico locale" è inserita la seguente lettera:
"e) promuovere le iniziative degli affidatari dei servizi finalizzate all'implementazione congiunta, anche tra diversi bacini, di sistemi tariffari integrati, anche mediate piattaforme M.a.ci. S. (Mobility as a Service)"
2. All'articolo 47 comma 4 dopo la lettera d) è aggiunto la seguente lettera:
"e) interventi finalizzati a promuovere e realizzare le iniziative di cui all'art.13 lettera e).
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in euro 100.000,00 per l'esercizio 2022 si fa fronte con le risorse allocate alla Missione 10 "Trasporti e diritto alla mobilità", Programma 2 "Trasporto pubblico locale", Titolo 2 "Spese in conto capitale" del bilancio di previsione 2022-2024.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione:
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2022 variazione proposta
2023 variazione proposta
2024
variazione proposta
Missione 10 "Trasporti e diritto alla mobilità"
Programma 2 "Trasporto pubblico locale"
(Nuovo articolo pdl 91 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2022"
100.00,00


Missione 20 fondi e accantonamenti
Programma 1 "Fondo di riserva"
L.R. 39/2001, art. 18
100.000,00


Per l'anno 2022 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza."
Non vedo interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0003. Parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0023 presentato dai consiglieri Montanariello, Possamai Giacomo, Camani, Bigon, Zanoni e Zottis, aggiuntivo, che prevede.
"Art. X - Contributi per l'acquisto di mezzi adibiti al TPL ad alimentazione elettrica.
1. La Giunta regionale è autorizzata a concedere contributi in favore degli enti territorialmente competenti per il servizio di trasporto pubblico locale, con vincolo di destinazione alle aziende affidatarie dei servizi, per il rinnovo del parco automobilistico e della flotta per la navigazione lagunare mediante acquisto di mezzi ad alimentazione elettrica e contestuale rottamazione di quelli a maggiore impatto ambientale.
2. La Giunta regionale, entro 60 giorni dall'approvazione del presente articolo e sentita la competente commissione consiliare, approva le modalità per l'erogazione dei contributi di cui al comma 1.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in euro 10.000.000,00 per ciascuno degli esercizi 2022, 2023 e 2024, si fa fronte mediante le risorse allocate alla Missione 10 "Trasporti e diritto alla mobilità" Programma 1002 "Trasporto pubblico locale", Titolo 2 "Spese in conto capitale" del bilancio di previsione 2022-2024.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2022 variazione proposta
2023 variazione proposta
2024 variazione proposta
M50 debito pubblico
P01-P02 rata ammortamento mutuo (interessi +capitale)

+450.000,00
+900.000,00
M20 fondi e accantonamenti
P01 Fondo di riserva
(L.R. 39/2001, articolo 18)
-450.000,00
+900.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2022 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza."
Prego, Montanariello. Se mi chiede correttamente la parola per il tempo, grazie. Prego.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Questo è un emendamento importante, un emendamento... La mascherina...
No, è piatta. Mi stringe sulla barba.

PRESIDENTE

La comprendiamo.
Prego, Montanariello.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
"Contributo per l'acquisto di mezzi adibiti a TPL ad alimentazione elettrica".
La Giunta regionale è autorizzata a concedere contributi a favore... Non mi dilungo più di tanto. Si chiedono 10 milioni di euro per l'acquisto di bus o mezzi di trasporto pubblico adibiti al trasporto pubblico locale, per la precisione, fatti con alimentazione elettrica.
È un emendamento importante perché da una parte c'è la necessità di creare un parco mezzi più nuovo, avere dei mezzi che facciano trasporto pubblico più confortevole. Ne parlavamo anche durante il Documento di economia e finanza: è fondamentale, quando si utilizza il mezzo pubblico, alimentare la cultura del mezzo pubblico. La cultura del mezzo pubblico passa anche attraverso i confort di chi prende il mezzo pubblico. Noi vediamo che in Nord Europa ormai sono vent'anni che nei mezzi pubblici è patrimonio assodato la spina per caricare il telefono, l'attacco USB, il Wi-Fi, addirittura alcuni hanno il Wi-Fi che con il numero del bus ti colleghi direttamente. Insomma, è patrimonio assodato che il servizio pubblico deve essere incentivato. Come? Attraverso il buon servizio pubblico. Perché, allora, non coniugare insieme la transizione ecologica, la transizione ambientale insieme a quelle che sono le richieste di sviluppo del trasporto pubblico, facendo un investimento importante, che, guardate, non è l'investimento del PD, è l'investimento che in qualche modo guarda all'interno dell'ottica della tutela anche di quello che è un nostro patrimonio: il patrimonio ambientale, il patrimonio di un'aria migliore da respirare, il patrimonio di una socialità migliore che passa attraverso anche l'ambiente. Provate a immaginare quando nelle grandi città, anche venete, ci sono quei momenti di uno stop a un semaforo o di una coda: se ci fossero tutti i mezzi che fanno trasporto pubblico locale che, anziché essere a gasolio, fossero ad alimentazione elettrica. Sarebbe sicuramente un impatto minore su quella che è la qualità dell'ambiente.
Crediamo che questo emendamento non sia solo un emendamento, ma è un punto di partenza di quella che è un'evoluzione ecologica che noi dobbiamo intraprendere. Non è solo un emendamento per dire: abbiamo messo 10 milioni di euro. È un emendamento per dire: noi i soldi li mettiamo in quella direzione, che è quella della transizione vera, del green, della transizione ecologica nelle nostre città, a portata di mano, una transizione ecologica a chilometro zero, fatta usciti da questa porta, nei mezzi pubblici che vediamo passare da quella finestra.
Credo, quindi, ci siano tutti i buoni motivi per ritenere questo un emendamento del popolo veneto, perché va nella direzione proprio della tutela e dello sviluppo in armonia e in simbiosi con quelle che sono le necessità quotidiane di ognuno, non solo dei cittadini che abbiamo l'onore di rappresentare, ma anche di noi stessi.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Non vedo altri interventi. Metto in votazione l'emendamento n. A0023, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0054 presentato dai consiglieri Montanariello e Zottis, aggiuntivo, che prevede.
"Art. XX
CONTRIBUTO STRAORDINARIO ALLE AZIENDE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE OPERANTI NELL'AREA DELLA CITTÀ METROPOLITANA
1. La Giunta regionale è autorizzata ad erogare un contributo straordinario, nella forma della sovvenzione diretta, alle Aziende per il trasporto pubblico dell'area della Città Metropolitana di Venezia per far fronte alle difficoltà derivanti dalla pandemia da COVID-19 che ha ridotto drasticamente l'afflusso turistico e di conseguenza gli introiti del trasporto pubblico mediante vaporetti, motonavi, traghetti e autobus nel comune di Venezia.
2. La Giunta regionale definisce le modalità per la concessione del contributo di cui al comma 1, compatibilmente con le misure di aiuto a sostegno dell'economia nel1'emergenza da COVID-19 individuate dall'Unione europea.
3. In particolare le disposizioni del presente articolo si applicano nel rispetto dei limiti e delle condizioni previsti dalla Comunicazione della Commissione europea del 19 marzo 2020 C (2020) 1863 final "Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell'economia nell'attuale emergenza del COVID-19", e successive modifiche.
4. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati complessivamente in euro 4.000.000,00 per l'esercizio 2022, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 10 "Trasporti e mobilità", Programma 02 "Trasporto pubblico locale" del bilancio di previsione 2022-2024.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE di spesa PROGRAMMA di spesa Legge di spesa
2022 variazione proposta
2023 variazione
proposta
2024 variazione proposta
M10 "TRASPORTI E MOBILITÀ"
P02 "TRASPORTO PUBBLICO LOCALE"
Nuovo articolo
+4.000.000,00


M20 fondi e accantonamenti
P01 Fondo di riserva (L.R. 39/2001, articolo 18)
+4.000.000,00


Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2022 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza."
Prego, Montanariello, ha la parola.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Si chiede, con questo, un contributo straordinario alle aziende di trasporto pubblico locale operanti nell'area della Città metropolitana, di 4 milioni di euro.
Venezia sappiamo tutti che è una città ad alta densità turistica. Quindi, quello che l'indotto, il turismo in qualche modo genera, porta economia, porta ricchezza. Questo avviene anche all'interno del trasporto pubblico locale, dove ci sono tante aziende che operano nella Città metropolitana che fanno trasporto pubblico locale. Aziende in parte pubbliche, ma anche aziende private.
È evidente che nella Città metropolitana di Venezia, più di altre realtà d'Italia, quando ci sono i momenti di punta turistica, come nelle stagioni estive piuttosto che mi viene da pensare al periodo del ponte dei defunti, qui a Venezia, quando la città è presa d'assalto, piuttosto che al Carnevale, vengono incassati importanti introiti. In qualche modo, questi permettono di erogare durante l'anno, nei famosi periodi di morbida, una regolarità nello svolgimento del trasporto pubblico.
Di conseguenza, con il periodo che abbiamo appena passato, il venir meno dei turisti porta anche il venir meno degli incassi. Quindi, una parte di aziende del trasporto pubblico sono davvero al collasso. Lo vediamo dal termometro dei dibattiti che avvengono sui giornali tra parti sociali e parti datoriali. Lo vediamo in parte in quelle che sono le riformulazioni dei servizi.
Siccome il trasporto pubblico locale è un patrimonio non indifferente, soprattutto in una realtà come la nostra... Noi siamo la realtà della Romea. Siamo la realtà della Laguna, dove non puoi andare a nuoto. Siamo la realtà di tante, purtroppo, deformazioni, che nel 2021 non dovrebbero esistere dal punto di vista viabilistico. Quello che si rischia che possa accadere è che se noi non mettiamo in sicurezza queste aziende, un domani, quando ripartirà tutto, le aziende non saranno pronte ad affrontare la ripartenza.
Provate a pensare solo ai titoli professionali che ci vogliono per guidare un bus, alle patenti che ci vogliono per guidare un bus. Qualora le aziende non riuscissero a garantire continuità lavorativa, continuità di servizi, si rischia di smantellare un vero e proprio patrimonio che le aziende hanno, e sono detentrici del trasporto pubblico locale, che è una cosa difficile da fare, qualificata, non può farlo il primo che arriva. Questo lo dice anche la Regione nella legge sul trasporto pubblico locale, dove mette dei paletti ben chiari che un'azienda deve avere per poter fare questo tipo di servizio.
Chiudo quindi dicendo che è un emendamento davvero importante, perché questo contributo straordinario potrebbe aiutare a mettere in sicurezza le aziende di trasporto pubblico locale e tutto il loro indotto, diretto e indiretto e, ancor prima, il servizio che viene erogato ai cittadini della Città Metropolitana di Venezia, che sono i primi ad essere colpiti da questa pandemia sotto l'aspetto di fruibilità del servizio.

PRESIDENTE

Grazie.
Non vedo altri interventi. Metto in votazione l'emendamento n. A0054, con parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0053 presentato dai consiglieri Montanariello e Zottis, aggiuntivo, che prevede.
"Art. XX
CONTRIBUTO STRAORDINARIO ALLE AZIENDE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE OPERANTI NELL'AREA DELLA CITTÀ METROPOLITANA
1. La Giunta regionale è autorizzata ad erogare un contributo straordinario, nella forma della sovvenzione diretta, alle Aziende per il trasporto pubblico dell'area della Città Metropolitana di Venezia per far fronte alle difficoltà derivanti dalla pandemia da COVID-19 che ha ridotto drasticamente l'afflusso turistico e di conseguenza gli introiti del trasporto pubblico mediante vaporetti, motonavi, traghetti e autobus nel comune di Venezia.
2.La Giunta regionale definisce le modalità per la concessione del contributo di cui al comma 1, compatibilmente con le misure di aiuto a sostegno dell'economia nell'emergenza da COVID-19 individuate dall'Unione europea.
3. In particolare le disposizioni del presente articolo si applicano nel rispetto dei limiti e delle condizioni previsti dalla Comunicazione della Commissione europea del 19 marzo 2020 C (2020) 1863 final "Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell'economia nell'attuale emergenza del COVID- 19", e successive modifiche.
4. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati complessivamente in euro 800.000,00 per l'esercizio 2022, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 10 "Trasporti e mobilità", Programma 02 "Trasporto pubblico locale" del bilancio di previsione 2022-2024.
Riferimento al DEFR:
Missione 10 "Trasporti e mobilità", Programma 02 "Trasporto pubblico locale"
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE di spesa PROGRAMMA di spesa Legge di spesa
2022 variazione proposta
2023 variazione proposta
2024 variazione proposta
M10 "TRASPORTI E MOBILITÀ"
P02 "TRASPORTO PUBBLICO LOCALE"
Nuovo articolo.
+800.000,00


M20 fondi e accantonamenti
P01 Fondo di riserva
L.R. 39/2001, articolo 18
-800.000,00


Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2022 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza."
Mi faccia un cenno se vuol parlare o no.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

È uguale a quello prima, solo che...

PRESIDENTE

Allora chieda la parola, perché il tempo deve...

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Va bene.
Presidente, siccome immaginavo che 4 milioni erano tanti, allora, sapendo che non siete di braccino corto, però 4 milioni erano tanti, ho detto: ne faccio anche uno da 800.000, uguale a quello di prima. Magari, su 4 milioni mi dicono no, su 800.000 mi dicono di sì.
Presidente, io ci ho provato. Vediamo voi fin dove mi venite incontro. Se son tanti, ne facciamo anche uno da 400, seduta stante.

PRESIDENTE

Lei fa bene a provarci, ma questo metodo di mercanteggiare non è di quest'Aula.
Non vedo altri interventi. Metto in votazione l'emendamento n. A0053, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0052 presentato dai consiglieri Montanariello e Zottis, aggiuntivo, che prevede:
Art. XX
"ISTITUZIONE DEL FONDO REGIONALE PER IL SOSTEGNO AL REDDITO E ALL'OCCUPABILITÀ DEI LAVORATORI STAGIONALI DELLE AZIENDE DI TRASPORTO PUBBLICO LOCALE DELLA CITTA' METROPOLITANA DI VENEZIA
1. Al fine di affrontare la straordinaria situazione di crisi causata da1l'epidemia di Covid-19 nel settore del trasporto pubblico locale e dalle conseguenti riduzioni di opportunità occupazionali anche a tempo determinato, la Giunta regionale è autorizzata ad istituire un fondo regionale per il sostegno al reddito e all'occupazione destinato a finanziare interventi a favore dei lavoratori stagionali delle aziende di trasporto pubblico locale operanti nel territorio della Città Metropolitana di Venezia.
2. La Giunta regionale disciplina i criteri di utilizzo del fondo di cui al comma 1, prevedendo anche l'erogazione di assegni di sostegno al reddito nonché l'erogazione di assegni di servizio per la partecipazione ad attività di orientamento, di formazione e di formazione continua.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati complessivamente in euro 1.000.000,00 per l'esercizio 2022, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 15 "Politiche per il lavoro e la formazione professionale", Programma 1503 "Sostegno all'occupazione" Titolo I Spese correnti del bilancio di previsione 2022-2024.
Riferimento al DEFR:
Missione 15 "Politiche per il lavoro e la formazione professionale", Programma 1503 "Sostegno all'occupazione"
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione:
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2022 variazione proposta
2023 variazione proposta
2024 variazione proposta
M15 "POLITICHE PER IL LAVORO E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE"
P 1503 "SOSTEGNO ALL'OCCUPAZIONE"
Titolo I Spese correnti
Nuovo articolo
+1.000.000,00
+1.000.000,00


M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P01 FONDO DI RISERVA
L.R. 39/2001, art. 18
-1.000.000,00
-1.000.000,00


Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2022 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza."
È quello dopo.
Prego, Montanariello.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Questo emendamento è particolarmente importante. Credo che in particolar modo debba riguardare tutti noi perché mette insieme anche una serie di ragionamenti che facevamo prima: le fasce più deboli colpite dalla pandemia, l'occupazione, la dignità di salario, la tutela dei più deboli.
Perché dico questo? Non ripeto le premesse, ma abbiamo capito, in qualche modo, ma lo sappiamo tutti, cosa rappresenta per la nostra Regione, per la Città metropolitana di Venezia, il turismo. Quindi, quando arriva il momento che arrivano i turisti, c'è gente che ha bisogno di manodopera nelle baite montane, c'è gente che va a lavorare nelle spiagge, nei chioschi, come bagnini. C'è gente che va a lavorare nei ristoranti. Perché no? Arrivano i turisti. Ma c'è gente anche che va a lavorare nel servizio di trasporto pubblico, perché quando arrivano questi turisti, che in qualche modo si muovono per la nostra bellissima Regione, per andare al ristorante, andare in spiaggia, andare in montagna devono prendere un mezzo che li porta. Ahimè, questa pandemia sta colpendo anche questi lavoratori, che in qualche modo non sono stati chiamati per le stagioni estive a lavorare. Mi vengono in mente tutti i bigliettai, mi vengono in mente gli stagionali delle varie aziende, autisti, marinai, addetti alle manutenzioni.
Cosa succede? Succede che queste persone che lavoravano con un reddito stagionale di quattro, cinque, sei mesi e dopo, con il TFR, con la parta della tredicesima e quattordicesima, con un po' di disoccupazione riuscivano a tirare avanti la baracca fino alla stagione successiva, riuscivano anche ad avere una dignità di vita, pur non diventando sicuramente ricchi.
I lavoratori stagionali del trasporto pubblico sono già due anni che d'estate restano a casa o, nel migliore dei casi, lavorano in alcune aziende un mese e non in tutte. Questo vuol dire che ci sono migliaia di famiglie che si trovano in questo momento, già da quasi due anni, senza percepire neanche il reddito stagionale.
Non riguarda solamente il trasporto di linea, riguarda anche quello non di linea. Provate a pensare a tutti i tassisti e a tutte le gondole che sono state ferme in questo periodo. Al datore di lavoro magari bastava lavorare tre o quattro mesi, magari per tentare con tanti sacrifici di reggere l'urto, ma il sostituto, il dipendente che veniva chiamato non l'hanno proprio chiamato, è rimasto a casa.
Sono stato ad un convegno proprio sul trasporto pubblico non di linea, c'era anche un dirigente a rappresentare la Giunta, e la preoccupazione che manifestava soprattutto chi fa servizio di NCC e taxi, quindi servizio pubblico non di linea, era quella di dire che, qualora io ai miei non riesco a garantire un minimo di periodo di lavoro e di continuità, i miei, non avendo certezza, cambiano lavoro: vanno a fare i giardinieri, vanno a fare i pizzaioli, vanno a fare i benzinai. E io mi troverò che una manodopera altamente specializzata, come ad esempio può essere un titolo marittimo per chi fa trasporto acqueo non di linea o un titolo per guidare un taxi o una gondola o un bus non rientrano più. Quindi se passa la pandemia, non avremo più neanche gli uomini per muovere i mezzi pubblici, perché è chiaro che quando non puoi garantire niente al tuo dipendente il tuo dipendente va altrove. E non parliamo di aziende pubbliche, parliamo di padroncini, parliamo di privati, parliamo di NCC. La crisi la Regione Veneto la conosce bene, tant'è che abbiamo fatto nell'ordinamentale della Seconda Commissione non solo delle manovre in qualche modo – se si può usare questo termine – protezionistico nei confronti di queste aziende venete, evitando che ci sia un assalto con una concorrenza sleale, ma gli abbiamo detto anche che possono vendere il proprio taxi. non acquistandone uno fino al 2023 e che quindi non gli viene ritirata la licenza, ma gli viene sospesa. Perché? Perché prendiamo atto che c'è tanta di quella crisi in quel settore che tu puoi vendere il tuo mezzo, quello con cui lavori, e noi non ti sospendiamo la licenza fino al 2023, perché sappiamo che c'è crisi. Però, noi stiamo dicendo che può venderlo. È il suo strumento con cui mangia, con cui vive, con cui sfama la famiglia. È un settore che ha un gap di tredici settimane anche di cassa integrazione per poter arrivare a fine mese.
Io credo che tutti questi lavoratori, con tutti questi problemi così complessi, dovrebbero avere la possibilità, quando non vanno a fare la stagione, di avere una sorta di contributo per un sostegno al reddito e alla loro occupabilità, perché è troppo bello cambiare le regole e dire: non preoccuparti, stai tranquillo, se tu vendi il mezzo con cui lavori fino al 2023 non hai problemi che noi non ti sospendiamo la licenza. Dalla stessa parte questa gente deve in qualche modo riuscire a capire come la sosteniamo, oltre alle aziende, ovvero nell'occupabilità e nel diritto a un reddito dignitoso.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0052, parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0075 presentato dal consigliere Montanariello, articolo, aggiuntivo, che prevede.
"Art. XX
Contributo straordinario alle imprese del settore del traporto pubblico non di linea
1. Al fine di prevedere un adeguato indennizzo a ristoro della riduzione di fatturato causata dalla Pandemia da Covid19, la Giunta regionale è autorizzata ad erogare contributi alle imprese del settore del trasporto pubblico non di linea.
2. Entro sessanta giorni dall'entrata in vigore del presente articolo, la Giunta regionale, sentita la competente commissione consiliare, determina criteri e modalità per l'erogazione dei contributi di cui al comma l compatibilmente con le misure di aiuto a sostegno dell'economia ne1l'emergenza da COVID-19 individuate dall'Unione europea.
3. In particolare le disposizioni del presente articolo si applicano nel rispetto dei limiti e delle condizioni previsti dalla Comunicazione della Commissione europea del 19 marzo 2020 C (2020) 1863 final "Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell'economia nell'attuale emergenza del COVID-19", e successive modifiche.
4. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo quantificati in 5.000.000,00 di euro per l'esercizio 2022, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 10 "Trasporti e mobilità", Programma 02 "Trasporto pubblico locale", Titolo I "Spese correnti" del bilancio di previsione 2022-2024.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione:
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2022 variazione proposta
2023 variazione proposta
2024 variazione proposta
M10 TRASPORTI E MOBILITÀ"
P 02 "TRASPORTO PUBBLICO E LOCALE"
Titoli I Spese correnti
Nuovo articolo pdl n. 91 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2022"
+5.000.000,00
+5.000.000,00


M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P01 FONDO DI RISERVA
L.R. 39/2001, art. 18
M05 "TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI
P0502 INTERVENTI DIVERSI NEL SETTORE CULTURALE
L.R. n. 07/2016 – art. 18 "Programma regionale per la promozione dei grandi eventi"
-4.000.000,00
-1.000.000,00


Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2022 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza."
Prego, Montanariello.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
In parte la premessa l'abbiamo fatta prima. Si parlava del trasporto pubblico non di linea. Prima parlavamo degli stagionali. Adesso, con le stesse premesse, parlo dell'intero settore.
Si chiede un contributo straordinario alle imprese del settore del trasporto pubblico non di linea: in gran parte la famosa piccola-media impresa, i famosi padroncini, i famosi tassisti. In virtù di quello che dicevamo prima, che non ripeto, perché so che comunque non serviva neanche che lo dicessi, conoscete bene il tema, quella in qualche modo è una categoria che in questo periodo sta soffrendo tantissimo.
Ci sono tassisti che in una giornata, se ci andate a parlare, prendono 30-40 euro lordi. Dopo che hanno la macchina, fanno 12 ore fuori casa, forse vanno a casa con 15 euro netti. La fase 1 è che possono vendere i mezzi e non perdono le licenze; la fase 2 è che hanno consumato i loro risparmi; la fase 3 è che stanno perdendo tutti i dipendenti; la fase 4 è che questa gente farà fatica a mettere insieme il pranzo con la cena.
Diventa fondamentale un contributo straordinario alle imprese di trasporto pubblico non di linea. È importante per tutti noi. Perché? Perché diventa fondamentale garantire che queste aziende siano solide per poter ripartire quando arriverà, si spera il prima possibile, la ripartenza. Se queste aziende saltano, non è che dopo passa la pandemia e loro sono attrezzate per ripartire, e in due giorni comprano i mezzi, comprano le macchine, comprano le barche e trovano la manodopera specializzata. Si tratta quindi di proteggere un vero e proprio pezzo di tessuto economico del Veneto.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei. Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0075. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione. Scusate, ero troppo veloce. Colleghi, votate.
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Villanova ha chiesto la parola? No.
Collega Possamai, prego.

Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)

Chiedo due minuti di sospensione, Presidente.

PRESIDENTE

Va bene. Ripresa alle ore 21.30.
Restiamo in Aula. Grazie.
La Seduta è sospesa alle ore 21.27
La Seduta riprende alle ore 21.33


PRESIDENTE

Colleghi, riprendiamo.
Mi pare che anche l'emendamento n. A0007 sia stato ritirato.
Relatore, mi guardi. Grazie.
Emendamento n. A0050, presentato dai consiglieri Montanariello e Zottis, aggiuntivo, che prevede:
" Art. XX
Contributo straordinario per la realizzazione di opere di difesa a mare nei litorali di Sottomarina e Isola Verde
1. A seguito dei ripetuti danni arrecati agli arenili di Sottomarina e Isola Verde da eventi meteorologici, la Giunta regionale è autorizzata a erogare nell'esercizio 2022 un contributo straordinario di 3.000.000,00 di euro a favore del Provveditorato interregionale per le Opere Pubbliche per il Veneto, il Trentino Alto Adige e il Friuli Venezia Giulia per la realizzazione di opere di difesa a mare strutturali, anche di tipo sperimentale.
2. La Giunta regionale entro sessanta giorni dall'approvazione della presente legge stipula una convenzione con il Provveditorato interregionale per le Opere Pubbliche per il Veneto, il Trentino Alto Adige e il Friuli Venezia Giulia per la definizione degli interventi di cui al comma 1.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo quantificati in 3.000.000,00 di euro per l'esercizio 2022, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 09 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente", Programma 0902 "Tutela, valorizzazione e recupero ambientale", Titolo I Spese correnti del bilancio di previsione 2022-2024.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2022
Variazione proposta
2023
Variazione proposta
2024
Variazione proposta
M09 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente
P0901 Difesa del suolo
Titolo II Spese in conto capitale
Nuovo articolo n. 91 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2022"
+ 3.000.000,00
+ 3.000.000,00
0,00
0,00
M20 Fondi e accantonamenti
P2001 Fondo di riserva
L.R. n. 39/2001 art. 18
- 3.000.000,00
- 3.000.000,00
0,00
0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2022 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza"
Non vedo richieste di intervento.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, potremmo darlo per letto.

PRESIDENTE

Basta anche un cenno. Grazie.
Non vedo interventi.
Lo metto in votazione.
Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0084, presentato dalla consigliera Baldin, aggiuntivo, che prevede:
" ART. ‒ CONTRIBUTO STRAORDINARIO PER INTERVENTI URGENTI DI RIPASCIMENTO DEI LITORALI VENETI.
1. In considerazione dei gravi danni causati agli arenili del Veneto dagli intensi fenomeni meteo-marini degli ultimi mesi e che avvengono con sempre maggiore frequenza, la Giunta regionale è autorizzata ad un ulteriore programma di interventi urgenti di ripascimento e rispristino della linea di costa dei litorali gravemente erosi.
2. La Giunta regionale individua le aree prioritarie di intervento, sulla scorta delle risultanze degli accertamenti eseguiti, ivi comprese le relazioni tecniche acquisite dai comuni del litorale, sentita la Conferenza dei sindaci del litorale veneto, di cui al comma 3 dell'articolo 85, legge regionale n. 30 del 30 dicembre 2016 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2017".
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in euro 3.000.000,00 per l'esercizio 2022, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 09 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente" P01 "Difesa del suolo" del bilancio di previsione 2022-2024.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2022
Variazione proposta
2023
Variazione proposta
2024
Variazione proposta
M09 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente!
P01 Difesa del suolo
Nuovo articolo n. 91 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2022"
+ 3.000.000,00


M20 Fondi e accantonamenti
P01 Fondo di riserva
L.R. n. 39/2001 art. 18
- 3.000.000,00


Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2022 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza".
Non vedo interventi.
Lo metto in votazione.
Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0051, presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, aggiuntivo, che prevede:
" Art. XX
Contributo straordinario al Comune di Chioggia per il ripascimento e il ripristino degli arenili di Sottomarina e Isola Verde
1. La Giunta regionale è autorizzata a erogare nell'esercizio 2022 un contributo straordinario di 1.000.000,00 di euro a favore del Comune di Chioggia per la rimozione di materiali spiaggiati e per interventi di ripristino e ripascimento degli arenili di Sottomarina e Isola Verde.
2. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo quantificati in 1.000.000,00 di euro per l'esercizio 2022, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 09 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente", Programma 0901 "Difesa del suolo", Titolo II Spese in conto capitale del bilancio di previsione 2022-2024.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2022
Variazione proposta
2023
Variazione proposta
2024
Variazione proposta
M09 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente
P0901 Difesa del suolo
Titolo II Spese in conto capitale
Nuovo articolo n. 91 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2022"
+1.000.000,00
+1.000.000,00
0,00
0,00
M20 Fondi e accantonamenti
P2001 Fondo di riserva
L.R. n. 39/2001 art. 18
-1.000.000,00
-1.000.000,00
0,00
0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2022 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza".
Collega Montanariello, prego.
Ha tolto la parola adesso? Adesso sì. Prego.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, questo emendamento è molto importante. Si chiede di mettere 1 milione di euro per il ripascimento e il ripristino degli arenili. Noi facciamo il ripascimento a fini ambientali. Sa meglio di me, Assessore, che dove ci sono le dune in qualche modo vanno tutelate e si fa il ripascimento.
C'è, però, un gran pezzo di litorale dove non godono di questo privilegio di avere alle spalle elementi in grado di farli rientrare nella tutela ambientale, quindi non godono del ripascimento. In qualche modo la spiaggia si restringe. A Isola Verde c'è una spiaggia che negli ultimi due anni ha perso quattro file di ombrelloni su dieci che ne aveva. Assessore Calzavara, lei che conosce bene il settore sa cosa vuol dire perdere quattro file su dieci. Un povero concessionario oggi è costretto a investire, altrimenti gli portano via anche la concessione, con le nuove norme che ci sono.
Si chiede di aiutare anche questo pezzo di cittadini veneti, che in molti casi vi vede come un riferimento importante e che oggi, tramite me, che mi rendo un umile mezzo, vi chiede aiuto.

PRESIDENTE

Collega Baldin, prego.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Anch'io volevo intervenire su questo settore del ripascimento. Come ricordava il collega Montanariello, è un tema per noi fondamentale, per chi vive sulla costa. È un'economia veramente virtuosa, quindi merita attenzione.
Con questi emendamenti cerchiamo di dare un contributo a chi gestisce una spiaggia. Vorrei, in questo caso, interpellare l'assessore Bottacin per capire quali sono gli aggiornamenti sul tema. Anche se il mio emendamento ormai è stato votato in maniera negativa, se potesse fornirci maggiori delucidazioni in questo campo gliene sarei grata.
Grazie.

PRESIDENTE

Prego, Assessore.

Ass.re Gianpaolo BOTTACIN

Gli aggiornamenti sono quelli di tutti gli anni. Vengono sempre fatti i ripristini, come è previsto dal Piano che abbiamo fatto fare all'Università di Padova già cinque anni fa. È in fase di revisione il nuovo Piano, sempre con il ruolo dell'Università di Padova. Si fanno ripascimenti meccanici e, in più, man mano che si va avanti, si fanno interventi strutturali anche in quella zona lì.

PRESIDENTE

Grazie.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0051.
Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0055, presentato dal consigliere Montanariello, aggiuntivo, che prevede:
" Art. XX
Contributo straordinario al Comune di Chioggia per il ripristino del ponte della Fossetta
1. La Giunta regionale è autorizzata a erogare nell'esercizio 2022 un contributo straordinario a favore del Comune di Chioggia per il ripristino del ponte della Fossetta.
2. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo quantificati in 500.000,00 di euro per l'esercizio 2022, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 10 "Trasporti e diritto alla mobilità", Programma 1005 "Viabilità e infrastrutture stradali", Titolo II Spese in conto capitale del bilancio di previsione 2022-2024.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2022
Variazione proposta
2023
Variazione proposta
2024
Variazione proposta
M10 Trasporti e diritto alla mobilità
P1005 Viabilità e infrastrutture stradali
Titolo II Spese in conto capitale
Nuovo articolo n. 91 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2022"
+ 500.000,00
+ 500.000,00
0,00
0,00
M20 Fondi e accantonamenti
P2001 Fondo di riserva
L.R. n. 39/2001 art. 18
- 500.000,00
- 500.000,00
0,00
0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2022 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza".
Non vedo interventi.
Lo metto in votazione.
Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione sull'emendamento n. A0055.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0056, presentato dal consigliere Montanariello, aggiuntivo, che prevede:
" Art. XX
Primi interventi per la messa in sicurezza del territorio della località Punta Gorzone in comune di Chioggia
1. La Giunta regionale è autorizzata ad effettuare le prime opere di messa in sicurezza del territorio della località di Punta Gorzone in Comune di Chioggia al fine di preservarlo dai continui danni provocati dalle avverse condizioni atmosferiche.
2. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo quantificati in 1.000.000,00 di euro per l'esercizio 2022, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 09 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente", Programma 0901 "Difesa del suolo", Titolo I Spese correnti del bilancio di previsione 2022-2024.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2022
Variazione proposta
2023
Variazione proposta
2024
Variazione proposta
M09 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente
P0901 Difesa del suolo
Titolo II Spese in conto capitale
Nuovo articolo n. 91 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2022"
+1.000.000,00
+1.000.000,00
0,00
0,00
M20 Fondi e accantonamenti
P2001 Fondo di riserva
L.R. n. 39/2001 art. 18
-1.000.000,00
-1.000.000,00
0,00
0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2022 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza".
Non vedo interventi.
Se vuole chiedere la parola quando dico che è suo, lo faccia. Grazie, collega Montanariello.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Farò tesoro dei suoi consigli. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Si chiede di mettere 1 milione di euro per i primi interventi per la messa in sicurezza della località Punta Gorzone nel Comune di Chioggia, un piccolo nucleo abitato che si trova su una punta attraversata da due fiumi. Molto spesso la Protezione civile ha anche evacuato per delle inondazioni. È entrata proprio nelle case di questa gente, che in più di qualche caso ha perso tutto. La collega Baldin conosce il tema, abitando da quelle parti. Lì ci sono cittadini che più di qualche volta hanno perso tutto.
Si chiede di mettere in sicurezza quella zona.

PRESIDENTE

Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0056.
Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0057, presentato dai consiglieri Montanariello, Zottis, aggiuntivo, che prevede:
" Art. XX
Contributo straordinario per l'illuminazione dei canali esterni di Venezia e Chioggia.
1. La Giunta regionale è autorizzata a erogare nell'esercizio 2022 un contributo straordinario di 1.000.000,00 di euro a favore del Provveditorato interregionale per le Opere Pubbliche per il Veneto, il Trentino Alto Adige e il Friuli Venezia Giulia per l'installazione di lampioni lungo i canali della laguna di Venezia e Chioggia.
2. La Giunta regionale entro sessanta giorni dall'approvazione della presente legge stipula una convenzione con il Provveditorato interregionale per le Opere Pubbliche per il Veneto, il Trentino Alto Adige e il Friuli Venezia Giulia per la definizione dell'intervento di cui al comma 1.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo quantificati in 1.000.000,00 di euro per l'esercizio 2022, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 10 "Trasporti e diritto alla mobilità", Programma 1003 "Trasporti per vie d'acqua", Titolo I Spese correnti del bilancio di previsione 2022-2024.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2022
Variazione proposta
2023
Variazione proposta
2024
Variazione proposta
Missione 10 "Trasporti e diritto alla mobilità"
Programma 1003 "Trasporti per vie d'acqua"
Titolo I Spese correnti
Nuovo articolo
+ 1.000.000,00
+ 1.000.000,00
0,00
0,00
M20 Fondi e accantonamenti
P2001 Fondo di riserva
L.R. n. 39/2001 art. 18
- 1.000.000,00
- 1.000.000,00
0,00
0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2022 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza".
Non vedo interventi.
Lo metto in votazione.
Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0065, presentato dai consiglieri Possamai Giacomo, Bigon, Camani, Montanariello, Zanoni, Zottis, aggiuntivo, che prevede:
" Art. XX
Misure di sostegno per gli interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica degli alloggi di edilizia residenziale pubblica
1. La Giunta regionale è autorizzata a erogare contributi alle Aziende Territoriali per l'Edilizia Residenziale Pubblica per la realizzazione di interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica degli alloggi di edilizia residenziale pubblica.
2. La Giunta regionale, entro novanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, sentita la competente Commissione consiliare, determina le modalità, i termini e le priorità per l'erogazione dei contributi di cui al comma 1.
3. Agli oneri derivanti dall'attuazione del presente articolo quantificati in 20.000.000,00 di euro per ciascun esercizio 2022, 2023 e 2024 si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 08 "Assetto del territorio ed edilizia abitativa", Programma 0802 "Edilizia residenziale pubblica e locale e piani di edilizia economico-popolare", Titolo II "Spese in conto capitale" del bilancio di previsione 2022-2024.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2022
Variazione proposta

2023
Variazione proposta
2024
Variazione proposta
M50 Debito pubblico
P01-02 Rata ammortamento mutuo (interessi + capitale)


+ 900.000,00
+ 1.800.000,00
Missione 20 Fondi e accantonamenti
P01 Fondo di riserva
(L.R. 39/2001, art. 18)


- 900.000,00
- 1.800.000,00





Per l'anno 2022 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza".
Non vedo interventi.
Lo metto in votazione.
Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento n. A0068, presentato dalla consigliera Camani ed altri, è ritirato.
"Caccia e pesca"
Emendamento n. A0031, presentato dai consiglieri Zanoni, Possamai Giacomo, Bigon, Camani, Montanariello, Zottis, aggiuntivo, che prevede:
" Art. XX
Attività di prevenzione e repressione del bracconaggio ad opera delle Guardie venatorie e zoofile volontarie
1. Al fine di contribuire al contrasto del fenomeno del bracconaggio della fauna selvatica, la Giunta regionale è autorizzata ad erogare contributi alle associazioni riconosciute in cui operano nuclei organizzati di Guardie venatorie e zoofile volontarie da destinare al rimborso delle spese sostenute dai volontari.
2. La Giunta regionale, entro sessanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, determina i criteri e le modalità di erogazione dei contributi di cui al comma 1.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo quantificati in 100.000,00 euro per l'esercizio 2022, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 09 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente", Programma 0902 "Tutela, valorizzazione e recupero ambientale", Titolo I Spese correnti del bilancio di previsione 2022-2024.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2022
Variazione proposta
2023
Variazione proposta
2024
Variazione proposta
M09 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente
P0902 Tutela, valorizzazione e recupero ambientale
Titolo I Spese correnti
Nuovo articolo n. 17 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2021"
+ 100.000,00
+ 100.000,00
0,00
0,00
M20 Fondi e accantonamenti
P2001 Fondo di riserva
L.R. n. 39/2001 art. 18
- 100.000,00
- 100.000,00
0,00
0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2022 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza".
Non vedo interventi.
Lo metto in votazione.
Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Colleghi, quando cito il presentatore e lascio un adeguato tempo, spero e mi auguro che uno, se vuol prendere la parola, lo faccia. Non cito il presentatore a caso. Lo faccio proprio per aiutare i colleghi.
Emendamento n. A0032, presentato dai consiglieri Zanoni, Possamai Giacomo, Bigon, Camani, Montanariello, Zottis, che prevede:
" Art. XX
Misure di contrasto al fenomeno del bracconaggio nel Delta Po.
1. Al fine di attuare un puntuale e incisivo contrasto al fenomeno del bracconaggio nel Delta del Po, la Giunta regionale è autorizzata a concedere un contributo straordinario alla Provincia di Rovigo per l'acquisto di imbarcazioni leggere ad alta capacità di movimento da fornire alla Polizia provinciale.
2. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo quantificati in 50.000,00 euro, si fa fronte per l'esercizio 2022 con le risorse allocate nella Missione 09 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente, Programma 0902 Tutela valorizzazione e recupero ambientale, Titolo II Spese in conto capitale del bilancio di previsione 2022-2024.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2022
Variazione proposta
2023
Variazione proposta
2024
Variazione proposta
M09 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente
P0905 Tutela, valorizzazione e recupero ambientale
Titolo II Spese in conto capitale
Nuovo articolo PDL 91 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2022"
+ 50.000,00
+ 50.000,00


M20 Fondi e accantonamenti
P2001 Fondo di riserva
L.R. n. 39/2001 art. 18
- 50.000,00
- 50.000,00


Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2022 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza".

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Ho chiesto la parola, Presidente.

PRESIDENTE

Prego, collega Zanoni.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Siamo al n. A0032.

PRESIDENTE

Emendamento n. A0032 di pagina 167.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Questo emendamento prevede lo stanziamento di 50.000 euro per le attività di vigilanza delle guardie provinciali della Provincia di Rovigo, per l'acquisto di mezzi utili, attualmente non esistenti, per raggiungere le postazioni di caccia e fare controlli sull'attività di caccia.
Quella del Delta del Po è un'area considerata "hot spot" dal Piano nazionale di contrasto al bracconaggio. Ogni anno la SOARDA dei Carabinieri forestali fa dei controlli e trova sempre un'attività di bracconaggio, di utilizzo di mezzi vietati di caccia (fucili non consentiti, ovvero senza il fermo della limitazione dei colpi, richiami elettroacustici vietati).
Sarebbe, perciò, utile che le nostre guardie, le guardie della Regione Veneto e quelle della Provincia, in questo caso, che dovrebbero essere coordinate a livello regionale, avessero i mezzi adeguati per il contrasto al bracconaggio. Si tratta della tutela della fauna selvatica, un patrimonio indisponibile dello Stato. La fauna è un bene, un patrimonio di tutti i cittadini.
Questo emendamento, che ho presentato anche altre volte, è sempre stato bocciato. Sarebbe veramente un segnale di responsabilità da parte della Regione Veneto fare in modo che le sue guardie, le guardie di tutela ambientale e venatorie, avessero i mezzi utili per effettuare i controlli di quest'attività che, se in regola, non deve temere nulla. I bracconieri sarebbero oggetto di controllo. Quindi, oltre che repressione, si farebbe prevenzione a tutela della fauna selvatica.

PRESIDENTE

Grazie.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0032.
Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0035, presentato dai consiglieri Zanoni, Possamai Giacomo, Bigon, Camani, Montanariello, Zottis, aggiuntivo, che prevede:
" Art. XX
Inserimento di nuovo articolo nella legge regionale 9 dicembre 1993, n. 50 "Norme per la protezione della fauna selvatica e per il prelievo venatorio"
1. Dopo l'articolo 39 bis della legge regionale 9 dicembre 1993, n. 50 è inserito il seguente:
"Art. 39 ter ‒ Studi per la definizione dell'impatto sulle diverse specie di fauna selvatica derivante dai cambiamenti climatici e dall'utilizzo di pesticidi in attività agricola.
1. La Giunta regionale, nell'ambito ed in coerenza con le iniziative previste dalla presente legge, è autorizzata ad affidare ad ISPRA, ai sensi dell'articolo 13 del decreto Ministero dell'Ambiente 21 maggio 2010 n. 123, o ad altra primaria istituzione scientifica e di ricerca, in regime di convenzione e per un importo massimo per il triennio di euro 120.000,00, uno studio volto ad individuare le interrelazioni fra cambiamenti climatici e utilizzo di pesticidi sulla fauna selvatica".
2. Agli oneri derivanti dal presente articolo, quantificati in euro 40.000,00 per ciascuno degli esercizi 2022, 2023 e 2024, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 16 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente", Programma 02 "Tutela, valorizzazione e recupero ambientale", Titolo I "Spese correnti" del bilancio di previsione 2022-2024.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2022
Variazione proposta
2023
Variazione proposta
2024
Variazione proposta
M09 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente"
P0902 "Tutela, valorizzazione e recupero ambientale"
Titolo I Spese correnti
Nuovo articolo PDL 91 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2022"
+ 40.000,00
+ 40.000,00
+ 40.000,00
+ 40.000,00
+ 40.000,00
+ 40.000,00
M20 Fondi e accantonamenti
P2001 Fondo di riserva
L.R. n. 39/2001 art. 18
- 40.000,00
- 40.000,00
- 40.000,00
- 40.000,00
- 40.000,00
- 40.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2022 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza".

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Ho chiesto la parola.

PRESIDENTE

Prego, collega Zanoni.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Questo emendamento propone di inserire un articolo nella legge sulla tutela della fauna selvatica e prelievo venatorio, al fine di effettuare degli studi per capire l'impatto sulle diverse specie di fauna selvatica derivanti dai cambiamenti climatici e dall'utilizzo dei pesticidi in attività agricola.
Proprio oggi è stato pubblicato uno studio europeo che parla della sparizione di circa 400 milioni di uccelli in Unione europea negli ultimi dieci anni. Vi è un calo importantissimo delle diverse specie di fauna. La nostra regione è un crocevia di uccelli migratori, ricchissima di biodiversità. Sempre in considerazione dell'obiettivo ONU, dell'Agenda 2030, sarebbe, a mio avviso, indispensabile mettere un minimo di fondi per permettere ai nostri ricercatori e alle nostre università di studiare questo fenomeno e capire quali sono le misure utili per contrastare questo declino.
È un obiettivo utile ‒ dicevo ‒ a metterci in linea con gli obiettivi ONU. Le cifre proposte sono veramente molto modeste. Come troviamo 200.000-300.000 euro, e anche più, ogni anno per le associazioni venatorie, credo sarebbe corretto trovare 40.000 euro per capire cosa sta accadendo alla fauna selvatica del Veneto.
Quello dei veneti è un popolo molto affezionato a queste forme di vita. Ci sono molti appassionati in Veneto. Sarebbe un segnale importante non solo per i cittadini veneti, ma anche per le future generazioni. Se andiamo avanti così lasceremo ben poco. Dobbiamo capire cosa sta succedendo. Senza questi studi, però, che tra l'altro sono previsti dalla legge statale e dalla nostra legge regionale, non sapremo come tutelare la fauna selvatica. Con un articolo apposito si dà un obiettivo e si mettono anche dei fondi.

PRESIDENTE

Grazie.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0035.
Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Anche l'emendamento n. A0009, presentato dalla collega Venturini, è ritirato, come comunicato prima in Commissione e poi a inizio seduta.
Emendamento n. A0074, presentato dal consigliere Montanariello, aggiuntivo, che prevede:
" Art. XX
Contributo straordinario al CO.GE.VO di Venezia e Chioggia
1. La Giunta regionale è autorizzata a erogare nell'esercizio 2022 un contributo straordinario a favore dei CO.GE.VO. (Consorzi per la gestione e la tutela della pesca dei Molluschi Bivalvi) di Venezia e di Chioggia, al fine di prevedere un adeguato indennizzo a ristoro dei danni causati dalle difficoltà produttive e di crescita del prodotto in mare.
2. Entro sessanta giorni dall'entrata in vigore del presente articolo, la Giunta regionale, sentita la competente commissione consiliare, determina criteri e modalità per l'erogazione del contributo di cui al comma 1.
3. I contributi di cui al presente articolo sono erogati nel rispetto delle norme dell'Unione europea in materia di aiuti «de minimis».
4. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo quantificati in 1.500.000,00 di euro per l'esercizio 2022, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 16 "Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca", Programma 1602 "Caccia e Pesca", Titolo I Spese correnti del bilancio di previsione 2022-2024.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2022
Variazione proposta
2023
Variazione proposta
2024
Variazione proposta
M16 Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca
P1602 Caccia e pesca
Titolo II Spese in conto capitale
Nuovo articolo n. 91 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2022"
+ 1.500.000,00
+ 1.500.000,00
0,00
0,00
M20 Fondi e accantonamenti
P2001 Fondo di riserva
L.R. n. 39/2001 art. 18
- 1.500.000,00
- 1.500.000,00
0,00
0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2022 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza".
Collega, mi dica qualcosa.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, lo dico al volo. È un tema importante. Si tratta di un contributo straordinario al CO.GE.VO. di Venezia e Chioggia, gente colpita dalla poca vendita di prodotto ittico.

PRESIDENTE

Grazie.
Non vedo altri interventi.
Lo metto in votazione.
Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0082, presentato dalla consigliera Baldin, aggiuntivo, che prevede:
" Dopo l'articolo _ è inserito il seguente:
... Strategie e piani per la prevenzione e riduzione della dispersione in mare, nei fiumi o d'acqua delle attrezzature da pesca e da acquacoltura
1. La Giunta regionale promuove, in collaborazione con enti pubblici e soggetti privati, e concede contributi, per progetti su strategie e piani, per prevenire o ridurre la dispersione in mare, nei fiumi e nei corsi d'acqua dell'attrezzatura, dismessa o perduta, da pesca contenente plastica non bio-degradabile e della plastica usata in acquacoltura, anche mediante l'utilizzo delle risorse del Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca (FEAMP).
2. Agli oneri correnti derivanti dall'applicazione della presente legge, quantificati in euro 100.000,00 per ciascuno degli esercizi 2022-2023-2024, si provvede con le risorse allocate nella Missione 15 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente", Programma 03 "Rifiuti", Titolo I "Spese correnti", che vengono incrementate riducendo di pari importo le risorse di cui all'articolo 20 della legge regionale n. 39 del 2001, allocate nella Missione 20 "Fondi e accantonamenti", Programma 01 "Fondo di riserva", Titolo I "Spese correnti" del bilancio di previsione 2022-2024.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2022
Variazione proposta
2023
Variazione proposta
2024
Variazione proposta
M09 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente"
P01 "Difesa del suolo"
Nuovo articolo pdl 91 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2022"
+100.000,00


M20 Fondi e accantonamenti
P2001 Fondo di riserva
L.R. n. 39/2001 art. 18
-100.000,00


Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2022 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza".
Non vedo interventi.
Lo metto in votazione.
Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Passiamo a "Tutela dell'ambiente dall'inquinamento".
Emendamento n. A0028, presentato dai consiglieri Zanoni, Possamai Giacomo, Bigon, Camani, Montanariello, Zottis, aggiuntivo, che prevede:
" Art. XX
Piano straordinario di controllo dell'attività di smaltimento dei rifiuti
1. A seguito dei frequenti ritrovamenti sul territorio veneto di discariche e depositi abusivi di rifiuti, molti dei quali stoccati all'interno di capannoni abbandonati, la Giunta regionale è autorizzata a finanziare un piano straordinario di controllo dell'attività di smaltimento dei rifiuti da affidare all'ARPAV.
2. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo quantificati in 2.000.000,00 di euro per l'esercizio 2022, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 09 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente, Programma 903 Rifiuti, Titolo I Spesa corrente, del bilancio di previsione 2022-2024.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2022
Variazione proposta
2023
Variazione proposta
2024
Variazione proposta
M09 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente
P0903 Rifiuti
Titolo I Spese correnti
Nuovo articolo pdl n. 91 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2022"
+ 2.000.000,00
+ 2.000.000,00


M20 Fondi e accantonamenti
P2001 Fondo di riserva
L.R. n. 39/2001 art. 18
- 2.000.000,00
- 2.000.000,00


Saldo
0,00


Per l'anno 2022 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza".
Non vedo interventi.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Lo do per letto.

PRESIDENTE

Lo metto in votazione.
Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0034, presentato dal consigliere Zanoni e altri.
Collega Zanoni, prego.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Lo ritiro.

PRESIDENTE

Ritirato il n. A0034.
Emendamento n. A0037, presentato dal consigliere Zanoni, aggiuntivo, che prevede:
" Art. XX
Studio per l'individuazione della fonte primaria di inquinamento da mercurio della falda acquifera dei Comuni di Treviso, Preganziol, Quinto, Casier
1. La Giunta regionale è autorizzata ad effettuare uno studio per l'identificazione della fonte primaria di inquinamento da mercurio della falda acquifera dei Comuni di Treviso, Preganziol, Quinto, Casier.
2. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo quantificati in 300.000,00 euro per l'esercizio 2022, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 09 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente", Programma 0906 "Tutela e valorizzazione delle risorse idriche", Titolo I Spese correnti del bilancio di previsione 2022-2024.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2022
Variazione proposta
2023
Variazione proposta
2024
Variazione proposta
M09 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente
P0906 Tutela e valorizzazione delle risorse idriche
Titolo I Spese correnti
Nuovo articolo n. 91 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2022"
+ 300.000,00
+ 300.000,00


M20 Fondi e accantonamenti
P2001 Fondo di riserva
L.R. n. 39/2001 art. 18
- 300.000,00
- 300.000,00


Saldo
0,00


Per l'anno 2022 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza".
Ha chiesto la parola?

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

No. Lo do per letto.

PRESIDENTE

Non vedo interventi.
Lo metto in votazione.
Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0038, presentato dal consigliere Zanoni, aggiuntivo, che prevede:
" Art. XX
Contributo al Comune di Treviso per l'effettuazione di un monitoraggio ambientale sul sito di Treviso Servizi - Viale Serenissima località San Giuseppe.
1. La Giunta regionale è autorizzata ad erogare un contributo al Comune di Treviso per l'effettuazione di un monitoraggio ambientale, con relativa caratterizzazione, sul sito di Treviso Servizi - Viale Serenissima località San Giuseppe.
2. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo quantificati in 100.000,00 euro per l'esercizio 2022 si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 09 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente", Programma 0902 "Tutela, valorizzazione e recupero ambientale", Titolo I Spese correnti del bilancio di previsione 2022-2024.
MISSIONE PROGRAMMA Legge Regionale di spesa
2022 variazione proposta
2023 variazione proposta
2024
variazione proposta
M09 SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE
P0902 TUTELA, VALORIZZAZIONE E RECUPERO AMBIENTALE
Titolo I Spese correnti
Nuovo articolo pdl n. 91 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2022"
+100.000,00
+100.000,00


M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P2001 FONDO DI RISERVA
L.R. n. 39/2001 art. 18)
-100.000,00
-100.000,00


Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2022 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Lo do per letto, Presidente.

PRESIDENTE

Lo metto in votazione.
Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0039, presentato dal consigliere Zanoni, aggiuntivo, che prevede:
" Art.
Studio di impatto ambientale sui territori delle attività di incenerimento e co-incenerimento di rifiuti nell'area di Pederobba
1. La Giunta regionale è autorizzata ad effettuare uno studio al fine di misurare l'impatto ambientale sui territori dei comuni di Pederobba e limitrofi delle attività di co-incenerimento di rifiuti PFU svolte dall'azienda Cementi Rossi.
2. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in 150.000,00 euro, si fa fronte per l'esercizio 2022 con le risorse allocate nella Missione 09 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente, Programma 0908 Qualità dell'aria e riduzione dell'inquinamento, Titolo I Spese correnti del bilancio di previsione 2022-2024.
MISSIONE PROGRAMMA Legge Regionale di spesa
2022 variazione proposta
2023 variazione proposta
2024
variazione proposta
M09 SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE
P0908 QUALITA' DELL'ARIA E RIDUZIONE DELL'INQUINAMENTO
Titolo I Spese correnti
Nuovo articolo pdl n. 91 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2022"
+150.000,00
+150.000,00


M05 TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI
P0502 ATTIVITA' CULTURALI E INTERVENTI DIVERSI NEL SETTORE CULTURALE
L.R. n. 70/1975 "Contributi e spese per l'organizzazione di mostre, manifestazioni e convegni di interesse regionale"
-150.000,00
-150.000,00


Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2022 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza
Non vedo richieste di intervento.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Lo do per letto.

PRESIDENTE

Lo metto in votazione.
Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0041, presentato dal consigliere Zanoni, aggiuntivo, che prevede:
" Art. XX
Monitoraggi e analisi del sito inquinato ex Mestrinaro in località Bertoneria di Zero Branco.
1. La Giunta regionale è autorizzata ad effettuare dei monitoraggi e delle analisi tramite l'ARPAV del sito inquinato del Centro trattamento rifiuti ex Mestrinaro, in località Bertoneria di Zero Branco.
2. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo quantificati in 50.000,00 euro, si fa fronte per l'esercizio 2022 con le risorse allocate nella Missione 09 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente", Programma 0903 "Rifiuti", Titolo I Spese correnti del bilancio di previsione 2022-2024.
MISSIONE PROGRAMMA Legge Regionale di spesa
2022 variazione proposta
2023 variazione proposta
2024
variazione proposta
M09 SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE
P0903 RIFIUTI
Titolo I Spese correnti
Nuovo articolo pdl n. 91 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2022"
+50.000,00
+50.000,00


M05 TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI
P0502 ATTIVITA' CULTURALI E INTERVENTI DIVERSI NEL SETTORE CULTURALE L.R. n. 39/2001 art. 18)
-50.000,00
-50.000,00


Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2022 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Non vedo interventi.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Ho chiesto la parola, Presidente.

PRESIDENTE

Prego, collega Zanoni. Mi scusi.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Volevo dire che lo do per letto, ma venga messo a verbale che sull'emendamento precedente, naturalmente, essendo anche mio, ho votato a favore. Il sistema non mi ha preso il voto.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0041.
Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0042, presentato dal consigliere Zanoni, aggiuntivo, che prevede:
" Art. XX
Studio per la caratterizzazione e messa in sicurezza della discarica ex SEV di Padernello di Paese (TV)
1. La Giunta regionale è autorizzata ad effettuare uno studio per la caratterizzazione e la messa in sicurezza dell'area della discarica di Padernello di Paese (TV) denominata ex SEV di Via Vecelli per la realizzazione dei necessari interventi di bonifica.
2. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo quantificati in 100.000,00 euro, si fa fronte per l'esercizio 2022 con le risorse allocate nella Missione 09 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente", Programma 0903 "Rifiuti", Titolo I Spese correnti del bilancio di previsione 2022-2024.
MISSIONE PROGRAMMA Legge Regionale di spesa
2022 variazione proposta
2023 variazione proposta
2024
variazione proposta
M09 SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE
P0903 RIFIUTI
Titolo I Spese correnti
Nuovo articolo pdl n. 91 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2022"
+100.000,00
+100.000,00


M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P2001 FONDO DI RISERVA
L.R. n. 39/2001 art. 18)
-100.000,00
-100.000,00


Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2022 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Prego, collega Zanoni.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Lo do per letto.

PRESIDENTE

Non vedo altri interventi.
Lo metto in votazione.
Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva
Emendamento n. A0073, presentato dai consiglieri Zanoni, Possamai Giacomo, Bigon, Camani, Montanariello, Zottis, aggiuntivo, che prevede:
" Art. XX
Contributo straordinario per interventi di bonifica e smaltimento dell'amianto presente nelle abitazioni private.
1. La Giunta regionale è autorizzata ad assegnare contributi straordinari per interventi di bonifica e smaltimento dell'amianto presente negli edifici ad uso abitativo di proprietà di privati cittadini.
2. Entro sessanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge la Giunta regionale individua la tipologia di interventi finanziabili e i corrispondenti importi dei contributi.
3. Agli oneri derivanti dal presente articolo, quantificati in euro 4.000.000,00 per l'esercizio 2022, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 09 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente", Programma 02 "Tutela, valorizzazione e recupero ambientale", Titolo I "Spese correnti" del bilancio di previsione 2022-2024.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE PROGRAMMA Legge Regionale di spesa
2022 variazione proposta
2023 variazione proposta
2024
variazione proposta
M09 SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE
P0902 TUTELA, VALORIZZAZIONE E RECUPERO AMBIENTALE
Titolo I Spese correnti
Nuovo articolo pdl n. 91 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2022"
+4.000.000,00
+4.000.000,00

M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P2001 FONDO DI RISERVA
L.R. n. 39/2001 art. 18)
-4.000.000,00
-4.000.000,00


Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2022 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza".
Prego, collega Zanoni.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Presidente, questo è un emendamento per dare un contributo straordinario per lo smaltimento dell'amianto dei cittadini del Veneto che hanno ancora i tetti in eternit. Molte abitazioni private hanno questo problema. Purtroppo, siccome è molto costoso smaltire l'amianto, le Pubbliche amministrazioni nel tempo hanno giovato anche dei fondi pubblici messi a disposizione per lo smaltimento dei tetti in amianto, ma moltissimi privati non lo hanno fatto.
Conosciamo tutti le problematicità dell'amianto. L'amianto disperde nell'ambiente fibre, l'asbesto, che danno luogo, anche dopo anni dall'aver respirato queste fibre, al mesotelioma pleurico, che sta aumentando, tra l'altro, come casistica di tumore. Sarebbe importante che la nostra Regione, prima o poi, si attivasse per eliminare questa bestia nera presente in tutti i Comuni del Veneto. Nemmeno un Comune si salva. Purtroppo, è una copertura molto utilizzata nel tempo, ancora prima che si sapesse che l'amianto fosse cancerogeno.
Immagino che non ci sarà il parere favorevole, ma chiedo, magari per il prossimo bilancio, alla Giunta, nelle variazioni o negli assestamenti, di poter in primo luogo pensare a una forma di aiuto ai cittadini del Veneto che hanno queste bombe ecologiche installate tra le loro case.

PRESIDENTE

Grazie.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0073.
Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0083, presentato dalla consigliera Baldin, aggiuntivo, che prevede:
" Dopo l'articolo _ è inserito il seguente:
Art. _ ‒ Modifica dell'articolo 48 della legge regionale 21 gennaio 2000, n. 3 "Nuove norme in materia di gestione dei rifiuti" e successive modificazioni
1. Dopo il comma 3 dell'articolo 48 della legge regionale 21 gennaio 2000, n. 3 è aggiunto il seguente comma:
"3-bis La Giunta regionale, sentita la competente commissione consiliare, determina annualmente, entro trenta giorni dall'entrata in vigore della legge regionale di bilancio, modalità e criteri per l'erogazione di contributi per le spese di gestione dei rifiuti giacenti sulle spiagge marittime, lacuali e sulle rive di corsi d'acqua alle singole Amministrazioni comunali aventi titolo, in armonia con quanto disposto dalla pianificazione regionale in tema di rifiuti, tenendo conto della quantità di rifiuti raccolti nell'anno precedente, della lunghezza del litorale, della presenza di foci di fiumi nel territorio comunale e della relativa portata.".
2. Agli oneri derivanti dall'applicazione del comma 3 bis dell'articolo 48 della legge regionale 21 gennaio 2000, n. 3 "Nuove norme in materia di gestione dei rifiuti" e successive modificazioni, così come introdotto dal comma 1 del presente articolo, quantificati in euro 500.000,00 per gli esercizi 2022, 2023, 2024 si fa fronte con le risorse allocate alla Missione 09 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente", nel Programma 09.03 Rifiuti.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE PROGRAMMA Legge Regionale di spesa
2022 variazione proposta
2023 variazione proposta
2024
variazione proposta
M09 SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE
P03 RIFIUTI
Nuovo articolo pdl n. 91 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2022"
+500.000,00
+500.000,00
+500.000,00
+500.000,00
+500.000,00
+500.000,00
M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P001 Fondi di riserva
L.R. n. 39/2001 articolo 18)
-500.000,00
-500.000,00
-500.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2022 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza".
Lo metto in votazione, con il parere favorevole del relatore.
Parere contrario, scusatemi. Ho al mio fianco un Segretario che, dopo una certa ora, non è più affidabile.
Parere contrario del relatore.
Mi raccomando. Segretario d'Aula. Lo so che c'è feeling tra voi.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0011, presentato dalla consigliera Guarda, articolo 5-bis, interventi a supporto dei cittadini e complementari al "nuovo accordo di programma per l'adozione coordinata e congiunta di misure per il miglioramento della qualità dell'aria nel bacino padano", aggiuntivo, che prevede:
" Al progetto di legge n. 91 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2022" è aggiunto il seguente articolo:
Art. 5 bis ‒ Interventi a supporto dei cittadini e complementari al "Nuovo accordo di programma per l'adozione coordinata e congiunta di misure per il miglioramento della qualità dell'aria nel Bacino Padano".
1. Al fine di contemperare le esigenze sottese all'attivazione delle misure di restrizione alla circolazione dei veicoli privati negli agglomerati o nei comuni, come derivanti dal "Nuovo accordo di programma per l'adozione coordinata e congiunta di misure per il miglioramento della qualità dell'aria nel Bacino Padano", con il minor aggravio a carico dei cittadini e dei nuclei familiari ivi residenti, la Regione del Veneto concede, sotto forma di rimborso, contributi che coprano in tutto o in parte le spese sostenute per l'acquisto di titoli di viaggio di mezzi di trasporto pubblico. Sono ammesse a rimborso, le spese, effettivamente sostenute e documentate, per l'acquisto di biglietti e abbonamenti a mezzi pubblici, garantendo comunque accesso prioritario ai contributi a favore di lavoratori e studenti, nei limiti stabiliti dalla deliberazione di Giunta regionale di cui al comma 2.
2. Entro trenta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, la Giunta regionale, sentita la competente commissione consiliare, stabilisce i criteri e le modalità di accesso ed erogazione dei contributi di cui al comma 1.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in complessivi euro 1.000.000,00 per l'esercizio 2022, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 9 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente", Programma 08 "Qualità dell'aria e riduzione dell'inquinamento" Titolo I "Spese correnti" del bilancio di previsione 2022-2024.
Scheda finanziaria:
MISSIONE PROGRAMMA Legge Regionale di spesa
2022 variazione proposta
2023 variazione proposta
2024
variazione proposta
M09
PROGRAMMA 09.08
Articolo 5 bis- interventi a supporto dei cittadini e complementari al "Nuovo accordo di programma per l'adozione coordinata e congiunta di misure per il miglioramento della qualità dell'aria nel Bacino Padano"
+1.000.000,00

M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P2001 Fondo di riserva
L.R. n. 39/2001 art. 18)
-1.000.000,00


Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2022 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza".
Prego, collega Guarda.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Questo emendamento incrocia la tematica di prevenzione ambientale della qualità dell'aria con un altro tema, che sicuramente è da attenzionare, ossia quello del rischio di esclusione dagli aiuti e dalle misure per mitigare la riduzione anche del traffico all'interno delle nostre città delle famiglie più povere. Queste, magari, non sono assolutamente in grado di accedere, pur con gli aiuti nazionali, al cambio della propria macchina Euro 0, 1 e 2, e di conseguenza vengono anche escluse dai necessari spostamenti della vita quotidiana, al di là di quelli emergenziali, che comunque sono consentiti, per esempio, verso gli ospedali.
Alla luce di questo, durante la discussione del DEFR, avevo proposto proprio una misura in questa direzione per garantire, sotto forma di rimborso, contributi in grado di coprire, anche in parte, eventualmente, le spese sostenute per l'acquisto di titoli di viaggio dei mezzi di trasporto ammessi a titolo di rimborso, le spese effettivamente sostenute e documentate per l'acquisto di biglietti e abbonamenti ai mezzi pubblici, garantendo, quindi, accesso prioritario ai contributi a favore di lavoratori e studenti, nei limiti stabiliti dalla delibera della Giunta regionale di cui al comma 2.
Alla luce di questo, proponevo uno stanziamento naturalmente corposo. È una misura che ‒ me ne rendo conto ‒ può sembrare sicuramente coraggiosa e diversa dalle solite. Certo è, però, che, in tutta questa transizione necessaria e che continuiamo a sostenere, bisogna dedicare attenzione a quelle categorie che, in realtà, in quest'ambito rischiano di rimanere escluse, specie perché alla fin fine a gestirne le conseguenze sono proprio quei lavoratori con contratti a tempo determinato piuttosto che con partita IVA o lavoro precario, che, di fronte a un investimento per la sostituzione della propria auto, non riescono a gestire questo aspetto. È un'attenzione anche in riferimento, in particolar modo, alle nuove generazioni. Se ricordate, negli scorsi documenti di economia e finanza, così come in questo, risulta che le persone più esposte a un rischio da un punto di vista economico sono sicuramente i giovani. Non so se ricordate: nella scorsa legislatura emergeva come un giovane non fosse in grado, secondo le stime e i dati raccolti dalla Regione del Veneto, di affrontare una spesa straordinaria di qualche centinaio di euro, per esempio la rottura della propria auto.
Alla luce di questo, si presuppone la necessità di un intervento. Per quanto riguarda questo aspetto, che obbliga naturalmente tutti a risparmiare e a investire in tecnologie più sostenibili, almeno l'accesso al pubblico trasporto, per quanto riguarda queste categorie, sia fonte di un aiuto ulteriore.

PRESIDENTE

Grazie.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0011.
Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0019, presentato dalla consigliera Guarda, articolo 02, contributo per la realizzazione di un progetto pilota di depurazione e affinamento acque reflue civili, aggiuntivo, che prevede:
" Al progetto di legge n. 91 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2022" è aggiunto il seguente articolo:
Art. 02 ‒ Contributo per la realizzazione di un progetto pilota di depurazione e affinamento acque reflue civili.
1. La Giunta regionale è autorizzata ad attivare gli studi funzionali all'avvio di un progetto sperimentale di impianto pilota di depurazione e affinamento acque reflue civili, con l'obiettivo di produrre una quantità sufficiente di acqua di processo che possa essere fornita ad almeno tre concerie rappresentative del comparto produttivo veneto, affinché ne testino e validino l'utilizzo nell'intero ciclo di lavorazione conciaria e alle intere potenzialità produttive aziendali.
2. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in complessivi euro 2.000.000,00 per l'esercizio 2022 si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 14 "Sviluppo economico e competitività" Programma 14.01 "Industria, PMI e Artigianato", Titolo 2 "Spese in conto capitale" del bilancio di previsione 2022-2024.
Scheda finanziaria:
MISSIONE PROGRAMMA Legge Regionale di spesa
2022 variazione proposta
2023 variazione proposta
2024
variazione proposta
Articolo X – Contributo per la realizzazione di un progetto pilota di depurazione e affinamento acqua reflue civili
Missione 14 Sviluppo economico e competitività
Programma 14.01 "Industria, PMI e Artigianato"
+2.000.000,00


M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P2001 FONDO DI RISERVA
L.R. n. 39/2001 art. 18)
-2.000.000,00


Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2022 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza".
Collega Guarda, prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Questo è un emendamento che vuole proporre un'iniziativa, che può essere, naturalmente, di tipo sperimentale. In realtà, apre a una considerazione sull'utilizzo delle acque per i processi produttivi e il risparmio della stessa risorsa acqua in termini innovativi, secondo quelli che sono i nuovi tipi di investimento, che ormai diverse aziende, diverse realtà nel territorio italiano ed europeo, e non soltanto, stanno portando avanti.
Mi viene da pensare, per esempio, a un progetto realizzato negli Stati Uniti d'America, proprio con un intero processo di depurazione delle acque reflue civili, che vengono ripristinate e riutilizzate, poi, all'interno della rete acquedottistica locale.
In questo caso, in realtà, non aspiro a tanto, quanto all'utilizzo, al recupero delle acque reflue civili, con attività di depurazione e di affinamento, con l'obiettivo di produrre una quantità sufficiente di acqua utile a essere fornita, poi, ad aziende locali. In questo caso pensavo, per esempio, alle attività conciarie, dato che hanno un importante utilizzo di risorsa di acqua durante il loro ciclo di produzione.
Di conseguenza, quindi, utilizzando acque reflue civili depurate, opportunamente analizzate per poter essere utilizzate all'interno del processo produttivo, dato che i sistemi di depurazione, non soltanto chimica, ma in realtà, in questo caso, anche meccanica consentono di arrivare a un obiettivo di qualità delle acque molto importante, quindi utilizzabili all'interno dei processi produttivi, questo ci consentirebbe non soltanto di impattare meno da un punto di vista ambientale negli scarichi che, poi, vanno a contaminare i nostri fiumi, seppur parzialmente depurati, ma anche di ridurre l'esposizione all'utilizzo di acqua di falda.
Considerate solo un dato: due concerie che fanno attività di trasformazione, con parametri sicuramente importanti, ma non di grandi dimensioni, all'anno, nel mio Comune, prelevano e utilizzano nel processo produttivo tanta acqua quanta quella che viene prelevata e distribuita per l'intera cittadinanza del mio stesso Comune (quasi 16.000 abitanti).
Alla luce di questo, è evidente che questi numeri ci consigliano di fare un'azione più coraggiosa. L'apertura avuta durante la votazione del Documento di economia e finanza rispetto a questo obiettivo del recupero e riutilizzo delle acque all'interno dei processi produttivi è sicuramente un'apertura interessante. L'obiettivo è di renderlo operativo, in questo caso con un progetto che riesca a mettere in connessione la depurazione delle acque reflue civili, con un vantaggio, da un punto di vista operativo, per le stesse aziende che operano all'interno del territorio.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Non ci sono altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0019.
Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0030, presentato dai consiglieri Zanoni, Possamai Giacomo, Bigon, Camani, Montanariello, Zottis, aggiuntivo, che prevede:
" Art. XX
Finanziamento dei "Contratti Fiume" per promuovere i processi partecipativi per la gestione condivisa del fiume e del suo territorio
1. La Giunta regionale è autorizzata a finanziare ed incentivare i Contratti di Fiume, strumenti volontari di programmazione strategica e negoziata che perseguono la tutela, la corretta gestione delle risorse idriche e la valorizzazione dei territori fluviali unitamente alla salvaguardia dal rischio idraulico, contribuendo allo sviluppo locale.
2. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo quantificati in 100.000,00 euro, si fa fronte per l'esercizio 2022 con le risorse allocate nella Missione 09 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente, Programma 0906 Tutela e valorizzazione delle risorse idriche, Titolo I Spese correnti del bilancio di previsione 2022-2024.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE PROGRAMMA Legge Regionale di spesa
2022 variazione proposta
2023 variazione proposta
2024
variazione proposta
Missione 09 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente
Titolo I Spese correnti
Nuovo articolo n. 91 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2022"
+100.000,00
+100.000,00


M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P2001 FONDO DI RISERVA L.R. n. 39/2001 art. 18
-100.000,00
-100.000,00


Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2022 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza".

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Chiedo la parola, Presidente.

PRESIDENTE

Prego, collega Zanoni.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Questo emendamento riguarda il finanziamento dei Contratti di Fiume, per promuovere i processi partecipativi da questi previsti e per la gestione condivisa del fiume nel suo territorio.

PRESIDENTE

Assessore Calzavara, prego.

Ass.re Francesco CALZAVARA

Proponiamo una modifica dal punto di vista dello stanziamento: al posto di 100.000, 50.000. Se viene accettata, c'è il parere favorevole.

PRESIDENTE

Bene. Viene accettata questa modifica, collega?

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Ringrazio l'Assessore. Accettiamo la modifica.
Grazie.

PRESIDENTE

Bene.
Mettiamo in votazione l'emendamento n. A0030, con la modifica proposta dalla Giunta.
Parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Viene precluso l'emendamento n. A0036 dalla votazione appena effettuata.
"Bonifica ed irrigazione".
Emendamento n. A0062, presentato dai consiglieri Possamai Giacomo, Bigon, Camani, Montanariello, Zanoni, Zottis, aggiuntivo, che prevede:
" Art XX
Contributo straordinario a sostegno delle spese per l'energia sostenute dai Consorzi di bonifica
1- Per consentire di far fronte all'aumento delle spese per la fornitura di energia elettrica senza gravare sui cittadini e sugli agricoltori, la Giunta regionale è autorizzata ad erogare ai Consorzi di Bonifica un contributo straordinario a compensazione dei maggiori costi.
2- La Giunta regionale, entro novanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, sentita la competente Commissione consiliare, individua i criteri e le modalità per l'erogazione dei contributi di cui al comma 1.
3- Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in 5.000.000,00 di euro, per l'esercizio 2022 si fa fronte con le risorse allocate nella Missione Sviluppo sostenibile Tutela del territorio e dell'ambiente, Programma 0901 Difesa del suolo, Titolo 1 Spese correnti del bilancio di previsione 2022-2024.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione:
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2022
variazione proposta
2023
variazione proposta
2024
variazione proposta
M09 Sviluppo sostenibile tutela del territorio e dell'ambiente
Programma 0901 Difesa del suolo
Titoli 1 Spese correnti
Nuovo articolo pdl n. 91 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2022"
+5.000.000,00


M20 Fondi e accantonamenti
P01 Fondo di riserva
L.R. 39/2001, art. 18
M05 Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali
P0502 Interventi diversi nel settore culturale
L.R. n. 07/2016 – art. 18 "Programma regionale per la promozione dei grandi eventi".
-4.000.000,00
-1.000.000,00


Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2022 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza."
Non vedo interventi.
Lo metto in votazione.
Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Abbiamo tre emendamenti accantonati.
Emendamento n. A0060, presentato dai consiglieri Possamai Giacomo, Bigon, Camani, Montanariello, Zanoni, Zottis, aggiuntivo, che prevede:
" Art. XX
Contributo all'Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario di Padova per la manutenzione straordinaria dello studentato "San Silvestro" a Vicenza
1. La Giunta regionale è autorizzata a erogare un contributo all'Azienda Regionale per il Diritto allo studio di Padova per la realizzazione di interventi di manutenzione straordinaria dello studentato "San Silvestro" di Vicenza.
2. Agli oneri derivanti dall'attuazione del presente articolo quantificati in 700.000,00 di euro per l'esercizio 2022 si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 04 "Istruzione e diritto allo studio", Programma 0404 "Istruzione Universitaria", Titolo II "Spese in conto capitale" del bilancio di previsione 2022-2024"
MISSIONE
PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2022
variazione proposta
2023
variazione proposta
2024
variazione proposta
M04 "ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO"
P0404 "ISTRUZIONE UNIVERSITARIA"
TITOLO II "SPESE IN CONTO CAPITALE"
Nuovo articolo pdl 91 "Collegato alla legge si stabilità regionale 2022"
+700.000,00
+700.000,00


M05 TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI
P0502 ATTIVITÀ CULTURALI E INTERVENTI DIVERSI NEL SETTORE CULTURALE
L.R. n. 07/2016 – art. 18 "Programma regionale per la promozione grandi eventi"
-700.000,00
-700.000,00


Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2022 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza."
Assessore Calzavara, si ricorda? Quello di San Biagio. ESU. San Silvestro.
Il collega Marzio Favero ha chiesto la parola.

Marzio FAVERO (Liga Veneta per Salvini Premier)

Chiedo scusa, Presidente. Ho sbagliato a premere il tasto sui Contratti di Fiume. Sono, ovviamente, favorevole.

PRESIDENTE

Bene, grazie.
Emendamento n. A0060.
Assessore Calzavara, prego.

Ass.re Francesco CALZAVARA

Confermiamo il voto negativo sull'emendamento. Le risorse, come ha già detto l'assessora Donazzan, dovrebbero esserci. Mi pare che si sia espressa in tal senso. Domani la avremo qui in Aula ed eventualmente recupereremo in un tabellare da 700.000, che chiude qualsiasi discussione del bilancio di domani. Quest'ultima parte è una battuta, vista l'ora.
Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)
Che cosa significa "dovrebbero esserci"?

Ass.re Francesco CALZAVARA

Così si farebbe anche presto a chiudere i tabellari. Domani tutto a Vicenza e a San Silvestro.

PRESIDENTE

Mi permetto, perché ho seguito un po' la cosa. Mi pare che le risorse ci siano per l'intervento. Il Comune di Vicenza è già in contatto con l'ESU. Mi permetto, però deve essere l'assessora Donazzan a dirlo, non posso essere io.
Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)
Se l'Assessore al bilancio mi risponde che "dovrebbero esserci", mi interessa capire cosa significa. D'accordo. Va bene.

PRESIDENTE

Colleghi, non vedo interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0060.
Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento n. A0024 viene sostituito con l'emendamento n. A0093. Almeno questo era il lavoro fatto in Ufficio di Presidenza della Commissione con l'assessora De Berti.
Sì, il 102-bis. La sua opinione vale molto, glielo assicuro.
Collega Zanoni, prego.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Naturalmente io dovrei dire...

PRESIDENTE

Aspettiamo un attimo, collega Zanoni, perché c'è ancora movimento sul 102-bis.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Va bene.

PRESIDENTE

No, è da ritirare. Non è ancora ritirato.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

È quello che volevo dire: ritiro questo emendamento.

PRESIDENTE

Collega Zanoni, provo a ricostruire. Lei ritira l'emendamento n. A0024. In sostituzione c'è l'emendamento n. A0093. Okay?

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Esatto.

PRESIDENTE

Bene.
Emendamento n. A0093, presentato dalla consigliera Camani, aggiuntivo, che prevede:
" Art. XXX
Contributi ai comuni per l'acquisto, l'installazione, l'attivazione e l'allacciamento di colonnine elettriche
1. Al fine di incentivare la mobilità elettrica attraverso la realizzazione di una rete di ricarica diffusa e omogenea in tutto il territorio veneto, la Giunta regionale è autorizzata a erogare contributi ai Comuni per l'acquisto, l'installazione, l'attivazione e l'allacciamento di colonnine elettriche.
2. La Giunta regionale, sentita la competente Commissione consiliare, determina le modalità e i criteri per l'erogazione dei contributi di cui al comma 1.
3. Agli oneri di cui al presente articolo quantificati in 3.000.000,00 di euro per l'esercizio 2022 si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 10 "Trasporti e diritto alla Mobilità", Programma 05 "Viabilità e infrastrutture stradali", Titolo II "Spese in conto capitale" del bilancio di previsione 2022-2024".
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione

2022
Variazione proposta
2023 Variazione proposta
2024
Variazione proposta
M10 TRASPORTI E DIRITTO ALLA MOBILITÀ
P05 VIABILITÀ E INFRASTRUTTURE STRADALI
Titolo II Spese in conto capitale
Nuovo articolo pdl 91 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2022"
+3.000.000,00
+3.000.000,00
M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P2001 FONDO DI RISERVA
L.R. n. 39/2001 art. 18
-3.000.000,00
-3.000.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2022 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza."
Assessore Calzavara, prego.

Ass.re Francesco CALZAVARA

Con la sostituzione di questo emendamento abbiamo cercato di imputare la spesa nel capitolo e nella missione più adeguata, perché riteniamo che l'intervento vada più verso la mobilità sostenibile, quindi un inquinamento che viene ridotto proprio per l'introduzione di una mobilità elettrica, che dovrebbe nel tempo migliorare la qualità dell'aria.
Quindi, abbiamo modificato l'impostazione dell'emendamento spostandolo di missione. Il collega Zanoni ha mantenuto la cifra. La proposta è di ridurlo a 100.000 euro, in modo che comunque si vada a costituire un capitolo, che speriamo, nel corso di quest'anno, possa essere ulteriormente implementato, anche in questo caso, dai fondi del PNRR, dove la transizione ecologica è una delle missioni più importanti.
Grazie.

PRESIDENTE

Collega Zanoni, ha sentito la proposta?

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Sì. Accettiamo questa proposta.

PRESIDENTE

Benissimo.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Anche se, naturalmente, ci aspettavamo di più. Però è già un buon inizio.

PRESIDENTE

Bene.
Quindi, l'emendamento n. A0093 viene modificato con la cifra definitiva di 100.000 euro.
Non vedo altri interventi.
Lo metto in votazione.
Parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)

Marzio FAVERO (Liga Veneta per Salvini Premier)

Dottor Valente, Possamai disturba. Per favore, se può...

PRESIDENTE

È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Chiedo ai Consiglieri di non usare i microfoni per cose che non sono utili al Consiglio.
Bene, abbiamo finito gli emendamenti.
Passiamo all'articolo 6.
Metto in votazione l'articolo 6.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo agli ordini del giorno.

ODG n. A90

Ordine del giorno presentato dalla consigliera Ostanel relativo a "Migliorare le condizioni di lavoro dei medici, anche adeguando le retribuzioni, per incentivarne la permanenza in servizio presso il sistema sanitario regionale veneto" in occasione dell'esame del disegno di legge relativo a "Collegato alla legge di stabilità regionale 2022". (Progetto di legge n. 91) APPROVATO (Deliberazione n. 144/2021)

"Il Consiglio regionale del Veneto
PREMESSO:
- è noto come la Regione Veneto stia, da qualche anno, perdendo attrattività quale luogo di lavoro per i medici; spesso infatti la stampa, anche quella di settore, evidenzia lo scontento dei medici che si concretizza in un consistente tasso di mobilità verso altre regioni italiane o verso l'estero;
- la causa va ricercata nelle condizioni di lavoro particolarmente gravose e stressanti dovute non solo alle difficoltà conseguenti alla diffusione pandemica del virus Sars-Cov19 ma anche a carenze strutturali tali per cui un soggetto giunge alla sempre difficile e complessa decisione di trasferirsi altrove;
- uno degli aspetti da considerare per valutare le condizioni di lavoro è la retribuzione che, per i medici, si compone di un consistente numero di voci alcune delle quali definite a livello locale;
- infatti, il trattamento accessorio, considerato complessivamente, costituisce una percentuale rilevante della retribuzione finale e la sua entità è determinata anche da voci che sono definite a livello locale;
- ne deriva che un aumento delle voci di competenza locale in relazione alle aree in cui la carenza di personale è maggiore quali, ad esempio, i medici di base in particolare nelle zone periferiche o i "pronto soccorso" si tradurrebbe in un immediato miglioramento di una importante voce di valutazione delle condizioni di lavoro nel loro complesso.
CONSIDERATO CHE
- comunque, è necessario intervenire non solo sul trattamento economico dei medici ma anche su aspetti relativi al carico di lavoro perché è assodato che, per quanto possa essere alta una retribuzione, esiste sempre un limite oltre il quale un soggetto giunge a rinunciare ad un incarico a prescindere dall'entità della retribuzione, e ciò in particolare con riguardo alla professione medica, caratterizzata da basi etiche particolarmente profonde;
- pertanto è necessario iniziare subito un percorso di dialogo tra l'amministrazione, le rappresentanze dei medici e i medici stessi per ridefinire le condizioni di lavoro e renderle accettabili sotto tutti gli aspetti per rendere più attrattiva l'assunzione di un incarico presso il servizio sanitario regionale.
impegna la Giunta regionale
Al fine di rendere attrattivo il servizio presso il sistema sanitario regionale, ad aumentare le voci retributive definibili in sede locale e ad iniziare un percorso di dialogo tra l'amministrazione, le rappresentanze dei medici e i medici stessi per definire il miglioramento delle condizioni di lavoro sotto tutti gli aspetti".
Collega Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Questa è una discussione che arriva anche dal Documento di economia e finanza, su cui anche domani discuteremo in termini economici.
Siccome con l'assessora Lanzarin avevamo discusso non solo della necessità dell'aggiunta di borse di studio, ma anche di un lavoro sull'adeguamento delle condizioni di lavoro salariale, per fare in modo che i medici non si spostino dal Veneto altrove, addirittura all'estero, c'è un impegno generale nel tentativo di dire che la Regione si impegna a rendere attrattivo il servizio presso il Sistema sanitario regionale, quindi ad aumentare le voci potenzialmente definibili in sede locale, ma iniziando un percorso di dialogo tra l'Amministrazione e tutte le altre rappresentanze per definire un miglioramento concreto delle condizioni di lavoro sotto tutti gli aspetti.
Grazie.

PRESIDENTE

Assessore Calzavara, prego.

Ass.re Francesco CALZAVARA

Nella parte finale, dove si impegna la Giunta, proponiamo una modifica al testo, che recita: "al fine di rendere attrattivo il servizio presso il Sistema sanitario regionale, a proseguire nel percorso di dialogo tra l'Amministrazione e le rappresentanze dei medici e i medici stessi, per definire il miglioramento delle condizioni di lavoro sotto tutti gli aspetti".
Togliamo "ad aumentare le voci retributive definibili in sede locale" e aggiungiamo "a proseguire nel percorso di dialogo tra l'Amministrazione".

PRESIDENTE

La collega Ostanel accetta la modifica proposta dalla Giunta.
Metto, quindi, in votazione l'ordine del giorno n. A0090, così come modificato.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.

ODG n. A91

Ordine del giorno presentato dalle consigliere Ostanel e Camani relativo a "Sostenere il baby sitting per le famiglie anagrafiche con figli di età inferiore agli anni 12 posti in didattica a distanza a seguito dell'applicazione di misure di contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2" in occasione dell'esame del disegno di legge relativo a "Collegato alla legge di stabilità regionale 2022". (Progetto di legge n.91) APPROVATO (Deliberazione n. 145/2021)
"Il Consiglio regionale del Veneto

PREMESSO CHE:
- nel passato recente l'applicazione delle misure di contenimento della diffusione del virus Srs-Cov19 ha comportato il ricorso alla didattica a distanza (DAD) e, alla luce dell'aumento dei contagi verificatosi negli ultimi giorni, è prevedibile che nelle prossime settimane un elevato numero di minori in età scolare non potrà accedere alle strutture scolastiche;
- oltre alle ricadute educative negative che la didattica a distanza comporta va tenuto conto che, quando un minore non può accedere alle strutture scolastiche, è necessario per le famiglie far in modo che i minori non rimangano da soli ed emerge l'esigenza di attivare servizi di baby sitting sia per il tempo necessario a svolgere la propria attività lavorativa sia per adempiere alle attività di gestione della famiglia;
- questo comporta che la necessità di attivare il servizio di baby sitting non è una esigenza delle sole famiglie in cui tutti i componenti hanno un impiego.
CONSIDERATO
- il costo particolarmente alto dell'attivazione di un servizio di baby sitting con un contratto regolare e un compenso dignitoso – soprattutto se parametrato al reddito medio per famiglia – è necessario un intervento regionale di sostegno economico ai nuclei familiari che si apprestino ad attivare tale servizio: sia per sostenere le famiglie sia come attività di contrasto al lavoro informale, sottopagato e senza garanzie;
- la necessità di graduare l'intensità dell'intervento, a seconda del reddito delle famiglie, prevedendo un contributo maggiore per i redditi più bassi;
- che, almeno per quanto rileva in questa sede, il concetto di "famiglia" deve essere inteso nella dimensione più ampia ovverosia vi devono rientrare tutti i casi in cui, all'interno di una famiglia anagrafica indipendentemente dai suoi componenti, vi sia un minore in età scolare posto in didattica a distanza a seguito dell'applicazione di misure di contenimento della diffusione del virus Sars-Cov19;
- che è in corso di discussione il PdL n. 76 su DISPOSIZIONI PER LA PROMOZIONE DELLA PARITÀ RETRIBUTIVA TRA DONNE E UOMINI E IL SOSTEGNO ALL'OCCUPAZIONE FEMMINILE STABILE E DI QUALITÀ che, al fine di favorire la conciliazione tra i tempi di vita e i tempi di lavoro, prevede che la Regione promuova interventi finalizzati al sostegno, anche economico, per la condivisione delle responsabilità di cura all'interno della famiglia.
impegna la Giunta regionale
Ad intervenire per garantire un supporto per i servizi di babysitting in relazione ai casi sopra descritti, con particolare riguardo a chi ha meno disponibilità economiche".
Collega Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Prima ne abbiamo iniziato a discutere con l'emendamento della collega Guarda. L'idea è quella. A partire anche dal lavoro fatto sul PDL della collega Camani, dove nel gruppo di lavoro avevamo iniziato a discutere la possibilità, l'anno prossimo, di capire come lavorare al riconoscimento di alcuni bonus per il baby sitting, nell'introduzione di questo ordine del giorno si cita anche l'emergenza Covid, visto che moltissimi bambini in questo momento sono in quarantena a carico delle famiglie, si chiede un impegno in progressione l'anno prossimo per capire come intervenire per garantire un bonus eventuale ai servizi di baby sitting.

PRESIDENTE

Bene.
Collega Guarda, prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Credo sia assolutamente necessario e importante investire in questa logica.
Ammetto che, proprio nella direzione di agire nell'immediatezza dell'emergenza, lo stanziamento di risorse immediate... Come è stato fatto in altre Regioni, tra cui la Regione Marche, dove mi sembra che un vostro collega di maggioranza, o ex collega di Giunta, l'abbia proposta.
Alla luce di questo, siccome si può fare, le altre Regioni ci hanno testimoniato che questo si può fare, evidentemente intervenire con risorse fin d'ora sarebbe stato più che opportuno. Nel frattempo, sicuramente un impegno in questo senso mi sento di sottoscriverlo. Per cui chiedo la possibilità di condividerlo con le proponenti e auspico che, però, questo si traduca quanto prima in un intervento proattivo sia in termini di risorse che in termini di disponibilità, magari valutando, senza preclusione, l'apertura alle necessità delle famiglie con un reddito medio, che, in realtà, in questi casi, solitamente vengono escluse da eventuali contributi e aiuti. Questo da un punto di vista regionale, per quanto riguarda le politiche familiari, eccetera.
Ritengo che sarebbe opportuno tradurre il tutto immediatamente in termini di risorse e di progettualità. L'urgenza c'è adesso. Non è semplicemente una questione in prospettiva.

PRESIDENTE

Grazie.
Assessore Calzavara, prego.

Ass.re Francesco CALZAVARA

La Giunta propone una piccola correzione sulla prima riga della seconda pagina: "la necessità di graduare". E poi, invece di "ad intervenire", proponiamo "a valutare di intervenire".

PRESIDENTE

Collega Ostanel? Bene.
Con questa proposta di modifica, accettata dalla proponente, metto in votazione l' ordine del giorno n. A0091.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Siamo arrivati alla votazione finale.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Presidente, metto a verbale il voto, perché non ha funzionato.

PRESIDENTE

Okay. La proponente, naturalmente, vota favorevolmente al suo ordine del giorno.
Siamo arrivati al voto finale del PDL n. 91.
Ci sono dichiarazioni di voto? Prego, collega Possamai Giacomo.

Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Solo per ribadire quanto detto già in discussione generale, cioè che si tratta di un collegato dentro il quale ci sono provvedimenti che condividiamo, perché ci sono articoli che riportano cose assolutamente positive, a cui, però, manca l'impostazione che abbiamo descritto in legge di stabilità. Ci sono articoli singoli senza un'impostazione generale, che avremmo voluto vedere in questa occasione, in occasione di questo bilancio.
Cogliamo, comunque, positivamente da parte della maggioranza il fatto che si sia voluto discutere emendamento per emendamento e anche cogliere, ove possibile, la possibilità di lavorare insieme.
È evidente che, trattandosi di uno degli assi portanti del bilancio e non condividendo nel complesso questa manovra, il nostro voto non potrà essere favorevole. Comunque, ci sembrava giusto sottolineare la disponibilità dell'Assessore e della maggioranza nella discussione di oggi.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione il PDL n. 91.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Sospendiamo qui la seduta. Ci vediamo domani mattina alle ore 11.00 per il Consiglio.
Alle ore 10.00 l'Ufficio di presidenza della Prima commissione si ritroverà per preparare un po' di lavoro per l'Aula.
Grazie. Buonanotte a tutti.
La Seduta termina alle ore 22.27
Il Consigliere segretario
Erika BALDIN

Il Presidente
Roberto CIAMBETTI

Resoconto stenotipico a cura di:
Cedat 85

Revisione e coordinamento testo a cura di:
Cristiano Gebbin e Gabriella Gamba
Verbale n. 42 - 11^ legislatura
PROCESSO VERBALE
SEDUTA PUBBLICA N. 42
LUNEDì 6 DICEMBRE 2021


PRESIDENZA
PRESIDENTE ROBERTO CIAMBETTI
VICEPRESIDENTE FRANCESCA ZOTTIS

PROCESSO VERBALE REDATTO A CURA DELL'UFFICIO ATTIVITà ISTITUZIONALI

INDICE

Processo verbale della 42a seduta pubblica – lunedì 6 dicembre 2021
La seduta si svolge a Venezia in Palazzo Ferro-Fini, sede del Consiglio regionale, con modalità telematica mista, secondo quanto previsto nella deliberazione dell'Ufficio di presidenza n. 106 del 23 novembre 2021.

I lavori si svolgono sulla base dell'ordine del giorno prot. n. 18495 del 1° dicembre 2021.

Il Presidente CIAMBETTI dichiara aperta la seduta alle ore 11.13.

Il PRESIDENTE sospende la seduta e inizia i lavori alle ore 11.34.

Punto n. 1) all'ordine del giorno


Approvazione verbali delle sedute precedenti  [RESOCONTO]

Il PRESIDENTE, poiché nessun Consigliere chiede di fare osservazioni, dichiara che s'intende approvato il processo verbale della 40a seduta pubblica di lunedì 29 novembre 2021.

Punto n. 2) all'ordine del giorno

Comunicazioni della Presidenza del Consiglio  [RESOCONTO]

Il PRESIDENTE comunica che è in congedo il Presidente della Giunta regionale Zaia.

Punto n. 3) all'ordine del giorno

Interrogazioni e interpellanze

Ai sensi dell'art. 114, comma 3 del Regolamento l'elenco delle interrogazioni e delle interpellanze, allegato alla Convocazione, è dato per letto.

Punti n. 4) all'ordine del giorno

Risposte della Giunta regionale alle interrogazioni e interpellanze

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Il PRESIDENTE, su richiesta della consigliera interrogante Ostanel, dichiara che si provvederà ad inviare risposta scritta all' interrogazione a risposta immediata n. 190 del 06.09.2021 ""Scuole sentinella, quali misure di tutela nei confronti degli studenti con fragilità?"

n. 169 del 09.07.2021
presentata dalla consigliera Baldin
"Ponte sul Brenta senza ciclabile: cosa ne pensa la Regione?"

Interviene la consigliera Baldin (Movimento 5 Stelle) che illustra l'IRI in oggetto.

Interviene l'assessora Lanzarin che risponde per conto della Giunta regionale.

Interviene la consigliera Baldin (Movimento 5 Stelle) in sede di replica.

n. 200 del 06.10.2021
presentata dal consigliere Zanoni
"la Giunta regionale intende intervenire affinché l'affidamento dei servizi di competenza degli ambiti territoriali di caccia, tra cui i ripopolamenti di fauna cacciabile, avvenga attraverso bandi di gara?"

Interviene il consigliere Zanoni (Partito Democratico Veneto) che illustra l'IRI in oggetto.

Interviene l'assessore Corazzari che risponde per conto della Giunta regionale.

Interviene il consigliere Zanoni (Partito Democratico Veneto) in sede di replica.

Punto n. 6) all'ordine del giorno


Disegno di legge relativo a "Collegato alla legge di stabilità regionale 2022". (Progetto di legge n. 91) APPROVATO (Deliberazione legislativa n. 34 /2021)  [RESOCONTO]

Intervengono i consiglieri Sandonà (Zaia Presidente), che per conto della Prima commissione consiliare svolge la relazione di maggioranza unificata sui tre progetti di legge nn. 91, 92 e 93, e Camani (Partito Democratico Veneto), che per conto della Prima commissione consiliare svolge la relazione di minoranza del progetto di legge n. 91 "Collegato alla Legge di Stabilità".

Durante l'intervento della consigliera Camani assume la Presidenza la Vicepresidente Francesca Zottis.

Interviene l'assessore Calzavara.

In discussione generale interviene il consigliere Montanariello (Partito Democratico Veneto).

Il PRESIDENTE sospende la seduta alle ore 13.13.

La seduta riprende alle ore 14.42.

Assume la Presidenza il Presidente Roberto Ciambetti.

Il PRESIDENTE comunica che il termine per la presentazione di eventuali subemendamenti agli emendamenti nn. A88 e A89, appena presentati, scade in 15 minuti.

In discussione generale intervengono i consiglieri Lorenzoni (Gruppo Misto), Guarda (Europa Verde), Zanoni (Partito Democratico Veneto), Bigon (Partito Democratico Veneto), Zottis (Partito Democratico Veneto), Ostanel (Il Veneto che Vogliamo).

Durante l'intervento della consigliera Ostanel assume la Presidenza la Vicepresidente Francesca Zottis.

In discussione generale intervengono i consiglieri Camani (Partito Democratico Veneto), Baldin (Movimento 5 Stelle) e Possamai Giacomo (Partito Democratico Veneto).

Il PRESIDENTE dichiara chiusa la discussione generale e sospende la seduta per consentire all'Ufficio di presidenza della Prima commissione consiliare di esprimere il parere sugli emendamenti presentati.

La seduta è sospesa alle ore 16.14.

La seduta riprende alle ore 16.45.

Assume la Presidenza il Presidente Roberto Ciambetti.

Il PRESIDENTE sospende la seduta e riprende i lavori alle ore 17.27.

Si passa all'esame dell'articolato e relativi emendamenti.

Interviene il consigliere Sandonà (Zaia Presidente), che preannuncia il ritiro degli emendamenti nn. A6, A7, A8, A9 e A10.

Interviene la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto) che fa proprio l'emendamento n. A7.

Gli articoli 1 e 2 ,posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono approvati nel testo presentato dalla Commissione consiliare competente.

L'emendamento n. A14 all'articolo 3, illustrato dalla consigliera Guarda (Europa Verde), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'articolo 3 ,posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato nel testo presentato dalla Commissione consiliare competente.

L'emendamento n. A5 , aggiuntivo di un articolo, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato e inserito come articolo 6.

L'articolo 4 ,posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato nel testo presentato dalla Commissione consiliare competente.

Sull'emendamento n. A16, aggiuntivo di un articolo, intervengono le consigliere Guarda (Europa Verde) che lo illustra, Baldin (Movimento 5 Stelle), l'assessora Lanzarin e la consigliera Guarda (Europa Verde) che lo ritira.

L'emendamento n. A17, aggiuntivo di un articolo, illustrato dalla consigliera Guarda (Europa Verde), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. A44, aggiuntivo di un articolo, intervengono il consiglier e Montanariello (Partito Democratico Veneto) e l'assessora Lanzarin.

Il PRESIDENTE comunica che il termine per la presentazione di eventuali subemendamenti all'emendamento n. A92, appena presentato, scade in 10 minuti.

L'emendamento n. A44, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A47, aggiuntivo di un articolo, illustrato dalla consigliera Bigon (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A46, aggiuntivo di un articolo, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Interviene la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto) che ritira l'emendamento n. A70.

Il PRESIDENTE prende atto del parere espresso dalla Prima commissione consiliare sull'emendamento n. A92

Sull'emendamento n. A92, aggiuntivo di un articolo, intervengono le consigliere Camani (Partito Democratico Veneto), che lo illustra, e Venturini (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto).

L'emendamento n. A92, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato e inserito come articolo 7.

Sull'emendamento n. A72, aggiuntivo di un articolo, intervengono la consigliera Bigon (Partito Democratico Veneto), l'assessora Lanzarin e la consigliera Bigon (Partito Democratico Veneto).

L'emendamento n. A72, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. A78, aggiuntivo di un articolo, intervengono la consigliera Baldin (Movimento 5 Stelle), l'assessora Lanzarin e la consigliera Baldin (Movimento 5 Stelle) che lo ritira.

L'emendamento n. A22, aggiuntivo di un articolo, illustrato dalla consigliera Guarda (Europa Verde), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. A79, aggiuntivo di un articolo, intervengono la consigliera Baldin (Movimento 5 Stelle), l'assessora Lanzarin e la consigliera Baldin (Movimento 5 Stelle) che lo ritira.

L'emendamento n. A43, aggiuntivo di un articolo, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. A81, aggiuntivo di un articolo, intervengono la consigliera Baldin (Movimento 5 Stelle) e l'assessora Lanzarin.

Il PRESIDENTE dichiara ritirato l'emendamento n. A81.

L'articolo 5 ,posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato nel testo presentato dalla Commissione consiliare competente.

L'emendamento n. A2, aggiuntivo di un articolo, illustrato dalla consigliera Guarda (Europa Verde), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato e inserito come articolo 8.

L'emendamento n. A12, aggiuntivo di un articolo, illustrato dalla consigliera Guarda (Europa Verde), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A13, aggiuntivo di un articolo, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. A64, aggiuntivo di un articolo, intervengono i consiglieri Possamai Giacomo (Partito Democratico Veneto), che lo illustra e preannuncia il ritiro dell'emendamento n. A63, e Ostanel (Il Veneto che Vogliamo).

L'emendamento n. A64, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE dichiara ritirato l'emendamento n. A63.

Sull'emendamento n. A88, aggiuntivo di un articolo, intervengono la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto) e l'assessore Calzavara , che propone una modifica accolta dalla proponente.

L'emendamento n. A88, aggiuntivo di un articolo, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato come modificato e inserito come articolo 9.

Sull'emendamento n. A76, aggiuntivo di un articolo, intervengono i consiglieri Possamai Giacomo (Partito Democratico Veneto) e l'assessore Calzavara che propone una modifica accolta dal proponente.

L'emendamento n. A76, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato come modificato e inserito come articolo 10.

Sull'emendamento n. A4, aggiuntivo di un articolo, intervengono le consigliere Camani (Partito Democratico Veneto), Guarda (Europa Verde) e l'assessore Calzavara.

L'emendamento n. A4, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato e inserito come articolo 11.

Sull'emendamento n. A15, aggiuntivo di un articolo, intervengono la consigliera Guarda (Europa Verde) e l'assessore Calzavara.

L'emendamento n. A15, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A18, aggiuntivo di un articolo, illustrato dalla consigliera Guarda (Europa Verde), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. A20, aggiuntivo di un articolo, intervengono le consigliere Guarda (Europa Verde) che lo illustra, Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), l'assessora Lanzarin e la consigliera Guarda (Europa Verde) che lo ritira.

L'emendamento n. A21, aggiuntivo di un articolo, illustrato dalla consigliera Guarda (Europa Verde), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sugli emendamenti nn. A45, A48 e A49, aggiuntivi di un articolo, interviene la consigliera Bigon (Partito Democratico Veneto) che li ritira.

L'emendamento n. A58, aggiuntivo di un articolo, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. A66, aggiuntivo di un articolo, intervengono il consigliere Possamai Giacomo (Partito Democratico Veneto) e l'assessora Lanzarin.

L'emendamento n. A66, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Interviene la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto) che ritira gli emendamenti nn. A67, A69 e A71.

Gli emendamenti nn. A77 e A61, aggiuntivi di un articolo, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

Il PRESIDENTE dichiara ritirato l'emendamento n. A59.

L'emendamento n. A80, aggiuntivo di un articolo, illustrato dalla consigliera Baldin (Movimento 5 Stelle), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. A60, aggiuntivo di un articolo, intervengono il consigliere Possamai Giacomo (Partito Democratico Veneto) che lo illustra e l'assessore Calzavara.

Il PRESIDENTE dichiara accantonato l'emendamento n. A60.

Interviene la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto) che illustra e ritira l'emendamento n. A89.

Il PRESIDENTE sospende la seduta alle ore 19.29.

La seduta riprende alle ore 20.43.

Interviene il consigliere Sandonà (Zaia Presidente) che conferma il ritiro dell'emendamento n. A10.

Il PRESIDENTE dichiara ritirato l'emendamento n. A10.

Il PRESIDENTE, con il consenso del presentatore, dichiara accantonato l'emendamento n. A24.

Interviene il consigliere Zanoni (Partito Democratico Veneto) che ritira l'emendamento n. A33.

Sull'emendamento n. A87, aggiuntivo di un articolo, interviene il consigliere Lorenzoni (Gruppo Misto) che lo illustra.

Il PRESIDENTE comunica che il termine per la presentazione di eventuali subemendamenti all'emendamento n. A93, appena presentato, scade in 5 minuti.

Sull'emendamento n. A87 interviene l'assessore Calzavara.

L'emendamento n. A87, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE dichiara ritirato l'emendamento n. A6.

L'emendamento n. A1, aggiuntivo di un articolo, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato e inserito come articolo 12.

Il PRESIDENTE dichiara ritirato l'emendamento n. A8.

Interviene il consigliere Zanoni (Partito Democratico Veneto) che ritira l'emendamento n. A25.

L'emendamento n. A26, aggiuntivo di un articolo, illustrato dal consigliere Zanoni (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Gli emendamenti nn. A27, A29, A40 e A85, aggiuntivi di un articolo, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

Sull'emendamento n. A86, aggiuntivo di un articolo, intervengono la consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), che lo illustra, e l'assessore Calzavara , che propone una modifica accolta dalla proponente.

L'emendamento n. A86, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato come modificato e inserito come articolo 13.

L'emendamento n. A3, aggiuntivo di un articolo, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato e inserito come articolo 14.

Gli emendamenti nn. A23, A54, A53, A52 e A75, aggiuntivi di un articolo, illustrati dal consigliere Montanariello (Partito Democratico Veneto), posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

Interviene il consigliere Possamai Giacomo (Partito Democratico Veneto) che propone una sospensione dei lavori.

Il PRESIDENTE sospende la seduta alle ore 21.27.

La seduta riprende alle ore 21.33.

Il PRESIDENTE dichiara ritirato l'emendamento n. A7.

Gli emendamenti nn. A50 e A84, aggiuntivi di un articolo, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

Sull'emendamento n. A51, aggiuntivo di un articolo, intervengono i consiglieri Montanariello (Partito Democratico Veneto) che lo illustra, Baldin (Movimento 5 Stelle) e l'assessore Bottacin.

Gli emendamenti nn. A51 e A55, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

L'emendamento n. A56, aggiuntivo di un articolo, illustrato dal consigliere Montanariello (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Gli emendamenti nn. A57 e A65, aggiuntivi di un articolo, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

Il PRESIDENTE dichiara ritirato l'emendamento n. A68.

L'emendamento n. A31, aggiuntivo di un articolo, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Gli emendamenti nn. A32 e A35, aggiuntivi di un articolo, illustrati dal consigliere Zanoni (Partito Democratico Veneto), posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

Il PRESIDENTE dichiara ritirato l'emendamento n. A9.

L'emendamento n. A74, aggiuntivo di un articolo, illustrato dal consigliere Montanariello (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Gli emendamenti nn. A82 e A28, aggiuntivi di un articolo, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

Interviene il consigliere Zanoni (Partito Democratico Veneto) che ritira l'emendamento n. A34.

Gli emendamenti nn. A37, A38, A39, A41 e A42, aggiuntivi di un articolo, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

L'emendamento n. A73, aggiuntivo di un articolo, illustrato dal consigliere Zanoni (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A83, aggiuntivo di un articolo, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Gli emendamenti nn. A11 e A19, aggiuntivi di un articolo, illustrati dalla consigliera Guarda (Europa Verde), posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

Sull'emendamento n. A30, aggiuntivo di un articolo, intervengono il consigliere Zanoni (Partito Democratico Veneto) che lo illustra, e l'assessore Calzavara che propone una modifica accolta dal proponente.

L'emendamento n. A30, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato come modificato e inserito come articolo 15.

Il PRESIDENTE dichiara precluso l'emendamento n. A36 dall'emendamento n. A30.

L'emendamento n. A62, aggiuntivo di un articolo, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. A60, aggiuntivo di un articolo, interviene l'assessore Calzavara.

L'emendamento n. A60, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Interviene il consigliere Zanoni (Partito Democratico Veneto) che ritira l'emendamento n. A24.

Sull'emendamento n. A93, aggiuntivo di un articolo, interviene l'assessore Calzavara che propone una modifica accolta dal proponente.

L'emendamento n. A93, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato come modificato e inserito come articolo 16.

L'articolo 6 ,posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato come emendato e inserito come articolo 17.

Si passa all'esame degli ordini del giorno collegati al progetto di legge n. 91.

ODG n. A90

Ordine del giorno presentato dalla consigliera Ostanel relativo a "Migliorare le condizioni di lavoro dei medici, anche adeguando le retribuzioni, per incentivarne la permanenza in servizio presso il sistema sanitario regionale veneto" in occasione dell'esame del disegno di legge relativo a "Collegato alla legge di stabilità regionale 2022". (Progetto di legge n. 91) APPROVATO (Deliberazione n. 144/2021)  [RESOCONTO]

Intervengono la consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), che illustra l'ordine del giorno in oggetto, e l'assessore Calzavara che propone una modifica accolta dalla proponente.

Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica l' ordine del giorno in oggetto come modificato.

Il Consiglio approva

Ai sensi dell'articolo 50 comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.

Hanno votato sì:

Andreoli, Baldin, Barbisan, Bet, Bigon, Bisaglia, Bozza, Brescacin, Camani, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Cestaro, Ciambetti, Corsi, Dolfin, Favero, Finco, Formaggio, Gerolimetto, Giacomin, Guarda, Lorenzoni, Montanariello, Ostanel, Pan, Piccinini, Possamai Giacomo, Possamai Gianpiero, Puppato, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Speranzon, Sponda, Valdegamberi, Venturini, Vianello, Villanova, Zecchinato

Hanno votato no:

nessuno

Astenuti:

nessuno

Non votanti:

nessuno

ODG n. A91

Ordine del giorno presentato dalle consigliere Ostanel e Camani relativo a "Sostenere il baby sitting per le famiglie anagrafiche con figli di età inferiore agli anni 12 posti in didattica a distanza a seguito dell'applicazione di misure di contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2" in occasione dell'esame del disegno di legge relativo a "Collegato alla legge di stabilità regionale 2022". (Progetto di legge n.91) APPROVATO (Deliberazione n. 145/2021)  [RESOCONTO]


Intervengono le consigliere Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), Guarda (Europa Verde) e l'assessore Calzavara che propone una modifica accolta dalla proponente.

Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica l' ordine del giorno in oggetto come modificato.

Il Consiglio approva

Ai sensi dell'articolo 50 comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.

Hanno votato sì:

Andreoli, Baldin, Barbisan, Bet, Bigon, Bisaglia, Boron, Bozza, Brescacin, Camani, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Cestaro, Ciambetti, Corsi, Dolfin, Favero, Finco, Formaggio, Gerolimetto, Giacomin, Guarda, Lorenzoni, Maino, Michieletto, Montanariello, Pan, Piccinini, Possamai Giacomo, Possamai Gianpiero, Puppato, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Speranzon, Sponda, Valdegamberi, Venturini, Vianello, Villanova, Zanoni, Zecchinato

Hanno votato no:

nessuno

Astenuti:

nessuno

Non votanti:

nessuno

In dichiarazione di voto finale sul progetto di legge n. 91 interviene il consigliere Possamai Giacomo (Partito Democratico Veneto).

Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica il progetto di legge n. 91 nel suo complesso come emendato.

Il Consiglio approva

Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli consiglieri.

Hanno votato sì:

Andreoli, Barbisan, Bet, Bisaglia, Boron, Bozza, Brescacin, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Cestaro, Ciambetti, Corsi, Dolfin, Favero, Finco, Formaggio, Gerolimetto, Giacomin, Maino, Michieletto, Montanariello, Pan, Piccinini, Possamai Gianpiero, Puppato, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Speranzon, Sponda, Valdegamberi, Venturini, Vianello, Villanova, Zecchinato

Hanno votato no:

Baldin, Bigon, Camani, Guarda, Lorenzoni, Ostanel, Possamai Giacomo, Zanoni

Astenuti:

nessuno

Non votanti:

nessuno

Il PRESIDENTE dichiara chiusa la seduta.

Il Consiglio regionale è convocato domani martedì 7 dicembre 2021 alle ore 11.00.

La seduta termina alle ore 22.27.

Consiglieri presenti o partecipanti in modalità telematica:
ANDREOLI Marco
MICHIELETTO Gabriele
BALDIN Erika
MONTANARIELLO Jonatan
BARBISAN Fabiano
OSTANEL Elena
BET Roberto
PAN Giuseppe
BIGON Anna Maria
PICCININI Tomas
BISAGLIA Simona
POLATO Daniele
BORON Fabrizio
POSSAMAI Giacomo
BOZZA Alberto
POSSAMAI Gianpiero
BRESCACIN Sonia
PUPPATO Giovanni
CAMANI Vanessa
RAZZOLINI Tommaso
CAVINATO Elisa
RIGO Filippo
CECCHETTO Milena
RIZZOTTO Silvia
CENTENARO Giulio
SANDONA' Luciano
CESTARI Laura
SCATTO Francesca
CESTARO Silvia
SORANZO Enoch
CIAMBETTI Roberto
SPERANZON Raffaele
CORSI Enrico
SPONDA Alessandra
DOLFIN Marco
VALDEGAMBERI Stefano
FAVERO Marzio
VENTURINI Elisa
FINCO Nicola Ignazio
VIANELLO Roberta
FORMAGGIO Joe
VILLANOVA Alberto
GEROLIMETTO Nazzareno
ZANONI Andrea
GIACOMIN Stefano
ZECCHINATO Marco
GUARDA Cristina
ZOTTIS Francesca
LORENZONI Arturo

MAINO Silvia





IL CONSIGLIERE SEGRETARIO
f.to Erika BALDIN




IL PRESIDENTE
f.to Roberto CIAMBETTI











N.B. Gli emendamenti e i verbali di votazione, che costituiscono parte integrante del presente processo verbale, sono consultabili presso l'Ufficio Attività Istituzionali.
Le richieste di modifica delle votazioni diverse da quelle previste dall'articolo 89 del Regolamento sono menzionate nel Resoconto.

PROCESSO VERBALE
Redazione a cura di Cristiano Gebbin e Gabriella Gamba