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Seduta del consiglio regionale del 23/02/2022 n. 51
Mercoledì, 23 febbraio 2022
SOMMARIO
- COMUNICAZIONI DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO
- MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI MONTANARIELLO, GIACOMO POSSAMAI, BIGON E ZOTTIS RELATIVA A "LA REGIONE VENETO SOLLECITI IL GOVERNO A RIDEFINIRE LA DISCIPLINA IN MATERIA DI TRASPORTO PUBBLICO NON DI LINEA SENZA LASCIARE SPAZIO A LIBERALIZZAZIONI SELVAGGE". (MOZIONE N. 231) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 21/2022)
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- MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI VILLANOVA, BARBISAN, BET, CENTENARO, GIACOMIN, MICHIELETTO, ZECCHINATO, BISAGLIA, BRESCACIN, CESTARO, MAINO, SCATTO, VIANELLO, PAN, FAVERO, PUPPATO, RIGO, CESTARI, CIAMBETTI, DOLFIN, SPONDA E CECCHETTO RELATIVA A "SPECIALIZZANDI: GARANTIRE UNA MIGLIORE DISTRIBUZIONE IN TUTTI GLI OSPEDALI VENETI ANCHE GRAZIE AGLI ACCORDI CON UNIVERSITÀ DI ALTRE REGIONI". (MOZIONE N. 198) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 22/2022)
- MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI CAMANI, GIACOMO POSSAMAI, BIGON, MONTANARIELLO, ZANONI, ZOTTIS E OSTANEL RELATIVA A "LIMITARE LO STAGE E IL TIROCINIO EXTRACURRICOLARE E SALVAGUARDARE IL LAVORO PER I GIOVANI". (MOZIONE N. 228) RESPINTA
- MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI SPERANZON, POLATO, SORANZO, FORMAGGIO E RAZZOLINI RELATIVA A "LO STATO ITALIANO GARANTISCA ALLA FAMIGLIA DI MATTEO VANZAN, MEDAGLIA D'ORO AL "VALORE DELL'ESERCITO", L'EROGAZIONE DEL TRATTAMENTO DI FINE SERVIZIO". (MOZIONE N. 185) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 23/2022)
- MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI GIACOMO POSSAMAI, BIGON, CAMANI, MONTANARIELLO, ZANONI E ZOTTIS RELATIVA A "LA REGIONE SI ATTIVI PER RIQUALIFICARE LO STUDENTATO SAN SILVESTRO A VICENZA". (MOZIONE N. 129) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 24/2022)
- MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI BOZZA E VENTURINI RELATIVA A "LA REGIONE VENETO SI IMPEGNI A SOSTENERE CON ADEGUATE RISORSE I CONCESSIONARI DEGLI IMPIANTI NATATORI E SPORTIVI IN GENERE PER FRONTEGGIARE L'AUMENTO ESPONENZIALE DEI COSTI ENERGETICI". (MOZIONE N. 206) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 25/2022)
- MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI CENTENARO, MAINO, RIZZOTTO, VILLANOVA, CORSI, FINCO, RIGO, PICCININI, SCATTO, SANDONÀ E CECCHETTO RELATIVA A "TITOLO SUPERBONUS POSSIBILE A TUTTE LE RISTRUTTURAZIONI SE EDIFICI NON VINCOLATI". (MOZIONE N. 189) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 26/2022)
- MOZIONE PRESENTATA DALLA CONSIGLIERA BALDIN RELATIVA A "SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: CON IL NUOVO PIANO STRATEGICO SI ARRIVI PRESTO AD UNA TUTELA EFFETTIVA DEI LAVORATORI". (MOZIONE N. 188) RITIRATA
- MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI MAINO, VALDEGAMBERI, CORSI, CENTENARO, DOLFIN, BORON, PUPPATO, RIZZOTTO, SANDONÀ, SCATTO, ZECCHINATO, VIANELLO, FINCO E CECCHETTO RELATIVA A "INDENNITÀ COVID PER GLI INFERMIERI NON ANCORA EROGATA DAL GOVERNO, SI PROSPETTANO TEMPI BIBLICI". (MOZIONE N. 204) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 27/2022)
- MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI MONTANARIELLO E ZOTTIS RELATIVA A "LA GIUNTA REGIONALE SI ATTIVI PER LA REALIZZAZIONE DELLA PISTA CICLABILE SUL PONTE DELLA ROMEA CHE ATTRAVERSA IL FIUME BRENTA". (MOZIONE N. 141) RITIRATA
- MOZIONE PRESENTATA DALLE CONSIGLIERE CESTARI E BISAGLIA RELATIVA A "LICEO MUSICALE: VENGA ISTITUITO ANCHE IN PROVINCIA DI ROVIGO". (MOZIONE N. 153) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 28/2022)
- MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI LORENZONI, OSTANEL E BALDIN RELATIVA A "LA REGIONE ATTIVI UN NUCLEO SPECIALISTICO REGIONALE DI SUPPORTO ALLA PARTECIPAZIONE DEI BANDI DEL PNRR DA PARTE DEI PICCOLI COMUNI". (MOZIONE N. 225) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 29/2022)
- MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI SORANZO, SPERANZON, RAZZOLINI, POLATO, FORMAGGIO, VENTURINI E BOZZA RELATIVA A "LA GIUNTA SI FACCIA PARTE ATTIVA PRESSO IL GOVERNO AFFINCHÉ SI INTRODUCANO MISURE UTILI AL SOSTEGNO DEI CENTRI FITNESS". (MOZIONE N. 224) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 30/2022)
- MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI VENTURINI, BOZZA, SPERANZON, POLATO, SORANZO, FORMAGGIO E RAZZOLINI RELATIVA A "LA REGIONE VENETO SI ATTIVI PER SOSTENERE CON ADEGUATE RISORSE I CENTRI FITNESS PER CONSOLIDARE E PROMUOVERE LA PRATICA SPORTIVA". (MOZIONE N. 226) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 31/2022)
- MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI OSTANEL, BALDIN, BIGON, CAMANI, GUARDA, LORENZONI, GIACOMO POSSAMAI, ZANONI E ZOTTIS RELATIVA A "RILANCIAMO I CONSULTORI FAMILIARI A PADOVA E NELLA REGIONE VENETO". (MOZIONE N. 182) RESPINTA
- MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI VENTURINI E BOZZA RELATIVA A "LA REGIONE SI ATTIVI VERSO IL GOVERNO AFFINCHÉ SIANO APPROVATE URGENTI MISURE DI SOSTEGNO A FAVORE DELLE AZIENDE AVICOLE COLPITE DALL'INFLUENZA AVIARIA E ADOTTI AUTONOME MISURE DI SOSTEGNO". (MOZIONE N. 218) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 32/2022)
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- MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI VENTURINI E BOZZA RELATIVA A "LA REGIONE SI ATTIVI AFFINCHÉ' SIANO APPROVATE URGENTI MISURE DI SOSTEGNO A FAVORE DELLE AZIENDE AVICOLE COLPITE DALL'INFLUENZA AVIARIA E ADOTTI AUTONOME MISURE DI SOSTEGNO ANCHE NELLA FORMA DI ANTICIPAZIONE DEI CONTRIBUTI DI COMPETENZA DELLO STATO E DELL'UNIONE EUROPEA". (MOZIONE N. 223) RITIRATA
- MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI FINCO, BARBISAN, CORSI, DOLFIN, RIGO, PAN, CESTARO E ZECCHINATO RELATIVA A "LA REGIONE SI IMPEGNI AD ESTENDERE L'ANZIANITÀ MASSIMA PREVISTA PER I MEZZI ADIBITI ALL'ATTIVITÀ DI TRASPORTO SANITARIO". (MOZIONE N. 215) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 33/2022)
- MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI BIGON, ZOTTIS E ZANONI RELATIVA A "LA GIUNTA REGIONALE INTERVENGA PER TUTELARE I LAVORATORI DELL'ISTITUTO ASSISTENZA ANZIANI DI VERONA". (MOZIONE N. 85) RESPINTA
- MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI OSTANEL, LORENZONI, BALDIN, BIGON, CAMANI, MONTANARIELLO, GIACOMO POSSAMAI, ZANONI, ZOTTIS E GUARDA RELATIVA A "LA REGIONE VENETO LAVORI PER LA COMPLETA ELETTRIFICAZIONE DELLE TRATTE FERROVIARIE VERONA-ROVIGO E ROVIGO-CHIOGGIA". (MOZIONE N. 168) RESPINTA
- MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI BISAGLIA, BET, CENTENARO, MAINO, MICHIELETTO, CECCHETTO, CIAMBETTI, FINCO, PAN, RIGO, SCATTO E VIANELLO RELATIVA A "VITTIME DEL LAVORO: LE RENDITE AI SUPERSTITI NON SIANO CONTEGGIATE AI FINI ISEE E SIANO RIVALUTATE AL 60 PER CENTO". (MOZIONE N. 190) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 34/2022)
- MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI ZANONI, BIGON, LORENZONI, GIACOMO POSSAMAI, ZOTTIS E BALDIN RELATIVA A "LA GIUNTA INTERVENGA PRESSO IL GOVERNO AFFINCHÉ LA PROCURA DISTRETTUALE ANTIMAFIA DI VENEZIA VENGA DOTATA DI ORGANICI - MAGISTRATI E PERSONALE AMMINISTRATIVO - ADEGUATI ALLE DIMENSIONI E ALL'IMPORTANZA DELL'ATTIVITÀ ECONOMICA NEL VENETO". (MOZIONE N. 151) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 35/2022)
- MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI ZOTTIS, GIACOMO POSSAMAI, BIGON, CAMANI E MONTANARIELLO RELATIVA A "UN PARASSITA STA DISTRUGGENDO LE FORESTE DELLE NOSTRE MONTAGNE. LA GIUNTA INTENDE INTERVENIRE CON MISURE IMMEDIATE ED EFFICACI PER FERMARE IL BOSTRICO?". (MOZIONE N. 164) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 36/2022)
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- PRESIDENTE
- Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)
- PRESIDENTE
- PRESIDENTE
- Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)
- PRESIDENTE
- Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)
- PRESIDENTE
- Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)
- PRESIDENTE
- Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)
- PRESIDENTE
- Giuseppe PAN (Liga Veneta per Salvini Premier)
- PRESIDENTE
- Giuseppe PAN (Liga Veneta per Salvini Premier)
- PRESIDENTE
- Giuseppe PAN (Liga Veneta per Salvini Premier)
- PRESIDENTE
- Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)
- PRESIDENTE
- Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)
- PRESIDENTE
- Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)
- PRESIDENTE
- MOZIONE PRESENTATA DAL CONSIGLIERE PICCININI RELATIVA A "IL GOVERNO RITIRI I PROVVEDIMENTI CONTENUTI NELL'ARTICOLO 28 DEL D.L. "SOSTEGNI TER" RELATIVI A NUOVI E STRINGENTI VINCOLI PER LA CESSIONE DEL CREDITO DI IMPOSTA DERIVANTE DA SUPERBONUS, ECOBONUS, BONUS RISTRUTTURAZIONI, SISMA BONUS E BONUS FACCIATE". (MOZIONE N. 241) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 37/2022)
Il Presidente Roberto CIAMBETTI
La Seduta inizia alle ore 10.31
PRESIDENTE
Colleghi Consiglieri, accedete a Concilium. Grazie.
La Seduta è sospesa alle ore 10.31
La Seduta riprende alle ore 11.26
PRESIDENTE
Vedo un numero adeguato di presenze per iniziare la seduta odierna.
Diamo inizio alla 51
a Seduta pubblica del Consiglio regionale. I lavori si svolgono sulla base dell'ordine del giorno prot. n. 0002463 del 17 febbraio 2022.
PUNTO
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COMUNICAZIONI DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO
Luca ZAIA
Silvia CESTARO
I congedi sono concessi.
Ai sensi dell'articolo 72, faccio un intervento, che poi vedrà anche il contributo di due colleghi, uno di maggioranza e uno di minoranza. È già avvenuta la cosa, ma oggi l'annunciamo: si è costituito un Intergruppo in Consiglio regionale del Veneto, l'Intergruppo per la Federazione Europea, e c'è un inizio di attività di questo Gruppo, di cui fanno parte colleghi in maniera trasversale: Giacomo Possamai, Marzio Favero, Roberto Bet, Elena Ostanel, Andrea Zanoni, Anna Maria Bigon, Arturo Lorenzoni, Alberto Bozza, il sottoscritto e la collega Guarda. Naturalmente è aperto al contributo di tutti. Io sono stato coinvolto anche con il ruolo che ricopro in questo momento in Comitato delle Regioni a Bruxelles e anche in qualità di Capodelegazione italiana.
Oggi faremo una conferenza stampa anche di presentazione dell'attività di questo Gruppo, anche perché, come ben potete capire e come avete capito anche la scorsa settimana, sempre più quello che avviene a livello europeo ha ricadute nella nostra attività ordinaria di legislatori. Molte delle norme che noi approviamo hanno una derivazione che arriva dal Parlamento europeo e dalla Commissione europea.
Marzio Favero, quando fu Sindaco, aveva una proiezione ben oltre il suo Comune e Giacomo Possamai ha anche lavorato in Parlamento europeo. Quindi, sono colleghi che hanno su questo tema sicuramente molto da dire. Andrea Zanoni è stato addirittura Parlamentare europeo. Quindi, mettendo insieme queste esperienze acquisite, questo Intergruppo vuole anche rendersi partecipe e attivo su quello che potrebbe essere in proiezione il confronto che la nostra Regione può avere con le Istituzioni europee.
Se i due colleghi che ho citato, quindi Marzio Favero e Possamai, vogliono aggiungere qualcosa rispetto all'argomento di oggi, prego.
Collega Favero, prego.
Marzio FAVERO (Liga Veneta per Salvini Premier)
Intanto un saluto a tutti e un grazie al Presidente che ci dà la possibilità oggi di parlare dell'Intergruppo del Movimento Federalista Europeo che stiamo costituendo anche formalmente. Aggiungo che anche la collega Scatto ieri mi ha espresso il desiderio di entrare a far parte di un gruppo che è aperto a tutti i Consiglieri.
Che cos'è il Movimento Federalista Europeo? Due parole è giusto spenderle. Nasce nel 1943 su ispirazione del Manifesto di Ventotene di Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi. È un movimento che accompagna la Resistenza e poi, negli anni successivi al dopoguerra, spinge a livello internazionale perché nasca l'Unione europea e si dia una forma giuridica di tipo federale.
Non ci siamo ancora. Per questo il Movimento continua la sua azione e lo fa in maniera trasversale ai Gruppi politici. Io e Giacomo Possamai abbiamo accolto l'invito del Presidente del Movimento Federalista Europeo italiano, Giorgio Anselmi, che più tardi sarà presente in conferenza stampa, a dar vita, all'interno di questo Consiglio, a un gruppo che si occupi di questi temi. Temi che hanno una grande pregnanza e, ahimè, anche una grande attualità e che investono la natura di quella creatura che chiamiamo Unione europea, che non è più un organismo internazionale ma non è ancora uno Stato. Non è più un organismo internazionale perché nel corso dei decenni ha accumulato tutta una serie di Istituzioni (due Consigli, una Corte dei Conti, una Corte di Giustizia, la Commissione, il Parlamento), con meccanismi di funzionamento che non sempre incontrano la comprensione da parte dei cittadini e che quindi creano una specie di iato fra ciò che vuole essere l'Unione e la cittadinanza europea.
Ieri una politica di rango nazionale ha detto che l'Europa è un gigante burocratico ma un nano politico. La domanda che però dovremmo farci è: perché la situazione sta in questi termini? Dal punto di vista giuridico sono tre gli elementi che impediscono di riconoscere nell'Unione europea uno Stato: il primo è che l'Unione europea non può definire da sola le proprie competenze; la seconda è che i trattati vanno approvati all'unanimità; la terza è che è possibile recedere, cosa che è successa con l'Inghilterra, con la famosa Brexit.
L'Europa ogni tanto mette in imbarazzo le economie nazionali: nei giorni scorsi la questione sulla dicitura da mettere sull'etichetta delle bottiglie del vino, in altri casi altre questioni che attengono magari di più al mondo dell'agricoltura, che è un campo di battaglia a livello internazionale. Dall'altro lato, non dobbiamo dimenticarci che l'Europa ci ha garantito oltre settant'anni di pace: per la prima volta sul suolo europeo non vi sono state guerre o meglio, ve n'è stata una tremenda in Jugoslavia. In questi giorni guardiamo con apprensione a quanto accade nell'Est Europa.
Il funzionamento di una comunità dipende anche dalla sua capacità di dare risposte alle sfide. Noi abbiamo visto che la Comunità europea è riuscita a dare una risposta per quanto riguarda la sfida della crisi pandemica con l'approvazione di un piano di finanziamento straordinario che prevede anche l'attivazione per la prima volta di mutui, cosa che prefigura la possibilità di arrivare ad avere anche un Ministero europeo delle Finanze. Non è andata così con la vicenda del Donbass non solo perché i Capi di Stato si sono mossi da soli e anche in disordine nelle ultime due settimane, ma perché la crisi del Donbass ha più di 10 anni.
PRESIDENTE
Grazie, collega, la invito a chiudere.
Marzio FAVERO (Liga Veneta per Salvini Premier)
Chiudo con questa conclusione. Qual è l'obiettivo che ci poniamo? Quello di sostenere la battaglia per avere una Costituzione federale degli Stati europei, cosa che mette a pregiudizio il dogma della sovranità assoluta degli Stati. Cito le parole del presidente Einaudi che sosteneva che o l'Europa diventava una federazione o non avremmo allontanato lo spettro della guerra dal nostro continente.
Una battuta finale sul perché farlo dalla postazione di un Consiglio regionale, perché qualcuno potrebbe dire: ma di queste cose se ne occupino gli Stati. Assolutamente no, la logica federalista è ricorsiva, pretende di essere applicata a tutti i livelli e ne erano consapevoli i fondatori del Movimento Federalista Europeo che costruire una casa comune europea in forma di federazione richiede una riforma anche all'interno degli Stati in chiave federale. La battaglia che la Regione Veneto sta portando avanti per la propria autonomia si lega logicamente alla battaglia per il federalismo in Europa: una visione diversa che è quella fondata non sulla statolatria ma sull'idea che la sovranità popolare vada esercitata a più livelli.
Chiudo con una battuta di Norberto Bobbio che diceva: "Federalista è colui che ritiene che lo Stato sia troppo piccolo per governare i processi economici internazionali, troppo grande per rendere conto delle diversità territoriali". Ed è questo l'obiettivo che ci poniamo tutti assieme: quello di concorrere come Regione Veneto all'affermazione di una cultura federalista.
PRESIDENTE
Grazie, collega Marzio Favero.
Collega Possamai, prego.
Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)
Sarò molto rapido, Presidente.
Intanto rispetto ai nomi che citava prima, ha chiesto di aderire anche la vicepresidente Zottis. A parte questo, condivido molto uno dei punti, come anche altri, sollevato dal consigliere Favero, cioè la grande attualità di questa discussione. Tutti stiamo vedendo che cosa succede ai confini dell'Europa e anche come sia necessario davvero che l'Europa prosegua con maggior forza nella direzione di un assetto federale e, quindi, evidentemente anche poi di una maggior capacità, nel campo della politica estera e della politica di difesa, di agire insieme. Questo è un primo punto.
Il secondo punto è che per me è rilevante che questo Intergruppo veda la presenza di Consiglieri di maggioranza e di minoranza e di formazioni politiche molto diverse tra di loro, perché qualche anno fa probabilmente stare insieme su una piattaforma come questa, come quella che ha adesso enunciato Marzio Favero, sarebbe stato molto più difficile: nel momento in cui si dice che gli Stati devono rinunciare a un pezzo della loro sovranità nazionale per stare insieme e per costituire di fatto gli Stati Uniti d'Europa, uno Stato federale europeo, si dà un messaggio molto forte su cui evidentemente noi non possiamo che essere d'accordo e convinti.
Pensiamo che il senso di avere un Intergruppo come questo all'interno del Consiglio regionale sia proprio quello di favorire questa discussione, di fare attività di discussione politica, che non è una brutta parola, e di approfondimento su questi temi e quindi pensiamo di poter lavorare bene insieme.
Grazie, Presidente.
PRESIDENTE
Grazie a lei.
A dopo la conferenza stampa.
Iniziamo con le mozioni. Comunico che, al punto n. 9, la mozione 219 della consigliera Guarda è rinviata alla prossima seduta perché la collega non poteva essere presente oggi a inizio lavori.
MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI MONTANARIELLO, GIACOMO POSSAMAI, BIGON E ZOTTIS RELATIVA A "LA REGIONE VENETO SOLLECITI IL GOVERNO A RIDEFINIRE LA DISCIPLINA IN MATERIA DI TRASPORTO PUBBLICO NON DI LINEA SENZA LASCIARE SPAZIO A LIBERALIZZAZIONI SELVAGGE". (MOZIONE N. 231) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 21/2022)
PRESIDENTE
Passiamo alla mozione 231, Montanariello ed altri: "La Regione Veneto solleciti il Governo a ridefinire la disciplina in materia di trasporto pubblico non di linea senza lasciare spazio a liberalizzazioni selvagge".
Prego, collega Montanariello.
Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)
Grazie, Presidente.
Ringrazio tutta l'Aula per il fatto che questa mozione si discuta in tempi comprensibili, affinché possa dare dopo, se dovesse essere accolta, un contributo nel momento proprio delle discussioni dei tavoli Stato-Regione.
Oltretutto, Presidente, ci terrei anche a dire che questa mozione ha fatto, sotto alcuni aspetti, anche da apripista per altri Consigli regionali che in qualche modo hanno, un po' a traino, capito l'importanza della vicenda e cercato di condividere in giro per l'Italia questo tipo di messaggio che si vuole lanciare al Governo perché il problema è importante e trasversale per tutti.
Premesso che in data 4 novembre il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge sulla concorrenza: tale provvedimento legislativo, che si rinnova con cadenza annuale, assume quest'anno ancor maggior rilievo perché la sua approvazione è una delle condizioni per soddisfare e ricevere i fondi del PNRR.
Il DDL sulla concorrenza 2021 contiene, tra le altre, la previsione di delega al Governo per addivenire alla revisione della disciplina in materia di trasporto pubblico non di linea, al fine di adeguare l'assetto regolatorio alle innovative forme di mobilità. All'articolo 8 del suddetto DDL sono state indicate norme finalizzate a ridefinire la disciplina dei servizi pubblici locali al fine di rafforzare la qualità e l'efficienza con l'indicazione di una revisione completa della normativa in materia, approvando entro sei mesi un decreto legislativo finalizzato a promuovere la concorrenza anche in sede di conferimento delle licenze, garantendo standard qualitativi più elevati. In particolare ai commi c) e d) si fa riferimento alla riduzione degli adempimenti amministrativi a carico degli esercenti, degli autoservizi pubblici non di linea e alla realizzazione della normativa, ivi compresa quella relativa ai vincoli territoriali e alle tariffe e ai sistemi di turnazione, anche in conformità alla giurisprudenza della Corte Costituzionale in materia.
Considerato che il servizio pubblico da piazza, i famosi taxi, NCC, si caratterizza per una tariffa decisa da ente terzo, nel livello specifico da un Ente locale, per il soddisfacimento del diritto alla mobilità delle persone a un prezzo ben definito (quindi sulle tariffe, fortunatamente per ora, gli Enti locali possono dire ancora la loro), si tratta di una prestazione di servizio obbligatoria e per gli operatori vige l'obbligo di rivolgersi ad un'utenza indifferenziata e non a una propria clientela. La violazione di tali obblighi comporta una serie di sanzioni che vanno dalla semplice ammenda pecuniaria alla sospensione dal servizio fino alla revoca della licenza.
Per le suddette peculiarità il servizio pubblico svolto in piazza è normalmente escluso dai processi di liberalizzazione. Il rilascio delle licenze è soggetto ad una programmazione stabilita dagli Enti locali sulla base della valutazione delle esigenze degli operatori e degli utenti ed è possibile accedervi tramite concorso pubblico per trasferimento.
Rilevato che la deregolamentazione proposta attraverso un sistema di libero mercato snaturerebbe il servizio pubblico svolto in piazza, sottraendo di fatto al controllo delle stesse Amministrazioni locali, soprattutto in materia di determinazione delle tariffe, la formulazione proposta dal Governo lascia presagire che non si vuole differenziare tra l'intermediazione del lavoro attuata dalle piattaforme tecnologiche e l'interconnessione tra i vettori, attuata dagli organismi economici, diretta espressione dei vettori stessi. Nonostante le prime rassicurazioni di fonte governativa tese a tranquillizzare gli operatori del settore che già detengono una licenza, si teme un'apertura indiscriminata all'iniziativa privata di grandi gruppi multinazionali che andrebbe a colpire soggetti già fortemente provati dalla contrazione dell'attività causata dalla pandemia. Sfugge talvolta che il trasporto pubblico non di linea, proprio perché il servizio è pubblico, non funziona secondo logiche di mercato, profitto e concorrenza, ma secondo logiche di trasparenza, qualità, professionalità, a garantire i diritti dell'utenza.
Ricordato che i princìpi della libera concorrenza devono armonizzarsi con i princìpi costituzionali del nostro ordinamento, in particolare quelli contenuti negli articoli 1, 4, 45, 117, diritto del lavoro, funzione sociale della cooperazione, tutela dell'artigianato e autonomia regionale, si impegna la Giunta ad attivarsi in sede di Conferenza Stato-Regioni affinché si giunga allo stralcio dell'articolo 8 del DDL sulla concorrenza per evitare che l'attuazione della delega al Governo per la revisione della disciplina in materia di trasporto pubblico non di linea si concretizzi in una liberalizzazione selvaggia; affinché sia emanata una specifica disciplina delle piattaforme di intermediazione tecnologica, nonché norme istitutive dal foglio di servizio elettronico per le vetture di noleggio, da rimessa e del registro elettronico nazionale per contrastare i diffusi fenomeni di abusivismo e compiere un riordino del comparto.
Chiudo rubando un secondo – grazie, Presidente – per dire che questo avviene in un momento particolarmente delicato. Lo abbiamo visto nell'ordinamentale della Seconda, quando abbiamo fatto delle norme – e ringrazio l'assessore De Berti per questo – proprio per tutelare questo comparto già in difficoltà. Avviene in un momento dove gran parte di questi NCC, gli NCC acquei, i famosi lancioni, gran parte di quel settore è da due anni e mezzo all'80% di perdita di mercato di lavoro.
Grazie, Presidente.
PRESIDENTE
Non ho ben capito se lei apporta delle modifiche al testo.
Assessore Calzavara, prego.
Ass.re Francesco CALZAVARA
Grazie, Presidente.
Buongiorno a tutti. È accogliibile con alcune modifiche, soprattutto nella parte conclusiva del dispositivo che impegna la Giunta regionale.
La proposta è: "Impegna la Giunta regionale a farsi parte attiva in sede di Conferenza Stato-Regioni affinché si giunga allo stralcio dell'articolo 8 del DDL sulla concorrenza per evitare che l'attuazione della delega al Governo per la revisione della disciplina in materia di trasporto pubblico non di linea si compia senza un adeguato confronto con le Regioni, che hanno regolato da tempo il settore dei servizi taxi e noleggio con conducente, sia in termini di definizione numerica delle licenze, sia in termini di disciplina sulle modalità di svolgimento dei servizi stessi.
In subordine allo stralcio, si è presentata una proposta emendativa dell'articolo 8, nell'ottica di preservare la valenza delle specifiche discipline regionali che hanno consentito una definizione del quadro regolatorio adatto a garantire le specificità dei servizi di trasporto non di linea per la migliore funzionalità delle variegate necessita di mobilità espresse dall'utenza".
PRESIDENTE
Prego.
Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)
Grazie, Presidente.
Accetto le modifiche, va benissimo. Oltretutto, credo che, modificata in questo modo – per le vie brevi ci eravamo confrontati anche con l'Assessore di competenza – la mozione possa dare anche maggior forza al nostro Assessore quando va in Conferenza Stato-Regioni perché parla a nome di tutto il Consiglio. Quindi, modificata in questo modo, diventa tecnicamente più attuabile in un confronto tra Stato e Regioni.
Va benissimo la modifica, Presidente, e ci auguriamo il meglio.
Noi corriamo un grande rischio – rubo gli ultimi trenta secondi – perché abbiamo un'importantissima fetta di piccola e media impresa veneta che opera in questo settore e tanta parte è di altissima specializzazione. Se voi pensate a tutto il mondo acqueo, ci sono delle imbarcazioni che, per poter navigare, hanno bisogno di titoli che si acquisiscono alcuni dopo quattro anni di navigazione, alcuni dopo 18 mesi. Il primo anno hanno retto, il secondo anno hanno retto di meno. Oggi sapete cosa sta succedendo, colleghi? Che tanti di loro si stanno ricollocando a fare altri lavori perché devono vivere e, quando passerà questa crisi, noi rischieremo di non avere più quella manodopera altamente specializzata, tipica del nostro territorio, perché si sarà ricollocata ad altro.
Chiudo dicendo che nell'ordinamentale abbiamo detto che si può vendere il mezzo e fino al 2023, vista la crisi, non si perde la licenza; va bene, il proprietario dell'auto ha l'opzione di poterla vendere. Tutti i sostituti e tutti i dipendenti come vivono, visto che da due anni sono a casa con ammortizzatori sociali fortemente limitati? Questo è un problema serio.
Grazie, Assessore, per le modifiche. Le accetto in maniera pedissequa.
PRESIDENTE
Viene accettata la proposta della Giunta regionale.
Metterei in votazione la mozione n. 231 con le modifiche proposte. La modifica è un po' corposa, però, appunto, è una riscrittura e il senso non è che cambi in maniera clamorosa rispetto al testo.
Con le modifiche proposte, metto in votazione la
mozione
n. 231.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Collega Possamai, sull'ordine dei lavori.
Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)
Chiedo semplicemente, Presidente, di scambiare il punto n. 12 dell'ordine del giorno, che reca una mia mozione, col punto n. 34. Grazie.
PRESIDENTE
Se i Capigruppo sono d'accordo, visto che è un vuoto per pieno, come l'ho definito in Capigruppo, e comunque non cambia l'ordine degli altri, ma è un cambio all'interno delle mozioni del PD, io direi di accettarlo.
PUNTO
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MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI VILLANOVA, BARBISAN, BET, CENTENARO, GIACOMIN, MICHIELETTO, ZECCHINATO, BISAGLIA, BRESCACIN, CESTARO, MAINO, SCATTO, VIANELLO, PAN, FAVERO, PUPPATO, RIGO, CESTARI, CIAMBETTI, DOLFIN, SPONDA E CECCHETTO RELATIVA A "SPECIALIZZANDI: GARANTIRE UNA MIGLIORE DISTRIBUZIONE IN TUTTI GLI OSPEDALI VENETI ANCHE GRAZIE AGLI ACCORDI CON UNIVERSITÀ DI ALTRE REGIONI". (MOZIONE N. 198) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 22/2022)
PRESIDENTE
Andiamo al punto n. 11, mozione presentata in particolare dal collega Villanova: "Specializzandi: garantire una migliore distribuzione in tutti gli ospedali veneti anche grazie agli accordi con Università di altre Regioni". Tra l'altro, è un tema di assoluta attualità visto quello che è avvenuto nei giorni scorsi.
Prego, Villanova.
Alberto VILLANOVA (Zaia Presidente)
Grazie, Presidente.
Questo è un tema molto sentito soprattutto nei nostri ospedali e molto sentito anche nei nostri territori e penso anche nel resto del Paese, cioè la carenza dei medici e in particolare per quello che riguarda la carenza di medici specialisti nei nostri ospedali.
Sapete benissimo che il Governo ha aumentato il numero di borse di specializzazione, quello che è vero imbuto formativo per quello che riguarda la medicina, partendo delle 5.000 borse di studio previste nel 2014-2015 per arrivare alle 17.400 di quest'anno accademico. Questo ha portato ad un notevole aumento degli specializzandi che però vedranno la ricaduta positiva per i nostri ospedali non prima dei tre anni.
Sapete che gli standard di accreditamento vengono gestiti dalle strutture universitarie ospedaliere facenti parte delle reti formative delle scuole di specializzazione di area sanitaria e vengono delineati da quelli che sono i decreti del Ministero dell'Istruzione e della Ricerca (MIUR). Il contratto di formazione specialistica dei medici è stipulato con l'Università, dove ha sede la scuola, e con la Regione nel cui territorio hanno sede appunto le aziende sanitarie, le cui strutture sono parte prevalente nella rete formativa.
La legge di Bilancio del 2018, per l'anno finanziato 2019, prevede che, a partire dal terzo anno, i medici specializzandi nel corso di formazione specialistica possano essere assunti a tempo determinato all'interno delle strutture del Servizio Sanitario Nazionale e le strutture possano appunto fino al 31 dicembre 2022 provvedere a queste assunzioni con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato e con orario parziale, mantenendo nello stesso tempo i medici in formazione specialistica per la durata del contratto di lavoro all'interno di quella che è la scuola di specializzazione. Le modalità sia di svolgimento della formazione specialistica a tempo parziale che delle attività formative teoriche e pratiche previste dagli ordinamenti devono essere definite da specifici accordi tra le Regioni e le Università interessate. Ovviamente anche all'interno della nostra Regione possono avvenire questo tipo di accordi anche con Atenei di altre Regioni. Tuttavia la nota 35512 del 30 gennaio 2018 ha stabilito che la Regione Veneto non è tenuta a garantire lo svolgimento del percorso formativo presso le proprie strutture di cui gli specializzandi iscritti presso altri Atenei e i cui contratti afferiscono dunque a Regioni diverse.
Riscontrato che l'aumento del numero delle borse di specializzazione, pur consentendo agli specializzandi una maggiore scelta dell'ospedale in cui prestare attività formativa, ha generato una distribuzione non uniforme degli stessi, determinando una carenza di disponibilità di specializzandi in molti ospedali delle aziende e degli enti del Sistema Sanitario Regionale, con questa mozione chiediamo alla Giunta regionale di adottare disposizioni che facilitino il ricorso alla stipula di accordi con le Università di altre Regioni per lo svolgimento della formazione degli specializzandi in Medicina.
Il secondo punto del dispositivo viene emendato con l'emendamento n. B0001 che prevede che al secondo punto ci sia: "rivedere in tempi brevi le disposizioni di cui alla nota n. 35512, al fine di agevolare, in accordo con gli Atenei della Regione del Veneto, l'inserimento di strutture del Sistema sanitario regionale del Veneto nelle reti formative di Atenei di altre Regioni e quindi di permettere lo svolgimento del percorso formativo pratico presso le strutture sanitarie regionali anche a specializzandi iscritti presso Atenei universitari al di fuori del territorio regionale."
E infine: "Ad autorizzare quindi le aziende ULSS a instaurare rapporti convenzionali con università di Regioni diverse".
Grazie, Presidente.
PRESIDENTE
Grazie a lei.
Collega Bigon, prego.
Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)
Grazie, Presidente.
È una mozione sicuramente condivisibile. C'è una previsione di un ulteriore aumento del numero delle borse di studio, per cui effettivamente dobbiamo anche pensare ad accordi diversi e maggiori, anche con Università di altre Regioni. Certo è che all'interno degli ospedali dove distribuire gli specializzandi noi inseriremmo anche gli ospedali spoke a maggior precisione, perché crediamo che sia importante, anche per valorizzare non solo gli specializzandi, ma anche la struttura ospedaliera che li riceva, che venga specificato l'ospedale spoke.
Non riesco a parlare bene perché c'è un rimbombo molto importante. Non so se mi avete sentito.
PRESIDENTE
Tutto quanto perfettamente, anche con un volume forse un po' troppo alto per chi è in Aula.
C'è L'emendamento n. 1 del collega Villanova che ha attualizzato la mozione.
Emendamento n.
B0001, presentato dal consigliere Villanova, dispositivo X, pagina 3, che prevede:
Il punto 2) viene sostituito dal seguente:
"2) a rivedere in tempi brevi le disposizioni di cui alla nota n. 35512 del 30 gennaio 2018, al fine di agevolare, in accordo con gli Atenei della Regione del Veneto, l'inserimento di strutture del SSR del Veneto nelle reti formative di Atenei di altre Regioni e quindi di permettere lo svolgimento del percorso formativo pratico presso le strutture sanitarie regionali anche a specializzandi iscritti presso Atenei universitari al di fuori del territorio regionale;"
Al punto 3), dopo le parole "Regioni diverse" sono aggiunte le seguenti:
", subordinatamente a quanto previsto al punto 2)."
Prima dobbiamo votare l'emendamento n. B0001 – ripeto, emendamento a firma Villanova – per poi votare la mozione così come modificata.
Mettiamo in votazione l'emendamento n.
B0001.
Scusatemi, mi pare che l'emendamento l'abbia presentato nel suo intervento. Comunque, su Concilium lo vedete, è allegato: emendamento n. B0001. Siamo in votazione. Quando parla Villanova va ascoltato, di solito non dice mai cose a caso.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Direi che proprio questo è il metodo giusto per rendere coscienti tutti di quello che stiamo votando: presentare un emendamento e averlo allegato a Concilium. Il supporto informatico serve per questo.
Prego, collega Ostanel, sull'ordine dei lavori.
Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)
Volevo lasciare a verbale il voto favorevole.
PRESIDENTE
Grazie.
Adesso votiamo la
mozione n. 198, così come modificata.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Adesso procediamo all'inversione richiesta dal PD precedentemente.
PUNTO
34 |
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MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI CAMANI, GIACOMO POSSAMAI, BIGON, MONTANARIELLO, ZANONI, ZOTTIS E OSTANEL RELATIVA A "LIMITARE LO STAGE E IL TIROCINIO EXTRACURRICOLARE E SALVAGUARDARE IL LAVORO PER I GIOVANI". (MOZIONE N. 228) RESPINTA
PRESIDENTE
Al punto n. 12 anticipiamo la mozione n. 228 della collega Camani ed altri e posticipiamo, invece, quella a firma Possamai ed altri, la n. 135, che diventa il penultimo punto.
Mozione n. 228: "Limitare lo stage e il tirocinio extracurricolare e salvaguardare il lavoro per i giovani".
Collega Camani, prego.
Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)
Grazie, Presidente.
Questa credo sia una mozione importante per la discussione di questo Consiglio in questa particolare fase storica. Come sappiamo, l'ingresso nel mondo del lavoro per le giovani generazioni è un passaggio importante, a maggior ragione oggi, in cui la pandemia ha fortemente acuito le incertezze per i ragazzi di entrare e cominciare a lavorare.
L'oggetto della mozione è quello di chiedere alla Regione un impegno in riferimento al tema dei tirocini extracurricolari o degli stage, che ‒ come sapete ‒ nascono, nelle intenzioni del legislatore, come strumenti di orientamento al lavoro e di formazione, che devono essere utilizzati in casi particolari proprio per favorire la formazione dei giovani che si apprestano al mondo del lavoro.
Proprio per questa loro natura, fortemente orientata ancora all'ambito formativo, il tirocinio extracurricolare non si definisce come un vero e proprio contratto di lavoro. Ha una retribuzione molto bassa, che, a livello nazionale, viene delegata alle Regioni in virtù dell'articolo 117 della Costituzione. Infatti, la Regione del Veneto nel 2017 ha emesso una delibera di Giunta nella quale si fissa a 450 euro lordi mensili la retribuzione del tirocinio extracurricolare. Non essendo un contratto di lavoro non prevede ferie, non prevede malattia, non prevede l'accesso alla Cassa integrazione, a qualsiasi forma di integrazione al reddito in caso di disoccupazione.
Diverso dal tirocinio extracurricolare è l'apprendistato, che invece è uno strumento costruito appositamente per sostenere l'ingresso nel mondo del lavoro dei giovani. È un vero e proprio contratto di lavoro, è fortemente tutelato.
Come sappiamo, come i colleghi sanno, la tendenza che spesso si registra nel mondo del lavoro è quella di un abuso quasi dei tirocini extracurricolari proprio perché sono forme di rapporto di lavoro non tutelati e che costano molto meno, a discapito invece dello strumento che principalmente andrebbe utilizzato quando i ragazzi entrano nel mondo del lavoro e cioè l'apprendistato.
Con la legge di bilancio del 2022, il Ministro del lavoro ha contribuito ad inserire una previsione, in particolare il comma 721, con il quale si affida alla Conferenza Stato Regioni il compito appunto di delineare le linee guida che dovrebbero poi essere assunte dal Governo proprio in materia di tirocini extracurricolari, specificando che tale revisione dovrà in particolar modo concentrarsi sulla definizione dei criteri che circoscrivono appunto l'applicazione del tirocinio extracurricolare ai soggetti con difficoltà di inclusione sociale.
Il legislatore nazionale, insomma, ha individuato, io credo, giustamente nella Conferenza Stato-Regioni lo spazio politico all'interno del quale la politica appunto possa dare delle indicazioni per un utilizzo più coerente con le finalità con cui questi strumenti sono stati pensati.
Con questa mozione, dunque, chiediamo alla Giunta regionale di impegnarsi su questo tema all'interno della Conferenza Stato-Regioni e, in particolare, di ragionare, di approfondire su questa definizione di soggetto in difficoltà. Certo, il tirocinio extracurricolare o lo stage non retribuito può essere un'opportunità che alcuni giovani hanno per continuare il loro percorso di formazione. Altrettanto certamente non può essere invece uno strumento che, surrettiziamente, viene utilizzato per far lavorare i ragazzi.
Ad esempio, io penso che la definizione di soggetto con difficoltà di inclusione sociale possa certamente includere persone che presentano dei livelli di difficoltà oggettiva, penso al soggetto migrante, al disabile piuttosto che ad altre condizioni di esclusione sociale, ma, ad esempio, non credo che il semplice stato di disoccupazione possa essere una condizione sufficiente per poter preferire lo strumento del tirocinio anziché la formula dell'apprendistato. Peraltro – e vado a concludere, Presidente – l'argomento di come mettere mano in generale a tutti gli strumenti che dovrebbero accompagnare i giovani all'ingresso nel mondo del lavoro credo che sia un argomento di forte attualità.
Chiediamo dunque alla Giunta regionale di impegnarsi nella redazione di queste linee guida, di utilizzare quello spazio politico che il Legislatore nazionale ha dato alle Regioni e di provare a essere all'avanguardia anche su questi temi per garantire ai giovani che cercano lavoro gli strumenti più adatti e le tutele migliori. Grazie.
PRESIDENTE
Grazie a lei, collega.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione la
mozione n. 228.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
PUNTO
13 |
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MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI SPERANZON, POLATO, SORANZO, FORMAGGIO E RAZZOLINI RELATIVA A "LO STATO ITALIANO GARANTISCA ALLA FAMIGLIA DI MATTEO VANZAN, MEDAGLIA D'ORO AL "VALORE DELL'ESERCITO", L'EROGAZIONE DEL TRATTAMENTO DI FINE SERVIZIO". (MOZIONE N. 185) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 23/2022)
PRESIDENTE
Andiamo al punto n. 13, a firma del collega Speranzon ed altri la mozione 185: "Lo Stato italiano garantisca alla famiglia Di Matteo Vanzan, medaglia d'oro al "valore dell'esercito", l'erogazione del trattamento di fine servizio".
Collega Speranzon, mi chieda la parola.
Raffaele SPERANZON (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)
Sì, Presidente, un attimo.
PRESIDENTE
Grazie. Collega Speranzon, prego.
Raffaele SPERANZON (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)
Premesso che Matteo Vanzan era un giovane che viveva a Camponogara, nella Città Metropolitana di Venezia, in servizio come fuciliere presso il primo Reggimento Lagunari "Serenissima". Era la sua seconda missione in Iraq ed era assegnato al Reparto Lagunari incaricato di assistere la protezione della sede della CPA di Nassiriya presso la base Libeccio durante gli scontri del maggio 2004 contro le milizie sciite di Muqtada al-Sadr. Ferito gravemente da una scheggia di mortaio durante un attacco contro la base, durante l'operazione "Screaming Eagle" del 14-15 maggio 2004, morì poche ore dopo all'età di 22 anni presso l'ospedale militare italiano di Tallil. Il 7 aprile 2006 l'allora Presidente della Repubblica conferì alla memoria di Vanzan la Croce d'Onore riservata alle vittime degli atti di terrorismo o degli atti ostili impegnate in operazioni militari e civili all'estero.
Il riconoscimento venne consegnato ai genitori il 21 giugno dello stesso anno alla Caserma Matter di Mestre alla presenza delle massime autorità militari, civili e religiose e la bandiera di guerra del Reggimento Lagunari "Serenissima" venne, in quell'occasione, decorata di una medaglia d'argento al valore dell'Esercito.
Da notizie di stampa si apprende che da diversi anni la famiglia di Matteo continua la propria battaglia con l'INPS per ottenere il Trattamento di fine servizio, cioè i due anni di stipendio che, secondo la legge n. 206/2004, spettano ai familiari delle vittime del terrorismo. L'INPS, in un primo momento, aveva dichiarato di aver corrisposto tutti i benefici pensionistici, previdenziali e fiscali previsti per i familiari delle vittime del terrorismo, ammettendo però che, a seguito di un'ulteriore richiesta presentata dalla famiglia nel 2016, erano in corso gli accertamenti con il Ministero per la quantificazione della somma residua spettante.
Successivamente i genitori hanno dovuto prendere atto del rigetto espresso dall'Istituto nazionale della previdenza sociale convinto che il militare, volontario in ferma breve all'epoca del decesso, non potesse essere considerato titolare di un rapporto di impiego e non avesse, perciò, titolo all'erogazione del TFS, così come riferisce il TAR del Veneto in apposita ordinanza. Di fronte al diniego ricevuto, i familiari si erano, infatti, rivolti al Tribunale amministrativo regionale per chiedere la condanna dell'ente vigilato dal Ministero del Lavoro al pagamento dell'emolumento previsto dalla legge n. 206/2004.
Noi dobbiamo prendere in considerazione il fatto che Matteo il 1° ottobre 2021 avrebbe compiuto quaranta anni se non fosse morto quando ne aveva appena 22 mentre serviva una patria che, in questo caso, purtroppo non sembra riconoscerne a sufficienza il sacrificio. Dopo aver riconosciuto Matteo vittima del terrorismo, quello stesso Stato sta negando l'erogazione della liquidazione ai suoi familiari, in quanto l'allora Caporale Maggiore dei Lagunari era un volontario in ferma breve, quando partì, per l'appunto, per andare in missione di pace.
I genitori, dopo aver subito la perdita del figlio, si ritrovano, dopo 17 anni, ad affrontare un'altra ingiustizia.
A tale vicenda, che lascia sgomenti, è necessario porre rimedio: l'Italia, la stessa Italia per cui Matteo ha sacrificato la propria vita, non può dimenticarsi dei suoi caduti.
Va considerato che il sito "Onore ai Caduti" rievoca così la vicenda: "Matteo aveva svolto la leva obbligatoria nel Corpo dei Vigili del fuoco, successivamente si era arruolato nell'Esercito, nel Reggimento dei Lagunari "Serenissima" dove aveva maturato la decisione di essere volontariamente inviato a Nassiriya. Nel corso di uno scontro a fuoco con dei miliziani, una granata di mortaio gli aveva reciso gravemente un'arteria femorale e, dopo un disperato intervento chirurgico, il giovane Caporale spirava a soli 22 anni a causa delle gravi ferite riportate".
Con questa mozione noi chiediamo un impegno da parte della Giunta regionale ad attivarsi, con ogni iniziativa utile, rendendoci perfettamente conto che non è compito né della Giunta né del Consiglio regionale intervenire direttamente per riportare giustizia in questo caso, ma sicuramente attivarsi in ogni modo presso le sedi competenti affinché lo Stato italiano garantisca alla famiglia di Matteo Vanzan, Medaglia d'oro al valore dell'esercito, l'erogazione del Trattamento di fine servizio, sanando quella che riteniamo essere un'odiosa contraddizione tra uno Stato che, da un lato, riconosce con titoli e con attestati l'eroicità del gesto e il fatto che è stato vittima per l'appunto di un attacco terroristico e poi, però, nelle pastoie burocratiche, dimentica di dare il giusto riconoscimento ai familiari che hanno subìto questa irrimediabile perdita.
PRESIDENTE
Collega Pan, prego.
Giuseppe PAN (Liga Veneta per Salvini Premier)
Sarò breve, Presidente. Grazie.
Ringrazio il collega Speranzon per aver presentato questa mozione. Da ex ufficiale volontario del Corpo degli Alpini mi associo a questa valutazione che il capogruppo Speranzon ha fatto.
Io ho solo una parola in questo senso. La parola è "vergogna". Questo ente del Governo italiano che non dà il TFS, il Trattamento di fine servizio, alla famiglia di Matteo Vanzan deve, in tutti i suoi apparati, vergognarsi. Un figlio di 22 anni che muore per la Patria, che muore in un Paese lontano in questa maniera, con un colpo di mortaio che recide l'arteria femorale, muore dissanguato, mentre, magari, i dirigenti dell'INPS se ne vanno a mangiare il sabato sera e la sera in centro a Roma, magari fregandosene di tutto e di tutti, penso sia veramente vergognoso.
È vergognoso che alla famiglia non sia riconosciuto questo trattamento. È chiaro che non ci sono fondi, non ci sono soldi in grado di far ritornare in vita gli affetti, i figli, ma almeno lo Stato riconosca il sacrificio di questo ragazzo di 22 anni, che è un figlio del Veneto, un figlio nostro. Penso che questa mozione debba essere trasmessa con urgenza a tutti i livelli centrali, perché poi ricordiamo che comunque il simbolo sempre dei Lagunari, della "Serenissima" è il nostro leone di San Marco e noi dobbiamo essere fieri di questo ragazzo che volontariamente è andato servire uno Stato – ed è morto anche per noi, è morto per tutti noi – che, per carità, una medaglia al valore è sempre una medaglia, ma che comunque aiuti la famiglia (e non penso che sia una famiglia abbiente) anche a superare con questo il ricordo del proprio figlio. Grazie.
PRESIDENTE
Grazie a lei, collega.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione la
mozione n. 185.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PUNTO
14 |
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MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI GIACOMO POSSAMAI, BIGON, CAMANI, MONTANARIELLO, ZANONI E ZOTTIS RELATIVA A "LA REGIONE SI ATTIVI PER RIQUALIFICARE LO STUDENTATO SAN SILVESTRO A VICENZA". (MOZIONE N. 129) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 24/2022)
PRESIDENTE
Punto n. 14, Mozione 129: "La Regione si attivi per riqualificare lo studentato San Silvestro a Vicenza".
Collega Possamai, prego.
Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)
Buongiorno Presidente.
È un tema di cui abbiamo già discusso in questo Consiglio. Lo studentato di San Silvestro è l'unico studentato universitario della città di Vicenza, è chiuso ormai da 10 anni e per una città, una Provincia in realtà che sta provando a lavorare sulla sua vocazione universitaria e quindi a costruire non soltanto un'identità, ma anche a dare la possibilità ai ragazzi di venire a studiare e a vivere a Vicenza è necessario intervenire.
Si è perso troppo tempo. Sono troppi anni che la Regione su questo fronte attende e non mette le risorse necessarie. Sono anche lievitati i costi di intervento nel frattempo. A più riprese è stato promesso un intervento che però ad oggi non c'è stato. Questa mozione semplicemente chiede alla Giunta un impegno vero nel prossimo provvedimento utile e quindi in un provvedimento di bilancio, che sia con le risorse che arrivano da Roma, dal PNRR o comunque insomma con qualsiasi fondo che sia possibile attirare tramite la programmazione regionale, il fatto di dire che quella è una priorità e che pensiamo che lì vadano destinate le risorse, che quanto prima quello studentato vada riattivato.
Questa è la richiesta che facciamo con questa mozione. È un tema che abbiamo già sollevato in passato in quest'Aula. L'assessore Donazzan ha dato, diciamo così, una positiva risposta sul fatto che l'intenzione esiste, però è il tempo di vedere concretamente tramutarsi in realtà quest'impegno. Grazie.
PRESIDENTE
Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire la collega Maino. Prego.
Silvia MAINO (Zaia Presidente)
Grazie.
Posso anticipare questa mattina che ho sentito il direttore dell'ESU, che mi conferma come, ai sensi della legge n. 338 del 2000, hanno in predicato di chiedere un finanziamento – quindi, i denari ci sarebbero – per la ristrutturazione dello studentato.
Lo studentato, senza ombra di dubbio, riveste un ruolo molto importante per la città, perché dà alloggio a molti studenti che potranno essere non solo di Padova ma, per esempio, anche di Vicenza. Si tratta sostanzialmente, con questo finanziamento, di fare un intervento di natura edilizia, cioè di sanare, come diceva giustamente il collega di Vicenza, gli aspetti di natura edilizia rimasti lesionati dal terremoto.
Direi, Consigliere, che le rassicurazioni del direttore dell'ESU possano essere più che sufficienti per pensare che l'edificio verrà rimesso in pristino il prima possibile.
PRESIDENTE
Sospendiamo per due minuti.
La Seduta è sospesa alle ore 12.15
La Seduta riprende alle ore 12.17
PRESIDENTE
La ripresa dei lavori è fissata alle ore 12.25.
La Seduta è sospesa alle ore 12.17
La Seduta riprende alle ore 12.25
PRESIDENTE
Riprendiamo i lavori.
Sul tema mi pare sia stata proposta una modifica che adesso il presentatore enuncerà. Ricordo che su questo tema c'è stato non se un ordine del giorno o un emendamento in bilancio. Anche l'impegno preso dalla collega Donazzan in Aula era che i lavori sarebbero stati imminenti, anche perché, come ha ben detto prima la collega Maino, i soldi sono già nel capitolo, con nome e cognome (San Silvestro), e il bando è previsto per fine maggio del 2022.
Prego, collega Possamai, con le modifiche, ai sensi dell'articolo 102.
Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)
Grazie, Presidente.
Ci siamo confrontati con la consigliera Maino e con il consigliere Giacomin, oltre che con lei, individuando alcune modifiche alla mozione, che ‒ ricordiamo ‒ è stata presentata il 24 giugno. Nel frattempo, abbiamo anche avuto modo di discutere di nuovo di questo oggetto e ricordo anch'io le parole molto chiare dell'assessore Donazzan, che si è impegnata in questo senso.
Le chiedo, quindi, di modificare in questo modo gli impegni, Presidente. Nel primo dei due impegni, dove è scritto "l'ESU di Padova per definire", fino a "per definire" rimane; viene cancellato "un piano progettuale dei lavori da effettuare e alcune". Quindi, diventa: "per definire...".
PRESIDENTE
Perché il piano c'è già. Prego.
Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)
"Per definire le linee guida strategiche per rafforzare la presenza universitaria a Vicenza".
Inoltre, viene tolto il secondo impegno e ne viene inserito uno nuovo, che reca semplicemente: "ad avviare l'intervento su San Silvestro entro l'anno in corso".
Questa è la nuova versione.
PRESIDENTE
Bene. Con queste modifiche – vedo annuire i colleghi in Aula – metto in votazione la
mozione n. 129.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PUNTO
15 |
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MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI BOZZA E VENTURINI RELATIVA A "LA REGIONE VENETO SI IMPEGNI A SOSTENERE CON ADEGUATE RISORSE I CONCESSIONARI DEGLI IMPIANTI NATATORI E SPORTIVI IN GENERE PER FRONTEGGIARE L'AUMENTO ESPONENZIALE DEI COSTI ENERGETICI". (MOZIONE N. 206) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 25/2022)
PRESIDENTE
Andiamo alla mozione n. 206 dei colleghi Bozza, che vedo in Aula, e Venturini: "La Regione Veneto si impegni a sostenere con adeguate risorse i concessionari degli impianti natatori e sportivi in genere per fronteggiare l'aumento esponenziale dei costi energetici".
Anche questa è di assoluta attualità.
Collega Bozza, prego.
Alberto BOZZA (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto)
Grazie, Presidente.
Questa mozione, che abbiamo presentato a fine novembre, andava di fatto a raccogliere un problema molto sentito, e non ancora oggi risolto, che era dettato da un grido di allarme da parte delle associazioni di categoria che oggi racchiudono tutte le realtà sportive e in particolare gli impianti natatori.
Il coordinamento delle Associazioni gestori impianti natatori, AssoNuoto e anche la stessa Federazione Italiana Nuoto nelle settimane e nei mesi scorsi, a causa del caro bollette, hanno cercato di sensibilizzare tutte le Istituzioni rispetto a quello che era ed è ancora un problema importante a causa degli aumenti dei costi energetici, che si assestano intorno al 50%. Se facciamo il conto di quello che, ad esempio nella nostra Regione Veneto, è avvenuto e sta avvenendo in questo periodo a causa appunto dell'incremento del costo energetico, calcoliamo come complessivamente i costi energetici siano aumentati di più 5.750.000 euro, distribuiti tra 30 impianti che sono considerati di grandi dimensioni, che hanno avuto un aumento nell'ultimo anno di 115.000 euro di bolletta, per passare poi a quei 40 impianti di piccola dimensione che hanno avuto un aumento di circa 60.000 euro. Moltiplicando ovviamente questi importi arriviamo agli oltre 5,7 milioni di cui parlavo prima, che chiaramente incidono non solo sui costi vivi, ma hanno anche una ricaduta sul piano economico-finanziario di un centro natatorio che, come sapete, tra l'altro in questo periodo (e soprattutto in questi ultimi due anni) ha subito una battuta d'arresto gravissima, in considerazione del fatto che le normative nazionali imponevano le chiusure, e le riaperture successive sono state sempre molto ridotte anche in termini di presenza.
Voi ben capite che cosa vuol dire questo, qual è la ripercussione in termini patrimoniali e qual è la ripercussione soprattutto in termini sociali, per le nostre famiglie e per i nostri ragazzi. In considerazione che molti di questi impianti natatori sono di proprietà comunale, c'è anche un depauperamento del patrimonio; a fronte di quello che sta avvenendo c'è una serie di fallimenti annunciati di molte società che non riescono più a mantenere aperti gli impianti, quindi la chiusura è inevitabile e gli effetti negativi, sociali oltre che economici, che si ripercuotono sulla nostra comunità sono davvero importanti e gravi.
Ecco, allora, che l'intento di questa mozione è quello di sensibilizzare e fare in modo che tutte le Istituzioni, dai Comuni alla Regione, allo Stato, all'Europa, si rendano conto che, nonostante gli interventi annunciati, che ci sono stati fortunatamente anche nelle ultime ore... Ricordo il bonus del 2022 prorogato a partire dal 18 febbraio di quest'anno, laddove il Governo ha stanziato più di 10 miliardi di euro, come il Fondo unico a sostegno del potenziamento del movimento sportivo italiano per il quale, con legge 205 del 2017, in queste ore è stato quantomeno annunciato dal decreto del Governo un ulteriore stanziamento di 100 milioni di euro sotto forma di contributi a fondo perduto.
Richiamo solo – e chiudo – quello che è avvenuto e sta avvenendo anche in altre Regioni. Da questo punto di vista, richiamo la vicina Regione Lombardia, che ha cercato di aiutare fornendo delle garanzie in finanziamenti sotto forma di bando, di contributi a fondo perduto, ma soprattutto di garanzie che vengono date alle società che possono attingere dal fondo Confidi.
Credo che questo possa essere un sistema al quale, nei limiti di quanto ci è consentito, anche la Regione Veneto potrebbe guardare con interesse, proprio per il fatto che ci sarebbe la possibilità per i soggetti beneficiari, a titolo gratuito, di questi finanziamenti da parte dei Confidi, di avere la copertura del 100% dell'importo per ogni singolo finanziamento, con un limite massimo di 200.000 euro e sui finanziamenti di valore totale di 100.000 euro, con la possibilità di avere un contributo del 10% del valore finanziato, la cui erogazione viene subordinata, ovviamente, alla restituzione del finanziamento ricevuto.
L'impegno che chiediamo è di attivarsi nei confronti del Governo e, per quel che è possibile, anche nella Regione Veneto, emulando qualche altra Regione vicina. Grazie.
PRESIDENTE
Collega Bozza, grazie. Ha già illustrato anche l'emendamento che ha depositato.
Vedo un intervento sulla mozione del collega Pan. Prego.
Giuseppe PAN (Liga Veneta per Salvini Premier)
Grazie, Presidente.
Solo per ringraziare il collega Bozza di aver presentato questa mozione, perché se il Veneto può fregiarsi di tante medaglie olimpiche e titoli mondiali da parte di tanti campioni, che naturalmente hanno anche portato lustro allo sport della nostra Regione (da Federica Pellegrini a Dotto, a tanti campioni del nuoto olimpici e internazionali), penso che, senza nulla togliere ad altri sport, purtroppo la gestione... Ricordo da Sindaco di aver creato una gestione di piscine che comprendeva non solo l'Alta Padovana, ma anche le Province attorno, come quella di Vicenza, come quella naturalmente di Venezia, in cui ci sono sinergie tra i gestori delle piscine. Ne ho sentiti anch'io alcuni, che sono veramente alla disperazione, dopo due anni di pandemia in cui i corsi per i bambini, e naturalmente anche per i portatori di handicap o comunque per persone che hanno delle disabilità, famiglie eccetera, sono spariti quasi totalmente, in certi periodi, in questi due anni. Quindi, anche gli introiti spesso e volentieri sono andati perduti.
Se ricordiamo poi, come bene ha richiamato il collega, che le proprietà di questi impianti natatori sono per gran parte dei Comuni, spesso e volentieri in queste convenzioni anche di molti anni vengono distribuiti naturalmente investimenti importanti. Non c'è solo il riscaldamento, ma il rinnovo delle tecnologie e la continua sistemazione di questi impianti hanno comportato che tante società nei nostri territori si erano "indebitate" con mutui anche di molti anni. È chiaro, quindi, che tanti stanno pensando di chiudere definitivamente l'attività perché non riescono a pagare non solo le rate dei mutui, ma anche, con l'aumento indiscriminato, le bollette del gas, perché il riscaldamento dell'acqua delle piscine interne si fa in gran parte in questa maniera.
È chiaro che noi abbiamo il dovere di intervenire per salvaguardare questo sport, che è uno sport completo e importante, e soprattutto l'attività fisica dei nostri giovani. Quindi, è assolutamente condivisibile la mozione da lei presentata e, come Gruppi della maggioranza – penso di parlare anche per il collega Villanova e per tutti i colleghi – riteniamo sia assolutamente importante intervenire in tutte le maniere per salvaguardare questo sport che ci ha dato grandi soddisfazioni.
PRESIDENTE
Grazie.
Collega Lorenzoni, prego.
Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)
Grazie, Presidente, e grazie al collega, che solleva un tema serio.
Veramente auspico che ci sia, però, un'azione anche da parte della Regione nel sostenere questi impianti. Abbiamo fatto alcune valutazioni, con degli studenti, sugli impianti natatori della Regione e abbiamo visto che ci sono misure molto semplici che portano a risparmi incredibili. Banalmente, coprendo lo specchio d'acqua quando nessuno lo utilizza, si riesce a mantenere la temperatura dell'acqua per tempi molto più lunghi che quando viene lasciato scoperto. Abbiamo visto che solo pochi impianti adottano accorgimenti di questo tipo. I cogeneratori e il solare termico sono tutte misure che, con poco costo, possono portare una contrazione significativa dei costi energetici.
Va benissimo, in questo momento, dare risposte immediate, però l'auspicio è che si ragioni anche in termini di proposta e di capacità di gestire il tema in maniera più lungimirante e che si possano sostenere questi impianti, che sono costosi dal punto di vista energetico, con delle misure permanenti e ragionevoli. Grazie.
PRESIDENTE
Grazie, collega.
Emendamento n.
E0001 presentato dai consiglieri Bozza e Venturini, modificativo, che prevede:
Dopo la frase "impegna la Giunta regionale" sostituire il dispositivo come segue:
"ad individuare tutti gli strumenti possibili e a sollecitare il Governo al fine di sostenere con adeguate risorse economiche le varie forme associative che gestiscono gli impianti sportivi con particolare riguardo a quelli natatori al fine di fronteggiare il caro bollette e consentire la prosecuzione delle attività".
È l'emendamento che prima il collega Bozza ha illustrato.
Votiamo prima l'emendamento 1, che tutti avete avuto e che chi non è in Aula ha anche su Concilium.
Metto in votazione l'emendamento n.
E0001.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Metto in votazione la
mozione n. 206 come modificata.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PUNTO
16 |
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MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI CENTENARO, MAINO, RIZZOTTO, VILLANOVA, CORSI, FINCO, RIGO, PICCININI, SCATTO, SANDONÀ E CECCHETTO RELATIVA A "TITOLO SUPERBONUS POSSIBILE A TUTTE LE RISTRUTTURAZIONI SE EDIFICI NON VINCOLATI". (MOZIONE N. 189) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 26/2022)
PRESIDENTE
Andiamo alla mozione n. 189, presentata da Centenaro e altri: "Titolo superbonus possibile a tutte le ristrutturazioni se edifici non vincolati".
Collega Centenaro, se vuol prendere la parola con Concilium.
Giulio CENTENARO (Zaia Presidente)
Si sente?
PRESIDENTE
Sì, ma entri in Concilium, vada su "richiesta parola" e prema due volte il tasto. Grazie.
Collega, intervenga pure. Prego.
Giulio CENTENARO (Zaia Presidente)
Buongiorno a tutti. Grazie, Presidente, per avermi concesso la parola.
Questa mozione consiliare, che è stata presentata il 19 ottobre 2021, che do per letta, vuole evidenziare una problematica emersa in materia di ristrutturazioni edilizie legate anche alle agevolazioni fiscali di Ecobonus, Sismabonus e Superbonus 110%.
Il decreto legge n. 76 del 26 luglio 2020, conosciuto come Decreto Semplificazioni, poi convertito nella legge n. 120 dell'11 settembre 2020, ha modificato il Testo unico dell'edilizia (DPR 380 del 6 giugno 2001) e in particolare ha incluso nell'articolo 3, comma 1, lettera d), nella definizione di "ristrutturazione edilizia" la demolizione e la ricostruzione con modifica di sagoma, sedime, prospetti e volume, precisando che per gli immobili sottoposti a tutela ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto 22 gennaio 2004, n. 42, gli interventi di demolizione e ricostruzione e gli interventi di ripristino degli edifici crollati o demoliti costituiscono interventi di ristrutturazione edilizia soltanto ove siano mantenuti sagoma, prospetti, sedime e caratteristiche planivolumetriche e tipologiche dell'edificio preesistente e non siano previsti incrementi di volumetria.
Appare evidente che tale limitazione può essere riferita esclusivamente agli edifici che rivestono valore storico, monumentale o di interesse culturale e tutelati dal Codice dei beni culturali e del paesaggio. Infatti, per tali immobili generalmente non vi è la possibilità di modificare i prospetti, la sagoma, il sedime e la volumetria, ma il recupero degli stessi avviene esclusivamente mediante interventi di restauro e risanamento conservativo, così come definiti nell'articolo 3, comma 1, lettera c), del DPR n. 380/2001.
Questa definizione, però, implica notevoli limitazioni alla riqualificazione dei territori, caratterizzati, soprattutto al di fuori dei centri abitati, dalla presenza di fabbricati obsoleti e in molti casi insistenti in fasce di rispetto stradale o idraulico, dove l'interesse prevalente sarebbe quello di procedere con interventi di demolizione e ricostruzione in altre aree, fuori dalle predette fasce di protezione.
Si precisa che il Codice dei beni culturali e del paesaggio fa un distinguo tra i due tipi di beni da tutelarsi, da un lato i beni culturali e dall'altro quelli paesaggistici. Mentre, all'articolo 3, comma 1, lettera d), del DPR n. 380/2001, come citato prima, non viene prevista alcuna differenziazione, creando così una discrepanza irrazionale, posto che un immobile privo di valore intrinseco, ma ricadente in area vincolata deve essere ricostruito fedelmente per poter ottenere i bonus fiscali, mentre in area non vincolata rimane ferma la possibilità di demolirlo e ricostruirlo, modificando sagoma, prospetti, sedime e caratteristiche planivolumetriche e tipologiche dell'edificio preesistente.
Voglio anche precisare che questo problema, al di là del Superbonus, che è anche di breve scadenza, ad esempio, per le unifamiliari, è un problema che comunque rimarrà, perché è un problema dal punto di vista edilizio e urbanistico.
Si chiede, pertanto, alla Giunta regionale di farsi portavoce presso il Governo affinché si trovi una soluzione e venga chiarita la normativa in tempi ragionevolmente brevi, considerate le scadenze delle agevolazioni fiscali sugli interventi edilizi, tenendo presente che questa mozione è stata presentata il 19 ottobre dell'anno scorso.
Grazie dell'attenzione.
PRESIDENTE
Grazie a lei.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione la
mozione n.
189.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PUNTO
17 |
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MOZIONE PRESENTATA DALLA CONSIGLIERA BALDIN RELATIVA A "SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: CON IL NUOVO PIANO STRATEGICO SI ARRIVI PRESTO AD UNA TUTELA EFFETTIVA DEI LAVORATORI". (MOZIONE N. 188) RITIRATA
La Vicepresidente Francesca ZOTTIS
PRESIDENTE
Passiamo al punto n. 17, mozione n. 188, a firma della collega Baldin: "Salute e sicurezza sul lavoro: con il nuovo Piano strategico si arrivi presto ad una tutela effettiva dei lavoratori".
Collega Baldin, prego.
Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)
Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti.
Questa mozione l'ho presentata in tempi non troppo recenti, mentre l'approvazione della delibera che ha approvato il nuovo Piano strategico 2021-2023 è avvenuta pochi giorni prima, e da quello che abbiamo potuto leggere sugli articoli di stampa, non avendolo ancora avuto per visionarlo, questo Piano sembra andare nella direzione da quest'Aula auspicata più volte, come l'incremento degli organici SPISAL. Negli articoli, infatti, si parla di un aumento del 10% degli operatori, fino a raggiungere una base di 280 operatori in totale, che aumenteranno le attività di prevenzione degli incidenti sul lavoro. Inoltre, si parla anche di un monitoraggio costante da parte del Comitato regionale di coordinamento. Si cita anche il fatto che è stato condiviso tra tutti gli Enti interessati, quindi anche la Direzione Prevenzione, Sicurezza alimentare e Veterinaria, Formazione, Istruzione e Lavoro, Ispettorato del Lavoro, ARPA, INAIL, INPS, Vigili del fuoco, ANCE, ANCI e UPI, sindacati, associazioni di categoria eccetera. Quindi, si procede in continuità.
Ricordo che nel 2020 il tavolo non si è mai riunito, per cui spero che in questi ulteriori anni questo diventi un modo di operare, quello di rimanere costantemente aggiornati su quello che succede nella nostra regione sul fronte della sicurezza del lavoro. Ormai assistiamo ogni giorno a brutte notizie riguardo a incidenti sul lavoro, che coinvolgono anche sempre tanti giovani, e siamo veramente stanchi di piangere per queste morti. È arrivato il momento di fare un'azione forte. Speriamo che questo Piano sia una buona base, aspettiamo di vederlo, però l'impegno per il monitoraggio deve essere costante. Auspichiamo che anche da parte dell'assessore regionale Lanzarin, che oggi non c'è, ma speriamo che gli arrivino queste parole, ci sia l'impegno di portare a conoscenza del Consiglio regionale le attività che vengono fatte, come sta procedendo la situazione e se ci sono dei miglioramenti o dei peggioramenti.
Credo che nel 2022 morire per lavoro non sia degno di un paese civile. Bisogna fare tutto quello che si può e mettere in atto tutte le misure per evitare che questo accada. Non parlo soltanto dei morti, ma anche dei tanti infortuni che si verificano, che sono purtroppo in aumento esponenziale negli ultimi anni. Ebbene, tutte queste situazioni vanno costantemente monitorate, come dicevo, e devono essere una priorità assoluta per tutti noi in questa Regione.
Ritiro, quindi, la mozione perché è stata superata dalla delibera della Giunta regionale del 15 febbraio.
PRESIDENTE
Grazie, Consigliera.
PUNTO
18 |
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MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI MAINO, VALDEGAMBERI, CORSI, CENTENARO, DOLFIN, BORON, PUPPATO, RIZZOTTO, SANDONÀ, SCATTO, ZECCHINATO, VIANELLO, FINCO E CECCHETTO RELATIVA A "INDENNITÀ COVID PER GLI INFERMIERI NON ANCORA EROGATA DAL GOVERNO, SI PROSPETTANO TEMPI BIBLICI". (MOZIONE N. 204) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 27/2022)
PRESIDENTE
Passiamo alla mozione n. 204, a firma dei colleghi Maino, Valdegamberi, Corsi ed altri: "Indennità Covid per gli infermieri non ancora erogata dal Governo, si prospettano tempi biblici".
Collega Maino, prego. Non la sentiamo, è meglio se viene giù. Grazie.
Aspettiamo due secondi che scenda e riprendiamo.
Consigliera Maino, grazie.
Silvia MAINO (Zaia Presidente)
Grazie a lei.
Premetto che anche qui abbiamo una mozione depositata ancora a novembre 2021, quindi alcune considerazioni che sono qui inserite chiaramente sono datate, ma non tutte, purtroppo.
Partiamo dal fatto che l'ARAN ancora il 5 agosto ha dato via alla trattativa contrattuale per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro del Comparto Sanità relativo agli anni 2019-2021. In sede di bilancio 2021 era stata riconosciuta un'indennità di specificità infermieristica per gli infermieri dipendenti delle aziende e degli enti del servizio sanitario nazionale quale parte del trattamento economico fondamentale. Ebbene, l'erogazione di questa indennità di specificità era prevista da gennaio 2021. Di che cosa parliamo? Parliamo, ai sensi dell'articolo 410, di 335 milioni di euro per la parte infermieristica e di altri 100 milioni di euro per gli altri profili sanitari e socio-sanitari. Questo tipo di erogazione era stata, però, vincolata al rinnovo del contratto collettivo. Perché? Perché si tratta di istituti nuovi e, di conseguenza, istituti non contrattualmente previsti, per cui era necessario passare proprio attraverso la trattativa sindacale.
Si parla di un aumento contrattuale non enorme, si parlava di 75 euro all'inizio, poi le proiezioni si sono modificate perché è aumentato, a seguito della pandemia, il numero di infermieri in Italia, e quindi si parla di circa 67 – andiamo a spanne – euro lordi mensili, compresa la tredicesima mensilità, con arretrati dal 1° gennaio 2021. Però, la cosa importante era che questo aumento contrattuale era riferito al trattamento fondamentale, quindi costituiva sostanzialmente una base per il finanziamento dei prossimi contratti.
Che cosa succede? Succede che, mentre per la parte del comparto non succede nulla, per la parte della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria questo denaro, pari a un incremento del 27%, viene già erogato. Quindi, i medici se lo trovano già in busta paga, sostanzialmente. Questo genera, come potete pensare, uno sbilanciamento e anche una certa difficoltà tra operatori che operano fianco a fianco o magari nello stesso ospedale.
Questa è una tornata contrattuale molto importante. Sapete che c'è stato anche uno sciopero degli infermieri il 28 gennaio, perché si toccano tematiche importantissime per il mondo del lavoro, cioè allargare, per esempio, le maglie del vincolo di esclusività, toccare la nozione di lavoro usurante, aggiornare il sistema di classificazione degli incarichi. Insomma, è in atto un'intensa attività di rimodulazione del contratto.
Continuiamo a chiedere agli infermieri, ancora oggi, di lavorare in un contesto estremamente difficile, ma alla fine non gli diamo quello che spetta loro da gennaio 2021. Ecco perché con questa mozione impegno la Giunta a farsi promotrice presso il Governo affinché questa indennità di specificità venga erogata al più presto, svincolandola, per quanto possibile, dall'approvazione del CCNL Comparto Sanità.
Grazie.
PRESIDENTE
Grazie, Consigliera.
Ha chiesto di intervenire la consigliera Bigon. Prego.
Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)
Grazie, Presidente.
Effettivamente gli infermieri hanno subìto un carico di lavoro estremamente pesante, soprattutto in questi due anni, ragion per cui crediamo che la rimodulazione del contratto debba essere assolutamente fatta e soprattutto anche un equilibrio tra le varie prestazioni e anche le indennità. Quindi, riteniamo sia importante che la Regione si faccia promotrice e anche portavoce di questi lavoratori presso il Governo affinché vengano riequilibrate le situazioni, ma soprattutto erogate le somme spettanti.
Grazie.
PRESIDENTE
Grazie, Consigliera.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Montanariello. Prego.
Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)
Grazie, Presidente.
Ringrazio la collega per aver portato questa mozione che, come sempre, mette in luce tanti di quelli che sono gli angoli bui che ricadono su chi quotidianamente lavora, in questo caso con l'aggravante che si tratta di chi nella pandemia, insieme ad altri, è stato uno degli attori principali. Lei faceva un passaggio quando parlava del contratto nazionale, ebbene questo è molto importante, perché troppo spesso noi diamo per scontato che, quando qualcuno lavora, è un dipendente e ha tutti i suoi diritti, però ormai negli ultimi anni c'è un dramma dietro gli stipendi dei dipendenti. Infatti, se qualcuno dice che sono dei privilegiati e che hanno gli stipendi fissi, si scorda di dire che ci sono contratti nazionali che sono dieci anni che non vengono rinnovati.
Venerdì ci sarà uno sciopero, ad esempio, del trasporto, anche loro per il contratto nazionale, così come ci sono stati per i metalmeccanici. E tante volte cosa succede? Che stai dieci anni senza contratto, dopo te lo rinnovano, degli arretrati ti danno il 10% di una tantum, magari in due tranche, e tu nel frattempo hai perso sei, sette, otto mensilità, aggiunte a quelle degli scioperi che hai dovuto fare per avere questo riconoscimento, e ti liquidano magari con 80-90 euro lordi, e uno magari ti dice pure che hai avuto un aumento, 80 euro di aumento. Invece, magari quelli sono a livello intermedio, quindi c'è anche chi ne prende di meno, qualcuno di più, glieli danno lordi e glieli danno dopo dieci anni.
Ricordo che una volta c'era la buona scala mobile, per cui a mano a mano che aumentava il costo aumentavano anche gli stipendi. Oggi, invece, in Italia abbiamo un dramma, che è quello della perdita di potere d'acquisto. E nessuno dice che ci sono dipendenti privati e pubblici che in dieci anni hanno avuto uno stipendio di 80-90 euro lordi. Ma dieci anni fa riuscivamo a fare quello che facciamo oggi con i soldi noi? Quindi, questo è un dramma.
Io spero che si ponga la giusta attenzione su tutta la partita dei contratti collettivi nazionali di lavoro, al netto di chi governi, Destra o Sinistra. È un patrimonio di tutti avere una persona che vada a lavorare e si possa autosostenere, non è una battaglia politica. Del resto, quando un contratto è fermo da dieci anni, hanno governato tutti, Destra e Sinistra, quindi non ci sono eroi su questo. Però, è importante che queste cose perlomeno le diciamo. Perché? Perché dopo, quando uno fa sciopero, si è tentati di dire: ma guarda quel cattivo dell'infermiere che fa sciopero, o quel cattivo della CTV, o quel cattivo dei portabagagli. Ma non dice che quella persona paga di più di affitto o di mutuo di quanto pagava dieci anni fa e guadagna di meno.
Queste – mi permetta di dirlo, soprattutto in questo caso degli infermieri – sono delle vergogne, di cui un Paese come l'Italia, un Paese civile, non dovrebbe macchiarsi. Quando tu fai lavorare la gente, non le riconosci l'aumento del carovita e le dai anche del privilegiato perché ha un lavoro fisso, è una vergogna. A volte, quando vedo qualcuno che fa certe interviste, mi verrebbe voglia di prendermi una querela e dire: devi vergognarti! Credetemi, ve lo posso garantire, quando vedi che, mantenendo lo stesso ritmo di vita, prima non arrivi agli ultimi tre giorni del mese, poi all'ultima settimana, poi agli ultimi dieci giorni e poi agli ultimi dodici, è un dramma. Dopo parliamo tanto dell'economia, degli investimenti, di fare girare l'indotto. Ma mettiamo i soldi in tasca alla gente e vediamo come gira l'economia! Che economia deve girare che c'è gente che guadagna come guadagnava dieci anni fa?
L'ho presa un po' larga, anche se la mozione verteva su un angolo specifico, ma tutto quello che ho detto l'ho detto per sottolineare che dovremmo accendere sempre i riflettori su questi temi, perché quando alla gente che lavora non si danno i propri riconoscimenti non esiste colore politico, ma esiste soltanto la vergogna di un Paese civile come l'Italia, che dovrebbe vantarsi di esserlo, ma a volte ce lo dimentichiamo tutti.
PRESIDENTE
Grazie, collega.
Non ci sono altri interventi.
Metto in votazione la
mozione n. 204.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva all'unanimità.
PUNTO
19 |
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MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI MONTANARIELLO E ZOTTIS RELATIVA A "LA GIUNTA REGIONALE SI ATTIVI PER LA REALIZZAZIONE DELLA PISTA CICLABILE SUL PONTE DELLA ROMEA CHE ATTRAVERSA IL FIUME BRENTA". (MOZIONE N. 141) RITIRATA
PRESIDENTE
Adesso chiederei al collega Montanariello per quanto riguarda la mozione n. 141, dato che mi sembrava venisse ritirata perché superata a seguito della discussione di ieri. Prego, collega.
Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)
Presidente, che sia chiaro: non la ritiro per scarsità di importanza del tema, bensì la ritiro essendo già stata approvata in altra forma ieri. Quindi, evito un inutile perder tempo a ridiscuterne oggi.
Faccio questa specifica per evitare che, domani, il furbo di turno possa dire che il consigliere Montanariello l'ha ritirata. La ritiro perché l'Aula, in maniera responsabile e condivisa, ha già approvato ieri ampiamente questo tema abbondantemente discusso.
PRESIDENTE
È stato chiarissimo. La ringrazio.
La mozione n. 141, quindi, viene ritirata.
Sospendiamo i lavori fino alle ore 14.30.
Adesso ci sarà la Commissione Terza al quarto piano e alle ore 13.30 la conferenza stampa.
Grazie.
La Seduta è sospesa alle ore 13.01
Assume la Presidenza
Il Presidente Roberto CIAMBETTI
La Seduta riprende alle ore 14.49
PRESIDENTE
Buongiorno. Vedo che il collega Formaggio fa la parte della minoranza. Riti di passaggio?
Direi che possiamo iniziare se qualcuno della minoranza viene in Aula.
Sapresti farlo bene, penso.
La Terza Commissione è finita, vero? Vedo la relatrice del punto.
PUNTO
20 |
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MOZIONE PRESENTATA DALLE CONSIGLIERE CESTARI E BISAGLIA RELATIVA A "LICEO MUSICALE: VENGA ISTITUITO ANCHE IN PROVINCIA DI ROVIGO". (MOZIONE N. 153) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 28/2022)
PRESIDENTE
Passiamo al punto n. 20, mozione n. 153 dei colleghi Cestari e Bisaglia: "Liceo musicale: venga istituito anche in Provincia di Rovigo".
La collega Laura Cestari ha la parola, prego.
Laura CESTARI (Liga Veneta per Salvini Premier)
Grazie, Presidente.
In effetti questo è un tema particolarmente sentito nel nostro Polesine, ma soprattutto nella città di Rovigo. Difatti c'è una mozione già depositata anche dal Gruppo consiliare della Lega proprio nella città di Rovigo. Qui si torna a parlare un pochino della riforma Gelmini che appunto ha modificato in particolar modo i licei che riguardano le scienze umane, i licei artistici e anche i licei musicali.
In tutte le Province del Veneto esiste un liceo musicale. La Provincia di Rovigo questa volta in effetti si lamenta per qualche cosa perché proprio solo nella nostra Provincia manca il liceo musicale e siamo già a 11 anni dalla riforma Gelmini, quindi, insomma, direi che di tempo ne è passato. Ci sono dei disagi a fronte di questo, non si tratta solo di un vezzo riuscire ad avere un liceo musicale nella nostra Provincia. Gli studenti, infatti, della Provincia di Rovigo che vogliono frequentare questo tipo di istituti sono costretti a recarsi a Padova come Provincia più vicina, a Verona, a Venezia o in qualsiasi altra Provincia della Regione Veneto.
C'è un paradosso perché abbiamo dislocate nella nostra Provincia diverse scuole medie con indirizzo musicale – credo peraltro ne stiano nascendo altre tre, quindi per un totale di 13 all'interno della nostra Provincia di Rovigo – ma poi paradossalmente non esiste un liceo musicale. Di fatto, per continuare l'indirizzo musicale o si va al Conservatorio dovendo frequentare parallelamente un istituto superiore e il Conservatorio, oppure, come già detto, dovrebbero recarsi in altre Province. Peraltro qualora si decida di adottare la scelta di frequentare una scuola superiore e a latere un Conservatorio, quasi sempre, in una percentuale molto alta, uno dei due percorsi di studi si va abbandonando, insomma, con un danno direi anche abbastanza importante.
Considerando le problematiche di questi studenti, considerando, ripeto, che la riforma Gelmini ormai è avvenuta 11 anni fa, quindi di tempo ne è passato a sufficienza, riteniamo assolutamente opportuno che sia giunto il momento di offrire alla città di Rovigo la possibilità di avere il liceo musicale, senza nulla togliere ai Conservatori, che comunque funzionano perfettamente sia ad Adria che a Rovigo. La nostra richiesta è semplicemente quella di chiedere alla Giunta regionale di intervenire sul tema, cercando di confrontarsi con il Governo affinché, appunto, ci possa essere l'istituzione di un liceo musicale anche nella Provincia di Rovigo. Grazie.
PRESIDENTE
Grazie a lei.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione la
mozione n. 153.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PUNTO
21 |
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MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI LORENZONI, OSTANEL E BALDIN RELATIVA A "LA REGIONE ATTIVI UN NUCLEO SPECIALISTICO REGIONALE DI SUPPORTO ALLA PARTECIPAZIONE DEI BANDI DEL PNRR DA PARTE DEI PICCOLI COMUNI". (MOZIONE N. 225) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 29/2022)
PRESIDENTE
Siamo alla mozione n. 225 dei colleghi Lorenzoni, Baldin e Ostanel: "La Regione attivi un nucleo specialistico regionale di supporto alla partecipazione dei bandi del PNRR dei piccoli Comuni". Avete visto il collega Lorenzoni per caso? Sta arrivando. Mi dicevano: "Sta arrivando" però tu sei più riccioluto di Lorenzoni. Attendiamo l'arrivo del collega Lorenzoni.
Collega Ostanel, vuole dirci qualcosa? Ben volentieri. Può intervenire al microfono eventualmente in attesa di Lorenzoni, almeno la sua voce potrebbe illuminarci sulla mozione n. 225. Ostanel, prego.
Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)
Grazie, Presidente.
Intervengo, in attesa che entri il collega Lorenzoni, su una mozione che, appunto, abbiamo condiviso e ho sottoscritto convintamente rispetto al tema del PNRR.
C'è un tema che avevo già portato in Aula tempo fa, rispetto al fatto che abbiamo discusso qui in Aula tempo fa di alcune linee di indirizzo attraverso delle risoluzioni che avevamo anche elaborato in maniera, credo, utile e congiunta dopo una giornata di discussione. Abbiamo poi visto il Piano nazionale di ripresa e resilienza come approvato, abbiamo visto e appreso i contenuti del Piano sostanzialmente da quello che avveniva a livello nazionale e vedendo, tra l'altro, purtroppo attraverso delle comunicazioni o sui giornali o all'interno del sito istituzionale della Regione, quello che la Regione stava portando avanti.
Mi rammarica non aver potuto discutere per tempo anche di linee di indirizzo rispetto al Piano Nazionale di Resilienza approvato in questo Consiglio. Perché lo dico? Perché io credo che in qualche modo, nonostante il PNRR sia un intervento di natura tecnica e quindi abbia anche la possibilità e debba essere gestito anche dalle strutture tecniche, penso anche che il Consiglio abbia l'opportunità eventualmente di capire quali sono le istanze dei territori. Questo soprattutto perché abbiamo visto – e qui c'è un punto rispetto al Governo nazionale – che tante cose i Comuni comunque se le sono sentite calate dall'alto, come di fatto anche la Regione stessa. La partecipazione delle Regioni e dei Comuni rispetto al PNRR è stato un problema, io credo.
Ma abbiamo di fronte, secondo me, oggi una possibilità e questa mozione la contiene, cioè il fatto che si attivi un nucleo specialistico regionale di supporto alla partecipazione ai bandi del PNRR. Una struttura – poi interverranno i colleghi – che sia, appunto, una struttura di supporto perché poi noi non possiamo permetterci di lasciare soli i Comuni che cercano di elaborare dei progetti. Faccio l'esempio del Bando Borghi. Ho sempre detto in Aula, e lo ridico, che io credo sia stato un errore porre 20 milioni di euro sulla scelta di un borgo per Regione quando abbiamo per anni detto che le strategie territoriali integrate, che redistribuire i fondi sui territori, creare dei programmi d'area piuttosto che di un singolo borgo fosse la strategia, il Governo su questa scelta, io credo, ha sbagliato in maniera grave. Ma detto questo, nel momento in cui ci troviamo di fronte alla scelta, i Comuni del Veneto, soprattutto su quel bando, hanno dovuto tendenzialmente da soli o magari alcuni, perché avevano delle relazioni con le Università o con degli enti di formazione e di supporto alla progettazione, hanno elaborato dei progetti senza che però ci fosse un supporto da parte della Regione, io credo, anche in termini di non mettere in competizione i nostri Comuni, ma in maniera invece alternativa di mettersi a supporto per capire insieme magari come elaborare una strategia d'area che fosse utile ai borghi stessi.
Non c'è solo il Bando Borghi, ci sono tantissime altre iniziative dove i Comuni dovranno presentare delle progettualità e sappiamo che i Comuni più piccoli, di cui il Veneto è fatto, non hanno nella propria struttura tecnica le risorse per poter elaborare delle progettualità all'altezza di rispondere agli obiettivi del PNRR.
La richiesta è semplice: dire che la Regione definisca un nucleo di supporto interno per i nostri Comuni perché le proposte siano positive e che in qualche modo il PNRR sia un'occasione non solo di realizzare i progetti, ma anche di inserire una mentalità progettuale nei Comuni, soprattutto quelli più piccoli. Io credo che questa mozione che ho sottoscritto convintamente a prima firma del consigliere Lorenzoni, sia proprio la possibilità di essere una Regione che supporta i Comuni in una sfida che abbiamo di fronte con tantissime difficoltà, che è quella non solo di spendere bene questi soldi, ma anche di definire dei progetti utili.
Ultimo punto, motivo per cui questa mozione è importante, i tempi del PNRR sono velocissimi per le pubbliche Amministrazioni e si tende a tirare fuori i progetti pronti nei cassetti. Questo sappiamo che in Italia è il grande vulnus della progettazione anche europea: usare delle progettualità che sono già vecchie perché non si ha la capacità progettuale di definire delle nuove iniziative, mentre questa mozione va esattamente nella direzione opposta, di rendere i Comuni preparati nell'affrontare le sfide del PNRR. Grazie.
PRESIDENTE
Grazie a lei.
Sul Bando Borghi condivido le sue perplessità. Effettivamente, quando queste scelte vengono fatte in maniera centralista, succedono questi cortocircuiti che sono già all'attenzione della Commissione europea per la non grande lucidità del nostro Paese nello spendere queste risorse.
Collega Lorenzoni, prego.
Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)
Grazie, Presidente, e grazie anche alla collega Ostanel che ha illustrato il provvedimento molto bene.
Credo sia veramente urgente, cioè questa è un'opportunità che si apre per le nostre Amministrazioni locali ora e io penso che non si riaprirà più in un futuro prossimo: quindi riuscire ad essere competitivi come territori sull'acquisizione di questi fondi è determinante. Ha citato bene la collega Ostanel il bando uno per Regione, la parte A del bando che è uscito e che chiude il 15 marzo, ma c'è poi la parte B che va a finanziare 229 piccoli borghi con 580 milioni. Sono progetti più distribuiti sul territorio, Comuni sotto i 5.000 abitanti, dove c'è una competizione a livello nazionale.
Io credo che sia importantissimo che il Veneto riesca ad ottenere almeno o più di quell'8% che rappresenta a livello nazionale. Per fare questo deve avere dei progetti di qualità e deve ovviamente presentarli, possibilmente senza entrare in concorrenza tra progetti della Regione, perché nessuno ha risorse da dedicare inutilmente nei piccoli Comuni. Per questo un coordinamento regionale nell'acquisire le idee e nel farle diventare progetti validi sulla competizione nazionale credo che sia importantissimo.
È già passato un mese da quando abbiamo presentato questa mozione, ma c'è un altro mese per presentare i progetti. La richiesta va pure nella direzione di dire: la Giunta individui tre, quattro, cinque persone dalle Strutture regionali, che possono avere esperienza e competenza sulla messa a punto di questi progetti e le dedichi per qualche mese a questo tipo di attività. È sicuramente qualcosa che verrà apprezzato dagli amministratori locali, è sicuramente qualcosa che può trasformare le idee che ci possono essere sul territorio in progettualità concrete.
L'auspicio è veramente che si possa procedere celermente perché appunto è una cosa che c'è ora e non ci sarà in futuro. Ovviamente la mozione è riferita ad un bando in particolare, ma è verissima anche su tutti gli altri bandi che si stanno proponendo e che nell'arco del 2022 saranno protagonisti dell'utilizzo dei fondi che sono messi a disposizione in questa progettualità straordinaria.
È veramente un invito a sostenere le Amministrazioni locali perché senza un aiuto di questo tipo non ci sarà la possibilità di acquisire questi fondi e altri territori probabilmente ne beneficeranno di più. C'è stato anche un emendamento della collega Camani che ha chiesto di sostenere dal punto di vista finanziario questo tipo di attività. È una cosa giustissima. Ma anche in assenza di un aiuto finanziario io credo si possa fare molto per sostenere le Amministrazioni locali. Grazie, Presidente.
PRESIDENTE
Grazie a lei.
Collega Calzavara, prego.
Ass.re Francesco CALZAVARA
Ringrazio per questa mozione perché ci permette di fare un po' il punto della situazione sul Piano nazionale di ripresa e resilienza e anticiparvi che il Consiglio sarà coinvolto in quella che è la redazione del nuovo Piano regionale per la ripresa e resilienza, archiviato, quello che è stato oggetto di un confronto all'interno di quest'Aula, che, come abbiamo visto, ha avuto poi, in alcune applicazioni, una diretta decisione da parte del Governo di modalità di assegnazione, non tenendo conto di quella che era la progettualità regionale.
Oggi, a distanza di qualche mese, credo che abbiamo una maggiore consapevolezza di come sono strutturate, dal punto di vista decisionale del Governo, le assegnazioni nel Piano per la Ripresa e Resilienza. Vedremo nel corso dei primi giorni del mese di marzo una Prima Commissione in modo che si possa informare tutto il Consiglio regionale di quello che è il lavoro fatto col tavolo di partenariato nel corso di questi mesi da parte della Regione e poi avere anche il Consiglio regionale che possa esprimersi sul lavoro, perché, secondo me, sono due piani paralleli sui quali bisogna cercare di lavorare: quello della grande progettazione, di progetti strategici che possano attingere a fondi importanti di carattere nazionale e quelli derivanti dai fondi europei, e poi come creare le migliori condizioni di essere competitivi per accedere a questo tipo di finanziamento, quindi il PNRR regionale e poi sostegno alle Amministrazioni comunali.
Per quanto riguarda i bandi, questo è un bando, quindi noi non possiamo essere a supporto delle Amministrazioni comunali. Vi spiego perché: ognuno deve fare il proprio progetto, cioè noi non possiamo sposare un progetto piuttosto che l'altro, possiamo spiegare esattamente a chi segue per i Comuni che si sono candidati quali sono le procedure, quali sono le metodologie che adotteremo per arrivare a individuare il borgo, ma chiaramente non possiamo, prima dell'assegnazione, aiutare uno piuttosto che un altro. Questo deve essere chiaro: questa è una pura fase di accompagnamento verso la migliore realizzazione del bando, dopodiché la Commissione che è stata costituita andrà a individuare questo primo borgo, che è quello assegnatario dei 20 milioni. Ciò non toglie che, immediatamente dopo, come diceva giustamente il collega Lorenzoni, c'è l'altra partita, quella forse ancora più interessante, perché ha una pluralità di soggetti nel nostro territorio veneto possibili assegnatari che, attraverso una progettazione adeguata, potranno avere delle risorse che si stimavano intorno a 1,4-1,6 milioni, che in un borgo possono fare la differenza. Questa sarà la fase successiva dopo la chiusura di questa prima assegnazione dei fondi del borgo veneto per eccellenza.
Dall'altra parte, stiamo notando, sia per quanto riguarda le risorse che abbiamo messo a disposizione nel bilancio 2022, durante la discussione e la sua approvazione, sia nelle scelte che stanno facendo alcune Conferenze dei Sindaci, la tendenza ad utilizzare le risorse che hanno a disposizione proprio per creare una sorta di task-force per la progettazione del PNRR, quindi utilizzare quelle risorse proprio per essere competitivi nel momento in cui usciranno dei bandi e dovranno essere tempestivi e capaci di interpretare al meglio quelle che sono le aspettative del bando stesso.
Ritengo, pertanto, che la mozione vada nel solco di quello che stiamo facendo e quindi si possa esprimere un parere favorevole a questa mozione, cercando, nel corso di questi mesi, di essere sempre più vicini alle Amministrazioni comunali, però all'interno, secondo me, in particolar modo in alcune progettualità, di un contesto regionale. Ve ne parlo per quanto riguarda, ad esempio, l'innovazione digitale: è inutile che noi ci si mette a disposizione per fare un progetto per un singolo Comune e cercare che questo porti a casa un finanziamento che poi non si mette in rete con quella che è invece la progettualità regionale di un'area vasta di acquisizione di dati, di capacità di analisi e di restituzione del dato.
Questo dovrebbe essere l'obiettivo che anche i fondi del PNRR spero abbiano in mente di realizzare e quindi dobbiamo coniugare questa duplice linea di sostegno sì dove c'è una progettualità che riguarda esclusivamente il territorio, ma far rientrare queste Amministrazioni in una visione di una progettualità su area estesa, dove il Veneto deve avere inevitabilmente nella sua Regione una sua centralità e mettere a disposizione anche il personale che stiamo costituendo. Come ufficio c'è già ed è quello che presenteremo nel corso della prossima settimana quando verremo a presentare i progetti del PNRR, che si sta via via costruendo in funzione anche dei bandi che, mese dopo mese, stanno arrivando da Roma.
PRESIDENTE
Grazie, Assessore.
Metto in votazione la
mozione n. 225.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PUNTO
22 |
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MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI SORANZO, SPERANZON, RAZZOLINI, POLATO, FORMAGGIO, VENTURINI E BOZZA RELATIVA A "LA GIUNTA SI FACCIA PARTE ATTIVA PRESSO IL GOVERNO AFFINCHÉ SI INTRODUCANO MISURE UTILI AL SOSTEGNO DEI CENTRI FITNESS". (MOZIONE N. 224) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 30/2022)
PRESIDENTE
Andiamo alla mozione n. 224 del collega Soranzo ed altri: "La Giunta si faccia parte attiva presso il Governo affinché si introducano misure utili al sostegno dei centri fitness".
Collega Soranzo, mi chieda la parola con Concilium. Prego.
Enoch SORANZO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)
Grazie, Presidente.
Molto velocemente, sono di fatto a presentare questa mozione che abbiamo condiviso con i colleghi del Gruppo, ma anche con i colleghi Venturini e Bozza, che poi è stata un'iniziativa congiunta.
La volontà era quella di portare all'attenzione di questo Consiglio una realtà come quella che abbiamo affrontato anche qualche ora fa degli impianti natatori e del mondo sportivo, quella dei centri fitness e delle palestre in particolare. Dopo due anni di pandemia lo scorso gennaio si è alzato un grido veramente d'allarme e preoccupante da parte di questo mondo, non solo i lavoratori, i collaboratori, i dipendenti di queste strutture, mettendo a repentaglio quindi anche le professionalità, ma anche per tutto il mondo che di fatto è l'indotto che hanno questi centri. Il colpo di grazia arriva dopo due anni di pandemia anche per loro in modo importante per i costi energetici che si sono abbattuti nei mesi di dicembre e gennaio, e continuano. Sappiamo benissimo, dagli studi che abbiamo voluto riportare nella mozione, anche dal punto di vista fisico e psicologico quale ruolo ricopra lo sport nella nostra società e per questo motivo abbiamo visto e raccolto la richiesta da parte degli operatori che manifestavano la preoccupazione della continuità aziendale messa a rischio dalla diminuzione delle utenze data dalla paura, data da tutto quello che la pandemia ha portato in questi due anni, ma anche dal dato che molti abbonamenti annuali si sono tradotti in mensili quando ve ne sono.
Allo stesso tempo abbiamo raccolto le iniziative da porre all'attenzione del Governo dove la Giunta possa essere impegnata a farsi parte attiva chiedendo la defiscalizzazione delle spese sostenute dagli utenti per i biglietti e gli abbonamenti delle palestre, introducendo il voucher fitness tanto quanto quello che, tra l'altro, ha dato un buonissimo esito per le strutture termali e l'introduzione di incentivi fiscali per quelle che sono le spese sostenute per l'adeguamento di impianti nelle strutture e attrezzature degli stessi centri.
È paritetica per molti aspetti la valutazione a quella degli impianti natatori, però oggi questa mozione rimane più viva che mai perché anche in questi giorni e anche in queste ore il grido d'allarme continua a essere sempre più forte. Grazie.
PRESIDENTE
Grazie a lei, collega Soranzo.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione la
mozione n. 224.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PUNTO
23 |
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MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI VENTURINI, BOZZA, SPERANZON, POLATO, SORANZO, FORMAGGIO E RAZZOLINI RELATIVA A "LA REGIONE VENETO SI ATTIVI PER SOSTENERE CON ADEGUATE RISORSE I CENTRI FITNESS PER CONSOLIDARE E PROMUOVERE LA PRATICA SPORTIVA". (MOZIONE N. 226) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 31/2022)
PRESIDENTE
Passiamo alla mozione n. 226, presentata dai colleghi Venturini, Bozza, Formaggio, Polato, Razzolini eccetera: "La Regione Veneto si attivi per sostenere con adeguate risorse i centri fitness". Praticamente è la stessa.
Prego, collega Venturini.
Elisa VENTURINI (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto)
Grazie, Presidente.
Sì, il contenuto è il medesimo perché comunque sosteniamo la stessa richiesta, nel senso che questo grido di allarme, che non è solo un grido d'allarme, ma è un grido di disperazione, è chiaro che giunge forte e quindi più forze sostengono questa richiesta che proviene dagli operatori del mondo dello sport, in particolare delle palestre e dei centri fitness, più magari si riesce a raggiungere l'obiettivo.
Quello che noi chiediamo è che ci sia da parte della Giunta un'attivazione presso il Governo affinché vengano sostenute delle misure di sostegno da un punto di vista fiscale, oltre all'introduzione di misure di defiscalizzazione, la possibilità che vengano introdotti anche dei ristori che abbiano un carattere di stabilità rispetto all'erogazione che c'è stata fino adesso che è stata una tantum.
PRESIDENTE
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione la
mozione n. 226.
Come ha spiegato la collega Venturini, è più o meno simile a quella che è stata appena votata e discussa.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PUNTO
24 |
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MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI OSTANEL, BALDIN, BIGON, CAMANI, GUARDA, LORENZONI, GIACOMO POSSAMAI, ZANONI E ZOTTIS RELATIVA A "RILANCIAMO I CONSULTORI FAMILIARI A PADOVA E NELLA REGIONE VENETO". (MOZIONE N. 182) RESPINTA
PRESIDENTE
La collega Ostanel è la prima firmataria della mozione 182: "Rilanciamo i Consultori familiari a Padova e nella Regione Veneto".
Prego, collega Ostanel.
Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)
Grazie, Presidente.
Questa è una mozione importante, sottoscritta anche da tutti i colleghi di minoranza che, tra l'altro, arriva anche da un lavoro che su Padova e Provincia è fatto da un tavolo che si è costituito apposta per monitorare e anche supportare l'azione, in questo caso del Comune di Padova, nel potenziamento e nella rilevazione anche dei bisogni dei consultori familiari nel territorio. È una mozione che ho presentato il 5 di ottobre e che illustrerò senza soffermarmi troppo su cosa sia un consultorio (perché credo che tutti lo sappiano). Mi piaceva cercare di portare all'attenzione il fatto che i consultori familiari hanno un ruolo particolare soprattutto in questo momento, dopo la pandemia, perché gli ambiti di intervento dei consultori, e forse non tutti in realtà i cittadini lo sanno, comprendono tutti i momenti della vita riproduttiva della donna, la consulenza alle coppie con problemi di sterilità, alle coppie in difficoltà, la promozione della maternità responsabile, gli interventi di educazione alla salute rivolti a gruppi come l'educazione all'affettività o alla sessualità nelle scuole, corsi di accompagnamento alla nascita, la presa in carico di adolescenti, con tutte le istanze rispetto alle loro età.
Da questa definizione si capisce che in questo momento, durante la pandemia, è ancora più importante, io credo, definire un supporto per quanto riguarda queste strutture che sono all'interno della nostra Regione. Come avevo ricordato durante l'approvazione del Bilancio e, se ricordate, è stato approvato all'unanimità un ordine del giorno da questo Consiglio, quindi io credo che non ci siano problemi nemmeno a votare questa mozione, che diceva proprio di potenziare, attraverso l'utilizzo dei fondi PNRR per quanto riguarda, ad esempio, anche il lavoro che si farà nelle Case della salute, il lavoro dei consultori familiari all'interno del territorio veneto. Perché lo chiedevo durante il Bilancio? Perché mettevo in evidenza il fatto che nella Regione del Veneto noi non abbiamo la copertura della popolazione che viene richiesta dalle normative nazionali rispetto all'accessibilità dei consultori, che dovrebbe essere di uno ogni 20.000 abitanti, quando in realtà la Regione del Veneto in alcune aree va molto oltre, ma in media copriamo solo un bacino di riferimento di 52–53.000 abitanti. Quindi stiamo con meno consultori rispetto a quanto la legge nazionale prevedrebbe e in alcune aree, in particolare i piccoli comuni e le aree interne, le donne, ma non solo, anche gli adolescenti e chi può accedere a un consultorio non hanno vicino un luogo pubblico accessibile per occuparsi dei temi della salute, cosa che un consultorio, appunto, fa.
Nel dispositivo, quindi, l'impegno recita: "Impegna la Giunta regionale ad implementare la rete dei consultori familiari esistenti in Veneto secondo i seguenti obiettivi prioritari: portare il numero dei consultori familiari, lo standard di personale e delle ore/lavoro, la copertura dell'utenza e le prestazioni almeno nella media nazionale entro due anni e successivamente incentivarli per avvicinarsi quanto più possibile allo standard previsto di personale; mettendo quindi a disposizione dei consultori finanziamenti, strumenti e personale in misura adeguata alle necessità proprie del bacino d'utenza; tutte le prestazioni erogate dai consultori siano gratuite o quantomeno quelle previste per Legge".
Mi soffermo su un ultimo punto che è stato segnalato, che non è contenuto in questa mozione, ma che io credo sia importantissimo. Ci sono alcuni consultori nella regione del Veneto a cui accedono donne anche oltre i sessantacinque anni e non è chiarissimo in quanto la legge nazionale stabilisce che un consultorio dovrebbe rivolgersi alle donne sotto i sessantacinque anni. Quindi, anche questo tema di definire eventualmente un'armonizzazione rispetto a chi effettivamente può accedere ai consultori, ed è importantissimo che anche le donne oltre i sessantacinque anni possano accedervi, credo che sarebbe un'altra questione da porre all'attenzione, che per ora non è in questa mozione, ma che credo nei prossimi mesi dovremmo chiarire all'interno di questa Regione.
Grazie.
PRESIDENTE
Collega Camani, prego.
Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)
Grazie, Presidente.
A me sembra che questa mozione, che abbiamo presentato con la collega Ostanel, ponga al centro della discussione di questo Consiglio un tema serio, un tema importante, anche perché spesso, troppo spesso, spieghiamo l'eccellenza del sistema socio-sanitario regionale. È giusto che sia chiaro a tutti che, all'interno dell'eccellente sistema socio-sanitario della Regione del Veneto, c'è un problema serio legato ai consultori familiari. I consultori familiari nascono negli anni Settanta sulla spinta della nuova centralità che le donne e le famiglie iniziavano ad esercitare nella società italiana e vengono istituiti con una funzione che non è sostitutiva rispetto alla medicina territoriale, ma semmai integra i servizi sanitari offerti dalle strutture territoriali, concentrandosi in particolar modo su percorsi per il benessere delle donne e delle famiglie. Stiamo parlando dei consultori familiari. Io penso che siano un presidio strategico in generale, garantito dalla legislazione nazionale, e che oggi la loro funzione sui territori sia ancora più necessaria e indispensabile, da un lato perché si è progressivamente impoverita la territorialità della medicina e, quindi, dei servizi...
è arrivato l'assessore Corazzari, Presidente, e diventa un po' complicato procedere con i lavori.
Stiamo parlando, Assessore, di un problema serio che riguarda i servizi che vengono garantiti in questa regione alle donne e alle famiglie tramite consultori, in particolar modo necessità che diventano ancora più urgenti durante la pandemia. Ebbene, io credo che dovremmo fare i conti rispetto al servizio che offrono i consultori familiari e alla situazione della regione del Veneto.
In Regione del Veneto il numero di consultori in proporzione al numero di abitanti è fortemente sotto la media nazionale. La capacità attrattiva dei consultori familiari in regione del Veneto è altamente sotto la media nazionale. Il numero medio delle prestazioni che i consultori erogano a donne e famiglie in Veneto è ampiamente sotto la media nazionale.
Capirete voi che una Regione che non offre condizioni e opportunità di benessere alle donne e alle famiglie è una Regione che manca in maniera assolutamente importante. Quindi, con questa mozione chiediamo, appunto, di interessare in maniera prioritaria la Giunta e questa Regione in riferimento a un tema che noi riteniamo fondamentale, quello dei consultori familiari.
Abbiamo appena votato all'unanimità una mozione sui centri fitness, importantissimi, confido di ottenere lo stesso gradimento del Consiglio regionale, senza nulla togliere ai centri fitness, anche in riferimento alla rete dei consultori del Veneto.
PRESIDENTE
Collega Zottis, prego.
Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)
Grazie, Presidente.
Ringrazio la collega Ostanel per averci proposto questa mozione, che abbiamo sottoscritto convintamente. Hanno già espresso, le mie colleghe, le motivazioni e descritto le carenze presenti all'interno della Regione Veneto che ci hanno spinto a chiedere, comunque, un rafforzamento delle prestazioni, non solo questa volta, ma anche nelle varie sedute di bilancio di almeno gli ultimi due anni, perché dall'organizzazione dei consultori e anche dalla funzionalità e dalla qualità del servizio, che dipende chiaramente anche dalla continuità del personale, dalla quantità del personale e dalle risorse che noi eroghiamo, dipende anche quella famosa cura e presa in carico delle persone, delle persone più fragili, delle famiglie più fragili.
Allora, siccome abbiamo approvato, qualche anno fa, una legge per quanto riguarda la famiglia e l'abbiamo fatto all'unanimità, siccome in questa Regione spesso diciamo che siamo un'eccellenza, come ha poc'anzi ricordato la collega Camani, per quanto riguarda l'aspetto sanitario e socio-sanitario, siccome siamo una Regione che ci ha tenuto, e per fortuna, a mantenere l'integrazione socio-sanitaria e a non spostarsi definitivamente, invece, in una visione che in qualche modo scardina il territorio da quello che è l'aspetto sanitario, aspetto assolutamente fondamentale, altrettanto fondamentale per essere coerenti e dare peso specifico a queste cose è ri-potenziare i consultori e, quindi, chiaramente i servizi ad essi collegati.
Crediamo che questa sia una richiesta assolutamente legittima, che peraltro proviene proprio dagli stessi operatori che, purtroppo, negli ultimi anni, e non negli ultimi due, tre o cinque anni, ma un po' di più, si sono ritrovati da avviare progetti con continuità anche con le reti formative del territorio stesso a, invece, rincorrere progettualità, perché purtroppo gli è mancata quella che è stata una programmazione che dava anche continuità al loro lavoro.
Grazie.
PRESIDENTE
Grazie a lei.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione la
mozione n. 182.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Sull'ordine dei lavori, prego, collega Ostanel.
Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)
Grazie, Presidente.
Lascio a verbale il mio voto positivo sulla mia mozione.
Ne approfitto per dire che speravo in un intervento almeno della maggioranza che dicesse qualcosa su un tema così importante, su cui – lo ricordo – era stato votato un ordine del giorno all'unanimità poco tempo fa.
PUNTI
25 e 26 |
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MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI VENTURINI E BOZZA RELATIVA A "LA REGIONE SI ATTIVI VERSO IL GOVERNO AFFINCHÉ SIANO APPROVATE URGENTI MISURE DI SOSTEGNO A FAVORE DELLE AZIENDE AVICOLE COLPITE DALL'INFLUENZA AVIARIA E ADOTTI AUTONOME MISURE DI SOSTEGNO". (MOZIONE N. 218) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 32/2022)
E
MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI VENTURINI E BOZZA RELATIVA A "LA REGIONE SI ATTIVI AFFINCHÉ' SIANO APPROVATE URGENTI MISURE DI SOSTEGNO A FAVORE DELLE AZIENDE AVICOLE COLPITE DALL'INFLUENZA AVIARIA E ADOTTI AUTONOME MISURE DI SOSTEGNO ANCHE NELLA FORMA DI ANTICIPAZIONE DEI CONTRIBUTI DI COMPETENZA DELLO STATO E DELL'UNIONE EUROPEA". (MOZIONE N. 223) RITIRATA
PRESIDENTE
Siamo ai punti n. 25 e n. 26, mozione n. 218 e mozione n. 223, a firma entrambe della collega Venturini, concernenti misure alle aziende agricole colpite dall'influenza aviaria.
La collega Venturini penso ne ritirerà una delle due, da quanto ho capito.
Prego, collega Venturini.
Elisa VENTURINI (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto)
Esattamente. Sottopongo all'attenzione del Consiglio la mozione n. 218 e ritiro la mozione n. 223, quella successiva.
Questo è un periodo storico che è fortemente contraddistinto dall'incidenza delle epidemie che vanno a colpire pesantemente la popolazione umana e anche la popolazione animale. Infatti, abbiamo visto che le province di Verona, di Padova e di Vicenza, di recente, sono state vittime dell'espansione di una influenza aviaria ad alta patogenicità, che ha comportato dei danni importanti e ha anche richiesto l'applicazione di misure contenitive per cercare di arginare e contrastare l'insorgenza e la diffusione del virus negli allevamenti avicoli. Sono state adottate alcune misure, quali l'istituzione di zone di protezione e di sorveglianza, proprio per evitare che si diffondesse il virus.
Questo che cosa ha comportato? Una serie di danni, diretti e indiretti. I danni diretti sono la perdita di capi e tutti quegli oneri organizzativi legati all'abbattimento degli animali, allo smaltimento delle carcasse, alle spese per la pulizia e la disinfestazione dei locali dove stazionavano gli animali. A questi danni diretti si aggiungono i danni indiretti, vale a dire quelli derivanti da mancato reddito e da fermo dell'attività.
Sono previste procedure di riconoscimento di risarcimento agli allevatori e vi sono stanziamenti di fondi che competono allo Stato, che può accedere anche a finanziamenti dell'Unione europea. Nella fattispecie, la Commissione europea può adottare misure compensative a titolo di indennizzo. Quindi, noi chiediamo che ci sia un intervento da parte della Regione in merito proprio a queste procedure che vengono attivate e che sono state attivate.
Per dare qualche informazione in più, rammento che il Ministero della Salute ha stanziato 50.000.000 di euro da destinare ai beneficiari degli allevamenti colpiti. Passeranno tramite Azienda Zero, che andrà, quindi, a liquidare l'importo, per il tramite anche della Direzione Prevenzione, Sicurezza alimentare, Veterinaria. Invece, per quanto riguarda i danni indiretti, con legge di bilancio 2022 sono stati stanziati e messi a bilancio 30 milioni di euro, i quali – così è stato pattuito – dovrebbero anticipare le somme che vengono erogate dall'Unione europea, per un importo del 25% dei danni che dichiareranno gli allevatori.
Sappiamo che c'è stato un incontro tra il Ministro delle Politiche agricole e l'assessore Caner per cercare di accelerare e incentivare queste procedure di riconoscimento delle anticipazioni per i danni patiti dagli allevatori, per cui quello che chiediamo adesso è un impegno, da parte della Regione e dell'Assessorato, affinché si spinga ulteriormente per l'adozione del decreto ministeriale che permette di liquidare questi importi agli allevatori, che in questo momento stanno soffrendo molto in quanto sono fermi con la loro attività da mesi.
Auspichiamo veramente una grande sensibilità per questo mondo, per il mondo degli avicoltori, che in questo momento è fortemente colpito.
PRESIDENTE
Collega Pan, prego.
Giuseppe PAN (Liga Veneta per Salvini Premier)
L'influenza aviaria non è nuova nella nostra regione, come in gran parte dei siti dove c'è un allevamento intensivo di animali, in particolare polli e tacchini, che sono particolarmente sensibili all'aviaria, soprattutto nella provincia più vocata a questo tipo allevamento, che è la provincia di Verona. Abbiamo già visto qualche anno fa la stessa incidenza. Quindi, sicuramente il quadro che lei ha descritto è quello che viene messo di solito in campo quando si verificano queste situazioni.
Del resto, come per il Covid – lo ripeto sempre – quando hai un virus ce l'hai per sempre. È come un diamante. Prima o poi ritorna. Quindi, dobbiamo aspettarci sempre ondate, che si ripetono ad anni alterni. Purtroppo, con l'arrivo della fauna selvatica migrante, che giunge soprattutto durante l'inverno, l'aviaria ha una pullulazione nei nostri allevamenti. L'ultima volta abbiamo abbattuto cinque milioni di capi, grosso modo. Comunque, poi i danni diretti sono stati coperti da parte del Ministero della Salute.
Dobbiamo certamente ringraziare il nostro sistema veterinario per il lavoro svolto, in particolare il dottor De Rui, che veramente sono intervenuti in maniera particolare nell'eliminazione. C'è stato, poi, anche tutto il problema dello smaltimento delle carcasse, che non è stata una cosa da poco.
Dall'altra parte, il Ministero dell'agricoltura ha in capo a sé quelli diretti. L'altra volta li abbiamo liquidati in un anno, un anno e mezzo. Poi c'è la raccolta dei danni attraverso il sistema sia veterinario sia AVEPA, e poi, naturalmente, tutta la pratica burocratica con Roma. Generalmente i tempi sono questi, se riusciamo ad accelerare. Io ho sentito l'Assessore: mi diceva che comunque è sul pezzo. Stanno verificando tutte le possibili procedure per snellire questo tipo di intervento e, quindi, per dare ai nostri allevatori quello che spetta loro.
Volevo solo ricordarvi un dato. L'allevamento di carni bianche nel Veneto, e in nord Italia in particolare, è il primo in Europa. Qui da noi è presente il più grande numero di allevamenti di carni bianche (polli, ovaiole e tacchini) a livello europeo. Oltre all'allevamento, c'è anche la grande industria della trasformazione. Abbiamo molti allevamenti che sono soci, con grandi marchi anche dell'agroalimentare. Chiaramente, è un indotto industriale che noi dobbiamo sottolineare e attenzionare.
Uno dei grandi problemi dell'aviaria è anche la presenza, purtroppo, dei cosiddetti allevamenti "familiari", chiamiamoli così, quelli in cui si hanno gli animali anche all'aperto, che spesso e volentieri sono veicoli della diffusione del virus. Quando abbiamo diviso le zone sotto l'Autostrada A4, in cui poter fare determinati allevamenti rispetto ad altri, lo abbiamo fatto anche per saper isolare preventivamente questo tipo di produzione. C'è stato un grande sforzo anche di rinnovamento, con i contributi del Piano di sviluppo rurale, sull'ammodernamento degli allevamenti e l'implementazione di tutti i sistemi di difesa, di cui tanti allevatori hanno usufruito. È stato un salto di qualità anche in questo caso, ma purtroppo, poi, il virus ‒ come il diamante ‒ torna sempre.
PRESIDENTE
Collega Bigon, prego.
Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)
Grazie, Presidente.
Effettivamente, soprattutto nella zona del veronese, gli allevamenti hanno subìto danni economici molto rilevanti. Tra l'altro, dobbiamo anche precisare che sono rientrati buona parte in zona rossa, con l'impossibilità di riattivare gli allevamenti. Quindi, non hanno potuto proseguire nella loro attività lavorativa e anche economica, con una mancanza di liquidità molto pesante.
Insomma, c'è questa necessità. Noi abbiamo depositato una mozione, un'interrogazione, proprio per cercare di attivare la Regione, in questo caso, a sostenere gli allevatori, gli agricoltori che, oltre all'emergenza economica, hanno rischiato anche l'emergenza sanitaria. Ricordiamo ‒ è appena stato citato nel precedente intervento ‒ le carcasse sotterrate. Abbiamo veramente lavorato tanto affinché questo non succedesse in buona parte degli allevamenti. Per cui, emergenza sanitaria ed economica. Un rischio molto elevato. Grazie.
PRESIDENTE
Grazie a lei.
Quindi, collega Venturini, la mozione n. 223 è ritirata e la mozione n. 218 la votiamo.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione la
mozione n.
218.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
La mozione n. 169, a firma della collega Guarda, viene rinviata alla prossima seduta.
PUNTO
28 |
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MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI FINCO, BARBISAN, CORSI, DOLFIN, RIGO, PAN, CESTARO E ZECCHINATO RELATIVA A "LA REGIONE SI IMPEGNI AD ESTENDERE L'ANZIANITÀ MASSIMA PREVISTA PER I MEZZI ADIBITI ALL'ATTIVITÀ DI TRASPORTO SANITARIO". (MOZIONE N. 215) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 33/2022)
PRESIDENTE
Passiamo alla mozione n. 215, a firma del collega Finco ed altri: "La Regione si impegni ad estendere l'anzianità massima prevista per i mezzi adibiti all'attività di trasporto sanitario".
Prego, collega Finco.
Nicola Ignazio FINCO (Liga Veneta per Salvini Premier)
Grazie, Presidente.
Questa è una mozione che ho depositato a seguito di una serie di richieste arrivate dal territorio, in particolar modo dalle varie associazioni che si occupano di volontariato, in primis, ovviamente, la Protezione civile, che hanno questo enorme problema.
Per fare un po' di cronistoria, noi ‒ per chi c'era all'epoca ‒ abbiamo approvato, nel 2012, una legge che va a disciplinare, a livello regionale, il trasporto sanitario di soccorso ed emergenza. Successivamente, nel 2015, è stata fatta una delibera da parte della Giunta regionale dove sono stati individuati i requisiti per l'accreditamento istituzionale di soggetti in possesso dell'autorizzazione all'esercizio dell'attività di soccorso e trasporto con ambulanza.
In particolare, se voi andate a guardare l'allegato A, si parla, a un certo punto, di "anzianità dei mezzi" e si prevede che i mezzi adibiti ad attività di soccorso devono avere un'anzianità massima di 7 anni dalla prima immatricolazione e una percorrenza chilometrica inferiore ai 400.000 chilometri. I mezzi adibiti alle attività di trasporto devono avere un'anzianità massima di 12 anni dalla prima immatricolazione.
Questo, ovviamente, comporta una serie di conseguenze. Una delle conseguenze è l'esclusione della possibilità di utilizzare questi mezzi che hanno superato questi requisiti. In molti casi, però, ci troviamo di fronte a mezzi perfettamente funzionanti, che possono ancora avere una lunga vita. Questi requisiti portano molte associazioni di volontariato a non poter più esercitare la propria attività nei nostri territori, a seguito di manifestazioni, di soccorso o altre attività che svolgono per il bene collettivo.
Di questo ho già parlato anche con l'assessore Lanzarin, che tempo fa mi aveva promesso di fare un approfondimento. So che ci sta lavorando con gli uffici.
Bene che oggi sia stata calendarizzata e messa all'ordine del giorno, perché ‒ ripeto ‒ questa situazione sta veramente mettendo in crisi molte associazioni di volontariato. Molti mi hanno detto: "Se va avanti così, noi non avremo i soldi per poter acquistare nuove ambulanze o mezzi di soccorso, quindi saremo costretti a chiudere la nostra attività, la nostra operatività sul territorio, come associazione di volontariato".
Chiedo all'Aula, ovviamente, di votare a favore di questa mozione, nella speranza che quanto prima la Giunta regionale riveda questi parametri. Ho visto ambulanze che hanno, sì, 12 anni, che hanno, sì, superato il chilometraggio, ma che sono perfettamente funzionanti. Se sono funzionanti, se anche da un punto di vista dell'attrezzatura sono dotate ‒ queste ambulanze ‒ di tutte le sicurezze e i mezzi del caso, non vedo per quale motivo non possono continuare ad operare sul nostro territorio. Grazie.
PRESIDENTE
Grazie a lei.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione la
mozione n.
215.
È aperta la votazione
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PUNTO
29 |
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MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI BIGON, ZOTTIS E ZANONI RELATIVA A "LA GIUNTA REGIONALE INTERVENGA PER TUTELARE I LAVORATORI DELL'ISTITUTO ASSISTENZA ANZIANI DI VERONA". (MOZIONE N. 85) RESPINTA
PRESIDENTE
Passiamo alla mozione n. 85, a firma della collega Bigon ed altri: "La Giunta regionale intervenga per tutelare i lavoratori dell'Istituto Assistenza Anziani di Verona".
Collega Bigon, prego.
Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)
Grazie, Presidente.
Da tempo i lavoratori dell'Istituto Anziani di Verona sono in stato di agitazione, a seguito della richiesta dei vertici dell'Ente di restituire somme del salario accessorio ritenute non dovute, in particolare le progressioni economiche dal 1999 ad oggi, con ritorni anche molto importanti.
La suddetta vicenda, tra l'altro, non è l'unica di conflitto acceso tra l'Istituto e i lavoratori. Infatti, nel 2019 è stata anche depositata in tribunale una contestazione disciplinare riguardante 30 lavoratori.
Ritenuto che la posizione assunta dall'Ente sta mettendo in discussione anche la contrattazione tra le parti e, di fatto, disconosce il ruolo e le funzioni svolte dai precedenti Consigli di amministrazione.
Tenuto anche conto del fatto che, comunque, gli ultimi due anni di pandemia hanno visto i lavoratori adoperarsi veramente in modo molto forte a favore dei propri ospiti, garantendo gli standard qualitativi.
Con questa mozione vogliamo chiedere alla Giunta di intervenire proprio per dirimere i conflitti tra l'Ente e i lavoratori, conflitti noti da tempo, anche in Regione, un po' a tutti. Grazie.
Assume la Presidenza
Il Vicepresidente Nicola Ignazio FINCO
PRESIDENTE
Grazie, collega.
Non vedo altre richieste di intervento.
Mettiamo in votazione la
mozione n. 85.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
PUNTO
30 |
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MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI OSTANEL, LORENZONI, BALDIN, BIGON, CAMANI, MONTANARIELLO, GIACOMO POSSAMAI, ZANONI, ZOTTIS E GUARDA RELATIVA A "LA REGIONE VENETO LAVORI PER LA COMPLETA ELETTRIFICAZIONE DELLE TRATTE FERROVIARIE VERONA-ROVIGO E ROVIGO-CHIOGGIA". (MOZIONE N. 168) RESPINTA
PRESIDENTE
Passiamo al punto successivo, il n. 30. Mozione n. 168, presentata dalle consigliere Ostanel, Baldin e altri: "La Regione Veneto lavori per la completa elettrificazione delle tratte ferroviarie Verona-Rovigo e Rovigo-Chioggia".
Collega Ostanel, si prenoti. Prego.
Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)
Grazie, Presidente.
Intervengo molto brevemente, perché è un tema di cui abbiamo parlato anche durante il bilancio. Ne abbiamo parlato con un ordine del giorno. Credo ‒ anzi, spero ‒ non ci siano problemi a votare una mozione su cui abbiamo già preso un impegno pochi mesi fa. Spero non si ripeta quanto accaduto per i consultori familiari.
Il tema è semplice. L'obiettivo di questa mozione è quello di impegnare la Regione Veneto a completare l'elettrificazione di alcune tratte ferroviarie, la Verona-Rovigo e la Rovigo-Chioggia. Ho già più volte parlato in questo Consiglio delle difficoltà che sono state segnalate da quel territorio rispetto al fatto che, senza una elettrificazione, non solo abbiamo mezzi che, ovviamente, corrono meno velocemente, ma soprattutto, per alcune ore, c'è addirittura la sostituzione dei mezzi con degli autobus, e spesso la cadenza non rimane quella da orario. Quindi, ci sono tantissimi pendolari e tantissimi abitanti che non riescono a raggiungere il luogo di lavoro o a ritornare a casa o semplicemente a muoversi da alcune aree di questa regione.
Se davvero siamo in un Veneto eccellente, credo che alcuni territori in particolare, cioè quelli che sto citando, che sono di solito addirittura quelli che vengono lasciati più ai margini, non possano permettersi di non avere una linea elettrificata.
PRESIDENTE
Grazie, collega.
Consigliera Baldin, prego.
Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)
Grazie, Presidente.
Ringrazio la collega Ostanel per questa mozione. Negli ultimi anni, quasi 7 da quando sono qui, ho depositato decine, forse un centinaio di atti su questi temi che riguardano la mia città, portando, forse, all'esasperazione anche l'assessore De Berti.
Negli anni questa tratta è stata portata quasi a un esaurimento, nel senso che sono ormai poche le persone che la frequentano proprio per i continui disagi che hanno dovuto sopportare negli ultimi periodi. È una tratta che ho frequentato anch'io per andare all'università. Prendevo la linea da Sant'Anna di Chioggia a Rovigo: devo dire che è stato veramente un disastro, tanto che gli ultimi anni ho deciso di utilizzare quasi ogni giorno la macchina.
I problemi la cittadinanza li conosce molto bene. Speriamo ci sia la presa di coscienza da parte della Giunta regionale che qualche investimento in più va fatto. Ci sono state, negli ultimi mesi, delle considerazioni su nuovi convogli a diesel, però, finché non c'è un'elettrificazione, come diceva benissimo la collega, non si può pensare a un sistema che effettivamente sia in grado di funzionare al meglio. Quindi, come viene fatto per altre zone di questo Veneto, noi chiediamo che anche per la zona a sud della Città Metropolitana di Venezia ci sia lo stesso trattamento. Siamo tutti cittadini di questa regione. Non ci devono essere cittadini di serie A e cittadini di serie B. Lo chiediamo da tanto tempo. Speriamo che la Regione prima o poi ci ascolti.
PRESIDENTE
Grazie, collega.
Consigliere Pan, prego.
Giuseppe PAN (Liga Veneta per Salvini Premier)
Io non sono l'Assessore ai trasporti, però ricordo bene che durante la discussione del Bilancio abbiamo fatto un ordine del giorno in questo senso. Ritengo, quindi, che la mozione sia ridondante. Premetto, dunque, che il nostro voto sarà negativo.
Vi è, comunque, da parte dell'assessore De Berti questa volontà. Sta lavorando su questo tema già da molto tempo. Quindi, direi, lasciamo lavorare l'Assessore. È inutile fare mozioni che, alla fine, vanno solo ad aumentare la carta accumulata. Lasciamo lavorare l'Assessore su questo tema. Questa tratta ferroviaria deve avere la sua dignità, di questo ci rendiamo conto. La Giunta, l'Assessore e i nostri tecnici ci stanno lavorando. Penso che uno sviluppo si avrà da qui alla fine della legislatura. Vedremo cosa succederà. Grazie.
PRESIDENTE
Grazie.
Collega Ostanel, prego.
Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)
Grazie, Presidente.
In realtà, quando ho presentato la mozione era il 7 settembre 2021. Poi c'è stata una discussione in Consiglio. Nel momento in cui oggi pongo una mozione all'ordine del giorno, la risposta che vorrei sentire è che, se stiamo lavorando in direzione di questo dispositivo, voteremo tutti a favore, non "voteremo contro". Altrimenti, parliamoci chiaro, se io propongo una mozione, e la stiamo votando come stiamo votando anche tutte quelle proposte dalla maggioranza, credo si debba prendere sul serio il lavoro dei Consiglieri che pongono un tema che alcuni territori sollecitano da anni.
Semplicemente, se oggi registreremo un voto contrario di questa maggioranza a questo dispositivo, vorrà dire due cose. La prima è che non vi è intenzione di elettrificare delle tratte ferroviarie di un territorio marginale, nei confronti del quale qui dentro ho sentito più volte dire, anche da parte di Consiglieri di quello stesso territorio: "Stiamo lavorando per potenziare la connessione, perché non può più essere un'area interna". In secondo luogo, durante il Bilancio abbiamo detto che si sta lavorando in quella direzione. Se oggi si vota contrario significa che ciò che qui dentro è stato discusso in Bilancio e votato anche con degli ordini del giorno è semplicemente una promessa falsa. Questo lo devono sapere i territori di cui stiamo oggi discutendo. La maggioranza leghista qui dentro promette alcune cose durante l'approvazione del Bilancio, ma quando arrivano delle mozioni si vota contrariamente. Decidetevi, quindi, e diteci quali sono le vostre intenzioni.
PRESIDENTE
Non vedo altre richieste di intervento.
Metto in votazione la
mozione n.
168, a firma della consigliera Ostanel.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
PUNTO
31 |
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MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI BISAGLIA, BET, CENTENARO, MAINO, MICHIELETTO, CECCHETTO, CIAMBETTI, FINCO, PAN, RIGO, SCATTO E VIANELLO RELATIVA A "VITTIME DEL LAVORO: LE RENDITE AI SUPERSTITI NON SIANO CONTEGGIATE AI FINI ISEE E SIANO RIVALUTATE AL 60 PER CENTO". (MOZIONE N. 190) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 34/2022)
PRESIDENTE
Passiamo al punto successivo, il n. 31. Mozione n. 190: "Vittime del lavoro: le rendite ai superstiti non siano conteggiate ai fini ISEE e siano rivalutate al 60%".
La mozione è presentata dai consiglieri Bisaglia, Pan ed altri.
Collega, si prenoti, per cortesia. Prego.
Simona BISAGLIA (Zaia Presidente)
Grazie, Presidente. Ringrazio anche tutti i colleghi.
Premetto che si tratta di una mozione presentata a ottobre 2021. Quindi, i dati sono riferiti a quel periodo. Ritengo, comunque, che sia una problematica assolutamente attuale.
L'Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro è nata nel 1943 da un gruppo di lavoratori infortunati, per tutelare e rappresentare le vittime di infortuni sul lavoro, delle vedove e degli orfani dei caduti. Dal 1° maggio 1999 è entrata nel Consiglio di indirizzo e vigilanza dell'INAIL quale unico rappresentante degli invalidi del lavoro.
L'ANMIL assiste e tutela la categoria, promuovendo iniziative tese a migliorare la legislazione in materia di infortuni sul lavoro e di reinserimento lavorativo e offrendo numerosi servizi di sostegno personalizzati in campo previdenziale ed assistenziale.
L'Associazione è interlocutrice attenta e costruttiva delle Istituzioni, non solo per difendere la categoria, ma anche sul fronte della prevenzione, per promuovere e diffondere la cultura della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, attraverso iniziative, studi e progetti. È, inoltre, impegnata a sensibilizzare l'opinione pubblica su questi temi, con particolare riferimento alla prevenzione degli infortuni e alle politiche per la sicurezza.
I dati sugli infortuni e sulle malattie professionali diffusi dall'INAIL parlano di un fenomeno estremamente grave, addirittura in crescita. Basti pensare agli ultimi gravi episodi di questi mesi. Il bilancio infortunistico è allarmante. Rispetto al 2020 le denunce di infortunio sul lavoro hanno avuto un iniziale decremento nel trimestre gennaio-marzo, seguito da un incremento nel periodo aprile-agosto (parliamo sempre del 2021), con il graduale riprendere delle attività dopo la pandemia da Covid.
Il numero degli infortuni sul lavoro denunciati è aumentato in tutti i settori produttivi, in particolare nella gestione assicurativa, industria e servizi, in agricoltura e nel conto Stato. Diminuiscono, invece, nei settori dell'Amministrazione pubblica e della sanità e assistenza sociale. Quest'ultima si distingue ancora per la numerosità degli eventi, oltre 27.000 denunce da gennaio ad agosto 2021, ma presenta una riduzione del 31,9% rispetto ai 40.000 infortuni dello stesso periodo nel 2020.
Sempre nel 2021 sono aumentati gli infortuni in itinere, cioè nel tragitto di andata e ritorno tra abitazione e posto di lavoro: da 38.000 casi nel 2020 si sale ai 45.821, quindi un dato del 20,6% in più. Sul dato sicuramente ha avuto un'influenza il ricorso allo smart working durante il 2020. L'aumento maggiore si registra nel periodo marzo-agosto 2021, con il 59% degli infortuni in più.
Si percepisce, comunque, una maggiore attenzione da parte dell'attuale Governo in merito alla salute e alla sicurezza nei luoghi di lavoro, come dimostrato con la presentazione in Senato del disegno di legge n. 2052 recante "Disposizioni in materia di coordinamento delle indagini nei procedimenti per reati in materia di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro".
Insieme a questo, si auspica venga avviata una riflessione sulla tutela assicurativa delle vittime e delle loro famiglie. È necessario provvedere a una revisione complessiva del Testo Unico in materia di assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, datato ancora 1965. Per le famiglie delle vittime di infortuni e malattie professionali, che hanno come conseguenza, purtroppo, la morte del lavoratore, in caso di incidente mortale, viene costituita una rendita in favore dei superstiti, ma non si comprende perché in favore del coniuge superstite debba essere erogata una quota del 50% del dovuto, mentre per la reversibilità INPS tale quota ammonti al 60%.
Ulteriore situazione critica è che la rendita ai superstiti INAIL debba essere conteggiata nel reddito rilevante ai fini ISEE.
Chiedo, quindi, alla Giunta di farsi portavoce presso il Governo affinché le rendite in favore dei superstiti siano rivalutate al 60%, come già avviene per le pensioni di reversibilità INPS, e che la rendita ai superstiti INAIL non sia conteggiata nel reddito rilevante ai fini ISEE. Grazie.
PRESIDENTE
Grazie a lei, collega.
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione la
mozione n.
190.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva all'unanimità.
PUNTO
32 |
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MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI ZANONI, BIGON, LORENZONI, GIACOMO POSSAMAI, ZOTTIS E BALDIN RELATIVA A "LA GIUNTA INTERVENGA PRESSO IL GOVERNO AFFINCHÉ LA PROCURA DISTRETTUALE ANTIMAFIA DI VENEZIA VENGA DOTATA DI ORGANICI - MAGISTRATI E PERSONALE AMMINISTRATIVO - ADEGUATI ALLE DIMENSIONI E ALL'IMPORTANZA DELL'ATTIVITÀ ECONOMICA NEL VENETO". (MOZIONE N. 151) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 35/2022)
PRESIDENTE
Passiamo al punto successivo. Mozione n. 151, presentata dai consiglieri Zanoni, Bigon ed altri: "La Giunta intervenga presso il Governo affinché la Procura distrettuale antimafia di Venezia venga dotata di organici ‒ magistrati e personale amministrativo ‒ adeguati alle dimensioni e all'importanza dell'attività economica nel Veneto".
Collega Zanoni, prego.
Si prenoti, per cortesia, perché non la vedo. Prego.
Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)
Grazie, Presidente.
Colleghi, questa è una mozione che abbiamo presentato a luglio, sottoscritta anche dai colleghi Bigon, Lorenzoni, Giacomo Possamai, Zottis e Baldin.
Le recenti attività conoscitive della Quarta Commissione consiliare permanente sulle attività delle associazioni criminali nel Veneto hanno permesso di constatare che la presenza risalente della criminalità organizzata, soprattutto di origine 'ndranghetista e camorrista, è accertata e pressoché omogenea nel territorio regionale.
Le organizzazioni criminali operano in modo da mimetizzarsi nel tessuto imprenditoriale regionale, riciclando risorse economiche provenienti da altre zone d'Italia ed evitando, al contempo, di creare evidenti problemi d'allarme sociale. Strategia, questa, che ha comportato una rallentata presa di coscienza del fenomeno da parte della società civile e complicato, di conseguenza, l'acquisizione di elementi di conoscenza da parte dell'Autorità giudiziaria funzionali alla sua repressione.
Negli ultimi due anni sono state avviate numerose attività procedimentali, in particolare presso i Tribunali di Venezia, Padova e Verona, a conclusione di attività di indagine che hanno portato all'individuazione di gravi indizi di colpevolezza a carico di una serie di soggetti, alcuni dei quali già condannati con sentenze in giudizio abbreviato.
Considerato che anche il Procuratore distrettuale antimafia di Venezia, il dottor Cherchi, nel corso dell'audizione presso la Quarta Commissione, che abbiamo tenuto il 15 giugno scorso, ha affermato che la Direzione distrettuale antimafia (DDA) di Venezia non dispone di un numero di magistrati proporzionato al peso economico e alla realtà imprenditoriale del Veneto, poiché la pianta organica non ha subìto incrementi significativi nel tempo. A conferma dell'osservazione del Procuratore, si rileva che la Procura della Repubblica di Venezia ha un organico formale composto da un Procuratore, 3 Procuratori aggiunti e 21 sostituti Procuratori, 4 assegnati alla DDA, dei quali, in realtà, mai più di 18 sono stati effettivamente in servizio negli ultimi anni, mentre la pianta organica della Procura di Milano è quasi quattro volte più grande e prevede un Procuratore, 8 Procuratori aggiunti, uno dei quali assegnato alla DDA, e 82 Sostituti procuratori, 9 dei quali assegnati alla DDA.
Nel corso della medesima audizione, il Procuratore ha, altresì, denunciato la carenza di personale amministrativo, problema acuito dal tendenziale rientro di tale personale alle regioni meridionali di provenienza per problemi familiari, attraverso l'utilizzo di strumenti previsti dall'ordinamento, quali, ad esempio, le misure previste dalla legge n. 104/92.
Il Procuratore generale reggente presso la Corte d'Appello di Venezia, in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario, ha lamentato che le piante organiche del personale amministrativo sono datate, in quanto riferibili a realtà giudiziarie del passato, e totalmente divergenti dalle esigenze attuali, scoperte in alcune qualifiche fondamentali e composte da personale anziano, prossimo al congedo e con poca familiarità con le nuove tecnologie.
Ritenuto che le carenze di organico di magistrati e personale amministrativo limitino severamente la potenzialità operativa della Procura distrettuale antimafia di Venezia; che un'efficace esecuzione delle indagini e una rapida celebrazione dei processi siano la più efficace risposta da dare ai veneti che denunciano attività criminali, nonché il modo migliore per spingere altri a trovare il coraggio di fare altrettanto, contribuendo, così, alla creazione di un clima di fiducia nell'azione dello Stato, in grado di spazzare via paura e omertà.
L'impegno per la Giunta che chiediamo è a intervenire presso il Governo affinché provveda a un adeguamento della pianta organica dei magistrati della Procura distrettuale di Venezia, in modo che essa risponda finalmente al reale peso economico e alla realtà imprenditoriale del territorio veneto; vengano adottate misure per una celere copertura della pianta organica, anche provvedendo all'indizione di nuovi concorsi in magistratura e rapida assunzione dei vincitori; si doti la Procura della Repubblica di Venezia di personale amministrativo in misura sufficiente a supporto dell'azione dei magistrati, permettendo l'organizzazione di concorsi regionali che agevolino la permanenza del personale neoassunto o, eventualmente, adottando misure idonee a limitarne la mobilità in uscita.
Dal momento in cui abbiamo presentato questa mozione, anche grazie a interventi di altri magistrati, effettuati in incontri pubblici e in convegni sul tema, questo problema è emerso in tutta la sua gravità e urgenza. L'auspicio, quindi, sarebbe che il Consiglio votasse questa mozione. Ritengo sia il minimo che possiamo fare allo stato attuale.
PRESIDENTE
Grazie, collega.
Non ci sono richieste di intervento.
Metto in votazione la
mozione n. 151.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PUNTO
33 |
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MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI ZOTTIS, GIACOMO POSSAMAI, BIGON, CAMANI E MONTANARIELLO RELATIVA A "UN PARASSITA STA DISTRUGGENDO LE FORESTE DELLE NOSTRE MONTAGNE. LA GIUNTA INTENDE INTERVENIRE CON MISURE IMMEDIATE ED EFFICACI PER FERMARE IL BOSTRICO?". (MOZIONE N. 164) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 36/2022)
PRESIDENTE
Passiamo al punto successivo, che è la mozione n. 164, presentata dai consiglieri Zottis, Possamai ed altri: "Un parassita sta distruggendo le foreste delle nostre montagne. La Giunta intende intervenire con misure immediate ed efficaci per fermare il bostrico?"
Prego, collega Zottis.
Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)
Grazie, Presidente.
Questo è un argomento che negli ultimi mesi è stato dibattuto anche più di una volta all'interno del Consiglio e più volte si è anche ricordato come la tempesta Vaia sia stato un evento meteorologico che, soprattutto nell'area montana delle Dolomiti ma anche delle Prealpi venete, ha causato comunque dei danni non indifferenti. Tra questi danni, purtroppo, è avvenuto un vero e proprio disastro naturale legato al fenomeno del riscaldamento globale, dove milioni di alberi sono stati schiantati a terra e, di conseguenza, milioni di ettari di foreste alpine, di conifere sono stati distrutti.
In questo contesto dobbiamo ricordare che in molti Comuni delle Province di Belluno e di Vicenza interi boschi di abete rosso rischiano di sparire a causa della dilagante presenza di un insetto parassitario denominato bostrico. Sempre in questo contesto, la vegetazione malata avrà dirette conseguenze sulla salute di molte specie animali che popolano le nostre foreste e l'intera catena alimentare potrebbe subirne, comunque, anche gli effetti nocivi.
Per queste motivazioni era stata depositata questa mozione che risale al 26 agosto 2021, in cui si chiedeva e si chiedono tuttora degli impegni precisi e un interessamento preciso da parte della Giunta regionale, al di là del dibattito che abbiamo avuto nelle scorse settimane.
Poi presenterò due emendamenti che su alcuni punti che sono stati rivisti perché è cambiata anche la normativa nel frattempo. La legge di bilancio, votata alla fine del 2021, prevede alcune indicazioni, tra le quali: "le Regioni provvedono al riconoscimento della comunicazione di cui al comma 850 quale titolo abilitativo al taglio di piante, anche al fine del riconoscimento della provenienza legale dei tronchi ricavati attraverso tale procedura di massima urgenza".
Nello stesso tempo si dice che i proprietari pubblici e privati, conduttori, detentori a qualunque titolo di boschi minacciati dal bostrico, previa comunicazione alla Regione competente per territorio, per un periodo di sette anni, possono procedere alle operazioni urgenti di prevenzione più adeguate, inclusi gli abbattimenti con rilascio in loco delle piante o allontanamento delle stesse, previa scortecciatura, secondo le indicazioni fornite dai documenti tecnici specialistici predisposti dalla Regione stessa. Questo in deroga ad ogni disposizione vigente in materia vincolistica, nonché in esenzione dei procedimenti di valutazione di impatto ambientale, valutazione ambientale strategica e del procedimento di valutazione di incidenza ambientale.
Su questo poi ritornerò nell'impegno perché chiaramente i Comuni chiedono comunque maggiori certezze in merito.
Infine, la stessa legge prevede che negli anni 2022 e 2023, per misure di tutela del territorio e prevenzione delle infestazioni fitosanitarie per le zone interessate dall'epidemia del bostrico, nelle Regioni Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia e nelle Province autonome di Trento e di Bolzano c'è stata una dotazione di 3 milioni di euro per ciascuno degli anni citati.
Detto questo, quindi, quello che noi andiamo a chiedere, ricollegandoci a quello che è già stato previsto dallo Stato, è che la Giunta si impegni, da una parte – modifico il primo punto, lo elimino essendo intervenute le modifiche legislative – "ad attivarsi presso i Ministri competenti, in particolare il Ministro per le politiche agricole, alimentari e forestali e il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, per mettere nelle condizioni i territori di attuare quanto previsto dalla legge 234/2021, articolo 1, comma 850, e di mettere in atto, quindi, le azioni adeguate per fare in modo che si possa andare alla realizzazione delle piste di esbosco e degli impianti di teleferica". Quindi si chiede un chiarimento sull'articolo che citavo prima.
Nello stesso tempo, manteniamo il punto 2: "Erogare adeguati sostegni economici agli enti locali e ai privati per il taglio e l'esbosco degli alberi". Propongo, per le motivazioni già dette, di togliere il punto n. 3 e di prevedere alla fine un adeguato ristoro per la bonifica e successivo reimpianto di abeti bianchi e rossi e larici.
Quello che si chiede, quindi, è un intervento tempestivo nei punti citati e, quindi, una chiarezza definitiva su quella che è la vicenda del bostrico, che comunque è una vicenda che purtroppo sta, in qualche modo, distruggendo interi territori e sta comunque confliggendo con quelli che sono gli interessi sociali, culturali e naturali anche di quei territori e quindi merita, secondo noi, una definizione ulteriore, se non chiara, delle azioni che andiamo a intraprendere. Grazie.
PRESIDENTE
Grazie a lei.
Collega Pan, prego.
Giuseppe PAN (Liga Veneta per Salvini Premier)
Io ho studiato Scienze forestali, quindi qualcosa del bostrico l'ho studiato a Padova col professor Masutti, allora, di Entomologia. L'Ips typographus coleoptero è un degradatore delle sostanze organiche legnose, tipicamente polifago, quindi colpisce la vite, colpisce qualsiasi albero che possa avere dei problemi. È chiaro che quando si trova nelle condizioni della tempesta Vaia in cui in quattro Regioni sono stati abbattuti contemporaneamente, mi pare, intorno ai 9 milioni di metri cubi di legname, laddove gran parte di questo legname è stato esboscato – in Trentino il 90%, qui in Veneto l'80, in Friuli la stessa percentuale – tirar fuori tutti quegli alberi abbattuti nelle aree più impervie delle montagne, nelle valli più ripide, eccetera è una mission impossible. Dico una mission impossible perché per distruggere il bostrico, quindi l'Ips typographus, bisogna che noi andiamo a rastrellare completamente i boschi di tutte le sostanze organiche che sono cadute, bruciarle e allora magari abbattiamo la popolazione del bostrico. Dall'altra parte il bostrico quando arriva su un'area in cui c'è un abbattimento occupa anche le piante che stanno male intorno, per cui oltre ai 9 milioni di metri cubi di legname abbattuto dovremmo abbattere anche tutte quelle che sono in piedi, che sono rimaste magari lì mezze spezzate, mezze rotte, con qualche ramo. L'Ips typographus è quello piccolino che voi vedete tra la corteccia e il legno, che fa tutte quelle gallerie simmetriche, entra e depone 50 uova ognuno e poi, naturalmente ha 3 o 4 cicli all'anno e quindi ha una pullulazione.
Cosa fare col bostrico? Per essere seri, bisognerebbe portar fuori tutto, ma è impossibile, bisognerebbe bruciare quello che è rimasto, ma è impossibile. Non esistono trattamenti chimici e anche se esistessero la vedo dura che con gli aerei e gli elicotteri andiamo per i boschi, magari finché la signora Maria va in giro col cagnolino o c'è qualcuno che va a raccogliere i porcini o qualcuno va a raccogliere le erbette da alta montagna per fare la grappa. Quindi, la soluzione, che non c'è, è quella che la natura faccia il suo corso. Quando la natura avrà fatto il suo corso... Lo dico a cuore aperto, io voterò a favore, per carità, questa mozione perché lo Stato mette 3 milioni, ma non è niente, facciamo le teleferiche, benissimo, ma non abbiamo neanche gli operai forestali o i boscaioli che vadano a raccogliere questo tipo di materiale, perché non vale neanche niente questo materiale dal punto di vista economico.
È già una fortuna che qualcuno abbia comprato il legname di Vaia e magari dobbiamo ringraziare molto la Cina in questo momento perché è stata tra quelli che... Non sono intervenuto l'ultima volta, ma se c'è da ringraziare qualcuno per la vendita e l'esbosco di tanta parte del legname di Vaia, dobbiamo ringraziare AVEPA e il suo ex direttore Stella, che notte e giorno era nei boschi comunque a portar fuori quel legname, cercare venditori o cercare, anche da altri Stati vicini, tipo la Slovenia, tipo l'Austria, di portar qui squadre e mezzi per portar fuori quel legname. Dobbiamo ringraziare AVEPA, il suo Direttore, tutti i dirigenti e attualmente coloro che sono impegnati, i nostri operai forestali di Veneto Agricoltura che si sono adoperati. È chiaro che se vogliamo dire una cosa seria, facciamo dare tutti i finanziamenti che vogliamo, possiamo incrementare tutti i macchinari che vogliamo, ma se non abbiamo il capitale umano perché chiaramente i giovani o gli operai o le imprese forestali nel nostro Veneto, ma anche in tante Regioni, ormai sono a un numero ridotto.
Cara collega, lasciamo che la natura faccia il suo corso e, quando la natura fa il suo corso, prima o poi il bosco si salva da solo, rinasce da solo e quindi si difende dal bostrico da solo.
PRESIDENTE
Grazie, collega Pan.
Consigliere Possamai, prego.
Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)
Grazie, Presidente.
Abbiamo discusso tanto di bostrico in quest'Aula e all'inizio magari qualcuno sorrideva anche nel senso che sembrava che questo Consiglio si dedicasse a un tema laterale, a un tema non centrale, ma il bostrico rischia di essere più letale di Vaia per le nostre foreste, rischiando di metterle a repentaglio. Sicuramente la disamina fatta dal capogruppo Pan sul corso della natura ha degli elementi di verità. Mi viene da dire che non è detto che il rimpallo di responsabilità a cui abbiamo assistito all'interno della Giunta su questo fronte abbia aiutato. So bene, Consigliere, che non è un tema che la riguarda in questo momento della sua vita, però, il fatto che abbiamo assistito per settimane a un rimpallo su a chi toccava questa vicenda e, quindi, a un cerino che, evidentemente, scottava e che nessuno voleva avere in mano non sono convinto che sia stato d'aiuto neanche nei confronti degli Enti locali, caro Presidente, che in questo momento si ritrovano a dover far fronte a questa che è una vera e propria emergenza e anche a dover avere risposte molto concrete.
Lei prima, Capogruppo, ha citato, per esempio, il tema degli esboschi e quindi come si fanno questi esboschi, con che limiti, con che rapporti, per esempio, nei confronti delle linee guida del Ministero. Lei prima ha citato giustamente che in legge di bilancio, finalmente, sono arrivate risorse, anche se non sufficienti, ma al di là delle risorse, quindi la quantità di denaro e al di là anche dell'altro aspetto che lei, anche qui giustamente toccava e cioè il personale che poi mette in campo il presidio, c'è anche l'aspetto più tecnico e quindi le procedure. Anche su questo gli amministratori oggi sono in difficoltà perché non hanno chiarezza su quali sono i limiti dove si possono muovere, per esempio, sulle piste di esbosco.
E su questo, attenzione, c'è una responsabilità anche di questa Regione, evidentemente il fatto di aver temporeggiato, di non aver avuto chiarezza sulle responsabilità, di non aver, per settimane, risposto agli amministratori, perché: "No, guardi è meglio se chiama il mio collega; no, forse deve chiamare l'altro collega ancora". Il tour dell'Assessore per capire chi era responsabile per fortuna ... adesso è andato via l'assessore Corazzari, però magari sono arrivati a chiederlo anche a lui, esatto. È andato via l'assessore Corazzari, che era l'unico esponente della Giunta ai banchi, quindi magari avrei chiesto anche a lui delucidazioni su questo fronte.
Dicevo, il tour degli Assessori, per cui gli amministratori locali chiamavano e scoprivano che dovevano sentire un Assessore invece che l'altro, salvo non ricevere mai risposte, sono abbastanza convinto che non sia stato d'aiuto.
Questa mozione serve perlomeno a fare un po' di chiarezza, perlomeno ad impegnare la Giunta a fare qualcosa di utile. Ha detto l'assessore Bottacin, a più riprese, che alcune cose sono state fatte ed è assolutamente evidente, ma è anche evidente che è mancato tutto un pezzo di attività di presidio, di capacità di stare vicini al territorio.
Abbiamo sentito degli impegni precisi in quest'Aula di recente, anche rispondendo alle interrogazioni dei colleghi. Adesso ci aspettiamo che venga messa in campo fino in fondo questa attenzione. Diciamo che la tesi è: ormai il bostrico c'è, farà il suo corso, in qualche modo, poi, la foresta, il bosco si genererà. Sa un po' di fatalismo, Capogruppo, e non sono proprio convinto che sia il meglio che questa Giunta, che questa Regione può esprimere.
D'altronde, anche il Presidente Zaia, che si è dovuto occupare direttamente di questa vicenda – almeno così abbiamo visto sui giornali – se non altro per provare a capire quale fosse l'Assessore competente e di questo lo ringraziamo, nel senso che ci ha aiutato a dirimere questa complessa vicenda amministrativa e burocratica; ora che però l'Assessore competente è chiaro e tutti sappiamo chi è, ci aspettiamo che questa Giunta metta in campo tutto il necessario. Grazie.
PRESIDENTE
Grazie, collega.
Consigliere Lorenzoni, prego.
Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)
Grazie, Presidente.
Solo per ribattere al consigliere Pan, che è così sicuro che la natura debba fare il suo corso e che non ci fossero misure. Io non ho frequentato Scienze forestali, ma ho molti colleghi con cui ho una certa dimestichezza al TESAF, al Dipartimento che si occupa proprio delle politiche forestali, che ha fatto un bellissimo convegno, tra l'altro, nel novembre scorso proprio sul bostrico, in cui mi pare che, invece, sia emerso come alcune azioni fossero possibili per limitare la diffusione di questo simpatico insetto. Alcune le ha già nominate il collega Possamai, altre credo che fossero contenute nelle linee guida che la Giunta ha commissionato proprio al Dipartimento TESAF nel gennaio del 2019.
Io non ho avuto la pazienza di entrare nel merito di un documento di una ventina di pagine che i colleghi del Dipartimento, che credo siano autorevoli a livello internazionale perché so che su queste tematiche l'Università di Padova è molto apprezzata, hanno fornito alla Giunta, però sarebbe interessante andare a vedere se effettivamente tutto quanto suggerito appunto dai tecnici universitari sia stato messo in atto.
Così non è da quanto io ho potuto sapere da alcuni di loro. Per cui credo che la mozione presentata oggi abbia un suo significato e forse fare meglio si poteva: penso anche alle politiche commerciali adottate nell'esbosco, che hanno assegnato forzatamente, in alcuni casi, la vendita del legname e molte aziende poi hanno lasciato il legname sul posto perché il prezzo a cui avevano acquistato il legname in bosco non giustificava la vendita sul mercato ed era preferibile per loro perdere i soldi del bando a cui hanno partecipato, piuttosto che andare a recuperare il materiale per venderlo sul mercato, quando il prezzo era crollato proprio a seguito di una politica di valorizzazione di quel legname non opportuna.
Non è un caso che le politiche adottate nella Regione del Veneto post Vaia siano state molto diverse da quelle adottate, per esempio, in episodi simili in Francia o in altri Paesi del nord Europa, dove questi episodi purtroppo accadono con frequenza. Per cui, ecco, avrei una certa, una certa prudenza nell'andare a fare alcune affermazioni e grazie alla consigliera Zottis che ha presentato questa mozione.
PRESIDENTE
Grazie, collega.
Consigliera Zottis, prego.
Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)
Grazie ai colleghi che sono intervenuti, per aver anche chiarito quali sono gli aspetti di praticità su cui noi chiediamo l'intervento, anche perché sono comunque valutazioni fatte anche grazie alle osservazioni di ricercatori, di centri di anche volontari, di centri di ricerca veneti e bellunesi, quindi non sono valutazioni fatte da persone che non sono competenti in materia. Io ringrazio anche per, insomma, per aver comunque espresso parere favorevole, il collega Pan.
Certo, oltre a quello che ho già detto mi sovviene solo una piccola "battuta". Sono contenta che si citi la natura, perché in qualche modo noi comunque anche qui chiediamo il rispetto della natura e siamo preoccupati degli effetti dannosi che si possono creare nell'ecosistema. Non lo facciamo per altri tipi di motivazioni. Speriamo che le stesse preoccupazioni continuino a essere condivise, cosa che in passato non c'è stato, per quanto riguarda, per esempio, il tema del consumo di suolo. Grazie.
PRESIDENTE
Grazie, collega.
Non ci sono altre richieste di intervento.
Ci sono dichiarazioni di voto? Non ci sono dichiarazioni di voto.
Ci sono due emendamenti.
Emendamento n.
F0001 presentato dalla consigliera Zottis, modificativo, che prevede:
"Primo punto dell'impegno modificato nel seguente modo "Ad attivarsi presso i Ministri competenti e in particolar modo il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e il Ministero per i beni e le attività culturali e per il Turismo di mettere nelle condizioni i territori di attuare quanto previsto dalla L. 234/2021, articolo 1 e di mettere in atto adeguate azioni, in particolar modo la realizzazione delle piste d'esbosco e gli impianti di teleferica"
Collega Zottis, lo vuole illustrare?
Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)
L'ho illustrato prima nella discussione della mozione. Il primo emendamento va praticamente a eliminare il primo punto dell'impegno e lo va a sostituire nel seguente modo, lo rileggo, se vuole, Presidente: "Ad attivarsi presso i Ministeri competenti, in particolar modo il Ministero per le Politiche agricole, alimentari e forestali e il Ministero per i Beni, attività culturali e per il turismo, di mettere nelle condizioni i territori di attuare quanto previsto dalla legge 234/2021, legge di Bilancio, articolo 1, comma 850, e di mettere in atto le adeguate azioni, in particolar modo per la realizzazione delle piste d'esbosco e gli impianti di teleferica".
Con l'altro emendamento, per quello che è intervenuta comunque la legge di Bilancio esercitata, propongo anche lo stralcio del punto n. 3, sempre relativo all'impegno.
Grazie, Presidente.
PRESIDENTE
Grazie a lei.
Mettiamo in votazione gli emendamenti.
Partiamo dall'emendamento n. F0001.
Collega Pan, vuole intervenire sull'emendamento? Prego.
Giuseppe PAN (Liga Veneta per Salvini Premier)
Solo un piccolo inciso, ma sarò brevissimo.
Volevo rispondere alla sollecitazione. Allora l'unica differenza tra l'abete rosso...
PRESIDENTE
Collega Pan, siamo all'emendamento però.
Giuseppe PAN (Liga Veneta per Salvini Premier)
...della foresta Vaia rispetto...
PRESIDENTE
Siamo sull'emendamento.
Giuseppe PAN (Liga Veneta per Salvini Premier)
È sull'emendamento, arrivo anche a quello.
... rispetto a quelli francesi è che quelli erano legni di quercia, e quindi con un grande valore economico, mentre un abete rosso non vale praticamente niente.
Ma, detto questo, diamo parere favorevole sull'emendamento. Grazie.
PRESIDENTE
Non ci sono altre richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n.
F0001.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n.
F0002 presentato dalla consigliera Zottis, modificativo, che prevede:
Stralcio punto 3 dell'impegno.
Prego, collega Zottis.
Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)
Lo ribadisco, lo stralcio del punto n. 3 per il fatto che comunque sono cambiate le normative. Grazie, collega Pan. Dopodiché quello che noi diciamo è anche contenuto nelle linee guida con tanto di foto fatte proprio dalla Regione Veneto. Grazie.
PRESIDENTE
Non ci sono altre richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n.
F0002.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Mettiamo in votazione la
mozione n. 164, così come emendata.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Adesso dovremmo discutere la mozione al punto n. 12 del collega Possamai.
Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)
Chiedo l'inversione. Immagino che sia d'accordo il collega Piccinini.
PRESIDENTE
Mi ha chiesto di rinviare.
Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)
Va bene che venga trattata in una prossima seduta.
PRESIDENTE
Perfetto.
PUNTO
35 |
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MOZIONE PRESENTATA DAL CONSIGLIERE PICCININI RELATIVA A "IL GOVERNO RITIRI I PROVVEDIMENTI CONTENUTI NELL'ARTICOLO 28 DEL D.L. "SOSTEGNI TER" RELATIVI A NUOVI E STRINGENTI VINCOLI PER LA CESSIONE DEL CREDITO DI IMPOSTA DERIVANTE DA SUPERBONUS, ECOBONUS, BONUS RISTRUTTURAZIONI, SISMA BONUS E BONUS FACCIATE". (MOZIONE N. 241) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 37/2022)
PRESIDENTE
Siamo alla mozione n. 241 del collega Piccinini: "Il Governo ritiri i provvedimenti contenuti nell'articolo 28 del decreto legislativo 'Sostegni ter' relativi a nuovi e stringenti vincoli per la cessione del credito d'imposta derivante dal superbonus, ecobonus, bonus ristrutturazioni, sisma bonus e bonus facciate".
Prego, collega.
Tomas PICCININI (Veneta Autonomia)
Grazie, Presidente.
Prendendo atto che con il decreto-legge "Misure urgenti per il contrasto delle frodi in materia di edilizia" licenziato dal Consiglio dei Ministri in data 18 febbraio 2022 il Governo ha fatto un parziale passo indietro sulla questione relativa alla cessione di crediti di imposta. Nello specifico, il limite della cessione del credito d'imposta per una sola volta, introdotto dall'articolo 28 del decreto 'Sostegni ter' viene eliminato e viene, invece, inserita la possibilità di cessione del credito per un massimo di tre volte, ma solo in favore di banche, imprese, assicurazioni e intermediari finanziari. Ad ogni buon conto, la mozione presentata proponeva, anche per evitare le truffe, venissero introdotte un prezzario unico nazionale e un sistema di qualificazione e registrazione delle aziende edili virtuose, come proposto dal Presidente ANCI nazionale.
Lo spirito della proposta di introdurre il sistema di qualificazione delle imprese era diretto a favorire le aziende edili virtuose, con apposito Albo che, nel corso degli anni, hanno dimostrato con il proprio comportamento di rispettare le regole in vigore, adempiendo ai propri doveri fino in fondo, versando tasse e contributi e non violando mai la legge.
Impegnava la Giunta a ritirare la norma introdotta dal bonus 'Sostegni ter' nella parte in cui non consentiva la cessione del credito d'imposta per più di una volta; che la cessione multipla era possibile nei confronti di soggetti in possesso di apposite certificazioni (certificazione anticorruzione e antimafia, certificazioni di bilanci) e che, sempre nel combattere le frodi, correlato al bonus edilizia, venga introdotto un prezzario unico nazionale di riferimento e di sistema di qualificazione e di registrazione delle aziende edili virtuose, come unici soggetti abilitati all'esecuzione dei lavori edili che consentiranno la fruizione dei bonus stessi. Grazie, Presidente.
PRESIDENTE
Grazie a lei, collega.
Non ci sono richieste di intervento.
Metto in votazione la
mozione n. 241.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Abbiamo esaurito l'ordine del giorno con quest'ultima mozione.
Terminiamo qui la seduta odierna. Per il prossimo Consiglio sarete convocati a domicilio.
Buona serata a tutti.
La Seduta termina alle ore 16.31.
Il Consigliere segretario
Alessandra SPONDA
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Il Presidente
Nicola Ignazio FINCO
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Resoconto stenotipico a cura di:
Cedat 85
Revisione e coordinamento testo a cura di:
Maria Concetta Miccoli
Elaborazione testo a cura di:
Maria Concetta Miccoli
PROCESSO VERBALE
SEDUTA PUBBLICA N. 51
SEDUTA PUBBLICA N. 51
MERCOLEDì 23 FEBBRAIO 2022
PRESIDENZA
PRESIDENTE ROBERTO CIAMBETTI
VICEPRESIDENTE FRANCESCA ZOTTIS
VICEPRESIDENTE NICOLA IGNAZIO FINCO
PROCESSO VERBALE REDATTO A CURA DELL'UFFICIO ATTIVITà ISTITUZIONALI
INDICE
Processo verbale della 51a seduta pubblica – mercoledì 23 febbraio 2022
Processo verbale della 51a seduta pubblica – mercoledì 23 febbraio 2022
- Comunicazioni della Presidenza del Consiglio
- Interrogazioni e interpellanze
- Mozione presentata dai consiglieri Montanariello, Giacomo Possamai, Bigon e Zottis relativa a "La Regione Veneto solleciti il Governo a ridefinire la disciplina in materia di trasporto pubblico non di linea senza lasciare spazio a liberalizzazioni selvagge". (Mozione n. 231) APPROVATA (Deliberazione n. 21/2022)
- Mozione presentata dai consiglieri Villanova, Barbisan, Bet, Centenaro, Giacomin, Michieletto, Zecchinato, Bisaglia, Brescacin, Cestaro, Maino, Scatto, Vianello, Pan, Favero, Puppato, Rigo, Cestari, Ciambetti, Dolfin, Sponda e Cecchetto relativa a "Specializzandi: garantire una migliore distribuzione in tutti gli ospedali veneti anche grazie agli accordi con Università di altre regioni". (Mozione n. 198) APPROVATA (Deliberazione n. 22/2022)
- Mozione presentata dai consiglieri Camani, Giacomo Possamai, Bigon, Montanariello, Zanoni, Zottis e Ostanel relativa a "Limitare lo stage e il tirocinio extracurricolare e salvaguardare il lavoro per i giovani". (Mozione n. 228) RESPINTA
- Mozione presentata dai consiglieri Speranzon, Polato, Soranzo, Formaggio e Razzolini relativa a "Lo Stato italiano garantisca alla famiglia di Matteo Vanzan, medaglia d'oro al "valore dell'Esercito", l'erogazione del Trattamento di Fine Servizio". (Mozione n. 185) APPROVATA (Deliberazione n. 23/2022)
- Mozione presentata dai consiglieri Giacomo Possamai, Bigon, Camani, Montanariello, Zanoni e Zottis relativa a "La Regione si attivi per riqualificare lo studentato San Silvestro a Vicenza". (Mozione n. 129) APPROVATA (Deliberazione n. 24/2022)
- Mozione presentata dai consiglieri Bozza e Venturini relativa a "La Regione Veneto si impegni a sostenere con adeguate risorse i concessionari degli impianti natatori e sportivi in genere per fronteggiare l'aumento esponenziale dei costi energetici". (Mozione n. 206) APPROVATA (Deliberazione n. 25/2022)
- Mozione presentata dai consiglieri Centenaro, Maino, Rizzotto, Villanova, Corsi, Finco, Rigo, Piccinini, Scatto, Sandonà e Cecchetto relativa a "Titolo superbonus possibile a tutte le ristrutturazioni se edifici non vincolati". (Mozione n. 189) APPROVATA (Deliberazione n. 26/2022)
- Mozione presentata dalla consigliera Baldin relativa a "Salute e sicurezza sul lavoro: con il nuovo Piano strategico si arrivi presto ad una tutela effettiva dei lavoratori". (Mozione n. 188) RITIRATA
- Mozione presentata dai consiglieri Maino, Valdegamberi, Corsi, Centenaro, Dolfin, Boron, Puppato, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Zecchinato, Vianello, Finco e Cecchetto relativa a "Indennità Covid per gli infermieri non ancora erogata dal Governo, si prospettano tempi biblici". (Mozione n. 204) APPROVATA (Deliberazione n. 27/2022)
- Mozione presentata dai consiglieri Montanariello e Zottis relativa a "La Giunta regionale si attivi per la realizzazione della pista ciclabile sul ponte della Romea che attraversa il fiume Brenta". (Mozione n. 141) RITIRATA
- Mozione presentata dalle consigliere Cestari e Bisaglia relativa a "Liceo Musicale: venga istituito anche in provincia di Rovigo". (Mozione n. 153) APPROVATA (Deliberazione n. 28/2022)
- Mozione presentata dai consiglieri Lorenzoni, Ostanel e Baldin relativa a "La Regione attivi un nucleo specialistico regionale di supporto alla partecipazione dei bandi del PNRR da parte dei piccoli comuni". (Mozione n. 225) APPROVATA (Deliberazione n. 29/2022)
- Mozione presentata dai consiglieri Soranzo, Speranzon, Razzolini, Polato, Formaggio, Venturini e Bozza relativa a "La Giunta si faccia parte attiva presso il Governo affinché si introducano misure utili al sostegno dei centri fitness". (Mozione n. 224) APPROVATA (Deliberazione n. 30/2022)
- Mozione presentata dai consiglieri Venturini, Bozza, Speranzon, Polato, Soranzo, Formaggio e Razzolini relativa a "La Regione Veneto si attivi per sostenere con adeguate risorse i centri fitness per consolidare e promuovere la pratica sportiva". (Mozione n. 226) APPROVATA (Deliberazione n. 31/2022)
- Mozione presentata dai consiglieri Ostanel, Baldin, Bigon, Camani, Guarda, Lorenzoni, Giacomo Possamai, Zanoni e Zottis relativa a "Rilanciamo i Consultori familiari a Padova e nella Regione Veneto". (Mozione n. 182) RESPINTA
- Mozione presentata dai consiglieri Venturini e Bozza relativa a "La Regione si attivi verso il Governo affinché siano approvate urgenti misure di sostegno a favore delle aziende avicole colpite dall'influenza aviaria e adotti autonome misure di sostegno". (Mozione n. 218) APPROVATA (Deliberazione n. 32/2022)
- Mozione presentata dai consiglieri Venturini e Bozza relativa a "La Regione si attivi affinché' siano approvate urgenti misure di sostegno a favore delle aziende avicole colpite dall'influenza aviaria e adotti autonome misure di sostegno anche nella forma di anticipazione dei contributi di competenza dello Stato e dell'Unione Europea". (Mozione n. 223) RITIRATA
- Mozione presentata dai consiglieri Finco, Barbisan, Corsi, Dolfin, Rigo, Pan, Cestaro e Zecchinato relativa a "La Regione si impegni ad estendere l'anzianità massima prevista per i mezzi adibiti all'attività di trasporto sanitario". (Mozione n. 215) APPROVATA (Deliberazione n. 33/2022)
- Mozione presentata dai consiglieri Bigon, Zottis e Zanoni relativa a "La Giunta regionale intervenga per tutelare i lavoratori dell'Istituto Assistenza Anziani di Verona". (Mozione n. 85) RESPINTA
- Mozione presentata dai consiglieri Ostanel, Lorenzoni, Baldin, Bigon, Camani, Montanariello, Giacomo Possamai, Zanoni, Zottis e Guarda relativa a "La Regione Veneto lavori per la completa elettrificazione delle tratte ferroviarie Verona-Rovigo e Rovigo-Chioggia". (Mozione n. 168) RESPINTA
- Mozione presentata dai consiglieri Bisaglia, Bet, Centenaro, Maino, Michieletto, Cecchetto, Ciambetti, Finco, Pan, Rigo, Scatto e Vianello relativa a "Vittime del lavoro: le rendite ai superstiti non siano conteggiate ai fini ISEE e siano rivalutate al 60 per cento". (Mozione n. 190) APPROVATA (Deliberazione n. 34/2022)
- Mozione presentata dai consiglieri Zanoni, Bigon, Lorenzoni, Giacomo Possamai, Zottis e Baldin relativa a "La Giunta intervenga presso il Governo affinché la Procura Distrettuale Antimafia di Venezia venga dotata di organici - magistrati e personale amministrativo - adeguati alle dimensioni e all'importanza dell'attività economica nel Veneto". (Mozione n. 151) APPROVATA (Deliberazione n. 35/2022)
- Mozione presentata dai consiglieri Zottis, Giacomo Possamai, Bigon, Camani e Montanariello relativa a "Un parassita sta distruggendo le foreste delle nostre montagne. La Giunta intende intervenire con misure immediate ed efficaci per fermare il bostrico?". (Mozione n. 164) APPROVATA (Deliberazione n. 36/2022)
- Mozione presentata dal consigliere Piccinini relativa a "Il Governo ritiri i provvedimenti contenuti nell'articolo 28 del D.L. "Sostegni TER" relativi a nuovi e stringenti vincoli per la cessione del credito di imposta derivante da superbonus, ecobonus, bonus ristrutturazioni, sisma bonus e bonus facciate". (Mozione n. 241) APPROVATA (Deliberazione n. 37/2022)
La seduta si svolge a Venezia in Palazzo Ferro-Fini, sede del Consiglio regionale, con modalità telematica mista, secondo quanto previsto dalla deliberazione dell'Ufficio di presidenza n. 106 del 23 novembre 2021.
I lavori si svolgono sulla base dell'ordine del giorno prot. n. 2463 del 17 febbraio 2022.
Il Presidente CIAMBETTI dichiara aperta la seduta alle ore 10.31.
La seduta è sospesa alle ore 10.31.
La seduta riprende alle ore 11.26.
Assume le funzioni di consigliere segretario la consigliera Alessandra Sponda.
Punto n. 2) all'ordine del giorno
I lavori si svolgono sulla base dell'ordine del giorno prot. n. 2463 del 17 febbraio 2022.
Il Presidente CIAMBETTI dichiara aperta la seduta alle ore 10.31.
La seduta è sospesa alle ore 10.31.
La seduta riprende alle ore 11.26.
Assume le funzioni di consigliere segretario la consigliera Alessandra Sponda.
Punto n. 2) all'ordine del giorno
Comunicazioni della Presidenza del Consiglio [RESOCONTO]
Il PRESIDENTE comunica che sono in congedo il Presidente della Giunta regionale Zaia e la consigliera Cestaro.
Il PRESIDENTE interviene ai sensi dell'articolo 72 del Regolamento e annuncia la costituzione di un intergruppo in Consiglio regionale del Veneto per un'Europa federata.
Il PRESIDENTE interviene ai sensi dell'articolo 72 del Regolamento e annuncia la costituzione di un intergruppo in Consiglio regionale del Veneto per un'Europa federata.
Intervengono i consiglieri
Favero (Liga Veneta per Salvini Premier) per la maggioranza e
Possamai Giacomo (Partito Democratico Veneto) per la minoranza.
Il PRESIDENTE, considerata l'assenza della consigliera Guarda, rinvia la trattazione al punto n. 9) all'ordine del giorno, mozione n. 219.
Punto n. 3) all'ordine del giorno
Il PRESIDENTE, considerata l'assenza della consigliera Guarda, rinvia la trattazione al punto n. 9) all'ordine del giorno, mozione n. 219.
Punto n. 3) all'ordine del giorno
Interrogazioni e interpellanze
Ai sensi dell'art. 114, comma 3 del Regolamento l'elenco delle interrogazioni e delle interpellanze, allegato alla convocazione, è dato per letto.
Punto n. 10) all'ordine del giorno
Punto n. 10) all'ordine del giorno
Mozione presentata dai consiglieri Montanariello, Giacomo Possamai, Bigon e Zottis relativa a "La Regione Veneto solleciti il Governo a ridefinire la disciplina in materia di trasporto pubblico non di linea senza lasciare spazio a liberalizzazioni selvagge". (Mozione n. 231) APPROVATA (Deliberazione n. 21/2022) [RESOCONTO]
Intervengono il consigliere Montanariello (Partito Democratico Veneto), che illustra la mozione in oggetto, e l'assessore Calzavara, che propone delle modifiche, accolte dal proponente.
Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica la mozione in oggetto come modificata.
Il Consiglio approva
Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.
Hanno votato sì:
Andreoli, Baldin, Barbisan, Bet, Bigon, Bisaglia, Bozza, Brescacin, Camani, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Ciambetti, Dolfin, Favero, Formaggio, Gerolimetto, Giacomin, Maino, Michieletto, Montanariello, Ostanel, Pan, Piccinini, Polato, Possamai Giacomo, Possamai Gianpiero, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Speranzon, Sponda, Venturini, Vianello, Villanova, Zanoni, Zecchinato, Zottis
Hanno votato no:
nessuno
Astenuti:
nessuno
Non votanti:
nessuno
Interviene il consigliere Possamai Giacomo (Partito Democratico Veneto) sull'ordine dei lavori e chiede l'inversione dei punti n. 12 e n. 34 all'ordine del giorno.
Il PRESIDENTE, con il consenso dei Presidenti dei Gruppi consiliari, accoglie la proposta di inversione.
Punto n. 11) all'ordine del giorno
Mozione presentata dai consiglieri Villanova, Barbisan, Bet, Centenaro, Giacomin, Michieletto, Zecchinato, Bisaglia, Brescacin, Cestaro, Maino, Scatto, Vianello, Pan, Favero, Puppato, Rigo, Cestari, Ciambetti, Dolfin, Sponda e Cecchetto relativa a "Specializzandi: garantire una migliore distribuzione in tutti gli ospedali veneti anche grazie agli accordi con Università di altre regioni". (Mozione n. 198) APPROVATA (Deliberazione n. 22/2022) [RESOCONTO]
Interviene il consigliere Villanova (Zaia Presidente) che illustra la mozione in oggetto.
In discussione generale interviene la consigliera Bigon (Partito Democratico Veneto).
L'emendamento n. B1 alla mozione in oggetto, illustrato dal consigliere Villanova, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.
Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica la mozione in oggetto come emendata.
Il Consiglio approva
Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.
Hanno votato sì:
Andreoli, Baldin, Barbisan, Bet, Bigon, Bisaglia, Bozza, Brescacin, Camani, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Ciambetti, Corsi, Dolfin, Favero, Formaggio, Gerolimetto, Giacomin, Lorenzoni, Maino, Michieletto, Ostanel, Pan, Piccinini, Polato, Possamai Giacomo, Possamai Gianpiero, Puppato, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Speranzon, Sponda, Venturini, Vianello, Villanova, Zanoni, Zecchinato, Zottis
Hanno votato no:
nessuno
Astenuti:
nessuno
Non votanti:
nessuno
Punto n. 34) all'ordine del giorno
Mozione presentata dai consiglieri Camani, Giacomo Possamai, Bigon, Montanariello, Zanoni, Zottis e Ostanel relativa a "Limitare lo stage e il tirocinio extracurricolare e salvaguardare il lavoro per i giovani". (Mozione n. 228) RESPINTA [RESOCONTO]
Interviene la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto) che illustra la mozione in oggetto.
Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica la mozione in oggetto.
Il Consiglio non approva
Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.
Hanno votato sì:
Baldin, Bigon, Camani, Lorenzoni, Ostanel, Possamai Giacomo, Zanoni, Zottis
Hanno votato no:
Andreoli, Barbisan, Bet, Bisaglia, Bozza, Brescacin, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Ciambetti, Corsi, Dolfin, Favero, Formaggio, Gerolimetto, Giacomin, Maino, Michieletto, Pan, Piccinini, Polato, Possamai Gianpiero, Puppato, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Speranzon, Sponda, Venturini, Vianello, Villanova, Zecchinato
Astenuti:
nessuno
Non votanti:
nessuno
Punto n. 13) all'ordine del giorno
Mozione presentata dai consiglieri Speranzon, Polato, Soranzo, Formaggio e Razzolini relativa a "Lo Stato italiano garantisca alla famiglia di Matteo Vanzan, medaglia d'oro al "valore dell'Esercito", l'erogazione del Trattamento di Fine Servizio". (Mozione n. 185) APPROVATA (Deliberazione n. 23/2022) [RESOCONTO]
Interviene il consigliere Speranzon (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni) che illustra la mozione in oggetto.
In discussione generale interviene il consigliere Pan (Liga Veneta per Salvini Premier).
Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica la mozione in oggetto.
Il Consiglio approva
Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.
Hanno votato sì:
Andreoli, Baldin, Barbisan, Bet, Bigon, Bisaglia, Bozza, Brescacin, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Ciambetti, Corsi, Dolfin, Favero, Formaggio, Gerolimetto, Giacomin, Lorenzoni, Michieletto, Ostanel, Pan, Piccinini, Polato, Possamai Giacomo, Possamai Gianpiero, Puppato, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Speranzon, Sponda, Venturini, Vianello, Villanova, Zanoni, Zottis
Hanno votato no:
nessuno
Astenuti:
nessuno
Non votanti:
nessuno
Punto n. 14) all'ordine del giorno
Mozione presentata dai consiglieri Giacomo Possamai, Bigon, Camani, Montanariello, Zanoni e Zottis relativa a "La Regione si attivi per riqualificare lo studentato San Silvestro a Vicenza". (Mozione n. 129) APPROVATA (Deliberazione n. 24/2022) [RESOCONTO]
Intervengono i consiglieri Possamai Giacomo (Partito Democratico Veneto), che illustra la mozione in oggetto, e Maino (Zaia Presidente) in discussione generale.
Il PRESIDENTE sospende la seduta alle ore 12.15.
La seduta, dopo un rinvio, riprende alle ore 12.25.
Interviene il consigliere Possamai Giacomo (Partito Democratico Veneto) che propone delle modifiche.
Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica la mozione in oggetto.
Il Consiglio approva
Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.
Hanno votato sì:
Andreoli, Baldin, Barbisan, Bet, Bigon, Bisaglia, Bozza, Brescacin, Camani, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Ciambetti, Corsi, Dolfin, Favero, Formaggio, Gerolimetto, Giacomin, Lorenzoni, Michieletto, Montanariello, Ostanel, Pan, Piccinini, Polato, Possamai Giacomo, Possamai Gianpiero, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Speranzon, Sponda, Valdegamberi, Venturini, Vianello, Villanova, Zanoni, Zecchinato
Hanno votato no:
nessuno
Astenuti:
nessuno
Non votanti:
nessuno
Punto n. 15) all'ordine del giorno
Mozione presentata dai consiglieri Bozza e Venturini relativa a "La Regione Veneto si impegni a sostenere con adeguate risorse i concessionari degli impianti natatori e sportivi in genere per fronteggiare l'aumento esponenziale dei costi energetici". (Mozione n. 206) APPROVATA (Deliberazione n. 25/2022) [RESOCONTO]
Interviene il consigliere
Bozza (Forza Italia – Berlusconi – Autonomia per il Veneto) che illustra la mozione in oggetto.
Durante l'intervento del consigliere Bozza assume le funzioni di consigliere segretario la consigliera Erika Baldin.
In discussione generale intervengono i consiglieri Pan (Liga Veneta per Salvini Premier) e Lorenzoni (Gruppo Misto).
L'emendamento n. E1 alla mozione in oggetto, illustrato dal consigliere Bozza, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.
Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica la mozione in oggetto come emendata.
Il Consiglio approva
Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.
Hanno votato sì:
Andreoli, Baldin, Barbisan, Bet, Bigon, Bisaglia, Bozza, Brescacin, Camani, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Ciambetti, Corsi, Dolfin, Favero, Formaggio, Gerolimetto, Lorenzoni, Maino, Michieletto, Montanariello, Ostanel, Pan, Piccinini, Possamai Giacomo, Possamai Gianpiero, Puppato, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Speranzon, Sponda, Venturini, Vianello, Villanova, Zanoni, Zecchinato, Zottis
Hanno votato no:
nessuno
Astenuti:
nessuno
Non votanti:
nessuno
Punto n. 16) all'ordine del giorno
Durante l'intervento del consigliere Bozza assume le funzioni di consigliere segretario la consigliera Erika Baldin.
In discussione generale intervengono i consiglieri Pan (Liga Veneta per Salvini Premier) e Lorenzoni (Gruppo Misto).
L'emendamento n. E1 alla mozione in oggetto, illustrato dal consigliere Bozza, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.
Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica la mozione in oggetto come emendata.
Il Consiglio approva
Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.
Hanno votato sì:
Andreoli, Baldin, Barbisan, Bet, Bigon, Bisaglia, Bozza, Brescacin, Camani, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Ciambetti, Corsi, Dolfin, Favero, Formaggio, Gerolimetto, Lorenzoni, Maino, Michieletto, Montanariello, Ostanel, Pan, Piccinini, Possamai Giacomo, Possamai Gianpiero, Puppato, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Speranzon, Sponda, Venturini, Vianello, Villanova, Zanoni, Zecchinato, Zottis
Hanno votato no:
nessuno
Astenuti:
nessuno
Non votanti:
nessuno
Punto n. 16) all'ordine del giorno
Mozione presentata dai consiglieri Centenaro, Maino, Rizzotto, Villanova, Corsi, Finco, Rigo, Piccinini, Scatto, Sandonà e Cecchetto relativa a "Titolo superbonus possibile a tutte le ristrutturazioni se edifici non vincolati". (Mozione n. 189) APPROVATA (Deliberazione n. 26/2022) [RESOCONTO]
Interviene il consigliere Centenaro (Zaia Presidente) che illustra la mozione in oggetto.
Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica la mozione in oggetto.
Il Consiglio approva
Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.
Hanno votato sì:
Andreoli, Baldin, Barbisan, Bet, Bisaglia, Bozza, Brescacin, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Ciambetti, Corsi, Dolfin, Favero, Formaggio, Gerolimetto, Giacomin, Maino, Michieletto, Pan, Piccinini, Polato, Possamai Gianpiero, Puppato, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Speranzon, Sponda, Valdegamberi, Vianello, Villanova, Zanoni, Zecchinato
Hanno votato no:
nessuno
Astenuti:
Bigon, Camani, Lorenzoni, Montanariello, Ostanel, Possamai Giacomo, Zottis
Non votanti:
nessuno
Punto n. 17) all'ordine del giorno
Mozione presentata dalla consigliera Baldin relativa a "Salute e sicurezza sul lavoro: con il nuovo Piano strategico si arrivi presto ad una tutela effettiva dei lavoratori". (Mozione n. 188) RITIRATA [RESOCONTO]
Assume la presidenza la Vicepresidente Francesca Zottis.
Interviene la consigliera Baldin (Movimento 5 Stelle) che illustra e ritira la mozione in oggetto.
Punto n. 18) all'ordine del giorno
Mozione presentata dai consiglieri Maino, Valdegamberi, Corsi, Centenaro, Dolfin, Boron, Puppato, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Zecchinato, Vianello, Finco e Cecchetto relativa a "Indennità Covid per gli infermieri non ancora erogata dal Governo, si prospettano tempi biblici". (Mozione n. 204) APPROVATA (Deliberazione n. 27/2022) [RESOCONTO]
Interviene la consigliera
Maino (Zaia Presidente) che illustra la mozione in oggetto.
In discussione generale intervengono i consiglieri Bigon (Partito Democratico Veneto) e Montanariello (Partito Democratico Veneto).
Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica la mozione in oggetto.
Il Consiglio approva
Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.
Hanno votato sì:
Andreoli, Baldin, Barbisan, Bet, Bigon, Bisaglia, Bozza, Brescacin, Camani, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Dolfin, Favero, Formaggio, Gerolimetto, Giacomin, Lorenzoni, Maino, Michieletto, Montanariello, Ostanel, Pan, Piccinini, Polato, Possamai Giacomo, Possamai Gianpiero, Puppato, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Speranzon, Sponda, Valdegamberi, Venturini, Villanova, Zanoni, Zecchinato, Zottis
Hanno votato no:
nessuno
Astenuti:
nessuno
Non votanti:
nessuno
Punto n. 19) all'ordine del giorno
In discussione generale intervengono i consiglieri Bigon (Partito Democratico Veneto) e Montanariello (Partito Democratico Veneto).
Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica la mozione in oggetto.
Il Consiglio approva
Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.
Hanno votato sì:
Andreoli, Baldin, Barbisan, Bet, Bigon, Bisaglia, Bozza, Brescacin, Camani, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Dolfin, Favero, Formaggio, Gerolimetto, Giacomin, Lorenzoni, Maino, Michieletto, Montanariello, Ostanel, Pan, Piccinini, Polato, Possamai Giacomo, Possamai Gianpiero, Puppato, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Speranzon, Sponda, Valdegamberi, Venturini, Villanova, Zanoni, Zecchinato, Zottis
Hanno votato no:
nessuno
Astenuti:
nessuno
Non votanti:
nessuno
Punto n. 19) all'ordine del giorno
Mozione presentata dai consiglieri Montanariello e Zottis relativa a "La Giunta regionale si attivi per la realizzazione della pista ciclabile sul ponte della Romea che attraversa il fiume Brenta". (Mozione n. 141) RITIRATA [RESOCONTO]
Interviene il consigliere Montanariello (Partito Democratico Veneto) che ritira la mozione in oggetto.
Il PRESIDENTE sospende la seduta alle ore 13.01.
La seduta riprende alle ore 14.49.
Assume la presidenza il Presidente Roberto Ciambetti.
Punto n. 20) all'ordine del giorno
Mozione presentata dalle consigliere Cestari e Bisaglia relativa a "Liceo Musicale: venga istituito anche in provincia di Rovigo". (Mozione n. 153) APPROVATA (Deliberazione n. 28/2022) [RESOCONTO]
Interviene la consigliera Cestari (Liga Veneta per Salvini Premier) che illustra la mozione in oggetto.
Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica la mozione in oggetto.
Il Consiglio approva
Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.
Hanno votato sì:
Andreoli, Baldin, Barbisan, Bet, Bigon, Bisaglia, Boron, Bozza, Brescacin, Camani, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Ciambetti, Corsi, Dolfin, Favero, Gerolimetto, Giacomin, Maino, Montanariello, Ostanel, Piccinini, Possamai Giacomo, Puppato, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Speranzon, Sponda, Venturini, Vianello, Villanova, Zanoni, Zecchinato, Zottis
Hanno votato no:
nessuno
Astenuti:
nessuno
Non votanti:
nessuno
Punto n. 21) all'ordine del giorno
Mozione presentata dai consiglieri Lorenzoni, Ostanel e Baldin relativa a "La Regione attivi un nucleo specialistico regionale di supporto alla partecipazione dei bandi del PNRR da parte dei piccoli comuni". (Mozione n. 225) APPROVATA (Deliberazione n. 29/2022) [RESOCONTO]
Interviene la consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) che illustra la mozione in oggetto.
In discussione generale intervengono il consigliere Lorenzoni (Gruppo Misto) e l'assessore Calzavara.
Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica la mozione in oggetto.
Il Consiglio approva
Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.
Hanno votato sì:
Baldin, Barbisan, Bet, Bigon, Bisaglia, Boron, Bozza, Brescacin, Camani, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Ciambetti, Corsi, Dolfin, Favero, Finco, Formaggio, Giacomin, Lorenzoni, Maino, Michieletto, Montanariello, Ostanel, Pan, Piccinini, Polato, Possamai Giacomo, Puppato, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Speranzon, Valdegamberi, Venturini, Vianello, Villanova, Zanoni, Zecchinato, Zottis
Hanno votato no:
nessuno
Astenuti:
nessuno
Non votanti:
nessuno
Punto n. 22) all'ordine del giorno
Mozione presentata dai consiglieri Soranzo, Speranzon, Razzolini, Polato, Formaggio, Venturini e Bozza relativa a "La Giunta si faccia parte attiva presso il Governo affinché si introducano misure utili al sostegno dei centri fitness". (Mozione n. 224) APPROVATA (Deliberazione n. 30/2022) [RESOCONTO]
Interviene il consigliere Soranzo (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni) che illustra la mozione in oggetto.
Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica la mozione in oggetto.
Il Consiglio approva
Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.
Hanno votato sì:
Andreoli, Baldin, Barbisan, Bigon, Bisaglia, Boron, Bozza, Brescacin, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Ciambetti, Corsi, Dolfin, Favero, Finco, Formaggio, Giacomin, Lorenzoni, Maino, Michieletto, Montanariello, Ostanel, Pan, Piccinini, Possamai Giacomo, Puppato, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Speranzon, Sponda, Valdegamberi, Venturini, Vianello, Villanova, Zanoni, Zecchinato, Zottis
Hanno votato no:
nessuno
Astenuti:
nessuno
Non votanti:
nessuno
Punto n. 23) all'ordine del giorno
Mozione presentata dai consiglieri Venturini, Bozza, Speranzon, Polato, Soranzo, Formaggio e Razzolini relativa a "La Regione Veneto si attivi per sostenere con adeguate risorse i centri fitness per consolidare e promuovere la pratica sportiva". (Mozione n. 226) APPROVATA (Deliberazione n. 31/2022) [RESOCONTO]
Interviene la consigliera Venturini (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto) che illustra la mozione in oggetto.
Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica la mozione in oggetto.
Il Consiglio approva
Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.
Hanno votato sì:
Andreoli, Baldin, Barbisan, Bet, Bigon, Bisaglia, Boron, Bozza, Brescacin, Camani, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Ciambetti, Corsi, Dolfin, Favero, Formaggio, Giacomin, Lorenzoni, Maino, Michieletto, Ostanel, Pan, Piccinini, Possamai Giacomo, Possamai Gianpiero, Puppato, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Speranzon, Sponda, Valdegamberi, Venturini, Villanova, Zanoni, Zecchinato, Zottis
Hanno votato no:
nessuno
Astenuti:
Montanariello
Non votanti:
nessuno
Punto n. 24) all'ordine del giorno
Mozione presentata dai consiglieri Ostanel, Baldin, Bigon, Camani, Guarda, Lorenzoni, Giacomo Possamai, Zanoni e Zottis relativa a "Rilanciamo i Consultori familiari a Padova e nella Regione Veneto". (Mozione n. 182) RESPINTA [RESOCONTO]
Interviene la consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) che illustra la mozione in oggetto.
In discussione generale intervengono le consigliere Camani (Partito Democratico Veneto) e Zottis (Partito Democratico Veneto).
Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica la mozione in oggetto.
Il Consiglio non approva
Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.
Hanno votato sì:
Baldin, Bigon, Lorenzoni, Montanariello, Possamai Giacomo, Zanoni, Zottis
Hanno votato no:
Andreoli, Barbisan, Bet, Bisaglia, Boron, Brescacin, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Ciambetti, Corsi, Dolfin, Favero, Finco, Formaggio, Giacomin, Maino, Michieletto, Pan, Piccinini, Possamai Gianpiero, Puppato, Razzolini, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Speranzon, Sponda, Vianello, Villanova, Zecchinato
Astenuti:
nessuno
Non votanti:
nessuno
Punti nn. 25 e 26) all'ordine del giorno
Mozione presentata dai consiglieri Venturini e Bozza relativa a "La Regione si attivi verso il Governo affinché siano approvate urgenti misure di sostegno a favore delle aziende avicole colpite dall'influenza aviaria e adotti autonome misure di sostegno". (Mozione n. 218) APPROVATA (Deliberazione n. 32/2022) [RESOCONTO]
E
Mozione presentata dai consiglieri Venturini e Bozza relativa a "La Regione si attivi affinché' siano approvate urgenti misure di sostegno a favore delle aziende avicole colpite dall'influenza aviaria e adotti autonome misure di sostegno anche nella forma di anticipazione dei contributi di competenza dello Stato e dell'Unione Europea". (Mozione n. 223) RITIRATA [RESOCONTO]
Interviene la consigliera Venturini (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto) che ritira la mozione n. 223 e illustra la mozione n. 218.
In discussione generale intervengono i consiglieri Pan (Liga Veneta per Salvini Premier) e Bigon (Partito Democratico Veneto).
Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica la mozione n. 218.
Il Consiglio approva
Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.
Hanno votato sì:
Andreoli, Baldin, Barbisan, Bet, Bigon, Bisaglia, Boron, Bozza, Brescacin, Camani, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Ciambetti, Corsi, Dolfin, Favero, Finco, Giacomin, Lorenzoni, Maino, Michieletto, Montanariello, Ostanel, Pan, Piccinini, Possamai Giacomo, Possamai Gianpiero, Puppato, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Speranzon, Valdegamberi, Venturini, Vianello, Villanova, Zecchinato, Zottis
Hanno votato no:
nessuno
Astenuti:
nessuno
Non votanti:
nessuno
Il PRESIDENTE, considerata l'assenza della consigliera Guarda, rinvia la trattazione al punto n. 27) all'ordine del giorno, mozione n. 169.
Punto n. 28) all'ordine del giorno
Mozione presentata dai consiglieri Finco, Barbisan, Corsi, Dolfin, Rigo, Pan, Cestaro e Zecchinato relativa a "La Regione si impegni ad estendere l'anzianità massima prevista per i mezzi adibiti all'attività di trasporto sanitario". (Mozione n. 215) APPROVATA (Deliberazione n. 33/2022) [RESOCONTO]
Interviene il consigliere Finco (Liga Veneta per Salvini Premier) che illustra la mozione in oggetto.
Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica la mozione in oggetto.
Il Consiglio approva
Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.
Hanno votato sì:
Andreoli, Baldin, Barbisan, Bet, Bigon, Bisaglia, Boron, Bozza, Brescacin, Camani, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Ciambetti, Corsi, Dolfin, Favero, Finco, Formaggio, Giacomin, Lorenzoni, Maino, Michieletto, Montanariello, Ostanel, Pan, Piccinini, Possamai Giacomo, Possamai Gianpiero, Puppato, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Speranzon, Valdegamberi, Venturini, Villanova, Zanoni, Zecchinato, Zottis
Hanno votato no:
nessuno
Astenuti:
nessuno
Non votanti:
nessuno
Punto n. 29) all'ordine del giorno
Mozione presentata dai consiglieri Bigon, Zottis e Zanoni relativa a "La Giunta regionale intervenga per tutelare i lavoratori dell'Istituto Assistenza Anziani di Verona". (Mozione n. 85) RESPINTA [RESOCONTO]
Interviene la consigliera Bigon (Partito Democratico Veneto) che illustra la mozione in oggetto.
Durante l'intervento della consigliera Bigon assume la presidenza il Vicepresidente Nicola Ignazio Finco.
Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica la mozione in oggetto.
Il Consiglio non approva
Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.
Hanno votato sì:
Baldin, Bigon, Camani, Formaggio, Lorenzoni, Montanariello, Ostanel, Possamai Giacomo, Zanoni, Zottis
Hanno votato no:
Andreoli, Barbisan, Bet, Bisaglia, Boron, Bozza, Brescacin, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Corsi, Dolfin, Favero, Finco, Giacomin, Michieletto, Pan, Piccinini, Possamai Gianpiero, Puppato, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Speranzon, Sponda, Valdegamberi, Vianello, Villanova, Zecchinato
Astenuti:
nessuno
Non votanti:
nessuno
Punto n. 30) all'ordine del giorno
Mozione presentata dai consiglieri Ostanel, Lorenzoni, Baldin, Bigon, Camani, Montanariello, Giacomo Possamai, Zanoni, Zottis e Guarda relativa a "La Regione Veneto lavori per la completa elettrificazione delle tratte ferroviarie Verona-Rovigo e Rovigo-Chioggia". (Mozione n. 168) RESPINTA [RESOCONTO]
Interviene la consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) che illustra la mozione in oggetto.
Intervengono i consiglieri Baldin (Movimento 5 Stelle) e Pan (Liga Veneta per Salvini Premier) in discussione generale e la consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) in sede di replica.
Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica la mozione in oggetto.
Il Consiglio non approva
Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.
Hanno votato sì:
Baldin, Bigon, Camani, Lorenzoni, Montanariello, Ostanel, Possamai Giacomo, Zanoni, Zottis
Hanno votato no:
Andreoli, Barbisan, Bet, Bisaglia, Boron, Bozza, Brescacin, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Corsi, Dolfin, Favero, Finco, Giacomin, Michieletto, Pan, Piccinini, Possamai Gianpiero, Puppato, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Speranzon, Sponda, Valdegamberi, Venturini, Vianello, Villanova, Zecchinato
Astenuti:
nessuno
Non votanti:
nessuno
Punto n. 31) all'ordine del giorno
Mozione presentata dai consiglieri Bisaglia, Bet, Centenaro, Maino, Michieletto, Cecchetto, Ciambetti, Finco, Pan, Rigo, Scatto e Vianello relativa a "Vittime del lavoro: le rendite ai superstiti non siano conteggiate ai fini ISEE e siano rivalutate al 60 per cento". (Mozione n. 190) APPROVATA (Deliberazione n. 34/2022) [RESOCONTO]
Interviene la consigliera Bisaglia (Zaia Presidente) che illustra la mozione in oggetto.
Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica la mozione in oggetto.
Il Consiglio approva
Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.
Hanno votato sì:
Andreoli, Baldin, Barbisan, Bet, Bigon, Bisaglia, Boron, Bozza, Brescacin, Camani, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Corsi, Dolfin, Favero, Finco, Formaggio, Giacomin, Lorenzoni, Michieletto, Montanariello, Ostanel, Pan, Piccinini, Possamai Giacomo, Possamai Gianpiero, Puppato, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Speranzon, Sponda, Valdegamberi, Venturini, Vianello, Villanova, Zanoni, Zecchinato, Zottis
Hanno votato no:
nessuno
Astenuti:
nessuno
Non votanti:
nessuno
Punto n. 32) all'ordine del giorno
Mozione presentata dai consiglieri Zanoni, Bigon, Lorenzoni, Giacomo Possamai, Zottis e Baldin relativa a "La Giunta intervenga presso il Governo affinché la Procura Distrettuale Antimafia di Venezia venga dotata di organici - magistrati e personale amministrativo - adeguati alle dimensioni e all'importanza dell'attività economica nel Veneto". (Mozione n. 151) APPROVATA (Deliberazione n. 35/2022) [RESOCONTO]
Interviene il consigliere Zanoni (Partito Democratico Veneto) che illustra la mozione in oggetto.
Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica la mozione in oggetto.
Il Consiglio approva
Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.
Hanno votato sì:
Andreoli, Baldin, Barbisan, Bet, Bigon, Bisaglia, Bozza, Brescacin, Camani, Cavinato, Cecchetto, Cestari, Corsi, Dolfin, Favero, Finco, Giacomin, Lorenzoni, Michieletto, Montanariello, Ostanel, Pan, Piccinini, Possamai Giacomo, Possamai Gianpiero, Puppato, Razzolini, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Speranzon, Sponda, Valdegamberi, Venturini, Vianello, Zanoni, Zecchinato, Zottis
Hanno votato no:
nessuno
Astenuti:
nessuno
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nessuno
Punto n. 33) all'ordine del giorno
Mozione presentata dai consiglieri Zottis, Giacomo Possamai, Bigon, Camani e Montanariello relativa a "Un parassita sta distruggendo le foreste delle nostre montagne. La Giunta intende intervenire con misure immediate ed efficaci per fermare il bostrico?". (Mozione n. 164) APPROVATA (Deliberazione n. 36/2022) [RESOCONTO]
Interviene la consigliera Zottis (Partito Democratico Veneto) che illustra la mozione in oggetto.
In discussione generale intervengono i consiglieri Pan (Liga Veneta per Salvini Premier), Possamai Giacomo (Partito Democratico Veneto), Lorenzoni (Gruppo Misto) e Zottis (Partito Democratico Veneto) in sede di replica.
Interviene il consigliere Pan (Liga Veneta per Salvini Premier).
Gli emendamenti nn. F1 e F2 alla mozione in oggetto, illustrati dalla consigliera Zottis, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono approvati.
Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica la mozione in oggetto come emendata.
Il Consiglio approva
Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.
Hanno votato sì:
Andreoli, Baldin, Barbisan, Bet, Bigon, Bisaglia, Boron, Bozza, Brescacin, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Corsi, Dolfin, Favero, Finco, Giacomin, Lorenzoni, Maino, Michieletto, Ostanel, Pan, Piccinini, Possamai Giacomo, Possamai Gianpiero, Puppato, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Speranzon, Sponda, Valdegamberi, Venturini, Vianello, Villanova, Zanoni, Zecchinato, Zottis
Hanno votato no:
nessuno
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nessuno
Interviene il consigliere Possamai Giacomo (Partito Democratico Veneto) sull'ordine dei lavori e chiede l'inversione dei punti n. 12 e n. 35 all'ordine del giorno.
Il PRESIDENTE, con il consenso dei Capigruppo, accoglie la proposta di inversione.
Punto n. 35) all'ordine del giorno
Mozione presentata dal consigliere Piccinini relativa a "Il Governo ritiri i provvedimenti contenuti nell'articolo 28 del D.L. "Sostegni TER" relativi a nuovi e stringenti vincoli per la cessione del credito di imposta derivante da superbonus, ecobonus, bonus ristrutturazioni, sisma bonus e bonus facciate". (Mozione n. 241) APPROVATA (Deliberazione n. 37/2022) [RESOCONTO]
Interviene il consigliere Piccinini (Veneta Autonomia) che illustra la mozione in oggetto.
Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica la mozione in oggetto.
Il Consiglio approva
Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.
Hanno votato sì:
Andreoli, Barbisan, Bet, Bisaglia, Boron, Brescacin, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestari, Corsi, Dolfin, Favero, Finco, Giacomin, Lorenzoni, Michieletto, Ostanel, Pan, Possamai Gianpiero, Puppato, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Speranzon, Sponda, Valdegamberi, Venturini, Vianello, Villanova, Zanoni, Zecchinato, Zottis
Hanno votato no:
nessuno
Astenuti:
nessuno
Non votanti:
nessuno
Il PRESIDENTE dichiara chiusa la seduta.
Il Consiglio regionale sarà convocato a domicilio.
La seduta termina alle ore 16.31.
Consiglieri presenti o partecipanti in modalità telematica:
ANDREOLI Marco
|
MICHIELETTO Gabriele
|
BALDIN Erika
|
MONTANARIELLO Jonatan
|
BARBISAN Fabiano
|
OSTANEL Elena
|
BET Roberto
|
PAN Giuseppe
|
BIGON Anna Maria
|
PICCININI Tomas
|
BISAGLIA Simona
|
POLATO Daniele
|
BORON Fabrizio
|
POSSAMAI Giacomo
|
BOZZA Alberto
|
POSSAMAI Gianpiero
|
BRESCACIN Sonia
|
PUPPATO Giovanni
|
CAMANI Vanessa
|
RAZZOLINI Tommaso
|
CAVINATO Elisa
|
RIGO Filippo
|
CECCHETTO Milena
|
RIZZOTTO Silvia
|
CENTENARO Giulio
|
SANDONA' Luciano
|
CESTARI Laura
|
SCATTO Francesca
|
CIAMBETTI Roberto
|
SORANZO Enoch
|
CORSI Enrico
|
SPERANZON Raffaele
|
DOLFIN Marco
|
SPONDA Alessandra
|
FAVERO Marzio
|
VALDEGAMBERI Stefano
|
FINCO Nicola Ignazio
|
VENTURINI Elisa
|
FORMAGGIO Joe
|
VIANELLO Roberta
|
GEROLIMETTO Nazzareno
|
VILLANOVA Alberto
|
GIACOMIN Stefano
|
ZANONI Andrea
|
LORENZONI Arturo
|
ZECCHINATO Marco
|
MAINO Silvia
|
ZOTTIS Francesca
|
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|
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LA CONSIGLIERA SEGRETARIA
f.to Alessandra SPONDA |
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IL PRESIDENTE
f.to Nicola Ignazio FINCO |
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N.B. Gli emendamenti e i verbali di votazione, che costituiscono parte integrante del presente processo verbale, sono consultabili presso l'Ufficio Attività Istituzionali.
Le richieste di modifica delle votazioni diverse da quelle previste dall'articolo 89 del Regolamento sono menzionate nel Resoconto.
PROCESSO VERBALE
Redazione a cura di Cristiano Gebbin e Gabriella Gamba