ResocontoVerbali

Seduta del consiglio regionale del 29/11/2022 n. 79

Resoconto n. 79 - 11^ legislatura
Resoconto 79 a Seduta pubblica
Martedì, 29 novembre 2022
SOMMARIO
Il Presidente Ciambetti, alle ore 10.32, comunica che l'inizio della seduta è rinviato alle ore 10.40.
Assume la Presidenza
Il Presidente Roberto CIAMBETTI
La Seduta inizia alle ore 10.47

PRESIDENTE

Colleghi, registratevi su Concilium. Grazie.
Diamo inizio alla 79a Seduta pubblica del Consiglio regionale. I lavori si svolgono sulla base dell'ordine del giorno prot. n. 17629 del 24 novembre 2022 per la prosecuzione della trattazione degli argomenti iscritti all'ordine del giorno di cui alla convocazione prot. n. 16903 del 10 novembre 2022.
PUNTO
2


COMUNICAZIONI DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO

Hanno comunicato congedo
Luca ZAIA
Laura CESTARI
Stefano GIACOMIN
Silvia MAINO
I congedi sono concessi.
PUNTO
5



RISPOSTE DELLA GIUNTA REGIONALE ALLE INTERROGAZIONI E INTERPELLANZE

PRESIDENTE

Partiamo con le interrogazioni.
Iniziamo con la IRI n. 307 della collega Baldin.

Interrogazione a risposta immediata n. 307 del 20 ottobre 2022 presentata dalla consigliera Baldin relativa a "HOTEL BAUER VENEZIA, PROCEDURA DI LICENZIAMENTO COLLETTIVO, COME INTENDE INTERVENIRE LA REGIONE PER TUTELARE I LAVORATORI?"

Collega Baldin, prego.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Grazie, Presidente.
Illustro questa interrogazione anche per dare modo all'Assessore di riprendere fiato.
Come abbiamo visto da notizie di stampa, l'Hotel Bauer, qui vicino, sarà soggetto a una grande opera di ristrutturazione che durerà due anni e mezzo. Nel contempo, però, si annuncia anche una procedura di licenziamento collettivo per numerosi dipendenti. Parliamo di 90 dipendenti con contratto a tempo indeterminato e 110 con contratto stagionale o a tempo determinato.
Il 26 ottobre è avvenuto un incontro al Ministero del Lavoro. L'Hotel Bauer sappiamo tutti che rappresenta un'icona dal punto di vista della ricettività di Venezia, con grandissimo...

PRESIDENTE

Se volete sospendiamo un attimo, andiamo a prendere un caffè? Un gelato per Sandonà, su richiesta.
Prego, Baldin.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Grazie, Presidente.
Stavo dicendo che l'Hotel Bauer rappresenta un'icona a livello di ricettività e anche come professionalità di grande rilievo, eccellente. La Regione non può quindi permettere che avvenga uno scenario tragico come quello che stiamo vedendo realizzarsi. L'incertezza regna sovrana e non c'è ancora ombra di certezza sulla cassa integrazione. Forse l'assessore Donazzan, che sappiamo essere sensibile a questi temi, ne sa qualcosa e vorremmo appunto delle rassicurazioni, sperando che il Natale porti a questi lavoratori la certezza della cassa integrazione.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Assessore Donazzan per la risposta.

Ass.ra Elena DONAZZAN

Grazie, Presidente.
L'Hotel Bauer, come diceva la collega, è un hotel di lusso a cinque stelle affacciato sul Canal Grande, nel sestiere di San Marco nei pressi di Piazza San Marco. Inaugurato nel 1880, l'hotel è situato in un complesso immobiliare che risale al 1500, ricostruito e poi ampliato nel 1889 e nel 1949.
L'albergo è oggi di proprietà della Società Bauer Srl, che l'ha acquistato nel maggio 2020, evidenziando sin da allora le necessità di avviare un'importante ristrutturazione finalizzata a rinnovare totalmente sia il complesso immobiliare, allo scopo di conservare il patrimonio architettonico, che gli allestimenti e arredi interni.
In previsione di tale ristrutturazione, che comporta la chiusura totale dell'attività alberghiera per circa 30 mesi, con decorrenza dal primo novembre 2022, già nel mese di settembre la società, unitamente a Confindustria Venezia, e le organizzazioni sindacali si sono interfacciate con la Direzione Lavoro della Regione del Veneto per trovare uno strumento che tutelasse i lavoratori nelle more di tali lavori.
Considerate le numerose peculiarità di tale situazione, una chiusura totale dell'attività di almeno 30 mesi e un quadro di ammortizzatori sociali recentemente modificato, in data 18 ottobre 2022 la Società ha precauzionalmente avviato la procedura di licenziamento collettivo per i 90 lavoratori a tempo indeterminato occupati presso l'Hotel Bauer, mentre per gli altri 80 dipendenti a tempo determinato e stagionali il rapporto cessa alla scadenza naturale dei rispettivi contratti.
A fronte della volontà congiunta di evitare tali licenziamenti, la società, Confindustria Venezia e le organizzazioni sindacali, unitamente alla Direzione Lavoro, lo scorso 26 ottobre si sono interfacciate con la Direzione generale degli ammortizzatori sociali del Ministero del Lavoro per analizzare la situazione e valutare gli strumenti attualmente previsti dalla vigente normativa. All'esito di tale incontro, Bauer si è riservata di approfondire quanto emerso, mentre le organizzazioni sindacali hanno chiesto un incontro anche all'Ispettorato del Lavoro di Venezia, unitamente a tutte le altre parti già coinvolte, per analizzare ulteriormente le varie questioni emerse anche nel corso dell'incontro con il Ministero.
La Direzione Lavoro continuerà ad affiancare tutti i soggetti coinvolti in questo complicato percorso, garantendo tutte le misure attualmente disponibili, al fine di tutelare l'occupazione e le preziose professionalità dei dipendenti dell'Hotel Bauer.
Questa è la risposta, collega, al giorno della pubblicazione sul BUR. Io aggiungo che è intervenuta la legge di bilancio dello Stato, dove all'articolo 61, in una serie di commi, si stanno intravedendo alcune altre questioni legate agli ammortizzatori sociali, che però sono note da un giorno e mezzo e quindi mi riservo di affrontarle con il Ministero nell'approfondimento.
Infine, riscontro una grande serietà da parte della società, che non si è mai sottratta non solo al confronto, ma anche alla presa in carico dei lavoratori.

PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Collega Baldin, per la replica. Grazie.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Grazie per questi aggiornamenti. È evidente che c'è l'urgenza di intervenire. Sappiamo che c'è anche, dall'altra parte, una serie di novità che si apprestano a diventare realtà, quindi assistiamo a una manovra di bilancio a livello anche nazionale. Speriamo che ne derivino buoni frutti, soprattutto pensando che ci sono migliaia di persone – non parlo solo, nello specifico, del Bauer – che hanno perso il lavoro in questo periodo. Parliamo dei dati di ottobre 2022, con un saldo negativo tra assunzioni e cessazioni di 22.000 unità. Un dato in crescita rispetto all'anno scorso e anche questo deve far riflettere.
La necessità oggi è quella di puntare un faro sul lavoro e di approntare tutto quello che si può fare, a tutti i livelli, sia da parte dello Stato che da parte delle Regioni, per venire incontro alle necessità di migliaia (se non qualcuno in più) di lavoratori in tutto il nostro Paese.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
PUNTO
6



INTERROGAZIONI A RISPOSTA SCRITTA ISCRITTE ALL'ORDINE DEL GIORNO AI SENSI DELL'ARTICOLO 111, COMMA 4, DEL REGOLAMENTO

PRESIDENTE

Ancora con la collega Baldin, passiamo alla IRS 45.

Interrogazione a risposta scritta n. 45 del 12 febbraio 2021 presentata dai consiglieri Baldin e Montanariello relativa a "CASA DI RIPOSO "F.F. CASSON" DI CHIOGGIA, A RISCHIO UN PRESIDIO SOCIOSANITARIO FONDAMENTALE PER IL TERRITORIO: QUALE INTERVENTO DA PARTE DELLA REGIONE?"

La collega Baldin la dà per letta, comunque la illustra. Prego, collega.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Grazie.
Intervengo nel frattempo che l'Assessora recupera la risposta. Questa interrogazione è del febbraio 2021, quindi è un po' datata. Si riferisce, appunto, ad un presidio sociosanitario fondamentale per il territorio clodiense, che è a rischio da un po' di tempo, con la crisi legata al Covid e tutti i costi in aumento negli ultimi mesi, se non negli ultimi due anni di pandemia.
Quindi, una serie di circostanze per cui c'è stata anche l'idea di consorziare la casa di riposo con altre realtà, per ridurre quelle che sono le spese. Sarebbe interessante sapere anche cosa ne pensa la Regione in questo particolare frangente e quale sarà il futuro di questa RSA e soprattutto il futuro dei 50 dipendenti della cooperativa che vi lavora, e anche capire, con i nuovi rialzi di tutti i tipi, dall'energia a tutto il resto, cosa ne sarà del futuro sociosanitario non solo di quell'area, ma chiaramente in generale di tutta la situazione del Veneto.

PRESIDENTE

Grazie.
Assessore Lanzarin, per la risposta.

Ass.ra Manuela LANZARIN

Innanzitutto si evidenzia che l'IPAB qualificata quale Ente di classe 1A, ai sensi dell'articolo 56 della legge 30/2016, attualmente dispone di 175 posti letto residenziali, 83 posti letto residenza "Il Boschetto", 92 posti letto RSA "Il Girasole" e di 44 posti in centro diurno, 20 posti letto per il centro diurno "Le Muneghette" e 24 posti letto presso il centro diurno residenza "Il Boschetto", ciascuno autorizzato all'esercizio accreditato, conformemente all'offerta territoriale prevista da programmazione regionale.
Si osserva, a riguardo, che con deliberazione della Giunta comunale del Comune di Chioggia del 2022, si è concluso positivamente il procedimento di autorizzazione alla realizzazione dell'intervento denominato: Ampliamento del centro servizi per persone anziane non autosufficienti "Il Boschetto", di via del Boschetto 6, il quale prevede la realizzazione di 25 nuovi posti letto.
Per quanto concerne le azioni intraprese dalla Regione del Veneto al fine di contrastare le negative implicazioni sociali ed economiche conseguenti allo stato di emergenza sanitaria ed economica che ha caratterizzato il biennio 2020-2021, con specifico riferimento alla salvaguardia dell'equilibrio economico-finanziario dell'IPAB, l'intervento regionale si è articolato in due direzioni. In primo luogo, con numerosi provvedimenti adottati per fronteggiare l'emergenza pandemica la Regione ha erogato a favore dell'IPAB Casson di Chioggia i contributi economici di seguito elencati per un totale di 270.599 (e c'è l'elenco anno per anno di quelli che sono stati i contributi economici erogati). In secondo luogo, si evidenzia che, alla luce di bilanci di esercizio relativi alle annualità 2020-2021, i quali hanno evidenziato perdite pari, rispettivamente, a euro 480.000 e euro 85.000 nell'ambito della propria competenza, la Direzione regionale servizi sociali ha avviato un procedimento di vigilanza e controllo, ai sensi dell'articolo 8 della legge regionale n. 43 del 2012, chiedendo all'IPAB la trasmissione di una relazione con descrizione della situazione economica dell'Ente e la redazione di un piano di risanamento risolutivo corredato del relativo cronoprogramma.
Conformemente a quanto richiesto, l'IPAB ha trasmesso alla Regione una relazione con cui ha illustrato le azioni programmate dall'Ente e potenzialmente idonee a risanare la propria situazione economica finanziaria. Da quel momento, come da prassi operativa, gli uffici regionali hanno affiancato l'IPAB nella definizione dell'iter di recupero dell'equilibrio di bilancio, il quale ad oggi risulta in corso di attuazione.

PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Per la replica, collega Baldin.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Grazie, Assessore. Le chiedo cortesemente una copia della risposta in attesa di poterla leggere meglio e fare delle opportune valutazioni e riflessioni. Non si è ben capita la risposta, quindi preferisco averla per leggerla.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie.
Abbiamo terminato con le interrogazioni che erano disponibili, quindi proseguiamo con l'ordine del giorno.
PUNTO
11



PROPOSTA DI LEGGE D'INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI BORON, BARBISAN, FINCO, DOLFIN, RIGO, GIANPIETRO POSSAMAI, CAVINATO, CENTENARO, CESTARO, VIANELLO, MICHIELETTO, ZECCHINATO, SORANZO, SPERANZON, POLATO, FORMAGGIO, RAZZOLINI, CECCHETTO E BRESCACIN RELATIVA A "MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE 3 GENNAIO 2005, n. 3 "DISPOSIZIONI SULLE TERAPIE COMPLEMENTARI (TERAPIA DEL SORRISO E PET THERAPY)"". (PROGETTO DI LEGGE N. 73) APPROVATO (DELIBERAZIONE LEGISLATIVA N. 28/2022)

Relazione della QUINTA Commissione Consiliare.
Relatore: Consigliere Boron
Correlatrice: Consigliera Bigon

PRESIDENTE

Siamo al PDL n. 73. Relatore è il collega Boron.
Prego, collega.

Fabrizio BORON (Zaia Presidente)

Grazie, Presidente.
La Regione del Veneto con la legge regionale del 3 gennaio 2005 "Disposizioni sulle terapie complementari (terapia del sorriso e pet therapy)" disciplina e introduce negli ospedali la terapia del sorriso. L'obiettivo della sopracitata legge regionale era quello di valorizzare l'ospedalizzazione e la presa in carico del paziente, soprattutto nei reparti di Pediatria, ponendo al centro dell'attenzione anche le esigenze psichiche del paziente, oltre a quelle fisiche, fornendo ai malati supporto di carattere psichico-educativo ad integrazione alle cure clinico-terapeutiche.
Come è noto, le esperienze maturate in tale ambito, con particolare riferimento ai reparti pediatrici, hanno dimostrato come il coinvolgimento dei bambini in varie attività ricreative, quali recitazione, disegno, spettacoli, giochi e non solo, rassereni i piccoli malati e i loro familiari, stimoli un atteggiamento collaborativo con i sanitari, migliori la reazione alle cure prescritte e consenta infine al paziente di socializzare con gli altri ricoverati.
Si è riscontrato quindi che l'attività di animazione nelle corsie ospedaliere abbia un'incidenza positiva nel processo di guarigione, con un conseguente miglioramento nel recupero fisico e psichico dei piccoli pazienti. Pertanto, dall'iniziale connotazione limitata alla terapia del sorriso si è passati lentamente ad un ampio concetto che comprende oramai altre iniziative di animazione, che possono essere complessivamente definite "terapia del gioco e del sorriso", come ad esempio la musicoterapia, l'arteterapia, laboratori di cucina, pasticceria, giardinaggio e laboratori creativi.
Con il presente progetto di legge si vuole pertanto ampliare quanto già disciplinato dalla legge regionale n. 3 del 2005, ricomprendendovi con la definizione di terapia del gioco e del sorriso le varie iniziative di animazione a favore dei pazienti ricoverati, incentivandone l'omogenea diffusione, specie nei reparti di Pediatria delle strutture ospedaliere del Veneto, quale supporto e integrazione delle cure clinico-terapeutiche, al fine di promuovere il benessere fisico, emotivo, relazionale, psicologico e spirituale del soggetto ricoverato. Un generale potenziamento delle misure già normate dalla legge in vigore, tale da prevedere l'aggiunta di nuovi strumenti specifici per i reparti di Pediatria e per l'attuazione di progetti attinenti alla terapia del gioco e del sorriso a beneficio dei bambini ricoverati.
In particolare, il progetto di legge oggetto di discussione sancisce a tal fine l'integrazione della legge regionale 3/2005 con appositi interventi, tra cui – articolo 2 – l'istituzione di un elenco regionale delle associazioni che forniscono la terapia del gioco e del sorriso presso i reparti di Pediatria delle strutture ospedaliere del Veneto, così da comprendere coloro che hanno effettuato un adeguato percorso formativo; l'emanazione da parte della Giunta regionale, con cadenza annuale, di un bando al quale possono partecipare le associazioni inserite nell'elenco previsto dall'articolo 2 del presente progetto di legge, finalizzato a promuovere progetti di terapia del gioco e del sorriso presso i reparti di Pediatria delle strutture ospedaliere del Veneto (articolo 3); l'istituzione di un centro di studio e di ricerca per la terapia del gioco e del sorriso presso l'azienda ospedaliera di Padova – Università di Padova, che sia il soggetto promotore delle varie attività e, nel contempo, garanzia che le medesime vengano realizzate in modo efficace ed omogeneo nelle varie aziende ULSS ed ospedaliere, mediante l'individuazione di un modello standardizzato di terapia di gioco e del sorriso, il monitoraggio e la valutazione dell'efficacia delle misure adottate, oltre a regolari contatti con centri e professionisti in ambito nazionale, europeo e internazionale (articolo 4). Infine, la presente legge dispone nell'articolo 5 la clausola valutativa e nell'articolo 6 l'utilizzo dell'espressione "terapia del gioco e del sorriso".
Con le modifiche apportate ne deriverebbe un quadro normativo aggiornato diretto a integrare l'attuale disciplina, in grado di predisporre nuovi ed appropriati interventi a favore di bambini ricoverati presso i reparti pediatrici, andando a costruire una disciplina coerente, organica e di facile interpretazione sistemica, utile quindi ad una sua effettiva e concreta applicazione. Detto altrimenti, così facendo si avrebbe un'unica legge regionale aggiornata ed innovativa, atta a normare tutto il settore di riferimento con strumenti idonei e a fornire cure altrettanto efficaci alla persona, oltre che alla malattia.
La presente legge ha passato il vaglio sia ovviamente della Quinta Commissione che della Prima Commissione e oggi è presente in Aula e mi auguro che possa avere un corso che veda il favore di tutti, anche delle opposizioni, in quanto, dall'esperienza che si è maturata, in particolar modo presso l'azienda ospedaliera di Padova, che vede diverse associazioni ormai costituite, si è notato come in particolar modo per i bambini – ma non solo i bambini, perché anche gli anziani, ovviamente, ne possono avere vantaggio – che passano, quando va bene, giornate ma quando non va bene settimane e mesi all'interno di una struttura ospedaliera, il fatto di alleviare la loro permanenza facendoli sentire vivi, dando le disponibilità da parte di volontari (parliamo di associazioni che sono composte per la quasi totalità esclusivamente da volontari), far passare loro le giornate in modo che possano sentirsi bambini, persone e bambini uguali agli altri che non vivono nell'ospedale, non solo per quello che riguarda il passatempo, cercando di alleviare la presenza in ospedale con giochi e qualche divertimento, ma anche, in molti casi, frequentando corsi formativi di doposcuola, perché quando i bambini rimangono per tanto tempo all'interno dell'ospedale – e quando si parla di bambini, non si parla di bambini di pochi mesi di vita ma nell'ambito pediatrico si arriva all'età dell'adolescenza – hanno necessità anche di frequentare corsi per la formazione necessaria che tutti i ragazzi devono avere.
Credo che normalizzare quella che oggi è già una realtà all'interno dell'azienda ospedaliera di Padova, ovvero la presenza di queste associazioni che, giorno dopo giorno, in maniera quasi totalmente volontaria, danno un servizio secondo me non solo eccellente, ma necessario al mondo pediatrico e non solo, normalizzarla appunto con questa legge, uniformando ovviamente le norme, ma anche predisponendo un elenco delle associazioni che poi possono operare, perché in qualche modo hanno avuto una formazione, normalizzando appunto e anche emettendo un bando annuale con il quale, in qualche modo, la Regione può intervenire economicamente, al fine di permetterne lo sviluppo in tutte le strutture ospedaliere del Veneto (è necessario che queste esperienze si portino in tutte le pediatrie, non solo degli ospedali del Veneto), ecco, ritengo sia necessario e doveroso da parte di questa Assemblea.
Mi auguro solo – ci sono degli emendamenti depositati, avremo modo di vederli assieme – che il decorso di questa legge sia comunemente condiviso tra maggioranza e opposizione, perché chi ne beneficia non riconosce, ovviamente, maggioranza e opposizione, ma riconosce solo le proprie necessità e i propri diritti. Grazie.
Assume la Presidenza
La Vicepresidente Francesca ZOTTIS

PRESIDENTE

Grazie, Consigliere.
Ha chiesto di intervenire la vicepresidente Bigon, come correlatrice.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Noi crediamo che sia fondamentale intervenire a sostegno del supporto psicologico in certi reparti, e ci mancherebbe altro. Giustamente il relatore diceva che la Regione è già intervenuta con la legge del 3 gennaio 2005, la n. 3, "Disposizioni sulle terapie complementari", che disciplina ed introduce infatti negli ospedali la terapia del sorriso, con l'obiettivo di valorizzare l'ospedalizzazione e la presa in carico del paziente, soprattutto quello più piccolo, nei reparti appunto di Pediatria, fornendo ai malati un supporto di carattere psicologico.
Continua nella relazione dicendo che l'esperienza maturata in tale ambito, e quindi dal 2005, anno di emanazione della legge n. 3, ad oggi, si presume, con particolare riferimento ai reparti pediatrici, ha dimostrato come il coinvolgimento dei bambini in varie attività ricreative, quali la recitazione, i disegni, i giochi e altro, rassereni questi piccoli pazienti e i loro familiari, e quindi migliora la cura e anche la reazione alla cura.
Pertanto, dall'iniziale connotazione limitata alla terapia del sorriso, con questo progetto di legge si andrebbe ad integrare quelle che sono le attività da svolgersi all'interno degli ospedali, e poi si auspica di ampliare anche il numero degli ospedali con questo progetto. Infatti con questo PDL si vuole ampliare, ricomprendendo non solo la terapia del sorriso ma anche del gioco, e così, all'interno di questo provvedimento, all'articolo 2 del progetto in esame si chiede l'istituzione di un elenco regionale delle associazioni che forniscono terapia del gioco e del sorriso; all'articolo 3 l'emanazione di un bando annuale da parte della Giunta, dove partecipano appunto le associazioni di cui all'articolo 2, che si occupano della terapia del gioco e del sorriso; all'articolo 4 viene prevista l'istituzione di un centro studi di ricerca presso l'Università di Padova.
Però c'è l'articolo 1, che stabilisce che cosa? Che la Regione Veneto, riconoscendo la validità della disciplina introdotta dalla legge n. 3 del 2005, estende l'ambito a tutte le iniziative e quindi anche al gioco. Partiamo da questo articolo 1 prendendo in esame quella che è stata l'applicazione della legge n. 3. Purtroppo l'applicazione non c'è stata, nel senso che è stata inizialmente applicata fino al 2008, ma dal 2008 in poi questa legge, la n. 3 del 2005, non è più stata applicata. Quindi, ci troviamo oggi ad esaminare e discutere una legge per l'ampliamento di quella precedente di cui noi dovremmo ancora vedere l'applicazione, quantomeno totale. Siamo tutti d'accordo sul fatto che dobbiamo dare supporto psicologico ai pazienti, certo, lo dobbiamo dare e credo che sia fondamentale darlo soprattutto in determinati reparti, se dobbiamo scegliere e avere una priorità che come politici e amministratori ci compete. Però, nel momento in cui facciamo una legge, dobbiamo anche garantirne l'attuazione. Quindi, se nel principio noi siamo ovviamente d'accordo nel dire che il supporto va assolutamente dato e va dato anche nelle forme non proprie, non solo con personale addetto, quindi psicologi, che mancano all'interno degli ospedali nonostante la previsione, è evidente che dobbiamo anche cercare di attuarla, attraverso forme ben precise. Sappiamo che le associazioni esistono, sappiamo che c'è un elenco già esistente per quanto riguarda questo tipo di associazioni, lo dobbiamo solo attuare e quindi farle entrare nei reparti. Se è vero che questa legge poteva essere valida, lo è nel momento in cui viene applicata.
Allora, la cosa che noi chiediamo principalmente è l'attuazione di questa normativa perché nella Regione Veneto di normative positive ne abbiamo veramente tante e dobbiamo essere consapevoli di queste, ma nel momento in cui non mettiamo le disponibilità finanziarie o non mettiamo nelle condizioni di poterle attuare coloro ai quali ovviamente compete, automaticamente rimangono sulla carta, e quindi può avere una cartina tornasole ma solo in modo superficiale rispetto a quella che è la reale attuazione. Oggi, dunque, dobbiamo pensare soprattutto a questo e capire se all'interno della discussione che si svolgerà in questa sede c'è la volontà o meno di dare piena attuazione a questa legge, come a quella del 2005, perché di fatto andiamo ad ampliare, ripeto, e integrare una legge quando in realtà dal 2008 questa non viene applicata. Ecco, vediamo anche nella fase della discussione. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, Consigliera.
Qualcuno può controllare cosa succede? Non risulta a sistema la prenotazione della consigliera Guarda?
Comunque, consigliera Guarda, prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Chiedo scusa, avevo chiesto la parola già precedentemente. È semplicemente per avvantaggiare la discussione di quelli che sono gli emendamenti che come Europa Verde ho scelto di presentare, alla luce del fatto che vengo da un periodo, anche nella scorsa legislatura, di impegno e di condivisione, insieme al territorio, rispetto all'applicazione della norma che si va a modificare con questo progetto di legge del consigliere Boron.
In questa logica abbiamo previsto la presentazione di emendamenti che vanno ad integrare anche l'altro aspetto che viene affrontato all'interno di questa norma, che è quello degli interventi assistiti con gli animali. Tra l'altro, propongo in un emendamento anche la modifica del termine "pet therapy" con "interventi assistiti con gli animali", proprio perché è il termine utilizzato, da un punto di vista normativo, anche a livello nazionale, alla luce delle linee guida nazionali e delle indicazioni che sono date dal Ministero competente.
Proprio perché abbiamo, all'interno del nostro territorio veneto, delle grandi eccellenze in termini di associazionismo e di preparazione da un punto di vista tecnico e anche operativo di associazioni che si occupano della terapia del sorriso e del gioco, ritengo opportuno non dimenticare che questa norma parla anche degli interventi assistiti con gli animali, che sono attività parimenti importanti per dare la possibilità, in particolar modo ai più piccoli, ma non soltanto, di affrontare la propria terapia con un aiuto in più non soltanto da un punto di vista terapeutico e riabilitativo, ma anche da un punto di vista educativo e ludico-ricreativo.
La presenza, quindi, della terapia con gli animali è una presenza essenziale all'interno di questa norma, che purtroppo, nel corso degli anni, è stata gradualmente abbandonata, con la chiusura poi del Centro nazionale di riferimento per la pet therapy a Montecchio Precalcino. Quindi, una continuazione dell'attività da parte dell'Istituto zooprofilattico del Veneto per quanto riguarda la parte di ricerca, ma un'assenza delle operazioni di evoluzione del servizio e della preparazione dei conduttori degli animali nel mettersi a servizio della sanità pubblica.
Sto parlando di questo perché è essenziale valorizzare quelle che sono le attività rispetto all'attività associazionistica e operativa all'interno degli ospedali, per quanto riguarda la terapia del sorriso e del gioco. Ciò detto, è importante e necessario che questa legge non si dimentichi di questa operazione fondamentale, fatta da centinaia di conduttori in Veneto, da diverse associazioni che si sono anche proposte alla Regione del Veneto per poter riattivare il servizio di formazione dei conduttori, e fatta insieme a psicologi, medici e psichiatri che si stanno adoperando, in Veneto anzitutto, per garantire l'operatività e il progresso scientifico che riconosca la terapia assistita con gli animali non soltanto come forma ludico-ricreativa, ma anche come forma terapeutica, dato che i numeri ce li abbiamo e il Veneto, grazie all'attività del centro di riferimento di Montecchio Precalcino, in coordinato con l'attività di ricerca e di supporto dell'Istituto Zooprofilattico, è riuscito a determinare questa visione e attuarla e dimostrarla attraverso esempi specifici vissuti all'interno dei nostri ospedali, anche l'ospedale di Padova, citato da questa proposta di legge come punto di congiunzione per dare sede, spazio e una possibilità organizzativa implementata per coloro che si occupano della terapia del sorriso e del gioco.
Alla luce di questo, ribadisco, sarebbe opportuno non dimenticarsi e fare in modo che il rilancio della terapia del sorriso e del gioco aiuti anche l'intervento assistito con l'animale a essere rilanciato all'interno dei nostri ospedali e a essere riorganizzato, visto il progressivo abbandono, fino alla chiusura del centro nazionale. Le associazioni, anche in questo caso, ci sono e sono disponibili nel mettersi in rete e in collaborazione con la Regione del Veneto, per non perdere un patrimonio, da un punto di vista formativo dei conduttori e di relazione con tutti gli operatori e i professionisti del mondo della sanità del Veneto.
Per questo interverrò con specifici emendamenti per fare in modo che anche gli interventi assistiti con gli animali vengano riconosciuti all'interno di un sistema riorganizzativo della terapia del sorriso e della terapia del gioco, visto che questa norma si occupa di tutti e tre questi aspetti particolari, essenziali per fare in modo che la permanenza all'interno dell'ospedale e la presa in carico specie dei più piccoli venga accompagnata con tutti gli strumenti che la scienza e il volontariato ci mettono a disposizione.
Questo non significa fare di tutta un'erba un fascio, quindi non significa confondere le diverse specialità e le diverse specializzazioni dei volontari che operano in questi settori, ma riconoscere tutte e tre le valenze – medica, scientifica e, ovviamente, anche psicologica – utili a far vivere al meglio l'epoca della malattia e anche il percorso di riabilitazione e di terapia al bambino e alla persona che ne può trarre beneficio.

PRESIDENTE

Grazie, Consigliera.
Se non ci sono altri interventi in discussione generale, dichiaro chiusa la discussione generale e sospenderei momentaneamente la seduta per l'analisi degli emendamenti, con l'Ufficio di Presidenza della Quinta che si ritrova in Sala del Leone.
Riprendiamo alle ore 11.45.
La Seduta è sospesa alle ore 11.21
La Seduta riprende alle ore 12.13
Assume la Presidenza
Il Vicepresidente Nicola Ignazio FINCO

PRESIDENTE

Colleghi, prendete posto e riprendiamo i lavori d'Aula.
Siamo all'articolo 1.
Se non ci sono dichiarazioni di voto, metto in votazione l'articolo 1.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. C0012 presentato dal collega Boron, modificativo, che prevede:
Al primo comma dell'articolo 2 della LR 3/2005, dopo la parola "iscritte" le parole "al registro regionale delle organizzazioni di volontariato, di cui all'articolo 4 della legge regionale 30 agosto 1993, n. 40 e successive modificazioni" sono soppresse e sostituite dalle seguenti:
nel Registro regionale, in conformità a quanto previsto dal D. Lgs. 3 luglio 2017, n. 117 "Codice del Terzo settore, a norma dell'articolo 1, comma 2, lettera b), della legge 6 giugno 2016, n. 106".
Lo vuole illustrare? È l'articolo aggiuntivo.
Il collega lo dà per letto.
Se non ci sono richieste di intervento, mettiamo in votazione l'emendamento n. C0012.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. C0006 presentato dalla collega Baldin, articolo 2, soppressivo, che prevede:
L'art. 2 è soppresso.
Lo vuole illustrare?

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Lo ritiro perché è stato modificato dal relatore, quindi non è più necessario.

PRESIDENTE

L'emendamento è ritirato.
Emendamento n. C0001 presentato dalla collega Guarda, articolo 2, sostitutivo, che prevede:
L'articolo 2 è sostituito dal seguente:
Art. 2 - Inserimento dell'articolo 2 bis alla legge regionale 3 gennaio 2005, n. 3 "Disposizioni sulle terapie complementari (terapia del sorriso e pet therapy)".
1. Dopo l'articolo 2 della legge regionale 3 gennaio 2005, n. 3 , è inserito il seguente:
"Art. 2 bis - Elenco regionale associazioni.
1. La Giunta regionale istituisce l'elenco delle associazioni che operano nel campo della terapia del gioco e del sorriso e degli interventi assistiti con gli animali, specificamente presso i reparti di pediatria delle strutture ospedaliere del Veneto.
2. Sono iscritte nell'elenco di cui al comma 1 le associazioni i cui associati siano in possesso della formazione effettuata in conformità all'articolo 2.
3. La Giunta regionale individua, sentita la competente commissione consiliare, che si esprime entro trenta giorni dal ricevimento della proposta, decorsi i quali si prescinde dal parere, i requisiti e le modalità per ottenere l'iscrizione nell'elenco."
Prego, collega.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Intervengo una volta soltanto, dato che è stato consegnato o è in corso di deposito un emendamento che modifica sostanzialmente tutta la norma, includendo anche gli interventi assistiti con gli animali all'interno dei diversi temi trattati da questo progetto di legge. Quindi, rispondendo questo a tutte le diverse operazioni di emendamento che avevo presentato, e accogliendole, a questo punto ritiro questo emendamento e anche i seguenti a mio nome, visto che sono tutti riconducibili alle modifiche non soltanto presentate in precedenza dal relatore Boron rispetto alla questione del terzo settore, ma anche riferite al pet therapy e agli interventi assistiti.

PRESIDENTE

L'emendamento n. C0001 è ritirato.
Sono ritirati anche gli emendamenti n. C0002, n. C0003, n. C0004 e n. C0005.
Se non ci sono dichiarazioni di voto, mettiamo in votazione l'articolo 2.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Colleghi, un attimo di attenzione. Siccome c'è stato un piccolo disguido, dobbiamo annullare l'ultima votazione, votare un emendamento e poi rivotare l'articolo 2.
Emendamento n. C0013 presentato dal collega Boron, modificativo, che prevede:
Nel comma 3 dell'art. 2bis del pdl 73 sono inserite le seguenti parole:
Dopo la parola "individua" sono inserite le seguenti "entro 90 giorni dall'entrata in vigore della presente legge,".
Collega Boron, lo vuole illustrare? Lo dà per letto.
Mettiamo in votazione l'emendamento n. C0013.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Mettiamo in votazione l'articolo 2, come emendato.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Siamo adesso sull'articolo 3.
Emendamento n. C0007 presentato dalla collega Baldin, articolo 3, sostitutivo, che prevede:
L'art. 3 è cosi sostituito:
Art. 3 - Inserimento dell'articolo 3 bis alla legge regionale 3 gennaio 2005, n. 3 "Disposizioni sulle terapie complementari (terapia dci sorriso e pet therapy)".
1. Dopo l'articolo 3 della legge regionale 3 gennaio 2005, n. 3 , è inserito il seguente:
Art. 3 bis - Progetti.
1. La Giunta regionale emana, con cadenza annuale, un bando al quale possono partecipare le associazioni di cui all'art. 2 della presente legge, per promuovere progetti di pet therapy e di terapia del gioco e del sorriso di cui all'articolo 1 comma 2 lettere a) e b).
2. La Giunta regionale, sentita la competente commissione consiliare che si esprime entro trenta giorni decorsi i quali si prescinde dal parere, stabilisce criteri e modalità per la partecipazione, l'assegnazione e l'erogazione dei finanziamenti, nonché le procedure per il monitoraggio e la rendicontazione nel rispetto dei principi di imparzialità, trasparenza e pubblicità.
Collega, lo vuole illustrare?

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Presidente, lo ritiro perché gli uffici stanno predisponendo un ordine del giorno sulla stessa linea.

PRESIDENTE

L'emendamento è ritirato.
Mettiamo in votazione l'articolo 3.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Siamo all'articolo 4.
Emendamento n. C0010 presentato dalla collega Baldin, articolo 4, comma 1, modificativo, che prevede:
All'articolo 4 comma 1 tra le parole 'Studio e ricerca per la' e le parole 'terapia del gioco' sono aggiunte le parole 'pet therapy, la'.
Lo vuole illustrare?

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Ritiro anche questo perché è stato fatto proprio da un emendamento del relatore con una leggera modifica, quindi questo, come gli altri a seguire, sono ritirati. Grazie.

PRESIDENTE

Perfetto. Quindi è ritirato anche il n. C0009, sempre della collega Baldin e anche l'emendamento n. C0008, sempre della collega Baldin.
Non ci sono altri emendamenti sull'articolo 4. Non ci sono dichiarazioni di voto.
Mettiamo in votazione l'articolo 4.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Mettiamo a verbale il voto favorevole del collega Michieletto.
Siamo all'articolo 5.
Non ci sono emendamenti, non ci sono dichiarazioni di voto.
Mettiamo in votazione l'articolo 5.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Colleghi, abbiate un attimo di pazienza. Adesso vi verranno consegnati i due emendamenti e poi dobbiamo dare qualche minuto per eventuali subemendamenti.
Sospendiamo per un paio di minuti.
La Seduta è sospesa alle ore 12.25
La Seduta riprende alle ore 12.27

PRESIDENTE

Colleghi, sull'applicazione sono stati caricati due emendamenti.
Do due minuti per eventuali subemendamenti.
La Seduta è sospesa alle ore 12.27
La Seduta riprende alle ore 12.29

PRESIDENTE

Riprendiamo.
Emendamento n. C0015 presentato dalla collega Bigon, articolo 6, comma 1 bis, modificativo, che prevede:
All'articolo 6 è aggiunto il seguente comma:
"1 bis. L'espressione: "pet therapy" introdotta con la legge regionale 3 gennaio 2005, n. 3 , ovunque ricorra viene sostituita dalla seguente: "pet therapy o interventi assistiti con gli animali".
Collega Bigon, lo vuole illustrare? Non c'è la collega Bigon.
Non ci sono dichiarazioni di voto.
La collega Bigon è in arrivo.
Apriamo la votazione sull'emendamento 15. Parere?

Tomas PICCININI (Veneta Autonomia)

Presidente, scusi, siccome non ho il numero, ma solo la pagina, è pagina 11 bis?

PRESIDENTE

Sì, 11 bis.
Collega Bigon, vuole illustrare l'emendamento o lo mettiamo al voto? Lo illustra la collega Guarda al posto suo. Prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Chiedo scusa, è un problema di connessione, quindi non parte immediatamente la richiesta di intervento. Semplicemente, è la richiesta di aggiornamento dell'intera norma che andiamo a modificare, non soltanto del PDL oggi in discussione, con l'inserimento del termine corretto al posto delle parole "pet therapy", cioè "interventi assistiti con gli animali", per adeguarlo alla normativa nazionale ed europea e quindi per adeguarci a quello che è il termine corretto e scientificamente utilizzato all'interno del settore.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Non ci sono altre richieste di intervento.
Mettiamo in votazione l'emendamento n. C0015.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. C0016 presentato dal collega Boron, aggiuntivo, che prevede:
All'art. 6 è aggiunto il seguente comma 2bis:
Art. 6 comma 2bis
2bis. Nel testo della legge regionale n. 3 del 3 gennaio 2005, così come modificata dalla presente legge, dopo l'espressione "terapia del gioco e del sorriso" è aggiunta l'espressione "e della pet therapy o interventi assistiti con gli animali".
Il collega lo dà per letto.
Non ci sono richieste di intervento.
Mettiamo in votazione l'emendamento n. C0016, col parere favorevole da parte del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Siamo adesso sull'articolo 6.
Non ci sono dichiarazioni di voto.
Mettiamo in votazione l'articolo 6, come emendato.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. C0011, presentato dalla collega Baldin, articolo 7, comma 1, modificativo, che prevede:
All'articolo 7 comma 1 le parole 'quantificati in euro 100.000,00' sono sostituite dalle parole 'quantificati in euro 300.000,00'.
Lo vuole illustrare? Prego.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Presidente, grazie.
È un emendamento per aumentare il finanziamento di questa legge, visto il forte impatto sociale. È un classico, però chiediamo maggiore attenzione, visto che da molti anni non si è mai finanziata bene questa legge regionale, che, come diceva qualcuno prima di me, è anche molto pregevole e merita di avere finanziamenti adeguati.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Non ci sono altre richieste di intervento.
Mettiamo in votazione l'emendamento n. C0011, col parere contrario da parte del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. C0014 presentato dal collega Boron, articolo 7, modificativo, che prevede:
Al primo comma dell'articolo 7 le parole: "esercizio 2022" sono sostituite dalle parole: "esercizio 2023".
Lo vuole illustrare?

Fabrizio BORON (Zaia Presidente)

No, Presidente, è solo un emendamento tecnico di bilancio.

PRESIDENTE

Può parlare vicino al microfono? Non la sento.

Fabrizio BORON (Zaia Presidente)

È solo un emendamento tecnico di bilancio che porta l'esercizio dal 2022 al 2023.

PRESIDENTE

Va bene.
Mettiamo in votazione l'emendamento n. C0014, con il parere favorevole da parte del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Mettiamo ora in votazione l'articolo 7, come emendato.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Siamo ora sull'articolo 8.
Non ci sono emendamenti. Non ci sono richieste di intervento in dichiarazione di voto.
Mettiamo in votazione l'articolo 8.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
È in arrivo l'ordine del giorno presentato dalla collega Baldin.
Aspettiamo un attimo, scusate, ma purtroppo oggi va così. Spero, con i prossimi progetti di legge, di non trovarci in situazioni analoghe.
ODG n. C0017

Ordine del giorno presentato dalla consigliera Baldin relativo a "LA GIUNTA REGIONALE SI IMPEGNI AD ESTENDERE I PROGETTI PREVISTI DAI BANDI ANCHE A FAVORE DEGLI ANZIANI, COMPATIBILMENTE CON LE RISORSE DISPONIBILI" in occasione dell'esame della proposta di legge relativa a "Modifiche alla legge regionale 3 gennaio 2005, n. 3 "Disposizioni sulle terapie complementari (terapia del sorriso e pet therapy)"". (Progetto di legge n. 73) APPROVATO (Deliberazione n. 159/2022)

(N.d.r. – Si riproduce il testo scritto dell'ordine del giorno come presentato)
IL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
Invita la Giunta regionale a valutare la possibilità di estendere i progetti previsti dai bandi cui all'articolo 3 bis introdotto dal progetto di legge n. 73 anche a favore degli anziani autosufficienti e non autosufficienti, compatibilmente con le risorse disponibili.
Collega Baldin, vuole illustrare l'ordine del giorno?

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Grazie, Presidente.
Allora, questo ordine del giorno in realtà sostituisce un emendamento che avevo presentato prima e poi ritirato perché fatto proprio da questo ordine del giorno, su confronto con il relatore Boron.
Si invita la Giunta regionale a valutare la possibilità di estendere i progetti previsti dai bandi di cui all'articolo 3 bis, introdotto dal progetto di legge in questione, anche a favore degli anziani autosufficienti e non autosufficienti, compatibilmente con le risorse disponibili, da qui in avanti.
Quindi, si va ad aggiungere questa ulteriore specifica. Oltre ai reparti di pediatria, quindi riservati ai più piccoli, si va ad aggiungere anche tutta la categoria degli anziani autosufficienti e non.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie. Non vedo altre richieste di intervento.
Mettiamo in votazione l' ordine del giorno n. C0017.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo ora alle dichiarazioni di voto.
Ci sono dichiarazioni di voto?
Collega, Guarda, prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Volevo annunciare, ovviamente, il voto favorevole di Europa Verde, ringraziando per la collaborazione sia il presidente Boron che l'Assessore, oltre ovviamente ai colleghi di minoranza che mi hanno assistito in questa proposta.
Ringrazio per aver compreso l'importanza di dare seguito alle parole, anche in risposta all'interrogazione che avevamo discusso lo scorso anno, a gennaio 2021, in cui si prometteva e si prevedeva la riapertura del servizio e di un centro di riferimento per la questione degli interventi assistiti con gli animali, dopo l'epoca Covid, visto che, appunto, in epoca Covid in particolar modo, sono peggiorate ulteriormente le condizioni e la disponibilità operativa di quel centro.
Per questo motivo, oggi, ovviamente felicitandomi dell'avvio di una iniziativa di supporto non soltanto alle associazioni, ma anche alle attività di ricerca ed innovazione, la proposta all'interno dei nostri ospedali della terapia del sorriso e della terapia del gioco, ritengo che affiancare anche l'aspetto degli interventi assistiti con gli animali sia stata un'operazione giusta, un'operazione corretta.
Pertanto, ringrazio di aver accolto questo nostro input e sicuramente ci sarà modo di collaborare per fare in modo che questa norma possa applicarsi in tutti i suoi aspetti, tifando ovviamente per l'utilizzo di tutte queste terapie che, fino ad oggi utilizzate soltanto parzialmente, possono riempire le vite non soltanto dei pazienti pediatrici, ma anche dei più grandi, nei nostri ospedali.
Questo, appunto, non soltanto per garantire un alleggerimento delle condizioni psicologiche e un aiuto nell'alleggerimento della permanenza all'interno degli ospedali, ma anche per sviluppare progetti rivolti alla soluzione terapeutica, anche attraverso queste tipologie di terapie.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Collega Bigon, prego.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Effettivamente la collaborazione e anche l'accoglimento di nostre richieste hanno portato, di fatto, a un miglioramento di quella che noi riteniamo la normativa oggi posta in esame. Per cui non solo siamo favorevoli, ma chiediamo e crediamo che debba assolutamente essere applicata, magari cercando in futuro di ampliare quei fondi che saranno necessari. Da una parte dobbiamo assolutamente dare sostegno psicologico ai piccoli, ma magari anche negli altri reparti. Io ricordo – e lo faccio sempre – che nei reparti peggiori di alcuni ospedali ci sono anche dei ragazzi adolescenti e probabilmente, con un aiuto, con inserimenti da parte di volontari a favore loro, le cure potrebbero essere ritenute molto più facili e il ricovero essere anche meglio sopportato. Parlo, ad esempio, di ricoveri di ragazzi con problemi psichiatrici nei reparti per adulti.
Insomma, dobbiamo tener conto che tante sono le situazioni che dovrebbero essere supportate in modo migliore da parte di alcuni interventi anche di volontari, perché ricordiamo – e lo ribadisco anche in questa sede – che tanti tagli sono stati fatti nei confronti degli psicologi che dovevano operare all'interno degli ospedali. Dunque, il volontariato da una parte, la formazione di medici dall'altra possono portare non dico a sopperire a quelle che sono le mancanze, ma sicuramente a rendere migliore la situazione all'interno dei vari reparti anche critici.
Per cui siamo favorevoli e terremo conto che venga attuata, a differenza da quello che è successo per la legge n. 3 del 2005, quindi controlleremo che venga effettivamente dato valore a questa normativa che oggi approviamo. Ringrazio per la proposta il consigliere Boron.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Consigliere Boron, prego.

Fabrizio BORON (Zaia Presidente)

Grazie, Presidente.
Ringrazio ovviamente tutti i dirigenti, i funzionari, il personale del Consiglio, del Legislativo, e della Commissione Quinta che hanno seguito l'iter di questo progetto di legge, sia in Commissione sia in Consiglio, portandolo oggi ovviamente all'approvazione condivisa.
Ringrazio i colleghi di maggioranza e di opposizione, perché tutti insieme oggi abbiamo condiviso un progetto di legge che non è di una parte, ma è semplicemente a favore del mondo pediatrico, dei bambini, di tutti quei bambini che, ahimè, ahinoi, vivono parte della loro vita all'interno di una struttura ospedaliera.
Con questa condivisione abbiamo cercato e cerchiamo di dare un aiuto a loro, che ovviamente ne necessitano e ne hanno diritto.
Grazie a tutti.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Se non ci sono altre dichiarazioni di voto, mettiamo in votazione il progetto di legge n. 73, come emendato.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Il progetto di legge è approvato.
Nella Capigruppo che si è svolta prima si è raggiunto l'accordo da parte di tutti i Gruppi di inserire all'ordine del giorno la mozione n. 342 della collega Brescacin. Ricordo che è necessario anche un voto d'Aula, sulla base dell'articolo 120 del Regolamento.
Un attimo, il tempo di inserire nell'applicazione la votazione.
Mettiamo in votazione l' inserimento della mozione n. 342 all'ordine del giorno del Consiglio.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
La mozione è inserita.
Sospendiamo i lavori, con ripresa alle ore 14.15.
Chiedo ai Capigruppo di recarsi in Sala del Leone per una riunione informale.
La Seduta è sospesa alle ore 12.46
La Seduta riprende alle ore 14.22

PRESIDENTE

La ripresa dei lavori è posticipata alle ore 14.45.
La Seduta è sospesa alle ore 14.22
La Seduta riprende alle ore 14.47

PRESIDENTE

Bene, colleghi, possiamo riprendere i lavori d'Aula.
PUNTO
12



MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI BIGON, ZANONI E GUARDA RELATIVA A "RIPRISTINARE I REPARTI DI DEGENZA PER LE DIPENDENZE DI MARZANA E DI VERONA-BORGO ROMA" (MOZIONE N. 109) RESPINTA

PRESIDENTE

Siamo al punto n. 12, ovvero alla mozione n. 109 presentata dai colleghi Bigon, Guarda e Zanoni.
Prego, collega Bigon.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Da febbraio dello scorso anno, con l'avvio della pandemia, i reparti di degenza – teniamo presente che questa mozione, però, è stata depositata il 19 maggio 2021 – che curavano le dipendenze presso il servizio di Alcologia dell'ospedale di Marzana, ULSS 9 Scaligera, e i servizi di Medicina di dipendenza dell'ospedale di Borgo Roma e di Verona sono stati chiusi. Da allora le persone affette da dipendenza di alcol e sostanze stupefacenti, in situazioni di grave alterazione, non vengono più ricoverate. Inoltre, dallo scorso anno, manca il responsabile del servizio di Alcologia di Marzana, collocato in pensione e non ancora sostituito.
Considerato che la chiusura delle degenze poteva essere temporaneamente giustificata dalla situazione dell'emergenza Covid, ma ora il permanere di tale chiusura non è affatto giustificabile, le associazioni di pazienti affetti da dipendenza hanno manifestato tutta la loro contrarietà alla chiusura dei sopracitati reparti. Le famiglie sono state private di un importante intervento di supporto. Il ricovero delle persone affette da dipendenza avviene soltanto quando la situazione assume livelli di gravità elevata. Durante la pandemia è stato segnalato da più parti un aumento dei consumi alcolici con relativo abuso e tutte le problematiche legate alla sfera delle dipendenze.
Tutto ciò impegna la Giunta a riattivare nel pieno regime i reparti di degenza dedicati alle dipendenze collocati presso i servizi di Alcologia dell'ospedale di Marzana, ULSS 9 Scaligera, e servizio di Medicina di dipendenza dell'ospedale di Borgo Roma.
È vero che, di fatto, in parte è stato aperto, ma deve essere applicato a pieno regime e potenziato. Abbiamo delle liste d'attesa lunghissime. Non sono più sostenibili.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Non vedo altre richieste di intervento su questa mozione.
Mettiamo in votazione la mozione n. 109.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Dovremmo passare al punto n. 13, però la collega Ostanel mi ha chiesto cortesemente di posticipare la discussione di questa risoluzione, perché è attualmente impegnata.
Passeremmo, quindi, al punto n. 14, la mozione presentata dai consiglieri Soranzo, Formaggio, Polato, Razzolini e Speranzon relativa a "La Giunta regionale intervenga a ridisciplinare la materia delle agevolazioni per gli accompagnatori degli utenti del servizio del Trasporto Pubblico Locale". Tuttavia, non c'è neanche il collega Soranzo.
Per il punto n. 15, mozione presentata dalle colleghe Guarda, Baldin, Lorenzoni, Ostanel, Possamai e Zanoni per "L'adesione della Regione del Veneto alla Rete Nazionale delle pubbliche Amministrazioni anti discriminazione per orientamento sessuale e identità di genere", non c'è neanche la collega Guarda.
Prego, sull'ordine dei lavori.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, stiamo andando avanti nelle mozioni perché mancano i presentatori. Per carità, uno o due possono essere impegnati, ma qui vedo che mancano un po' tutti.
Siamo andati avanti quattro mozioni tra Fratelli d'Italia e Guarda. Presidente, non sarebbe il caso che si riunisse un Ufficio di Presidenza del Consiglio per capire quali mozioni sono ancora di interesse dei Consiglieri da discutere o no?
Siccome più di qualche mozione ce la trasciniamo da mesi non sarebbe nulla di scandaloso se qualche Consigliere dicesse che ormai è superata. Se ho una mozione ferma da mesi, vi pare che non mi faccio trovare in Aula durante la discussione? Vuol dire che non è di interesse neanche del proponente. Una mozione dopo mesi aspetto che arriva. Sono qui e aspetto che arrivi.
Presidente, invito l'Ufficio di Presidenza, attraverso i Capigruppo, a capire quali mozioni siano ancora attuabili perché è inutile che ci trasciniamo ordini del giorno di Consigli con venti o trenta mozioni da mesi e dopo quando arriviamo per discuterle, che sia uno di minoranza o che sia uno di maggioranza, manca. Se da una parte ci può essere poco interesse dal presentatore che manca in Aula, e ci può stare, è una cosa legittima, dall'altra evitiamo che noi Consiglieri ci troviamo anche a dover vedere dei Consigli ricchi di mozioni che dopo non vengono discusse, magari disincentivando la nostra volontà di presentarne altre.
Presidente, lei che è una persona molto attenta...

PRESIDENTE

No, collega.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Lo chiedo sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE

Collega Montanariello, la consigliera Ostanel mi ha chiesto di posticipare la sua risoluzione perché è impegnata per mezz'ora. Il collega Soranzo è arrivato e per la collega Guarda il tema non è proprio passato.
È arrivato il collega Soranzo.
PUNTO
14



MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI SORANZO, SPERANZON, POLATO, RAZZOLINI E FORMAGGIO RELATIVA A "LA GIUNTA REGIONALE INTERVENGA A RIDISCIPLINARE LA MATERIA DELLE AGEVOLAZIONI PER GLI ACCOMPAGNATORI DEGLI UTENTI DEL SERVIZIO DI TRASPORTO PUBBLICO LOCALE (TPL)". (MOZIONE N. 318) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 160/2022)

PRESIDENTE

Riprendiamo dal punto n. 14 all'ordine del giorno, la mozione n. 318, presentata dai colleghi Soranzo, Formaggio ed altri.
Prego, collega. Si registri, cortesemente.

Enoch SORANZO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Grazie, Presidente.
Spero di avere buona memoria. Si tratta di una mozione che è stata depositata il 21 giugno 2022 e aveva, come richiesta, dopo aver fatto un excursus normativo...
Grazie, capogruppo Pan. La differenza è che c'è stato un work in progress di continui incontri. Per cui ci sono le carte un po' dappertutto: magari se le cose arrivassero un po' più programmate, sarebbe più facile.
Come dicevo, si tratta di una mozione che, di fatto, fa un excursus sulla legge regionale n. 54 del 1985, che poi ha visto l'aggiornamento, la disciplina e l'organizzazione del trasporto pubblico locale con la legge regionale n. 25 del 1998, con la quale chiedevamo alla Giunta di impegnarsi a rivedere le agevolazioni già previste e già adottate per i tariffari del trasporto pubblico locale e di assumere un'iniziativa volta, di fatto, a prendere in considerazione soprattutto alcune situazioni che erano relative non solo alla disabilità, ma anche, per esempio, agli accompagnatori dei disabili nella tariffazione e nell'agevolazione delle tariffe.
Questo impegno, che è stato depositato il 21 giugno 2022, ha visto poi la Giunta intervenire nel corso di questi mesi. È una delibera di Giunta che, di fatto, ha portato con sé un provvedimento dell'assessora De Berti in seno alla Giunta, dove ha stanziato delle risorse importanti che andavano proprio in questa direzione. Per questo noi ringraziamo di aver accolto questa segnalazione che, di fatto, impegna la Giunta, credo, se ricordo bene, con un monitoraggio in termini sperimentali per il monitoraggio sulla individuazione del numero e la spesa complessiva di questo provvedimento, che accoglie pienamente questa richiesta. L'abbiamo fatta sulla base di quanto disponeva la legge n. 25 e su questa indicazione abbiamo operato.
Non so se lo vuole fare l'Assessore, ma noi chiediamo l'aggiornamento dell'impegno della Giunta nell'impegnare la stessa a proseguire in tal senso, nonostante questo provvedimento di Giunta già assunto, mi pare, nel mese di ottobre, se ricordo bene.
Chiediamo un impegno in questo senso perché, comunque, crediamo che una rivisitazione completa di tutto il regime tariffario del trasporto pubblico locale ne abbia bisogno. Era anche un impegno che la stessa legge prevedeva e credo che in questo senso sia necessario operare.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega Soranzo.
Assessore De Berti, prego. In ordine c'è lei. Poi, il collega Montanariello.

Ass.ra Elisa DE BERTI

Volevo intervenire a chiusura. Confermo quanto ha detto il collega Soranzo, nel senso che, proprio alla luce delle tante richieste che arrivavano anche dal mondo delle associazioni che tutelano comunque i ciechi, gli ipovedenti, è stata fatta questa sperimentazione, perché non siamo nelle condizioni di poter intervenire in maniera decisiva. Non sappiamo i numeri e di quanto sostanzialmente necessita il budget per poter far fronte a questa richiesta.
È stato stanziato 1 milione. La sperimentazione vale, di fatto, per tre anni, quindi ci sono 500.000 euro all'anno. Verrà fatto il monitoraggio per poter avere dei numeri certi. La sperimentazione, con la prima delibera che è stata portata, doveva partire il 1° novembre. Poi, sono stati fatti degli approfondimenti con le aziende di trasporto ed è stata condivisa la necessità, per poter mettere anche le aziende di trasporto nelle condizioni di poter rispondere al meglio a questa richiesta, di spostare la partenza al 1° dicembre. Quindi, di fatto, partirà da giovedì la sperimentazione.
La proposta di modifica della mozione che facevamo un po' un attimo per adeguarla, ma sempre per andare nell'ottica, come diceva il collega Soranzo, di prosecuzione della valutazione del monitoraggio, della necessità, è di togliere "ad assumere", sostituire con "a valutare", togliere la frase "con assunzione in capo alla Regione dei" e sostituirla con "quantificando i relativi maggiori oneri".
Per il resto, la mozione va bene. Chiedo, quindi, al collega Soranzo questa modifica.

PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Collega Montanariello, prego.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Assessore, avevo ritirato la richiesta perché mi interessava capire anche la sua risposta.
Sicuramente credo che sia importante il fatto di chiedere che venga estesa questa agevolazione, che ci sia già per una parte delle categorie più fragili. Colgo con piacere che almeno su questo ci sia una copertura economica. Credo sia giusto dover andare a rendicontazione per vedere se basti o no. Però, per assurdo, chiedendo l'allargamento della fascia di soggetti che in qualche modo viaggiano in maniera agevolata per caratteristiche, dicevamo prima, di fragilità piuttosto che di accompagnatoria, Assessore, troviamo la copertura.
Mi permetta di fare un appunto: nelle ultime osservazioni che ci sono arrivate da ASSTRA recriminavano alla Regione Veneto di avere, all'interno del trasporto pubblico locale, fatto la manovra dove le fasce protette, le fasce fragili non pagano e la Regione non aveva messo copertura finanziaria a questo. Tant'è che viene stimato da ASSTRA, nella documentazione che ci hanno inviato come osservazione al bilancio, tra gli 8 milioni e i 10 milioni che ricadono sulle aziende di trasporto veneto.
Assessore, colgo con piacere questo perché, probabilmente i nuovi step li facciamo con copertura finanziaria, che ci sta perché, se già non aggiungiamo niente sul ferro e gomma, quest'anno qualcosa sul ferro, ma su gomma e acqua no, Assessore. Su ferro, su gomma e acqua no.
Gli ultimi 2 milioni che avete aggiunto come soldi regionali con la pandemia, a pagina 4 della delibera è specificato che sono avanzi di fondi precedentemente non distribuiti. Lo dice la delibera. Assessore, io mi limito a leggere le carte.

PRESIDENTE

Lasciate finire il collega Montanariello.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Su ferro abbiamo aggiunto 14,7 e rotti, su acqua e chilometri di gomma no. Qual è il problema? Non va bene, però ci può stare che uno non aggiunga niente. Su questa manovra aggiungiamo 1.500.000 euro all'anno, e va bene, perché diamo copertura, ma su quella precedente, dove diciamo che le fasce deboli non pagano, è gravato – ripeto, non è un dato del PD, ma di ASTRA – sulle aziende di trasporto dagli 8 ai 10 milioni.
Assessore, colgo questa occasione per dire che va bene aver trovato la copertura su questi. Troviamo, però, la copertura sull'allargamento delle fasce deboli che viaggiano a titolo gratuito quando stiamo ancora aspettando la copertura della manovra pre-allargamento, quella che in sé per sé è stata fatta.
Le rivolgo un invito, Assessore. Bene queste coperture, però se su questo noi trovassimo perlomeno la possibilità non di aggiungere soldi al Fondo nazionale con risorse proprie regionali... Abbiamo capito che l'acqua e la gomma non sono nei cuori di questa Amministrazione regionale. Al netto delle parole, contano i numeri. Quando uno mette i soldi vuol dire che ci sono. Quando non li mette, non ci sono. Con le parole tutti siamo vicini a tutti, però i fatti dicono altro.
Detto ciò, il mio invito è, Assessore, almeno di trovare, visto che si parla, oggi, di fasce deboli, gli 8-10 milioni che le categorie hanno elencato tra i maggiori fenomeni di impatto negativo sui loro bilanci, perlomeno per dire che se abbiamo deciso che qualcuno viaggia gratis ci può stare, però è giusto anche che quando decidiamo che qualcuno viaggia gratis lo facciamo ‒ come in questo caso ‒ con risorse che mettiamo noi e non con soldi che arrivano da altri. Ci facciamo belli con i soldi che arrivano dagli altri mettendo in difficoltà le aziende.
Assessore, ripeto, non è una battaglia del PD, ma è un appunto che le fa il Sindacato delle associazioni, delle aziende di trasporto facendo pervenire osservazioni scritte ai Consiglieri durante le fasi di Bilancio.
Quello che usate oggi è il metodo giusto da adottare. Bravi. Si decide che uno non paga e si mette la copertura. Bene. Prima non lo abbiamo fatto. Tentiamo di correre ai ripari. Le manovre si fanno così, con le coperture, come stiamo facendo oggi. Bene. Non l'abbiamo fatto prima, quindi bisogna correre ai ripari.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie.
Collega Soranzo, prego.

Enoch SORANZO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Grazie, Presidente.
Solo per ringraziare ancora l'Assessore e accogliere assolutamente la proposta di modifica.
Aggiungo una considerazione in coda al collega Montanariello, con il quale sono d'accordo e che ringrazio. Credo di poter dire che alla fine poco conta da dove vengano le risorse, a questo punto. L'importante è riuscire a dare una risposta a un servizio fondamentale sia allo sviluppo, ma soprattutto, in questo caso, alle categorie più fragili.
Aggiungo, come ha detto bene nel provvedimento anche l'Assessore, che la rivisitazione del quadro, quindi la sperimentazione di tre anni credo vada nella direzione di rivedere se ci sono, all'interno di questo quadro, risorse che oggi possono essere impegnate meglio o in modo più mirato. Non è detto che la situazione che abbiamo oggi sia identica, di fatto, a quella di quando è iniziata l'applicazione di queste tariffe. Una rivisitazione complessiva, quindi, sicuramente porterà, secondo me, a un quadro più reale e attuale rispetto a qualche tempo fa.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
In discussione generale non vedo altre richieste.
Passiamo alle dichiarazioni di voto. Collega Montanariello, prego.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, concordo con quanto detto dal collega Soranzo. Però, Consigliere, mi permetta di farle un appunto. È vero, non importa da dove vengono le risorse. Quando parliamo di categorie più deboli, però, mi permetta un'osservazione squisitamente personale, se facciamo una manovra dove non importa da dove vengono le risorse, ma non ci sono proprio, perché i soldi che diamo continuiamo a darli a parità, pur decidendo che qualcuno non paga (non come in questo caso, ma in quello prima), vuol dire che non importa da dove vengono, certo, ma che non ci sono proprio. Se non ci sono proprio, sa cosa succede a quei poverini – lo dico in senso affettuoso, anche io facevo quel lavoro – che guadagnano 1.300 euro al mese? Queste persone devono fare i turni a tre riprese (mattina, sosta; mezzogiorno, ora di punta, sosta; pomeriggio, ora di rientro, sosta), il che vuol dire stare 12-14 ore fuori casa per 1.300 euro. Si trovano in un circuito aziendale dove l'azienda, magari, non può decidere di dare 50 euro in più perché, a livello collettivo, mancano questi ripristini, che arrivano, avendo deciso che qualcuno non paga il biglietto e che, quindi, il 35% della loro parte fondamentale di reddito viene a mancare.
Io sono d'accordo. Non importa da dove arrivano. L'importante è che ci siano per aiutare le fasce più deboli. Però non creiamo una guerra tra deboli e ultimi. Chi guida la corriera di notte e di giorno, sicuramente, tranne in qualche caso, non è un benestante e, se si trova a fare un contratto di secondo livello e 50 euro può averli in più e l'azienda non glieli dà, perché ha dovuto pagare quelli che noi abbiamo deciso che vanno gratis... Anche loro sono persone che avrebbero bisogno di essere, probabilmente, inserite in quel fenomeno di aiuto, di scala sociale, di ascensore sociale. Non sono niente 50 euro, però... Sa cosa vogliono dire, a livello veneto, 10 milioni per le aziende di trasporto? Lei divida 10 milioni per le aziende di trasporto, per i numeri degli addetti alla guida, quindi non dei colletti bianchi. 50 euro al mese forse a più di qualcuno vengono fuori. Magari anche 200 euro all'anno.
Io sono d'accordo con lei, quindi. Non importa da dove vengono. Mi permetta, però, di dire ‒ lei sarà d'accordo con me ‒ che l'importante è metterle. Indipendentemente da dove vengono, l'importante è metterle, non farle pagare agli altri. Siamo tutti bravi a farci belli decidendo che qualcuno va gratis e qualcun altro copre il costo. Siamo tutti fenomeni.
Proprio perché su questa manovra c'è copertura ed è fatta bene, noi voteremo favorevolmente, continuando a chiedere che quella di prima sia fatta come quella di adesso. Voi, che avete un modo più oculato di individuare le cose, aiutate i vostri colleghi della Lega a correggere il tiro, dove hanno sbagliato prima, visto che, probabilmente, tra destra e destra sociale si vede qualche punto di attenzione in più nei confronti di alcuni pezzi di mondo operaio finora trascurato. Aiutate i vostri amici della Lega a dire che in Veneto ‒ chiudo, Presidente ‒ esistono anche quelli che non sono ricchi e che hanno bisogno di 50 euro al mese in più.

PRESIDENTE

Perfetto. Grazie.
Non vedo altre richieste di intervento.
Mettiamo in votazione la mozione n. 318.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PUNTO
16



MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI BISAGLIA, CESTARI, FINCO, MICHIELETTO, RIGO E RIZZOTTO RELATIVA A "ISPETTORATO DEL LAVORO DI ROVIGO: LA SEDE DI ROVIGO RITORNI IN VENETO". (MOZIONE N. 280) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 161/2022)

PRESIDENTE

Passiamo al punto n. 16), mozione n. 280 presentata dalle colleghe Bisaglia, Cestari e altri.
Prego, collega Bisaglia.

Simona BISAGLIA (Zaia Presidente)

Grazie, Presidente.
A seguito dell'entrata in vigore del decreto legislativo n. 149 del 14 settembre 2015, è stata istituita l'Agenzia unica per le ispezioni del lavoro, denominato Ispettorato Nazionale del Lavoro. Svolge le attività ispettive già esercitate dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, dall'INPS e dall'INAIL; ha una propria autonomia organizzativa e contabile ed è posto sotto la vigilanza del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, a cui spetta il monitoraggio periodico sugli obiettivi e sulla corretta gestione delle risorse finanziarie, e sotto il controllo della Corte dei conti; ha sede centrale a Roma e ha un massimo di 80 sedi territoriali; esercita e coordina sul territorio nazionale la funzione di vigilanza in materia di lavoro, contribuzione, assicurazione obbligatoria e di legislazione sociale, compresa la vigilanza in materia di tutela della salute e di sicurezza nei luoghi di lavoro, nei limiti delle competenze attribuite al personale ispettivo del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, come stabilito dal decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81.
All'Ispettorato competono, inoltre, gli accertamenti in materia di riconoscimento del diritto a prestazioni per infortuni sul lavoro e malattie professionali, occupandosi delle caratteristiche dei vari cicli produttivi, al fine di poter stabilire l'applicazione della tariffa dei premi; emette circolari interpretative in materia ispettiva e sanzionatoria, nonché direttive operative rivolte al personale ispettivo, previo parere conforme del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Svolge attività di prevenzione e promozione della legalità volta al contrasto del lavoro sommerso e irregolare; coordina le attività di vigilanza sui rapporti di lavoro; cura la gestione delle risorse assegnate; si occupa di tutte le ulteriori attività connesse alle funzioni ispettive che vengono ad esso demandate; riferisce informazioni utili allo svolgimento delle attività istituzionali e alla programmazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, dell'INPS e dell'INAIL. Può effettuare indagini di accertamento, sia di profilo amministrativo che di profilo penale. Ha l'obiettivo di garantire i diritti riconosciuti dalla legge, con la prospettiva di garantire condizioni di assoluta legalità e di ridurre al minimo possibili irregolarità in ambito lavorativo.
L'Ispettorato territoriale del lavoro di Rovigo è stato accorpato all'Ispettorato di Ferrara nel gennaio del 2017, costituendo, così, l'Ispettorato territoriale del lavoro di Ferrara-Rovigo, come da decreto del Presidente del Consiglio, in merito alle disposizioni per l'organizzazione delle risorse umane e strumentali per il funzionamento dell'Ispettorato nazionale del lavoro. Una ristrutturazione degli uffici pubblici che prevede, tra l'altro, l'accorpamento di diciannove Direzioni territoriali del lavoro e l'istituzione di quattro ispettorati interregionali in luogo delle attuali Direzioni. Tale scelta rappresenta uno dei due casi di accorpamento di uffici appartenenti a Regioni diverse. Infatti, oltre Ferrara-Rovigo, solo Terni e Rieti sono state accorpate. A fronte di una situazione per cui gli Enti che dovrebbero essere coordinati hanno tutti una struttura regionale (INPS e INAIL) e gli Enti con i quali rapportarsi sistemicamente per l'attività di vigilanza hanno anch'essi struttura regionale, l'accorpamento avrebbe determinato solo una gestione unitaria da parte del Dirigente unico, senza pregiudizio per le funzioni, le competenze, la professionalità e la stabilità occupazionale dei singoli uffici accorpati.
Questa scelta tende a rendere di fatto l'ufficio con sede di Rovigo privo di autonomia e dipendente dalla sede accorpante di Ferrara, con rischio di ricadute negative sul personale. Questo va a produrre ricadute negative anche per gli utenti cittadini, che rischiano di non avere più un qualificato interlocutore sul proprio territorio, e per le aziende, le organizzazioni sindacali e i professionisti del settore, che si vedono costretti a rivolgersi per molte funzioni alla sede di Ferrara. Tra l'altro, la scelta...

PRESIDENTE

Colleghi, per cortesia. Possiamo dire tutto di tutti, ma la collega Bisaglia è una collega rispettosa, che ascolta sempre in silenzio i vostri interventi. Vi chiedo un minimo di cortesia nei suoi confronti.

Simona BISAGLIA (Zaia Presidente)

Grazie, Presidente.
Tra l'altro, la scelta appare incomprensibile, in quanto l'ufficio di Rovigo si è sempre distinto per l'efficacia dell'attività ispettiva, con riguardo a tutti i fenomeni di illegalità nel mercato del lavoro e di tutela dei lavoratori, anche sotto l'aspetto della sicurezza. La scelta appare, altresì, incomprensibile anche in considerazione dell'assoluta peculiarità del territorio polesano, caratterizzato dalla presenza di realtà produttive assolutamente variegate e distribuite, da un punto di vista logistico, su un territorio in nulla assimilabile alla realtà ferrarese.
Nell'assegnazione del budget annuale, comprendente le risorse umane, strumentali, tecnologiche e finanziarie necessarie per il normale funzionamento dell'ufficio, l'Ispettorato di Ferrara-Rovigo è stato considerato come un'unica sede. È stato eliminato il protocollo informatico della sede di Rovigo con la creazione di un unico gestionale facente capo alla sede di Ferrara, con conseguente revoca della responsabilità della gestione per il referente di Rovigo. Tale circostanza ha determinato il confluire di tutte le comunicazioni indirizzate alla sede di Rovigo nell'unico protocollo.
Concludo, Presidente.
Chiedo alla Giunta – non finisco di leggere; il tempo vedo che ormai è terminato – di impegnarsi e farsi portavoce presso i Ministeri di riferimento affinché la sede dell'Ispettorato di Rovigo ritorni in Veneto e non sia, di fatto, più subordinata all'Ufficio Provinciale di Ferrara.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Non vedo altre richieste di intervento.
Mettiamo in votazione la mozione n. 280.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Il punto n. 17), mozione n. 346 sempre della collega Guarda, è rinviato.
PUNTO
18



MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI VENTURINI E BOZZA RELATIVA A "DPR 633/1972 TABELLA A PARTE III PUNTO 103. APPLICAZIONE IVA AGEVOLATA AL 10% PER L'EROGAZIONE DI ENERGIA ELETTRICA E FORNITURA DI GAS ALL'INTERNO DI STRUTTURE DI ACCOGLIENZA COLLETTIVE QUALI CENTRI DI SERVIZIO, CASE DI RIPOSO, RESIDENZE SANITARIE ASSISTENZIALI.". (MOZIONE N. 197) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 162/2022)

PRESIDENTE

Siamo al punto n. 18), mozione n. 197 presentata dai consiglieri Venturini e Bozza.
Prego, collega Venturini.

Elisa VENTURINI (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto)

Grazie, Presidente.
Questa è una mozione un po' datata perché l'abbiamo presentata nel novembre 2021, quindi più di un anno fa, però, continua ad essere una mozione di estrema attualità, visto che afferisce al tema del costo del consumo energetico, in modo particolare per quanto riguarda i centri di servizi e le case di riposo, ma non solo.
Faccio alcune premesse per spiegare che cosa chiediamo come impegno da parte della Giunta nei confronti del Governo.
Noi partiamo da un DPR del 1972, il quale prevede una riduzione dell'aliquota IVA al 10% per quelle fattispecie relative alla fornitura di energia elettrica e di gas per uso domestico e nel 1999 il Ministero interviene precisando che l'uso domestico dovrebbe essere esteso anche nell'ipotesi in cui i consumatori finali vivano all'interno di ambienti comunitari, vedi le caserme, i conventi, gli asili, le RSA, e talvolta anche all'interno di queste strutture gli ospiti acquisiscano anche la residenza.
L'Agenzia delle Entrate, però, interviene successivamente e precisa che, quando l'utilizzo dell'energia elettrica avviene nell'ambito di prestazioni di servizi rilevanti ai fini IVA, questa agevolazione dell'IVA al 10% non viene applicata. Pertanto nei centri di servizi e nelle RSA, dove vengono effettuate prestazioni verso corrispettivo rilevante ai fini IVA, non è possibile applicare, stando all'interpretazione che viene data dall'Agenzia delle Entrate, la riduzione dell'aliquota IVA al 10%, con le conseguenze che poi vediamo in termini di eventuali aumenti delle rette.
Noi chiediamo, in base a queste premesse, alla Giunta un impegno perché faccia presente al Governo che, anche nei casi di ambienti, appunto, comunitari, dove effettivamente si può parlare di un uso che è paragonabile a quello domestico, venga applicata una riduzione dell'aliquota che venga fissata, quindi, al 10%, stante anche la situazione che si sta vivendo in questo preciso momento storico.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Non vedo altre richieste di intervento.
Mettiamo in votazione la mozione n. 197.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PUNTO
19



MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI CAMANI, OSTANEL, GIACOMO POSSAMAI, BIGON, MONTANARIELLO, ZANONI, ZOTTIS E LORENZONI RELATIVA A "LA REGIONE VENETO CONTRO L'OMOFOBIA, LA DISCRIMINAZIONE PER MOTIVI DI ORIENTAMENTO SESSUALE, IDENTITÀ DI GENERE E OGNI ALTRA FORMA DI DISCRIMINAZIONE". (MOZIONE N. 325) RESPINTA

PRESIDENTE

Passiamo al punto successivo, n. 19, mozione n. 325 presentata dai colleghi Camani, Bigon ed altri.
Prego, collega.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Purtroppo, la ragione e la motivazione per cui abbiamo presentato, insieme agli altri colleghi delle opposizioni, questa mozione è un fatto di cronaca molto grave, che è avvenuto in questa Regione nel mese di giugno, quando, appunto, un insegnante tra Auronzo e Misurina, una professoressa transgender, ha deciso di togliersi la vita, probabilmente perché non più capace di sopportare le discriminazioni personali e anche dal punto di vista professionale che aveva dovuto subire in virtù della scelta personale che aveva compiuto in riferimento, appunto, alla sua identità di genere.
Ora, noi pensiamo che sia fondamentale, anche solo come affermazione di principio, che però non può non essere ribadito ogni volta che è necessario, che il diritto di ogni persona a vivere liberamente il proprio orientamento sessuale, manifestare anche la propria identità di genere, siano diritti inviolabili. Anche una professoressa può decidere, insomma, di cambiare...

PRESIDENTE

Colleghi, per cortesia.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Anche una professoressa della scuola pubblica può decidere di intraprendere un percorso di transizione di genere e poterlo vivere pienamente liberamente dentro la sua professione.
Ora, al netto del caso di cronaca davvero drammatico, credo che dovremmo tutti aprire una riflessione sulla capacità che la nostra società ha di accogliere la diversità, le differenze tra le persone e di non essere complici in qualche modo della violenza a cui sono sottoposte queste persone e a cui probabilmente è stata sottoposta anche Chloé Bianco. Del resto, il Presidente del Veneto, lo stesso presidente Zaia, commentando alla stampa la vicenda ha dichiarato: "Di certo per me era una donna a tutti gli effetti, visto che tale si sentiva".
Siccome non c'è stato un commento unanime dalla Giunta regionale rispetto alla vicenda di cronaca che abbiamo riportato e siccome l'uguaglianza delle persone, la libertà nelle scelte delle persone è sancita dall'articolo 3 della Costituzione, e dall'articolo 5, ma anche lo stesso Statuto del Veneto all'articolo 5, comma 5, ricorda come la solidarietà nei confronti delle persone che dal Veneto deve arrivare deve esistere a prescindere appunto dalla provenienza, dalla cultura e dalla religione, con questa mozione, esprimendo ovviamente condanna per ogni espressione di omofobia e ogni forma di discriminazione delle persone che sia basata sull'orientamento sessuale o sulla loro identità di genere, chiediamo che la Giunta regionale si impegni a disporre tutti gli atti che rientrano nelle proprie competenze per contrastare l'omofobia e ogni forma di discriminazione di genere, in particolare quella che avviene sui luoghi di lavoro.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Consigliera Baldin, prego.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Grazie, Presidente.
Ringrazio la collega Camani per questa mozione che fa il paio con una di quelle che arriva dopo, a mia prima firma, e devo dire che è assolutamente essenziale in questo periodo parlare di questi temi. Mi auguro che non ci sia una discussione di stampo retrivo perché, appunto, come ha ricordato la collega, anche il nostro Presidente accetta e tollera che vi siano sensibilità diverse, che vi siano anche opinioni e orientamenti diversi.
Quindi, mi auguro che da parte di quest'Aula ci sia il pieno rispetto anche dell'opinione del Presidente, ma soprattutto che si veda un impegno nel senso di questa mozione e quindi un passo avanti nella cultura e nel senso della civiltà di questa Regione.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei. Non vedo altre richieste di intervento.
Passiamo alle dichiarazioni di voto.
Non ci sono dichiarazioni di voto.
Mettiamo in votazione la mozione n. 325.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Collega Camani, sull'ordine dei lavori.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Avevo interloquito con il Capogruppo di maggioranza rispetto a un'apertura di disponibilità al voto su questa mozione che effettivamente ha un impegno che penso ciascun membro della Giunta si possa sentire di concordare. Siccome il tema è serio, è delicato e si era trovato un punto di mediazione, che rimanga agli atti che sembrerebbe che una mozione su cui si poteva avere una condivisione su un tema così rilevante non viene votata semplicemente perché non si è in grado di formulare tempestivamente la richiesta di emendamento.
Siamo un po' all'arrembaggio, ecco.

PRESIDENTE

Collega Scatto, sull'ordine dei lavori?

Francesca SCATTO (Zaia Presidente)

C'è stato probabilmente un qui pro quo, nel senso che apprendo che prima del voto forse era necessario fare un intervento. Io credo che non si possa essere contro una cosa del genere. Io francamente la mozione la ritengo pleonastica in quanto è opinione diffusa che quello che pensa... Non c'entra l'assessore Donazzan, io credo semplicemente che stiamo parlando...

PRESIDENTE

Siamo sull'ordine dei lavori, colleghi.

Francesca SCATTO (Zaia Presidente)

Stiamo parlando di disforia di genere e non mi pare che... Non lo so se, però, possiamo intervenire nuovamente...

PRESIDENTE

No, la mozione è stata votata, non possiamo annullare il voto.

Francesca SCATTO (Zaia Presidente)

Va bene...

PRESIDENTE

Sull'ordine dei lavori, collega Montanariello.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Io apprezzo il consigliere e presidente Finco perché è una persona sempre corretta e integerrima, quindi continui così, Presidente. Quella poltrona a tanti fa male, a lei fa bene, si ricordi.
Sostanzialmente, Presidente, sull'ordine dei lavori, io credo, avendo visto un po' di panico tra le fila della maggioranza e...

PRESIDENTE

Colleghi, per cortesia, sull'ordine dei lavori.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Sull'ordine dei lavori io penso che esservi scordati che avevate una richiesta di modifica da fare e che questo abbia portato al fatto di bocciare una mozione, smentendo il Presidente che aveva detto l'opposto di quello che voi avete fatto con il voto, non è...

PRESIDENTE

Collega, queste sono considerazioni personali, non hanno a che fare con l'ordine dei lavori.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

No, no, sono propedeutiche. Lei ha ragione, ma se mi lascia finire, ha un filo logico.

PRESIDENTE

Allora vada nel concreto.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Mi distraggono, Presidente.
Quindi, Presidente, sull'ordine dei lavori, chiedo che non ci siano più, dopo una votazione, pianti sibillini di qualcuno che piange sul latte versato: non è così, avete votato contro, basta, avete smentito il Presidente Zaia.

PRESIDENTE

Va bene, grazie, collega Montanariello.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Vuol dire che la linea Donazzan si è impossessata di quest'Aula.

PRESIDENTE

Grazie.
PUNTO
13



RISOLUZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI OSTANEL, GUARDA, BALDIN, LORENZONI, BIGON, CAMANI, MONTANARIELLO, POSSAMAI, ZANONI E ZOTTIS RELATIVA A "BASTA MORIRE DI CLIMA: ISTITUIRE UNA GIORNATA NAZIONALE PER LA MOBILITAZIONE CONTRO I CAMBIAMENTI CLIMATICI E LE SUE VITTIME". (RISOLUZIONE N. 69) RESPINTA

PRESIDENTE

Torniamo al punto n. 13), risoluzione presentata dai colleghi Ostanel, Baldin ed altri.
Prego, collega.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Questa è una mozione che avevo scritto, e che è stata sottoscritta da tutti i colleghi di minoranza, dopo la tragedia sulla Marmolada, di cui probabilmente, come spesso accade, ci dimentichiamo troppo presto.
Ma cosa succede? Riparto da capo, anche perché il Gruppo di Fratelli d'Italia è coinvolto particolarmente in questa mozione ad oggi, visto che si chiede di esortare il Parlamento e il Governo italiano in una sua parte. Ci siete anche voi, contrariamente a quanto accadeva quando ho scritto la mozione. Quindi, riparto da capo.
Ho scritto questa mozione subito dopo la tragedia sulla Marmolada, di cui troppo spesso poi ci si dimentica, ma pochi giorni fa la tragedia di Ischia ci ricorda che questa mozione non è poi così passata, come sembrerebbe, anzi, purtroppo non è passata, perché continuano ad esserci nel nostro territorio degli eventi catastrofici pesanti, che hanno un impatto diverso da quello che avevano tempo fa, a causa dei cambiamenti climatici.
Questa mozione è stata poi sottoscritta da più o meno una cinquantina di amministratori e amministratrici in tutta Italia, che l'hanno già discussa, approvandola in tantissimi Consigli comunali e anche in alcuni Consigli regionali, ed è una mozione che prova a mettere al centro alcuni dati e alcune proposte concrete.
Dal punto di vista nazionale, chiede di lavorare ad istituire ogni 3 luglio, perché era la data, appunto, della tragedia sulla Marmolada, una giornata nazionale che ricordi tutte le vittime del clima. Il tema di una giornata, mi verrà detto, non è poi così concreto come proposta. Lo so già, ma il tema vero, invece, è dire: se noi istituiamo davvero una giornata che ricorda le vittime del clima, ci porta a dire che le vittime del clima sono legate agli eventi catastrofici dei cambiamenti climatici. Penso che sarebbe ora di sancire nero su bianco che chi è morto sulla Marmolada o chi è morto a Ischia è vittima del cambiamento climatico.
Poi ce ne sono altre invece molto più concrete. Ho visto anche le dichiarazioni del Governo che dice che entro pochi mesi verrà approvato, finalmente, il Piano nazionale di resilienza rispetto ai cambiamenti climatici, cioè ci sarà un piano di adattamento nazionale.
Questi due impegni sono, appunto, legati al fatto che si mettano in campo risorse economiche adeguate ad arrivare non solo a dichiarare l'emergenza climatica, ma proprio per sostenere a tutti i livelli, quindi nazionale, regionale e locale, dei Piani di adattamento climatici.
Siccome quello che è stato detto dopo la tragedia di Ischia è che si accelererà e che si arriverà ad un'approvazione – tra l'altro si è detto, entro fine anno, credo sia un po' troppo positiva come visione, ma almeno nei primi mesi del 2023 – da parte di questo Governo di un Piano di adattamento nazionale prendendo ad esempio quelle Regioni, la nostra non ancora, che hanno dei Piani di adattamento regionali, io credo che potrebbe essere un segnale che porta davvero tutti i territori a dire che, per una volta, l'Italia riconosca l'esistenza dei cambiamenti climatici, riconosca il fatto che adattare ai cambiamenti climatici il territorio è l'unico antidoto per fare in modo che non succedano le stragi come quella di Ischia.
Avere dei fondi per fare adattamento climatico significa avere dei fondi, ad esempio, per rinaturalizzare i territori che sono stati consumati, magari anche buttando giù le opere incongrue, significa avere delle leggi urbanistiche – ne discutiamo spesso in Commissione Seconda – che non consumino ulteriore suolo perché dove c'è suolo consumato è più facile che ci sia un terreno che non riesce poi a tenere quello che la natura porta fuori. Ci sono delle questioni che sono fortemente legate a quanto un'Amministrazione pubblica può fare, sia a livello locale, ma poco, perché il cambiamento climatico non lo governano i Comuni, sia a livello regionale, e qui sì si può fare qualcosa e ho spinto ad esempio l'anno scorso, ed è stato approvato all'unanimità, il fatto che il Veneto si dotasse di un piano di adattamento regionale e so che si sta andando avanti nel tentare di farlo. Ma qui manca un piano nazionale: se tutte le Regioni, e quindi il nostro Stato, non avranno un piano di adattamento, noi non risolveremo mai il problema di tutte le vittime causate dal clima. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei. Non vedo altre richieste di intervento.
Collega Rizzotto, se si prenota, cortesemente, perché non la vedo.

Silvia RIZZOTTO (Zaia Presidente)

Io ho prenotato.

PRESIDENTE

Non risulta. Provi ad aggiornare l'applicazione. Prego.

Silvia RIZZOTTO (Zaia Presidente)

Grazie, Presidente.
Solo un intervento veloce perché, pur condividendo alcune considerazioni della collega Ostanel, penso che l'esempio con Ischia non sia esattamente corretto rispetto a quello della Marmolada, perché sono due realtà completamente diverse. Il cordoglio verso le vittime lo abbiamo tutti e il dispiacere è enorme, però, rispetto all'episodio della Marmolada, che sicuramente è attinente ai cambiamenti climatici e alcune cose, ma non ci sono responsabilità evidenti da parte delle autorità pubbliche, l'episodio di Ischia è un'altra cosa.
Il Veneto non ha quel tipo di realtà, collega, e non accetto che si parli del Veneto che non è avanti rispetto ad altre Regioni. Noi non abbiamo quelle percentuali di abusivismo. Qui siamo molto attenti anche al dissesto idrogeologico, così come siamo anche molto attenti ai cambiamenti climatici e abbiamo messo in atto in questi anni moltissime azioni – adesso non è presente l'assessore Bottacin, ma anche in Seconda Commissione ne abbiamo parlato spesso – anche con le risorse di cui disponiamo per cercare di contrastare e mitigare queste situazioni. La mia nota è solo questa, che non confrontiamo le due cose. Chiaramente, la vicinanza e il cordoglio per quello che è successo c'è da parte di tutti noi, ma gli esempi da lei posti non li condivido.
Personalmente io non condivido il contenuto di questa mozione, pertanto esprimo anche un voto contrario. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Consigliere Lorenzoni, prego.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente.
Intervengo perché sono basito dall'intervento della collega Rizzotto, che non condivide i contenuti di questa risoluzione. Sono d'accordo che la Regione del Veneto ha delle politiche diverse da quelle di molte altre Regioni, ma sulla necessità di intervenire sul dissesto idrogeologico credo che non ci sia nessun dubbio e sull'inadeguatezza degli strumenti che abbiamo messo in campo per gestire il tema del cambiamento climatico io credo che dare un segnale sia estremamente urgente.
Guardate, io vivo dei mondi che non si parlano. Il mondo della ricerca su queste tematiche ha una consapevolezza e un'urgenza che non vedo in quest'Aula e che non vedo neanche spesso nella consapevolezza delle persone. Io credo che il nostro compito di decisori pubblici e di legislatori sia proprio quello di portare le evidenze della comunità scientifica a disposizione di tutti. E questa mozione va proprio nella direzione di cercare con una giornata – abbiamo fatto la giornata dei Colli del Veneto per rendere i nostri cittadini consapevoli della bellezza che viviamo, ed è importante – proprio per il benessere delle persone che vivono nella nostra Regione di rendere i cittadini consapevoli della necessità di attenzione a questo e io non vedo tutta questa attenzione.
Nel momento in cui stiamo discutendo di riattivare le trivelle nell'Adriatico senza avere chiaro il livello di rischio che andiamo a creare con azioni di questo tipo, quando vedo un procrastinare le decisioni nel campo della sostituzione dei combustibili fossili, e lo vediamo quotidianamente, io credo che questa consapevolezza non ci sia.
Questa mozione, che credo sia assolutamente tranquilla dal punto di vista del posizionamento politico di ciascuno di noi, ritengo debba essere sostenuta. Non facciamo un servizio alla nostra comunità nel momento in cui non riconosciamo la necessità di spingere sulla consapevolezza di quello che stiamo vivendo. Stiamo ricevendo dei segnali dal mondo della ricerca che sono impressionanti. Io vedo che ogni anno il livello di crescita del mare aumenta: ero fermo a 2 millimetri l'anno, erano 3,3 millimetri nel 2018, siamo a 3,5. No, non basta il MOSE, collega Formaggio. Purtroppo le proiezioni a fine secolo sono veramente... Si passa per disastristi, ma non è essere disastristi, è prendere consapevolezza che dobbiamo agire a livello globale e io credo che le istituzioni internazionali si stiano muovendo, ma anche a livello locale non possiamo sottrarci a questa responsabilità. Io la sento tutta sulle mie spalle la responsabilità di lasciare ai miei figli un Paese che ha delle caratteristiche completamente diverse da quelle che ho trovato io e credo che ciascuno di noi lo debba sentire questo. Per cui io veramente vi invito a fare attenzione e a guardare, perché nel collocamento politico e nei contenuti di questa mozione non credo che ci sia niente di compromettente per nessuno. Dunque, pensiamoci bene e vediamo di dare un segnale forte su questo fronte, perché è il fronte più drammatico che stiamo vivendo; è inutile che ci giriamo intorno, dobbiamo agire ed agire subito.
Grazie alla collega Ostanel che ha spinto per questa occasione di discussione, e vediamo di prenderci le responsabilità, senza lasciarle a qualcun altro, come troppo spesso la politica fa.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Consigliera Camani, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Questo è un tema vero, non soltanto perché riguarda persone che hanno perso la vita e dispiace che la consigliera Rizzotto non solo si dichiari contraria al merito di questa risoluzione, ma se ne scappi dall'Aula durante la discussione e nel momento del voto, perché ci sono poche cose rispetto alle quali dovremmo essere d'accordo e credo che la discussione tra noi dovrebbe essere finalizzata proprio a chiarire e a sgombrare il campo da qualsiasi tipo di equivoco.
Prima questione: il fatto che il mondo sia soggetto a cambiamenti climatici e che diversi fattori, tra cui l'azione dell'uomo, in questi secoli abbiano influito in maniera negativa sui processi naturali del pianeta non è più la posizione della ragazzina con le treccine, ma è la convinzione profonda di tutti i leader mondiali di questo pianeta. Quindi, che siamo di fronte a dei cambiamenti climatici che impattano in maniera ineguale sul nostro pianeta è un fatto con il quale dobbiamo fare i conti e le teorie negazioniste di questo principio sono ormai fuori dall'agenda politica.
Peraltro, stiamo parlando di fenomeni che sono caratterizzati da un elevato tasso di iniquità, perché i cambiamenti climatici colpiscono i più fragili in maniera peggiore. Non c'è solo quindi un tema di voler bene al pianeta, c'è anche una grande battaglia di giustizia sociale che sta dietro a questo tema della lotta al cambiamento climatico. E non serve ed è quasi cinico dire che tanto da noi in Veneto, siccome non abbiamo l'abusivismo edilizio, non succedono queste cose e allora ce ne possiamo fregare, come se il fatto che succedano a Ischia o succedano in Africa non ci riguardi. A parte che anche in Veneto purtroppo ci sono state delle vittime a seguito di fenomeni e di calamità naturali, perché nessuno è esente. Affrontiamo il problema. Ragioniamo attorno alle questioni che questa mozione pone e facciamolo non in maniera ideologica.
Ora, dire che il tema ambientale, nel 2022, è ancora un tema politicamente divisivo fa una certa impressione. In realtà è fisiologico, perché è chiaro che, nel momento in cui noi acquisiamo il dato oggettivo della lotta ai cambiamenti climatici, come orizzonte per le nostre scelte politiche, noi stiamo dicendo non soltanto cosa vogliamo che sia nel futuro ma anche cosa vogliamo essere noi. Ecco perché non si può, per essere credibili, dire contestualmente di essere contrari alle politiche energetiche mondiali e di voler attivare azioni contro i cambiamenti climatici e, contemporaneamente, ad esempio, dire che si vogliono riattivare le centrali a carbone, dire che si vuole ricominciare a trivellare il mare, dire che bisogna investire su risorse energetiche non rinnovabili. Non stanno insieme queste due questioni.
Dunque la mozione, correttamente, ci invita a questo impegno: assumere e condividere. Io pensavo fosse un elemento già condiviso, ma le parole della consigliera Rizzotto non solo mi preoccupano, mi fanno anche ricredere: il tema della lotta al cambiamento climatico, anche se non colpisce esclusivamente direttamente questi territori, è un tema di cui ciascuno si deve far carico, perché prevede una serie di azioni che non possono essere esaurite da un unico soggetto. È un problema complesso, direbbero gli economisti, da risolvere. Non basta un unico soggetto per risolvere quel problema. Vediamo quello che sta accadendo: nessun soggetto si attiva per risolvere quel problema.
Invece la mozione ci invita ad una responsabilità, a farci carico in maniera collettiva di un problema che, ovviamente, purtroppo, non è più reversibile e anche questo è un elemento su cui dovremmo riflettere. È un problema non più reversibile, ma che ci può portare ad agire in due direzioni. Da un lato, ridurre tutti i comportamenti inquinanti, non per modificare, ma almeno per rallentare i cambiamenti in atto e, dall'altro lato, agire con azioni importanti per la mitigazione degli effetti diretti che i cambiamenti climatici hanno ormai sui territori, in particolar modo sulle aree urbanizzate.

PRESIDENTE

Collega, se può concludere.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Chiudo. Non comprendendo, ovviamente, le ragioni della contrarietà della consigliera Rizzotto, che però se n'è andata e non ce le può spiegare, confermiamo invece il sostegno del Gruppo del Partito Democratico alla mozione e al principio che essa sottende.

PRESIDENTE

Grazie.
Collega Zanoni, prego.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Dovremmo pensare ai contenuti di questa mozione ponendoci un po' avanti negli anni; magari, con un po' di immaginazione, ponendoci tra dieci o vent'anni. Ci renderemmo conto che sarebbe stato il minimo votare questa mozione. Sappiamo che una mozione è un impegno, non è una legge. Almeno l'impegno di esortare la Giunta a fare tutto il possibile per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici. Questo è uno sforzo che chiederei a tutti, soprattutto ai colleghi di maggioranza, che magari possono essere scettici di fronte a una mozione del genere che chiede di istituire una giornata nazionale per la mobilitazione contro i cambiamenti climatici e in ricordo delle vittime. Stiamo parlando, ormai, di vittime degli effetti dei cambiamenti climatici.
Il Veneto ha dato un tributo altissimo, se pensiamo ai vari uragani, ai vari disastri, alle inondazioni che hanno subìto città come Padova, come Vicenza; poi l'Acqua Granda a Venezia, l'uragano Vaia, il tornado della Riviera del Brenta. Ma non solo. Qui parliamo delle vittime della Marmolada. Naturalmente, va espresso il cordoglio per queste vittime, nonché la vicinanza e la solidarietà ai familiari delle stesse.
Le vittime, però, non sono solo i nostri cittadini che hanno perso la vita, colleghi. Le vittime sono anche gli agricoltori. Quanti agricoltori abbiamo in Veneto vittime dei cambiamenti climatici a causa della siccità che sta colpendo l'agricoltura, a causa delle malattie patogene che stanno colpendo molte coltivazioni? L'ultimo caso è quello della vite.
Vittime sono anche tutti coloro che vivono nel comparto del turismo. Pensate a chi ha investito nel turismo invernale adesso che non nevica più, che non fa più freddo. Pensate alle vittime del turismo dei nostri litorali ora che queste mareggiate, sempre più potenti, queste alte maree, sempre più violente, stanno rubando un po' alla volta le nostre spiagge. Pensate anche ai pescatori, colleghi. Quest'anno per la prima volta si è detto che nel mercato non si troveranno le moeche, perché il cambio della corazza da parte dei granchi non si è verificato a causa dell'acqua troppo calda della Laguna.
Oltre a queste vittime, che ci dobbiamo ricordare, ci sono anche le vere vittime dell'indifferenza, del non agire, della non consapevolezza: i nostri figli, i nostri nipoti, i nostri pronipoti, le future generazioni. Sono loro che pagheranno il prezzo più alto, un prezzo elevatissimo. La scienza, ormai, le coordinate e la road map degli effetti del cambiamento climatico ce le ha già comunicate, ma quello che emerge – e lo ha ricordato prima anche il collega Lorenzoni – è che questi fenomeni estremi si stanno manifestando in maniera esponenziale, con una velocità mai immaginata prima dai tecnici del clima, dagli scienziati dei cambiamenti climatici. È questo che ci deve preoccupare.
Prima, tra la maggioranza, qualcuno ha fatto una battuta dicendo che il MOSE salverà Venezia. Il MOSE salverà Venezia, sicuramente, per i prossimi venti, trenta, quarant'anni, ma tutte le proiezioni ci dicono che a fine secolo il MOSE, purtroppo, non servirà più perché l'innalzamento dei mari, del Mediterraneo e, di conseguenza, dell'Adriatico, ci porterà in una situazione tale dove... Se c'è chi non ha a cuore il futuro dei nostri figli e dei nostri nipoti, perché tanto ‒ pensa ‒ non ci sarà più, problemi suoi. Noi, però, abbiamo una responsabilità in quest'Aula: pensare a chi verrà dopo di noi. Ecco perché trovo veramente triste che una mozione con questi contenuti non abbia la dovuta attenzione da parte di questa Assemblea, che rappresenta i veneti, laddove...

PRESIDENTE

Collega, se può terminare. Grazie.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Vado alla conclusione, Presidente.
... in maniera sempre più frequente e violenta si manifestano gli effetti dei cambiamenti climatici.

PRESIDENTE

Grazie.
Collega Valdegamberi, prego.

Stefano VALDEGAMBERI (Gruppo Misto)

C'è sempre un rischio, quando ci si trova di fronte alla scienza. Il rischio è quello di trasformare la scienza in ideologia e, facendo ideologia, di fare peggio di quello che ci si propone di fare, degli obiettivi che si vorrebbero raggiungere.
Il mondo si muove, la terra si muove. Le Alpi sono nate, hanno una storia, hanno un'origine; un tempo erano sotto il mare; sono emerse dal mare; il movimento tettonico le ha portate a salire. Ci sono luoghi dove adesso ci sono estese pianure e dove una volta c'erano delle alte cime, delle alte montagne. Tutto il mondo è in trasformazione. Ci sono frane che crollano, fattori esogeni e endogeni che si mettono a confronto. Quindi, non è sempre l'uomo che provoca danni. Semmai, più grave è il fatto che l'uomo si prenda beffa delle norme, fatte dall'uomo stesso, per tutelare l'incolumità. Nell'alveo dei fiumi, nei luoghi franosi non si va a costruire; tantomeno si va a costruire in maniera illegittima. Gli amministratori di quel territorio non devono girarsi dall'altra parte, quando sanno benissimo che lì non si poteva fare. Non è solo una questione di evasione, perché non hanno pagato oneri, non pagano tasse, non danno contributi allo Stato. Coloro che hanno costruito in luoghi soggetti a rischio idrogeologico, a frane e quant'altro, sono persone che hanno messo a rischio non solo la propria vita, ma anche quella dei loro familiari. Quindi, a mio avviso, oggi andrebbero condannati loro e coloro che non hanno fatto rispettare le norme, che si sono girati dall'altra parte, che hanno ignorato, pur sapendo. Credo che il Sindaco di Ischia conosca bene il proprio territorio, come ogni amministratore conosce palmo a palmo il proprio territorio. Sapeva benissimo quali situazioni non erano legittime, quindi a rischio.
È inutile, ora, piangere, chiedere finanziamenti, chiedere aiuti, disperarsi. Quelle persone sono complici. Non è colpa della natura. È colpa prima di tutto dell'uomo, in quel caso. La natura va rispettata. Vanno rispettate le distanze. Io ho visto in passato mappe dove i fiumi avevano spazi vitali ampi, in cui erano liberi di muoversi. Ci sono sempre state ciclicità nella natura: a momenti di grandi piogge sono seguiti momenti di siccità. Basta studiare la storia. Ora abbiamo la memoria breve, viviamo solo con l'effetto dell'immediato. Per ogni fenomeno che si verifica c'è catastrofismo, ma fenomeni di questo genere io ne ho visti. In passato c'è stato un periodo in cui la Laguna di Venezia è stata gelata per qualche mese. Nel Settecento ci sono stati momenti in cui i fiumi hanno tracimato ovunque, ma i nostri vecchi, che vivevano più a contatto con la natura e non avevano i piani urbanistici, non avevano nulla, guardavano bene dove andavano a costruire le case.
Mi sono recato nei luoghi in cui vi sono stati danni causati dalle alluvioni, anche in Veneto, in tempi anche recenti. Io ho lavorato in un Consorzio di bonifica e qualche concetto di idraulica l'ho acquisito. Erano luoghi in cui non si doveva costruire, perché sono sotto il livello di fiumi e torrenti. Per cui, è chiaro che, presto o tardi... Non c'è la certezza matematica. Basta un evento particolare in cent'anni e succede la disgrazia. È colpa dei cambiamenti climatici? No. È colpa dell'uomo. L'egoismo umano, la voglia di sfruttare al massimo, di guadagnare e lucrare ha portato a considerare edificabili zone che non lo erano. Vi assicuro che la maggior parte dei danni che noi abbiamo avuto negli ultimi decenni ‒ sfido chiunque a smentirmi ‒ sono dovuti alla negligenza dell'uomo.
Dobbiamo cercare di mantenere certamente sempre un'attenzione sul problema, ma guardandolo in modo scientifico e non in modo ideologico, come mi pare questa mozione voglia fare.
Non dobbiamo mai trasformare la malattia delle piante che stanno attaccando i vigneti... Certo che ci sono. Dobbiamo anche dire che ci sono tante malattie, ma c'erano anche anni fa. La vite a un certo punto era scomparsa dall'Europa. È stata reimportata dall'America, se vi ricordate. C'erano i cambiamenti climatici allora? Oggi tante malattie prosperano in questo Paese, soprattutto in agricoltura. Mentre altri Paesi più equilibrati, con più buonsenso, come la Spagna, di fronte a una malattia usano deroghe anche per l'uso di prodotti chimici, noi usiamo l'acqua fresca, che costa cara, pensando di risolvere problema e permettiamo a queste malattie di espandersi e creare danni enormi, anche all'agricoltura. È successo. Succede anche in questo momento. Tant'è che la frutta arriva qui dalla Spagna, bella fresca, quella biologica. La mangiamo volentieri. Anzi, è più pregevole perché è più dura, più sana. Noi andiamo dalla massaia per comprare quella frutta e non quella nostra.

PRESIDENTE

Collega, concluda per cortesia.

Stefano VALDEGAMBERI (Gruppo Misto)

Io non sono per questo approccio ideologico, ma per un approccio pratico. Come prima si diceva, è giusto sviluppare il solare, e fare tutto ciò che esso permette, ma ricordiamoci che gli stessi che invocano... Siamo stati coloro che hanno fatto saltare per aria il Nord Stream e importano le navi piene dall'America, inquinando gli oceani.
Questa è la coerenza dell'ambientalismo europeo. È ora di finirla di fare ideologia.

PRESIDENTE

Grazie, collega Valdegamberi.
Non è la prima volta che ve lo dico. Avete cinque minuti di tempo. Vi chiedo di rispettare i tempi, altrimenti dobbiamo modificare il Regolamento e prevederne sei, non più cinque.
Collega Montanariello, prego.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, non voglio avere ‒ come dice il collega Valdegamberi ‒ un approccio ideologico. Vorrei avere un approccio un po' più romantico, visto l'argomento. Partirei da un famoso e antico proverbio, che tutti conosciamo, mi auguro: la terra non è un'eredità ricevuta dai nostri padri, ma un prestito da restituire ai nostri figli.
Io sono d'accordo con il collega Valdegamberi ‒ che, come sempre, dopo essere intervenuto va via ‒ quando dice che la natura va rispettata. Però vorrei chiedere al collega Valdegamberi se nel suo senso di rispetto della natura è previsto anche quel tipo di consumo di suolo che abbiamo in Veneto. Lui è qui da vent'anni. Quando dice che la natura va rispettata intende anche le politiche del consumo del suolo che abbiamo in Veneto, che ci vedono maglia nera? Quando il collega Valdegamberi ci viene a dare lezioni su come rispettare la natura intende anche riferirsi ai suoi progetti di legge su "Veneto Cantiere Veloce", dove, fosse per lui, avremmo cementato anche l'ultimo spazio libero che esiste? Se è questo il modo di rispettare la natura, collega Valdegamberi, devo dirle che lei ha detto una serie di cose talmente inesatte che, se la scienza avesse una tomba (fortunatamente è viva e vegeta), sarebbe lì a rivoltarsi dentro.
Lei parla di malattia delle piante, di riscaldamento climatico. Signori, a meno che non vogliamo avere un approccio ideologico, come hanno fatto i no-vax, con la scienza, non possiamo dire che il riscaldamento climatico e le malattie che oggi ci sono nelle piante ‒ che prima non c'erano ‒ sono un dono della Divina Provvidenza perché ci siamo comportati male. Siccome ci siamo comportati male, la Divina Provvidenza ha mandato le malattie delle piante. Come le pestilenze che ti mandavano all'interno dei Vangeli.
Abbiamo lo stesso abusivismo che c'era in Campania? No. Ha ragione la collega Rizzotto, non abbiamo lo stesso abusivismo che abbiamo in Campania. Abbiamo lo stesso consumo di suolo? Forse in alcuni casi di più. Calcolando che 3,5 milioni di cittadini veneti, se vedete l'ultimo piano fatto dall'Università di Padova, si sviluppano tutti nella stessa area e nella stessa densità, forse qualche problemino di consumo di suolo ‒ al netto che io non sono uno di quelli che dice che non bisogna guardare avanti e vivere di nostalgia ‒ lo abbiamo. Non è che chi ci considera maglia nera, come Regione, del consumo di suolo lo fa perché c'è una congiura anti-Veneto alle spalle.
Tra l'altro, se cerchiamo sul sito della Regione Veneto la situazione sui cambiamenti climatici, il sito della Regione Veneto, lo stesso di quella Regione rispetto alla quale il collega Valdegamberi continua a negare i cambiamenti climatici, dice che dal 1993 al 2000 in Veneto le temperature medie sono state di 0,55 gradi in più a decennio, che è nettamente superiore alla media nazionale. Lo dice il sito della Regione Veneto. Anche sul riscaldamento, quindi, diventiamo in qualche modo maglia nera.
Adesso, però, dovremmo dividere il ragionamento in due scuole di pensiero, tra chi pensa che quello che accade sia una punizione divina perché stiamo antipatici a qualcuno e quelli che credono che quello che accade sia frutto comunque di un percorso di questi anni.
Tra l'altro, visto che siamo così sensibili a questo tema, mi riserverò anche di prendere l'intervento dell'autorevole esponente della Lega e, come si fa nel web, dire: "Date un parere. Voi siete elettori della Lega. La pensate come questo signore, che ha detto che non c'entra niente l'uso che noi facciamo delle nostre abitudini?".
Chiudo dicendo che tutti questi problemi ci dovrebbero vedere in qualche modo, visto che il problema del clima non è più quello della ragazzina con le treccine, ma è un problema che viviamo tutti i giorni, un po' attrezzati su questa vicenda. Anche sull'aria siamo una Regione che non può essere di esempio per gli altri visti i dati ARPAV – e chiudo, Presidente – sull'aria. Questo ci dovrebbe portare a fare una riflessione su come dovremmo porci, visti anche i numeri che abbiamo visto nel consolidato di ARPAV o dovremmo pensare che anche sulla qualità dell'aria c'è una maledizione in Veneto e ce l'abbia con noi?
Sono davvero impaurito di questo approccio antiscientifico che il collega ha, dove, finito di negare anche l'evidenza, tra un po' negherà anche la sua stessa esistenza.

PRESIDENTE

Grazie, collega Montanariello.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Sarebbe coerente con le sue assenze in Aula negare la sua stessa esistenza politica.

PRESIDENTE

Collega Formaggio, prego.

Joe FORMAGGIO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Grazie, Presidente.
C'era un politico abbastanza famoso che diceva che non basta nella vita aver ragione, ma bisogna anche che qualcuno te la dia. Per aver ragione, questa risoluzione dovrebbe citare l'India, la Cina, la Corea e tantissimi altri Paesi che stanno inquinando centinaia e migliaia di volte in più dell'Italia, perché io sono andato a vedere le industrie in quei Paesi e non hanno nessun rispetto per aria, acqua, suolo e neanche per i lavoratori.
Sento dire che sono responsabile, Joe Formaggio come tutti i veneti, e dobbiamo votare questa risoluzione, delle vittime. Io non mi sento responsabile delle vittime. Mi sentirò responsabile delle vittime quando la parte sinistra sia del Governo che di quest'Aula imporrà a livello europeo dei dazi a quelle nazioni che portano dentro merci. Non c'è assolutamente niente, caro collega. Non c'è assolutamente niente, perché il Carbon Ball vale zero. Non ci sono dazi sulle materie prodotte con dei meccanismi altamente inquinanti. Noi le compriamo tutti i giorni e andiamo soltanto ad alimentare l'inquinamento. Benissimo.
Quindi, prima di mettere a carità le nostre aziende e sentirci responsabili di morti che non dipendono dall'Italia, che conta lo zero virgola, ci penserei molto bene, perché a leggerla questa risoluzione è bellissima – stasera la leggerò ai miei bambini – e sarebbe da votare subito, ma nel paese dei balocchi, cara minoranza, questa risoluzione verrebbe votata all'unanimità.
Però, purtroppo, siamo nel Veneto, che produce e che non ha nessuna responsabilità nei cambiamenti climatici. Questa Assemblea deve soltanto tutelare la ricchezza dei veneti e non l'ambiente mondiale, di cui non è responsabile.
Chiudo dicendo che questo impegna lo Stato italiano, il Governo, non la Giunta, come diceva Zanoni. La sinistra è stata al Governo negli ultimi dieci anni. Andate a fare una cosa che è totalmente di sinistra per imporla a un Governo di destra. Non mi sembra neanche tanto corretto. Avete perso gli ultimi dieci anni. Aspettate i prossimi dieci.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Collega Zanoni, lei è già intervenuto.
Sull'ordine dei lavori, prego.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Mi rivolgo soprattutto a lei, Presidente, perché è accaduta una cosa gravissima in quest'Aula e io volevo sottolinearla: un rappresentante di questa Assemblea legislativa ha appena dichiarato (non mi riferisco a Formaggio, ma a Valdegamberi) che siamo stati noi a far saltare il Nord Stream.
Chiedo, se ci sono informazioni in merito, visto che ci sono indagini in corso, che il collega Valdegamberi venga chiamato a riferire se sa qualcosa sulle responsabilità della distruzione del Nord Stream.

PRESIDENTE

Collega Pan, prego.

Giuseppe PAN (Liga Veneta per Salvini Premier)

Speriamo di capire un po' meglio. Io penso che ne abbiamo sentite abbastanza. È chiaro che, come dice il collega Formaggio, se leggiamo questa risoluzione, non si può che votarla a livello favorevole, però volevo ricordare che già il 26 marzo c'è una Giornata internazionale sul clima. Comunque, anche se noi inquiniamo, tante parti del mondo, come è già stato ricordato, purtroppo producono ed inquinano mille o diecimila volte di più rispetto a noi. Non è che con una risoluzione e con una Giornata sul clima o con una Giornata del ricordo, per carità, delle tante vittime, cambiamo il mondo, cari colleghi.
Tra l'altro, io sulla Marmolada ho lasciato anche due amici che abitavano vicino casa mia, di Cittadella. Hanno lasciato due figli piccoli da soli. Però, è chiaro che se andiamo a vedere, come diceva la collega Rizzotto, l'abusivismo come Veneto abbiamo votato una legge contro il consumo del suolo e penso che siamo l'unica Regione che ha fatto questo, rispetto a tante altre. Adesso non so se nella Piana di Napoli ci sia più o meno crescita del consumo del suolo rispetto alla Città Metropolitana di Vicenza. Però, ho visto dei dati che ricordano come nel nord virtuoso si demoliscano dal 40 al 60% degli abusi, mentre nel Mezzogiorno, al massimo si arriva al 10-20%, su un'indagine che è stata fatta su 7.909 comuni, di cui 3.000 quasi hanno risposto.
Questa indagine è stata fatta non certo dalla Lega, che è inquinatrice, che è dalla parte magari delle imprese, ma da Legambiente. Se Legambiente ci dà anche questi dati tra nord e sud, vuol dire che qualcosa che succede da quelle parti, purtroppo, è anche dovuto a tanto di questo. Per carità, anche noi abbiamo avuto degli abusi e sono stati demoliti.
Io ho fatto il Sindaco, come tanti di voi. Qualche tettoia o qualcosa da qualche parte c'è sempre stata. Per quanto riguarda questa risoluzione noi pensiamo che i problemi del clima si debbano risolvere in sedi – senza nulla togliere a quest'Aula – ben più importanti. Se neanche i grandi del mondo riescono a mettersi d'accordo nelle varie riunioni sul clima – sono state fatte ventisette riunioni sul clima – significa che qualche problema da qualche parte c'è. Non è certo con questa risoluzione che, ritorno a dire, cambiamo le sorti di questo pianeta.
Assume la Presidenza
La Vicepresidente Francesca ZOTTIS

PRESIDENTE

Consigliere Montanariello, prego.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Intervengo sull'ordine dei lavori.
Riprendo quello che diceva il collega Zanoni. Credo che stia passando sottotraccia, ma le affermazioni di Valdegamberi sono molto gravi, essendo lui una persona non terza, in alcuni casi, nei rapporti con la Russia, per sua stessa ammissione.
Essendo il consigliere Valdegamberi non terzo, Presidente, nei rapporti con la Russia, credo che la Presidenza, mi rivolgo al collega Finco che stava presiedendo in quel momento, debba fare qualcosa. Non c'è da ridere.
Una parte di questo Consiglio è stata accusata di aver fatto azioni terroristiche. Non c'è tanto da ridere, madama la marchesa. Io non rido. Io chiedo una presa di posizione, una censura, per quanto detto. Anzi, chiedo che la Presidenza invii alle Forze dell'ordine, alla Procura i verbali, perché, se non lo farete voi, lo farò io. Che resti a verbale. Lo farò io. Un collega che non è estraneo a rapporti con la Russia, per sua stessa ammissione, accusa una parte di quest'Aula di un atto terroristico nei confronti di quanto accaduto in un conflitto. È una vergogna. Presidente, vi dovete dissociare, dovete censurare questo, perché è un'offesa. Non si sta scherzando. Se a qualcuno piace essere chiamato terrorista, a noi no. Vi do una brutta notizia: siamo comunisti, ma non terroristi. Vergogna a chi ha detto queste cose.
Presidente, le chiedo di prendere una posizione, perché altrimenti io continuo a protestare. Io non sono un terrorista e non mi sento di essere accusato di terrorismo, neanche da parte di un avversario politico. Finché c'è una dialettica politica va bene, ma quando si accusa qualcuno di cose che vanno fuori dalla politica, non va bene. Non va bene. Non c'è da ridere, sennò domani accusiamo tutti di qualcosa che non c'entra nulla con la politica e ridiamo. Ridiamo: "quello è un terrorista". Decidiamo magari altre parole. Ma dove siamo arrivati? Presidente, le chiedo un minuto di sospensione per una riunione dei Capigruppo. Chiedo che condannino questa cosa. Mi rivolgo al capogruppo Villanova. Se vale, è lei il responsabile della maggioranza... È Misto tanto per dire!
Presidente, io chiudo, ma non funziona così. Il consigliere Michieletto fa tanto lo spiritoso e fa tanto il sorridente anziché intervenire. Le ricordo, collega, che lei, in Commissione, per molto meno si è arrabbiato e ha fatto un'arringa contro il consigliere Zanoni per le bottigliette di plastica della San Benedetto, per un'allusione fatta. Sia coerente. Non rida se succede agli altri. Sia coerente e non rida. Vergogna!

PRESIDENTE

Sospendiamo cinque minuti l'Aula. è sospesa.
La Seduta è sospesa alle ore 16.14
La Seduta riprende alle ore 16.16

PRESIDENTE

Consigliere Valdegamberi!
Prego, consigliera Baldin.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Grazie, presidente Zottis.
Io vorrei ritornare sui contenuti della mozione che stiamo per votare. Io non volevo intervenire ma sono tenuta a farlo dopo aver sentito le parole del consigliere Pan, il quale non è la prima volta che fa questo tipo di ragionamento sul quale non ho nessun tipo di accordo. Lui dice che è inutile che ci preoccupiamo noi qui dell'inquinamento quando ci sono altre potenze industriali che inquinano dieci, venti volte di più. Non è un ragionamento logico perché le conseguenze dell'inquinamento che noi produciamo lo paghiamo in primis noi che siamo sulla Pianura Padana. Sapete benissimo che siamo una delle aree più inquinate d'Europa e abbiamo un'altissima percentuale di malattie respiratorie, tumori e un sacco di patologie legate anche a questo tipo di condizione ambientale. è evidente quindi che se non facciamo nulla noi e non faranno nulla gli altri andremo sempre peggio.
Sicuramente questa risoluzione è una goccia nell'oceano, ma è pur sempre una goccia. Istituire una giornata nazionale non risolve il problema del clima, però fa venire in mente a noi tutti una sensibilità e un'attenzione particolare a quelli che sono i problemi che tocchiamo oggi con mano. Io credo che tantissimi di noi abbiano avuto in passato o abbiano tuttora persone vicine purtroppo con patologie a carico del sistema respiratorio o altro, proprio legate all'inquinamento e agli effetti che provoca sulla salute umana. Abbiamo avuto il problema dei PFAS. Insomma, in Veneto conosciamo quelli che sono gli effetti legati all'inquinamento in tutte le sue forme, via terra, via acqua, via aria e non possiamo rimanere inerti semplicemente trincerandoci dietro al fatto che le altre potenze industriali non stanno facendo nulla. Probabilmente continueranno a non far nulla, ma noi non possiamo, in virtù di questo, stare fermi, stare a guardare, vedere persone che muoiono costantemente di tumori senza cercare di tornare alle origini inquinando meno e rendendoci più efficienti dal punto di vista energetico proprio per impattare meno sul clima. A fronte di questo, chiaramente – l'ho sottoscritto anch'io, quindi voterò a favore – spero vi sia una...
Rimaniamo sui termini della mozione.
Proprio a fronte di questo, credo che sia utile votare questo impegno che sicuramente, ripeto, non è risolutivo del problema, ma è una dimostrazione di sensibilità a un tema così grande come quello dei cambiamenti climatici che sono in atto e che stiamo toccando tutti con mano. Ci riguardano da vicino perché l'altro giorno, con il problema dell'acqua alta, abbiamo rischiato grosso e tantissime attività, soprattutto della costa, hanno avuto danni immensi. Non possiamo più dire che questi effetti non sono legati al problema del cambiamento climatico, che sarà, invece, sempre più problematico e questi eventi dannosi e catastrofici saranno sempre superiori nei prossimi anni. Per cui è necessario fare qualcosa ed è necessario farlo ora.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la collega Ostanel sulla mozione.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Io mi chiedo davvero se i Consiglieri, nell'esercizio delle loro funzioni, leggano i dispositivi che stiamo votando, ma lo chiedo con serietà e anche con la richiesta, se non lo avete fatto, di farlo ora, anche per il rispetto del lavoro dei colleghi perché, al di là delle discussioni che possiamo fare se l'emergenza climatica esiste o non esiste, questa è una mozione che viene scritta dopo la morte di alcune persone e chiede delle cose molto semplici. Pertanto io credo che non votarla significhi davvero far vedere cosa questa maggioranza – e io spero pervenga ai familiari delle vittime questa risoluzione – non sta votando e io ve la leggo e ve la ri-recito e vi prego davvero, ma ve lo chiedo con il cuore, di ascoltare quello che sto dicendo.
È una risoluzione, non è una mozione, per rispondere alla consigliera Rizzotto, che poi è uscita, che tanto è preoccupata che questa mozione parli male del Veneto; io spero che l'abbia letta, ma non credo e gliel'ho detto anche a voce andando lì: evidentemente è andata via perché non l'aveva letta. Ma parlo ai Capigruppo, a questo punto, perché, dopo le premesse, la risoluzione attesta l'evidente non procrastinabilità di decisioni che prendano in seria e definitiva considerazione e pratica attuazione gli interventi utili ad accelerare una vera e propria inversione di marcia; esprime cordoglio per le vittime del crollo verificatosi sulla Marmolada domenica 3 luglio 2022 (a cui avrò cura di far pervenire il voto e l'esito di questa mozione); manifesta preoccupazione per gli effetti attribuibili all'emergenza ecologica e climatica in atto; esprime il seguente indirizzo a far valere cioè quello che è contenuto nello Statuto della Regione del Veneto, su cui spero siamo tutti d'accordo, attivandosi a livello di politiche locali, cito il Regolamento, contestualmente esortando i livelli decisionali nazionale, comunitario e internazionale, ad assumere ogni azione e decisione finalizzata a garantire un effettivo contrasto all'emergenza ecologica e climatica in atto, esprimendo, sin d'ora, la necessaria cooperazione a ciò, affinché questo sia messo effettivamente in pratica".
Ecco gli impegni sul Parlamento e il Governo italiano, anche per dire alla collega Baldin che non è una goccia nell'oceano: "ad istituire ogni 3 luglio una giornata nazionale per la mobilitazione". Potete essere non d'accordo, ma abbiamo una giornata nazionale su ogni cosa e io credo che averla su chi è vittima del clima aprirebbe e sancirebbe davvero l'idea che il clima fa vittime. Non è una cosa inutile.
Punto due, impegni concreti: "a mettere in campo risorse – Parlamento e Governo italiano – economiche adeguate a non lasciare su carta l'approvazione della dichiarazione di emergenza climatica – che avete fatto voi al Governo – approvata recentemente". Si dice: mettiamo i fondi sul Piano di adattamento climatico, che la presidente Meloni e il Governo hanno detto che sarà approvato entro fine anno, quindi a ribadire una cosa che ha detto l'altro giorno, dopo quello che è successo a Ischia. "Ad esortare e sostenere tutte le Regioni...": noi lo stiamo già facendo, la consigliera Rizzotto arriva qui... Quello che io dicevo prima è che la Regione del Veneto sta facendo, anche grazie ad un emendamento che abbiamo votato in quest'Aula su mia proposta, un Piano di adattamento climatico. Quindi, sta facendo.
Ultimo punto: "Ad esortare e sostenere tutte le Regioni – perché sto chiedendo al Governo italiano – l'adozione di strategie e azioni locali concrete per mettere fine all'emergenza climatica".
Ve l'ho letta. Se votate no, vuol dire che non credete che l'emergenza climatica esista. Spero che questo non sia... L'ha letta, Capogruppo? Cosa dice di non votabile? Spiegatemi davvero cosa dice di non votabile. Ma ve lo chiedo con il cuore e con la necessità di comprendere quale sia il motivo per cui una risoluzione che sostanzialmente dice le cose che si stanno realizzando in Regione e in Parlamento si chiede di mettere i fondi...
Fate quello che volete.

PRESIDENTE

Grazie. Ha chiesto di intervenire Zanoni, che era già intervenuto.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

È sul Regolamento, Presidente.
In quest'Aula, circa cinque minuti fa, un Consigliere ha apostrofato indicando la minoranza, quindi il consigliere Lorenzoni, la consigliera Ostanel, la consigliera Camani, il consigliere Montanariello, la consigliera Bigon e il sottoscritto Zanoni – giusto perché resti anche a verbale perché non lo ha dichiarato a verbale, ma l'ha dichiarato con veemenza e a voce alta – che siamo dei venduti. Ecco, allora già è grave quando qualcuno esclama "vergogna, vergognatevi", ma dire che siamo dei venduti io penso superi il filo rosso della decenza e dei Regolamenti di questo Consiglio, quindi chiediamo che sia censurato il comportamento del consigliere Valdegamberi, che, tra l'altro, non ha risposto alla mia e alla richiesta del collega Montanariello di chiarire quel "noi abbiamo fatto saltare il Nord Stream".

PRESIDENTE

Consigliere Zanoni, basta però, sennò si mette sullo stesso piano. Credo che certi atteggiamenti siano comunque sempre da censurare. Grazie.
Ha chiesto di intervenire di nuovo il consigliere Montanariello.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, sarò molto breve...

PRESIDENTE

No, mi deve dire perché interviene, visto che è già intervenuto.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Sul Regolamento e sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE

Stia sul Regolamento, per cortesia.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Certo, Presidente, come sempre. Grazie.
Presidente, chiedo un attimo d'attenzione a lei per l'Aula perché, guardate, se qualcuno si sveglia la mattina e si sente dare del venduto e ride, son contento per lui perché sa di esserlo e quindi è un problema vostro se ridete quando qualcuno vi dà dei venduti. In vita mia mi hanno chiamato comunista, mi hanno chiamato terrone, ma venduto mai. Sia chiaro, Presidente, che se qualcuno ha notizie che il sottoscritto si sia mai venduto per qualcosa lo dica perché il consigliere Valdegamberi, che resti a verbale, ci ha apostrofato come dei venduti e tra l'altro, in maniera politicamente vigliacca, è scappato via, non avendo neanche il confronto.
Presidente, chiudo dicendo: cara maggioranza, se questi sono i toni che incominciate ad avere prima del dibattito sul bilancio, vuol dire che con il bilancio vale tutto perché, se prima del bilancio dite che siamo terroristi e venduti, sappiate che se con il bilancio avremo azioni teatrali qui e dormiremo anche la notte di Natale, non dite che noi della minoranza siamo pazzi o facciamo cinema o facciamo gli show, perché oggi siete stati zitti e non avete condannato un Consigliere nel suo comportamento che ci ha dato dei terroristi e dei venduti!
Allora, se questo è il clima, al bilancio aspettatevi in maniera diversa, perché lo faremo rispettando le regole, anche star qui la notte di Natale perché al sottoscritto del venduto non glielo ha mai dato nessuno. Vergogna lo dico a chi l'ha detto perché io non mi sono mai venduto!
Vergogna, scappa anche via. Lo dico anche a microfono. Vigliacco politico, scappa via.

PRESIDENTE

Il consigliere Valdegamberi è stato accompagnato fuori.
Aveva chiesto di intervenire, per motivo personale, la consigliera Rizzotto. Prego, consigliera.

Silvia RIZZOTTO (Zaia Presidente)

Grazie, Presidente.
Intervengo per fatto personale perché sono stata citata per non aver letto la mozione quando sono intervenuta e poi sono scappata, sono uscita. Sono uscita, sì, perché purtroppo non sto bene di salute, ho una bronchite ma sono qua lo stesso, ma quando vado in crisi respiratoria esco un attimo. Comunque sono qua.
Io ho letto la mozione, ho fatto un intervento pertinente dicendo che il contenuto della mozione non era equiparato a quanto lei ha detto nell'intervento che equiparava Ischia alla Marmolada. Ho citato che sono due situazioni completamente diverse e ho detto che non ritenevo condivisibile questa mozione in alcune sue parti e poi è stato ripetuto anche da altri dopo di me, anche perché, oltre a ricordare che c'è la giornata del clima mondiale a marzo, c'è anche la giornata dell'ambiente il 5 giugno. è un po' pleonastico ripetere queste cose, però volevo dire che, quando intervengo, io leggo prima le carte. L'ho quindi letta e non sono certo scappata.
Grazie.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire l'assessore Corazzari.

Ass.re Cristiano CORAZZARI

Grazie, Presidente.
Mi permetto di dare un piccolo contributo perché questo è un dibattito veramente interessante. Alle volte – da juventino non è una bella giornata – però oggettivamente assistere a questa discussione rimanda anche a delle scene, a dei ragionamenti che possono farci risalire anche a qualche richiamo cinematografico. Io ricordo un bellissimo film degli anni Settanta di Alberto Sordi che si chiamava "Finché c'è guerra c'è speranza", in cui il protagonista, Alberto Sordi, faceva il trafficante d'armi, quindi un lavoro deplorevole da un punto di vista morale, e nella scena conclusiva del film veniva processato dalla propria famiglia, che aveva scoperto il mestiere che faceva, con le parole: "Papà, io non trovo parole per esprimermi rispetto a questo mestiere, se non la parola vergogna". E allora lui, dopo aver sentito quello che era il biasimo dei suoi familiari, rispondeva: "Bene, ragazzi, io accetto le vostre critiche, sono giuste, sono corrette, però tu nonno hai in bocca una dentiera da 5 milioni (rivalutati in euro sarebbero molti di più), tu, cara moglie, ti vai a fare il pokerino con le amiche e ti giochi un milione a sera, voi ragazzi avete voluto l'ultimo modello di motocicletta e vi comprate la sala discoteca, tu, amore, hai voluto la villa nuova, eccetera. Ecco, bene, io da domattina mi rimetto a fare il mio vecchio mestiere – aggiustava pompe idrauliche – prendo 600.000 lire al mese e, se decidete che io ritorni a fare il mio vecchio onesto mestiere da 600.000 lire al mese, lasciatemi dormire, perché altrimenti avrei un volo alle 15 per piazzare una partita di kalashnikov. Se, invece, volete continuare a mantenere il vostro tenore di vita e io devo continuare a fare il mio lavoro da trafficante d'armi, svegliatemi per le 14.30". Dopo un consulto familiare, lo hanno svegliato alle 14.15 per paura che perdesse l'aereo.
Questo richiamo, che può sembrare non contestualizzato, invece ci deve far riflettere sul modello che abbiamo noi, di vita e di società. Oggi guardiamo che i Paesi del terzo mondo inquinano. Sì, inquinano perché abbiamo creato un mondo, una società, giustamente, dal nostro punto di vista, che vuole progredire, che vuole dare benessere ai cittadini, che vuole dare servizi, che vuole dare qualità della vita. Ma questo spesso genera bisogni, molte volte bisogni necessari e anche molti bisogni superflui. Abbiamo i nostri smartphone, per esempio. Pensiamo che siano perfettamente ecologici e connessi all'ambiente? No, perché anche per fare questo, ci sono tutta una serie di tecnologie e di materiali che impattano fortemente nell'ambiente, magari non nel nostro giardino di casa, ma in Paesi lontani del mondo.
Abbiamo la possibilità, con un click, di ordinare qualsiasi prodotto, dalla spesa quotidiana ai prodotti tecnologici, su Amazon o su un'altra piattaforma o qualcosa che ci viene portato direttamente a casa con un corrierino che arriva e consegna abitazione per abitazione. Questo impatta fortemente sui trasporti, i consumi, fa bruciare carburante.
Tutto questo ci deve far capire come, per tornare veramente a parlare di clima e parlare dell'impatto che abbiamo noi come società, come comunità sul nostro territorio, dobbiamo avere sia un approccio scientifico, ma veramente rifarci al buonsenso che ci hanno insegnato i nostri nonni. Oggi abbiamo dei problemi anche di dissesto idraulico, che riguardano tutte le regioni d'Italia, non riguardano solo quelle dove c'è un abusivismo. Li abbiamo avuto anche noi, partendo dal Vajont, una tragedia che ancora è sulla nostra pelle, a tanti altri accadimenti. Ebbene, dobbiamo pensare: lo stiamo custodendo il nostro territorio? Stiamo custodendo i boschi? Stiamo custodendo i fiumi?
Noi pensiamo, come Regione, di avere un approccio fedele alla scienza. Dal punto di vista scientifico sull'impatto delle attività umane c'è ancora un dibattito molto aperto. Io non sono in grado di dire che una cosa sia giusta o meno giusta, però dobbiamo dare delle politiche che siano nella direzione del garantire il benessere della nostra comunità, riuscendo ad avere una programmazione vera, basata su una gestione corretta del buon padre di famiglia, che deve essere del nostro territorio e delle nostre risorse.
Lo stiamo facendo in Regione Veneto, da sempre. Nell'urbanistica, è vero, abbiamo avuto consumo del suolo, siamo una delle Regioni che ha effettuato, nel corso di decenni, un consumo di suolo molto forte, ma siamo anche una Regione che ha fatto una legge per il contenimento del consumo di suolo e si propone di rispettare degli obiettivi, che sono quelli che ci vengono dati a livello comunitario del consumo zero. Avremo presto un Piano energetico che ci vede investire nelle rinnovabili. Sappiate che la nostra Regione è una di quelle Regioni che attualmente rispetta gli obiettivi che ci vengono dati a livello nazionale e comunitario. Da tante altre parti non è così.
Invito, semplicemente, tutti coloro che fanno questo dibattito, invece che puntare il dito contro gli altri, prima di tutto guardare nel proprio stile di vita personale cosa possono fare per migliorare. Alle volte magari inforcare una bicicletta può essere già un gran bel gesto rivoluzionario.

PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Michieletto.

Gabriele MICHIELETTO (Zaia Presidente)

Grazie, Presidente.
Come i miei colleghi sanno, io intervengo molto raramente. Succede a volte perché magari qualcosa nel dibattito mi stuzzica o mi dà fastidio, perché può succedere anche questo. Nutro rispetto per gli interventi di tutti e per le opinioni di tutti, ma alcune cose vanno precisate. Credo di essere un ambientalista non da salotto, credo di essere un ambientalista come il 99.9% dei cittadini del Veneto, in particolar modo. Basta girare per qualsiasi paese, strada, via, periferia o centro del nostro Veneto per vedere che tutto è tenuto in ordine, tutto è pulito, la differenziata si fa con delle percentuali elevatissime, più elevate di qualsiasi altra parte, per esempio, del nostro Paese. Mi piace che ci sia l'ordine, mi piace che non ci sia abusivismo e nel Veneto non c'è abusivismo.
Per noi l'abuso medio è una finestra sul cortile, una pompeiana che ha la tendina che si toglie o non si toglie. Stiamo parlando, senza fare confronti con zone dove, con 64.000 abitanti, parlo di Ischia, abbiamo trenta procedimenti e richieste di regolarizzazioni di abuso in corso. Significa che ogni famiglia, in sostanza, ha qualcosa che non va e gran parte del costruito è costruito in abuso o in zona impropria. Costruire in zona impropria a Scorzè non è possibile, ma, se succedesse, significa che rischi di avere una spanna d'acqua un paio di volte all'anno. Farlo a Ischia rischi di franare giù con tutta la casa, con tutto il paese, con tutto il villaggio. Rispetto e lacrime per le vittime, ma non prendiamoci in giro.
Parliamo del consumo di suolo. Il Veneto ha il record per il consumo di suolo. Intanto il consumo di suolo viene registrato e viene calcolato dove ci sono gli strumenti per farlo. Dove ci sono decine di migliaia di costruzioni abusive non è possibile fare conteggi sul consumo di suolo, perché non figurano.
Oltretutto, l'ISPRA ha un sistema abbastanza bislacco, a mio modo di vedere, di calcolare il consumo di suolo, perché nel consumo di suolo va dentro, e parlo per i problemi del Veneto, la viabilità. Pensate solo alla Pedemontana: equivale a circa tre città medie per quanto riguarda il consumo di suolo. Peggio ancora vanno dentro tutte le opere idrauliche di bonifica per mettere in sicurezza i territori.
Quando una zona agricola diventa wetland park, bonifica, zona di fitodepurazione, cambia nome nelle schede tecniche e viene registrata come consumo di suolo. Io me ne sono accorto perché nel mio paese, anzi il mio paese l'anno scorso figura nei titoli di giornali come paese record della Provincia di Venezia per consumo di suolo: 18 ettari di consumo di suolo. Se fosse stato un altro paese, avrei detto: guarda questi lazzaroni che hanno fatto 18 ettari di palazzoni, ma siccome conosco il mio Comune, non è stato costruito niente, assolutamente niente in questo periodo. Le uniche due cose che hanno modificato il mio paese sono: il passaggio di una viabilità a sud del paese, una circonvallazione, e una grande wetland park che serve a mettere in sicurezza una zona alluvionabile controllata, per capirci, quelle che qualcuno chiama vasche, che serve a mettere in sicurezza un territorio molto più ampio a valle.
Questi sono esattamente i 18 ettari di cui parla l'ISPRA di consumo di suolo. Quindi, non siamo un paese di palazzinari, siamo un paese che sta mettendo in sicurezza un territorio e per farlo deve cambiare la modalità d'uso di una certa zona da campo, da prato a, per esempio, zona wetland alluvionabile, allagabile all'occorrenza.
Per quanto dice poi qualche grandissimo scienziato, anche italiano, in realtà nell'inquinamento di cui si parla tanto, l'uomo riesce a incidere con percentuali che possono andare dallo zero virgola al 2,5%. Il resto sono quasi sempre eventi naturali. Un minuto di eruzione vulcanica inquina più di tutto quello che può fare l'umanità in secoli. Lorenzoni può dire quello che vuole, lo invito ad andarsi a leggere qualcosa di Zichichi o di Rubbia o di qualcun altro. Abbiamo avuto i picchi di inquinamento da PM10 durante il lockdown quando non c'era un automezzo in giro, quando non c'erano macchine, camion, motorini e stiamo comunque costringendo le persone a cambiare auto.
Stiamo buttando via un secolo di tecnologia automobilistica per metterci in mano alla Cina, produttore di motori e di batterie, che sta devastando il mondo per andare a prendere i materiali che servono per costruire le batterie. Chiediamoci che impatto energetico e ambientale abbia costruire una nuova auto totalmente elettrica rispetto a continuare a correre con una Euro 3 e una Euro 4.

PRESIDENTE

Le chiedo di andare verso la chiusura, per cortesia.

Gabriele MICHIELETTO (Zaia Presidente)

Sì, chiudo.
Interrogati personalmente gli esperti della Regione, se noi parcheggiassimo tutti i mezzi oggi esistenti in Veneto per tre giorni e poi li accedessimo tutti assieme l'impatto ambientale sarebbe irrilevante. Quindi, non voteremo questa cosa semplicemente perché non dice niente di nuovo, di utile e non propone qualcosa di interessante.

PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Valdegamberi. Se mi specifica il motivo.

Stefano VALDEGAMBERI (Gruppo Misto)

Per fatto personale, perché prima sono stato accusato di cose del tutto strumentali. Vorrei replicare in base alle accuse fatte. La prima, quando ho detto che si è fatto saltare il Nord Stream non era certamente riferito a Montanariello, che non sa neanche come usare la dinamite, ma era riferito a chi ha avuto interesse a fare questo perché per stoppare energia a basso costo e andare a pagarla di più, quella è l'energia che inquina di più. Primo punto.
Secondo. Veneto Cantiere Veloce è una legge che tende a recuperare il patrimonio edilizio esistente e quindi è l'esatta antitesi del consumo del suolo. Andate a leggervela e capirete cosa vuol dire questa legge.
Terza accusa personale: ho dato a qualcuno del venduto. "Venduto" per me è chi usa strumentalmente dei temi per abbattere l'economia locale – già le nostre produzioni, le nostre aziende sono contro, già hanno una serie di misure che rispettano l'ambiente – per favorire l'ingresso di prodotti da luoghi e da Paesi dove l'ambiente non si rispetta per nulla.
C'è un interesse nazionale preminente e prevalente, che ho il dovere, da eletto, di difendere. Se ho sempre difeso gli interessi di chi produce nella mia regione, è perché ritengo che queste produzioni siano più compatibili con l'ambiente rispetto ad altre. È pura ipocrisia pensare diversamente ed è proprio pensare diversamente che favorisce l'inquinamento dell'ambiente. Poi sottoscrivo le considerazioni fatte anche da Michieletto, ma quelle sono un altro tema.
Vorrei anche far presente che chi mi minaccia di ricorsi a Procure, faccia pure, vada pure alle Procure che io sono qui eletto dai cittadini. Il popolo è sovrano e ho il diritto e il dovere di parlare per rappresentare chi mi ha eletto. Questa è una minaccia che vìola la Carta Costituzionale e il diritto di rappresentanza di un parlamentare regionale, legittimamente eletto e non su nomina, ma votato dai cittadini.
Se voi siete antidemocratici, cambiate voi lavoro.

PRESIDENTE

Mi sembra che se evitava l'ultima affermazione era meglio. Siamo andati ben oltre il fatto personale.
Capogruppo Possamai, prego.

Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)

Non avevo ancora parlato. Grazie, consigliere Formaggio.
Solo una replica al consigliere Valdegamberi, veramente veloce. Consigliere, nessuno le impedisce di dire quello che ritiene, ci mancherebbe altro, anche quando dice cose, per dirla con un eufemismo, molto distanti da quelle che noi riteniamo le migliori. Dopodiché, c'è differenza tra questo e dare dei venduti, con qualsiasi giustificazione al mondo, ai banchi dell'opposizione, anche perché bisognerebbe capire venduti a chi: agli americani, agli ucraini?

PRESIDENTE

Non interloquiamo.

Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)

Purtroppo "venduti" prevede che qualcuno abbia comperato, Consigliere.
Siccome a me non ha mai comperato nessuno e ai colleghi ritengo nemmeno, lei non ha chiarito nel suo intervento da chi ritiene che siano stati comperati. Però, siccome non siamo sciocchi, il riferimento era molto chiaro. Lei ha detto delle cose molto gravi, quindi, quando fa un intervento come quello che ha appena fatto, lei dovrebbe partire dicendo: "Mi assumo la responsabilità delle cose gravi..." e anche un po' sciocche, se posso, dopodiché fa tutte le considerazioni che vuole.
Qui nessuno le vuole tappare la bocca, lei può – e ci mancherebbe altro – dire qualsiasi cosa, ma non può sicuramente insultare gli altri e...

PRESIDENTE

Consigliere Valdegamberi, lei è intervenuto e adesso interviene il capogruppo Possamai.

Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)

Consigliere ...

PRESIDENTE

Adesso interviene il capogruppo Possamai. Lei è già intervenuto. Grazie.

Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)

Consigliere, qui nessuno l'aveva insultata. Purtroppo, "venduti" è un insulto. Molto semplicemente, la cosa che le sto dicendo, mi sembra con una discreta cortesia, è di evitare nei confronti dei colleghi, che siano di maggioranza o che siano di minoranza, di dare a sproposito del "venduto" al prossimo.

PRESIDENTE

Consigliere Valdegamberi, ha già parlato abbastanza. Grazie.

Giacomo POSSAMAI (Partito Democratico Veneto)

Tutto qui. Se lei sta alle regole a cui tutti noi dobbiamo stare, nessuno, in nessun modo, chiederà che le sia tolta la parola. Grazie, Consigliere.

PRESIDENTE

Grazie, Capogruppo.
Ha chiesto di intervenire, per dichiarazione di voto, la vicecapogruppo Camani.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Purtroppo, abbiamo avuto la riprova di come il tema sul cambiamento climatico e sul futuro del nostro pianeta sia fortemente divisivo: attorno allo stesso si rafforzano e si costruiscono posizioni ideologiche, che stanno dentro quest'Aula, come stanno dentro tutti i Parlamenti europei e internazionali, dove sempre le forze di destra e di estrema destra producono comportamenti e azioni negazioniste rispetto a questi fenomeni. Diciamo che non mi stupisce come si è incanalato il dibattito.
Ciò che, invece, credo vada contrastata è la lettura autoassolutoria di molti dei colleghi che sono intervenuti oggi e che ha ben spiegato l'assessore Corazzari. Quindi, mi sembra anche strano dover provare a illustrarlo di nuovo. È vero che abbiamo fatto la legge contro il consumo di suolo. È vero che siamo la Regione in Italia che ha una maggiore percentuale di suolo consumato. Saranno infrastrutture, saranno impianti, ma questo è un dato. Il tema del consumo di suolo non è soltanto una questione che attiene alla qualità urbanistica dei territori, ma anche alla capacità del terreno di assorbire precipitazioni meteorologiche. Dunque, questo è un dato di fatto con cui dobbiamo fare i conti.
Siamo una delle Regioni strutturalmente, idrogeologicamente più fragili per l'orografia del nostro territorio. Questo è un altro elemento con cui dobbiamo fare i conti.
Credo che noi dovremmo superare la logica del "è colpa di chi", perché non ci porta da nessuna parte, però a condizione che assumiamo la logica del "abbiamo tutti una responsabilità su questi temi". E non ce la caviamo dicendo che prendiamo la bicicletta, anziché l'autobus. Noi qui siamo, certo, singoli cittadini, ma rappresentiamo prima di tutto un'Istituzione. Dunque, abbiamo una responsabilità collettiva, tra di noi, di rispetto e di confronto, e verso chi verrà poi, di costruire le condizioni, quindi di mettere in campo scelte politiche che cambino radicalmente l'approccio non della Regione del Veneto, della Lega, di Zaia, ma della politica globale, di pensare che si possano utilizzare in maniera continuativa e distruttiva le risorse naturali che abbiamo.
Perché è difficile parlare di queste situazioni? Perché il pericolo rispetto ai cambiamenti climatici appare lontano, anche se i tempi dei tornado ai Caraibi sono finiti. Ormai quei fenomeni, che sembravano un racconto di fantascienza, sono episodi che misuriamo tutti i giorni, anche sui nostri territori. Perché molto spesso su queste politiche, che sono – vado a concludere, Presidente – di lunghissimo periodo... Non metto in campo una politica oggi e cambio il clima domani. Non c'è un consenso, un ritorno elettorale immediato. E poi perché sono politiche che costano moltissimo, tant'è che la COP27 ha raggiunto, in realtà, un obiettivo importante, quello del riconoscimento dell'impegno sul Loss and Damage, cioè sull'aiutare, sul far sì che i Paesi ricchi aiutino i Paesi poveri ad affrontare quelle policy molto costose, ma necessarie per invertire l'andamento del cambiamento climatico a livello globale.
Credo che alcune frasi, alcuni atteggiamenti emersi oggi in questa discussione facciano capire perché la politica molto spesso ha faticato a fare passi in avanti comuni e collettivi attorno a questo tema. Credo non ci sia qualcun altro a cui dare la colpa e che sia il tempo di assumerci tutti insieme le nostre responsabilità rispetto a questi fenomeni.
Per queste ragioni, ringraziando la collega che l'ha presentata, annunciamo il voto favorevole del Gruppo del Partito Democratico.

PRESIDENTE

Grazie.
Capogruppo Villanova, prego.

Alberto VILLANOVA (Zaia Presidente)

Grazie, Presidente.
Dispiace vedere come è stata portata avanti la discussione in Aula. A prescindere da alcuni argomenti che non riguardano questa mozione, quando parliamo di questi temi, vengo pervaso da un grande senso di colpa, quando sento parlare i colleghi di opposizione. Sembra quasi o come quando vai a fare un esame universitario, che hai la Commissione davanti, oppure quando vai a sentire l'omelia di un parroco che vuole tirarti le orecchie e ti richiama perché non fai quello che devi fare. Sembra quasi che in quest'Aula ci sia una parte ‒ l'ha appena confermato la consigliera Camani; la destra e l'estrema destra, addirittura ‒ che proprio non si interessa delle questioni ambientali. Noi leghisti, per definizione, secondo la sinistra, vogliamo vedere bruciare il nostro territorio, vogliamo vedere il nostro territorio coperto da cemento e da asfalto da tutte le parti. Noi non pensiamo al benessere dei nostri figli, al futuro dei nostri figli. Noi pensiamo solo a costruire e a distruggere. Questo è quello che fanno i leghisti.
Ovviamente, la stavo buttando come avete fatto voi. E non dico dove.
A meno che voi non raggiungiate questo Consiglio a dorso di un mulo, rispetto a noi leghisti che arriviamo in macchina, a meno che voi non vi muoviate in giro per il territorio bruciando benzina o gasolio... Professor Lorenzoni, lei come si muove? A dorso di mulo? Non credo. Prende l'aereo, come facciamo noi quando ci dobbiamo spostare? Sì. Come riscalda la casa? Lei arriva sempre in treno, non si muove mai in macchina.
Trovo abbastanza fastidioso quando qualcuno si arroga il diritto di fare la morale, ma in realtà non fa niente di diverso da quello che fanno tutti gli altri. Trovo particolarmente fastidioso e una caduta di stile quello che ha detto la consigliera Ostanel, cioè il fatto di dire che porterà questa mozione alle famiglie delle vittime. Penso che le famiglie delle vittime della Marmolada abbiano, purtroppo, altro a cui pensare in questo periodo, che ricevere la mozione da lei. Penso sia una grandissima caduta di stile tirarle in ballo per una mozione e usarle a scopo politico. O mi dite che con questa mozione risolviamo qualcosa o mi dite che istituendo un'altra giornata, l'ennesima giornata, risolviamo qualcosa o mi tirate fuori soluzioni immediate per mettere fine ai cambiamenti climatici oppure state facendo speculazione politica con una mozione, tirando in ballo dei morti, per i quali abbiamo fatto il minuto di silenzio, abbiamo tributato tutto il rispetto possibile di quest'Aula. Quello che state facendo oggi, quello che state tirando in ballo oggi non c'entra assolutamente niente con quei morti della montagna. Assolutamente niente.
Chiedo, quindi, che ci sia rispetto prima di tutto per quei caduti, per le loro famiglie e che non vengano tirati in ballo su questioni politiche. Per questo motivo, il nostro voto sarà contrario.

PRESIDENTE

Consigliera Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Sarò felice di vedere il collega Villanova quando, assieme a me, voterà a favore dell'eliminazione di tutte le deroghe della legge sul consumo di suolo in questa Regione, che altre Regioni non hanno, per permettere davvero a questa Regione di diventare quello che deve sul tema del consumo di suolo.
Secondo punto. Le lezioni di stile. Lei ha aperto il suo intervento dicendo che, quando parliamo noi, pensa che facciamo i professori nei vostri confronti sul tema climatico. Io non penso per nulla che qui, sedute di fronte a me, ci siano persone che non fanno abbastanza per il cambiamento climatico. Ci sono persone, come voi, che hanno lavorato nelle vostre Amministrazioni locali o anche qui a favore di interventi sul cambiamento climatico.
Come dicevo prima alla consigliera Rizzotto, questa Regione, anche se poco, grazie a un lavoro che abbiamo fatto insieme, sta elaborando un Piano di adattamento climatico. Quindi, lungi da me aver detto che qui di fronte c'è qualcuno che non fa mai niente.
Mi chiedo davvero perché non si vada nel merito di questa mozione. Una giornata sulle vittime del cambiamento climatico è vero che non serve a risolvere il cambiamento climatico. Ci si rivolge alle vittime della Marmolada, che sono morte davvero per il cambiamento climatico. Dai colleghi di questa maggioranza ho sentito dire cose che vanno in difetto rispetto al riconoscimento dell'esistenza del cambiamento climatico. Questo è il tema. A questo serve una giornata. Quelle vittime ‒ questo è il motivo per cui dicevo che il lavoro che viene fatto qui lo devono sapere ‒ devono sapere, secondo me, che si dice "no" a una cosa di questo tipo, perché significa sancire che non sono morte perché lì è accaduto qualcosa di strano. Quelle persone sono morte perché esiste il cambiamento climatico. A questo serve una giornata.
Troppe persone, anche qui dentro, suoi colleghi, hanno detto cose che negano l'esistenza di questa cosa. Questo è il tema vero. Questo è il tema politico. Quindi, non mi faccia lezioni di morale sulle vittime. Deve prima parlare con i suoi colleghi, che invece dicono cose che la scienza non ha mai verificato. Questo è il vero tema.
Secondo punto, e poi dichiarerò perché voto a favore della mia mozione. Non è vero che qui dentro non c'è nulla che abbia effetti pratici sul cambiamento climatico. Ci sono i fondi. Sapete quanto mette questa Regione sul Piano di adattamento? 90.000 euro per fare il Piano, quando, in realtà, altre Regioni, come la Lombardia, del vostro colore politico hanno messo il triplo. Questo è il vero tema. Il Governo metta fondi per fare un Piano di adattamento climatico nazionale. Qui la devo contraddire di nuovo: non c'è una soluzione veloce al cambiamento climatico. Significa che Stato, Regioni e Comuni, che ‒ poveri ‒ non hanno alcuna responsabilità, devono collaborare per creare Piani di adattamento. Lo Stato lo può fare. Con questa mozione voi dite che non lo impegnate a farlo. Parlamento e Governo non si impegnano a fare nulla sul cambiamento climatico. Questo è il contenuto della mozione. Mi spiace, ma se rimango ai contenuti, questo è, e io non accetto lezioni di morale da lei.

PRESIDENTE

Grazie.
Capogruppo Soranzo, prego.

Enoch SORANZO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Grazie.
Sinceramente non pensavo di intervenire, ma ormai è andata così.
Cominciamo a entrare nel merito. Il vizio di quest'Aula, almeno da quando io ho iniziato a frequentarla in questa legislatura, è quello di iniziare con la relazione del promotore di un provvedimento per poi discutere, durante l'Aula, di tutt'altro rispetto ai contenuti. Ormai mi sto uniformando anch'io.
Su una cosa, però, mi sento di portare un contributo. Gentili colleghi, con tutto il rispetto e la serietà, il cordoglio delle vittime, in quest'Aula, visto che c'è qualcuno che, sicuramente, ci sta ascoltando, deve essere chiarito che c'è rispetto massimo e serietà massima nei confronti delle persone che hanno perso la vita. Primo.
Secondo. Al di là dei punti di vista di ognuno di noi, esistono i fatti. Mi sento di fare tre riflessioni circa ciò che si esorta al Parlamento e al Governo italiano. Collega Zanoni, non alla Regione. Nella mozione si legge: "Esorta il Governo e il Parlamento", non la Regione. Lei citava la Regione. L'esortazione è di istituire una giornata. Noi la pensiamo diversamente, collega Ostanel. Bene, ma questo Paese non può andare avanti a istituire le giornate, dal nostro punto di vista. Le risposte non si devono ottenere da giornate su cui si rialza l'attenzione. L'attenzione deve esserci sempre. Quello che conta di più, per dare una risposta a quelle vittime, sono gli interventi e le risoluzioni, non le manifestazioni o le giornate in ricordo. Non ci deve essere più bisogno di giornate di ricordo. C'è bisogno di interventi affinché non accadano più certi fenomeni.
Per quanto riguarda il punto "mettere in campo adeguate risorse economiche, per non lasciare sulla carta" così scrive la sua mozione, se leggo bene, vi ricordo che qualche settimana fa c'è stata, in Egitto, a Sharm el-Sheikh, la COP27, dove la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha affermato chiaramente ‒ quindi non serve esortarlo, dal nostro punto di vista; l'ha detto di fronte a tutti, anche di fronte all'allarme lanciato dalle Nazioni Unite ‒ che il nostro Paese ha ben triplicato le risorse, se ricordo bene, per 1,4 miliardi, sugli investimenti e sulla transizione ecologica, in cinque anni. Sono state triplicate le risorse.
Il problema è che, purtroppo, noi siamo chiamati ‒ come diceva proprio il nostro Presidente, e questo lo viviamo tutti i giorni anche in Veneto ‒ a pagare un prezzo e a fare interventi per il cambiamento climatico per un inquinamento del quale, per buona parte, sono responsabili proprio quei Paesi. Noi stiamo pagando questo prezzo. Lo pagheremo per la poca responsabilità di altri Paesi, e sono anche in molti casi lontani da noi, e mi riferisco all'Asia.
Solo in questi ultimi anni c'è stata...

PRESIDENTE

Se può andare verso la chiusura, grazie.

Enoch SORANZO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Chiedo scusa.
Concludo dicendo che, per quanto riguarda le risorse della Regione, più che preoccuparmi dei piani mi preoccuperei se non ci fossero le risorse per interventi mirati a contrastare il rischio idrogeologico o i fenomeni di rischio idrogeologico. Mi pare che questa Regione interventi in questo senso, anche negli ultimi anni, ne abbia fatti diversi.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Lorenzoni.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente.
Solo due parole per ribadire il mio voto positivo a questa mozione. Ho sentito dire delle cose veramente incredibili, a cominciare dal fatto che l'accumulo di gas serra sarebbe inquinamento. Non è inquinamento. Ho sentito dire più volte che è inquinamento. Nessuno sta parlando di inquinamento. I nostri polmoni sono pieni di CO2, non è un inquinante. Stiamo parlando di comportamenti che stanno mutando permanentemente il clima della terra e il fatto che qualcuno avverta dei sensi di colpa non credo siano suscitati da quello che diciamo noi, ma forse dal comprendere che c'è un'incoerenza tra posizioni tenute politicamente e un'evidenza scientifica, ma anche empirica, che evidentemente non stimola solo noi, ma stimola anche chi si ostina a tenere delle posizioni negazioniste.
A me ha veramente sorpreso ieri sentire il ministro Salvini dire che il Fit for 55, che è la politica europea per limitare le emissioni e ridurle al 55% rispetto al 90, è un suicidio. Radiocor di ieri. Ecco, fare queste affermazioni e poi dire che c'è una sensibilità dal punto di vista ambientale credo sia un'incoerenza assolutamente totale e palese. Io mi auguro che i cittadini se ne rendano conto: non possiamo negare questo momento, che non risolverà i problemi, ne siamo consapevoli, ma porterà all'attenzione il problema. La nostra attenzione deve essere costantemente rivolta verso il superamento di un modello. Che tenere ferme le auto per tre giorni non cambia niente lo sappiamo benissimo. Ci abbiamo messo un secolo per arrivare ad accumulare 420 parti per milione in atmosfera di CO2 e non si tratta di stare fermi un giorno o due giorni, ma dobbiamo cambiare il modello di sviluppo. Io credo che questo lo possiamo fare e non è vero che i Paesi citati da qualcuno in Aula se ne freghino, perché i primi investitori sul solare e sull'eolico sono la Cina e l'India. E non è vero che l'Europa non sta difendendo le imprese, perché il CBAM, consigliere Formaggio, Carbon Border Adjustment Mechanism, che non è ancora operativo, è stato sancito... E l'abbiamo inserito.
Consigliere Formaggio, se lei vuole guardare gli specchietti retrovisori e continuare a guidare guardando gli specchietti retrovisori, continui a farlo. Se vuole investire in cabine telefoniche, continuando a investire come si è fatto nel passato, continuate a farlo. Ma dire di no a questa mozione vuol dire negare un'evidenza e vuol dire negare un'attenzione a questo tema che credo che i nostri cittadini invece meritino al 100%.

PRESIDENTE

Grazie.
Chiudiamo la discussione.
Mettiamo in votazione la risoluzione n. 69.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Buona giornata a tutti. Chiudiamo la seduta.
La Seduta termina alle ore 17.05
Il Consigliere segretario
Alessandra SPONDA

Il Presidente
Francesca ZOTTIS

Resoconto stenotipico a cura di:
Cedat 85

Revisione e coordinamento testo a cura di:
Maria Concetta Miccoli

Elaborazione testo a cura di:
Maria Concetta Miccoli
Verbale n. 79 - 11^ legislatura
PROCESSO VERBALE
SEDUTA PUBBLICA N. 79
MARTEDì 29 NOVEMBRE 2022


PRESIDENZA
PRESIDENTE ROBERTO CIAMBETTI
VICEPRESIDENTE NICOLA IGNAZIO FINCO
VICEPRESIDENTE FRANCESCA ZOTTIS

PROCESSO VERBALE REDATTO A CURA DELL'UFFICIO ATTIVITà ISTITUZIONALI

INDICE

Processo verbale della 79a seduta pubblica – martedì 29 novembre 2022
La seduta si svolge a Venezia in Palazzo Ferro-Fini, sede del Consiglio regionale, secondo le modalità ordinarie, fatta eccezione per i consiglieri soggetti ad obbligo di isolamento correlati al Covid-19 che parteciperanno da remoto come previsto dalla deliberazione dell'Ufficio di presidenza n. 64 del 25 ottobre 2022.

I lavori si svolgono sulla base dell'ordine del giorno prot. n. 17629 del 24 novembre 2022 per la prosecuzione della trattazione degli argomenti iscritti all'ordine del giorno di cui alla convocazione prot. n. 16903 del 10 novembre 2022.

Il Presidente CIAMBETTI, alle ore 10.32, comunica il rinvio dell'inizio dei lavori alle ore 10.40.

La seduta inizia alle ore 10.47.

Assume le funzioni di Consigliere segretario la consigliera Alessandra Sponda.

Punto n. 2) all'ordine del giorno

Comunicazioni della Presidenza del Consiglio  [RESOCONTO]


Il PRESIDENTE comunica che sono in congedo il Presidente della Giunta regionale Zaia e i consiglieri Cestari, Giacomin e Maino.

Punto n. 5) all'ordine del giorno

Risposte della Giunta regionale alle interrogazioni e interpellanze  [RESOCONTO]


INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

n. 307 del 20.10.2022
presentata dalla consigliera Baldin
"Hotel Bauer Venezia, procedura di licenziamento collettivo, come intende intervenire la Regione per tutelare i lavoratori?"

Interviene la consigliera Baldin (Movimento 5 Stelle) che illustra l'IRI in oggetto.

Interviene l'assessora Donazzan che risponde per conto della Giunta regionale.

Interviene la consigliera Baldin (Movimento 5 Stelle) in sede di replica.

Punto n. 6) all'ordine del giorno

Interrogazioni a risposta scritta iscritte all'ordine del giorno ai sensi dell'articolo 111, comma 4 del Regolamento  [RESOCONTO]


n. 45 del 12.02.2021
presentata dai consiglieri Baldin e Montanariello
"Casa di riposo "F.F. Casson" di Chioggia, a rischio un presidio sociosanitario fondamentale per il territorio: quale intervento da parte della Regione?"

Interviene la consigliera Baldin (Movimento 5 Stelle) che illustra l'IRS in oggetto.

Interviene l'assessora Lanzarin che risponde per conto della Giunta regionale.

Interviene la consigliera Baldin (Movimento 5 Stelle) in sede di replica.

Punto 11) all'ordine del giorno

Proposta di legge d'iniziativa dei consiglieri Boron, Barbisan, Finco, Dolfin, Rigo, Gianpietro Possamai, Cavinato, Centenaro, Cestaro, Vianello, Michieletto, Zecchinato, Soranzo, Speranzon, Polato, Formaggio, Razzolini, Cecchetto e Brescacin relativa a "Modifiche alla legge regionale 3 gennaio 2005, n. 3 "Disposizioni sulle terapie complementari (terapia del sorriso e pet therapy)"". (Progetto di legge n. 73) APPROVATO (Deliberazione legislativa n. 28/2022)  [RESOCONTO]


Intervengono i consiglieri, Boron (Zaia Presidente), che svolge la relazione di maggioranza per conto della Quinta Commissione consiliare, e Bigon (Partito Democratico Veneto), che svolge la relazione di minoranza per conto della Quinta Commissione consiliare.

Durante l'intervento della consigliera Bigon assume la presidenza la Vicepresidente Francesca Zottis.

In discussione generale interviene la consigliera Guarda (Europa Verde).

Il PRESIDENTE, chiusa la discussione generale, sospende la seduta per permettere all'Ufficio di Presidenza della Quinta commissione consiliare di esprimere parere sugli emendamenti presentati.

La seduta è sospesa alle ore 11.21.

La seduta riprende alle ore 12.13.

Assume la presidenza il Vicepresidente Nicola Ignazio Finco.

Si passa all'esame dell'articolato e relativi emendamenti.

L'articolo 1 , posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato nel testo presentato dalla Commissione consiliare competente.

L'emendamento n. C12, aggiuntivo di un articolo, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato e inserito come articolo 2.

Interviene la consigliera Baldin (Movimento 5 Stelle) che ritira l'emendamento n. C6 all'articolo 2.

Sull'emendamento n. C1 all'articolo 2 interviene la consigliera Guarda (Europa Verde) che lo illustra e lo ritira assieme a tutti gli emendamenti presentati.

Il PRESIDENTE dichiara ritirati gli emendamenti nn. C1, C2, C3, C4 e C5.

L'articolo 2 posto in votazione viene approvato. La votazione viene annullata dal Presidente per un errore procedurale: non è stato messo in votazione l'emendamento n. C13 all'articolo 2.

L'emendamento n. C13 all'articolo 2, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

L'articolo 2, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato come emendato e inserito come articolo 3.

Interviene la consigliera Baldin (Movimento 5 Stelle) che ritira l'emendamento n. C7 all'articolo 3 e preannuncia, in sostituzione, la presentazione di un ordine del giorno.

L'articolo 3, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato nel testo presentato dalla Commissione consiliare competente e inserito come articolo 4.

Sull'emendamento n. C10 all'articolo 4 interviene la consigliera Baldin (Movimento 5 Stelle) che lo ritira assieme ai successivi.

Il PRESIDENTE dichiara ritirati gli emendamenti nn. C10, C9 e C8.

Gli articoli 4 e 5, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono approvati nel testo presentato dalla Commissione consiliare competente e inseriti rispettivamente come articoli 5 e 6.

Il PRESIDENTE comunica che il termine per la presentazione di eventuali subemendamenti agli emendamenti, appena presentati, scade in 2 minuti.

La seduta è sospesa alle ore 12.25.

La seduta, dopo un rinvio, riprende alle ore 12.29.

L'emendamento n. C15 all'articolo 6, illustrato dalla consigliera Guarda (Europa Verde), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

L'emendamento n. C16 all'articolo 6, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

L'articolo 6, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato come emendato e inserito come articolo 7.

L'emendamento n. C11 all'articolo 7, illustrato dalla consigliera Baldin (Movimento 5 Stelle), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. C14 all'articolo 7, illustrato dal consigliere Boron (Zaia Presidente), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

L'articolo 7, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato come emendato e inserito come articolo 8.

L'articolo 8, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato nel testo presentato dalla Commissione consiliare competente e inserito come articolo 9.

Si passa all'esame dell' ordine del giorno collegato al progetto di legge in oggetto.

ODG n. C17

Ordine del giorno presentato dalla consigliera Baldin relativo a "La Giunta regionale si impegni ad estendere i progetti previsti dai bandi anche a favore degli anziani, compatibilmente con le risorse disponibili" in occasione dell'esame della proposta di legge relativa a "Modifiche alla legge regionale 3 gennaio 2005, n. 3 "Disposizioni sulle terapie complementari (terapia del sorriso e pet therapy)"". (Progetto di legge n. 73) APPROVATO (Deliberazione n. 159/2022)  [RESOCONTO]


Sull'ordine del giorno in oggetto interviene la consigliera Baldin (Movimento 5 Stelle) che lo illustra.

Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica l' ordine del giorno in oggetto.

Il Consiglio approva

Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.

Hanno votato sì:

Andreoli, Baldin, Barbisan, Bet, Bigon, Bisaglia, Boron, Bozza, Camani, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestaro, Corsi, Dolfin, Favero, Finco, Formaggio, Gerolimetto, Guarda, Michieletto, Ostanel, Pan, Pavanetto, Piccinini, Polato, Possamai Gianpiero, Puppato, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Scatto, Soranzo, Sponda, Valdegamberi, Vianello, Villanova, Zanoni, Zecchinato, Zottis

Hanno votato no:

nessuno

Astenuti:

nessuno

Non votanti:

nessuno

In dichiarazione di voto finale intervengono i consiglieri Guarda (Europa Verde), Bigon (Partito Democratico Veneto) e Boron (Zaia Presidente).

Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica il progetto di legge in oggetto. come emendato.

Il Consiglio approva

Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.

Hanno votato sì:

Andreoli, Baldin, Barbisan, Bet, Bigon, Bisaglia, Boron, Bozza, Camani, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestaro, Corsi, Dolfin, Favero, Finco, Gerolimetto, Guarda, Michieletto, Montanariello, Ostanel, Pan, Pavanetto, Piccinini, Polato, Possamai Giacomo, Possamai Gianpiero, Puppato, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Scatto, Soranzo, Sponda, Valdegamberi, Vianello, Villanova, Zanoni, Zecchinato, Zottis

Hanno votato no:

nessuno

Astenuti:

nessuno

Non votanti:

nessuno

Il PRESIDENTE, a seguito di decisione assunta in sede di Conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari, pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, la proposta di inserimento all'ordine del giorno del Consiglio della mozione n. 342.

Il Consiglio approva

La seduta è sospesa alle ore 12.46.

La seduta, dopo un rinvio, riprende alle ore 14.47.

Assume le funzioni di Consigliere segretario il consigliere Marco Andreoli in quanto consigliere più giovane presente in Aula, ai sensi dell'art. 32 comma 5 del Regolamento.

Punto 12) all'ordine del giorno

Mozione presentata dai consiglieri Bigon, Zanoni e Guarda relativa a "Ripristinare i reparti di degenza per le dipendenze di Marzana e di Verona-Borgo Roma" (Mozione n. 109) RESPINTA  [RESOCONTO]


Interviene la consigliera Bigon (Partito Democratico Veneto) che illustra la mozione in oggetto.

Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica la mozione in oggetto.

Il Consiglio non approva

Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.

Hanno votato sì:

Bigon, Camani, Montanariello, Zanoni, Zottis

Hanno votato no:

Andreoli, Bet, Bisaglia, Centenaro, Cestaro, Favero, Finco, Formaggio, Gerolimetto, Pan, Pavanetto, Possamai Gianpiero, Puppato, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Valdegamberi, Venturini, Zecchinato

Astenuti:

Bozza, Corsi

Non votanti:

nessuno

Il PRESIDENTE rinvia la discussione dei punti 13), 14) e 15) per assenza in Aula dei presentatori.

Sull'ordine dei lavori interviene il consigliere Montanariello (Partito Democratico Veneto).

Punto 14) all'ordine del giorno

Mozione presentata dai consiglieri Soranzo, Speranzon, Polato, Razzolini e Formaggio relativa a "La Giunta regionale intervenga a ridisciplinare la materia delle agevolazioni per gli accompagnatori degli utenti del servizio di trasporto pubblico locale (TPL)". (Mozione n. 318) APPROVATA (Deliberazione n. 160/2022)  [RESOCONTO]


Interviene il consigliere Soranzo (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni) che illustra la mozione in oggetto.

In discussione generale intervengono l'assessora De Berti che propone delle modifiche, i consiglieri Montanariello (Partito Democratico Veneto), Soranzo (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni) che accoglie le modifiche.

In dichiarazione di voto interviene il consigliere Montanariello (Partito Democratico Veneto).

Durante l'intervento del consigliere Montanariello assume le funzioni di Consigliere segretario la consigliera Erika Baldin.

Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica la mozione in oggetto come modificata.

Il Consiglio approva

Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.

Hanno votato sì:

Andreoli, Baldin, Barbisan, Bet, Bigon, Bisaglia, Boron, Bozza, Camani, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestaro, Corsi, Dolfin, Favero, Finco, Formaggio, Gerolimetto, Lorenzoni, Michieletto, Montanariello, Pan, Pavanetto, Piccinini, Polato, Possamai Gianpiero, Puppato, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Valdegamberi, Venturini, Vianello, Villanova, Zanoni, Zecchinato, Zottis

Hanno votato no:

nessuno

Astenuti:

nessuno

Non votanti:

nessuno

Punto 16) all'ordine del giorno

Mozione presentata dai consiglieri Bisaglia, Cestari, Finco, Michieletto, Rigo e Rizzotto relativa a "Ispettorato del lavoro di Rovigo: la sede di Rovigo ritorni in Veneto". (Mozione n. 280) APPROVATA (Deliberazione n. 161/2022)  [RESOCONTO]


Interviene la consigliera Bisaglia (Zaia Presidente) che illustra la mozione in oggetto.

Durante l'intervento della consigliera Bisaglia assume le funzioni di Consigliere segretario la consigliera Alessandra Sponda.

Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica la mozione in oggetto.

Il Consiglio approva

Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.

Hanno votato sì:

Andreoli, Baldin, Barbisan, Bet, Bigon, Bisaglia, Boron, Bozza, Camani, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestaro, Corsi, Dolfin, Favero, Finco, Formaggio, Gerolimetto, Lorenzoni, Michieletto, Montanariello, Pan, Pavanetto, Piccinini, Polato, Possamai Giacomo, Possamai Gianpiero, Puppato, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Scatto, Soranzo, Sponda, Valdegamberi, Venturini, Vianello, Zanoni, Zecchinato, Zottis

Hanno votato no:

nessuno

Astenuti:

nessuno

Non votanti:

nessuno

Il PRESIDENTE rinvia la discussione del punto 17) per assenza in Aula del presentatore.

Punto 18) all'ordine del giorno

Mozione presentata dai consiglieri Venturini e Bozza relativa a "DPR 633/1972 tabella A parte III punto 103. Applicazione IVA agevolata al 10% per l'erogazione di energia elettrica e fornitura di gas all'interno di strutture di accoglienza collettive quali centri di servizio, case di riposo, residenze sanitarie assistenziali.". (Mozione n. 197) APPROVATA (Deliberazione n. 162/2022)  [RESOCONTO]


Interviene la consigliera Venturini (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto) che illustra la mozione in oggetto.

Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica la mozione in oggetto.

Il Consiglio approva

Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.

Hanno votato sì:

Andreoli, Baldin, Barbisan, Bet, Bigon, Bisaglia, Boron, Bozza, Camani, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestaro, Corsi, Dolfin, Favero, Finco, Formaggio, Gerolimetto, Lorenzoni, Michieletto, Montanariello, Pan, Pavanetto, Piccinini, Polato, Possamai Gianpiero, Puppato, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Scatto, Soranzo, Sponda, Valdegamberi, Venturini, Vianello, Zanoni, Zecchinato, Zottis

Hanno votato no:

nessuno

Astenuti:

nessuno

Non votanti:

nessuno

Punto 19) all'ordine del giorno

Mozione presentata dai consiglieri Camani, Ostanel, Giacomo Possamai, Bigon, Montanariello, Zanoni, Zottis e Lorenzoni relativa a "LA Regione Veneto contro l'omofobia, la discriminazione per motivi di orientamento sessuale, identità di genere e ogni altra forma di discriminazione". (Mozione n. 325) RESPINTA  [RESOCONTO]


Interviene la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto) che illustra la mozione in oggetto.

In discussione generale interviene la consigliera Baldin (Movimento 5 Stelle).

Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica la mozione in oggetto.

Il Consiglio non approva

Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.

Hanno votato sì:

Baldin, Bigon, Camani, Lorenzoni, Montanariello, Ostanel, Possamai Giacomo, Zanoni, Zottis

Hanno votato no:

Andreoli, Barbisan, Bet, Bisaglia, Boron, Cecchetto, Centenaro, Cestaro, Corsi, Dolfin, Favero, Finco, Formaggio, Gerolimetto, Michieletto, Pan, Pavanetto, Piccinini, Polato, Possamai Gianpiero, Puppato, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Soranzo, Sponda, Valdegamberi, Vianello, Zecchinato

Astenuti:

Bozza, Venturini

Non votanti:

nessuno

Sull'ordine dei lavori intervengono i consiglieri Camani (Partito Democratico Veneto), Scatto (Zaia Presidente) e Montanariello (Partito Democratico Veneto).

Punto 13) all'ordine del giorno

Risoluzione presentata dai consiglieri Ostanel, Guarda, Baldin, Lorenzoni, Bigon, Camani, Montanariello, Possamai, Zanoni e Zottis relativa a "Basta morire di clima: istituire una giornata nazionale per la mobilitazione contro i cambiamenti climatici e le sue vittime". (Risoluzione n. 69) RESPINTA  [RESOCONTO]


Interviene la consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) che illustra la risoluzione in oggetto.

In discussione generale intervengono i consiglieri Rizzotto (Zaia Presidente), Lorenzoni (Gruppo Misto), Camani (Partito Democratico Veneto), Zanoni (Partito Democratico Veneto), Valdegamberi (Gruppo Misto), Montanariello (Partito Democratico Veneto) e Formaggio (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni).

Per fatto personale interviene il consigliere Zanoni (Partito Democratico Veneto).

In discussione generale interviene il consigliere Pan (Liga Veneta per Salvini Premier).

Durante l'intervento del consigliere Pan assume la presidenza la Vicepresidente Francesca Zottis.

Per fatto personale interviene il consigliere Montanariello (Partito Democratico Veneto).

La seduta è sospesa alle ore 16.14.

La seduta riprende alle ore 16.16.

In discussione generale intervengono le consigliere Baldin (Movimento 5 Stelle) e Ostanel (Il Veneto che Vogliamo).

Per fatto personale intervengono i consiglieri Zanoni (Partito Democratico Veneto), Montanariello (Partito Democratico Veneto) e Rizzotto (Zaia Presidente).

In discussione generale intervengono l'assessore Corazzari e il consigliere Michieletto (Zaia Presidente).

Il consigliere Valdegamberi (Gruppo Misto) interviene per fatto personale.

Il consigliere Possamai Giacomo (Partito Democratico Veneto) interviene in discussione generale.

In dichiarazione di voto intervengono i consiglieri Camani (Partito Democratico Veneto), Villanova (Zaia Presidente), Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), Soranzo (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni) e Lorenzoni (Gruppo Misto).

Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica la risoluzione in oggetto.

Il Consiglio non approva

Ai sensi dell'articolo 50, comma 4 dello Statuto si riportano i voti espressi dai singoli Consiglieri.

Hanno votato sì:

Baldin, Bigon, Camani, Lorenzoni, Montanariello, Ostanel, Possamai Giacomo, Zanoni, Zottis

Hanno votato no:

Andreoli, Barbisan, Bet, Bisaglia, Cavinato, Cecchetto, Centenaro, Cestaro, Corsi, Dolfin, Favero, Formaggio, Gerolimetto, Michieletto, Pan, Pavanetto, Piccinini, Polato, Possamai Gianpiero, Puppato, Razzolini, Rigo, Rizzotto, Sandonà, Scatto, Soranzo, Sponda, Valdegamberi, Vianello, Villanova, Zecchinato

Astenuti:

nessuno

Non votanti:

Bozza, Venturini

Il PRESIDENTE dichiara chiusa la seduta.

Il Consiglio regionale sarà convocato a domicilio.

La seduta termina alle ore 17.05.

Consiglieri presenti o partecipanti in modalità telematica:
ANDREOLI Marco
MONTANARIELLO Jonatan
BALDIN Erika
OSTANEL Elena
BARBISAN Fabiano
PAN Giuseppe
BET Roberto
PAVANETTO Lucas
BIGON Anna Maria
PICCININI Tomas
BISAGLIA Simona
POLATO Daniele
BORON Fabrizio
POSSAMAI Giacomo
BOZZA Alberto
POSSAMAI Gianpiero
CAMANI Vanessa
PUPPATO Giovanni
CAVINATO Elisa
RAZZOLINI Tommaso
CECCHETTO Milena
RIGO Filippo
CENTENARO Giulio
RIZZOTTO Silvia
CESTARO Silvia
SANDONA' Luciano
CIAMBETTI Roberto
SCATTO Francesca
CORSI Enrico
SORANZO Enoch
DOLFIN Marco
SPONDA Alessandra
FAVERO Marzio
VALDEGAMBERI Stefano
FINCO Nicola Ignazio
VENTURINI Elisa
FORMAGGIO Joe
VIANELLO Roberta
GEROLIMETTO Nazzareno
VILLANOVA Alberto
GUARDA Cristina
ZANONI Andrea
LORENZONI Arturo
ZECCHINATO Marco
MICHIELETTO Gabriele
ZOTTIS Francesca






LA CONSIGLIERA SEGRETARIA
f.to Alessandra SPONDA






IL PRESIDENTE
f.to Francesca ZOTTIS







N.B. Gli emendamenti e i verbali di votazione, che costituiscono parte integrante del presente processo verbale, sono consultabili presso l'Ufficio Attività Istituzionali.
Le richieste di modifica delle votazioni diverse da quelle previste dall'articolo 89 del Regolamento sono menzionate nel Resoconto.

PROCESSO VERBALE
Redazione a cura di Alessandro Vian e Paola Lombardo