ResocontoVerbali

Seduta del consiglio regionale del 13/12/2023 n. 120

Resoconto n. 120 - 11^ legislatura
Resoconto 120 a Seduta pubblica
Mercoledì, 13 dicembre 2023
SOMMARIO
Assume la Presidenza
Il Presidente Roberto CIAMBETTI
La Seduta inizia alle ore 10.52

PRESIDENTE

Colleghi, se ci accomodiamo, riprendiamo i lavori, anche perché abbiamo davanti una giornata intensa; intensa e lunga, direi.
Relatore, correlatore e Assessore, io riprendo i lavori.
Buongiorno, ben ritrovati. Ci siamo lasciati solo da qualche ora.
Diamo inizio alla 120a Seduta pubblica del Consiglio regionale. I lavori si svolgono sulla base dell'ordine del giorno prot. n. 17103 del 7 dicembre 2023.
PUNTO
2


COMUNICAZIONI DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO

Hanno comunicato congedo
Luca ZAIA
Simona BISAGLIA
Milena CECCHETTO
I congedi sono concessi.
Due Consigliere seguono i lavori da remoto, a termini di Regolamento e di delibera dell'Ufficio di Presidenza.
PUNTO
6



DISEGNO DI LEGGE RELATIVO A "COLLEGATO ALLA LEGGE DI STABILITÀ REGIONALE 2024". (PROGETTO DI LEGGE N. 230) APPROVATO (DELIBERAZIONE LEGISLATIVA N. 30/2023)

(Prosecuzione dell'esame dell'articolato e relativi emendamenti del progetto di legge in oggetto iniziato nella 119a Seduta consiliare di martedì 12 dicembre 2023)

PRESIDENTE

Siamo a pagina 45.
Emendamento n. A0017 presentato dalla consigliera Baldin, articolo X, aggiuntivo, che prevede:
Art. x - Contributi regionali per l'efficientamento energetico del patrimonio edilizio pubblico adibito a strutture ospedaliere in Veneto
1. La Giunta regionale è autorizzata a costituire un apposito fondo da destinare alle Aziende ULSS e Aziende ospedaliere al fine di aumentare l'efficientamento energetico o sviluppare l'autoproduzione di energia elettrica del patrimonio edilizio di proprietà pubblica e adibito a struttura ospedaliera.
2. La Giunta regionale individua le aree prioritarie di intervento e stabilisce i criteri e le modalità di assegnazione di cui al comma 1.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in euro 40.000.000,00 per l'esercizio 2024, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 13 "Tutela della Salute"; Programma 05 "Servizio sanitario regionale"; Titolo 2 "Spesa in conto capitale" del bilancio di previsione 2024-2026.
4. Agli oneri in conto capitale quantificati in euro 40.000.000,00 per ciascuno degli esercizi 2025 e 2026 si fa fronte con contestuale aumento dell'autorizzazione all'indebitamento previsto dall'art. 3 del pdlr 232 "Bilancio di previsione per l'esercizio 2024-2026". Agli oneri correnti (quota interessi mutuo) e in conto capitale (quota capitale mutuo) relativi alla rata di ammortamento, quantificati in euro 2.400.000,00 per il 2025 e 4.800.000,00 per il 2026, si fa fronte secondo quanto indicato nella seguente tabella.
Scheda finanziaria (variazioni di cassa pari alle variazioni di competenza)
Variazione 2024
Variazione 2025
Variazione 2026
M13 "Tutela della salute"
P05 "SSR - investimenti sanitari"
articolo x - Contributi regionali per l'efficientamento energetico del patrimonio edilizio pubblico adibito a strutture ospedaliere in Veneto
+ 40.000.000,00
+2.400.000,00
+4.800.000,00
LR 44/2019 art. 2
- 40.000.000,00


M20 Fondi e accantonamenti P01 "Fondo di riserva" - L.R. 39/2001, articolo 18
0,00
- 2.400.000,00
-4.800.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Sono apportati i relativi coordinamenti all'articolo del PDLR 231 (L. di stabilità 2024) e all'art. 4 del PDLR 232 (Bilancio di previsione 2024-2026)
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0017. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0006, pagina 47, presentato dal consigliere Lorenzoni, aggiuntivo, che prevede:
Art. XX Contributi regionali per l'efficientamento energetico del patrimonio edilizio pubblico adibito a strutture ospedaliere del Veneto
1. La Giunta regionale è autorizzata a costituire un apposito fondo da destinare alle Aziende ULSS e Aziende ospedaliere al fine di aumentare l'efficientamento energetico o sviluppare l'autoproduzione di energia elettrica del patrimonio edilizio di proprietà pubblica ed adibito a strutture ospedaliere.
2. La Giunta regionale, sentita la competente Commissione consiliare, definisce entro sessanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge i criteri e le modalità per rassegnazione delle risorse del fondo di cui al comma 1, tenendo comunque conto che gli interventi devono garantire un miglioramento nel parametro di efficienza energetica dell'edificio di almeno 2 classi energetiche.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in 40.000.000,00 di euro per l'esercizio 2024 e 45.000.000 di euro per l'esercizio 2025 si fa fronte con le risorse allocate nelle Missione 13 "Tutela della Salute" Programma 05 "Servizio sanitario regionale - investimenti sanitari" Titolo 2 "Spese in conto capitale" del Bilancio di previsione 2024-2026.
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2024
Variazione proposta
2025
Variazione proposta
2026
Variazione proposta
M13 "TUTELA DELLA SALUTE" P05 "SERVIZIO SANITARIO REGIONALE INVESTIMENTI SANITARI"
TITOLO II SPESE IN CONTO CAPITALE
Nuovo articolo PDL 230 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2024"
+ 40.000.000,00
+ 45.000.000,00
+0,00
M06 "POLITICHE GIOVANILI, SPORT E TEMPO LIBERO"
P01 "SPORT E TEMPO LIBERO"
Art. 2 della L.R. 44/2019 "Collegato alla legge di Stabilità 2020"
M50 Debito Pubblico
P01-P02 Rata ammortamento mutuo (interessi + capitale)
M20 Fondi di accantonamenti
P01 Fondo di riserva
(L.R.39/2001)
- 40.000.000,00
0,00
1.800.000
-1.800.000
0,00
3.000.000
-3.000.000
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Sono apportati i conseguenti coordinamenti all'allegato 2 del PDL 231 "Legge di Stabilità regionale 2024", e all'articolo 4 del PDL 232 (bilancio di previsione 2024/2026).
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0006. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Siamo sull'articolo 3.
Emendamento n. A0003, pagina 50, presentato dalla consigliera Guarda, articolo 3, rubrica Sviluppo del marketing pubblico territoriale, comma 2, modificativo, che prevede:
Al comma 2 dell'articolo 3, dopo le parole "promozionali", sono inserite le seguenti parole: ", previa adozione di un programma annuale sul quale si esprime la competente commissione consiliare entro trenta giorni dalla ricezione, decorsi i quali si prescinde dal parere."
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0003. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0071, pagina 51, presentato dalla consigliera Camani, articolo 3, modificativo, che prevede:
All'articolo 3, dopo il comma 2 è inserito il seguente:
"2 bis. La Giunta predispone annualmente un Programma regionale per le iniziative e attività di marketing pubblico territoriale in cui siano indicate le finalità e gli strumenti a cui ricorrere per la valorizzazione e la promozione del Veneto. Su tale programma si esprime entro trenta giorni la competente commissione consiliare;"
Prego, collega Camani.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Molto velocemente, Presidente.
Questo è un emendamento che abbiamo presentato perché, come avevamo fatto rilevare in occasione di un'altra discussione, ci sembrava strano che ci fossero alcuni capitoli di spesa nella Missione "Trasporti" e nella Missione "Turismo", che anziché essere assegnati all'Assessorato di riferimento costituivano sostanzialmente il famoso capitolo delle spese del Presidente, cioè quelle iniziative che il Presidente ritiene meritevoli e che finanzia attraverso le risorse del bilancio.
Quindi, apprezziamo il fatto che si sia fatta chiarezza sul punto e che quindi sia stata, con questo emendamento, istituita una linea di spesa più specifica e idonea per il Presidente ed è stato finanziato questo nuovo capitolo con 800.000 euro per le iniziative che il Presidente decide di fare, dagli influencer, ai web creator, al patrimonio Unesco, alle pubblicazioni; iniziative che si svolgono su esclusiva iniziativa e interesse del Presidente.
Siccome tutte le attività che fa la Giunta, nella stragrande maggioranza dei casi, si fondano su una programmazione e su una progettazione, se proprio dobbiamo – come è in parte giusto perché è fisiologico che un Presidente di Regione abbia una linea di finanziamento a parte – lasciare che sia libero il Presidente nel destinare queste risorse, chiediamo che per le iniziative finanziate su questo capitolo la Giunta relazioni al Consiglio e in particolar modo produca una relazione annuale alla competente Commissione che esprime il proprio parere in riferimento alle iniziative proposte dal Presidente.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0071. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Metto in votazione l'articolo 3.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo 4.
Emendamento n. A0004, pagina 55, presentato dalla consigliera Guarda, articolo 4, rubrica Modifiche all'art. 55 bis della legge regionale 10 ottobre 1989, n. 40 "Disciplina della ricerca, coltivazione e utilizzo delle acque minerali e termali" e successive modifiche e integrazioni, soppressivo, che prevede:
L'articolo 4 è soppresso.
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0004. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0072 della collega Camani, pagina 56.
Collega Camani, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Chiedo l'accantonamento, Presidente.

PRESIDENTE

Accantonato.
Passiamo all'articolo 5, che non ha nessun emendamento.
Metto in votazione l'articolo 5.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0021, pagina 60, presentato dalla consigliera Baldin, articolo X, aggiuntivo, che prevede:
Articolo x - Sperimentazione di tariffe agevolate per studenti su trasporto pubblico locale
1. La Giunta regionale è autorizzata a istituire in via sperimentale, sentiti gli enti e gli operatori interessati, un sistema di agevolazioni tariffarie riservato agli studenti di ogni ordine e grado residenti in Veneto o che frequentano istituti ubicati in Veneto.
2. La Giunta regionale individua le aree prioritarie di intervento e stabilisce i criteri e le modalità di assegnazione di cui al comma 1.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in euro 4.000.000,00, si fa fronte per gli esercizi 2024 e 2025, con le risorse allocate nella Missione 10 - Trasporto pubblico locale; Programma 02 - Trasporto pubblico locale; Titolo I spese correnti del bilancio di previsione 2024-2026.
Scheda finanziaria (le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza)

Variazione 2024
Variazione 2025
Variazione 2026
M10 - Trasporti e mobilità
P02 - Trasporto pubblico locale
Titolo 1 "Spese correnti"
art. x - Sperimentazione di tariffe agevolate per studenti su trasporto pubblico locale
+ 4.000.000,00
+4.000.000,00
0,00
M20 Fondi e accantonamenti
P01 Fondo di riserva
L.R. 39/2001, articolo 18
- 4.000.000,00
-4.000.000,00
0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Metto in votazione l'emendamento n. A0021. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0023, pagina 62, presentato dalla consigliera Baldin, articolo X, aggiuntivo, che prevede:
Articolo x - Contenimento del prezzo di acquisto di biglietti e abbonamenti per particolari categorie di utenti del trasporto pubblico
1. La Giunta regionale è autorizzata a erogare contributi per l'acquisto di biglietti e abbonamenti del trasporto pubblico da parte di studenti e persone con disabilità.
2. La Giunta regionale individua le aree prioritarie di intervento e stabilisce i criteri e le modalità di assegnazione di cui al comma 1.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in euro 1.000.000,00, si fa fronte per l'esercizio 2024, con le risorse allocate nella Missione 10 "Trasporto pubblico locale", Programma 1006 "Politica regionale unitaria per i trasporti e il diritto alla mobilità" Titolo I "spese correnti" del bilancio di previsione 2024-2026.
Scheda finanziaria (le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza)

Variazione 2024
Variazione 2025
Variazione 2026
M10 - Trasporti e mobilità
P02 - Trasporto pubblico locale
Titolo I "Spese correnti"
art. x Contenimento del prezzo di acquisto di biglietti e abbonamenti per particolari categorie di utenti del trasporto pubblico
+1.000.000,00
0,00
0,00
M20 Fondi e accantonamenti
P01 Fondo di riserva
L.R. 39/2001, art. 18
-1.000.000,00
0,00
0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Metto in votazione l'emendamento n. A0023. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0076, presentato dai consiglieri Montanariello, Zanoni, Bigon, Camani, Luisetto, Zottis, aggiuntivo, che prevede:
Art. XX Contributi per l'acquisto di mezzi adibiti al TPL ad alimentazione elettrica.
1. La Giunta regionale è autorizzata a concedere contributi in favore degli enti territorialmente competenti per il servizio di trasporto pubblico locale, con vincolo di destinazione alle aziende affidatarie dei servizi, per il rinnovo del parco automobilistico e della flotta per la navigazione lagunare mediante acquisto di mezzi ad alimentazione elettrica e contestuale rottamazione di quelli a maggiore impatto ambientale.
2. La Giunta regionale, entro 60 giorni dall'approvazione del presente articolo e sentita la competente commissione consiliare, approva le modalità per l'erogazione dei contributi di cui al comma 1.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in euro 10.000.000,00 per ciascuno degli esercizi 2024, 2025 e 2026, si fa fronte mediante le risorse allocate alla Missione 10 "Trasporti e diritto alla mobilità", Programma 1002 "Trasporto pubblico locale", Titolo 2 "Spese in conto capitale" del bilancio di previsione 2024-2026.
All'onere in conto capitale quantificato in euro 10.000.000,00 per ciascuno degli esercizi 2024, 2025, 2026 si fa fronte con contestuale aumento dell'autorizzazione all'indebitamento prevista all'articolo 4 del PDL n. 232 "Bilancio di previsione per l'esercizio 2024-2026". Agli oneri correnti (quota interessi mutuo) e in conto capitale (quota capitale mutuo) relativi alla rata di ammortamento, quantificati in euro 700.000,00 per l'esercizio 2024 e in euro 1.400.000,00 per l'esercizio 2025 si fa fronte secondo quanto indicato nella seguente tabella.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE di spesa PROGRAMMA di spesa Legge regionale di spesa
2024
Variazione proposta
2025
Variazione proposta
2026
Variazione proposta
M50 Debito pubblico
P01-P02 Rata ammortamento mutuo (interessi + capitale)
M20 Fondi e accantonamenti P01 Fondo di riserva
(L.R. 39/2001; articolo 17)
(L.R. 39/2001, articolo 18)
+700.000,00
-700.000,00
+1.400.000,00
-900.000,00
-500.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0076. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0024, pagina 66, presentato dalla consigliera Baldin, articolo X, aggiuntivo, che prevede:
Articolo x - Disposizione per l'incremento del numero di veicoli ad alimentazione elettrica nel Trasporto Pubblico Locale.
1. La Giunta regionale è autorizzata a erogare contributi per l'incremento del numero di veicoli ad alimentazione elettrica utilizzati nell'ambito del servizio di trasporto pubblico locale.
2. La Giunta regionale individua le aree prioritarie di intervento e stabilisce i criteri e le modalità di assegnazione di cui al comma 1.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in euro 10.000.000,00, si fa fronte per l'esercizio 2024, con le risorse allocate nella Missione 10 "Trasporti e diritto alla mobilità", Programma 1002 "Trasporto pubblico locale" Titolo 2 "spese in conto capitale"; del bilancio di previsione 2024-2026.
All'onere in conto capitale quantificato in euro 10.000.000,00 per ciascuno degli esercizi 2024, 2025, 2026 si fa fronte con contestuale aumento dell'autorizzazione all'indebitamento previsto dall'articolo 3 del pdlr n. 232 "Bilancio di previsione per l'esercizio 2024-2026". Agli oneri correnti (quota interessi mutuo) e in conto capitale (quota capitale mutuo) relativi alla rata di ammortamento, quantificati in euro 600.000,00 per l'esercizio 2025 e 1.200.000,00 per l'esercizio 2026, si fa fronte secondo quanto indicato nella seguente tabella.
Scheda finanziaria (le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza)

Variazione 2024
Variazione 2025
Variazione 2026
Missione 50 Debito pubblico Programma 5001 e 5002 rata ammortamento mutuo (interessi + capitale)
art. x Disposizione per l'incremento del numero di veicoli ad alimentazione elettrica nel Trasporto Pubblico Locale
+0,00
+600.000,00
+1200.000,00
M20 Fondi e accantonamenti
P01 Fondo di riserva
L.R. 39/2001, art. 18
-0,00
+600.000,00
+1.200.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Metto in votazione l'emendamento n. A0024. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0025, pagina 68, presentato dalla consigliera Baldin, articolo X, aggiuntivo, che prevede:
ART. X - CONTRIBUTO PER IL FINANZIAMENTI DI PROGETTI DI RECUPERO, VALORIZZAZIONE ED EFFICIENTAMENTO DEI PONTI MOBILI SUI CORPI IDRICI NAVIGABILI
1. La Giunta regionale è autorizzata ad erogare contributi a sostegno di progetti volti al recupero, alla valorizzazione e all'efficientamento dei ponti mobili presenti sui corpi idrici nel territorio regionale, con priorità per gli interventi che comportano un abbattimento dei costi di funzionamento e manutenzione.
2. La Giunta regionale individua le aree prioritarie di intervento e stabilisce modalità e criteri per l'erogazione dei contributi di cui al comma 1.
3. Agli oneri correnti derivanti dall'applicazione della presente legge, quantificati in euro 500.000,00 per ciascuno degli esercizi 2024, 2025, 2026, si provvede con le risorse allocate nella Missione 10 trasporti e diritto alla mobilità, Programma 1003 trasporti per vie d'acqua.
Scheda finanziaria (le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza)

Variazione 2024
Variazione 2025
Variazione 2026
M10 trasporti e diritto alla mobilità
P03 trasporti per vie d'acqua
art. x - CONTRIBUTO PER IL FINANZIAMENTI DI PROGETTI DI RECUPERO, VALORIZZAZIONE ED EFFICIENTAMENTO DEI PONTI MOBILI SUI CORPI IDRICI NAVIGABILI
+ 1.000.000,00
+ 1.000.000,00
+ 1.000.000,00
M20 Fondi e accantonamenti
P01 Fondo di riserva
L.R. 39/2001, art. 18
- 1.000.000,00
- 1.000.000,00
- 1.000.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Metto in votazione l'emendamento n. A0025. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0079, presentato dal consigliere Montanariello, articolo, aggiuntivo, che prevede:
Art. XX Contributo straordinario al Comune di Chioggia per il ripristino del ponte della Fossetta
1. La Giunta regionale è autorizzata a erogare nell'esercizio 2024 un contributo straordinario a favore del Comune di Chioggia per il ripristino del ponte della Fossetta.
2. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo quantificati in 500.000,00 di euro per l'esercizio 2024, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 10 "Trasporti e diritto alla mobilità", Programma 1005 "Viabilità e infrastrutture stradali", Titolo II Spese in conto capitale del bilancio di previsione 2024-2026.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE
PROGRAMMA Legge Regionale di spesa
2024
Variazione proposta
2025
Variazione proposta
2026
Variazione proposta
M10 TRASPORTI E DIRITTO ALLA MOBILITÀ
P1005 VIABILITÀ E INFRASTRUTTURE STRADALI
Titolo II Spese in conto capitale
Nuovo articolo pdl n. 230 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2024"
+ 500.000,00
+ 500.000,00
0,00
0,00
M20 Fondi e accantonamenti
P2001 Fondo di riserva
L.R. 39/2001, art. 18
- 500.000,00
- 500.000,00
0,00
0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0079. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0082, presentato dal consigliere Montanariello, articolo, aggiuntivo, che prevede:
Art. XX Completamento della progettazione del collegamento ferroviario Venezia Chioggia
1. Al fine di ridurre l'utilizzo dei mezzi privati, con il conseguente beneficio sia in termini ambientali che di sicurezza stradale, la Giunta regionale è autorizzata a completare la progettazione del collegamento ferroviario diretto tra Venezia e Chioggia.
2. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo quantificati in 600.000,00 di euro per l'esercizio 2024, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 10 "Trasporti e mobilità", Programma 01 "Trasporto ferroviario", Titolo I "Spese correnti" del bilancio di previsione 2024-2026.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE
PROGRAMMA Legge Regionale di spesa
2024
Variazione proposta
2025
Variazione proposta
2026
Variazione proposta
M10 Trasporti e Mobilità
P0901 Trasporto ferroviario
Titolo II Spese in conto capitale
Nuovo articolo PDL 230 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2024"
+ 600.000,00
+ 600.000,00
0,00
0,00
M20 Fondi e accantonamenti
P2001 Fondo di riserva
L.R. 39/2001, art. 18
- 600.000,00
- 600.000,00
0,00
0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Prego, consigliere Montanariello.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, è un emendamento sul trasporto ferroviario Venezia-Chioggia. Non lo discuto adesso, perché abbiamo altri due momenti importanti di bilancio.
Chiedo, visto che è qui la Vicepresidente e visto che il presidente Zaia aveva annunciato novità, magari prima che finisca la sessione di bilancio, di sapere qualcosa.
Non lo faccio con questo emendamento. Abbiamo altri due giorni, credo. Chiedo se, magari, le novità che ha annunciato il presidente Zaia le condivide con noi la vicepresidente De Berti.
Grazie.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0082. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0026, pagina 74, presentato dalla consigliera Baldin, articolo X, aggiuntivo, che prevede:
ART. X - Collegamento ferroviario Venezia-Chioggia
1. La Giunta regionale è autorizzata a stanziare i fondi necessari al completamento della progettazione del collegamento ferroviario tra Venezia e Chioggia.
2. La Giunta regionale individua le aree prioritarie di intervento e stabilisce i criteri e le modalità di assegnazione di cui al comma 1.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione della presente legge, quantificati in euro 300.000,00 per l'esercizio 2024, si provvede con le risorse allocate nella Missione 10 "trasporti e diritto alla mobilità"; Programma 01 "trasporto ferroviario"; Titolo I "Spese correnti" del bilancio di previsione 2024-2026.
Scheda finanziaria (le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza)

Variazione 2024
Variazione 2025
Variazione 2026
Missione 10 trasporti e diritto alla mobilità
Programma 1001 trasporto ferroviario
ART. X - Collegamento ferroviario Venezia - Chioggia
+ 300.000,00
0,00
0,00
M20 Fondi e accantonamenti
P01 Fondo di riserva
L.R. 39/2001, articolo 18
- 300.000,00
0,00
0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Metto in votazione l'emendamento n. A0026. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0077, pagina 75, presentato dal consigliere Montanariello, articolo, aggiuntivo, che prevede:
Art. XX Contributo straordinario per l'illuminazione dei canali esterni di Venezia e Chioggia.
1. La Giunta regionale è autorizzata a erogare nell'esercizio 2024 un contributo straordinario di 1.000.000,00 di euro a favore del Provveditorato interregionale per le Opere Pubbliche per il Veneto, il Trentino-Alto Adige e il Friuli-Venezia Giulia per l'installazione di lampioni lungo i canali della laguna di Venezia e Chioggia.
2. La Giunta regionale entro sessanta giorni dall'approvazione della presente legge stipula una convenzione con il Provveditorato interregionale per le Opere Pubbliche per il Veneto, il Trentino-Alto Adige e il Friuli-Venezia Giulia per la definizione dell'intervento di cui al comma 1.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo quantificati in 1.000.000,00 di euro per l'esercizio 2024, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 10 "Trasporti e diritto alla mobilità", Programma 1003 "Trasporti per vie d'acqua", Titolo I Spese correnti del bilancio di previsione 2024-2026.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE
PROGRAMMA Legge Regionale di spesa
2024
Variazione proposta
2025
Variazione proposta
2026
Variazione proposta
M10 "Trasporti e diritto alla mobilità"
P1003 "Trasporti per vie d'acqua"
Titolo I Spese correnti
Nuovo articolo pdl 230 "Collegato alla Legge di Stabilità 2024"
+ 1.000.000,00
+ 1.000.000,00
0,00
0,00
M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P2001 FONDO DI RISERVA
L.R. 39/2001, art. 18
- 1.000.000,00
- 1.000.000,00
0,00
0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0077. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0027, pagina 77, presentato dalla consigliera Baldin, articolo X, aggiuntivo, che prevede:
ART. X - Illuminazione dei canali esterni di Venezia e Chioggia
1. La Giunta regionale è autorizzata a erogare contributi per l'installazione di dispositivi volti all'illuminazione dei canali della Laguna Veneta.
2. La Giunta regionale individua le aree prioritarie di intervento e stabilisce i criteri e le modalità di assegnazione di cui al comma 1.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione della presente legge, quantificati in euro 300.000,00 per l'esercizio 2024, si provvede con le risorse allocate nella Missione 10 "trasporti e diritto alla mobilità"; Programma 1003 "trasporti per vie d'acqua"; Titolo I "Spese correnti" del bilancio di previsione 2024-2026.
Scheda finanziaria (le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza)

Variazione 2024
Variazione 2025
Variazione 2026
Missione 10 trasporti e diritto alla mobilità
Programma 1003 trasporti per vie d'acqua
ART. X - Illuminazione dei canali esterni di Venezia e Chioggia
+ 300.000,00
0,00
0,00
M20 Fondi e accantonamenti
P01 Fondo di riserva
L.R. 39/2001, articolo 18
- 300.000,00
0,00
0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0027. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento n. A0081, presentato dal consigliere Montanariello, è ritirato.
Abbiamo finito il volume n. 1. Ce ne sono un paio accantonati, mi pare.
C'è un emendamento di Giunta, collegato al fascicolo n. 1, che dobbiamo votare per ordine cronologico di testo.
Emendamento n. A0146, pagina 80-bis, presentato dall'assessore Calzavara, aggiuntivo, che prevede:
Art. XX Contributi regionali alle Aziende del TPL non di linea per rinnovazione tecnologica
1. Al fine di promuovere l'utilizzo di nuove tecnologie finalizzate ad implementare l'erogazione di servizi di mobilità nel trasporto pubblico locale non di linea, anche per migliorare l'impatto sull'ambiente, la Giunta regionale è autorizzata ad assegnare specifici contributi alle aziende operanti nel settore del trasporto pubblico non di linea nel territorio regionale del Veneto.
2. La Giunta regionale sentita la competente Commissione consiliare, determina i criteri e le modalità per l'assegnazione e l'erogazione dei contributi di cui al comma 1, tenendo anche conto delle vigenti norme in materia di aiuti di stato.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo quantificati in 40.000,00 euro per l'esercizio 2024, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 10 "Trasporti e mobilità", Programma 02 "Trasporto pubblico locale", Titolo II "Spese in conto capitale" del bilancio di previsione 2024-2026.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE
PROGRAMMA Legge Regionale di spesa
2024
Variazione proposta
2025
Variazione proposta
2026
Variazione proposta
M10 "TRASPORTI E MOBILITÀ"
P02 "TRASPORTO PUBBLICO LOCALE"
Titolo II Spese in conto capitale
Nuovo articolo pdl n. 230 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2024"
+ 40.000,00
+ 40.000,00


M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P01 FONDO DI RISERVA
L.R. n. 39/2001 "Ordinamento del bilancio e della contabilità della regione"
- 40.000,00


Saldo
0,00


Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0146. Relatore favorevole.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo al secondo fascicolo.
L'articolo 6 non ha emendamenti.
Metto in votazione l'articolo 6.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0104 di pagina 1 del secondo fascicolo, presentato dai consiglieri Zanoni, Camani, Bigon, Luisetto, Montanariello, Zottis, articolo x, aggiuntivo, che prevede:
Art. XX
Contributi straordinari per interventi di tutela e mantenimento delle api e degli altri insetti impollinatori
1. Al fine di favorire la tutela e il mantenimento delle api e degli altri insetti impollinatori nel territorio veneto, la Giunta regionale è autorizzata a riconoscere all'Agenzia Veneta per la innovazione nel settore primario (AVISP), di cui alla legge regionale 28 novembre 2014, n. 37 "Istituzione dell'agenzia veneta per l'innovazione nel settore primario", contributi straordinari per il finanziamento a soggetti pubblici e privati di progetti finalizzati alla creazione, all'interno di terreni agricoli, di aree verdi coltivate con essenze vegetali utili agli insetti impollinatori e colture officinali mellifere.
2. L'Agenzia Veneta per la innovazione nel settore primario, entro novanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, definisce i requisiti minimi dei progetti ammissibili al contributo.
3. I soggetti interessati presentano i progetti per gli interventi nei termini e secondo le modalità definiti annualmente dall'Agenzia Veneta per la innovazione nel settore primario; in sede di prima applicazione, l'AVISP provvede entro 90 giorni dallo scadere del termine di cui al comma 2.
4. Agli oneri derivanti dall'attuazione del presente articolo, quantificati in euro 500.000,00 per ciascuno degli esercizi 2024, 2025 e 2026 si fa fronte mediante le risorse assegnate alla Missione 09 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente", Programma 0908 "Qualità dell'aria e riduzione dell'inquinamento", Titolo I Spese correnti del bilancio di previsione 2024-2026.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione:
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2024
Variazione proposta
2025
Variazione proposta
2026
Variazione proposta
M09 SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELE DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE
P0908 QUALITà DELL'ARIA E RIDUZIONE DELL'INQUINAMENTO
Titolo I Spese correnti
Nuovo articolo pdl 230 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2024"
+500.000,00
+ 500.000,00
+500.000,00
+500.000,00
+500.000,00
+500.000,00
M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P01 FONDO DI RISERVA
L.R. n. 39/2001 Art. 18
-500.000,00
-500.000,00
-500.000,00
-500.000,00
-500.000,00
-500.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Prego, collega Zanoni.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

È un emendamento di estrema attualità perché si occupa di prevedere dei contributi per favorire la tutela e il mantenimento delle api. Questo è un insetto importantissimo, perché è una sentinella della nostra biodiversità e ci dice com'è la salute delle nostre campagne e quindi anche la salute delle produzioni alimentari che poi arrivano nei nostri piatti.
è quindi fondamentale che la Regione intervenga in modo che, tramite l'Agenzia Veneta per l'innovazione del settore primario, finanzi dei progetti finalizzati alla creazione, all'interno dei terreni agricoli, di aree verdi coltivate con essenze utili a mantenere questi importanti insetti impollinatori.
Lo stanno facendo tanti Sindaci con appartenenze politiche diverse naturalmente.
Sarebbe importante che anche la Regione Veneto si facesse carico di queste utili iniziative che già sono state intraprese nei territori, perché tutelare le api vuol dire tutelare la biodiversità, ma soprattutto tutelare la salute di tutti noi cittadini.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0104. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0119 di pagina 3 presentato dai consiglieri Zanoni, Camani, Bigon, Luisetto, Montanariello, Zottis, aggiuntivo, che prevede:
Art. XX
Misure a tutela della salute dai rischi derivanti dall'utilizzo di pesticidi in agricoltura
1. La Regione del Veneto, nel rispetto di quanto previsto dalla normativa dell'Unione europea e statale, al fine di tutelare la salute delle persone e degli animali, detta disposizioni relative all'utilizzo di pesticidi in applicazione del principio di precauzione connesso al potenziale rischio derivante dall'"effetto deriva", ovvero dal movimento del prodotto fitosanitario nell'atmosfera dall'area trattata verso qualsiasi sito non bersaglio.
2. È vietato l'utilizzo di pesticidi, in relazione all' "effetto deriva" in prossimità di:
a) edifici pubblici o privati abitati o luoghi frequentati dalla popolazione, quali asili nido e istituti del sistema educativo di istruzione e formazione, nonché strutture sanitarie, sociosanitarie e sociali, con particolare riferimento ai gruppi vulnerabili;
b) luoghi dove siano presenti animali, qualora comporti violazione della normativa in materia di tutela e benessere degli animali.
3. La Giunta regionale promuove attività di informazione sul corretto utilizzo dei pesticidi e sui rischi derivanti, ai fini della tutela della salute.
4. La Giunta regionale, sentita la competente commissione consiliare, individua modalità di attuazione del divieto di cui al comma 2, declinandolo, con particolare riferimento alla tossicità dei prodotti impiegati, alle fasce di rispetto, alle condizioni metereologiche, alle attrezzature o macchine utilizzate per l'applicazione dei prodotti, alla tipologia e allo stadio di sviluppo della coltura da trattare.
5. Le disposizioni di cui al comma 4, quali requisiti minimi uniformi in materia di tutela della salute dai rischi derivanti dall'utilizzo dei pesticidi, si applicano sul territorio regionale fino alla conformazione da parte dei Comuni, nell'ambito della propria autonomia e potestà regolamentare, dei rispettivi regolamenti di polizia rurale.
6. Nelle more della definizione dei provvedimenti della Giunta regionale di cui al comma 4, e comunque a partire dall' 1° marzo 2024, è fatto divieto di utilizzo dei pesticidi a meno di 50 metri da edifici e luoghi di cui al comma 2.
7. Ogni trattamento con prodotti fitosanitari effettuato ai sensi dei commi 2, 4 e 5, in conformità a quanto previsto dal decreto legislativo 14 agosto 2012, n. 150 "Attuazione della direttiva 2009/128/CE che istituisce un quadro per l'azione comunitaria ai fini dell'utilizzo sostenibile dei pesticidi", deve essere comunicato in fa preventiva ai soggetti interessati ed alle competenti autorità addette al controllo nonché iscritto nel registro dei trattamenti, secondo modalità e termini definiti dalla Giunta regionale.
8. Fatta salva l'applicazione delle sanzioni previste dalla normativa statale in materia di utilizzo dei prodotti fitosanitari, la violazione di quanto previsto dal comma 2 è punita con una sanzione amministrativa pecuniaria da 500,00 a 3000,00 euro.
9. Le sanzioni di cui al comma 8 possono essere comminate anche dalla Polizia di Stato, dai Carabinieri, dalle Guardie ambientali volontarie riconosciute e da altri soggetti riconosciuti, previa intesa con le rispettive e competenti amministrazioni dello Stato.
10. Spetta al Comune, competente per territorio, comminare e introitare la sanzione di cui al comma 8, ai sensi della legge regionale 28 gennaio 1977, n. 10 "Disciplina e delega delle funzioni inerenti all'applicazione delle sanzioni amministrative di competenza regionale" e successive modificazioni.
11. Agli oneri derivanti dall'applicazione della presente legge, quantificati in euro 100.000,00 per l'esercizio 2024, si fa fronte con le risorse allocate Missione 09 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente", Programma 0908 "Qualità dell'aria e riduzione dell'inquinamento", Titolo I "Spese correnti" del bilancio di previsione 2024-2026."
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione:
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2024
Variazione proposta
2025
Variazione proposta
2026
Variazione proposta
M09 "SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELE DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE"
P0908 "QUALITà DELL'ARIA E RIDUZIONE DELL'INQUINAMENTO"
Titolo I Spese correnti
Nuovo articolo pdl 230 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2024"
+100.000,00
+ 100.000,00
0,00
0,00
0,00
0,00
M20 "FONDI E ACCANTONAMENTI"
P01 "FONDO DI RISERVA PER LE SPESE IMPREVISTE"
L.R. n. 39/2001 Art. 18
-100.000,00
-100.000,00
0,00
0,00
0,00
0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Prego, collega Zanoni.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
La Regione Veneto ha un'agricoltura molto importante, raccoglie ogni anno dei record anche di produzione, in particolare per quanto riguarda il settore vitivinicolo. È una regione che ospita anche Vinitaly ed è una regione che vede un aumento costante di coltivazione dei prodotti appunto che utilizzano ingenti quantitativi di pesticidi.
Due anni fa, ultimo dato disponibile, siamo arrivati a 15,8 milioni di chili in tutto il Veneto, quindi un uso importante di sostanze chimiche che possono avere delle ripercussioni naturalmente sull'ambiente, sulla salute, sulla biodiversità. Pertanto, si prevedono con questo articolo alcune disposizioni che limitano e tutelano i cittadini, le persone, le aree sensibili, le zone sensibili, tutte quelle aree che vengono percorse dai cittadini nelle ore di svago oppure per questioni di lavoro. E quindi vengono inseriti una serie di dispositivi utili ad evitare che la deriva dei pesticidi possa coinvolgere aree sensibili, le scuole, gli asili, gli ospedali e le case di riposo. è un emendamento sicuramente molto utile che meriterebbe attenzione e ci sono anche in questo caso già dei Sindaci che hanno attuato queste disposizioni a livello di Regolamenti comunali.

PRESIDENTE

Grazie.
Collega Guarda, prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Intervengo a sostegno di questo emendamento per un semplice motivo. C'è un percorso che si sta facendo per ridurre l'impatto dell'utilizzo dei pesticidi nella vita quotidiana delle persone che abitano intorno ad aree particolarmente sottoposte alle pressioni dei trattamenti fitosanitari, ma questo percorso purtroppo non è sufficiente. Questo perché evidentemente l'aumento della diffusione monocolturale e quindi l'aumento della distribuzione della capacità di trasmissione delle fitopatie, insieme con la diffusione ovviamente degli insetti che poi portano queste fitopatie e le diffondono, mettono sotto grande pressione il settore, in particolar modo vitivinicolo, ma non soltanto, nell'utilizzo di nuovi prodotti fitosanitari, tanto da portare anche questa Amministrazione e questa Giunta a pensare di reintrodurre produce prodotti fitosanitari e pesticidi importantissimi, cancellati nel passato dal raggio d'azione dell'agricoltore per un semplice motivo: perché provocavano patologie e danni anche neurologici alle persone, perché hanno contaminato e ancora oggi abbiamo le falde contaminate da queste sostanze, da questi composti.
E, se ancora oggi paghiamo le conseguenze della qualità della nostra acqua e della qualità anche della nostra vita, a causa di questi sistemi, è il tempo di trovare una soluzione e la soluzione non può prescindere da iniziative di questo tipo per proteggere i soggetti più esposti e per proteggere le nostre falde. So che la Giunta regionale, con i suoi uffici, sta facendo un lavoro per cercare di proteggere ulteriormente le risorse di acqua che abbiamo nel sottosuolo, specie nelle aree di ricarica di falda. Se si fa questo lavoro di protezione con progetti per cercare di tutelare fasce di rispetto e per tutelare le falde e gli habitat, è imprescindibile che bisogna attivarsi, anche da questo punto di vista, con questa proposta avanzata dal collega.
Questo lo dobbiamo fare percorrendo anche un'altra strada, che è quella di cominciare a preoccuparci delle politiche di settore dell'agricoltura, che non può essere direzionata esclusivamente in una strategia, in una tipologia e in un settore produttivo: non è possibile perché sennò il nostro territorio, la natura, ci si rivolterà contro e già lo sta facendo a causa dell'eccessiva pressione antropica, decidendo di continuare a coltivare esclusivamente neanche una tipologia di pianta, ma una cultivar di quella tipologia di pianta.
Questo è contrario a qualsiasi buonsenso agronomico, anche insegnatomi, per esempio, dalla mia famiglia, dalla storia della mia famiglia e quindi immagino anche dalle tradizioni agricole che fanno parte di tutta la nostra comunità.
Per questo motivo è importantissimo attivare questi percorsi di protezione della popolazione per i danni sanitari e attivarci anche per dare delle alternative e creare delle politiche di settore che, appunto, non siano rivolte esclusivamente a una strategia monoculturale.

PRESIDENTE

La Giunta ha depositato gli emendamenti nn. A0151 e A0152. Dieci minuti complessivi per eventuali subemendamenti.
Metto in votazione l'emendamento n. A0119. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0108 presentato dai consiglieri Zanoni, Camani, Bigon, Luisetto, Montanariello, Zottis, articolo, aggiuntivo, che prevede:
Art. XX
Studio sugli effetti derivanti dalla diffusione massiccia dei pesticidi in agricoltura su salute e ambiente
1. La Giunta regionale è autorizzata ad effettuare uno studio sugli effetti che l'utilizzo massiccio di pesticidi nella viticoltura può causare sulla salute e sull'ambiente, con particolare riferimento alle falde acquifere, al suolo e alla biodiversità, da realizzarsi in particolar modo nelle aree interessate dal progressivo incremento della coltivazione del Prosecco.
2. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo quantificati in 500.000,00 euro, si fa fronte per l'esercizio 2024 con le risorse allocate nella Missione 09 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente", Programma 0906 "Tutela e valorizzazione delle risorse idriche", Titolo I Spese correnti del bilancio di previsione 2024-2026.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione:
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2024
Variazione proposta
2025
Variazione proposta
2026
Variazione proposta
M09 SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELE DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE
P0906 TUTELA E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE IDRICHE
Titolo I Spese correnti
Nuovo articolo pdl 230 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2024"
+500.000,00
+ 500.000,00
0,00
0,00
0,00
0,00
M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P2001 FONDO DI RISERVA
L.R. n. 39/2001 art. 18
-500.000,00
-500.000,00
0,00
0,00
0,00
0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Metto in votazione l'emendamento n. A0108. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0022 presentato dalla consigliera Baldin, articolo x, aggiuntivo, che prevede:
Articolo xx Studio degli effetti su ambiente e salute correlati all'utilizzo di pesticidi in agricoltura ed emissioni in atmosfera di gas climalteranti
1. La Giunta regionale è autorizzata a finanziare uno studio volto ad accertare e approfondire gli· effetti diretti e indiretti su ambiente e salute, umana e animale, correlati all'utilizzo di pesticidi in agricoltura e alle emissioni in atmosfera di gas climalteranti.
2. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in euro 200.000,00, si fa fronte per l'esercizio 2024, con le risorse allocate nella Missione 09 "tutela e valorizzazione delle risorse idriche", Titolo I "spese correnti" del bilancio di previsione 2024-2026.
Scheda finanziaria (le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza)
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2024
Variazione proposta
2025
Variazione proposta
2026
Variazione proposta
M09 – Sviluppo sostenibile e tutele del territorio e dell'ambiente
P06 – Tutela e valorizzazione delle risorse idriche
Titolo I – Spese correnti
Art. x – Studio degli effetti su ambiente e salute correlati all'utilizzo di pesticidi in agricoltura ed emissioni in atmosfera di gas climalteranti
+200.000,00
0,00
0,00
M20 - Fondi e accantonamenti
P01 – Fondo di riserva
L.R. n. 39/2001 art. 18
-200.000,00
0,00
0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0022. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0113 presentato dai consiglieri Zanoni, Camani, Bigon, Luisetto, Montanariello, Zottis, articolo, aggiuntivo, che prevede:
Art. XX Studio per la definizione degli impatti ambientali sull'ecosistema dovuti all'attività di viticoltura e per la definizione di pratiche colturali sostenibili.
1. La Regione del Veneto opera per concorrere a promuovere una complessiva e coordinata gestione dell'attività di viticoltura con la tutela del patrimonio ambientale e della biodiversità, individuando strumenti e metodologie di rilevazione e monitoraggio degli impatti e pianificando le conseguenti soluzioni e modelli di sviluppo sostenibile e gestione compatibile del territorio vocato alla attività vitivinicola.
2. La Giunta regionale, a tal fine, è autorizzata ad affidare ad istituti universitari e di ricerca, in regime di convenzione uno studio volto ad individuare le interrelazioni fra attività di viticoltura e sue ricadute sull'ambiente, con particolare riferimento alle risorse idriche e alla biodiversità delle aree su cui insiste l'attività di viticoltura e la produzione vitivinicola e ad attivare le conseguenti soluzioni di sviluppo e gestione sostenibile, con particolare riferimento alle aree del territorio regionale ad essa maggiormente vocate.
3. Agli oneri derivanti dal presente articolo, quantificati in euro 200.000,00 per l'esercizio 2024, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 16 "Agricoltura, politiche agroalimentari e della pesca", Programma 01 "Sviluppo del settore agricolo e del sistema agroalimentare", Titolo I "Spese correnti" del bilancio di previsione 2024-2026.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione:
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2024
Variazione proposta
2025
Variazione proposta
2026
Variazione proposta
M16 AGRICOLTURA, POLITICHE AGROALIMENTARI E DELLA PESCA
P1601 "SVILUPPO DEL SETTORE AGRICOLO E DEL SISTEMA AGROALIMENTARE"
Titolo I Spese correnti
Nuovo articolo pdl 230 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2024"
+200.000,00
+200.000,00
M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P2001 FONDO DI RISERVA
L.R. n. 39/2001 Art. 18
-200.000,00
-200.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0113. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0109, di pagina 11, presentato dal consigliere Zanoni, articolo, aggiuntivo, che prevede:
Art. XX Interventi a favore della viticoltura sostenibile biologica
1. Al fine di promuovere pratiche colturali sostenibili sotto il profilo ambientale, la Regione incentiva l'applicazione dell'agricoltura biologica nella coltivazione della vite nella DOCG Prosecco di Conegliano ­Valdobbiadene e nella DOCG Prosecco Colli Asolani.
2. La Giunta regionale provvede a definire i criteri, le condizioni e le modalità per la concessione degli aiuti, nonché il livello massimo degli interventi, secondo quanto stabilito dalla vigente normativa comunitaria.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in euro 400.000,00 per l'esercizio 2024, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 16 "Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca" - Programma 01 "Sviluppo del settore agricolo e del sistema agroalimentare" - Titolo I "Spese correnti" del bilancio di previsione 2024-2026.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione:
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2024
Variazione proposta
2025
Variazione proposta
2026
Variazione proposta
M16 AGRICOLTURA, POLITICHE AGROALIMENTARI E DELLA PESCA
P01 SVILUPPO DEL SETTORE AGRICOLO E DEL SISTEMA AGROALIMENTARE
Titolo I Spese correnti
Nuovo articolo pdl 230 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2024"
+400.000,00
+400.000,00
M20 - FONDI E ACCANTONAMENTI
P2001 - FONDO DI RISERVA
L.R. n. 39/2001 Art. 18
-400.000,00
-400.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Prego, collega Zanoni.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Solo per ricordare che è a favore della viticoltura sostenibile biologica.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0109. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0130 presentato dai consiglieri Zottis, Montanariello, Zanoni, Camani, Bigon, Luisetto, aggiuntivo, che prevede:
Art. XX
Contributi straordinario a Veneto Agricoltura - Agenzia per lo sviluppo del settore primario per la ricostituzione, miglioramento e riqualificazione delle riserve arboree di montagna
1. Al fine di garantire ricostituzione, miglioramento e riqualificazione delle riserve arboree di montagna, la Regione del Veneto è autorizzata ad erogare un contributo straordinario all'Agenzia per l'innovazione nel settore primario, di cui alla Legge regionale 28 novembre 2014, n. 37 .
2. Agli oneri derivanti dal presente articolo, quantificati in 500.000,00 euro si fa fronte mediante le risorse allocate nella Missione 09 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente" Programma 0905 "Aree protette, parchi naturali, protezione naturalistica e forestazione" titolo 1 "Spesa corrente" del bilancio di previsione 2024-2026.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione:
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2024
Variazione proposta
2025
Variazione proposta
2026
Variazione proposta
M09 "SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE"
P05 "AREE PROTETTE, PARCHI NATURALI, PROTEZIONE NATURALISTICA E FORESTAZIONE"
Nuovo articolo pdl 230 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2024"
+500.000,00
+500.000,00
M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P01 FONDO DI RISERVA
L.R. n. 39/2001 "Ordinamento del bilancio e della contabilità della regione"
Art. 17 – Titolo I Spese correnti
-500.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Prego, collega Zottis.

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Questo è un emendamento che va nella direzione di alcune richieste fatte anche durante le audizioni per quanto riguarda il tema di riqualificazione e miglioramento delle riserve arboree nelle aree di montagna, colpite sia dai cambiamenti climatici, sia chiaramente da quello che è successo con Vaia. Possiamo solo pensare alla proliferazione del bostrico. La richiesta era quindi quella di, comunque, prevedere uno stanziamento specifico proprio per le riserve arboree di montagna e, quindi, aumentare quella che è la resilienza anche di quel territorio, che spesso citiamo come territorio importantissimo da un punto di vista sia ambientale e sia turistico, ma che ad oggi, comunque, avrebbe bisogno di maggiori attenzioni.
Grazie.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0130. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0133 di pagina 15, presentato dall'assessore Calzavara, articolo X, aggiuntivo, che prevede:
Art. XXX - Contributo per finanziamento di prosecuzione del progetto di conservazione di bovini di razza Rendena
1. La Giunta regionale è autorizzata a riconoscere alla Associazione Nazionale Allevatori Bovini di Razza Rendena (A.NA.RE.) un contributo straordinario di euro 20.000,00 per l'esercizio 2024 per finanziare la prosecuzione del programma di selezione e miglioramento genetico dei bovini di razza Rendena.
2. Agli oneri derivanti dall'applicazione della presente legge, quantificati in euro 20.000,00 per l'esercizio 2024, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 16 "Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca", Programma 01 "Sviluppo del settore agricolo e del settore agroalimentare", Titolo 2 "Spese in conto capitale" del bilancio di previsione 2024-2026.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione:
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2024
Variazione proposta
2025
Variazione proposta
2026
Variazione proposta
MISSIONE 16 "AGRICOLTURA, POLITICHE AGROALIMENTARI E DELLA PESCA" PROGRAMMA 01 "SVILUPPO DEL SETTORE AGRICOLO E DEL SISTEMA AGROALIMENTARE"
+20.000,00
MISSIONE 20 "FONDI E ACCANTONAMENTI"
PROGRAMMA 01 "FONDO DI RISERVA"
-20.000,00

Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Lei è razzista verso la razza Rendena? Mi aspettavo, da un animalista come lei, un po' più di sensibilità, collega.
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0133. Relatore favorevole.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0136 presentato dall'assessore Calzavara, articolo X, aggiuntivo, che prevede:
Art. XXX - Modifiche all'articolo 17 bis recante "Investimenti aziendali specifici" della legge regionale 12 dicembre 2003, n. 40 "Nuove norme per gli interventi in agricoltura"
1. All'articolo 17 bis della legge 12 dicembre 2003, n. 40, dopo la lettera e) è inserita la seguente:
"c bis) investimenti agricoli finalizzati al mantenimento e miglioramento paesaggistico -ambientale"
2. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo quantificati in euro 100.000,00 per ciascuno degli esercizi 2024, 2025 e 2026, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 16 "Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca", Programma 01 "Sviluppo del settore agricolo e del settore agroalimentare", Titolo 2 "Spese in conto capitale" del bilancio di previsione 2024-2026.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione:
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2024
Variazione proposta
2025
Variazione proposta
2026
Variazione proposta
MISSIONE 16 "AGRICOLTURA, POLITICHE AGROALIMENTARI E DELLA PESCA", PROGRAMMA 01 "SVILUPPO DEL SETTORE AGRICOLO E DEL SISTEMA AGROALIMENTARE"
+100.000,00
MISSIONE 20 "FONDI E ACCANTONAMENTI"
PROGRAMMA 01 "FONDI DI RISERVA"
-100.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0136. Relatore favorevole.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Serve assistenza informatica per la collega Baldin.
Emendamento n. A0142 presentato dall'assessore Calzavara, articolo x, aggiuntivo, che prevede:
Art.... - Modifiche all'articolo 35 recante "Interventi nel settore agro-ambientale" della legge regionale 12 dicembre 2003, n. 40 "Nuove norme per gli interventi in agricoltura"
1. Al comma 2 dell'art. 35 della legge regionale 12 dicembre 2003, n. 40 è aggiunto la seguente lettera:
"f ter) "il mantenimento, rifacimento e consolidamento dei terrazzamenti o cingolamenti ad uso agricolo nel contesto di paesaggi rurali storici iscritti al Registro Nazionale";"."
2. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo quantificati in euro 100.000,00 per ciascuno degli esercizi 2024, 2025 e 2026 ai fa fronte con le risorse allocate nella Missione 16 "Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca", Programma 01 "Sviluppo del settore agricolo e del settore agroalimentare", Titolo 2 "Spese in conto capitale" del Bilancio di previsione 2024-2026.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione:
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2024
Variazione proposta
2025
Variazione proposta
2026
Variazione proposta
MISSIONE 16 "AGRICOLTURA, POLITICHE AGROALIMENTARI E DELLA PESCA", PROGRAMMA 01 "SVILUPPO DEL SETTORE AGRICOLO E DEL SISTEMA AGROALIMENTARE"
+100.000,00
+100.000,00
+100.000,00
MISSIONE 20 "FONDI E ACCANTONAMENTI", PROGRAMMA 01 "FONDO DI RISERVA"
-100.000,00
-100.000,00
-100.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
È un aggiuntivo al volume: pagina 18-bis, volume n. 2.
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0142. Relatore favorevole.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0137 di pagina 19, presentato dall'assessore Calzavara, articolo x, aggiuntivo, che prevede:
Art. XXX - Modifiche all'articolo 6 quater della legge regionale 7 settembre 2000, n. 17 "Istituzione delle strade del vino e di altri prodotti tipici del Veneto e di iniziative per la promozione della cultura materiale della vite e del vino e per la valorizzazione della tradizione enologica Veneta" così come introdotto dell'articolo 1 della legge regionale 14 giugno 2023, n. 11 .
1. All'articolo 6 quater della legge regionale 7 settembre 2000, n. 17 sono apportate le seguenti modifiche:
a) alla lettera b) del comma 2 dell'articolo 6 quater, dopo le parole "ed al trasferimento" la parola "tecnologico" è soppressa e le parole: "delle risultanze del settore vitivinicolo" sono sostituite con le parole: "delle risultanze al settore vitivinicolo";
b) dopo la lettera b) del comma 2 dell'articolo 6 quater è inserita la seguente:
"b bis) verifica del grado di attrattività e dei profili di sostenibilità economica finanziaria del Museo Internazionale del Vino, nonché attuazione di uno studio delle soluzioni architettoniche e del percorso esperienziale museale del Museo Internazionale del Vino";
c) al comma 3 dell'articolo 6 quater, dopo la lettera b) è inserita la seguente:
b bis) realizzazione della Carta dei Vini Digitale, recante informazioni sulle specificità dei vitigni del territorio regionale e le loro caratteristiche ed in tema di consumo consapevole".
2. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, si fa fronte:
a) per gli interventi di cui alla lettera b bis) del comma 2 dell'articolo 6 quater quantificati in euro 80.000,00 per ciascuno degli esercizi 2024 e 2025, con le risorse allocate nella Missione 05 "Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali", Programma 02 "Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale", Titolo 1 "Spese correnti" del bilancio di previsione 2024-2026;
b) per gli interventi di cui alla lettera b bis) del comma 3 dell'articolo 6 quater quantificati in euro 25.000,00 per ciascuno degli esercizi 2024 e 2025, con le risorse allocate nella Missione 14 "Sviluppo economico e competitività", Programma 02 "Commercio - reti distributive - tutela dei consumatori", Titolo 2 "Spese in conto capitale" del bilancio di previsione 2024-2026.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione:
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2024
Variazione proposta
2025
Variazione proposta
2026
Variazione proposta
MISSIONE 05 – TUTELA DEI BENI E DELLE ATTIVITà CULTURALI
PROGRAMMA 02 – INTERVENTI DIVERSI NEL SETTORE CULTURALE
SPESE CORRENTI
Nuovo articolo pdl 230 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2024"
STUDIO DELLE SOLUZIONI ARCHITETTONICHE E DEL PERCORSO ESPERIENZIALE MUSEALE DEL MUSEO INTERNAZIONALE DEL VINO
SPESE IN CONTO CAPITALE
L.R. 2000, N. 17, ART. 6 QUATER, - ISTITUZIONE DELLE STRADE DEL VINO E DI ALTRI PRODOTTI TIPICI DEL VENETO
+40.000,00
+40.000,00
(+80.000,00)
(+80.000,00)
(-40.000,00)
(-40.000,00)
+40.000,00
+40.000,00
(+80.000,00)
(+80.000,00)
(-40.000,00)
(-40.000,00)
0,00
0,00
(0,00)
(0,00)
(0,00)
(0,00)
MISSIONE 14 – SVILUPPO ECONOMICO E COMPETITIVITà
PROGRAMMA 02 COMMERCIO – RETI DISTRIBUTIVE – TUTELA DEI CONSUMATORI
SPESE IN CONTO CAPITALE
Nuovo articolo pdl 230 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2024"
REALIZZAZIONE DELLA CARTA DEI VINI DIGITALE
+25.000,00
+25.000,00
(+25.000,00)
(+25.000,00)
+25.000,00
+25.000,00
(+25.000,00)
(+25.000,00)
0,00
0,00
(0,00)
(0,00)
MISSIONE 16 – AGRICOLTURA, POLITICHE AGROALIMENTARI E PESCA
PROGRAMMA 01 – SVILUPPO DEL SETTORE AGRICOLO E DEL SISTEMA AGROALIMENTARE
SPESE CORRENTI
L.R. 2000, N. 17, ART. 6 QUATER, - ISTITUZIONE DELLE STRADE DEL VINO E DI ALTRI PRODOTTI TIPICI DEL VENETO
-65.000,00
-65.000,00
(-65.000,00)
(-65.000,00)
-65.000,00
-65.000,00
(-65.000,00)
(-65.000,00)
0,00
0,00
(0,00)
(0,00)
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Metto in votazione l'emendamento n. A0137. Relatore favorevole.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0134, di pagina 24, presentato dall'assessore Calzavara, aggiuntivo, che prevede:
Dopo l'articolo 6 è aggiunto il seguente articolo:
"Articolo ... Istituzione del premio di laurea "Giulia Cecchettin".
1. È istituito presso il Consiglio regionale un premio in memoria di Giulia Cecchettin, da assegnare annualmente per le migliori tesi di laurea o di dottorato che trattino i temi del contrasto alla violenza sulle donne e alla disparità di genere nei diversi ambiti di intervento regionale, quali quelli culturale, sociale, lavorativo e della formazione scolastica.
2. L'Ufficio di presidenza del Consiglio regionale stabilisce, con proprio provvedimento, i criteri, le modalità organizzative, nonché l'entità dei premi nella misura massima di euro 7.000,00, a valere sul fondo di dotazione del Consiglio.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in euro 7.000,00 per ciascun esercizio del triennio 2024-2026 si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 01 "Servizi istituzionali, generali e di gestione", Programma 01 "Organi istituzionali", Titolo 1 "Spese correnti" del bilancio di previsione 2024-2026."
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione:
La nuova linea di spesa è garantita mediante l'utilizzo delle risorse del fondo di dotazione del Consiglio (MISSIONE 01 "SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE", PROGRAMMA 01 "ORGANI ISTITUZIONALI")
Non vedo richieste di intervento.
Lo metto in votazione.
Colleghi, leggetelo bene.
Collega Guarda, prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Intervengo semplicemente per sostenere questo emendamento.
Visto che, immagino, essendo proposto dalla Giunta, verrà approvato, vorrei semplicemente confermare il sostegno a questo impegno che ci siamo presi nella scorsa settimana e che avevamo anche noi di minoranza provato a precisare e a proporre all'interno di questo bilancio, prevedendo che l'iniziativa si attivasse su due fronti, con l'obiettivo di sostenere sì un premio dedicato a Giulia Cecchettin, ma dedicato ad affrontare e ad approfondire due tematiche, non soltanto quella del contrasto alla violenza di genere, ma anche quella dell'empowerment e dell'emancipazione femminile, aspetto sostanziale per consentirci di distruggere questo rapporto di potere, che molto spesso gli uomini, purtroppo, stanno applicando ricorrendo poi alla violenza.
Per questo motivo sosterremo questo emendamento in modo tale che possa esserci una votazione unanime da parte di tutto il Consiglio. Ma ribadisco che questa sia l'occasione per lanciare un messaggio, come si diceva ieri, non soltanto alle nuove generazioni per un futuro sicuro, ma alle generazioni di oggi per un presente sicuro capace di educare tutti, uomini e donne, all'emergenza di intervenire per garantire l'autonomia femminile e per garantire la sicurezza delle donne. Grazie mille.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Come Ufficio di Presidenza poi andremo a declinare questo premio di laurea, anche magari sentendo i Capigruppo.
Metto in votazione l'emendamento n. A0134. Relatore favorevole.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva all'unanimità.
Grazie, colleghi.
L'emendamento n. A0057 è precluso perché è stato assorbito da quello appena approvato.
Adesso devo sospendere perché ci sono emendamenti che devono avere il parere da parte dell'Ufficio di Presidenza.
Due minuti di sospensione.
La Seduta è sospesa alle ore 11.26
La Seduta riprende alle ore 11.31

PRESIDENTE

Colleghi, riprendiamo i lavori.
Emendamento n. A0151 presentato dall'assessore Calzavara, articolo X, modificativo, che prevede:
Art. XXX - Modifica all'articolo 4 della legge regionale legge regionale 23 dicembre 2014, n. 42
1. Alla fine del primo periodo dell'articolo 4 della legge regionale n. 42 del 2014 sono inserite le seguenti parole:
"o del versamento dei contributi necessari al completamento del quinquennio con le modalità definite dall'Ufficio di presidenza".
2. Alle maggiori spese derivanti dalla presente legge, quantificate in complessivi euro 7.800,00 per l'esercizio 2025 ed euro 32.000,00 per l'esercizio 2026, si fa fronte con le risorse del fondo di dotazione del Consiglio regionale allocate nella Missione 01 "Servizi istituzionali, generali e di gestione", Programma 01 "Organi istituzionali", Titolo 1 "Spese correnti", del bilancio di previsione 2024-2026.
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0151. Relatore favorevole.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0099, di pagina 29, presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Montanariello, Zanoni, Zottis, aggiuntivo, che prevede:
Art. XX
Contributi regionali per l'acquisto, il recupero e la costruzione dell'abitazione nei Comuni montani del Veneto
1. Al fine di contrastare lo spopolamento dei territori montani del Veneto, la Giunta regionale è autorizzata a erogare contributi a persone fisiche per l'acquisto o il recupero tramite ristrutturazione di unità immobiliari adibite a prima e unica casa e ubicate nei Comuni di cui all'Allegato A della Legge regionale 8 agosto 2014, n. 25 .
2. La Giunta regionale, sentita la competente Commissione consiliare, definisce entro sessanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge i criteri e le modalità per l'erogazione dei contributi di cui al comma 1, tenendo comunque conto dei seguenti parametri:
a) premialità per nuclei familiari con figli minori;
b) importo massimo del contributo: euro 20.000,00;
c) reddito lordo del nucleo familiare inferiore a 75.000,00.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in 4.000.000,00 di euro per l'esercizio 2024 si fa fronte con le risorse allocate nelle Missione 9 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente" Programma 09.07 "Sviluppo sostenibile territorio montano piccoli comuni" Titolo 1 "Spese correnti" del Bilancio di previsione 2024-2026.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE
PROGRAMMA
Legge regionale di spesa
2024
Variazione proposta
2025
Variazione proposta
2026
Variazione proposta
M09 SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE
P0907 SVILUPPO SOSTENIBILE TERRITORIO MONTANO PICCOLI COMUNI
Titolo 1 "Spese correnti"
Nuovo articolo al pdl 230 "Collegato alla Legge di Stabilità regionale 2024"
+ 4.000.000,00
+ 4.000.000,00
M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P01 FONDO DI RISERVA
L.R. n. 39/2001 "Ordinamento del bilancio e della contabilità della regione"
Art. 17 – Titolo I Spese correnti
Art. 18 – Titolo I Spese correnti
M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P03 ALTRI FONDI
L.R. n. 39/2001 "Ordinamento del bilancio e della contabilità della regione"
Art. 20 – Titolo I Spese correnti
-1.000.000,00
-1.000.000,00
-2.000.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Metto in votazione l'emendamento n. A0099. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento n. A0013, presentato dalla consigliera Ostanel, lo accantoniamo. Se non arriva in tempo, andiamo avanti.
Emendamento n. A0019 presentato dalla consigliera Baldin, di pagina 33, articolo X, aggiuntivo, che prevede:
Art. x ‒ Misure per l'attuazione coordinata delle politiche regionali a favore della prevenzione del crimine organizzato e mafioso, della corruzione nonché per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile
1. II comma 1 dell'articolo 19 della Legge regionale 28 dicembre 2012, n. 48 "Misura per l'attuazione coordinata delle politiche regionali a favore della prevenzione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile" e così sostituito:
"1. Ai fini dell'attuazione coordinata delle azioni previste dalla presente legge, la Giunta regionale, entro sessanta giorni dall'approvazione del bilancio finanziario gestionale, adotta il Programma attuativo annuale degli interventi coordinati nel quale sono indicati: la struttura regionale cui è attribuita l'attività di coordinamento; le strutture regionali cui è rimessa la responsabilità attuativa degli interventi programmati; le modalità operative e di gestione; le risorse finanziarie disponibili. II programma attuativo annuale degli interventi coordinati è approvato dal Consiglio regionale sentito l'osservatorio di cui all'articolo 15."
2. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in euro 30.000,00 per l'esercizio 2024, si fa fronte con le risorse allocate nella missione 03 "ordine pubblico e sicurezza"; Programma 02 "Sistema integrato di sicurezza urbana"; Titolo 1 "Spese correnti" del bilancio di previsione 2024-2026.
Scheda finanziaria (le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza)

Variazione 2024
Variazione 2025
Variazione 2026
M03 – "ordine pubblico e sicurezza"
P02 – "sistema integrato di sicurezza urbana"
Art x - Misure per l'attuazione coordinata delle politiche regionali a favore della prevenzione del crimine organizzato e mafioso, della corruzione nonché per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile
+ 30.000,00
0,00
0,00
M20 Fondi e accantonamenti
P01 Fondo di riserva
L.R. 39/2001, articolo 18
- 30.000,00
0,00
0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0019. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento n. A0127, di pagina 35, presentato dai consiglieri Zottis, Zanoni, Camani, Bigon, Luisetto, Montanariello, è ritirato.
Emendamento n. A0055, di pagina 38, presentato dalla consigliera Baldin, articolo X, aggiuntivo, che prevede:
Art. x ‒ Videosorveglianza democratica
1. La Giunta è autorizzata a concedere contributi agli enti locali al fine di consentire, con il necessario coinvolgimento della cittadinanza, l'effettuazione di studi fondati su processi di verifica che contemplino la diagnosi preliminare in ordine alla necessità di installare, implementare o potenziare sistemi di videosorveglianza e la valutazione dei risultati in relazione all'efficacia potenziale e poi effettiva sulla gestione della sicurezza urbana, coerentemente con quanto previsto dall'articolo 3 della legge regionale 7 maggio 2002, n. 9 "Interventi regionali per la promozione della legalità e della sicurezza" e della legge regionale 23 giugno 2020, n. 24 "Normativa regionale in materia di polizia locale e politiche di sicurezza".
2. La Giunta regionale definisce, entro sessanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, le caratteristiche metodologiche degli studi e i criteri di accesso ai contributi di cui al comma 1, garantendo priorità ai Comuni capoluogo e alle forme associative tra gli stessi la cui popolazione complessiva sia superiore a 50.000 abitanti;
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in euro 100.000,00 per l'esercizio 2024 si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 03 "Ordine pubblico e sicurezza" Programma 02 "Sistema integrato di sicurezza urbana" Titolo 1 "Spese correnti" del bilancio di previsione 2024-2026.
Scheda finanziaria (le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza)

Variazione 2024
Variazione 2025
Variazione 2026
M03 – "Ordine pubblico e sicurezza"
P02 – "sistema integrato di sicurezza urbana"
Articolo x Sorveglianza democratica
+ 100.000,00
0,00
0,00
M20 "Fondi e accantonamenti"
P01 "Fondo di riserva"
L.R. 39/2001 art. 18
- 100.000,00
0,00
0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Metto in votazione l'emendamento n. A0055. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Assistenza sociale.
L'emendamento n. A0010, di pagina 42, presentato dalla consigliera Ostanel, è accantonato.
Se volete, facciamo una Capigruppo. Se me lo dite voi, come minoranza, andiamo avanti e li bocciamo. È una richiesta che mi è stata fatta dalla collega Ostanel, che questa mattina aveva un impegno. L'emendamento è accantonato.
L'emendamento n. A0016 presentato dalla consigliera Ostanel è accantonato.
Emendamento n. A0056 presentato dalla consigliera Baldin, articolo X, aggiuntivo, che prevede:
Art. x ‒ Potenziamento dei consultori familiari
1. Nell'ambito dei consultori familiari afferenti a ciascuna ULSS sono svolte le funzioni di prevenzione e presa in carico delle vittime di violenza contro le persone Lgbt+, di supporto psicologico e legate a coloro che presentano intersessualità o disturbi della differenziazione sessuale, di affiancamento e supporto durante ii percorso di transizione, nonché a tutti i soggetti che sentano l'esigenza di accoglienza, ascolto e supporto in riferimento alle situazioni di disagio vissute.
2. Per le finalità di cui al comma 1 possono essere attivati:
a) Un numero di emergenza presidiato da operatori formati e qualificati;
b) Una struttura di protezione 24 ore su 24, attraverso la reperibilità di operatori formati per la prima accoglienza e la protezione in casi di emergenza;
c) Sportelli di supporto psicologico, legale, di orientamento al lavoro e all'autonomia abitativa;
d) Gruppi di mutuo aiuto, gestiti da operatori alla pari.
3. Entro centottanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, la Giunta regionale stabilisce, anche avvalendosi del supporto di enti pubblici e provati, di associazioni e organizzazioni operanti nel settore che abbiano maturato esperienze e competenze specifiche, e sentita la competente commissione consiliare, i princìpi di organizzazione, le modalità attuative e di funzionamento specifiche.
4. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in euro 200.000,00 per l'esercizio 2024 si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 12 "Diritti sociali, politiche sociali e famiglie" Programma 04 "Interventi per soggetti a rischio di esclusione sociale" Titolo 1 "Spese correnti" del bilancio di previsione 2024-2026.
Scheda finanziaria (le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza)

Variazione 2024
Variazione 2025
Variazione 2026
M12 "Diritti sociali, politiche sociali e famiglia"
P02 "Interventi per soggetti a rischio di esclusione sociale"
articolo x ‒ Potenziamento dei consultori familiari
+ 200.000,00
0,00
0,00
M20 "Fondi e accantonamenti"
P01 "Fondo di riserva"
L.R. 39/2001 art. 18
- 200.000,00
0,00
0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Metto in votazione l'emendamento n. A0056. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0092, di pagina 48, presentato dai consiglieri Bigon, Camani, Luisetto, Montanariello, Zanoni, Zottis, aggiuntivo, che prevede:
Art. XX
Sostegno alle famiglie per il pagamento delle rette dei servizi per l'infanzia 0-3 anni
1. La Giunta regionale è autorizzata a istituire un Fondo per l'erogazione di contributi da destinare alle famiglie per il pagamento delle spese di frequenza dei servizi educativi per la prima infanzia.
2. Le risorse del Fondo sono ripartite tra i Comuni, che provvedono all'istruttoria per l'individuazione dei beneficiari.
3. La Giunta regionale entro sessanta giorni dall'approvazione della presente legge, definisce i criteri e le modalità per l'erogazione dei contributi di cui al comma 1, in modo da raggiungere progressivamente la totale copertura della spesa per le famiglie più bisognose.
4. Agli oneri derivanti dall'attuazione del presente articolo, quantificati in 50.000.000,00 milioni di euro per l'esercizio 2024, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 12 "Diritti sociali, politiche sociali e famiglia", Programma 12.02 "Interventi per l'infanzia, minori e asili nido", Titolo I spese correnti, del bilancio di previsione 2024-2026.
MISSIONE
PROGRAMMA
Legge regionale di spesa
2023
Variazione proposta
2024
Variazione proposta
2025
Variazione proposta
MISSIONE 12 DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA.
P12.01 INTERVENTI PER L'INFANZIA, MINORI E PER ASILI NIDO
Titolo I Spese correnti
Nuovo articolo pdl 230 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2024"
+ 50.000.000,00
+ 50.000.000,00
0,00
0,00
0,00
0,00
Entrate di Bilancio
TITOLO I ENTRATE CORRENTI DI NATURA TRIBUTARIA, CONTRIBUTIVA E PEREQUATIVA
Tipologia 10101 Imposte, Tasse e proventi assimilati
+ 50.000.000,00
+ 50.000.000,00
0,00
0,00
0,00
0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza
Metto in votazione l'emendamento n. A0092. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0061 presentato dai consiglieri Camani, Bigon, Luisetto, Montanariello, Zanoni, Zottis, aggiuntivo, che prevede:
Art. Sostegno alle famiglie per ii pagamento delle rette dei servizi per l'infanzia 0-3 anni
1. La Giunta regionale è autorizzata a erogare contributi integrativi alle famiglie che risultino già beneficiarie di agevolazioni per la frequenza di asili nido pubblici e privati e forme di supporto presso la propria abitazione di cui all'articolo 1, comma 355, della legge 11 dicembre 2016, n. 232 fino a garantire il totale rimborso delle spese sostenute con priorità alle fasce ISEE più basse.
2. I contributi di cui al comma 1 saranno erogati su istanza degli interessati tramite i Comuni.
3. La Giunta regionale stipula apposito accordo con il soggetto pubblico gestore dell'erogazione del contributo pubblico di cui al comma 1 per poter garantire ai comuni del Veneto l'accesso alle anagrafi dei beneficiari.
4. Agli oneri derivanti dall'attuazione del presente articolo, quantificati in 4.000.000,00 di euro per l'esercizio 2024, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 12 "Diritti sociali, politiche sociali e famiglia", Programma 12.02 "Interventi per l'infanzia, minori e asili nido", Titolo I spese correnti, del bilancio di previsione 2024-2026.
MISSIONE
PROGRAMMA
Legge regionale di spesa
2024
Variazione proposta
2025
Variazione proposta
2026
Variazione proposta
M12 DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA
P12.04 INTERVENTI PER SOGGETTI A RISCHIO DI ESCLUSIONE SOCIALE
Titolo I Spese correnti
Nuovo articolo pdl 230 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2024"
+ 4.000.000,00
M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P01 FONDO DI RISERVA
L.R. n. 39/2001 "Ordinamento del bilancio e della contabilità della regione"
Art. 17 – Titolo I Spese correnti
- 4.000.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza
Metto in votazione l'emendamento n. A0061. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0059 presentato dai consiglieri Camani, Bigon, Luisetto, Montanariello, Zanoni, Zottis, aggiuntivo, che prevede:
Art. Sostegno alle famiglie per il pagamento delle rette dei centri estivi
1. La Giunta regionale è autorizzata a istituire un Fondo per l'erogazione di contributi da destinare alle famiglie per il pagamento delle spese di frequenza dei centri estivi per minori.
2. Le risorse del Fondo sono ripartite tra i Comuni, che provvedono all'istruttoria per l'individuazione dei beneficiari.
3. La Giunta regionale entro sessanta giorni dall'approvazione della presente legge, definisce i criteri e le modalità per l'erogazione dei contributi di cui al comma 1.
4. Agli oneri derivanti dall'attuazione del presente articolo, quantificati in 5 milioni di euro per l'esercizio 2024, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 12 "Diritti sociali, politiche sociali e famiglia", Programma 12.02 "Interventi per l'infanzia, minori e asili nido", Titolo I spese correnti, del bilancio di previsione 2024-2026.
MISSIONE
PROGRAMMA
Legge regionale di spesa
2024
Variazione proposta
2025
Variazione proposta
2026
Variazione proposta
M12 DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA
P12.01 INTERVENTI PER L'INFANZIA, MINORI E PER ASILI NIDO
Titolo I Spese correnti
Nuovo articolo pdl 230 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2024"
+ 5.000.000,00
+ 5.000.000,00
M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P01 FONDO DI RISERVA
L.R. n. 39/2001 " Ordinamento del bilancio e della contabilità della regione"
Art. 17 – Titolo I Spese correnti
Art. 18 – Titolo I Spese correnti
M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P03 ALTRI FONDI
L.R. n. 39/2001 " Ordinamento del bilancio e della contabilità della regione"
Art. 20 – Titolo I Spese correnti
-1.000.000,00
-2.000.000,00
-2.000.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Non vedo richieste di intervento
Metto in votazione l'emendamento n. A0059. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0065 presentato dai consiglieri Camani, Bigon, Luisetto, Montanariello, Zanoni, Zottis, aggiuntivo, che prevede:
Art. XXX Politiche di sostegno ai giovani per una vita indipendente
1. Al fine di agevolare la vita indipendente dei giovani, la Giunta regionale è autorizzata a istituire un apposito fondo di rotazione per il sostegno al pagamento del deposito cauzionale per contratti d'affitto sottoscritti da giovani minori di 35 anni.
2. La Giunta regionale può affidare la gestione del Fondo di cui al comma 1 ad Enti o Società interamente controllati dalla Regione del Veneto.
3. La Giunta regionale definisce, entro sessanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge e sentita la competente commissione consiliare, criteri e modalità di erogazione dei sostegni di cui al comma 1.
4. Agli oneri derivanti dall'attuazione del presente articolo, quantificati in euro 1.000.000,00 per l'esercizio 2024 si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 12 "Diritti sociali, politiche sociali e famiglia ", Programma 1206 "Interventi per ii diritto a/la casa" del Bilancio di previsione 2024-2026.
MISSIONE
PROGRAMMA
Legge regionale di spesa
2024
Variazione proposta
2025
Variazione proposta
2026
Variazione proposta
M12 " DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA"
P06 "INTERVENTI PER IL DIRITTO ALLA CASA"
Titolo I Spese correnti
Nuovo articolo pdl 230 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2024"
+ 1.000.000,00
M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P03 ALTRI FONDI
L.R. n. 39/2001 " Ordinamento del bilancio e della contabilità della regione"
Art. 17 – Titolo I Spese correnti
-1.000.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0065. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0068 presentato dai consiglieri Camani, Bigon, Luisetto, Montanariello, Zanoni, Zottis, aggiuntivo, che prevede:
Art. XX Fondo regionale per il sostegno al pagamento degli affitti
1. Al fine di contrastare l'emergenza abitativa, la Giunta regionale istituisce un Fondo regionale per il sostegno del pagamento degli affitti. L'assegnazione dei contributi del Fondo avviene per il tramite dei Comuni.
2. Entro sessanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, la Giunta regionale, sentita la competente Commissione consiliare, definisce i criteri per ii riparto e l'assegnazione del Fondo di cui al comma 1 con priorità ai Comuni ad alta tensione abitativa.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in 20 milioni di euro per l'esercizio 2024 si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 12 "Diritti sociali, politiche sociali e famiglia" Programma 06 "Interventi per il diritto alla casa" del bilancio di previsione 2024-2026.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE
PROGRAMMA
Legge regionale di spesa
2024
Variazione proposta
2025
Variazione proposta
2026
Variazione proposta
MISSIONE
PROGRAMMA
Titolo II Spese in conto capitale
Nuovo articolo pdl 230 "Collegato alla Legge di Stabilità regionale 2024"
+ 20.000.000,00
Entrate di Bilancio
TITOLO I ENTRATE CORRENTI DI NATURA TRIBUTARIA, CONTRIBUTIVA E PEREQUATIVA
Tipologia 10101 Imposte, Tasse e proventi assimilati
-20.000.000,00
-20.000.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0068. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0067 presentato dai consiglieri Camani, Bigon, Luisetto, Montanariello, Zanoni, Zottis, aggiuntivo, che prevede:
Art. XX Fondo regionale per il sostegno al pagamento degli affitti
1. Al fine di contrastare l'emergenza abitativa, la Giunta regionale istituisce un Fondo regionale per il sostegno del pagamento degli affitti. L'assegnazione dei contributi del Fondo avviene per il tramite dei Comuni.
2. Entro sessanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, la Giunta regionale, sentita la competente Commissione consiliare, definisce i criteri per ii riparto e l'assegnazione del Fondo di cui al comma 1 con priorità ai Comuni ad alta tensione abitativa.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in 5 milioni di euro per l'esercizio 2024 si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 12 "Diritti sociali, politiche sociali e famiglia" Programma 06 "Interventi per il diritto alla casa" del bilancio di previsione 2024-2026.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE
PROGRAMMA
Legge regionale di spesa
2024
Variazione proposta
2025
Variazione proposta
2026
Variazione proposta
MISSIONE
PROGRAMMA
Titolo II Spese in conto capitale
Nuovo articolo pdl 230 "Collegato alla Legge di Stabilità regionale 2024"
+ 5.000.000,00
M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P01 FONDO DI RISERVA
L.R. n. 39/2001 "Ordinamento del bilancio e della contabilità della regione"
Art. 17 – Titolo I Spese correnti
Art. 18 – Titolo I Spese correnti
M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P03 ALTRI FONDI
L.R. n. 39/2001 "Ordinamento del bilancio e della contabilità della regione"
Art. 20 – Titolo I Spese correnti
-1.500.000,00
-1.500.000,00
-2.000.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Metto in votazione l'emendamento n. A0067. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0069, di pagina 60, presentato dai consiglieri Camani, Bigon, Luisetto, Montanariello, Zanoni, Zottis, aggiuntivo, che prevede:
Art. XX Politiche per la promozione dell'autonomia abitativa dei giovani
1. Al fine di promuovere l'emancipazione dei giovani dalle famiglie d'origine, con particolare riferimento all'autonomia abitativa, attraverso azioni finalizzate a permettere ai giovani l'uscita dal nucleo familiare, la Giunta regionale è autorizzata a istituire un apposito fondo per il contributo al pagamento del canone di locazione, sia di soluzioni abitative singole sia che prevedano altre forme di convivenza, per i giovani di età compresa tra diciotto e trentaquattro anni.
2. La Giunta regionale può affidare la gestione del Fondo di cui al comma 1 anche ad Enti o Società interamente controllati dalla Regione del Veneto.
3. La Giunta regionale definisce, entro sessanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge e sentita la competente commissione consiliare, i criteri e le modalità di erogazione dei sostegni di cui al comma 1, in particolare per quanto concerne i requisiti specifici dei destinatari del contributo e l'ammontare del contributo da assegnare in rapporto alle fasce di reddito ed alla presenza di figli.
4. Agli oneri derivanti dall'attuazione del presente articolo, quantificati in euro 4.000.000,00 per l'esercizio 2024 si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 12 "Diritti sociali politiche sociali e famiglia", Programma 1206 "Interventi per ii diritto alla casa" del Bilancio di previsione 2024-2026.
MISSIONE
PROGRAMMA
Legge regionale di spesa
2024
Variazione proposta
2025
Variazione proposta
2026
Variazione proposta
M12 DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA
P1206 INTERVENTI PER IL DIRITTO ALLA CASA
Titolo I Spese correnti
Nuovo articolo XXX "Collegato alla legge di stabilità regionale 2024"
+ 4.000.000,00
M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P01 FONDO DI RISERVA
L.R. n. 39/2001 " Ordinamento del bilancio e della contabilità della regione"
Art. 17 – Titolo I Spese correnti
Art. 18 – Titolo I Spese correnti
M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P03 ALTRI FONDI
L.R. n. 39/2001 " Ordinamento del bilancio e della contabilità della regione"
Art. 20 – Titolo I Spese correnti
-1.500.000,00
-1.500.000,00
-1.000.000,00
Saldo
0,00


Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0069. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0041, di pagina 62, presentato dalla consigliera Baldin, articolo X, aggiuntivo, che prevede:
ART. X ‒ CONTRIBUTO PER IL FINANZIAMENTO DI PROGETTI PER LA COMUNICAZIONE SCOLASTICA E LE PERSONE CON DISTURBO DELLO SPETTRO AUTISTICO
1. La Giunta regionale è autorizzata ad erogare contributi a sostegno di progetti volti a sviluppare, migliorare e incrementare la comunicazione scolastica per le persone con disturbo dello spettro autistico.
2. La Giunta regionale individua le aree prioritarie di intervento e stabilisce modalità e criteri per l'erogazione dei contributi di cui al comma 1.
3. Agli oneri correnti derivanti dall'applicazione della presente legge, quantificati in euro 300.000,00 per ciascuno degli esercizi 2024, 2025, 2026, si provvede con le risorse allocate nella Missione 12 diritti sociali, politiche sociali e famiglia Programma 1208 cooperazione e associazionismo.
Scheda finanziaria (le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza)

Variazione 2024
Variazione 2025
Variazione 2026
M12 "Diritti Sociali, Politiche Sociali e Famiglia"
P1208 "cooperazione e associazionismo"
ART. X ‒ CONTRIBUTO PER IL FINANZIAMENTO DI PROGETTI PER LA COMUNICAZIONE SCOLASTICA E LE PERSONE CON DISTURBO DELLO SPETTRO AUTISTICO
+ 300.000,00
+ 300.000,00
+300.000,00
M20 Fondi e accantonamenti
P01 Fondo di riserva
L.R. 39/2001, articolo 18
- 300.000,00
- 300.000,00
- 300.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Metto in votazione l'emendamento n. A0041. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0042 presentato dalla consigliera Baldin, articolo X, aggiuntivo, che prevede:
Art. x ‒ Contributo straordinario per ii sostegno alle organizzazioni di volontariato che si occupano di autismo e disabilità psichica
1. La Giunta regionale è autorizzata a erogare finanziamenti in favore delle organizzazioni di volontariato che si occupano di autismo e disabilità psichica aventi sede ed operanti nel territorio regionale.
2. La Giunta regionale individua le aree prioritarie di intervento, dando in ogni caso priorità ai soggetti che si occupano di gestire comunità terapeutico educative per persone con autismo o disabilità psichica, e stabilisce i criteri e le modalità di assegnazione di cui al comma 1.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in euro 1.000.000,00 per ognuno degli esercizi 2024, 2025, 2026 si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 12 Diritti Sociali, Politiche Sociali e Famiglia, Programma 1202 interventi per la disabilità.
Scheda finanziaria (le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza)

Variazione 2024
Variazione 2025
Variazione 2026
M12 "Diritti Sociali, Politiche Sociali e Famiglia"
P1202 "Interventi per la disabilità"
Art. x ‒ Contributo straordinario per il sostegno alle organizzazioni di volontariato che si occupano di autismo e disabilità psichica
+ 1.000.000,00
+ 1.000.000,00
+ 1.000.000,00
M20 Fondi e accantonamenti
P01 Fondo di riserva
L.R. 39/2001, articolo 18
- 1.000.000,00
- 1.000.000,00
- 1.000.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Metto in votazione l'emendamento n. A0042. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento n. A0046, di pagina 66, presentato dalla consigliera Baldin, è accantonato.
Emendamento n. A0152, di pagina 67-bis, presentato dall'assessore Calzavara, articolo X, aggiuntivo, che prevede:
Art. XX Contributo per la realizzazione e il potenziamento di progetti sperimentali per l'inserimento lavorativo di persone con disabilità
1. La Giunta regionale è autorizzata a concedere contributi per la realizzazione e il potenziamento di progetti sperimentali per l'inserimento lavorativo di persone con disabilità consistente in disturbo dello spettro autistico.
2. La Giunta regionale individua le aree prioritarie di intervento e stabilisce modalità e criteri per l'erogazione dei contributi di cui al comma 1.
3. Agli oneri derivanti dall'attuazione del presente articolo, quantificati in euro 40.000,00 per l'esercizio finanziario 2024, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 12 "Diritti sociali, politiche sociali e famiglia", Programma 1202 "Interventi per la disabilità" Titolo I Spese correnti, del bilancio di previsione 2024-2026
MISSIONE
PROGRAMMA
Legge regionale di spesa
2024
Variazione proposta
2025
Variazione proposta
2026
Variazione proposta
MISSIONE 12 DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA
PROGRAMMA 1202 INTERVENTI PER LA DISABILITÀ
Titolo I Spese correnti
Nuovo articolo pdl 230 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2024"
+40.000,00
+ 40.000,00
M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P2001 FONDO DI RISERVA
L.R. n. 39/2001 " Ordinamento del bilancio e della contabilità della regione"
- 40.000,00
Saldo
0,00


Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Metto in votazione l'emendamento n. A0152. Relatore favorevole.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0088 presentato dai consiglieri Bigon, Camani, Luisetto, Montanariello, Zanoni, Zottis, aggiuntivo, che prevede:
Art. XX Contributi per l'adeguamento e la realizzazione di strutture destinate alle persone con disabilità prive di sostegno familiare
1. La Giunta regionale è autorizzata a concedere a soggetti pubblici e privati no profit contributi per l'adeguamento e la realizzazione di strutture da destinare a persone disabili prive di sostegno familiare.
2. Entro novanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, la Giunta regionale, sentita la competente Commissione consiliare, determina i criteri e le modalità per l'erogazione dei contributi di cui al comma 1.
3. Agli oneri derivanti dall'attuazione del presente articolo, quantificati in 4.000.000,00 di euro per l'esercizio 2024 si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 12 "Diritti Sociali, politiche Sociali e Famiglia", Programma 1202 "Interventi per la disabilità", Titolo II Spese in conto capitale del bilancio di previsione 2024-2026.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE
PROGRAMMA
Legge regionale di spesa
2024
Variazione proposta
2025
Variazione proposta
2026
Variazione proposta
M12 DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA
P1202 INTERVENTI PER LA DISABILITÀ
Titolo II Spese in conto capitale
Nuovo articolo pdl 230 COLLEGATO ALLA LEGGE DI STABILITÀ REGIONALE 2024
+ 4.000.000,00
+ 4.000.000,00
M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P01 FONDO DI RISERVA
L.R. n. 39/2001 " Ordinamento del bilancio e della contabilità della regione"
Art. 17 – Titolo I Spese correnti
Art. 18 – Titolo I Spese correnti
M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P03 ALTRI FONDI
L.R. n. 39/2001 " Ordinamento del bilancio e della contabilità della regione"
Art. 20 – Titolo I Spese correnti
-1.000.000,00
-1.500.000,00
-1.500.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza
Metto in votazione l'emendamento n. A0088. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento n. A0093, presentato dalla consigliera Bigon, è ritirato.
Emendamento n. A0147, di pagina 71-bis, presentato dall'assessore Calzavara, aggiuntivo, che prevede:
Art. XX Contributo straordinario a favore dell'Istituto Fortunata Gresner per l'esecuzione di un progetto di musicoterapia dedicato alla disabilità.
1. La Giunta regionale è autorizzata ad erogare un contributo straordinario all'istituto Fortunata Gresner di Verona per la realizzazione di un progetto sperimentale di musicoterapia dedicato alla disabilità.
2. Agli oneri derivanti dall'attuazione del presente articolo, quantificati in 30.000,00 euro per l'esercizio 2024, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 12 "Diritti sociali, politiche sociali e famiglia", Programma 02 "Interventi per la disabilità", Titolo I "Spese correnti", del bilancio di previsione 2024-2026.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
MISSIONE
PROGRAMMA
Legge regionale di spesa
2024
Variazione proposta
2025
Variazione proposta
2026
Variazione proposta
MISSIONE 12
PROGRAMMA 02
Titolo I Spese correnti
Nuovo articolo pdl 230 "Collegato alla Legge di Stabilità regionale 2024"
+ 30.000.000,00
M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P2001 FONDO DI RISERVA
-30.000.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0147. Relatore favorevole.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0043, di pagina 72, presentato dalla consigliera Baldin, articolo X, aggiuntivo, che prevede:
ART. X ‒ CONTRUTO PER I FINANZIAMENTI DI PROGETTI FINALIZZATI ALL'ORGANIZZAZIONE DI CORSI GRATUITI PER DONNE OPERATE AL SENO A SEGUITO Dl MALATTIA ONCOLOGICA
1. La Giunta regionale è autorizzata ad erogare contributi a sostegno di progetti volti all''organizzazione di corsi gratuiti per donne operate al seno a seguito di malattia oncologica.
2. La Giunta regionale individua le aree prioritarie di intervento e stabilisce modalità e criteri per l'erogazione dei contributi di cui al comma 1.
3. Agli oneri correnti derivanti dall'applicazione della presente legge, quantificati in euro 300.000,00 per ciascuno degli esercizi 2024, 2025, 2026, si provvede con le risorse allocate nella Missione 12 diritti sociali, politiche sociali e famiglia Programma 1208 cooperazione e associazionismo.
Scheda finanziaria (le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza)

Variazione 2024
Variazione 2025
Variazione 2026
M12 "Diritti Sociali, Politiche Sociali e Famiglia"
P1208 "cooperazione e associazionismo"
ART. X ‒ CONTRIBUTO PER I FINANZIAMENTI DI PROGETTI FINALIZZATI ALL'ORGANIZZAZIONE DI CORSI GRATUITI PER DONNE OPERATE AL SENO A SEGUITO DI MALATTIA ONCOLOGICA
+ 300.000,00
+ 300.000,00
+ 300.000,00
M20 Fondi e accantonamenti
P01 Fondo di riserva
L.R. 39/2001, articolo 18
- 300.000,00
- 300.000,00
- 300.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Metto in votazione l'emendamento n. A0043. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0044 presentato dalla consigliera Baldin, articolo X, aggiuntivo, che prevede:
ART. X ‒ CONTRIBUTO PER I FINANZIAMENTI Dl PROGETTI FINALIZZATI ALL'ORGANIZZAZIONE Dl CORSI E TIROCINI GRATUITI OPERATORI SOCIO SANITARI
1. La Giunta regionale è autorizzata ad erogare contributi a sostegno di progetti volti all'organizzazione di corsi e tirocini gratuiti per operatori sociosanitari.
2. La Giunta regionale individua le aree prioritarie di intervento e stabilisce modalità e criteri per l'erogazione dei contributi di cui al comma 1.
3. Agli oneri correnti derivanti dall'applicazione della presente legge, quantificati in euro 300.000,00 per ciascuno degli esercizi 2024, 2025, 2026, si provvede con le risorse allocate nella Missione 12 diritti sociali, politiche sociali e famiglia Programma 1208 cooperazione e associazionismo.
Scheda finanziaria (le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza)

Variazione 2024
Variazione 2025
Variazione 2026
M12 "Diritti Sociali, Politiche Sociali e Famiglia"
P1208 "cooperazione e associazionismo"
ART. X ‒ CONTRIBUTO PER I FINANZIAMENTI DI PROGETTI FINALIZZATI ALL'ORGANIZZAZIONE DI CORSI E TIROCINI GRATUITI OPERATORI SOCIO SANITARI
+ 300.000,00
+ 300.000,00
+ 300.000,00
M20 Fondi e accantonamenti
P01 Fondo di riserva
L.R. 39/2001, articolo 18
- 300.000,00
- 300.000,00
- 300.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Metto in votazione l'emendamento n. A0044. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento n. A0060, presentato dai consiglieri Camani, Bigon, Luisetto, Montanariello, Zanoni, Zottis, è accantonato.
L'emendamento n. A0058, di pagina 78, presentato dalla consigliera Camani, è ritirato.
Emendamento n. A0148 presentato dall'assessore Calzavara, aggiuntivo, che prevede:
Art. XX
Contributo straordinario alla Cooperativa Provate di Selvazzano Dentro
1. La Giunta Regionale è autorizzata a concedere un contributo straordinario alla Cooperativa Sociale Provate di Selvazzano dentro (PD) per l'implementazione in via sperimentale del servizio di tutoraggio dei soggetti svantaggiati interessati dagli interventi di accompagnamento e all'occupabilità delle persone con disabilità.
2. Agli oneri derivanti dall'attuazione del presente articolo, quantificati in euro 25.000,00 per l'esercizio finanziario 2024, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 12 "Diritti sociali, politiche sociali e famiglia", Programma 1207 "Programmazione e governo della rete dei servizi sociosanitari e sociali", Titolo I Spese correnti, del bilancio di previsione 2024-2026.
MISSIONE
PROGRAMMA
Legge regionale di spesa
2024
Variazione proposta
2025
Variazione proposta
2026
Variazione proposta
MISSIONE 12 DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA
Programma 1207 PROGRAMMAZIONE E GOVERNO DELLA RETE DEI SERVIZI SOCIOSANITARI E SOCIALI
Titolo I Spese correnti
Nuovo articolo pdl 230 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2024"
+25.000,00
+25.000,00
M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P2001 FONDO DI RISERVA
L.R. n. 39/2001 " Ordinamento del bilancio e della contabilità della regione"
Art. 17 – Titolo I Spese correnti
-25.000,00
Saldo
0,00


Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0148. Relatore favorevole.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0045, di pagina 80, presentato dalla consigliera Baldin, articolo X, aggiuntivo, che prevede:
Art. x ‒ Interventi per la rigenerazione e la riqualificazione dell'area circostante la Stazione di Mestre
1. La Giunta regionale è autorizzata a erogare contributi per interventi di riqualificazione e rigenerazione urbana dell'area adiacente alla stazione ferroviaria di Venezia-Mestre che prevedano in particolare programmazioni riguardanti i temi dell'inclusione sociale e culturale, della sensibilizzazione sull'uso di sostanze stupefacenti e sulle dipendenze organizzando eventi a ingresso libero e gratuito.
2. La Giunta regionale individua le aree prioritarie di intervento e stabilisce i criteri e le modalità di assegnazione di cui al comma 1.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in euro 500.000,00 per ognuno degli esercizi 2024, 2025, 2026 si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 12 Diritti Sociali, Politiche Sociali e Famiglia, Programma 1208 cooperazione e associazionismo.
Scheda finanziaria (le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza)

Variazione 2024
Variazione 2025
Variazione 2026
M12 "Diritti sociali, politiche sociali e famiglia"
P1208 "cooperazione e associazionismo"
Art. x ‒ Interventi per la rigenerazione e la riqualificazione dell'area circostante la Stazione di Mestre
+ 500.000,00
+ 500.000,00
+ 500.000,00
M20 Fondi e accantonamenti
P01 Fondo di riserva
L.R. 39/2001 art. 18
- 500.000,00
- 500.000,00
- 500.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Metto in votazione l'emendamento n. A0045. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0070, presentato dai consiglieri Camani, Bigon, Luisetto, Zottis.
Prego, collega Camani.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Presidente, lo ritiro perché ho annunciato la presentazione di un ordine del giorno.

PRESIDENTE

L'emendamento n. A0070 è ritirato.
Cambiamo argomento. Passiamo a "Istruzione e diritto allo studio".
L'emendamento n. A0007, presentato dalla consigliera Ostanel, è accantonato.
L'emendamento n. A0008, presentato dalla consigliera Ostanel, è accantonato.
Emendamento n. A0047 presentato dalla consigliera Baldin, articolo X, aggiuntivo, che prevede:
Art. X ‒ AZIONI PER L'INCREMENTO DELLA QUALITA DEL SERVIZIO ABITATIVO UNIVERSITARIO
1. In considerazione della grave emergenza abitativa che si è venuta a determinare in alcune aree del territorio regionale e che coinvolge studenti universitari fuorisede, italiani e stranieri, la Giunta regionale è autorizzata ad un ulteriore programma di interventi urgenti finalizzati a incrementare la qualità del servizio abitativo universitario e l'offerta di strutture abitative destinate agli studenti.
2. La Giunta regionale individua le aree prioritarie di intervento nell'ambito delle azioni previste all'articolo 25, Legge regionale 7 aprile 1998, n. 8 in materia di interventi per l'edilizia residenziale e di ulteriori forme di facilitazione della residenzialità degli studenti, sentito il Comitato Regionale di Coordinamento delle Università del Veneto, di cui all'articolo 3, Decreto del Presidente della Repubblica 27 gennaio 1998, n. 25.
2. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in euro 1.000.000,00 per l'esercizio 2024, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 4 "Istruzione e Diritto allo studio", Programma 0404 "Istruzione Universitaria", del bilancio di previsione 2024-2026.
Scheda finanziaria (le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza)

Variazione 2024
Variazione 2025
Variazione 2026
M04 "Istruzione e Diritto allo studio"
P04 "Istruzione Universitaria"
Articolo X ‒ AZIONI PER L'INCREMENTO DELLA QUALITÀ DEL SERVIZIO ABITATIVO UNIVERSIARIO


+ 1.000.000,00


0,00


0,00
Missione 20 FONDI E ACCANTONAMENTI
Programma 2001 FONDO DI RISERVA
L.R. 39/2001, art. 18

- 1.000.000,00

0,00

0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Metto in votazione l'emendamento n. A0047. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
Assume la Presidenza
Il Vicepresidente Nicola Ignazio FINCO
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0062 presentato dai consiglieri Camani, Bigon, Luisetto, Montanariello, Zanoni, Zottis, aggiuntivo, che prevede:
Art. XXX - Contributo regionale per la copertura delle spese sostenute dagli iscritti agli istituti della scuola secondaria di secondo grado del sistema nazionale di istruzione.
1. La Giunta regionale è autorizzata a erogare contributi integrativi alle famiglie che risultino già beneficiarie di Borse di Studio erogate dal Ministero dell'istruzione e del merito, in attuazione del Decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 63, articolo 9, fino alla totale copertura delle spese ammissibili, con priorità alle famiglie con ISEE più basso.
2. Agli oneri derivanti dall'attuazione del presente articolo, quantificati in euro 1.000.000,00 per ciascuno degli esercizi 2024, 2015 e 2026 si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 04 ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO, Programma 0407 DIRITTO ALLO STUDIO del Bilancio di previsione 2024-2026.

MISSIONE
PROGRAMMA
Legge regionale di spesa

2024
Variazione proposta

2025
Variazione proposta

2026
Variazione proposta

Missione 04 ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO
Programma 0407 DIRITTO ALLO STUDIO

Titolo I Spese correnti

Nuovo articolo pdl 230 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2024"
+ 1.000.000,00
+ 1.000.000,00
+ 1.000.000,00

M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P03 ALTRI FONDI
L.R. n. 39/2001 " Ordinamento del bilancio e della contabilità della regione"

Art. 20 – Titolo I Spese correnti


- 1.000.000,00


- 1.000.000,00


- 1.000.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza
La collega lo dà per letto.
Metto in votazione l'emendamento n. A0062. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento n. A0014, presentato dalla consigliera Ostanel, è accantonato.
L'emendamento n. A0149, pagina 94-bis, presentato dall'assessore Calzavara, è accantonato.
Emendamento n. A0101 presentato dalla consigliera Luisetto, aggiuntivo, che prevede:
Art. XX
Contributo all'Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario di Padova per la manutenzione straordinaria dello studentato "San Silvestro" a Vicenza
1. La Giunta regionale è autorizzata a erogare un contributo all'Azienda Regionale per il Diritto allo studio di Padova per la realizzazione di interventi di manutenzione straordinaria dello studentato "San Silvestro" di Vicenza.
2. Agli oneri derivanti dall'attuazione del presente articolo quantificati in 700.000,00 di euro per l'esercizio 2024 si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 04 "Istruzione e diritto allo studio", Programma 0404 "Istruzione Universitaria", Titolo II "Spese in conto capitale" del bilancio di previsione 2024-2026.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione

MISSIONE
PROGRAMMA
Legge regionale di spesa

2024
Variazione proposta

2025
Variazione proposta

2026
Variazione proposta

M04 " ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO"
P0404 "ISTRUZIONE UNIVERSITARIA"

TITOLO II "SPESE IN CONTO CAPITALE"

Nuovo articolo pdl 230 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2024"




+ 700.000,00

+ 700.000,00

M05 TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI
P0502 ATTIVITÀ CULTURALI E INTERVENTI DIVERSI NEL SETTORE CULTURALE

L.R. n. 07/2016 – art. 18 "Programma regionale per la promozione dei grandi eventi"


- 700.000,00

- 700.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Prego, collega.

Chiara LUISETTO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, vorrei intervenire su questo.
L'emendamento viene ripresentato rispetto allo scorso anno. Sembrava una questione risolta, quella di San Silvestro. In realtà, nonostante una mozione approvata all'unanimità nel 2022, nonostante la promessa dell'intervento sullo studentato ‒ ricordiamo che sono 60 posti letto in un luogo assolutamente adeguato a sopperire all'esigenza di alloggi per studenti ‒ ci troviamo nella situazione in cui è ancora tutto chiuso, ancora tutto fermo.
Ritengo fondamentale riportare all'attenzione il tema, auspicando ci sia una maggiore consapevolezza delle decisioni assunte e della necessità di investire in un luogo che, soprattutto in un momento in cui mancano spazi, mancano alloggi per gli studenti, sia preso in attenzione e, soprattutto, finito e ridato alla cittadinanza e ai ragazzi.
Grazie.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0101. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Passiamo al terzo volume "Cultura".
L'emendamento n. A0009, presentato dalla consigliera Ostanel, è accantonato.
Emendamento n. A0051 presentato dalla consigliera Baldin, articolo X, aggiuntivo, che prevede:
Art. x ‒ Fondo regionale per la ristrutturazione e l'ammodernamento delle sale cinematografiche
1. La Giunta regionale è autorizzata a finanziare progetti di ristrutturazione e ammodernamento delle sale cinematografiche.
2. La Giunta regionale individua le aree prioritarie di intervento e stabilisce i criteri e le modalità di assegnazione di cui al comma 1.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in euro 500.000,00 per ognuno degli esercizi 2024, 2025 e 2026 si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 05 "Tutela e valorizzazione del beni e delle attività culturali"; Programma 0502 "Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale"; Titolo 1 "Spesa corrente" del bilancio di previsione 2024-2026.
Scheda finanziaria (le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza)

Variazione 2024
Variazione 2025
Variazione 2026
M05 "tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali"
P02 "attività culturali e interventi diversi nel settore culturale"
articolo x ‒ Fondo regionale per la ristrutturazione e l'ammodernamento delle sale cinematografiche


+ 500.000,00


+ 500.000,00


+ 500.000,00
M20 Fondi e accantonamenti
P01 "Fondo di riserva" - L.R. 39/2001, articolo 18

- 500.000,00

- 500.000,00

- 500.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
La collega lo dà per letto.
Metto in votazione l'emendamento n. A0051. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0052 presentato dalla consigliera Baldin, articolo X, aggiuntivo, che prevede:
Art. x ‒ Contributo straordinario al Centro Studi E. Luccini
1. La Giunta regionale è autorizzata ad erogare un contributo straordinario di 30.000,00 euro al Centro Studi E. Luccini di Padova.
2. La Giunta regionale individua le aree prioritarie di intervento e stabilisce i criteri e le modalità di assegnazione di cui al comma 1.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in euro 30.000,00 per l'esercizio 2024 si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 05 "Tutela e valorizzazione del beni e delle attività culturali"; Programma 0501 "Valorizzazione dei beni di interesse storico"; Titolo 1 "Spesa corrente" del bilancio di previsione 2024-2026.
Scheda finanziaria (le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza)

Variazione 2024
Variazione 2025
Variazione 2026
M05 "tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali"
P01 "valorizzazione dei beni di interesse storico"
articolo x ‒ Contributo straordinario al Centro Studi E. Luccini


+ 30.000,00


0,00


0,00
M20 Fondi e accantonamenti
P01 "Fondo di riserva" - L.R. 39/2001, articolo 18

- 30.000,00

0,00

0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
La collega lo dà per letto.
Metto in votazione l'emendamento n. A0052. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0135 presentato dall'assessore Calzavara, articolo X, aggiuntivo, che prevede:
Art. XXX ‒ Celebrazioni per il 700° anniversario della morte di Marco Polo.
1. La Regione del Veneto, in occasione del ricorrere, nell'anno 2024, del settecentesimo anniversario della morte di Marco Polo, attua un programma di studi e celebrazioni per ricordare la figura e l'opera di Marco Polo, mercante, scrittore e viaggiatore della Repubblica di Venezia nel mondo, anche in collaborazione, coordinamento ed intesa con enti ed istituzioni locali, regionali e nazionali.
2. La Giunta regionale con proprio provvedimento, (in occasione delle celebrazioni) definisce, per l'anno 2024 un programma regionale di iniziative, che prevedono mostre, studi, ricerche e convegni volte a diffondere la conoscenza di Marco Polo, anche nei paesi e presso le comunità attraversate ed incontrate in occasione dei suoi viaggi, ed iniziative celebrative della sua figura e opera, con la costituzione di comitati d'onore, composti da rappresentanti individuati dalla Giunta e dall'Ufficio di presidenza del Consiglio regionale.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione della presente legge, quantificati in euro 100.000,00 per l'esercizio 2024, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 05 "Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali", Programma 02 "Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale", Titolo 1 "Spese correnti" del bilancio di previsione 2024-2026.
Scheda relativa alla proposta di variazione

MISSIONE
PROGRAMMA
Legge regionale di spesa

2024
Variazione proposta

2025
Variazione proposta

2026
Variazione proposta

MISSIONE 05 "TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI BENI E DELLE ATTI VITA CULTURALI",
PROGRAMMA 02 "ATTIVITÀ CULTURALI E INTERVENTI DIVERSI NEL SETTORE CULTURALE"



+ 100.000,00


-


-

MISSIONE 20 "FONDI ED ACCANTONAMENTI"
PROGRAMMA 01 "FONDO DI RISERVA"


- 100.000,00


-


-
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza
Metto in votazione l'emendamento n. A0135. Relatore favorevole.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
L'emendamento n. A0128, di pagina 9, presentato dai consiglieri Zottis, Zanoni, Camani, Bigon, Luisetto, Montanariello è ritirato.
Emendamento n. A0002, a pagina 12, presentato dalla consigliera Guarda, articolo X, rubrica "Modifica dell'art. 2 L.R. 44 25/11/2019 Collegato alla legge di stabilità regionale 2020, aggiuntivo, che prevede:
Al progetto di legge n. 230 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2024" è aggiunto il seguente articolo:
X ‒ Modifica dell'articolo 2 "Concorso della Regione del Veneto al finanziamento delle spese di investimento relative alle Venues olimpiche site nel territorio veneto" della Legge regionale n. 44 del 25/11/2019 "Collegato alla legge regionale di stabilità 2020".
1. Il comma 3 dell'articolo 2 "Concorso della Regione del Veneto al finanziamento delle spese di investimento relative alle Venues olimpiche site nel territorio veneto" della legge regionale n. 44 del 25 novembre 2019 "Collegato alla legge regionale di stabilità 2020" è così sostituito:
"3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in euro 25.000.000,00 per l'esercizio 2024 si fa fronte con le risorse allocate alla Missione 06 "Politiche Giovanili, sport e tempo libero", Programma 01 "Sport e Tempo Libero", Titolo 2 "Spesa in conto capitale" del bilancio di previsione 2024-2024."
Prego, collega.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Questo è l'emendamento conseguente a quanto avevo spiegato ieri. Di fronte al fatto che c'è un'evidente riduzione del carico economico inizialmente previsto di indebitamento per la gestione delle Olimpiadi... Oltre al fatto che la pista da bob, sperabilmente, così come il CIO ci consiglia, non verrà fatta, mentre all'inizio era compito della Regione del Veneto pagarla... Dopodiché, avete scaricato la palla sul livello nazionale. Inizialmente sì. 61 milioni erano previsti pagati dalla Regione del Veneto. Nel 2020 avevate previsto un indebitamento di 85 milioni, utile e necessario per fare le opere relative al punto dove ci saranno le premiazioni, ad esempio, e altri interventi necessari, compresa la pista da bob.
Alla luce del fatto che non si farà e, comunque, è stato ribadito più volte che non si farà con le risorse della Regione del Veneto, questo è un articolo che deve essere assolutamente rivisto. Deve essere rivisto al ribasso e, eventualmente, come vi dicevo, prevedendo per il prossimo anno un indebitamento di 60 milioni per le vere eredità da lasciare al Veneto, che sono quelle della garanzia dei servizi, quelle della garanzia dell'assistenza di operazioni strategiche per la montagna, per sostenere le famiglie e i giovani che vogliono rimanere a vivere in montagna e iniziare una nuova attività o recuperare l'esistente per poterci andare ad abitare.
Quindi, fare politiche attive per la montagna, per fare in modo che non siano concentrati milioni di euro in un evento in una comunità, in un'area montana, ma che siano ‒ questi fondi ‒ condivisi dalla montagna veronese a quella del bellunese, per costruire una strategia che consenta a questi territori di realizzare un'identità, realizzare i percorsi, che già hanno cominciato a intraprendere, per valorizzare i propri territori, per valorizzare la propria voglia di costruire, di conservare i propri habitat, di costruire la propria vita in quei territori.
Di fronte a questo, di fronte al fatto che la pista da bob non potrà essere realizzata, in contrasto con il parere del Comitato Olimpico Internazionale, che più volte ha detto "mai più nuove piste, mai più fondi per piste ad oggi non utilizzate", dobbiamo fare in modo che le nostre scelte politiche vadano in una direzione che sia quella del rispetto delle urgenze dei cittadini di adesso. Oggi ci chiedono aiuto per gestire servizi per la famiglia, aiuti per fare in modo che il trasporto pubblico sia efficace ed efficiente, aiuti per fare in modo che la nostra comunità possa realizzarsi anche nelle zone marginali.
Non ci chiedono, quindi, grandi eventi. La gente comune non ce lo chiede. Ci chiedono operazioni di politiche pubbliche. Il presidente Zaia, nella sua lettera introduttiva al Documento di economia e finanza di quest'anno, alla Nota di aggiornamento, parla di sacrifici. Ma i sacrifici li sta chiedendo soltanto agli altri, soltanto alla gente che al momento è in difficoltà ad arrivare a fine mese o a pagare determinati tipi di servizi, che non vengono garantiti gratuitamente dalla Regione o che non vengono garantiti a un prezzo calmierato. Questa è la vera eredità da lasciare. Se ci dobbiamo indebitare, ci dobbiamo indebitare non per fare piste, ma per fare questi servizi.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0002. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0049 presentato dalla consigliera Baldin, articolo X, aggiuntivo, che prevede:
ART. X ‒ CONTRIBUTO PER IL SOSTEGNO DEL TURISMO SOSTENIBILE A CHIOGGIA E NELLE AREE LIMITROFE
1. La Giunta regionale è autorizzata ad erogare contributi a sostegno di progetti di turismo sostenibile da realizzarsi nel territorio comunale di Chioggia e nei territori ad esso confinanti, con priorità per progetti volti a promuovere oltre alla sostenibilità anche il turismo lento, eno-gastronomico e di promozione delle tradizioni locali.
2. La Giunta regionale individua le aree prioritarie di intervento e stabilisce modalità e criteri per l'erogazione dei contributi di cui al comma 1.
3. Agli oneri correnti derivanti dall'applicazione della presente legge, quantificati in euro 300.000,00 per ciascuno degli esercizi 2024, 2025, 2026, si provvede con le risorse allocate nella Missione 07 turismo, Programma 01 sviluppo e valorizzazione del turismo
Scheda finanziaria (le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza)

Variazione 2024
Variazione 2025
Variazione 2026
M07 turismo
P01 sviluppo e valorizzazione del turismo
articolo x CONTRIBUTO PER IL SOSTEGNO DEL TURISMO SOSTENIBILE A CHIOGGIA E NELLE AREE LIMITROFE


+ 300.000,00


+ 300.000,00


+ 300.000,00
M20 Fondi e accantonamenti
P01 Fondo di riserva
L.R. 39/2001, articolo 18

- 300.000,00

- 300.000,00

- 300.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
La collega lo dà per letto.
Metto in votazione l'emendamento n. A0049. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento n. A0050 presentato dalla consigliera Baldin è ritirato.
Emendamento n. A0131, a pagina 18, presentato dall'assessore Calzavara, aggiuntivo, che prevede:
Articolo XXX - Contributo straordinario per la realizzazione del Velodromo in Comune di Spresiano (TV)
1. La Giunta Regionale, al fine di concorrere alla realizzazione del Velodromo in Comune di Spresiano (TV) è autorizzata, data l'eccezionalità e l'esclusività del tipo di intervento, a riconoscere un contributo straordinario alla Federazione Ciclistica Italiana (FCI) o altro Ente Pubblico facente parte dell'accordo di programma di cui al comma 2 per l'esecuzione dell'intervento.
2. La Giunta Regionale è autorizzata a sottoscrivere con i soggetti interessati un accordo di programma che disciplina i rapporti e le modalità di realizzazione e gestione dell'intervento di cui al comma 1.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione della presente legge, quantificati in euro 3.000.000,00 per l'esercizio 2024, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 06 "Politiche giovanili, sport e tempo libero" Programma 01 "Sport e tempo libero" Titolo 2 "Spese in conto capitale" del bilancio di previsione 2024-2026.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
La nuova linea di spesa è garantita mediante ricorso ad indebitamento (Titolo 6, Tipologia 300) autorizzato dalla Legge di Bilancio di previsione 2024-2026
Metto in votazione l'emendamento n. A0131. Relatore favorevole.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
L'emendamento n. A0064, a pagina 21, presentato dai consiglieri Camani, Bigon, Luisetto, Montanariello, Zanoni, Zottis è ritirato.
L'emendamento n. A0063, presentato dai consiglieri Camani, Bigon, Luisetto, Montanariello, Zanoni, Zottis è ritirato.
Subemendamento n. A0140 presentato dalla consigliera Guarda, modificativo, che prevede:
È inserito il comma 1 bis:
"1 bis. La Giunta regionale relaziona con cadenza almeno semestrale con riferimento al contributo dalla Regione del Veneto in qualità di associato e al progresso dei lavori rispetto alla mission dell'associazione di cui at comma 1"
Collega Guarda, lo vuole illustrare o lo diamo per letto? Prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Lo illustro velocemente.
È un subemendamento all'emendamento della Giunta di adesione a questo programma, a questa rete europea di ricerca per quanto riguarda l'idrogeno verde. Okay, a patto che sia idrogeno verde.
Inoltre, quello che propongo all'interno di questo emendamento è che ci venga dato riscontro dell'elaborazione del lavoro fatto all'interno di questo gruppo, in modo tale da tenerci aggiornati e fare in modo che il Consiglio e la Regione del Veneto siano aggiornati sull'evoluzione di una delle possibili strategie energetiche del nostro futuro.
Grazie.

PRESIDENTE

Metto in votazione il subemendamento n. A0140. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0139 presentato dall'assessore Calzavara, aggiuntivo, che prevede:
Articolo XXX
AUTORIZZAZIONE ALLA PARTECIPAZIONE DELLA REGIONE DEL VENETO ALL'ASSOCIAZIONE "HYDROGEN EUROPE".
1. Al fine di contribuire al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione energetica e industriale definiti dall'Unione Europea, tramite l'utilizzo dell'idrogeno come fattore abilitante di una società a emissioni zero, la Regione è autorizzata a partecipare come associato, in qualità di membro regionale europeo, all'Associazione denominata "Hydrogen Europe" con sede a Bruxelles.
2. Agli oneri correnti derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in euro 3.000,00 per l'esercizio 2024, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 1 "Servizi Istituzionali, Generali e di Gestione", Programma 11 "Altri Servizi Generali", Titolo 1 "Spese correnti" del bilancio di previsione 2024-2026.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
Utilizzo delle risorse stanziate sulla Missione 1 "Servizi Istituzionali, Generali e di Gestione" ‒ Programma 11 "Altri Servizi Generali" per l'adesione ad associazioni
Metto in votazione l'emendamento n. A0139, pagina 24-bis. Relatore favorevole.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0053, a pagina 26, presentato dalla consigliera Baldin, articolo X, aggiuntivo, che prevede:
Art. x ‒ Contrasto al fenomeno del gender gap salariale
1. La Giunta è autorizzata a finanziare progetti volti alla diffusione di buone pratiche per il contrasto del gender gap salariale.
2. La Giunta regionale individua le aree prioritarie di intervento e stabilisce i criteri e le modalità di assegnazione di cui al comma 1.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in euro 1.000.000,00 per ognuno degli esercizi 2024, 2025 e 2026 si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 15 "Politiche per il lavoro e la formazione professionale" Programma 01 "Servizi per lo sviluppo del mercato del lavoro"
Scheda finanziaria (le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza)

Variazione 2024
Variazione 2025
Variazione 2026
M15 "Politiche per il lavoro e la formazione professionale"
P01 "Servizi per lo sviluppo del mercato del lavoro"
articolo x Contrasto al fenomeno del gender gap salariale


+ 1.000.000,00


+ 1.000.000,00


+ 1.000.000,00
M20 Fondi e accantonamenti
P01 "Fondo di riserva"
L.R. 39/2001, articolo 18

- 1.000.000,00

- 1.000.000,00

- 1.000.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Metto in votazione l'emendamento n. A0053. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento n. A0102 presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Montanariello, Zanoni, Zottis è ritirato.
Emendamento n. A0018, a pagina 32, presentato dalla consigliera Baldin, articolo X, aggiuntivo, che prevede:
Art. x ‒ Misure di salvaguardia degli argini del Fiume Brenta
1. La Giunta è autorizzata a finanziare azioni per incrementare le capacità difensive degli argini del Fiume Brenta.
2. La Giunta regionale individua le aree prioritarie di intervento e stabilisce i criteri e le modalità di assegnazione di cui al comma 1.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in euro 4.000.000,00 per l'esercizio 2024 si fa fronte con le risorse allocate della Missione 09 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente" Programma 01 "Difesa del suolo"
Scheda finanziaria (le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza)

Variazione 2024
Variazione 2025
Variazione 2026
M09 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente"
P01 "difesa del suolo"
articolo x Misure di salvaguardia degli argini del Fiume Brenta


+ 4.000.000,00


0,00


0,00
M20 Fondi e accantonamenti
P01 Fondo di riserva
L.R. 39/2001, articolo 18

- 4.000.000,00

0,00

0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
La collega lo dà per letto.
Metto in votazione l'emendamento n. A0018. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0073, a pagina 33, presentato dai consiglieri Montanariello e Zottis, articolo X, aggiuntivo, che prevede:
Art. XX Contributo straordinario per la realizzazione di opere di difesa a mare nei litorali di Sottomarina e Isola Verde
1. A seguito dei ripetuti danni arrecati agli arenili di Sottomarina e Isola Verde da eventi meteorologici, la Giunta regionale è autorizzata a erogare nell'esercizio 2024 un contributo straordinario di 3.000.000,00 di euro a favore del Provveditorato interregionale per le Opere Pubbliche per il Veneto, il Trentino-Alto Adige e il Friuli-Venezia Giulia per la realizzazione di opere di difesa a mare strutturali, anche di tipo sperimentale.
2. La Giunta regionale entro sessanta giorni dall'approvazione della presente legge stipula una convenzione con il Provveditorato interregionale per le Opere Pubbliche per il Veneto, il Trentino-Alto Adige e il Friuli-Venezia Giulia per la definizione degli interventi di cui al comma 1.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo quantificati in 3.000.000,00 di euro per l'esercizio 2024, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 09 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente", Programma 0902 "Tutela, valorizzazione e recupero ambientale", Titolo I Spese correnti del bilancio di previsione 2024-2026.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione

MISSIONE
PROGRAMMA
Legge Regionale di spesa

2024
Variazione proposta

2025
Variazione proposta

2026
Variazione proposta

M09 SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE
P0901 DIFESA DEL SUOLO

Titolo II Spese in conto capitale

Nuovo articolo pdl n. 230 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2024"




+ 3.000.000,00

+ 3.000.000,00


0,00


0,00

M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P01 FONDO DI RISERVA
L.R. n. 39/2001 " Ordinamento del bilancio e della contabilità della regione"

Art. 17 – Titolo I Spese correnti

Art. 18 – Titolo I Spese correnti

M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P03 ALTRI FONDI
L.R. n. 39/2001 " Ordinamento del bilancio e della contabilità della regione"

Art. 20 – Titolo I Spese correnti


- 1.000.000,00

- 1.000.000,00

- 1.000.000,00


0,00


0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza
Metto in votazione l'emendamento n. A0073. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento n. A0029 presentato dalla consigliera Baldin è ritirato.
Emendamento n. A0030 presentato dalla consigliera Baldin, articolo X, aggiuntivo, che prevede:
ART. X ‒ Ripascimento e ripristino degli arenili di Sottomarina e Isola Verde
1. La Giunta regionale è autorizzata a erogare contributi da destinare alla realizzazione di interventi di ripristino e ripascimento degli arenili dei litorali di Sottomarina e Isola Verde.
2. La Giunta regionale individua le aree prioritarie di intervento e stabilisce i criteri e le modalità di assegnazione di cui al comma 1.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione della presente legge, quantificati in euro 1.000.000,00 per l'esercizio 2024 si provvede con le risorse allocate nella Missione 09 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente"; Programma 0902 "Tutela, valorizzazione e recupero ambientale"; Titolo I "Spese correnti" del bilancio di previsione 2024-2026.
Scheda finanziaria (le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza)

Variazione 2024
Variazione 2025
Variazione 2026
M09 ‒ Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente
P01 ‒ difesa del suolo
Titolo 1 spese correnti
Nuovo articolo pdlr 230 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2024"


+ 1.000.000,00


0,00


0,00

M20 Fondi e accantonamenti
P01 Fondo di riserva
L.R. 39/2001, articolo 18


- 1.000.000,00


0,00


0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Metto in votazione l'emendamento n. A0030. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento n. A0074 presentato dai consiglieri Montanariello e Zottis è ritirato.
Emendamento n. A0031 presentato dalla consigliera Baldin, articolo X, aggiuntivo, che prevede:
ART. X ‒ Messa in sicurezza di Punta Gorzone
1. La Giunta regionale è autorizzata a stanziare i fondi per la realizzazione degli interventi necessari alla messa in sicurezza della località denominata Punta Gorzone e ubicata nel territorio comunale del Comune di Chioggia. 2. La Giunta regionale individua le aree prioritarie di intervento e stabilisce i criteri e le modalità di assegnazione di cui al comma 1.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione della presente legge, quantificati in euro 1.000.000,00 per l'esercizio 2024 si provvede con le risorse allocate nella Missione 09 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente"; Programma 0901 "Difesa del suolo"; Titolo 1 "Spese correnti" del bilancio di previsione 2024-2026.
Scheda finanziaria (le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza)

Variazione 2024
Variazione 2025
Variazione 2026
M09 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente
P01 ‒ difesa del suolo
Titolo 1 spese correnti
art. x – Messa in sicurezza di Punta Gorzone


+ 1.000.000,00


0,00


0,00

M20 Fondi e accantonamenti
P01 Fondo di riserva
L.R. 39/2001, articolo 18


- 1.000.000,00


0,00


0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Metto in votazione l'emendamento n. A0031. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0075 presentato dal consigliere Montanariello, articolo X, aggiuntivo, che prevede:
Art. XX Primi interventi per la messa in sicurezza del territorio della località Punta Gorzone in comune di Chioggia
1. La Giunta regionale è autorizzata ad effettuare le prime opere di messa in sicurezza del territorio della località di Punta Gorzone in Comune di Chioggia al fine di preservarlo dai continui danni provocati dalle avverse condizioni atmosferiche.
2. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo quantificati in 1.000.000,00 di euro per l'esercizio 2024, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 09 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente", Programma 0901 "Difesa del suolo", Titolo I Spese correnti del bilancio di previsione 2024-2026.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione

MISSIONE
PROGRAMMA
Legge Regionale di spesa

2024
Variazione proposta

2025
Variazione proposta

2026
Variazione proposta

M09 SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE
P0901 DIFESA DEL SUOLO

Titolo II Spese in conto capitale

Nuovo articolo PDL 230 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2024"



+ 1.000.000,00

+ 1.000.000,00


0,00


0,00

M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P2001 FONDO DI RISERVA

L.R. n. 39/2001 art. 18


- 1.000.000,00

- 1.000.000,00


0,00


0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza
Metto in votazione l'emendamento n. 0075. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0032 presentato dalla consigliera Baldin, articolo X, aggiuntivo, che prevede:
ART. X ‒ Ripristino del 'Ponte della Fossetta' nel territorio comunale di Chioggia
1. La Giunta regionale è autorizzata a stanziare i fondi necessari al ripristino del 'Ponte della Fossetta' nel territorio comunale di Chioggia.
2. La Giunta regionale individua le aree prioritarie di intervento e stabilisce i criteri e le modalità di assegnazione di cui al comma 1.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione della presente legge, quantificati in euro 300.000,00 per l'esercizio 2024 si provvede con le risorse allocate nella Missione 10 "Trasporti e diritto alla mobilita"; Programma 1005 "Viabilità e infrastrutture stradali"; Titolo 2 "Spese in conto capitale" del bilancio di previsione 2024-2026.
Scheda finanziaria (le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza)

Variazione 2024
Variazione 2025
Variazione 2026
M10 ‒ trasporti e diritto alla mobilità
P05 ‒ viabilità e infrastrutture stradali
Titolo 2 spese in conto capitale
art. x - Ripristino del 'Ponte della Fossetta' nel territorio comunale di Chioggia


+ 3.000.000,00


0,00


0,00

M20 Fondi e accantonamenti
P01 Fondo di riserva
L.R. 39/2001, articolo 18


- 3.000.000,00


0,00


0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Metto in votazione l'emendamento n. A0032. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0035 presentato dalla consigliera Baldin, articolo X, aggiuntivo, che prevede:
ART. X ‒ Contributo per il finanziamento di progetti di realizzazione di casette dell'acqua
1. La Giunta regionale è autorizzata a erogare contributi a sostegno di progetti volti alla realizzazione di casette dell'acqua per la distribuzione gratuita di acqua potabile da prelevare con contenitori di proprietà dell'utenza.
2. La Giunta regionale individua le aree prioritarie di intervento e stabilisce i criteri e le modalità di assegnazione di cui at comma 1.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione della presente legge, quantificati in euro 30.000,00 per ciascuno degli esercizi 2024, 2025, 2026 si provvede con le risorse allocate nella Missione 09 "sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente"; Programma 0904 "servizio idrico integrato"; Titolo 1 "Spese correnti" del bilancio di previsione 2024-2026.
Scheda finanziaria (le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza)

Variazione 2024
Variazione 2025
Variazione 2026
M09 ‒ sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente
P04 ‒ servizio idrico integrato
Titolo 1 spese correnti
ART. X ‒ Contributo per il finanziamento di progetti di realizzazione di casette dell'acqua


+ 30.000.000,00


+ 30.000.000,00


+ 30.000.000,00

M20 Fondi e accantonamenti
P01 Fondo di riserva
L.R. 39/2001, articolo 18


- 30.000.000,00


- 30.000.000,00


- 30.000.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Metto in votazione l'emendamento n. A0035. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento n. A0085 presentato dai consiglieri Montanariello e Zottis è ritirato.
Emendamento n. A0095 presentato dalla consigliera Bigon, articolo X, aggiuntivo, che prevede:
Art. XX
Finanziamento straordinario per la realizzazione del nuovo collettore consortile per il Lago di Garda
1. La Giunta regionale è autorizzata ad erogare un finanziamento straordinario alla società Azienda Gardesana Servizi S.p.A. al fine di co-finanziare la realizzazione del nuovo collettore consortile per il Lago di Garda.
2. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo quantificati in 25.000.000,00 di euro, per ciascuno degli esercizi 2024, 2025, e 2026 si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 09 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e deli 'ambiente", Programma 0904 "Servizio idrico' integrato", Titolo II "Spese in conto capitale" del bilancio di previsione 2024-2026.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione

MISSIONE
PROGRAMMA
Legge Regionale di spesa

2024
Variazione proposta

2025
Variazione proposta

2026
Variazione proposta

M50 Debito pubblico
P01-P02 Rata ammortamento mutuo (interessi + capitale)

M.01 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE.
P0101 ORGANI ISTITUZIONALI
Art. 16 L.r. n. 3/1998 Rinegoziazione mutui




+ 1.825.000,00

+ 1.850.000,00


+ 3.650.000,00

+ 3.650.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza
Lo vuole illustrare? Prego.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Un minuto solo per dire che è un'opera fondamentale e importante per quanto riguarda il Lago. Sono giunti molti finanziamenti, una buona parte finanziamenti dallo Stato, servono ovviamente ulteriori finanziamenti per completare l'opera del collettore.
Grazie.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0095 con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0132, presentato dall'assessore Calzavara, aggiuntivo, che prevede:
Art. xx - Implementazione numero unico di emergenza 112 sul territorio regionale.
1. Al fine di dare attuazione all'implementazione del numero unico di emergenza europeo NUE 112 secondo il modello della Centrale Unica di Risposta (CUR), sulla base delle modalità definite con il protocollo d'intesa sottoscritto tra il Ministero dell'Interno e la Regione del Veneto, in attuazione dell'articolo 98 vicies semel del decreto legislativo 1 agosto 2003, n. 259 "Codice delle comunicazioni elettroniche", sostituito dal decreto legislativo 8 novembre 2021 n. 207 "Attuazione della direttiva (VE) 2018/1972 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 dicembre 2018, che istituisce il Codice europeo delle comunicazioni elettroniche (rifusione)", la Giunta regionale è autorizzata a porre in essere gli adempimenti necessari per l'attivazione dell'infrastruttura tecnologica del NUE.
2. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in euro 6.500.000,00 per l'esercizio 2024, si fa fronte con le risorse allocate alla Missione 11 "Soccorso Civile", Programma 01 "Sistema di Protezione Civile", Titolo 2 "Spese in conto capitale", del bilancio di previsione 2024-2026.

Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione
La nuova linea di spesa è garantita mediante ricorso ad indebitamento (Titolo 6, Tipologia 300) autorizzato dalla Legge di Bilancio di previsione 2024-2026.
Metto in votazione l'emendamento n. A0132, con il parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
L'emendamento n. A0011 è accantonato.
Emendamento n. A0028 presentato dalla collega Baldin, articolo x, aggiuntivo, che prevede:
ART. X - Riqualificazione del patrimonio immobiliare di proprietà o in gestione alle ATER del Veneto
1. La Giunta regionale è autorizzata a erogare contributi da destinare alla manutenzione straordinaria e alla ristrutturazione, compresi gli interventi di efficientamento energetico, degli immobili in proprietà o in gestione delle ATER venete e adibiti a residenza pubblica.
2. La Giunta regionale individua le aree prioritarie di intervento e stabilisce i criteri e le modalità di assegnazione di cui al comma 1.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione della presente legge, quantificati in euro 10.000.000,00 per ciascun esercizio 2024, 2025, 2026 si provvede con le risorse allocate nella Missione 08 "assetto del territorio ed edilizia abitativa"; Programma 0802 "edilizia residenziale pubblica e locale e piani di edilizia economico-popolare"; Titolo 1 "Spese in conto capitale" del bilancio di previsione 2024-2026.
Scheda finanziaria (le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza)

Variazione 2024
Variazioni 2025
Variazioni 2026
Missione 50 Debito pubblico
Programma 5001 e 5002 rata ammortamento mutuo (interessi + capitale)
Nuovo articolo pdlr 230 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2024"
+ 0,00
+ 600.000,00
+ 1.200.000,00
M20 Fondi e accantonamenti
P01 Fondo di riserva
L.R. n. 39/2001 , articolo 18
- 0,00
+ 600.000,00
+ 1.200.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Metto in votazione l'emendamento n. A0028, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento n. A0012 è accantonato.
L'emendamento n. A0066 della collega Camani è ritirato.
Emendamento n. A0083 presentato dai consiglieri Montanariello e Zottis, articolo, aggiuntivo, che prevede:
Art. XX Prime misure contro lo spopolamento del centro storico di Venezia
1. La Giunta regionale è autorizzata a erogare un contributo straordinario all'Azienda Territoriale per l'Edilizia Residenziale Pubblica di Venezia (ATER Venezia) per l'adeguamento, la messa a norma e la successiva riassegnazione degli alloggi di proprietà ubicati nel centro storico del Comune di Venezia.
2. Entro sessanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, ATER Venezia presenta alla Giunta regionale un piano degli interventi che intende eseguire completo del loro valore economico e dei tempi di realizzo.
3. La Giunta regionale, sentita la competente Commissione consiliare, delibera entro i successivi 60 giorni il piano degli interventi e l'erogazione del contributo di cui ai commi 1 e 2.
4. Agli oneri derivanti dall'attuazione del presente articolo quantificati in 1.000.000,00 di euro per l'esercizio 2024 si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 08 "Assetto del territorio ed edilizia abitativa", Programma 0802 "Edilizia residenziale pubblica e locale e piani di edilizia economico-popolare", Titolo I "Spesa corrente" del bilancio di previsione 2024-2026.
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2024 Variazione proposta
2025 Variazione proposta
2026 Variazione proposta
Missione 08 "Sviluppo sostenibile Tutela del territorio e dell'ambiente"
Programma 0802 "Edilizia residenziale pubblica e locale e piani di edilizia economico-popolare"
Titolo II "Spesa corrente"
Nuovo articolo pdl 230 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2024"
+ 1.000.000,00
+ 1.000.000,00


M20 Fondi e accantonamenti
P01 Fondo di riserva
L.R. n. 39/2001 "Ordinamento del bilancio e della contabilità della regione"
Art. 17 - Titolo I Spese correnti
- 1.000.000,00


Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Metto in votazione l'emendamento n. A0083, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0001 della collega Guarda, articolo x, Rubrica Contributo per la realizzazione di analisi e studi funzionali all'attivazione di impianti a ciclo chiuso, aggiuntivo, che prevede:
Al progetto di legge n.230 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2024" è aggiunto il seguente articolo:
Art. X - Contributo per la realizzazione di analisi e studi funzionali all'attivazione di impianti a ciclo chiuso.
1. La Giunta regionale è autorizzata ad attivare analisi e studi funzionali all'installazione di impianti a ciclo chiuso presso le aziende con stabilimento produttivo in territorio Veneto e il cui ciclo di produzione ha un elevato impatto in termini di consumo della risorsa idrica, quali le industrie cartarie, del settore tessile e conciario.
2. Entro sessanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, la Giunta regionale definisce, sentita la competente commissione consiliare, i criteri e le procedure per l'ammissione a contributo.
3. I contributi di cui alla presente legge sono concessi nel rispetto della normativa europea in materia di aiuti di Stato.
4. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in complessivi euro 200.000,00 per l'esercizio 2024 si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 14 "Sviluppo economico e competitività" Programma 14.01 "'Industria, PMI e Artigianato" Titolo 2 "Spese in conto capitale" del bilancio di previsione 2024-2026.
Scheda finanziaria:
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2024 Variazione proposta
2025 Variazione proposta
2026 Variazione proposta
Missione 14 "Sviluppo economico e competitività"
Programma 14.01 "Industria, PMI e artigianato"
Art. X - Contributo per la realizzazione di analisi e studi funzionali all'attivazione di impianti a ciclo chiuso
+ 200.000,00


Missione 20 Fondi e accantonamenti
Programma 2001 Fondo di riserva
L.R. n. 39/2001 , Art. 18
- 200.000,00






Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Metto in votazione l'emendamento n. A0001, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento n. A0015 è accantonato.
Emendamento n. A0106 del collega Zanoni, articolo, aggiuntivo, che prevede:
Art. XX
Contributo al Comune di Treviso per l'effettuazione di un monitoraggio ambientale sul sito di Treviso Servizi - Viale Serenissima località San Giuseppe
1. La Giunta regionale è autorizzata ad erogare un contributo al Comune di Treviso per l'effettuazione di un monitoraggio ambientale, con relativa caratterizzazione, sul sito di Treviso Servizi - Viale Serenissima località San Giuseppe.
2. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo quantificati in 100.000,00 euro per l'esercizio 2024 si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 09 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente", Programma 0902 "Tutela, valorizzazione e recupero ambientale", Titolo I Spese correnti del bilancio di previsione 2024-2026.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione:
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2024 Variazione proposta
2025 Variazione proposta
2026 Variazione proposta
M09 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente
P09.02 Tutela, valorizzazione e recupero ambientale
Titolo I Spese correnti
Nuovo articolo pdl 230 "Collegato alla legge di stabilità 2024"
+ 100.000,00
+ 100.000,00


M20 Fondi e accantonamenti
P2001 - Fondi di riserva
L.R. n. 39/2001 , Art. 18
- 100.000,00
- 100.000,00


Saldo
0,00


Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Metto in votazione l'emendamento n. A0106, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0037 presentato dalla consigliera Baldin, articolo x, aggiuntivo, che prevede:
Art. x - Contributo per l'estirpazione delle piante infestanti dai canali navigabili del Comune di Mira, della Riviera del Brenta e dei territori limitrofi
1. La Giunta regionale è autorizzata a erogare contributi per finanziare l'estirpazione delle piante infestanti (tra cui la Ludwigia hexapetala e la vulgo porracchia) dai canali navigabili del Comune di Mira, della Riviera del Brenta e dei territori limitrofi.
2. La Giunta regionale individua le aree prioritarie di intervento e stabilisce i criteri e le modalità di assegnazione di cui al comma 1.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in euro 500.000,00 per ognuno degli esercizi 2024, 2025, 2026 si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 09 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente Programma 0906 tutela e valorizzazione delle risorse idriche.
Scheda finanziaria (le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza)

Variazione 2024
Variazioni 2025
Variazioni 2026
M09 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente"
P09.06 "Tutela e valorizzazione delle risorse idriche"
Art. x - Contributo per l'estirpazione delle piante infestanti dai canali navigabili del Comune di Mira, della Riviera del Brenta e dei territori limitrofi
+ 500.000,00
+ 500.000,00
+ 500.000,00
M20 Fondi e accantonamenti
P01 Fondo di riserva
L.R. n. 39/2001 , articolo 18
- 500.000,00
- 500.000,00
- 500.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
La collega lo dà per letto.
Metto in votazione l'emendamento n. A0037, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0120, presentato dai consiglieri Zanoni, Camani, Bigon, Luisetto, Montanariello, Zottis, aggiuntivo, che prevede:
È inserito il seguente articolo :
Art. XX Programma straordinario di contrasto ai cambiamenti climatici e risanamento dell'aria
1 . AI fine di concorrere al contrasto ai cambiamenti climatici e a migliorare la qualità dell ' aria nel territorio regionale la Giunta regionale prevede un programma straordinario di interventi finalizzati alla messa a dimora di alberi in particolare in ambiti urbani e periurbani.
2 . Per le finalità di cui al comma 1 la Giunta regionale si avvale dell'Agenzia veneta per l ' innovazione (Veneto Agricoltura), di cui alla legge regionale 28 novembre 2014 , n . 37 "Istituzione dell'agenzia veneta per l'innovazione nel settore primario", e sue modificazioni riconoscendole contributi straordinari per l'attuazione degli interventi e la fornitura gratuita di materiale di propagazione di origine certificata a soggetti pubblici e privati interessati e in possesso dei requisiti
previsti dal programma straordinario.
3. Per le finalità di cui al comma 2 entro 90 giorni dall'entrata in vigore del presente articolo Veneto Agricoltura definisce:
a) le linee guida per la redazione dei progetti ammissibili a contributo;
b) i requisiti minimi dei progetti ammissibili al contributo;
c) le modalità e i termini per la presentazione dei progetti di impianto .
4. Agli oneri derivanti dall'attuazione del presente articolo, quantificati in euro 4.000.000 , 00 per l'esercizio 2024 e in euro 3.000.000,00 per ciascuno degli esercizi 2025 e 2026 si fa fronte mediante le risorse assegnate alla Missione 09 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente", Programma 0908 "Qualità dell'aria e riduzione dell'inquinamento", Titolo I Spese correnti del bilancio di previsione 2024-2026.
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2024 Variazione proposta
2025 Variazione proposta
2026 Variazione proposta
M09 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio, dell'ambiente
P0908 Qualità dell'aria e riduzione dell'inquinamento
Titolo I Spese correnti
Nuovo articolo pdl 230 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2024"
+ 4.000.000,00
+ 4.000.000,00
+ 3.000.000,00
+ 3.000.000,00
+ 3.000.000,00
+ 3.000.000,00
M20 Fondi e accantonamenti
P01 Fondo di riserva
L.R. n. 39/2001 "Ordinamento del bilancio e della contabilità della regione"
Art. 17 – Titolo I Spese correnti
Art. 18 – Titolo I Spese correnti
M20 Fondi e accantonamenti
P03 Altri Fondi
L.R. n. 39/2001 "Ordinamento del bilancio e della contabilità della regione"
Art. 20 – Titolo I Spese correnti
- 1.000.000,00
- 1.500.000,00
- 1.500.000,00
- 1.000.000,00
- 1.000.000,00
- 1.000.000,00
- 500.000,00
- 500.000,00
- 2.000.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Metto in votazione l'emendamento n. A0120, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0038 presentato dalla consigliera Baldin, articolo x, aggiuntivo, che prevede:
Art. x - Contrasto ai cambiamenti climatici e risanamento dell'aria
1. La Giunta regionale è autorizzata a erogare contributi per finanziare progetti volti al contrasto dei cambiamenti climatici e al miglioramento della qualità dell'aria attraverso la messa a dimora di alberi in particolare in ambiti urbani e periurbani.
2. La Giunta regionale individua le aree prioritarie di intervento e stabilisce i criteri e le modalità di assegnazione di cui al comma 1.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in euro 600.000,00 per ognuno degli esercizi 2024, 2025, 2026 si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 09 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente"; Programma 0908 "Qualità dell'aria e riduzione dell'inquinamento"; Titolo 1 "Spese correnti" del bilancio di previsione 2024-2026.
Scheda finanziaria (le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza)

Variazione 2024
Variazioni 2025
Variazioni 2026
M09 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente"
P08 "Qualità dell'aria e riduzione dell'inquinamento"
Art. x – Contrasto ai cambiamenti climatici e risanamento dell'aria
+ 600.000,00
+ 600.000,00
+ 600.000,00
M20 Fondi e accantonamenti
P01 Fondo di riserva
L.R. n. 39/2001 , articolo 18
- 600.000,00
- 600.000,00
- 600.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Metto in votazione l'emendamento n. A0038, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0117, presentato dai consiglieri Zanoni, Montanariello, Camani, Bigon, Luisetto, Zottis, aggiuntivo, che prevede:
Art. XX Contributo straordinario per la rottamazione di stufe a legna
1. Al fine di ridurre le emissioni inquinanti, la Giunta regionale è autorizzata ad erogare contributi per la rottamazione di generatori di calore domestico alimentati a biomasse e la loro sostituzione con apparecchi a bassa emissione e ad alta efficienza energetica dotati di filtri antiparticolato.
2. La Giunta regionale, entro novanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, sentita la competente Commissione consiliare, determina i criteri e le modalità per l'erogazione dei contributi di cui al comma 1.
3. Agli oneri derivanti dall'attuazione del presente articolo quantificati in 4.000.000,00 di euro si fa fronte per l'esercizio 2024 con le risorse allocate nella Missione 09 "Sviluppo sostenibile tutela del territorio dell'ambiente", Programma 0908 "Qualità dell'aria riduzione dell'inquinamento", Titolo II "Spese in conto capitale" del bilancio di previsione 2024-2026.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione:
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2024 Variazione proposta
2025 Variazione proposta
2026 Variazione proposta
Missione 09 Sviluppo sostenibile tutela del territorio dell'ambiente
Programma 0908 Qualità dell'aria riduzione dell'inquinamento
Titolo II Spese in conto capitale
Nuovo articolo pdl 230 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2024"
+ 4.000.000,00
+ 4.000.000,00


M20 Fondi e accantonamenti
P2001 Fondo di riserva
L.R. n. 39/2001 Art. 18
M20 Fondi e accantonamenti
P2003 Altri Fondi
L.R. n. 39/2001 Art. 20
- 2.000.000,00
- 2.000.000,00


Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Lo dà per letto.
Metto in votazione l'emendamento n. A0117, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
È stato depositato l'emendamento n. A0153 della Giunta regionale. Do tre minuti per eventuali subemendamenti.
Siamo sull'emendamento n. A0112 del collega Zanoni. Lo dà per letto.
È ritirato.
L'emendamento n. A0039 presentato dalla consigliera Baldin è ritirato.
L'emendamento n. A0084 presentato dai consiglieri Montanariello e Zottis è ritirato.
L'emendamento n. A0107 del collega Zanoni è ritirato.
Emendamento n. A0110 presentato dal consigliere Zanoni, articolo, aggiuntivo, che prevede:
Art. XX Monitoraggi e analisi del sito inquinato ex Mestrinaro in località Bertoneria di Zero Branco
1. La Giunta regionale è autorizzata ad effettuare dei monitoraggi e delle analisi tramite l'ARPAV del sito inquinato del Centro trattamento rifiuti ex Mestrinaro, in località Bertoneria di Zero Branco.
2. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo quantificati in 50.000,00 euro, si fa fronte per l'esercizio 2024 con le risorse allocate nella Missione 09 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente", Programma 0903 "Rifiuti", Titolo I Spese correnti del bilancio di previsione 2024-2026.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione:
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2024 Variazione proposta
2025 Variazione proposta
2026 Variazione proposta
M09 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente
P0903 Rifiuti
Titolo I Spese correnti
Nuovo articolo pdl 230 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2024"
+ 50.000,00
+ 50.000,00


M05 Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali
P0502 Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale
l.r. n. 70/1975 "Contributi e spese per l'organizzazione di mostre, manifestazioni e convegni di interesse regionale"
- 50.000,00
- 50.000,00


Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Metto in votazione l'emendamento n. A0110. Parere contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0111 presentato dal consigliere Zanoni, articolo, aggiuntivo, che prevede:
Art. XX Studio per la caratterizzazione e messa in sicurezza della discarica ex SEV di Padernello di Paese (TV)
1. La Giunta regionale è autorizzata ad effettuare uno studio per la caratterizzazione e la messa in sicurezza dell'area della discarica di Padernello di Paese (TV) denominata ex SEV di Via VeceIli per la realizzazione dei necessari interventi di bonifica.
2. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo quantificati in 100.000,00 euro, si fa fronte per l'esercizio 2024 con le risorse allocate nella Missione 09 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente", Programma 0903 "Rifiuti", Titolo I Spese correnti del bilancio di previsione 2024-2026.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione:
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2024 Variazione proposta
2025 Variazione proposta
2026 Variazione proposta
M09 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente
P0903 Rifiuti
Titolo I Spese correnti
Nuovo articolo pdl 230 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2024"
+ 100.000,00
+ 100.000,00


M20 Fondi e accantonamenti
P2001 Fondo di riserva
l.r. n. 39/2001 art. 18
- 100.000,00
- 100.000,00


Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Metto in votazione l'emendamento n. A0111. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento n. A0141 del correlatore è ritirato.
L'emendamento n. A0094 della collega Bigon è ritirato.
Emendamento n. A0105 presentato dal consigliere Zanoni, articolo, aggiuntivo, che prevede:
Art. XX Studio per l'individuazione della fonte primaria di inquinamento da mercurio della falda acquifera dei Comuni di Treviso, Preganziol, Quinto, Casier
1. La Giunta regionale è autorizzata ad effettuare uno studio per l'identificazione della fonte primaria di inquinamento da mercurio della falda acquifera dei Comuni di Treviso, Preganziol, Quinto, Casier.
2. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo quantificati in 300.000,00 euro per l'esercizio 2024, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 09 "Sviluppo sostenibile e tutela
del territorio e dell'ambiente", Programma 0906 "Tutela e valorizzazione delle risorse idriche", Titolo I Spese correnti del bilancio di previsione 2024-2026.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione:
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2024 Variazione proposta
2025 Variazione proposta
2026 Variazione proposta
M09 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente
P0906 Tutela e valorizzazione delle risorse idriche
Titolo I Spese correnti
Nuovo articolo pdl 230 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2024"
+ 300.000,00
+ 300.000,00


M20 Fondi e accantonamenti
P2001 Fondo di riserva
l.r. n. 39/2001 art. 18
- 300.000,00
- 300.000,00


Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Metto in votazione l'emendamento n. A0105, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento n. A0118, a firma del consigliere Zanoni, è ritirato.
Emendamento n. A0122, presentato dai consiglieri Zanoni, Camani, Bigon, Luisetto, Montanariello, Zottis, aggiuntivo, che prevede:
Art. XX Garanzia dei potenziali danni all'ambiente delle trivellazioni in Alto Adriatico
1. La Giunta regionale è autorizzata ad attivare una consulenza giuridica specialistica volta allo studio e alla stesura di una disposizione normativa e contrattuale che imponga alle società proponenti le nuove trivellazioni per l'estrazione di idrocarburi in Adriatico, quale contenuto preliminare e obbligatorio per l'avvio delle procedure di rilascio delle concessioni, una fideiussione di primario istituto di credito o assicurativo che dia adeguata garanzia dei danni all'ambiente e all'economia dei territori interessati, calibrata sul più grave evento ipotizzabile in conseguenza dell'applicazione di modelli matematici previamente validati.
2. Agli oneri derivanti dal presente articolo, quantificati in 50.000,00 euro si fa fronte mediante le risorse allocate nella Missione 01 "Organi istituzionali" Programma "Altri servizi generali" del bilancio di previsione 2024-2026.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione:
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2024 Variazione proposta
2025 Variazione proposta
2026 Variazione proposta
Missione 01 "Organi istituzionali"
Programma 11 "Altri servizi generali"
Nuovo articolo pdl 230 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2024"
+ 50.000,00


M20 Fondi e accantonamenti
P01 Fondo di riserva
l.r. n. 39/2001 "Ordinamento del bilancio e della contabilità della regione"
Art. 17 – Titolo I Spese correnti
- 50.000,00


Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Metto in votazione l'emendamento n. A0122, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0124, presentato dai consiglieri Zanoni, Camani, Bigon, Luisetto, Montanariello, Zottis, aggiuntivo, che prevede:
Art. XX Piano straordinario di assunzioni presso ARPA V
1. Al fine di potenziare le attività di controllo ambientale, la Giunta regionale dispone un piano straordinario di assunzioni e di formazione/aggiornamento di tecnici addetti alle ispezioni e controlli.
2. Agli oneri derivanti dal presente articolo, quantificati in 5.000.000,00 euro si fa fronte mediante le risorse allocate nella Missione 09 "Sviluppo sostenibile, tutela del territorio, dell'ambiente" Programma 02 "Tutela, valorizzazione e recupero ambientale", Titolo I "Spesa corrente" del bilancio di previsione 2024-2026.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione:
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2024 Variazione proposta
2025 Variazione proposta
2026 Variazione proposta
M09 "Sviluppo sostenibile, tutela del territorio, dell'ambiente"
P0902 "Tutela, valorizzazione e recupero ambientale"
Titolo I Spese correnti
Nuovo articolo pdl 230 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2024"
+ 5.000.000,00
+ 5.000.000,00


M20 Fondi e accantonamenti
P01 Fondo di riserva
l.r. n. 39/2001 "Ordinamento del bilancio e della contabilità della regione"
Art. 17 – Titolo I Spese correnti
Art. 18 – Titolo I Spese correnti
M20 Fondi e accantonamenti
P03 Altri Fondi
l.r. n. 39/2001 "Ordinamento del bilancio e della contabilità della regione"
Art. 20 – Titolo I Spese correnti
- 1.500.000,00
- 1.500.000,00
- 2.000.000,00


Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Metto in votazione l'emendamento n. A0124, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Passiamo al volume n. 4.
Caccia e pesca.
L'emendamento n. A0114 del collega Zanoni è ritirato.
L'emendamento n. A0033 a firma Baldin è ritirato.
Emendamento n. A0116, presentato dai consiglieri Zanoni, Camani, Bigon, Luisetto, Montanariello, Zottis, articolo, aggiuntivo, che prevede:
Art. XX Attività di prevenzione e repressione del bracconaggio ad opera delle Guardie venatorie e zoofile volontarie
1. Al fine di contribuire al contrasto del fenomeno del bracconaggio della fauna selvatica, la Giunta regionale è autorizzata ad erogare contributi alle associazioni riconosciute in cui operano nuclei organizzati di Guardie venatorie e zoofile volontarie da destinare al rimborso delle spese sostenute dai volontari.
2. La Giunta regionale, entro sessanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, determina i criteri e le modalità di erogazione dei contributi di cui al comma 1.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo quantificati in 100.000,00 euro per l'esercizio 2024, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 09 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente", Programma 0902 "Tutela, valorizzazione e recupero ambientale", Titolo I Spese correnti del bilancio di previsione 2024-2026.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione:
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2024 Variazione proposta
2025 Variazione proposta
2026 Variazione proposta
M09 Sviluppo sostenibile, tutela del territorio e dell'ambiente
P0902 Tutela, valorizzazione e recupero ambientale
Titolo I Spese correnti
Nuovo articolo n. 230 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2024"
+ 100.000,00
+ 100.000,00


M20 Fondi e accantonamenti
P2001 Fondo di riserva
l.r. n. 39/2001 art. 18
- 100.000,00
- 100.000,00
0,00
0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Metto in votazione l'emendamento n. A0116, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0115, presentato dai consiglieri Zanoni, Camani, Bigon, Luisetto, Montanariello, Zottis, articolo, aggiuntivo, che prevede:
Art. XX Misure di contrasto al fenomeno del bracconaggio nel Delta Po.
1. Al fine di attuare un puntuale e incisivo contrasto al fenomeno del bracconaggio nel Delta del Po, la Giunta regionale è autorizzata a concedere un contributo straordinario alla Provincia di Rovigo per l'acquisto di imbarcazioni leggere ad alta capacità di movimento da fornire alla Polizia provinciale.
2. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo quantificati in 50.000,00 euro, si fa fronte per l'esercizio 2024 con le risorse allocate nella Missione 09 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente, Programma 0902 Tutela valorizzazione e recupero ambientale, Titolo II Spese in conto capitale del bilancio di previsione 2024-2026
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione:
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2024 Variazione proposta
2025 Variazione proposta
2026 Variazione proposta
M09 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente
P0905 Tutela, valorizzazione e recupero ambientale
Titolo II Spese in conto capitale
Nuovo articolo PDL 230 "Collegato alla legge di contabilità regionale 2024"
+ 50.000,00
+ 50.000,00


M20 Fondi e accantonamenti
P2001 Fondo di riserva
l.r. n. 39/2001 art. 18
- 50.000,00
- 50.000,00


Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Metto in votazione l'emendamento n. A0115, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0034, presentato dalla consigliera Baldin, articolo x, aggiuntivo, che prevede:

ART. X - Indennizzo per danni dovuti al granchio blu
1. La Giunta regionale è autorizzata a erogare contributi straordinari a titolo di indennizzo per i danni causati dal c.d. "granchio blu".
2. La Giunta regionale individua le aree prioritarie di intervento e stabilisce i criteri e le modalità di assegnazione di cui al comma 1.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione della presente legge, quantificati in euro 500.000,00 per l'esercizio 2024 si provvede con le risorse allocate nella Missione 16 "Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca"; Programma 1602 ""caccia e pesca"; Titolo 1 "Spese correnti" del bilancio di previsione 2024-2026.
Scheda finanziaria (le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza)
Variazione 2024
Variazioni 2025
Variazioni 2026
M16 - agricoltura, politiche agroalimentari e pesca
P02 - caccia e pesca
Titolo 1 spese correnti
Art. x – Indennizzo per danni dovuti al granchio blu
+ 500.000,00
0,00
0,00
M20 Fondi e accantonamenti
P01 Fondo di riserva
L.R. n. 39/2001 , articolo 18
- 500.000,00
0,00
0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Metto in votazione l'emendamento n. A0034, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0036, presentato dalla consigliera Baldin, articolo x, aggiuntivo, che prevede:
ART. X - Prevenzione e riduzione della dispersione di attrezzature per la pesca e l'acquacoltura
1. La Giunta regionale promuove e sostiene, e a tal fine è autorizzata ad erogare contributi, progetti finalizzati a prevenire o ridurre la dispersione in acqua di attrezzatura per la pesca e l'acquacoltura realizzata con materiali non bio-degradabili, anche mediante l'utilizzo delle risorse del Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca (FEAMP).
2. Agli oneri correnti derivanti dall'applicazione della presente legge, quantificati in euro 300.000,00 per ciascuno degli esercizi 2024, 2025, 2026, si provvede con le risorse allocate nella Missione 15 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente", Programma 03 "Rifiuti", Titolo 1 "Spese correnti".
Scheda finanziaria (le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza)

Variazione 2024
Variazioni 2025
Variazioni 2026
M15 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente"
P03 "Rifiuti"
Art. x - Prevenzione e riduzione della dispersione di attrezzature per la pesca e l'acquacoltura
+ 300.000,00
+ 300.000,00
+ 300.000,00
M20 Fondi e accantonamenti
P01 Fondo di riserva
L.R. n. 39/2001 , articolo 18
- 300.000,00
- 300.000,00
- 300.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Metto in votazione l'emendamento n. A0036, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento n. A0080 del collega Montanariello è ritirato.
Sospendiamo un minuto per dare il tempo alla Commissione di esprimere il parere sull'emendamento della Giunta.
La Seduta è sospesa alle ore 12.11
La Seduta riprende alle ore 12.13

PRESIDENTE

Dobbiamo riprendere tutti gli emendamenti accantonati.
Sospendiamo mezz'ora, per poi ovviamente ridistribuire tutti gli emendamenti che sono stati accantonati e iniziare la votazione.
La Seduta è sospesa alle ore 12.13
La Seduta riprende alle ore 12.52
Assume la Presidenza
Il Presidente Roberto CIAMBETTI

PRESIDENTE

L'emendamento n. A0153 della Giunta viene ritirato e viene depositato in sostituzione l'emendamento n. A0154.
Cinque minuti per eventuali subemendamenti.
Colleghi, riprendiamo i lavori.
I Capigruppo mi seguono attraverso un nuovo fascicolo depositato.
Emendamento n. A0072 presentato dalla consigliera Camani, articolo 4, modificativo, che prevede:
All'articolo 4, comma 1, alla lettera d), il capoverso inserito è sostituito dal seguente:
"c bis 1) fatta salva la vocazione termale del bacino euganeo e l'utilizzo terapeutico della risorsa geotermale, le disposizioni di cui alle lettere c) e c bis) non si applicano ai progetti di ricerca e sperimentazione per l'utilizzo geotermico della risorsa termale che rientrano nell'ambito del progetto per il ripristino, l'aggiornamento e l'implementazione della rete di monitoraggio del Bacino Idrominerario Omogeneo dei Colli Euganei (BIOCE). Tali progetti, a prevalente interesse pubblico e con scopo scientifico, sono finalizzati a monitorare, specie in rapporto all'utilizzo terapeutico, le possibilità di utilizzo della risorsa termale per scopi geotermici al fine di valutarne la sostenibilità ambientale e gli impatti sulla tutela dell'attività termale sanitaria, e dovranno essere oggetto di continua valutazione da parte del BIOCE. Le autorizzazioni relative a impianti di ricerca e sperimentazione sono rilasciate dalla struttura regionale competente in materia di geotermia per una durata di due anni, eventualmente rinnovabili su motivata istanza per ulteriori due anni, e potranno essere sospese interrotte qualora si riscontrino effetti negativi sulle matrici ambientali e sugli sfruttamenti terapeutici, avvero sulla sostenibilità della falda termale euganea."
Non vedo richieste di intervento.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Scusi, Presidente. Dovrebbe esserci una proposta di riformulazione da parte della Giunta...

PRESIDENTE

Scusate, chi fa la proposta? Io ho una nota, ma...Cercate Calzavara, per favore?
Voglio che ci sia anche l'Assessore ad accettarla. Io mi fido di lei, collega, però ho bisogno che la Giunta me l'accetti. Aspettiamo che arrivi.
Sull'emendamento n. A0072 c'è una proposta di modifica da parte del proponente. La Giunta deve dirmi...

Ass.re Roberto MARCATO

Confermo, Presidente...

PRESIDENTE

Pensavo fosse l'assessore Calzavara.

Ass.re Roberto MARCATO

No, sarei io.

PRESIDENTE

Bastava dirmelo!
La proposta la fa l'assessore Marcato. Prego, Assessore.

Ass.re Roberto MARCATO

Presidente, le consegno la proposta di modifica.

PRESIDENTE

Provo a leggere io la proposta di modifica. Devono essere a verbale le modifiche.
Viene cancellata alla terza riga la parola "geotermico".
Poi, a metà, alla quartultima riga, vengono cancellate le parole: "Dovranno essere oggetto di continua valutazione da parte BIOCE". Queste vengono cancellate, Assessore, e viene aggiunto in fondo: "al posto della falda e degli usi delle risorse".
È questo?

Ass.re Roberto MARCATO

Confermo.

PRESIDENTE

Bene. Con queste modifiche il parere del relatore è favorevole.
Metto in votazione l'emendamento n. A0072, così come modificato.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Metto in votazione l'articolo 4.
Ripetiamo la votazione sull'emendamento n. A0072. Ripeto, relatore favorevole.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Metto in votazione l'articolo 4, così come modificato.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
L'articolo 5 lo abbiamo già votato prima, mi pare.
Proseguiamo. Gli emendamenti della collega Ostanel erano stati accantonati. Non essendo arrivata, votiamo contro.
Emendamento n. A0013 presentato dalla consigliera Ostanel, articolo, aggiuntivo, che prevede:
Al progetto di legge n. 230 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2024" è aggiunto il seguente articolo:
Art. X- Sostegno ai giovani per l'acquisto o la ristrutturazione di immobili a fini abitativi in zone montane
1. Al fine di favorire la residenzialità nelle zone montane e incentivare la permanenza dei giovani nel territorio regionale, in attuazione a quanto previsto dall'articolo 19 della Legge 31 gennaio 1994, n. 97 "nuove disposizioni per le zone montane", la Regione Veneto concede contributi per l'acquisto o la ristrutturazione di immobili da destinare a propria residenza a persone fisiche con età non superiore a 40 anni, che mantengono o trasferiscono la loro residenza in comuni ricadenti nelle aree svantaggiate di montagna", art. 2, c. 1, lett. a, L.R. 26/10/2007, n. 30;
2. La Giunta regionale, entro novanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, sentita la competente Commissione consiliare, individua i criteri e le modalità per l'erogazione dei contributi di cui al comma 1, riconoscendo priorità a chi ha un ISEE inferiore a 40.000 euro e figli minori a carico;
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in 1.500.000,00 di euro, per l'esercizio 2024, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 09 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente", Programma 0907 "Sviluppo sostenibile territorio montano piccoli comuni", Titolo 1 "spese correnti" del bilancio di previsione 2024-2026.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione:
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2024
Variazione proposta
2025
Variazione proposta
2026
Variazione proposta
MISSIONE 09 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente
Programma 07 Sviluppo sostenibile territorio montano e piccoli Comuni
Articolo x - Sostegno ai giovani per l'acquisto o la ristrutturazione di immobili a fini abitativi in zone montane
+1.500.000,00
0,00
0,00
MISSIONE 20 fondi e accantonamenti
Programma 2001 Fondo di riserva
-1. 500.000,00
0,00
0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Metto in votazione l'emendamento n. A0013. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento n. A0010 è precluso perché è stato votato precedentemente un emendamento simile.
Emendamento n. A0016, sempre Ostanel.
Lo metto in votazione. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
Il n. A0010 è precluso.
Il riordino degli emendamenti serve per evitare questo.
Io capisco che la collega Camani è attenta a tutto, però che la Camani ci corregga mi rende un po' imbarazzato.
C'è quindi l'emendamento n. A0010, che non è precluso.
Emendamento n. A0010 presentato dalla consigliera Ostanel, articolo, aggiuntivo, che prevede:
Al progetto di legge n. 230 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2024" è aggiunto il seguente articolo:
Art. X- Modifiche alla legge regionale 23 aprile 1990, n. 32
1. Alla legge regionale 23 aprile 1990, n. 32 "Disciplina degli interventi regionali per i servizi educativi alla prima infanzia: asili nido e servizi innovativi" al Titolo 111, Capo I è aggiunto l'art. 18 bis:
Articolo 18 bis - Micro-nido e nido nei luoghi di lavoro
1. Il micro-nido e nido nei luoghi di lavoro è un servizio educativo per l'infanzia di interesse pubblico di cui all'artico/o 70 della legge 28 dicembre 2001, n. 448.
2. La Regione favorisce l'istituzione di micro-nido e nido nei luoghi di lavoro quali strumenti utili alla conciliazione vita-lavoro e quali strumento psico-pedagogico utili per lo sviluppo integrale della personalità del bambino;
3. La Regione sostiene in particolare l'istituzione di micro-nido e nido nei luoghi di lavoro presso le sedi delle pubbliche amministrazioni quali servizi a disposizione in prima istanza ai dipendenti.
2. Alla legge regionale 23 aprile 1990, n. 32 "Disciplina degli interventi regionali per i servizi educativi alla prima infanzia: asili nido e servizi innovativi" al Titolo IV, Capo II, Art. 29 comma 1) dopo il punto b) è aggiunto il punto b bis) così formulato: "b bis) per i micro-nido e nido nei luoghi di lavoro di cui all'articolo 18 bis, secondo quanto previsto dall'Art. 28 comma 1 lettere a), c), d) ed e), unitamente ad una relazione circa il numero di dipendenti e utenti potenziali fruitori del servizio."
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in euro 500.000,00 per l'esercizio 2024, in euro 1.000.000,00 per l'esercizio 2025 e per l'esercizio 2026 si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 12 "Diritti sociali, politiche sociali e famiglia", Programma 1201 "Interventi per l'infanzia e i minori e per gli asili nido", Titolo 2 "spese in conto capitale" del bilancio di previsione 2024-2026.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione:
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2024
Variazione proposta
2025
Variazione proposta
2026
Variazione proposta
MISSIONE 12 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia
Programma 01 Interventi per l'infanzia e i minori e per gli asili nido
L.R. 32/1990
+500.000,00
+1.000.000,00
+1.000.000,00
MISSIONE 20 fondi e accantonamenti
Programma 2001 fondo di riserva
L.R. 39/2001, art. 18
-500.000,00
-1.000.000,00
-1.000.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Metto in votazione l'emendamento n. A0010. Parere contrario del relatore
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0016 presentato dalla consigliera Ostanel, articolo, aggiuntivo, che prevede:
Art. X - Modifiche alla legge regionale 28 maggio 2020, n. 20
1. Alla legge regionale 28 maggio 2020, n. 20 "Interventi a sostegno della famiglia e della natalità", al comma 1 dell'art. 7 "Interventi a sostegno della natalità", al Capo VI, è aggiunto l'art. 20 bis:
Art. 20 bis Registro delle figure professionali a supporto della natalità
1. La Giunta Regionale istituisce un Registro delle figure professionali, quali le ostetriche, le baby-sitters, le doule e altre ritenute utili, a cui le famiglie e/o i genitori possono rivolgersi per eventuali necessità di supporto;
2. La Regione Veneto crea un apposito fondo a favore delle famiglie e delle madri, dalla gravidanza fino al primo anno di vita del bambino, per sostenere l'accesso al supporto delle figure professionali di cui al comma 1;
3. La Giunta regionale, entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, disciplina i criteri e le modalità di attivazione e gestione del Registro di cui al comma 1 e di assegnazione delle risorse di cui al comma 2 del presente articolo.
2. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in euro 700.000,00 per l'esercizio 2024, in euro 1.000.000,00 per l'esercizio 2025 e 2026 si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 12 "Diritti sociali, politiche sociali e famiglia", Programma 12.05 "Interventi per le famiglie", Titolo 1 "spese correnti" del bilancio di previsione 2024-2026.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione:
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2024
Variazione proposta
2025
Variazione proposta
2026
Variazione proposta
MISSIONE 12 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia
Programma 05 interventi per le famiglie
L.R. 20/2020
+700.000,00
+1.000.000,00
+1.000.000,00
MISSIONE 20 fondi e accantonamenti
Programma 2001 Fondo di riserva
L.R. 39/2001
-700.000,00
-1.000.000,00
-1.000.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Metto in votazione l'emendamento n. A0016. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0046 presentato dalla consigliera Baldin, articolo x, aggiuntivo, che prevede:
ART. X- CONTRIBUTI PER LA REALIZZAZIONE E IL POTENZIAMENTO DI PROGETTI SPERIMENTALI PER L'INSERIMENTO LAVORATIVO DI PERSONE CON DISABILITÀ
1. La Giunta regionale è autorizzata a stanziare contributi per la realizzazione e il potenziamento di progetti sperimentali per l'inserimento lavorativo di persone con disabilità con priorità per quelli volti a realizzare laboratori di comunicazione per giovani con disturbo dello spettro autistico.
2. La Giunta regionale individua le aree prioritarie di intervento e stabilisce modalità e criteri per l'erogazione dei contributi di cui al comma 1.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in euro 500.000,00 per ognuno degli esercizi 2024, 2025, 2026 si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 12 Diritti Sociali, Politiche Sociali e Famiglia, Programma 1202 interventi per la disabilità.
Scheda finanziaria (le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza)
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2024
Variazione proposta
2025
Variazione proposta
2026
Variazione proposta
M 12 "Diritti sociali, politiche sociali e famiglia"
P 02 "interventi per la disabilità"
ART. X - Contributi per la realizzazione e il potenziamento di progetti sperimentali per l'inserimento lavorativo di persone con disabilità
+500.000,00
+500.000,00
+500.000,00
M 20 Fondi e accantonamenti
P01 Fondo di riserva
L.R. 39/2001, articolo 18
-500.000,00
-500.000,00
-500.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Prego, collega Baldin.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Grazie, Presidente.
Solo due parole per ritirare questo emendamento, qualora non fosse già precluso, perché è stato approvato il successivo della Giunta, n. A0152, che recepisce l'istanza dell'emendamento n. A0046, ovvero di finanziare progetti sperimentali per l'inserimento lavorativo di persone con disabilità. Ringrazio quindi la Giunta di questa apertura. Sapete che è un tema che mi sta particolarmente a cuore, quindi doppiamente grazie.

PRESIDENTE

L'emendamento viene ritirato.
L'emendamento n. A0060 presentato dai consiglieri Camani, Bigon, Luisetto, Montanariello, Zanoni, Zottis, è ritirato.
Emendamento n. A0007 presentato dalla consigliera Ostanel, articolo, aggiuntivo, che prevede:
Al progetto di legge n. 230 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2024" è aggiunto il seguente articolo:
Art. X – Contributo regionale straordinario da destinare all'incremento e riqualificazione del patrimonio immobiliare adibito a residenze degli studenti di proprietà o in gestione delle Aziende Regionali per il Diritto allo Studio Universitario del Veneto
1. AI fine di aumentare la disponibilità di residenze per gli studenti universitari degli atenei Veneti, la Giunta Regionale è autorizzata ad erogare un contributo specifico alle Aziende Regionali per il Diritto allo Studio Universitario del Veneto da destinare alla realizzazione di nuovi alloggi pubblici per studenti e alla manutenzione straordinaria e alla ristrutturazione degli esistenti, compresi gli interventi di efficientamento energetico, degli immobili di proprietà o in gestione delle Aziende e adibiti a residenze pubbliche per gli studenti;
2. La Giunta regionale, entro novanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, sentita la competente Commissione consiliare, individua i criteri e le modalità per l'erogazione dei contributi di cui al comma 1;
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in 10.000.000,00 di euro, per ciascun esercizio 2024-2025-2026, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 04 "Istruzione e diritto allo studio", Programma 0404 "Istruzione Universitaria", Titolo Il "spese in conto capitale" del bilancio di previsione 2024-2026.
Scheda finanziaria:

Variazione 2024
Variazione 2025
Variazione 2026
MISSIONE 50 Debito pubblico
Programma 5001 e 5002 Rata ammortamento mutuo (interessi + capitale)
Articolo X Contributo regionale straordinario ESU
0,00
+650.000,00
+1.300.000,00
MISSIONE 20 Fondi e accantonamenti
Programma 2001 Fondo di riserva
L.R. 39/2001
0,00
-650.000,00
-1.300.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Metto in votazione l'emendamento n. A0007.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0008 presentato dalla consigliera Ostanel, articolo, aggiuntivo, che prevede:
Al progetto di legge n. 230 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2024" è aggiunto il seguente articolo:
Art. X - Contributo regionale straordinario da destinare all'incremento e riqualificazione del patrimonio immobiliare adibito a residenze degli studenti di proprietà o in gestione delle Aziende Regionali per il Diritto allo Studio Universitario del Veneto
1. Al fine di aumentare la disponibilità di residenze per gli studenti universitari degli atenei Veneti, la Giunta Regionale è autorizzata ad erogare un contributo specifico alle Aziende Regionali per il Diritto allo Studio Universitario del Veneto da destinare alla realizzazione di nuovi. alloggi pubblici per studenti e alla manutenzione straordinaria e alla ristrutturazione degli esistenti, compresi gli interventi di efficientamento energetico, degli immobili di proprietà o in gestione delle Aziende e adibiti a residenze pubbliche per gli studenti;
2. La Giunta regionale, entro novanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, sentita la competente Commissione consiliare, individua i criteri e le modalità per l'erogazione dei contributi di cui al comma 1;
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in 10.000.000,00 di euro, per ciascun esercizio 2024-2025-2026, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 04 "Istruzione e diritto allo studio", Programma 0404 "Istruzione Universitaria", Titolo Il "spese in conto capitale" del bilancio di previsione 2024-2026.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione:
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2024
Variazione proposta
2025
Variazione proposta
2026
Variazione proposta
MISSIONE 50 Debito pubblico
Programma 5001 e 5002 Rata ammortamento mutuo (interessi + capitale)
Articolo X Contributo regionale straordinario ESU
0,00
+650.000,00
+1.300.000,00
MISSIONE 20 fondi e accantonamenti
Programma 2001 Fondo di riserva
L.R. 39/2001
0,00
-650.000,00
-1.300.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Metto in votazione l'emendamento n. A0008. Il relatore è contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0014 presentato dalla consigliera Ostanel, articolo, aggiuntivo, che prevede:
Al progetto di legge n. 230 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2024" è aggiunto il seguente articolo:
Art. X - Modifiche alla legge regionale n. 8 del 2017 "Il sistema educativo della Regione Veneto"
1. Al Capo lII della legge regionale 31 marzo 2017, n. 8 "Il sistema educativo della Regione Veneto" è aggiunto il seguente articolo 19bis:
Articolo 19bis - Patti educativi di comunità
1. La Regione, nell'ambito delle proprie competenze, promuove lo sviluppo di una rete educativa tra scuola, famiglia e territorio con il coinvolgimento attivo dei bambini, dei ragazzi, dei giovani e delle loro famiglie, degli enti territoriali, delle istituzioni pubbliche e private, degli enti del Terzo settore, al fine di favorire la formazione di una comunità educante che possa sostenere le istituzioni scolastiche nell'attuazione del processo educativo delle nuove generazioni e sia in grado di contribuire a/l'arricchimento e alla qualificazione dell'offerta educativa, anche favorendo l'utilizzo dei plessi nelle ore e nei periodi estivi;
2. La Regione, ai fini di cui al comma 1, promuove tra i soggetti della comunità educante la stipula di Patti educativi di comunità, in coerenza con quanto previsto ai commi 2 e comma 7 lett. m dell'art. 1 della legge 107/2015;
3. La Giunta regionale adotta annualmente, previo parere della commissione consiliare competente, apposita deliberazione con la quale individua, per l'anno di riferimento, le forme di sostegno alle iniziative di cui al presente articolo.
4. Per l'anno 2024 la Giunta regionale, previo parere della commissione consiliare competente, effettua una prima sperimentazione rivolta alle scuole degli istituti comprensivi coinvolti nell'accorpamento previsto dalla D.G.R.V. n. 1489 del 27 novembre 2023 e che presentano indicatori di fragilità, come una forte presenza di studenti con genitori stranieri.
2. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in euro 50.000,00 per l'esercizio 2024 e in euro 100.000,00 per l'esercizio 2025 e per l'esercizio 2026 si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 04 "Istruzione e diritto allo studio", Programma 0402 "Altri ordini di istruzione non universitaria", Titolo I "spese correnti" del bilancio di previsione 2024-2026.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione:
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2024
Variazione proposta
2025
Variazione proposta
2026
Variazione proposta
MISSIONE 14 Istruzione e diritto allo studio
Programma 02 Altri ordini di istruzione non universitaria
L.R. 8/2017
+50.000,00
+100.000,00
+100.000,00
MISSIONE 20 fondi e accantonamenti
Programma 2001 Fondo di riserva
L.R. 39/2001
-50.000,00
-100.000,00
-100.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0014. Il relatore è contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0149 presentato dall'assessore Calzavara, articolo, aggiuntivo, che prevede:
Al progetto di legge n. 230 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2024" è aggiunto il seguente articolo:
Art. X - Modifiche alla legge regionale n. 8 del 2017 "II sistema educativo della Regione Veneto"
1. Al Capo III della legge regionale 31 marzo 2017, n. 8 "II sistema educativo della Regione Veneto" è aggiunto il seguente articolo 19bis:
Articolo 19bis - Patti educativi di comunità
1. La Regione, nell'ambito delle proprie competenze, promuove lo sviluppo di una rete educativa tra scuola, famiglia e territorio con il coinvolgimento attivo dei bambini, dei ragazzi, dei giovani e delle loro famiglie, degli enti territoriali, delle istituzioni pubbliche e private, degli enti del Terzo settore, al fine di favorire la formazione di una comunità educante che possa sostenere le istituzioni scolastiche nell'attuazione del processo educativo delle nuove generazioni e sia in grado di contribuire all'arricchimento e alla qualificazione dell'offerta educativa, anche favorendo l'utilizzo dei plessi nelle ore e nei periodi estivi
2. La Regione, ai fini di cui al comma 1, promuove tra i soggetti della comunità educante la stipula di Patti educativi di comunità, in coerenza con quanto previsto ai commi 2 e comma 7 lett. m dell'art. 1 della legge 107/2015;
3. La Giunta regionale adotta annualmente, previo parere della commissione consiliare competente, apposita deliberazione con la quale individua, per l'anno di riferimento, le forme di sostegno alle iniziative di cui al presente articolo.
4. Per fanno 2024 la Giunta regionale, previo parere della commissione consiliare competente, effettua una prima sperimentazione rivolta alle scuole degli istituti comprensivi coinvolti nell'accorpamento previsto dalla D.G.R.V. n. 1489 del 27 novembre 2023 e che presentano indicatori di fragilità, come una forte presenza di studenti con genitori stranieri.
2. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in euro 40.000,00 per l'esercizio 2024 si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 04 "Istruzione e diritto allo studio", Programma 0402 "Altri ordini di istruzione non universitaria", Titolo l "spese correnti" del bilancio di previsione 2024-2026.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione:
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2024
Variazione proposta
2025
Variazione proposta
2026
Variazione proposta
MISSIONE 04 Istruzione e diritto allo studio
Programma 02 Altri ordini di istruzione non universitaria
L.R. 8/2017
+40.000,00
0,00
0,00
MISSIONE 20 fondi e accantonamenti
Programma 2001 Fondo di riserva
L.R. 39/2001
-40.000,00
0,00
0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Non vedo richieste di intervento (pag. 94 bis).
Metto in votazione l'emendamento n. A0149. Parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Siamo a pagina 1 del volume 3.
Emendamento n. A0009 presentato dalla consigliera Ostanel, articolo X, aggiuntivo, che prevede:
Al progetto di legge n. PDLR 230 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2024" è aggiunto il seguente articolo:
Art. X - Modifiche alla legge regionale 9 gennaio 2003, n. 2 "Nuove norme a favore dei Veneti nel mondo e agevolazioni per il loro rientro"
1. Dopo l'articolo 5 è aggiunto l'articolo 5 bis così formulato:
"Art. 5 bis - incentivi per il rientro di giovani con profili ad elevata specializzazione
1. La Regione Veneto incentiva il rientro di giovani di età non superiore ai 35 anni di cui al punto 1) della lettera a) del comma 1 dell'art. 1 con una comprovata elevata specializzazione.
2. L'obiettivo di cui al comma 1 è perseguito attraverso contributi e/o agevolazioni fiscali alle imprese che si avvalgono dei soggetti di cui al presente articolo per attività di ricerca, sviluppo ed innovazione di cui alla legge regionale 18 maggio 2007, n. 9 "Norme per la promozione ed il coordinamento della ricerca scientifica, dello sviluppo economico e dell'innovazione nel sistema produttivo regionale".
3. La Giunta regionale, sentita la competente Commissione Consiliare, annualmente definisce i criteri e le modalità di assegnazione dei contributi e delle agevolazioni di cui al comma 2.
2. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in 1.000.000,00 di euro, per ciascun esercizio 2024-2025-2026, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 05 "Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali", Programma 0502 "Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale", Titolo 1 spese correnti del bilancio di previsione 2024-2025.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione:
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2024
Variazione proposta
2025
Variazione proposta
2026
Variazione proposta
MISSIONE 05 Tutela dei beni e delle attività culturali
Programma 02 Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale
+1.000.000,00
+2.000.000,00
+2.000.000,00
MISSIONE 20 fondi e accantonamenti
Programma 2001 Fondo di riserva
L.R. 39/2001
-1.000.000,00
-2.000.000,00
-2.000.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0009. Il relatore è contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0011 presentato dalla consigliera Ostanel, articolo aggiuntivo, che prevede:
Al progetto di legge n. PDLR 230 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2024" è aggiunto il seguente articolo:
Art. X- Contributo regionale straordinario da destinare alla riqualificazione del patrimonio immobiliare adibito a residenza pubblica di proprietà o in gestione delle Aziende Territoriali per l'Edilizia residenziale del Veneto
1. Al fine di aumentare la disponibilità di residenze pubbliche, la Giunta Regionale è autorizzata ad erogare un contributo specifico alle Aziende Territoriali per l'Edilizia residenziale del Veneto da destinare alla manutenzione straordinaria e alla ristrutturazione, compresi gli interventi di efficientamento energetico, degli immobili di loro proprietà o in loro gestione adibiti a residenza pubblica.
2. La Giunta regionale, entro novanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, sentita la competente Commissione consiliare, individua i criteri e le modalità per l'erogazione dei contributi di cui al comma 1, riservando maggiori risorse ai Comuni classificati ad alta tensione abitativa e in comuni ricadenti nelle aree svantaggiate di montagna;
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in 10.000.000,00 di euro, per ciascun esercizio 2024-2025-2026, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 08 "Assetto del territorio ed edilizia abitativa", Programma 0802 "Edilizia residenziale pubblica e locale e piani di edilizia economico-popolare", Titolo 1 "spese in conto capitale" del bilancio di previsione 2024-2026.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione:
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2024
Variazione proposta
2025
Variazione proposta
2026
Variazione proposta
MISSIONE 50 Debito pubblico
Programma 5001 e 5002 Rata ammortamento mutuo (interessi + capitale)
Articolo X – Contributo straordinario ATER
0,00
+650.000,00
+1.300.000,00
MISSIONE 20 fondi e accantonamenti
Programma 2001 Fondo di riserva
L.R. 39/2001
0,00
-650.000,00
-1.300.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Metto in votazione l'emendamento n. A0011. Il relatore è contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0012 presentato dalla consigliera Ostanel, aggiuntivo, che prevede:
Al progetto di legge n. PDLR 230 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2024" è aggiunto il seguente articolo:
Art. X - Modifica all'art. 37 della -legge regionale 03 novembre 2017, n. 39 "Norme in materia di edilizia residenziale pubblica"
1. La lettera a) del comma 1 ed il comma 2 dell'art. 37 della legge regionale 03 novembre 2017, n. 39 sono abrogati;
2. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in 4.100.000,00 di euro, per ciascun esercizio 2024-2025-2026, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 08 "Assetto del territorio ed edilizia abitativa", Programma 0802 "Edilizia residenziale pubblica e locale e piani di edilizia economico-popolare", Titolo 1 "spese in conto capitale" del bilancio di previsione 2024-2026.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione:
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2024
Variazione proposta
2025
Variazione proposta
2026
Variazione proposta
MISSIONE 08 Assetto del territorio ed edilizia abitativa
Programma 0802 edilizia residenziale pubblica e locale e piani di edilizia economico-popolare
L.R. 20/2020
+4.100.000,00
+4.100.000,00
+4.100.000,00
MISSIONE 20 fondi e accantonamenti
Programma 2001 Fondo di riserva
L.R. 39/2001
-4.100.000,00
-4.100.000,00
-4.100.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Metto in votazione l'emendamento n. A0012. Il relatore è contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.

Emendamento n. A0015 presentato dalla consigliera Ostanel, articolo, aggiuntivo, che prevede:
Al progetto di legge n. 230 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2024" è aggiunto il seguente articolo:
Art. - Realizzazione di uno studio di biomonitoraggio sui residenti nell'area di maggiore ricaduta degli inquinanti emessi dall'inceneritore di Padova
1. La Giunta regionale è autorizzata ad effettuare un adeguato studio di monitoraggio biologico umano (biomonitoraggio) tra i cittadini, in particolare minori di anni dieci, residenti nelle aree di maggiore ricaduta delle emissioni inquinanti dell'inceneritore di Padova.
2. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in 25.000,00 euro, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 19 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente", Programma 0908 "Qualità dell'aria e riduzione dell'inquinamento", Titolo I "Spese correnti" del bilancio di previsione 2024-2026.
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0015. Il relatore è contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Siamo all'emendamento appena depositato dalla Giunta. Sono trascorsi i cinque minuti.
Emendamento n. A0154 presentato dall'assessore Calzavara, aggiuntivo, che prevede:
Art. XX Contributo per l'implementazione di un progetto innovativo a favore delle persone con disturbo dello spettro autistico.
1. La Giunta regionale è autorizzata ad erogare un contributo straordinario per l'implementazione di un progetto innovativo a favore di minori e giovani con diagnosi di disturbo dello spettro autistico.
2. Agli oneri derivanti dall'attuazione del presente articolo, quantificati in 40.000,00 euro per l'esercizio 2024, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 12 "Diritti sociali, politiche sociali e famiglia". Programma 02 "Interventi per la disabilita". Titolo I "Spese correnti", del bilancio di previsione 2024-2026.
Scheda finanziaria relativa alla proposta di variazione:
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2024
Variazione proposta
2025
Variazione proposta
2026
Variazione proposta
MISSIONE 12
Programma 02
Titolo I spese correnti
Nuovo articolo pdl 230 "Collegato alla legge si Stabilità regionale 2024"
+40.000,00
MISSIONE 20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P2001 FONDO DI RISERVA
L.R. n. 39/2001 art. 17
-40.000,00


Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Metto in votazione l'emendamento n. A0154.
Non vedo richieste di intervento. Relatore favorevole.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Torniamo all'articolato. Siamo all'articolo 7.
Metto in votazione l'articolo 7.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo agli ordini del giorno sul PDL n. 230.
ODG n. A0138

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Bozza e Venturini relativo a "LA REGIONE VENETO PROMUOVA AZIONI DI SOSTEGNO E DIFFUSIONE DEI DISTRETTI DEL CIBO PREVISTI DALLA LR. 12 DICEMBRE 2003, n. 40 " in occasione dell'esame del disegno di legge relativo a "Collegato alla legge di stabilità regionale 2024". (Progetto di legge n. 230) APPROVATO (Deliberazione n. 129/2023)


(N.d.r. – Si riproduce il testo scritto dell'ordine del giorno come presentato)
IL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
PREMESSO CHE la Regione del Veneto, tra le prime in Italia, ha provveduto a dare attuazione alle previsioni del D.Lgs. 18/05/2001 n. 228 in materia di modernizzazione del settore agricolo, con l'approvazione della Legge regionale n. 40 del 12/12/2003;
RICHIAMATO l'art. 1 comma. 499 della L. 27 dicembre 2017 n. 205 che ha successivamente riformato l'art. 13 del citato D. Lgs. 228/2001, istituendo, in alternativa ai distretti rurali e agroalimentari di qualità come originariamente previsti, i "distretti del cibo", definiti come sistemi produttivi territoriali caratterizzati da un fattore aggregante rispetto al sistema produttivo agricolo al fine di favorire lo sviluppo territoriale, la sicurezza alimentare, ridurre l'impatto ambientale, salvaguardare il territorio;
VISTA la LR 04/08/2023 n. 20 che ha introdotto alcune modifiche alla citata LR 40/2003 e apposite misure di valorizzazione dei distretti del cibo; i distretti del cibo costituiscono nella loro attuale evoluzione un nuovo modello di sviluppo nato per fornire a livello nazionale ulteriori opportunità e risorse per la crescita e il rilancio delle filiere agroalimentari e dei rispettivi territori, con vantaggi in termini di sinergie e network e riconoscimento di ulteriore appeal anche in termini turistici.
CONSIDERATO pertanto che ora, nella nuova definizione, i distretti del cibo rappresentano uno strumento di programmazione e progettazione territoriale, in grado cioè di mettere in sinergia fra loro le varie realtà agroalimentari, commerciali, turistiche di un determinato territorio consentendo così un rilancio complessivo anche sui competitivi mercati internazionali per quanto concerne, in particolare l'attrattiva turistica e l'esportazione dei prodotti del territorio, con positive ricadute in termini anche occupazionali.
RICHIAMATO l'art. 3 del Collegato alla Legge di stabilità regionale che prevede apposite azioni finalizzate allo sviluppo del marketing territoriale al fine di valorizzare l'identità del territorio regionale, del suo sistema produttivo e delle eccellenze delle sue produzioni, caratteristiche queste che ben si integrano con i distretti del cibo;
Tutto ciò premesso
Impegna la Giunta regionale
A promuovere, nell'ambito delle attività volte a sostenere lo sviluppo del marketing pubblico territoriale, anche la valorizzazione dei distretti del cibo quale istituto utile a dare riconoscibilità e identità alla filiera agroalimentare e a riconoscere il distretto del cibo quale elemento attrattivo per lo sviluppo di attività e svolgimento di iniziative.
Consigliere Bozza, prego.

Alberto BOZZA (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto)

Grazie, Presidente.
Questo è un ordine del giorno che va in maniera coerente a portare avanti l'indicazione e il lavoro della legge regionale sul distretto del cibo, la n. 40, che abbiamo approvato qualche mese fa. Proprio in previsione di dare attuazione, appunto, anche all'impegno assunto con questa legge, si chiede alla Giunta di promuovere, nell'ambito delle attività svolte a sostenere lo sviluppo del marketing pubblico territoriale, anche la valorizzazione del distretto del cibo quale istituto utile a dare riconoscibilità e identità alla filiera agroalimentare e a riconoscere il distretto del cibo quale elemento attrattivo per lo sviluppo di attività e svolgimento di iniziative. Grazie.

PRESIDENTE

Non vedo altre richieste di intervento.
Metto in votazione l'ODG n. A0138.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
ODG n. A0143

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Bozza e Venturini relativo a "LA REGIONE VENETO PROMUOVA AZIONI PER SOSTENERE IL TURISMO DELLE RADICI TRAMITE AZIONI DI SOSTEGNO E CONOSCENZA DELLA EMIGRAZIONE VENETA" in occasione dell'esame del disegno di legge relativo a "Collegato alla legge di stabilità regionale 2024". (Progetto di legge n. 230) APPROVATO (Deliberazione n. 130/2023)


(N.d.r. – Si riproduce il testo scritto dell'ordine del giorno come presentato)
IL CONSIGLIO REGIONALE DEI. VENETO
PREMESSO CHE IL 2024 sarà l'"Anno delle radici italiane" nell'ambito del Progetto PNRR "Il Turismo delle Radici - Una Strategia Integrata per la ripresa del settore del Turismo nell'Italia post Covid-19"; il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha stanziato € 200.000,00 per ciascun ambito regionale che verranno destinati a sensibilizzare le comunità locali sul tema dell'emigrazione italiana e dei viaggi delle radici, a creare nei territori un'offerta turistica mirata e integrata rivolta ai viaggiatori delle radici con l'obiettivo finale di favorire la nascita di nuove figure professionali! specializzate nella progettazione e promozione dei servizi relativi al turismo delle radici.
DATO ATTO pertanto che verrà individuata la proposta progettuale per la Regione Veneto ritenuta più idonea, e che il bando già emanato dal ministero ha come destinatari i soggetti, costituitisi in forma di Enti del Terzo Settore (no profit/volontariato), che hanno titolarità ad operare sulla materia e si occupano di assistere gli emigrati ed i loro discendenti, di gestire ed organizzare il turismo, di tenere vive e promuovere le tradizioni, di lavorare all'abbattimento delle barriere fisiche e digitali per rendere accessibili a tutti i cittadini gli spazi ed i servizi, di rendere possibili le ricerche genealogiche sugli archivi comunale ed ecclesiastici;
RITENUTO che sia importante che la Regione Veneto, quale Regione che ha subito fra le regioni italiane la più alta emigrazione all'estero, possa individuare una apposita linea strategica che consenta di fare sintesi rispetto al fenomeno della emigrazione costruendo percorsi che, passando anche per aree da cui spesso sono partiti per migrare molti Veneti alla fine del 1800 e dopo le due guerre mondiali, possa rappresentare un'opportunità per attrarre i viaggiatori che arriveranno alla ricerca dei luoghi di partenza dei loro avi, fame apprezzare i territori non ancora battuti dal turismo di massa e i prodotti, vini, oli, formaggi che ora sono anche motori di economia;
CONSIDERATO CHE tale progettualità potrà prevedere percorsi facilitare azioni e servizi da offrire ai viaggiatori delle radici (italo discendenti) che vengono nel nostro Paese alla ricerca delle proprie origini, estendendosi fino a ricomprendere e far conoscere anche le vie e i percorsi dell'emigrazione dal Veneto verso i paesi oltre oceano, incluse le vie d'acqua seguite oppure le vie percorse dai pellegrini che scendevano per andare verso i luoghi di culto;
CONSIDERATO pertanto che, una volta individuate le figure professionali idonee per la progettazione e promozione dei servizi relativi al turismo delle radici, a seguito dell'aggiudicazione c onseguente all'espletamento dell'istruttoria ai sensi del citato bando ministeriale, e una volta implementata a cura del Ministero una piattaforma on line per i viaggiatori di ritorno, vi sarà ampio spazio a livello regionale affinché sia data la più ampia promozione anche a livello di marketing relativamente a questa nuova opportunità così come per offrire accoglienza turistica ai turisti delle radici, offrendo anche gli innumerevoli servizi presenti nel territorio che rappresentano una indubbia opportunità per attrarre i viaggiatori che arriveranno alla ricerca dei luoghi di partenza dei loro avi, fame apprezzare i territori non ancora battuti dal turismo di massa e i prodotti, vini, oli, formaggi che ora sono anche motori della economia veneta;
RICHIAMATO infine l'art. 3 del Collegato alla Legge di stabilità regionale che prevede apposite azioni finalizzate allo sviluppo del marketing pubblico territoriale al fine di valorizzare l'identità del territorio regionale e la sua attrattività per l'insediamento di attività e lo svolgimento di iniziative ed eventi; si ritiene che in tali voci possa ricomprendersi anche l'avvio di iniziative per stimolare e sviluppare il turismo delle radici;
Tutto ciò premesso
Impegna la Giunta regionale
A promuovere, nell'ambito delle attività volte a sostenere lo sviluppo del turismo marketing pubblico territoriale, anche la valorizzazione del turismo delle radici come volano per far crescere l'attrattività della Regione e valorizzarne l'identità territoriale prevedendo di finanziare appositi percorsi per incentivare i viaggiatori alla ricerca dei luoghi di origine veneta e di partenza dei loro avi valorizzando i prodotti della terra e dell'artigianalità che partendo dalla tradizione hanno raggiunto livelli di qualità altissimi e sempre più apprezzati.
Collega Bozza, prego.

Alberto BOZZA (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto)

Grazie, Presidente.
Questo ordine del giorno ricalca un po' quello che sarà il 2024, cioè l'anno delle radici italiane nell'ambito del progetto del PNRR. Per cui in considerazione, appunto, delle attività che svolgeranno l'anno prossimo, nell'ambito della sensibilizzazione, il Ministero degli Esteri ha stanziato 200.000 euro per ciascun ambito regionale destinato a sensibilizzare le comunità locali sul tema dell'immigrazione italiana e dei viaggi delle radici, per creare quindi un'offerta turistica mirata a integrare i viaggiatori, sostanzialmente, con l'obiettivo finale di far nascere queste nuove figure professionali specializzate nella progettazione dei servizi.
Proprio in seguito a questa iniziativa e il fatto che, appunto, verrà individuata la proposta progettuale per la Regione Veneto ritenuta più idonea in base anche a questo bando, l'impegno sarebbe quello di chiedere alla Giunta di promuovere, nell'ambito di queste attività, le politiche necessarie per sostenere lo sviluppo del marketing pubblico territoriale, con la valorizzazione anche del turismo delle radici come volano per far crescere l'attività della Regione e valorizzare l'identità territoriale, prevedendo di finanziare appositi percorsi per incentivare i viaggiatori alla ricerca dei luoghi di origine veneta e di partenza dei loro avi, valorizzando i prodotti della terra e dell'artigianalità che, partendo dalle tradizioni, ha raggiunto livelli di qualità altissima sempre più apprezzati.
Grazie.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'ODG n. A0143.
Se volete, sospendiamo un attimo, tre quarti d'ora, un'oretta. Ne parliamo con calma, se volete.
Basta chiedere la parola con il pulsantino. Servirebbe che lei si registrasse, lo chiedesse. Non c'è nessuna richiesta di parola.
L'assessore Caner interviene.

Ass.re Federico CANER

Volevo dare parere favorevole a questo ordine del giorno perché, in merito alla richiesta dei consiglieri Bozza e Venturini, la Regione si è già attivata sul tema del turismo delle radici, proprio a seguito dei finanziamenti ministeriali che sono arrivati. è stata segnalata un'associazione per Regione che vada a gestire questo tipo di iniziativa, ed è già in contatto con la Direzione Turismo per fare le azioni di promozione di marketing legate al turismo delle radici.
Questo ordine del giorno di fatto segue e supporta le azioni che la Regione sta già compiendo.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'ODG n. A0143. Avete sentito la Giunta.
è aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
ODG n. A0144

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Zanoni, Bigon, Luisetto, Camani, Zottis, Guarda, Lorenzoni, Ostanel e Baldin relativo a "LA GIUNTA REGIONALE PROMUOVA L'ATTIVA PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI NELLA DENUNCIA DEI REATI AMBIENTALI E LA CONOSCENZA DELLA LEGISLAZIONE AMBIENTALE PRESSO LE IMPRESE". RESPINTO

(N.d.r. – Si riproduce il testo scritto dell'ordine del giorno come presentato)
Il Consiglio regionale del Veneto
PREMESSO CHE:
- i reati ambientali hanno profonde ripercussioni su una varietà di ambiti, in primis sulla salute pubblica e in termini di distruzione della biodiversità ma anche un grave impatto economico e sociale in ambiti quali l'agricoltura e il turismo;
- il recente rapporto Ecomafie di Legambiente riporta per l'anno 2022 in Veneto 148 reati ambientali, 151 persone denunciate e 45 sequestri;
- nel corso di un'indagine approfondita della quarta Commissione consiliare sui crimini ambientali legati alla gestione dei rifiuti in Veneto che ha coinvolto forze dell'ordine, associazioni di categoria, agenzie regionali ed enti locali è emerso un ampio consenso sulla necessità di coinvolgere attivamente i cittadini nella lotta contro i crimini ambientali;
- tale coinvolgimento è volto ad aiutare i cittadini a riconoscere le pratiche illegali e incoraggiarli a denunciare, stante che la sola azione investigativa delle sole forze dell'ordine non è sufficiente;
- nel corso dell'indagine è altresì emersa una diffusa scarsa conoscenza della normativa ambientale da parte delle piccole-medie imprese;
CONSIDERATO CHE:
- è opportuno che la Regione contribuisca ad attivare i cittadini quali antenne nel territorio, offrendo possibilità di informazione e formazione nonché canali di denuncia;
- che la Regione può efficacemente fungere da punto di orientamento e consulenza per le imprese in materia di legislazione ambientale;
impegna la Giunta regionale
a strutturarsi al proprio interno per creare punto di ascolto per cittadini e associazioni dedicato alla raccolta e alla gestione di segnalazioni di illeciti ambientali nonché volto alla promozione della conoscenza della legislazione ambientale presso le imprese, anche in collaborazione con le associazioni delle associazioni di categoria.
Qualche intervento?
Ricordo che non c'è un parere specifico sugli ODG. Si può parlare, si può discutere, ma non c'è un parere che, come per gli emendamenti, dà il relatore. Quindi, o qualcuno interviene o lo metto in votazione. Ditemi voi.

Ass.re Cristiano CORAZZARI

Posso intervenire?

PRESIDENTE

Prego, Assessore.

Ass.re Cristiano CORAZZARI

Ritengo il presente ordine del giorno, seppur ispirato a delle motivazioni più che condivisibili, così come formulato non accoglibile.

PRESIDENTE

Metto in votazione...
Fra un po' sospendiamo. Chiedo al settore informatico di sistemare queste cose, perché o mi viene permesso di presiedere in maniera normale o vado a spanna e a naso e capisco cosa succede.
Collega Zanoni, prego.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Sono e siamo molto dispiaciuti visto che è un ordine del giorno che abbiamo firmato in una decina di Consiglieri. La richiesta è una richiesta che ha delle basi molto solide, nel senso che abbiamo una Commissione di reati ambientali in Veneto molto frequente. Le cronache regionali ce ne riportano moltissimi di questi casi (abbandoni di rifiuti, sversamento di materiale contaminante nei terreni, nei fiumi). Sono emerse da audizioni fatte anche in Commissione Quarta determinate criticità da parte di associazioni di tutela ambientale, ma anche da parte degli organismi di Polizia giudiziaria, che controllano e contrastano questo tipo di criminalità.
Poter pensare ad un'attività che vada ad affrontare queste criticità e preveda di strutturarsi e creare un punto di ascolto, uno sportello, un numero verde per cittadini e associazioni, dedicato alla raccolta e alla gestione di segnalazioni di illeciti ambientali in un momento così delicato per la nostra Regione era dare un segnale importante. In fin dei conti non si tratta neanche di grossi impegni di spesa, perché basta saper raccogliere e poi smistare queste segnalazioni.
Un ordine del giorno così, a mio avviso, poteva benissimo essere approvato.

PRESIDENTE

A verbale che non si era prenotato.
Metto in votazione l' ODG n. A0144.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
ODG n. A0145

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Camani, Ostanel, Lorenzoni, Pan, Sandonà, Boron, Venturini, Centenaro, Soranzo e Cavinato relativo a "CONSENTIRE ALL'AULSS 6 EUGANEA DI ACQUISIRE CASA BREDA CONDIZIONE NECESSARIA PER GARANTIRE LA CONTINUITÀ ASSISTENZIALE" in occasione dell'esame del disegno di legge relativo a "Collegato alla legge di stabilità regionale 2024". (Progetto di legge n. 230) APPROVATO (Deliberazione n. 131/2023)

(N.d.r. – Si riproduce il testo scritto dell'ordine del giorno come presentato)
Il Consiglio regionale del Veneto
Premesso che:
Casa Breda, sita a Padova su un terreno messo a disposizione dalla Fondazione Breda, è una residenza sanitaria assistenziale che ospita pazienti affetti da sclerosi multipla e malattie neurologiche affini. La residenza è monopiano, priva di barriere architettoniche ed è strutturata al fine di erogare servizi assistenziali, infermieristici, riabilitativi, attività ricreative e culturali a benefìcio dei pazienti;
la Fondazione Breda, proprietaria dell'immobile presso cui è sita Casa Breda, a seguito dell'irreversibile condizione di dissesto economico-finanziario è stata posta in stato di liquidazione, come da DGR 1039 del 3 luglio 2012;
al fine di garantire la continuità assistenziale dei pazienti disabili di Casa Breda, con la medesima DGR la Giunta regionale ha stabilito l'affidamento in gestione all'allora Azienda ULSS 16 di Padova, confermando tale volontà, da ultimo, con la DGR n. 430/2021, la quale ha inoltre disposto di "autorizzare per i propri ambiti di competenza il Commissario regionale con funzioni liquidatorie di procedere con gli adempimenti necessari all'alienazione diretta dell'immobile denominato 'Casa Breda' all'odierna Azienda ULSS 6 Euganea, al fine dell'acquisto della proprietà";
in ottemperanza allo stato di liquidazione e alla necessità di soddisfare le pretese creditorie, l'immobile di Casa Breda è stato messo all'asta, prima nel 2022 e poi anche nel 2023, senza ricevere offerte nonostante il conseguente deprezzamento del proprio valore immobiliare.
Evidenziato che:
la sottoscritta Consigliera ha presentato l'interrogazione a risposta scritta n. 381 avente ad oggetto "Casa Breda: intende l'Assessore alla sanità garantire la continuità assistenziale dei pazienti come da impegno confermato con DGR 430/2021?", in risposta alla quale la Giunta ha confermato l'intenzione, già espressa con la DGR n. 430/2021, di garantire la continuità assistenziale ai pazienti della struttura, nonché l'avvio di una procedura a evidenza pubblica da parte dell'Azienda ULSS 6 Euganea, che sarebbe ancora in corso di svolgimento.
Considerato che:
la proprietà pubblica del bene immobile di Brusegana in via Eulero 80, cosiddetto "Casa Breda", nonché delle relative pertinenze ove vengono erogati i servizi, è un requisito fondamentale per garantire la continuità dell'assistenza alle 23 persone ospitate affette da sclerosi multipla e SLA;
l'acquisto dell'immobile da parte dell'Azienda ULSS 6 Euganea, che tutt'oggi gestisce i servizi socioassistenziali, sembrerebbe essere la soluzione più convincente per salvare "Casa Breda".
impegna la Giunta regionale
a mettere l'Azienda ULSS 6 Euganea nelle condizioni di acquistare l'immobile sito a Padova, zona Brusegana, in via Eulero 80, noto come "Casa Breda".
Sull'ODG n. A0145 c'è la richiesta della collega Cavinato di sottoscriverlo. La collega Guarda ci è riuscita. O ha poteri a noi sconosciuti...
Camani e Zanoni. Prego, collega Camani.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Come avevo annunciato, questo ordine del giorno è consequenziale all'emendamento ritirato, all'interrogazione fatta e devo dire all'interesse che l'assessore Lanzarin ha sempre posto rispetto alla questione oggetto dell'ordine del giorno.
"Casa Breda" è sita a Padova, è una residenza sanitaria assistenziale che ospita pazienti affetti da sclerosi multipla da moltissimi anni.
La Fondazione Breda, dopo un periodo di grave dissesto finanziario, è ormai da diverso tempo posta in stato di liquidazione. La Regione del Veneto si è sempre impegnata al fine di garantire la continuità assistenziale dei pazienti disabili, che infatti ancora risiedono presso questo istituto malgrado il destino dell'ente sia segnato, appunto, dalla grave condizione finanziaria della Fondazione.
Ora ci si pone il problema, di cui ho discusso spesso con l'Assessore, di come mettere il servizio che la Regione eroga a garanzia e in garanzia rispetto al rischio, appunto, che l'immobile, oggi oggetto di diverse procedure d'asta, possa invece finire nelle mani diverse da quelle di chi, come la Regione, sta garantendo un servizio fondamentale per il territorio padovano.
Con questo ordine del giorno chiediamo quindi alla Giunta di impegnarsi affinché l'immobile all'interno del quale viene erogato questo servizio sia acquisito dall'azienda ULSS 6 Euganea, che già ora gestisce l'erogazione del servizio. È una richiesta che ovviamente ho rivolto all'Assessore, ma che insieme a me hanno rivolto anche gli altri colleghi che provengono dalla Provincia di Padova: la collega Ostanel, Lorenzoni, Enoch Soranzo, Elisa Venturini e tutti i colleghi del Gruppo della Lega, il capogruppo Pan, il presidente Sandonà, il collega Boron, Centenaro e anche la collega Cavinato che ci segue da casa.
è una richiesta che tutti i Consiglieri padovani rivolgono all'assessore Lanzarin. Il tempo stringe. Riteniamo necessario e indispensabile che la Giunta su questo piano, coerentemente con quanto fatto finora, faccia il salto di qualità necessario e metta in sicurezza i tanti ospiti che davvero dentro quel centro trovano le cure necessarie alle loro gravi patologie. Grazie.

PRESIDENTE

Assessore Lanzarin, prego.

Ass.ra Manuela LANZARIN

Questa è una vicissitudine nota, ormai datata e anche complicata da un punto di vista gestionale e di pendenze che oggi ci sono. È chiaro che "Casa Breda", il centro... Vorrei ricordare che questo è un centro unico in Veneto per la sclerosi multipla e SLA. Non è che vengono ospitati solo padovani, ma anche gente, appunto, da fuori Veneto, perché è l'unico specifico. Poi è chiaro che in altre strutture ci possono essere delle persone con sclerosi multipla, ma è unico, dedicato proprio e inserito, appunto, in questa struttura.
È chiaro che, quindi, c'è tutto l'interesse e la volontà di mantenerlo in capo all'azienda ULSS 6 Euganea. Si stanno facendo tutte le interlocuzioni. Ce n'è stata una anche questa settimana e già la settimana prossima ci sarà un passaggio in CRITE per riavviare le procedure e per arrivare a questo obiettivo.

PRESIDENTE

Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l' ODG n. A0145.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Abbiamo terminato gli ordini del giorno.
Passiamo al voto sul l'intero PDL n. 230.
Non vedo dichiarazioni di voto.
Metto in votazione il PDL n. 230 nel suo complesso, come emendato.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PUNTO
7


DISEGNO DI LEGGE RELATIVO A "LEGGE DI STABILITÀ REGIONALE 2024". (PROGETTO DI LEGGE N. 231) APPROVATO (DELIBERAZIONE LEGISLATIVA N. 31/2023)

PRESIDENTE

Passiamo alle relazioni sulla stabilità, così poi ripartiamo.
Il relatore ieri ha completato tutto nella sua presentazione generale.
Correlatrice Vanessa Camani, sul PDL n. 231, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Il progetto di legge sulla stabilità è lo strumento di cui il Consiglio regionale si dota per programmare la propria manovra fiscale. Rappresenta, sostanzialmente, il quadro di riferimento finanziario del bilancio di previsione.
Non tornerò a fare l'elenco di tutte le necessità che siamo o saremmo chiamati ad affrontare con questo provvedimento. Cercherò, però, di fare un ragionamento che tiene insieme le emergenze, il risultato, il prodotto di un sistema che non funziona e che chi ha responsabilità politiche dovrebbe avere il compito di cambiare o quantomeno di correggere.
Lo dico perché in queste giornate di sessione di bilancio abbiamo parlato spesso della questione delle diseguaglianze che attraversano le nostre società. Credo che affrontare una lettura del contesto nel quale ci muoviamo attraverso la lente delle drammatiche diseguaglianze non abbia soltanto una funzione e una valenza esclusivamente economica o sociale, ma ormai la dimensione di queste diseguaglianze è tale da rappresentare un problema anche di democrazia. È una sfida rispetto all'effettiva capacità che le persone hanno di esercitare pienamente i loro diritti democratici di cittadinanza.
Io vorrei, però, prima di fare questa discussione, fare una premessa, perché, come sapete...
Presidente, preferirei intervenire dopo, perché mi sembra di parlare da sola, onestamente. Siccome quando parlano i Presidenti di Regione non si può parlare...

PRESIDENTE

Mi pare, collega, che non ci sia grande confusione.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Ecco, per esempio può aiutare.

PRESIDENTE

L'ho fatto perché mi aveva chiesto lei prima...

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Sì, sì, ma va benissimo.

PRESIDENTE

Cambiamo idea sempre noi.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Se non interessa io parlo anche da sola, ma almeno...

PRESIDENTE

È qui l'Assessore, c'è il relatore, c'è una parte della Giunta. Ci siamo tutti.
Prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Dicevo che vorrei affrontare la questione che riguarda la manovra fiscale e il quadro di riferimento finanziario all'interno del quale noi stiamo pianificando le nostre politiche pubbliche regionali facendo una sorta di premessa, nel senso che in una fase così complicata come quella che abbiamo descritto in queste settimane credo che sia fondamentale che la politica inizi non tanto a schierarsi o non si riduca soltanto a schierarsi tra maggioranza e minoranza, tra chi sta con il presidente Zaia e chi non sta con il presidente Zaia, perché molto spesso schierarsi tra tifoserie riduce fortemente la possibilità che abbiamo di animare un confronto utile, la possibilità che abbiamo di affrontare la complessità della realtà.
Rischia di essere una contrapposizione sistematicamente inutile dove due tifoserie si confrontano senza mai provare a mettere in campo qualche tentativo di persuasione reciproca. Una politica così, che è sterile, è inutile, è anche una politica che, di fatto, rinuncia a cambiare le cose ed è proprio la politica a cui forse i cittadini non credono più, quella delle tifoserie che non è capace di affrontare i problemi e di risolverli e che determina disinteresse, disillusione e sfiducia da parte dei cittadini.
Questo lo dico perché credo che dovremmo forse sforzarci tutti di più di animare un confronto utile all'interno di questo Consiglio regionale, non per sminuire la forza dei leader che governano le Istituzioni, ma per riportare quella forza all'interno della sua dimensione che è quella comunicativa e pubblica, mentre alla politica e ai Consiglieri regionali viene chiesto uno sforzo in più, oltre al fatto che i leader passano e la politica e le Istituzioni dovrebbero restare.
Faccio questa premessa perché è noto a tutti che in questo Consiglio regionale da tre anni, e nei prossimi due verosimilmente, non potremo discutere realmente di addizionale IRPEF in termini concreti di valutazione politica, aprendo una discussione, e lo dico perché so che ci sono molti colleghi anche della maggioranza che hanno delle perplessità rispetto a questo tema. Lo stesso assessore Calzavara non ne ha fatto mistero in più di un'occasione. Lo dico perché noi stiamo bloccando la discussione di questo Consiglio regionale, reale, concreta, seria, attorno alla possibilità di introdurre l'addizionale IRPEF, semplicemente perché il leader, il più forte, ha deciso che questa è una discussione che non si deve neppure fare.
Dico della discussione, poi magari potremmo comunque arrivare a quella medesima conclusione, ma questo Consiglio regionale deve essere messo nelle condizioni di valutarla, almeno, questa ipotesi.
È chiaro che, se il Presidente della Regione, ancora prima che noi iniziamo la discussione di bilancio, ci dice "parlate di tutto, ma di addizionale ho già deciso io che non la mettiamo", che è ovviamente una posizione legittima del leader, credo che pregiudichi il confronto che tra di noi dovremmo e potremmo fare.
Se ci pensate, lo scorso anno, quando invece questo diktat iniziale non c'era stato, la dialettica al nostro interno sull'opportunità o meno di ricorrere anche a questo strumento era stata più utile. Poi il risultato è stato lo stesso, ma almeno avevamo cominciato a interrogarci, il dibattito pubblico aveva iniziato a porsi la domanda su dove arrivavano le necessità da soddisfare e dove cominciava l'opportunità che tutti si ponessero seriamente almeno la domanda.
Io penso che noi dovremmo riprovare a tornare in quella dinamica di confronto tra noi, che non si fonda sui diktat del leader, ma che affronta con serietà e responsabilità le cose che noi qua dentro possiamo affrontare. Siccome abbiamo discusso molto fino ad ora rispetto all'impianto generale delle politiche che vogliamo dare a questa Regione, discuteremo molto nel prossimo provvedimento come decideremo di allocare le scarse risorse che abbiamo, penso che una valutazione anche sul fronte delle entrate, cioè se esista la possibilità di recuperare più risorse per le persone che risiedono in questa Regione e trovare anche le modalità per farlo, penso che almeno una discussione su questo dovremmo porla.
Parto sempre dalla solita premessa, perché credo che il sistema che noi dovremmo mettere in discussione come argomento principale e prioritario, prima di decidere addizionale sì o addizionale no, sia il sistema dominante, che prima della pandemia sembrava archiviato, oggi torna profondamente di moda: la politica dei tagli, la delegittimazione degli obiettivi universalistici, l'ossequio verso le scelte di privatizzazione come strumenti per bypassare la scarsità di risorse sono una scorciatoia che credo oggi dovremmo provare a rimettere in discussione.
Lo dico all'assessore Calzavara, perché so che capisce e in parte comprende le motivazioni che sto provando a portare. La politica dei tagli, quella di cui ci ha parlato ieri il presidente Zaia, che ha chiamato "tagli degli sprechi", chiamiamola come volete, ma i tagli lineari alle dotazioni degli Assessori non fanno bene alle politiche pubbliche regionali.
La delegittimazione degli obiettivi universalistici, cioè la rinuncia a garantire a tutte e tutti i residenti del Veneto servizi uguali e pari opportunità di accesso è la rinuncia della politica a cambiare un sistema che non funziona ed è una politica che indebolisce la centralità dei soggetti pubblici, che indebolisce il ruolo che la Regione potrebbe avere dentro il contrasto alle diseguaglianze per contribuire a costruire una società nuova e una società diversa, soprattutto in una fase in cui, appunto, la platea delle persone che rischia di essere esclusa si allarga sempre di più.
Il servizio sanitario, lo abbiamo detto tante volte in questi giorni, ma anche il sistema scolastico pubblico, Assessore e assessora Donazzan, con questa politica di tagli e della spinta violenta verso la privatizzazione, mette in discussione la possibilità di tutti di accedere ai servizi. Quando l'assessore Donazzan non eroga le risorse sufficienti per finanziare le borse di studio agli studenti idonei non beneficiari, sta mettendo profondamente in discussione l'opportunità, che sia realmente uguale per tutti, di poter accedere all'istruzione universitaria.
Non è una semplice scelta di allocazione delle risorse. È la volontà pervicace, perché si ripete anno dopo anno, di voler escludere, per motivi di censo, alcune persone dal diritto allo studio. Noi su questo fronte non possiamo, capisce, Assessore, lo sa meglio di me, accettare la discussione o la giustificazione che non ci sono risorse, perché, se noi accettiamo il compromesso che per non mettere le mani nelle tasche dei veneti rinunciamo al principio universalistico del diritto allo studio uguale per tutti, stiamo compiendo una scelta grave, che penalizza non soltanto gli studenti, le migliaia di studenti idonei non beneficiari di questa Regione, ma penalizza la qualità della democrazia di questa di questa Regione.
La stessa cosa potremmo dirla per la scuola pubblica in generale. Questa è una Regione che non mette un euro sulla scuola pubblica e ne mette moltissimi sulle scuole private paritarie, che ci sta. Io non ho nulla in contrario al finanziamento delle scuole private, a condizione che non sia la scelta prioritaria a danno della scuola pubblica: 7 milioni per le scuole superiori private e zero per le scuole superiori pubbliche, quelle di cui poi abbiamo discusso molto, che dovrebbero avere una funzione, un ruolo strategico nell'educazione sentimentale, relazionale e affettiva dei nostri bambini o dei nostri ragazzi. Poi ci accorgiamo che le scuole non svolgono pienamente la loro funzione. Se non investiamo una lira perché non crediamo nella scuola pubblica è un problema di cui dobbiamo farci carico. Non è vero che la scuola pubblica e la scuola privata sono sullo stesso piano. Non è vero, perché la Costituzione obbliga le Istituzioni a garantire, attraverso gli istituti pubblici, l'universalità dei diritti.
Poi ci stanno anche gli istituti privati, ci mancherebbe, come servizio sussidiario e complementare al pubblico. Invece l'assessore Donazzan ha costruito un sistema dell'istruzione in cui il pubblico e il privato stanno in competizione, ed è una competizione falsata dal fatto che investite di più nel privato. Indovinate chi vince?
Credo che questa sia una questione profondamente politica, di un'idea diversa, evidentemente, che abbiamo di qual è la modalità attraverso cui noi eroghiamo e garantiamo diritti uguali a tutti. Ci sono tante persone, tante motivazioni che possono costringere le politiche pubbliche a non raggiungere l'obiettivo dell'universalità. Le differenze geografiche, da un certo punto di vista sono anche incolmabili, nel senso che è ovvio che, se nasco in una Regione del sud fatico ad avere le stesse opportunità di chi nasce in una Regione del nord. Tra tutte le diseguaglianze possibili, tra tutte le diseguaglianze possibili che io ritengo sbagliato assecondare, ci sono quelle basate sul censo. Sono le più fastidiose. La diseguaglianza nella diseguaglianza perché, se uno nasce indigente o povero non ha una colpa da espiare.
Ecco perché io credo che stiamo costruendo delle politiche pubbliche regionali. In virtù di quella tendenza alla privatizzazione fondata sulle differenze di censo, stiamo producendo politiche pubbliche escludenti, che tagliano fuori un pezzo di popolazione dalle necessità e dai bisogni.
Quando parliamo di liste d'attesa non lo facciamo soltanto per l'interesse ad attaccare la maggioranza o l'assessore Lanzarin, non ci sfugge la complessità del problema, non ci sfugge come servirebbe un ventaglio di azioni che vanno anche oltre la dimensione regionale, ma ciò che ci sta a cuore è evitare che si replichi e ingigantisca il paradosso per cui per cui istituti pensati per valorizzare l'universalità di alcuni diritti – ho citato la scuola e la sanità – finiscono per diventare esattamente i luoghi in cui quelle diseguaglianze si confermano e si accrescono. Si confermano e si accrescono perché, se io non ho il Servizio Sanitario Nazionale per nessuno, non ce l'ho per nessuno, ma se l'ho costruito in modo tale che ce l'ho solo per chi se lo può permettere economicamente, quello che doveva essere un presidio e garanzia di democrazia diventa appunto paradossalmente l'origine di nuove diseguaglianze. E noi dobbiamo fare i conti con queste valutazioni soprattutto se affrontiamo la questione guardando semplicemente a come si siano allargate le maglie della protezione sociale che avevamo costruito in cinquant'anni dal dopoguerra in qua. Nella nostra Regione, soprattutto attraverso la rete di volontariato sociale, di privato sociale, di cooperazione – siamo una Regione a vocazione fortemente volontaristica – attraverso la buona volontà delle comunità siamo riusciti a sopperire a questi limiti delle Istituzioni, che sono limiti politici ma anche limiti collegati alla scarsità di risorse. Il problema è che oggi dobbiamo fare i conti con il fatto che anche la rete di protezione e di welfare familiare o territoriale si sta allargando e, attraverso quelle maglie, passano sempre più diseguaglianze e ingiustizie. Anche la nostra famosa rete di protezione sociale e territoriale non è più in grado di sopperire alle mancanze di cui stiamo parlando.
Ecco perché io penso che, se è questo il quadro e se il sistema non tiene più, non tiene più a prescindere dalle nostre volontà e del nostro impegno, servono politiche pubbliche che redistribuiscano tra le persone le risorse economiche, che redistribuiscano tra le persone le opportunità.
Assessore, ci sono due modalità per costruire politiche pubbliche redistributive. La prima modalità è quella di mettere in campo quelle che sono definite politiche di pre-redistribuzione, cioè che vanno ad agire prima che si formi il reddito delle persone o che si definisca la condizione reddituale delle persone, che anzi vanno a incidere esattamente sulle dotazioni delle persone. E queste sono le politiche che si rivolgono e riguardano in particolar modo la sanità, l'istruzione, la formazione, e che hanno l'obiettivo di intervenire prima che le diseguaglianze si costruiscano.
Quando io insisto per un sistema di scuola pubblica realmente universale, che offra reali, pari opportunità a tutti, lo faccio perché in quel modo e con quell'investimento noi riusciamo a prevenire la creazione delle diseguaglianze, se a scuola e all'università riusciamo a mandare tutti.
Se invece noi scegliamo che quel diritto, che dovrebbe essere universale, preferiamo distribuirlo su logiche cooperative – parlavo di lei, infatti, vedo che se ne è accorta – compiamo... Mi riferivo proprio al suo impianto politico, mentale non mi permetterei.

PRESIDENTE

Evitiamo. Se vogliamo sospendere un attimo...

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

No, preferirei finire, Presidente.
Come dicevo, io credo che, se invece noi, anziché adottare la logica universalistica, adottiamo quella cooperativistica, fatta appunto a favore delle corporazioni che stanno più vicino a me e a danno delle organizzazioni che invece da me sono lontane, commettiamo un errore grave, difficilmente recuperabile, soprattutto se è un errore perpetrato nel tempo.
Le politiche di pre-distribuzione servono a questo, ma se non sono sufficienti, se non ci consentono di sostituire o di rafforzare o di restringere le maglie di quella rete di protezione che il pubblico, che lo Stato dovrebbe rappresentare, allora bisogna ricorrere necessariamente a politiche redistributive a posteriori, cioè che, intervenendo dopo che la diseguaglianza reddituale si è già compiuta, cercano di costruire le condizioni per cui, come dice la Costituzione quella democratica e antifascista, chi ha di più deve contribuire di più: è un principio contenuto negli 11 articoli fondamentali della nostra Carta Costituzionale.
Al netto delle motivazioni legate al consenso, alle ragioni di natura politica e di opportunità, che colgo perché non vengo da Marte, sebbene ogni tanto lo sembri, io chiedo perché c'è una preclusione a valutare il fatto che il 6% dei cittadini del Veneto possa contribuire un po', con 20 euro al mese, ad aiutare quel 96% che non ce la fa ad avere un po' di servizi in più.
Potete anche rimanere della vostra opinione, ma io mi chiedo perché, se una persona guadagna al mese 4.000 euro netti, perché non può offrire 20 euro al mese per contribuire a erogare servizi a chi non ce la fa? Questo non lo dico perché voglio convincervi a votare i nostri emendamenti sull'aumento dell'addizionale IRPEF, ma per riportare la questione, la discussione attorno a ciò che è, perché stiamo parlando di queste misure: 20, 10 euro al mese, se uno ha tra i 50.000 e i 60.000 euro. Stiamo parlando di persone che guadagnano 3.000 euro netti al mese.
Tra l'altro faccio notare, lo dico al capogruppo Polato, che con la manovra fatta dal Governo Meloni, che ha riscritto gli scaglioni dell'addizionale IRPEF, riducendo e accorpando lo scaglione più basso, estendendolo, quel tipo di manovra fiscale fatta dal Governo, ovviamente per aiutare e sostenere le persone con un reddito medio-basso, ha un effetto anche sui redditi altissimi. Cioè, le persone che guadagnano più di 50.000 euro nel 2023, fino a quei 50.000 euro versavano allo Stato circa 14.400 euro di tasse. Da quest'anno, anziché 14.400 ne verseranno 14.140, perché nella parte di reddito da 0 a 28.000 si abbassa l'aliquota.
Io quindi vi sto chiedendo di valutare la possibilità di chiedere a queste persone che guadagnano più di 50.000 euro e che già quest'anno, grazie alla riforma e alla manovra del Governo Meloni, risparmieranno 300 euro di IRPEF, non di dare 300 euro, ma di darne 150, 200 alla Regione del Veneto. Ne risparmi comunque 150, però a noi consenti di recuperare quei 70, 100 milioni per affrontare almeno una o due delle emergenze che abbiamo sottolineato oggi. Le borse di studio, per fare un esempio.
Poi potete decidere di non metterla, ma io vi chiedo sinceramente di spiegarmi perché chi guadagna 6.000 euro netti al mese e già risparmia 60 euro al mese grazie alla manovra del Governo Meloni non può restituirne 20 alla Regione del Veneto. Saranno meglio 20 al Veneto che 60 a Roma – ve lo dico con uno slogan che magari vi piace di più – che decidiamo noi come spendere?
Io vi chiedo davvero che questa discussione, non perché sia propedeutica a una decisione sulla manovra di stabilità, noi proviamo e cominciamo ad affrontarla e a farla laicamente. Non perché ce lo dice o lo ha deciso il presidente Zaia, ma perché riteniamo che sia opportuno discutere in questi termini. Io penso che ormai – e chiudo davvero su questo – dopo tutta le volte che abbiamo fatto l'elenco delle necessità che ci sarebbero, dal nostro punto di vista, non ci possiamo più accontentare, i veneti non si possono più accontentare della giustificazione che la coperta è troppo corta, perché, se volessimo, quella coperta un pochino potremmo allungarla, almeno per coprire chi ha problemi di reddito e vorrebbe mandare il proprio figlio all'università, perché magari spera che il figlio possa realizzare un progetto di vita più ambizioso di quello che ha avuto lui. Potremmo, magari, evitare che decine di migliaia di cittadini del Veneto sotto sfratto esecutivo o senza casa popolare non abbiano un posto dove andare a dormire la sera. Magari potremmo evitare che le donne siano costrette a rinunciare al lavoro, perché c'è un sostegno regionale al pagamento della retta dei nidi.
Non vi stiamo chiedendo di fare investimenti alla Pedemontana o alla pista da bob. Vi chiediamo di iniziare seriamente, con responsabilità a ragionare sull'opportunità, perché la nostra finalità non dovrebbe essere quella di corrispondere alla promessa elettorale, dunque aumentare il nostro consenso. La nostra responsabilità dovrebbe essere quella di rispondere almeno alle emergenze. Non volete introdurre l'addizionale IRPEF? Torno ad avanzare questa proposta: aumentiamo il ricorso all'indebitamento. Questa è una Regione che ha un bilancio costruito in modo tale che 70.000.000 di spese in conto capitale sono finanziate con entrate correnti.
Io non riesco a capire il perché, Assessore. Io prendo delle entrate correnti. Chi ha fatto l'amministratore locale sa cosa sto dicendo perché di solito i Comuni combattono per fare il contrario, per andare a debito anche per finanziare spese correnti.
La Regione del Veneto finanzia circa 70.000.000 ogni anno di investimenti in conto capitale con entrate correnti: basterebbe che quelle entrate correnti fossero destinate a delle emergenze e andare ad aprire un mutuo del pari importo per coprire le spese in conto capitale. Abbiamo la capacità di indebitamento; l'abbiamo fatto per le Olimpiadi di Cortina.
In questa manovra di bilancio ci chiedete di rinnovare l'impegno agli 85 milioni per Cortina, che non saranno mai tutti spesi dal mio punto di vista, ma faccio le scommesse. Apriamo un altro mutuo di pari importo, finanziamo le spese in conto capitale, come andrebbero finanziate, e liberiamo 70 milioni di risorse. Lo dico perché, se non vi piace dal punto di vista ideologico l'addizionale IRPEF, altre risorse si possono trovare e si possono trovare non sempre e non soltanto andando a chiedere al Governo qualche supporto in più, non sempre e non soltanto andando a chiedere all'Europa qualche supporto in più, ma facendo quello che i Veneti hanno sempre fatto: si son girati le maniche e a casa loro si sono costruiti la soluzione dei loro problemi. È questa la contraddizione in cui stiamo vivendo.
Chiediamo l'autonomia perché diciamo di essere i più bravi, ma non ci assumiamo la responsabilità di scelte complicate, assessore Calzavara. Voi mi spiegate, me l'avete insegnato voi e mi avete anche in parte convinto, che l'autonomia serve per avvicinare la responsabilità ai territori. Ma se è così come si tiene la richiesta di autonomia perché tutti siano più responsabili nella gestione delle risorse con il fatto che di fronte a delle necessità, anziché assumersi la responsabilità di alcune scelte, aspettiamo che i soldi ce li dia un Governo magari più amico di quello precedente o l'Unione europea? Guardate che non regge sul piano politico, soprattutto nel momento in cui la soluzione sembra non arrivare.
Chiudo. Io ho come l'impressione – è un'opinione, non arrabbiatevi – che la questione sull'addizionale IRPEF sia più una posizione ideologica, che però a mio giudizio davvero è particolarmente rischiosa, in particolar modo in un'economia che non cresce. Io chiedo dunque – e chiudo così il mio intervento – all'Assessore al Bilancio Calzavara, a tutti gli esponenti e ai componenti della Giunta regionale, ai Consiglieri di maggioranza di valutare la possibilità di produrre politiche e misure redistributive che facciano leva sul regime fiscale per favorire la creazione di pari opportunità e per definire contestualmente misure pre-distributive che affrontino le diseguaglianze nel nostro territorio. Abbiamo detto che questo è il bilancio, insomma, più rilevante all'interno della legislatura. Sono passati tre anni, i tempi sarebbero maturi per dire: è tempo di valutare anche soluzioni diverse. Chiediamo almeno di avere l'onestà intellettuale di voler aprire con noi un confronto e una discussione su questo tema. Grazie.

PRESIDENTE

Sul PDL n. 231 sono stati depositati gli emendamenti nn. B0030, B0031, B0032, B0033, B0034 e B0035 ancora ieri. Do mezz'ora per eventuali sub.
Ripresa dei lavori alle ore 15. Siccome i ritmi si sono velocizzati, chiedo ai colleghi puntualità, perché potremmo anche finire relativamente presto.
Grazie.
La Seduta è sospesa alle ore 13.52
La Seduta riprende alle ore 15.25

PRESIDENTE

Colleghi, se ci accomodiamo, riprendiamo i lavori.
Siamo sul PDL n. 231 "Legge di stabilità regionale 2024". Abbiamo concluso le relazioni dei relatori. Siamo in discussione generale.
Ci sono interventi in discussione generale?
Se non ci sono interventi, chiudo la discussione generale e passiamo all'articolato.
Articoli aggiuntivi. Avete, penso, tutti quanti il fascicolo (recuperate un fascicolo per i Capigruppo). O cartaceo o su Concilium dovreste avere tutto caricato.
Emendamento n. B0008 presentato dalla consigliera Ostanel, articolo x, aggiuntivo, che prevede:
Al progetto di legge regionale n. 231 "legge di stabilità regionale 2024" è aggiunto il seguente articolo:
Articolo x - Variazione dell'aliquota dell'addizionale regionale all'IRPEF
1. Per gli anni di imposta 2024, 2025 e 2026, ai sensi dell'articolo 6 del decreto legislativo 6 maggio 2011, n. 68 "Disposizioni in materia di autonomia di entrata delle regioni a statuto ordinario e delle province, nonché di determinazione dei costi e dei fabbisogni standard nel settore sanitario", l'aliquota dell'addizionale regionale all'imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) è aumentata di +1,50 punti percentuali per i redditi oltre 50.000,00 euro.
2. Resta altresì confermato quanto stabilito dal comma 5 dell'articolo 1 della legge regionale 26 novembre 2005, n. 19 "Disposizioni in materia di tributi regionali".
3. Le maggiori entrate derivanti dall'applicazione del comma 1 presente articolo, quantificate in euro 125.000.000,00 per ciascuno degli esercizi 2024, 2025 e 2026 sono introitate al Titolo 1 "Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa" Tipologia 101 "Imposte, tasse e proventi assimilati" del bilancio di previsione 2024-2026."
Prego, collega Ostanel.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Questo emendamento è un emendamento famoso, ormai, in quest'Aula. Riguarda il tema dell'addizionale IRPEF. Abbiamo lavorato con gli uffici, con i redditi legati, appunto, agli ultimi dati disponibili, quindi, abbiamo anche notato che vi era un aumento delle possibilità dei contribuenti, cioè del numero dei contribuenti.
Come gli anni scorsi abbiamo focalizzato la manovra dell'addizionale IRPEF a un punto e mezzo sui redditi superiori ai 50.000 euro. Diversamente da quello che facevamo il primo anno che eravamo in quest'Aula perché, appunto, sono cambiate, come sappiamo, le fasce contributive: quindi sopra i 50.000 euro un aumento dell'IRPEF a uno e mezzo che permetterebbe di raccogliere per questo bilancio, quindi per le prossime annualità, 125 milioni di euro, lavorando su una fascia di popolazione che è solo il 6,5% dei veneti.

PRESIDENTE

Non ci sono interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. B0008. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. B0028, pagina 2, presentato dai consiglieri Camani, Bigon, Luisetto, Montanariello, Zanoni, Zottis, articolo, aggiuntivo, che prevede:
Art. XXX "Variazione dell'aliquota dell'addizionale regionale all'IRPEF per i redditi superiori a 50.000 euro"
1. Per gli anni d'imposta 2024, 2025 e 2026, ai sensi dell'articolo 6 del decreto legislativo 6 maggio 2011, n. 68 "Disposizioni in materia di autonomia di entrata delle regioni a statuto ordinario e delle province, nonché di determinazione dei costi e dei fabbisogni standard nel settore sanitario", l'aliquota dell'addizionale regionale all'imposta sulle persone fisiche - IRPEF è aumentata di 1,50 punti percentuali per i redditi oltre 50.000,00 euro.
2. Le maggiori entrate derivanti dall'applicazione del comma 1 del presente articolo, quantificate per ciascuno degli esercizi 2024, 2025 e 2026 in 105.000.000,00 di euro, sono introitate al Titolo 1 "Entrate correnti, di natura tributaria, contributiva e perequativa" - Categoria 101 "Imposte, tasse e proventi assimilati" del bilancio di previsione 2024-2026.
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. B0028. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. B0014 presentato dalla consigliera Baldin, articolo x, aggiuntivo, che prevede:
art. x - Variazione dell'aliquota dell'addizionale regionale all'IRPEF per redditi superiori a 50.000,00 euro
1. Per gli anni di imposta 2024, 2025, 2026, ai sensi dell'articolo 6 del decreto legislativo 6 maggio 2011, n. 68 "Disposizioni in materia di autonomia di entrata delle regioni a statuto ordinario e delle provincie, nonché di determinazione dei costi e dei fabbisogni standard nel settore sanitario", l'aliquota de/l'addizionale regionale all'imposta sulle persone fisiche - IRPEF è aumentata di 1,09 punti percentuali per i redditi oltre 50.000,00.
2. Le maggiori entrate derivanti dall'applicazione del comma 1 del presente articolo, quantificate per ciascuno degli esercizi 2024, 2025, 2026 in euro 70.000.000,00, sono introitate al Titolo 1 "Entrate correnti, di natura tributaria, contributiva e perequativa" - Categoria 101 "Imposte, tasse e proventi assimilati" del bilancio di previsione 2024-2026.
Non vedo interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. B0014. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento n. B0027 è uguale al precedente, quindi non può essere votato, è precluso.
Emendamento n. B0004 di pagina 5 presentato dalla consigliera Guarda, articolo aggiuntivo, rubrica Variazione dell'aliquota dell'addizionale regionale IRPEF per i redditi superiori a 50.000 euro, aggiuntivo, che prevede:
Art. X- Variazione dell'aliquota dell'addizionale regionale IRPEF per i redditi superiori a 50. 000 euro.
"1. A decorrere dall'anno d'imposta 2024, ai sensi dell'articolo 6 del D.lgs. 6 maggio 2011, n.68 recante "Disposizioni in materia di autonomia di entrata delle regioni a statuto ordinario e delle province, nonché di determinazione dei costi e dei fabbisogni standard nel settore sanitario" l'aliquota dell'addizionale regionale all'imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) è aumentata di 0,50 punti percentuali per i redditi oltre 50. 000, 00 euro.
2. Le maggiori entrate derivanti dall'applicazione del comma 1 del presente articolo, quantificate in euro 35.000.000,00 per ciascun esercizio 2024, 2025 e 2026, sono introitate al Titolo 1 "Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa". Tipologia 101 "Imposte, tasse e proventi assimilati" del bilancio di previsione 2024-2026."
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. B0004. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. B0026 presentato dai consiglieri Camani, Bigon, Luisetto, Montanariello, Zanoni, Zottis, articolo, aggiuntivo, che prevede:
Art. XXX
"Variazione dell'aliquota dell'addizionale regionale all'IRPEF per i redditi superiori a 50.000 euro"
1. Per gli anni d'imposta 2024, 2025 e 2026, ai sensi dell'articolo 6 del decreto legislativo 6 maggio 2011, n. 68 "Disposizioni in materia di autonomia di entrata delle regioni a statuto ordinario e delle province, nonché di determinazione dei costi e dei fabbisogni standard nel settore sanitario", l'aliquota dell'addizionale regionale all'imposta sulle persone fisiche - IRPEF è aumentata di 0,50 punti percentuali per i redditi oltre 50.000,00 euro.
2. Le maggiori entrate derivanti dall'applicazione del comma 1 del presente articolo, quantificate per ciascuno degli esercizi 2024, 2025 e 2026 in 35.000.000,00 di euro, sono introitate al Titolo 1 "Entrate correnti, di natura tributaria, contributiva e perequativa" - Categoria 101 "Imposte, tasse e proventi assimilati" del bilancio di previsione 2024-2026.
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. B0026. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. B0006 presentato dalla consigliera Ostanel, aggiuntivo, che prevede:
Al progetto di legge n. 231 "Legge di stabilità regionale 2024" è aggiunto il seguente articolo:
Art. X - Art. X - Rideterminazione delle aliquote dell'imposta regionale sulle attività produttive (IRAP) per determinate categorie di soggetti' passivi e settori di attività economiche
1. A decorrere dall'anno d'imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023, l'aliquota IRAP, di cui all'articolo 16 commi 1 e 1bis, del decreto legislativo 15 dicembre 1997 n. 446, è rideterminata applicando un aumento nella misura dello 0,92%, per i soggetti esercenti attività nei settori individuati dalle seguenti divisioni e codici della classificazione ATECO 2007:
a. 08 - ALTRE ATTIVITÀ DI ESTRAZIONE DI MINERALI DA CAVE E MINIERE
b. 09 - ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI SUPPORTO ALL'ESTRAZIONE
c. 12 - INDUSTRIA DEL TABACCO
d. 20 - FABBRICAZIONE DI PRODOTTI CHIMICI (Escluso: 20.59.2 - Fabbricazione di prodotti chimici organici ottenuti da prodotti di base derivati da processi di fermentazione o da materie prime vegetali)
e. 22.22 - Fabbricazione di imballaggi in materie plastiche
f. 22.29 - Fabbricazione di altri articoli in materie plastiche
g. 23.5 - produzione di cemento, calce e gesso
h. 24.10.00 - Siderurgia - Fabbricazione di ferro, acciaio e ferroleghe
i. 24.5- FONDERIE
j. 25.4 - fabbricazione di armi e munizioni
k. 46.35.00 - Commercio all'ingrosso di prodotti del tabacco
I. 47.11.1 Ipermercati
m. 47.11.2 Supermercati
n. 47.11.3 Discount di alimentari
o. 51- TRASPORTO AEREO
p. 52 - MAGAZZINAGGIO E ATTIVITÀ DI SUPPORTO Al TRASPORTI
2. A decorrere dall'anno d'imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023, l'aliquota IRAP, di cui all'articolo 16 commi 1 e 1bis, del decreto legislativo 15 dicembre 1997 n. 446, è rideterminata applicando un aumento nella misura dello 0,50%, per i soggetti esercenti attività nei settori individuati dalle seguenti divisioni e codici della classificazione ATECO 2007:
a. 41 - COSTRUZIONE DI EDIFICI
3. Le maggiori entrate derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificate in euro 23.300.000,00 per ciascuno degli esercizi 2024, 2025, 2026 sono introitate al Titolo 1 "Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa", Tipologia 101 "Imposte, tasse e proventi assimilati" del bilancio di previsione 2024-2026.
Prego, collega Ostanel.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Intervengo su questo, ma in realtà su una serie di emendamenti che riguardano la rimodulazione dell'IRAP, come raccontavo ieri in discussione generale.
Mi serve qualche minuto per raccontare perché questo emendamento: perché prendo spunto da quanto fatto dalla Giunta l'anno scorso rispetto a una rimodulazione dell'IRAP per alcune categorie per le quali si era verificato durante la pandemia che avessero raggiunto dei redditi più elevati, delle basi imponibili più elevate.
Mi riferisco al fatto che potevano essere scelte alcune categorie perché non erano dei piccoli produttori o delle piccole categorie che potessero essere impattate fortemente da una riduzione dell'IRAP.
Usando un ragionamento simile, ho proposto alcuni emendamenti: questo che, lavorando su alcuni codici ATECO, permetterebbe di raccogliere circa 23 milioni di euro, anzi, raccoglierebbe 23 milioni di euro, che, come spiego nella relazione, permetterebbero di fare tante delle cose che abbiamo discusso in quest'Aula, tra cui, ad esempio lavorare a copertura totale delle borse di studio, ma anche riqualificare tutto il patrimonio di edilizia residenziale pubblica vuoto.
Ce ne sono poi altri successivi, che invece lavorano su codici ATECO diversi, quindi una fascia più ristretta, che permetterebbero, come raccontavo ieri, di raccogliere invece 7 milioni di euro, che è esattamente la cifra che è richiesta per dare avvio ad una legge quadro sui giovani, che è un progetto di legge della Giunta regionale, presentato il primo giorno di consiliatura e del quale chiederemo una veloce calendarizzazione.
Questi emendamenti li ritiro, perché...

PRESIDENTE

Mi servono i numeri, però.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Come?

PRESIDENTE

Ha detto che ritira degli emendamenti.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Ritiro l'emendamento n. B0006, ritiro il n. B0005, quindi questo e il prossimo, perché sono due emendamenti su cui in Ufficio di Presidenza, ragionando, abbiamo pensato di poter proporre un ordine del giorno.

PRESIDENTE

Gli emendamenti nn. B0005 e B0006 sono ritirati.
Emendamento n. B0003 presentato dalla consigliera Guarda, articolo aggiuntivo, rubrica Rideterminazione dell'aliquota dell'imposta regionale sulle attività produttive (IRAP) per l'Industria delle bibite analcoliche, delle acque minerali e di altre acque in bottiglia, aggiuntivo, che prevede:
Art. X- Rideterminazione dell'aliquota dell'imposta regionale sulle attività produttive (IRAP) per l'Industria delle bibite analcoliche, delle acque minerali e di altre acque in bottiglia.
A decorrere dall'anno d'imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023, l'aliquota IRAP, di cui all'articolo 16, commi 1 e 1 bis, del decreto legislativo 15 dicembre 1997 n. 446, è rideterminata applicando un aumento nella misura dello 0,92 per cento, per i soggetti esercenti attività nei settori individuati dalla seguente sottocategoria della classificazione ATECO 2007:
- sottocategoria 11.07.07 - Industria delle bibite analcoliche, delle acque minerali e di altre acque in bottiglia.
2. L 'aumento di aliquota di cui al comma 2 non si applica ai soggetti agevolati di cui agli. articoli 4 e 5 della legge regionale 21 dicembre 2006, n. 27 "Disposizioni in materia di tributi regionali", per i quali le aliquote IRAP rideterminate ai sensi dell'articolo 8, comma 1, lettere b), c,) d), della legge regionale 12 gennaio 2009, n. 1 "Legge finanziaria regionale per l'esercizio 2009" continuano a trovare applicazione.
3. Le maggiori entrate derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificate in euro 662.000,00 per ciascun esercizio 2024, 2025 e 2026, sono introitate al Titolo 1 "Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa" Tipologia 101 "Imposte, tasse e proventi assimilati" del bilancio di previsione 2024-2026."
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. B0003. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. B0007 pagina 13, presentato dalla consigliera Ostanel, aggiuntivo, che prevede:
Al progetto di legge n. 231 "Legge di stabilità regionale 2024" è aggiunto il seguente articolo:
Art. X - Rideterminazione delle aliquote dell'imposta regionale sulle attività produttive (IRAP) per determinate categorie di soggetti passivi e settori di attività economiche
1. Al fine di favorire la nascita di nuove imprese giovanili e femminili, l'aliquota dell'IRAP a carico delle nuove imprese giovanili che si costituiscono nel territorio regionale, in possesso dei requisiti di cui all'articolo 2 della legge regionale 24 dicembre 1999, n. 57 "Interventi regionali per lo sviluppo dell'imprenditoria giovanile veneta" e successive modificazioni, e l'aliquota dell'IRAP a carico delle nuove imprese femminili che si costituiscono nel territorio regionale, in possesso dei requisiti di cui all'articolo 2 della legge regionale 20 gennaio 2000, n. 1 "Interventi per la promozione 'di nuove imprese e di innovazione dell'imprenditoria femminile" e successive modificazioni, è rideterminata nella misura dello 0,9%;
2. Per far fronte alle minori entrate derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificate in euro 280.000 per ciascun esercizio 2024, 2025 e 2026, a decorrere dall'anno d'imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023, l'aliquota IRAP, di cui all'articolo 16 commi 1 e 1bis, del decreto legislativo 15 dicembre 1997 n. 446, è rideterminata applicando un aumento nella misura dello 0,92%, per i soggetti esercenti attività nei settori individuati dalle seguenti divisioni della classificazione ATECO 2007:
a. 08 - ALTRE ATTIVITÀ DI ESTRAZIONE DI MINERALI DA CAVE E MINIERE
b. 09 - ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI SUPPORTO ALL'ESTRAZIONE
c. 12 - INDUSTRIA DEL TABACCO
E dei seguenti codici della classificazione ATECO 2007:
a. 25.40 - Fabbricazione di armi e munizioni.
b. 46.35.00 - Commercio all'ingrosso di prodotti del tabacco
Prego, collega Ostanel.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Questo è un emendamento che presento perché riguarda la rimodulazione dell'IRAP di alcune categorie, ma per permettere di rimodulare l'IRAP ad altre aziende che sono in particolare quelle giovanili e quelle femminili.
Questo era frutto di un ordine del giorno che avevamo votato nello scorso bilancio, quindi sostanzialmente sta dentro la manovra IRAP e dice: se raccogliamo qualcosa in più da alcuni codici ATECO, possiamo redistribuire a quelle imprese giovanili e femminili presenti in Veneto che guardando i dati sono proprio le imprese che hanno avuto un calo rispetto alle nuove aperture, ma anche rispetto alle loro basi imponibili.
Vuol dire che le imprese giovanili e femminili in Veneto stanno arrancando di più di altre imprese che ho messo in questi codici ATECO. Faccio l'esempio di chi lavora sull'industria del tabacco o sui servizi di supporto all'estrazione, che invece hanno delle basi imponibili solide e che continuano a crescere nel corso del tempo.
Questo è un emendamento che cuberebbe 280.000 euro, poco, però permetterebbe alle aziende venete giovanili e femminili di avere una riduzione nel pagamento dell'IRAP nella misura dello 0.9, e credo che sarebbe una manovra piccola ma utile per tantissime imprese venete, giovanili e femminili.

PRESIDENTE

Grazie.
Metto in votazione l'emendamento n. B0007. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Articolo 1.
Ci sono degli emendamenti sull'articolo 1.
Emendamento n. B0017 presentato dalla collega Baldin, articolo 1, comma 2, allegato 1, modificativo, che prevede:
All'allegato 1, comma 2, sono apportate le seguenti variazioni:
Variazione 2024
Variazione 2025
Variazione 2026
M09 – Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente
P05 – aree protette, parchi naturali, protezione naturalistica e forestazione
L.R. 40-1984 art. 27 'contributi per la realizzazione delle aree naturali protette di interesse locale'
+500.000,00
0,00
0,00
MISSIONE 20 - fondi e accantonamenti
P01 - Fondo di riserva
L.R. 39-2001, art. 18
-500.000,00
0,00
0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Metto in votazione l'emendamento n. B0017. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento n. B0030 presentato dalla consigliera Camani è precluso dalla votazione precedente.
Emendamento n. B0031 della correlatrice, pagina 16-ter. Prego, Camani.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Presidente, ritiro questo emendamento e tutti gli emendamenti a firma della correlatrice al PDL n. 231.

PRESIDENTE

Va bene. Quindi è ritirato l'emendamento n. B0031.
Emendamento n . B0009 pagina 17, presentato dalla consigliera Ostanel, modificativo, che prevede:
All'allegato 1 sono riportate le variazioni di cui alla tabella che segue:

Variazione 2024
Variazione 2025
Variazione 2026
MISSIONE 12 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia
Programma 01 interventi per l'infanzia
L.R. 32/1990, art. 26
+2.000.000,00
0,00
0,00
MISSIONE 20 fondi e accantonamenti
Ordine pubblico e sicurezza
Programma 2001 Fondo di riserva
L.R. 39-2001
-2.000.000,00
0,00
0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Metto in votazione l'emendamento n. B0009. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. B0025 presentato dalla consigliera Baldin, articolo 1, comma 2, allegato 1, modificativo, che prevede:
All'allegato 1 di cui al comma 2 dell'articolo 1 sono riportate le seguenti variazioni:

Variazione 2024
Variazione 2025
Variazione 2026
M10 – Trasporti e diritto alla mobilità
P05 – Viabilità e infrastrutture stradali
L.R. 39/1991 interventi a favore della mobilità e della sicurezza stradale
+1.000.000,00
0,00
0,00
M 20 fondi e accantonamenti
P01 Fondo di riserva
L.R. 39/2001, art. 18
-1.000.000,00
0,00
0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Metto in votazione l'emendamento n. B0025. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. B0021 pagina 20, presentato dalla consigliera Baldin, articolo 1, comma 2, allegato 1, modificativo, che prevede:
All'allegato 1 di cui al comma 2 dell'articolo 1 sono riportate le seguenti variazioni:

Variazione 2024
Variazione 2025
Variazione 2026
M13 – Tutela della salute
P07 – ulteriori spese in materia sanitaria
L.R. 60/1993 'tutela degli animali d'affezione e prevenzione del randagismo art. 10 c. 1 lett. a) b), c), d) e f)
+250.000,00
0,00
0,00
M20 fondi e accantonamenti
P01 Fondo di riserva
L.R. 39-2001, art. 18
-250.000,00
0,00
0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Metto in votazione l'emendamento n. B0021. Il relatore è contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento n. B0032, presentato dalla consigliera Camani, è ritirato.
L'emendamento n. B0011, presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 21, è ritirato.
Emendamento n. B0015 presentato dalla consigliera Baldin, articolo 1, comma 2, allegato 1, modificativo, che prevede:
All'allegato 1 di cui al comma 2 dell'articolo 1 sono riportate le seguenti variazioni:

Variazione 2024
Variazione 2025
Variazione 2026
M04 – Istruzione e diritto allo studio
P03 – edilizia scolastica
L.R. 59-1999 'Nuove disposizioni in materia di intervento regionale per l'ampliamento, completamento e sistemazione degli edifici scolastici per le scuole materne, elementari e medie
+1.000.000,00
0,00
0,00
M20 fondi e accantonamenti
P01 - fondo di riserva
L.R. 39-2001, art. 18
-1.000.000,00
0,00
0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Metto in votazione l'emendamento n. B0015. Il relatore è contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. B0013 di pagina 24, presentato dal consigliere Lorenzoni, articolo 1, allegato 1, modificativo, che prevede:
All'allegato 16 sono apportate le seguenti modificazioni:
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2024
Variazione proposta
2025
Variazione proposta
2026
Variazione proposta
M17 "ENERGIA E DIVERSIFICAZIONE DELLE FONTI ENERGETICHE"
P01 FONTI ENERGETICHE
Titolo II Spese in conto capitale
Art. 2 c. 5 della l.r. 25/2000 NORME PER LA PIANIFICAZIONE ENERGETICA E LO SVILUPPO DELLE FONTI RINNOVABILI DI ENERGIA
+1.000.000,00
0,00
0,00
M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P2001 FONDO DI RISERVA
-1. 000.000,00
0,00
0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Metto in votazione l'emendamento n. B0013. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. B0023 presentato dalla consigliera Baldin, articolo 1, comma 2, allegato 1, modificativo, che prevede:
All'allegato 1 di cui al comma 2 dell'articolo 1 sono riportate le seguenti variazioni:

Variazione 2024
Variazione 2025
Variazione 2026
M03 – Ordine pubblico e sicurezza
P02 – Sistema integrato di sicurezza urbana
L.R. 9-2002, Interventi regionali per la promozione della legalità e della sicurezza
+1.000.000,00
0,00
0,00
M20 - fondi e accantonamenti
P01 - fondo di riserva
L.R. 39-2001 art. 18
-1.000.000,00
0,00
0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Metto in votazione l'emendamento n. B0023. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. B0018 presentato dalla consigliera Baldin, articolo 1, comma 2, allegato 1, modificativo, che prevede:
All'allegato 1 di cui al comma 2 dell'articolo 1 sono riportate le seguenti variazioni:

Variazione 2024
Variazione 2025
Variazione 2026
M09 – Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente
P08 – qualità dell'aria e riduzione dell'inquinamento
L.R. 1-2009 art. 20 c. 2 'fondo regionale di rotazione per gli interventi di bonifica e ripristino ambientale siti inquinati'
+1.200.000,00
0,00
0,00
M20 - fondi e accantonamenti
P01 - fondo di riserva
L.R. 39-2001 art. 18
-1.200.000,00
0,00
0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Metto in votazione l'emendamento n. B0018. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. B0010, pagina 27, presentato dalla consigliera Ostanel, allegato 1, modificativo, che prevede:
All'allegato 1 sono apportate le variazioni di cui alla tabella che segue:

Variazione 2024
Variazione 2025
Variazione 2026
Missione 05 Tutela e valorizzazione dei
beni e delle attività culturali
Programma 0501 Valorizzazione dei beni di interesse storico
Titolo 2 Spese in conto capitale
L.R. 02·2001 Intervento regionale a favore dei centri storici dei comuni minori
+ 1.000.000,00
0,00
0,00
Missione 20 Fondi e accantonamenti
Programma 2001 Fondo di riserva L.R. 39·2001
- 1.000.000,00
0,00
0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Metto in votazione l'emendamento n. B0010, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento n. 33, presentato dalla correlatrice, è ritirato.
L'emendamento n. 29, pagina 29, presentato dalla consigliera Zottis, è ritirato.
Emendamento n. B0002, pagina 30, presentato dalla consigliera Guarda, articolo 1, comma 2, allegato 1, modificativo, che prevede:
All'allegato 1 di cui al comma 2 dell'articolo 1 è apportata la seguente variazione:
MISSIONE PROGRAMMA Legge Regionale di spesa
2024 Variazione proposta
2025 Variazione proposta
2026 Variazione proposta
Missione 16 Agricoltura, Politiche agroalimentari e Pesca
Programma 1601 Settore agricolo e del sistema agroalimentare
L.R. 08/05/2009, n.12, art. 29-bis "Piano irriguo regionale"
+ 600.000,00
+ 600.000,00
+ 600.000,00
Entrata
TITOLO I Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa
Tipologia 101 Imposte, tasse e proventi assimilabili
+ 600.000,00
+ 600.000,00
+ 600.000,00

0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Metto in votazione l'emendamento n. B0002, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. B0001, pagina 32, presentato dalla consigliera Guarda, articolo 1, comma 2, allegato 1, modificativo, che prevede:
All'allegato 1 di cui al comma 2 dell'articolo 1 è apportata la seguente variazione:
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2024 Variazione proposta
2025 Variazione proposta
2026 Variazione proposta
Missione 16 Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca
Programma 1601 Settore agricolo e del sistema agroalimentare
L.R. 08/05/2009, n.12, art. 29-bis "Piano irriguo regionale"
+ 150.000,00


Missione 20 Fondi e accantonamenti
Programma 2001 Fondo di riserva
L.R. 39/2001, art. 18
+ 150.000,00



0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Prego, collega Guarda.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Questo è un emendamento che voglio ritirare, ma vorrei ritirarlo con una motivazione.
Con questo emendamento prevedo uno stanziamento minimo iniziale, 150.000 euro, per riuscire ad iniziare a fare quello che ci siamo impegnati a fare all'interno della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza e all'interno anche della strategia del famoso "Piano Laghetti". Il Capitolo 3 parla delle attività di ricarica, perché non è possibile continuare a perdere il 96% delle acque piovane in Veneto, e questo a causa non soltanto della cementificazione, ma anche dell'inefficacia nel gestire i nostri territori, le aree di ricarica di falda, quindi le aree dell'Alta Pianura, con la loro funzione incredibile di ricarica e, quindi, di tesaurizzazione della risorsa delle acque.
Queste attività ci consentono di prevenire i rischi idrogeologici nei momenti di massima piovosità e riuscire, invece, a riutilizzare le acque nei momenti di siccità. Un'operazione così, a così basso costo, per un ettaro al massimo 20.000 euro, è straordinaria. È stata studiata e realizzata dalla Regione attraverso Veneto Agricoltura negli scorsi dieci anni. Per questo è importante che la ricerca poi venga messa a terra da operazioni politiche in cui si crede ai progetti di ricerca e si crede alla realizzazione di piani a partire da quei progetti di ricerca.
Abbiamo finanziato il progetto "RiduCaReflui" e il progetto "Life Aquor" e di fronte a questo abbiamo gli strumenti in mano, abbiamo il "Piano Laghetti" che è stato approvato in una delibera di Giunta, abbiamo la possibilità, quindi, di cominciare a pensare che i fondi possono essere utilizzati per questo.
Noi vi avevamo trovato anche la fonte di finanziamento, senza intaccare le riserve della Regione del Veneto, chiedendo un contributo a chi, al momento, non sta pagando quasi niente le acque che preleva per poi farne, per esempio, bevande gassate. Ecco, questa è una possibile strategia.
Vi chiedo, se non oggi, visto che verrà votato contro, quindi lo ritiro proprio per evitarlo, almeno nei prossimi mesi, di cominciare a ragionare, di cominciare a lavorare per il contrasto alla siccità.

PRESIDENTE

L'emendamento n. B0001 è ritirato.
Emendamento n. B0024, pagina 34, presentato dalla consigliera Baldin, articolo 1, comma 2, allegato 1, modificativo, che prevede:
All'allegato 1 di cui al comma 2 dell'articolo 1 sono apportate le seguenti variazioni:

Variazione 2024
Variazione 2025
Variazione 2026
M09 - Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente
P08 - Qualità dell'aria e riduzione dell'inquinamento
LR 17/2009 - Interventi regionali per la riduzione dell'inquinamento luminoso
+ 500.000,00
0,00
0,00
M20 - Fondi e accantonamenti
PO1 - Fondo di riserva
LR 39-2001 art. 18
- 500.000,00
0,00
0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Metto in votazione l'emendamento n. B0024, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. B0020, pagina 35, presentato dalla consigliera Baldin, articolo 1, comma 2, allegato 1, modificativo, che prevede:
All'allegato 1 di cui al comma 2 dell'articolo 1 sono apportate le seguenti variazioni:

Variazione 2024
Variazione 2025
Variazione 2026
M12 - Diritti sociali, politiche sociali e famiglia
P03 - Interventi per gli anziani
LR 23-2017 "Promozione e valorizzazione dell'invecchiamento attivo"
+ 1.000.000,00


M20 - Fondi e accantonamenti
P01 - Fondo di riserva
LR 39-2001 art. 18
- 1.000.000,00


Saldo
0,00
0,00
0,00
Metto in votazione l'emendamento n. B0020, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. B0012, pagina 36, presentato dalla consigliera Ostanel, allegato 1, modificativo, che prevede:
All'allegato 1 sono apportate le variazioni di cui alla tabella che segue

Variazione 2024
Variazione 2025
Variazione 2026
Missione 08 Assetto del territorio ed edilizia abitativa
Programma 0802 Edilizia residenziale pubblica e locale e piani di edilizia economico-popolare
L.R. 39-2017 Norme in materia di edilizia residenziale pubblica
+ 2.500.000,00
0,00
0,00
Missione 20 Fondi e accantonamenti
Programma 2001 Fondo di riserva
L.R. 39·2001
- 2.500.000,00
0,00
0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Metto in votazione l'emendamento n. B0012, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. B0016, pagina 38, presentato dalla consigliera Baldin, articolo 1, comma 2, allegato 1, modificativo, che prevede:
All'allegato 1 di cui al comma 2 dell'articolo 1 sono apportate le seguenti variazioni:

Variazione 2024
Variazione 2025
Variazione 2026
M08 - Assetto del territorio ed edilizia abitativa
P02 - Edilizia residenziale pubblica e locale e piani di edilizia economico-popolare
LR 39-2017 - Norme in materia di edilizia residenziale pubblica
+ 1.000.000,00
0,00
0,00
M20 - Fondi e accantonamenti
P01 - Fondo di riserva
LR 39-2001 art. 18
- 1.000.000,00
0,00
0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Metto in votazione l'emendamento n. B0016, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. B0022, pagina 39, presentato dalla consigliera Baldin, sezione 1, comma 2, allegato 1, modificativo, che prevede:
All'allegato 1 di cui al comma 2 dell'articolo 1 sono apportate le seguenti variazioni:

Variazione 2024
Variazione 2025
Variazione 2026
M17 - Energia e diversificazione delle fonti energetiche
P01 - Fonti energetiche
LR 43-2018 "Interventi per la promozione dell'utilizzo dei sistemi di accumulo di energia elettrica prodotta impianti fotovoltaici" art. 5
+1.000.000,00
0,00
0,00
M20 - Fondi e accantonamenti
P01 - Fondo di riserva
LR 39-2001 art. 18
- 1.000.000,00
0,00
0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Metto in votazione l'emendamento n. B0022, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento n. B0034, presentato dalla correlatrice, è ritirato.
Emendamento n. B0019, pagina 40, presentato dalla consigliera Baldin, articolo 1, comma 2, allegato 1, modificativo, che prevede:
All'allegato 1 di cui al comma 2 dell'articolo 1 sono apportate le seguenti variazioni:

Variazione 2024
Variazione 2025
Variazione 2026
M10 - Trasporti e diritto alla mobilità
P05 - Viabilità e infrastrutture stradali
LR 34-2021 art. 16 "Interventi per l'acquisto, l'installazione e l'allacciamento di colonnine elettriche"
+1.000.000,00
0,00
0,00
M20 - Fondi e accantonamenti
P01 - Fondo di riserva
LR 39-2001 art. 18
-1.000.000,00
0,00
0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Metto in votazione l'emendamento n. B0019, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento n. B0035, presentato dalla correlatrice, è ritirato.
Metto in votazione l'articolo 1.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Metto in votazione l'articolo 2.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Siamo al voto finale sul PDL n. 231.
Ci sono interventi per dichiarazione di voto? Non ne vedo.
Metto in votazione il PDL n. 231, nel suo complesso.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PUNTO
8


DISEGNO DI LEGGE RELATIVO A "BILANCIO DI PREVISIONE 2024-2026". (PROGETTO DI LEGGE N. 232) APPROVATO (DELIBERAZIONE LEGISLATIVA N. 32/2023)

PRESIDENTE

Passiamo al punto n. 8 dell'ordine del giorno "Bilancio di previsione 2024-2026", progetto di legge n. 232.
Il relatore ha già spiegato, nella sua oratoria iniziale, tutta la manovra di bilancio.
Correlatrice Camani, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Siamo in apertura dell'ultimo atto, dell'ultimo documento che compone la programmazione economico-finanziaria della nostra Regione, all'interno del quale dovrebbe confluire tutta la discussione che ci ha animato in questi giorni e che dovrebbe realizzare la fase dell'allocazione delle risorse, quindi la fase decisiva, quella che dovrebbe trasformare le scelte politiche assunte nelle ultime tre settimane in politiche pubbliche.
Ci apprestiamo alla discussione di quest'ultimo progetto di legge con un certo livello di preoccupazione. La nostra preoccupazione si fonda sulle dichiarazioni che l'assessore Calzavara fece ad agosto, quando i documenti di bilancio furono approvati dalla Giunta. Peraltro, approfitto di questa occasione per cercare di capire per quale ragione la Giunta della Regione del Veneto insiste nel voler approvare il bilancio di previsione a Ferragosto. È vero che, probabilmente, essendo tutti in vacanza abbiamo più tempo libero. Però, siccome l'iter del bilancio ci porta alla discussione in Consiglio regionale a dicembre e siccome dal 15 agosto al 15 dicembre succedono diverse cose, solitamente non sempre positive, lancio l'ipotesi di chiedere alla Giunta di approvare il bilancio con un po' più di calma, in modo da poter avere una programmazione più coerente rispetto alla contingenza. Magari mi sfugge la ragione per cui la cosa avvenga il 15 agosto. È vero che così il titolo a nove colonne il 15 agosto è garantito, ma auspico che ci siano argomentazioni tecniche più consistenti. Dicevo, però, che in quel Ferragosto 2023, quando la Giunta ha approvato il bilancio di previsione, l'assessore Calzavara fece due dichiarazioni che, rilette a valle della discussione di questi giorni, accrescono il nostro livello di preoccupazione.
La prima dichiarazione fu questa: questo è un bilancio che ci porterà fino alla fine della legislatura. Giustamente, essendo un bilancio triennale, con quello che stiamo decidendo e discutendo oggi, a meno che ci sia qualche conversione repentina nei prossimi due anni, stiamo impostando le politiche pubbliche della Regione del Veneto fino alla fine della legislatura. Quindi, questo non è un bilancio ordinario rispetto al quale ci mettiamo nell'ordine di idee di costruire le politiche pubbliche per un anno intero. Questa è l'ultima volta nella quale il Consiglio regionale potrà interrogarsi e provare a fare una programmazione che ci condurrà fino alla fine della legislatura.
Io, allora, voglio ribadire, essendo l'ultima occasione che abbiamo prima della chiusura della sessione di bilancio, la nostra preoccupazione rispetto all'affermazione che vi ho letto, ribadendo la nostra convinzione, assessore Calzavara, che non è proprio possibile che sia così fino alla fine. Io ho visto in questi tre anni una serie di questioni che tre anni fa avevamo soltanto accennato come complicate che tendenzialmente hanno peggiorato il loro livello emergenziale. E se continuiamo così fino alla fine della legislatura, ho come l'impressione che quelle che oggi possono essere falle tamponabili diventino voragini, che poi non sarà più possibile sanare con nessun tipo di manovra.
Io, quindi, rispetto a questa cosa faccio la richiesta di una valutazione più attenta, di un monitoraggio differente perché – citerò soltanto alcune questioni – ci sono alcuni temi di cui parliamo dall'inizio della legislatura, e vi sarete anche stancati di sentircelo dire, che però non si sono risolti – adesso ve li ripeto, perché so che vi interessa fare un ripasso – ma si sono aggravati, e nel frattempo ne sono nati altri altrettanto seri e altrettanto pesanti, che rischiano, se non affrontati, di diventare irrisolvibili da qua a qualche mese.
Alcuni li abbiamo già citati durante questa discussione, quindi mi limiterò a dare il titolo, dando per acquisito lo svolgimento. Ovviamente, le borse di studio. Ma perché continuo a tornare sulle borse di studio? Perché abbiamo una preoccupazione che abbiamo iniziato a denunciare nel 2020. E non è vero che il problema delle borse di studio non pagate agli idonei non beneficiari nasce con le modifiche introdotte dal PNRR. Certamente, le modifiche introdotte dall'adozione del PNRR, che hanno allargato la platea di beneficiari e alzato la soglia ISEE oltre la quale poter accedere al sussidio, hanno aggravato il problema. Ma già nel 2019, già nel 2020 in Veneto era ricomparsa la categoria delle borse di studio degli idonei non beneficiari. Quando nel 2019, nel 2020 e nel 2021, quindi prima delle modifiche introdotte dal PNRR, denunciavamo l'assenza di fondi sufficienti a coprire le borse di studio, ci lamentavamo che mancavano 2, 3 o 4 milioni e dicevamo: attenzione, se non invertiamo la rotta su questa questione il tema è destinato ad aggravarsi.
Purtroppo, dovendo ogni tanto svolgere anche la funzione delle Cassandre, dopo due o tre anni il problema non solo non si è risolto, ma si è profondamente ingigantito. Infatti, quelli che mancano non sono più i 2, i 3 o 4 milioni del 2020, ma sono i 15 milioni del 2024. E se i 2, i 3 o i 4 del 2020 si poteva immaginare realisticamente di recuperarli nel corso dell'anno attraverso una variazione di bilancio o attraverso l'assestamento, come infatti è stato fatto, Assessore, sa benissimo anche lei che 15-16 milioni di euro per sopperire alle mancanze di risorse dentro le borse di studio, a meno che non arrivi il Governo che ci salva, come è stato nel 2023, dal bilancio di questa Regione nel 2024 non riusciremo a tirarli fuori. Questa è una forte preoccupazione.
Io sono meno fiduciosa del collega Soranzo sulle capacità di moltiplicazione del PIL e, quindi, dei soldi del Governo, ma non penso che sia ciò che serve al diritto allo studio, il ricorso continuo a soluzioni tampone o temporanee. Del resto, quello che ci hanno chiesto gli studenti universitari, che, come Capigruppo del Consiglio regionale, abbiamo incontrato, non è soltanto di trovare i soldi per pagare le borse di studio, ma anche di porre la questione del diritto allo studio e dei servizi di cui hanno bisogno gli studenti universitari al centro dell'interesse dell'agenda politica di questa Regione. Quindi, occupatevi di erogare le borse di studio agli studenti che lo meritano, ma anche costruite le condizioni per cui gli studenti che hanno difficoltà di censo possano trovare una casa, una camera, un alloggio dove poter risiedere mentre compiono e realizzano il loro percorso di studi in una città diversa dal posto dove vivono. Ci dicono: mettete nelle condizioni gli ESU di poter erogare quei servizi, dai servizi mensa ai servizi educativi e didattici aggiuntivi, che oggi non sono in grado di erogare; quindi costruite, mettete le mani, mettete la testa dentro un sistema, quello universitario, che ha bisogno di una rigenerazione, una rifondazione per una Regione nella quale troviamo i tre atenei più importanti – cinque, ma diciamo Padova, Verona e Venezia –, tre degli atenei più importanti a livello nazionale, tre atenei in cui malgrado le difficoltà di cui abbiamo parlato tengono ancora le iscrizioni, tre atenei che rappresentano delle chiavi fondamentali per costruire i ragazzi che dovranno rinforzare il Veneto del futuro.
Quindi, il tema delle borse di studio e del diritto allo studio è al centro della nostra attenzione e vorremmo che fosse nell'interesse anche della Giunta regionale, perché è una chiave attraverso cui noi possiamo proiettare sì la nostra azione amministrativa fino alla fine della legislatura, non semplicemente scavallando le graduatorie, ma costruendo un sistema di istruzione che sia realmente accessibile a tutti, realmente universale e dunque realmente democratico.
Abbiamo posto altri temi durante questa discussione. Penso al tema della formazione. Guardate, io ho passato i primi anni di questa legislatura a sentirmi spiegare come il sistema formativo della nostra Regione fosse eccellente, come i Centri per l'impiego del Veneto fossero un modello di eccellenza in tutta Italia, come il potenziamento dei Centri per l'impiego e delle politiche attive per il lavoro fatto dall'Amministrazione regionale grazie ai fondi nazionali e ai trasferimenti nazionali molto rilevanti degli anni scorsi fosse un meccanismo perfetto, per cui eravamo a posto. Oggi ci accorgiamo, leggendo il giornale, che il 49,3% delle aziende che cercano personale dichiara di aver trovato forti difficoltà nel reclutamento del personale e quindi denunciano una distanza profonda tra le professionalità di cui ha bisogno l'impresa veneta e il capitale umano che in questi anni abbiamo formato e su cui abbiamo costruito, ecco qui, la nostra scommessa per il futuro, cioè il nostro sguardo lungo fino alla fine della legislatura.
Allora, io non posso pensare che di fronte a 500.000 richieste di assunzioni, la metà delle quali non esaudita perché non abbiamo capitale umano adeguato alle richieste in questa regione, non si dica nulla su come si intende modificare l'orientamento delle politiche formative di questa Regione. Abbiamo gli ITS Academy, fiore all'occhiello della nostra formazione, ma sono ancora evidentemente troppo pochi le ragazze e i ragazzi che accedono a quel percorso di studi. Sono finiti i tempi in cui mancavano camerieri e baristi. Mancano ingegneri, mancano agronomi, mancano tecnici informatici, cioè è anche l'istruzione di livello superiore quella che sembra non trovare spazio nelle ragazze e nei ragazzi della nostra regione, che magari si formano qua, ma poi, per le tante ragioni dette in questi giorni di discussione, decidono di andare a lavorare all'estero.
Questo tema della formazione e della mancanza di personale si lega quindi indissolubilmente alla qualità del lavoro in questa regione, a quant'è sicuro lavorare in questa regione, che – ricordo – è la seconda in classifica a livello nazionale per morti e infortuni sul lavoro. Il livello retributivo molto basso che c'è in questa regione (e non solo) è un problema enorme che costringe molto spesso i ragazzi e le ragazze ad andare all'estero a fare lo stesso mestiere che farebbero qua, ma dove sono pagati di più.
Questo è un tema che dovremo prima o poi affrontare, ovviamente innanzitutto a livello nazionale, dove il Governo con una manovra furbesca ha voluto ancora una volta evitare la discussione attorno al dramma e alla piaga di questo Paese che è il lavoro povero, che non vuol dire le persone che non lavorano, vuol dire le persone che, pur lavorando, non riescono ad avere un reddito adeguato per arrivare a fine mese, per poter realizzare il proprio progetto di vita, per poter pagare un affitto e mantenere o fare una famiglia.
Queste sono tutte questioni che prima o poi dovremo affrontare e dovremo riuscire a costruire delle politiche regionali in grado di incrociare queste emergenze, che noi raccontiamo come titoli dei capitoli di un libro, ma che in realtà si tengono dentro un'unica matrice, perché è evidente che se io non pago abbastanza le persone, le imprese non possono trovare personale competitivo, le imprese perdono capacità di stare sul mercato, c'è un impoverimento generale, le persone e le famiglie faticano nel soddisfacimento dei propri bisogni.
Come dicevo all'inizio di questa discussione, la capacità di lettura di una realtà complessa, è esattamente questo il tema. Se vogliamo risolvere tutte le conseguenze, dobbiamo avere chiara l'analisi che facciamo di tutti i problemi che si tengono.
Provo a mettere altre due questioni, che sono strettamente collegate al documento che andiamo a discutere e purtroppo – immagino – ad approvare tra poco, che non sono state ancora al centro della nostra discussione, rispetto alla quale io vi chiederei un supplemento di attenzione, a dimostrazione di come, Assessore, ai problemi antichi, non affrontati, che si sono cronicizzati e oggi si sono trasformati in voragini, si aggiungono giorno dopo giorno nuove emergenze, rispetto alle quali noi, ancora una volta, siamo costretti a fare la nostra battaglia a mani nude. Ne citerò due che mi vengono in mente.
La prima, l'emergenza abitativa. Io non so se ve ne siete resi conto, ma in questa Regione, anche in questa Regione, il diritto alla casa è un diritto negato. Sono tante le motivazioni che ci hanno portato qui. La prima ragione è certamente la cancellazione voluta dal Governo Meloni di tutti i sussidi a favore del pagamento degli affitti. L'azzeramento del fondo affitti e l'azzeramento del fondo morosità incolpevole, un taglio per 350 milioni nel 2023, non nel 2024, si è tradotto in questa Regione – e l'Assessore lo sa – in un taglio di 24 milioni di risorse che il Governo ci dava, che noi giravamo ai Comuni e che i Comuni utilizzavano per garantire sussidi a quelle famiglie che per ragioni contingenti – perdo il lavoro, perdo il marito, mi si ammala un familiare – si trovavano in una condizione temporanea di non riuscire a pagare l'affitto di casa. E cosa fai se perdi il lavoro? Cosa fai se sei un lavoratore precario a cui scade il contratto a tempo determinato, se non ha i soldi per pagarti l'affitto? Prima ti rivolgervi al Comune dove risiedevi e chiedevi di poter accedere a questo contributo nazionale. Oggi ti buttano fuori di casa e ti trovi in mezzo a una strada. Ripeto, 24 milioni di tagli. Solo il Comune di Padova mi pare che abbia visto una decurtazione di quasi 2 milioni di euro di questo sussidio.
Allora, il giudizio sull'azione del Governo Meloni che ha tagliato questo sussidio credo sia chiaro, ma al netto del giudizio politico, a quelle 6.000 famiglie del Veneto che nel 2023 sono state private di questo sussidio, la Regione cosa dice? A quei 500 Comuni che nel 2023 hanno visto i loro concittadini buttati fuori da casa o non sono stati in grado di sopperire a questa necessità, la Regione del Veneto cosa dice?
Ecco come un'emergenza che non dipende da noi, perché l'emergenza abitativa c'è in tutta Italia, e un taglio alle risorse che non dipende da noi, perché l'ha deciso Roma, si rovesciano immediatamente sui cittadini e le cittadine del Veneto. E la nostra responsabilità qual è? Quella di dire a questi cittadini che non ci sono i soldi per garantire loro il mantenimento della casa? Magari in presenza di minori e di genitori anziani?
Io avevo presentato diversi emendamenti, ovviamente molto costosi, sul punto. Avevo anche offerto delle soluzioni. Guardi, Assessore, io non so quando accadrà che i Sindaci verranno a chiederle una mano, ma noi non possiamo davvero pensare che sei famiglie venete – questo è il numero dei nuclei familiari che ha avuto accesso a questo sussidio nel 2022 – rimanga senza una casa. Questo è un primo problema.
Vi è un secondo problema che riguarda l'emergenza abitativa. Non so se ve ne siete accorti, ma ci sono decine, centinaia, migliaia di alloggi di edilizia popolare in questa regione non affittati o che necessitano di profonde manutenzioni.
Il fatto che questa Regione si sia dotata di una legge per l'edilizia residenziale pubblica che ha costruito degli enti economici che devono gestire il patrimonio immobiliare pubblico è un'assurdità rispetto alla quale una riflessione va aperta. Le ATER devono essere enti strumentali, certo, ma non enti economici. Come si può pensare – perché su questo principio si fonda la nostra legge regionale sull'emergenza abitativa – che le ATER siano in grado di garantire l'equilibrio di bilancio esclusivamente attraverso i canoni che incassano dagli inquilini? È impossibile che con quei canoni riescano sia a garantire l'autonomia di bilancio dell'ente e pure a fare tutti quegli investimenti che sarebbero necessari, sia in termini di ammodernamento delle case, sia anche in termini di efficientamento energetico, ad esempio.
Certo, un po' di aria l'abbiamo presa grazie alle risorse del PNRR, grazie al Bonus 110%, va bene. Ma se noi non ci mettiamo nella condizione, a proposito di ricorso al debito e all'indebitamento, di un grande piano regionale di investimento sull'edilizia residenziale, per sopperire all'emergenza abitativa guardate che finisce male.
In una regione in cui il caro affitti sta spingendo più che da altre parti; in una regione in cui, nelle grandi città d'arte, sono più gli appartamenti affittati come locazioni brevi che gli appartamenti messi a disposizione delle lavoratrici e dei lavoratori che hanno bisogno di cercare casa; in un'epoca storica in cui la mobilità sociale è alle stelle, perché si va in giro per le città e per la regione per lavoro, per studio, ecco, in questa regione non si trova una casa in affitto ad un prezzo accettabile per uno stipendio medio.
Se uno studente deve pagare 400 euro per una doppia, a fronte di una borsa di studio di 600 euro, come possiamo pensare che quello studente interpreti la fase dell'università come un investimento sul proprio futuro? Se affittare un bilocale nel Comune di Padova costa 1.200 euro, a fronte di una retribuzione media che, se va bene, si aggira intorno ai 1.500 euro, come pensiamo che le persone possano arrivare a fine mese?
Il combinato disposto di tutti questi fattori ha prodotto che l'emergenza abitativa non è più un fenomeno che riguarda soltanto le categorie delle povertà, delle marginalità e delle fragilità; il bisogno di avere una casa non riguarda più soltanto le persone che non lavorano, sono inabili al lavoro e non possono pagarsi un affitto. Ormai l'emergenza abitativa ha travolto anche la cosiddetta classe media, cioè le persone che lavorano, che hanno una famiglia, ma che non guadagnano abbastanza per poter accedere al libero mercato definito degli affitti.
Basta sfogliare i giornali ogni mattina per rendersi conto di qual è il dramma che stanno vivendo migliaia di famiglie del Veneto. E noi non abbiamo messo una lira sui sussidi agli affitti, in una fase in cui a tutti questi problemi si aggiunge anche l'incremento dei tassi di interesse, che molto spesso rende per molte famiglie inaccessibile anche la rata del mutuo. A questi problemi si aggiunge il fatto che, dopo i due anni di blocco degli sfratti esecutivi durante la pandemia, adesso c'è anche l'impennata del numero di sfratti che il tribunale deve eseguire ogni giorno.
Quindi, cito l'emergenza abitativa per introdurre un tema nuovo, di quelle emergenze che si aggiungono a quelle che già ci sono e rispetto alle quali noi non siamo in grado di dare una risposta.
Farò un altro esempio perché, quando abbiamo parlato di questo argomento in Consiglio regionale l'abbiamo fatto molto spesso sulla base di un atteggiamento ideologico, che io potevo anche comprendere, ma che, come spesso accade quando si ha un impianto ideologico, ci fa perdere di vista la ricaduta reale che certe scelte hanno sulla vita dei cittadini.
Ora, non so se ci avete fatto caso, non so se sia un argomento di cui qualcuno in questo Consiglio regionale ha intenzione di occuparsi, ma dal 1° gennaio 2024 non esisterà più il reddito di cittadinanza, che verrà sostituito forse – forse, perché non esistono ancora i decreti attuativi – dal nuovo assegno di inclusione di meloniana matrice.
Bene. Peccato che, passando dal reddito di cittadinanza al fantomatico assegno di inclusione, il 40% dei percettori di reddito di cittadinanza veneti si troveranno senza sussidio. E questo 40% è formato da tutti quelli che percepivano il Reddito di cittadinanza e che, secondo il Governo Meloni, con un articolo di legge si trasformano miracolosamente da percettori di Reddito di cittadinanza in soggetti occupabili. Siccome potenzialmente sono occupabili, non hanno più diritto al sussidio. Peccato che, soprattutto in questa regione, tutte le persone o la maggior parte delle persone che percepivano il reddito e che potevano essere inserite in percorsi di inserimento lavorativo sono già state inserite nei percorsi di inserimento lavorativo.
Per definire "occupabile" una persona non basta dire che ha meno di sessant'anni, che abita in un nucleo familiare dove non ci sono anziani, disabili o minori. Se io sono un disoccupato di lungo periodo, da 5 a 10 anni, ho un titolo di studio molto basso, potete darmi tutti i corsi di formazione che volete, ma nei sei mesi previsti dall'assegno di inclusione io un lavoro non lo trovo. Non lo trovo. E quando, dopo che sono disoccupato da 10 anni, che prima avevo un Reddito di cittadinanza e oggi non l'ho più, e faccio tutti i corsi di formazione che Veneto Lavoro mi organizza, ma ho 50 anni, la quinta elementare e non lavoro da 10 anni, e non trovo lavoro, perché per quel tipo di profilo non c'è occupabilità, e perdo il diritto al sussidio anche di quei sei mesi di assegno di inclusione, io come vivo? Lo chiedo a voi. Io come vivo? Come faccio ad arrivare a fine mese? Come faccio a fare la spesa? Come faccio a pagare l'affitto?
L'ideologia di voler cancellare il Reddito di cittadinanza, l'imposizione per cui la povertà, secondo voi, è un crimine, è una colpa, l'idea per cui se sei inabile al lavoro per me, siccome non vali niente sul piano produttivo, non vali niente neanche sul piano sociale è un impianto che ci porterà a vedere un incremento elevatissimo delle condizioni di povertà, relativa e assoluta, nella nostra regione.
Bravissimi ad andare sui giornali a dire che abbiamo finalmente cancellato il Reddito di cittadinanza, ma se non siamo in grado di mettere in campo delle misure alternative per il sussidio del reddito delle persone che non riescono a trovare lavoro... Perché una persona non diventa da percettore di reddito a occupabile con un tratto di penna. Ci vuole un percorso, un processo. Devo conoscere la persona. 40.000 veneti si trovano in questa condizione.
Aggiungo un altro dettaglio. Sapete che la stragrande maggioranza dei cittadini veneti che percepivano il Reddito di cittadinanza lo percepivano come integrazione al reddito? Non erano i divanisti, che ci avete voluto raccontare voi. Erano le classiche persone che lavoravano, ma, essendo lavoratori poveri, non arrivavano a fine mese. Quindi, attraverso l'integrazione salariale del Reddito di cittadinanza, riuscivano ad avere quei soldi in più per fare le cose normali che una famiglia deve fare. Oggi anche tutte quelle famiglie si troveranno prive di questi sussidi e continueranno a restare lavoratori poveri, che non riescono ad arrivare a fine mese.
Secondo voi, queste persone, domani mattina, il 1° gennaio 2023, quando non avranno più l'integrazione al reddito, come faranno ad arrivare a fine mese? A chi si rivolgeranno? A chi chiederanno una risposta? Non la chiederanno alla Meloni. Se tutto va bene, la chiederanno al Sindaco. Ma poi si chiederanno dov'è l'Istituzione a loro più prossima, che sussidi, che sostegni, che mano può dare a queste famiglie, che, non per colpa, ma per difficoltà oggettive, non sono in grado di arrivare a fine mese.
Stiamo allargando la platea delle persone che verranno escluse dalla società. Il diritto alla casa, il diritto a un lavoro sono quei presìdi, quelle frontiere, una specie di spartiacque per una fascia della popolazione. Se ho una casa e ho un lavoro dignitoso posso ambire ad avere un progetto di vita serio. Se non ho una casa e non ho un lavoro, anche se non ho difficoltà strutturali o fragilità, scivolo verso la marginalità, verso l'esclusione sociale. Si incancrenisce la situazione ed è anche più difficile recuperarla.
Anche su questo, quindi, pensiamo a delle formule innovative di integrazione al reddito, che ci consentano di intervenire su quella fascia di fragilità, prima che si cronicizzi e diventi esclusione ed emarginazione sociale.
Cito un'ultima questione, perché se ne è parlato poco in questi giorni. Ne approfitto. Faccio solo l'elenco delle cose che ancora non erano entrate nel dibattito. Abbiamo parlato molto di sanità. C'è un tema, però, su cui forse vale la pena tornare in ambito sanitario, a proposito di diseguaglianze. Ho letto che il presidente Zaia ha dichiarato che nella sanità veneta pesa la parte privatistica soltanto per il 6%. Assessore Lanzarin, ho cercato in tutti i documenti possibili e immaginabili, a partire dalla relazione sociosanitaria fatta dalla Regione del Veneto, ma io quel 6% non l'ho trovato in nessun documento. In nessuno. Sa cosa ho trovato? Ho trovato che il 13,7% delle prestazioni diagnostiche fatte in questa regione è fatta dal privato convenzionato. Non il 6. Il 13,7. Ho trovato che il 22,48% dei posti letto in regione Veneto sono posti letto in strutture private accreditate. Il 22%. Non il 6%. Ho trovato che il 16,4% dei ricoveri che avvengono in regione del Veneto avvengono in strutture private accreditate. Non ho trovato il 6%. Ho trovato che il 14,1% della spesa sanitaria in Veneto va alla sanità privata accreditata. Non ho trovato il 6%. Ho cercato, ho voluto dare fiducia al Presidente, ma io quel 6% non l'ho trovato.
Anche qua, non raccontiamoci bugie. Le persone davvero, poi, si sentono anche prese in giro. Non è il 6%. E tutti i dati che vi ho citato, di prestazioni, di ricoveri, di posti letto e di percentuali di risorse, sono dati in crescita negli anni, non in calo. Quindi, non soltanto la sanità privata accreditata occupa una fetta rilevante dell'offerta sanitaria regionale, ma è una fetta in crescita. Questo è un fenomeno rispetto al quale una riflessione la dobbiamo fare. Del resto, va in questa direzione anche l'idea che abbiamo avuto, per recuperare un po' di liste d'attesa, anziché investire le poche risorse che avevamo in un potenziamento dell'offerta pubblica, di girarle sul privato convenzionato. Loro fanno prima e loro fanno meglio. Ma per forza, loro fanno solo le prestazioni remunerative. Se lei ha un paziente oncologico non lo manda alla clinica privata. Mentre se deve andare dal dentista, dal radiologo, dall'ortopedico o dall'oculista, dal privato ci va eccome. Il privato è anche contento. Ma perché non investiamo quelle risorse perché l'ortopedico, l'oculista e il radiologo si rafforzino nell'ambito pubblico?
Faccio degli esempi per dire che, se i problemi li affrontiamo e li raccontiamo con onestà e non ci inventiamo numeri a caso, forse riusciamo anche a capire di cosa stiamo parlando. Dovremmo anche parlare del fatto, con chiarezza, che i conti pubblici della sanità veneta sono in profondo rosso. Sono in profondo rosso. I 10 milioni che il Governo ogni anno, più o meno, ci trasferisce... Miliardi, scusate, dettaglio non di poco conto (Calzavara stava già morendo...) I 10 miliardi che il Governo ogni anno ci trasferisce per il nostro Sistema sanitario regionale non bastano più. Il combinato disposto della esclusione di una serie di prestazioni dai conti LEA agli extra LEA (per quello me ne occupavo), il combinato disposto dell'inflazione, il combinato disposto dell'invecchiamento della popolazione, il combinato disposto del bisogno di cura che cresce in continuazione e in maniera estesa ci fa capire che siamo alle porte del baratro anche in questa Regione.
Guardi che ci vuole tanto impegno per ridurre la sanità veneta sul bordo del burrone. Se non interveniamo subito, sia in termini di risorse che in termini di riorganizzazione, finisce male. Quando tutte le ASL – tutte, dalla prima all'ultima – chiudono i bilanci in rosso vuol dire che c'è un sistema che non regge, vuol dire che la scommessa che avete fatto con Azienda Zero è una scommessa persa, che andrebbe ripensata. Questa scommessa persa, fondata sulla centralizzazione in Azienda Zero delle valutazioni e delle scelte strategiche del potere politico, che ha abbandonato i territori perché, centralizzando in Azienda Zero, ha impoverito il peso che avevano, invece, i territori e gli amministratori locali, se questa scelta è fallita deve avere due conseguenze: una è la disponibilità a ripensare l'impianto della sanità della nostra Regione e poi, la seconda, anche affrontare con un'ottica diversa l'altra grande riforma che abbiamo alle porte, che è quella degli ATS e del sistema dei servizi sociali, che dobbiamo mettere in campo, seppur con 23 anni di ritardo.
Se noi pensiamo che la logica con cui abbiamo riformato la sanità veneta nel 2016 può essere la stessa che riproponiamo sui servizi sociali, ci andiamo a schiantare. Calcolando, assessore Calzavara, che la riforma degli ATS non sarà a costo zero. Ai soldi che avete immaginato bisogna aggiungere uno zero, forse, per riuscire a mettere in campo un sistema efficiente. A proposito di soldi che non bastano e a proposito della tassa di scopo che potremo spiegare ai veneti come necessaria per ristrutturare il sistema dei servizi sociali.
Chiudo con la seconda affermazione che ha fatto l'assessore Calzavara a Ferragosto del 2023, che letta oggi mi preoccupa molto. Assessore, lei ha detto (virgolettato): "Questa è una manovra coerente con la programmazione degli ultimi 13 anni". È come dire: sono 13 anni che facciamo così, che il Presidente ci dice di fare così, funziona, andiamo avanti. A parte che mi fa una certa impressione pensare che ci sono persone che da 13-20 anni fanno lo stesso mestiere, gestiscono lo stesso potere, organizzano le stesse politiche. È difficile cambiare idea se non cambi le teste. È difficile cambiare le idee se non cambi le teste. 20 anni neanche un manager di un'azienda privata resiste. Invece in questa Regione c'è chi... Veramente sei nominata dal Presidente.
Tredici anni sono tanti per non cambiare mai idea. C'è chi dice che chi non cambia mai idea non è detto che sia proprio intelligente. Se non volete cambiare le teste, perché tutti vi amano – quasi tutti, mi consenta – almeno provate a cambiare l'idea, a cambiare la prospettiva. In questi 13 anni è cambiato il mondo e noi stiamo perdendo dei treni.
Assessore, e chiudo davvero, la politica non può essere sempre uguale a sé stessa. Certamente l'idea di Veneto con cui il presidente Zaia si è presentato nel 2010 poteva essere un'idea innovativa. Ce l'ha ricordato dalle pagine dei giornali, proprio oggi, anche il Segretario regionale della Lega, che dice: "Dopo gli anni di Galan e di Forza Italia, finalmente". Lo dice il Segretario regionale della Lega, non io. "Dopo gli anni disastrosi" lo dice il Segretario regionale della Lega per Salvini Premier. Non è più Lega Nord, ma Lega per Salvini Premier. Oggi dai giornali dice: "Dopo l'era disastrosa del Governo Galan e di Forza Italia, nel 2010 finalmente arriva la Lega" Nord, all'epoca "con Luca Zaia, che rimedia ai danni fatti da Galan e da Forza Italia e propone un progetto nuovo di sviluppo per la nostra Regione". È stato effettivamente così. È andata esattamente così. Lasciando stare il giudizio politico sull'era Galan o sull'era Zaia, effettivamente Galan ha interpretato una fase di questa Regione. Anche un impianto politico. Anche una modalità espansiva, se vogliamo. Erano anche altri anni. E si è notata la differenza. Zaia è arrivato con altre parole d'ordine. Ho come l'impressione che, così come nel 2010 era terminata la fase di Galan e di quel tipo di proposta politica, dopo 13 anni sia finita anche la fase in cui vale il vocabolario di Luca Zaia. Perché è cambiato il mondo. E se la politica non sa adeguarsi al mondo che cambia finisce per essere fuori moda.
Quanto è difficile per la politica adeguarsi al mondo? Pensate a quanti leader nazionali o territoriali hanno vissuto dei fasti pazzeschi, erano anche bravi, ma poi fisiologicamente se tu non incarni un ideale politico, ma sei tu personalmente che incarni un'idea, l'idea passa e passi anche tu come persona. Ecco perché non mi appassiona il dibattito sul terzo/quarto mandato. Il punto non è se vogliamo dargli o volete dargli il terzo o il quarto mandato. Il punto è se avete intenzione di offrire un punto di vista a questa Regione che sia del 2025 e non del 2013 o del 2010, perché è davvero cambiato il mondo e su tante cose, con tanti cambiamenti dobbiamo fare i conti.
Ed ecco perché – e chiudo davvero – trovo anacronistica la narrazione del "non metto le mani in tasca ai veneti". Funzionava nel 2010, nella fase in cui c'era benessere diffuso, l'accesso alle liste d'attesa era più semplice per tutti, la scuola pubblica funzionava e il letto in ospedale c'era, ma nel frattempo c'è stata la pandemia, ci sono stati 13 anni di tagli strutturali al sistema sanitario e al sistema delle protezioni sociali. È cambiato il mondo, l'Italia è cambiata in questi 13 anni, è cambiato anche il Veneto. So che vi piace un approccio più conservatore, ma purtroppo è cambiato anche il Veneto. Allora io mi chiedo: non può essere un bilancio coerente con quello che è stato negli ultimi 13 anni. Bisogna cambiare, la politica deve avere il coraggio di cambiare. Io non ho l'ambizione di decidere se cambiare gli interpreti, diciamo così. Quello lo decidono gli elettori. Ho parlato lungamente di Galan e Forza Italia... So che sei d'accordo, peraltro, con il tuo Segretario regionale.
Non sta a me decidere se e quando cambiare gli interpreti. Può stare a me se e quando provare a convincervi a cambiare idea. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Collega Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Stavo depositando un ordine del giorno.
Intervengo perché la collega Camani ha sollevato alcune questioni molto importanti. Io credo che l'Aula abbia il compito di discutere relazione e correlazione, quindi, vedendo che nessuno si stava prenotando, penso sia invece corretto che il dibattito continui, nel senso che ci sono dei temi che vengono sollevati e che poi cadono lì.
L'assessore Calzavara sta ascoltando, però immagino che anche l'Aula abbia bisogno di fare un ragionamento e di fare dei ragionamenti.
Torno su un tema che mi viene spesso detto che non sia un tema caro a noi che sediamo da questa parte dell'Aula: il tema delle imprese. Ne ho parlato prima, quando proponevo l'emendamento legato alla rimodulazione IRAP per le imprese giovanili e femminili. Ci sono dei dati che io credo vadano attenzionati, vadano messi in attenzione in questa Regione, tra l'altro lo dice Confindustria Veneto guardando i dati del trimestre 2023, che sul versante del credito...
Io mi fermo.

PRESIDENTE

Continuiamo, se volete! Possiamo parlarne anche in mezzo alla sala, in cima ai banchi.
Prego, consigliera Ostanel.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Stavo citando appunto Confindustria Veneto, perché dice: "Nel secondo trimestre 2023, sul versante del credito, oltre all'aumento dei tassi – cito il Presidente – si evidenzia che le sofferenze bancarie sono raddoppiate, passando dal 2% del 2021 al 3,8 del 2023. Si rafforza il timore che la riduzione del credito alle imprese o comunque un accesso più difficoltoso possa influire negativamente sul processo di investimento e quindi sulle prospettive di crescita del PIL – di cui abbiamo più volte parlato – ma anche un impatto sugli investimenti e sulla capacità di fare impresa".
La cosa che stanno facendo vedere – credo in maniera chiara – i dati che riguardano le imprese in Veneto è che ci sono sicuramente delle imprese consolidate, che per fortuna anche dopo la pandemia hanno resistito e sono state in piedi, ma ci sono imprese che probabilmente rientrano nel modello di Industria 4.0, cioè quelle più innovative (non voglio chiamarle start-up perché ormai è un tema che non è più di moda) che tendenzialmente erano fatte da soci fondatori con CdA di persone giovani, quindi sono le imprese giovanili che rientrano nei criteri della Regione del Veneto, ma anche le imprese femminili.
Cito un tema molto caro alla collega Guarda. Le imprese femminili agricole in questa Regione sono tantissime, sono in percentuale addirittura più alta rispetto ad altre Regioni e nella maggior parte nel loro CdA hanno tante donne presenti.
Queste tipologie di imprese – lo dicono i dati, non lo dico io, in un'analisi fatta da me - dopo la pandemia hanno resistito, ma poi è arrivato il caro bollette, è arrivata la crisi economico-finanziaria legata ai conflitti che stiamo vedendo con l'aumento dei costi e tutto ciò fa sì, ovviamente, che le imprese più piccole e quelle più giovani fatichino a stare in piedi. Questo è un tema di cui io credo dovremmo riuscire ad occuparcene. Io avevo provato con l'emendamento IRAP, quello più piccolo, a dire: iniziamo a dare un segnale a quei CdA delle imprese che hanno al loro interno più donne e più giovani. Facciamogli vedere che una rimodulazione dell'IRAP dello 0,9% gli permetterebbe di dire: ah, okay, ho capito che la Regione del Veneto sta iniziando a farmi ragionare sul fatto che io pago meno e magari una grande industria estrattiva delle cave, delle miniere, invece paga un po' di più.
Questo è un lavoro che, io credo, dobbiamo attenzionare di più e tendenzialmente viene detto che chi sta nei banchi del centrosinistra non si occupa d'imprese. Invece non è così. Io credo sia importantissimo occuparsene ed è importante... già stare nel centrosinistra è un'impresa, dice Montanariello, tanto vale iniziare ad occuparci davvero di imprese in questa Regione. Ripeto, giovani e donne – i dati che citavo prima, durante l'emendamento – le imprese giovanili e femminili di questa Regione stanno soffrendo ed è un dato molto forte e molto chiaro.
Ma la collega Camani toccava un altro tema a me caro: il tema della casa. Anche qui ho portato alcuni dati perché è sempre bene, io credo, aggiornare i dati quando discutiamo in questi momenti, dove forse ci ascoltiamo di più rispetto ad altri momenti. Guardiamo l'ultimo rapporto ATER che ha i dati fino al 31/12/2022, quindi sono recenti. Abbiamo 6.743 alloggi di proprietà ATER, il 20% del patrimonio immobiliare, che sono sfitti. Nelle discussioni in Aula, in Commissione, fino a quando ne ero membro, si raccontava - e abbiamo raccolto dei buoni dati - di come lo sfitto, quello reale, quello che noi abbiamo bisogno di riattare, sia almeno il 10%: cioè noi potremmo concentrarci sul fatto che se noi anche solo riuscissimo a riattare, a mettere a posto il 10% di quel 20, avremmo già iniziato a fare un lavoro importante perché magari c'è un patrimonio edilizio che fa più fatica a essere rimesso a posto, costa di più. L'investimento su questo lavoro, le ATER dicono, permetterebbe di rispondere ai nuclei familiari che sono in attesa, che sono 8.688. Cioè, oggi in Veneto abbiamo più di 8.500 famiglie in lista d'attesa e stanno aspettando perché è loro diritto, e non perché sono i furbetti delle case popolari, avere una casa pubblica e noi abbiamo 6.743 alloggi solo ATER sfitti e 8.666 nuclei familiari in attesa.
È facile dire che, se abbiamo 2.500 famiglie in attesa solo a Vicenza, se ne abbiamo 2.000 a Verona, 1.300 a Padova, 1.200 a Venezia, le ATER territoriali da sole non ce la possono fare. Io davvero chiedo di riuscire ad andare avanti con la proposta che avevamo votato di ordine del giorno, e guardo l'assessore Corazzari, su una proposta di legge che è quella dello 0,4.
Io mi chiedo davvero perché continuiamo a pensare che in virtù di una norma nazionale che noi invece potremmo modificare in maniera innovativa... cioè, lasciamo alle ATER e ai Comuni i fondi che hanno. È come dire al Comune di Rovigo, al Comune di Padova, al Comune di Vicenza, ma anche a quelli piccoli: tieni i fondi nel tuo bilancio del valore locativo dei tuoi immobili, di quelli di tua proprietà, non li devi versare alla Regione, come invece oggi fanno, perché in questo modo tu potresti lavorare in maniera più attiva per mettere a posto le case di tua proprietà. Assessore, davvero non ho ripresentato un ordine del giorno perché l'abbiamo già votato l'anno scorso, un anno fa. Io chiedo davvero che ci sia un passo avanti.
So che sta lavorando e ha convocato gli Assessori alla casa già due volte presso ANCI e un incontro a Palazzo Balbi. La cosa però che gli amministratori chiedono, lei lo sa bene, però glielo ripeto, è che in mancanza di un'attenzione del Governo nazionale con il Fondo affitti che è stato tagliato, c'è la necessità oggi di intervenire sul tema casa in maniera più forte di quanto magari facevamo l'anno scorso o l'anno precedente. A parlare di casa qui dentro, il primo anno eravamo in pochi. Parlando di ATER abbiamo chiesto i dati delle ATER in Commissione con la Presidente: avevamo fatto un lavoro interessante, da questo punto di vista, di raccogliere finalmente dei dati chiari sullo stato degli immobili ATER. Adesso ce li abbiamo, io credo più o meno, con qualche margine di errore. è vero, Presidente.
Quello che però sicuramente non ha errore è il fatto che noi dovremmo investire sulla rimessa a punto delle case ATER. E dico di più. Se la risposta che mi date è quella che gli ATER non sono così efficienti o efficaci nell'utilizzo delle risorse, perché alle volte è stata una delle questioni che mi è stata posta in Aula, allora sarebbe il caso di andare a verificare se può essere istituita anche un'agenzia a supporto del lavoro delle ATER, dove magari il pubblico, la Regione, è tra gli attori principali perché, se non riescono a farlo qualcuno lo dovrà fare.
Ci sono, ripeto, quasi 7.000 immobili che con un minimo di manutenzione – alcuni un minimo, alcuni un massimo – potrebbero essere rimessi a posto.
Un altro tema che è stato toccato in questi giorni è stato il tema dell'accesso agli asili nido. Parliamo tanto di natalità, i dati ci fanno vedere che, nel momento in cui le donne hanno la possibilità di accedere ad un servizio di nidi più accessibile, il tasso di natalità aumenta. Ma i dati dimostrano anche che le donne che hanno bassi servizi accanto a loro, tendono a fare addirittura meno figli; ci sono degli studi che fanno vedere che la scelta di mettere al mondo dei figli o meno è anche legata al fatto che tu, ad un raggio di azione semplice, abbia la possibilità di avere quei servizi che ti aiutano ad avere una famiglia.
Stando a un report pubblicato sulla crisi demografica italiana, che è stato fatto di recente, è chiaro che sette donne su dieci vorrebbero almeno due figli. Non è vero che, come spesso si sente dire, che sono le donne che scelgono di non averne, che ormai non vogliono più fare figli. No, sette su dieci raccontano come li vorrebbero e raccontano anche come l'aumento del costo della vita, relativamente poi agli stipendi bassi per il 70% delle donne intervistate è uno dei fattori bloccanti, cioè, ho un lavoro precario, la vita costa tanto, il mio partner da solo faticherebbe a mantenere una famiglia: il 70% delle donne risponde così. Poi c'è l'instabilità lavorativa e la precarizzazione del lavoro per il 63%, la mancanza di sostegni pubblici per i costi da affrontare per far crescere i figli per il 59%, la mancanza di servizi diffusi e accessibili per il 57%, la paura di perdere il posto di lavoro per il 61% delle donne intervistate.
Lavoriamo sull'accesso, che è uno dei punti che riguardano quasi il 60% delle donne che hanno risposto, diffuso e accessibile e ne abbiamo discusso anche ieri perché lo ha portato qui il presidente Zaia: non è possibile che in Veneto noi abbiamo delle tariffe di accesso ai nidi che sono 50 euro in più al mese per famiglia di media. Lo sto dicendo da tre anni, ma il dato non cambia e allora, se il dato non cambia e noi abbiamo una legge che ci dice che dovremmo arrivare alla gratuità della retta degli asili nido, se qui si bloccano Consigli regionali perché ci sono degli emendamenti che portano all'attenzione un tema come questo, io mi chiedo: ma perché non stiamo ragionando davvero sul fatto che lavorare sulla promozione della natalità non sia solo un discorso da bar?
Sostanzialmente quello che viene fatto da questo Governo è pensare che sia colpa delle donne che non fanno figli o che si risolva la questione premiando con un minimo bonus la donna che li fa, e dicendole "tu sei quella giusta", quando invece i dati ci dimostrano che fare figli è dato da un contesto sociale, è dato da un contesto territoriale, è dato dai servizi che le persone hanno accanto, quindi vuol dire che non ha il compito di fare qualcosa lo Stato, e basta, ha il compito di fare qualcosa la Regione, con i Comuni, e noi non stiamo facendo abbastanza.
Non voglio tornare sulle borse di studio, ieri ne abbiamo già parlato molto, però davvero spero che la Giunta abbia compreso, dopo questi due giorni di discussione, che rispetto alle borse di studio non solo ancora stiamo finendo le graduatorie dell'anno scorso, perché siamo andati un anno in ritardo. A me – non so se arrivino anche a voi – arrivano delle e-mail dove genitori mi dicono: abbiamo letto che sono stati stanziati i fondi aggiuntivi – ancora dell'assestamento – ma la borsa non è ancora arrivata. Quindi, vuol dire che ad oggi, 13 dicembre, da quando queste famiglie hanno fatto domanda, a settembre 2022, quindi erano in diritto di avere una borsa di studio, che si aggira attorno ai 10.000 euro l'anno, anzi meno, sono passati tredici mesi. Nel frattempo, questi ragazzi hanno dovuto fare un contratto d'affitto, altrimenti la borsa non ce l'hai. Infatti, alla domanda di borsa di studio devi allegare un contratto d'affitto di almeno dodici mesi. Sono stati fuori di casa, hanno pagato l'affitto. Come ci raccontavano ieri, probabilmente hanno avuto un lavoretto, e spero anche più di uno, poveri, per riuscire a mantenersi con il caro-affitti. Ci hanno raccontato fuori, quando li abbiamo accompagnati, ma anche ieri nell'incontro, che un affitto ESU costa 400 euro al mese. Mentre, se si va a cercare una stanza singola a Padova oggi – quando io ero all'università pagavo 250 euro – costa 550 euro al mese. Immaginatevi una famiglia che ha due figli che vanno all'università e che non hanno la borsa di studio: se va nel mercato privato sono 1.200 euro al mese solo di affitto; se va negli affitti ESU sono 800 euro al mese. Ebbene, 800 per 13, se fate un attimo i calcoli capite bene che il supporto della borsa diventa essenziale.
Noi, quindi, abbiamo ancora oggi più o meno gli stessi idonei non beneficiari dell'anno scorso. Eravamo a 2.600 e ci hanno raccontato che di nuovo l'Università di Padova è a 2.600. Dunque, avremo ancora 2.600 studenti che non hanno la borsa. Siamo ancora la Regione che ha più idonei non beneficiari delle altre. Peraltro, la cosa che a me lascia un po' perplessa del ragionamento che facciamo qui dentro ogni volta è che non è una questione nazionale. Quando si dice che il Ministro ha aumentato le borse e che, quindi, adesso dobbiamo mettere più soldi si dice il vero. Ma se andiamo a esaminare i dati portati in quest'Aula in occasione dell'esame dell'assestamento, vediamo che il 65% delle borse sono solo qui. Noi siamo la peggiore Regione in Italia. Io credo che i ragazzi che abbiamo incontrato oggi siano stati anche estremamente educati. Fossi stata io al loro posto, sarei stata molto più arrabbiata. Loro, invece, sono stati molto educati e accoglienti. Secondo me, hanno fatto molto bene a cercare un'interlocuzione. Io sarei stata molto più arrabbiata. Ci ho pensato ieri sera, tornando a casa: io sarei stata più arrabbiata di così. Lo dico, chiaramente, con rispetto della loro scelta di non esserlo.
Mi pongo, allora, una domanda. Una Regione come la nostra, che scrive dell'eccellenza, dell'essere quella che cresce, del PIL, ieri il Presidente l'ha dipinta come una Regione che, giustamente, è un motore rispetto ad alcuni settori produttivi, ed è vero, allora, se è così, perché abbiamo un bilancio che non riesce a coprire, peggiore di tutti in Italia, le borse di studio degli studenti? Non stiamo parlando di opere incredibili, stiamo parlando della base di un diritto costituzionale, che nelle altre Regioni viene garantito.
Se oggi ci fosse di nuovo il Presidente gli chiederei: il presidente Bonaccini è più bravo di lei? È una domanda retorica? Non lo so. Oppure, prendendo qualcun altro del suo stesso colore politico: il presidente del Friuli-Venezia Giulia Fedriga è più bravo di lei? Alla fine, dobbiamo ragionare su questo, dobbiamo ragionare sul fatto che con un bilancio così – ed è per questo che continuo a chiedere di lavorare sulla legge di stabilità – è facile che mi rispondiate che non ci sono i soldi. Io lo so, vi capisco. Ma il tema è che chi è fuori di qui è addirittura troppo poco arrabbiato. Probabilmente dovrebbe dire: basta! Quando io ero all'università ed ero in una di quelle associazioni studentesche, ero lì, c'erano gli idonei non beneficiari, ricordo le battaglie che facevamo. Quest'anno, e io ormai ne ho un po' di anni, c'è ancora questo problema. Insomma, siamo una Regione che ha un fenomeno strutturale rispetto alle borse di studio.
Alloggi ESU. Anche qui abbiamo raccolto un panorama preoccupante sui dati che abbiamo, perché oggi gli ESU garantiscono sul territorio veneto il 2% e noi abbiamo un problema, che ieri veniva portato anche dagli studenti, di accessibilità delle fasce protette alle case ESU, di una fascia grigia che non ha il reddito per riuscire a partecipare alla domanda di alloggio ESU e che non riesce a permettersi il mercato privato. C'è una fascia grigia, la classe media impoverita. Anche qui, forse il centrosinistra si pensa che non se ne occupi, invece non è così. In Veneto cresce una classe media che si è impoverita, che non ha il reddito ISEE per permettere di avere la casa nel mercato pubblico e che non può pagare la casa nel mercato privato. Ebbene, quella fascia oggi non ha risposte.
Abbiamo, quindi, una fascia che può accedere alle case ESU e a cui si risponde solo per il 2% delle domande; quindi, siamo veramente sotto il minimo sindacale, e abbiamo una fascia che non ha una via di sfogo. Quella fascia non si iscrive all'università, oppure si iscrive facendo il pendolare, oppure si iscrive facendo il non frequentante. Va bene, è un diritto farlo, per carità. Lo abbiamo fatto tutti di riuscire a fare un anno solo essendo iscritti e non essendo frequentanti. Però, io credo che questa Regione dovrebbe garantire la possibilità, a chi lo vuole, di fare un'esperienza universitaria piena, che è quella di dire: se io ho voglia di andare ad abitare fuori di casa e di stare nella città che mi ospita perché lì c'è l'università, se voglio lo posso fare. No, non posso farlo, quindi sto a casa.
Se a Motta di Livenza avessi fatto il pendolare, credo che oggi non sarei qui, perché non avrei avuto forse la capacità anche di interagire con persone che mi avessero detto: guarda che esiste il mondo politico. A Motta di Livenza è un po' difficile iniziare ad attivarsi in una realtà politica. Allora, mi chiedo se davvero l'esperienza dei giovani veneti che magari vivono e nascono nei Comuni più piccoli non possa essere quella di avere il diritto di andare anche in una città per fare un'esperienza, che è quella universitaria. Oggi questa cosa viene da tanti, ma non è possibile farla. Tante famiglie non la fanno.
Io credo, allora, che dovremmo iniziare a pensare di mettere a frutto un ordine del giorno, che avevamo anche qui votato; quindi, ribadisco di nuovo il fatto che ci sono degli ordini del giorno importanti che vengono votati da quest'Aula e su cui io credo poi si debba portare avanti un lavoro concreto, che è quello di pensare ad un piano pubblico per la casa per gli studenti che riesca a dire: quanti studenti ci sono in graduatoria che attendono? Il dato ce lo abbiamo: tanti. Quanti posti ESU abbiamo, pubblici-pubblici, cioè quelli che costano poco? Quanti posti PNRR nuovi verranno creati? E per quanto tempo saranno pubblici e accessibili? Perché lo scandalo vero di questo Paese è che gli studentati – lo diceva bene il collega Lorenzoni ieri –, hanno dei posti, finanziati dal PNRR, che rimangono ad affitto calmierato solo per un periodo di tempo e poi vengono aperti al mercato privato. Io sono sicura che, quando e se sarò qua tra qualche anno, ma anche se non lo sarò verrò a dirvelo, ci saranno tanti posti creati dal PNRR negli studentati che verranno messi ad affitto totalmente privato. Quello che, infatti, non stiamo facendo come Regione del Veneto è aiutare i Comuni, nella loro possibilità di far costruire il privato, a mettere in delibera che devono essere garantiti tot posti pubblici. Questo lo si può fare. L'ha fatto il Comune di Verona, quindi penso che lo possano fare tanti altri Comuni. Nel momento in cui tu hai un PNRR e uno studentato, puoi assolutamente fare in modo che ci sia una delibera che dà il permesso di costruire solo se metti dei posti pubblici per un tot di tempo.
Io credo che la Regione dovrebbe, e l'abbiamo votato in quest'Aula con un ordine del giorno, definire un programma con delle linee guida a supporto dei Comuni per controllare davvero l'offerta di posti calmierati per gli studenti, perché questo è un lavoro che viene lasciato ai margini, ma è uno dei temi che si deve assolutamente prendere in carico.
In conclusione, intendo ribadire, come abbiamo già detto e ridetto, che un bilancio di previsione di questo tipo non può rispondere a tutte le questioni che stiamo portando in quest'Aula, e il "non può" l'abbiamo appena votato nella legge di stabilità, non può perché non c'è margine. Allora, se dobbiamo continuare ogni anno a venire qui e a portare la lista della spesa, possiamo anche farlo. Ma non è quello che stiamo facendo. Quello che ho provato a fare in questo intervento è dire: abbiamo iniziato ad aprire delle piste di lavoro, portiamole avanti, perché serve, da un lato, nella legge di stabilità raccogliere le risorse necessarie per alcune tasse di scopo e serve, dall'altro, fare in modo che alcuni ordini del giorno su dei filoni di lavoro vengano portati fino in fondo. Non è possibile che parliamo di accesso alla casa per gli studenti, abbiamo delle strategie che vengono messe in campo dai nostri Comuni e non li aiutiamo a replicarle da altre parti. Dobbiamo fare un lavoro di questo tipo.
Credo che la discussione di oggi in quest'Aula ci possa far dire che, se arriveremo di nuovo ad un bilancio di previsione l'anno prossimo che ha ancora questi temi all'ordine del giorno, abbiamo perso tempo, perché siamo arrivati ormai al terzo anno, la consigliera Ostanel riporta sempre gli stessi dati e le stesse cose, fa vedere che non c'è una crescita, allora forse vuol dire che qualcosa di sbagliato lo stiamo facendo.
Grazie.
Assume la Presidenza
La Vicepresidente Francesca ZOTTIS

PRESIDENTE

Grazie.
Sono stati depositati, da parte della Giunta, gli emendamenti n. C0110, n. C0111 e n. C0133. Do dieci minuti per la presentazione di eventuali subemendamenti.
Ha chiesto di intervenire la capogruppo Guarda. Prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Ho soltanto una domanda da porre all'assessore Calzavara proprio in relazione agli emendamenti che sono stati appena consegnati. Mi sembra di comprendere che gli emendamenti depositati prevedano che il taglio previsto dal bilancio di previsione statale 2024 venga coperto, con un secondo emendamento, con una riduzione di 32 milioni di euro a valere sull'articolo 2 del collegato della legge regionale di stabilità 2020, e cioè quello destinato al finanziamento delle venues olimpiche. Vorrei chiederle se questo sia corretto. qualora sia corretto, questo si aggiungerebbe ad un ulteriore taglio dell'ultimo emendamento depositato dell'indebitamento di 9,5 milioni sempre per le venues olimpiche, per spostarli su altri tipi di spese, quindi per un indebitamento relativo ad altri tipi di spese.
Vorrei capire, quindi, se questa interpretazione è corretta, quindi una riduzione dell'indebitamento per le venues olimpiche per coprire il taglio del Governo e le necessità che sono venute fuori in questi giorni di discussione, perché, se è corretto, vorrei evidenziare come le istanze formulate con gli emendamenti alla Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza e con questo collegato appena votato, come anche le sollecitazioni che avevamo avanzato durante la discussione del bilancio in Prima Commissione siano state ascoltate.
Vorrei chiedere conferma di questo passaggio e approfondire ulteriormente magari gli argomenti che si decide vengano implementati attraverso lo spostamento dell'indebitamento dalle venues olimpiche ad altre urgenze e ad altri capitoli di bilancio. Grazie.

PRESIDENTE

Prego, assessore Calzavara.

Ass.re Francesco CALZAVARA

Grazie, Presidente.
Arriviamo all'ultimo disegno di legge, quello che chiude la sessione di bilancio con gli stanziamenti e con l'imputazione di quelle che riteniamo siano le risorse da dare ai vari Assessorati per riuscire a continuare a svolgere la propria attività.
Come abbiamo visto anche lo scorso anno, proprio dall'approvazione del 16 agosto all'approvazione nella seconda decade di dicembre si svolgono molte attività, nascono nuovi bisogni, emergono anche maggiori risorse che ci arrivano dal Governo, in particolar modo quest'anno legate a un maggior gettito di IRAP, che ci permette, nel corso di questi mesi, di soddisfare tutta una serie di esigenze e di richieste che emergono nel periodo. Per questo, abbiamo definito anche l'anno scorso che il bilancio deve essere considerato un documento vivo che, fino a quando non arriva alla sua approvazione definitiva, ha ancora la capacità di dare delle risposte; risposte che abbiamo cercato di dare in parte con alcuni emendamenti che sono stati presentati. C'è anche quello che recepisce tutti i collegati che sono stati approvati nel PDL n. 230, che devono tecnicamente essere assorbiti all'interno del bilancio di previsione. Poi ci sono una serie di emendamenti, in particolar modo legati al debito, che cercano di fare un po' di chiarezza anche rispetto ad alcune osservazioni, rispetto alla capacità di debito che la Regione ha, che a me risulta di circa un centinaio di milioni di euro. Se pensate agli 85 milioni che erano messi a disposizione per le Olimpiadi, venivano in qualche modo assorbiti nella quasi totalità.
Erano 85 milioni anche l'anno scorso, poi non sono stati utilizzati perché, di fatto, non c'è stata la necessità, da questo punto di vista, e non c'è stata, come invece è successo quest'anno, la sollecitazione da parte di SIMICO, che almeno una parte della società che deve realizzare le opere per le Olimpiadi, che almeno una parte, nel 2024, possa essere messa a disposizione per avere concretamente le risorse e quindi iniziare quella parte di realizzazione che, vi ricordo, non riguarda minimamente la pista di bob, ma riguarda una serie di iniziative da realizzare per far sì che Cortina si presenti nel migliore dei modi nel gennaio e febbraio 2026.
Quindi, dagli originari 85 milioni noi dobbiamo togliere – le chiedo di seguirmi perché stavo parlando del debito – 3 milioni per il velodromo, che abbiamo approvato con l'assestamento. Toglieremo ulteriori 10 milioni che vanno dentro nel tabellare per quanto riguarda un'iniziativa legata all'edilizia sportiva. Nel 2024 la Regione del Veneto è Regione europea dello sport.
Credo che l'assessore Corazzari avrà piacere di avere un po' di risorse da dare ai Comuni per far sì che l'impiantistica sportiva possa essere all'altezza anche di questo evento. Credo sia un aiuto alle Amministrazioni comunali.
Utilizziamo 22 milioni di questo debito per risolvere il problema dei 27/28 milioni della spending review che ci viene comunicata dal Governo. Una parte viene assorbita con 22 milioni che daremo alla difesa del suolo. Quindi, togliamo spesa corrente e diamo investimenti per circa 22 milioni di euro. 11 milioni è quel tesoretto che speravamo di avere a disposizione per fare qualche sorpresa nel corso della discussione di questo bilancio, che, invece, investiamo per far sì che si arrivi ai 27. Ce ne sono 16 più 11 che ci servono per coprire la spending review, il contributo di solidarietà al Governo per quanto riguarda la spending review.
Questi 16 milioni sono destinati al consumo del suolo. Per le tipologie di investimenti che fanno, non avranno particolari ritardi, perché tra la spesa corrente e l'investimento riusciamo ad essere reattivi e a garantire le opere anche con gli investimenti. Aggiungiamo una piccola parte, a compensazione dello sforzo fatto dall'assessore Bottacin all'interno di un settore come quello della difesa del suolo, dove le risorse, anche in questo caso, non basterebbero mai.
A questi – poi rifaccio il conto – togliamo circa 23 milioni di euro, che è quello che ci chiede SIMICO, che su quel documento ci chiede tra i 23 e i 25 milioni di euro. Probabilmente ci vorrà qualcosa in più perché, rispetto a quella comunicazione, l'aumento delle materie prime inciderà per un 20%, quindi ci sarà bisogno dai 4 ai 5 milioni in più rispetto alle richieste originarie di SIMICO per quella prima parte di opere che non riguarda il villaggio olimpico, che non riguarda la pista di bob, ma che riguarda il Medal Plaza e le iniziative legate più alla preparazione della città di Cortina.
Mi pare 23 milioni. Erano 85 milioni complessivamente. Quelli erano i soldi che dovevamo garantire per la realizzazione delle Olimpiadi. Rimangono ancora a disposizione una trentina di milioni, che di fatto sono quelli che ci servono se va avanti il villaggio olimpico, perché nel Piano degli 85 milioni c'era il villaggio olimpico, c'era la realizzazione di queste opere e poi c'era una compartecipazione su un progetto di finanza, se non ricordo male.
Per le Olimpiadi oggi ci sono 23 milioni, probabilmente qualcosa in più. Però, non ce l'hanno ancora quantificato da questo punto di vista, ma nel corso del 2024 probabilmente dovrebbero chiudere le gare per queste opere e si presuppone che ci sia un aumento del costo di circa il 20% per quanto riguarda quella parte di opere.
Rimarrebbero, quindi, a disposizione nel 2024 una trentina di milioni, che sono quelli che nell'eventualità in cui – spero di sì – qualcuno realizzi la pista di bob e qualcuno faccia il villaggio olimpico, la Regione del Veneto abbia le risorse per mettere a disposizione questa realizzazione.
Poi, come dicevo, dal 15 agosto ad oggi, sono arrivate ulteriori richieste che abbiamo cercato, per quanto possibile, di esaudire. Le troverete poi nell'emendamento che proporremo per la chiusura del bilancio di previsione 2024-2026. Vi dico quelle più significative e poi, naturalmente, le vedrete in maniera più puntuale.
Troviamo 850.000 euro per le borse di studio. Non sono quelli che risolvono il problema, ma ci permettono di raggiungere un target minimale che credo sia il minimo che dobbiamo fare, insomma. Finanziamo 750.000 euro per tre anni per lo screening neonatale e l'erogazione del farmaco Baqsimi per persone diabetiche.
Finanziamo per circa 500.000 euro il disegno di legge "attrazione investimenti". Nel corso della costruzione del bilancio, succede nei tanti capitoli di non essersi accorti che mancava il finanziamento per il Museo della Grande Guerra, per 300.000 euro per tre anni. Abbiamo investimenti ulteriori per 300.000 euro per quanto riguarda ARPAV e poi un po' di risorse che mancavano nella fase iniziale al turismo, in particolar modo sia per i giochi olimpici che per le politiche di promozione dell'assessore Caner.
Finanziamo anche un Piano di monitoraggio dei suoli a carico dell'Amministrazione regionale per 200.000 euro. Poi, insomma, c'è un'altra pluralità di piccoli interventi da 50.000-60.000 euro e li vediamo magari poi in Commissione. Però, questi sono quelli più significativi, che credo diano la risposta a bisogni che sono emersi nel corso degli ultimi mesi e che trovano un'ulteriore risposta all'interno di questo bilancio.
Un'ultima osservazione. Collega Camani, credo che in politica la coerenza sia un valore. Non è un segnale di non attenzione o di rimanere fissi su un proprio progetto, perché credo che in tredici anni non si possa dire che il bilancio del 2010 sia lo stesso bilancio del 2024.
Probabilmente, il riferimento che facevo io in termini di coerenza è che coerentemente rispetto al programma di governo con il quale il presidente Zaia si è presentato nel 2020, e rispetto a quello che è successo dal 2010 ad oggi, coerentemente non applicava l'addizionale IRPEF. Se non ricordo male, il mio pensiero era quello. C'è, infatti, una coerenza di questo percorso, che è quello che ha fatto il Presidente, nel quale si è sempre dimostrato contrario a un'applicazione dell'addizionale, così come ha spiegato ieri, cercando di trovare le risorse all'interno di quel bilancio che molto probabilmente nel 2010 aveva molti margini di miglioramento dal punto di vista dell'efficienza e della capacità di analizzare la reale spesa e i reali bisogni del Veneto.
Oggi siamo arrivati a questo bilancio, che effettivamente è il bilancio che traguarda il mandato, perché è un triennale 2024-2026. Io credo che nel settembre 2025 andremo a votare. Di conseguenza, questo è, molto probabilmente, io spero sicuramente, il penultimo bilancio che approverà questa legislatura, ma che inevitabilmente nella sua proiezione triennale traguarda e va oltre il mandato stesso.
Era questo, quindi, il riferimento alla triennalità, alla visione di un programma che in alcune parti deve avere anche la capacità di continuare ad avere una programmazione triennale, proprio per permettere agli Assessori di continuare quell'opera di iniziative, di novità che ci sono anche all'interno di un bilancio. Molto probabilmente, ognuno avrebbe voglia di inserire cose nuove. Sono convinto che ci sia anche la necessità, rispetto ad alcune visioni, di iniziative che si farebbero con le stesse risorse, piuttosto che con risorse aggiuntive. Però, è un bilancio che, anno dopo anno, ha una capacità di essere coerente rispetto al messaggio trasmesso agli elettori nel settembre 2020, e di continuare a dare delle risposte, ma anche qualche novità grazie a fondi straordinari che in alcuni casi diventano anche casi della vita, o momenti fortunati della vita, perché siamo convinti tutti che senza i fondi FSC, quindi senza aver chiuso questo accordo con il Governo per 600 milioni, per la prima volta potendo utilizzare il 15% di questi fondi per la programmazione comunitaria, avremmo avuto qualche problema in più a chiudere questo bilancio.
Nella vita, come ha detto il Presidente, solo i pessimisti non fanno fortuna.
Grazie.
Assume la Presidenza
Il Presidente Roberto CIAMBETTI

PRESIDENTE

Collega Ostanel, prego.
Lasciamo intervenire la collega Ostanel. Grazie.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Sull'ordine dei lavori, Presidente. Ho cercato di prendere degli appunti su questi emendamenti, in particolare sull'emendamento rispetto alla questione delle Olimpiadi, ma non è possibile, credo, venire a conoscerli ora e in questa modalità. Dovranno ovviamente essere discussi. Quindi, io chiedo una sospensione ora, perché ci sono delle questioni da approfondire.

PRESIDENTE

La sospensione era prevista proprio perché bisogna andare in Commissione a vedere gli emendamenti.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Immagino che sia così.

PRESIDENTE

Penso che la cortesia dell'Assessore sia da apprezzare. Ci ha spiegato a microfono le cose che adesso spiegherà in maniera ancora più dettagliata in Commissione.
Torniamo alla discussione generale.
Collega Bigon, prego.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Ringrazio l'Assessore per aver scandito quelli che sono i messaggi principali di questo bilancio che vedrà il Veneto, nel 2024, affrontare determinate spese. Credo che quello che è stato detto sia importantissimo e rinnovo i ringraziamenti per la relazione. Di fatto, mantengono l'ordinarietà della situazione del Veneto, non ci sono cose straordinarie. Intendo cose straordinarie o fatti straordinari quando interveniamo all'interno di quelle che sono, da una parte, le competenze regionali e, dall'altra, la vita dei cittadini. Io non vorrei essere, ma lo siamo un po' tutti, monotema, ma di fatto i diritti sociali e civili dei cittadini la Regione li deve pur garantire.
Io non vedo stravolgimenti dal punto di vista, ad esempio, della sanità. Il Presidente ieri ha detto chiaramente che anche le liste d'attesa sono diminuite. Le liste d'attesa sono diminuite non tanto perché sono state eseguite, sappiamo quali sono le percentuali, ma perché spesso i veneti rinunciano a chiedere la visita nel pubblico e se ne vanno nel privato.
Le bonifiche per quanto riguarda l'inquinamento non sono mica andate avanti. Siamo ancora in una situazione di stallo per quanto riguarda la situazione ambientale.
Per l'aspetto ospedaliero, sono due o tre anni, post-Covid, che diciamo che mancano medici, di fatto mancano ogni anno di più.
Nel frattempo, abbiamo una situazione sempre più radicale nello stravolgimento della demografia veneta, perché, di fatto, il Paese sta invecchiando e non abbiamo nascite. Siamo passati a 32.000 nati ogni anno, perdendo circa 40.000 nati nell'arco dell'ultimo decennio, all'anno.
Credo che veramente dobbiamo stravolgere le cose, ma dobbiamo farlo attraverso il bilancio, perché il bilancio non è una questione tecnica. Il bilancio è lo strumento politico più importante, e lo sappiamo tutti, di un'Amministrazione, a maggior ragione se questa Amministrazione è regionale, perché, di fatto, ha delle competenze specifiche e all'interno di queste competenze dovrebbe lavorare.
Abbiamo come competenza principale – perché lo sappiamo, su 18 miliardi, 11 miliardi sono destinati alla sanità – la sanità, la materia sociosanitaria, e stiamo smantellando completamente tutto, perché? Perché alla base di un bilancio, importantissimo, perché, ripeto, è uno strumento politico, vanno fatte anche delle manovre di riforma.
Se noi investiamo circa 800 milioni di euro nei servizi per i non autosufficienti – 839, per essere corretti, sono aumentati di circa 5 milioni nell'ultimo anno – e sappiamo perfettamente che questi soldi sono gli stessi pressappoco che ci sono nella Regione Veneto da anni, insomma, sapendo che la popolazione è invecchiata ed è ancora più non autosufficiente, io dico già che c'è un problema, un problema che non sta solo nello stanziamento delle somme che la Regione dovrebbe investire, perché lo sappiamo perfettamente, la Regione stanzia le somme che riceve, perché avete detto di no anche in questo momento all'addizionale IRPEF. Per cui, la manovra rimane sempre all'interno di quello che lo Stato dà alla Regione per questi servizi.
Io mi fermo, però, Presidente, finché non sento ordine in Aula. Capisco che sono tre giorni che parliamo di manovre, però...

PRESIDENTE

C'è la sua Capogruppo che sta animando il lato destro della Sala.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Mi sembrava che fosse l'unica che stava zitta.

PRESIDENTE

La sua collega si è lamentata.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Faccio presente che le persone possono anche non ascoltare, l'importante è non disturbare. Certo è che la parte che non ascolta sappiamo che non è sicuramente la nostra, che sta parlando da due giorni.
Dicevo, se noi investiamo 840 milioni di euro nella non autosufficienza e facciamo investimenti sempre uguali, pur sapendo che la popolazione è invecchiata e pur sapendo che la popolazione ha ancora più bisogno della non autosufficienza, perché di fatto abbiamo più non autosufficienti rispetto a qualche anno fa, vuol dire che un problema c'è. Se sappiamo che sta peggiorando la situazione sotto l'aspetto della natalità e non investiamo somme, ma investiamo sempre 31 milioni di euro, più i 4 di variazione durante l'anno da anni a questa parte, vuol dire forse che il problema noi non vogliamo risolverlo, e non vogliamo risolverlo perché tutto parte dal bilancio e quindi da questa manovra.
Riforme. Non serve solo investire somme di denaro, che, ripeto, non sono sufficienti, ma mancano delle riforme. Sono vent'anni che ogni anno ci raccontiamo che serve la riforma delle IPAB, ma anche quest'anno non l'abbiamo vista, anche se abbiamo detto che in Commissione doveva arrivare mesi fa, poi è stato spostato, abbiamo problemi sugli ambiti, altra riforma che stiamo aspettando. Eppure, sappiamo tutti perfettamente che non è una questione burocratica la riforma delle IPAB, perché noi dobbiamo mettere nelle stesse condizioni di lavorare sia il privato che il pubblico.
Nel momento in cui vediamo che il pubblico ha delle norme peggiorative rispetto al privato e che queste non vengono eliminate per il fatto che non viene portata in discussione ed approvata una riforma delle IPAB, vuol dire che la politica ha fatto una scelta, ed è evidente che la scelta è quella di depotenziare il pubblico, perché, nel frattempo che il pubblico sta morendo ed è in ginocchio per le difficoltà economiche e, ovviamente, anche di normativa, cresce il privato. Quindi, è una scelta politica.
Così come è stata una scelta politica, e lo è di giorno in giorno, quella di vedere aumentare il numero dei posti letto del privato, ad esempio, degli ospedali e diminuire quelli nel pubblico. È puramente una scelta, perché noi stiamo parlando dal 2019 delle schede e sappiamo perfettamente che ne stanno, forse, elaborando già delle altre e non abbiamo nemmeno applicato queste.
Benissimo. Però, è il problema principale. Poi, ne avremmo anche parlato perché effettivamente sembra che ci siano delle schede che stanno già girando. Il problema principale è che tutto va discusso, perché noi abbiamo delle Commissioni che devono elaborare delle proposte e lo devono fare attraverso delle messe a disposizione di quella che da una parte è la documentazione e dall'altra quella che può essere una proposta.
Vedere che noi abbiamo approvato delle schede ospedaliere nel 2019 e ad oggi dobbiamo ancora attivarle completamente diventa ed è un problema, perché, nel frattempo, ovviamente, vediamo che i numeri cambiano a favore dell'uno e a sfavore dell'altro. Questa è una questione di mercato. Di fatto, però, a volte l'omissione o la mancata attivazione, comunque, comporta delle conseguenze. Così come i servizi sociali. I servizi sociali, per quanto riguarda, ad esempio, la natalità, come si diceva prima, ma anche l'aiuto alle famiglie, l'infanzia, devono essere supportate e devono essere supportate con l'erogazione di servizi gratuiti, possibilmente, per il fatto che noi dobbiamo dare una mano alla natalità. Ci devono essere servizi anche per l'adolescenza, perché comunque una famiglia è in difficoltà nel momento in cui i genitori devono lavorare i ragazzi, ma sono in difficoltà anche sotto l'aspetto economico. Quindi, c'è un diritto ad avere dei sostegni. Abbiamo il 10% di povertà che tocca anche la Regione Veneto, che era tra le più ricche, e lo rimane sotto l'aspetto economico, ma, di fatto, se non supportata da un'Amministrazione che incide fattivamente nei servizi, si impoverisce per quanto riguarda le relazioni, per quanto riguarda il disagio e si impoverisce ed aumenta per quanto riguarda, ovviamente, quella povertà culturale che noi dobbiamo abbattere per avere una crescita non solo economica, che dovrebbe essere di pari passo, invece, con quella relazionale, sociale e culturale.
Così come dovremmo investire sulle periferie e nelle periferie. Noi dobbiamo investire tante somme nelle infrastrutture che diano dei servizi anche laddove nei quartieri mancano, perché la bellezza, prima di tutto, è una cosa fondamentale perché ci sia non disagio e qualità di vita, ma nello stesso tempo, se all'interno di quei quartieri offriamo anche disservizi, noi limitiamo sicuramente quella che potrebbe essere una causa, magari anche di giovani che vengono deviati da altre situazioni. Noi, quindi, dobbiamo intervenire.
Nel momento in cui noi sentiamo che il bilancio comunque non incide sui cittadini in modo fattivo, nonostante la realtà della quale tutti siamo consapevoli da anni, credo che non sia solo un aspetto politico, ma resti un bilancio veramente tecnico, fatto da funzionari, riportato, ricopiato, adattato solo ed esclusivamente a quelle che sono le nuove entrate per le Olimpiadi, per il PNRR, ma non dà uno strumento innovativo.
È questo che noi vogliamo, invece, che la Regione porti avanti. Nel momento in cui investiamo sui giovani, nel momento in cui investiamo sugli anziani, sulle famiglie, negli ospedali, nell'accesso alle cure, sulla natalità, in quel caso noi creiamo una società completamente diversa e forse avremo anche – anzi, sicuramente – meno violenza e meno episodi di cui dover parlare per mesi.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Collega Zottis, prego.

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
In questi due giorni abbiamo insistito più volte sul tema delle vulnerabilità. Abbiamo insistito più volte perché è un dato oggettivo che stiano aumentando nelle varie forme, e abbiamo insistito più volte perché è proprio dai punti deboli, dall'identificazione di quelle che sono le debolezze, ma nello stesso tempo degli elementi che possono far crescere anche la comunità, che si determinano quegli scatti non solo di crescita, ma di rinnovamento e anche di resilienza delle reti sociali.
È proprio per questo che, secondo noi, ci sono degli elementi indispensabili di investimento che in parte abbiamo anche in qualche modo appreso dalle iniziative della Giunta degli ultimi giorni, in parte, secondo noi, non c'è stata completezza nell'analisi e nella messa a terra degli investimenti.
Per questo stiamo insistendo: andremo a discutere il prossimo anno di quella che è la riforma degli ATS, ma, a parere nostro, un percorso di accompagnamento di quelle che sono le reti che dovranno crearsi proprio per quello che abbiamo ascoltato anche dallo stesso assessore Calzavara, andrebbe previsto e fatto in modo determinante, proprio per conservare la ricchezza anche socio-sanitaria della nostra Regione, proprio per mettere nelle condizioni di agire al meglio sia da parte degli Enti locali, insieme al terzo settore, nella rete delle ULSS.
Oggi c'era un articolo sul Quotidiano Sanità, che metteva per tutte le Regioni luci ed ombre. Un elemento che dovrebbe darci forza e farci dire che dobbiamo investire proprio in questo percorso di formazione è il fatto che siamo una delle poche Regioni che si identifica come rapporto esistente tra Comuni e ULSS, mentre in altre non c'è questo rapporto così forte nell'aspetto del sociale.
È altrettanto evidente che, alle volte, sappiamo benissimo dagli stessi Comuni che questo rapporto non è sempre così lineare in termini di contraccambio di risorse.
Poter fare chiarezza su questo e renderlo come elemento di welfare generativo del futuro per gli ATS, secondo noi, in un percorso di accompagnamento e formazione che ci permetta di usare al meglio quelle che sono le risorse del FSE e del FESR, potrebbe essere centrale.
L'altro aspetto su cui abbiamo più volte insistito è quello della legalità, perché, da un punto di vista anche economico, un Paese che sta bene da questo punto di vista è un Paese che cresce più velocemente. Per quello abbiamo identificato, in quelli che sono i beni confiscati, un elemento simbolico su cui investire, così come è previsto, tra l'altro, da un protocollo sottoscritto dai Presidenti dei Consigli regionali qualche anno fa, come hanno fatto anche, attraverso dei Piani strategici regionali, previsti, tra l'altro, dal Piano strategico nazionale, altre Regioni.
È per questo che continuiamo ad insistere, ma ne ha già parlato la mia collega, sulle reti della presa in carico. Chiaramente verrà ritirato l'emendamento, per esempio, per quanto riguarda lo screening neonatale, perché è stato inserito adesso negli emendamenti di Giunta presentati dall'assessore Calzavara.
Crediamo che vada data completezza a questo percorso, anche attraverso gli investimenti in reti fisiatriche, che vanno ad accompagnare il benessere delle persone che, in qualche modo, si ritrovano in problematiche come quelle delle malattie rare e delle malattie neuromuscolari.
È anche altrettanto evidente, allora, che l'ultimo aspetto che voglio mettere in evidenza è che abbiamo più volte insistito e anche nella manovra di bilancio erano previsti degli investimenti per un territorio resiliente. È vero, c'è una delibera proprio di Giunta per quanto riguarda il Piano Laghetti, ma per noi deve essere comunque incrementato, va data attuazione e vanno date le risorse ai Consorzi per progredire negli investimenti e nei principi di ricerca che stanno cercando di portare avanti da un punto di vista di ricerca, di sviluppo e di messa a terra degli stessi.
L'acqua è una fonte che crea tanto benessere, ma – e lo vediamo per quanto riguarda i cambiamenti climatici – può scaturire problematiche. Dobbiamo imparare a gestirla e dobbiamo imparare a gestire questi cambiamenti climatici in modo predittivo e non a subirli.
È vero, noi non sappiamo tutto quello che fa la Giunta ed è impossibile sapere tutto. È vero, non abbiamo tutti i dati sui percorsi, per esempio, di formazione, ma proprio in una società in cui stanno emergendo vulnerabilità proprio per quanto riguarda la mancanza di competenze in alcuni settori è centrale investire sui green jobs, proprio perché c'è un mercato del lavoro che lo sta chiedendo, c'è un mercato del lavoro che non riesce a trovare specifiche competenze in questo settore, a partire dalle competenze di base per arrivare a competenze molto più elevate.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Collega Giacomin, prego.

Stefano GIACOMIN (Zaia Presidente)

Grazie, Presidente.
Rubo solo pochi minuti per fare piccole osservazioni personali.
Intanto ringrazio i colleghi della minoranza per aver esposto le criticità del nostro territorio. Le conosciamo. Comunque, loro le hanno ugualmente sottolineate. Ma le vostre interlocuzioni mi sono servite soprattutto per definire il nostro ruolo. Ho capito la differenza: voi siete sostanzialmente dirigisti, noi siamo sostanzialmente liberali. Allora, questo è un elemento fondamentale.
Cito un esempio: ogni tanto compare lo scheletro o il fantasma Pedemontana. Per me la Pedemontana è un'opera essenziale, di cui il Governo centrale, lo Stato avrebbe dovuto farsi carico. È un'arteria che percorre la dorsale più importante dell'economia veneta, l'Alto Vicentino, il Bassanese e il Trevigiano. Forse andava addirittura fatta prima.
Dico anche un'altra cosa. Ci sono qui anche colleghi vicentini. Qualche mese fa abbiamo inaugurato, a Vicenza, la famosa bretella dell'Albera. Bene, se ci fosse stata la Pedemontana già fatta fino a Montecchio, molto probabilmente quell'opera, che pure è costata una valanga di milioni, non sarebbe stata così necessaria, perché una grossa parte del traffico che si dirige verso l'Alto Vicentino sarebbe stata bypassata attraverso quell'arteria, di conseguenza avrebbe fatto venir meno la necessità di quell'opera, che ovviamente anche dal punto di vista ambientale qualche effetto lo ha avuto.
Questo è l'elemento essenziale: una realtà come la Regione, ma come lo Stato e come qualche volta nel piccolo i Comuni, ha il compito di creare le condizioni perché ci sia lo sviluppo. Ebbene, secondo me questo la nostra Regione, la Presidenza Zaia lo ha fatto, lo sta facendo e lo persegue con determinazione, al di là di andare a toccare i singoli punti.
Sono assolutamente convinto di una cosa: se con un colpo di bacchetta magica andassimo a introdurre l'addizionale IRPEF, sicuramente il vostro voto favorevole non ce l'avremmo, perché la destinazione di quei fondi nelle nostre logiche sarebbe molto probabilmente diversa da quella che indichereste voi.
È stata, quindi, una esposizione utile, ma utile anche per capire il posizionamento delle nostre singole realtà. Vi ringrazio.

PRESIDENTE

Collega Luisetto, prego.

Chiara LUISETTO (Partito Democratico Veneto)

Ringrazio il collega Giacomin, perché è sempre utile ascoltare i diversi punti di vista. Più che altro, quando si parla di una infrastruttura come la Pedemontana, si sa che ci sono territori per i quali è diventata una realtà importante, che collega, che unisce. Il tema è sempre: che impatto economico ha? Che tipo di conseguenze avrà sui bilanci della Regione nei prossimi anni? E che cosa sta succedendo, ad esempio, con questi ritardi rispetto al casello di Montecchio? Lo dico perché proprio sui giornali di questa mattina ho letto che le Amministrazioni locali sono molto preoccupate dell'apertura sfasata di pezzi e delle conseguenze sul traffico locale. D'altronde, i Comuni di confine della Superstrada Pedemontana potranno dire che tutto quel traffico pesante che si doveva riversare dalle strade locali a quella della Superstrada non si è ancora – diciamo ancora – riversato, sia per il costo dei pedaggi, che ribadisco sempre fino alla seconda convenzione dovevano essere gratuiti per i residenti, poi la gratuità è sparita d'emblée, sia perché non è stata completamente aperta. Vedremo quando sarà completamente aperta, come ci avete ripetuto in questi giorni, quale sarà l'effettivo impatto, se è quello che diciamo noi, se è quello che abbiamo calcolato noi, per i prossimi trentanove anni, oppure se sarà sostenibile e si terrà in piedi da sola, come ci è stato detto. D'altra parte, porre le condizioni per lo sviluppo significa anche assumersi delle responsabilità, e noi crediamo che con questa strada ci si sia assunti delle responsabilità per come è stata realizzata, per i tempi, per l'organizzazione, per i pedaggi, per i canoni. Vedremo che cosa sarà.
Desidero ora introdurre il mio intervento partendo da alcune considerazioni espresse ieri dal presidente Zaia, in particolare quando parlava di questa attenzione in real time per la sanità, che viene seguita h24 – queste le sue parole – e dove si lavora con i fattori di produzione di cui si dispone. Diceva poi che, quando si viene indagati da macchinari in Veneto, si è indagati da robot avveniristici, aspetto tecnologico di cui dobbiamo essere molto orgogliosi. Certo, questo è un aspetto di cui siamo orgogliosi perché, chiaramente, avere macchinari di grande pregio e di grande puntualità e precisione è un elemento importante. Purtroppo, noi riportiamo l'attenzione non per disfattismo, ma per consapevolezza e senso di realtà sul tema della sanità e dei servizi sociosanitari diffusi perché, al netto delle specialità, della centralizzazione delle specialità, degli hub, dei luoghi in cui troviamo l'eccellenza, il rischio è che quel patrimonio enorme di integrazione socio-sanitaria, di lavoro che si è fatto negli anni, di storia che dagli anni Settanta ha fatto scuola nelle altre Regioni vada via via disperdendosi. Ed è anche uno dei motivi per cui, nel momento in cui noi facciamo una manovra emendativa, molti di questi emendamenti sono legati alle 5-6 materie di integrazione, a partire dagli anziani e dai minori. Abbiamo discusso in questi giorni di disabilità e di salute mentale, perché riteniamo che un socio-sanitario efficiente ed efficace sia un socio-sanitario che non si concentra solo sulle specialità, ma che è in grado di dare una risposta diffusa, perché i cittadini sono moltissimi e la caratteristica di una cronicizzazione rispetto alle acuzie è qualcosa che per fortuna c'è, perché riguarda la possibilità di potersi curare e di avere una vita più lunga, ma anche la necessità di avere risposte puntuali a bisogni che stanno cambiando e stanno, per certi versi, progressivamente aggravandosi.
Non si vuol dare una fotografia nera del Veneto, completamente negativa del Veneto, ma si vuol dire che ciò che si sta facendo, l'impressione che si ha di alcuni interventi è che si stiano mettendo delle pezze, quando invece c'è necessità di una riorganizzazione di fondo.
Uno di questi temi, quello che ci permetterà una riorganizzazione a mio avviso importante, è quello degli ATS. Gli ambiti territoriali saranno uno strumento di riorganizzazione per quelle che saranno le politiche sociali del futuro. In questo senso, allora, un finanziamento adeguato di queste realtà non è soltanto una pretesa che arriva dalle Conferenze dei Sindaci, ma diventa uno strumento per garantire una direzione efficace di lungo corso, per garantire che ci siano ambiti che, da quanto sembra, saranno grandi, ma almeno possano avere un effetto di prossimità, anche di economia di scala, e per avere una prospettiva di servizi che si sostengano nel tempo, anche per poterci inserire progetti innovativi.
È per questo – poi lo riprenderò – che uno degli emendamenti presentati riguarda il tema di una integrazione tra sociale e servizi per il lavoro, quindi iniziare a pensare una ridefinizione degli ambiti dei Centri per l'impiego che sia coerente con quella degli ATS, che abbiamo iniziato ad assumere come ambito ottimale per organizzare molte cose.
È inutile continuare a dirci che siamo i primi "no tax", come diceva il Presidente ieri, tra le Regioni a Statuto ordinario. Abbiamo capito: l'addizionale non la vuole mettere. È stato cristallino in questo tempo. A me è stato insegnato che, quando si devono fare azioni scomode, le si fa all'inizio di un mandato, non alla fine; quindi, ho l'impressione che così sarà fino alla fine. Però, ragionare sul fatto che questo tipo di tassa per pochi che se la possono permettere potrebbe aiutarci a ritornare in quel disegno di servizi diffusi a mio avviso potrebbe essere un motore, una spinta importante.
È un bilancio, a nostro avviso, insufficiente ad affrontare le sfide, come è stato già detto. Riconosciamo alcuni elementi positivi, ma riteniamo fondamentale provare a costruire una visione che riparta da un concetto di prossimità e di vicinanza ai cittadini.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Collega Zanoni, prego.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Vorrei aggiungere alcune considerazioni, oltre a quelle che sono state fatte dai miei colleghi precedentemente, su quest'ultimo provvedimento, sul bilancio di previsione.
In questi giorni abbiamo cercato di avanzare le nostre proposte perché, come abbiamo avuto modo di spiegare, si può migliorare questo bilancio, si possono prevedere dei contenuti che lo rendano più attuale e soprattutto dei contenuti che rispondano ad esigenze attuali dei cittadini veneti, utili a migliorare la loro qualità della vita.
Abbiamo fatto diverse proposte, ci è stato detto che i fondi a disposizione sono pochi, spesso si è detto che le proposte erano proposte condivisibili, però non essendoci le risorse necessarie molti degli emendamenti sono stati bocciati. C'è un sistema, che è stato spiegato adesso dalla collega Luisetto e anche precedentemente, nel suo primo intervento, dalla capogruppo Camani, su come potremmo trovare delle nuove risorse, ed è la maggiorazione dell'addizionale IRPEF. Quando si parla di questa cosa, sembra quasi di bestemmiare. In Veneto non possiamo parlare di questa tassa. È come toccare un nervo scoperto. In realtà, se noi andiamo pochi anni indietro, andiamo esattamente al 7 marzo 2017, ci ricordiamo, invece, che a proporre la maggiorazione dell'addizionale IRPEF fu proprio la Giunta scorsa. Ricordo benissimo che quel giorno venne illustrata proprio dal presidente Zaia. Fu proprio lui a proporci questa maggiorazione dell'addizionale IRPEF che la Regione può mettere sui redditi alti. E che cos'era in quell'occasione? Era una tassa di scopo, era una tassa utile a racimolare 300 milioni di euro per risollevare il destino della Superstrada Pedemontana Veneta. Ricordiamo tutti come andò a finire quella proposta: ci fu una levata di scudi, quindi i 300 milioni vennero, sì, trovati, ma non mettendo la maggiorazione dell'addizionale IRPEF. Evidentemente si fece un mutuo e poi furono trovati nelle pieghe del bilancio, con le immaginabili ripercussioni. D'altronde, la coperta è quella, quindi se devi trovare 300 milioni per coprire un buco, lasci scoperto qualcos'altro. E i cittadini veneti si sono accorti di che cosa è stato lasciato scoperto in questi anni. Quindi, non dovremmo demonizzare questa possibilità della Regione ma, anzi, dovrebbe essere considerata come una buona pratica del buon amministratore.
Tra l'altro, non saranno mica tutti matti quelli che presiedono e amministrano le altre Regioni. Infatti, alla fin fine siamo rimasti l'unica grande Regione a non averla mai applicata. Ci siamo resi conto quanto importanti siano le tasse, lo hanno capito anche i nostri cittadini, durante il Covid, perché tutti hanno avuto bisogno della sanità pubblica e tutti hanno capito quanto importante sia pagare le tasse per avere un servizio pubblico, un servizio che risultò vitale per moltissimi cittadini, pur nelle tante difficoltà di quella brutta parentesi che ha colpito il Veneto, come tutte le altre Regioni d'Italia.
Quindi, nel momento in cui ci sono problemi nel far quadrare i conti, chiedere a chi ha di più di mettere delle cifre modestissime nell'arco dei dodici mesi dell'anno in considerazione è una cosa che credo possa essere legittima e che dovrebbe essere effettuata anche dal Veneto. È una prerogativa che ogni Regione ha, quindi una Regione come la nostra, che giustamente vuole maggiore autonomia, questa autonomia ce l'avrebbe già, però questa forma di autonomia che può esercitare non la applica. E sarebbe importante applicarla, perché si troverebbero fondi per una serie di attività che noi abbiamo proposto, ma che non sono state accolte. Abbiamo proposto un contributo alle piccole e medie imprese perché si dotino di sistemi di produzione di energia rinnovabile. Ecco, anche questa è una cosa importantissima. Sarebbe importantissimo per le nostre imprese poter avere questi contributi, perché in questo modo aiuterebbero sicuramente la lotta ai cambiamenti climatici, ma anche a risolvere il problema dell'inquinamento dell'aria, perché sono energie rinnovabili, pulite, e conseguentemente riuscirebbero ad abbassare quelle bollette che oggi gravano moltissimo sul bilancio delle imprese, soprattutto le medie e piccole imprese. Quindi, avremmo dei ritorni anche di carattere economico per le nostre imprese molto importanti.
Avremmo anche desiderato che fossero stati messi soldi in più per contrastare quelli che sono i problemi di siccità per l'agricoltura. Un'agricoltura che fa sempre più fatica. Purtroppo, spesso abbiamo la memoria corta. Capita, ma dovremmo invece essere sempre sul pezzo. Adesso siamo in autunno, inizio inverno, piove, e della siccità non ci occupiamo, però i nostri agricoltori sanno quanti problemi ci siano a causa di periodi prolungati senza precipitazioni.
Sarebbe anche importante dare ai nostri cittadini la possibilità di dotarsi di impianti di accumulo per l'energia prodotta da fonti rinnovabili.
Di proposte ne abbiamo fatte moltissime e ricordo altre tre questioni che sono care a moltissimi cittadini del Veneto.
La questione dell'aumento dei controlli sulla sicurezza sul lavoro: più controlli, più prevenzione, più deterrenza, affinché non ci sia qualcuno che si rilassi per quanto riguarda la prevenzione e anche l'utilizzo dei mezzi di protezione individuale nel lavoro.
La questione dei controlli delle ASL per quanto riguarda l'utilizzo dei prodotti fitosanitari, leggasi pesticidi, anche questa molto importante. Abbiamo avuto purtroppo negli ultimi due anni i primi tre casi di correlazione tra Parkinson e utilizzo di queste sostanze in agricoltura, che hanno colpito tre agricoltori che si occupano in particolare di viticoltura.
Abbiamo chiesto anche di prevedere l'esenzione dei pedaggi per i residenti lungo l'asse viario della Pedemontana. Era una promessa contenuta nelle prime relazioni e convenzioni della Superstrada Pedemontana Veneta.
Abbiamo chiesto – speriamo che qualche richiesta venga accolta – nel maxiemendamento maggiori fondi per le tre norme che si occupano di lotta alle mafie e corruzione, legalità e sicurezza, formazione della Polizia locale. Ricordo che, purtroppo, questi fondi vengono dati in misura sempre minore, bilancio dopo bilancio.
Abbiamo naturalmente chiesto altri interventi per la tutela della biodiversità, la tutela della salute, per un maggior numero di controlli. Prima sentivo l'assessore Calzavara che parlava di 300.000 euro in più per l'ARPAV. È importantissimo che ARPAV sia dotata di tutti gli strumenti, ma soprattutto di personale utile a fare i controlli.
Considerato come le leggi vengono applicate e vengono viste, considerati gli obiettivi di queste leggi, la tutela dell'ambiente, quindi la tutela della salute e la tutela dei lavoratori, credo che investire in controlli e in personale che fa questi controlli significhi avere un ritorno anche economico, perché nel momento in cui non ci sono più inquinamenti, non ci sono più persone che si ammalano, non ci sono più persone che muoiono o restano magari disabili per incidenti sul lavoro, vuol dire avere ritorni economici positivi. Pensate che cosa vuol dire una disgrazia in una famiglia, una disgrazia che magari capita a chi della famiglia lavora, o pensate cosa vuol dire contrarre la malattia del Parkinson. Sarebbe importante veramente puntare molto sui controlli, perché una legge viene approvata, ma perché sia rispettata servono i controlli, serve sicuramente il buonsenso delle persone, e in Veneto ci sono moltissimi cittadini che hanno un elevato senso della legalità, però non accade sempre, e i controlli servono proprio per colpire chi, invece, approfitta delle maglie larghe della legge per compiere atti illeciti.
Abbiamo chiesto anche interventi per il disinquinamento dei terreni e norme per finanziare la legge sul consumo del suolo. L'assessore Calzavara si lamentava del fatto che altri non hanno la legge contro il consumo del suolo e che il Parlamento non ha mai approvato la legge contro il consumo di suolo. È verissimo. Io ho seguito i due tentativi fatti a livello statale di approvare una legge contro il consumo del suolo. Sono sempre falliti, vuoi perché ci sono state le elezioni anticipate e sono caduti i Governi, vuoi perché ogni volta che si prova a intervenire in quel senso c'è una levata di scudi, soprattutto da parte di alcune categorie, che non sanno ancora cogliere quanto importante sarebbe invece porre delle solide basi per evitare di sprecare ancora suolo, perché il suolo consumato comporta dei costi per la collettività che sono altissimi.
Poi c'è anche la questione dell'agricoltura sostenibile. Io ho presentato un emendamento relativo alla filiera della canapa. Ricordo che, quando in quest'Aula è stata approvata all'unanimità la legge per rilanciare la filiera della canapa eravamo tutti contenti, ma nel mio intervento feci notare che senza benzina questa macchina non sarebbe andata da nessuna parte. È una legge che resta lì, viene destinata qualche decina di migliaia di euro, ma non l'abbiamo mai fatta decollare questa filiera della canapa.
Sicuramente si poteva e si può fare di più. Senza voler mancare di rispetto a nessuno, perché in tantissimi hanno lavorato a questo bilancio – gli Assessori, i funzionari, tutti i dipendenti della Regione che se ne sono occupati – però non possiamo dire che è un bilancio entusiasmante, che è un bilancio che rilancia il Veneto, che dà una visione del Veneto che guarda al futuro, che affronta le sfide epocali alle quali siamo chiamati in questo periodo.
La questione ambientale, la questione lavorativa, la questione dei cambiamenti climatici, io non vedo che sono affrontate in questo bilancio. Avremmo bisogno di una spinta maggiore, di maggior energia e lungimiranza. Siamo legati a uno schema che è sempre quello, ed è lo schema, purtroppo, che vede un numero di persone sempre maggiore disaffezionarsi alla politica, allontanarsi dalla politica, soprattutto i giovani.
Questi bilanci, che sono bilanci di previsione che guardano al futuro, dovrebbero guardare al futuro anche di queste generazioni che stanno perdendo la speranza. Quindi, l'auspicio è che il prossimo bilancio sia ben diverso da questo che, a mio avviso, è da classificare come insufficiente.

PRESIDENTE

Collega Lorenzoni, prego.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente.
Intervengo perché il collega Giacomin mi ha stimolato. Mi ha stimolato proprio sulle tematiche importanti, le tematiche identitarie del mio impegno politico e, credo, anche dell'impegno politico dei miei colleghi. Non ci sto a questa distinzione tra dirigisti e liberali.
Parto da qui, poi faccio alcune valutazioni sul bilancio che sono in qualche maniera già state anticipate nell'intervento di ieri. Io credo che questa suddivisione che lei ha fatto sia proprio fuorviante, nel senso che non è dirigismo il prendersi cura.
Io credo che la differenza tra la maggioranza e l'opposizione di questa Assemblea stia altrove, stia nelle priorità dell'azione politica. Io credo che il mondo progressista, il mondo democratico tradizionalmente si faccia più carico delle debolezze, qualche volta rimanendo avviluppato in dinamiche che sono difficili da gestire e che lo paralizzano, e su questo sono d'accordo; ma la priorità dell'azione è in quella direzione, nella direzione di creare opportunità per tutti, ed è la difficoltà del nostro tempo. Vedo invece nella vostra parte politica più la difesa delle rendite di posizione.
Le faccio degli esempi: concessioni balneari, combustibili fossili. C'è l'idea di acquisire consenso tramite il mantenimento delle rendite di posizione, che è molto più semplice. Dal punto di vista dell'acquisizione del consenso vorrei farlo anch'io. In molti casi dico che sarebbe molto più facile ottenere il consenso delle persone in questo modo. Se alle persone propongo la transizione ecologica, che è indispensabile per la sopravvivenza del nostro benessere, metto paura alle persone, e la mia difficoltà, il mio impegno politico è nel cercare di far capire alle persone che non si sta proponendo una cosa a loro danno, ma una cosa a loro vantaggio. E questo posso dirlo in tanti campi, dall'auto elettrica agli edifici intelligenti, fino al rispetto di nuovi diritti.
Come ho già detto, se penso al gergo che si utilizzava quando ero bambino, se lo utilizzassimo oggi finiremmo in galera. Sentendo parlare la generazione di mio padre, come interagivano tra loro, ritenevo lo facessero in maniera ironica, in maniera sagace, ma in realtà era sottostante un non rispetto dei diritti che un po' alla volta stiamo cercando di superare.
Lo stesso discorso vale per il rispetto dell'ambiente: cambia la sensibilità. Il mondo progressista si fa carico prima di interpretare questo, e qui è la difficoltà di tenere un consenso quando ci sia un sufficiente benessere per cui le persone ritengano di poter tenere in secondo piano la necessità di dare priorità a queste cose.
Pertanto, mi sento di dire che non è vero che basta creare le condizioni perché poi le cose vadano. In questo senso vedo, anzi, nella destra storicamente un'azione protezionista, che in questo Governo sta emergendo chiarissima, che è opposta ad un atteggiamento liberale di creare le condizioni.
Allora, ecco, mi consenta di reagire perché ha colto nel mio profondo una differenza di approccio che credo sia importante, con tutta la difficoltà di spiegarlo alle persone, di far comprendere che non è una minaccia, che riconoscere i diritti non è una minaccia e riconoscere determinati doveri che abbiamo verso l'ambiente non è ridurre la potenzialità di sviluppo. Oggi abbiamo detto tante volte che economia e ambiente non vanno in contrasto. Assessore, prima diceva che il consumo di suolo oggi è correlato con il PIL, ma se questo storicamente può essere stato vero non è più così. Oggi la creazione di valore sta nella capacità di reinterpretare l'ambiente e di riutilizzare delle aree.
Certo, è facile, qualche volta, fare la logistica in un ambiente nuovo e lasciare i capannoni obsoleti, però credo che la buona amministrazione sia nel salvaguardare quegli spazi, perché oggi abbiamo bisogno più degli spazi vuoti che degli spazi pieni, riuscendo a indirizzare, ad accompagnare le imprese verso il rispetto e l'utilizzo dello spazio già urbanizzato, dove è più costoso intervenire, ma, guardando il costo sociale, il costo industriale di chi investe e il costo del benessere della comunità, il valore è maggiore.
Questa, se volete, è anche la critica che io faccio a questo bilancio, cioè l'incapacità di interpretare queste necessità del tempo, andando in continuità. Lei ha detto che la coerenza è un valore e io sono d'accordo che la coerenza sia un valore, ma non vuol dire immobilismo, non vuol dire replicare la stessa dinamica, perché 13 anni fa il mondo era diverso. Se io penso al telefono che avevo 13 anni fa, non dico che avevo la rotellina, ma faceva molte poche cose: a Chioggia doveva ancora arrivare, forse, comunque poi è arrivato anche da voi e, per fortuna, oggi anche a Chioggia c'è il telefono. Tra qualche anno probabilmente arriveranno anche da voi altre tecnologie di cui le posso dare notizia con piacere.

PRESIDENTE

Collega Dolfin, per favore. Grazie.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Io non discrimino nessuno, prendo atto di alcuni fatti.

PRESIDENTE

Collega Montanariello, per cortesia.
Prego, continui, collega Lorenzoni.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Vedo che si creano delle alleanze trasversali interessanti. Sono contento di averle stimolate.

PRESIDENTE

Lei sa stimolare bene, collega.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

La ringrazio, Presidente. Ma mi fermo qui.
La mia critica è di non accompagnare abbastanza questi cambiamenti. Le confesso, Assessore, che, quando ci ha confermato i 23 milioni per SIMICO, io sono balzato sulla sedia. Pensavo che quel debito fosse ingessato lì e che fosse destinato a un'opera in particolare. La possibilità, invece, di riutilizzarlo, sempre nell'ambito delle venues olimpiche, ma in maniera, probabilmente, completamente diversa, mi ha fatto sobbalzare. Come le ho detto più volte, la mia idea è: se dobbiamo contrarre debito, contraiamolo dove possiamo creare valore. Oggi ci indebitiamo al 5,5%, al 6% e abbiamo delle iniziative nella Pubblica amministrazione che rendono tra il 25% e il 30%. Lì creiamo liquidità per l'Amministrazione. Non stiamo facendo queste opere, e a me dispiace.
Tutta questa capacità, questa enfasi nell'andare a vedere le opere. Il collega ha parlato della Pedemontana, opera che senz'altro facilita gli spostamenti. Anche se, poi, dobbiamo vedere se il piano finanziario si riuscirà a tenere. Il debito sulle spalle dei veneti per i prossimi 39 anni è un debito impressionante. Il canone di disponibilità è indicizzato all'inflazione. E per fortuna sta scendendo. Perché, con l'inflazione al 7,5%, come l'anno scorso, il canone... Su 160 milioni, il 7,5% sapete a quanto corrisponde? A una decina di milioni.
Ritorno a dire che stiamo ancora raccogliendo quello che aveva seminato l'Amministrazione precedente a questa. Non sta a me, certamente, difendere l'Amministrazione di Giancarlo Galan, però la Pedemontana e tutte le altre opere sono figlie di quel periodo. Grande progettualità. Al di là della bretella ferroviaria dell'aeroporto Marco Polo, che è un'opera indubbiamente indispensabile, non è che abbia visto grande progettualità. 15 anni rappresentano un'era geologica, dal punto di vista della progettualità, per una Regione dinamica come la nostra. Se guardate la configurazione delle imprese di 15 anni fa e quella di oggi, c'è una bella differenza.
La cautela dettata dal rigore di bilancio, che è un sano principio, lo riconosco e sono grato della diligenza con cui questa Amministrazione gestisce i fondi, in alcuni casi, come questo, ripeto, diventa un limite, diventa una camicia di forza, quando la nostra economia, la nostra società ha bisogno veramente di dilatarsi e di accettare la sfida. Qui non si sta fermi: o ci si comprime ‒ e, purtroppo, guardando le variazioni 2007-2019 del PIL di questa Regione, -1,6%, rischiamo di andare da quella parte ‒ oppure si accetta la sfida e si torna a crescere. Ma si torna a crescere con questo nuovo paradigma, in cui l'ambiente e l'economia vanno insieme.
C'è tutta un'economia da sfruttare che ‒ io credo ‒ non stiamo sfruttando abbastanza, stimolando le imprese a collaborare e a cooperare. So che l'assessore Marcato, che è qui, sta lavorando sulle imprese e sul polo di Porto Marghera. C'è tutta l'economia legata all'idrogeno, c'è tutta l'economia legata ai combustibili sintetici, c'è tutta l'economia legata alla medicina genetica. Insomma, c'è un'economia enorme. "Enorme" vuol dire che moltiplica per mille i valori di oggi. Non possiamo rimanere fuori da questi settori.
Sono grato dei soldi che ha messo sulle borse di studio. Ieri abbiamo visto i ragazzi. Però abbiamo circa 2.000 ragazzi ‒ mi pare abbiano detto così ieri ‒ che hanno diritto e non sono beneficiari. Con 850.000 euro diamo 400 euro ciascuno. Per carità, può essere qualcosa. Affrontare, però, il tema dal punto di vista strutturale credo sia indispensabile, proprio per non far perdere attrattività al nostro territorio.
I ragazzi oggi sono molto più liberi che in passato. Mio padre, come tanti, diceva: "Sì, studia all'università, ma stai qui. Non è che prendi e vai in giro". Non c'era la possibilità. Oggi il tutto è molto più libero e i ragazzi scelgono con grande oculatezza ‒ le informazioni sono molto più veloci tra di loro nel girare che non tra noi adulti ‒ e sanno individuare dove le condizioni, i servizi sono migliori. Abbiamo delle università che ci fanno anche concorrenza sleale. Per esempio, nel Trentino-Alto Adige ci sono alcuni servizi agli universitari che sono estremamente avanzati, grazie a delle condizioni di favore che quelle Province hanno.
Mi auguro che si abbandoni l'atteggiamento di cautela, si riesca a ragionare per tempo, non con l'emendamentone di fine discussione, che, per carità, sistema molte partite, ma non consente una progettualità costruttiva, e si inizi ‒ come diceva prima la correlatrice ‒ a costruire il bilancio per tempo, in modo da poter inserire investimenti infrastrutturali, a limare la spesa corrente a vantaggio della spesa di investimenti. Di questo abbiamo bisogno. Ne abbiamo bisogno per i servizi alle persone, per la salvaguardia del nostro territorio e per creare opportunità di impresa, di lavoro e di benessere per i nostri giovani.

PRESIDENTE

Collega Montanariello, prego.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Parto da una nota di rivendicazione campanilistica, visto che ogni volta che parliamo in quest'Aula sembra quasi si voglia indicare come esempio non virtuoso, citandolo da una parte e dall'altra, il nome della città di Chioggia. Vorrei ricordare che, mentre in mezzo mondo per vedere che ora era mettevano lo stecchino del gelato dentro la sabbia, con il raggio del sole, Chioggia aveva l'orologio più antico del mondo. Vorrei ricordare che, mentre in tante parti della nostra laguna si attraversava a nuoto o con le zattere, il ponte di Vigo nasceva prima di quello di Rialto.
Quindi, anche quando si fa, a volte, un po' di spirito ‒ bello, simpatico, ci può stare ‒ ricordiamoci che va bene la battuta, ma Chioggia è una grande città, che ha contribuito e dato la luce a Venezia. Ricordiamoci sempre che la storia non è questione di poco conto.
La mia collega mi suggerisce che, anche in questo caso, non è una questione di "leone grande" o "leone piccolo". Sono due stili di leone diversi: uno è un leone austriaco e uno... Quindi, facciamo poco spirito. La nostra è una grande città e ha pari dignità di tutti gli altri territori.
Detto ciò, Assessore e colleghi, anche quest'anno stiamo chiudendo il bilancio come lo abbiamo chiuso gli altri anni, un po' con il modus operandi da "stadio", tentando di dire che ci sono due tifoserie, chi dice qualcosa e chi dice altro. Due visioni legittime. Non ci sono, qui, scorribande da una parte o dall'altra. Ci sono due visioni diverse che vengono messe in campo dalla Regione Veneto. Il tentativo di dire che anche all'interno di una Regione che cresce, di una Regione che diventa traino, che diventa locomotiva, di una Regione che ha una serie di numeri, di elementi, di fattori qualificanti, ci possa essere qualcosa che non va... Guardate, noi lo continuiamo a ribadire. Dire che una macchina può essere anche una bella macchina, ma ha qualcosa da mettere a punto non vuol dire buttar via il bambino con l'acqua sporca.
Noi ci sentiamo, dalla nostra parte di popolazione che rappresentiamo, di dire che ci sono una serie di cose che in questa Regione meriterebbero una visione diversa. Una visione diversa perché? Una visione diversa perché crediamo che anche nella Regione Veneto ci siano gli ultimi. Abbiamo fatto un bilancio intero. Non abbiamo mai sentito parlare di ultimi e fragilità. Vi do una brutta notizia (ovviamente sono ironico, ma non tanto): anche nella Regione Veneto esistono gli ultimi. Assessore Lanzarin, anche nella Regione Veneto ci sono quelli che non riescono a pagare l'affitto, ci sono quelli che a volte non si curano, perché anche il ticket nella sanità pubblica diventa un peso. Anche nella Regione Veneto ci sono quelli che non riescono a pagare i buoni pasto delle scuole elementari e degli asili dei propri figli. Anche nella Regione Veneto c'è qualcuno che non rinnova l'RC auto, non perché è tipicamente un bandito nostalgico della mancanza di regole, ma perché, magari, deve aspettare lo stipendio. Lo stipendio arriva dopo, ma a lui serve già la macchina per andare a lavorare. Altrimenti entra nel circolo vizioso che non va a lavorare. Anche nella Regione Veneto esistono persone anziane con la minima, che non hanno una rete familiare di figli. Anche all'interno della Regione Veneto ci sono delle fragilità.
Noi ci sentiamo di portare all'attenzione del Consiglio, durante il bilancio, questi elementi. Così come crediamo che nella Regione Veneto ci sia una buona impresa, che ci sia un'impresa virtuosa, che le eccellenze venete siano Eccellenze con la "E" maiuscola. È altrettanto vero, però, che, quando arrivano le crisi le eccellenze vanno sostenute. Ci sono anche congiunture astrali economiche, politiche e geopolitiche, visto che siamo una Regione che vive molto di esportazione, come l'assessore Marcato sa, momenti in cui si creano tempeste perfette, dove anche le aziende, quelle che hanno dato lustro alla nostra regione, le famose Eccellenti, quelle con la "E" maiuscola, vanno in difficoltà e bisogna aiutarle.
Non aiutare un'impresa, non aiutare un'azienda non vuol dire solamente che noi stiamo scaricando l'imprenditore. Vuol dire che stiamo scaricando anche tutti quei posti di lavoro e quella ricchezza che l'imprenditore, facendo impresa, genera.
Assessore Marcato, se schiaccia il bottone mi dà tutte le informazioni che vuole. Se mi interrompe perdo il filo.
Presidente Ciambetti, richiami all'ordine l'assessore Marcato, per piacere.

PRESIDENTE

È un po' difficile richiamarlo all'ordine, glielo assicuro. Anche in privato è un po' particolare.
Lasciamo terminare il consigliere Montanariello, assessore Marcato.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Vedo che l'assessore Marcato segue la serie su Netflix. Bravo.

PRESIDENTE

Guardi che la ascoltiamo quando parla. Prego, collega Montanariello.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, ho perso il filo.
Un uomo solo al comando. Non solo la Meloni, anche Montanariello nel PD: un uomo solo al comando.
Ringrazio i miei amici di maggioranza, che mi tengono compagnia in questo lungo momento di sessione di bilancio, e torno serio, presidente Ciambetti. La ringrazio perché ci dà anche l'opportunità di sdrammatizzare con qualche battuta. Il lavoro che abbiamo fatto questi giorni è lungo e impegnativo. Credo non sia un reato fare un sorriso, quando viene fatto nel rispetto di tutti.
Detto ciò, qua ci sono due visioni diverse della Regione che noi interpretiamo. È così anche sui trasporti. Assessore De Berti, ieri lei è stata spoilerata. Il presidente Zaia l'ha spoilerata. Assessore De Berti, non si offenda se facciamo una locandina con la scritta: "De Berti spoilerata da Zaia". Il presidente Zaia dice: "Montanariello, vi ha già comunicato la De Berti le novità che ci sono sulla Chioggia-Venezia?". Assessore De Berti, se lei le vuol tenere per sé ci fa piacere. Però, guardi, Assessore, quello che noi vogliamo dire è che si tratta di un modello culturale sbagliato, che anche il Presidente si dissocia. Lo stesso Presidente ha detto: "Cara Assessore, ha comunicato le novità?". Capisco che lei avrà buoni motivi per non comunicarle, per carità. Una news, una conferenza stampa, assessore De Berti, un notizione da lanciare non si nega a nessuno. Si figuri se, a due anni dal voto, vogliamo negare una notizia da qualcuno.
Assessore, sinceramente. Visto che ieri il presidente Zaia ha detto, nel suo breve discorso, "ci sono novità importanti; non so se l'assessore De Berti ve le ha dette, ma ve le dirà". Spero che sia questo il momento per saperle. Assessore, la gestione del trasporto pubblico non è una cosa che appartiene a lei, al suo referato, alla sua capace e competente persona. La gestione del trasporto pubblico, Assessore, è una cosa che riguarda tutti e se ci sono novità lei ce le deve dire perché lei, sarà anche un Assessore, ma non è né il Veneto, né la Giunta, né il Consiglio che può dire che una volta che...
La invito, Assessore, a stare in linea con gli ordini di scuderia del suo Presidente, che ha detto che ci deve informare. Quindi, anche su questo, ci informi.
Quando parliamo di trasporto, non è che, se uno dice che ci sono delle cose che non vanno, vuol dire che noi stiamo dicendo che viaggiamo come in alcuni Paesi del mondo, con delle persone arrampicate sopra le corriere. Non stiamo dicendo questo, ma stiamo dicendo altro, colleghi.
Finché resterò qui, insieme al tema dell'Arzerone, che ogni anno ripeto, incomincerò a ripetere il tema del collegamento dell'asta della Romea con l'ospedale. Non ci sono risorse, Assessore? Se non ci sono risorse, assessore De Berti, mettiamo a gara una linea commerciale. Vediamo se qualche privato si vuole assumere il rischio di impresa e farla, perché non possiamo avere i servizi che vanno verso gli ospedali hub e c'è la gente che sempre più spesso... Oppure, Assessore, triplicate i contributi che diamo agli AUSER con il progetto STACCO, fungono loro da ammortizzatore sociale, visto che portano loro la gente a curarsi negli ospedali del Veneto, solo che prima, assessore Lanzarin, li finivano a settembre i chilometri, dopo li hanno cominciati a finire a luglio, dopo li hanno cominciati a finire a marzo. Sono sempre quelli. Abbiamo verificato e sono sempre quelli ogni anno, è solo che finiscono prima, Assessore. Se lei vede il bando del progetto STACCO è sempre quello.
Il tema qual è? Intanto, Assessore, dovremmo portarlo a regime di bilancio. Dovrebbe essere una cosa fissa, non un progetto di ogni anno perché, dopo ogni anno ci sono i CSV, la gara, la distribuzione, i conti.
Se la visione del Piano socio-sanitario attuale è quella degli ospedali hub, quindi della centralizzazione di alcuni servizi, può essere discutibile, non discutibile, d'accordo o non d'accordo, ma il nodo principale è che se decidiamo di spostare un servizio e delocalizzarlo, la gente deve poterci arrivare, perché a questo punto il problema non è più se io la dialisi la faccio a Chioggia, la faccio a Mira o la faccio all'Angelo, fatemela fare dove volete, però datemi la possibilità di non chiedere magari a un parente di prendersi un giorno di ferie per accompagnarmi. Noi pensiamo che questi siano elementi di civiltà qualificanti nell'offerta trasportistica.
Noi crediamo che in una società dove ci sono anche gli ultimi, questo tipo di servizi siano servizi sociali, servizi che devono essere messi perché rispondono alle esigenze di una fascia più debole di popolazione. Il riccone non ha bisogno della corriera per andarsi a curare, il pensionato, con 600 euro al mese, sì.
Chiederò una Commissione, Assessore, in itinere, facendo la prova, a partire da un Comune che scegliete voi, dell'asta della Romea, e recarvi con i mezzi pubblici all'Ospedale dell'Angelo. Se voi dite che va tutto bene, facciamo una Commissione, vediamo quanti mezzi dobbiamo cambiare, quanti biglietti di società diverse dobbiamo comprare, quanti tempi morti ci devono essere prima che arrivi una coincidenza (per chiamarla coincidenza). Se siete convinti che diciamo cose non giuste, facciamo una Commissione, e andiamo a vedere. Solo allora potrete dire "Montanariello, la smetta di dire sciocchezze, abbiamo fatto una Commissione, va tutto bene". Ma non va tutto bene.
Nel migliore dei casi dobbiamo aspettare tre ore, magari anche a Piazzale Roma, dove non ci sono neanche le pensiline, se è una giornata come oggi, dovendo comprare due biglietti di due società diverse, per andare all'ospedale di riferimento della propria ASL a 40 chilometri da casa. Possiamo dire che questo non è quello che noi vogliamo per una Regione, come ci avete descritto, dove tutto è tutto perfetto, e quasi quasi siamo un orologio svizzero.
Questi sono gli elementi che incombono. Molto spesso ci sono le grandi economie, ma quelle le lasciamo a Soranzo, che ieri ci ha spiegato come produrre il PIL a tanto al chilo. Dopo ci sono i grandi bilanci, ma quelli li lasciamo al Presidente, che ieri è venuto, ci ha lanciato un po' di milioni e di miliardi e quando è andato via vedevo che tutti gli correvano dietro, magari, di tutti quelli che ha lanciato restava qualcosa per terra. Poi ci sono quelle cose che noi abbiamo l'orgoglio politico di rivendicare. Ci sono cose che noi politicamente abbiamo l'orgoglio di rivendicare, quelle azioni che mancano e molto spesso sono quelle azioni che impattano nella vita quotidiana della gente. Sono quelle azioni che non rientrano nei grandi dibattiti dei salotti politici, ma sono quelle azioni che il cittadino che la mattina si alza vede che impattano nella sua vita quotidiana.
Avere un medico di medicina generale più vicino, e magari da Campolongo non dover andare a Camponogara o viceversa vuol dire non attraversare la Romea, se deve andare a farsi prescrivere la pillola della pressione. Andare in ospedale e trovare una corriera che ti porta ad una pensilina che ti protegge sopra la testa vuol dire molto.
Assessore, siccome non siamo tutti rocce che a petto nudo scaliamo le montagne, ci sta anche chi, quando piove, deve andare a curarsi e vorrebbe la pensilina per non prendere la pioggia in testa. C'è anche questo. Non è un elemento da poco, c'è anche questo. Sono i piccoli gesti di civiltà, i gesti della gentilezza, i gesti dell'attenzione quelli che rendono un territorio gentile più vicino ai cittadini. Questi sono degli spaccati che noi ci sentiamo in qualche modo di evidenziare.
Difesa del suolo. Assessore Calzavara, come dicevo ieri, sfatiamo questo mito della difesa del suolo. Tecnicamente sarà corretto, ma io rinnego questa idea che, quando si interviene nei litorali in difesa del suolo, devono essere solo scelte ambientali. Ci mancherebbe anche altro, chi è che non vuole mettere a posto i nostri arenili, ma ci sono anche scelte economiche che bisogna fare quando si interviene sugli arenili.
Ripeto e ribadisco, non per essere ripetitivo, ma come rafforzativo, che siamo una regione turistica e abbiamo la nostra offerta balneare che è tra le più complete e attrezzate d'Italia. Io sono un amante dell'Italia, giro le coste italiane, ci sono posti fantastici, ma i servizi che noi abbiamo per la persona e per le famiglie nella costa che va dall'Emilia fino al Friuli, mi permetto di dire, nessuno si offenda, sono i migliori in Italia, sono i più confortevoli. Questo perché abbiamo degli imprenditori – fortunatamente l'hanno fatto gli imprenditori, non con i soldi della Regione Veneto – che sono audaci in questo.
Se abbiamo deciso che siamo una regione turistica e i nostri arenili in alcune zone vengono consumati, per cui chi prima aveva dieci file di ombrelloni adesso ne ha cinque e ha una concessione di vent'anni, deve rinnovare, deve pagare la Bolkestein, deve investire, scusate, ma non è un'impresa come tutte le altre, che, quando decide di fare un business plan – Assessore, sa quello che dico – calcola di dare x ombrelloni, x lettini e, dopo cinque anni, se ne trova la metà?
Scusate, quello non è un imprenditore? Cosa facciamo, se non rientra nel Piano D'Alpaos non gli portiamo la sabbia? Se quell'imprenditore non ha le dune dietro che giustificano il ripascimento, perché in Veneto il ripascimento si fa per fini ambientali, dove c'è la duna, se quello è un povero cristo che sta pagando trent'anni di investimento, cosa facciamo? Non è un imprenditore veneto quello?
Assessore Calzavara, è d'accordo con me che su questo dovremmo avere il coraggio di dire che anche sulla tutela delle coste, avendo deciso di essere una regione turistica, la costa ha una valenza ambientale, certo, ma ha anche una valenza turistico-economica.
Più si sviluppa quel tipo di offerta più l'indotto si genera, più è l'offerta turistica, più è la gente che lavora, più è l'IRPEF che viene pagata. È un pezzo di economia che cresce. Anche su questo io credo che certi ragionamenti vadano fatti. Non è che siccome non ci sono le risorse le cose non ce le dobbiamo dire. Non è che, quando andiamo a fare la spesa al supermercato ragioniamo solo su quello che si può comprare. Si ragiona su tutto e dopo si compra quello che si può comprare.
Ribadiamo che ci sono una serie di elementi, così come sul tema casa. Per gli Italiani la casa è una cosa importante. Noi non abbiamo mica la cultura di fare tutta quanta la vita saltando da una parte all'altra. Una persona mette su famiglia e si sistema quando è riuscita a comprare la casa, a metter su famiglia, trova il luogo dove sviluppare il fulcro di quella che diventa la socialità della sua famiglia, delle relazioni. Anche qui ci vuole un ragionamento politico, perché più la nostra Regione viaggia sotto degli impegni turistici importanti, più non ci sono case per i cittadini.
Il tema che si pone degli affitti brevi, le discussioni a Roma – non entro in merito, Assessore, su questo – ma lei capisce che il tema della casa in una regione a trazione turistica diventa elemento di dibattito di primo livello, elemento di dibattito qualificante.
La gente dai comuni da dove viene lei, Assessore, Jesolo, e da dove vengo io, Chioggia, va via perché non ci sono più case in affitto. Non ci sono più case in affitto perché conviene affittarla d'estate e non mettersi dentro una famiglia tutto l'anno, che magari perde il lavoro. Il Governo ci ha tolto il Fondo Affitti morosi, il Governo ci ha tolto il Fondo, come ricorda sempre bene la nostra collega, Morosità incolpevole. Chi si mette dentro una persona con le condizioni che ci sono?
C'è anche il fatto che non si trova personale disposto a lavorare nei servizi turistici. Ripeto, non sono mica tutti quelli che percepiscono il reddito di cittadinanza. Parlavo questa mattina con un imprenditore, Assessore, mi diceva: "Io riesco ancora a trovare manovalanza nella mia azienda turistica perché ho dieci appartamenti che metto a disposizione di chi viene a lavorare. Quindi, vengono perché hanno l'appartamento". Chi, invece, non ha l'appartamento, come fa ad andare a lavorare su una città turistica che ci vogliono 1.200 euro a settimana? Chi affitta una casa in una città turistica? Abbiamo poco da dare la colpa al reddito di cittadinanza, ai lavativi, al fatto che nessuno vuol far niente. Mancano le condizioni sociali anche per far sì che in alcune policy, in alcune località, in alcuni posti...
Due sono le cose, o noi siamo in grado, cosa improponibile, cosa impossibile, di dire che i salari, nelle zone ricche, seguono l'economia, e non è così perché abbiamo i contratti collettivi nazionali di lavoro, e ogni dieci anni un lavoratore ne perde tre, quindi ne perde tre su cinque, senza contare poi quando chiudono, gli arretrati, se sono 20.000 euro, chiudono con 2.000 parametrati, che diventano 1.000 perché non sono tutti generali, lo fanno a livello intermedio e magari di 2.000 o 1.000 lordi hanno 400 euro. Passi da 20.000 al Game Boy per Natale a tuo figlio, perché è così. Ti arriva la tranche e dici "quest'anno faccio il regalo a Natale a mio figlio". È così.
Io sono uno di quelli che ha avuto gli arretrati di quattro anni ed è andata a finire così. È la storia della contrattazione collettiva nazionale italiana. Però, quando dobbiamo toccare quella economica ci fermiamo tutti, quando arriva il biennio normativo via associazioni di categoria e governi bianchi, rossi o gialli pronti a mettere mano per tirare sempre più il collo a quelli che sono i diritti e le condizioni di qualità del lavoro in Italia.
Detto ciò, il problema della casa è un problema che deve seguire l'impresa perché, se noi non troviamo case nei comuni turistici, Assessore, non si va da nessuna parte. Se uno ha un albergo gli dà una stanza dove dormire, ma se un imprenditore non si può permettere di dare un alloggio la gente di sposta a lavorare non si trova. La gente non può andare a lavorare, anche se prende 3.000 euro al mese, in una località turistica dove l'alloggio gli costa 1.200 euro a settimana. Non è che son diversi dagli universitari, che non trovano posto.
Anche sul tema della casa, Assessore, noi non pretendiamo che voi vendiate il Palazzo Balbi per fare un Piano Marshall sulla casa, ma neanche che, quando si parla di casa sembra quasi che vada tutto bene. Non è che la gente si sveglia la mattina e va a protestare per strada perché non ha nulla da fare. Dai, Vanessa, facciamo un dispetto a Calzavara. Non siamo mica tutti come Polato che vive in un mondo perfetto a Verona, dove ha la fortuna di avere una buona Amministrazione e i problemi non li percepisce. Non siamo mica tutti fortunati come l'amico Polato che ha la fortuna di avere anche una offerta turistica giornaliera grazie a quella bellissima Stella di Natale che ha messo il Sindaco. Avete poco da dire, perché Verona ha cambiato passo e i risultati si vedono. Verona ha cambiato passo! Potete anche in maniera strumentale rosicare all'opposizione. Se noi resteremo qui, voi resterete a Verona all'opposizione, per altri dieci anni. Collega Polato, le conviene stare in Regione, perché là l'Assessore non lo fa più. Vada in Europa se vuole una carriera migliore, perché a Verona l'Assessore non lo fa più.
Mi ha toccato la stella di Natale. Ho speso 40 euro di benzina per andarmi a fare la foto sulla stella di Natale, dopo me la smonta. Non accetto questa demagogia. Collega Polato, stia sul pezzo, non faccia demagogia. Stia sul pezzo! Questo gioco di buttare il pallone in tribuna non ci appartiene! Stia sul pezzo!

PRESIDENTE

Collega Montanariello, eviti di provocare i colleghi. Parli pure di Verona, anche se non c'entra nulla con questa sessione.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Ha ragione. Però, siccome parlavamo di turismo, era prodromico per arrivarci.
Certo, lei ha ragione: l'ho citato. Se volete, lo cito nuovamente: collega Polato. Così può intervenire per fatto personale.
Detto ciò, mi avvio alla conclusione. Stavo facendo ragionamenti molto seri ma – lo ripeto – non c'è niente di male se, dopo due giorni di tensioni, riusciamo a fare un sorriso, se non si offende nessuno. L'importante è continuare a dire le cose importanti che interessano ai nostri cittadini. Allora, provo a chiudere, pur essendo difficile.
Io credo che noi, assessore Calzavara, abbiamo una cosa che divide le nostre visioni. Da una parte c'è la visione di un Veneto eccellente, che guarda agli eccellenti, guarda a quelli che si arrangiano da soli, guarda a un impianto di sanità dove va tutto bene se hai gli schei perché, se non hai gli schei anche il ticket è un peso. Sa, 40 euro di ticket per una persona che prende 1.200 euro al mese, se devi andare tre volte perché ti fanno tre volte gli esami, sono 120 euro. Ve lo dico perché ero uno di quelli che aspettavano il 28 del mese per andare a pagare il ticket. Quindi, sono molto serio. Un Veneto che va bene per chi ha la macchina per andare in ospedale o per chi magari dispone addirittura dell'autista che lo accompagna in ospedale. Un Veneto per chi ha la possibilità di godere della casa di famiglia. Un Veneto per gli studenti che hanno la possibilità di dire "papà, ho trovato una casa a 1.200 euro" e ai quali il papà risponde "ma prendi quella più bella, a 1.300 euro, così se ti viene a trovare tua sorella ha anche posto dove dormire". Un Veneto che guarda a quegli imprenditori che vengono da imprese solide. Invece, se tu sei un'impresa di due giovani, visto che parliamo di giovani imprese, che ha approcciato da qualche anno e ti trovi prima con la pandemia, dopo con la guerra, dopo con il caro-energia, o chiudi o fai un investimento per combattere questi fattori esogeni che hanno caratterizzato il bilancio della tua azienda. Ma non è che a questi possiamo dire che gli diamo quattro schei per il pannello solare, per l'innovazione, per l'acquisto del merlo, altrimenti questi chiudono.
Collega, si vede che non ha mai lavorato. Si informi su cos'è il merlo. Si vede che non ha mai lavorato, assessore Marcato. Si informi su cos'è il merlo, che è passato a cifre esorbitanti. Quando si è seri si è seri!
Dicevo, quelle aziende non reggono. Quelle aziende non reggono se non diamo loro un aiuto economico. Del resto, avere un'azienda che sotto l'aspetto dell'innovazione è avanti vuol dire permetterle di stare sul mercato, permetterle di dare un prodotto alla pari degli altri che hanno fatto investimento, perché le regole del mercato sono peggio di quelle della politica: ti uccidono se non sai stare al passo. E far finta che non esistono aziende, così come cittadini, che restano indietro, continuare a non vederle non vuol dire fare un piacere all'imprenditoria veneta, che è tipicamente piccola e media impresa, ma fare un piacere ai grandi, che diventeranno sempre più grandi. Andate nel Basso Veneto a vedere che cosa sta succedendo in agricoltura: in tre si sono fatti padroni di tutto con questo strumento di dare finanziamenti. In tre si sono fatti padroni di tutto! Non ci sono più i padroncini di dieci ettari. D'altronde, oggi, se non hai il macchinario che ti tira fuori le carote già impacchettate, tu non tiri su nemmeno più le carote, perché non viene più neanche il camion a caricarle nella GDO.
Questi sono temi. Dobbiamo chiederci perché queste piccole imprese chiudono, e perdiamo IRPEF, perdiamo manovalanza, perdiamo tradizioni familiari. Assessore Corazzari, quante aziende sono scomparse sulla strada che la porta a casa, che avevano dieci, quindici, venti ettari? Ora ce ne sono tre che ne hanno duecento. E quelli non sono posti di lavoro persi?
Queste cose che dividono la vostra dalla nostra visione per voi forse saranno elementi, nel senso più bello della parola, di discriminazione e di visione politica nostra, che vogliamo dire che tante cose non vanno bene, ma noi li rivendichiamo. Con questo bilancio, Assessore, abbiamo l'orgoglio di dire che vogliamo rivendicare una visione di Veneto dove esistono anche gli ultimi, che siano giovani, anziani, lavoratori, imprenditori o persone che hanno bisogno di accedere alla casa o alla cura. E li rivendicheremo. Poi, se tutto questo non ci porta consenso, non ci interessa, perché il nostro DNA politico è fatto di una visione dove nella società gli ultimi non devono rimanere da soli.

PRESIDENTE

Dichiaro chiusa la discussione generale.
Sono le ore 18.30. Adesso la Prima Commissione, intendo l'intera Prima Commissione, si riunisce in Sala Legni. Poi, rimane l'Ufficio di Presidenza e l'incontro dove l'Assessore andrà a spiegare la posizione della Giunta in ordine agli emendamenti.
Ripresa dei lavori alle ore 19.00. Faremo un'ora di lavoro, poi una pausa per la cena, dopodiché chiuderemo, mi auguro, a un orario decente. Questo è il programma della serata.
La Seduta è sospesa alle ore 18.31
La Seduta riprende alle ore 19.20

PRESIDENTE

Riprendiamo i lavori.
Colleghi, se ci accomodiamo, riprendiamo i lavori.
Siamo sugli emendamenti al PDL n. 232.
La documentazione dovreste averla. C'erano tutti. Legislativo, si lamentano che sono senza la documentazione. È caricata su Concilium, ci mancherebbe. Comunque, adesso la distribuiamo a chi la vuole anche su carta, per il bene dei nostri alberi. Prima ai Capigruppo, grazie.
Adesso avete tutti la documentazione. Ad ogni modo, ripeto, è caricata su Concilium.
Siamo a pagina 1.
L'emendamento n. 80, pagina 1, presentato dal consigliere Zanoni ed altri, è ritirato.
L'emendamento n. 43, pagina 2, presentato dalla consigliera Ostanel, è ritirato.
L'emendamento n. 22, pagina 3, presentato dalla consigliera Guarda, è ritirato.
L'emendamento n. 95, pagina 4, presentato dalla consigliera Bigon ed altri, è ritirato.
Emendamento n. C0078, pagina 5, presentato dai consiglieri Zanoni, Camani, Zottis, Luisetto, Bigon e Montanariello, articolo 2, comma 1, lettera p), allegato 1, modificativo, che prevede:
All'Allegato 16 sono apportate le seguenti variazioni
MISSIONE PROGRAMMA Legge Regionale di spesa
2024 Variazione proposta
2025 Variazione proposta
2026 Variazione proposta
M03 Ordine pubblico e sicurezza
P0302 Sistema integrato di sicurezza urbana
Titolo I Spese correnti
L.r. n. 48/2012 art. 9 "Norme per l'attuazione coordinata delle politiche regionali a favore della prevenzione del crimine organizzato e mafioso, della corruzione nonché per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile"
+ 100.000,00
+ 100.000,00


M05 Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali
P0502 Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale
L.r. n. 70/1975 "Contributi e spese per l'organizzazione di mostre, manifestazioni e convegni di interesse regionale"
- 100.000,00
- 100.000,00


Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Metto in votazione l'emendamento n. C0078, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento n. 90, pagina 6, presentato dalla consigliera Zottis ed altri, è ritirato.
L'emendamento n. 85, pagina 7, presentato dal consigliere Zanoni, è ritirato.
Emendamento n. C0021, pagina 8, presentato dalla consigliera Guarda, modificativo, che prevede:
All'Allegato 16 di cui alla lettera p) del comma 1 dell'articolo 2 sono apportate le seguenti variazioni:
MISSIONE PROGRAMMA Legge Regionale di spesa
Previsione da pdlr 232 – allegato 16
2024 Variazione proposta
2025 Variazione proposta
2026 Variazione proposta
Missione 03 Ordine pubblico e sicurezza
P0302 Sistema integrato di sicurezza urbana
L.r. n. 24/2020 Normativa regionale in materia di polizia locale e politiche di sisurezza
103.000,00
+ 50.000,00
0,00
0,00
Missione 20 Fondi e accantonamenti
Programma 2001 Fondo di riserva
L.R. 39/2001, art. 18
- 50.000,00
0,00
0,00

0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Metto in votazione l'emendamento n. C0021, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Passiamo alla Missione 4 "Istruzione e diritto allo studio".
Emendamento n. C0052, pagina 10, presentato dai consiglieri Camani, Bigon, Luisetto, Montanariello, Zanoni e Zottis, articolo 2, comma 1, lettera p), allegato 16, modificativo, che prevede:
All'Allegato 16 sono apportate le seguenti variazioni:
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2024 Variazione proposta
2025 Variazione proposta
2026 Variazione proposta
M04 Istruzione e diritto allo studio P04 Istruzione universitaria
Titolo I Spese correnti
Art. 3 c. 1. Lett. c) L.R. 8/1998 "Norme per l'attuazione del diritto allo studio universitario"
+ 14.000.000,00
+ 14.000.000,00


Entrate di Bilancio
Titolo I Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa
Tipologia 10101 Imposte, tasse e proventi assimilati
+ 14.000.000,00
+ 14.000.000,00


Saldo
0,00
0,00
0,00
Prego, collega Camani.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Intervengo ora per illustrare una serie di emendamenti che abbiamo presentato, di cui annuncio il ritiro, sull'aumento dei finanziamenti per le borse di studio. Lo facciamo perché abbiamo appreso dall'Assessore che nel maxiemendamento che verrà proposto dalla Giunta è previsto un incremento della dotazione per le borse di studio. Naturalmente l'aumento di dotazione che la Giunta propone è ancora ampiamente lontano dall'obiettivo principale, cioè quello di garantire a tutti gli studenti idonei non beneficiari il raggiungimento dell'erogazione del sussidio.
Vorrei, però, intendere questa apertura della Giunta nei confronti di questa questione, sulla quale abbiamo molto discusso in queste ore, come un segnale positivo, come un impegno, penso anche stimolato dall'incontro che con tutti i Capigruppo del Consiglio regionale abbiamo organizzato ieri con le organizzazioni studentesche, che sono venute in Consiglio regionale a esprimere le loro preoccupazioni, raccolte evidentemente da tutti i Capigruppo del Consiglio regionale.
Mi sembra un gesto importante, che vogliamo cogliere in senso positivo. Ringraziamo l'assessore Calzavara, e penso di doverlo e poterlo fare a nome di tutti i Capigruppo del Consiglio regionale.
Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
L'emendamento n. 52 è ritirato.
L'emendamento n. 20, pagina 11, presentato dalla consigliera Guarda, è ritirato.
L'emendamento n. 37, pagina 12, presentato dalla consigliera Ostanel, è ritirato.
L'emendamento n. 51, pagina 14, presentato dalla consigliera Camani ed altri, è ritirato.
L'emendamento n. 81, pagina 16, presentato dal consigliere Zanoni, è ritirato.
Emendamento n. C0035, pagina 17, presentato dalla consigliera Ostanel, allegato 16, modificativo, che prevede:
All'allegato 16 sono apportate le variazioni di cui alla tabella che segue:

Variazione 2024
Variazione 2025
Variazione 2026
MISSIONE 05 Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali
Programma 0502 Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale
L.R. 2-2003 Nuove norme a favore dei veneti nel mondo e agevolazioni per il loro rientro - spese correnti
+ 500.000,00
+ 500.000,00
+ 500.000,00
MISSIONE 20 Fondi e accantonamenti
Programma 2001 Fondo di riserva
L.R. 39·2001
- 500.000,00
- 500.000,00
- 500.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Prego, collega Ostanel.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Intervengo perché non ho ancora parlato di cultura e non ho voglia di andare via senza almeno dedicarci due minuti.
È vero che ci abbiamo lavorato tanto nel primo anno, c'era la pandemia, e abbiamo fatto in modo di entrare in questo bilancio senza tagli, che già per quanto riguarda il bilancio della Regione del Veneto è una grande notizia, visto che gli anni precedenti entravamo con dei tagli sulla cultura. È anche vero, però, che non abbiamo aggiunto niente. Infatti, se gli anni scorsi c'erano degli emendamenti della Giunta che arrivavano o a togliere il taglio o ad aumentare i fondi, quest'anno non sono stati previsti rifinanziamenti, se non per alcune piccole iniziative, tra l'altro alcune che a me piacciono molto, penso a quella dei Colli inserita nella legge proposta dal consigliere Zecchinato, che sono state rifinanziate ed entrano nell'ambito della cultura.
È vero che, per quanto riguarda la legge sulla cultura, lo spettacolo dal vivo, i lavoratori della cultura, di cui tanto parliamo in Commissione, in questo bilancio non siamo riusciti... Ed è per me – avrei voluto dirlo all'assessore Corazzari, ma adesso non è presente, comunque glielo ridirò anche fuori – motivo di pensare che dobbiamo ancora fare tanta strada. Dobbiamo continuare il lavoro che abbiamo fatto i primi anni, non dimenticarci che c'è un comparto... Per quanto alcuni abbiano resistito alla pandemia, raccontavo prima che le imprese, soprattutto quelle giovanili, sono in crisi in questa Regione, e tra quelle imprese ce ne sono tante nel mondo della cultura. Quindi, ne chiedo la votazione per lasciare a verbale e agli atti di questo bilancio che sulla cultura in questo bilancio non abbiamo assolutamente fatto abbastanza.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. C0035. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. C0033, presentato dalla consigliera Ostanel, Allegato 16, modificativo, che prevede:
All'Allegato 16 sono apportate le variazioni di cui alla tabella che segue

Variazione 2024
Variazione 2025
Variazione 2026
Missione 05 Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali
P0502 Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale
Titolo 1 Spese correnti
LR 17-2019 Legge Cultura, Art. 9 Modalità di intervento
+ 1.000.000,00
0,00
0,00
Missione 20 Fondi e accantonamenti
Programma 2001 Fondo di riserva
L.R. 39-2001
- 1.000.000,00
0,00
0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Metto in votazione l'emendamento n. C0033. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. C0036, presentato dalla consigliera Ostanel, Allegato 16, modificativo, che prevede:
All'Allegato 16 sono apportate le variazioni di cui alla tabella che segue

Variazione 2024
Variazione 2025
Variazione 2026
Missione 05 Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali
P0502 Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale
Titolo 1 Spese correnti
LR 17-2019 Legge Cultura, Art. 9 Modalità di intervento
+ 700.000,00
0,00
0,00
Missione 20 Fondi e accantonamenti
Programma 2001 Fondo di riserva
L.R. 39-2001
- 700.000,00
0,00
0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Metto in votazione l'emendamento n. C0036. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento n. C0019 a pagina 23, a firma Guarda, è ritirato.
Emendamento n. C0041, presentato dalla consigliera Ostanel, Allegato 16, modificativo, che prevede:
All'Allegato 16 sono apportate le variazioni di cui alla tabella che segue

Variazione 2024
Variazione 2025
Variazione 2026
Missione 05 Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali
P0502 Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale
Titolo 1 Spese correnti
LR 17-2019 Legge Cultura art. 36
+ 500.000,00
0,00
0,00
Missione 20 Fondi e accantonamenti
Programma 2001 Fondo di riserva
L.R. 39-2001
- 500.000,00
0,00
0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Metto in votazione l'emendamento n. C0041. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Politiche giovanili, sport e tempo libero.
Emendamento n. C0046, presentato dalla consigliera Ostanel, Allegato 16, aggiuntivo, che prevede:
All'Allegato 16 sono apportate le variazioni di cui alla tabella che segue

Variazione 2024
Variazione 2025
Variazione 2026
Missione 6 Politiche giovanili, sport e tempo libero
Programma 0602 Giovani
Titolo 1 Spese correnti
LR 17/2008 Promozione del protagonismo giovanile e della partecipazione alla vita sociale
+ 7.000.000,00
+ 7.000.000,00
+ 7.000.000,00
ENTRATE DI BILANCIO
Titolo I Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa
Tipologia 10101 Imposte, tasse e proventi assimilati
+ 7.000.000,00
+ 7.000.000,00
+ 7.000.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Prego, collega Ostanel.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Intervengo velocemente. Questo è l'emendamento sulle politiche giovanili. Lo ridico, abbiamo messo dei fondi sugli impianti sportivi, nell'emendamento della Giunta: 10 milioni di euro per gli impianti sportivi perché, viene detto, sono una delle realtà dove tantissimi giovani si attivano. Vero, però una politica giovanile è una cosa diversa, è un intervento unico, una legge definita, definitiva, che abbia dentro un capitolo di bilancio dedicato ai giovani con diverse azioni. È vero che i giovani fanno sport e devono avere impianti utili, ma non è vero che una volta che finanziamo gli impianti sportivi i giovani stanno bene.
Le Regioni che si rispettano hanno una legge dedicata ai giovani, con dei fondi. Il presidente Zaia, lo ripeto, ha presentato una proposta che non è mai stata messa in discussione, con una dotazione di 10 milioni di euro, che sarebbero il minimo necessario. In questo emendamento ne ponevo 7, perché era quello che ero riuscita a ricavare nella manovra emendativa sull'IRAP. Spero che l'anno prossimo, anche magari con la volontà della Giunta di fare un lavoro vero sui giovani, possa trovare accoglimento.
Lo metto, quindi, al voto.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. C0046. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. C0045, presentato dalla consigliera Ostanel, Allegato 16, aggiuntivo, che prevede:
All'Allegato 16 sono apportate le variazioni di cui alla tabella che segue

Variazione 2024
Variazione 2025
Variazione 2026
Missione 6 Politiche giovanili, sport e tempo libero
Programma 0602 Giovani
Titolo 1 Spese correnti
LR 17/2008 Promozione del protagonismo giovanile e della partecipazione alla vita sociale
+ 4.000.000,00
+ 4.000.000,00
+ 4.000.000,00
Missione 20 Fondi e accantonamenti
Programma 2001 Fondo di riserva
L.R. 39-2001
- 4.000.000,00
- 4.000.000,00
- 4.000.000,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. C0045. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Turismo.
Emendamento n. C0018 presentato dalla consigliera Guarda, che prevede:
All'Allegato 16 di cui alla lettera p) del comma 1 dell'articolo 2 sono apportate le seguenti variazioni:
MISSIONE PROGRAMMA Legge Regionale di spesa
Previsione da pdlr 232 – allegato 16
2024 Variazione proposta
2025 Variazione proposta
2026 Variazione proposta
Missione 07 Turismo
P0701 Sviluppo e valorizzazione del turismo
Titolo I Spese correnti
L.r. n. 9 16 febbraio 2018 Disposizioni regionali per il turismo equestre e la valorizzazione delle attività con gli equidi, art. 3, commi 6 e 7
0,00
+ 50.000,00
0,00
0,00
Missione 20 Fondi e accantonamenti
Programma 2001 Fondo di riserva
L.R. 39/2001, art. 18
- 50.000,00
0,00
0,00

0,00
0,00
0,00
Metto in votazione l'emendamento n. C0018. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Edilizia abitativa e territorio.
L'emendamento n. C0083 a pagina 33, presentato dal consigliere Zanoni, è ritirato.
Tutela ambientale.
Emendamento n. C0039 presentato dalla consigliera Ostanel, allegato 16, modificativo, che prevede:
All'Allegato 16 sono apportate le variazioni di cui alla tabella che segue

Variazione 2024
Variazione 2025
Variazione 2026
Missione 09 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente
Programma 0905 Aree protette, parchi naturali, protezione naturalistica e forestazione
Titolo 1 Spese correnti
LR 40-1984 Nuove norme per la istituzione di parchi e riserve naturali regionali
+ 1.000.000,00
0,00
0,00
Missione 20 Fondi e accantonamenti
Programma 2001 Fondo di riserva
L.R. 39-2001
- 1.000.000,00
0,00
0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Metto in votazione l'emendamento n. C0039. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento n. C0057 presentato dal consigliere Montanariello è ritirato.
L'emendamento n. C0079 presentato dal consigliere Zanoni ed altri è ritirato.
L'emendamento n. C0017 presentato dalla consigliera Guarda è ritirato.
L'emendamento n. C0038 presentato dalla consigliera Ostanel è ritirato.
L'emendamento n. C0073 presentato dal consigliere Zanoni ed altri è ritirato.
Diritto alla mobilità e trasporti.
Emendamento n. C0064, pagina 44, presentato dai consiglieri Montanariello, Camani, Bigon, Luisetto, Zanoni, Zottis, articolo 2, comma 1, lettera p), allegato 16, modificativo, che prevede:
All'Allegato 16 sono apportate le seguenti variazioni:
MISSIONE PROGRAMMA Legge Regionale di spesa
2024
Variazione proposta
2025
Variazione proposta
2026
Variazione proposta
M10 Trasporti e diritto alla mobilità
P02 Trasporto pubblico locale
Titolo I Spese correnti
LR 25/1998 artt. 20 e 32 "Disciplina e organizzazione del trasporto pubblico locale"
+ 15.000.000,00
+ 15.000.000,00


Entrate di bilancio
Titolo I Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa
Tipologia 10101 Imposte, tasse e proventi assimilati
+ 15.000.000,00
+ 15.000.000,00


Saldo
0,00
0,00
0,00
Basta un cenno. Io aspetto un cenno da voi. Non ho problemi, posso fare anche catene di montaggio, però per educazione aspetto un cenno.
Metto in votazione l'emendamento n. C0064. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento n. C0059 presentato dal consigliere Montanariello è ritirato.
L'emendamento n. C0027 presentato dalla consigliera Ostanel è ritirato.
Soccorso civile.
L'emendamento n. C0069 presentato dalla consigliera Bigon è ritirato.
Diritti sociali e politiche della famiglia.
L'emendamento n. C0071 presentato dalla consigliera Luisetto è ritirato.
L'emendamento n. C0032 presentato dalla consigliera Ostanel è ritirato.
L'emendamento n. C0013 presentato dalla consigliera Guarda è ritirato.
L'emendamento n. C0014 presentato dalla consigliera Guarda è ritirato.
Emendamento n. C0060, pagina 58, presentato dai consiglieri Montanariello, Camani, Bigon, Luisetto, Zanoni, Zottis, articolo 2, comma 1, lettera p), allegato 16, che prevede:
All'Allegato 16 sono apportate le seguenti variazioni:
MISSIONE PROGRAMMA Legge Regionale di spesa
2024
Variazione proposta
2025
Variazione proposta
2026
Variazione proposta
M12 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia
P1202 Interventi per la disabilità
Titolo I Spese correnti
LR 16/2007 art. 3 c. 1 lett. e) f) h) "Disposizioni generali in materia di eliminazione delle barriere architettoniche"
+ 2.000.000,00
+ 2.000.000,00


M20 Fondi e accantonamenti
P2001 Fondo di riserva
L.R. n. 39/2001 art. 18
- 2.000.000,00
- 2.000.000,00


Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Mettiamo in votazione l'emendamento n. C0060. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. C0009 della consigliera Guarda, pagina 59, ritirato.
Emendamento n. C0012, pagina 60, della consigliera Guarda, ritirato.
Emendamento n. C0042 presentato dalla consigliera Ostanel, allegato 16, modificativo, che prevede:
All'Allegato 16 sono apportate le variazioni di cui alla tabella che segue

Variazione 2024
Variazione 2025
Variazione 2026
Missione 12 "Diritti sociali, politiche sociali e famiglia"
Programma 04 "interventi per soggetti a rischio di esclusione sociale"
Titolo 1 Spese correnti
L.R. 49·1982 Competenza e disciplina degli interventi in materia di prevenzione, cura, riabilitazione e reinserimento sociale dei dipendenti da sostanze stupefacenti, psicotrope e da alcool
+ 1.000.000,00
0,00
0,00
Missione 20 Fondi e accantonamenti
Programma 2001 Fondo di riserva
L.R. 39-2001
- 1.000.000,00
0,00
0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Metto in votazione l'emendamento n. C0042. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. C0053, Camani ed altri, ritirato.
Emendamento n. C0024, presentato dalla collega Ostanel, ritirato.
Emendamento n. C0023, sempre Ostanel, ritirato.
Emendamento n. C0011, della consigliera Guarda, ritirato.
Emendamento n. C0066, Bigon ed altri, ritirato.
Emendamento n. C0065, ancora Bigon ed altri, ritirato.
Emendamento n. C0010, Guarda, ritirato.
Emendamento n. C0087, Zottis ed altri, ritirato.
Emendamento n. C0088, Zottis, ritirato.
Emendamento n. C0070, presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zottis, Montanariello, Zanoni, articolo 2, comma 1, lettera p), allegato 16, che prevede:
All'Allegato 16 sono apportate le seguenti variazioni:
MISSIONE PROGRAMMA Legge Regionale di spesa
2024
Variazione proposta
2025
Variazione proposta
2026
Variazione proposta
M12 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia
P05 Interventi per le famiglie
Titolo I Spese in conto capitale
LR 20/2020 art. 11 " Interventi a favore delle famiglie monoparentali e per i genitori separati o divorziati in situazioni di difficoltà economica"
+ 5.000.000,00
+ 5.000.000,00


M20 Fondi e accantonamenti
P01 Fondo di riserva
L.R. n. 39/2001 "Ordinamento del bilancio e della contabilità della regione"
Art. 17 - Titolo I Spese correnti
Art. 18 - Titolo I Spese correnti
M20 Fondi e accantonamenti
P03 Altri Fondi
L.R. n. 39/2001 "Ordinamento del bilancio e della contabilità della regione"
Art. 20 - Titolo I Spese correnti
-
- 1.500.000,00
- 2.000.000,00
- 1.500.000,00


Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Metto in votazione l'emendamento n. C0070. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. C0044 presentato dalla consigliera Ostanel, allegato 16, modificativo/aggiuntivo, che prevede:
All'Allegato 16 sono apportate le variazioni di cui alla tabella che segue

Variazione 2024
Variazione 2025
Variazione 2026
Missione 12 "Diritti sociali, politiche sociali e famiglia"
Programma 04 "interventi per il diritto alla casa"
Titolo 1 Spese correnti
L.R. 3-2013 Legge finanziaria regionale per l'esercizio 2013 art. 11 co.1 lett. c)
+ 2.000.000,00
0,00
0,00
Missione 20 Fondi e accantonamenti
Programma 2001 Fondo di riserva
L.R. 39-2001
- 2.000.000,00
0,00
0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Prego, collega Ostanel.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Presidente, intervengo velocemente. La coperta è corta, lo sappiamo. Sono state però aggiunte delle risorse, ma non sull'edilizia residenziale o sul fondo affitti. Tenevo a dire che questa è una delle emergenze. Ricordiamoci, nell'assestamento, nel lavoro che faremo nel 2024, di prendere in carico questo tema perché su questo non abbiamo fatto abbastanza.

PRESIDENTE

Bene.
Metto in votazione l'emendamento n. C0044. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. C0055, presentato dai consiglieri Camani, Bigon, Luisetto, Montanariello, Zanoni, Zottis, articolo 2, comma 1, lettera p), allegato 16, che prevede:
All'Allegato 16 sono apportate le seguenti variazioni:
MISSIONE PROGRAMMA Legge Regionale di spesa
2024
Variazione proposta
2025
Variazione proposta
2026
Variazione proposta
M12 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia
P05 Interventi per il diritto alla casa
Titolo I Spese correnti
LR 3/2013 - art. 1 comma 1 lett. c)
6.000.000,00


M20 Fondi e accantonamenti
P01 Fondo di riserva
L.R. n. 39/2001 "Ordinamento del bilancio e della contabilità della regione"
Art. 17 - Titolo I Spese correnti
Art. 18 - Titolo I Spese correnti
M20 Fondi e accantonamenti
P03 Altri Fondi
L.R. n. 39/2001 "Ordinamento del bilancio e della contabilità della regione"
Art. 20 - Titolo I Spese correnti
M05 Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali
P0502 Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale
L.r. n. 70/1975 "Contributi e spese per l'organizzazione di mostre, manifestazioni e convegni di interesse regionale" – Titolo I Spese correnti
-
- 1.500.000,00
- 2.000.000,00
- 2.000.000,00
- 500.000,00


Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Metto in votazione l'emendamento n. C0055. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. C0026 presentato dalla consigliera Ostanel, allegato 16, modificativo, che prevede:
All'Allegato 16 sono apportate le variazioni di cui alla tabella che segue

Variazione 2024
Variazione 2025
Variazione 2026
Missione 12 "Diritti sociali, politiche sociali e famiglia"
Programma 06 "interventi per il diritto alla casa"
Titolo 1 Spese correnti
L.R. 39-2017 art. 37 co. 3 Norme in materia di edilizia residenziale pubblica
+ 2.000.000,00
0,00
0,00
Missione 20 Fondi e accantonamenti
Programma 2001 Fondo di riserva
L.R. 39-2001
- 2.000.000,00
0,00
0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Metto in votazione l'emendamento n. C0026. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento n. C0093 presentato dalla collega Zottis è ritirato.
Missione Salute.
Emendamento n. C0034, presentato dalla consigliera Ostanel, allegato 16, modificativo, che prevede:
All'Allegato 16 sono apportate le variazioni di cui alla tabella che segue

Variazione 2024
Variazione 2025
Variazione 2026
Missione 13 "Tutela della salute"
Programma 01 "Servizio sanitario regionale – finanziamento ordinario corrente per la garanzia dei LEA"
L.R. 32-1996 "Norme per l'istituzione e il funzionamento dell'Agenzia Regionale per la Prevenzione e protezione ambientale del Veneto (ARPAV)"
Titolo 1 Spese correnti
+ 1.500.000,00
0,00
0,00
MISSIONE 20 Fondi e accantonamenti
Programma 2001 Fondo di riserva
L.R. 39-2001
- 1.500.000,00
0,00
0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Intervengo per dire che l'ho ritirato perché era su ARPAV e c'è stato, da parte della Giunta, un lavoro di aggiunta di 300.000 euro, che spero vada sulle funzioni che io ponevo in questo emendamento, visto che c'è un'emergenza sulla gestione del personale. Quindi l'ho ritirato per questo.
Il successivo, invece, lo ritiro.

PRESIDENTE

L'emendamento n. C0030 della consigliera Ostanel è ritirato. Grazie.
Emendamento n. C0068, presentato dai consiglieri Bigon, Camani, Luisetto, Montanariello, Zanoni, Zottis, articolo 2, comma 1, lettera p), allegato 16, modificativo, che prevede:
All'Allegato 16 sono apportate le seguenti modifiche:
MISSIONE PROGRAMMA Legge Regionale di spesa
2024
Variazione proposta
2025
Variazione proposta
2026
Variazione proposta
Missione 13 "Tutela della salute"
Programma 1301 "Servizio sanitario regionale – finanziamento ordinario corrente per le garanzie dei LEA"
Titolo 1 Spese correnti
L.R. n. 9/2013 "Contratti di formazione specialistica aggiuntivi regionali"
+ 750.000,00
+ 750.000,00


M20 Fondi e accantonamenti
P2001 Fondi di riserva
L.R. n. 39/2001 art. 17
- 750.000,00
- 750.000,00


Saldo
0,00
0,00
0,00

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Velocemente. Grazie, Presidente.
È un emendamento per potenziare la formazione specialistica dei medici; quindi, aggiungere borse di formazione in modo tale che possano essere integrate nei reparti in cui mancano. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei. Quindi, votiamo.
È stato depositato l'emendamento n. C0139 della Giunta, che adesso viene distribuito. Venti minuti per eventuali subemendamenti.
Metto in votazione l'emendamento n. C0068. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. C0072, presentato dalla consigliera Luisetto.
Prego, consigliera.

Chiara LUISETTO (Partito Democratico Veneto)

Lo ritiro perché, come preannunciato prima in discussione generale, ho presentato un ordine del giorno a sostegno degli ATS.

PRESIDENTE

Grazie. È ritirato l'emendamento n. C0072.
L'emendamento n. C0067 presentato dalla consigliera Bigon ed altri è ritirato.
L'emendamento n. C0082 presentato dal consigliere Zanoni e altri è ritirato.
L'emendamento n. C0096 presentato dalla consigliera Zottis e altri è ritirato.
Emendamento n. C0089, presentato dai consiglieri Zottis, Luisetto, Bigon, Camani, Montanariello, Zanoni, articolo 2, comma 1, lettera p) allegato 16, modificativo, che prevede:
All'Allegato 16 sono apportate le seguenti modifiche:
MISSIONE PROGRAMMA Legge Regionale di spesa
2024
Variazione proposta
2025
Variazione proposta
2026
Variazione proposta
M13 "Tutela della salute"
P1301 "Servizio sanitario regionale – finanziamento ordinario corrente per la garanzia dei LEA"
TITOLO 1 Spese correnti
L.R. n. 45/2017 art. 47 "Collegato alla Legge di stabilità regionale 2018 (Finanziamento dei consultori familiari pubblici)"
+ 2.000.000,00
+ 2.000.000,00


M20 Fondi e accantonamenti
P2001 Fondi di riserva
L.R. n. 39/2001 art. 18
- 2.000.000,00
- 2.000.000,00


Saldo
0,00
0,00
0,00
Prego, consigliera Zottis.

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Rapidamente, è un emendamento che ritorna sul tema dei consultori, tema che abbiamo in qualche modo, tra l'altro, portato avanti nel corso degli anni. All'interno del Documento di Economia e Finanza e anche della Nota di aggiornamento si parla di potenziamento dei consultori e questo chiaramente è in linea con quanto pensiamo sia doveroso all'interno di una Regione come la nostra e all'interno di quello che è il tema delle fragilità che tanto abbiamo citato in questi giorni.
Ci aspettavamo, in accordo con quanto definito dalle linee di indirizzo strategiche della Regione, che ci fosse un potenziamento rispetto a quella che era la dotazione iniziale, ricordando che è vero che qualcosa è stato fatto, ma ad oggi siamo comunque sotto standard rispetto a quello che è previsto.
Crediamo che proprio parta dai consultori un accompagnamento ad alcune fragilità per cercare anche di indirizzare alcune scelte e cercare di sostenere le persone maggiormente in difficoltà, vittime di tossicodipendenza, donne che devono fare determinate scelte, famiglie che hanno delle difficoltà di vita quotidiana.
Invece, ci ritroviamo nuovamente a non vedere uno stanziamento di spesa che dovrebbe essere coerente, ripeto, rispetto a quello che comunque è stato dichiarato anche dalla Regione Veneto e rispetto alla situazione odierna.
Grazie.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. C0089. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. C0031, pagina 92, presentato dalla consigliera Ostanel, allegato 16, modificativo, aggiuntivo, che prevede:
All'Allegato 16 sono apportate le variazioni di cui alla tabella che segue:

Variazione 2024
Variazione 2025
Variazione 2026
MISSIONE 13 Tutela della Salute
Programma 1301 Servizio Sanitario Regionale - Finanziamento ordinario corrente per la garanzia dei LEA
Titolo 1 Spese correnti
L.R. 45-2017 collegato alla legge di stabilità regionale 2018
Art. 47 Finanziamento dei consultori familiari pubblici
+ 2.000.000,00
0,00
0,00
MISSIONE 20Fondi e accantonamenti
Programma 2001 Fondo di riserva
L.R. n. 39-2001
- 2.000.000,00
0,00
0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Metto in votazione l'emendamento n. C0031. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento n. C0016, pagina 94, presentato dalla consigliera Guarda, è ritirato.
L'emendamento n. C0047, presentato dal consigliere Boron, è ritirato.
L'emendamento n. C0015, presentato dalla consigliera Guarda, è ritirato.
Emendamento n. C0054, pagina 99, presentato dai consiglieri Camani, Bigon, Luisetto, Montanariello, Zanoni, Zottis, articolo 2, comma 1, lettera p), allegato 16, modificativo, che prevede:
All'Allegato 16 sono apportate le seguenti variazioni:
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2024
Variazione
proposta
2025
Variazione
proposta
2026
Variazione
proposta
M13 TUTELA DELA SALUTE
P1302 SERVIZIO SANITARIO REGIONALE FINANZIAMENTO AGGIUNTIVO PER LIVELLI DI ASSISTENZA SUPERIORI AI LEA
TITOLO I Spese correnti
LR 19/2016 "Istituzione dell'ente di governance della sanità regionale veneta denominato 'azienda per il governo della sanità della regione del Veneto – Azienda zero'. Disposizioni per la individuazione dei nuovi ambiti territoriali delle aziende ULSS."
+ 2.000.000,00
+ 2.000.000,00


M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P2001 FONDI DI RISERVA
L.R. n. 39-2001 – art. 18
- 2.000.000,00
- 2.000.000,00


Saldo
0,00
0,00
0,00
Prego, collega Camani.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Molto velocemente perché ritirerò l'emendamento, però approfitto della presenza dell'assessore Lanzarin per attirare la sua attenzione su una questione che a me sembra molto seria, che riguarda lo screening mammografico di prevenzione nella lotta contro i tumori nella nostra Regione.
Come lei sa, in questa Regione, se hai più di cinquant'anni, hai diritto allo screening mammografico. Abbiamo autorizzato una sperimentazione che faceva scendere questa età fino ai 45 anni nell'ULSS 6. Da quello che a noi risulta è stata una sperimentazione utile, che è stata molto apprezzata dalle donne e che io credo debba essere un modello che proviamo ad estendere non più in termini di sperimentazione, ma come presidio generale per la nostra sanità veneta.
Ogni anno, come lei sa, ospitiamo, grazie alla collega Rizzotto, in questo Consiglio le associazioni che della lotta ai tumori e dello screening fanno la loro ragione di vita. Credo che dovremmo organizzare o pensare come obiettivo del breve periodo di questo Consiglio regionale a un impegno nella direzione di abbassare l'età da cui far partire lo screening mammografico.
Magari insieme a lei riusciamo a quantificare la spesa. Penso sia un'azione coerente con l'impegno che la consigliera Rizzotto e tutto il Consiglio ogni anno dedicano a questo tema così importante.
Quindi, ritiro l'emendamento, ma approfitto per sottoporre all'Assessore questa questione che mi sembra molto rilevante.

PRESIDENTE

Assessore Lanzarin, prego.

Ass.ra Manuela LANZARIN

Per rassicurare la consigliera Camani che noi abbiamo già predisposto lo screening dai 45 anni in su all'interno del Piano di prevenzione 2020-2025. Quindi, entro il 2025 noi, comunque, lo screening lo abbassiamo a 45 anni. Rimarrà il progetto sperimentale dello IOV, perché fa scendere l'età in caso di familiarità o di altro.

PRESIDENTE

L'emendamento n. C0054 è ritirato.
Emendamento n. C0091, presentato dai consiglieri Zottis, Bigon, Camani, Luisetto, Montanariello, Zanoni, articolo 2, comma 1, lettera p), allegato 16, modificativo, che prevede:
All'Allegato 16 sono apportate le seguenti modifiche:
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2024
Variazione
proposta
2025
Variazione
proposta
2026
Variazione
proposta
M13 TUTELA DELA SALUTE
P1302 SERVIZIO SANITARIO REGIONALE FINANZIAMENTO AGGIUNTIVO PER LIVELLI DI ASSISTENZA SUPERIORI AI LEA
TITOLO I Spese correnti
LR 19/2016 "Istituzione dell'ente di governance della sanità regionale veneta denominato 'azienda per il governo della sanità della regione del Veneto – Azienda zero'. Disposizioni per la individuazione dei nuovi ambiti territoriali delle aziende ULSS."
+ 1.000.000,00
+ 1.000.000,00


M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P2001 FONDI DI RISERVA
L.R. n. 39-2001 – art. 18
- 1.000.000,00
- 1.000.000,00


Saldo
0,00


Prego, collega Zottis.

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Chiaramente lo ritiro, visto che, quando lo avevamo presentato non ci era stata ancora illustrata la scelta della Giunta di andare avanti per quanto riguarda la copertura dello screening neonatale. Poi verrà presentato, come ho già annunciato, un ordine del giorno, che andiamo a completare con una parte dell'emendamento per quanto riguarda le reti fisiatriche.
Grazie.

PRESIDENTE

L'emendamento n. C0091 è ritirato.
Emendamento n. C0007, pagina 101, presentato dalla consigliera Guarda, che prevede:
All'Allegato 16 di cui alla lettera p) del comma 1 dell'articolo 2 sono apportate le seguenti variazioni:
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2024
Variazione
proposta
2025
Variazione
proposta
2026
Variazione
proposta
Missione 13 SERVIZIO SANITARIO REGIONALE - FINANZIAMENTO ORDINARIO CORRENTE PER LA GARANZIA DEI LEA
Programma 1307 ULTERIORI SPESE IN MATERIA SANITARIA
LR. 60 28/12/1993 Tutela degli animali d'affezione e prevenzione del randagismo
+ 100.000,00


Missione 20 Fondi e accantonamenti
Programma 2001 Fondo di riserva
L.R. n. 39/2001 art. 18
- 100.000,00


Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Prego, collega Guarda.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Chiedo di votare questo emendamento per un semplice motivo: i problemi della gestione del randagismo e della gestione delle colonie, ma anche delle necessità legate ad altri animali, che sono prevalentemente presi in carico, da un punto di vista economico, dalle associazioni e dai volontari, quindi in maniera personale, sono problemi che devono essere affrontati.
Abbiamo due progetti di legge che sono stati depositati in questa legislatura, ma che lo erano già nella precedente, perché la norma relativa alla questione degli animali d'affezione deve essere affrontata degnamente.
Da questo punto di vista, specie per quanto riguarda la gestione delle colonie feline, è necessario implementare il personale veterinario per garantire un servizio di sterilizzazione adeguato e creare dei percorsi che possano aiutare le associazioni a non sobbarcarsi, in maniera praticamente esclusiva, i costi della gestione delle emergenze locali.
Tutto questo deve essere realizzato, deve essere fatto, perché è una responsabilità di cui ci siamo presi carico attraverso delle norme regionali ed è una responsabilità che ci si è presi anche da un punto di vista elettorale, perché nei nostri territori, quando ci sono inaugurazioni da fare, come noi ci siete anche voi e, come noi ci impegniamo per cercare di portare il tema in questa regione... Alcuni di voi.

PRESIDENTE

Sospendiamo una mezz'oretta? Prego, collega Guarda.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Di conseguenza, ritengo che si debba passare non soltanto dalle parole ai fatti, ma dalle parole alle azioni concrete e anche agli stanziamenti come questo.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. C0007. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. C0076, presentato dal consigliere Zanoni, articolo 2, comma 1, lettera p), allegato 16, che prevede:
All'Allegato 16 sono apportate le seguenti modifiche:
MISSIONE PROGRAMMA Legge regionale di spesa
2024
Variazione
proposta
2025
Variazione
proposta
2026
Variazione
proposta
M13 TUTELA DELA SALUTE
P07 ULTERIORI SPESE IN MATERIA SANITARIA
Titolo I Spese correnti
L.R. n. 60/1993 art. 5, C. 4 "Tutela degli animali d'affezione e prevenzione del randagismo" (sterilizzazione felina)
+ 150.000,00
+ 150.000,00
0,00
0,00
M20 FONDI E ACCANTONAMENTI
P2001 FONDO DI RISERVA
L.R. n. 39-2001 art. 18
- 150.000,00
- 150.000,00
0,00
0,00
Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Prego, collega Zanoni.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

È un emendamento che prevede degli interventi per quanto riguarda gli animali d'affezione e la questione delle sterilizzazioni.
L'Assessore ha, nei suoi cassetti, tre interrogazioni alle quali ancora non abbiamo avuto risposta, perché da tutti i territori del Veneto stanno arrivando moltissime segnalazioni. Le associazioni che si occupano di questo, che poi naturalmente fanno riferimento ai tanti Sindaci che stanno seguendo anche loro la questione hanno bisogno che la Regione intervenga per incentivare questa attività che viene fatta, ma in misura ridotta e che, dopo il Covid, è stata ridotta ulteriormente ed è fuori controllo.
Questo anche perché, come dicono gli stessi suoi dirigenti, Assessore, che si occupano dei servizi veterinari, con la questione delle stagioni che si sono allungate, più calde e quindi i cambiamenti climatici, abbiamo un calore in più delle gatte e quindi abbiamo gatti ovunque. È vero quello che diceva prima la collega Guarda, molto spesso ci troviamo anche con colleghi di maggioranza quando vengono inaugurati i nuovi centri di recupero di animali d'affezione.
Bisognerebbe trasformare quella volontà, quell'interessamento in fatti concreti perché, altrimenti, le associazioni non sanno più come gestire questo fenomeno molto preoccupante. è una questione giustamente sanitaria, tant'è vero che fa capo anche all'Assessore alla sanità.
Speriamo che presto vengano esaminate le interrogazioni e ci siano delle risposte.

PRESIDENTE

Collega Montanariello, prego.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Assessore, mi accodo perché il tema è molto serio.
Molto spesso il privato sterilizza il proprio gatto, però nelle colonie feline – le parlo da volontario, le porto l'esempio della nostra associazione – abbiamo cinque sterilizzazioni a settimana con l'ASL. Capisce bene che in un territorio come la parte sud della provincia di Venezia con l'ASL 3 con cinque sterilizzazioni non fai niente. Immagini cosa accade in tutte le varie realtà.
Assessore, intanto va detto che, quando viene sterilizzato un felino gran parte del costo non lo ha solamente la ASL, ma anche il volontariato, perché una volta sterilizzato il gatto tu lo devi tenere cinque giorni nella gabbietta, se è maschio tre giorni, se è femmina cinque, perché non puoi liberarlo. Devi in quei giorni dargli il mangiare con dentro le medicine, perché ha subito un intervento e quindi, non essendoci gattili oppure oasi feline, vuol dire averlo nel garage di casa. Vuol dire aprire la gabbietta, pulire sotto il panno. È una vera e propria cura dedicata, che avviene, perché non è che tu dopo l'intervento lo puoi liberare, ci sono i punti, le graffette.
Questa è un'azione che l'ASL fa, ma la fa grazie anche a tante associazioni di volontariato. Assessore, se non ci fossero quelle, l'ASL sterilizza il felino, però non lo puoi mettere nella colonia perché si aprono i punti, devi dargli gli antibiotici. È un lavoro che avviene insieme ASL e volontari.
Assessore, le riporto un esempio di dove non sono bastate le sterilizzazioni, che tra l'altro sono tante, ma non necessarie. Per riconoscere un gatto sterilizzato spesso si taglia la punta dell'orecchio. Nella colonia come distingui un gatto sterilizzato? Spesso si taglia un po' il lobo dell'orecchio. Lo so perché ho due colonie, le ho censite.
Il problema è che, quando scappa un gatto e non c'è la sterilizzazione pronta, Assessore, l'anno dopo vuol dire aver buttato a mare il lavoro di tre o quattro anni, perché quel gatto fa due cucciolate e vuol dire avere dieci, dodici gattini che crescono. Quelli non li becchi più, cominci a ripopolare dappertutto.
Dopo cosa succede? Che un gatto piccolo cade...

PRESIDENTE

Lasciamo terminare il collega Montanariello, per favore.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Mi fa piacere che vi faccia sorridere la tutela degli animali. Qualcuno diceva che la civiltà si misura da come si trattano gli animali. Non è una cosa da poco. Se volete ridere, ridete. Io non rido e continuo a parlare.
Assessore, c'è anche un tema. Quando, come succede spesso, una cucciolata non viene intercettata perché il gatto non è sterilizzato, quel cucciolo si può fare male, può andare sotto una macchina, può cadere, con altre spese perché la gente lo porta all'ASL e sono soldi che l'ASL deve dare perché deve curarlo.
Sarà bello, domani, un bell'articolo: "Quando parli di tutela animale, Fratelli d'Italia ride in Aula. Quando in Veneto parli della tutela animali, Fratelli d'Italia ride in Aula".
Penso che se ci fosse stato il presidente Zaia qui, che ha più buonsenso di voi, vi avrebbe già messi a tacere, collega Formaggio. Del suo ristorante non ce ne importa niente, faccia il Consigliere!
Presidente, possiamo sospendere, perché non c'è rispetto? Mi va bene che disturbino, ma non...

PRESIDENTE

Continuiamo, prego.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Riprendo daccapo, Presidente, per ripicca, perché mi hanno interrotto. Riprendo daccapo per ripicca, perché mi hanno preso in giro.

PRESIDENTE

Lasciate terminare il collega Montanariello, grazie.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Siccome ho un'ora e ventiquattro minuti, ogni volta che mi prendete in giro, ricomincio. Mi prendete in giro perché amo gli animali? Fatelo con orgoglio e prendetemi in giro.
Prendetemi in giro.

PRESIDENTE

Prego, collega Montanariello, continui.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Assessore, le dicevo che molto spesso il tema delle colonie feline noi lo derubrichiamo come un'azione ordinaria. Però, se in una colonia ci sono sette, otto o dieci gatti, e qualche gatto tu non hai la possibilità di sterilizzarlo perché l'ASL fa sterilizzazioni contingentate, provi a pensare se quel gatto...

PRESIDENTE

Prego, collega Montanariello.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente. Ricomincio daccapo.
Assessore, il tema delle sterilizzazioni è un tema molto delicato, perché sono contingentate. Nel caso nostro, ce ne sono cinque a settimana. Però, Assessore, a volte succede che c'è un lavoro enorme, che richiede un impiego di fondi pubblici, e di questo la ringraziamo, ma richiede anche uno sforzo importante al privato, perché deve avere un locale, una stanza, una taverna, qualche posto dove poter mettere gli animali per il periodo necessario a potergli dare gli antibiotici prima di liberarli.
Può sembrare una fesseria, parliamo comunque di un lavoro costato magari anche decine di migliaia di euro alla collettività, tramite l'ASL, e migliaia di euro in termini di fatiche dei volontariati, ma se non si riesce a sterilizzarli tutti, basta uno, Assessore, e cominciano a ripopolarsi. Così intanto rischiamo incidenti, perché i gatti corrono lungo le strade in mezzo al traffico di moto e macchine; quindi, c'è anche una questione di sicurezza, ma poi c'è anche il tema che costa di più all'ASL, perché magari questi gatti che nascono si fanno male e la gente cosa fa? Trova il gatto randagio e lo porta all'ASL o all'ambulatorio, con un costo per la collettività.
Il tema delle sterilizzazioni, Assessore, è importante. Io ho adottato due colonie e, poiché ne ho la possibilità, li faccio sterilizzare a spese mie. Ma magari lasciamo per le colonie le sterilizzazioni pubbliche. Però, Assessore, è fondamentale, perché basta un 10% di felini non sterilizzati per annacquare il lavoro fatto con il restante 90%. Infatti, ho presentato un emendamento anche per le colonie feline.
È una battaglia di civiltà e nell'interesse del denaro pubblico. Quel tot in più può servire a non dilapidare tutto il lavoro fatto prima.
Assessore, so che lei è una persona che ha cuore e di buonsenso, quindi le chiedo di fare una verifica per vedere se si può fare qualcosa di più.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Metto in votazione l'emendamento n. C0076, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento n. 77, pagina 103, presentato dal consigliere Zanoni ed altri, è ritirato.
L'emendamento n. 86, pagina 104, presentato dal consigliere Zanoni, è ritirato.
L'emendamento n. 25, pagina 105, presentato dalla consigliera Ostanel, è ritirato.
L'emendamento n. 6, pagina 107, presentato dalla consigliera Guarda, è ritirato.
Emendamento n. C0008, pagina 109, presentato dalla consigliera Guarda, modificativo, che prevede:
All'Allegato 16 di cui alla lettera p) del comma 1 dell'articolo 2 sono apportate le seguenti variazioni:
MISSIONE PROGRAMMA Legge Regionale di spesa
Previsione da PDLR 232 Allegato 16
2024 Variazione proposta
2025 Variazione proposta
2026 Variazione proposta
Missione 13 Servizio sanitario regionale - Finanziamento ordinario corrente per la garanzia dei LEA
Programma 1307 Ulteriori spese in materia sanitaria
L.R. 27 aprile 2015, n. 6 , art. 27 "Riconoscimento della fibromialgia e dell'encefalomielite mialgica benigna quali patologie
0,00
+ 50.000,00
0,00
0,00
Missione 20 Fondi e accantonamenti
Programma 2001 Fondo di riserva
L.R. 39/2001, art. 18
- 50.000,00
0,00
0,00

0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Prego, collega Guarda.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Vorrei ricordarci che abbiamo degli strumenti per cercare di aiutare le persone con patologie croniche, come l'encefalomielite mialgica benigna. Questo significa che, quando facciamo processi di questo tipo e diamo speranza a gruppi sociali e a realtà associative che si occupano dei malati e delle proprie famiglie, non possiamo poi dimenticarcene e non possiamo più omettere l'impegno di dedicarcene. Quindi, stabilire un finanziamento almeno di 50.000 euro per la legge sul riconoscimento della fibromialgia e dell'encefalomielite mialgica benigna quali patologie rare è un passaggio fondamentale per dare conseguente attenzione a quello che non deve essere uno spot elettorale, ma deve essere un impegno strutturale per venire incontro alle persone di cui, in questo momento, da un punto di vista medico-scientifico si stanno occupando davvero in pochi. Sono persone anche molto giovani, con patologie che provocano una incapacità di proseguire la propria vita normale, che al momento si stanno pagando tutto, proprio perché tale patologia non è riconosciuta come livello essenziale di assistenza, e nel contempo si trovano pure un'Istituzione regionale che ha promesso di intervenire nell'ambito della ricerca e che non lo sta facendo.
Per questo motivo ho voluto presentare questo emendamento. Tuttavia, confidando che questa condivisione possa aver perlomeno aperto uno spiraglio di possibile discussione nei prossimi anni, ritiro questo emendamento.

PRESIDENTE

L'emendamento n. C0008 è ritirato.
Passiamo alla Missione 14 "Sviluppo economico e competitività".
L'emendamento n. C0094, pagina 111, presentato dalla consigliera Zottis ed altri, è ritirato.
L'emendamento n. C0040, pagina 112, presentato dalla consigliera Ostanel, è ritirato.
L'emendamento n. C0028, pagina 115, presentato dalla consigliera Ostanel, è ritirato.
L'emendamento n. C0058, pagina 117, presentato dal consigliere Montanariello, è ritirato.
Passiamo alla Missione 16 "Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca".
L'emendamento n. C0004, pagina 119, presentato dalla consigliera Guarda, è ritirato.
L'emendamento n. C0092, pagina 120, presentato dalla consigliera Zottis ed altri, è ritirato.
Emendamento n. C0084, pagina 121, presentato dal consigliere Zanoni, articolo 2, comma 1, lettera p), allegato 16, modificativo, che prevede:
All'Allegato 16 sono apportate le seguenti variazioni
MISSIONE PROGRAMMA Legge Regionale di spesa
2024 Variazione proposta
2025 Variazione proposta
2026 Variazione proposta
M16 Agricoltura politiche agroalimentari e pesca
P1601 Sviluppo del settore agricolo e del sistema agroalimentare
Titolo I Spese correnti
L.R. 36/2019 "Sostegno e promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale ed agroalimentare della canapa (canapa sativa L.)"
+ 500.000,00


M20 Fondi e accantonamenti
P01 Fondo di riserva
L.R. n. 39/2001 "Ordinamento del bilancio e della contabilità della regione'
Art. 17 - Titolo I Spese correnti
- 500.000,00


Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Prego, collega Zanoni.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Presidente, l'emendamento lo ritiro, ma volevo ricordare come questa legge, nata con l'entusiasmo di tutta l'Aula, una legge che punta a far ripartire la coltivazione e la filiera agroindustriale e agroalimentare della canapa, sia svanita perché non si danno i fondi sufficienti. Quindi, credo che per il prossimo bilancio, visto che questo va così, ci si debba veramente ripensare perché, se abbiamo fatto la legge dobbiamo anche farla funzionare.
Ritiro l'emendamento.

PRESIDENTE

L'emendamento n. C0084 è ritirato.
L'emendamento n. C0003, pagina 122, presentato dalla consigliera Guarda, è ritirato.
L'emendamento n. C0002, pagina 123, presentato dalla consigliera Guarda, è ritirato.
L'emendamento n. C0074, pagina 124, presentato dal consigliere Zanoni, è ritirato.
L'emendamento n. C0005, pagina 125, presentato dalla consigliera Guarda, è ritirato.
L'emendamento n. C0075, pagina 127, presentato dal consigliere Zanoni, è ritirato.
Passiamo alla Missione 17 "Energia e diversificazione delle fonti energetiche".
Emendamento n. C0001, pagina 129, presentato dalla consigliera Guarda, modificativo, che prevede:
All'Allegato 16 di cui alla lettera p) del comma 1 dell'articolo 2 sono apportate le seguenti variazioni:
MISSIONE PROGRAMMA Legge Regionale di spesa
Previsione da PDLR 232 Allegato 16
2024 Variazione proposta
2025 Variazione proposta
2026 Variazione proposta
Missione 17 Energia e diversificazione delle fonti energetiche
Programma 1701 Fonti energetiche
L.R. 16/2022 "Promozione dell'istituzione delle comunità energetiche rinnovabili e di autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente sul territorio regionale", art. 3.
200.000,00
+ 50.000,00
0,00
0,00
Missione 20 Fondi e accantonamenti
Programma 2001 Fondo di riserva
L.R. 39/2001, art. 18
- 50.000,00
0,00
0,00

0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Prego, collega Guarda.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

E finanziamola questa legge sulle Comunità energetiche con risorse un pochino più dignitose! Cari colleghi, per piacere. Abbiamo fatto questo progetto di legge insieme, l'abbiamo approvato sulla base di tre progetti, due presentati dalla minoranza e uno presentato dall'assessore Marcato. È una legge che ha un suo grande potenziale, è una legge che al momento, ovviamente, per ingranare anche da un punto di vista degli investimenti ha bisogno di veder ben rodati anche tutti gli atti attuativi a livello nazionale.
Detto questo, nel contempo c'è la possibilità di dare un aiuto, con spese di tipo corrente, che consentirebbero di aiutare i Comuni, specie i più piccoli, penso ai piccoli Comuni che hanno già cominciato in Veneto a organizzarsi, ad affrontare la prima progettazione e le consulenze iniziali, e le Comunità energetiche, anche quelle non formate specificatamente dai Comuni, ad affrontare le prime spese.
Questo perché l'aiuto regionale ci permette di raggiungere un obiettivo primario: le Comunità energetiche non sono di proprietà dei grandi distributori di energia, non sono di proprietà dei fornitori di energia, sono di proprietà delle comunità, hanno uno scopo economico-ambientale, ma anche e soprattutto sociale. Sennò, non si chiamerebbero comunità. Questo è quello per cui sono state pensate le Comunità energetiche. Quindi, noi non possiamo far altro che dare un primo aiuto per far sì che questi piccoli gruppi possano avere un supporto da un punto di vista tecnico e da un punto di vista di progettazione.
Sono sicura che l'entusiasmo che sta dimostrando in questo momento qualche collega di Fratelli d'Italia aiuterà a raggiungere questo obiettivo.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Metto in votazione l'emendamento n. C0001, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Colleghi, sospendiamo i lavori per un'oretta. Ripresa ore 21.15. Grazie.
La Seduta è sospesa alle ore 20.16
La Seduta riprende alle ore 21.28

PRESIDENTE

Colleghi, riprendiamo i lavori.
Invito i colleghi che sono nell'anti-Aula a entrare, per favore.
La parola al collega Villanova, sull'ordine dei lavori.

Alberto VILLANOVA (Zaia Presidente)

Grazie, Presidente.
Chiedo di votare la prosecuzione dei lavori dopo la mezzanotte.

PRESIDENTE

Va bene.
Sono ammessi a parlare un Consigliere a favore e uno contro. Non ci sono interventi.
Metto in votazione la proposta di proseguire i lavori oltre la mezzanotte, se necessario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Proseguiamo con l'esame degli emendamenti.
Emendamento n. C0061, pagina 131, presentato dai consiglieri Montanariello e Zottis, articolo 2, comma 1, lettera p), allegato 16, modificativo, che prevede:
All'Allegato 16 sono apportate le seguenti modifiche:
MISSIONE PROGRAMMA Legge Regionale di spesa
2024 Variazione proposta
2025 Variazione proposta
2026 Variazione proposta
MISSIONE 18 "Relazioni finanziarie con le altre autonomie territoriali"
PROGRAMMA 01 "Relazioni finanziarie con le altre autonomie locali"
Titolo I Spese correnti
L.R. 12/2021 art. 2 "Sviluppo economico e sociale dei Comuni del territorio della Riviera del Brenta"
+ 500.000,00
+ 500.000,00


M20 Fondi e accantonamenti
P2001 Fondo di riserva
L.R. n. 39/2001 art. 18
- 500.000,00
- 500.000,00


Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Metto in votazione l'emendamento n. C0061, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. C0062, pagina 132, presentato dai consiglieri Montanariello e Zottis, articolo 2, comma 1, lettera p), allegato 16, modificativo, che prevede:
All'Allegato 16 sono apportate le seguenti modifiche:
MISSIONE PROGRAMMA Legge Regionale di spesa
2024 Variazione proposta
2025 Variazione proposta
2026 Variazione proposta
MISSIONE 18 "Relazioni finanziarie con le altre autonomie territoriali"
PROGRAMMA 01 "Relazioni finanziarie con le altre autonomie locali"
Titolo I Spese correnti
L.R. 12/2021 art. 2 "Sviluppo economico e sociale dei Comuni del territorio della Riviera del Brenta"
+ 500.000,00
+ 500.000,00


M20 Fondi e accantonamenti
P2001 Fondo di riserva
L.R. n. 39/2001 art. 18
- 500.000,00
- 500.000,00


Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Metto in votazione l'emendamento n. C0062, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. C0063, pagina 133, presentato dai consiglieri Montanariello e Zottis, articolo 2, comma 1, lettera p), allegato 16, modificativo, che prevede:
All'Allegato 16 sono apportate le seguenti modifiche:
MISSIONE PROGRAMMA Legge Regionale di spesa
2024 Variazione proposta
2025 Variazione proposta
2026 Variazione proposta
MISSIONE 18 "Relazioni finanziarie con le altre autonomie territoriali"
PROGRAMMA 01 "Relazioni finanziarie con le altre autonomie locali"
Titolo I Spese correnti
L.R. 12/2021 art. 2 "Sviluppo economico e sociale dei Comuni del territorio della Riviera del Brenta"
+ 500.000,00
+ 500.000,00


M20 Fondi e accantonamenti
P2001 Fondo di riserva
L.R. n. 39/2001 art. 18
- 500.000,00
- 500.000,00


Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Metto in votazione l'emendamento n. C0063, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. C0056, pagina 134, presentato dai consiglieri Montanariello e Zottis, articolo 2, comma 1, lettera p), allegato 16, modificativo, che prevede:
All'Allegato 16 sono apportate le seguenti modifiche:
MISSIONE PROGRAMMA Legge Regionale di spesa
2024 Variazione proposta
2025 Variazione proposta
2026 Variazione proposta
Missione 18 "Relazioni finanziarie con le altre autonomie territoriali"
Programma 01 "Relazioni finanziarie con le altre autonomie locali"
Titolo I Spese correnti
L.R. 12/2021 art. 2 "Sviluppo economico e sociale dei Comuni del territorio della Riviera del Brenta"
+ 200.000,00
+ 200.000,00


M20 Fondi e accantonamenti
P2001 Fondo di riserva
L.R. n. 39/2001 art. 18
- 200.000,00
- 200.000,00


Saldo
0,00
0,00
0,00
Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza.
Metto in votazione l'emendamento n. C0056, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Passiamo alla Missione 19 "Relazioni internazionali".
L'emendamento n. 29, pagina 136, presentato dalla consigliera Ostanel, è ritirato.
Emendamento n. C0139, pagina 137-bis, presentato dalla Giunta, allegato 5-6, modificativo, che prevede:
Agli allegati 5 e 6 sono apportate le seguenti variazioni:
ENTRATA
Variazione proposta

SPESA - MISSIONE - PROGRAMMA - TITOLO
Competenza 2024
Competenza 2025
Competenza 2026

Titolo 4 - Entrate in conto capitale
+7.975.000,00
+3.975.000,00
+3.975.000,00
Tipologia 02.00 - Contributi agli investimenti
+7.975.000,00
+3.975.000,00
+3.975.000,00
DDL 2023 - Art. 78 - Bilancio 01 previsione dello stato per l'anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026 art 78 DDL bilancio
+3.975.000,00
+3.975.000,00
+3.975.000,00
L 2018, n. 145 - Art. 1 - Bilancio di previsione dello stato per l'anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021
+4.00.000,00
0,00
0,00




Tot. entrata
+7.975.000,00
+3.975.000,00
+3.975.000,00




Per l'anno 2024 le variazioni di cassa sono pari alle variazioni di competenza







Missione 01 - Servizi istituzionali, generali e di gestione
-170.000,00
-3.423.000,00
-3.223.000,00
Programma 03 - Gestione economica, finanziaria, programmazione, provveditorato
-220.000,00
-300.000,00
-300.000,00
Spese correnti
(·270.000,00)
(-300.000,00)
(-300.000.00)
Manutenzione automezzi e natanti
+30.000,00
0,00
0,00
L.R. 2001, n. 39 - art. 52 · Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione
-300.000,00
-300.000,00
-300.000,00
Spese in conto capitale
(+50.000,00)
(0,00)
(0,00)
Acquisto di automezzi e natanti
+50.000,00
0,00
0,00
Programma 08 - Statistica e sistemi informativi
+50,000,00
0,00
0,00
Spese correnti
(+50.000,00)
(0,00)
(0,00)
L.R. 2002, n. 8 - Norme sul sistema statistico regionale
+50.000,00
0,00
0,00
Programma 11 - Altri servizi generali
0,00
-3.123.000,00
-2.923.000,00
Spese correnti
(0,00)
(-3.123.000,00)
(-2.923.000,00)
L.R. 1998, n. 3 - Art. 16 - Rinegoziazione mutui
0,00
·3.123.000,00
2.923.000,00
Missione 03 - Ordine pubblico e sicurezza
+50.000,00
0,00
0,00
Programma 02 - Sistema integrato di sicurezza urbana
+50.000,00
0,00
0,00
Spese correnti
(+50.000,00)
(0,00)
(0,00)
L.R. 2012, n. 48 - Misure per l'attuazione coordinata delle politiche regionali a favore delia prevenzione del crimine organizzato e mafioso, della corruzione nonché per la promozione della cultura delia legalità e della cittadinanza responsabile
+50.000,00
0,00
(0,00)
Missione 05 - Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali
+962.000,00
+450.000,00
+450.000,00
Programma 01 - Valorizzazione dei beni di interesse storico
+495.000,00
+300.000,00
+300.000,00
Spese correnti
(+300.000,00)
(+300.000,00)
(+300.000.00)
L.R. 2022, n. 25 - Art. 2 - La grande guerra infinita: collaborazione istituzionale col MEVE, attivazione della rete delle OGD e del Club di prodotto dei luoghi del primo e del secondo conflitto mondiale
+300.000,00
+300,000,00
+300.000,00
Spese in conto capitale
(+195.000,00)
(0,00)
(0,00)
L.R. 1987, n. 44 - Art. 3 - Disciplina del fondo per le opere di urbanizzazione
+195.000,00
0,00
0,00
Programma 02 - Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale
+467.000,00
+150.000,00
+150.000,00
Spese correnti
(+492.000,00)
(+150.000,00)
(+150.000,00)
L.R. 1975, n. 70 - Contributi e spese per l'organizzazione di mostre, manifestazioni e convegni di interesse regionale.
+105.000,00
0,00
0,00
L.R. 2003, n. 3 - Art. 22 - Iniziative di promozione e valorizzazione dell'identità veneta
+47.000,00
0,00
0,00
L.R 2009, n. 1 - Art 11 - Partecipazione della Regione del Veneto alla costituenda Fondazione Ca' Vendramin
-10.000,00
0,00
0,00
L.R. 2010, n. 29 - Norme in materia di promozione e valorizzazione del patrimonio storico e culturale dell'antifascismo, della resistenza e dei correlati eventi accaduti in veneto dal 1943 al 1948
+ 40.000,00
0,00
0,00
L.R. 2016, n. 7 . Art. 18 - Programma regionale per la promozione dei grandi eventi
+180.000,00
0,00
0,00
L.R. 2019, n. 17 - Art. 8 - Legge per la cultura
+10.000,00
0,00
0,00
L.R. 2021, n, 24 - Collaborazione istituzionale con la Fondazione Cini, nella ricorrenza dei settant'anni dalla sua istituzione e dei milleseicento anni dalla fondazione di Venezia
0,00
+150.000,00
+150.000,00
L.R. 2021, n. 25 - Istituzione della giornata regionale per i Colli Veneti
+100.000,00
0,00
0,00
Spese in conto capitale
(-25.000,00)
(0,00)
(0,00)
L.R. 2000, n. 17 - Art. 6 quater - Istituzione delle strade del vino e di altri prodotti tipici del Veneto
·25,000,00
0,00
0,00
Missione 06 · Politiche giovanili, sport e tempo libero
+50,000,00
0,00
0,00
Programma 01 - Sport e tempo libero
+50.000,00
0,00
0,00
Spese in conto capitale
(+50,000,00)
(0,00)
(0,00)
L.R. 2015, n. 8 - Art. 11 - Disposizioni generali in materia di attività motoria e sportiva
+50.000,00
0,00
0,00
Missione 07· Turismo
+300,000,00
+400.000,00
+200.000,00
Programma 01 - Sviluppo e valorizzazione del turismo
+300.000,00
+400.000,00
+200.000,00
Spese correnti
(+300.000,00)
(+400.000,00)
(+200.000.00)
L.R. 2013, n. 11 - Art. 19 - Sviluppo e sostenibilità del turismo veneto
+300.000,00
+400.000.00
+200.000,00
Missione 09 - Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente
+4.275.000,00
+4.275.000,00
+4.275.000,00
Programma 01 - Difesa del suolo
+3.975.000,00
+3,975.000,00
+3.975.000,00
Spese correnti
(+2.000.000,00)
(00,00)
(0,00)
L.R. 2001, n. 11 - Art. 84 - Capo IV - Risorse idriche e difesa del suolo
+1.900.000,00
0,00
0,00
L.R. 16. n. 7 - Art. 29 - Misure per la prevenzione e la riduzione del rischio idraulico e idrogeologico
+ 100.000,00
0,00
0,00
Spese in conto capitale
(+1.975.000,00)
(+3.975.000,00)
(+3.975.000,00)
LR. 2016, N. 7 - Art. 29 - Misure per la prevenzione della riduzione del rischio idraulico e idrogeologico
+1.975.000,00
+3.975.000,00
+3.975.000,00 +3.975.000,00
Art. 29 - "Misure per la prevenzione e la riduzione del rischio idraulico e idrogeologico



Programma 05 - Aree protette, parchi naturali, protezione naturalistica e forestazione
0,00
0,00
0,00
Spese correnti
(+100,000,00)
(0,00)
(0,00)
L.R. 2016, n. 30 - Art. 97 - Contenimento ed eradicazione delle popolazioni di ungulati nel Parco regionale dei Colli Euganei
+100.000,00
(0,00)
(0,00)
Spese in conto capitale
(-100.000,00)
(0,00)
(0,00)
L.R. 2016, n. 30 - Art. 97 - Contenimento ed eradicazione delle popolazioni di ungulati nel Parco regionale dei Colli Euganei
-100.000,00
(0,00)
(0,00)
Programma 08 - Qualità dell'aria e riduzione dell'inquinamento
+300.000,00
+300.000,00
+300.000,00
Spese correnti
(+300.000,00)
(+300.000,00;
(+300.000,00)
L.R. 2016, n. 30 - Art. 41 - Contributi ad ARPAV per attività di carattere ambientale
+300.000,00
+300.000,00
+300.000,00
Missione 11 - Soccorso civile
+30.000,00
0,00
0,00
Programma 01 - Sistema di protezione civile
+30.000,00
0,00
0,00
Spese in conto capitale
( +30,000,00)
(0,00)
(0,00)
L.R. 2018, n. 10 - Art. 4 - Norme per il sostegno e la valorizzazione del personale dei distaccamenti volontari del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco operativi nella Regione Veneto
+30.000,00
0,00
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Missione 12 - Diritti sociali, politiche sociali e famiglia
+75.000,00
0,00
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Programma 04 - Interventi per soggetti a rischio di esclusione sociale
+65.000,00
0,00
0,00
Spese correnti
(+65.000,00)
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(0,00)
L.R. 1987, n. 62 - Istituzione della Commissione regionale per la realizzazione delle pari opportunità tra uomo e donna.
+15.000,00
0,00
0,00
L.R. 2013, n. 5 - Art. 2 - Interventi regionali per prevenire e contrastare la violenza contro le donne
+50,000,00
0.00
0.00
Programma 07 - Programmazione e governo della rete dei servizi sociosanitari e sociali
+10,000,00
0,00
0,00
Spese correnti
(+10.000,00)
(0,00)
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L.R. 2001, n. 11 - Art. 133 - Fondo regionale per le politiche sociali
+10.000,00
0,00
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Missione 13 - Tutela della salute
+750.000,00
+820.000,00
+820.000,00
Programma 02 - Servizio sanitario regionale - Finanziamento aggiuntivo corrente per livelli di assistenza superiori ai LEA
+750.000,00
+820.000,00
+820.000,00
Spese correnti
(+750.000,00)
(+820.000.00)
(+820.000.00)
L.R. 2011, n. 24 - Art. 9 - Norme per la prevenzione. la diagnosi e la cura del diabete mellito dell'età adulta e pediatrica
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