ResocontoVerbali

Seduta del consiglio regionale del 06/02/2024 n. 124

Resoconto n. 124 - 11^ legislatura
Resoconto 124 a Seduta pubblica
Martedì, 6 febbraio 2024
SOMMARIO
Il Presidente Ciambetti, alle ore 10.34, comunica che l'inizio della seduta è rinviato alle ore 10.45.
Assume la Presidenza
Il Presidente Roberto CIAMBETTI
La Seduta inizia alle ore 10.55

PRESIDENTE

Colleghi, buongiorno. Registratevi su Concilium. Grazie.
Diamo inizio alla 124a Seduta pubblica del Consiglio regionale. I lavori si svolgono sulla base dell'ordine del giorno prot. n. 1401 del 1° febbraio 2024.
PUNTO
1


APPROVAZIONE VERBALI DELLE SEDUTE PRECEDENTI

Il PRESIDENTE, poiché nessun Consigliere chiede di fare osservazioni, dichiara che si intende approvato il processo verbale della 123a Seduta pubblica di martedì 23 gennaio 2024.
PUNTO
2


COMUNICAZIONI DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO

Hanno comunicato congedo
Luca ZAIA
Fabiano BARBISAN
Fabrizio BORON
Elisa CAVINATO
Enrico CORSI
Silvia MAINO
Lucas PAVANETTO
I congedi sono concessi.
PUNTO
3



INTERROGAZIONI E INTERPELLANZE

Ai sensi dell'art. 114, comma 3 del Regolamento, l'elenco delle interrogazioni e delle interpellanze, allegato alla Convocazione, è dato per letto.
PUNTI
4 e 5



RISPOSTE DELLA GIUNTA REGIONALE ALLE INTERROGAZIONI E INTERPELLANZE

e

INTERROGAZIONI A RISPOSTA SCRITTA ISCRITTE ALL'ORDINE DEL GIORNO AI SENSI DELL'ARTICOLO 111, COMMA 4, DEL REGOLAMENTO

PRESIDENTE

Cominciamo con le interrogazioni e le interpellanze.
Partiamo dalla IRS n. 454 della collega Guarda.

Interrogazione a risposta scritta n. 454 del 16 novembre 2023 presentata dalla consigliera Guarda relativa a "SCREENING NEONATALE PER L'ATROFIA MUSCOLARE SPINALE (SMA): LA GIUNTA REGIONALE HA RICEVUTO IL PROGETTO PREVISTO DALLA DELIBERAZIONE N. 1564 DEL 2022?"

Prego, collega Guarda.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Questa interrogazione, presentata a novembre dell'anno scorso, riguarda l'attuazione della deliberazione della Giunta regionale del 2013, progetto di esecuzione dello screening neonatale allargato al modello organizzativo, che individuava l'azienda ospedaliera di Padova e l'azienda ospedaliera integrata di Verona, con bacini d'utenza a Padova per lo screening neonatale allargato per i neonati della Provincie di Padova, Venezia, Treviso e Belluno, Verona invece per lo screening neonatale allargato per i neonati di tutte le Province di Verona, Vicenza e Rovigo e lo screening per l'intero bacino regionale.
Nel 2022 c'è stata un'altra deliberazione: "Effettuazione dello screening neonatale allargato per la diagnosi dell'atrofia muscolare spinale (SMA) presso l'azienda ospedaliera universitaria di Padova e l'azienda ospedaliera integrata di Verona".
Rilevato che il provvedimento di Giunta da ultimo richiamato autorizza le Università di Padova e di Verona all'effettuazione dello screening neonatale per l'atrofia muscolare incaricando i direttori generali di predisporre un progetto congiunto di esecuzione dello screening neonatale; che il provvedimento in discorso, al fine di migliorare ulteriormente le azioni di prevenzione delle malattie metaboliche ereditarie, anche in considerazione dei progressi delle tecniche diagnostiche e di favorire la massima uniformità nell'applicazione delle diagnosi precoci neonatali nel territorio regionale, ha incaricato i direttori dell'azienda ospedaliera di Padova e dell'azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona di predisporre un progetto congiunto di esecuzione di screening neonatale allargato per le malattie metaboliche ereditarie, ivi compresa l'individuazione dei bacini di utenza ottimale, che doveva essere oggetto di valutazione e di approvazione da parte del direttore generale dell'Area sanità e sociale. Il termine della consegna del progetto in argomento è stato stabilito in due mesi dall'approvazione della deliberazione del 6 dicembre 2022.
Considerato che la prematura morte di un neonato a soli 35 giorni avvenuta in un ospedale della Provincia di Vicenza a causa di SMA non diagnosticata per tempo impone di insistere affinché si provveda con urgenza all'adozione del decreto di aggiornamento del panel nazionale inerente alla legge del 2016, n. 167, che ha stabilito l'inserimento dello screening neonatale esteso nei Livelli essenziali di assistenza e, al contempo, l'attivazione di tutte le possibili misure di rilievo regionale atte ad includere l'effettuazione dello screening neonatale per la SMA su tutto il territorio regionale.
Tutto ciò premesso, a novembre interrogavo l'Assessore regionale alla sanità e sociale per sapere: uno, se il progetto di cui al punto n. 3 della deliberazione del 2022 è stato trasmesso nei termini previsti; due, quali siano le valutazioni svolte dal direttore dell'Area sanità e sociale, al quale, ai sensi del richiamato punto n. 3, sono rimesse le valutazioni di approvazione del progetto.
Tutto ciò lo spiego semplicemente per contestualizzare l'interrogazione sapendo che, in data successiva alla presentazione di questa interrogazione, è stata effettivamente presa in carico la questione. Ascolto quindi molto interessata la risposta, che sicuramente saprà contestualizzare meglio questo tema, e anche i successivi interventi.
Grazie.

PRESIDENTE

Assessore Lanzarin, prego.

Ass.ra Manuela LANZARIN

Da diversi anni l'esecuzione dello screening neonatale allargato per le malattie metaboliche è oggetto di particolare attenzione da parte della Regione, che già con deliberazione regionale del 23 luglio 2013, quella citata, ne ha approvato il modello organizzativo al fine della relativa applicazione alle aziende sanitarie.
Più recentemente, al fine di promuovere ulteriormente la prevenzione delle malattie metaboliche ereditarie, la diagnosi precoce e di conseguenza il tempestivo trattamento della patologia, con deliberazione della Giunta regionale 6 dicembre 2022, è stato approvato l'avvio dello screening neonatale per l'atrofia muscolare spinale presso l'azienda universitaria di Padova e l'azienda universitaria integrata di Verona, in ragione di quanto previsto dalla legge regionale 27 febbraio 2008.
Nella citata DGR, i direttori generali delle due Aziende ospedaliere sono stati incaricati di elaborare un progetto congiunto di esecuzione dello screening neonatale allargato, individuando, nel contempo, i bacini di utenza ottimale.
Nel mese di gennaio 2023 l'azienda ospedaliera di Padova e l'azienda ospedaliera integrata di Verona hanno trasmesso il progetto congiunto, che è stato valutato positivamente dalla competente Struttura regionale. Al fine di garantire il pieno accordo e le attività da parte delle due aziende ospedaliere, è stato individuato anche un coordinamento del progetto con il compito di organizzare le attività in relazione alla proposta della Regione.
Nel corso dell'intero anno 2023 sono proseguite le attività di screening neonatale allargato per le malattie ereditarie, sia presso l'azienda Università di Padova che l'azienda di Verona. Ciò premesso, nell'intento di implementare le azioni di prevenzione di malattie metaboliche ereditarie, anche in considerazione dei progressi delle tecniche diagnostiche, e di favorire la massima uniformità all'applicazione della diagnosi precoce neonatale all'interno del territorio regionale, con decreto dell'Area del 20 dicembre 2023 sono stati approvati i bacini di utenza dell'azienda ospedaliera Università di Padova e dell'azienda ospedaliera Università di Verona per l'esecuzione dello screening, includendo l'atrofia muscolare spinale presso i punti nascita della Regione del Veneto a partire dal 1° gennaio 2024.
Aggiungo che è stata discussa anche in fase di bilancio, con lo stanziamento di 400.000 euro. Nel 2023 era effettivamente partito presso le due aziende ospedaliere, Padova e Verona. A fine del 2023 abbiamo chiesto di fare un progetto congiunto, trovando anche i finanziamenti, perché sapete che questo è un extra LEA. Abbiamo recuperato, in fase di bilancio, i 400.000 euro extra LEA e dal 1° gennaio 2024 lo screening è garantito su tutto il territorio veneto, con il coordinamento delle due aziende ospedaliere.

PRESIDENTE

Collega Guarda, per la replica, prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Assessore.
Sono molto soddisfatta della risposta. Era esattamente quello che chiedevamo. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie.
Passiamo alla IRI n. 444 a firma del collega Montanariello e altri.

Interrogazione a risposta immediata n. 444 del 8 novembre 2023 presentata dai consiglieri Montanariello, Zottis, Bigon, Camani, Luisetto e Zanoni relativa a "TRASPORTO PUBBLICO LOCALE, A BELLUNO I DISAGI CONTINUANO AD AUMENTARE: FINO A 60 CORSE SALTATE PER MANCANZA DI PERSONALE"

Collega Montanariello, prego.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Premesso che Dolomiti Bus è una società a partecipazione pubblica che riveste una posizione di primaria importanza nella gestione del trasporto pubblico locale nella Provincia di Belluno ed è soggetta a direzione e coordinamento da parte di Autoguidovie S.p.A., la carenza di personale del TPL è ormai cronica in tutta la regione, con le aziende che faticano a reperire nuovi candidati per le tante posizioni rimaste scoperte.
Rilevato che negli ultimi mesi i cittadini della Provincia di Belluno segnalano disservizi crescenti, i quali creano disagio in particolar modo agli studenti, che spesso non hanno altra alternativa per recarsi presso gli istituti scolastici, nella sola giornata di lunedì 6 novembre 2023 le corse non garantite sono state trentanove, con picchi che sono arrivati quasi a sessanta corse saltate nelle scorse settimane.
Evidenziato che sono in corso tra i lavoratori della società Dolomiti Bus trattative per migliorare le condizioni di lavoro e i salari.
La proposta di un aumento di 2 euro l'ora, pari a 164 euro mensili lordi, è stata bocciata dai lavoratori e dalla maggioranza delle sigle sindacali, che hanno chiesto un impegno su una più proficua conciliazione della vita privata con quella lavorativa, messa a repentaglio dai turni resi estenuanti dalla grave carenza di personale.
Considerato che, di fatto, si registra l'impossibilità di garantire il servizio di trasporto pubblico locale con continuità, creando disagi a studenti e lavoratori, nonché disincentivando gli altri cittadini all'utilizzo di un mezzo di trasporto sostenibile dal punto di vista ambientale; che la Regione detiene significative competenze in materia di trasporto pubblico locale, a partire dal riparto dei finanziamenti, motivo per cui si renderebbe sempre più urgente un intervento a supporto delle realtà in difficoltà.
Tutto ciò premesso, si chiede e si interroga l'Assessore regionale alle infrastrutture e ai trasporti per sapere quali provvedimenti ha intenzione di adottare la Giunta regionale al fine di contrastare la grave crisi che sta attraversando il sistema di trasporto pubblico locale nella Provincia di Belluno e garantire la sostenibilità del servizio a medio termine.
Grazie del tempo in più, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Vicepresidente De Berti, prego.

Ass.ra Elisa DE BERTI

Grazie, Presidente.
Con riguardo all'oggetto dell'interrogazione, si premette che il trasporto pubblico locale rappresenta uno dei settori che maggiormente ha risentito in termini negativi delle crisi intervenute negli ultimi anni e sul quale permangono forti criticità a differenza di altri settori, dove la ripresa dell'economia ha attutito in parte gli impatti causati dalla situazione congiunturale sfavorevole.
Dopo le ingenti perdite di utenza dovute all'introduzione delle misure di contrasto e di contenimento della diffusione del SARS Covid-2, nonché l'escalation dei prezzi dei carburanti per autotrazione aumentati a seguito del conflitto Russia-Ucraina, le imprese stanno attraversando un momento di ulteriore difficoltà, dovuto alla carenza di autisti, questione che sta mettendo in notevoli difficoltà non solo il settore del trasporto dei passeggeri, ma anche quello delle merci.
Per questo, al fine di garantire il diritto alla mobilità delle persone e mantenere inalterati gli standard dei servizi erogati nell'ultimo triennio, lo Stato e la Regione sono ripetutamente intervenuti con significativi apporti di risorse in favore delle aziende di trasporto.
Nel periodo 2020-2023 sono stati erogati 267 milioni di euro di finanziamenti erariali assegnati al Veneto a titolo di risarcimento per i mancati introiti tariffari registrati durante la pandemia e per i servizi aggiuntivi erogati nello stesso periodo.
Allo stato attuale sono stati ripartiti tra le Regioni ulteriori finanziamenti erariali a copertura del maggior costo dei carburanti e dei prodotti energetici: 460 milioni di euro stanziati con DL n. 115/2022, DL n.144/2022 e DL n. 176/2022, nonché per i minori introiti tariffari subiti negli anni dell'emergenza sanitaria, 350 milioni di euro stanziati con legge n. 197/2022 e 500 milioni stanziati con legge n. 191/2023.
Sono stati altresì ripartiti tra le Regioni finanziamenti stanziati ad incremento del Fondo nazionale per il trasporto pubblico locale, 200 milioni di euro per il 2023 stanziati con legge n. 234/2021.
Inoltre, con legge regionale n. 281011/2023 , il Consiglio regionale ha approvato la prima variazione generale al bilancio di previsione 2023-2025, prevedendo uno stanziamento complessivo di 16,2 milioni destinati ai capitoli di spesa in gestione alla Direzione Infrastrutture e Trasporti. Di questi, 14,7 milioni di euro sono destinati a sostenere il settore del trasporto pubblico locale.
Con delibera di Giunta regionale n. 1493 del 4 dicembre 2023, tali risorse regionali sono state conseguentemente ripartite tra gli Enti affidanti i servizi di trasporto pubblico locale per l'esercizio dei servizi minimi di trasporto pubblico locale. In particolare, per il bacino di Belluno sono risultate assegnate risorse aggiuntive per circa 800.000 euro.
Unitamente a tale manovra è stata approvata la flessibilità del 5% sulla produzione complessiva in termini di incremento del corrispettivo chilometrico.
Considerata l'importanza che riveste il settore del trasporto pubblico per il sistema Veneto, la Regione continuerà a proseguire nel proprio impegno al fine di rendere disponibili ulteriori fondi a favore delle aziende di trasporto.
Per quanto riguarda invece la pianificazione e la gestione del TPL in ambito regionale va detto che, ai sensi dell'articolo 3 bis del DL n. 138/2011, ad oggi spettano agli Enti di governo dei bacini territoriali ottimali ed omogenei del TPL le funzioni di organizzazione del servizio, di scelta della forma di gestione, di determinazione delle tariffe dell'utenza per quanto di competenza, di affidamento della gestione e del relativo controllo nell'ambito del rispettivo bacino territoriale ottimale omogeneo del TPL.
Tuttavia, al fine di superare le numerose criticità espresse da Enti ed aziende, nell'ambito dell'attuazione del Piano regionale trasporti, approvato dal Consiglio regionale nel luglio 2020, l'Amministrazione regionale ha approvato, in data 17 ottobre 2023, un disegno di legge per un generale ridisegno dell'attuale modello di governance per il sistema del trasporto pubblico locale regionale attualmente in discussione in Seconda Commissione consiliare, che porterà a ridefinire le caratteristiche del soggetto regolatore dei servizi di TPL ed un rafforzamento del ruolo regionale.
In quest'ottica, al fine di affrontare l'attuale emergenza del trasporto pubblico locale per Belluno, come per ciascuna delle altre Province venete, la Regione ha attivato un tavolo di coordinamento aperto all'Ente di governo e alla principale azienda di trasporto locale.
Tra le possibili misure di efficientamento e riorganizzazione del servizio, il gruppo di lavoro per la Provincia di Belluno sta studiando forme di maggiore integrazione tra i servizi ferroviari e automobilistici, come pure la possibilità di introdurre servizi a chiamata in sostituzione e integrazione dei servizi tradizionali.
Consigliere, aggiungo, non è scritto, che abbiamo sollecitato la Provincia di Belluno, l'Ente di governo, e anche l'azienda a studiare possibili accordi anche con il TPL non di linea, che a Belluno, ovviamente, potrebbe essere molto utile.

PRESIDENTE

Per la replica, collega Montanariello. Prego.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, non replico, però non sono soddisfatto della risposta.
Ho ascoltato e non vale neanche la pena replicare, Presidente, politicamente parlando.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
La IRI n. 452, su richiesta dell'Assessore, viene rinviata.
Passiamo alla IRS n. 425 della collega Venturini.

Interrogazione a risposta scritta n. 425 del 3 ottobre 2023 presentata dai consiglieri Venturini e Bozza relativa a "LA REGIONE INTENDE APPROVARE CON URGENZA UNA AZIONE PROGETTUALE VOLTA ALLA SPERIMENTAZIONE DELLA PRESA IN CARICO DELLE PERSONE AFFETTE DA CEFALEA PRIMARIA CRONICA?"

Prego, collega Venturini.

Elisa VENTURINI (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto)

Grazie, Presidente.
L'Organizzazione mondiale della sanità classifica l'emicrania al secondo posto tra tutte le malattie che causano la disabilità. È stato adottato a marzo un decreto che è attuativo di una legge, la legge n. 81 del 2020, la quale definisce le linee di indirizzo utili alla realizzazione da parte delle Regioni di progetti di carattere sperimentale per l'adozione di metodi innovativi di presa in carico delle persone affette da cefalea primaria cronica. I progetti regionali dovrebbero essere adottati entro il 31 dicembre 2023, con durata biennale. Questa interrogazione era stata presentata ad ottobre e per questo si chiedeva in vista del 31 dicembre.
Oggi, quindi, interroghiamo la Giunta per sapere se si è proceduto con l'approvazione e l'invio al Ministero della Salute del progetto regionale, appunto, previsto per la sperimentazione di progetti innovativi di presa in carico delle persone affette da cefalea primaria cronica.

PRESIDENTE

Assessore Lanzarin, prego.

Ass.ra Manuela LANZARIN

Con legge 14 luglio 2020, n. 81, la cefalea primaria cronica è stata riconosciuta come malattia sociale, in quanto i suoi effetti incidono sia sullo stato di salute della persona che sui rapporti sociali, con evoluzioni invalidanti sulla persona, sulla famiglia e, più in generale, sulla collettività. Successivamente, con decreto del Ministero del 23 marzo 2023, sono state approvate le linee di indirizzo per la realizzazione dei progetti regionali finalizzati a sperimentare metodi innovativi di presa in carico delle persone affette da cefalea primaria cronica, stabilendo l'ammontare massimo delle risorse disponibili per i progetti, assegnando alla Regione Veneto l'importo di 461.000 euro sia per l'anno 2023 che per l'anno 2024.
Al fine di accedere alla quota assegnata, ciascuna Regione era tenuta a elaborare un progetto rivolto a pazienti con cefalea cronica primaria, diagnosticata da uno specialista del settore presso un centro accreditato per la diagnosi e cura delle cefalee e che ne abbia attestato l'effetto invalidante, e tale progetto doveva essere approvato con deliberazione di Giunta da trasmettere al Ministero entro il 31 dicembre 2023.
Al fine di adempiere al dettato nazionale, con decreto del direttore generale dell'Area sanità sociale, il 28 settembre 2023 è stato istituito un apposito gruppo di lavoro per la definizione di progetto regionale per la presa in carico delle persone affette da cefalea primaria cronica, nel quale l'organizzazione delle competenze e dei servizi di base è stata sviluppata sui livelli di necessità e di cura, al fine di addivenire sia al miglioramento della qualità dell'assistenza del paziente con cefalee, sia una maggiore appropriatezza dell'accesso alle strutture sanitarie, individuando possibili approcci innovativi.
Il citato gruppo di lavoro composto da professionisti, con specifica e approfondita esperienza nell'ambito ospedaliero neurologico, in adempimento ai compiti assegnati, ha elaborato un progetto regionale di presa in carico delle persone affette da cefalea primaria cronica, che è stato valutato positivamente dalle competenti Strutture regionali e approvato con delibera di Giunta del 22 dicembre 2023.
Successivamente, la delibera di Giunta del 22 dicembre 2023, con allegato il progetto, è stata trasmessa alla Direzione generale della programmazione sanitaria del Ministero della salute, con nota del 28 dicembre 2023.
Inoltre, come previsto dal decreto del Ministero della salute del 23 marzo 2023, l'ammontare massimo delle risorse assegnate alla Regione del Veneto per l'attuazione del progetto di presa in carico delle persone affette da cefalea primaria cronica è stato oggetto di accertamento e impegno con decreto del 4 dicembre 2023 della competente programmazione sanitaria.
Per quanto attiene, invece, alla liquidazione dell'importo, che ammonta a 461.000 euro per l'anno 2023 e a ulteriori 461.000 euro per l'anno 2024, la Direzione programmazione sanitaria procederà con apposito atto all'individuazione dei beneficiari tra le aziende ULSS e le aziende ospedaliere della Regione in base all'attuazione dello stesso da parte delle aziende sanitarie.

PRESIDENTE

Collega Venturini, prego.

Elisa VENTURINI (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto)

Ringrazio l'Assessore. Mi dichiaro soddisfatta.

PRESIDENTE

Bene. Abbiamo esaurito le interrogazioni.
I Capigruppo hanno ricevuto una comunicazione via mail. Devo fare una Capigruppo per definire il calendario dei lavori.
Sospendo per cinque minuti il Consiglio.
I Capigruppo in Sala del Leone. Grazie.
La Seduta è sospesa alle ore 11.16
La Seduta riprende alle ore 11.24

PRESIDENTE

Colleghi, riprendiamo i lavori.
Come deciso in Capigruppo, il punto n. 7, PDL n. 164, viene posticipato ad un altro Consiglio. La data sarà stabilita nella prossima Capigruppo.
PUNTO
6



PROGRAMMA DI ATTIVITÀ DEL COMITATO REGIONALE PER LE COMUNICAZIONI DEL VENETO (CORECOM) PER L'ANNO 2024 E PREVISIONE FINANZIARIA. (PROPOSTA DI DELIBERAZIONE AMMINISTRATIVA N. 71) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 7/2024)

Relazione della PRIMA Commissione Consiliare.
Relatrice: Consigliera Vianello

PRESIDENTE

Passiamo al punto n. 6, PDA n. 71, provvedimento che serve per avere l'operatività piena del CORECOM.
Relatrice è la collega Roberta Vianello. Prego.

Roberta VIANELLO (Zaia Presidente)

Buongiorno a tutti.
Oggi illustriamo il programma dell'attività del CORECOM, che è il Comitato regionale per le Comunicazioni del Veneto per l'anno 2024.
Il 17 gennaio la Prima Commissione ha avuto il piacere di visitare gli Uffici del CORECOM Veneto a Mestre e gli Uffici del Garante che si trovano nella stessa sede. Sono le due autorità garanti regionali importanti per il Consiglio regionale, perché il CORECOM garantisce e tutela la comunicazione, il Garante invece tutela i diritti alla persona.
Il Comitato Regionale per le Comunicazioni del Veneto è stato istituito con legge regionale n. 18 del 10 agosto 2001, che ne definisce l'organizzazione e il funzionamento. Nell'attuale composizione si è insediato il 7 luglio 2021 e rimarrà in carica per l'intera durata della legislatura regionale.
Il CORECOM agisce come organo di consulenza e gestione di controllo per il Consiglio regionale e la Giunta nel settore delle comunicazioni. Ha diverse funzioni che sono stabilite dalla sua legge istitutiva. Svolge anche tante funzioni importanti delegate da AGCOM, disciplinate dal nuovo accordo quadro entrato in vigore a gennaio 2023. Il programma delle attività 2024 e la previsione finanziaria delineano un quadro ampio di funzioni ed obiettivi che l'Ente si propone di realizzare nel corso dell'anno.
In questa relazione si evidenzia il ruolo fondamentale del CORECOM nel garantire una gestione efficace e trasparente del sistema di comunicazione a livello regionale e in particolare dando attenzione alla tutela dei cittadini, al sostegno alle imprese e alla promozione di una comunicazione istituzionale responsabile.
Tra le principali attività programmate per il 2024 spiccano molto la vigilanza e il controllo del sistema dell'informazione regionale, con un occhio di riguardo alla par condicio elettorale e al rimborso dei MAG, che sono i messaggi autogestiti gratuiti, monitorando la correttezza e la trasparenza della comunicazione istituzionale nel periodo elettorale.
Il CORECOM, inoltre, fornisce anche sostegno alle imprese attraverso i rimborsi relativi alla trasmissione dei MAG, previsti dalla legge n. 28 del 2000, articolo 4, i quali vengono richiesti dalle emittenti radiotelevisive, in occasione di ogni consulenza elettorale, 30 giorni prima la data delle elezioni. Annualmente il Ministro delle Imprese e del made in Italy, con proprio decreto, fa la ripartizione in proporzione al numero dei cittadini iscritti alle liste elettorali a favore delle Regioni e delle Province autonome. Nel 2023 la quota riservata alle radio è stata di 38.766,25 euro, quella per le televisioni pari a 77.532,49; un terzo ai marchi radiofonici locali e il rimanente alle emittenti televisive.
Per il 2024 le attività per le consultazioni impegneranno il CORECOM dal primo trimestre dell'anno fino a fine giugno, con i presumibili ballottaggi delle consultazioni amministrative.
Oltre alla vigilanza, il CORECOM gestisce il ROC, il registro degli operatori di comunicazione. In tal senso ci si prepara anche a includere i fornitori dei servizi postali, che sono oltre 3.500 in tutta Italia, aumentando significativamente il numero delle iscrizioni. Tra le funzioni delegate da AGCOM al CORECOM vi è anche il compito di vigilare l'attività radiotelevisiva locale.
Poi c'è anche la conciliazione, una funzione molto importante delle controversie tra i gestori del servizio di telecomunicazioni e gli utenti in ambito locale, un servizio che il CORECOM dà gratuitamente ai cittadini che vorranno rivolgersi attraverso la piattaforma di ConciliaWeb, sgravando così anche la giustizia e facendo da definizione e provvedimento, permettendo la restituzione agli utenti di cifre importanti tra un'istanza e l'altra. In media, le conciliazioni e le definizioni sono oltre 5.000 all'anno.
Altra funzione, sempre delegata da AGCOM al CORECOM, è la tutela e la garanzia all'utente con riferimento ai minori.
Per fronteggiare questi due fenomeni, nel 2024 è nato un accordo con l'Ufficio regionale scolastico del Veneto, il CORECOM, le Università di Padova e la Giunta regionale, in base alla delibera n. 160 del 2023, in base al quale si formerà un gruppo di lavoro per formare i docenti in modo che sappiano indirizzare i ragazzi sulle materie della media education, l'alfabetizzazione digitale, la hate speech e l'influencer: temi molto attuali che tutti i giorni sentiamo.
Dal 4 aprile 2023 c'è stato un rinnovo del nuovo sito del CORECOM, che troviamo on line. Per il 2024 si punta anche a portarlo nei social network.
Verranno fatti per il 2024 anche eventi formativi e informativi per le comunicazioni.
In sintesi, il programma si presenta come un Piano di azione complesso e articolato, volto a promuovere un sistema delle comunicazioni efficace, trasparente e responsabile.
L'approvazione di questo programma non solo confermerebbe l'impegno dell'Ente a favore della comunità regionale, ma garantirebbe anche la prosecuzione di un lavoro fondamentale per il benessere sociale, economico e culturale del Veneto.

PRESIDENTE

Grazie, relatrice.
Ha chiesto la parola la collega Luisetto. Prego.

Chiara LUISETTO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Per riallacciarmi a quanto diceva la relatrice poco fa, abbiamo avuto l'occasione di incontrare il CORECOM nella sua sede e di approfondire alcune questioni.
Ad esempio, abbiamo assistito a una sede di conciliazione, abbiamo visto il lavoro prezioso che il CORECOM fa su questo fronte e ci sono state segnalate due questioni, nello specifico: una relativa all'azione comunicativa del CORECOM. Sappiamo bene che la comunicazione, in particolar modo rivolta ai più giovani, non può essere su carta stampata e radio, ma l'obbligo che oggi il CORECOM ha di suddividere le risorse pubblicitarie con il 50% alla stampa, il 15 alla radio tv e il 35 in altro, mette in grossa difficoltà, ad esempio, l'attività di contrasto al cyberbullismo, dove necessariamente per comunicare con i più giovani è necessario varare e costruire dei progetti che mirino a quei canali, a quegli strumenti in cui i ragazzi si sentono coinvolti e chiamati all'attenzione.
Spendere soldi e buona parte delle risorse per la carta stampata e la radio TV, a mio avviso, è anacronistico: sarebbe necessario investire sui social e negli ambiti nei quali i più giovani sono coinvolti,
Ce lo segnalava il CORECOM e credo che anche il Consiglio debba fare un'azione di spinta perché ci sia un cambio di questo tipo di suddivisione.
L'altro tema importante è relativo alla delega sulla media education che il CORECOM ha. Dunque, l'apertura di questo tavolo voluto fortemente dal CORECOM assieme alle Istituzioni scolastiche, all'Ufficio scolastico regionale, all'università ma anche al Garante dei diritti della persona che sorge nella stessa struttura, può essere uno strumento davvero efficace non solo di formazione degli studenti, ma di formazione di chi forma gli studenti.
Questo strumento è uno strumento che deve partire, quindi la sollecitazione è anche a far davvero partire questo tavolo che dovrebbe avviarsi nei prossimi mesi.
Importante è il coordinamento con il Garante dei diritti alla persona. Abbiamo visto quanto insieme si possa costruire e quanto la gestione efficace e trasparente della comunicazione istituzionale passi attraverso questo organismo che, anche in termini di personale, ha bisogno di essere attenzionato e sostenuto.
Dunque, è un lavoro prezioso da sostenere, che anche la Prima Commissione ha potuto verificare sul posto e confidiamo che trovi sempre maggiori risposte anche nel Consiglio regionale.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei, collega.
Se non ci sono altri interventi, dichiaro chiusa la discussione generale sulla PDA n. 71.
Registratevi su Concilium, colleghi. Vedo qualcuno che è in Aula e che ancora non è registrato.
Serve un supporto informatico alla collega Ostanel.
Prima del voto sul provvedimento, che è un voto unico per la PDA, c'è un ordine del giorno.
ODG n. D0001

Ordine del giorno presentato dalla consigliera Baldin relativo a "INVITO AL CORECOM AD IMPEGNARSI A MONITORARE L'UTILIZZO NEI MEDIA DI ESPRESSIONI LINGUISTICHE CONFORMI ALL'ART. 14 DELLA CONVENZIONE EUROPEA DEI DIRITTI DELL'UOMO, ALL'ART. 17 DELLA CONVENZIONE DI ISTANBUL E ALL'ART. 4 TUSMA" in occasione dell'esame della proposta di deliberazione amministrativa relativa a "Programma di attività del Comitato regionale per le comunicazioni del Veneto (CORECOM) per l'anno 2024 e previsione finanziaria". (Proposta di deliberazione amministrativa n. 71) APPROVATA (Deliberazione n. 6/2024)

(N.d.r. – Si riproduce il testo scritto dell'ordine del giorno come presentato)
Il Consiglio regionale del Veneto
Dato atto che:
- l'art. 14 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo (CEDU) disciplina il divieto di discriminazione di genere in qualsiasi forma essa si manifesti;
- la Convenzione di Istanbul del Consiglio d'Europa contro la violenza di genere, ratificata dal Parlamento italiano con legge 27.6.2013 n. 77 e recentemente entrata in vigore il 1.6.2023 anche nell'ordinamento euro-unitario, all'art. 17 dispone che il pubblico incentivi "il settore privato, il settore delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione e i mass media, nel rispetto della loro indipendenza e libertà di espressione, a partecipare all'elaborazione e all'attuazione di politiche e alla definizione di linee guida e di norme di autoregolazione per prevenire la violenza contro le donne e rafforzare il rispetto della loro dignità";
- il d.lgs. 8.11.2021 n. 208 ha recepito la disciplina euro-unitaria in merito al sistema di media audiovisivi compendiandola in un testo unico (da ora TUSMA) e nella medesima fonte normativa all'art. 4 viene ribadito il diritto all'informazione "nel rispetto della dignità umana, del principio di non discriminazione e di contrasto ai discorsi d'odio, l'obiettività, la completezza, la lealtà e l'imparzialità dell'informazione";
- il CORECOM, come parte del sistema pubblico di controllo sul sistema di comunicazione anche radio-televisiva, ha la funzione di vigilare sul rispetto delle norme del TUSMA da parte delle emittenti locali nell'intera programmazione;
- nel programma del CORECOM per il 2024 con la deliberazione amministrativa appena approvata al capitolo IV viene fissato l'impegno per il monitoraggio dei mezzi di informazione tradizionali e telematici.
Premesso che
- la narrazione e rappresentazione della figura femminile da parte dei media regionali non si sono ancora pienamente emancipate da stereotipi paternalistici, se non addirittura maschilisti, e il problema pare di stringente attualità tanto più dopo la vicenda tragica dell'omicidio di Giulia Cecchettin;
- il bullismo verbale nei confronti delle donne, in particolare giovani, è fenomeno in preoccupante crescita in tutto il mondo dell'intrattenimento e dell'informazione on-line;
- i due fenomeni vanno battuti con un insieme di strumenti educativi, formativi, sanzionatori nel cui contesto l'attività specialistica del CORECOM deve essere valorizzata sia nei confronti dei mezzi di informazione tradizionale che dei social-media.
Tutto quanto sopra premesso
impegna l'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale
a relazionarsi con il CORECOM per invitarlo a definire nei successivi programmi di attività soluzioni di monitoraggio del rispetto delle norme a tutela di una narrazione e rappresentazione della figura femminile non discriminatoria anche considerando di assumere iniziative per la formazione degli operatori dell'intrattenimento e della informazione.
Recentemente sono stato inserito in una trasmissione in cimbro. Io parlavo italiano-veneto, però hanno tradotto in cimbro. È una cosa che mi ha incuriosito.
Il collega Valdegamberi alla parola "cimbro" si è girato.

Stefano VALDEGAMBERI (Gruppo Misto)

Se vuole, posso fare la traduzione.

PRESIDENTE

È un ultras sul tema.
Collega Baldin, prego.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Grazie, Presidente.
Questo ordine del giorno si rifà un po' anche ai recenti fatti tragici che hanno coinvolto, tra le altre vittime, anche Giulia Cecchettin, una nostra corregionale, una veneziana. Quest'impegno da inviare al CORECOM è per un monitoraggio attento e stringente sul rispetto delle norme a tutela di una narrazione e rappresentazione della figura femminile non discriminatoria, anche considerando di assumere iniziative per la formazione degli operatori dell'intrattenimento e dell'informazione.
Sappiamo che l'impegno è massimo sul fronte del cyberbullismo e credo che un'attenzione anche sulla figura femminile, agli atteggiamenti di violenza verbale vada messa. Un po' si rifà anche a una serie di convenzioni europee e internazionali, a leggi dello Stato, per cui credo si possa accettare questo impegno e inviarlo all'organismo del CORECOM.

PRESIDENTE

Avevo letto solo il titolo e sbagliato completamente argomento. Adesso ho compreso meglio.
Collega Roberta Vianello, prego.

Roberta VIANELLO (Zaia Presidente)

Volevo solo dare indirizzo di voto favorevole.

PRESIDENTE

Benissimo.
Bisognerà parlarne con il CORECOM perché ha mezzi e persone abbastanza contate, però è una cosa che, visto quello che è successo ultimamente, va affrontata. Capire se effettivamente potrà farlo è un ragionamento che va fatto con i rappresentanti che abbiamo nominato in CORECOM e con la struttura.
Metto in votazione l' ODG n. D0001.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Siamo sulla votazione della PDA n. 71 nel suo complesso.
Non ci sono dichiarazioni di voto.
Metto in votazione la proposta di deliberazione amministrativa n. 71.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PUNTO
8



DISEGNO DI LEGGE RELATIVO A "NORME IN MATERIA DI SOLIDARIETÀ INTERNAZIONALE E CRISI UMANITARIE". (PROGETTO DI LEGGE N. 190) APPROVATO (DELIBERAZIONE LEGISLATIVA N. 3/2024)

Relazione della PRIMA Commissione Consiliare.
Relatrice: Consigliera Cestari
Correlatrice: Consigliera Luisetto

PRESIDENTE

Come comunicato prima e deciso in Capigruppo, passiamo direttamente al punto n. 8, PDL n. 190.
La parola alla relatrice, collega Laura Cestari. Prego.

Laura CESTARI (Liga Veneta per Salvini Premier)

Grazie, Presidente.
In virtù di una situazione internazionale a livello umanitario sempre più difficile, si ritiene necessario intervenire in maniera più incisiva anche a livello regionale.
Infatti, l'iniziativa si inserisce proprio nell'ambito della programmazione regionale in materia di cooperazione internazionale e promozione dei diritti umani, con un Tavolo, peraltro, che è aperto e nel quale si inseriscono anche membri proprio del Consiglio regionale.
Con la modifica del quadro normativo regionale sul tema, disposta proprio con la legge regionale n. 21 del 2018, le iniziative promosse dalla Regione in ambito internazionale per la promozione della cooperazione allo sviluppo si incentrano su progetti che riguardano soggetti terzi. Questo in coerenza, ovviamente, con le politiche del Ministero per gli affari esteri e la cooperazione internazionale.
Tuttavia, non si riusciva ad agire in maniera diretta e incisiva sul tema. Per cui, in queste iniziative che fino ad oggi abbiamo promosso non rientravano temi di solidarietà diretta negli scenari di crisi. Sappiamo tutti che la situazione oggi è molto più difficile a livello internazionale, ma anche a livello europeo, e questa guerra nel cuore dell'Europa, in Ucraina, lo dimostra e dimostra anche gli impatti e le conseguenze che ci sono state a livello nazionale e poi di riverbero anche a livello regionale e locale.
Al fine di rendere più incisiva l'iniziativa nel mondo del volontariato regionale, si promuove l'intervento legislativo di oggi con lo scopo di affrontare, come ho già detto, i riverberi di questi scenari rispetto all'emergenza internazionale, utilizzando e creando uno strumento normativo che sia più agile e anche funzionale alle necessità di risposta che oggi si pongono.
Per cui, oltre ad interventi di solidarietà più diretta, la norma interviene su un aspetto che è fondamentale per la gestione delle emergenze e dei flussi generati nel territorio della Regione Veneto.
Uno dei temi fondamentali riguarda sicuramente la mediazione culturale che risulta essere sempre più necessaria e si deve rendere efficace ed efficiente.
Per cui, al fine di organizzare un supporto da parte dei mediatori, viene introdotta una disciplina per la creazione di un vero e proprio elenco di mediatori culturali che siano in grado di supportare in maniera più efficiente tutti gli operatori pubblici nell'accoglienza ma soprattutto nell'integrazione dei migranti.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Abbiamo come correlatrice la collega Luisetto, molto attiva oggi. Prego.

Chiara LUISETTO (Partito Democratico)

Grazie, Presidente.
La valutazione da cui muove questo progetto di legge, cioè che gli interventi di cooperazione allo sviluppo, relativi ai progetti di sostegno economico in Paesi terzi, seppure importanti non risultano oggi sufficienti alla luce delle dimensioni imponenti assunte dalle crisi umanitarie a livello internazionale, ci consente una riflessione sullo stato delle crisi che ci circondano, sulla loro escalation e su che cosa, in particolare nel corso del 2023, si è verificato dentro e fuori l'Europa.
Lo scorso anno l'agenzia ONU per i rifugiati ha risposto ad un numero in netta crescita di crisi nuove o in peggioramento. Per essere precisi, è stato il più alto numero annuale di emergenze dichiarate negli ultimi 10 anni.
Sorpassati i 110 milioni di persone, arriveremo alla fine del 2024 con una stima realistica di 130 milioni di persone che hanno bisogno di sostegno, in particolare in fuga da conflitti, eventi climatici estremi e crisi alimentari.
Il fattore comune di tutte queste crisi è la violazione dei diritti umani. Ad esempio, il diritto alla vita, alla libertà di espressione, alla libertà dalla schiavitù, alla libertà di movimento definiti fondamentali e protetti dalla Dichiarazione universale dei diritti umani approvata nel 1948 dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite.
Le nuove crisi e il deterioramento di quelle irrisolte hanno causato un aumento delle emergenze umanitarie al punto che Dominique Hyde, Direttore delle relazioni esterne dell'UNHCR, ha affermato che l'entità della sofferenza umana è oggi incommensurabile ed è tale da ricordarci l'imperativo dell'azione collettiva e della solidarietà.
Nel corso del 2023, non solo la guerra in Ucraina e l'escalation della tensione nello scenario israelo-palestinese hanno contribuito a questo quadro, ma molte altre crisi silenziose: i terremoti in Siria, Turchia e in Afghanistan, il nuovo conflitto in Sudan, il riaccendersi di vecchi conflitti in Karabakh e in Somalia, il deteriorarsi della crisi nella Repubblica democratica del Congo e i movimenti misti senza precedenti di rifugiati e migranti in America Latina e nei Caraibi, le inondazioni in Libia e nel Corno d'Africa.
La condivisione delle responsabilità di accoglienza e supporto – e questo è un dato che ci deve davvero far riflettere – rimane altamente iniqua. Il 55% dei rifugiati è ospitato in soli 10 Paesi. La maggior parte di essi, delle persone in fuga da conflitti e persecuzioni rimane nei pressi del proprio Paese d'origine. I numeri ci confermano altresì che, sia in base a misure economiche che in rapporto alla popolazione, sono sempre i Paesi a medio e basso reddito ad ospitare la maggior parte delle persone in fuga. I 46 Paesi meno sviluppati rappresentano meno dell'1,3% del PIL globale, eppure ospitano più del 20% di tutti i rifugiati. La solidarietà, vale a dire, arriva in primis da chi sta peggio.
Anche l'Italia ha previsto un consistente aumento di risorse negli scorsi anni a supporto delle crisi descritte, un aumento che va certamente interpretato come fatto positivo, ma anche collegato al fatto che aumentano esponenzialmente le criticità. Inoltre, anche se si tratta di risorse importanti, non contribuiscono allo sviluppo dei Paesi beneficiari. Servono ad affrontare situazioni di carattere straordinario, dove c'è pochissimo spazio spesso per le politiche di prevenzione.
Dunque, promuovere, attuare e sostenere iniziative di solidarietà, attivate da organismi pubblici internazionali, come previsto dal presente progetto di legge, diventa davvero importante; seppure dobbiamo ricordare come, accanto alla risposta diretta alle crisi in atto, sia necessario un investimento ordinario, anche in termini preventivi. A tale scopo, a questo provvedimento dovranno seguire, a nostro avviso, sì, azioni concrete di intervento rispetto alle crisi, che abbiamo visto entrare con forza anche nel perimetro dell'Unione europea, ma anche uno sforzo in più per costruire condizioni di tutela e presa in carico tempestiva, al fine di scongiurare l'acuirsi di eventi e criticità, nelle collaborazioni, certamente, con Istituzioni ed Enti nazionali.
In un'ottica di chiarezza, supporto e costruzione di tali condizioni, la realizzazione di una piena integrazione delle persone migranti all'interno del nostro territorio nazionale e regionale rappresenta un tassello fondamentale.
Agire, come fa l'articolo 3, con l'istituzione del registro regionale dei mediatori culturali contribuisce a dare una cornice trasparente e un perimetro di professionalità affidabili ai quali attingere. È bene, però, sottolineare che, secondo quanto affermato dalla Corte costituzionale, la potestà legislativa regionale nella materia concorrente delle professioni deve rispettare il principio secondo cui l'individuazione delle figure professionali, con i relativi profili e titoli abilitanti, è riservata, per il suo carattere necessariamente unitario, allo Stato, rientrando nella competenza delle Regioni la disciplina di quegli aspetti che presentano uno specifico collegamento con la realtà regionale.
In questo quadro, anche l'istituzione di un registro professionale e la previsione delle condizioni per l'iscrizione ad esso hanno di per sé una funzione di individuazione preclusa alla competenza regionale. Secondo queste previsioni, dunque, l'individuazione della figura del mediatore interculturale e degli standard minimi di competenza, l'istituzione di un registro professionale e la previsione delle condizioni per l'iscrizione allo stesso rientrano nell'ambito delle materie di esclusiva competenza dello Stato.
Resta ferma la competenza delle Regioni per quanto attiene la definizione dei percorsi formativi in termini di contenuti e metodologie didattiche, la certificazione delle competenze e la disciplina di quegli aspetti che presentano un collegamento con la realtà regionale.
In questo senso, il registro che oggi istituiamo, come chiarito dall'articolo 3, ha e deve avere soltanto carattere informativo e dunque non deve costituire un albo professionale. È uno strumento utile ad accreditare e distinguere il millantatore dal mediatore e a facilitare il reperimento di quest'ultimo in caso di necessità.
Va ricordato, altresì, nonostante l'importante ruolo svolto dalla mediazione, che non esiste ancora una normativa nazionale che definisca con chiarezza le qualifiche, le mansioni e l'inquadramento contrattuale di questa professione.
La situazione varia da Regione a Regione e a volte anche da Comune a Comune. La maggior parte dei mediatori si ritrova a lavorare a chiamata senza tutele e garanzie. Anche su questo ritengo importante e fondamentale un impegno di questo Consiglio, poiché il valore della mediazione si esplica in numerosi campi, dalla mediazione linguistico-culturale, che è presente nelle scuole italiane da più di vent'anni, operando in tutti i rapporti tra gli Enti pubblici e gli utenti stranieri e contribuendo in modo sostanziale a processi inclusivi; alla mediazione in ambito socio-sanitario, dove l'accoglienza e l'informazione, ad esempio, delle donne straniere, sui percorsi di cura o nel percorso pre e post gravidanza è un tassello di tutela dei diritti di grande valore.
Questo progetto ci dà uno strumento semplice in più nella direzione di una solidarietà concreta, che riteniamo si debba esprimere attraverso politiche chiare, sempre più consapevoli, di processi migratori presenti e strutturali, che vanno governati mettendo in campo azioni coraggiose e concrete di accoglienza, accompagnamento e facilitazione di chi, arrivando nel nostro Paese, qui realizza il proprio progetto di vita personale e familiare.
Un appunto rispetto a questo progetto di legge è legato al risicato stanziamento economico. Riteniamo che 30.000 euro non siano sufficienti per i grandi propositi e per le prospettive che questo progetto di legge si dà. Gli obiettivi sono importanti. La creazione del registro è uno strumento utile. Però 30.000 euro riteniamo siano davvero pochi per poter raggiungere obiettivi così ambiziosi.
Dunque, vi chiedo una riflessione sulla parte economica, un impegno importante del Consiglio a perseguire, a dare chiarezza all'ambito dei mediatori culturali e agli obiettivi posti in ambito di solidarietà e diritti umani.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Non ci sono richieste di intervento.
Dichiaro chiusa la discussione generale.
Abbiamo due emendamenti che devono avere il parere della Prima Commissione.
Sospendo la seduta per cinque minuti. Ufficio di Presidenza, relatore e correlatore in Sala del Leone. Riprendiamo alle ore 11.57.
Grazie.
La Seduta è sospesa alle ore 11.52
La Seduta riprende alle ore 12.01

PRESIDENTE

Colleghi, riprendiamo.
Aggiornate Concilium, perché c'è stato un aggiornamento dell'ordine del giorno, altrimenti la votazione potrebbe avere qualche problema. L'aggiornamento è la rotella in basso a destra.
Passiamo all'articolato.
Articolo 1.
Emendamento n. C0001, presentato dalla consigliera Baldin, articolo 1, comma 1, modificativo, che prevede:
Dopo le parole "articolo 5" sostituire le parole "comma 5" con le parole "commi 5 e 7".
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. C0001, con il parere contrario della relatrice.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Metto in votazione l'articolo 1.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo 2.
Metto in votazione l'articolo 2.
è aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo 3.
Emendamento n. C0002, presentato dalle consigliere Guarda e Baldin, articolo 3, comma 2, modificativo, che prevede:
Al comma 2 dell'articolo 3, dopo le parole "la Giunta regionale" sono inserite le seguenti parole:
"sentita la competente commissione consiliare, che si esprime entro trenta giorni, decorsi i quali si prescinde dal parere".
Collega Guarda, prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

C'è una questione di fondo, che è quella per cui dobbiamo riconoscere che il Consiglio regionale ha una sua identità, ha una sua autonomia nella gestione, nell'analisi e nella verifica di quello che è l'operato che viene messo in atto dalla Giunta regionale.
Considerato, quindi, come scrivo nella relazione a questo emendamento, che la disposizione prevede la codificazione di criteri ai fini dell'iscrizione nel registro dei soggetti richiedenti e delle relative modalità di iscrizione; tenuto conto che questo passaggio costituisce applicazione concreta e di dettaglio delle disposizioni previste dalla normativa, un passaggio nella Commissione, giusto per condividere, condividere con chi sta approvando questo progetto di legge, non semplicemente delle indicazioni di massima, ma i criteri che esemplificano, che realizzano quanto è scritto all'interno di questo articolato, mi sembra il minimo.
Quindi, o cominciamo a considerare che questo Consiglio regionale ha una competenza, vuole metterla in atto e vuole condividere con la Giunta il percorso per l'attuazione delle norme che va ad approvare, oppure continuiamo a considerarci come semplicemente delle appendici che prendono ciò che la Giunta regionale propone e lo dà per approvato a prescindere, senza metterci le competenze che non soltanto noi, ma voi anzitutto, potete e dovete mettere in atto, mettere in gioco.
Ritengo, quindi, che possiamo mirare più in alto e considerare il Consiglio regionale come un'Istituzione che può e deve compartecipare al percorso di approvazione degli atti, ma non soltanto, anche nel controllo e nella verifica che gli atti conseguenti della Giunta siano conseguenti alle indicazioni che diamo noi.
Le deleghe in bianco non piacciono a nessuno e nessun politico dovrebbe accettarle.

PRESIDENTE

Grazie.
Collega Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Intervengo a sostegno dell'emendamento delle colleghe e mi sembra strano che in Ufficio di Presidenza sia stato un po' relegato, non dandogli dignità, io credo, perché stiamo parlando di una cosa seria. A parte il fatto che stiamo parlando di solidarietà internazionale, all'articolo 2, ma ne parlerò dopo quando interverrò con la dichiarazione di voto, qui stiamo vedendo un articolo che è un po' diverso, c'entra poco con la solidarietà internazionale verso fuori. C'entra molto sui servizi che noi diamo ai nostri cittadini residenti in Veneto.
Stiamo parlando di una cosa molto importante, che io condivido, ovvero il fatto che venga inserito un registro che dia dignità a tutte quelle figure che fanno mediazione nei nostri servizi. Faccio un esempio, l'assessore Lanzarin è in Aula e quindi lo faccio sul tema della sanità. Quante volte vi siete sentiti dire da qualcuno che c'è bisogno di un mediatore che aiuti per la compilazione di un documento perché ci sono delle questioni all'interno dei servizi sanitari per cui è utile che ci sia qualcuno che aiuti, come accade con un anziano che magari non riesce a capire come fare un certo tipo di procedura, perché il linguaggio è diverso, e serve un mediatore.
In Veneto questa è una cosa che accade, ma le figure che lo fanno non hanno la possibilità di essere verificate nel lavoro che fanno. Serve un albo, perché è una questione molto importante.
Quello che chiede questo emendamento è: riusciamo a verificare anche, dentro la Commissione, quindi dare potere e dignità al nostro lavoro, che quello che dice la Giunta sia corretto nell'istituzione di quello che prevediamo all'articolo 3, quindi un registro regionale dei mediatori culturali? Veramente mi pare il minimo. È solo per dire: verifichiamo quello che accade dentro le nostre strutture, verifichiamo quello che la Giunta ha voluto fare, perché io credo sia a vantaggio di tutti che ci sia un minimo passaggio e che si riesca a fare dentro la Commissione un lavoro sensato.

PRESIDENTE

Collega Cestari, prego.

Laura CESTARI (Liga Veneta per Salvini Premier)

Grazie, Presidente.
Il fatto che l'indirizzo da parte mia, dell'Ufficio di Presidenza, sia contrario non è indice del fatto che il Consiglio debba essere esautorato nel proprio ruolo. Il compito di questa modifica è semplicemente quello di istituire sicuramente questo registro, che mancava, per cui ben venga, ed è prodromico ad altre iniziative che poi verranno.
La Regione, fino ad oggi, come ho già detto, è intervenuta su iniziative che riguardano soggetti terzi e non c'era un intervento diretto su queste iniziative. Da oggi inizieremo, invece, tutto un percorso che è rivolto proprio a questo, quindi in termini di efficienza e di efficacia, da un punto di vista di intervento da parte del Consiglio regionale e di conseguenza anche delle Commissioni, sul tema.
Non mi sentirei esautorata, peraltro, come membro della Prima Commissione, nel momento in cui si delega semplicemente la Giunta nel dover fare questo tipo di scelta. Si opererà magari in maniera diversa, poi, per il futuro. Però, visto che dobbiamo ragionare in termini di rapidità, in termini di risposta al cittadino che si deve integrare, non vedo assolutamente un problema nel momento in cui questo emendamento non viene accettato.
Per cui, l'indirizzo da parte nostra è negativo.

PRESIDENTE

Grazie.
Non vedo altre richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. C0002, con il parere contrario della relatrice.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Passiamo alla votazione dell'articolo 3.
Collega Guarda, prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Vorrei semplicemente ribadire che una persona, un Consigliere può sentirsi più o meno sicuro in relazione a una fiducia che ha nei confronti della Giunta. Sta di fatto che non è sulla base della fiducia che un singolo Consigliere o un gruppo di Consiglieri pone nella Giunta che in una legge si deve dare per scontata una delega in bianco.
Con questo articolo, infatti, si istituisce una delega in bianco. Per cui, se nel mondo della sanità, ma penso anche al mondo della scuola, quanto, per esempio, anche nel Quartiere Arcella di Padova c'è la necessità di mediatori? Quanto c'è nei nostri Comuni la necessità di queste figure?
Noi siamo nei territori e possiamo avere un metro che ci consente di misurare la temperatura e di poter dire anche la nostra. Un passaggio in Commissione non rallenta di settimane, in Terza Commissione ne facciamo una caterva, e non siamo mica veloci, o no? Siamo veloci ad approvare in Commissione Terza. Per cui, un passaggio all'interno della Commissione per trasparenza, per condivisione, visto che nella legge non sono indicati né princìpi, né criteri che la Giunta deve seguire per compiere, per decidere le indicazioni, quanto verrà espresso all'interno di quest'atto, per me sarebbe il minimo, tanto più, ribadisco, che all'interno di questa norma non è espresso neanche un minimo indirizzo rispetto alle scelte che la Giunta dovrà fare.
Per cui io ritengo che sulla fiducia magari vi potrete basare voi, ma i Consigli regionali di oggi e del futuro non possono basarsi su rapporti di fiducia nei confronti della Giunta e devono basarsi sulla propria identità e la difesa del ruolo del Consiglio regionale all'interno delle decisioni, specie, ribadisco, quando un atto non ha né criteri né princìpi all'interno.
Io, quindi, non voterò favorevolmente questo articolo, per questo motivo, pur riconoscendo che la norma ha un grande senso, ha un grande vantaggio. Senza dare indicazioni chiare, significa togliere da sé la responsabilità di compartecipare a questo percorso di attuazione.

PRESIDENTE

Grazie.
Metto in votazione l'articolo 3.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo 4.
Non ci sono interventi.
Metto in votazione l'articolo 4.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Siamo al voto finale sul PDL n. 190.
Dichiarazioni di voto? Collega Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Veneto che vogliamo)

Grazie, Presidente.
Sull'articolo 4 si sarebbe potuto anche votare rosso.
Io veramente cerco di portare l'attenzione dei Consiglieri sull'articolo 4. Parliamo di 30.000 euro. Una Giunta regionale fa un progetto di legge su temi importanti, solidarietà internazionale e crisi umanitarie, con un budget di 30.000 euro.
Voi mi dite: "sei sempre qui che dici questa cosa". L'ho chiesto anche in Ufficio di Presidenza. La Giunta decide di fare un progetto di legge che ha delle finalità molto utili e molto importanti, le vedo, le condivido. Avrei voluto tanto votare a favore di due articoli di questo tipo, ma lo fa con una dotazione economica-finanziaria che sull'articolo 2, misure urgenti di solidarietà internazionale, dove si dice, perché ho chiesto in Ufficio di Presidenza, che c'è la necessità di intervenire anche direttamente con azioni dirette in contesti di crisi, causati da conflitti armati o calamità naturali che generano situazioni straordinarie di denutrizione, carenti condizioni igienico-sanitarie...
Ho lavorato nel mondo della cooperazione prima di entrare qui e prima di fare il lavoro all'università. Vi rendete conto che con 30.000 euro – faccio l'esempio di organizzazioni che abbiamo anche ricevuto in quest'Aula – non si riesce a fare neanche l'invio di uno dei carichi che potrebbero servire per supportare una situazione di crisi di questo tipo? A me sembra davvero che ci sia una totale disparità tra quello che mettiamo nelle finalità di questa legge e quello che mettiamo nell'articolo 4.
Se vogliamo fare un progetto di legge per far vedere e scrivere un articolo domani, che la Giunta regionale si occupa di solidarietà internazionale e di mediatori culturali per mediare dentro i contesti, se è questo l'obiettivo, sono d'accordo. Diamo, però, dignità al lavoro delle persone che stanno dietro alla scrittura di un progetto di legge di questo tipo, ad averlo pensato, magari c'è qualche soggetto che l'ha richiesto. Diamo dignità, perché nell'articolo 2 e nelle finalità c'è un sacco di lavoro interessante da fare, ma che con 30.000 euro si fa fatica a fare. Viceversa, in un bilancio di Giunta, se gli diamo dignità, dovrebbe essere scritto in questo provvedimento.
Se fosse stato il progetto di legge di uno dei Consiglieri, avremmo messo probabilmente più fondi di 30.000 euro. Fatico a vedere anche progetti di legge di proposta dei Consiglieri che hanno un importo così basso.
Io condivido l'articolo 2 e condivido l'articolo 3. La dotazione della norma finanziaria non permette di raggiungere le finalità di questo progetto di legge. Davvero mi piacerebbe capire anche la discussione che c'è stata in Giunta per un progetto di legge di questo tipo, perché non riusciremo a renderlo concreto, forse riusciremo a fare l'articolo 3, ma l'articolo 2 faticherà ad avere la dotazione economico-finanziaria per poterlo fare.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Collega Luisetto, prego.

Chiara LUISETTO (Partito Democratico Veneto)

Partendo dal presupposto che le finalità sono totalmente condivisibili e che, come dicevo prima nella correlazione, sia le misure relative alla solidarietà internazionale, che vanno oltre il tema del sostegno allo sviluppo economico, ma che mirano a intervenire in momenti di crisi e di emergenza e che soprattutto l'istituzione del registro a fini informativi dei mediatori sono strumenti a mio avviso, a nostro avviso molto utili, condivido quanto ha affermato poco fa la collega Ostanel nel sottolineare, come dicevo prima, che una dotazione economica di 30.000 euro, soprattutto se sono magari fondi non nostri ma terzi, sia veramente irrisoria, nella misura in cui gli obiettivi sono ambiziosi e gli strumenti sono utili. Finalizzarli comporterebbe uno spazietto in più, una fatica in più: quella di dare la giusta contribuzione economica a questo provvedimento.
Per quanto riguarda il metodo, anche qui l'aspetto sottolineato dalla consigliera Guarda ci trova concordi nel dire che in Commissione è importante avere voce sempre anche su questo tipo di provvedimenti. Pur condividendo finalità e contenuti, non siamo d'accordo sull'articolo 4 e sull'assenza di coinvolgimento della Commissione nel momento in cui si valuti quanto previsto dall'articolo 3. Annuncio quindi il voto di astensione del Gruppo del Partito Democratico.

PRESIDENTE

Grazie.
Non vedo altre richieste di intervento.
Metto in votazione il progetto di legge n. 190 nel suo complesso.
è aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PUNTO
9



PROPOSTA DI LEGGE STATALE DA TRASMETTERE AL PARLAMENTO NAZIONALE, AI SENSI DELL'ARTICOLO 121 DELLA COSTITUZIONE DAL TITOLO: "DISPOSIZIONI PER IL RICONOSCIMENTO DELLA FIBROMIALGIA COME MALATTIA CRONICA E INVALIDANTE" D'INIZIATIVA DEL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO. (PROGETTO DI LEGGE STATALE N. 28) APPROVATO (DELIBERAZIONE N. 9/2024)

Relazione della QUINTA Commissione Consiliare.
Relatrice: Consigliera Bisaglia

PRESIDENTE

Passiamo al punto n. 9, PDLS n. 28.
Relatrice è la collega Simona Bisaglia. Prego.

Simona BISAGLIA (Zaia Presidente)

Grazie, Presidente.
Devo utilizzare il microfono del collega Barbisan, assente oggi, perché il mio è fuori uso.
Con la presente proposta di legge statale di iniziativa di questo Consiglio regionale si vuole riconoscere e inserire, tra le malattie invalidanti che danno diritto all'esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria, la fibromialgia o sindrome fibromialgica. La fibromialgia è una forma comune di dolore muscolo-scheletrico diffuso e di affaticamento che colpisce approssimativamente 2 milioni di italiani. Si manifesta spesso nell'età adulta ed interessa soprattutto il sesso femminile, nove su dieci malati sono donne, costituendo il 5-7% delle visite nell'ambulatorio del medico di medicina generale e il 10-20% di quelle in ambulatorio reumatologico.
Utilizzando una terminologia più appropriata, possiamo definire la fibromialgia un reumatismo extra articolare generalizzato su base non infiammatoria, con sintomatologia diffusa plurisettoriale a carattere doloroso, diverso dal semplice dolore nocicettivo, ovvero quel dolore causato da una lesione o da un danno imminente. Riconosciuta in Italia a livello medico, l'Istituto superiore di sanità la descrive come una malattia cronica caratterizzata da dolore diffuso, rigidità muscolare, disturbi del sonno, stanchezza cronica e riduzione del tono dell'umore, in grado di compromettere lo svolgimento delle comuni attività quotidiane, oltre ad avere un impatto negativo sulla maggior parte degli aspetti legati alla qualità della vita.
Il dolore, talvolta molto intenso e perlopiù ad andamento cronico, è avvertito principalmente nei muscoli e accompagnato da sintomi di malessere generale, cefalea muscolo-tensiva, disturbi del sonno, colon irritabile, dolore pelvico. Nella copiosa letteratura scientifica specialistica di settore sono stati infatti descritti, in pazienti con fibromialgia, molti sintomi che non coinvolgono solamente il sistema nervoso o muscolo-tendineo, ma anche l'apparato digerente, l'apparato urinario e il sistema riproduttivo.
Generalmente si manifesta in tutto il corpo, sebbene possa iniziare in una sede localizzata e successivamente diffondersi con il passare del tempo. Nonostante i muscoli rappresentino l'apparato maggiormente interessato dalla fibromialgia, facendola assomigliare a una patologia articolare, la mancata manifestazione di deformità delle strutture osteoarticolari clinicamente evidenti ne rende difficoltosa l'individuazione. Facciamo una differenza, ad esempio, dall'artrite reumatoide, che ha queste manifestazioni.
Nei casi più gravi può essere necessario l'accesso urgente nelle strutture sanitarie pubbliche, con imprevedibili ricadute, anche per quanto concerne il livello di abilità fisica, tali da costringere l'abbandono delle abitudini lavorative e sociali. Detto altrimenti, un quadro clinico complesso e caratterizzato da una notevole eterogeneità clinica tra un paziente e l'altro.
Il più delle volte sorge spontaneamente nel soggetto predisposto, mentre in altri casi sono eventi traumatici, fisici, psichici o legati ad una patologia cronica reumatica, ovvero associati allo stress, ad esserne la causa scatenante.
Considerato il potenziale rischio di disabilità, il numero sempre più diffuso delle patologie associate alla fibromialgia e l'aumento significativo dei costi diretti e indiretti correlati alla gestione del dolore a carico del paziente, una diagnosi tempestiva e la definizione di un percorso assistenziale appaiono essenziali per ridurre l'uso delle risorse economiche dei cittadini per farmaci, visite mediche e indagini diagnostiche.
Il dolore cronico, che difatti caratterizza questa patologia, costituisce, per chi ne è colpito, una delle forme di sofferenza a più alto costo. Proprio il carattere multidisciplinare della fibromialgia rappresenta uno dei principali problemi, in quanto il paziente viene frequentemente sottoposto a cure per i singoli sintomi, in mancanza di una visione omnicomprensiva della malattia stessa, poiché, come sopra ribadito, è il dolore a costituire il sintomo fondamentale, e al contempo la manifestazione evidente della malattia.
Pertanto, è necessario intervenire tempestivamente al fine di supportare il paziente verso un miglioramento anche minimo della qualità della vita, ovvero, intraprendere tutte le possibili terapie volte alla riduzione del dolore.
La sindrome fibromialgica è stata classificata tra le malattie reumatiche da dolore cronico diffuso, e riconosciuta dall'Organizzazione Mondiale della Sanità fin dal 1992.
Nel 2009 il Parlamento europeo ha invitato rispettivamente sia il Consiglio che la Commissione a mettere a punto una strategia comunitaria per la fibromialgia, in modo, tra le altre cose, da riconoscere questa sindrome come una vera e propria malattia, contribuire ad aumentarne la consapevolezza, favorire l'accesso degli operatori sanitari e dei pazienti alle informazioni dedicate, nonché migliorare l'accesso alle diagnosi e ai trattamenti.
Per di più, la Giunta della Provincia autonoma di Trento, in modo analogo a quanto fatto in precedenza dalla Provincia di Bolzano, ha emanato un provvedimento per cui le persone affette da fibromialgia e da sclerosi sistemica beneficiano dell'esenzione dalla compartecipazione alla spesa sanitaria, in quanto la Provincia autonoma di Trento è esclusa dal riparto del Fondo sanitario nazionale
Di diverso avviso, invece, è l'Istituto superiore di sanità, il quale si è espresso in modo negativo in merito alla richiesta di inserimento della patologia nei LEA a seguito di approfondimenti e studi condotti di recente dal medesimo Istituto.
Tenuto dunque conto del quadro di incertezza e della difficile collocazione sul piano normativo, ad oggi la fibromialgia non ha trovato ancora un vero e proprio riscontro legislativo volto a un suo effettivo riconoscimento da parte del Sistema sanitario nazionale e, di conseguenza, un suo definitivo inserimento nei livelli essenziali di assistenza, ovverosia la predisposizione di un codice di esenzione dedicato per malattie croniche e la predisposizione di protocolli diagnostici e terapeutici condivisi a livello nazionale.
Tutto ciò a fronte di una crescente attenzione dell'opinione pubblica verso questo problema rappresentato sull'intero territorio nazionale anche dalle numerosissime organizzazioni di pazienti e di associazioni dedicate, che si battono da anni per la tutela dei diritti delle persone affette da fibromialgia, promuovendo ogni dove iniziative dirette al riconoscimento della malattia all'interno dei LEA.
Una questione complessa e non più trascurabile, testimoniata altresì dai 12 progetti di legge riguardanti la fibromialgia depositati in Parlamento nella scorsa legislatura da tutti gli schieramenti politici, nessuno dei quali ha raggiunto tuttavia la definitiva approvazione.
Inoltre, a dimostrazione dell'importanza del tema e della consapevolezza oramai raggiunta dalle massime Istituzioni, basti pensare che proprio con la legge di bilancio 2022, il precedente Governo ha disposto uno stanziamento di 5 milioni da destinare con successivo decreto alle Regioni per lo studio della fibromialgia e delle sue possibili cure, al fine di sensibilizzare le strutture sanitarie nell'organizzazione di percorsi terapeutici e riabilitativi di cure e diagnosi.
Tutto ciò premesso, il presente progetto di legge statale di iniziativa regionale si pone l'obiettivo ambizioso, quanto necessario, di rappresentare e dare voce, tramite l'Istituzione del Consiglio regionale del Veneto, a tutti coloro i quali sono affetti da fibromialgia e che quotidianamente affrontano quel dolore fisico, sociale e psicologico che accompagna questa patologia.
Nel dettaglio della proposta normativa in oggetto, l'articolo 1 dispone il riconoscimento della fibromialgia come malattia cronica invalidante.
L'articolo 2 prevede delle disposizioni specifiche per la cura e la tutela dei soggetti affetti da fibromialgia.
L'articolo 3 è dedicato alla rilevazione statistica dei soggetti affetti da fibromialgia tramite la definizione di apposite linee guida per la realizzazione di specifici protocolli terapeutici e riabilitativi.
L'articolo 4 attiene invece alla realizzazione di campagne informative dedicate alla fibromialgia.
All'articolo 5 viene definita la copertura finanziaria.
Ottenere un riconoscimento del genere significherebbe, per chi soffre a causa di questa malattia, poter usufruire delle esenzioni per l'acquisto di farmaci e per quelle visite specialistiche che attualmente sono completamente a carico dei pazienti.
Una situazione ad oggi, in un certo qual senso, addirittura pregiudizievole del diritto alla salute rispetto a quei cittadini che beneficiano di trattamenti diversi, anche da Regione a Regione. Un aiuto concreto atto a dare una risposta tangibile verso quel grido di aiuto che non può essere più ignorato e che deve essere, giustappunto nel riconoscimento e nell'inserimento della fibromialgia nei LEA, il primo se non il più importante traguardo: una legge a tutela degli invisibili e degli inascoltati, diretta una volta per tutte a scoprire quella coltre di indifferenza che ricopre questa malattia.
Grazie.
Assume la Presidenza
Il Vicepresidente Nicola Ignazio FINCO

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Ha chiesto di intervenire la consigliera Ostanel. Prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
è un intervento breve, solo perché volevo ringraziare la collega Bisaglia per aver presentato un progetto di legge su questo tema. Un tema che abbiamo già discusso in questo Consiglio. Abbiamo votato degli ordini del giorno che cercavano proprio di andare in questa direzione: quella di spingere lo Stato a riconoscere una patologia fortemente invalidante che, come è stato detto nella relazione, non solo viene non presa in considerazione, ma spesso, nel momento della non diagnosi, perché tante volte non vi è una vera diagnosi, viene additata la donna come una persona che fatica a riconoscere davvero che cos'ha. Quante volte le pazienti che vengono appunto poi diagnosticate con questo tipo di patologia in realtà non vengono riconosciute? Viene semplicemente detto in maniera molto sbrigativa che queste patologie non esistono da tantissime persone che non riescono a comprendere tutte anche le comorbidità che questo tipo di patologie hanno.
Condivido il progetto di legge. Sappiamo che i progetti di legge statali purtroppo non vengono presi in considerazione sempre dal nostro Governo, ma spero che questo, con l'aiuto anche di chi a livello parlamentare si sta occupando di questo tema, venga davvero preso in considerazione.
Ne approfitto anche per illustrare già un ordine del giorno che ho depositato, perché il tema della fibromialgia ha tutta una serie di comorbidità che abbiamo visto all'interno di questo Consiglio, quando abbiamo organizzato un convegno con chi si sta occupando di vulvodinia e neuropatia del pudendo, che è una delle patologie che è spesso associata alla fibromialgia, cioè le donne che hanno questo tipo di patologia tante volte, nella maggior parte dei casi, hanno anche l'altra. Questa comorbidità è data dal fatto che spesso proprio nella diagnosi non si ha la capacità di comprendere in maniera veloce quali siano le cose da mettere in campo per non arrivare ad avere una patologia cronica invalidante.
Con il Comitato che si sta occupando di neuropatia del pudendo, una delle cose importanti che è stata proposta è quella di fare formazione ai medici, agli infermieri e a tutte le figure sociosanitarie che hanno a che vedere con queste patologie per poter fare in modo che ci sia un piano diagnostico terapeutico che dica ai medici e a tutte le categorie che si occupano di questi temi quali sono di solito le modalità con cui si prende in carico una paziente di questo tipo. Oltre al lavoro a livello statale, la cosa interessante è che si potrebbe fare anche già un lavoro a livello regionale di advocacy, informazione, di passaggio di informazioni sulle casistiche che già ci sono e già vengono trattate: un lavoro che il Comitato neuropatia del pudendo sta portando avanti in questa regione.
Ci tenevo ad annunciare la presentazione di questo ordine del giorno perché mi sembra molto importante che si riconosca il fatto che ci sono delle patologie, come la fibromialgia, che se non vengono prese in carico generano altre patologie con comorbilità, cioè vengono sostanzialmente lasciate sole delle pazienti e sviluppano tutta una serie di altre patologie.
Ringrazio la Consigliera e, ovviamente, lo anticipo già, il voto sarà favorevole.

PRESIDENTE

Grazie.
Collega Zottis, prego.

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Ringrazio anch'io la collega Bisaglia.
Chiaramente ci troviamo assolutamente concordi con quanto da lei descritto all'interno del progetto di legge statale e anche con le parole che ha utilizzato, con la descrizione estremamente puntuale di cosa significhi questa malattia e di quanta ricerca ci sia ancora bisogno sia per rendere consapevole, quindi, da un punto di vista anche di promozione, di formazione e di informazione, la cittadinanza, ma anche proprio il personale, di cosa significhi sia da un punto di vista scientifico sia da un punto di vista emotivo.
Ricordo che proprio questo tema, e la ringrazio, era stato affrontato già dalla scorsa legislatura con delle mozioni specifiche, proprio nella necessità di partire anche dai territori con della formazione. È evidente che, se manca un riconoscimento nazionale e manca uno internazionale, tutto quello che facciamo a livello territoriale manca, in qualche modo, di un vero e proprio connotato e anche di un percorso che possa avere sia finanziamenti sia trattare le donne affette e le persone affette in modo anche omogeneo rispetto a quello che dovrebbe essere un trattamento complessivo.
Quello di cui credo ci sia bisogno, l'ha detto anche la collega Ostanel, è: prima di tutto sperare e spingere per un'approvazione di quello che è il progetto di legge statale e poi avviare proprio dei percorsi di formazione, ma anche di consapevolezza, perché alle volte si arriva tardivamente nel riconoscimento e anche questo è un elemento, come in altre patologie, che può fare comunque la differenza. Riconoscere precocemente l'aspetto serve anche per una vita più dignitosa e anche proprio nell'accoglienza, all'interno anche degli ospedali stessi, per poter avere delle aree che accolgano queste persone in modo specifico, per il rischio che queste persone hanno nel momento in cui non vengono prese in carico in modo puntuale.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie.
Collega Bigon, prego.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Noi abbiamo depositato delle mozioni proprio a favore della fibromialgia, e soprattutto perché questa rientrasse all'interno dei LEA. Per cui, condividiamo – l'abbiamo anche sottoscritto in Commissione – quello che è il progetto di legge e speriamo che vada avanti.
Vero è che spesso c'è un ritardo nella diagnosi, ma soprattutto ci sono diagnosi sbagliate, portando a dire che è una depressione o che sono problemi psichiatrici, quando in realtà magari le problematiche sono altre.
Importante questo progetto di legge, che dobbiamo fare in modo che venga approvato a livello nazionale, anche perché è un costo curarsi attraverso la riabilitazione, perché spesso occorre anche del movimento, e credo che non possiamo permettere che le donne, nove su dieci che hanno questa malattia, che sta diventando quasi una malattia di genere, possano e debbano sopportarne i costi.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Consigliera Guarda, prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Io sosterrò con tutte le forze questo progetto di legge, perché tante delle persone che condividono con me il percorso di cura e di mutuo aiuto per l'emicrania cronica, la cefalea cronica, sono persone che soffrono poi di fibromialgia.
Dall'esperienza che raccontano, la frustrazione proprio di non riuscire ad essere presi in carico, la frustrazione di non riuscire a trovare una linea di cura specifica è davvero tantissima. Credo quindi che questo intervento sia molto buono per cercare di sollecitare il livello nazionale a fare la propria parte, perché così come nel 2020 è stata riconosciuta la cefalea cronica primaria come malattia cronica all'interno dei livelli essenziali di assistenza, è assolutamente importante che anche questa patologia venga riconosciuta, perché alla fin fine la sofferenza è uguale, se non maggiore, a causa del concatenarsi degli effetti cronici che il malato subisce.
Detto questo, noi abbiamo comunque degli strumenti. Nel 2022, se non ricordo male, abbiamo votato una variazione di bilancio che accertava l'entrata di 417.231 euro di fondi nazionali, che facevano parte di un fondo di 5 milioni, dedicati proprio allo studio, alla diagnosi e alla cura della fibromialgia.
Sarebbe quindi importante anche verificare, noi stessi all'interno della Commissione, come questi fondi sono stati utili in questi anni e come sono stati spesi.
Abbiamo anche un altro strumento che ci deve impegnare uniti nel cercare di trovare risorse per sostenerlo.
Perché nel 2015 è stato votato un articolo all'interno del bilancio per l'istituzione di un centro di riferimento per la fibromialgia e l'encefalomielite mialgica benigna: un centro di riferimento per la presa in carico, la ricerca e la cura di queste due patologie. Un centro che avevo cercato anche di implementare in questi anni proponendo degli emendamenti per stanziare un minimo di risorse per poter dare gambe a chi lavora in questo ambito, a chi può dare risposte ai malati.
Chiedo scusa, consigliere Polato, può parlare anche più piano. Grazie.
Di fronte a questa situazione, vedere in quelle occasioni un voto negativo in Consiglio di fronte alle tante risorse che ovviamente vengono spese per diverse ragioni, per fare tante occasioni di manifestazioni, di interventi pubblici, di festeggiamenti, di giornate dedicate a degli obiettivi, eccetera, trovare anche soltanto poche decine di migliaia di euro per riuscire a sostenere un intervento, al di là dell'operazione che a livello nazionale deve essere fatta nel riconoscimento della fibromialgia, al pari di quanto è chiesto all'interno di questo progetto di legge, credo che sia opportuno.
è giustissimo chiedere a livello nazionale di svolgere la propria parte di competenza, e su questo non ci piove. Qua come possiamo intervenire? Utilizzando le risorse come sicuramente sarà stato fatto per le risorse stanziate nel 2022. Benissimo.
Le sofferenze che però esprimono i nostri concittadini con questa patologia sono ancora tante e quindi ritengo che sia opportuno anche trovare delle strade, delle strategie per aggiungere quel poco di risorse che possono far tenere in vita quegli interventi a cui anche in passato, nei precedenti Consigli regionali, si era pensato di dare spazio, gambe, a anche cuore.
La passione che portiamo entrambi per queste malattie, per i pazienti che ci sollecitano, la passione che portiamo in quest'Aula volendo manifestare, volendo proprio stare vicini a chi soffre, credo si possa esprimere non soltanto con progetti di legge statali ma anche sostenendo a 360 gradi i livelli di cura che possiamo attivare anche in maniera extra, anche con fondi propri, così come è stato fatto nel 2015 dando l'avvio al centro di riferimento regionale.

PRESIDENTE

Grazie.
Collega Baldin, prego.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Grazie, Presidente. Grazie, colleghi. Grazie a chi ha predisposto e si appresta a votare favorevolmente questa proposta di legge statale che anch'io sosterrò convintamente.
Si tratta di una malattia cronica invalidante per circa 2 milioni di italiani, da stime dell'Associazione italiana dei fibromialgici. È una malattia che veramente ha degli effetti devastanti sulla vita delle persone; quindi, credo che il primo punto di partenza da questo Consiglio sia importante e si spera che a livello nazionale almeno questo, dei tanti progetti di legge statale che abbiamo votato in quest'Aula in questa e nelle scorse legislature, possa vedere la luce. Magari anche l'impegno a portarlo all'attenzione dei nostri parlamentari a Roma potrebbe essere uno di quelli che si prende questo Consiglio regionale attraverso i propri canali istituzionali e politici, per vedere appunto l'approvazione di questa proposta e un chiaro e valido aiuto a questi 2 milioni di italiani che soffrono di questo disturbo così invalidante. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Non vedo altre richieste di intervento.
Chiudiamo la discussione generale e passiamo all'articolato.
Siamo sull'articolo 1.
Non ci sono richieste di intervento.
Metto in votazione l'articolo 1.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo 2.
Non ci sono interventi.
Metto in votazione l'articolo 2.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo 3.
Non ci sono interventi.
Metto in votazione l'articolo 3.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo 4.
Non ci sono richieste di intervento.
Metto in votazione l'articolo 4.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo 5.
Non ci sono richieste di intervento.
Metto in votazione l'articolo 5.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
ODG n. E0001

Ordine del giorno presentato dalle consigliere Ostanel, Guarda e Baldin relativo a "DARE AVVIO AL PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO ASSISTENZIALE (PDTA) PER VULVODINIA E NEUROPATIA DEL PUDENDO" in occasione dell'esame della proposta di legge statale relativa a "Disposizioni per il riconoscimento della fibromialgia come malattia cronica ed invalidante". (Progetto di legge statale n. 28) APPROVATO (Deliberazione n. 8/2024)

(N.d.r. – Si riproduce il testo scritto dell'ordine del giorno come presentato)
Il Consiglio regionale del Veneto
PREMESSO CHE:
- il Consiglio Regionale del Veneto in data 29 marzo 2022 ha approvato la mozione n. 266, a prima firma Ostanel, dal titolo "Garantire accesso alle cure per le donne affette da Vulvodinia e Neuropatia del pudendo inserendole nei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza)" che, tra le altre cose, impegnava la Giunta Regionale a "valutare l'inserimento della vulvodinia e della neuropatia del pudendo nell'elenco delle malattie croniche e invalidanti previste dai livelli essenziali di assistenza "ulteriori" regionali";
- in data 12 aprile 2022, il Consiglio Regionale ha approvato la Mozione n. 267, a prima firma Bigon, relativa a "La Giunta regionale si attivi per il riconoscimento da parte del SSN di vestibolite vulvare-vulvodinia, neuropatia del nervo pudendo e fibromialgia e per il loro inserimento nei LEA - Promuova inoltre la formazione dei medici e attivi campagne di informazione";
- il Consiglio Regionale, in data 17 maggio 2022, ha approvato, con Deliberazione n. 81, un Ordine del giorno, a prima firma Ostanel, che impegnava la Giunta Regionale "a valutare, di concerto con Azienda Zero, l'istituzione di un PDTA su vulvodinia e neuropatia del pudendo che consideri tutte le comorbidità più frequenti e coinvolga tutte le competenze utili per la strutturazione di una Pelvic Unit che preveda la presa in carico complessiva delle pazienti con patologie correlate al dolore pelvico e l'individuazione di centri di riferimento regionali che possano costituirsi come centri specializzati in dolore pelvico cronico";
- il 13 luglio 2022, presso l'aula del Consiglio Regionale Veneto, si è svolto - su iniziativa del Gruppo consiliare "II Veneto che Vogliamo" - un Convegno dal titolo "Intervento medico ed azione politica, insieme per il riconoscimento e la cura di vulvodinia e neuropatia del pudendo" che ha visto la partecipazione, oltre che di diverse attiviste e studiose del tema, anche del Presidente del Consiglio Regionale e dell'Assessore alla sanità della Regione Veneto, con la quale si è intrapresa una proficua interlocuzione;
- l'incontro del 5 luglio 2023 tra l'Assessore alla sanità e il Comitato vulvodinia e neuropatia del pudendo avente a tema proprio lo stato di avanzamento del relativo PDTA.
CONSIDERATO CHE
- secondo i dati acquisiti, una donna su 5 risulterebbe essere, in forme variabili, colpita da vulvodinia e neuropatia del pudendo;
- esiste una forte associazione tra fibromialgia e vulvodinia, ovvero la frequente presenza di entrambe le condizioni nella stessa persona, che può rendere più difficile la gestione del dolore e richiede un approccio terapeutico multidisciplinare che tenga conto di entrambe le patologie.
CONSIDERATO INOLTRE CHE
- non ci risulta che sia ancora stato definito un protocollo diagnostico e terapeutico e sono pochissimi i medici che trattano queste patologie causando spesso un ritardo diagnostico e quindi raggravarsi della patologia;
IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE
a istituire, di concerto con Azienda Zero, un PDTA su vulvodinia e neuropatia del pudendo che consideri tutte le comorbidità più frequenti, compresa quella con la fibromialgia, dando corso anche all'impegno divulgativo presso le figure coinvolte nella diagnosi e cura, anche attraverso l'individuazione di Centri di riferimento regionali specializzati in dolore pelvico cronico.
Prego, collega Ostanel.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
È l'ordine del giorno che anticipavo prima rispetto al lavoro per la creazione di una PDTA, quindi di un piano terapeutico, in Veneto su una delle patologie che è correlata alla fibromialgia, che è la vulvodinia e neuropatia del pudendo, su cui abbiamo già iniziato un lavoro dentro a questo Consiglio il 5 luglio 2023, quando abbiamo fatto un convegno con l'assessore Lanzarin, con il Presidente del Consiglio e gli ospiti di questo Comitato, che hanno raccontato le questioni che in Veneto, rispetto a questa comorbidità, ci sono.
Si è andati avanti nel lavorare, e spero anche che poi l'Assessore possa dire meglio di me, per cercare di arrivare ad un risultato in Veneto su un piano diagnostico, che servirebbe proprio a informare il personale sanitario che ha a che vedere con queste patologie della possibilità di definire un piano diagnostico e terapeutico certo, quindi fare in modo che le persone che in questa regione lavorano nel sistema sanitario siano a conoscenza di tutte le questioni che hanno a che vedere con una patologia, che, come abbiamo detto prima, spesso non viene riconosciuta e tante volte viene presa in carico tardi e alle volte anche con le modalità sbagliate rispetto alle necessità del paziente. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Collega Guarda, prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Chiedo di poter sottoscrivere l'ordine del giorno.

PRESIDENTE

Perfetto. La collega Baldin sottoscrive l'ordine del giorno.
Metto in votazione l' ordine del giorno n. E0001.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo alle dichiarazioni di voto.
Collega Venturini, prego.

Elisa VENTURINI (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto)

Grazie, Presidente.
Ringrazio anche la collega Bisaglia perché oggi, con questa proposta di legge, viene data voce in quest'Aula alla sofferenza e alla frustrazione delle persone afflitte da fibromialgia. Si pensa che in Italia siano tra il milione e mezzo e i 2 milioni le persone colpite. Purtroppo, il quadro clinico è complesso. C'è eterogeneità notevole da un punto di vista clinico tra un paziente e l'altro. Questo purtroppo genera anche quella difficoltà, quell'incertezza da un punto di vista normativo, però ciò non deve impedire che si possa procedere con un riconoscimento da parte del sistema sanitario.
Auspichiamo, con questa proposta di legge, che ci possa essere finalmente un inserimento nei LEA e la predisposizione di un codice di esenzione per le malattie croniche.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Non vedo altre richieste di intervento.
Metto in votazione il progetto di legge statale n. 28.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Sospendiamo la seduta. Ripresa alle ore 14.30.
Ricordo ai colleghi della Quinta Commissione che alle 13 in Sala Legni c'è una Commissione veloce per esprimere un parere.
La Seduta è sospesa alle ore 12.47
La Seduta riprende alle ore 14.57

PRESIDENTE

Colleghi, vi invito a prendere posto.
PUNTO
10



MOZIONE PRESENTATA DAL CONSIGLIERE SANDONÀ RELATIVA A "ASCENSORE DELLA ROCCA DI MONSELICE: SIA PORTATO A TERMINE IL PRIMA POSSIBILE". (MOZIONE N. 428) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 10/2024)

PRESIDENTE

Siamo al punto n. 10 dell'ordine del giorno, mozione n. 428, presentata dal consigliere Sandonà.
Prego, collega Sandonà.

Luciano SANDONÀ (Zaia Presidente)

Grazie, Presidente.
In questa mozione si narra una vicenda tutta italiana, sia nello svolgimento che anche nella fine di questa vicenda. Qui si narra di un trionfo del partito del no di un'opera pubblica che era stata finanziata, aveva ottenuto tutte le necessarie autorizzazioni, era autorizzata in toto. Vi era solo una presunta difformità di una norma urbanistica all'opera.
La vicenda è andata avanti per molti anni, è stata quasi dimenticata dal tribunale finché l'anno scorso, nella primavera dell'anno scorso, il tribunale ha definitivamente messo da parte il procedimento, che si è concluso nel 2014 con l'assoluzione piena di tutti gli imputati che erano stati portati a processo con la formula che il fatto non costituisce reato. Ricordo che furono coinvolti il capo ufficio tecnico dell'ufficio di Monselice e l'ex direttore del Parco Colli Euganei. Successivamente, dopo altri nove anni di processo d'appello, si è arrivati di nuovo all'assoluzione per tutti per non aver commesso il fatto.
Con questa parola che è stata posta dal tribunale, c'è stata l'assoluzione definitiva e la messa da parte del procedimento.
Ci sono tante domande da farsi in una vicenda complessa come questa. Innanzitutto, la perdita di finanziamento pubblico dell'opera: c'erano più di 2 milioni di euro stanziati dall'Unione europea che sono andati persi. Poi ci sono anche i costi: 600-000-700.000 euro erano già stati spesi per la realizzazione dell'opera. Ricordo che 78 metri su 82 del foro orizzontale dell'ascensore sono stati già realizzati. Poi, ci sono i costi del processo, che ammontano, in maniera indicativa, a oltre 200.000 euro. Anche questo pesa sugli enti pubblici.
Ripeto, è un'opera che aveva ottenuto tutti i pareri, era stata finanziata, andava avanti. È stato il trionfo dei professionisti del no. È stato un processo basato sul nulla. È stato il trionfo di coloro che, dietro l'ambientalismo in cui si mascherano, in realtà hanno semplicemente bloccato un'opera che avrebbe portato sviluppo, avrebbe portato turismo, avrebbe portato movimento nella Rocca di Monselice.
Oggi ho portato, per completare la mozione, una serie di esempi che si trovano non nei Paesi oltre oceano, ma si trovano in Italia: quindi, la Rupe di Orvieto, che ha un ascensore, Genova, con quattordici ascensori, l'ascensore di Gubbio, quello principale, un altro ascensore di Gubbio. Ad Amalfi ci sono ben due ascensori. Poi c'è l'ascensore di Colle Val d'Elsa. Sono quasi tutte Amministrazioni, peraltro, di centrosinistra, dove ci sono anche degli ambientalisti.
Alcuni di questi ascensori, come quello di Colle Val d'Elsa, sono stati realizzati in un periodo molto recente. Poi c'è l'ascensore di Bergamo alta, lungo 550 metri; la funicolare di Certaldo, sempre in provincia di Firenze, sempre con una Giunta di centrosinistra; l'ascensore scavato nella roccia del Forte di Exilles, in provincia di Torino. Come mai in questi posti si è riusciti a realizzare delle opere, anche molto ardite, molto avanzate, mentre a Monselice c'è stato il blocco dell'opera?
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei, collega.
Consigliere Valdegamberi, prego.

Stefano VALDEGAMBERI (Gruppo Misto)

Intervengo come memoria storica, essendo stato a quel tempo anche un Assessore al Patrimonio e ricordando il finanziamento che fu dato dall'allora assessore Giorgetti, attraverso i fondi della Comunità europea, sui 2 milioni di euro, forse più.
Questa vicenda, evidenziata dal collega Sandonà, passata nel dimenticatoio, è proprio l'esempio di come in questa regione una certa politica diventa ambientalista estrema qui e poi si contraddice dove loro amministrano, in giro per l'Italia.
Qui abbiamo fatto un danno alla collettività, un danno di milioni di euro. Si poteva sviluppare veramente quell'opera. Quel luogo, tra l'altro, fa parte di una società, se non erro, controllata dalla Regione stessa, quindi di proprietà regionale. Quindi, si tratta di un investimento fatto su un bene di proprietà della stessa Regione, che, attraverso una vicenda giudiziaria avviata da qualcuno, perseguendo dei fantasmi, si è conclusa con un nulla di fatto e ha portato come effetto la perdita di un consistente contributo europeo, e la perdita anche di una grande opportunità per Monselice e per tutto quel territorio, di sviluppare quel bene regionale che poteva e può tuttora garantire una valenza anche turistica importante per poter promuovere un territorio sicuramente di pregio, che ha una grande storia, una grande storia medievale, ed è motivo di attrazione.
Questa cattiveria politica è costata cara al territorio, è costata cara alla Regione, è costata cara all'Europa. Abbiamo perso e rinunciato a un contributo di oltre 2 milioni di euro.
È giusto che non vadano nel dimenticatoio queste vicende. A quel tempo si creò un caso – io non ricordo bene quali furono le motivazioni – sul nulla. Gli effetti poi ricadono sulla collettività, sulla collettività di quel territorio, su quella popolazione, su tutto il Veneto e anche sul bilancio italiano, regionale, che ha perso un pezzo di contributo per delle stupide battaglie politiche, ingiustificate, perché abbiamo visto poi le vicende giudiziarie come si sono risolte, creando l'ennesimo danno al Veneto.
Come giustamente ha rilevato Luciano Sandonà, abbiamo avuto realizzazioni analoghe, se non più impattanti, se non ancora più evidenti, in tante altre parti d'Italia, dove amministra quella stessa parte che si è fatta promotrice della distruzione del Veneto.
Non è raro che nella nostra Regione succedano questi fatti. Molto spesso sentiamo elevarsi dai banchi dell'opposizione voci iper-ambientaliste, iperprotettive, iper-estremiste, quando poi nelle Regioni dove le stesse forze politiche amministrano sono ben più permissive di quanto oggi siano le Amministrazioni di centrodestra della Regione Veneto.
Ci tenevo a sottolineare questo perché era una cosa passata nel dimenticatoio. Erano passati ormai un bel po' di anni. Ripeto, non è giusto che i cittadini del Veneto si dimentichino questi fatti. Oggi c'è chi fa le battaglie sugli estremismi ambientali, paesaggistici, eccetera, qui e magari nei loro territori, dove amministrano, fanno scelte ben più azzardate di quelle che vengono fatte nel Veneto, fanno anche un danno al territorio stesso, hanno fatto un danno a un patrimonio che, tra l'altro, è gestito da una società di proprietà, se non l'ha venduta, se non è ancora proprietà della Regione Veneto, non lo so, lei che è Assessore al Patrimonio e al Bilancio potrà confermare, è ancora proprietà regionale. È un patrimonio notevole, storico, che poteva essere e può essere ancora oggi un motore turistico importante all'interno dell'offerta turistica del Veneto.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Consigliere Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
La domanda è una: stiamo votando una mozione che parla di quello che è accaduto a livello giuridico nel passato o stiamo cercando di capire se dobbiamo impegnare la Giunta a fare un'opera necessaria? Perché vorrei riportare la discussione sull'impegno del collega Sandonà, che dice: "affinché l'ascensore della Rocca possa essere portato a termine il prima possibile, perché possa essere un buon volano dello sviluppo turistico della città e di tutta la zona dei Colli – addirittura – anche in virtù del rinnovato interesse per il patrimonio di storia e di antichità che si trova nella parte alta del Colle".
Farsi la domanda se un'opera di questo tipo sia quello che il territorio dei Colli e in particolare della Bassa Padovana e il territorio in cui agisce l'ascensore di cui stiamo parlando in questo momento è la giusta domanda da farsi?
Lei ha portato delle esperienze di altri ascensori di questo tipo, ad esempio su Bergamo. Mi chiedo se ci siano degli studi che paragonino un territorio come quello di cui stiamo parlando a quello che è invece il valore di un'opera che porta dal basso di una città alla città storica, che è in alto, e che non è assolutamente paragonabile all'opera di cui stiamo discutendo, tra l'altro, a partire dalla fine degli anni Duemila.
Tra l'altro, quest'opera di cui parliamo da tantissimi anni, e lei lo sa, collega Sandonà, localmente era stata discussa più e più volte in Consigli comunali aperti, petizioni, raccolte firme non solo di comitati ambientalisti, ma anche di tecnici, di docenti universitari, di persone che avevano studiato il progetto inizialmente presentato dalla Giunta ancora nel 2007 e poi rivisto, che aveva delle pecche incredibili, non solo dal punto di vista della scelta progettuale, ma anche dell'impatto che avrebbe avuto un'opera di questo tipo.
Spendere tutti i fondi o tutti quei fondi che sono previsti da un progetto faraonico, tra l'altro, previsto e costruito tanti anni fa ormai, in un'epoca diversa, dove, tra l'altro, la fruizione dei Colli e del territorio accanto alla Rocca di Monselice era diversa, era diversa nei Piani turistici, era diversa rispetto al fatto che non si parlava ancora così tanto di turismo lento. Stiamo parlando di un'altra epoca.
Ritirare fuori oggi un progetto e una mozione di questo tipo su un'opera che localmente è stata contestata, e lo sa anche lei che non è solo dai comitati ambientalisti che qui dentro sono rappresentati, ma anche da persone che hanno fatto un'analisi costi-benefici e che hanno capito che un'opera di questo tipo non ha alcun senso nel territorio di cui stiamo parlando, mi porta a dire che la mozione di oggi, se lei vuole farla per ricordare e per far capire che, finalmente, con gli atti del processo, dopo quindici anni di vita, la verità è emersa, facciamo un articolo, un comunicato stampa di giornale, lei lo potrà fare in autonomia. Ma se, invece, dobbiamo stare qui a discutere di impegnare la Giunta su un'opera inutile, definita inutile anche da moltissime persone localmente, che ha un costo e un'analisi costi-benefici che non paga, di cui se ne discute già a metà degli anni Duemila, quindi un'opera che ormai ha vent'anni e più e che oggi è ritenuta inconsistente rispetto a come noi fruiamo l'area Colli, allora mi sembra che sia la mozione sbagliata.
Se questa mozione fosse stata fatta nel 2007-2010 potevo capire, ma siamo nel 2024 e, secondo me, riportare la discussione in questo Consiglio non ha alcun senso.

PRESIDENTE

Grazie.
Collega Camani, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Penso che questa mozione rilevi alcuni difetti di fondo rispetto ai quali forse è il caso che facciamo una riflessione un po' seria, perché questa mozione conferma quanto sia difficile per la politica, per una certa politica, fare una sintesi seria tra ciò che è l'ambiente e la tutela ambientale e ciò che è la necessità dello sviluppo.
È molto facile, presidente Sandonà, porre la questione su un piano di contrapposizione ideologica tra chi fa l'ambientalista e chi lavora per lo sviluppo, piuttosto che costruire le condizioni affinché il concetto di sviluppo sia realmente e concretamente associato alla parola "ambiente".
Farlo in un territorio come quello di Monselice, che sulla discussione, la spaccatura tra ambiente e sviluppo ha patito per decenni l'incapacità della politica di arrivare a questa sintesi, credo riveli una lettura semplificata di un territorio che è già stato mortificato da questa incapacità e miopia della politica locale.
Seconda questione. Dentro questa mozione lei non propone alcuna soluzione seria per affrontare il tema dello sviluppo turistico di Monselice e della zona Colli e non dimostra senso di responsabilità verso quel territorio. Se lei, presidente Sandonà, conoscesse, avesse conosciuto, avesse approfondito le discussioni che in questi anni e in questi mesi si sono sviluppate in quel territorio, saprebbe che ciò che oggi è prioritario e su cui davvero servirebbe un investimento della Regione sono interventi di ben altro tipo e di ben altro tenore.
Non so se le risulta che il Castello di Monselice è soggetto a frane continue, che avvengono sul monte che è subito sul retro. Chiedo alla Regione di intervenire su quello, sulla messa in sicurezza contro le frane, che continuano a devastare pezzi del Castello. Le chiedo di mettere in sicurezza il Mastio Federiciano e la scala che conduce all'ingresso della Rocca, lì, sì, vittima del degrado, su cui la Regione, che è proprietaria di quell'edificio, non è mai intervenuta.
I progetti faraonici, peraltro finanziati con i soldi degli altri, che servono soltanto a mettersi la medaglietta, non servono a nessuno, tantomeno al territorio di Monselice. Sia sul piano turistico che sul piano degli investimenti, rispetto a quel grande patrimonio che è, certo, il Castello, ma che sono anche le Sette Chiesette (anche quelle oggetto di un degrado pesantissimo), forse il Comune di Monselice avrebbe bisogno di un sostegno da parte della Regione e dei rappresentanti della Regione in questo Consiglio regionale.
Chiudo davvero. Non c'è un pregiudizio ideologico di stampo ambientalista del Partito Democratico contro l'ascensore. C'è, però, un pregiudizio politico molto serio rispetto al fare delle questioni che hanno dilaniato il territorio, di Monselice in particolare, una bandierina da sventolare qui dentro. Sappiamo tutti che, se anche questa mozione venisse approvata, l'intervento sull'ascensore non sarebbe realizzato. Non mi risulta che l'assessore Calzavara abbia proprio qualche milione di disponibilità da spendere così. Non mi risulta, ma mi ha stupito in diverse occasioni. Potrebbe essere anche questa una di quelle.
Dover sottoporre al Consiglio regionale una mozione soltanto per dire che si è portato a casa un risultato, senza occuparsi davvero delle questioni che da troppo tempo vedono Monselice al centro della nostra discussione, credo sia anche poco serio sul piano politico.
Per tutte queste ragioni, annuncio già il voto contrario del Gruppo del Partito Democratico su questa mozione.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Consigliera Guarda, prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Quindici anni dopo ci si trova a discutere in maniera assolutamente ideologica rispetto a un progetto che nel 2008 aveva visto non tanto gli ambientalisti quanto la stessa ditta a cui erano stati affidati i lavori richiedere una proroga per consegnare l'opera e richiedere fondi aggiuntivi per riuscire ad affrontare gli imprevisti. La trachite non aveva la consistenza che era stata identificata a livello progettuale. Di conseguenza, tutto il progetto era da mettere in discussione per le difficoltà e le oggettive criticità, da un punto di vista tecnico, nel poter affrontare lo scavo e la realizzazione dell'opera.
Quindi, la questione qui non è il "sì" o il "no". La questione non è ecologisti "versus" coloro che pensano di poter fare qualsiasi cosa all'interno del nostro territorio pur di rendere accessibile qualsiasi posto, senza pensare nemmeno alle alternative in questi quindici anni. In quindici anni qualcuno ha proposto alternative, realizzato alternative per rendere accessibile quello spazio anche alle persone con una disabilità, alle famiglie con bambini, eccetera, un trasporto alternativo per poter raggiungere in maniera adeguata, senza fare investimenti che possano mettere a rischio la sicurezza del luogo, una sicurezza dettata da un problema strutturale dovuto a crolli in galleria, difficoltà nella prosecuzione dello scavo, problemi di infiltrazione, una terra non adatta e che non presenta struttura e consistenza adeguate a un tipo di scavo come quello preventivato.
Di fronte a questo, quindi, cominciamo a mettere da parte il solito capro espiatorio dell'ecologismo, dell'ambientalismo, eccetera. No. Qui è una questione di sicurezza. Bisogna cominciare a pensare a soluzioni che non richiedano dispendiosi investimenti, ma che possano vedere alternative, come quelle che sono state quindici anni fa proposte dai territori, proposte dagli stessi politici e attivisti locali.
Per piacere, cominciamo a ritornare alla concretezza. In quindici anni non vi siete preoccupati di trovare un'alternativa. In quindici anni non è stata pensata una soluzione per la questione. Oggi venirci a dire che il problema è rappresentato dalle battaglie ecologiste di quindici anni fa mi sembra assolutamente inopportuno. Ritengo ‒ lo ribadisco ‒ che la questione strutturale di cui si dovrebbe preoccupare la Regione è proporre soluzioni che non mettano a rischio la stabilità di un'area che è altamente in grave difficoltà, da un punto di vista idrogeologico, e che deve essere tutelata e non abusata, semplicemente per il piacere di alcuni.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie.
Assessore Calzavara, prego.

Ass.re Francesco CALZAVARA

Grazie, Presidente.
Ringrazio il presidente Sandonà per aver presentato questa mozione, che permette all'Assessorato al patrimonio di fare il punto su Monselice.
Il tema della scala ha diviso il territorio, ha avuto traversie di carattere giudiziario; quindi, merita una valutazione rispetto alle volontà espresse nei primi anni Duemila. Però credo che oggi sia anche giusto dire quello che la Regione ha fatto e sta facendo per Monselice, uno straordinario patrimonio culturale e artistico del nostro territorio, che può diventare un ulteriore elemento di attrazione turistica fortissima, legata al Mastio e al Castello, che oggi vede la nostra società Edifici Monumentali Veneti continuamente investire, cercare di far cresce e creare attrazione e capacità di dare nuovi servizi all'interno di quell'area.
Per questo abbiamo ritenuto di investire 2 milioni di euro dei fondi FSC per la sistemazione di Casa Salotto, un altro patrimonio che abbiamo lì davanti, sotto il Castello, per chi c'è stato. Ho scoperto anch'io questi luoghi. Abbiamo un ulteriore edificio, quello sì veramente a rischio di caduta. Sono anche a rischio le proprietà circostanti. Quindi, abbiamo deciso di investire 2 milioni di euro per metterlo in sicurezza e per renderlo fruibile, sia per quanto riguarda la parte di carattere culturale, che daremo in ogni caso in gestione a Edifici Monumentali Veneti, sia per cercare di riattivare quella parte commerciale, che era un altro elemento di attrazione di quei luoghi. Nell'ultima fase di vita di Casa Salotto, la parte davanti, quella prospiciente alla strada, era trasformata in un'attività commerciale, che generava un servizio e un flusso interessante anche di carattere turistico.
Stiamo continuando a investire, coordinandoci con la Curia, e non è facile, per la messa in sicurezza del percorso delle Sette Chiese, soprattutto in previsione del Giubileo 2025, che sarà un elemento di grande visita e attrazione di quel percorso. Anche lì, con tutte le difficoltà del caso. È difficile entrare nelle altre proprietà della Regione, proprietà di Edifici Monumentali, però c'è un percorso, uno stanziamento che metterà in sicurezza anche quel tipo di patrimonio.
Tra qualche mese renderemo disponibile Casa Longobarda, quell'altro edificio che è stato messo a norma e che dovrebbe trovare un utilizzo da parte, sembra, di attività che potrebbero essere, anche in questo caso, di promozione di quella parte del territorio, oltre che di sostegno al percorso di avvicinamento al Mastio, che è l'elemento di discussione di questa mozione. Credo che riuscire a garantire una maggiore accessibilità alla parte terminale del Colle di Monselice sia un obiettivo di tutti, probabilmente attraverso soluzioni diverse, che possono essere anche quelle di una mobilità che porta con l'elettrico verso il Mastio. Garantire un'accessibilità facile a quelle aree garantirebbe anche un maggiore afflusso di persone.
Sono luoghi diversi, però abbiamo un patrimonio straordinario davanti, che è Villa Duodo. È difficile renderla appetibile per nuove funzioni se non garantisci una facile accessibilità. Anche su questo credo che, insieme al Comune di Monselice, si debbano fare delle riflessioni.
Abbiamo messo in sicurezza il parcheggio, con gli interventi che il Consiglio regionale ha approvato attraverso i Fondi speciali per Venezia, e la gronda lagunare. Si è riusciti a trovare le risorse per rendere fruibile quell'area, per pulirla e renderla, anche in questo caso, maggiormente utilizzabile dal Comune di Monselice, che in passato la utilizzava anche per organizzare eventi.
Quindi, su Monselice c'è un grosso interesse da parte della Regione, proprio perché riteniamo sia un elemento ulteriore di arricchimento dell'offerta turistica.
Ci sono due elementi, da quello che ho visto le volte che sono andato a Monselice, di grossa discussione. Uno è la scala e l'altro è l'altra scala, quella di accesso al Mastio. Anche in questo caso, ci sono diversità di pensiero. C'è qualche problema anche con la Sovrintendenza. L'elemento di accesso al Mastio, che per i cittadini di Monselice rimane un elemento di assoluto valore, molto probabilmente legato al loro passato, alla loro infanzia, si scontra con la qualità architettonica che dovrebbe essere realizzata per essere compatibile a un'area così particolare, come quella del Mastio Federiciano. Stiamo lavorando, anche in questo caso, per far sì che queste due necessità di accessibilità e di rispetto del territorio possano essere ottemperate attraverso un proficuo lavoro con la Sovrintendenza, che speriamo di poter concludere nei prossimi mesi.

PRESIDENTE

Collega Sandonà, prego.

Luciano SANDONÀ (Zaia Presidente)

Grazie, Presidente.
Ringrazio tutti i colleghi che sono intervenuti. È un contributo importante alla discussione su un bene di proprietà della Regione. Tutto il compendio della Rocca di Monselice è proprietà della Regione.
Ringrazio anche per l'impegno dell'Assessore, che adesso ha estrinsecato meglio in tutte le sue variabili. Il complesso della Rocca di Monselice è particolarmente variegato. Come veniva detto, ci sono il Mastio, le Sette Chiesette, quindi la stradina, Villa Duodo, il Castello, la Casa Salotto, che è davanti al Castello, Casa Longobarda, il parcheggio e l'ex cava. Come ricordava adesso l'Assessore, c'è stato un impegno da parte della Giunta per risanare la situazione nell'ex cava, quindi riportare alla luce anche tutto questo spazio che è alle spalle del Colle. Questo per rispondere relativamente anche all'impegno della Regione su Monselice. L'Assessore ha elencato le cifre. Il focus è stato messo su tutta la proprietà regionale. Sono state fatte diverse iniziative anche per rilanciare, per riportare un bene che è sentito anche dagli abitanti del luogo come un bene proprio, della cittadina. Si identificano molto con tutti i beni che sono nella Rocca di Monselice.
Torno alla mozione. La mozione chiede semplicemente la valutazione per la ripresa di un'opera che sarebbe già stata realizzata ‒ ci troveremmo, in questo momento, probabilmente davanti a una discussione inutile ‒ se non fosse stata bloccata con dei cavilli giuridici. Ricordo che le tre persone che sono state rinviate a giudizio (l'architetto Cisco, Maurizio De Rossi, che era il rappresentante dell'azienda, e il direttore dei lavori Roberto Dall'Armi) sono state, poi, pienamente assolte per non aver commesso il fatto, in sede di ricorso in Appello, che loro stessi hanno fatto, per vedere la loro immagine totalmente pulita.
L'opera, quindi, sarebbe già stata realizzata e sarebbe nella disponibilità dei cittadini del Veneto e anche dei cittadini di Monselice. Come ha detto, giustamente, l'Assessore, il problema principale per arrivare alla Rocca... E lo dice chi più di qualche volta è salito, con notevole sforzo, fino al Mastio. Il problema per arrivare al Mastio esiste. Mi viene in mente un'opera simile, per esempio, a Malaga: la Medina araba. Lì c'è l'ascensore che porta su i turisti a 3 euro a persona, porta su le persone. C'è la fila delle persone che vogliono prendere l'ascensore. Credo che questo sia non solo un volano turistico per tutta l'area, per la splendida cittadina, per il centro di Monselice e per tutto il resto, ma sia anche un'opportunità per tutti per vedere dall'alto le bellezze naturali del Parco dei Colli Euganei e anche gli stessi Colli Euganei.
Questa era senz'altro un'opportunità da prendere a suo tempo, che – lo ripeto – è stata bloccata da un processo basato sul nulla, i cui responsabili non hanno pagato nulla. Ricordo, infatti, i 600.000-700.000 euro che sono stati spesi per realizzare quei settantotto metri di buco orizzontale, gli oltre 200.000 euro che sono stati spesi per il processo e i 2 milioni di euro che sono stati persi di finanziamento da parte dell'Unione europea.
Questa – lo ripeto ancora una volta – è una vicenda tipicamente italiana, dove hanno trionfato il "partito del blocco" e "il partito del no". Credo che noi siamo schierati da tutt'altra parte.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Non ci sono altre richieste di intervento.
Passiamo alle dichiarazioni di voto.
Non ci sono dichiarazioni di voto.
Metto in votazione la mozione n. 428.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Dobbiamo passare ora al punto n. 11, risoluzione n. 79 presentata dai colleghi Guarda, Baldin, Lorenzoni e Ostanel.
Prego, collega Guarda.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Dopo essermi confrontata con alcuni colleghi di maggioranza e non essendo presente l'assessore Bottacin, chiedo di poter rimandare il punto alla prossima seduta. Grazie.

PRESIDENTE

Va bene.
PUNTO
12



MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI BOZZA E VENTURINI RELATIVA A "LA REGIONE VENETO SI ATTIVI ADOTTANDO IDONEE SOLUZIONI PER INCENTIVARE LA CIRCOLAZIONE DEI CREDITI CEDUTI DALLE IMPRESE VENETE IN ATTUAZIONE DEI BONUS EDILIZI PREVISTI DALLA NORMATIVA AL FINE DI AGEVOLARE LA LIQUIDITÀ DELLE IMPRESE". (MOZIONE N. 470) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 11/2024)

PRESIDENTE

Passiamo al punto n. 12, mozione n. 470 presentata dai consiglieri Bozza e Venturini.
Prego, collega Bozza.

Alberto BOZZA (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto)

Grazie, Presidente.
Questa è una mozione che seguiva un collegamento con un ragionamento fatto ancora nello scorso settembre e poi approfondito in fase di bilancio con un ordine del giorno, che poi abbiamo ritirato durante la discussione del bilancio per favorire un ulteriore approfondimento e trasformato sostanzialmente in questa mozione.
Sappiamo che il decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, che poi è stato convertito, con le varie modificazioni, dalla legge n. 77/2020, ha introdotto il cosiddetto "Superbonus 110%".
Considerato che il quadro normativo ha subìto delle modifiche sostanziali con la riduzione dell'aliquota agevolata del Superbonus al 90% e poi progressivamente, a partire dal 2024, con la riduzione prevista al 70% per le spese sostenute nel 2024 e al 65% per le spese sostenute nel 2025.
Considerato che la detrazione concessa è, di fatto, un credito fiscale che matura in capo al beneficiario della detrazione e che questo credito viene goduto direttamente dal beneficiario oppure può essere ceduto a terzi.
Dato atto che molte imprese del settore hanno riconosciuto ai propri clienti lo "sconto in fattura", vedendosi riconoscere dall'Agenzia delle entrate sotto forma di credito nel proprio cassetto fiscale gli importi relativi agli interventi effettuati, ovviamente con l'intenzione di cedere tali crediti alle banche per ottenerne la relativa liquidità.
Considerato che da 2022 si registra, però, una situazione di stallo in quanto sappiamo tutti che diversi istituti bancari hanno in alcuni casi "chiuso" alle acquisizioni di nuovi crediti, per raggiungimento della propria capienza fiscale; in generale, si è determinato un irrigidimento del mercato dei crediti, con la conseguenza del rallentamento nella definizione delle pratiche, che ha portato, poi, ad una crisi di liquidità per le aziende.
Ritenuto che debbano essere avviate, a nostro modo di vedere, iniziative utili ad alleviare le difficoltà finanziarie e favorire la circolazione dei crediti sia con riferimento ai beneficiari che hanno sostenuto le spese e hanno maturato il diritto ad optare, in luogo della detrazione, alla cessione del credito d'imposta di pari ammontare ad altri soggetti, sia nei confronti dei fornitori, cioè quelle imprese e quei professionisti che abbiano attuato l'opzione dello sconto in fattura.
Rilevato che in questo contesto difficile appare possibile che gli Enti locali e in particolare le Regioni possano attivarsi come volano al fine di incentivare gli istituti di credito a mettere a disposizione la propria capienza fiscale per acquistare i crediti, previa ovviamente verifica della correttezza e della regolarità degli stessi.
Richiamato l'articolo 1, comma 1, lettera a) del decreto-legge 16 febbraio 2023, n. 11, che poi è stato convertito, con modificazioni, dalla legge n. 38/2023, introducendo all'interno del sistema il divieto di cessione dei crediti alle pubbliche amministrazioni, ivi compresi gli enti pubblici economici e le società partecipate regionali.
Considerato che, pur a fronte di questo divieto, la Regione Veneto, sempre in prima linea a difesa, ovviamente, delle aziende venete, potrebbe avviare iniziative – l'abbiamo visto anche nelle discussioni con l'assessore Calzavara, che sul punto è operativo e sta portando avanti una piattaforma molto interessante – affinché gli istituti di credito e le società appartenenti ad un gruppo bancario iscritto all'albo, nonché gli intermediari finanziari vigilati e riconosciuti siano incentivati ad acquistare crediti, asseverati e con visto di conformità, dalle imprese del proprio territorio, con il vantaggio di poterli utilizzare in compensazione dei propri debiti fiscali.
Valutato che la Regione Veneto potrebbe avvalersi al suddetto fine, in funzione di raccordo e alla scopo di incentivare la circolazione dei crediti, della Holding Veneto Sviluppo Spa, che nel nuovo assetto societario delineato di recente potrebbe esercitare una funzione di impulso nei confronti degli istituti di credito di tutti gli istituti intermediari finanziari autorizzati ex articolo 106 del Testo unico bancario, con particolare riferimento ai Confidi, per l'acquisizione di quei crediti dalle imprese edili con sede legale e/o operativa nella Regione Veneto e con riferimento ad interventi effettuati sugli immobili ubicati nella Regione Veneto, assumendo così un ruolo attivo nella circolazione dei crediti fiscali derivanti dagli interventi previsti dall'articolo 119 del decreto-legge n. 34/2020, convertito dalla legge n. 77/2020.
Con questo impegno chiediamo alla Regione di dare concretezza a una possibilità che è proprio nelle facoltà delle Regioni stesse. Grazie.
Assume la Presidenza
La Vicepresidente Francesca ZOTTIS

PRESIDENTE

Grazie.
Capogruppo Camani, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Io farei un po' di chiarezza, collega Bozza, perché davvero altrimenti non si capisce chi decide cosa. Il Superbonus è un intervento di incentivazione fiscale per la riqualificazione energetica degli edifici, approvato, votato e voluto dal Governo Cinque Stelle-Lega. È un intervento rilevante sul piano dei conti pubblici, molto costoso, che dalla sua approvazione ad oggi ha coinvolto a livello nazionale oltre 460.000 edifici, che ha mosso oltre 100 miliardi di risorse, che solo nella nostra Regione ha riguardato 56.000 edifici e che solo nella nostra Regione ha mobilitato quasi 10 miliardi di euro. È un intervento che sicuramente ha avuto un impatto rilevante sul rinnovamento del patrimonio edilizio in chiave energetica del nostro Paese e della nostra Regione, ma allo stesso modo è un intervento che è costato moltissimo e costerà moltissimo alle tasche degli italiani. Quindi, la Lega quando era al Governo approva il Superbonus, la Lega quando torna al Governo cancella il Superbonus.
Io capisco che in politica la coerenza è una qualità di una certa rarità, però se facciamo una mozione in cui raccontiamo una storia raccontiamola, collega Bozza, perché anche il suo Governo, dove c'è il suo partito, ha cancellato il Superbonus o, meglio, ha cancellato la possibilità di eseguire la cessione del credito.
Io sono convinta – ve lo dico su un piano più politico – che l'intervento del Superbonus era un'idea interessante, rispetto alla quale sarebbe servito un intervento di ricomposizione, perché oggettivamente l'impatto sui conti pubblici era rilevante. Un po' come è accaduto con il reddito di cittadinanza, per fare l'esempio di un altro provvedimento votato dalla Lega in un Governo e cancellato dalla Lega in un altro Governo. Ma allora, tanto per il reddito di cittadinanza quanto per il Superbonus, anziché governare per sventolare le bandierine, se governaste per risolvere i problemi degli italiani forse quel poco di buono che in questo Paese c'era non sarebbe stato buttato via. Ora siamo addirittura al non senso politico per cui un partito che al Governo cancella il Superbonus in Regione chiede di riattivarlo attraverso altri strumenti. Ma siamo seri nel momento in cui proponiamo queste mozioni?
Non serve una mozione in Consiglio regionale, collega Bozza. Basta una telefonata a qualche Ministro di Forza Italia o della Lega, dentro il Governo. Non potete essere, al contempo, a Roma contrari al Superbonus e in Veneto a favore del Superbonus. Per forza la gente non va più a votare. Per forza! Non si capisce qual è la vostra visione o la vostra idea di sviluppo del territorio.
Aggiungo un altro aspetto, collega Bozza. Se lei davvero vuole impegnare la Giunta in questo senso, non faccia una mozione, faccia un progetto di legge, come ha fatto la Regione Basilicata e come hanno fatto altre Regioni. Lo faccia. Diversamente, consigliere Bozza, questa mozione, come la stragrande maggioranza di quelle che ogni tanto ci tocca votare, è un foglio di carta che le serve per andare sui giornali e dire che la sua Forza Italia in Veneto fa una cosa diversa da Forza Italia che fanno i Ministri dentro il Governo della presidente Giorgia Meloni. Guardi che non si capisce. Vuole davvero che la Regione del Veneto si impegni su questa cosa, smentendo il Governo, dove il partito che lei rappresenta è membro autorevole? Lo faccia presentando un progetto di legge. Troverà il nostro ascolto e la nostra collaborazione.
Se, invece, l'idea è sempre quella che a Roma il Governo taglia e in Veneto facciamo finta, con una mozione che non vuol dire niente, di essere dalla parte delle imprese, messe in ginocchio dalla decisione del Governo di vietare la cessione del credito, facciamo la stessa brutta figura che state facendo come Governo nel settore agricolo e con la protesta dei trattori.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Capogruppo Guarda, prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Nel mese di novembre ho avuto un grande onore: poter portare in Consiglio regionale l'associazione CANDE (Class action nazionale dell'edilizia). È un gruppo fatto da imprese prevalentemente e cittadini che purtroppo sono rimasti in ginocchio a causa dei decreti che hanno bloccato la cessione dei crediti del Superbonus.
Io stimolo sempre le chiacchiere di Fratelli d'Italia, chiedo scusa. Capita sempre quando parlo io. Con il presidente Zaia ho un effetto diuretico, con voi, invece, ho questo effetto.

PRESIDENTE

Vada avanti, per favore. Prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Assieme all'associazione CANDE abbiamo incontrato l'assessore al bilancio Calzavara, perché hanno chiesto di potergli condividere e presentare le proposte di un sistema di salvataggio per le aziende e per i cittadini.
Che cosa è successo, in linea di massima? Il Superbonus 110 ha consentito ai cittadini la ristrutturazione della propria abitazione per renderla più sostenibile e da un punto di vista economico di ricevere agevolazioni in tre diversi modi, vale a dire recuperando i soldi con detrazioni fiscali, attraverso le banche o con uno sconto in fattura. Quest'ultimo consentiva loro di non pagare alcunché, perché le aziende dell'edilizia si accollavano i costi e il credito, fatturando poi zero al cittadino e cedendo alle banche il credito.
Il sistema serviva per aiutare le famiglie meno abbienti con un mutuo già attivo, consentendo loro di poter fare i lavori nella propria abitazione senza perdere l'occasione.
Il problema però emerge con il decreto del 2022 del Governo Draghi, in cui si è impedito che la cessione dei crediti avvenisse per più volte. La motivazione è stata data riscontrando una lotta alle truffe, cosa che non corrisponde alla realtà, dato che il Superbonus ha avuto un numero di truffe scoperte dalla Guardia di Finanza pari allo 0,5% di tutte le richieste. Questo perché? Perché prevedeva un certosino sistema di controllo prima dell'autorizzazione.
Di truffe, infatti, la Guardia di Finanzia ne ha identificate lo 0,5%. Le truffe invece a cui facevano riferimento e a cui il Governo Draghi voleva dare un freno, però non erano riferite al 110, erano state rilevate prevalentemente nel precedente Bonus Facciate (65%) perché il sistema dei controlli era meno impegnativo e più scarno. Tuttavia, il decreto Draghi interviene sul Superbonus, congelando alle banche l'acquisto dei crediti per il clima di diffidenza e di insicurezza che si era creato.
Le aziende e i cittadini si sono fidati della politica e sono rimasti a bocca asciutta. Tanti di questi stanno chiudendo, hanno già chiuso, o stanno cercando davvero di tirare la cinghia per resistere.
La proposta che l'associazione che unisce cittadini e aziende anche in Veneto, non soltanto a livello nazionale, è quella che a livello regionale si possa definire un plafond di fondi disponibili per l'acquisto dei crediti, coinvolgendo società private e società della Regione autorizzate dal MEF che hanno capacità di assorbimento dei crediti di imposta, e che si riconosca, a chi mette a disposizione i fondi, un punteggio di premialità per il valore sociale dell'azione della loro azienda, definendo, se ritiene, un ulteriore controllo sui crediti.
Queste sono le tre proposte che l'associazione CANDE ha portato all'interno di questo edificio all'assessore Calzavara, e ritengo che siano proposte ben studiate e ben applicabili, coinvolgendo la comunità veneta nel processo di salvaguardia di aziende dell'edilizia che sono tra le eccellenze nell'ambito dell'innovazione da un punto di vista della sostenibilità delle nostre abitazioni e della sostenibilità non soltanto ambientale ma anche economica. Per cui, ritengo che sia necessario dare ascolto a queste sollecitazioni, e in questi mesi mi auguro che queste proposte siano state prese in grande considerazione da parte dell'Assessore, data la disponibilità che è stata offerta anche da altre Regioni nell'ascoltare, nel prendere esempio da queste iniziative.
Per cui l'obiettivo di fondo nostro deve essere quello della salvaguardia delle imprese venete ed è inutile a questo punto metterci a discutere su come una forza politica o l'altra abbia più sostenuto questa misura. Oggi l'urgenza è quella di dare risposta ai nostri cittadini e, siccome ci hanno presentato delle proposte ben precise che non coinvolgono soltanto fondi regionali, ma che coinvolgono la responsabilità sociale delle imprese del Veneto e la possibilità della Regione di fare riconoscere questa compartecipazione sociale alla salvaguardia di un tessuto imprenditoriale, per causa di politici che non hanno mantenuto i propri impegni e gli impegni presi dai Governi, questa ritengo che sia un'urgenza a cui dare immediata risposta, non quattro mesi dopo.

PRESIDENTE

Capogruppo Baldin, prego.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Grazie, Presidente.
Intervengo anch'io su questa mozione. Qualche tempo prima avevano depositato anch'io, insieme ad altri colleghi, Zanoni, Lorenzoni, Guarda e Ostanel, una mozione analoga. Vorrei ricordare che il problema della cessione dei crediti non riguarda solo il Superbonus, che, a torto o a ragione, ha dei limiti e ha avuto dei limiti grossi nell'applicazione pratica. Ma riguarda anche tutti gli altri bonus edilizi che sono veramente importanti per migliaia di cittadini e imprese.
La soluzione, tra virgolette, non soluzione che ha trovato il Governo, ovvero quella di bloccare il tout-court qualsiasi cessione ha creato una voragine per tantissime persone e imprese per cui ancora oggi, non sappiamo quale sarà la via d'uscita. Credo sia nostro compito, sia come Consiglieri regionali che come rappresentanti dei cittadini, trovare una modalità, una via d'uscita. Sicuramente non sarà facile, però, una delle richieste fatte dal Gruppo di Fratelli d'Italia, ovvero quella di chiedere a Veneto Sviluppo o comunque rendere possibile per gli Enti locali di riacquistare questi crediti, potrebbe essere una via percorribile da analizzare. Mi pare che forse in termini pratici non sia più concesso, però ci sono stati dei tentativi nel recente passato di fare questo e credo che si possa ripartire da questo, ripartire dalla possibilità di riacquisire questi crediti proprio per alleggerire il peso, il fardello di questi cittadini e di queste imprese.
Credo che, quando si fa una legge si debbano poi prevedere le conseguenze finali di questa e quando questa viene meno, si devono prevedere anche le modalità di risoluzione di quelle che sono state le conseguenze. Creare, appunto, un vulnus, un principio di legittimo affidamento è un grave problema per lo Stato; quindi, su questo dobbiamo concentrare i nostri sforzi, la nostra attenzione e fare in modo che venga rispettato assolutamente il principio del legittimo affidamento perché, se non è lo Stato a garantire questo, capite che viene meno la credibilità stessa di un Governo e di un Paese tutto.
Era solo quindi per citare questa mozione che avevamo sottoscritto come colleghi di opposizione, proprio per venire incontro alle necessità di tanti che ci scrivono anche adesso, in questi giorni, per capire come fare, perché evidentemente non c'è ancora una via d'uscita ed è difficile immaginare quale possa essere.

PRESIDENTE

Consigliere Zanoni, prego.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

I colleghi pongono un tema di estrema attualità, che è quello dell'impossibilità di vedere compiuti determinati cantieri aperti grazie alle misure governative sul Superbonus, per quanto riguarda la ristrutturazione sismica e l'efficientamento energetico.
Sono delle misure molto importanti, che hanno consentito a molti cittadini di ammodernare le proprie abitazioni, renderle meno energivore, magari portandole a una resistenza a rischio sismico superiore, con un investimento che è stato fatto dallo Stato che, finalmente, ha dato dei fondi ai cittadini, a differenza di tante altre misure che prevedevano fondi per le grosse industrie e, quindi, finalmente molti cittadini, grazie anche a queste misure, hanno potuto dotare le proprie abitazioni di sistemi di produzione di energia da fonti rinnovabili.
Mi riferisco in particolare al fotovoltaico, non solo per la produzione di energia, ma anche per l'accumulo con sistemi, appunto, di accumulo dell'energia prodotta dai pannelli fotovoltaici, tramite dei pacchi batteria.
è un'innovazione che ha ammodernato molte abitazioni, ha reso, in termini anche economici, un ritorno molto utile, perché moltissimi cittadini hanno così abbassato le bollette, soprattutto in un periodo in cui i costi degli energetici sono schizzati per i diversi motivi che ben sappiamo.
Il sistema si reggeva sullo sconto in fattura, sulla cessione del credito, quindi molte aziende, che naturalmente sapevano di queste normative, hanno eseguito dei lavori fidandosi dello Stato e sapendo che c'erano delle regole che prevedevano questa cessione del credito.
Dopo, per questioni puramente di carattere politico, per scelte politiche, l'ultimo Governo ha deciso di mettere i bastoni fra le ruote a quei cantieri, a quei cittadini, ma soprattutto alle tante imprese che ormai, fidandosi delle regole scritte, inserite e pubblicate nella Gazzetta Ufficiale, avevano la possibilità di aprire i cantieri per quanto riguarda le aziende e di effettuare i lavori per quanto riguarda i cittadini proprietari di queste abitazioni.
Questo Governo ha messo i bastoni fra le ruote in tutti i modi, e lo abbiamo visto più volte anche tramite la voce di autorevoli esponenti del Governo che si sono naturalmente scagliati contro questa misura. Adesso quindi si vive una situazione di stallo e una situazione veramente molto grave anche per moltissime aziende, moltissime anche venete, per moltissimi cittadini veneti che si ritrovano con le case mezze aperte, squarciate, coi lavori bloccati, e i soldi finiti, perché le aziende non possono più avere questa cessione del credito.
Io quindi capisco l'intento dei colleghi Bozza e Venturini, però concordo con quanto ha detto precedentemente la mia Capogruppo, la collega Camani: ci si dovrebbe rivolgere direttamente al Governo, non sicuramente all'Aula del Consiglio regionale, dove poco si può fare.
Siccome i problemi sono stati creati da questo Governo, da questi Ministri e dai provvedimenti di questo Governo, l'invito è a rivolgersi a prendere in mano il telefono, a rivolgersi direttamente agli esponenti di questo Governo, perché è solo da lì che può arrivare alla soluzione, non certo da una mozione approvata in quest'Aula, che poi sappiamo che ha il valore che ha e trova il tempo che trova.
Ne abbiamo approvate tante di mozioni, abbiamo approvato anche la mozione per abbassare i pedaggi della Superstrada Pedemontana Veneta un anno e mezzo fa: che fine ha fatto quella mozione? Aria fritta. È andata a finire in qualche cassetto, e lì sta marcendo.
è inutile fare tante proposte e promesse ai cittadini, illuderli ancora una volta che troveremo la soluzione, quando la soluzione sta a Roma, sta nel Governo Meloni e lì vanno poste queste domande e queste questioni.

PRESIDENTE

Consigliere Gerolimetto, prego.

Nazzareno GEROLIMETTO (Zaia Presidente)

Grazie. Uno che è seduto a casa e ascolta questo Consiglio su questo tema, lo vedo sgranare gli occhi: sembra la fiera dell'ipocrisia. Abbiamo un problema enorme creato dalla legge sul 110%, che ha creato una lievitazione dei costi straordinaria, ha favorito speculazioni enormi e ha messo cittadini e imprese, direi cittadini e imprese poco prudenti, a fare investimenti che vanno oltre le loro possibilità.
Questa legge ha permesso non ai poveri, ai ricchi di rifarsi la casa a spese dei poveri. Questa è la verità. Chi non ha contatti con la realtà può fare discorsi tipo quelli che ho sentito da Zanoni e da altri. Questa legge del 110 è una vergogna. Ci ha messo le pezze ancora, al tempo, il Governo Draghi.
Ricordo che finiva nel 2022, oggi siamo nel 2024 e stiamo ancora parlando che il Governo deve metterci una pezza perché la politica, la politica. Capisco che bisogna aiutare chi imprudentemente si è avventurato e ha fatto il passo più lungo della gamba, ma non diamo la colpa a chi non ce l'ha: la colpa è dell'incapacità e dell'irresponsabilità di chi ha fatto questa legge. Diciamo le cose come stanno.
L'avete votata voi, l'ha votata il Conte 2, dove c'eravate voi, diciamoci la verità, non chiacchiere.
Oggi dobbiamo mettere una pezza per cercare di salvare il salvabile, ma è per un atto di solidarietà nei confronti di chi imprudentemente ha fatto il passo più lungo della gamba per colpa di una legge sbagliata, fatta da irresponsabili.

PRESIDENTE

Consigliere Lorenzoni, prego.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente.
Io non intendevo intervenire, ma credo che sia opportuno riportare il dibattito nel binario della realtà. Possiamo dire tutto quello che vogliamo sul Superbonus, sugli effetti in parte imprevisti che ha generato, perché andava rimesso in bolla, forse, per tempo.
Però, il provvedimento è stato varato dal Governo Conte 1 e la Lega era parte del Governo. Credo che su questo non si possano avere opinioni. Qui basta andare a vedere la data e il Governo in carica. È il Conte 1 che ha approvato il provvedimento, poi può darsi che sia stato ratificato il decreto. Chiameremo un giurì.
Chiedo a Fratelli d'Italia, che sono gli unici puri in quest'Aula, di esprimersi, perché loro sono sempre rimasti fuori. Non cerco casa, grazie. Teniamo le distanze. Non cercavo fratellanza.
Questo tardivo impeto verso il provvedimento mi pare del tutto fuori luogo da parte di un rappresentante della Lega.

PRESIDENTE

C'è un emendamento del consigliere Bozza rispetto al testo della mozione.
Emendamento n. A0001 presentato dai consiglieri Bozza e Venturini, premessa X, dispositivo X, pagina 3, modificativo, che prevede:
Nella Premessa, dopo il capoverso "VALUTATO CHE la Regione Veneto (...)" aggiungere il seguente:
"RICHIAMATO l'art. 3 della LR 47/1975 come modificata dalla LR 14/2023 il quale individua, fra le funzioni di Veneto Sviluppo, alla lettera d) quella di "prestare consulenza alle imprese in materia di struttura finanziaria (...) che presentino interesse per la realizzazione di programmi economici e di piani di sviluppo formulati dagli organi regionali e alla successiva lettera e) di "svolgere funzioni di cessione, anche pro soluto, al sistema creditizio, dei crediti per spese di investimento, certi, liquidi ed esigibili, vantati da piccole e medie imprese venete nei confronti del sistema degli enti locali e delle autonomie funzionali";
Nel dispositivo, dopo la frase "ad attivarsi", l'avverbio "eventualmente" è soppresso;
dopo la frase "e delle sue società controllate," la frase "al fine di esercitare una funzione di impulso e raccordo nei confronti degli istituti di credito e di" è sostituita dalla seguente: "affinché sia avviata una interlocuzione con gli istituti di credito e con".
Alla quinta riga dopo la frase "per la acquisizione di crediti" aggiungere la parola "fiscali".
Nella terz'ultima riga dopo la frase "assumendo così un ruolo attivo nella" la parola "circolazione" è soppressa e sostituita dalla seguente frase: "facilitazione dello smobilizzo".
Prego, collega Bozza.

Alberto BOZZA (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto)

Grazie, Presidente.
Intervengo, ovviamente, in replica spiegando anche il contenuto dell'emendamento che, di fatto, non è altro che quello che preannunciavo prima, cioè un aggiornamento del fatto che questa mozione era stata presentata a luglio del 2023 e poi a dicembre, con l'aggiornamento normativo e anche con l'approfondimento insieme all'assessore Calzavara, si è addivenuti a un testo modificato. Ecco quindi la ratio dell'emendamento.
Però colgo anche questa occasione intanto per ricordare che, evidentemente, i colleghi che sono intervenuti non hanno letto il contenuto della mozione. Ricordo anche che la premessa parla della legge n. 77/2020, quindi sicuramente fa parte del Conte 2.
Detto questo, per inciso, non vedo neppure negli interventi che mi hanno preceduto, nell'ambito della ratio di questa mozione, l'aver colto qual è la vera motivazione, che non è quella di entrare nel merito delle scelte del Governo su quello che è il Bonus 110.
Questa mozione non dice questo. Questa mozione dice che serve uno smobilizzo dei crediti, una facilitazione per creare la circolazione in questo momento dei crediti, data proprio la difficoltà che c'è stata, sia, ovviamente, come ho ricordato, per gli istituti di credito, sia per tutte quelle società che avevano la possibilità di autorizzare e acquisire i crediti.
Ho sentito prima degli interventi in cui si parlava di assunzione dei crediti da parte delle Regioni e delle loro aziende partecipate: non è questa la ratio. Questa mozione non parla di assunzione dei crediti, perché non si può fare; parla semplicemente di quello che si può fare, cioè, favorire la circolazione dei crediti rivolgendosi agli istituti di credito e ai confidi. Avvalendosi di chi? Di Veneto Sviluppo, che in questo caso ha nella sua mission esattamente questo. È quindi semplicemente uno strumento pragmatico, concreto, che non parla dell'assunzione, ma parla dello smobilizzo dei crediti. Infatti, se voi leggete l'emendamento, parla esattamente di questo. La facilitazione oggi quindi a consentire la circolazione dei crediti allo status quo è, credo, un interesse da parte di tutti, interesse da parte dei beneficiari, sia privati che delle aziende, cioè delle imprese, che hanno questa oggettiva difficoltà per creare quindi le condizioni per tentare di rimettere in moto l'agevolazione della liquidità delle imprese.
Non si parla di entrare nel merito. Io quindi mi rivolgerò ai miei Ministri, ma vorrei rivolgermi ai vostri Ministri, cioè a coloro che hanno sicuramente introdotto uno strumento utile, e questo non lo disconosco; ma poi la sua applicazione è stata capestro tanto quanto il reddito di cittadinanza: questa è la verità. Noi cerchiamo di intervenire in maniera concreta e pragmatica non su qualcosa che non si può fare, ma su qualcosa che si può fare, e sono convinto che da questo punto di vista questa Regione e questa Giunta daranno delle risposte concrete.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie.
Se non ci sono altri interventi, dichiaro chiusa la discussione generale.
Passiamo alle dichiarazioni di voto.
Non ci sono dichiarazioni di voto.
Passiamo alla votazione dell'emendamento del consigliere Bozza.
Metto in votazione l'emendamento n. A0001.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Metto in votazione la mozione n. 470, così come emendata.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PUNTO
13



MOZIONE PRESENTATA DALLA CONSIGLIERA OSTANEL RELATIVA A "SOSTENERE I VENETI NEL FAR FRONTE ALL'AUMENTO DEI TASSI DI INTERESSE SUI MUTUI". (MOZIONE N. 439) RESPINTA

PRESIDENTE

Passiamo alla mozione n. 439, presentata dalla consigliera Ostanel.
Capogruppo Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Questa è una mozione che davvero chiedo di leggere con attenzione ai colleghi Consiglieri, perché il tema dell'aumento dei mutui in questa Regione, ma in generale in Italia e in Europa, è un tema caldissimo. Basta guardare i dati che sono stati dati dalla BCE attualmente, quindi, non quando avevo presentato la mozione, ma addirittura oggi: fanno vedere come il tasso di interesse ha raggiunto il 4,5% e sostanzialmente anche a livello europeo non c'è una discussione su come poter arrivare a delle misure che possano prende in carico questa questione, che sta impattando sulla vita delle famiglie in tutta Italia e ovviamente anche in Veneto.
Stiamo registrando dei dati sull'inflazione incredibili, dal 2021 al 2023, del 13,8% e da gennaio 2021 i prezzi dei beni al consumo sono aumentati quasi del 20%.
Tutto questo sta impattando sulla questione che pone al centro la mia mozione, che ho presentato appunto a maggio 2023, che è quella di provare a fare in modo che la Regione possa avere un ruolo attivo sul tema del rincaro degli interessi dei mutui. Lo dico perché altre Regioni stanno facendo delle cose e lo dico anche al collega Pan, che so che si sta occupando di questa mozione. La Regione Piemonte ha deciso di stanziare 2 milioni e mezzo di euro per sostenere affitti e mutui delle persone che erano a rischio di indigenza.
La Regione Emilia-Romagna si è fatta promotrice di una campagna informativa, quindi non ha messo dei fondi, ma ha cercato di fare un lavoro sulle famiglie che in questo momento sono più in difficoltà proprio per il rincaro dei mutui, e ha lavorato in collaborazione con il Ministero dell'Economia e Finanza attraverso il fondo di garanzia istituito presso il MEF, per i mutui prima casa.
La Regione Lombardia ha messo, in risposta all'aumento dell'interesse dei mutui, dei nuovi contributi per l'acquisto di case, in particolare per i più giovani. Sostanzialmente tutte le Regioni che sono a noi vicine, quando hanno capito che i mutui stavano così impattando sulla vita delle famiglie, hanno preso delle misure correttive.
Questa mozione, rimanendo negli ambiti in cui si può muovere una Regione, chiede alcune cose molto semplici. Invito davvero a leggerla, perché io spero che, usciti da qui oggi, potremmo dire che qualcosa la Regione del Veneto, rispetto al rincaro dei mutui, la sta facendo. Anche perché è un tema che non credo abbia un colore politico e di sicuro non ce l'ha solo di qua, visto che chi siede di fronte a me, tante volte, si è riempito la bocca, giustamente, del fatto che ci siano delle fasce più deboli che vanno tutelate, in particolare di fronte alle crisi finanziarie, il fatto che i mutui...
Mi pare che non interessi, quindi smetto anche di parlare.
Impegna la Giunta regionale a mettere in campo iniziative per sostenere coloro che rischiano di non reggere il peso continuo dell'aumento dei mutui a tasso variabile e faticano, quindi, ad accendere nuovi mutui; ad avviare – e lo può fare, quindi non sto parlando di fondi – un tavolo di confronto con istituti bancari, operanti sul nostro territorio, per individuare meccanismi che permettano di rimodulare il pagamento delle rate in modo da dare sostegno concreto ai nostri concittadini e a farsi promotrice perché la richiesta, anche presso il Governo, sia quella di attuare politiche di sostegno all'abitare a partire dall'adeguato rifinanziamento del Fondo per affitti e morosità incolpevoli.
Sono delle azioni minime. Avrei potuto, sicuramente, mettere cose più specifiche, come ha fatto ad esempio la Regione, guidata, tra l'altro, dal centrodestra, Piemonte, che ha messo 2.500.000 di euro. Non l'ho fatto perché mi sarebbe stato detto: non ci sono, non c'è la copertura finanziaria in una mozione. Almeno vi chiedo di attivare un tavolo dove i soggetti competenti possano arrivare nel bilancio prossimo a prendere in carico una questione – guardo l'assessore Calzavara che è seduto qui – che sta davvero impattando sulla vita delle famiglie che stanno in questa Regione.
Grazie.

PRESIDENTE

Consigliere Valdegamberi, prego.

Stefano VALDEGAMBERI (Gruppo Misto)

Trovo veramente singolare che vogliamo mettere i cerotti per problemi che i nostri Stati e l'Europa stessa, in particolare la BCE, hanno creato al nostro Paese e a tante famiglie e alle imprese.
L'aumento dei tassi di interesse del costo del denaro è frutto dell'aumento dei tassi applicati ai prestiti interbancari dalla BCE, che a sua volta sono stati aumentati per fare fronte a un'inflazione. Questa inflazione non è un'inflazione da domanda, cioè un'inflazione dovuta al "surriscaldamento" della domanda interna dell'Europa, ma è un'inflazione da offerta. Chi studia economia sa che l'inflazione ha due nature: può essere dovuta a una domanda che supera l'offerta; quindi, provoca un aumento dei prezzi; oppure è dovuta da un'offerta i cui elementi costitutivi, soprattutto le materie prime, il costo dell'energia, aumentano e quindi fanno aumentare il livello generale dei prezzi.
Mentre l'inflazione da domanda è anche un'inflazione positiva, e basta un intervento e, di fronte ad un'economia che si è surriscaldata, ad un mercato surriscaldato, l'aumento dei tassi può aiutare a riportare il giusto equilibrio, quindi a calmierare i prezzi, l'inflazione da offerta è un'inflazione che non è risolvibile, perché l'aumento del costo delle materie prime non si può risolvere attraverso l'intervento dello Stato e, quindi, aumentare i tassi di interesse porta nei conti economici delle aziende un duplice aumento di costo: l'aumento del costo delle materie prime come voce passiva del bilancio, e l'aumento del costo del denaro, quindi altra voce passiva. Guardiamo la crescita del PIL nel 2013 dell'Europa: è vicina allo zero. Se invece guardiamo altri sistemi, come quello degli Stati Uniti, si proietta intorno al 2% e quello della Russia, che doveva essere fatta crollare, è intorno al 3%.
Quando qualche anno fa dicevo che le sanzioni che noi abbiamo fatto, decise come Europa, non avrebbero giovato né alle nostre imprese, tantomeno alle nostre famiglie, non parlavo a vanvera; quando dicevo che l'effetto domino e boomerang, più volte nominato anche in quest'Aula, avrebbe portato alla fine a pagare noi il vero scotto di queste sanzioni, tutti ridevano: tutti, compreso il signor Draghi, il quale ha detto: "In pochi mesi crollerà un certo sistema". Siamo crollati noi! Stiamo crollando noi.
I problemi che oggi abbiamo non si risolvono col cerotto, si risolvono cambiando la politica generale dell'Europa, che è ostaggio di due sistemi che la stanno schiacciando.
Non ci rendiamo conto che noi siamo servili agli interessi degli altri e non ai nostri interessi, con le scelte che noi abbiamo fatto, che sono dei veri boomerang che oggi stiamo scontando con effetti molto pratici: aumento dei costi delle bollette, l'aumento dei costi energetici, l'aumento dei costi degli interessi che arrivano dei mutui fatti e la messa in difficoltà delle famiglie.
Si chiede che la Regione Veneto vada a mettere il cerotto di fronte a una deriva di cui noi siamo stati complici, i nostri Governi sono stati complici, in primis il signor Draghi. Dovremmo chiederlo alla Lagarde, che è il Presidente Centrale Europea, la quale, nonostante si siano calmierati i prezzi, ritarda ancora a diminuire i tassi di sconto del denaro e quindi mantiene ancora alto il costo degli interessi. Dovremmo chiedere al sistema finanziario perché non abbassa questi tassi di interesse. Non chiedere alle Regioni. è lì il problema, la radice del problema.
Per me queste iniziative sono veramente quasi patetiche, ridicole, perché si fa finta di ignorare la causa del problema: la causa non sono fattori esterni. La causa deriva direttamente dalle scelte fatte a livello europeo, calate e declinate nei singoli Stati e fatte anche dalle banche europee, che fanno sintesi nella Banca Centrale Europea. Dobbiamo fare lì l'appello di rivedere la politica, che è una politica kamikaze contro noi stessi. E ripeto, i dati del PIL parlano da soli. Andate a guardarveli, sono fonti ufficiali. I dati del PIL fanno capire che la politica europea negli ultimi anni, quella tanto esaltata dal signor Draghi e dagli altri, è una politica fallimentare per gli europei. La stiamo pagando noi. Le sanzioni fatte sul mercato globalizzato sono un boomerang perché non vanno né sugli Stati Uniti né sulla Russia. Cadono sul sistema produttivo italo-tedesco, cose che ho scritto e detto tre anni fa e si stanno oggi avverando in maniera lapalissiana.
Basta leggere i dati.

PRESIDENTE

Grazie.
Assessore Calzavara, prego.

Ass.re Francesco CALZAVARA

Grazie, Presidente.
Non entrerei negli scenari di macroeconomia, mi pare che li abbia già definiti il collega Valdegamberi. Mi pare di capire che ormai il tasso di inflazione stia rientrando in quello auspicabile, che è del 2% a livello mondiale, sia per quanto riguarda l'America che per quanto riguarda l'Europa, e quindi ormai mi pare di capire che c'è la volontà, nel corso del 2024, di iniziare una progressiva riduzione dei tassi di interesse che possano ritornare a garantire quella che era l'inflazione programmata che tutti vorrebbero intorno al 2%, che molto probabilmente riporterebbe a tassi che garantirebbero sia alle imprese sia alle famiglie di tornare a potersi dotare di mezzi finanziari per crescere piuttosto che per farsi una casa o quelli che erano i bisogni tipici dell'accesso al credito.
Ho preso la parola perché anche in questo caso ci permette di anticipare, lo stiamo definendo, un intervento complesso, perché abbiamo sempre cercato di non andare sulla stampa illudendo le persone per quanto riguarda i crediti fiscali, in particolar modo tutti quelli legati ai bonus: abbiamo visto tante Regioni, tante dichiarazioni, tante volontà di andare incontro a quello che, comunque, è stato ed è un dramma per molte famiglie e molte imprese, ma poi non concretizzarsi, perché ogni soluzione che veniva trovata veniva bloccata poi dalla Ragioneria di Stato e dal MEF.
Alcune soluzioni che avevamo già visto molti mesi fa, come quella di poter utilizzare sia la Regione sia le società partecipate o controllate dalla Regione come mezzo per riuscire a fare compensazioni fiscali sono state via via stoppate da ogni possibilità attraverso dei decreti o, comunque, dei limiti che venivano imposti.
Siamo arrivati a creare un percorso, che speriamo di poter presentare nel corso delle prossime settimane, dotandoci di quegli strumenti che diano garanzia del credito, che è una delle cose che preoccupa più del credito che si è andato a generare, perché all'interno del tema dei bonus c'è chi effettivamente ha fatto i lavori, chi oggi è esposto per centinaia di migliaia di euro, ma, come vedete, giornalmente c'è anche molto buio attorno ad alcune operazioni con aziende che hanno messo nel lastrico le persone e che sono scappate. Bisogna avere la certezza del credito e questo lo stiamo creando attraverso una certificazione di altissimo livello per poi creare una piattaforma che possa essere utilizzata in particolar modo per le famiglie, perché pensiamo che in primis sia da dare un aiuto alle famiglie, attraverso quelle che oggi sono le uniche aziende to-market, perché poi il provvedimento parla proprio di aziende to-market, quindi aperte al mercato, che sono le aziende di trasporto pubblico locale. È da mesi che stiamo interloquendo con loro. Alcune di queste ci hanno dato una prima disponibilità. Ci piacerebbe, prima di presentare questa piattaforma, avere una consistenza di cosa mettiamo nel piatto, perché è inutile, ripeto, creare aspettative, avere creato un sistema che, comunque, attraverso la Camera di Commercio, può generare uno scambio di crediti fiscali, ma che rischia poi di non avere la dotazione finanziaria adeguata a iniziare a dare una risposta.
Una piattaforma che poi potrebbe essere, visto che funziona, ampliata anche a molte aziende private che potrebbero compensare i loro crediti e creare quella virtuosità che speriamo possa immettere in circolazione quella liquidità che ha messo in difficoltà molte aziende edili e molte famiglie venete. Qualche settimana e ci siamo.
Il voto, quindi, è contrario.

PRESIDENTE

Capogruppo Camani, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Io ho ascoltato l'Assessore e apprezzo anche gli aggiornamenti che prova a darci sulle misure che vengono messe in campo. Io credo però che anche un po' per senso di responsabilità dovremmo provare a riportare la discussione in quest'Aula fuori dalla narrazione simil-complottistica che fa in continuazione il consigliere Valdegamberi e provare a ragionare sui temi concreti che vengono posti...
Se mi lascia parlare! Io l'ho ascoltata con un certo divertimento, quindi la invito a fare lo stesso.
Il punto è, collega Valdegamberi, che di fronte ad una mozione che pone al Consiglio regionale un problema reale, ancora una volta siamo stati costretti ad ascoltare delle ricostruzioni quantomeno fantasiose, che al netto...

PRESIDENTE

Uno alla volta, grazie.
Capogruppo, vada pure avanti.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Dicevo che dovremmo provare a rispondere ai problemi concreti.
A parte le fantomatiche lezioni di economia, discutibili, del consigliere Valdegamberi, invito il consigliere Valdegamberi, che evidentemente non è interessato al dibattito, a lasciare almeno i colleghi parlare.
Dicevo che dovremmo provare a costruire un racconto un po' più serio non tanto sulle letture di geopolitica internazionale, quanto sull'impatto che queste situazioni ingenerano sull'economia reale, che mi pareva la questione sottoposta all'attenzione del Consiglio dalla capogruppo Ostanel e raccolta dall'assessore Calzavara.
Ora, al netto delle ragioni che ci hanno portato in questa condizione, è evidente che l'aumento dell'inflazione, che ora sembra stia rientrando, a cui abbiamo assistito in questi mesi, è stato un impatto devastante per i redditi dei cittadini italiani e veneti. In particolar modo, per i redditi fissi, cioè i redditi da lavoro dipendente e le pensioni, e in particolar modo per i redditi medio-bassi, perché essendo un'inflazione che colpiva costi energetici e costi alimentari, ovviamente l'impatto che ha avuto sul paniere dei redditi medio-bassi è stato un impatto devastante.
Io non credo, non lo so, che sia nei compiti e nelle prerogative della Regione poter intervenire per affrontare questa situazione. Quello che so è che le iniziative che ha messo in campo il Governo in questi 12 mesi per rispondere all'inflazione sono ridicole. E ne cito due. La prima: il carrello tricolore. L'invenzione della presidente Meloni e, mi pare, del ministro Urso; quindi, l'idea geniale di Fratelli d'Italia per contrastare l'esponenziale crescita dell'inflazione è stata quella per tre mesi di mettere all'ingresso dei supermercati un carrello con la bandiera italiana e fare finta di calmierare i prezzi di alcuni prodotti. Un'iniziativa annunciata in pompa magna con una battage mediatica e pubblicitaria della Meloni dentro il carrello della spesa con la bandiera tricolore che è stata talmente utile che dopo tre mesi l'hanno cancellata. A dimostrazione di quanto è riuscito ad aiutare e a sostenere i redditi delle famiglie rispetto all'inflazione.
L'altra genialata, anche questa che ha cambiato la vita degli italiani, è la vicenda della cartella dei prezzi medi dei benzinai. Ve la ricordate? Io mi ricordo la Meloni in conferenza stampa che diceva che la benzina costa troppo e la soluzione è obbligare i benzinai a esporre i cartelli con i prezzi della benzina. Credo sia stato addirittura ritenuto non conforme all'ordinamento giuridico italiano quel provvedimento, ma mi pare che andare a fare benzina costi esattamente come prima.
Questo lo dico perché... di certo non per i cartelli esposti, capogruppo Polato. Sta ridendo tutta l'Europa. Ma se sono queste le soluzioni che Fratelli d'Italia e la Meloni propongono per risolvere i problemi degli italiani, popcorn per tutta la legislatura: il carrello tricolore e i cartelli con i prezzi medi dei benzinai.
Nel frattempo, mentre voi vi divertivate a fare le campagne di comunicazione con i carrelli tricolori, avete tagliato il fondo affitti, avete azzerato il fondo per la morosità incolpevole, avete tagliato di oltre 24 milioni le risorse che servivano a questa Regione per sostenere gli affitti delle persone in difficoltà e, nel frattempo, mentre voi vi sollazzate con i carrelli tricolori – e ho chiuso – le italiane e gli italiani non hanno le risorse necessarie per arrivare a fine mese.

PRESIDENTE

Non ci sono altri interventi, quindi chiudo la discussione generale.
Passiamo eventualmente alle dichiarazioni di voto.
Collega Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Volevo intervenire su quanto diceva l'Assessore. Vorrei rimanere nell'ambito di quello che chiedevo con questa mozione, al di là dell'intervento del collega Valdegamberi, che non condivido dall'inizio fino alla fine.
Il tema è, Assessore, che io capisco che ci siano in cantiere alcune iniziative. Dalle sue parole non sono riuscita a visualizzarle, quindi magari cercherò di, con lei, anche avere degli approfondimenti, chiederò del materiale perché in questo momento non ho capito qual è l'intervento che la Giunta prevede.
Il tema però è anche un altro: sono le tempistiche. Cioè, noi abbiamo questa mozione, ma al di là della mia mozione, che non è questo il punto, dell'11 maggio 2023: i dati rispetto all'aumento dell'interesse dei mutui noi li abbiamo e abbiamo la certezza del fatto che alle famiglie pesi, soprattutto chi ha contratto un mutuo con tasso variabile oggi fa fatica. Non dico che fa fatica, sta veramente arrancando e, quindi, i temi della povertà legati a quanto le famiglie spendono per il proprio mutuo è una delle grandi emergenze di questa Regione.
Poi, per fortuna, i veneti sono un popolo che ha messo da parte tantissimo e, piuttosto che venire a chiedere anche ai servizi sociali del Comune, ce ne mettono. Ma mi creda, ma lei lo sa, che in questa Regione c'è un'emergenza, spesso sottotraccia, perché le persone faticano a dire, magari quello che era un piccolo imprenditore che aveva contratto un mutuo: sono in difficoltà. Il tempo è tutto. 11 maggio 2023 la mozione. Sappiamo che la situazione è grave da tempo. Altre Regioni alcune cose le hanno fatte, non le hanno fatte solo spettacolari; stanziare 2.500.000 di euro per sostenere affitti e mutui delle persone a rischio di indigenza è una cosa che noi avremmo potuto fare con l'assessore Corazzari anche un anno fa, due anni fa. Potevamo mettere in bilancio 3.000.000 di euro per riuscire ad intervenire sul caro mutui.
Noi avremmo dovuto fare delle cose prima. Ascolterò perché io ho voglia di vedere quella che sarà la proposta che la Giunta farà tra una o due settimane, ma guardi che non c'è più tempo. Non abbiamo la possibilità oggi di lasciare le famiglie con gli interessi che salgono nei mutui a tasso variabile nelle condizioni in cui sono, in particolare, in un contesto come il nostro, dove le famiglie fanno fatica a venire a chiedere aiuto.
Allora o interveniamo con dei fondi a bilancio e l'assessore Corazzari sul tema della casa non sta facendo quello che dovrebbe fare in questa Regione da tempo; da quando io sono qua non ho visto fare una iniziativa degna di nota in quest'ambito sull'accesso alla casa. Sul tema dei mutui dobbiamo fare qualcosa molto presto.
Per questo la invitavo a leggere la mozione, perché l'impegno al secondo punto era proprio quello di attivare un tavolo per comprendere quali soluzioni innovative poter mettere in campo.
Se lo avete già fatto, votiamo la mozione.

PRESIDENTE

Se non ci sono altre dichiarazioni di voto, passiamo alla votazione della mozione n. 439 "Sostenere i Veneti nel far fronte all'aumento dei tassi di interesse sui mutui".
Metto in votazione la mozione n. 439.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
PUNTO
14



MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI CESTARI, BET, CECCHETTO, CORSI, DOLFIN, FINCO E VIANELLO RELATIVA A "VIGILANZA PRIVATA: DEFINIRE UN PERCORSO PER APPRODARE, IN TEMPI RAPIDI, ALLA DEFINIZIONE DI UN NUOVO CONTRATTO DI LAVORO CHE PREVEDA NUOVI AUMENTI SALARIALI E INTERVENTI PER MIGLIORARE LA FORMAZIONE PROFESSIONALE". (MOZIONE N. 390) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 12/2024)

PRESIDENTE

Passiamo alla mozione n. 390, presentata dai consiglieri Cestari, Bet, Cecchetto, Corsi, Dolfin, Finco, Vianello.
Consigliera Cestari, prego.

Laura CESTARI (Liga Veneta per Salvini Premier)

Grazie, Presidente.
La mozione era stata depositata un anno fa. L'intento era effettivamente quello di velocizzare il rinnovo del contratto di lavoro per quanto riguarda la vigilanza privata. C'era un colpevole ritardo che era stato registrato a tutti i livelli. Per cui, quello che chiedevo attraverso la mozione era proprio di operare in maniera più rapida verso, finalmente, il raggiungimento della chiusura del rinnovo di questo contratto.
Nel corso del 2023, effettivamente, il contratto è stato rinnovato, ma è stato rinnovato in una maniera decisamente poco efficiente – uso questi termini – perché credo che nessuno di quei lavoratori, ma nessuno al mondo, potrebbe accettare le condizioni che sono state poste in questo rinnovo.
Proprio per questo motivo ho deciso di emendare direttamente la mozione che avevo creato, chiedendo di ridefinire un percorso con l'obiettivo di approdare sempre in tempi rapidi alla definizione di un ulteriore nuovo contratto di lavoro che preveda nuovi aumenti salariali e che tenga conto intanto della responsabilità che hanno i vigilantes, perché forse non ci si è ancora resi conto effettivamente del lavoro che svolgono, tenendo conto anche dell'inflazione, che ovviamente ha determinato delle grosse e pessime conseguenze sugli stipendi, e questo non vale solo per la vigilanza privata, chiedendo anche interventi per migliorare la formazione professionale.
Il tema mi tocca molto da vicino, perché, al di là di tutto quello che è espresso nella mozione, quindi le responsabilità di queste persone, trasporto porta valori, portierato, a volte peraltro privi di qualsiasi tipo di strumento di difesa, per ore e ore, perché, lo vediamo tutti, soprattutto sulle attività di portierato vediamo che le otto ore di lavoro diventano dodici e lo stipendio è veramente da fame. Quindi, tenendo conto di tutte queste cose, tenendo conto anche dei dati che abbiamo registrato l'anno scorso, riferendoci a veri e propri infortuni sul lavoro, che poi non sono stati effettivamente risarciti a dovere, credo sia fondamentale, da parte di tutti, muoversi verso un contratto che sia assolutamente diverso e assolutamente migliorativo.
Ci sono state diverse mobilitazioni, anche sindacali, e il 30 maggio 2023 il rinnovo del contratto nazionale di lavoro della vigilanza privata, ma anche dei servizi integrati di sicurezza sussidiaria, è stato finalmente firmato dai vari sindacati di categoria. Mi riferisco a FILCAMS-CGIL, FISASCAT-CISL, UIL, eccetera, eccetera, e anche altre associazioni imprenditoriali di riferimento.
Il contratto decorre dal 1° giugno 2023 e resterà in vigore fino al 31 maggio 2026. Prevede – ascoltiamo bene – un aumento a regime di 140 euro, che viene erogato in cinque tranche nel corso del triennio 2023-2026 per il quarto livello di guardie particolari giurate e per il livello D dei servizi fiduciari; sulla vacanza contrattuale, per le guardie giurate è previsto un importo una tantum di 400 euro, erogato in tre tranche; la modifica del sistema di classificazione e via dicendo.
Ci sono anche novità per quanto riguarda la sfera di applicazione, attività sindacale, tutela della genitorialità, bilateralità, periodo di prova. Insomma, sono stati toccati diversi aspetti, questo lo dobbiamo dire, ma sono stati toccati in maniera assolutamente non efficiente e direi quasi controproducente, perché un aumento di questo tipo nessuno lo accetterebbe. Siamo al ridicolo.
Considerando che, nonostante il rinnovo del Contratto collettivo nazionale avvenuto nel maggio 2023, risultano purtroppo ancora insufficienti a garantire una vita dignitosa le risorse che sono state messe a disposizione, considerando che il 9 e il 10 gennaio 2024, quindi soltanto un mese fa, si sono svolti due incontri tra i sindacati di categoria e le associazioni datoriali del settore per rivedere gli aumenti concordati con il citato rinnovo del Contratto collettivo nazionale, quello che noi chiediamo, impegnando la Giunta regionale, è di favorire il raggiungimento di nuovi ulteriori accordi, al fine di arrivare il prima possibile ad un nuovo aumento salariale per i 100.000 lavoratori che si occupano di vigilanza privata.
Io ho un padre che tempo fa e per diversi anni, mentre io andavo a scuola, svolgeva questo lavoro e ricordo bene la paura che avevo quando usciva di sera, aveva il turno dalle 22.00 alle 5.00 di mattina, paura che credo fosse motivata da una serie di motivi. So che adesso la percentuale di attacco alle guardie giurate o ai porta valori è aumentata, per cui credo che si debba riflettere tanto su questo argomento e operare in un senso migliorativo.
Grazie.
Assume la Presidenza
Il Presidente Roberto CIAMBETTI

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Non vedo altri interventi.
Emendamento n. L0001, presentato dalla consigliera Cestari, modificativo, che prevede:
Nel titolo, sostituire "VIGILANZA PRIVATA: VELOCIZZARE IL RINNOVO DEL CONTRATTO DI LAVORO E MIGLIORARE LA FORMAZIONE PROFESSIONALE" con "VIGILANZA PRIVATA: DEFINIRE UN PERCORSO PER APPRODARE, IN TEMPI RAPIDI, ALLA DEFINIZIONE DI UN NUOVO CONTRATTO DI LAVORO CHE PREVEDA NUOVI AUMENTI SALARIALI E INTERVENTI PER MIGLIORARE LA FORMAZIONE PROFESSIONALE".
Nelle premesse, dopo "APPURATO CHE," sostituire alla terza riga del primo capoverso il verbo "rivendica" con "rivendicava" e le parole "La protesta del 2 dicembre si incentra" con le parole "La protesta del 2 dicembre si è incentrata"
aggiungere il seguente ulteriore capoverso: "- dopo anni di attesa e mobilitazioni sindacali, il 30 maggio 2023 il rinnovo del contratto nazionale di lavoro della vigilanza privata e dei servizi integrati di sicurezza sussidiaria è stato finalmente firmato dai sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs e le associazioni imprenditoriali del settore Anivip, Assiv, Univ, Legacoop Produzione e Servizi, Agci Servizi e Confcooperative Lavoro e Servizi. Il nuovo Contratto nazionale decorre dal 1° giugno 2023 e resterà in vigore fino al 31 maggio 2026 e prevede: sulla parte economica, un aumento a regime di 140 euro (erogato in 5 tranche nel corso del triennio 2023/2026) per il IV Livello GPG e per il Livello D dei Servizi Fiduciari; sulla vacanza contrattuale alle guardie giurate, un importo una tantum di 400 euro erogato in 3 tranche; la modifica del sistema di classificazione. Novità riguardano anche gli aspetti relativi a: sfera di applicazione, attività sindacale; tutela della genitorialità, bilateralità; periodo di prova; salute e sicurezza; permessi e congedi; previdenza integrativa; assistenza sanitaria integrativa; cambio di appalto."
Nelle premesse, dopo "CONSIDERATO INFINE CHE,"
a) sostituire il primo capoverso "- è evidente come le retribuzioni di questi lavoratori e lavoratrici siano oggi altamente insufficienti a garantire una vita dignitosa, per il troppo tempo trascorso dall'ultimo rinnovo e per l'inflazione che ha eroso potere di acquisto;" con il seguente testo: "nonostante il rinnovo del CCNL avvenuto nel maggio 2023, le retribuzioni di questi lavoratori e lavoratrici risultano purtroppo ancora insufficienti a garantire una vita dignitosa, in quanto gli aumenti stabiliti non si discostano di molto dai minimi contrattuali degli inquadramenti più bassi dei servizi fiduciari;";
b) sostituire il secondo capoverso "- in attesa dell'incontro nazionale che si terrà nei primi giorni di gennaio con la parte datoriale, i sindacati del settore, hanno deciso di continuare la protesta per dare forza alla rivendicazione e ottenere un rinnovo consono." con il seguente testo: "- il 9 e il 10 gennaio 2024 si sono svolti due incontri tra i sindacati di categoria e le associazioni datoriali del settore per rivedere gli aumenti concordati con il citato rinnovo del CCLN.".
Nel dispositivo, dopo "a farsi portavoce presso il Ministero competente per:" sostituire il primo capoverso "- velocizzare il rinnovo dei contratti di lavoro con un adeguamento al costo della vita attuale e con il recupero dell'inflazione reale;" con il seguente testo: "- favorire il raggiungimento di nuovi accordi al fine di arrivare il prima possibile ad un nuovo aumento salariale per i 100 mila lavoratori della vigilanza privata;"
Metto in votazione l'emendamento n. L0001.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Metto in votazione la mozione n. 390, come emendata.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PUNTO
15



MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI OSTANEL, CAMANI, GUARDA, ZANONI E LORENZONI RELATIVA A "ATTIVARSI PER IMPEDIRE LA COLATA DI CEMENTO PREVISTA NELL'AREA "EX-CIMA" DI MONTEORTONE IN COMUNE DI TEOLO (PD)". (MOZIONE N. 474) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 13/2024)

PRESIDENTE

Passiamo alla mozione n. 474, punto n. 15 all'ordine del giorno, della collega Ostanel ed altri.
Collega Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Questa è una mozione che abbiamo presentato con i colleghi Camani, Guarda, Zanoni e Lorenzoni il 28 settembre 2023, perché come molti di voi sanno e hanno sicuramente seguito la vicenda, moltissime persone, più di mille, il 1° ottobre erano scese nel territorio proprio per protestare contro quello che stava e sta accadendo ancora nell'area Ex Cima a Monteortone.
Ricapitolando quello che è accaduto anche dal punto di vista tecnico, il Comune di Teolo, il 22 febbraio 2023, con una variante al Piano degli interventi, prevedeva una mega lottizzazione con la costruzione di nove condomini da quattro piani, circa cento appartamenti, 90.000 metri quadri in un'area dove – lo sa chi è stato in quell'area, in quel territorio – erano i Colli Euganei a fare da sfondo.
È accaduto che sostanzialmente il Parco regionale dei Colli Euganei aveva dato parere positivo a questa operazione urbanistica, tra l'altro aprendo un caso – non voglio citare una persona che in questo momento non andrebbe citata, come Vittorio Sgarbi – che all'epoca aveva portato anche alla ribalta nazionale una questione come questa, perché Sgarbi diceva che mai avrebbe dato assenso positivo proprio perché in quell'area il codice dei beni culturali e la tutela del paesaggio avrebbe fatto costruire una mega lottizzazione in un'area che paesaggisticamente avrebbe dovuto essere tutelata. Ricordiamo, però, che in questa Regione un vero Piano paesaggistico noi non l'abbiamo ancora approvato.
Questo è accaduto anche a seguito del fatto che non solo i comitati magari più ambientalisti, come li chiamerebbe Sandonà, hanno attivato una protesta, ma anche diversi amministratori si sono detti molto preoccupati da una vicenda che, tra l'altro, al di là di essere a favore o contro la lottizzazione, è di nuovo una di quelle opere che, per come oggi dovrebbe essere vissuto quel territorio, ma per come viene chiesto che quel territorio sia vissuto, forse non aveva bisogno di una costruzione di questo tipo.
Senza entrare nel merito se noi siamo a favore o contro, questo tipo di lottizzazione, che, ripeto, constava nel progetto di 90.000 metri quadri di territorio consumato all'interno di un territorio che doveva essere paesaggisticamente tutelato, non aveva alcuna ragione di esistere. Cosa è accaduto, però? Perché da quando la mozione è stata depositata, alcune questioni positive sono accadute. Anche il Comune di Teolo pare abbia fatto un passo indietro affermando che la cubatura che avevano previsto potrebbe essere ridotta. Ci sono stati dei passi indietro da parte di alcuni degli enti che hanno capito forse, anche grazie al fatto che varie realtà sul territorio si sono mobilitate, che il parere rispetto ad una variante urbanistica così impattante non aveva senso di esistere.
La battaglia non è finita, nel senso che noi abbiamo alcune questioni su cui cerchiamo di impegnare la Giunta regionale. Prima di tutto chiediamo – questa è un po' datata come richiesta, ma io la riporto – perché l'Ente del Parco Colli, su cui ovviamente noi abbiamo una chiara competenza, ha portato a dare parere positivo ad una variante urbanistica che è così impattante in un territorio che lui stesso dovrebbe tutelare, perché si chiama "Parco regionale per i Colli Euganei".
Il secondo punto era quello di valutare l'opportunità di procedere con una variante così ad impatto ambientale, che non è in coerenza con i valori a tutela del paesaggio, ad esempio contenuti nel dossier MAB Unesco, su cui noi abbiamo ricevuto un riconoscimento. Quindi, chiedevo e chiedevamo alla Giunta regionale di valutare se procedere.
Questo è uno degli impegni che oggi deve rimanere ancora più forte perché, se addirittura localmente si sta dicendo di poter revisionare una progettualità su cui fino a prima, invece, si era andati dritti, credo che la Regione debba avere la possibilità di dire qualcosa di forte in questo ambito. Qualcuno mi dirà, e sono sicura che uscirà nella discussione, "che ruolo può avere la Regione. È il Comune che decide su una variante di questo tipo". No, perché proprio perché esiste il Parco regionale, proprio perché quella è un'area particolare su cui la Regione deve avere una competenza, perché altrimenti non parleremmo di un'area che ha alcune norme particolari proprio a sua tutela, di farsi portavoce attiva di un processo di mediazione tra le parti, alla ricerca di una soluzione che abbia come scopo prioritario quello di preservare il futuro dei Colli Euganei.
Ecco, questi sono tra impegni di minima che chiediamo alla Giunta regionale di poter prendere in considerazione in una vicenda su cui, io credo, non possiamo stare in silenzio e pensare che sia chiusa dopo che solo i cittadini, localmente, si sono mobilitati.

PRESIDENTE

Grazie.
Collega Camani, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Il Partito Democratico ritiene che l'operazione proposta dall'Amministrazione comunale di Teolo sia una operazione profondamente sbagliata. La riteniamo un'operazione sbagliata perché è profondamente in distonia con i progetti di sviluppo turistico termale che l'area dei Colli si sta dando da diverso tempo.
La previsione della cubatura, rispetto a quella porzione di Colli Euganei, così importante sul piano quantitativo, era infatti figlia di una cultura turistica tipica degli anni Sessanta, in cui si investiva moltissimo nella fase espansiva della domanda turistica termale. Tant'è che tutti i Comuni della zona termale in questi anni, nel momento in cui hanno dovuto rimettere mano agli strumenti di pianificazione urbanistica, lo hanno fatto rivedendo, in termini di riduzione, l'espansione urbanistica, proprio perché quello di cui ha bisogno oggi il comparto turistico termale è tutto fuorché nuova cementificazione, nuova edificazione.
Come ben sa infatti, chi si occupa di turismo, di fronte ad una destinazione turistica matura, bisogna costruire anche delle chiavi di intervento che siano commisurate al ciclo di vita della destinazione stessa. Oggi, per definizione, l'area termale è tutto tranne che una destinazione in espansione. È, invece, una destinazione matura, che ha bisogno di ricostruire, ricalibrare la propria offerta sul mercato turistico, cosa che quei territori sono impegnati a fare da diverso tempo.
Una delle leve principali che quei territori hanno individuato per rilanciare la destinazione turistico-termale matura è quella, esattamente, di investire moltissimo sulla questione ambientale e sulla relazione che lega lo sviluppo dell'area termale allo sviluppo dell'area Colli. Tant'è che la stessa Regione del Veneto, nel contribuire a costruire la proposta politica di quel territorio, ha investito moltissime energie nella sinergia che si dovrebbe mettere in campo tra la destinazione termale e la destinazione dei Colli Euganei.
In questa ottica è chiaro che un intervento di natura speculativa sul piano urbanistico, come quello proposto dal Comune di Teolo, è un intervento che contraddice un impianto che, a mio giudizio, la Regione ha contribuito a costruire in quei territori.
Teniamo conto poi – altro elemento che non si dovrebbe mai sottovalutare in queste questioni, anche perché pure sotto questo punto di vista il dibattito politico in questi anni è avanzato – che raramente una pianificazione urbanistica di questo impatto può essere gestita da un unico Comune, sebbene sia il titolare del diritto.

PRESIDENTE

Colleghi, è possibile riportare un po' di tranquillità e silenzio in Aula, per favore? Se avete da parlare, c'è l'anti Aula, c'è Sala del Leone. Lo chiedo per rispetto dei colleghi.
Prego, collega Camani.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Io ritengo indispensabile che la Regione si faccia promotrice di un'iniziativa che in qualche modo persuada i Comuni ad una programmazione che tenga conto delle esigenze anche dei Comuni contermini, perché è talmente impattante sul piano della cubatura, questa previsione, che avrà degli effetti devastanti su tutti i Comuni che gravitano attorno a quella area di intervento.
Non a caso, infatti, contro questo progetto si sono schierati tutti i Comuni attorno al Comune di Teolo, tantissimi comitati ambientalisti, ma anche di cittadini, che hanno chiesto di essere coinvolti nel processo di costruzione delle decisioni del Comune di Teolo.
Credo, e chiudo sul punto, Presidente, che questa mozione sia fondamentale perché offre l'opportunità alla Regione di poter dire da che parte sta, rispetto alle partite che vengono consumate sul proprio territorio e rispetto a cui i cittadini ci chiedono conto.
Siccome ogni volta cerco di dire che alcune mozioni che vengono poste in discussione e in votazione in quest'Aula sono inutili, forse questa volta questa mozione può essere uno strumento importante attraverso il quale noi diamo un segnale di natura politica in cui indichiamo qual è l'indirizzo di sviluppo...

PRESIDENTE

Assessore Calzavara, è possibile parlare un po' più piano?
Prego, collega Camani.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Dicevo: è un'occasione per poter dare una linea di indirizzo per lo sviluppo dei territori che amministriamo, che sia coerente con l'idea di comunità che vogliamo costruire.
Chiedo, quindi, alla Giunta di valutare le intenzioni rispetto a questa mozione che per noi è molto importante, e la stessa richiesta la rivolgo ai Consiglieri di maggioranza che hanno ascoltato con molto interesse questa discussione.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Ha chiesto la parola il collega Zanoni. Prego.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Il tema che viene sottoposto all'Aula con questa mozione è un tema molto importante perché riguarda la tutela di un'area in Comune di Teolo che insiste all'interno del Parco regionale dei Colli Euganei.
Come Regione abbiamo delle parti del nostro territorio tutelate a parco naturale, non sono molte, per dire la verità, sono circa il 5-6%. Poi abbiamo altre aree Rete Natura 2000, ma queste sono senz'altro quelle con un maggior grado di protezione; una protezione che deriva da obiettivi importanti di tutelare piccole porzioni di territorio sotto un punto di vista ambientale.
Il progetto che pone all'attenzione dell'Aula questa mozione è veramente molto impattante, sembra quasi fuori dal tempo. Si parla di nove condomini da quattro piani all'interno dei quali saranno sviluppati cento appartamenti, poi un albergo anch'esso da quattro piani e quaranta bungalow, per un totale di 90.000 metri quadri.
Parliamo di cento nuovi appartamenti in un'area tutelata quando in Veneto abbiamo, sempre da fonti della Regione Veneto, ben 490.000 case sfitte. Andiamo ad aumentare così l'offerta di abitazioni in una situazione del genere.
È una progettualità che, se da un certo punto di vista, va a incidere negativamente nell'ambito ambientale, all'interno di un'area protetta, dall'altra va a creare sicuramente dei danni anche economici, iniettando ancora nel mercato, nella disponibilità, nuove centinaia di abitazioni.
Poi la questione ambientale non dovrebbe essere vista comunque in secondo piano, perché la stessa Giunta regionale ci ha illustrato in quest'Aula il Veneto Sostenibile, mostrandoci gli obiettivi dell'Agenda 2030 e il loro grado di raggiungimento per quanto riguarda la Regione Veneto. All'interno troviamo l'obiettivo ONU 2030 "Vita sulla terra", che è poi la tutela della biodiversità, con le peggiori performance d'Italia, assieme alla Lombardia.
Il tema è reale, è di estrema attualità, riguarda tutti i cittadini. La sensibilità ambientale, lo sappiamo, è sempre più elevata in Veneto e il tema che viene sottoposto nei tre dispositivi di impegno alla Giunta regionale è un qualche cosa che dovrebbe essere condivisibile. Come fa un Ente Parco, che ha come obiettivi quelli della tutela dell'ambito naturale che va a proteggere, a dichiararsi a favore di un tale scempio, di una tale cementificazione in un'area protetta? Come fa un Ente Parco? Quali sono le motivazioni che spingono quell'Ente, che dovrebbe difendere l'ambiente naturale, la biodiversità dell'area che va a gestire, a dare parere favorevole a una cementificazione che porterà, come vi dicevo, nove condomini da quattro piani, con cento appartamenti totali, un albergo, anch'esso da quattro piani, e quaranta bungalow?
Il fatto che la Giunta regionale, che ha come obiettivo quello della gestione anche ambientale della propria Regione, vada a chiedere a un proprio Ente subordinato il perché di questa scelta penso che sia più che legittimo. Credo, quindi, colleghi, che per il primo dispositivo dovrebbe esserci sicuramente l'unanimità.
Vengo al secondo dispositivo. Anche il secondo tema dovrebbe essere condiviso da tutti. Si parla dell'area MAB Unesco. So che tutti siamo favorevoli a quest'area per quanto riguarda i Colli Euganei. Infine, una cosa che mi pare logica e auspicabile è quella di vedere la Giunta regionale mediare tra le parti per trovare una soluzione che non vada ad impattare su questo prezioso territorio.
Quindi, l'augurio è che questa mozione – adesso sentiremo il parere della Giunta, se ci sarà, perché mi pare non sia neanche obbligatorio per le mozioni – venga approvata, visto che i tre punti che vengono chiesti alla Giunta sono più che leciti, utili e sicuramente dovrebbero essere anche condivisibili.

PRESIDENTE

Non c'è nessun obbligo, da parte della Giunta, di esprimere il proprio parere sulle mozioni.
Collega Lorenzoni, prego.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente.
Non c'è nessun obbligo per la Giunta, ma io ho già visto le dita del capogruppo Pan che non facevano presumere niente di buono in merito al voto. E di questo voglio parlare ai colleghi che non conoscono forse da vicino la situazione dal punto di vista geografico.
Io sono padovano e conosco il territorio di cui stiamo parlando. È un territorio veramente prezioso, una delle perle della regione. Il progetto di cui stiamo parlando è veramente una cosa fuori luogo, fuori scala, fuori tempo e di questo vorrei parlarvi un attimo per richiamare la vostra attenzione.
Qui stiamo parlando di una cosa che avrei visto bene negli anni Cinquanta o negli anni Sessanta, quando alcune delle edificazioni di quell'area sono state fatte: grandi immobili. L'idea era che grande era bello. Avete presente l'edilizia degli anni Cinquanta, che è una cosa completamente fuori dal tempo.
Oggi siamo chiamati a tutelare un valore della nostra regione, che è il territorio che abbiamo. Abbiamo milioni di persone che vengono qui non perché ci sono gli edifici, ma perché ci sono delle aree, nella zona collinare, che sono veramente pregiate. Noi cerchiamo lo spazio vuoto, non cerchiamo lo spazio pieno. Su questo la necessità di nuova cubatura non c'è proprio.
La collega Camani conosce meglio di me la zona termale, che è piena di strutture che sono oggi non utilizzate. Noi dobbiamo cercare di aiutare le Amministrazioni locali a valorizzare quelle strutture, dando loro una nuova vita, una nuova primavera, ma non a realizzarne di nuove, perché è doppiamente negativo l'effetto.
Richiamo anche l'attenzione del collega Soranzo, che è della zona, e che sta chiacchierando con i suoi amici. Mi auguro che stiano parlando in maniera proficua. Mi farebbe piacere parlarne insieme per capire cosa ne pensa. Vorrei capire qual è l'idea del turismo che abbiamo per questa zona.
Credo sia importante riuscire ad attrarre un turismo sempre più di qualità. Oggi abbiamo sospeso una discussione su un turismo di alta quota, di alto rango, di alto pregio, con l'idea di andare a catturare...

PRESIDENTE

Intanto, qualcuno ha fatto un processo alle sue mani, e non è che può essere così sciolto, lei, con le mani. Però, abbassiamo il volume, perché il collega Lorenzoni deve terminare il suo intervento.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Presidente, le mani non vanno messe a verbale, ma i nostri occhi vedono.
Io ho cercato di portare nel verbale ciò che i miei occhi hanno visto e le nostre orecchie hanno udito. Chi fa il verbale rischiava di perdere un'informazione importante nella discussione di oggi, ma noi siamo più furbi delle mani.
Se vogliamo puntare a un turismo che sia veramente un turismo elevato, è veramente incompatibile la realizzazione di strutture di quel tipo in un territorio come quello dei Colli Euganei.
Vogliamo dare una mano allo sviluppo? Aiutiamoli a dare nuova vita alle strutture esistenti, ma non incoraggiamo questa cosa, che è veramente fuori tempo massimo. Ripeto, negli anni Sessanta l'avrei vista, forse negli anni Settanta, dove sono state fatte cose di questo tipo, ma oggi siamo tre decenni dopo l'accettabilità sociale di una cosa di questo tipo, perché è una distruzione di capitale naturale. Non possiamo permetterci di distruggere capitale naturale. È una cosa veramente grave dal punto di vista della responsabilità amministrativa che abbiamo.
Vi esorto a tutelare la creazione di valore, valore naturale, ma anche valore economico, con la capacità di essere attrattivi verso un turismo che cerca la qualità dell'ambiente, non cerca spazi antropizzati o spazi con delle strutture di questo tipo.
La mia esortazione è ai colleghi non padovani, che forse non hanno chiara la situazione, di cercare di capire l'accorato appello che facciamo noi padovani di non procedere con la distruzione del nostro capitale naturale.

PRESIDENTE

Collega Pan, si discolpi. Prego.

Giuseppe PAN (Liga Veneta per Salvini Premier)

Io le mani le adopero per tante cose, anche per giocare a rugby ogni tanto.
Chiedo una modifica della mozione, quindi chiedo un momento di sospensione per parlare con la collega Ostanel.
Grazie.

PRESIDENTE

Due minuti di sospensione. Ripresa alle ore 17.00.
La Seduta è sospesa alle ore 16.58
La Seduta riprende alle ore 17.04

PRESIDENTE

Mi pare che la riunione durante la sospensione sia stata proficua.
Chiedo alla proponente di illustrarci la mediazione.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Abbiamo concordato una modifica all'impegno. Leggo la versione definitiva.

PRESIDENTE

Chiedo agli uffici di registrare la modifica dell'impegno.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Rimane il primo punto: "a chiedere all'Ente Parco dei Colli Euganei le motivazioni che lo hanno portato a dare parere positivo a tale operazione urbanistica e a valutare ogni iniziativa utile per tutelare l'interesse ambientale e della comunità locale".

PRESIDENTE

Bene.
Collega Soranzo, prego.

Enoch SORANZO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Grazie, Presidente.
Prima di tutto volevo ringraziare per aver accolto la proposta di modifica. Però, vorrei lasciare anche a verbale una considerazione per la collega Ostanel, che credo non sia sfuggita. La richiesta che abbiamo lasciato al Consiglio regionale è perché questo Consiglio regionale possa acquisire quel parere che è già stato formulato all'Ente locale da parte del Parco Colli. Le motivazioni, quindi, sono già scritte dentro il parere del Parco Colli; quindi, di fatto devono essere solo acquisite. Solo per dirlo, perché sennò sembrerebbe che quello che poi è stato prodotto in termini di istruttoria dall'Ente locale non c'è stato.
Quel procedimento è in una fase di rimodulazione, da quello che noi sappiamo, quindi va benissimo, perché così ci sarà maggior chiarezza, maggiore trasparenza anche per la tutela del patrimonio ambientale, che sono i Colli Euganei, a cui questa Regione tanto tiene.
Grazie.

PRESIDENTE

Passiamo alle dichiarazioni di voto sulla mozione n. 474.
Prego, collega Camani.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente. Solo due veloci considerazioni.
È vero che la decisione assunta dall'Amministrazione comunale di Teolo sembra essere in fase di rivisitazione, perché, in realtà, non c'è nessun atto formale che ci rassicura rispetto a questo percorso, ma bisogna registrare come quella eventuale possibile rivisitazione della decisione sia stata ottenuta grazie ad una mobilitazione importante che in quel territorio c'è stata e che io credo sia importante citare e considerare.
La seconda questione è un apprezzamento all'assessore Calzavara e al capogruppo Pan, che hanno voluto cogliere ciò che di buono c'era dentro questa mozione, concordando insieme un impegno condiviso, che è certamente un aspetto tecnico, l'acquisizione del parere, che non incide ovviamente nella formazione delle decisioni politiche, ma che io ritengo abbia una grande valenza politica di un Consiglio regionale che raccoglie una criticità di una parte di questo territorio su un tema così cruciale come lo sviluppo e l'ambiente e prova ad esprimere un punto di vista, spero unanime, rispetto a quella questione specifica.
Ovviamente, ringraziando la collega Ostanel, il collega Zanoni e il collega Lorenzoni, che insieme a me hanno portato in quest'Aula questa questione, annuncio il voto favorevole del Gruppo del Partito Democratico.

PRESIDENTE

Grazie.
Collega Pan, per dichiarazione di voto, prego.

Giuseppe PAN (Liga Veneta per Salvini Premier)

Poi non si venga a dire che i Gruppi di maggioranza, e la Lega in particolare, sono sempre contro l'ambiente, contro i panorami o per la costruzione di chissà quali megacentri abitativi o commerciali.
In questo caso siamo in un'area protetta, un'area MAB, di cui ha fatto anche richiesta l'Unesco, l'area dei nostri Colli, che conosciamo bene noi padovani, magari meno alcuni colleghi che vengono da altre province. Però, è chiaro che poi le scelte che saranno fatte dall'Amministrazione comunale sono scelte, io penso, portate a difendere anche loro il proprio territorio e a non portarsi a casa dei carrozzoni edilizi che possono essere difficilmente gestiti.
Per cui, annuncio il parere favorevole di tutti i Gruppi della nostra maggioranza.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Collega Ostanel, per dichiarazione di voto, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Volevo ringraziare anch'io il collega Pan, l'assessore Calzavara e i colleghi con cui abbiamo presentato questa mozione, perché, in realtà, non c'è solo un fattore tecnico nell'impegno che stiamo per votare in questo momento. C'è anche il fatto, e lo sa bene chi, in particolare come voi, l'amministratore l'ha fatto, che, quando una variante viene fatta e si fa anche un passo indietro, non è detto che ci sarà una nuova variante, magari diversa da quella che è stata presentata, ma ci sarà.
Dobbiamo essere certi del fatto che la variante che verrà rifatta da un Comune che ha la sua competenza e su cui noi non abbiamo la possibilità di intervenire direttamente, abbiamo invece la possibilità, attraverso un Ente Parco che noi controlliamo, di poter dare, con questa mozione, un indirizzo. Ed è infatti quello che abbiamo deciso di modificare in questo impegno.
Ricordo che 90.000 metri quadrati nella variante che era stata approvata, cento nuovi alloggi, nove condomini da quattro piani, quaranta bungalow turistici e un hotel da sessanta posti letto, perché di questo stavamo parlando, in quell'area, non hanno alcuna ragione di esistere.
Se il Comune di Teolo ha fatto un passo indietro è perché si è capito che quello che si stava proponendo qui non aveva alcun senso di esistere per come oggi le persone vivono il turismo in quell'area e una nuova variante dovrà tenere in considerazione la mobilitazione locale, anche trasversale, che si è creata sul territorio. Questo è l'importante del dispositivo, seppur modificato, che abbiamo inserito, cioè quello di chiedere ovviamente il parere all'Ente Colli, ma anche di cercare davvero di fare un lavoro in sinergia con l'interesse delle comunità locali.

PRESIDENTE

Grazie.
Mi sembra che il testo di mediazione abbia avuto una convergenza di molti dei nostri colleghi.
Pertanto, ai sensi dell'articolo 102 del Regolamento, metto in votazione la mozione n. 474, così come modificata a verbale.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Interrompiamo qui la seduta. Verrete riconvocati a domicilio. Martedì prossimo è Carnevale, quindi Venezia è impraticabile. Andiamo al 20 febbraio.

Alberto BOZZA (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto)

Presidente, non ho registrato il voto. Vorrei che rimanesse a verbale il mio voto favorevole.

PRESIDENTE

Il collega Valdegamberi ha chiesto la parola, ma non può intervenire.
Resti a verbale che il collega Bozza ha votato favorevolmente, e anche il collega Bet, ma senza registrazione del sistema.
Grazie. Arrivederci al 20 febbraio.
La Seduta termina alle ore 17.11
Il Consigliere segretario
Erika BALDIN

Il Presidente
Roberto CIAMBETTI

Resoconto stenotipico a cura di:
Cedat 85

Revisione e coordinamento testo a cura di:
Maria Concetta Miccoli

Elaborazione testo a cura di:
Maria Concetta Miccoli
Verbale n. 124 - 11^ legislatura
PROCESSO VERBALE
SEDUTA PUBBLICA N. 124
MARTEDì 6 FEBBRAIO 2024


PRESIDENZA
PRESIDENTE ROBERTO CIAMBETTI
VICEPRESIDENTE NICOLA IGNAZIO FINCO
VICEPRESIDENTE FRANCESCA ZOTTIS

PROCESSO VERBALE REDATTO A CURA DELL'UFFICIO ATTIVITà ISTITUZIONALI

INDICE

Processo verbale della 124ª seduta pubblica – martedì 6 febbraio 2024
La seduta si svolge a Venezia in Palazzo Ferro-Fini, sede del Consiglio regionale, secondo le modalità ordinarie, fatta eccezione per i consiglieri che partecipano da remoto come da deliberazioni dell'Ufficio di presidenza n. 48 del 1° agosto 2023 e n. 49 del 29 agosto 2023.

I lavori si svolgono sulla base dell'ordine del giorno prot. n. 1401 del 1° febbraio 2024.

Il Presidente CIAMBETTI, alle ore 10.34, comunica che l'inizio della seduta è rinviato alle ore 10.45.

Il PRESIDENTE dichiara aperta la seduta alle ore 10.55.

Assume le funzioni di Consigliere segretario la consigliera Erika Baldin.

Punto n. 1) all'ordine del giorno

Approvazione verbali delle sedute precedenti  [RESOCONTO]

Il PRESIDENTE, poiché nessun consigliere chiede di fare osservazioni, dichiara che si intende approvato il processo verbale della 123a seduta pubblica di martedì 23 gennaio 2024.

Punto n. 2) all'ordine del giorno

Comunicazioni della Presidenza del Consiglio  [RESOCONTO]


Il PRESIDENTE comunica che sono in congedo il Presidente della Giunta regionale Zaia e i consiglieri Barbisan, Boron, Cavinato, Corsi, Maino e Pavanetto; inoltre, la consigliera Sponda segue la seduta da remoto a termini di Regolamento e di delibera dell'Ufficio di Presidenza.

Punto n. 3) all'ordine del giorno

Interrogazioni e interpellanze  [RESOCONTO]


Ai sensi dell'art. 114, comma 3 del Regolamento l'elenco delle interrogazioni e delle interpellanze, allegato alla Convocazione, è dato per letto.

Punti nn.4 e 5) all'ordine del giorno

Risposte della Giunta regionale alle interrogazioni e interpellanze  [RESOCONTO]


e

Interrogazioni a risposta scritta iscritte all'ordine del giorno ai sensi dell'articolo 111, comma 4 del Regolamento  [RESOCONTO]


INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

n. 454 del 16.11.2023
presentata dalla consigliera Guarda
"Screening neonatale per la atrofia muscolare spinale (SMA): la Giunta regionale ha ricevuto il progetto previsto dalla deliberazione n. 1564 del 2022?"

Interviene la consigliera Guarda (Europa Verde) che illustra l'IRS in oggetto.

Interviene l'assessora Lanzarin che risponde per conto della Giunta regionale.

Interviene la consigliera Guarda (Europa Verde) in sede di replica.

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA

n. 444 del 08.11.2023
presentata dal consigliere Montanariello, Zottis, Bigon, Camani, Luisetto e Zanoni,
"Trasporto pubblico locale, a Belluno i disagi continuano ad aumentare: fino a 60 corse saltate per mancanza di personale"

Interviene il consigliere Montanariello (Partito Democratico Veneto) che illustra l'IRI in oggetto.

Interviene l'assessora De Berti che risponde per conto della Giunta regionale.

Interviene il consigliere Montanariello (Partito Democratico Veneto) in sede di replica.

Il PRESIDENTE rinvia la IRI n. 452.

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

n. 425 del 03.10.2023
presentata dalla consigliera Venturini e Bozza
"La Regione intende approvare con urgenza una azione progettuale volta alla sperimentazione della presa in carico delle persone affette da cefalea primaria cronica?"

Interviene la consigliera Venturini (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto) che illustra l'IRS in oggetto.

Interviene l'assessora Lanzarin che risponde per conto della Giunta regionale.

Interviene la consigliera Venturini (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto) in sede di replica.

Il PRESIDENTE sospende la seduta per una riunione con riunione con i Presidenti dei Gruppi consiliari per il calendario dei lavori.

La seduta è sospesa alle ore 11.16.

La seduta riprende alle ore 11.24.

Il PRESIDENTE comunica, come deciso nella riunione con i Presidenti dei Gruppi consiliari, che il punto 7) all'ordine del giorno viene posticipato ad altra seduta consiliare.

Punto 6) all'ordine del giorno

Programma di attività del Comitato regionale per le Comunicazioni del Veneto (CORECOM) per l'anno 2024 e previsione finanziaria. (Proposta di deliberazione amministrativa n. 71) APPROVATA (Deliberazione n. 7/2024)  [RESOCONTO]


Interviene la consigliera Vianello (Zaia Presidente) che svolge la relazione illustrativa per conto della Prima Commissione consiliare.

In discussione generale interviene la consigliera Luisetto (Partito Democratico Veneto).

Si passa all'esame dell'ordine del giorno collegato alla proposta di deliberazione amministrativa in oggetto.

ODG n. D1

Ordine del giorno presentato dalla consigliera Baldin relativo a "Invito al CORECOM ad impegnarsi a monitorare l'utilizzo nei media di espressioni linguistiche conformi all'art. 14 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo, all'art. 17 della Convenzione di Istanbul e all'art. 4 Tusma" in occasione dell'esame della proposta di deliberazione amministrativa relativa a "Programma di attività del Comitato regionale per le Comunicazioni del Veneto (CORECOM) per l'anno 2024 e previsione finanziaria". (Proposta di deliberazione amministrativa n. 71) APPROVATO (Deliberazione n. 6/2024)


Intervengono le consigliere Baldin (Movimento 5 Stelle) che lo illustra e Vianello (Zaia Presidente) che si dichiara favorevole.

Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico in modalità telematica, l'ordine del giorno in oggetto.

Il Consiglio approva

Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico in modalità telematica, la proposta di deliberazione amministrativa in oggetto.

Il Consiglio approva

Punto 8) all'ordine del giorno

Disegno di legge relativo a "Norme in materia di solidarietà internazionale e crisi umanitarie". (Progetto di legge n. 190) APPROVATO (Deliberazione legislativa n. 3/2024)  [RESOCONTO]


Intervengono le consigliere Cestari (Liga Veneta per Salvini Premier), che svolge la relazione di maggioranza per conto della Prima Commissione consiliare, e Luisetto (Partito Democratico Veneto), che svolge la relazione di minoranza per conto della Prima Commissione consiliare.

Il PRESIDENTE sospende la seduta per permettere all'Ufficio di Presidenza della Prima Commissione di esprimere parere sugli emendamenti presentati.

La seduta è sospesa alle ore 11.52.

La seduta riprende alle ore 12.01.

Si passa all'esame dell'articolato e relativi emendamenti.

L'emendamento n. C1, all'articolo 1, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Gli articoli 1 e 2, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono approvati nel testo presentato dalla Commissione consiliare competente.

Sull'emendamento n. C2 intervengono le consigliere Guarda (Europa Verde) che lo illustra, Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), Cestari (Liga Veneta per Salvini Premier)

L'emendamento n. C2, all'articolo 3, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'articolo 3 interviene la consigliera Guarda (Europa Verde).

Gli articoli 3 e 4, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono approvati nel testo presentato dalla Commissione consiliare competente.

In dichiarazione di voto finale intervengono le consigliere Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) e Luisetto (Partito Democratico Veneto).

Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico in modalità telematica, il progetto di legge in oggetto nel suo complesso.

Il Consiglio approva

Punto 9) all'ordine del giorno

Proposta di legge statale da trasmettere al Parlamento nazionale, ai sensi dell'articolo 121 della Costituzione dal titolo: "Disposizioni per il riconoscimento della fibromialgia come malattia cronica e invalidante" d'iniziativa del Consiglio regionale del Veneto. (Progetto di legge statale n. 28) APPROVATO (Deliberazione n. 9/2024)  [RESOCONTO]


Interviene la consigliera Bisaglia (Zaia Presidente) che svolge la relazione illustrativa per conto della Quinta Commissione consiliare.

Durante l'intervento della consigliera Camani assume la presidenza il Vicepresidente Nicola Ignazio Finco.

In discussione generale intervengono le consigliere Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), Zottis (Partito Democratico Veneto), Bigon (Partito Democratico Veneto), Guarda (Europa Verde) e Baldin (Movimento 5 Stelle).

I cinque articoli, che compongono la proposta di legge statale in oggetto, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono approvati nel testo presentato dalla Commissione consiliare competente.

Si passa all'esame dell'ordine del giorno collegato alla proposta di legge statale in oggetto.

ODG n. E1

Ordine del giorno presentato dalle consigliere Ostanel, Guarda e Baldin relativo a "Dare avvio al percorso diagnostico terapeutico assistenziale (PDTA) per vulvodinia e neuropatia del pudendo" in occasione dell'esame della proposta di legge statale relativa a "Disposizioni per il riconoscimento della fibromialgia come malattia cronica ed invalidante". (Progetto di legge statale n. 28) APPROVATO (Deliberazione n. 8/2024)  [RESOCONTO]


Interviene la consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) che lo illustra.

Le consigliere Guarda e Baldin chiedono di sottoscrivere l'ordine del giorno.

Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico in modalità telematica, l'ordine del giorno in oggetto.

Il Consiglio approva

In dichiarazione di voto finale interviene la consigliera Venturini (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto).

Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico in modalità telematica, la proposta di legge statale in oggetto.

Il Consiglio approva

La seduta è sospesa alle ore 12.47.

La seduta riprende alle ore 14.57.

Punto 10) all'ordine del giorno

Mozione presentata dal consigliere Sandonà relativa a "Ascensore della Rocca di Monselice: sia portato a termine il prima possibile". (Mozione n. 428) APPROVATA (Deliberazione n. 10/2024)  [RESOCONTO]


Interviene il consigliere Sandonà (Zaia Presidente) che illustra la mozione in oggetto.

In discussione generale intervengono i consiglieri Valdegamberi (Gruppo Misto), Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), Camani (Partito Democratico Veneto), Guarda (Europa Verde), l'assessore Calzavara e il consigliere Sandonà (Zaia Presidente).

Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico in modalità telematica, la mozione in oggetto.

Il Consiglio approva

Il PRESIDENTE passa al punto 11) Risoluzione 79.

Interviene la consigliera Guarda (Europa Verde) che chiede, non essendo presente l'assessore Bottacin competente per materia, di poter rinviare il punto alla seduta consiliare successiva.

Il PRESIDENTE accoglie la richiesta e rinvia il punto 11) Risoluzione 79.

Punto 12) all'ordine del giorno

Mozione presentata dai consiglieri Bozza e Venturini relativa a "La Regione Veneto si attivi adottando idonee soluzioni per incentivare la circolazione dei crediti ceduti dalle imprese venete in attuazione dei bonus edilizi previsti dalla normativa al fine di agevolare la liquidità delle imprese". (Mozione n. 470) APPROVATA (Deliberazione n. 11/2024)  [RESOCONTO]


Interviene il consigliere Bozza (Forza Italia – Berlusconi – Autonomia per il Veneto) che illustra la mozione in oggetto.

Durante l'intervento del consigliere Bozza assume la presidenza la Vicepresidente Francesca Zottis.

In discussione generale intervengono i consiglieri Camani (Partito Democratico Veneto), Guarda (Europa Verde), Baldin (Movimento 5 Stelle), Zanoni (Partito Democratico Veneto), Gerolimetto (Zaia Presidente), Lorenzoni (Gruppo Misto) e Bozza (Forza Italia – Berlusconi – Autonomia per il Veneto) che in sede di replica illustra l'emendamento n. A1.

L'emendamento n. A1, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico in modalità telematica, la mozione in oggetto come emendata.

Il Consiglio approva

Punto 13) all'ordine del giorno

Mozione presentata dalla consigliera Ostanel relativa a "Sostenere i veneti nel far fronte all'aumento dei tassi di interesse sui mutui" (Mozione n. 439) RESPINTA  [RESOCONTO]

Interviene la consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) che illustra la mozione in oggetto.

In discussione generale intervengono il consigliere Valdegamberi (Gruppo Misto), l'assessore Calzavara e la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto).

In dichiarazione di voto interviene la consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo).

Durante l'intervento della consigliera Ostanel assume le funzioni di Consigliere segretario il consigliere Marco Andreoli.

Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico in modalità telematica, la mozione in oggetto come emendata.

Il Consiglio non approva

Punto 14) all'ordine del giorno

Mozione presentata dai consiglieri Cestari, Bet, Cecchetto, Corsi, Dolfin, Finco e Vianello relativa a "Vigilanza privata: definire un percorso per approdare, in tempi rapidi, alla definizione di un nuovo contratto di lavoro che preveda nuovi aumenti salariali e interventi per migliorare la formazione professionale". (Mozione n. 390) APPROVATA (Deliberazione n. 12/2024)  [RESOCONTO]


Interviene la consigliera Cestari (Liga Veneta per Salvini Premier) che illustra la mozione in oggetto.

Durante l'intervento della consigliera Cestari assume la presidenza il Presidente Roberto Ciambetti.

L'emendamento n. L1, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico in modalità telematica, la mozione in oggetto come emendata.

Il Consiglio approva

Punto 15) all'ordine del giorno

Mozione presentata dai consiglieri Ostanel, Camani, Guarda, Zanoni e Lorenzoni relativa a "Attivarsi per impedire la colata di cemento prevista nell'area "Ex-Cima" di Monteortone in Comune di Teolo (Pd)". (Mozione n. 474) APPROVATA (Deliberazione n. 13/2024)  [RESOCONTO]


Interviene la consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) che illustra la mozione in oggetto.

Durante l'intervento della consigliera Ostanel assume le funzioni di Consigliere segretario il consigliere Tommaso Razzolini.

In discussione generale intervengono i consiglieri Camani (Partito Democratico Veneto), Zanoni (Partito Democratico Veneto), Lorenzoni (Gruppo Misto) e Pan (Liga Veneta per Salvini Premier) che chiede una sospensione per concordare una modifica con la proponente.

Il PRESIDENTE accoglie la richiesta.

La seduta è sospesa alle ore 16.58.

La seduta riprende alle ore 17.04.

Assume le funzioni di Consigliere segretario la consigliera Erika Baldin.

In discussione generale intervengono i consiglieri Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) che illustra la modifica concordata e Soranzo (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni).

In dichiarazione di voto intervengono i consiglieri Camani (Partito Democratico Veneto) e Pan (Liga Veneta per Salvini Premier).

Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico in modalità telematica, la mozione in oggetto come modificata.

Il Consiglio approva

Il PRESIDENTE dichiara chiusa la seduta.

Il Consiglio regionale sarà convocato a domicilio.

La seduta termina alle ore 17.11.

Votazioni ai sensi dell'articolo 50 comma 4 dello Statuto.


Votazione aperta per il punto 6:
PDA n. 71 - ODGD01

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 37
Votanti: 36
Favorevoli: 36
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 1
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Assenti:
Barbisan Fabiano, Boron Fabrizio, Brescacin Sonia, Cavinato Elisa, Corsi Enrico, Finco Nicola Ignazio, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Montanariello Jonatan, Pavanetto Lucas, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zecchinato Marco

Non Votanti:
Valdegamberi Stefano

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto 6:
PDA n. 71 - VOTAZIONE FINALE

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 37
Votanti: 37
Favorevoli: 37
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Assenti:
Barbisan Fabiano, Boron Fabrizio, Brescacin Sonia, Cavinato Elisa, Corsi Enrico, Finco Nicola Ignazio, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Montanariello Jonatan, Pavanetto Lucas, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zecchinato Marco

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto 8:
PDL n. 190 - EMC01

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 40
Votanti: 40
Favorevoli: 9
Contrari: 31
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Assenti:
Barbisan Fabiano, Boron Fabrizio, Cavinato Elisa, Corsi Enrico, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Pavanetto Lucas, Rigo Filippo, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zecchinato Marco

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Guarda Cristina, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto 8:
PDL n. 190 - ART. 1

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 39
Votanti: 39
Favorevoli: 29
Contrari: 1
Astenuti: 9
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Assenti:
Barbisan Fabiano, Boron Fabrizio, Cavinato Elisa, Corsi Enrico, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Pavanetto Lucas, Rigo Filippo, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zecchinato Marco

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto

Contrari:
Formaggio Joe

Astenuti:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Guarda Cristina, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Votazione aperta per il punto 8:
PDL n. 190 - ART. 2

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 40
Votanti: 40
Favorevoli: 31
Contrari: 0
Astenuti: 9
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Assenti:
Barbisan Fabiano, Boron Fabrizio, Cavinato Elisa, Corsi Enrico, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Pavanetto Lucas, Rigo Filippo, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zecchinato Marco

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Guarda Cristina, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Votazione aperta per il punto 8:
PDL n. 190 - EMC02

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 40
Votanti: 40
Favorevoli: 9
Contrari: 31
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Assenti:
Barbisan Fabiano, Boron Fabrizio, Cavinato Elisa, Corsi Enrico, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Pavanetto Lucas, Rigo Filippo, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zecchinato Marco

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Guarda Cristina, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto 8:
PDL n. 190 - ART. 3

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 41
Votanti: 41
Favorevoli: 32
Contrari: 0
Astenuti: 9
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Assenti:
Barbisan Fabiano, Boron Fabrizio, Cavinato Elisa, Corsi Enrico, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Pavanetto Lucas, Rigo Filippo, Zaia Luca, Zecchinato Marco

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Guarda Cristina, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Votazione aperta per il punto 8:
PDL n. 190 - ART. 4

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 41
Votanti: 41
Favorevoli: 32
Contrari: 0
Astenuti: 9
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Assenti:
Barbisan Fabiano, Boron Fabrizio, Cavinato Elisa, Corsi Enrico, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Pavanetto Lucas, Rigo Filippo, Zaia Luca, Zecchinato Marco

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Guarda Cristina, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Votazione aperta per il punto 8:
PDL n. 190 - VOTAZIONE FINALE

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 41
Votanti: 41
Favorevoli: 32
Contrari: 0
Astenuti: 9
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Assenti:
Barbisan Fabiano, Boron Fabrizio, Cavinato Elisa, Corsi Enrico, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Pavanetto Lucas, Rigo Filippo, Zaia Luca, Zecchinato Marco

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Guarda Cristina, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Votazione aperta per il punto 9:
PDLS n. 28 - ART. 1

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 38
Votanti: 38
Favorevoli: 38
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Assenti:
Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Boron Fabrizio, Cavinato Elisa, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Gerolimetto Nazzareno, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Pavanetto Lucas, Rigo Filippo, Zaia Luca, Zecchinato Marco

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto 9:
PDLS n. 28 - ART. 2

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 38
Votanti: 38
Favorevoli: 38
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Assenti:
Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Boron Fabrizio, Cavinato Elisa, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Gerolimetto Nazzareno, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Pavanetto Lucas, Rigo Filippo, Zaia Luca, Zecchinato Marco

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto 9:
PDLS n. 28 - ART. 3

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 39
Votanti: 39
Favorevoli: 39
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Assenti:
Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Boron Fabrizio, Cavinato Elisa, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Pavanetto Lucas, Rigo Filippo, Zaia Luca, Zecchinato Marco

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto 9:
PDLS n. 28 - ART. 4

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 39
Votanti: 39
Favorevoli: 39
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Assenti:
Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Boron Fabrizio, Cavinato Elisa, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Pavanetto Lucas, Rigo Filippo, Zaia Luca, Zecchinato Marco

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto 9:
PDLS n. 28 - ART. 5

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 39
Votanti: 39
Favorevoli: 39
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Assenti:
Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Boron Fabrizio, Cavinato Elisa, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Pavanetto Lucas, Rigo Filippo, Zaia Luca, Zecchinato Marco

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto 9:
PDLS n. 28 - ODGE01

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 37
Votanti: 37
Favorevoli: 37
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Assenti:
Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Boron Fabrizio, Cavinato Elisa, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Formaggio Joe, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Pavanetto Lucas, Rigo Filippo, Valdegamberi Stefano, Zaia Luca, Zecchinato Marco

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto 9:
PDLS n. 28 - VOTAZIONE FINALE

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 39
Votanti: 39
Favorevoli: 39
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Assenti:
Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Boron Fabrizio, Cavinato Elisa, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Pavanetto Lucas, Rigo Filippo, Zaia Luca, Zecchinato Marco

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto 10:
MOZIONE n. 428

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 38
Votanti: 37
Favorevoli: 27
Contrari: 10
Astenuti: 0
Non Votanti: 1
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Vianello Roberta, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Vianello Roberta, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Boron Fabrizio, Cavinato Elisa, Corsi Enrico, Formaggio Joe, Maino Silvia, Pavanetto Lucas, Polato Daniele, Razzolini Tommaso, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zaia Luca

Non Votanti:
Bozza Alberto

Favorevoli:
Andreoli Marco, Bisaglia Simona, Brescacin Sonia, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Vianello Roberta, Zecchinato Marco

Contrari:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto 12:
MOZIONE n. 470 - EMA01

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 33
Votanti: 33
Favorevoli: 25
Contrari: 0
Astenuti: 8
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Boron Fabrizio, Brescacin Sonia, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Finco Nicola Ignazio, Guarda Cristina, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Pavanetto Lucas, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Villanova Alberto, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Cecchetto Milena, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Zecchinato Marco

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Votazione aperta per il punto 12:
MOZIONE n. 470 - VOTAZIONE FINALE

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 33
Votanti: 33
Favorevoli: 25
Contrari: 0
Astenuti: 8
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Boron Fabrizio, Brescacin Sonia, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Finco Nicola Ignazio, Guarda Cristina, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Pavanetto Lucas, Sandonà Luciano, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Cecchetto Milena, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Zecchinato Marco

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Votazione aperta per il punto 13:
MOZIONE n. 439

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 34
Votanti: 33
Favorevoli: 7
Contrari: 26
Astenuti: 0
Non Votanti: 1
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA

Presenti:
Andreoli Marco, Bigon Annamaria, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Bigon Annamaria, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Cavinato Elisa, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Guarda Cristina, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Pavanetto Lucas, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Soranzo Enoch, Zaia Luca

Non Votanti:
Valdegamberi Stefano

Favorevoli:
Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
Andreoli Marco, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto 14:
MOZIONE n. 390 - EML01

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 29
Votanti: 29
Favorevoli: 29
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Bigon Annamaria, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Bigon Annamaria, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Villanova Alberto, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Bigon Annamaria, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto 14:
MOZIONE n. 390 - VOTAZIONE FINALE

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 29
Votanti: 29
Favorevoli: 29
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Bigon Annamaria, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Bigon Annamaria, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Villanova Alberto, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Bigon Annamaria, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto 15:
MOZIONE n. 474

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 34
Votanti: 34
Favorevoli: 34
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Cavinato Elisa, Corsi Enrico, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Montanariello Jonatan, Pavanetto Lucas, Sandonà Luciano, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Consiglieri presenti o partecipanti in modalità telematica:
ANDREOLI Marco
MICHIELETTO Gabriele
BALDIN Erika
MONTANARIELLO Jonatan
BET Roberto
OSTANEL Elena
BIGON Anna Maria
PAN Giuseppe
BISAGLIA Simona
PICCININI Tomas
BOZZA Alberto
POLATO Daniele
BRESCACIN Sonia
POSSAMAI Gianpiero
CAMANI Vanessa
PUPPATO Giovanni
CECCHETTO Milena
RAZZOLINI Tommaso
CENTENARO Giulio
RIGO Filippo
CESTARI Laura
RIZZOTTO Silvia
CESTARO Silvia
SANDONA' Luciano
CIAMBETTI Roberto
SCATTO Francesca
DOLFIN Marco
SORANZO Enoch
FAVERO Marzio
SPONDA Alessandra
FINCO Nicola Ignazio
VALDEGAMBERI Stefano
FORMAGGIO Joe
VENTURINI Elisa
GEROLIMETTO Nazzareno
VIANELLO Roberta
GIACOMIN Stefano
VILLANOVA Alberto
GUARDA Cristina
ZANONI Andrea
LORENZONI Arturo
ZECCHINATO Marco
LUISETTO Chiara
ZOTTIS Francesca





IL CONSIGLIERE SEGRETARIO
f.to Erika BALDIN

IL PRESIDENTE
f.to Roberto CIAMBETTI
N.B. Gli emendamenti sono conservati nel sistema documentale del Consiglio regionale.
Le richieste di modifica delle votazioni diverse da quelle previste dall'articolo 89 del Regolamento sono menzionate nel Resoconto.

PROCESSO VERBALE
Redazione testo a cura di Paola Lombardo
Revisione testo a cura di Carla Combi e Alessandro Vian