ResocontoVerbali

Seduta del consiglio regionale del 20/02/2024 n. 125

Resoconto n. 125 - 11^ legislatura
Resoconto 125 a Seduta pubblica
Martedì, 20 febbraio 2024
SOMMARIO
Assume la Presidenza
Il Presidente Roberto CIAMBETTI
La Seduta inizia alle ore 14.47

PRESIDENTE

Colleghi, registratevi su Concilium, grazie.
Diamo inizio alla 125a Seduta pubblica del Consiglio regionale. I lavori si svolgono sulla base dell'ordine del giorno prot. n. 2186 del 15 febbraio 2024.
PUNTO
1


APPROVAZIONE VERBALI DELLE SEDUTE PRECEDENTI

Il PRESIDENTE, poiché nessun Consigliere chiede di fare osservazioni, dichiara che si intende approvato il processo verbale della 124a Seduta pubblica di martedì 6 febbraio 2024.
PUNTO
2


COMUNICAZIONI DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO

Hanno comunicato congedo
Luca ZAIA
Fabiano BARBISAN
Simona BISAGLIA
Laura CESTARI
Cristina GUARDA
Silvia MAINO
Enoch SORANZO
I congedi sono concessi.
PUNTO
3



INTERROGAZIONI E INTERPELLANZE

Ai sensi dell'art. 114, comma 3 del Regolamento, l'elenco delle interrogazioni e delle interpellanze, allegato alla Convocazione, è dato per letto.
PUNTO
4



RISPOSTE DELLA GIUNTA REGIONALE ALLE INTERROGAZIONI E INTERPELLANZE

PRESIDENTE

Partiamo con la IRI n. 427 della collega Baldin.

Interrogazione a risposta immediata n. 427 del 5 settembre 2023 presentata dalla consigliera Baldin relativa a "JESOLO, COLTO DA INFARTO DEVE ATTENDERE L'AMBULANZA PER 25 MINUTI. QUALI LE AZIONI PREVISTE DALLA REGIONE?"

Collega Baldin, prego.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Buongiorno, colleghi. Grazie, Presidente.
Questa interrogazione si riferisce a un fatto avvenuto nel settembre del 2023, dell'anno scorso. Una persona, un turista a Jesolo è stato colto da malore improvviso. I presenti hanno chiamato l'ambulanza, che è arrivata solamente dopo 25 minuti di attesa. Capite bene che quando si parla di infarti o di altri tipi di malattie cardiache di questo tipo la tempestività è d'oro.
è necessario che si attui subito l'intervento proprio perché ne va della stessa vita del paziente e quindi il fatto che sia arrivata un'ambulanza dopo 25 minuti lo ritengo essere molto grave e non è neanche la prima volta che capita.
Siccome ne va anche del nome non solo delle nostre località turistiche, ma anche della stessa nomea della nostra sanità, che deve essere d'eccellenza sia per quanto riguarda la tempistica delle liste d'attesa, che capite, anche queste un po' latitano, ma deve soprattutto garantire la sicurezza dei cittadini che, in casi estremi, riescano a ricevere una cura tempestiva e adeguata alle loro necessità.

PRESIDENTE

Grazie.
Risponde, al posto dell'assessore Lanzarin, l'assessore Calzavara. Prego.

Ass.re Francesco CALZAVARA

Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti.
La dotazione di ambulanze di soccorso avanzato (ALS) delle aziende sanitarie della Regione del Veneto è stabilita dalla programmazione regionale. L'allegato D della deliberazione della Giunta regionale, n. 614, del 14 maggio 2019, prevede per il territorio dell'azienda ASL 4 Veneto Orientale n. 7 ambulanze di soccorso avanzato, sebbene, applicando la formula elaborata dall'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (AgeNaS) e pur considerando tutto il territorio come area di difficile accesso, il fabbisogno teorico risulterebbe pari a 5 mezzi. Inoltre, il territorio è coperto dalla base di Treviso per il servizio di elisoccorso regionale.
Si rappresenta, infine, che la dotazione di mezzi di soccorso aumenta considerevolmente nel periodo estivo sulla base del piano di potenziamento predisposto annualmente dall'azienda.
Il codice di priorità degli interventi di soccorso è stabilito dalla centrale operativa del SUEM 118 dell'area metropolitana di Venezia, collocata presso l'azienda ULSS 3 Serenissima.
La classificazione dello stesso avviene tramite le procedure previste dal sistema unificato regionale di Dispatch di cui alla deliberazione della Giunta regionale n. 1298 del 16 agosto 2017. In caso di codice rosso (emergenza) o codice giallo (urgenza), qualora il mezzo dedicato all'area dove si trova il paziente sia impegnato, la centrale operativa invia il mezzo libero più vicino.
Ciò premesso, dalle verifiche effettuate è risultato che l'episodio in oggetto riguarda una chiamata di soccorso classificata come codice giallo e non rosso, trattandosi di un paziente con precedenti di cardiopatia che, però, in quel momento presentava sintomi minori e non riconducibili a infarto miocardico. L'intervallo tra la chiamata e l'arrivo sul posto dell'ambulanza è stato pari a 21 minuti.
Il personale dell'ambulanza all'arrivo ha confermato che il paziente non era affetto da infarto miocardico acuto. Tale rilievo è stato successivamente confermato dalla diagnosi alla dimissione dal pronto soccorso. Pertanto, sebbene in una situazione di impegno contestuale dei mezzi in più missioni di soccorso, la tempistica dell'arrivo del mezzo di soccorso è stata pienamente compatibile con le necessità del paziente.

PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Collega Baldin, per la replica, prego.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Ringrazio l'Assessore per la risposta.
In questo caso specifico la fortuna ci ha assistito, nel senso che la condizione del paziente non era, come viene rilevato nella risposta all'interrogazione, da codice rosso, ma giallo. Comunque, rimangono i 21 minuti di attesa, quindi un intervallo di non poco conto.
Mi pare il caso di sottolineare che, se dovessero avvenire ancora fatti di questa portata sarebbe veramente dura non incolpare ancora la nostra sanità perché, appunto, come dicevo poc'anzi, l'eccellenza va garantita non solo nel rispetto delle liste d'attesa, tra le altre cose, e nella cura adeguata di ogni tipo di patologia, ma anche nella tempistica adeguata ad ogni tipo di circostanza acuta urgente di cui può trattarsi.
L'attenzione che mi sento di dire, da riservare da parte vostra, è proprio nella cura delle tempistiche che devono essere adeguate a trattare casi come questi che sono occorsi a Jesolo, ma ce ne sono stati altri, per cui la tempestività deve essere una priorità del nostro sistema sanitario, se lo vogliamo definire di eccellenza.

PRESIDENTE

Grazie.
Passiamo alla IRI n. 452 della collega Camani ed altri.

Interrogazione a risposta immediata n. 452 del 6 dicembre 2023 presentata dai consiglieri Camani, Montanariello, Bigon, Luisetto, Zanoni e Zottis relativa a "LA REGIONE DIA VOCE ALLA COMMISSIONE PARI OPPORTUNITÀ"

Risponde l'assessore Calzavara, perché l'assessore Donazzan non è presente.
Prego, collega Camani.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Grazie anche all'assessore Calzavara, che risponde per conto della assessora Elena Donazzan su un tema rispetto al quale magari era più in difficoltà in effetti l'assessore Donazzan di Calzavara, e cioè sulla necessità che questa Regione si doti di contenuti e di strumenti che contribuiscano a lavorare per definire quella cultura paritaria e per contrastare le discriminazioni di genere.
Mi riferisco, in questo caso, alla funzione e agli strumenti a disposizione della Commissione delle pari opportunità tra uomo e donna, istituita con la legge n. 62 del 1987, che dovrebbe rappresentare uno dei luoghi che l'Istituzione mette a disposizione delle persone che indichiamo come rappresentanti della cultura paritaria, per costruire insieme, dice così perlomeno la legge istitutiva della Commissione, e per promuovere l'informazione relativa alle iniziative di genere e per denunciare situazioni di disparità e le iniziative poste in essere per risolverle.
Peraltro, sempre in collaborazione con l'assessore Calzavara, si ricorderà che, in occasione della discussione sull'ultimo bilancio, abbiamo anche incrementato gli stanziamenti, pochissimi, si parla di 20.000 euro, a disposizione di questo istituto, proprio per essere più efficace nelle proposte che vengono avanzate.
C'è un'altra questione tecnica molto seria, che riguarda la possibilità che questa Commissione ha di agire. La legge istituisce questa Commissione presso la Giunta, quindi come un organo che afferisce alla Giunta e in particolare, ovviamente, all'Assessore di riferimento, cioè l'assessore Donazzan. Questo organo, però, non ha alcun tipo di supporto degli uffici per poter esercitare la propria attività.
Per ammissione della stessa assessora Donazzan, l'ufficio stampa della Giunta o dell'Assessorato, per esempio, non può essere utilizzato per diffondere la posizione che la Commissione esprime e, al contempo, non può essere utilizzato – chiudo, Presidente – neppure l'ufficio stampa del Consiglio, perché l'organismo è istituito presso la Giunta.
Con questa interrogazione quindi si voleva porre questo tema all'attenzione dei funzionari della Regione per chiedere se si riesce a risolvere questo problema, per rendere operativamente più efficaci le iniziative e le attività della Commissione pari opportunità della Regione del Veneto.

PRESIDENTE

Grazie.
Al posto dell'assessore Donazzan, risponde l'assessore Calzavara. Prego.

Ass.re Francesco CALZAVARA

La Commissione regionale per la realizzazione delle pari opportunità tra uomo e donna si occupa di temi relativi alle pari opportunità, assumendo diverse iniziative, in conformità con le funzioni assegnate dalla legge regionale 62/1987.
In merito delle richieste da parte della Commissione di avvalersi dell'ufficio stampa regionale per diffondere le proprie comunicazioni, relative alle attività intraprese o su temi di interesse della Commissione stessa, questo non è stato possibile in quanto le strutture dell'ufficio stampa esplicano il proprio lavoro a favore degli Assessorati e della Presidenza della Regione e dei loro organi di diretto riferimento.
È stata, comunque, assicurata la disponibilità da parte delle Strutture regionali ad affiancare la Commissione in un percorso volto a individuare un soggetto giornalistico, un professionista o un'agenzia giornalistica che possa, con maggiore focalizzazione, iniziare un percorso attivo di comunicazione delle importanti attività della Commissione, dando ampio rilievo informativo delle attività svolte.

PRESIDENTE

Prego, collega Camani, per la replica.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente. Grazie anche all'Assessore che raccoglie la nostra richiesta.
È evidente che, però, dobbiamo capire esattamente ciò che serve alla Commissione. Non è soltanto un esperto giornalista, un ufficio stampa, è la necessità, per questa Commissione, di avere un'autonomia rispetto alle volontà dell'Assessorato.
Le faccio un esempio molto semplice: a seguito di alcune esternazioni molto gravi di un Consigliere regionale in merito alla condizione femminile, la Commissione pari opportunità del Veneto ha fatto un comunicato stampa, così come la Consigliera di parità, per la verità, e quel comunicato stampa non è stato possibile vederlo diffuso alla stampa perché è rimasto per giorni e per settimane sulla scrivania dell'assessore Donazzan che, evidentemente, non condivideva il contenuto di quella posizione.
Ringrazio l'assessore Calzavara se si impegna a dotare l'organismo della Commissione pari opportunità di una professionalità che possa sostenere l'iniziativa di questo organismo nelle finalità previste dalla legge. L'obiettivo che noi ci poniamo è, ovviamente, quello principale di garantire l'autonomia della Commissione pari opportunità nell'espressione della propria opinione sui fatti e sulle materie che la legge ad essa conferisce.
Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Abbiamo una IRS della collega Guarda, che mi ha chiesto che la risposta venga mandata via mail. Giro la richiesta agli uffici e all'assessore Marcato.
Abbiamo terminato la trattazione delle interrogazioni e interpellanze.
La collega Guarda, inoltre, poiché oggi è assente, mi chiede di rinviare il punto n. 6, risoluzione n. 79.
PUNTO
7



MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI BOZZA E VENTURINI RELATIVA A "LA GIUNTA REGIONALE SI ATTIVI AL FINE DI ISTITUIRE UNA CABINA DI REGIA PER COORDINARE LE VARIE ATTIVITÀ DA PORRE IN ESSERE PER UNA REGOLATA ATTIVITÀ ESTRATTIVA CON PARTICOLARE RIGUARDO ALL'UTILIZZO DEI SOTTOPRODOTTI E DEI RESIDUI DELLA LAVORAZIONE DELLE CAVE E DELLA TRASFORMAZIONE DELLA PIETRA NATURALE DEL DISTRETTO DEL MARMO PER LA LORO RICOMPOSIZIONE AMBIENTALE A FINE ATTIVITÀ". (MOZIONE N. 458) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 14/2024)

PRESIDENTE

Passiamo al punto n. 7, mozione n. 458 dei colleghi Bozza e Venturini.
Prego, consigliere Bozza.

Alberto BOZZA (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto)

Grazie, Presidente.
Il contenuto di questa mozione, di fatto, è molto ben sintetizzato nell'oggetto. Come sappiamo, a livello regionale, l'attività di cava è disciplinata dalla legge regionale n. 13/2018 . L'articolo 12, in particolare, prevede i termini per la conclusione dei lavori di coltivazione delle cave, stabilendo le condizioni per il rilascio di eventuali proroghe. Rilevato, poi, che, in base ai più aggiornati dati disponibili, nel 2019 sono risultate presenti nel territorio 480 cave, di cui 82 dismesse, 16 decadute e due in estinzione. Fra queste in atto sono state, di fatto, 380, di cui 250 presentavano ancora giacimenti utilizzabili, ma quelle che hanno effettivamente poi prodotto nel corso del 2019 sono risultate 148.
Ad ogni buon conto, possiamo dire che dai dati comunicati delle cave produttive evidenziati, nel 2019 è stato commercializzato un tentativo di materiale molto rilevante di 12 milioni di tonnellate: dati che ovviamente dimostrano l'importanza, anche ai fini economici, di questo comparto.
Considerato che l'occupazione del suolo da parte delle attività di cave a cielo aperto va progressivamente riducendosi anche nel corso degli ultimi anni, a seguito di un incremento delle chiusure delle sistemazioni riguardanti i propri siti di cave, consentendo, quindi, di restituire al territorio di competenza generalmente gli usi preesistenti, l'attività di cava non costituisce un consumo di suolo per la temporaneità insita nell'attività stessa, ma va tuttavia perseguita la progressiva chiusura dei siti dismessi in cui l'attività estrattiva non viene più sviluppata con la conseguente ricomposizione delle relative aree.
Rilevando che si ritiene importante incentivare l'utilizzo dei materiali di recupero come sottoprodotti in attuazione di una politica di economia circolare che potrebbe produrre effetti positivi nell'ambiente, oltre che ovviamente consentire un risparmio di spesa per i produttori, e considerato che l'articolo 29 della suddetta legge prevedeva appunto l'erogazione dei contributi per la ricomposizione ambientale di aree di cava degradate, ma non è stato finora applicato, e l'obiettivo di sistemazione delle cave degradate va incentivato, invece, fermi restando ovviamente tutti quei famosi adempimenti a carico della titolarità dell'attività estrattiva, anche in collaborazione con i Comuni competenti titolari delle funzioni di vigilanza, si rileva che il numero di cave estinte, quindi ricomposte, è stato incrementato nel corso degli anni: da sette estinzioni annue che avevamo nel 2016 e 2017 a dieci estinzioni annue negli anni 2018 e 2019.
Attestato che in particolare l'attività estrattiva si pone l'esigenza quindi di applicare correttamente i principi dell'economia circolare a cui facevo riferimento prima, inteso come appunto quel modello economico che sappiamo di chiusura del ciclo produttivo, e considerati poi anche gli obiettivi e le finalità che possono essere facilmente perseguiti mediante l'attivazione di un tavolo di lavoro tecnico che possa fungere da cabina di regia, componendo appunto le aspettative, le istanze, e le necessità degli operatori delle associazioni rappresentative del settore al fine di facilitare un confronto, una programmazione degli interventi ovviamente sul territorio, con riferimento all'attività estrattiva e anche con le Istituzioni che sono coinvolte a vario titolo nella procedura, per cui in primis la Regione Veneto, le Province, i Comuni ovviamente titolari del territorio delle attività di vigilanza, l'ARPAV, eccetera.
Questa mozione chiede sostanzialmente alla Giunta di attivarsi al fine di istituire un tavolo tecnico regionale, di cui do atto che è già stato iniziato un percorso importante e do atto anche dell'attività in tal senso da parte della Presidente della Commissione Seconda, Rizzotto. Un tavolo tecnico che consenta agli enti e agli operatori impegnati nelle attività estrattiva e della filiera della trasformazione della pietra naturale tramite le associazioni di categoria dei distretti produttivi, che funga di fatto da cabina di regia, al fine di armonizzare le procedure, individuare le modalità operative comuni per la ricomposizione ambientale, concordare linee di indirizzo per l'attivazione delle buone prassi utili a favorire l'economia circolare e la riduzione dei rifiuti, nell'ottica ovviamente di quello che è un principio importante che la Regione Veneto sta perseguendo, della semplificazione amministrativa dei processi e di una più proficua collaborazione nella programmazione a medio e lungo termine. è di certo una mozione rafforzativa del lavoro che è già iniziato da parte della Regione Veneto e che vorrebbe coinvolgere sempre di più ovviamente gli attori protagonisti nella famosa economia circolare.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie.
Do la parola al collega Zanoni.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti.
La mozione che ha appena illustrato il collega Bozza meriterebbe qualche approfondimento, perché in linea di massima, nei princìpi e nelle premesse può anche essere condivisibile.
La questione è di carattere, a mio avviso, anche legislativo. Se infatti da una parte viene correttamente fatto appello alla green economy, all'economia circolare, all'end of waste, a tutti i princìpi di estrema attualità che ci sono imposti anche dall'attuale stato mondiale di mancanza di risorse e necessità di attivare buone prassi sostenibili, dall'altra mi sto chiedendo se questo impegno che si chiede alla Giunta di istituire un tavolo tecnico regionale non vada oltre a quella che è la normativa.
Un tavolo tecnico regionale, che coinvolge, cioè, le autorità e gli enti operatori impegnati nelle attività estrattive, a mio avviso, dovrebbe essere anche oggetto di una modifica della legge. Dire infatti alla Giunta regionale: "Metti in moto un tavolo tecnico" del quale nella legge non si trova effettivamente traccia, potrebbe sollevare qualche contenzioso anche da parte di chi potrebbe essere interessato a parteciparvi. Chi decide la composizione di questo tavolo tecnico regionale? Chi sono i soggetti interessati a questa attività? Quali sono gli enti interessati?
Credo che nell'ottica di valorizzazione dell'attività legislativa di questo Consiglio non sia il caso di demandare una scelta così importante tutta in casa alla Giunta regionale.
Se nella replica il collega può dare anche qualche spiegazione in merito sul motivo di questa scelta e non ad esempio perché no una modifica della legge attualmente in vigore.

PRESIDENTE

Collega Rizzotto, prego.

Silvia RIZZOTTO (Zaia Presidente)

Grazie, Presidente.
Su questo argomento siamo molto sensibili e, come ha detto anche il collega Bozza, ci siamo già attivati. In effetti, anche in sede di aggiornamento del Piano regionale dei rifiuti, abbiamo indicato la necessità e l'importanza di attivare un tavolo tecnico con tutti i soggetti interessati per l'economia circolare.
È una richiesta che è pervenuta tante volte anche nella nostra Commissione. Questo tavolo tecnico è stato attivato perché ancora nel BUR n. 146 del 3 novembre scorso è stato presentato questo protocollo d'intesa, che poi è stato sottoscritto da tutti i soggetti interessati, che sono le Università, in particolare quelle di Padova e di Verona, le associazioni di categoria, tra le quali in particolare Confindustria.
Riguarda i diversi ambiti e i diversi settori per l'economia circolare. Questo tavolo poi doveva dotarsi – mi pare si siano incontrati già qualche volta – delle regole di funzionamento, quindi anche quale tipo di materiale o di sottoprodotto iniziare ad approfondire, per valutare come certificarlo e poterlo riutilizzare.
Mi sembra che si siano incontrati anche qua, a gennaio. Adesso io non ho l'aggiornamento, non so precisamente a che punto sono, però questo tavolo tecnico regionale è già avviato. È una richiesta che viene da tempo, l'abbiamo inserita anche noi, come Seconda Commissione, fra le richieste per l'aggiornamento del Piano regionale dei rifiuti.
Dopo tanto tempo, perché io questa cosa la seguo, essendo una richiesta pervenuta, come diceva anche il collega Bozza, dall'Albo regionale dei Cavatori del Veneto con tutti i loro sottoprodotti – lui parla di pietra naturale, ma ve ne sono anche altri – di attivarlo.
Dopo tanto tempo, ci siamo anche riusciti. Io spero che possa continuare, e possa avere un buon lavoro. Chiaramente, il parere su questa mozione non può che essere positivo, tenendo conto che già il tavolo generale è stato attivato. Al loro interno sceglieranno, valuteranno le priorità da dare su quali materiali iniziare a valutare, come utilizzare, come ricomporre. Insomma, le priorità se le daranno loro. Vi sono diversi soggetti. Da quello che so, perché ho parlato con diversi componenti di questo tavolo, ci hanno messo anche qualche mese solo per raccogliere le firme; quindi, a volte anche la burocrazia per fare il protocollo d'intesa è un po' lunghetta. Però adesso si è avviato, quindi io spero veramente che possa in futuro darci anche degli input positivi, sia per gli operatori che abbiamo nel territorio, sia anche per noi legislatori che, eventualmente, possiamo valutare modifiche alle normative vigenti, tenendo conto di quello che è il risultato di questo tavolo.
Non è niente contra legem, come diceva il collega Zanoni, anzi, stiamo proprio applicando la legge e la Regione lo sta già facendo. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Collega Bozza, per dichiarazione di voto, prego.

Alberto BOZZA (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto)

Approfitto, Presidente, solo per dare una risposta al collega Zanoni.
Ringrazio la collega Rizzotto per aver sottolineato, anche nel dettaglio, l'operatività di questa procedura iniziata lo scorso novembre.
La mozione era di luglio ed è stata poi discussa solo oggi. Il punto è proprio questo, collega Zanoni. L'obiettivo non è andare in difformità rispetto a quello che la legge oggi prevede, ma è proprio nell'ottica della semplificazione che proprio la legge oggi prevede, per riuscire ad andare incontro a quelle che possono essere delle esigenze pratiche di coordinamento delle linee di indirizzo, di collegamento di quelle che possono essere le modalità operative comuni da mettere insieme al fine di armonizzare le procedure, andare verso l'economia circolare e, quindi, andare di fatto a semplificare nel coordinamento quelli che sono gli intendimenti operativi che già oggi la legge prevede, andando a mettere in un unico tavolo proprio per favorire.
è chiaro che deve essere tecnico, perché si parla di questioni tecniche e non può essere un tavolo politico, perché già, comunque, l'indirizzo politico avviene nell'ambito di quello che ha deciso il legislatore. è una necessità che non solo nasce dagli operatori di settore, dalle associazioni di categoria, ma anche dalle stesse Amministrazioni comunali, che spesso e volentieri hanno bisogno, magari, di avere anche delle idee chiare, in termini pratici e pragmatici, avendo in un unico contesto tutti i soggetti, a vario titolo, competenti.
Credo sia una semplificazione che possiamo dare a servizio di tutti, senza né favorire nessuno, né tantomeno escludere altri. Grazie.

PRESIDENTE

Non vedo altre richieste per dichiarazione di voto.
Metto in votazione la mozione n. 458.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PUNTO
8



MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI MONTANARIELLO, DOLFIN, SORANZO, ZOTTIS, SPERANZON E VENTURINI RELATIVA A "LA REGIONE VENETO SOSTENGA NELLE SEDI COMPETENTI LA VERTENZA RELATIVA AL RINNOVO DEL CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE". (MOZIONE N. 269) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 15/2024)

PRESIDENTE

Passiamo alla mozione n. 269 del collega Montanariello ed altri.
Collega Montanariello, prego.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, una domanda tecnica. Questa mozione è sottoscritta da me e dai consiglieri Dolfin, Soranzo, Zottis, Speranzon, quando era presente, e Venturini. È una mozione datata marzo 2022. Da marzo 2022 a oggi, ovviamente, sono subentrate delle novità, quindi ho preparato un emendamento che aggiorna, dal punto di vista della temporalità, alcuni passaggi che ci sono stati.
Lo devo depositare solo io o lo devo depositare con i colleghi?

PRESIDENTE

Lo presenta lei come primo firmatario.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Allora lo consegno.
Sono modifiche puramente tecniche, essendo passati due anni.

PRESIDENTE

Emendamento n. A0001, presentato dal consigliere Montanariello, modificativo, che prevede:
Il testo della mozione è così modificato:
"PREMESSO CHE:
la parte economica del CCNL del trasporto pubblico locale è scaduto da oltre 3 anni e, anche a seguito delle condizioni determinatesi con l'esplosione della pandemia di Covid-19, la trattativa per il suo rinnovo risulta non ancora conclusa;
CONSIDERATO CHE:
- il calo dei viaggiatori dovuto anche alla rimodulazione dell'offerta e quindi il conseguente calo degli introiti, e l'insufficienza strutturale del Fondo nazionale trasporti (mai indicizzato dall'anno della sua istituzione) determinano una cronica carenza di servizi e di personale e un inasprimento dei rapporti con le controparti, soprattutto a livello territoriale;
- se non viene rinnovato il CCNL in tempi brevi, si corre il rischio di generare un pesante contenzioso in un settore che deve garantire quotidianamente la mobilità pubblica ai cittadini e agli studenti.
Nell'incontro svoltasi in Consiglio regionale del Veneto con il Presidente del Consiglio regionale e una rappresentanza di consiglieri regionali, le organizzazioni sindacali venete del TPL hanno sottolineato, oltre alla perdita del potere di acquisto di stipendi e salari, anche i problemi affrontati quotidianamente dai lavoratori del settore, causati dalle politiche di contenimento dei costi, dai tagli, oltre ai crescenti problemi relativi alla sicurezza nei luoghi di lavoro;
TENUTO CONTO:
che anche nelle fasi più critiche della pandemia il sistema dei trasporti ha sempre garantito alla cittadinanza il diritto alla mobilità;
RITENUTO CHE:
- ai lavoratori e alle lavoratrici del comparto trasporti, che nel periodo della pandemia hanno svolto il proprio lavoro con dedizione e lodevole servizio, anche a rischio della propria incolumità personale, debba essere garantito il diritto al rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro e il miglioramento delle condizioni lavorative, sia normative che salariali;
- sia indispensabile e doveroso riaprire nelle competenti sedi istituzionali la trattativa del comparto del TPL con tutti soggetti convolti;
Impegna la Giunta regionale
a farsi parte attiva presso il Governo e il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili affinché sia al più presto rinnovato il contratto collettivo nazionale dei lavoratori del TPL e sia adeguatamente incrementato il Fondo Nazionale Trasporti;"
Collega, lo illustri succintamente. Noi faremo di tutto per metterlo on line il prima possibile.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Leggo il testo aggiornato. Dove c'è qualche modifica sostanziale la dico.
"La Regione Veneto sostenga nelle sedi competenti la vertenza relativa al rinnovo del CCNL, contratto collettivo di lavoro degli autoferrotramvieri". Segnalo che è firmato da tutti i Gruppi consiliari, come è avvenuto in altre mozioni relative al trasporto, quando c'è da rivolgerci, Presidente, anche a una platea sovraregionale. Questo è un segno positivo di attenzione da parte del Consiglio regionale al mondo del trasporto.
Anche lei va ringraziato quando, nel pieno della vertenza, ha anticipato la mozione per discuterla il giorno del Prefetto. Noi non dimentichiamo le cose importanti che vengono fatte.
"Premesso che la parte economica del contratto collettivo di lavoro del trasporto pubblico locale, scaduto da oltre tre anni, anche a seguito delle condizioni determinatesi con l'esplosione della pandemia da Covid-19, la trattativa per il suo rinnovo non risultava ancora conclusa.
Considerato che il calo dei viaggiatori dovuto anche alla rimodulazione dell'offerta e quindi il conseguente calo e l'insufficienza strutturale del Fondo nazionale trasporti, mai indicizzato dall'anno della sua istituzione, determina una cronica carenza di servizi e di personale e un inasprimento dei rapporti con le controparti, soprattutto a livello territoriale. Se non viene rinnovato il CCNL in tempi brevi, si corre il rischio di generare un pesante contenzioso in un settore che deve garantire quotidianamente la mobilità pubblica ai cittadini. Ho cancellato il pezzo del 25 febbraio 2022.
Nell'incontro svoltosi in Consiglio regionale del Veneto, il Presidente del Consiglio regionale e una rappresentanza di Consiglieri regionali – che è quell'incontro fatto con il presidente Ciambetti e tutti i Gruppi dal quale è scaturita questa mozione – le organizzazioni sindacali venete del TPL hanno sottolineato, oltre alla perdita del potere di acquisto di stipendi e salari, anche problemi affrontati quotidianamente dai lavoratori del settore, causati dalle politiche di contenimento dei costi, dei tagli, oltre ai crescenti problemi relativi alla sicurezza nei luoghi di lavoro.
Tenuto conto che, anche nelle fasi più critiche della pandemia, il sistema dei trasporti ha sempre garantito alla cittadinanza una mobilità; ritenuto che ai lavoratori e alle lavoratrici del comparto dei trasporti, che nel periodo della pandemia hanno svolto il proprio lavoro con dedizione e lodevole servizio, anche a rischio della propria incolumità personale, debba essere garantito il diritto del rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro e il miglioramento delle condizioni sia normative che salariali, sia indispensabile e doveroso riaprire, nelle competenti sedi istituzionali, la trattativa del comparto del trasporto pubblico locale con tutti i soggetti coinvolti.
Si impegna la Giunta a farsi parte attiva presso il Governo e il Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibile, affinché sia al più presto rinnovato il Contratto collettivo nazionale di lavoro dei lavoratori del TPL e sia adeguatamente incrementato il Fondo nazionale trasporti".
Questo è il testo.
Presidente, aggiungo due passaggi per i colleghi, essendo passati due anni. Questa mozione nasce da un incontro fatto con il presidente Ciambetti e con le rappresentanze dei Gruppi consiliari di tutto l'emiciclo. Il Presidente ricorderà bene quel giorno. Si era manifestata questa problematica che si andava ad aggiungere ad altre.
Presidente, tanto per dare un senso a quello di cui parliamo, il contratto del 2015, scaduto nel 2017, è stato prorogato con un accordo-ponte fino al 2021, e quello del 2021 è scaduto. Parliamo, colleghi, di quasi nove anni senza Contratto collettivo di lavoro.
Cito, Presidente, un ultimo dato, se mi dà trenta secondi. Ieri la Commissione Trasporti alla Camera, con voto congiunto di maggioranza e opposizione, ha votato una risoluzione presentata da Andrea Casu del PD, che chiede al Governo di aumentare complessivamente il fondo di 1,6 miliardi.
Nel documento presentato si pone la necessità di una dotazione di almeno 700 milioni di euro all'anno, al fine di consentire alle imprese di sostenere i costi dei fattori produttivi, e di altri 900 milioni, invece, che non sono da mettere a regime ordinario, per coprire costi del contratto del settore, come in precedenza, presidente Ciambetti, chiesto nella Conferenza delle Regioni da Massimiliano Fedriga, Presidente del Friuli.
Quindi, è un tema che sia qui che a Roma è stato votato all'unanimità.
Grazie a voi.

PRESIDENTE

Grazie.
Collega Villanova, prego.

Alberto VILLANOVA (Zaia Presidente)

Grazie, Presidente.
Vista la portata dell'emendamento, chiedo cinque minuti di sospensione per poterlo valutare.

PRESIDENTE

Mi sembra una richiesta assolutamente legittima.
Ripresa alle ore 15.25.
La Seduta è sospesa alle ore 15.20
La Seduta riprende alle ore 15.26

PRESIDENTE

Colleghi, mi pare che l'emendamento sia stato valutato.
Ci sono interventi sulla mozione n. 269? Non ci sono interventi.
Procediamo, dunque, con le dichiarazioni di voto.
Collega Villanova, prego.

Alberto VILLANOVA (Zaia Presidente)

Grazie, Presidente. Anche con la modifica apportata dall'emendamento Montanariello, il nostro parere è favorevole.

PRESIDENTE

Grazie.
Collega Montanariello, per dichiarazione di voto, prego.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, sarò breve. È evidente che daremo un voto positivo. Vorrei sottolineare l'importanza di questo documento, un documento fatto con un lavoro di squadra di questo Consiglio regionale
Ricordiamoci una giornata anche importante, perché era un giorno in cui non c'era attività d'Aula, ma tanto lei quanto gli altri Gruppi consiliari si sono recati qui per incontrare le organizzazioni sindacali. Pertanto, Presidente, colgo questo come un momento di soddisfazione, perché ci sono temi che ci possono vedere insieme anche e soprattutto, Presidente, quando si parla di alcuni elementi economici che si attendono da anni, indipendentemente dai colori dei Governi che si sono susseguiti, e che dalla data della loro istituzione non sono mai stati rinnovati, penso al Fondo nazionale trasporti.
È evidente che vedere ieri la battaglia del Presidente leghista della Regione Friuli-Venezia Giulia, da una parte, e la battaglia del deputato del PD, dall'altra, con un voto unanime dell'Aula su alcune risoluzioni, ci dà il termometro di come certi temi vengano recepiti di interesse collettivo.
Quindi, Presidente, con soddisfazione ringrazio i colleghi e la maggioranza per l'accoglimento di questo emendamento, che alla fine avete visto mira esclusivamente ad aggiornare, visto che sono passati due anni e rischiavamo di votare un testo che citava date di qualcosa che doveva ancora accadere e, invece, era superato, come lo sciopero del 25 febbraio, essendo la mozione di qualche giorno prima.
Grazie.

PRESIDENTE

Collega Montanariello, registrata la sua ampia soddisfazione, le faccio una domanda tecnica: il suo emendamento lei lo ha presentato come modificativo, però è sostitutivo, da quello che mi permetto di leggere. Quindi, se è sostitutivo, la votazione dell'emendamento equivale alla votazione della mozione n. 269 nel suo complesso.
Ripeto, colleghi, avete l'emendamento n. A0001 caricato su Concilium. È un emendamento sostitutivo, che sostituisce completamente il deliberato della mozione.
Il voto è unico ed è sull'emendamento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0001, interamente sostituivo della mozione.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva all'unanimità.
PUNTO
9



RISOLUZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI BET, FINCO, PAN, MAINO E ZECCHINATO RELATIVA A "SOSTEGNO ALLA CITTÀ DI TREVISO COME CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA 2026". (RISOLUZIONE N. 113) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 16/2024)

PRESIDENTE

Passiamo alla risoluzione n. 113 presentata dal consigliere Bet ed altri.
Collega Bet, prego.

Roberto BET (Zaia Presidente)

Grazie, Presidente.
Nel 2014 è stata istituita, per legge, questa iniziativa della Capitale italiana della cultura, un titolo che viene assegnato ogni anno ad una città italiana per promuovere il nostro patrimonio culturale e valorizzarlo.
Per il 2026 la Città di Treviso ha deciso di candidarsi e ha presentato il suo dossier, che è stato ritenuto un buon progetto, tant'è che è rientrata tra le dieci finaliste in tutta Italia candidate a questo titolo. Il 5 marzo, quindi fra un paio di settimane, verrà discusso e presentato a Roma il progetto della Città di Treviso ed entro fine marzo verrà assegnato il titolo per il 2026. Treviso, qualora dovesse vincere, sarebbe la prima città veneta a ottenere questo titolo.
Con questa risoluzione, quindi, chiedo a tutto il Consiglio regionale di sostenere la candidatura di Treviso, perché la candidatura di Treviso cade nell'anno 2026, che è un anno importante per il Veneto in quanto è l'anno delle Olimpiadi, quindi la promozione culturale della Città di Treviso, ma non solo della città, di tutto il territorio della provincia di Treviso, che è la porta per le Dolomiti da un punto di vista infrastrutturale, viabilistico e aeroportuale, potrebbe diventare veramente un'occasione straordinaria per parlare della cultura veneta in generale, per parlare delle tante iniziative che sono state messe in campo. Parliamo di oltre 35 progetti speciali e di 300 eventi che si svilupperanno nell'arco del 2026. Peraltro, se dovesse vincere, ci sarebbe anche questo contributo di un milione di euro che verrebbe dato al nostro territorio, che, attraverso la collaborazione e la compartecipazione di altri Enti pubblici e di altri investimenti privati, potrebbe sviluppare oltre 14 milioni di euro di investimenti nel settore della cultura per quanto riguarda il nostro territorio, in particolare quello trevigiano, ma in generale anche quello veneto.
Questa è un'occasione per ripensare il progetto di promozione della cultura a livello locale e di mettere in rete le tante iniziative culturali che vengono sviluppate nel nostro territorio regionale, che vanno dal sistema dei musei, delle biblioteche, dei teatri e dello spettacolo dal vivo ai siti archeologici, al sito della Grande Guerra, alle Colline Unesco, ai parchi, alle fabbriche che producono bellezza e al nostro sistema dei prodotti tipici locali. Quindi, è davvero una grande occasione.
Invito, pertanto, il Consiglio a sostenere questa iniziativa e a fare in modo che il Veneto faccia squadra per sostenere la Città di Treviso.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Collega Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Io voterò favorevolmente a una risoluzione come questa, ovviamente. Però, vorrei chiedere al Consiglio, ma in particolare al Consigliere se la stessa iniziativa possa essere fatta quando vediamo che la nostra Regione, quindi l'assessore Corazzari, quindi la Giunta, non mette i fondi necessari, ad esempio, per finanziare le richieste del Comune di Treviso, come nell'ultimo bando cultura.
Se noi non avessimo, dentro questo Consiglio, richiesto a gran voce di aumentare i fondi durante il bilancio, con degli emendamenti, per arrivare in graduatoria a scendere, il Comune di Treviso sarebbe stato escluso dai finanziamenti sullo spettacolo dal vivo. Sindaco e Comune di Treviso che non sono di certo del mio colore politico.
Se noi vogliamo davvero essere coerenti con il lavoro che stiamo facendo sulla cultura, mi va benissimo che votiamo una risoluzione per sostenere la candidatura di Treviso, per carità, assolutamente favorevole, ma quando c'è da prendere una decisione sui fondi alla cultura che vanno ai nostri Comuni, indipendentemente dal loro colore politico, io vorrei vedere la stessa proattività. Questo non accade. Lo volevo segnalare e lasciare a verbale.
Mi dispiace che l'assessore Corazzari non sia qui, perché, quando votiamo una risoluzione così importante a sostegno di un Comune come quello di Treviso, forse dovremmo avere qui anche il nostro Assessore, che potrebbe anche rispondere sulle ragioni per cui aveva deciso, con i fondi, se non fosse stato per gli emendamenti fatti in quest'Aula, di escludere Treviso dai finanziamenti sullo spettacolo dal vivo.

PRESIDENTE

Collega Zanoni, prego.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Questa risoluzione naturalmente trova il nostro accoglimento e favore. Concordo con l'intervento della collega Ostanel, che mi ha preceduto, sul fatto che sarebbe utile e interessante avere presente in Aula anche l'Assessore competente per materia.
Io capisco che sia difficile per il nostro Presidente essere presente in Aula, sappiamo che è il Presidente meno presente ai lavori del Consiglio, ma almeno gli Assessori. Io vedo sempre le solite facce, con tutto il rispetto per la vostra presenza, Assessori, ma sarebbe utile avere la presenza di tutti gli Assessori. Anche questa mattina l'assessore Calzavara ha risposto a materie che non erano le sue. Ma gli Assessori competenti per materia che fine hanno fatto? Dobbiamo andare a "Chi l'ha visto"? Credo che sarebbe importante, come diceva la collega Ostanel, in una discussione che investe il tema della cultura avere la presenza dell'Assessore competente per materia.
Per quanto riguarda i contenuti, li ritengo sicuramente condivisibili. è un obiettivo molto datato, che è stato iniziato dalle precedenti Amministrazioni, non solo dall'attuale. Parlare di Treviso Capitale italiana della cultura 2026 è sicuramente un obiettivo ambizioso non solo per la Città di Treviso, ma naturalmente per tutte le città e tutta la Regione del Veneto. Effettivamente, questa Giunta, questa Amministrazione dovrebbe guardare con maggiore attenzione a tutte le questioni relative all'arricchimento di questo importantissimo settore, che è la cultura in Veneto, con gli adeguati finanziamenti, che, come ogni anno in fase di bilancio ribadiamo, non sono mai sufficienti, anzi sono abbastanza scarsi. Quindi, è un accoglimento, però con un segnale di attenzione: bene farsi promotori di azioni utili al rafforzamento di queste istanze che vengono dai territori, ma servono anche le risorse, senza le quali non si possono mettere in moto tutte quelle attività che comportano iniziative del genere.
È un programma sicuramente molto articolato, questo della Città di Treviso Capitale della cultura: 35 progetti speciali che si aggiungono all'offerta culturale stabile, con oltre 300 eventi, e la cui ideazione non è indifferente al raggiungimento dell'agenda ONU 2030. Quindi, è tutto improntato alla sostenibilità, è tutto improntato a far sì che un giorno le future generazioni possano godere di quello di cui abbiamo goduto noi, senza che noi arriviamo prima a consumare un po' tutto, e questo ci sta anche in eventi e in promozioni come questa.

PRESIDENTE

Grazie.
Non vedo altre richieste di intervento.
Metto in votazione la risoluzione n. 113.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PUNTO
10



MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI BIGON, CAMANI, LUISETTO, MONTANARIELLO, ZANONI E ZOTTIS RELATIVA A "100 MILIONI PER SOSTENERE CONTINUITÀ ASSISTENZIALE E RICETTIVITÀ DEI CENTRI DI SERVIZIO A FRONTE DI UNA DOMANDA IN COSTANTE CRESCITA". (MOZIONE N. 472) RESPINTA

PRESIDENTE

Siamo alla mozione n. 472 presentata dalla consigliera Bigon ed altri.
Prego, collega Bigon.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
I Centri di servizio della nostra Regione svolgono un servizio sociale insostituibile e garantiscono l'assistenza h24 a ospiti anziani sempre più complessi, con un conseguente aumento costante dei costi e delle necessità di cura che impattano nei costi di gestione degli Enti. I circa 350 Centri di servizio residenziali in Veneto, che complessivamente contano poco più di 33.000 posti letti, assommano 46.913 assistiti, tra i servizi residenziali e semiresidenziali, come riportato anche dalla delibera della Regione n. 83.
Il sistema residenziale e semiresidenziale dedicato agli anziani non autosufficienti e alle persone con disabilità negli ultimi due anni e mezzo è stato messo a dura prova, senza soluzione di continuità prima dalla pandemia, poi dalla crisi energetica, tuttora in atto, e dalla grave crisi del reperimento del personale qualificato. Ad oltre vent'anni dalla legge n. 328/2000 e dalla riforma del Titolo V, la Regione del Veneto (ultima in Italia) non ha ancora provveduto ad approvare la legge sulla riforma delle IPAB.
Gli aumenti della componente alberghiera della retta, intervenuti già a partire dalla fine del 2022, sottoforma di contributo al caro energia, e poi continuati nei mesi del 2023 per effetto dell'applicazione dell'adeguamento dell'Istat di ben 7,8 punti, i rinnovi poi contrattuali e gli altri costi hanno aggravato, in maniera ormai insostenibile, la condizione economica dei familiari, nonché gli Enti locali chiamati ad integrare le somme a carico dei propri cari, con rincari che vengono segnalati essere in circa 1.800-2.000 euro all'anno, oltre 5 euro al giorno.
Per quanto concerne la quota per la componente alberghiera, la relazione sociosanitaria prevista con la delibera n. 83 del 2023 afferma quanto segue: "Nel corso del 2022 vi è stata l'introduzione di una nuova quota del valore di 52 euro pro die, con decorrenza dal 1° luglio 2022 per le ex quote di primo livello, con mantenimento fino ad esaurimento della indennità del valore di 56 euro pro attive alla data di entrata in vigore fino all'esaurimento".
Per quanto concerne le quote per la componente alberghiera stabilite dal Comitato dei Sindaci del Distretto 1 e 2 dell'ULSS 9, i valori a carico delle famiglie sono lievitati dai 50-55 euro al giorno del periodo precrisi ai 54-60 del 2022, fino agli attuali 60-70 euro al giorno (marzo 2023) ed oggi aumentati (gennaio 2024).
Attualmente, secondo segnalazioni del Sindacato Spi-Cgil di Verona, risultano in lista d'attesa per il ricovero presso le strutture 1.486 cittadini.
Preso atto che i costi sempre maggiori per le cure ai pazienti anziani hanno determinato un sensibile aumento delle rette a carico delle famiglie, che la carenza di personale, anche nelle RSA, mette a rischio la continuità assistenziale, chiediamo alla Giunta di aumentare lo stanziamento a favore dei Centri di servizi per 100 milioni di euro, al fine di garantire il funzionamento e la ricettività nei confronti di una domanda sempre maggiore, congelando così l'aumento delle rette a carico delle famiglie. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Ci sono interventi sulla mozione n. 472? Non ne vedo.
Dichiarazioni di voto? Non ne vedo.
Metto in votazione la mozione n. 472.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Comunico che la mozione n. 479, su richiesta della collega Guarda, viene rinviata.
PUNTI
12 e 13



MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI OSTANEL, GUARDA, BALDIN E LORENZONI RELATIVA A "DICHIARARE L'AREA DELLA VENEZIA INSULARE COME ZONA "DISAGIATISSIMA" PER FAVORIRNE L'INSEDIAMENTO DI NUOVI MEDICI DI MEDICINA GENERALE". (MOZIONE N. 480) RESPINTA

e

MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI ZOTTIS, MONTANATRIELLO, CAMANI, BIGON, LUISETTO E ZANONI RELATIVA A "LA GIUNTA REGIONALE OTTENGA PER I PROFESSIONISTI DELLA SANITÀ CHE OPERANO NEL CENTRO STORICO DI VENEZIA E NELLE SUE ISOLE, LE MISURE COMPENSATIVE AL VAGLIO DEL GOVERNO, DEDICATE ALLA SANITÀ DI MONTAGNA (DDL N. 276)". (MOZIONE N. 481) RESPINTA

PRESIDENTE

Passiamo alle mozioni n. 480 e n. 481, che sono simili, quindi le discutiamo in un'unica tornata, con due votazioni separate.
La prima è della collega Ostanel. Prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Questa è una mozione importante – chiedo davvero attenzione – perché stiamo parlando di Venezia, la città in cui stiamo, dove a breve entrerà in vigore un contributo d'accesso su cui non è ancora dato sapere. Lo dico ai Consiglieri: domani ci sarà una discussione anche in Commissione Cultura su un Piano turismo che non dice che tipo di impatto avrà questa tassa sulla gestione del turismo in questa città. Mentre noi mettiamo un contributo d'accesso e diciamo ai turisti di non entrarci più, abbiamo gli abitanti che resistono in questa città che non hanno più un medico di base.
C'è una possibilità, e lo dico davvero sperando che questo discorso riesca a convincere qualcuno in quest'Aula. La Regione del Veneto ha un'opportunità concreta di dare seguito a quello che tra l'altro ha iniziato a fare, cioè di cercare di richiamare dei medici di base e di incentivare il fatto che loro possano rimanere in questa Regione, anche dandogli dei contributi per potervi rimanere.
Siccome però questo non basta perché affittare una casa a Venezia fa sì che non solo i medici vadano via, ma vi ricordo che ci sono scuole, prime elementari che non stanno aprendo nella città di Venezia proprio perché gli insegnanti faticano a pagare un affitto in una città come questa e siamo in una situazione di emergenza. La Regione del Veneto, come sapete, ha un'opportunità: in base ad una delibera che esiste già in questa Regione ed è stata approvata, può inserire alcune zone, cosiddette disagiate o disagiatissime, sulla base di alcuni indicatori che la Regione stessa ha stabilito, quindi una valutazione complessiva rispetto alla superficie del territorio, alla popolazione, alle condizioni di viabilità, a quanti abitanti ci sono, a quanti servizi ci sono, ad esempio, medici. è un dispositivo che viene usato di solito per le zone di montagna, ma credetemi, abbiamo gli stessi indicatori che ci dicono che in una città come Venezia, sotto una pressione del turismo così forte e massiccia, noi abbiamo delle aree intere dove i cittadini veneziani, che hanno deciso di rimanere a vivere in questa città, faticano ad avere i servizi di base. Si trovano paradossalmente come in un'area di montagna, anche se sono nella città più attenzionata, più conosciuta e più visitata di tutto il mondo.
Abbiamo un problema grave; abbiamo un'opportunità, abbiamo un dispositivo, abbiamo una possibilità e possiamo dire: okay, Venezia è in queste condizioni; visto che non siamo riusciti per anni a prendere in carico un problema come quello dell'overtourism, riusciamo almeno a fare in modo che chi ci abita e ci vive abbia un medico di base? Abbiamo la possibilità di farlo decidendo di assumere un'iniziativa, quella che io chiedo in questo dispositivo, impegnando la Giunta ad assumere le necessarie iniziative di competenza al fine di dichiarare l'intera area del distretto di Venezia insulare zona disagiatissima, permettendo di offrire incentivi reali ai medici di medicina generale che già operano, oppure che stanno valutando l'ipotesi di prendere servizio in laguna.
Io dico allora anche a chi nei social come il nostro Presidente spesso pubblicizza il fatto che alcuni medici anche a Venezia hanno deciso di rientrare e di venire a vivere qui: abbiamo l'opportunità di fare in modo che questa non sia una cosa estemporanea, che ci sia un medico singolo che decide di andare a vivere magari o in montagna, in un'area remota, o a Venezia, in un'area complicata, o in Polesine, in un'area remota uguale. Noi abbiamo l'opportunità di dire per una volta che Venezia ha un problema, che non siamo riusciti finora a risolvere, che la pressione in questa città è grave e che noi dobbiamo fare qualcosa rispetto al sistema sanitario: almeno garantire la possibilità di avere un medico di base. Un diritto che dovrebbe essere sancito a tutti e che in questa città, ripeto, a Venezia, e non stiamo parlando di una zona remota, non viene garantito come dovrebbe essere.

PRESIDENTE

La collega Zottis presenta la mozione n. 481. Prego.

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
La mozione ha come titolo: "La Giunta regionale ottenga per i professionisti della sanità che operano nel centro storico di Venezia e nelle sue isole le misure compensative al vaglio del Governo, dedicate alla sanità (DDL n. 276)".
Quello che viene richiesto, nella sostanza, è assolutamente simile a quello che ha chiesto anche la collega Ostanel: cioè, di intervenire in modo sempre più concreto rispetto alla situazione che c'è a Venezia, che è peculiare a quella che c'è anche in una parte perlomeno del bellunese. Una situazione che è caratterizzata da una dispersione, comunque, elevata di abitanti e, se pensiamo soprattutto alle isole, ma anche alla zona della Giudecca, c'è il problema che siano zone assolutamente difficili da raggiungere rispetto ad altre zone del territorio. Come è stato, per esempio, per la zona del bellunese, si chiede che vengano richieste delle misure in più rispetto alle altre per garantire quella che è una continuità assistenziale che garantisca la presenza dei medici di medicina generale. Questo aiuterebbe anche quelle che sono le iniziative già prese dall'ULSS 3 rispetto agli alloggi. Andrebbe in qualche modo a sostenere concretamente, quindi a dare anche la possibilità di continuità, non legata solo al budget attuale, le azioni già intraprese dalla stessa ULSS.
È un dibattito che avevamo esteso anche rispetto ad altri argomenti. Ha ragione la collega Ostanel: noi l'avevamo già esteso alla questione anche del turismo. Non c'è mai stata la possibilità di approfondire veramente questo tipo di problematica. In questo momento siamo a richiedere che, perlomeno per quella che è un'emergenza evidente, sotto gli occhi di tutti, anche rispetto ai numeri che anche in questi giorni appaiono sulla stampa, venga garantita alla zona di Venezia, soprattutto al centro storico e alle isole, la zona disagiata, così come richiesto anche già nel 2023 e ribadito anche all'inizio del 2024 dall'Ordine dei medici, che evidenzia proprio quelle che sono le aree di maggiore difficoltà in termini di raggiungibilità e di accessibilità. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei. Ci sono interventi su queste mozioni?
Collega Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Trovo davvero incredibile che su un tema come questo non ci sia un intervento di nessuno in quest'Aula. Davvero, vorrei che fosse messo all'attenzione che nessuno della maggioranza intende intervenire per dire qualcosa su una situazione e su una città come Venezia, che è invasa dal turismo. Cito l'assessore Caner quando in quest'Aula e in Commissione dice che la competenza rispetto alla pianificazione del turismo è di pura competenza statale, quando in realtà il Piano del turismo viene elaborato, e lo vedremo domani, da questa Regione.
Su un tema come questo, in una città così importante, dove non la consigliera Ostanel, ma il Presidente provinciale dell'Ordine dei Medici chiede a gran voce che questa città venga dichiarata disagiata perché si fatica ad avere un medico di base, non c'è neanche un intervento.
Lo lascio agli atti perché significa che ho ragione quando dico che probabilmente di questa città, a questa Regione non interessa, interessa probabilmente solo quando dobbiamo dire che esiste un marchio da poter vendere per fare arrivare i turisti anche in altri territori, ma occuparsi dei veneziani alla Regione e a questa Giunta non interessa.

PRESIDENTE

Collega Zottis, prego.

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

La ringrazio.
In continuità con quello che ha detto la collega Ostanel, anch'io rimango basita.
Rimango basita perché, ripeto, i numeri sono sotto gli occhi di tutti. Le problematiche sono sotto gli occhi di tutti. Si può anche decidere di bocciare una mozione e dire che non è più attuale, dire che ci sono altre soluzioni, dire che la Giunta ci sta lavorando, ma perlomeno vorremmo avere un'interlocuzione su quello che è un problema evidente, su una carenza evidente che non può più aspettare.
Non possiamo aspettare di sperare che la questione delle case funzioni, accontentarci che finalmente sono arrivati dei medici e finalmente vediamo alcuni risultati, perché sono insufficienti rispetto a quella che è la tematica della presa in carico della continuità di cura, che sono due elementi centrali, perlomeno per una Regione che oggi rivede, per carità, l'eccellenza sanitaria, ma non la vede sicuramente nel centro storico di Venezia e nelle isole. Non ci sono cittadini di serie A e di serie B.
Siamo tutti cittadini di serie A, soprattutto quei cittadini che continuano a vivere su zone che sono comunque disagiate, perlomeno per la loro conformazione, ma proprio per il loro disagio, proprio per la loro eccellenza dal punto di vista anche culturale e paesaggistico, per quello che noi diciamo che è importante per il turismo, dovrebbero avere un'attenzione suppletiva in termini di investimenti.
Di fronte a queste richieste, il silenzio.

PRESIDENTE

Non vedo altre richieste di intervento.
Procediamo con due votazioni separate.
Prego, collega Scatto.

Francesca SCATTO (Zaia Presidente)

Grazie, Presidente.
Credo che qualcosa il Direttore generale dell'ASL 3 abbia fatto per questa carenza. Mi pare che ci siano degli affitti per i medici di medicina generale che lavorano a Venezia che siano calmierati. Non è affatto vero che non è stato fatto niente. Mi pare che anzi, proprio il direttore generale, Contato, se non ricordo male, qualche tempo fa abbia proprio promosso queste misure, tant'è che sono arrivati dei medici di medicina generale a Venezia. A me risulta questo.

PRESIDENTE

Collega Zottis, per dichiarazione di voto, prego.

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Grazie.
Ho esattamente detto questo, collega, dicendo, però, che proprio per sostenere e dare continuità all'azione avviata dall'ULSS, perché c'è bisogno di fondi e c'è bisogno di avere alle volte delle riforme che siano strutturali quando il problema è strutturale, e il tema di Venezia, come il tema di Belluno, è strutturale per la loro conformazione geografica, sarebbe utile, questo lo dice anche l'Ordine dei medici, che venisse riconosciuta la zona disagiata.
L'ho detto prima che riconosco l'impegno dell'ULSS, ma proprio per sostenere e dare continuità a quell'impegno, e anche per dare più struttura, perché non ci possiamo accontentare di due medici o di tre medici, perché il problema è molto più forte, sarebbe utile riconoscere la zona disagiata, perlomeno per quanto riguarda questi aspetti.
Il ragionamento sarebbe più ampio, ma le mozioni chiaramente si concentrano in quella che è una criticità evidente: quella della carenza dei medici di medicina generale e potrebbe allargarsi ai pediatri di libera scelta.

PRESIDENTE

Collega Ostanel, per dichiarazione di voto.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
La mia mozione cita quello che la presidente Scatto diceva. Dico in premessa che la ULSS, allo scopo di avere dei medici, ha fatto una campagna, e metto anche lo slogan "Dottore, dottoressa, la città più bella del mondo ti aspetta", perché questa è la campagna. Aggiungo che ha avuto un risultato apprezzabile, come ho detto nel mio intervento, quello di portare qualcuno a vivere in questa città perché fa il medico. Ma questa è una richiesta diversa, cioè, è dire: in una città dove non esiste solo la città storica, dove noi siamo abituati ad arrivare a piedi, o con la barca, ma esistono Burano, Torcello, Sant'Erasmo, Le Vignole, il Lido, Pellestrina, Giudecca, vi invito ad andare a vedere quanto ci si mette ad andare a Sant'Erasmo, se si vive lì, ad andare dal medico di base. Questo è il tema.
Il tema è: vogliamo considerare la città insulare veneta, la città di Venezia e le isole un'area disagiata perché le persone fanno più fatica, rispetto a quando vivono a Treviso, a Padova o ovunque, ad andare ad accedere a un servizio? Questi sono i ragionamenti che dovrebbe fare e se non li fa un Sindaco li deve fare una Regione perché stiamo parlando di Venezia, non stiamo parlando di un Comune qualsiasi. Stiamo parlando di un Comune che è sottoposto a una serie di attacchi, che sono anche quelli del turismo di massa, che non è un turismo facile da gestire, per cui la Regione deve prendere, per una volta, in carico un problema. L'assessore Caner non vuole farlo. Più volte in quest'Aula mi è stato risposto che sono competenze del Sindaco.
All'assessore Caner, che qui non c'è, quando aveva all'ordine del giorno due mozioni importanti, io credo, io dico: caro Assessore, quando si parla di Venezia e quando si parla di un tema così importante la Regione ha il compito, perché fa un Piano turismo, di tenere in considerazione quello che accade in questa città. Di questo stiamo parlando.
Io ringrazio l'ULSS 3 che ha fatto un intervento sostenuto dalla Regione del Veneto, che ha dato, come diceva la presidente Scatto, l'opportunità ad alcuni medici di venire ad abitare qui, ma non basta, perché pagare una casa in affitto in questa città è impossibile, è difficile. Andate a vedere i prezzi.
Quindi, o decidiamo che Venezia, la città insulare ha bisogno di un intervento specifico e abbiamo l'opportunità di farlo in base alla DGR 4395/2005 di questa Regione, oppure decidiamo che non ce ne importa nulla di quello che sta accadendo in questa città e chi vive a Sant'Erasmo, al Le Vignole o al Lido ha diritto ad avere un medico di base molto più lontano della consigliera Ostanel, quando ce l'ha, perché anche a Padova sappiamo che abbiamo dei problemi. Se è questo quello che volete dire ai veneti, io sono d'accordo con voi. Votate contro e fate quello che volete.

PRESIDENTE

Non vedo altre richieste di intervento in dichiarazione di voto.
Metto in votazione la mozione n. 480.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Metto in votazione la mozione n. 481.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
PUNTI
14 e 15



MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI BOZZA, POLATO, CORSI, PICCININI, VALDEGAMBERI, BIGON, ANDREOLI, SPONDA E ZANONI RELATIVA A "DISCARICA DI CALURI NEL COMUNE DI VILLAFRANCA DI VERONA. LA REGIONE ASCOLTI LE ISTANZE DELLE AMMINISTRAZIONI LOCALI PER GARANTIRE LA TUTELA AMBIENTALE". (MOZIONE N. 493) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 17/2024)

e

MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI RIGO, CECCHETTO, FAVERO, FINCO, SPONDA E ZANONI RELATIVA A "DISCARICA DI AMIANTO A CALURI DI VILLAFRANCA DI VERONA, STOP AL NUOVO IMPIANTO". (MOZIONE N. 490) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 18/2024)

PRESIDENTE

Ci sono altre due mozioni che vanno discusse assieme proprio perché riguardano lo stesso tema: la n. 493 del collega Bozza ed altri e la n. 490 del collega Rigo ed altri.
Do la parola prima al collega Bozza. Prego.

Alberto BOZZA (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto)

Grazie, Presidente.
Questa è una mozione che è stata presentata il 12 dicembre, insieme a me, dai colleghi Polato, Corsi, Piccinini, Valdegamberi, Bigon e Andreoli, che va di fatto a considerare un tema molto sentito oggi, e che è stato di attualità anche ieri nel territorio di Villafranca, in riferimento all'autorizzazione in località Caluri di una discarica di seconda categoria di tipo A e B, per la quale il 5 ottobre scorso è stata presentata la domanda di rilascio di autorizzazione per la realizzazione di un impianto con il conferimento di rifiuti speciali, inclusi anche i rifiuti contenenti amianto.
Considerato che il Comune di Villafranca di Verona, con un'apposita mozione discussa in Consiglio comunale, ha manifestato le perplessità all'unanimità in merito alla realizzazione di questo impianto, esprimendo un orientamento contrario anche per la presenza di una base dell'Aeronautica militare e per gli asseriti rischi ambientali.
Dato che il procedimento in questione, seguito dalla presentazione della domanda di provvedimento autorizzativo unico regionale prevede un'articolata fase endoprocedimentale, con la successiva anche acquisizione da parte del parere della valutazione di impatto ambientale e della Commissione VIA, di cui è componente anche ARPAV, al fine di consentire una compiuta valutazione di tutti gli aspetti di incidenza ambientale connessi nel rispetto del decreto legislativo 121/2020 in materia di discariche e di gestione di discariche del rifiuto.
Atteso che sussiste in ogni caso l'interesse affinché vengano ascoltate le ragioni degli enti territoriali coinvolti e vengano anche recepite possibilmente dalla Regione Veneto le osservazioni dei rilievi tecnici relativi all'impatto ambientale e, soprattutto, garantita l'integrità delle falde acquifere.
Tutto ciò premesso, la mozione chiede alla Giunta regionale di trasmettere al Comitato VIA, che sappiamo essere organo indipendente, la presente mozione affinché, nell'ambito della propria discrezionalità tecnica, tenga conto proprio dell'indirizzo politico di questo Consiglio che, recependo anche le istanze dell'indirizzo politico del Consiglio comunale di Villafranca, esprima la necessità di dare ampio risalto alle istanze degli amministratori locali e sia garantita la tutela prioritaria dell'ambiente, delle falde acquifere e delle produzioni agricole locali.
Aggiungo che questa mozione, il cui dispositivo impegna in questa direzione la Giunta, ha già visto un passo importante ieri. Proprio in considerazione della delicatezza del tema e delle competenze politiche del Consiglio regionale rispetto all'indipendenza del Comitato VIA, che è un Comitato tecnico, alla stesura del testo della mozione avevamo collaborato, e insieme ne avevamo condiviso il contenuto, con l'assessore Bottacin e la presidente Rizzotto.
Proprio nel rispetto dei ruoli e della serietà che ovviamente dobbiamo avere di fronte a un tema così importante e delicato, proprio ieri c'è stato un incontro a Villafranca, in Comune, col Presidente della Regione Veneto, Zaia, insieme all'assessore Bottacin, che hanno incontrato, insieme al Sindaco di Villafranca, i rappresentanti, quindi i portatori di interesse dei Comitati. In questa sede c'è stato un confronto, e proprio in questo confronto si è addivenuti ad un'apertura da parte della Regione Veneto, nella figura del Presidente e dell'Assessore, esattamente nell'indirizzo che questa mozione vuol dare: dare l'opportunità di aprire un confronto tra portatori di interesse e Commissione VIA da parte della Regione Veneto, che ha un ruolo politico, da questo punto di vista, e che ha l'obiettivo di far tenere in considerazione alla parte meramente tecnica le motivazioni che, a nostra ragione, sono anche motivazioni corrette, motivazioni sostenibili, che devono essere poi valutate da chi ha l'onere e l'onore di valutarle da questo punto di vista.
Credo quindi che l'aspetto politico sia importante, pur nel rispetto distinto dei ruoli, ma soprattutto, credo che in questo momento e in questo modo il Consiglio regionale del Veneto dimostri anche di aver preso con coscienza le istanze del territorio, le istanze degli amministratori, le istanze dei portatori di interessi che sono state poi rappresentate dal Comune di Villafranca.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Adesso interviene il collega Rigo per illustrare la mozione n. 490. Prego.

Filippo RIGO (Liga Veneta per Salvini Premier)

Grazie, Presidente.
È una mozione simile rispetto al fatto che abbiamo raccolto le istanze del territorio, le preoccupazioni del territorio di Villafranca di Verona.
Premesso che con provvedimento regionale veniva autorizzata in data 17/10/1985 una discarica di seconda categoria, tipo A e B, in località Caluri, all'interno di una dismessa cava di ghiaia.
La Commissione Tecnica Regionale, Sezione Ambiente, la cui valutazione veniva ripresa dal TAR Veneto, con sentenza del 2021, sottolineava l'estrema fragilità e vulnerabilità del sito, in quanto la situazione ambientale dell'area in questione era tale da sconsigliare ed evitare il rischio di gravare ulteriormente su un sito già interessato dalla realizzazione di due lotti di una discarica per rifiuti tossico nocivi, mediante apporto di ulteriori rifiuti di tale natura.
A fronte del fatto che in data 5/10/2023 è stata presentata una domanda per il rilascio del provvedimento autorizzatorio unico regionale ai fini della realizzazione di un impianto per la messa a dimora permanente di rifiuti pericolosi e contenenti amianto, sito nel Comune di Villafranca, presso la località Caluri; rilevato che in adiacenza del bacino est di questo progetto e sul lato sud, vi è la presenza di una discarica di seconda categoria, tipo B, di rifiuti speciali, anche tossico nocivi, esaurita e in fase di post-gestione, che è stata oggetto, al fine di sanare l'accertato conferimento dei rifiuti non conformi, della messa in sicurezza del lotto 2; considerato che la costruzione di questo nuovo impianto andrebbe sicuramente ad appesantire la già difficile situazione viabilistica della zona, trovandosi la località Caluri sulla direttiva principale tra il Comune di Villafranca di Verona e il capoluogo di Verona, appunto, strada percorsa ogni giorno da numerosi veicoli e mezzi; ritenuto che, in ragione dei possibili impatti dell'impianto, sia in fase di realizzazione che di gestione e post-gestione, il Consiglio comunale di Villafranca ha presentato una mozione, dando mandato al sindaco Dall'Oca di intraprendere tutte le azioni possibili al fine di contrastare l'istanza di questo progetto.
Considerato che sono giunte numerose osservazioni, in particolare, segnalo quella della Aeronautica militare che dice che sono emerse criticità che inducono a ritenere l'opera non compatibile con la sicurezza militare e con le infrastrutture e gli impianti di Forza Armata presenti presso l'installazione confinante, anche il Consiglio provinciale, con una mozione, ha espresso parere contrario alla realizzazione di nuove discariche pericolose contenenti amianto, si chiede alla Giunta – e qui chiedo una piccola modifica sull'impegno alla Giunta, Presidente, sulla prima frase – di inviare la presente mozione agli uffici competenti viste le criticità evidenziate dall'Amministrazione comunale di Villafranca di Verona e contenute nella mozione approvata all'unanimità dal Consiglio comunale locale in data 30 novembre 2023, tenuto conto anche della fragilità della zona nella quale già impatta una discarica in gestione post mortem di rifiuti tossico nocivi e che desta molta preoccupazione fra la popolazione.
Segnalo anch'io quanto accaduto ieri in occasione dell'inaugurazione della "Grezzanella", opera strategica per la viabilità del territorio: il presidente Zaia ha fortemente voluto incontrare i comitati locali proponendo che gli stessi possano partecipare in prima persona alla fase consultiva della Commissione VIA per garantire la massima trasparenza e la massima disponibilità nell'ascoltare le istanze del territorio e per cercare di individuare una soluzione costruttiva alle criticità che sono emerse.
Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

La mozione n. 490 ha una modifica, appena descritta dal presentatore.
Abbiamo parecchi interventi.
Iniziamo con il collega Polato. Prego.

Daniele POLATO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Grazie, Presidente. Grazie ai colleghi.
Innanzitutto, sottolineo il merito dei colleghi veronesi e non solo di portare, a prescindere dalla posizione politica, all'attenzione di questo Consiglio regionale una problematica su cui la politica ha fatto un salto di qualità perché si è unita e da alcuni mesi sta cercando di colloquiare con il territorio, con gli Enti locali, coi comitati. Comitati per dire sostanzialmente che la politica, ovvero gli eletti, sono fortemente contrari a questo insediamento. Questo non lo siamo perché culturalmente siamo contrari a prenderci in carico anche le questioni legate ai rifiuti, ma lo siamo perché troppo spesso i territori vengono utilizzati da aziende attraverso l'interpretazione di norme e leggi per diventare dei depositi, per diventare delle discariche, nel caso specifico, anche in aree in cui purtroppo non solo gli Enti locali, ma i cittadini rappresentano numerose criticità.
Nel caso specifico entrambe le mozioni portano all'attenzione della Giunta e del Consiglio regionale il fatto che la politica non è che subentri al posto dei tecnici. C'è una fase di istruttoria che spetta ai tecnici, e c'è la fase politica che spetta agli eletti e ai politici.
Noi rappresentiamo il fatto e chiediamo alla Giunta, per quel che riguarda le funzioni nella fase istruttoria e agli uffici competenti, di adottare la massima attenzione su questo provvedimento, perché noi che conosciamo il sito – per chi conosce dal punto di vista logistico il sito, oggi parliamo di Caluri, potremmo domani parlare di Valeggio, ma probabilmente saremmo interessati coi colleghi veronesi e non solo anche del problema di Valeggio, tra poco – ci rendiamo conto che un insediamento di quel tipo in quella zona diventa un problema non solo di rifiuto, ma un problema anche logistico. Ovviamente, il fatto che oltre 100 camion possano passare su quel territorio nelle vicinanze dell'aeroporto Valerio Catullo, su un insediamento agricolo in quella zona al confine con il capoluogo Villafranca, in quella frazione, chi è stato eletto, di chi frequenta e di chi conosce quel territorio, si rende conto e ovviamente non si dà pace nel pensare che possa essere scelto quel sito.
La politica fa la sua parte. I colleghi Consiglieri regionali all'unanimità, all'unisono hanno scelto insieme di condividere questo percorso in Provincia, di condividerlo sul territorio. Nel caso specifico, il sottoscritto e altri colleghi non erano presenti ieri a Villafranca perché impegnati a Padova (al funerale del fidanzato di una collega parlamentare di Fratelli d'Italia).
Certamente però abbiamo la convinzione che tutti i colleghi che erano presenti hanno portato avanti quello che da mesi andiamo dicendo. Innanzitutto, non andiamo a prendere in giro i cittadini facendo quella politica, come purtroppo qualcuno ha fatto sul territorio, lo sappiamo, lo vediamo, dicendo no a tutto e dicendo no per una questione politica, o promettendo cose che non si possono fare, a mio avviso, a nostro avviso non si fa il bene del territorio e della politica.
Qui non c'è nessuna sostituzione da parte della politica, ribadisco, sono i tecnici che faranno queste istruttorie. C'è il fatto, l'evidenza di eletti che rappresentano con queste mozioni che sicuramente, credo, avranno il voto favorevole all'unanimità di questo Consiglio regionale, l'inopportunità che questo insediamento venga fatto a Caluri per tutta una serie di motivazioni che sono state riassunte dai colleghi Bozza e Rigo.
Abbiamo parlato della questione Aeronautica, ma ovviamente il parere di ENAC e di ENAV sarà ed è importante, credo scontato rispetto a quello che già l'Aeronautica dice.
Abbiamo un problema infrastrutturale dal punto di vista proprio delle strade che portano a questo insediamento. Abbiamo un problema anche di tipo logistico, di una cultura agricola, di un territorio che viene fortemente colpita da un insediamento di questo tipo.
Se noi siamo difensori e sovranisti delle nostre tradizioni e del nostro territorio, non possiamo accettare e non possiamo che segnalare con un'azione politica forte a chi di dovere, ovvero alla Giunta ma soprattutto ai tecnici, il fatto che da parte del territorio, degli Enti locali tutti, perché parliamo di Villafranca, ma, come può dire il collega Piccinini, parliamo di tutti i Comuni della corona Villafranchese, non c'è ostilità a un insediamento che vada a risolvere un problema di rifiuti, perché siamo consci che i rifiuti da qualche parte li dobbiamo mettere. Non siamo quelli "no, non va bene il canile sotto casa nostra". Il problema è che non va bene in quella zona, non va bene quell'insediamento che è stato scelto, per tutta una serie di motivazioni.
Concludo. Credo, Presidente, che la politica abbia dato un bell'esempio, perché qui non ci si è divisi, soprattutto tra Consiglieri regionali, tra primi della classe. Credo che abbia dato un buon esempio e che il risultato del voto scontato di questo Consiglio regionale possa rassicurare i cittadini villafranchesi.

PRESIDENTE

Grazie.
Collega Valdegamberi, prego.

Stefano VALDEGAMBERI (Gruppo Misto)

Oltre alle considerazioni che hanno fatto i miei colleghi, vorrei evidenziare due aspetti. Il primo è che non siamo negazionisti, non dobbiamo essere negazionisti, perché siamo una Regione che non ha nessun luogo dove portare l'amianto, è un costo notevole per chi fa le bonifiche, viene portato fuori Regione, se non fuori Paese; quindi, dobbiamo trovare dei siti e l'importante è che questi siti siano idonei.
Volevo ricordare che la scelta fatta su invito degli uffici tecnici, che hanno inviato una nota nel 2022, è su un emendamento a una delibera di Giunta, se non sbaglio, che va a modificare una delibera di Consiglio. Essendo un atto di programmazione, un atto di programmazione deve essere fatto con legge o quantomeno con delibera di Consiglio, mentre qui c'è un aspetto giuridico importante: secondo me, è stata fatta una forzatura che rende dal punto di vista giuridico deboli questa e altre autorizzazioni. Nel senso che, su proposta – ripeto – della Giunta o degli uffici, si è andata a modificare e inserire una norma che va a modificare, ad allentare, ad aprire le maglie a una delibera più restrittiva di programmazione del Consiglio, dove, praticamente, nelle zone dell'Alta Pianura, zona degli acquiferi, individuate da una delibera del Consiglio regionale del 2006, c'era il divieto di realizzare discariche dedicate allo smaltimento dei rifiuti di amianto.
A seguito di quella modifica è stato introdotto un articolo per cui si deroga. Il parere dato dagli uffici era – prendo in mano gli atti, riguardando gli atti di allora – che non era sostanziale, era accessorio, non era determinante, ma io ritengo che questo, invece, sia sostanziale perché vuol dire fare o non fare una determinata discarica in determinati posti.
Volevo risottolineare questo aspetto, al di là delle considerazioni fatte, che condivido: c'è anche un aspetto giuridico che, a mio avviso, non è irrilevante. Per me questa decisione andava fatta con delibera di programmazione del Consiglio e non con delibera della Giunta perché, secondo la mia modesta opinione, non sono un tecnico, le Commissioni tecniche hanno espresso parere diverso, non è una modifica irrilevante, marginale, ma è una modifica sostanziale questa. Da qui nasce tutto il problema di questa autorizzazione e di altre presentate che seguiranno.
Ciò detto, ritengo che a maggior ragione occorra mantenere una condotta di prudenza da parte del decisore, della Commissione, perché, essendo un fatto debole dal punto di vista giuridico e dal punto di vista formale, ancor di più lo è dal punto di vista sostanziale perché dove si va a collocare è un luogo che ha quegli aspetti che chi mi ha preceduto hanno evidenziato, è un luogo che già presenta delle criticità. Volevo solo dire questo: a mio avviso, questo può essere un punto anche di debolezza di una forzatura di una norma che alla fine dà questi effetti concreti, la quale, a mio avviso, andava approvata con delibera di Consiglio e non semplicemente di Giunta, in quanto è una norma prettamente di programmazione e non puramente esecutiva, come qualcuno ha sostenuto.

PRESIDENTE

Collega Bigon, prego.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Una discarica di amianto posta e richiesta all'interno di più centri abitati.
Noi abbiamo a due chilometri e mezzo Povegliano, a due chilometri e sei circa abbiamo il centro di Villafranca Veronese, a due chilometri, o poco più, abbiamo il centro di Dossobuono, abbiamo la Rizza a quattro chilometri da quella discarica, abbiamo a 200 metri il centro abitato, quindi con case, campagna, stalle, allevamenti di Caluri.
Non solo passeranno 100 camion e questo è un dato importante e fondamentale, ma si potranno portare fino a 500 tonnellate al giorno di amianto. Inoltre, saranno 820.000 metri cubi, paragonabili a due stadi con altezza di 15 piani. Questo è quello che si tende a fare al centro di più centri abitati, dove bene o male sappiamo che ci sono effetti sulla natura, perché il sito è molto fragile, siamo sulla falda acquifera, siamo nel territorio delle risorgive e quindi non possiamo permettere un insediamento del genere. Ma nello stesso tempo possiamo anche dire che tutto quello che sarà il patrimonio immobiliare di quei cittadini verrà svalutato.
Questo anche succederà. Oltre gli effetti sanitari, che sono primari e fondamentali e al rischio, oltre gli effetti ambientali altrettanto importanti, ci saranno anche degli effetti economici a danno dei cittadini perché questi già saranno preoccupati della valutazione dei loro immobili.
Siamo qua tutti uniti appunto per chiedere che cosa? Per chiedere che la Regione non proceda. I cittadini vanno ascoltati, ci sono delle ragioni fondanti, sono fondamentali le loro osservazioni e, siccome non sono strumentali, ma sono veritiere, io credo che la Regione debba assolutamente ascoltarle e portarle avanti. Grazie.

PRESIDENTE

Collega Zanoni, prego.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Credo che entrambe le mozioni siano meritevoli di attenzione perché sottopongono un tema molto importante: quello della realizzazione di una tipologia di discarica che ha molte problematiche, attualmente ancora di difficile gestione. Si tratta di una discarica di amianto, che è un materiale che, come sappiamo, è considerato un rifiuto pericoloso, non tanto per le sostanze che possono inquinare terreni o acque, ma soprattutto perché contiene le fibre di amianto, contiene l'asbesto, che sono fibre altamente volatili e che possono colpire gravemente la salute delle persone per inalazione. Sono fibre invisibili e hanno delle dimensioni praticamente impercettibili all'occhio umano.
Per quanto riguarda questo impianto di discarica previsto a Caluri, nel Comune di Villafranca, ci sono già due importanti pareri negativi che ci dicono quanto non sia solo una questione di contrarietà alla discarica dei cittadini che vivono nella zona, ma come sia anche una questione tecnica e giuridica. Mi riferisco al parere negativo già espresso con apposita lettera dal Comando militare dell'Aeronautica, contrario, visto il vicino insediamento, ma anche dall'Autorità sanitaria, l'ASL Scaligera, che si è dichiarata non favorevole a questo impianto.
Io ho avuto modo di leggere anche la documentazione del progetto. Quello che mi ha sorpreso è che in tutto il progetto non viene previsto il monitoraggio delle fibre aerodisperse di amianto. Ma come? Stiamo per portare migliaia e migliaia di tonnellate di questo rifiuto altamente pericoloso, che si può aereo-disperdere in maniera molto elevata, e non vengono previsti questi monitoraggi?
Io credo che sarebbe importante nell'epoca dell'Agenda 2030 e della sostenibilità, nell'agire in maniera sostenibile, considerando tra l'altro la roadmap dell'Unione europea in tema di economia circolare, puntare alla soluzione di questo che è un effettivo problema, perché abbiamo ancora, colleghi, in giro per il Veneto moltissimi tetti di eternit contenente amianto da smaltire: dobbiamo puntare ad impianti alternativi che possano anche recuperare quel materiale per fare dei sottofondi stradali o per altri utilizzi di inerti. Ci sono infatti degli impianti che, tramite trattamento termico, cristallizzano le fibre di amianto, le rendono inerti e producono un prodotto che può essere riutilizzato.
Sottolineo come vicino a questo sito, che è stato interessato da questo progetto di impianto di discarica, ve n'è un secondo in Comune di Valeggio sul Mincio, mi pare nella frazione di Quaderni, dove abbiamo un'altra ex cava che si presta ad un ennesimo progetto.
Credo che sarebbe importante pensare anche a quell'impianto perché, se il principio di prossimità alle abitazioni vale per uno dovrebbe valere anche per l'altro. Adesso il tutto è sottoposto alla procedura di Valutazione di impatto ambientale, grazie a questo ci sono tutte queste osservazioni che stanno arrivando, è stata chiesta anche l'inchiesta pubblica per coinvolgere maggiormente i cittadini e tutte le autorità preposte.
Ricordo come in Seconda Commissione sia all'esame un progetto di modifica della legge sulla Valutazione di impatto ambientale, che in sostanza indebolisce l'inchiesta pubblica, togliendola del tutto a una serie di autorità ed enti, organizzazioni sindacali e associazioni ambientaliste, che con l'attuale legge potevano chiedere questa inchiesta pubblica, ma che con il nuovo progetto di legge non sono più tutelate, perché si rimanda a un Regolamento della Giunta regionale che non sappiamo che contenuto potrà avere.

PRESIDENTE

Collega Andreoli, prego.

Marco ANDREOLI (Liga Veneta per Salvini Premier)

Mi congratulo con i colleghi Bozza, Rigo e con tutti gli altri firmatari di queste mozioni insieme a me.
Senza ripetere alcuni concetti che sono già stati detti dai colleghi, tutti condivisibili, credo che sia veramente in questo caso necessari una serie di approfondimenti. Sappiamo bene quanto l'amianto sia pericoloso se inalato e respirato, ci sono evidenze da sempre e pareri negativi di ENAC e di tutti gli altri, che sono stati detti.
C'è anche il tema del percolato. È vero che l'amianto è un minerale e da solo non produce percolato. Ma cosa ne è dei liquidi che si utilizzano per il suo incapsulamento e le sue sigillature? Quelli non producono percolato? Si può sapere cosa verrà usato e che durata abbiano questi prodotti? La bentonite che si mette sul fondo della discarica è eterna? Direi di no. Cosa succede dopo la chiusura della discarica, visto che la tenuta della discarica va garantita per almeno 30 anni e noi sappiamo bene che, quando finisce il conferimento, spesso e volentieri le società falliscono, spariscono i conduttori e quindi non si sa chi debba andare dietro a questo problema.
Un'idea potrebbe essere, a mio avviso, che spiega il perché quest'area non è affatto idonea, di inserire un gradiente di idoneità in base alla geologia dei terreni, dei suoli, con valori da 1 a 5 per caratteristiche, perché sappiamo tutti che i terreni migliori per le discariche sono quelli su fondo argilloso, perché sono impermeabili.
L'area del villafranchese e quella di Valeggio, che citava il collega Zanoni, dove c'è l'altra iniziativa, sono aree quasi interamente ghiaiose. Infatti, si va a realizzare dove queste opere? Su ex cave di ghiaia. Sapete anche voi che la ghiaia è un materiale completamente drenante e questo significa che tutto finisce in falda e se l'amianto magari, va dimostrato, non contamina chimicamente la falda la può contaminare meccanicamente e dell'amianto presente nell'acqua potabile se ne parla troppo poco, ma sappiamo che c'è e non è sicuramente meno pericoloso. Grazie.

PRESIDENTE

Collega Rizzotto, prego.

Silvia RIZZOTTO (Zaia Presidente)

Grazie, Presidente.
Volevo fare alcune considerazioni in base agli interventi che abbiamo ascoltato, perché di fatto la Seconda Commissione in parte è presa in causa, perché su alcuni articoli di giornale ho letto: "Ma è stata la Seconda Commissione che ha votato questa modifica".
Sì, abbiamo espresso un parere positivo, erano presenti anche i componenti dell'opposizione, sulla base di un'osservazione, come diceva anche Valdegamberi, che hanno proposto gli uffici regionali in sede di assoggettabilità a VAS, dove la VAS aveva risposto: "Si evidenzia che la variazione non modifica sostanzialmente le valutazioni svolte nel rapporto ambientale preliminare". Pertanto, non era considerata una modifica sostanziale.
Io qua mi riferisco alla norma in generale, non al caso specifico che riguarda Villafranca.
Per quanto riguarda la questione dell'amianto, voglio ricordare che noi nel Piano dei rifiuti, così come l'abbiamo aggiornato nel 2022, abbiamo sempre puntato su un'autosufficienza regionale. Per quanto riguarda l'amianto noi, attualmente, non ce l'abbiamo. Infatti, i quantitativi in gioco sono totalmente ad esportazione fuori Veneto per carenza di impianti di destino nel territorio regionale, evidenziando un fabbisogno di smaltimento pari a circa 55.000 tonnellate annuo, 65.000 metri cubi all'anno. Sempre nella relazione contenuta nell'aggiornamento del Piano dei rifiuti, ricordo a Zanoni, che adesso si inventa sistemi alternativi, che erano già scritti nel Piano dei rifiuti. Perché infatti abbiamo scritto: "Dal punto di vista della gerarchia dei rifiuti, si ritiene opportuno incentivare processi alternativi allo smaltimento in discarica, allo stato attuale soltanto in fase di sperimentazione – questo era nel 2022, ma stanno andando avanti le sperimentazioni – non applicate su scala industriale nel territorio nazionale. Sarà, inoltre, importante individuare modalità e strumenti idonei a permettere procedure di decontaminazione e riduzione del rischio dei rifiuti e dei terreni contenenti amianto nel rispetto degli standard ambientali e di tutela della salute umana".
Vorrei ricordare che, comunque, sul discorso che il Veneto dovrebbe diventare autosufficiente anche per lo smaltimento dell'amianto in Veneto, vi era unanimità, tant'è vero che abbiamo inserito un emendamento, un'osservazione nel parere che abbiamo espresso la Giunta su richiesta dell'opposizione e della collega Ostanel, tra l'altro, di evidenziare anche che sull'amianto non siamo autosufficienti.
Comunque, le valutazioni tecniche sul sito specifico le farà la VIA. Noi esprimiamo ovviamente una preoccupazione politica, che è legittima e ci sta, perché poi ogni caso è diverso dagli altri ed è giusto metterlo in evidenza. Abbiamo detto che c'è una anche una differenza, insomma, tra il ruolo tecnico e il ruolo politico, e se consideriamo che la VIA abbia un suo significato, sarà fatta di esperti che faranno le valutazioni conseguenti, com'è giusto che sia.
Per quanto riguarda l'inchiesta pubblica, Zanoni, le faccio presente che intanto non abbiamo ancora finito l'esame della legge, ma lei non l'ha ancora letta tutta, questo lo sappiamo, perché arriva sempre un po' all'ultimo momento e non si ricorda neanche cosa leggiamo, però non è che viene tolto il discorso dell'inchiesta pubblica, perché c'è il decreto legislativo 152/2006, che di fatto la prevede, quindi non viene tolta. E comunque, quando finiremo l'esame di questo progetto di legge, faremo le nostre valutazioni. Non mi pare il caso adesso di mettere le mani avanti, come fa lei. Abbiamo detto che lo vediamo alla fine come emendamento integrativo, ma lei cerca sempre di andare avanti e sempre di creare un po' di tensioni che non mi pare il caso. Siamo qua tutti a fare il meglio per il Veneto. Io spero di aver chiarito alcune cose per quanto riguarda questo aspetto e anche per le competenze che ha avuto la Seconda Commissione.

PRESIDENTE

Collega Zanoni, lei può chiedere di intervenire per fatto personale, però lasci finire l'intervento alla collega.

Silvia RIZZOTTO (Zaia Presidente)

Io confido ovviamente che la Commissione VIA faccia le valutazioni conseguenti.
Per quanto attiene alla variazione del PDL che stiamo valutando sulla modifica della VIA, della VAS, della VINCA, dell'AIA, la stiamo ancora esaminando; quindi, mi pare un po' prematuro trarre già conclusioni, collega. Tutto qua. Ripeto, c'è un distinguo di competenze, ma io ho piena fiducia che i tecnici sappiano valutare correttamente anche le cose che sono emerse da parte delle Amministrazioni locali e degli altri enti.
Ringrazio i colleghi per aver presentato queste osservazioni e spero di aver chiarito anche qual era la posizione della Seconda Commissione. Grazie.

PRESIDENTE

Collega Zanoni, per fatto personale, prego.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

La collega usa sempre questi toni offensivi nei confronti di chi non la pensa come lei. Io credo che la collega dovrebbe, a mio avviso, limitarsi ai fatti che abbiamo sollevato, tra l'altro ha detto delle cose false perché ha detto che noi abbiamo votato a favore della modifica del Piano rifiuti e in realtà noi ci siamo astenuti e il voto vale come contrarietà, quindi, non può dire "anche l'opposizione". Prima cosa.
Seconda cosa...
Vale per tutti.

PRESIDENTE

Collega Rizzotto!
La seduta è sospesa.
La Seduta è sospesa alle ore 16.37
La Seduta riprende alle ore 16.38

PRESIDENTE

Riprendiamo i lavori.
Prego, collega Zanoni.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
La seconda questione che volevo ricordare alla collega Rizzotto è che lei non si può permettere di dire ai colleghi che non leggono i documenti e li leggono all'ultimo minuto. Come si permette di fare degli apprezzamenti così personali?
Tra l'altro, se proprio dovessimo dirla tutta, abbiamo un Regolamento che prevede le audizioni su importanti norme, che ultimamente viene del tutto disatteso.
Sono state chieste le audizioni...

PRESIDENTE

Rimanga sul fatto personale. Questo non mi pare fatto personale. Non è una mia esclusiva valutazione, ma c'è anche chi me l'ha detto.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Collega, lei non si preoccupi di quello che fa o non fa la minoranza. Faccia il suo lavoro, ma soprattutto dia la possibilità a tutti di intervenire in maniera pacifica e anche di sentire le varie voci nelle audizioni, cosa che lei ultimamente sta negando. Lo ha negato anche facendo votare la Commissione con un voto negativo. Questa è una cosa grave. Di questo dovrebbe preoccuparsi lei. C'è uno Statuto, c'è un Regolamento.
Abbiamo sempre detto che le leggi del Consiglio regionale devono essere fatte, lo dicono tutte le carte costituenti del nostro Consiglio, con massima trasparenza e partecipazione del pubblico.
Collega, lei è stata veramente molto offensiva, ma questo lo fa abitualmente, risulta da tutti i verbali anche della Commissione. Mi fa specie che non ci sia qualcun altro che glielo faccia presente, perché lo fa con l'opposizione, ultimamente lo fa anche con la maggioranza, ma addirittura con gli Assessori, cara collega.

PRESIDENTE

Collega Rizzotto, per fatto personale, prego.

Silvia RIZZOTTO (Zaia Presidente)

Collega, intanto non c'è stata nessuna votazione. Lei mi ha imputato delle cose non vere, ma non è la prima volta, ci siamo abituati. Non c'è stata nessuna votazione in Commissione. Ho detto "prima finiamo l'esame".
Alla sua richiesta di inchiesta pubblica, le è stato risposto due volte e ancora lei a ogni Commissione la tira fuori. Le ho detto "ne discutiamo alla fine". Ora, se lei non vuol capire, pazienza. Però, non mi imputi cose che non sono corrette.
Tutto qua. Grazie.

PRESIDENTE

Sospendo il Consiglio e convoco una Capigruppo nella sala a fianco.
La Seduta è sospesa alle ore 16.40
La Seduta riprende alle ore 17.13

PRESIDENTE

Riprendiamo i lavori.
Ha chiesto la parola il collega Piccinini.

Tomas PICCININI (Veneta Autonomia)

Grazie, Presidente.
In conclusione, volevo ringraziare i proponenti delle due mozioni che sono state portate oggi. In particolare, vorrei ringraziare la presidente Rizzotto e l'assessore Bottacin, ma tutto il gruppo veronese, che ha avuto la capacità di convergere su una tematica difficile.
Credo che il valore della politica sia anche quello di portare le istanze dei territori e dei comitati all'interno della sede più opportuna, che è la Commissione VIA. Ieri il Presidente, all'inaugurazione della Grezzanella, ha dato piena disponibilità.
Credo, quindi, che il lavoro della politica oggi sia stato espresso nel migliore dei modi. Credo anche di convergere con il voto unanime dei colleghi su una tematica molto tecnica e difficile. Credo che questo sia stato un esempio importante e positivo.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie.
Ci sono altre richieste di intervento?
Collega Sponda, prego.

Alessandra SPONDA (Zaia Presidente)

Chiedo la sottoscrizione di entrambe le mozioni.

PRESIDENTE

I proponenti mi sembrano annuire.
Dichiarazioni di voto.
Collega Rigo, prego.

Filippo RIGO (Liga Veneta per Salvini Premier)

Grazie, Presidente.
Direi che oggi in quest'Aula credo si sia fatto un bell'esercizio di democrazia. I Consiglieri regionali, al di là dei colori politici, senza preconcetti o senza ideologie personali, credo si siano espressi tutti a favore di un territorio che è molto preoccupato, vista la vicinanza di questo impianto alle abitazioni, all'aeroporto militare e ad alcune infrastrutture strategiche.
Credo, quindi, che la politica si sia espressa in maniera chiara. Poi spetterà alle valutazioni tecniche approfondire. Ripeto, c'è l'impegno del presidente Zaia nel portare le istanze dei Comitati e dei cittadini anche alle parti tecniche. Credo che continueremo a tenere monitorata la situazione e a fare ulteriori verifiche rispetto a quanto sentito, rispetto al fatto che questa modifica che ha portato alla possibilità di presentare questi progetti sia effettivamente sostanziale o sia una modifica d'ufficio, che poteva essere intrapresa per quel percorso.
Ringrazio tutti i colleghi per il contributo. Vi auguro buon lavoro.

PRESIDENTE

Collega Zanoni, prego, per dichiarazione di voto.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Vorrei anch'io, come la collega Sponda, chiedere se è possibile sottoscrivere le due mozioni e poi naturalmente annunciare il voto positivo a entrambi i dispositivi delle mozioni.
Ho una richiesta, ma non so se sia possibile. Lo chiedo all'Ufficio legislativo e mi rivolgo anche ai primi firmatari. Chiedo se è possibile inserire anche l'altra discarica di amianto, quella di Valeggio sul Mincio, per quanto riguarda la frazione Quaderni, perché è la stessa identica cosa. Visto che siamo qui a discutere di una, visto che l'altra si trova a qualche chilometro di distanza, potremmo inserirla. La mia è una proposta.
Comunque, indipendentemente dal fatto che la proposta venga accettata oppure no, annunciamo il nostro voto favorevole, considerando comunque che questa è una richiesta alla Giunta regionale che riguarda un Comitato tecnico.
Credo che le considerazioni che facevo prima nel tener conto non solo di quello che viene detto, cioè della posizione dei cittadini, delle Amministrazioni comunali e quant'altro, ma anche di quei due pareri già espressi, quello dell'Autorità militare aeronautica e quello della ASL, che, per quanto riguarda il primo dei due impianti, ovvero quello di Caluri a Villafranca, hanno già espresso parere negativo.

PRESIDENTE

Siamo in dichiarazione di voto. Modifiche non si possono fare.
Vi ricordo che le modifiche si sarebbero dovute fare in discussione generale. In dichiarazione di voto, ripeto, ulteriori modifiche non si possono fare.
Collega Bozza, prego, per dichiarazione di voto.

Alberto BOZZA (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto)

Presidente, grazie.
Ovviamente ringrazio i colleghi, ma non mi ripeto perché l'intervento fatto era abbastanza esauriente. Credo che oggi abbiamo comunque scritto insieme una pagina importante di responsabilità politica.
Detto questo, sono disponibile a eventualmente ragionare insieme con i colleghi, nel caso si riterrà opportuno, per un'altra mozione, ovviamente, nell'ambito sempre dei limiti di quello che può essere l'interesse di questo Consiglio e della politica, per l'ambito di Valeggio.
Grazie.

PRESIDENTE

Metto in votazione la mozione n. 493.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Ricordo che per la mozione n. 490 la modifica è a verbale. È stata inserita prima dal proponente, ai sensi dell'articolo 102.
Metto in votazione la mozione n. 490.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Interrompiamo qui la seduta.
Ci rivediamo la settimana prossima. La convocazione è per le ore 10.30 di martedì prossimo.
La Seduta termina alle ore 17.19
Il Consigliere segretario
Alessandra SPONDA

Il Presidente
Roberto CIAMBETTI




Resoconto stenotipico a cura di:
Cedat 85

Revisione e coordinamento testo a cura di:
Maria Concetta Miccoli

Elaborazione testo a cura di:
Maria Concetta Miccoli
Verbale n. 125 - 11^ legislatura
PROCESSO VERBALE
SEDUTA PUBBLICA N. 125
MARTEDì 20 FEBBRAIO 2024


PRESIDENZA
PRESIDENTE ROBERTO CIAMBETTI

PROCESSO VERBALE REDATTO A CURA DELL'UFFICIO ATTIVITà ISTITUZIONALI

INDICE

Processo verbale della 125ª seduta pubblica – martedì 20 febbraio 2024
La seduta si svolge a Venezia in Palazzo Ferro-Fini, sede del Consiglio regionale, secondo le modalità ordinarie.

I lavori si svolgono sulla base dell'ordine del giorno prot. n. 2186 del 15 febbraio 2024.

Il Presidente CIAMBETTI dichiara aperta la seduta alle ore 14.47.

Assume le funzioni di Consigliere segretario la consigliera Alessandra Sponda.

Punto n. 1) all'ordine del giorno

Approvazione verbali delle sedute precedenti  [RESOCONTO]


Il PRESIDENTE, poiché nessun consigliere chiede di fare osservazioni, dichiara che si intende approvato il processo verbale della 124a seduta pubblica di martedì 6 febbraio 2024.

Punto n. 2) all'ordine del giorno

Comunicazioni della Presidenza del Consiglio  [RESOCONTO]


Il PRESIDENTE comunica che sono in congedo il Presidente della Giunta regionale Zaia, i consiglieri Barbisan, Bisaglia, Cestari, Guarda, Maino e Soranzo.

Punto n. 3) all'ordine del giorno

Interrogazioni e interpellanze  [RESOCONTO]


Ai sensi dell'art. 114, comma 3 del Regolamento l'elenco delle interrogazioni e delle interpellanze, allegato alla Convocazione, è dato per letto.

Punto n.4) all'ordine del giorno

Risposte della Giunta regionale alle interrogazioni e interpellanze  [RESOCONTO]


INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA

n. 427 del 05.09.2023
presentata dalla consigliera Baldin
"Jesolo, colto da infarto deve attendere l'ambulanza per 25 minuti. Quali le azioni previste dalla Regione?"

Interviene la consigliera Baldin (Movimento 5 Stelle) che illustra l'IRI in oggetto.

Interviene l'assessore Calzavara che risponde per conto della Giunta regionale.

Interviene la consigliera Baldin (Movimento 5 Stelle) in sede di replica.
n. 452 del 06.12.2023
presentata dai consiglieri Camani, Montanariello, Bigon, Luisetto, Zanoni e Zottis
"La Regione dia voce alla Commissione Pari Opportunità"

Interviene la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto) che illustra l'IRI in oggetto.

Interviene l'assessore Calzavara che risponde per conto della Giunta regionale.

Interviene la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto) in sede di replica.

Il PRESIDENTE comunica che, su richiesta della consigliera Guarda, la risposta all'Interrogazione n. 445 verrà inviata via mail; inoltre, la trattazione del punto n. 6) all'ordine del giorno, risoluzione n. 79 è rinviata alla prossima seduta di Consiglio.

Punto 7) all'ordine del giorno

Mozione presentata dai consiglieri Bozza e Venturini relativa a "La Giunta regionale si attivi al fine di istituire una cabina di regia per coordinare le varie attività da porre in essere per una regolata attività estrattiva con particolare riguardo all'utilizzo dei sottoprodotti e dei residui della lavorazione delle cave e della trasformazione della pietra naturale del distretto del marmo per la loro ricomposizione ambientale a fine attività". (Mozione n. 458) APPROVATA (Deliberazione n. 14/2024)  [RESOCONTO]


Interviene il consigliere Bozza (Forza Italia – Berlusconi – Autonomia per il Veneto) che illustra la mozione in oggetto.

Intervengono i consiglieri Zanoni (Partito Democratico Veneto) e Rizzotto (Zaia Presidente), in discussione generale, e Bozza (Forza Italia – Berlusconi – Autonomia per il Veneto), in sede di replica.

Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico in modalità telematica, la mozione in oggetto.

Il Consiglio approva

Punto 8) all'ordine del giorno

Mozione presentata dai consiglieri Montanariello, Dolfin, Soranzo, Zottis, Speranzon e Venturini relativa a "La Regione Veneto sostenga nelle sedi competenti la vertenza relativa al rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro del trasporto pubblico locale". (Mozione n. 269) APPROVATA (Deliberazione n. 15/2024)  [RESOCONTO]


Interviene il consigliere Montanariello (Partito Democratico Veneto) che, dopo aver depositato l'emendamento n. A1, illustra la mozione in oggetto e l'emendamento.

Sull'ordine dei lavori interviene il consigliere Villanova (Zaia Presidente) che chiede una sospensione della seduta.

La seduta è sospesa alle ore 15.20.

La seduta riprende alle ore 15.26.

In dichiarazione di voto intervengono i consiglieri Villanova (Zaia Presidente) e Montanariello (Partito Democratico Veneto).

Il PRESIDENTE precisa che l'emendamento n. A1 è sostitutivo del testo della mozione n. 269.

Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico in modalità telematica, l'emendamento n. A1 sostitutivo della mozione in oggetto.

Il Consiglio approva all'unanimità

Punto 9) all'ordine del giorno

Risoluzione presentata dai consiglieri Bet, Finco, Pan, Maino e Zecchinato relativa a "Sostegno alla città di Treviso come Capitale italiana della cultura 2026". (Risoluzione n. 113) APPROVATA (Deliberazione n. 16/2024)  [RESOCONTO]


Interviene il consigliere Bet (Zaia Presidente) che illustra la risoluzione in oggetto.

Durante l'intervento del consigliere Bet assume le funzioni di Consigliere segretario la consigliera Erika Baldin.

In discussione generale intervengono i consiglieri Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) e Zanoni (Partito Democratico Veneto).

Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico in modalità telematica, la risoluzione in oggetto.

Il Consiglio approva

Punto 10) all'ordine del giorno

Mozione presentata dai consiglieri Bigon, Camani, Luisetto, Montanariello, Zanoni e Zottis relativa a "100 milioni per sostenere continuità assistenziale e ricettività dei centri di servizio a fronte di una domanda in costante crescita". (Mozione n. 472) RESPINTA  [RESOCONTO]


Interviene la consigliera Bigon (Partito Democratico Veneto) che illustra la mozione in oggetto.
Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico in modalità telematica, la mozione in oggetto.

Il Consiglio non approva

Il PRESIDENTE comunica che, su richiesta della consigliera Guarda, la trattazione del punto 11) all'ordine del giorno, mozione n. 479, è rinviata.

Punti 12 e 13) all'ordine del giorno

Mozione presentata dai consiglieri Ostanel, Guarda, Baldin e Lorenzoni relativa a "Dichiarare l'area della Venezia insulare come zona "disagiatissima" per favorirne l'insediamento di nuovi medici di medicina generale". (Mozione n. 480) RESPINTA  [RESOCONTO]


e

Mozione presentata dai consiglieri Zottis, Montanatriello, Camani, Bigon, Luisetto e Zanoni relativa a "La Giunta regionale ottenga per i professionisti della sanità che operano nel centro storico di Venezia e nelle sue isole, le misure compensative al vaglio del Governo, dedicate alla sanità di montagna (DDL n. 276)". (Mozione n. 481) RESPINTA  [RESOCONTO]


Il PRESIDENTE, dato l'argomento analogo, e con il consenso dei Capigruppo, cede la parola ai primi firmatari per l'illustrazione delle due mozioni in oggetto e dispone altresì di procedere con discussione generale congiunta e votazioni separate.

Intervengono le consigliere Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), che illustra la mozione n. 480 e Zottis (Partito Democratico Veneto), che illustra la mozione n. 481.

Durante l'intervento della consigliera Ostanel assume le funzioni di Consigliere segretario la consigliera Alessandra Sponda.

Intervengono le consigliere Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) e Zottis (Partito Democratico Veneto) in sede di replica.

In dichiarazione di voto intervengono le consigliere Scatto (Zaia Presidente), Zottis (Partito Democratico Veneto) e Ostanel (Il Veneto che Vogliamo).

Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico in modalità telematica, la mozione n. 480.

Il Consiglio non approva

Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico in modalità telematica, la mozione n. 481.

Il Consiglio non approva

Punti 14 e 15) all'ordine del giorno

Mozione presentata dai consiglieri Bozza, Polato, Corsi, Piccinini, Valdegamberi, Bigon, Andreoli, Sponda e Zanoni relativa a "Discarica di Caluri nel Comune di Villafranca di Verona. La Regione ascolti le istanze delle amministrazioni locali per garantire la tutela ambientale". (Mozione n. 493) APPROVATA (Deliberazione n. 17/2024)  [RESOCONTO]


e

Mozione presentata dai consiglieri Rigo, Cecchetto, Favero, Finco, Sponda e Zanoni relativa a "Discarica di amianto a Caluri di Villafranca di Verona, stop al nuovo impianto". (Mozione n. 490) APPROVATA (Deliberazione n. 18/2024)  [RESOCONTO]


Il PRESIDENTE, dato l'argomento analogo, e con il consenso dei Capigruppo, cede la parola ai primi firmatari per l'illustrazione delle due mozioni in oggetto e dispone altresì di procedere con discussione generale congiunta e votazioni separate.

Intervengono i consiglieri Bozza (Forza Italia – Berlusconi – Autonomia per il Veneto), che illustra la mozione n. 493, e Rigo (Liga Veneta per Salvini Premier), che illustra la mozione n. 490 e propone una modifica.

In discussione generale intervengono i consiglieri Polato (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni), Valdegamberi (Gruppo Misto), Bigon (Partito Democratico Veneto), Zanoni (Partito Democratico Veneto), Andreoli (Liga Veneta per Salvini Premier) e Rizzotto (Zaia Presidente) e Zanoni (Partito Democratico Veneto) per fatto personale.

La seduta è sospesa alle ore 16.37.

La seduta riprende alle ore 16.38.

Interviene la consigliera Rizzotto (Zaia Presidente) per fatto personale.

La seduta è sospesa alle ore 16.40.

La seduta riprende alle ore 17.13.

In discussione generale interviene il consigliere Piccinini (Veneta Autonomia).

Interviene la consigliera Sponda (Zaia Presidente) che chiede la sottoscrizione delle due mozioni in oggetto, accolta dai proponenti.

In dichiarazione di voto intervengono i consiglieri Rigo (Liga Veneta per Salvini Premier), Zanoni (Partito Democratico Veneto), che chiede di sottoscrivere le due mozioni e propone una modifica, non accolta dal Presidente, e Bozza (Forza Italia – Berlusconi – Autonomia per il Veneto).

Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico in modalità telematica, la mozione n. 493.

Il Consiglio approva

Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico in modalità telematica, la mozione n. 490, come modificata, ai sensi dell'articolo 102.

Il Consiglio approva

Il PRESIDENTE dichiara chiusa la seduta.

Il Consiglio regionale è convocato martedì 27 febbraio alle ore 10.30.

La seduta termina alle ore 17.19.

Votazioni ai sensi dell'articolo 50 comma 4 dello Statuto.


Votazione aperta per il punto 7
MOZIONE n. 458

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 40
Votanti: 40
Favorevoli: 31
Contrari: 0
Astenuti: 9
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: Approvata

Presenti :
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Barbisan Fabiano, Bisaglia Simona, Brescacin Sonia, Cestari Laura, Guarda Cristina, Maino Silvia, Pavanetto Lucas, Sandonà Luciano, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Votazione aperta per il punto 8
MOZIONE n. 269 - EMA01

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 41
Votanti: 41
Favorevoli: 41
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: Approvata

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Boron Fabrizio, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Boron Fabrizio, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Barbisan Fabiano, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cestari Laura, Guarda Cristina, Maino Silvia, Possamai Gianpiero, Soranzo Enoch, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Boron Fabrizio, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto 9
RISOLUZIONE n. 113

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 42
Votanti: 42
Favorevoli: 42
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: Approvata

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Barbisan Fabiano, Bisaglia Simona, Brescacin Sonia, Cestari Laura, Guarda Cristina, Maino Silvia, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto 10
MOZIONE n. 472

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 42
Votanti: 42
Favorevoli: 9
Contrari: 33
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: Respinta
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Barbisan Fabiano, Bisaglia Simona, Brescacin Sonia, Cestari Laura, Favero Marzio, Guarda Cristina, Maino Silvia, Soranzo Enoch, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto 12
MOZIONE n. 480

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 39
Votanti: 39
Favorevoli: 9
Contrari: 30
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: Respinta

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bigon Annamaria, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bigon Annamaria, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Brescacin Sonia, Cavinato Elisa, Cestari Laura, Ciambetti Roberto, Finco Nicola Ignazio, Guarda Cristina, Maino Silvia, Soranzo Enoch, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
Andreoli Marco, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto 13
MOZIONE n. 481

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 39
Votanti: 39
Favorevoli: 9
Contrari: 30
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: Respinta

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bigon Annamaria, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bigon Annamaria, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Brescacin Sonia, Cavinato Elisa, Cestari Laura, Ciambetti Roberto, Finco Nicola Ignazio, Guarda Cristina, Maino Silvia, Soranzo Enoch, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
Andreoli Marco, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto 14
MOZIONE n. 493

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 36
Votanti: 36
Favorevoli: 35
Contrari: 0
Astenuti: 1
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: Approvata

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bigon Annamaria, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bigon Annamaria, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Cestari Laura, Guarda Cristina, Maino Silvia, Ostanel Elena, Pavanetto Lucas, Sandonà Luciano, Soranzo Enoch, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bigon Annamaria, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
Gerolimetto Nazzareno

Votazione aperta per il punto 15
MOZIONE n. 490

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 34
Votanti: 34
Favorevoli: 33
Contrari: 0
Astenuti: 1
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: Approvata

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bigon Annamaria, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bigon Annamaria, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Cestari Laura, Ciambetti Roberto, Finco Nicola Ignazio, Guarda Cristina, Maino Silvia, Ostanel Elena, Pavanetto Lucas, Sandonà Luciano, Soranzo Enoch, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bigon Annamaria, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
Gerolimetto Nazzareno

Consiglieri presenti o partecipanti in modalità telematica:
ANDREOLI Marco
MONTANARIELLO Jonatan
BALDIN Erika
OSTANEL Elena
BET Roberto
PAN Giuseppe
BIGON Anna Maria
PAVANETTO Lucas
BORON Fabrizio
PICCININI Tomas
BOZZA Alberto
POLATO Daniele
CAMANI Vanessa
POSSAMAI Gianpiero
CAVINATO Elisa
PUPPATO Giovanni
CECCHETTO Milena
RAZZOLINI Tommaso
CENTENARO Giulio
RIGO Filippo
CESTARO Silvia
RIZZOTTO Silvia
CIAMBETTI Roberto
SANDONA' Luciano
CORSI Enrico
SCATTO Francesca
DOLFIN Marco
SPONDA Alessandra
FAVERO Marzio
VALDEGAMBERI Stefano
FINCO Nicola Ignazio
VENTURINI Elisa
FORMAGGIO Joe
VIANELLO Roberta
GEROLIMETTO Nazzareno
VILLANOVA Alberto
GIACOMIN Stefano
ZANONI Andrea
LORENZONI Arturo
ZECCHINATO Marco
LUISETTO Chiara
ZOTTIS Francesca
MICHIELETTO Gabriele






IL CONSIGLIERE SEGRETARIO
f.to Alessandra SPONDA

IL PRESIDENTE
f.to Roberto CIAMBETTI
N.B. Gli emendamenti sono conservati nel sistema documentale del Consiglio regionale.
Le richieste di modifica delle votazioni diverse da quelle previste dall'articolo 89 del Regolamento sono menzionate nel Resoconto.

PROCESSO VERBALE
Redazione testo a cura di Gabriella Gamba
Revisione testo a cura di Carla Combi e Alessandro Vian