ResocontoVerbali

Seduta del consiglio regionale del 12/03/2024 n. 128

Resoconto n. 128 - 11^ legislatura
Resoconto 128 a Seduta pubblica
Martedì, 12 marzo 2024
SOMMARIO
Il Presidente Ciambetti, alle ore 10.31, comunica che l'inizio della seduta è rinviato alle ore 10.50.
Assume la Presidenza
Il Presidente Roberto CIAMBETTI
La Seduta inizia alle ore 11.05

PRESIDENTE

Diamo inizio alla 128a Seduta pubblica del Consiglio regionale. I lavori si svolgono sulla base dell'ordine del giorno prot. n. 3291 del 7 marzo 2024.
PUNTO
1


APPROVAZIONE VERBALI DELLE SEDUTE PRECEDENTI

Il PRESIDENTE, poiché nessun Consigliere chiede di fare osservazioni, dichiara che si intende approvato il processo verbale della 127a Seduta pubblica del 5 marzo 2024.
PUNTO
2


COMUNICAZIONI DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO

Hanno comunicato congedo
Luca ZAIA
Fabiano BARBISAN
Silvia MAINO
Silvia RIZZOTTO
I congedi sono concessi.
PUNTO
3



INTERROGAZIONI E INTERPELLANZE

Ai sensi dell'art. 114, comma 3 del Regolamento, l'elenco delle interrogazioni e delle interpellanze, allegato alla Convocazione, è dato per letto.
PUNTO
4



RISPOSTE DELLA GIUNTA REGIONALE ALLE INTERROGAZIONI E INTERPELLANZE

PRESIDENTE

Comunico che non c'è nessuna risposta a interrogazioni e interpellanze.
Collega Camani, prego, sull'ordine dei lavori.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Le ho chiesto di intervenire sull'ordine dei lavori ancora una volta per evidenziare, sebbene so che lei stia facendo e abbia fatto tutto quello che è in suo potere, però anche noi abbiamo necessità di puntualizzare sul punto, che c'è una latitanza che inizia a essere seriamente grave della Giunta rispetto alle risposte che sono dovute alle interrogazioni.

PRESIDENTE

La collega Camani sta parlando di una cosa delicata. Vorrei sentire. Grazie.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Siamo molto preoccupati per l'atteggiamento che la Giunta sta dimostrando rispetto all'impegno di rispondere nei tempi congrui, ma possiamo dire anche nei tempi non congrui, alle interrogazioni che pongono i Consiglieri.
Come lei sa, le mozioni non riusciamo a discuterle in tempi accelerati per l'ordine dei lavori del Consiglio che tende a farle slittare lontane dal momento della presentazione e non abbiamo altra possibilità di discutere di argomenti di attualità se non presentando delle interrogazioni.
Solo il Gruppo del Partito Democratico ad oggi ha quarantacinque interrogazioni a risposta immediata ferme e ottantasei interrogazioni a risposta scritta. Molte delle interrogazioni a risposta immediata sono scadute da mesi, se non anni, le interrogazioni a risposta scritta, ottantasei, sono in attesa di risposta. In alcuni di questi casi l'urgenza è evidente e la necessità di avere una risposta in tempi congrui e accettabili è fondamentale.
Le chiediamo, quindi, ancora una volta, di sollecitare la Giunta a rispondere con più celerità alle nostre interrogazioni e anche di valutare, attraverso magari la convocazione della Giunta per il regolamento, anche quale formula di sanzione si può prevedere nel momento in cui non abbiamo alcuno strumento per obbligare, in maniera più incisiva, la Giunta a fornire queste risposte.
Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Sinceramente io mi trovo abbastanza in imbarazzo. L'ho fatto presente anche a qualche Assessore. Nelle ultime due settimane ho interloquito con qualche Assessore che mi ha detto che stanno dando priorità alle interrogazioni a risposta scritta, per riuscire a rimanere nei tempi, come avevo chiesto io, tra l'altro, un po' di tempo fa. Però, che non arrivi neanche una risposta è strano. Siamo a tre Consigli ed è arrivata solamente una risposta a un'interrogazione, che tra l'altro poi la collega Guarda mi ha chiesto di inviare via mail. Sinceramente mi trovo in grande imbarazzo.
Ho fatto presente questo sia alla parte politica sia alla parte tecnica che segue queste cose. Lo rifarò, in modo scritto, già oggi. Mi hanno promesso che ne stanno arrivando. Mi auguro di vedere qualcosa per il prossimo Consiglio, perché, effettivamente, ripeto, anch'io su questo sono in imbarazzo.
Non essendoci nessuna risposta alle interrogazioni, andiamo avanti.
PUNTO
6



DISEGNO DI LEGGE RELATIVO A "MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE 7 MAGGIO 2002, n. 9 "INTERVENTI REGIONALI PER LA PROMOZIONE DELLA LEGALITÀ E DELLA SICUREZZA"". (PROGETTO DI LEGGE N. 236) APPROVATO (DELIBERAZIONE LEGISLATIVA N. 7/2024)

Relazione della PRIMA Commissione Consiliare.
Relatore: Consigliere Giacomin
Correlatrice: Consigliera Guarda

PRESIDENTE

Passiamo al punto n. 6, PDL n. 236.
Il relatore è il collega Stefano Giacomin. Prego.

Stefano GIACOMIN (Zaia Presidente)

Grazie, Presidente.
L'articolo 3 della legge regionale 7 maggio 2002, n. 9 , recante "Interventi regionali per la promozione della legalità e della sicurezza", disciplina i contributi erogati dalla Regione a favore degli enti locali.
In particolare, la Regione concorre al finanziamento di progetti integrati presentati dagli enti locali in forma singola o associata, volti ad elevare gli standard di sicurezza.
Tali progetti sono prioritariamente riferiti a realizzazione di forme e sistemi coordinati ed integrati di vigilanza e sicurezza locale e di quartiere; adeguamento tecnologico, tecnico-strumentale, organizzativo e logistico delle polizie locali; iniziative di prevenzione e di sostegno rivolte alla tutela delle fasce della popolazione più deboli esposte ai fenomeni di criminalità o di rischio dell'incolumità personale.

PRESIDENTE

è possibile lasciare il collega Giacomin tranquillo durante lo svolgimento della sua relazione?

Stefano GIACOMIN (Zaia Presidente)

Interventi contro l'usura, reati contro il patrimonio e iniziative per il controllo del territorio, della diffusione dei reati connessi all'uso delle droghe, all'alcolismo, contro la diffusione delle droghe e dell'alcolismo e a favore della sicurezza stradale; dotazione di sistemi tecnologicamente avanzati di controllo visivo, telesorveglianza, sistemi per la richiesta rapida di soccorso, servizi informatici per la sicurezza; iniziative finalizzate al controllo per il risanamento e la riqualificazione di zone a rischio all'interno delle quali si trovano edifici abbandonati o aree dismesse, anche mediante lo studio di valutazione dell'impatto di sicurezza.
A tal fine, con cadenza tendenzialmente annuale, la Giunta regionale stanzia dei fondi per l'emanazione di uno specifico bando che è rivolto alle Unioni di Comuni, associazioni di Comuni, Comuni convenzionati da almeno cinque anni, sempre con una popolazione complessiva di almeno 15.000 abitanti e ai Comuni con popolazione di almeno 20.000 abitanti, alle Unioni Montane e alle Province.
Nel corso degli anni sono state avanzate una molteplicità di richieste volte ad ampliare i destinatari del bando, consentendo, in linea di principio, la partecipazione ai Comuni di piccole e medie dimensioni che ad oggi sono esclusi.
A titolo meramente esemplificativo, non possono presentare domande di partecipazione i Comuni che hanno una popolazione residente limitata, ma che per la loro vocazione o importanza turistica, montana o costiera, assistono, in determinati periodi dell'anno, a un aumento esponenziale di presenze che possono creare problemi in tema di legalità o prevenzione della sicurezza.
Per questi motivi si propone di modificare l'articolo 3 della legge regionale n. 9/2002 per permettere un ampliamento della platea dei beneficiari, consentendo la partecipazione ai bandi dei Comuni con popolazione superiore ai 10.000 abitanti, allargando, quindi, in linea teorica, la possibilità di creare ulteriori novantacinque Comuni veneti, rispetto a quanto previsto dalla normativa vigente, al comma 2.
Si modifica pure il comma 3 affinché la Regione possa intervenire, con misure mirate, a sostegno dei piccoli Comuni, evitando però, al contempo, una eccessiva frammentazione che contrasterebbe con la volontà di incentivare l'esercizio di funzioni associate anche in ambiti non obbligatori per legge.
Conseguentemente, si propone di consentire alla Giunta regionale di individuare eventuali interventi di carattere strategico, prevedendo un contributo per gli enti locali di dimensioni inferiori ai 10.000 abitanti, al fine di assicurare particolari esigenze operative finalizzate al sostegno e al potenziamento della sicurezza.
Trattandosi di una deroga a quanto previsto in via ordinaria dal comma 2 del medesimo articolo 3, la Giunta regionale ha l'obbligo di dare tempestiva informativa alla competente Commissione consiliare, corredata da una relazione che motivi la strategicità e la rilevanza regionale del contributo stesso. La modifica legislativa è, altresì, volta ad aggiornare il testo originario dell'articolo 3, modifiche legislative statali e regionali intervenute nel corso degli anni.
Si propone, pertanto, di aggiungere all'articolo 3, comma 2, il riferimento alla Città metropolitana di Venezia, in seguito a quanto previsto dall'articolo 1 della legge 7 aprile 2014 n. 56 recante "Disposizioni sulle Città metropolitane, sulle Province, sulle Unioni e Fusioni di Comuni"; di sostituire l'espressione "Comunità montane" con "Unioni montane', ai sensi di quanto predisposto dalla legge regionale 28 settembre 2012, n. 40 , come modificata dalla legge regionale 24 gennaio 2020, n. 2 ; di abrogare la lettera c) del comma 2 dell'articolo 3 in quanto a tutti i Comuni del Veneto è riconosciuta la vocazione turistica, ai sensi dell'articolo 8 della legge regionale n. 11 del 14 giugno 2013, recante "Sviluppo a sostegno del turismo veneto".
L'articolo 2 del disegno di legge propone la clausola di neutralità finanziaria, mentre l'articolo 3 del disegno di legge dispone la sua entrata in vigore dal giorno successivo alla sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie.
La parola alla correlatrice Cristina Guarda. Prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Cari colleghi e care colleghe, rispetto alla costruzione delle politiche della sicurezza non appartengo a quella scuola per cui quando si parla di sicurezza non c'è distinzione fra sinistra e destra. Penso, invece, che ci siano delle differenze di approccio e che una linea di demarcazione debba essere tracciata.
Ritengo opportuno affrontare il tema posto dalla Giunta regionale per tramite delle proposte di modifica alla legge regionale n. 9/2002 "Interventi regionali per la promozione della legalità e della sicurezza" partendo da alcuni elementi storici e concettuali.
La legge regionale n. 9 del 2002, come succintamente descritto anche all'interno del sito della Giunta regionale, consente alla Regione, ancora oggi, dopo l'entrata in vigore di una legge regionale di sistema, qual è la legge n. 24 del 2020, di finanziare progetti presentati dagli enti locali e iniziative di rilievo regionale per l'attuazione di un sistema integrato di sicurezza urbana e territoriale, teso a favorire il rispetto delle norme che regolano la vita della comunità, la convivenza civile e la coesione sociale, nonché a una sempre maggiore attività di collaborazione fra gli organi e gli apparati preposti alla sicurezza del territorio, anche appartenenti a diversi livelli istituzionali di Governo.
Si tratta, dunque, di una legge che, al tempo della sua formulazione, nel 2002, seguiva un lavoro sul tema della sicurezza avviato da alcune Regioni che all'epoca era considerato davvero pionieristico. Si tratta di vent'anni fa. Penso, ad esempio, al progetto "Città Sicure" della Regione Emilia-Romagna, progetto che ancora oggi l'Emilia-Romagna prosegue, ma ne parlerò più avanti nell'arco di questa relazione, e alle conseguenti attività, azioni e reti di Regioni creatasi, anche reti a cui la Regione del Veneto faceva parte, attraverso la partecipazione del Forum italiano per la sicurezza urbana.
Tutto ciò nell'alveo di quello che era stato e sarebbe diventato un nuovo ruolo delle Regioni nell'ambito del governo della materia della sicurezza post-riforma del Titolo V della Costituzione e dei conseguenti rapporti e coordinamenti che tra Regioni e Stato si sono instaurati, delimitando un nuovo concetto di sicurezza.
Su questo punto, peraltro, per sintetizzare al massimo, possiamo affermare che, successivamente alla riforma del Titolo V e alla luce del forte decentramento già anticipato sul piano amministrativo, dalla legge n. 59 del 1997e dal decreto legislativo n. 112 del 1998, viene confermato un ruolo centrale dello Stato per quanto riguarda l'ordine pubblico e la sicurezza, di competenza, appunto, dello Stato, mentre viene potenziato il livello di intervento regionale attraverso la previsione di una serie di competenze residuali in materia di polizia amministrativa locale, fermo restando il coordinamento amministrativo tra Stato e Regioni.
In questo contesto, poi, l'introduzione normativa e la definizione del concetto di sicurezza urbana sono attribuibili a due passaggi fondamentali. Punto n. 1: la riforma del 2008, l'articolo 54 del Testo unico degli Enti locali che attribuisce al Sindaco il potere di emanare ordinanze contingibili e urgenti al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumità pubblica e la sicurezza urbana. Punto n. 2: il decreto ministeriale del 2008, laddove per sicurezza urbana si intende un bene pubblico da tutelare attraverso attività poste a difesa nell'ambito delle comunità locali, del rispetto delle norme che regolano la vita civile, per migliorare le condizioni di vivibilità dei centri urbani e la convivenza e la coesione sociale.
Il concetto di sicurezza urbana era quindi già noto. Risultava nuovo solo per il legislatore, perché l'elaborazione in ambito di dottrina non mancava. In particolare, non mancavano le definizioni ad opera di una sociologia urbana che da tempo in ambito europeo si occupava di questi temi. Si pensi, ad esempio, al volume curato dalla professoressa Rossella Selmini, pubblicato nel 2004, nel quale si afferma che la sicurezza urbana va tenuta distinta dai concetti tradizionali di sicurezza ed ordine pubblico e intende evidenziare l'affermarsi di una sicurezza che non è più soltanto garanzia di un'assenza di minaccia, ma anche attività positiva, rafforzamento della percezione pubblica della sicurezza stessa e dell'aggettivo "urbana", con il riferimento al contesto urbano, esplicitando sia il luogo dove si manifestano rilevanti problemi di sicurezza e dove concentrare quindi gli interventi, ma anche le Istituzioni che ne hanno la responsabilità, in questo caso compresi gli amministratori delle città.
Fatta questa panoramica europea, di cui immagino tutti abbiate competenza, cominciamo a calarci nell'ambito regionale. L'elenco degli interventi che possono essere oggetto di contributo finanziario dalla Regione al territorio, come elencato dall'articolo 3 della legge regionale n. 9, costituisce un eterogeneo mix di diverse filosofie di prevenzione, giustamente. Innanzitutto, si parla di prevenzione comunitaria passando per le misure poi di prevenzione sociale e arrivando a un terzo tipo di attività da sostenere, cioè misure di prevenzione situazionale. Teniamo conto però – e questo ci riguarda direttamente perché riguarda queste ultime legislature – che dal 2017 ad oggi (arrivando peraltro da un quinquennio che non vedeva questa legge più finanziata o scarsamente finanziata, quindi finanziamenti pari a zero o scarsissimi) questo capitolo ha visto bandi a valere sulla legge, che hanno finanziato l'adeguamento tecnologico, tecnico-strumentale, organizzativo e logistico delle Polizie locali e la dotazione di sistemi avanzati di controllo visivo di telesorveglianza, sistemi per richiesta rapida di soccorso e sistemi informatici per la sicurezza.
Nulla in questi ultimi anni è stato dato, ad esempio, per il sostegno della lettera c), cioè iniziative di prevenzione e di sostegno rivolte alla tutela delle fasce della popolazione più deboli e quindi più esposte ai fenomeni di criminalità e a rischio di incolumità personale. Oppure alla lettera d), cioè, interventi contro l'usura, reati contro il patrimonio, iniziative per il controllo del territorio e della diffusione dei reati connessi all'uso delle droghe, dell'alcolismo, contro la diffusione delle droghe e dell'alcolismo e a favore, invece, della sicurezza stradale.
Ancora, non sono stati finanziati interventi per quanto riguarda la lettera f), cioè iniziative finalizzate al controllo, risanamento e riqualificazione delle zone a rischio, quelle, per esempio, in cui si trovano edifici abbandonati o aree dismesse, anche mediante lo studio di progetti e di studi riguardanti la valutazione dell'impatto di sicurezza.
È evidente che, almeno dal 2017 ad oggi, la Giunta ha interpretato la gestione delle politiche della sicurezza urbana in un senso molto ristretto, privilegiando gli interventi di potenziamento delle dotazioni delle Polizie locali e degli strumenti di videosorveglianza rispetto ad altre possibilità di intervento preventivo.
Ora, per quel che riguarda la Polizia locale, va evidenziato che la funzione di Polizia municipale amministrativa locale costituisce una funzione fondamentale dei Comuni e che, in tal senso, l'aggiornamento del Piano di riordino territoriale, transitato di recente anche in Prima Commissione, è abbastanza esplicito nell'affermare, con riferimento all'obbligo di gestione associata delle funzioni fondamentali in capo ai Comuni, che la novità rivoluzionaria di quelle disposizioni statali consistesse proprio nell'aver introdotto l'obbligatorietà di gestire in forma associata le funzioni fondamentali.
Questo è ciò che viene scritto all'interno del Piano di riordino territoriale in corso di discussione in questo Consiglio: "Se ciò è indubbio – continua il testo – possiamo però affermare che, per il Piano di riordino territoriale previsto dalla legge regionale n. 18/2012 della Regione del Veneto, la gestione associata dei servizi e delle funzioni fondamentali, imposta come obbligo cogente e inderogabile per tutti i Comuni di piccole dimensioni demografiche dalla legge statale, non costituisce solo l'obiettivo, ma anche il mezzo per raggiungere un risultato di più ampio respiro. Invero, la novità di maggiore rilievo va ravvisata nel concetto di dimensione territoriale ottimale omogenea, nella portata di rinnovamento complessivo della geografia politica e amministrativa in esso contenuta".
Bene, questo è ciò che viene scritto all'interno del testo che abbiamo discusso in Prima Commissione e che è stato proposto dalla Giunta, mentre con le modifiche proposte alla legge regionale n. 9 del 2002 la Regione sta procedendo in senso completamente inverso. E questa è una scelta politica. Un'inversione di rotta rispetto al progetto di legge regionale n. 18/2012 del Piano di riordino territoriale, ma anche rispetto alle disposizioni della legge n. 24 del 2020, che reca la disciplina di sistema delle Polizie locali e delle politiche di sicurezza.
La prova definitiva di questo procedere in direzione contraria rispetto alle strategie territoriali generali è rappresentato dal comma 3-bis, che costituisce l'elevazione dell'eccezione a rango di regola. Ma su questi aspetti tornerò in sede di esame degli emendamenti da me presentati. Dico comunque, sin d'ora che la riduzione dei limiti demografici come impostata dalla Giunta, sia per le forme associative che per i singoli Enti, deve essere impostata tenendo conto della disciplina legislativa regionale in punto alla gestione associata delle funzioni fondamentali di Polizia locale.
Quanto poi alla videosorveglianza e al fatto che le sia stata data una priorità o che la si sia considerata politica di sicurezza prevalente rispetto alle altre possibilità date e previste dalla legge, è una chiara indicazione di una politica regionale di settore, che nel tempo, ma va anche detto su richiesta, peraltro, di attori locali, ha privilegiato uno schema di politiche di sicurezza pubblica che taglia corto, sposando in toto quella che David Garland ha definito "cultura del controllo massicciamente centrata sulla prevenzione situazionale, ovverosia sul pervasivo controllo degli spazi urbani e non, piuttosto, sui modelli di prevenzione sociale, che vede, invece, di mettere al centro l'autore del reato e il contesto sociale generale in cui il reato nasce, contesto inteso come insieme di condizioni sociali, economiche e culturali che creano un ambiente favorevole allo sviluppo delle motivazioni criminali". Di questa politica, che poi è anche la politica nazionale, sono strapiene le carceri, per ogni volta che invochiamo in maniera completamente errata il concetto di certezza della pena per costruirne di nuove.
La videosorveglianza ha dei limiti propri. Come strumento di prevenzione funziona per alcune tipologie di reato, mentre per altre è del tutto inefficace. Così come una buona illuminazione dello spazio pubblico può funzionare per un meccanismo di prevenzione di alcuni reati, ma non per altri. Tant'è vero che, rispetto alla videosorveglianza, gli studi di valutazione confermano risultati preventivi modesti in queste situazioni, parcheggi, aree chiuse, furto di auto e su auto, e non risultano effetti preventivi importanti su altre tipologie di reato: da qui, dunque, il senso di uno dei miei emendamenti.
Auspico, invece, che per il futuro si agisca sostenendo gli interventi di ampio spettro, di prevenzione integrata come, ad esempio, ha fatto e sta facendo la Regione Emilia-Romagna con gli accordi di programma di sicurezza urbana e integrata.
Con questo rimando la discussione agli emendamenti. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Collega Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Con questo intervento vorrei davvero che provassimo a fare un'operazione verità rispetto al tema della sicurezza urbana e di come questa Regione intende effettivamente supportare i Comuni sulle politiche di sicurezza. Perché io mi sono un po' stancata di sentir dire che della sicurezza le destre si preoccupano e della sicurezza la sinistra non se ne occupa, perché io posso anche approvare l'emendamento, consigliere Giacomin, che lei ha presentato, però mi interesserebbe far capire all'Aula e a chi ci ascolta da fuori che la Regione del Veneto investe 284 euro a Comune su questa legge, che ha avuto una dotazione di 160.000 euro. Se i Comuni del Veneto sono 563, basta fare un rapido calcolo. Regione del Veneto, quindi, che dovrebbe essere uno degli Enti che contribuisce alle politiche di sicurezza all'interno dei Comuni del Veneto dà in media, poi sappiamo bene che non accade proprio così, 284 euro a Comune.
Io vi chiedo se non sia il caso che ogni Consigliere regionale faccia delle raccolte fondi per iniziare a pensare davvero che la sicurezza urbana venga presa in carico dall'Ente regionale del Veneto, perché non importa e non voglio fare sempre i paragoni con le altre Regioni, però bisogna anche dire la verità ogni tanto e se ci sono Regioni vicine a noi che investono invece 2.600.000 euro con degli allegati che si possono trovare online, dove noi vediamo la tipologia di progetti che i Comuni possono fare in giro per le diverse Province del Veneto, ci sentiamo in qualche modo di dire che noi siamo qui oggi a discutere di un progetto di legge, di una minima modifica di un progetto di legge che, come ha detto la consigliera Guarda, avrebbe l'opportunità invece di essere uno di quei progetti di legge su cui questo Consiglio regionale, finalmente, lavora per poterlo modificare e rendere attuabile. I Sindaci del Veneto sono in difficoltà perché della sicurezza fanno fatica ad occuparsene, perché il Governo continua a tagliare i fondi anche alle Polizie locali, perché la sicurezza, come ha detto bene nella correlazione la collega Guarda, non è mettere una telecamera.
Io ve lo dico davvero con il cuore, adesso non voglio fare quella che è contro le telecamere, l'avete visto, siete stati amministratori nei vostri Comuni, ci sono studi che dicono che mettere una telecamera non cambia né la percezione di sicurezza né la sicurezza di quel quartiere o di quel territorio per vari motivi che non sto qui ad elencare. E invece Regione del Veneto, con questa legge che oggi andiamo a modificare... c'era l'opportunità invece di fare una modifica sensata, aggiungere, infatti abbiamo fatto diversi emendamenti, peccato che arrivino da questa parte dell'Aula, perché significa che forse noi stiamo cercando di fare un lavoro sulla sicurezza urbana e forse l'altra parte dell'Aula, compreso l'assessore Corazzari, intende invece pensare che basti semplicemente ampliare il numero dei Comuni che possono accedere a questi 284 euro potenziali a Comune per cambiare la vita dei Sindaci veneti nella gestione della sicurezza.
Io davvero mi sento in imbarazzo perché, quando invece vado a vedere appunto i progetti che sono stati sostenuti da altre Regioni, da altri Comuni, vedo sicuramente dei progetti interessanti, che usano anche la videosorveglianza; quindi, usciamo dalla logica per cui il mio intervento è contro la videosorveglianza, guardiamo ai progetti che vengono finanziati con un contributo regionale. Ad esempio, 150.000 euro al Comune di Ferrara per uno dei quartieri più difficili di Ferrara. Lo avete visto, io credo, passando con il treno, questo quartiere vicino alla stazione, quel grattacielo che vedete quando passate in treno andando verso Bologna: è un quartiere effettivamente complicato, su cui i vari Sindaci hanno cercato di trovare delle soluzioni. Non è una situazione risolta. Il Sindaco di Ferrara fa ancora fatica a lavorare sulla sicurezza e la gestione di quel territorio, però quello che ha provato a fare è definire un percorso di partecipazione e costruzione collettiva del bene sicurezza.
Un titolo che potrebbe essere magari da molti in quest'Aula considerato un titolo ideale, ma io non credo che sia così in potestà di un Sindaco, che ha un quartiere così difficile nella sua gestione, mettersi a fare delle cavolate sul tema della sicurezza. Se ha scritto questo progetto, io credo, è perché ha capito che, dopo anni di tentativi di mettere una telecamera o dopo anni di tentativi di investire solo sulla Polizia, ha capito che per riuscire a lavorare su quartieri difficili delle città – e quindi qui sì sto parlando di città grandi – bisogna fare un altro passo: bisogna lavorare su quella che viene chiamata sicurezza urbana integrata.
Ci sono studi, ci sono Regioni che già lo fanno, ci sono persone che ne parlano e noi abbiamo una legge che l'unica cosa che ha al suo interno è un piccolo accenno alle finalità alla sicurezza urbana, anche come presidio sociale degli spazi, ma poi, se andiamo a vedere il finanziamento, abbiamo 160.000 euro contro i 2,6 milioni dell'Emilia-Romagna, quindi 284 euro a Comune del Veneto. Io so che qui dentro ci sono tanti Consiglieri che ci tengono alla sicurezza urbana, ma cosa facciamo con 284 euro a Comune?
Davvero mi chiedo se noi non possiamo oggi fare un ragionamento un po' diverso e provo ad aprire alcuni ragionamenti: un ragionamento per cui la sicurezza urbana – lungi da me fare un discorso ideale o ideologico – per essere davvero presa in carico ha bisogno di altro. Fate un ragionamento anche solo pensando alla vostra camminata dentro una città: voi andate nelle vie dove ci sono tutti i negozi sfitti, dove c'è buio e dove sapete che probabilmente non passerà nessuno? Andatevi a vedere dei bei studi di urbanisti che si sono occupati di vedere come le donne transitano all'interno della città e degli spazi urbani: tendenzialmente fanno delle vie che si sono mentalmente definite come sicure nella loro percezione e anche nella loro esperienza, delle vie dove tendenzialmente c'è presenza, dove c'è luce, dove ci sono persone che transitano e invece non passano proprio in quelle vie dove ci sono negozi sfitti e buio.
Se noi, invece, vogliamo effettivamente lavorare su questi quartieri e su questi territori, dobbiamo immaginare che in questa legge facciamo delle modifiche. Io ho proposto alcuni emendamenti che credo davvero di buonsenso, che siano quelli di dire: andiamo non solo a citare nelle finalità il fatto che questa legge si occupa anche di spazi urbani degradati, ma proviamo effettivamente a pensare che, quando noi parliamo di negozi sfitti, andiamo anche a dare dei fondi ai commercianti o ai proprietari di quei negozi per riaprirli. Ma questo anche nei piccoli Comuni accade, non più solo nei Comuni grandi e nelle città.
Mi piacerebbe che ci fosse anche l'assessore Marcato in quest'Aula, perché io sono sicura che ci sono tantissimi progetti che già questa Regione sta facendo sui distretti del commercio, che però avrebbero bisogno di un intervento anche all'interno di questa legge per essere realizzati, perché non si può, con i distretti del commercio, dare dei fondi specifici su progetti per la sicurezza urbana per cercare di riattivare quegli immobili. Invece penso che con questa legge noi potremmo aprire un piccolo varco.
Ma non è solo questo, perché gli studi e i dati ci dimostrano anche che c'è un legame forte tra sicurezza urbana e marginalità sociale. Tossicodipendenze e marginalità sono questioni che portano alcuni quartieri, alcuni territori ad essere meno sicuri di altri. Un'altra cosa che proponiamo all'interno di questi emendamenti è che, per una volta, all'interno di una legge regionale che si occupa di sicurezza, si riesca anche a parlare del fatto che bisogna lavorare e aiutare i nostri Comuni, i Comuni del Veneto, a definire progettualità innovative che siano anche quelle di gestione delle marginalità gravi nei territori e nei quartieri dove questo problema c'è. Insomma, vorrei che un Comune del Veneto potesse fare domanda all'interno di questa norma, prendendo non gli spiccioli, ma prendendo fondi sensati, per fare quello che ha fatto il Comune di Ferrara, cioè di dire: se c'è un territorio dove c'è marginalità sociale, dove c'è tossicodipendenza... Andatevi a vedere quanti giovani veneti, minorenni, oggi stanno entrando nella droga all'interno di questa Regione e vanno a farsi nei quartieri delle stazioni. Passate per Mestre, passate per Padova.
Vogliamo prendere in carico il tema della riduzione del danno, che significa fare progetti di prevenzione legati anche alla sicurezza urbana? È ovvio che serve una legge sul sociale su questo tema, che la Regione non ha abbastanza efficace. Ma io penso che una legge sulla sicurezza urbana debba anche iniziare a parlare di questi temi, cioè a dire che non servono le telecamere, e basta. Ditelo come volete, ma non funzionano. Ci sono studi di ogni tipo che lo fanno vedere. Semmai, quello che serve è aiutare i nostri Comuni a fare un percorso diverso, a usare il presidio del territorio da parte delle comunità, a usare quelli che vengono chiamati "patti di collaborazione" o "patti di vicinanza", cioè tra comunità che vogliono effettivamente prendersi carico della cura dei quartieri e dei loro territori, a lavorare sulla riduzione del danno e sulla mediazione dei conflitti, perché questi sono i temi che attanagliano la vita quotidiana dei Sindaci dei nostri Comuni, piccoli e grandi.
Io vorrei davvero che le azioni integrate e i progetti pilota su questi temi fossero inseriti nella norma, come ho previsto all'articolo 3, dove nei miei emendamenti, noi proponiamo di aggiungere quattro lettere, dove effettivamente di questi temi che ho provato a portare in questa relazione si arrivi a definire, in una norma, che la finalità di questa legge è anche quella di dare contributi ai Comuni per lavorare su questi temi, per lavorare sulla prevenzione e la riduzione del danno, lavorare sull'animazione del territorio, ma aggiungo perché altre leggi regionali su questi temi hanno e inseriscono anche questo, parlare di sicurezza anche parlando della promozione di iniziative e di interventi relativi alla sensibilizzazione e alla prevenzione del contrasto della criminalità organizzata, mafie ed ecomafie, perché se noi parliamo di sicurezza urbana integrata noi ci dobbiamo occupare anche di questo.
Chiudo facendo una sorta di appello a quest'Aula, all'Assessore e ai tecnici che sono, sicuramente, come sempre, molto disponibili, cioè: riusciamo oggi in questa norma, al di là dell'emendamento del consigliere Giacomin, cioè della proposta di cui il consigliere Giacomin è relatore, ad aprire un varco, ad aprire una possibilità per i Sindaci dei Comuni del Veneto? Perché guardate che poi vengono a chiedere a noi, alla Giunta, a chiunque possono chiedere perché oggi chi è responsabile della sicurezza urbana, un Sindaco o una Sindaca, non ha gli strumenti per lavorare su questo tema. E se noi, Regione del Veneto, che siamo l'Ente superiore diamo 160.000 euro per finanziare qualche telecamera in qualche Comune noi non stiamo asservendo, non stiamo lavorando per l'obiettivo che, spero, l'Assessore e questo Consiglio hanno quando si svegliano la mattina, cioè di essere a sostegno dei Comuni del Veneto, di essere a sostegno delle nostre comunità.
Lo dico anche al presidente Ciambetti con cui spesso abbiamo ragionato su questi temi. Vogliamo dare dignità a una norma sulla sicurezza urbana in questa Regione o vogliamo continuare a dare 284 euro a Comune?
Vogliamo parlare di sicurezza urbana integrata? Vogliamo parlare del fatto che le comunità possono occuparsi anche di riattivare luoghi abbandonati e non solo metterlo nella prima riga della legge e poi non essere conseguenti nella norma finanziaria? Perché ho guardato chi prende i soldi dentro questa legge, dentro questi 160.000 euro e credo che, se facessimo un crowdfunding tra noi Consiglieri raccoglieremmo di più. 284 euro a Comune in media per mettere alcune telecamere.
Io credo che non sia questo il lavoro di una Regione come la Regione del Veneto e quindi smettiamo anche di pensare che la sicurezza urbana sia di destra, perché sinceramente quello che io vedo in questa norma, i fondi che sono stati dati da quando io sono seduta qui dentro e la modalità con cui si intende la sicurezza in questa Regione non ha nulla rispetto alle evidenze che invece noi vediamo in altre Regioni, dove Sindaci e Regione lavorano in collaborazione per garantire la sicurezza urbana ai loro cittadini.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Ha chiesto la parola il collega Zanoni. Prego.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti.
Questa è una legge che andiamo a modificare, sicuramente, molto importante per la nostra comunità, per i cittadini del Veneto, perché si occupa della loro sicurezza, si occupa...

PRESIDENTE

Collega Zanoni, un attimo solo.
È arrivato l'emendamento n. B0012 del correlatore. Cinque minuti per eventuali sub.
Prego.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
È una legge che sicuramente torna utile, perché si occupa di moltissimi aspetti, anche di vita quotidiana, che riguardano i nostri cittadini.
È una legge che va ad intervenire proprio per migliorare tutti quei servizi utili a una maggior sicurezza, al contrasto della criminalità e dell'illegalità, al contrasto della violazione di normative molto importanti per la sicurezza dei nostri cittadini.
Il cuore di questa legge si trova all'articolo 3. Nell'articolo 3 viene detto e viene fatto un elenco per lettere di tutte quelle che sono le attività che questa norma vuole affrontare e finanziare a favore delle nostre comunità locali, in particolare a favore dei nostri tanti Comuni. Troviamo tra questi interventi la creazione di sistemi locali unificati per la vigilanza e la sicurezza nei quartieri; ancora, il miglioramento tecnologico e organizzativo delle forze di Polizia locale; attività preventive e di supporto per proteggere i gruppi più vulnerabili dai crimini e dai pericoli per la sicurezza personale; azioni contro l'usura; i crimini contro la proprietà; la diffusione di droghe e alcolismo e per promuovere la sicurezza stradale; la diffusione di droghe e alcolismo; l'implementazione di sistemi di videosorveglianza avanzati e servizi per la sicurezza informatica e rapida di soccorso; progetti per il recupero e la valorizzazione di aree a rischio e immobili abbandonati, inclusa la valutazione sull'impatto della sicurezza. Va a toccare quindi moltissimi aspetti che riguardano direttamente in particolare i nostri Comuni. È una norma che vede come protagonisti le centinaia di Sindaci che governano i nostri Comuni.
Negli anni questa legge non ha sempre trovato una piena applicazione, perché la carenza prioritaria affinché questa norma funzionasse è stata quella dei finanziamenti. Io ho fatto un report dei fondi stanziati per questa legge, la legge n. 9/2002. Nel 2017 è stato dato a bilancio 1.281.000 euro; siamo passati poi, nel 2018, a 1.550.000 euro, nel 2019 1.535.000 euro. Qui è cominciata una costante discesa del finanziamento di questa importante normativa: nel 2020 1.400.000 euro, nel 2021 1.300.000 euro, nel 2022 850.000 euro, nel 2023 713.000 euro e nel 2024 700.000 euro.
Da una parte quindi una buona legge, che ha sicuramente molti obiettivi importanti, e dall'altra parte un mancato impegno della Regione nel dare la benzina necessaria perché il motore di questa legge funzionasse: non mettiamo i soldi, ne mettiamo sempre meno e sono insufficienti. Ci sono attività veramente importanti perché la vigilanza e la sicurezza locale nei quartieri è sicuramente importantissima per la prevenzione di una serie di forme di illegalità e criminalità.
Poi, anche l'adeguamento tecnologico e strumentale per quanto riguarda le Polizie locali, che sono l'organo principale di controllo dei nostri Comuni, è un tema fondamentale; poi anche le iniziative di prevenzione e sostegno rivolto alle fasce più deboli, che sono esposte ai fenomeni di criminalità o di rischio incolumità personale. Vediamo spesso quello che accade e lo sappiamo quasi ogni giorno dalle cronache locali: abbiamo dei pestaggi, abbiamo addirittura delle sparatorie, abbiamo persone che restano ferite, ogni tanto ci scappa anche il morto.
Poi anche la questione degli interventi contro l'usura, i reati contro il patrimonio, il contrasto alla diffusione dei reati connessi all'uso delle droghe e dell'alcolismo: quanta delinquenza e quanta illegalità c'è dietro soprattutto il mondo del commercio illegale delle droghe?
Poi questa norma si interessa anche di sicurezza stradale: sappiamo benissimo quanto importante sia monitorare, controllare e fare applicare il Codice della Strada in chiave di prevenzione dei tanti incidenti che ci sono, spesso connessi anche con l'abuso di droghe e di alcol.
Ancora, i sistemi di controllo visivo, telesorveglianza, i sistemi per la richiesta rapida di soccorso, i servizi informatici utili, perché, se non c'è un servizio informatico utile che monitora, mette a sistema e dà gli alert necessari ai controllori, cioè al personale di questi Comuni, c'è poco da fare. Serve avere questi servizi informatici efficienti. Poi, le iniziative finalizzate al controllo di risanamento e riqualificazione delle zone a rischio, all'interno delle quali si trovano edifici abbandonati o aree dismesse.
Sappiamo, anche qui, da quello che vediamo, ma anche dai procedimenti penali in essere anche attualmente, quanto importante sia sorvegliare queste aree dismesse, che a volte vengono utilizzate addirittura per creare, di fatto, delle discariche non autorizzate di rifiuti provenienti dai traffici delle ecomafie. Per prevenire e monitorare anche quegli episodi molto spiacevoli e violenti di pestaggi, la questione dei furti nelle case, che spesso vengono effettuati anche nei centri abitati, queste sparatorie, che purtroppo sono sempre più frequenti, ci sono veramente dei casi e delle intensificazioni anche di questi atti malavitosi, per non parlare anche di atti di vandalismo. Ricordo diversi articoli che riportano di tagli di decine e centinaia di gomme di auto, di auto incendiate, poi abbiamo l'incendio di centri di recupero rifiuti, l'incendio di mezzi di trasporto di società pubbliche o pubblico-private. Questa è una legge sicuramente non perfetta, ma è una legge sicuramente utile. Ho visto che ci sono degli emendamenti delle colleghe, che condivido e spero che vengano accettati e approvati. Sta di fatto che il problema di questa legge è la sua applicazione.
Ho presentato un ordine del giorno, sottoscritto da tutti i componenti della minoranza, con il quale chiediamo che vengano messi fondi sufficienti e che nel prossimo DEFR si consideri l'importanza di questa legge, perché sembra la legge del "vorrei, ma non posso". Del resto, se ho una legge che prevede determinati obiettivi, ma poi non li finanzio o li finanzio sempre meno, è una legge che mi serve a poco.
Facendo riferimento alle lettere dell'articolo 3 della legge n. 9/2002, ci rendiamo conto di come, tra l'altro, non tutte le azioni previste da questa normativa sono state finanziate negli anni, alcune sono rimaste lettera morta. Così non va bene. Ecco perché il nostro ordine del giorno.
Mi riferisco, ad esempio, alla lettera che prevede le iniziative di prevenzione e di sostegno rivolte alla tutela delle fasce della popolazione più deboli ed esposte ai fenomeni di criminalità o di rischio dell'incolumità personale. Un'altra lettera che non è stata finanziata è quella degli interventi contro l'usura, i reati contro il patrimonio e iniziative per il controllo del territorio, della diffusione dei reati connessi all'uso delle droghe e dell'alcolismo, contro la diffusione delle droghe e dell'alcolismo e a favore della sicurezza stradale. E poi anche l'ultima lettera: le iniziative finalizzate a controllo, risanamento e riqualificazione delle zone a rischio all'interno delle quali si trovano edifici abbandonati o aree dismesse, anche mediante lo studio di valutazione dell'impatto di sicurezza.
Ricordo, per quest'ultima lettera, come più volte, in diverse circostanze, abbiamo evidenziato come i traffici delle ecomafie potrebbero essere contrastati laddove vi fosse una maggiore vigilanza delle aree dismesse e dei capannoni dismessi, dei troppi capannoni dismessi, vuoti, che fanno gola alle ecomafie in Veneto. Parliamo di 11.000 edifici che spesso, per la maggior parte, sono dimenticati dai rispettivi proprietari, che spesso non vengono monitorati, che in buona parte si ritrovano in zone industriali dimenticate, non più soggette a vigilanza, perché voi sapete anche che la maggior parte dei servizi di vigilanza privati sono pagati da aziende che hanno un'attività con il capannoncino, con il capannone, con la fabbrica in una determinata zona. Se in quella zona le attività – e abbiamo visto come tante siano cessate in questi anni – vengono dismesse, dopo, naturalmente, non c'è neanche più il privato che paga il servizio di vigilanza notturna e, quindi, queste aree, veramente, diventano potenzialmente terra di nessuno.
Lo dimostrano, purtroppo, i tanti rinvenimenti di capannoni pieni zeppi fino ad altezza anche di 4-5-6 metri di rifiuti provenienti non si sa da dove. Spesso queste cose vengono scoperte per casi fortuiti, magari in seguito a qualche indagine, magari fatta anche fuori Regione, in seguito a qualche intercettazione e, quindi, dopo gli inquirenti che monitorano con delle intercettazioni, utilissime a scovare questi traffici criminali, riescono a individuare determinati siti, poi vanno a vedere, aprono i portoni di questi capannoni e si ritrovano, dietro al portone, queste pile di rifiuti abbandonati. Dopo, naturalmente, succede che spesso magari la ditta è fallita e quindi quel Sindaco si ritrova col capannone pieno di rifiuti e si ritrova anche col dover mettere al bilancio magari qualche milione di euro per smaltire i rifiuti. È successo: abbiamo appena finito di pagare lo smaltimento, ad esempio, dei rifiuti che sono stati portati illegalmente in quel di Due Carrare in Provincia di Padova. Quanto ci sono costati quei rifiuti? Si parla di più di una decina di milioni di euro.
Pensate, colleghi, a come l'investimento in questa legge di denari pubblici è un investimento che alle casse pubbliche renderebbe tantissimo, perché vuol dire fare prevenzione, vuol dire evitare poi dei costi veramente molto elevati che il pubblico deve sostenere. Sono soldi investiti quindi questi in questa legge per il contrasto delle illegalità, per il controllo del territorio, per il contrasto dei reati, anche odiosi come l'usura, la criminalità in generale, gli ecoreati. Questa è una legge che, se finanziata come si deve, potrebbe portare sicuramente dei risultati migliori. Naturalmente va migliorata. Io condivido alcuni degli emendamenti che sono stati depositati, speriamo che vengono anche accolti.
Ribadisco il fatto che tutte queste attività, che sono importantissime, possono essere messe in atto se noi gli diamo i soldi dei Sindaci, se noi diamo questi contributi. Questa modifica – e arrivo nello specifico dell'articolo più importante di questo progetto di legge che va a modificare la legge n. 9/2002 – è una modifica che prevede l'abbassamento del numero di abitanti in base al quale io decido quali Comuni possono essere finanziati da questa norma e quindi passiamo dai Comuni finanziati adesso, che devono avere almeno 15.000 o 20.000 abitanti, a finanziare Comuni con 10.000 abitanti. Aumentiamo la platea di Comuni che possono essere finanziati e questo sicuramente è un bene.
Viene anche detto ‒ e anche questo comma 3-bis a mio avviso è utile ‒ che la Giunta regionale può individuare eventuali interventi di carattere strategico, prevedendo, altresì, nei limiti della disponibilità del fondo, un contributo anche per quei Comuni che magari non rientrano.
Il concetto, torno a ribadire, è quello del finanziamento: se noi prevediamo una maggiore platea di utenti che possono utilizzare una norma a parità di denaro, vuol dire che di quella torta che avevamo a disposizione, se resta uguale, la fetta che diamo a ciascuno si rimpicciolisce e mi diventa quasi trasparente, perché già adesso, come prima diceva la collega Ostanel, diamo pochissimi euro per Comune. Voi capite che, se andiamo a vedere i bandi che sono stati pubblicati e messi a disposizione dei Comuni e facciamo due conti, vuol dire che, se manteniamo questo fondo, che negli ultimi due anni è stato nel 2024 di 700.000 euro e nel 2023 di 713.000 euro, veramente diamo meno disponibilità. Dei Comuni che finora potevano avere – quelli di dimensioni superiori ai 15.000 o 20.000 abitanti – determinati finanziamenti, adesso, dopo la modifica di questa legge, a parità di denaro, potranno avere ancora meno soldi.
è una legge che può essere anche condivisa, perché, paradossalmente, ci può essere anche un Comune di 3.000 abitanti che può avere necessità di finanziamento; quindi, non è detto che il parametro del numero di abitanti sia sempre valido, ma il problema resta il finanziamento.
A me piacerebbe veramente che venissero messi in fila in Veneto tutti gli episodi di criminalità e di illegalità che, grazie a una norma del genere, potremmo contrastare per vedere quanto sono costati alla collettività: ci renderemmo veramente conto che finanziare questa legge porterebbe un risparmio ai contribuenti veneti veramente molto importante, perché avremmo evitato casi come quelli che vi dicevo, che poi vanno a gravare non solo sulle famiglie e sui singoli cittadini, cioè sui privati, ma anche sulle casse dei Comuni. Trovarsi con fenomeni di degrado, con fenomeni di vandalismo, con i capannoni pieni di rifiuti e con altri danni alla proprietà pubblica vuol dire dei costi importantissimi.
Finanziamo quindi a dovere questa norma. Io mi auguro che l'ordine del giorno che abbiamo presentato come minoranza venga approvato: finanziamo questa norma e accogliete gli emendamenti, perché credo che se ne avvantaggerebbero tutti.

PRESIDENTE

Collega Camani, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Il tema della sicurezza e della legalità è una competenza che la Regione gestisce a metà con lo Stato, però è cruciale in una fase storica in cui le cittadine e i cittadini devono spesso fare i conti con la difficoltà di sentirsi sicuri e protetti. Io credo che, però, dovremmo distinguere tra l'obiettivo di finanziare interventi specifici che i Comuni possono realizzare sui territori, eventualmente anche attraverso l'erogazione di finanziamenti che potremmo definire a pioggia, e invece la necessità che la Regione avrebbe, su cui forse c'è meno puntualità, di organizzare il più generale presidio del territorio rispetto ai fenomeni di insicurezza.
Sappiamo che questo progetto di legge arriva dalla Giunta sulla base di alcune specifiche richieste di alcuni Comuni – così perlomeno ci è stato detto in Commissione –, richieste che è sempre legittimo ascoltare e discrezionale accogliere, ma il rischio è che andiamo a rendere ancora meno efficace la capacità di questa Regione di organizzare il presidio del territorio.
Cercherò di spiegare perché. Ragione numero uno: intanto aumentiamo il numero di Comuni che potenzialmente possono accedere ai fondi disponibili, riducendo il numero di abitanti minimo per partecipare ai bandi, a parità di fondi. Questo è un elemento cruciale perché, se allarghiamo la platea ma i fondi rimangono gli stessi, è un gioco che definire a somma zero è poco.
La seconda questione è che rischiamo di disperdere in tanti piccoli interventi una quantità di risorse che è già scarsa per definizione e che tende ad assottigliarsi anno dopo anno.
La terza questione è che, malgrado noi si cerchi di intervenire capillarmente – vogliamo dare questa interpretazione ottimistica – con questo intervento legislativo, perdiamo di vista, da un lato, il quadro complessivo, ma soprattutto, dall'altro, non risolviamo alcune questioni molto serie che, da un certo punto di vista, la legge aveva provato a risolvere. Mi riferisco in particolar modo alla vicenda dei cosiddetti "Comuni turistici", cioè di quei Comuni che hanno una vocazione turistica e che vedono, in determinate stagioni dell'anno, aumentare significativamente il numero di presenze sul proprio territorio. Quei Comuni, in particolar modo i balneari, ma non solo, penso a quelli sul Lago di Garda o a quelli termali, hanno espresso più volte alla Regione e allo Stato la necessità di costruire un meccanismo per cui potessero fare affidamento per il presidio del territorio non soltanto sulle risorse ordinarie in termini, ad esempio, di personale di polizia locale, proprio perché nel pieno della stagione le necessità di presidio sono molto maggiori.
Noi, anche a seguito della definizione da parte del Consiglio regionale di Comune turistico per tutti i Comuni di questa Regione, sostanzialmente non abbiamo una modalità per cui quei Comuni possano avere un'attenzione privilegiata per la necessità della sicurezza pubblica. Addirittura, con questa legge abroghiamo, ovviamente, quella che era rimasta ormai una definizione di poco senso, vale a dire l'attenzione per i Comuni turistici. Quindi, disperdiamo fondi, che rimangono non sufficienti e non adeguati all'aumento della platea, e andiamo a disilludere le aspettative dei Comuni turistici che ci avevano avanzato richieste differenti.
Altro problema che si pone rispetto a questo intervento legislativo, che vale, però, per tutte le attività che la Regione mette in campo, attraverso la redazione di bandi, per la sicurezza locale: l'investimento quasi esclusivo nella videosorveglianza. Sappiamo che questo è un investimento che ai Comuni piace tantissimo, perché si vende facilmente ai cittadini, è facile da realizzare in quanto basta costruire l'infrastruttura tecnica, ma è un investimento che ha un impatto limitato o, meglio, definito in un determinato ambito rispetto alla sicurezza urbana e non garantisce minimamente tutta un'altra serie di servizi che, invece, forse i Comuni, anche per la competenza che a loro spetta, avrebbero necessità di garantire.
Terza questione: il dimensionamento. Noi abbiamo approvato un Piano di riordino territoriale e abbiamo concordato un impianto di organizzazione territoriale che si fondava sul principio indiscutibile che ormai i Comuni da soli non sono più in grado di gestire alcune competenze rilevanti, tra cui c'è sicuramente quella della sicurezza pubblica e dell'ordine pubblico. In questo senso nel testo di riordino territoriale avevamo detto che la polizia locale doveva esattamente essere uno di quei temi, una di quelle competenze su cui si doveva investire proprio per una gestione in forma associata. Peraltro, in quel documento proposto dalla Giunta e discusso da Commissione e Consiglio avevamo indicato che l'ambito ottimale all'interno del quale il miglior presidio del territorio potesse essere esercitato era quello di riferimento dei cosiddetti "ambiti territoriali sociali (ATS)", al fine di investire nella forma associata dei Comuni come luogo nel quale è meglio corrispondere ai bisogni emergenti. Oggi, totalmente in controtendenza, perché questa Giunta regionale fa una cosa con la mano destra e un'altra cosa con la mano sinistra, senza dare la sensazione che le azioni siano coordinate, anziché accelerare rispetto ai progetti di fusione, di gestione associata e di estensione territoriale per il presidio sulla sicurezza, restringiamo la competenza rispetto a questo tipo di interventi. Capirete che appare quantomeno come una contraddizione inconciliabile.
Quarta questione. Guardate che, anziché occuparci di competenze borderline tra quella regionale e quella statale, forse sarebbe più utile che in questa Regione si aprisse finalmente una discussione sul concetto di sicurezza urbana intesa come sicurezza sociale, perché oggi la stragrande maggioranza dei problemi che i cittadini hanno all'interno dei propri territori, in particolar modo nelle aree metropolitane, ma ormai non solo, non è semplicemente legata al controllo repressivo attraverso le videosorveglianze della microcriminalità, molto spesso ciò che serve o dove servirebbe investire è il presidio del territorio in termini di contrasto al degrado sociale, perché la microcriminalità, il fenomeno delle baby-gang che sta esplodendo in questa Regione non sta dentro la multa per eccesso di velocità o la revisione non fatta dell'auto, fenomeni a cui sono finalizzate, ad esempio, le installazioni di videosorveglianza, ma sta dentro la difficoltà in certi tessuti sociali di costruire spazi che siano alla portata delle persone e delle famiglie.
Su questo fronte, quindi, questa poteva essere un'occasione per rinnovare gli impegni della legge regionale, invece, ancora una volta, nulla si dice. Del resto, che ci sia un impianto di tipo repressivo in questa destra che siede nella Giunta e che siede al Governo è cosa nota, visti anche i primi provvedimenti assunti dal Governo Meloni.
Infine, e chiudo, un'altra questione che, oggettivamente, è sempre sottovalutata dalla Giunta è il tema della legalità in senso ampio e della necessità di costruire, all'interno dei nostri territori, presìdi diffusi per la costruzione di una cultura della legalità e il contrasto all'illegalità diffusa, che passa attraverso, ovviamente, la presenza strutturata di organizzazioni criminali, ma anche, ad esempio, il contrabbando di merci, ma anche, ad esempio, la corruzione diffusa. Ecco, rispetto a questi temi in questa legge e come, a mio giudizio, in un ampio spazio dell'azione regionale non c'è mai una parola definitiva.
Al momento, ci sembra che questo progetto di legge sia un'occasione mancata per poter dire qualcosa di nuovo dentro il tema della sicurezza locale.
Grazie.

PRESIDENTE

Collega Zottis, prego.

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Credo che ci sia anche un'altra occasione che dobbiamo assolutamente cogliere, almeno come spirito, quella di cercare di accelerare proprio su quello che diceva la collega Camani sulla questione dei Comuni turistici, quindi spingere per questo riconoscimento, che però poi dovrebbe trovare anche attestazione all'interno di queste leggi per i motivi già detti.
Ciò che, secondo me, qui manca, anche se è in arrivo un emendamento a tal riguardo, è la clausola valutativa. Lo dico perché è inutile che continuiamo ad aumentare la dispersione dei fondi senza una reale analisi dei fenomeni a livello complessivo e su più livelli e senza una mappatura costante. Del resto, alcuni fenomeni di criminalità, come prima hanno detto il collega Zanoni e la collega Camani, sono necessariamente collegati anche a fenomeni di criminalità organizzata e mafiosa. La microcriminalità non è sempre microcriminalità del ragazzino che ruba il portafoglio, alle volte è una microcriminalità che fa, comunque, riferimento a una macro-criminalità, e in Veneto abbiamo dati che sono allarmanti. Infatti, come ci dice oggi la rivista "Limes", che richiama un report della DIA del 2022, il rischio di espansione delle mafie in Veneto è molto alto. Non è altissimo, come magari è in Lombardia o in Piemonte, ma è molto alto. Ci sono altri due dati che confermano quello che dicevo prima, soprattutto uno: noi siamo una delle tratte – basta leggere quello che sta succedendo su Mestre e Venezia, anche se i flussi li conoscevamo almeno negli ultimi vent'anni – per lo smistamento di cocaina, crack e stupefacenti. L'altro dato è che siamo il territorio in cui c'è il maggior centro italiano di raccolta, compostaggio e smaltimento di rifiuti urbani del centro-sud. Prima il consigliere Zanoni ha spiegato bene cosa è successo e quali sono i rischi.
Ebbene, questi tre elementi messi insieme ci fanno capire come queste leggi diventino parzialmente inutili nel momento in cui non andiamo, almeno annualmente, a fare un'analisi complessiva dei fenomeni e una mappatura precisa con i diversi enti e non supportiamo le Amministrazioni locali sia in termini di consapevolezza dei cittadini, sia in termini di interventi. Non bastano, infatti, gli interventi che stiamo finanziando per riuscire ad andare realmente al cuore del problema. Mestre, in questo momento, è forse l'esempio più lampante in assoluto. Lo era stato anche Padova, lo sono anche altre città minori, lo sono i litorali soprattutto durante l'attività estiva. Basta leggere i flussi delle statistiche del Senato per capire come anche la questione delle armi, per esempio, vista la nostra vicinanza al confine, è centrale.
Se vogliamo realmente intervenire con lo spirito indicato in premessa, è necessario che facciamo un salto di qualità, magari anche partendo solo da una lettura annuale, ripeto, dei dati nel suo complesso e da una valutazione maggiormente puntuale dei risultati effettivi o dei risultati mancati nelle diverse Amministrazioni.
Possiamo incentivare le telecamere all'infinito, possiamo aumentare il numero della polizia locale all'infinito, e un aumento ci vorrebbe assolutamente, ma questo potrebbe essere insufficiente per andare a colpire la radice dei fenomeni, che poi causano, purtroppo, problemi di sicurezza e di percezione di insicurezza che sempre di più si manifestano non solo nei grandi centri urbani, ma anche nei medi centri urbani, quindi anche nelle piccole periferie che ruotano attorno a centri come Padova, come Verona, come Vicenza e come Mestre.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Assessore Corazzari, prego.

Ass.re Cristiano CORAZZARI

Grazie, Presidente.
Ho avuto l'opportunità di ascoltare il dibattito, che mi sembra abbia fatto emergere dagli interventi che sono stati fatti una sensibilità importante alle dinamiche della sicurezza e, quindi, a tutte le politiche che, come Regione, possiamo portare avanti per favorire un concetto di sicurezza integrata, così come previsto anche da questa norma. Molte delle considerazioni sono assolutamente degne di attenzione, ma anche nella manovra emendativa che è stata presentata vi sono aspetti che possono essere approfonditi e che possono essere condivisi.
Resta inteso che io vorrei contestualizzare la proposta di modifica della legge n. 9/2002, oggi portata all'attenzione di questo Consesso, che bene ha esposto il relatore Giacomin, una modifica puntuale volta, come si è detto, ad ampliare la platea dei soggetti beneficiari, ma a dare un ampliamento circoscritto in quanto, come sappiamo bene, sono indicati criteri e princìpi nella legge che vanno a ridurre i soggetti beneficiari, soprattutto favorendo il concetto delle forme associative nella gestione delle funzioni di polizia locale, che pertanto è un concetto che rimane, seppur venga abbassata la soglia da 15.000 a 10.000 abitanti.
La norma che, invece, è stata anche contestata è legata ai progetti di carattere strategico, che prevedono una valutazione da parte della Giunta rispetto ad alcune realtà comunali che non avrebbero, in base ai criteri previsti dalla legge, le caratteristiche per accedere ai fondi, ma anche sulla base di caratteristiche peculiari e di progettualità di carattere specifico e strategico a livello regionale possono essere valutate sulla base di criteri, che saranno individuati nelle delibere relative, e possono essere finanziate anche non ricorrendo determinati requisiti. Noi riteniamo che questo sia molto importante, dal momento che vi sono delle realtà, in particolar modo i Comuni di piccole dimensioni, che hanno problematiche peculiari, che abbiamo riscontrato nel corso della nostra attività amministrativa, che non sono state fino ad oggi in grado di ottenere una risposta.
È chiaro che le risorse sono limitate e queste risorse vanno in particolar modo a garantire dotazioni per le polizie locali, finanziamento di progettualità per il controllo del territorio e videosorveglianza, ma sono risorse pur sempre preziose, perché con questa modifica vanno, oltremodo, ad aiutare e a sostenere le piccole realtà comunali che vedono in queste risorse degli elementi assolutamente essenziali per contribuire alle loro politiche sulla sicurezza. Quindi, riteniamo che con questa modifica si vada incontro ancora di più ai piccoli Comuni, a coloro che più hanno bisogno di queste risorse e a quelle realtà peculiari che, sulla base dei criteri previsti dalla modifica normativa che proponiamo, in base a quello che stabilisce la Giunta, naturalmente con una tempestiva informativa anche alla Commissione, verranno individuate come progetti finanziabili. È chiaro che si potrebbe implementare molto di più nel momento in cui vi fossero risorse ulteriori, e questa è una visione a cui come Regione e come Assessorato tendiamo sicuramente e faremo ogni sforzo in questa direzione.
Dicevo prima che molti degli aspetti che sono stati sottolineati possono essere anche oggetto di una revisione complessiva della legge n. 9/2002, rispetto alla quale posso anche sviluppare una proposta da formulare all'Aula e alla Commissione competente. In questa sede le modifiche puntuali che vengono proposte hanno una finalità tale da dare maggiore operatività, maggiore incisività e maggiore capacità per soggetti che ne abbiano particolare necessità di accedere alle risorse esistenti. Quindi, è una modifica circoscritta, oltre a quegli adeguamenti e aggiornamenti alle modifiche normative complessive vigenti. Pertanto, in questo senso ritengo che questa modifica sia già utile e importante per dare delle risposte a soggetti che abbisognano di queste risorse per poter realizzare le loro politiche in materia di sicurezza.
Affermo e sostengo anche la necessità di un aggiornamento di una legge che ormai è del 2002, quindi questo potrebbe essere un lavoro utile da proporre all'Aula, acché possa far tesoro di tutti quegli aspetti di implementazione proposti anche dalla manovra emendativa, che però rimanderei a una revisione complessiva della norma. Sicuramente ci sarà anche l'impegno della Giunta per il reperimento di maggiori risorse su questa tematica che ci sta particolarmente cara.

PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Collega Ostanel, lei è già intervenuta. Adesso dobbiamo fare il punto emendamenti.
Collega, non ho capito, mi scusi. Non può intervenire, perché è già intervenuta. Adesso facciamo il punto emendamenti per quelli che ci sono, poi vedremo se c'è da fare qualcos'altro.
Sospendiamo la seduta per venti minuti per il punto emendamenti e la riprendiamo alle ore 12.40.
Facciamo subito la Conferenza dei Capigruppo in Sala del Leone.
Grazie.
La Seduta è sospesa alle ore 12.20
La Seduta riprende alle ore 12.46

PRESIDENTE

Colleghi, riprendiamo i lavori.
Iniziamo con l'articolato.
Emendamento n. B0009, pagina 1, presentato dalla consigliera Ostanel, articolo aggiuntivo, che prevede:
Art. x - Modifica all'art. 2 della Legge regionale 7 maggio 2002, n. 9 "Interventi regionali per la promozione della legalità e della sicurezza"
1. Al comma 1 dell'articolo 2 della legge regionale 7 maggio 2002, n. 9 , è aggiunta la seguente lettera "e) sostenere una fruizione attiva delle aree più vulnerabili da parte della cittadinanza, rafforzando l'animazione territoriale delle comunità locali."
Collega Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Questo è l'emendamento, come dicevo in relazione, per fare in modo che nelle finalità della legge si inserisca, nello specifico, il fatto che noi lavoriamo sul tema della sicurezza urbana integrata, favorendo la fruizione attiva delle aree più vulnerabili da parte della cittadinanza, rafforzando anche l'animazione territoriale delle comunità locali.

PRESIDENTE

Grazie.
Metto in votazione l'emendamento n. B0009. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Articolo 1.
Emendamento n. B0001, pagina 2, presentato dalla consigliera Guarda, articolo 1, comma 01, lettera c-bis), aggiuntivo, che prevede:
All'articolo 1 del progetto di legge n. 236 è aggiunto il seguente comma:
"01. Al comma 1 dell'articolo 3 della legge regionale 7 maggio 2002, n. 9 è inserita la seguente lettera: 'c bis) progetti di prevenzione della devianza minorile attraverso la mediazione culturale e l'educatore di strada'".
Prego, collega Guarda.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Questo è il primo di una serie di emendamenti che intendono aggiungere degli obiettivi da valorizzare nella definizione dei progetti e nell'assegnazione delle risorse. In questo caso, mi rivolgo ad una categoria che è particolarmente sensibile alla necessità di essere accompagnata nella crescita della propria consapevolezza sociale e nel contrasto di quelle che possono essere forme di devianza derivanti dall'abbandono di alcuni territori, dall'abbandono educativo.
Mi riferisco alla prevenzione della devianza minorile. È un aspetto che molte volte abbiamo affrontato, quasi in un contrasto di visioni politiche rispetto alle problematiche legate alle baby gang, piuttosto che rispetto ai temi legati alla criminalità minorile. Credo che la questione debba essere affrontata attraverso interventi che siano svolti da personale qualificato, in questo caso da progetti di mediazione culturale e di educazione di strada, con personalità che siano in grado di affrontare questa tematica nel suo complesso e di poter, quindi, prevenire i fenomeni di devianza.
Ritengo che questo sia un progetto prioritario e auspico in una adesione a questo tipo di iniziative.

PRESIDENTE

Assessore Corazzari, prego.

Ass.re Cristiano CORAZZARI

Grazie, Presidente.
Intervengo ora anche a fronte di tutta la manovra emendativa che è stata presentata, perché, così come l'emendamento di cui si discute, anche altri sollevano tematiche, obiettivi e proposte di azione da parte della legge regionale che sono assolutamente idonee ad essere approfondite e valutate in modo organico.
Per queste ragioni, come Giunta stiamo valutando un aggiornamento, una riforma del testo normativo del 2002, che ormai è particolarmente datato, sia per riallinearlo alle riforme sulla riorganizzazione degli enti locali recentemente portate, sia per valutare l'implementazione dei programmi, dei contenuti e degli obiettivi della legge rispetto alle nuove esigenze in materia di sicurezza integrata che riguardano la nostra comunità veneta.
Quindi, nel dare un parere negativo al voto sull'emendamento in sé e su quelli che verranno, sottolineo l'impegno, da parte della Giunta, di fare una proposta organica che sia poi dopo la sede all'interno della quale portare nella Commissione e nell'Aula la discussione su tutte queste tematiche.

PRESIDENTE

Collega Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Visto che l'Assessore ha risposto a questo emendamento con questa apertura, io sono contenta che gli emendamenti delle minoranze diventino un esempio da perseguire per l'Assessore per la riforma di questa norma.
Mi chiedo, come abbiamo chiesto anche in Ufficio di Presidenza, come mai non siamo arrivati oggi con una riforma organica della legge sulla sicurezza. Noi ci troviamo ad avere i Comuni che faticano su questo tema. Pertanto, invece di fare una minima modifica per dare magari a qualche Comune che immagino abbia chiesto la possibilità di installare una telecamera, riusciamo a fare un lavoro fatto bene e per tempo? Lei si prende l'impegno?
Mi fido, come spesso faccio in quest'Aula, che il testo arriverà. Come minoranze, però, glielo chiederemo, a questo punto, ogni mese. Ogni mese iscriveremo all'ordine del giorno interrogazioni su interrogazioni, fino a che un testo di riforma vero e reale sul tema della sicurezza non arriverà in quest'Aula. Spero che anche i colleghi della maggioranza inizino a parlare del tema della sicurezza in questa maniera, dando ai Comuni qualche fondo in più.
Quindi, non interverrò sugli emendamenti che seguono, tanto li ho spiegati bene in relazione. Però, davvero, vi chiedo se riusciamo a fare un patto dove diciamo che su questo tema la maggioranza porterà presto un testo. Altrimenti saremo costretti a fare delle interpellanze ogni mese per chiedere che un testo di riforma organica sulla sicurezza urbana arrivi in quest'Aula.

PRESIDENTE

Grazie.
Metto in votazione l'emendamento n. B0001. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. B0012, pagina 2 bis, presentato dalla consigliera Guarda, articolo 1, comma 01, lettera e-bis), aggiuntivo, che prevede:
All'articolo 1 del progetto di legge n. 236 è aggiunto il seguente comma:
"01. Al comma 1 dell'articolo 3 della legge regionale 7 maggio 2002, n. 9 è inserita la seguente lettera: e) bis 'attività di progettazione degli spazi pubblici secondo una prospettiva di urbanistica di genere al fine di generare spazi maggiormente inclusivi.'"
Prego, collega Guarda.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Anche questo emendamento si rivolge alla necessità di una valorizzazione degli spazi inclusivi, per far sì che, all'interno di percorsi di approvazione di finanziamenti per progetti, si vada incontro alle progettualità dei Comuni che cominciano realmente a pensare a rendere gli spazi del proprio Comune inclusivi, di conseguenza cercando di evitare quei fenomeni di esclusione sociale, contribuendo, grazie all'organizzazione degli spazi e all'organizzazione della vita di comunità, sia educativa che non, a superare quegli elementi che possono creare esclusione sociale e di conseguenza avvicinare, invece, la criminalità.

PRESIDENTE

Collega Zanoni, prego.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Con una visione sul futuro, credo che questo emendamento sia molto importante, nel senso che ci rendiamo conto come spesso certi fenomeni che vengono riscontrati nelle varie zone di determinati Comuni siano dovuti anche a una progettazione urbanistica veramente sconsiderata, che ha di fatto posto delle basi per determinati fenomeni.
Quindi, se vogliamo contrastare la criminalità, il degrado, il fenomeno che possiamo rilevare anche dalle cronache locali di diffusa delinquenza e marginalità, dobbiamo farlo anche attraverso interventi che guardino agli spazi pubblici. Credo, quindi, che un emendamento del genere dovrebbe trovare sicuramente il favore di quest'Aula, perché vuol dire pensare in grande, pensare al futuro, pensare anche alla progettazione degli spazi pubblici per evitare che accadano fenomeni che già sono in atto nella nostra Regione.

PRESIDENTE

Grazie.
Non vedo altre richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. B0012. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
è chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. B0005, pagina 3, presentato dalla consigliera Ostanel, articolo 1, comma 01, lettera g), aggiuntivo, che prevede:
Prima del comma 1 dell'art. 1 del Progetto di Legge, è aggiunto il seguente comma:
"01. Al comma 1 dell'articolo 3 della legge regionale 7 maggio 2002, n. 9 è aggiunta la seguente lettera 'g) iniziative ed interventi relativamente alla sensibilizzazione per la prevenzione e contrasto alla criminalità organizzata, mafie ed ecomafie.'"
La collega Ostanel lo ha già illustrato precedentemente.
Metto in votazione l'emendamento n. B0005. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. B0006, pagina 4, presentato dalla consigliera Ostanel, articolo 1, comma 01, lettera g), aggiuntivo, che prevede:
Prima del comma 1 dell'art. 1 del Progetto di Legge, è aggiunto il seguente comma:
"01. Al comma 1 dell'articolo 3 della legge regionale 7 maggio 2002, n. 9 è aggiunta la seguente lettera: 'g) iniziative volte alla creazione di patti di collaborazione e vicinanza che coinvolgano singoli cittadini e realtà collettive che condividono l'abitare, il lavorare ed il frequentare un'area limitata di territorio e che, acquisendo comune consapevolezza di problemi e disagi sociali condivisi, giungano ad un accordo sulle modalità di gestione e di possibile soluzione degli stessi, all'insegna della collaborazione, anche con le istituzioni, lo scambio e la reciprocità.'"
La collega Ostanel lo ha già illustrato precedentemente.
Metto in votazione l'emendamento n. B0006. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. B0007, pagina 5, presentato dalla consigliera Ostanel, articolo 1, comma 01, lettera g), aggiuntivo, che prevede:
Prima del comma 1 dell'art. 1 del Progetto di Legge, è aggiunto il seguente comma:
"01. Al comma 1 dell'articolo 3 della legge regionale 7 maggio 2002, n. 9 è aggiunta la seguente lettera: 'g) azioni integrate e progetti pilota, anche realizzate attraverso forme di sussidiarietà orizzontale previste da specifici regolamenti comunali, per potenziare il presidio sociale di aree in disuso e con presenza di marginalità sociale.'"
La collega Ostanel lo ha già illustrato.
Metto in votazione l'emendamento n. B0007. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. B0008, presentato dalla consigliera Ostanel, articolo 1, comma 01, lettera g), aggiuntivo, che prevede:
Prima del comma 1 dell'art. 1 del Progetto di Legge, è aggiunto il seguente comma:
"01. Al comma 1 dell'articolo 3 della legge regionale 7 maggio 2002, n. 9 è aggiunta la seguente lettera: 'g) iniziative di mediazione dei conflitti e riduzione del danno dedicate a prevenire e contrastare le forme di tossicodipendenza e marginalità sociale.'"
Metto in votazione l'emendamento n. B0008. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. B0002, pagina 7, presentato dalla consigliera Guarda, articolo 1, comma 01, aggiuntivo, che prevede:
All'articolo 1 del progetto di legge n. 236 è aggiunto il seguente comma:
"01. Al comma 1 dell'articolo 3 della legge regionale 7 maggio 2002, n. 9 è inserita la seguente lettera:
'f) bis realizzazione della valutazione, di processo e di impatto, rispetto agli interventi di cui alle lettere da a) a f)'".
Collega Guarda, prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Con questo emendamento ammetto che vado proprio a mettere mano al tema affrontato da questo progetto di legge, cercando di ricostruire quell'unione fra il Testo Unico, che è in corso di approvazione all'interno di questo Consiglio, che mira a valorizzare le associazioni fra Comuni e le condivisioni di percorsi, con l'intento, invece, di questa norma, che aumenta la platea di Comuni, derubricando però l'importanza dell'attività associativa.
Per questo motivo, cerchiamo di venire incontro alle esigenze anche espresse in Commissione rispetto, per esempio, ai Comuni montani e a quelli delle zone rurali, con un dimensionamento inferiore ai 5.000 o 3.000 abitanti; cerchiamo di venire incontro alle esigenze che sono state espresse da parte di tutti i territori, senza però dimenticare l'importanza e la sostanza degli interventi, così come erano stati in passato, per celebrare e riorganizzare il sistema territoriale veneto in ottica associativa tra i Comuni.
In questo caso, evidentemente, l'obiettivo di primaria importanza per noi è anche quello di valorizzare l'esigenza di andare incontro, appunto, ai piccoli Comuni, ma anche valorizzare la strategicità degli interventi, estendendolo a tutti i Comuni, anche quelli non organizzati in forma associata, facendo una valutazione basata essenzialmente sulla qualità progettuale, facendo ritornare l'attenzione su di essa.
Questi due erano gli aspetti che, quindi, cercavamo di mediare all'interno di questo emendamento. So che c'è un parere negativo, ma auspico che, nella revisione normativa più complessiva che è stata promessa dall'Assessore e annunciata all'interno di questa discussione, si possa partire da queste osservazioni per costruire un percorso che aiuti a non dimenticare i Comuni più piccoli ma, al contempo, aiuti realmente la gestione relazionale e associativa dei territori.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie.
Non vedo altre richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. B0002. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
È stato depositato l'emendamento n. B0014, che è un emendamento di condivisione trovata in sede di Commissione. Do cinque minuti per eventuali subemendamenti.
Sospendiamo qui i lavori. Alla ripresa chiudiamo con le votazioni. Ne mancano ancora due o tre, ma ci sono gli ordini del giorno, che penso verranno usati per fare interventi da parte di molti Consiglieri. Diamo il tempo ai colleghi di vedere anche questo emendamento.
Riprendiamo i lavori alle ore 14.30 per chiudere il PDL n. 236.
Grazie.
La Seduta è sospesa alle ore 13.01
La Seduta riprende alle ore 14.48
Assume la Presidenza
Il Vicepresidente Nicola Ignazio FINCO
PRESIDENTE
Riprendiamo la seduta del Consiglio.
Siamo sul PDL n. 236. Ci sono alcuni emendamenti.
Emendamento n. B0003 presentato dalla consigliera Guarda, articolo 1, modificativo, che prevede:
All'articolo 1 del progetto di legge n. 236 sono apportate le seguenti modifiche:
"Il comma 1 dell'articolo 1 è così modificato:
"1. La lettera a) del comma 2 dell'articolo 3 della legge regionale 7 maggio 2002, n. 9 , è sostituita dalla seguente: a) unioni di comuni, consorzi di cui all'articolo 6 della legge regionale 27 aprile 2012, n. 18 , comuni convenzionati da almeno 5 anni, con riferimento ai valori demografici di cui alla lettera d), comma 3, dell'articolo 8 della legge regionale 27 aprile 2012, n. 18 "Disciplina dell'esercizio associato di funzioni e servizi comunali";
Il comma 2 dell'articolo 1 è così modificato:
"2. Alla lettera b) del comma 2 dell'articolo 3 della legge regionale 7 maggio 2002, n. 9 , le parole:
"almeno 20.000 abitanti" sono sostituite dalle seguenti: "maggiore di 5.000 abitanti, ovvero di 3.000 abitanti qualora si tratti di comuni in zona montana o parzialmente montana".
Il comma 3 bis, come introdotto dal comma 6 dell'articolo 1 è così modificato:
"3 bis. Al fine di assicurare particolari esigenze operative finalizzate a sostenere e potenziare la sicurezza dei Comuni del Veneto di dimensioni inferiori a quelle previste alla lettera b), comma 2, fermi restando gli obblighi di gestione associata delle funzioni fondamentali previsti dalla disciplina vigente, la Giunta regionale, sentita la competente commissione consiliare, in coerenza a quanto stabilito al comma 3, può individuare eventuali interventi di carattere strategico, prevedendo, altresì, nei limiti della disponibilità del fondo, un contributo per la realizzazione degli stessi, motivando le specifiche esigenze a sostegno della strategicità a rilevanza regionale.".
La collega lo dà per letto.
Metto in votazione l'emendamento n. B0003. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. B0004 presentato dalla consigliera Guarda, articolo 1, comma 3-ter, aggiuntivo che prevede:
All'articolo 1 del progetto di legge n. 236 è aggiunto il seguente comma:
"3 ter. Con specifico riferimento alla dotazione di sistemi tecnologicamente avanzati di controllo visivo telesorveglianza di cui alla lettera e) del comma 1, la Giunta regionale, sentita la competente commissione consiliare, può sostenere processi di preventiva verifica e valutazione periodica, con il necessario coinvolgimento della cittadinanza del comune o dei comuni interessati, attraverso il contributo a studi preliminari nonché di follow-up in ordine alla installazione, implementazione o potenziamento di tali sistemi rispetto alle finalità di cui al comma 1 anche in termini di efficacia."
Prego, collega Guarda.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Con questo emendamento inserisco, nel solco di quanto previsto dall'attuale disciplina regionale in materia di gestione della sicurezza urbana, per sostenere gli Enti ai fini di un'adeguata ponderazione attraverso processi partecipati e democratici di cittadinanza attiva, in ordine all'attivazione di sistemi di videosorveglianza.
In questo senso ho voluto richiamare anche nella descrizione i contenuti della carta per un utilizzo democratico della videosorveglianza – è della Regione del Veneto questa carta – nella parte in cui si auspica, sul tema del ricorso alla videosorveglianza, la realizzazione di una diagnosi preliminare volta a definire in modo obiettivo i fabbisogni locali.
Tale diagnosi, inoltre, deve permettere la valutazione di fattibilità di un progetto di videosorveglianza su un determinato territorio. Deve essere, per quanto possibile, organizzata da un organismo esterno per la realizzazione di valutazioni periodiche che servano in questo strumento da supporto alle decisioni che permettono di rafforzare e modificare il posizionamento di un sistema di videosorveglianza.
Dico questo perché, oggettivamente, in alcuni casi, come ho riferito anche durante la mia relazione, il sistema di videosorveglianza può essere utile, non in tutti i casi. Tuttavia, proprio per fare in modo che siano efficienti ed efficaci la partecipazione democratica, il coinvolgimento dei cittadini nel processo decisionale è un passaggio fondamentale per rendere edotta la cittadinanza delle azioni che un'Amministrazione fa, ma soprattutto dei possibili utilizzi in un percorso condiviso con la comunità per scegliere il percorso e i luoghi dove inserirla per coinvolgere i cittadini perché partecipino attivamente al processo di creazione di una comunità più sicura.
Di fronte a questa situazione, chiedo la possibilità di poter in realtà votare favorevolmente. In caso contrario, comunque, nel percorso di discussione della proposta di modifica di tipo complessivo che è stata preannunciata dall'Assessore, questo sarà un emendamento che continuerò a proporre, così come ho fatto durante l'epoca del bilancio e di altre iniziative legislative.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Non ci sono altre richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. B0004. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Siamo sull'articolo 1.
Non ci sono interventi.
Metto in votazione l'articolo 1.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Ci sono due emendamenti aggiuntivi.
Emendamento n. B0010 presentato dalla consigliera Ostanel, pagina 13, articolo aggiuntivo, aggiuntivo, che prevede:
Art. x – Modifica all'art. 4 della Legge regionale 7 maggio 2002, n. 9 "Interventi regionali per la promozione della legalità e della sicurezza"
1. Dopo il comma 1 dell'articolo 4 della legge regionale 7 maggio 2002, n. 9 , è aggiunto il seguente comma:
"1-bis. La Regione contribuisce altresì al sostegno di progetti innovativi di riuso di spazi commerciali sfitti, come presidio e contrasto alla marginalità sociale.""
Prego, collega Ostanel.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Lo presento perché è arrivato l'assessore Marcato e, come gli ho spiegato prima fuori, questo è un emendamento che prevede di destinare dei finanziamenti al riuso di negozi commerciali sfitti; quindi, è per cercare di legare la sicurezza anche al fatto che ci sono alcuni immobili che sono vuoti e che, se noi riuscissimo a finanziare nell'ambito di questa legge magari ci sarebbe qualche sfitto in meno e un po' di sicurezza in più.

PRESIDENTE

Grazie, collega Ostanel.
Non ci sono altre richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. B0010. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Segniamo a verbale il voto favorevole della collega Guarda.
Emendamento n. B0014, pagina 13 bis, presentato dalla consigliera Guarda, articolo aggiuntivo, aggiuntivo, che prevede:
"Art. X - Introduzione dell'articolo 5bis alla legge regionale 7 maggio 2022, n. 9 "Interventi regionali per la promozione della legalità e della sicurezza"
1. Dopo l'articolo 5 della legge regionale 7 maggio 2022, n. 9 è inserito il seguente:
"Art. 5bis ‒ Clausola valutativa"
1. La Giunta regionale, con decorrenza annuale, trasmette alla competente commissione consiliare una relazione sulle attività svolte e sui risultati raggiunti.".
Lo presenta la collega Ostanel. Prego, collega.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

È un emendamento che credo abbia parere positivo. È corretto? Dovrebbe essere quello della clausola valutativa, che è stato presentato dalla collega Guarda, ma è frutto del ragionamento che abbiamo fatto durante le discussioni, appunto, in Ufficio di Presidenza per cercare di fare in modo che ci sia una valutazione della legge esistente perché, se è vero che abbiamo l'impegno dell'Assessore a una riforma organica della legge sulla sicurezza, valutare quello che abbiamo fatto finora è una condizione base per poter riprogettare la legge in maniera più consona.

PRESIDENTE

Grazie, collega Ostanel.
Metto in votazione l'emendamento n. B0014. Parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Siamo adesso sull'articolo 2. Non ci sono interventi.
Metto in votazione l'articolo 2.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo 3. Non ci sono interventi.
Metto in votazione l'articolo 3.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Siamo agli ordini del giorno.
ODG n. B0011

Ordine del giorno presentato dalla consigliera Baldin relativo a "IMPEGNO AD AUMENTARE I FONDI PER IL MONITORAGGIO ATTRAVERSO IL SISTEMA DI CONTROLLO A DISTANZA DI SITI SENSIBILI" in occasione dell'esame del disegno di legge relativo a "Modifiche alla legge regionale 7 maggio 2002, n. 9 "Interventi regionali per la promozione della legalità e della sicurezza"". (Progetto di legge n. 236) APPROVATO (Deliberazione n. 20/2024)


(N.d.r. – Si riproduce il testo scritto dell'ordine del giorno come presentato)
Il Consiglio regionale del Veneto
Premesso che:
- le sedi sindacali, di partito, associative sono diventate obbiettivi di atti illeciti anche violenti e pericolosi;
- la capillarità del mondo associativo – politico, religioso e sindacale – e del volontariato è una delle eccellenze sociali venete funzionale a respingere induce l'infiltrazione di fenomeni di criminalità organizzata e il radicarsi di concezioni autoritarie, antiscientifiche o integraliste;
- la legge 7 maggio 2002 n. 9 ha finanziato forme di prevenzione di questi illeciti e di promozione della sicurezza anche attraverso progetti di videosorveglianza sotto il controllo della polizia locale;
- la Giunta regionale attraverso la p.d.l.r. n. 236 sceglie di ampliare il numero dei Comuni che potranno partecipare ai bandi;
- il buon funzionamento del controllo del territorio è un utile complemento per le autorità statali preposte all'ordine pubblico, alla sicurezza e alla repressione di fatti di reato.
Considerato che
- il finanziamento per l'esercizio corrente risulta assolutamente insufficiente, tanto più in presenza di un allargamento della platea degli enti locali destinatari, ammontando a un importo di € 700.000 pari a € 100.000 per le 6 Province e per la Città metropolitana di Venezia.
Tutto quanto sopra premesso
invita la Giunta regionale
- a destinare la maggior parte delle risorse disponibili, data l'impossibilità di raggiungere i territori più isolati, nei siti sensibili presenti in tutte le province individuati dal Prefetto coadiuvato dal Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, dunque anche dalle amministrazioni locali;
- ad attivarsi per incrementare per il 2025 le risorse il capitolo 100105 del programma 0302 "Sistema integrato di sicurezza urbana" della missione 03 "Ordine pubblico e Sicurezza" al fine di realizzare un maggior numero di progetti di videosorveglianza.
Prego, collega Baldin.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Grazie, Presidente.
Questo è un ordine del giorno che dovrebbe avere un parere favorevole dell'Assessore ma riformulato in questi termini, ovvero il punto primo dell'invita la Giunta regionale viene eliminato e quindi rimane semplicemente l'impegno ad attivarsi per incrementare i fondi nel bilancio 2025 proprio per la sicurezza urbana nella missione "Ordine pubblico e sicurezza", al fine di realizzare più interventi di progetti di videosorveglianza.
Con questa modifica dovrebbe avere il parere favorevole dell'Assessore, che ringrazio.

PRESIDENTE

Grazie, collega Baldin.
Ci sono richieste di intervento?
Metto in votazione l'ordine del giorno n. B0011.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
ODG n. B0013

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Zanoni, Camani, Luisetto, Zottis, Guarda, Montanariello, Bigon, Baldin e Ostanel relativo a "LA GIUNTA REGIONALE PROVVEDA ALLA COMPLETA ATTUAZIONE DELLA NORMATIVA REGIONALE IN MATERIA DI SICUREZZA". RESPINTO

(N.d.r. – Si riproduce il testo scritto dell'ordine del giorno come presentato)
Il Consiglio regionale
- considerato che l'articolo 3 della legge regionale n. 9/20Q1 prevede che la Regione del Veneto possa finanziare una ampia gamma di interventi, tra i quali: la creazione di sistemi locali unificati per la vigilanza e la sicurezza nei quartieri; il miglioramento tecnologico e organizzativo delle forze di polizia locali; attività preventive e di supporto per proteggere i gruppi più vulnerabili dai crimini e dai pericoli per la sicurezza personale; azioni contro l'usura, i crimini contro la proprietà, la diffusione di droghe e alcolismo e per promuovere la sicurezza stradale; l'implementazione di sistemi di videosorveglianza avanzati e servizi per la sicurezza informatica e rapido soccorso; progetti per il recupero e la valorizzazione di aree a rischio e immobili abbandonati, inclusa la valutazione dell'impatto sulla sicurezza;
- preso atto che di tali interventi solo alcuni sono effettivamente attuati e, in particolare: il ripristino e implementazione di sistemi di videosorveglianza per renderli interoperabili con norme nazionali specifiche; l'approntamento o miglioramento di sistemi tecnologici per il controllo visivo e la sicurezza nelle centrali operative uniche della polizia locale, con interoperabilità con centrali nazionali; l'acquisto di mezzi mobili, cartelli di segnaletica per zone di controllo di vicinato e strumenti operativi per la Polizia Locale;
- preso altresì atto che gli stanziamenti su tale articolo sono in storica diminuzione, passando da oltre 1,5 milioni di euro nel 2018 ai 700.000 del 2024 (capitolo 100105);
- considerato altresì che anche altre leggi di settore, come la Ir 24/2020 "Normativa regionale in materia di polizia locale e politiche di sicurezza" e la Ir 48/2012 recante "Misure per l'attuazione coordinata delle politiche regionali a favore della prevenzione del crimine organizzato e mafioso, della corruzione nonché per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile" risultano parzialmente inattuale ed esibiscono altresì una tendenza decrescente nello stanziamento di risorse;
impegna la Giunta regionale
a dare piena attuazione alla normativa regionale di settore, provvedendo, già in fase di redazione del Documento di Economia e Finanza Regionale, alla pianificazione di interventi che vadano in tale direziono nonché al loro adeguato finanziamento.
Collega Zanoni, prego.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Io credo sia bene vedere i contenuti di questo nostro ordine del giorno, che è stato sottoscritto da tutti i componenti della minoranza.
Considerato che l'articolo 3 della legge regionale n. 9/2023 prevede che la Regione Veneto possa finanziare un'ampia gamma di interventi, tra i quali la creazione di sistemi locali unificati per la vigilanza e la sicurezza nei quartieri, il miglioramento tecnologico e organizzativo delle forze di Polizia locali, attività preventive e di supporto per proteggere i gruppi più vulnerabili dai crimini e dai pericoli per la sicurezza personale, azioni contro l'usura, i crimini contro la proprietà, la diffusione di droghe e alcolismo e per promuovere la sicurezza stradale, l'implementazione dei sistemi di videosorveglianza avanzata e i servizi per la sicurezza informatica e rapido soccorso, progetti per il recupero e la valorizzazione di aree a rischio e immobili abbandonati, inclusa la valutazione dell'impatto sulla sicurezza.
Preso atto che di tali interventi solo alcuni sono stati effettivamente attuati e in particolare: il ripristino e implementazione dei sistemi di videosorveglianza per renderli interoperabili con norme nazionali specifiche, l'approntamento o il miglioramento dei sistemi tecnologici per il controllo visivo e la sicurezza nelle centrali operative uniche della Polizia locale, l'acquisto dei mezzi mobili, cartelli di segnaletica per zone di controllo di vicinato e strumenti operativi per la Polizia locale.
Preso atto altresì che gli stanziamenti su tale articolo sono stati in storica diminuzione, passando da oltre 1,5 milioni di euro del 2018 fino a 700.000 euro del 2024. Il capitolo, per chi è curioso, è il 100105.
Considerato altresì che anche altre leggi di settore, come la legge n. 24/2020 "Normativa regionale in materia di Polizia locale e politiche di sicurezza" e la n. 48/2012 recante "Misure per l'attuazione coordinata delle politiche regionali a favore della prevenzione del crimine organizzato e mafioso, della corruzione nonché per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile", risultano parzialmente inattuate ed esibiscono altresì una tendenza decrescente nello stanziamento di risorse, impegna la Giunta regionale a dare piena attuazione alla normativa regionale di settore, provvedendo, già in fase di redazione del Documento di economia e finanza regionale, alla pianificazione di interventi che vadano in tale direzione, nonché al loro adeguato finanziamento.
Questo è l'ordine del giorno.
Volevo ricordare in proposito che, purtroppo, dobbiamo registrare, per quanto riguarda la legge n. 48 che citiamo in questo ordine del giorno, una diminuzione costante negli anni del finanziamento. Nel 2018 avevate messo a bilancio 170.000 euro, nel 2021 140.000 euro, nel 2022 115.000 euro, per finire con 77.500 euro nel 2024.
Per quanto riguarda, invece, la legge in discussione oggi, che va a modificare la legge n. 9/2002, nel 2018 avevamo messo 1.550.000 euro, nel 2020 1.400.000 euro, nel 2021 1.300.000 euro, nel 2022 850.000 euro, per arrivare nel 2024 a 700.000 euro.
Colleghi, questo ordine del giorno serve a ricordare che i contenuti della legge sono condivisibili.
Le modifiche, magari anche, perché andiamo ad ampliare gli utenti, ovvero i Comuni che possono richiedere e partecipare a questi bandi. Il problema è che, se a parità di torta aumentiamo i commensali, resta veramente poco. Se poi quella torta viene diminuita di anno in anno sempre di più, mi resta un pasticcino e con un pasticcino che ne visione fare? Che divisioni vuoi fare con un pasticcino?
Signori, almeno votate questo ordine del giorno per un minimo di aspettative nel prossimo DEFR.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Non vedo richieste di interventi.
Metto in votazione l'ordine del giorno n. B0013.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Ci sono dichiarazioni di voto? Non vedo richieste.
Collega Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Il voto sarà negativo su questo progetto di legge. L'ho già spiegato in relazione durante l'intervento. La cosa che però ci tengo a ricordare all'assessore Corazzari è che – e gliel'ho già detto, insomma, nell'intervento precedente – noi abbiamo fatto una serie di emendamenti che potevano già oggi migliorare una legge che, invece, non funziona per dotazione economica, non funziona per interpretazione del tema della sicurezza. Avremmo avuto oggi l'opportunità invece di portare non solo un emendamento, ma di portarne ben altri. Questo non è stato fatto. Non si è voluto prendere in carico la domanda che tanti Sindaci fanno di avere più risorse per gestire la sicurezza, non solo attraverso l'installazione di alcune telecamere, ma anche come potenziamento del presidio sociale dei territori, la possibilità di ridare vita ad alcune vie attraverso il riuso dei negozi sfitti, il fatto che si possano fare patti di collaborazione con le comunità, come si fa in alcune città, i patti di vicinato, che permettono di lavorare sull'animazione del territorio e in particolare sul fatto che questa norma, se vogliamo davvero che lavori sulla sicurezza, invece dei fondi che ha, dovremmo garantirgli i fondi che altre Regioni, invece, garantiscono.
Il voto è contrario perché io non capisco nel momento in cui noi arriviamo in Aula e dedichiamo ore alla discussione di un progetto di legge di questo tipo da parte della Giunta. Era la stessa Giunta che poteva invece farsi portavoce e portatrice di una riforma organica. Io voglio fidarmi. Come ho detto prima, glielo chiederemo a questo punto ogni mese. Ma ho qualche dubbio che, se la Giunta non l'abbia fatto finora, arrivi presto una riforma organica della legge. Ad oggi il voto deve essere negativo perché non si sono volute prendere in considerazione le reali necessità che i nostri Comuni hanno, cioè di avere una dotazione economica sensata e non due spiccioli, il fatto di poter fare dei progetti come quelli che prima ho presentato di altre Regioni, che veramente si leggono e si trovano on line e sono anche fonte di ispirazione, appunto, per gli emendamenti che si possono fare. Insomma, è un lavoro che si sarebbe potuto fare oggi, e spero si farà nei prossimi mesi, ma ad oggi questa norma rimane assolutamente monca. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Consigliere Zanoni, prego.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
La normativa attualmente in vigore è una normativa importante perché prevede una serie di azioni utili al presidio del territorio e al contrasto dell'illegalità. Abbiamo ripetuto più volte che non è finanziata, è poco finanziata ed è stata nel tempo parzialmente finanziata e pure in maniera insufficiente.
La modifica di oggi consente a una platea maggiore di partecipare ai bandi e di ottenere questi fondi; quindi, cresciamo il numero di Comuni e di Sindaci che possono avvalersi di questa norma. La cosa è positiva per sé stessa. Non è positivo il fatto che non c'è un impegno da parte della Giunta di porre attenzione a questa norma affinché sia finanziata a dovere. È un'occasione persa anche per quanto riguarda gli emendamenti proposti per migliorarla. Abbiamo una norma che prevede cose importanti, ma non è finanziata come si deve e, nello storico, ripeto, è stata finanziata sempre meno.
L'auspicio è che un giorno venga riconosciuta l'importanza di questa normativa, che attualmente non è riconosciuta, evidentemente, se è poco finanziata, e pertanto annunciamo il nostro voto di astensione come Gruppo del Partito Democratico.

PRESIDENTE

Collega Guarda, prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Invece il voto di Europa Verde non potrà essere favorevole perché il progetto di legge non è in linea con quanto è stato definito all'interno della legge n. 18/2012 sulla disciplina delle gestioni associate, né con la stessa legge regionale del 2020, la n. 24, sulla disciplina della Polizia locale e delle politiche di sicurezza.
Piuttosto la Giunta regionale dovrebbe prevedere un'abrogazione della legge n. 9/2020 e implementare l'applicazione della legge regionale n. 24/2020 . Speriamo, quindi, che questi suggerimenti siano accolti e spero inoltre vivamente, come ho detto nella relazione, che le politiche di sicurezza, che vanno oltre alle politiche di prevenzione situazionali con le telecamere, siano messe in pratica, dando voce e spazio a tutte le lettere che sono contenute all'interno degli impegni di sostegno di progetto, andando ad incidere attraverso politiche di prevenzione sociale e politiche sulle cause determinanti. Soprattutto concludo dicendo che probabilmente non sarebbe nemmeno necessaria una riforma organica, ma c'è la necessità di implementare gli atti attuativi della legge regionale n. 24/2020 .
Andiamo al voto, che, per quanto mi riguarda, sarà contrario.

PRESIDENTE

Collega Giacomin, prego.

Stefano GIACOMIN (Zaia Presidente)

Grazie, Presidente.
Credo che la maggioranza voterà favorevolmente su questa proposta di legge, che mira ad affrontare essenzialmente un allargamento della possibilità di alcuni Comuni, circa novantacinque, di approfittare di preziosi finanziamenti regionali.
Devo, però, ringraziare anche molti dei componenti della minoranza che hanno, con il loro apporto, arricchito la discussione; discussione che, come ha ben precisato l'Assessore, dovrà essere rimandata a un momento organico successivo, dove dovremo affrontare vari aspetti che riguardano la sicurezza. In questo progetto, per esempio, si sono affrontati dei numeri. Non dimentichiamo che rimangono escluse, per esempio, alcune realtà che, pur avendo fatto un prezioso lavoro di avvicinamento, ricordo che ci sono Comuni che sono andati magari a fusione, malgrado anche il difficile e complicato processo di fusione, ancora non raggiungono i fatidici 10.000 abitanti a cui questa norma si rivolge.
Pertanto, credo che sarà sicuramente utile un approfondimento organico complessivo ed è comunque utile dare una risposta positiva in questa occasione. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega Giacomin.
Non vedo altre richieste di intervento.
Metto in votazione il progetto di legge n. 236, come emendato.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PUNTO
7



PROPOSTA DI LEGGE D'INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI FINCO, BARBISAN, CAVINATO, CECCHETTO, CORSI, DOLFIN, MAINO, PAN, RIZZOTTO, SANDONÀ, VIANELLO, GIACOMIN, SCATTO, CESTARO, FAVERO, CESTARI, RAZZOLINI, PAVANETTO, SORANZO E PICCININI RELATIVA A "ISTITUZIONE DELL'ELENCO REGIONALE DELLE SCUOLE DI MUSICA". (PROGETTO DI LEGGE N. 228) APPROVATO (DELIBERAZIONE LEGISLATIVA N. 8/2024)

Relazione della SESTA Commissione Consiliare.
Relatore: Consigliere Finco
Correlatrice: Consigliera Ostanel

PRESIDENTE

Passiamo al punto successivo, progetto di legge n. 228.
Visto che il progetto di legge è mio, chiedo alla collega Zottis di sostituirmi.
Assume la Presidenza
La Vicepresidente Francesca ZOTTIS

PRESIDENTE

Progetto di legge regionale n. 228, di iniziativa del consigliere Finco e altri.
Consigliere Finco, prego.

Nicola Ignazio FINCO (Liga Veneta per Salvini Premier)

Grazie, Presidente.
Sarò molto breve, visto che il progetto di legge consta di pochi articoli, 4 articoli. Parto con il ringraziare innanzitutto i tanti colleghi della Sesta Commissione e la Presidente che hanno sottoscritto il provvedimento e l'hanno anche condiviso.
È un semplice testo che però va a dare attuazione al DPR n. 217/1986 che riguarda il Testo unico delle imposte sui redditi, in particolar modo con l'entrata in vigore della modifica attuata nel 2019, si è inserita la fattispecie, nell'elenco contenuto nell'articolo 15, comma 1, e precisamente la lettera e quater), che contempla tra gli oneri detraibili le spese per un importo non superiore a 1.000 euro, sostenuta dai contribuenti con reddito complessivo non superiore a 36.000 euro per l'iscrizione annuale e l'abbonamento dei ragazzi di età compresa tra i 5 e i 18 anni ai conservatori di musica, alle istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica, legalmente riconosciute ai sensi della legge del 21 dicembre 1999, n. 508, inoltre, a tutte le scuole di musica iscritte nei registri regionali, nonché a cori, bande e scuole di musica riconosciuti da una Pubblica Amministrazione per lo studio e la pratica della musica.
Noi andiamo sostanzialmente a istituire questo elenco regionale delle scuole di musica, che darà la possibilità quindi alle famiglie di questi ragazzi di poter detrarre ogni anno il 19% di quelle che sono le spese per questo tipo di attività.
Oggi le scuole di musica non fanno solamente un'operazione che è quella di avvicinare i ragazzi alla passione per l'arte musicale e per gli strumenti musicali, ma soprattutto oggi hanno un ruolo anche come doposcuola, come centri estivi e sempre più permettono anche alle famiglie di dare una formazione particolare ai ragazzi nel doposcuola, avvicinandoli degli strumenti musicali, in modo da far capire anche qual è la bellezza del suono, della musica, ma soprattutto avvicinandoli sempre più a questo mondo. Le varie associazioni che sono presenti in Veneto stanno crescendo notevolmente e proprio da loro è nata la richiesta di presentare questa semplice proposta di legge, che, vista anche la sottoscrizione di diversi colleghi, sarà, penso e spero approvata all'unanimità.
Viene praticamente demandato alla Giunta il compito di individuare i criteri. Abbiamo stanziato inoltre 5.000 euro per i prossimi due anni per l'acquisto del software e per l'aggiornamento della parte informatica, che poi andrà a contenere tutti i dati di queste realtà presenti sul territorio veneto. è quindi un semplice progetto di legge, ma che sicuramente andrà incontro alle esigenze di diverse famiglie del nostro territorio, che hanno deciso di avvicinare i propri figli alla musica e alle scuole di musica, facendo accrescere anche da un punto di vista culturale il nostro territorio regionale.

PRESIDENTE

Grazie, Consigliere.
La parola alla correlatrice, la consigliera Ostanel. Prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Stiamo andando oggi a votare un progetto di legge interessante, che fa capire però quanto siamo indietro in questa Regione rispetto a vari temi del settore culturale. La legge è volta al recepimento di un DPR del 1986. Nel 1986 io avevo tre anni, quindi, sostanzialmente, questa Regione è indietro di 40 e rotti anni nel momento in cui andiamo oggi a recepire un DPR del 12 dicembre 1986, che, come ha detto il collega Finco, consente la deducibilità delle spese di importo non superiore a 1.000 euro sostenute da contribuenti con reddito complessivo non superiore a 36.000 euro per l'iscrizione annuale e l'abbonamento di ragazzi di età compresa tra i 15 e i 18 anni a conservatori, ad AFAM, quindi scuole di musica, iscritte nei registri regionali nonché a cori, bande e scuole di musica riconosciuti da una pubblica amministrazione per lo studio e la pratica della musica.
Dico questo perché l'obiettivo del progetto di legge di oggi è quello di creare questo registro. Dal 1986 ad oggi, alla Regione del Veneto, a nessuna delle persone sedute qui e in particolare, devo dirlo, all'Assessore o agli Assessori che dal 1986 si sono susseguiti, e all'ultimo, quello che abbiamo visto prima in Aula, ma che adesso è uscito, l'assessore Corazzari, è venuto mai in mente di poter fare, con una semplice delibera di Giunta, quello che oggi stiamo facendo in questo Consiglio regionale, votando un progetto di legge che ha una norma finanziaria di 5.000 euro.
Mi chiedo davvero se questo è il metro che la Giunta regionale del Veneto dà alla cultura e in particolare alla cultura musicale, cioè, avere un progetto di legge meritevole del collega Finco che con 5.000 euro chiede di istituire un registro regionale per intervenire su questo tema. È ovvio, lo avremmo potuto fare tutti, e io ringrazio il collega Finco, ma è un tema che io credo, come hanno fatto altre Regioni, dovrebbe stare dentro, invece, a una visione della Giunta, in particolare di chi ha la delega alla cultura, ma non solo, perché ci sono altre Regioni che questo fanno.
Di nuovo faccio l'esempio della solita Regione che ho citato anche prima per l'altra norma, l'Emilia-Romagna, che nel 2022 per le scuole di musica riconosciute ha stanziato 1.700.000 euro solo per progetti di musica d'insieme, quindi musica generale, a beneficio di circa ottanta scuole di musica e quindi 7.000 studenti.
In Veneto, invece, dal 1986 dobbiamo ancora fare il registro. Questa è la realtà dei fatti. Questa è la verità che dobbiamo spiegare alle persone fuori di qui, alle scuole di musica che giustamente hanno sollecitato un intervento, ma che oggi noi andiamo a fare in ritardo.
Lo dico anche al collega Finco, e credo che sarà d'accordo con me. Oggi noi andiamo a istituire il registro. Riusciamo a fare in modo, se voteremo ovviamente favorevolmente, che le spese non superiori ai 1.000 euro sostenute dai contribuenti siano deducibili; quindi, promuoviamo la possibilità di alcune famiglie di iscrivere i loro figli, perché la spesa è deducibile, alle scuole di musica.
Bene, ma – questa è la domanda che vorrei farle e su cui mi piacerebbe che fossimo anche sinceri – le scuole di musica non le hanno detto che se avessero la sede in un'altra Regione questo registro sarebbe stato istituito da tanto tempo e avrebbero delle leggi organiche, una programmazione organica dove quel registro delle scuole di musica è già previsto da una legge che, ad esempio, ha dentro 6,5 milioni di euro l'anno di dotazione per finanziarle e per fare in modo che queste scuole diventino, come lei ha detto in Commissione, luoghi di aggregazione, veri centri civici che, oltre a fare musica, lasciano la possibilità alle famiglie, anche nei Comuni più piccoli, di avere un luogo dove lasciare i figli e i loro bambini? Perché di questo stiamo parlando.
Nel momento in cui noi oggi andiamo a votare questa norma, stiamo facendo un passo che doveva essere fatto da tanti anni, ma speriamo che finalmente un giorno accada che questa Regione riconosca, invece, il valore culturale in particolare del settore musicale, ma non solo, facendo una legge di ampio respiro che, a partire dalla Legge "Cultura" che abbiamo già votato, possa aggiungere una parte, che è quella dedicata in particolare alle scuole di musica. Oggi siamo qui a parlare di questo tema e, al di là del registro che stiamo votando con l'importo appunto di 5.000 euro, mi interessava portare anche alcuni dati riferiti all'Italia. L'area musicale o coreutica del settore di cui stiamo discutendo oggi, in Italia è costituita da conservatori di musica statali e dagli istituti superiori di studi musicali non statali. In cinque anni i conservatori di musica hanno perso il 40% degli iscritti in Italia: il loro numero, più o meno, nel 2016/2017 sfiorava le 40.000 unità e nel 2022 in realtà si sono ridotte a 24.000. Cioè, il dato che noi andiamo a vedere rispetto all'oggetto di cui oggi ci stiamo occupando è il fatto che è un settore in crisi, che perde il 44% degli iscritti in cinque anni e che passa da 6.600 iscritti a 3.700 nel 2022. Abbiamo un problema nelle scuole di musica. Non basterà dedurre le spese per permettere a questi luoghi di ritornare ad essere i luoghi che erano un po' di anni fa. Secondo le ricerche che sono state fatte, il motivo è il fatto che i giovani trovano poco lavoro nel momento in cui escono da questo tipo di istituti e, quindi, quasi il 35% di loro trova lavoro in un ambito diverso.
Cosa dobbiamo dire se vogliamo davvero investire su questo settore? Dobbiamo fare in modo che la Regione sia incentivante di un settore musicale e di un mondo dove le scuole di musica, di cui oggi stiamo discutendo per dargli almeno la deducibilità, possano davvero essere un luogo dove qualcuno va a formarsi per poi essere assunto, come abbiamo visto, in enti importanti. Siamo andati in visita alla Fenice, non a caso, io credo, per vedere che c'è un mondo di persone e di lavoratori. Però se noi, come Regione, non incentiviamo quel settore esattamente come fosse un settore economico qualunque, ma ci limitiamo a incentivare solo altri settori e lo facciamo anche troppo poco, noi non avremmo mai delle scuole di musica sostenute, come ad esempio viene fatto in Emilia-Romagna con, come dicevo prima, all'anno 6,5 milioni di euro. Qui non è neanche la dotazione che mettiamo nella Legge "Cultura", è molto meno di così. Siamo a questo punto.
A me interessa davvero nelle relazioni e nei miei interventi dire la verità. Voterò favorevolmente all'istituzione di un registro che manca dal 1986, ma nel momento in cui qui dentro non ci facciamo tutti un esame di coscienza, a partire dall'Assessore, e diciamo che il settore culturale è un settore su cui investire, allora noi continueremo a fare piccoli interventi tampone, di cui spesso mi trovo a discutere in quest'Aula, su cui possiamo anche essere d'accordo, ma dove non staremmo facendo il lavoro che invece qui fuori ci chiedono, cioè le scuole di musica ci chiedono sicuramente di avere la deducibilità, ma ci chiedono anche – e io ne sono sicura – di avere un supporto per permettere di diventare davvero delle scuole che formano per dare la possibilità ai ragazzi e alle ragazze di entrare in un comparto produttivo, che è quello culturale, che noi dovremmo incentivare.
Finché il Veneto non farà questo noi non riusciremo ad avere delle scuole di musica che possono lavorare con dignità, perché quello che accade è che, per ristrettezza di fondi e ovviamente anche perché ci sono sempre meno iscritti, sono le stesse scuole ad essere in crisi.
Invece io sogno una Regione che possa davvero, in tutti i settori culturali, in particolare da questo che oggi il collega Finco ha portato in quest'Aula, essere incentivante e non bloccante.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, Consigliera.
Consigliere Finco, prego.

Nicola Ignazio FINCO (Liga Veneta per Salvini Premier)

Solo per alcune precisazioni visto l'intervento della collega Ostanel. Innanzitutto, le spese sono detraibili e non deducibili e poi dobbiamo ricordare che la Regione del Veneto non è in ritardo dal 1986, perché la cosa è fattibile grazie alla modifica introdotta nel 2019, con la legge n. 160/2019, che ha previsto anche per questo tipo di realtà sul territorio di poter applicare la detraibilità. Non siamo in ritardo dall'1986 e ci siamo svegliati oggi, ma è dal 2019 che lo Stato dà questa possibilità per le scuole di musica presenti sul territorio regionale e quindi chiede alle Regioni di istituire questo albo. Volevo fare questa precisazione, perché non vorrei mai che passasse il messaggio che siamo indietro di 37 anni nell'applicare una normativa dello Stato. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie.
Non vedo altri interventi.
Dichiaro chiusa la discussione generale.
Adesso sospendiamo per l'analisi dell'emendamento depositato. Se vogliamo, possiamo rimanere in Aula, tanto ricominciamo subito.
La Seduta è sospesa alle ore 15.26
La Seduta riprende alle ore 15.26

PRESIDENTE

Riprendiamo i lavori.
Iniziamo dall'articolo 1.
Apro la discussione sull'articolo 1. Non ci sono interventi.
Metto in votazione l'articolo 1.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo all'articolo 2.
È stato presentato un emendamento dalla consigliera Baldin.
Consigliera, prego.
Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)
Presidente, lo ritiro.
PRESIDENTE
L'emendamento è stato ritirato.
Passiamo all'articolo 2. Non ci sono interventi.
Metto in votazione l'articolo 2.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo 3 "Norma finanziaria".
Non vedo interventi.
Metto in votazione l'articolo 3.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo 4.
Metto in votazione l'articolo 4.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Per dichiarazione di voto, do la parola al consigliere Soranzo.

Enoch SORANZO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Grazie, Presidente.
A nome del Gruppo di Fratelli d'Italia noi dichiariamo ovviamente la nostra convinzione e, dopo averlo sottoscritto, ribadiamo il sostegno a questo progetto di legge. Ringraziamo tutti coloro che hanno lavorato, anche il relatore, per questo tipo di proposta. Vorremmo, però, anche ricordare, proprio alla luce anche di alcuni interventi che abbiamo sentito, che è vero che questo è un settore specifico, che è vero che vive una crisi importante, perché ha visto i dati che riportava la collega Ostanel dal 2022 pubblicati dal Ministero, con di fatto quasi un arretramento delle iscrizioni di circa il 50%, da 40.000 a 24.000 unità.
È vero che è un'istituzione tra le più importanti, che unisce la formazione e lo spettacolo, che è una relazione fondamentale per la crescita del nostro patrimonio culturale, che ha visto sempre l'Italia, il nostro Paese e anche la nostra Regione con un ruolo importante. Abbiamo voluto sottoscrivere e sostenere questo progetto di legge del relatore che l'ha proposta proprio perché crediamo che sia uno – quello della cultura, dello spettacolo e soprattutto della musica – tra i valori sociali più formativi, uno strumento assolutamente di aggregazione, di inclusione sociale sicuramente importante, una manifestazione di espressione artistica, una promozione culturale e uno sviluppo economico che, anche con questo progetto di legge, possa trovare – seppur è un inizio – un contributo a un settore specifico che ha da sempre distinto non solo la nostra Regione, ma il nostro Paese.
Per questo noi voteremo convintamente e crediamo che questo tipo di proposta sia l'inizio di un percorso lungo e sicuramente proficuo. Grazie.

PRESIDENTE

Capogruppo Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Collega Finco, dal 1986 al 2019. Arriviamo al 2024 con un registro. Questa è la tabella di marcia di una Regione che è eccellente, che corre, che è perfetta, che ha tutto quello che ci raccontiamo nei documenti di programmazione. Cerchiamo di raccontare la verità a chi sta qui fuori. Il registro, per carità, lo voto e voto a favore di questo progetto di legge. Penso che sia un'idea buona quella di dotarci finalmente di un registro delle scuole di musica e di avere 5.000 euro per pagare qualcuno che possa fare una piattaforma per metterle in condivisione.
Okay. Ma riusciamo qui dentro a fare un ragionamento rispetto ai dati che provavo a portare del fatto che abbiamo un intero comparto, che è quello delle scuole di musica, in difficoltà, anche perché non solo il Governo attuale, ma anche i precedenti non hanno capito che la cultura, in questa Nazione, è un valore, un asset? Allora o noi iniziamo a ragionare davvero – e lo dirò ad ogni intervento in quest'Aula dove potrò intervenire su questo tema – che bisogna occuparsi della cultura come un ambito che può dare lavoro, oppure le scuole di musica, anche se noi le mettiamo in un registro, anche se gli permettiamo di avere le spese detraibili, rimarranno in crisi: rimarranno in crisi le scuole, chi ci lavora dentro, i ragazzi che hanno una passione, che vanno giustamente a seguirla e che poi, nel momento in cui escono da quelle scuole, non hanno un mercato che li può assumere.
Riusciamo a fare un ragionamento invece che in questa Regione, ma in particolare all'interno del nostro Stato, abbiamo un asset fondamentale che è il valore culturale che questo territorio può far emergere? Abbiamo qui degli istituti culturali dove davvero, se noi investiamo in una formazione adeguata e sosteniamo come fanno altre Regioni le scuole di musica, riusciamo davvero invece a creare un sistema diverso. Se riusciamo a investire sul sistema culturale, riusciremo ad avere più eventi e più luoghi dove i ragazzi che vengono formati potranno andare a lavorare. Questo è il ragionamento che noi dobbiamo fare. Se la Giunta ha voglia di farlo, bene, sennò noi continueremo ad ogni intervento possibile a ricordare che questo deve essere fatto.

PRESIDENTE

Grazie, Consigliera.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione il progetto di legge n. 228.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva all'unanimità.
PUNTO
8



RISOLUZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI GUARDA, BALDIN, LORENZONI E OSTANEL RELATIVA A "IL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO ESPRIME ADESIONE AL MANIFESTO PER L'URGENTE MESSA AL BANDO DEI PFAS: #BanPFAS". (RISOLUZIONE N. 79) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 21/2024)

PRESIDENTE

Passiamo alla risoluzione n. 79 presentata dalla consigliera Guarda ed altri.
Consigliera Guarda, prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Questa è una risoluzione che ho presentato ancora nel 2022 a seguito della presentazione da parte di numerose organizzazioni della società civile europea, tra le quali alcune italiane, come Isde, Greenpeace, Pfas.land, che agiscono proprio anche nel nostro territorio. Sono realtà associative che rappresentano l'interesse pubblico nei settori della salute e dell'ambiente, che stanno sollecitando l'azione politica a livello europeo, nazionale e locale per contrastare le contaminazioni delle risorse naturali, quindi aria, suolo e acqua, dalle sostanze chimiche eterne chiamate perfluoroalchilici.
In Veneto questo inquinamento lo conosciamo, o perlomeno lo dovremmo conoscere, molto bene, dato che dal 2013 siamo interessati dalla scoperta di un inquinamento di gravissima entità. Si parla del più grande da un punto di vista di numero di cittadini coinvolti e di superficie coinvolta, compresa, appunto, la gravità dell'estensione della seconda falda d'Europa che, anche dai gestori del servizio idrico ci viene confermato, è stata resa praticamente inutilizzabile, se non a seguito di importanti e costosi percorsi di decontaminazione e di potabilizzazione.
All'interno di questo percorso di sollecitazione politica le associazioni della società civile europee hanno proposto a tutti i Paesi che compongono l'Unione europea di aderire a un manifesto insieme a tutta la società civile; un manifesto per l'urgente messa al bando dei perfluoroalchilici, per smettere di aggravare l'inquinamento da PFAS con l'eliminazione graduale di tutti i PFAS utilizzati nei prodotti di consumo, ad esempio imballaggi alimentari, cosmetici, abbigliamento, nell'Unione europea entro il 2025, la completa eliminazione di tutti i PFAS prodotti e utilizzati nell'UE entro il 2030. Ciò è possibile attraverso la restrizione dell'intero gruppo dei PFAS ai sensi del Regolamento europeo delle sostanze chimiche (REACH), affrontando poi il problema dell'inquinamento da PFAS esistente, esortando tutti i Governi dell'UE a sviluppare un piano rapido ed efficiente per la decontaminazione dei suoli, delle acque potabili e non, delle comunità colpite stanziando dei fondi sufficienti per progetti di bonifica.
Questo per tutelare non soltanto la salute umana, ma anche la qualità e il valore economico delle produzioni locali sia artigianali che soprattutto alimentari, che in questo caso sono le prime vittime della contaminazione che deriva da diversi fattori. Non è interessato in Veneto soltanto chi vive nella zona rossa e nella zona arancio, ma è interessato in Veneto anche chi vive vicino agli aeroporti, alle basi militari, agli inceneritori, chi vive nei territori che sono stati trattati con fanghi o gessi di defecazione, che sono derivanti da produzioni che utilizzano i perfluoroalchilici.
Alla luce di questo, in questa lunga mozione, ho voluto condividere con voi un obiettivo: quello di fare in modo che la Regione del Veneto aderisca a sostegno delle richieste formulate attraverso il manifesto per bandire i PFAS, di smettere di aggravare l'inquinamento da PFAS e di affrontare il problema dell'inquinamento esistente per le motivazioni nel manifesto contenute e come sopra riportate; a esortare, attraverso la Regione del Veneto, anche il Parlamento e il Governo della Repubblica italiana, nonché il Parlamento europeo e la Commissione europea ad attivarsi per fare proprie le istanze richieste di messa al bando dei PFAS; di trasferire quindi questo atto, questa risoluzione, al Parlamento, al Governo nonché al Parlamento europeo e alla Commissione europea.
Questo anche in preparazione di importantissimi momenti di discussione che ci saranno proprio nella prossima legislatura europea e che riguardano l'azione di proposta di revisione della normativa REACH per quanto riguarda i perfluoroalchilici avanzata da cinque Stati europei, cinque Stati che sono tutti interessati da dei siti contaminati da perfluoroalchilici, cinque Stati in cui purtroppo non figura l'Italia, nonostante abbia l'episodio, il caso di più grave contaminazione per estensione e per gravità di conseguenze anche da un punto di vista sanitario.
è importante che quindi in questi dieci anni di attesa le richieste che abbiamo avanzato alla Regione del Veneto in parte siano state recepite. Ci attendono anni di grande lavoro, specie per quanto riguarda agricoltura e gestione dei rifiuti. E qui concludo. Oggi, però, c'è anche un'altra gara, un'altra grande partita, che è quella europea, perché senza un intervento di revisione della normativa REACH, senza l'adesione alle richieste del manifesto #BANPFAS, non riusciremo a risolvere questo annoso problema.
Assume la Presidenza
Il Vicepresidente Nicola Ignazio FINCO

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Consigliera Baldin, prego.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Grazie, Presidente.
Intervengo a sostegno della risoluzione della collega, che ho sottoscritto anch'io e credo che l'intero Consiglio regionale debba sostenere questa risoluzione che è importantissima. Ha all'interno dei concetti chiave per il nostro stesso futuro e la nostra salute. Dovremmo ormai averlo capito che di inquinamento si muore. Credo che non solo il Veneto debba fare la propria parte in questa sfida ai PFAS, ma anche il Parlamento italiano, l'Europa, come ha citato giustamente la consigliera Guarda, che da sempre ci mette in allerta di fronte a questi pericoli per la nostra salute.
Abbiamo purtroppo un territorio devastato dall'inquinamento, non solo di tipo atmosferico, legato in parte alla morfologia della nostra Regione, ma anche dallo sfruttamento intensivo, dall'inquinamento domestico di tipo veicolare e da tutte queste fonti vanno veramente a nuocere quella che è la nostra vita quotidiana, la nostra salute e integrità.
Da questo punto di vista mi sento di sottolineare, appunto, gli aspetti importanti citati nella risoluzione, di aderire a questo manifesto che ci viene portato da medici e da persone esperte di queste tematiche, non da ciarlatani e di farli propri, di capirli a fondo e portarli avanti nelle sedi opportune.
Credo sia un impegno che dobbiamo prendere prima come cittadini, ma anche come responsabili dei cittadini, come loro rappresentanti a livello politico regionale.

PRESIDENTE

Grazie, Consigliera.
Collega Zecchinato, prego.

Marco ZECCHINATO (Zaia Presidente)

Grazie, Presidente.
Volevo ringraziare la collega Guarda e gli altri Consiglieri che hanno presentato questa risoluzione, perché è una risoluzione che tratta un problema, insomma, che in Veneto conosciamo molto bene, ma soprattutto è una risoluzione che dà, nelle premesse, il quadro europeo rispetto a questa problematica, e soprattutto, nel proporre l'adesione alla messa al bando dei PFAS, prevede delle azioni sostanzialmente di cooperazione istituzionale e delle attività tra enti, tra le quali anche la sensibilizzazione per agire a monte, che è l'unico vero modo di agire per togliere i PFAS.
Do un dato. Se noi pensiamo ad un grammo di sostanza su una bottiglia di un litro d'acqua, pensiamo che un grammo di sostanza equivale a un miliardo di nanogrammi. Pensate di cosa stiamo parlando e la Regione Veneto qui è stata tra le Regioni che ha per prima affrontato il problema andando a ricercare appunto queste sostanze con una lente di ingrandimento sempre maggiore fino ad arrivare anche a dei provvedimenti molto importanti.
È per questo che ho proposto anche un emendamento, sentendomi anche con la presentatrice – e approfitto per presentare anche l'emendamento, così evito di farlo dopo – per riordinare all'inizio l'articolato e soprattutto, a pagina 3, di individuare quelle che sono state le operazioni già portate avanti dalla Regione Veneto. Penso alla campagna di monitoraggio. Vedo qui l'assessore Lanzarin, che ha fatto un grandissimo lavoro per quanto riguarda il suo Assessorato, ma ricordo anche l'assessore Bottacin e anche l'assessore Caner. Qualche giorno fa è stato inaugurato il serbatoio di Montagnana, che porta l'acqua da Camazzole. Ricordo il campo pozzi di Belfiore, che porta l'acqua Lonigo e tutte quelle operazioni che la Regione Veneto ha messo in atto. Non ultima la mozione che abbiamo presentato il 16 febbraio 2021, con la deliberazione n. 7, con la quale chiedevamo al Governo di porre in essere per tutta Italia i limiti che si è imposto il Veneto, vale a dire i limiti che il Veneto ha imposto con delibera di Giunta regionale n. 1590/2007 "Sorveglianza sostanze perfluoroalchiliche: acquisizione dei nuovi livelli di riferimento per i parametri PFAS". Qui si parla di valori tendenti allo zero per l'acqua potabile, di valori di 500 nanogrammi/litro per i PFOA, PFBA e PFBS, solo 30 nanogrammi/litro per i PFOS e per gli altri PFAS 500 nanogrammi/litro. Questo sugli scarichi, a testimonianza di quanto ha fatto la Regione.
Per cui, con l'emendamento, si propone di indicare questo nella proposta di risoluzione, perché, a mio avviso, va evidenziato quanto è stato messo in atto dal 2013 ad oggi dalla Regione Veneto e quanto si sta ancora facendo. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei, collega.
Consigliere Zanoni, prego.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Credo sia molto importante il contenuto di questa mozione presentata dai colleghi, che ringrazio.
È un problema che si è manifestato con tutta la sua gravità, in particolare nella nostra regione, con un caso che è arrivato alla cronaca dei media di tutto il mondo, perché ne hanno parlato veramente in tanti, soprattutto per quanto riguarda la vastità e l'entità dei territori e delle persone coinvolte, oltre settanta Comuni con le acque inquinate, 350.000 persone con il sangue più o meno contaminato da queste sostanze.
È un evento che ha segnato la storia anche della nostra regione. È un evento sul quale ancora sentiamo quotidianamente parlare, perché abbiamo attualmente un processo in atto che si sta svolgendo presso il Tribunale di Vicenza, che ha coinvolto diversi enti, grazie al quale, man mano che va avanti, porta a conoscere degli aspetti che non sapevamo.
Nella scorsa legislatura pur avendo ottenuto una Commissione d'inchiesta, alcuni aspetti sono emersi solo grazie alle testimonianze pubbliche che stanno avvenendo in questo procedimento penale. Crediamo sia importante arrivare a normative più serie, più stringenti per quanto riguarda soprattutto la limitazione dell'utilizzo di queste sostanze, sostanze che ritroviamo purtroppo in vastissime aree e in tantissime matrici ambientali; sostanze che hanno delle ripercussioni sulla salute dei cittadini veramente molto importanti.
Per tutelare la salute e l'ambiente servono misure stringenti. Quindi, è giusto esortare e chiedere sia al Parlamento italiano che al Parlamento europeo l'attuarsi di norme che pongano dei limiti importanti alla diffusione di queste sostanze. Quindi, è sicuramente positivo.
Ho visto l'emendamento. Ci sono alcune integrazioni. Sulla valutazione di queste azioni, della loro portata e degli effetti magari potremmo anche discuterne. Si poteva, sicuramente, a nostro avviso, fare molto di più.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Consigliera Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Ringrazio la collega Guarda per la risoluzione, che, ovviamente, ho firmato. Ho visto anch'io l'emendamento e ho ascoltato l'intervento del collega Zecchinato. Bene che ci sia, mi pare di capire, la necessità, la voglia di approvare una risoluzione di questo tipo, anche se con una modifica. Credo, però, che in questo momento noi non dovremmo tanto fare la lista delle cose fatte. Per fortuna è obbligatorio prendersi cura della sanità e della tutela della salute delle persone ‒ quasi 300.000 abitanti tra Vicenza, Verona e Padova; ricordiamo che questo non è un tema solo vicentino ‒ che da tempo chiedono, e chiedevano, un intervento.
In questa sede, non ho la voglia e la necessità di ricordare tutte le cose che non sono state fatte per tempo e tutte le cose che hanno portato localmente comitati, Mamme No PFAS, e non solo, a chiedere quegli interventi, a essere loro a portare le Istituzioni a riconoscere che un problema, un tema c'era, ma il fatto che ancora oggi tanto bisogna fare. Su un tema così complicato, che tocca la vita delle persone, che più volte la collega Guarda, tra l'altro, come prima in quest'Aula ha portato, non starei a fare i compiti rispetto a chi è il più bravo della classe. Mi limiterei a dire che una risoluzione che chiede e che cerca, ancora una volta, tra l'altro con una serie di dati molto interessanti nel dispositivo, di esprimere l'adesione e il sostegno alle richieste formulate attraverso questo manifesto, che la collega, nel suo intervento introduttivo, ha spiegato, cioè di mettere al bando finalmente, una volta per tutte, i PFAS e, ovviamente, intercedere anche con il Parlamento e il Governo della Repubblica italiana affinché questo avvenga, e non solo, anche al Parlamento, alla Commissione europea, ci sia da monito anche rispetto alle prossime elezioni europee, perché le persone che stanno lì sono le persone che, poi, dovranno occuparsi di questo tema.
Se vogliamo essere conseguenti, dovremmo votare oggi, io credo, all'unanimità questa risoluzione. Ringrazio la collega di averla elaborata e scritta. Al di là di dire cosa è stato fatto (potremmo dire cosa non è stato fatto in tempo, altrimenti non ci troveremmo qui), oggi possiamo aprire una parte nuova e dire che abbiamo finalmente riconosciuto che la questione esiste, come tutti hanno fatto, e che dobbiamo finalmente, a tutti i livelli, Parlamento, Stato e Parlamento europeo, lavorare per la messa al bando una volta per tutte dei PFAS, i cui effetti sono ben spiegati all'interno di questa risoluzione.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Non vedo altre richieste di intervento. Quindi, passiamo alle votazioni.
Emendamento n. A0001 presentato dal consigliere Zecchinato che prevede:
Nelle premesse, sostituire "PREMESSO che le organizzazioni della società civile europea (tra le quali, Isde, Greenpeace e Pfas.land) che rappresentano l'interesse pubblico in tutti i settori della salute e dell'ambiente, stanno sollecitando un intervento sulle seguenti richieste, qui indicate, e per le motivazioni in appresso riportate, come contenute nel Manifesto per l'urgente messa al bando dei PFAS:
- smettere di aggravare l'inquinamento da PFAS:"
con il seguente testo: "PREMESSO che le organizzazioni della società civile europea (tra le quali, Isde, Greenpeace e Pfas.land) che rappresentano l'interesse pubblico nei settori della salute e dell'ambiente, stanno sollecitando l'adesione al Manifesto per l'urgente messa al bando dei PFAS al fine di smettere di aggravare l'inquinamento da PFAS con:"
aggiungere l'articolo "la" prima delle parole "completa eliminazione di tutti i PFAS prodotti e utilizzati nell'UE entro il 2030."
sostituire "affrontare il problema dell'inquinamento da PFAS" con il seguente testo "affrontando il problema dell'inquinamento da PFAS"
Nelle premesse, dopo RILEVATO CHE sostituire il paragrafo "Italia: In Veneto, fino a 350.000 persone sono state esposte inconsapevolmente all'acqua potabile contaminata da PFAS per decenni a causa delle emissioni della fabbrica Miteni, attiva dal 1964 (chiusa nel 2018). Le analisi del sangue dei residenti hanno rivelato livelli di PFAS superiori alle raccomandazioni nazionali. Dopo la scoperta della contaminazione nel 2013, sono stati installati filtri a carbone attivo negli impianti di trattamento dell'acqua potabile, con un costo di 2 milioni di euro per il governo e i contribuenti della regione. Il costo della manutenzione del sistema di filtrazione è stimato in circa 1 milione di euro all'anno"
con il seguente testo: "Italia: In Veneto, fino a 350.000 persone sono state esposte inconsapevolmente all'acqua potabile contaminata da PFAS per decenni a causa delle emissioni della fabbrica Miteni, attiva dal 1964 (chiusa nel 2018), La campagna di monitoraggio sanitario messa in atto dalla Regione del Veneto ha rivelato livelli di PFAS nel sangue dei residenti delle aree contaminate superiori alle raccomandazioni nazionali. Dopo la scoperta della contaminazione nel 2013, sono stati installati filtri a carbone attivo negli impianti di trattamento dell'acqua potabile, con un costo di 2 milioni di euro per il governo e i contribuenti della regione. Il costo della manutenzione del sistema di filtrazione è stimato in circa 1 milione di euro all'anno. La Regione Veneto, oltre a procedere nelle attività di monitoraggio, sta realizzando nuove adduzioni di acqua potabile priva di PFAS attraverso il completamento del MOSAV e con Deliberazione della Giunta regionale n. 1590/2007 "Sorveglianza sostanze perfluoroalchiliche (PFAS): acquisizione di nuovi livelli di riferimento per i parametri "PFAS" nelle acque destinate al consumo umano" la Regione del Veneto ha fissato autonomamente un limite "virtualmente tendente a zero" per le acque potabili, mentre per gli scarichi industriali ha fissato un massimo di 500 ng/1 per PFOA, PFBA, PFBS e solo 30 ng/1 per i PFOS, per altri Pfas 500 ng/1 come previsto dalla DGR n. 854/2017"
Metto in votazione l'emendamento n. A0001. Parere favorevole del presentatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo alla votazione della risoluzione n. 79, così come emendata.
La parola alla consigliera Guarda, in dichiarazione di voto.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Siccome è da un po' di tempo che attendo di poter affrontare questo momento di voto, vorrei ringraziare per la condivisione degli obiettivi.
È un momento serio, questo. Chiedo scusa, consigliere Favero. Questo è il nono anno che mi occupo di perfluoroalchilici all'interno di questa Istituzione. Per me è molto importante vedere condivisi determinati obiettivi, che riguardano la nostra regione, ma riguardano, ovviamente, la salute di tutta la cittadinanza a livello nazionale ed europeo. Chi si occupa di ambiente ha un obiettivo, cioè quello di fare in modo che le persone, nel proprio territorio o in un altro, non vivano le condizioni di sofferenza che si vivono in determinati territori che più soffrono. Purtroppo, in Veneto abbiamo avuto questa gravissima esperienza dell'inquinamento causato dall'azienda Miteni.
Lo ribadisco: invito tutti anche a poter partecipare almeno una volta a una seduta del processo in corso al Tribunale di Vicenza ormai da tre anni (se non quattro; questo è il quarto). È un momento davvero molto delicato poter ascoltare le testimonianze di chi ha subìto l'inquinamento, ma anche di chi, in questo momento, è anche interessato dalle indagini dei carabinieri del NOE, quindi dalle attività di procedimento del processo.
Voglio ringraziare in questa sede il consigliere Zecchinato per aver aperto questa discussione con me, per aver integrato alcuni punti di questa mozione, facendo alcune precisazioni di carattere storico, che io ritengo assolutamente adeguate.
Vorrei soltanto dire una cosa, in un senso costruttivo e non distruttivo. È giusto parlare di sorveglianza sanitaria, perché ci ha permesso di capire quanti PFAS abbiamo nel sangue. Non tutti, ma una buona parte dei cittadini coinvolti. Senza uno studio epidemiologico, cioè senza tirare le fila da un punto di vista epidemiologico di tutti gli studi fatti, però, questi studi non servono alla scienza realmente per progredire nella scoperta dell'incidenza e della connessione diretta tra PFAS ed effetti cancerogeni. Oggi un tipo di PFAS è stato dichiarato formalmente cancerogeno.
La sorveglianza sanitaria serve, ma senza indicazioni chiare ai cittadini non si tutela nessuno, in termini di dieta, in termini di abitudini quotidiane di utilizzo di strumenti. Prima ne parlavamo. La carta da forno è portatrice, purtroppo, di una quantità di PFAS incredibile, che si trasferiscono nei cibi ad alte temperature. Anche i livelli di abbattimento oggi dei PFAS, attraverso i sistemi di filtraggio, non tutelano i bambini più piccoli o le donne in gravidanza. Questo ce lo conferma l'Ente europeo per la sicurezza alimentare. Di conseguenza, anche su questo aspetto bisognerebbe intervenire.
Finisco ricordando che siamo in ritardo di quattro anni nella consegna delle opere per il collegamento acquedottistico. Abbiamo migliaia di cittadini in zona rossa che non sono collegati all'acquedotto. Abbiamo bisogno di una strategia per l'incenerimento di fanghi e rifiuti con PFAS. Abbiamo bisogno di una strategia per l'agricoltura. Stop.
Questa è una condivisione propositiva rispetto alle cose che dobbiamo ancora fare in questo territorio, che ‒ ribadisco ‒ è il più inquinato di queste sostanze a livello europeo e italiano.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Non vedo altre richieste di intervento.
Metto in votazione la risoluzione n. 79, come emendata.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Per quanto riguarda il punto n. 9, la mozione presentata dai consiglieri Guarda, Baldin e altri "Per una nuova valutazione sull'opportunità di procedere alla realizzazione del serbatoio del Vanoi", la collega Guarda ne chiede il rinvio.
PUNTI
10 e 11



RISOLUZIONE PRESENTATA DALLA CONSIGLIERA GUARDA RELATIVA A "IL MADE IN ITALY NON SACRIFICHI IL LICEO ECONOMICO SOCIALE". (RISOLUZIONE N. 105) RESPINTA

e

MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI LUISETTO, MONTANARIELLO, CAMANI, ZOTTIS, ZANONI E BIGON RELATIVA A "FLOP LICEO MADE IN ITALY, LA GIUNTA PROMUOVA CAMBIO DI ROTTA". (MOZIONE N. 515) RESPINTA

PRESIDENTE

Passiamo ai punti nn. 10 e 11.
Si tratta di una risoluzione e di una mozione aventi lo stesso tema in oggetto.
Procediamo alla presentazione di entrambi i provvedimenti, a una discussione unica e a due votazioni separate.
Partiamo dalla risoluzione n. 105 presentata dalla consigliera Guarda.
Prego, collega Guarda.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Si tratta di una mozione che ho voluto condividere con il Consiglio in relazione al disegno di legge n. 1341/2023 "Disposizioni organiche per la valorizzazione, la promozione e la tutela del made in Italy". Nell'articolo 13 del disegno di legge si prevede l'introduzione dell'opzione "made in Italy" nell'ambito dell'articolazione del sistema dei licei, di cui all'articolo 3 del regolamento, di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 89/2010. Più precisamente, come si può leggere nella relazione, si istituisce l'opzione "made in Italy" nell'ambito delle risorse umane, finanziarie e strumentali previste a legislazione vigente. Ne deriva l'assenza di nuovi o maggiori oneri per il bilancio dello Stato, perché non ne derivano incrementi di organico né di personale docente né di personale scolastico né di dirigenti. Infatti, rimane invariato il fabbisogno di docenti e di personale scolastico.
Rilevato che nel comma 4 dell'articolo 13 si prevede, a partire dalle classi prime funzionanti nell'anno scolastico 2024-2025, l'opzione "economico sociale" del percorso del liceo delle scienze umane, di cui all'articolo 9, comma 2, del decreto n. 89/2010, confluisce, subordinatamente alla sussistenza delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislatura vigente, nell'opzione del "made in Italy", ferma restando, per le classi successive alla prima, la prosecuzione ad esaurimento dell'opzione "economico sociale", senza determinare situazioni di esubero di personale e senza determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
Considerato che il liceo economico sociale, conosciuto con l'acronimo LES, è nato come un'opzione di liceo delle scienze umane, in seguito alla riforma Gelmini, nell'arco dell'ultimo decennio si è andato progressivamente affermando nel sistema scolastico italiano a livello nazionale, con un incremento di quasi il 100% del numero di iscritti rispetto ai dati di partenza e un picco del 64% negli anni della pandemia. Ad oggi, infatti, sono 419 le scuole statali che hanno attivato i percorsi di opzione del liceo economico-sociale, che in alcune regioni raggiunge numeri consistenti. Nella sola Lombardia si contano 57 scuole e in Veneto, ad esempio, 41.
Secondo i dati del Ministero, il liceo economico sociale è frequentato per un totale di ben 75.700 alunne e alunni distribuiti nell'anno scolastico in non meno di 3.000 classi, senza considerare i 116 istituti paritari coinvolti.
Negli ultimi anni la scelta dell'opzione economico sociale è passata dal 2,7% del 2021 al 3,9 del 2023. In alcune regioni ha quasi toccato il 5%, superando il liceo classico. In Veneto si è passati dal 3,1% del 2019 al 4,4% del 2023. La tendenza in crescita dell'iscrizione e il rapido aumento del consenso nelle realtà locali testimoniano la validità del percorso di studi e stanno dimostrando che il LES ha pienamente assolto il compito per cui è stato istituto, cioè riempire un vuoto formativo nella scuola italiana attraverso la proposta di un percorso liceale da tempo presente nei sistemi scolastici europei, centrato sulle discipline giuridico-economiche e sociali e attento alla dimensione, alla comprensione delle rapide trasformazioni del mondo contemporaneo.
Alla sfida educativa della contemporaneità, il LES sembra rispondere appieno. Per questo motivo, questa mozione esprime la necessità di salvaguardare l'opzione del liceo economico-sociale e del liceo delle scienze umane, evitando, pertanto, la confluenza dell'opzione "made in Italy", come invece disposto dall'articolo 13, comma 4, anche alla luce della evoluzione. In questo periodo, in cui si sono tirate le somme rispetto all'iscrizione per l'anno scolastico 2024-2025, si è manifestata una vera e propria adesione e supporto al percorso del liceo economico sociale a discapito, invece, della neo-proposta iniziativa del liceo made in Italy.
Per questo motivo metto al voto questa risoluzione, che richiede la trasmissione della presente risoluzione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

PRESIDENTE

Grazie, collega Guarda.
Do la parola alla collega Luisetto per la presentazione della mozione n. 515. Prego.

Chiara LUISETTO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Abbiamo presentato, con il collega Montanariello e gli altri colleghi del Gruppo, questa mozione anche a seguito degli esiti delle iscrizioni del liceo del made in Italy arrivate dopo i primi giorni di febbraio. Abbiamo letto di tutto sui giornali, sulla stampa, anche dichiarazioni da parte dell'Assessore, che riteneva il flop o, comunque, la difficoltà nella partenza del made in Italy una responsabilità dei docenti. Si è parlato di una responsabilità dei consigli di classe. In realtà, è giusto ed è chiaro evidenziare come i numeri che ci restituiscono le iscrizioni siano una chiara bocciatura del liceo del made in Italy. Lo sono perché soltanto lo 0,2% in Veneto ha scelto questo indirizzo e soltanto 375 studenti in tutta Italia hanno aderito a questo percorso. Perché? Non certo perché all'interno delle scuole ci sia stata un'opposizione ideologica. Anzi. Le scuole hanno fatto il loro dovere. Ma questo è un percorso che parte con tempi strettissimi, senza un regolamento chiaro, senza una disciplina chiara rispetto al quadro delle discipline del triennio, senza profili post-diploma chiari. Una situazione di grande confusione, che rendeva impossibile per le famiglie costruire una proposta per i loro figli e per i ragazzi scegliere questo tipo di percorso, a fronte, altresì, di un percorso come quello del liceo economico sociale, che è uno dei due licei in Italia con continue iscrizioni in crescita, che rappresenta pienamente una preparazione completa e adeguata non soltanto a una prospettiva universitaria, ma a una formazione davvero a trecentosessanta gradi.
Si è mosso davvero un grandissimo movimento attorno alla salvaguardia del liceo economico-sociale prima e all'indicazione di ridefinire il percorso attorno al quale inserire il made in Italy, che ha materie di qualità, che ha percorsi comunque interessanti, solo che nulla hanno a che vedere con una formazione liceale, molto più adesi e coerenti con una formazione tecnico-professionale.
Con questa mozione, a nostro avviso, è necessario promuovere un cambio di rotta per il Governo, un cambio di rotta che, anche da questa Regione, cambi prospettiva da parte dell'Assessore. Un cambio di approccio che riprenda e riapra il dialogo in un ascolto concreto con i dirigenti e i docenti. Questo tipo di riforme non si fanno contro la scuola. Si fanno accanto alla scuola, è bene ricordarlo, definendo regolamento, discipline del triennio e profili post-diploma del percorso, ma soprattutto incardinandolo, come dicevamo, nel quadro di una formazione tecnico-professionale certamente più adeguata all'impianto di tale indirizzo di studi.
Mi si permetta un'ultima considerazione. Il liceo economico-sociale è un liceo di grande qualità e valore. Chi lo ha promosso, chi lo ha costruito in questi anni, anche i licei in cui è partito da meno tempo credono moltissimo in questa formazione, perché l'hanno vista sperimentata e hanno visto che tipo di esiti dà agli studenti e alle studentesse.
L'appello è che, quando si considera il made in Italy una prospettiva, non lo si faccia soltanto come uno slogan, un titolo che il Governo ha messo sopra un percorso di studi, ma si dia credibilità incardinandolo in un percorso che abbia senso, non mettendo in discussione qualcosa che funziona a isocosto e senza dare gli strumenti alle famiglie per capire che cosa stanno davvero scegliendo.

PRESIDENTE

Grazie, collega Luisetto.
Ci sono altri interventi? Collega Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Hanno già detto molto le colleghe. Condivido molto quello che diceva la collega Luisetto: una riforma dipende anche da come la fai e dalla modalità con cui condividi le tue idee di riforma con le scuole.
Intervengo semplicemente per, anche pubblicamente, stigmatizzare le parole dell'assessore Donazzan, che in quei giorni accusava, sostanzialmente, i professori della scuola di boicottaggio, arroccamento ideologico. Chi guida la formazione, la scuola, ha la delega alla formazione, alla scuola, all'istruzione di questa regione non si può permettere di accusare i docenti rispetto a una riforma che ha delle lacune, ha avuto delle lacune. Se solo 92 istituti, su oltre 900, hanno aderito vuol dire che qualcosa è andato storto nella riforma strutturale. Penso che anche pubblicamente le parole vadano stigmatizzate.

PRESIDENTE

Grazie, collega Ostanel.
Non vedo altre richieste di intervento. Prego, collega.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Sarò breve. La mia collega Luisetto, che ringrazio anche per l'ottimo lavoro che ha fatto con questa mozione, credo abbia già detto tanto e abbia messo in luce una serie di punti che meritano, a mio avviso, una maggiore discussione. Così come prevedeva una maggiore discussione questo tipo di riforma.
Presidente, credo che, ancora una volta, di fronte a un fallimento politico (lo possiamo chiamare, senza che nessuno si offenda, fallimento politico), nel momento in cui il popolo è sovrano quando vota e il Governo lo rivendica, bisogna anche dire che il popolo, nella stessa misura in cui è sovrano quando vota, è sovrano quando rigetta delle istanze che vengono poste.
Il fatto che in Veneto solo lo 0,2% degli studenti, piuttosto che, a livello nazionale, qualche centinaio di unità, 300-350 circa, abbia accettato questo tipo di impostazione, abbia aderito a questo nuovo percorso di studi ‒ se vogliamo chiamarlo così ‒ non vuol dire che c'è un arroccamento ideologico. Forse bisognerebbe pensare che gli stessi cittadini, che ritenete sovrani nel loro voto quando vi danno ragione, sono sovrani nell'esprimere un'opinione su quello che viene fatto quando non ne seguono il percorso.
Il fatto di definire "posizioni ideologiche" quelle di chi non ha voluto accettare questo percorso credo sia sbagliato, ma non perché è una questione di dibattito politico. Credo sia sbagliato perché, fondamentalmente, bisogna prendere atto che ci sono cose che funzionano e cose che non funzionano. Questa, oggi, numeri alla mano, neanche con il calcolo delle percentuali si può dire che funziona. Siamo anche sotto le percentuali di buonsenso consentito per dire che funziona.
La cosa che terrei a dire è che noi stiamo vivendo un vero e proprio attacco all'istruzione. Noi oggi stiamo vivendo un vero e proprio attacco al mondo della scuola. Anche il fatto dell'autonomia differenziata, quando si parla di istruzione: anche gli autonomisti più convinti credono che l'istruzione non debba rientrare nell'autonomia differenziata. Anche gli autonomisti più convinti. L'istruzione, la scuola, così come un sistema di forze armate unitario, così come la salute universale sono stati il volano e lo sviluppo del nostro Paese. Risulta, quindi, evidente che, in un contesto dove ci inventiamo queste pratiche che nessuno segue, dopo pensiamo che forse ci può essere un modello dove ci sono 20 regioni con 20 impianti scolastici, alla fine ci mettiamo la ciliegina sulla torta, fatta da questo Governo, non da quello prima, in legge di bilancio a dicembre 2022 e con decreto interministeriale a giugno 2023, della riduzione delle autonomie scolastiche, è evidente che stiamo facendo tutto ciò che si deve fare per non affrontare i problemi veri. I problemi veri quali sono? Non ne ho sentito nessuno parlare. Magari un collega che ci venga a dire da Roma: "Rivediamo i numeri degli alunni per classe". Rivediamo i numeri degli alunni per classe, perché no? Perché non si rendono conto che c'è anche un numero di alunni per comporre le classi? È vero che c'è la denatalità, ma è anche vero che non è che non nascono tutti insieme da una parte. Se non nascono tutti insieme da una parte, tu dici: va bene, non nascono là, togli da là, e il problema è chiuso.
C'è anche il problema di garantire alcuni servizi sui territori. Leggevo anche oggi sul giornale che ci sarà un altro paese che rimarrà senza una scuola e dovrà andare al paese vicino, a 20 chilometri. È una condizione di cui non ci rendiamo neanche conto, in alcuni casi. A Roma non si rendono conto che ci sono territori e territori. Fare 20 chilometri in montagna non è come fare 40 chilometri su una tangenziale o su un'autostrada. Dove l'autonomia, essendo ridimensionata, non arreca un danno tangibile forse la manovra può anche passare, ma in altri casi no.
Chiudo, Presidente, dicendo che questa è la seconda sberla, colleghi, che arriva. La prima è che a questi licei ha aderito lo 0,2%, ma ricordiamoci che prima ancora c'era quella famosa riunione, che il nostro assessore Donazzan ha fatto il 19 luglio, con ANCI e UPI, dove ha detto: "Datemi i numeri delle 32 autonomie che saranno ridotte". I Comuni che li hanno comunicati sono stati solo sette. Vuol dire che non riusciamo neanche a farci ascoltare dai nostri territori. Tra l'altro, senza neanche mai passare in Consiglio. Questo lo abbiamo ribadito all'assessore Donazzan, che forse dovrebbe ricordarsi che il valore di un organo legislativo è venire a discutere anche in Consiglio, non solo con ANCI e UPI, quando si parla di territori e quando si parla di istruzione.
Cogliamo questa occasione per ribadire che l'istruzione, la scuola non è, né in questa Regione né in Italia, una materia di Fratelli d'Italia, ma è una cosa che riguarda tutti. Per fortuna, la discussione c'era prima di voi e ci sarà anche dopo di voi.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Consigliere Pan, prego.

Giuseppe PAN (Liga Veneta per Salvini Premier)

Grazie Presidente.
Voglio solo dire che, come tutte le riforme, anche questa è una riforma importante, quella della scuola. Il ministro Valditara ha proposto questo nuovo tipo di liceo che va nel senso, finalmente, di cambiare l'istruzione scolastica superiore di questo Paese, che ormai, dalla riforma Gentile in poi, con la riforma degli anni Sessanta e Settanta, è rimasta ingessata da cinquanta-sessanta anni.
Noi abbiamo una scuola, soprattutto superiore, che ha non so quanti indirizzi di tutti i tipi e di tutte le sorti, che, purtroppo, a volte, porta alle Università, con la riforma delle Università che c'è stata, a delle lauree, soprattutto quelle triennali, tanto decantate, che portano solo a disoccupazione e, a volte, anche a grandi giri per trovare un lavoro. Abbiamo scienze dappertutto. Cosa fanno questi laureati una volta che arrivano alla fine del triennio?
Questo è un liceo che, secondo me, è in itinere. Da pochi mesi questa proposta è in corso. Alcune scuole hanno aderito. Mi pare che qui in Veneto siano 31, tra l'altro, i licei che hanno dato la loro disponibilità. Lo ha detto bene l'assessore Donazzan nella riunione che abbiamo avuto. Penso che ci voglia tempo per far capire questo messaggio. Se abbiamo una forza in questo Paese e nella nostra Regione è proprio quella del made in Italy, che viene riconosciuto come marchio a livello internazionale economico dei prodotti non solo della terra, dei prodotti DOP, DOCG, IGT, eccetera, soprattutto per quanto riguarda l'agricoltura, ma anche dei prodotti industriali e artigianali. L'assessore Marcato penso sappia benissimo il valore di questo marchio a livello internazionale, come prodotto lordo vendibile. Quindi, sicuramente c'è bisogno di tempo.
Vorrei anche rispondere al collega Montanariello. Se c'è un senso nel richiedere l'autonomia nell'istruzione della nostra Regione è proprio per far sì che tutti quei disservizi che sono stati creati in questi anni... Soprattutto per quanto riguarda il personale, che ‒ le ricordo ‒ spesso e volentieri arriva da regioni del Meridione, Sicilia in primis e altre. Vengono qui nella nostra regione, prendono la cattedra (questi professori) e dopo sei mesi chiedono, giustamente, perché abitano là, il ritorno a casa loro. Noi, atavicamente, non riusciamo mai a far sì che i nostri ragazzi finiscano un anno scolastico con lo stesso insegnante. Se andate in giro per le scuole superiori della nostra regione vi rendete conto che questo è uno dei grandi problemi.
Con l'autonomia nell'istruzione è possibile non solo entrare nei programmi delle scuole, nei programmi che fanno i nostri ragazzi, ma soprattutto si possono fare, per i nostri laureati veneti, ma anche per chi viene da fuori regione, delle graduatorie che permettono che l'insegnante, anche se arriva dalla Sicilia o da Taranto, stia qui e scriva ‒ come fanno in altri concorsi statali, ad esempio i Carabinieri, che devono fare servizio qui ‒ che resterà qui cinque anni. Io voglio vedere un professore che arriva da Taranto, dalla sua città, firmare per cinque anni la residenza e l'istruzione nella nostra regione, per permettere di finire un ciclo scolastico in maniera normale a un nostro studente, caro collega Montanariello.
In questo senso, penso che questa sia una delle prime deleghe che noi dobbiamo chiedere allo Stato, una volta che abbiamo l'autonomia, perché sulla cultura, sulla nostra storia, sulla nostra identità, sui programmi scolastici, vogliamo anche noi dire la nostra.
Grazie.

PRESIDENTE

Collega Camani, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Devo ammettere, capogruppo Pan, che lei ha una strana idea di riforma della scuola perché, se l'introduzione di questo fantomatico liceo del made in Italy, con tutti i problemi che ha la scuola pubblica, per voi è la riforma del Governo Meloni, siamo messi veramente male.
Quella che voi definite "riforma" è, in realtà, il tentativo di istituire una nuova scuola superiore attraverso un percorso frettoloso, perché è stato annunciato durante un Vinitaly, mi pare; quindi, forse esattamente non in un momento di particolare lucidità – è una battuta, naturalmente – con materie ancora da definire, con contenuti confusi, con una durata che ancora non si sa, ma è stato annunciato come ha fatto lei, come una grande riforma.
Se le vostre riforme sono quelle che vedono l'adesione dello 0,2% della popolazione scolastica, ipotizzando che per riforma si intende un atto normativo che cambia la vita delle persone, siamo messi male. Ripeto, siamo messi male.
Ora, invece, di cosa stiamo parlando? Provo a stare sull'aspetto un po' più serio, poi tornerò sulla questione dell'autonomia della scuola. In realtà, a me sembra che dietro quest'idea del liceo del made in Italy, sulle cui criticità hanno già parlato i colleghi che mi hanno preceduto e in particolare la collega Luisetto, che ha proposto la mozione, come sempre, c'è una lettura di tipo ideologico: Italy non Veneto, rispetto ad una forza a forte trazione nazionale, che è la forza di Giorgia Meloni, che ha costruito il suo Governo sull'idea di un sovranismo italiano che non è più nelle cose, a maggior ragione quando andiamo a ragionare di processi produttivi, di impianti produttivi, di storia dell'economia del nostro Paese, in un'epoca in cui esiste la globalizzazione e non c'è più una natura italiana o nazionale delle produzioni, perché la competizione dovrebbe portarci a guardare fuori da noi, non fuori dal Veneto, fuori dall'Italia. Attraverso una lettura politica che guarda all'indietro, nostalgica, il Governo di Fratelli d'Italia, di Giorgia Meloni, prova a tenere tutto stretto dentro, non riuscendoci.
Il liceo del made in Italy è un fallimento sul piano dei numeri, perché è un'idea politica di modalità di costruzione della cultura dei ragazzi fuori da questo tempo. Noi dovremmo far studiare ai ragazzi e alle ragazze come costruiscono i processi produttivi in tutto il resto del mondo, non in un Paese dove di industria non è rimasto più niente. Anche quel poco che avevamo a Taranto viene chiuso da questo Governo, incapace di gestire la crisi dell'Ilva.

PRESIDENTE

Colleghi, per cortesia. Collega Montanariello, per cortesia.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Qual è il tessuto produttivo italiano, se neppure la più grande impresa italiana che stava a Taranto siamo stati capaci di tenerla aperta in questo Governo? Quattro decreti e non avete risolto il problema. Qual è l'industria italiana alla quale vi appellate? Non c'è più un headquarter delle grandi imprese italiane.

PRESIDENTE

Collega Pan, per cortesia.
Sospendo la seduta fino alle ore 16.30.
La Seduta è sospesa alle ore 16.21
La Seduta riprende alle ore 16.29

PRESIDENTE

Riprendiamo i lavori.
Collega Camani, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Prima dell'interruzione stavo cercando di spiegare perché questa non è una riforma, perché questo processo, questa proposta si sapeva che sarebbe stato un fallimento annunciato, perché il tema del made in Italy e del sistema produttivo italiano è più il fondamento di un impianto ideologico che piega la scuola e la funzione educativa a una bandierina da sventolare piuttosto che alle necessità della formazione vera dei ragazzi, e dunque siamo stati costretti ad assistere alla campagna elettorale di Fratelli d'Italia sulle spalle delle studentesse e degli studenti.
Tutto questo mentre in Veneto, come nel resto del Paese, continuano a mancare le risorse per il diritto allo studio, le risorse per le borse di studio, le risorse per gli alloggi per gli studenti, tutto questo mentre la scuola pubblica italiana è allo sfascio, mentre bloccate la proroga per gli insegnanti di sostegno e il loro ingresso in ruolo, mentre evitate accuratamente di risolvere i problemi della scuola, pensate che sventolare la bandierina del Liceo del Made in Italy possa essere la soluzione di un problema serio, che è quello del sottofinanziamento della scuola pubblica in questo Stato e in questa Regione prima fra tutti.
Prendo qualche secondo in più che ho perso durante l'animata discussione di prima per rispondere al capogruppo Pan. Glielo dico così. A parte che gliel'ha detto Calderoli che sulla scuola non ci potrà essere nessuna forma di autonomia perché, dovendo essere oggetto di definizione di LEPS, la scuola, in Veneto, non arriverà come materia di competenza; quindi, si metta d'accordo col suo Ministro. Lei può fare tutti i concorsi che vuole in questa regione, ma se sono concorsi pubblici e si diventa dipendenti pubblici, il diritto del dipendente pubblico è di andare dove vuole e dove può. Lei non avrà nessuna modalità e possibilità di trattenere chi partecipa ai concorsi della scuola pubblica in Veneto in questa regione. Smettiamola di raccontare ai veneti le bugie sull'autonomia.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Collega Montanariello, lei è già intervenuto. Per quale fatto personale?
Collega Polato, prego.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, scusi. Lo decide il collega Polato il fatto personale o lei?

PRESIDENTE

Lo decido io. Non c'era nessun fatto personale.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Sia autonomo. Come no? Mi ha citato dieci volte. Ha detto: "Vieni di qui, viene di lì". Qual è il fatto personale?

PRESIDENTE

Collega Montanariello, lei è già intervenuto più volte durante la seduta. E non era autorizzato a intervenire.
Collega Polato, prego.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, non si faccia dare ordini da Fratelli d'Italia.

PRESIDENTE

Guardate che sospendo di nuovo.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

La difendiamo noi. Non si faccia dare ordini da Fratelli d'Italia.

PRESIDENTE

Collega Montanariello, la richiamo per la prima volta.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Scusi, una domanda: ma il fatto personale ce l'ho o no? Lei lo dà e Fratelli d'Italia dice di no. Ma chi devo ascoltare?

PRESIDENTE

Loro hanno chiesto di intervenire sui due provvedimenti. Lei ha chiesto di intervenire per fatto personale, ma è già intervenuto più volte, tanto è vero che ho dovuto dare un minuto in più alla sua collega perché lei l'ha sempre disturbata mentre stava intervenendo. In più, ho dovuto anche sospendere la seduta perché continuavate con il battibecco.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente Finco, io l'ho ascoltata, però lei ascolti me.

PRESIDENTE

Siccome decido io se c'è o no il motivo personale, le dico che non c'è motivo personale.
Collega Polato, prego.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente Finco, io non ho dubbi che decide lei. Però, se lei si rivede...

PRESIDENTE

Collega Montanariello, la richiamo per la seconda volta.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, mi scusi. Io chiudo, però lei riveda lo streaming e mi dica se è normale quello che è accaduto, che lei dica una cosa senza dire sì o no.

PRESIDENTE

Va bene, andrò a rivedermi lo streaming.
Prego, collega Polato.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, le sono solidale per questa deturpazione del potere che avviene nei confronti delle Istituzioni politiche.

PRESIDENTE

Va bene. Basta, collega Montanariello.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, presidente Finco.
Le auguro buon proseguimento.

PRESIDENTE

Anche a lei.
Prego, collega Polato.

Daniele POLATO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Ultimamente va di moda la VAR, speriamo che i cittadini non vedano la VAR di questo Consiglio regionale, degli interventi dei colleghi che mi hanno preceduto, perché su un tema così importante penso che quello che i cittadini vedranno sono i titoli che saranno già fatti. Avete ottenuto il titolo, siete contenti su un tema così importante? Abbiamo sentito la Presidente del Gruppo del Partito Democratico fare una battuta sullo stato o meno rispetto alla presentazione al Vinitaly di un Ministro. Presidente Camani, le faccio presente che la vetrina del made in Italy in assoluto in ambito internazionale è proprio il Vinitaly. Forse lei non conosce o non partecipa al Vinitaly alla Fiera di Verona, ma per i veneti e per l'Italia quella è una vetrina del made in Italy. Per cui...
Non vorrei essere interrotto, Presidente.

PRESIDENTE

Ha ragione, collega Polato.

Daniele POLATO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Grazie. Anche perché sono stato in silenzio, vi ho ascoltato, ho ascoltato tutti gli interventi in silenzio religioso.
Parto, perché uno spunto me l'ha dato l'intervento dei colleghi rispetto anche al dibattito con il presidente Pan proprio nel richiamo dei sindacati: cosa diranno questi sindacati che vengono interpellati persino se qui in Consiglio regionale dovessimo comprare piena BIC? Sapete che poi in Commissione arriva sempre l'intervento: bisogna ascoltare i sindacati, cosa ci dicono i sindacati. Cosa dicono i sindacati delle scuole? Sindacato nazionale della scuola, Segreteria generale: il dato merita attenzione. è un dato che merita attenzione soprattutto tenendo conto dei tempi molto stretti per la presentazione delle candidature da parte delle scuole e per le informazioni alle famiglie. Quello relativo all'iscrizione alla nuova filiera tecnologico-professionale quattro più due. È un dato che, al di là delle legittime perplessità ascoltate, che non abbiamo mai nascosto, potrebbe rappresentare un nuovo interesse verso un'offerta formativa, non una modifica rispetto ad altro, un'offerta formativa innovativa che punta a costruire un percorso professionale valido per gli studenti.
Così dice il Segretario generale dello Snals Elvira Serafini.
Cosa dicono i sindacati? Che non c'è nessuna rivoluzione della scuola, c'è la possibilità, da parte degli alunni, di avere un'offerta formativa e innovativa, e ricordo che sono passati non meno di due mesi dalla riforma del made in Italy che è stata approvata alla Camera e al Senato. Probabilmente i tempi così stretti non hanno portato ad un'informazione di un certo tipo, ma di fronte alla possibilità di avere un'offerta formativa in più rispetto a un tema in cui tutti ci riempiamo la bocca, sia a livello locale, regionale, nazionale e internazionale, rispetto al potere e al valore economico, rispetto al valore locale anche del prodotto del made in Italy, rispetto a questo abbiamo sentito oggi, Presidente, un attacco alla formazione, alla scuola, come se questa offerta formativa in più togliesse qualcosa a qualcun altro.
Io ricordo quando ho iniziato a fare le superiori: ho fatto l'Istituto Tecnico Industriale. In prima superiore eravamo in dodici. Nell'arco del tempo, l'Istituto Tecnico Industriale, con le varie applicazioni in tematiche come informatica, commercio e quant'altro, è diventato una delle offerte formative più frequentate dagli studenti rispetto a un passato in cui il Classico, lo Scientifico o quant'altro la facevano da padrone.
Di fronte alla possibilità che si dà a uno studente di mettere in atto una cultura nuova, legata a delle professioni in cui tutto il mondo ci richiama, rispetto a un prodotto Italia che dovremmo pubblicizzare, oggi abbiamo assistito a dichiarazioni di colleghi Consiglieri in cui si è parlato di attacco alla democrazia scolastica.
Questo è un film già visto da parte vostra. Si è parlato dei sindacati, si è parlato di difficoltà, di distruzione del sistema, ecco l'attacco della Meloni verso il sistema scolastico. Ma di cosa stiamo parlando?
Voi ideologicamente strumentalizzate tutto quello che non vi va bene, non argomentando. Riuscite a strumentalizzare cercando di buttarla in caciara, come è successo nel Consiglio di oggi.
Un giovane può guardare a una offerta alternativa e formativa, che può funzionare o meno, ma non saranno 33 giorni e pochi mesi per pubblicizzarla che vi danno la possibilità di dire se quella proposta sarà o meno funzionale. Ci troveremmo tra qualche anno anche perché ricordo...

PRESIDENTE

Concluda, collega.

Daniele POLATO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Concludo, Presidente. Che l'offerta formativa tecnologica di cui fa parte anche il made in Italy ha avuto ad oggi oltre 2.000 iscritti.
Ecco perché riteniamo di bocciare queste risoluzioni strumentali, ideologiche, che non accettiamo rispetto a quello che qui in quest'Aula e all'esterno andate a dichiarare.

PRESIDENTE

Collega Guarda, prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Nella conclusione di questa discussione vorrei ricordare al collega Polato che, sì, in realtà questo percorso, questa proposta ha tolto qualcosa: ha tolto la possibilità di aderire a un percorso formativo a molti ragazzi che avevano scelto di fare il liceo economico sociale, quello su cui si basa la risoluzione che ho presentato.
Siccome il liceo economico sociale ha un pregio, che è quello di dare uno sguardo da un punto di vista tecnico, economico e commerciale e di dare quindi una competenza nell'ambito appunto delle dinamiche economiche commerciali internazionali in cui il made in Italy si inserisce, andare ad impedire in questo caso un intervento di libera scelta con scuole in cui molti studenti saranno obbligati a frequentare il liceo del made in Italy, nonostante avessero scelto un altro percorso di studi, è togliere qualcosa all'offerta formativa che questo Paese dà a questi ragazzi.
Se proprio vogliamo essere onesti intellettualmente, capisco le lotte di parte, capisco la difesa delle scelte del proprio Governo, ma qui è il punto. Ci sono degli studenti che, per una questione di invarianza economica, non faranno il percorso che hanno scelto e saranno obbligati a proiettarsi verso altri percorsi di studi che non hanno scelto e questo non lo ritengo corretto, specialmente di fronte alla qualità del servizio che in questi anni è stato proposto dai LES.

PRESIDENTE

Grazie.
In replica, la parola alla collega Luisetto.

Chiara LUISETTO (Partito Democratico Veneto)

Quando si parla di offerta formativa bisogna decidere se si investe nella scelta di un nuovo indirizzo, di un nuovo percorso di studi.
Il liceo del made in Italy nasce isocosto nel contingente organico di docenti, scolastico e anche gestionale amministrativo che le scuole hanno. Io non ho capito se il grande investimento di questo Governo sulla scuola è un progetto di percorso di studi che non mette un euro in più e che, sia chiaro, costringe i Collegi docenti a decidere se tenere il LES e non fare il made in Italy, se avere il made in Italy e abolire il LES all'interno del proprio istituto, oppure isocosto, togliere classi di Liceo Economico Sociale e mettere classi di made in Italy sostituendone alcune. Qui non stiamo dando offerta formativa. Stiamo rinunciando ad organizzare un sistema per puntare una bandierina.
I tempi. Non è che i tempi stretti se li sono sognati gli insegnanti, i tempi stretti li ha decisi il Ministero, quindi i 33 giorni o quello che ci è stato detto, sono quelli, e non solo i tempi, che hanno portato a questo flop, perché non è un fallimento determinato dai tempi, è un fallimento determinato da una mancanza di regolamento, da una mancanza di chiarezza nelle discipline del triennio, da una mancanza di chiarezza dei profili post diploma: è un indirizzo che nasce senza essere niente di chiaro, un minestrone, niente che le famiglie possano scegliere con chiarezza, niente che i ragazzi possano decidere per avere un profilo successivo concreto.
è inutile citare lo Snals, collega Polato, con 7.000 iscritti. Le cito un altro sindacato, collega, anche se non mi sta ascoltando, non importa, che di iscritti ne ha 257.000, la CGIL, che dichiara, all'alba delle dichiarazioni dell'assessore Donazzan che poi mi pregio di sottolineare: "Un flop come volevasi dimostrare. Tutto l'impianto della filiera tecnologico professionale si basa su un concetto di meno scuola, più avviamento al lavoro e più dipendenza dalle imprese locali. Per questo la maggior parte dei colleghi docenti hanno giustamente detto di no". Questo arriva a valle di un Assessore che dice: "Soliti oppositori, ideologici e politicizzati, che hanno messo una pietra sopra alla proposta ancora prima di conoscerla".
Ricordo a tutti i numeri: 0,2% di studenti che in Veneto hanno scelto questo percorso, 375 studenti in tutta Italia. Se non è un flop questo qualcuno mi spieghi che cosa significa questa parola.

PRESIDENTE

Con l'intervento della collega Luisetto chiudiamo la discussione generale.
Passiamo alle dichiarazioni di voto. Collega Camani, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Devo registrare che tanto il Governo Meloni quanto il Gruppo del Consiglio regionale di Fratelli d'Italia soffrono di una malattia di allergia alle critiche dentro questo Consiglio come nelle piazze e rispetto ai Consiglieri che hanno proposto una mozione e che hanno argomentato in maniera puntuale, che hanno parlato al Gruppo di Fratelli d'Italia dei problemi del mondo della scuola, il capogruppo Polato liquida i problemi del mondo della scuola come strumentalizzazioni della sinistra contro il Governo Meloni.
Cari amici di Fratelli d'Italia, vi informiamo che c'è una distanza siderale tra stare all'opposizione a sventolare le bandierine e dover dimostrare di essere capaci e in grado di assumersi la responsabilità di governare il Paese. La scuola pubblica non è un intrigo con cui dovete fare o dovrete fare i conti. È una delle prime necessità formative di questo Paese. Se davvero credete nell'Italia e nel made in Italy, dovreste prima di tutto credere nella scuola pubblica che costruirà l'Italia di domani, quando finirete di occuparvi esclusivamente dell'Italia di ieri a cui siete tanto affezionati.
E allora i problemi non sono negli argomenti che utilizziamo noi. I problemi stanno nel percorso frettoloso che avete voluto mettere in campo: non ve l'ha ordinato il dottore di lanciare la proposta ad aprile del 2023 e di voler aprire i licei del made in Italy a settembre del 2023. In sei mesi che alternativa seria pensavate di costruire? L'unica cosa che potevate auspicare di costruire in sei mesi era, voi sì, qualche articolo sul giornale per lanciare il liceo del made in Italy che nessuno, neppure la presidente Meloni e neppure il ministro Valditara hanno esattamente capito che cosa sia. Non lo ha capito nessuno e non lo hanno capito neanche le famiglie e gli studenti che a quel liceo dovevano iscriversi. Oggi, a fronte del fallimento annunciato ‒ ha ragione la collega Luisetto che lei ha citato i sindacati degli autonomi da 7.000 persone di adesione ‒ non guardate e non ascoltate cosa vi dicono invece le forze sindacali che rappresentano la stragrande maggioranza del mondo della scuola. Anche qua sta la vostra miopia, la poca vostra lungimiranza e la vostra incapacità di rappresentare il mondo della scuola. Parlate con i Cobas della scuola e basta, e li citate soltanto per spiegare che avete fatto bene.
Se volete governare il Paese, oltre che vincere le elezioni, e sono due cose molto diverse, dovreste cominciare a fare i conti con i problemi che questo Paese vi pone.
Per queste ragioni, ovviamente, come Gruppo del Partito Democratico voteremo a favore delle mozioni presentate.

PRESIDENTE

Grazie.
Collega Lorenzoni, prego.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente.
Ho assistito alla discussione, devo dire, con un certo interesse e una certa curiosità perché, quando i toni si alzano, anche l'interesse si alza, però poi mi sono reso conto che in realtà c'era poco da contendere e mi dispiace che sia stata messa sul piano solo della contrapposizione politica e non sul piano dei contenuti di queste mozioni.
Io credo che siano due mozioni che hanno messo in luce come ci sia una modalità di azione, che ha segnalato bene anche la collega Camani poc'anzi, da parte di questo Governo, di entrare in settori delicati come l'elefante nella cristalleria, pensando di poter cambiare le regole di punto in bianco, di potersi imporre in equilibri che sono delicati.
Non è l'unico caso in cui questo Governo pensa di dire: siamo qui noi, sistemiamo le cose. Il mondo della scuola è un mondo molto complicato. È vero, collega Pan, che ci sono stratificazioni lunghissime e c'è la necessità di dare una nuova prospettiva, di svecchiare la scuola, ma non è un processo che facciamo da fuori imponendo le scelte. Vuol dire non conoscere il mondo della scuola, vuol dire non capire gli equilibri delicati che ci sono nel rapporto tra il corpo dei docenti, i genitori che assumono un ruolo sempre maggiore anche nell'organizzazione scolastica e gli studenti stessi, che hanno chiarissimo di cosa hanno bisogno e cosa desiderano, ma purtroppo qualche volta non li ascoltiamo. Anzi, troppe volte non li ascoltiamo. Ascoltarli di più, secondo me, aiuterebbe molto nella scuola, come nell'università, perché anche nell'università arrivano dei suggerimenti interessanti.
Io credo che non voler guardare alla delicatezza con cui, invece, alcune riforme vanno portate avanti significa inesperienza politica. Uso il termine "inesperienza" per essere benevolo. Non è l'unico caso questo sulla scuola: penso alla transizione 5.0, una cosa giusta sul mondo dell'impresa, che però è stata fatta in un modo che difficilmente darà dei risultati, perché si è voluto entrare senza comprendere come sia necessario che certe innovazioni, certe novità vadano concordate e costruite con chi in un settore lavora da molto tempo.
Questa la vedo come una debolezza del Governo Meloni. Credo che tutti i cittadini se ne rendano conto un po' alla volta che non è l'azione dell'uomo forte che può cambiare realmente le cose. Per cui, grazie alle colleghe che hanno presentato le mozioni e grazie per aver messo in luce come non è dicendo "Cambio tutto" che riusciamo a cambiare le cose, ma è costruendo dal basso, ed è esattamente quello che queste mozioni vogliono far capire ai colleghi della maggioranza.

PRESIDENTE

Collega Soranzo, prego.

Enoch SORANZO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Grazie, Presidente.
La dichiarazione di voto l'ha già fatta il Capogruppo che mi ha preceduto nell'intervento. Noi non volevamo intervenire ma credo che abbiamo assistito a un teatrino poco onorevole per quest'Aula.
Ricordo al collega Montanariello che se vuole vedere il VAR è meglio che si vada a vedere anche quando è stata tolta la parola in qualche Consiglio al sottoscritto proprio su vostra richiesta perché il fatto personale non sussisteva. è bene ricordare come ci si comporta e soprattutto ricordare che si cambia atteggiamento a seconda della convenienza.
Detto questo, noi vorremmo comunque ripartire da un concetto: che i tempi siano stati brevi non c'è problema ad affermarlo, che ci sia stata dell'attività assolutamente innovativa, altrettanto.
Colleghi dell'opposizione, capiamo che fa comodo e fa piacere poter portare all'attenzione di questa discussione una mozione che nel titolo parla di un flop invece che di un completo approccio innovativo che questo Governo ha portato, perché il nuovo Liceo del Made in Italy, diversamente da voi, porta un'innovazione e una proposta che, in verità, per tutti gli anni di Governo che avete voi ricoperto, non siete stati in grado di portare. Che cos'è il nuovo Liceo del Made in Italy? è una proposta formativa, innovativa e un'opportunità per gli studenti di scegliere e di esplorare sicuramente anche un percorso che può integrare scienze economiche e giuridiche con le scienze matematiche, fisiche e naturali.
Può far esplorare e dare la possibilità agli studenti di esplorare il mondo del mercato, le strategie di mercato, il tessuto produttivo, le peculiarità delle nostre imprese, le priorità delle nostre produzioni, le eccellenze riconosciute in tutto il mondo. Insieme a questo voglio anche rispondere alla collega Guarda: non è vero che la convivenza tra liceo economico-sociale con quello del made in Italy non esiste. Possono, è una possibilità che viene lasciata, quindi è stata detta un'altra inesattezza in quest'Aula. La convivenza tra liceo economico-sociale e del made in Italy può normativamente esserci con delle condizioni e sono state circoscritte all'interno della norma, con un tetto massimo, ovviamente, degli iscritti all'interno dei percorsi e delle classi.
È evidente che è facile per chi ci ascolta portare una teoria che possa diventare la verità, ma in quest'Aula noi non intendiamo perseguire o assecondare questo tipo di fare politica. Non intendiamo assecondare e stare zitti di fronte a delle affermazioni che sono assolutamente prive di fondamento dal punto di vista normativo e questo lo può vedere qualunque cittadino veneto consultando, per fortuna in questo caso, bene il mondo della rete dove potrà trovare nella normativa quanto affermo.
La convivenza è possibile. Si possono scegliere gli indirizzi e lo possono fare ovviamente su un tetto massimo di programmazione formativa.
Pertanto, è evidente che da questa – chiudo, Presidente – conclusione di questa discussione, credo che chiunque possa apprendere che sicuramente ci volevate portare su una strada che è totalmente strumentale e avevate voi solo un principio ideologico.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie.
Collega Pan, prego.

Giuseppe PAN (Liga Veneta per Salvini Premier)

Io sarò brevissimo, Presidente.
Io penso che comunque, cari colleghi, non bisogna aver paura dei cambiamenti soprattutto in questo ambito che è un ambito, come anche voi avete riconosciuto, molto ingessato. Qualcuno ha detto che le riforme non si possono calare dall'alto. Io ricordo che storicamente la più grande riforma della scuola italiana è stata quella di Gentile nel 1932, che era Ministro, e l'ha calata non dall'alto, ma da molto alto. è andata avanti fino quasi agli anni nostri, quando andavamo a scuola noi questa riforma, ha cominciato a cambiare dopo gli anni Settanta, praticamente, quindi è andata avanti molto.
Sicuramente è un tentativo importante. Io penso di parlare a nome di tanti colleghi qui: noi crediamo comunque che anche la scuola deve, per la diversità che poi ha questo Paese, essere una scuola federalista, una scuola legata ai territori. Qui ci sono insegnanti come Marzio e come tanti altri, anch'io in qualche anno ho insegnato a scuola. Io penso che comunque una scuola legata al territorio, una scuola legata alle radici, alla storia, all'identità dei popoli che fanno questo Paese sia importante. E quindi al di là del liceo del made in Italy, sarebbe interessante forse, con una buona autonomia, un liceo made in Veneto. In questo territorio ci sono piccole e medie imprese che hanno fatto la storia, che hanno fatto i marchi, che hanno fatto comunque l'identità e l'economia di questo Paese. Potrebbe essere un futuro.
Tanti dei nostri ragazzi laureati hanno in qualche maniera tentato di fare dei concorsi per essere insegnanti nei nostri licei e nei nostri Istituti Tecnici e possono essere legati a insegnare alla gente del proprio territorio. Nello stesso tempo ricordo che comunque una delle tante cose che anche il nostro Assessore all'Istruzione ha fatto in questa Regione è proprio di implementare e portare gli Istituti Tecnici a quattro anni nella frequentazione massima, per poi entrare in un ITS. Gli ITS, l'Istituto Tecnico Superiore, sono un'alternativa al liceo, alla cultura che è sempre stata, dopo la guerra, di sinistra all'interno della scuola, ma che può portare avanti quella che è la vera cultura del Veneto, che è la cultura del lavoro, del sacrificio, di portare avanti l'economia della propria gente.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Non vedo altre richieste di intervento, quindi passiamo alle votazioni.
Metto in votazione la risoluzione n. 105.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Passiamo alla mozione n. 515 presentata dai consiglieri Luisetto, Montanariello e altri.
Matto in votazione la mozione n. 515.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Con questo provvedimento chiudiamo la seduta odierna del Consiglio.
Per la prossima seduta sarete convocati a domicilio. Buona serata.
La Seduta termina alle ore 16.57
Il Consigliere segretario
Alessandra SPONDA

Il Presidente
Nicola Ignazio FINCO

Resoconto stenotipico a cura di:
Cedat 85

Revisione e coordinamento testo a cura di:
Maria Concetta Miccoli

Elaborazione testo a cura di:
Maria Concetta Miccoli
Verbale n. 128 - 11^ legislatura
PROCESSO VERBALE
SEDUTA PUBBLICA N. 128
MARTEDì 12 MARZO 2024


PRESIDENZA
PRESIDENTE ROBERTO CIAMBETTI
VICEPRESIDENTE NICOLA IGNAZIO FINCO
VICEPRESIDENTE FRANCESCA ZOTTIS

PROCESSO VERBALE REDATTO A CURA DELL'UFFICIO ATTIVITà ISTITUZIONALI

INDICE

Processo verbale della 128ª seduta pubblica – martedì 12 marzo 2024
La seduta si svolge a Venezia in Palazzo Ferro-Fini, sede del Consiglio regionale, secondo le modalità ordinarie.

I lavori si svolgono sulla base dell'ordine del giorno prot. n. 3291 del 7 marzo 2024.

Il Presidente CIAMBETTI, alle ore 10.31, comunica che l'inizio della seduta è rinviato alle ore 10.50.

Il PRESIDENTE dichiara aperta la seduta alle ore 11.05.

Assume le funzioni di Consigliere segretario la consigliera Alessandra Sponda.

Punto n. 1) all'ordine del giorno

Approvazione verbali delle sedute precedenti  [RESOCONTO]

Il PRESIDENTE, poiché nessun consigliere chiede di fare osservazioni, dichiara che si intende approvato il processo verbale della 127a seduta pubblica di martedì 5 marzo 2024.

Punto n. 2) all'ordine del giorno

Comunicazioni della Presidenza del Consiglio  [RESOCONTO]


Il PRESIDENTE comunica che sono in congedo il Presidente della Giunta regionale Zaia e i consiglieri Barbisan, Maino e Rizzotto.

Punto n. 3) all'ordine del giorno

Interrogazioni e interpellanze  [RESOCONTO]


Ai sensi dell'art. 114, comma 3 del Regolamento l'elenco delle interrogazioni e delle interpellanze, allegato alla Convocazione, è dato per letto.

Il PRESIDENTE comunica che non ci sono risposte da parte della Giunta regionale alle interrogazioni e interpellanze.

Interviene sull'ordine dei lavori la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto).

Il PRESIDENTE risponde alla consigliera Camani.

Punto 6) all'ordine del giorno

Disegno di legge relativo a "Modifiche alla legge regionale 7 maggio 2002, n. 9 "Interventi regionali per la promozione della legalità"". (Progetto di legge n. 236) APPROVATO (Deliberazione legislativa n. 7/2024)  [RESOCONTO]


Intervengono i consiglieri Giacomin (Zaia Presidente), che svolge la relazione di maggioranza per conto della Prima Commissione consiliare, e Guarda (Europa Verde), che svolge la relazione di minoranza per conto della Prima Commissione consiliare.

In discussione generale intervengono i consiglieri Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), Zanoni (Partito Democratico Veneto).

Il PRESIDENTE, durante l'intervento del consigliere Zanoni, comunica la presentazione dell'emendamento n. B12 e dà cinque minuti per la presentazione di eventuali subemendamenti.

In discussione generale intervengono le consigliere Camani (Partito Democratico Veneto), Zottis (Partito Democratico Veneto) ed in replica l'assessore Corazzari.

Il PRESIDENTE sospende la seduta per permettere all'Ufficio di Presidenza della Prima Commissione di esprimere parere sugli emendamenti presentati e convoca la Conferenza dei Presidenti dei Gruppi consiliari.

La seduta è sospesa alle ore 12.20.

La seduta riprende alle ore 12.46.

Si passa all'esame dell'articolato e relativi emendamenti.

L'emendamento n. B9, aggiuntivo di un articolo, illustrato dalla consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. B1 all'articolo 1 intervengono la consigliera Guarda (Europa Verde) che lo illustra, l'assessore Corazzari, che coglie l'occasione per esprimersi anche su tutti gli emendamenti depositati sino a quel momento, e la consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo).

L'emendamento n. B1, all'articolo 1, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. B12, all'articolo 1, intervengono i consiglieri Guarda (Europa Verde) che lo illustra e Zanoni (Partito Democratico Veneto).

Gli emendamenti nn. B12, B5, B6, B7 e B8, all'articolo 1, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

L'emendamento n. B2, all'articolo 1, illustrato dalla consigliera Guarda (Europa Verde), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE comunica la presentazione dell'emendamento n. B14 e dà cinque minuti per la presentazione di eventuali subemendamenti e sospende la seduta.

La seduta è sospesa alle ore 13.01.

La seduta riprende alle ore 14.48.

A ssume la presidenza il Vicepresidente Nicola Ignazio Finco e le funzioni di Consigliere Segretario la consigliera Erika Baldin.

L'emendamento n. B3, all'articolo 1, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. B4, all'articolo 1, illustrato dalla consigliera Guarda (Europa Verde), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'articolo 1, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato nel testo presentato dalla Commissione consiliare competente.

L'emendamento n. B10, aggiuntivo di un articolo, illustrato dalla consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. B14, aggiuntivo di un articolo, illustrato dalla consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato e inserito come articolo 2.

Gli articoli 2 e 3, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono approvati nel testo presentato dalla Commissione consiliare competente e inseriti rispettivamente come articoli 3 e 4.

Si passa all'esame degli ordini del giorno collegati al disegno di legge in oggetto.

ODG n. B11

Ordine del giorno presentato dalla consigliera Baldin relativo a "Impegno ad aumentare i fondi per il monitoraggio attraverso il sistema di controllo a distanza di siti sensibili" in occasione dell'esame del disegno di legge relativo a "Modifiche alla legge regionale 7 maggio 2002, n. 9 "Interventi regionali per la promozione della legalità e della sicurezza"". (Progetto di legge n. 236) APPROVATO (Deliberazione n. 20/2024)  [RESOCONTO]


Interviene la consigliera Baldin (Movimento 5 Stelle) che lo illustra con le modifiche concordate.

Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico in modalità telematica, l'ordine del giorno in oggetto come modificato.

Il Consiglio approva

ODG n. B13

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Zanoni, Camani, Luisetto, Zottis, Guarda, Montanariello, Bigon, Baldin e Ostanel relativo a "La Giunta regionale provveda alla completa attuazione della normativa regionale in materia di sicurezza". RESPINTO  [RESOCONTO]


Interviene il consigliere Zanoni (Partito Democratico Veneto) che lo illustra.

Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico in modalità telematica, l'ordine del giorno in oggetto.

Il Consiglio non approva

In dichiarazione di voto finale intervengono i consiglieri Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), Zanoni (Partito Democratico Veneto), Guarda (Europa Verde), Giacomin (Zaia Presidente).

Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico in modalità telematica, il progetto di legge in oggetto come emendato.

Il Consiglio approva

A ssume la presidenza la Vicepresidente Francesca Zottis.

Punto 7) all'ordine del giorno

Proposta di legge d'iniziativa dei consiglieri Finco, Barbisan, Cavinato, Cecchetto, Corsi, Dolfin, Maino, Pan, Rizzotto, Sandonà, Vianello, Giacomin, Scatto, Cestaro, Favero, Cestari, Razzolini, Pavanetto, Soranzo e Piccinini relativa a "Istituzione dell'elenco regionale delle scuole di musica". (Progetto di legge n. 228) APPROVATO (Deliberazione legislativa n. 8/2024)  [RESOCONTO]


Intervengono i consiglieri Finco (Liga Veneta per Salvini Premier), che svolge la relazione di maggioranza per conto della Sesta Commissione consiliare, e Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), che svolge la relazione di minoranza per conto della Sesta Commissione consiliare.

Durante l'intervento della consigliera Ostanel assume le funzioni di Consigliere segretario la consigliera Alessandra Sponda.

In sede di replica interviene il consigliere Finco (Liga Veneta per Salvini Premier).

Il PRESIDENTE sospende la seduta per il parere sull'emendamento presentato.

La seduta è sospesa alle ore 15.26.

La seduta riprende alle ore 15.26.

Si passa all'esame dell'articolato e relativo emendamento.

L'articolo 1, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato nel testo presentato dalla Commissione consiliare competente.

Interviene la consigliera Baldin (Movimento 5 Stelle) che ritira l'emendamento n. D1 all'articolo 2.

Gli articoli 2, 3 e 4, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono approvati nel testo presentato dalla Commissione consiliare competente.

In dichiarazione di voto finale intervengono i consiglieri Soranzo (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni) e Ostanel (Il Veneto che Vogliamo).

Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico in modalità telematica, il progetto di legge in oggetto.

Il Consiglio approva

Punto 8) all'ordine del giorno

Risoluzione presentata dai consiglieri Guarda, Baldin, Lorenzoni e Ostanel relativa a "Il Consiglio regionale del Veneto esprime adesione al manifesto per l'urgente messa al bando dei PFAS: #BanPFAS". (Risoluzione n. 79) APPROVATA (Deliberazione n. 21/2024)  [RESOCONTO]


Interviene la consigliera Guarda (Europa Verde) che illustra la risoluzione in oggetto.

Durante l'intervento della consigliera Guarda assume la presidenza il Vicepresidente Nicola Ignazio Finco.

In discussione generale intervengono i consiglieri Baldin (Movimento 5 Stelle), Zecchinato (Zaia Presidente) che illustra l'emendamento n. A1, Zanoni (Partito Democratico Veneto) e Ostanel (Il Veneto che Vogliamo).

L'emendamento n. A1, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

In dichiarazione di voto interviene la consigliera Guarda (Europa Verde).

Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico in modalità telematica, la risoluzione in oggetto come emendata.

Il Consiglio approva

La consigliera Guarda (Europa Verde) chiede il rinvio del punto 9) Mozione n. 479.

Il PRESIDENTE acconsente alla richiesta della consigliera Guarda.

Punti 10) e 11) all'ordine del giorno

Risoluzione presentata dalla consigliera Guarda relativa a "Il made in Italy non sacrifichi il liceo economico sociale" (Risoluzione n. 105) RESPINTA  [RESOCONTO]

e

Mozione presentata dai consiglieri Luisetto, Montanariello, Camani, Zottis, Zanoni e Bigon relativa a "Flop liceo made in Italy, la Giunta promuova cambio di rotta" (Mozione n. 515) RESPINTA  [RESOCONTO]


Il PRESIDENTE, visto l'argomento analogo, invita i primi firmatari a presentare la risoluzione e la mozione, procedendo con una discussione generale unica e due votazioni separate.

Intervengono le consigliere, Guarda (Europa Verde) che illustra la risoluzione n. 105, e Luisetto (Partito Democratico Veneto) che illustra la mozione n. 515.

In discussione generale intervengono i consiglieri Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), Montanariello (Partito Democratico Veneto), Pan (Liga Veneta per Salvini Premier), Camani (Partito Democratico Veneto).

La seduta è sospesa alle ore 16.21.

La seduta riprende alle ore 16.29.

In discussione generale interviene la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto) che prosegue il suo intervento.

Il consigliere Montanariello (Partito Democratico Veneto) chiede di intervenire per fatto personale.

Il PRESIDENTE non acconsente alla richiesta ed effettua due richiami all'ordine rivolti al consigliere Montanariello.

In discussione generale intervengono i consiglieri Polato (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni), Guarda (Europa Verde) e Luisetto (Partito Democratico Veneto).

In dichiarazione di voto intervengono i consiglieri Camani (Partito Democratico Veneto), Lorenzoni (Gruppo Misto), Soranzo (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni) e Pan (Liga Veneta per Salvini Premier).

Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico in modalità telematica, la risoluzione n. 105.

Il Consiglio non approva

Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico in modalità telematica, la mozione n. 515.

Il Consiglio non approva

Il PRESIDENTE dichiara chiusa la seduta.

Il Consiglio regionale sarà convocato a domicilio.

La seduta termina alle ore 16.57.

Votazioni ai sensi dell'articolo 50 comma 4 dello Statuto.


Votazione aperta per il punto:
PDL n. 236 - EMB09

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 36
Votanti: 36
Favorevoli: 9
Contrari: 27
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: RESPINTA

Presenti:
Baldin Erika, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Camani Vanessa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Baldin Erika, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Camani Vanessa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bigon Annamaria, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Dolfin Marco, Maino Silvia, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Rizzotto Silvia, Valdegamberi Stefano, Vianello Roberta, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Camani Vanessa, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 236 - EMB01

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 40
Votanti: 40
Favorevoli: 10
Contrari: 30
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: RESPINTA
Presenti:
Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cecchetto Milena, Corsi Enrico, Maino Silvia, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Rizzotto Silvia, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 236 - EMB12

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 42
Votanti: 42
Favorevoli: 10
Contrari: 32
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: RESPINTA
Presenti:
Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bozza Alberto, Cecchetto Milena, Maino Silvia, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Rizzotto Silvia, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Brescacin Sonia, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 236 - EMB05

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 42
Votanti: 42
Favorevoli: 10
Contrari: 32
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: RESPINTA
Presenti:
Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bozza Alberto, Cecchetto Milena, Maino Silvia, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Rizzotto Silvia, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Brescacin Sonia, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 236 - EMB06

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 40
Votanti: 40
Favorevoli: 10
Contrari: 30
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: RESPINTA
Presenti:
Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Cecchetto Milena, Favero Marzio, Maino Silvia, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Rizzotto Silvia, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 236 - EMB07

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 42
Votanti: 42
Favorevoli: 10
Contrari: 32
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: RESPINTA
Presenti:
Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Cecchetto Milena, Maino Silvia, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Rizzotto Silvia, Sponda Alessandra, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 236 - EMB08
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 40
Votanti: 40
Favorevoli: 9
Contrari: 31
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA

Presenti:
Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Cecchetto Milena, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Maino Silvia, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Rizzotto Silvia, Venturini Elisa, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 236 - EMB02
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 44
Votanti: 44
Favorevoli: 10
Contrari: 34
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Barbisan Fabiano, Cecchetto Milena, Maino Silvia, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Rizzotto Silvia, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 236 - EMB03
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 32
Votanti: 32
Favorevoli: 6
Contrari: 26
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA

Presenti:
Baldin Erika, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco

Votanti:
Baldin Erika, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco

Assenti:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bigon Annamaria, Boron Fabrizio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Villanova Alberto, Zaia Luca, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Camani Vanessa, Guarda Cristina, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Zanoni Andrea

Contrari:
Bet Roberto, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 236 - EMB04
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 38
Votanti: 38
Favorevoli: 8
Contrari: 30
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA

Presenti:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco

Votanti:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco

Assenti:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Boron Fabrizio, Ciambetti Roberto, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Possamai Gianpiero, Rizzotto Silvia, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Zaia Luca, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea

Contrari:
Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 236 - ART. 1
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 42
Votanti: 42
Favorevoli: 31
Contrari: 11
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA

Presenti:
Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Ciambetti Roberto, Maino Silvia, Possamai Gianpiero, Rizzotto Silvia, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Brescacin Sonia, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Bozza Alberto, Camani Vanessa, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 236 - EMB10
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 43
Votanti: 43
Favorevoli: 10
Contrari: 33
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Barbisan Fabiano, Ciambetti Roberto, Guarda Cristina, Maino Silvia, Possamai Gianpiero, Rizzotto Silvia, Sponda Alessandra, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 236 - EMB14
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 43
Votanti: 43
Favorevoli: 43
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Barbisan Fabiano, Ciambetti Roberto, Maino Silvia, Pan Giuseppe, Possamai Gianpiero, Rizzotto Silvia, Sponda Alessandra, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 236 - ART. 2
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 43
Votanti: 43
Favorevoli: 33
Contrari: 10
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Barbisan Fabiano, Ciambetti Roberto, Maino Silvia, Pan Giuseppe, Possamai Gianpiero, Rizzotto Silvia, Sponda Alessandra, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 236 - ART. 3
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 42
Votanti: 42
Favorevoli: 32
Contrari: 10
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Barbisan Fabiano, Bisaglia Simona, Ciambetti Roberto, Maino Silvia, Pan Giuseppe, Possamai Gianpiero, Rizzotto Silvia, Sponda Alessandra, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 236 - ODGB11
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 43
Votanti: 43
Favorevoli: 43
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Barbisan Fabiano, Ciambetti Roberto, Maino Silvia, Pan Giuseppe, Possamai Gianpiero, Rizzotto Silvia, Sponda Alessandra, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 236 - ODGB13
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 42
Votanti: 42
Favorevoli: 9
Contrari: 33
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA

Presenti:
Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Ciambetti Roberto, Maino Silvia, Ostanel Elena, Possamai Gianpiero, Rizzotto Silvia, Sponda Alessandra, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL N. 236 - VOTAZIONE FINALE
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 44
Votanti: 44
Favorevoli: 34
Contrari: 2
Astenuti: 8
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Barbisan Fabiano, Ciambetti Roberto, Maino Silvia, Possamai Gianpiero, Rizzotto Silvia, Sponda Alessandra, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
Guarda Cristina, Ostanel Elena

Astenuti:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 228 - ART. 1
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 42
Votanti: 42
Favorevoli: 42
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Barbisan Fabiano, Ciambetti Roberto, Maino Silvia, Possamai Gianpiero, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Valdegamberi Stefano, Zaia Luca, Zanoni Andrea

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 228 - ART. 2
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 41
Votanti: 41
Favorevoli: 41
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Barbisan Fabiano, Ciambetti Roberto, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Maino Silvia, Possamai Gianpiero, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Zaia Luca, Zanoni Andrea

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 228 - ART. 3
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 41
Votanti: 41
Favorevoli: 41
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Centenaro Giulio, Ciambetti Roberto, Maino Silvia, Possamai Gianpiero, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Zaia Luca, Zanoni Andrea

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 228 - ART. 4
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 42
Votanti: 42
Favorevoli: 42
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Barbisan Fabiano, Centenaro Giulio, Ciambetti Roberto, Maino Silvia, Possamai Gianpiero, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Zaia Luca, Zanoni Andrea

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 228 - VOTAZIONE FINALE
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 44
Votanti: 44
Favorevoli: 44
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Barbisan Fabiano, Ciambetti Roberto, Maino Silvia, Possamai Gianpiero, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
RISOLUZIONE n. 79 - EMA01
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 39
Votanti: 39
Favorevoli: 39
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Barbisan Fabiano, Bisaglia Simona, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Ciambetti Roberto, Maino Silvia, Montanariello Jonatan, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
RISOLUZIONE n. 79 - VOTAZIONE FINALE
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 42
Votanti: 42
Favorevoli: 42
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Barbisan Fabiano, Ciambetti Roberto, Finco Nicola Ignazio, Maino Silvia, Montanariello Jonatan, Possamai Gianpiero, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
RISOLUZIONE n. 105
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 32
Votanti: 32
Favorevoli: 8
Contrari: 24
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Cecchetto Milena, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Maino Silvia, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Venturini Elisa, Zaia Luca, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea

Contrari:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Brescacin Sonia, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
MOZIONE n. 515
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 9
Contrari: 26
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Cecchetto Milena, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Formaggio Joe, Maino Silvia, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Zaia Luca, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea

Contrari:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Consiglieri presenti o partecipanti in modalità telematica:
ANDREOLI Marco
LORENZONI Arturo
BALDIN Erika
LUISETTO Chiara
BET Roberto
MICHIELETTO Gabriele
BIGON Anna Maria
MONTANARIELLO Jonatan
BISAGLIA Simona
OSTANEL Elena
BORON Fabrizio
PAN Giuseppe
BOZZA Alberto
PAVANETTO Lucas
BRESCACIN Sonia
PICCININI Tomas
CAMANI Vanessa
POLATO Daniele
CAVINATO Elisa
PUPPATO Giovanni
CECCHETTO Milena
RAZZOLINI Tommaso
CENTENARO Giulio
RIGO Filippo
CESTARI Laura
SANDONA' Luciano
CESTARO Silvia
SCATTO Francesca
CIAMBETTI Roberto
SORANZO Enoch
CORSI Enrico
SPONDA Alessandra
DOLFIN Marco
VALDEGAMBERI Stefano
FAVERO Marzio
VENTURINI Elisa
FINCO Nicola Ignazio
VIANELLO Roberta
FORMAGGIO Joe
VILLANOVA Alberto
GEROLIMETTO Nazzareno
ZANONI Andrea
GIACOMIN Stefano
ZECCHINATO Marco
GUARDA Cristina
ZOTTIS Francesca





IL CONSIGLIERE SEGRETARIO
f.to Alessandra SPONDA

IL PRESIDENTE
f.to Nicola Ignazio FINCO
N.B. Gli emendamenti sono conservati nel sistema documentale del Consiglio regionale.
Le richieste di modifica delle votazioni diverse da quelle previste dall'articolo 89 del Regolamento sono menzionate nel Resoconto.

PROCESSO VERBALE
Redazione testo a cura di Paola Lombardo
Revisione testo a cura di Carla Combi e Alessandro Vian