ResocontoVerbali

Seduta del consiglio regionale del 26/03/2024 n. 129

Resoconto n. 129 - 11^ legislatura
Resoconto 129 a Seduta pubblica
Martedì, 26 marzo 2024
SOMMARIO
Il Presidente Ciambetti, alle ore 10.41, comunica che l'inizio della seduta è rinviato alle ore 10.50.
Assume la Presidenza
Il Presidente Roberto CIAMBETTI
La Seduta inizia alle ore 11.00

PRESIDENTE

Diamo inizio alla 129a Seduta pubblica del Consiglio regionale. I lavori si svolgono sulla base dell'ordine del giorno prot. n. 4036 del 20 marzo 2024.
Colleghi, la seduta odierna sarà particolarmente impegnativa. Mi auguro e spero nella collaborazione di tutti per fare un lavoro proficuo in queste due giornate di Consiglio regionale.
PUNTO
1


APPROVAZIONE VERBALI DELLE SEDUTE PRECEDENTI

Il PRESIDENTE, poiché nessun Consigliere chiede di fare osservazioni, dichiara che si intende approvato il processo verbale della 128a Seduta pubblica di martedì 12 marzo 2024.
PUNTO
2


COMUNICAZIONI DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO

Hanno comunicato congedo
Luca ZAIA
Fabiano BARBISAN
Lucas PAVANETTO
Gianpiero POSSAMAI
I congedi sono concessi.
Rivolgiamo gli auguri al collega Giulio Centenaro che oggi compie gli anni.
PUNTO
3



INTERROGAZIONI E INTERPELLANZE

Ai sensi dell'art. 114, comma 3 del Regolamento, l'elenco delle interrogazioni e delle interpellanze, allegato alla Convocazione, è dato per letto.
PUNTO
4



RISPOSTE DELLA GIUNTA REGIONALE ALLE INTERROGAZIONI E INTERPELLANZE

PRESIDENTE

Comincio con le interrogazioni dei colleghi presenti in Aula. Ho visto molto movimento esterno all'Aula.
La collega Cristina Guarda è presente, quindi iniziamo con lei.
La collega Ostanel ha comunicato che non arriverà in tempo per le interrogazioni, quindi manderemo per iscritto, ai suoi indirizzi, le risposte alle interrogazioni che la riguardano.
Partiamo con la IRI n. 434 della collega Guarda.

Interrogazione a risposta immediata n. 434 del 19 settembre 2023 presentata dalla consigliera Guarda relativa a "PROVINCIA DI BELLUNO, CAOS TRASPORTI SOPPRIME IL DIRITTO ALLO STUDIO E IL DIRITTO A CONDIZIONI LAVORATIVE DIGNITOSE: QUALI INTERVENTI URGENTI PER RIPRISTINARE LA NORMALITÀ?"

La collega Guarda dà per letta l'interrogazione.
Risponde la vicepresidente De Berti. Prego.

Ass.ra Elisa DE BERTI

Grazie, Presidente.
Con riguardo all'oggetto dell'interrogazione si premette che, ai sensi dell'articolo 3 bis del D.L. n. 138/2011 e seguenti, spettano all'ente di governo del Bacino territoriale omogeneo e del trasporto pubblico locale le funzioni di organizzazione dei servizi, di scelta della forma di gestione, di determinazione delle tariffe dell'utenza, di affidamento della gestione e del relativo controllo e, nello specifico, alla Provincia di Belluno.
In considerazione della situazione congiunturale negativa che ha interessato il settore del trasporto pubblico locale, in particolare sotto il profilo del mantenimento dell'equilibrio finanziario dei contratti di servizio, lo Stato e la Regione, in più momenti, hanno previsto misure straordinarie di sostegno finalizzate a garantire l'offerta dei servizi ai cittadini.
Al ristoro dei minori introiti tariffari incassati e della copertura della spesa per i servizi aggiuntivi resisi necessari per il rispetto delle misure di distanziamento a bordo dei mezzi, stabilite dalle Autorità per il periodo emergenziale 2020-2022, il Governo ha stanziato, a favore del Veneto, 297 milioni di euro di finanziamenti straordinari da destinare alle aziende affidatarie dei servizi.
Lo Stato è, altresì, intervenuto nel 2023 a compensare i maggiori costi sostenuti nell'esercizio 2022 dalle aziende di trasporto per l'acquisto di carburanti e di prodotti energetici, assegnando al Veneto ulteriori 22,5 milioni.
Per quanto riguarda, invece, i finanziamenti ordinari destinati all'esercizio del servizio di trasporto pubblico locale, nell'anno 2023 il Veneto si è visto riconosciuti 15 milioni di euro a valere sulle risorse incrementali del Fondo nazionale per il trasporto pubblico locale, stanziate con legge del 2021 n. 234.
Nel medesimo esercizio 2023, con legge regionale n. 28 del 10 novembre 2023, è stata approvata la prima variazione generale al bilancio di previsione 2023-2025, con la quale è stato previsto un finanziamento regionale complessivo di 14,7 milioni ad incremento dei finanziamenti statali destinati all'esercizio dei servizi nell'anno 2023.
I finanziamenti sopra richiamati, destinati sia al finanziamento ordinario dei servizi che a sostenere in via straordinaria le criticità connesse al periodo pandemico, sono stati interamente ripartiti, impegnati ed erogati a favore degli enti e delle aziende operanti nel territorio veneto.
In esito alle predette assegnazioni per l'esercizio dei servizi minimi il bacino di Belluno è risultato assegnatario per l'anno 2023 di finanziamenti integrativi pari a 1,5 milioni.
Per quanto riguarda i finanziamenti erariali straordinari, nel periodo 2020-2022, a copertura dei servizi aggiuntivi e a titolo di risarcimento dei minori introiti tariffari, al bacino di Belluno sono state assegnate risorse pari a 5,57 milioni di euro. Vanno, inoltre, considerati i finanziamenti statali, recentemente impegnati, a favore del bacino di Belluno, a copertura del maggior costo dei carburanti, pari a 636.795,87 euro.
Per l'anno 2024, la legge n. 234 del 2021 ha previsto uno stanziamento integrativo a valere sul Fondo nazionale per il trasporto pubblico locale pari a 300 milioni, che sarà ripartito a favore delle Regioni a Statuto ordinario.
Le risorse finanziarie aggiuntive che il Veneto si vedrà riconosciute saranno ripartite tra i bacini del trasporto pubblico locale, compreso il bacino di Belluno, sulla base delle percentuali risultanti in esito alle attività in corso con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, finalizzate alla determinazione dei livelli adeguati di servizio (i cosiddetti LAS).
Sul fronte della programmazione dei servizi, al fine di affrontare concretamente le oggettive criticità in cui versa il trasporto pubblico locale, la Regione ha istituito specifici tavoli tecnici per ciascun bacino territoriale, con la partecipazione di enti affidanti ed aziende affidatarie, allo scopo di individuare i possibili ambiti di efficientamento e riorganizzazione dei servizi.
In esito a tali attività, potranno essere individuate alcune misure di rafforzamento dell'integrazione intermodale, nonché tese all'introduzione di servizi a chiamata in sostituzione dei servizi tradizionali.
Si conferma, pertanto, la continua attenzione della Giunta regionale a sviluppare tutte le possibili azioni individuate per sostenere un importante settore come quello del trasporto pubblico locale, adeguato alle esigenze dell'utenza.
In tale ottica si richiama l'impegno della Regione per il riordino generale della governance del trasporto pubblico locale. Nello specifico, il disegno di legge n. 237, d'iniziativa della Giunta regionale, recante "Modifiche e integrazioni alla legge regionale 30 ottobre 98, n. 25 'Disciplina ed organizzazione del trasporto pubblico locale' e successive modifiche e relative disposizioni transitorie finali", prevede di ridisegnare l'assetto organizzativo della governance del settore al fine di rafforzare la presenza della Regione in sede programmatoria di controllo dei servizi di trasporto pubblico locale.

PRESIDENTE

Grazie.
Collega Guarda, per la replica, prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Chiederò la copia scritta della risposta, perché ovviamente merita un approfondimento dedicato. Io ringrazio per aver condiviso queste informazioni e ringrazio per aver dato attenzione al tema anche nei tavoli.
è evidente che la Regione non può essere chiamata direttamente in causa sulla gestione dell'azienda. Ha senso, però, ricordare, come anche in parte testimonia questa risposta, che la Regione ha la necessità e il compito di investire nuove consistenti risorse nel trasporto pubblico locale del Veneto, in particolare in montagna.
La Provincia di Belluno, negli ultimi sette anni ha fatto i salti mortali per garantire l'abbattimento delle tariffe per gli studenti e lo ha fatto usando i fondi di confine dei Comuni confinanti e le risorse del Consorzio BIM.
Lo scorso anno, nel 2023, che è l'anno della interrogazione, la Provincia e il Consorzio hanno messo da parte da soli alla fin fine tutti i fondi per riuscire ad affrontare l'emergenza, con una compartecipazione finale, che evidentemente è stata descritta all'interno di questa risposta all'interrogazione. Questo nonostante all'inizio dell'anno avesse chiesto sostegno alla Regione.
La partita, quindi, da questo punto di vista, sta diventando ovviamente quella di reperire le risorse necessarie per rilanciare il servizio del trasporto pubblico in zona montana e richiede uno sforzo realmente importante da parte di tutti gli attori.
Se si riuscisse ad aiutare la riorganizzazione del servizio e nel contempo cercare di investire maggiormente le risorse pubbliche della nostra Regione, con un aumento costante, come è stato fatto nel bilancio 2024, di risorse per il trasporto pubblico locale, essendo davvero molto più coraggiosi e puntando sul trasporto pubblico locale, sarebbe, secondo me, un cambio di direzione notevole e anche al servizio della popolazione che in quei territori potrebbe risparmiare sull'auto, dando invece gambe a un servizio pubblico locale.

PRESIDENTE

Grazie.
Passiamo alla IRI n. 305 del collega Lorenzoni.

Interrogazione a risposta immediata n. 305 del 13 ottobre 2022 presentata dal consigliere Lorenzoni relativa a "INTENDE LA REGIONE GARANTIRE L'ACCORDO SU "CASA SERENA" DI ROVIGO SENZA DISAGI AGLI OSPITI?"

Prego, collega Lorenzoni.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente. Intervengo molto rapidamente.
La vicenda di "Casa Serena" a Rovigo è una vicenda lunga, che l'Assessore conosce bene.
L'IRI, in realtà, è stata presentata un anno fa, quando la situazione era diversa. È stata una delle ragioni per cui la Giunta del Comune di Rovigo è caduta. Ci sono stati diversi passaggi. La sollecitazione che si dava era proprio per capire se c'era l'intenzione di sostenere una transizione, senza che ci fossero dei disagi per gli ospiti, perché è una delle strutture più importanti della Provincia di Rovigo.

PRESIDENTE

Assessore Lanzarin, prego.

Ass.ra Manuela LANZARIN

In ordine al quesito, si evidenzia che in questi anni la Regione si è impegnata costantemente per garantire l'assistenza agli ospiti di "Casa Serena", in tutte le fasi della complessa vicenda legata al commissariamento dell'IPAB IRAS di Rovigo. In particolare, a seguito della DGR del 18 ottobre 2022, con cui la Giunta regionale ha nominato l'attuale commissario straordinario regionale di IRAS, l'Amministrazione regionale si è adoperata da parte sua per trovare un accordo con IRAS, con il Comune di Rodigo e con le altre parti interessate alla vicenda, al fine di risolvere la situazione di "Casa Serena".
Tuttavia, lo sforzo della Regione non ha sempre trovato un riscontro positivo da parte del Comune di Rovigo, rendendo vani i plurimi provvedimenti adottati negli ultimi anni dalla Giunta regionale: provvedimento DGR n. 1523 del 2022, DGR n. 572 del 2022, DGR n. 573 del 2023, ciascuno volto a garantire la continuità dei servizi erogati da IRAS nei confronti degli ospiti e tutelare il valore dell'asse dell'IPAB.
Ciononostante, in considerazione del prioritario interesse degli ospiti, la procedura commissariale dell'IPAB ha provveduto alla cessazione, a partire dal 1° luglio 2023, di ogni attività all'interno di "Casa Serena" e al trasferimento degli ospiti, operato nel rispetto dei principi della libera scelta e con la massima attenzione, affinché venisse loro garantita la stessa qualità delle prestazioni erogate.
Infine, il contenzioso instauratosi presso il TAR del Veneto, su iniziativa del Comune di Rovigo, si è concluso con sentenza del 22 gennaio 2024, con cui il TAR ha rigettato i molteplici ricorsi proposti dal Comune di Rovigo avverso la procedura commissariale dell'IPAB e la Regione del Veneto.
Aggiungo che oggi la situazione è completamente sotto controllo per quanto riguarda sia gli ospiti, che sono stati ricollocati dopo la chiusura di "Casa Serena", sia il personale che c'era in "Casa Serena", che è stato quindi impiegato al San Bortolo, quindi a Rovigo, all'IRAS. Sono in fase avviata tutte le altre procedure che oggi sono quelle dettate purtroppo dal fallimento dell'accordo di programma, che era stato più volte ripreso anche coi tavoli del Prefetto e che, nel frattempo, essendo fallito, ha fatto solo lievitare il monte del debito che si è accumulato.
Oggi si sta operando in una soluzione che, però, mantenga sicuramente il servizio, gli ospiti e quindi la funzione assistenziale che ha IRAS in quel territorio e la tutela del personale che viene impiegato.

PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Collega Lorenzoni, per la replica, prego.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente. Ringrazio l'Assessore per avere riassunto l'iter.
La raccomandazione è di non far calare l'attenzione, di mantenere l'impegno anche in questo momento in cui non c'è un'Amministrazione comunale, per restituire alla città una struttura di cui c'è bisogno e ci sarà bisogno in futuro, su cui sicuramente la città di Rovigo conta.

PRESIDENTE

Passiamo alla IRI n. 364 del collega Montanariello.

Interrogazione a risposta immediata n. 364 del 17 febbraio 2023 presentata dal consigliere Montanariello relativa a "MENTRE LA VENEZIA INSULARE ASSISTE AL PROGRESSIVO SMANTELLAMENTO DEI PROPRI SERVIZI SANITARI, IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE INDICA L'EX OSPEDALE GIUSTINIAN COME SEDE DELL'AUTORITÀ EUROPEA ANTIRICICLAGGIO. È COSÌ CHE SI VUOLE EVITARE LO SPOPOLAMENTO?"

Prego, collega Montanariello.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Mentre la Venezia insulare assiste al progressivo smantellamento dei propri servizi sanitari, il Presidente della Giunta regionale indica l'ex Ospedale Giustinian come sede dell'Autorità europea antiriciclaggio. È così che si vuole evitare lo spopolamento?
Premesso che, secondo le notizie riportate dalla stampa, il Presidente della Giunta, il 22 settembre 2022, indirizza al Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, e propone la candidatura di Venezia come sede dell'Autorità europea per l'antiriciclaggio, indicando l'ex Ospedale Giustinian come il complesso di edifici che avrebbe potuto ospitarla.
Nella lettera il Presidente aveva qualificato il Giustinian come prestigiosa destinazione che lo ha caratterizzato nella storia, risultando un sito di tale pregio da costituire, con il suo portato storico, culturale e sociale, la più consona sede in relazione all'autorevolezza dell'istituenda Autorità.
Bellissime parole, nulla da dire, ma si consideri che l'Ospedale Giustinian è stato negli anni sempre più depotenziato e dequalificato, tanto che la ULSS 3 da tempo avevo annunciato il ridimensionamento dei servizi ivi erogati, per puntare invece sulla realizzazione di una Casa di comunità nella sede dell'Ospedale civile di Venezia. Detta previsione non è, però, stata confermata dalla delibera di Giunta n. 368 dell'8.04.2022, dato che l'Ospedale civile di Venezia non compare nell'elenco delle sedi designate. Stessa sorte è toccata all'ipotesi di realizzare una Casa di comunità a Lido di Venezia. La sopracitata di delibera di Giunta n. 368 del 2022 non ha previsto fondi per il progetto.
Va evidenziato che i cittadini del centro storico di Venezia e delle isole stanno assistendo a un progressivo e inesorabile impoverimento dei servizi sanitari; infatti, oltre al problema della grave carenza dei medici di base, i veneziani devono fare i conti sempre con maggiori difficoltà per raggiungere le sedi dove effettuare visite, analisi o terapia medica, perché questi servizi stanno scomparendo da molte aree della città dove, come è noto, gli spostamenti non sono affatto agevoli. Ormai nella Venezia insulare soltanto l'Ospedale civile, il monoblocco del Lido, Palazzo Boldù e il Giustinian erogano prestazioni sanitarie, ma neppure su questi presidi veneziani sono sicuro di poter contare a lungo.
Interroghiamo l'Assessore su quali siano le reali intenzioni in tema di politiche della programmazione sanitaria, relative alle sedi ospedaliere e distrettuali e presidi sanitari in generale, nonché ai servizi sanitari dei residenti nel centro storico di Venezia.

PRESIDENTE

Grazie.
Assessore Lanzarin, per la risposta, prego.

Ass.ra Manuela LANZARIN

In relazione alla richiesta di far dichiarare il territorio lagunare di Venezia quale zona disagiata, si rappresenta che l'accordo integrativo regionale della medicina generale, recepito con DGR, disciplina l'istituto delle zone disagiate.
Non era sulla zona disagiata questa, o sbaglio? Non era sul Giustinian quale sede dell'Autorità europea?
Posso chiedervi cinque minuti?

PRESIDENTE

Sospendiamo la risposta di questa interrogazione. Ne facciamo un'altra, mettendo in moto in questo caso le colleghe Guarda e De Berti, così l'assessore Lanzarin recupera la risposta corretta.
Passiamo alla IRI n. 453, a firma di Cristina Guarda.

Interrogazione a risposta immediata n. 453 del 20 dicembre 2023 presentata dalla consigliera Guarda relativa a "QUALI I PROPOSITI ALLA LUCE DELLA RECENTE FRANA CHE HA INTERESSATO UN TRATTO DELLA COSTRUENDA CICLOVIA DEL GARDA?"

L'interrogazione viene data per letta.
Risponde la vicepresidente De Berti. Prego.

Ass.ra Elisa DE BERTI

Grazie, Presidente.
In merito all'interrogazione in argomento, con la quale viene richiamato l'evento franoso avvenuto in data 16 dicembre 2023 in Comune di Tremosine, lungo la sponda bresciana del Lago di Garda, e viene richiesto di disporre un approfondimento al fine di meglio valutare, alla luce di quanto accaduto, la prosecuzione del progetto della ciclovia del Garda, si precisa quanto segue.
In primo luogo, occorre premettere che la ciclovia del Garda è stata inserita tra le dieci ciclovie turistiche nazionali dall'articolo 52 del decreto-legge n. 50 del 24 aprile 2017, convertito con modificazioni e integrazioni dalla legge n. 96 del 21 giugno 2017, su proposta dell'allora ministro delle infrastrutture e dei trasporti, onorevole Graziano Delrio.
Successivamente, nel periodo in cui il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti era retto dal ministro senatore Danilo Toninelli, è stato sottoscritto, ad aprile 2019, uno specifico protocollo d'intesa tra il MIT, le Regioni Lombardia e Veneto e la Provincia Autonoma di Trento, per regolare i reciproci impegni in relazione alla progettazione e realizzazione della ciclovia del Garda, facente parte del sistema nazionale delle ciclovie turistiche.
L'11 agosto 2021 il progetto di fattibilità tecnico-economica, come previsto dal citato protocollo, è stato trasmesso al Ministero competente che, in data 14 maggio 2022, nel periodo in cui il Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibile era il professor Enrico Giovannini, ha approvato il progetto dell'intero tracciato della ciclovia del Garda.
A seguito dell'approvazione, per il tratto veneto, con specifico accordo di programma, la Regione ha ritenuto di avvalersi della società Veneto Strade per la progettazione definitiva esecutiva e la realizzazione dei lotti funzionali di competenza. Nell'ambito dello sviluppo progettuale dei lotti ad oggi finanziati, risorse ministeriali e risorse PNRR, che fanno parte del tratto veneto della ciclovia del Garda, Veneto Strade ha confermato di aver svolto tutte le opportune analisi ed approfondimenti necessari alla verifica delle condizioni del contesto.
In particolare, partendo da una verifica documentale degli assetti locali, tratta dalle cartografie geologiche e geomorfologiche di inquadramento idrogeologico e del rischio idraulico, editate dalla Regione a supporto anche della strumentazione urbanistica in vigore, sono stati eseguiti specifici accertamenti in situ, quali sondaggi geognostici, carotaggi, prove di tipo standard da penetration test, mediante l'infissione e percussione di un campionatore calibrato, rilievi geomeccanici e analisi geofisiche di inquadramento sismico del fronte.
Con tali specifiche analisi è stato possibile valutare in loco la resistenza meccanica istantanea del suolo e in laboratorio, sui campioni prelevati, si sono determinate la stratigrafia, la densità, la qualità e il livello di saturazione dell'ammasso roccioso e, infine, il comportamento meccanico del materiale estratto negli strati profondi.
In applicazione della normativa attuale, per ogni lotto funzionale finanziato, è stata, quindi, eseguita la completa descrizione delle caratteristiche litologiche degli ammassi rocciosi, al fine di esaminare i principali parametri della discontinuità che li caratterizzano.
A tal riguardo, si comunica che lungo l'intero tratto esteso, oggetto di progettazione, sono stati individuati nei Comuni di Torri del Benaco e Malcesine, due tratti soggetti a fenomeni erosivi per i quali, nell'ambito della realizzazione delle opere, sono previsti interventi di consolidamento del fronte attraverso la posa in opera di un rivestimento avente funzione anti-erosiva, reti protettive, uniti all'installazione di barriere paramassi, opportunamente dimensionate, utili anche a garantire maggior sicurezza alla sottostante viabilità stradale, costituita principalmente dalla strada regionale Gardesana.
I progetti definitivi dei lotti funzionali, predisposti da Veneto Strade, sono stati approvati in Conferenza dei Servizi sulla base dei pareri pervenuti da parte di tutti gli Enti e i soggetti coinvolti dallo sviluppo degli interventi, comprendenti, pertanto, anche il parere favorevole della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio territorialmente competenti.
Come previsto dalla normativa, in particolare, i progetti sono stati redatti secondo il principio di non arrecare danno significativo all'ambiente (DNSH), di cui all'articolo 17 del regolamento UE 2020 n. 852.
I lavori sono stati, infine, aggiudicati entro il 31 dicembre 2023. Come descritto, pertanto, è possibile confermare che l'attenzione della Regione è sempre alta sugli aspetti ambientali e di sicurezza degli interventi infrastrutturali che vengono realizzati nel territorio di competenza.

PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
L'assessore Lanzarin ha recuperato la risposta alla IRI n. 364 del collega Montanariello.
Prego, assessore Lanzarin.

Ass.ra Manuela LANZARIN

In relazione alla richiesta di far dichiarare il territorio lagunare di Venezia quale zona disagiata, si rappresenta che l'accordo integrativo regionale della medicina generale, recepito con accordo del 30.12.2005 "Disciplina dell'istituto delle zone disagiate al fine dello svolgimento dell'attività dei medici del ruolo unico di assistenza primaria, ciclo di scelta", in attuazione dell'ex articolo 59, lettera d), punto 2 dell'accordo collettivo e della ACN MMG 28.04.2022 vigente, definisce modalità e criteri di individuazione e il relativo compenso delle attuazioni ivi svolte da parte dei predetti medici.
L'AIR citato definisce, nello specifico, che siano le aziende ULSS, sentito il comitato aziendale, a comunicare alla Regione le zone individuate approvate quali disagiate o disagiatissime al fine dell'assunzione dei provvedimenti di propria competenza previsti dell'AIR e dall'MMG sopra richiamato.
L'azienda ULSS 3 Serenissima, interpellata sul punto il 3.01.2024, ha rappresentato che per il territorio insulare è già stata riconosciuta zona disagiata l'Isola di Sant'Erasmo, mentre per le altre isole del distretto 1 il riconoscimento di zona disagiata sarà discusso quanto prima in comitato aziendale. Peraltro, è stato avviato lo scorso anno il tavolo di negoziazione regionale della medicina generale per la definizione del nuovo AIR, in trattativa regionale, nella quale potranno essere eventualmente individuate ulteriori e utili misure nell'ambito delle materie di competenza regionale.
Si evidenzia, per completezza informativa, che l'ULSS 3 è riuscita a ridurre i posti vacanti, passando da meno ventisette al marzo 2023 a meno due ad oggi.
L'azienda sanitaria ha favorito tale riduzione anche grazie alla campagna lanciata la scorsa estate, che invitava professionisti provenienti da altre regioni o dall'estero a venire a lavorare in una città particolare come Venezia, offrendo incentivi, tra cui affitti calmierati.
In particolare, si segnala che sedici professionisti hanno formalizzato la domanda e sono stati inseriti nella graduatoria aziendale per il conferimento di incarichi provvisori di medico nel ruolo unico di assistenza primaria a ciclo di scelta.
Alla medesima data, gli incarichi provvisori di medico del ruolo unico di assistenza primaria a ciclo di scelta sono conferiti a tre, di cui due inseriti a Venezia centro, uno inserito nel Comune di Mira.
In relazione al trasporto pubblico locale a Venezia, per la Regione del Veneto, e ai relativi finanziamenti si precisa che il Comune di Venezia è l'ente deputato alla programmazione del servizio, come stabilito la delibera della Giunta regionale.
Quest'ultimo ente, interpellato per competenza, ha comunicato che il servizio trasporto pubblico locale Azienda Veneziana Mobilità S.p.A., azienda del Consorzio Trasporti Veneziani S.p.A., si caratterizza per un servizio multimodale sviluppato su 24 ore.
L'Ospedale civile di Venezia è connesso in via diretta da linee circolari che collegano piazzale Roma, terminal automobilistico, dove si attestano tutte le linee ferroviarie del servizio di trasporto pubblico urbano ed extraurbano con destinazione Venezia, ferrovia Santa Lucia e Lido di Venezia, terminal di accesso alla rete di navigazione.
Transitano per l'Ospedale civile anche linee circolari, che oltre a piazzale Roma e ferrovie, collegano l'Ospedale con le isole di Murano, Giudecca e con l'interscambio tra le isole della laguna a nord.
L'Ospedale è peraltro facilmente raggiungibile in breve, 10-15 minuti a piedi anche da San Zaccaria. Da Rialto, inoltre, sono presenti frequenti linee di navigazione in orario diurno. Alla fermata dell'Ospedale transitano numerose corse delle linee ferroviarie dalle 6.00 del mattino a mezzanotte e corse aggiuntive previste per le fermate successive, San Zaccaria, Rialto, servite anche dai servizi notturni in collegamento con i principali terminal nelle isole.
La Regione, in ogni caso, nell'ambito della propria attenzione al monitoraggio nel settore del trasporto pubblico, prevede di individuare l'ente territoriale competente e tutte le possibili azioni utili a risolvere i disservizi che si sono verificati.

PRESIDENTE

Grazie.
Collega Montanariello, per la replica.

Jonathan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Assessore.
Risulta evidente che c'è un connubio tra sanità e trasporto pubblico, che credo che nella provincia di Venezia lasci molto a desiderare, sia per quanto riguarda il tema in oggetto di cui stiamo parlando adesso, sia per quanto riguarda tutta la provincia. Basta pensare che il nostro Piano sociosanitario dice che ci sono dei servizi che vengono localizzati negli ospedali hub. Non entro nel merito. Ha una sua logica. C'è chi condivide e chi no, però, su tutta l'asta della Romea non esiste un servizio pubblico che porti chi deve recarsi all'Ospedale dell'Angelo sia per lavorare, sia per curarsi, sia per fare delle terapie che si ripetono. Non c'è un mezzo di collegamento.
Infatti, il progetto STACCO degli AUSER, che porta queste persone, finisce i chilometri ogni anno sempre prima, il che vuol dire che c'è una necessità di trasporto. Però, per chi ci ascolta da casa e per i posteri, abbiamo nel trasporto pubblico locale quattro linee pagate con il contributo del trasporto pubblico locale, che fanno da piazzale Roma all'aeroporto per prendere i turisti con i soldoni di chi non è cittadino e non paga le tasse qui. Noi finanziamo quattro linee di trasporto pubblico locale con i soldi che diamo.
A Venezia, Assessore, la logistica è molto complessa perché, se da una parte passa la linea che, se il mezzo non è pieno, non può partire, ed erogare il servizio non è uno standard con quale cadenza tu lo eroghi, è evidente che è sempre più difficile, per chi si deve andare a curare, avere delle possibilità di sapere che a quell'ora riesce a essere lì, con le difficoltà di un territorio che condiziona il suo trasporto pubblico sulla nebbia e sull'acqua alta.
È stato fatto un bellissimo studio dalla CGIL, che si chiama "Il posto conta", in cui hanno intervistato dei campioni di cittadini, attraverso un'agenzia a cui hanno delegato questo studio – magari glielo do, ma non provocatoriamente, anche per far tesoro – che mette in evidenza come l'accessibilità dei servizi sanitari a Venezia è pari, vista anche la popolazione anziana, alla difficoltà della stessa carenza, laddove mancano i servizi.
Credo, Assessore, che in un'area così fragile, noi dovremmo fare uno sforzo comune, tutti insieme, per far sì che si riconosca che le fragilità e le particolarità di alcune aree debbano avere anche questo concetto, quando si parla e si interpretano i servizi di primo livello per i cittadini.
Grazie, Presidente. Grazie, Assessore.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Passiamo alla IRI n. 460 del collega Zanoni.

Interrogazione a risposta immediata n. 460 del 31 gennaio 2024 presentata dal consigliere Zanoni relativa a "UN VIDEO DEL WWF DIMOSTRA L'UTILIZZO DIFFUSISSIMO E INCONTROLLATO DI RICHIAMI ELETTROACUSTICI AMPLIFICATI NEL DELTA DEL PO. LA GIUNTA INTENDE CONTINUARE A VOLTARE LE SPALLE A QUESTA SQUALLIDA SITUAZIONE?"

Prego, collega Zanoni.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente. Buongiorno, colleghe e colleghi.
Questa è un'interrogazione che ho presentato per denunciare un tema ormai storico, che colpisce in particolare il Delta del Po, che è rappresentato da un fenomeno costante di bracconaggio nei confronti degli uccelli migratori. Non lo dice naturalmente solo il WWF, che lo ha testimoniato con questo video, ma lo dice anche il Piano d'azione nazionale per la lotta agli illeciti contro gli uccelli selvatici, un Piano approvato in Conferenza Stato-Regioni, con il voto favorevole della Regione Veneto.
Da parte della Regione, quindi, c'è la consapevolezza che, in una parte della nostra regione, si continua a cacciare utilizzando mezzi elettrici, andando a incidere negativamente sulla popolazione degli uccelli migratori, che sono un patrimonio indisponibile dello Stato, ma che sono in realtà un patrimonio di tutti i 500 milioni di cittadini dell'Unione europea.
Nonostante questo piano di contrasto al bracconaggio, nonostante le continue denunce delle associazioni, ma anche di importanti rapporti come quello di Legambiente, il rapporto Ecomafia 2023, dove si continua a dire come nel Delta del Po si continui a cacciare senza controlli, utilizzando mezzi vietati, questo tipo di bracconaggio continua imperterrito.
Ho denunciato, anche con altri colleghi, questa situazione con una IRS il 25 ottobre 2023, con una IRI il 6 febbraio 2023. Dal territorio arrivano continue segnalazioni. Si tratta di un'attività che deve essere bloccata anche attraverso la vigilanza delle Polizie provinciali. Ho presentato nel bilancio degli emendamenti per dotare la Polizia provinciale di Belluno di mezzi adeguati a contrastare il bracconaggio, ma questi emendamenti per dotare di imbarcazioni utili sono sempre stati bocciati.
Chiedo se la Giunta regionale intenda attivarsi come azioni ferme e incisive per contrastare e debellare finalmente questo fenomeno illegale.

PRESIDENTE

Grazie.
In luogo dell'assessore Corazzari, influenzato da domenica, risponde la vicepresidente De Berti.
Prego, assessore De Berti.

Ass.ra Elisa DE BERTI

Grazie, Presidente.
L'episodio cui fa riferimento il video del WWF si è verificato nella laguna della Vallona, in Comune di Porto Viro, a Rovigo. Nell'area di proprietà privata, in vista dell'apertura della stagione venatoria 2023-2024, è stato chiesto dal proprietario, come per le precedenti annate, il consenso all'installazione di n. 29 appostamenti fissi di caccia.
Tali 29 postazioni risultano inserite nel decreto del direttore della Direzione agroambiente, programmazione e gestione ittica e faunistico-venatoria n. 888 del 2022, definizione di distanza degli appostamenti di cui all'articolo 25, commi 1 e 2, della legge regionale n. 50 del 1993 e seguenti, dal confine degli istituti di protezione di cui all'articolo 8, comma 4 ter, lettera a), b), c) e d) della medesima legge e individuazione appostamenti lagunari a titolo collettivo nel territorio lagunare vallivo della Provincia di Rovigo, ATC RO 03.
Articolo 8, commi 1 e 4, Titolo IV: Disposizioni integrative per il territorio lagunare vallivo del regolamento di attuazione del PFVR 2022/2027 e allegato a) alla legge regionale n. 2 del 2022.
Dal momento che il proprietario si è espresso in modo favorevole, si è impegnato a garantire il libero accesso all'area lagunare da parte di tutti i cacciatori che ne abbiano titolo, mediante impegno scritto a tenere aperto il cancello della palificata in laguna in tutti i giorni di caccia, secondo gli orari in cui è consentita l'attività venatoria, nonché a consentire e agevolare l'effettuazione dei controlli inerenti all'attività di vigilanza venatoria.
Per completezza, si rappresenta che la richiesta di consenso è stata formulata in base alla seguente normativa: articolo 25 della legge regionale 50/1993, il quale stabilisce che il territorio lagunare vallivo, per le sue peculiarità e al fine di tutelarne maggiormente l'habitat, la flora e la fauna sia soggetto a disciplina venatoria particolare e che, tenuto conto delle consuetudini e delle tradizioni locali negli ambiti territoriali di caccia costituiti in aree lagunari vallive, come il caso dell'ATC RO 03, comprendente la laguna della Vallona, non siano messi appostamenti fissi di caccia a titolo individuale; articolo 8, Titolo VI, "Disposizioni integrative per l'attività venatoria nel territorio lagunare vallivo del regolamento di attuazione, allegato A, della deliberazione amministrativa del Consiglio regionale n. 85 del 2023, il quale prevede al comma 1 che la struttura regionale competente individui gli appostamenti quantificandone il numero e indicandone la localizzazione e al comma 3 che la realizzazione dei medesimi sia a carico del comitato direttivo dell'ambito territoriale di caccia in cui sono collocati.
In merito al video del WWF, oggetto di interrogazione, in considerazione della gravità dei fatti segnalati, con nota n. 83377 del 16 febbraio 2024, sono stati chiesti dettagliati chiarimenti al proprietario del fondo, con particolare riferimento agli impegni assunti, sia riguardo alla necessità che i cancelli rimangano aperti alla libera fruizione da parte dei cacciatori, sia all'obbligo di garantire l'effettuazione dei controlli da parte degli organi di vigilanza, rammentando...

PRESIDENTE

è tanto lunga?

Ass.ra Elisa DE BERTI

C'è un'altra buona mezza paginetta.

PRESIDENTE

No, è troppo lunga.

Ass.ra Elisa DE BERTI

La metto a disposizione.

PRESIDENTE

Spediamo la risposta completa al collega Zanoni, altrimenti diventerebbe troppo lunga e occorrerebbe il doppio del tempo.
Collega Zanoni, per la replica, prego.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Ringrazio l'Assessore che risponde per conto di altri Assessori, in quanto non competente in materia. Spiace che si continuino ad avere in Aula delle risposte su interrogazioni sempre da parte dell'Assessore che non è competente.

PRESIDENTE

Le ho già spiegato che l'assessore Corazzari è a casa malato. Se vuole fare polemica su questo, la facciamo. Quando capiterà a lei, faremo altro.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Nessuna polemica, Presidente. Giusto per ricordare il Regolamento, perché a me piace che le norme vengano rispettate e anche il sottoscritto le rispetta, si tratta di una interrogazione del 31 gennaio; quindi, c'era tutto il tempo per rispondere entro i termini di legge. Casomai poteva rispondermi anche la prossima settimana.
È inutile che io interloquisca con un Assessore che non è competente. Era semplicemente per questo. Nessun tipo di polemica, ci mancherebbe, Presidente.
Quello che mi chiedo, perché mi sono fatto dare la risposta, è il fatto che, di fronte a un episodio così grave, si dica che si sono chiesti chiarimenti al proprietario del fondo, con particolare riferimento anche agli impegni assunti per tenere aperti i cancelli di queste aree.
La vigilanza deve poter intervenire tempestivamente. Non è possibile – e questo accade in maniera generica in molte valli – che la vigilanza, per andare a fare un controllo, deve suonare il campanello, deve aspettare qualcuno che venga ad aprire il cancello e intanto ci sono i richiami elettroacustici che funzionano.
Speravo che ci fossero degli approfondimenti, non tanto con il proprietario, ma anche sentendo i testimoni di un reato, perché ricordo che utilizzare i richiami elettroacustici è una attività che è sanzionata penalmente dall'articolo 30 della legge n. 157 del 1992. È un reato, quindi, competenza della magistratura. Speravo che ci fossero delle indagini e degli approfondimenti per individuare i responsabili e non limitarsi a fare il richiamo al proprietario di quell'area, perché così non si va da nessuna parte. Bisogna colpire chi continua a commettere questi reati, sennò si continua a incidere negativamente su un patrimonio che è di tutti i cittadini.

PRESIDENTE

A termine di Regolamento, le risposte che vengono date alle interrogazioni sono risposte della Giunta. Vengono approvate in Giunta regionale. Se la risposta viene data da un altro Assessore non cambia nulla. È una risposta della Giunta.
Passiamo all'IRI n. 409 del collega Lorenzoni.

Interrogazione a risposta immediata n. 409 del 28 giugno 2023 presentata dal consigliere Lorenzoni relativa a "INTENDE LA REGIONE GARANTIRE E PROMUOVERE LA PRESENZA DI AUTISTI QUALIFICATI SU AUTOMEDICHE A GARANZIA DEI PAZIENTI?"

Collega Lorenzoni, prego.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente.
Questa interrogazione è rivolta all'assessore Lanzarin, in merito al ruolo che gli autisti degli equipaggi delle auto di soccorso hanno nell'ambito delle nostre aziende sanitarie. C'è una legge regionale, la n. 9 del 2004, che ha istituito la figura dell'autista soccorritore. Nei protocolli delle emergenze è prevista la figura del tecnico autista, che fa parte delle figure essenziali per la riuscita degli interventi, con degli incarichi specifici e con delle competenze che sono rilasciate solo dopo cinque anni di formazione.
Da quello che è stato evidenziato, ci sono delle zone del Veneto dove, invece, le automediche, che sono in tutto e per tutto equiparate alle ambulanze, vengono guidate dagli infermieri, che si devono fare carico sia del ruolo dell'autista, che poi del ruolo del soccorritore, rischiando di mettere a repentaglio la sicurezza di chi viene soccorso e anche la sicurezza di chi lavora in questo ambito.
Vi è una grande preoccupazione da parte dei lavoratori, che questa possa diventare una prassi accettata e contraria alla normativa vigente. Per cui, la mia interrogazione, rivolta all'Assessore, è per capire se si intenda porre rimedio e se si intenda sostenere questi lavoratori con la dotazione di persone adeguatamente preparate.

PRESIDENTE

Grazie.
Assessore Lanzarin, per la risposta, prego.

Ass.ra Manuela LANZARIN

Il citato parere ARAN riguarda esclusivamente gli aspetti contrattuali relativi ai requisiti di accesso alle categorie B, livello BS, e C, per gli autisti di ambulanza. Per quanto riguarda la disposizione del Testo Unico n. 81 del 2008, deve essere evidenziato che la guida di autoveicoli in generale non viene esplicitamente trattata e rientra, pertanto, tra le attività che devono essere sottoposte a una valutazione complessiva del rischio, che comprende non solo la formazione del personale, ma anche l'allestimento e la manutenzione dei mezzi, le verifiche di controlli e le procedure di condotta dei veicoli.
Per quanto riguarda, invece, i veicoli di soccorso avanzato (automedica), non risponde al vero l'affermazione che gli stessi sono equiparati alle ambulanze del codice della strada. Questa tipologia di veicolo è stata introdotta dal decreto 5 novembre del 1996, che ne stabilisce le caratteristiche tecniche per l'omologazione e che, all'articolo 1, li definisce come autoveicoli destinati al trasporto delle attrezzature necessarie al primo soccorso, con personale medico e infermieristico a bordo.
L'articolo 2 del decreto stabilisce che tali veicoli appartengo alla categoria M1, di cui all'articolo 47 del nuovo codice della strada, veicoli destinati al trasporto di persone aventi al massimo otto posti a sedere, oltre al sedile del conducente, e che, ai sensi dell'articolo 116 del nuovo codice della strada, possono essere condotti con patente B, senza che siano necessari ulteriori requisiti.
Le linee guida della Conferenza Stato-Regioni sul sistema di emergenza-urgenza, pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale il 17 maggio 1996, definiscono i mezzi di soccorso come segue: ambulanza di soccorso e di soccorso avanzato, automezzo attrezzato per il supporto vitale di base e avanzato il cui equipaggio minimo è costituito da un autista soccorritore, ove possibile, in grado di partecipare a un intervento di emergenza sanitaria, e da un infermiere professionale; automezzo di soccorso avanzato con personale medico ed infermieristico a bordo per il trasporto delle tecnologie necessarie al supporto vitale, condotto da una delle due figure citate.
Non vi sono, quindi, disposizioni di legge che impediscono a un medico e a un infermiere, in possesso della sola patente B, di condurre l'automedica, mentre le linee guida prodotte dalla Conferenza Stato-Regioni prevedono espressamente che le automediche vengano condotte dal medico o dell'infermiere.
Tuttavia, già dalla DGR del 2015, rinnovata nel 2022, è stato comunque previsto che il personale sanitario addetto alla guida dei veicoli di soccorso avanzato segua un corso di formazione per la guida operativa, con contenuti analoghi a quelli previsti per gli autisti soccorritori addetti alla guida delle ambulanze.
La stessa DGR, inoltre, individua, per ambulanze e automezzi di soccorso avanzato, tutta una serie di requisiti relativi all'investimento, dotazioni di sicurezza, manutenzione, controllo, procedure di condotta, in linea con quanto previsto dal Testo Unico n. 81.
Il servizio di automedica condotta dal medico o dall'infermiere è attivo da trent'anni nella Regione del Veneto e in particolare a Treviso, Conegliano, Padova, Venezia, Vicenza, Verona e Rovigo.

PRESIDENTE

Grazie.
Collega Lorenzoni, per la replica, prego.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Ringrazio l'Assessore per la risposta.
Vedo delle differenze sostanziali tra quanto mi era stato segnalato dal personale e la risposta dell'Assessore. Mi riservo di verificare e di capire se effettivamente la norma sia rispettata dalle procedure utilizzate attualmente in alcune delle aziende sanitarie della nostra regione oppure no. Eventualmente riproporrò un'interrogazione.
Grazie.
PUNTO
5



INTERROGAZIONI A RISPOSTA SCRITTA ISCRITTE ALL'ORDINE DEL GIORNO AI SENSI DELL'ARTICOLO 111, COMMA 4, DEL REGOLAMENTO

PRESIDENTE

La collega Ostanel è arrivata, quindi diamo seguito anche alle IRS.
Cominciamo con la IRS n. 397.

Interrogazione a risposta scritta n. 397 del 1° agosto 2023 presentata dalla consigliera Ostanel relativa a "LA REGIONE INTENDE INVESTIRE ULTERIORI RISORSE PROPRIE SUL TRASPORTO PUBBLICO AL FINE DI AZZERARE GLI ULTIMI AUMENTI DELLE TARIFFE"

Collega Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente. Mi scuso per il ritardo.
Per quanto riguarda l'interrogazione, chiedevo all'assessore De Berti in particolare, con questa interrogazione del 1° agosto 2023, se la Regione del Veneto intendesse investire nuove e ulteriori risorse per mettere fine a quelli che all'epoca si dicevano essere aumenti di tariffe di cui adesso spiegherò, in particolare per quanto riguarda il trasporto pubblico locale. Spero quindi che oggi, a distanza di un po' di tempo, possiamo anche capire effettivamente cosa e se è stato fatto qualcosa, cioè se la Regione del Veneto stava cercando di mettere in campo delle azioni per scongiurare ulteriori aumenti e anche cercare di favorire l'utilizzo del trasporto pubblico locale.
Cosa accadeva in quel periodo e, quindi, il 1° agosto 2023? C'erano degli articoli di stampa, ma bastava parlare con Sindaci e Assessori, ma anche con i semplici cittadini che usano il trasporto pubblico locale, per sapere che in particolare a Padova, a Vicenza e a Treviso erano segnalate diverse difficoltà nell'utilizzo del trasporto pubblico e c'era anche l'aumento delle tariffe nonostante il trasporto pubblico locale non stesse funzionando bene.
Sicuramente c'era il costo carburante. Sicuramente c'erano alcuni costi che facevano sì che le aziende del trasporto pubblico locale stessero facendo fatica. Però sapevamo che in quel momento la Regione del Veneto – e sappiamo bene che ha la competenza – avrebbe potuto fare qualcosa.
A Treviso, in particolare, si era iniziata una raccolta firme proprio per scongiurare l'aumento della tariffa dell'autobus e all'epoca chiedevo e chiedo anche oggi, visto che, con alcuni mesi di ritardo, di nuovo voglio capire la situazione invece come è andata a finire; la Regione del Veneto, sapevamo e sappiamo ancora oggi che è l'Ente preposto al riparto tra i vari TPL locali del fondo che arriva dal Governo e sappiamo anche che la Regione del Veneto, negli ultimi anni, l'abbiamo più volte detto al bilancio, non ha aumentato e non ha messo risorse aggiuntive a sufficienza per permettere, negli anni passati, che questi aumenti delle tariffe potessero essere scongiurati. Avevamo all'epoca addirittura proposto un'agenzia della mobilità. Ne avevamo parlato con una mozione, se si ricorda l'assessore De Berti, in quest'Aula. Eravamo stati i primi a sollevare il tema che ci fosse la necessità di costituire un'agenzia che avrebbe permesso agli Enti gestori del trasporto pubblico locale un risparmio importante da poter poi, eventualmente, reinvestire nel trasporto pubblico locale e, quindi, al di là di qualche mese, chiedo anche se è possibile avere un aggiornamento su quello che è stato fatto rispetto all'agenzia.
Abbiamo visto alcune delibere e alcuni articoli di stampa in questo senso; chiedo quindi all'assessore De Berti di rispondere all'interrogazione e, se può, anche aggiornare, eventualmente, sul tema dell'agenzia sulla mobilità.

PRESIDENTE

Grazie.
Risponde l'assessore De Berti.

Ass.ra Elisa DE BERTI

Grazie, Presidente.
Nel premettere che la determinazione del livello delle tariffe applicate all'utenza è competenza dell'Ente di governo del Bacino territoriale, si osserva che il settore del trasporto pubblico locale ha subìto pesantemente gli effetti delle crisi intervenute negli ultimi anni, in primis l'emergenza sanitaria da Covid-19 e successivamente i rincari dei combustibili e dei prodotti energetici, con inevitabili ripercussioni sull'equilibrio finanziario dei contratti di servizio che gli Enti affidanti hanno sottoscritto con le aziende operanti sul territorio.
La criticità della situazione ha reso necessari interventi immediati a sostegno dell'offerta dei servizi ai cittadini. Lo sforzo economico dello Stato, che ha assicurato ingenti stanziamenti straordinari, e della Regione, hanno garantito il mantenimento degli standard di servizio negli anni della pandemia e sino ad ora. Al ristoro dei minori introiti tariffari incassati e della copertura della spesa per i servizi aggiuntivi, resisi necessari per il rispetto delle misure di distanziamento a bordo dei mezzi stabiliti dalle autorità per il periodo emergenziale 2022-2022, il Governo ha stanziato a favore del Veneto 297 milioni di euro di finanziamenti straordinari da destinare all'azienda affidataria dei servizi.
Lo Stato è altresì intervenuto nel 2023 a compensare i maggiori costi sostenuti nell'esercizio 2022 dalle aziende di trasporto per l'acquisto di carburanti e di prodotti energetici, assegnando al Veneto ulteriori 22 milioni e mezzo.
Per quanto riguarda invece i finanziamenti ordinari destinati all'esercizio del servizio di trasporto pubblico locale, nell'anno 2023 il Veneto si è visto riconosciuti ulteriori 15,14 milioni di euro a valere sulle risorse incrementali del Fondo nazionale per il trasporto pubblico locale stanziate con legge n. 234/2021.
Nel medesimo esercizio 2023, con legge regionale n. 28 del 10 novembre 2023, è stata approvata la prima variazione generale al bilancio di previsione 2023-2025, con la quale è stato previsto un finanziamento regionale complessivo di 14,7 milioni di euro ad incremento dei finanziamenti destinati all'esercizio dei servizi nell'anno 2023.
I finanziamenti sopra richiamati, destinati sia al finanziamento ordinario dei servizi che a sostenere in via straordinaria le criticità connesse al periodo pandemico, sono stati interamente ripartiti, impegnati ed erogati a favore degli Enti e delle aziende operanti nel territorio veneto.
Per quanto riguarda l'esercizio 2024, si ricorda che la legge n. 234 del 30 dicembre 2021 ha previsto uno stanziamento suppletivo a valere sul Fondo nazionale per il trasporto pubblico quantificato in 300 milioni, che sarà ripartito a favore delle Regioni a Statuto ordinario. Le risorse finanziarie aggiuntive che il Veneto si vedrà riconoscere saranno ripartite tra i bacini del trasporto pubblico locale sulla base delle percentuali risultanti in esito alle attività in corso con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, finalizzati alla determinazione dei livelli adeguati di servizio, i LAS.
Considerata la situazione di criticità che stanno affrontando le aziende affidatarie, la Regione si è attivata favorendo la costituzione di tavoli tecnici in ogni bacino del trasporto pubblico locale, ai quali partecipano Enti affidanti e aziende affidatarie, compresi i gestori del settore ferroviario, con l'obiettivo di individuare possibili ambiti di efficientamento e riorganizzazione dei servizi, tra i quali, ad esempio, una maggiore integrazione tra i servizi ferroviari e i servizi automobilistici, così come la trasformazione da parte dei servizi tradizionali in servizi a chiamata, ove possibile ovviamente.
Inoltre, nell'ambito dell'attuazione del Piano regionale dei trasporti, approvato dal Consiglio regionale nel luglio 2020, l'Amministrazione regionale ha approvato, il 17 ottobre 2023, un disegno di legge per un generale ridisegno dell'attuale modello di governance per il trasporto pubblico locale, attualmente in discussione (è il PDL sulle agenzie, Consigliere) in Seconda Commissione Consiliare, che porterà a ridefinire le caratteristiche del soggetto regolatore dei servizi di TPL ed un rafforzamento del ruolo regionale.
Aggiungo che, leggendo i giornali di oggi, mi sembra che, soprattutto i problemi del TPL a Padova, come ho sempre detto io, non erano una mera questione economica.

PRESIDENTE

Grazie. Per la replica, collega Ostanel.

Elena OSTANEL (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
In realtà non sono soddisfatta dalla risposta rispetto al tema delle tariffe, Assessore, perché a me rimane la questione del fatto che gli aumenti delle tariffe, con questi 14,7 milioni che lei giustamente ha citato nella risposta, che sono stati messi quest'anno nel 2023, a valere nel nostro bilancio, non stanno andando a ridurre i costi delle tariffe. Il tema vero qui va al di là dell'agenzia, su cui ringrazio per l'aggiornamento: sapevo che era in discussione e sarà lì e anche in Aula, ovviamente, il momento in cui capiremo se l'agenzia per la mobilità che lei sta pensando e che la Giunta ha pensato effettivamente prenderà in carico i problemi del trasporto pubblico locale.
Da questa interrogazione io non ho sentito, perché è impossibile sentirlo effettivamente, che questi 14,7 milioni vengano utilizzati per ridurre le tariffe che vanno a valere poi sull'utente perché, come sappiamo, sono dei soldi che vanno agli investimenti; quindi, bene che vadano agli investimenti e bene che siano stati messi, ma noi abbiamo un problema rispetto al fatto che le agenzie del trasporto pubblico locale, se hanno più costi, li stanno ancora scaricando sul costo del biglietto.
Qui c'è un tema, secondo me, che noi dobbiamo prendere in carico, cioè che noi non dobbiamo aggiungere la possibilità di avere delle risorse che vengono poste non tanto ad investimento nel servizio, come lei adesso ha detto, ma per fare in modo che le aziende del trasporto pubblico locale non tolgano le corse esattamente nei momenti in cui c'è bisogno, anche se sono ore di morbida, e poi scarichino l'aumento dei loro costi sulla tariffa. La Regione ha il compito di fare in modo che i biglietti dell'autobus nei nostri territori costino meno e si incentivi il fatto che le persone utilizzino questo tipo di trasporto. Dico anche che mi preoccupa molto quello che sta accadendo, e su cui, appunto, la risposta non dà un'ulteriore rassicurazione, sul tema bus a chiamata perché, se noi continuiamo a pensare che il trasporto pubblico locale sia un servizio che continua a costare sempre di più e che dove c'è, vengano tagliate le corse per risparmiare e non si sostituisca con dei bus a chiamata, sarà un tema che noi non riusciremo a prendere in carico finché non ci sarà un investimento più forte sul servizio.
Ultimo punto. Le questioni sono ancora attuali. Noi oggi abbiamo una risposta che dice che abbiamo messo più fondi, ma non abbiamo la risposta che dice: sì, a fronte di questo aumento di risorse, i biglietti riusciamo a farli rientrare e, quindi, gli aumenti, come quelli a Treviso, sono assolutamente rimasti. Vuol dire che queste risorse in più non stanno... Dopo ne parliamo, Assessore, perché è un po' difficile seguire il labiale da qua.
Nel momento in cui noi abbiamo delle risorse che non vanno sul servizio rispetto alla tariffa, alla tariffazione, noi avremo sempre dei problemi e abbiamo dei problemi. A Padova lei dice che oggi sono stati risolti, ho letto anch'io i giornali: sono stati risolti ed era anche una questione di fondi, perché se i fondi arrivano nel 2023... È una questione di fondi, Assessore, lo so che non si dialoga così in Aula, però, nel momento in cui per due anni e mezzo qui dentro abbiamo chiesto delle risorse in più e solo nel 2023 vediamo uno stanziamento più alto, ma che, come ho detto, non va ad incidere sulla tariffa e quindi, non va a incidere sul servizio per i cittadini, ma va dentro agli investimenti dell'azienda, allora, nel momento in cui... Serve per avere degli investimenti sul servizio. Certo, ma le tariffe, Assessore, stanno diminuendo grazie a questi fondi? I cittadini riescono a prendere un biglietto che costa meno rispetto all'anno scorso? No. Sono soldi...
Guardi, dopo ne parliamo al bar, così riusciamo ad avere una risposta.
Io le dico che non sono soddisfatta della risposta perché la domanda era: stiamo intervenendo come Regione con dei fondi che servono a diminuire le tariffe per l'utente? La risposta è no, perché non è vero che non possiamo, perché la competenza del trasporto pubblico locale è di questa Regione. Che poi le agenzie della mobilità facciano il loro lavoro e non siano supportate da una Regione che non gli dà abbastanza fondi e da tempo questo è il grave problema che qui abbiamo.
Chieda alle persone che cercano di prendere un autobus nelle aree interne di questa Regione e chieda se le cose stanno andando bene.
Questa è la base della risposta che io le do in questo momento.

PRESIDENTE

Grazie.
Passiamo alla IRS n. 474.

Interrogazione a risposta scritta n. 474 del 10 gennaio 2024 presentata dai consiglieri Ostanel, Zanoni, Zottis, Camani, Bigon, Luisetto, Montanariello, Lorenzoni, Baldin e Guarda relativa a "PIANO NEVE: QUALI TUTELE PER I SITI RETE NATURA 2000 RISPETTO AL COLLEGAMENTO DELLE SKI AREA CIVETTA E CINQUE TORRI?"

Collega Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Con questa interrogazione chiedo alla Giunta quali sono i nuovi elementi che la Regione ha a disposizione, e l'ho presentata anche questa parecchi mesi fa, per sostenere che un progetto che nel Piano neve precedentemente veniva valutato come negativamente impattante sulla Rete Natura 2000 dagli uffici preposti, potesse ancora andare avanti e, in caso di modifiche rispetto al progetto precedente, quali azioni la Regione intende mettere in atto per tutelare i siti della Rete Natura 2000 delle Dolomiti bellunesi e, se rispetto allo stesso progetto, ci sarà un confronto con i territori interessati.
Stiamo parlando di una interrogazione che riguarda appunto il fatto che, come dico in premessa, il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare nel 2007 individuava, recependo diverse direttive comunitarie, zone speciali di conservazione e zone di protezione speciale al fine di mantenere habitat naturali e popolazioni faunistiche presenti.
L'articolo 5 vietava di realizzare nuovi impianti di risalita a fune, nuove piste da sci proprio in quelle aree e, successivamente all'entrata in vigore di questo decreto, la Regione del Veneto individuava diverse zone nel proprio territorio, tra cui appunto quelle del Gruppo del Sella e del monte Pelmo, Mondo e Val Formin, proprio per realizzare questo tipo di progettualità.
L'attuale Piano neve, e lo sapete bene, l'abbiamo detto più volte in quest'Aula e anche in Commissione quando ne ero membro, è datato al 2013. La valutazione di incidenza ambientale della sopracitata DGR sosteneva che non è possibile realizzare gli interventi previsti dal Piano per il collegamento Civetta-Giau in quanto le informazioni acquisite attestano che effetti negativi sono possibili a carico degli habitat Rete Natura 2000. Sto citando una DGR di questa Regione.
Con la DGR del 2021 era stato dato avvio alle attività di redazione di un nuovo Piano regionale neve del Veneto e quindi mi chiedo e chiedo, come ho detto all'inizio di questa interrogazione, considerato tutto questo, perché la Regione ha inteso sostenere all'interno di questo Piano neve che un progetto di questo tipo potesse essere fatto, contrariamente a quanto sosteneva nella sua stessa DGR.

PRESIDENTE

Grazie. Al posto dell'assessore Caner, risponde la vicepresidente De Berti. Prego.

Ass.ra Elisa DE BERTI

Nell'ambito del Piano regionale dei trasporti 2020, approvato con DGR 75 del 14 luglio 2020, tra le azioni previste vi è l'azione A5.5 "Ammodernare il sistema degli impianti di risalita e favorire l'integrazione con il trasporto pubblico e privato", da cui è scaturita, tra le altre, la seguente proposta di intervento di fabbisogno: collegamento comprensori di Cortina, Arabba, Alleghe e Val di Zoldo.
Il PRT è stato sottoposto alla procedura di valutazione ambientale strategica prevista dal decreto legislativo n. 152/2006 e seguenti, con parere motivato favorevole n. 202/2019.
Al fine di dare seguito alle previsioni del PRT per l'azione A5.5, si è dato avvio, con DGR 1249 del 14 settembre 2021, alla redazione del Piano regionale neve, previsto anch'esso tra le proposte di azione in variante dello studio di fattibilità tecnico-economico dei nuovi collegamenti sciistici intervallivi con fulcro a Cortina d'Ampezzo.
Nel 2022 sono stati affidati i servizi tecnici per la redazione del nuovo Piano regionale neve e della VAS e VINCA, nonché per la redazione dello studio di fattibilità tecnico-economica riguardanti i possibili collegamenti sciistici intervallivi con fulcro a Cortina d'Ampezzo, comprensori sciistici Cortina, Civetta, Alta Badia. In particolare, per quanto riguarda lo studio di fattibilità, è stata ad oggi redatta un'ipotesi di collegamento intervallivo Civetta-Giau, condivisa favorevolmente con i Comuni competenti, con la Provincia di Belluno e con le associazioni di categoria.
Detto studio è stato approvato, in linea tecnica, con decreto del Direttore della Direzione Infrastrutture e trasporti n. 625 del 28 dicembre 2023. Tale studio contiene gli elementi previsti dall'articolo 14 del DPR 207/2010, vigente al momento dell'affidamento del servizio, e rinvia alle successive fasi di attuazione, pianificazione, programmazione, progettazione e realizzazione la definizione del percorso procedimentale autorizzativo. Lo studio stesso individua i vincoli ambientali, storici, archeologici, paesaggistici, interferenti sulle aree e sugli immobili interessati dall'intervento ed il relativo percorso da avviare per le successive fasi progettuali autorizzative.
Parallelamente, si sta provvedendo alla redazione del nuovo PRN, che ha visto conclusa la fase di acquisizione dei contributi pervenuti dai soggetti competenti in materia ambientale, a seguito dell'adozione del rapporto preliminare ambientale, ai sensi dell'articolo 13 del decreto legislativo n. 152/2006, esaminati dalla competente Commissione regionale VAS, con parere motivato n. 277 del 21 dicembre 2023.
Il collegamento intervallivo Civetta-Giau, privo all'epoca di approfondimenti progettuali, era stato inizialmente previsto dal Piano regionale neve 2013, adottato ma poi stralciato degli elaborati, approvati successivamente in esito al parere motivato VAS n. 96/2012. Tale collegamento, come detto, proposto alle azioni del PRT 2020, verrà valutato per la sua inseribilità nel redigendo PRN, ai fini del percorso autorizzativo ed approvativo del Piano stesso o, in alternativa, verrà valutato un inserimento in una specifica variante locale al vigente PRN 2013.
Pertanto, nello specifico, si risponde all'interrogazione come segue: Il collegamento in argomento rientrava nell'ambito del PRT, come evidenziato nelle premesse, come proposta di azione di fabbisogno.
Il PRT definisce, come fabbisogni, le azioni che rispondono ad esigenze, strategie del Piano, ma per le quali non esiste una progettualità matura che consenta di definirne la fattibilità tecnico-economica e i relativi costi, benefici e livelli di priorità.
Per queste azioni si propone di redigere i progetti di fattibilità tecnica ed economica, ex articolo 23, del decreto legislativo n. 50/2016 e rinviare la decisione dell'eventuale attivazione ad una fase successiva del Piano.
In tal senso, quindi, la Giunta ha dato mandato alla Struttura tecnica di procedere con un livello di progettazione propedeutico al progetto di fattibilità tecnico-economica che consenta di definire:
a) le caratteristiche funzionali tecniche gestionali economico-finanziarie dei lavori da realizzare;
b) l'analisi delle possibili alternative, rispetto alla soluzione realizzativa individuata (va beh, manca il punto c), hanno messo d);
c) l'analisi dello stato di fatto nelle sue eventuali componenti architettoniche, geologiche, socioeconomiche, amministrative;
d) la descrizione ai fini della valutazione preventiva della possibilità ambientale e della compatibilità paesaggistica dell'intervento, dei requisiti dell'opera da progettare, delle caratteristiche dei collegamenti con il contesto nel quale l'intervento si inserisce, con particolare riferimento alla verifica dei vincoli ambientali storici, archeologici e paesaggistici interferenti sulle aree e sugli immobili interessati dall'intervento, nonché l'individuazione delle misure idonee a salvaguardare la tutela ambientale e i valori culturali e paesaggistici.
Analisi che possono, quindi, dare risposta a quanto proposto dal PRT e, al contempo, consentono di procedere anche con i dovuti approfondimenti degli impatti sui siti della Rete Natura 2000, al fine di porre in atto tutte le azioni per la tutela dei siti Rete Natura 2000 nelle Dolomiti Bellunesi, garantendo la concertazione e il confronto con i territori interessati.

PRESIDENTE

Grazie.
Per la replica, collega Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Approfondiremo in questo iter, appunto, che viene descritto in questa risposta cosa accadrà. A me viene da fare semplicemente una battuta: cioè, se nel Piano neve che è, tra virgolette, in revisione, noi sappiamo che questa infrastruttura andava all'epoca, secondo delle valutazioni fatte per elaborare quel Piano, ad incidere negativamente su alcuni habitat che vengono tutelati dal patrimonio UNESCO e da Rete Natura 2000, la domanda che sorge spontanea è: cosa è cambiato oggi? Se noi oggi andiamo a fare la stessa analisi, troveremo che quell'area è ancora un'area protetta da Rete Natura 2000, è ancora un'area patrimonio UNESCO, dove un'infrastruttura di questo tipo, tra l'altro con la contrarietà di alcuni Comuni, può avere un impatto negativo.
Bene che ci si stia lavorando nel senso che da questa risposta io apprendo in maniera positiva che la Regione del Veneto sta facendo degli approfondimenti, ovviamente, che sta andando a verificare gli impatti, come vengono descritti appunto in questa risposta, non solo tecnico-finanziari, gestionali ed economici ma anche, ovviamente, l'impatto, come si deve, sulla sostenibilità ambientale e la compatibilità paesaggistica.
Appunto è difficile fare una compatibilità paesaggistica vera nel momento in cui siamo una delle uniche Regioni a non avere un vero Piano paesaggistico, e questo è un grave problema quando andiamo a lavorare su questi temi effettivamente, perché, come sappiamo, in assenza di un Piano di questo tipo, qualsiasi Piano regionale diverso, come il Piano neve, potrebbe invece andare a variare alcune aree che in realtà dovrebbero invece essere tutelate.
La risposta mi rassicura rispetto al fatto che si sta procedendo. Andremo a verificare quello che viene scritto nell'ultima frase di questo passaggio, garantendo la concertazione e il confronto con i territori interessati, perché dipende ovviamente da come questo viene fatto.

PRESIDENTE

Grazie. Abbiamo terminato con le interrogazioni e interpellanze.
PUNTO
6



PROGRAMMA TRIENNALE DEI LAVORI PUBBLICI 2024-2026 ED ELENCO ANNUALE 2024 DELL'AMMINISTRAZIONE REGIONE DEL VENETO. ART. 37 E ALLEGATO I.5 DEL D.LGS 31 MARZO 2023, N. 36, LEGGE REGIONALE 7 NOVEMBRE 2003, n. 27 . (PROPOSTA DI DELIBERAZIONE AMMINISTRATIVA N. 77) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 22/2024)

Relazione della SECONDA Commissione Consiliare.
Relatrice: Consigliera Sponda
Correlatore: Consigliere Lorenzoni

PRESIDENTE

Passiamo al punto n. 6, PDA n. 77.
Relatrice è la collega Sponda. Prego.

Alessandra SPONDA (Zaia Presidente)

Grazie, Presidente.
Colleghi Consiglieri, la proposta di deliberazione amministrativa in esame è il quarto Programma triennale ed elenco annuale dei lavori pubblici che esaminiamo in questa legislatura. Il programma e l'elenco raccolgono i lavori pubblici di competenza della Regione e, rispetto agli anni scorsi, segnalo due novità. Con il decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36, è entrato in vigore il nuovo Codice dei contratti pubblici, nell'ambito del quale la programmazione dei lavori continua a rivestire un ruolo strategico, con particolare riferimento all'attuazione dei principi di buon andamento, economicità ed efficienza dell'azione amministrativa.
Il nuovo Codice ha previsto l'innalzamento della soglia da 100 a 150.000 euro di valore degli interventi inseriti nei programmi triennali.
Da quest'anno possiamo disporre inoltre di uno strumento informativo in più, cioè una relazione annuale sullo stato degli interventi inseriti nell'elenco annuale di programmazione triennale, la rendicontazione 200, esaminata nella Seconda Commissione contestualmente alla PDA 77 oggi in esame. È stata prodotta dalla Giunta, ai sensi del comma 9 ter, articolo 4, della legge n. 27, introdotto dalla legge regionale n. 13/2003 , che aveva l'obiettivo di fornire al Consiglio regionale informazioni sull'attuazione degli interventi inseriti nell'elenco annuale e che sono quelli per i quali si prevede di dare avvio alle procedure di affidamento in corso dal primo anno e per i quali la Giunta certifica la copertura finanziaria a bilancio.
Infatti, che ne è degli interventi inseriti nell'elenco annuale? Quando un lavoro viene avviato, come sappiamo bene, la normativa vigente prevede che non siano riportati nei programmi triennali successivi e sappiamo che molto spesso questi sono interventi anche molto lunghi. I lavori che non vengono avviati possono essere riproposti e quindi inseriti nel programma triennale dell'anno successivo, ma l'informazione in essere del posticipo non è immediatamente disponibile e andrebbe fatta fare un'ulteriore verifica caso per caso. Sono lavori non riproposti e dunque stralciati. In questo caso se ne dà evidenza nella scheda F "Elenco degli interventi presente nell'elenco annuale e del precedente Programma triennale non riproposti e non avviati".
La rendicontazione ci consente, quindi, di conoscere lo stato di avanzamento dei lavori avviati e di avere immediatamente disponibili le informazioni sugli interventi non avviati e non riproposti. Ai sensi della lettera a), comma 1 dell'articolo 37 del nuovo Codice, i programmi triennali e gli elenchi annuali devono essere approvati nel rispetto dei documenti programmatori e in coerenza con il bilancio. Inoltre, il programma è redatto ogni anno, scorrendo l'annualità pregressa e aggiornando i programmi precedentemente approvati. Si evidenzia, inoltre, che l'inserimento di un'opera all'interno dell'elenco annuale dei lavori pubblici costituisce condizione necessaria per l'avvio della procedura.
Per quanto riguarda la procedura programmatoria di competenza regionale, la legge regionale n. 27/2003 "Disposizioni generali in materia di lavori pubblici e di interesse regionale e per le costruzioni in zona classificata sismica", all'articolo 4, comma 2, dispone che il Consiglio regionale approvi il programma triennale e l'elenco annuale dei lavori adottato dalla Giunta regionale.
Con deliberazione n. 81 del 12 febbraio 2024 la Giunta regionale ha, quindi, adottato lo schema di programma triennale 2024-2026 e l'elenco annuale 2024 dei lavori pubblici di competenza regionale, di cui all'articolo 2, comma 2, lettera a), della legge regionale n. 27/2003 .
La deliberazione è stata trasmessa al Consiglio regionale per l'approvazione del Programma triennale 2024-2026 e dell'elenco annuale. Tale deliberazione ha disposto, inoltre, la pubblicazione del programma triennale dei lavori pubblici e l'elenco annuale dell'Amministrazione regionale del Veneto sul sito istituzionale della Regione.
Nel corso dell'istruttoria espletata in Seconda Commissione, svoltasi lo scorso 7 marzo 2024, la Commissione, con l'ausilio della Struttura regionale competente, ha esaminato il programma, che è l'allegato A, che si compone delle seguenti schede: scheda A "Quadro delle risorse necessarie alla realizzazione del programma"; scheda B "Elenco delle opere incompiute", che risulta vuoto; la scheda C "Elenco degli immobili disponibili", che anch'esso risulta vuoto; la scheda D "Elenco degli interventi del programma", nel quale, tra le altre cose, viene indicato anche il livello di priorità di ciascun intervento, quindi massima, media e minima; la scheda E "Interventi ricompresi nell'elenco annuale". In sostanza, con questo provvedimento la Giunta certifica che per gli interventi inseriti nel programma annuale 2024, conformemente alla normativa vigente, risulta prevista la copertura finanziaria in bilancio. Si tratta di 70 interventi per una somma complessiva di 96.000.000 di euro per il 2024; 125.000.000 di euro per il triennio e un importo complessivo, considerando anche le annualità successive al terzo, di 149.000.000 di euro. La scheda F è l'elenco degli interventi previsti nell'elenco annuale del precedente Programma triennale, non previsti e non avviati. Secondo quanto rappresentato in Seconda Commissione dalla Struttura regionale competente, infine, gli interventi inseriti nel programma triennale dei lavori pubblici 2024/2026 e l'elenco annuale 2024 rispettano i documenti programmatori e sono coerenti con il bilancio.
Il programma triennale, una volta approvato, è modificabile nel corso d'anno con le modalità previste dall'articolo 5, comma 9, allegato 1.5 del Codice e dall'articolo 4, comma 3, della legge regionale n. 27/2003 .
In conclusione, mi permetto di citare alcuni degli interventi dell'elenco annuale che riguardano la Provincia di Verona: interventi per la laminazione delle piene mediane del bacino di laminazione e per la sistemazione del torrente Tasso nei Comuni di Caprino Veronese e Affi per un importo annuale di 500.000 euro. Destinazione del bacino di San Lorenzo quale area di espansione del torrente Tramigna nei Comuni di Soave e San Bonifacio per un intervento complessivo di 2.250.000 euro. Lavori di messa in sicurezza della frana di Costermano per un importo complessivo di 1.500.000 euro e, in ultimo, i lavori di sistemazione del torrente Alpone nei Comuni di Monteforte d'Alpone, Montecchia di Crosara e San Bonifacio per un importo complessivo di 490.000 euro.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Correlatore è il collega Lorenzoni. Prego.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente. Grazie alla relatrice che ha illustrato il provvedimento con diligenza.
Io faccio una lettura un po' diversa del documento, non tanto tecnica, quanto politica, perché apprezzo il lavoro che è stato fatto dagli uffici, ma – per usare un'espressione veneta – qui manca il manico e cerco di spiegare perché.
Il documento elenca 116 lavori pubblici in programma nel triennio 2024/2026 con la Regione Veneto come committente, ed elenca le spese di importo superiore ai 150.000 euro di competenza diretta della Regione; quindi, non c'è tutta la spesa che è indiretta tramite Enti partecipati e cose simili. In pratica sono gli investimenti dell'Amministrazione regionale e del Genio civile. La soglia minima alzata a 150.000 euro, prima era 100.000 euro, ci può stare, nel senso che è un valore... quello che evidenzio, però, è: quanto pesano le spese sotto i 150.000 euro rispetto ai 96 milioni che andiamo a spendere nel 2024? Cioè, secondo me, sarebbe interessante capire a quanto ammontino complessivamente le spese che non vengono rendicontate in questo documento perché di importo inferiore perché, se la sommatoria è confrontabile, voi capite che ci manca qualcosa.
L'inserimento dell'opera, come ha detto bene la collega relatrice, è condizione necessaria per l'avvio della procedura dei lavori e solo in caso di eventi imprevedibili o calamitosi è possibile modificare questa lista. è anche interessante è l'elemento di novità: per la prima volta questo rendiconto è redatto in base a quanto stabilito dalla delibera ANAC 582 del 13 dicembre 2023, che stabilisce che dal 1° gennaio di quest'anno, nell'ambito del processo di digitalizzazione, le informazioni del documento che discutiamo siano inserite nella banca dati nazionale dei contratti pubblici, la quale renderà disponibili, mediante la piattaforma digitale nazionale dei dati, i servizi e le informazioni necessarie allo svolgimento delle fasi dell'intero ciclo di vita dei contratti pubblici, anche per garantire l'assolvimento degli obblighi di trasparenza.
Questo è un elemento molto importante perché oggi noi, come cercherò di dimostrare poi, non abbiamo contezza di quello che è successo e di ciò che abbiamo approvato lo scorso anno, cioè ci sono delle informazioni che sono incomplete. Con l'inserimento nella banca dati io mi auguro che ci sia la capacità di seguire l'opera. È un po' quello che succede nei grandi appalti con il BIM. Queste procedure che, dalla progettazione fino all'esercizio dell'opera, consentono di avere una immediata visibilità di ciò che accade.
Questa è una novità importante e raccomando veramente agli Uffici di essere diligenti nell'inserimento dei dati, perché questo può veramente far fare un salto di qualità nella nostra capacità di vedere ciò che accade. Cerco di spiegare perché questo può essere importante. È difficile dare un giudizio di merito sull'elenco che ci è stato proposto dei 116 progetti. Faccio un esempio per rendere comprensibile i limiti del lavoro di analisi che ho trovato per dare questa mia correlazione e per giustificare la mia impossibilità a dare un voto favorevole a questo provvedimento. Nel programma dei lavori pubblici dello scorso anno, approvato da questo Consiglio, con la delibera del Consiglio regionale n. 31 del 7 marzo 2023, erano messi a programma costi per 280.000 euro, relativi all'anno 2023, per la sostituzione delle unità esterne dell'impianto di climatizzazione della zona dependance e ulteriori 210.000 euro per la sostituzione delle unità esterne dell'impianto di climatizzazione della sede consiliare di Palazzo Ferro Fini, in cui ci troviamo in questo momento. Lavori indubbiamente necessari, non lo metto in dubbio, ma nessuna spesa era prevista nel Piano triennale per il 2024 e il 2025.
Nel programma che ci è presentato quest'anno vi sono a programma 50.000 euro per il 2024 e 200.000 euro per il 2025 per ciascuno dei due interventi. L'importo totale previsto per il 2023 e l'importo previsto per il 2024 e il 2025 sono praticamente identici, ma è difficile capire come mai avevamo degli importi solo nel 2023 e non nel 2024 e nel 2025, mentre adesso abbiamo degli importi nel 2024 e nel 2025 praticamente della stessa entità. è stato rinviato il lavoro? Su questo non abbiamo alcuna informazione, quindi è difficile capire l'opportunità per valutare questi elementi di spesa.
Faccio un altro esempio per capire come il documento sia, in qualche maniera, insufficiente: relativamente agli interventi di sicurezza idraulica lungo il fiume Bacchiglione, mediante sovralzo e ringrosso degli argini e consolidamento delle difese arginali, a valle del ponte dello Stadio in Comune di Vicenza: questa voce appare identica nelle spese di programma 2023 e in quelle del 2024. Massima priorità per questo tipo di investimenti, ma evidentemente nel 2023 non si è fatto nulla di ciò che era previsto.
Sono solo due esempi, ma capite bene, colleghi, che la domanda che ci dobbiamo porre è: come possiamo comprendere la qualità del programma di spesa e il suo effettivo rispetto? Quanto ha effettivamente speso la Regione negli ultimi anni? Di questo non c'è alcuna evidenza. Ho fatto due esempi, ma potremmo farne molti altri. Io credo che, invece, se volessimo capire l'opportunità e la necessità degli investimenti, dovremmo avere informazioni.
Con la applicazione della disciplina riferita alla digitalizzazione le stazioni appaltanti e gli Enti concedenti devono cambiare le modalità di svolgimento delle procedure di gara, utilizzando piattaforme di approvvigionamento digitale, certificate e interoperabili che, mi auguro, ci consentiranno di seguire i progetti e gli appalti.
Venendo agli importi che sono contenuti nella estesissima tabella in carattere 2,5, e lo sottolineo perché per riuscire a far stare tutte le informazioni in una tabella unica ci voleva veramente la lente di ingrandimento: parliamo di 917.000.000 di euro, di questi 233 sono nel triennio 2024/2026; la parte rimanente nelle annualità successive (e lo vedremo successivamente).
Sono previsti 96.000.000 di euro nel 2024, 60 nel 2025, 76 nel 2026, con delle annualità che sono, tutto sommato, abbastanza bilanciate.
Quello che balza all'occhio è l'importo inserito nell'annualità successiva al 2026, quindi il 2027, pari a ben 672,2 milioni di euro. Ovviamente si tratta di un importo virtuale, se vogliamo, visto che si concretizzerebbe solo nel 2027, ma imponente rispetto alla media di spesa annuale contenuta nel Piano triennale, anche perché è dovuto, sostanzialmente, ad un'unica opera, che è l'idrovia Padova-Venezia, che è nel libro degli investimenti da decenni e non è mai stata terminata.
Per tale opera di importanza capitale per la sicurezza idrogeologica di Padova, più che per il suo ruolo trasportistico, che ormai è inattuabile, di fatto, sono messi a disposizione solo 2.000.000 nel 2026 e ben 508 successivamente.
C'è quindi un ragionamento dietro o semplicemente non si vuole scontentare chi chiede l'opera da decenni, ma non si ha intenzione di finanziarla, per cui si mette lì nel libro dei desideri un importo che nulla ha di reale. Insomma, c'è poco o nulla di realmente progettuale nel documento, oltre ai bisogni urgenti di manutenzione e di difesa del territorio.
Porto all'attenzione dei colleghi il programma relativo 2024, che ritengo sia l'unico che abbia una concretezza e una fattibilità rispetto alle reali intenzioni dell'Amministrazione della Regione.
Dicevo, appunto, 96 milioni di euro, ripartiti in tre grandi categorie: manutenzioni e restauri, 4,5 milioni; difesa del suolo, 38,6 milioni di euro; opere stradali, 55,6 milioni di euro.
È interessante vedere questa ripartizione, perché ci dà l'idea di quelle che sono le priorità nella gestione dei lavori pubblici di questa Amministrazione regionale. Guardiamo le opere stradali a progetto, considerate le tante tante criticità nella rete viaria. Bene, tutti i 55,6 milioni di euro sono destinati a delle ciclovie, e rappresentano il 55% della spesa della Regione per il 2024, oltre 55 milioni. Opere importanti e a me assai gradite, sono un cicloturista e quindi niente contro l'investimento nelle ciclovie, però non mi attendevo che l'importo destinato alle ciclovie fosse pari a 55 milioni di euro contro i 38 nella difesa del suolo. Da questo dato emergono quelle che sono le priorità nella gestione dei fondi. È vero che poi parte dei fondi hanno destinazione vincolata, per cui non è che noi abbiamo la possibilità di indirizzare la spesa dove vogliamo. Però, secondo me, è un elemento importante.
Il maggiore intervento di difesa del suolo vale 5,5 milioni di euro, la ciclovia del Garda da sola 20,3, la linea Rho-Venezia 12,7. Insomma, se per la difesa del suolo si spendono 38,6 milioni e nella realizzazione delle ciclovie se ne spendono 55,6 in una regione flagellata dal rischio idrogeologico forse abbiamo un problema.
Vi è un altro tema che ritengo necessario evidenziare nella lettura della tabella che ci è stata proposta. Nella tipologia di risorse utilizzate per finanziare il programma, il 72% degli importi, pari a 61,5 milioni per il 2024 e 168 per l'intero triennio, viene da altra tipologia di risorsa. Vi sono sei categorie nella tabella di sintesi degli importi per le tipologie di risorse esplicitate. Di queste, tre hanno importi nulli (le risorse derivanti dal trasferimento di immobili, i finanziamenti acquisibili ai sensi dell'articolo 3 del decreto-legge 31 ottobre 1990, n. 310, e le risorse acquisite mediante apporti di capitali privati), però quello che a me ha colpito, al di là del fatto, appunto, che c'è un dettaglio su voci vuote, è che il 72% degli importi venga da altra tipologia. In questo senso mi sento di dare un suggerimento che forse è opportuno andare a specificare con una diversa ripartizione le voci di spesa, perché poco possiamo capire di come vengano finanziate queste spese. è un suggerimento che mi sento di fare agli Uffici, che peraltro hanno lavorato in modo, secondo me, efficiente ed estremamente dettagliato.
Torno a dire che è a livello politico che mi sento di muovere le mie rimostranze. È vero che in questo Consiglio c'è una maggioranza talmente schiacciante da non doversi preoccupare di fornire un'informazione completa e leggibile, ma sono sorpreso che anche nella discussione in Commissione nessuno abbia sollevato domande o richieste di maggiore evidenza delle fonti di finanziamento e della destinazione dei fondi autorizzati gli scorsi anni.
In fin dei conti è la maggioranza che vota il provvedimento e dovrebbe essere interessata a conoscerne i dettagli. Da parte mia, da parte dell'opposizione, ripeto, non c'è l'intenzione di votare il provvedimento, per cui il consiglio che mi sento di dare è di avere maggior prudenza ed attenzione. Consiglio che mi sento di rivolgere anche al Presidente, che ringrazio per avermi dato la parola e che credo che possa accompagnare questa mia richiesta accorata nel documento che verrà presentato il prossimo anno. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Siamo in discussione generale. Collega Bigon, prego.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Grazie mille, Presidente.
Io ringrazio la collega Sponda per aver fatto l'elenco degli interventi che vengono fatti sul veronese e credo che volesse intendere che sono pochi. Sono pochi rispetto a quella che è la totalità dell'investimento fatto. Condivido quanto detto dal consigliere Lorenzoni laddove dice che non si capisce bene da dove vengono i finanziamenti, quali sono le priorità, sulla base di quali indicazioni vengono determinate le priorità, perché di fatto nel 2021, e parlo solo per la Provincia di Verona, su un totale comunque di milioni di euro venivano investiti 6.061.000 euro; nel 2022, 13.400.000 euro, nel 2023, 9,4 milioni, nel 2024 stiamo parlando di 6,8 milioni per un totale di circa, al primo anno, 96 milioni.
Io chiedo questo: quali sono le priorità per le quali vengono fatti determinati interventi? Come mai vi sono delle differenze così grandi tra una Provincia e l'altra? Sulla base di quali criteri e di quali finanziamenti vengono fatte queste opere? E soprattutto la diversità tra una Provincia e l'altra, come a voler dire che la difesa del suolo nel veronese non c'è...

PRESIDENTE

Colleghi, c'è troppa confusione in Aula. Prego, consigliera Bigon.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

...come a voler dire che gli interventi, appunto, sono meno rilevanti nel territorio di Verona o che, addirittura, come è stato detto, magari non vengono fatte richieste perché in Commissione si diceva che le richieste vengono accolte. Siccome non mi pare che sia questa la situazione reale, chiedo sulla base di quali criteri vengono determinate le opere e chiedo come mai sul veronese vengono investiti così pochi soldi rispetto a quelli che sono la totalità e ho fatto le indicazioni degli ultimi tre anni perché parliamo di un triennio. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Collega Valdegamberi, prego.

Stefano VALDEGAMBERI (Gruppo Misto)

Colgo l'occasione per porre alcune domande, sempre in merito al veronese, a un'opera che era prevista una volta: c'era un'iniziativa di dieci anni fa, forse prima, gli anni passano, di un project partito per la pulizia del torrente Progno in Val d'Illasi, ma poi questo project, cambiate le condizioni di mercato, non so come e non so quando, è stato accantonato e messo da parte. Sta di fatto che si diceva sui giornali di allora che la Giunta annunciava che la pulizia del torrente Illasi si sarebbe fatta al momento dell'alta velocità, perché quella ghiaia che c'era da ripulire per abbassare il livello della ghiaia dove il torrente rischia la tracimazione, sarebbe stata utile per l'alta velocità e quindi nella VIA nazionale dell'alta velocità è stato imposto di utilizzare quella ghiaia invece che andare a fare nuove cave, eccetera. Cosa anche logica.
Ho notizie di questi giorni che la ghiaia è ancora là, è ancora ferma. Devo dire che è stato fatto un ottimo lavoro a valle, questo bisogna ammetterlo, la Regione ha fatto un ottimo lavoro nella parte più a valle, perché giustamente allora si riteneva che i lavori si debbano cominciare a valle e dopo andare a monte – questa è la logica degli interventi in idraulica –, però questa montagna di ghiaia ora è lì e mi giunge notizia che il materiale che viene usato per l'alta velocità viene preso molto lontano, da cave che sono a diversi chilometri, quindi attraversando le strade, inquinando, facendo altre cose, mentre la ghiaia del torrente rischia di passare il Santo e passare il miracolo, e rischia di rimanere ancora lì, oggi che c'è una grande necessità di utilizzare materiale.
Era l'occasione buona per risezionare il torrente, c'era un progetto, tra l'altro già avviato, c'era il project prima decaduto, poi un altro incarico che so che è stato dato nel capitolo sulle emergenze progettuali, che prevedeva un abbassamento dell'alveo e una risezione del torrente, che quindi ora è pensile praticamente, veniva abbassato e, quindi, veniva ridotto di molto il rischio idraulico, facendo, come compensazione, delle opere, poi, sempre sul torrente stesso, utilizzando come valore anche il valore della ghiaia.
Io il tema lo pongo oggi, perché un anno fa anche i Sindaci della zona hanno mandato una lettera chiedendo che fine ha fatto questo progetto, che era previsto una volta con project, poi è passato, è decaduto. C'era stato l'impegno di usare, comunque stanziare delle somme per poi fare da leva per una specie di cooperazione pubblico-privato, soprattutto con quelli che gestiscono l'alta velocità, per cercare di mettersi in contatto per usare quel materiale che c'era lì, che va tolto, perché lì sta tracimando il torrente, e va portato a pochi chilometri di distanza, tra l'altro, perché non sono neanche 10 chilometri, ai cantieri di alta velocità.
Io so che il materiale viene da Brescia, viene da Treviso, viene da altre parti, ma il torrente lì è; parlando con quelli anche dell'alta velocità, ho cercato di prendere contatti, ho capito che c'è difficoltà nel coniugare i rapporti con la Regione Veneto.
Io volevo sollevare formalmente questa questione, che è un problema non di secondaria importanza, perché dobbiamo cogliere oggi questa opportunità: lì hanno bisogno di ghiaia, abbiamo il cantiere e abbiamo la possibilità di prelevare la ghiaia e materiale a pochi chilometri. Di solito non sto qua a dire che magari interessi privati prevalgono ed è meglio fare venire da lontano, ma, visto che c'è, io voglio che la Giunta, seriamente, prenda a cuore questo problema, altrimenti sarà un problema anche politico nella zona, perché i Sindaci hanno tutti dato un'indicazione molto chiara. È stato risposto che si sta provvedendo, ma ad oggi, mi risulta che tutto è fermo.
L'appello che faccio alla Giunta e ai tecnici è di prendere in mano seriamente la cosa, perché altrimenti diventa difficile spiegare perché la ghiaia viene da Brescia e non viene da pochi chilometri di distanza, quando risolverebbe un problema idraulico e un rischio idraulico che è ancora lì a cielo aperto. L'appello che faccio è di considerare nella programmazione e qui non servono tante risorse, serve più che altro organizzazione. Serve, mettere insieme una risorsa con un bisogno: sono lì a poca distanza e non servono grandi stanziamenti di bilancio.

PRESIDENTE

Grazie.
Non vedo altre richieste di intervento.
Dichiaro chiusa la discussione generale.
Dichiarazioni di voto sulla PDA n. 77.
Collega Montanariello, prego.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, risulta...

PRESIDENTE

Collega Lorenzoni, non disturbiamo Montanariello. Grazie.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Magari come correlatore voleva darmi qualche suggerimento. Presidente...

PRESIDENTE

Lei non ha bisogno di suggerimenti, gliel'assicuro.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

La ringrazio, Presidente, la stima è reciproca. Presidente, obiettivamente ogni anno sempre sono sempre bene o male gli stessi Piani delle opere pubbliche che si susseguono. Siamo riusciti a inserire, se non ricordo male, anche nell'ordinamentale che ci sia una relazione a metà anno per tentare di capire perché, una volta che vengono inseriti questi progetti e superano l'annualità, non c'è più contezza dopo di come stanno andando avanti. Fermo restando che in alcuni casi possono non andare avanti non per motivi legati a noi come Regione, ma possono non andare avanti, lo abbiamo visto in tanti casi, anche per motivi legati ai ricorsi, per motivi legati anche a qualcuno che tenta di impugnare il progetto, la gara, il bando. E quindi abbiamo inserito quella volta, mi pare l'anno scorso, Vicepresidente, nell'ordinamentale, insieme alla presidente Rizzotto e a tutta la Seconda Commissione, che venisse fatto questo punto nave, chiamiamolo così, che è una cosa che riteniamo positiva.
Io credo che i nostri tecnici e i nostri Uffici, per le risorse che hanno a disposizione, facciano tantissimo, cercano di fare un lavoro importante, fermo restando che tante sono risorse vincolate, che tante sono risorse che in qualche modo ci arrivano perché devono andare lì. La mole e la densità economica a volte ci può fare vedere dei numeri importanti. Io ricordo quando ho fatto il correlatore negli anni precedenti: c'erano numeri importanti perché sono legati a delle opere e a dei trasferimenti che ti arrivano e che ti vincolano lì.
Dico questo, Vicepresidente, per dire che da una parte sgombriamo il campo dal populismo, sgombriamo il campo dal fatto di dire che ci sono tanti soldi e non vengono messi dove magari i desiderata di chi rappresenta legittimamente i territori non trovano risposta. Sarebbe un'affermazione infausta, sarebbe un'affermazione falsa, sarebbe un'affermazione che non direbbe la verità perché sarebbe facile scivolare nel populismo e dire: abbiamo 90 milioni e non c'è 1 milione per quell'opera? Siamo quindi seri e responsabili nello sgombrare il campo da questa polemica. Però, Assessore, dobbiamo dire che ci sono anche degli elementi di debolezza. Si parlava prima delle ciclovie. Bene. Abbiamo inaugurato anche l'altro giorno, prima a Chioggia poi nel Polesine, i primi stralci di opere importanti. Però sono tutte opere che vedono vari filoni di finanziamento e lo spiegava bene la Vicepresidente a Chioggia, dai fondi ministeriali, al PNRR, ai fondi di confine, sette o anche otto filoni di finanziamento. Bene, bene che arrivino, però ci sono tanti altri interventi di scala un po' più inferiore, a carattere più regionale e mi viene in mente la ciclovia, la pista ciclabile del Brenta, ad esempio, che abbiamo inserito qualche anno fa con un ordine del giorno, abbiamo chiesto che insomma, ci fosse un impegno della Giunta. Così come tante opere di secondo livello, ma anche infrastrutturali, perché non è che solamente a Veneto Strade dobbiamo delegare negli accordi che, se fa un accordo di programma con ANAS, arriva l'opera. Se invece magari ci sono da mettere soldi e noi non abbiamo un accordo di programma, non portiamo l'opera.
Ci sono, Assessore, una serie di interventi, e non è una tema di disquisizione politica, tanto nei territori di destra quanto nei territori amministrati dalla sinistra, che ancora una volta vediamo che mancano. Ancora una volta vediamo che ci sono le grandi progettualità, ci sono i grandi numeri, ci sono i grandi progetti...
Presidente, mi fermo perché io sento fischiare...
Assume la Presidenza
Il Vicepresidente Nicola Ignazio FINCO

PRESIDENTE

Ha ragione. Chi ha fischiato in Aula? Se qualcuno pensa di essere alla sagra del paese, è pregato di accomodarsi al di fuori di quest'Aula.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Qualcuno o qualcuna.

PRESIDENTE

Insomma, chi ha fischiato, non so. Prego, collega.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Magari è una donna.
Presidente, mi scusi, io non ho l'ambizione di dire cose intelligenti, però non riesco a parlare, c'è il brusio che supera quello che dico al microfono. A questo punto votatevi il provvedimento e statemi bene. C'è una riunione con dieci persone in piedi, da una parte fischiano, dall'altra camminano nell'Aula.
Presidente, non pretendo rispetto per me, ma per l'Aula.

PRESIDENTE

Collega Lorenzoni, prego.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

è interessante intervenire dopo il collega Montanariello che ha interrotto il suo intervento.
Solo in dichiarazione di voto per motivare il fatto che, insomma, noi non daremo il nostro voto: io personalmente, ma credo tutta la nostra opposizione, andremo su un voto di astensione per la fiducia negli Uffici che hanno lavorato, che lavorano e che stanno intraprendendo una nuova fase di rendicontazione e di contabilizzazione di queste spese.
Io sottolineo solo un aspetto: gli stanziamenti di bilancio – mi riferisco al primo anno 2024 – sono pari a 4,3 milioni su 96, cioè lo sforzo che questa Amministrazione fa per il Piano degli investimenti è modesto. La raccomandazione che io faccio è, al di là, appunto, di utilizzare i fondi che arrivano da varie fonti, dallo Stato, da progetti internazionali, da quanto sia, di cercare di accelerare alcuni degli investimenti che il nostro territorio richiede. La sicurezza idrogeologica è sempre più nell'attualità delle notizie relative alla nostra Regione. Purtroppo, i fenomeni meteorologici sono sempre più intensi e alcuni dei progetti che sono già stati individuati, dal mio punto di vista, hanno una priorità assoluta. Per cui, se gli stanziamenti di bilancio dal 4% della spesa salissero, io credo che i cittadini del Veneto ne sarebbero grati.
Pertanto, il mio sarà un voto di astensione, che è un voto di stimolo e di fiducia a migliori stagioni negli anni a venire.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Consigliere Pan, prego.

Giuseppe PAN (Liga Veneta per Salvini Premier)

Io intervengo a nome anche dei Gruppi di maggioranza che rappresentiamo, Lega e Lista Zaia, per ringraziare l'attività del vicegovernatore e assessore De Berti, per aver presentato questo programma triennale, che è un programma importante, un programma di opere pubbliche che viene comunque ad essere spalmato in tutto il territorio della nostra regione su importanti interventi che, come ricordava lei, collega, sono in gran parte sul rischio idraulico, sulla sistemazione di aree di torrenti, ma anche con un occhio di riguardo, per quella che è la sostenibilità futura della nostra Regione, sulle piste ciclabili e quant'altro, che mi sembra anche con un investimento che sfiora il miliardo di euro in tante delle sue parti.
Sicuramente è un programma attivo, un programma che darà soddisfazione a tante Amministrazioni pubbliche territoriali della nostra Regione. Non dimentichiamo che, comunque, quando un'Amministrazione regionale come la nostra investe i fondi europei e statali e anche i fondi propri, questi diventano un volano importante anche per la nostra economia, per i nostri artigiani e per la nostra industria; quindi, è sicuramente una ricaduta importante anche nei prossimi tre anni.
Grazie del lavoro che ha svolto e grazie ai tecnici della nostra Regione.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Non vedo altre richieste di intervento.
Metto in votazione la PDA n. 77.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Sospendiamo la seduta.
La ripresa dei lavori è alle ore 14.30.
La Seduta è sospesa alle ore 12.45
La Seduta riprende alle ore 14.42
Assume la Presidenza
Il Presidente Roberto CIAMBETTI

PRESIDENTE

Colleghi, riprendiamo i lavori.
PUNTO
7



DISEGNO DI LEGGE RELATIVO A "ASSETTO ORGANIZZATIVO E PIANIFICATORIO DEGLI INTERVENTI E SERVIZI SOCIALI". (PROGETTO DI LEGGE N. 200) INIZIO

Relazione della QUINTA Commissione Consiliare.
Relatrice: Consigliera Brescacin
Correlatrice: Consigliera Luisetto

PRESIDENTE

Passiamo al punto n. 7, progetto di legge n. 200.
Relatrice è la collega Brescacin. Prego.

Sonia BRESCACIN (Zaia Presidente)

Signor Presidente, colleghi Consiglieri, il presente progetto di legge è finalizzato al riordino, nella Regione del Veneto, dell'assetto organizzativo e istituzionale degli interventi e servizi sociali, attraverso l'istituzione degli ambiti territoriali e sociali, quali fulcro della programmazione, pianificazione, coordinamento e gestione della funzione socioassistenziale.
Perché una legge sugli ATS. Le motivazioni alla base della riforma trovano le loro radici nei profondi cambiamenti normativi verificatesi negli ultimi anni a livello europeo e nazionale, che hanno interessato inizialmente l'area della povertà e dell'inclusione sociale per poi riguardare, in un processo di rinnovamento, il sistema integrato degli interventi e servizi sociali e sociosanitari.
Questi sviluppi hanno portato a riconoscere l'ATS quale riferimento per la realizzazione dei livelli essenziali delle prestazioni sociali, costituiti dagli interventi, dai servizi, dalle attività e dalle prestazioni integrate, che la pubblica amministrazione assicura con carattere di universalità su tutto il territorio nazionale per garantire qualità della vita, pari opportunità, non discriminazione, prevenzione, eliminazione o riduzione delle condizioni di svantaggio e di vulnerabilità.
Andando a ripercorrere l'excursus normativo che ha riguardato i LEPS, si richiama per primo l'articolo 22 della legge n. 328/2000 recante "Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato degli interventi e servizi sociali", che ha individuato una serie di prestazioni erogabili sotto forma di beni e servizi secondo le caratteristiche e i requisiti fissati dalla pianificazione nazionale, regionale e zonale.
L'articolo 117 della Costituzione, come riformato nel 2001, ha inoltre ribadito il ruolo del Governo centrale nella definizione dei LEPS, da assicurare su tutto il territorio nazionale, assegnando, invece, la materia delle politiche sociali alla competenza esclusiva delle Regioni.
L'individuazione pratica dei LEPS ha conosciuto, però, un percorso lento, vista l'assenza di fondi strutturali, che a lungo ha ostacolato un necessario investimento in questo settore. Il riparto di competenze tra i diversi livelli di governo emerso dalla riforma ha avuto come risultato un'estrema eterogeneità territoriale nel sistema di welfare tra le diverse Regioni e Province autonome.
Il cambio di passo è avvenuto in questi ultimi anni ed è stato pertanto determinante. Il Governo, infatti, spinto da una parte da una crescente diffusione della povertà e, dall'altra, dalla definizione di importanti documenti a livello europeo, quali, ad esempio, il pilastro europeo dei diritti sociali nel 2017 e il relativo Piano di azione nel 2021, nonché, più recentemente, il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), approvato il 13 luglio 2021, ha introdotto i primi LEPS, prevedendone il finanziamento per una loro effettiva realizzazione.
La prima misura attribuita agli ATS nel 2017 è stata, quindi, introdotta con la misura nazionale di lotta alla povertà, divenuto nel 2017 quello che tutti abbiamo conosciuto come reddito di cittadinanza. Si tratta, quindi, di elementi decisivi per la definizione, a livello statale, dei LEPS previsti dalla riforma costituzionale del 2001, ma mai definiti fino al 2021.
Dobbiamo, infatti, aspettare il 2021 per vedere la prima formale definizione di un livello essenziale di sistema relativo ad un rapporto tra assistenti sociali impiegati nei servizi sociali territoriali e popolazione residente, pari a uno ogni 5.000 in ogni ATS e di un ulteriore obiettivo di servizio caratterizzato da un operatore ogni 4.000 abitanti per il rafforzamento del servizio sociale professionale, condizione ritenuta necessaria per costruire un'infrastruttura sociale stabile nel territorio. Segue la legge di bilancio del 2022, la n. 234, con cui è stato definito formalmente il contenuto dei LEPS, già descritti nel Piano nazionale degli interventi dei servizi sociali 2021-2023, approvato nel 2021.
La stessa norma ha, inoltre, individuato l'ATS quale dimensione territoriale organizzativa necessaria in cui programmare, coordinare, realizzare e gestire gli interventi, i servizi e le attività utili al raggiungimento dei LEPS, nonché a garantire la programmazione, il coordinamento e la realizzazione dell'offerta integrata degli stessi sul territorio, concorrendo, al contempo, alla piena attuazione degli interventi previsti dal PNRR nell'ambito delle politiche per l'inclusione e la coesione sociale.
Si sottolinea che la definizione dei LEPS non riguarda solo la dimensione prettamente sociale, ma anche quella sociosanitaria. Questo si è reso evidente con la legge di bilancio sopracitata, la n. 234 del 2001, ma ancora prima con l'approvazione della legge n. 227 del 2021 "Delega al Governo in materia di disabilità". In materia di anziani, inoltre, con la legge n. 33 del 2023 "Delega al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane", si valorizza la promozione, su tutto il territorio nazionale, sulla base delle disposizioni regionali concernenti l'articolazione delle aree territoriali di riferimento, di un omogeneo sviluppo degli ATS ai fini dell'esercizio delle funzioni di competenza degli Enti territoriali e della piena realizzazione dei LEPS, garantendo che questi costituiscano la sede operativa dei servizi sociali degli Enti locali del territorio per lo svolgimento omogeneo sul territorio stesso di tutte le funzioni tecniche di programmazione, gestione, erogazione e monitoraggio degli interventi nell'ambito dei servizi sociali per le persone anziane non autosufficienti, nonché per la gestione professionale di servizi integrati, in collaborazione con i servizi socio-sanitari.
Capiamo, quindi, che cominciano ad arrivare risorse importanti e comincia ad arrivare quanto si è fin qui enunciato. Quanto si è fin qui enunciato attesta, dunque, la necessità, nella Regione del Veneto, di dotare i Comuni, titolari della funzione socio-assistenziale, di una struttura sovracomunale forte, in grado di affrontare e gestire le nuove sfide, promuovendo una visione condivisa e omogenea dell'adozione di strategie di prevenzione, promozione e sviluppo di un dato territorio, in dialogo con tutti gli altri attori che operano nella comunità, adempimenti importanti che sono poi funzionali a ricevere le risorse l'anno successivo. Pensiamo al Fondo delle politiche sociali, che va rendicontato per avere la quota nell'anno successivo. Ciò pone una responsabilità nei confronti dei cittadini di garantire i LEPS in capo ai Comuni.
È opportuno, però, evidenziare che la Regione del Veneto era già intervenuta su questo tema negli ultimi anni. Con l'introduzione, nel 2016, della misura sperimentale nazionale di contrasto alla povertà, sopraccennata, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali aveva chiesto alle Regioni e alle Province autonome di individuare gli ambiti territoriali per attivare un dialogo diretto con il livello locale, finalizzato all'erogazione di nuove risorse per la realizzazione dei primi LEPS.
La Regione del Veneto, nel corso del 2016, aveva ottemperato a tale richiesta indicando i ventuno ATS corrispondenti ai territori afferenti alle ventuno ex aziende ULSS esistenti anteriormente alla legge regionale n. 19 del 2016. È una scelta dettata dal fatto che i Comuni, all'interno delle Conferenze dei Sindaci, afferenti alle dimensioni territoriali delle ex aziende ULSS, avevano già imparato a lavorare assieme all'interno del Piano di zona, in collaborazione con le ULSS, all'interno delle quali si era fatto anche un lavoro di individuazione dei bisogni e quindi di definizione della programmazione locale successiva.
Sono nati così, nella Regione del Veneto, gli ATS, ma limitatamente all'area della povertà, che in quel momento era l'unica interessata da ingenti risorse.
A seguito di questo percorso è stata adottata la DGR n. 1191 del 2020, attualmente in corso di aggiornamento, con cui è stata definita la denominazione degli ATS in accordo con i loro enti capofila, con i Comuni capofila.
Abbiamo capito, con le audizioni e con il confronto con il territorio che è avvenuto nello scorso anno, negli scorsi mesi, che la tematica della dimensione è in capo agli Enti locali. È emerso che in questi anni gli ATS non hanno riscontrato grandi perplessità o difficoltà per la loro dimensione, ad esclusione di alcuni territori provinciali per i quali gli Assessorati competenti (sanità ed Enti locali) hanno promosso e chiesto un pronunciamento da parte delle rispettive Conferenze dei Sindaci.
La situazione ora si è evoluta ulteriormente. La gestione associata degli ATS rappresenta, infatti, anche la condizione per accedere a finanziamenti europei, nazionali e regionali, molti dei quali strutturali, e non più solo legati all'area della povertà.
Inoltre, l'ATS rappresenta l'unità di rilevazione del Sistema informativo dell'offerta dei servizi sociali (il SIOS) istituito dall'articolo 24 del decreto legislativo n. 147 del 2017 e disciplinato dal decreto del Ministero delle politiche sociali, che permette di rilevare ed eventualmente intervenire sull'eterogeneità territoriale.
Si tratta, dunque, di un percorso che riguarda lo sviluppo dell'intero sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali, e che la Regione del Veneto intende accompagnare perché rappresenta un'importante opportunità.
Si propone, pertanto, di avviare un processo graduale per il rafforzamento della gestione associata, partendo dall'istituzione formale degli ATS nei territori afferenti agli attuali Comitati dei Sindaci di Distretto (rinominati Comitati dei Sindaci d'Ambito). L'obiettivo è promuovere negli ATS la gestione associata della funzione socioassistenziale, in particolare per la realizzazione dei LEPS, nelle forme con personalità giuridica previste dal Testo Unico degli Enti Locali (il TUEL), preferibilmente nelle forme dell'Azienda speciale consortile di cui agli articoli 31 e 114 (Aziende speciali) del medesimo decreto.
Pur nel rispetto dell'autonomia degli Enti locali, si ritiene, al riguardo, che le forme associative con personalità giuridica, ed in particolare quelle di cui agli articoli sopracitati, siano uno strumento funzionale per favorire il superamento delle difficoltà legate alla frammentazione dei servizi a titolarità dei Comuni, per ridurre la difformità tra i Comuni grandi e medio-piccoli e per sostenere la pianificazione sociale di cui all'articolo 19 della legge n. 328 del 2000.
La personalità giuridica consente, inoltre, agli ATS di dotarsi di una pianta organica, di un'autonomia di bilancio e di intrattenere qualsiasi tipo di negoziazione contrattuale, garantendo quindi assetti funzionali ad azioni amministrative contabili e operative.
Un avanzamento graduale nella direzione prospettata risulta, inoltre, quanto mai necessario, tenuto conto del modello di integrazione sociosanitaria della Regione del Veneto, da molto tempo incentrato sulla delega obbligatoria quale strumento per assicurare un'organizzazione dei servizi sociali su base associativa.
Si tratta ora di rivisitare il sistema dell'integrazione sociosanitaria, promuovendo l'avvio di nuove strategie sul piano istituzionale, professionale e gestionale. Il fine è quello di attribuire al sistema territoriale dei servizi sociali più vicini al cittadino quell'affidabilità e quella struttura già da tempo consolidate in altri settori del welfare, quali la sanità e il lavoro.
I Comuni, chiamati ad intervenire in contesti complessi e in evoluzione, devono quindi poter disporre e garantire servizi di prevenzione e supporto, capaci di intercettare e rispondere anche in modo innovativo a dinamiche e bisogni di inclusione sociale.
L'Ambito territoriale sociale deve essere il punto di riferimento per gestire queste sfide, in stretta sinergia con tutti gli altri attori del welfare; sfide che mettono in luce come la presente legge sia da intendersi un primo atto di una più ampia riforma complessiva dei servizi sociali nella Regione del Veneto, che richiede altri e successivi provvedimenti attuativi.
Il provvedimento è composto di cinque Capi ed è costituito da 24 articoli. Do per letti i vari Capi. Come sapete, su questo progetto di legge abbiamo svolto molte audizioni, è stato fatto un esame approfondito, è stato acquisito anche il parere della Prima Commissione non soltanto sulla compatibilità economico-finanziaria, ma anche di merito per gli aspetti degli articoli afferenti agli Enti locali, di competenza della Prima Commissione. Da ultimo, la Quinta Commissione, nella seduta del 14 marzo, ha licenziato a maggioranza, con modifiche, il progetto di legge in oggetto. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Correlatrice è la collega Luisetto. Prego.

Chiara LUISETTO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Il disegno che oggi discutiamo rappresenta uno degli atti più importanti di questa legislatura. L'istituzione degli Ambiti territoriali sociali quale punto di riferimento programmatorio, organizzativo, gestionale e di coordinamento delle funzioni sociali e assistenziali, porta con sé un cambiamento sostanziale nel modo di affrontare i bisogni sociali e pianificare soluzioni e sostegni.
Cosa significherà nella vita di tutti i giorni? In buona sostanza, se fino ad oggi io cittadino parlavo con l'assistente sociale a disposizione nelle sue ore (poche o tante) nell'ufficio in Comune e dovevo cercare risposte e destreggiarmi tra sportelli e burocrazia in luoghi diversi e con diversi interlocutori, ottenendo risposte assai diversificate a seconda di dove abito, da domani dovrei trovare un gruppo di assistenti operatori che lavorano in rete nella sede dell'ATS per garantire a tutti i cittadini, indistintamente, le risposte di cui hanno bisogno e, quindi, parità di accesso ai servizi in tutto il territorio regionale.
Se i Comuni dialogano da tempo, lo abbiamo sentito, in ambito sociosanitario, attraverso la partecipazione alle Conferenze e Comitati dei Sindaci di Distretto, dove, però, il loro potere è stato progressivamente ridotto, ora viene chiesto loro di assumere un protagonismo in ambito sociale che hanno fin qui esercitato ciascuno per il proprio territorio e attraverso convenzioni o unioni con collaborazioni e geometrie variabili.
A partire dall'istituzione del Fondo nazionale per la lotta alla povertà e all'esclusione sociale, nel 2016, i Comuni sono dovuti uscire dalla logica del proprio confine in ambito sociale per gestire le risorse in arrivo sui territori, destinate non più al singolo Ente, ma agli ambiti.
Una nuova organizzazione obbligata, dunque, ma in alcuni casi fragile, che ha visto nei Comuni capofila il perno di un sistema diversificato per attribuzione di funzioni, modalità di gestione e tipologie di interventi. Un mettersi assieme autogestito, perché per molti anni la Regione non è intervenuta accompagnando con strumenti, indicazioni e risorse il passaggio, potremmo dire dalla casa al villaggio, dal singolo agire locale a una rete più ampia che sapesse offrire relazioni orientate ai bisogni e opportunità di crescita.
È bene ricordare oggi che è la legge n. 328/2000 a istituire gli ambiti, attribuendo alle Regioni il compito di determinarli attraverso una concertazione con gli Enti locali, 2000-2024. Sono passati ventiquattro anni nei quali questa legge non è mai stata recepita dalla Regione del Veneto. Mi si dirà che nel 2016 la Giunta regionale ha battuto un colpo e, su nuova richiesta del Ministero del lavoro, ha individuato nelle ventuno ex aziende ULSS il perimetro degli ambiti con una delibera di Giunta che si limita a disegnare i confini territoriali.
Un'altra occasione persa nella quale la Regione non prende in mano la situazione e rinuncia, ancora una volta, a normare scegliendo di non finanziare la struttura organizzativa necessaria a partire, omettendo ogni indicazione di tipo organizzativo e regolamentare, in buona sostanza, scaricando sui Comuni, e soprattutto sui Comuni capofila, il compito di mettere a terra risorse e progetti, non sempre riuscendoci per mancanza di forze e difficoltà nel coordinarsi.
Le Regioni a noi vicine, invece, che già nel 1994 individuavano gli ambiti, alla fine degli anni Novanta, senza aspettare la legge del 2000, da decenni si confrontavano con modelli organizzativi differenti, consolidando progettualità, strategie di intervento e budget.
Ci troviamo ora a metà del Piano europeo di inclusione alla lotta alla povertà, il PON 2021-2027. Ed è tardi. La sfida che questi nuovi ambiti rappresentano ha aspettato troppo tempo per essere colta. È una sfida decisiva, lo abbiamo sentito, per le risposte che è chiamata a costruire. Che tipo di risposte diamo oggi e daremo nei prossimi anni alle persone, a quelle che cercano lavoro, a chi ha bisogno di assistenza domiciliare, o deve essere inserito in una casa di riposo, a chi vive una maternità e paternità fragile, a chi è disabile, a chi subisce violenza, a chi fondamentalmente è solo? È di queste persone che parliamo quando discutiamo del sociale nei nostri territori.
Affermare, come abbiamo ascoltato, che questa legge è un primo atto a cui dovranno seguire provvedimenti attuativi, quasi a dire "intanto iniziamo", è, a mio avviso, un errore che colloca la nostra discussione in una prospettiva distorta.
Mi spiego. Non si arriva per costrizione ad una legge così importante, non ci si arriva perché ci sono fondi statali ed europei destinati solo agli ambiti, per cui dobbiamo muoverci adesso a costruire il villaggio, altrimenti li perdiamo. Ci si dovrebbe ancorare, invece, ad una visione di Veneto nel quale la giustizia sociale è la condizione per far star meglio tutti, non soltanto chi se lo può permettere.
Serve una riforma dell'assistenza completa, della quale questa legge dovrebbe essere una costola, non il contrario, come sta avvenendo. Mi riferisco al fatto che se fosse stata affrontata la riforma dell'assistenza superando la legge n. 55 del 1982, sarebbe stato indispensabile differenziare i ruoli del pubblico, del privato no profit e del privato for profit nel sistema di erogazione dei servizi, distinguendo i compiti in rapporto alla missione assai diversa di ciascuno di questi tre soggetti.
A breve ci tornerò, così come riprenderò i due i valori da porre al centro di questa discussione: memoria e prossimità. Siamo di fronte, seppure in grande ritardo, ad alcuni obiettivi-chiave: dare omogeneità, superare la frammentazione e rendere più efficace ed efficiente la risposta ai bisogni delle persone che vanno garantiti in modo universalistico, cioè con i livelli essenziali di prestazioni sociali.
Esserci, vicino e concretamente. Questo è il senso di delineare ambiti nei quali non lasciare da solo nessuno, che viva a Rozzo, un Comune piccolo periferico montano, o a Padova, in una grande città, che abbia una rete familiare o si trovi ad affrontare da solo le proprie fragilità, che possa permettersi un'assistenza oppure non sia nelle condizioni di provvedere a sé stesso.
A sostenere queste vite dovrebbero servire le cornici entro le quali realizzare percorsi virtuosi di presa in carico in un'ottica multidisciplinare coordinata e strutturata. Ma a questa sfida come ci stiamo presentando? Tre punti di criticità sono legati a doppio filo e ci portano qua.
Il primo, lo dicevo prima, è il disegno delle politiche di assistenza ancora affidato alla legge n. 55; il secondo, la riforma delle IPAB non si è mai fatta in questa Regione; il terzo, arriviamo agli ambiti, come dicevo, perché obbligati dalla necessità di non perdere ulteriori risorse collegate ai livelli essenziali di prestazioni sociali, a diritti, cioè, da garantire in forma universale, esattamente come lo sono i LEA nella sanità.
Noi che in Veneto siamo stati antesignani e pionieri dell'integrazione sociosanitaria e di un approccio de-ospedalizzato, di presa in carico diffusa, nel tempo abbiamo progressivamente rallentato, fino a disperdere come cicale ciò che da sapienti e laboriose formiche avevamo accumulato in termini di competenze, saperi, progettualità innovative e creative. Non può essere un atteggiamento burocratico a tempo a guidarci. Serve una visione che metta in piedi gli ATS, ma che poi li faccia funzionare con efficacia ed efficienza. Altrimenti, rischiamo di non vedere che il cambiamento culturale richiesto va ben oltre il contenuto di questa legge.
Peggio: in alcuni punti è mortificato, quando non si considera in che misura andrà a condizionare, dal punto di vista finanziario, la tenuta dei Comuni e l'offerta dei servizi che con questa tenuta dovrà inevitabilmente fare i conti. Lo affermiamo perché non si tratta di tornare indietro a un'età dell'oro, che pure per molti aspetti c'è stata, ma di prendere il patrimonio costruito dal basso negli anni e reinventarsi un approccio multidisciplinare e multiprofessionale tra sociale e sanitario, superando un'offerta frammentata e parcellizzata, per costruire un sistema nel quale la prestazione non sia il metro per l'efficienza. Non sono efficiente per il numero di prestazioni che produco in logica aziendale, ma per quanto riesco a rispondere ai bisogni nel medio e lungo periodo.
Parliamo di persone. La persona in disagio abitativo da seguire è quella che si presenta all'assistente sociale; i progetti individualizzati per i quali il Comune è il primo interlocutore, dalle dimissioni protette, ai progetti sollievo, al sostegno alla non autosufficienza, alla disabilità, al dopo di noi, all'accesso al lavoro, a situazioni complesse di violenza assistita e diretta.
Oggi il cittadino veneto trova le soluzioni a pezzi, tra sportelli e procedure diverse. La sfida è essere in grado di dargli risposte complete e unitarie, ad esempio, nei punti unici di accesso, non dimenticandoci che sono necessari professionisti preparati, un'organizzazione solida, protocolli e procedure collaudate, un patrimonio di esperienze che ad oggi si è messo alla prova soltanto parzialmente e in autogestione. Questo perché non si è formato in modo sistemico, non ha potuto farlo. Provate a parlare con chi nel sociale lavora. Un assistente sociale vi dirà come prima cosa che lavorare insieme nella prospettiva degli ATS e coordinare un sistema totalmente nuovo non si fa dalla sera alla mattina e soprattutto ha bisogno di fondamenta normative solide e chiare, quelle che oggi noi dovremmo porre.
Quali sono i nodi da affrontare? Le dimensioni degli ambiti. Ci è stato spiegato più volte dall'Assessore che ricalcare i ventuno Comitati dei Sindaci di Distretto significa mettere assieme Amministrazioni che già dialogano, ma va bene qualsiasi dimensione o esiste un punto di equilibrio tra qualità e vicinanza dei servizi ed economicità?
Il decreto ministeriale n. 77 ci indica che 100.000 abitanti sono la dimensione ottimale, il punto di equilibrio. Noi, invece, oggi votiamo una legge con indicati ambiti profondamente disomogenei, diversi tra loro, molti dei quali enormi. Qui l'esempio di Treviso è lampante, un ambito di 418.000 abitanti. Come sarà possibile mantenere un controllo e una gestione organizzata sui bisogni con oltre 400.000 abitanti. Non c'è l'ULSS qui a supporto. È tutto da costruire.
La domanda, quindi, è se stiamo costruendo ambiti che partano veramente dalla geografia dei bisogni o se abbiamo tracciato una linea sulla cartina e li abbiamo divisi.
Se nel veronese e nel padovano non ci fossero state le richieste coese determinate dei Sindaci, avremmo ambiti ancor più grandi, sempre che questo poi si traduca in legge, perché la distanza tra le richieste e quello che c'è scritto c'è ancora. Se è vero che le Amministrazioni si conoscono nei Comitati di Distretto, concertare assieme a loro ambiti di dimensioni più coerenti con le indicazioni nazionali e con gli esempi virtuosi di altre Regioni, avrebbe solo reso più gestibile il lavoro, in un terreno, come quello sociale, dove la risposta puntuale di prossimità è un investimento, non un costo, perché evita alle fragilità di diventare croniche, a casi isolati di trasformarsi in problemi collettivi; evita di scaricare sulle famiglie i costi di mancate risposte.
Alzando lo sguardo il Piano di riordino territoriale ci ha condotto per mesi a ragionare di fusioni di Comuni, omogeneità nelle risposte, dalla gestione idrica alla Protezione civile, al lavoro. Il tutto ha come modello base l'ATS. Ma quale ATS? Quello che stiamo costruendo con questa disomogeneità, con queste dimensioni?
Altro tema: la forma giuridica. Qui ci troviamo di fronte a una sostanziale non scelta che orienta i Comuni a preferire l'Azienda speciale non potendo imporla, definendo la convenzione come fragile e da superare. Ma la convenzione è sempre fragile o piuttosto lo è stata quando il capofila non aveva le risorse umane e la struttura per portare avanti i progetti?
La gestione associata è lo strumento, non il fine. Dunque, la sua efficacia e solidità si misurano su quanto sappia essere efficace ed efficiente nell'organizzare, in modo idoneo e stabile, la risposta ai bisogni.
Di conseguenza, se possiamo dire che la forma idonea per ogni ambito dipende dalle caratteristiche dello stesso, o si riconosce piena autonomia decisionale ai Comuni, oppure la responsabilità di portare a un sistema che si valuta il migliore ce la si deve prendere, motivandolo, ma soprattutto incentivandolo e sostenendolo.
Arriviamo alle risorse. Quanti soldi mette la Giunta per la costruzione degli ambiti? Pochi. Pochissimi: 1.500.000 di euro quest'anno, 2.000.000 nei prossimi due anni.
Qui i problemi sono di doppia natura. Questi soldi non basteranno nemmeno lontanamente a costruire una struttura organizzativa idonea e stabile, a garantirne il funzionamento nel tempo. Parliamo di 80.000 euro ad ATS. Una volta pagato metà direttore, bisognerà scegliere quale gamba tagliargli o pagarlo a part-time e non rimarrà altro. I soldi per un minimo di struttura amministrativa per le spese ordinarie, i revisori dei conti, lo stabile, le bollette, i famosi conti della serva, non si potranno fare. Ammontano almeno a dieci volte quelli che la Giunta ci ha fornito.
Ci sentiamo ripetere che nel Fondo sociale ci saranno milioni per la formazione del personale e nei fondi nazionali risorse, ma sono risorse per il personale dei progetti, non per il personale amministrativo, per far funzionare la macchina, per fare in modo che le assistenti sociali stiano sul territorio e non a costruire carte.
Ancor peggio, se questi fondi, totalmente insufficienti, saranno stanziati solo per i prossimi tre anni, come è stato dichiarato in questi giorni dall'Assessore sulla stampa, poi, cosa succederà? Si arrangino i Comuni e buona pace della stabilità.
Secondo problema. Queste risorse sono state tolte dal capitolo già scarno delle leggi che questo Consiglio dovrebbe poter approvare: 500.000 euro dal capitolo, inoltre, degli extra LEA, di cui tanto abbiamo discusso durante il bilancio. Sono tutt'altro che somme libere. Sono somme che vengono già impiegate per i farmaci di fascia C, per la salute mentale, per la sindrome di Sjögren, per una serie di patologie. Soldi già impegnati. Come possiamo pensare di costruire un sistema stabile vicino alle persone se raccattiamo fondi in questo modo e non diamo una prospettiva a queste risorse economiche?
Rapporto con i privati. Qui si rischia molto. In questa legge il privato for profit non ha soltanto titolo ad inserirsi nell'offerta e nella gestione dei servizi sociali, ma anche nella loro programmazione, compito che dovrebbe essere eminentemente pubblico del terzo settore, come previsto dal codice e dal TUEL. Diventa magicamente in questa legge anche del profit. Non ci è sufficiente ciò che sta succedendo in sanità? Abbiamo davvero bisogno di dare questo potere al privato, anche nel sociale, svilendo ulteriormente il ruolo di un terzo settore che è nato in Veneto, dove la cooperazione ha retto un sistema cresciuto poi a livello nazionale, dove sono nate le onlus e in questi anni di assenza della legge si è supplito ad un compito non loro? Hanno svolto un ruolo di supplenza, sempre più schiacciati da costi crescenti, rette che non cambiano e che costringeranno, se va avanti così, molte realtà a chiudere.
Questa legge non può prestarsi a mescolare responsabilità e ruoli, rischiando di strumentalizzare l'opera di un terzo settore già oggi in difficoltà, poiché, con poche risorse e appalti tirati, fatica a svolgere pienamente il proprio ruolo. Ovviamente, il cittadino da chi va a protestare? Da chi offre il servizio, come quando suona il campanello di casa del Sindaco e non a quello di Palazzo Ferro Fini.
Attenzione, la legge nazionale ha ben chiaro il ruolo dell'Ente pubblico e del terzo settore, e non si può mettere il privato, for profit, sullo stesso piano di chi ha titolo a progettare i servizi.
Infine, il ruolo delle forze sindacali. Questa mattina abbiamo incontrato una rappresentanza dei lavoratori della funzione pubblica della CGIL, preoccupati per i passaggi che la legge comporta. Lo diciamo forte e chiaro: bisogna sancire nella legge un'interlocuzione preventiva e continuativa con le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative. Bisogna porre attenzione alle istanze del personale, che sarà il motore degli ambiti, il fulcro delle competenze su cui si reggeranno questi ambiti. Non va sottovalutata la delicatezza del passaggio tra gli Enti, e la facoltà del personale di scegliere. Per tutto questo, il dialogo con il sindacato è fondamentale.
Ci sono altre due preoccupazioni di cui dirò più tardi. Concludo sottolineando come vi sia in noi piena consapevolezza dell'importanza di questa discussione e di questo voto. È una legge attesa da molti anni, e il cambiamento culturale di approccio che porterà con sé sarà dirimente per definire le risposte ai bisogni, alle fragilità, ad un prendersi cura, che riguarda ciascuno di noi, venete e veneti, delle nostre famiglie e affetti, perché tutti vivono nel corso della propria esistenza personale e sociale momenti, periodi o fasi nelle quali non basta la vicinanza e il supporto di una rete familiare, spesso fragile, spesso assente.
È compito vero, pieno e sostanziale della comunità nella quale viviamo esserci. Per farlo, però, i Comuni, gli enti di terzo settore, il mondo variegato e prezioso del volontariato, le organizzazioni sindacali devono essere messi nelle condizioni di stare al fianco, rispondere, progettare e costruire percorsi solidali e generativi, avendo il potere per farlo, contrastando una spinta centralista, che in diversi punti di questa legge si vede, e sottolineando che l'integrazione socio-sanitaria deve accompagnare il lavoro del sociale e deve essere garantito ai Comuni un ruolo pieno e completo.
Questa legge non deve perdere la memoria, lo dicevo all'inizio, di quanto il professor Prezioso, primo Assessore veneto alla sanità, che credeva fortemente nel sociale, iniziò ad immaginare: la costruzione, cioè, di servizi diffusi e vicini alle persone, che hanno saputo nel tempo generare vero benessere e crescente inclusione sociale.
La memoria, a cui deve affiancarsi la prossimità, che significa nel sociale giusta distanza, la più vicina possibile per combattere l'isolamento, per accorgersi e intercettare chi vive la povertà, la violenza, l'emarginazione, ha bisogno di risorse vere, di ruoli chiari, di regole e fondamenta solide, dalla casa in cui si è soli al villaggio in cui si costruisce assieme.
Questa legge dovrebbe essere l'anello solido di congiunzione. Non permettiamo che sia strumento insufficiente e parziale, che confonda le carte e i ruoli. Significherebbe aver perduto davvero la memoria e aver rinunciato alla prossimità.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Dichiaro aperta la discussione generale.
È stato depositato l'emendamento n. A0100 della correlatrice. Cinque minuti per eventuali sub.
Prego, collega Ostanel.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Intervengo in discussione generale aggiungendo anche una cosa che le ho già anticipato che avrei fatto in discussione dei lavori. Oggi, durante l'incontro con i sindacati, volevo fare una semplice domanda, con cui aprirò questo discorso, ma mi è stata tolta la parola per mancanza di tempo, e lo trovo gravissimo. Noi li riceviamo non fare loro un favore, ma perché qui dentro oggi stiamo discutendo una cosa che impatterà non solo sulla gestione e sulla realizzazione dei servizi sociali nei nostri Comuni, ma anche su una serie di lavoratori che oggi in questo settore lavorano in tutti i Comuni del Veneto.
Ripeto, aver audito un sindacato non è un favore, o una perdita di tempo. Aver audito un sindacato è una cosa che questo Consiglio regionale doveva fare tempo fa. Di conseguenza, il tema che oggi porto in questa discussione e con cui parto è proprio quello che volevo portare prima in riunione.
Assessora Lanzarin, le parlo direttamente, cercando e sperando, anche in questa sede, come abbiamo più volte fatto in Commissione, di convincerla su una cosa importante. Qui dentro, in questo progetto di legge che oggi stiamo discutendo, non viene citata una cosa molto importante, io credo: l'articolo 115 del decreto legislativo del 18 agosto 2000, n. 267, che recita così: "I Comuni e le Province e gli altri Enti locali possono, per atto unilaterale, trasformare le Aziende speciali in società di capitali di cui possono restare azionisti unici per un periodo, comunque, non superiore a due anni dalla trasformazione".
Perché lo recito in apertura di questo discorso? Io potrei anche fidarmi del fatto che più volte in Commissione da lei, dai tecnici, ci è stato assicurato che la trasformazione di un'Azienda speciale non sarà poi effettivamente la gestione privatizzata del servizio sociale. Io potrei fidarmi di lei, potrei fidarmi di lei, dei tecnici, vorrei farlo e voglio farlo.
Il punto è che se noi oggi non lo scriviamo in norma, quello che le ho appena letto è quello che potrebbe accadere, come ormai è accaduto in tantissimi casi, cioè il fatto che, nel momento in cui un Comune decidesse, per sua scelta, perché oggi gli diciamo "preferibilmente" di gestire il servizio sociale con un'Azienda speciale, in virtù di quello che è scritto dentro questo decreto legislativo, potrebbe decidere, perché magari un giorno arriveremo a non avere più fondi necessari per gestire quel servizio sociale e un'Azienda speciale dovrà gestirlo, appunto, come un'azienda con un bilancio, quello che potrebbe accadere è che, in maniera unilaterale, il servizio sociale venga gestito da un'Azienda speciale che si trasforma in società di capitali.
Quindi, non è vero, se non lo scriviamo oggi in norma. Ho presentato un emendamento e parto da qui perché, alla fine, ho condiviso molto il discorso della vicepresidente Luisetto. L'ho condiviso perché è un discorso ideale, è un discorso che porta a spiegare perché oggi siamo qui, ma andiamo sulle cose concrete. Questa legge è un grimaldello per fare in modo che le Aziende speciali diventino un giorno società di capitali? Se la risposta è no, lo voglio vedere scritto in questa norma e potrei finire qui il mio intervento, perché questa è la differenza. La differenza è pensare che un giorno, magari noi non saremo qui, lei non sarà seduta lì, ci sarà un altro Presidente di questa Regione, i Comuni potrebbero decidere di trasformare un'Azienda speciale in un soggetto che non dà più il controllo ai Comuni, indipendentemente da come saranno organizzati, del servizio sociale. Punto.
Possiamo avere posizioni diverse. Noi pensiamo che il servizio sociale, la sua gestione, la sua programmazione non debba andare in mano a una società di capitali. È semplice, non perché sono ideologica, anzi, ma perché, quando noi parliamo di servizi che hanno un costo elevato in particolare quando hanno in mano la vita delle persone potrebbero scegliere di non fare quel servizio, perché costa tanto, ma costa tanto perché c'è lo Stato che dovrebbe pagarla. È una cosa molto semplice.
Io potrei chiudere qui l'intervento e dire che se non ci sarà in norma, come io ho proposto, all'articolo 8, con un emendamento che sarà in ogni caso fatto divieto di ricorrere all'articolo 115 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, allora io non potrò uscire da quest'Aula senza avere questo emendamento approvato, perché è come dire che oggi stiamo votando su un crinale scivoloso il fatto che un giorno chiunque passerà preferibilmente all'Azienda speciale potrebbe andare in società di capitali.
Lo dico in apertura, perché quello che volevo dire prima, alla presenza anche del sindacato, era che l'emendamento che lei ha proposto, se noi oggi approvassimo questo emendamento, forse andrebbe bene. Se io so che comunque non ci sarà la possibilità di andare in società di capitali e metto magari in norma e prevedo anche l'Unione dei Comuni, come è stato chiesto, so che un dipendente potrebbe effettivamente rientrare in un contratto che ha maggiori tutele, perché sappiamo cosa accade dentro le società di capitali quando gestiscono servizi essenziali. Dovremmo averlo già imparato, indipendentemente da cosa votiamo e cosa pensiamo.
Andiamo alle altre cose importanti di questa legge. Lo ha già detto la collega Luisetto, siamo in ritardo. Dodici Regioni hanno già normato la materia prima di noi e – per fare una battuta – speriamo di non essere in ritardo come la riforma delle IPAB, cioè che oggi riusciamo almeno a raggiungere le dodici che hanno già legiferato, e abbiamo poche risorse. È stato detto benissimo.
Queste poche risorse, tra l'altro, mi chiedo e faccio la domanda, andranno ripartite in parti uguali, indipendentemente dalla dimensione degli ATS? Se noi facessimo un conto "soldi che investiamo per beneficiario" e, ripeto, questo conto lo fai solo quando il servizio lo sai gestire e lo gestisci tu e non quando ce l'ha una società di capitali, eventualmente, arriveranno effettivamente a beneficiarne le persone e, quindi, la copertura del servizio sarà uguale? Questa è la grande domanda che sta dietro questa riforma. Io ho dei dubbi e ritorno sui dubbi all'Azienda speciale, non perché abbia dubbi ideologici, ho dei dubbi rispetto a come poi la useranno in futuro.
Lo abbiamo sentito durante le audizioni. Ad esempio, la dottoressa Zantedeschi in audizione ha affermato: "Va comunque ricordato che un'Azienda speciale duplica i costi per la gestione del personale, il bilancio, la Direzione, le nomine, ovviamente, c'è un CdA".
Questi soldi che abbiamo investito, prendendoli tra l'altro da fondi già destinati, andranno a coprire una serie di costi di gestione che io dubito andranno poi a impattare positivamente quando ci sarà una persona che deve fruire di quei servizi sociali. Questo è il punto: mancanza di risorse, gestione pubblica o privata del sistema dei servizi sanitari, quindi, di nuovo, quando parliamo di risorse, anche qui mi viene un dubbio.
Io posso fidarmi di nuovo di lei, posso fidarmi di nuovo dei tecnici, però quando nell'articolo 6 vedo "nei limiti delle risorse finanziarie conferite", devo sopprimere questa parte, perché penso che un legislatore dovrebbe fare un ragionamento contrario quando va a normare una cosa così importante. Dovrebbe dire: "Pianifico il sistema dei servizi sociali. Do ai Comuni la libertà di scegliere, anche se magari voglio indicare una preferenza, però che sia una reale preferenza". Poi ci arrivo, perché non è così. Se voglio dargli la possibilità di lavorare, non gli metto un limite delle risorse finanziarie conferite, perché dovrebbe essere il contrario. Dovrebbe essere che i Comuni devono e hanno il compito di pianificare il meglio possibile.
La Regione, poi, con i fondi che le sono destinati dal Governo, con i fondi aggiuntivi, che spesso mancano e che devono essere posti, copre le richieste. Se noi facciamo al contrario, e soprattutto facciamo al contrario in un sistema organizzativo e gestionale, che è quello di cui parlavo prima, stiamo facendo una cosa che negli anni, quando ne avremo venti più di ora, ci renderemo conto che abbiamo sbagliato. Io ve lo dico con il cuore, perché lo abbiamo visto, e lo abbiamo visto tantissime volte cosa accade quando si pianifica "nei limiti delle risorse finanziarie" e quando la gestione è in mano a una società di capitali. A me sembra così chiaro che io non riesco a capire come anche i Consiglieri della maggioranza non lo vedano, come non vedano il rischio.
Un altro punto credo sia fondamentale: la forma della gestione dei servizi sociali che stiamo oggi riformando. Assessore, in Commissione più volte ha detto che "preferibilmente" è quella formula che ci permette di lasciare libero chi, nei Comuni come magari Padova, Verona, oggi sta agendo in convenzionamento. Ma la personalità giuridica che è citata in norma, quindi "con personalità giuridica", cozza con la forma del convenzionamento.
Oggi abbiamo delle realtà che funzionano. Io capisco e capirei, infatti ho fatto un emendamento in questo senso, la volontà della Giunta se decidesse di essere una sorta di guida che dice: okay, ci sono dei Comuni dove sta andando tutto talmente male che è il caso che io prenda la direzione e definisca via imperio una modalità. Io potrei anche seguirla. Ma non la seguo nel momento in cui ci sono dei Comuni consorziati che stanno gestendo i servizi sanitari da anni con una modalità associata in convenzionamento, e che con le parole "con personalità giuridica" – quindi non c'entra nulla il "preferibilmente" – sarebbero obbligati a passare ad una forma diversa dal convenzionamento.
Non è vero che sono liberi. Ci sono alcuni Comuni in questa Regione che, se oggi approveremo la norma così com'è, saranno obbligati a fare un passaggio diverso. Cosa accade praticamente per questi Comuni? Accade che Comuni capoluogo oggi hanno purtroppo la gestione delle più grandi questioni sociali e penso alla tossicodipendenza giovanile: che con tutto rispetto, c'è meno a Casalserugo che a Padova. Inoltre, ci sono figure, come quelle degli anziani, che hanno necessità diverse in un Comune capoluogo, in un Comune più grande rispetto a un Comune più piccolo. Noi abbiamo delle diversità di gestione.
Nel momento in cui tutto questo oggi si sta elaborando dentro un rapporto tra Comuni che sta funzionando, io mi chiedo come sia possibile che nel giro di due anni, come viene posto poi dalla norma transitoria, non ci sia invece la possibilità, ed è per questo che ho proposto un emendamento in questo senso, di dire: proviamo in alcuni territori, che però stanno funzionando in base alla valutazione che verrà fatta, a dare la possibilità di rimanere con quella forma. Ripeto che per me il metro di valutazione non è tanto vedere quanto costa la gestione del servizio, ma vedere come viene offerto. Perché non diamo la possibilità a Verona, Padova o a chicchessia di gestire quei servizi sociali in una maniera solida, stabilita, e che oggi sta dando dei risultati?
Se vediamo invece, e se la Regione dovesse vedere, che questo non avviene, potergli chiedere, come voi avete proposto d'imperio, allora sì, dire: modifichiamo. Però non è possibile che oggi noi diciamo pubblicamente: beh, ma non è un problema per quei Comuni che oggi lavorano in convenzione, non vi preoccupate, potranno scegliere perché abbiamo messo "preferibilmente". Non ci prendiamo in giro: la convenzione non ha personalità giuridica e, quindi, chi oggi lavora in convenzione non potrà più farlo. Punto.
La domanda è: vogliamo prendere in carico le richieste che sono state fatte a più voci all'interno della Commissione? Io ho proposto diversi emendamenti e ne ho proposti scalabili in ogni maniera, perché ho pensato che oggi entravo qui dentro con un atteggiamento che era quello di dire: usciamo da qui con la possibilità di avere un testo che minimamente tiene in considerazione il lavoro che è stato fatto fuori da alcuni Comuni.
Li ho proposti tutti: le Unioni dei Comuni, il fatto che i Comuni possano essere autonomi, il fatto che, se preferiscono e decidiamo di preferire la forma giuridica con personalità giuridica, ci sia un periodo in cui ci può essere una valutazione; quindi, quei Comuni possono continuare ad operare.
Le ho pensate tutte. Ma il messaggio che le volevo dare, Assessore, è: se qui abbiamo la possibilità oggi di prendere in carico e in maniera schietta e sincera per iniziare a dire o a pensare che ci sono delle realtà in convenzionamento che qui oggi cerchiamo di mantenere, perché abbiamo valutato che funziona. Oppure di nuovo: l'Unione dei Comuni. Ci è stata detta oggi la motivazione per cui l'Unione dei Comuni potrebbe essere un soggetto da inserire, come ad esempio io ho previsto in un emendamento, perché c'è una forma, quella dell'Unione dei Comuni, che potrebbe rigarantire, ad esempio, al personale, come abbiamo visto in audizione, il rientro all'interno in una forma contrattuale anche pubblica.
Inserire sul "preferibilmente" una serie di soggetti, una serie di posizioni di gestione, oggi ci potrebbe permettere di fare quella cosa che voi a parole tante volte utilizzate, che è quella di dare davvero il potere dell'autonomia decisionale ai Comuni, pur non rinunciando, perché io l'ho capito qual è l'obiettivo della Giunta, a dare delle indicazioni. Perché se ne si dà una di indicazione il messaggio che io ricevo è: se non fai così un giorno ti punirò. Se gliene dai di più il messaggio che io ricevo è: come Ente legislatore regionale ti sto dando un set di opzioni e ti accompagnerò nella forma gestionale che è migliore per il tuo territorio. Delle due l'una: o scegliamo di essere davvero autonomisti e dare poteri ai Comuni di decidere come organizzarsi e di essere a loro supporto, oppure se decidiamo che diamo noi l'impianto – e adesso glielo dico come potrebbe diventare, io spero che lei non la pensi così, ma le dico come potrebbe diventare un giorno – facciamo capire che diamo i fondi solo alle aziende speciali. In base all'articolo che prima citavo, non lo spero, ma può succedere che queste diventino società di capitali e non ho più il controllo del servizio sociale. Perché questo è quello che potrebbe accadere. Se è questo quello che vogliamo – e io non lo credo – dovremmo oggi lavorare seriamente sugli emendamenti che abbiamo proposto.
Poi ci sono altre questioni io credo non marginali, ma forse più piccole. Il potere del Comitato dei Sindaci di Distretto delle ULSS, che più volte ha richiesto di essere sentito. Io mi chiedo, quando noi andiamo a lavorare sull'articolo 9, se non sia possibile dire che la Giunta regionale individua gli ATS ai sensi del comma 1, ad esempio, sentita la Commissione consiliare, e va bene, ma anche acquisito il parere favorevole del Comitato dei Sindaci di Distretto delle ULSS, di cui all'articolo 26 della legge regionale n. 19/2016 . Perché anche qui, se noi stiamo parlando di una co-gestione, di una co-programmazione, di una Regione che definisce degli ambiti che ci aiutano anche ad avere una forma organizzativa stabile, o lo facciamo con il coinvolgimento delle parti sociali, con il coinvolgimento dei Comitati dei Sindaci, con il coinvolgimento anche del Consiglio regionale nella sua Commissione competente, oppure, se non facciamo così, nel momento in cui perderemo il controllo del servizio pubblico sanitario, socio-sanitario, allora lì sarà difficile riprenderlo in mano e davvero glielo dico con il cuore.
Chiudo. C'è una questione, io penso, su un articolo, che, quando ho letto mi pareva forte, troppo forte: il fatto che la Regione potesse decidere, nel momento in cui qualcuno non si organizza, di andare d'imperio a prendere il posto di. Io lì vorrei farle una proposta di nuovo, e poi chiudo, sempre con l'atteggiamento di sperare di provare a fare un lavoro che sia quello nel contenuto possibile: riusciamo invece a fare un altro tipo di lavoro? In altre parole, andiamo a verificare annualmente e non ogni due anni quello che accade nei territori, come li abbiamo riorganizzati, di modo che io li possa vedere e dare eventualmente la possibilità di una deroga a quei soggetti proprio perché li valuto ogni anno, che stanno chiedendo di rimanere su una forma associata diversa? Se noi guardiamo a questa riforma come una riforma tecnocratica, dall'alto, il centralismo che arriva sui territori e decide cosa fa, io capisco l'impostazione. Se invece la guardiamo come una Regione che dice: guardo, monitoro, supporto e cerco di accompagnare anche nella direzione che lei e la Giunta ha proposto, allora ogni anno è il minimo, perché ogni due anni il mondo cambia, e forse se noi mettiamo "ogni anno" quel monitoraggio ci permetterebbe davvero di andare a verificare se chi ha deciso di rimanere, o gli abbiamo permesso di rimanere nella forma di convenzionamento con cui oggi sta operando, potrebbe, e potremmo decidere di lasciarlo così, perché i dati saranno i dati di accesso che ci faranno vedere, e chiudo, che la possibilità di rimanere è per loro una possibilità.
È questo il messaggio che nel mio intervento ho voluto dare. Ripeto, la china scivolosa dell'incipit del mio intervento è quella su cui vorrei, e davvero faccio un appello, che riflettessimo tutti. Magari noi non saremo più qui, e finché ci sarà lei, non ci saranno società di capitali, ma il punto è cosa accadrà dopo, e chiedo davvero che questo sia messo in norma.

PRESIDENTE

Sono stati depositati gli emendamenti nn. A0101, A0102 e A0103 della correlatrice. Quindici minuti per eventuali sub.
Collega Ostanel, io conosco il suo galateo e tatto istituzionale, quindi mi è anche dispiaciuto prima. Però, questi incontri che vengono chiesti dai sindacati, che già sono stati auditi, che già hanno mandato le loro integrazioni o suggerimenti durante il progetto di legge, è una procedura che viene reiterata ogni volta.
Io ho spiegato bene ai sindacati, quando ho preso l'appuntamento, che c'era quel timing e quel tempo. Mi dispiace non averle concesso la parola, però se i sindacati volevano ascoltare noi, magari le cose che hanno detto prima le dicevano in maniera più succinta, poi c'era il tempo per la replica.
Eventualmente evitiamo anche di incontrare i sindacati il giorno di Consiglio, per me va benissimo. Ho più volte posto questa questione, però ho sentito anche qualche rimostranza da parte di qualcuno. Condizionare i tempi d'Aula, che già hanno le loro problematiche, per ascoltare i sindacati, che già hanno avuto modo di dire la loro durante le audizioni, permettetemi: anche no.
Collega Valdegamberi, prego.
Collega Camani, ci sono delle attività che vengono organizzate e fatte per tempo, tanto per essere chiari. Se volete, i sindacati noi li incontriamo lunedì senza problemi. Ora ha la parola Valdegamberi, gliel'avevo già data. Lei stava parlando fuori microfono e le ho anche risposto fuori microfono.
Collega Valdegamberi, prego.

Stefano VALDEGAMBERI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente.
Quella che stiamo per esaminare e approvare oggi non è una legge da poco, è una legge di sistema, è una di quelle leggi destinate a riposizionare il sistema sociale della nostra regione, che avranno effetti, quindi, negli anni. Prima si diceva che arriviamo tardi. La legge quadro, la legge di riferimento è del 2000, siamo nel 2024. Perché arriviamo oggi? Perché in Veneto c'era già un sistema sanitario evoluto rispetto alle altre Regioni.
Questa legge è stata fatta, ahimè – dico ahimè perché ora è difficilmente conciliabile col nostro sistema – secondo me in prospettiva per tutte le Regioni in cui non c'era un sistema sociosanitario integrato, come quello veneto, dove in alcune ULSS c'era la delega dei Comuni all'ULSS per quanto riguarda i servizi del sociale.
Noi quindi siamo stati avanti nel tempo, siamo stati precursori di un sistema che ha dimostrato, anche nei momenti difficili, come quello della pandemia, di reggere meglio di altri sistemi dove sanità e sociale sono fortemente integrati tra loro.
È chiaro quindi che, se noi arriviamo dopo è perché non c'era quel bisogno impellente che magari c'era in altre situazioni nel Paese, perché eravamo già avanti prima. Per quello arriviamo dopo, non perché siamo stati dei ritardatari.
Mi sono visto, letto e riletto questa legge più volte, e francamente non mi ha convinto tantissimo, pensando alla nostra storia, al nostro sistema. Questa calza bene in un contesto che non sia quello veneto. In un contesto che non sia quello veneto, questa legge potrebbe andare bene.
Da noi, dove c'è questa integrazione, capisco, leggendo i vari passaggi e anche gli interventi fatti dai colleghi dell'opposizione, che mettono in evidenza questo, dove ci sono già le ULSS che hanno tutti i Comuni hanno delegato con la convenzione, perché bisogna fare l'APS, eccetera, cioè elementi che derivano da quando si vuole calare un vestito diverso, su un contesto che non è il suo. Ho una certa preoccupazione, perché va un po' a dividere, a snaturare il nostro modello di integrazione, rischia, quantomeno. Poi vedo che nell'articolo 6 c'è possibilità di convenzione, eccetera. Ci sono le possibilità di tenere unite le due cose, però rischia di mettere il sociale da una parte e il sanitario tutto dall'altra.
In mezzo c'è il sociosanitario, tutta la gestione della non autosufficienza eccetera, che farebbe parte dei Piani di zona. Anche qua parla dei Piani di zona. Occorre lavorare per l'integrazione perché il timore che ho, ma il timore magari sicuramente verrà superato poi nella fase attuativa, è di arrivare a staccare, invece, il mondo sociale da quello sanitario, andando quindi a minare alle radici un nostro modello, che era quello che ha fatto il Veneto vincente. Questo non per colpa nostra, perché questo ci viene, tra virgolette, imposto; imposto anche dal fatto che se tu non fai questo non puoi accedere a dei fondi. Questo la trovo una forma di ricatto molto subdola e molto pesante di centralismo. Noi parliamo di federalismo e di tante belle cose, ma alla fine lo Stato dice: vuoi i soldi? Fai così. Non fai così, non prendi i soldi. Non prendi soldi comunitari, non prendi i soldi dello Stato, eccetera. A me non è che piaccia molto questo modo di fare. Dico solo alcune considerazioni a voce alta. Magari i fatti smentiranno in futuro questi miei timori.
Di fatto, le funzioni del sociale, puramente sociale sono competenza, dal 1800, da sempre, dei Comuni. È una funzione propria dei Comuni. Arriviamo a dire che deleghiamo a un soggetto superiore praticamente una forma di gestione associata delle funzioni sociali fatta in un ambito, tra virgolette, ottimale dove ci sono parecchi Comuni che sono superiori addirittura ai Distretti di un tempo; quindi, viene fatta per garantire a tutti i livelli di prestazione assistenziale e in modo omogeneo, tutti bei principi, ma poi bisogna declinarli dalla realtà.
Oggi abbiamo Unioni dei Comuni che svolgono le funzioni associate nel sociale, abbiamo Comuni più grandi che svolgono da soli questa funzione, abbiamo Comuni piccoli che magari nel loro piccolo si sono organizzati; quindi, c'è un passaggio organizzativo e culturale non da poco, perché si passa a delegare tutto a un soggetto superiore su dimensioni molto più ampie. Questa non è una cosa che si fa dall'oggi al domani, ma è una cosa che richiede del tempo e che rischia comunque di incappare in alcuni problemi.
Il primo problema è che magari invece di arrivare a dare la soluzione, noi creiamo problemi aggiuntivi rispetto a prima. I Comuni grandi hanno sempre la meglio. Io penso ai contesti che conosco: andremo tutti in un ambito con Comuni da 20.000, da 30.000 abitanti. C'era il Comune che faceva prima la funzione sociale della montagna, che magari nel suo piccolo cercava di dare delle risposte, pure parziali, pure limitate per carenza di risorse, comunque le risposte le dava. Non so se aggregandosi, delegando tutto al grande, poi qualcuno si ricorderà ancora che non esistono solo i grandi centri, ma esistono anche i bisogni di quelle poche persone magari che non contano politicamente nulla e che stanno alla periferia.
Intanto abbiamo creato una struttura nuova, la quale manderà i conti a pagare ai Comuni perché c'è un Direttore, c'è un'organizzazione, è una struttura e costa. Non è che non costi nulla questa cosa.
Intanto sono conti da pagare. Non è che il Comune piccolo possa dire: beh, adesso c'è l'ATS, il mio assistente sociale lo licenzio perché io ho quello dell'ATS.
Come modello ottimale dovrebbe essere un servizio che sostituisce altri, ma se faccio un altro servizio sul servizio, succede quello che è avvenuto molto spesso in alcune esperienze di Unioni di Comuni, che sono diventate il Comune del Comune, un doppione in certi aspetti. Alla fine, paga uno e paga anche l'altro, ma non è che uno sostituisce l'altro, perché la dimensione è così grande che va oltre a quella dei Distretti, mi pare, vedendo le proposte di ripartizione, e rischia di allontanare, invece che avvicinare i servizi.
Perché io se svolgo in maniera associata un servizio, così c'è scritto qua nella legge, mi immagino un Comune che abita a 50 chilometri dal punto erogatore del servizio, che organizza il servizio e dice: va beh, io prima andavo là, c'era l'assistente sociale, bene o male mi dava la risposta. Adesso devo fare 30 chilometri, perché tutto è accorpato verso questi centri.
Non so se questa dimensione sia ottimale o meno. Può darsi che lo sia. Può darsi che mi stia sbagliando, ma voglio solo fare alcune provocazioni legate poi ad aspetti molto pratici della realtà. Non vorrei che poi si traduca in un aumento di costi, cioè il Comune piccolo deve pagarsi questa cosa e in più deve organizzarsi a sua volta ancora lui i servizi, perché non può lasciare sguarnito il suo territorio e i suoi cittadini perché poi, alla fine, andranno sempre a bussare alla porta del Sindaco, non può dire il Sindaco di Badia Calavena: "Adesso vai a San Bonifacio, perché là c'è l'ATS e ti dà la risposta a 40 chilometri di distanza da casa tua", perché ti manda a quel paese. Ha ragione. Questi sono i timori che io ho.
Poi, rimane sempre, ripeto, il dubbio su come si concilia con la programmazione sociosanitaria perché parliamo sempre di sociale, non di sociosanitario; quando dico sociosanitario intendo la programmazione della non autosufficienza, per esempio, dove c'è la compartecipazione di risorse sanitarie a quelle sociali insieme e quello rimane. Viene integrato? È una programmazione unitaria o facciamo due mondi paralleli che viaggiano insieme, dove c'è sanità, sociosanitario e sociale? Io non sono nella Commissione opportuna, quindi può anche sfuggirmi questo passaggio, però, leggendo la legge, non trovo come coniugare un sistema attuale con l'aggiunta della gestione unitaria anche del sociale, oltre che del sociosanitario.
Questa è solo una cautela, sicuramente questi aspetti sono stati già sviscerati in Commissione, già visti, eccetera, magari poi l'Assessore li chiarirà. Vorrei solo che non si andasse a sovrapporre organizzazioni e strutture, e che magari, invece di aggiungere, di ottimizzare i servizi nei confronti anche dei Comuni più piccoli dispersi, poi noi andiamo a creare un ulteriore costo, un costo aggiuntivo, e che loro, per avere i servizi, devono comunque organizzarsi a erogarli perché l'ATS renda più un'Unione di massimi sistemi, e poco operativa e poco efficiente soprattutto nei confronti delle aree più periferiche.
Questi sono solo aspetti di rischi che io intravedo. Con questo voglio dire che il principio in sé è buono. Dico solo che in un contesto diverso da quello veneto, sarebbe stato qualcosa di sicuramente positivo. Il Veneto già da anni si era organizzato contemplando, mettendo insieme il mondo del sociale con quello della sanità, era già più evoluto.
Questo modello, quindi, va integrato bene per non rischiare di creare duplicazioni, sovrapposizioni, per non rovinare ciò che di positivo finora già abbiamo in questa regione.

PRESIDENTE

Collega Camani, sull'ordine dei lavori. Prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Non importa, Presidente, ci siamo capiti.

PRESIDENTE

Prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Preferirei intervenire su cose più serie.

PRESIDENTE

Allora in discussione generale. Prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Con questa proposta, come ha ben illustrato la correlatrice, la vicepresidente Luisetto, dovremmo provare, seppur con grave ritardo, a definire in maniera chiara una nuova dimensione amministrativa e un nuovo modello di governance per il Veneto, che sia in grado di essere veramente utile per corrispondere al meglio ai cambiamenti sociali.
È vero, siamo in ritardo; è vero, il legislatore nazionale ci aveva suggerito questa soluzione 24 anni fa; ma è anche vero che oggi quell'intuizione diventa, se è possibile, ancora più urgente e necessaria.
Ci sono nuovi rischi a cui le persone sono esposte: pensiamo a cos'è accaduto durante la pandemia; pensiamo a cos'è accaduto durante le crisi globali che stiamo attraversando; pensiamo alle distorsioni e alle diseguaglianze che stanno dentro al mercato del lavoro, e di fronte a nuovi rischi emergono anche nuovi bisogni. Pensiamo al problema dell'immigrazione, all'impatto che ha sulle nostre società, alla questione dell'invecchiamento progressivo della popolazione, all'emersione di nuove forme di povertà.
Di fronte a questi grandi cambiamenti in atto, noi siamo costretti, siamo obbligati, se vogliamo svolgere la nostra funzione, a immaginare un nuovo sistema di protezione sociale, a dotarci di nuovi strumenti.
Presidente, scusi, i colleghi sono proprio davanti, parlo con delle spalle, non è carino.
Assume la Presidenza
Il Vicepresidente Nicola Ignazio FINCO

PRESIDENTE

Colleghi, per cortesia.
Se dovete interloquire tra di voi, vi chiedo gentilmente di uscire dall'Aula.
Prego, collega Camani.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie.
Grazie a voi per l'attenzione. Questo è un passaggio fondamentale, non del mio intervento, ma quello che stiamo facendo in questo Consiglio.
Dicevo: non a caso, infatti, il Governo accelera in questi anni per lo stimolo rispetto alla creazione di questi nuovi istituti, perché i nuovi bisogni, i nuovi rischi sono oggettivamente pressanti nelle società moderne. Tant'è che aumenta la definizione dei LEPS, cioè dei diritti che noi siamo chiamati per dovere costituzionale a garantire come Regione.
La definizione dei LEPS significa la necessità di garantire dei nuovi diritti sociali in maniera universale e in maniera uniforme. Le Regioni, quindi noi oggi siamo chiamati ad esercitare una enorme responsabilità.
Lo dico nel Consiglio regionale dell'autonomia sulle materie in cui noi abbiamo competenza esclusiva per quanto riguarda i Comuni e l'ambito sociale, e concorrente per quanto riguarda l'ambito sanitario. Quale discussione più cruciale in questa Regione di quella attorno a come costruire lo strumento che ci consenta di svolgere i doveri che ci sono costituzionalmente richiesti.
Questa è la dimensione all'interno della quale noi dovremmo discutere, e invece arriviamo oggi qui sapendo perfettamente che la motivazione per cui decidiamo di normare gli ATS oggi, anziché nei 24 anni precedenti, è di natura esclusivamente economica: da un lato perché vogliamo provare a ottenere più risorse, che ora sono destinate solo agli ATS; dall'altro, perché cerchiamo di risparmiare un po' di soldi attraverso risparmi di spesa.
Io penso allora che il primo punto attorno a cui noi dovremmo concentrarci è proprio la fragilità dell'impianto di questa proposta di legge, che infatti non è una riforma degli ATS, ma è una legge ordinaria con la quale noi costruiamo soltanto alcuni elementi rilevanti dello strumento. Ma non è una riforma che ci consente di mettere le mani nella ricostruzione di quei servizi sociali e socioassistenziali che invece le emergenze oggi ci richiederebbero.
È una legge che a nostro giudizio non coglie la necessità di dotare i Comuni che sono titolari della funzione socioassistenziale di una struttura sovracomunale che sia realmente forte, realmente stabile, realmente in grado di gestire, appunto, le nuove sfide. Se ci pensate questa legge è figlia di quella stagione di riforme, quelle sì, che segnò l'inizio degli anni 2000: la riforma della 328 abbiamo detto, ma è degli anni 2000 il Testo Unico degli Enti Locali che organizza, appunto, i Comuni e le forme associative.
È di quegli stessi anni la riforma del Titolo V che forse oggi varrebbe la pena di rivalutare, però gli anni 2000 sono una fase in cui il legislatore nazionale si pone il problema di come ricostruire gli assetti istituzionali e politici di questo Paese all'interno di una revisione complessiva delle funzioni e degli equilibri ed è una fase in cui le Regioni, allora, forti di nuove e più chiare competenze, avrebbero potuto per prime contribuire a ridefinire, a fare scuola e molte Regioni lo hanno fatto perché noi arriviamo in ritardo, ma tutte le altre Regioni lo hanno fatto per tempo a partire dal 2000, dal 2005, dal 2010, dal 2020. Noi non solo arriviamo tardi, arriviamo per ultimi e questo è un elemento politico rilevante, calcolando che questa Regione è governata da voi da 30 anni.
Oggi come allora, però, oggi come negli ultimi trent'anni, quando non avete voluto intervenire, anche oggi, si sceglie di proporre un intervento legislativo a forte, rilevante, preminente impianto centralista, in cui cioè non ci si occupa tanto dei bisogni da soddisfare, ma ci si occupa di come io Regione posso garantirmi il potere di organizzare quei servizi sul mio territorio. Io questo ritengo che sia il primo vulnus di questa legge: l'impianto.
La seconda questione è il tema delle dimensioni. Ora, l'ha già detto benissimo la correlatrice. Non ci tornerò. Però per definizione gli ATS dovrebbero essere costruiti attorno al concetto di dimensione ottimale; ottimale in termini di prossimità, ottimale in termini di: metto al centro la persona e ci giro come con un compasso attorno, il perimetro. Dove sta il criterio che collega il perimetro di questi ATS con il concetto di ottimale? Diciamo che abbiam fatto degli ambiti a caso, che nulla hanno a che fare con il concetto di ottimale, perché non c'è nulla di ottimale nel mettere un ambito da 400.000 persone a Treviso e da 60.000 a Chioggia. Non c'è una logica.
Il richiamo agli antichi Distretti è un richiamo discrezionale, quello più facile, quello che ci veniva più semplice da realizzare. L'ottimale avrebbe presupposto che io andavo sui territori, cercavo di costruire, attraverso una mappatura dei bisogni, l'ambito ottimale in cui i bisogni sono omogenei, perché sono convinta che sono diverse le questioni che noi ritroviamo all'interno di una grande città, in un Comune montano, in un Comune a tradizione agricola.
L'ottimale in ambito sociale non può derivare dai perimetri vecchi di vent'anni, ma deve stare dentro una mappatura del bisogno. Anche qui il vostro ottimale è finalizzato a ridurre il più possibile il numero degli ATS. Se aveste potuto anziché 21 farne 10 era meglio, perché – e torno col problema di impianto – il vostro obiettivo non è costruire un sistema che risponde ai bisogni delle persone, ma risparmiare e, siccome ogni ATS in più sono costi in più, voi ne fate di giganti.
Assessore Lanzarin, arrivare tardi può capitare, ma arrivare tardi e non vedere cosa succede nel resto dell'Italia è grave: con questo impianto la Regione del Veneto sarà la Regione in cui all'interno di ciascun ATS c'è il numero medio di Comuni più alto d'Italia e c'è il numero medio di abitanti per ATS più alto d'Italia.
Se dalle altre parti funzionano meglio ATS più piccoli perché noi scegliamo di farli così grandi? La spiegazione che mi sono data io si chiama risparmio. Se ce n'è un'altra, me la dica, perché io sono sicura che, se noi andiamo sui territori e chiediamo ai Sindaci dei Comuni dentro le ATS giganti, se vogliono avere ATS in più, la risposta sarà: sì.
Terza questione: lo strumento. Premesso che la necessità di arrivare a forme associate per l'erogazione di queste prestazioni è una necessità oggettiva, nel senso che il piccolo Comune, ma anche il medio Comune non è più in grado di far fronte ai bisogni sociali emergenti, quindi è giusta la gestione associata.
Premesso che siamo in una Regione in cui sono fallite tutte le politiche finalizzate alle fusioni, alla riduzione del numero dei Comuni, all'incentivazione delle Unioni, è oggettivo, arriviamo qui e diciamo: dobbiamo incentivare, visto che altrimenti non ci arrivano i soldi, le funzioni associate.
Anche qua avevamo due opzioni: o sceglievamo di investire i Comuni della responsabilità di decidere autonomamente qual era la forma con la quale preferiscono gestire in forma associata questo servizio; oppure, in maniera centralistica, lo imponevano ai Comuni. Avete ovviamente scelto la seconda strada, per cui, certo, mettete un ventaglio di possibilità, ma già indicando la personalità giuridica, lo diceva bene la presidente Ostanel, vincolate a due forme possibili, tra le tante. Già negate la convenzione quando dai territori vi hanno chiesto di lasciare la convenzione laddove funzionava, e devo dire, assessore Lanzarin, dove lei si era impegnata a garantire questa possibilità, facendo una marcia indietro che a noi appare incredibile oltre che imperdonabile. Imponete quindi un ordine dall'alto, privando i Comuni di decidere autonomamente, sulla base dell'autonomia che i Comuni devono avere come prevede l'articolo 33 del TUEL, con chi e come associarsi.
Di fronte quindi ad un impianto nazionale che offre qualsiasi possibilità, voi andate a restringere per ragioni che francamente a me sfuggono, perché, assessore Lanzarin, la stabile e idonea organizzazione non si garantisce obbligando i Comuni a determinate forme di associazioni, ma si garantisce costruendo percorsi dal basso, che ascoltino i territori e che, insieme alle richieste che emergono dal territorio, individuano la forma più adatta.
è una scorciatoia per arrivare all'obiettivo senza fare lo sforzo di confrontarsi con il territorio. Per esempio, vedendo cosa succede dalle altre parti e cercando di utilizzare questi 24 anni di ritardo per capire cosa è successo: nel resto delle Regioni la forma giuridica prescelta è molto differenziate e diversificata, perché dovrebbe essere il risultato di un portato di tradizioni, di storia. Per esempio, al Centro Sud ci sono le convenzioni più diffusamente, in Emilia-Romagna la forma prediletta sono le unioni, perché lì c'è una tradizione di unioni comunali; in Toscana, Lazio e Piemonte si è scelta prevalentemente la forma del consorzio. L'azienda speciale, che piace tanto alla Regione del Veneto, esiste solo in Regione Lombardia, e ho come l'impressione che non sia una similitudine casuale. Ma nessuna Regione ha imposto la forma giuridica, ma si è sviluppata. In Piemonte, dove pure i consorzi sono quelli più diffusi, si è prevista la deroga per i Comuni capoluogo di poter mantenere il convenzionamento. Per fare un esempio di come se una legge viene costruita dal basso, partendo dai dati di fatto, anziché da ciò che c'è nella testa il decisore politico, si costruiscono delle soluzioni diversificate, che corrispondono meglio al contesto nel quale ci muoviamo.
E poi, ovviamente c'è il tema di chi si condivide la responsabilità di organizzare, progettare e pianificare l'erogazione dei servizi. Io non sono ideologicamente contraria alla partecipazione del privato, alla collaborazione con il privato anche per l'erogazione delle prestazioni sociali. Però è una questione di ruoli, assessore Lanzarin. Il pubblico, l'Istituzione progetta, programma, governa l'erogazione dei servizi; lo può fare in collaborazione col privato sociale, col terzo settore, e non perché lo dico io, ma perché sono soggetti che per definizione corrispondono a delle regole riconosciute, che gli consentono di essere interlocutore affidabile in nome della sussidiarietà orizzontale.
Il privato for profit può partecipare ma non nella fase di progettazione, di programmazione. Può partecipare alla fase dell'offerta della prestazione, della gestione finale. Ma lei davvero mi vuole far credere che delle imprese for profit possano organizzare, pianificare e progettare l'erogazione delle prestazioni sociali, cioè l'erogazione e la garanzia di un diritto delle persone? Io su questo francamente non riesco a seguirla.
L'ultima questione mi sembra quella più rilevante: il tema dell'integrazione sociosanitaria. È vero che è una nostra tradizione; è vero che sulla base di questa fusione è cresciuto e si è rafforzato non solo il sistema imprenditoriale, ma anche il sistema sociale della nostra regione.

PRESIDENTE

Collega Valdegamberi, per cortesia.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Ma l'alto tasso di integrazione tra il sistema sociale e il sistema sanitario non è un dato di fatto che possiamo immaginare che rimanga acquisito per sempre. È il risultato di un percorso, di una storia che andrebbe rafforzata nel tempo, invece voi la state, nel tempo, indebolendo: l'avete fatto qualche anno fa con la riforma di Azienda Zero, che è andata a colpire le fondamenta di quell'integrazione socio-sanitaria a cui si è appellata la vicepresidente Luisetto poco fa; lo avete fatto riducendo il potere dei Sindaci dentro gli organi di discussione e lo avete fatto, anche in quel caso, centralizzando le decisioni a Venezia, anziché sui territori; l'avete fatto costruendo un sistema che si fondava non sui bisogni dei territori, ma sulle necessità di risparmio, facendo, anche in quel caso, delle ULSS enormi sul piano del numero degli abitanti, che non sono in grado di garantire i servizi sanitari e lo stiamo vedendo in questi mesi, in questi anni. E adesso, anziché imparare da quell'esperienza che ha fortemente indebolito il sistema sanitario, la volete addirittura replicare anche sul fronte sociale. Diciamo che due indizi fanno una prova, assessore Lanzarin.
Se oltre alla gamba del sanitario, volete affossare anche la gamba del sociale, c'è un problema serio in questa Regione rispetto al quale chiediamo delle risposte.
Io penso che su questo dovremmo fare una riflessione. Le risorse sono poche e sono per poco tempo e questa è la cartina di tornasole dell'impegno che la Giunta sta mettendo in questa grande rivoluzione che coinvolgerà gli Enti locali, i Comuni, e dunque i bisogni delle persone.
Chiudo, Presidente, ricordando all'Assessore e all'Aula che noi, al netto di quanto si può divertire l'assessore Donazzan in questa discussione, in realtà, con questo provvedimento entriamo direttamente nella vita delle persone. Cioè, dovremmo essere chiamati a definire degli strumenti migliori di quelli che abbiamo oggi, attraverso i quali garantire risposte concrete e risposte omogenee ai bisogni. Dobbiamo capire semplicemente se con la proposta e con l'impianto che voi ci sottoponete siamo in grado di garantire un diritto, quello alla prestazione sociale...

PRESIDENTE

Colleghi, per cortesia.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Dicevo, se siamo in grado di garantire quel diritto alla prestazione sociale che abbiamo il dovere e la responsabilità di tutelare. Se sbagliamo oggi non è che, non so, sbagliamo un'asfaltatura di una strada. Noi manchiamo nella necessità, nell'obbligo, nella responsabilità di offrire protezione alle persone. Non si tratta, insomma, Assessore, di una legge qualsiasi, delle tante, importanti o meno, che approviamo in questo Consiglio regionale. Si tratta di una legge con la quale dovremmo garantire la protezione dei più fragili, appunto, e io penso che la fragilità di una persona non sia mai una questione del singolo, una questione personale, ma per chi svolge la funzione istituzionale, come noi, la fragilità individuale diventa una dimensione collettiva che noi abbiamo il dovere di garantire e di tutelare.
Io credo che non possiamo sottovalutare questo passaggio, non possiamo affrontarlo con i sorrisetti o con del pressappochismo e non possiamo neanche accontentarci di promesse non scritte, Assessore.
Sulla base di questo abbiamo fatto una proposta emendativa molto rilevante, rispetto alla quale speriamo che ci sia una disponibilità ampia della Giunta.

PRESIDENTE

Collega Zottis, prego.

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Io parto dalle dichiarazioni che sono anche comuni e quindi dagli obiettivi comuni rispetto a questo provvedimento di legge: creare un rinnovamento del sistema che andasse pari passo a quelli che sono i bisogni e a quelli che sono, chiaramente, anche dei vincoli normativi che da anni, comunque, esistono a livello nazionale e anche da quelle che sono delle possibilità, delle potenzialità, delle nuove opportunità che sia a livello europeo, che a livello nazionale, ci vengono date. Nella relazione si dice che, attraverso questo provvedimento, andiamo a dotare i Comuni, titolari della funzione socioassistenziale, di una struttura sovracomunale forte, in grado di affrontare e gestire le nuove spese, promuovendo una visione condivisa e omogenea nell'adozione di strategie di prevenzione, promozione e sviluppo di un dato territorio in dialogo con tutti gli altri territori che operano nella comunità. Come non essere d'accordo.
Qui credo che ci sia proprio uno degli aspetti che più volte è stato richiamato oggi: quello della determinatezza; la determinatezza delle risorse economiche; la determinatezza delle risorse umane. È uno degli elementi che anche il consigliere Valdegamberi, nel suo intervento, ha messo comunque in evidenza.
Quando si crea un nuovo assetto che sconvolge un assetto già fragile come quello dei Comuni... Purtroppo siamo in un momento storico in cui i Comuni non sono forti né da un punto di vista economico, né da un punto di vista organizzativo, né da un punto di vista di dotazione di risorse umane; questo non per volontà, ma per una serie di mancate, probabilmente, riforme e di mancate attenzioni che partissero dall'autonomia degli Enti locali e non da altre forme di autonomia.
Siccome siamo qui, la determinatezza delle risorse economiche ed umane diventa centrale. È per questo che insistiamo anche sulla questione di dire che dovevamo andare a riguardare quella che era una dimensione ottimale, che viene individuata nei 100.000, ma viene individuata perché, come in economia c'è il break point, esiste un equilibrio tra efficacia, efficienza ed economicità che deve stare in piedi. Io ero contraria a togliere la parola "economicità", non perché sono un'economista, anzi, lontano da me, ma perché comunque credo che i tre elementi, le tre gambe o stanno insieme oppure il tessuto organizzativo crolla.
Purtroppo, nel momento in cui la dimensione è troppo ampia, come quando la dimensione è troppo piccola, questi tre elementi non stanno più insieme, e diventano quindi un elemento di rischio fortissimo per il funzionamento delle stesse strutture che già, ripeto, si basano comunque su una struttura, purtroppo, in questo momento fragile.
Un rinnovamento che chiaramente deve guardare a quelle che sono le nostre tradizioni, perché giustamente prima la capogruppo Camani ricordava che ogni Regione ha delle sue tradizioni. Noi abbiamo una tradizione di integrazione sociosanitaria. Il guardare quindi a una forma di determinatezza di risorse, insieme al dimensionamento attuale, doveva portarci anche ad essere più facilitati in un'integrazione istituzionale e professionale tra le diverse forme associative che esistono, quindi, un'applicazione più semplice della complessità che ci troviamo ad affrontare, che mette insieme persone, salute, comunità, che fa della propria comunità un baluardo. Ma nel momento in cui non ci sono le risorse economiche o sono risicate... Per avviare gli ATS, i Comuni hanno bisogno, almeno per le spese di funzionamento, di 300 o 400.000 euro.
Facciamo una proporzione di quella che sarà la dotazione e ci rendiamo conto di cosa sta succedendo, perché nel momento in cui la comunità è chiamata, è evidente che anche la chiarezza delle funzioni, che è un altro elemento che la collega Luisetto ha messo in evidenza, è centrale. Dire quali sono gli elementi di controllo, e su questo ci sono alcuni elementi, e chi controlla, quali sono i momenti di programmazione, pianificazione e chi lo fa, è centrale per quello che diceva anche prima la consigliera Ostanel.
Il pubblico deve mantenere l'elemento di pianificazione, anche di programmazione, su alcuni aspetti, e di controllo. Dopodiché, si possono cogestire alcuni servizi. Il terzo settore è fondamentale: magari partissero in modo efficace ed efficiente le alleanze col terzo settore. Ma se non manteniamo la chiarezza sul processo di controllo, sul processo di pianificazione e di programmazione, rischiamo quello scivolamento che fa perdere di potere il Comune stesso, che mette nel caos il Comune stesso; il Comune in questo momento si ritrova con molti fondi a livello nazionale e a livello europeo, con riforme da mettere in atto, con scarso personale, e dovrebbe essere accompagnato. Manca la fase reale, in termini di sostanze economiche, di personale, di accompagnamento, e di garanzia sulla formazione, che è un altro aspetto, per quanto ci riguarda, centrale.
Noi vogliamo fare quello che giustamente è definito nell'articolo 1 al comma 4, dove si dice: "i servizi sociali devono rispettare i princìpi di universalità, di equità, di accesso ai servizi, di omogeneità, efficacia, efficienza, economicità, responsabilità, adeguatezza, copertura finanziaria, economica, patrimoniale dei servizi, pubblicità e trasparenza, generatività e innovazione". Se non facciamo quello che ho appena detto, è il gatto che si mangia la coda. È come ruotare intorno, avere chiarissimi gli obiettivi, le finalità e i princìpi, ma non avere gli strumenti per metterli in atto.
È su questo che noi basiamo la nostra manovra emendativa, su quegli elementi di concretezza che ci piacerebbe che ci fossero, proprio perché è vero che non dobbiamo tirarla troppo lunga questa discussione, perché i Comuni stanno aspettando questa riforma per essere in grado di avere gli strumenti per migliorare i servizi sociali. Ma se poi gli manca l'"abc", rischiamo di generare una valanga, che va a tradire proprio quel modello di integrazione sociosanitaria a cui tutti teniamo: una riforma attesa sicuramente da molto, che si inserisce in un contesto sociale difficilissimo, dove dobbiamo evitare la cronicizzazione dell'assistenza. Se noi gestiamo e abbiamo una presa in carico preventiva, come dice anche il progetto di legge, vera, allora evitiamo che uno si cronicizzi sull'assistenza economica o che si cronicizzi in patologie di natura sanitaria e che quindi entri dentro un tunnel senza fine, ma si guarderà invece all'autonomia della persona. Si fa presto infatti a passare da quelle che sono delle debolezze, delle fragilità ad altro, se non veniamo presi in carico immediatamente e con risorse umane adeguate.
È per questo che ritorno: per quanto ci riguarda, proprio per quella promozione che qui ricordava anche la collega Luisetto, della dignità della persona, dell'autonomia della persona, della valutazione multidimensionale, quindi di avere più professionalità che prendono in carico la persona, per quel diritto di prestazione di cui parlava la Capogruppo, pensiamo e vorremmo che ci ascoltaste su quella che è la manovra emendativa, in quelli che sono dei punti fondamentali per garantire quell'integrazione che permetta di non avere caos, quelle risorse economiche e finanziarie che permettano di garantire i servizi con continuità pubblica, come diceva anche prima la collega Ostanel, e anche per garantire quella presa in carico e quell'attenzione a quelle complessità che purtroppo ad oggi anche qui vengono affrontate spesso, e non per mancanza di professionalità, che è anzi altissima, ma per mancanza di strumenti, in modo alle volte parcellizzato, anche dal nostro territorio stesso. Ripeto, e ci tengo a ripeterlo, non per mancanza di professionalità, ma per mancanza di quei contenitori che abbiano dall'inizio quegli strumenti e che vengono accompagnati in termini di formazione e di accompagnamento fin dall'inizio per dare il meglio e ottenere l'obiettivo di dignità che deve essere dato ad ogni essere umano.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Consigliera Bigon, prego.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Tanti di noi hanno fatto il Sindaco o l'amministratore nei paesi e sanno perfettamente quanti si rivolgono ai servizi sociali e quante persone soprattutto di un'età avanzata perché, di fatto, insomma, durante il giorno gli altri magari lavorano, per cui ai servizi si rivolgono soprattutto queste persone. Gli altri utilizzano altri mezzi.
La prima legge quadro in cui si parla di ambiti e di servizi sociali è la n. 328/2000. Dopo di allora abbiamo un altro intervento, nel 2016-2017, con il decreto legislativo n. 147, che parla della povertà e arrivano i primi fondi nelle Regioni per questi servizi.
Un altro intervento è quello del Piano nazionale degli interventi sociali 2021-2023, sempre nazionale, dove si parla, appunto, di ATS, di ambiti, con specificata la delimitazione di questi, che sono territoriali e relativi ai distretti e ai centri per l'impiego (in Veneto ne abbiam 40 di centri per l'impiego). Un altro riferimento che abbiamo è quello della legge di bilancio del 2022, 30 dicembre 2021, la legge n. 234, dove dai commi 159 e seguenti si parla di ambiti, si parla della definizione dei contenuti dei LEPS, già previsti, tra l'altro, nella legge che dicevo prima, quella quadro, la n. 328. Effettivamente sono passati tanti anni (24 anni sono tanti) in ambito dei servizi sociali e sanitari.
Nel 2016 arrivano i primi fondi. Arriviamo ai fondi per quanto riguarda la povertà, appunto, come si diceva, con il decreto n. 147, arrivano i fondi poi del PNRR e arrivano i fondi anche per gli assistenti sociali e se ne prevede uno ogni 5.000 abitanti. Da parte sua la Regione cosa fa? Nel 2018 il Ministero indica quelli che potrebbero essere indicati come ambiti e li formalizza poi con una delibera, la n. 1191/2020. Costituisce 21 ambiti perché si riferisce, effettivamente, alle ex 21 ULSS che c'erano. Oppure essendo gli ambiti e i Distretti 26, 21 erano i Distretti con i Comitati dei Sindaci. Nella delibera n. 1191 la stessa Regione chiaramente precisa che deve trattarsi di welfare di comunità; parole importanti che fanno capire che l'integrazione deve essere fatta per una prossimità a favore del cittadino per quelle persone che, appunto, devono avere i servizi vicini. E soprattutto lo fa mantenendo quella che dovrebbe essere l'indicazione del nostro sistema Veneto, che rimane un'eccellenza, che è l'integrazione sociosanitaria. Che dovrebbe rimanere.
Arriviamo ad oggi con la presentazione di questo progetto di legge, è vero, discusso in Commissione tanto, su cui abbiamo fatto veramente tante audizioni e che di fatto oggi si porta in discussione per cercare di approvarlo e anche di modificarlo in parte, perché quel termine di welfare di comunità che abbiamo visto nella delibera regionale qua non viene riportato, manca la definizione vera dei LEPS, manca la definizione delle competenze e manca anche una previsione certa e precisa delle risorse.
La questione del personale non viene affrontata direttamente e chiaramente, anche, se di fatto, anche di questo in Commissione abbiamo parlato e dobbiamo darne assolutamente atto.
La Regione è competente perché di fatto, con la modifica del Titolo V, diventa competente in questa materia, per cui è una grande responsabilità. Siccome questa è una riforma che rimane e resterà epocale, perché di fatto stravolge tutto quello che è l'assetto sociosanitario e rischia, appunto, di cambiare quelle che sono le esigenze, le risposte e i servizi ai cittadini diventa veramente fondamentale. La Regione ha il dovere di intervenire in territori dando gli strumenti e le risorse necessarie. La Regione, più che dare contenuti, intende organizzare quelli che sono gli ambiti. Parliamo dell'organizzazione e partiamo dal dimensionamento di questi ambiti che, dicevamo prima, sono iniziati con questo progetto di legge nel numero di 21 e con una media di abitanti di circa 230.000.
Precisiamo che a livello nazionale la media degli abitanti per ogni ambito è di circa 83.000. Con l'accoglimento della suddivisione di Padova e Verona si abbassa questo numero, ma rimane sempre grande, rimane sempre doppio della media nazionale; quindi, c'è la difficoltà nel dare quei servizi di cui il cittadino ha veramente bisogno e che non dobbiamo perdere di vista.
Ad esempio, rimane il problema di Treviso con oltre 400.000 abitanti. Ma non è solo una questione di numero, è una questione anche di dimensionamento. Siccome parliamo di prossimità, se l'ambito è enorme anche nella dimensione territoriale, diventa veramente difficile dare un servizio che sia vicino a casa, come dovrebbe essere, visto che nelle altre Regioni quantomeno si è cercato di farlo.
Oltre al dimensionamento un altro problema è il finanziamento. Se parliamo di struttura organizzativa, infatti, la Regione è competente nel finanziare questa struttura organizzativa. È vero quello che si è detto in qualche intervento: diventerà veramente un costo. Noi non dobbiamo permetterci di utilizzare dei fondi che vengono dati magari per la povertà, per la sanità o per altri servizi e utilizzarli per questo.
I soldi che la Regione mette a disposizione da 500.000 passano a circa 3,5 milioni in tre anni, però sono pochi rispetto a quelle che saranno le vere necessità. Soprattutto, credo che la Regione debba garantire che alla scadenza del terzo anno dovrà continuare a finanziarli. Il rischio è che, passati tre anni, poi non ci sia più il finanziamento regionale, e che quindi tutto ricada nelle tasche dei cittadini, a cui già chiediamo tanto, sia per il sociale che per il sanitario.
E poi fondamentale è l'integrazione: l'integrazione sociosanitaria, che rimane la nostra eccellenza, è il modello veneto. Dov'è? È vero, guardando la legge, troviamo l'articolo 5, dove alla lettera 1, comma c) di questo PDL si parla di "partecipazione dei Comuni all'attività socio-sanitaria delle ULSS". Ma come la interpretiamo questa? Perché troviamo anche delle abrogazioni importanti di queste normative, per cui dobbiamo assolutamente esplicitare che il modello dovrà essere sociosanitario integrato, ma deve essere messo a chiare lettere.
Poi un'altra forma organizzativa che rimane da affrontare è il modello organizzativo. Noi entriamo a gamba tesa nei Comuni che si sono nel frattempo gestiti; alcuni Comuni chiedono di poter andare avanti con la convenzione. Io credo che nel momento in cui questi Comuni si vedono avere degli strumenti necessari per portare avanti con lo strumento della convenzione l'ambito, non possiamo, dopo anni, arrivare, levarlo e imporre uno strumento diverso. Quantomeno, cerchiamo di capire e di trovare soluzioni insieme per accogliere la loro richiesta, fintanto che questa potrà essere sicuramente utile, visto che finora sono andati avanti in questo modo.
Noi abbiamo un sistema che dovrebbe essere integrato e deve essere esplicitato; abbiamo un finanziamento che deve continuare negli anni; abbiamo degli ambiti che devono essere ridotti, o quantomeno finanziati di più perché ci siano servizi di prossimità per tutti i cittadini. Chiediamo che vengano accolti i nostri emendamenti, in modo tale da modificare questa normativa e dare continuità e miglioramento a quelli che sono i nostri servizi sociali.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Consigliera Baldin, prego.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Grazie, Presidente.
Oggi siamo di fronte ad una legge che vorremmo definire centralista, che rompe un po' con la tradizione del nostro sistema sociosanitario veneto, un'eccellenza a livello nazionale.
Nella passata legislatura già avevamo avuto sentore di questa nuova deriva con la legge su Azienda Zero, che ha accentrato tutte le funzioni in carico alla Giunta regionale. Oggi si fa questo sul fronte del sociale, quindi l'altro tassello che mancava al puzzle, tutto per accentrare potere in mano alla Giunta e togliendolo di fatto alla Commissione consiliare competente e al Consiglio.
È una legge che ce lo impone, la legge del 2000, quindi si arriva con un bel po' di anni di ritardo, 24 anni sono passati, e si arriva a una piccola rivoluzione copernicana, se vogliamo, tale che anche se nei princìpi si rifà a un concetto di autonomia degli Enti locali, poi nella sostanza, separando la funzione dalla gestione dei servizi, rischia di svuotare i Comuni di tutte quelle che sono le loro funzioni principali e anche e soprattutto di personale, strutture e risorse finanziarie. Si compie di fatto un salto nel vuoto: nessuno sa cosa accadrà. Se lo domandano soprattutto i vari Sindaci del territorio che hanno espresso dubbi e perplessità. Queste sono delle riflessioni che certamente non compiamo noi oggi, ma che ci derivano dalle varie audizioni a cui abbiamo assistito nei mesi precedenti. Nulla nasce a caso. È un percorso ragionato e di riflessioni comuni da più fronti, da più voci.
Si fa quindi questo salto nel vuoto a partire dalla gestione associata nelle forme con personalità giuridica, senza poi decidere in quale direzione andare e quale gestione associata prendere a riferimento.

PRESIDENTE

Colleghi, per cortesia.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Grazie, Presidente.
È quindi chiaro che più si rafforza l'ATS e più i Comuni perderanno quella pianta organica e quelle risorse finanziarie che verranno trasferite agli ambiti stessi. Con quali effetti? Il PDL 200 che oggi stiamo esaminando lascia molto alla successiva attuazione da parte della Giunta regionale, espropriando, di fatto, sia, come vi dicevo, la competente Commissione consiliare, la Quinta, sia i Sindaci e i Comuni titolari, fino ad oggi, della relativa competenza sul sociale.
Di una cosa possiamo essere certi: la struttura amministrativa di cui dovranno dotarsi gli ATS costituirà un doppione in molti casi degli uffici comunali; i nuovi ambiti dovranno infatti dotarsi di un ufficio gare, di proprio personale, di un ufficio personale e così via. Rischiamo quindi di avere in futuro, come per Azienda Zero, dei carrozzoni, in sostanza, sovracomunali.
C'è da chiedersi, poi, se ha senso e quale senso abbia, da un punto di vista sociosanitario, considerare allo stesso modo Comuni capoluogo e periferie, con le grandi differenze che vi sono tra i territori e se ha senso gestire i servizi sociali con lo stesso strumento che potrà essere il Consorzio, l'azienda speciale o altro.
Quello che vi dicevo prima, appunto, riguarda la concentrazione nelle mani della Giunta del potere rispetto anche alla figura del Direttore che, stando al disegno di legge, potrà essere scelto da un elenco formato con criteri definiti dalla Giunta stessa, che deciderà, ovviamente, senza il consulto preventivo della Quinta Commissione e nemmeno del Consiglio delle Autonomie Locali, quindi anche in barba all'autonomia tanto sbandierata.
In più, tutto questo si inserisce in un contesto già grave di per sé, di mancanza di risorse adeguate e al taglio di 1,2 miliardi di euro, annunciato dal Governo Meloni, dei fondi del PNRR relativi al programma "Verso un ospedale sicuro e sostenibile". Anche la Corte dei Conti denuncia un taglio di risorse che andrà a pesare gravemente sul settore della sanità.
Oltre ai tagli quindi anche la beffa del centralismo. Su questo ho presentato un'interrogazione proprio alla Giunta per chiedere come intende opporsi a questo taglio e quali progetti sarebbero interessati dal taglio delle risorse. Anche qui, appunto, si va a tagliare su risorse sanitarie: 1.500.000 sottratto agli extra LEA e 4.000.000 prelevati dai fondi a disposizione del Consiglio regionale per attività legislativa. Ancora una volta si va a tagliare su quelle che sono le leggi che potrebbe fare il Consiglio regionale. Anche qui una negazione in sostanza dell'autonomia del Consiglio regionale, che è espressione del popolo. Nella riforma del sociale, in questa riforma del sociale, ci sono tanti aspetti che vengono rimandati a future decisioni della Giunta. I Comuni, come dicevo, hanno manifestato ampie perplessità e dubbi rispetto a questa riforma della quale non sono chiari ad oggi gli effetti e credo che, quando si tratti di temi come questo, quindi il sociale e i servizi sociali, non si possa andare alla cieca: il disegno e il percorso da percorrere devono essere chiari, assolutamente, soprattutto a chi in questo momento è chiamato ad amministrare la cosa pubblica nel più piccolo delle espressioni comunali.
Non da ultime le preoccupazioni rappresentate anche oggi stesso dalle rappresentanze sindacali.
Vi era una manifestazione della CGIL qui fuori dal palazzo e poi anche dentro con una rappresentanza che ha discusso con i Capigruppo dei vari Gruppi. La più grande, forse, perplessità e preoccupazione è quella relativa al personale e all'inquadramento contrattuale. Il rischio è che si arrivi a privatizzare il personale e a non pretendere che l'unico contratto in essere per il personale degli ATS sia quello del contratto funzioni locali. Uno degli emendamenti che ho predisposto è proprio per fare in modo che l'unico contratto nazionale applicabile sia quello degli Enti locali.
Si va, quindi, verso una lesione di quello che è un principio costituzionale di uguaglianza sostanziale, del decentramento, della sussidiarietà, dei diritti del lavoro e dei lavoratori, in un certo qual senso. Ho fatto degli emendamenti, come esattamente gli altri colleghi dell'opposizione, insieme poi alla collega Cristina Guarda di Europa Verde, che si sono concentrati essenzialmente su degli aspetti che, come dicevo all'inizio, sono stati toccati da tante voci, da tanti auditi nella competente Commissione.
Tra questi c'è la possibilità più ampia da riconoscere ai Comuni per quanto riguarda l'autorganizzazione interna nella forma giuridica degli ATS, quindi togliendo qualsiasi possibilità alla Giunta di andare a indicare precisamente un certo tipo di forma giuridica.
I Comuni penso che debbano rimanere assolutamente liberi di scegliersi di per sé la propria forma giuridica per quanto riguarda l'organizzazione degli ATS.
Altri emendamenti riguardano il fatto di evitare la privatizzazione del lavoro, quindi l'unico contratto applicabile deve essere, ribadisco, quello degli Enti locali. Altri invece riguardano la possibilità di riconoscere il ruolo delle organizzazioni sindacali, come richiesto anche oggi, come dicevo, dalle organizzazioni sindacali che sono venute.
Oltretutto, c'è anche la necessità di coinvolgere il Consiglio delle Autonomie locali anche per quanto riguarda i criteri della nomina del Direttore. Proprio per questo la nomina del Direttore noi pensiamo che non debba essere fatta rispetto a un Albo scelto dalla Giunta, restringendo al massimo la possibilità di scelta da parte di altri organi rappresentativi (elenco o Albo).
La composizione del Comitato di ambito. Anche questo è un emendamento che avevamo predisposto per fare in modo che nella composizione stessa il Sindaco possa farsi sostituire da un Assessore o da un Consigliere. Si esclude poi negli altri emendamenti il coinvolgimento del mondo imprenditoriale nel processo fondativo degli ATS: questo è un altro tema toccato anche dagli altri colleghi che mi hanno preceduto, ed è molto importante, forse essenziale, perché, come diceva qualcun altro prima, noi non siamo in maniera preconcetta contro al privato, che ha il compito di essere complementare nell'erogazione dei servizi, ma non si deve inserire nel processo di programmazione e di formazione della logica del sociale.
Siamo contro la linea della economicità, delle ristrettezze di bilancio rispetto alla erogazione dei servizi sociali, che non devono rispondere a logiche di bilancio.
Il processo di coinvolgimento degli organi di decentramento dei Comuni, e mi riferisco ad esempio alle Municipalità, vedi Venezia, alle comunità a vario titolo presenti in Regione, deve essere massimo. Queste realtà vanno coinvolte, vanno quantomeno sentite, perché sono anch'esse portatrici di interessi di comunità e dei cittadini, in sostanza: sono delle loro rappresentanze a livello istituzionale.
Poi chiaramente c'è la questione, che è stata più volte citata, dei fondi che sono estremamente esigui e vanno in sostanza a tagliare ciò che già non gode di grandi risorse di per sé. Questi sono i punti per noi critici. Abbiamo visto anche alcuni emendamenti positivi dell'Assessore, e la ringrazio. Spero vi sia la volontà di prendere in conto alcuni di questi emendamenti, che a mio modo di vedere vanno a toccare punti precisi, non sono assolutamente di tipo ostruzionistico e hanno il favore sia delle organizzazioni sindacali da una parte, sia dei Comuni e dei Sindaci. Stiamo cercando di fare un progetto di legge che possa avere una vita lunga e una vita anche interessante e florida. Credo infatti che per quanto riguarda temi come i servizi sociali, cercare di evitare le divisioni e le contrapposizioni sia di estrema importanza.
Mi rimetto quindi alla volontà dell'Assessore per quanto sarà poi agli eventuali emendamenti da accogliere. Speriamo che ce ne siano.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie. Collega Venturini, prego.

Elisa VENTURINI (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto)

Grazie, Presidente.
L'Unione europea, che ci sembra così lontana, ci condiziona, e molto, dettando in molteplici campi le regole del nostro vivere quotidiano. Tra questi, anche il sociale. Se oggi ci troviamo qui in Consiglio a dibattere e a definire un nuovo assetto organizzativo e pianificatorio degli interventi sui servizi sociali è perché sussiste un input che parte dall'Europa, poi il nostro Governo traccia un cammino e le Regioni vengono chiamate a definire un nuovo modello organizzativo in ambito sociale, con i Comuni che diventano protagonisti di un cambiamento.
Al Governo viene riconosciuto un ruolo fondamentale nella definizione dei LEPS, dei livelli essenziali delle prestazioni sociali, che devono essere assicurati su tutto il territorio nazionale. Alle Regioni, che hanno competenze in materia di politiche sociali, spetta il compito di riordinare l'assetto organizzativo e istituzionale degli interventi dei servizi sociali e sociosanitari, attraverso, in questo caso, l'istituzione degli ATS, cioè degli ambiti territoriali sociali. Quei bacini che comprendono più Comuni.
La Regione, in altre parole, determina i requisiti minimi strutturali e organizzativi degli ATS, quale fulcro della programmazione, pianificazione, coordinamento, gestione della funzione socioassistenziale. I Comuni, dal canto loro, gli Enti più vicini al territorio e ai cittadini, danno attuazione. Come? Attraverso una struttura sovracomunale. Anzi, un'infrastruttura territoriale, appunto l'ATS, l'ambito, attraverso il quale i Comuni agiranno in quanto titolari della funzione socioassistenziale.
Ad onor del vero, la Regione Veneto già era intervenuta nel 2016, individuando 21 ambiti corrispondenti ai territori afferenti alle 21 ex aziende ULSS, per rispondere alle richieste del Ministero del Lavoro, che aveva introdotto, all'epoca, una misura sperimentale di contrasto alla povertà (SIA – REI) e doveva erogare ingenti risorse.
Allora si era partiti limitandosi all'area della povertà e dell'inclusione sociale, per arrivare oggi a pensare al sistema complessivo integrato degli interventi e servizi sociali.
Dobbiamo avere una visione d'insieme, dunque, in cui la gestione associata di funzioni e servizi da parte dei Comuni, attraverso gli ambiti, si configuri come la conditio sine qua non per operare sul territorio. Vedi gli ATO per l'acqua, gli ATO per i rifiuti. Perché la gestione associata dovrebbe maggiormente rispondere ad un'esigenza di sostenibilità economica contemporanea e di omogeneità territoriale, indispensabile oggi per accedere a finanziamenti europei e nazionali. Abbiamo di fronte, quindi, due ordini di sfide: una prima sfida è determinare le condizioni per far lavorare insieme i Comuni nell'ambito sociale e socioassistenziale, attraverso un soggetto nuovo che li rappresenta e coordina, che è l'ambito di appartenenza.
L'altra sfida che si pone è riuscire a sviluppare e assicurare l'integrazione tra interventi sociali di competenze di ATS e interventi sanitari, ricordando che il nostro modello veneto si caratterizza per l'integrazione sociosanitaria. Ma non basta, perché il coordinamento va anche fatto con le azioni educative, le azioni in ambito culturale, urbanistico, abitativo, occupazionale, economico perché, se si vuole contrastare il disagio devono essere realizzate azioni di sinergia e cooperazione delle diverse Istituzioni (soggetti operativi, Comuni, ULSS, ATS, eccetera): in questo senso necessari sono i tavoli interistituzionali per condividere le politiche sociali collegate a tutti gli altri ambiti. È il concetto di rete che in particolare deve prendere piede, che c'è, ma deve essere rinforzato e considerato indispensabile. È evidente allora la necessità di formare figure apicali e dirigenziali, in grado di realizzare le finalità sottese a questa riorganizzazione degli interventi dei servizi socioassistenziali. Come diventerà fondamentale chiarire il personale sociale impiegato e chi confluisce nell'ambito territoriale sociale. La formazione e l'accompagnamento devono essere garantiti ai Sindaci, attori principali e al personale, naturalmente, delle Amministrazioni comunali che saranno impegnati nel dare attuazione a questa riforma sociale con la costituzione di ATS. Così come vengono delineati in questo progetto di legge.
Del resto, anche ANCI Veneto ha fatto emergere la necessità di accompagnare gli amministratori in un processo di costruzione degli ATS, in cui definire i passaggi atti a garantire in modo tempestivo l'uniformità delle azioni da intraprendere, riconoscendo il ruolo dei Sindaci, conoscitori del territorio e delle problematiche, anche per il futuro.
Siamo di fronte ad uno scenario di profonda innovazione in ambito sociale che richiede la prontezza da parte dell'Istituzione regionale ad orientare gli amministratori per evitare confusione e battute d'arresto che possono caratterizzare gli assetti impattanti come quello che si aspira a concretizzare nel contesto socioassistenziale Veneto, riducendo il più possibile i tempi. Devono essere assicurati gli strumenti per procedere speditamente con studi di fattibilità, protocolli e passaggi contabili ed è comprensibile che uno degli stati d'animo che si possono manifestare in un momento così delicato da parte di coloro che devono agire di fatto, cioè i Sindaci, e lo dico da ex Sindaco, sia la preoccupazione sul fronte economico-finanziario.
Da sempre il principale pensiero di un amministratore pubblico è la gestione delle risorse finanziarie, perché la necessità primaria è di far quadrare il bilancio senza cadere in responsabilità finanziarie. Sull'aspetto, dunque, in questione c'è stato un impegno consapevole ed importante della Regione Veneto e dell'Assessorato al Sociale per garantire coperture finanziarie strutturali adeguate destinate a dare realizzazione agli ATS e la ripartizione delle risorse deve avvenire in relazione alle peculiarità dei destinatari per evitare discriminazioni, assicurando la sostenibilità economica del sistema.
È evidente che, come Consiglieri regionali, ci faremo altresì interpreti delle necessità in questo percorso di costituzione, necessità che vengono manifestate dal territorio a riguardo, consapevoli che le riforme importanti a costo zero non esistono.
Ci rendiamo conto della portata della legge che siamo in procinto di approvare, che cambierà il modo di fare sociale in Veneto. Viene chiesto in particolare alla Regione: chiarezza dei ruoli, rete, mantenimento dell'integrazione sociosanitaria, peculiarità veneta, coperture finanziarie adeguate, coinvolgimento ed accompagnamento nelle diverse fasi costitutive.
Tutto questo in tempi rapidi. Questi sono gli obiettivi che ci indicano la via; forte è ora l'impegno a dare risposte esaurienti in tal senso e ora valuteremo poi gli emendamenti.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Consigliere Lorenzoni, prego.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente.
Intervengo su questo progetto di legge che ha uno spessore. Con tutto il rispetto per il turismo fluviale e per le stanze panoramiche, per i cittadini del Veneto ha una rilevanza sicuramente importante. È già stato detto, però ritengo opportuno ribadirlo: qui stiamo disegnando i servizi alle persone più fragili della nostra Regione per i prossimi decenni, non per i prossimi anni. È quindi importantissimo procedere con grande attenzione e cercare di evitare errori, perché questi avrebbero delle conseguenze importanti.
Vado un po' per punti perché tante cose sono già state dette e tante cose le diremo nella discussione degli emendamenti che, secondo me, sono importanti per mettere i paletti ai provvedimenti successivi che attueranno questa legge. Parto da questo: in realtà c'è una delega amplissima alla Giunta, dobbiamo essere consapevoli di questo. Questo, secondo me, è uno dei primi elementi. Qui stiamo dando una grandissima discrezionalità alla Giunta nell'andare a riempire una scatola che di per sé può essere ben strutturata, ma il cui contenuto non è presente nel provvedimento che stiamo analizzando.
È vero, siamo i primi a normare gli ambiti territoriali sociali dopo l'introduzione dei LEPS, e questo in qualche maniera dà una responsabilità alla Regione del Veneto, c'è un interesse su questo provvedimento, c'è anche un po' di sperimentazione e questo è assolutamente importante.
Torno però a dire che in un territorio che ha delle diversità grandissime, tra alcune zone ed altre, riuscire a dare quella uniformità del servizio, che deve essere a garanzia di tutti i cittadini, è un elemento veramente molto, molto difficile.
Ringrazio innanzitutto gli uffici che, secondo me, hanno fatto un grandissimo lavoro, perché qui, per arrivare ad avere un testo di legge da discutere in Aula, ci sono stati mesi e anni di lavoro, e credo che dobbiamo essere grati, perché i primi che non vogliono fare degli errori sono certamente gli uffici. Grande riconoscenza quindi per il lavoro che è stato fatto. Però, al tempo stesso voglio mettere in luce che alcune scelte di fatto non le facciamo con la legge, le rimandiamo all'elemento successivo. I "preferibilmente" di cui si è parlato nella correlazione vanno in questa direzione. Ci sono alcuni elementi di criticità, però non prendo posizione, cerco di dare un'indicazione, ma lascio ai provvedimenti successivi, vedendo quello che succede.
Questo, secondo me, è un elemento di debolezza, perché, ci piaccia o non ci piaccia, delle scelte devono essere fatte.
C'è un tema, vado per punti, che è quello delle scarsità economiche, e su questo non c'è dubbio: le risorse che vengono messe sono modeste, non si fanno le nozze con i fichi secchi. Su questo però c'è da capire come le risorse vengono reindirizzate dagli attuali fornitori dei servizi agli ATS, e su questo credo ci sia tantissimo lavoro da fare e mi auguro che l'Assessore trovi tutto il supporto che serve.
C'è il tema della preoccupazione per i lavoratori, abbiamo avuto oggi i rappresentanti sindacali, però non è una cosa campata in aria, una fissa. Anche su questo dobbiamo dare delle risposte, delle tranquillità, delle sicurezze, ai lavoratori, che si va a valorizzare il lavoro che fanno, perché è un lavoro prezioso. È un lavoro anche faticosissimo, e lo dico perché in alcuni casi veramente ci si trova – tutti siamo stati amministratori – a dover gestire delle complessità, delle situazioni di reale bisogno che sono difficili. Chi opera nel settore, chi si interfaccia veramente deve essere sostenuto.
C'è un altro punto che è, secondo me, centrale: dando queste funzioni agli ATS in qualche maniera il ruolo dei Comuni cambia, cioè, cambia la delega che i Comuni fanno in alcune delle funzioni. Deve essere chiaro il rapporto tra i Comuni, e voglio mettere in evidenza questa criticità: dobbiamo iniziare da subito a informare i Sindaci, perché, secondo me, l'80% dei Sindaci non è consapevole di cosa cambia con l'approvazione di questa legge. È grave questa cosa, ma prendiamone atto, perché io sono convinto che, se chiamiamo qui un campione di 50 Sindaci del nostro territorio e gli chiediamo cosa ne pensano in merito alla riforma che stiamo approvando, solo alcuni sono consapevoli di ciò che accade.
Voglio mettere in luce il fatto che alcuni elementi, soprattutto i Comuni piccoli e medio-piccoli si trovano a fare l'interfaccia verso i cittadini, ma si trovano ad aver delegato all'ATS le funzioni e l'acquisizione delle risorse. E su questo, voglio mettere in luce la necessità di lasciare ai Sindaci la nomina del Direttore dell'ATS: è uno degli emendamenti proposti, importantissimo, però. Non può essere la Giunta che nomina il Direttore dell'ATS.
C'è un altro tema relativo al ruolo del pubblico e al ruolo del privato, e anche su questo credo che difendere la sanità pubblica sia uno dei capisaldi su cui siamo tutti d'accordo; quindi, mettere qualche paletto in più nel testo che stiamo discutendo credo che sia importantissimo. C'è il tema della dimensione, è già stato detto. La norma nazionale spinge per dimensioni dell'ordine dei 100.000 abitanti. Noi abbiamo una media di 200 e passa mila, con delle punte oltre i 400.000. Questo, secondo me, è importante. Non possiamo dare un servizio prossimo se abbiamo dimensioni di questo tipo, anche coprendo territori, appunto, che sono diversificati. Su questo, secondo me, va fatto un pensiero.
C'è un altro tema che a me sta a cuore e che è legato al fatto che abbiamo tanti ambiti, abbiamo gli ATS, ma abbiamo, nella Regione del Veneto, 25 IPA, 40 centri per l'impiego, 40 Unioni dei Comuni, 49 Distretti di Protezione civile, 84 Piani di zonizzazione della Polizia locale, 12 Distretti culturali evoluti, 17 Distretti industriali, 99 Distretti del commercio, 8 ATO per il servizio idrico integrato, più uno che è interregionale, 12 ATO dei rifiuti.
Cioè, abbiamo delle aggregazioni per cui un Sindaco, se vuole essere presente e dare risposte ai suoi cittadini, deve fare due riunioni al giorno perché è in mille ambiti diversi.
La riforma degli ATO, di questo ne abbiamo già parlato anche con l'Assessore, deve anche proporre una razionalizzazione di questi Enti, perché sennò i costi proprio in termini di tempo dei nostri amministratori sono esorbitanti.
È faticosissimo, ma ha dei vantaggi che, secondo me, sono veramente giganteschi e si possono fare quelle economie che ci servono per finanziare i servizi e che sono indispensabili. Ogni riforma costa, diceva la collega Venturini. Sì, ma ogni riforma può anche comportare delle economie. Io credo che dobbiamo andare in quella direzione per poter dare servizi migliori. Teniamo conto che i servizi aumenteranno in termini di bisogni: la popolazione è più anziana, le fragilità - l'abbiamo visto, insomma - crescono per mille ragioni. Per cui dobbiamo attrezzare il nostro territorio di strumenti capaci di dare risposte tempestive, prossime e in linea con quelle che sono le aspettative dei nostri cittadini che, ripeto, sono poco consapevoli della portata di questa legge, ma sono molto consapevoli dei bisogni che esprimono. Per cui mi auguro che la discussione degli emendamenti e la prosecuzione della discussione di oggi possa mettere quei paletti indispensabili, perché poi le deleghe date alla Giunta riescano ad essere in linea con le aspettative.

PRESIDENTE

Collega Soranzo, prego.

Enoch SORANZO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Grazie, Presidente.
Innanzitutto, ringrazio i colleghi dell'opposizione che sono rientrati perché per un attimo pensavo che dopo che la maggioranza ha ascoltato in modo rispettoso e costruttivo tutti gli interventi dell'opposizione, magari fossero interessati ad ascoltare anche quelli della maggioranza ogni tanto, però ringrazio che siete rientrati, vedo che c'è una grande partecipazione da parte dei banchi dell'opposizione, ma a voi va un ringraziamento.
Siete sempre molto bravi a mettere in evidenza quello che fa la maggioranza, ma magari, se foste più attenti a come vi organizzate voi, sarebbe sicuramente utile ai lavori dell'Aula.
Partiamo da questo intervento, riservandoci ovviamente poi, durante gli emendamenti, durante la discussione e le dichiarazioni di voto le conclusioni e le considerazioni.
Gentili colleghi, noi pensiamo questo e cerchiamo di far sentire, di far comprendere ai veneti che ci stanno ascoltando, cercando di usare un linguaggio elementare e comprensibile, una fotografia che possa rimettere insieme cosa stiamo facendo.
Abbiamo compreso, ormai è patrimonio di tutti, che questa Regione è una Regione diversa rispetto a tante altre e, come premessa, dobbiamo dire che ogni intervento, ogni organizzazione dei servizi la Regione, così come demandato dalla norma nazionale, la debba fare sulla base della propria peculiarità, sulle proprie potenzialità, sulla conformazione, insomma, su tutte quelle che sono le conformazioni, i requisiti e le peculiarità del territorio e dei servizi, in questo caso.
È evidente e chiaro a tutti che abbiamo il primato di essere una Regione che ha un modello che abbiamo approvato, attivato, gestito e che è ritenuto da molte Regioni in questi anni efficiente e funzionante e assolutamente da copiare, da emulare, qualcuno l'ho anche cercato di ripetere in altre Regioni, che è quello del sistema integrato, sociosanitario e sociale.
Un modello che ha funzionato e che anche le audizioni di coloro che abbiamo ascoltato durante il percorso per arrivare quest'oggi in Aula, con questo progetto di legge, con questa proposta di progetto di legge, hanno ribadito. Io ricordo un incontro, Assessore, che si è tenuto, mi pare, nell'Auditorium vicino all'Ospedale all'Angelo, dove c'erano tantissimi stakeholder e tantissime strutture. Era uno dei primi incontri dove si affrontava il tema. E tutti coloro che analizzavano questo percorso che si andava a fare ripetevano costantemente che un pilastro era assolutamente indiscutibile, cioè di cercare di preservare al meglio il modello del Veneto così com'è funzionante e così com'era strutturato.
Perché questa premessa? Abbiamo il piacere di usare tutto il tempo che ci viene concesso. Perché, se la Regione Veneto ha un modello efficiente oggi e organizzato, è un modello che di fatto, se così viene ritenuto da tutti, deve essere preservato e dobbiamo partire da lì.
Io ho letto in questi giorni molte dichiarazioni di alcuni colleghi, in particolar modo dei colleghi di opposizione, che dicevano che il lavoro che ha fatto la maggioranza, ma in particolar modo la Giunta e l'Assessore, è un lavoro che ha costruito una proposta di legge che è partita dall'alto, mentre si riteneva che dovesse partire dal basso. In tutte le audizioni, in tutti gli incontri tenuti con gli Enti locali, con i Sindaci, con gli assistenti sociali, con i dirigenti, con le strutture sanitarie, con le fondazioni, con le università, è lunga la lista di tutti coloro che hanno contribuito in questo periodo per la costruzione di questa proposta, invece, siamo proprio partiti dai nostri distretti, dall'esperienza che hanno gli Enti locali, gli assistenti sociali, i territori, le ULSS, che hanno gestito e conoscono i territori, la conformazione, le fragilità della nostra comunità, delle nostre famiglie, di minori e anziani. Proprio da lì siamo partiti, ed è proprio dal basso, dall'esperienza positiva, da quel modello che funziona e da tutti quei dati che di fatto oggi sono il patrimonio di questo Veneto.
È vero che siamo obbligati. Si è ripetuto in quest'Aula, oggi e anche in passato, nelle passate audizioni, e anche sedute di Commissione, che il Veneto è obbligato da un punto di vista normativo. Ma ha ragione il collega Valdegamberi quando dice che per accedere ai fondi nazionali ed europei, che sono messi a disposizione, siamo obbligati a rideterminare, a riorganizzare, in questo caso in ATS, ambiti territoriali sociali, un modello che però possa ricalcare l'esperienza di quel modello che noi vogliamo preservare, che è quello veneto che tutti ci invidiano.
Questa è una necessità a cui dobbiamo in qualche modo far fronte e lo dobbiamo fare perché sicuramente siamo obbligati, ma la verità è che è necessario. Perché è necessario? Perché in quest'Aula si fa finta di non sapere che ogni Regione è diversa, ogni territorio è diverso. Non crediamo sia giusto cercare di mettere a confronto altre Regioni con la Regione Veneto quando fa comodo, e quando non fa comodo, invece, far finta di nulla. Questa Regione ha Enti locali che sui servizi sociali o integrato sociosanitario sociale ha diverse situazioni configurate oggi: Enti locali che non hanno un assistente sociale in pianta organica e che hanno delegato totalmente alle ULSS, altri che hanno dei servizi internamente gestiti da assistenti sociali e altri che sono stati convenzionati con altri Comuni, o alla stessa ULSS, altri addirittura riescono ad erogare servizi interni all'Ente locale. Ma c'è un dato comune, e tutti noi dobbiamo essere chiari e dirlo chiaramente: la maggior parte hanno bisogno di esternalizzare l'erogazione dei servizi, avvalendosi di manodopera, di prestazione di servizi da parte di operatori esternamente agli Enti locali.
Questo non lo dice Soranzo, o l'Assessore, che ovviamente ha portato la proposta e tutti i dati con tutta la parte tecnica, ma lo dicono i dati. Se questo è vero, colleghi, dobbiamo cominciare a guardarci in faccia e pensare di dire che allora è proprio necessaria una riorganizzazione. Se abbiamo in Veneto 6.521 operatori, di cui 4.155 sono esternalizzati, vuol dire che la maggior parte degli operatori oggi operano ed erogano servizi in modo esternalizzato rispetto alla dotazione organica degli Enti locali, o di fatto, di quelle che sono le potenzialità.
È possibile che in una formulazione degli ATS, nell'attuazione di questi ATS, queste unità possano essere invece acquisite, assunte. Cosa potrà accadere? Noi siamo confidenti che questa riforma così difficile con lo stesso modello, l'esperienza, il patrimonio del modello veneto, possa di fatto raggiungere l'obiettivo di quei pilastri che sono omogeneizzare i servizi erogati in tutti gli Enti locali, in tutte le comunità; quindi, rendere omogenea la risposta del servizio sociale a tutti i cittadini veneti, e non in modo diverso, come li abbiamo oggi, perché attuati da soggetti diversi. Due, che possano essere potenziati, perché sappiamo molto bene che questi servizi non sono stati potenziati in passato perché non c'era la possibilità di assumere nuove figure, proprio perché c'era la spending review, c'era il Patto di stabilità, non si potevano assumere nuove figure; pertanto, i Comuni e gli Enti locali non hanno potuto magari potenziare come volevano i servizi sociali.
Non è un caso che dei fondi europei vengono stanziati e vengono strutturati per i prossimi anni dall'Unione europea e dal Governo, quindi dallo stesso Stato centrale, perché sappiamo che avremo bisogno di maggiori servizi, maggiore assistenza, perché abbiamo degli anni da affrontare dove le fragilità aumenteranno e su questo sono d'accordo con l'ultimo intervento del collega Lorenzoni. Andiamo quindi a dire che questa è una necessità che hanno i Comuni, che hanno le nostre comunità e, di fatto, abbiamo bisogno però di fare anche un passo in più ed è quello di far diventare, attraverso gli ATS, anche un luogo dove le buone prassi, le esperienze dei Comuni capoluogo, dei Comuni strutturati, delle ULSS, di tutti quei soggetti che di fatto affrontano anche, è vero, dinamiche o situazioni sociali diverse che magari in altri Comuni più piccoli non ci sono, possano diventare invece un patrimonio che possa trasferirsi dalla convivenza di tanti operatori, di diversa provenienza, ma è di fatto una preparazione, una formazione omogenea anche in coloro che si troveranno a lavorare quotidianamente nell'erogare i servizi ai nostri cittadini. Ecco che quindi si potranno forse raggiungere i LEPS.
Andiamo, poi, in alcuni temi che si sono puntualmente messi in evidenza quest'oggi. Pensiamo che sia abbastanza condiviso il fatto che non ci siano previste le convenzioni all'interno di questa proposta di legge, rispettivamente magari a Regioni che invece lo hanno previsto. Beh, signori, torniamo al discorso di prima: non è perché una Regione lo fa, da una parte, noi dobbiamo farlo per forza dall'altra. Noi abbiamo esperienza e chi oggi ha un'esperienza in questo Consiglio regionale di amministratore pubblico deve cominciare a dire che la convenzione è uno strumento previsto dalla legge, la n. 267. È sicuramente una possibilità, ma diciamo altrettanto che ci sono dei punti critici sulle convenzioni. Sono più snelle, ma regalano, sicuramente, donano, usate il termine che più vi aggrada, che il Comune più grande, in questo caso il Comune capoluogo, con una convenzione, nel momento in cui la può sottoscrivere e è all'interno della stessa, contrattualizza le condizioni con una posizione dominante ed è evidente, per quello che vediamo noi, che un Comune capoluogo, che è strutturato, che ha gli estremi sociali, che ha una struttura, che di fatto dovesse firmare una convenzione con il Comune più piccolo, sicuramente instaura una sorta di dipendenza dal Comune capoluogo dominante a un Comune più piccolo, magari non della stessa capacità e ne diventa dipendente.
Non è detto che la convenzione sia lo strumento più idoneo, perché dipende sicuramente da quella che è la struttura dei servizi oggi erogati. In Veneto oggi abbiamo una struttura, invece, che, per quanto ci riguarda pensiamo che non sia proprio l'ideale, perché abbiamo, come dicevo prima, una distribuzione ed erogazione oggi dei servizi molto variegata, molto diversa, cosa che è una realtà che è assolutamente, così mi dicono, mi confermano, particolarmente veneta.
Pertanto, crediamo che questa sia, sicuramente, una considerazione da tenere a mente.
Crediamo poi, invece, Assessore, lo anticipiamo, un'attenzione su quello che è un aspetto. Noi condividiamo due aspetti nella discussione di oggi che sono importanti: uno è che servirà accompagnare in questo percorso e in questo processo, sicuramente nei due anni dal licenziamento di questa legge in quest'Aula, da parte degli organismi competenti, dalla Giunta e da tutti gli uffici. Questo è quello che noi oggi vogliamo anche mettere in luce, perché quell'accompagnamento di quelle fasi nella formazione di ATS, ma anche nella gestione, poi l'attuazione degli interventi da parte dell'ATS saranno ovviamente importanti perché abbiamo compreso dalle Commissioni che anche il far atterrare i fondi europei e nazionali necessita di un lavoro di rete che funzioni in modo armonico e assolutamente e costantemente parallelo, perché il non funzionamento di qualcuno potrebbe bloccare l'intera rete di finanziamento.
La mancata rendicontazione dei servizi di qualche ATS potrebbe bloccare la rendicontazione e quindi non fare atterrare le risorse a tutto il Veneto.
Poi l'ultima considerazione la vogliamo fare sulla forma giuridica. È stata messa in luce con molta evidenza la preoccupazione da parte dell'opposizione sul fatto che ci sia una forma giuridica e mi ricordo il primo intervento, credo sia stato della collega Ostanel, sulla possibilità che un'azienda speciale consortile costituita dall'ATS dopo due anni possa trasformarsi per volontà dei soci in società di capitali e quindi soggetta e disciplinata dal diritto societario.
Ebbene, per quanto ci riguarda, ma penso di dire il pensiero di tutta questa maggioranza, non c'è nessun dubbio che non si pensi nemmeno per un attimo che possa diventare diversa dalla costituzione pubblica, ma non credo che fosse questo il problema, ma il fatto che possa diventare una società di capitale, per cui, anche essendo una società di capitale, che possa prevalere l'aspetto e la logica del profitto rispetto, invece, a quella del servizio e del fabbisogno del servizio, se ho capito bene.
Su questo io credo che possiamo dire tranquillamente che tutti noi possiamo approfondire questo aspetto. Non è mai stato nelle corde e nella logica di questa maggioranza, penso, e sicuramente non dell'Assessore, della Giunta, nessuno ha mai pensato che ci potesse essere questa possibilità. Certo, però, è che bisogna essere onesti e dire ai veneti che ci ascoltano che tutti questi ragionamenti, per quanto riguarda anche la preoccupazione dei sindacati, il tipo di contratto di lavoro, abbiamo inserito nella norma e nell'emendamento, che sapete è depositato, che per il contratto di lavoro di coloro che saranno assunti nell'ATS, nelle forme e nelle modalità, prevarrà sempre quello più favorevole al lavoratore, che è quello che si è individuato è il Contratto collettivo nazionale di lavoro della funzione pubblica. è vero che, se dovesse diventare società di capitali, un domani potrebbe avere un trattamento diverso e normato in modo diverso perché è diritto societario e non Contratto collettivo nazionale della funzione pubblica.
Questi sono tutti aspetti su cui abbiamo ragionato, come abbiamo ragionato nell'individuazione della forma giuridica, individuando l'azienda speciale consortile come quella che garantiva i lavoratori, che garantiva e superava le difficoltà normative collaterali legate al Patto di Stabilità, alla pianta organica, alla capacità assunzionale: tutti questi ragionamenti, colleghi, li abbiamo fatti in Commissione, dove abbiamo passato ore. E quando si dice che la maggioranza, che l'Assessore e la Giunta hanno portato una proposta di legge che di fatto porta un'indicazione precisa, che non è l'obbligatorietà, ma lo è poi di fatto, dovete anche dire che questa interpretazione è stata figlia del lavoro anche vostro, tutti insieme, e di quel percorso in Commissione Sanità dove si è sviscerata e si è cercato di elaborare la forma migliore, che garantisse e superasse al meglio tutti gli aspetti normativi e di opportunità per quanto riguarda gli Enti locali, con la finalità di migliorare e far migliorare i servizi da erogare.
Sulla società di capitali io credo che per tutti noi, nei lavori dell'Ufficio di Presidenza e nei lavori degli emendamenti, possa essere oggetto di approfondimento. Con un'annotazione, però: sappiamo anche che potrebbe non essere proprio corretto e perfetto giuridicamente, quindi sicuramente, Assessore, qualsiasi ragionamento si andrà a fare nell'indicazione anche di percorrere una strada da accogliere, dove ragionare su questa eventualità e scongiurare questa eventualità, si possa però tener conto che non si corre il rischio che questo impianto normativo e legislativo possa essere impugnato rendendo vana una riforma che invece non ha possibilità di ritardare, non ha possibilità di essere sospesa, perché questo vorrebbe dire privare i cittadini veneti e gli Enti locali di tutte le opportunità economiche, finanziarie e soprattutto di formazione e di sviluppo, quindi di risposta ai nostri territori, nel prossimo presente e negli anni futuri.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie.
Assessore Lanzarin, prego.

Ass.ra Manuela LANZARIN

Grazie, Presidente.
Io intanto ringrazio tutti coloro che ho ascoltato finora, anche del lavoro, lo faccio già ora, che è stato fatto in Commissione, nelle sedute in cui abbiamo sviscerato, abbiamo cercato di sviscerare il più possibile tutte le tematiche, tutti quelli che potevano essere i meandri di questa legge, di questa riforma, come qualcuno ha detto, epocale. Sicuramente mi trova d'accordo: è una delle principali leggi che questo Consiglio e questa legislatura si trovano ad affrontare, proprio per la portata, per la ricaduta.
Stiamo parlando di servizi sociali, di servizi assistenziali, e stiamo parlando di comunità ed Enti locali. è chiaro che mettendo insieme le due cose voi capite la ricaduta che ha questa legge, i contenuti, ma soprattutto come vuole andare a ridisegnare oggi l'assetto territoriale per quanto riguarda le politiche sociali.
Vorrei riprendere alcune cose che ho ascoltato in molti interventi. Quanto al Veneto che arriva tardi, mi permetto di dire che il Veneto non arriva tardi. Il Veneto aveva fatto una scelta, la scelta dell'integrazione socio-sanitaria, la doppia S, le deleghe obbligatorie alle aziende sanitarie, che sono comunque un patrimonio che ha dato dei risultati molto importanti e non c'è assolutamente – quindi anche qua voglio essere molto chiara – la volontà di smantellare il sistema socio-sanitario, perché sappiamo che il nostro è un modello socio-sanitario basato su un'integrazione forte tra la parte sociale, sanitaria e socio-sanitaria, cioè, tutto quello che sta nel mezzo. Su questo ci sarà molto lavoro, ma sicuramente l'intenzione, la via è quella di continuare su questa strada.
Siamo a 24 anni, com'è stato detto, dalla 328. Finora ha funzionato un sistema di un certo tipo, unico, specifico, che ha dato delle risposte. Oggi siamo di fronte a un'evoluzione dettata da quella che è stata la nuova panoramica nazionale.
Qualcuno ha citato il primo Piano povertà, il secondo Piano povertà, il Fondo non autosufficienza, il Piano nazionale delle politiche sociali, la Missione 5 del PNRR.
Tutto questo ha determinato il fatto di accelerare sempre di più sulla formazione di questo nuovo assetto. Il Veneto ha iniziato una discussione non calata dall'alto, ma iniziata ancora nel 2018 nel riconoscere i 21 ambiti, ossia le 21 ex Conferenze dei Sindaci. Perché? Perché era facile pensare che quel gruppo di Comuni che hanno lavorato insieme, che continuavano a lavorare insieme, che avevano tematiche di condivisione rispetto a deleghe facoltative, a deleghe obbligatorie, rispetto anche a progettualità di un certo tipo potevano trovare quella unità di intenti proprio per metterli in campo anche nell'affrontare il primo Piano povertà che vedeva gli ambiti come i soggetti attuatori. Da lì è iniziato un percorso che, fino ad arrivare a questa legge, ha visto comunque un dialogo continuo con gli Enti locali. Io ho fatto un giro in tutte le 9 Conferenze dei Sindaci spiegando un po' la portata della legge e recependo i contenuti.
Sono stati poi ascoltati in Commissione socio-permanente, recependo, anche in quel caso, quelle che potevano essere alcune osservazioni. Ci sono state poi in fase di iter del progetto in Quinta Commissione le audizioni e quindi è stato un percorso veramente in costruzione. Non a caso noi oggi arriviamo con una legge, un provvedimento che ha recepito alcune osservazioni. Alcune le avete dette anche voi, ossia quelle di alcune dimensioni troppo grandi. Penso soprattutto ai territori di Padova e Verona, dove c'è stata una grande discussione e da quella discussione e da quella volontà, partita dal basso, partita quindi dai Sindaci che si sono trovati tra di loro e hanno deciso che la dimensione ottimale per quei due territori fosse di uno in più per Verona e di due per Padova.
Abbiamo recepito quindi un'osservazione che si trova all'interno del provvedimento, ossia la modifica della legge n. 16/2019, che è quella della costituzione dei Distretti sanitari. Questo a testimonianza, appunto, che c'è stato questo ascolto, c'è stato questo recepimento delle istanze e di quelle che sono state le esigenze dei territori e delle comunità, consapevoli che è un salto epocale, è una sfida e un'opportunità, perché io credo che parlare oggi di LEPS, che sono l'equivalente dei LEA in sanità, su cui ormai c'è una dimestichezza e oggi sappiamo molto bene l'uniformità raggiunta anche a livello di territorio sui LEPS, non è la stessa cosa. Però è chiaro che diventano l'obiettivo principale oggi, ossia le prestazioni sociali, i diritti sociali e quindi l'uniformità di questi, il concetto di equità, il concetto di trasparenza, il concetto di accessibilità che si deve ricondurre a questa nuova organizzazione che ha voluto, anche in questo caso... perché poi si è discusso molto sulla forma giuridica. Noi abbiamo capito dall'esperienza dei 21 ATS, delle 21 convenzioni, perché oggi i 21 ATS sono basati su una convenzione con Comune capofila, la fragilità di quel sistema.
L'abbiamo capito in maniera molto forte con la Missione 5 del PNRR, dove non sono riusciti nonostante l'accompagnamento della Regione. Io penso che con i miei tecnici, che ringrazio, abbiamo fatto minimo 10 riunioni a Rama, a Mestre, dove di volta in volta abbiamo accompagnato la parte tecnica e la parte politica per accedere a quei fondi, ma è chiaro che la fragilità della convenzione e il non supporto granitico di questo, non ha permesso sempre di centrare l'obiettivo e, quindi, anche di perdere dei fondi.
La stessa cosa per la messa a terra dei nuovi fondi legati all'FSE+. Per la prima volta le politiche sociali hanno una dotazione all'interno della programmazione europea, circa 300.000.000, che noi abbiamo diviso tra area famiglia, minori-famiglia, area anziani e area disabili. Però anche questi sono bandi che devono essere colti da queste nuove strutture, che si devono dotare quindi di quel supporto che oggi non hanno.
Da qui la richiesta, che non è una richiesta che abbiamo fatto noi, è una richiesta che, vi assicuro, arriva dai Comuni, arriva dai Sindaci, di avere una personalità giuridica e di fare in fretta. Questa è la richiesta che ci è arrivata, proprio consapevoli della fragilità e del carico che il Comune capofila si è preso in tutti questi anni, sia a livello economico, sia a livello legislativo, sia a livello finanziario, sia a livello di responsabilità, da un punto di vista anche economico e finanziario, rispetto a tutti gli altri soggetti, sia anche livello di personale messo a disposizione.
Abbiamo cercato, anche in questo caso, di andare incontro alla richiesta che sarebbe auspicabile che in Veneto i futuri ATS avessero uniformità rispetto alla forma giuridica. Da qui quel "preferibilmente". Da qui nasce quella parola "preferibilmente" che non vuol dire che quella sarà la forma giuridica, perché nella legge c'è il rimando al TUEL; quindi, alle forme giuridiche che oggi sono possibili. Sappiamo benissimo che sono tre le forme giuridiche possibili: l'Unione dei Comuni, il Consorzio, l'Azienda speciale. Abbiamo scritto "preferibilmente" perché un'analisi interna, fatta con l'assessore Calzavara, quindi con i responsabili anche degli Enti locali, ci ha portato a pensare e definire che l'azienda speciale consortile sia oggi il miglior contenitore possibile per mille motivi.
È chiaro che non possiamo obbligare e non li obblighiamo, perché qui c'è l'autonomia degli Enti locali, dei Comuni a decidere all'interno delle possibilità. Abbiamo cercato di sviscerare anche la questione azienda speciale pubblica o privata, e su questo c'è sicuramente un'apertura che affronteremo rispetto a blindare il più possibile, se questo è fattibile. Non c'è nessuno che oggi voglia pensare ad una privatizzazione del sistema sociale delle politiche sociali. Se c'è il modo, non c'è nessun problema sul blindare il più possibile anche i discorsi legati alle future forme giuridiche rispetto alla forma giuridica dell'azienda speciale consortile.
Abbiamo cercato di rispondere al sindacato e alle giuste preoccupazioni dei lavoratori, e dei sindacati che rappresentano i lavoratori, cercando di mettere in evidenza come il contratto pubblico sia il contratto preferibile anche all'interno di composizioni come queste, recependo anche una delle osservazioni, ossia, quella legata all'eventuale reintegro del personale che passa a una struttura di questo tipo e che dopo vuole rientrare in una struttura pubblica, proprio nell'ottica della maggior tutela di tutti quelli che sono i lavoratori, e quindi la parte anche legata al personale che confluirà all'interno di queste nuove strutture.
Sottolineo che non ho mai fatto una promessa o non mi sono mai espressa rispetto alla convenzione. Forse sono stata travisata. Io ho sempre detto che la legge vuole dare una forma giuridica chiara, solida tra le forme giuridiche possibili. La convenzione non è una forma giuridica, però abbiamo ed ho sottolineato a tutti i soggetti, che non c'è il rischio che uno – quindi i due anni di tempo, eccetera – non possa continuare con la convenzione. è chiaro che chi vuole può continuare con la convenzione, insomma, non è che le convenzioni decadono nel momento che noi approviamo la legge, però la legge è improntata su una forma giuridica. Questo anche indipendentemente dal fatto che vengono citati alcuni Comuni capoluogo, che sono più strutturati. La forma giuridica, con una terzietà, secondo noi, dà parità di accessibilità, equità di trattamento e trasparenza rispetto a tutti i Comuni che ne fanno parte.

PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Correlatrice Luisetto, prego.

Chiara LUISETTO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente. Ringrazio l'Assessore.
Torno sul tema che siamo arrivati in ritardo. Non è che la scelta, importantissima, che noi difendiamo, che riteniamo sia stata l'ossatura di questo sistema e che l'abbia reso, dicevo prima, precursore e antesignano rispetto all'integrazione sociosanitaria sia una scelta che viene messa in discussione dagli ambiti sociali. Se ci stiamo dicendo, infatti, che non abbiamo fatto quella scelta, la scelta di organizzare gli ambiti sociali ventiquattro anni fa, perché ne abbiamo fatta un'altra, rischiamo di dirci che le nostre preoccupazioni sono giuste, e che quindi fare gli ambiti sociali in un determinato modo significa separare il sociale dal sanitario.
L'Assessore, però, ci ha appena rassicurato che il sociosanitario resta un pilastro fondamentale, l'integrazione del nostro sistema; quindi, non vedo perché ventiquattro anni fa, dieci anni fa, quindici anni fa, non potevamo iniziare a ragionare di sociale in maniera coordinata tra Comuni. Continuo, quindi, a ribadire e a pensare che siamo arrivati tardi, e che una scelta non debba essere alternativa all'altra.
L'altra questione attiene ai Comuni che si parlano nei ventuno Comitati dei Sindaci di Distretto. È vero, c'è stata nel tempo l'abitudine e la strutturazione del parlarsi nei Comitati dei Sindaci di Distretto che ha permesso anche agli Enti locali di conoscersi all'interno di determinate aree e ambiti, ma non è che fare ambiti più piccoli e coordinati rispetto alle indicazioni nazionali – che ricordiamo, mettono un punto di equilibrio tra prossimità, risposta di vicinanza, efficacia ed efficienza ed economicità degli interventi – fosse sconfessare quei ventuno o quel parlarsi in gruppo. Semplicemente, ci si sarebbe parlati in gruppi più ristretti, e questo avrebbe facilitato, da un lato, l'omogeneità, perché palare in gruppi più ristretti ti permette di avere aree con maggiore omogeneità nei bisogni, e soprattutto avrebbe garantito e permesso di organizzare con maggiore facilità delle strutture più a misura di bisogni delle persone.
Sistema delle convenzioni. Sono convinta che il sistema delle convenzioni non possa essere la risposta. Quindi, questo lo condivido. Però, credo anche, e ritorno a un concetto che ho cercato di dire in correlazione, che proprio perché la funzione associata è uno strumento e non è il fine, l'omogeneità che noi ricerchiamo con tanta forza non sta nel tipo di forma associata che scegliamo, ma nell'organizzazione dei servizi, in come organizziamo questi servizi.
Per cui, se ci sono stati dei Comuni che con la convenzione sono riusciti a organizzare in maniera idonea e stabile i servizi – uso questi due termini, perché sono quelli che all'articolo 24 del decreto attuativo della legge n. 33 uscito la settimana scorsa relativo alla non autosufficienza e riferito agli ATS – vengono utilizzati per spiegare che non c'è una forma giusta di base. C'è una capacità di ogni ambito territoriale e sociale di rispondere, in maniera idonea e stabile, ai bisogni. Questo lo si fa conoscendo il proprio territorio, organizzando risposte in territori omogenei e soprattutto con dimensioni che riteniamo gestibili e che non corrispondono alle dimensioni che stiamo vedendo in questo progetto di legge. Non è che la convenzione sia uno strumento, consigliere Soranzo, perché le altre Regioni la fanno. Non c'entra niente questo. Ha dei punti deboli, certamente. Io non ho mai detto questo. Io ho detto che c'è stato un sistema che negli anni Novanta, ancora prima del 2000, molte Regioni hanno attuato, che ha permesso di redistribuire funzioni, organizzare percorsi, dare omogeneità e costruire dei budget chiari per il sociale, mentre noi stavamo a guardare o, peggio, lasciavamo che i Comuni si gestissero come potevano. Nel gestirsi come potevano, alcuni Comuni hanno anche trovato delle vie organizzate. Alcuni di questi sono Comuni molto strutturati, come i Comuni capoluogo. Alcuni di questi Comuni capoluogo trovano nella convenzione uno strumento che gli permette di gestire correttamente, senza dover creare sovrastrutture ulteriori.
Non c'entra, quindi, il rapporto con gli altri. Il rapporto con gli altri c'entra perché sono partiti prima e hanno fatto meglio sul sociale, non sul sociosanitario, che vi invito a distinguere, perché se li mettiamo insieme, allora rischiamo di dirci, ripeto, che le nostre preoccupazioni sono fondate.
Gli incontri con gli stakeholder è bene che ci siano stati, però ho idea che l'ascolto sia arrivato fino a un certo punto, perché se i Presidenti delle Conferenze dei Sindaci ci dicono che per costruire una struttura amministrativa, che non sarà coperta dai soldi dei fondi nazionali, statali, europei, ma sarà a carico dei Comuni, rischiano di dover mettere una seconda quota capitaria accanto a quella socio-sanitaria, a quella sociale, perché non riescono a gestire i servizi, qualche preoccupazione ce la dovremmo porre. Qualche dubbio sul fatto che stiamo stanziando poche risorse con poca visione, ce lo dovremmo porre.
Prima non avevo accennato a due preoccupazioni che vado a sottolineare adesso. Intanto accogliamo con favore l'apertura dell'Assessore rispetto al ribadire che l'Azienda speciale e che gli strumenti, le forme giuridiche scelte devono essere pubbliche, perché sappiamo che è un ibrido e si potrebbe prestare, in futuro, ad altro tipo di evoluzioni.
Un giudizio di ambiguità e preoccupazione è relativo ad alcune affermazioni contenute nella legge. Se da un lato è positivo ed è importante il richiamo all'integrazione sociosanitaria della legge n. 502/1992, che è fatto all'articolo 6, viene soppresso, però, poi, agli articoli 20 e 21. Ci è stato spiegato che è una questione di pulizia normativa. Noi crediamo, invece, che sopprimere questo fondamento normativo sia immotivato. Crediamo, invece, che, per coerenza e per un principio logico, ciò che è ribadito all'interno della legge in alcuni punti debba avere un fondamento radicato e chiaro, anche perché rischieremmo di ridurre, altrimenti, ad una questione estetica dei fondamenti che noi riteniamo, invece, essere sostanziali.
L'aspetto del centralismo è stato sottolineato dalle colleghe prima. È stata tolta la possibilità, rispetto alla versione iniziale del testo, ai Comuni di potersi spostare da un ATS all'altro, all'interno della dinamica dello stesso Distretto, c'era nella versione originaria del testo, e di poter chiedere la possibilità di costituzione di nuovi ATS. Lo diceva la capogruppo Camani nel suo intervento. Proprio perché stiamo definendo delle maglie che rischiano di essere in alcuni momenti troppo strette o troppo larghe, viste le dimensioni enormi di alcuni ATS, dovremmo garantire ai Comuni una certa autonomia e possibilità di spostarsi. Questo perché stiamo disciplinando servizi sociali, che sono a piena titolarità dei Comuni, degli Enti locali, che lavorano in collaborazione con gli enti di terzo settore di cui ho parlato prima, ribadendone il valore. Quindi, forse, un'attenzione in più su questo, a nostro avviso, sarebbe non solo necessaria e opportuna, ma significativa di una consapevolezza e di una chiarezza nei confronti di chi fa che cosa, in questo caso i Comuni che hanno la piena titolarità dei livelli essenziali di prestazioni sociali.
Mi aggiungo anch'io ai ringraziamenti per il lavoro svolto in Commissione, perché sono stati mesi di dibattito intenso. Non ci siamo trovati d'accordo su numerosi punti, ma credo ci sia la possibilità, in questa manovra emendativa, di trovare dei punti di convergenza e di migliorare questo disegno.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Relatrice Brescacin, prego.

Sonia BRESCACIN (Zaia Presidente)

Grazie.
Dopo aver ascoltato i vari interventi, mi ricollego a uno degli ultimi che ho ascoltato, quello del consigliere, collega Soranzo sul tema della tempistica. Il sistema dei servizi sociali in Veneto esiste, funziona, ha sempre funzionato, ha saputo dare risposte ai cittadini nell'arco di questi decenni, ha saputo anche leggere i cambiamenti e quindi modificarsi secondo i nuovi bisogni e le sfide nuove che venivano avanti.
Gli ATS esistono, esistono dal 2018, quindi vi è un'esperienza importante che è stata fatta, e questo progetto di legge lavora anche sulla base dell'esperienza fatta per evolvere e andare verso le nuove necessità e le nuove risposte che i servizi sociali devono poter fornire.
I servizi sociali sono di competenza dei Comuni, non della Regione, che ha una competenza in materia sanitaria. Per cui, questo PDL è un provvedimento che va proprio all'organizzazione e che riguarda le competenze degli Enti locali, nello specifico nella materia dei servizi sociali.
Oggi c'è la necessità di una nuova organizzazione, che tiene conto della definizione dei nuovi LEPS (Livelli essenziali delle prestazioni sociali). Questo è collegato alla tempistica. Se è vero, infatti, che la definizione dei livelli delle prestazioni sociali era stata introdotta a livello statale nel 2001 come competenza dello Stato, abbiamo dovuto aspettare vent'anni, il 2021, perché questi cominciassero ad essere definiti; nel 2021, e poi soprattutto nel 2022 e successivamente.
Noi, quindi, dobbiamo anche avere la capacità di leggere questo contesto in cui ci inseriamo, che sfida il sistema a organizzarsi in un modo congruo per la gestione di queste responsabilità, perché c'è una responsabilità che noi abbiamo nei confronti del territorio, dei cittadini e dei Comuni, e c'è anche una responsabilità nei confronti dei cittadini da parte dei Comuni di garantire i livelli essenziali delle prestazioni sociali; responsabilità che poi corrisponde anche a una necessità di programmare la realizzazione dei livelli essenziali in un modo che sia uniforme e omogeneo a livello regionale, e che il Piano dei servizi sociali 2021-2023 ha reso chiaro: garantire il finanziamento dei livelli essenziali attraverso la ricomposizione di una moltitudine di fonti di finanziamento.
La capacità che dobbiamo avere, che è anche oggetto di questo progetto di legge, è quella di leggere questi cambiamenti e gli indirizzi politici che ci arrivano dall'Unione europea e dal Governo nazionale, soprattutto dal 2021 e a seguire. Abbiamo la responsabilità di capire che arrivano molte risorse che un tempo non c'erano.
Questo è un male o è un'opportunità? Per me è un'opportunità. Però, è corretto anche avere la dimensione finanziaria verso cui andranno i nuovi ATS, e lo ha anche spiegato l'assessore Lanzarin prima: il Fondo nazionale per le politiche sociali porta con sé una dote di circa 26 milioni di euro destinati agli ATS; il PNRR, Missione 5, 108 milioni di euro per gli ATS, con le difficoltà che ci ha detto l'Assessore e il lavoro di coordinamento che ha fatto la Regione, in particolare la Giunta, l'Assessorato con i Comuni; l'FSE Plus, 280 milioni, programmazione 2021-2027, che non esisteva prima; il Fondo nazionale autosufficienza, 60 milioni.
Si tratta di tantissime risorse che arrivano e che hanno la necessità di essere poi gestite nel modo più corretto possibile. Da questo punto di vista, la legge vuole dare continuità a un'esperienza storica che sappiamo essere stata importante in Veneto: venti anni di servizi sociali che sempre sono stati dati ai cittadini, un sistema che ha sempre funzionato e che oggi chiede una rivisitazione. Il punto è che nel 1982, quando si approvò la legge n. 55, non c'era la legge n. 328 del 2000, non c'era il Titolo V della Costituzione, non c'erano i pilastri dell'integrazione sociale della Commissione europea.
Si è fatta, quindi, una scelta lungimirante di investire su una gestione associata da parte dei Comuni, trovando nell'ULSS un interlocutore capace di essere aggregante. Oggi, però, non possiamo più imporre la delega obbligatoria in materie che la Costituzione, con il Titolo V, ha sancito essere di competenza dell'Ente locale, e che la definizione dei LEPS attribuisce agli ambiti. LEPS, ricordo, che sono stati individuati, i primi, nel 2021.
Questo necessita di un nuovo elemento organizzativo, di una gestione, di un'organizzazione, di un investimento in competenze; quindi, di strutture che possano durare nel tempo, senza l'ansia di dover ridiscutere quello che già c'è, che è appunto l'integrazione sociosanitaria, fatta con la delega alle ULSS, che può essere mantenuta in un meccanismo che non è più obbligatorio (la delega obbligatoria), ma che è volontario e che troviamo nell'articolato della legge.
Diversamente, è importante mettere i Comuni nella condizione di completare il sistema dei servizi sociali, aprendosi alle altre politiche che ha citato anche la capogruppo Venturini, le politiche abitative, le politiche dell'abitare, le politiche della formazione, eccetera, su cui storicamente qualche Comune si è attrezzato, qualche realtà si è già messa nella prospettiva di fare insieme, ma in cui non c'è quel livello di omogeneità che l'applicazione dei LEPS presuppone.
Il dubbio è sul venir meno dell'integrazione sociosanitaria, che è stato ventilato in qualche intervento anche nei mesi scorsi, quando abbiamo affrontato il provvedimento in Commissione. Non è nulla di tutto questo. Si tratta di rimettere a regime quello che c'è in un contesto nazionale e di declinarlo sul contesto regionale, prevedendone la possibilità di ampliamento.
Il decreto legislativo n. 502 stabilisce le competenze sanitarie a rilevanza sociale, le competenze sociali a rilevanza sanitaria, ma non parla del sociale. In questo PDL stiamo parlando del sociale. Il sociosanitario era, è e resta disciplinato dal decreto legislativo n. 502, dai LEA, così pensiamo alle case di riposo, ai servizi residenziali per la salute mentale, per la non autosufficienza, per la disabilità.
Con questo PDL dobbiamo cogliere più che il rischio di mettere a repentaglio un modello, soprattutto l'opportunità di potenziare un modello dei servizi sociali che oggi chiede di essere potenziato. Non serve smontare la parte sociosanitaria per fare il sociale. Bisogna fare il sociale.
Sulla forma giuridica, che è stata citata più volte, penso sia giusto richiamare come vi è una giurisprudenza amministrativa molto importante. La stessa ANAC, con un parere recentissimo, del 30 maggio 2023, ha osservato che l'Azienda speciale, costituita ai sensi dell'articolo 114 del TUEL, è un ente strumentale dell'Amministrazione. È legata a quest'ultima da stretti vincoli relativi alla formazione degli organi, l'indirizzo, il controllo e la vigilanza.
Attraverso l'Azienda speciale, infatti, il predetto ente persegue i propri fini istituzionali insiti nell'erogazione di un servizio pubblico, secondo i principi di economicità, efficacia ed efficienza. La stessa giurisprudenza amministrativa riconduce le Aziende speciali nel novero degli enti pubblici economici.
Penso alle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, che hanno stabilito che le Aziende speciali sono enti che conservano una natura pubblica, non possedendo nemmeno uno Statuto privatistico di tipo societario, e non relazionandosi con l'ente istitutivo secondo schemi o modelli privatistici. Pensiamo anche alla Cassazione civile, Sezione Lavoro, che è molto importante, visto che dobbiamo anche tutelare il discorso dei lavoratori, che afferma, nel 2021, che le Aziende speciali sono enti strumentali del Comune istituiti per l'esercizio dei servizi sociali pubblici in alternativa alla gestione diretta, destinati a rimanere in vita fino a quando permanga la relativa scelta. È il modello di gestione dei servizi pubblici più vicino alla completa internazionalizzazione o autoproduzione del servizio stesso.
In questo senso, l'Azienda speciale è un soggetto in house, al pari della società a partecipazione pubblica, cosiddetta in house, inteso come longa manus dell'Amministrazione pubblica, per la realizzazione dei lavori oppure opere o per l'espletamento dei servizi. L'affidamento del servizio pubblico di un'Azienda speciale configura, pertanto, un cosiddetto affidamento in house.
Ricordo anche che in tema di Azienda speciale ci sono già delle esperienze in Veneto che si sono mosse creando l'Azienda speciale. Penso all'Azienda speciale consortile dell'Agordino, costituita nel 2017, che è una dimostrazione pratica che non era impossibile, che non era inibito e che può funzionare. È vero quello che ha detto l'Assessore prima, durante le audizioni abbiamo sentito i Sindaci, i Comitati, le Conferenze dei Sindaci, il CAL, la Commissione socio-permanente per provare a costruire un'uniformità come forma giuridica nel territorio veneto.
Il tema della centralità l'ha citato l'Assessore e lo ha anche ricordato il consigliere Soranzo. Eravamo presenti in molti quel giorno al Rama, a Mestre, con tutte le compagini rappresentate in questo Consiglio regionale. In questo anno, da quando il PDL n. 200 è entrato in Consiglio regionale ed è stato assegnato alla Commissione, è stato fatto un lavoro importante con i territori. Penso proprio che, se gli ATS esistono dal 2018, esiste una storia importante, esiste un lavoro che i Comuni hanno fatto insieme. C'è stata anche una capacità della Regione, in particolare dell'Assessorato e della Direzione sociale e sociosanitaria della Regione del Veneto, nel dialogare con i territori, in particolare con i Sindaci, proprio per capire quale era la migliore soluzione nei confronti di un progetto di legge che stavamo affrontando.
Il fatto di andare nei territori, capire quali erano le necessità, quali erano le esperienze, qual era la prospettiva è un lavoro che abbiamo fatto, così come è vero che durante le audizioni tutti quanti abbiamo sentito sia le rappresentanze sindacali, sia le rappresentanze dei Sindaci e le rappresentanze istituzionali chiederci alcune cose specifiche: sicuramente di individuare una forma giuridica univoca verso cui andare a realizzare il sistema degli ATS in Regione del Veneto e anche di accompagnare questo processo. È un accompagnamento che penso che la nostra Regione farà con la disponibilità con cui ha affrontato anche i due anni appena passati. Penso al PNRR, che era una nuova opportunità, una nuova prospettiva, la Missione 5 destinata agli ATS, in cui la Regione ha fatto da coordinamento e da indirizzo nei confronti dei Comuni.
Questo è stato un atto non obbligato, non dovuto, non previsto per legge, perché ci ricordiamo tutti molto bene che il PNRR, Missione 5, purtroppo lasciò da parte completamente le Regioni, andando direttamente a investire gli ATS e i Comuni interessati da questa opportunità.
Sul tema delle risorse economiche, penso che non ci dobbiamo mai dimenticare che il progetto di legge porterà con sé certamente un articolo di risorse economiche di dotazione finanziaria, ma porta con sé anche un investimento nella risorsa più importante, che è il capitale umano, con una disponibilità che l'Assessore più volte ci ha detto in Commissione, e a me pare abbia ripetuto anche prima, ovvero la capacità di mettere in disponibilità per la formazione del personale e per il rafforzamento degli ATS, e il miglioramento, per cogliere tutta questa opportunità, anche ulteriori 7 milioni di euro circa del Fondo Sociale Europeo Plus per la formazione del personale.
Cito un'altra cosa importante. Noi abbiamo approvato, qualche anno fa, in Consiglio regionale, una legge (non ricordo ora il numero), che istituiva il SIOSS, che si univa al SIUSS, che è il sistema di rilevazione nazionale delle prestazioni sociali.
Noi abbiamo una responsabilità, quella di capire che ci sono delle scadenze per cui oggi, ad esempio, gli ATS sono individuati come elemento di rilevazione delle prestazioni erogate per il livello centrale. Da questo adempimento, da questa rilevazione dipende anche la possibilità di ricevere i finanziamenti degli anni successivi.
I nostri ATS dovranno essere messi nella condizione di poter essere sempre più performanti, di garantire, di poter cogliere, mettere a terra e gestire nel miglior modo possibile tutte le risorse per i servizi sociali che arriveranno nei prossimi anni e che abbiamo conosciuto tutti molto bene, senza perdere opportunità per i cittadini.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega Brescacin.
Con questo intervento chiudiamo la discussione generale.
Diamo un'ora di tempo alla Quinta Commissione per dare il parere sugli emendamenti al PDL n. 200.
Riprenderemo i lavori alle ore 18.50.
Riunione in Sala del Leone.
La Seduta è sospesa alle ore 17.51
La Seduta riprende alle ore 19.01
Assume la Presidenza
Il Presidente Roberto CIAMBETTI

PRESIDENTE

L'Ufficio di Presidenza della Quinta Commissione è ancora in pieno esame emendamenti. Ripresa dei lavori alle ore 19.20.
La Seduta è sospesa alle ore 19.01
La Seduta riprende alle ore 19.35

PRESIDENTE

Colleghi, accomodatevi, riprendiamo i lavori.
Informo che sospenderemo la seduta intono alle ore 20.30, per permettere anche ai dipendenti di mangiare qualcosa.
La collega Ostanel rappresenta tutta la minoranza e di questo siamo contenti. C'è anche la collega Baldin.
Comunico a tutti i colleghi il lavoro fatto dall'Ufficio di Presidenza della Quinta Commissione: siamo arrivati agli emendamenti fino a pagina 47, quindi è completo l'articolo 8, il che vuol dire metà del fascicolo che avete sottomano. Mi sembra un'ottima decisione.
Passiamo, dunque, all'esame dell'articolato.
Articolo 1.
Emendamento n. A0039, pagina 1, presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zottis, Montanariello e Zanoni, capo I, articolo 1, comma 1, modificativo, che prevede:
All'articolo 1, comma 1, dopo le parole: "promozione dei diritti e dei doveri di cittadinanza sociale" aggiungere le seguenti parole: "e attraverso l'erogazione di prestazioni e servizi ai cittadini,".
L'emendamento iene dato per letto.
Metto in votazione l'emendamento n. A0039, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0040, pagina 2, presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zottis, Montanariello e Zanoni, capo I, articolo 1, comma 2, modificativo, che prevede:
All'articolo 1, comma 2, le parole: "e degli Enti del Terzo Settore (di seguito ETS)", sono sostituite dalle seguenti parole: ", degli Enti del Terzo Settore (di seguito ETS) e del privato sociale, mediante gli istituti della coprogettazione e coprogrammazione secondo l'articolo 55 del Codice del Terzo Settore".
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0040, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0041, pagina 3, presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zottis, Montanariello e Zanoni, capo I, articolo 1, comma 4, lettera e), modificativo, che prevede:
All'articolo 1, comma 4, lettera e), dopo la parola "pubblicità" sostituire le parole "e trasparenza" con le parole: ", trasparenza e accountability".
Metto in votazione l'emendamento n. A0041, con il parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Metto in votazione l'articolo 1, come emendato.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo all'articolo 2.
Emendamento n. A0042, pagina 4, presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zottis, Montanariello e Zanoni, capo I, articolo 2, comma 1, lettera b), modificativo, che prevede:
All'articolo 2, comma 1, lettera b) sostituire le parole: 'disciplina la gestione associata della funzione socioassistenziale" con le parole: "promuove l'unitarietà e l'omogeneità delle funzioni sociali dei Comuni mediante la disciplina della gestione associata degli ATS".
Collega Camani, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Intervengo perché su questo emendamento avevamo provato ad aprire una riflessione con l'assessore Lanzarin, che, peraltro, ringrazio per averci dedicato l'attenzione e l'approfondimento. Però, siccome ci ha appena detto che si è convinta a non dare parere favorevole, volevo solo illustrare le ragioni per cui abbiamo presentato questo emendamento e quello successivo.
Noi vorremo evitare il rischio che si confonda, nel momento in cui andiamo a proporre questo progetto di legge, l'obiettivo con lo strumento. Come abbiamo detto diverse volte in discussione generale, l'obiettivo che ci proponiamo con questo progetto di legge è quello di garantire, per quanto nelle nostre competenze, delle prestazioni sociali; quindi, il soddisfacimento di un diritto riconosciuto per legge, e ci poniamo l'obiettivo di farlo in maniera omogenea e uniforme sul territorio regionale. Per raggiungere questo obiettivo utilizziamo uno strumento, ossia la forma associata dei Comuni, che si può realizzare in diverse modalità.
Ebbene, siccome questo articolo si riferisce esattamente all'oggetto e alle finalità di questa legge, a noi sembra che nella formulazione che ci è stata proposta dalla Giunta si commetta esattamente l'errore di distinguere tra obiettivi e strumenti. Quindi, con questo emendamento cercavamo di inserire proprio tra gli elementi iniziali della discussione di questo progetto di legge le due grandi caratteristiche che dovrebbe avere il servizio che andiamo ad erogare, vale a dire l'uniformità e l'omogeneità dell'erogazione della prestazione.

PRESIDENTE

Non vedo altre richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0042, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0043, pagina 5, presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zottis, Montanariello e Zanoni, capo I articolo 2, comma 1, lettera c), soppressivo, che prevede:
All'articolo 2, comma 1, sopprimere la lettera c).
Metto in votazione l'emendamento n. A0043, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Metto in votazione l'articolo 2.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Siamo sull'articolo 3.
Emendamento n. A0044, pagina 6, presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zottis, Montanariello e Zanoni, capo I, articolo 3, comma 2, modificativo, che prevede:
All'articolo 3, comma 2, dopo le parole: "di interventi e servizi sociali" sono soppresse le parole: "; sono altresì coinvolte nella progettazione degli interventi che le riguardano".
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0044, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Metto in votazione l'articolo 3.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Siamo sull'articolo 4.
Emendamento n. A0045, pagina 7, presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zottis, Montanariello e Zanoni, capo II, articolo 4, comma 1, modificativo, che prevede:
All'articolo 4, comma 1, dopo le parole: "nonché di coordinamento" sostituire le parole: "degli interventi e dei servizi sociali" con le parole: "e sostegno degli interventi e dei servizi sociali d'intesa con gli ATS".
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0045, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Sull'emendamento n. A0046 vedo una nota che non comprendo appieno. Lo accantoniamo.
Emendamento n. A0047, pagina 9, presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zottis, Montanariello e Zanoni, capo II, articolo 4, comma 2, lettera a), modificativo, che prevede:
All'articolo 4, comma 2, lettera a), sostituire le parole "promuove il rispetto e la realizzazione dei LEPS e promuove l'universalità e loro integrazione con i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e con i livelli essenziali delle prestazioni attinenti alle politiche del lavoro, al fine di assicurare", con le parole: "garantisce l'attuazione dei LEPS e ne promuove l'universalità e l'integrazione con i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e con i livelli essenziali delle prestazioni attinenti alle politiche del lavoro, al fine di assicurare l'universalità e l'".
Prego, collega Luisetto.

Chiara LUISETTO (Partito Democratico Veneto)

Intervengo brevemente per sottolineare che, a nostro avviso, aveva un senso, e lo ha tuttora, porre la Regione a garante dell'attuazione dei LEPS, che sappiamo essere in capo agli Ambiti, ma riteniamo che la Regione non debba limitarsi a promuovere, quanto piuttosto a dare garanzia e soprattutto a farlo in coerenza con l'integrazione dei LEA e con il necessario sostegno agli Ambiti, perseguendo una loro universale attuazione, recuperando anche questo principio universalistico, che crediamo debba essere una sorta di filo rosso che colleghi tutto questo progetto di legge.

PRESIDENTE

Grazie.
Metto in votazione l'emendamento n. A0047, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0022, pagina 10, presentato dalla consigliera Ostanel, articolo 4, comma 2, lettera b), modificativo, che prevede:
Alla lettera b) del comma 2 dell'art. 4, dopo le parole "nei diversi settori di cui all'articolo 1, comma 3" sono aggiunte le parole "attraverso la costruzione di un confronto continuo tramite processi partecipati che coinvolgano tutti i soggetti interessati a rendere efficace l'integrazione dei diversi interventi previsti".
Collega Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Questo emendamento incide sull'articolo 4 "Funzioni della Regione", dove al comma 2, lettera b), chiedo che venga scritto: "La Regione definisce politiche integrate nei diversi settori di cui all'articolo 1, comma 3, attraverso la costruzione di un confronto continuo tramite processi partecipati che coinvolgano tutti i soggetti interessati a rendere efficace l'integrazione dei diversi interventi previsti".
L'idea è semplicemente quella che quanto dicevamo in Aula del continuo coinvolgimento e monitoraggio venga già sancito a partire dall'articolo 4.

PRESIDENTE

Grazie.
Metto in votazione l'emendamento n. A0022, con il parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0006, pagina 11, presentato dalle consigliere Baldin e Guarda, articolo 4, comma 2, lettera d), modificativo, che prevede:
All'art. 4 comma 2 lettera d) dopo le parole "autonomie locali" inserire ", sentite le organizzazioni sindacali più rappresentative".
Collega Baldin, prego.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

So che c'è il parere favorevole, per cui ringrazio la Giunta, perché è importante che vengano sentite le organizzazioni sindacali più rappresentative quando si parla di gestione e offerta degli interventi e dei servizi.

PRESIDENTE

Grazie.
Metto in votazione l'emendamento n. A0006, con il parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0048, pagina 12, presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zottis, Montanariello e Zanoni, capo II, articolo 4-5, comma 3, modificativo, che prevede:
Il comma 3 dell'articolo 4 è così sostituito:
"3. La Giunta regionale inoltre provvede:
a) a una programmazione integrata degli interventi tra gli ATS, i distretti sanitari e i centri per l'impiego;
b) alla programmazione, in coerenza con i piani nazionali, dell'utilizzo delle risorse stanziate dai fondi nazionali, nonché delle altre risorse provenienti da stanziamenti comunitari e regionali, d'intesa con le autonomie locali;
c) al coordinamento delle azioni necessarie per l'alimentazione di tutte le banche dati inserite nel Sistema informativo dell'offerta servizi sociali (SIOSS);
d) alla definizione e l'aggiornamento dei criteri di qualità per l'autorizzazione, l'accreditamento e la vigilanza delle strutture e dei soggetti che provvedono alla gestione e all'offerta degli interventi e dei servizi sociali;
e) alla promozione e l'attivazione di procedimenti ai sensi degli articoli 55 e 56 del decreto legislativo 3 luglio 2017, n,117 'Codice del Terzo settore, a norma dell'articolo 1, comma 2, lettera b), della legge 6 giugno 2016, n, 106', in relazione alle attività di interesse generale;
f) alla formazione dei profili professionali, alla formazione continua e all'aggiornamento degli operatori del sistema dei servizi sociali, tenendo in considerazione le esigenze di integrazione delle diverse professionalità al fine di rafforzare la crescila di competenze inclusive;
g) all'impiego coordinato di tutte le risorse regionali, statali ed europee nonché di quelle del Terzo Settore e della comunità destinate al sistema integrato dei servizi sociali;
h) a contribuire al finanziamento della gestione associata di cui alla presente legge anche attraverso l'assegnazione di risorse, nonché al finanziamento dei servizi e degli interventi di cui all'articolo 1, anche attraverso l'assegnazione di quote del Fondo regionale per le politiche sociali.".
Conseguentemente la lettera f) del comma 1 dell'articolo 5 è così sostituita:
"f) il concorso all'aggiornamento della formazione continua del personale dedicato al sociale;".
Prego, collega Luisetto.

Chiara LUISETTO (Partito Democratico Veneto)

Questo emendamento è collegato agli emendamenti n. 49 e n. 50, quindi intervengo una volta sola. È un emendamento composito, nel senso che ha l'intenzione di sottolineare quanto il compito della Giunta debba essere, a nostro avviso, quello di provvedere innanzitutto, non di disciplinare, una serie di aspetti.
Alla lettera a) non riteniamo corretto che la programmazione integrata degli interventi tra ATS, Distretti e Centri per l'impiego sia definita tra Ambiti territorialmente omogenei, perché non c'è un'omogeneità tra i Centri per l'impiego e gli ATS. Dovrebbe esserci, ma non c'è. Pertanto, scrivere in legge che c'è a nostro avviso non è corretto.
Abbiamo poi sottolineato nella lettera b) l'importanza di un'intesa con le autonomie locali nella programmazione per rafforzare il ruolo dei Comuni, poi alla lettera f) il tema della formazione dei profili professionali. A nostro avviso, non può essere che la Giunta si accontenti di promuovere la formazione continua e l'aggiornamento degli operatori del sistema e dei servizi, ma deve avere un ruolo anche nella formazione dei profili. Da questo discende l'emendamento presentato all'articolo 5, comma 1, conseguente, che chiede che i Comuni concorrano alla formazione e non sia in capo a loro. Infine, alla lettera h) vogliamo dare maggiore incisività al contributo da un punto di vista economico-finanziario attraverso l'assegnazione di risorse, nonché al finanziamento dei servizi e degli interventi di cui all'articolo 1, anche attraverso l'assegnazione di quote del Fondo regionale per le politiche sociali, in modo da rendere più chiara una responsabilità anche in termini economici da parte della Regione.

PRESIDENTE

Grazie.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0048, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0049, pagina 13, presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zottis, Montanariello e Zanoni, capo II articolo 4, comma 3, modificativo, che prevede:
Al comma 3 dell'articolo 4 sono apportate le seguenti modifiche:
a) La parola: "disciplina" è sostituita dalla parola: "provvede";
b) la lettera a) è così sostituita: "a) alla programmazione integrata degli interventi tra gli ATS, i distretti sanitari e i centri per l'impiego;".
L'emendamento è già stato illustrato dalla proponente.
Metto in votazione l'emendamento n. A0049, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0050, pagina 14, presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zottis, Montanariello e Zanoni, capo II, articolo 4-5, modificativo, che prevede:
Al comma 3 dell'articolo 4 sono apportate le seguenti modifiche:
a) La parola: "disciplina" è sostituita dalla parola: "provvede";
b) alla lettera f) le parole: "la promozione della formazione continua e dell'aggiornamento degli operatori del sistema dei servizi sociali" sono sostituite dalle parole: "alla formazione dei profili professionali, alla formazione continua e all'aggiornamento degli operatori del sistema dei servizi sociali".
Conseguentemente la lettera f) del comma 1 dell'articolo 5 è così sostituita:
"f) il concorso all'aggiornamento della formazione continua del personale dedicato al sociale;".
Metto in votazione l'emendamento n. A0050, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0007, pagina 15, presentato dalle consigliere Baldin e Guarda, articolo 4, comma 3, lettera g), modificativo, che prevede:
All'art. 4 comma 3 lettera g) dopo le parole "Terzo Settore e" sostituire le parole "della comunità" "delle comunità a vario titolo presenti in Veneto".
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0007, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0051, pagina 16, presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zottis, Montanariello e Zanoni, capo II, articolo 4, comma 3bis, modificativo, che prevede:
All'articolo 4, dopo il comma 3, è aggiunto il seguente comma:
"3bis. Per le modalità di reperimento del personale, per le applicazioni contrattuali e per ogni altra modifica nell'organizzazione del lavoro è previsto un confronto preventivo a livello regionale con le Organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative.".
Prego, collega Luisetto.

Chiara LUISETTO (Partito Democratico Veneto)

Con questo emendamento si ritiene di sottolineare quanto sia importante un confronto preventivo a livello regionale con le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative su tutte le questioni relative all'organizzazione del lavoro, alle applicazioni contrattuali e al reperimento del personale.
Abbiamo già visto in questi giorni, ma anche nell'incontro tenutosi questa mattina, quanto sia importante e quanto possano emergere dal dialogo criticità e aspetti molto delicati nel passaggio agli ATS, nella creazione, ma anche nella loro stabilizzazione, per cui crediamo che sia fondamentale porre l'attenzione sull'opportunità di instaurare un rapporto continuativo e anche preventivo rispetto all'avvio degli ATS a livello regionale con le organizzazioni sindacali.

PRESIDENTE

Collega Montanariello, prego.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Intervengo a sostegno di questo emendamento. Lo abbiamo visto oggi non solo con la manifestazione che c'è stata qui fuori, indetta da uno dei maggiori sindacati del settore, ma anche nell'incontro che abbiamo fatto, dove ci sono state spiegate, cari colleghi, in modo dettagliato e puntuale una serie di difficoltà che rischieremmo di incontrare. Ma l'abbiamo visto anche in altre fusioni di enti strumentali del Veneto. Anche qui si sottovaluta una problematica, che invece tornerà a gamba tesa una volta che la legge verrà attuata nei territori.
Oggi ci sono state segnalate – lo vedremo anche nei prossimi articoli, l'articolo 8 e l'articolo 10 – una serie di necessità. Ci sono due temi che credo debbano essere al centro del nostro dibattito. Il primo, emerso anche oggi dall'incontro che abbiamo fatto con le parti sociali, è che non si può pensare di ragionare, come diceva la mia collega, su una legge che si deve occupare delle persone senza occuparci delle persone che, poi, dovranno andare in queste aziende a dover seguire pezzi interi di territorio.
Secondo tema. Non è di poco conto, come qualcuno vuole derubricare, il tema dello status di dipendente pubblico posto dai sindacati. Lo status di dipendente pubblico non è uno status di privilegio, è lo status che ognuno di noi ha nel proprio settore lavorativo quando entra, quando fa i suoi concorsi, quando in virtù di un contratto collettivo nazionale del lavoro matura una certa anzianità, quando matura certi diritti e quando matura anche quei legittimi diritti che, dopo, all'interno di quello status gli permettono di poter attingere a cose, Assessore, vecchie e antiche come il mondo, che hanno sempre regolamentato la vita dei dipendenti, pubblici e non, che sono le mobilità, tanto per capirci.
Guardate, non sciogliere questo nodo ci metterà in difficoltà. D'altronde, chi andrà a lavorare all'interno di queste aziende, se saranno aziende, se saranno Spa, se saranno enti strumentali, se saranno aziende di secondo livello, se saranno gestite dai Comuni, rinunciando a un percorso di lavoro ben definito, ben normato da contratti collettivi nazionali del lavoro, per fare un salto nel vuoto e non sapere dove andrà e cosa succederà?
Oggi sentivamo dire: dopo due anni, però, se non va bene, tu puoi tornare, ci sarà una graduatoria. Ho trovato un po' di confusione anche nelle spiegazioni. Ma non è che tu togli un servizio e la persona che faceva quel servizio dopo può ritornare dov'era prima. Oggi si faceva l'esempio degli assistenti sociali. Se un assistente sociale torna indietro, ma quel servizio viene dato da un'altra parte, cosa torna a fare? O la spiegazione che ci è stata data oggi: va beh, da quella o da un'altra parte. Ma non si può mica giocare con la vita dei cittadini. Non si può dire: guarda, non torni più in quel Comune, in quell'Amministrazione, torni in un altro e magari torni a fare un altro servizio.
Lo diciamo senza polemica: non si può pensare di fare una legge così importante e non considerare chi saranno i dipendenti, come lo gestiranno e quale futuro avranno. Ed è così. Le preoccupazioni che emergono dai sindacati hanno un perimetro normativo di incertezza tale che neanche oggi la Regione è riuscita a dargli una spiegazione. C'è un'incertezza, approveremo, vedremo. Noi crediamo che questo faccia male, faccia male all'impianto della legge, faccia male a quello che dovrà essere dopo il successo che ci auguriamo abbia la legge sui territori e faccia male anche alle migliori esperienze che noi abbiamo, che dobbiamo tentare di mettere a frutto con un'altra modalità. Credetemi, di fronte a questa incertezza rischieremo che tante figure che seguono il sociale e che hanno anche un mestiere (se così si può chiamare) nella gestione di una macchina così complessa e delicata non faranno il passo verso queste nuove aziende, perché l'incertezza che c'è, cari colleghi, è l'incertezza che ognuno di noi, quando non faceva il politico e faceva altro nel suo lavoro, non avrebbe mai accettato di avere sulla propria pelle.
Il costo dell'incertezza della programmazione pubblica del legislatore pubblico non può ricadere sui dipendenti. Qua siamo di fronte all'incertezza del legislatore, che non sa quello che sarà, e questa incertezza ricade tutta sui dipendenti. Questo è inaccettabile.
Apriamo, allora, un confronto con le parti sociali e cerchiamo di capire come venirne fuori, altrimenti noi faremo del male a dei cittadini veneti.

PRESIDENTE

Grazie, collega Montanariello.
Metto in votazione l'emendamento n. A0051, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Dobbiamo fermarci un attimo, perché l'emendamento accantonato è stato appena depositato e stiamo facendo delle copie. Poiché siamo tutti d'accordo, accantoniamo l'articolo 4.
Siamo all'articolo 5.
Emendamento n. A0052, pagina 17, presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zottis, Montanariello e Zanoni, capo II, articolo 5, comma 1, modificativo, che prevede:
All'articolo 5, comma 1, dopo le parole: "I Comuni, titolari della funzione" sostituire le parole: "socio-assistenziale" con le parole: "fondamentale di progettazione e gestione del sistema locale dei servizi sociali e dell'erogazione delle relative prestazioni ai cittadini".
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0052, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0053, pagina 18, presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zottis, Montanariello e Zanoni dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zottis, Montanariello e Zanoni, capo II, articolo 5, comma 1, lettera c), modificativo, che prevede:
All'articolo 5, comma 1, la lettera c) è cosi sostituita:
"c) la gestione del servizio sociale professionale, del segretariato sociale nonché del coordinamento degli sportelli dedicati fino all'attivazione dei punti unici di accesso (PUA) di cui all'articolo 1 comma 163 della Legge 30 dicembre 2021, n. 234 e al Decreto del Ministro della Salute 23 maggio 2022, n. 77;".
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0053, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0008, pagina 19, presentato dalle consigliere Baldin e Guarda, articolo 5, comma 1, lettera d), modificativo, che prevede:
All'art. 5 comma 1 lettera d) le parole "in base alle risorse disponibili" sono soppresse.
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0008, con il parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0054, pagina 20, presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zottis, Montanariello e Zanoni, capo II, articolo 5, comma 1, lettera f), modificativo, che prevede:
La lettera f) del comma 1 dell'articolo 5 è così sostituita:
"f) il concorso all'aggiornamento della formazione continua del personale dedicato al sociale;".
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0054, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Passiamo alla votazione dell'articolo 5.
Prego, collega Luisetto.

Chiara LUISETTO (Partito Democratico Veneto)

Noi siamo contrari a questo articolo per una serie di motivi. Non ho illustrato puntualmente gli emendamenti, ma l'obiettivo del complesso degli emendamenti presentati a questo articolo, che riguarda le funzioni dei Comuni, era quello, da un lato, di dare centralità al ruolo dei Comuni, che sono la sostanza di questo provvedimento di legge, e, dall'altro, di non gravarli di responsabilità che, a nostro avviso, non competono loro.
Altro obiettivo, infine, era quello di sottolineare la necessità di andare verso una struttura coordinata, in cui il cittadino trovi le risposte in un unico posto. Mi riferisco alla lettera c), relativa alla necessità di superare gli sportelli differenziati sui territori per andare verso un punto unico di accesso. Prima ci è stato spiegato dagli uffici che il punto unico di accesso non esaurirà, in ogni caso, tutti gli sportelli, ma noi crediamo che sia quella la direzione da prendere, altrimenti continueremo a dare risposte frammentarie, che dovrebbero essere l'esatto contrario di quello che questa legge si prefigge.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Metto in votazione l'articolo 5, come emendato.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Andiamo all'articolo 6.
Emendamento n. A0055, pagina 21, presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zottis, Montanariello e Zanoni, capo II, articolo 6, comma 1, modificativo, che prevede:
All'articolo 6, comma 1, dopo le parole: "la gestione unitaria dei servizi, le Aziende ULSS concorrono" aggiungere le parole: "ai sensi dell'articolo 4".
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0055, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0056, pagina 22, presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zottis, Montanariello e Zanoni, capo II, articolo 6, comma 2-3, modificativo, che prevede:
All'articolo 6, i commi 2 e 3 sono così sostituiti:
"2. Le Aziende ULSS partecipano alla predisposizione del Piano di Zona, di cui all'articolo 13, per la parte di integrazione sociosanitaria nei limiti della presente legge.
3. Le Aziende ULSS, ove delegate dai Comuni in forma associata e previa convenzione, assicurano le prestazioni sociali a rilevanza sanitaria di cui all'articolo 3 septies, comma 2, lettera b), del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 'Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell'articolo 1 della legge 23 ottobre 1992, n, 421', nei limiti delle risorse finanziarie conferite e in conformità a quanto definito dal Piano di Zona.".
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0056, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0023, pagina 23, presentato dalla consigliera Ostanel, articolo 6, comma 2, modificativo, che prevede:
Al comma 2 dell'art. 6, le parole "nei limiti delle risorse finanziarie conferite e" sono soppresse.
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0023, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0057, pagina 24, presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zottis, Montanariello e Zanoni, capo II, articolo 6, comma 4, modificativo, che prevede:
All'articolo 6, comma 4, dopo le parole: "secondo quanto previsto dal Piano Attuativo Locale" aggiungere le parole: "e in coerenza con quanto definito dal Piano di Zona".
Metto in votazione l'emendamento n. A0057, con il parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0058, pagina 25, presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zottis, Montanariello e Zanoni, capo II, articolo 6, comma 5, modificativo, che prevede:
Il comma 5 dell'articolo 6 è cosi sostituito:
"5. La programmazione del Programma delle Attività Territoriali (PAT) e del Piano Attuativo Locale (PAL) è coerente con quanto previsto dal Piano di Zona. Su eventuali difformità si esprime la Giunta Regionale con parere motivato.".
Collega Luisetto, prego.

Chiara LUISETTO (Partito Democratico Veneto)

Con questo emendamento proponiamo di semplificare il comma 5 dell'articolo 6 e di togliere al direttore generale una funzione di raccordo tra tre strumenti, uno dei quali non è di sua competenza, perché riteniamo sia necessario che, qualora ci fossero difformità, sia la Giunta regionale come organismo politico a intervenire. In che senso? Nel senso che, se il Programma delle attività territoriali e il Piano attuativo locale sono due strumenti in cui il direttore generale ha competenza e ruolo, sul Piano di zona, invece, non ha facoltà di intervento. Quindi, non può essere, a nostro avviso, il direttore generale a garantire il raccordo tra la programmazione di questi strumenti. Fanno capo a enti diversi e non può essere un funzionario di uno di questi enti, per quanto figura importante, a valutare la coerenza o la mancata tale tra gli strumenti. Deve essere la Giunta, dunque l'organismo politico, a verificare. Poi, eventualmente può demandare le verifiche al direttore generale, ma non il ruolo formale.

PRESIDENTE

Grazie.
Non vedo altre richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0058, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Metto in votazione l'articolo 6, come emendato.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
Vi informo che l'emendamento n. 109 è stato caricato su Concilium, comunque adesso vi verrà distribuito.
Dieci minuti per eventuali subemendamenti. Eventualmente riduciamo, se tutti siamo d'accordo.
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Siamo all'articolo 7.
Vi chiedo di attendere un attimo, perché anche all'articolo 7 è stato presentato un emendamento sostitutivo, sempre a firma della Giunta. Io direi che è meglio che ci fermiamo adesso.
Vi informo che è stato depositato l'emendamento n. 110 sull'articolo 7.
Per correttezza dei lavori, vi faccio questa proposta. Le minoranze devono, giustamente, vedere se l'emendamento recepisce quanto prima discusso in Ufficio di Presidenza, quindi ci vuole del tempo. In più, si stanno caricando altri emendamenti di Giunta che riguardano gli articoli 7 e 8. Quindi, la mia proposta è di sospendere adesso, anche per permettere ai dipendenti di mangiare qualcosa.
L'Ufficio di Presidenza della Quinta Commissione si ritrova alle ore 21 per dare i pareri su questi emendamenti e anche su qualcuno in più, visto che abbiamo lavorato speditamente. Riprendiamo i lavori alle ore 21.30, per poi continuare finché abbiamo lavoro.
Prego, collega Camani.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Va benissimo, Presidente. Le chiederei di lasciare il tempo per i subemendamenti fino alle ore 21.00.

PRESIDENTE

Va bene. Non vi costringo a mangiare e a scrivere gli eventuali subemendamenti, però ho fiducia che quanto concordato in Commissione possa essere stato recepito.
Colleghi, prima della sospensione, vi comunico che sono stati caricati su Concilium anche gli emendamenti n. 107 e n. 108 sull'articolo 8. Anche in questo caso, avete tempo fino alle ore 21 per eventuali subemendamenti.
Grazie. Ci vediamo alle ore 21 30.
La Seduta è sospesa alle ore 20.15
La Seduta riprende alle ore 21.32

PRESIDENTE

Colleghi, solo per informarvi che i lavori riprenderanno alle ore 21.40.
La Seduta è sospesa alle ore 21.32
La Seduta riprende alle ore 21.52

PRESIDENTE

Colleghi, un attimo di attenzione.
Riprendiamo l'articolo 4 accantonato precedentemente.
Emendamento n. A0109, pagina 7 bis, presentato dalla Giunta, articolo 4, comma 2 e 3, modificativo, che prevede:
l comma 2 dell'articolo 4 è così sostituito:
"2. A tale scopo la Regione persegue, in particolare, le seguenti finalità:
a) promuove il rispetto e la realizzazione dei LEPS e la loro integrazione con i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e con i livelli essenziali delle prestazioni attinenti alle politiche del lavoro, al fine di assicurare equità di accesso e trattamento per tutti i cittadini e favorire il superamento della frammentazione organizzativa e istituzionale;
b) definisce politiche integrate nei diversi settori di cui all'articolo 1, comma 3.".
Al comma 3 dell'articolo 4, prima della lettera a) sono aggiunte le seguenti:
"0a) promuove modelli innovativi di prevenzione e di risposta ai bisogni, sostenendo iniziative sperimentali proposte dai soggetti locali, pubblici o privati;
00a) fornisce indicazioni per la costituzione e l'avvio degli ATS, in armonia con quelle nazionali e nel rispetto delle autonomie locali.".
Ripeto anche per il settore informatico che siamo sull'emendamento n. A0109, pagina 7 bis.
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0109. Parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
L'emendamento n. A0046, presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zottis, Montanariello, Zanoni, precedentemente accantonato, è ritirato.
Metto in votazione l'articolo 4, come emendato.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Torniamo sull'articolo 7.
Emendamento n. A0110, pagina 25 bis, presentato dalla Giunta, articolo 7, comma 1, modificativo, che prevede:
L'articolo 7 è così sostituito:
"Art, 7 Gli altri soggetti del sistema integrato.
1. Al fine di valorizzare gli scopi della presente legge, è promossa la partecipazione degli enti pubblici, degli ETS, delle formazioni sociali, delle comunità, e delle parti sociali, alla pianificazione, gestione e offerta di interventi e servizi.
2. I soggetti di cui al comma 1 partecipano allo sviluppo del sistema integrato sulla base del principio di sussidiarietà nel rispetto delle rispettive competenze disciplinate dalla normativa vigente; possono essere coinvolte altresì le società benefit e le imprese for profit socialmente responsabili o che si sono dotate di sistemi di welfare aziendale o partecipino attivamente al welfare territoriale".
Collega Luisetto, prego.

Chiara LUISETTO (Partito Democratico Veneto)

Rispetto a questo, volevamo condividerlo, nel senso che è stata recepita una discussione fatta al punto emendamenti, una sottolineatura, importante per noi, relativa al ruolo dei soggetti pubblici, degli enti di terzo settore e invece al ruolo dei soggetti for profit nella pianificazione e gestione d'offerta e nell'essere coinvolti nello sviluppo del sistema integrato. Accogliamo quindi con favore l'emendamento. Voteremo favorevolmente, perché questa distinzione mette a garanzia e dà una dimensione più corretta al ruolo e alle responsabilità di ciascuno all'interno della programmazione, della gestione e dell'offerta dei servizi.

PRESIDENTE

L'emendamento n. A0110 è un emendamento sostitutivo. Praticamente, votando questo emendamento votiamo l'articolo 7 nella sua interezza.
Collega Camani, sarebbe decaduto, comunque va bene il ritiro dell'emendamento n. A0059 richiesto dai proponenti.
Metto in votazione l'emendamento n. A0110. Relatore favorevole.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
L'emendamento n. A0059, presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zottis, Montanariello, Zanoni, è ritirato.
L'emendamento n. A0004, presentato dalla consigliera Baldin, è decaduto.
L'emendamento n. A0005, presentato dalla consigliera Baldin, è decaduto.
L'emendamento n. A0024, presentato dalla consigliera Ostanel, è ritirato.
Siamo sull'articolo 8.
Emendamento n. A0060 presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zottis, Montanariello, Zanoni, Capo III, articolo 8, comma 1, modificativo, che prevede:
All'articolo 8, comma 1, le parole: "la funzione socio-assistenziale" sono sostituite dalle parole: "e attraverso un'idonea e stabile organizzazione le funzioni sociale e assistenziale".
Chi chiede la parola per riformularlo?
Collega Luisetto, prego.

Chiara LUISETTO (Partito Democratico Veneto)

La riformulazione è come segue: "All'articolo 8, comma 1, prima delle parole "La funzione socioassistenziale" sono inserite le parole: "Attraverso un'idonea e stabile organizzazione.""

PRESIDENTE

Quindi, "le funzioni sociale e assistenziale" viene cancellato, ai sensi dell'articolo 102, modifica accoglibile in Aula.
Metto in votazione l'emendamento n. A0060, così come modificato. Con questa modifica c'è anche il parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
L'emendamento n. A0061, presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zottis, Montanariello, Zanoni, è ritirato.
Emendamento n. A0001, presentato dai consiglieri Bozza e Boron. Vedo la parola "riscrittura". Chi mi rende edotto?
Prego, collega Bozza.

Alberto BOZZA (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto)

Grazie, Presidente.
Questo emendamento, come concordato ovviamente con l'Assessore nella riunione precedente, lo ritiriamo perché c'è una riformulazione da parte della Giunta.
Grazie.

PRESIDENTE

Andiamo all'emendamento n. A0025, pagina 33, presentato dalla consigliera Ostanel.
Prego, collega Ostanel.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Per la riformulazione della Giunta, ritiro questo emendamento e poi reinterverrò per ritirarne anche un altro.

PRESIDENTE

L'emendamento n. A0010, presentato dalle consigliere Baldin e Guarda, è ritirato.
È uguale al n. A0062 di pagina 35, della collega Luisetto.
Voglio sentirlo dai proponenti. La collega Baldin ritira il n. A0009, ma quello precedente era della collega Luisetto e a me serve almeno un cenno chiaro.
L'emendamento n. A0062 presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zottis, Montanariello, Zanoni, è ritirato.
L'emendamento n. A0009, presentato dalle consigliere Baldin e Guarda, è ritirato.
L'emendamento n. A0026 presentato dalla consigliera Ostanel è ritirato.
Emendamento n. A0028 presentato dalla consigliera Ostanel.
Prego, collega Ostanel.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Intervengo per dire che ritirerò l'emendamento n. A0028, perché sostanzialmente la riformulazione della Giunta lo riprende essenzialmente.
Ringrazio per aver preso in carico una questione che avevamo posto in più Consiglieri, e quindi lo ritiro.

PRESIDENTE

Emendamento n. A0063, pagina 39, presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zottis, Montanariello, Zanoni, Capo III, articolo 8, comma 3, modificativo, che prevede:
All'articolo 8, comma 3, dopo le parole: "scegliendo preferibilmente la forma dell'Azienda speciale consortile" si aggiunge la parola: "pubblica".
Metto in votazione l'emendamento n. A0063. Relatore favorevole.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
L'emendamento n. A0027, pagina 40, presentato dalla consigliera Ostanel, è ritirato.
L'emendamento n. A0064, presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zottis, Montanariello, Zanoni, è ritirato.
Adesso abbiamo l'emendamento n. A0108, a firma della Giunta, che, da quanto ho capito, ha fatto sintesi delle cose dette.
Emendamento n. A0108, pagina 41-bis, presentato dalla Giunta, articolo 8, Rubrica Gestione Associata, modificativo, che prevede:
Alla fine del comma 3 dell'articolo 8 è aggiunto il seguente periodo: "è fatta salva per i comuni capoluogo la facoltà di continuare ad avvalersi della forma della convenzione di cui all'art. 30 del decreto legislativo 267/2000 qualora tale forma associativa sia già stabilmente costituita e la scelta sia supportata da un'adeguata analisi dei costi e benefici presentata alla Giunta regionale da parte dei comuni partecipanti."
Ho, in serie, le richieste di intervento delle colleghe Ostanel e Camani e dell'assessore Lanzarin. Prego, Assessore.

Ass.ra Manuela LANZARIN

L'emendamento proposto va a recepire, dopo un'attenta analisi, alcune considerazioni e anche alcune richieste che erano pervenute rispetto ai Comuni capoluogo. Con questo emendamento andiamo a definire che è fattibile anche la forma delle convenzioni per i Comuni capoluogo qualora questi abbiano già avviato e già in itinere un percorso di questo tipo e dimostrino anche i benefìci di questo percorso.
Vorrei, comunque, sottolineare che con questo provvedimento di legge rimane la necessità di dare forma giuridica agli ATS. È chiaro che abbiamo capito che ci sono alcune realtà che hanno delle convenzioni in essere, soprattutto i Comuni capoluogo, perché hanno pochi Comuni che fanno capo a questi, avviate con processi anche già ben definiti e, quindi, stabilizzati: in questo caso daremo la possibilità a questi di continuare con questa forma. Sono limitate ai Comuni capoluogo di provincia.
Dico già che nella riformulazione tiriamo via alla terza riga, quando mettiamo "forma associativa, sia già", eliminiamo il "già" e mettiamo "stabilmente costituita".

PRESIDENTE

Quindi l'Assessore ripropone la riformulazione...

Ass.ra Manuela LANZARIN

Togliamo il "già".

PRESIDENTE

Togliendo la parola "già", mettendo "stabilmente sostituita".

Ass.ra Manuela LANZARIN

Esatto.

PRESIDENTE

Bene.
Collega Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Questo è l'emendamento per cui prima ne ho ritirato uno precedente molto simile. L'abbiamo discusso molto, però io credo che alcuni Comuni beneficeranno possibilmente di questo emendamento; quindi, ringrazio per l'accoglimento dopo che abbiamo in tanti richiesto questa questione.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Collega Camani, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Questa è una questione davvero rilevante rispetto alla quale, Assessore, partivamo oggettivamente da posizioni distanti, da letture diverse. Però, attraverso il confronto, l'analisi, la valutazione e la volontà di arrivare a un punto di mediazione, ci siamo reciprocamente fatte carico di alcune considerazioni. Alla fine, io penso che siamo arrivati a un punto di mediazione che da un lato tiene in piedi l'impianto della Regione rispetto alla legge sugli ATS, cioè la necessità, per quanto possibile, dentro le differenze territoriali, di garantire un'omogeneità più estesa possibile agli strumenti; ma dall'altro lato, di accogliere anche delle istanze che dai territori sono arrivate alla Giunta.
Dopo un percorso di confronto vero dentro l'Ufficio di Presidenza in particolare, siamo riusciti a raccogliere una serie di emendamenti che erano stati presentati dal Partito Democratico, da Veneto che Vogliamo, da Forza Italia, che tenevano, che provavano a costringere la nostra discussione a confrontarsi sul terreno molto concreto delle richieste dei territori.
Ringrazio quindi l'assessore Lanzarin per aver dimostrato la volontà di arrivare a un punto di caduta. Devo dire che l'approvazione di questo emendamento è una buona notizia per i Comuni virtuosi che, pur avendo una forma come la convenzione che certamente non offre sulla carta le garanzie delle forme con forma giuridica, ha già dimostrato e dimostrerà di essere in grado di erogare le prestazioni necessarie ai propri cittadini.

PRESIDENTE

Collega Bozza, prego.

Alberto BOZZA (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto)

Grazie, Presidente.
Proprio a seguito del ritiro dell'emendamento n. A0001 di poco fa, anch'io, il collega Boron e la collega Venturini ringraziamo per la disponibilità l'Assessore. Sappiamo esserci stato sicuramente un confronto di sostanza, ma credo che in effetti sia prevalso poi il buonsenso nel comprendere chiaramente quella che era un'istanza dei territori e, in particolare, quei due territori che possono avere l'opportunità di beneficiare con un quadro normativo più completo, proprio con l'inserimento nell'articolo 8 di questa possibilità in più, che non va chiaramente a snaturare l'impianto importante e fondante del provvedimento di cui stiamo parlando, cioè delle nuove ATS, ma dà l'opportunità, ovviamente, dimostrando che ci sia un vantaggio di efficientamento in termini di costi e anche di organizzazione procedurale, e anche, ovviamente, nell'ambito di quella che è la continuità in questi capoluoghi, di poter operare in un format che ovviamente consentirebbe di avvantaggiarci.
Confidiamo che questo possa essere anche di stimolo alle Amministrazioni che potranno costituirsi intorno al capoluogo con queste ATS, perché poi la sfida spetta anche a loro, poiché la Regione, da questo punto di vista, potrà dare il via libera nel momento in cui ci saranno delle motivate presentazioni di Piani e di programmi che consentano di fatto questa deroga.
Ringrazio per il buonsenso dimostrato e anche per un'apertura di sostanza, oltre che di forma, che consentirà, ci auguriamo, ai nuovi ATS di essere più snelli, più veloci, più efficaci, anche nell'ottica di un risparmio di spesa pubblica.
Grazie.

PRESIDENTE

Collega Anna Maria Bigon, prego.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Ringrazio anch'io l'Assessore e ovviamente gli uffici per l'apertura dimostrata nell'accogliere questa richiesta di indicazione di una forma giuridica, oltre a quella del Consorzio e anche dell'azienda speciale, di convenzionamento.
Dare la possibilità ai due Comuni capoluogo, che già comunque hanno avviato in parte e già la utilizzano come strumento credo sia importante. È un'apertura giuridica, ma anche mentale e di fatto è un passo in avanti, perché credo che lo snellimento sia fondamentale, soprattutto per dare importanza a quegli amministratori che, di fatto, lavorano sul territorio e che utilizzano questo strumento pensando che sia magari la forma più snella, più semplice e anche più fattibile per loro.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Non vedo altre richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0108 come modificato dall'Assessore. Relatore favorevole.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0021, pagina 42, presentato dalla consigliera Ostanel.
Collega Ostanel, lo ritira?

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Sì, però posso intervenire sul ritiro?

PRESIDENTE

Passiamo all'emendamento n. A0107 presentato dalla Giunta, articolo 8, Rubrica Gestione Associata, comma 3bis, aggiuntivo, che prevede:
3 bis. Al fine di garantire la permanenza dell'esercizio della funzione socioassistenziale in ambito pubblico, è in ogni caso esclusa l'applicabilità dell'art. 115 del Decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.
Collega Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Questo è un emendamento della Giunta. Mi permetto di intervenire perché è una revisione che abbiamo condiviso in Ufficio di Presidenza per arrivare a recepire l'emendamento n. A0021 successivo, che ritirerò.
Ci tenevo a illustrare e ad apprezzare, insomma, che la Giunta abbia proposto questo emendamento perché il tema è quello che dicevo all'inizio della discussione, cioè noi abbiamo la possibilità, con questo progetto di legge, di avere delle aziende speciali che vengono costituite. Il rischio poteva essere, se non lo mettevamo in norma, di poter trasformare queste realtà poi in società di capitali. Invece, con l'emendamento che è stato recepito dalla Giunta e su cui, ovviamente, voterò favorevolmente, togliamo e mettiamo nero su bianco il fatto che sia esclusa l'applicabilità di questo articolo 115.
Ritirerò quindi l'emendamento successivo. Voterò favorevolmente a questo.
Ringrazio perché è un tema molto importante. Io credo che sia una delle questioni più importanti per il futuro di questa norma.

PRESIDENTE

Grazie. Non vedo altre richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0107 della Giunta. Relatore favorevole.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Come annunciato nell'intervento precedente, l'emendamento n. A0021, presentato dalla consigliera Ostanel, è ritirato.
L'emendamento n. A0065, presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zottis, Montanariello, Zanoni, è ritirato.
Siamo a pagina 43 bis. L'emendamento n. A0101, presentato dalla consigliera Luisetto, è ritirato.
Emendamento n. A0015 presentato dalle consigliere Baldin e Guarda, pagina 44, articolo 8, comma 4, sostitutivo, che prevede:
Il comma 4 dell'articolo 8 è sostituito dal seguente:
"4. Qualora sia attivata la forma associativa di cui agli articoli 31 e 114, comma 1, decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 (TUEL), il contratto Collettivo Nazionale applicabile al personale degli ATS è il CCNL delle Funzioni Locali.".
Mettiamo in votazione l'emendamento n. A0015. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0011 presentato dalle consigliere Baldin e Guarda, articolo 8, comma 4, che prevede:
Al lavoro nel sistema dei servizi sociali del personale ATS si applica il CCNL previsto dagli accordi nazionali tra parti sociali nell'ambito della funzione pubblica.
Mettiamo in votazione l'emendamento n. A0011. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0099 presentato dall'assessore Lanzarin, Capo III, articolo 8, comma 4, aggiuntivo, che prevede:
All'articolo 8, comma 4, dopo la parola "natura" è aggiunta la parola: "pubblica".
Non vedo richieste di intervento. Relatore favorevole.
Ho bisogno che il relatore ogni tanto mi faccia un cenno, non distraetelo.
È stato depositato al punto emendamenti dalla Giunta.
Metto in votazione l'emendamento n. A0099. Relatore favorevole.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Ditemi se sono stati caricati gli emendamenti del relatore. Non ancora. Va bene.
Emendamento n. A0066, pagina 47, presentato dai consiglieri Luisetto, articolo 8, comma 5, modificativo, che prevede:
All'articolo 8, comma 5, prima delle parole: "La Giunta regionale" sostituire le parole: "disciplina le modalità" con le parole: "dispone le misure".
Metto in votazione l'emendamento n. A0066. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Metto in votazione l'articolo 8, come emendato.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
L'articolo 9 ha delle criticità ancora aperte. Diamo il tempo ai tecnici di chiarirle.
Pertanto, accantoniamo completamente l'articolo 9 e i temi rimasti ancora da chiarire e passiamo all'articolo 10.
Emendamento n. A0072, pagina 55, presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zottis, Montanariello, Zanoni, Capo III, articolo 10, comma 1, lettera A, modificativo, che prevede:
Alla lettera a) del comma 1 dell'articolo 10 dopo le parole: "organizzativo per l'elaborazione" sono inserite le parole: ", in base ad una analisi dei bisogni,".
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0072. Relatore favorevole.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0073 presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zottis, Montanariello, Zanoni, Capo III, articolo 10, comma 1, lettera B, modificativo, che prevede:
Alla lettera b) del comma 1 dell'articolo 10 dopo le parole: "alla competenza dell'ATS" sono inserite le parole: "e monitoraggio della loro efficacia".
Metto in votazione l'emendamento n. A0073. Relatore favorevole.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0074, pagina 57, presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zottis, Montanariello, Zanoni, Capo III, articolo 10, comma 1, lettera C bis, modificativo, che prevede:
Dopo la lettera c) del comma 1 dell'articolo 10 è inserita la seguente:
"c bis. Gestione del personale nelle diverse forme associative adottate".
Metto in votazione l'emendamento n. A0074. Relatore favorevole.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
L'emendamento n. A0102, presentato dalla consigliera Luisetto, pagina 57 bis, è ritirato.
L'emendamento n. A0103, presentato dalla consigliera Luisetto, è ritirato.
Emendamento n. A0002, pagina 58, presentato dalla consigliera Baldin, articolo 10, comma 3, modificativo, che prevede:
All'articolo 10, comma 3, tutte le parole dopo "sociali" sono soppresse.
Collega Luisetto, prego.

Chiara LUISETTO (Partito Democratico Veneto)

Siccome il n. A0002 è equivalente al n. A0030 ed è equivalente al n. A0075 e sono tutti legati al tema dell'elenco nel quale si inseriranno gli aspiranti direttori e direttrici degli ATS, la valutazione che noi abbiamo fatto è che riteniamo che l'elenco, seppure aperto come ci è stato spiegato e garantito dall'Assessore, sia una forzatura e che, poiché ci sono dei requisiti minimi già previsti nella legge da rispettare per i futuri Direttori e Direttrici, sia nella piena competenza dei Comuni sceglierli e non doverli scegliere all'interno di un elenco, ma secondo i requisiti previsti dalla norma e nelle proprie piene facoltà.
Riteniamo che questa sia una facoltà che deve restare ai Comuni in toto e che l'elenco sia una forzatura. Sappiamo che poi la Presidente ha presentato degli emendamenti per quanto riguarda almeno il sentire la Commissione relativamente all'elenco. Siamo favorevoli a questi emendamenti, ma crediamo che l'elenco sia davvero un di più e ingerisca in una situazione nella quale non dovrebbe.

PRESIDENTE

La collega Luisetto, come correlatrice, ha spiegato il significato della valenza degli emendamenti. Comunque andiamo al voto. Non vedo problemi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0002. Parere contrario del relatore.
Ricordo che votando il n. A0002 votiamo anche il n. A0030 e il n. A0075, che sono uguali. Ripeto, relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Decadono il n. A0030, presentato dalla consigliera Ostanel, e il n. A0075, presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zottis, Montanariello e Zanoni.
La relatrice ha depositato – lo chiedo in particolare ai colleghi di minoranza – gli emendamenti nn. A0111, A0112 e A0113, che avete, mi pare, ampiamente discusso in Ufficio di Presidenza.
Do cinque minuti per eventuali subemendamenti, per tutti e tre.
Emendamento n. A0003, pagina 61, presentato dalla consigliera Baldin, articolo 10, comma 3, modificativo, che prevede:
All'articolo 10 comma 3, dopo le parole "sociali e" il periodo continua con le seguenti parole:
"l'iscrizione in un elenco regionale.".
Metto in votazione l'emendamento n. A0003. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0014, pagina 62, presentato dalla consigliera Baldin, articolo 10, comma 3, modificativo, che prevede:
All'articolo 10 comma 3, dopò le parole "Giunta regionale" inserire le seguenti parole "sentite la competente Commissione consiliare e il Consiglio delle autonomie locali".
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0014. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0076, pagina 63, presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zottis, Montanariello, Zanoni, Capo III, articolo 10, comma 4, modificativo, che prevede:
All'articolo 10, comma 4, dopo le parole: "La funzione del direttore dell'ATS può essere svolta anche da un dirigente o responsabile dei servizi sociali e socio-educativi dei Comuni" sopprimere le parole: ", inserito nell'elenco regionale di cui al comma 3".
Metto in votazione l'emendamento n. A0076. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0077, pagina 64, presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zottis, Montanariello, Zanoni, Capo III, articolo 10, comma 4bis, modificativo, che prevede:
Dopo il comma 4 dell'articolo 10 sono inseriti i seguenti:
"4bis. L'Ambito Territoriale Sociale è dotato di personale proprio, sottoposto alla gestione funzionale e giuridica dell'Ambito. Il personale è costituito da dipendenti dei comuni o altri enti pubblici interessati dalla riorganizzazione dei servizi regolata dalla presente legge, assegnati con il consenso del dipendente, e, in caso di fabbisogno non coperto con assegnazione consensuale, trasferito ai sensi dell'art. 31 del decreto legislativo D.lgs. 165/20021, e da dipendenti assunti dall'Ambito con le procedure richieste dalla forma dell'Ambito.
4ter. Il personale assegnato dai comuni e dagli altri enti pubblici di cui al comma precedente, quale dipendente dell'ente assegnante, è soggetto alla gestione giuridica, anche agli effetti premiali, dell'ente di appartenenza, a prescindere dalla forma giuridica assunta dall'Ambito ai sensi del comma 3 dell'art. 8, ed è soggetto alla gestione funzionale dell'Ambito.
4quater. L'assegnazione ha durata triennale, salva cessazione anticipata per consenso di tutte le parti, e può essere rinnovata per analogo periodo.".
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0077. Il relatore è contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0098, pagina 65, presentato dall'assessore Lanzarin, Capo III, articolo 10, aggiuntivo, che prevede:
All'art. 10, dopo il comma 4, sono inseriti i seguenti commi:
5. L'Ambito Territoriale Sociale è dotato di personale proprio reclutato con le procedure conformi alla natura giuridica dell'Ambito.
6. In sede di prima applicazione della legge, nelle more della definizione dell'assetto strutturale e della dotazione organica degli Ambiti, l'operatività degli stessi verrà garantita tramite l'assegnazione temporanea di dipendenti dei comuni o altri enti pubblici interessati dalla riorganizzazione dei servizi disciplinata dalla presente legge. L'assegnazione temporanea avverrà prioritariamente con il consenso del dipendente, e, in caso di fabbisogno non coperto con le assegnazioni consensuali, si ricorrerà all'assegnazione d'ufficio.
7. Il personale assegnato temporaneamente all'Ambito Territoriale Sociale con le modalità di cui al comma precedente, conserva il trattamento giuridico ed economico, fondamentale ed accessorio, dell'Ente di appartenenza, ed è soggetto alla gestione organizzativa e funzionale dell'Ambito.
8. L'organico dell'ATS è costituito, a regime, dal personale dei comuni o di altri enti pubblici interessati dalla riorganizzazione dei servizi di cui alla presente legge, trasferito nei ruoli dell'ATS e da ulteriore personale reclutato ai sensi del comma 5. Ai dipendenti trasferiti, in caso di sopraggiunte eccedenze di personale o soppressione dell'ATS, è riconosciuto il diritto alla ricostituzione del rapporto di lavoro prioritariamente presso l'amministrazione di provenienza o, in subordine, presso altra amministrazione pubblica.
Assessore Lanzarin, prego.

Ass.ra Manuela LANZARIN

Solo per ribadire che questo è un emendamento depositato lunedì; quindi, entro i termini previsti per gli emendamenti, in cui abbiamo recepito le richieste dei sindacati della CGIL, che abbiamo ascoltato oggi, rispetto alla tutela dei lavoratori e rispetto, quindi, a eventuali possibilità di ritornare all'incarico precedente, quindi recependo quelle che erano le indicazioni proprio per tutelare i lavoratori in primis che andranno ad operare all'interno di questi ATS.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0098. Relatore favorevole.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
L'emendamento n. A0031, presentato dalla consigliera Ostanel, è precluso dalla votazione appena fatta.
Abbiamo finito gli emendamenti all'articolo 10.
Metto in votazione l'articolo 10, così come emendato.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo all'articolo 11.
Emendamento n. A0013 presentato dalle consigliere Baldin e Guarda, articolo 11, comma 2, modificativo, che prevede:
Al comma 2 dell'articolo 11, dopo le parole "dai loro" sono inserite le seguenti parole "assessori o dai loro consiglieri".
Metto in votazione l'emendamento n. A0013. Parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0097 presentato dall'assessore Lanzarin, Capo III, articolo 11, comma 4, aggiuntivo, che prevede:
All'art. 11 la lettera b del comma 4 è abrogata.
Metto in votazione l'emendamento n. A0097. Relatore favorevole.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Andiamo all'emendamento n. A0017 presentato dalle consigliere Baldin e Guarda, articolo 11, comma 6, modificativo, che prevede:
Al comma 6 dell'articolo 11, dopo le parole "Giunta regionale" inserire le seguenti parole "sentita la competente Commissione consiliare".
Metto in votazione l'emendamento n. A0017. Relatore favorevole.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Metto in votazione l'articolo 11, così come emendato.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo all'articolo 12.
Emendamento n. A0079 presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zottis, Montanariello, Zanoni, Capo IV, articolo 12, comma 3, modificativo, che prevede:
All'articolo 12, comma 3, dopo le parole: "Il Piano regionale degli interventi e servizi sociali è approvato con provvedimento del Consiglio regionale su proposta della Giunta regionale previa" sostituire le parole: "consultazione della" con le parole: "concertazione con la".
Metto in votazione l'emendamento n. A0079. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Metto in votazione l'articolo 12.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Andiamo all'articolo 13.
Emendamento n. A0080, pagina 72, presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zottis, Montanariello, Zanoni, Capo IV, articolo 13, comma 2, modificativo, che prevede:
All'articolo 13, comma 2, dopo le parole: "integrazione socio-sanitaria" sono inserite le seguenti parole: "nonché in materia a elevata integrazione sanitaria di cui all'articolo 3 septies, commi 4 e 5 del Decreto Legislativo 30 dicembre 1992, n. 502".
Metto in votazione l'emendamento n. A0080. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0081, pagina 73, presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zottis, Montanariello, Zanoni, Capo IV, articolo 13, comma 4, modificativo, che prevede:
All'articolo 13 il comma 4 è così sostituito:
"'4. Nel processo di costruzione del Piano di Zona si applica quanto previsto dall'articolo 55 del decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117.".
Metto in votazione l'emendamento n. A0081. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0082, pagina 74, presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zottis, Montanariello, Zanoni, Capo IV, articolo 13, comma 5, modificativo, che prevede:
All'articolo 13, comma 5, dopo le parole: "Il Piano di Zona è approvato dal Comitato dei Sindaci di Ambito mediante accordo di programma, previa" sostituire le parole: "consultazione della" con le parole: "concertazione con la".
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0082. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0016, pagina 75, presentato dalle consigliere Baldin e Guarda, articolo 13, comma 5, modificativo, che prevede:
Alla fine del comma 5 dell'articolo 13 è inserito il seguente periodo: "La competente struttura regionale si esprime entro trenta giorni dalla ricezione del piano di zona, decorso tale termine il piano di zona si intende valutato come congruo."
Non vedo richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0016. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Abbiamo terminato gli emendamenti sull'articolo 13.
Metto in votazione l'articolo 13.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo all'articolo 14.
Emendamento n. A0083, pagina 76, presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zottis, Montanariello, Zanoni, Capo IV, articolo 14, comma 3, modificativo, che prevede:
All'articolo 14 comma 3, dopo le parole: "Sono altresì invitati il presidente di Anci regionale e" sostituire le parole: "3 portavoce degli organismi di rappresentanza degli ETS" con le seguenti: "cinque rappresentanti individuati dalle organizzazioni rappresentative degli ETS operanti nei settori anziani, disabili, minori, dipendenze e salute mentale".
Prego, collega Luisetto.

Chiara LUISETTO (Partito Democratico Veneto)

Questo emendamento viene riformulato a seguito del confronto che c'è stato prima. Viene così riformulato: "Dopo la parola "tre" vengono tolte le parole "portavoce degli organismi di rappresentanza degli ATS" e sostituite con: "rappresentanti individuati dalle organizzazioni rappresentative degli ATS."".

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

La riformulazione è semplice. Rimane tutto com'è.
Sostituire le parole "tre portavoce degli organismi di rappresentanza degli ATS" con le seguenti: "tre rappresentanti individuati dalle organizzazioni rappresentative degli ATS".

PRESIDENTE

Ho compreso. Mi auguro che nel coordinamento tecnico si trovi un sinonimo che suoni un po' meglio.
Metto in votazione l'emendamento n. A0083, con la modifica proposta dalla correlatrice. Relatore favorevole.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0084, pagina 77, presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zottis, Montanariello, Zanoni, Capo IV, articolo 14, comma 4, modificativo, che prevede:
All'articolo 14 comma 4, dopo le parole: "Possono inoltre essere. invitati in sede consultiva" le parole: "altri rappresentati" sono sostituite dalle parole: "rappresentanti delle parti sociali e altri soggetti rappresentativi".
Metto in votazione l'0emendamento n. A0084. Relatore favorevole.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0032, pagina 78, presentato dalla consigliera Ostanel, articolo 14, comma 4, modificativo, che prevede:
Al comma 4 dell'art. 14, dopo le parole "invitali in sede consultiva altri rappresentanti di portatori di interesse pubblico," sono aggiunte le parole "e le parti sociali".
Metto in votazione l'emendamento n. A0032. Il relatore è favorevole.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0018 presentato dalle consigliere Baldin e Guarda, articolo 14, comma 4, modificativo, che prevede:
Al comma 4 dell'articolo 14, dopo la parola "pubblico" sono inserite le seguenti parole: "e per le questioni del personale le OOSS maggiormente rappresentative".
Metto in votazione l'emendamento n. A0018. Relatore favorevole.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
L'emendamento n. A0085, pagina 80, presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Zottis, Montanariello, Zanoni, è ritirato.
Metto in votazione l'articolo 14, come emendato.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Abbiamo terminato gli emendamenti esaminati dall'Ufficio di Presidenza della Commissione.
Rimangono per domani venticinque emendamenti da analizzare in Commissione, più i chiarimenti sull'articolo 9, che abbiamo accantonato.
Chiedo alla presidente Brescacin di convocare l'Ufficio di Presidenza alle ore 10.00 di domani. Mi auguro che in una mezz'oretta si vedano i venticinque emendamenti, e poi possiamo partire per chiudere prima possibile i lavori sul PDL n. 200.
Colleghi, grazie per la giornata. È stata proficua anche rispetto alla partenza, che sembrava un po' più in salita. Grazie a tutti.
Ci vediamo domani. La seduta è sospesa.
La Seduta termina alle ore 22.38
Il Consigliere segretario
Erika BALDIN

Il Presidente
Roberto CIAMBETTI

Resoconto stenotipico a cura di:
Cedat 85

Revisione e coordinamento testo a cura di:
Maria Concetta Miccoli

Elaborazione testo a cura di:
Maria Concetta Miccoli
Verbale n. 129 - 11^ legislatura
PROCESSO VERBALE
SEDUTA PUBBLICA N. 129
MARTEDì 26 MARZO 2024


PRESIDENZA
PRESIDENTE ROBERTO CIAMBETTI
VICEPRESIDENTE NICOLA IGNAZIO FINCO

PROCESSO VERBALE REDATTO A CURA DELL'UFFICIO ATTIVITà ISTITUZIONALI

INDICE

Processo verbale della 129ª seduta pubblica – martedì 26 marzo 2024
La seduta si svolge a Venezia in Palazzo Ferro-Fini, sede del Consiglio regionale, secondo le modalità ordinarie.

I lavori si svolgono sulla base dell'ordine del giorno prot. n. 4036 del 20 marzo 2024.
Il Presidente Ciambetti, alle ore 10.41, comunica che l'inizio della seduta è rinviato alle ore 10.50.

Il Presidente CIAMBETTI dichiara aperta la seduta alle ore 11.00

Assume le funzioni di Consigliere segretario la consigliera Alessandra Sponda.

Punto n. 1) all'ordine del giorno

Approvazione verbali delle sedute precedenti  [RESOCONTO]


Il PRESIDENTE, poiché nessun consigliere chiede di fare osservazioni, dichiara che si intende approvato il processo verbale della 128a seduta pubblica di martedì 12 marzo 2024.

Punto n. 2) all'ordine del giorno

Comunicazioni della Presidenza del Consiglio  [RESOCONTO]


Il PRESIDENTE comunica che sono in congedo il Presidente della Giunta regionale Zaia, i consiglieri Barbisan, Pavanetto e Possamai.

Il consigliere Pavanetto, dopo aver chiesto congedo, prende parte ai lavori dell'Aula dalle ore 21.52.

Punto n. 3) all'ordine del giorno

Interrogazioni e interpellanze  [RESOCONTO]


Ai sensi dell'art. 114, comma 3 del Regolamento l'elenco delle interrogazioni e delle interpellanze, allegato alla Convocazione, è dato per letto.

Punto n.4) all'ordine del giorno

Risposte della Giunta regionale alle interrogazioni e interpellanze  [RESOCONTO]


INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA

n. 434 del 19.09.2023
presentata dalla consigliera Guarda
"Provincia di Belluno, caos trasporti sopprime il diritto allo studio e il diritto a condizioni lavorative dignitose: quali interventi urgenti per ripristinare la normalità?"

La consigliera Guarda dà per letta l'IRI in oggetto.

Interviene l'assessora De Berti che risponde per conto della Giunta regionale.

Interviene la consigliera Guarda (Europa Verde) in sede di replica.

n. 305 del 13.10.2022
presentata dal consigliere Lorenzoni
"Intende la Regione garantire l'accordo su "Casa Serena" di Rovigo senza disagi agli ospiti?"

Interviene il consigliere Lorenzoni (Gruppo Misto) che illustra l'IRI in oggetto.

Interviene l'assessora Lanzarin che risponde per conto della Giunta regionale.

Interviene il consigliere Lorenzoni (Gruppo Misto) in sede di replica.

n. 364 del 17.02.2023
presentata dal consigliere Montanariello
"Mentre la Venezia insulare assiste al progressivo smantellamento dei propri servizi sanitari, il Presidente della Giunta regionale indica l'ex ospedale Giustinian come sede dell'Autorità Europea Antiriciclaggio. È così che si vuole evitare lo spopolamento?"

Interviene il consigliere Montanariello (Partito Democratico Veneto) che illustra l'IRI in oggetto.

Interviene l'assessora Lanzarin che chiede cinque minuti di sospensione.

Si passa alla trattazione dell'IRI n. 453.

n. 453 del 20.12.2023
presentata dalla consigliera Guarda
"Quali i propositi alla luce della recente frana che ha interessato un tratto della costruenda Ciclovia del Garda?"

La consigliera Guarda dà per letta l'IRI in oggetto.

Interviene l'assessora De Berti che risponde per conto della Giunta regionale.

Si riprende la trattazione dell'IRI n. 364.
Interviene l'assessora Lanzarin che risponde per conto della Giunta regionale.
Interviene il consigliere Montanariello (Partito Democratico Veneto) in sede di replica.

n. 460 del 31.01.2024
presentata dal consigliere Zanoni
"Un video del WWF dimostra l'utilizzo diffusissimo e incontrollato di richiami elettroacustici amplificati nel Delta del Po. La Giunta intende continuare a voltare le spalle a questa squallida situazione?"

Interviene il consigliere Zanoni (Partito Democratico Veneto) che illustra l'IRI in oggetto.

Interviene l'assessora De Berti che, in supplenza all'assessore Corazzari, risponde per conto della Giunta regionale.

Interviene il consigliere Zanoni (Partito Democratico Veneto) in sede di replica.

n. 409 del 28.06.2023
presentata dal consigliere Lorenzoni
"Intende la Regione garantire e promuovere la presenza di autisti qualificati su automediche a garanzia dei pazienti?"

Interviene il consigliere Lorenzoni (Gruppo Misto) che illustra l'IRI in oggetto.

Interviene l'assessora Lanzarin che risponde per conto della Giunta regionale.

Interviene il consigliere Lorenzoni (Gruppo Misto) in sede di replica.

Punto n. 5) all'ordine del giorno

Interrogazioni a risposta scritta iscritte all'ordine del giorno ai sensi dell'articolo 111, comma 4 del Regolamento  [RESOCONTO]


n. 397 del 01.08.2023
presentata dalla consigliera Ostanel
"La Regione intende investire ulteriori risorse proprie sul trasporto pubblico al fine di azzerare gli ultimi aumenti delle tariffe?"

Interviene la consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) che illustra la IRS in oggetto.

Interviene l'assessora De Berti che risponde per conto della Giunta regionale.

Interviene la consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) in sede di replica.

n. 474 del 10.01.2024
presentata dai consiglieri Ostanel, Zanoni, Zottis, Camani, Bigon, Luisetto, Montanariello, Lorenzoni, Baldin e Guarda
"Piano neve: quali tutele per i siti rete Natura 2000 rispetto al collegamento delle Ski Area Civetta e Cinque Torri?"

Interviene la consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) che illustra la IRS in oggetto.

Interviene l'assessora De Berti che risponde per conto della Giunta regionale.

Interviene la consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) in sede di replica.

Punto 6) all'ordine del giorno

Programma triennale dei Lavori Pubblici 2024-2026 ed Elenco annuale 2024 dell'Amministrazione Regione del Veneto. Art. 37 e Allegato I.5 del D.lgs 31 marzo 2023, n. 36, legge regionale 7 novembre 2003, n. 27 . (Proposta di deliberazione amministrativa n. 77) APPROVATA (Deliberazione n. 22/2024)  [RESOCONTO]


Intervengono i consiglieri Sponda (Zaia Presidente), che svolge la relazione di maggioranza per conto della Seconda Commissione consiliare, e Lorenzoni (Gruppo Misto), che svolge la relazione di minoranza per conto della Seconda Commissione consiliare.

In discussione generale intervengono i consiglieri Bigon (Partito Democratico Veneto) e Valdegamberi (Gruppo Misto).

In dichiarazione di voto interviene il consigliere Montanariello (Partito Democratico Veneto).

Durante l'intervento del consigliere Montanariello assume la presidenza il Vicepresidente Nicola Ignazio Finco.

In dichiarazione di voto intervengono i consiglieri Lorenzoni (Gruppo Misto) e Pan (Liga Veneta per Salvini Premier).

Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico in modalità telematica, la proposta di deliberazione amministrativa in oggetto.

Il Consiglio approva

La seduta è sospesa alle ore 12.45.

La seduta riprende alle ore 14.42

Assume la presidenza il Presidente Roberto Ciambetti.

Assume le funzioni di Consigliere segretario la consigliera Erika Baldin.

Punto 7) all'ordine del giorno

Disegno di legge relativo a "Assetto organizzativo e pianificatorio degli interventi e servizi sociali". (Progetto di legge n. 200) INIZIO  [RESOCONTO]


Intervengono le consigliere Brescacin (Zaia Presidente), che svolge la relazione di maggioranza per conto della Quinta Commissione consiliare, e Luisetto (Partito Democratico Veneto), che svolge la relazione di minoranza per conto della Quinta Commissione consiliare.

Il PRESIDENTE dichiara aperta la discussione generale e comunica il deposito dell'emendamento n. A100 e dà cinque minuti di tempo per la presentazione di eventuali subemendamenti.

In discussione generale interviene la consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo).

Il PRESIDENTE comunica il deposito degli emendamenti nn. A101, A102 e A103 e dà quindici minuti di tempo per la presentazione di eventuali subemendamenti.

In discussione generale intervengono i consiglieri Valdegamberi (Gruppo Misto) e Camani (Partito Democratico Veneto).

Durante l'intervento della consigliera Camani assume la presidenza il Vicepresidente Nicola Ignazio Finco.

In discussione generale intervengono i consiglieri Zottis (Partito Democratico Veneto), Bigon (Partito Democratico Veneto), Baldin (Movimento 5 Stelle), Venturini (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto), Lorenzoni (Gruppo Misto), Soranzo (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni), l'assessora Lanzarin, la correlatrice Luisetto (Partito Democratico Veneto) e la relatrice Brescacin (Zaia Presidente).

Il PRESIDENTE dichiara chiusa la discussione generale e sospende la seduta per permettere all'Ufficio di Presidenza della Quinta Commissione consiliare di esprimere parere sugli emendamenti presentati.

La seduta è sospesa alle ore 17.51.

La seduta, dopo un rinvio, riprende alle ore 19.35.

Assume la presidenza il Presidente Roberto Ciambetti.

Si passa all'esame dell'articolato e relativi emendamenti.

L'emendamento n. A39 all'articolo 1, dato per letto dalla consigliera Luisetto, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A40 all'articolo 1, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A41 all'articolo 1, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

L'articolo 1, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato come emendato.
L'emendamento n. A42 all'articolo 2, illustrato dalla consigliera Camani (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A43 all'articolo 2, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'articolo 2, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato nel testo presentato dalla Commissione consiliare competente.

L'emendamento n. A44 all'articolo 3, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'articolo 3, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato nel testo presentato dalla Commissione consiliare competente.

L'emendamento n. A45 all'articolo 4, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE dichiara accantonato l'emendamento n. A46.

L'emendamento n. A47 all'articolo 4, illustrato dalla consigliera Luisetto (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A22 all'articolo 4, illustrato dalla consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

L'emendamento n. A6 all'articolo 4, illustrato dalla consigliera Baldin (Movimento 5 Stelle), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

L'emendamento n. A48 all'articolo 4, illustrato dalla consigliera Luisetto (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Gli emendamenti nn. A49, A50 e A7 all'articolo 4, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

Sull'emendamento n. A51 all'articolo 4 intervengono i consiglieri Luisetto (Partito Democratico Veneto), che lo illustra, e Montanariello (Partito Democratico Veneto).

L'emendamento n. A51, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE dichiara accantonato l'articolo 4.

Gli emendamenti nn. A52 e A53 all'articolo 5, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

L'emendamento n. A8 all'articolo 5, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

L'emendamento n. A54 all'articolo 5, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Interviene la consigliera Luisetto (Partito Democratico Veneto) sull'articolo 5.

L'articolo 5, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato come emendato.

Gli emendamenti nn. A55, A56, A23 all'articolo 6, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

L'emendamento n. A57 all'articolo 6, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

L'emendamento n. A58 all'articolo 6, illustrato dalla consigliera Luisetto (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'articolo 6, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato come emendato.

Il PRESIDENTE comunica il deposito degli emendamenti nn. A109, A110, A107 e A108 e dà le tempistiche per la presentazione di eventuali subemendamenti e sospende la seduta per permettere all'Ufficio di presidenza della Quinta Commissione consiliare di esprimere parere sugli emendamenti presentati.

Interviene la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto) sull'ordine dei lavori.

La seduta è sospesa alle ore 20.15.

La seduta, dopo un rinvio, riprende alle ore 21.52.

L'emendamento n. A109 all'articolo 4, presentato dalla Giunta, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

Il PRESIDENTE dichiara ritirato l'emendamento n. A46, precedentemente accantonato dalla consigliera Luisetto.

L'articolo 4, precedentemente accantonato, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato come emendato.

Sull'emendamento n. A110, presentato dalla Giunta, interviene la consigliera Luisetto (Partito Democratico Veneto).

L'emendamento n. A110, sostitutivo dell'articolo 7 , posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

Il PRESIDENTE dichiara ritirati gli emendamenti nn. A59 e A24, mentre sono decaduti gli emendamenti nn. A4 e A5.

Sull'emendamento n. A60 all'articolo 8 interviene la consigliera Luisetto (Partito Democratico Veneto) che, ai sensi dell'articolo 102, propone una modifica accoglibile in Aula.

L'emendamento n. A60, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato come modificato.

Il PRESIDENTE dichiara ritirato l'emendamento n. A61.

Intervengono i consiglieri Bozza (Forza Italia – Berlusconi – Autonomia per il Veneto), che ritira l'emendamento n. A1, e Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), che ritira l'emendamento n. A25.

Il PRESIDENTE dichiara ritirati gli emendamenti nn. A10, A62, A9 e A26.

Interviene la consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) che ritira l'emendamento n. A28.

L'emendamento n. A63 all'articolo 8, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

Il PRESIDENTE dichiara ritirati gli emendamenti nn. A27 e A 64.

Sull'emendamento n. B108 intervengono l'assessora Lanzarin, che lo illustra e propone una modifica, i consiglieri Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), Camani (Partito Democratico Veneto), Bozza (Forza Italia – Berlusconi – Autonomia per il Veneto) e Bigon (Partito Democratico Veneto).

L'emendamento n. A108, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato come modificato dall'assessora Lanzarin.

Interviene la consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) sull'emendamento n. A107 e annuncia il ritiro dell'emendamento n. A21.

L'emendamento n. A107 all'articolo 8, presentato dalla Giunta, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

Il PRESIDENTE dichiara ritirati gli emendamenti nn. A21, A65 e A101.

Gli emendamenti nn. A15 e A11 all'articolo 8, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

L'emendamento n. A99 all'articolo 8, presentato dalla Giunta, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

L'emendamento n. A66 all'articolo 8, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'articolo 8, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato come emendato.

Il PRESIDENTE dichiara accantonato l'articolo 9.

Gli emendamenti nn. A72, A73 e A74 all'articolo 10, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono approvati.

Il PRESIDENTE dichiara ritirati gli emendamenti nn. A102 e A103.

Sull'emendamento n. A2 interviene la consigliera Luisetto (Partito Democratico Veneto).

L'emendamento n. A2 all'articolo 10, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE dichiara decaduti gli emendamenti nn. A30 e A75.

Il PRESIDENTE comunica il deposito degli emendamenti nn. A111, A112 e A113 e dà cinque minuti di tempo per la presentazione di eventuali subemendamenti.

Gli emendamenti nn. A3, A14, A76 e A77 all'articolo 10, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

L'emendamento n. A98 all'articolo 10, illustrato dall'assessora Lanzarin, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

Il PRESIDENTE dichiara precluso l'emendamento n. A31 dalla precedente votazione.

L'articolo 10, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato come emendato.

Gli emendamenti nn. A13, A97 e A17 all'articolo 11, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono approvati.

L'articolo 11, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato come emendato.

L'emendamento n. A79 all'articolo 12, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'articolo 12, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato nel testo presentato dalla Commissione consiliare competente.

Gli emendamenti nn. A80, A81, A82 e A16 all'articolo 13, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

L'articolo 13, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato nel testo presentato dalla Commissione consiliare competente.

Sull'emendamento n. A83 all'articolo 14 intervengono le consigliere Luisetto (Partito Democratico Veneto), che propone una modifica, e Camani (Partito Democratico Veneto).

L'emendamento n. A83, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato come modificato.

Gli emendamenti nn. A84, A32 e A18 all'articolo 14, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono approvati.

Il PRESIDENTE dichiara ritirato l'emendamento n. A85.

L'articolo 14, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato come emendato.

Il PRESIDENTE dichiara chiusa la seduta.

Il Consiglio regionale è convocato domani 27 marzo alle ore 10.30.

La seduta termina alle ore 22.38.

Votazioni ai sensi dell'articolo 50 comma 4 dello Statuto.


Votazione aperta per il punto:
PDA n. 77

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 39
Votanti: 39
Favorevoli: 32
Contrari: 0
Astenuti: 7
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: APPROVATA
Presenti:
Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Polato Daniele, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Polato Daniele, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Ciambetti Roberto, Guarda Cristina, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Sandonà Luciano, Venturini Elisa, Zaia Luca, Zanoni Andrea

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Polato Daniele, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zottis Francesca

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - EMA39

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 31
Votanti: 31
Favorevoli: 4
Contrari: 27
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: RESPINTA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Bigon Annamaria, Cavinato Elisa, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Montanariello Jonatan, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Camani Vanessa, Luisetto Chiara, Ostanel Elena

Contrari:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - EMA40
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 32
Votanti: 32
Favorevoli: 4
Contrari: 28
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: RESPINTA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Bigon Annamaria, Cavinato Elisa, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Montanariello Jonatan, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Camani Vanessa, Luisetto Chiara, Ostanel Elena

Contrari:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - EMA41
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 33
Votanti: 33
Favorevoli: 33
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Bigon Annamaria, Cavinato Elisa, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - ART. 1
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 33
Votanti: 33
Favorevoli: 28
Contrari: 5
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Bigon Annamaria, Cavinato Elisa, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
Baldin Erika, Camani Vanessa, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - EMA42
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 34
Votanti: 34
Favorevoli: 6
Contrari: 28
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: RESPINTA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Cavinato Elisa, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena

Contrari:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - EMA43

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 34
Votanti: 34
Favorevoli: 6
Contrari: 28
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: RESPINTA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Cavinato Elisa, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena

Contrari:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - ART. 2
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 34
Votanti: 34
Favorevoli: 29
Contrari: 5
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Cavinato Elisa, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - EMA44

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 34
Votanti: 34
Favorevoli: 6
Contrari: 28
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: RESPINTA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Cavinato Elisa, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena

Contrari:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - ART. 3
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 34
Votanti: 34
Favorevoli: 28
Contrari: 6
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Cavinato Elisa, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - EMA45
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 34
Votanti: 34
Favorevoli: 6
Contrari: 28
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: RESPINTA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Cavinato Elisa, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena

Contrari:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - EMA47
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 34
Votanti: 34
Favorevoli: 6
Contrari: 28
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: RESPINTA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Cavinato Elisa, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena

Contrari:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - EMA22

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 34
Votanti: 34
Favorevoli: 34
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Cavinato Elisa, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - EMA06
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 33
Votanti: 33
Favorevoli: 33
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Cavinato Elisa, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - EMA48
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 7
Contrari: 28
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: RESPINTA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Cavinato Elisa, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Maino Silvia, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena

Contrari:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - EMA49
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 34
Votanti: 34
Favorevoli: 6
Contrari: 28
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: RESPINTA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Cavinato Elisa, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Maino Silvia, Ostanel Elena, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan

Contrari:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - EMA50
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 34
Votanti: 34
Favorevoli: 6
Contrari: 28
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: RESPINTA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Cavinato Elisa, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Maino Silvia, Ostanel Elena, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan

Contrari:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - EMA07
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 36
Votanti: 36
Favorevoli: 7
Contrari: 29
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: RESPINTA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Cavinato Elisa, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Maino Silvia, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena

Contrari:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - EMA51
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 36
Votanti: 36
Favorevoli: 7
Contrari: 29
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: RESPINTA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Cavinato Elisa, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Maino Silvia, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena

Contrari:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - EMA52
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 36
Votanti: 36
Favorevoli: 7
Contrari: 29
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: RESPINTA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Cavinato Elisa, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Maino Silvia, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena

Contrari:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - EMA53
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 7
Contrari: 28
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: RESPINTA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Cavinato Elisa, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Maino Silvia, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena

Contrari:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - EMA08
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 14
Votanti: 14
Favorevoli: 14
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: ANNULLATA

Presenti:
Baldin Erika, Bet Roberto, Boron Fabrizio, Brescacin Sonia, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Dolfin Marco, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Scatto Francesca, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Baldin Erika, Bet Roberto, Boron Fabrizio, Brescacin Sonia, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Dolfin Marco, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Scatto Francesca, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Cestari Laura, Corsi Enrico, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bet Roberto, Boron Fabrizio, Brescacin Sonia, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Dolfin Marco, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Scatto Francesca, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - EMA08
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 34
Contrari: 1
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Cavinato Elisa, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
Rizzotto Silvia

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - EMA54
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 32
Votanti: 32
Favorevoli: 4
Contrari: 28
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: RESPINTA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Ostanel Elena, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan

Contrari:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - ART. 5
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 29
Contrari: 6
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Maino Silvia, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - EMA55
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 36
Votanti: 36
Favorevoli: 7
Contrari: 29
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: RESPINTA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Cavinato Elisa, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Maino Silvia, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena

Contrari:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - EMA56
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 7
Contrari: 28
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: RESPINTA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Cavinato Elisa, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Maino Silvia, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena

Contrari:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - EMA23
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 34
Votanti: 34
Favorevoli: 7
Contrari: 27
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: RESPINTA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Ciambetti Roberto, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Maino Silvia, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena

Contrari:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cecchetto Milena, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - EMA57
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 36
Votanti: 36
Favorevoli: 36
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Cavinato Elisa, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Maino Silvia, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - EMA58
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 36
Votanti: 36
Favorevoli: 7
Contrari: 29
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: RESPINTA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Cavinato Elisa, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Maino Silvia, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena

Contrari:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - ART. 6

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 28
Contrari: 7
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Cavinato Elisa, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Maino Silvia, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Finco Nicola Ignazio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - EMA109

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 34
Votanti: 34
Favorevoli: 34
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Cavinato Elisa, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - ART. 4

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 33
Votanti: 33
Favorevoli: 27
Contrari: 6
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Cavinato Elisa, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - EMA110

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 35
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Cavinato Elisa, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - EMA60

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 35
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Cavinato Elisa, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - EMA63

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 35
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Cavinato Elisa, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - EMA108

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 35
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Cavinato Elisa, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - EMA107

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 35
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Cavinato Elisa, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - EMA15

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 34
Votanti: 34
Favorevoli: 6
Contrari: 28
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: RESPINTA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Cavinato Elisa, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena

Contrari:
Andreoli Marco, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - EMA11

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 6
Contrari: 29
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: RESPINTA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Cavinato Elisa, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena

Contrari:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - EMA99

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 35
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Cavinato Elisa, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - EMA66

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 34
Votanti: 34
Favorevoli: 5
Contrari: 29
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: RESPINTA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena

Contrari:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - ART. 8

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 29
Contrari: 6
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Cavinato Elisa, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - EMA72

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 35
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Cavinato Elisa, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - EMA73

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 35
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Cavinato Elisa, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - EMA74

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 35
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Cavinato Elisa, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - EMA02

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 6
Contrari: 29
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: RESPINTA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Cavinato Elisa, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena

Contrari:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - EMA03

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 6
Contrari: 29
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: RESPINTA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Cavinato Elisa, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena

Contrari:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - EMA14

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 6
Contrari: 29
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: RESPINTA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Cavinato Elisa, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena

Contrari:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - EMA76

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 6
Contrari: 29
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: RESPINTA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Cavinato Elisa, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena

Contrari:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - EMA77

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 6
Contrari: 29
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: RESPINTA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Cavinato Elisa, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena

Contrari:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - EMA98

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 29
Contrari: 0
Astenuti: 6
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Cavinato Elisa, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - ART. 10

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 29
Contrari: 6
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Cavinato Elisa, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - EMA13

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 35
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Cavinato Elisa, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - EMA97

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 29
Contrari: 0
Astenuti: 6
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Cavinato Elisa, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - EMA17

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 35
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Cavinato Elisa, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - ART. 11

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 29
Contrari: 6
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Cavinato Elisa, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - EMA79

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 6
Contrari: 29
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: RESPINTA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Cavinato Elisa, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena

Contrari:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - ART. 12

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 29
Contrari: 6
Astenuti: 0
Non Votanti: 0

Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Cavinato Elisa, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - EMA80

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 34
Votanti: 34
Favorevoli: 5
Contrari: 29
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: RESPINTA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Cavinato Elisa, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Ostanel Elena, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan

Contrari:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - EMA81

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 6
Contrari: 29
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: RESPINTA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Cavinato Elisa, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena

Contrari:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - EMA82

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 6
Contrari: 29
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: RESPINTA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Cavinato Elisa, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena

Contrari:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - EMA16

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 6
Contrari: 29
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: RESPINTA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Cavinato Elisa, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena

Contrari:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - ART. 13

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 29
Contrari: 6
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Cavinato Elisa, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - EMA83

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 35
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Cavinato Elisa, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - EMA84

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 35
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Cavinato Elisa, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - EMA32

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 35
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Cavinato Elisa, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - EMA18

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 33
Votanti: 33
Favorevoli: 33
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Brescacin Sonia, Cavinato Elisa, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Votazione aperta per il punto:
PDL n. 200 - ART. 14

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 34
Votanti: 34
Favorevoli: 28
Contrari: 6
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Barbisan Fabiano, Bozza Alberto, Cavinato Elisa, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Piccinini Tomas, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Sponda Alessandra, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Brescacin Sonia, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Consiglieri presenti o partecipanti in modalità telematica:
ANDREOLI Marco
LUISETTO Chiara
BALDIN Erika
MAINO Silvia
BET Roberto
MICHIELETTO Gabriele
BIGON Anna Maria
MONTANARIELLO Jonatan
BISAGLIA Simona
OSTANEL Elena
BORON Fabrizio
PAN Giuseppe
BOZZA Alberto
PAVANETTO Lucas
BRESCACIN Sonia
PICCININI Tomas
CAMANI Vanessa
POLATO Daniele
CAVINATO Elisa
PUPPATO Giovanni
CECCHETTO Milena
RAZZOLINI Tommaso
CENTENARO Giulio
RIGO Filippo
CESTARI Laura
RIZZOTTO Silvia
CESTARO Silvia
SANDONA' Luciano
CIAMBETTI Roberto
SCATTO Francesca
CORSI Enrico
SORANZO Enoch
DOLFIN Marco
SPONDA Alessandra
FAVERO Marzio
VALDEGAMBERI Stefano
FINCO Nicola Ignazio
VENTURINI Elisa
FORMAGGIO Joe
VIANELLO Roberta
GEROLIMETTO Nazzareno
VILLANOVA Alberto
GIACOMIN Stefano
ZANONI Andrea
GUARDA Cristina
ZECCHINATO Marco
LORENZONI Arturo
ZOTTIS Francesca





IL CONSIGLIERE SEGRETARIO
f.to Erika BALDIN

IL PRESIDENTE
f.to Roberto CIAMBETTI
N.B. Gli emendamenti sono conservati nel sistema documentale del Consiglio regionale.
Le richieste di modifica delle votazioni diverse da quelle previste dall'articolo 89 del Regolamento sono menzionate nel Resoconto.

PROCESSO VERBALE
Redazione testo a cura di Gabriella Gamba
Revisione testo a cura di Carla Combi e Alessandro Vian