ResocontoVerbali

Seduta del consiglio regionale del 16/04/2024 n. 132

Resoconto n. 132 - 11^ legislatura
Resoconto 132 a Seduta pubblica
Martedì, 16 aprile 2024
SOMMARIO
Il Presidente Ciambetti, alle ore 10.33, comunica che l'inizio della seduta è rinviato alle ore 10.45
Assume la Presidenza
Il Presidente Roberto CIAMBETTI
La Seduta inizia alle ore 10.54

PRESIDENTE

Diamo inizio alla 132a Seduta pubblica del Consiglio regionale. I lavori si svolgono sulla base dell'ordine del giorno prot. n. 5185 dell'11 aprile 2024.
PUNTO
1


APPROVAZIONE DEI VERBALI DELLE SEDUTE PRECEDENTI

Il PRESIDENTE, poiché nessun Consigliere chiede di fare osservazioni, dichiara che si intende approvato il processo verbale della 131a Seduta pubblica di martedì 9 aprile 2024.
PUNTO
2


COMUNICAZIONI DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO

Hanno comunicato congedo
Luca ZAIA
Fabiano BARBISAN
Alberto BOZZA
Milena CECCHETTO
Enrico CORSI
Joe FORMAGGIO
Daniele POLATO
Tommaso RAZZOLINI
Filippo RIGO
Stefano VALDEGAMBERI
I congedi sono concessi.
Il Vicepresidente Finco, che ha comunicato la propria assenza, ha chiesto che siano rinviati i due argomenti che lo riguardano, al punto n. 5) e al punto n. 11) all'ordine del giorno.
PUNTO
6



MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI ZANONI, E BALDIN BIGON RELATIVA A "LA GIUNTA REGIONALE INTERVENGA CON URGENZA PRESSO IL GOVERNO, A TUTELA DELLA SALUTE DEI CITTADINI, PER SCONGIURARE L'INNALZAMENTO DEI LIMITI DI ESPOSIZIONE AI CAMPI ELETTROMAGNETICI ATTUALMENTE IN VIGORE" (MOZIONE N. 469) RESPINTA

PRESIDENTE

Iniziamo con il punto n. 6), mozione n. 469 presentata dal collega Zanoni.
Collega Zanoni, prego.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti.
Mi stavo chiedendo, sentendo l'annuncio delle assenze, se è più importante il Consiglio regionale oppure Vinitaly.
In ogni caso, l'oggetto oggi è un altro. Si tratta di una mozione molto importante. Lei, Presidente, ha letto l'oggetto della mozione (campi elettromagnetici, prospettiva innalzamento dei limiti), ma la mozione è del 6 settembre 2023. Dal 6 settembre 2023, data di presentazione della nostra mozione, sono intervenute altre novità.
Giusto per informare l'Aula di cosa stiamo parlando, do lettura del dispositivo di questa importante mozione, che chiede al Consiglio regionale di invitare la Giunta regionale ad intervenire con urgenza presso il Governo, che sta mettendo mano, appunto, ai limiti delle emissioni elettromagnetiche, molto dannose per la salute, a tutela della salute dei cittadini, per scongiurare l'innalzamento dei limiti di esposizione ai campi elettromagnetici attualmente in vigore.
In data 12 luglio 1999 il Consiglio dell'Unione europea ha emanato una raccomandazione relativa alla limitazione dell'esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici, da zero hertz a 300 gigahertz, affermando che, nell'ambito della comunità, è imperativo proteggere i singoli cittadini dagli effetti negativi certi sulla salute che possono derivare dall'esposizione ai campi elettromagnetici.
Le misure riguardanti i campi elettromagnetici dovrebbero offrire a tutti i cittadini della comunità un elevato livello di protezione. Le disposizioni degli Stati membri in questo settore si dovrebbero basare su un quadro normativo concordato, in modo da contribuire a garantire una protezione uniforme in tutta la comunità.
Si legge anche: "Allo scopo di migliorare la conoscenza dei rischi e delle misure di protezione dai campi elettromagnetici, gli Stati membri dovrebbero promuovere la diffusione dell'informazione e le norme di buona prassi in questo campo, in particolare per quanto riguarda la progettazione, l'installazione e l'uso di attrezzature, in modo tale che i livelli di esposizione non superino i limiti raccomandati". Inoltre, l'attenzione dovrebbe essere rivolta a un'adeguata informazione finalizzata alla comprensione dei rischi inerenti ai campi elettromagnetici, anche tenendo conto della percezione presso la popolazione esistente.
In Italia la protezione dall'esposizione ai campi elettromagnetici è stata regolamentata dalla legge n. 36/2001, i cui princìpi sono assicurare la tutela della salute dei lavoratori, delle lavoratrici e della popolazione dagli effetti dell'esposizione di determinate attività ai livelli di campo elettromagnetico, ai sensi e nel rispetto dell'articolo 32 della Costituzione, promuovere la ricerca scientifica per la valutazione degli effetti a lungo termine e attivare misure di cautela.
Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell'8 luglio sono stati fissati i limiti di esposizione e i valori di attenzione. Nel caso di esposizione ai campi elettromagnetici della frequenza di 50 hertz generati da elettrodotti non deve essere superato il limite di esposizione di 100 micro tau per l'induzione magnetica e di 5 chilowatt/metro per il campo elettrico, intesi come valori efficaci.
La direttiva 2013, che è stata recepita dall'Italia, ha l'obiettivo, nel breve e medio periodo, di migliorare le condizioni di tutela della salute. Il 2 aprile 2009 il Parlamento europeo ha invitato gli Stati membri a seguire l'esempio della Svezia, che aveva riconosciuto come disabili le persone che soffrono di ipersensibilità elettrica. Ci sono stati, poi, altri provvedimenti. Cosa succede, però? Abbiamo il nuovo Governo. Quindi, sotto la spinta di forti interessi di parte, è circolata una bozza del decreto asset e investimenti.
Ricordavo prima che la mozione è datata 6 settembre 2023. È stato, poi, emanato il decreto n. 48. Questo Consiglio ha sempre facoltà di intervenire. Con questo decreto, in realtà, le richieste di incremento dei limiti emissivi rispetto alle autorizzazioni già assentite, compatibilmente con quanto previsto dall'articolo 1-ter, che non necessitano di nuova installazione e di modifiche fisiche degli impianti esistenti, sono oggetto di esclusiva comunicazione all'Amministrazione e all'organismo competente a effettuare i controlli. In automatico, quindi, si possono aumentare questi limiti.
Ci sono altre questioni di questo decreto del 24 marzo, ma purtroppo ho finito il tempo. Colleghi, vi chiedo: è più importante la telefonia o la salute dei cittadini veneti? Questa è la domanda alla quale dovete rispondere con il voto.

PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di parlare la collega Guarda. Prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Ho proprio qui una proposta emendativa che volevo sottoporre ai proponenti, che riguarda la questione legata ai 120 giorni che la legge 30 dicembre 2023, n. 214, prevede per la presentazione di una definizione dei limiti di esposizione sulla base delle più recenti evidenze scientifiche. Scaduto questo termine, vi sarà un'applicazione, secondo il comma 2, del valore pari a 15 per quanto riguarda l'intensità del campo elettrico e del valore pari a 0,039 ampere per quanto riguarda l'intensità del campo magnetico H.
La legge sopra richiamata, che è entrata in vigore il 31.12.2023, è, pertanto, attualmente pendente. Dopo i 120 giorni ‒ che scadono il 29.04.2024 ‒ vi è la scadenza del termine per la presentazione di questo adeguamento. Decorso questo termine, troverà applicazione la disciplina provvisoria.
Siccome in particolar modo la Regione è responsabile delle attività di controllo ed è responsabile, quindi, della gestione e della prevenzione del rischio sanitario, in relazione in particolar modo ai luoghi più sensibili, per esempio le scuole, le strutture pubbliche, gli ospedali, le zone residenziali, eccetera, è evidente che un interesse da parte della Regione del Veneto e del Consiglio regionale deve essere posto proprio nella direzione dell'applicazione di quanto previsto nel comma 1 della legge n. 214, legge annuale per il mercato e la concorrenza 2022, all'articolo 10.
La nostra responsabilità comune è quella di adeguarci alle ultime evidenze scientifiche in relazione alla prevenzione sanitaria. Questo è un aspetto da non sottovalutare. Chiunque abbia a cuore l'avanzamento tecnologico, oggi, nel 2024, non può pensare, ovviamente, di metterlo in stretta correlazione, comunque, con la prevenzione sanitaria. Quanto previsto dalla legge deve essere realizzato il prima possibile.
Mi permetto di presentare un emendamento proprio per una questione tecnica, Presidente. Non essendoci stata la discussione della prima mozione e avendolo ricevuto in maniera cartacea soltanto adesso, chiedo la possibilità di poterlo presentare contestualmente.

PRESIDENTE

Naturalmente, deve essere d'accordo il proponente.
L'emendamento deve essere formalizzato e depositato. Prima me lo date, meglio è. Più lo tenete là, meno riusciamo a fare le cose.
Collega Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
È importante discutere di questo tema in quest'Aula. Come diceva il collega Zanoni, ma anche la collega Guarda, noi non abbiamo certezze del fatto che ci sia un controllo sanitario adeguato su un tema su cui abbiamo dei dati, ma dati spesso contrastanti e su cui, credo, dovremmo fare un surplus di attenzione e di analisi per capire davvero se l'innalzamento dei limiti di esposizione ai campi elettromagnetici abbia conseguenze, e quali, sulla salute dei cittadini, in particolare in alcune zone.
Sappiamo che, rispetto a questo tema, non vi è una distribuzione equa rispetto a eventuali rischi. Ci sono zone dove questi rischi sono maggiori. Credo che, insieme ad ARPAV, insieme alle strutture preposte regionali, per quanto riguarda il controllo dei rischi per la salute delle persone in questa regione, dovremmo dedicare davvero un attimo di attenzione in più.
Ringrazio i colleghi che hanno portato questa mozione all'interno del Consiglio regionale. La tutela della salute dei cittadini in questa regione credo debba andare a trecentosessanta gradi su tutte le questioni. Anche questa.
Il collega Zanoni citava alcuni dati. Ci sono dati che rilevano un racconto che non sempre è lineare. Servono approfondimenti in più. In questo senso, una mozione di questo tipo, che impegna a fare un lavoro di analisi e monitoraggio, credo sia importante.

PRESIDENTE

Collega Bigon, prego.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Si invita, pertanto, con questa mozione, a far intervenire con urgenza la Giunta nei confronti del Governo, presso la Conferenza Stato-Regioni, affinché siano proprio mantenuti i limiti di esposizione, per tutte le motivazioni che abbiamo espresso in mozione e che sono state ripetute oggi in Consiglio. Riteniamo che la salute debba essere tutelata in tutti i suoi profili. Questi sono i motivi per cui chiediamo alla Giunta di intervenire.
Grazie.

PRESIDENTE

Abbiamo bisogno di tempi tecnici per il deposito dell'emendamento e il caricamento su Concilium. Direi di fare adesso la Capigruppo. Lucas, eventualmente vieni tu, e Elisa.
Ci vediamo in Sala del Leone.
La Seduta è sospesa alle ore 11.07
La Seduta riprende alle ore 11.18

PRESIDENTE

L'emendamento proposto dalla collega Guarda è stato caricato su Concilium.
Tre minuti per eventuali subemendamenti.
La Seduta è sospesa alle ore 11.18
La Seduta riprende alle ore 11.26

PRESIDENTE

Mi pare che siamo nelle condizioni di riprendere i lavori.
Siamo ancora sulla mozione n. 469 del collega Zanoni. L'emendamento è stato depositato. Non sono arrivati subemendamenti nel frattempo.
Siamo ancora in discussione generale della mozione. Non vedo altre richieste di intervento.
Chiudiamo la discussione generale e andiamo alle votazioni. Prima dobbiamo votare l'emendamento n. A0001 della collega Guarda, accettato dal presentatore.
Emendamento n. A0001 presentato dalla consigliera Guarda, premessa, dispositivo, modificativo, che prevede:
Dopo il penultimo punto della premessa, dopo l'acronimo "DPCM", sono aggiunti i seguenti e ulteriori punti:
"EVIDENZIATO, ALTRESÌ:
- che l'articolo 10 (Adeguamento dei limiti dei campi elettromagnetici) della legge 30 dicembre 2023, n.214 "Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2022", al comma 1, stabilisce che "Al fine di potenziare la rete mobile e garantire a utenti e imprese l'offerta di servizi di connettività di elevata qualità, senza pregiudizio per la salute pubblica, entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, i limiti di esposizione, i valori di attenzione e gli obiettivi di qualità di cui all'articolo 4, comma 2, della legge 22 febbraio 2001, n. 36, sono adeguati, secondo il procedimento ivi previsto, alla luce delle più recenti e accreditate evidenze scientifiche, nel rispetto delle regole, delle raccomandazioni e delle linee guida dell'Unione europea. Si applica il comma 3 dell'articolo 4 della legge 22 febbraio 2001, n. 36" e, al comma 2, che "Scaduto il termine di cui al comma 1, in assenza di specifiche previsioni regolamentari di adeguamento e sino a quando le stesse non sono definitivamente adottate, i valori di attenzione e gli obiettivi di qualità di cui alle tabelle 2 e 3 dell'allegato B al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 luglio 2003, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 199 del 28 agosto 2003, sono in via provvisoria e cautelativa fissati a un valore pari a 15 V/m, per quanto attiene all'intensità di campo elettrico E, a un valore pari a 0,039 A/m, per quanto attiene all'intensità di campo magnetico H, e a un valore pari a 0,59 W/m2, per quanto attiene alla densità di potenza D.".
OSSERVATO CHE:
- la legge appena sopra richiamata è entrata in vigore in data 31.12.2023 ed è pertanto attualmente pendente il termine di centoventi giorni ai fini dell'adeguamento di legge - termine che si consumerà in data 29.04.2024 decorso il quale troverà applicazione la disciplina provvisoria recata dal comma 2 dell'articolo 10, che innalza in senso peggiorativo, e senza alcun valido riferimento scientifico, i limiti elettromagnetici, prevendendo la loro fissazione, in via cautelativa, a 15 V/m, laddove è invero noto alla comunità scientifica come il limite effettivamente cautelativo in relazione alla salute della popolazione è quello di 6 V/m"
Collega Zanoni, prego.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Volevo dire che, naturalmente, è utile inserire questo emendamento. Come dicevo prima, il testo della mozione che abbiamo presentato risale al 6 settembre 2023. Nel frattempo, è stato approvato il decreto legislativo del 24 marzo 2024, n. 48.
La questione è di estrema attualità perché ci sono sempre più evidenze scientifiche di come i campi elettromagnetici vanno a interferire con la salute dell'uomo. Pertanto, queste precisazioni dell'emendamento sono sicuramente utili. Io spero vengano approvati sia l'emendamento, sia la mozione nel suo complesso.
Abbiamo sempre goduto di una normativa che tutelava abbastanza la salute dei cittadini; quello che sta venendo avanti riguarda l'abbattimento di questi limiti, e questo non giova sicuramente alla salute dei nostri cittadini.
Chiedo quindi un voto di responsabilità nei confronti dei nostri cittadini e della loro salute, anche perché queste installazioni che producono queste onde elettromagnetiche nel tempo sono aumentate in maniera considerevole. In teoria, con l'aumento di queste installazioni dovrebbero aumentare anche i limiti, quindi non si può agire in senso contrario, se vogliamo tutelare la salute dei cittadini e mettere come prioritario l'interesse pubblico rispetto a quello dei privati e delle compagnie telefoniche, che comunque potevano e possono trasmettere e dare un servizio anche con emissioni inferiori.

PRESIDENTE

Grazie.
Non vedo altre richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0001.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Metto in votazione la mozione n. 469 nel suo complesso.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Vi comunico che in Capigruppo è stato integrato l'ordine del giorno (lo vedremo nel punto successivo), quindi alla risoluzione n. 121 è stata abbinata la n. 123 "Per l'immediato cessate il fuoco umanitario e la liberazione degli ostaggi israeliani: il Governo promuova la de-escalation in Medio Oriente". Argomento che era già incardinato nell'ordine del giorno depositato e questo viene aggiunto perché sarà una discussione che, immagino, sarà piuttosto simile.
PUNTO
7



MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI VENTURINI E BOZZA RELATIVA A "LA REGIONE ATTIVI MISURE DI SOSTEGNO PER CONTRASTARE IL DIFFONDERSI DELLA VESPA VELUTINA PREVEDENDO L'AVVIO DI ATTIVITÀ FORMATIVA SUL CAMPO". (MOZIONE N. 498) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 26/2024)

PRESIDENTE

Passiamo al punto n. 7, mozione n. 498.
Collega Venturini, prego.

Elisa VENTURINI (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto)

Grazie, Presidente.
Una delle problematiche che il settore apistico deve affrontare prende il nome di Vespa velutina o calabrone asiatico, che risulta un insetto particolarmente nocivo perché svolge un'azione predatoria nei confronti delle api, per cui è necessario avviare una serie di interventi che siano particolarmente incisivi.
Si sono verificati nell'ultimo periodo tre episodi, tre eventi in Veneto che vale la pena ricordare: nel Comune di Bergantino, quindi nel rodigino, in Provincia di Venezia a Mira e da ultimo anche in ottobre, nel Comune di Cittadella nel padovano, dove è stato rinvenuto un nido che è stato poi prontamente rimosso dal personale specializzato dell'ULSS 6 Euganea.
Già con la delibera di Giunta n. 404/2023 è stato sottoscritto un accordo di programma tra la Regione del Veneto e l'Istituto zooprofilattico, in particolare con il Centro regionale per l'apicoltura, per promuovere una serie di azioni di ricerca che siano rivolte a garantire la sorveglianza della diffusione della Vespa velutina.
Noi riteniamo che questo non basti, che sia necessario invece implementare, attraverso una serie di azioni, in modo particolare con la predisposizione di un piano vero e proprio, la neutralizzazione della Vespa velutina, e questo coinvolgendo il Centro regionale per l'apicoltura, dando quindi un ruolo e affidando proprio al centro la predisposizione e la gestione.
A questo poi va associato un altro tipo di attività, che è quella di natura formativa, che deve essere garantita, che vede come destinatari gli apicoltori, che può permettere la realizzazione e la formazione di gruppi di esperti che possano intervenire in caso di necessità.
In altre parole, noi chiediamo alla Giunta di poter avere un occhio di attenzione, di riguardo proprio nei confronti di attività che siano volte al contrasto di questo pericoloso insetto, attraverso un'azione di predisposizione di piani di interventi, oltre ad un'attività formativa. A questo aggiungiamo anche la possibilità di garantire idonee attrezzature per poter, poi, svolgere in maniera più incisiva possibile l'attività di contrasto. Lo riteniamo estremamente importante per il valore che le api hanno nel nostro ecosistema.

PRESIDENTE

La parola al collega Giuseppe Pan. Prego.

Giuseppe PAN (Liga Veneta per Salvini Premier)

Ringrazio la collega. È una mozione che anch'io avevo presentato uno o due anni fa su questo tema, che sta diventando sempre più importante per l'apicoltura, soprattutto quella di qualità.
La Vespa velutina è stata vista per la prima volta in Liguria qualche anno fa. Adesso si sta espandendo anche al nord, in Toscana e nel centro Italia. È arrivata anche da noi. Questo monitoraggio che lei chiede è un monitoraggio importante. Contrastare la presenza della vespa, che è anche bella grande, fa nidi molto importanti... Qualcuno magari li ha anche visti. Sono quei nidi rotondi, molto grossi, che di solito vengono fatti sulle cavità degli alberi o nelle alberature più alte. Si riesce a vederli molto bene. In Liguria è stato proprio fatto un percorso che ha portato alla distruzione dei nidi, che vengono distrutti tagliandoli e bruciandoli, cercando di eliminare la fonte di infestazione.
Purtroppo, questi hanno il vizio di volare... Se voi notate le arnie, se conoscete qualcuno che le ha, si mettono in volo come un elicottero davanti all'entrata delle arnie delle api. Quando escono o entrano le mangiano. Tutte le vespe sono carnivore. È chiaro che fanno la loro parte. In questo caso, con danni anche molto elevati.
Sicuramente sarebbe da approfondire questo piano di monitoraggio, ma anche fare un piano intervenendo con Veneto Agricoltura, magari ne parleremo in Terza Commissione col Presidente quando parleremo e affronteremo questi discorsi legati all'apicoltura, per capire le misure non solo di sostegno, ma soprattutto di difesa che si possono mettere in atto.
Io quindi direi, Presidente, che sarebbe il caso magari, in una delle prossime Commissioni della Terza, di riuscire ad affrontare questo tema.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Collega Guarda, prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Sostenendo questa mozione, sicuramente ci sarà da specificare in un lavoro anche in Commissione come e per cosa destinare questi fondi, perché è evidente che l'Istituto zooprofilattico fa un'attività di ricerca e di divulgazione, ma non esce praticamente a fare questo tipo di trattamenti, che tra l'altro esigono una serie di attrezzature che sono molto costose, con tubi in carbonio, per riuscire ad entrare all'interno del nido, che è molto alto, eccetera.
Servono dei team specializzati, per cui ritengo che il finanziamento per l'acquisto di questo materiale debba essere assolutamente garantito e deve essere facilitato, visto che c'è in questo caso un intervento che ha un'utilità anche di conservazione della biodiversità nel suo complesso.
Ritengo quindi che sia molto importante, però, capire come questi finanziamenti andranno destinati e a chi, in modo tale da garantire non soltanto attività di ricerca, che comunque è molto giusta, ma l'attività pratica, che è quella che interessa in questo momento in maniera davvero urgente.
Per cui, voterò a favore e desidero condividere con voi questi obiettivi che dovranno essere affrontati nella discussione, sia in Giunta, sia anche in Commissione Terza.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie.
Non vedo altre richieste di intervento.
Metto in votazione la mozione n. 498.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
La collega Brescacin ha problemi informatici. Qualcuno la aiuti.

Sonia BRESCACIN (Zaia Presidente)

Presidente, il mio tablet è bloccato. Dichiaro che il mio voto è favorevole.

PRESIDENTE

A verbale che la collega Brescacin è favorevole. A video mi risulta astenuta.
La mozione viene approvata all'unanimità. Grazie.
PUNTO
9



MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI DOLFIN, BARBISAN, CECCHETTO, MICHIELETTO, PAN, RIZZOTTO, SANDONÀ E VIANELLO RELATIVA A "SICUREZZA IN LAGUNA: VENGANO COMPLETATE QUANTO PRIMA LE CONCHE DI NAVIGAZIONE". (MOZIONE N. 503) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 27/2024)

PRESIDENTE

Passiamo alla mozione n. 503 del collega Dolfin e altri.
Collega Dolfin, prego.

Marco DOLFIN (Liga Veneta per Salvini Premier)

Grazie, Presidente.
Da sempre la città di Venezia si è adattata nei secoli ai fenomeni naturali a cui è stata esposta ed è esposta, ma i fenomeni sempre più presenti, l'accelerazione di questi e la capacità di adattamento ovviamente è stata messa a dura prova in questi ultimi anni. Da qui il fenomeno, appunto, dell'aumento del livello del mare, ma soprattutto Venezia poi ha anche la difficoltà dei fenomeni naturali che riguardano l'intera laguna: il famoso fenomeno dell'acqua alta. Ecco che all'epoca si è deciso di intervenire creando un progetto unico al mondo, quasi sperimentale, che è quello del MOSE, proprio per la necessità di intervenire, salvaguardare, tutelare l'habitat, la morfologia, le infrastrutture, la città, l'ambiente, insomma per la difesa generale di Venezia e di tutta la sua laguna attraverso questo sistema di paratie mobili su tre bocche di porto. Contrariamente a quanto detto dai tanti che all'inizio, li chiamo gufi, lo mettevano in discussione, questo sistema ha dimostrato, invece, la funzionalità e la difesa di Venezia stessa, ma a oggi manca ancora la definizione delle tre conche di navigazione, che permetterebbero l'entrata e l'uscita in sicurezza anche a barriere alzate del MOSE ai pescherecci e, soprattutto, al mondo della crocieristica piuttosto che al mondo del commerciale.
Dunque, gli operatori, sia ‒ come dicevo ‒ del commerciale che del mondo della pesca, e tutti coloro che transitano in laguna in entrata e in uscita, nel momento in cui sono in azione le barriere del MOSE, si possono trovare in grossa difficoltà o sono impediti a uscire, dunque non riescono a portare a casa economie e quant'altro. Si blocca un intero sistema che interagisce con i porti, siano essi pescherecci piuttosto che commerciali.
Da qui la richiesta sia in termini di sicurezza, di finire tutte le opere complementari che girano attorno, i porti rifugi piuttosto che le stesse conche di navigazione... Io porto sempre questo esempio. Sembra quasi di aver costruito un condominio senza aver creato le scale interne. Io non sono certamente un tecnico, ma credo che le conche di navigazione sarebbero state la prima cosa da costruire e dopo aver costruito le barriere, per mettere l'entrata e l'uscita in sicurezza a tutti coloro che navigano sulle bocche di porto.
Detto questo, voglio investire l'intero Consiglio a farsi portavoce, attraverso l'Autorità della laguna di nuova istituzione, per chiedere un'accelerata, un completamento di queste opere, delle tre conche di navigazione, per permettere di far entrare e uscire tutti i natanti, che siano commerciali, pescherecci e quant'altro, in sicurezza, come previsto in tutto il mondo, e finire quelle opere complementari che riguardano il MOSE.
Ci sono anche opere compensative che devono essere esposte, messe a terra, tutta una serie di progetti di cui, a oggi, purtroppo, non si vede ancora l'inizio su tutta l'intera laguna. Una cosa che ho posto anche all'attenzione, attraverso gli emendamenti, è che purtroppo qualche settimana fa, nel silenzio più totale, è uscita qualche informazione, qualche notizia che addirittura si potrebbe pensare a una sorta di pedaggio da dover inserire, da parte di coloro che hanno bisogno di entrare ed uscire, per fare azionare le conche di navigazione.
Credo che questo non sia ammissibile. Nel momento in cui si crea un sistema di gestione, non può essere che ci sia anche, per coloro che navigano, il dover contribuire economicamente al suo funzionamento e al suo utilizzo. Questo non esiste, non è scritto da nessuna parte, non è mai stato ipotizzato. Queste voci, secondo il mio punto di vista, devono essere subito fermate perché non esiste una situazione di questo genere. Metterebbe in ginocchio un'intera economia, anche per quanto riguarda il porto commerciale e il peschereccio.
Ho depositato due emendamenti tanto per...

PRESIDENTE

Per attualizzare la cosa.
Collega Soranzo, prego.

Enoch SORANZO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Buongiorno a tutti.
Ringrazio il collega Dolfin. Anche noi siamo molto d'accordo su questa mozione, perché i lavori sulle conche di navigazione sono in ritardo, sappiamo che con il lavoro e il blocco del commissariamento ha avuto un ritardo di sette anni. Per sette anni non si è mosso nulla. Il MOSE, questa opera straordinaria in ingegneria che ci invidia tutto il mondo, di fatto, quando si tratta di fare i conti con i risultati di un'opera straordinaria, unica, che viene messa a confronto con qualche altra opera come quella di Rotterdam, completamente diversa dal punto di vista ambientale. Sempre più studi stanno provando che il MOSE oggi risulta essere sicuramente una delle opere straordinarie riconosciute.
Su questo noi siamo d'accordo e ringraziamo per questa mozione. I lavori della conca di navigazione devono essere assolutamente ultimati, anche dal punto di vista della funzionalità e della garanzia della funzionalità in tempi e modalità, soprattutto al fine – e a tal fine è bene impegnare la Giunta – di garantire la sicurezza e la continuità delle attività economiche in generale, e in particolare quelle del porto di Chioggia e di Venezia.
La Marineria è un valore assolutamente identitario da salvaguardare, e questo, di fatto con questa mozione, noi lo vogliamo ribadire. Crediamo poi che complessivamente tutta l'opera del MOSE debba non solo essere riconosciuta dal punto di vista della sicurezza per Venezia come un'opera straordinaria, ma debba essere anche oggetto, secondo il nostro punto di vista, di un'azione di valorizzazione anche in tutto il mondo, affinché tutti possano scoprire quale meraviglioso lavoro hanno fatto i nostri ingegneri, quale infrastrutturazione è stata, con tante difficoltà, realizzata e quanti danni oggi vengono risparmiati continuamente, ogni volta che si manifesta una marea, per tutte le attività economiche di Venezia e dei cittadini, quantificati per molti anni nelle tasse dei cittadini e delle attività economiche con proprie risorse, che oggi, grazie a quest'opera, seppur costosa, vengono continuamente salvaguardate e riportate a un livello di sicurezza degna di questo nome.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione la mozione n. 503.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
è chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.

CORDOGLIO PER LA MORTE DELL'EX CONSIGLIERA REGIONALE ADRIANA COSTANTINI

PRESIDENTE

Colleghi, vi chiedo un attimo di attenzione. Ho preferito farlo adesso, con un'Aula con più presenze.
Nei giorni scorsi è morta un'ex Consigliera regionale, Adriana Costantini, trevigiana di Vittorio Veneto, eletta in Consiglio regionale per il Gruppo dei DS nella VII Legislatura, Vicepresidente della Sesta Commissione consiliare, nonché della Commissione speciale per la biblioteca, oltre che membro della Quinta Commissione. Figura di spicco nella politica trevigiana, in cinquant'anni ha segnato la storia politica di Vittorio Veneto, dagli inizi degli anni Settanta, con il Partito Comunista, passando poi a Sinistra Italiana e sostenendo negli ultimi anni i DS. Insegnante di professione, da sempre impegnata fortemente nella difesa dei diritti delle donne e nel campo del sociale e della sanità.
Vi chiedo per questa ex collega un minuto di silenzio. Grazie.
(L'Assemblea osserva un minuto di raccoglimento)
Grazie, colleghi.
PUNTO
10



MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI CAMANI, LUISETTO, ZOTTIS, MONTANARIELLO, ZANONI, BIGON E BALDIN RELATIVA A "CONGEDI PARITARI PER LA GENITORIALITÀ COME STRUMENTO PER RIDURRE LE DISEGUAGLIANZE DI GENERE. IL GOVERNO E LA GIUNTA SI ATTIVINO PER ESTENDERE LA MISURA". (MOZIONE N. 527) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 28/2024)

PRESIDENTE

Passiamo alla mozione n. 527 presentata dalla consigliera Camani ed altri.
Prego, collega Camani.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Questa è una mozione che abbiamo presentato in occasione della festa del papà, e non a caso, perché abbiamo cercato di trasformare anche questa celebrazione familiare nell'occasione per poter affrontare un tema davvero cruciale che riguarda il mondo del lavoro e, in particolar modo, i congedi paritari per la genitorialità.
Noi sappiamo che la disciplina nazionale relativa ai congedi parentali è stata oggetto di una rilevante riforma con il decreto n. 105/2022, riforma finalizzata a incrementare la possibilità di condivisione degli impegni genitoriali tra le mamme e i papà. In particolar modo, con quella modifica si è reso strutturale il congedo di paternità obbligatorio per almeno dieci giorni, retribuito al 100%, per i papà che siano lavoratori dipendenti, sia pubblici che privati. Inoltre, si è estesa per la prima volta la misura del congedo di paternità anche ai lavoratori autonomi e ai lavoratori della gestione separata. Peraltro, con legge di bilancio del 2023 si è esteso di un ulteriore mese l'indennità dell'astensione facoltativa, anch'esso aumentata all'80% della retribuzione. In particolare, la legge n. 32/2022, nota come "Family Act", ha previsto una delega al Governo, che va esercitata entro ventiquattro mesi, al fine di completare in senso sempre più estensivo la normativa dei congedi di paternità.
Noi riteniamo che questa sia una questione cruciale, innanzitutto perché le madri, nel contesto italiano e anche nel contesto veneto, sembrano essere ancora le uniche principali esclusive destinatarie dell'impegno di cura rispetto all'accudimento dei figli. La maggior parte ‒ ci dicono i dati ‒ delle richieste di congedo parentale è esercitata dalle donne con un contratto a tempo indeterminato, a conferma che anche la possibilità di accedere a questa opzione è prerogativa quasi esclusiva del lavoro a tempo indeterminato. Noi, invece, crediamo che l'impegno dei padri nel lavoro familiare sia indispensabile e strategico per costruire una società più giusta e più paritaria e per consentire alle donne di potersi realizzare in maniera più piena nel loro progetto di vita. In realtà, infatti, quello a cui assistiamo è che continua il perdurante stereotipo per cui devono essere solo ed esclusivamente le donne ad occuparsi del lavoro di cura e dell'accudimento dei figli. In questa Regione il 68% del lavoro di cura e del lavoro familiare è ancora esclusivamente a carico delle donne, anche quando lavorano. Peraltro, ormai tutti gli studi e tutte le indagini ci confermano che più le donne lavorano e più può aumentare l'indice di natalità. Quindi, le donne per fare più figli devono lavorare, non devono essere lasciate a casa e pagate per fare le madri.
Noi, allora, pensiamo che, se da un lato riconosciamo che il problema demografico è una questione cruciale, su cui anche noi dobbiamo trovare un ingaggio, e dall'altro lato condividiamo che è strategica la costruzione di una società realmente paritaria, dobbiamo inevitabilmente intervenire per far sì che i congedi di paternità siano più lunghi nel tempo, siano riconosciuti con una retribuzione molto più estesa e più elevata di quella attuale, siano resi obbligatori per superare lo stigma che molto spesso colpisce i lavoratori che chiedono il congedo di paternità e siano estesi in maniera stabile anche ai lavoratori autonomi e ai lavoratori che non rientrano nella categoria di lavoro dipendente.
Per queste ragioni, con questa mozione chiediamo al Consiglio regionale di invitare il Governo ad adottare tempestivamente il decreto previsto dalla legge n. 32 in materia di paternità, in linea con l'esigenza sociale di riequilibrare il lavoro di cura tra donne e uomini all'interno della famiglia, chiediamo alla Giunta di farsi promotrice presso il Governo e in tutte le sedi ove è possibile farlo – penso alla Conferenza Stato-Regioni – perché questa delega venga esercitata, inoltre di predisporre, per quanto possibile, per i dipendenti della Regione e degli enti strumentali modalità di accesso ai congedi parentali più estese di quelle attuali e, infine, di incentivare il dialogo tra parti sociali e datoriali, affinché negli accordi territoriali sia messa al centro della discussione anche un'estensione dei congedi di paternità.
Grazie, Presidente.
Assume la Presidenza
La Vicepresidente Francesca ZOTTIS

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la consigliera Bigon. Prego.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
È una questione di equità, di giusta socialità e di parità tra uomo e donna. Non c'è dubbio. È anche una questione, come si è detto, demografica. Una decina di anni fa in Germania ebbero lo stesso identico problema che sta avendo l'Italia in questo momento, un problema di decrescita, e il Governo tedesco fece tre provvedimenti: il congedo parentale, il servizio di asilo nido gratuito, l'adozione dell'assegno unico. Grazie al Governo di centrosinistra abbiamo l'assegno unico, già attivato da qualche anno, non abbiamo ancora – e ci manca – il servizio di asilo nido gratuito e il congedo parentale.
Noi dobbiamo assolutamente intervenire. Ad oggi il 23,8% della popolazione è over-sessantacinque nel Veneto, in media con l'Italia, per cui se non cambiamo la tendenza, salterà non solo un sistema tra uomo e donna, ma salta anche un sistema sociale, perché di fatto adesso tanti servizi reggono grazie anche e soprattutto alla rete familiare. La denatalità comporta anche questo rischio, che avremo fra 10-15 anni in Veneto.
Intervenire a favore del congedo parentale, a favore del servizio di asilo nido gratuito e a favore della famiglia, ovviamente nel senso di parità tra uomo e donna, dà la possibilità di incrementare la natalità, ma anche il PIL, perché di fatto, nel momento in cui la donna lavora, mettendola in condizione di lavorare, aumenta anche la capacità reddituale della famiglia. Questo significa non solo aumentare la natalità, come diceva giustamente e correttamente la collega Camani, ma anche superare quelle disuguaglianze oggi presenti anche nell'eccellente Veneto.
Ritengo, quindi, che questa mozione debba essere assolutamente accolta, perché va nella direzione di migliorare la situazione di ognuno di noi. Grazie.

PRESIDENTE

Consigliera Baldin, prego.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Grazie, Presidente.
Ho chiesto alla collega Camani, che ringrazio di aver predisposto il testo, di poter sottoscrivere questa mozione, dal momento che ritengo sia un tema assolutamente trasversale, su cui non ci devono essere dubbi e rispetto a cui bisogna assolutamente sostenere le richieste avanzate, al fine di garantire alle donne la possibilità di portare avanti una gravidanza e decidere di diventare madri senza dover abbandonare per forza di cose il lavoro o le possibilità di carriera e agli uomini la possibilità di godersi i propri figli ed essere d'aiuto alla donna in questi casi.
È giusto che questo non sia semplicemente visto come un "lavoro" femminile, quindi è necessario intervenire per andare incontro alle necessità delle future madri, vista anche la difficile situazione dell'Italia a causa del calo demografico, problema ormai sentito a tutti i livelli, tant'è che anche il Governo nazionale ha capito che bisogna vedere come prioritario il problema della denatalità, diversamente il nostro Paese non avrà futuro, non avrà sbocchi e sarà destinato pian piano ad arenarsi.
Condivido appieno anche il tema degli asili nido, questione che affronto con una mia mozione che arriva di seguito sugli asili nido pubblici e che è anche oggetto di questa mozione.
La mia intenzione, quindi, è chiaramente quella di votare a favore di questa mozione, auspicando che tutti facciano lo stesso, per il grande impatto che potrebbe avere dal punto di vista della natalità nel nostro Paese e della garanzia della figura della donna-madre.

PRESIDENTE

Grazie.
Consigliera Luisetto, prego.

Chiara LUISETTO (Partito Democratico Veneto)

Anch'io intervengo a sostegno della mozione in oggetto. Sono giorni e settimane in cui, dopo aver visto i nuovi dati, continuiamo a dibattere sulla bassa fecondità, che registra una continua diminuzione: 379.000 sono stati i nuovi nati nel 2023, 1,2 figli per donna, un calo ininterrotto dal 2008. Siamo andati sotto al livello di sostituzione, cioè 2,1 figli per donna, già nel 1977, quando anche la Francia era nella nostra stessa identica situazione, ma oggi la Francia conta 7 milioni di giovani in più.
Per troppo tempo si è ritenuto fosse un problema culturale, legato a una scelta della donna. È, certo, un problema legato a una scelta, ma a una scelta obbligata, non certo di egoismo, determinata da scarsi servizi e dalla scarsa flessibilità dei servizi. È assolutamente necessario che questa venga vista come una questione sociale, di fronte alla quale tutti i rimedi e tutti i tentativi fatti finora sono stati utili, ma non sufficienti.
L'estensione del congedo di paternità e il riconoscimento del valore sociale del ruolo della paternità non possono più essere rimandati e rimandabili. Quindi, nell'affiancare una serie di iniziative strutturali, non bastano i bonus, ce lo siamo detti molte volte, servono iniziative strutturali per dar forza e coraggio alle famiglie e alle donne di realizzare progettualità a lungo termine, progettualità che vedano tra esse anche la maternità. È necessario, dunque, estendere questo congedo e farlo in un dialogo con parti datoriali e sociali, facendolo rientrare come una questione sociale non chiusa nelle mura della famiglia, ma di cui deve interessarsi tutta la comunità regionale e nazionale.

PRESIDENTE

Grazie.
Capogruppo Villanova, prego.

Alberto VILLANOVA (Zaia Presidente)

Grazie, Presidente.
Condividendo i motivi che hanno portato all'estensione di questa mozione, quindi prevedendo un voto favorevole da parte dei nostri Gruppi, sono a chiedere una modifica per quello che riguarda il secondo punto dell'impegno verso la Giunta regionale: invece delle parole "a predisporre" propongo le parole "a valutare la predisposizione".
Grazie.

PRESIDENTE

Mi pare sia già stato dato l'assenso da parte della prima firmataria.
Collega Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Ringrazio la presentatrice per aver portato di nuovo questo tema in Consiglio regionale. Ne avevamo discusso molto quando il collega Finco, se ricordate, aveva presentato un progetto di legge statale su questo tema. Ricordo una discussione in quest'Aula interessante, importante, che avevamo fatto anche in quel momento. Avevamo approvato un ordine del giorno che citava un impegno importante per quanto riguarda la Giunta regionale, che è stato votato all'unanimità da questo Consiglio il 13 giugno 2023.
Negli impegni che oggi qui ribadiamo, se ho capito correttamente, anche con l'intendimento del capogruppo Villanova di votare favorevolmente, è importante ritenere il ruolo della Regione del Veneto come portatrice di alcuni interventi. All'epoca avevamo votato l'impegno, nell'ordine del giorno che avevo proposto sul PDLS Finco, da parte della Giunta regionale di assumere iniziative al fine di approntare una riforma sostanziale dei congedi di maternità, paternità e parentali, per garantire parità tra le famiglie e tra genitori e sostenere la natalità e la cogenitorialità, riprendendo anche quanto detto dalla collega Luisetto prima di me, prevedendo l'obbligatorietà dell'astensione dal lavoro per entrambi i genitori per un periodo congruo alla crescita del bambino. Avevamo fatto una discussione interessante proprio per definire in maniera paritaria il carico di cura e cercare di capire effettivamente come si può fare in modo che ci sia un'obbligatorietà a scelta per entrambi i genitori. Se vi ricordate, avevamo parlato del modello francese, del modello spagnolo. Abbiamo fatto, io credo, una bella discussione quel giorno. L'aumento del congedo di paternità, ispirandosi ai più virtuosi casi europei, prevedendo l'aumento della retribuzione per i congedi di maternità e parentali.
Ricordiamoci ‒ lo diceva la collega Camani prima ‒ che il tema non è solo chi ha il congedo, che deve essere paritario, ma anche di quanto è il congedo, quanto prende la persona che rientra in congedo, con una particolare attenzione ‒ ne avevamo discusso ‒ nei confronti di quelle persone che hanno contratti di lavoro, come chi ha le partite IVA, che spesso, invece, si ritiene abbia un diritto di serie B quando parliamo di maternità. Un'attenzione in particolare anche a quanto ammonta il congedo paritario, se il congedo paritario è la direzione su cui noi ci intendiamo oggi impegnare, ma dare attenzione a quelle categorie lavorative, come le partite IVA, che alle volte sentono, invece, nell'ambito di questo diritto, di avere un diritto di serie B.
L'avevamo inserito in questo ordine del giorno votato all'unanimità da questo Consiglio. Sono felice che ci sia l'intendimento di andare avanti con degli impegni precisi anche oggi.

PRESIDENTE

Grazie.
Capogruppo Guarda, prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Ringrazio moltissimo della possibilità di trovare una quadra e un voto condiviso su questa mozione, che avrei voluto tanto sottoscrivere. Idealmente la sottoscrivo, almeno verbalmente, in questo Consiglio. Ci tengo molto per un semplice motivo. Molte volte abbiamo parlato della qualità della vita, della qualità dell'accompagnamento genitoriale offerto alle nuove generazioni, ai bimbi. Proprio in virtù del nostro obiettivo, cioè quello di aiutare le famiglie a generare uno spazio familiare capace di dare stabilità affettiva, stabilità nella conduzione della propria vita, nella realizzazione del bimbo, questa mozione, come è evidente, va direttamente nella direzione di garantire a tutti quanti la possibilità di compartecipare.
Quindi, non è soltanto ‒ anche se è importantissimo questo punto ‒ una questione di empowerment femminile, questione che sottoscrivo davvero con tutto il cuore, ma è anche una questione di garanzia della possibilità di compartecipare in maniera condivisa, da parte di tutti e due i genitori, al percorso di accompagnamento nella nuova vita di un neonato e di un bambino.
Ritengo che questo sia un punto essenziale. L'attenzione da portare, quindi, alla figura maschile, all'altro genitore e al genitore che non è dipendente e che, di conseguenza, deve affrontare tutte le gravi condizioni e i pesi della mancanza di un welfare specifico per le partite IVA, è evidentemente una questione sostanziale nell'approccio politico alla garanzia della continuità, della possibilità della famiglia di realizzarsi anche nella genitorialità.
Vi ringrazio. Confermo il voto favorevole.

PRESIDENTE

Grazie.
Ci sono altri interventi?
Dichiarazioni di voto? Consigliera Camani, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Giusto per formalizzare, ovviamente, l'accoglimento della richiesta di modifica del capogruppo Villanova ed esprimere la soddisfazione per quello che si annuncia essere un voto favorevole del Consiglio regionale. Lo dico perché noi siamo convinti che il diritto al congedo parentale, come riconosciuto attualmente ai lavoratori e alle lavoratrici, appaia ancora una misura non sufficiente a incrociare i bisogni e le necessità di tutte le famiglie. Riteniamo, quindi, fondamentale procedere a un'estensione, in particolar modo del congedo di paternità, per renderlo paritario rispetto a quello di maternità. Riteniamo possa essere anche una delle misure più utili per ridurre le diseguaglianze di genere nel mercato del lavoro, all'interno della famiglia e all'interno della società.
In particolare, lo ribadisco, riteniamo fondamentale accelerare in alcune direzioni principali l'estensione della paternità obbligatoria a tutti i contribuenti per un tempo adeguato, sia per i lavoratori dipendenti che per gli autonomi; l'incremento ad almeno quaranta giorni del congedo obbligatorio, in concomitanza con quello della maternità; una retribuzione al 100% dell'astensione obbligatoria dal lavoro per entrambi i genitori; un allungamento del congedo facoltativo retribuito all'80%.
Queste sono le condizioni indispensabili, da un lato, per consentire ‒ ripeto ‒ la definizione di una società più equa, ma, dall'altro lato, anche per provare a scardinare quello stereotipo che addossa esclusivamente alle donne il lavoro di cura e il lavoro familiare. La volontà di intendere tutti gli strumenti del welfare non soltanto come meccanismi di malleva delle fatiche delle donne, ma come strumento attraverso cui le fatiche siano equamente ripartite tra donne e uomini.
Credo che questo sia un passaggio fondamentale. Penso che il Governo debba intervenire in questa direzione. Penso anche che sia importante che la Regione del Veneto, su questa questione, su questo tema, abbia una posizione chiara e di avanguardia.
Annuncio, ovviamente, il voto a favore del Gruppo del Partito Democratico. Ringrazio la consigliera Baldin, che ha sottoscritto la mozione. Rinnoviamo l'impegno di questo Consiglio regionale nella direzione dei diritti e della parità tra donne e uomini.

PRESIDENTE

Grazie.
Se non ci sono altre dichiarazioni di voto, andiamo in votazione.
È stato presentato un emendamento verbale da parte del capogruppo Villanova, accettato dalla capogruppo Camani, che prevede:
Nella parte dell'impegno, al punto n. 2, al posto delle parole "a predisporre" inserire le parole "a valutare la predisposizione".
Metto in votazione l' emendamento verbale.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Metto in votazione la mozione n. 527, così come modificata.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PUNTI
8 e 8BIS



RISOLUZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI OSTANEL, BALDIN, GUARDA E LORENZONI RELATIVA A "PER L'IMMEDIATO CESSATE IL FUOCO IN PALESTINA ED IN UCRAINA, PER DIRE NO A TUTTE LE GUERRE E NO ALLA CORSA AL RIARMO" (RISOLUZIONE N. 121) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 29/2024)

E

RISOLUZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI OSTANEL, BALDIN, GUARDA E LORENZONI RELATIVA A "PER L'IMMEDIATO CESSATE IL FUOCO UMANITARIO E LA LIBERAZIONE DEGLI OSTAGGI ISRAELIANI. IL GOVERNO PROMUOVA LA DE-ESCALATION IN MEDIO ORIENTE E LA SOLUZIONE POLITICA "DUE POPOLI, DUE STATI"." (RISOLUZIONE N. 123) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 30/2024)

PRESIDENTE

Passiamo alla risoluzione n. 121, della collega Ostanel che, come deciso in Conferenza dei Capigruppo, verrà discussa insieme alla risoluzione n. 123. Chiaramente le discutiamo insieme, ma procederemo a votazioni separate. quindi mettiamo in votazione la richiesta del collega Soranzo.
È aperta la discussione. Collega Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Sono contenta che oggi il Consiglio regionale possa davvero discutere di un tema di cui abbiamo visto l'attualità tragica proprio in questi giorni. L'obiettivo di oggi credo sia quello di provare a fare in modo che il Consiglio regionale del Veneto riesca a sviluppare una discussione utile anche per le persone che vivono la tragedia della guerra, per far sapere loro che ci sono Consigli regionali e persone che fanno politica che si occupano di un tema che alcuni potrebbero ritenere molto distante. Qualcuno potrebbe chiedersi: quale competenza ha un Consiglio regionale per discutere di temi così gravi, tragici e distanti da noi? Io credo, invece, che ci siamo disabituati al fatto che la politica si occupi, ai diversi livelli, di questi temi. È uno dei motivi per cui oggi lo scenario della guerra è ritornato attuale, non solo in Medio Oriente e nei contesti dove la guerra non è mai finita, ma anche nei contesti dove la guerra per anni non c'è stata.
Iniziamo a parlare della possibilità di avere effetti di guerre che arrivano da territori che sono più abituati di noi ad avere conflitti, ad avere, ovviamente, possibili conseguenze anche in Europa, e non solo.
Quello che è accaduto di recente, in questi giorni, l'attacco dell'Iran, che per anni aveva scelto di avere un approccio diverso, ha riportato e addirittura complessificato ancora di più uno scenario di guerra che nel Medio Oriente esiste da tempo. Lo ha complessificato perché vediamo in maniera plastica la possibilità che altri Stati intervengano nei conflitti con una escalation di cui nessuno di noi sa oggi quali potranno essere le conseguenze.
In questo scenario, penso che oggi sia urgente discutere di questo tema in un Consiglio regionale, con questa risoluzione che ho presentato insieme ai colleghi Baldin, Guarda e Lorenzoni, abbinata a un'altra risoluzione. Ringrazio i colleghi che hanno voluto occuparsi oggi di questo tema. Abbiamo l'opportunità di dire una cosa semplice, come l'abbiamo scritta nel titolo di questa mozione. A partire da quanto è accaduto in Ucraina, dall'invasione della Russia, che abbiamo già condannato all'interno di questo Consiglio, a partire da quanto è accaduto nel conflitto israelo-palestinese, di cui abbiamo già discusso in questo Consiglio, arrivati oggi, con discussioni già fatte, su cui abbiamo votato risoluzioni all'interno di questo luogo, alla luce di quanto è accaduto, dobbiamo fare una cosa semplice: chiedere in tutti i modi, nelle competenze che un Consiglio regionale ha, l'immediato cessate il fuoco, con un ritorno della politica, della diplomazia, del lavoro di negoziazione politica all'interno dei contesti più difficili, per dire "no" alle guerre, per riuscire a fare in modo che ci sia una de-escalation e una riconversione anche di quanto pensiamo di dover investire nelle spese militari, perché sappiamo, e lo dicono i dati, che nel momento in cui gli Stati si riarmano, proprio perché la politica fatica a prendere in carico invece una situazione diplomatica dei conflitti, la escalation conseguente può essere distruttiva.
Noi quindi dobbiamo lavorare, e credo che all'interno di questa risoluzione ci siano alcuni "impegna", che tra l'altro in alcuni casi abbiamo già discusso all'interno di quest'Aula. Dobbiamo oggi riuscire a discutere, e io credo anche a manifestare l'aspirazione, come dice questa risoluzione, che "gli organismi nazionali e internazionali si impegnino a costruire un percorso di pace globale, di cooperazione e convivenza tra i popoli in una società globale pacifica, non violenta e responsabile, per consegnare alle future generazioni un mondo migliore di quello che abbiamo ricevuto".
Sentiamo spesso parlare nei talk show che oggi si occupano di questo tema del ruolo dell'Europa. Qui dentro sta anche l'intendimento di dire: recuperiamo il ruolo delle Istituzioni sovranazionali che oggi si devono occupare di questi temi.
"...esorta il Governo ad agire per l'immediato cessate il fuoco in Ucraina e nella Striscia di Gaza". Abbiamo visto quello che sta accadendo, abbiamo visto le conseguenze di una escalation nel territorio israelo-palestinese che non permette nemmeno di far giungere gli aiuti umanitari alle persone. Io credo che di questi temi il Consiglio si debba occupare. È importante, e in questa risoluzione lo mettiamo nero su bianco, il fatto che si dia seguito all'intendimento di ridurre e rimodulare le spese militari a favore della spesa sociale e sanitaria per la tutela dell'ambiente e del territorio, per arrivare a una conseguente riconversione dell'industria bellica.
I movimenti pacifisti che si sono dimostrati attivi in queste settimane e in questi mesi nelle piazze di tutta Italia ribadiscono l'importanza di discutere proprio oggi del tema della pace.
Io credo che sia questo l'intendimento che oggi noi dobbiamo riportare, al di là delle posizioni, che magari ci trovano distanti per alcune questioni specifiche: guardare a un obiettivo più grande e pensare che oggi, per le future generazioni, dobbiamo permetterci di dire e ribadire l'importanza, che è importante lavorare per una de-escalation, per la riduzione delle spese militari, per arrivare a un conflitto negoziale e politico delle Istituzioni sovranazionali come l'Europa, che devono intervenire nei conflitti come quello ucraino e come quello israelo-palestinese, senza se e senza ma. Non abbiamo altre soluzioni, se non quella di arrivare a una progressiva de-escalation dei conflitti, a una risoluzione di pace e la politica, a tutti i livelli, compreso questo, oggi deve prendere posizione.

PRESIDENTE

Grazie.
Capogruppo Camani, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Ho presentato questa risoluzione a nome del Partito Democratico, che riprende, peraltro, contenuti di una mozione già approvata recentemente dal Parlamento italiano, per chiedere alla Regione di farsi promotrice della richiesta di un cessate al fuoco umanitario immediato tra Israele e Palestina, per chiedere la liberazione immediata degli ostaggi israeliani ancora nelle mani dell'organizzazione terroristica di Hamas e per chiedere al Governo italiano di farsi promotore di un'azione finalizzata, di una soluzione diplomatica finalizzata all'unica possibile strategia di chiusura di questo conflitto, che si chiama: due popoli e due Stati.
Sappiamo che il 7 ottobre un indiscriminato attacco dell'organizzazione terroristica Hamas ha ucciso oltre 1.200 persone e catturato oltre 240 ostaggi israeliani.
Sappiamo che il 9 ottobre, cioè due giorni dopo, il premier israeliano Netanyahu ha annunciato l'assedio totale della Striscia di Gaza, autorizzando, di fatto, la più grande missione militare di Israele contro la Palestina degli ultimi decenni.
Lo stesso Segretario Generale delle Nazioni Unite, Guterres, ha rivolto agli Stati, a Israele, ad Hamas, agli Stati del Medio Oriente, un appello al cessate il fuoco immediato, denunciando il rischio di un collasso del sistema umanitario nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania.
Sappiamo anche che il piano di evacuazione proposto per Rafah risulta, di fatto, irrealizzabile, perché i 2 milioni di sfollati che stanno assediando quella parte della Striscia non sono in grado di essere ricollocati da altre parti.
Sappiamo anche, purtroppo, le notizie di questi giorni. Ho predisposto, peraltro, Presidente, due emendamenti per integrare la mozione perché, purtroppo, i fatti che stiamo raccontando vanno aggiornati rispetto al fatto drammatico dell'attacco del 1° aprile all'Ambasciata Iraniana a Damasco e poi l'attacco gravissimo dell'Iran con centinaia di droni e di missili della notte scorsa in direzione di Israele.
Sono tutti fatti che ci portano a pensare che, se non si interviene immediatamente, la situazione in Medio Oriente è destinata a peggiorare. Non vediamo passi in avanti rispetto alle richieste che da più parti si sono levate, da tutte le organizzazioni internazionali e anche, prima di tutto, dall'ONU, per una riduzione e un abbassamento della tensione bellica in quei territori.
Sono già morti, dall'inizio del conflitto, oltre 25.000 palestinesi, tra questi ci sono oltre 10.000 bambini. Le condizioni umanitarie del popolo palestinese nella Striscia di Gaza sono inaccettabili e, ripeto, il Segretario generale delle Nazioni Unite ha parlato di collasso umanitario.
Gli aiuti umanitari sono impediti nel raggiungere le persone che hanno bisogno in questo momento di sostegno all'interno della Striscia di Gaza e continuano gli atti di violenza dei coloni nei territori occupati della Cisgiordania. La stragrande maggioranza della comunità internazionale chiede a Israele e ad Hamas di fermare questo conflitto.
Con questa risoluzione, ovviamente esprimiamo preoccupazione per l'evoluzione della situazione bellica in Medio Oriente, specie per quanto riguarda il coinvolgimento drammatico di migliaia di innocenti civili e l'evoluzione di quello che sta accadendo in quella parte di mondo non ci fa ben sperare.
Con questa risoluzione invitiamo il Governo a sostenere, in tutte le sedi opportune, un'azione coordinata a livello internazionale per promuovere iniziative di distensione in Medio Oriente, per convincere Netanyahu e lo Stato di Israele a interrompere gli attacchi nella Striscia di Gaza, per costringere Hamas, attraverso le sanzioni che l'Unione Europea ha già individuato, a interrompere la strategia terroristica, che dalla Palestina, come ormai abbiamo visto, si è estesa anche allo Yemen e all'Iran.
Chiediamo al Governo di sostenere qualsiasi iniziativa che sia finalizzata al rilascio immediato delle centinaia di persone, delle centinaia di israeliani che sono ancora nelle mani di Hamas e delle tante organizzazioni terroristiche che operano in Medio Oriente.
Chiediamo al Governo di sostenere l'Unione Europea affinché ritrovi quella capacità di essere una forza politica nello scacchiere internazionale, capace di incidere nei processi di pace e nel processo diplomatico, tutta insieme e tutta unita.
Sono queste le richieste che chiediamo al Consiglio regionale di valutare e di approvare e che crediamo sia opportuno far avere al Governo italiano.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, Capogruppo.
Ci sono altri interventi, Consiglieri? Ha chiesto di intervenire il consigliere Favero. Prego.

Marzio FAVERO (Liga Veneta per Salvini Premier)

Mi permetto di intervenire parlando con l'usuale franchezza, perché qualcuno potrebbe dire: "Ma un Consiglio regionale si occupa di pace nel mondo?". Invece ho l'impressione che sia opportuno per due ragioni: la prima è che l'Europa in cui credo non è l'Europa degli Stati, ma è quella delle Regioni; io vedo nell'Europa il luogo dove questa vecchie Istituzioni di concentrazione eccessiva del potere negli Stati andranno a sciogliersi a favore della pluralità di identità territoriali che costituiscono la ricchezza polifonica del continente.
In secondo luogo, perché gli Stati non hanno intrapreso nessuna iniziativa diplomatica a favore della pace. C'è stato un immediato accodamento alle scelte militariste portate avanti anche dalla NATO e quindi, sì, il Consiglio regionale ha la possibilità di esprimere la sua opinione, attenzione, che non coincide con l'opinione pubblica. Come ammoniva il filosofo Derrida: l'opinione pubblica non è affatto l'opinione di tutti. Questa è una finzione, è l'opinione di chi ha accesso ai mezzi di comunicazione, di chi ha il potere e la forza per occupare gli spazi. Sono spazi che sono stati occupati secondo logiche di potere, che non sono quelle che però rappresentano i cittadini. Pensiamo alla rappresentazione dei cattivi di turno, Putin e Hamas, braccio militare perché Hamas è qualcosa di molto più articolato e complesso di una associazione di terroristi. Sono cattivi? Sì, senz'altro, non c'è dubbio. La grande domanda è: dall'altra parte ci sono i buoni, come nei film dei Far West? O forse ci sono delle corresponsabilità?
Oggi nessuno storico serio si permetterebbe di dire che la Prima Guerra Mondiale è stata colpa della Germania e dell'Austria. Oggi tutti gli storici convengono sul fatto che se un personaggio come Hitler, un criminale paranoico, ha potuto prendere il potere lo si deve alle scelte sbagliate prese a Versailles: una trattativa che impose condizioni insostenibili per la Germania.
Allora? Allora facciamo i conti con un orizzonte caratterizzato da povertà culturale. Chi critica la NATO viene immediatamente classificato come putiniano. Pensate voi: dopo due anni e dopo centinaia di migliaia di morti scopriamo che comunque l'Ucraina non può battere la Russia. Cosa che era evidentissima anche prima. E che dovremmo mandare anche i nostri ragazzi a combattere se fossimo coerenti, cosa che aprirebbe scenari catastrofici.
Palestina. Ma da quanto tempo si parla di due Stati? L'Italia ancora non ha preso posizione. Vorrei ricordare una cosa: che per ogni ebreo morto il 7 ottobre sono morti una trentina di palestinesi. Va bene occhio per occhio, dente per dente, ma qui si sono perse le proporzioni. Bene. Chi critica il governo Netanyahu, e sono molti israeliani a criticare il Governo Netanyahu, passa immediatamente per essere un antisemita. Un'idiozia incredibile, perché gli arabi sono a loro volta Semiti e quindi non è un problema di scontro fra Semiti e non Semiti.
In queste condizioni probabilmente dovremmo ritornare sul serio a parlare di pace, ma siccome c'è sempre qualche imbecille che pensa che il pacifista sia un ingenuo o un paci-finto, ecco che forse vale la pena recuperare le categorie della Realpolitik, cioè del cinismo più puro. Sono le categorie del cinismo più puro che ci portano a dire che continuare la guerra in Ucraina significa soltanto completare il massacro di un popolo; che non cercare di porre fine a uno scontro pluridecennale fra palestinesi e israeliani è un massacro destinato ad aprire altri scenari terribili, e che quindi è il momento di deporre le armi, non di fabbricarle, è il momento di trovare spazio per la diplomazia, che è l'arte di trovare soluzioni riconoscendo anche l'altro. Perché la pace la si fa con l'altro anche se ci è antipatico, anche se è un cattivo.
C'è da chiudere con una riflessione generale sui rapporti fra l'Occidente e il resto del mondo. Noi pensiamo sempre di essere legittimati nelle nostre azioni, anche quando portiamo avanti guerre illegali, perché agiamo nel nome del bene, siamo il veicolo della democrazia. Non è che gli altri popoli, che noi abbiamo sfruttato in forme neocoloniali anche fino a ieri – tanto è vero che i francesi vengono adesso mandati via da tutti i Paesi del Sahel – quando pensano alla democrazia, pensano a un regime di sfruttatori: 2 miliardi di esseri umani non sanno nemmeno cosa siano i servizi igienici. Noi stiamo dicendo loro che dovrebbero adottare i crismi di uno sviluppo economico green dopo che abbiamo inquinato per due secoli.
Io credo che queste due proposte debbano essere accolte, ci saranno delle modifiche, so che ci ha lavorato anche il nostro capogruppo Villanova, ma penso che sì, la voce del Consiglio regionale del Veneto possa dire la sua nel momento in cui tacciono gli Stati.

PRESIDENTE

Consigliere Lorenzoni, prego.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente.
Io ringrazio anche il consigliere Favero, che mi ha tolto le parole, e ha detto molto meglio di come possa dire io... veramente. È molto più bravo di me nel rendere così eloquente un punto di vista che condivido in pieno.
Qualche volta, quando si prendono delle posizioni pacifiste si viene tacciati di essere anime belle che vivono in un mondo ideale, ma che poi non hanno la concretezza, la capacità di portare avanti.
Io credo invece – e ringrazio la collega Ostanel anche di averci proposto questo testo, e poi il Gruppo del Partito democratico che con un'altra mozione si è affiancato con gli stessi concetti – che la pace vada richiesta con forza e che vada messa in atto non con proclami fini a sé stessi, ma con azioni. La responsabilità che io sento come membro di questo Consiglio è proprio quella di portare avanti azioni, di lasciare un segno, di utilizzare per quanto possibile la nostra capacità di azione politica per mettere in atto proposte alternative alla guerra.
A me ha colpito tantissimo leggere i dati sulle spese militari degli ultimi anni, che sono veramente impressionanti. A livello globale la stima è di 2.240 miliardi l'anno di spese militari. Guardando all'Italia, negli ultimi due anni è stato registrato un più 800 milioni di euro nel 2023 e un più 1,438 miliardi di euro nel 2024, con un incremento del 5%, pari a un totale di 29 miliardi di euro. Io non sono un tecnico della difesa, ma evidentemente è ritenuta necessaria questa corsa a difendersi. Tuttavia, non vedo parallelamente una corsa a mettere in atto altre misure, che sono indispensabili. Non voglio, quindi, entrare nel merito tecnico della difesa, ma voglio stimolarci a un'assunzione di responsabilità e ad attivare altri canali, che sono possibili.
Nell'ultimo mezzo secolo, per fortuna, la teoria della gestione dei conflitti ha acquisito tanti strumenti, diversi da quelli che io chiamo "della clava". Che poi la clava sia una bomba atomica, un cacciabombardiere o un coltello ha sempre lo stesso principio. Abbiamo degli strumenti che non stiamo utilizzando.
Io mi auguro, quindi, che con queste mozioni possiamo fare la nostra parte nel mettere pressione per avviare soluzioni diverse, che sono difficili, ma che secondo me sono possibili. Purtroppo da quando la mozione è stata presentata – sono passati solo due o tre mesi – ad oggi la vicinanza di un potenziale conflitto che coinvolga i nostri figli è aumentata in modo esponenziale Io credo che questo sia assolutamente inaccettabile, non tanto perché non dobbiamo eventualmente difenderci, ma perché non stiamo mettendo in atto tutto quello che possiamo mettere per evitare un coinvolgimento diretto e per esprimere la nostra capacità di azione politica a livello internazionale in quelle situazioni di conflitto, che sono veramente laceranti. Le immagini che sono arrivate da Gaza e da Israele sono tremende. Ma in questo momento quello che mi attanaglia e mi fa paura è quello che potrebbe succedere nelle prossime ore, perché al colpo terribile che ha ricevuto Israele, per fortuna riuscendo a respingerlo, ci aspettiamo una risposta. Ci stiamo solo chiedendo: ma quale sarà la risposta? Quante persone moriranno, 100, 1.000, 100.000? E noi stiamo fermi. Ebbene, credo che questo non ce lo possiamo permettere non solo per le popolazioni coinvolte, ma anche per i cittadini che rappresentiamo in questo Consiglio.
Ringrazio, quindi, chi ha promosso queste mozioni ed esprimo l'auspicio che, oltre alle mozioni, partecipiamo a tutte le iniziative possibili per rendere attivo il processo di pace, che non è limitarsi a fare delle dichiarazioni, ma è agire, è mettere in atto la propria capacità creativa e propositiva per avviare un dialogo, è mettere in atto tutte le tecniche che ci sono e che oggi non stiamo coltivando a sufficienza.

PRESIDENTE

Consigliera Baldin, prego.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Grazie per la parola.
Io vorrei fare un plauso al consigliere Favero per il quadro perfetto che ha fatto, un'analisi anche coraggiosa della realtà dei fatti, e ringraziare le Consigliere per aver proposto questi due atti, che mi vedono concorde, ovviamente. Seppure io non abbia la stessa preparazione e lo stesso livello di approfondimento della situazione del consigliere Favero, due cose le ho capite. La prima è che con la sola soluzione delle armi non si è arrivati a nessun punto di svolta, anzi si è innescata una spirale, che potrebbe diventare critica a un certo punto. Ricordiamo sempre che si parla di potenze nucleari e più volte è stato minacciato anche il rischio nucleare da parte di alcuni. La seconda è che queste guerre, non solo quella in Medioriente o quella in Ucraina, impattano grandemente sulla nostra economia, tanto quella nazionale quanto quella regionale, perché gli aumenti che ci sono stati da quando è iniziato il conflitto in Ucraina per quanto riguarda i generi alimentari, le bollette e tutto quello che dobbiamo comprare, che non ci possiamo autoprodurre, sono stati vertiginosi. Le famiglie ancora oggi sono in gravi difficoltà a far fronte a un perdurare dell'aumento dei prezzi e dell'inflazione, tenendo presente che gli stipendi sono rimasti gli stessi da vent'anni a questa parte e continuano a essere molto bassi rispetto a quelli di altri Paesi europei.
La situazione, quindi, va presa di petto e va affrontata non con il tradizionale invio delle armi, che, come abbiamo visto, non ha portato a nessun risultato, bensì con interventi tesi alla ricerca della pace, come è stato giustamente detto da chi mi ha preceduto. Sappiamo benissimo che non si può fare dall'oggi al domani, ma bisogna effettivamente sedersi a un tavolo con l'altro, che è considerato chiaramente un nemico. Del resto, le cose si fanno in due, non certamente da soli. Ma si deve addivenire per forza di cose a un compromesso, compromesso che, però, tenga prima di tutto in considerazione le popolazioni, perché si stanno compiendo dei massacri in queste terre, quindi prima di tutto vanno garantiti i popoli, e poi le ambizioni di qualcuno, senza sedersi supinamente a un tavolo o andare dietro alla potenza di turno.
Come Stato abbiamo l'onere di fare di più su questo fronte, anche se non vogliamo, se non ci teniamo molto agli altri popoli, quantomeno per noi stessi, perché questi aumenti dei generi alimentari e delle bollette a cui stiamo assistendo non ci porteranno da nessuna parte, anzi ci porteranno proprio a sbattere.

PRESIDENTE

Consigliera Guarda, prego.

Cristina GUARDA (Europa Verde)

Ci troviamo in un mondo che è sempre più belligerante e tutte queste guerre causano morte e sofferenza, per tutti noi personalmente, oltre che collettivamente, inaccettabili.
Con la guerra in Ucraina gli Stati europei si trovano, per la prima volta in questo secolo, in un conflitto che è al confine e gli effetti di questo conflitto sono a distanza troppo ravvicinata per essere ignorati, come ignorati, invece, sono in buona parte gli effetti delle guerre nel mondo, in ogni continente. Se da una parte diminuisce l'attenzione verso i conflitti, tanto da renderci avvezzi alla sofferenza in televisione, dall'altra invece aumenta l'abitudine di risolvere attraverso le armi qualsiasi tipo di conflittualità. A tutto questo l'Europa ritiene di rispondere non tanto potenziando il proprio ruolo e il proprio peso diplomatico, ma munendosi di un esercito comunitario. Questo con la scusa di voler tutelare i nostri confini, espressione in cui la differenza tra il difendersi e l'attaccare si assottiglia inesorabilmente.
Sul tema conflitti, tra l'altro, l'attuale Governo sta preoccupando non pochi, decidendo di proseguire, se non addirittura potenziare la disponibilità a fornire armamenti, a prescindere dalla possibilità di alternative di carattere diplomatico. La cornice giuridica dei decreti interministeriali, nata con il Governo Draghi, ma ora di grande conforto anche a questo Governo, non è altro che uno strumento per aggirare vincoli normativi e verifiche sulle esportazioni militari, tutto questo nascondendo sotto il tappeto questi movimenti col segreto di Stato. Credo che questo personalmente debba interpellare ognuno di noi.
Gli Stati europei hanno deciso di voler sembrare il più possibile allineati nei confronti della guerra in Ucraina. Questo ha un senso da un punto di vista politico. Ma il volersi distinguere all'interno del dibattito europeo, spingendo per una conclusione diplomatica del conflitto, non intaccherebbe in nessun modo la nostra credibilità nelle relazioni internazionali, anzi. Il problema è che non si aspira a dettare l'agenda internazionale, ma si preferisce mantenere un ruolo di secondo piano, dietro il quale nascondere il grande favore che in realtà, è vero, si sta facendo in questo periodo all'industria bellica.
Un tempo l'Italia veniva spesso considerata il ponte, l'interlocutrice per gli americani e per i Paesi occidentali verso il Medioriente o l'est dell'Europa. Questo è un ruolo che dobbiamo riconoscerci rispetto al passato e oggi dobbiamo ricostruirlo attraverso il progetto europeo di cui l'Italia è stata ispiratrice sin dall'inizio, un progetto di pace e sicurezza collettiva e cooperazione che ha la possibilità di mediare un approccio diverso nello scacchiere internazionale.
Ho avuto il privilegio di visitare Gerusalemme qualche anno fa, un'esperienza che mi ha consentito di comprendere maggiormente quanto realmente accade in quelle terre, parlando direttamente con la popolazione israeliana e lavorando in progetti di cooperazione anche con la popolazione israeliana, con i giovani israeliani. Oggi dobbiamo ricostruire quel ruolo internazionale attraverso un obiettivo che, alla luce di questa esperienza, ci aiuti a superare chi si accontenta di valutazioni semplicistiche per giustificare il conflitto tra Israele e i cittadini palestinesi, valutazioni che non sono a costo zero, perché il numero di vite umane perdute dall'inizio del conflitto, in particolare tra i civili palestinesi, ma anche tra i volontari internazionali, dovrebbe farci riflettere sulla retorica di guerra.
Sono consapevole dei limiti legislativi e costituzionali di una Istituzione regionale, ma questo non ci deve impedire di prendere una posizione e, quindi, di fare politica dentro l'Istituzione, che è ciò per cui siamo stati eletti.
Quasi ogni anno si aggiunge un nuovo conflitto internazionale. Ogni volta subiamo quella retorica di guerra che non accresce il nostro ruolo, che non porta con sé un proficuo dibattito a livello nazionale, che non si misura con l'aspirazione politica o un progetto, ma riempie semplicemente le tasche di chi in questo Paese, anche in questo Paese, produce armi, che è una lobby davvero potente, i cui rapporti con l'attuale Governo non sono nascosti. Ma alla morte di migliaia di cittadini innocenti che si aggiungono a causa di questi conflitti si aggiungono anche gli effetti di una emigrazione di massa da Paesi in guerra verso l'Europa e l'Italia. E ci lamentiamo di questa immigrazione, anche quando ci fa comodo. Ma non ci rendiamo conto o fingiamo di non renderci conto che tutto questo è il frutto di una serie di decisioni e di eredità che lasciamo alle future generazioni.
Concludo cogliendo l'occasione di condividere con voi un percorso, quello di affermare la pace con ogni fibra del nostro corpo, con ogni particella del nostro essere, perché nessun accordo può mettere in secondo piano questi obiettivi, nessuna convenienza politica li può mettere in secondo piano. Dobbiamo crederci e dobbiamo manifestarlo, costruendo rapporti di pace qui e costruendo rapporti di pace a livello internazionale.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie.
Consigliere Zanoni, prego.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Credo siano due mozioni dai contenuti di estrema attualità e importantissimi, visto quello che sta avvenendo nei luoghi di guerra. Ormai si parla di 30.000 morti. È come se venisse spazzato via un Comune medio veneto in un solo attimo: 30.000 persone. Ma il problema è che sono civili. La maggior parte delle vittime di questa guerra è composta da civili. Nonostante le risoluzioni internazionali, le condanne e quant'altro, continua questo stato, come definito da più parti, di genocidio. Effettivamente non si può definire diversamente quando si uccidono come mosche migliaia e migliaia di civili inermi.
Chiaramente tutto il mondo, giustamente, e lo confermiamo, ha condannato ciò che Hamas ha fatto in Israele. Però, la reazione è sicuramente spropositata, ingiustificata. Ci sono migliaia di feriti, ospedali bombardati. Adesso c'è anche il tiro ai giornalisti o ai volontari delle ONG internazionali, che si stanno occupando di alimentare e soccorrere queste vittime.
L'altro giorno ho partecipato a un incontro organizzato da Pax Christi e da altre associazioni e ho sentito le testimonianze di volontari, religiosi che operano nella Striscia di Gaza. Effettivamente, quello che noi percepiamo dai mezzi di comunicazione è solo una piccola parte dei drammi che si vivono in quelle terre, dove la differenza tra chi sta da una parte e chi sta dall'altra si nota anche dai colori delle campagne. Chi ha l'acqua, chi ha il diritto di realizzare pozzi, chi ha il diritto di prelevare l'acqua dal corso principale che passa in quelle terre ha i campi verdi. Dall'altra parte, chi non ha questi diritti è costretto a piantare altre piante che non hanno bisogno dell'acqua. Effettivamente, quei campi sono molto più gialli, più brulli.
Ci raccontava una suora che le case dei palestinesi si distinguono rispetto a quelle dei coloni israeliani dalle cisterne che hanno sopra la casa. Per i palestinesi l'acqua è razionata. La danno una volta alla settimana, una volta ogni quindici giorni. Quindi, devono accumularla in queste cisterne. Le case senza cisterne hanno l'acqua corrente come noi. È una situazione veramente drammatica. Era un'iniziativa per aiutare i piccoli agricoltori palestinesi nella loro economia, che naturalmente sta andando a rotoli in questa situazione.
La diplomazia si scontra contro questo Governo israeliano, che alla fine ‒ come abbiamo visto ‒ non sta facendo gli interessi dei civili, viste anche le numerose manifestazioni degli stessi israeliani nei confronti di questo Governo. Credo che qualsiasi azione possa arrivare dai territori, compreso il Veneto, in grado di spronare e fare pressione sul nostro Governo affinché intervenga per essere più incisivo nel sostenere azioni diplomatiche sia importante.
Io non avrei mai pensato di assistere a massacri di queste entità, continuati nonostante le condanne ormai di tutti gli Stati, compresi gli Stati Uniti, che di solito sono sempre stati alleati molto stretti di Israele. Bisogna fare tutto il possibile. Non conterà tanto quello che stiamo facendo oggi, però, sotto un profilo simbolico, credo sia effettivamente molto importante. Credo, quindi, che queste mozioni dovrebbero essere votate da tutti i componenti di quest'Aula.

PRESIDENTE

Consigliera Venturini, prego.

Elisa VENTURINI (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto)

Grazie, Presidente.
Queste due risoluzioni hanno di fondo lo stesso concetto, la stessa finalità, che è quella di chiedere l'immediato cessate il fuoco. A mio avviso, però, questo concetto viene declinato in maniera diversa. Se noi leggiamo la risoluzione presentata dal Partito Democratico, penso venga rappresentata una posizione, a mio avviso, ragionevole, nel senso che vengono chiesti una serie di interventi da parte del nostro Stato, del nostro Governo, che sono necessari. È condivisibile il fatto che si intervenga affinché vengano intraprese azioni di distensione in Medio Oriente. Ne abbiamo bisogno. Qui si sta assistendo, visto anche l'ultimo attacco dell'Iran, a una situazione di continua escalation di violenza. Non è sostenibile. Ci vuole assolutamente un intervento di distensione. Il nostro Governo, da questo punto di vista, peraltro il Presidente è a capo del G7 in questo momento, deve svolgere un ruolo. L'Italia lo può fare. E lo può fare anche nell'ambito di un contesto europeo, dove si deve chiedere all'Europa di avere un ruolo. Fino adesso, abbiamo visto, non ha avuto un ruolo di primo piano. Ma dovrebbe averlo, per contare, per poter dire la propria. L'Europa, in realtà, è un esempio di popoli che, alla fine, hanno convissuto. La Seconda Guerra Mondiale, quell'esperienza lì ci ha dimostrato che gli Stati, attraverso un accordo, un'alleanza, sono riusciti in tutti questi anni a garantire la pace in un continente che era in guerra da sempre. La guerra dei trent'anni, la guerra dei cent'anni. Questa è la situazione che c'era in Europa. Però si è arrivati a condividere, ad avere un'alleanza. Questo dovrebbe essere l'esempio da portare nel resto del mondo. Sicuramente l'Europa potrebbe avere un ruolo.
Per questi motivi ritengo condivisibile anche il fatto che si chieda di valorizzare il ruolo dell'Unione europea come necessario al rilascio degli ostaggi di Israele. Non è possibile che da ottobre queste persone siano ancora lì, chissà in quali condizioni. I familiari hanno perfettamente ragione di chiederne il rilascio.
Alla risoluzione del Partito Democratico il mio voto è favorevole. Se vedo, invece, la risoluzione presentata dalla collega Ostanel, pur essendo tutti per la pace e per l'immediato cessate il fuoco, in alcuni punti vedo scivolare verso posizioni ideologizzate. A mio avviso, si dà un'interpretazione dei fatti con riflessi di natura ideologica. Non si può mettere sullo stesso piano il Medio Oriente e l'Ucraina. Sono due situazioni diverse, per le quali si chiede assolutamente la pace, ci mancherebbe, però in Medio Oriente noi vediamo una situazione in cui c'è un fine da perseguire, che è quello di garantire l'esistenza e la persistenza di due Stati, quello di Palestina e quello di Israele. È difficile, da sempre viene richiesto, ma questo deve essere l'obiettivo.
Se noi andiamo a vedere l'Ucraina, siamo per la pace, benissimo, ma cosa diciamo agli ucraini? Fatevi invadere? Desistete? Vi hanno invaso fino a questo momento: lasciate fare, bandiera bianca. È questo che vogliamo? Vogliamo la pace, sì, però mi piacerebbe capire che cosa si va a dire all'Ucraina, che cosa si chiede all'Ucraina, che cosa si chiede alla Russia, che si trova sempre in questa posizione di continua aggressione, da anni ormai.
Sono due situazioni diverse. Forse bisognerebbe capire e specificare meglio che cosa sta succedendo in Ucraina, al popolo ucraino. Per questo mi sembra troppo semplicistica la risoluzione che è stata presentata dalla consigliera Ostanel. Pertanto, se non viene modificata in alcuni punti, il mio voto è contrario.

PRESIDENTE

Capogruppo Pan, prego.

Giuseppe PAN (Liga Veneta per Salvini Premier)

Chi non vuole la pace nel mondo? Tutti vogliono la pace nel mondo. In una società come la nostra, del politicamente corretto, oggi nessuno direbbe mai che non la vuole. Anzi. Assolutamente. La pace, per carità, la vogliamo tutti. Non vogliamo le guerre. Cari amici, le guerre sono nell'ambito e nello stile dell'essere umano da sempre, per cui si farà molta fatica ad avere sempre un mondo di pace, a meno che non venga imposta da un organo superiore, come dice il nostro Papa Francesco.
Detto questo, io vedo che in una società capitalista, in cui noi chiaramente siamo inseriti come Occidente... Qualcuno ha ricordato prima che le lobby dei costruttori di armi sono aziende importanti, non solo negli Stati Uniti, ma anche in Europa, anche nelle stesse zone nostre. Noi siamo i primi costruttori di mine antiuomo del mondo. Qualcosa abbiamo lasciato in giro. È difficile, secondo me, pensare di chiudere, come qualcuno ha chiesto prima, tutte le aziende che costruiscono armi, che gli Stati chiudano gli eserciti, che ci sia un disarmo totale nel mondo, in un sistema che ha all'interno – non so quanti popoli ci siano su questa terra – visioni completamente diverse, dal punto di vista politico, ma anche religioso, di rapporti, di confini, che a volte sono stati tracciati, caro Marzio, in riunioni di pochi. Hanno tirato una linea con una matita. Da lì in poi, chiaramente, sono sorti negli anni conflitti che hanno portato milioni di morti. Dopo la Seconda guerra mondiale, in Corea, in Vietnam. Se andiamo a vedere cosa è successo fino ai giorni nostri, vediamo che comunque questi conflitti ci sono e ci saranno.
Venendo alla Palestina, ricordo che il 7 ottobre c'è stato un attacco terroristico che ha portato a 1.500 morti nello Stato ebraico, che si è perpetuato in violenze estreme. A me ha impressionato, l'altra sera, l'intervista di un padre che aveva un figlio della stessa età del mio, che era soldato. È stato catturato, gli hanno tagliato la testa e hanno mandato la testa a pezzettini a casa del padre. Questo vi fa capire l'efferatezza che c'è stata in quel momento. Per non parlare dei bambini. Immaginate una scena del genere. Senza contare gli stupri di massa a donne, uomini, bambini, tutto quello che è successo lì dentro. Non si sa cosa sia successo con questi terroristi drogati, che ne hanno fatte di tutti i colori.
Sicuramente c'è stata una risposta. Non si poteva non rispondere a una cosa del genere. Che sia ora di finirla o di andare avanti solo loro lo possono determinare. In quello Stato il rapporto tra le due popolazioni ormai è divelto.
Due Stati, benissimo. Quale confine tiriamo con la matita? Lo lasciamo fare agli inglesi, agli americani o ai russi? Non si sa dove andremo a finire. Non sarà così semplice portare la pace. Forse una tregua armata in quei luoghi, un corridoio in cui si possano inserire i caschi blu, dove si possa inserire l'ONU o altro. Noi abbiamo soldati in Libano, abbiamo soldati in Bosnia. L'Europa non è poco che non fa la guerra. In Bosnia c'è stata una guerra nel 1990-1991. Ricordiamo bene com'è andata anche lì. Magari diciamo all'Europa che è ora di finirla di mandare armi; di attivare tavoli, di tirare confini dove si possono tirare confini naturali, non con la matita, e cercare di alimentare questa pace e non alimentare, con i nostri finanziamenti, guerre che, magari, sarebbero già finite da un pezzo.

PRESIDENTE

Capogruppo Villanova, prego.

Alberto VILLANOVA (Zaia Presidente)

Grazie, Presidente.
Parto dalle due mozioni di cui stiamo discutendo oggi. Per quanto riguarda quella del PD, siamo sostanzialmente favorevoli all'impianto. Ho visto anche un paio di emendamenti che sono stati depositati. La mozione presentata dalla consigliera Ostanel ci potrebbe vedere favorevoli dopo una profonda riscrittura. Ho visto che anche adesso sono stati presentati degli emendamenti che vanno a modificare quella parte più ideologica, che poneva un limite alla mozione presentata.
Di sicuro tutti noi siamo favorevoli al fatto che, guardando la situazione degli ultimi due anni a livello internazionale, ci stiamo avviando su un piano inclinato dove ogni giorno, ogni settimana, ogni mese ci avviciniamo sempre di più a quella che, effettivamente, sta diventando una guerra purtroppo mondiale, combattuta su più fronti, che sta diventando veramente un grande motivo di preoccupazione. Questo piano inclinato sta portando la palla a rotolare sempre più velocemente verso un futuro che nessuno di noi può fermare o prevedere.
Ho ascoltato con grande interesse gli interventi che mi hanno preceduto, in particolar modo quello dell'amico Marzio. Sicuramente nessuno di noi può sapere chi sono i buoni e chi sono i cattivi nelle situazioni. Probabilmente, le ragioni dei conflitti non risalgono a due anni fa, a tre anni fa, ma risalgono a qualche decennio fa. Non ne conosciamo i motivi. Probabilmente non abbiamo neanche le informazioni per sapere quello che ha portato a questi conflitti. Molto probabilmente li sanno poche persone i veri motivi.
Su una cosa non abbiamo grossi dubbi: su chi ha aggredito e su chi è stato aggredito, su chi ha invaso e su chi è stato invaso.
Queste sono questioni oggettive che tutti noi abbiamo visto e che mettono la nostra società, una società abituata e cresciuta in una relativa pace, dove la guerra si vedeva dagli schermi del televisore, si guardava dall'altra parte dell'Adriatico, negli anni Novanta, di fronte a un grande dilemma.
Il fatto di cercare di garantire quello che è un diritto internazionale, quello che è un diritto sul quale si è costruita la democrazia nel secondo dopoguerra, oppure cercare la Realpolitik, di chiudere il più facilmente possibile, il più velocemente possibile quelli che sono i conflitti per mettere fine a quella che è una situazione di tensione internazionale che sicuramente non fa bene a nessuno.
Questa sicuramente è una domanda, un dubbio e non sarò io a dare una risposta oggi, però sicuramente fa pensare per quello che è il futuro anche del nostro continente, dell'Unione europea, che troppo spesso si trova come elemento debole all'interno di quelle che sono delle forze in campo, sicuramente molto più strutturate, molto più unite e che si atteggiano anche in maniera molto più forte sugli scenari internazionali. Questa sicuramente è un'occasione per rivedere la struttura dell'Europa, per darle una voce che sia forte e che sappia intervenire con autorevolezza all'interno dei conflitti.
Detto questo, io credo che il voto a favore di queste mozioni possa solo dare un indirizzo, un segnale, per quanto possa valere un indirizzo di un Consiglio regionale, in una situazione internazionale così complessa. È l'indirizzo di persone di buonsenso. Forse manca a livello internazionale il buonsenso di capire quando è il momento di fermarsi, dove è arrivato il momento di fermare quella che è l'escalation e trovare, in qualche modo, una soluzione che possa fermare o, perlomeno, stabilizzare i conflitti. Sicuramente abbiamo visto nello scorso weekend il lancio di 300 missili e droni su Israele e stiamo vedendo la risposta armata dello stesso Stato di Israele nella Striscia di Gaza. Tutti noi abbiamo o gran parte di noi hanno votato a favore di quello che è il sacrosanto diritto di Israele di difendersi dopo quell'attacco del 7 ottobre.
Tutti noi, comunque, siamo qui a vedere l'esagerazione con cui c'è stata la risposta nei confronti dei civili.
Tutte queste cose che vediamo, tutte queste situazioni che vediamo penso richiamino al buonsenso e spero che da oggi, da questo Consiglio, parta proprio una voce flebile, piccola, per quanto possa essere all'interno di uno scenario internazionale, che però faccia capire che qui vi sono persone di buonsenso, che lavorano anche assieme per trovare nel loro piccolo una soluzione.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie.
Consigliere Soranzo, prego.

Enoch SORANZO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Grazie, Presidente.
Io parto da alcune considerazioni formulate quest'oggi in quest'Aula. Anche noi, credo sia noto, non abbiamo avuto dubbi su chi ha invaso e chi è stato invaso, chi ha aggredito e chi è stato aggredito ed è un concetto chiaro, credo, a tutti.
La seconda valutazione. È chiaro a tutti che la situazione internazionale è delicata, è chiaro a tutti, non l'abbiamo detto noi, non l'ha detto il nostro Presidente, l'ha detto l'Unione europea in sede ufficiale, che l'Europa ha bisogno di strutturarsi, l'Europa ha bisogno di organizzarsi. Sento parlare e vedo scrivere su alcune mozioni ‒ poi dirò una richiesta per quanto riguarda Fratelli d'Italia e il Gruppo di Fratelli d'Italia ‒ che si parla di industria militare, di industria bellica, di produzione di armi: io credo che sia noto a tutti che, per quanto ci riguarda come forza politica, ma tutto il Paese intero, l'Italia non ha mai prodotto armi per aggredire qualcuno, non l'ha fatto neanche l'Europa, forse qualche Paese. Se c'è oggi la necessità non è produrre armi per aggredire qualcuno, ma c'è la necessità di organizzarsi per difendere la propria Nazione, per difendere l'Europa, per realizzare quell'Europa che sembra, a parere di molti, come anche mi sembrava di capire nel finale dell'intervento del collega Villanova, ha bisogno di strutturarsi da questo punto di vista per non essere in qualche modo condizionati da potenze più strutturate e organizzate ed essere sempre magari, da quel punto di vista, condizionati da determinate scelte.
Oggi l'Europa non ha questa struttura. I Paesi dell'Unione europea non hanno questa organizzazione. La stessa Unione europea ha, qualche settimana fa, indicato a tutti i Paesi di strutturarsi e organizzarsi in questo senso.
Questo è un segnale che però voglio richiamare anche perché non è in discussione, credo per nessuno: tutti noi vogliamo la pace. Siamo però consapevoli e dobbiamo avere il buonsenso anche di guardare le cose come stanno e iniziare a dirci che tutti i tentativi... si dice che non sono stati fatti tentativi in questi anni per risolvere il conflitto russo-ucraino: non è vero. Il problema è che i tentativi che possono essere esercitati si possono fare al momento in cui vi sono le condizioni per le quali gli attori possono magari sedersi a un tavolo e creare le condizioni per riuscire a fare un dialogo perché possa approdare a questo. Se queste condizioni non ci sono, noi possiamo stare qui tutta la vita, ma il conflitto russo-ucraino non lo si risolve.
Il concetto di pace: tutti noi vogliamo la pace, tutti noi vogliamo la risoluzione, tutti noi vorremmo assolutamente idealmente una situazione dove la crisi internazionale in Medio Oriente e anche del conflitto russo-ucraino, che è alle porte, perché non ci dimentichiamo che è molto vicino, si risolvesse o che in qualche modo si raffreddasse.
Evidentemente, però, tutti i tentativi che sono stati volti in tal senso non hanno avuto successo, anzi, la situazione si è pregiudicata. A tal proposito, io chiedo, Presidente, motivando, che ci sia una sospensione dei lavori per guardare con attenzione queste due mozioni. L'ultima è stata presentata in questa sede senza neanche il tempo, magari, di approfondirla, anche se per molti aspetti la condividiamo (parlo dell'ultima depositata). In questo momento, per lo stesso buonsenso richiamato da molti colleghi, per l'attenzione che la delicata situazione richiede, anche un Consiglio regionale come quello del Veneto deve pesare le parole che vengono scritte in una mozione, riflettere bene su quali termini e quali obiettivi ci si vuole porre, e magari pulire, come qualcuno ha richiamato in qualche emendamento, tutto ciò che in verità non fa parte degli obiettivi che vogliamo raggiungere, cioè quell'indirizzo, quelle indicazioni che vogliamo mandare relativamente a una situazione della crisi internazionale molto delicata e pericolosa.
Ecco perché noi chiediamo questa sospensione dei lavori: per leggere gli emendamenti, vedere i testi che potranno essere proposti in votazione, perché noi non crediamo che sia di buonsenso licenziare testi anche di mozioni che contengono delle dichiarazioni, seppur nelle premesse, nei "ritenuto", nel "considerato", che non rispecchino esattamente l'indicazione.
Oggi le parole possono diventare un problema. Oggi le Istituzioni, dichiarando qualcosa di inesatto, potrebbero avere un problema. Ecco perché richiediamo anche noi con buonsenso la lettura e la riflessione – ho terminato, Presidente – di quelli che saranno i testi prima di qualsiasi votazione.
Grazie.

PRESIDENTE

Non vedo altri interventi. Siccome, tra l'altro, sono appena stati depositati tre emendamenti della collega Ostanel e ne erano stati depositati due della collega Camani, chiedo se qualcuno vuole intervenire rispetto alla richiesta di sospensione. Altrimenti la metto in votazione.
Non vedo interventi.
Stanno inserendo gli emendamenti, quindi occorre un attimo di pazienza, altrimenti il sistema va in tilt.
Metto in votazione la richiesta di sospensione formulata dal collega Soranzo.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Ci si ritrova in Sala del Leone con i Capigruppo e chiaramente con i presentatori delle mozioni.
Ci rivediamo alle ore 13.30.
Grazie.
La Seduta è sospesa alle ore 13.13
La Seduta riprende alle ore 13.48
PRESIDENTE
Comunico che i lavori riprenderanno alle ore 14.15.
La Seduta è sospesa alle ore 13.48
La Seduta riprende alle ore 14.23

PRESIDENTE

Se ci accomodiamo, riprendiamo i lavori.
Ricominciamo da dove avevamo sospeso. Partiamo dalla risoluzione n. 121 della collega Ostanel.
Emendamento n. E0004 presentato dalla consigliera Ostanel, sostitutivo, che prevede:
LA RISOLUZIONE N. 121 È SOSTITUITA DALLA SEGUENTE:
Il Consiglio regionale del Veneto
PREMESSO che la guerra è tornata ad essere uno strumento di regolamentazione dei conflitti, mettendo a rischio la sopravvivenza dell'umanità e del pianeta. Ormai le guerre si susseguono con ritmo ed intensità crescente. Stati e Governi sembrano aver perso la capacità di prevenire e gestire i conflitti mediante gli strumenti della diplomazia e della politica, con i quali far applicare e rispettare le convenzioni e il diritto interazionale. La conseguenza è che la guerra e la barbarie sono nuovamente tornate ad essere le uniche opzioni in campo;
CONSIDERATO CHE:
- ha preso corpo l'idea che l'ordine mondiale debba essere basato sullo scontro e la competizione tra blocchi e non sulla collaborazione e la giustizia tra i popoli. Le Nazioni Unite, come espressione di tutti i popoli del pianeta, sono umiliate e il diritto interazionale sostituito dalla forza della potenza militare, preludio della guerra globale: nella barbara "logica del più forte". Nella guerra globale nessuno è disposto a perdere, ma nessuno ne uscirà davvero vincitore;
- i fatti ci impongono di prendere posizione a favore della pace, contro la guerra come opzione, rimettendo al centro la diplomazia, l'azione negoziale ed il diritto/dovere di rispettare il diritto interazionale e la giustizia nelle relazioni tra popoli;
- a due anni dall'invasione russa in Ucraina, con centinaia di migliaia di morti, milioni di profughi in fuga ed un terzo del paese distrutto, con una situazione di stallo senza la convocazione di una conferenza di pace per una soluzione diplomatica per porre fine a un conflitto ormai decennale;
- la situazione in Medio Oriente è stata ulteriormente aggravata dal recente bombardamento israeliano sulla Ambasciata iraniana a Damasco e che ha determinato una controffensiva di Teheran contro Israele con droni e missili; tale situazione, esacerbata dalle tensioni in Cisgiordania tra i coloni israeliane e la popolazione palestinese rende di fatto impossibile il percorso di pace volto al riconoscimento dello stato di Palestina;
- il percorso di pace ha subito una drastica battuta d'arresto soprattutto dopo il brutale e atroce attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 al quale è poi seguita una risposta militare da parte del Governo israeliano sul territorio di Gaza, degenerata spesso, purtroppo, in ingiustificate violazione ed uccisioni tanto sulla incolpevole popolazione civile quanta su operatori sanitari, medici ed umanitari, anche stranieri;
- la condanna, tanto verso l'attacco di Hamas quanto verso l'eccessiva risposta, talvolta utilizza dall'esercito israeliano nei combattimenti a Gaza, preclude, ad oggi, qualsiasi soluzione diplomatica del decennale conflitto, che non considera adeguatamente la possibilità di una soluzione basata sulla sicurezza comune e sulla tutela dei diritti umani, ed anzi non aiuta le parti ad uscire da una spirale che potrebbe portare all'estensione del conflitto ad un livello peggiore;
- non ci sarà giustizia sociale, lavoro dignitoso e piena democrazia in un mondo sempre più in guerra, che usa le risorse per la morte e non per la vita, nel quale la giustizia, il diritto interazionale, umanitario e le convenzioni internazionali concernenti i diritti umani vengono calpestate nell'impunità dei colpevoli;
- la guerra non è mai una soluzione e l'orrore non deve diventare un'abitudine. Mobilitarsi oggi per la pace, per il disarmo, per la nonviolenza, significa affrontare le sfide globali che abbiamo di fronte pena la distinzione dei diritti, della convivenza, delle democrazie e del pianeta;
manifesta l'aspirazione
- che gli organismi nazionali e interazionali si impegnino a costruire un percorso di Pace globale, di cooperazione e convivenza tra i popoli in una società globale pacifica, nonviolenta e responsabile, per consegnare alle future generazioni un mondo migliore di quello che abbiamo ricevuto;
esorta il Governo italiano ad impegnarsi per
- l'immediato cessate il fuoco in Ucraina e nella Striscia di Gaza;
- l'immediata liberazione degli ostaggi israeliani e dei prigionieri palestinesi, la fine dell'assedio e dell'isolamento di Gaza, il libero accesso agli aiuti umanitari e l'assistenza alla popolazione palestinese;
- a raggiugere quanto prima l'obiettivo dichiarato del riconoscimento di due popoli e due stati, fermo restando la necessità di terminare le occupazioni e violenze in Cisgiordania;
- la soluzione diplomatica e non militare della guerra in Ucraina, per porre fine all'illegale occupazione russa e per costruire le condizioni di libertà, democrazia, convivenza e di sicurezza comune per l'Europa intera;
- la messa al bando delle armi nucleari;
- una rimodulazione delle spese militari a favore della spesa sociale, sanitaria, per la tutela ambientale del territorio e per una difesa civile e nonviolenta, con una conseguente riconversione dell'industria bellica;
- ribadire l'importanza del diritto di asilo e la protezione a dissidenti, obiettori di coscienza, renitenti, disertori, profughi, difensori dei diritti umani, giornalisti, attivisti sociali e sindacalisti vittime della repressione politica in ogni contesto e nazione;
- il rafforzamento dell'azione umanitaria e di protezione dei diritti umani nei contesti di violenza strutturale attraverso adeguati stanziamenti a favore della cooperazione allo sviluppo;
- a sostenere la pace attraverso la promozione di conferenze regionali di Pace sotto l'egida delle Nazioni Unite, per ricostruire convivenza e sicurezza nelle regioni martoriate da guerre;
dispone
- l'invio della presente risoluzione al Presidente del Consiglio dei ministri e a tutti i membri del Parlamento italiano ed europeo eletti nella Regione del Veneto in occasione delle ultime elezioni, nonché ai presidenti della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica.
Questo emendamento sostituisce completamente la risoluzione precedente. Adesso andremo in votazione dell'emendamento sostitutivo, procederemo a un'unica votazione. Dopodiché, non votiamo ancora la risoluzione, perché l'emendamento sostituisce integralmente il testo precedente.
Prima interviene la collega Ostanel. Dopo apro le dichiarazioni di voto.
La collega adesso ritira tutti gli emendamenti che erano stati depositati in precedenza, altrimenti rimangono lì. Dopodiché, apro le dichiarazioni di voto, prima di andare in votazione dell'unico emendamento che rimane, che è quello sostitutivo dell'intera risoluzione n. 121.
Collega Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Volevo ritirare gli emendamenti che erano stati depositati prima della chiusura della discussione, perché sono stati inglobati nella riscrittura della mozione, come detto all'interno dell'Ufficio di Presidenza, per avere un testo leggibile e unico senza gli emendamenti e le modifiche. Ritengo sia un testo, e anticipo quello che dirò dopo, buono, nel senso che ha mantenuto varie delle questioni che noi ponevamo all'interno del testo, cercando di togliere alcune delle questioni che erano state poste, in particolare dal Capogruppo della Lega, per riuscire ad avere un testo che potesse essere effettivamente condivisibile.
Grazie.

PRESIDENTE

La collega ha ritirato gli emendamenti depositati in precedenza. Come dicevo prima, è rimasto l'emendamento sostitutivo, che sostituisce la risoluzione.
Adesso apriamo per le dichiarazioni di voto.
Collega Soranzo, prego.

Enoch SORANZO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Grazie, Presidente.
Partiamo dal ringraziare la collega e tutti i colleghi per essersi impegnati nel trovare una condivisione su alcune riflessioni che abbiamo portato, che hanno trovato riscontro in una proposta di emendamento complessivo.
Non possiamo non sottolineare però alcuni aspetti, Presidente. Il primo: l'emendamento sostitutivo che è stato proposto è un emendamento sostitutivo di gran parte di quella che era la mozione originale.
La seconda mantiene però degli aspetti che secondo noi non sono prettamente licenziabili su due piedi e con un quarto d'ora di tempo per confrontarsi e prendere una posizione su un tema e una situazione così delicata, di carattere umanitario e di livello internazionale.
Alla luce di questo noi annunciamo il nostro voto di astensione. Noi ribadiamo che molti dei punti di attività che sono stati introdotti in questa mozione sono stati già svolti dal Governo. è in corso anche un impegno importante sia del Vicepremier Ministro degli Esteri, del Ministro della Difesa, della premier Giorgia Meloni e non di meno da parte di tutto quello che è lo staff diplomatico e di gestione degli equilibri e di sicurezza nazionale. Sottolineiamo il fatto, poi, che ci sono alcuni ulteriori punti che vanno sottolineati, per cui meriterebbe un'ampia riflessione e il buonsenso, secondo noi, richiederebbe che questo tipo di mozione avesse avuto tempi e modalità diversi di gestione. Tempi, sicuramente, e modalità di condivisione di un testo, come è avvenuto in moltissimi altri casi e che noi stessi promotori abbiamo acconsentito a parti invertite.
Non è avvenuto in questo caso per quanto ci riguarda. Ne prendiamo atto, ma non puntiamo il dito contro nessuno.
Crediamo sia un tema delicatissimo.
Crediamo che alcuni passaggi, soprattutto in questa mozione, vanno in una direzione diversa da quella che è l'attività che sta portando avanti il Governo (e guardo anche gli amici di maggioranza, ma questa è la nostra riflessione) perché l'attività svolta è molto ampia, seppur comunicata nelle forme e nelle modalità opportune, vista la delicatezza della crisi internazionale.
Aggiungo che, per quanto riguarda, poi, alcuni passaggi sull'industria bellica e sul fatto che un Paese debba organizzarsi per difendersi, è un punto irrinunciabile. Un Paese deve avere la possibilità di organizzarsi per difendersi e non per aggredire. L'Europa non ha mai aggredito nessuno, non intende aggredire nessuno, non lo farà, probabilmente, speriamo mai. Però deve essere posta nelle condizioni di organizzarsi per non essere aggredita.
Questo è un punto che deve essere chiaro e che, secondo noi, potrebbe essere in qualche modo posto come equivoco all'interno di questa mozione. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie.
Ci sono altri interventi? Collega Venturini, prego.

Elisa VENTURINI (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto)

Grazie, Presidente.
Rispetto alla risoluzione precedente, per la quale avevo annunciato un voto contrario, con l'emendamento sostitutivo quella che viene presentata è diversa, quindi, è anche apprezzabile lo sforzo e l'impegno di condivisione anche di contenuti e di concetti.
Tuttavia, ritengo che ci siano dei passaggi che non possono comunque essere condivisi, nonostante l'emendamento sostitutivo, per cui annuncio la non partecipazione al voto, perché io ritengo che non possa essere posto sullo stesso piano l'ostaggio israeliano con il prigioniero palestinese, nel senso che sappiamo che tra gli ostaggi israeliani ci sono bambini, ci sono anziani e persone che sono state prese ad ostaggio senza motivo; dall'altra parte si chiede in cambio di poter liberare prigionieri palestinesi, dove tra questi ci potrebbero essere anche dei terroristi: porli sullo stesso piano io penso che non sia il caso. Poi non riesco a capire, comunque, nonostante l'emendamento sostitutivo, qual è la sorte che si intraveda per l'Ucraina.
Proprio per questa ragione non partecipo al voto, perché, a mio avviso, non c'è chiarezza di contenuti e quindi non è possibile prendere una posizione chiara.

PRESIDENTE

Capogruppo Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Dispiace molto sentire alcuni interventi, la non partecipazione al voto o il voto appunto astenuto di Fratelli d'Italia, perché io credo, invece, che dopo quanto abbiamo discusso in Ufficio di Presidenza, con la disponibilità appunto mia e dei presentatori, si fosse invece arrivati ad un obiettivo interessante. Ad esempio, per quanto riguarda il tema Ucraina, abbiamo citato che l'importanza è quella di dire che non è ancora stata fatta una conferenza di pace e che, invece, quello che bisognerebbe fare è sostenere la pace attraverso la promozione di conferenze regionali di pace, sotto l'egida delle Nazioni Unite. è una proposta che mi pare sufficientemente chiara. Lo dico alla collega Venturini, per almeno permettere un'espressione di voto, qualsiasi essa sia. Credo di non dire nulla di strano nel dire che qui c'è qualcosa di preciso, al massimo della precisione possibile che si può permettere un Consiglio regionale. Ovviamente, non sarò io a dire come dovrebbe essere risolto il conflitto ucraino in corso in questo momento, ma sicuramente che il Consiglio regionale chieda al Governo di lavorare su una conferenza di pace credo invece sia una delle nostre prerogative.
Rispetto al tema della riduzione degli armamenti. Anche qui abbiamo modificato quello che era inizialmente, ma non abbiamo tolto, io credo, il principio, cioè il fatto che, nel momento in cui noi stiamo impegnando il Governo ad esortare un lavoro, per quanto riguarda la promozione della pace e la cessazione di ogni conflitto, è ovvio che parallelamente bisogna andare verso una rimodulazione delle spese in attenzione a tutto quello che gli abitanti chiedono essere, invece, delle spese, come abbiamo citato in dispositivo, sanitarie, ad esempio, o altre spese che in qualche modo porterebbero a fare un discorso inverso.
Io capisco quello che dice il collega Soranzo, che deve giustificare, in qualche modo, il fatto che sia difficile chiedere al Governo oggi di fare qualcosa in più dal suo punto di vista, dalla sua posizione. È abbastanza chiaro invece che quello che noi dovremmo fare è un po' invertire il pensiero, cioè noi dobbiamo dire che ogni momento politico è utile per ribadire che è importante impegnarsi nel lavoro di pace attraverso conferenze e soluzioni diplomatiche e politiche per poi arrivare a una progressiva riduzione. È un ragionamento inverso rispetto a quello di dire: armiamoci perché serve difenderci. Secondo me c'è una questione semantica dietro a questo ragionamento: noi cioè riteniamo che in questo momento ci sia un problema di fronte a noi, che è quello del riacuirsi di alcune guerre, che già c'erano. Ma soprattutto gli effetti di quelle guerre possono oggi arrivare a noi, e dobbiamo tutti metterci d'impegno per la pace, oppure noi faremo fatica a trovare soluzioni alternative.
Il voto sarà ovviamente favorevole perché credo che abbiamo fatto un ottimo lavoro scrivendo nero su bianco dei princìpi importanti che oggi sono all'ordine del giorno.

PRESIDENTE

Grazie.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. E0004, interamente sostitutivo della risoluzione n. 121.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Adesso passiamo alla risoluzione n. 123, che avevamo discusso insieme alla risoluzione n. 121.
C'è una riformulazione, che non rientra tra gli emendamenti, così come previsto dal Regolamento.
A pagina 2, dopo "Netanyahu", dalla parola "che" fino a "Israele", viene tolto tutto quel pensiero. Rimane: "Il Primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è oggetto da settimane di crescenti" fino alla fine "ostaggi".
Abbiamo alcuni emendamenti che erano già stati presentati.
Prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

La riformulazione è la seguente: al primo capoverso del "rilevato che", dopo la parola "Netanyahu" si cancella da "che ha ripetutamente" fino a "per Israele". Poi rimane "è oggetto da settimane di crescenti proteste politiche e sociali volte a chiederne le dimissioni.". Da qua in poi si elimina.

PRESIDENTE

Va bene.
Emendamento n. D0001 presentato dalla consigliera Camani, dispositivo, modificativo, che prevede:
Al termine del quarto alinea della parte in cui si "invita il Governo", aggiungere "reso ancor più urgente nelle prime settimane di aprile dopo l'attacco all'ambasciata iraniana a Damasco e il bombardamento iraniano su Israele"
Emendamento n. D0002 presentato dalla consigliera Camani, premessa, modificativo, che prevede:
Al termine del quinto alinea della premessa, dopo le parole "Suez e il Mediterraneo;" aggiungere "il pericolo di un'escalation fuori controllo è quanto mai attuale dopo l'attacco del primo aprile all'ambasciata iraniana a Damasco e il lancio di centinaia di droni e missili iraniani contro Israele nella notte tra il 13 e il 14 aprile,"
Ci sono interventi sugli emendamenti già illustrati in precedenza?
C'è una richiesta da parte del consigliere Soranzo.

Enoch SORANZO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Solo per ringraziare la collega Camani di aver recepito la richiesta di questa modifica, che ci vede assolutamente d'accordo su questa mozione, che esprime molto bene quello che noi pensiamo e che di fatto testimonia, collega Ostanel, che non c'era nessuna pregiudiziale nella votazione precedente. Anzi. Le nostre idee sono chiare, sia in termini di pace sia sugli obiettivi di trovare una soluzione internazionale.
Noi, però, siamo più orientati a una mozione condivisa e partecipata con i tempi, soprattutto che porti punti correttamente espressi nelle terminologie e nelle modalità, che rispecchino lo stato attuale delle situazioni, soprattutto rispetto ai ruoli.
Grazie.

PRESIDENTE

Collega Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Collega Soranzo, capisco che si debbano trovare tutte le motivazioni per esprimere una astensione su una mozione come quella di prima. Il testo era nell'ordine del giorno dalla settimana scorsa, mentre quello che abbiamo appena votato è nell'ordine del giorno da qualche ora. Aveva tempo di vedere anche l'altro testo. È una mozione, ovviamente, non condivisa tra me e lei. In ogni caso, aveva il tempo di fare un lavoro, eventualmente, di proposta di modifica.
Rispetto alla risoluzione del Partito Democratico voterò favorevolmente. Ci sono nel dispositivo tantissime cose che riprendono anche la mozione precedente. Rispetto alla risoluzione precedente probabilmente manca ‒ ed è quello che probabilmente il collega Soranzo non vuole ‒ un chiaro impegno, invece, per quanto riguarda la riduzione delle spese militari. La questione è questa. È una questione politica, che ci vede diversi.
Nel momento in cui si deve lavorare per la pace, a mio parere, bisogna farlo concretamente, anche con i bilanci dello Stato e di questo Governo.

PRESIDENTE

Non vedo altri interventi.
Adesso passiamo agli emendamenti e poi alle dichiarazioni di voto.
Metto in votazione l'emendamento n. D0001.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Metto in votazione l'emendamento n. D0002.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Prima di passare alla votazione finale della risoluzione n. 123, do la parola, per dichiarazione di voto, alla capogruppo Camani.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Ringrazio anche tutti gli altri Capigruppo per aver contribuito a migliorare questo testo. Noi con questa risoluzione, ovviamente, non abbiamo l'ambizione di assegnare colpe o assoluzioni, non abbiamo intenzione di sottovalutare in alcun modo le difficoltà oggettive che si frappongono al percorso di pace abbandonato, sì, da troppi anni, anni nei quali si è oggettivamente esasperata la tensione tra il diritto di Israele a essere in sicurezza, a difendersi e il diritto dei palestinesi ad avere una vita libera e dignitosa.
Non è neanche nostro compito riconoscere le responsabilità singolari, individuali o collettive che hanno prodotto la situazione di tensione che oggi viviamo. Penso, però, che oggi, come ieri, la responsabilità principale di fronte a questi conflitti sia comunque e sempre di chi si gira dall'altra parte per non volerli vedere.
Riteniamo che oggi sia stato superato il segno nel conflitto in Medio Oriente. Lo abbiamo superato e visto superare il 7 ottobre, con la ferocia dell'attacco di Hamas, che ha ucciso centinaia di israeliani. Lo vediamo tutti i giorni, il segno superato, di fronte al disastro umanitario a Gaza, dovuto all'assedio militare di Israele. Pensiamo che non si possa assistere in silenzio a quanto sta avvenendo in questo momento.
C'è l'urgenza di fare tutto ciò che si può fare per un cessate il fuoco immediato, che consenta alla popolazione palestinese di Gaza e di Rafah di trovare sollievo dalle sofferenze a cui sono sottoposti, in un clima di continua e perenne violazione dei diritti umani e civili in quei territori.
C'è l'urgenza di spingere l'Europa a una iniziativa concreta di pace, affinché torni a essere il perno dell'alleanza atlantica attorno a cui costruire un percorso di pace, che non può essere altro che quello che prevede l'istituzione di due popoli e due Stati, dunque il riconoscimento dello Stato di Palestina.
Sembra una contraddizione insistere sulla pace nel momento in cui in Medio Oriente sembra prevalere la guerra. Ed è forse questo l'atto di coraggio rispetto al quale, con questa risoluzione, chiediamo un impegno al Consiglio della Regione del Veneto, al Parlamento italiano, alle Istituzioni Europee.
Grazie.

PRESIDENTE

Non vedo altri interventi.
Metto in votazione la risoluzione n. 123, come emendata.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Chiudiamo qui la seduta, come da accordi presi in Conferenza dei Capigruppo.
Grazie a tutti.
La Seduta termina alle ore 14.44
Il Consigliere segretario
Alessandra SPONDA

Il Presidente
Francesca ZOTTIS

Resoconto stenotipico a cura di:
Cedat 85

Revisione e coordinamento testo a cura di:
Maria Concetta Miccoli

Elaborazione testo a cura di:
Maria Concetta Miccoli
Verbale n. 132 - 11^ legislatura
PROCESSO VERBALE
SEDUTA PUBBLICA N. 132
MARTEDì 16 APRILE 2024


PRESIDENZA
PRESIDENTE ROBERTO CIAMBETTI
VICEPRESIDENTE FRANCESCA ZOTTIS

PROCESSO VERBALE REDATTO A CURA DELL'UFFICIO ATTIVITà ISTITUZIONALI

INDICE

Processo verbale della 132ª seduta pubblica – martedì 16 aprile 2024
La seduta si svolge a Venezia in Palazzo Ferro-Fini, sede del Consiglio regionale, secondo le modalità ordinarie.

I lavori si svolgono sulla base dell'ordine del giorno prot. n. 5185 del 11 aprile 2024.

Il Presidente CIAMBETTI, alle ore 10.33, comunica che l'inizio della seduta è rinviato alle ore 10.45.

Il PRESIDENTE dichiara aperta la seduta alle ore 10.54.

Assume le funzioni di Consigliere segretario la consigliera Alessandra Sponda.

Punto n. 1) all'ordine del giorno

Approvazione verbali delle sedute precedenti

Il PRESIDENTE, poiché nessun consigliere chiede di fare osservazioni, dichiara che si intende approvato il processo verbale della 131a seduta pubblica di martedì 9 aprile 2024.

Punto n. 2) all'ordine del giorno

Comunicazioni della Presidenza del Consiglio  [RESOCONTO]


Il PRESIDENTE comunica i congedi ai fini del computo del numero legale della seduta. Sono acquisiti agli atti i congedi del Presidente della Giunta regionale Zaia e dei consiglieri Barbisan, Bozza, Cecchetto, Corsi, Formaggio, Polato, Razzolini, Rigo, Valdegamberi.

Il PRESIDENTE comunica l'assenza del Vicepresidente Finco che chiede di rinviare il punto 5) Mozione 209 ed il punto 11) Mozione 507, all'ordine del giorno, di cui è il proponente.

Punto n. 3) all'ordine del giorno

Interrogazioni e interpellanze


Ai sensi dell'art. 114, comma 3 del Regolamento l'elenco delle interrogazioni e delle interpellanze, allegato alla Convocazione, è dato per letto.

Punto 6) all'ordine del giorno

Mozione presentata dai consiglieri Zanoni, Bigon e Baldin relativa a "La Giunta regionale intervenga con urgenza presso il Governo, a tutela della salute dei cittadini, per scongiurare l'innalzamento dei limiti di esposizione ai campi elettromagnetici attualmente in vigore". (Mozione n. 469) RESPINTA


Interviene il consigliere Zanoni (Partito Democratico Veneto) che illustra la mozione in oggetto.

In discussione generale intervengono le consigliere Guarda (Europa Verde) che comunica l'intenzione di formulare una proposta emendativa, Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) e Bigon (Partito Democratico Veneto).

Il PRESIDENTE sospende la seduta per consentire lo svolgimento della seduta della Conferenza dei Presidenti dei Gruppi consiliari.

La seduta è sospesa alle ore 11.07.

Il PRESIDENTE alle ore 11.18 comunica il deposito dell'emendamento n. A1 presentato dalla consigliera Guarda e che il tempo per la presentazione di eventuali subemendamenti scade in tre minuti.

La seduta riprende alle ore 11.26.

In dichiarazione di voto interviene il consigliere Zanoni (Partito Democratico Veneto) sia sull'emendamento n. A1, sia sulla mozione in oggetto.

L'emendamento n. A1, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico in modalità telematica, la mozione in oggetto.

Il Consiglio non approva

Il PRESIDENTE comunica che a seguito della decisione assunta in sede di Conferenza dei Presidenti dei Gruppi consiliari, si procederà alla trattazione della risoluzione n. 123 unitamente alla risoluzione n. 121, già all'ordine del giorno della seduta consiliare.

Punto 7) all'ordine del giorno

Mozione presentata dai consiglieri Venturini e Bozza relativa a "La Regione attivi misure di sostegno per contrastare il diffondersi della vespa velutina prevedendo l'avvio di attività formativa sul campo". (Mozione n. 498) APPROVATA (Deliberazione n. 26/2024)  [RESOCONTO]


Interviene la consigliera Venturini (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto) che illustra la mozione in oggetto.

In discussione generale intervengono i consiglieri Pan (Liga Veneta per Salvini Premier) e Guarda (Europa Verde).

Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico in modalità telematica, la mozione in oggetto.

Il Consiglio approva all'unanimità

Punto 9) all'ordine del giorno

Mozione presentata dai consiglieri Dolfin, Barbisan, Cecchetto, Michieletto, Pan, Rizzotto, Sandonà e Vianello relativa a "Sicurezza in laguna: vengano completate quanto prima le conche di navigazione". (Mozione n. 503) APPROVATA (Deliberazione n. 27/2024)  [RESOCONTO]


Interviene il consigliere Dolfin (Liga Veneta per Salvini Premier) che illustra la mozione in oggetto e comunica verbalmente proposte emendative.

In discussione generale interviene il consigliere Soranzo (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni).

Assume le funzioni di Consigliere segretario la consigliera Erika Baldin.

Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico in modalità telematica, la mozione in oggetto come modificata.

Il Consiglio approva

Il PRESIDENTE ricorda l'ex consigliera regionale Adriana Costantini, mancata nei giorni precedenti, e chiede un minuto di silenzio.

L'Assemblea osserva un minuto di silenzio.

Punto 10) all'ordine del giorno

Mozione presentata dai consiglieri Camani, Luisetto, Zottis, Montanariello, Zanoni, Bigon e Baldin relativa a "Congedi paritari per la genitorialità come strumento per ridurre le diseguaglianze di genere. il Governo e la Giunta si attivino per estendere la misura". (Mozione n. 527) APPROVATA (Deliberazione n. 28/2024)  [RESOCONTO]


Interviene la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto) che illustra la mozione in oggetto.

Durante l'intervento della consigliera Camani assume la presidenza la Vicepresidente Francesca Zottis.

In discussione generale intervengono i consiglieri Bigon (Partito Democratico Veneto), Baldin (Movimento 5 Stelle), Luisetto (Partito Democratico Veneto), Villanova (Zaia Presidente) che propone una modifica accolta dalla proponente, Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) e Guarda (Europa Verde).

In dichiarazione di voto interviene la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto).

L'emendamento verbale, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico in modalità telematica, la mozione in oggetto come modificata.

Il Consiglio approva

Punti 8) e 8 bis) all'ordine del giorno

Risoluzione presentata dai consiglieri Ostanel, Baldin, Guarda e Lorenzoni relativa a "Per l'immediato cessate il fuoco in Palestina ed in Ucraina, per dire no a tutte le guerre e no alla corsa al riarmo" (Risoluzione n. 121) APPROVATA (Deliberazione n. 29/2024)  [RESOCONTO]

e

Risoluzione presentata dai consiglieri Ostanel, Baldin, Guarda e Lorenzoni relativa a "Per l'immediato cessate il fuoco umanitario e la liberazione degli ostaggi israeliani. Il Governo promuova la de-escalation in Medio Oriente e la soluzione politica "due popoli, due Stati"." (Risoluzione n. 123) APPROVATA (Deliberazione n. 30/2024)  [RESOCONTO]

Il PRESIDENTE, vista la decisione presa in Conferenza dei Presidenti dei Gruppi consiliari per l'argomento analogo, invita i primi firmatari a presentare le due risoluzioni, procedendo con una discussione generale unica e due votazioni separate.

Intervengono le consigliere, Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) che illustra la risoluzione n. 121, e Camani (Partito Democratico Veneto) che illustra la risoluzione n. 123.

Durante l'intervento della consigliera Camani assume le funzioni di Consigliere segretario la consigliera Alessandra Sponda.

In discussione generale intervengono i consiglieri Favero (Liga Veneta per Salvini Premier), Lorenzoni (Gruppo Misto), Baldin (Movimento 5 Stelle), Guarda (Europa Verde), Zanoni (Partito Democratico Veneto), Venturini (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto), Pan (Liga Veneta per Salvini Premier), Villanova (Zaia Presidente) e Soranzo (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni) che chiede una sospensione dei lavori per valutare gli emendamenti presentati.

Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico in modalità telematica, la richiesta di sospensione.

Il Consiglio approva

La seduta è sospesa alle ore 13.13 per esame e parere sugli emendamenti presentati alle due risoluzioni n. 121 e n. 123.

La seduta riprende, dopo un rinvio, alle ore 14.23.

Il PRESIDENTE annuncia che, a seguito della riunione per l'espressione del parere sugli emendamenti presentati alle due risoluzioni n. 121 e n. 123, è stato formulato e depositato l'emendamento n. E4 alla risoluzione n. 121 da parte della consigliera Ostanel con testo interamente sostitutivo.

Interviene la consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) che ritira gli emendamenti presentati nn. E1, E2 e E3 a fronte del deposito dell'emendamento n. E4.

In dichiarazione di voto sull'emendamento n. E4 intervengono i consiglieri Soranzo (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni), Venturini (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto) e Ostanel (Il Veneto che Vogliamo).

Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico in modalità telematica, l'emendamento n. E4 sostitutivo della risoluzione n. 121.

Il Consiglio approva

Interviene la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto) che illustra una riformulazione verbale alla risoluzione n. 123, non rientrante negli emendamenti già presentati.

In discussione generale intervengono i consiglieri Soranzo (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni) e Ostanel (Il Veneto che Vogliamo).

Gli emendamenti nn. D1 e D2, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono approvati.

In dichiarazione di voto interviene la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto).

Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico in modalità telematica, la risoluzione n. 123 come modificata ed emendata.

Il Consiglio approva

Il PRESIDENTE dichiara chiusa la seduta.

Il Consiglio regionale sarà convocato a domicilio.

La seduta termina alle ore 14.44.

Votazioni ai sensi dell'articolo 50 comma 4 dello Statuto.


Votazione aperta per il punto:
MOZIONE n. 469 - EMA01

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 7
Contrari: 28
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Barbisan Fabiano, Bozza Alberto, Cecchetto Milena, Corsi Enrico, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Valdegamberi Stefano, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Brescacin Sonia, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il punto:
MOZIONE n. 469 - VOTAZIONE FINALE

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 33
Votanti: 33
Favorevoli: 6
Contrari: 27
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Barbisan Fabiano, Bozza Alberto, Cecchetto Milena, Corsi Enrico, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Valdegamberi Stefano, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Guarda Cristina, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Brescacin Sonia, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il punto:
MOZIONE n. 498
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 36
Votanti: 36
Favorevoli: 35
Contrari: 0
Astenuti: 1
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Barbisan Fabiano, Bozza Alberto, Cecchetto Milena, Corsi Enrico, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Valdegamberi Stefano, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
Brescacin Sonia
Votazione aperta per il punto:
MOZIONE n. 503

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 33
Votanti: 33
Favorevoli: 33
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Barbisan Fabiano, Bozza Alberto, Cecchetto Milena, Corsi Enrico, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Guarda Cristina, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Zaia Luca, Zanoni Andrea

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il punto:
MOZIONE n. 527 - EM VERBALE

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 37
Votanti: 36
Favorevoli: 36
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 1
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Dolfin Marco, Favero Marzio, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Barbisan Fabiano, Bozza Alberto, Cecchetto Milena, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Zaia Luca

Non Votanti:
Gerolimetto Nazzareno

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Dolfin Marco, Favero Marzio, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il punto:
MOZIONE n. 527 - VOTAZIONE FINALE

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 37
Votanti: 36
Favorevoli: 36
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 1
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Dolfin Marco, Favero Marzio, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Barbisan Fabiano, Bozza Alberto, Cecchetto Milena, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Zaia Luca

Non Votanti:
Gerolimetto Nazzareno

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Dolfin Marco, Favero Marzio, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il punto:
SOSPENSIONE SEDUTA

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 37
Votanti: 37
Favorevoli: 37
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bozza Alberto, Cecchetto Milena, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Valdegamberi Stefano, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il punto:
RISOLUZIONE n. 121 - EME04 sostitutivo testo risoluzione
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 36
Votanti: 35
Favorevoli: 33
Contrari: 0
Astenuti: 2
Non Votanti: 1
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA

Presenti:
Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bozza Alberto, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Valdegamberi Stefano, Zaia Luca

Non Votanti:
Venturini Elisa

Favorevoli:
Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
Pavanetto Lucas, Soranzo Enoch
Votazione aperta per il punto:
RISOLUZIONE n. 123 - EMD01

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 38
Votanti: 38
Favorevoli: 38
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Barbisan Fabiano, Bozza Alberto, Cecchetto Milena, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Valdegamberi Stefano, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il punto:
RISOLUZIONE n. 123 - EMD02

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 37
Votanti: 37
Favorevoli: 37
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Barbisan Fabiano, Bozza Alberto, Cecchetto Milena, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Michieletto Gabriele, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Valdegamberi Stefano, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il punto:
RISOLUZIONE n. 123 - VOTAZIONE FINALE

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 38
Votanti: 38
Favorevoli: 38
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Barbisan Fabiano, Bozza Alberto, Cecchetto Milena, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Finco Nicola Ignazio, Formaggio Joe, Polato Daniele, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Valdegamberi Stefano, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Guarda Cristina, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Consiglieri presenti o partecipanti in modalità telematica:
ANDREOLI Marco
MAINO Silvia
BALDIN Erika
MICHIELETTO Gabriele
BET Roberto
MONTANARIELLO Jonatan
BIGON Anna Maria
OSTANEL Elena
BISAGLIA Simona
PAN Giuseppe
BORON Fabrizio
PAVANETTO Lucas
BRESCACIN Sonia
PICCININI Tomas
CAMANI Vanessa
PUPPATO Giovanni
CAVINATO Elisa
RIZZOTTO Silvia
CENTENARO Giulio
SANDONA' Luciano
CESTARI Laura
SCATTO Francesca
CESTARO Silvia
SORANZO Enoch
CIAMBETTI Roberto
SPONDA Alessandra
DOLFIN Marco
VENTURINI Elisa
FAVERO Marzio
VIANELLO Roberta
GEROLIMETTO Nazzareno
VILLANOVA Alberto
GIACOMIN Stefano
ZANONI Andrea
GUARDA Cristina
ZECCHINATO Marco
LORENZONI Arturo
ZOTTIS Francesca
LUISETTO Chiara




IL CONSIGLIERE SEGRETARIO
f.to Alessandra SPONDA

IL PRESIDENTE
f.to Francesca ZOTTIS
N.B. Gli emendamenti sono conservati nel sistema documentale del Consiglio regionale.
Le richieste di modifica delle votazioni diverse da quelle previste dall'articolo 89 del Regolamento sono menzionate nel Resoconto.

PROCESSO VERBALE
Redazione testo a cura di Paola Lombardo
Revisione testo a cura di Carla Combi e Alessandro Vian