ResocontoVerbali

Seduta del consiglio regionale del 03/09/2024 n. 143

Resoconto n. 143 - 11^ legislatura
Resoconto 143 a Seduta pubblica
Martedì, 3 settembre 2024
SOMMARIO
Assume la Presidenza
Il Presidente Roberto CIAMBETTI
La Seduta inizia alle ore 14.31

PRESIDENTE

Diamo inizio alla 143a Seduta pubblica del Consiglio regionale. I lavori si svolgono sulla base dell'ordine del giorno prot. n. 11801 del 29 agosto 2024.
PUNTO
1


APPROVAZIONE VERBALI DELLE SEDUTE PRECEDENTI

Il PRESIDENTE, poiché nessun Consigliere chiede di fare osservazioni, dichiara che si intendono approvati i processi verbali della 141a Seduta pubblica di martedì 30 luglio 2024 e della 142a Seduta pubblica di mercoledì 31 luglio 2024.
PUNTO
2


COMUNICAZIONI DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO

Hanno comunicato congedo
Luca ZAIA
Enrico CORSI
I congedi sono concessi.
PUNTO
3


INTERROGAZIONI E INTERPELLANZE

Ai sensi dell'art. 114, comma 3 del Regolamento, l'elenco delle interrogazioni e delle interpellanze, allegato alla Convocazione, è dato per letto.
PUNTI
4 e 5


RISPOSTE DELLA GIUNTA REGIONALE ALLE INTERROGAZIONI E INTERPELLANZE

e

INTERROGAZIONI A RISPOSTA SCRITTA ISCRITTE ALL'ORDINE DEL GIORNO AI SENSI DELL'ARTICOLO 111, COMMA 4, DEL REGOLAMENTO

PRESIDENTE

Iniziamo con le interrogazioni.
Partiamo con la IRI n. 330.

Interrogazione a risposta immediata n. 330 dell'11 gennaio 2023 presentata dalla consigliera Ostanel relativa a "MANCATO AUMENTO ADDIZIONALE IRPEF: MA NON BASTAVANO I SOLDI DEL GOVERNO PER SCONGIURARE GLI AUMENTI DELLE RETTE NELLE RSA?"

Collega Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Questa è un'interrogazione che avevo presentato l'11 gennaio 2022 perché, se ricordate, sembra un'era geologica fa, il presidente Zaia era d'accordo con l'addizionale IRPEF. Aveva proposto, a mezzo stampa, di inserire finalmente l'addizionale IRPEF, come noi proponevamo da tanti anni, che avrebbe potuto incamerare circa 300 milioni di euro dai redditi alti e medio-alti, senza toccare e mettere le mani in tasca ai veneti, alle persone che fanno più fatica. Questo ci avrebbe permesso di raggiungere diversi obiettivi, tra cui quello che all'epoca era uno degli obiettivi principali: riuscire a porre fine all'aumento dei costi all'interno delle nostre RSA.
È per questo che l'interrogazione è rivolta all'assessore Lanzarin. All'epoca ci veniva detto, durante le audizioni in sede di bilancio, ma anche in Commissione Sanità, che l'aumento dei costi delle RSA stava mettendo in seria difficoltà le famiglie. Tra l'altro, indipendentemente dal reddito, sappiamo che, diversamente dall'addizionale IRPEF, il costo stava aumentando sia per chi, magari, se lo poteva permettere di più sia per chi non se lo poteva permettere. Avevamo immaginato, in quel momento, con questa dichiarazione del presidente Zaia, finalmente di trovare quegli 80-100 milioni che anche il direttore Volpe diceva essere quelli necessari a scongiurare gli aumenti delle rette per il sostegno dei nostri anziani all'interno delle RSA.
Pochi giorni dopo, la telenovela smette. Veniamo a conoscenza del fatto che il presidente Zaia ha detto no all'addizionale IRPEF, sostanzialmente ha cambiato idea. Avevamo motivato questo passo indietro dicendo: il Governo finalmente ha deciso di stanziare i fondi necessari a permetterci di rientrare nell'emergenza RSA. Abbiamo visto, poi, che non era così. Volpe, pochi mesi dopo, e tutte le categorie ci hanno detto che il problema RSA non era per nulla stato risolto.
Chiedo, quindi, di sapere perché è accaduto questo fatto molto grave.

PRESIDENTE

Risponde l'assessore Lanzarin.

Ass.ra Manuela LANZARIN

L'importante rincaro generale delle materie prime che ha caratterizzato il biennio 2022-2023 e i conseguenti effetti inflazionistici prodotti sul mercato dei beni e servizi hanno coinvolto anche i servizi sociosanitari e socioassistenziali.
La Giunta regionale, in un'ottica di sostenibilità generale dei costi sostenuti dagli Enti gestori dei Centri di servizi, con DGR del 9 agosto 2022, ha incrementato le impegnative di residenzialità per il triennio 2022-2024, rivedendo il loro valore economico.
Nel 2023 la Giunta regionale ha distribuito risorse aggiuntive, anche a sostegno dell'attività dei Centri di servizi, per complessivi 10.454.664 euro, sulla scorta dei fondi destinati a far fronte alle spese emergenziali causate dalla pandemia.
A rafforzare il sistema della residenzialità a favore delle persone non autosufficienti, la Giunta regionale è intervenuta con DGR del 2 maggio 2024, che prevede l'attivazione della sperimentazione per il finanziamento a budget delle presenze all'interno degli Enti gestori e dei Centri di servizi per la valorizzazione del case-mix. Il provvedimento dispone risorse aggiuntive per 60 milioni di euro nel triennio 2024-2026.
Per concludere, nell'ambito di quanto finora descritto, nel mese di luglio 2024 è stata adottata la DGR n. 752/2024, che approva il progetto "Sostegno nella gestione dei carichi assistenziali alle persone anziane", di norma ultrasessantacinquenni, non autosufficienti, in stato di comprovata vulnerabilità. La progettualità, ancora sperimentale, si contestualizzerà nell'ambito del programma Veneto FESR 2021-2027 e stanzia complessivi 61.403.134 euro per rafforzare il sostegno alle persone non autosufficienti in condizione di particolare vulnerabilità sociale ed economica, con l'obiettivo di favorire l'accesso ai servizi connessi, complementari alla cura, resi a domicilio in forma di co-housing, gruppi di appartamenti, in appartamenti singoli o in struttura, ciò a dimostrare l'attenzione di questo delicato comparto dell'assistenza.

PRESIDENTE

Collega Ostanel, a lei la parola per la replica.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Purtroppo, questa non è una risposta. Abbiamo più categorie che ci comunicano che le RSA continuano a costare di più e che non si riesce, per quanto riguarda il lato delle famiglie, anche con il sostegno che viene dato, ad avere un importo che permetta loro, sostanzialmente, di riuscire, all'interno di un budget familiare, a curare i propri anziani.
Noi abbiamo un problema. Sappiamo ‒ l'abbiamo chiesto per questo ‒ che l'addizionale IRPEF può e poteva già da tempo essere una delle soluzioni che ci permetteva, anche solo con i 300 milioni che avevate dichiarato voi, il presidente Zaia... O meglio, possiamo chiamarlo anche Assessore all'Istruzione oggi. Forse è per questo che non è qui. Avevamo l'opportunità, con 300 milioni, di rispondere alla necessità che ci veniva detta da tempo e per annualità successive, non solo dalle famiglie, ma anche da chi rappresenta le RSA.
Le DGR che lei cita, Assessore, in questa risposta le abbiamo viste in Commissione, ma sappiamo bene che non stanno rispondendo al problema dell'aumento dei costi, non in tutto quello che è l'aumento dei costi, non solo per Covid, e l'abbiamo visto durante quel periodo, ma rispetto al rincaro delle materie prime che lei ha citato nella risposta, che sta impattando ancora oggi. Il problema rimane.
Questa era un'interrogazione che, in maniera anche un po' ironica, chiedeva: siete sicuri di aver agito bene avendo abbandonato una proposta come quella dell'addizionale IRPEF, che impattava solo nei redditi più alti, per sostituirla, oggi, con una manovra, come quella che abbiamo visto presentata, di cui ancora non abbiamo i documenti in Giunta, invece di una addizionale IRAP, che non sta colpendo ‒ anche lì ‒ solo alcune categorie, ma tutte le categorie, compresi i piccoli imprenditori?
Se questa è la soluzione e non ci permetterà di avere quei fondi che ci aiutano a superare il rincaro delle rette, credo che nel 2023 abbiate fatto un grave errore, cioè quello di non ascoltare le esigenze del territorio e di andare avanti per paura di perdere un voto in più. Questo è quello che ha fatto il presidente Zaia, e oggi ci ritroviamo così.

PRESIDENTE

Grazie.
Passiamo alla IRI n. 491.

Interrogazione a risposta immediata n. 491 del 1° luglio 2024 presentata dal consigliere Montanariello relativa a "IL TEATRO JUNGHANS PERDERÀ LA SUA PECULIARITÀ DI SEDE FORMATIVA PER ATTORI? LA REGIONE INTENDE INTERVENIRE PER PRESERVARE LA VITALITÀ DI QUESTO PREZIOSO LUOGO DI CULTURA E DI AGGREGAZIONE?"

Collega Montanariello, prego.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

La do per letta.

PRESIDENTE

Risponde, al posto dell'assessore Corazzari, la collega Lanzarin. Prego.

Ass.ra Manuela LANZARIN

Come riferito dalla Fondazione Teatro Stabile del Veneto "Carlo Goldoni", a seguito di formale richiesta dell'11 giugno da parte della Direzione Beni attività culturali e sport, a partire dal mese di luglio 2018 è stata avviata una collaborazione tra Teatro Stabile del Veneto "Carlo Goldoni" e Accademia Teatrale Veneta, promossa e supportata dalla Regione del Veneto e cofinanziata dall'FSE, al fine di coinvolgere le attività di formazione di queste due realtà in un unico progetto denominato "Modello veneto della formazione teatrale", da cui sono nati accordi di programma e progetti esecutivi per il quadriennio 2018-2021 e per l'anno 2022, per i quali, in qualità di partner di progetto, ATV ha messo a disposizione gli spazi del Teatro Junghans in virtù di concessioni ottenute in esito al bando del Comune di Venezia, proprietaria del summenzionato teatro.
In seguito, le attività di formazione per il triennio 2023-2025 del progetto TeSeO (Teatro Scuola e Occupazione) sono risultate tutte in capo a TSV, per dare continuità alle azioni progettuali già avviate nell'anno accademico 2023-2024, evitando l'interruzione dei corsi nel periodo gennaio 2023-luglio 2024. TSV ha stipulato una convenzione con ATV per l'utilizzo degli spazi del teatro, in attesa di poter organizzare tale attività in seno alle proprie sedi.
Per l'anno accademico 2024-2025, tenuto conto del fatto che la concessione dell'Accademia Teatrale Veneta per l'uso del teatro scadrà il 30 settembre 2024 e tenuto conto della possibilità di utilizzare tutti gli spazi del Teatro Goldoni ristrutturato, a settembre l'attività del biennio di ATV verrà trasferita al Teatro Goldoni di Venezia.
La Regione non ha competenza diretta sull'individuazione delle attività e sull'utilizzo degli spazi all'interno del teatro, essendo le stesse di proprietà del Comune di Venezia, oggi immobile in concessione all'Accademia Teatrale Veneta da parte dell'Amministrazione comunale lagunare.

PRESIDENTE

Collega Montanariello, prego.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Grazie, Assessore. Al netto della risposta, che credo sia molto istituzionale, penso che si dovrebbe lavorare di più, che andrebbero accessi maggiormente i riflettori su questo caso. Ci sono giunte notizie anche di alcuni dipendenti che con questo passaggio trovano delle difficoltà nella prosecuzione del proprio lavoro. Qualcuno ci ha riferito che hanno detto loro che, per proseguire, era bene farsi una partita IVA, pur sapendo che oggi, passare dal regime di dipendente, seppur precario, a partita IVA, sono due istituti completamente opposti e diversi tra loro.
È vero che c'è questo passaggio, l'acquisizione dell'Accademia e quanto è stato detto, però è anche vero che questo passaggio, seppur legittimo e doveroso, visto che ormai è avvenuto, non dà certezza a quell'altra struttura, che, vedendosi depotenziata di alcune delle sue prerogative, sicuramente la vedrà andare in uno stato di difficoltà.
Io non voglio metterla sull'aspetto politico, di dichiararmi soddisfatto o non soddisfatto. Quando si parla di dipendenti precari a cui si chiede di aprire la partita IVA, piuttosto che una struttura teatrale, a vocazione culturale, che perde dei servizi, e probabilmente anche la sua competitività di mercato, non è un'opzione, una prerogativa politica, ma è una questione, credo, di buonsenso, che sta a cuore a tutti noi.
Con questo atto ispettivo volevo accendere i riflettori su questo, con l'augurio che lei, dopo, attraverso l'Assessore di riferimento, faccia la cortesia di dire di accendere i riflettori su questa vicenda. Nel nome del risparmio, quando si parla di cultura, non si può giustificare sempre tutto.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie.
Passiamo alla IRS n. 496.

Interrogazione a risposta scritta n. 496 del 6 marzo 2024 presentata dalle consigliere Luisetto, Camani e Zottis relativa a "LA GESTIONE DIVERSIFICATA DEL R.U.R DA PARTE DELLE ULSS CREA DISPARITÀ. LA GIUNTA REGIONALE COME INTENDE RISOLVERE IL PROBLEMA?"

Collega Luisetto, prego.

Chiara LUISETTO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Dal 2002 la Regione del Veneto ha stabilito l'istituzione del Registro unico della residenzialità in ogni azienda ULSS come strumento per attribuire, gestire e regolare le impegnative di residenzialità e le attivazioni del flusso informativo sull'assistenza residenziale e semiresidenziale.
Successivamente, nel 2007, è stato approvato, sempre dalla Giunta, lo schema tipo di regolamento contenente i criteri di accesso ai servizi residenziali. Con questo provvedimento, sulla scorta degli indirizzi adottati, la Regione ha disposto che compete alle ULSS l'approvazione del relativo regolamento per l'adozione, a livello territoriale, dei criteri di accesso ai servizi residenziali per non autosufficienti, per la gestione della graduatoria e del RUR.
Lasciando a ciascuna delle aziende la competenza in questa materia, nella regolamentazione del RUR, si è creato un panorama estremamente differenziato da ULSS a ULSS, che vede tempistiche di aggiornamento molto differenti per la graduatoria unica che serve all'accesso alle strutture residenziali e semiresidenziali.
Faccio degli esempi. In ULSS 2 Marca Trevigiana l'aggiornamento avviene il primo e il sedicesimo giorno del mese; in ULSS 3 settimanalmente; in ULSS 6 si congela la graduatoria dal primo al quindicesimo giorno; in ULSS 8 addirittura la graduatoria viene aggiornata quotidianamente; in ULSS 9 l'aggiornamento avviene il primo e il terzo martedì del mese per i centri diurni e per eventi di definitivo effetto sulla graduatoria, mentre è effettuato giornalmente per eventi con effetti temporanei sulla graduatoria.
In questo panorama molto variegato, considerato che l'autonomia decisionale delle ULSS in tema di aggiornamento della graduatoria non comporta, almeno da come si può evincere, benefici evidenti, sono giunte una serie di segnalazioni da parte di assistenti sociali impegnati in particolar modo nei Centri di servizio dell'ULSS 8 Berica, che lamentano un carico burocratico da adempiere quotidianamente determinato da una graduatoria che si aggiorna tutti i giorni.
Le domande che pongo all'Assessore sono se vi sono delle motivazioni per continuare a mantenere questo tipo di autonomia decisionale in materia di aggiornamento delle graduatorie e se non sia, invece, opportuno individuare un termine temporale quantomeno omogeneo e più coerente per aggiornare la graduatoria, in modo da evitare queste discrepanze territoriali.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Risponde l'assessore Lanzarin.

Ass.ra Manuela LANZARIN

Con DGR n. 456/2007 è stato approvato il provvedimento "Criteri di accesso ai servizi residenziali per persone anziane non autosufficienti", con le indicazioni e alcuni elementi prioritari per una corretta e uniforme modalità gestionale da parte delle aziende ULSS per assicurare modalità di accesso eque e trasparenti per tutti i cittadini.
Il provvedimento dispone che l'azienda provvederà periodicamente ad aggiornare la graduatoria unica sulla base di elementi modificativi della stessa, quali la disponibilità di posti nei Centri servizi residenziali (a tal fine, si dispone la immediata comunicazione alle aziende da parte del Centro servizi della propria disponibilità), ingresso in strutture residenziali del cittadino, nuove richieste di iscrizione alla graduatoria unica, decesso di un cittadino iscritto nella graduatoria, rinuncia dell'utente all'inserimento in struttura, trasferimento dell'utente in altra azienda, aggravamento delle condizioni complessive di non autosufficienza.
Gli atti di programmazione delle risorse finanziarie regionali e statali per la non autosufficienza dal 2018 hanno disposto l'unificazione della gestione degli inserimenti delle persone non autosufficienti presso i Centri servizi, sulla base di un Registro unico per la residenzialità aziendale (RUR), delibera del 2002.
La Direzione regionale dei servizi sociali è in costante contatto con le aziende per monitorare e, successivamente, definire le tempistiche di aggiornamento delle graduatorie in modo uniforme nel territorio. Tale processo deve avvenire anche nel rispetto della volontà degli assistiti e delle loro famiglie e del riconoscimento del loro stato di bisogno.

PRESIDENTE

Do la parola per replica alla collega Luisetto.

Chiara LUISETTO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Assessore.
Conforta che la Direzione sia in contatto per definire le tempistiche di aggiornamento in modo uniforme. Speriamo, però, si addivenga a un minimo di omogeneità. Capiamo bene che se ci sono assistenti sociali delle case di riposo che devono tutte le mattine spendere buona parte della loro giornata al seguito di aggiornamenti giornalieri delle graduatorie, altre ogni quindici giorni, altre addirittura ogni tre settimane, c'è una confusione generale, che ha necessità di avere rimedio.
Nell'auspicio che vi si ponga rimedio al più presto e accogliendo l'appello di molti Centri servizi, chiedo davvero che sia tra le priorità operative quella di trovare una soluzione a questa difformità e disomogeneità.

PRESIDENTE

Grazie.
Passiamo alla IRI n. 426.

Interrogazione a risposta immediata n. 426 del 4 settembre 2023 presentata dai consiglieri Guarda e Zanoni relativa a "CANNABIDIOLO E RILANCIO DELLA FILIERA DELLA CANAPA SATIVA L. IN VENETO: LA GIUNTA REGIONALE AVVIERÀ UN CONFRONTO CON IL GOVERNO PER RIVEDERE IL DECRETO 7 AGOSTO 2023?"

L'IRI n. 426 vede come prima firmataria l'ex collega Cristina Guarda e come secondo firmatario il collega Andrea Zanoni. Come comunicato nell'ultima Capigruppo, subentrerebbe il secondo firmatario come gestore e titolare dell'interrogazione, interpellanza o mozione.
Collega Zanoni, prego.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Buongiorno a tutti. Colleghi, spero abbiate passato tutti una buona estate, visto che è la prima volta che ci ritroviamo dopo un bel po' di tempo.
Questa interrogazione è stata depositata il 4 settembre 2023. È passato un po' di tempo. L'aveva firmata, come ha ricordato il Presidente, la collega Guarda ‒ prima firmataria ‒ e poi l'avevo sottoscritta anch'io. Il tema riguarda uno dei tanti capolavori di questo Governo, cioè aver fatto un decreto che, invece di aiutare la filiera della canapa, rende ancor più difficile la realizzazione dei prodotti della canapa sativa.
Chiediamo alla Giunta se avvierà un confronto con il Governo. Va ricordato, cari colleghi, lo dico soprattutto per chi è presente da questa legislatura, che nella scorsa legislatura, esattamente l'8 agosto 2019, è stata pubblicata una legge, approvata da questo Consiglio, per il rilancio della filiera della canapa.
Noi abbiamo, quindi, un Consiglio regionale che vuole che ci sia il rilancio della filiera della canapa, ma abbiamo un Governo che azzoppa questo settore. Tant'è vero ‒ non lo dice la collega di Europa Verde o il sottoscritto del Partito Democratico ‒ addirittura Federcanapa dice che "la decisione del Ministero è tanto più illogica in quanto non potrà impedire la libera circolazione in Italia di alimenti cosmetici al CBD, prodotti illegalmente in altri Paesi europei, ed è destinata a danneggiare unicamente i prodotti nazionali". Un capolavoro di Meloni and company.
La nostra domanda è: che fate? Subite, dopo aver fatto la legge? Ascoltiamo la risposta.

PRESIDENTE

Risponde l'assessore Lanzarin.

Ass.ra Manuela LANZARIN

Con riferimento all'argomento posto all'attenzione della Giunta regionale, si segnala l'intervenuto decreto 27 giugno 2024, dal quale si evince che il Ministero della Salute, avendo rinnovato l'istruttoria, ha acquisito i pareri degli organi tecnico-scientifici aggiornati alle più recenti evidenze scientifiche, che confermano le condizioni che avevano portato, per la tutela della salute pubblica, all'inserimento delle composizioni per somministrazione ad uso orale di cannabidiolo ottenuto da estratti di cannabis nella Tabella B dei medicinali, di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 309/1990.
In considerazione di detti ulteriori approfondimenti, il Ministero della Salute ha, pertanto, aggiornato le tabelle delle sostanze stupefacenti e psicotrope con l'inserimento delle predette composizioni, revocando contestualmente i precedenti decreti del Ministero della Salute 1° ottobre 2020, 28 ottobre 2020 e 7 agosto 2023.
Alla luce di quanto sopra esposto, non appaiono sussistere estremi per ulteriori interlocuzioni con il Governo.

PRESIDENTE

Per la replica, la parola al collega Zanoni.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Confesso che non avevo seguito l'iter di questa vicenda, anche perché la prima firmataria era la collega Guarda, però mi sto rendendo conto che veramente sembra una barzelletta. Prima si fa un decreto, perché probabilmente si doveva dare un determinato messaggio contro la canapa, contro non si sa che cosa. Viene fatto questo decreto sul quale abbiamo fatto l'interrogazione. Era un decreto dell'agosto 2023. È passato un anno. Dopodiché, questo decreto di agosto, come ci riferite, è stato revocato.
Quindi, prima si fanno i decreti, si manda un segnale, e poi si fa un altro decreto perché sono stati acquisiti i pareri degli organi tecnico-scientifici. Mi sto chiedendo una cosa. Si fa un decreto dove si blocca una filiera così importante. Io farei prima gli approfondimenti e chiederei prima i pareri degli organi tecnico-scientifici, non dopo. Prima faccio un decreto, dopo chiedo i pareri e dopo revoco il decreto. Forse è successo a causa del caldo, visto che era agosto. Sono cose sempre più inspiegabili. Mi chiedo come le spiegherete voi nei territori a tutte quelle persone, a quegli imprenditori che si occupano di questa filiera, visto che è stata creata una confusione inutile, ingiustificata, probabilmente dovuta solo a motivi ideologici.

PRESIDENTE

Abbiamo terminato con le interrogazioni.
La collega Camani ha chiesto di intervenire sull'ordine dei lavori.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Sono costretta a intervenire sull'ordine dei lavori per informare ufficialmente il Consiglio regionale di ciò che in parte abbiamo anticipato nel nostro confronto in Conferenza dei Capigruppo.
Il 16 luglio, cioè un mese e mezzo fa, a nome dei dieci Consiglieri di minoranza, avevo rivolto al presidente Zaia, per il suo tramite, un appello, partendo da questa premessa. Noi sappiamo come il Consiglio regionale del Veneto sia da sempre stato coinvolto, sia sul piano tecnico che sul piano politico, nella discussione attorno alla cosiddetta "autonomia differenziata" o, in generale, alle forme di autonomia che, a norma di Costituzione, le Regioni possono richiedere al Governo.
Nel 2007 ci fu la prima discussione. Nel 2014 furono addirittura votate due leggi regionali su questo argomento. Anche nel 2017, all'indomani del referendum che si è celebrato in questa Regione, il Consiglio regionale, con il dovuto protagonismo, diede formalmente mandato al Presidente della Regione di allora, che poi è anche quello attuale, di aprire la trattativa con il Governo ‒ "negoziato" si chiamava ‒ per definire come e quali materie la Regione del Veneto voleva provare a esercitare in forma autonoma.
In quello stesso giorno in cui venne votato quel progetto di legge statale, in cui si delegava al Presidente questa funzione, venne anche votato all'unanimità un ordine del giorno nel quale si impegnava formalmente il presidente Zaia a riferire puntualmente e precisamente al Consiglio regionale in base agli eventuali sviluppi che quel mandato a scatola chiusa dato al Presidente della Regione avrebbe prodotto.
Dal 2017 a oggi il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, non è mai tornato in quest'Aula a informare il suo Consiglio regionale su ciò che sta accadendo in riferimento a questo argomento. Non lo fa neppure ora che, dopo tanti anni, è stata approvata dal Parlamento la legge Calderoli, una sorta di legge quadro che ha cambiato, sotto certi profili, il percorso che dovrebbe condurci alla fantomatica autonomia differenziata.
La cosa ancora più grave è che un mese e mezzo fa dieci Consiglieri di opposizione chiedono al presidente Zaia di venire in Aula e che, dopo un mese e mezzo, non solo il Presidente non si presenta, ma neanche si degna di rispondere a questa richiesta. È una mancanza di rispetto per i Consiglieri di minoranza di sicuro. Del resto, cosa ci possiamo aspettare da un Presidente di Regione che neanche si presenta in Consiglio regionale dal 2020?
Presidente Ciambetti, lo dico a lei perché so che, come sempre, puntualmente ha trasferito la nostra richiesta al presidente Zaia: è una mancanza di rispetto prima di tutto nei confronti della Presidenza del Consiglio regionale, che si merita risposte in tempi decenti, ed è una mancanza di rispetto per tutto il Consiglio regionale. Neppure alle lettere ufficiali che il Presidente del Consiglio della Regione del Veneto invia al presidente Zaia il Presidente si degna di dare una risposta.

PRESIDENTE

Collega Zanoni, ha chiesto la parola per richiamo al Regolamento. Prego.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Non intervengo spesso su questo argomento. Sono già intervenuto perché, purtroppo, è un problema che si ripete, una violazione di Regolamento che si ripete.
Mi spiego. Gli uffici mi hanno passato il numero delle interrogazioni a prima firma del sottoscritto che non sono ancora state evase: si parla di quarantanove interrogazioni. Facendo un esame, solo otto di queste interrogazioni sono, di fatto, non più di interesse perché gli eventi hanno avuto una determinata evoluzione e quindi non sono più di interesse.
La maggior parte di queste interrogazioni sono di estrema attualità. Naturalmente, io sto portando i numeri delle interrogazioni che ho sottoscritto come primo firmatario, ma è una circostanza comune a molti colleghi, soprattutto di opposizione e del mio Gruppo. Siccome più volte abbiamo fatto presente il problema, visto che ormai siamo al conto alla rovescia per quanto riguarda il termine della legislatura – manca un anno, di fatto, non di più – volevo chiederle, Presidente, se riesce a dare attuazione all'attuale regolamento, che prevede che la Giunta regionale debba rispondere a queste interrogazioni presentate dai Consiglieri regionali. È uno degli strumenti più importanti che abbiamo.
Se facciamo memoria della situazione attuale circa i rapporti minoranza-maggioranza, alcune prerogative che ci sono date non possiamo attuarle perché siamo sottosoglia, ovvero non possiamo chiedere un Consiglio straordinario, né possiamo convocare d'ufficio un Assessore in Commissione. Quindi, abbiamo diverse prerogative che sarebbero previste dallo Statuto e dal Regolamento che non possiamo attuare perché siamo dieci Consiglieri di minoranza e dovremmo essere in dodici o tredici, a seconda di quanto le ho detto.
Quindi, poiché già abbiamo delle facoltà previste da regolamento che non possiamo concretizzare, almeno facciamo in modo che alle interrogazioni, che prevedono dei tempi e una determinata garanzia, questi Assessori che ormai non vediamo più o vediamo raramente (tranne i presenti) ci diano delle risposte.
Manca poco, ormai. Che cosa ci dobbiamo aspettare? Di arrivare a fine legislatura senza avere avuto risposta a tematiche importantissime per i nostri territori?

PRESIDENTE

Parto con il collega Zanoni. Sui numeri dell'Aula e dell'Assemblea hanno deciso i cittadini elettori e non posso farci niente rispetto ai nostri regolamenti e statuti.
Ciclicamente, quando mi viene chiesto in Capigruppo, sollecito le risposte alle interrogazioni inevase. Le ricordo che nelle ultime Capigruppo – lei partecipa spesso alle Capigruppo – ho chiesto ai Capigruppo di mettere in evidenza le priorità che vengono date su alcune tematiche e su alcune risposte. Alcune interrogazioni, ad esempio, sono state derubricate perché non più di attualità. Quel lavoro mi pare che venga considerato dalla Giunta con la dovuta attenzione e dove vengono segnalate delle priorità vedo che arrivano anche le risposte, sebbene magari non sulla totalità delle interrogazioni segnalate. Vedo comunque che questo è un metodo che serve ad accelerare e soprattutto a massimizzare il lavoro delle varie Direzioni per dare risposta alle interrogazioni che vengono sollecitate dai Capigruppo.
Collega Camani, come lei ha ben detto, ho mandato immediatamente quella lettera al presidente Zaia. So, perché ne ho avuto riscontro, che una risposta è stata preparata; quindi, mi auguro che arrivi a breve a questo Consiglio una spiegazione dello stato dell'arte.
Ora riprendiamo l'ordine dei lavori come previsto.
I primi punti sono le convalide dei colleghi subentrati o stabilizzati dopo le elezioni amministrative ed europee.
Dobbiamo votare le convalide delle elezioni dei colleghi Masolo, Cecchellero, Formaggio e Casali.
Chi non si è ancora registrato su Concilium lo faccia, perché partiamo subito con le votazioni.
PUNTO
6



CONVALIDA DELL'ELEZIONE DEL CONSIGLIERE REGIONALE RENZO MASOLO, AI SENSI DELL'ARTICOLO 37 DELLO STATUTO (LEGGE STATUTARIA 17 APRILE 2012, N. 1) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 63/2024)

Relazione dell'Ufficio di Presidenza

PRESIDENTE

Cominciamo con la convalida dell'elezione del consigliere Renzo Masolo.
Con deliberazione n. 42 del 16 luglio 2024, il Consiglio regionale ha deliberato la sostituzione della consigliera regionale Cristina Guarda, dimissionaria, con il consigliere Renzo Masolo.
L'Ufficio di Presidenza, nella seduta del 28 agosto 2024, ha esaminato, ai sensi dell'articolo 37 dello Statuto e dell'articolo 7 del Regolamento del Consiglio regionale, la posizione del consigliere regionale Renzo Masolo e, sulla base delle attestazioni dallo stesso rilasciate, ha verificato che non sussistono cause di ineleggibilità e incompatibilità, articoli 7 ed 8 della legge regionale 16 gennaio 2012, n. 5 , e successive modificazioni, decreto legislativo 8 aprile 2013, n. 39 e decreto legislativo 31 dicembre 2012, n. 235.
L'Ufficio di Presidenza, pertanto, tramite la propria deliberazione n. 51 del 28 agosto 2024, approvata con voto unanime e palese, ha inteso proporre al Consiglio regionale la convalida dell'elezione del consigliere Renzo Masolo. Si procederà, quindi, con voto del Consiglio relativamente alla deliberazione amministrativa di convalida.
Collega Montanariello, prego.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Visto che ormai oggi, sotto l'aspetto amministrativo, con le formalità del caso entrano a far parte di questo Consiglio, a nome del Gruppo del Partito Democratico vorrei augurare buon lavoro ai nuovi colleghi, in questo caso al collega Masolo, e anche alla nostra collega Cristina Guarda, che un contributo molto importante ha dato a questo Consiglio regionale e siamo sicuri che potrà continuare a farlo in Europa, dove c'è un altro livello istituzionale molto collegato al nostro.
Buon lavoro ai colleghi che sono andati in Europa, in particolar modo alla collega Guarda, di cui apprezziamo molto il lavoro, e buon lavoro ai colleghi che oggi si accingono a sostituirli.

PRESIDENTE

Grazie.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione la convalida dell'elezione del consigliere Renzo Masolo.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva all'unanimità.
PUNTO
7



CONVALIDA DELL'ELEZIONE DEL CONSIGLIERE REGIONALE ANDREA CECCHELLERO, AI SENSI DELL'ARTICOLO 37 DELLO STATUTO (LEGGE STATUTARIA 17 APRILE 2012, N. 1) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 64/2024)

Relazione dell'Ufficio di Presidenza

PRESIDENTE

Passiamo – se mi permettete, colleghi, non leggo le parti ripetitive e burocratiche – alla convalida della elezione del consigliere Andrea Cecchellero, deliberazione n. 43 del 16 luglio 2024.
Il Consiglio regionale ha deliberato la sostituzione del consigliere Nicola Finco, dimissionario, con il consigliere Andrea Cecchellero. Il resto è uguale a quello che ho letto prima.
Pertanto, l'Ufficio di Presidenza, tramite propria deliberazione n. 49 del 28 agosto 2024, approvata con voto unanime e palese, ha inteso proporre al Consiglio regionale la convalida dell'elezione del consigliere Andrea Cecchellero.
Si procederà quindi con voto del Consiglio relativamente alla deliberazione amministrativa di convalida.
Metto in votazione la convalida dell'elezione del consigliere Andrea Cecchellero.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva all'unanimità.
PUNTO
8



CONVALIDA DELL'ELEZIONE DEL CONSIGLIERE REGIONALE JOE FORMAGGIO, AI SENSI DELL'ARTICOLO 37 DELLO STATUTO (LEGGE STATUTARIA 17 APRILE 2012, N. 1) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 65/2024)

Relazione dell'Ufficio di Presidenza

PRESIDENTE

Passiamo ora alla convalida dell'elezione del consigliere Joe Formaggio.
Con deliberazione n. 45 del 23 luglio 2024, il Consiglio regionale ha deliberato la sostituzione della consigliera regionale Elena Donazzan, dimissionaria, con il consigliere Joe Formaggio.
Le parti che ho letto sono uguali anche per la sostituzione.
L'Ufficio di Presidenza, pertanto, tramite propria deliberazione amministrativa n. 50 del 28 agosto 2024, approvata con voto unanime e palese, ha inteso proporre al Consiglio regionale la convalida dell'elezione del consigliere regionale Joe Formaggio.
Si procederà quindi con voto palese del Consiglio regionale.
Metto in votazione la convalida dell'elezione del consigliere Joe Formaggio.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PUNTO
9



CONVALIDA DELL'ELEZIONE DEL CONSIGLIERE REGIONALE STEFANO CASALI, AI SENSI DELL'ARTICOLO 37 DELLO STATUTO (LEGGE STATUTARIA 17 APRILE 2012, N. 1) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 66/2024)

Relazione dell'Ufficio di Presidenza

PRESIDENTE

Passiamo al punto n. 9, Convalida dell'elezione del consigliere Stefano Casali. A volte ritornano.
Con deliberazione n. 51 del 31 luglio 2024, il Consiglio regionale ha deliberato la sostituzione del consigliere regionale Daniele Polato, dimissionario, con il consigliere Stefano Casali.
Tutto ciò detto, l'Ufficio di Presidenza, pertanto, tramite propria deliberazione n. 48 del 28 agosto 2024, approvata con voto unanime e palese, ha inteso proporre al Consiglio regionale la convalida dell'elezione del consigliere Stefano Casali.
Si procederà, quindi, con il voto del Consiglio regionale relativamente alla deliberazione amministrativa di convalida.
Metto in votazione la convalida dell'elezione del consigliere Stefano Casali.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Comunico che il punto n. 10, PDL n. 220, come concordato in Conferenza dei Capigruppo, sarà trattato come primo punto nella prossima seduta, prevista per il 10 settembre.
PUNTO
11



PROGETTO DI LEGGE RELATIVO A "MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE 28 GIUGNO 1988, n. 30 "DISCIPLINA DELLA RACCOLTA, COLTIVAZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE DEI TARTUFI" E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI". (PROGETTI DI LEGGE N. 229 E 233) APPROVATO (DELIBERAZIONE LEGISLATIVA N. 21/2024)

Relazione della TERZA Commissione Consiliare.
Relatore: Consigliere Rigo
Correlatore: Consigliere Lorenzoni

PRESIDENTE

Passiamo al punto n. 11, i progetti di legge nn. 233 e 229 abbinati.
Relatore è il collega Rigo.

Filippo RIGO (Liga Veneta per Salvini Premier)

Grazie, Presidente. Buongiorno, colleghi.
La Regione Veneto è da sempre una Regione vocata alla produzione dei tartufi. Basti pensare, ad esempio, come l'area della pianura, a valle delle risorgive, sia ottima per la produzione dello Scorzone e del bianco pregiato, mentre l'area pedemontana calcarea lo è altrettanto per quella del tartufo nero pregiato. A ciò si aggiunga la produzione di Uncinato, ovvero una forma varietale dello Scorzone che si adatta ai climi più rigidi, presente in abbondanza nei boschi di faggio e di nocciolo situati nelle zone montane.
A tutti gli effetti, un capitale non ancora pienamente sfruttato, a fronte invero di un territorio che, a ben vedere, non è meno generoso di altre regioni d'Italia e che, pertanto, merita la giusta attenzione anche da parte del legislatore regionale, nell'ottica di un adeguamento della normativa di settore.
Assume la Presidenza
La Vicepresidente Francesca ZOTTIS

Filippo RIGO (Liga Veneta per Salvini Premier)

I dati ufficiali della Regione del Veneto attestano che nel 2020 il numero di tartufai abilitati alla raccolta del tartufo superava le 4.000 unità, con un trend in crescita che, stando alle previsioni, dovrebbe oggi aver raggiunto le 5.000 unità. Una cifra che a sua volta potrebbe raddoppiare se a questi ultimi fossero aggiunti i cosiddetti "raccoglitori informali". Tra questi, infatti, solamente il 65% intraprende questa attività a fini commerciali e il restante 35% pratica la raccolta come mera attività hobbistica. Infine, le aziende dedite alla raccolta professionale di tartufo e munite di partita IVA ammontano a sole ventitré unità, collocate perlopiù nella zona di Vicenza e Verona.
Dati, quindi, che nel complesso, oltre a dimostrare il mancato raggiungimento di un equilibrio tra coltivazione, libera ricerca e aziende del settore, sono altresì rappresentativi di come l'intero comparto produttivo e più in generale il patrimonio tartufigeno del Veneto non venga adeguatamente valorizzato. Una filiera del tartufo che proprio nella nostra Regione, nonostante l'introduzione dei commi 692-697 dell'articolo 1 della legge 30 dicembre 2018, n. 145, che ha permesso di formalizzare parte del prodotto commercializzato, funge ancora oggi da stimolo all'economia sommersa.
Si consideri, inoltre, che una inadeguata valorizzazione della produzione dei tartufi si associa inevitabilmente alla problematica dello spopolamento della montagna. Questione di grande attualità per tutto il resto del Paese e soprattutto per la nostra Regione, tale da generare effetti negativi su ambiente, economia e cultura poiché inevitabilmente connessa con la cessazione delle attività locali, la diminuzione della biodiversità e il conseguente avanzamento inesorabile del bosco, che non solo rende i terreni improduttivi, ma li espone anche al rischio di dissesto idrogeologico.
L'assenza di pesticidi e fertilizzanti fa in modo che la coltivazione del tartufo si possa ascrivere tra le coltivazioni più sostenibili e coerenti ai princìpi dell'economia circolare dal momento che assicura la tutela dell'ambiente, il contrasto all'erosione del suolo, il ripristino della fertilità naturale del terreno e l'assorbimento di CO2.
Durante la IV legislatura del Consiglio regionale del Veneto, con la legge regionale 28 giugno 1988, n. 30 , è stata introdotta la "Disciplina della raccolta, coltivazione e commercializzazione dei tartufi", con l'obiettivo di regolamentare le attività legate ai tartufi, tutelare le risorse naturali, garantirne la sostenibilità ambientale e promuovere lo sviluppo economico del comparto produttivo.
Tuttavia, nel corso degli anni sono emerse nuove sfide e opportunità che richiedono un adeguamento delle disposizioni normative vigenti ed in particolare di alcuni articoli, in virtù di una quanto mai necessaria semplificazione e sburocratizzazione delle procedure amministrative per la coltivazione e il riconoscimento delle tartufaie. Un riordino generale di quella legislazione regionale necessario ad una definitiva consacrazione della produzione del tartufo in Veneto e, al contempo, utile per fornire ulteriori strumenti di contrasto all'abbandono della montagna.
Nel dettaglio della proposta in esame, con l'articolo 1 viene emendato l'articolo 3 della legge regionale n. 30/1988 dedicato alle tartufaie controllate, al fine di aggiornare le procedure tecniche per le operazioni di miglioramento colturale e di prevedere un piano pluriennale di ottimizzazione delle aree tartufigene.
L'articolo 2 della proposta di legge novella l'articolo 4 della legge regionale n. 30/1988 , adeguando la definizione di tartufaie coltivate con le altre fonti che regolano la materia e demandando, altresì, alla Giunta la determinazione dei criteri e delle modalità per il controllo e la certificazione delle piante tartufigene.
Con gli articoli 3 e 4 sono rispettivamente modificate le modalità di riconoscimento delle tartufaie di cui all'articolo 5 e la composizione della commissione che svolge gli esami per il rilascio del tesserino per la raccolta di cui all'articolo 7 sempre della legge regionale n. 30/1988 .
L'articolo 5 aggiorna l'articolo 8 per consentire alla Giunta regionale di avvalersi del parere della sopracitata commissione per la variazione del calendario di raccolta.
L'articolo 6 novella l'articolo 9 della legge oggetto di modifica, esplicitando così ex lege la possibilità di raccogliere tartufi nei terreni del demanio regionale, mentre l'articolo 7 introduce, per il tramite dell'articolo 11 bis, una tassa per la ricerca e la raccolta dei tartufi pari a 100 euro, così come definita nel dettaglio dalla Giunta regionale.
Con l'articolo 8 è adeguato il regime sanzionatorio, ovvero il minimo e il massimo edittale delle sanzioni amministrative di cui all'articolo 13, e con l'articolo 9 è aggiornato e sistematizzato l'articolo 15, introducendo anche la realizzazione di manifestazioni regionali e nazionali.
A conclusione del progetto di legge l'articolo 10 prevede alcune norme transitorie e l'articolo 11 alloca le risorse finanziarie necessarie all'attuazione della proposta di legge.
Questo progetto di legge si è voluto fare, Presidente, perché intanto la libera raccolta del tartufo è un'attività che fa parte della nostra storia e dell'identità dei nostri territori, in particolare dei territori montani, tanto che nel corso degli anni i tartufai sono diventati dei veri e propri custodi e delle vere e proprie sentinelle dei nostri territori, perché andando nei boschi li tengono curati e segnalano le eventuali criticità che possono manifestarsi in quei territori. È un'attività talmente importante che dal 2021 l'UNESCO ha voluto dichiarare la cerca e la cavatura del tartufo patrimonio immateriale dell'umanità. Questo perché è un'attività che fa fortemente parte della nostra storia.
Con il presente progetto di legge regionale si vuole attualizzare la legge regionale in particolare in determinati ambiti, come per esempio le date di raccolta dei tartufi, su cui una modifica si rende necessaria rispetto al fatto che, a causa dei cambiamenti climatici, sono mutate evidentemente le esigenze. Inoltre, si prevede un piano di miglioramento delle aree tartufigene e il sostegno a manifestazioni e incontri volti alla promozione del tartufo.
A tal proposito, faccio presente che questo fine settimana – erano presenti diversi Consiglieri regionali – abbiamo partecipato alla Festa del Tartufo di Caprino Veronese, organizzata dall'Associazione Tartufai del Baldo e della Lessinia. È una manifestazione che ogni anno vede incrementare il pubblico, segno che è un prodotto dietro il quale c'è grande interesse e che crea un'attrattività importante.
Per quanto riguarda la coltivazione, come già detto, può diventare un'opportunità importante per i territori, soprattutto quelli montani, sulla scorta di quanto è avvenuto in altre Regioni italiane e in altri Paesi europei – mi riferisco, per esempio, alla Spagna – che hanno investito in maniera importante sulla coltivazione, avendo un ritorno importante di popolazione che ha sottoscritto questa attività, perché comunque quella dei tartufi è un'attività che offre un certo reddito. Quindi, nella nostra visione può diventare un'opportunità importante per i territori.
Ringrazio i nostri uffici e tutti coloro che hanno lavorato alla stesura di questo testo. Ringrazio il collega Soranzo, che ha presentato, anche lui, un progetto di legge per la valorizzazione del tartufo e che è stato unificato a questo. Ritengo che sia un piccolo passo soprattutto per quelle zone che vivono di spopolamento e di abbandono culturale.
Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie.
Correlatore Lorenzoni, prego.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti i colleghi. Ben ritrovati dopo la pausa estiva.
Il provvedimento che discutiamo oggi modifica la legge regionale 28 giugno 1988, n. 30 , una legge di trentasei anni fa, che in verità è stata successivamente modificata a più riprese.
Ringrazio il relatore, il consigliere Rigo, che ha messo tanto entusiasmo per portare in Aula questo provvedimento e che ha inglobato il progetto di legge n. 229, che era stato presentato il 22 settembre 2023 dal collega Soranzo, solo pochi giorni prima della presentazione del PDL n. 233, che è diventato poi il testo base. Evidentemente un anno fa c'era un grosso movimento intorno al mondo dei tartufi e non ho saputo spiegarmi la ragione, ma sicuramente una ragione c'è.
La norma porta alcuni aggiustamenti alle regole per la raccolta e la coltivazione di questi preziosi funghi ipogei, che a buon titolo rappresentano uno dei beni di maggior valore della nostra terra. Pensate che il tartufo bianco pregiato si acquista tra i 2.000 e i 3.000 euro al chilogrammo, a seconda di varie caratteristiche morfologiche del prodotto. Il nero pregiato vale meno, ma sempre tra i 300 e i 600 euro al chilogrammo. Non so se ci siano altri prodotti del nostro territorio che abbiano un valore così alto. Allora, ecco il tartufo scorzone, che si trova nei Colli Euganei, nelle Colline Moreniche del Garda e dei Lessini e nei Colli Berici, il tartufo nero invernale, che è caratteristico della zona del Bellunese e di Conegliano, e il bianco pregiato, che è uno dei prodotti importanti della zona del Delta del Po, oltre che dell'Estense, a sud dei Colli Euganei.
Vi sono, effettivamente, importanti manifestazioni centrate sul tartufo. Mi dispiace non essere stato coinvolto in quella di sabato scorso. Attenderò il prossimo anno un invito, perché a Caprino Veronese sarei venuto volentieri. Però, ne ricordo altre: la Festa del Tartufo sul Delta del Po, il Tartufo in Fiera a Rovigo, la Sagra del Tartufo a Lumignano e a Crespadoro, il Tartufo in Fiera a Belluno. Insomma, sono diverse le manifestazioni centrate su questo prodotto.
Vi sono, poi, le aziende tartufaie di coltivazione, che rappresentano un settore interessante, sulla cui regolamentazione si entra in modo puntuale. Ringrazio il promotore della legge perché è andato a specificare alcune cose, con una regolamentazione che in alcuni casi entra proprio nel dettaglio tecnico in maniera estremamente puntuale. Le aziende censite per la raccolta professionale del tartufo sono ventitré. Pensavo fossero di più. Tutto sommato non sono tantissime. Tuttavia, hanno un'elevatissima specializzazione. Mi ha colpito come ci sia una competenza estremamente raffinata e un processo di innovazione e di ricerca che porta queste imprese a essere leader a livello internazionale. Quindi, ci sono margini di innovazioni interessanti, come per esempio testimonia la raggiunta leadership mondiale sulla produzione dei vanghetti da parte di una giovane azienda di Este. Sono rimasto sorpreso nel vedere che un ragazzo giovane sia riuscito a creare innovazione nella produzione dei vanghetti, i "Vanghetti del Liga".
È, quindi, un settore interessante per la nostra economia e per alcune aree in modo particolare della nostra Regione.
Arrivare, però, ad affermare che "una inadeguata valorizzazione della produzione dei tartufi si associa inevitabilmente alla problematica dello spopolamento della montagna" appare veramente esagerato. Lasciatemelo dire. Veramente pensate che questa norma possa frenare lo spopolamento delle nostre montagne? O anche, più in generale, che la raccolta del tartufo possa avere un impatto significativo sulla dinamica demografica montana? Chiedo aiuto al collega Rigo, perché sinceramente fatico a trovare una coerenza in questa frase che fa parte dell'introduzione alla norma.
Il testo, come ha ben detto il collega, nei primi nove articoli apporta modifiche puntuali alla legge regionale n. 30 del 1988, aggiornando i riferimenti superati e modificando i periodi di raccolta. Come è stato detto, bene, con il cambiamento climatico c'è la necessità di adeguare il periodo.
Ancora una volta, però, richiamo la vostra attenzione su un fatto. Questo testo assegna una delega amplissima alla Giunta, quattro atti sostanziali: la redazione del piano pluriennale di miglioramento delle aree tartufigene; la definizione dei criteri e modalità per il controllo e la certificazione delle piante tartufigene, il disciplinare di produzione e l'individuazione del soggetto abilitato alla certificazione; la definizione delle modalità di pagamento della nuova tassa regionale di raccolta (su questo torneremo); le modalità con cui sono concessi dei contributi. Io mi auguro che i colleghi Assessori siano appassionati di tartufo, perché hanno loro in mano il boccino, a questo punto, nel dare esecutività alla norma oggi in discussione.
La sostanza di questo testo normativo, insomma, è delegata alla Giunta, ancora una volta, in coerenza con l'impostazione che più volte abbiamo criticato dai banchi dell'opposizione. In questa legislatura le scelte sono sempre demandate alla Giunta, invertendo quel rapporto gerarchico che l'ordinamento vorrebbe tra Legislativo ed Esecutivo. Più volte abbiamo cercato di sollecitare il vostro orgoglio, colleghi Consiglieri di maggioranza, ma senza successo. Mi sarebbe piaciuto, ad esempio, che fosse il Consiglio a stabilire le modalità con cui sono concessi i contributi o, ancora meglio, le modalità di pagamento di questa nuova tassa regionale di raccolta, perché questo passaggio rappresenta realmente una novità. All'articolo 7, comma 1, infatti, si introduce la tassa di concessione per la ricerca e raccolta di 100 euro l'anno. È curioso. La tassa di concessione era stata abrogata dall'articolo 5 della legge regionale 9 agosto 2002, n. 18 . Evidentemente l'Amministrazione Galan, che ha tolto l'addizionale IRPEF e anche la tassa sulla ricerca e raccolta dei tartufi, era meno "gabelliera" della Giunta Zaia, che ritassa i tartufi e alza pure l'IRAP alle imprese, come si evince dagli atti delle Commissioni di questi giorni.
Ma anche su questo punto i dubbi sulla reale efficacia dell'intervento emergono pressanti. Vi do alcuni numeri. Nella relazione si dice che i tartufai abilitati erano circa 4.000 nel 2020 e sono stimati in crescita. Una cifra che potrebbe raddoppiare se a questi ultimi fossero aggiunti i cosiddetti "raccoglitori informali".
Fatemi capire. La norma dice: "Gli appassionati di tartufi devono essere muniti di un apposito tesserino di idoneità che li autorizzi alla ricerca e alla raccolta. Gli interessati devono sostenere un esame per l'accertamento dell'idoneità, svolto da un'apposita commissione". Mi dite che coloro che raccolgono in modo informale, cioè senza tesserino, senza esame di idoneità, perché la norma dice "devono essere muniti di apposito tesserino", sarebbero la metà di coloro che raccolgono. I raccoglitori sarebbero 8.000, ma solo 4.000 di questi avrebbero il tesserino.
C'è di più. Nella previsione di introito dalla tassa che viene introdotta si fa riferimento, nella parte finanziaria del testo di legge, a un'entrata pari a 200.000 euro, che equivale a 2.000 raccoglitori. Quanti sono? Ci si aspetta che 2.000 paghino la tassa, si stimano i 4.000 in crescita e si pensa che siano 8.000, cioè si pensa che solo un quarto di coloro che effettivamente vanno a raccogliere i tartufi pagheranno effettivamente la tassa. E l'abbiamo scritto nella legge.
Siamo sicuri che questo non sollevi le perplessità di qualcuno? Io qualche dubbio ve lo metto. Qui si viene, in realtà, al tema centrale, al fattore di debolezza che io imputo a questo testo: la vigilanza, che, in base alla norma, spetta agli agenti del Corpo forestale, alle Guardie venatorie provinciali, agli organi di Polizia locale, urbana e rurale, alle Guardie giurate volontarie. Se la stima è un numero doppio di raccoglitori rispetto a coloro che detengono il patentino, il tesserino, volete dirmi che il controllo oggi funziona? Collega Formaggio, lei che vive in queste terre tartufaie, come dobbiamo agire?
Possiamo adeguare le sanzioni dalle lire agli euro, e io sarei stato più severo. Per un bene che vale migliaia di euro al chilo, poche centinaia di euro hanno una deterrenza praticamente nulla. Ma non ne faccio una colpa agli organismi che ho menzionato, che ‒ ci mancherebbe ‒ hanno risorse risibili rispetto alla necessità di monitorare e regolare un settore così ampio.
Vi chiedo, dunque: non ritenete che le somme stanziate per questa legge potrebbero essere meglio impiegate per rafforzare la presenza dei controllori sul territorio? Essi svolgono molte altre funzioni, di tutela, promozione, valorizzazione del territorio, se possono essere fisicamente presenti, ma nulla fa la legge in questo senso. È questo ciò che io rimprovero a questa legge: non intervenire su quelli che possono essere gli elementi di reale miglioramento organizzativo di questo settore interessante per la nostra economia.
L'articolo 11 della legge in discussione assegna per quest'anno risorse pari a 450.000 euro e per il 2025 a 300.000 euro. Non sono quisquilie. Vanno a massimizzare l'efficacia per la salute del settore del tartufo? Io ho tanti dubbi su questo.
Se, dunque, ci sta a cuore il settore della raccolta e coltivazione del tartufo, ben altra norma dovevamo promuovere, mirata a potenziare i controlli per tutelare la risorsa e per costruire una relazione tra coloro che raccolgono e coloro che coltivano il bosco per la crescita di questa risorsa.
Per questo, colleghi, vi invito a fare un ragionamento libero sull'opportunità di votare questo testo in questa forma, vedendo se non sia possibile migliorarlo, cercando di andare a potenziare la capacità di essere presenti sul territorio da parte di coloro che sono incaricati della vigilanza.
In questo senso rivolgo un appello anche alla Giunta, che ha un'amplissima delega ad andare a dare contenuti a questo testo quadro, perché si faccia promotrice di un intervento di controllo e vigilanza, di cui beneficerebbe tutto il nostro territorio.

PRESIDENTE

Consigliere Zanoni, prego.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Intervengo anch'io su questo progetto di legge, perché il Veneto sentiva l'estrema mancanza di una norma sul tartufo; quindi, è giusto parlarne e fare alcune considerazioni.
Sicuramente una cosa positiva che mi è balzata agli occhi e che mi ha particolarmente interessato è il capoverso dove il collega presentatore del progetto di legge parla di "assenza di pesticidi e fertilizzanti" e, quindi, fa la considerazione che "l'assenza di pesticidi e fertilizzanti fa in modo che la coltivazione del tartufo si possa ascrivere tra le coltivazioni più sostenibili e coerenti ai princìpi dell'economia circolare, dal momento che assicura la tutela dell'ambiente, il contrasto all'erosione del suolo, il ripristino della fertilità naturale del terreno e l'assorbimento di CO2".
È sicuramente un dato interessante. È arcinoto che la questione pesticidi crei problemi di tutela dell'ambiente, quindi viene sottolineato in questo frangente, ma poi si parla addirittura di contrasto all'erosione del suolo e ripristino della attrattività naturale del terreno o addirittura assorbimento della CO2. Quindi, sicuramente è condivisibile questa cosa. Il problema è che a me piacerebbe sentire questa sensibilità nei confronti dell'ambiente, nei confronti delle attività che portano all'erosione del suolo, attività che possono causare problemi e comportano le emissioni di CO2. Questa sensibilità mi piacerebbe ci fosse in tutti gli altri settori che spesso noi affrontiamo nelle Commissioni e anche qui in Consiglio, soprattutto e anche durante la fase di bilancio, dove sono molti gli interventi, soprattutto delle opposizioni, di noi Consiglieri che proponiamo delle norme per la riduzione dei pesticidi, per aumentare la tutela dell'ambiente, per attivare tutte quelle norme e tutte quelle misure utili all'assorbimento di CO2, a ripristinare la fertilità naturale del terreno, a contrastare l'erosione del suolo.
Se la voglio vedere al contrario questa frase, sembrerebbe quasi un attacco alla viticoltura in Veneto, perché sappiamo che la viticultura, soprattutto quella invasiva, che porta al disboscamento e all'utilizzo di quantità di pesticidi da record, perché, come voi sapete, in Veneto siamo quelli che ne utilizzano di più, sembra quasi un attacco. Sicuramente non era nelle intenzioni del collega, la tranquillizzo, non vorrei mai che si sentisse rimproverato dagli altri interessati.
Il collega Lorenzoni ha fatto un elenco di criticità di questa norma. Io le condivido praticamente tutte. Una è la questione dei controlli. È sicuramente importante prevedere le sanzioni, prevedere determinate modalità, prevedere una tempistica, un periodo entro il quale svolgere questa attività, prevedere la limitazione del numero di cani e quant'altro, però, colleghi, se poi non attiviamo tutti quei controlli necessari, diventano norme scritte sulla carta.
Si è fatto un elenco di chi sono gli addetti ai controlli, però si dimentica spesso di dire che questi controllori sono sempre meno, questi controllori sono sottopagati, se sono volontari, non vengono assolutamente incentivati. Anzi, se fanno parte, questi volontari, delle associazioni che tutelano l'ambiente, addirittura sono penalizzati, perché si fa sempre più fatica a fargli fare i corsi, vengono in qualche modo boicottati. Poi, quando vanno sotto esame, viene fatta strage e sembra quasi che siano tutti incompetenti, magari dopo aver fatto corsi che durano anche un anno.
Si verifica il "vorrei, ma non posso". Quando metti una serie di norme del genere, se non attui i controlli, ma soprattutto se non finanzi i controllori e gli organici di questi controllori nelle varie amministrazioni che hanno questi soggetti, alla fine la legge resta sul BUR.
Anch'io con curiosità leggevo la questione dello spopolamento delle montagne, come se la coltivazione o la raccolta del tartufo potesse in qualche modo contrastare questa cosa. Sulla tassa, anche qui, fate delle campagne elettorali. Io parlo di voi. Dovremmo parlare di noi, ma parlo di voi, in questo caso, perché voi ce l'avete con le tasse. Sembrano il male di tutti i mali. Attaccate sempre chi ogni tanto pensa di mettere una tassa, perché le tasse sono raccolta di fondi per essere impegnati per attività utili alla società. In questo caso, siete voi che mettete la tassa. Siete veramente sicuri che questa tassa, poi, venga utilizzata? Io avrei finalizzato questa tassa maggiormente a essere impiegata nei controlli, ad esempio.
Un'altra cosa volevo dirvi. Questa non l'ha toccata il correlatore. Ci sono diverse associazioni e siti che si occupano di tartufi. Uno dei più conosciuti è "Andare a tartufi". In questo sito è scritta una cosa che qui non c'è, non viene affrontata: come devono vestirsi i tartufai.
Sembra una cosa secondaria, può essere magari anche presa a scherno, come sta facendo Joe Formaggio adesso, invece è una cosa seria. Cosa dicono? "Abbigliamento mimetico: una brutta abitudine dei tartufai". Sapete perché dicono questa cosa qui? Perché spesso ci sono diverse avversità, soprattutto nei luoghi dove si va a tartufi, quindi può sempre scapparci l'incidente. Se uno è vestito in maniera mimetica, rischia difficilmente di essere ritrovato. Io dico che c'è un'altra cosa, e anche qui la casistica è abbastanza lunga. È la questione di poter diventare...

PRESIDENTE

Consigliere Formaggio, lasci finire il collega. Poi, se vuole, può intervenire, come tutti gli altri Consiglieri. Grazie.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Se sei troppo mimetico e ti muovi in maniera un po' particolare, magari sei abbassato perché stai raccogliendo il tuo tartufo, potresti essere scambiato per un animale selvatico.
Considerato il numero di cacciatori...

PRESIDENTE

Evitiamo di interloquire reciprocamente. Continuiamo con l'intervento e poi ognuno fa il suo.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Considerato il numero di cacciatori, e soprattutto l'età media dei cacciatori, che sappiamo che con l'età...

PRESIDENTE

Restiamo sull'ordine dei lavori, per favore.
Grazie.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Sto parlando dell'incolumità del cercatore di tartufi. Voi non avete previsto niente per quanto riguarda il riconoscimento, oppure l'individuazione. Non lo sto dicendo io, Consigliere regionale di opposizione, ma lo sta dicendo uno dei maggiori e autorevoli siti che si occupa di tartufi.
La mimetica che usano i tartufai può essere oggetto di incidenti. Quindi, l'auspicio, collega Rigo, veda lei, è la tutela dei tartufai. Attenzione, perché non è la prima volta che ci sono incidenti anche gravi. Di funghi non ne parliamo, ma chi è andato a tartufi, si è trovato impallinato o ferito perché scambiato per una preda.
Mi chiedevo anch'io come verranno impiegate le cifre raccolte con le tasse. Mi piacerebbe anche sentire una risposta in merito ai dubbi sollevati dal collega per quanto riguarda il numero, le presenze dei raccoglitori di tartufi. Non è secondario, infatti, quanto ha sollevato il collega Lorenzoni. Io credo che meriterebbe, visto che stiamo per votare una legge che poi diventerà legge dei cittadini veneti, avere un minimo di chiarezza in più su questa questione relativa al numero di addetti a questa attività.
Io non mi sono sorpreso più di tanto, come il collega Lorenzoni, sulla tassa, ma sappiamo che siamo in cerca di fondi. La Pedemontana ha creato un buco immane, quindi...

PRESIDENTE

Consigliere, rimanga sull'ordine dei lavori, per cortesia.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Siamo in discussione generale.

PRESIDENTE

Siamo in discussione generale, ma non vuol dire che bisogna parlare di viti, di Pedemontana. Stiamo parlando di tartufi, parliamo di tartufi.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Collega, sto parlando della tassa prevista dalla legge, e sto cercando di darmi delle motivazioni. Siccome non c'è mai stata la tassa, e la destra ha sempre detto "siamo contrari alle tasse", se mettono la tassa, vuol dire che c'è un motivo. Stavo cercando una motivazione. Quella più lampante che vedo è il buco creato dalla Superstrada Pedemontana Veneta, grazie agli errori soprattutto dell'attuale Presidente, che vuole il quarto mandato. C'è un'altra cosa che mi dà fastidio, colleghi: non parliamo più del terzo mandato, ma del quarto mandato.

PRESIDENTE

Consigliere Andreoli, prego.

Marco ANDREOLI (Liga Veneta per Salvini Premier)

Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti.
Molto brevemente voglio dire anch'io due parole. Intanto vorrei ringraziare e complimentarmi con il collega Rigo per il lavoro fatto sul testo e anche con il collega Soranzo per aver tirato fuori anche lui l'argomento. A mio avviso, era ora di tirarlo fuori. Come è stato ribadito più volte, si tratta di un testo di trentasei anni fa, con le sanzioni in lire. Direi che meritava una svecchiata.
Penso che l'attività di raccolta o di coltivazione dei tartufi metta d'accordo un po' tutti. Almeno concettualmente non ha nemici, credo, come attività, a differenza di tante altre. Secondo me, è un'attività da incoraggiare. Penso sia anche un'opportunità di accrescimento e di arricchimento di valore e di biodiversità per i nostri boschi. Pensiamo, per esempio, anche alla tempesta Vaia, all'occasione triste, purtroppo, che può aver dato quell'evento lì, che ha abbattuto milioni di alberi, di abeti rossi, peraltro attaccati anche dal bostrico. È un'essenza che sta andando in difficoltà anche per altri motivi. Potrebbe dare, però, la possibilità di diversificare la presenza arborea in queste foreste andando a piantare degli alberi, delle piante micorizzate, che ‒ come sapete ‒ sono quelle che hanno quell'imprinting dalla nascita, del seme che è cresciuto in un terriccio sterilizzato, con le sole spore presenti del tartufo, che andrà, poi, in maniera del tutto naturale, a produrre a livello radicale per tutta la sua vita.
È un'opportunità in più, secondo me, per il turismo diffuso, il turismo sano, quello enogastronomico e quello escursionistico, di cui vogliamo arricchire le nostre aree interne, sennò tutti i turisti che abbiamo in Veneto li troviamo sempre e solo a Venezia, sul Lago di Garda e negli hub principali, mentre ci sono tesori da andare a scoprire nel nostro Veneto, ma anche nel nostro Paese in generale, che è proprio la patria dell'enogastronomia. Si viene in Italia per i paesaggi e per l'arte, ma anche per mangiare bene. Come sappiamo, il tartufo altro non è che un'eccellenza, da questo punto di vista.
Chiudo con una pillola, che sono convinto quasi nessuno conosca. L'aroma di tartufo viene utilizzato nell'olio che usiamo in pizzeria, per insaporire la pizza, ma anche in tantissime altre ricette in cucina. In realtà, quasi sempre non vi è il tartufo all'interno: viene utilizzato un aroma artificiale (che è uno scioglilingua, lo leggo) che si chiama bismetiltiometano. È un derivato del petrolio ‒ per curiosità, ognuno lo vada a cercare ‒ che costa meno, evidentemente, del tartufo vero. È un derivato del petrolio, ripeto, si estrae da lì, e si chiama bismetiltiometano. In pizzeria guardate la bottiglia e leggete dietro se c'è questo aroma artificiale che inganna: sa di tartufo, ma tartufo non è. Sperando che faccia bene alla salute o che perlomeno non nuoccia.
Credo che un'iniziativa come questa, del collega, porterà ad avere più tartufi veri in circolazione, anche nel nostro piatto, e meno idrocarburi, possibilmente, da mangiare.
Grazie. Buon lavoro.

PRESIDENTE

Grazie.
Consigliere Soranzo, prego.

Enoch SORANZO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Grazie, Presidente.
Inizio questo intervento ‒ anche se è stato detto già molto, se non quasi tutto ‒ ringraziando davvero per il lavoro fatto dalla Commissione e da tutti i colleghi. Ringrazio anche il collega Rigo. Abbiamo delegato il suo progetto di legge come progetto di legge base, nonostante avessimo depositato il progetto n. 229 prima.
Spero che quella del correlatore Lorenzoni e di alcuni interventi dell'opposizione ‒ questo è un inciso ‒ sia solo una modalità di attività per trovare qualcosa da poter esprimere in Aula, ma mi auguro che alla fine il provvedimento trovi la condivisione e il voto favorevole di tutta l'Aula.
Abbiamo sempre pensato che da quest'Aula debba uscire, in tutti i casi, la migliore legge possibile, anche nella conduzione e nella condivisione con il collega Rigo, il Gruppo regionale e tutti i Consiglieri che hanno sottoscritto il nostro progetto di legge.
È stato già detto che questa legge ha un'anzianità di trent'anni (o anche di più) e che presenta una necessità importante di aggiornamento normativo, di novellazione legislativa. Onestamente, collega Zanoni, lo dico non per fare polemica e neanche per sminuire l'importanza di quest'Aula, che è tutt'altro, dal mio punto di vista, non pensavo che l'intervento suo o di qualcun altro si focalizzasse sulla preoccupazione relativa al vestiario degli operatori o di coloro che cercano il tartufo, pensando a pettorine catarifrangenti. Il suo intervento, laddove in quest'Aula le viene riconosciuto di essere attento all'ambiente, a quei bellissimi patrimoni che abbiamo nelle nostre montagne e nelle nostre colline, e non solo, l'ho interpretato un po' fuori dal contesto reale, ma più attento, magari, a una speculazione. Lei cita un sito, ma noi Consiglieri regionali abbiamo anche il dovere di verificare la bontà di quello che, poi, riportiamo in Aula.
Questa è una legge che ha un'anzianità. Riporto davvero con grande piacere il pensiero del Gruppo consiliare Fratelli d'Italia, ma anche di tutti i colleghi che hanno sottoscritto il nostro progetto di legge, poi condiviso con tutti gli altri, insieme al collega Rigo.
Ha ragione il collega Lorenzoni. Abbiamo depositato questo progetto di legge perché siamo abituati ad ascoltare il territorio. Dal territorio c'era sicuramente un'attenzione particolare, una richiesta particolare di aggiornamento per un settore che vede il Veneto essere proprio completo di tutto, dalla montagna al mare, alle colline, alle città d'arte. Abbiamo davvero tutto, compresa la laguna. È un settore che vede primeggiare e fare sistema, il sistema economico, ma soprattutto il sistema di opportunità, in tante altre Regioni d'Italia, in particolare se guardiamo la regina, il Piemonte. Questo non è un dato irrilevante. Un Veneto che sa offrire il massimo delle proprie opportunità e che soprattutto, essendo la prima Regione dell'industria del turismo, è capace di valorizzare i patrimoni che ha la fortuna di poter ricordare ogni giorno vivendoci, che ci invidiano in tutto il mondo, ma ha anche moltissime eccellenze. Una di queste è proprio questo settore, che sta facendo numeri incredibili.
Collega Zanoni, non penso ‒ come lei ‒ che con l'asta del tartufo in Veneto sia possibile incassare più dei pedaggi della Pedemontana veneta. Evidentemente lei è più ottimista di me. Magari avverrà, visti i numeri che fa il Piemonte. In Piemonte si è addirittura pensato all'Assessore al tartufo ‒ così viene definito, in verità la delega ha un nome ‒ proprio perché è un settore trainante, di grande opportunità.
Il Veneto non è in secondo piano, perché il patrimonio che abbiamo ‒ su questo ha ragione il collega Lorenzoni ‒ è un patrimonio importante, di qualità, che, però, non viene recepito, non è stato recepito o non viene recepito ancora, nella propria valenza, neppure a livello locale.
Da qui siamo partiti, dalla volontà di apportare questa modifica a una normativa, a una legge che abbisognava di un aggiornamento. Nonostante la ricchezza di tutte queste risorse, il tartufo veneto spesso non riesce ad essere valorizzato come, a nostro avviso, dovrebbe, anche a causa della scarsità di 'attenzione o, magari, di promozione. Proprio per questo abbiamo pensato di intervenire promuovendo e trovando, grazie alla condivisione in modo ampio del progetto di legge con gli altri colleghi e il primo firmatario Rigo, un progetto di legge che possa essere una novellazione per far diventare questo settore una risorsa economica, che possa dare più opportunità occupazionali e soprattutto anche identità culturale.
È una legge datata 1988, quindi aveva bisogno di aggiornamenti ‒ non entro nei tecnicismi, perché alcuni sono stati già citati ‒ e specifiche linee guida per la tutela e la valorizzazione delle tartufaie controllate e coltivate, però sempre in modo sostenibile, collega Zanoni. Lo abbiamo ribadito, lo abbiamo espresso anche ai colleghi. Per noi questo è un dato fondamentale.
Le novità introdotte sono quelle che, a nostro avviso, devono assolutamente avere un'attenzione particolare, tutta l'attività didattica e informativa. Abbiamo proposto che possa esserci un'attività importante per promuovere la conoscenza della tartuficoltura, soprattutto tra la popolazione locale e gli operatori del settore, ma anche e soprattutto nelle fiere e nelle vetrine che il Veneto ha, anche di carattere nazionale e internazionale, nel sistema commerciale. Ricorderete che in quest'Aula, grazie a tutti i colleghi, abbiamo votato anche una legge sulla promozione e il coordinamento dell'ambito fieristico, e su questo continuiamo a lavorare.
Ci auguriamo che questa, come qualcuno ha detto poc'anzi, possa essere davvero un'opportunità per far sì che il Veneto diventi, sì, una destinazione turistica privilegiata, anche per tutti gli amanti del tartufo, che, di fatto, creano ulteriori opportunità anche per l'industria turistica regionale, del cui primato oggi siamo detentori.
Concludo con la nostra dichiarazione di voto, che il Capogruppo mi ha chiesto di esprimere nell'intervento, che sarà ovviamente favorevole.
Ringrazio ancora tutti per il lavoro fatto. Credo che, alla fine, se il Veneto potrà esprimere una potenzialità in più, sicuramente sarà un altro elemento di eccellenza che questa Regione potrà esibire non solo per i primati o perché vuole farsi bella, ma perché davvero è una Regione straordinaria.
Grazie.

PRESIDENTE

Consigliere Formaggio, prego.

Joe FORMAGGIO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Grazie, Presidente.
A livello istituzionale e in rappresentanza del Gruppo è già intervenuto il collega Soranzo. Mi associo a tutto quello che ha detto.
Mi soffermo ancora una volta sul modo sinistro che la parte sinistra di quest'Aula adotta anche nell'approccio di una legge semplice, bella, simpatica, come quella sui tartufi. Non stiamo parlando di acciaierie, cementifici, cave, caro collega Zanoni. L'approccio che ha la destra di quest'Aula è quello di cercare di legiferare nel miglior modo possibile su una cosa bella come lo sviluppo, la crescita, il turismo e l'enoturismo che i tartufi hanno su questa Regione. Fin qua niente di male. Sentirmi dire in Aula, però, dopo che in Commissione è stata votata all'unanimità da tutti... Dalla maggioranza intendevo. Non sopravvalutate i vostri posti.
Sento dire ‒ dicevo ‒ che quello che viene incamerato deve essere subito, in maniera sempre vessatoria, messo sui controlli, come volete fare con la caccia, come volete fare con la pesca, come volete fare con i funghi. Anche nei tartufi la prima cosa da fare, signori, è addestrare subito i controllori, perché chi va a tartufi è un delinquente. È ora di finirla con questa visione sinistra e contorta di qualsiasi attività. Non parlo di cave e industrie, ma di raccolta di tartufi.
A Vicenza ci sono cinque sagre e cinque feste dei tartufi. Benissimo. Arriviamo a dieci. I Colli Berici hanno i tartufi? Bene. Spostiamoci, cerchiamo di coltivarli anche da altre parti, cerchiamo di far crescere questa roba. La prima parola che arriva dalla parte sinistra di quest'Aula è: facciamo i controlli. Sono 2.000, 8.000, 4.000? I controlli, secondo me, si dovranno fare sui cavatori che vengono dall'Emilia-Romagna. Non bastano più gli Appennini. Vogliono venire anche in Veneto a raccogliere tartufi. Cerchiamo di limitare, invece, quelli che vengono a fare i cavatori da altre Regioni e diamo fiducia a questa gente. Di certo non vado là con il cagnolino alle cinque del mattino a prendere i tartufi, perché non ho questa passione, però possiamo regolamentare comunque e lasciare anche la fiducia a quelle persone che lo fanno come passione o come lavoro? Siamo la terra delle opportunità. Quindi, sentire anche adesso, su una legge di questo tipo, il riferimento all'ambiente... Quale danno crea al bosco un povero cristo che va a cercare tartufi con il cagnetto? Voglio capire quale danno crea una persona che va a raccogliere i tartufi nel bosco.
Io sono contrario al continuare a legiferare. Mettiamo a posto le leggi che ci sono, che sono già troppe. Bene ha fatto il collega Rigo, con il Gruppo di Fratelli d'Italia, a presentare questa, però non possiamo legiferare anche su come ci si dovrebbe vestire per andare in cerca di tartufi.
Signori, lo so che per voi la libertà è qualcosa di brutto, l'azienda privata è qualcosa di brutto, ma se Joe Formaggio domani mattina va a cercare tartufi per crearsi un reddito è giusto che lo faccia e non deve essere la Regione del Veneto a mettergli una guardia immediatamente sopra il collo e soprattutto non deve essere la Regione del Veneto a dirgli come vestirsi, altrimenti – e mi rivolgo sempre alla parte sinistra di quest'Aula – pensando alle vostre manifestazioni in giro, anch'io avrei qualcosa da dire su come dovete vestirvi sopra i carri.
Grazie.

PRESIDENTE

Il consigliere Zanoni è già intervenuto e non è stato offeso, quindi non c'è motivazione personale.
"Sinistri" lo ha detto al Gruppo, ha parlato di "parte sinistra" in riferimento al Gruppo.
Il collega Rigo vuole intervenire. Prego.

Filippo RIGO (Liga Veneta per Salvini Premier)

Grazie.
Mi fa piacere, Presidente, che questo progetto di legge abbia scaldato gli animi dell'Aula. Evidentemente c'è interesse rispetto a questa materia, che può rappresentare una prospettiva importante per la nostra Regione e per alcuni territori della nostra Regione. In particolare, mi riferisco a quelli montani e a quelli del Polesine.
Ho già fatto una dichiarazione rispetto ai contenuti di questa legge e ora cerco di rispondere ad alcune obiezioni che ho sentito dai colleghi, ad esempio rispetto al fatto che si demanda troppo alla Giunta. Non è un voler demandare alla Giunta, è un voler far sì che la legge, che ha degli aspetti tecnici importanti e di una certa complessità, possa avvalersi dei tecnici della Giunta. Grazie a Dio, abbiamo tecnici preparati che sicuramente sapranno mettere a terra nel miglior modo possibile quanto deciso da questa legge.
Sulla questione della tassa, che ho visto ha causato alcune reazioni, non mi soffermo sul paragone con l'IRAP o la Pedemontana eccetera. Non sprechiamo tempo su questo. La tassa era presente, stando alle ricerche che abbiamo fatto, la Regione nel 2001 ‒ mi sembra ‒ decise di abolirla considerando il fatto che allora i raccoglitori erano di molto inferiori rispetto a oggi. Credo che allora la tassa valesse 80.000 euro in tutto. C'erano delle difficoltà e non c'erano i mezzi telematici che ci sono adesso. Comunque, come è stato detto e ricordato anche dai Consiglieri di opposizione, crediamo che rispetto a un prodotto che ha un valore importante sia corretto che ci sia un minimo di impegno.
Questa richiesta ci viene innanzitutto dal confronto che abbiamo avuto con le associazioni dei tartufai. Loro per primi dicono che è corretto che, trattandosi di un prodotto che ha un suo pregio e un suo valore, è giusto che ci sia una tassa, anche per far capire alla gente che nulla è scontato e nulla può essere regalato.
Su come indirizzare la tassa, credo – e spero che il Legislativo mi corregga se sbaglio – che questo non sia di nostra competenza. Ci avevamo anche provato, ma il Legislativo giustamente ci ricorda che non è di competenza di questo Consiglio. Crediamo che sia un valore anche simbolico rispetto al valore effettivo del prodotto, che è stato ricordato prima dal collega Lorenzoni. Credo dunque che ci sia un aspetto simbolico nella proposta.
A mio avviso questa legge ne aggiorna una molto vecchia. La ricerca dei tartufi è un'attività che può dare sviluppi anche dal punto di vista turistico. La nostra è una Regione a forte vocazione turistica e uno dei principali motivi per cui i turisti scelgono di venire in Veneto è rappresentato dalle nostre eccellenze enogastronomiche. Il tartufo è una di queste ed è una produzione che si presta anche, com'è stato fatto in altre Regioni, ad un turismo esperienziale. In alcune Regioni, infatti, si è avviato un turismo esperienziale proprio nei boschi, con la raccolta di tartufo.
Per carità, in questo modo non si pensa di risolvere i problemi della montagna, ma si pensa di poter dare un'opportunità. Alcuni Paesi, ad esempio la Spagna, l'hanno colta molti anni fa; ci sono alcune zone della Spagna, in particolare la zona di Girona e la regione di Aragona, dove si sono specializzati in questa produzione, che ha portato dei benefici importanti. L'auspicio è che possa portarli anche nella nostra Regione.
Grazie.

PRESIDENTE

La parola al correlatore Lorenzoni.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente.
Riprendo la parola per cercare di dare una risposta politica alle critiche – sfuocate, secondo me – che abbiamo ricevuto in merito alle osservazioni sollevate sul tema. Mi riferisco, in particolare, a questo presunto atteggiamento di godimento nel porre dei divieti della mia parte politica, atteggiamento che non c'è assolutamente.
Cerco di spiegare le ragioni. Che il nonno del consigliere Formaggio possa andare con il suo cagnolino a cercare il tartufo a me non fa altro che piacere. Ma proprio per tutelare il nonno che va con il suo cagnolino è indispensabile evitare che ci sia chi va con tre, quattro, cinque cani, e va con degli strumenti che non sono ammessi dalla norma, creando danni sul territorio che precludono al povero cittadino di età avanzata la possibilità di godere del bosco.
La cultura della vigilanza e del controllo non è una cultura repressiva, è una cultura di tutela. È per questo che io resto basito nel vedere che la destra che governa questa Regione non riesce a comprendere come la cultura del controllo sia una cultura della tutela e della valorizzazione delle risorse, nel campo del tartufo come nel campo dell'impresa, come in tutte le attività economiche.
Le proposte che noi facciamo vanno a tutela delle attività, perché solo un sistema di regole chiaro, semplice e tagliato sui bisogni può tutelare. Dire "poverini" di questi 4.000 che vanno senza patentino a raccogliere il tartufo e "che male fanno?" non ha senso: fanno male e precludono la possibilità di sviluppo del settore.
Ho letto la dispensa per fare l'esame, e non è una cosa banale. I danni che si possono fare nel rompere il micelio, per esempio consentendo al cane di scavare senza una regola e un controllo, possono essere molto ingenti, perché si va a rompere il tessuto che fa crescere il fungo. Vi invito a leggere il testo per il patentino. Allora, accettare che metà dei raccoglitori se ne freghino...
Io non avrei superato l'esame. Ho fatto la prova e ho visto che ad alcune cose sapevo rispondere e ad altre no. Ho dovuto leggere la dispensa e adesso sarei in grado di superare l'esame. Comunque, mi sono reso conto della delicatezza del tema. Dobbiamo avere rispetto di coloro che vanno nel territorio e del territorio stesso. In questo senso la nostra non è una cultura della repressione, è una cultura della tutela e della valorizzazione.
Vi invito a riflettere su questo, sul tartufo come su tutte le altre attività, su cui occorre una cultura della regola, della legalità e del rispetto. Ricordate che la libertà di ciascuno di noi finisce dove inizia quella degli altri. Se io vado con quattro cani o con un vanghetto lungo un metro e mezzo, come erroneamente era stato scritto (c'era stato un errore di stampa nella versione che era arrivata in Commissione), e aro il terreno, creerò un danno che non si ripara tanto facilmente.
Questa è la logica con cui abbiamo sollevato le osservazioni. Dispiace vedere come la si butti in vacca, quando invece sono questioni serie, che vanno al cuore della cultura del nostro stare insieme.

PRESIDENTE

Grazie, consigliere Lorenzoni.
Non ci sono altri interventi, quindi dichiaro chiusa la discussione generale.
C'è un solo emendamento, quindi interrompiamo i lavori per due minuti, se va bene, per analizzarlo. Magari restiamo in Aula, così riprendiamo subito. Chiedo se l'Ufficio di Presidenza della Terza Commissione si può riunire velocemente per l'analisi dell'emendamento della consigliera Baldin.
Sospendo i lavori per due minuti.
La Seduta è sospesa alle ore 16.11
La Seduta riprende alle ore 16.11

PRESIDENTE

Riprendiamo i lavori.
Ripartiamo dall'articolo 1.
Ci sono interventi sull'articolo 1? Non vedo interventi.
Metto in votazione l'articolo 1.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Passiamo all'articolo 2.
Emendamento n. A0001, pagina 1, presentato dalla consigliera Baldin, articolo 2, comma 2, modificativo, che prevede:
Al primo periodo del comma 2 dell'art. 2 del PDLR n. 233 dopo le parole "La Giunta regionale" sono aggiunte le parole: "sentita la competente Commissione consiliare".
Consigliera Baldin, vuole intervenire? No.
Metto in votazione l'emendamento n. A0001, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Metto in votazione l'articolo 2.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Metto in votazione l'articolo 3.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Metto in votazione l'articolo 4.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Metto in votazione l'articolo 5.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
Non l'ho vista, mi scusi, Consigliere. Ho aperto la votazione, non mi è apparso nulla. Adesso stiamo votando, per cui le chiedo se può intervenire successivamente. La ringrazio.
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Consigliere Zanoni, prego.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

È appena stato votato, ma lo dico comunque. Lo ha accennato ‒ è una questione tecnica ‒ anche il collega Lorenzoni. L'articolo 5 prevede, al comma 6, la modifica del comma 4 dell'articolo 8 della legge attualmente in vigore. Questo lo dico al collega Formaggio, che mi ha ripreso su una mia proposta relativamente alla visibilità di chi va a tartufi. Prima lui mi ha detto: ma come, vuoi imporre addirittura come vestirsi? In questa norma vengono previsti addirittura i centimetri del vanghetto. Io capisco la dimensione della lama, è importante, ma addirittura c'è scritto il massimo dei centimetri.
Assume la Presidenza
Il Presidente Roberto CIAMBETTI

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Prima il collega Lorenzoni diceva un metro e mezzo, ma era troppo lungo. Si parla del manico, che deve essere lungo al massimo 120 centimetri. Il problema è che, se uno arriva con un manico più piccolo, pari ad esempio a 118 centimetri, si becca una sanzione, collega Formaggio.
Vengo contestato su una cosa importante. Non è da ridere questa roba. Se tu vai a vedere quanti morti ‒ non parlo di feriti, ma di morti ‒ ci sono stati in Italia tra i raccoglitori di tartufi a causa di incidenti di caccia ti sorprenderai anche tu. Questo accade soprattutto in Toscana, perché lì vanno a caccia del cinghiale. Però, anche qui si va a caccia del cinghiale. Ricordo che a caccia del cinghiale si va con munizioni tali da poter uccidere anche un uomo. Quindi, non si può scherzare su queste cose. Ecco perché proponevo perlomeno, visto che lo chiedono gli stessi tartufai, di prevedere l'uso di un abbigliamento visibile, proprio per evitare questi incidenti. Questa è la proposta che facevo. Non ho presentato un emendamento semplicemente perché so che per partito preso lo avreste bocciato. Comunque, è una preoccupazione lecita nei tempi nostri.
Collega, mi fa le pulci e dopo sul centimetro non dice niente, quando basta un centimetro in meno di manico per essere sanzionato. Dico questo esclusivamente per sottolineare l'incoerenza delle sue dichiarazioni, collega Formaggio, visto che lei ha votato a favore. Grazie.

PRESIDENTE

Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'articolo 6.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Andiamo all'articolo 7.
Metto in votazione l'articolo 7.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo 8.
Metto in votazione l'articolo 8.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo 9.
Metto in votazione l'articolo 9.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo 10.
Metto in votazione l'articolo 10.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo 11.
Metto in votazione l'articolo 11.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Siamo alla votazione finale sul progetto di legge.
Ci sono dichiarazioni di voto finali? Collega Lorenzoni, prego.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente. Solo per chiudere il cerchio della discussione odierna.
Ringrazio sinceramente il collega Rigo per aver portato in Aula questo tema, che indubbiamente è un tema marginale rispetto alle grandi questioni economiche e sociali di questa Regione, che purtroppo, però, non discutiamo mai in quest'Aula; quindi, ben venga la discussione sul tartufo.
Comunico l'astensione sul progetto perché, come ho cercato di illustrare nella mia correlazione, pur in presenza di un buon intendimento, questa legge rimane in superficie e non va a incidere e a creare nuove condizioni perché questo settore possa realmente crescere e prosperare.
Vengono stanziate somme importanti, ripeto, 450.000 euro per quest'anno, cioè nell'arco dei prossimi mesi, quindi una cifra rilevante, e 300.000 euro per il prossimo anno. Ebbene, se questo progetto di legge avesse maggiormente incentrato questo impegno finanziario sulla costruzione di regole a tutela di tutti, secondo me avrebbe creato un maggior valore per il settore stesso.
Annuncio, pertanto, l'astensione sul progetto complessivo da parte dell'opposizione.

PRESIDENTE

Collega Zanoni, prego, per dichiarazione di voto a nome del Gruppo PD.

Andrea ZANONI (Partito Democratico Veneto)

Approfitto della dichiarazione di voto per contrastare un'affermazione che ritengo pesante nei nostri confronti in qualità di opposizione. La definizione "sinistri" è una definizione offensiva, quindi va in qualche modo contestata. È inaccettabile. Ecco perché prima volevo intervenire in quanto componente della minoranza, proprio per sottolineare la pesantezza di questa affermazione. Un conto è dire che voi della destra volete una nuova tassa, è fattuale, è scritto nella legge, altro conto è apostrofarci con termini offensivi.
Noi consideriamo necessario un aggiornamento di questa normativa particolarmente datata perché, come abbiamo visto, è una normativa che risale al 1988. Eravamo ancora nella Prima Repubblica e c'erano ancora le sanzioni in lire. Tant'è vero che ci sono delle modifiche che riguardano proprio la conversione da lire in euro. Poteva essere fatto sicuramente qualcosa di più. L'auspicio è che sia un'attività che possa godere di maggiore fortuna.
Il nostro, pertanto, è un voto di astensione.

PRESIDENTE

Collega Rigo, prego.

Filippo RIGO (Liga Veneta per Salvini Premier)

Grazie, Presidente.
Intervengo solo per ringraziare tutti coloro che hanno lavorato alla stesura di questo testo, il correlatore Lorenzoni e in primis il presidente della Commissione Andreoli. È un progetto di legge che nasce dal territorio, dall'ascolto del territorio, dall'ascolto delle associazioni, dall'ascolto degli esperti del settore, con cui crediamo di poter dare un'opportunità, piccola o grande lo vedremo con il tempo, a determinati territori che riteniamo abbiano tutte le carte in regola per far diventare il tartufo, che è un prodotto assolutamente buono e assolutamente sano, un prodotto importante per alcune economie locali. Se questo dovesse avvenire, credo che avremmo fatto qualcosa di molto utile.
Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie a lei, relatore.
Non vedo altre richieste di intervento.
Metto in votazione il testo unificato dei progetti di legge regionale n. 233 e n. 229.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PUNTO
12



PROPOSTA DI LEGGE D'INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI BOZZA, BORON, VENTURINI, CORSI, PICCININI E VALDEGAMBERI RELATIVA A "MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE 24 NOVEMBRE 1987, n. 55 "DISCIPLINA DEI CANONI DI CONCESSIONE PER L'OCCUPAZIONE DI AREE NELLE ZONE PORTUALI DELLA SPONDA VENETA DEL LAGO DI GARDA. RIMOZIONE DI NATANTI E DI MATERIALI SOMMERSI"". (PROGETTO DI LEGGE N. 268) APPROVATO (DELIBERAZIONE LEGISLATIVA N. 22/2024)

Relazione della PRIMA Commissione Consiliare.
Relatore: Consigliere Bozza

PRESIDENTE

Passiamo al punto n. 12 all'ordine del giorno, progetto di legge n. 268.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Sull'ordine dei lavori, scusi, per una richiesta di chiarimenti.

PRESIDENTE

La collega Camani mi chiede la parola sull'ordine lavori. Prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Soltanto per sapere chi della Giunta segue il provvedimento, perché l'Assessore competente dovrebbe essere la vicepresidente De Berti, che però non vedo in Aula. Quindi, volevo capire.

PRESIDENTE

È l'assessore Bottacin a seguire il provvedimento.
Passiamo alla relazione del collega Bozza. Prego, collega.

Alberto BOZZA (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto)

Grazie, Presidente.
Questa modifica della legge regionale 24 novembre 1987, n. 55 , va a creare una parità di trattamento tra chi oggi fa la richiesta di concessioni in aree portuali del lago di Garda, ovviamente nell'ambito della sponda veneta, e chi fa la stessa richiesta nelle cosiddette "aree extra portuali".
Di fatto, la legge n. 55/1987 ha disciplinato il regime delle concessioni per l'occupazione delle aree del Lago di Garda, di pertinenza della sponda veneta, fino a disciplinarne anche il pagamento dei relativi canoni. Successivamente, la legge regionale n. 11/2001 ha riportato le funzioni varie tra gli Enti locali, in attuazione del decreto legislativo n. 112/1998.
Attualmente, questo sistema di competenze è distinto, di fatto, in tre tipologie: la Regione Veneto, che ovviamente è competente per la navigazione delle acque interne e la portualità; i Comuni, che sono competenti per le attività turistico-ricreative, quali, ad esempio, le concessioni degli ormeggi nelle aree extra portuali; il Genio civile, che mantiene una competenza residuale sul Lago di Garda, ai sensi di quanto prevede la delibera di Giunta n. 324/2023 e successivi atti normativi.
Allo stato attuale risulta sulla sponda del lago di Garda di competenza della Regione Veneto un complessivo numero, pari a 27, di cosiddetti "porti pubblici". Oltre a questi, c'è da aggiungere la parte degli ormeggi afferenti alle cosiddette "concessioni private", che sono tenute con mappatura dai vari Comuni, per i quali tuttavia permane l'esigenza di una vigilanza, in considerazione del fine di pubblica utilità che rivestono queste concessioni.
In origine questa proposta di legge introduceva l'opportunità di prevedere una gestione unica, a cura di un unico soggetto, sia per le zone portuali, i cosiddetti "ormeggi pubblici", sia per le zone extra portuali, cioè gli ormeggi privati, con concessione rilasciata dai vari Comuni competenti, garantendo, così, un approccio omogeneo e una gestione unitaria di quello che è a cura di un unico soggetto, ovvero la gestione delle acque lacuali.
Successivamente, in ambito di discussione nelle Commissioni competenti, è emerso l'iter, la procedura, il lavoro che sta facendo la Giunta in questa direzione. L'impianto originario del PDL, quindi, è stato rivisto tenendo il focus evidente sul trattamento di diritto della possibilità di ottenere le concessioni tra le aree portuali ed extra portuali, dando medesimi benefici ai soggetti richiedenti.
Facendo riferimento proprio alla ripartizione che dicevo prima, riguardante le tariffe e i canoni, la Giunta regionale ha deliberato, con provvedimento n. 1666/2008, stabilendo le riduzioni e le deroghe, nonché assegnando alla richiamata Direzione Infrastrutture e Trasporti, il compito di rivedere anche le tariffe già stabilite con la delibera di Giunta regionale n. 3749/2006.
Per le attività residuali e di competenza del Genio civile, vengono applicate ovviamente le tariffe ministeriali. Per quanto concerne, invece, la determinazione dei canoni di concessione, attualmente queste sono determinate con delibera di Giunta regionale.
Quella che citavo prima, la n. 1666/2008, al punto n. 3 del dispositivo approva proprio i canoni di occupazione temporanea delle aree demaniali del Lago di Garda di competenza regionale, prevedendo l'esclusione e la riduzione del canone prestabilito.
Il Genio civile, invece, per quanto riguarda la parte residuale che spiegavo prima, prevede la riduzione al 10%, in linea con le previsioni della circolare n. 318 del 1967 per i soli enti pubblici per usi di pubblica utilità e senza finalità di lucro.
In base a questa disamina, si è resa poi necessaria, come ho anticipato prima, una modifica della legge n. 55, che sostanzialmente si incardina in quattro punti.
Il primo è la possibilità di una disciplina unitaria per la gestione di tutti gli specchi acquei afferenti le sponde venete del Lago di Garda, quindi, sia portuali che extra portuali, disponendo in questa maniera anche le modalità di determinazione del canone di concessione previste a favore dei sodalizi delle associazioni nautiche di volontariato riconosciute, senza scopo di lucro, riferite, ad esempio, alle aree portuali, estese anche per le aree cosiddette extra portuali, proprio per quel trattamento paritario di cui parlavo prima, in questa introduzione e questa modifica, con la precisazione, dicevo, che viene fatta così chiarezza tra il regime concessorio, che non è limitato quindi alle sole aree portuali, ma si riferisce, dopo questa modifica, nell'ambito, ovviamente, dei canoni di concessione temporanea, anche alle aree cosiddette "extra portuali", a soggetti che ne facciano ovviamente richiesta per le loro attività, quali ad esempio le associazione nautiche, che svolgono attività sportive e anche sociali, e che per lo stesso motivo delle aree portuali hanno diritto di beneficiare, anche nelle extra portuali, della riduzione oppure dell'esenzione dai canoni, senza distinzione, tra portuale ed extra portuale.
L'altro punto su cui si focalizza questa modifica è proprio in riferimento all'introduzione anche di una norma transitoria per salvaguardare l'attuale regime concessorio, che è in vigore e, quindi, da applicarsi in maniera omogenea fino all'approvazione della disciplina apposita da parte della Giunta regionale, chiaramente per non pregiudicare quanto già oggi è in essere.
Come ultimo aspetto, il PDL completa la parte normativa e finanziaria, che ovviamente prende come riferimento la ricognizione che è stata effettuata tra gli otto Comuni della sponda veneta del lago (Peschiera, Lazise, Bardolino, Garda, Brenzone, Torri del Benaco, Malcesine, Castelnuovo del Garda) per un canone complessivo, richiesto dai vari Comuni alle associazioni nautiche senza finalità di lucro, pari a 40.000 euro annui, arrotondati ovviamente per eccesso, essendo una ricognizione che è stata fatta sui dati che oggi sono ovviamente disponibili, per la parte di competenza della Regione Veneto stessa.
Questa modifica, sostanzialmente, da una parte va a creare pari condizioni per i richiedenti concessioni sia nelle aree portuali che extra portuali, in particolare con la possibilità, per i soggetti che abbiano attività sportive e sociali, di poter eventualmente beneficiare delle stesse opportunità che oggi sono esplicitamente previste per le aree portuali, e quindi anche una parità di trattamento, di diritti e di opportunità nello stesso specchio d'acqua, dove ovviamente si svolgono attività analoghe, con le stesse finalità sociali e sportive, che ci tengo a sottolineare, perché è quello che incide sulla promozione e sul mantenimento di questo tipo di realtà sul territorio, in questo caso sul Lago di Garda, che sono molto apprezzate e molto seguite e partecipate da chi usufruisce del Lago di Garda, soprattutto durante il periodo estivo, senza mai dimenticare che questi tipi di realtà e di associazioni lavorano tutto l'anno.
Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Siamo in discussione generale.
Collega Camani, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Intendevamo intervenire in discussione generale perché questo progetto di legge, che prova ad affrontare uno dei problemi più annosi e rilevanti in riferimento ai canoni per le concessioni sulla sponda veneta del Lago di Garda, mi riferisco ovviamente alla disomogeneità sia tra Comuni sia in riferimento ai soggetti tenuti al contributo, a nostro avviso tenta di affrontare questo problema collegato alla disomogeneità, che dipende, sotto un certo punto di vista, certamente dalla disciplina nazionale, ma principalmente dalla disciplina regionale.
Infatti, il quadro che ci ha tratteggiato il collega Bozza deriva dal combinato disposto di una serie di normative nazionali e regionali che non hanno in questi anni risolto il problema di mettere ordine, sia in termini di competenza sia in termini di responsabilità, in riferimento a un tema molto rilevante, che è destinato ad essere sempre più rilevante, calcolando l'incremento di importanza che questo tipo di concessione, sia sotto il profilo economico che ambientale, può avere sul versante veneto del Lago di Garda.
Se abbiamo una disomogeneità regionale da risolvere, dovremmo anche provare a risolvere questo problema capendo in che direzione Consiglio e Giunta intendono muoversi, perché a me pare che ci sia una contraddizione profonda tra l'iniziativa del Consiglio regionale e le iniziative che la Giunta ha assunto su questo primo provvedimento.
Prima contraddizione rilevante – sulla quale, appunto per questo, sull'ordine dei lavori all'inizio della discussione generale chiedevo quale potesse essere l'Assessore al quale rivolgere le nostre domande – è quella a cui risaliamo se partiamo dalla genesi che questa legge ha avuto per risolvere la disomogeneità. Mi riferisco in particolare all'ipotesi di delegare alla Giunta il potere di redigere un regolamento che dovesse, nella teoria del proponente, eliminare la disomogeneità di trattamento, regolamento che la Giunta avrebbe dovuto redigere previo parere della competente Commissione consiliare, e invece ciò che la Giunta sta già facendo, in particolar modo in seguito alla DGR n. 451 dei primi di maggio, DGR con la quale la Giunta ha approvato uno schema di accordo quadro tra Regione e Comuni rivieraschi del Lago di Garda, in cui sostanzialmente si destina al tavolo tecnico costituito tra Regione e Comuni di svolgere esattamente le funzioni che il provvedimento proposto dal collega del Gruppo di Forza Italia diceva che doveva essere svolto, su proposta della Giunta, dalla competente Commissione consiliare.
Se non fosse che la delibera di Giunta che predispone l'accordo quadro e il deposito della proposta di legge del consigliere Bozza fossero sostanzialmente contemporanei, ci verrebbe da chiederci e da chiedervi se la Giunta sa cosa i Consiglieri regionali di maggioranza fanno e se siamo in grado di costruire una proposta che vada bene tanto alla Giunta quanto al Consiglio regionale, perché questa contraddizione è sostanziale. Chi deve dettare le regole per riordinare la disciplina sui canoni? Se io leggo il progetto di legge, anche per come è arrivato in Aula, a maggior ragione se lo guardo vedendo come era stato proposto all'inizio, immagino che debba farlo la Giunta. Se guardo le delibere di Giunta approvate contestualmente alla presentazione di questo progetto di legge, capisco che lo deve fare un soggetto diverso. Quindi, chi risolve il problema che abbiamo davanti?
La seconda questione riguarda, assessore Bottacin, un'altra contraddizione profonda che io rilevo tra le intenzioni del progetto di legge e le modalità con cui la Giunta si sta attivando per affrontare il medesimo problema, ripeto, con strumenti diversi. Se il mio problema è, come sembra emergere dal testo di legge proposto all'Aula, definire criteri omogenei, regole omogenee, per esempio in riferimento al sistema di riduzione dei canoni, c'è un'omogeneità di regole e di canone tra le zone portuali di competenza regionale e tra le zone extra portuali di competenza dei Comuni, a me basta costruire un regolamento, fare una delibera, organizzare un meccanismo per cui la Giunta definisce i canoni sia delle aree portuali sia delle aree non portuali.
Se, invece, l'obiettivo non è soltanto quello di risolvere il problema della disomogeneità dei canoni, ma è anche quello di individuare un soggetto diverso, che gestisca non soltanto la definizione dei canoni, ma che svolga le funzioni di supporto tecnico per i Comuni interessati, che svolga studi di fattibilità, che ad esempio, addirittura, attraverso le previsioni dell'articolo 31-bis, consenta alla Giunta di avere il potere di intervenire per interventi ritenuti di rilevanza regionale, con procedure sburocratizzate e velocizzate, io sto parlando due linguaggi diversi.
Non si capisce di cosa stiamo parlando.
Se l'obiettivo della legge è dare omogeneità alla disciplina dei canoni, capisco che c'è una corrispondenza tra il testo di legge e le ambizioni. Se, invece, io devo vedere cosa sta combinando la Giunta a seguito della delibera n. 451, capisco che le intenzioni della Giunta vanno ben oltre la volontà di omogeneizzare i canoni, ma stanno tentando, attraverso lo strumento dell'accordo tra Regione e Comuni, di costruire le condizioni per poter esercitare competenze e prerogative molto più ampie della mera definizione omogenea del canone.
Qui c'è il problema di fondo, collega Bozza, della contraddizione esistente tra ciò che è scritto nella relazione che è arrivata in Aula e il testo di legge. Nella relazione che è arrivata in Aula voi indicate come obiettivo di questo progetto di legge la gestione unica dei canoni, ma nel testo di legge non si parla di gestione unica dei canoni. Anche quell'impegno, quell'ambizione che voi annunciate in relazione è connessa a un percorso diverso da quello che il progetto di legge prevede, cioè soltanto che le disposizioni di cui alla legge n. 55 si applichino tanto alle aree portuali quanto alle aree extra portuali.
Mi chiedo se sia possibile, in un progetto di legge di tre articoli, avere una tale quantità di contraddizioni tra ambizioni più o meno esplicite e obiettivi da raggiungere. Vorrei sapere dall'Assessore di riferimento se quel soggetto, quel tavolo che state costituendo insieme ai Comuni sulla base dell'accordo quadro approvato dalla Giunta su questo tema ha anche l'obiettivo, che non è esplicitato in questa legge, e che voi vi volete assumere, di realizzare un soggetto diverso dai Comuni, che sono i soggetti ai quali la legge nazionale conferisce competenza in riferimento alla questione dei canoni, per costruire o costituire dei consorzi che, in maniera collettiva, ma sotto la protezione e la supervisione della Giunta, vadano a gestire ciò che, in realtà, è anche interesse prioritario degli Enti locali.
A me va bene qualsiasi soluzione, basta che ci sia chiarezza tra ciò che è scritto nel progetto di legge che andiamo a definire e ciò che la Giunta fa attraverso altri atti. A me va bene costruire percorsi di delegificazione, che semplifichino, che sburocratizzino, che consentano agli Enti di avere più libertà di manovra rispetto al faticoso iter legislativo all'interno di questo Consiglio regionale, però, davvero, ciò che non è possibile è annunciare un obiettivo e mettere contestualmente in campo più strumenti, che non si capisce dove vogliono andare a parare.
Perché dico che è sbagliato? Innanzitutto, perché io posso misurare la necessità di investire o disinvestire sul ruolo del Consiglio regionale nel momento in cui capisco qual è lo strumento che si sceglie di utilizzare. Se scelgo di utilizzare, come era nella proposta originaria, il Regolamento di Giunta, allora devo prevedere il passaggio in Commissione. Se, però, io Giunta, su una competenza che, fino a prova contraria, la legge nazionale prevede spetti ai Comuni, faccio una delibera con cui approvo uno schema di accordo quadro e, dentro quell'accordo quadro, Giunta e Comuni, bypassando totalmente il Consiglio regionale, nei fatti, sostanzialmente, modificano la competenza comunale e regionale in riferimento ai canoni delle aree portuali ed extra portuali, mi devo porre un problema.
Dov'è che volete andare a discutere del nuovo assetto omogeneo? Dov'è che vogliamo decidere qual è il soggetto a cui il Consiglio regionale delega di poter esercitare, per finalità di omogeneità, anche quella competenza che la legge regionale assegna ai Comuni? Non si capisce. In base alla risposta a questa domanda possiamo calibrare l'intervento del Consiglio regionale in base alle necessità. Lo decide la Giunta? Allora deve prima venire a dircelo in Consiglio regionale o nella competente Commissione. Si decide dentro il tavolo tecnico/consorzio che la Giunta sta costituendo, insieme ai Comuni interessati... Peraltro, delibera mai citata nella relazione accompagnatoria del progetto di legge, come se non esistesse. Sappiamo tutti, invece, che sono due atti strettamente connessi. Se è lì che intendete decidere, dobbiamo costruire meccanismi per cui il Consiglio, in forma plenaria o nelle riunioni di Commissione, sia informato e coinvolto nell'assunzione di quel tipo di decisione.
Lo stesso problema si pone non soltanto per il ruolo del Consiglio regionale in riferimento alla distribuzione di competenze tra Regione e Comune. Il problema si pone anche in riferimento al ruolo che gli Enti locali devono esercitare in questa fase di transizione. Nel progetto di legge che oggi il collega Bozza sottopone al giudizio dell'Aula non si prevede alcun coinvolgimento degli Enti locali. Banalmente, all'articolo 1 la competenza in riferimento alle aree non portuali passa dai Comuni alla Regione, estendendo la definizione di ambito dell'articolo 1 della legge n. 55, ma non c'è alcuna previsione che mi spieghi come gli Enti locali possano contribuire alla definizione di quel processo di omogeneizzazione e uniformità, che sembrerebbe essere l'ambizione di questo progetto di legge.
Nell'accordo approvato dalla delibera di Giunta di maggio, invece, lo citavo prima, in riferimento all'articolo 31-bis, cioè alla possibilità della Regione, individuando interventi ritenuti di rilevanza strategica, di accedere alle procedure accelerate e semplificate per interventi sul territorio, addirittura non ci si pone neppure il problema ‒ lo dico all'assessore Bottacin, che so essere molto sensibile sul punto ‒ di capire, nel momento in cui questi interventi di fatto bypassano totalmente questo Consiglio regionale, se sia il caso, ad esempio, di prevedere vincoli di tutela ambientale molto più stringenti rispetto a quelli previsti dalle norme ordinarie, calcolando che il territorio del Lago di Garda e delle sue coste è fortemente a rischio sotto il profilo ambientale. Come sappiamo, la pressione dei flussi turistici incide sulla capacità della nostra Regione di garantire e mantenere la qualità ambientale necessaria, sapendo benissimo che quella parte di territorio regionale già è sottoposta a rischi importantissimi legati ad alcune opere che la Regione del Veneto sembra intenzionata a realizzare, che avranno già o rischiano di avere già un impatto ambientale devastante su quei territori, come le ciclovie, e noi tranquillamente pensiamo che il Consiglio regionale possa essere bypassato nell'assunzione di queste decisioni.
Chiudo, Presidente. Penso che con questo progetto di legge noi affrontiamo un problema esistente, proviamo ad affrontarlo con il punto di vista del legislatore regionale, ma non capiamo come la nostra iniziativa si possa incrociare con la contemporanea iniziativa della Giunta regionale, che negli stessi giorni in cui il consigliere Bozza depositava la proposta approvava una delibera che, di fatto, toglieva al Consiglio regionale la possibilità di intervenire sotto il profilo normativo. Non a caso questo progetto di legge parte con un sacco di contenuti, un sacco di articoli e con la definizione di un iter preciso e si spoglia, nel corso del dibattito in Commissione, di tutti quegli elementi che erano oggettivamente in contrasto con il percorso che la Giunta, parallelamente, aveva messo in campo.
Siccome so, care colleghe e cari colleghi del centrodestra, che adesso siete tutti impegnati in una fase politica in cui vi piace litigare tra di voi, riusciamo a evitare che anche gli interessi dei Comuni della riviera del Lago di Garda cadano vittime dei conflitti che animano il centrodestra, tra Forza Italia e Lega, in queste ultime settimane? Litigate su tutto, sullo Ius Scholae, sul terzo e quarto mandato. Lasciamo in pace almeno i Comuni rivieraschi. Decidete un modo e una voce unica con cui volete parlare. Vi diciamo che il problema esiste, che vogliamo risolverlo e siamo disponibili a valutare qualsiasi modalità per risolverlo. Quello che non siamo disposti ad accettare è questa incertezza per cui il Consiglio regionale vota una legge in cui si dice "bianco" e nell'esatto stesso momento la Giunta regionale attiva un percorso che dice "nero".
Noi torneremo su questo punto tra qualche mese, dopo che i Comuni, sollecitati dalla Giunta, approveranno gli schemi di accordo che la delibera di Giunta ha autorizzato. Li stanno approvando. Dovrete spiegare a quei Comuni come quell'accordo si incrocia con questo progetto di legge.
A noi va bene qualsiasi cosa, ma quello che non possiamo permetterci è, ancora una volta, per l'incapacità che abbiamo, anzi che avete di mettervi d'accordo per decidere chi è più importante e chi meno, lasciare quei Comuni ad affrontare un tema così rilevante senza avere chiarezza del percorso che si avrà davanti.

PRESIDENTE

L'assessore Bottacin interviene sul progetto di legge. Prego.

Ass.re Gianpaolo BOTTACIN

Dopo tutto quello che hanno scritto i giornali, soprattutto l'anno scorso, io non ho litigato con Forza Italia, consentitemi la battuta, visto che mi davano in Forza Italia da un giorno all'altro. Ovviamente è una battuta. Lo dico per i giornalisti che stanno seguendo, sennò domani titolano ancora su questo e, dopo l'estate scorsa, mi faccio anche un autunno caldo.
Il progetto di legge presentato dal consigliere Bozza, che me l'aveva fatto vedere prima, è molto più semplice di quanto sembri. La Giunta aveva già normato nel 2008 ‒ ed era l'Assessore alle infrastrutture ‒ i canoni di concessione, che erano individuati in maniera diversa tra canoni portuali e canoni extra portuali. Dei canoni portuali si è sempre occupata la Direzione Infrastrutture. In quella famosa delibera non si capiva bene se se ne occupava il Genio civile (che poi ha cambiato nome) oppure la Direzione Infrastrutture, e c'è stata una discussione, anche tecnica, con le Direzioni.
Per sgomberare il campo da difetti di competenza, è stata fatta una valutazione, una ricerca approfondita dal punto di vista giuridico, dalla quale è emerso che forse sarebbe stato il caso di specificare in maniera chiara in legge chi si occupa dei canoni. Questo in virtù del fatto che dal 2008 ad oggi sono subentrate tutta una serie di norme che hanno attribuito alcune funzioni ai Comuni, hanno consentito alcune riduzioni dei canoni, peraltro riferite ai canoni portuali. "Canoni extra portuali" non era scritto in maniera esplicita. È stata, quindi, uniformata. L'articolo centrale del testo di legge, l'articolo 2, recita: "Le riduzioni di cui alla lettera b) si applicano anche alle concessioni del demanio extra portuale". Questo semplicemente per applicare la riduzione a chi, secondo quella delibera, non si capiva se ne aveva diritto o no. Fatta la norma di legge, di conseguenza non occorre neanche modificare la delibera, perché viene applicata la riduzione dei canoni. Questo per quanto riguarda la disomogeneità tra portuali ed extra portuali.
Dopodiché, come è stato detto, alcune competenze sono state date ai Comuni e nessuno le vuole togliere. Anzi, nel momento in cui viene definito questo aspetto, il canone viene uniformato nell'ambito del territorio, perché non c'è più la distinzione fra portuali ed extra portuali. Quindi, il progetto di legge entra nel merito solo ed esclusivamente di questo aspetto.
Per quanto riguarda l'altro aspetto, la delibera, che non ho portato io, ma che è stata approvata dalla Giunta, parla dell'istituzione di un tavolo tecnico, su richiesta dei Comuni, che ha lo scopo di approfondire alcune tematiche di governo del Lago di Garda. Ho partecipato a diverse riunioni. Forse lei non conosce gli antefatti e anche i post-fatti, visto e considerato che l'ultima riunione l'abbiamo fatta la settimana scorsa e io ho partecipato sia nella veste di Presidente di AIPo sia nella veste di Assessore alla difesa del suolo della Regione.
Purtroppo, il gettone è singolo, però il costo dell'assicurazione è cresciuto dovendo fare anche il Presidente di AIPo.
I Comuni hanno chiesto una serie di funzioni e competenze, alcune delle quali non possono neanche essere attribuite ai Comuni, ma non perché non le vogliamo dare, ma perché è previsto dalle normative di legge. Infatti, l'Autorità idraulica è in capo alle Regioni. Non solo, il Lago di Garda, essendo un lago su cui insistono quattro Regioni (Veneto, Lombardia, Trentino ed Emilia-Romagna, visto che il Mincio finisce nel Po, quindi può creare problematiche all'Emilia-Romagna), ha una gestione più ampia anche rispetto a quella regionale. Tant'è vero che per aprire il canale scolmatore Adige-Garda, tanto per fare un esempio, dobbiamo chiedere anche l'autorizzazione alla Provincia autonoma di Trento, alla Lombardia e ad AIPo, che rappresenta anche l'Emilia-Romagna.
Nessuno vuole togliere nulla ai Comuni e con questa legge non si modifica nulla rispetto a quanto era previsto prima dal punto di vista della potenza di espressione della Giunta, perché la delibera l'aveva fatta, appunto, la Giunta, senza che ci fosse questo testo di legge. Semplicemente, quella delibera, aveva bisogno, secondo i tecnici, di un chiarimento per capire se la riduzione prevista dalle norme nazionali poteva essere estesa anche agli extra portuali oppure no.
Questo progetto di legge non dice altro rispetto a questo; quindi, non entra nel merito del tavolo tecnico, degli accordi, delle varie riunioni dei Sindaci che hanno chiesto di istituire quella che addirittura hanno chiamato, nella prima fase, l'Autorità di bacino del Lago di Garda, che è una cosa che non si può istituire per legge, perché le Autorità di bacino sono definite nel 152 e le stabilisce il Governo nazionale.
Solo per dire che questo testo di legge non entra in nessun altro aspetto, se non quello di consentire la riduzione dei canoni anche agli extra portuali, oltre che a quelli portuali. Nulla di più e nulla di meno.

PRESIDENTE

Grazie, assessore Bottacin, per il chiarimento di carattere tecnico e specifico fatto sulle finalità della legge.
C'è qualche altra richiesta di intervento?
Collega Bigon, prego.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Abbiamo chiesto in Seconda Commissione, pur non essendo direttamente coinvolta come la Prima, ma solo a livello costruttivo, di poter fare delle audizioni. Noi crediamo che queste sarebbero state sicuramente possibili, ma non solo possibili sotto la forma della legittimità, ma anche utili e necessarie perché, di fatto, stiamo parlando di una disposizione di legge che va a incidere direttamente sugli Enti locali e quindi sui Sindaci. I Sindaci andavano sentiti.
L'Assessore ora dice – testuali parole – "che non toglie nulla e non modifica nulla". Mi chiedo allora come mai approviamo questa legge. Soprattutto, al di là delle contraddizioni che già sono state ben rilevate dalla capogruppo Camani, per cui non le ripeto, tra l'articolato e l'introduzione, la relazione introduttiva, c'è anche da dire che effettivamente si parla, e anche qua riporto testualmente, del fatto che siamo davanti a un provvedimento fumoso.
Si parla di gestione unica a cura di un medesimo soggetto, sia per le zone extra portuali, ormeggi pubblici, che per le extra portuali, quindi ormeggi privati, concessioni rilasciate da ciascun Comune competente territorialmente, garantendo omogenea e unitaria gestione, ma non si capisce quale sia il soggetto a cui viene dato l'incarico.
È questa la risposta che noi attendiamo. L'integrazione era chiara. Perché poi le leggi, come sappiamo, vanno sempre interpretate. Il legislatore cosa deve fare per evitare che le interpretazioni non siano non solo fumose, ma mal interpretate e, soprattutto, che danneggino in questo caso gli Enti locali, che, tra l'altro, gestiscono un territorio così pregiato e meritevole solo di tutela? Rischiano di fare dei danni.
La fumosità nasce proprio da qua. Il nostro dubbio, che manifestiamo nella votazione, non sicuramente a favore, nasce da questo elemento.
Grazie.

PRESIDENTE

Non vedo altre richieste di intervento.
Il relatore vuole chiudere la discussione generale? Prego, collega Bozza.

Alberto BOZZA (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto)

Grazie, Presidente.
Molto velocemente. Credo che l'intervento dell'assessore Bottacin abbia riportato l'attenzione sul focus di questo PDL, che è molto più semplice, in effetti, di quello che sembra.
Ribadisco che non si toccano le competenze di chi oggi ha, come ho specificato prima, nell'ambito regionale, la competenza di stabilire i canoni e chi, invece, a livello comunale, è competente per la propria quota parte. Si tratta solo di fare in modo che i richiedenti la concessione nelle aree portuali ed extra portuali abbiano la medesima possibilità di trattamento su quella che è la riduzione o l'esenzione dei canoni, proprio com'era previsto per le aree portuali nell'attuale legge. Con questa modifica si evita anche di dover interpretare, in maniera soggettiva, quella che può essere l'estensione dell'applicazione della scontistica. È molto semplice.
Non vedo modifiche o invasioni di campo sui Comuni di riferimento. Quindi, non credo che neppure i Comuni, da questo punto di vista, siano toccati. La minore entrata, semmai, è della Regione. Equiparando la possibilità di scontistica tra area portuale ed extra portuale e applicando, quindi, un'eventuale scontistica per i soggetti oggi potenzialmente esclusi, avrebbe un introito minore della cifra che abbiamo stimato insieme agli otto Comuni del Lago di Garda, che quindi non va neppure a toccare quella che può essere la quota parte di ingresso di entrata ai Comuni per la propria competenza.
Chiudo dicendo che è vero che il PDL prevedeva un articolo, come diceva la consigliera Camani, di previsione, delegando di fatto la Giunta ad attuare, nelle modalità che riteneva più opportune, la procedura, il processo per arrivare all'individuazione di un soggetto unico, che, su richiesta anche di quella che è la spinta del territorio, potesse semplificare e avere come unico riferimento il soggetto in grado di gestire e quindi disciplinare tutto il quadro normativo di gestione nelle concessioni, e anche in quello che riguarda l'utilizzo delle acque, ovviamente, del Lago di Garda, quindi semplificando e andando anche a concentrare e a snellire l'aspetto burocratico, facilitando i soggetti che hanno necessità di avere un unico soggetto di riferimento nuovo rispetto ai diversi soggetti che oggi devono ovviamente esprimersi in materia. È, quindi, una semplificazione.
Abbiamo cambiato quell'articolato perché la Giunta ci ha dato notizia che stava provvedendo a un percorso di questo genere. Quindi, per evitare di andare oggi a prevedere, secondo me era opportuno farlo nel quadro legislativo che ci accingiamo a modificare, anche una previsione di questo genere per dare copertura di legge ad un'azione che la Giunta stava facendo e sta facendo parallelamente, che non era in contrasto con quell'articolo, che non è in contrasto con questo PDL e, che ci auguriamo, nel momento in cui la Giunta deciderà di disciplinare in tal senso, verrà nelle apposite Commissioni di competenza a riferire il lavoro che ha fatto. Penso che la Commissione di riferimento avrà poi anche la competenza di esprimere un parere in merito.
Su questo, quindi, anch'io ringrazio del lavoro le due strutture che hanno colto questa discrepanza interpretativa. Con questa modifica si risolve un problema molto semplice, ma che ovviamente andava a creare una differenza di trattamento, di opportunità di diritto nelle aree portuali o extra portuali.
Ricordo che i beneficiari principali sono, ovviamente, le associazioni che fanno attività sportiva e sociale. Credo, quindi, che anche la Regione, da questo punto di vista, debba avere un occhio di riguardo quando si creano conflitti di interpretazioni soggettive in merito a un testo di legge.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Direi di partire con le votazioni sull'articolato.
Vi annuncio che abbiamo poi due ordini del giorno, che discuteremo prima della votazione finale.
Articolo 1.
Collega Camani, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Ho ascoltato con attenzione. Mi dispiace che l'assessore Bottacin se ne sia andato. È difficile, parlerò da sola. Ecco l'Assessore. Avevo bisogno di lei.
In realtà, noi possiamo dire quello che vogliamo, ma, essendo legislatori, abbiamo a che fare con le parole scritte e le parole scritte, ovviamente, sono difficilmente discutibili. Se questo provvedimento è finalizzato soltanto, come lei ci ha detto, assessore Bottacin, in base alla sua interpretazione dell'articolo 1, ad estendere le previsioni della legge n. 55 dalle aree portuali, già di competenza della Regione, anche alle aree non portuali, di competenza prevalentemente dei Comuni, non ci sarebbe bisogno di scrivere nella relazione accompagnatoria che con l'articolo 1 noi vogliamo garantire un approccio omogeneo e una gestione unitaria a cura di un unico soggetto.
Non basta che la Regione estenda i canoni di concessione dalle aree portuali alle aree extra portuali per realizzare un approccio omogeneo e una gestione unitaria. Se voglio garantire un approccio omogeneo e una gestione unitaria, ho due strade. La prima è quella che il collega Bozza aveva previsto che la Regione facesse, che la Giunta facesse, e cioè un regolamento, come prevedevano gli articoli cancellati durante l'esame in Commissione, perché in evidente contrasto con le previsioni della delibera di Giunta, non perché me lo invento io, cioè un regolamento finalizzato alla definizione omogenea che definisse la tipologia di concessione, i procedimenti per l'affidamento delle stesse, le modalità per l'effettuazione della vigilanza.
È vero che c'è un problema di disomogeneità, che spesso non si capisce chi deve fare cosa, se la Regione, il Comune o il Genio. È giusto provare a rendere omogenee la gestione e la cura, ma non lo fate semplicemente con quanto è previsto dall'articolo 1. Ci vuole un lavoro di studio, di confronto, di valutazione, che non può limitarsi a dire "va bene, le concessioni che sono in aree portuali costano quanto quelle che sono in aree extraportuali" o che le detrazioni previste nelle aree portuali (articolo 2) valgono anche per le aree extraportuali. Se voglio una gestione omogenea e se voglio risolvere i problemi che evidentemente nelle riunioni, a cui la Giunta partecipa mentre le opposizioni no, sono stati sollevati dai Comuni, vale a dire tariffe tutte uguali, chi va a rimuovere se ci sono problemi (rifiuti sulle sponde), chi fa pagare, chi va a chiedere il canone eccetera, eccetera, se voglio fare quel lavoro che bisogna fare, o faccio il regolamento o è il prodotto dell'elaborazione condivisa e concertata e alla base del confronto su cui si fonda l'accordo. Delle due, l'una. Di sicuro, a norme vigenti la Regione non ha la competenza sulle aree non portuali. È sicuro. Tant'è che avete bisogno di fare l'accordo quadro e di istituire il tavolo tecnico che – lo dite voi – ha, tra gli altri, l'obiettivo di individuare una modalità di gestione unitaria.
Assume la Presidenza
La Vicepresidente Francesca ZOTTIS

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Aggiungo che, se davvero, come dice lei, Assessore, questa legge si limita ad estendere l'ambito di applicazione (vedi articolo 1) e ad estendere l'ambito degli sconti (vedi articolo 2), non capisco che senso abbia, consigliere Bozza, all'articolo 3 dire che fino all'approvazione di apposita disciplina da parte della Giunta valgono i canoni odierni. Ebbene, mi chiedo: qual è l'apposita disciplina che la Giunta deve approvare, che non è ancora stata approvata? Non si capisce. Io chiedo formalmente qual è la disciplina apposita che la Giunta deve approvare, fino all'approvazione della quale valgono i canoni oggi esistenti.
È ovvio che, se fosse semplicemente quella delibera, che finalmente si capisce chi deve scrivere, che fa la Direzione Infrastrutture e Trasporti, se fosse solo la delibera della quantificazione delle concessioni, che oggi non valgono più solo per il portuale, ma anche per l'extraportuale, è inutile la norma transitoria dell'articolo 3. Quindi, o vale l'uno o vale l'altro. Io lo vorrei sapere. Poi, comunque, interverrò quando arriveremo all'articolo 3. Poiché le modalità di determinazione dei canoni attualmente in uso valgono fino a quando la Giunta approva apposita disciplina, io chiedo quale è l'apposita disciplina che serve per completare questo progetto di legge.
Assume la Presidenza
Il Presidente Roberto CIAMBETTI

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Collega, è ovvio che rimangono. Scusi, a questo punto è inutile che scriviamo le leggi. Io non ho mai visto una legge in cui si scrive: il prezzo della mela rimane quello attuale fino a che non lo cambio. È un'espressione vagamente tautologica.
Ho capito, collega, che non l'ha scritta lei. Tuttavia, siccome noi dobbiamo approvare una norma possibilmente scritta in maniera non assurda, chiedo a chi ha scritto questo articolo qual è l'apposita disciplina che la Giunta deve approvare. Infatti, se, come sostiene l'assessore Bottacin, è semplicemente la delibera di Giunta che determina i canoni, è ovvio che finché non la cambio rimane tutto così com'è. Quindi, vorrei capire.
Penso, invece, consigliere Bozza, che la locuzione "Fino all'approvazione di apposita disciplina" sia il residuo di quel famoso regolamento che lei aveva immaginato come strumento per poter fare ciò che in relazione dice di voler fare con questa legge, ma che poi non può fare, perché quella roba la farà la Giunta con l'accordo quadro.
Va bene, abbiamo votato a favore in Commissione, ma perché, come ha ammesso lo stesso Assessore, è una legge talmente semplice (mettiamola così) che non è che posso votare contro. Resta, però, che è una legge che non risolve il problema di fondo, e cioè consentire alla Regione, attraverso la struttura che decidiamo e le modalità che riteniamo più consone, di superare quel problema della frammentazione e della disomogeneità, che riguarda i canoni, che riguarda le deroghe, che riguarda il recupero di materiali sommersi e tutte le altre questioni che i Comuni immagino le sottopongano costantemente. Quindi, di fronte a problemi enormi, che hanno animato riunioni e riunioni tra la Giunta e i Comuni, noi facciamo una legge semplice, che non si capisce cosa cambierà e soprattutto non chiarisce quale sarà lo strumento che intendete utilizzare.

PRESIDENTE

Non vedo altre richieste di intervento sull'articolo 1.
Metto in votazione l'articolo 1.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
La collega Baldin ha problemi informatici.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Astenuta.

PRESIDENTE

Prego, a verbale.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

A verbale, astenuta.

PRESIDENTE

È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Andiamo all'articolo 2.
Metto in votazione l'articolo 2.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Andiamo all'articolo 3.
Metto in votazione l'articolo 3.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Siamo sull'articolo 4 - Norma finanziaria.
Metto in votazione l'articolo 4.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
ODG n. C0001
Ordine del giorno presentato dai consiglieri Masolo, Camani, Luisetto, Bigon, Montanariello, Zanoni, Zottis, Lorenzoni, Ostanel e Baldin relativo a "GESTIONE COORDINATA DEL DEMANIO LACUALE: RIFERIRE AL CONSIGLIO REGIONALE CIRCA I PROGRESSI SVOLTI AI SENSI DELL'ACCORDO DI CUI ALLA DELIBERAZIONE DI GIUNTA REGIONALE N. 451 DEL 2024, NONCHÉ IN ORDINE ALLA DISCIPLINA DA ADOTTARE AI SENSI DELL'ARTICOLO 3 DEL PROGETTO DI LEGGE N. 268" RESPINTO
(N.d.R. - Si riproduce il testo scritto dell'ordine del giorno come presentato)
Il Consiglio regionale del Veneto
VISTE:
- la legge regionale 24 novembre 1987, n. 55 "Disciplina dei canoni di concessione per l'occupazione di aree nelle zone portuali della sponda veneta del lago di Garda. Rimozione di natanti e di materiali sommersi";
- la legge regionale 1 dicembre 1989, n. 52 "Disciplina del demanio lacuale e della navigazione sul lago di Garda";
VISTI:
- l'articolo 100 bis (Funzioni dei Comuni) della legge regionale 13 aprile 2001, n. 11 "Conferimento di funzioni e compiti amministrativi alle autonomie locali in attuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112" e s.m.i. che, in punto di concessione dei canoni di navigazione interna, così stabilisce: "1. Con riferimento alle concessioni del demanio della navigazione interna, sono conferite ai comuni le funzioni amministrative relative a:
a) rilascio delle concessioni, vigilanza e contrasto all'abusivismo;
b) manutenzione delle vie d'acqua classificate navigabili per il regolare svolgimento della navigazione interna, e rimozione dei natanti abbandonati o sommersi;
c) riscossione dei canoni demaniali, inclusi gli oneri istruttori e i depositi cauzionali.
2. I canoni derivanti dalla gestione dei beni del demanio della navigazione interna sono introitati dai comuni che ne trattengono una quota pari al 50 per cento per l'esercizio delle funzioni di cui al comma 1.
3. I comuni trasferiscono alla Regione la restante quota pari al 50 per cento dei canoni introitati nell'esercizio precedente entro il 30 giugno di ogni anno.";
- l'articolo 61 (Funzioni dei comuni rivieraschi del lago di Garda in materia di demanio lacuale) della legge regionale 4 novembre 2002, n. 33 "Testo unico delle leggi regionali in materia di turismo" che così dispone: "1. Sono conferite ai comuni rivieraschi del lago di Garda, limitatamente al demanio lacuale rappresentato dal lago di Garda, le funzioni amministrative relative a:
a) concessioni di sponde e di spiagge lacuali, di superfici e pertinenze del lago e relativa polizia idraulica, per finalità turistico-ricreative nonché ai sensi del regio decreto 25 luglio 1904, n. 523 "Testo unico delle disposizioni di legge intorno alle opere idrauliche delle diverse categorie";
b) alla realizzazione di interventi sui beni del demanio lacuale, come elencati nella lettera a), finalizzati all'uso turistico-ricreativo ed alla manutenzione ordinaria degli stessi.
1 bis. Le disposizioni di cui all'articolo 3, comma 4 bis, del decreto-legge 5 ottobre 1993, n. 400 "Disposizioni per la determinazione dei canoni relativi a concessioni demaniali marittime", convertito, con modificazioni, dalla legge 4 dicembre 1993, n. 494, e successive modificazioni, si applicano anche alle concessioni di cui al comma 1.
2. I canoni derivanti dalla gestione dei beni del demanio lacuale del lago di Garda sono introitati dai comuni rivieraschi che ne destinano una quota pari al cinquanta per cento all'esercizio delle funzioni di cui al comma 1.
3. I comuni trasferiscono alla Regione la restante quota pari al cinquanta per cento dei canoni introitati nell'esercizio precedente entro il 30 giugno di ogni anno.
4. Al fine di garantire l'omogeneità della gestione, la Giunta regionale, entro sei mesi dall'entrata in vigore della presente legge, adotta indirizzi e direttive per l'esercizio delle funzioni di cui al comma 1.
5. L'esercizio delle funzioni da parte dei comuni decorre dal 1° gennaio 2003.";
OSSERVATO CHE:
- nella relazione al progetto di legge regionale in argomento si legge che: "Si ritiene pertanto opportuno prevedere una gestione unica, a cura di un medesimo soggetto, sia per le zone portuali (ormeggi pubblici) che per le zone extraportuali (ormeggi privati con concessione rilasciata da ciascun Comune territorialmente competente), garantendo così un approccio omogeneo e una gestione unitaria a cura di un unico soggetto.";
- il progetto di legge regionale, come depositato, prevedeva altresì l'inserimento dei commi 1 bis e 1 ter al vigente articolo 1 della legge regionale 24 novembre 1987, n. 55 : entrambi i commi, successivamente espunti a seguito dell'istruttoria presso la competente Commissione consiliare, prevedevano, attraverso il meccanismo della delegificazione, l'adozione da parte della Giunta regionale di un regolamento finalizzato alla definizione omogena, per tutti gli specchi acquei della sponda veneta del lago di Garda, della gestione del demanio lacuale, la sua delimitazione e uso, le tipologie di concessioni e i procedimenti per l'affidamento delle stesse, le modalità per l'effettuazione della vigilanza sul demanio, le modalità per la determinazione del canone, e, a tal fine, si altresì prevedeva di autorizzare la Giunta regionale ad effettuare uno studio di fattibilità al fine di individuare una proposta organizzativa per una gestione unitaria del demanio idrico in ambito regionale, e dunque non solo quello afferente il lago di Garda, con funzioni di armonizzazione e semplificazione delle procedure, previo parere della competente Commissione consiliare;
OSSERVATO, ALTRESÌ
- che con deliberazione n. 451 del 2 maggio 2024, la Giunta regionale ha approvato lo schema di Accordo Quadro tra la Regione del Veneto e i Comuni rivieraschi del lago di Garda e la costituzione di Tavoli tecnici relativi alle problematiche della frammentazione nella gestione dei beni del demanio lacuale fra i vari Comuni della sponda veneta del lago di Garda;
RILEVATO CHE:
- il soprarichiamato accordo in punto di attività negoziata ai sensi dell'articolo 31 bis della legge regionale n. 35 del 2001 stabilisce anzitutto che Regione e Comuni del Garda (Torri del Benaco, Bardolino, Peschiera del Garda, Garda, Lazise, Brenzone del Garda, Malcesine, Castelnuovo del Garda) si pongono come obiettivo comune il superamento dell'attuale frammentazione nella gestione dei beni del demanio lacuale fra i vari Comuni della sponda veneta del Garda, condividendo un percorso che porti progressivamente alla definizione di proposte per la gestione ottimale delle funzioni amministrative in capo a ciascuno di essi, con riferimento all'ambito territoriale della sponda veneta del lago di Garda. In tal senso, l'Accordo di cui all'Allegato A alla deliberazione in parola, all'articolo 2 (Oggetto) articola le attività secondo una scansione bifasica e di verifica, stabilendosi che la collaborazione tra le Parti dell'accordo riguarda gli ambiti di intervento articolati come segue:
"a) Avvio di una Prima fase, per realizzare in particolare quanto segue:
1. gestione coordinata dei beni del demanio lacuale tra i diversi Comuni, con il supporto della Regione del Veneto;
2. analisi delle attività che accomunano le Amministrazioni comunali rivierasche della sponda veneta del lago di Garda;
3. condivisione di professionalità tecnico-scientifiche-professionali, idonee alla soluzione di problematiche giuridico-amministrative, ivi compresa l'individuazione di modalità unificate per la gestione delle concessioni del demanio lacuale da applicarsi da parte dei Comuni territorialmente competenti;
4. omogeneizzazione delle procedure relative alla gestione del demanio portuale ed extraportuale;
b) successiva Seconda fase, utilizzando lo strumento dell'attività negoziata, di cui all'art. 31 bis della L.R. n. 35/2001 , per la realizzazione di opere particolari. L'obiettivo è anche quello di utilizzare le risorse finanziarie introitate dai singoli Comuni in forza delle rispettive concessioni per la realizzazione di opere necessarie alla gestione della sponda veneta del lago di Garda. La Giunta regionale, ai sensi della disposizione di cui all'art. 31 bis soprarichiamato, valutato il rilevante interesse regionale dell'opera o dell'intervento, qualora ne ravvisi l'opportunità in relazione alle esigenze del procedimento ed alla comune linea d'azione da perseguire, può promuovere la costituzione di tavoli tecnici, anche tematici, allo scopo di acquisire una posizione comune fra i Comuni interessati, definita mediante gli appositi strumenti concertativi, di semplificazione o di programmazione negoziata previsti dalla normativa vigente. I Tavoli tecnici di cui sopra sono coordinati dalla Struttura regionale in materia di enti locali, che ne assicura la funzionalità organizzativa, svolgendo il ruolo di segreteria tecnica e sono attivati dalle strutture competenti in relazione all'opera o intervento da realizzare al fine di definire l'attività propositiva e concertativa secondo modalità organizzative fissate con il provvedimento di costituzione del Tavolo;
c) all'esito dell'esperienza maturata nel corso delle prime due fasi, i Comuni coinvolti e la Regione del Veneto valuteranno l'opportunità di definire ulteriori proposte per la gestione ottimale delle funzioni amministrative in capo a ciascuno di essi, con riferimento all'ambito territoriale della sponda veneta del lago di Garda.";
RILEVATO CHE:
- l'articolo 3 (Norma transitoria) del progetto di legge regionale n. 268 "Modifiche alla legge regionale 24 novembre 1987, n. 55 "Disciplina dei canoni di concessione per l'occupazione di aree nelle zone portuali della sponda veneta del lago di Garda. Rimozione di natanti e di materiali sommersi" rinvia a successiva e apposita disciplina da parte della Giunta regionale le modalità di determinazione dei canoni afferenti alla totalità degli specchi acquei;
CONSIDERATO CHE:
- l'attività avviata dalla Giunta regionale ai sensi della deliberazione n. 451 del 2 maggio 2024, specie per quel che concerne la gestione coordinata dei beni del demanio lacuale tra i diversi Comuni, con il supporto della Regione del Veneto, non può non intersecarsi, tra gli altri, con il compito demandato alla medesima Giunta regionale ai sensi dell'articolo 3 - soprarichiamato - del progetto di legge regionale in discorso, e, a tal fine, si ritiene opportuno introdurre delle modalità informative verso il Consiglio regionale in ordine ai progressi svolti e alle scelte da compiere in ordine alle attività di cui all'accordo, tenuto conto che l'articolo 3 (Cabina di regia), secondo comma, dell'accordo di cui all'Allegato A alla DGR n. 451 del 2024 stabilisce che "Entro sei mesi dal suo insediamento, la Cabina di regia relazionerà alle parti del presente Accordo relativamente allo stato di attuazione dei punti a), b) e c) dell'art. 2.";
impegna la Giunta regionale
1) a relazionare al Consiglio regionale, con cadenza almeno pari a quella prevista dall'articolo 3 dell'accordo di cui all'Allegato A alla DGR n. 451 del 2024, in ordine ai progressi svolti, alle scelte da compiere, alle proposte da attivare e delle iniziative che intende assumere rispetto ai punti a), b) e c) dell'articolo 2 del richiamato accordo;
2) a fornire al Consiglio regionale tempestiva e preliminare informativa in ordine al contenuto dei provvedimenti che intende adottare rispetto alla disciplina alla stessa demandata ai sensi dell'articolo 3 del progetto di legge regionale 268 "Modifiche alla legge regionale 24 novembre 1987, n. 55 "Disciplina dei canoni di concessione per l'occupazione di aree nelle zone portuali della sponda veneta del lago di Garda. Rimozione di natanti e di materiali sommersi.");
3) ad attivare, ai fini dell'adozione degli atti e dei provvedimenti di cui ai punti 1) e 2), tutte le necessarie e opportune valutazioni, anche cumulative, in ordine ai potenziali impatti negativi sull'ambiente.
Collega Masolo, prego.

Renzo MASOLO (Europa Verde)

Grazie, Presidente. Buon pomeriggio ai Consiglieri e alle Consigliere.
Questo ordine del giorno trova senso anche nella discussione che è stata fatta fino adesso, perché la discussione ha dimostrato che c'è uno scollamento tra il PDL n. 268 e la delibera di Giunta n. 451 del 2 maggio 2024, e vuole in qualche modo trovare il sistema per avere una sorta di continuo aggiornamento da parte della Giunta su quello che sta facendo. Tra l'altro, questo era anche un impegno del collega Bozza, che diceva che è importante che la Giunta possa aggiornare il Consiglio o la Commissione rispetto all'iniziativa intrapresa.
Questo ordine del giorno parte dal Gruppo Europa Verde, che si è confrontato anche con il territorio, e poi ha trovato sostegno in tutta la minoranza. Esso pone attenzione a questa iniziativa di gestione coordinata degli otto Comuni. Noi vorremmo capire bene questo processo partecipativo. Speriamo che tutti i Comuni pretendano di rientrarvi e di creare una sorta di consorzio che possa poi gestire questi introiti che derivano dalle concessioni demaniali lacuali. Su questo non si è fatta abbastanza chiarezza.
È interessante chiarire questi aspetti, anche per rispetto di chi ci segue da casa o di chi seguirà la discussione in un secondo momento. Come è già stato detto, a maggio la Giunta ha deliberato questo processo, che si articola su tre punti principali. Innanzitutto, l'avvio di una prima fase per la realizzazione in particolare della gestione dei beni del demanio, l'analisi delle attività che accomunano le Amministrazioni comunali, la condivisione di professionalità tecnico-scientifiche-professionali, aspetto molto importante, e infine l'omogeneizzazione delle procedure relative alla gestione del demanio. A questa segue una seconda fase, anch'essa molto importante, che ha l'obiettivo di utilizzare le risorse finanziarie introitate dai singoli Comuni in forza delle rispettive concessioni per la realizzazione di opere necessarie alla gestione della sponda veneta del lago di Garda. Vi è, infine, una terza fase, anche questa molto importante, che determina che, all'esito dell'esperienza maturata nel corso delle prime due fasi, i Comuni coinvolti e la Regione del Veneto valuteranno l'opportunità di definire ulteriori proposte per la gestione ottimale.
Sarebbe, quindi, importante che il Consiglio regionale, in forza dei progressi svolti, fosse sempre messo al corrente di quanto fatto. Di fatto, qual è l'impegno che questo ordine del giorno chiede alla Giunta? Sono tre punti: relazionare al Consiglio regionale, con cadenza almeno pari a quella prevista dall'articolo 3 dell'accordo, cioè ogni sei mesi; fornire al Consiglio regionale tempestiva e preliminare informativa in ordine al contenuto dei provvedimenti che intende adottare rispetto alla disciplina alla stessa demandata ai sensi del PDLR n. 268; infine – questa è la proposta più importante, che peraltro in discussione non è stata molto citata – attivare, ai fini dell'adozione degli atti e dei provvedimenti di cui ai punti 1) e 2), tutte le necessarie e opportune valutazioni, anche cumulative, in ordine ai potenziali impatti negativi sull'ambiente. Del resto, è importante attivare i Comuni, consorziarli, fare in modo che facciano interventi efficaci, ma nello stesso tempo valutare che questi interventi non abbiano impatti, anzi siano eventualmente migliorativi rispetto ai temi ambientali di questo lato del lago di Garda.
Mi auguro che tutti possano recepire questa proposta, perché può essere sicuramente valida e utile, e che l'intero Consiglio regionale possa approvarla.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Collega Camani, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Con questo ordine del giorno abbiamo provato, per quello che vale lo strumento dell'ordine del giorno, a costruire un ponte, condividendo la finalità, ovvero la riorganizzazione e l'omogeneizzazione, tra le attività che la Regione, per tramite della Giunta, insieme ai Comuni, ai sensi dell'accordo di cui alla DGR n. 451, e il Consiglio regionale possono fare insieme.
Abbiamo chiesto semplicemente che, se la volontà comune è quella di organizzare e gestire al meglio la vicenda delle concessioni, sia quelle di competenza regionale che quelle di competenza comunale, e se la volontà comune è anche quella di approfittare di questo tavolo per allargare lo sguardo e costruire, insieme ai Comuni, una serie di azioni che possano più in generale consentire una gestione migliore della sponda veneta del Lago di Garda, abbiamo semplicemente chiesto che le parti significative, i passaggi cruciali che dovrebbero maturare, in virtù dell'accordo dentro la cabina di regia, tra Regione del Veneto e Comuni rivieraschi potessero prevedere anche un coinvolgimento del Consiglio regionale.
In questo ordine del giorno chiediamo, quindi, che la Giunta relazioni al Consiglio in tutte quelle occasioni in cui, dal confronto, dovessero emergere elementi utili riguardanti la disciplina che compete al Consiglio regionale e non alla Giunta.
Chiediamo, quindi, alla Giunta di relazionare al Consiglio in riferimento a tutte le iniziative che si intendono assumere in questo organismo definito dalla delibera di Giunta n. 451, di informare tempestivamente il Consiglio in riferimento alle eventuali iniziative di carattere strategico regionale che possano avere rilevanza sul piano regionale e, in generale, di rafforzare e tenere presente il tema della tutela ambientale attraverso una valutazione puntuale di tutti gli interventi, anche sotto il profilo dell'impatto sull'ambiente.
È un impegno politico, ovviamente. Chiediamo alla Giunta di impegnarsi, nei fatti, a coinvolgere il Consiglio regionale di più di come previsto finora per passaggi che, a nostro giudizio, sono cruciali.

PRESIDENTE

Collega Bozza, prego.

Alberto BOZZA (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto)

Grazie.
In merito a questo ordine del giorno suggerirei ai proponenti, fatto salvo il mantenimento delle premesse, una modifica nell'impegno, ossia di riformulare i punti nn. 1, 2 e 3 in un unico punto che vada in questa direzione: "Impegna la Giunta regionale a richiedere il parere della competente Commissione consiliare prima dell'adozione della disciplina, da adottarsi ai sensi della DGR n. 451/2024". Questo va coerentemente a raccordarsi con l'articolo 3, con la modifica che abbiamo approvato.
Se questo suggerimento viene accettato, l'ordine del giorno così riformulato va bene approvarlo.

PRESIDENTE

Proponente, ha sentito la richiesta del relatore? È disponibile a modificare il testo in tal senso?

Renzo MASOLO (Europa Verde)

Ringrazio per la messa in discussione e la riformulazione. Per me va bene.

PRESIDENTE

Il proponente ha accettato la proposta di riformulazione del relatore.
Ci sono altri interventi? La collega Camani chiede la parola sull'ordine dei lavori. Prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Presidente, siamo di fronte a un fatto non dico mai avvenuto, perché in politica non bisogna mai generalizzare, ma raramente avvenuto. Il relatore e l'Assessore del provvedimento ci chiedono di modificare l'impegno dell'ordine del giorno affinché sia assunto, anche perché è un impegno della Giunta, il proponente accetta la riformulazione e c'è l'annuncio di voto contrario allo stesso ordine del giorno.
Se volete, sospendiamo un minuto e capiamo cosa fare. Altrimenti mi sento di consigliare al proponente di non accettare la riformulazione, sennò diventa davvero una presa in giro.

PRESIDENTE

Ha chiesto la parola, sull'ordine dei lavori, il capogruppo Villanova. Prego.

Alberto VILLANOVA (Zaia Presidente)

Chiedo di procedere con il voto.
Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Collega Masolo, prego.

Renzo MASOLO (Europa Verde)

Accolgo volentieri la riformulazione e rinnovo il ringraziamento, però vorrei avere anche la garanzia che sia accettata dall'Assemblea.

PRESIDENTE

La garanzia la vedremo dopo il voto. Non posso dargliela prima. Neanche il relatore penso possa dargliela prima. Lei accetta la riformulazione, quindi mettiamo in votazione l'ordine del giorno con la riformulazione.
Metto in votazione l' ODG n. C0001, così come riformulato.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
ODG n. C0002


Ordine del giorno presentato dai consiglieri Camani, Bigon, Luisetto, Montanariello, Zanoni, Zottis e Masolo relativo a "LA GIUNTA DESTINI INTERAMENTE O PARZIALMENTE LA QUOTA PARTE DEI CANONI DI CONCESSIONE RIVERSATA DAI COMUNI RIVIERASCHI A INTERVENTI E OPERE A FAVORE DEI MEDESIMI" in occasione dell'esame del progetto di legge relativo a "Modifiche alla legge regionale 24 novembre 1987, n. 55 "Disciplina dei canoni di concessione per l'occupazione di aree nelle zone portuali della sponda veneta del Lago di Garda. Rimozione di natanti e di materiali sommersi"". (Progetto di legge n. 268) APPROVATO (Deliberazione n. 67/2024)

(N.d.R. - Si riproduce il testo scritto dell'ordine del giorno come presentato)
IL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
Premesso che
la legge regionale n. 55/1987 disciplina l'imposizione dei canoni di concessione per l'occupazione delle aree nelle zone portuali della sponda veneta del lago di Garda appartenenti al demanio regionale;
il PDL n. 268 estende la disciplina dei canoni di concessione alla "totalità degli specchi acquei" della sponda veneta del lago di Garda;
Rilevato che
ai sensi della LR n. 11/2001 , art. 100-bis, secondo comma, "i canoni derivanti dalla gestione dei beni del demanio della navigazione interna sono introitati dai comuni che ne trattengono una quota pari al 50 per cento per l'esercizio delle funzioni loro attribuite;
il terzo comma dispone che la restante quota pari al 50% dei canoni introitati nell'esercizio precedente sia trasferita da parte dei comuni rivieraschi alla Regione, entro il 30 giugno di ogni anno;
allo stesso modo dispone l'art. 61 della LR n. 33/2002 , stabilendo che "i canoni derivanti dalla gestione dei beni del demanio lacuale del lago di Garda sono introitati dai comuni rivieraschi che ne destinano una quota pari al cinquanta per cento all'esercizio delle funzioni" loro attribuite e che gli stessi comuni debbano trasferire "alla Regione la restante quota pari al cinquanta per cento dei canoni introitati nell'esercizio precedente entro il 30 giugno di ogni anno";
Considerato che
è obiettivo di primaria importanza preservare il fragile e unico ecosistema del lago di Garda, nonché promuoverne la tutela e un uso consapevole e sostenibile, in armonia con quanto previsto dall'art. 8, c. 1, dello Statuto, il quale dispone che "il Veneto, nel rispetto del principio di responsabilità nei confronti delle generazioni future, opera per assicurare la conservazione e il risanamento dell'ambiente, attraverso un governo del territorio volto a tutelare l'aria, la terra, l'acqua, la flora e la fauna quali beni e risorse comuni".
Considerato altresì che
la gestione uniforme e omogenea della totalità degli specchi acquei della sponda veneta del lago di Garda non deve penalizzare il protagonismo delle amministrazioni comunali interessate.
Tutto ciò premesso,
IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE
a destinare interamente o parzialmente, a decorrere dalla prima sessione di bilancio utile, la quota parte dei canoni di concessione riversata annualmente alla Regione dai comuni rivieraschi a interventi e opere a favore dei medesimi comuni, da realizzarsi previa intesa, tenendo conto della necessaria tutela ambientale.
Collega Camani, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

È possibile fare silenzio in Aula?

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Capisco che ci sia fibrillazione per un voto che non ha visto l'omogeneità nelle file della maggioranza di Governo, però, se non mi agito io, non agitatevi neanche voi, colleghi.
Come sapete, al momento, i canoni per le concessioni sono riscossi dai Comuni, che ne destinano il 50% alla Regione. Ovviamente, per il momento, visto che questa legge non modifica questa previsione legislativa, su quel 50% del canone non c'è alcun vincolo di destinazione.
A nostro giudizio, siccome condividiamo la volontà di costruire un dialogo proficuo con i Comuni rivieraschi, proprio all'interno di questa cabina di regia e all'interno della volontà di condividere omogeneizzazione, programmazione, progettazione e realizzazione di interventi, avrebbe senso che la Giunta, che chiede ai Comuni un impegno a costruire una progettazione e una programmazione collettiva, destinasse interamente o parzialmente la quota parte dei canoni...

PRESIDENTE

Collega Joe Formaggio, posso capire che la cassa toracica sia imponente. Non è colpa del consigliere Soranzo, ma sua, che parla forte.
Collega Camani, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Sul piano politico mi sembra un punto importante. Se decidiamo di fare progettazione insieme ai Comuni, impegniamoci anche a destinare interamente o parzialmente il 50% del contributo a interventi finalizzati ai territori interessati, possibilmente, ovviamente, con interventi concertati e condivisi dai territori stessi, che abbiano, sotto il profilo ambientale, un impatto positivo su quei territori.
È un impegno che pensiamo possa essere propedeutico alla modifica legislativa. Una volta che capiamo, se capiamo, che il meccanismo di condivisione funziona, pensiamo possa anche essere assunto nei termini di un vincolo di destinazione più cogente sotto il profilo legislativo.

PRESIDENTE

Non vedo altre richieste di intervento.
Metto in votazione l' ODG n. C0002.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Siamo al voto finale del PDL n. 268.
Ci sono dichiarazioni di voto? Non ne vedo.
Metto in votazione il PDL n. 268, nel suo complesso.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Sospendiamo qui la seduta. Invito i Capigruppo in Sala del Leone per la programmazione dei lavori di martedì prossimo.
Grazie.
La Seduta termina alle ore 17.36
Il Consigliere segretario
Alessandra SPONDA

Il Presidente
Roberto CIAMBETTI


Resoconto stenotipico a cura di:
Cedat 85

Revisione e coordinamento testo a cura di:
Maria Concetta Miccoli

Elaborazione testo a cura di:
Maria Concetta Miccoli
Verbale n. 143 - 11^ legislatura
PROCESSO VERBALE
SEDUTA PUBBLICA N. 143
MARTEDì 3 SETTEMBRE 2024


PRESIDENZA
PRESIDENTE ROBERTO CIAMBETTI
VICEPRESIDENTE FRANCESCA ZOTTIS

PROCESSO VERBALE REDATTO A CURA DELL'UFFICIO ATTIVITà ISTITUZIONALI

INDICE

Processo verbale della 143ª seduta pubblica – martedì 3 settembre 2024
La seduta si svolge a Venezia in Palazzo Ferro-Fini, sede del Consiglio regionale, secondo le modalità ordinarie ed in conformità alle deliberazioni dell'Ufficio di presidenza n. 25 del 23 aprile 2024 e n. 31 del 30 maggio 2024.

I lavori si svolgono sulla base dell'ordine del giorno prot. n. 11801 del 29 agosto 2024.

Il Presidente CIAMBETTI dichiara aperta la seduta alle ore 14.31.

Assume le funzioni di Consigliere segretario la consigliera Alessandra Sponda.

Punto n. 1) all'ordine del giorno

Approvazione verbali delle sedute precedenti  [RESOCONTO]


Il PRESIDENTE, poiché nessun consigliere chiede di fare osservazioni, dichiara che si intendono approvati i processi verbali della 141a seduta pubblica di martedì 30 luglio 2024 e della 142a seduta pubblica di mercoledì 31 luglio 2024.

Punto n. 2) all'ordine del giorno

Comunicazioni della Presidenza del Consiglio  [RESOCONTO]


Il PRESIDENTE comunica che sono in congedo il Presidente della Giunta regionale Zaia e il consigliere Corsi; inoltre partecipano da remoto i consiglieri autorizzati ai sensi delle deliberazioni dell'Ufficio di presidenza n. 25 del 23 aprile 2024 e n. 31 del 30 maggio 2024.

È presente agli atti la comunicazione di assenza del consigliere Marco Dolfin per il tramite del Presidente del gruppo consiliare Liga Veneta per Salvini Premier acquisita con prot n. 11923 del 2 settembre 2024.

Punto n. 3) all'ordine del giorno

Interrogazioni e interpellanze  [RESOCONTO]


Ai sensi dell'art. 114, comma 3 del Regolamento l'elenco delle interrogazioni e delle interpellanze, allegato alla Convocazione, è dato per letto.

Punti nn. 4 e 5) all'ordine del giorno

Risposte della Giunta regionale alle interrogazioni e interpellanze  [RESOCONTO]


e

Interrogazioni a risposta scritta iscritte all'ordine del giorno ai sensi dell'articolo 111, comma 4 del Regolamento

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

n. 330 dell'11.01.2023
presentata dalla consigliera Ostanel
"Mancato aumento addizionale IRPEF: ma non bastavano i soldi del Governo per scongiurare gli aumenti delle rette nelle RSA?"

Interviene la consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) che illustra l'IRI in oggetto.

Interviene l'assessora Lanzarin che risponde per conto della Giunta regionale.

Interviene la consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) in sede di replica.

n. 491 del 01.07.2024
presentata dal consigliere Montanariello
"Il Teatro Junghans perderà la sua peculiarità di sede formativa per attori? La Regione intende intervenire per preservare la vitalità di questo prezioso luogo di cultura e di aggregazione?"

Il consigliere Montanariello dà per letta l'IRI in oggetto.

Interviene l'assessora Lanzarin che, in supplenza all'assessore Corazzari, risponde per conto della Giunta regionale.

Interviene il consigliere Montanariello (Partito Democratico Veneto) in sede di replica.

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

n. 496 del 06.03.2024
presentata dalle consigliere Luisetto, Camani e Zottis
"La gestione diversificata del R.U.R. da parte delle ULSS crea disparità. La Giunta regionale come intende risolvere il problema?"

Interviene la consigliera Luisetto (Partito Democratico Veneto) che illustra l'IRS in oggetto.

Interviene l'assessora Lanzarin che risponde per conto della Giunta regionale.

Interviene la consigliera Luisetto (Partito Democratico Veneto) in sede di replica.

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA

n. 426 del 04.09.2023
presentata dai consiglieri Guarda e Zanoni
"Cannabidiolo e rilancio della filiera della canapa sativa l. in Veneto: la Giunta regionale avvierà un confronto con il Governo per rivedere il decreto 7 agosto 2023?"

Il PRESIDENTE comunica che, in assenza della prima firmataria, consigliera Guarda, dimissionaria, l'IRI in oggetto verrà illustrata dal secondo firmatario, consigliere Zanoni.

Interviene il consigliere Zanoni (Partito Democratico Veneto) che illustra l'IRI in oggetto.

Interviene l'assessora Lanzarin che risponde per conto della Giunta regionale.

Interviene il consigliere Zanoni (Partito Democratico Veneto) in sede di replica.

Intervengono i consiglieri Camani (Partito Democratico Veneto), sull'ordine dei lavori, e Zanoni (Partito Democratico Veneto), sul Regolamento.

Punto 6) all'ordine del giorno

Convalida dell'elezione del consigliere regionale Renzo Masolo, ai sensi dell'articolo 37 dello Statuto (legge statutaria 17 aprile 2012, n. 1) APPROVATA (Deliberazione n. 63/2024)  [RESOCONTO]


Il PRESIDENTE svolge la relazione illustrativa per conto dell'Ufficio di Presidenza.

Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica il provvedimento in oggetto.

Il Consiglio approva all'unanimità

Punto 7) all'ordine del giorno

Convalida dell'elezione del consigliere regionale Andrea Cecchellero, ai sensi dell'articolo 37 dello Statuto (legge statutaria 17 aprile 2012, n. 1) APPROVATA (Deliberazione n. 64/2024)  [RESOCONTO]


Il PRESIDENTE svolge la relazione illustrativa per conto dell'Ufficio di Presidenza.

Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica il provvedimento in oggetto.

Il Consiglio approva all'unanimità

Punto 8) all'ordine del giorno

Convalida dell'elezione del consigliere regionale Joe Formaggio, ai sensi dell'articolo 37 dello Statuto (legge statutaria 17 aprile 2012, n. 1) APPROVATA (Deliberazione n. 65/2024)  [RESOCONTO]


Il PRESIDENTE svolge la relazione illustrativa per conto dell'Ufficio di Presidenza.

Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica il provvedimento in oggetto.

Il Consiglio approva

Punto 9) all'ordine del giorno

Convalida dell'elezione del consigliere regionale Stefano Casali, ai sensi dell'articolo 37 dello Statuto (legge statutaria 17 aprile 2012, n. 1) APPROVATA (Deliberazione n. 66/2024)  [RESOCONTO]


Il PRESIDENTE svolge la relazione illustrativa per conto dell'Ufficio di Presidenza.

Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica il provvedimento in oggetto.

Il Consiglio approva

Il PRESIDENTE comunica che, a fronte della richiesta da parte del Presidente del gruppo consiliare Liga Veneta per Salvini Premier di cui al prot n. 11923 del 2 settembre 2024, come concordato in sede di Conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari, la trattazione del punto 10) all'ordine del giorno, progetto di legge n. 220, viene rinviata alla prossima seduta di Consiglio.

Punto 11) all'ordine del giorno

Progetto di legge relativo a "Modifiche alla legge regionale 28 giugno 1988, n. 30 "Disciplina della raccolta, coltivazione e commercializzazione dei tartufi" e successive modificazioni". (Progetti di legge n. 229 e 233) APPROVATO (Deliberazione legislativa n. 21/2024)  [RESOCONTO]

Intervengono i consiglieri Rigo (Liga Veneta per Salvini Premier), che svolge la relazione di maggioranza per conto della Terza Commissione consiliare, e Lorenzoni (Gruppo Misto), che svolge la relazione di minoranza per conto della Terza Commissione consiliare.

Durante l'intervento del consigliere Rigo assume la presidenza la Vicepresidente Francesca Zottis.

Intervengono i consiglieri Zanoni (Partito Democratico Veneto), Andreoli (Liga Veneta per Salvini Premier), Soranzo (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni), Formaggio (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni), in discussione generale, Rigo (Liga Veneta per Salvini Premier) e Lorenzoni (Gruppo Misto), in sede di replica.

Il PRESIDENTE dichiara chiusa la discussione generale e sospende la seduta per consentire all'Ufficio di presidenza della Terza commissione consiliare di esprimere parere sull'emendamento presentato dalla consigliera Baldin.

La seduta è sospesa alle ore 16.11.

La seduta riprende alle ore 16.11.

Si passa all'esame dell'articolato e relativo emendamento.

L'articolo 1, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato nel testo presentato dalla Commissione consiliare competente.

L'emendamento n. A1 all'articolo 2, dato per letto, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Gli articoli 2, 3, 4 e 5, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono approvati nel testo presentato dalla Commissione consiliare competente.

Interviene il consigliere Zanoni (Partito Democratico Veneto) sull'articolo 6.

Durante l'intervento del consigliere Zanoni assume la presidenza il Presidente Roberto Ciambetti.

Gli articoli 6, 7, 8, 9, 10 e 11, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono approvati nel testo presentato dalla Commissione consiliare competente.

In dichiarazione di voto finale intervengono i consiglieri Lorenzoni (Gruppo Misto), Zanoni (Partito Democratico Veneto) e Rigo (Liga Veneta per Salvini Premier).

Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico in modalità telematica, il testo unificato dei progetti di legge n. 233 e n. 229.

Il Consiglio approva

Punto 12) all'ordine del giorno

Proposta di legge d'iniziativa dei consiglieri Bozza, Boron, Venturini, Corsi, Piccinini e Valdegamberi relativa a "Modifiche alla legge regionale 24 novembre 1987, n. 55 "Disciplina dei canoni di concessione per l'occupazione di aree nelle zone portuali della sponda veneta del Lago di Garda. Rimozione di natanti e di materiali sommersi"". (Progetto di legge n. 268) APPROVATO (Deliberazione legislativa n. 22/2024)  [RESOCONTO]


Interviene la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto) sull'ordine dei lavori.
Interviene il consigliere Bozza (Forza Italia – Berlusconi – Autonomia per il Veneto), che svolge la relazione illustrativa per conto della Prima Commissione consiliare.

In discussione generale intervengono la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto), l'assessore Bottacin, la consigliera Bigon (Partito Democratico Veneto) e il relatore Bozza (Forza Italia – Berlusconi – Autonomia per il Veneto) in sede di replica.

Si passa all'esame dell'articolato.

Interviene la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto) sull'articolo 1.

Durante l'intervento della consigliera Camani assumono la presidenza la Vicepresidente Francesca Zottis e successivamente il Presidente Roberto Ciambetti.

I quattro articoli che compongono il progetto di legge n. 268, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono approvati nel testo presentato dalla Commissione consiliare competente.

Si passa all'esame degli ordini del giorno collegati al progetto di legge in oggetto.

ODG n. C1

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Masolo, Camani, Luisetto, Bigon, Montanariello, Zanoni, Zottis, Lorenzoni, Ostanel e Baldin relativo a "Gestione coordinata del demanio lacuale: riferire al Consiglio regionale circa i progressi svolti ai sensi dell'accordo di cui alla deliberazione di Giunta regionale n. 451 del 2024, nonchè in ordine alla disciplina da adottare ai sensi dell'articolo 3 del progetto di legge n. 268". RESPINTO


Sull'ordine del giorno in oggetto intervengono i consiglieri Masolo (Europa Verde), che lo illustra, Camani (Partito Democratico Veneto), in dichiarazione di voto, e Bozza (Forza Italia – Berlusconi – Autonomia per il Veneto), che propone una modifica accolta dal proponente.

Sull'ordine dei lavori intervengono i consiglieri Camani (Partito Democratico Veneto), Villanova (Zaia Presidente) e Masolo (Europa Verde).

Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica l' ordine del giorno in oggetto come modiifcato.

Il Consiglio non approva

ODG n. C2

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Camani, Bigon, Luisetto, Montanariello, Zanoni, Zottis e Masolo relativo a "La Giunta destini interamente o parzialmente la quota parte dei canoni di concessione riversata dai Comuni rivieraschi a interventi e opere a favore dei medesimi" in occasione dell'esame del progetto di legge relativo a "Modifiche alla legge regionale 24 novembre 1987, n. 55 "Disciplina dei canoni di concessione per l'occupazione di aree nelle zone portuali della sponda veneta del Lago di Garda. Rimozione di natanti e di materiali sommersi"". (Progetto di legge n. 268) APPROVATO (Deliberazione n. 67/2024)  [RESOCONTO]

Sull'ordine del giorno in oggetto interviene la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto) che lo illustra.

Il PRESIDENTE pone in votazione col sistema elettronico in modalità telematica l' ordine del giorno in oggetto.

Il Consiglio approva

Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico in modalità telematica, il progetto di legge in oggetto nel suo complesso.

Il Consiglio approva

Il PRESIDENTE dichiara chiusa la seduta.

Il Consiglio regionale sarà convocato a domicilio.

La seduta termina alle ore 17.36.

Votazioni ai sensi dell'articolo 50 comma 4 dello Statuto.


Votazione aperta per il punto:
Convalida della elezione del Consigliere Renzo Masolo

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 47
Votanti: 47
Favorevoli: 47
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Corsi Enrico, Dolfin Marco, Ostanel Elena, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il punto:
Convalida della elezione del Consigliere Andrea Cecchellero

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 46
Votanti: 46
Favorevoli: 46
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Corsi Enrico, Dolfin Marco, Formaggio Joe, Ostanel Elena, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il punto:
Convalida della elezione del Consigliere Joe Formaggio

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 47
Votanti: 46
Favorevoli: 46
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 1
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Corsi Enrico, Dolfin Marco, Ostanel Elena, Zaia Luca

Non Votanti:
Formaggio Joe

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il punto:
Convalida della elezione del Consigliere Stefano Casali

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 47
Votanti: 47
Favorevoli: 46
Contrari: 0
Astenuti: 1
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Corsi Enrico, Dolfin Marco, Ostanel Elena, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
Casali Stefano
Votazione aperta per il punto:
PDL nn. 233 e 229 - ART. 1

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 45
Votanti: 45
Favorevoli: 36
Contrari: 0
Astenuti: 9
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Ostanel Elena, Razzolini Tommaso, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Montanariello Jonatan, Zanoni Andrea, Zottis Francesca
Votazione aperta per il punto:
PDL nn. 233 e 229 - EMA01

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 46
Votanti: 46
Favorevoli: 10
Contrari: 36
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: RESPINTA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Razzolini Tommaso, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il punto:
PDL nn. 233 e 229 - ART. 2

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 46
Votanti: 46
Favorevoli: 36
Contrari: 0
Astenuti: 10
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Razzolini Tommaso, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca
Votazione aperta per il punto:
PDL nn. 233 e 229 - ART. 3

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 45
Votanti: 45
Favorevoli: 36
Contrari: 0
Astenuti: 9
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Ostanel Elena, Razzolini Tommaso, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Montanariello Jonatan, Zanoni Andrea, Zottis Francesca
Votazione aperta per il punto:
PDL nn. 233 e 229 - ART. 4

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 45
Votanti: 45
Favorevoli: 35
Contrari: 0
Astenuti: 10
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca
Votazione aperta per il punto:
PDL nn. 233 e 229 - ART. 5

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 42
Votanti: 42
Favorevoli: 33
Contrari: 0
Astenuti: 9
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: APPROVATA
Presenti:
Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Piccinini Tomas, Razzolini Tommaso, Zaia Luca, Zanoni Andrea

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Barbisan Fabiano, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zottis Francesca
Votazione aperta per il punto:
PDL nn. 233 e 229 - ART. 6

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 46
Votanti: 46
Favorevoli: 37
Contrari: 0
Astenuti: 9
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Corsi Enrico, Dolfin Marco, Ostanel Elena, Razzolini Tommaso, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Montanariello Jonatan, Zanoni Andrea, Zottis Francesca
Votazione aperta per il punto:
PDL nn. 233 e 229 - ART. 7

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 45
Votanti: 45
Favorevoli: 35
Contrari: 0
Astenuti: 10
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Razzolini Tommaso, Valdegamberi Stefano, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca
Votazione aperta per il punto:
PDL nn. 233 e 229 - ART. 8

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 44
Votanti: 44
Favorevoli: 35
Contrari: 0
Astenuti: 9
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Bet Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Montanariello Jonatan, Razzolini Tommaso, Venturini Elisa, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca
Votazione aperta per il punto:
PDL nn. 233 e 229 - ART. 9

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 46
Votanti: 46
Favorevoli: 36
Contrari: 0
Astenuti: 10
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Razzolini Tommaso, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca
Votazione aperta per il punto:
PDL nn. 233 e 229 - ART. 10

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 45
Votanti: 45
Favorevoli: 35
Contrari: 0
Astenuti: 10
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Bet Roberto, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Razzolini Tommaso, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca
Votazione aperta per il punto:
PDL nn. 233 e 229 - ART. 11

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 47
Votanti: 47
Favorevoli: 37
Contrari: 0
Astenuti: 10
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Corsi Enrico, Dolfin Marco, Razzolini Tommaso, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca
Votazione aperta per il punto:
PDL nn. 233 e 229 - VOTAZIONE FINALE

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 46
Votanti: 46
Favorevoli: 36
Contrari: 0
Astenuti: 10
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Corsi Enrico, Dolfin Marco, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 268 - ART. 1

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 46
Votanti: 46
Favorevoli: 37
Contrari: 0
Astenuti: 9
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Baldin Erika, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Razzolini Tommaso, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 268 - ART. 2

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 46
Votanti: 46
Favorevoli: 36
Contrari: 0
Astenuti: 10
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Corsi Enrico, Dolfin Marco, Piccinini Tomas, Razzolini Tommaso, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 268 - ART. 3

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 44
Votanti: 44
Favorevoli: 34
Contrari: 0
Astenuti: 10
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Corsi Enrico, Dolfin Marco, Formaggio Joe, Piccinini Tomas, Razzolini Tommaso, Villanova Alberto, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Zecchinato Marco

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 268 - ART. 4

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 47
Votanti: 47
Favorevoli: 37
Contrari: 0
Astenuti: 10
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Corsi Enrico, Dolfin Marco, Razzolini Tommaso, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 268 - ODGC01

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 43
Votanti: 43
Favorevoli: 11
Contrari: 32
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: RESPINTA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Boron Fabrizio, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Bozza Alberto, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 268 - ODGC02

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 46
Votanti: 46
Favorevoli: 46
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Corsi Enrico, Dolfin Marco, Giacomin Stefano, Razzolini Tommaso, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 268 - VOTAZIONE FINALE

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 44
Votanti: 44
Favorevoli: 35
Contrari: 0
Astenuti: 9
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1

Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Corsi Enrico, Dolfin Marco, Formaggio Joe, Razzolini Tommaso, Valdegamberi Stefano, Zaia Luca, Zanoni Andrea

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zottis Francesca

Consiglieri presenti o partecipanti in modalità telematica:
ANDREOLI Marco
MAINO Silvia
BALDIN Erika
MASOLO Renzo
BARBISAN Fabiano
MICHIELETTO Gabriele
BET Roberto
MONTANARIELLO Jonatan
BIGON Anna Maria
OSTANEL Elena
BISAGLIA Simona
PAN Giuseppe
BORON Fabrizio
PAVANETTO Lucas
BOZZA Alberto
PICCININI Tomas
BRESCACIN Sonia
POSSAMAI Gianpiero
CAMANI Vanessa
PUPPATO Giovanni
CASALI Stefano
RAZZOLINI Tommaso
CAVINATO Elisa
RIGO Filippo
CECCHELLERO Andrea
RIZZOTTO Silvia
CECCHETTO Milena
SANDONÀ Luciano
CENTENARO Giulio
SCATTO Francesca
CESTARI Laura
SORANZO Enoch
CESTARO Silvia
SPONDA Alessandra
CIAMBETTI Roberto
VALDEGAMBERI Stefano
FAVERO Marzio
VENTURINI Elisa
FORMAGGIO Joe
VIANELLO Roberta
GEROLIMETTO Nazzareno
VILLANOVA Alberto
GIACOMIN Stefano
ZANONI Andrea
LORENZONI Arturo
ZECCHINATO Marco
LUISETTO Chiara
ZOTTIS Francesca

IL CONSIGLIERE SEGRETARIO
f.to Alessandra SPONDA

IL PRESIDENTE
f.to Roberto CIAMBETTI
N.B. Gli emendamenti sono conservati nel sistema documentale del Consiglio regionale.
Le richieste di modifica delle votazioni diverse da quelle previste dall'articolo 89 del Regolamento sono menzionate nel Resoconto.

PROCESSO VERBALE
Redazione testo a cura di Gabriella Gamba
Revisione testo a cura di Carla Combi e Alessandro Vian