ResocontoVerbali

Seduta del consiglio regionale del 18/02/2025 n. 166

Resoconto n. 166 - 11^ legislatura
Resoconto 166 a Seduta pubblica
Martedì, 18 febbraio 2025
SOMMARIO
Il Presidente Ciambetti, alle ore 10.42, comunica che l'inizio della seduta è rinviato alle ore 11.00.
Assume la Presidenza
Il Vicepresidente Enoch SORANZO
La Seduta inizia alle ore 11.06

PRESIDENTE

Diamo inizio alla 166a Seduta pubblica del Consiglio regionale. I lavori si svolgono sulla base dell'ordine del giorno prot. n. 2217 del 13 febbraio 2025.
I colleghi, anche coloro che nel frattempo si sono temporaneamente assentati dall'Aula, ma sono qui fuori, possono prendere posto. Grazie.
Buongiorno agli Assessori, a tutti i dirigenti e agli uffici. Grazie, colleghi. Buongiorno a tutti.
PUNTO
2


COMUNICAZIONI DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO

Hanno comunicato congedo
Luca ZAIA
Silvia RIZZOTTO
Roberta VIANELLO
I congedi sono concessi.
PUNTO
1


APPROVAZIONE VERBALI DELLE SEDUTE PRECEDENTI

Il PRESIDENTE, poiché nessun Consigliere chiede di fare osservazioni, dichiara che si intende approvato il processo verbale della 165a Seduta pubblica di martedì 11 febbraio 2025.
PUNTO
3



INTERROGAZIONI E INTERPELLANZE

Ai sensi dell'art. 114, comma 3 del Regolamento, l'elenco delle interrogazioni e delle interpellanze, allegato alla Convocazione, è dato per letto.
PUNTO
4



RISPOSTE DELLA GIUNTA REGIONALE ALLE INTERROGAZIONI E INTERPELLANZE

PRESIDENTE

Procediamo con le interrogazioni a risposta immediata.

Interrogazione a risposta immediata n. 520 del 14 gennaio 2025, presentata dai consiglieri Zottis, Montanariello, Camani, Bigon e Luisetto, relativa a "PEG PEREGO: QUALI PERCORSI LA GIUNTA REGIONALE HA AVVIATO O INTENDE AVVIARE PER ACCOMPAGNARE I DIPENDENTI DELLA SEDE DI SAN DONÀ DI PIAVE VERSO UN PERCORSO DI RICOLLOCAMENTO?"

Vicepresidente Zottis, prego. Ha facoltà di esporla.

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Nell'interrogazione si rilevava come Peg Perego sia un'azienda italiana fondata nel 1949. Già dal 2018 la crisi si è cominciata a far sentire per la questione della denatalità. Peg Perego, in Veneto, a San Donà di Piave, nel 2024 ha avviato un percorso di concertazione con le rappresentanze sociali per l'attivazione dei contratti di solidarietà per cento dipendenti.
In primavera, quindi a marzo, dovrebbe attivarsi la contrazione di circa 50-60 unità lavorative. Quello che preoccupa particolarmente è che si tratta per la gran parte di donne, molte monoreddito, con un profilo medio-basso, quindi di ancora più difficile ricollocazione rispetto ad altri.
Quello che si chiede nell'interrogazione è quali azioni siano state avviate da parte della Giunta regionale e se si intendano avviare e accompagnare le lavoratrici e i lavoratori della sede produttiva di Peg Perego di San Donà di Piave verso un percorso di ricollocamento.
Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie, collega Zottis.
Risponde l'assessore Mantovan. Prego, Assessore.

Ass.ra Valeria MANTOVAN

Buongiorno.
Peg Perego Spa è una società italiana che produce carrozzine e passeggini per neonati. La società ha una struttura produttiva in Italia articolata su due siti, per complessivi 380 lavoratori impiegati, Arcore con 265 lavoratori e San Donà di Piave con 115 lavoratori. È inoltre attiva con stabilimenti in USA, Canada, Brasile, Romania.
Peg Perego ha dovuto fronteggiare negli ultimi anni la crisi economica mondiale e il calo delle nascite e per tale ragione nel 2024 ha annunciato esuberi per il 40% del personale impiegato in Italia, con avvio, nel mese di maggio 2024, di una procedura di licenziamento collettivo per 65 dei 126 dipendenti allora in forza nella sede veneta.
Al fine di ridurre l'impatto sociale di tale procedura, azienda e organizzazioni sindacali hanno concordato l'avvio di un contratto di solidarietà difensivo della durata di dodici mesi, che sta interessando quasi la totalità dei dipendenti occupati nel sito di San Donà e si concluderà il 31 marzo 2025, con contestuale licenziamento collettivo, sulla base dell'unico criterio della non opposizione.
Alla data odierna il numero dei volontari ha già raggiunto la quota degli esuberi comunicata dalla società. Al fine di gestire tali lavoratori, la Direzione Lavoro e i Centri per l'impiego dislocati sul territorio regionale attiveranno, in accordo con l'azienda, i sindacati e i lavoratori interessati, tutte le politiche attive che si renderanno necessarie al fine di agevolare un loro rapido ricollocamento nel mercato del lavoro del loro territorio.
L'unità di crisi di Veneto Lavoro e la Direzione Lavoro restano disponibili ad incontrare le parti qualora queste ritenessero opportuno un tavolo regionale per approfondire e condividere il futuro dello stabilimento Veneto.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Se la Vicepresidente vuole replicare, prego. Ne ha facoltà.

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Sono solo parzialmente soddisfatta, nel senso che sicuramente il lavoro di Veneto Lavoro è prezioso e deve essere anche aumentato nell'attenzione, e penso che ci sarà spazio nella Sesta Commissione che avevamo chiesto anche per approfondire questo tipo di tematiche.
Il tavolo dell'unità di crisi il sindacato lo ha chiesto, sta aspettando la data. Il 5 marzo so che ci sarà un altro incontro. Purtroppo, anche per chi rimarrà l'azienda ha già detto che non ci sarà la possibilità di un lavoro a 40 ore piene. Quindi, la contrazione rispetto a quella che si paventava è anche superiore rispetto a quella prevista e già comunicata comunque in modo corretto da parte dell'azienda.
La mia richiesta è di continuare ad avere delle attenzioni anche suppletive per la caratteristica delle lavoratrici e dei lavoratori che c'erano e che ci sono in Peg Perego per una situazione che sembra andare a peggiorare invece che trovare comunque una stabilità, nonostante le misure prese.
La richiesta poi è quella, chiaramente, di fissare quanto prima la data per il tavolo di unità di crisi richiesto dal sindacato. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie.
PUNTO
6



DISEGNO DI LEGGE RELATIVO A "DISPOSIZIONI IN MATERIA DI ATTRAZIONE DEGLI INVESTIMENTI NEL VENETO". (PROGETTO DI LEGGE N. 248) PROSECUZIONE

Relazione della TERZA Commissione Consiliare.
Relatrice: Consigliera Cestaro
Correlatore: Consigliere Lorenzoni

PRESIDENTE

Procediamo ora con l'articolato – ricordo che è terminata la discussione generale – del disegno di legge relativo a "Disposizioni in materia di attrazione degli investimenti nel Veneto", progetto di legge n. 248.
Terminata la discussione generale, procediamo con gli emendamenti.
Do dieci minuti per un altro emendamento che è arrivato dal presentatore e correlatore Lorenzoni, emendamento n. A0095.
Articolo 1.
Emendamento n. A0032, presentato dalla consigliera Camani, articolo 1, comma 1, lettera A, modificativo, che prevede:
Alla lettera a) del comma 1 dell'articolo 1, dopo le parole "l'attrattività del", sostituire la parola "territorio" con le parole "sistema economico".
Collega Camani, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
In realtà, siccome so che su questo emendamento c'è parere favorevole, approfitto dell'illustrazione di questo emendamento per tentare di spiegare il senso della manovra emendativa che abbiamo presentato, che è significativa, finalizzata a provare a tradurre all'interno della legge tutte le argomentazioni che abbiamo provato a portare la settimana scorsa in discussione generale e che, con un certo rammarico, sono state colte soltanto parzialmente dalla Giunta e dall'Assessore.
Vorrei precisare alcuni passaggi, visto che martedì scorso non ce n'era stata l'occasione, per provare a spostare questa discussione dalla retorica e dagli slogan che producono poco ad entrare più nel merito, perché non ho sinceramente capito se la pregiudiziale rispetto alla nostra lettura e all'impianto che proponiamo sia una pregiudiziale di merito o una pregiudiziale di propaganda.
Se vogliamo davvero fare bene il nostro mestiere, dovremmo partire dai dati – lo dico all'assessore Marcato – che non vogliono raccontare di un Veneto allo sbando come in maniera semplicistica è stato poi replicato dall'Assessore martedì scorso. Non abbiamo fatto una caricatura del Veneto, abbiamo provato a partire dai dati di fatto per provare a rendere questo progetto di legge non un passaggio a vuoto, ma coerente con il contesto nel quale ci troviamo a muoverci.
Dico alcuni dati, sperando di uscire dalla propaganda e tornare alla realtà. Assessore Marcato, il PIL della Regione del Veneto, così come il PIL italiano, ha avuto delle revisioni a ribasso molto significative da parte di Banca d'Italia, da parte di ISTAT e, da ultimo, dall'Ufficio parlamentare di bilancio, che hanno previsto per il 2025, per il nostro Paese, un PIL attorno allo 0,8% e per la Regione del Veneto un PIL dello 0,9%.
Assessore, noi possiamo anche accontentarci di dire che siamo uno 0,1% in più della media italiana, ma dovremmo avere l'onestà di dire che un PIL allo 0,9%, che sia del Veneto, della Lombardia, dell'Emilia o dell'Italia cambia poco, certifica nei fatti che stiamo attraversando una stagione di stagnazione economica. Punto. Questo non vuol dire parlar male dell'impresa veneta o del Veneto, vuol dire fare i conti con la realtà che stiamo attraversando.
Secondo elemento. Se la produzione industriale per il 2024 per la Regione del Veneto segna meno 1,9% ed è un segno negativo da ventuno mesi, non stiamo dicendo che il Veneto fa schifo, stiamo dicendo che anche in Veneto c'è un problema legato alla crescita, in particolar modo connesso alla produzione industriale, che è negativa da ventuno mesi, connesso alla crescita prevista, connesso alla produttività e alla competitività delle nostre imprese.
Terzo elemento. Assessore Marcato, se nel quarto trimestre del 2024 registriamo, dopo mesi positivi, un calo delle assunzioni del 6% e un aumento del 50% delle ore autorizzate di cassa integrazione, una domanda me la devo fare. E sono dati che non mi invento io, assessore Marcato, purtroppo per lei, sono dati che certificano gli istituti di ricerca.
Noi possiamo anche continuare a dire che va tutto bene, perché ci piace dirlo così, e perché nel modello eccellente che dobbiamo rappresentare dobbiamo raccontare di una realtà che funziona sempre, a prescindere, ma io penso che chi ha la responsabilità di governare la Regione dovrebbe dismettere i panni della propaganda e fare i conti con la realtà, che racconta, anche per la nostra Regione, di alcune difficoltà oggettive, che dal mio punto di vista sono difficoltà strutturali e non soltanto contingenti.
Se dobbiamo attrarre capitali, com'è l'ambizione che ci proponiamo con questo progetto di legge, dobbiamo provare a tradurlo nel contesto...

PRESIDENTE

Colleghi, per favore, un po' di silenzio.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie.
Quando si racconta la verità dentro quest'Aula ci si agita: come si permette la consigliera Camani di dare dei dati negativi, noi che siamo i migliori? Mi dispiace, ma è così.
Quindi, con questo emendamento propongo, dopo le parole "l'attrattività del", di sostituire le parole "territorio" con le parole "sistema economico". È un emendamento semplice.

PRESIDENTE

Grazie mille, collega.
Ha chiesto di intervenire il collega Valdegamberi. Prego.

Stefano VALDEGAMBERI (Gruppo Misto)

Questo intervento della collega Camani è veramente surreale. Finalmente abbiamo preso atto che c'è un calo della produzione industriale, non solo nel Veneto, ma in tutta Italia, che prosegue non da pochi mesi, ma ormai parliamo di più di un anno.
C'è stato un calo anche delle assunzioni nell'ultimo periodo, questo è vero, tant'è che anche vicino casa mia ci sono aziende molto importanti che stanno mettendo i lavoratori in cassa integrazione.
Queste cose, cara collega, sono il risultato di una politica che più volte ho denunciato in quest'Aula, totalmente sbagliata, la nostra politica, di cui il PD è sempre stato il grande promotore a livello europeo: quella delle sanzioni, dell'isolamento del nostro Paese rispetto ad alcuni mercati, quella dei costi energetici, che incidono sulla competitività del sistema. Sono le conseguenze esattamente di una certa politica, di cui la sinistra europea è stata protagonista in questi anni.
Siete voi la causa di quello che ora addebitate alla Regione. Cosa c'entra la Regione? La Regione non ha gli strumenti per addivenire a queste cose. Ripeto: questi problemi ci sono anche in altre Regioni e ci sono anche negli altri Stati dell'Europa, in primis nella Germania. Guardate come stanno andando le cose. L'opinione pubblica, il mondo sta cambiando.
Chiedo ancora una volta, visto che lei rappresenta un importante partito della sinistra italiana, che ha voce in capitolo con la Von der Leyen, che è alleato primo insieme ai popolari in Europa, di togliere le sanzioni e di cambiare politica estera prima di fallire del tutto.
C'è una rotta che si sta invertendo, che ci sta portando verso la caduta non solo del nostro Paese, ma anche della Germania e di tutti i Paesi dell'Unione europea, soprattutto adesso, dove sono cambiati i rapporti internazionali. Vediamo che gli Stati Uniti si relazionano con la Russia, con la Cina, con gli altri. Noi siamo fuori dal tavolo. Noi, che abbiamo fatto le battaglie, scontiamo le conseguenze di queste battaglie, mentre gli altri si accordano, gli altri fanno gli affari. Questa è la realtà.
Se non ci rendiamo conto di questo, vuol dire che non abbiamo capito nulla. È inutile venire a predicare in quest'Aula contro l'Assessore, contro la Giunta, contro chiunque. Chi è causa del proprio male, cerchi di incolpare sé stesso. Questa politica sappiamo da chi dipende, da quale ideologia dipende e quali posizioni ideologiche ha preso la nostra Europa. Noi stiamo scontando le conseguenze, anche nel Veneto.
Questo è proprio il posto meno opportuno dove fare la predica, con i soggetti meno deputati a sentirsi accusati da lei e dal suo partito.
Ancora oggi in Europa, guerrafondai, volete andare avanti con la guerra, non volete fare accordi, volete comprare energia, volete comprare l'energia più cara pur di fare un dispetto agli altri e in più subirete anche le sanzioni di Trump. Saremo sanzionati. Sarà la tempesta perfetta. Chiudiamo a est, chiudiamo a ovest e ci suicidiamo.
È un suicidio perfetto grazie alla politica della sinistra europea.

PRESIDENTE

Colleghi, il buongiorno si vede dal mattino. Abbiamo 95 emendamenti più un ordine del giorno, e questo è un primo emendamento con il parere favorevole.
Collega Montanariello, la premessa mia per darle la parola, collega, è di tenerne conto, perché ha un parere favorevole e ne abbiamo altri 95 davanti.
Prego tutti i colleghi di tenere un volume più basso possibile, anche magari con le vostre considerazioni, perché il brusio di sottofondo non aiuta. Come nel caso dello squillante Valdegamberi, ha aumentato il volume perché c'era un brusio di sottofondo. Se riusciamo ad avere un sottofondo accettabile, ve ne sarei grato.
Il volume da abbassare è quello in sottofondo, il brusio che c'era in Aula che vi prego di annullare il più possibile. Grazie.
Prego, collega Montanariello.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Sicuramente accoglieremo il suo invito. Spero che il suo ricordarci che il parere all'emendamento è un parere positivo sull'emendamento del Partito Democratico non sia un modo per ricordarci che se parliamo un po' di più del previsto forse diventa negativo.
Per quanto ci riguarda, con la manovra emendativa stiamo tentando di migliorare una legge che servirà ai veneti. Se avete condiviso l'emendamento, vuol dire che forse qualcosa di sbagliato non è stato proposto. Se, dopo, volete la rappresaglia politica, non ci faremo imbavagliare dalle rappresaglie politiche, sia chiaro. La storia dice che non abbiamo avuto paura prima delle rappresaglie e non avremo paura adesso.

PRESIDENTE

Nessuno imbavaglia nessuno.
Collega, scusi se interrompo, ma da Presidente del Consiglio regionale in questo momento le dico che non c'è nessun tentativo di questo genere. Era solo per ricordare che ha un parere favorevole. I pareri sono stati espressi dalla Commissione nel merito e non su altre considerazioni. Quindi, non capisco qual è il suo retropensiero. Ritengo di dover sottolineare che non c'è questo intento.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Non è la prima volta che un parere positivo diventa negativo perché qualcuno parla un po' troppo.

PRESIDENTE

Non credo ci sia mai stata una valutazione diversa dal merito.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Io sono uno di quelli che subisce i pareri negativi.

PRESIDENTE

Collega Montanariello, la invito a procedere con il suo intervento relativamente all'emendamento. Grazie.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Credo che questo emendamento, come quello dopo, fanno qualcosa del tutto diverso da ciò che abbiamo ascoltato finora. Intanto, tornare a parlare di sistema economico e non di territorio, così come quello dopo, di ragionare non sugli investitori, ma favorire il flusso degli investimenti, credo sia una visione e un approccio diverso che noi tentiamo di avere su questo provvedimento.
Parliamo proprio dell'impianto, della visione che già dall'articolo 1, con questi due emendamenti, si vuole cambiare, perché da una parte proviamo a dire che questi non sono soldi legittimamente che vanno al territorio, con l'idea di dare un sostegno all'impresa, perché avremmo preso 40.000.000 di euro e li avremmo dati alla nostra impresa, segmento economico fatto da eroi in questo momento storico, vista la loro tenuta, ma avremmo fatto solo un'operazione per dare questi soldi. Punto.
Invece, l'approccio che noi vogliamo avere, e lo facciamo con questi due emendamenti all'impianto, è quello di dire che questi soldi funzionano meglio, forse, se incentiviamo gli investimenti e se, anziché nel territorio, questi soldi entrano in un sistema di visione economica, perché un conto è il territorio, altro conto è il sistema economico del territorio; un conto è incentivare chi c'è sul territorio, altro conto è incentivare e mettere in moto un meccanismo a catena che possa generare altri investimenti su questo.
Non è vero quello che è stato detto prima, anche da chi ci ha preceduto, che c'è la narrazione di chi vede tutto bianco e di chi vede tutto nero. Non è vero che c'è da una parte chi vuol parlar male del nostro Veneto e dall'altra chi dice che funziona tutto perfettamente, perché sapete anche voi che se c'è, in qualche modo, un irrigidimento del sistema produttivo veneto, un problema c'è. Sapete perché c'è? Perché se non ci fosse sarebbe inutile anche fare in questo provvedimento e dare dei soldi. Perché dobbiamo dare i soldi se va tutto bene?
Avete capito bene che forse dire le cose come stanno è un atto di responsabilità che noi dobbiamo fare. Non c'entra niente la sinistra europea. Tra l'altro, scusate, chiedete a noi di parlare con la Von der Leyen. Vorremmo ricordare che il Vice della Von der Leyen è un italiano che faceva il Ministro in Italia e che è di Fratelli d'Italia. Forse state chiedendo a quelli sbagliati di parlare con la Von der Leyen. Forse dovete ricordare che, se c'è qualche problema, c'è un certo Fitto, che mi pare che è di Fratelli d'Italia, quindi è inutile che ogni volta la buttate in demagogia citando la sinistra europea. No.
Se non vi piace quello che fa l'Europa, vi ricordo che questa volta la musichetta della sinistra europea è finita, perché ci siete voi con il vostro Vicepresidente in Europa. Abbiamo anche gente che conosce bene il Veneto, due ex Consiglieri regionali sono anche in Europa. Più filo diretto di così! Mamma mia, non saprei a chi rivolgermi.
Smettetela con questa tarantella della sinistra europea. No, oggi c'è la destra europea, un Vicepresidente italiano di Fratelli d'Italia che è lì, che fa il Commissario. La storia della sinistra europea non serve più. Se l'Europa fa cose che non vi piacciono e non le cambiate, siete complici, con l'aggravante che quelli che le hanno fatte le rivendicano, voi che dite che non vanno bene siete complici perché non le cambiate, ma avete detto anche qualche bugia quando dicevate che non le condividevate se dopo non le cambiate. D'altronde, se io vado a governare e c'è qualcosa che non mi piace, la cambio. Se la lascio così, vuol dire che sono complice e che prima ho detto una cosa per un'altra.
Piuttosto – continueremo sugli emendamenti dopo – concentriamoci se i motivi che vedono in qualche modo flettere quella che è la nostra economia non sono dovuti a quel sistema infrastrutturale veneto che non c'è, che manca, che è saltato, perché lo dite voi nel Piano regionale dei trasporti che le aziende soffrono nell'export perché ci mancano i corridoi est-ovest. Lo dite voi nel PRT.

PRESIDENTE

Concluda, collega, grazie.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

E invece realizzate la Pedemontana.
Continuo nell'emendamento successivo. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Ha chiesto di intervenire il collega Lorenzoni. Prego.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente.
Intervengo su questo primo emendamento per introdurre tutti quelli successivi che ci terranno compagnia nella giornata di oggi. Innanzitutto, vorrei ringraziare per la discussione che c'è stata in Commissione sugli emendamenti, perché credo sia stata utile per confrontarsi ed evidenziare le visioni.
Mi preme sottolineare questo. È indubbio che stiamo vivendo una situazione difficile sul piano economico a livello internazionale ed è indubbio che ci sono alcuni elementi di discontinuità che impongono un cambio profondo nelle strategie di politica industriale.
La critica, che ha già mosso la collega Camani, ma che mi sento di riprendere in toto, è proprio quella: se questo provvedimento è il provvedimento che disegna la strategia di intervento in ambito industriale di questa legislatura, di questa maggioranza è un provvedimento debole. È un provvedimento estremamente debole, Assessore, perché non c'è nessuna discontinuità, nessun elemento di novità che emerge nelle strategie di affiancamento all'impresa.
I ventitré mesi di riduzione della produzione manifatturiera nel nostro Paese sono un dato oggettivo. E non è colpa della sinistra. Non si può. Le interpretazioni che ho sentito fare poc'anzi sono veramente curiose. È indispensabile avere una modifica e introdurre elementi di nuova strategia di attrazione.
Il dato sulle Regioni europee pubblicato dal Financial Times, ma anche la ricerca che ha fatto la Fondazione Nord Est lo scorso anno ‒ che vi invito veramente a leggere, perché pare sia la stessa fonte che ha ispirato il provvedimento, secondo le parole dell'Assessore ‒ ha dati preoccupanti. La nostra Regione non è tra le prime in Europa in termini di capacità di attrazione degli investimenti.
Il senso della manovra emendativa è proprio questo: cercare di mettere qualche elemento che renda un po' più briosa, dinamica questa capacità di innovazione sul piano industriale, attivare nuove leve. È chiaro che l'impostazione del provvedimento è quella ed è difficile modificarla radicalmente, però la critica che noi poniamo in termini generali è proprio questa: se questa è la strategia di questa legislatura, di questa maggioranza, è una strategia estremamente debole.
Dobbiamo fare una riflessione. I frutti delle scelte che fa questo Consiglio oggi li vedremo nel prossimo decennio, non li vedremo domani, non li vedremo alle elezioni che faremo quest'anno. Li vedremo nel benessere dei nostri cittadini nei prossimi dieci anni e forse più. Su questo, secondo me, dovremmo fare una riflessione più approfondita. La capacità di interpretare il momento che stiamo vivendo manca completamente a questo provvedimento.

PRESIDENTE

Grazie.
Prego, Assessore. Se si prenota mi fa un favore, così lo mettono a verbale. Grazie. Assessore Marcato, prego.

Ass.re Roberto MARCATO

Grazie a lei, Presidente. Buongiorno a tutti.
Non volevo, in realtà, intervenire, ma di fronte alla solita sassaiola della sinistra sul provvedimento e sull'economia del Veneto è mio dovere specificare alcuni elementi.
Non c'è alcuna discontinuità con il passato. È la prima volta che facciamo un provvedimento come questo, è una novità assoluta. Non capisco con questo provvedimento che discontinuità operativa avremmo dovuto dare rispetto al passato. La discontinuità sta nel fatto che questo è un provvedimento rivolto alle medie o grandi aziende.
I provvedimenti fatti dalla Regione Veneto, per la stragrande maggioranza, sono stati tutti rivolti alle PMI. Questo è il primo elemento di discontinuità assoluta rispetto al passato. Tutte le politiche della Regione Veneto, a parte alcuni provvedimenti fatti ad hoc in collaborazione anche con i vari Governi che si sono succeduti negli anni, riguardano le PMI. Questo è il primo provvedimento di una certa consistenza che riguarda le grandi aziende. Quindi, è una discontinuità assoluta rispetto al passato.
Dopodiché, mi fa piacere che, rispetto al Consiglio scorso, vi siate accorti che la crisi è una crisi mondiale. È una bella notizia, questa, ovvero il fatto che anche un Consigliere regionale si renda conto che non è una enclave l'economia del Veneto, ma insiste in un ambito internazionale dove le crisi sia dovute alle guerre che ad altro tipo di tensioni e ai costi energetici toccano anche l'economia del Veneto.
Per capire, poi, se quello che dite voi e cioè questo confronto che oggi però non è emerso tanto perché qualcuno evidentemente vi ha dato qualche indicazione, siccome voi fate sempre i confronti con l'Emilia-Romagna e la Lombardia... Ho sentito anche – e mi sono tremati i polsi – addirittura usare come esempio il Piemonte, che ha un'economia, come tutti sappiamo, che langue da decenni ed è stato usato come parametro di riferimento, regione benchmark il Piemonte.
Do alcuni dati ISTAT, giusto perché rimangano a verbale in questo Consiglio alcuni elementi di verità.
Tasso di disoccupazione 2024: Veneto 2,7, Emilia-Romagna (e chiedo scusa perché l'Emilia-Romagna in realtà è un simulacro) 3,8, Lombardia, altro simulacro, 4,1.
Previsione 2025: Veneto 2,3, Emilia-Romagna 3,2, Lombardia 3,4. Tenete conto che il 3% è il tasso di disoccupazione fisiologico. Immagino che lei abbia risposte. Il 3% è il tasso di disoccupazione fisiologico, che, di fatto, misura quante persone stanno cercando lavoro, che si spostano da un posto all'altro. Punto. Noi siamo sotto il tasso fisiologico di disoccupazione.
Fuga di cervelli. A parte il fatto che, come ho sempre detto, è un'offesa per chi rimane qua immaginare che tutti quelli che vanno all'estero siano dei cervelli, perché posso garantirvi che ci sono anche delle belle galline che vanno all'estero. Non sono tutti Premi Nobel, perché altrimenti avremmo un numero di Premi Nobel e di grandi industriali, di grandi scienziati molto superiore rispetto all'attuale. Sono giovani che vanno all'estero. Punto. Qualcuno di questi è anche un cervello? Sicuramente sì.
Dati ISTAT elaborati da Fondazione Nord Est. Titolo di studio alto. Se parliamo di cervelli, non possiamo parlare di chi ha la terza elementare. Veneto, 31,5; Emilia-Romagna, chiedo scusa, 33,7; Lombardia, chiedo scusa, 34,9. Questo perché tutti i nostri laureati vanno via, invece la Lombardia e l'Emilia-Romagna se li tengono. Dati ISTAT, ripeto, su elaborazione della Fondazione Nord Est.
PIL 2023: Veneto +0,9; Emilia-Romagna, chiedo scusa, +0,1; Lombardia, chiedo scusa, +0,7.

PRESIDENTE

Assessore, la prego di tenere presente il tempo. Grazie.

Ass.re Roberto MARCATO

2024: Veneto +0,5; Emilia-Romagna +0,6; Lombardia +0,6. 2025 (previsioni, ovviamente): Veneto +0,6; Emilia-Romagna +0,6; Lombardia +0,7. Questi sono i dati.
Se mi permette, le fornisco l'ultimo dato sull'attrattività, visto che stiamo parlando di attrattività di investimenti. Gruppi multinazionali italiani, numero unità locali, cioè reali: Veneto 9.685; Piemonte 7.668; Lombardia 19.000; Emilia-Romagna 9.015.
Avrei un'altra serie di dati, che vi risparmio.
Vi ho fornito alcuni dati macro, che non sono interpretabili. Sono dati effettivi che dimostrano ancora una volta, e mi dispiace per lor signori e lor signore, la capacità che ha questa Regione. Non sto dicendo che non ci sono problemi, che non ci sono tensioni economiche, finanziarie, eccetera. Facciamo fatica a trovare personale? Sì. Abbiamo un tasso demografico bassissimo, molto preoccupante anche rispetto ad altre Regioni? Sì. È tutto vero, ma è un'economia assolutamente in salute. Checché ne diciate voi, la stragrande maggioranza del PIL e dell'occupazione è prodotta dalle piccole e microimprese del Veneto.
Ne approfitto per ringraziare questi imprenditori che ogni mattina, nonostante le tensioni internazionali, continuano a dare ricchezza, che consente, poi, di avere servizi per tutti.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0032. Parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Favorevoli 43, contrari nessuno, astenuti nessuno.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0033 presentato dalla consigliera Camani, articolo 1, comma 1, lettera A, modificativo, che prevede:
Alla lettera a) del comma 1 dell'articolo 1, dopo le parole "regionale per", sostituire le parole "gli investitori" con le parole "favorire l'afflusso di investimenti".
Prego, collega Camani.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Sull'ordine dei lavori. Abbiamo fatto un Ufficio di Presidenza a tarda ora e l'emendamento n. A0033 a me risulta accantonato. Vorrei capire.

PRESIDENTE

Ha ragione, risultava accantonato, ma poi è stata fatta una verifica e ci risulta favorevole.
Collega Camani, se vuole intervenire, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Anche questo è un emendamento con il quale cerco di mettere in evidenza che ciò che noi dobbiamo attirare non sono gli investitori, ma i capitali. Sul piano del contenuto è un emendamento che mi pare di buonsenso. Ringrazio per il parere favorevole.
Con l'occasione della necessità di attrarre capitali in questa Regione, provo a fare un paio di considerazioni rispetto alle affermazioni dell'Assessore, che peraltro ringrazio per essere intervenuto, così la discussione diventa anche un confronto, che penso sia utile per tutti.
Assessore, noi ci siamo accorti da tempo che c'è una crisi che riguarda il mondo, l'Europa e l'Italia, e abbiamo provato a dirlo anche la settimana scorsa, quando, invece, lei ha inteso le nostre parole come un attacco alla Regione che tutti noi rappresentiamo. Semmai siamo noi che esprimiamo soddisfazione e anche gioia per il fatto che per la prima volta in Aula anche lei ammetta che c'è un problema generale, con il quale, a prescindere dagli indici della nostra Regione, anche la nostra Regione deve fare i conti. Diciamo che questo è un primo passo in avanti, di avvicinamento? Bene. Siamo dentro un contesto complicatissimo, che però ‒ attenzione ‒ non sta attaccando tutti allo stesso modo. Se è una crisi che coinvolge prioritariamente e principalmente, su scala internazionale ed europea, la manifattura, è ovvio che è una crisi che ha un impatto e un livello di rischio maggiore per la nostra regione, che è la regione più importante d'Italia per la manifattura.
Non mi pare che stiamo parlando male del Veneto o si debba essere un talento per capire che dovremmo essere attenti. Che la manifattura sia in crisi anche in questa regione lo dimostrano alcuni dati che prima ho citato. Anche su questo, sarà che abbiamo prospettive e punti di vista diversi, io non capisco perché lei senta in maniera così viscerale la competizione con l'Emilia-Romagna, il Piemonte e la Lombardia. Questa non è una gara tra Regioni. Se non ci siamo resi conto che le imprese devono competere su un terreno che va oltre il confine regionale, non si riescono a tenere i recinti dei territori regionali dentro una competizione globale, con le catene del valore che sono internazionali... Posso immaginare che sul piano politico vi faccia piacere dire che il Veneto ha uno 0,1 in più dell'Emilia, uno 0,2 in più del Piemonte, ma quando usciamo dalla bolla della politica e della propaganda e ci si misura con i problemi reali, non è che l'impresa del Veneto compete con l'impresa dell'Emilia. Anzi. Se fossimo una classe dirigente intelligente dovremmo costruire le condizioni per cui le imprese italiane, soprattutto quelle del nord est, lavorino insieme per competere sugli scenari globali.
Questa crisi generale, dal mio punto di vista, dal nostro punto di vista, riguarda soprattutto il Veneto, proprio per la composizione del sistema produttivo che sta nella manifattura. Peraltro, affidandosi a un sistema di piccole e piccolissime imprese, meravigliose, efficientissime, un applauso agli imprenditori, ma sono piccole, dentro quella competizione globale, che non è con il Piemonte o la Lombardia, ma è con il mondo, l'impresa piccola, una volta che abbiamo finito di dire che è bella, dovremmo saperla difendere dalla competizione e metterla nelle condizioni, anche se piccola, di stare dentro quelle catene del valore che sono così fondamentali e che oggi girano al largo dal Veneto.
Sul lavoro dirò una cosa dopo, perché c'è un emendamento che ci riguarda.
In questo senso, a maggior ragione perché per la prima volta, finalmente, dopo cinque anni (dovrei dire dopo quindici anni), la Regione del Veneto si accorge che bisogna guardare anche alle grandi imprese e ai grandi movimenti di capitale e che non bastano misteriosi dossier, di cui non si ha notizia, per far arrivare qua le grandi multinazionali, proprio perché è la prima volta, non mi sembra inaccettabile chiedere alla Regione del Veneto di fare una legge fatta bene, in cui si capisca dove volete andare a colpire, perché al momento ancora non lo capiamo.

PRESIDENTE

Grazie, collega Camani.
Collega Montanariello, prego.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Grazie, Assessore, anche per aver aperto un dibattito su un tema importante, che credo serva anche in questo momento a questa Regione.
Dei giovani che scappano via dalla regione sarebbe meglio non parlarne, se il dibattito che vogliamo mantenere oggi intende dimostrare che non ci sono problemi. Un articolo, un dato della Fondazione Nord Est dice: "Ripartita la fuga dal Veneto. Dati peggiori delle regioni del sud". Finita la pandemia, peggiorano i dati. I dati che abbiamo noi dei giovani che scappano via sono peggiori delle regioni del sud. Addirittura, dice che, mentre in Lombardia si è riusciti un po' a fermare questa cosa qui, da noi si continua perché le motivazioni per cui i giovani scappano dal Veneto sono case inaccessibili, poco welfare e trasporti scadenti. Lo dice uno studio, non lo dice il Partito Democratico.
È evidente, Assessore, che non è una sassaiola, come l'ha definita lei. Quando noi chiediamo di parlare e di favorire l'afflusso di investimenti, di parlare di sistema economico è perché c'è una differenza tra favorire l'afflusso degli investimenti e dire che mettiamo questi soldi a disposizione. È come quando c'è stato l'aumento dell'IRAP. È vero che aumentiamo l'IRAP, ma cosa è stato detto in quest'Aula? Ci sono, però, tanti provvedimenti che danno soldi alle nostre aziende.
La logica di mettere questi soldi non deve essere che, siccome è aumentata l'IRAP, siccome l'impresa noi la consideriamo una parte fondamentale, giustamente, del nostro tessuto produttivo, diamo un contributo con questa legge. Non può passare la logica che, siccome abbiamo aumentato l'IRAP, ora arrivano i soldi alle imprese con un'altra formula, perché questi soldi, visti tutti i giovani che ci hanno portato ad essere maglia nera e a superare le regioni del sud in giovani che vanno via, devono rimettere in moto un sistema economico che dia loro una prospettiva di ritorno. Oggi solo il 16% pensa di tornare. Questa non è una sassaiola, Assessore. Lei dice "quale discontinuità avremmo dovuto dare". Se tu fai una legge ambiziosa, io credo, punti a dare discontinuità perlomeno nei punti dove sei fragile. I tuoi punti di forza li mantieni, ma nei punti dove sei fragile provi a dare discontinuità, provi a non dare i soldi per dire "state buoni, ho aumentato l'IRAP, però adesso con questi soldini daremo un contributo, tutti tranquilli" e provi a dire "mettiamo in moto un sistema economico dove smetto di essere con un dato più negativo delle regioni del sud". Non dell'Emilia. Sono finiti gli anni in cui ci paragonavamo all'Emilia e alla Lombardia.
Questi sono gli anni dove nel trasporto veniamo dopo le Regioni del sud, in parcellizzazione di servizi veniamo ‒ dati del Ministero ‒ dopo le Regioni del sud e sui giovani che vanno via veniamo dopo le Regioni del sud. I primi due sono dati del Ministero dei trasporti, guidato da un certo Salvini, che tipicamente non è conosciuto per essere uno di sinistra. È finito, quindi, anche il momento del paragone con le Regioni di Veneto, Lombardia ed Emilia.
Vogliamo dire che è tutto nero? No. Assessore, lei ci dice che il Piemonte langue da sempre, ma non è così. Evidentemente sono capaci di mettere in campo strategie che hanno portato il cantiere della Silicon Box, a partire dal 2025, in un posto come Novara che fa 102.000 abitanti, il doppio di Chioggia, dove vivo io, e hanno avuto un investimento internazionale che è venuto via dal Veneto ed è andato lì. Proprio perché il Piemonte langue da sempre, questo è un dato oggettivo. Al posto di dire che va tutto bene e, quando c'è un dibattito, considerarlo una sassaiola, quasi un'idea sbagliata dire che le cose non funzionano, si sono attivati e l'economia che lei, assessore Marcato allo sviluppo economico, ha detto che langue da sempre, con un paese di 100.000 abitanti, ci ha portato via un investimento che è scappato via dal Veneto per andare in quell'economia che langue, come ha detto lei.
È un'analisi fatta di dati oggettivi o stiamo facendo una sassaiola al Veneto?
Ci vogliamo interrogare su come fare affinché queste cose non succedano più o dobbiamo continuare ad avere questa visione? Chiudo, Presidente. Lei, Assessore, ha detto che la crisi è mondiale. È vero. Proviamo a dirlo da quattro anni che la crisi non si è fermata al Piave, perché il Veneto diciamo che è eccellente. C'è una crisi mondiale, ha ragione l'assessore Marcato, ma la differenza tra noi e voi è che noi abbiamo provato a spiegarvi che questa crisi ha coinvolto anche noi e voi ci avete provato a spiegare che tutto il mondo era in crisi, ma noi continuavamo a essere eccellenti. Il risultato è che le economie che dicono che vanno male ci portano via investimenti su scala mondiale.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Collega Lorenzoni, prego.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente.
Solo per mettere i puntini sulle "i". Assessore, lei ci ha portato dei dati sull'occupazione, ma l'ultimo dei problemi in questo momento è l'occupazione. Per fortuna. Abbiamo, mi pare, 200.000 persone ricercate dalle imprese del Veneto perché non si trovano persone che possano operare. Questo è un dato che è stato comunicato. Comunque, a noi fa piacere.
Le cito le sue stesse fonti. È facile prendere i dati che interessano. La stessa fonte ISTAT, che lei ha citato, il 2,7% di disoccupazione del Veneto, ci dice che il Trentino-Alto Adige ha l'1,6% e la Provincia di Bolzano lo 0,8%. Certo, Regioni autonome. Se preferisce, Assessore, le porto il dato non sulla totale occupazione, ma sui giovani (fascia 25-34 anni): il Veneto ha il 4,8%, mentre la Lombardia, che lei ha citato, ha il 4,1%.
Questo solo per dire che è facile scegliersi gli indicatori e vedere dove si è bravi. Qual è ‒ torno a dire ‒ il contenuto di questo provvedimento? Assessore, lei pensa che ridurre dell'1% l'IRAP alle imprese cambi qualcosa nelle prospettive di investimento? È questo? Le cito, allora, il dato sulle start-up. Il dato sulle start-up innovative tra le imprese create nella nostra Regione – l'ho già citato nella mia correlazione – è del 2,8% contro il 4,3% della Lombardia e il 4,5% del Friuli-Venezia Giulia.
Certo che muore. Le start-up sono fatte apposta. Il venture capital funziona in questo modo: seminiamo su dieci aziende perché una di queste avrà successo e avrà un valore mille volte quello messo. È questo che dobbiamo fare.
Quello che io rimprovero è che non si fa nessuna scelta. Lei stesso ha citato l'Emilia-Romagna. Lì hanno fatto scelte chiare rispetto ai settori su cui investire, su cui far crescere il tessuto imprenditoriale, cosa che non esiste in questo provvedimento. È questo che rimproveriamo: qui non si fa alcuna scelta.
I cinque punti su cui il provvedimento si articola sono deboli. Gli accordi sono una cosa buona. Mi auguro si facciano decine di accordi. Vedremo tra un paio d'anni quanti accordi riusciremo a fare sulla base dello schema che è stato introdotto in questo provvedimento per l'insediamento allo sviluppo.
Così pure il sito informativo, che è una cosa positiva, ci spieghi cosa ha di diverso rispetto alla piattaforma che è stata creata a livello nazionale e che è già attiva per l'attrazione degli investimenti esteri. Io non l'ho capito. Forse sono un po' duro. Me lo spieghi meglio.

PRESIDENTE

Grazie, collega Lorenzoni.
Collega Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Assessore, anch'io ho un emendamento e volevo intervenire dopo, però ci tengo, quando parliamo di dati, a essere precisa. Lei ha fornito dati precisi. Anch'io non credo si debbano fare paragoni con le Regioni a Statuto autonomo. Sa qual è la questione? Ci è stato spiegato dal dottor Barone in Commissione Sesta, di cui sono Vicepresidente. Ho preso anche il verbale di quanto detto dal dottor Barone, quindi della struttura, che spiega bene perché i dati ISTAT sono diversi dai dati che, invece, noi dovremmo guardare, che sono quelli che Veneto Lavoro produce, che dimostrano una cosa chiara. Guardi il report, Assessore. Noi dal 2020 al 2023 abbiamo avuto più disoccupati in Veneto: passiamo da 100.000 a 132.000. Dati di Veneto Lavoro che abbiamo visto in Commissione Sesta. Per quanto riguarda i giovani, dal 2011 al 2023 abbiamo l'emorragia più grande.
I dati, quando li guardiamo come si dovrebbe, mostrano chiaramente che in questa Regione ‒ come nelle altre, perché anche le altre hanno problemi ‒ noi abbiamo dei problemi. Abbiamo una disoccupazione che cresce. La disoccupazione giovanile è cresciuta esponenzialmente negli ultimi anni. Le dico anche perché. Ci sono progetti di legge a tutela dei giovani, uno a prima firma del Presidente Zaia, l'altro a prima firma della collega Brescacin, l'altro a prima firma mia, che sono fermi ‒ in particolare quello del Presidente Zaia ‒ da quando ci siamo insediati qui dentro, su cui non si fa nulla, rispetto al tema della disoccupazione giovanile.
Al di là del progetto di legge, rispetto al quale, come sa, e lo abbiamo visto anche durante l'Ufficio di Presidenza, il mio atteggiamento è stato quello di proporre alcuni emendamenti per cercare di migliorarlo, quando portiamo dei dati in quest'Aula dobbiamo capire che i dati ISTAT, come ci ha spiegato bene il dottor Barone, tengono in considerazione anche quelle persone che non cercano più lavoro. In questa regione le persone che non si recano più a un centro per l'impiego sono talmente tante, come testimoniato dai dati di Veneto Lavoro, che abbiamo un problema ancora più strutturale. Le persone, in particolare giovani e donne, ormai non stanno più andando nei centri per l'impiego per cercare lavoro ‒ basta guardare i dati di Veneto Lavoro ‒ perché faticano a immaginare che lo possano trovare.
Dobbiamo fare un ragionamento serio, guardando i dati e comprendendo quello che ci vogliono dire. Non sto facendo un raffronto. Sto parlando della Regione del Veneto. La Regione del Veneto (dati alla mano di Veneto Lavoro) dal 2020 al 2023, da 100.000 disoccupati, è passata a 132.000. Rispetto ai giovani, nel 2022 abbiamo 36.000 giovani disoccupati e nel 2024 ne abbiamo 40.000. I dati parlano. La curva sta andando verso l'alto.
Tra l'altro, se facessimo paragoni sull'emigrazione giovanile, come spesso ho fatto presente in quest'Aula, noi siamo secondi solo alla Lombardia. Avendo una popolazione decisamente più piccola, il dato ci dovrebbe allarmare ugualmente.
Il tema è questo: cosa stiamo facendo per garantire occupazione di qualità e per fare in modo che i nostri giovani, che stanno perdendo posti di lavoro e si trovano a essere più disoccupati delle altre fasce di età, non lo siano più? Questo è il grande tema.
L'emendamento successivo, che poi illustrerò, dove parlo di occupazione di qualità, è questo ciò che chiede: se facciamo un progetto di legge a tutela degli investimenti dobbiamo fare in modo che quegli investimenti vadano su occupazione di qualità e occupazione giovanile. Sono i dati di Veneto Lavoro che ci spiegano che abbiamo un problema e i commissari che sono stati presenti alla Commissione Sesta hanno il documento che ho appena citato, con le tabelle spiegate bene, nero su bianco, con i dati forniti dal dottor Barone.
Possiamo anche prendere i dati ISTAT, ma se guardiamo il dato che ci racconta cosa succede effettivamente in Veneto, dati alla mano dei centri per l'impiego, qui abbiamo un problema grave che dobbiamo prendere assolutamente in carico.

PRESIDENTE

Grazie.
Collega Zottis, prego.

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Nessuno sta cercando di affossare il progetto di legge o di dire che è inutile quello che è scritto qua dentro. Si sta semplicemente cercando di migliorare e di arricchire un progetto di legge che, secondo noi, è assolutamente parziale rispetto alle possibilità della Regione Veneto e alle possibilità del tessuto economico Veneto, dove la piccola e media impresa dipende spesso anche dalla grande azienda. Le due cose, quindi, pur essendo evidente che richiedono strumenti diversi, si tengono insieme, non possiamo assolutamente dividerle.
Parto dall'articolo 6, lettera b): "Predisposizione di un sito informativo che descriva gli elementi di attrattività del territorio regionale e le opportunità connesse alla realizzazione di un investimento produttivo nel Veneto". È evidente che questa cosa è centrale nel momento in cui, però, c'è un ragionamento, quello che ha cercato di fare prima la capogruppo Camani, quando dice che non è sufficiente perché, per esempio, un ragionamento un po' più ampio con le altre Regioni va fatto. Lo dico perché nel documento di attrattività degli investimenti delle Regioni discusso al tavolo Stato-Regioni si fa riferimento a quello che dovrebbe essere il portafoglio di offerta che caratterizza il territorio della Regione stessa.
Per noi, per esempio, questo è un elemento non ancora del tutto chiaro dentro al progetto di legge dell'attrattività degli investimenti e che vorremmo fosse più chiaro. In qualche modo, anche questo emendamento ("favorire l'afflusso di investimenti") va in quella direzione. La Regione Veneto si è sempre caratterizzata per un grande export e per la presenza all'estero di imprese, che andavano all'estero, ma che contribuivano anche alla crescita italiana attraverso i terzisti.
Cosa facciamo, in questo caso? Basta l'aspetto della sburocratizzazione? È centrale, sì, anche rispetto alla competitività estera, anche rispetto alla competitività con altre Regioni, ma non è sufficiente.
Quello che stiamo cercando di dire è che bisogna essere più chiari sugli aspetti che ci devono caratterizzare. L'altro tema è che non possiamo, proprio per questo, liquidare l'aspetto dei giovani dicendo che non sono tutti geni. È evidente che non sono tutti geni, ma noi abbiamo un problema di manodopera, anche di manodopera bassa, di coloro che vanno in fabbrica. Non abbiamo solo il problema di tenere qui i geni. Magari quel genio contribuisce lo stesso alla ricchezza, perché spesso sono persone che fanno ricerca, che fanno investimenti, che è un peccato che vadano via da qua, ma che in qualche modo contribuiscono alla ricerca complessiva, che non è una cosa che si ferma al Veneto per il Veneto, a Venezia per Venezia. La questione della fuga è legata in modo stretto a un provvedimento che parla soprattutto di grandi aziende, ancora più delle piccole e medie imprese, per quello che ho detto prima. Il ragionamento che non sono tutti geni, quindi, credo non sia assolutamente accettabile.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega Zottis.
Collega Villanova, prego.

Alberto VILLANOVA (Zaia Presidente)

Grazie, Presidente.
Stiamo notando come l'approccio della sinistra a questo provvedimento, sostanzialmente, in una settimana non sia cambiato. Anzi, sembra che, nonostante i segni di apertura che la nostra maggioranza dà all'opposizione, anche esprimendo parere favorevole agli emendamenti...

PRESIDENTE

Collega Zanoni, per favore, sono due ore che la stiamo guardando. Deve avere pazienza. Non mi obblighi a farle un richiamo ufficiale. Lasci procedere i lavori dell'Aula, sennò sono costretto a utilizzare il Regolamento del Consiglio e dell'Aula.
Prego, collega Villanova.

Alberto VILLANOVA (Zaia Presidente)

Stavo dicendo che, nonostante le aperture da parte della maggioranza, vedo che l'approccio dell'opposizione è quello di andare "muro contro muro" e attaccare a spada tratta questo provvedimento, tra l'altro, secondo me, usando anche argomenti abbastanza fastidiosi. Io continuo a sentire questo ritornello che va contro le piccole e medie imprese, i piccoli artigiani, che "piccolo non è bello". Ogni tanto mi pongo una domanda: come mai queste nostre piccole e medie aziende, queste aziende artigiane che lavorano e che creano prodotti di altissima qualità, vengono scelte dalla grande Germania come terzisti? Come mai non scelgono le mega-imprese che ci sono in giro per l'Europa, ma scelgono proprio le piccole e medie imprese venete per i loro prodotti?
Ancora oggi dai banchi dell'opposizione arrivano questi attacchi. Anzi, non attacchi, ma prese in giro della spina dorsale del nostro Veneto, che ritengo particolarmente fastidiose.
La settimana scorsa vi ho accusato di fare filosofia. Mi sento un po' in colpa, perché effettivamente mi avete smentito in questa settimana. Non voi che siete qui all'opposizione nella nostra Regione, quindi potete dare qualche consiglio, potete fare qualche emendamento. Mi avete smentito dove governate. Nella Regione "eldorado" Emilia-Romagna, dove voi governate e sapete attrarre investimenti, avete preso delle belle decisioni per attrarre ancora di più gli investimenti e per rilanciare l'economia. In Emilia-Romagna aumentano IRPEF, IRAP, ticket e bollo auto. Ecco come si incentiva l'economia. Signori, dobbiamo imparare dalla sinistra. Così si fa.
Quante volte abbiamo sentito dire in questi anni che bisogna tassare quelli più ricchi per rilanciare l'economia? La soglia è di 28.000 euro in Emilia-Romagna. Adesso i ricchi partono da 28.000 euro di ISEE o di reddito. Questa è la ricetta.
Noi governiamo da tanti anni questa Regione, i veneti ci hanno sempre dato fiducia, e ci daranno fiducia anche a novembre, faremo di tutto per tenervi su quei banchi, però, secondo me, quando si è qua e si fanno grandi ragionamenti, dopo bisogna vedere nel concreto cosa si fa quando si governa. È questo quello che fate voi: aumentare le tasse e attrarre in quel modo l'economia nelle Regioni che governate. Questo è quello che fate.
Ho sentito dire nei vostri primi interventi – vedremo cosa sentiremo più tardi – che addirittura adesso le colpe di quelle che sono state le decisioni europee sono nostre. Non vi sentite presi da un senso di colpa, perché le decisioni dell'Europa sono una colpa anche nostra in quanto c'è un Commissario che fa parte del Governo? Ricordo che tutte le decisioni sono state prese nella scorsa legislatura, che è scaduta.
Se posso fare un piccolo inciso che riguarda il mio partito, vi dico che noi siamo sempre stati all'opposizione e saremo all'opposizione di Ursula Von der Leyen e di quel Governo, perché ha fatto disastri e quei disastri li stiamo vedendo oggi sulla ricaduta economica nel nostro territorio. Ve lo ripeto: quella è colpa vostra, è colpa dei vostri rappresentanti in Europa, che hanno proposto e hanno votato quella cosa. Parlo di Green Deal, Casa Green e stop ai diesel. Questa è l'amara verità, questa è la situazione. L'avete provocata e adesso venite a dire come dobbiamo fare per risolverla. Ci arrangiamo, grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega Villanova.
Collega Masolo, prego.

Renzo MASOLO (Europa Verde)

Saluti a tutti e a tutte.
Ci stupiamo perché questa discussione sembra un déjà-vu rispetto alla settimana scorsa. È quasi un loop. Si continuano a ripetere gli stessi concetti senza andare da nessuna parte. Allora, io ribadisco alcuni concetti, perché sembrano quasi dimenticati. Intanto questa non è una contrapposizione. Di fatto, le opposizioni cercano non di spuntare un emendamento, ma di portare in discussione l'impostazione di questo progetto di legge, perché è questo il nostro lavoro. Il nostro lavoro è anche riportare la rotta dove la rotta si è persa, si è abbandonata. Gli interventi ascoltati fino adesso ‒ e siamo ancora a inizio discussione ‒ mi fanno capire che siamo molto distanti dalla rotta.
Faccio solo due considerazioni, perché ci saranno tante cose da dire durante la presentazione degli emendamenti. Enunciare e illustrare i macrodati lascia il tempo che trova, perché poi bisognerebbe andare a vedere questi macrodati e andare a studiarli. La percentuale di disoccupazione a che serve dirla se non sappiamo questa disoccupazione a che cosa è dovuta, ma soprattutto se non sappiamo quali sono i contratti dei nostri giovani, il tipo di contratto, la durata, il fatto di avere un contratto a tempo determinato o indeterminato, la retribuzione di queste paghe che tengono o attraggono i giovani nel Veneto, oppure li fanno scappar via, indipendentemente dal titolo di studio. Del resto, qua stiamo parlando sempre di fuga di cervelli, ma dovremmo parlare di fuga di persone, di persone che devono impiantarsi, devono fare una famiglia, devono programmare il proprio futuro qui, in Veneto. Prima considerazione.
Seconda considerazione. Mi lascia veramente allibito sentirvi dire certe cose, perché qui si parla di una contingenza mondiale. Ma dove lo vedete andare questo mondo? Perché io sono molto preoccupato. Ma voi pensate che una manovra per cercare di attrarre delle imprese e degli investimenti possa essere una cosa completamente svincolata da dove sta andando il mondo? Il Veneto – l'abbiamo detto e lo continueremo a ripetere – non ha lavorato negli ultimi decenni per creare una struttura economica, sociale, culturale e turistica che possa attrarre gli investimenti, non solo questi investimenti di cui parliamo oggi. Bisognava partire quindici anni fa per far veramente decollare il commercio fluviale di cui stiamo parlando spesso in Commissione, ma che non decolla, il trasporto della logistica. Ma quand'è che cominciamo a investirci seriamente? Di questo stiamo parlando. Un'impresa che...

PRESIDENTE

Collega Formaggio, scusi. Collega Formaggio, per favore! Grazie.

Renzo MASOLO (Europa Verde)

Il flash-mob. Il flash-mob!
Vorrei farvi ragionare sul fatto che è giunto il momento di uscire dal negazionismo, che è imbarazzante. Ormai anche gli elettori se ne rendono conto.

PRESIDENTE

Collega Formaggio, per favore. È il secondo richiamo.

Renzo MASOLO (Europa Verde)

Con diecimila capannoni liberi, se voi giustificate un'operazione urbanistica di questo tipo sull'ultimo suolo libero disponibile, quando andiamo sott'acqua ogni volta che piove, siete imbarazzanti. Siete imbarazzanti! E gli elettori ne terranno conto!
Vada a vedere, consigliere Formaggio! Vada a fare un sopralluogo a Colceresa! Vada a vedere il fosso che c'è!

PRESIDENTE

Collega Masolo, abbassi la voce, oppure sospendo i lavori. Abbassi la voce. Non siamo sordi. Grazie.

Renzo MASOLO (Europa Verde)

Ma se mi interrompono, Presidente.

PRESIDENTE

Ho già richiamato due volte il collega Formaggio. Lei abbassi la voce, per piacere. Grazie.

Renzo MASOLO (Europa Verde)

Consigliere Formaggio, vada a fare un sopralluogo...
Collega, se lei non mi lascia parlare, io urlo.

PRESIDENTE

Collega Formaggio, basta!

Renzo MASOLO (Europa Verde)

Vada a fare un sopralluogo e veda. Deve capire. Non deve essere ideologico, non deve andare avanti a slogan, ma deve andare a capire e ad approfondire gli argomenti. Allora, vada a vedere che quella è una zona di ricarica di falda. Capisce? Se noi la cementiamo, con il fosso che c'è di fianco appena piove va tutto sott'acqua. Ci vuole buonsenso.
Bisogna uscire dalla ideologia della destra, bisogna uscire da questa ideologia, bisogna cominciare ad avere un concetto di resilienza e un concetto di imprenditoria e di economia legate alle sfide del futuro. Questo è quello che continuiamo a ripetere. Ma non siamo ambientalisti, siamo politici del buonsenso, politici di un'economia e di un'imprenditoria sostenibili, perché è questa la sfida per il futuro. Tutto il resto è ideologia e negazionismo climatico. Di questo stiamo parlando.
Andrò avanti con il mio ragionamento nei prossimi emendamenti. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega Masolo.
Ha chiesto di intervenire il collega Zanoni, prego. Ripristiniamo un buon clima. Grazie. Prego, collega Zanoni.

Andrea ZANONI (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Naturalmente mi associo alle dichiarazioni del mio capogruppo Renzo Masolo e aggiungo un altro fatto, Presidente. Mi fa specie che il capogruppo Villanova ci faccia la morale e ci dica che aumentiamo le tasse, quando l'ultima finanziaria dell'attuale Governo Meloni ha fatto tagli ai Comuni e alle Province del Veneto per 85 milioni di euro, solo in Provincia di Treviso 18 milioni di euro di taglio.
Collega Villanova, le tasse servono per dare fondi per i servizi, per la manutenzione delle strade, per le impegnative per le case di riposo, per l'assistenza ai meno abbienti. Servono per questo. Ma voi risolvete il problema alla radice: voi tagliate questi fondi e li tagliate all'inizio. Quindi, chi veramente alla fine tassa i cittadini, perché questi tagli si ripercuotono sui cittadini, siete voi. È inutile che ci facciate la morale tirando fuori gli articoli del passato e mostrando l'aumento delle tasse locali.
Sarà anche di ieri, collega, ma questa...

PRESIDENTE

Collega Zanoni, solo un invito: le chiedo di rimanere sull'emendamento.

Andrea ZANONI (Europa Verde)

Presidente, mi scusi...

PRESIDENTE

Non la sto tacciando di nulla, le sto solo facendo un invito. È solo un invito. Grazie.

Andrea ZANONI (Europa Verde)

Bene, vengo a quello di cui stiamo parlando adesso. Io sono d'accordo sul fatto che questa norma in discussione è una norma che non affronta la nuova era che stiamo vivendo. Siamo in un'epoca che è totalmente diversa da quella di qualche anno fa. Ad esempio, ieri davano i costi degli avvenimenti avversi dovuti ai cambiamenti climatici in Italia. Parlavano, in questi ultimi anni, di 80 miliardi di euro di danni. Voi, invece, per qualche decina di miliardi di euro necessari per la transizione ecologica, gridate allo scandalo, all'ideologia, alla fake. Ma vi rendete conto che non sappiamo fare i conti con la realtà attuale, con quello che ci sta accadendo? Ci siamo già dimenticati tutti di quello che è successo a Valencia, in Emilia-Romagna e in California e andiamo avanti come se non fosse successo niente.
Ribadisco e concludo, Presidente, che trovo inaccettabile che si venga a dire che siamo noi che creiamo problemi, siamo noi che tassiamo i cittadini, siamo noi che sbagliamo, quando è sotto gli occhi di tutti che la strada che si sta percorrendo ci porterà solo che a sbattere, ci porterà solo che a sbattere! E poi, scusatemi, ancora questa cosa delle tasse, quando le vere tasse sono questi tagli che sta facendo questo Governo, che avranno delle ripercussioni sui Sindaci. Ma il bello è che non siamo noi a dirlo, è stato addirittura il Sindaco di Treviso, Mario Conte, che è della Lega – lo dico a chi magari non lo ricorda – a scagliarsi contro questi tagli. E voi avete il coraggio di dire che noi siamo quelli che mettono le tasse? Altro che tasse, qui stiamo parlando di decine e decine di milioni di euro, 85 milioni di euro nel giro di tre anni, collega Villanova.

PRESIDENTE

Collega Zanoni, grazie.
Ha chiesto di intervenire il collega Rigo. Prego.

Filippo RIGO (Liga Veneta per Salvini Premier)

Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti i colleghi.
Intervengo perché ho sentito tante cose in questa discussione. Intanto un dato di fatto importante è che la sinistra si accorge che c'è una crisi a livello mondiale, che c'è una crisi economica. Buongiorno, benvenuti. C'è una crisi forte in Europa, c'è una crisi in particolare in Germania, che è sempre stata la locomotiva dell'Europa, però è una crisi che ha delle cause. Una delle cause principali di questa crisi è costituita dalle folli politiche green messe in campo dall'Europa, messe in campo dalla sinistra europea, che ci ha raccontato per anni che bisognava investire tutto su queste politiche, andando di fatto a togliere competitività alle nostre aziende, a distruggere interi comparti, vedasi il comparto dell'automotive, vedasi il comparto agricolo, a favore di chi? A favore delle aziende cinesi e delle aziende di altri continenti. Queste sono state le politiche brillanti che ha avuto l'Europa e in particolare la sinistra europea.
Il Veneto sta pagando un dazio anche rispetto a questa crisi. In Veneto negli ultimi due anni le esportazioni verso la Germania sono calate, e sono calate in maniera importante. Ma di chi è la colpa di questo calo delle esportazioni? È colpa dei dazi del Presidente Trump, che ancora non esistono? È colpa delle politiche messe in campo dalla Regione? No. Io credo che sia colpa di queste politiche europee assolutamente miopi.
Ho sentito parlare di tante cose, ho sentito parlare anche della questione di Vigasio, che conosco abbastanza bene, dove le aziende sono scappate. Non è scappato nessuno, perché lì non c'erano le aziende. C'è stato un interesse in particolare da parte di una multinazionale, da parte di Intel, che voleva aprire due siti, uno in Italia e uno in Germania, ma poi è intervenuto un fatto, e cioè che il Governo statunitense ha messo in campo il Chips Act, un provvedimento per trattenere gli investimenti americani in America, messo in campo dall'allora Presidente Biden, non dall'attuale Presidente Trump, che ha fatto desistere Intel da investimenti fuori il territorio americano. Poi è arrivata un'altra azienda, la Silicon Box, però evidentemente aveva necessità diverse. D'altronde, se io devo costruire un'azienda di 1.000 metri e mi propongono un sito di 20.000 metri, cosa me ne faccio degli altri 19.000 metri? Pertanto, su quello la partita è andata così.
A me dispiace sentir parlare ‒ l'ha detto prima il capogruppo Villanova ‒ sempre in maniera denigrante delle piccole e medie aziende del Veneto, sempre con qualche sorrisetto, sempre a sminuire il nostro tessuto economico. Io credo che siano importantissime e che rappresentino il vero motore della nostra economia. Credo anche che le piccole aziende creino un tessuto economico e sociale importante, molto più, a volte, delle grandi aziende, grandi aziende come, per esempio, FIAT o Stellantis (come la volete chiamare), che la sinistra non nomina mai. Lo capisco, sono anche i capi della Repubblica, quindi si guardano bene dal nominarla, il segretario Landini si guarda bene dal nominarla. Però, queste grandi aziende a volte creano delle voragini assolutamente distruttive. Sono aziende che, come il caso di Stellantis, creano cassa integrazione, licenziamenti, aziende dell'indotto chiuse. Ecco, questa è la politica economica che piace alla sinistra. Invece, a noi piace la politica economica propria del Veneto, quella fatta di piccole e medie aziende, che mantengono un tessuto importante della nostra economia e che si sanno, anche nel tempo, rinnovare e rigenerare.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Collega Formaggio, prego. Finalmente può esprimere tranquillamente la sua posizione e il suo pensiero.

Joe FORMAGGIO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Grazie.
Faccio un intervento molto breve, perché non vorrei mai che il mio amico assessore Marcato oggi non mangiasse a pranzo, visti gli interventi della sinistra di quest'Aula.
Quello che mi è piaciuto di più è stato l'intervento del collega Zanoni e quello del collega Masolo, che hanno speso il loro fine settimana nel Bassanese, più esattamente a Colceresa. Stiamo parlando di sviluppo del Veneto, botteghe, schei, occupazione, e loro, volendoci insegnare come mantenere alto il PIL del Veneto, sono andati a protestare – erano in cinque o sei, non di più – contro un pazzo imprenditore del nostro amato Veneto che ha deciso di ampliare un capannone. Pensate che eresia, che bestemmia in chiesa ha fatto questo imprenditore!
Colleghi – mi rivolgo ai colleghi della maggioranza, perché ormai con l'opposizione ho perso ogni speranza – dobbiamo stare attenti, perché sono quindici anni che è stato fatto un progetto per un'azienda, ci sono voluti quindici anni per aprire questa attività, perché sono stati fatti tre ricorsi al TAR, tre ricorsi al Consiglio di Stato, due sospensive eccetera. Quello che mi preoccupa non è dove i colleghi Zanoni e Masolo vanno il fine settimana, quello che mi preoccupa è che non andiamo a stancare questi nostri imprenditori del Veneto, perché vi ricordo che siamo in un Paese – spero che il Presidente Meloni faccia qualcosa in più da questo punto di vista – dove basta alzare una bandiera rossa e chiedere una sospensiva per bloccare investimenti per milioni e milioni di euro, anche nel nostro Veneto.
È bellissimo, Assessore, questo PDL, è strepitoso, però vi ricordo di fare attenzione a quello che può nascere da questi comitati, che vogliono tutto fuorché lo sviluppo del Veneto.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega Formaggio.
Collega Luisetto, prego.

Chiara LUISETTO (Partito Democratico Veneto)

Intervengo perché, soprattutto negli ultimi interventi, vi è stata una sequela di informazioni secondo me neanche coerenti rispetto a quanto, per esempio, la collega Zottis aveva tentato di sostenere prima. Nessuno di noi è contro la piccola e media impresa, che ha rappresentato e rappresenta l'ossatura di questa Regione. Vengo, come molti di voi, da un territorio in cui il tessuto artigianale, nel mio caso artigianale artistico, ha rappresentato il pane per migliaia di famiglie negli anni. Però, sono proprio quelle realtà che non possono accontentarsi di interventi sporadici o parziali, ma hanno bisogno di un sistema organizzato, perché sono quelle che fanno più fatica a fare innovazione, perché sono quelle che non hanno le risorse per inserirsi in ambiti e contesti più solidi e duraturi, ma tendono a svolgere la propria attività nella propria piccola realtà e, quindi, sono quelle più esposte alle crisi e alle fragilità. Questo la collega stava cercando di sottolineare quando poco fa diceva: io ho detto esattamente il contrario di quello che mi mettono in bocca.
Sul tema Colceresa solo una considerazione. Lo sviluppo è importante, è importante per il territorio, e le aziende serie vanno sostenute. D'altra parte, è necessario considerare l'impatto di questo sviluppo nei luoghi in cui si insedia. Quindi, invece di sbraitare, consigliere Formaggio, forse sarebbe meglio informarsi, approfondire e avere chiarezza di quello che sta capitando nei territori, di dov'è la falda, di come si deve strutturare un intervento, perché lo abbiamo visto anche nel caso Baxi-Pengo a Bassano del Grappa o in altre situazioni che non so se lei, nel tempo, ha seguito.
C'è la necessità di una politica non a spot e a urla, ma che indichi una struttura e una previsione di interventi non singoli, ovvero c'è la necessità, sottolineandolo e facendo mio quanto ha detto la Capogruppo, di interventi strutturali e non a spot.

PRESIDENTE

Collega Formaggio, per piacere. Grazie.
Ha chiesto di intervenire il collega Pan. Prego.

Giuseppe PAN (Liga Veneta per Salvini Premier)

Io non volevo entrare in questa polemica, però ci entro. Si vede dalla discussione di questa mattina che le opposizioni o hanno lavorato poco nella loro vita o non conoscono molto bene qual è il vero sistema economico della nostra Regione. Il sottoscritto, che magari ha qualche anno più di voi, ha avuto anche il piacere e l'onore di lavorare in diverse aziende private nella meccanica, anche specializzata, e ha conosciuto, come tanti di voi, come tanti che arrivano dai nostri territori, imprenditori che la mattina si alzano e magari hanno dormito poco la notte perché hanno problemi, hanno pensieri di produrre e di consegnare, hanno pensieri di lavoratori che stanno a casa, hanno problemi sindacali, hanno problemi della sicurezza, di tutto quello che ci va dietro, soprattutto dopo aver lavorato come matti tutta una vita, e si devono anche preoccupare di stare attenti a pagare le tasse, a vedere tutte queste scadenze, perché l'imprenditore veneto è un imprenditore che rispetto a tutti gli altri, anche delle altre Regioni, sa arrangiarsi anche senza la politica, fortunatamente.
Assessore, 40 milioni di euro per l'economia del Veneto non dico che non sono niente, ma sono una bassissima percentuale, perché le nostre 500.000 imprese si arrangiano, anche senza di noi, anche senza i nostri interventi, perché sono abituate a fare così. Io conosco aziende che vanno all'estero, che addirittura sono andate negli Stati Uniti ad aprire stabilimenti, da Cittadella ad esempio, visto che abito lì, ma anche da altre Regioni, e vi posso assicurare che quando i nostri imprenditori sono in Repubblica Ceca, nella Repubblica Slovacca, in Polonia, in giro per il mondo, agli altri non solo insegnano, ma fanno anche una concorrenza tale che non hanno certo bisogno dei 40 milioni di euro che stiamo dando oggi per attirare chissà chi e chissà cosa.
Quindi, care opposizioni, forse è il caso che, invece di star qui a fare ostruzionismo politico perché abbiamo le elezioni e dobbiamo farci tre righe sui giornali tutti, andiamo a farci un giro per le zone industriali delle nostre città e dei nostri paesi a conoscere qualcuno di questi e capire bene i loro problemi quali sono e come tentare in qualche maniera anche di risolverli, che sono sempre gli stessi, e cioè la burocrazia, c'è il Comune che magari non gli dà il permesso di costruire, come diceva il collega Formaggio, l'ampliamento. D'altronde, se c'è un'azienda che sta andando bene, è giusto che questa abbia un ampliamento, che abbia le infrastrutture, che abbia tutto quello che noi possiamo mettere in pratica per agevolare queste imprese, che non sono certo le briciole che diamo oggi per attirare chissà quali capitali. Questo non lo dico per fare una critica all'Assessore, ma perché è così.
Ricordo che un politico che si chiamava Sabatini, che era della Democrazia Cristiana, mi pare addirittura, è stato quello che ha avuto più visione forse di tutti a livello nazionale, perché introdusse una legge che permetteva ai nostri imprenditori di acquistare macchinari con degli incentivi importanti. Ci sono state aziende che si sono costruite un futuro su questo. Ecco, questo è quello che noi dobbiamo fare, perché i nostri imprenditori non hanno bisogno delle briciole della politica veneta, hanno bisogno di incentivi che permettano loro di lavorare. Quindi, abbattiamo le burocrazie e diamo gli incentivi per lavorare, ma soprattutto diamo ai lavoratori, che ormai in tante aziende e microaziende sono parte della famiglia e lavorano insieme ai nostri imprenditori, quello che gli spetta, e anche di più.
Per arrivare ai giovani, e concludo, ricordo che sul 100% dei giovani che vanno all'estero il 40% sono laureati, il 30% sono diplomati e il restante 30% sono senza niente. Poi c'è un ritorno a casa intorno al 30-35%. Sono ragazzi che fanno un'esperienza importante all'estero, tanti vanno a imparare cose nuove, si iscrivono alle università, si iscrivono a corsi di aggiornamento, e penso che siano un arricchimento più che una perdita, perché poi questi ragazzi in qualche maniera il legame con la propria terra ce l'hanno sempre.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega Pan.
Collega Bigon, prego, se vuole intervenire.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Collega Pan, noi veniamo volentieri al sopralluogo. Noi li abbiamo già fatti, però. Forse avreste dovuto farli anche voi prima di proporre determinate cose. È vero che l'imprenditore veneto non ha bisogno di incentivi, e per fortuna, perché si è sempre arrangiato, perché non ha avuto bisogno della politica, perché la politica in questi anni non c'è stata per loro. Questo è il problema.
Se noi facciamo un sopralluogo tutti insieme per vedere come stanno gli imprenditori veneti, credo che tutti noi non potremmo smentire ma prenderemmo atto che il primo problema è la burocrazia. Quante volte abbiamo promesso in politica che avremmo semplificato quantomeno l'aspetto amministrativo-burocratico? Ma noi siamo l'opposizione. Ha detto bene, collega Pan: noi siamo l'opposizione. E non è che interveniamo per avere due righe sul giornale, mi permetta, perché avete in mano anche quelli. Noi lo diciamo da anni esclusivamente per cercare di essere costruttivi e per farvi capire che la politica dovrebbe intervenire a favore di questi imprenditori. Avete letto tutti quali sono, al di là dei sopralluoghi, le problematiche, a partire dalla mancanza di personale. Lo sappiamo perfettamente. È vero che il 30% è senza diploma, ma per me le persone valgono uguali, collega Pan. Anche quello senza diploma è importante in Veneto. Ci mancherebbe altro. Non solo quelli con la laurea o con il diploma, tutti sono importanti. La politica dovrebbe valorizzare ognuno, perché all'interno delle ditte venete abbiamo anche coloro, per fortuna, che cercano personale di ogni tipo e non ne hanno. Anzi, li mettiamo in difficoltà. Cosa facciamo, ad esempio? Li mandiamo in Albania, quarantatré. Poi tornano, ovviamente, ma li tratteniamo in determinati centri perché non vanno bene loro per lavorare. Forse per voi serve una laurea, forse per voi serve un diploma, però è altrettanto vero che spesso anche l'immigrazione ha personale qualificato, quantomeno nello studio, che potremmo formare. Però, queste sono polemiche che vengono fuori e verranno fuori, anzi sono già iniziate proprio da voi, perché voi le fate per uscire sul giornale, e sono sempre quelle, l'immigrazione e la bandiera per quanto riguarda l'autonomia. Sono sempre quelle due materie che tirate fuori, fatalità, in tutte le campagne elettorali. Quindi, non siamo noi.
L'imprenditore veneto ma anche italiano ha bisogno di due cose: la semplificazione, e io credo che questa l'avremmo dovuta dare, e lo faremo noi se saremo in maggioranza, ma ora ci siete voi, da anni; il personale, che credo sia un altrettanto bisogno che queste imprese hanno e che noi abbiamo il dovere di mettere per loro. È vero che ognuno si può fare un'esperienza all'estero, ci mancherebbe altro, c'è un problema, però, in Veneto, e cioè che non tornano. È un problema enorme il fatto che il giovane vada via e non torni, indipendentemente dal fatto che ci sia un cervello ogni cento che va via. Sono tutti cervelli quelli che vanno via, perché sono tutte persone che hanno il diritto di trovare un posto. Sono tutte importanti, indipendentemente dai titoli che hanno. Allora, la politica dovrebbe intervenire molto, molto di più.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega Bigon.
Non vedo altri interventi.
Rispetto a quanto comunicato prima, il parere del relatore mi sembra che sia diventato negativo.
Prego, collega Camani, sull'ordine dei lavori, sempre con attenzione rispetto al Regolamento, grazie.
Un attimo, colleghi, per favore. Collega Formaggio, scusi, grazie.
Sull'ordine dei lavori, prego, collega Camani.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Sull'ordine dei lavori e in particolare in riferimento al cambio del parere del relatore. Pensavo che i pareri che sono stati dati sugli emendamenti che abbiamo presentato, che peraltro in Ufficio di Presidenza sono stati oggetto di un confronto vero, fossero finalizzati a scrivere una legge migliore di quella che è stata presentata. Se adesso scopro che, in realtà, non ve ne frega niente di cosa è scritto in quella legge, bella o brutta che sia, ma che i pareri agli emendamenti sono favorevoli soltanto perché così sperate o pensate di inibire la discussione dentro quest'Aula, guardate che questo è un atteggiamento da stigmatizzare. A parte che non fa onore al ruolo che ricopriamo qua dentro, perché, collega Pan, probabilmente dovremmo tutti tornare a lavorare, ma finché siamo qua siamo tutti chiamati a fare il nostro lavoro qua dentro, e per quanto mi riguarda è presentare degli emendamenti finalizzati a migliorare, dal mio punto di vista, la legge. E vi sfido a trovarne uno dei miei emendamenti che sia ostruzionistico. Sono tutti emendamenti studiati e ragionati, sui quali possiamo non essere d'accordo in linea di principio. Ma se voi cambiate il parere su un emendamento pensando di fare un dispetto a me siete fuori strada, perché fate un dispetto alla Regione del Veneto e alle imprese dei veneti, che dite che state difendendo, ma poi cambiate la legge per fare un dispetto a me.
Allora, che sia chiaro...

PRESIDENTE

Concluda, per favore, collega.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Concludo.
Come no, collega? Avete cambiato il parere sugli emendamenti.

PRESIDENTE

Concluda, però, sennò poi devo toglierle la parola. Grazie.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Sì, se mi fa concludere. Ma abbiamo tempo. Abbiamo tantissimi emendamenti da discutere, sui quali potete pure cambiare il parere, ma non fate un dispetto a me, fate un dispetto al lavoro per cui siamo pagati e che oggi dovremmo fare, che è quello di fare una legge migliore per il Veneto.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie.
Sull'ordine dei lavori, prego, collega Villanova.

Alberto VILLANOVA (Zaia Presidente)

Ci tengo a precisare alla collega consigliera Camani che mi sembra surreale l'accusa che ci pone in questo momento, quella di dire che stiamo inibendo il dibattito. Mi sembra che il dibattito sia più che attivo in questa Aula e continuerà ad esserlo.
Rivendico l'autonomia dei nostri Gruppi di poter decidere se votare o non votare un emendamento. Visto l'approccio della sinistra nei confronti del mondo economico e imprenditoriale del Veneto, prenderemo in esame tutti gli emendamenti e li valuteremo. Comunque, l'approccio del muro contro muro che state portando avanti porterà sicuramente a esprimere anche voti contrari.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Presidente, chiedo di intervenire sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE

Io ammetto il collega Zanoni, e basta.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Mi scusi, Presidente, riguarda il mio emendamento.

PRESIDENTE

No, solo il collega Zanoni. Chiedo scusa, collega Camani, ma è già intervenuta. Può intervenire una volta sola.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Io chiedo la convocazione dell'Ufficio di Presidenza.

PRESIDENTE

Prego, collega Zanoni. Sennò, andiamo avanti tutta la giornata sull'ordine dei lavori.

Andrea ZANONI (Europa Verde)

Presidente, è sempre sull'ordine dei lavori ed è sul cambio di parere del relatore. La domanda è questa: se ci sono procedure tali che prevedono che questo tipo di parere venga espresso in determinati contesti, che cosa stiamo a fare in quegli incontri con gli Uffici di Presidenza, con il relatore di maggioranza e con il relatore di minoranza affinché ci sia un parere, quando poi questo parere viene cambiato durante i lavori? Allora, o è una ripicca, o c'è tanta confusione e non c'è capacità di esprimere un parere che poi resti quello, perché bastano pochi minuti per cambiare parere. Quindi, delle due l'una. Diteci che cosa avete in testa.

PRESIDENTE

Grazie, collega Zanoni.
Chiedo scusa, collega. Ho capito, ma non c'è un ordine dei lavori. Il relatore ha la... Chiedo scusa, per favore. Tanto non è al microfono, quindi non la sente nessuno.
Dicevo, il relatore può tranquillamente dare un'indicazione sul parere e il parere comunicato al sottoscritto è contrario. Mi pare che l'Aula, che è sovrana, si sia espressa chiaramente e mi pare di aver capito che i lavori dell'Ufficio di Presidenza abbiano dato un risultato e un parere, ragion per cui l'Aula, in modo sovrano, si esprimerà sull'emendamento.
Concludo questo confronto sugli ordini dei lavori, con tutti i vari distinguo, e passo alla votazione dell'emendamento, con il parere del relatore Cestaro – se non le dispiace, preferisco chiamarla relatore – contrario.
Metto in votazione l'emendamento n. A0033.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Favorevoli 9, contrari 38, astenuti nessuno.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0034, pagina 3, presentato dalla consigliera Camani, articolo 1, comma 1, lettera a), modificativo, che prevede:
Alla lettera a) del comma 1 dell'articolo 1, dopo le parole "nazionali ed esteri", aggiungere le parole "sul territorio e nelle imprese regionali".
Prego, collega Camani.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Premetto che, visto che prima non mi è stato concesso di intervenire sull'ordine dei lavori, chiedo alla Presidenza la convocazione dell'Ufficio di Presidenza eventualmente per rivedere i pareri sugli emendamenti che abbiamo scritto nella riunione precedente.
Relatrice, visto che lei cambia i pareri, per favore almeno mi ascolti. Vedo che si diverte. Grazie. Chiedevo solo la sua attenzione.
Assume la Presidenza
Il Presidente Roberto CIAMBETTI

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Siccome, a differenza di chi pensa che i progetti di legge o le leggi regionali siano argomenti sui quali ci facciamo i dispetti tra maggioranza e minoranza, a me e al Partito Democratico interessa molto, invece, il progetto di legge che ha presentato la Giunta, su questa discussione vorremmo tornare e con questo spirito abbiamo presentato gli emendamenti, perché ci interessa lo sviluppo industriale di questa regione e pensiamo sia utile aprire un confronto tra noi su quale debba essere l'approccio, l'atteggiamento che una Regione deve avere attorno al sistema produttivo del proprio territorio.
Per esempio, assessore Marcato, per tornare all'oggetto della nostra discussione, io non sono proprio d'accordo con l'opinione espressa prima dal capogruppo Pan quando ha detto che in Veneto le imprese si arrangiano anche senza i nostri interventi. Non sono d'accordo non perché non riconosca la capacità, l'abilità, la laboriosità delle imprese del Veneto, che in questi decenni si sono arrangiate, ma proprio perché do una lettura del contesto economico, politico e sociale internazionale e nazionale molto critico. Per questo ribadisco che secondo me dovevamo partire molto prima, come ho detto anche la settimana scorsa. A maggior ragione oggi serve un intervento regionale di politica industriale, quantomeno perché lo fanno le altre Regioni, migliori o peggiori di noi non importa. Lo fanno il Piemonte, la Lombardia, l'Emilia-Romagna e la Toscana. Lo fa pure la Campania.
Penso che sia giusto, quindi, che anche la Regione del Veneto finalmente metta in campo delle politiche industriali, che non siano "imprenditori, arrangiatevi, fate come volete", perché questa è la mentalità che porta a concludere che chi ce la fa va avanti e chi non ce la fa rimane indietro. E non è un caso ‒ è presente l'assessore Mantovan ‒ che in questi ultimi anni siano aumentate in maniera significativa le crisi industriali, il che non vuol dire che è un problema del Veneto e solo del Veneto, vuol dire che le crisi industriali, che sono lo stadio terminale della difficoltà dell'impresa, non riusciamo a intercettarle prima. L'Assessora si può scapicollare quanto vuole nei tavoli di crisi, quelli sono i margini di intervento che abbiamo. Il punto è se noi siamo in grado, attraverso politiche regionali industriali strutturate, di incrociare il bisogno dell'intervento pubblico prima che la pratica arrivi sulla scrivania dell'Assessora. Questa è la sfida che abbiamo davanti e per questo mi interessa il progetto di legge che ha presentato la Giunta sull'attrattività.
Io penso ‒ e chiudo su questo, Presidente ‒ che se fossimo un po' seri eviteremmo di tirare questa discussione per la giacchetta, per l'Europa, per il Green Deal, per cos'altro abbiamo tirato fuori pur di non dire che abbiamo una responsabilità, penso al discorso delle tasse che aumentano in Emilia-Romagna. Queste sono operazioni di distrazione, che non ci consentono di stare sull'oggetto della discussione, e cioè se è arrivato finalmente il tempo che la Regione del Veneto si doti di politiche industriali, cosa che non sta facendo da quindici anni. Ecco perché mi interessa questa legge.
Sul Green Deal dirò solo una cosa. A parte che non si può, ovviamente, sostenere che cala l'export verso la Germania per colpa del Green Deal, perché è un'affermazione che fa a pugni non solo con la politica, consigliere Rigo, ma anche con la logica. Se la maggioranza del Paese, rappresentato dal Governo Meloni, ritiene che il Green Deal sia stato sbagliato, ricordo che era un'operazione finalizzata a tenere insieme lo sviluppo economico e i temi della sostenibilità, se ritiene che quella roba sia sbagliata, se ritenete che sia sbagliata...

PRESIDENTE

Collega, la invito a chiudere.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Chiudo. Continuerò nell'intervento successivo.
Se ritenete che sia sbagliata, diteci qual è la strada che, invece, volete percorrere, perché io non ho capito se la strada sia quella di cancellare il Green Deal e ricominciare a contrastare la sostenibilità come prima.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Colleghi, siamo sugli emendamenti, quindi parliamo sugli emendamenti. Grazie.
Collega Lorenzoni, prego.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente.
Devo dire che un risultato questa legge l'ha già ottenuto: la maggioranza parla. È una cosa che in questi cinque anni avevo visto molto, molto raramente. Quindi, mi congratulo con l'Assessore perché è riuscito a far parlare i suoi Consiglieri, che è un risultato che definirei eclatante.
Torno anch'io sul tema del Green Deal, perché veramente qui avete perso la misura. La crisi europea è perché non si è accelerato abbastanza sull'innovazione. I cinesi ci hanno superato sull'innovazione. Sulla mobilità, il modello produttivo dell'auto elettrica è vincente su tutti i fronti. È inutile che noi cerchiamo di tenere vivi i maniscalchi. I maniscalchi, che hanno svolto un lavoro preziosissimo per secoli, alla fine dell'Ottocento hanno dovuto cambiare lavoro, così come coloro che facevano le manutenzioni delle cabine telefoniche. Quello che state cercando di fare voi è tenere vivi coloro che producono cabine telefoniche. Non ci servono più le cabine telefoniche. Non ci servono più.
Consigliere Rigo, l'ho ascoltata in silenzio, mordendomi la lingua perché ha detto cose che non hanno nessuna logica, la prego di ascoltare in altrettanto silenzio quello che le dico io.

PRESIDENTE

Collega Rigo, per favore.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Collega Rigo, quello che non ha capito lei è che, se il 50% delle auto sul più grande mercato automobilistico del mondo nel 2025 saranno elettriche, è perché consumano la metà rispetto alle auto termiche, è perché sono più piacevoli da guidare, è perché non hanno emissioni locali, per cui in ambito urbano sono molto più capaci di inserirsi, è perché con la guida autonoma è molto più facile gestirle, è perché sono gestite da un software e non da una persona, è perché hanno costi di manutenzione che sono nulli. Io ho un'auto elettrica, ho percorso con quell'auto 50.000 chilometri, non sono mai andato in officina e non ho mai cambiato nulla.
Se vogliamo spingere gli investimenti, dobbiamo capire qual è la direzione in cui vogliamo andare. Vi do un dato che secondo me nessuno di voi ha percepito. Nel 2024 nel mondo sono stati installati 600 gigawatt di pannelli fotovoltaici, che producono 750 terawattora, cioè tre volte il consumo italiano, l'equivalente di 70 centrali nucleari. Questa è la nuova produzione fatta da questo settore green. Che vi piaccia o no, è ambito del Green Deal. Nel 2024 nel mondo sono state installate sette centrali nucleari, di cui sei tra la Corea e la Cina. Questo è il rapporto: uno a dieci. Di questo dobbiamo prendere consapevolezza, se vogliamo spingere. Il nostro tessuto produttivo è capace di rispondere a questi stimoli, ma dobbiamo accompagnarlo. E l'Assessore lo sa, perché in alcune occasioni abbiamo anche lavorato insieme per cercare di indirizzare gli investimenti verso la nostra Regione da parte di imprese che sono in questo filone. Non possiamo pensare di rilanciare, di sostenere, di accompagnare la nostra industria se guardiamo a settori industriali che hanno dei margini limitati.
So che il collega Formaggio lavora nell'ambito dell'acciaio, che è un settore che serve, ma per fare delle cose intelligenti, non per fare delle cose che non ci servono più. Chi produce cabine telefoniche credo non sia un cliente delle imprese dell'acciaio del nostro Paese. Ed è inevitabile che sia così.
Allora non diamo delle colpe di una crisi a chi colpe non ha. Guardiamo con lucidità a quello che sta succedendo e cerchiamo di capire quali sono i settori che ci possono dare, e su questo – torno sulla critica all'emendamento precedente – dobbiamo fare delle scelte. Non possiamo pensare che da solo il sistema sia in grado di andare avanti, perché servono delle sinergie che non hanno le imprese da sole. La politica serve a questo. Serve a mettersi intorno e dire: dobbiamo lavorare insieme perché si creino le condizioni. È questo lo sforzo della politica. Certo, è difficile, è impegnativo, perché significa mettere insieme competenze diverse. Indubbiamente l'impresa ha le proprie competenze, ma l'impresa da sola, senza l'Amministrazione, non va da nessuna parte
L'ecosistema è quello che crea la competitività e noi la nostra parte la dobbiamo fare. Per cui, ritorno sulle critiche fatte dai colleghi della maggioranza – adesso non ricordo da chi – che le imprese vanno avanti da sole. Per fortuna le nostre imprese sono dei fenomeni, perché hanno la capacità di andare, ma se vogliamo raggiungere traguardi importanti, se vogliamo vincere la sfida competitiva con le altre Regioni d'Europa e del mondo, dobbiamo attivare l'ecosistema, non solo l'impresa.
Su questo – riconosciamolo con sincerità – c'è una difficoltà, che non imputo a uno piuttosto che all'altro. La imputo a una capacità culturale di essere presenti e di lavorare insieme. Questo lo possiamo fare tutti insieme, se c'è la disponibilità a dialogare. È chiaro che gli atteggiamenti da bulli per estromettere gli emendamenti che erano già stati approvati non vanno nella direzione di creare valore per i veneti.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Collega Montanariello, prego.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Io credo che questo emendamento sia particolarmente importante, perché si innesta su un ragionamento che è cominciato con quelli precedenti, e tra l'altro anch'io mi associo alla Capogruppo, che tenta di riportare di nuovo al centro del dibattito il tema del territorio e il tema delle imprese regionali. Così come prima "territorio" lo abbiamo tolto come vocabolo perché risultava riduttivo, se il ragionamento fosse stato legato solo a quello che è il territorio e non al sistema economico, ora ritorniamo da visione di sistema economico ampio, nazionale, internazionale, a territorio, perché è un sistema economico che, alla fine, con una mano deve guardare ad orizzonti più ampi e con l'altra deve tener conto che è fatto da aziende e imprese del territorio.
A me dispiace molto che, parlando proprio di quelle aziende e di quelle imprese che citiamo in questo emendamento, dove ripristiniamo l'idea di territorio proprio per questo motivo, prima sia partita una sorta di ritornello che in qualche modo ha voluto imputare a chi siede da questa parte l'idea che con queste manovre emendative, con questi emendamenti, nei dibattiti in Aula qualcuno di noi abbia qualcosa contro la micro, piccola e media impresa.
Per fortuna – lo dico a chi ci ascolta da casa – ci sono i verbali, quindi non dovete credere a noi, dovete vedere i verbali. Tra l'altro, probabilmente chi lo ha detto non ha capito neanche l'essenza del provvedimento e non ha neanche seguito quello che ha detto l'assessore Marcato, il quale, con grande azione di orgoglio veneto – in questi casi citare l'orgoglio veneto ci sta sempre – l'Assessore dice che i provvedimenti precedenti erano tutti rivolti alla piccola e media impresa e che questo è il primo provvedimento che guarda alle grandi aziende.
Assessore, noi l'abbiamo ascoltata e abbiamo preso anche appunti. I suoi non l'hanno ascoltata e credevano che inserendo nel provvedimento "territorio" o altro dovevano dire che noi abbiamo parlato delle PMI.
Assessore, come vede, noi la seguiamo di più dei suoi. I suoi magari non votano come noi, ma noi prendiamo appunti quando lei parla. I suoi forse non hanno ancora capito che questo – cito l'assessore Marcato – è il primo provvedimento che non è rivolto alle PMI, ma guarda alle grandi aziende.
Quindi, avete sbagliato anche argomento se volevate dire che parliamo male della piccola, media e microimpresa, perché vuol dire che non seguite neanche il vostro Assessore. L'idea di farci lo sgambetto e non votare un emendamento per paura che il Partito Democratico abbia dato un contributo propositivo a migliorare una legge claudicante sotto molti aspetti dal punto di vista economico vi acceca. Non avete ancora capito che stiamo parlando di tutto tranne che di piccola, media e microimpresa. A meno che l'assessore Marcato non si sia sbagliato, ma non credo. È coadiuvato da un'ottima struttura tecnica, che ringrazio, Assessore, per i lavori che sono stati fatti in Commissione e per i lavori che stiamo facendo in Aula. Abbiamo tecnici eccellenti che coadiuvano il vostro e il nostro lavoro, seppur con vedute diverse. Mi sento di ringraziarli in modo sostanziale e non formale. Questo è il primo elemento.
Con questo emendamento riportiamo quel ragionamento che in parte è partito con gli emendamenti precedenti, in parte reinseriamo l'idea di territorio che va messa su questo passaggio. Si dice che il mercato non è il territorio, ma è un mercato più ampio fatto da chi è sul territorio, non che il mercato è il territorio e si ferma al territorio.
Non entro sui temi del Green Deal, dell'Europa. Io sono coerente e dico che l'Europa per me, con tutte le imperfezioni che ha, sulla distanza dei territori nel mondo della pesca, vivo a Chioggia, lo dico tutti i giorni, ci vorrebbe un approccio diverso. Con tutti i problemi di approccio che può avere, non possiamo parlare male dell'Europa se ci sta dando i soldi per fare questa legge. O decidiamo di essere europeisti o siamo antieuropeisti. L'europeismo a targhe alterne non paga. Io vorrei vedere se andiamo a dire ai contadini veneti che siamo antieuropeisti e non vogliamo più la PAC. Provate ad andare dai contadini, dagli agricoltori a dire che non vogliamo più la PAC.
Ho quasi finito, Presidente. Incomincio dopo il concetto, sennò lo interrompo a metà.
Grazie.

PRESIDENTE

Collega Masolo, prego.

Renzo MASOLO (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Anch'io mi collego al concetto di territorio e imprese venete, perché prima il collega Lorenzoni, giustamente, ha detto: oggi c'è una novità, si sta creando un dibattito. Questa è una cosa molto positiva, perché l'altra volta, non so se ricordate, la settimana scorsa ci sono stati tutti gli interventi dell'opposizione e poi qualche intervento della maggioranza, di esponenti della maggioranza che hanno fatto un po' il monologo per chiudere il discorso. Io questa cosa l'ho segnalata. Non è molto corretto, perché quando si fa una discussione bisogna attivare un'alternanza. Su questo la stiamo attivando.
Il concetto che è stato appena sottolineato è che state difendendo le piccole e medie imprese. Ci mancherebbe! Le piccole e medie imprese sono l'ossatura e la struttura della nostra Regione, hanno un'iniziativa fortissima, ma proprio per questo la nostra Regione, il Consiglio regionale, la Giunta, deve governare l'imprenditoria e lo sviluppo economico. In che direzione vogliamo andare? In una direzione che sia il più possibile sostenibile e questo continuiamo a ribadirlo nei nostri emendamenti, perché questa è la sfida per il futuro.
Se questa innovazione, se questa imprenditoria, se questo prendere atto del cambiamento del mondo e delle sfide future, viene fatto, allora può uscire una legge che può avere un significato, degli accordi, degli investimenti su un'attrattività che ha un senso. Gli emendamenti che faremo sono su questo. Quali sono le aziende che vogliamo attrarre? Questo è il quesito numero 1 e su questo noi abbiamo puntato sugli emendamenti.
Qual è il criterio di attrattività? Perché bisogna fare una selezione, bisogna cercare di attrarre il più possibile le aziende che rispettano le condizioni che voi avete messo nel testo: la sostenibilità, il rispetto ambientale, l'economia circolare, il riutilizzo dei materiali. Non può essere generale, chi viene, viene.
Radicamento delle multinazionali. Ma come? Abbiamo parlato di attrarre le piccole e medie imprese e poi facciamo una legge per stimolare, per agevolare il radicamento delle multinazionali?
Concludo con due cose che sono venute fuori, che sono anche queste emblematiche. Abbiamo parlato di criteri che devono essere fatti, perché il tema del consumo di suolo è un tema fondamentale, con il quale voi state un po' prendendo in giro i cittadini e le cittadine, gli elettori e le elettrici.

PRESIDENTE

Collega, la invito a rimanere sull'argomento. Non parliamo di nazionali ed esteri.
Da Regolamento si parla sugli emendamenti.

Renzo MASOLO (Europa Verde)

Ma stiamo parlando di territorio e di imprese regionali.
Il criterio deve essere una regola che deve valere per tutti. Se tutti diciamo "basta, finiamola di prendere in giro le persone, stop al consumo di suolo reale", allora possiamo creare un'attrattività vera, soprattutto per le piccole e medie imprese, che non avranno nessun problema a trovare uno dei 10.000 capannoni sfitti. Anzi, lo riqualificheranno.
No, collega, perché troviamo sicuramente altre soluzioni. Ci sono delle aree dismesse molto, molto ampie.

PRESIDENTE

Collega Formaggio, per favore.

Renzo MASOLO (Europa Verde)

Se l'alternativa è fare poli logistici di ettari ed ettari lungo la Superstrada Pedemontana, anche su questo gli elettori sicuramente faranno un ragionamento e lo diranno.
Il tema è la burocrazia. Su cosa state lavorando per togliere questo problema di sempre della burocrazia? Su cosa state lavorando? Perché questo deve essere il compito della politica. Le imprese si arrangiano, loro sono imprenditori e sono bravissimi, ci mancherebbe. Ben vengano, ma bisogna regolare questa imprenditoria.
Avrei un altro concetto da formulare, ma lo espliciterò sui prossimi emendamenti.
Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Non vedo altre richieste.
Metto in votazione l'emendamento n. A0034. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Sospendiamo qui la seduta. Ripresa alle ore 14.30. Grazie.
La Seduta è sospesa alle ore 13.02
La Seduta riprende alle ore 14.55

PRESIDENTE

Colleghi, riprendiamo i lavori.
L'Assessore di competenza dov'è? Assessore Marcato, se rientra, riprendiamo. Non sente.
Bene, abbiamo relatore, correlatore e Assessore, per cui possiamo riprendere i nostri lavori.
Emendamento n. A0035, pagina 4, presentato dalla consigliera Camani, articolo 1, comma 1, lettera a), modificativo, che prevede:
Al comma 1 dell'articolo 1, alla lettera a), dopo le parole "la continuità d'impresa" inserire le seguenti parole "in particolare quella garantita tramite workers buyout".
Prego, collega Camani.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente. Vorrei prima fare un breve intervento sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE

Prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Sarò brevissima.
Siccome ho capito che i pareri possono variare, qualora sia variato il parere, gradirei di saperlo prima dell'intervento, in modo da orientarmi su questo.
Detto questo, questo è un emendamento a mio giudizio significativo non tanto e non solo nel merito rispetto al provvedimento, ma più in generale, che ci consente di riportare la discussione su un tema che è stato accennato nella discussione precedente e su cui, però, vale la pena ritornare, perché quando parliamo di lavoro in questa Regione dovremmo farlo con la capacità di leggere i dati e il contesto.
Abbiamo parlato di tasso di disoccupazione, io in particolare ho citato l'andamento delle assunzioni. Dopo cercherò di spiegare perché ho parlato delle assunzioni e non del tasso di occupazione e di disoccupazione. Lo dico perché in generale quando maneggiamo i dati ma in particolare quando guardiamo i dati sul lavoro noi dovremmo avere la capacità non soltanto di fissarci il momento con un dato, piuttosto che con un altro, perché sul mercato del lavoro, assessore Marcato, quello che conta in particolar modo è il trend, perché ovviamente basta che un mese abbia un giorno lavorativo in meno e sembra che ci sia un calo. Quindi, sulle politiche del lavoro bisogna provare ad analizzare il trend. Allora, vediamo qual è il trend del mercato del lavoro in questa Regione, rifacendomi anche ad alcuni dati che citava giustamente anche la capogruppo Ostanel in un suo intervento precedente.
Il primo trend, Assessore, è che nei fatti in questa Regione, ma direi più in generale in questo Paese, da dopo il 2008, cioè la famosa crisi, al netto del calo fisiologico e drammatico del periodo pandemico, abbiamo assistito a una crescita costante dell'occupazione nel nostro Paese e nella nostra Regione. Primo dato: c'è una crescita che, al netto della parentesi della pandemia, in termini di numero di lavoratori è costante e coinvolge tutto il Paese. Addirittura, assessore Marcato, come lei certamente avrà notato, nell'ultimo biennio l'incremento di occupazione riguarda principalmente le Regioni del sud, perché ovviamente partivano da una situazione più deficitaria e, quindi, il recupero sembrerebbe avvantaggiare le Regioni del sud. In questo momento in Regione del Veneto ci sono 2,2 milioni di occupati. È un record storico, che non riguarda solo la Regione del Veneto, perché anche a livello nazionale e direi anche a livello europeo registriamo un livello di occupazione altissimo. Non a caso, Assessore, non ho citato il numero in percentuale, che rischia di essere fuorviante, perché ovviamente la percentuale è influenzata anche dal numero delle persone "occupabili", e cioè, per come le definisce l'ISTAT, per tutte le persone tra i sedici e i sessantaquattro anni. È ovvio che, se cala la popolazione, che è il fenomeno che stiamo vivendo in questi anni, aumenta la percentuale degli occupati, senza che aumenti il numero assoluto degli occupati.
Il secondo elemento su cui bisognerebbe riflettere, pertanto, è questo. Attualmente nella nostra Regione, con circa 2,2 milioni di occupati, possiamo definirci in una fase di piena occupazione, al punto tale che forse il problema con il quale oggi ci dobbiamo misurare, Assessore, non è tanto aumentare l'occupazione, ma trovare lavoratori disponibili a lavorare nei nostri territori e nelle nostre imprese. Tanto che in una serie di emendamenti, che presenteremo più avanti, riguardanti sempre questo progetto di legge noi, ad esempio, inseriamo tra le cose che dovremmo tenere in considerazione quando proviamo ad attirare su questo territorio nuovi capitali e, dunque, nuovi insediamenti produttivi anche i servizi connessi ai nuovi insediamenti, che passano anche, ad esempio, dal soddisfacimento del bisogno abitativo che ne può conseguire, dalle necessità connesse ai servizi e alle infrastrutture sociali e via dicendo.
La terza questione su cui dovremmo riflettere è che, in questo quadro generale tendenziale che vede aumentare il livello di occupazione, in questa Regione dal 2008 cala il lavoro indipendente. Ovviamente, se si espande la platea dei lavoratori dipendenti, c'è una contrazione.
Purtroppo, non ho il tempo di illustrare meglio l'emendamento, spero che lo faccia qualcuno dopo di me.

PRESIDENTE

Grazie.
Sulla fiducia le do la parola. Collega Montanariello, prego.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Credo che questo sia un emendamento molto importante, perché richiama un meccanismo che negli Stati Uniti è molto più sviluppato, è molto più recepito anche dal sistema economico. Con tutte le crisi che in questi anni vediamo nel mondo aziendale svilupparsi, credo che la possibilità di permettere una nuova imprenditoria attraverso l'acquisto della società o di una parte della società realizzato dai dipendenti dell'impresa stessa abbia due punti di forza importanti. Il primo è quello di non disperdere in alcuni casi una manodopera qualificata. Ricordiamoci, infatti, che molto spesso il problema della formazione, il problema di avere una manodopera qualificata, il problema di avere un sistema produttivo che tenga conto anche delle esperienze lavorative da una parte, ed è la stessa formazione che anche noi come Regione Veneto nella parte iniziale abbiamo messo in campo, che può passare dagli istituti professionali fino a declinarsi in esperienze lavorative, comporta molto spesso il rischio, di fronte a un'azienda che si trova in una situazione di crisi, di perdere questo know-how aziendale, questo know-how di professionalità, questo know-how di capacità e competenze.
Possiamo fare un esempio, quello dell'Ilva. C'è stato un momento in cui l'Ilva ha cominciato a contrarre i propri dipendenti e noi abbiamo spiegato a tanti metalmeccanici, a tanti saldatori, a tanti autisti che dovevano inventarsi una nuova professione, perché il loro lavoro lì era finito. Dopo dieci anni, ci siamo trovati, invece, a vedere una spaventosa richiesta di tornitori, di metalmeccanici, di autisti.

PRESIDENTE

Collega Corsi, per favore.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Questo molto spesso succede anche nelle nostre piccole e medie imprese, dove di fronte al fatto che un'azienda possa subire una contrazione o uno stato di crisi noi perdiamo un know-how aziendale, che non è più facile da formare. Non sono, per quanto rispettabili siano, gli ammortizzatori sociali, gli scivoli o la fuoriuscita anticipata, come avviene in alcuni casi, dal mondo del lavoro a salvare questo segmento produttivo.
È importante anche per un altro aspetto, il secondo. Il secondo aspetto è un'evoluzione del sistema di cooperazione che abbiamo in Veneto, un sistema di cooperazione che anche nella nostra Regione è normato da due leggi, una sulla cooperazione e una sulla cooperazione sociale. Guardate, se noi vediamo l'esperienza veneta di quello che ha significato la cooperazione nel mondo produttivo, ci rendiamo conto che responsabilizzare il dipendente, tenerlo dentro, farlo diventare imprenditore di sé stesso in modo associato e consociato è un salto di qualità dal punto di vista della mentalità, è un salto di qualità per chi in qualche modo rinuncia a una parte del proprio stipendio e diventa, se l'azienda va bene, dipendente di sé stesso, che va ancora oltre l'ottica di cooperazione.
Penso che questa sia una cosa fondamentale, perché in Veneto, quando i lavoratori, i dipendenti veneti sono stati chiamati a essere responsabilizzati, questo è avvenuto sia nelle formule di cooperazione, sia in tutte quelle formule di crisi aziendali che, prima di arrivare magari alla chiusura dell'attività, hanno visto elementi di mutualità sociale tra gli stessi dipendenti che hanno portato al superamento di alcune crisi, anche con accordi molto spesso sindacali, dove ci si è fatto carico della situazione di difficoltà.
Questa è una cosa secondo me molto importante, che dà un valore aggiunto anche alla nostra impresa ed è un'iniezione di fiducia, collega Camani, anche nei confronti dei nostri cittadini, che avranno la possibilità di responsabilizzarsi mettendoci anche del proprio, pur essendo un'opportunità di diventare imprenditori di sé stessi, senza mettere grandi cifre, perché molto spesso non si ha la possibilità di avere grandi cifre per fare gli imprenditori, ma investire con la formula dei propri stipendi e di una parte dei propri guadagni, che è un modo anche per stimolare – chiudo, Presidente – l'idea che si possa diventare imprenditori di sé stessi senza grandi cifre.

PRESIDENTE

Grazie.
Non vedo altre richieste di intervento. Vedo un'annotazione sull'emendamento. Bene.
Metto in votazione l'emendamento n. A0035. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0036, pagina 5, presentato dalla consigliera Camani, articolo 1, comma 1, lettera b), modificativo, che prevede:
Alla lettera b) del comma 1 dell'articolo 1, dopo le parole "accrescere la competitività", aggiungere le parole ", la sostenibilità, l'innovazione".
Collega Camani, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Questo è un emendamento che – lo ricordo ai colleghi – è inserito all'articolo 1, che riguarda le finalità di questa legge. Ebbene, tra le finalità che la Regione deve perseguire nell'attrattività degli investitori all'estero la proposta indica esclusivamente la competitività e la produttività, che sono indubbiamente due fattori cruciali per poter competere a livello interno ma anche esterno.
Assume la Presidenza
Il Vicepresidente Enoch SORANZO

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Con questo emendamento chiedo, però, di garantire anche altri criteri per la valutazione dell'impatto che questi eventuali investimenti potrebbero avere sul nostro territorio, perché è fondamentale avere la capacità di tenere insieme. Questa è la grande sfida. Potete far finta di vivere su Marte, anche perché so che qualcuno dei vostri amici ambirebbe a questa aspirazione, quella di colonizzare Marte, finché però siamo costretti a rimanere sulla Terra dobbiamo necessariamente costruire un punto di incontro tra il tema della competitività e della produttività e le due grandi sfide che chi ha la responsabilità di governare deve considerare in questo momento, che hanno a che fare con la sostenibilità economica, ambientale e sociale e con l'innovazione dei sistemi produttivi.
Questa è una sfida che a nostro giudizio non è più rinviabile; quindi, propongo di estendere tra le finalità di questa legge, oltre alla competitività e alla produttività, anche questi due elementi, che a mio giudizio sono qualificanti rispetto a un sistema produttivo e sono, esse stesse, il fattore determinante della competitività. In altre parole, o ci rendiamo conto che soltanto chi è sostenibile e innovativo può realmente competere nelle nuove catene del valore, oppure facciamo un telegiornale che viene trasmesso direttamente da Marte.
Grazie, Presidente. Siccome vi è stato il cambio di Presidente, le rinnovo l'invito che ho rivolto in precedenza al Presidente Ciambetti: le chiedo se, per favore, possiamo avere i pareri sugli emendamenti prima di iniziare la discussione.

PRESIDENTE

La ringrazio di aver rinnovato l'invito, perché non lo avevo appreso.
Ha chiesto di intervenire il collega Lorenzoni. Prego.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente.
Intervengo solo per richiamare l'importanza di questo emendamento. Dalla discussione in Commissione ho un parere positivo, che mi auguro sia confermato, perché inserire nelle finalità della legge i temi della sostenibilità e dell'innovazione significa dare un'indicazione, dare una priorità agli interventi.
Questo qualifica l'intervento di questo provvedimento, che esce un po' dalla genericità e può entrare nel merito delle priorità dell'azione della politica industriale di questa Regione.
Ringrazio, se è confermato il parere positivo dato in Commissione, e ribadisco l'importanza di spendersi, di comunicare le priorità per guidare i processi e non subirli.

PRESIDENTE

Grazie.
Collega Montanariello, prego.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Mi associo anch'io nel dire le motivazioni. Questo emendamento, con cui si chiede di inserire sostenibilità e innovazione, ha un valore non assolutamente trascurabile, non solo per gli anni in cui viviamo, ma anche perché sostenibilità in un'azienda è anche un segnale che noi dobbiamo chiedere di un impegno concreto a dar vita a un modello di business, che non solo permetta il sostentamento dell'impresa a lungo termine, ma che sia attento all'ambiente e al benessere sociale dei territori dove vive.
Oggi la sostenibilità non è solamente un'idea politica che si vuol portare avanti e che magari in alcuni casi può diventare un problema, ma la sostenibilità oggi per le nostre aziende intanto può significare attrezzarci alle sfide del futuro.
Il fatto di parlare di aziende, di imprese e di industrie sostenibili vuol dire tener conto di quello che sta arrivando, di quella che sarà l'evoluzione del nostro mercato a livello globale ed essere già da adesso pronti e aver messo tutte quelle basi e quelle radici economiche e sociali per permetterci di affrontare quelle che dopo saranno le sfide del futuro, quelli che dopo saranno i segmenti competitivi che dovranno vederci competere non solo all'interno del nostro Stato, ma anche a livello europeo e mondiale.
Il tema della sostenibilità si cala a pieno in quell'idea di eliminare quella rottura culturale che per troppi anni ci ha accompagnato in Italia, ovvero sostenibilità ambientale/qualità della vita dei territori interessati alla presenza di imprese oppure sviluppo economico, sviluppo artigianale, sviluppo industriale.
Per molto tempo noi abbiamo dovuto, in questo Paese, fare i conti con dei territori che vedevano un'importantissima forma di produzione, che fossero esse industrie, aziende artigianali, piccola, media e grande impresa con i centri abitati, piuttosto che le esigenze dei cittadini presenti in quella zona.
Mi viene sempre l'esempio dell'Ilva, sarò estremizzato, ma è quello, scegliere tra la qualità della vita, dove c'è un alto tasso di tumori che risiede nei quartieri intorno o scegliere il portafoglio, dove poter andare a lavorare la mattina e poter dire: muoio di fame o tutelo l'ambiente.
Oggi abbiamo l'obbligo, anche nella nostra Regione, che non ha casi limite come quello che ho citato, di riprogrammare l'idea di produzione all'interno dei nostri territori; territori che vanno rispettati, territori che non devono vedere il braccio di ferro, Presidente, tra chi produce e chi vive, ma deve essere un'alleanza e una sinergia che deve vedere lo sviluppo del territorio andare di pari passo tra benessere economico e benessere ambientale, cominciare a dire quello che molto spesso alcuni mondi produttivi ci chiedono, ovvero che per le loro stesse produzioni la sostenibilità ambientale è un valore aggiunto e qualificante di alcuni mercati; un territorio che, ricordiamocelo, in nome della produzione, vede ancora oggi centinaia di ettari a Porto Marghera da bonificare, vede il problema delle infiltrazioni di PFAS nelle falde acquifere, vede una serie di territori cementificati con un business che dopo si è concluso e non si sa chi più dovrà intervenire per bonificare quei territori.
Quando abbiamo fatto l'ultima volta la legge dei 30.000.000, il segmento della legge speciale per le bonifiche, ci siamo andati a occupare di pezzi interi del nostro territorio che necessitano di bonifica perché, nel nome del guadagno, nel nome del produrre, nel nome del "ciapar schei" (espressione dialettale), se si lavora bisogna "ciapar schei" (espressione dialettale), si è pensato che l'ambiente fosse una cosa che si consuma.
Noi possiamo cominciare a dire che, come legislatori, non mettiamo i bastoni tra le ruote a nessuno, ma un'idea futura di produzione deve essere un'idea che va a braccetto con dei territori e delle comunità che vengono rispettati, perché gli stessi cittadini che la mattina producono, sono gli stessi che il pomeriggio devono stare bene nei territori in cui vivono. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie.
Il collega Pan ha chiesto di intervenire. Prego.

Giuseppe PAN (Liga Veneta per Salvini Premier)

Io capisco le problematiche legate alla sostenibilità e all'esigenza di riuscire a produrre in maniera eco-compatibile, eco-accessibile, eco-etica eccetera, eccetera, ma qua stiamo parlando di lavoro, stiamo parlando di imprenditori veneti che già questo lo stanno portando avanti. Quindi, a nome dei Gruppi di maggioranza, dichiaro la contrarietà a questo emendamento.

PRESIDENTE

Grazie.
Non vedo altri interventi.
Il parere del relatore è negativo. Giusto? Un attimo solo, chiedo scusa.
Il parere del relatore rimane favorevole. L'indicazione che daranno i Gruppi consiliari è un'altra cosa. Confermo il parere favorevole all'emendamento n. A0036.
Se non ci sono altre richieste di intervento, lo metto in votazione.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Sull'ordine dei lavori, Presidente.

PRESIDENTE

Un attimo solo che do l'esito, dopo le do la parola.
Favorevoli 10, contrari 33, astenuti 1.
Il Consiglio non approva.
Prego, collega Lorenzoni.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Sull'ordine dei lavori, Presidente. Ho visto il consigliere Dolfin che aveva votato a favore e poi ha votato contro, ma non è presente in Aula. Quindi, vorrei capire com'è questa situazione. Chiederei di verificare la presenza dei Consiglieri che votano e che però non sono apparentemente in Aula.

PRESIDENTE

In merito alla richiesta del collega Lorenzoni, lei vuole la verifica dei votanti in Aula. Ho capito bene? Va bene. Procediamo alla verifica di chi ha votato e dei presenti in Aula. Grazie.
La seduta è sospesa.
La Seduta è sospesa alle ore 15.19
La Seduta riprende alle ore 15.22

PRESIDENTE

Colleghi, per favore, un po' di silenzio, così riprendiamo i lavori. Grazie.
Vi riporto quanto abbiamo potuto verificare: chi era vicino alla porta dell'Aula è ritenuto votante e presente in Aula, chi era fuori dall'Aula, invece, non è ritenuto presente in Aula. Alla luce di questo, i colleghi Dolfin, Formaggio e Bozza sono ritenuti fuori dall'Aula.
Un attimo, colleghi. Il collega Bozza era in Aula? Va bene.
I colleghi Formaggio e Dolfin sono ritenuti fuori dall'Aula, pertanto hanno votato fuori dall'Aula.
Scusate, colleghi, per piacere, un po' di educazione. Vi ricordo che stiamo procedendo ai lavori d'Aula, quindi i cittadini veneti ci stanno giustamente osservando. Pregherei tutti di avere intelligentemente un comportamento consono.
La votazione è ritenuta valida. Non ci sono problemi di votazione o di numero. Pertanto, la votazione che ha visto respinto l'emendamento n. 36 è confermata, quindi l'emendamento non è approvato ritenendo non validi i voti dei consiglieri Dolfin e Formaggio.
Passiamo all'emendamento successivo.
Collega Zanoni, prego, mi spieghi cosa vuole chiedermi.
Un attimo di silenzio, per favore. La confusione non aiuta, colleghi.
Prego, collega Zanoni.

Andrea ZANONI (Europa Verde)

Presidente, ci sono delle regole e delle procedure. Sto parlando di Regolamento. È successo che la relatrice ha chiesto alla maggioranza di votare a favore, la maggioranza ha votato contro e la relatrice si è astenuta. Vorrei capire come funziona questo meccanismo, Presidente, perché è incomprensibile.

PRESIDENTE

Per favore, colleghi, fate silenzio. Grazie.

Andrea ZANONI (Europa Verde)

Sono nove anni che sono in Consiglio regionale e in nove anni di Consiglio regionale non ho mai visto una situazione del genere.

PRESIDENTE

Non serve che alzi la voce, collega, sono qua. C'è silenzio, può esprimersi tranquillamente. Abbassi la voce. Prego.

Andrea ZANONI (Europa Verde)

Sono nove anni che sono in Consiglio regionale ed è la prima volta che succede una cosa del genere. Io vorrei capire se è a norma o non è a norma questa cosa. Del resto, se c'è un'indicazione di voto della maggioranza...

PRESIDENTE

Le rispondo subito. È chiara la sua richiesta.

Andrea ZANONI (Europa Verde)

Anche alla collega relatrice chiedo un minimo di coerenza: prima dà un'indicazione di voto favorevole e poi si astiene.

PRESIDENTE

Collega Zanoni, ho compreso. Se vuole lasciarmi rispondere, le rispondo.
La relatrice svolge il ruolo di relatrice, ma ha il diritto di votare, nella sua libertà, come meglio ritiene.
Per quanto riguarda, invece, il parere che viene espresso come relatrice, è stato positivo perché questo hanno sviluppato i lavori in Ufficio di Presidenza della Commissione, insieme allo stesso Presidente, ma adesso siamo in Aula e in fase di votazione, per fortuna, l'Aula è sovrana nel suo voto democratico del provvedimento che si accinge a votare. Sono due fasi diverse. Poi, se lei vuole esprimere un suo punto di vista sul voto di un collega, per carità, lo può fare, ma per fortuna siamo ancora in democrazia.
Prego, collega Bozza.

Alberto BOZZA (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto)

Grazie, Presidente.
Poiché lei, giustamente, prima ha fatto l'appello dei Consiglieri che non parevano risultanti in Aula al momento del voto e ha citato il mio nome, essendo poi seguito uno stato di concitazione, vorrei solo precisare che ero presente e ho votato. Giustamente, se i veneti ci ascoltano, trovo doveroso fare questa precisazione.

PRESIDENTE

Ha ragione, collega, lei era in Aula. Le chiedo scusa, perché ho dato un'informazione, probabilmente nella concitazione, non puntuale. Le chiedo scusa e confermo che lei era in Aula.
Prego, collega Masolo.

Renzo MASOLO (Europa Verde)

Sull'ordine dei lavori, Presidente.
Tenendo conto che la maggior parte dei cittadini veneti a quest'ora lavora – anche loro lavorano – però magari qualcuno questa sera aveva voglia di ascoltarci, vorrei chiederle un chiarimento, perché non so se ho capito bene, rispetto alle procedure di voto in Aula. Lei dice che chi è in piedi vicino alla porta può votare e chi è fuori dalla porta non può votare. Una volta c'erano questi dispositivi, per cui un Consigliere doveva essere al proprio posto per votare. Invece adesso – le chiedo conferma – chiunque può essere in giro per l'Aula o vicino alla porta e votare. A me sembra una cosa assurda, perché noi abbiamo i nostri posti, con scritto il nome, e la serietà che ci chiedono i cittadini è quella di partecipare...

PRESIDENTE

Collega, ho capito il quesito, non deve commentarlo. Ha posto il quesito, la ringrazio, le rispondo.

Renzo MASOLO (Europa Verde)

Chiedo un chiarimento su questo, e cioè se dobbiamo stare seduti e votare seduti, o se ognuno può fare quello che vuole.

PRESIDENTE

Ho capito. Grazie. È stato chiarissimo.

Renzo MASOLO (Europa Verde)

Magari uno si mette a fare una passeggiata, un altro si mette alla finestra e prende un po' di sole, visto che oggi c'è il sole.

PRESIDENTE

Grazie per il contributo, collega. Ho capito. Sono ancora in grado di intendere e di volere.
La risposta è semplice: all'interno dell'Aula si può individuare se il collega è in Aula oppure no, e se sta votando, al di là di dove sia seduto. Anche perché nel mio caso, se lei vede, io sono seduto, quando non presiedo, nel mio posto, con il mio Gruppo, ma la mia posizione è questa. Quindi, l'importante è che sia in Aula.
Per quanto riguarda il fatto che una volta esisteva un dispositivo fisico, questo è un altro tema.
Prego, collega Formaggio, per fatto personale.

Joe FORMAGGIO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Intervengo per fatto personale.
Mi assumo la responsabilità del fatto che ero fuori, ma ero fuori perché pensavo che si votasse con la minoranza. Invece, quando ho visto che si votava contro, ho cercato di rientrare. Mi era venuto un coccolone, perché avevo inteso che si votasse a favore, per quello ero uscito.
Grazie.

PRESIDENTE

Bene, lo abbiamo messo a verbale. Grazie, collega.
Sull'ordine dei lavori, prego, collega Lorenzoni. Poi basta. Ve lo dico: è chiusa qua.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Intervengo sull'ordine dei lavori.
Vorrei capire qual è il Regolamento di questo Consiglio.

PRESIDENTE

Collega Formaggio, la prego gentilmente di fermarsi, perché mi pare che abbia già argomentato. Grazie.
Prego, collega Lorenzoni.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Mi aiuti a capire, Presidente. Chiedo aiuto anche al Segretario, che conosce le regole. Nel caso uno di noi voti da fuori dell'Aula, seguendo un comportamento non confacente a quello che è il Regolamento, l'unica conseguenza è il non riconoscimento del voto o non c'è nessuna misura? Io vorrei conferma su questo per capire.

PRESIDENTE

Collega Formaggio, per favore, la sto continuando a richiamare. Invito il suo Capogruppo a parlare con lei.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Excusatio non petita...

PRESIDENTE

Collega Lorenzoni, se non erro, dalle mie conoscenze, ma chiedo conferma, il provvedimento che può essere posto in essere è quello di non riconoscere valido il voto, e nient'altro. Poi, se c'è qualche altra misura, deve essere presa con le procedure di approvare i provvedimenti di questo Consiglio regionale. Grazie.
Passiamo all'emendamento...

Andrea ZANONI (Europa Verde)

Mi scusi, Presidente, ma l'esito del voto lo deve dire adesso.

PRESIDENTE

L'ho già detto due volte, collega. Lei non è attento.
Colleghi, io sono una persona molto paziente, però non credo che faccia bene questo spettacolo a chi ci sta guardando. È la seconda volta che lo dico. Invito la vostra straordinaria intelligenza a prenderne consapevolezza.
Emendamento n. A0037, pagina 6, presentato dalla consigliera Camani, articolo 1, comma 1, lettera c), modificativo, che prevede:
Alla lettera c) del comma 1 dell'articolo 1, dopo le parole "favorire il", aggiungere le parole "rafforzamento e".
Prego, collega Camani.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Con questo emendamento, che ha il parere favorevole della relatrice, chiedo, sempre all'interno delle finalità del progetto di legge, che con questo atto legislativo ci si proponga di favorire non soltanto il rilancio produttivo ma anche il rafforzamento delle realtà già esistenti.
Aggiungere il concetto del rafforzamento insieme a quello del rilancio significa dare priorità o dare attuazione a quegli investimenti che consentono anche di ricostruire il tessuto produttivo di questa Regione, partendo esattamente dalle eccellenze che già abbiamo e che oggi probabilmente necessitano non di un rilancio in termini generici, ma di un vero e proprio rafforzamento, perché uno dei problemi di questa Regione – lo abbiamo detto diverse volte – è di doppia natura. Una riguarda il tema del dimensionamento. Abbiamo già detto che è necessario – la Regione stessa, peraltro, è impegnata in una serie di azioni che vanno in questa direzione – ingrandire sotto il profilo dimensionale le proprie imprese per poter competere. L'altro argomento, l'altro tema e l'altra difficoltà che molte imprese stanno riscontrando, è strettamente connesso al tema del ricambio generazionale. Quindi, molto spesso le nostre imprese non hanno bisogno del capitale dall'estero o dell'iniziativa di rilancio, ma di un'attenzione della Regione su politiche di rafforzamento.
Per queste ragioni a me sembrava utile indirizzare all'articolo 1, che ricordo è l'articolo che individua le finalità principali di questa legge, il fatto di tenere insieme queste due azioni, che possono e devono essere tenute insieme, a maggior ragione in una Regione come la nostra dove c'è un tessuto produttivo e imprenditoriale molto ricco.
Con questo emendamento – e chiudo, Presidente – chiedo di accorpare, unire, tenere insieme il tema del rilancio con il tema del rafforzamento del sistema produttivo già esistente.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega Camani.
Collega Montanariello, prego.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Signor Presidente, mi associo a questo emendamento della Capogruppo, perché credo che l'idea di rafforzamento, che è ben diversa da quella del favorire, sia fondamentale quando parliamo di sviluppo economico e quando parliamo, non come abbiamo specificato bene in questo caso, di piccola e media impresa. Questa legge guarda a un'impresa più strutturata e più consolidata, a un'azienda che non è la tipica piccola e media impresa, per cui l'idea di favorire diventa fondamentale.
È vero che favorire in qualche modo è l'obiettivo che noi ci dobbiamo dare quando mettiamo dei soldi pubblici e quando tentiamo di mettere in moto lo sviluppo economico della nostra Regione. Guai sarebbe non favorirlo. Ma il fatto di rafforzamento io lo leggo come il fatto di tener conto anche di quello che c'è già e che magari, per molti motivi che dicevamo prima, più o meno vicini alle cause direttamente collegate agli aspetti economico-sociali di questa Regione, vede un momento non propriamente opportuno per sviluppare il proprio segmento economico. Quindi, il fatto di rafforzare può essere anche un incentivo a tutti coloro che pensano che delocalizzando ci possano essere prospettive di sviluppo migliori, il fatto di chi pensa magari che non siamo più un territorio appetibile, se non per chi si deve insediare.
È vero che noi dobbiamo favorire chi viene, ma dobbiamo anche aiutare a tener duro chi c'è già, dobbiamo anche spiegare a chi c'è già che la nostra continua a essere una Regione dove la politica continua ad avere un occhio di riguardo nei confronti di quel sistema produttivo, un sistema produttivo che vede una difficoltà nel reperire personale, che vede l'aumento delle materie prime, che vede l'aumento dei costi energetici, che vede una situazione di svantaggio territoriale nei collegamenti est-ovest dell'export, visto che siamo una Regione che esporta molto. Quindi, l'idea di ragionare sul favorire va benissimo, ma io credo che sia altrettanto importante pensare che ci debba essere un rafforzamento del nostro sistema produttivo che tenga conto che chi c'è in molti casi vede delle difficoltà e ci deve essere una politica che non guardi solo al nuovo come un valore aggiunto, ma tenga conto già di quello che è il valore che noi abbiamo all'interno della nostra Regione sotto l'aspetto produttivo. Diversamente, rischieremmo di incorrere in quell'errore che molto spesso si fa in politica che pensare di dire che quello nuovo è un valore aggiunto, quello che abbiamo lo diamo per scontato, non rafforziamo le profonde ragioni del rapporto territoriale con chi c'è già, correndo dopo il rischio che, anziché fare la sommatoria, che è quello che ci dà crescita, ovvero uno che arriva e uno che c'è, ci concentriamo solo su quello che arriva e non rafforziamo il sistema produttivo attuale, che vede nella nostra Regione molto spesso un sistema produttivo penalizzato. Basti pensare a tutto il tema delle infrastrutture.
È evidente che chi produce nella nostra Regione, per ovvi motivi, magari non direttamente collegati alla politica prettamente regionale, chi deve mandare venti camion al giorno per esportare sulla Romea, con i costi di esercizio, gli imprevisti e i cantieri che ci sono, piuttosto che sulla Jesolana, piuttosto che nei territori montani, piuttosto che in altre zone più interne, ha difficoltà ad avere un orizzonte, anche un orizzonte semantico, di idea che noi ci teniamo al sistema produttivo veneto. Quindi, ragioniamo tenendo conto che non abbiamo la bacchetta magica, ma proviamo a occuparci di migliorare le condizioni di chi già opera sul nostro territorio.

PRESIDENTE

Grazie.
Collega Lorenzoni, prego.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente.
Anch'io ci tengo a sottolineare l'importanza di rafforzare le iniziative già in atto. Questo va proprio nella direzione di riconoscere il lavoro che ha fatto l'Assessore, perché alcune iniziative ci sono. Ne richiamo una, che so che sta a cuore all'Assessore, che è la ZLS.
Ritengo sia opportuno prevedere tra le finalità il rilancio e il rafforzamento. Non dobbiamo dimenticare che alcune iniziative in ambito industriale sono già state attivate in ambito regionale; quindi, tra le finalità della legge vi è proprio quella di riconoscere, proprio per non escludere le iniziative che sono già partite, che nella formulazione originale del testo di questo comma potrebbe lasciare intendere.
Mi associo, quindi, ai colleghi che sono già intervenuti per chiedere con forza al Consiglio di riconoscere questo lavoro che è già stato fatto in alcuni ambiti industriali della nostra Regione e che credo vada sostenuto e rafforzato.

PRESIDENTE

Grazie.
Non vedo altre richieste di intervento.
Sull'emendamento n. A0037 la relatrice dà parere favorevole. Poi, come abbiamo detto, i Gruppi voteranno come ritengono più opportuno o, meglio, ogni Consigliere voterà come ritiene più opportuno.
Metto in votazione l'emendamento n. A0037.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Do lettura dell'esito del voto: favorevoli 10, contrari 34, astenuti nessuno.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0038, pagina 7, presentato dalla consigliera Camani, articolo 1, comma 1, lettera c), modificativo, che prevede:
Alla lettera c) del comma 1 dell'articolo 1, dopo le parole "dai settori", aggiungere le parole "e dalle filiere produttive".
Prego, collega Camani.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Sono costretta a presentare tutti gli emendamenti, in particolar modo quelli che avevano parere favorevole, che poi, però, l'Aula sembra voler respingere malgrado il parere della relatrice, perché mi serve per provare a dimostrare che gli emendamenti che avevo proposto non sono emendamenti di tipo ostruzionistico, ma sono, in realtà, il risultato di alcune valutazioni precise che abbiamo fatto rispetto a questa proposta di legge. In particolare, l'emendamento che andrà in votazione adesso e che ha parere favorevole della relatrice proponeva di indirizzare l'attività di attrazione degli investimenti che la Regione vuole mettere in campo non soltanto in riferimento a determinate imprese e aziende ma anche – infatti, con il mio emendamento chiedevo di aggiungere queste parole – in base alle filiere produttive. In altre parole, chiedevo alla Giunta di occuparsi non genericamente del sostegno alle imprese, perché io penso che l'attrattività, come ho già avuto modo di dire, debba essere inquadrata nell'ambito delle più generali politiche industriali regionali, immaginandola come un'attività finalizzata ad un rafforzamento selettivo di alcune specifiche competenze e ad integrazione ed allargamento di filiere industriali che già sono presenti e ben consolidate nel nostro territorio.
Solo così, cioè solo andando a prendere i capitali che possono portare in questa Regione iniziative imprenditoriali coerenti con le imprese e con le filiere di imprese che già qua operano, noi possiamo seriamente pensare di mettere in campo delle politiche industriali non a spot, che si vanno a prendere un intervento che lo finanziano, a prescindere da tutto, ma delle politiche di attrattività che consentano davvero la regionalizzazione dell'impianto produttivo, e cioè che vadano a rafforzare, perché le integrano, esattamente le catene del valore sulle quali noi vogliamo investire per il futuro di questa Regione. Questo a maggior ragione, come ci ricordava l'assessore Marcato in un suo precedente intervento, dove le attività produttive sono composte principalmente da piccole e piccolissime imprese.
Ha senso portare qui capitali italiani o esteri, anche rivolgendoci alle grandi imprese, se abbiamo la capacità di fare in modo che i nuovi insediamenti produttivi abbiano una ricaduta non soltanto sulla singola impresa beneficiaria dell'intervento, ma su tutta la filiera, anche quella composta da piccole e piccolissime imprese, che può così beneficiare di questo intervento, al fine di generare una sorta di azione a cascata. Quindi, io investo sul headquarter o sulla principale, ma con l'idea che possa esserci una ricaduta positiva a favore delle filiere. Questa, peraltro, è la modalità con cui si sono sviluppati, nella storia, i distretti nella nostra Regione, cioè un'azienda leader attorno alla quale le filiere si sono costruite attraverso attività terziste e di indotto.
Io credo che, se vogliamo evitare il rischio di realizzare interventi spot, che magari possono anche avere una rilevanza sul piano generale, ma vogliamo, invece, concentrare le poche risorse che abbiamo in iniziative più efficaci, dobbiamo necessariamente, nel momento in cui facciamo le nostre valutazioni in relazione a questo provvedimento, incastrarlo attraverso l'analisi delle filiere e prediligere quegli interventi che possono avere una ricaduta positiva non sulla singola impresa ma sulle filiere, partendo esattamente da quei comparti, da quei settori e da quelle filiere che già in questo territorio esistono. D'altronde, non possiamo ogni volta andare all'esterno e dire "in Veneto c'è la moda, c'è il calzaturificio eccetera", l'ultima volta il Presidente Zaia ci ha parlato addirittura del distretto dello scarpone da sci, e poi non mettere in atto le azioni necessarie a valorizzare quelle filiere e quei distretti. Dunque, nella mia azione di attrattività dei capitali dovrò dare priorità esattamente a quelle grandi industrie nei settori dove già abbiamo un tessuto produttivo presente e possibilmente competitivo per rafforzarlo.
Con questo emendamento intendevo, appunto, fornire all'azione regionale una capacità di penetrazione delle dinamiche di politiche industriali più efficace.

PRESIDENTE

Grazie.
Collega Lorenzoni, prego.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente.
Vorrei sottolineare l'importanza dell'inserimento delle parole "filiere produttive", proprio nella direzione di valorizzare quell'ecosistema dove può fiorire l'impresa di cui abbiamo parlato questa mattina. Io credo che riconoscere questa piccola variazione nel testo sia estremamente importante proprio nella logica di lavorare per costruire quelle relazioni, che sono il valore intangibile ma concreto della nostra Regione, che è la possibilità di avere delle forti economie di territorio, che sono proprio la presenza delle filiere.
Si è detto spesso in quest'Aula: qualsiasi componente meccanica serva ad un'impresa in questa Regione trova il fornitore. Questa è una cosa abbastanza unica ed esclusiva a livello mondiale, perché è una caratteristica che il nostro territorio ha sviluppato nel tempo. Ecco che riconoscere questo termine in questo punto è assolutamente importante. E non mi ha stupito – devo dire la verità – che nella discussione in Commissione questa modifica abbia trovato l'accordo dell'Assessore, che indubbiamente alle filiere produttive lavora.
Lasciatemi, però, esprimere il mio sgomento per le votazioni degli emendamenti precedenti, perché abbiamo fatto una lunga discussione martedì scorso in Terza Commissione, a cui ho avuto il piacere di partecipare, e questa lunga discussione ha portato ad alcuni pareri positivi su alcuni emendamenti e ad alcuni pareri negativi su altri emendamenti. Allora, avendo visto che emendamenti che avevano il parere positivo poi sono stati votati negativamente dalla maggioranza, vorrei chiedere alla relatrice e all'Assessore qual è il significato della discussione che abbiamo fatto in Commissione, perché abbiamo speso un tempo piuttosto lungo – ricordo che qualcuno aveva anche delle difficoltà familiari per i tempi che si protraevano oltre gli orari canonici – proprio per raggiungere un punto di convergenza, che poi in Aula è stato smentito.
Vorrei capire se questa presa di posizione è un nuovo modo di lavorare di quest'Aula oppure se è una sfiducia nei confronti dell'Assessore, che ha partecipato alla discussione e che si trova con dei pareri dell'Aula assolutamente contrastanti con quelli che aveva dato lui in Commissione.

PRESIDENTE

Grazie, collega Lorenzoni.
Ha chiesto di intervenire la collega Zottis. Prego.

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
L'augurio è che questa volta ci sia un voto favorevole, così come definito in Ufficio di Presidenza, anche per dare un senso al lavoro che viene fatto all'interno dell'Aula e dei suoi organismi, perché se vale tutto salta tutto.
Detto questo, credo che in questo caso sia particolarmente importante l'emendamento perché è vero che le aziende spesso dicono "lasciateci lavorare, semmai dateci dei meccanismi per i quali noi riusciamo a lavorare velocemente e riusciamo a essere competitivi nel mercato internazionale e nazionale", ma è altrettanto vero che, se questa è l'impostazione, quindi le aziende non hanno bisogno di soldi sempre, ma hanno bisogno di iniezioni di credito o di agevolazioni da un punto di vista procedurale che le rendano più libere e veloci, il dovere della parte pubblica è quello di ripensare il sistema e, allorquando il sistema si inceppa, di capire dove si inceppa e di dare anima a tutto, dal piccolo al grande. E la logica di inserire anche la filiera e non solo l'azienda è proprio quella di entrare realmente dove ci sono i problemi adesso ad esempio nel settore manifatturiero. Ce lo dicono le aziende, ce lo dicono gli studi di mercato, quando affermano che ripensare alla filiera significa accelerare uno sguardo verso il futuro o quando sostengono che la ricetta vincente è guardare alle forme di filiera o di rete, non solo alla singola azienda.
Quindi, se viene bocciato l'emendamento perché si è deciso che abbiamo stancato e in questo momento tutto quello che viene dall'opposizione non deve essere preso in considerazione, non diventa un peccato per l'opposizione, diventa un peccato per un progetto di legge in cui poteva essere introdotto un valore aggiunto esplicito rispetto a quello che è già contenuto, che invece mancherà.
Grazie.

PRESIDENTE

Collega Cestaro, prego.

Silvia CESTARO (Zaia Presidente)

Grazie.
A chiarimento delle varie richieste che sono arrivate dall'opposizione, mi preme sottolineare che la relatrice, in questo momento, è espressione di quanto è stato deciso martedì, quando ci siamo lasciati in Commissione. Io riporto niente di più e niente di meno di quella che è stata la decisione assunta martedì sera dalla Commissione. Se nel frattempo sono state fatte delle valutazioni politiche, quindi non certo di sfiducia nei confronti dell'Assessore, che si è impegnato, anzi lo ringraziamo per essere rimasto anche lui fino a tarda serata a valutare i vari emendamenti, o dei tecnici, quelle vanno considerate come valutazioni politiche, per cui ogni Capogruppo darà indicazioni su come votare. Lo ripeto, io riporto esattamente il voto che è uscito dalla Commissione.

PRESIDENTE

Grazie, collega Cestaro.
Ha chiesto di intervenire il collega Montanariello. Prego.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, non intendo entrare nel merito del voto degli emendamenti e delle motivazioni per cui, giustamente, la relatrice ci spiegava che il voto...

PRESIDENTE

Mi scusi, collega Montanariello, ma gli uffici mi riferiscono...

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

No, io non sono intervenuto.

PRESIDENTE

Proceda. Contrordine, proceda. Grazie.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Grazie.
Guardate, quello che è successo è un segno positivo di grande attenzione da parte del dottor Valente nei confronti dell'Aula. È molto positivo che sia controllato l'intervento del Consigliere e che si verifichi che non sia già intervenuto. Come sempre, dottor Valente, lei il suo lavoro lo fa al meglio e colgo l'occasione per ringraziarla.
Dicevo, non intendo entrare nel merito delle valutazioni che faceva la relatrice, che ritengo assolutamente legittime, rubo soltanto pochi secondi, prima di entrare nel merito di questo interessante emendamento, per dire che noi probabilmente fra dieci mesi, sei mesi, un anno o due mesi finiremo la legislatura e ci sarà qualcun altro al posto nostro. I cittadini veneti che fanno impresa resteranno sempre quelli e credo che non saranno contenti di vedere che il miglioramento, il benessere di una legge, condiviso, bipartisan, trova modo di arenarsi e di non entrare in porto a vele spiegate perché tra i Consiglieri, che siamo un po' dipendenti da questa società, avendo l'onore di rappresentarli, qualcosa si arena nel dibattito politico e alla fine chi paga sono sempre gli imprenditori qua fuori. Io non ne faccio una questione di orgoglio politico. Se posso aiutare gli imprenditori del Veneto lo faccio volentieri e non mi trincero dietro un braccio di ferro politico.
Questo è un emendamento estremamente interessante quando si parla di filiera, perché è anche un modo diverso di concepire come indirizzare l'attenzione degli investimenti in base a determinate filiere piuttosto che altre. È un'idea, pur difficile da mettere in campo, ma che in qualche modo ci possiamo dare nella legge, di rafforzare, con un sistema selettivo, alcune specificità operanti nel nostro settore, lo diceva prima la Capogruppo, quando parliamo, ad esempio, di una specificità del nostro settore, il distretto dello scarpone da sci, ma così tanti altri, anche nell'agroalimentare, anche nel manifatturiero; un'idea più alta di pensare come, in modo indiretto, con alcuni ragionamenti scritti in legge, poter, come Regione, consentitemi il termine, "mettere mano" per tutelarli e per aiutarli su alcuni dei settori più preziosi della produzione della nostra regione. Secondo me, ma è una cosa mia che mi sento di dire, vista la mia esperienza sul territorio, diventa anche l'occasione, colleghi, in modo del tutto pacifico, riuscendo a intervenire attraverso una legge, una contribuzione di soldi che eroghiamo, per tentare di mettere anche mano in quelle filiere che ‒ ricordiamoci, colleghi ‒ tutti noi lo vediamo quando giriamo sul territorio, soprattutto quando sono fatte di piccole e piccolissime imprese, sono filiere che, soprattutto nel manifatturiero piuttosto che nell'agroalimentare, vedono la necessità a tutti i costi di una visione pubblica che non faccia succedere quello che sta succedendo, vedono quello che molto spesso succede all'interno delle filiere produttive.
Molto spesso il termine di filiere è un termine eccellente, un termine che ci permette di tenere insieme un processo più ampio, economico e produttivo, ma molto spesso, Presidente, dobbiamo dirlo, ci troviamo di fronte a filiere che scaricano sull'anello più debole, sull'ultima parte della filiera le sfide dei mercati, i costi o l'idea che si possa andare in qualche modo a recuperare sulla parte finale della filiera. Mi viene in mente tutta la parte dell'agroalimentare. Quante volte vediamo la parte del settore primario nell'agroalimentare diventare l'elemento su cui viene scaricato il costo di concorrenza magari della GDO.
Noi dobbiamo intervenire su questi modelli produttivi. La filiera è una cosa bellissima se è equa, se è controllata, se è monitorata, se è garanzia non solo di sostenibilità sociale, ma anche di sostenibilità economica, dal primo all'ultimo scalino. Noi con questo potevamo entrare, Presidente, e chiudo e la ringrazio, e provare a mettere un po' di ordine su questa idea di filiere, che funziona bene, ma merita una visione pubblica per essere valorizzata e non limitata.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0038. Parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Favorevoli 10, contrari 33, astenuti nessuno.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0039 presentato dalla consigliera Camani, articolo 1, comma 1, lettera C, modificativo, che prevede:
Alla lettera c) del comma 1 dell'articolo 1, dopo le parole "la delocalizzazione", aggiungere le parole "e favorendo l'internazionalizzazione.".
La collega lo dà per letto.
Non vedo nessuna richiesta di intervento.
Lo metto in votazione. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Favorevoli 10, contrari 33, astenuti nessuno.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0040 presentato dalla consigliera Camani, articolo 1, comma 1, lettera C, modificativo, che prevede:
Alla lettera c) del comma 1 dell'articolo 1, dopo le parole ", in particolare quelle che", sostituire le parole "si impegnano a salvaguardare l'occupazione e il lavoro di qualità sul territorio regionale" con le parole: "salvaguardano l'occupazione e il lavoro di qualità sul territorio regionale che creano nuova occupazione e che si caratterizzano per responsabilità sociale d'impresa".
Prego, collega Camani.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Anche questo è un emendamento sul quale non so quale sia il parere della relatrice, perché eravamo in attesa di una riformulazione. Al netto della riformulazione, non è questo il punto, volevo spiegare il senso di questo emendamento e il perché ci sono Consiglieri in quest'Aula che si prendono la briga di leggere i testi di legge e provano a renderli più chiari, più efficaci, colleghe e colleghi.
Noi andiamo ad approvare una legge in cui, secondo la proposta, c'è scritto che favoriremo gli interventi di rafforzamento, anzi di rilancio produttivo, nei quali le imprese "si impegnano a salvaguardare". Sul piano legislativo, siccome più volte ci avete fatto presente che quello che si scrive in legge deve essere tradotto in azioni molto concrete che la parte esecutiva, cioè la Giunta, deve mettere in campo, vi chiedo cosa vuol dire investire sulle imprese che si impegnano a salvaguardare l'occupazione.
Con questo emendamento semplicemente chiedevo di sostituire l'impegno generico con un più cogente "investiamo sulle imprese che salvaguardano l'occupazione". Scriverlo dentro la legge è un modo anche per circoscrivere la discrezionalità della Giunta. Quante volte è capitato, in casi in particolar modo di rilancio, mi dispiace che non ci sia più l'assessore Mantovan, di risoluzione dei tavoli di crisi, in cui la proprietà si impegnava nei piani industriali (ne abbiamo discusso uno, mi pare, anche oggi nelle interrogazioni), si impegnava a investire nell'azienda, ma poi quegli impegni non erano concretizzati nel periodo successivo. Cosa mi dice che non possa accadere anche questa volta? Faccio una richiesta per venire a investire in Veneto, mi impegno ad assumere delle persone e poi quelle persone non le assumo.
Sostituire le parole "impegnarsi a salvaguardare" con "salvaguardare" è un dettaglio, certo, semantico, ma che ha una fortissima valenza sotto il profilo politico. Non solo. In questo emendamento, oltre a chiedervi di accogliere l'importanza di investire sulle imprese che salvaguardano l'occupazione, vi chiedevo anche di connotare che tipo di occupazione vogliamo che si sviluppi in questa Regione a seguito dell'azione di attrattività degli investimenti e vi chiedevo di aggiungere, oltre a un generico richiamo alla salvaguardia del lavoro, la specifica che fosse lavoro di qualità. Come abbiamo detto prima, assessore Marcato, attraversiamo una fase di fatto di piena occupazione, dove il problema non è trovare lavoro, ma trovare chi lavora. A maggior ragione oggi, rispetto a un fattore di competitività non solo economica, ma anche connessa alla dimensione sociale che il lavoro dovrebbe avere dentro la nostra discussione, non è indifferente che tipo di lavoro attiriamo su questo territorio. Se domani mattina viene Amazon e assume 1.000 persone con contratti precari o sottopagati non è la stessa cosa se, invece, domani mattina viene una grande impresa che assume con contratti a tempo indeterminato, possibilmente in maniera rispettosa dei contratti collettivi nazionali.
Questi non sono elementi di dettaglio, ma sono elementi che trasformano una proposta della Giunta in un prodotto legislativo nel quale il Consiglio regionale prova a metterci del suo.
Con questo emendamento chiedevo, da parte della Giunta, un impegno più cogente rispetto agli obblighi di chi viene a investire qua, rispetto alla salvaguardia dei livelli occupazionali, un'attenzione maggiore al non lavoro generico, ripeto, in una fase in cui di lavoro ce n'è, che basta, ma per fare in modo che questa Regione, oltre a essere la prima Regione per PIL a livello nazionale, fosse anche, magari, la prima Regione a livello nazionale per lavoro di qualità, che è ciò che manca anche nella nostra Regione.
Se votate contro questo emendamento non fate un dispetto a me; fate un dispetto a tutte le venete e i veneti che in questa regione vogliono lavorare, ma con contratti decorosi, con retribuzioni giuste, in modo da garantire la coesione sociale.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Collega Lorenzoni, prego.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente.
Nella discussione in Commissione su questo emendamento avevo un "riformulare" come indicazione. Mi auguro sia stato riformulato per recepire questi concetti, che sono già stati illustrati dalla collega che ha presentato l'emendamento, che fanno riferimento soprattutto a questo lavoro di qualità. È un concetto qualitativo. Mi ha colpito molto la discussione in Commissione, perché il tema sollevato dagli uffici è stato come misuriamo la qualità. Pongo questo tema all'Aula.
È vero, dobbiamo lavorare per creare condizioni di lavoro di valore, dobbiamo definire dei parametri. Ci sono lavori che hanno messo a repentaglio la salute delle persone. Non occorre andare molto lontano da qui per capire qual è stato il prezzo, in termini di salute, di molti lavoratori in molti settori industriali. Mezzo secolo fa l'importante era creare lavoro, nessuno si chiedeva cosa comportasse un tipo di lavoro svolto nel lungo periodo. Oggi, per fortuna, questo tema ce lo poniamo e credo debba rimanere prioritario. Per cui esplicitarlo nella parte iniziale del progetto di legge credo sia assolutamente fondamentale.
In questo senso, avevo apprezzato nella discussione la sensibilità di recepire questo concetto e di cercare di trovare delle misure per valutare anche i bandi che verranno emanati sulla base di questa legge. A mio parere, dobbiamo fare la legge per modificare i bandi, non scrivere la legge in funzione di come scriviamo i bandi. La sensazione che ho avuto è che questa legge sia stata scritta partendo dalle modalità con cui si scrivono i bandi. Questo significa aver rovesciato le priorità.
Se vogliamo essere attrattivi, se vogliamo cambiare qualcosa nelle modalità con cui questa Regione si relaziona con il mondo produttivo, dobbiamo cambiare le modalità con cui scriviamo i bandi e le modalità con cui definiamo le nostre priorità. È urgente questa cosa. Molte Regioni del mondo lo stanno facendo. Lo dobbiamo fare anche noi.
Prendo lo spunto dal tema del lavoro di qualità per far capire come, dal mio punto di vista, si sia invertito il percorso logico di definizione delle modalità operative per attrarre gli investimenti. Non dobbiamo partire da come abbiamo sempre scritto i bandi, sennò non facciamo niente di nuovo. È questa la critica che facevo questa mattina. Non sono sassate, Assessore, sono suggerimenti accorati che noi le diamo perché possa qualificare il suo lavoro. Non c'è l'obiettivo di sparare sull'orso che passa. C'è l'obiettivo di dire: teniamo conto di queste priorità, che non sono priorità del Consigliere, ma sono priorità che ci vengono dal territorio, sollecitazioni che noi riceviamo quotidianamente e che vogliamo portare nell'ambito della discussione. Teniamone conto, come abbiamo fatto in Commissione.
Io non so, consigliera Cestaro, se in questa settimana sia cambiato il mondo, per cui i Gruppi consiliari hanno cambiato tutte le opinioni. Mi sembra che nella discussione che abbiamo fatto la scorsa settimana il comportamento dell'Assessore sia stato estremamente razionale e costruttivo. Mi auguro che non lo vogliate rinnegare.

PRESIDENTE

Grazie, collega. Sentire da lei le parole "sparare sull'orso che passa" è singolare.
Collega Luisetto, prego.

Chiara LUISETTO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Intervengo a sostegno anch'io di questo emendamento, sottolineando due aspetti in particolare. Il primo è il tema della qualità dell'occupazione, che va, credo, in continuità con una legge di questa Regione, una legge importante, che si occupa soprattutto di occupazione e di lavoro femminile. Già nella legge n. 3/2022 si era sottolineato come non ci sia solo il problema dell'accesso, ma anche di garantire e dare continuità a una occupazione dignitosa, rispettosa, di qualità. In quel caso, ci si era focalizzati sul lavoro e l'occupazione femminile. In questo provvedimento inserire questo emendamento darebbe forza in generale al valore di un lavoro dignitoso.
Intervengo soprattutto per sottolineare un altro aspetto. L'emendamento inserisce anche la caratterizzazione di una responsabilità sociale d'impresa. Lo abbiamo visto con la legge sugli ATS, lo vediamo nella difficoltà quotidiana della gestione dei servizi sociali da parte dei Comuni. Addirittura, nella legge per gli ambiti territoriali sociali ci avevate proposto di permettere alle imprese di co-progettare, co-programmare i servizi sociali assieme ai Comuni. Così non è, per fortuna, perché ognuno deve avere il proprio ruolo, ma nella gestione le imprese hanno un ruolo importante nel supportare, nel sostenere le politiche sociali locali. Caratterizzare un impegno e un contributo di queste imprese nei territori locali per la responsabilità sociale che portano nei loro territori, non soltanto all'interno dell'azienda, ma anche al di fuori, potrebbe davvero essere un valore aggiunto.
Credo, dunque, che la bontà di questo emendamento stia su vari aspetti, non da ultimo la necessaria ricaduta nel welfare territoriale, interno all'azienda ed esterno, su cui le imprese dovrebbero sempre più impegnarsi. Lo vediamo nelle B Corp, lo vediamo nelle certificazioni. Non solo. Dovrebbero impegnarsi trasversalmente a trasferirli nelle comunità in cui sono inserite, proprio per farle crescere, per dare più possibilità e per essere parte integrante di uno sviluppo davvero sostenibile, anche socialmente.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Collega Montanariello, prego.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Ringrazio la collega che ha appena concluso il suo intervento, perché condivido gran parte di quello che ha detto.
Credo che questo sia un emendamento non "importante", ma "importantissimo". Lo dico con molta serietà e con molta contezza delle parole che si chiede di inserire attraverso questo emendamento. Questo emendamento, al netto del risultato che produrrà, è un manifesto culturale e politico del Veneto. Al netto di come dopo si declinerà, quando ci saranno i bandi, quando saranno date le risorse, in quella che sarà la vita reale fuori dall'Aula che il mondo economico svilupperà e porterà avanti, anche con la propria autonomia, con le proprie gambe, questo emendamento, sotto l'aspetto politico, l'ho chiamato "manifesto" non in senso provocatorio, ma per dire culturalmente noi colleghi cosa vogliamo e come concepiamo il futuro economico di questa regione.
Dico questo perché si usano parole importanti, Presidente. Non dobbiamo ogni volta usare solo la parola "salvaguardare". È vero che il primo obiettivo che noi abbiamo come legislatori e come primo organo legislativo più vicino ai nostri territori è, Presidente, fare tutto ciò che è possibile, e anche ciò che è impossibile, per salvaguardare l'occupazione, il reddito e salvare la tenuta di quelle famiglie nella nostra regione che a fine mese vedono all'interno del loro posto di lavoro la principale fonte di tenuta, di sostentamento, ma è anche quello di fare un ragionamento più ampio.
Visto che si parla molto spesso, quando c'è l'idea, collega, di salvaguardare il posto di lavoro, degli ammortizzatori sociali, quando succede una crisi, i bandi che facciamo, i fondi comunitari che in qualche modo eroghiamo, l'idea di diventare territorio che attrae, l'idea che il Presidente Zaia, nel primo Consiglio regionale, quando doveva dare le linee guida, ci ha spiegato, di "Veneto sostenibile", "Veneto eccellente", "Veneto competitivo", se non le ha dette tutte qualcuna la dico io, si potrebbe inserire all'interno anche l'idea di lavoro di qualità.
Scusate, il dibattito sul lavoro povero riguarda mezza Europa o riguarda anche il Veneto? Il dibattito sul lavoro di qualità, che spesso è quello che viene a mancare o non ci vede come territorio attraente, se vogliamo usare un termine giusto per questo dibattito, ci riguarda o no? Abbiamo un tema di lavoro povero? Rispetto al reddito di cittadinanza, per quanto possa non piacere, e io non sono un fan di quello strumento, lo dico, sono rimasto sconcertato quando ho visto che una buona parte dei fruitori di quello strumento sociale erano persone che lavoravano, perché facevano un lavoro povero, perché facevano un lavoro non di qualità e non retribuito in modo da rendere una donna o un uomo che lavorano e hanno una famiglia in grado di vivere del proprio stipendio, lavorando, non essendo il lavativo che nell'immaginario pubblico è a casa con i piedi sul divano, a fumare la sigaretta, mentre gli arriva il reddito. Era gente che lavorava, era gente che faceva un lavoro povero o un lavoro non di qualità, con scarsa retribuzione o, peggio ancora, un lavoro, collega, con poche ore a settimana. Bisogna vedere come siamo occupati. Vediamo quanti sono occupati full time con un lavoro, pur, ahimè, da contratto nazionale, da 5-6 euro all'ora. Ci sono. È sbagliato, ma ci sono.
Lavoro di qualità, quindi, e creare nuovo lavoro. Va bene salvaguardare quello che c'è, ma la sfida è tenere il fortino o recuperare quel gap che stiamo perdendo per i motivi che dicevamo prima. C'è una crisi europea, ha detto qualcuno della maggioranza. Bene. Siccome oggi almeno condividiamo che la crisi europea non si è fermata al Piave, ma è arrivata anche da noi, vogliamo recuperare quel gap? L'idea di mettere insieme il salvaguardare l'occupazione di qualità, il fatto di creare, stimolare e aumentare, insieme alle parole "responsabilità sociale d'impresa", sono un manifesto culturale, al netto che si declinerà in fatti concreti o no, di quello che la politica veneta immagina per lo sviluppo futuro delle nostre imprese.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Non vedo altre richieste di intervento.
Lo metto in votazione. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Favorevoli 10, contrari 31, astenuti nessuno.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0015, pagina 10, presentato dalla consigliera Ostanel, articolo 1, comma 1, lettera C, modificativo, che prevede:
Alla lettera c), del comma 1 dell'art. 1, le parole "salvaguardare l'occupazione e il lavoro sul territorio regionale" sono sostituite con le parole "salvaguardare l'ambiente, incrementare l'occupazione e garantire lavoro di qualità sul territorio regionale"
Prego, collega.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Questo emendamento, in linea con quanto discusso finora, cerca di intervenire specificando che tipo di lavoro vogliamo produrre con questi investimenti.
All'interno dell'Ufficio di Presidenza abbiamo discusso a lungo di questo tema. Assessore, chiedo anch'io di portare la sua attenzione nell'Aula. Come è già stato detto, mi chiedo che senso abbia fare gli Uffici di Presidenza con lei e gli altri colleghi se poi non viene portato quello che abbiamo discusso per ore all'interno dell'Aula. Facciamo a meno di fare gli Uffici di Presidenza.
Il tema è: abbiamo voglia di inserire in questa legge il fatto che gli investimenti di cui andranno a beneficiare le aziende che abbiamo previsto all'interno della norma garantiscano un lavoro di qualità? Mi è stato detto che è difficile misurare cosa intendiamo con lavoro di qualità. Non è vero che è difficile misurarlo. Qui sta solo la volontà politica della maggioranza di comprendere se vuole mettere in questa legge una parola che indichi una cosa chiara.
Vi faccio un esempio. Riprendo i dati che riportavo nella discussione di un emendamento precedente. Oggi abbiamo 50.000 giovani in Veneto che, dai dati di Veneto Lavoro, sono disoccupati. Sono in crescita rispetto all'anno precedente, ma sono in crescita rispetto agli otto anni precedenti. La curva continua a salire. Ci viene detto che i dati ISTAT parlano di un altro dato, ma il motivo – l'ho spiegato prima – è il fatto che i dati ISTAT tengono in considerazione quelle persone che, in realtà, non cercano più lavoro. Abbiamo un dato che fa vedere che i giovani e in particolare anche altre categorie in questa regione sono così scoraggiati che in qualche modo non vanno nemmeno a cercarlo presso gli enti che dovrebbero essere preposti a farlo.
Abbiamo voglia di dire che, se investiamo su un certo tipo di impresa, il lavoro che viene prodotto deve essere verificato tramite gli strumenti che abbiamo? Veneto Lavoro fa ogni anno una relazione sullo stato dell'occupazione in Veneto e verifica che tipo di contratti di lavoro esistono e in che misura. Penso che noi avremmo l'opportunità, con gli strumenti che la Regione ha, di fare questo tipo di lavoro.
O inseriamo, come ho proposto nell'emendamento, la garanzia di un lavoro di qualità sul territorio regionale (ed è misurabile, non è vero che non lo è), diversamente non faremo il lavoro che, invece, ci viene richiesto fuori di qui.
Credo che anche le imprese che noi oggi andiamo a sostenere, piccole o grandi che siano, vogliano lavorare sul lavoro di qualità. Quando dai un lavoro dignitoso alle persone ti torna anche il fatto che quelle persone lavorano meglio e il clima aziendale cambia. Il lavoro che dovremmo fare, quindi, è inserire le parole "di qualità". Non è vero che è troppo stringente. Semplicemente dice che la Regione monitora che tipo di lavoro produce con i suoi investimenti.

PRESIDENTE

Grazie, collega Ostanel.
Non vedo altre richieste di intervento
Il relatore mi comunica un parere favorevole, a condizione che si proceda a una riformulazione. Chi la propone? Prego.

Silvia CESTARO (Zaia Presidente)

La riformulazione era stata concordata in Commissione.

PRESIDENTE

Ditemi chi la ripropone.
Se mi date l'assenso, la riformulazione condivisa in Commissione è la seguente: togliere la parte "e garantire il lavoro di qualità sul territorio regionale" dall'emendamento.
È corretto, collega Ostanel?

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Durante l'Ufficio di Presidenza avevamo discusso di una riformulazione che doveva arrivare, anche a partire dall'emendamento precedente, sul tema del lavoro di qualità. Io avevo segnato questo come punto di caduta. Siccome oggi l'Aula, come si vede dal voto, sta effettuando scelte differenti, e io mi ero segnata ‒ speravo ci fosse anche un momento in Ufficio di Presidenza, riconvocato, dove poter trovare una quadra su una scrittura che potesse andare bene anche alla Giunta ‒ di togliere esattamente quello che c'è di chiaro all'interno di questo emendamento, ossia garantire un lavoro di qualità, come ho detto nel mio intervento, mi porta a non poterlo accettare. Lo tengo così com'è.
Grazie.

PRESIDENTE

Va bene.
Metto in votazione l'emendamento così com'è. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Favorevoli 10, contrari 33, astenuti nessuno.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0016 presentato dalla consigliera Ostanel, articolo 1, comma 1, lettera D (nuova), modificativo, che prevede:
Dopo la lettera c), del comma 1 dell'art. 1, aggiungere la seguente lettera d):
"d) stimolare l'insediamento di nuove imprese in ambiti urbani degradi o immobili in disuso, favorendo così la rigenerazione urbana e territoriale"
Prego, collega Ostanel.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Questo emendamento cerca di indirizzare nei nostri obiettivi il fatto che l'insediamento di nuove imprese arrivi in ambiti urbani degradati o immobili in disuso, favorendo così la rigenerazione urbana e territoriale.
Oggi, in virtù dell'Ufficio di Presidenza dell'altra volta, sostengo questo emendamento ancora più chiaramente, perché ‒ lo vedremo dopo ‒ verrà bocciato uno degli emendamenti che dice che gli investimenti che noi andiamo a mettere, ad esempio, in questa legge andranno anche a beneficio dei poli logistici.
Siamo in una regione che non ha una norma, e non la avrà nemmeno con il famoso VTS, quando e se mai arriverà in Aula (lo vedremo). Non abbiamo deciso di inserire alcuna norma che, come fanno altre Regioni, penso alla Regione Lombardia, che è dello stesso colore politico della maggioranza che è seduta qui dentro, che è riuscita a fare, anche lei, un passo avanti sul dare una norma quadro sull'insediamento dei nuovi poli logistici nella propria Regione. Siccome la maggioranza non ha intenzione, invece, di prendere in carico questo tema, cosa fa? Con questa legge offre incentivi anche a chi vuole insediare nuovi poli logistici. Almeno – io dico – si faccia in modo, non avendo una norma, che gli investimenti che devono essere fatti vadano a beneficio magari di quei poli logistici che si insediano all'interno di stabilimenti produttivi in disuso, che vanno a verificare che ci sia un capannone di pari metratura o che si possa lavorare sull'unione di più capannoni sfitti per insediare un polo logistico. Facciamo un lavoro. Se non abbiamo le norme urbanistiche – le potremmo avere, ma voi non le volete fare e attuare – almeno andiamo a indirizzare gli investimenti all'interno del contesto della rigenerazione urbana. È un emendamento minimo, è il minimo sindacale, se non volete dire – sembro più leghista io di voi – qualsiasi tipo di insediamento di poli logistici, di cui non troviamo nemmeno il proprietario quando dobbiamo fare una crisi aziendale, capaci di riuscire a togliere i lavoratori dal loro lavoro con un sms. Se questo è quello che volete – davvero mi sembro io più a tutela dei valori di questa Regione rispetto a quello che raccontavate voi tanti anni fa – allora forse dovremmo almeno dire che, se gli diamo un investimento utilizzando i milioni di euro dei fondi POR FESR, indirizziamo quegli investimenti all'interno di ambiti urbani degradati. Secondo me, lo ripeto, sarebbe il minimo sindacale.
So che ho il parere negativo, il che vuol dire – e lo confermo – che sinceramente credo non vi interessi nulla del fatto che l'insediamento di nuovi poli logistici in questa Regione avvenga senza un minimo controllo pubblico. Un minimo controllo pubblico! Non stiamo dicendo che non siamo a favore dell'insediamento, stiamo dicendo che ogni volta che un Sindaco ha di fronte una grande multinazionale che vuole inserire un polo logistico – non userò la metafora delle armi – ha la difficoltà di intervenire, perché non ha abbastanza potere. Volete continuare a lasciare soli i Sindaci dei Comuni governati da voi che si chiedono come fare a cercare, invece, di avere potere per riuscire a fare in modo che insedino quegli stabilimenti produttivi dove vogliono loro? Volete dar loro una mano o volete continuare a lasciarli soli? Questo sarebbe una leva economica per farlo. Se volete non farlo, credo che il mio intervento abbia fatto capire che, oltre ad essere contraria, penso che stiate veramente non prendendo l'opportunità di dire: se vi do dei soldi è per mettere un insediamento produttivo all'interno di un certo tipo di contesto.

PRESIDENTE

Grazie.
Prego, collega Masolo.

Renzo MASOLO (Europa Verde)

Io mi stupisco, perché questo emendamento dovrebbe essere un vanto per quest'Aula, dovrebbe essere una cosa veramente condivisa e votata con grande determinazione e con grande convinzione. Come si può negare che la via è questa? Del resto, si chiede di "stimolare l'insediamento di nuove imprese in ambiti urbani degradati o immobili in disuso, favorendo così la rigenerazione urbana e territoriale". Ma veramente qualcuno in quest'Aula ha dubbi sull'approvare questo emendamento? Io mi domando: ma cosa rispondete? Adesso siamo in un orario in cui qualcuno magari comincia a uscire dal lavoro e si collega, per cui mi domando: cosa rispondete nei confronti di queste persone? Io penso che possa essere una regola fondamentale.
Aggiungo un'altra cosa. Qual è il ruolo della Regione se non quello di creare accordi, creare agevolazioni per l'insediamento, ma nello stesso tempo farsi tramite, farsi piattaforma. Questa legge prevede il check-point, prevede il sito informativo, prevede la possibilità da parte della Regione di creare rete attraverso le Camere, attraverso l'ANCI, ma la cosa più pratica in assoluto è mettere a disposizione chi deve venire a fare impresa una rete di immobili dismessi, di aree degradate, di porzioni di terreno già consumato e che può essere adibito all'innovazione e all'imprenditoria. Per cui, veramente mi stupisco e sono allibito che questo emendamento non venga recepito e accolto con grande determinazione e con grande entusiasmo da quest'Aula.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie.
Metto in votazione l'emendamento n. A0016, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Favorevoli 10, contrari 32, astenuti nessuno.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0041, pagina 12, presentato dalla consigliera Camani, articolo 1, comma 1, lettera c bis), aggiuntivo, che prevede:
Al comma 1 dell'articolo 1, dopo la lettera c), inserire la seguente lettera:
"c bis) superare le diseguaglianze territoriali e i divari economici in riferimento a competitività, investimenti, occupazione e dotazioni di infrastrutture e servizi.".
Prego, collega Camani.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Questo è un emendamento che voleva provare a inserire dentro l'articolo delle finalità un altro principio che a nostro giudizio è significativo, e cioè si collega al fatto che l'attrattività dei capitali ma più in generale l'attività economica ha valore in sé nel momento in cui diviene un interesse pubblico. Dunque, se devo costruirmi dei criteri e delle direttrici attorno alle quali orientare la mia ricerca dell'attrattività, lo devo fare privilegiando quegli interventi che, oltre a fare la ricchezza del singolo imprenditore, legittima, per carità, possano avere anche degli obiettivi e delle finalità coerenti con le necessità sociali del territorio che la ospita. Quindi, con questo emendamento provavo a incrociare il tema dell'attrattività con l'altra enorme questione che le democrazie moderne devono affrontare, che è la lotta alle diseguaglianze, che anche nella nostra Regione hanno un peso significativo. Che tipo di diseguaglianze ci sono interne alla Regione del Veneto? Ci sono delle diseguaglianze territoriali, perché è evidente che fare impresa a Padova non è la stessa cosa che fare impresa a Belluno. Ci sono delle differenze che riguardano le infrastrutture: ci sono territori che hanno dei vantaggi competitivi all'interno della nostra Regione, perché magari sono più forniti sotto il profilo delle infrastrutture materiali. Ma ci sono anche differenze che riguardano le infrastrutture immateriali: ci sono ancora ampie zone della nostra Regione che, banalmente, non hanno la banda larga.
Con questo emendamento chiedevo di incrociare le necessità di attrarre capitali, cogliendo anche l'occasione di andare ad investire nei luoghi e nei modi che consentissero di avvicinare i nostri territori, non soltanto, ovviamente, in riferimento all'omogeneità regionale, ma anche perché soltanto con contesti omogenei più ampi si può incrementare il livello della competitività regionale e, quindi, incrociare l'attrattività con il tema delle diseguaglianze territoriali e dei divari riguardo agli investimenti, riguardo alle dotazioni di infrastrutture, ma anche rispetto al tema dell'occupazione. Dicevamo prima che siamo in piena occupazione, ma non in tutte le Province del Veneto c'è lo stesso tasso di occupazione. Sappiamo che ci sono alcune Province, Rovigo e Belluno, per citare gli esempi più semplici, dove anche la piena occupazione in realtà non viene rispettata. Allora, forse ha senso, a maggior ragione in una fase in cui l'occupazione non è emergenziale per tutta la Regione allo stesso modo, provare a incanalare le risorse nuove per stimolare l'occupazione anche in quei territori dove, invece, malgrado la piena occupazione, qualche difficoltà la trovano.
Ultima considerazione: le differenze tra servizi. Sappiamo quanto sia fondamentale, per poter amplificare gli impatti positivi che gli insediamenti produttivi possono avere sulle nostre comunità, valorizzare l'omogeneità dei servizi. In quanti dei nostri territori e dei nostri Comuni una parte delle persone non può lavorare perché non c'è un asilo nido dove lasciare i bambini, non c'è una scuola comoda per portarli, non c'è una casa di riposo dove farsi aiutare nell'assistenza agli anziani. Allora, approfittare degli eventuali nuovi insediamenti anche per poter ampliare l'offerta delle cosiddette "infrastrutture sociali" poteva essere un modo, all'articolo 1, cioè quello che dovrebbe indicare le finalità, per specificare meglio questo fatto. Del resto, il ruolo della Regione non è il ruolo del soggetto privato – e ce ne sono moltissimi – che attrae investimenti, punto. Ci sono operatori privati che questo lo fanno di mestiere e che perseguono come unico obiettivo l'aspetto economico: per lavoro mi pagano per attirare capitali in un determinato territorio. Quando questo mestiere lo prova a fare il pubblico, l'Istituzione pubblica non può avere come unica finalità fare gli schei, anzi far fare gli schei al privato, dovrebbe avere la capacità di tenere insieme una legittima ricerca dell'utile per il privato e una ricaduta positiva sul piano territoriale. E noi pensiamo che la lotta alle diseguaglianze, declinata in tutti i modi che abbiamo provato a dire prima, sia una modalità intelligente per fare da istituto pubblico questo tipo di iniziativa.

PRESIDENTE

Grazie.
Collega Lorenzoni, prego.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente.
Intervengo solo per sostenere il concetto dietro questo emendamento, che è quello della valorizzazione del territorio, un tema che mi pare che dal punto di vista politico stia a cuore assai a coloro che stanno dall'altra parte dell'Aula. Riconoscere le diversità, valorizzarle, dare credito agli elementi che caratterizzano ciascun territorio credo sia un orgoglio del cosiddetto "sindacato del territorio", come la Lega ama presentarsi agli elettori. Come si può rifiutare un emendamento di questo tipo presentandosi come sindacato del territorio, cioè coloro che dicono di essere capaci di valorizzare ciascun elemento che caratterizza il nostro territorio? Non fa null'altro che questo l'emendamento. Dire di no significa non andare nella direzione di valorizzare le diversità, non riconoscere il valore di ciascuna specificità.
Quando in Commissione ho sentito che il parere era negativo sono rimasto basito. Non mi sapevo dare una giustificazione di fronte a questo diniego. Tuttora rimango sorpreso del disinteresse dei Consiglieri leghisti di fronte a questo emendamento. O raccontano delle cose ai nostri cittadini, quando sono fuori, a cui non credono, oppure oggi non sono coerenti con ciò che dicono ai cittadini fuori di qui. Delle due l'una. Mi preme mettere in evidenza questa incoerenza tra ciò che viene utilizzato come bandiera comunicativa da parte di questa maggioranza e ciò che, seduti in quest'Aula, andiamo a fare.
Mi auguro, pertanto, che, come sono stati sovvertiti i pareri sugli emendamenti precedenti, venga sovvertito ancora una volta il parere e sia dato parere positivo.

PRESIDENTE

Grazie.
Collega Zottis, prego.

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Sorprende un po' la bocciatura di questo emendamento, perché in qualche modo va nella direzione che auspica anche il progetto di legge. Essendo un progetto di legge che dovrebbe essere una legge quadro su quelle che sono le attrazioni e gli investimenti nel Veneto, anche per il tempo che abbiamo atteso per arrivare all'approvazione in Aula, tempo ovviamente dedicato anche alle interlocuzioni, sarebbe sbagliato non inserire uno degli elementi richiesti dalle aziende, di chi viene qui ad investire o vorrebbe investire e alle volte ha rinunciato ad investire in Veneto anche per questo, vale a dire la questione delle disuguaglianze territoriali e degli investimenti che alcuni territori richiedono per essere attrattivi.
Siccome parliamo di mano pubblica, non di privato, che giustamente va dove vuole e dove guadagna di più, ma di mano pubblica, che dovrebbe mettere nelle condizioni le imprese di venire qui e di investire, è evidente che questo aspetto diventa centrale. E non lo dice l'opposizione, lo dice qualsiasi impresa che guarda al territorio veneto, come ad altri territori, e alcune imprese che hanno rinunciato a venire qui proprio per alcune problematiche legate alla mancanza di determinate infrastrutture, alla lontananza di determinate infrastrutture, che determinano, quindi, la non attrattività di determinati territori, piuttosto che altri.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie.
Collega Montanariello, prego.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Visto che oggi va di moda ricordare chi ci guarda da casa, siccome questo è un provvedimento importantissimo, io credo che non ci debba essere la paura di dire quello che pensiamo su un provvedimento così importante, anche perché, Assessore, come ci siamo detti in Commissione, è vero che c'è l'urgenza di approvare questo provvedimento perché le imprese aspettano i benefìci di questo, però, Assessore, non mi vorrei sbagliare, ma questo provvedimento è arrivato in Commissione – penso di sbagliarmi io – a marzo e dopo lo abbiamo cominciato a rivedere a ottobre. Quindi, qualche minuto per i nostri emendamenti ci teniamo a prendercelo, dopo che ci siamo presi dieci mesi a valutarlo fuori dal lavoro della Commissione per capire come renderlo sicuramente migliore. Non è stato sicuramente tempo perso.
Guardate, c'è un altro dilemma che in Commissione non abbiamo capito: questo provvedimento come si cala nel rapporto che adesso ci sarà con la Zona economica speciale? Cozza, si estende, estende benefìci? Questo è un grande dilemma, che in Commissione abbiamo provato a porre. Evidentemente, Assessore, da quanto abbiamo capito, estenderà i benefìci della Zona economica speciale anche fuori da quelli che sono i confini perimetrati oggi, però dire che non siamo d'accordo a "superare le diseguaglianze territoriali e i divari economici in riferimento a competitività, investimenti, occupazione e dotazioni di infrastrutture e servizi" vuol dire che non siamo d'accordo al PNRR, perché in parte sono le finalità che si è dato il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Dire che non siamo d'accordo a superare le disuguaglianze territoriali vuol dire che in qualche modo siamo contro il provvedimento della Zona economica speciale, perché anche quello è uno degli obiettivi che si dà quel provvedimento. È giusto? Allora, abbiamo l'Europa che ci dà dei soldi per dire che i divari territoriali vanno colmati, abbiamo le Zone economiche speciali, le Zone logistiche speciali, le piattaforme che rendono i territori più fragili soggetti ad attrazione di investimento al fine di superare questo divario territoriale, noi, Assessore, facciamo un beneficio che in qualche modo può estendere, collega Camani, quelli che sono i benefìci che vengono dati dalla zona economica speciale e utilizziamo in continuità un provvedimento, ma non la finalità di quel provvedimento, perché ce la dice qualcun altro.
Guardate che solamente chi non vive la nostra Regione può pensare che fare impresa a Chioggia sia come fare impresa a Porto Marghera. Semplicemente per un modello infrastrutturale e di logistica. Solamente chi non vive in questa Regione può pensare che essere operaio residente in un Comune di 5.000 abitanti non è come essere operaio in un Comune di 100.000 abitanti, perché ho un servizio di welfare, di trasporto e di logistica che mi permette di non avere due auto e di portare il figlio all'asilo senza doverlo pagare. Sono fatti concreti di vita reale veneta. Non è demagogia. Non è demagogia! Sono fotografie della vita reale veneta.
I divari territoriali sono il primo elemento che permette alla manodopera, che dopo diventerà di specializzazione o di qualità, di specializzarsi. Peraltro, lei, relatrice, ha un esempio eccellente nel suo territorio. Uno dei motivi per cui quell'importante impresa che avete lì ha deciso di aprire in quei territori era proprio perché c'era una situazione territoriale ottimale, di gente laboriosa, che ha potuto sviluppare quel tipo di azienda che oggi c'è. Non la cito per non fare pubblicità. Quindi, capite bene che il territorio è quello che attrae e che i divari territoriali sono fondamentali.
Chiudo dicendo che oggi non mi vergogno di parlare due minuti sugli emendamenti, perché questa legge in Commissione l'ho persa dai radar a marzo e l'ho ritrovata ad ottobre, per cui oggi ci tengo a dare il mio contributo in Aula, che non è una perdita di tempo. Forse le perdite di tempo sono state altre.

PRESIDENTE

Grazie.
Dichiaro chiusa la discussione.
Metto in votazione l'emendamento n. A0041, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Favorevoli 10, contrari 28, astenuti nessuno.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0042, pagina 13, presentato dalla consigliera Camani, articolo 1, comma 2, modificativo, che prevede:
Al comma 2 dell'articolo 1, dopo le parole "in materia di aiuti di stato, la", sostituire le parole "Giunta regionale" con la parola "Regione".
Collega Camani, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Chiedo un po' di attenzione su questo emendamento, perché a una prima lettura può sembrare banale, ma nella realtà è profondamente sostanziale. Magari poi chiederei anche all'Ufficio Legislativo del Consiglio di esprimere un punto di vista.
Siamo all'articolo 1, cioè all'articolo in cui definiamo le finalità e i principali strumenti di cui ci vogliamo dotare con questa legge regionale. Non smetterò mai di ricordare che la sovranità legislativa del Veneto appartiene a noi e non alla Giunta. E non è un caso che lo ribadisco. La Giunta ha certamente il compito esecutivo, cioè quello di tradurre nella maniera più immediata e semplice possibile le nostre indicazioni, quello che, però, è il nostro compito è quello di indicare alla Giunta la modalità e la traiettoria di azione. Non si è mai visto in nessuna legge regionale che all'articolo 1, che indica le finalità, si dica che è la Giunta che deve realizzare le iniziative. Con questo emendamento non dico che la Giunta non deve fare niente, ribadisco che la priorità, il protagonismo, il ruolo nell'articolo 1, quello relativo alle finalità, non spetta alla Giunta ma alla Regione, che non vuol dire il Consiglio, ma vuol dire l'Istituzione che rappresenta i veneti e le venete. E anche l'Ufficio Legislativo del Consiglio regionale dell'Ente di cui voi fate parte ha appoggiato la mia interpretazione, perché all'articolo 1, relativo alle finalità, è la Regione, non è la Giunta. Malgrado il mio emendamento modesto e il parere dell'Ufficio Legislativo del Consiglio, la Giunta dice che non è d'accordo, perché dalla Giunta hanno detto che deve stare la Giunta.
Ora – mi dispiace che non ci sia il consigliere Favero – io vi chiedo se voi volete essere complici di questo continuo meccanismo di delega delle nostre funzioni, delle nostre priorità e delle nostre prerogative alla Giunta. Se voi state facendo finta di esercitare il vostro ruolo, ditecelo, perché noi non vogliamo essere complici di questo atteggiamento.
Al comma 2 dell'articolo 1, quando si vanno a indicare le azioni che si perseguono – ci saranno dopo gli articoli dove effettivamente può essere la Giunta che fa il bando, che dà le indicazioni, che delega Veneto Sviluppo – lo ripeto, l'articolo 1, l'articolo delle finalità, deve essere la Regione del Veneto, non la Giunta, perché è la Regione che promuove gli investimenti produttivi, è la Regione che supporta le imprese, è la Regione che sostiene il radicamento, l'attrazione e lo sviluppo del sistema produttivo, è la Regione che promuove la riqualificazione territoriale. Non può essere la Giunta che svolge queste funzioni generali di indirizzo. Anche la Giunta, ma è la Regione nel suo complesso, come Istituzione, quella che noi dovremmo avere anche l'ambizione di rappresentare, io direi anche l'obbligo di rappresentare.
Assume la Presidenza
Il Presidente Roberto CIAMBETTI

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Io capisco che negli articoli più concreti e più operativi, dove si indicano gli interventi precisi, l'emissione del bando, la delega a Veneto Sviluppo, sia la Giunta, ma all'articolo 1, quello relativo alle finalità, non ce n'è una di legge regionale che delega la Giunta alle funzioni di indirizzo. È una funzione che noi dovremmo rivendicare, ma non noi come Consiglio, la Regione del Veneto come Istituzione, che tiene insieme tutto. La Regione del Veneto non è la Giunta. So che vi piace il Presidente, vi piaceranno anche gli Assessori, ma la Regione del Veneto è un organismo più complesso, che ha il diritto alla rappresentanza. Delegare alla Giunta anche le finalità è sbagliato sotto il profilo istituzionale. Tanto che l'Ufficio Legislativo del Consiglio, in Ufficio di Presidenza, ha condiviso le nostre impressioni. La relatrice dovrebbe farsi carico delle indicazioni dell'Ufficio Legislativo del Consiglio regionale e non dell'Ufficio Legislativo della Giunta, che fa il suo mestiere, ma lo fa da un altro punto di vista.
In chiusura, Presidente, chiedo su questo emendamento un ripensamento del parere, non per fare un piacere o un dispetto a me, ma perché quando facciamo le leggi, che devono valere anche quando noi non ci saremo più in questo Consiglio regionale, dobbiamo cercare di farle come Dio comanda.

PRESIDENTE

Collega Zottis, prego.

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Io credo che spesso noi non stiamo molto attenti alla forma con cui ci presentiamo e ritengo che in una legge così importante non si possa non stare attenti alla forma e scambiare la Giunta regionale come organo di indirizzo. Questo è molto più evidente rispetto ad altre occasioni, ma ci sono stati altri momenti in cui, anche nelle Commissioni, siamo ritornati indietro rispetto a quello che era stato inserito e alla volontà della Giunta stessa, in cui abbiamo definito che alcuni passaggi devono essere fatti all'interno della Commissione e all'interno del Consiglio stesso. In questo caso diventa ancora più importante perché – ha ragione la collega Camani, la nostra Capogruppo – si tratta dell'articolo 1, quello relativo alle finalità. Quindi, non si tratta degli strumenti con cui noi poi andiamo ad attuare gli stessi obiettivi previsti dalla legge, non si tratta dell'articolo 2 sugli accordi per l'insediamento e lo sviluppo, si tratta dell'indirizzo che viene dato alla legge, e l'indirizzo che viene dato alla legge è della Regione. Sarebbe più del Consiglio, ma certamente non della Giunta. Pensiamo solo alla lettera e), quando andiamo a dire "stimola gli investimenti nel sistema produttivo veneto". Sono tante le modalità con cui possiamo stimolare gli investimenti, sono tante le riflessioni che possiamo fare, sono tante le articolazioni operative che si possono mettere in moto.
Lasciare la Giunta regionale e non mettere la Regione significa che si ha una visione estremamente riduttiva del funzionamento della Regione e del nostro ruolo stesso e una funzione assolutamente centralistica, certamente non quella visione autonomista che tanto si va a sbandierare all'interno del Veneto stesso.

PRESIDENTE

Collega Montanariello, prego.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, credo che non servano altri interventi dopo ciò che è stato detto. È implicito che è una legge del Consiglio regionale che riguarderà la Regione Veneto, punto. Non possiamo metterla giù in un altro modo.

PRESIDENTE

Collega Lorenzoni, prego.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente.
Effettivamente la logica ci deve aiutare. Questa legge contiene le indicazioni che il Consiglio regionale dà alla Giunta per mettere in atto delle misure per attrarre gli investimenti. Ma se all'articolo 1, comma 2, si dice "Per il perseguimento delle finalità di cui al comma 1, nel rispetto della disciplina europea in materia di aiuti di stato, la Giunta regionale", le indicazioni non le dà il Consiglio, le dà la Giunta regionale, ma la Giunta regionale le dà a sé stessa? Mi sembra una cosa tautologica.
Presidente, mi appello alla sua ragionevolezza e al suo conosciuto buonsenso. Forse all'articolo 1 le indicazioni le dà la Regione, che ha l'autorità di farlo. Poi, gli articoli applicativi saranno oggetto degli impegni che assume la Giunta. Ma qui secondo me è chiarissimo che deve essere la Regione. Mi appello anche ai colleghi che hanno cultura giuridica in Aula, perché penso che sia abbastanza lapalissiano che qui non sia la Giunta ma sia la Regione.
Mi associo alla collega nel chiedere il punto di vista del nostro Ufficio Legislativo, che non è l'Ufficio della Giunta, ma è l'Ufficio di questo Consiglio.

PRESIDENTE

Collega Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Intervengo anch'io perché questo è un emendamento importante. Mi rivolgo in particolare all'Assessore, perché penso che sia un emendamento che fa comprendere il perché è stato proposto.
Se noi mettessimo "Giunta regionale" sarebbe la Giunta ad avere il compito e la responsabilità di fare i punti a), b), c), d) ed e) di questa legge. Sostanzialmente è la Giunta che promuove e sostiene nuovi investimenti produttivi, è la Giunta che supporta le imprese che vogliono investire e promuovere in Veneto, è la Giunta che sostiene il radicamento delle imprese multinazionali, è la Giunta che promuove la riqualificazione energetica e stimola gli investimenti nel settore produttivo.
Assessore, seriamente, la Giunta non è l'organo giusto. È la Regione che ha il compito di fare, con tutti i suoi organi insieme, questo tipo di lavoro. Le faccio un altro esempio: se la Giunta cambiasse colore politico, quindi si mettesse nei nostri panni, e fossimo noi lì a governare, lei immagina che sia la Giunta che quindi ha un certo tipo di colore politico o l'Istituzione nei suoi organi tutti, compresi i tecnici, compresi gli altri contesti istituzionali, che non sono solo la Giunta, ma anche il Consiglio, che infatti ha un ruolo di indirizzo, sennò i documenti non passerebbero nella Commissione, almeno per una verifica?
La questione sembra di lana caprina, ma non lo è, perché dipende da come noi intendiamo le Istituzioni. L'Istituzione, la Regione, è della Giunta che la governa o la Regione è fatta da tutti gli organi che partecipano, in maggioranza e in minoranza, alla composizione di un certo tipo di presa di direzione? Questo è il grande tema: come noi intendiamo le Istituzioni.
Quindi, per me, questo è un emendamento molto importante. Mi rivolgo a lei perché penso che possa sicuramente comprendere la ratio di quello che stiamo dicendo.

PRESIDENTE

Collega Bigon, prego.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Vengo a supporto dei colleghi, perché effettivamente è un emendamento importante: al comma 2 dell'articolo 1, dopo le parole "in materia di aiuti di Stato", sostituire con la parola "Giunta regionale" la parola "Regione".
La Regione comprende sia il Consiglio regionale che la Giunta. Se indichiamo solo ed esclusivamente la Giunta, che poi è l'organo esecutivo di quello che dovrebbe deliberare il Consiglio regionale, credo che veramente non solo sia limitativo del potere della Regione, ma soprattutto è sbagliato ed erroneo.
Credo veramente che debba essere preso in considerazione questo emendamento e l'Ufficio Legislativo dovrebbe quantomeno esprimersi in merito, viste le richieste che abbiamo fatto.
Grazie.

PRESIDENTE

Sospendiamo cinque minuti per un approfondimento legislativo. Ripresa lavori alle ore 17.05.
La Seduta è sospesa alle ore 16.56
La Seduta riprende alle ore 17.21

PRESIDENTE

Colleghi, se ci accomodiamo riprendiamo i lavori.
Emendamento n. A0042 presentato dalla consigliera Camani, articolo1, comma 2, modificativo, che prevede:
Al comma 2 dell'articolo 1, dopo le parole "in materia di aiuti di stato, la", sostituire le parole "Giunta regionale" con la parola "Regione".
Mi sembra di aver colto che l'argomento prima in discussione sia stato in qualche maniera ricomposto in un emendamento del relatore, che verrà depositato a breve e che chiarirà le posizioni espresse prima in discussione generale.
Collega Camani, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Intervengo sull'ordine dei lavori, Presidente, per ringraziare la relatrice per l'attività di mediazione, evidentemente raccogliendo le indicazioni, il segretario Valente e gli uffici legislativi di Consiglio e Giunta, che hanno provato a raccogliere le indicazioni che avevamo lanciato con questo emendamento, arrivando a un compromesso, che si dovrebbe tradurre nell'emendamento che presenterà la relatrice.
Di conseguenza, per motivi di chiarezza, ritiro l'emendamento.

PRESIDENTE

Grazie.
L'emendamento n. A0042 è ritirato.
Emendamento n. A0084, pagina 14, presentato dalla consigliera Camani, articolo 1, comma 2, lettera A, modificativo, che prevede:
Alla lettera a) del comma 2 dell'articolo 1, dopo le parole "investimenti produttivi", aggiungere le parole "che realizzano ricadute positive in termini di occupazione e innovazione, anche in riferimento al miglioramento del benessere e della salute della comunità, in particolare", ed eliminare la seguente parola "particolarmente"
Conseguentemente, dopo le parole "investimenti dall'estero", eliminare le parole "con rilevanti impatti occupazionali e di innovazione".
Metto in votazione l'emendamento n. A0084. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0001 presentato dai consiglieri Masolo e Zanoni, pagina 15, articolo 1, rubrica Finalità, comma 2, lettera A, modificativo, che prevede:
Alla lettera a) del comma 2 dell'articolo 1 le parole "particolarmente nel settore" sono sostituite dalle seguenti: "privilegiando gli investimenti nei settori"
Prego, collega Masolo.

Renzo MASOLO (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Il mio emendamento è molto semplice. All'articolo 1, comma 2, lettera a), si chiede di togliere la dicitura "particolarmente nel settore" e di sostituirla con "privilegiando gli investimenti nei settori digitale, ambientale, dello sviluppo sostenibile, della transizione ecologica, dell'economia circolare, anche tramite l'attrazione e il rientro di investimenti dall'estero".
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Non vedo altre richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0001. Parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
È stato depositato l'emendamento n. A0097, cui ho accennato prima, quello che ricompone il termine "finalità ed interventi" all'inizio dell'articolo 1. Do cinque minuti per eventuali subemendamenti.
Emendamento n. A0017, pagina 16, presentato dalla consigliera Ostanel, articolo 1, comma 2, lettera A, modificativo, che prevede:
Alla lettera a), del comma 2 dell'art. 1, dopo le parole "promuove e sostiene nuovi investimenti produttivi, particolarmente nel settore" sono aggiunte le parole "manifatturiero, tecnologico, delle industrie creative,"
Prego, collega Ostanel.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Questo è un emendamento su cui so di avere una riformulazione, quindi chiedo alla relatrice di confermarla.
Credo sia importante, con il mio emendamento, riuscire almeno a citare alcuni dei settori che intendevo inserire all'interno di questo emendamento, cioè quelli manifatturiero, tecnologico e delle industrie creative. Ne abbiamo discusso in Ufficio di Presidenza, quindi spero che il ragionamento sia simile. Il tema del manifatturiero veniva tolto da questo emendamento perché mi è stato garantito ‒ e chiedo conferma ‒ che la questione non è non avere il settore manifatturiero tra i possibili soggetti che beneficiano dell'investimento, ma non inserirlo all'interno della legge per poi inserirlo, invece, nel lavoro che farà la Giunta.
Per quanto riguarda i settori tecnologico e delle industrie creative, se comprendo bene, aveva la possibilità di essere accettato. In questo caso, penso sia un passo importante, perché lavorare sulle nuove tecnologie, come richiesto da più parti, ma anche sul tema delle industrie creative ha in questo progetto di legge tutto il suo senso.

PRESIDENTE

La modifica sarebbe nella seconda riga? Viene mantenuta la parola "tecnologico" e vengono tolte le parole "manifatturiero" e "delle industrie creative". La proponente è d'accordo.
Metto in votazione l'emendamento n. A0017, così come modificato ai sensi dell'articolo 102. Parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0091, pagina 17, presentato dal consigliere Lorenzoni, articolo 1, comma 2, lettera A, aggiuntivo, che prevede:
Alla lettera a) del comma 2 dell'art. 1 dopo le parole "particolarmente nel settore" è inserita la parola "manifatturiero," prima di "digitale"
Il consigliere Lorenzoni non è presente.
Non vedo richieste di intervento.
Lo metto in votazione. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0043, pagina 18, presentato dalla consigliera Camani, articolo 1, comma 2, lettera A, modificativo, che prevede:
Alla lettera a) del comma 2 dell'articolo 1, dopo le parole "digitale, ambientale", aggiungere la parola "energetico.".
Non vedo richieste di intervento.
Lo metto in votazione. Parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0010, pagina 19, presentato dalla consigliera Baldin, articolo 1, comma 2, lettera A, modificativo, che prevede:
All'art. 1 comma II lettera a) dopo la parola "tramite" inserire le parole "il rientro dei lavoratori impatriati nonché"
Prego, collega Baldin.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Grazie, Presidente.
Questo è un emendamento che andrebbe ad aggiungere una specifica, secondo me utile, anzi doverosa. Quando si perseguono le finalità in oggetto a questo PDL, ovvero promuovere l'arrivo di investimenti e lo sviluppo del nostro territorio, si dovrebbe sempre tenere presente anche il capitale umano, non solo quello dei mezzi. Si va ad aggiungere al comma 2, dell'articolo 1, alla lettera a): "promuovere e sostenere nuovi investimenti produttivi, particolarmente nei settori digitale, ambientale, dello sviluppo sostenibile, della transizione ecologica e dell'economia circolare, anche tramite il rientro dei lavoratori impatriati". Questa è una aggiunta che mi sento di fare.
Ci dovrebbe essere un parere contrario. Non mi aspetto che diventi positivo, però sarebbe stato giusto tenerne conto.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0010. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0002, pagina 20, presentato dai consiglieri Masolo e Zanoni, articolo 1, rubrica Finalità, comma 2, lettera A, modificativo, che prevede:
Alla lettera a) del comma 2 dell'articolo 1 le parole "con rilevanti impatti occupazionali e di innovazione;" sono sostituite dalle seguenti: "con rilevanti e dimostrabili impatti occupazionali, di innovazione e di sostenibilità ambientale"
Prego, collega Masolo.

Renzo MASOLO (Europa Verde)

Colgo le battute dei colleghi qui al mio fianco e me le segno, perché sono interessanti. È vero che chi ci segue da casa deve sapere anche i retroscena. Questa, per adesso, è la prima nella classifica delle battute più esilaranti. C'è un motivo per non votare l'emendamento? No, l'emendamento non si vota a prescindere. Questa, per adesso, è la prima in classifica.
Questo emendamento, da quello che mi risulta, dovrebbe essere riformulato, come spero, perché sarebbe l'unico preso in considerazione. Si chiedeva di aggiungere le parole "con rilevanti e dimostrabili impatti occupazionali, di innovazione e di sostenibilità ambientale". Vista la grossa difficoltà a rilevare e dimostrare gli impatti occupazionali, si chiedeva almeno di lasciare una voce in più, cioè quella della sostenibilità ambientale, un tema ricorrente nella legge, ma che si fa fatica a vedere nella pratica.
Si chiede non di recepire completamente l'aggiunta, ma almeno di lasciare una parte. Per cui, rimodulando l'emendamento, lasciare almeno il tema della sostenibilità ambientale.
Grazie.

PRESIDENTE

La riformulazione mi sembra che il relatore la colga con attenzione.
Metto in votazione l'emendamento n. A0002. Parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione,
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0044, pagina 21, presentato dalla consigliera Camani, articolo 1, comma 2, lettera B, modificativo, che prevede:
Alla lettera b) del comma 2 dell1articolo 1, dopo le parole "supporta le imprese", aggiungere le parole "non ancora attive in Veneto e".
Conseguentemente, sempre alla lettera b) del comma 2 dell'articolo 1, dopo le parole "investire e produrre", sostituire le parole "in Veneto" con le parole "nel territorio regionale".
Lo metto in votazione. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0045, pagina 22, presentato dalla consigliera Camani, articolo 1, comma 2, lettera B, modificativo, che prevede:
Alla lettera b) del comma 2 dell'articolo 1, dopo le parole "supporta le imprese che", sostituire la parola "vogliono" con le parole "manifestano l'intenzione di".
Prego, collega Camani.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Anche questo emendamento ha una finalità, più che di tipo politico, direi quasi di tipo tecnico, tornando al principio rispetto al quale noi dobbiamo scrivere leggi che orientino le attività che l'esecutivo metterà in campo.
Con questo emendamento chiedo semplicemente di sostituire le parole "le imprese che vogliono investire", perché non è una modalità tecnica la volontà, l'espressione di volontà, con una espressione più chiara, sotto il profilo tecnico, cioè "le imprese che manifestano l'intenzione di", il che significa semplicemente scrivere in una legge che c'è una forma, una sostanza attraverso la quale le imprese si impegnano nei confronti della nostra regione.
Nel momento in cui investiamo risorse regionali, a prescindere dalla provenienza, che in questo caso è quella dei fondi comunitari, noi ci prendiamo un impegno a nome della Regione nei confronti dei soggetti che, a diverso titolo, sono beneficiari dei nostri interventi, dunque dei nostri investimenti.
Così come prima dicevo che non basta impegnarsi a salvaguardare, ma che le imprese devono salvaguardare l'occupazione e crearne di nuova, con questo emendamento chiedo semplicemente che, anziché il riferimento a una volontà genericamente intesa, almeno nella legge ci sia un riferimento chiaro al fatto che la volontà di queste imprese di investire nel nostro territorio sia manifestata in maniera puntuale.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Non vedo altre richieste di intervento.
Lo metto in votazione. Parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0046, pagina 23, presentato dalla consigliera Camani, articolo 1, comma 2, lettera B, modificativo, che prevede:
Alla lettera b) del comma 2 dell'articolo 1, dopo le parole "anche fiscali", sopprimere le parole ", sia di carattere strutturale, sia per l'attività di ricerca, sviluppo ed innovazione".
Metto in votazione l'emendamento n. A0046. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0047, pagina 24, presentato dalla consigliera Camani, articolo 1, comma 2, lettera C, modificativo, che prevede:
Alla lettera c) del comma 2 dell'articolo 1, dopo le parole "il radicamento", aggiungere le parole ", l'attrazione e lo sviluppo".
Collega Camani, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie.
Anche questo emendamento ha un contenuto preciso. Intervengo soltanto per provare a rappresentare il fatto che gli emendamenti che abbiamo presentato sono finalizzati, dal nostro punto di vista, a migliorare il testo della legge, ma sottendono anche un pensiero rispetto all'iniziativa che stiamo mettendo in campo.
Secondo noi, l'attività che deve mettere in campo la Regione non deve essere soltanto quella di radicare in questo territorio le imprese multinazionali che possono, qui in Veneto, trovare possibilità di insediamento, perché il radicamento in sé è una finalità molto limitata. A noi non interessa e non basta che eventualmente arrivino qui e aprano un nuovo stabilimento produttivo. A noi interessa che, qualora le multinazionali decidano di guardare con attenzione il Veneto come territorio che potrebbe accogliere nuove prospettive, oltre a radicarsi, sviluppino anche le loro attività.
Questo emendamento è finalizzato a contrastare un fenomeno che, purtroppo, in questi anni abbiamo imparato a conoscere, che è la delocalizzazione o addirittura il saccheggio dei territori. Molte imprese arrivano in un territorio, magari beneficiando di alcune iniziative di favore per insediarsi, e al termine del periodo previsto prendono e se ne vanno nuovamente. È un rischio con il quale dobbiamo fare i conti ‒ ho presentato un paio di emendamenti su questo fenomeno nel corso del progetto di legge ‒ e che dobbiamo tenere presente quando andiamo a individuare le iniziative rispetto alle quali vogliamo esercitare la capacità di attrazione degli investimenti, cioè evitare di costruire le condizioni per cui le imprese vengono qua, si beccano gli incentivi e dopo il periodo minimo previsto, cinque anni, se ne vanno via, rischiando di determinare, paradossalmente, addirittura un impatto negativo sul nostro territorio, con il grande fenomeno noto degli stabilimenti o dei capannoni vuoti e le conseguenze dirette sull'occupazione.
Con questo emendamento facciamo in modo che l'iniziativa di attrazione sia connessa al radicamento qui, ma anche allo sviluppo e al trattenimento nel nostro territorio di eventuali capitali stranieri.

PRESIDENTE

Collega Lorenzoni, prego.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente.
Questo emendamento riguarda la lettera c), del comma 2, specificamente riferito alle imprese multinazionali. Credo che questo tema sia importante in un'economia globalizzata, sempre più integrata. I capitali girano, la conoscenza gira e il nostro territorio deve riuscire a intercettare questi fenomeni su larga scala.
L'attrazione e lo sviluppo, al di là del radicamento, credo siano assolutamente importanti, anche perché l'impresa, come si diceva, non è una monade che sta lì e agisce da sola. L'impresa è parte di un ecosistema. Questo ecosistema deve vivere in maniera prospera. Voglio porre l'accento sul fatto che il radicamento comporta lavoro per il nostro sistema finanziario, comporta lavoro per i professionisti, comporta lavoro per tutta una rete di fornitori e di clienti dell'impresa che sono inevitabilmente integrati. È il concetto che si diceva nell'emendamento precedente relativo alle filiere. Quindi, specificare che si vuole rafforzare questo elemento di filiera, che si vuole lavorare non solo per le imprese in sé, ma per tutto l'insieme di relazioni che rende l'impresa prospera e capace è assolutamente importante.
Questo emendamento va a specificare meglio questo concetto. Credo sia assolutamente importante se vogliamo guidare il processo ancora una volta e non subirlo.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0047. Parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0085 presentato dalla consigliera Camani, articolo 1, comma 2, lettera C, modificativo, che prevede:
Alla lettera c) del comma 2 dell'articolo 1, dopo le parole "imprese multinazionali", aggiungere le parole "e di investimenti, anche esteri, idonei al consolidamento del tessuto imprenditoriale locale e a creare nuovi posti di lavoro diretti ed indiretti.".
Lo metto in votazione. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0048 presentato dalla consigliera Camani, articolo 1, comma 2, lettera C Bis, modificativo, che prevede:
Dopo la lettera c) del comma 2 dell'articolo 1, inserire la seguente lettera:
"c bis) sostiene progetti di rilocalizzazione in Veneto di produzioni precedentemente delocalizzate;".
Collega Camani, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Anche questo emendamento fa parte dei tanti che abbiamo presentato per cercare di puntualizzare meglio le finalità di questa proposta di legge. In particolare, chiediamo di inserire tra le azioni che la Regione deve mettere in campo per attrarre gli investimenti una particolare attenzione per quei progetti cosiddetti di "rilocalizzazione" in Veneto.
Sappiamo che i processi di delocalizzazione hanno investito le economie occidentali dai primi anni Duemila fino a qualche anno fa, quando, cioè, la competizione con i nuovi mercati che la globalizzazione aveva aperto, in particolar modo Sudamerica, est e sud-est asiatico, avevano portato la convenienza aziendale a delocalizzare in quei Paesi dove il costo della manodopera era più basso; dunque, consentiva produzioni competitive sul piano del prezzo con le produzioni europee.
In questi ultimi anni abbiamo verificato che si sta sviluppando una modalità di movimento dei capitali rovescia, cioè si sta tornando ai grandi investitori, le multinazionali stanno tornando a spostare le produzioni dal sud-est asiatico, dal Sudamerica e da alcuni Paesi dell'est Europa nel nostro Paese. Questo avviene per due fattori principali, rispetto ai quali dovremmo fare alcune valutazioni. La prima è che, ovviamente, il costo del lavoro anche in quei Paesi ha cominciato a salire; dunque, la convenienza sul piano del costo del lavoro ha perso un po' di significato. Questo dovrebbe darci molto da pensare, il fatto che si stanno avvicinando le condizioni lavorative dei Paesi che un tempo erano considerati "terzo mondo", dove le multinazionali spostavano le loro produzioni, in particolare la manifattura, al costo del lavoro nelle economie dell'Europa occidentale.
Questo ci dovrebbe far riflettere. Se prima la distanza tra il valore del lavoro dell'Europa occidentale e dei cosiddetti "Paesi emergenti" era molto grande, oggi questi due valori si avvicinano perché sale di molto il valore del lavoro in quei Paesi. Dovremmo rifletterci, perché è evidente che in questi anni non è avvenuta la stessa crescita per quanto riguarda il valore del lavoro nei nostri territori e nei nostri paesi. Ormai se lavori in Polonia e in Ungheria o se lavori in Italia più o meno ti pagano allo stesso modo. Tant'è che, addirittura, a proposito di manodopera, noi perdiamo una quota significativa di manodopera, in particolar modo quella a bassa qualifica, perché se ne vanno a lavorare nei Paesi dell'est Europa, dove la vita costa meno, ma vengono pagati come qui.
Adesso stiamo assistendo, sul piano generale, a un ritorno degli investimenti, in particolar modo quelli della manifattura, dai Paesi che al tempo erano in via di sviluppo ai Paesi più sviluppati, in particolare l'Europa. Questo è un fenomeno significativo, che sta coinvolgendo molte delle Regioni più industrializzate dell'Europa occidentale. Dobbiamo infilarci dentro questa tendenza, che può consentire anche al Veneto di recuperare attrattività in quei settori cruciali della manifattura.
Per tutte queste ragioni, chiedo di inserire tra i progetti che verranno finanziati con questa legge, con particolare attenzione, quei progetti che erano già veneti, o italiani, che negli anni della globalizzazione hanno scelto Paesi in via di sviluppo per delocalizzare e che oggi potrebbero rientrare nel nostro territorio.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie.
Collega Pan, prego.

Giuseppe PAN (Liga Veneta per Salvini Premier)

Solo un inciso. Non è che mi risulti tanto che negli altri Paesi il costo della manodopera e il costo orario siano uguali al nostro. Non so dove sia stata letta la notizia di questo rientro. Per carità, va benissimo. Ho seguito il fenomeno della meccanica a Timisoara, non so se ricordate. Tutti andavano a Timisoara, a un certo punto, in Romania. Sono tornati indietro perché si sono presi un sacco di bastonate per una serie di motivi: primo, perché hanno portato lì tutta una serie di know-how, di macchinari, eccetera; in secondo luogo, ritornano qui esattamente perché "piccolo è bello". Sa perché "piccolo è bello"? Perché qui se si rompe una macchina che costa anche 1-2 milioni di euro, nel raggio di 5 chilometri attorno all'imprenditore ci sono tutti quei piccoli e belli che aggiustano la macchina, hanno il materiale, hanno i ricambi, hanno la manodopera specializzata e riescono a far funzionare le grandi aziende, cosa che non succede in Romania, Bulgaria, Indonesia, eccetera. Se si rompe un macchinario in Africa devi aspettare tre mesi prima di farlo funzionare un'altra volta. Per questo i nostri imprenditori a volte scelgono di stare qui, perché noi sappiamo lavorare.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0048. Parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0049, pagina 27, presentato dalla consigliera Camani, articolo 1, comma 2, lettera D, modificativo, che prevede:
Alla lettera d) del comma 2 dell'articolo 1, dopo le parole "la riqualificazione" aggiungere la seguente "territoriale.".
Non vedo richieste di intervento.
Lo metto in votazione. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0050, pagina 28, presentato dalla consigliera Camani, articolo 1, comma 2, lettera D, modificativo, che prevede:
Alla lettera d) del comma 2 dell'articolo 1, dopo le parole "energetica, ambientale" sostituire le parole "logistica e digitale" con le parole "e lo sviluppo tecnologico e digitale".
Lo metto in votazione. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0018, pagina 29, presentato dalla consigliera Ostanel, articolo 1, comma 2, lettera D, modificativo, che prevede:
Alla lettera d), del comma 2 dell'art. 1, la parola "anche" è soppressa
Lo metto in votazione. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0051, pagina 30, presentato dalla consigliera Camani, articolo 1, comma 2, lettera D Bis, modificativo, che prevede:
Dopo la lettera d) del comma 2 dell'articolo 1, inserire la seguente lettera:
"d bis) valorizza la presenza di centri e infrastrutture di ricerca pubblici e privati ai fini dell'attrazione di imprese innovative e creative e di servizi avanzati;".
Collega Lorenzoni, prego.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Questo è un emendamento che mi sta a cuore, perché fa riferimento alle infrastrutture di ricerca pubbliche e private. L'abbiamo già detto in discussione generale, Assessore. Questa impostazione della legge non va a valorizzare quel patrimonio straordinario che il nostro sistema universitario ha in regione, cioè non va a coccolare tutte quelle attività di creazione di impresa che sono possibili come spin-off dell'attività di ricerca.
L'emendamento che ha fatto la collega andava proprio nella direzione di valorizzare la presenza di centri e infrastrutture di ricerca pubblici e privati per l'attrazione di imprese innovative e creative nei servizi avanzati. Specificarlo significa dare una connotazione, dare un elemento di priorità, dare un elemento di attenzione anche a quel mondo di giovani che si affacciano al mondo del lavoro e che guardano alla nostra regione con scarso interesse.
Io credo, invece, sia quello il vero valore che noi dobbiamo trattenere, perché è proprio da quell'attività, ma anche da quell'entusiasmo, da quella capacità di creare che noi possiamo ottenere importanti risultati sul piano dell'impresa. Ebbene, questo emendamento cercava di riconoscere questo ruolo, di riconoscere questa attenzione, di riconoscere questa priorità tra le scelte di politica industriale della Regione.
Io mi auguro che un po' di attenzione ci possa essere. Se c'è qualche ragione per cui questo emendamento non può essere recepito, chiedo all'Assessore di illustrarmela, perché nella mia concezione faccio fatica a capire una ragione per rigettare questa specifica, che – lo ripeto – va a creare valore. Come vi ho già detto, io conosco tanti ricercatori, tanti giovani brillanti che sono veneti, si mettono a fare impresa e non lo fanno nella nostra Regione.

PRESIDENTE

Collega Camani, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Questo è un altro degli emendamenti che abbiamo presentato per provare a orientare le scelte che dovranno poi guidare la Giunta nella selezione di quali investimenti privilegiare e quali no. Siccome noi siamo convinti che il vantaggio competitivo vero che in questa fase storica può fare la differenza tra noi e gli altri è la competenza, la formazione e l'innovazione e siccome pensiamo che la competenza, la formazione e l'innovazione non crescano per strada, ma debbano essere costruite e coltivate, io penso che prioritariamente l'interesse della Regione che vuole attrarre capitali e investitori che abbiano senso, funzione e utilità per la nostra Regione debba essere quello di concentrarsi sui centri e sulle infrastrutture di ricerca, pubblici e privati, proprio per sostenere le imprese innovative, digitalizzate e creative di servizi avanzati.
Abbiamo parlato lungamente in questi giorni della crisi della manifattura, che è una crisi che sta coinvolgendo tutti i Paesi che sulla manifattura hanno costruito il proprio successo imprenditoriale e produttivo e, dunque, anche una ricchezza diffusa. Il settore che, invece, non sembra segnato dalla crisi della manifattura è il settore dei servizi, che, infatti, è l'unico settore, anche in questa Regione, che è in continua espansione. Se noi vogliamo essere competitivi e definire anche un tessuto competitivo sul quale poi anche la manifattura si possa inserire, non possiamo non partire dall'innovazione e dalla tecnologia. Ora, per sviluppare innovazione e tecnologia l'ideale sarebbe costruire una correlazione forte tra impegno pubblico e impegno privato.
Adesso devo citare l'Emilia-Romagna. Spero che non si arrabbino né i sostenitori di De Pascale né i sostenitori della... Esatto. Guardate, c'è un motivo per cui l'Emilia-Romagna nel tempo è diventata leader nell'automotive, leader nel biotecnologico e leader in altri settori ad alto tasso di innovazione. Semplicemente perché nel tempo hanno fatto un investimento significativo nei centri di ricerca e nelle università pubbliche e private e hanno costruito un background di innovazione. Se ci pensate, volendo fare paragoni che possono infastidire meno perché sono su un'altra scala di grandezza, anche negli Stati Uniti d'America le città dove la produzione è più competitiva sono esattamente le città dove ci sono le più grandi università e centri di ricerca. Lì hanno un sistema tutto diverso, sapete bene che il capitale privato interviene direttamente nei centri di ricerca e nel finanziamento delle università. Però, è anche vero che dove noi mettiamo insieme sapere e innovazione l'impresa viaggia meglio.
Con questo emendamento, quindi, chiedo alla Giunta di valorizzare la presenza di centri e infrastrutture di ricerca come terreno più fertile e più utile per generare, in generale, un'azione di attrazione più efficace.
Grazie.

PRESIDENTE

Non vedo altre richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0051. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0003, pagina 31, presentato dai consiglieri Masolo e Zanoni, articolo 1, comma 2, lettera e), modificativo, che prevede:
La lettera e) del comma 2 dell'articolo 1 è soppressa.
Collega Masolo, prego.

Renzo MASOLO (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Questo emendamento è soppressivo, cioè noi chiediamo di togliere completamente la lettera e) del comma 2. Ci domandiamo le ragioni per cui, infatti, dopo una lettera d) che parla di "sinergia industriale in grado di attuare princìpi di economia circolare", la Regione debba promuovere, favorire, stimolare "gli investimenti nel sistema produttivo veneto da parte di fondi di private equity e private debt nazionali ed internazionali". Noi riteniamo che questo non sia sicuramente prerogativa della Regione, tra l'altro con tutti i dubbi che ci sono circa i risvolti mondiali di questi fondi e anche le ripercussioni di tipo economico. Non so se tutti i Consiglieri sono al corrente di quello che andranno a votare.
Con questo emendamento, quindi, chiediamo – qualunque impresa, peraltro, è libera di utilizzare i fondi di investimento che preferisce – che venga stralciata la lettera e).
Grazie.

PRESIDENTE

Rimane, quindi, l'emendamento, che stralcerebbe la lettera e).
Metto in votazione l'emendamento n. A0003, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0092, pagina 32, presentato dal consigliere Lorenzoni, articolo 1, comma 2, aggiuntivo, che prevede:
Al comma 2 dell'art. 1 è aggiunta la lettera f) seguente:
"Sostiene la costituzione di Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate (APEA) secondo quanto previsto dall'art. 27 del Decreto legislativo 112/1998.".
Collega Lorenzoni, prego.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente.
Questo era un emendamento che cercava di riportare l'attenzione su alcuni aspetti qualificanti delle aree industriali e, quindi, richiamava quelle che sono le Aree produttive ecologicamente attrezzate (APEA), che sono state introdotte nella normativa nazionale dal decreto legislativo n. 112 del 1998, perché è uno strumento che consente di co-progettare la presenza dell'impresa sul territorio tenendo conto di criteri validi, stimolanti e sfidanti sul piano ambientale. Ci sono dei begli esempi in Italia di APEA, ma ho scoperto, durante la discussione degli emendamenti, che la Regione Veneto non ha recepito il decreto legislativo n. 112 del 1998, per cui non è possibile inserire nella legge regionale un riferimento alla legge nazionale in mancanza del recepimento di detta normativa.
Mi sono mosso e sto presentando un progetto di legge per il recepimento delle APEA, perché dico: è possibile che dopo ventisei anni non siamo ancora riusciti a recepire una legge nazionale che introduce un concetto bello e positivo? Quindi, in settimana presenterò un progetto di legge per il recepimento delle APEA. Però, il concetto, a prescindere dal recepimento, credo sia un concetto importante. Attrarre l'impresa vuol dire, insieme all'impresa che viene, occuparsi del territorio, prendersi cura del territorio e, quindi, qualificare il territorio. L'impresa non è più un ente esterno che arriva sul territorio, consuma suolo e, in alcuni casi, rilascia dai camini o dagli scarichi idrici elementi inquinanti. L'impresa deve essere una parte di un territorio armonico e le APEA vanno proprio in questa direzione.
So del parere negativo sul tema, però voglio stimolare i colleghi a cogliere l'elemento che volevo portare: cerchiamo di accompagnare le imprese ad inserirsi nel territorio in modo armonico, a co-progettare con le Amministrazioni locali degli elementi di valorizzazione e riqualificazione del territorio. In alcuni casi l'impresa qualifica il territorio. Nel territorio padovano, che conosco, ci sono alcuni recenti insediamenti di imprese, che si stanno affermando a livello nazionale, che hanno realizzato degli stabilimenti che sono dei fiori all'occhiello architettonici e che, quindi, possono qualificare il territorio. Ecco, le APEA vogliono accompagnare questo processo. Se non lo possiamo fare con questo emendamento, facciamolo con qualche altro strumento, ma superiamo quell'idea dell'impresa come elemento invadente e invasivo del territorio e aiutiamo quel processo, invece, di coesione tra chi fa impresa e il territorio, che è un processo virtuoso che può creare valore. Io credo che quella cultura degli anni Sessanta e Settanta in cui l'impresa arrivava e devastava il territorio – purtroppo la nostra Regione è piena di scheletri di questo tipo – sia una cultura superata e ci sia la possibilità di avere un'industria armoniosa, un'industria che lavora per il territorio.
La nostra Regione, per fortuna, già ha dei begli esempi, io credo che debbano diventare il modello per tutte le Amministrazioni che interloquiscono con le imprese che vengono a insediarsi o che progettano la crescita.

PRESIDENTE

Grazie.
Metto in votazione l'emendamento n. A0092, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0004, pagina 33, presentato dai consiglieri Masolo e Zanoni, articolo 1, rubrica Finalità, comma aggiuntivo 2 bis, aggiuntivo, che prevede:
"2 bis. Le disposizioni della presente legge non si applicano alle imprese con sede legale nel territorio di paesi che istituiscono tasse sull'importazione di prodotti provenienti dall'Unione Europea.".
Prego, collega Masolo.

Renzo MASOLO (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Questo emendamento di fatto è una domanda che il nostro Gruppo fa ai Consiglieri, in particolare ai Consiglieri di maggioranza. Come ci rapportiamo con gli Stati le cui imprese vogliono investire nel nostro territorio, Stati che ci fanno i dazi? Che cosa facciamo? Agevoliamo, creiamo accordi, investiamo su queste aziende, oppure mettiamo le cose in chiaro e magari cerchiamo di agevolare imprese di altri Stati?
L'emendamento, che è molto chiaro, chiede di aggiungere il seguente comma 2 bis: "Le disposizioni della presente legge non si applicano alle imprese con sede legale nel territorio di paesi che istituiscono tasse sull'importazione di prodotti provenienti dall'Unione Europea".
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie.
Metto in votazione l'emendamento n. A0004, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0097, pagina 33 bis, presentato dalla consigliera Cestaro, articolo 1, rubrica X, comma 1, modificativo, che prevede:
La rubrica dell'articolo 1 è così modificata "Finalità ed Interventi"
Conseguentemente al comma 1 dell'articolo 1 le parole "La presente legge regionale" sono così sostituite: "Con la presente legge regionale la Regione del Veneto".
C'è bisogno di un attimo di riunione dell'Ufficio di Presidenza sull'emendamento n. 97. Venti secondi di pausa.
Mi sembra di aver colto che la riunione si sia svolta in maniera veloce e anche pacifica. Questa è una bella notizia.
Relatrice Cestaro, prego.

Silvia CESTARO (Zaia Presidente)

Grazie.
Come già preannunciato dalla collega Camani, abbiamo trovato una formulazione che va ad identificare una particolarità di questa norma, di questo articolo, che è l'articolo 1, che racchiude nei due commi sia le finalità sia la parte operativa, dunque gli interventi. Quindi, l'emendamento va a cambiare l'intestazione dell'articolo 1, che non è più solo "Finalità" ma diventa "Finalità ed Interventi".

PRESIDENTE

Grazie.
Non vedo altre richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0097, con il parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Adesso dobbiamo votare l'articolo 1.
Non vedo interventi. Qual è accantonato?
Collega Lorenzoni, prego.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente.
Dopo un giorno e mezzo siamo arrivati alla fine del primo articolo. Mi congratulo con l'Aula perché stiamo tenendo un ritmo veramente in linea con quella che è la dinamica imprenditoriale della nostra Regione. Mi auguro che gli imprenditori abbiano un ritmo più veloce del nostro.
Credo che l'aver discusso per la prima volta da molto tempo in quest'Aula su alcuni temi relativi al tessuto economico della nostra Regione sia un elemento positivo, il primo effetto positivo di questa legge. A me sarebbe piaciuto che l'avessimo affrontato prima questo discorso, che avessimo cercato di impostare prima una strategia industriale per accompagnare, aiutare e far crescere il tessuto e renderlo attrattivo. Ci siamo arrivati ora e comunque è un passaggio importante.
Credo che alcuni degli emendamenti che sono stati accolti migliorino il testo, indubbiamente, altri avrebbero potuto migliorarlo ancora di più e purtroppo non sono stati recepiti. Però, quello che mi preme sottolineare è il portare l'attenzione sulle dinamiche propositive, sulle dinamiche di dialogo con il mondo dell'impresa, perché è un elemento essenziale per la prosperità del nostro territorio.
Per cui, è un inquadramento generale. Alcuni degli elementi di priorità sono stati esplicitati, e questo ritengo che sia importante, ma soprattutto ritengo importante l'aver modificato quella Giunta che dava le indicazioni a sé stessa con la Regione, che rimane sovrana nel dare le indicazioni alla Giunta, e quindi aver corretto alcuni aspetti che erano di indeterminatezza nel testo.
È chiaro, qui non abbiamo la parte esecutiva di questa legge, però sono stati messi giù i confini, il perimetro entro cui questa legge opera. Mi auguro che questo Consiglio possa dialogare ancora su questi temi, possa specificare meglio gli obiettivi di sviluppo industriale della nostra Regione e possa fare delle scelte più mirate e più chiare negli ambiti su cui questa crescita industriale, questa attrazione industriale si vuole indirizzare.
È il tempo delle scelte. È il tempo di trovare dei meccanismi virtuosi perché ci sia una discontinuità con la gestione imprenditoriale del passato. Ne abbiamo bisogno su tanti fronti, ma su quello della riconversione di una manifattura che deve guardare al futuro e non al passato è fondamentale.
In questo senso invito i colleghi di maggioranza, a cui piacciono ancora le carrozze e le cabine telefoniche, a guardare quello che sta succedendo nel mondo, perché non produrremo carrozze, non produrremo cabine telefoniche, ma dovremo imparare a dialogare in maniera più spedita, più efficace con le imprese della conoscenza.

PRESIDENTE

Collega Camani, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
L'articolo 1 è l'articolo sul piano politico più importante di questa legge e quindi ci permettiamo di fare alcune considerazioni a valle del dibattito che si è sviluppato in queste due settimane sul cuore della legge, perché poi arriveranno degli articoli che declineranno sul piano operativo questi impegni. Io credo che, invece, dobbiamo provare a concentrarci su qual è l'obiettivo generale che ci vogliamo dare.
Credo che l'attrattività degli investimenti sia un'iniziativa fondamentale che, non a caso, è perseguita dall'Unione europea, dagli Stati, da altre Regioni. Dunque, è fondamentale che anche il Veneto riprenda questo argomento e lo declini rispetto alle necessità del proprio territorio.
È chiaro che, però, l'attrattività degli investimenti non può prescindere dal contesto nel quale ci muoviamo, contesto territoriale, ma contesto anche osservato con una ampiezza di vedute maggiore. Abbiamo provato per questo a portare dei punti di vista, a offrire degli elementi di riflessione su alcune dinamiche congiunturali che stanno riguardando anche la nostra Regione e non può prescindere dall'individuazione di alcune priorità, perché attrarre genericamente qualsiasi tipo di investimento in Veneto, dal nostro punto di vista, è un'iniziativa con un'ambizione non adeguata ai bisogni di questa Regione.
L'individuazione delle priorità passa da due direttrici principali. La prima riguarda le risorse di cui abbiamo la disponibilità, che, per quanto ingenti, sono risorse limitate, perché, assessore Marcato, con 40.000.000 su un bilancio da 17 miliardi, come si dice a casa mia, non si fanno le nozze con i fichi. Abbiamo una limitatezza delle risorse, che noi speriamo nel tempo possano anche aumentare, ma che deve essere per noi un richiamo ad una maggiore responsabilità nel momento in cui ne decidiamo l'allocazione.
L'altro elemento di cui dobbiamo tenere conto è la concorrenza agguerrita con cui dobbiamo fare i conti, concorrenza anche intraregionale, perché abbiamo visto che tante altre Regioni si sono già attrezzate e si stanno attrezzando per questo tipo di attività.
Dentro questa logica, dobbiamo abbandonare la tentazione che spesso ha caratterizzato le azioni delle politiche regionali, cioè di elargire finanziamenti a pioggia senza finalizzarli a obiettivi principali, e provare, con questi 44 milioni, a costruire delle politiche industriali di attrazione dei capitali serie, efficaci e adeguate.
Non è in discussione, Assessore, l'utilità di formule di partenariato pubblico-privato che possiamo mettere in campo attraverso questa legge, e che potrebbero avere un'utilità per la nostra Regione.
Quello che vorremmo discutere, invece, è l'impronta che l'Istituzione Regione Veneto vuole dare a queste iniziative di partenariato, perché va bene accogliere le sollecitazioni che ci arrivano dall'esterno, ci avete detto più volte che è una proposta di legge condivisa, ma le categorie economiche e le organizzazioni sindacali fanno un mestiere, le Istituzioni fanno un altro mestiere. Tra il capitale dell'impresa, il capitale istituzionale e il capitale sociale è giusto e necessario che ci sia dialogo, ma poi ognuno deve giocare il proprio ruolo e mettere in campo il proprio capitale, perché la Regione del Veneto ha una responsabilità che le organizzazioni datoriali e sindacali non hanno.
Loro rappresentano una parte, rappresentano, di fronte alle Istituzioni, gli interessi di una parte, meritevoli. Noi abbiamo la responsabilità di trovare una sintesi fra tutti i fattori in campo, che sono l'interesse delle imprese, che sono gli interessi dei lavoratori, che sono la necessità della tutela del territorio, che sono le prospettive in termini di innovazione e digitalizzazione della nostra Regione.
Per questo noi abbiamo presentato una serie di emendamenti che erano finalizzati a costruire in maniera più precisa e più dettagliata la definizione dell'obiettivo del target verso il quale volevamo mandare. La risposta che ci è stata data, in generale, cioè che questa è una legge che nelle finalità volutamente è stata tenuta larga, in modo da lasciare il margine più ampio possibile a chi poi sarà chiamato a fare queste decisioni, è una scelta che non ci convince, perché – l'ho detto mille volte, lo ripeto velocemente – la responsabilità di indicare le linee strategiche delle politiche spetterebbe a questo Consiglio regionale, lasciando alla Giunta poi le maglie più larghe possibili per trasformare, secondo le modalità che si ritengono più congrue, quegli indirizzi in modalità operative. Abdicare alla possibilità che avevamo, finalmente, di poter indirizzare in maniera chiara le politiche industriali di questa Regione, è un obiettivo che noi abbiamo mancato.
Vi lancio una sfida, colleghe e colleghi. Proviamo a leggere l'articolo 1 di questa legge togliendo la parola "Veneto" e mettendoci il nome di un'altra Regione qualsiasi, Lombardia, Piemonte, Liguria, Lazio, Toscana, Emilia-Romagna, Sicilia. Reggerebbe lo stesso. Nessuno si accorgerebbe della differenza, perché è una legge talmente neutra, talmente lontana dal contesto specifico che è quello rappresentato dal nostro sistema produttivo, dal nostro sistema occupazionale, dal nostro sistema sociale, che è una legge talmente generale che va bene per tutti e, dunque, rischia di non andare bene per nessuno.
Dov'è il Veneto, a parte scritta la parola in qualche passaggio della legge, in questo articolo 1, che dovrebbe indicare le finalità delle politiche industriali della nostra Regione? Se fossimo in una Regione diversa, che non ha fatto e non fa dell'impresa la sua cifra, ci potrebbe anche stare, ma siamo – lo ribadiamo ogni volta, qualcuno ne fa anche motivo di vanto personale – la Regione delle imprese, delle partite IVA, delle PMI. E dopo facciamo una legge nella quale questo orgoglio, questa dignità, questa eccellenza non viene neppure valorizzata, perché è una legge che parla di politiche industriali che potrebbero andare bene per qualsiasi altra Regione.
Noi, però, non siamo le altre Regioni. Noi siamo il Veneto, e non si può essere orgogliosi di essere veneti a targhe alterne, quando dobbiamo metterci le medagliette di chi ci rende orgogliosi al posto nostro, quando toccherebbe a noi valorizzare quelle eccellenze, valorizzare la laboriosità di quegli imprenditori che avete richiamato continuamente nel dibattito di oggi. Che bravi gli imprenditori che si alzano la mattina e tirano su la serranda, in mille fatiche. Dove stanno dentro questa legge questi imprenditori? Dove stanno?
Abbiamo provato soltanto a fare questo lavoro e continueremo a farlo con gli altri articoli. Costruire le condizioni per cui la prima legge di politiche industriali del Veneto parli di Veneto, affronti i problemi di questa Regione, ne valorizzi le eccellenze e soprattutto indichi una prospettiva. Dove vogliamo portare questa Regione, in un mondo che cambia, nel quale tutti gli altri si stanno riassestando? L'ha detto anche l'assessore Marcato, la Lombardia ha la finanza, l'Emilia-Romagna ha la Motor Valley. Noi come ce lo immaginiamo il Veneto del 2035? Io credo che se lo vogliamo fare, attrarre investimenti e finalizzarli rispetto a un progetto di lungo periodo, che noi abbiamo, è il minimo che possiamo fare. Il minimo.
Per tutte queste ragioni, pur immaginando che gli emendamenti accolti, spero, abbiano contribuito a migliorare il testo in questa direzione, è su questo tema che avremmo voluto affrontare il confronto con la maggioranza e con la Giunta, cioè come immaginiamo il Veneto del 2035. Arrivano all'orizzonte nubi tanto nere. Potete dirmi che la Germania è in crisi per colpa dell'Europa di sinistra, ma in realtà la Germania è in crisi perché aveva incanalato il proprio sviluppo su un prodotto rispetto al quale non è più competitiva, perché i cinesi sono diventati più bravi dei tedeschi a fare le macchine elettriche e non elettriche. Guardate che rischiamo moltissimo.
Permangono, comunque, delle perplessità su questo articolo.

PRESIDENTE

Collega Montanariello, prego.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

È un articolo importante, è un articolo, colleghi, che ha visto una discussione serrata, una discussione però non sterile, una discussione non polemica, una discussione fatta da una serie di proposte, anche in qualche modo costruite per essere calate in questo articolo, che è un articolo fondamentale: sono le finalità del provvedimento.
Molto spesso quello che si mette nelle finalità di una legge è la parte più importante, non perché è la più operativa in alcuni casi, ma perché ti dice quali sono le finalità in questo caso nostre, del legislatore, del Consiglio regionale. È un articolo che ha visto tanti emendamenti, ma nessuno di questi emendamenti ha mai visto, per quanto ci riguarda, cenni di ostruzionismo, perché erano tutti emendamenti studiati, ben calati, ben costruiti, non c'erano emendamenti scalari, tabellari.
Erano emendamenti fatti con l'idea e con il pensiero che una legge così importante potesse essere una legge che tentasse di dare due tipi di visioni. La prima era quella di avere una visione comune, di avere una visione più ampia, di avere una visione che non tenesse insieme un'idea di impresa, ma che riuscisse a tenere insieme un'idea di impresa veneta, così come ognuno di noi in qualche modo pensa di riuscire a rappresentare al meglio, puntando su obiettivi ben chiari che abbiamo provato ad elencare nella manovra emendativa, puntando al principio che per la prima volta in una Regione dove, pur riconoscendo che soldi molto spesso ne sono stati riconosciuti dal sistema politico per investimenti su scala a carattere regionale, e incentivi alle imprese, per la prima volta, Presidente, si provasse a fare una cosa diversa: non usiamo questi 40 milioni, che seppur importanti, su un bilancio come il nostro, sono una cifra importante, ma ridotta visti i 10 miliardi di bilancio, proviamo a darli con una finalità diversa.
La questione non è se sono tanti o se sono pochi, ma con che finalità li diamo. Proviamo a darli perché dobbiamo dire, Capogruppo, che diamo un po' di soldi alle imprese, perché abbiamo aumentato l'IRAP? Proviamo a dire: state tranquilli, non vi arrabbiate se abbiamo aumentato l'IRAP, tanto adesso con un altro strumento riusciremo a riconoscere qualcosa alla grande impresa? Penso che non sia lo strumento giusto.
Lo strumento giusto per affrontare questo articolo, l'articolo della finalità, era quello di prendere atto di una cosa che vogliamo negare nelle affermazioni, ma che nei nostri dibattiti emerge, ovvero che ci sarà anche una crisi mondiale, nazionale, intercontinentale, che magari scopriremo che parte anche da Marte, ma la verità è che la crisi è arrivata anche in Veneto, la crisi ha superato la linea del Piave, se volessimo usare una metafora.
È chiaro che l'approccio che in qualche modo bisogna avere non è quello distruttivo, nel dire che c'è chi vede il bicchiere mezzo pieno e chi vede il bicchiere mezzo vuoto, ma c'è un'altra parte dell'Aula che con gli emendamenti ha provato a dire che il bicchiere mezzo pieno lo vediamo anche noi, perché non viviamo sulla luna.
Proprio perché pensiamo che quel bicchiere debba mantenersi mezzo pieno e non debba continuare a interrogarsi se è mezzo pieno o mezzo vuoto, va affrontato con spirito diverso. Non si può continuare a far finta di nulla e a non aver recepito i nostri emendamenti che tengono conto di un dato tecnico, di un dato scientifico, che è quello che i giovani scappano da questa Regione. È un dato. Se andate a vedere i dati del 2023, abbiamo superato anche... Voleva intervenire, collega Marzio Favero?
I termini di paragone – lo dicono i dati e i numeri – non sono più neanche l'Emilia e la Lombardia. Forse era fuori quando l'abbiamo detto prima. Se andate a vedere gli ultimi dati, noi abbiamo un tasso di giovani che vanno via che supera le Regioni del sud e solo il 16% rientrano. È finita anche la pacchia del paragone tra Veneto e Lombardia. Sui giovani che scappano siamo paragonati, uguale al trasporto pubblico locale, con le Regioni del sud. È un'offesa? No. Per me è un elemento di preoccupazione, che ci deve portare a dire che non può essere che solo il 16% dei giovani che formiamo e vanno via ritornano. Visto che le nostre tasse servono molto spesso per formare giovani eccellenti in questa Regione, credo che l'approccio debba essere come li riportiamo qui, come li facciamo tornare.
Visto che nello spopolamento di giovani che vanno via abbiamo superato le Regioni del sud, vi dico una mia esperienza personale. I giovani a un certo punto finiscono, non c'è nessuno neanche più che va via. Nei territori rimangono solo quelli che hanno la pensione e il lavoro fisso garantito. Hai voglia a fare ragionamenti sulla competitività!
Non è una cosa che succede oggi, è una cosa che succederà fra trent'anni, ma noi oggi stiamo avendo i primi campanelli d'allarme. Abbiamo il dovere di intervenire e fermare tutto. Quando, trent'anni fa, i giovani andavano via dal sud erano contenti. Chi andava nelle Forze armate, chi andava a lavorare con il concorso pubblico. Sapete come è andata a finire? Che in paesi interi è restato chi è pensionato e chi ha il posto di lavoro pubblico fisso. Ci serve vedere quello che è successo nelle altre parti per evitare che avvenga da noi? Collega relatrice, lei che viene da un territorio montano capisce cosa sto dicendo, capisce alla fine chi resta quando tu non crei un freno allo spopolamento che hai? Come lo fai? Lo fai diventando attrattivo anche nei giovani che studiano, che si devono fermare e devono restare qui.
Il nostro primato di Regione eccellente non basta rivendicarlo per dire che esiste. Il nostro primato di una Regione, che io credo sia davvero eccellente, perché abbiamo una classe imprenditoriale, sociale, veneti laboriosi, eccellente, non è eccellente solo perché continuiamo a dirlo, deve essere eccellente anche perché continuiamo a farla essere eccellente.
La differenza tra noi e voi non è che noi diciamo che è tutto brutto e voi dite che è tutto bello. Noi diciamo che è tutto bello, come voi, ma che i dati, l'avete ammesso anche voi, ci dicono che qualcosa sta succedendo e vorremmo porre un freno a questa cosa che sta succedendo, perché vogliamo bene anche noi a questa Regione.
Sull'eccellenza non si vive di rendita. Non è che siccome sei stato eccellente un periodo, sei eccellente sempre. I Paesi in via di sviluppo ce lo dimostrano come l'eccellenza si passa da non averla ad averla o come si passa ad averla a non averla. Tra le due visioni che ci sono, noi diciamo che siamo eccellenti, siamo ambiziosi e siamo competitivi. È vero.
Vogliamo fare qualcosa per dire che investiamo sul futuro affinché lo saremo anche fra vent'anni? Perché se tutto rimane fermo una volta crescevamo tre punti, poi due, ora zero, ma è sempre una crescita. Sì, ma non abbiamo più quel gap di crescita positivo che avevamo sulle altre Regioni, con la stessa forbice che c'era qualche anno fa.
È la crisi che è arrivata. Bene. Ma il compito del legislatore è anche prendere atto che ci sono dei momenti di difficoltà che vanno contrastati. La pandemia ci ha insegnato che in momenti straordinari si fanno scelte straordinarie, non si possono fare bilanci e interventi ordinari in un momento straordinario e quindi ragionare su un'ottica di territorio e non più di impresa, su un'ottica di rafforzamento di quelle che esistono, oltre che l'attrazione di quelle da far ritornare, su un'ottica che deve eliminare le diseguaglianze territoriali, su un'ottica che deve eliminare i divari economici e infrastrutturali dei territori del Veneto.
Il Veneto da Rovigo a Belluno non è uguale. Ci sono anche in Veneto aree interne, aree fragili, divari infrastrutturali, divari economici e un'offerta di servizi che in un paese di 5.000 abitanti non è uguale a quella di un paese di 100.000. Ecco perché noi abbiamo provato a dire, e chiudo, che non c'è chi ha ragione o meno ragione nelle finalità di una legge importante come questa, ma forse c'era una visione di insieme che andava tenuta.
Grazie.

PRESIDENTE

Non ho visto prenotazioni.
Metto in votazione l'articolo 1, come emendato.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Interrompiamo qui la seduta.
Capigruppo in Sala del Leone. Grazie.
La Seduta termina alle ore 18.31
Il Consigliere segretario
Erika BALDIN

Il Presidente
Roberto CIAMBETTI




Resoconto stenotipico a cura di:
Cedat 85

Revisione e coordinamento testo a cura di:
Maria Concetta Miccoli

Elaborazione testo a cura di:
Maria Concetta Miccoli
Verbale n. 166 - 11^ legislatura
PROCESSO VERBALE
SEDUTA PUBBLICA N. 166
MARTEDì 18 FEBBRAIO 2025


PRESIDENZA
PRESIDENTE ROBERTO CIAMBETTI
VICEPRESIDENTE ENOCH SORANZO

PROCESSO VERBALE REDATTO A CURA DELL'UNITà ASSEMBLEA

INDICE

Processo verbale della 166ª seduta pubblica – martedì 18 febbraio 2025
La seduta si svolge a Venezia in Palazzo Ferro-Fini, sede del Consiglio regionale, secondo le modalità ordinarie ed in conformità alla deliberazione dell'Ufficio di presidenza n. 31 del 30 maggio 2024.

I lavori si svolgono sulla base dell'ordine del giorno prot. n. 2217 del 13 febbraio 2025.

Il Presidente CIAMBETTI, alle ore 10.42, comunica che l'inizio della seduta è rinviato alle ore 11.00.

Assume la presidenza il Vicepresidente Enoch Soranzo.

Il PRESIDENTE dichiara aperta la seduta alle ore 11.06.

Assume le funzioni di Consigliere segretario la consigliera Erika Baldin.

Punto n. 2) all'ordine del giorno

Comunicazioni della Presidenza del Consiglio  [RESOCONTO]


Il PRESIDENTE comunica che sono in congedo il Presidente della Giunta regionale Zaia e i consiglieri Rizzotto e Vianello; inoltre, la partecipazione da remoto è autorizzata ai sensi della deliberazione dell'Ufficio di presidenza n. 31 del 30 maggio 2024.

Punto n. 1) all'ordine del giorno

Approvazione verbali delle sedute precedenti  [RESOCONTO]


Il PRESIDENTE, poiché nessun consigliere chiede di fare osservazioni, dichiara che si intende approvato il processo verbale della 165a seduta pubblica di martedì 11 febbraio 2025.

Punto n. 3) all'ordine del giorno

Interrogazioni e interpellanze  [RESOCONTO]


Ai sensi dell'art. 114, comma 3 del Regolamento l'elenco delle interrogazioni e delle interpellanze, allegato alla Convocazione, è dato per letto.

Punto n.4) all'ordine del giorno

Risposte della Giunta regionale alle interrogazioni e interpellanze  [RESOCONTO]


INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA

n. 520 del 14.01.2025
presentata dai consiglieri Zottis, Montanariello, Camani, Bigon e Luisetto
"Peg Perego: quali percorsi la Giunta regionale ha avviato o intende avviare per accompagnare i dipendenti della sede di San Donà di Piave verso un percorso di ricollocamento?"

Intervengono la consigliera Zottis (Partito Democratico Veneto) che illustra l'IRI in oggetto.

Interviene l'assessora Mantovan che risponde per conto della Giunta regionale.

Interviene la consigliera Zottis (Partito Democratico Veneto) in sede di replica.

Punto 6) all'ordine del giorno

Disegno di legge relativo a "Disposizioni in materia di attrazione degli investimenti nel Veneto". (Progetto di legge n. 248) PROSECUZIONE  [RESOCONTO]

Prosecuzione dell'esame degli emendamenti del progetto di legge in oggetto, iniziato nella 165a Seduta consiliare di martedì 11 febbraio 2025.

Il PRESIDENTE comunica il deposito dell'emendamento n. A95 e assegna dieci minuti di tempo per la presentazione di eventuali subemendamenti.

Si passa all'esame dell'articolato e relativi emendamenti.

Sull'emendamento n. A32 all'articolo 1, intervengono i consiglieri Camani (Partito Democratico Veneto), che lo illustra, Valdegamberi (Gruppo Misto), Montanariello (Partito Democratico Veneto), Lorenzoni (Gruppo Misto) e l'assessore Marcato.

L'emendamento n. A32 , posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

Interviene la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto) sull'ordine dei lavori.

Sull'emendamento n. A33 all'articolo 1, intervengono i consiglieri Camani (Partito Democratico Veneto), che lo illustra, Montanariello (Partito Democratico Veneto), Lorenzoni (Gruppo Misto), Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), Zottis (Partito Democratico Veneto), Villanova (Zaia Presidente), Masolo (Europa Verde), Zanoni (Europa Verde), Rigo (Liga Veneta per Salvini Premier), Formaggio (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni), Luisetto (Partito Democratico Veneto), Pan (Liga Veneta per Salvini Premier), Bigon (Partito Democratico Veneto).

Sull'ordine dei lavori intervengono i consiglieri Camani (Partito Democratico Veneto), Villanova (Zaia Presidente) e Zanoni (Europa Verde).

L'emendamento n. A33, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. A34 all'articolo 1, intervengono i consiglieri Camani (Partito Democratico Veneto), che lo illustra, Lorenzoni (Gruppo Misto), Montanariello (Partito Democratico Veneto) e Masolo (Europa Verde).

Durante l'intervento della consigliera Camani assume la presidenza Il Presidente Roberto Ciambetti.

L'emendamento n. A34, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

La seduta è sospesa alle ore 13.02.

La seduta riprende alle ore 14.55.

Interviene la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto) sull'ordine dei lavori.

Sull'emendamento n. A35 all'articolo 1, intervengono i consiglieri Camani (Partito Democratico Veneto), che lo illustra, e Montanariello (Partito Democratico Veneto).

L'emendamento n. A35, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. A36 all'articolo 1, intervengono i consiglieri Camani (Partito Democratico Veneto), che lo illustra, Lorenzoni (Gruppo Misto), Montanariello (Partito Democratico Veneto) e Pan (Liga Veneta per Salvini Premier).

Durante l'intervento della consigliera Camani assume la presidenza Il Vicepresidente Enoch Soranzo.

L'emendamento n. A36, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Interviene il consigliere Lorenzoni (Gruppo Misto) sull'ordine dei lavori e chiede di verificare la presenza in Aula dei consiglieri al momento della votazione.

La seduta è sospesa alle ore 15.19.

La seduta riprende alle ore 15.22.

Il PRESIDENTE prende atto che, al momento della votazione, viene segnalata un'anomalia nella votazione espressa dai consiglieri Dolfin e Formaggio; l'esito della votazione registrato col sistema elettronico in modalità telematica viene rettificato secondo la situazione di fatto verificata.

Intervengono i consiglieri Zanoni (Europa Verde), Bozza (Forza Italia – Berlusconi – Autonomia per il Veneto) e Masolo (Europa Verde), sull'ordine dei lavori, Formaggio (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni), per fatto personale, Lorenzoni (Gruppo Misto), sull'ordine dei lavori.

Sull'emendamento n. A37 all'articolo 1, intervengono i consiglieri Camani (Partito Democratico Veneto), che lo illustra, Montanariello (Partito Democratico Veneto) e Lorenzoni (Gruppo Misto).

L'emendamento n. A37, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. A38 all'articolo 1, intervengono i consiglieri Camani (Partito Democratico Veneto), che lo illustra, Lorenzoni (Gruppo Misto), Zottis (Partito Democratico Veneto), Cestaro (Zaia Presidente) e Montanariello (Partito Democratico Veneto).

L'emendamento n. A38 , posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A39, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. A40 all'articolo 1, intervengono i consiglieri Camani (Partito Democratico Veneto), che lo illustra, Lorenzoni (Gruppo Misto), Luisetto (Partito Democratico Veneto) e Montanariello (Partito Democratico Veneto).

L'emendamento n. A40, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. A15 all'articolo 1, interviene la consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) che lo illustra.

Il PRESIDENTE illustra una riformulazione dell'emendamento, come concordata in Ufficio di presidenza della Terza Commissione consiliare, non accolta dalla consigliera Ostanel.

L'emendamento n. A15, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. A16 all'articolo 1, intervengono i consiglieri Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), che lo illustra, e Masolo (Europa Verde).

L'emendamento n. A16, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. A41 all'articolo 1, intervengono i consiglieri Camani (Partito Democratico Veneto), che lo illustra, Lorenzoni (Gruppo Misto), Zottis (Partito Democratico Veneto), e Montanariello (Partito Democratico Veneto).

L'emendamento n. A41, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.
Sull'emendamento n. A42 all'articolo 1, intervengono i consiglieri Camani (Partito Democratico Veneto), che lo illustra, Zottis (Partito Democratico Veneto), Montanariello (Partito Democratico Veneto), Lorenzoni (Gruppo Misto), Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), Bigon (Partito Democratico Veneto).

Durante l'intervento della consigliera Camani assume la presidenza Il Presidente Roberto Ciambetti.

Il PRESIDENTE sospende la seduta per un approfondimento tecnico sull'emendamento in discussione.

La seduta è sospesa alle ore 16.56.

La seduta riprende alle ore 17.21.

Interviene la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto) sull'ordine dei lavori e ritira l'emendamento n. A42.

L'emendamento n. A84 , posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A1, illustrato dal consigliere Masolo (Europa Verde), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE comunica il deposito dell'emendamento n. A97 e assegna cinque minuti di tempo per la presentazione di eventuali subemendamenti.

Sull'emendamento n. A17 all'articolo 1, interviene la consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) che lo illustra e accoglie la proposta di riformulazione verbale concordata in Ufficio di presidenza della Terza Commissione consiliare.

L'emendamento n. A17, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato, come modificato ai sensi dell'articolo 102 del Regolamento.

L'emendamento n. A91, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A43, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

L'emendamento n. A10 , illustrato dalla consigliera Baldin (Movimento 5 Stelle), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Interviene il consigliere Masolo (Europa Verde) che illustra l'emendamento n. A2 e propone una riformulazione verbale.

L'emendamento n. A2 , posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.
L'emendamento n. A44, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A45, illustrato dalla consigliera Camani (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

L'emendamento n. A46, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. A47 all'articolo 1, intervengono i consiglieri Camani (Partito Democratico Veneto), che lo illustra, e Lorenzoni (Gruppo Misto).

L'emendamento n. A47, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

L'emendamento n. A85 , posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. A48 all'articolo 1, intervengono i consiglieri Camani (Partito Democratico Veneto), che lo illustra, e Pan (Liga Veneta per Salvini Premier).

L'emendamento n. A48, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

Gli emendamenti nn. A49, A50 e A18, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

Sull'emendamento n. A51 all'articolo 1, intervengono i consiglieri Lorenzoni (Gruppo Misto) e Camani (Partito Democratico Veneto) che lo illustra.

L'emendamento n. A51 , posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A3 , illustrato dal consigliere Masolo (Europa Verde), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A92, illustrato dal consigliere Lorenzoni (Gruppo Misto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto

L'emendamento n. A4, illustrato dal consigliere Masolo (Europa Verde), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE riunisce l'Ufficio di presidenza della Terza Commissione consiliare per esprimere parare sull'emendamento n. A97.

Sull'emendamento n. A97 interviene la consigliera Cestaro (Zaia Presidente) che lo illustra.

L'emendamento n. A97, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

Sull'articolo 1 intervengono i consiglieri Lorenzoni (Gruppo Misto), Camani (Partito Democratico Veneto) e Montanariello (Partito Democratico Veneto).

L'articolo 1, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato come emendato.

Il PRESIDENTE dichiara chiusa la seduta.

Il Consiglio regionale sarà convocato a domicilio.

La seduta termina alle ore 18.31.

Votazioni ai sensi dell'articolo 50 comma 4 dello Statuto.


Votazione aperta per il Punto: PDL n. 248 - EMA32
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 43
Votanti: 43
Favorevoli: 43
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Boron Fabrizio, Casali Stefano, Ciambetti Roberto, Formaggio Joe, Piccinini Tomas, Rizzotto Silvia, Vianello Roberta, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il Punto: PDL n. 248 - EMA33
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 47
Votanti: 47
Favorevoli: 9
Contrari: 38
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Ostanel Elena, Rizzotto Silvia, Vianello Roberta, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Montanariello Jonatan, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il Punto: PDL n. 248 - EMA34
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 45
Votanti: 45
Favorevoli: 10
Contrari: 35
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Vianello Roberta, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il Punto: PDL n. 248 - EMA35
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 44
Votanti: 44
Favorevoli: 10
Contrari: 34
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Pan Giuseppe, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Vianello Roberta, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il Punto: PDL n. 248 - EMA36
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 42
Votanti: 42
Favorevoli: 10
Contrari: 31
Astenuti: 1
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Brescacin Sonia, Ciambetti Roberto, Dolfin Marco, Formaggio Joe, Rizzotto Silvia, Valdegamberi Stefano, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Zecchinato Marco

Astenuti:
Cestaro Silvia

Votazione aperta per il Punto: PDL n. 248 - EMA37
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 44
Votanti: 44
Favorevoli: 10
Contrari: 34
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Boron Fabrizio, Ciambetti Roberto, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Valdegamberi Stefano, Vianello Roberta, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il Punto: PDL n. 248 - EMA38
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 43
Votanti: 43
Favorevoli: 10
Contrari: 33
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Boron Fabrizio, Cecchetto Milena, Ciambetti Roberto, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Valdegamberi Stefano, Vianello Roberta, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il Punto: PDL n. 248 - EMA39
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 43
Votanti: 43
Favorevoli: 10
Contrari: 33
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Boron Fabrizio, Cecchetto Milena, Ciambetti Roberto, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Valdegamberi Stefano, Vianello Roberta, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il Punto: PDL n. 248 - EMA40
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 41
Votanti: 41
Favorevoli: 10
Contrari: 31
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Bet Roberto, Boron Fabrizio, Cecchetto Milena, Ciambetti Roberto, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Vianello Roberta, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il Punto: PDL n. 248 - EMA15
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 43
Votanti: 43
Favorevoli: 10
Contrari: 33
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Bet Roberto, Boron Fabrizio, Gerolimetto Nazzareno, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Valdegamberi Stefano, Vianello Roberta, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il Punto: PDL n. 248 - EMA16
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 42
Votanti: 42
Favorevoli: 10
Contrari: 32
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Gerolimetto Nazzareno, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Valdegamberi Stefano, Vianello Roberta, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il Punto: PDL n. 248 - EMA41
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 38
Votanti: 38
Favorevoli: 10
Contrari: 28
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
Presenti:
Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bigon Annamaria, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bigon Annamaria, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Cestari Laura, Ciambetti Roberto, Dolfin Marco, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rizzotto Silvia, Valdegamberi Stefano, Vianello Roberta, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
Barbisan Fabiano, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il Punto: PDL n. 248 - EMA84
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 41
Votanti: 41
Favorevoli: 9
Contrari: 32
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Boron Fabrizio, Lorenzoni Arturo, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Vianello Roberta, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il Punto: PDL n. 248 - EMA01
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 42
Votanti: 42
Favorevoli: 8
Contrari: 34
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Boron Fabrizio, Lorenzoni Arturo, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Valdegamberi Stefano, Vianello Roberta, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il Punto: PDL n. 248 - EMA17
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 43
Votanti: 42
Favorevoli: 42
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 1
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Boron Fabrizio, Lorenzoni Arturo, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Rizzotto Silvia, Valdegamberi Stefano, Vianello Roberta, Zaia Luca

Non Votanti:
Formaggio Joe

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il Punto: PDL n. 248 - EMA91
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 42
Votanti: 42
Favorevoli: 9
Contrari: 33
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Boron Fabrizio, Cecchellero Andrea, Lorenzoni Arturo, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Rizzotto Silvia, Valdegamberi Stefano, Vianello Roberta, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il Punto: PDL n. 248 - EMA43
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 44
Votanti: 43
Favorevoli: 43
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 1
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Boron Fabrizio, Lorenzoni Arturo, Pavanetto Lucas, Rizzotto Silvia, Valdegamberi Stefano, Vianello Roberta, Zaia Luca

Non Votanti:
Formaggio Joe

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il Punto: PDL n. 248 - EMA10
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 43
Votanti: 43
Favorevoli: 9
Contrari: 34
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Boron Fabrizio, Formaggio Joe, Lorenzoni Arturo, Pavanetto Lucas, Rizzotto Silvia, Valdegamberi Stefano, Vianello Roberta, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il Punto: PDL n. 248 - EMA02
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 43
Votanti: 43
Favorevoli: 9
Contrari: 34
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Boron Fabrizio, Formaggio Joe, Lorenzoni Arturo, Pavanetto Lucas, Rizzotto Silvia, Valdegamberi Stefano, Vianello Roberta, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il Punto: PDL n. 248 - EMA44
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 42
Votanti: 42
Favorevoli: 9
Contrari: 33
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Boron Fabrizio, Casali Stefano, Formaggio Joe, Lorenzoni Arturo, Pavanetto Lucas, Rizzotto Silvia, Valdegamberi Stefano, Vianello Roberta, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il Punto: PDL n. 248 - EMA45
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 45
Votanti: 45
Favorevoli: 45
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Boron Fabrizio, Formaggio Joe, Rizzotto Silvia, Valdegamberi Stefano, Vianello Roberta, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il Punto: PDL n. 248 - EMA46
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 43
Votanti: 43
Favorevoli: 9
Contrari: 34
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Formaggio Joe, Ostanel Elena, Rizzotto Silvia, Valdegamberi Stefano, Vianello Roberta, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Montanariello Jonatan, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il Punto: PDL n. 248 - EMA47
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 44
Votanti: 44
Favorevoli: 44
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Boron Fabrizio, Cecchellero Andrea, Formaggio Joe, Rizzotto Silvia, Valdegamberi Stefano, Vianello Roberta, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il Punto: PDL n. 248 - EMA85
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 43
Votanti: 43
Favorevoli: 9
Contrari: 34
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Bet Roberto, Bigon Annamaria, Boron Fabrizio, Formaggio Joe, Rizzotto Silvia, Valdegamberi Stefano, Vianello Roberta, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il Punto: PDL n. 248 - EMA48
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 44
Votanti: 44
Favorevoli: 44
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Boron Fabrizio, Formaggio Joe, Rizzotto Silvia, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il Punto: PDL n. 248 - EMA49
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 44
Votanti: 44
Favorevoli: 10
Contrari: 34
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Boron Fabrizio, Formaggio Joe, Possamai Gianpiero, Rizzotto Silvia, Valdegamberi Stefano, Vianello Roberta, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il Punto: PDL n. 248 - EMA50
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 43
Votanti: 43
Favorevoli: 9
Contrari: 34
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Boron Fabrizio, Formaggio Joe, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Valdegamberi Stefano, Vianello Roberta, Zaia Luca, Zanoni Andrea

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zottis Francesca

Contrari:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il Punto: PDL n. 248 - EMA18
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 45
Votanti: 45
Favorevoli: 10
Contrari: 35
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Boron Fabrizio, Formaggio Joe, Rizzotto Silvia, Valdegamberi Stefano, Vianello Roberta, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il Punto: PDL n. 248 - EMA51
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 43
Votanti: 43
Favorevoli: 10
Contrari: 33
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Boron Fabrizio, Formaggio Joe, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Valdegamberi Stefano, Vianello Roberta, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il Punto: PDL n. 248 - EMA03
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 41
Votanti: 41
Favorevoli: 5
Contrari: 34
Astenuti: 2
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco

Assenti:
Boron Fabrizio, Camani Vanessa, Cestaro Silvia, Formaggio Joe, Lorenzoni Arturo, Rizzotto Silvia, Valdegamberi Stefano, Vianello Roberta, Zaia Luca, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Ostanel Elena, Zanoni Andrea

Contrari:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
Bigon Annamaria, Montanariello Jonatan
Votazione aperta per il Punto: PDL n. 248 - EMA92
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 44
Votanti: 44
Favorevoli: 10
Contrari: 34
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Formaggio Joe, Rizzotto Silvia, Valdegamberi Stefano, Vianello Roberta, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il Punto: PDL n. 248 - EMA04
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 44
Votanti: 44
Favorevoli: 10
Contrari: 34
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Boron Fabrizio, Formaggio Joe, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Valdegamberi Stefano, Vianello Roberta, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il Punto: PDL n. 248 - EMA97
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 44
Votanti: 44
Favorevoli: 44
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Boron Fabrizio, Formaggio Joe, Ostanel Elena, Rizzotto Silvia, Valdegamberi Stefano, Vianello Roberta, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il Punto: PDL n. 248 - ART. 1
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 44
Votanti: 44
Favorevoli: 35
Contrari: 0
Astenuti: 9
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Boron Fabrizio, Formaggio Joe, Ostanel Elena, Rizzotto Silvia, Valdegamberi Stefano, Vianello Roberta, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Montanariello Jonatan, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Consiglieri presenti o partecipanti in modalità telematica, in congedo o assenti:
ANDREOLI Marco
P
MAINO Silvia
P
BALDIN Erika
P
MASOLO Renzo
P
BARBISAN Fabiano
P
MICHIELETTO Gabriele
P
BET Roberto
P
MONTANARIELLO Jonatan
P
BIGON Anna Maria
P
OSTANEL Elena
P
BISAGLIA Simona
P
PAN Giuseppe
P
BORON Fabrizio
P
PAVANETTO Lucas
P
BOZZA Alberto
P
PICCININI Tomas
P
BRESCACIN Sonia
P
POSSAMAI Gianpiero
P
CAMANI Vanessa
P
PUPPATO Giovanni
P
CASALI Stefano
P
RAZZOLINI Tommaso
P
CAVINATO Elisa
P
RIGO Filippo
P
CECCHELLERO Andrea
P
RIZZOTTO Silvia
C
CECCHETTO Milena
P
SANDONÀ Luciano
P
CENTENARO Giulio
P
SCATTO Francesca
P
CESTARI Laura
P
SORANZO Enoch
P
CESTARO Silvia
P
SPONDA Alessandra
P
CIAMBETTI Roberto
P
VALDEGAMBERI Stefano
P
CORSI Enrico
P
VENTURINI Elisa
P
DOLFIN Marco
P
VIANELLO Roberta
C
FAVERO Marzio
P
VILLANOVA Alberto
P
FORMAGGIO Joe
P
ZAIA Luca
C
GEROLIMETTO Nazzareno
P
ZANONI Andrea
P
GIACOMIN Stefano
P
ZECCHINATO Marco
P
LORENZONI Arturo
P
ZOTTIS Francesca
P
LUISETTO Chiara
P



IL CONSIGLIERE SEGRETARIO
f.to Erika BALDIN

IL PRESIDENTE
f.to Roberto CIAMBETTI
P = presente; C = in congedo; A = assente.
N.B. Gli emendamenti sono conservati nel sistema documentale del Consiglio regionale.
Le richieste di modifica delle votazioni diverse da quelle previste dall'articolo 89 del Regolamento sono menzionate nel Resoconto.

PROCESSO VERBALE
Redazione testo a cura di Gabriella Gamba
Revisione testo a cura di Carla Combi e Alessandro Vian