ResocontoVerbali

Seduta del consiglio regionale del 25/02/2025 n. 167

Resoconto n. 167 - 11^ legislatura
Resoconto 167 a Seduta pubblica
Martedì, 25 febbraio 2025
SOMMARIO
Assume la Presidenza
Il Vicepresidente Enoch SORANZO
La Seduta inizia alle ore 10.49

PRESIDENTE

Buongiorno a tutti. Buongiorno agli Assessori, a tutti i dirigenti e agli uffici. Prego tutti di accomodarvi. Grazie. Chi è fuori dall'Aula e desidera accedervi lo faccia pure.
Diamo inizio alla 167a Seduta pubblica del Consiglio regionale. I lavori si svolgono sulla base dell'ordine del giorno prot. n. 2538 del 20 febbraio 2025.
PUNTO
2


COMUNICAZIONI DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO

Hanno comunicato congedo
Luca ZAIA
Alessandra SPONDA
Roberta VIANELLO
I congedi sono concessi.
PUNTO
1


APPROVAZIONE VERBALI DELLE SEDUTE PRECEDENTI

Il PRESIDENTE, poiché nessun Consigliere chiede di fare osservazioni, dichiara che si intende approvato il processo verbale della 166a Seduta pubblica di martedì 18 febbraio 2025.
PUNTO
3



INTERROGAZIONI E INTERPELLANZE

Ai sensi dell'art. 114, comma 3 del Regolamento, l'elenco delle interrogazioni e delle interpellanze, allegato alla Convocazione, è dato per letto.
PUNTO
4



RISPOSTE DELLA GIUNTA REGIONALE ALLE INTERROGAZIONI E INTERPELLANZE

PRESIDENTE

Abbiamo, in ordine ai lavori, l' interrogazione a risposta immediata n. 526 del 23 gennaio 2025, dove l'Assessore competente è l'assessore Mantovan, che ha chiesto che possa essere rinviata al prossimo Consiglio regionale. Lo ha comunicato per iscritto.
PUNTO
5



INTERROGAZIONI A RISPOSTA SCRITTA ISCRITTE ALL'ORDINE DEL GIORNO AI SENSI DELL'ARTICOLO 111, COMMA 4, DEL REGOLAMENTO.

PRESIDENTE

Passiamo immediatamente alle interrogazioni a risposta scritta, partendo dalla IRS n. 603 del 22 novembre 2024.

Interrogazione a risposta scritta n. 603 del 22 novembre 2024 presentata dal consigliere Masolo relativa a "CRITICITÀ DEL TRATTAMENTO CEFALEE PRESSO L'ULSS 1 DOLOMITI: QUALI RIMEDI?"

Per la presentazione dell'interrogazione cedo la parola al collega Renzo Masolo. Ne ha facoltà.
Collega, mi chieda la parola. Grazie, ho visto la prenotazione.
Collega Masolo, prego.

Renzo MASOLO (Europa Verde)

Grazie, Presidente. Buongiorno, colleghi e colleghe, membri della Giunta.
L'interrogazione nasce da una segnalazione su una criticità della cura delle cefalee dell'ULSS 1. Ne do lettura per capire quale può essere poi la risposta.
Premesso che: è pervenuta al sottoscritto interrogante segnalazione circostanziata rispetto a criticità nel garantire il corretto trattamento delle cefalee croniche presso la ULSS 1 Dolomiti e in particolare presso il Distretto di Feltre; a quanto si apprende, infatti, posta una condizione generale e permanente carenza di organico dedicato che involge il menzionato Distretto – carenza che peraltro comprende l'attuale vacanza del primario, dimessosi ad agosto 2024 – risulta sospeso da agosto 2024 l'ambulatorio per la somministrazione della tossina botulinica ai pazienti affetti da cefalea cronica primaria.
Osservato che il trattamento con tossina botulinica dovrebbe essere effettuato con cadenza trimestrale e, tuttavia, verosimilmente in ragione di quanto soprariportato, risulterebbe che i trattamenti previsti per agosto 2024 siano slittati a novembre 2024.
Considerato che anche solo un mese di ritardo nel trattamento delle cefalee tramite somministrazione della tossina botulinica può essere tale da aggravare i sintomi dei pazienti.
Tutto ciò premesso, il sottoscritto Consigliere regionale interroga l'Assessore regionale alla sanità per sapere se risultano segnalate alla competente Direzione regionale criticità nella somministrazione dei trattamenti mediante tossina botulinica presso l'ULSS 1 Dolomiti, così come, in generale, presso le restanti ULSS e, in caso di riscontro di tali criticità, sia riguardanti la ULSS 1 ed eventualmente altre ULSS, quali interventi si intendono attivare per garantire la regolare continuità delle cure.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Assessore Lanzarin, nel darle il buongiorno, le cedo la parola per la risposta. Grazie.

Ass.ra Manuela LANZARIN

Grazie, Presidente.
La cefalea cronica rappresenta una problematica molto attenzionata sia a livello ministeriale che regionale. In particolare, negli ultimi anni il suo impatto ha interessato una fascia sempre più estesa di popolazione, richiedendone un trattamento continuo e a lungo termine che possa contrastare un'evoluzione invalidante della malattia sulla persona e sulla sua famiglia, investendosi aspetti di tipo clinico-assistenziali, nonché la sfera economico e sociale. In tal senso, la legge 14 luglio 2020, n. 81, ha riconosciuto la cefalea primaria come malattia sociale e ha previsto l'elaborazione dei progetti regionali finalizzati a sperimentare metodi innovativi di presa in carico dei pazienti sulla base di precise linee di indirizzo, adottate con il decreto del Ministero della salute del 23 marzo 2023.
La Regione del Veneto da anni è parte attiva nell'individuazione dei trattamenti più adeguati alle persone affette da cefalea primaria cronica. Con decreto del Direttore generale n. 126 del 28 settembre 2023 ha istituito un gruppo di lavoro, composto da professionisti con specifica e approfondita esperienza nell'ambito ospedaliero-neurologico e da rappresentanti delle associazioni del Veneto, per la definizione di un progetto regionale per la presa in carico dei pazienti affetti da tale malattia, sviluppato sui livelli di necessità di cura al fine di addivenire sia al miglioramento della qualità dell'assistenza del paziente, sia alla maggiore appropriatezza nell'accesso alle strutture sanitarie. Progetto approvato con delibera di Giunta regionale del 22 dicembre 2023.
Tutto ciò premesso, in merito a quanto segnalato con l'interrogazione del Consigliere regionale di cui all'oggetto, si conferma, così come riferito dall'Azienda ULSS 1 Dolomiti, la presenza di alcune criticità nel trattamento dei pazienti con cefalea nella UOC di neurologia dell'Ospedale di Feltre, dovute principalmente alla carenza di personale medico. Tale carenza di personale ha causato, infatti, una serie di problematiche organizzative, tra cui la sospensione temporanea dell'ambulatorio per la somministrazione della tossina botulinica ai pazienti affetti da cefalea cronica primaria, al fine di consentire il regolare svolgimento di altre attività, tra le quali l'assistenza ai pazienti ricoverati (14 posti letto) e lo svolgimento delle visite neurologiche urgenti in lista d'attesa e in lista di pre-appuntamento. Durante il periodo di sospensione, i pazienti in carico presso l'ambulatorio per la somministrazione della terapia (circa 50 pazienti) sono stati inseriti nella lista d'attesa, vista anche la mancanza di altri ambulatori che praticano questa specifica terapia nel territorio dell'ULSS.
A partire dai primi giorni del mese di gennaio 2025 ha preso servizio il nuovo Direttore dell'UOC di neurologia all'Ospedale di Feltre. Ciò consentirà, tra l'altro, il ripristino dell'attività ambulatoriale per la somministrazione della tossina botulinica, garantendo così la continuità delle cure ai pazienti dell'Azienda ULSS 1 Dolomiti. La Direzione regionale competente provvederà alla verifica dell'effettivo ripristino delle attività di cui trattasi.
Infine, si precisa che non risultano, al momento, presenti ulteriori criticità nella somministrazione dei trattamenti mediante tossina botulinica presso altre Aziende del territorio regionale.

PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Collega Masolo, prego, per la replica.

Renzo MASOLO (Europa Verde)

Ringrazio l'Assessore per la risposta, che soddisfa a livello generale sicuramente, perché si capisce – e oggi l'ha spiegato – quanto importante sia il tipo di patologia, ma anche come si sia attivata la struttura nazionale e regionale. Pertanto, rispetto a questo sono contento dell'aggiornamento che ci ha dato l'Assessore.
La cosa che dispiace è che, per un'emergenza dovuta a un primario che si dimette o a problemi di carenza di organico, ci abbia rimesso una cinquantina di pazienti che hanno un problema oggettivo. Pertanto, pur dichiarandomi soddisfatto che non ci siano criticità nelle altre ULSS, altro dato certamente apprezzabile, proprio per questo motivo si poteva forse tamponare l'emergenza magari dirottando i pazienti su altre strutture al fine di evitare questi disagi e queste segnalazioni.
Ad ogni modo, visto che adesso c'è un nuovo primario e considerato che la struttura è a regime, mi dichiaro soddisfatto. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Abbiamo terminato le interrogazioni.
Prego, collega Camani.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Ho chiesto di intervenire in apertura dei lavori di questo Consiglio per...

PRESIDENTE

Collega, mi scusi, è sull'ordine dei lavori, giusto?

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Sull'ordine dei lavori. È un intervento di inizio seduta.

PRESIDENTE

Prego, sull'ordine dei lavori.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Ho chiesto di intervenire in apertura per portare all'attenzione di questo Consiglio regionale i fatti drammatici che hanno colpito la nostra Regione in pochi giorni. Ieri a Quarto d'Altino un operaio è rimasto gravemente ferito, folgorato mentre lavorava ad una cabina elettrica. Sempre ieri un autotrasportatore di Merlara è rimasto schiacciato sotto il peso della sua motrice, che stava controllando per un ipotetico guasto, ed è morto all'istante. Venerdì scorso un altro operaio, un giovane ragazzo di Chioggia, è deceduto, colpito da un pesante pannello di ferro.
Sono tragedie drammatiche che colpiscono la nostra Regione. Ne approfitto, Presidente, per rivolgere, a nome di tutto il Consiglio, la vicinanza e le condoglianze alle famiglie di queste persone che sono morte mentre andavano al lavoro o mentre stavano lavorando. Questo è un dramma rispetto al quale la nostra Regione può e deve fare di più.
Non credo si possa parlare in questi casi di tragiche fatalità, credo, invece, che si debba aprire una riflessione seria sull'organizzazione del lavoro e su qual è la reale condizione di sicurezza che sul posto di lavoro viene garantita anche nella nostra Regione. Il fatto che non sia un problema solo del Veneto non ci esime dalla responsabilità di provare a fare di più. Proprio oggi che parliamo di lavoro e di politiche industriali, ad esempio, dobbiamo richiamare costantemente l'impegno e la responsabilità che le Istituzioni devono dimostrare rispetto a questo tema.
Io penso che, per cominciare a ripartire e a rimettere al centro del nostro interesse la salute e la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori, dobbiamo chiedere alla Giunta di varare quanto prima il Piano strategico, che, assessore Lanzarin, sappiamo essere scaduto da oltre un anno, sul quale c'è già stato un lavoro preparatorio di condivisione con le organizzazioni sindacali e datoriali. Quindi, con questo intervento chiedo alla Giunta di provvedere quanto prima all'approvazione, con la delibera, di questo Piano, che rappresenta un primo passo rispetto a quanto la Regione può e deve ancora fare rispetto alla salute e alla sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori.
Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie, collega Camani.
Assessore Lanzarin, prego.

Ass.ra Manuela LANZARIN

Siamo sicuramente consapevoli della tematica e anche dei fatti che si sono verificati proprio in queste ultime ore e in questi ultimi giorni, anche se guardando gli andamenti degli infortuni e degli incidenti mortali vediamo che, nel corso degli ultimi anni, c'è stata una riduzione, anche se c'è una concentrazione – lo sappiamo – in alcuni settori rispetto ad altri. La Direzione Sanità e Prevenzione è sicuramente attenta ed è sul pezzo. Come sapete, abbiamo varato il primo Piano strategico nel 2018, nel 2021 abbiamo fatto un suo primo aggiornamento e in tutto il 2024 abbiamo lavorato per varare un nuovo aggiornamento, arrivando così a un nuovo Piano strategico, coinvolgendo sia le parti datoriali che le parti sindacali. Il Piano, di fatto, è pronto. Quindi, credo di poter dire che nella prossima Giunta porteremo sicuramente al vaglio il Piano strategico, l'aggiornamento del nuovo e, quindi, il terzo Piano strategico, con i contenuti condivisi tra tutte le parti, quindi sia parti sindacali che parti datoriali, anche legate, se vi ricordate, alla campagna di comunicazione che l'anno scorso abbiamo inserito, con una parte specifica rispetto agli istituti professionali e, quindi, a tutto il problema dell'alternanza scuola-lavoro, completando a 360 gradi quelle che sono oggi le situazioni legate a questa tematica.
È chiaro che c'è una parte che si scontra, per quanto riguarda gli SPISAL e, quindi, gli operatori, con la carenza di personale purtroppo, ma su questo continuiamo rispetto a quelli che sono i bandi di Azienda Zero, al reclutamento di personale e, quindi, sicuramente al potenziamento di tutti i settori.

PRESIDENTE

Grazie, Assessore, per la buona notizia.
PUNTO
6



DISEGNO DI LEGGE RELATIVO A "DISPOSIZIONI IN MATERIA DI ATTRAZIONE DEGLI INVESTIMENTI NEL VENETO". (PROGETTO DI LEGGE N. 248) PROSECUZIONE

Relazione della TERZA Commissione Consiliare.
Relatrice: Consigliera Cestaro
Correlatore: Consigliere Lorenzoni

PRESIDENTE

Riprendiamo dal punto che abbiamo cominciato a esaminare nell'ultimo Consiglio regionale. Ricordo che avevamo approvato l'articolo 1.
Emendamento n. A0031, pagina 34, presentato dalla consigliera Camani, articolo 1 bis, aggiuntivo, che prevede:
Dopo l'articolo 1, è aggiunto il seguente articolo 1 bis:
"Art 1 bis - Ruolo delle piccole e medie imprese.
1. AI fine di valorizzare il contributo della piccola e media impresa e dell'impresa artigiana e cooperativa allo sviluppo dell'apparato produttivo e all'occupazione nel territorio, la Regione, nell'ambito delle azioni della presente legge, ne promuove l'internazionalizzazione, la qualificazione e il consolidamento delle relazioni di filiera, nonché iniziative volte al rafforzamento patrimoniale e alla crescita dimensionale e organizzativa.
2. La Regione valorizza i progetti di sviluppo e gli Accordi di cui all'articolo 2 che hanno ricadute positive in termini di innovazione ed occupazione delle piccole e medie imprese e delle imprese artigiane e cooperative.".
Non so se vuole presentarlo. Allora si prenoti, collega Camani. Prego, ne ha facoltà.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Intanto illustro l'emendamento, rispetto al quale so che c'è un parere contrario, ma che mi interessa presentare perché era un tentativo che avevamo provato a mettere in campo per fare quello che abbiamo chiesto di fare da diverse sedute di Consiglio a questa parte, e cioè di costruire un collegamento effettivo tra le iniziative che con questo progetto di legge ci preoccupiamo di stimolare, quindi attrarre capitali per le imprese e le aziende di grandi dimensioni, e quello che a ogni piè sospinto ci viene ricordato come essere il tessuto produttivo principale e anche più vivace della nostra Regione, cioè le piccole e piccolissime imprese. Dunque, con questo emendamento, che è nei fatti un articolo aggiuntivo, noi chiediamo di fare in modo che le iniziative che verranno intraprese sul tessuto produttivo della nostra Regione siano inserite esattamente dentro il contesto e il contributo che la piccola e media impresa, l'impresa artigiana e l'impresa cooperativa già attivano nel nostro territorio, che è un contributo sia in termini di attività produttiva sia in termini di capacità di innovazione, sia soprattutto in termini occupazionali.
La volontà che ci proponevamo e ci proponiamo con questo emendamento è quella di riportare al centro della discussione di queste proposte che la Giunta ci sottopone il tema dell'occupazione, perché è chiaro che la stragrande maggioranza degli occupati in Veneto in questo momento afferisce alle piccole imprese, alle imprese artigiane, alle imprese cooperative, e nel momento in cui andiamo a inserirci con alcune iniziative dentro l'impianto produttivo della nostra Regione dobbiamo porre particolare attenzione a queste realtà, che certamente possono essere rafforzate anche da operazioni come quella che ci proponete, a condizione che siano pienamente inserite nei meccanismi e nei processi produttivi.
Con questo emendamento, quindi, chiediamo alla Giunta di inserire, pur non snaturando l'impianto della legge, che, come ci ha ricordato l'Assessore, è finalizzata all'attrattività dei capitali rivolti alle grandi imprese, il contesto produttivo veneto, che è specifico e costruito sulle piccole imprese, in particolar modo artigiane e cooperative.
Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0031, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
Ditemi se potete tutti tranquillamente votare o se ci sono dei problemi, visto che è la prima votazione. Abbiamo un problema con la collega Bigon. È tutto a posto, collega? Bene.
È chiusa la votazione.
Favorevoli 7, contrari 25, astenuti nessuno.
Il Consiglio non approva.
Passiamo all'articolo 2.
Emendamento n. A0052, pagina 35, presentato dalla consigliera Camani, articolo 2, comma 1, modificativo, che prevede:
All'inizio del comma 1 dell'articolo 2, le parole "Giunta regionale" sono sostituite con la parola "Regione".
Collega, vuole illustrarlo? No, lo dà per letto.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0052, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Favorevoli 7, contrari 24, astenuti nessuno.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0086, pagina 36, presentato dalla consigliera Camani, articolo 2, comma 1, modificativo, che prevede:
Al comma 1 dell'articolo 2, dopo le parole "insediamenti produttivi", sono soppresse le parole "di imprese o aggregazioni di imprese" e dopo le parole "insediamenti esistenti" aggiungere le parole "di imprese o di aggregazioni di imprese".
Prego, collega Camani.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Con questo emendamento si chiede una semplice correzione testuale, perché cerchiamo di allargare il più possibile le maglie dell'intervento. C'è un parere contrario, ma io non riesco a spiegarmene le ragioni. Con l'articolo 2, comma 1, stiamo indicando le finalità con cui la Giunta dovrebbe promuovere la stipula di questi accordi per l'insediamento. Il testo di legge dice che questi accordi per l'insediamento possono avere ad oggetto "nuovi insediamenti produttivi di imprese o aggregazioni di imprese", e va bene, nel senso che l'accordo può essere finalizzato a far arrivare nel nostro territorio nuovi insediamenti produttivi, oppure "l'espansione di insediamenti esistenti. Ebbene, con questo emendamento chiedo semplicemente di spostare il riferimento alle aggregazioni di imprese non soltanto rispetto agli accordi finalizzati a nuovi insediamenti ma anche per gli accordi che prevedono l'espansione di insediamenti esistenti.
Non mi sembra un emendamento che snaturi il senso della proposta ma che, semmai, lo allarghi, in modo che gli accordi che andiamo a fare possano essere rivolti a nuovi insediamenti o all'espansione di insediamenti esistenti, in entrambi i casi rivolti certo alle imprese ma anche alle aggregazioni di imprese. Per queste ragioni, chiedo ovviamente di rivedere il parere e di votare a favore di questo emendamento.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Non vedo altre richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0086, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Favorevoli 7, contrari 25, astenuti nessuno.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0019, pagina 37, presentato dalla consigliera Ostanel, articolo 2, comma 1, modificativo, che prevede:
Alla lettera a) del comma 1 dell'art. 2, le parole "privilegiando la realizzazione di programmi di riconversione produttiva o il riutilizzo di impianti inutilizzati o dismessi" sono sostituite con le parole "vincolandoli alla realizzazione di programmi di riconversione produttiva o al riutilizzo di aree industriali, immobili in disuso e impianti inutilizzati o dismessi".
Lo dà per letto. Grazie, collega.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0019, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Favorevoli 8, contrari 27, astenuti nessuno.
Il Consiglio non approva.
Nel frattempo, è entrato il collega Gianpiero Possamai, al quale credo che tutti noi insieme possiamo dare un ben tornato. (Applausi) Davvero con tutto il cuore.
Emendamento n. A0011, pagina 38, presentato dalla consigliera Baldin, articolo 2, comma 2, lettera d), modificativo, che prevede:
All'art. 2 comma 2 lettera d) dopo la parola "sostenibilità" inserire la parola "energetica,".
Non so se lo vuole illustrare. Non ho capito. C'è una riformulazione dell'emendamento n. 11. Prego, relatore Silvia Cestaro.

Silvia CESTARO (Zaia Presidente)

Si chiede la "sostenibilità ambientale, energetica e sociale degli interventi, inclusa la previsione di recupero e riqualificazione di strutture dismesse o sottoutilizzate". Questo è il testo finale del comma 2, lettera d).

PRESIDENTE

Questo è il testo dell'emendamento riformulato? Vi prego di chiarire per la trascrizione. Grazie.

Silvia CESTARO (Zaia Presidente)

L'emendamento chiede di inserire, all'articolo 2, comma 2, lettera d), la parola "energetica" dopo la parola "sostenibilità". Il testo prevede la "sostenibilità ambientale, energetica e sociale degli interventi". In realtà non c'è una riformulazione. Quindi, viene accettato così com'è.
Grazie.

PRESIDENTE

Viene cambiato il parere, quindi, che diventa favorevole.
Ci sono altri interventi? Prego, collega Possamai, sull'ordine dei lavori.

Gianpiero POSSAMAI (Liga Veneta per Salvini Premier)

Intervengo più per fatto personale che per altro.
Desidero ringraziarvi per la sensibilità che avete dimostrato nei miei confronti. Voglio anche dirvi che ho sentito la vostra vicinanza nei periodi più complessi. Non sono parole dette al vento, non sono parole di consuetudine. Quindi, grazie a tutti per essermi stato vicino in momenti un po' più complicati di ora.
(Applausi)

PRESIDENTE

Grazie, collega. Davvero grazie. Lo dobbiamo dire noi.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0011, così come riformulato, con il parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Favorevoli 34, contrari nessuno, astenuti nessuno.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0053, pagina 39, presentato dalla consigliera Camani, articolo 2, comma 2, lettera d), modificativo, che prevede:
Alla lettera d) del comma 2 dell'articolo 2, dopo le parole "sociale degli interventi" eliminare le parole ", inclusa la previsione di recupero e riqualificazione di strutture dismesse o sotto utilizzate".
Lo dà per letto? Sì, lo dà per letto.
Non vedo altre richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0053, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Favorevoli 8, contrari 27, astenuti nessuno.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0054, pagina 40, presentato dalla consigliera Camani, articolo 2, comma 2, lettera e), modificativo, che prevede:
Alla lettera e) del comma 2 dell'articolo 2, dopo le parole "un significativo impatto" sostituire le parole "sull'occupazione" con le parole "sulla qualità, sulla tutela e sull'incremento dell'occupazione".
C'è una riformulazione? È accantonato? Prego, collega Camani.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Rapidamente, Presidente. Siccome sul tema della qualità del lavoro abbiamo una discussione aperta per cercare di capire come inserire e richiamare questo principio all'interno della legge, la relatrice proponeva l'accantonamento di questo e di altri emendamenti che richiamano lo stesso principio per vedere se riusciamo a recuperare questo concetto. Quindi, ovviamente accolgo la richiesta di accantonamento.

PRESIDENTE

Benissimo. Quindi, l'emendamento n. A0054 è accantonato.
In merito all'emendamento n. A0020, pagina 41, presentato dalla consigliera Ostanel, il relatore chiede l'accantonamento. La collega Ostanel accoglie la richiesta. Quindi, è accantonato anche l'emendamento n. A0020.
Emendamento n. A0055, pagina 42, presentato dalla consigliera Camani, articolo 2, comma 2, lettera f), soppressivo, che prevede:
La lettera f) del comma 2 dell'articolo 2 è soppressa.
Non vedo richieste di intervento.
Prego, collega Camani.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Abbiamo tentato in questi giorni di arricchire, dal nostro punto di vista, i contenuti della legge per cercare di finalizzare al meglio le iniziative che la Giunta dovrà adottare e soprattutto le risorse significative che a questo scopo sono dedicate. Insomma, abbiamo cercato di definire, dal nostro punto di vista, al meglio l'obiettivo che vogliamo andare a colpire con questo progetto di legge ritenendo, sempre dal nostro punto di vista, che la generica attività di attrazione dei capitali stranieri in Veneto fosse una definizione troppo generica. Molti degli emendamenti che abbiamo presentato sono stati respinti con la motivazione che vogliamo tenere le maglie più larghe possibili, perché non sappiamo cosa potrebbe emergere e, dunque, non vogliamo costruire dei paletti troppo stretti che, in teoria, potrebbero precluderci alcune iniziative. Quindi, mi pare di intuire che le intenzioni della Giunta siano quelle di avere un testo snello, dove non c'è spazio per il richiamo alle piccole e piccolissime imprese, dove non c'è spazio per la definizione del lavoro di qualità, dove non c'è spazio per la definizione dei settori strategici, dove non c'è spazio per la definizione di politiche industriali più ampie, impianto che, come ho detto, condividiamo solo parzialmente. Però, non capisco la finalità della lettera f) del comma 2 dell'articolo 2, e cioè la Giunta stipula gli accordi per "attrarre investimenti esteri, riconducibile, oltre che all'attrazione di nuovi investimenti, anche alla realizzazione di progetti di sviluppo in grado di consolidare la presenza dell'investitore estero sul territorio regionale". È una ripetizione rispetto a concetti che abbiamo già avuto modo di sottolineare più volte all'interno del progetto di legge.
Mi chiedo per quale ragione c'è il bisogno di inserire un'ulteriore specifica dentro un testo di legge che mi spiegate voi che volete che sia il più largo possibile, il più esteso possibile e con meno paletti possibili, ma in ben due punti richiamate il fatto che volete andare a finanziare progetti che consolidino la presenza dell'investitore estero sul territorio regionale, che è, come direbbe qualcuno in quest'Aula, una ripetizione ridondante rispetto ai princìpi già espressi. O c'è qualcuno che sappiamo già vuole accedere a questo accordo per poter avere dei finanziamenti per consolidare la presenza dell'investitore estero sul territorio regionale, oppure questa azione è già prevista in tutti gli altri articolati del testo di legge.
Ho presentato, quindi, un emendamento soppressivo non perché non ritengo utile eventualmente questo tipo di iniziativa, ma perché non comprendo per quale ragione dentro la legge non ci può stare l'attenzione alle piccole imprese, l'attenzione alle politiche industriali, l'attenzione alle politiche industriali nei settori strategici e l'attenzione alla manifattura, ma può essere ripetuto per ben tre volte che dobbiamo andare a finanziare capitali che vengono in Veneto per "consolidare la presenza dell'investitore estero sul territorio regionale". Forse quando vedremo gli accordi ci spiegheremo perché questa cosa è stata ripetuta tre volte.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie , collega.
Ha chiesto di intervenire il collega Lorenzoni. Prego.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente.
Intervengo solo per ribadire l'importanza di questo emendamento. Mi rivolgo all'Assessore per chiedergli se l'obiettivo di questa legge è favorire la cessione delle nostre imprese a investitori stranieri. Perché questo io deduco dalla lettera f) del comma 2 dell'articolo 2: "consolidare la presenza dell'investitore estero sul territorio regionale".
Voglio ricordare una cosa che ho detto più volte. Quando una delle nostre aziende, fiore all'occhiello della nostra economia, viene acquisita da un investitore estero, il più delle volte perdiamo la filiera, perdiamo il lavoro con le banche, perdiamo il lavoro con i professionisti e perdiamo il lavoro con il mondo della ricerca. È chiaro che viviamo in un mondo globale, in cui i capitali girano e in cui, in alcuni casi, la finanza che viene anche dall'estero è il boost che consente la crescita e lo sviluppo dell'attività imprenditoriale, ma il più delle volte è un impoverimento del nostro territorio. E lei, Assessore, ne è perfettamente consapevole. Allora, io dico: perché andare ad aggiungere un qualcosa che non aggiunge nulla al testo della legge ma dà un'indicazione che, se io fossi un imprenditore del territorio, mi farebbe arrabbiare nero? Vi assicuro che verrei qui a battere i pugni sui tavoli. D'altronde, l'obiettivo del nostro sviluppo economico non è quello di preparare la torta e regalarla a qualcuno che viene da fuori, perché questo facciamo con questo comma, ma è quello di aiutare le nostre imprese a fare shopping fuori, a consolidarsi, ad acquisire competenze all'esterno. Vi ho già fatto gli esempi: il gruppo Lafert a San Donà di Piave. Qui ci sono i colleghi del veneziano. C'è un'azienda con cui la mia università ha lavorato tantissimo e adesso che la proprietà è andata fuori siamo in difficoltà. Come sarà in difficoltà il professionista che seguiva l'amministrazione, come sarà in difficoltà la banca che dava loro i servizi finanziari, come sarà in difficoltà tutto quel mondo che gravita intorno all'impresa, che di fatto viene rimpiazzato da competenze estere.
Questo comma, che, ripeto, non aggiunge nulla a ciò che la legge vuole dire, dà un'indicazione quantomeno di disinteresse verso questo fenomeno della desertificazione delle nostre filiere produttive. Allora, Assessore, la invito veramente a guardare con attenzione, a smarcare l'idea che si voglia in nessun modo favorire questo fenomeno di impoverimento della proprietà delle nostre imprese. Per cui, consolidare la presenza dell'investitore estero non credo sia la priorità di questo Consiglio regionale, tantomeno di questa maggioranza, che si fa tutela e difensore o difenditrice del territorio. Qui la parola, confesso, mi mette in difficoltà: il femminile di "difensore" non sono in grado di dirlo in diretta. Difenditrice. Grazie, collega relatrice.
Vi invito veramente a valutare con attenzione questo emendamento, nell'interesse delle nostre imprese e nell'interesse di tutto l'indotto economico che intorno all'impresa vive.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Collega Bigon, prego.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Avvocata, si può dire benissimo avvocata del territorio. Diciamo come vogliamo. Però, di fatto una Regione che da sempre dice "il Veneto ai veneti, le imprese venete" eccetera e qua con un comma, con un articolo, con una lettera che viene impostata all'interno di questo progetto di legge che non dice null'altro di quello che è già stato detto rischia veramente di portare via al territorio tanto. Allora, o ci spiegate il motivo per il quale questo articolo viene posto all'interno di questa legge, oppure dobbiamo pensare veramente che l'intenzione sia quella di preparare per altri. Siccome non è questo l'obiettivo di questa legge, da quello che è stato detto, e non è sicuramente quello che noi vogliamo, chiediamo di accogliere questo emendamento e, quindi, di sopprimere la lettera f) del comma 2.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega Bigon.
Ha chiesto di intervenire l'assessore Marcato. Prego.

Ass.re Roberto MARCATO

Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti.
Devo essere sincero: francamente non ho capito la motivazione di questo emendamento, perché il disegno di legge si chiama "Disposizioni in materia di attrazione degli investimenti nel Veneto", per cui se cassiamo l'attrazione degli investimenti facciamo a meno di fare il disegno di legge. Primo punto.
Secondo punto. Che la Sinistra fosse autarchica lo scopro oggi. Noi, quando diciamo di attrarre investimenti, intendiamo investimenti. Poi possiamo discutere se investimenti buoni o meno buoni. Comunque, ci sono delle griglie per quanto riguarda la tipologia di investimento, che è la cosa che a noi interessa. Evidentemente noi vogliamo attrarre qui investimenti extra-Regione, nazionali o internazionali, che abbiano una qualità, punto. Da dove arrivano questi investimenti francamente non capisco perché dovrebbe essere un problema.
Poi, quando mi si dice che dovremmo aiutare le nostre aziende a fare investimenti all'estero, rispondo che a questo punto dovremmo fare un disegno di legge che parli di questo. Oggi, però, stiamo parlando di un'altra cosa. Stiamo dicendo, come avete detto giustamente anche voi, che qui c'è una capacità di fare filiera straordinaria, abbiamo il nostro tessuto produttivo che è fatto da PMI, se non addirittura microimprese, che sono in grado di soddisfare qualsiasi esigenza di tipo imprenditoriale e di produzione. È del tutto evidente che fino ad oggi abbiamo per la stragrande maggioranza dato attenzione alle PMI, è altrettanto vero, però, che abbiamo bisogno anche di aziende di dimensioni medio-grandi, perché un'economia che si basi esclusivamente sulla microimpresa non ha motivo di esistere. Questo disegno di legge ha anche questa capacità, cioè di dedicare risorse ad aziende medio e medio-grandi, al fine di arricchire il portafoglio di offerta che ha il Veneto, punto. Non capisco per quale motivo dovremmo non accogliere investimenti che arrivano dalla Francia.
Se noi pensiamo sempre che gli altri Paesi vengano qua a sbranare la nostra economia, allora avremmo dovuto pensarci prima e fare i cosiddetti "Piani industriali", che in questo Paese non ha fatto nessuno, perché il Piano industriale ha una grande qualità: identifica le priorità di sviluppo economico di un Paese e, quindi, va anche a proteggere determinate filiere produttive. Non avendo noi un Piano industriale, a differenza di altri Paesi europei, siamo vittime dei più forti. Dunque, dovremmo pensare ad avere un vero Piano industriale nazionale che decida una volta per tutte quali siano le nostre priorità, in modo tale da difendere le nostre produzioni.
Pretendere, come ho già detto, che questo disegno di legge diventi un disegno omnibus, in cui mettiamo dentro tutto, il Piano industriale, la ricerca, l'innovazione, il lavoro, la disoccupazione, l'attrazione degli investimenti, la fuga dei cervelli, vi ringrazio per la fiducia, ma stiamo parlando di un'altra cosa.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Prego, collega Masolo.

Renzo MASOLO (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Su questo passaggio dell'Assessore devo fare una puntualizzazione. Nessuno qui ha detto: lasciamo fuori, mandiamo via le imprese straniere, le multinazionali. Nessuno l'ha detto. Questo è un piano che vuole attrarre, che vuole agevolare, attraverso particolari dispositivi, accordi, agevolazioni, sgravi fiscali. Allora, nulla vieta di dire: qual è il criterio? Il criterio è non offrire queste agevolazioni a imprese straniere e alle multinazionali, perché il loro radicamento nel nostro territorio produttivo è abbastanza critico. Per cui, se c'è da lavorare su accordi e agevolazioni rivolte a start-up giovanili, a una filiera diretta tra università e impresa, tra cordate di aziende che possano allargarsi e ingrandirsi nel territorio, benissimo. Ma questo nulla vieta, nessuno ha detto: basta togliere questa lettera dal comma e di fatto non cambia nulla della legge, anzi la arricchisce, perché quei finanziamenti vanno a vantaggio di altri. Tra l'altro, anche da un punto di vista di autonomia, non so i colleghi di maggioranza cosa pensino di questa cosa, perché penso che siate ancora in tempo per togliere questa lettera. Di fatto, anche in un'ottica di autonomia penso che sia un ragionamento molto sensato: diamo voce, diamo forza, diamo attenzione a tutto ciò che il nostro territorio può offrire. Mi pare che il messaggio sia veramente molto chiaro.

PRESIDENTE

Grazie.
Collega Zottis, prego.

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Mi pareva che all'inizio della presentazione dell'emendamento la correlatrice avesse ben specificato che non è la questione di non inserire nel progetto di legge l'attrazione di investimenti, ma di non inserirlo in questo articolo specifico. E aggiungo una cosa: non è essere contrari ad attrarre investimenti stranieri, perché sarebbe follia in qualche modo. Del resto, non siamo più nel 1800, siamo nel 2025, ed è evidente che la globalizzazione ti porta a pensare che nel momento in cui tu vuoi avere devi dare, globalizzazione che ha un concetto di rete molto più esteso rispetto a quello a cui probabilmente eravamo abituati. Ed è vero che il tema reale è che non c'è un Piano industriale, il che ci mette in grossissima difficoltà rispetto ai Paesi stranieri che investono e mettono mano pubblica. Pensiamo alla stessa Cina o, se vogliamo, alla stessa Corea nella parte dell'innovazione. Questo è un punto debole che ci siamo ripetuti più volte e su cui avevamo cercato anche di fare alcuni emendamenti.
Il tema è capire quando attraiamo investimenti – questo magari è più specificato negli altri articoli, motivo per cui vorremmo toglierlo da qui – cosa viene lasciato qui, quali garanzie ci danno qui. D'altronde, se è un "mordi e fuggi" poco viene prodotto per la Regione Veneto. Invece, se creo una rete e creo dei vincoli in termini di "lascio qualcosa negli accordi" ... È per quello che è scritto, tuttavia, siccome è scritto dopo, la correlatrice diceva: è inutile metterlo qui, perché è generico, lo lasciamo dopo. Questa è la motivazione, proprio per dare più valore a quello che viene lasciato e non solo all'investimento di per sé. Ed è chiaro che l'investimento di per sé può essere buono, l'ha detto anche lei, Assessore, o cattivo a seconda di quello che poi si sviluppa.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Metto in votazione l'emendamento n. A0055, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Favorevoli 7, contrari 30, astenuti nessuno.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0056, pagina 43, presentato dalla consigliera Camani, articolo 2, comma 3, modificativo, che prevede:
Al comma 3 dell'articolo 2, le parole "Giunta regionale" sono sostituite con la parola "Regione".
Lo dà per letto? Benissimo.
Non vedo nessuna richiesta di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0056, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Favorevoli 8, contrari 31, astenuti nessuno.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0057, pagina 44, presentato dalla consigliera Camani, articolo 2, comma 3, modificativo, che prevede:
Al comma 3 dell'articolo 2, dopo le parole "gli interventi di cui", le parole "ai commi 1 e 2", sono sostituite con le parole "alla presente legge".
Lo ritira? Lo mette al voto, bene. Lo diamo per letto.
Metto in votazione l'emendamento n. A0057, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Favorevoli 7, contrari 31, astenuti nessuno.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0058, pagina 45, presentato dalla consigliera Camani, articolo 2, comma 4, modificativo, che prevede:
Al comma 4 dell'articolo 2, le parole "Giunta regionale" sono sostituite con la parola "Regione".
La collega lo mette al voto e lo dà per letto?
Metto in votazione l'emendamento n. A0058, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Favorevoli 9, contrari 32, astenuti nessuno.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0059, pagina 46, presentato dalla consigliera Camani, articolo 2, comma 6, modificativo, che prevede:
Al comma 6 dell'articolo 2, dopo le parole "le attività economiche", sostituire le parole "la tipologia di investimenti" con le parole "i criteri per la definizione degli investimenti di interesse regionale".
Lo dà per letto? No. Chiedo scusa, non l'avevo vista. Prego, collega.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Assessore, a me dispiace e so che è fastidioso fare il lavoro per il quale ci pagano, e cioè stare in Consiglio e ascoltare cos'ha da dire l'Assemblea legislativa. Mi dispiace rispetto a degli emendamenti che noi abbiamo presentato, che credo stiamo provando anche ad articolare per testimoniare che sono emendamenti con i quali certamente stiamo evidenziando un impianto ideale diverso per la Regione del Veneto che riguarda le politiche industriali. Che la pensiamo diversamente non c'è ombra di dubbio. E siamo qua a sottolineare questa differenza, che può essere accolta o non accolta, che può essere oggetto di un punto di mediazione, se si ritiene positivo. Quello che a me dispiace è che, di fronte a una discussione che io ritengo utile per il Consiglio, ci si lasci andare a battute che francamente non hanno molto senso, almeno con il livello di discussione che stiamo provando a tenere da diverse settimane a questa parte.
Giusto per sgombrare il campo da qualche equivoco di fondo, su cui veniamo trascinati da parte di chi evidentemente, anziché stare nel merito, preferisce fare propaganda, mi preme sottolineare che la sinistra non è autarchica. Anzi, solitamente sa chi sono le forze politiche autarchiche? Le forze politiche sovraniste, nazionaliste, che si chiudono alle dinamiche esterne, che si rifiutano di fare i conti con la globalizzazione dell'economia. È una posizione politica legittima, non è una discussione tra chi sta nel giusto e chi sta nello sbagliato.
La sinistra non è autarchica, la destra è autarchica e sovranista. Facciamo qualche esempio. È sovranista e autarchica la politica di Donald Trump, che infatti alza le barriere, mette i dazi. È autarchica e dunque sovranista la politica di Orbán. La politica del suo Governo, la politica del Governo Meloni è una politica sovranista e autarchica. La politica che ha proposto e pensava di fare la Le Pen in Francia erano di tipo sovranista e autarchico.
Anche la AFD. La cito, assessore Marcato, perché ho visto che da antifascista è diventato un sostenitore della AFD, per dire che quando si va in campagna elettorale anche i punti di riferimento ideali vengono meno. Anche la AFD, che rappresenta un partito di estrema destra tedesca, è un partito sovranista e nazionalista.
Detto questo, dunque, tornando a una discussione che magari può essere più utile, mi fa però piacere che da tre settimane a questa parte, come ha cambiato opinione sulla AFD, cambia opinione anche sull'importanza delle politiche industriali. Siamo partiti tre settimane fa in cui lei diceva "ma che politiche industriali!" e oggi ha detto "servirebbero delle politiche industriali".
A parte che l'Assessore è lei e non io, e quindi è un po' strano che l'Assessore chieda le politiche industriali e non le metta in campo, ma perlomeno, se è lo Stato che le deve fare, le chieda al suo Governo. Le chieda al Ministro dell'economia e delle finanze. Chieda al Ministro del made in Italy del Governo Meloni di fare le politiche industriali per il nostro Paese. Magari vada in Europa, dove governate insieme alla Von der Leyen e al vicepresidente Fitto, e chiedete all'Europa di fare delle politiche industriali. Non chiedete all'opposizione di fare le politiche industriali, tanto che, come sempre accade, e mi avvio alla conclusione, è sempre nel vostro racconto qualcun altro che deve fare le cose: l'Europa, il Governo. Noi no.
La informo, assessore Marcato, che tantissime altre Regioni italiane, non la solita Emilia-Romagna, la solita Toscana, pure la solita Campania, ma anche la solita Lombardia, il solito Piemonte, la solita Liguria, cioè Regioni governate comunque dal centrodestra, le politiche industriali regionali hanno cominciato a farle quindici anni fa, che è la ragione per cui in Lombardia c'è Milano e la finanza. Non è un caso, perché quella Regione....
Posso parlare, Assessore? Perché io, quando lei interviene, sto zitta. Presidente, chiederei...

PRESIDENTE

Assessore, la prego di lasciare intervenire la collega Camani.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Poi può parlare quanto vuole, non sto minimamente facendo...
Però, Presidente, vorrei parlare, perché già...

PRESIDENTE

Proceda.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Se il Veneto non le ha fatte in questi quindici anni, non è colpa della sinistra autarchica, dell'Europa cattiva, è colpa di chi ha fatto questo mestiere per diversi lustri e non ha mai proposto una politica industriale per la nostra Regione.
Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Collega Montanariello, prego.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Credo che, anche attraverso questo emendamento, che credo che abbia una rilevanza importante, anche pratica, non solo di visione politica, come abbiamo detto la volta scorsa in merito ad altri emendamenti, vada ripresa la discussione, tenendo conto di quello che è successo in queste settimane, tenendo conto che della narrazione che è emersa da quest'Aula, quella narrazione che è avvenuta sotto la semplificazione politica, nel tentativo di intercettare una chiave di lettura giornalistica, dando un messaggio semplificato, "quelli delle sinistre, quelli che non vogliono, quelli che dicono di no". Credo, Assessore, che vi sia andata male.
Quando i cittadini hanno letto i giornali, infatti, anche quelli che per mestiere fanno quelle attività e dovranno avere questi contributi, hanno detto "finalmente qualcuno ha il coraggio di dire che in Veneto quello che luccica è perché c'è un'impresa eccellente, e quello che bisognava politicamente e amministrativamente fare per far sì che l'impresa avesse una possibilità di svilupparsi meglio, affinché chi è andato via in qualche modo avesse un motivo per essere trattenuto, non è stato fatto".
Credo che quello che è successo in queste settimane, il plauso che c'è stato da pezzi economici di questa Regione che per anni avete avuto la pretesa di rappresentare, probabilmente senza mai chiedervi cosa servisse loro per essere rappresentati, Assessore, l'hanno smentita. In qualche mail che ci è arrivata hanno detto: "Bravi, andate avanti", perché è ora e tempo che si metta in luce il fatto che questa Regione, con una narrazione tutta vostra, non può essere merito vostro quando siete bravi ed è colpa degli altri o colpa di qualcun altro, come diceva la mia collega prima, in alcuni casi, quando le cose vanno male. Quando si governa la responsabilità di accettare che qualcosa va male e qualcosa va meno male va detta.
Bravi, avete fatto bene a mettere in evidenza questo antieuropeismo a targhe alterne, con una giornata come quella di ieri, dell'altro ieri, in cui – diciamocelo – il Ministro della Lega Giorgetti ha fatto capire chiaramente che senza il PNRR non si sarebbe fatto neanche il bilancio dello Stato italiano, perché non c'erano neanche i soldi per pagare le bollette.
È un dato questo europeismo al targhe alterne, quando avete un Ministro che è il primo a dire che, se non ci fosse stato quello strumento, che a volte piace e a volte no, oggi dove voi governate, dove rinviate i Consigli dei Ministri perché non trovate neanche le coperture economiche per andare incontro a quel popolo che volete rappresentare, ma vi dimenticate forse che spesso è lo stesso popolo che, con l'aumento del 30% delle bollette, fa fatica ad arrivare a fine mese, quindi magari rinviamo anche la discussione politica su questo, senza quello strumento e senza quell'europeismo convinto e non a targhe alterne, probabilmente ci sarebbe un problema anche per fare i bilanci del vostro Governo.
Credo, Assessore, che vada ripreso da lì il ragionamento che noi oggi dobbiamo cominciare di nuovo a fare all'interno di quest'Aula, con la consapevolezza che su molte cose – in questa settimana ce lo hanno spiegato – probabilmente non c'era una ragione assoluta.
Per quanto riguarda questo emendamento, Assessore, credo sia fondamentale parlare di criteri. Un attimo, che ho degli appunti che mi ero preparato prima di venire. Se non erro, siamo su un articolo che parla di trasparenza, siamo su un articolo che chiede di incentivare alcuni tipi di azione, e risulta evidente che possiamo farlo solamente se adottiamo una tipologia di criteri che siano subito chiari per tutti, di criteri che diano trasparenza. Un attimo che trovo l'articolo 6.
Assessore, deve spiegarmi come si fa a consentire l'accesso ad accordi, condizioni di parità, di trasparenza, di rispetto delle norme, se ci mettiamo a vedere tipologie di investimenti anziché vedere criteri per la definizione degli investimenti di interesse regionale, che è una cosa che dà un perimetro chiaro e che, anche nel nome di chi vuole vedere questa Regione come qualcosa che offre già dall'inizio un'idea di certezza di dove si va a parare, non vuole ragionare di criteri.
Anche nel concorso pubblico più elementare la frase che viene fuori più di frequente è "quali sono i criteri". Anche se bisogna fare la domanda per fare un qualsiasi mestiere, nel bando c'è scritto "criteri".
Assessore, se uno oggi chiede quali sono i criteri, noi diciamo "non ci sono criteri, ci sono tipologie di investimento".

PRESIDENTE

Collega, la prego di concludere.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Credo che questo emendamento aiuti a migliorare anche un impianto che forse avete sottovalutato.

PRESIDENTE

Grazie.
Collega Pan, prego.

Giuseppe PAN (Liga Veneta per Salvini Premier)

Presidente, grazie. Io intervengo perché mi pare ci sia un po' di confusione su questa questione anche europea. Stiamo parlando di Governo europeo in cui noi dovremmo in qualche maniera aver presentato chissà quale cosa. Ricordo, in particolare al Capogruppo del PD, che magari noi come Lega non siamo al Governo europeo da diverso tempo, forse da diversi lustri, anzi. Facciamo parte della terza forza parlamentare, che adesso si rafforza anche con gli amici della AFD tedesca, che comunque ha sempre contrastato le politiche europee che, guarda caso, hanno affossato la nostra industria dell'auto, e non solo, non solo quella italiana, ma soprattutto quella tedesca, e i risultati si sono visti in Germania.
Adesso faranno un Governo probabilmente di grossa coalizione, ma il risultato effettivo è che i giovani, soprattutto tedeschi, hanno votato in massa la destra. Sicuramente si aprono dei varchi su questo tema, che porteranno a delle politiche industriali probabilmente molto più lontane rispetto a quelle del pensiero che c'è stato prima della Von der Leyen per quanto riguarda il famoso Green Deal, le macchine elettriche, l'agricoltura che deve essere solo sostenibile. Poi, ditemi cos'è questa sostenibilità di cui ci riempiamo sempre tanto la bocca. Alla fine, poi, dobbiamo fare i conti con l'artigianato, con l'industria che comunque deve lavorare e portare a casa la pagnotta e lo stipendio per le nostre famiglie. Fate attenzione prima di buttare nel calderone e nel mercimonio politico tutto questo.
Facciamo, invece, una grande riflessione, e fatela in casa vostra, soprattutto in quelle Regioni che voi citate sempre. Abbiamo dimostrato che alzando l'IRPEF in Emilia-Romagna facciamo tutte le aree industriali, tutti i poli logistici, tutta la ricerca che vogliamo. Noi, magari, teniamo basse le tasse alle nostre imprese e pensiamo che il futuro sia ancora basato sul lavoro, sulla manifattura e sulla impresa che il Veneto ha dimostrato essere un'impresa soprattutto fatta di persone e di imprenditori che si alzano la mattina e che magari fanno meno politica e tanto lavoro per le nostre famiglie.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Consigliere Villanova, prego.

Alberto VILLANOVA (Zaia Presidente)

Grazie, Presidente.
Prendo la parola perché, dopo aver sentito l'opposizione, in particolare il PD, venire a criticarci per quello che sarebbe il nostro sovranismo, il nostro antieuropeismo, per farci la morale e farci sentire questo senso di colpa, perché noi siamo i cattivi che vanno contro l'Europa e dopo prendono i soldi del PNRR, sinceramente mi sembra anche importante intervenire.
Intanto ricordiamo che i fondi PNRR arrivano perché l'Italia è stata colpita in maniera dura e pesante dalla pandemia, non sono arrivati per caso. Ricordiamo che per due terzi sono a debito, cioè li dobbiamo ripagare, non è che siano un regalo che ci fa l'Europa. Giusto per essere chiari.
Però, la cosa che più mi ha fatto sorridere è quello che ho sentito quando ci viene detto che noi vogliamo rappresentare delle categorie economiche che, in realtà, non guardano a noi. Penso che tutti noi in questi giorni abbiamo guardato un po' i giornali. Ci sono stati due articoli, sabato e domenica, che sono stati particolarmente interessanti, pubblicati dal Corriere Veneto.
Quello di domenica apriva così: "Apriremo fabbriche negli USA. Produrre nell'Europa del Green Deal è dura". Quello che mi è piaciuto di più come titolo è questo: "Veloce con i divieti e lenta per i progetti. Ecco perché l'Europa affossa l'industria veneta". Questi sono due rappresentanti veneti, aziende venete, che stanno portando avanti, e lo dicono in maniera chiara, sicuramente non per ragioni politiche, ma per ragioni pratiche, non filosofia, per praticità, i problemi dell'industria veneta, italiana ed europea.
Ogni tanto, quando vedo certi commentatori che magari guardano le elezioni in Europa, come quella della Germania che c'è stata qualche giorno fa e non riescono a capire come mai ci possono essere certi risultati, io suggerirei a questi osservatori di vedere cosa sta facendo l'Europa in questi giorni. Mentre c'è uno sconvolgimento globale, mentre Trump sta chiudendo accordi con Putin, mentre ci sono situazioni delle Nazioni Unite veramente che sono qualcosa di sconvolgente dal punto di vista dell'architettura geopolitica, l'Europa in questi giorni si preoccupa dei nomi gender, no gender. Capite bene che, di fronte a una situazione come quella che stiamo vivendo oggi dal punto di vista politico, geopolitico, economico, è impossibile non essere critici nei confronti di questa Europa. È impossibile, come è impossibile non vedere i danni economici che ha fatto l'Europa negli ultimi anni. O abbiamo gli occhi foderati di green oppure non viviamo la realtà.
Io vi ho fatto vedere solo due articoli che riguardano quello che pensano gli imprenditori. Noi, come Veneto, sicuramente possiamo fare la nostra piccola parte in un contesto che è continentale, ma vogliamo metterci d'accordo su una cosa, ovvero sul fatto che va invertita subito la rotta economica e industriale di questa Europa? Ci vogliamo guardare negli occhi e capire che chi ha preso quelle decisioni, chi ha votato il Green Deal e quelle norme folli ha ucciso e sta uccidendo l'economia europea, l'economia italiana e anche una parte di economia veneta?
Noi possiamo stare qui a parlare delle dimensioni delle imprese che ci piacciono. Piccolo particolare, oggi venite a criticarci per attrarre gli investimenti in Veneto e in Italia, ma voglio ricordare che qualche anno fa la più grande industria italiana, la FIAT, è stata svenduta agli stranieri, nel completo silenzio della sinistra e dei sindacati. Mi sembra che nessuno abbia alzato un dito, nemmeno la CGIL abbia alzato un dito di fronte a quella che è stata l'eradicazione della più grande industria italiana, con perdite di posti di lavoro e perdita di produttività. Oggi, però, ci venite a dire che siete contrari agli investimenti che arrivano nel nostro Paese.
Sinceramente, noi siamo fermi sulle nostre posizioni da un po' di tempo. Non siamo mai stati parte del Governo Ursula Von der Leyen e, grazie a Dio, non ne abbiamo mai fatto parte; quindi, chiedo alla consigliera Camani di correggere il tiro. Siamo sempre stati fermi su una posizione, che è quella di difendere la produzione, l'industria, l'impresa e l'artigianato veneto e italiano.

PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il collega Lorenzoni. Prego.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente.
Gli interventi dei due Capogruppo della destra hanno fatto un'alzata incredibile. Colleghi, dov'è che creiamo valore? Vi pongo questa domanda molto semplice. Dove l'industria veneta può creare valore? Io una risposta ce l'ho e sono abbastanza lucido, credo, ma non per appartenenza politica.
Collega Villanova, il problema della crisi industriale europea non è il Green Deal, è l'incertezza sul Green Deal, perché i cinesi ci hanno superato a destra. I cinesi sono stati più determinati nel creare innovazione, e noi stiamo guardando alle cabine telefoniche, come vi ho detto mille volte. È questo il problema!
Lei ha citato la stampa, ma vada a vedere nei quotidiani NEM di oggi l'intervista a Visentin, il Presidente di Federmeccanica. Vedrà che le cose che lei ha detto non sono assolutamente condivise da un imprenditore, che è forte nel settore automotive e che è, credo, un gioiello della nostra struttura produttiva. Si lamenta dell'incertezza del mondo politico, non si lamenta del Green Deal. Anzi, vive quotidianamente i temi della competitività dell'impresa. Non possiamo essere competitivi facendo le cabine telefoniche o i ferri per cavalli, dobbiamo capire cosa sta succedendo nel mondo.
La creazione di valore, ci piaccia o non ci piaccia, è in una manifattura completamente diversa da quella che abbiamo vissuto nell'ultimo mezzo secolo, ma sono già dieci anni che è diversa. Noi rimaniamo nostalgici di un'economia che non c'è più. Collega Villanova, non c'è più quella manifattura che lei auspica, se ne faccia una ragione. Le politiche europee nascono da un'attività di ricerca.
Quello che sta succedendo adesso a livello industriale è quello che abbiamo visto nel mondo della ricerca negli anni Novanta, con vent'anni di ritardo, con tutte le difficoltà. Quando noi dicevamo "guardate che l'energia solare costa un terzo dell'energia fossile" la risposta era "siete matti, il solare va bene solo per le calcolatrici elettroniche". Oggi, si firmano contratti sul solare in Europa, anche in Nord Europa, a 40-50 euro MWh, quando il prezzo medio sul nostro mercato elettrico è di 150 euro MWh. Noi l'avevamo detto vent'anni fa.
Non serve essere dei vaticinatori per dire che un'auto elettrica, da qui a cinque anni, costerà il 30% in meno di un'auto termica, ma perché ha il 30% in meno di componentistica. È banale dirlo. A parte che consuma la metà, perché l'efficienza di un ciclo a motore endotermico, se va bene, è del 27-28%, l'efficienza di un ciclo elettrico, se va male, è al 70%. È qui che dobbiamo essere chiari, è qui che dobbiamo capire quali sono le imprese che noi vogliamo attrarre.
Lo stesso nell'agricoltura. Collega Pan, se lei non ha capito cosa vuol dire sostenibilità in agricoltura, se lei non ha capito che determinati tipi di lavorazioni sulle attività agricole creano dei problemi a noi, alla nostra vita, è chiaro che nel breve termine io posso dire "ma no, i diserbanti che ho messo vanno benissimo, ho ridotto i costi per la mia attività agricola". Ma nel medio e lungo periodo abbiamo capito quali sono i danni di certi tipi di trattamenti che vengono fatti? L'Europa semplicemente cerca di aiutare il governo locale a mettere in atto delle azioni che sono difficili politicamente, perché è difficile andare a dire all'agricoltore "non usare quel tipo di diserbante perché i danni che fa sono maggiori dei benefici".
Le decisioni difficili – l'abbiamo capito da tempo, penso agli antichi romani – vanno portate lontane dal quotidiano, perché è impossibile nel quotidiano quando ci si interfaccia con coloro che devono in qualche modo subire anche delle scelte difficili. Le scelte che dobbiamo fare sono difficili, ma non dobbiamo inseguire populisticamente, come state facendo voi, le attese delle persone, quando queste vanno contro il loro interesse. Dobbiamo essere chiari. L'interesse delle persone è quello di investire sulla creazione di valore che è anche creazione di valore nell'ambiente in cui viviamo. Non possiamo far finta che questo non sia vero.
Spero che si inizi a capire cos'è la sostenibilità in agricoltura di cui parliamo e spero che riusciate a capire che il Green Deal non va contro l'industria, ma è l'unica opportunità che ha l'industria europea di competere a livello internazionale, perché sennò continueranno a superarci a destra.

PRESIDENTE

Grazie.
Prego, collega Masolo.

Renzo MASOLO (Europa Verde)

Grazie, Presidente. Non se ne può più. Ogni volta che si parla di imprenditoria, parte la tiritera, il disco rotto: Green Deal, auto elettriche, casa green.
Diciamo tutti, in coro: Green Deal, casa green, auto elettriche. Ora sappiamo che ogni volta che ci sarà un intervento il Consiglio regionale, in coro, dovrà dire queste tre parole.

PRESIDENTE

Collega, rimanga sull'emendamento. Non siamo in un talk show.

Renzo MASOLO (Europa Verde)

Sono serio, perché, come dice il collega Lorenzoni, il Green Deal è la nostra salvezza. Voi dite che le aziende vanno via perché trovano... Le aziende che vanno via non se ne rendono conto. Questo è un appello che faccio agli imprenditori, a Confindustria e a tutte le categorie economiche. Le aziende che vanno via dove vanno? Vanno dove ci sono meno regole, dove c'è meno burocrazia, c'è più libertà. Sì, ma non si rendono conto che in futuro, fra qualche decennio non fra secoli, fra qualche decennio, non potranno più fare imprenditoria da nessuna parte nel mondo, perché non ci saranno le condizioni. Senza ambiente non ci sarà più lavoro. Questo non lo volete capire. Dovete assumervi la responsabilità, perché è una responsabilità molto grande questa. Più andate avanti e più mangiate il tempo per cambiare le cose. Anche su questo le regole devono essere molto più serie, più precise, devono essere molto più chiare.
Si parla di sostenibilità, ma la sostenibilità voi la usate come slogan, da un punto di vista ideologico, spennelliamo un po' di verde. Bisogna fare i seri. Bisogna fare dei cambiamenti molto radicali su questo. A noi non basta sapere che c'è il termine "sostenibilità ambientale", "economia circolare", "recupero o riutilizzo delle aree". L'articolo 2 parla di riutilizzo delle aree, però parla anche, poi, di nuove industrie e di ampliamenti.
Avete una grande confusione. Manca la pianificazione, manca la visione, perché dobbiamo avere una visione lunga. Green è sottointeso, perché sennò non si va da nessuna parte. Non c'è nulla da ridere. Io non sto scherzando. Ridevo sul disco rotto, ma a un certo punto non c'è proprio da ridere, c'è da piangere a sentire continuamente questo disco rotto.

PRESIDENTE

Grazie.
Collega Valdegamberi, prego.

Stefano VALDEGAMBERI (Gruppo Misto)

Non vorrei essere ripetitivo, perché i concetti li ho già detti molte volte, ma voglio semplicemente replicare alle parole del consigliere Lorenzoni, mio collega di gruppo, nonché a chi mi ha appena preceduto, il collega Masolo.
Le dichiarazioni che ha fatto il Presidente di Federmeccanica, che è un vicentino, Federico Visentin, sono esattamente il contrario a quello che ha detto lei.
Leggo testualmente: "La crisi industriale tedesca è dovuta principalmente a quella del settore automotive, innescata dalle regole troppo stringenti e poco realistiche della transizione all'elettrico". Più chiaro di così! "Il problema è che la debacle della manifattura tedesca sta contagiando e trascinando in basso il manufacturing del vecchio continente. Occorre un segnale forte" eccetera, eccetera.
Secondo motivo della crisi tedesca è nel costo energetico. Più volte ne ho parlato qui. Noi non possiamo competere nella produzione quando l'elemento energia, che è alla base di ogni forma di produzione, da noi costa tre o quattro volte in più dei nostri competitor, anche perché carichiamo nella bolletta l'energia green.
Dire che l'energia green è competitiva, quando è quella che paghiamo in bolletta, e la paghiamo in bolletta tutti, significa raccontare una bugia. Questa nostra voglia di essere al primo posto ci sta mettendo in condizione di svantaggio rispetto a tutti i competitor che noi abbiamo nel mondo e sta portando a quella crisi di cui oggi stiamo scontando le conseguenze che ci sono qui da noi. La crisi tedesca ha ripercussioni soprattutto in Veneto, perché siamo fornitori delle grandi case automobilistiche tedesche, siamo sub fornitori o fornitori. Anche in questi giorni abbiamo diverse aziende anche nel veronese che sono in crisi per questi motivi. Quindi, portare come soluzione quello che, invece, è il problema mi pare una cosa veramente assurda.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Metto in votazione l'emendamento n. A0059, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Favorevoli 8, contrari 35, astenuti nessuno.
Il Consiglio non approva.
Sospendiamo per un quarto d'ora per riunire l'Ufficio di Presidenza e la Commissione Terza, per vedere gli accantonati e, se è possibile, anche ulteriori emendamenti. Grazie.
Riprendiamo alle ore 12.15.

La Seduta è sospesa alle ore 12.02
La Seduta riprende alle ore 12.17

PRESIDENTE

Colleghi, la seduta è aggiornata alle ore 12.20.
La Seduta è sospesa alle ore 12.17
La Seduta riprende alle ore 12.23

PRESIDENTE

Colleghi, la ripresa dei lavori è aggiornata alle ore 12.30.
La Seduta è sospesa alle ore 12.23
La Seduta riprende alle ore 12.30
Assume la Presidenza
Il Presidente Roberto CIAMBETTI

PRESIDENTE

Colleghi, ho avuto un riscontro della situazione anche dell'andata al Balbi dell'Assessore per la Giunta che è in corso. Quindi, potremmo sospendere in questo momento e riprendere alle 14.00, anticipando di mezz'ora la pausa pranzo.
Permettetemi, però, di dire una cosa. Porto la mia solidarietà alla collega Silvia Rizzotto, che questa mattina è stata oggetto di attenzioni scomposte da parte di Pasquale Aita, in maniera oltre misura rispetto a quella a cui purtroppo siamo abituati. Un conto è ricevere qualche epiteto, altro conto è essere minacciati e inseguiti fino al centro di Piazzale Roma.
Ne ho appena parlato con il Prefetto, che ho incrociato a un evento dove eravamo presenti assieme, e gli ho detto che scriveremo ulteriormente. Un discorso è essere oggetto di qualche parolaccia, e già questo lo trovo sgradevole per dei rappresentanti istituzionali, solo perché rappresentanti istituzionali, ma – ripeto – essere minacciati e inseguiti va oltre quello che io ritengo accettabile per i componenti di questa Assemblea.
Come ho detto, scriveremo al Prefetto e anche al Questore, perché la situazione, dal mio punto di vista, è inaccettabile.
Sospendiamo qui la seduta. Riprendiamo alle ore 14.00.
La Seduta è sospesa alle ore 12.32
La Seduta riprende alle ore 14.17

PRESIDENTE

Colleghi, se ci accomodiamo riprendiamo i lavori.
Partiamo dagli emendamenti accantonati. Riprendiamo l'emendamento n. A0054, pagina 40, presentato dalla consigliera Camani.
Collega Camani, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Intervengo soltanto perché in riferimento a questo emendamento, su cui c'era stato un accantonamento, in Ufficio di Presidenza abbiamo avuto la proposta di riformulazione, che, per quanto non accolga dal nostro punto di vista pienamente il senso della proposta che abbiamo evidenziato, sicuramente dimostra una buona volontà da parte della relatrice di raccogliere la richiesta che abbiamo proposto di inserire, qualche riferimento all'attenzione particolare in ambito di lavoro.
Ci è stata anticipata la riformulazione, che ora verrà messa agli atti, che anticipiamo già di accogliere.
Grazie.

PRESIDENTE

Relatrice, prego.

Silvia CESTARO (Zaia Presidente)

L'emendamento viene così riformulato: "Alla lettera e) dell'articolo 2, comma 2, "un significativo impatto con positivi effetti sull'occupazione".

PRESIDENTE

Con questa riformulazione il parere diventa favorevole.
Mancando entrambe le colleghe Segretarie d'Aula, il collega Razzolini ricopre il ruolo di Segretario, essendo il più giovane della Assemblea.
Metto in votazione l'emendamento n. A0054. Parere favorevole del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
L'emendamento n. A0020 è precluso dalla votazione appena svolta.
L'emendamento n. A0060, pagina 47, presentato dalla consigliera Camani, è ritirato.
Emendamento n. A0005, pagina 48, presentato dai consiglieri Masolo e Zanoni, articolo 2, rubrica Accordi per l'insediamento e lo sviluppo, comma 6, modificativo, che prevede:
L'ultimo periodo del comma 6 dell'articolo 2 è così modificato:
"L'avviso tiene conto delle eventuali indicazioni espresse dalle parti sociali in sede di consultazioni obbligatorie e motiva sia in ordine alle indicazioni accolte che a quelle non accolte."
Non vedo richieste di intervento.
Lo metto in votazione. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0021, pagina 49, presentato dalla consigliera Ostanel, articolo 2, comma 6, modificativo, che prevede:
Al comma 6 dell'art. 2, la parola "può" è sostituita dalla parola "deve"
Non vedo richieste di intervento.
Lo metto in votazione. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0006, pagina 50, presentato dai consiglieri Masolo e Zanoni, articolo 2, rubrica Accordi per l'insediamento e lo sviluppo, comma 7, modificativo, che prevede:
Il comma 7 è così modificato:
"In caso di valutazione positiva di una proposta di investimento che coinvolge gli enti locali, gli stessi sono obbligatoriamente consultati attraverso procedure aperte e trasparenti con il coinvolgimento dei cittadini, anche riuniti in associazioni e/o comitati, prevedendo termini congrui per far pervenire osservazioni, al fine di valutare gli interventi di parte pubblica necessari per realizzare le finalità dell'Accordo"
Non vedo richieste di intervento.
Lo metto in votazione. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0061, pagina 51, presentato dalla consigliera Camani, articolo 2, comma 7, modificativo, che prevede:
Al comma 7 dell'articolo 2, dopo le parole "gli stessi sono" sostituire la parola "informati" con la parola "coinvolti".
Prego, collega Camani.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie.
Questo emendamento, come uno dei successivi, è finalizzato a provare a inserire un maggior protagonismo delle organizzazioni di rappresentanza sociale dentro il percorso dell'approvazione degli eventuali accordi tra la Giunta e le imprese straniere.
Questo emendamento mi offre l'occasione di fare un passo indietro e tornare alla discussione, che in parte si era aperta prima, sulla modalità con la quale vogliamo incrociare queste attività di investimento con le grandi sfide che stanno alla base della nostra politica industriale in generale e anche della nostra Regione.
Nella discussione precedente ho ascoltato affermazioni che mi hanno lasciato in parte perplessa, tra le quali quella che sarebbe l'Europa ad aver ucciso l'economia del Veneto. Per tornare al contributo che l'Europa dà all'economia del Veneto, ricordo che l'Europa, per esempio, dà all'economia del Veneto 2 miliardi di euro nell'ultima programmazione regionale, di cui 44 sono oggetto di questa stessa legge. Ricordo che l'Europa, che secondo qualcuno ha ucciso l'economia del Veneto, ha stanziato oltre 200 miliardi del NextGenerationEU per consentire agli Stati membri di riprendersi dopo la pandemia. Ricordo che l'Unione europea, quella che secondo qualcuno sta ammazzando l'economia del Veneto, è quella che, attraverso il Presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, e la politica "Whatever it takes", ha fatto in modo, attraverso scelte di politica monetaria, di sostenere i Paesi membri colpiti fortemente dalle crisi economiche.
Da questo punto di vista, vi faccio notare che anche quella che voi sbandierate come il grande spauracchio, che si chiama semplicemente "riconversione ecologica", l'Unione europea non vi sta chiedendo di farla gratis. Vi mette sul piatto una montagna di soldi. Da che mondo è mondo, le riconversioni industriali, tanto quella ecologica quanto quella digitale, è evidente che non possono essere gratis. Non è che l'Unione europea, con un tratto di penna, ha cambiato le politiche industriali e ha detto ai Paesi membri "arrangiatevi". L'Unione europea ha messo sul piatto centinaia di miliardi per consentire ai Paesi che ne sono in grado di attuare le politiche indispensabili per salvare il pianeta. Questo è il dato di fatto.
Io trovo quantomeno stucchevole che voi usiate i soldi dell'Unione europea, che mette sul tavolo per fare questa roba qua, ma schifiate l'Unione europea. I fondi FESR, tra cui i 44 milioni che stanno dentro il finanziamento di questa legge, sono fondi che l'Unione europea affida agli Stati membri con il precipuo obiettivo di sostenere le economie dei Paesi europei per la riconversione economica e digitale, tanto che in questa legge, come in tutte le altre, lo scrivete voi in questa legge qua, le iniziative imprenditoriali che andate a finanziare con questa legge sono tutte iniziative che devono essere orientate alla sostenibilità, alla digitalizzazione e all'innovazione. Anche questi 44 milioni dovete spenderli per la riconversione ecologica, altrimenti non li avrete. Vi fa schifo l'obiettivo, ma vi piacciono i soldi.
Sulla base di questo, la manifattura europea presenta difficoltà non per colpa del Green Deal, ma perché ci sono altri Paesi, Cina prima fra tutti, che rispetto alla riconversione green hanno fatto passi in avanti più veloci dei Paesi membri. Tant'è che l'automotive in Germania, care colleghe e cari colleghi, va in crisi perché i cinesi sono più bravi degli europei a fare le macchine elettriche.
Il punto è – e chiudo su questo – che, al netto della propaganda, ci preoccupa che se si sbaglia la diagnosi, come la state sbagliando voi, si sbagliano anche le soluzioni. La nostra preoccupazione è che un atteggiamento sovranista e propagandista, come quello che vediamo qui, può funzionare sotto il piano del consenso per soffiare sulle preoccupazioni delle persone, ma non funziona per affrontare i grandi cambiamenti globali che coinvolgono le economie e che con questo progetto di legge sembrano lontani dalla vostra area di attenzione.

PRESIDENTE

È stato depositato l'emendamento n. A0098, presentato dal relatore, pagina 52-bis. Do cinque minuti per eventuali subemendamenti.
Collega Valdegamberi, prego.

Stefano VALDEGAMBERI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente.
Voglio ricordare alla collega Camani che nel 1700 un certo fisico-chimico, de Lavoisier, stabilì un principio di conservazione della massa, in base al quale, grossomodo, nulla si crea e nulla si distrugge. I soldi che vengono dall'Europa non vengono da un Paese straniero, da un altro pianeta, da un altro mondo, ma sono sempre soldi che vengono addebitati all'Italia e agli italiani. Alcuni sono soldi che vengono pagati effettivamente, altri sono frutto di debiti che l'Europa fa e che vengono, poi, ribaltati sempre sugli europei, italiani compresi.
Alla fine, semmai, con questi soldi abbiamo caricato generazioni future di scelte fatte nel presente, magari anche non del tutto utili allo sviluppo economico del Paese, ma molto viziate da ideologia.
Quando ci lamentiamo con l'Europa e poi l'Europa ci dà i soldi stiamo raccontando una cosa non vera. L'Europa non dà i soldi, ma utilizza i soldi che noi le abbiamo dato o che daremo attraverso il debito che dovremo pagare nel futuro verso l'Europa. Alla fine, la sostanza è una sola: sono le scelte che l'Europa fa che non vanno bene. Credo, quindi, sia legittimo da parte di quest'Aula criticare le scelte fatte, spesso ‒ ripeto ‒ frutto di ideologie e non del tutto utili allo sviluppo economico, tanto che le conseguenze di queste scelte le stiamo scontando già da ora, pur avendo fatto debiti in più. Quindi, finiamola di usare questa argomentazione, che è tutt'altro che vera. È banale che un Consigliere regionale, un politico vada a dire certe cose, perché vuol dire omettere di conoscere i fondamentali della politica italiana ed europea.

PRESIDENTE

Prego, collega Villanova.

Alberto VILLANOVA (Zaia Presidente)

Grazie, Presidente.
Secondo me, dall'altra parte dell'Aula e in generale nella sinistra c'è la voglia di pensare che o la sostenibilità si fa come dite voi e si dice sì a quello che dite voi o gli altri sono dei trogloditi che non capiscono cosa voglia dire sostenibilità.
C'è un messaggio che oggi ho sentito ripetere due volte, la prima volta dal consigliere Lorenzoni e adesso anche dalla Capogruppo Camani, che mi fa particolarmente sorridere. Lo dite come se aveste la verità in tasca. Mi riferisco a quando dite che l'automotive europeo è andato in crisi non perché c'è stato il Green Deal, ma perché i cinesi sono più bravi di noi a produrre le auto. Mi si apre un mondo davanti. La Cina, a partire dal 2009, ha usato dai 200 ai 250 miliardi di dollari in aiuti di Stato alle imprese, in particolare a colossi come BYD o la SAIC. 200-250 miliardi di euro di aiuti di Stato.
Noi stiamo attenti al Green Deal, abbiamo fatto queste politiche fortissime, perché quello è il futuro. Sapete la Cina come produce queste auto, quale energia usa per produrre queste auto? Nel 2024 la Cina ha raggiunto il record con 94,5 gigawatt in più prodotti da centrali a carbone. Non nucleare pulito, non eolico, non solare. A carbone. Però sono bravi i cinesi a produrre le auto, sono più bravi di noi. Non parliamo del costo all'ora di lavoro e delle condizioni di lavoro.
Quello che sto dicendo è talmente vero che la vostra Presidente dell'Unione europea, Ursula Von der Leyen, nella passata legislatura, insieme alla Commissione europea, ha messo i dazi sulle importazioni cinesi, perché c'è il dumping. Ha messo dazi dal 17 al 35% sulle importazioni. Noi stiamo pagando ‒ continuo a dirlo ‒ per politiche economiche industriali folli, in cui voi e i vostri partiti avete trascinato l'Europa negli ultimi anni. Ricordiamo una cosa. Le industrie europee dell'auto quest'anno dovranno pagare 15 miliardi di euro di sanzioni. Come sono calcolati questi miliardi di euro di sanzioni? 95 euro per ogni grammo di CO2 in eccesso, moltiplicato per il numero delle auto prodotte. Questa è la follia green che avete portato voi in Europa. Se le industrie europee dell'auto non si adegueranno, saranno costrette a pagare questi 15 miliardi di sanzioni o a rinunciare a 2,5 milioni di auto prodotte nel continente. Il risultato è che si stanno producendo auto elettriche, che gli europei non vogliono. Abbiamo rinunciato a tecnologie già sviluppate e mature, in cui eravamo leader a livello internazionale, per favorire queste produzioni di macchine fatte con le centrali a carbone.
Altro tema. Le vendite di auto elettriche in Europa stanno diminuendo, non stanno aumentando. Signori, dovete spiegarci come mai, se siamo solo noi i trogloditi che non capiscono la riconversione, nel 2024 c'è stato un calo di quasi il 6% (non solo in Italia, ma in tutta Europa) delle vendite di auto elettriche.
Possiamo continuare a sentire la filosofia che volete propinarci, ma finché non ci si farà un mea culpa per quelli che sono stati errori strategici in Europa, che a cascata hanno colpito ‒ lo ribadisco ‒ tutta l'Europa, hanno colpito l'Italia e hanno colpito il Veneto, finché non farete un mea culpa, ripeto, per queste politiche scellerate dal punto di vista economico e industriale potremo stare qui anche settimane, ma non ci troveremo mai d'accordo.

PRESIDENTE

Collega Zottis, prego.

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Ritorno un attimo all'emendamento, perché credo sia utile alla discussione che ho sentito anche in questi minuti.
Intanto sarei curiosa di vedere se senza quel meccanismo di contribuzione reciproca della Comunità europea riusciremmo a mettere in piedi tutti i progetti che stiamo mettendo in piedi nei vari filoni, quindi nei vari ambienti. Non credo che da soli, in un meccanismo globale, come dicevamo prima, saremmo in grado, senza questi meccanismi di co-contribuzione, tenendoci tutti i soldi in tasca, di fare le stesse cose che stiamo facendo.
Prima è stato citato Visentin, io potrei citare Orsini, chi in questo momento è interessato, perché spende di tasca propria i propri soldi per rilanciare l'impresa, e sta mettendo in dubbio non il Green Deal. Se uno legge tutti gli articoli, dall'inizio alla fine, non è messo in discussione il Green Deal. Sono messi in discussione i meccanismi con cui è stato applicato, i meccanismi di mancato coinvolgimento, i meccanismi di mancata fattibilità economica, quindi, a volte, accelerazioni che non erano assolutamente proporzionate allo stato in essere delle imprese che abbiamo nel territorio, i meccanismi di mancato accompagnamento. Questo è stato messo in discussione, ce lo dice Visentin nel suo articolo: "Attenzione, fermatevi, rivediamo l'aspetto burocratico". Non dicono che questo non è il futuro, ma che questo è il futuro e che il problema è come ci arriviamo.
Proprio sul "come ci arriviamo" credo che l'emendamento della collega Camani sia positivo. L'informazione è diversa dal coinvolgimento. Un conto è se tu informi, come alle volte è successo: cara comunità, mi hai informato, ma non hai tenuto in considerazione il tessuto attuale, il fatto che siamo all'anno zero per colpa anche nostra e non siamo all'anno 100, il fatto che nel corso degli anni abbiamo poco investito sui piani industriali, la ricerca è stata troppo privata e troppo poco pubblica, c'è stato un meccanismo di compartecipazione tra i due poco equilibrato. Un conto è dire che non va bene niente. Secondo me, adottare un meccanismo di discussione polarizzato in questo modo non fa bene né all'impresa veneta né a quest'Aula e ci fa fare brutta figura fuori.
Nel momento in cui chiediamo coinvolgimento e non informazione è perché ci rendiamo conto che serve questo meccanismo di accompagnamento, ma senza il coinvolgimento di chi sta nel territorio è difficile, perché manca l'anello fondamentale di coloro che tutti i giorni ‒ adesso la banalizzo ‒ vanno nell'impresa a farsi vedere, a stringere la mano e a dire "capisco cosa sta succedendo, guardo come funziona la catena produttiva, vado sulla macchina, capisco a che punto è la macchina in termini di innovazione, capisco il processo produttivo a che punto è arrivato". È questo che a volte fa chi sta nel territorio anche come ente locale.
Il coinvolgimento – ripeto, ho banalizzato alcuni aspetti, ma per far capire il concetto – credo sia fondamentale rispetto all'informazione. Un processo di informazione si può banalmente pensare sia più veloce, più snello, che è quello che ci chiede l'impresa, ma alla fine rischia di essere un cortocircuito. Quando i processi di coinvolgimento, anche all'estero, funzionano rendono più veloce il meccanismo decisionale alla fine. È evidente che serve una marcia in più sia alla politica sia alla parte tecnica.
Grazie.

PRESIDENTE

Collega Lorenzoni, prego.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente.
Ringrazio i colleghi della maggioranza che mi stimolano alcune riflessioni. Parto dalla risposta al collega Valdegamberi. Non è possibile estrapolare dalle parole di Visentin quello che piace, senza leggere l'intero articolo.
Mi prendo qualche secondo per leggervi la parte rimanente dell'intervista fatta al Presidente di Federmeccanica: "Oggi va, infatti, di moda dare la colpa alle normative europee. Tuttavia, va detto che la spinta verso il full electric è figlia di un durissimo braccio di ferro nel mondo dell'impresa tedesca tra chi, da una parte, aveva già avviato importanti investimenti nell'elettrico e chi, dall'altra, invece, aveva atteso". Alla fine, dice che ha vinto la prima, sostenuta da una parte della politica tedesca.
Dai Verdi. Con orgoglio.

PRESIDENTE

Lasciamo parlare il collega Lorenzoni.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Ho letto male? Alla fine, spinti anche dai partiti Verdi, hanno vinto i primi, creando scontento in buona parte del tessuto economico tedesco. I reazionari hanno perduto. Per fortuna, io dico, hanno perduto. Accumulare ritardo è grave, ma accumulare un ritardo incolmabile è più grave.
Leggete la fine dell'intervista di chi vive il tema dell'economia: "Sarà fondamentale creare le condizioni per avere un Governo europeo alleato dell'industria. Anche per quanto riguarda la questione dell'elettrico. Condivido, ad esempio, quanto nei giorni scorsi ha detto Luca De Meo, amministratore delegato di Renault, per il quale la chiave per affrontare questa trasformazione risiede in un accordo strategico con la Cina. In passato le case automobilistiche europee hanno tratto vantaggio dall'espansione del mercato cinese. Ora tocca a noi offrire loro una parte del nostro mercato in cambio, però, di massicci investimenti". Qui l'Assessore mi auguro faccia la sua parte. Non si può prescindere dal gestire l'innovazione. Non possiamo difendere un motore che ha un'efficienza la metà del motore elettrico. Questa non è politica, è una questione di logica.
Il collega Valdegamberi citava de Lavoisier, con mia grande sorpresa, il secondo principio della termodinamica. Non si inventano le cose. Anch'io invoco de Lavoisier per far capire che, parlando di auto elettrica, nel momento in cui abbiamo la capacità di stoccare l'energia sotto forma elettrochimica in modo ragionevole (in termini di kilowattora per chilogrammo stiamo raggiungendo prestazioni che erano incredibilmente inaccessibili solo dieci anni fa) c'è un vantaggio tecnologico incolmabile.
Vengo anche allo stimolo che mi ha dato il collega Villanova, che ha citato i 250 miliardi di aiuti che il Governo cinese ha dato. Non voglio sostenere le politiche del Governo cinese, che distorce non solo il mercato dell'automotive, ma gran parte dei mercati dei beni, però ricordo che tra il 2022 e il 2023 i Governi Draghi e Meloni, insieme, hanno messo 93,7 miliardi di euro per sussidiare il gas. Abbiamo dato 93,7 miliardi in circa quindici mesi (non in un anno soltanto) per il gas. Ricordo anche al collega Villanova che nessuna fonte energetica ha ricevuto sussidi quanto i fossili nella storia. Nel 2023 ‒ cito un rapporto della European Environmental Agency, che invito a leggere ‒ sono stati circa 118 miliardi i sussidi dati alle fonti fossili dall'Europa.
Parliamo di mercati distorti? Sì, parliamo di mercati distorti. Gestire i mercati distorti è un problema, ma se teniamo la barra sul secondo principio della termodinamica, come ci suggerisce il collega Valdegamberi, sappiamo che non sbagliamo. Se, invece, ci facciamo guidare dall'ideologia o se inseguiamo il consenso di chi non vuole cambiare le cose, perché sta bene e vorrebbe che rimanesse tutto così, rischiamo di accumulare ritardi incolmabili.
Per quanto riguarda il record delle centrali a carbone, collega, è vero, la Cina ha una crescita della domanda elettrica spaventosa, ha raggiunto un record di investimenti nel campo del solare, nel campo dell'eolico, nel campo del nucleare (peraltro sono gli unici che investono) e anche nel campo dei fossili, però sta iniziando la riduzione della produzione a carbone. Si è data un obiettivo di neutralità climatica al 2060.
La vedo scuotere la testa, e mi dispiace. Incredibilmente il Governo cinese sta aumentando le prestazioni ambientali come nessun altro Governo al mondo, vi piaccia o non vi piaccia. Non voglio citare i cinesi come esempio, perché è un modello economico lontanissimo dalla mia idea di Governo, però quello che deve essere riconosciuto va riconosciuto. Se il Governo cinese ha deciso di sussidiare l'industria verde, l'industria fotovoltaica in primis (ricordo la sovraccapacità di pannelli fotovoltaici, che ha portato il loro prezzo a 80 euro a kilowatt), è una situazione incredibile, ma di cui non ci resta che beneficiare.
Facciamocene una ragione. Cerchiamo di fornire una strategia ragionevole e di interesse nostro e non cerchiamo di fermare il mare con le mani, perché non ha senso. Cerchiamo di trarre vantaggio dal punto di vista industriale, perché questo è l'obiettivo di questa legge e questo dobbiamo inseguire.

PRESIDENTE

Grazie.
Collega Rigo, prego.

Filippo RIGO (Liga Veneta per Salvini Premier)

Grazie, Presidente.
A me sorprende che le sinistre continuino imperterrite su questo argomento. Io ho letto l'articolo del Presidente di Federmeccanica. A me sembra evidente che la linea sia quella di dire che non c'è una preclusione all'elettrico, non c'è una preclusione all'innovazione, non c'è assolutamente una preclusione alla sostenibilità ambientale. C'è una preclusione, da parte nostra e anche di una parte importante del mondo dell'industria, verso l'imposizione di questa transizione, l'imposizione di un modello, facendo ricadere parte dei costi di questa transizione sulle aziende. La transizione ecologica per me è qualcosa di positivo e di auspicabile, purché sia sostenibile dal nostro tessuto economico.
Ha fatto bene l'esempio prima il Capogruppo Villanova, quando parlava della Cina, che voi continuate a sbandierare come modello. Noi abbiamo attuato una politica perversa e demenziale. Imponiamo multe e sanzioni al comparto dell'automotive, colpevoli di non aver venduto abbastanza elettrico. Nel frattempo, spostiamo tutta la produzione in Cina, mettendo di fatto in ginocchio le nostre aziende. Un conto è dire che abbiamo distrutto la nostra economia con questi provvedimenti, però l'ambiente ne ha tratto beneficio. L'ambiente, invece, non ne ha tratto beneficio. Il risultato è che l'Europa ha sensibilmente calato le emissioni. L'Europa è responsabile del 6-7% delle emissioni a livello mondiale. La Cina l'anno scorso le ha raddoppiate, perché le macchine elettriche le producono con le centrali a carbone. Il collega Lorenzoni si pulisce la coscienza andando in città con la macchina elettrica. Quindi, oltre al danno, anche la beffa di una situazione che ormai diventa insostenibile per la nostra industria veneta, che sappiamo essere molto collegata a quella tedesca. I dati della CGIA ci dicono che negli ultimi due anni le esportazioni verso la Germania sono scese di 500 milioni, 90 milioni nel 2023, più di 400 milioni nel 2024, a causa della crisi in Germania, che mi sembra evidente sia causata da queste folli e demenziali politiche green.
Vedo anche una forma di masochismo nel continuare a insistere. Rabbrividisco quando sento dire che facciamo poche politiche green. Più di così? Vogliamo togliere il sangue a queste aziende, vogliamo distruggerle del tutto? Io ho sentito parlare anche di Draghi, che per la sinistra rimane sempre un oracolo quando si parla di politica economica. Proprio nei giorni scorsi anche Draghi ha ammesso che i dazi l'Europa se li è imposti da sola, mettendo una burocrazia insostenibile alle nostre aziende.
Ormai credo sia assodato che queste politiche non sono più sostenibili per le nostre aziende. Se volete andare avanti in questa direzione, noi diremo "no". Abbiamo detto "no" in tempi non sospetti alle politiche della von der Leyen, a politiche folli e demenziali che andavano a strozzare il nostro tessuto economico. Continueremo a dire "no", nella speranza che il cambiamento che si registra a livello politico mondiale ci porti sulla strada del buonsenso.
Grazie.

PRESIDENTE

Collega Zanoni, prego.

Andrea ZANONI (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Ormai le vostre posizioni sono sempre più simili a quelle di Alternative für Deutschland. Mi pare ovvio. Intervengo perché credo che un minimo di rispetto per i colleghi, ma anche per chi ci segue ci voglia nel momento in cui si fanno certi interventi. Non ci si può lasciare andare come se fossimo in un talk show, dove si possono dire le peggiori cavolate di questo mondo, con dati totalmente falsi e inesatti. Mi riferisco all'ultimo intervento, intanto, ma ne avrei per tutti. È stato dichiarato dal collega Rigo che la Cina ha raddoppiato le emissioni di CO2. Dati ufficiali, calcolati in tonnellate metriche, dicono che la Cina nel 2021 aveva emesso 9 tonnellate metriche, mentre nel 2022 8,97. Quindi, c'è stata addirittura una diminuzione. Non voglio prendere assolutamente le difese della Cina (sappiamo i problemi che crea), ma non diciamo cose che non stanno né in cielo né in terra.
Dopodiché, si dice che l'Unione europea ha previsto 15 miliardi di sanzioni per le aziende che non rispetteranno le norme. Sono norme prese in condivisione con il Parlamento europeo, democraticamente, per rispondere al problema dell'emergenza dovuta ai cambiamenti climatici. Ricordo anche, perché è bene che si sappia, che questi 15 miliardi ‒ qualora dovessero essere oggetto di sanzioni ‒ entrano nelle casse dei cittadini europei, non vengono spesi in chissà che cosa.
Per quanto riguarda le fonti rinnovabili, avremo delle praterie da conquistare come Stato membro, perché siamo il Paese del sole, soprattutto con il fotovoltaico. La Svezia, dove sapete che le ore di sole sono inferiori, in termini di numero, ma anche a causa del meteo, quindi non solo della posizione geografica, è arrivata al 53,9%. È una strada tutta da percorrere. Noi siamo ancora sotto il 43%.
Dite anche e ripetete che non è sostenibile. Io sono d'accordo che bisogna accompagnare la transizione ecologica anche accompagnando lavoratori e aziende per evitare che ci siano intoppi. Questa è una cosa fondamentale ed è quello che si sta cercando di fare. Naturalmente, tutti i cambiamenti portano qualche problema. Dite che non è sostenibile. Considerate, allora, sostenibili – sono dati ufficiali – gli 80 miliardi che abbiamo speso per problemi causati dalle emergenze climatiche solo in Italia negli ultimi quattro anni? Questo è sostenibile? È sostenibile continuare ad avere fenomeni come quelli di Valencia? Ci siamo già dimenticati tutto di Valencia, ormai fa parte del passato. Non è un problema. Ci siamo già dimenticati di quello che è successo in Emilia-Romagna più volte. Ci siamo dimenticati di quello che è successo anche nelle nostre province, con interi paesi andati sott'acqua, perché i nostri fiumi hanno una portata troppo bassa rispetto ai nuovi eventi climatici.
Non bisogna demonizzare il Green New Deal, come state facendo voi. Dovreste anche dirci che cosa si deve fare per contrastare quello che sta avvenendo.
Siamo a livelli di anidride carbonica pari a 420 parti per milione. Mai raggiunte queste quantità. La più alta in 14 milioni di anni. Voi, che siete quelli della Repubblica Serenissima, della giornata della Repubblica Serenissima, della festa dei veneti, vi rendete conto che se andiamo avanti così non avremo più Venezia, che è la "capitale" del Veneto? Ce lo dicono tutti i dati ufficiali, collega Villanova. Studi. Si informi. Legga i bollettini del CNR, non quello che diciamo noi. Mi riferisco a dati scientifici.
Praticamente, siete come quelli che preferivano le candele quando arrivò l'elettricità. Nessuno voleva l'elettricità. Oppure siete come quelli che hanno preso dimestichezza tardi con internet negli anni Novanta. Tutti coloro che nutrivano scetticismo nei confronti di internet si sono trovati in ritardo.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Collega Montanariello, prego.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Torno sull'oggetto dell'emendamento. Prima, nel giusto dibattito che abbiamo avuto con i Capigruppo delle maggiori liste di maggioranza di questo consesso, ci è stato spiegato come le categorie economiche, quelle che ‒ l'ho ribadito e lo continuo a ribadire, colleghi ‒ vi hanno in più occasioni additato, dopo il dibattito di questo progetto di legge uscito sul giornale, di non aver fatto quello che il mondo economico veneto si aspettava di vedere dalla politica... Come sempre, ogni volta che parliamo di casa nostra (su questo mi sono messo il cuore in pace), quando c'è un dibattito scomodo, che dovrebbe prevedere qualche responsabilità politica, quando in quest'Aula c'è un dibattito che dovrebbe prevedere anche un'assunzione di responsabilità politica di quello che in modo del tutto legittimo... Non parliamo mica di atti illegittimi. Sono atti legittimi che, però, nella programmazione politica di questi anni probabilmente sono stati non fatti o fatti diversamente. La risposta che arriva da quella parte ricorda quello che si faceva una volta nei Consigli comunali: quando non si voleva parlare dei problemi si diceva "buttiamo il pallone in tribuna, creiamo un po' di cinema, un po' di caos, non parliamo del problema".
Invece no. Io riporto il pallone in campo per parlare del problema. Non può essere che ogni volta che diciamo che qualcosa poteva essere fatta diversamente, collega Villanova, lo dico a lei perché è di fronte a me, ma anche perché lo ha detto lei, così le do un'occasione per intervenire per fatto personale, ci ricordate che è colpa del Green Deal, dell'Europa, dell'USA. Adesso siamo arrivati alla Cina. Vedendo gli alleati che avete in America, tra un po' arriveremo anche su Marte. Finiti i colpevoli sul pianeta Terra, dobbiamo trovare qualcuno per dire che tutte le cause del Veneto nascono dal Green Deal se c'è il PD, arrivano all'USA, alla Cina, se c'è la batteria elettrica. Che brutto sistema solare e antipatico che abbiamo, che ce l'ha con la Meloni, con Giorgetti e con Salvini, che fa tutto il giro e punisce Zaia per fare un dispetto a loro. Io non sono un terrapiattista, preferisco stare sulle cose più concrete.
Ci dite che è impossibile non essere critici con l'Europa. Bene, è una visione, non la critico. Dite che noi critichiamo una legge che voi fate per attrarre gli investimenti. Noi diciamo che voi criticate l'Europa nello stesso giorno in cui vi fate belli con gli schei. Non si chiamano "schei". Si chiamano "soldi", e vengono dall'Europa. Si chiamano "schei" nella vostra legge in Veneto, ma sono soldi che arrivano dall'Europa.
La critica che noi facciamo riguarda gli investimenti che non siete riusciti a trattenere, gli investimenti che non siamo riusciti, in tutti questi anni, a sviluppare nella nostra regione, gli investimenti che non siamo riusciti a far andare come volevamo, grazie a una spinta, a un accompagnamento politico, che ci permettevano di mantenere quella competitività sulle altre Regioni, che abbiamo perso. Siamo ancora più competitivi di tante altre Regioni, ma siamo meno competitivi di noi stessi di qualche anno fa. Possiamo dirlo? È un dato, è un numero? Lo leggiamo tutti allo stesso modo? Noi critichiamo quello. Critichiamo il fatto che non si può dire che tutto brilla.
È sbagliato il modello sostenibile europeo? Bene. Chi dice che non ce ne può essere uno migliore? Qual è il vostro modello sostenibile? È una domanda. Magari quello europeo è sbagliato. Collega, ha detto dieci volte che è sbagliato. Io sono un uomo propositivo, in genere non faccio polemica, ma se mi si dice che un sistema è sbagliato, mi si dica anche qual è quello giusto. Ci avete detto finora che è sbagliato. Ragazzi, governate. Dovete trovare alternative, dovete trovare soluzioni.
Dopo venti volte che ci dite che il modello europeo è sbagliato e avete un Commissario Vicepresidente in Europa che è vostro partner di Governo in Italia, perché governate con la Meloni, anche se vi dà fastidio spesso questa cosa, diteci qual è la proposta che portiamo in Europa per un modello alternativo di sostenibilità, che non sia il negazionismo. Ditecelo, magari ci convincete. Spiegateci qual è.
Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Collega Pan, prego.

Giuseppe PAN (Liga Veneta per Salvini Premier)

Grazie, Presidente.
Collega Montanariello, glielo spiego io il modello alternativo, che non è quello europeo. È quello che ha detto il Presidente Trump una volta arrivato a Washington, alla Casa Bianca, il quale ha detto semplicemente: drill, baby, drill. Se tutta l'America dice "drill, baby, drill" significa che dobbiamo trivellare. Di petrolio in questo mondo ce n'è una valanga ancora, così come di gas naturale. Andiamo a vedere il resto del mondo. Abbiamo citato la Cina, che va a carbone. L'India, che per 1,5 miliardi va a legna, perché gran parte cucina ancora con la legna. L'Australia e l'Oceania hanno rifiutato tutto quello che voi chiamate "Green Deal". L'unico posto al mondo dove c'è il Green Deal siamo noi. Siamo noi che facciamo harakiri, perché siamo i primi della classe, perché siamo quelli con la cultura più alta del mondo, perché noi europei dettiamo la cultura del mondo, perché noi europei abbiamo le università e gli altri sono tutti dei deficienti.
Qual è il modello ideale? Il modello ideale è quello che deve trovare alternative industriali. L'automotive, caro collega Lorenzoni, è il motore principale anche della nostra industria manifatturiera. Purtroppo, se andiamo avanti con questo sistema che abbiamo in testa, che vogliamo cambiare il mondo perché siamo i primi della classe, significa che non solo quello italiano, ma tutto quello europeo sparisce. In Europa non produrremo più una macchina. Questa è la realtà. In Europa chiuderanno ‒ come stanno chiudendo ‒ tutte le industrie, si stanno chiudendo tutte le attività e, di conseguenza, tutto il resto dell'indotto. Cosa faremo? Con il Green Deal andremo in piazza, diventeremo tutti vegani e berremo il vino senza alcol, perché l'Europa ha detto che al vino dobbiamo mettere l'etichetta che è tutto ammalato, che produce tutte le cose più tossiche. Questo è quello che l'Europa, ma anche noi, perché siamo in mezzo a questo sistema, stiamo facendo. Significa che ci stiamo dando le martellate in quei posti dove il sole a volte arriva.
Cari amici, dove vogliamo andare con questo sistema che volete introdurre? Forse ci vorranno 20-30 anni per arrivare al nucleare. Vogliamo andare all'eolico? Addirittura, l'eolico in tante parti del mondo non vogliono più farlo.
Abbiamo questo sistema che è ancora buono, che potrebbe essere migliorato. Non è detto che il motore endotermico non possa migliorare. Ci sono state delle evoluzioni negli ultimi 50 anni, nei motori, nelle marmitte catalitiche. Ci siamo accorti, magari durante il Covid, che quando le automobili erano spente l'inquinamento non era finito. Anzi, si è alzato molto di più. Di cosa stiamo parlando? Stiamo parlando di un problema che non esiste.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0061. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
È stato presentato dal relatore l'emendamento n. A0098, al quale è stato presentato il subemendamento n. A0099.
L'emendamento n. A0087 si può fare. È riferito a questa possibilità.
L'Ufficio di Presidenza della Commissione si trova per cinque minuti in Sala del Leone per il parere sugli emendamenti.
Riprendiamo i lavori alle ore 15.10.

La Seduta è sospesa alle ore 15.05
La Seduta riprende alle ore 15.17

PRESIDENTE

Colleghi, accomodiamoci e riprendiamo.
Emendamento n. A0087, presentato dalla consigliera Camani, articolo 2, comma 7 bis-6, modificativo, che prevede:
Dopo il comma 7 dell'articolo 2, aggiungere il seguente comma 7 bis:
"7 bis. Sui contenuti dell'Accordo la Regione informa e consulta le parti sociali. L'Accordo può tenere conto di eventuali raccomandazioni espresse dalle parti sociali riguardanti la salvaguardia delle finalità sociali, occupazionali ed economiche dell'investimento."
Conseguentemente, alla fine del comma 6 dell'articolo 2, le parole "L'avviso può tenere conto di eventuali indicazioni espresse dalle parti sociali in sede di consultazioni." sono soppresse.
Emendamento n. A0098, presentato dalla relatrice Cestaro, articolo 2, comma 6, modificativo, che prevede:
L'ultimo periodo del comma 6 è così sostituito
"L'avviso, incluso lo schema di accordo, può tenere conto di eventuali indicazioni espresse dalle parti sociali"
Subemendamento n. A0099, presentato dalla consigliera Camani, che prevede:
Le parole "L'avviso" sono sostituite con le parole "Sull'avviso" e dopo le parole "incluso lo schema di accordo" sono aggiunte le seguenti "la Regione informa e consulta le parti sociali e"
Collega Camani, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Solo per aiutare i colleghi che, ovviamente, non possono aver seguito i lavori dell'Ufficio di Presidenza. Su questo mio emendamento, l'emendamento n. A0087, del quale annuncio il ritiro, Presidente, è stato presentato un emendamento sostitutivo da parte della relatrice, che è l'emendamento n. A0098, rispetto al quale ho presentato un subemendamento per integrare ulteriormente il testo. Quindi, ritiro il n. A0087 perché verrà accolto il subemendamento come riformulato di un emendamento che riformulava un mio emendamento.
Ora, sul punto però, al netto del meccanismo tecnico, ci tengo a sottolineare che tutto questo lavoro è stato, secondo me, finalizzato a un obiettivo molto importante, cioè quello di valorizzare la consultazione e l'informazione che deve circolare tra la Giunta e i soggetti delegati dalla Giunta in riferimento a questi accordi di insediamenti strategici e le organizzazioni sindacali.
È uno dei modi con i quali stiamo provando a infilare il tema del lavoro, della salvaguardia dell'occupazione e delle ricadute sociali che eventuali nuovi insediamenti potranno avere nella nostra Regione rispetto all'attenzione della Giunta.
Quindi, Presidente, ritiro l'emendamento n. A0087 e annuncio, ovviamente, il voto favorevole al subemendamento che ho presentato poco fa e il voto favorevole all'emendamento n. A0098, presentato dalla relatrice, così come subemendato.

PRESIDENTE

Bene.
Collega Masolo, prego.

Renzo MASOLO (Europa Verde)

Grazie, Presidente.
Da quello che mi risulta, il testo del subemendamento, non vorrei sbagliarmi, è "L'avviso, incluso lo schema di accordo, può tener conto di eventuali indicazioni espresse dalle parti sociali". È giusto? No? Questo è quello ritirato?

PRESIDENTE

L'emendamento n. A0087 è stato ritirato. Siamo sull'emendamento n. A0098 e più precisamente sul subemendamento n. A0099.
Collega Masolo, lasciamo parlare un attimo la relatrice, così poi comprende anche la modifica concordata.

Renzo MASOLO (Europa Verde)

Intervengo dopo.

PRESIDENTE

Silvia Cestaro, prego.

Silvia CESTARO (Zaia Presidente)

Giusto per chiarezza, perché tra i vari cambiamenti magari ci si perde. L'emendamento finale prevede questo testo: "Sull'avviso, incluso lo schema di accordo, la Giunta regionale informa e consulta le parti sociali e può tenere conto di eventuali indicazioni proposte dalle stesse".

PRESIDENTE

Collega Masolo, riprendiamo con un focus sulla situazione attuale. Prego.

Renzo MASOLO (Europa Verde)

Riprendo la parola. Di fatto l'emendamento non sposta il focus sull'intervento che volevo fare, perché si aggiunge "le parti sociali", però è anche vero che io volevo portare l'attenzione su due parole chiave di questo emendamento o subemendamento. L'avviso può tener conto di eventuali indicazioni espresse dalle parti sociali.
Tenendo conto dell'emendamento precedente, sempre sul comma 6, che è stato bocciato, tra l'altro non ho potuto purtroppo presentarlo perché ero impegnato in una conferenza stampa... Si presume che i lavori dell'Aula possano essere anche compatibili, per cui se c'è una conferenza stampa però poi la ripresa dei lavori viene fissata alle 14,00, a metà conferenza stampa, quando i lavori dell'Aula erano stati sospesi prima per una situazione molto paradossale, cioè che l'Assessore doveva andarsene, riporto a tutti una situazione piuttosto impegnativa anche da gestire per i Consiglieri.
Per quanto riguarda il tema della partecipazione, l'idea di partecipazione che ha il nostro gruppo è un po' diversa, nel senso che "può tener conto di eventuali indicazioni" per noi non è partecipazione. Infatti, per questo il testo che noi avevamo pensato sul comma 6 era "L'avviso tiene conto delle eventuali indicazioni espresse dalle parti sociali in sede di consultazioni obbligatorie e motiva sia in ordine alle indicazioni accolte che a quelle non accolte".
So che gli uffici in questo caso ci guarderanno male, ma per noi questa è partecipazione. Quando si incide nel tessuto urbanistico, nel tessuto produttivo, nel tessuto ambientale di un territorio, è fondamentale, e riteniamo che lo sarà sempre di più, attuare una partecipazione vera, cioè consultare tutte le parti sociali, sentire tutte le indicazioni che possono avere, perché questa è anche formazione dei cittadini. Lo stiamo vedendo tutti i giorni, con quello che succede nel nostro territorio veneto, in particolare in questo periodo in una infrastruttura, la Superstrada Pedemontana Veneta, che, oltre ad aver consumato suolo, lo sta ulteriormente consumando per tutte le strutture, le infrastrutture e le urbanizzazioni che richiama, e questo lo sapevamo fin dall'inizio.
Maggiormente oggi bisogna creare vera partecipazione. Si tratta di sovraccaricare un po' gli uffici, è vero, ma nello stesso tempo avere un risvolto positivo: la formazione e l'informazione dei cittadini e delle cittadine, la valutazione insieme, la presa di decisioni insieme tra amministratori e società civile.
Grazie.

PRESIDENTE

Relatrice, prego.

Silvia CESTARO (Zaia Presidente)

Grazie.
Per rispondere all'intervento del collega Masolo, vorrei rassicurarlo e fargli presente che quando ci sono fondi europei la consultazione è obbligatoria. Per cui, se non lo scriviamo, non è che non viene fatto, viene fatto comunque. Viene sempre fatto, continuamente, grazie anche al lavoro degli uffici, che non si sentono oberati perché devono fare un lavoro in più, lo fanno perché sanno che è loro dovere.
Un'altra cosa. Se c'è scritto "eventuale" è perché potrebbe essere che non ci siano consultazioni, non arrivi alcun tipo di proposta, quindi "eventuale" è una cosa abbastanza scontata.
Non si può pensare di prendere in parola tutto quello che viene chiesto, perché ci potrebbero essere anche delle informazioni o delle osservazioni contrastanti. In quel caso, come si dovrebbero comportare i nostri uffici? Prendere quelli che stanno più simpatici o quelli che stanno più antipatici? Fare un misto tra tutti e due?
È per questo che si scrive che, nel caso, si prenderanno in esame eventualmente le osservazioni e non si può mettere che dovranno essere prese in esame, perché qualora siano contrastanti, evidentemente, non potrebbero essere prese a seconda di chi è più simpatico.
Spero di aver risposto in maniera abbastanza tecnica, più che politica in questo caso.

PRESIDENTE

Siamo sul subemendamento n. A0099, con la modifica che la relatrice ha proposto. La proponente è d'accordo? Accetta.
Metto in votazione l subemendamento n. A0099, modificato ai sensi dell'articolo 102. Relatrice favorevole.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Adesso siamo sull'emendamento principale, il n. A0098. Anche su questo è stata concordata, in riunione dell'Ufficio di Presidenza, una modifica. Le ultime due parole vengono eliminate: "L'avviso, incluso lo schema d'accordo, può tener conto di eventuali indicazioni espresse dalle stesse". Invece che "parti sociali", "stesse".
Con questa modifica ai sensi dell'articolo 102, metto in votazione l'emendamento. Relatore favorevole.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0022, pagina 53, presentato dalla consigliera Ostanel, articolo 2, comma 12, modificativo, che prevede:
Al comma 12 dell'art. 2, dopo le parole "progetti di investimento diretti alla realizzazione di infrastrutture dei trasporti, infrastrutture energetiche, infrastrutture per le telecomunicazioni" sono aggiunte le parole ", insediamenti logistici, medie"
Collega Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Questo emendamento, come discusso in Ufficio di Presidenza, ma anche già la settimana scorsa, mira, Assessore, per quanto riguarda gli investimenti dove lei propone di togliere alcune categorie dalla possibilità di ottenere le agevolazioni che prevediamo in questo progetto di legge, ad aggiungere anche gli insediamenti logistici e le medie strutture di vendita.
Glielo dico perché lei, giustamente, secondo me, diceva "sono esclusi dalle agevolazioni di cui al comma 3 e 4 i progetti di investimento diretti alla realizzazione di infrastrutture dei trasporti, infrastrutture energetiche, infrastrutture per le telecomunicazioni e grandi strutture di vendita". Mi è stato anche spiegato che per queste realtà ci sono dei fondi diversi, che non sono quello di cui stiamo discutendo oggi. Però, il tema che io le porto all'attenzione riguarda anche gli insediamenti logistici. Come ho detto l'altra volta, in assenza di una norma regionale che mira a spiegare a chi vuole aprire un insediamento logistico dove ubicarlo, perché nella nostra legge urbanistica non abbiamo una norma dedicata, penso che in assenza di quello non sia giusto e corretto investire addirittura fondi europei e regionali su quel tipo di attività.
In questo momento di deregulation totale, già gli investimenti per quelle realtà sono super produttivi, perché non devono pagare gli oneri di urbanizzazione. Pensiamo al caso di Padova, che abbiamo seguito, pensiamo ad altri casi in tutto il Veneto. In assenza di una norma, anche dare degli investimenti ai poli logistici lo trovo incoerente rispetto al lavoro che stiamo facendo. Quei pochi fondi che abbiamo sarebbe meglio dedicarli, appunto, ad altre tipologie di attività.
In più proponevo di aggiungere "medie" strutture di vendita, oltre alle grandi, perché, come lei ben sa, nella nostra legge sul sistema commerciale, che tra l'altro stiamo rivedendo, le piccole e le medie strutture di vendita le dobbiamo equiparare. Lei lo ha portato all'interno del provvedimento di Giunta che speriamo arriverà presto in Aula. Di conseguenza, mettere qui "medie" ci garantisce il fatto che le piccole e le medie siano escluse da questo provvedimento.
So che c'è una riformulazione che toglie "insediamenti logistici". Credo sia sbagliato per quello che le ho detto prima, perché noi, invece, non dovremmo garantire agli insediamenti logistici di poter beneficiare di questi fondi in assenza di una norma urbanistica che li regola. Già oggi, con gli oneri di urbanizzazione, pochissimi, che sono costretti a pagare in assenza di una norma, noi li incentiviamo già a sufficienza. Sono sicura che lei mi comprende.
Parlando con tanti amministratori del territorio, sa benissimo che questo è un tema fondamentale, su cui la Regione non ha voluto intervenire in materia urbanistica. Dargli degli incentivi all'interno di un programma per gli investimenti credo sia totalmente contraddittorio.
La proposta di togliere "insediamenti logistici" la trovo completamente sbagliata e mi piacerebbe conoscere il motivo per cui, invece, lei pensa che debbano essere incentivati.

PRESIDENTE

Siamo sull'emendamento n. A0022, pagina 53. Le parole "insediamenti logistici" rimangono. Lei è d'accordo?
Relatrice, prego.

Silvia CESTARO (Zaia Presidente)

L'emendamento può essere accettabile solo togliendo le parole "insediamenti logistici" e lasciando "medie strutture di vendita", quindi "medie e grandi strutture".

PRESIDENTE

Collega Ostanel, per dichiarazione di voto, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Presidente, accetto la riformulazione solo perché almeno portare a casa le medie mi sembra meglio di non portare a casa niente, però glielo rispiego e so, Assessore, che se avessimo più tempo di interloquire su questo, lei mi darebbe ragione.
Trova davvero giusto che noi oggi, con quei pochi fondi che abbiamo, incentiviamo delle strutture, dei poli logistici, che sono già incentivate dalla nostra assenza della norma urbanistica? Mi piacerebbe sentire da lei cosa ne pensa, perché ho visto nel suo sguardo che, invece, sarebbe d'accordo con me.
La questione è importante. Voi state togliendo un tema su cui questa Regione non ha voglia di impegnarsi. Ormai lo abbiamo capito, stiamo finendo questa legislatura, dei poli logistici a voi interessa solo che vengano fatti in barba dai vostri amministratori, tanto governate voi i Comuni.
Speravo di non doverli anche incentivare con i fondi europei e i fondi regionali che noi mettiamo per gli incentivi alle imprese.

PRESIDENTE

Io non ho colto lo sguardo dell'Assessore, perché vedo una cosa lucida da questa parte.
Viene accettata la proposta di modifica.
Metto in votazione l'emendamento n. A0022, così come modificato.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Siamo alla votazione dell'articolo 2.
Collega Camani, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Questo è un articolo attraverso il quale noi cominciamo a definire quali sono le modalità attraverso le quali la Giunta regionale opera. Ricordo, esclusivamente la Giunta regionale, perché tutti gli emendamenti che avevamo proposto per coinvolgere la Regione in questo percorso rispetto all'articolo 2 sono stati respinti.
Rimane, dal nostro punto di vista, un giudizio di non sufficienza rispetto alle indicazioni contenute in questo articolo, nel senso che avremmo voluto, in particolar modo nell'articolo che prova a costruire il perimetro all'interno del quale dovrebbe muoversi la Giunta per la strutturazione degli accordi per l'attrattività degli investimenti esteri nel nostro territorio, fosse un perimetro molto più orientato sulle questioni cruciali della nostra Regione e molto più circoscritto rispetto a quelle che sono, dal nostro punto di vista, le vere emergenze, le vere priorità.
Da questo punto di vista, infatti, avevamo presentato una serie di emendamenti che volevano richiamare il concetto della sostenibilità, dell'innovazione tecnologica, della tutela del lavoro, della digitalizzazione, dell'attenzione per settori particolarmente critici. La collega Ostanel ha appena parlato delle grandi strutture di vendita.
Come al solito, c'è un giudizio e c'è un pregiudizio. Il giudizio è quello certamente di una preoccupazione significativa rispetto ad un articolo che, dal nostro punto di vista, come ho detto, non riesce ad andare a bersaglio.
E poi c'è il pregiudizio, che è quello che in qualche modo ci fa preoccupare ancora di più, perché nel momento in cui noi chiediamo alla maggioranza che si fa paladina dell'anti Green Deal, che ci propone di fare delle valutazioni riguardo allo sviluppo dei territori, in controtendenza rispetto al tema della sostenibilità che non soltanto la sinistra, ma direi tutte le economie moderne occidentali propongono come proposta di sviluppo per il futuro. Dicevo, nel momento in cui la destra, la maggioranza di questa Giunta ci dice che è contro il Green Deal, e rispetto alla nostra richiesta di avere dunque un'alternativa sulla quale confrontarci ci richiamano come unico argomento di sviluppo trivellare, trivellare, trivellare e cioè, nei fatti, al netto degli slogan di Trump e del collega Pan, un richiamo a un ritorno di una modalità di sviluppo industriale e dunque sociale dei nostri territori, mette le lancette dell'orologio indietro almeno di un centinaio d'anni, come se la rivoluzione industriale, quest'ultima, la quarta che stiamo attraversando, che sta nella sostenibilità e nella digitalizzazione non fosse mai esistita, come se dovessimo tornare trivellando, guardo i colleghi del Polesine, a cercare gas e carbone nel sottosuolo come unico strumento per andare verso il futuro.
Del resto, è noto che è lo stesso impianto che ci ha sottoposto più volte anche il Governo e ricordo, appunto, le decisioni che il Governo di centrodestra ha assunto rispetto alle trivellazioni nell'Adriatico, ad esempio.
È un preconcetto, un pregiudizio che mi fa seriamente preoccupare e che mi fa ulteriormente porre il dubbio della necessità di mettere, dentro questa legge, dei paletti molto più stringenti, perché, se scriviamo "attrattività degli investimenti" e leggiamo "trivellazione", cioè quelli sono gli investimenti che, a vostro giudizio, segnano e devono segnare lo sviluppo industriale della nostra regione nel 2025, il pregiudizio diventa preoccupazione seria.
Noi pensiamo che si debba andare da un'altra parte, che non vuol dire schiacciarsi sull'ambientalismo ideologico dei no. Con il Partito Democratico questo gioco non funziona. Pensiamo che si debba trovare un punto di caduta serio che tenga insieme, come giustamente ci diciamo spesso, le ragioni dello sviluppo, che vuol dire crescita sociale, non lo sviluppo uguale utili delle imprese, ma utili delle imprese in quanto meccanismo che può incentivare la coesione sociale e il benessere diffuso delle nostre comunità, con una cosa che, per quanto vi possa dar fastidio, non possiamo omettere dalla nostra discussione, cioè il cambiamento climatico che è in atto, l'impatto che le politiche industriali, fatte come di voi vorreste tornare a fare, con le trivellazioni, col gas e col carbone, hanno prodotto sul nostro pianeta.
La capacità di trovare una sintesi, di guardare avanti, di prendere atto dei limiti che il modello di sviluppo su cui ci siamo fondati nel Novecento è un modello che non può reggere non perché lo dice la sinistra, ma perché lo dicono tutti gli indicatori che misurano lo stato di salute del nostro pianeta, è, ripeto, una posizione ideologica, che a noi preoccupa moltissimo.
Preoccupa nel momento in cui la interpreta il Presidente del più grande Paese al mondo, gli Stati Uniti d'America naturalmente. Mi preoccupa nella stessa misura qualora dovesse essere la posizione che dovesse assumere uno degli altri grandi player industriali al mondo, che si chiama Cina, che si chiama India. Mi preoccupa anche se è la posizione che propone al Consiglio regionale il Capogruppo della Lega di Matteo Salvini. Se è questa l'idea di sviluppo che avete per la nostra Regione, mentre in tutto il resto d'Italia, d'Europa e del mondo ci si sta seriamente interrogando su quale debba essere il nuovo meccanismo di produzione, che non può essere quello che abbiamo ereditato nel 1900 con la rivoluzione industriale fordista, se non siamo in grado di rispondere alla domanda globale che le Istituzioni hanno sul tavolo da diverso tempo, io sono seriamente preoccupata per il futuro del pianeta, ovviamente, ma anche per la capacità che la nostra Regione avrà di costruire benessere e salute per i propri cittadini.
Questo a maggior ragione in questa Regione, che è storicamente una delle Regioni più inquinate d'Italia con lo scandalo dei PFAS, con la qualità dell'aria e con le procedure di infrazione europee che riguardano tutta la Pianura Padana. Dovremmo essere all'avanguardia sui temi che provano a migliorare il benessere e la qualità dei nostri territori. Invece, non a caso, siamo maglia nera in tutte le statistiche che misurano la salute e la qualità della salute nella nostra Regione.
Sarà così fino a quando continueranno a governare la nostra Regione, e dunque avranno la responsabilità di indicare le linee di indirizzo, persone che, di fronte al Green Deal, propongono come alternativa trivelle, trivelle, trivelle. È un argomento che non regge, e non dentro questo Consiglio regionale, ma non può reggere di fronte all'oggettivo contesto e alle oggettive condizioni di salute del nostro pianeta.
La differenza tra noi e voi è anche questa: noi stiamo cercando, pur con tutti i limiti e tutte le difficoltà, e probabilmente anche con tutti gli errori che abbiamo fatto in questi anni, di immaginare quale possa essere il punto di caduta che tenga insieme le necessità del lavoro, dello sviluppo e le necessità di tutela ambientale.
È una sfida complessissima, che però non può essere non colta. Risolverla dicendo "torniamo ai modelli di produzione del 1900 con il carbone e trivellando" credo non sia una proposta all'altezza delle ambizioni di questa Regione e delle aspettative di chi ci abita.
Grazie.

PRESIDENTE

Collega Montanariello, prego.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Abbiamo discusso e andiamo a votare un articolo importante, che inizia ad entrare nel merito, Presidente, del provvedimento che stiamo affrontando, un articolo che incomincia a darci un'idea di come vogliamo utilizzare questo strumento, questa legge che oggi discutiamo, che si presuppone sarà approvata e con quali misure vogliamo calarla sul nostro territorio, nella nostra Regione, sul segmento economico della nostra Regione, sul rilancio degli investimenti, sul contrasto a tutti quei fenomeni che, in questi giorni, settimana scorsa compresa, abbiamo discusso in quest'Aula.
Pur evidenziando decenni negativi, e non perché ci sono quelli che non vogliono bene a questa Regione e quindi dicono che ci sono le cose che non vanno, ma semplicemente perché, nel volere bene al proprio territorio, noi consideriamo un dovere non solo politico, ma anche morale, addirittura civico, avere il coraggio di dire che ci sono delle cose che non funzionano, che potrebbero funzionare meglio e che nel bene e nell'interesse comune ci vuole una visione di intenti che mette insieme i due pensieri, le due diversità tra chi, da una parte, deve dire che tutto va bene senza motivo.
Nascondere la polvere sotto il tappeto, da quando ho memoria storica, è una ricetta politica che non ha mai funzionato. Dire che non ci sono problemi è una ricetta elettorale, propagandistica, di slogan, ma non è una ricetta politica che può avere il cuoco, se vogliamo usare una metafora, che si deve occupare di cucinare per questa intera Regione.
Credo che la manovra emendativa che noi abbiamo fatto su questo articolo ci diceva che il tiro poteva essere aggiustato, che la visione sul territorio poteva essere calata con altre misure e che probabilmente quello che finora non ha brillato non si riusciva a far brillare dicendo che non è vero che non ha brillato, ma probabilmente con un'assunzione di responsabilità reciproca che una classe politica ha il dovere di avere avremmo potuto mettere in campo delle azioni che sicuramente non sono la bacchetta magica.
Assume la Presidenza
Il Vicepresidente Enoch SORANZO

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Collega Villanova, neanche noi abbiamo la bacchetta magica, però, provando a mettere delle soluzioni condivise in campo, si poteva provare a cercare con umiltà, con impegno, di invertire quella tendenza. Oggi, anche numericamente, i dati ci dicono che continuiamo ad essere una Regione sicuramente forte e audace sotto l'aspetto economico, ma che, Assessore, non siamo la Regione forte e audace che eravamo ieri.
Non ci paragoniamo ai Paesi del terzo mondo, ma non possiamo neanche dire che in questi anni non è vero che abbiamo perso competitività. Abbiamo scoperto dopo quindici giorni di dibattito – finalmente in quest'Aula siamo arrivati a dirlo – che la crisi è arrivata anche da noi. Quando parlavamo, sembrava quasi che la crisi si fosse fermata prima del Piave e che da noi non esistesse. Abbiamo scoperto, dopo tanti dati oggettivi, che anche dall'altra parte prendono atto che c'è una crisi. Però, ragazzi, quando c'è una crisi non è che si continuano a mettere in campo le azioni economiche ordinarie come quando la crisi non c'era.
Uno degli straordinari insegnamenti che ci ha dato la pandemia, al netto della parte sicuramente negativa che ci ha consegnato nella nostra società, è la capacità di reagire quando ti viene calato qualcosa dall'alto in modo improvviso, per cui tu sei costretto a dover reagire per andare avanti. Io credo che noi non possiamo continuare a ragionare politicamente in termini di bilancio e in termini di sostegno allo sviluppo come se la crisi non esistesse, come negli anni Novanta, quando andava bene tutto, quando la ricetta era cemento e produrre. Che bello quando arrivavi a Porto Marghera e vedevi tutti quei fumaioli che tiravano su il fumo. Che bello! Quanta gente lavora qui, che bello! Che ricchi che siamo! Che bello questo posto! Guardate, 5.000 corriere al giorno tra vai e vieni, che bello! Quante distese di tetti di amianto, che bello! Che bel posto Porto Marghera! Quanti schei! Quanti schei che arrivano! Che aria pulita, che bello! Che bello! Quel modello non esiste più.

PRESIDENTE

Collega Formaggio, per favore. Grazie.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

A parte per il collega Formaggio, quel modello non esiste più. Quel modello non esiste più per chi deve venire a spendere i soldi! Quel modello, Assessore, non esiste più per chi viene a investire da dove viene lei e da dove vengo io per vendere nei prodotti turistici dei pacchetti, che vanno dall'enogastronomico al mare, alla ciclabilità, all'ambiente. Sa cos'hanno in comune tutti quei pacchetti, Assessore? Non devo dirlo a lei, lo sa meglio di me, è evidente. Hanno come minimo comun divisore un'idea di ambiente sano, dove poter mangiare qualcosa che sia il più sano possibile. Proprio la CIA l'altro giorno a Jesolo parlava della forza di promuovere i prodotti che sappiamo da dove vengono, chi li produce, che hanno nel nostro territorio un controllo sicuramente diverso da alcuni prodotti che vengono da altri mercati, quindi la gente viene qui perché sa che un ortaggio prodotto da noi non è uno che viene da un mercato incerto, dove non sappiamo quali sono i vincoli di pesticida, quali sono i vincoli di prodotti che ci buttano sopra per farlo diventare sempre più bello da vedere e meno buono da mangiare. È questa la nostra forza.
L'orologio della storia non può tornare indietro. Non possiamo tornare a dire che oggi continuiamo ad avere una visione di investimenti come quella di quando tutto andava bene e la crescita veniva su da sola. Si svuotava l'entroterra e si realizzavano grandi poli industria. Il mondo è cambiato. Allora, noi non possiamo far finta che tutto vada bene.
Con questa manovra emendativa noi abbiamo tentato di raffigurare una fotografia che tenesse conto della realtà che ci circonda. E sapete cosa ci dispiace? Che in barba a quello di cui accusate, come dite voi, le sinistre – noi siamo il Partito Democratico, non le sinistre – l'approccio ideologico lo avete voi. L'approccio ideologico lo avete voi! Anche di fronte a cose oggettive c'è un approccio ideologico, che fa finta che i giovani non scappano dal Veneto, che fa finta di non vedere che il Veneto ha superato, in alcuni casi, come numero di giovani che scappano da questa Regione le Regioni del sud, che solo il 16% rientra e che secondo gli studi della Fondazione Nord Est uno su due non scappa per andare in America, ma va via dal Veneto per andare in Lombardia o in Emilia-Romagna. Noi abbiamo provato a fare una fotografia di quello che succede.
Collega Marzio Favero, ci dica la sua al microfono, anziché fare sempre il commentatore sportivo dalla platea. Si metta in nota e parli. Ci faccia sapere cosa pensa anche lei. Non si preoccupi, la ascolteremo con piacere.

PRESIDENTE

Collega Montanariello, abbassi la voce, non serve urlare. Grazie.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Ci dispiace per lei, collega Marzio Favero, perché non deve dirci che è stufo, ma dovrebbe essere onorato e orgoglioso di essere in quest'Aula e rappresentare i veneti. Credo che tutti siano stufi di fare ore di discussione, ma la soluzione non è interrompere il collega che parla, la soluzione non è imbavagliare una visione diversa, che viene detta con civiltà ed educazione, seppur con durezza nella diversità di vedute. Poi, se lei è stufo, sono rammaricato, ma, se vuole, alle 16.00 c'è una barca, può chiedere se l'aspettano.
Detto ciò, abbiamo provato a non avere un approccio ideologico, abbiamo provato ad avere un approccio che non ci portasse a uno scontro politico, abbiamo provato in questo articolo – lo dico con molta sincerità e poca prosopopea politica – a dare un orizzonte, insieme a voi, un orizzonte su chi viene a investire in Veneto. L'orizzonte semantico che noi diamo a chi vuole venire a investire in Veneto qual è? Vediamo gli schei, e basta? State tranquilli, vi abbiamo aumentato l'IRAP, ma adesso con questi 40 milioni di euro vi diamo quattro schei e siamo pari?
Io non guardo quello che dicono sui giornali e diamo la colpa sempre a qualcun altro. Io guardo l'incontro che abbiamo avuto qui con tutti i Capigruppo, anche quelli di maggioranza, e con le categorie economiche, dove il 99,9%...

PRESIDENTE

Collega, deve terminare. Grazie.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Chiudo.
Ha detto che quello che stavate facendo prima con quel modello di tassazione e prima ancora con la programmazione non andava bene. Lo hanno detto i rappresentanti delle categorie economiche del Veneto, dove c'eravamo tutti, e non era un articolo di giornale.

PRESIDENTE

Grazie.
Collega Corsi, prego.

Enrico CORSI (Liga Veneta per Salvini Premier)

Grazie, Presidente.
Ho ascoltato con molta attenzione gli ultimi due interventi dei colleghi di minoranza e posso anche essere d'accordo che non siamo nel Novecento e che oggi si deve ragionare con una mentalità diversa, ma chi le parla lo fa anche perché è stata una persona che ha fatto degli investimenti sull'elettrico. A settembre ho montato un impianto solare da 5,7 chilowatt e a novembre ho acquistato una macchina completamente elettrica. Perciò, non parlo a caso, ma parlo perché conosco il problema, so i lati positivi e so i lati negativi. Appunto perché so quali sono questi lati, le posso dire che la cosa che contesto di chi in Europa ha imposto delle regole assassine per il sistema economico di alcuni Paesi, in particolar modo dell'Italia, è che non tutti possono avere un'auto elettrica, perché avere un'auto elettrica oppure l'impianto a energia solare vuol dire avere un tetto di propria proprietà, non condominiale, che gli permetta di installare l'impianto, vuol dire avere un garage che gli consenta di poter mettere una wall-box per poter ricaricare l'auto. Non possiamo pensare che chi abita nei condomini, soprattutto nelle città, possa prendersi un'auto elettrica e andare ogni volta magari a una colonnina che dista un chilometro di distanza sotto l'acqua a caricare l'auto ogni giorno. Non funziona così. Le ricordo anche che chi ha fatto questi provvedimenti non ha calcolato che non c'è energia sufficiente per alimentare un parco auto al 100% elettrico. È giusto che ci sia una diversificazione. È giusto che, se domani viene avanti il sistema a idrogeno, si faccia una parte con i sistemi attuali e una parte con l'impianto elettrico.
Vi ricordo, inoltre, che se l'Italia oggi si trova in un sistema inferiore rispetto a tanti altri Paesi, lo dimostra anche la vendita di auto elettriche, perché mentre in Italia oggi si attesta al 6%, in Germania è al 17%, in Francia e Spagna si aggira intorno al 15-16%, è perché negli anni precedenti, quando avete governato voi, non sono state fatte quelle politiche per rendere questi sistemi più disponibili a tutti. Infatti, basta andare in Europa e vedere che lungo gli impianti autostradali in ogni autogrill ci sono decine di punti di ricarica. Basta andare all'estero e vedere che in ogni parcheggio in città c'è un impianto di ricarica dell'auto elettrica, a differenza dell'Italia, dove non è così. D'altronde, queste regole, che sono state applicate imponendo in modo drastico un cambio di rotta a un sistema del trasporto pubblico, le avete applicate per quanto riguarda le regole del Superbonus 110%, dove chi ha attuato queste regole, invece di dare il 110 per sistemare le scuole, gli edifici pubblici e quant'altro, ha dato il 110 per sistemare le seconde case e le villette, a favore di gente che aveva benissimo le disponibilità economiche per pagarsi un cappotto o risistemare l'abitazione. Questo è l'errore. Debiti che ricadranno e stanno ricadendo sul sistema-Italia, che stiamo pagando tutti noi. Io conosco gente che non ha problemi economici che ha speso 100.000 euro per rifarsi il cappotto, che ha fatto un impianto di climatizzazione da oltre 40.000 euro, gente che poteva benissimo pagarsi queste cose. Invece, abbiamo scuole, asili e case popolari che magari sono lì che perdono i pezzi, quando i soldi pubblici potevano essere utilizzati a questo fine.
Ciò che voglio ribadire è il sistema, è il metodo che è stato applicato. Mi stupisco che ci sia gente che prende oltre 15.000 euro al mese nel fare il Parlamentare europeo e non sappia ragionare, capire e valutare le varie tipologie di Paesi e le ricadute negative che causa un'imposizione come quella che è stata approvata. Questo è. Dopo, chi è che non è d'accordo sulla modernizzazione? Credo che siamo tutti d'accordo. Se, però, viene gestita e applicata con i metodi giusti, senza creare più danni di quei benefìci che potrebbe generare.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Ha chiesto di intervenire il collega Formaggio. Prego.

Joe FORMAGGIO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Grazie, Presidente.
C'è talmente tanta carne al fuoco che non so da dove partire. Siccome fra 30-40 anni i nostri figli giudicheranno l'operato di quello che abbiamo lasciato in Regione negli anni 2020-2030, quando penso al Novecento tanto criticato dall'ala sinistra di quest'Aula vorrei fare una cosa che va controcorrente, e cioè vorrei ringraziare quei politici che negli anni Settanta, Ottanta, Novanta e Duemila, quindi nel Novecento, hanno portato il Veneto da un paese di pellagra, in cui se uno non aveva il maiale in casa non sapeva se sarebbe arrivato a fine anno – era questo il Veneto, un paese di pellagra –, ad essere la A4 – a me piace chiamarla così –, l'area che comprende Lombardia, Veneto e Friuli, un'area che il mondo ci invidia come tecnologia, cooperazione, industria, relazione tra industria e artigianato. Quest'area, questo pezzo di A4, Comuni, Province, paesi che viaggiano attorno alla A4, è invidiata non solo in Europa, ma nel mondo. Pensate che i cinesi – sento che parliamo della Cina come fossero i salvatori del mondo – hanno copiato, negli anni Ottanta, il buon Veneto, la buona Lombardia e il buon Friuli, l'operatività di queste nostre terre.
Ringrazio, quindi, quei politici che erano seduti qui decenni prima di noi che hanno permesso questo, che hanno permesso questo sviluppo industriale. Il collega Montanariello, che dice che abbiamo visto arrivare tante robe e critica Marghera, è arrivato qua persino lui dalla sua bella Taranto. Dunque, è una terra di opportunità. Quindi, ringrazio quei politici e quei partiti che hanno traghettato il Veneto da una situazione, ripeto, di pellagra – caro Arturo, non so se tu da docente universitario sai cos'è la pellagra – a essere invidiati nel mondo intero come sistema del fare e come sistema lavoro.
Seconda cosa. Ho sentito le critiche alla AFD, che ha percentuali molto più alte di tanti partiti che ho sentito parlare qui oggi.
Sento parlare di "drill". Pensate che nella bellissima Sardegna è stata riaperta, grazie al Governo Meloni, "Terre rare". Si legge: "Terre rare, riapre in Sardegna la prima ex miniera, ricca di fluorite, strategica per batterie al litio e transizione ecologica". Qui in Italia, dove sembra di bestemmiare in chiesa se apriamo una cava o una miniera.
Rivolgo un invito alla Giunta del Veneto. Chi fa parte della Seconda Commissione sa benissimo che abbiamo anche noi dei posti nella provincia di Vicenza, a Treviso, a Belluno, dove ci sono materiali rari. Invito la Giunta veramente ad andare controcorrente rispetto a quello che ho sentito oggi dalla parte sinistra dell'Aula e andare in cerca di quei materiali: scavare, tirarli fuori e darli ai nostri industriali. È di questo che abbiamo bisogno.
Approfitto della presenza in Aula dell'assessore Calzavara. Assessore, abbiamo bisogno ‒ sempre andando controcorrente rispetto a quello che ci vogliono insegnare dalla parte sinistra dell'Aula ‒ di più personale in VINCA, VIA e VAS, perché i nostri imprenditori hanno bisogno di ampliare i capannoni e di accelerare. Prendiamo il personale e mettiamolo lì. Dobbiamo dare risposte efficaci agli imprenditori del Veneto.
Ho sentito il collega Zanoni parlare di fiumi che straripano. Non c'è l'assessore Bottacin. Spero che entro fine legislatura, tanto manca poco, il collega Zanoni (e io voglio essere il secondo firmatario, lo dico qui in Aula davanti a tutti) presenti una legge per dire: scaviamo finalmente in questi fiumi (Brenta e Piave), tiriamo via un metro, un metro e mezzo di ghiaia e sabbia, così non andiamo più sott'acqua. Voglio che il collega Zanoni ‒ ripeto, voglio essere il secondo firmatario ‒ chieda di abbassare di un metro o un metro e mezzo tutti i fiumi del Veneto.
Grazie, Presidente. Volevo soltanto dire queste due cose.

PRESIDENTE

Collega, non so se ringraziarla, perché ogni volta che interviene poi c'è una richiesta per fatto personale. La mia stima, collega, supera ogni tipo di barriera.
Collega Montanariello, non l'ha offesa. L'ha solo citata. A me sembra sia stato richiamato solo il fatto che lei arriva da Taranto.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, mi permetta, glielo dico con affetto e stima: le è sembrato male. Se l'oggetto della discussione della legge è il fatto che io sia nato da un'altra parte e sia venuto qui in cerca di lavoro, credo abbia poco a che fare con il quadro normativo di cui stiamo discutendo. Probabilmente non avete capito di cosa parla la legge e avete fatto confusione, ma mi permetto di precisarlo.
Collega Formaggio, la differenza tra me e lei sa qual è? Questa legge non parla di dove sono nato io e delle motivazioni per cui oggi vivo qui e rappresento i cittadini veneti, così come lei, che non è nato a Taranto. La differenza tra me e lei è che io amo la regione in cui vivo e la voglio un domani migliore per i nostri figli. Lei ama probabilmente molto più il presente e un'idea di economia che paga a breve raggio (ma ormai neanche più) e non ha un orizzonte futuro.
Se per amare questa regione bisogna venire da Taranto, con orgoglio vengo da Taranto e con orgoglio rappresento i veneti in Consiglio regionale, così come lei, che è nato in Veneto.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Collega Zanoni, quale sarebbe il suo fatto personale? Prima me lo dica, poi valuto.

Andrea ZANONI (Europa Verde)

Il progetto di legge che, secondo il collega Joe Formaggio, dovrei presentare per far scavare la ghiaia nel Piave e nel Brenta. La volevo informare che questa è già una legge della Regione Veneto, in vigore da quarant'anni. Da quarant'anni si scavano milioni di metri cubi di ghiaia, soprattutto nel fiume Piave.

PRESIDENTE

Non è fatto personale, ma lo ha detto.

Andrea ZANONI (Europa Verde)

Legga il BUR, invece di leggere Paperino. Si informi.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Prego, collega Lorenzoni.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente.
Nessun fatto personale da parte mia, ma solo il desiderio di mettere i puntini sulle "i". Conosco bene cos'è la pellagra, caro collega Formaggio: un deficit di triptofano che non consente di sintetizzare la niacina, una vitamina indispensabile. Era dovuta all'eccessivo consumo di polenta. Si arrivava a consumare due o tre chili di polenta nel nostro Veneto quando non c'era altro cibo, e questo portava, ovviamente, a questa malattia. Quindi, la conosco bene.
Conosco bene anche la storia e la gratitudine che deve la nostra generazione, così come quelle precedenti, ai combustibili fossili. Nessun altro materiale, nessun'altra idea ha consentito all'umanità di avanzare dal punto di vista tecnologico quanto i combustibili fossili. Per fortuna trent'anni fa ci siamo accorti che era doping, cioè che avevano grandi effetti positivi, una grande quantità di energia che ha consentito di superare la capacità di lavoro della singola persona, ma al tempo stesso avevano effetti collaterali, indesiderati e indesiderabili, decisamente più grandi rispetto ai benefici che questi materiali portano.
È allora che è iniziata la capacità dell'umanità, per fortuna, di produrre energia in modo diverso, senza quell'accumulo di anidride carbonica in atmosfera, che – ricordo ‒ da 300 parti per milione è arrivata nello scorso anno a 422 parti per milione, cosa che non ha precedenti nella storia non dell'uomo, perché l'uomo è arrivato all'ultimo secondo, ma dell'era geologica che stiamo vivendo, che ci preoccupa molto. C'è un ritardo nelle temperature rispetto al tempo della presenza di CO2. Questo, quindi, impone a noi, come decisori pubblici, di prendere iniziative.
Al collega Corsi, che è andato a rifocillarsi perché, dopo aver parlato, probabilmente aveva la gola secca, vorrei ricordare alcuni dati. Non possiamo spararle così. Il consumo di energia elettrica nel 2024 in Italia è stato di 312 miliardi di chilowattora. Qualora noi convertissimo l'intero parco trasporto, avremmo un consumo aggiuntivo di energia elettrica di 100 miliardi di chilowattora, cioè arriveremmo a 412. È chiaro che in un anno non cambiamo tutto il parco. Andiamo a vedere quanto abbiamo consumato nel 2006, l'anno di picco della domanda di energia elettrica: allora consumammo 338 terawattora, cioè 27 in più di quelli che abbiamo consumato nel 2024. Noi possiamo alimentare un quarto del nostro parco veicolare senza eccedere la domanda di energia elettrica che abbiamo avuto nel 2006, quindi senza preoccupazioni da parte del collega Corsi, che mi pare fosse preoccupato che non avessimo sufficiente energia per alimentare il nostro parco veicolare. Questo è un primo elemento.
Collega Corsi, tranquillo, energia ne abbiamo in esubero. Il problema è avere energia a basso costo. Qui, per fortuna, la nostra capacità ha mostrato che è possibile farlo. Vorrei anche tranquillizzarla sul fatto che non tutti possono disporre di un tetto per mettere il proprio pannello fotovoltaico. La normativa europea, con una direttiva del 2018 (Europa matrigna) disse: "Facciamo le comunità energetiche, così anche colui che vive nel condominio più alto e più chiuso dagli altri condomini di Sesto San Giovanni" cito la Lombardia per non citare il Veneto "ha la possibilità di avere la sua produzione", quindi la sua energia prodotta da un campo fotovoltaico, che può essere messo nel parcheggio dell'ospedale, per esempio, per citare qualcosa che io ho proposto più volte negli emendamenti, e l'assessore Calzavara lo sa, oppure nel parcheggio dello stadio, oppure nel tetto del supermercato, oppure dove la fantasia ci suggerisce di metterlo.
Per cui, non è un problema disporre del tetto, così come non è un problema disporre del garage, nella misura in cui ci si convince che quella linea tecnologica è una linea che ha senso, per cui è possibile attrezzare i parcheggi pubblici con delle colonnine di ricarica. Peraltro, erano stati dati fondi importanti, però, se il mercato non ha seguito, chiaramente chi ha piantato le colonnine dice: "Devo tenere la colonnina, pagare il fisso di potenza, ma se nessuno viene ad alimentarsi sono costi che mi rimangono sul groppone". Ragione per cui stanno facendo un po' marcia indietro. Quello che rimprovero è questo "stop and go", che assolutamente non aiuta.
Vengo al terzo punto che ha sollevato il collega Corsi, e mi sorprende, collega, che lei ci rimproveri questo: l'auto è costosa. Certo che è costosa l'auto, ma i primi telefonini quanto costavano? Ricordo, quando ho fatto il militare, che il comandante dei vigili del fuoco, per il quale facevo l'autista, con fierezza, aveva il telefono cellulare ed era una cosa incredibile. Io ero orgoglioso di portare la valigetta di batterie del telefono cellulare del comandante dei vigili del fuoco, quando oggi il telefono di cui ciascuno di noi dispone è assolutamente accessibile alla totalità della popolazione. Anzi, ci sono più telefoni che abitanti in Italia. Questo è un esempio. Ricordo i primi computer. L'Olivetti M20 costava 5 milioni di lire. Avevo degli amici che ce l'avevano. Era assolutamente inarrivabile. Oggi è una tecnologia, uno strumento alla portata di tutti.
Anche nell'ambito della mobilità stiamo attraversando gli stessi percorsi. Lei ha avuto la fortuna di potersela permettere. Presto, grazie agli investimenti fatti da chi ha anticipato, sarà alla portata di tutti.
Questi sono gli elementi che ritengo necessari per riportare i numeri dove siamo. Voglio dire anche alcune parole sull'articolo 2 del progetto di legge che stiamo discutendo, perché è l'articolo che sintetizza uno dei cinque punti qualificanti della legge ("qualificanti" forse è una parola grossa, comunque "caratterizzanti" la legge), quello relativo agli accordi per l'insediamento e lo sviluppo. A me dispiace che i tentativi fatti dalla manovra emendativa, di caratterizzare questi accordi, di dare loro maggiore efficacia, maggiore visione dal punto di vista della strategia industriale, siano in gran parte stati rigettati dall'Assessore. Mi auguro, in ogni caso, che di questi accordi se ne facciano tanti, anzi che già ve ne siano in corso di realizzazione e che possano presto portare realtà importanti a impegnarsi nel territorio veneto. Non, però, padroni a casa nostra, perché questa era la lettera f) del comma 2, ma partner a casa nostra. Credo che togliere la lettera f) del comma 2 avrebbe scongiurato l'idea che qualcuno venisse a fare il padrone a casa nostra, che non è una cosa bella, anche alla luce di quello che sta succedendo nella geopolitica internazionale, dove sembra che la gente venga e decida per noi. No, non è così. Benvenuti tutti gli investitori come partner, come alleati, non come coloro che vogliono comandare a casa nostra.

PRESIDENTE

Grazie.
Collega Masolo, prego.

Renzo MASOLO (Europa Verde)

Siamo in dichiarazione di voto?

PRESIDENTE

No, in discussione generale, collega.
Non ho ancora dichiarato chiusa la discussione generale. Se lei non deve intervenire in discussione generale, la chiudo e apro la dichiarazione di voto. Mi dica lei che cosa vuole fare, collega, perché lei dovrebbe seguire i lavori.

Renzo MASOLO (Europa Verde)

Intervengo in discussione. Pensavo fossimo in dichiarazione.

PRESIDENTE

Prego, collega.

Renzo MASOLO (Europa Verde)

Dal nostro punto di vista, questo articolo 2 di fatto ‒ ed è interessante questa dinamica di discussione ‒ si è rivelato un piccolo festival del negazionismo climatico. Tutte le esternazioni dei colleghi meritano alcuni chiarimenti, chiarimenti che sono importanti proprio per rispetto dei cittadini e delle cittadine che ci seguono. Come diceva il collega Formaggio, cosa racconteremo ai nostri figli? È stata significativa questa uscita. Racconteremo che oggi, nel 2025, in Aula è stato fatto molto negazionismo climatico.
Per quanto riguarda l'affermazione che il Green New Deal è un'imposizione, che ci è stato imposto, faccio un passo indietro di 55-60 anni: il boom dell'automobile. Pensiamo ai primi anni Settanta: nemmeno un'auto per famiglia avevamo. Alla fine degli anni Sessanta c'erano le prime auto. Nelle nostre città c'erano una o due auto per via, non per famiglia.
In seguito, è stato creato un modello di mobilità che è andato verso l'auto, un modello di mobilità che non contraddiceva il nostro modello economico. L'avrebbe comunque permesso, perché lo sviluppo del Veneto non è dipeso soltanto dall'auto di proprietà, ma anche da una volontà politica. Per questo mi stupisco dell'affermazione che il Green New Deal è stato imposto. Il nostro modello di mobilità l'abbiamo scelto noi o lo abbiamo trovato? Se sessant'anni fa si fosse investito sul trasporto su ferro, sul trasporto pubblico, sul trasporto fluviale e lacuale per la logistica, ma soprattutto su ferro, cosa sarebbe cambiato rispetto allo sviluppo industriale del Veneto? Sarebbe stato possibile lo sviluppo industriale del Veneto o no? Io dico di sì. Ci si sarebbe organizzati con quel modello. Non si sarebbe arrivati ad avere 67 auto per 100 abitanti, che è la nostra media italiana, la più alta di tutta Europa. Probabilmente la quantità di auto sarebbe molto minore e ci sarebbero più treni, ci sarebbero più tram, ci sarebbero più metropolitane di superficie, ci sarebbe un trasporto pubblico diffuso, con la possibilità, perché di questo stiamo parlando, di accedere al lavoro e agli investimenti con un altro modello di mobilità.
Sentire l'affermazione che di petrolio ce n'è ancora una valanga mi mette una eco-ansia che non avete idea, per due motivi. Il primo motivo è che di petrolio ce n'è una valanga, ma i costi per l'estrazione del petrolio continuano a salire. A un certo momento, quindi, per estrarre un barile di petrolio dovremo consumare un barile di petrolio. A quel punto non sarà più conveniente, ma forse è meglio non arrivare a quel punto, perché ci saremo già estinti.
Forse il Green Deal è un modello di sviluppo che crea occupazione anche sulle fonti rinnovabili, un modello energetico diverso.
Vengo all'auto elettrica. L'auto è fondamentale, perché se si fa imprenditoria sui nostri territori e si creano poli produttivi, purtroppo anche poli logistici, perché questo non è stato tolto dalla lista, sappiamo che il modello per raggiungere questi poli riguarda i lavoratori, perché di lavoratori stiamo parlando, che dovranno andare in auto, e i trasporti, soprattutto pesanti, perché si dovranno utilizzare camion, TIR e mezzi pesanti. Sempre il modello strade, il vostro modello: Superstrada Pedemontana o le nuove autostrade che avete in mente. Su questo bisogna cambiare rotta, sicuramente, creando una logistica diversa. Siamo sempre in tempo, però su questo dobbiamo fare investimenti. La produttività che c'è potrebbe essere garantita anche da una logistica diversa. O non siete d'accordo neanche su questo? Non siete d'accordo. Perfetto.
Un'altra cosa molto importante è il tema dell'ambiente, del nostro ambiente. Più continuiamo a costruire infrastrutture, capannoni, poli logistici, poli produttivi, più ci perde il nostro ambiente, che è attrattivo, soprattutto perché il nostro Veneto è una terra meravigliosa ‒ è stato detto da più persone ‒ proprio per la nostra prima industria, ossia il turismo. Spesso si rischia di perdere quel giusto rapporto, quel giusto equilibrio tra consumo di suolo e perdita di qualità urbanistica rispetto a un'offerta turistica.
Concludo con un'altra cosa che mi ha molto colpito: scaviamo tutti i fiumi, scaviamo il letto di tutti i fiumi. Sapete come funziona la natura? La natura funziona in questo modo, soprattutto per quanto riguarda l'acqua, la gestione dell'acqua: il fiume ha un fondo superficiale perché la natura vuole, quando piove tanto, che il fiume esca.

PRESIDENTE

Collega Formaggio, sono d'accordo con lei, però porti pazienza ancora un attimo.
Collega, cerchi di rimanere sull'articolo 2.

Renzo MASOLO (Europa Verde)

Questa è una cosa molto importante.
Doveva dire al collega Formaggio di non dire stupidaggini.

PRESIDENTE

Ci spieghi il suo punto di vista.

Renzo MASOLO (Europa Verde)

Se lui non avesse detto questa stupidaggine io non sarei qua a spiegarvi e a tarare le cose che ha detto. Non sto parlando...

PRESIDENTE

Non interroghi l'Aula. Esprima la sua posizione e il suo pensiero. Prego.

Renzo MASOLO (Europa Verde)

Non sto parlando di limo. Sto parlando di ghiaia del Brenta e del Piave. Non sto parlando di limo del Nilo. Quando l'acqua esce, se trova campagna, cosa fa? Ricarica la falda dell'alta pianura, dei nostri fiumi del Veneto. Se trova cemento, se trova asfalto, se trova strade, invece, cosa fa? Riempie e inonda tutto, come sta succedendo sempre di più. Questo è colpa nostra. Se in più noi scaviamo i fiumi e approfondiamo il loro greto, il loro letto, succede il fenomeno inverso: l'acqua della falda va all'interno del fiume, viene risucchiata dal fiume e viene portata al mare.
Questo non lo dice Renzo Masolo. Chiedete a qualunque ingegnere idraulico, a qualunque geologo, a qualunque esperto di fiumi. Svuota la falda e l'acqua se ne va al mare, viene dispersa. È quello che abbiamo fatto con tutte le escavazioni. Pensate alla ghiaia che abbiamo portato, tra l'altro, e che ha fatto barriera per la falda, anche per la Superstrada Pedemontana. Pensate solo ai fiumi e a quanto abbiamo scavato in questi anni. Abbiamo invertito una tendenza: il fiume che porta acqua alle pianure e ricarica la falda, al fiume che, invece, si approfondisce e svuota la falda. Questo dovevo dirlo, sennò rimaneva in sospeso una stupidaggine incredibile che era stata detta.

PRESIDENTE

Grazie, collega. Speriamo non ci sia alcun alluvionato collegato in questo momento.
Collega Formaggio, per favore, sennò sono costretto a richiamarla.
Dichiaro chiusa la discussione generale.
Per dichiarazione di voto, la parola al collega Montanariello.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Abbiamo perso tutti una grande occasione.

PRESIDENTE

Ha cinque minuti, collega.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Per fortuna la Capogruppo del PD, e non delle sinistre, come dice qualcuno, è molto attenta. Se pensate che la stanchezza ci faccia mollare...

PRESIDENTE

No, collega Montanariello, dire che c'è stanchezza...

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Sto parlando di noi.

PRESIDENTE

I dirigenti, gli uffici, i funzionari possono sbagliare. Sono cinque minuti, da Regolamento.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, come sempre, lei capisce quello che vuole capire. Ho sbagliato io ad esprimermi: non prenderete noi Consiglieri per stanchezza.

PRESIDENTE

Sappiamo che non vi stancherete mai, soprattutto lei. Se procede con la sua dichiarazione di voto, forse l'Aula le darà ascolto e attenzione.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, procedo volentieri. Non voglio silenzio affinché mi ascoltiate per forza. Voglio silenzio altrimenti urlo e poi mi dite di non urlare. Io non mi sento neanche da solo, figuriamoci se tutti parlano.
Rispetto a questo articolo, che entra nel merito della legge, devo dire che abbiamo perso tutti un'occasione. Noi, purtroppo, abbiamo perso questa occasione politica per colpa vostra, perché non ci avete voluto ascoltare quando abbiamo provato, nell'interesse comune, a migliorare una legge che domani non sarà né delle destre né delle sinistre, come dite voi, dell'Aula, ma sarà dei cittadini veneti, di quei cittadini veneti che ci hanno chiesto di avere un approccio pratico, oggettivo, realistico, concreto. Ancora una volta notiamo, con grande rammarico e con grande dispiacere, che l'unica risposta che si riesce ad avere dalle destre, quando si parla di economia in questa Regione (lo dico con grandissima serietà, Presidente Soranzo), è un approccio ideologico.
Siamo arrivati a parlare degli investimenti in Veneto, con un giro che non si sa da quale parte sia arrivato, e a improntare un dibattito, oggi, sull'ambientalismo, come se l'argomento in discussione oggi fosse il Green New Deal, come se noi fossimo il Parlamento europeo.
La verità è che, di fronte alla vostra difficoltà di dare risposte all'impresa (piccola, micro, media o grande che sia) in Veneto, l'unica cosa che continuate a fare è il tentativo, ormai superato e recepito anche da chi vi vota, che lo ha già respinto al mittente, di provare a grattare la pancia con quei temi che sono i cavalli di battaglia spesso utilizzati nelle campagne elettorali. Nessuno si offenda. Europa matrigna, Europa ladrona, volete questo, volete quello. Non funziona più. Oggi stiamo parlando di economia. I nostri emendamenti avevano una matrice ben chiara, che non era una matrice ambientalista, come voi volete derubricare la nostra azione politica, strutturata e ben dettagliata.
Questi non sono emendamenti strumentali. Sono emendamenti frutto di conoscenza del territorio, frutto di un mondo economico che non si sente più rappresentato da voi e che noi abbiamo l'ambizione di voler rappresentare, migliorando questo provvedimento. Sono emendamenti che vi chiedono di parlare di sistema e non di investimento. Sono emendamenti che chiedono di parlare di trasparenza e metodo e non di singolo fattore di investimento.
La collega ha detto bene prima: la trivella, allora, stando a quello che dite, è un investimento. Lo finanziamo? Per come è scritto nella legge, domani finanzieremo anche la trivella del Polesine, alla faccia della posizione chiara che avete tentato di dire che avevate.
Avete perso un'occasione per lavorare tutti insieme e dare quel famoso colpo di reni cui la politica è chiamata e che ha il dovere morale di dare quando una Regione come la nostra continua a essere una Regione che compete, ma che non compete più come prima, quando una Regione come la nostra crede che il richiamo al passato ‒ Presidente, chiudo ‒ e agli anni di gloria del cemento e dell'investimento selvaggio senza pianificazione siano l'unica ricetta, per lanciare un po' di fumo negli occhi e dire che tutto va bene.
Noi ci asterremo, Presidente, per rispetto degli imprenditori che sono fuori, pur sapendo che avete perso l'occasione di tornare a rappresentare quel mondo che rappresentate con le parole in Aula, ma non più con i fatti.

PRESIDENTE

Ha avuto più di cinque minuti. Grazie.
Non vedo altre dichiarazioni di voto.
Passiamo alla votazione dell'articolo 2.
Metto in votazione l'articolo 2, emendato.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
Collega Montanariello, le faccio solo notare che noi non siamo sordi e che la sua collega Luisetto, al suo fianco, aveva la mano sulla parte destra, perché lei era molto animato. Solo per farle notare che lei è molto attivo, energico, ma noi non siamo ancora sordi.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, la ringrazio. Per me "energico" è un complimento.

PRESIDENTE

La ringrazio tanto io.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Qua, che resti a verbale, si incrocia il subbuglio in Aula, che non mi permette di esprimermi con serenità, perché purtroppo...

PRESIDENTE

C'era perfetto silenzio, collega. Se vuole, vediamo la registrazione.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, dopo tanti anni a bordo del vaporetto, sono diventato un po' sordo. Lo dico al microfono.

PRESIDENTE

Anch'io, anch'io. Bene. Grazie, collega.
È chiusa la votazione.
Favorevoli 34, contrari nessuno, astenuti 10.
Il Consiglio approva.
Passiamo all'articolo 3.
Emendamento n. A0088, presentato dalla consigliera Camani, articolo 3, comma 1, lettera b-bis), modificativo, che prevede:
Al comma 1 dell'articolo 3, dopo la lettera b) è aggiunta la seguente:
"b bis) L'entità e le caratteristiche degli investimenti dei contraenti".
Lo dà per letto.
Lo metto in votazione, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Favorevoli 10, contrari 34, astenuti nessuno.
Il Consiglio non approva.
Comunico che l'emendamento n. A0062, sempre all'articolo 3, della collega Camani, è ritirato.
Emendamento n. A0063, presentato dalla consigliera Camani, articolo 3, comma 1, modificativo, che prevede:
Al comma 1 dell'articolo 3, alla lettera e), le parole "gli impegni occupazionali" sono sostituite con le parole "le ricadute occupazionali e sociali degli investimenti",
Lo dà per letto.
Lo metto in votazione, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Favorevoli 10, contrari 34, astenuti nessuno.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0007, presentato dai consiglieri Masolo e Zanoni, articolo 3, rubrica Contenuto dell'Accordo per l'insediamento e lo sviluppo, comma 1, lettera g), modificativo, che prevede:
Alla lettera g) del comma 1 dell'articolo 3, in fine, sono aggiunte le seguenti parole: ", con previsione di specifiche disposizioni per la restituzione di quanto beneficiato per i casi di inadempimento agli impegni di cui alla lettera f);
Lo danno per letto.
Lo metto in votazione, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Favorevoli 10, contrari 33, astenuti nessuno.
Il Consiglio non approva.
Comunico che l'emendamento n. A0064, sempre all'articolo 3, della collega Camani, è ritirato.
Emendamento n. A0065, presentato dalla consigliera Camani, articolo 3, comma 3, modificativo, che prevede:
Al comma 3 dell'articolo 3, dopo le parole "nell'accordo di cui all'articolo 2." sono soppresse le parole "Esclusivamente nel caso di imprese provenienti da paesi esteri o da altre regioni che vogliono avviare o espandere un'attività in Veneto, quando è accertata la carenza, totale o parziale, di risorse di carattere generale destinabili alla realizzazione delle infrastrutture da parte degli enti pubblici competenti, la relativa copertura può essere almeno in parte garantita attraverso risorse riservate dall'Accordo medesimo.".
Viene proposto l'accantonamento. Lo accantoniamo, sì o no?
Prego, collega Camani.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Questo è un emendamento rispetto al quale chiederei l'attenzione dell'Aula e della Giunta, perché si riferisce a un passaggio di questo progetto di legge che, francamente, non ho capito, rispetto al quale sarebbe utile se provassimo a fare una riflessione insieme.
Finora mi avete detto, ci avete detto che il provvedimento deve tenere le maglie larghe, che non sappiamo quali saranno le proposte che ci arriveranno e, siccome vogliamo essere pronti a coglierle tutte, teniamo le maglie larghe, non mettiamo vincoli.
Vorrei capire per quale ragione decidete di specificare, all'articolo 3, comma 3, che "esclusivamente nel caso di imprese provenienti da Paesi esteri o da altre Regioni", esclusivamente, e lo dico perché in tutti gli articoli precedenti ci avete spiegato che questa attività di attrazione dei capitali può anche premiare imprese del territorio che intendano ampliarsi o imprese venete che si sono delocalizzate che poi tornano.
Qui, invece, scrivete in legge, e guardate che le parole nelle leggi sono importanti, a volte sono anche eccessiva nell'attività emendativa, quando correggo o propongo modifiche letterali, però nelle leggi le parole sono importanti. Quindi, "esclusivamente" per questo tipo di investimento, qualora non ci siano abbastanza risorse pubbliche per realizzare le eventuali infrastrutture necessarie, "la copertura può essere garantita attraverso le risorse riservate dall'accordo medesimo".
Soltanto per alcuni tipi di investimento, quindi, soltanto per le imprese che dall'estero vengono qua o dalle altre Regioni vengono qua, decidete che possono essere realizzati investimenti infrastrutturali con le risorse FESR, quindi con le risorse dell'accordo, senza vincoli o limiti, cioè attraverso le procedure semplificate che prevedete per gli insediamenti produttivi, ma che in questo modo tentate surrettiziamente di applicare anche alle infrastrutture, che magari con l'iter ordinario ci metterebbero più tempo, richiederebbero di ricercare altre risorse e, fatalità, invece, solo per determinati interventi, immaginate questa deroga al meccanismo.
Ecco perché io continuo a sostenere che dentro questa legge ci sono già dei nomi e dei cognomi dei progetti che avete in mente. Io vorrei sapere almeno quali sono queste imprese provenienti da Paesi esteri o da altre Regioni che vogliono arrivare qua, per i quali già sappiamo che è accertata la carenza e per realizzare le quali infrastrutture voi prendete i fondi FESR. Non c'entra niente che siano realizzate almeno in parte.
Io penso che, se è tutto normale e non c'è niente di strano in questo passaggio, si possa accogliere il mio emendamento in cui chiedo di sopprimere questa parte. Se quello che io sto dicendo è tutto sbagliato, perché è già tutto scritto nella legge, accogliete il mio emendamento in cui chiedo di sopprimere questa parte e state dentro le regole che abbiamo discusso fino ad ora. Se passiamo tre giorni a definire uno schema rispetto al quale noi abbiamo delle perplessità, e poi, senza che nessuno se ne accorga, al comma 3 dell'articolo 4, ci infilate una previsione così specifica e così precisa, che prevede che la copertura relativa può essere, almeno in parte, garantita attraverso risorse riservate all'accordo medesimo, io non capisco perché abbiate la necessità di scriverla questa cosa, se già abbiamo detto che alcune risorse possono essere utilizzate per questa finalità.
Questo lo dico perché le parole sono importanti e le proposte che arrivano dalla Giunta andrebbero valutate, perché poi hanno degli impatti sui territori con i quali dobbiamo fare i conti.
Se l'accantonamento – scusi, mi sono dilungata – è per valutare una riformulazione, va bene. Se l'accantonamento è per bocciarlo dopo, possiamo bocciarlo anche subito.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Credo che possa essere interessante l'accantonamento. È giusto?
Ha chiesto di intervenire l'Assessore. Assessore, prego. Magari qualcuno può assistere l'Assessore. Grazie.

Ass.re Roberto MARCATO

Trovo di una gravità inaudita quello che lei ha affermato poco fa, Consigliera, ovvero dire che io avrei fatto una legge avendo già in mente quali potrebbero essere i destinatari di queste risorse. Lei mi sta dicendo che io avrei commesso un reato penale. Ripeto, penale. Glielo devo anche spiegare? Io uso soldi pubblici per immaginare dei bandi e lo costruisco per favorire aziende rispetto ad altre aziende. Questo è un reato penale, che, ovviamente, rimando al mittente con tutta la convinzione del caso.
La invito anche ad avere rispetto del sottoscritto perché, se c'è una cosa su cui io non transigo, è la mia onestà. È la mia onestà. Su questo non transigo. Deve essere chiaro questo. Possiamo discutere su tutto, ma non sulla mia onestà, né sulla mia né su quella dei miei collaboratori.
Questo è inaccettabile.

PRESIDENTE

Grazie. Se si può assistere l'Assessore, che aveva difficoltà ad accedere.
Prego, collega, sempre con attenzione nelle espressioni. Grazie.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Io non sbatto i microfoni e sono anche molto responsabile di quello che dico io e non di quello che capiscono gli altri, naturalmente.
Se c'è un reato o se io penso che ci sia un reato, a differenza di altri, non faccio il fenomeno in Aula. Vado dove devo andare, come ho sempre fatto nella mia vita. Non si preoccupi, Assessore. Se però, Presidente, l'Assessore, con maleducazione, deve rivolgersi ai Consiglieri...

PRESIDENTE

Assessore, la prego. Assessore, la prego. Assessore, la prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Io gliel'ho già spiegato.

PRESIDENTE

Assessore, la prego. Altrimenti devo sospendere l'Aula.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Assessore, il limite...

PRESIDENTE

Sospendiamo. L'Aula è sospesa.
La Seduta è sospesa alle ore 16.43
La Seduta riprende alle ore 16.45

PRESIDENTE

Riprendiamo i lavori.
Prego, collega Camani. Grazie.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Mi rivolgo a lei, naturalmente, Presidente. In quest'Aula nessuno, neppure io, fa quello che vuole. Non siamo al bar dello sport. Siamo nell'Aula del Consiglio regionale. A prescindere dal titolo per il quale siamo qua, che sia di Consigliere regionale o di Assessore, siamo tutti tenuti in primo luogo ad essere responsabili dei nostri comportamenti e delle nostre parole, per cui non si sbattono microfoni e non si lanciano carte, e, in secondo luogo, se si è in grado, a rispondere sul piano politico delle considerazioni.
Io, siccome sto intervenendo per fatto personale, non ho ravvisato e non ravviso alcun reato, altrimenti, come ho già detto, andrei dove si va quando si pensa ci siano dei reati, cioè in Procura della Repubblica.

PRESIDENTE

Grazie, collega, abbiamo capito.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Finisco.
Io non ho mai detto che l'assessore Marcato ha favorito qualcuno. Ho chiesto che mi sia spiegato, se si è in grado di farlo, esattamente perché si ritiene di inserire "esclusivamente per imprese provenienti da Paesi esteri e da altre Regioni", perché c'è questa specifica previsione. Se qualcuno, per evitare di rispondere sul piano politico, è abituato a linguaggi maleducati e aggressivi dentro quest'Aula, pensando di intimorire qualcuno, credo abbia sbagliato indirizzo.

PRESIDENTE

Io credo che lei debba concludere. Grazie.
Collega Camani, scusi se mi permetto, nel rispetto dei ruoli istituzionali, però quest'Aula, se andiamo a prendere la trascrizione, magari la andiamo a vedere puntualmente, ha fatto un passaggio dove ha detto che questa legge sembrerebbe scritta con il nome e il cognome di alcune imprese. Quest'Aula prenderà la trascrizione. Probabilmente lei voleva rivolgere un altro pensiero, però suonava un po' strano, questo devo dirglielo. Nella trascrizione ricordo che c'è questo passaggio. Probabilmente l'Assessore ricorda questo passaggio.
Abbiamo chiarito le intenzioni di entrambi, sia dell'Assessore che della collega Camani, quindi possiamo procedere.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE

Quale ordine dei lavori?

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Questo che lei ha appena detto, lasciando intendere che le mie parole possano essere intese in maniera...

PRESIDENTE

Io ho capito così.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Ovviamente mi assumo la responsabilità di quello che ho detto. Anch'io chiedo la trascrizione. A differenza di come avviene di solito, se un membro della Giunta decide di querelare qualcuno lo faccia con risorse proprie e non con quelle della Regione, come fate di solito.
Grazie.


PRESIDENTE

Va bene. Procediamo.
Viene accantonato o no?
Procediamo con la votazione.
Collega Montanariello, vuole intervenire sull'emendamento n. A0065? Rimanga sull'emendamento n. A0065. Se è un intervento di altro tipo le devo togliere la parola, glielo dico prima, perché non vorrei risultare scorretto. Mi raccomando, resti sull'emendamento n. A0065.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, intervengo sull'emendamento. La ringrazio delle sue attenzioni e colgo il suo invito a stare nei nostri ruoli istituzionali. Dirmi quattro volte di intervenire sull'emendamento sennò mi toglie la parola è quasi come avere un pregiudizio che intendo intervenire per fare casino. Io voglio intervenire sull'emendamento.

PRESIDENTE

Proceda.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

È inutile dire sempre "mi raccomando". Lo so. Se intervengo e dico una fesseria...

PRESIDENTE

Collega Montanariello, si esprima sull'emendamento n. A0065.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, sto parlando. Può non interrompermi, gentilmente?

PRESIDENTE

La invito a parlare dell'emendamento.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Non mi interrompa, Presidente.

PRESIDENTE

Io la interrompo se lei non rimane sull'emendamento n. A0065.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Mi spiega all'interno del suo manuale dove c'è scritto di darmi quattro alert prima di intervenire?

PRESIDENTE

Proceda.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

In quattro anni e mezzo ho mai chiesto la parola per mettermi a ululare sui banchi?

PRESIDENTE

Collega, se continua, le tolgo la parola. Il mio è un invito.
Se vuole procedere sull'emendamento, prego, altrimenti le tolgo la parola.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, mi scusi, può far parlare anche gli altri oppure ogni volta che uno deve dire qualcosa che non le fa comodo intende dire "le tolgo la parola"?

PRESIDENTE

Intervenga sull'emendamento n. A0065. Grazie.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Va bene, Presidente. La ringrazio. Intervengo sull'emendamento n. A0065, ma mi permetta di dire una cosa, per una questione di rispetto mia personale. So che devo intervenire sull'emendamento n. A0065. Leggiamo i verbali: mi ha detto quattro volte "mi raccomando, sull'emendamento, sennò le tolgo la parola". Non può minacciarmi di togliermi la parola prima ancora di darmela.

PRESIDENTE

Proceda.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, per piacere, capisco il nervosismo e il suo lavoro di dover tenere l'Aula.

PRESIDENTE

Non sono per niente nervoso. Prosegua.
È la settima volta che le chiedo di procedere sull'emendamento n. A0065.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

La ringrazio. Le chiedo di farmi la cortesia di non dire, ogni volta che uno dice tre parole, "le tolgo la parola" come una minaccia. Mi lasci fare il mio intervento. Le parole che utilizzo possono essere propedeutiche o prodromiche ad arrivare a quello che voglio dire. Lei non lo sa, mi limita e mi interrompe. Lei sa cosa voglio dire ogni volta? Io ho una certezza nella vita, Presidente, mi creda: quando mi alzo nell'Aula e intervengo, se dico una cosa sbagliata e offrendo qualcuno, mi possono denunciare; se dico una fesseria politica, siamo in streaming e i miei elettori mi potranno giudicare, come tutti i cittadini veneti; ho anche la certezza che lei mi deve lasciare intervenire e non mi può interrompere, all'interno di un rispetto che devo avere per l'Aula, che è intoccabile, e all'interno di una logica di intervento inerente all'Aula.
Avendo rispetto e inerenza dell'argomento, io non devo offendere (non l'ho mai fatto, e se l'ho fatto, ma non mi risulta, chiedo scusa), ma lei non mi può interrompere.
Al netto della vicenda dei fatti personali, che non mi interessa, sull'emendamento è stato posto un quesito, che credo riguardasse anche l'Ufficio di Presidenza, che ha portato questo emendamento ad essere accantonato. Altrimenti l'Ufficio di Presidenza non lo avrebbe accantonato. Visto che abbiamo detto di andare al voto e che è stato un emendamento, al netto delle vicende che si sono sviscerate, che ha permesso di entrare nel merito e chiedere se la bocciatura di questo emendamento ha una finalità politica o se tecnicamente l'emendamento non regge, possiamo capire perché? Il mio voto verrà condizionato dal fatto che questo emendamento può non essere accettabile per motivi politici o può non essere accettabile per motivi tecnici.
Era stato accantonato, il che vuol dire che lo stavano valutando. Siccome avete deciso che la valutazione è stata già fatta, ed è giusto, potete deciderlo, vorrei capire tecnicamente questo emendamento per quale motivo non può passare. Punto. Ho diritto di sapere, prima di votare, se si tratta di una disquisizione politica o di un problema tecnico? Io do per scontato, Presidente Soranzo, che non ci siano motivi di disquisizione politica. Visto che abbiamo assistito a un irrigidimento del dibattito in Aula, può anche essere una posizione politica, legittima, non c'è nulla di illegittimo. Però vorrei capirlo.
Sono emendamenti importanti, sono articoli importanti, che riguardano risorse per il nostro mondo economico in Veneto. Personalmente vorrei sgombrare il campo dall'ideologia politica e portare il miglior risultato che posso, con i limiti anche...

PRESIDENTE

Concluda, grazie.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

La prossima volta, Presidente, se interrompete uno, su cinque minuti, due minuti, a zero non togliete, per piacere, la parola. Se su cinque minuti lo interrompete due...

PRESIDENTE

Se vuole parlare altri cinque minuti, le do altri cinque minuti. Siamo stati contenti del suo quesito sull'emendamento. La ringrazio.
Le rispondo, collega Montanariello, se è interessato alla risposta. A me risulta che la richiesta di accantonamento venga dal proponente, che è al suo fianco. Per quanto riguarda il relatore, mi pare sia stato analizzato. Quindi, si può procedere alla votazione.
Se non ci sono altri interventi, lo metto in votazione. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Favorevoli 10, contrari 33, astenuti nessuno.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0066, presentato dalla consigliera Camani, articolo 3, comma 3, modificativo, che prevede:
Al comma 3 dell'articolo 3, dopo le parole "di risorse di carattere generale destinabili alla realizzazione delle infrastrutture da parte degli enti pubblici competenti" sono inserite le parole "e nel rispetto di quanto definito dal comma 12 dell'articolo 2"
La collega lo dà per letto.
Lo metto in votazione. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Favorevoli 10, contrari 35, astenuti nessuno.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0023, presentato dalla consigliera Ostanel, articolo 3, comma 5, modificativo, che prevede:
Al comma 5 dell'art. 3, dopo le parole "legge regionale 23 aprile 2004, n. 11 'Norme per il governo del territorio e in materia di paesaggio' e successive modificazioni" sono aggiunte le parole "e gli interventi che mirano a riattivare immobili e aree dismesse anche attraverso l'uso dello strumento del riuso temporaneo come previsto dall'art. 8 della medesima legge regionale 6 giugno 2017, n. 14 ."
Prego, collega Ostanel.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Intervengo per presentare questo emendamento nel merito. So che dopo questa discussione sembra un po' assurdo, ma la questione è quella di cui abbiamo discusso nell'Ufficio di Presidenza.
Ci sono dei casi, ad esempio sulla rigenerazione di alcuni immobili, casi che in altre Regioni esistono, tipo ex scali ferroviari totalmente vuoti, sui quali delle imprese hanno deciso di investire per riattivarli e rigenerarli, cosa che in Veneto non accade. Il tentativo è stato quello di dire: proviamo a usare gli strumenti dell'urbanistica come il riuso temporaneo, che esiste nella nostra legge urbanistica, che nel caso della città di Bologna ha fatto riattivare totalmente un ex scalo ferroviario, che si chiama oggi DumBO, con imprese culturali e creative, come quelle che abbiamo fatto mettere in legge, che hanno ripreso un ex scalo ferroviario e con investimenti propri e della Regione e fondi FESR hanno riattivato un polo culturale grandissimo e importante, che dà occupazione, tra l'altro, a un sacco di persone. Altro che piccole imprese. Queste sono grandi imprese culturali.
Chiedo, e vado nel merito dell'emendamento, se sia possibile ‒ e l'ho proposto con un emendamento chiaro ‒ riattivare immobili e aree dismesse, che tra l'altro sta nella finalità della legge, anche attraverso l'uso dello strumento del riuso temporaneo, come è previsto dalla nostra legge urbanistica.
Sapete perché è importante scriverlo? Perché quando un imprenditore vuole andare a riattivare un immobile sfitto che ha una destinazione d'uso commerciale, ma dentro vuole farci qualcos'altro, deve testare una destinazione d'uso per almeno tre anni che gli possa permettere di verificare se l'attività di impresa sta in piedi. Io lo so che sembra una questione di lana caprina, ma è una cosa importantissima, che divide il poter fare dal non poter fare. Tanti nostri imprenditori che vogliono riattivare immobili dismessi dicono: è un capannone con una destinazione d'uso commerciale e io dentro ci voglio fare altro, cosa faccio? Il riuso temporaneo permette di testare un uso che non è quello consentito dalla legge per un periodo temporaneo.
Mi chiedevo e vi chiedo se volete prevedere che questa cosa entri in una legge come questa. Credo che favorirebbe alcuni investimenti di imprese particolari in territori dismessi, per fare delle cose che questa Regione non ha ancora visto, ma che le altre Regioni d'Italia, invece, vedono.

PRESIDENTE

Grazie, collega Ostanel.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione l'emendamento n. A0023. Parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Favorevoli 9, contrari 33, astenuti nessuno.
Il Consiglio non approva.
Dichiarazioni di voto non ce ne sono.
Metto in votazione l'articolo 3.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Favorevoli 34, contrari nessuno, astenuti 9.
Il Consiglio approva.
Passiamo all'articolo 4.
Emendamento n. A0089, presentato dalla consigliera Camani, articolo 4, comma 1, modificativo, che prevede:
Al comma 1 dell'articolo 4, dopo le parole "della domanda di agevolazione" sono inserite le parole: "e, successivamente alla sottoscrizione dell'Accordo per l'insediamento e lo sviluppo da parte dei soggetti di cui al comma 9 dell'articolo 2".
Prego, collega Camani, sull'ordine dei lavori.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

In Ufficio di Presidenza avevamo provato ad andare un po' avanti, poi in particolare l'emendamento n. A0089 aveva posto una discussione in riferimento alle modalità di gestione dell'accordo. Dunque, siccome sembrava che la discussione si dovesse articolare più lungamente di quanto previsto, visto che erano le 20.30, avevamo detto: ci fermiamo qua. Sennò, chiedo il verbale dell'Ufficio di Presidenza, perché su questo emendamento non ci era stato dato il parere. Tant'è che, da che mondo è mondo, nelle organizzazioni normali si danno i pareri e si finisce un articolo. Tant'è che abbiamo detto: va bene, allora diamo per acquisiti i pareri fino all'articolo 3.
Ci sarà pure un verbale dell'Ufficio di Presidenza. A me non cambia niente, però è un modo di lavorare rispettoso dei contributi dei Consiglieri.

PRESIDENTE

Collega Camani, mi dicono che l'Ufficio di Presidenza ha terminato i propri lavori con questo emendamento, c'era la proposta di accantonamento per approfondirlo e quello successivo – glielo anticipo – aveva un parere contrario. L'Ufficio di Presidenza ha terminato così i lavori. Pertanto, se lei è d'accordo sulla proposta di accantonamento, lo accantoniamo, procediamo con quello successivo e poi sospendiamo i lavori per procedere all'esame del rimanente.
Se siamo tutti d'accordo, accantoniamo l'emendamento n. A0089 e procediamo con l'emendamento n. A0024.
Emendamento n. A0024, pagina 63, presentato dalla consigliera Ostanel, articolo 4, comma 2, modificativo, che prevede:
Al comma 2 dell'art. 4 dopo le parole "e l'esito delle attività di monitoraggio e controllo" sono aggiunte le parole "trasmettendolo anche alla commissione consiliare competente".
Prego, collega Ostanel. Si prenoti, così lo mettono a verbale. Grazie.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Questo è un emendamento che ha l'obiettivo di coinvolgere la Commissione competente, che io credo dovrebbe almeno vedere la trasmissione dei documenti che vengono citati in legge. Ne abbiamo discusso in Ufficio di Presidenza. Non credo che, come soluzione di minima, dovrebbe dare un parere, ma almeno che si trasmetta una valutazione di quello che viene fatto all'interno di una legge che è stata, appunto, voluta dalla Giunta credo sia il minimo sindacale possibile per permettere a una Commissione di valutare, trasmettendo i documenti, quello che fa o farà questa legge.
Mi è stato detto in Ufficio di Presidenza che sono tutte cose pubbliche che possiamo vedere nel BUR, ma sa qual è la differenza rispetto a una persona che vede il BUR? Che non è stata eletta. Io, penso, invece che le nostre Commissioni consiliari abbiano almeno il diritto di avere un trattamento diverso rispetto a chi, giustamente, è fuori di qui e si scarica il BUR. Credo che, invece, noi dovremmo almeno vedere gli atti che vengono fatti da questa legge all'interno della nostra Commissione.

PRESIDENTE

Grazie, collega Ostanel.
Non vedo altre richieste di intervento.
Metto in votazione l'emendamento n. A0024, con il parere contrario del relatore.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Favorevoli 10, contrari 33, astenuti nessuno.
Il Consiglio non approva.
Sospendiamo per trenta minuti i lavori per riunire l'Ufficio di Presidenza. Riprendiamo alle ore 17.40. Grazie.
Si riunisce l'Ufficio di Presidenza della Terza Commissione in Sala Leone. Grazie.
La Seduta è sospesa alle ore 17.04
La Seduta riprende alle ore 17.50
Assume la Presidenza
Il Presidente Roberto CIAMBETTI

PRESIDENTE

Colleghi, proviamo a riprendere, se ci accomodiamo.
Collega Camani, sull'ordine dei lavori, prego.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Grazie Presidente.
In occasione dell'Ufficio di Presidenza ho potuto confrontarmi con l'assessore Marcato in riferimento alle parole che io ho pronunciato in quest'Aula prima. Con molto dispiacere, ho compreso che l'assessore Marcato ha male interpretato le mie parole, o meglio, mi sono io espressa male e ho prestato il fianco a una interpretazione che reputo ingenerosa nei confronti dell'Assessore.
Quindi, affinché rimanga anche agli atti, vorrei ribadire che non c'è da parte mia e nostra nessuna messa in discussione dell'onestà, non soltanto personale, ma anche professionale dell'Assessore. Rispetto a questo tema, pur intendendo io ‒ ho avuto modo di chiarirmi su questo con l'assessore Marcato ‒ dei concetti molto diversi da quelli che evidentemente sono emersi dalle mie parole, mi scuso con l'assessore Marcato se le mie parole possono essere state male interpretate, che invece erano tutte su un tenore strettamente collegato al provvedimento in esame e, più in generale, alle modalità di scrittura di questa legge.
Lo dico affinché rimanga agli atti e non ci siano incomprensioni. Siamo molto distanti io e l'assessore Marcato sul piano politico, ma sul piano umano e professionale, ovviamente, non ho nulla da rimproverare, da questo punto di vista, all'Assessore e ai suoi collaboratori.

PRESIDENTE

Adesso voglio capire da Assessore e relatore se c'è bisogno di ulteriore tempo per vedere degli emendamenti.
In merito all'emendamento n. A0089, pagina 62, presentato dalla consigliera Camani, cosa avete deciso?
Prego, collega Camani.

Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)

Questo emendamento l'avevo presentato perché, a mio giudizio, non era chiaro, e per me continua a non essere chiaro, il meccanismo di delega che si pensa di dare alla legge, a Veneto Sviluppo, per la gestione della pratica degli accordi.
Non siamo giunti ad un chiarimento rispetto a questo tema. Apprendo che c'è un parere contrario, quindi ritiro l'emendamento perché, secondo me, è inutile votare contro, perché non si è proprio condiviso l'impianto della mia contestazione.

PRESIDENTE

Va bene.
Metto in votazione l'articolo 4.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
L'articolo 5 non ha emendamenti, quindi lo metterei in votazione.
Metto in votazione l'articolo 5.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Mancano una trentina di emendamenti. Realisticamente, è difficile che riusciamo a chiudere questa sera, visti i ritmi di lavoro. Sarebbe il caso che l'Ufficio di Presidenza e i colleghi interessati al provvedimento lavorassero per valutare tutti gli emendamenti presentati, e domani mattina, alle 10.30, iniziamo, mi auguro, con la possibilità di chiudere entro domani la seduta.
Interrompiamo qui la seduta e lasciamo lavorare i colleghi dell'Ufficio di Presidenza della Commissione.
Grazie.
La Seduta termina alle ore 17.56
Il Consigliere segretario
Erika BALDIN

Il Presidente
Roberto CIAMBETTI

Resoconto stenotipico a cura di:
Cedat 85

Revisione e coordinamento testo a cura di:
Maria Concetta Miccoli

Elaborazione testo a cura di:
Maria Concetta Miccoli
Verbale n. 167 - 11^ legislatura
PROCESSO VERBALE
SEDUTA PUBBLICA N. 167
MARTEDì 25 FEBBRAIO 2025


PRESIDENZA
VICEPRESIDENTE ENOCH SORANZO
PRESIDENTE ROBERTO CIAMBETTI

PROCESSO VERBALE REDATTO A CURA DELL'UNITà ASSEMBLEA

INDICE

Processo verbale della 167ª seduta pubblica – martedì 25 febbraio 2025
La seduta si svolge a Venezia in Palazzo Ferro-Fini, sede del Consiglio regionale, secondo le modalità ordinarie.

I lavori si svolgono sulla base dell'ordine del giorno prot. n. 2538 del 20 febbraio 2025.

Il Vicepresidente SORANZO dichiara aperta la seduta alle ore 10.49.

Assume le funzioni di Consigliere segretario la consigliera Erika Baldin.

Punto n. 2) all'ordine del giorno

Comunicazioni della Presidenza del Consiglio  [RESOCONTO]


Il PRESIDENTE comunica che sono in congedo il Presidente della Giunta regionale Zaia e le consigliere Sponda e Vianello.

Punto n. 1) all'ordine del giorno

Approvazione verbali delle sedute precedenti  [RESOCONTO]


Il PRESIDENTE, poiché nessun consigliere chiede di fare osservazioni, dichiara che si intende approvato il processo verbale della 166a seduta pubblica di martedì 18 febbraio 2025.

Punto n. 3) all'ordine del giorno

Interrogazioni e interpellanze  [RESOCONTO]


Ai sensi dell'art. 114, comma 3 del Regolamento l'elenco delle interrogazioni e delle interpellanze, allegato alla Convocazione, è dato per letto.

Il Presidente, su richiesta dell'assessora Mantovan, rinvia la trattazione del punto n. 4) all'ordine del giorno, Interrogazione a risposta immediata n. 526.

Punto n. 5) all'ordine del giorno

Interrogazioni a risposta scritta iscritte all'ordine del giorno ai sensi dell'articolo 111, comma 4 del Regolamento  [RESOCONTO]


n. 603 del 22.11.2024
presentata dal consigliere Masolo
"Criticità del trattamento cefalee presso l'ULSS 1 Dolomiti: quali rimedi?"

Interviene il consiglier Masolo (Europa Verde) che illustra l'IRS in oggetto.

Interviene l'assessore Lanzarin che risponde per conto della Giunta regionale.

Interviene il consigliere Masolo (Europa Verde) in sede di replica.

Intervengono la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto) e l'assessore Lanzarin sull'ordine dei lavori.

Punto 6) all'ordine del giorno

Disegno di legge relativo a "Disposizioni in materia di attrazione degli investimenti nel Veneto". (Progetto di legge n. 248) PROSECUZIONE  [RESOCONTO]

Prosecuzione dell'esame degli emendamenti del progetto di legge in oggetto, iniziato nella 165a Seduta consiliare di martedì 11 febbraio 2025 e proseguito nella 166a Seduta consiliare di martedì 18 febbraio 2025.

Si passa all'esame dell'articolato e relativi emendamenti.

L'emendamento n. A31 , aggiuntivo di un articolo, illustrato dalla consigliera Camani (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A52, all'articolo 2, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A86, all'articolo 2, illustrato dalla consigliera Camani (Partito Democratico Veneto), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A19, all'articolo 2, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Sull'emendamento n. A11, all'articolo 2, interviene la consigliera Cestaro (Zaia Presidente).

Interviene il consigliere Possamai (Liga Veneta per Salvini Premier) sull'ordine dei lavori.

L'emendamento n. A11, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

L'emendamento n. A53, all'articolo 2, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE dichiara accantonati gli emendamenti nn. A54 e A20.

Sull'emendamento n. A55, all'articolo 2, intervengono i consiglieri Camani (Partito Democratico Veneto), che lo illustra, Lorenzoni (Gruppo Misto), Bigon (Partito Democratico Veneto), l'assessore Marcato, i consiglieri Masolo (Europa Verde) e Zottis (Partito Democratico Veneto).

L'emendamento n. A55, all'articolo 2, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Gli emendamenti nn. A56, A57 e A58, all'articolo 2, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

Sull'emendamento n. A59, all'articolo 2, intervengono i consiglieri Camani (Partito Democratico Veneto), che lo illustra, Montanariello (Partito Democratico Veneto), Pan (Liga Veneta per Salvini Premier), Villanova (Zaia Presidente), Lorenzoni (Gruppo Misto), Masolo (Europa Verde) e Valdegamberi (Gruppo Misto).

L'emendamento n. A59, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE sospende la seduta per consentire all'Ufficio di presidenza della Terza Commissione consiliare di esprimere parere sugli emendamenti presentati.

La seduta è sospesa alle ore 12.02.

La seduta, dopo due rinvii, riprende alle ore 12.30.

Assume la presidenza Il Presidente Roberto Ciambetti.

La seduta è sospesa alle ore 12.32.

La seduta riprende alle ore 14.17.

Assume le funzioni di Consigliere segretario il consigliere Tommaso Razzolini.

Sull'emendamento n. A54, all'articolo 2, precedentemente accantonato, intervengono le consigliere Camani (Partito Democratico Veneto) e Cestaro (Zaia Presidente) che illustra la proposta di riformulazione, accolta dalla proponente.

L'emendamento n. A54, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato come modificato.

Il PRESIDENTE dichiara precluso l'emendamento n. A20 e ritirato l'emendamento n. A60.

Gli emendamenti nn. A5, A21 e A6, all'articolo 2, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

Sull'emendamento n. A61, all'articolo 2, interviene la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto) che lo illustra.

Il PRESIDENTE comunica il deposito dell'emendamento n. A98 e assegna cinque minuti di tempo per la presentazione di eventuali subemendamenti.

Sull'emendamento n. A61 interviene il consigliere Valdegamberi (Gruppo Misto).

Interviene la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto) sull'ordine dei lavori.

Sull'emendamento n. A61 intervengono i consiglieri Villanova (Zaia Presidente), Zottis (Partito Democratico Veneto), Lorenzoni (Gruppo Misto), Rigo (Liga Veneta per Salvini Premier), Zanoni (Europa Verde).

Durante l'intervento del consigliere Zanoni assume le funzioni di Consigliere segretario la consigliera Erika Baldin.

Sull'emendamento n. A61 intervengono i consiglieri Montanariello (Partito Democratico Veneto) e Pan (Liga Veneta per Salvini Premier).

L'emendamento n. A61, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE comunica la presentazione del subemendamento n. A99 all'emendamento n. A98 e sospende la seduta assegnando cinque minuti di tempo per consentire all'Ufficio di presidenza della Terza Commissione consiliare di esprimere parere sugli emendamenti presentati.

La seduta è sospesa alle ore 15.05.

La seduta riprende alle ore 15.18.

Interviene la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto) che ritira l'emendamento n. A87.

Sul subemendamento n. A99 all'emendamento n. A98 intervengono i consiglieri Cestaro (Zaia Presidente), che propone delle modifiche verbali, accolte dalla proponente, Masolo (Europa Verde) e Cestaro (Zaia Presidente).

Il subemendamento n. A99, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato come modificato ai sensi dell'articolo 102 del Regolamento.

Il PRESIDENTE illustra le modifiche verbali all'emendamento n. A98, ai sensi dell'art. 102 comma 7, concordate concordata in Ufficio di presidenza; la proponente accetta.

L'emendamento n. A98, all'articolo 2, con la modifica concordata in Ufficio di presidenza, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato come modificato.

Sull'emendamento n. A22, all'articolo 2, intervengono le consigliere Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), che lo illustra, e Cestaro (Zaia Presidente), che propone una riformulazione, e nuovamente Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), che accoglie la riformulazione proposta.

L'emendamento n. A22, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato come modificato.

Sull'articolo 2 intervengono i consiglieri Camani (Partito Democratico Veneto), Montanariello (Partito Democratico Veneto).

Durante l'intervento del consigliere Montanariello assume la presidenza il Vicepresidente Enoch Soranzo.

Intervengono sull'articolo 2 i consiglieri Corsi (Liga Veneta per Salvini Premier) e Formaggio (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni).

Montanariello (Partito Democratico Veneto) e Zanoni (Europa Verde) intervengono per fatto personale.

Intervengono sull'articolo 2 i consiglieri Lorenzoni (Gruppo Misto) e Masolo (Europa Verde).

In dichiarazione di voto interviene il consigliere Montanariello (Partito Democratico Veneto).

L'articolo 2, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato come emendato.

L'emendamento n. A88, all'articolo 3, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE dichiara ritirato l'emendamento n. A62.

Gli emendamenti nn. A63 e A7, all'articolo 3, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

Il PRESIDENTE dichiara ritirato l'emendamento n. A64.

Sull'emendamento n. A65, all'articolo 3, intervengono la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto), che lo illustra, e l'assessore Marcato.

Interviene la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto) per fatto personale.
La seduta è sospesa alle ore 16.43 per tumulto.

La seduta riprende alle ore 16.45.

Interviene la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto) che prosegue l'intervento per fatto personale e ulteriormente sull'ordine dei lavori.

Sull'emendamento n. A65 interviene il consigliere Montanariello (Partito Democratico Veneto).

L'emendamento n. A65, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A66, all'articolo 3, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'emendamento n. A23, all'articolo 3, illustrato dalla consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'articolo 3, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato nel testo presentato dalla Commissione consiliare competente.

Interviene la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto) sull'ordine dei lavori.

Il PRESIDENTE dichiara accantonato l'emendamento n. A89.

L'emendamento n. A24, all'articolo 4, illustrato dalla consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il PRESIDENTE sospende la seduta per consentire all'Ufficio di presidenza della Terza Commissione consiliare di riunirsi per svolgere i lavori.

La seduta è sospesa alle ore 17.04.

La seduta riprende alle ore 17.50.

Assume la presidenza Il Presidente Roberto Ciambetti.

Assume le funzioni di Consigliere segretario il consigliere Tommaso Razzolini.

Interviene la consigliera Camani (Partito Democratico Veneto) sull'ordine dei lavori e ritira l'emendamento n. A89.

Gli articoli 4 e 5, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono approvati nel testo presentato dalla Commissione consiliare competente.

Assume le funzioni di Consigliere segretario la consigliera Erika Baldin.

Il PRESIDENTE dichiara chiusa la seduta.

Il Consiglio regionale è convocato domani 26 febbraio 2025 alle ore 10.30.

La seduta termina alle ore 17.56.

Votazioni ai sensi dell'articolo 50 comma 4 dello Statuto.


Votazione aperta per il Punto: PDL n. 248 - EMA31
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 32
Votanti: 32
Favorevoli: 7
Contrari: 25
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Cecchetto Milena, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Lorenzoni Arturo, Montanariello Jonatan, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Zaia Luca, Zanoni Andrea

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Ostanel Elena, Zottis Francesca

Contrari:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il Punto: PDL n. 248 - EMA52
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 31
Votanti: 31
Favorevoli: 7
Contrari: 24
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Cecchetto Milena, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Lorenzoni Arturo, Montanariello Jonatan, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Zaia Luca, Zanoni Andrea

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Ostanel Elena, Zottis Francesca

Contrari:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il Punto: PDL n. 248 - EMA86
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 32
Votanti: 32
Favorevoli: 7
Contrari: 25
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Cecchetto Milena, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Lorenzoni Arturo, Montanariello Jonatan, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Zaia Luca, Zanoni Andrea

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Ostanel Elena, Zottis Francesca

Contrari:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il Punto: PDL n. 248 - EMA19
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 8
Contrari: 27
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Cecchetto Milena, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Montanariello Jonatan, Piccinini Tomas, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Zaia Luca, Zanoni Andrea

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Ostanel Elena, Zottis Francesca

Contrari:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il Punto: PDL n. 248 - EMA11
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 34
Votanti: 34
Favorevoli: 34
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Cecchetto Milena, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Zaia Luca, Zanoni Andrea

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il Punto: PDL n. 248 - EMA53
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 8
Contrari: 27
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Barbisan Fabiano, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Cecchetto Milena, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Montanariello Jonatan, Piccinini Tomas, Razzolini Tommaso, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Zaia Luca, Zanoni Andrea

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Ostanel Elena, Zottis Francesca

Contrari:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il Punto: PDL n. 248 - EMA55
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 37
Votanti: 37
Favorevoli: 7
Contrari: 30
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Boron Fabrizio, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Formaggio Joe, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Zaia Luca, Zanoni Andrea

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Zottis Francesca

Contrari:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il Punto: PDL n. 248 - EMA56
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 39
Votanti: 39
Favorevoli: 8
Contrari: 31
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Boron Fabrizio, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Formaggio Joe, Montanariello Jonatan, Piccinini Tomas, Razzolini Tommaso, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Zaia Luca, Zanoni Andrea

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Ostanel Elena, Zottis Francesca

Contrari:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il Punto: PDL n. 248 - EMA57
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 38
Votanti: 38
Favorevoli: 7
Contrari: 31
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Boron Fabrizio, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Formaggio Joe, Montanariello Jonatan, Piccinini Tomas, Razzolini Tommaso, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Ostanel Elena

Contrari:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il Punto: PDL n. 248 - EMA58
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 41
Votanti: 41
Favorevoli: 9
Contrari: 32
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Montanariello Jonatan, Piccinini Tomas, Razzolini Tommaso, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Zaia Luca, Zanoni Andrea

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Formaggio Joe, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Ostanel Elena, Zottis Francesca

Contrari:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il Punto: PDL n. 248 - EMA59
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 43
Votanti: 43
Favorevoli: 8
Contrari: 35
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Assenti:
Cecchellero Andrea, Ciambetti Roberto, Razzolini Tommaso, Sponda Alessandra, Vianello Roberta, Zaia Luca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena

Contrari:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il Punto: PDL n. 248 - EMA54
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 30
Votanti: 30
Favorevoli: 30
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Venturini Elisa, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Venturini Elisa, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bigon Annamaria, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Lorenzoni Arturo, Masolo Renzo, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Rizzotto Silvia, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Venturini Elisa, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il Punto: PDL n. 248 - EMA05
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 6
Contrari: 29
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
Presenti:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Brescacin Sonia, Dolfin Marco, Lorenzoni Arturo, Masolo Renzo, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Rizzotto Silvia, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Vianello Roberta, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il Punto: PDL n. 248 - EMA21
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 36
Votanti: 36
Favorevoli: 6
Contrari: 30
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
Presenti:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Brescacin Sonia, Dolfin Marco, Lorenzoni Arturo, Masolo Renzo, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Rizzotto Silvia, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Vianello Roberta, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il Punto: PDL n. 248 - EMA06
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 6
Contrari: 29
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
Presenti:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Brescacin Sonia, Dolfin Marco, Formaggio Joe, Lorenzoni Arturo, Masolo Renzo, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Rizzotto Silvia, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Vianello Roberta, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il Punto: PDL n. 248 - EMA61
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 45
Votanti: 45
Favorevoli: 10
Contrari: 35
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Pavanetto Lucas, Rizzotto Silvia, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Vianello Roberta, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il Punto: PDL n. 248 - SUB_EMA99 AL EMA98
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 45
Votanti: 45
Favorevoli: 43
Contrari: 0
Astenuti: 2
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Brescacin Sonia, Pavanetto Lucas, Rizzotto Silvia, Sponda Alessandra, Vianello Roberta, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
Masolo Renzo, Zanoni Andrea

Votazione aperta per il Punto: PDL n. 248 - EMA98
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 45
Votanti: 45
Favorevoli: 45
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Vianello Roberta, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il Punto: PDL n. 248 - EMA22
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 46
Votanti: 46
Favorevoli: 46
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Centenaro Giulio, Rizzotto Silvia, Sponda Alessandra, Vianello Roberta, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il Punto: PDL n. 248 - ART. 2
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 44
Votanti: 44
Favorevoli: 34
Contrari: 0
Astenuti: 10
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Bet Roberto, Brescacin Sonia, Ciambetti Roberto, Rizzotto Silvia, Sponda Alessandra, Vianello Roberta, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca
Votazione aperta per il Punto: PDL n. 248 - EMA88
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 44
Votanti: 44
Favorevoli: 10
Contrari: 34
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Bet Roberto, Brescacin Sonia, Ciambetti Roberto, Rizzotto Silvia, Sponda Alessandra, Vianello Roberta, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il Punto: PDL n. 248 - EMA63
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 44
Votanti: 44
Favorevoli: 10
Contrari: 34
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Bet Roberto, Brescacin Sonia, Ciambetti Roberto, Rizzotto Silvia, Sponda Alessandra, Vianello Roberta, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il Punto: PDL n. 248 - EMA07
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 43
Votanti: 43
Favorevoli: 10
Contrari: 33
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Bet Roberto, Brescacin Sonia, Ciambetti Roberto, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sponda Alessandra, Vianello Roberta, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il Punto: PDL n. 248 - EMA65
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 43
Votanti: 43
Favorevoli: 10
Contrari: 33
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Bet Roberto, Centenaro Giulio, Ciambetti Roberto, Possamai Gianpiero, Rizzotto Silvia, Sponda Alessandra, Vianello Roberta, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il Punto: PDL n. 248 - EMA66
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 45
Votanti: 45
Favorevoli: 10
Contrari: 35
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Centenaro Giulio, Ciambetti Roberto, Rizzotto Silvia, Sponda Alessandra, Vianello Roberta, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il Punto: PDL n. 248 - EMA23
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 42
Votanti: 42
Favorevoli: 9
Contrari: 33
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Bozza Alberto, Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Ciambetti Roberto, Luisetto Chiara, Rizzotto Silvia, Sponda Alessandra, Vianello Roberta, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Masolo Renzo, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il Punto: PDL n. 248 - ART. 3
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 43
Votanti: 43
Favorevoli: 34
Contrari: 0
Astenuti: 9
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Cavinato Elisa, Centenaro Giulio, Ciambetti Roberto, Luisetto Chiara, Rizzotto Silvia, Sponda Alessandra, Vianello Roberta, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Masolo Renzo, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca
Votazione aperta per il Punto: PDL n. 248 - EMA24
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 43
Votanti: 43
Favorevoli: 10
Contrari: 33
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Bisaglia Simona, Centenaro Giulio, Ciambetti Roberto, Luisetto Chiara, Rizzotto Silvia, Sponda Alessandra, Vianello Roberta, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Lorenzoni Arturo, Masolo Renzo, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il Punto: PDL n. 248 - ART. 4
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 41
Votanti: 41
Favorevoli: 35
Contrari: 0
Astenuti: 6
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Baldin Erika, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Pan Giuseppe, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Vianello Roberta, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Montanariello Jonatan, Zanoni Andrea, Zottis Francesca
Votazione aperta per il Punto: PDL n. 248 - ART. 5
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 42
Votanti: 42
Favorevoli: 35
Contrari: 0
Astenuti: 7
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Baldin Erika, Boron Fabrizio, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Rizzotto Silvia, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Vianello Roberta, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca


Consiglieri presenti o partecipanti in modalità telematica, in congedo o assenti:
ANDREOLI Marco
P
MAINO Silvia
P
BALDIN Erika
P
MASOLO Renzo
P
BARBISAN Fabiano
P
MICHIELETTO Gabriele
P
BET Roberto
P
MONTANARIELLO Jonatan
P
BIGON Anna Maria
P
OSTANEL Elena
P
BISAGLIA Simona
P
PAN Giuseppe
P
BORON Fabrizio
P
PAVANETTO Lucas
P
BOZZA Alberto
P
PICCININI Tomas
P
BRESCACIN Sonia
P
POSSAMAI Gianpiero
P
CAMANI Vanessa
P
PUPPATO Giovanni
P
CASALI Stefano
P
RAZZOLINI Tommaso
P
CAVINATO Elisa
P
RIGO Filippo
P
CECCHELLERO Andrea
P
RIZZOTTO Silvia
P
CECCHETTO Milena
P
SANDONÀ Luciano
P
CENTENARO Giulio
P
SCATTO Francesca
P
CESTARI Laura
P
SORANZO Enoch
P
CESTARO Silvia
P
SPONDA Alessandra
C
CIAMBETTI Roberto
P
VALDEGAMBERI Stefano
P
CORSI Enrico
P
VENTURINI Elisa
P
DOLFIN Marco
P
VIANELLO Roberta
C
FAVERO Marzio
P
VILLANOVA Alberto
P
FORMAGGIO Joe
P
ZAIA Luca
C
GEROLIMETTO Nazzareno
P
ZANONI Andrea
P
GIACOMIN Stefano
P
ZECCHINATO Marco
P
LORENZONI Arturo
P
ZOTTIS Francesca
P
LUISETTO Chiara
P



IL CONSIGLIERE SEGRETARIO
f.to Erika BALDIN

IL PRESIDENTE
f.to Roberto CIAMBETTI
P = presente; C = in congedo; A = assente.
N.B. Gli emendamenti sono conservati nel sistema documentale del Consiglio regionale.
Le richieste di modifica delle votazioni diverse da quelle previste dall'articolo 89 del Regolamento sono menzionate nel Resoconto.

PROCESSO VERBALE
Redazione testo a cura di Gabriella Gamba
Revisione testo a cura di Carla Combi e Alessandro Vian