ResocontoVerbali

Seduta del consiglio regionale del 22/07/2025 n. 184

Resoconto n. 184 - 11^ legislatura
Resoconto 184 a Seduta pubblica
Martedì, 22 luglio 2025
SOMMARIO
Il Presidente Ciambetti, alle ore 10.32, comunica che l'inizio della seduta è rinviato alle ore 10.50.
Assume la Presidenza
Il Presidente Roberto CIAMBETTI
La Seduta inizia alle ore 10.57

PRESIDENTE

Diamo inizio alla 184a Seduta pubblica del Consiglio regionale. I lavori si svolgono sulla base dell'ordine del giorno prot. n. 9902 del 17 luglio 2025.
PUNTO
1


APPROVAZIONE VERBALI DELLE SEDUTE PRECEDENTI

Il PRESIDENTE, poiché nessun Consigliere chiede di fare osservazioni, dichiara che si intende approvato il processo verbale della 183a Seduta pubblica di martedì 15 luglio 2025.
PUNTO
2


COMUNICAZIONI DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO

Hanno comunicato congedo
Laura CESTARI
I congedi sono concessi.
PUNTO
3



INTERROGAZIONI E INTERPELLANZE

Ai sensi dell'art. 114, comma 3 del Regolamento, l'elenco delle interrogazioni e delle interpellanze, allegato alla Convocazione, è dato per letto.
PUNTI
4 e 5



RISPOSTE DELLA GIUNTA REGIONALE ALLE INTERROGAZIONI E INTERPELLANZE

e

INTERROGAZIONI A RISPOSTA SCRITTA ISCRITTE ALL'ORDINE DEL GIORNO AI SENSI DELL'ARTICOLO 111, COMMA 4, DEL REGOLAMENTO

PRESIDENTE

Passiamo alle interrogazioni e interpellanze.
Partiamo con la IRS n. 713 del collega Renzo Masolo.

Interrogazione a risposta scritta n. 713 del 6 maggio 2025 presentata dai consiglieri Masolo e Zanoni relativa a "VALDAGNO, 133 PERSONE CONTRAGGONO INFEZIONE GASTROINTESTINALE DOPO AVER UTILIZZATO FONTANE NON ALLACCIATE ALL'ACQUEDOTTO COMUNALE: QUALI CONTROLLI?"

Prego, collega Masolo.

Renzo MASOLO (Alleanza Verdi e Sinistra)

Grazie, Presidente.
La cronaca giornalistica riporta che, in data 3 maggio 2025, parecchi cittadini si sono rivolti ai pronto soccorso e guardia medica di Valdagno lamentando sintomi di infezione gastrointestinale.
Effettuate le verifiche del caso, il servizio di igiene e sanità pubblica (SISP) dell'ULSS 8 Berica ha rivelato quale comune denominatore tra i soggetti presentati alle strutture per ricevere assistenza medica la partecipazione degli stessi a una gara podistica tenutasi in data 1° maggio 2025, in località Piana, riscontrando, in sostanza, che molti tra questi, in occasione della gara e lungo il percorso avevano utilizzato delle fontane non allacciate all'acquedotto comunale.
Attualmente il numero delle persone assistite è di 133.
Considerato che gli eventi atmosferici avversi del 17 aprile 2025, quelli che poi hanno colpito Valdagno e hanno anche causato il crollo del ponte di Nori, potrebbero avere influito sulla qualità delle acque che si immettono nelle fontane non allacciate all'acquedotto comunale.
Considerato altresì del tutto opportuno verificare la provenienza dell'acqua incriminata, ovvero se da pozzi privati o da corsi d'acqua, nonché se la causa dei sintomi rilevati possa dipendere da causa alternative all'acqua.
Visto il decreto legislativo 23.02.2018, attuazione della direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio del 16 dicembre 2020, concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano, in particolare gli articoli 7, 11 e 12.
Ciò premesso, i sottoscritti Consiglieri regionali interrogano la Giunta regionale per sapere: se sono stati effettuati specifici controlli sulla qualità delle acque in questione successivamente agli eventi del 17 aprile 2025; se sono stati avviati programmi di controllo, di cui al comma 4, articolo 12 del decreto legislativo n. 18; quali sono i risultati delle analisi di laboratorio attivate da ARPAV; se intende verificare la provenienza dell'acqua incriminata, ovvero se da pozzi privati o da corsi d'acqua; se è stata valutata la possibilità che i sintomi rilevati possano essere stati determinati da cause alternative all'acqua.
Grazie.

PRESIDENTE

Risponde la Vicepresidente De Berti, al posto dell'assessora Lanzarin.
Prego.

Ass.ra Elisa DE BERTI

Grazie, Presidente.
Con riferimento alla tematica in oggetto, la Direzione regionale prevenzione e sicurezza alimentare e veterinaria ha acquisito la relazione dell'azienda ULSS 8 Berica, territorialmente competente, comprensiva dei rapporti di prova dei campioni effettuati e dell'Agenzia regionale per la prevenzione e protezione ambientale del Veneto ARPAV, conservata e disponibile agli atti della Direzione citata.
Con nota protocollo n. 52858 del 22 maggio 2025, il Direttore generale dell'azienda ULSS 8 Berica, con riferimento ai quesiti posti, riferisce quanto segue.
In riferimento al primo quesito si precisa che il Dipartimento di Prevenzione effettua controlli sulla qualità delle acque allacciate alla rete acquedottistica e rientranti nel programma di controllo ordinario previsto dal decreto legislativo n. 18/2023.
Con riferimento ai programmi di controllo previsti dall'articolo 12, comma 4, del decreto legislativo 23 febbraio 2023, n. 18, sono stati approntati programmi di controllo sull'acquedotto con esecuzione di un campione straordinario il 7 maggio 2025, di cui ad oggi non si ha notizia di non conformità, aggiuntivo al programma annuale di controlli esterni di competenza istituzionale di questo servizio.
In riferimento ai controlli esterni previsti dal decreto legislativo 23 febbraio 2023, n. 18, articolo 13, si specifica che il programma di controllo ordinario, non contempla l'effettuazione dei controlli su quei punti che non risultino allacciati alla rete acquedottistica, incluse le fontane.
In data 3 maggio 2025 sono stati geolocalizzati i punti di erogazione dell'acqua Fontana Masteghini 45624600, 11282651 e Fontana Fanana 45624031 e 11277675 e verificata sul posto da parte del personale tecnico di Viacqua S.p.A. l'assenza di collegamento delle suddette fontane con la rete acquedottistica. Si è comunque proceduto a formulare specifica richiesta al Sindaco di Valdagno in merito alla proprietà delle stesse.
Dalle inchieste epidemiologiche condotte dal personale SISP è emerso quale fattore comune a tutti gli intervistati il consumo di acqua o direttamente dalle fontane o presso i punti ristoro. Più intervistati hanno comunicato di aver assistito all'allestimento delle bevande sfuse presenti ai punti ristoro che prevedono approvvigionamento di acqua dalle fontane. La quasi totalità degli intervistati ha riferito di aver partecipato alla camminata del 1° maggio 2025, effettuando il percorso lungo. Non sono stati rilevati altri fattori comuni a tutti i sintomatici, che solo in parte hanno assunto cibo dai punti ristoro o presso la sagra.
In data 3 maggio non erano più disponibili per campionamenti né acqua né tè distribuiti nei punti ristoro né cibo. Inoltre, nella medesima data del 3 maggio, a seguito delle prime segnalazioni di soggetti sintomatici, è stato attivato il personale tecnico del Dipartimento Prevenzione, che ha effettuato campioni di acqua presso due delle fontane presenti sul percorso dell'evento, camminata tra boschi e contrade, oggetto di sospetta non conformità, Fontana Masteghini e Fontana Fanana.
I campioni sono stati consegnati, nella stessa giornata del 3 maggio, al laboratorio ARPAV di Mestre, attivato in pronta disponibilità. I tre referti dei campioni effettuati presso le due fontane hanno evidenziato la presenza di non conformità microbiologica ai criteri di potabilità dell'acqua, con presenza di norovirus genogruppo 1 nell'RDP 101273 Fontana Masteghini e presenza di contaminazione fecale in tutti e tre gli RDP.
A seguito delle attività svolte il 3 maggio 2025 sono state effettuate opportune comunicazioni al signor Sindaco del Comune di Valdagno, mirate alla tutela della salute pubblica e aventi ad oggetto l'interdizione dell'uso potabile di tutte le fontane.
Con nota protocollo n. 261888 del 27 maggio 2025, a firma del Direttore generale di ARPAV, l'Agenzia ha comunicato che, in esito all'evento del 1° maggio 2025 nel Comune di Valdagno, località Piana, l'unica richiesta di intervento pervenuta ad ARPAV è avvenuta nel pomeriggio del 3 maggio 2025, con l'attivazione da parte del Servizio igiene alimenti e nutrizione, del Dipartimento di Prevenzione dell'azienda ULSS 8 Berica, del personale di Dipartimento regionale laboratori di ARPAV in turno, di pronta disponibilità, per l'esecuzione di analisi di tre campioni di acque prelevate nel Comune di Valdagno.
Il Dipartimento ha provveduto all'esecuzione delle analisi previste dalla norma concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano, evidenziando, in data 4 maggio 2025, la non conformità delle analisi biologiche a quanto previsto dal decreto legislativo n. 18/2023.
In data 6 maggio 2025, infine, il Dipartimento ha completato le determinazioni analitiche, che ha inviato al SIAN dell'azienda ULSS 8 Berica, i rapporti di prova completi di determinazione dei virus.

PRESIDENTE

Grazie, Vicepresidente.
Collega Masolo, per la replica, prego.

Renzo MASOLO (Alleanza Verdi e Sinistra)

Grazie, intanto, per la risposta, che mi soddisfa, perché è stata precisa e dettagliata e di fatto mette in luce alcuni dubbi che avevano spinto il nostro Gruppo a fare questa interrogazione, che non partiva dalla volontà di mettere in difficoltà gli organizzatori della marcia. Ci mancherebbe.
I nostri sospetti, i nostri dubbi erano rivolti soprattutto a queste fontane, all'acqua che questi podisti avevano bevuto il giorno della manifestazione. I sospetti, che non sono venuti sicuramente in luce dalla risposta all'interrogazione, perché non era questa la richiesta, sollecitano un ulteriore nostro impegno nei confronti del rispetto e della tutela ambientale.
Dico questo perché gli eventi estremi – ce ne saranno sempre di più, purtroppo, saranno sempre più frequenti e sempre più intensi – possono alterare, come hanno fatto, non solo la stabilità di ponti già vetusti e compromessi dal punto di vista ingegneristico (infatti, in quei giorni lì c'è stato proprio il crollo del ponte a Valdagno), ma possono mettere in seria difficoltà il delicato equilibrio idrogeologico, soprattutto idrologico o idrico.
Queste fonti, che non sono collegate all'acquedotto, perché sono fonti naturali, e sono contento di sapere che hanno un monitoraggio microbiologico da parte degli enti preposti, possono essere seriamente messe in discussione. Queste piogge torrenziali possono modificare il normale e naturale decorso delle fonti da cui attingiamo e che utilizziamo anche per bere, come acqua idropotabile, possono creare seri rischi.
Se gli agenti microbiologici causano una semplice gastroenterite, che si può risolvere in pochi giorni, anche se anche questa è una cosa grave, perché 133 persone che si sono recate al pronto soccorso vuol dire che approssimativamente circa il doppio magari è rimasto a casa, perché magari il loro organismo ha gestito il virus in forma più leggera.
Siamo contenti che sia ARPAV che ULSS abbiano preso in carico questo problema. Nello stesso tempo il tema ci solleva al pensiero che quell'acqua è stata dichiarata non potabile ed è stata anche messa la segnaletica, l'avviso alla cittadinanza, e questo è importante. È anche vero, poi, che per quanto tempo non è rimasta potabile? Se adesso con il bel tempo la qualità dell'acqua si attesta ad acqua potabile, speriamo che non sia rimasto il cartello sempre fisso come acqua non potabile.
Nello stesso tempo, richiamiamo in questo caso la Regione che si faccia tramite, attraverso gli enti preposti, ad avere sempre una maggiore attenzione all'acqua, soprattutto quella non allacciata ad acquedotti, pozzi privati o sorgenti naturali, perché sia il più possibile monitorata e perché i cittadini e le cittadine possano bere acqua sicura.
Grazie. È un bene aver avuto queste informazioni, che ci spingono ad approfondire ulteriormente.

PRESIDENTE

Passiamo alla IRS n. 712 del collega Zanoni.

Interrogazione a risposta scritta n. 712 del 28 aprile 2025 presentata dai consiglieri Zanoni e Masolo relativa a "IL CANSIGLIO COME SET CINEMATOGRAFICO INTERNAZIONALE: È STATA ESPLETATA LA PROCEDURA DI VINCA?"

Prego, collega Zanoni.

Andrea ZANONI (Alleanza Verdi e Sinistra)

Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti.
Oggi per noi è un giorno importante, perché interveniamo per la prima volta in Consiglio come Gruppo di Alleanza Verdi e Sinistra, un Gruppo che ha delle buone aspettative anche per le elezioni con Giovanni Manildo, al quale faccio gli auguri di buon compleanno, Presidente, perché oggi Manildo compie gli anni.

PRESIDENTE

Collega Zanoni, so che lei è abituato a fare show. In questo momento si tratta di una interrogazione.

Andrea ZANONI (Alleanza Verdi e Sinistra)

Presidente, ha ragione.
Abbiamo presentato questa interrogazione perché è accaduto che in Cansiglio vi è stata una trasformazione da area naturale protetta a set cinematografico internazionale.
Abbiamo chiesto informazioni sulla VINCA. Perché? La Foresta del Cansiglio è un sito di Rete Natura 2000, è una zona di protezione speciale di tipo C, coincidente con aree tutelate ZSC.
Come ricordato nel Regolamento del Parlamento europeo, Rete Natura 2000 è la più grande rete coordinata di aree protette, istituita nel 1992 in base alla Direttiva Habitat e alla Direttiva Uccelli, quindi utile per tutti i cittadini per preservare alle future generazioni la natura e l'ambiente. La recente cronaca giornalistica attesta l'interdizione all'accesso al Cansiglio dal 12 al 16 maggio 2025 – l'interrogazione è stata depositata il 28 aprile – in quanto area interessata dalle riprese del film del registra Ridley Scott: attività che, a quanto è dato leggere, contemplerebbe anche la scena dell'atterraggio di un aereo. Si apprende, inoltre, che l'organizzazione funzionale a consentire le attività di ripresa è stata presidiata da Veneto Film Commission e da Veneto Agricoltura.
Colleghi, perché questa interrogazione? Adesso arrivo al punto. Osservato che per alcune delle riprese del film era stato inizialmente individuato Piani di Pezza, che non è in Veneto ma in Abruzzo, idea poi abbandonata in favore di altre località della Regione, è tuttavia utile riportare qui come la scelta di individuare altro luogo per le riprese del film parrebbe essere stata determinata anche dalle tempistiche legate alla procedura di VINCA. Il Sindaco del Comune di Rocca di Mezzo, in un post apparso su Facebook, riportato sul "L'Altra Montagna", ha osservato che fu evidenziata, non certamente dal sottoscritto, la presenza di uccelli che nidificano in quella zona nel periodo delle riprese. Fu raccomandato, proprio per questo, alla dottoressa presente che si sarebbe dovuta occupare dello studio della VINCA e di ben argomentare le soluzioni da prospettare nello studio stesso per superare questo tipo di problematiche. Se è un'area di Rete Natura 2000, fatta in base alla Direttiva Uccelli e Natura, naturalmente è fatta per tutelare gli animali, che in primavera, come tutti dovrebbero sapere, si riproducono. Fu fatto notare dagli esperti del settore che i tempi di predisposizione e di approvazione della procedura VINCA avrebbero portato troppo a ridosso del periodo in cui si sarebbero girate le scene del film, il che comportava qualche problema in più.
Le leggi dell'Unione europea dovrebbero essere uguali per tutti gli Stati membri, ma anche per tutte le Regioni di ciascun Stato membro, o no? Considerato che in occasione delle riprese in Cansiglio centinaia di addetti saranno presenti in un'area sensibile, peraltro in un momento particolare legato alla nidificazione, visto l'articolo 5 sulla valutazione di incidenza del DPR n. 357 del Capo IV delle procedure per la valutazione d'incidenza ambientale, del Regolamento regionale 9 gennaio 2025, Regolamento attuativo VINCA interrogano la Giunta regionale per sapere se e da chi sono state espletate le procedure di valutazione di incidenza ambientale, sulla base di quanti livelli di valutazione tra quelli previsti dalla disciplina vigente e con quali conclusioni; quali attività nello specifico sono state svolte da Veneto Film Commission e da Veneto Agricoltura; se è stato richiesto il parere ISPRA, ai sensi dell'articolo 7, comma 3, della legge 11 febbraio 1992, n. 157 e, in caso di risposta affermativa, da chi e con quali esiti.
Colleghi, se la legge è uguale per tutti, doveva esserci il principio di precauzione di dire: anche in Veneto facciamo queste riprese, ma le facciamo non nel periodo di riproduzione della fauna selvatica in un'area protetta.

PRESIDENTE

Risponde l'assessore Corazzari. Prego.

Ass.re Cristiano CORAZZARI

Grazie, Presidente.
L'articolo 6 della Direttiva n. 92/43 Habitat stabilisce il quadro generale per la conservazione e la gestione dei siti che costituiscono la Rete Natura 2000.
La valutazione di incidenza rappresenta lo strumento preordinato a conciliare le esigenze di sviluppo locale e garantire il raggiungimento degli obiettivi di conservazione della Rete Natura 2000 a carattere preventivo e si struttura in più livelli progressivi, attraverso i quali vengono analizzati i possibili effetti negativi che determinati piani e progetti, non direttamente connessi o necessari alla gestione del sito, possono recare ad habitat e specie di interesse comunitario.
Con l'intesa tra il Governo, Regioni e Province autonome sono state approvate le linee guida nazionali per le valutazioni di incidenza, che, in attuazione di quanto disposto dall'articolo 6 della Direttiva Habitat, indicano i criteri e i requisiti comuni all'espletamento della procedura valutativa.
L'intesa costituisce lo strumento per il successivo adeguamento delle leggi e degli strumenti amministrativi regionali e l'applicazione standardizzata delle disposizioni contenute nella direttiva.
La Regione Veneto ha recepito le linee guida nazionali attraverso una propria legge regionale e con un Regolamento regionale, unitamente alle disposizioni di carattere operativo che sono contenute in varie delibere.
Ciò costituisce elementi portanti della nuova disciplina della VINCA, elaborata e introdotta in risposta a degli impegni assunti nei confronti della Commissione europea per la chiusura del caso EU Pilot n. 6730/2014, avviato nei confronti dello Stato italiano per la non corretta applicazione della Direttiva Habitat.
L'insieme delle norme di cui si compone tale disciplina, in forza dell'articolo 27 della legge regionale n. 12/2024 , è divenuto cogente dal 20 gennaio 2025, giorno successivo alla pubblicazione nel BUR del Regolamento regionale n. 4/2025. L'Agenzia veneta per l'innovazione, Veneto Agricoltura, in qualità di soggetto affidatario della gestione del demanio forestale e pastorale dell'area del Cansiglio, ha attivato presso i competenti uffici regionali la procedura di VINCA screening specifico livello 1 nell'ambito della concessione degli spazi necessari allo svolgimento delle riprese cinematografiche. L'autorità regionale per la VINCA, a seguito di acquisizione della documentazione tecnica, ha svolto la procedura prevista dalla lettera b) dell'allegato tecnico del Regolamento regionale n. 4/2025, pubblicando la documentazione nel sito web istituzionale, ai fini dello svolgimento della fase di consultazione, che si è conclusa il 18 aprile 2025.
All'interno di tale frangente, come previsto dalle disposizioni regolamentari e in conformità alle linee guida nazionali, viene sentito il soggetto gestore del sito. Ulteriori pareri, come quello citato nell'interrogazione, non sono dovuti. La fase tecnico-istruttoria espletata dagli uffici regionali sulla base del format valutatore di cui all'allegato B della DGR n. 28/2025 non ha evidenziato elementi di contrasto con le misure di conservazione del sito Foresta del Cansiglio, né sono emerse situazioni che possono costituire un pregiudizio nei confronti degli habitat e delle specie di interesse comunitario del predetto sito, in ragione degli ambiti interessati dalle riprese, dalla logistica di supporto e dalle attività previste. Conseguentemente, non sono state rilevate situazioni tali da recare pregiudizio all'integrità del sito in relazione al formulario standard del medesimo.
In considerazione degli obiettivi di conservazione del sito è comunque risultato opportuno prevedere il rispetto della condizione d'obbligo S102 riportata nell'allegato A della DGR n. 28/2025, che prevede di garantire informazioni a partecipanti e spettatori sull'adozione di comportamenti consoni al rispetto degli ambienti naturali interessati, evitando il disturbo della fauna o il danneggiamento della vegetazione e della flora tutelata. L'organizzatore sorveglierà il buon comportamento sia dei partecipanti che del pubblico e si farà carico di eventuali interventi di riparazione.
Sulla base di ciò, l'autorità regionale per la VINCA ha espresso un parere motivato positivo in data 30/04/2025, pubblicato sul sito web regionale, anche al fine dell'assolvimento dell'onere della comunicazione al Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari, previsto dalle linee guida nazionali VINCA ai fini dell'attività di sorveglianza, di cui all'articolo 15, comma 1, del DPR n. 357/1997. Veneto Agricoltura, destinataria dell'esito del parere motivato, ha garantito la corretta attuazione delle attività.
In conclusione, sono risultate correttamente adempiute le disposizioni della vigente disciplina in materia di VINCA.
Quanto al secondo e terzo quesito dell'interrogazione, si riporta in sintesi il contributo trasmesso dall'Area marketing territoriale, cultura, turismo, agricoltura e sport con propria nota, fornito sulla base delle informazioni contenute nella nota n. 13215 dell'agenzia Veneto Agricoltura. In particolare, per quanto concerne il secondo quesito, si riferisce che Veneto Agricoltura è stata contattata alla fine del 2024 dalla società Panorama Films S.r.l., operante nel settore della produzione esecutiva cinetelevisiva, promotrice del progetto cinematografico internazionale in argomento, e intenzionata ad effettuare una parte delle riprese presso la Piana del Cansiglio.
L'Agenzia è stata inoltre contattata dalla Fondazione Veneto Film Commission, al fine di ottenere, in quanto ente gestore del demanio regionale silvo-pastorale, una valutazione sulla fattibilità logistica e tecnica in merito all'utilizzo di un'area di pascolo della Piana per alcune riprese del film.
Allo scopo, Veneto Agricoltura ha ospitato diversi incontri presso gli uffici del centro forestale del Cansiglio, che hanno visto la partecipazione di personale della Veneto Film Commission e della società di produzione Panorama Films S.r.l.
Ad alcuni incontri sono stati invitati anche i concessionari delle aree ricomprese nelle location delle riprese e gli amministratori dei Comuni di Tambre e di Fregona. Gli incontri hanno consentito ai Comuni, ai concessionari e a Veneto Agricoltura di acquisire le informazioni utili ad esprimere un parere preventivo sulla disponibilità ad accogliere le riprese, nello specifico, sulla fattibilità logistica, tecnica e ambientale di alcune scene del film presso l'azienda agricola Le Code.
L'ultimo incontro, svoltosi il 30 gennaio 2025, ha visto la partecipazione anche dei Carabinieri forestali, reparto biodiversità di Vittorio Veneto, competente per il Cansiglio, e del Corpo forestale regionale del Friuli-Venezia Giulia
Veneto Agricoltura ha inoltre svolto un'attività informativa presso i propri concessionari per renderli edotti della presenza del set e dei possibili disagi dovuti alla chiusura temporanea, durante le riprese, della strada provinciale, ed approvato gli schemi dei contratti di produzione che ha utilizzato per regolamentare i rapporti tra i concessionari coinvolti, direttamente o indirettamente, nelle riprese.
Sempre durante le riprese, l'agenzia ha segnalato con cartelli informativi la chiusura temporanea dei sentieri forestali nelle aree prossimali alla zona delle riprese, e sospeso temporaneamente l'accesso al Giardino botanico alpino del Cansiglio dalla strada dell'Archeson, garantendone l'accesso per un percorso alternativo.
L'agenzia infine ha vigilato affinché la produzione attuasse la propria attività nel rispetto delle normative vigenti, assicurando il minor impatto possibile.
Al termine delle riprese, il personale di Veneto Agricoltura ha potuto verificare l'assenza di danni a luoghi o cose, nonché il corretto conferimento dei rifiuti. Veneto Film Commission, relativamente al progetto "The Dog Stars" ha avuto un ruolo di facilitatore sul territorio, ha tenuto rapporti con la società di produzione italiana Panorama Films, fornendo costantemente risposte e contatti, organizzando incontri con Veneto Agricoltura, con i rappresentanti dei Comuni toccati dalle riprese dei film e i concessionari dei terreni sui quali sarebbero state svolte le riprese a Pian Cansiglio, ha organizzato, assieme a Veneto Agricoltura, una riunione dei soggetti (Comuni, Guardia forestale, associazioni locali) coinvolti sul set, ha sollecitato e ha partecipato inoltre alla Conferenza di servizi organizzata dalla Prefettura di Treviso.
Quanto al terzo quesito, si riferisce che Veneto Agricoltura non ha valutato necessario richiedere a ISPRA il parere di cui all'articolo 7, comma 3, della legge n. 157/1992, in quanto l'agenzia attua già autonomamente i monitoraggi faunistici sul territorio mediante proprio personale, appositamente formato e dotato della strumentazione necessaria.
In alcuni casi, al personale dell'agenzia si affiancano la Polizia provinciale di Belluno, tirocinanti e tesisti universitari e professionisti esterni. Dai monitoraggi effettuati, in relazione all'evento, non sono emerse, nelle aree scelte per la realizzazione del film, situazioni potenziali di pregiudizio, né delle superfici prative, comunque non riconducibili ad habitat di interesse comunitario, né delle specie faunistiche di interesse comunitario del sito Rete Natura 2000 coinvolto, né nei confronti dell'integrità di quest'ultimo.

PRESIDENTE

Collega Zanoni, prego, per la replica.

Andrea ZANONI (Alleanza Verdi e Sinistra)

Grazie all'Assessore per la puntuale risposta.
In merito ai quesiti dell'interrogazione vedo che sono state fatte diverse attività di approfondimento, in particolare diversi incontri preventivi, e poi sono state fatte anche delle valutazioni post evento.
Leggendo le ultime righe si dice che, dai monitoraggi effettuati in merito a questo evento relativo all'interrogazione, nelle aree scelte per la realizzazione del film non sono emerse situazioni di pregiudizio né delle superfici prative, comunque non riconducibili ad Habitat, né delle specie faunistiche di interesse comunitario del sito Rete Natura 2000 coinvolto. Io capisco che si parte dal presupposto che chi legge le risposte magari non sia a conoscenza delle dinamiche relative, ad esempio, anche alla fauna selvatica, però è veramente difficile ex post poter dire che non vi è stato pregiudizio in merito al buon esito della riproduzione della fauna selvatica presente in loco, perché le attività di disturbo e di interferenze con l'attività riproduttiva non è che le monitori dopo. Bisognerebbe fare un censimento prima, vedere quello che c'è, quali sono le specie presenti, quali sono le attività di riproduzione e nidificazione, dopo lo fai post-opera e vedi che cosa è successo nel frattempo. Detta così, pur essendo un'affermazione tranquillizzante, non è che sia la prova che questo evento non ha portato a interferenze.
Lo ripeto, secondo noi sensibilità, ma anche tecnica, vorrebbero che attività con presenza di centinaia di comparse, con queste attività e anche – lo abbiamo visto – con scenari con una visibilità molto importante dovrebbero essere effettuate nel periodo in cui la fauna non si riproduce. Se abbiamo deciso in Europa di proteggere determinate aree proprio per consentire alla fauna di riprodursi, un minimo di sensibilità dovrebbe farci dire: facciamo queste cose da agosto fino a febbraio. Ne abbiamo di mesi per poter operare. Averla fatta proprio in quel periodo a mio avviso anche da parte di chi ha fatto queste riprese è stato un atto di mancanza di sensibilità nei confronti dell'ambiente. Dopodiché, io so di molti disagi dei cittadini, al di là della fauna selvatica, perché trovarsi con una strada provinciale bloccata in periodi nei quali si raggiungono queste aree da parte di famiglie e turisti non è che sia stata una cosa sicuramente simpatica. Per quanto riguarda chi conosce invece questo territorio, sa anche come muoversi e così via.
Per quanto riguarda il fatto che l'organizzazione ha sorvegliato il buon comportamento dei partecipanti e del pubblico, non mettiamo in dubbio che ci sia stata questa attività; resta il fatto che questa risposta non dà le rassicurazioni che avremmo voluto avere.
Poi si dice che non è stata sentita l'ISPRA perché lo fa già Veneto Agricoltura questo monitoraggio; ricordo che ISPRA ha del personale qualificato, esperto in fauna selvatica, riconosciuto a livello europeo e a livello mondiale. Penso solo al progetto IURING che prevede il monitoraggio dei migratori: il Dipartimento dell'ISPRA (l'ex INFS, attuale ISPRA) è preso a modello e a riferimento a livello internazionale; poi mi si dice che è intervenuta anche la Polizia provinciale di Belluno, tirocinanti, universitari e professionisti esterni: insomma, non è che sia anche questa una garanzia di rispetto delle norme, perché, come detto, un impatto non è che un vigilante possa impedire l'impatto di centinaia di persone presenti in un'area tutelata. Questo è il problema.

PRESIDENTE

Grazie, collega Zanoni.
Passiamo alla IRI n. 554 della collega Baldin.

Interrogazione a risposta immediata n. 554 del 22 aprile 2025 presentata dalla consigliera Baldin relativa a: "FUGA DI INSEGNANTI DAL VENETO AL SUD: QUALI SERVIZI LA REGIONE METTE A LORO DISPOSIZIONE PER POTER RIMANERE?"

Collega Baldin, prego.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Grazie, Presidente.
Ci son stati dei quotidiani che hanno riportato la notizia relativa al grande numero delle richieste da parte delle insegnanti e degli insegnanti di ruolo, ben 6.022 a fronte delle 4.559 della stagione in corso, che per l'anno scolastico 2025/2026 chiedono il trasferimento nelle Regioni di provenienza, spesso al centro sud del Paese.
Secondo i dati forniti dall'ufficio scolastico regionale la Provincia con il maggior numero di richieste è Verona, seguita da Vicenza, Treviso, Venezia, poi Padova, Belluno e Rovigo.
A fondamento di queste richieste sta soprattutto l'aumento del divario tra lo stipendio percepito e le spese per soddisfare le minime esigenze vitali nel territorio del lavoro, ovvero difficoltà di reperimento e importo del canone di locazione per un immobile, vitto e utenze.
Considerato che l'esodo di massa degli insegnanti dal Veneto ad altre Regioni rende più difficile completare gli organici in seno ad ogni istituto comprensivo e che di conseguenza comporta la fornitura di un servizio scolastico spesso frammentato, provvisorio, carente di quella continuità necessaria nel rapporto tra docenti e classe. A soffrire in particolare sono le bambine e i bambini, le ragazze e i ragazzi bisognosi dell'insegnante di sostegno.
Tale circostanza si inserisce nel quadro di sofferenza generale della pubblica istruzione, la quale, in virtù dell'inverno demografico, obbliga ad accorpamenti di sedi e dirigenze, con la chiusura di numerosi plessi, soprattutto quelli più periferici.
La Giunta regionale viene interrogata per conoscere quali servizi vengano resi disponibili dalla Regione del Veneto per le insegnanti e gli insegnanti che si trasferiscono, in termini di facilitazioni nel reperimento di una residenza temporanea, al pagamento dei canoni di locazione, alle spese di trasporto pubblico e a ogni altro aspetto che impatta nella vita quotidiana di queste persone.

PRESIDENTE

Grazie, collega Baldin.
Al posto dell'assessore Valeria Mantovan risponde l'assessore Corazzari. Prego.

Ass.re Cristiano CORAZZARI

Vi dovete accontentare.
In riferimento all'interrogazione presentata dalla consigliera Erika Baldin, si evidenzia che la questione sollevata è nota alla Giunta regionale e riconosciuta come criticità rilevante, soprattutto per quanto riguarda la continuità didattica e il sostegno degli alunni più fragili.
Il fenomeno delle richieste di trasferimento da parte dei docenti non originari del territorio veneto è riconducibile a molteplici fattori strutturali e di sistema, tra i quali la mobilità interregionale del personale scolastico, la distanza tra la sede di lavoro e la regione di residenza o di origine, le dinamiche di reclutamento su base nazionale, che storicamente hanno interessato il Veneto in modo rilevante, nonché la difficoltà di accesso a soluzioni abitative stabili e compatibili con i livelli retributivi del personale scolastico.
Non pare, invece, esserci un collegamento causale tra i trasferimenti e gli interventi di dimensionamento della rete scolastica, riguardando questi ultimi esclusivamente la razionalizzazione del numero delle istituzioni scolastiche autonome, che incidono unicamente sulla distribuzione delle dirigenze scolastiche e sulle figure amministrative, senza modificare né il numero dei posti di insegnamento disponibili né la loro localizzazione.
Si rappresenta, tuttavia, che, per quanto riguarda la scuola statale, la competenza in materia di reclutamento, assegnazione, trattamento del personale scolastico, inclusi eventuali sostegni economici, è in capo al Ministero dell'istruzione e del merito. L'Amministrazione regionale, nei limiti di competenza che la normativa vigente assegna alle Regioni, conferma la propria attenzione nei confronti del problema, rinnovando l'impegno di interloquire in modo costruttivo con il Ministero dell'istruzione e del merito, al fine di promuovere un confronto istituzionale orientato alla ricerca di soluzioni efficaci e condivise, quali politiche di stabilizzazione che incentivino la permanenza del personale docente nel territorio regionale, misure di sostegno logistico e abitativo, soprattutto nelle aree più periferiche, iniziative di valorizzazione del ruolo del docente, anche in termini di attrattività professionale.

PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Per la replica, collega Baldin.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Grazie, Presidente.
Ringrazio l'assessore Corazzari per la lettura della risposta. Mi sarei aspettata magari la presenza dell'Assessore competente in Aula, perlomeno quando si tratta di argomenti di sua competenza specifica.
Vorrei sottolineare che la competenza, quando parliamo di scuole statali, spetta al Ministero dell'istruzione, su questo non c'è dubbio. Però, rispetto a quello che chiedevo io, ovvero, quello che la Regione mette in campo per fare in modo che questi insegnanti rimangano sul territorio del Veneto e abbiano l'incentivo a rimanerci, non c'è stata la risposta che mi aspettavo: vedo l'ultima parte molto stringata, si parla in maniera generica di misure di sostegno logistico e abitativo, oppure, di politiche di stabilizzazione che incentivino la permanenza del personale docente, o iniziative di valorizzazione del ruolo docente, anche in termini di attrattività professionale, senza entrare nel merito e nello specifico.
Non posso quindi ritenermi soddisfatta della risposta.

PRESIDENTE

Grazie, collega Baldin.
Passiamo alla IRI n. 561.

Interrogazione a risposta immediata n. 561 del 24 giugno 2025 presentata dalla consigliera Baldin relativa a: "A CAVARZERE CHIUDE IL LABORATORIO TESSILE FASHION STAR, LASCIANDO VENTI LAVORATRICI A CASA E SENZA AMMORTIZZATORI SOCIALI. LA REGIONE INTENDE CONVOCARE LE PARTI DATORIALI E SINDACALI PER UN ACCORDO?"

Prego, collega Baldin.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Anche qui, dalla stampa, abbiamo appreso della chiusura dell'azienda tessile Fashion Star S.r.l. con sede in via Einaudi 16 a Cavarzere, in Provincia di Venezia, che ha consegnato le lettere di licenziamento a 20 lavoratrici il 19 giugno, annunciando la chiusura della produzione per il giorno 30 dello stesso mese.
Secondo i dati riportati dal sindacato FEMCA-CISL, il territorio cavarzerano ha perduto negli ultimi anni circa il 60% del proprio patrimonio industriale vocato alla produzione tessile. Molto spesso le crisi aziendali non sono state di facile soluzione e neanche veloce.
Particolarmente grave appare la rinuncia da parte datoriale, in questo caso della Fashion Star, all'utilizzo della cassa integrazione, in luogo della quale ha continuato a promettere alle dipendenti il saldo delle mensilità dovute.
Considerata la crisi del settore tessile, particolarmente forte nel Basso Veneto, che insiste ancora negli anni successivi alla ripresa delle attività dopo l'emergenza pandemica da Covid, portando alla chiusura di diversi stabilimenti e alla difficile ricollocazione del personale, anche non giovanissimo, nonostante la preparazione e l'esperienza maturata, la rinuncia ad accedere agli ammortizzatori sociali previsti per legge da parte della proprietà dell'impresa rende più difficile il compito delle Istituzioni pubbliche di trovare risposte alle primarie esigenze delle operaie collettivamente licenziate, le quali rischiano di ricadere nel novero già affollato di persone seguite dai servizi sociali.
Va stigmatizzato il comportamento delle imprese di questo tipo, che non di rado riaprono dopo qualche tempo, avendo però cambiato ragione sociale e conti bancari: ciò a detrimento dei diritti acquisiti dal personale, dalle mensilità arretrate al trattamento di fine rapporto.
L'Unità di crisi in seno all'Assessorato regionale al lavoro ha finora risolto con profitto svariate crisi, accordando le parti datoriali e sindacali attorno ad un tavolo istituzionale, per far emergere anche l'utilizzo degli ammortizzatori, nonché l'attivazione delle politiche per la ricollocazione del personale.
Si interroga la Giunta per conoscere se intenda, tramite l'Unità di crisi in capo all'Assessorato al lavoro, convocare al più presto le parti sindacali e datoriali della Fashion Star al fine di raggiungere un accordo che consenta alle lavoratrici di fruire degli ammortizzatori sociali previsti dalla legge, oltre alla pratica di politiche attive per il lavoro e per il reinserimento in analoghe aziende del territorio.

PRESIDENTE

Grazie, collega Baldin.
Risponde ancora l'assessore Corazzari, al posto dell'assessore Mantovan. Prego.

Ass.re Cristiano CORAZZARI

Grazie, Presidente.
Fashion Star S.r.l. è un'azienda del comparto tessile che operava a Cavarzere, con un organico di 20 lavoratrici. Dalle notizie apprese dalla stampa e confermate dal sindacato FEMCA-CISL di Venezia, lo scorso 19 giugno 2025, la società ha consegnato la lettera di licenziamento a tutte le dipendenti, con chiusura dei rapporti di lavoro il successivo 30 giugno, e ciò senza che agli uffici regionali risulti attivata alcuna procedura ex lege n. 223/1991, come prevede la normativa sui licenziamenti collettivi. Ciò premesso, anche in considerazione dei tempi molto ristretti nei quali la vicenda si è conclusa, né alla Direzione Lavoro né all'Unità di crisi di Veneto Lavoro è pervenuta alcuna richiesta di incontro da parte dell'azienda o dei sindacati.
La Regione può comunque garantire alle lavoratrici che ora risultano disoccupate il proprio supporto attraverso i Centri per l'impiego nella ricerca di una nuova occupazione, oltre che l'accesso alle politiche attive, che comprendono misure formative di upskilling e reskilling in grado di agevolare il loro percorso di reinserimento nel mercato del lavoro di riferimento.

PRESIDENTE

Per la replica, la parola alla collega Baldin.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Grazie di nuovo, Presidente.
Sottolineando ancora l'assenza dell'Assessore competente, Valeria Mantovan, mi trovo a dover replicare ad una risposta ancora più stringata della precedente, in cui si fa cenno al fatto che la Direzione Lavoro non è stata interpellata, ma nemmeno ha chiesto delle specifiche all'azienda in questione.
Io credo sia anche un compito da parte della nostra Amministrazione regionale capire quali sono state le cause che hanno portato a un licenziamento collettivo di 20 persone in un'azienda del territorio, in un settore che già soffre di una crisi pesantissima, in particolare nel settore tessile, quindi un settore che è fondamentale per quella zona, soprattutto del Basso Veneto, caratterizzata da una produzione ampia di questo tipo. Fa specie che, appunto, la Direzione Lavoro e l'Unità di crisi di Veneto Lavoro non abbiano fatto pervenire alcuna richiesta a questa azienda, che ha deciso di chiudere i battenti, licenziare le persone e non aderire agli incentivi o alla cassa integrazione, come previsto dalla legge. Credo che questo sia un motivo di grande preoccupazione. Questo perché non coinvolge solo le lavoratrici di Cavarzere della Fashion Star, ma anche tantissime altre persone, lavoratori e lavoratrici, che in questo periodo rischiano letteralmente di rimanere a casa senza sussidi da un giorno all'altro o con pochissimo preavviso.
è una cosa assolutamente di cui occuparsi con maggiore attenzione e, dal canto mio, appunto, manifesto una certa perplessità del fatto che la Giunta regionale, l'Amministrazione e la Direzione regionale non si siano già interessati della questione che inerisce alla vicenda della Fashion Star di Cavarzere.

PRESIDENTE

Abbiamo l'ultima IRS, che è quella del collega Zanoni.

Interrogazione a risposta scritta n. 707 del 17 aprile 2025 presentata dai consiglieri Zanoni e Masolo relativa a "ATTIVITÀ DEI DIPARTIMENTI DI PREVENZIONE DELLE ULSS SUL CONTROLLO DEI PESTICIDI: PER QUALI RAGIONI I CONTROLLI SONO DIMINUITI?"

Prego, collega Zanoni.

Andrea ZANONI (Alleanza Verdi e Sinistra)

Grazie, Presidente.
Abbiamo depositato questa interrogazione perché ci siamo fatti alcune domande sul perché in una Regione che vede un aumento costante di utilizzo di pesticidi e di attività agricola che richiede una gran quantità di queste sostanze chimiche di sintesi, i controlli stanno calando.
È stata presentata il 17 aprile. Visto il decreto legislativo del 14 agosto 2012, n. 150, che prevede l'attuazione della CE n. 128/2009, che istituisce un quadro per l'azione comunitaria ai fini dell'utilizzo sostenibile dei pesticidi; visto il Piano di azione nazionale sull'uso sostenibile dei pesticidi.
Precisato che nel marzo 2023 il sottoscritto, ai sensi degli articoli 39 dello Statuto del Veneto e 109 del Regolamento del Consiglio regionale del Veneto, ha chiesto a tutte le ULSS venete i dati riguardanti il numero dei controlli effettuati dall'entrata in vigore del Piano, con l'indicazione del numero di sanzioni emesse e di che tipo, per articolo violato, suddiviso per anno fino al 2022 compreso.
Osservato che sulle note pervenute al riscontro pare emergere una generale tendenza alla diminuzione dei controlli. Peraltro, con riferimento a due ULSS in particolare, l'ULSS 2 Marca Trevigiana e l'ULSS 9 Scaligera, sembra evincersi una marcata diminuzione delle attività di controllo. Più precisamente, per l'ULSS 2, avuto riguardo alle attività di controllo sull'impiego dei fitofarmaci, da 178 controlli effettuati nel 2014 si è passati ai 29 effettuati nel 2022, con un decremento dell'83,7% dal 2014 al 2022; per la ULSS 9 Scaligera, da 191 controlli effettuati nel 2014 si è passati a 79 controlli effettuati nel 2022, con un decremento del meno 58% rispetto al 2014. Tenuto, tuttavia, conto che il dato pervenuto dall'ULSS 9 aggrega sia i controlli sul commercio che i controlli sull'utilizzo dei fitofarmaci.
Considerato che il territorio provinciale di competenza delle ULSS sopraindicate è quello che dal 2010 al 2024 assiste a un sensibile aumento della superficie coltivata a vigneto: in Provincia di Treviso si è passati dai 28.156 ettari del 2010 ai 44.788 del 2024, registrando un aumento del 59%, mentre in Provincia di Verona si è passati dai 24.875 ettari del 2010 ai 30.491 ettari del 2024, in questo caso con un aumento di più 13%. Nell'intero territorio regionale da 74.897 ettari del 2010 si è passati a 103.504 ettari nel 2024, quindi abbiamo un aumento generalizzato, con delle punte, dei picchi registrati prima a Treviso e poi a Verona.
Considerato, altresì, che dal 2022 al 2023 nel territorio dell'intera regione è dato registrare un sensibile rialzo delle vendite di pesticidi (più 20%) - questi sono tutti calcoli fatti su dati ufficiali - con decisi incrementi nel territorio delle due Province di Treviso e Verona (più 30% per il territorio della Provincia di Treviso, più 20% per la Provincia di Verona).
Tenuto conto che dal 2012 al 2023 per l'intero territorio regionale si registra un aumento del più 8%, mentre per le Province di Treviso e Verona l'incremento nel periodo considerato è decisamente superiore all'incremento registrato a livello regionale, ovvero Treviso più 45%, Verona più 11%; osservato che la programmazione regionale integrata dei controlli ufficiale è stabilita con atti regionali, interrogano la Giunta regionale su quali sono le ragioni della generale diminuzione delle attività di controllo e di vigilanza delle ULSS sul commercio e l'impiego dei prodotti fitosanitari; per quali ragioni presso le ULSS 2 e 9 i controlli risultano drasticamente diminuiti dal 2014 al 2022; se sia intenzione della Regione Veneto supportare un momento dei controlli con particolare riferimento a queste due ULSS, ovvero, nella Marca Trevigiana e nella 9 Scaligera.

PRESIDENTE

Grazie, collega Zanoni.
Risponde, al posto dell'assessore Lanzarin, il grande stakanovista di oggi, assessore Corazzari. Prego.

Ass.re Cristiano CORAZZARI

Grazie, Presidente.
Al fine di riscontrare i quesiti posti la Direzione Prevenzione e sicurezza alimentare e veterinaria, con propria nota del 12 maggio 2025 ha chiesto ad Azienda Zero, i cui uffici supportano la Direzione nella funzione di autorità competente regionale ai sensi del decreto legislativo n. 27/2021 per il settore dell'immissione del commercio e uso dei prodotti fitosanitari, di trasmettere un'analisi d'insieme sui dati dei controlli ufficiali svolti dalle aziende ULSS del territorio regionale.
Con la medesima nota, la suddetta Direzione ha chiesto altresì ai Dipartimenti di prevenzione delle aziende ULSS 2, Marca Trevigiana e 9 Scaligera una relazione esplicativa dei controlli svolti nel rispettivo territorio, nel periodo desiderato.
La nota di riscontro di Azienda Zero del 19 maggio 2025, conservata agli atti della Direzione Prevenzione e sicurezza alimentare riporta il quadro sinottico dei numeri dei controlli ufficiali programmati ed eseguiti per ciascun anno dal 2018 al 2024, suddivisi per Azienda ULSS, per tipologia di operatore di controllo: da esso si evince che nel periodo esaminato, tutte le aziende ULSS hanno rispettato la pianificazione annuale stabilita dalla Direzione Prevenzione, effettuando spesso un numero di controlli superiore a quanto pianificato.
La relazione di Azienda Zero mette in evidenza, inoltre, che la progressiva riduzione dei controlli programmati sulle rivendite autorizzate è dovuta al calo del numero delle rivendite presenti sul territorio regionale e alla diminuzione delle frequenze di controllo stabilite dagli indirizzi operativi del Ministero della salute. A partire dal 2022 il numero dei campioni di prodotti fitosanitari da sottoporre a controllo analitico richiesti dal Ministero della salute si è ridotto. Il numero di aziende agricole nel territorio veneto si è progressivamente ridotto: l'ultimo censimento ISTAT del 2020 ha censito in Veneto 82.483 aziende, con una marcata riduzione rispetto alle 119.384 aziende risultanti nel precedente censimento del 2010: conseguentemente si è ridotto anche il numero dei controlli programmati e svolti. Le risposte dei Dipartimenti di prevenzione delle Aziende ULSS n. 2 del 3 giugno 2025 e n. 9 del 23 maggio 2025, agli atti della Direzione Prevenzione, sicurezza alimentare e veterinaria, risultano in linea con quanto comunicato dall'Azienda Zero, poiché tutti i controlli programmati sono stati svolti e, nel caso dell'Azienda ULSS n. 9 Scaligera, anche in un numero superiore per alcune annate.
Da tutto quanto esposto si deduce, quindi, che la programmazione regionale e aziendale dei controlli ufficiali su produzione, commercio e impiego dei prodotti fitosanitari è stata pienamente attuata. Se in termini assoluti i controlli ufficiali da parte delle Aziende ULSS del Veneto sono diminuiti, in termini relativi risultano, in realtà, coerenti con la programmazione e congruenti con l'attuale caratterizzazione del territorio.

PRESIDENTE

Per la replica, la parola al collega Zanoni. Prego.

Andrea ZANONI (Alleanza Verdi e Sinistra)

Ringrazio l'Assessore, che ha letto la risposta dell'assessore Lanzarin, che oggi non c'è.
Devo dire che la risposta non ci soddisfa, perché resta il fatto, che noi denunciamo, che negli ultimi 10-15 anni vi è stato un abbattimento dei controlli. Viene detto, in più passi di questa risposta, che tutto è a norma e che addirittura si farebbero più controlli. Io dico, assessore Lanzarin, che la matematica non è un'opinione. Cosa dovremmo pensare, che quindi sbagliavate 10 anni fa a fare troppi controlli? Anche perché, se la questione è riferita al numero di aziende che sono diminuite, facendo la proporzione, il calo non dovrebbe essere quello registrato in Provincia di Treviso e in Provincia di Verona, perché non c'è stato un calo con le stesse percentuali che, invece, abbiamo registrato nei controlli, perché ricordo che i controlli che sono stati fatti in meno nell'ULSS di Treviso sono veramente considerevoli. Stiamo parlando di un decremento a Treviso dell'83,7%; siamo passati da 178 a 29 controlli; mentre, andando alla risposta che giustifica il fatto con la diminuzione delle aziende, parliamo di un numero di aziende che da 120.000 passano a 82.000.
Come capite benissimo, la matematica non è un'opinione, le proporzioni non sono quelle.
Poteva esserci un calo, ma non dell'80% e più.
Poi, l'altra cosa che balza agli occhi in questa risposta è questo passaggio dove si dice che il numero dei controlli effettuati in un anno può variare in relazione a modifiche del numero e della frequenza dei controlli programmati dal Ministero.
Qui, quindi, si scarica barile sul Ministero. Potrebbe essere che il Ministero ci dica di fare meno controlli? Questo è un punto di domanda: non si capisce dalla risposta.
Poi si dice che dipende anche dalla variazione del numero assoluto di operatori presenti sul territorio che determinano, a parità di frequenza di controllo, una variazione nel numero di controlli da effettuare in percentuale. Qui, invece, ci preoccupa la questione, perché si dice che dipende dal numero degli operatori presenti sul territorio. Se io quindi collego questa affermazione ai numeri che abbiamo denunciato, sia a Verona che a Treviso, ma in generale è successo anche nelle altre Province, anche se con una diminuzione inferiore, ci fa pensare che allora abbiamo problemi nel personale, abbiamo problemi negli operatori presenti nelle ASL.
Sta di fatto che, come abbiamo potuto accertare anche in Quarta Commissione, quando abbiamo approfondito la questione della sicurezza sul lavoro e anche le malattie professionali, gli operatori dello SPISAL e gli operatori dell'INAIL, recentemente, per quanto riguarda, il Veneto hanno rilevato quattro e tre casi rispettivamente di persone che si sono ammalate di Parkinson a causa del contatto con pesticidi, in alcuni casi strettamente correlati al fatto che venivano utilizzati in viticoltura.
Credo che i controlli, che sono crollati in queste due Province, dovrebbero veramente fare riflettere. Qua evidentemente c'è qualcosa che non quadra. Se parliamo di operatori che possono essere presenti sul territorio, che determinano questo controllo, mentre l'uso delle sostanze chimiche aumenta sempre di più evidentemente c'è qualcosa da rivedere.
Mi spiace che non ci sia l'assessore Lanzarin, ma questa risposta è ancora più preoccupante di quando non avevamo elementi per capire.

PRESIDENTE

Grazie, collega Zanoni.
Collega Ostanel, sull'ordine dei lavori, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Intervengo sull'ordine dei lavori perché devo chiederle di prendere in considerazione di sollecitare la risposta all'interrogazione a risposta scritta n. 656, che si intitola: "La Giunta vuole arrivare entro la fine di questa legislatura a un Regolamento o a una delibera di Giunta che dia tempi certi e regole chiare sul fine vita?". È un'interrogazione che ho depositato a marzo, Presidente, e sappiamo che su questo tema non c'è tempo, non possiamo aspettare che la risposta arrivi dopo troppi mesi da quando una persona fa richiesta di avere una procedura chiara.
Ho sollecitato più volte questo tema. Non sono io ad aver promesso, ma il Presidente Zaia, un Regolamento o una delibera di Giunta entro la fine di questa legislatura. Ci saranno ancora pochi Consigli. Io ho bisogno di avere una risposta chiara su questa interrogazione entro la fine della legislatura. Non c'è più tempo da perdere. Le chiedo davvero ‒ glielo chiedo con il cuore ‒ un sollecito formale, dopo tutti quelli che ho fatto, anche in Capigruppo, su un tema che qui dentro abbiamo affrontato ormai un anno fa. Avete visto cosa è successo ieri rispetto a un sondaggio che dice che il 70% dei nostri elettori, indipendentemente da cosa vota, è a favore di una procedura nazionale o regionale che regoli questa questione.
La prego. Non l'ho fatta io la promessa, l'ha fatta il Presidente di questa Regione. Chiedo un sollecito chiaro su un'interrogazione di questo tipo.

PRESIDENTE

Con il cuore la prego anch'io: come ho già detto in Capigruppo più volte, ad esempio il PD lo ha fatto in maniera diligente, mi segnalate per iscritto ‒ adesso questa è a verbale, ci mancherebbe ‒ le priorità che avete nelle risposte e io le trasmetto alla Giunta. Il PD me le ha mandate già due o tre volte, cambiando di volta in volta. Se può, mi faccia anche lei un sollecito scritto con le interrogazioni che le interessano e io lo trasmetto all'ufficio della Giunta che si occupa di queste risposte.
Collega Zanoni, prego.

Andrea ZANONI (Alleanza Verdi e Sinistra)

Prima, Presidente, c'era un sit-in di alcuni rappresentanti del WWF, LAV, ENPA, Lipu per quanto riguarda il progetto di legge n. 313 sui richiami vivi, che chiedevano di essere sentiti. So che hanno ricevuto un diniego. Se è possibile rivedere questa posizione.

PRESIDENTE

Telefonata alle ore 10.00 di questa mattina, mail del WWF alle 10.29. Io non pretendo che questa Istituzione sia trattata con i guanti, ma un minimo di rispetto, specialmente nell'attività istituzionale, ci dovrebbe essere. Neanche la delivery ultimamente si avvisa con mezz'ora d'anticipo sull'ordine delle pizze. Ripeto: per rispetto di questa Istituzione, non possiamo trovare spazio o modificare l'attività che è già prevista, ed è corposa, per oggi, per altre cose.
Se lo facevano con un minimo d'anticipo, visto che l'ordine del giorno è partito giovedì scorso e la cosa si sapeva già da qualche giorno, si poteva anche trovare, ma, ripeto, con mezz'ora d'anticipo neanche le pizze si ordinano ultimamente. Mi dispiace, ma spazio non ce n'è.
PUNTO
6



DISEGNO DI LEGGE RELATIVO A "ABROGAZIONI E MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE 3 APRILE 2009, n. 11 "DISPOSIZIONI IN MATERIA DI ATTIVITÀ DI TRASPORTO DI VIAGGIATORI EFFETTUATO MEDIANTE NOLEGGIO DI AUTOBUS CON CONDUCENTE E MODIFICA DELL'ARTICOLO 4 DELLA LEGGE REGIONALE 30 OTTOBRE 1998, n. 25 "DISCIPLINA ED ORGANIZZAZIONE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE"" E ABROGAZIONE DEI COMMI 4 E 5 DELL'ARTICOLO 36 DELLA LEGGE REGIONALE 5 APRILE 2013", N. 3 "LEGGE FINANZIARIA REGIONALE PER L'ESERCIZIO 2013" E DELL'ARTICOLO 19 DELLA LEGGE REGIONALE 29 DICEMBRE 2020, n. 39 "COLLEGATO ALLA LEGGE DI STABILITÀ REGIONALE 2021" E DISPOSIZIONI TRANSITORIE RELATIVE ALLA ABROGAZIONE DEL DIVIETO DI UTILIZZO DI AUTOBUS CON ETÀ SUPERIORE A QUINDICI ANNI". (PROGETTO DI LEGGE N. 323) APPROVATO (DELIBERAZIONE LEGISLATIVA N. 12/2025)

Relazione della SECONDA Commissione Consiliare.
Relatore: Consigliere Dolfin Correlatore: Consigliere Montanariello

PRESIDENTE

Passiamo al punto n. 6 all'ordine del giorno: PDL n. 323.
Relatore è il collega Dolfin. Grazie.

Marco DOLFIN (Liga Veneta per Salvini Premier)

Signor Presidente, colleghi, negli ultimi anni la coscienza rispetto alle tematiche ambientali è molto aumentata, a tutti i livelli della società, divenendo argomento centrale tanto nel dibattito pubblico quanto all'interno delle imprese di trasporto persone.
La prescrizione contenuta nella disciplina dei servizi di noleggio autobus con conducente risulta quindi definitivamente superata del sentimento comune e dall'evoluzione tecnologica che ha interessato il mercato dei veicoli.
Le associazioni di categoria del settore ritengono che limitare l'età massima degli autobus utilizzati per il noleggio rappresenti oggi un impedimento all'attività stessa di numerose imprese del settore, interferendo con il ciclo di investimenti aziendali e il rinnovo fisiologico del parco veicoli.
Nella normativa italiana, peraltro, non esiste un limite temporale oltre il quale un mezzo non può circolare, ma la sicurezza nella circolazione è comunque garantita nelle verifiche periodiche in sede di revisione prevista dal Codice della strada.
Infine, il mercato delle immatricolazioni è sempre più condizionato dalle stringenti limitazioni al traffico previste dalle misure ambientali per il miglioramento della qualità dell'aria, che stimolano il rinnovo del parco veicoli.
Sul tema si sono recentemente espresse sia la Corte costituzionale, con la sentenza n. 5 dell'11 gennaio 2019, che ha dichiarato l'illegittimità della normativa della Regione Piemonte, la quale disponeva che "al fine di tutelare la sicurezza degli utenti e dei lavoratori è vietato alle imprese autorizzate all'esercizio di tali attività l'utilizzo di veicoli di età superiore a quindici anni qualora essi abbiano raggiunto una percorrenza di un milione di chilometri certificata con gli strumenti previsti dalle normative vigenti", sia l'Autorità garante della concorrenza e del mercato che ha recentemente osservato come la norma in questione anche della Regione del Veneto appaia restrittiva della concorrenza e discriminatoria rispetto agli esercenti l'attività di trasporto operanti nelle Regioni ove non è posto alcun limite di anzianità entro il quale i mezzi possono circolare.
Si ritiene, quindi, questo il momento particolarmente proficuo, anche alla luce della scadenza dell'estensione del termine a diciannove anni previsto dall'articolo 19 "Disposizioni straordinarie in materia di trasporto di viaggiatori mediante noleggio di autobus con conducente" della legge regionale 29 dicembre 2020, n. 39 , resosi necessario per far fronte al periodo emergenziale dovuto all'epidemia da Covid-19, per rivedere questa limitazione posta dalla legge regionale 3 aprile 2009, n. 11 .
Nello specifico, l'articolo 1 abroga l'articolo 5, comma 3, e l'articolo 16, comma 3, della legge regionale 3 aprile 2009, n. 11 , che prevedono, rispettivamente, il divieto di utilizzo degli autobus per i quali sono decorsi quindici anni dalla prima immatricolazione per l'attività di noleggio nella Regione del Veneto e la relativa sanzione amministrativa pecuniaria, nonché l'articolo 17, comma 3, per la parte in cui è prevista la sanzione accessoria della sospensione dell'autorizzazione all'attività di noleggio.
Assume la Presidenza
Il Vicepresidente Enoch SORANZO

Marco DOLFIN (Liga Veneta per Salvini Premier)

L'articolo 2 abroga i commi 4 e 5 dell'articolo 36 della legge regionale 5 aprile 2013, n. 3 , che prevede la possibilità, in deroga a quanto previsto dall'articolo 5, comma 3, della legge regionale 3 aprile 2009, n. 11 , dell'utilizzo di autobus con più di quindici anni e sino a trent'anni dalla prima immatricolazione, previo il pagamento di un contributo annuo di 250 euro.
L'articolo 3 abroga l'articolo 19 della legge regionale 29 dicembre 2020, n. 39 , che prevede, per un periodo transitorio, la rideterminazione del termine di quindici anni di cui all'articolo 5, comma 3, della legge regionale 3 aprile 2009, n. 11 , in diciannove anni. Detto articolo viene inserito per una maggiore chiarezza del quadro normativo vigente, stante che gli effetti del richiamato articolo 19 sarebbero comunque cessati a far data dal 1° gennaio 2025.
L'articolo 4 prevede le disposizioni transitorie per regolare gli effetti relativi e conseguenti dell'abrogazione del divieto di utilizzo di autobus, con età superiore a quindici anni.
L'articolo 5 contiene una norma finanziaria.
L'articolo 6 prevede l'entrata in vigore della legge regionale il giorno successivo alla sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.

PRESIDENTE

Grazie al relatore Dolfin.
Se vuole intervenire il correlatore Montanariello, prego.
Concordi pure con la linea...
Collega Montanariello, prego.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Presidente, colleghi, credo che questo sia un provvedimento sicuramente non di facile dibattito e sia un provvedimento controverso, perché questo, se da una parte ci porta a fronte di questioni ideologiche che tutti condividiamo, ovvero avere un parco mezzi più sano e una voglia di affrontare, una volta per tutte, delle tematiche di carattere ambientale e di qualità della vita, è ineludibile il fatto che noi oggi ci accingiamo a fare delle valutazioni.
Io, Presidente, sono d'accordo con la norma che noi avevamo e abbiamo: deroga che c'è stata, con il Covid a parte, ovvero quella di avere i mezzi che dopo quindici anni non possono più fare questo tipo di trasporto turistico, che non è un trasporto pubblico ma è un mero trasporto turistico.
Sono d'accordo perché sono uno di quelli che dice che al netto di tutti i sistemi di economia circolare, i nuovi sistemi di motorizzazione inquinano meno e c'è un valore ambientale che non può essere sottovalutato; ma non posso dire neanche che voi non siete d'accordo e su questo non la pensate come me, perché lo abbiamo fatto, è una norma che nella nostra Regione c'era. Anche su questo c'è da dire che su questo tema a carattere ambientale la Regione Veneto ci ha creduto, perché è una norma che c'è, è una norma che esiste ed è una norma che oggi ci accingiamo a provare a derogare per dei motivi che dopo vedremo.
Oggi, però, la questione è molto più controversa, perché, intanto, vedendo i dati noi abbiamo in Veneto circa 3.000 autobus che hanno l'età media di quindici anni e che li superano. Leggevo i dati della missiva che ci è arrivata di CNA e di Confartigianato, che ringrazio per la loro puntualità anche nel fornirci strumenti ed elementi di dibattito su questo tema: dice che il 40% del nostro parco mezzi è investito da questa problematica e cuba circa 3.000 mezzi, che non è un dato negativo, come si pensa, perché a livello nazionale cuba il 46%. La nostra problematica, quindi, è ancora più sentita e appesantita in altre zone.
Secondo me, questo dato ci deve far riflettere. Ci sono due temi. Il primo è quello dei lavoratori che lavorano sui mezzi. Se da domani decidiamo di fermare circa 3.000 bus, avremo una delle più grandi vertenze sindacali nella storia del Veneto. Dall'altra parte, c'è un tema di azienda e investimento. Se valutiamo che un bus non lo paghi meno di 500.000 euro, dovremmo confrontarci con aziende che devono cambiare centinaia di bus a minimo 500.000-600.000 euro l'uno.
C'è un altro problema ancora: quello della concorrenza. Tema che, tutto sommato, non possiamo sottovalutare. Se questo provvedimento sussiste solo in Veneto e nelle gite scolastiche i tour operator che fanno questo lavoro si prestano al nostro mercato, non vuol dire che chi si appresta a fare questo lavoro nelle regioni confinanti... Faccio un esempio. Devo organizzare una gita, chiamo una società di Lignano piuttosto che una di Mesola. Stiamo parlando di due società, di due tour operator che non hanno oggi questo problema perché questo problema dei quindici anni da loro non c'è.
C'è un problema che non viene detto e che non viene scritto: gran parte di chi ha comprato i bus in Germania o in quelle parti lì, che hanno ancora il cronotachigrafo analogico, a differenza di chi ha il cronotachigrafo digitale, è fuori da ogni forma di controllo e anche se ti passano all'interno della regione tu non riesci a controllare. Siccome noi possiamo vietare alle imprese in Veneto, ma non possiamo vietare alle imprese fuori di fare questo tipo di attività, e domani una scuola mi noleggia da un'azienda a Lignano piuttosto che da una a Mesola, che sono a confine, e questi mezzi sono con il cronotachigrafo analogico (magari presi dalla Germania, visto che ne sono arrivati molti da quei Paesi lì, e ci sono ancora anche lì degli 01, degli Euro 0, degli Euro 1) non li controlli e non hai una forma per controllarli. Se tu li fermi una volta che stanno rientrando, a meno che non hai una forma di controllo che ti chiede di far vedere la fattura dell'albergo, il piano di viaggio, dove sono andati, tu non riesci a capire se quel mezzo ha transitato per la tua regione o ha esercitato nella tua regione, perché hai una forma di cronotachigrafo che non ti permette questa lettura, e perché, ahimè, sappiamo tutti che tu non ti metti a fermare un bus scolastico andandogli a chiedere documenti che l'autista non è neanche tenuto a tenere, come la prenotazione dell'albergo, come la prenotazione del parcheggio o come il piano di viaggio o di gita dei soggetti che porta.
C'è anche un tema di controlli, perché se noi decidiamo di fare una norma del genere, che è valida sotto molti aspetti, bisogna che decidiamo di fare la prima cosa di buonsenso, fermo restando che non rientra nelle nostre competenze e magari nel Codice della strada: attivare sistemi di controllo e monitoraggio che ti dicano che è una norma severa, che è una norma a maglie strette, ma siccome è una norma giusta, tu fai sì che quella norma la devono rispettare tutti.
Oggi noi in Veneto non abbiamo questi strumenti, quindi ci troviamo a dover fare una norma che vale solo per le nostre aziende, e che ci porta a una concorrenza sleale, una norma che ci porta a vedere molte aziende che rischierebbero di chiudere perché abbiamo detto quanto costa un bus e facciamo per 3.000, e rischieremmo di trovarci la più grande vertenza della storia dell'occupazione veneta alle porte, perché se facciamo 3.000 bus e li dividiamo semplicemente per 2.000 che viaggiano, con due autisti l'uno, più chi opera nelle agenzie, più chi fa i tour operator, più chi li guida, più chi li lava, più chi li rifornisce, più chi li aggiusta diventa forse una vertenza priva di precedenti.
Detto questo, abbiamo messo in fila, ingegnere, Assessore, Presidente, una serie di elementi che ci portano a dire che noi questo sistema non abbiamo neanche strumenti per controllarlo. Vuoi, come dicevamo prima, per mezzi che vengono dall'estero con cronotachigrafo e impostazione digitale, vuoi perché non abbiamo la possibilità di fermare il bus con la scolaresca, chiedergli il piano di viaggio, la prenotazione dell'albergo e scoprire se l'autista in Romea transita, o se la Romea è una tappa di arrivo e partenza, vuoi perché c'è il tema trasversale a tutti noi molto caro, soprattutto per chi siede da questa parte dell'Aula, che è quello dell'occupazione di lavoratori e dipendenti, vuoi perché c'è tutto un tema di piccola e media impresa che non è sicuramente la grande industria, che si troverebbe compromessa in una regione dove fa da padrona.
Tra l'altro, io penso che le scelte fatte in questi anni in Veneto, assessore De Berti, ci hanno portato a un risultato, al rinnovo del parco mezzi, perché se la media nazionale è del 46% e noi oggi ragioniamo su una media veneta del 40, vuol dire che probabilmente aver avuto il coraggio di mettere questi paletti ci ha dato un risultato, anche se oggi questo si scontra con alcuni elementi di realtà che investono cittadini e aziende venete in un sistema di poco equilibrio con i nostri confinanti sotto l'aspetto della concorrenza.
C'è anche un altro problema che non viene detto, che è quello che, anche volendo applicare delle formule di controllo, il Codice della strada non rientra all'interno delle nostre competenze come Consiglio regionale. Credo che abbiamo detto una serie di elementi che ci portano a dire che probabilmente su questo provvedimento una riflessione vera e reale vada fatta. Però, permettetemi di dire anche un'altra cosa. Io credo che la sfida del futuro non sia certamente andare avanti con le deroghe. Io credo che la sfida del futuro non sia certamente andare avanti, anche per le stesse imprese venete, con un sistema dove c'è una continua richiesta di rinviare il problema. Guardate, cari colleghi...
Tutto bene? Si è rotto, collega Formaggio? No, bene.
Dicevo, io credo, cari colleghi, che oggi le forme di motorizzazione ci diano comunque una formula per poter ragionare su un tema green, su un tema di ambiente più pulito, su un tema di qualità delle nostre aree urbane e periurbane, dove la qualità dell'aria e l'inquinamento abbiano un valore e abbiano anche un valore politico che ci debba vedere oggi pensare che dobbiamo avere un orizzonte semantico attraverso il quale traghettarci, perché a colpi di deroghe non si va da nessuna parte. D'altronde, Assessore, oggi ci chiedono che la deroga sia dai quindici ai diciannove anni, ma se noi continuiamo ad avere questi numeri di occupazione, questi numeri di piccola e media impresa veneta, questi costi per un bus, fra quattro anni chi avrà il privilegio di sedere in quest'Aula, Assessore, dovrà ragionare probabilmente su una nuova deroga, che sarà quella dai diciannove ai ventiquattro anni, perché è evidente che il problema tu lo protrai. Questo vuol dire che ci giriamo dall'altra parte? No. Io, di fronte ad aziende che chiudono e a lavoratori che restano a casa, non mi girerò mai dall'altra parte, perché siamo consci e coscienti che bisogna fare i conti con la realtà e rispettare il motore della nostra Regione, che è la piccola e media impresa. Però, Assessore, noi come politica, se con una mano abbiamo la responsabilità di non affossare un mondo economico e non creare una delle più grandi vertenze della storia, che vede dipendenti di aziende che molto spesso non hanno una serie di ammortizzatori sociali anche che li tutelano per la grandezza e la caratterizzazione della loro natura sociale, è altrettanto vero, che noi dobbiamo pensare che, da qui al futuro, il problema debba essere risolto.
Assessore, noi oggi facciamo un ragionamento sulla fiducia. Noi oggi facciamo un ragionamento che non vuole andare contro i lavoratori, che non vuole andare contro la nostra impresa, che non vuole andare contro l'economia, che non vuole andare contro un sistema di concorrenza sleale con i confinanti, tant'è che si è espresso il TAR, voglio dire; cioè non è che arriviamo a questo per futili motivi, arriviamo perché il TAR dice: non potete solo voi in Italia fare questa cosa qui.
Siamo anche di fronte a un tema di visione amministrativa più ampia, in un contesto allarmante, perché mi dicono da Roma che per fortuna pare che arrivi una norma a breve, lo avrà sentito anche lei, che elimina i bus Euro 0 ed Euro 1. Va benissimo, ma noi non sappiamo su quei 3.000 della nostra Regione quanti sono. è evidente che noi, Assessore, dobbiamo fare uno sforzo che sembra uno sforzo impossibile, ma non lo è, che è quello di mettere a disposizione delle risorse pubbliche - c'è il PNRR, finché ci sarà, ci sono i bandi comunitari - affinché, come abbiamo fatto per i mezzi di TPL, dove siamo riusciti a rinnovare gran parte dei parchi mezzi delle aziende di trasporto pubblico locale – non entro nel merito – chi con l'elettrico, chi con l'idrogeno, chi con il biodiesel: non è compito mio valutare qual è il sistema migliore, ma certamente non sono più Euro 0 ed Euro 1.
Come abbiamo fatto quello sforzo, assessore De Berti, all'interno di una logica di trasporto pubblico locale, io credo che con questi numeri noi dobbiamo prevedere che la Regione Veneto, da qui ai prossimi anni, impegni anche gli uffici e anche i tecnici alla ricerca di formule e finanziamenti, fermo restando che la cosa sia permessa perché non so, dopo, se ci sia qualche arzigogolamento tecnico che non lo permetta, affinché ci siano dei bandi in cui anche i bus che fanno un servizio turistico possano avere contribuzione per cambiare il parco mezzi. Perché sono bus che lavorano nei nostri territori alla pari di quelli del TPL. Voi provate a immaginare oggi 3.000 bus, con questa concorrenza che hai, di mezzi che vengono dall'estero, di cronotachigrafo digitale, che non capisci se eri di passaggio o stai stazionato in Veneto, di mancanza di strumenti del Codice della strada per controllare, di concorrenza sleale con le regioni contermini, di contrazione economica dove c'è anche un calo su quel mercato, di occupazione di gente, che non è che smette di fare quel lavoro e domani la ricollochi, perché è tutto un altro tipo di mestiere pur essendo un autista, è evidente che noi non andiamo contro questo sistema, però dobbiamo pensare che questo sistema, prima o poi, debba trovare una risoluzione.
Ripeto, colleghi, se noi non usiamo i prossimi cinque anni per lanciare il cuore oltre l'ostacolo e trovare risorse per fare quello che vent'anni fa era impensabile, ovvero pensare che il parco mezzi di trasporto pubblico potesse essere fatto da mezzi elettrici o da mezzi a idrogeno, e non facciamo questo anche nel trasporto privato, oggi stiamo solo protraendo il problema.
Assessore, oggi è da quindici a diciannove, domani sarà da diciannove a ventitré. Cambiando l'ordine degli addendi... Alla fine il risultato è sempre finale se non cambi gli addendi.
Credo che questo debba essere un dibattito sulla fiducia, debba essere un dibattito sul fatto che noi non ci giriamo dall'altra parte di fronte a esigenze reali e contingenti e della nostra Regione e dei nostri cittadini e della nostra economia, però dobbiamo prenderci un impegno, ed è per questo che, vicepresidente De Berti, avevamo concordato insieme, era d'accordo anche lei, grazie alla Presidente Rizzotto abbiamo fatto, come Ufficio di Presidenza della Commissione, d'accordo anche con l'Assessore, un ordine del giorno dove diciamo: ci impegniamo per la durata di questa deroga a trovare finanziamenti affinché la prossima volta ragioneremo su una deroga che magari riguarderà 1.000 bus e non 3.000 e avremo anche una possibilità di dibattito diversa, visto che avrai anche meno problemi di disoccupazione che si calerà sul territorio?
È, quindi, evidente, e chiudo, che questo è un dibattito che sotto alcuni aspetti non può non essere affrontato: c'è una sentenza del TAR, c'è un tema di concorrenza sleale, c'è un tema - ripeto e sottolineo, non per essere ripetitivo, ma come elemento rafforzativo - di occupazione e di impresa, ma dall'altra c'è tutto un tema di ambiente sano, che non è meno importante, c'è tutto un tema di qualità della vita, che non è meno importante, c'è tutto un tema di inquinare di meno, che non è assolutamente meno importante, ma bisogna conciliare un equilibrio dove la deroga possa diventare il tempo che noi ci prendiamo per provare a risolvere il problema. Ci vorranno dieci anni? Bene. Non facciamone passare cinque senza fare nulla. Utilizziamo intanto questi cinque.
Assessore De Berti e Presidente Soranzo, se il dibattito è questo noi possiamo condividere un pezzo di strada insieme. Se il dibattito è che, nel nome dell'impresa e del lavoro, con un mondo che va avanti nell'intuizione, nella necessità di ammodernamento tecnologico, nell'interesse dei cittadini e della qualità della vita e dell'aria che respiriamo e di quello che mangiamo, ma lo tiriamo avanti facendo finta che questo problema non esista, noi non siamo d'accordo.
È questo il vero elemento di dibattito politico che oggi vorremmo sentire. Questi cinque anni ce li prendiamo per dire che in dieci vogliamo cambiare la storia del trasporto turistico nella nostra regione, come abbiamo fatto per centinaia di migliaia di mezzi per il TPL di linea e non di linea o questi cinque anni, Assessore, ce li prendiamo per dire che arriviamo a fine legislatura senza aver creato un problema e il prossimo che arriva dovrà affrontare questo problema?
Io credo che se questi noi ce li prendiamo come anni per lavorare, come anni per dire che ci diamo un obiettivo, e come anni per dire, Assessore, che la contribuzione tanto del PNRR... ci sono tanti di quei bandi sui mezzi del TPL che molto spesso, l'ingegner D'Elia lo sa, i soldi tornano indietro, le aziende non riescono neanche a usarli tutti, non sono proprio nelle fabbriche i numeri di mezzi che tu ordini per poter comprare.
Se noi riusciamo a spostare parte di questo vettore per un ragionamento che riguarda anche il trasporto turistico, io credo che si possa pensare di fare un pezzo di strada insieme. Ma il pezzo di strada insieme, Assessore, si fa nel nome di un tavolino che ha quattro gambe: un futuro migliore sotto l'aspetto ambientale, un futuro migliore sotto la qualità della vita, l'obiettivo di non penalizzare le nostre piccole e medie imprese, e l'obiettivo di non creare una crisi occupazionale in Veneto.
Se le quattro gambe del tavolino sono queste, noi ci sediamo. Se invece è uno sgabello dove ci si siede per dire che abbiamo fatto un provvedimento per non creare problemi e ci troviamo qui fra altri cinque anni a discutere della stessa cosa, noi non siamo d'accordo. Noi ci sediamo a un tavolo, non ad uno sgabello su un bancone per guardare e aspettare.
Su questo vorremmo sentire cosa ne pensano anche l'Assessore e la maggioranza.

PRESIDENTE

Grazie al correlatore Montanariello.
Ha chiesto di intervenire il collega consigliere Masolo. Prego.

Renzo MASOLO (Alleanza Verdi e Sinistra)

Grazie, Presidente.
Buongiorno, colleghi e colleghe.
Siamo qua a discutere su questo progetto di legge n. 323 che vuole mettere ordine, ma anche mettere al riparo la nostra Regione rispetto a un obbligo di provvedimento che può essere anche rischioso o impugnato.
Sappiamo che l'obiettivo è rimuovere un vincolo anagrafico dei mezzi turistici, scolastici e privati, per un trasporto collettivo, in particolare pullman, pulmini. E qua riprendo il percorso che è stato fatto in Commissione, perché in Commissione il tema è stato dibattuto e sviscerato rispetto ai vari elementi, perché il tema è complesso. Infatti, per un tema di questo tipo, per un progetto di legge di questo tipo sarebbe interessante e utile avere la presenza dell'Assessore all'Ambiente, perché noi siamo convinti che temi di questo tipo debbano dimostrare anche ai cittadini e alle cittadine della nostra Regione che la Giunta interagisce rispetto a problemi che possono essere trasversali o a temi che possono essere trasversali, ma nello stesso tempo si interfaccia e si mette in discussione con i Consiglieri, con il Consiglio regionale, che è l'organo che deve sviscerare le questioni prima di approvarle. Noi capiamo che la norma non è coerente con la normativa nazionale ed europea, capiamo che c'è un elemento che può essere lesivo della concorrenza e capiamo che questo articolo nella legge in essere può essere fonte di possibili profili di incostituzionalità. Sappiamo che, rispetto a un quadro normativo di riferimento, non c'è nessuna norma statale che impone un limite di età per i mezzi NCC, cioè i mezzi a noleggio con conducente, con autobus, che la legge n. 218/2003 e il Codice della strada prevedono solo il rispetto dei requisiti tecnici e delle revisioni periodiche, quindi non l'età dei mezzi, e che la direttiva UE 2014/45 disciplina la sicurezza dei veicoli senza porre limiti di età. Per cui, prendiamo atto di questo. Sappiamo, inoltre, rispetto a pareri o ad azioni di giurisprudenza già verificatesi, che la Corte costituzionale, con la sentenza n. 5/2019, ha dichiarato illegittima una legge simile della Regione Piemonte, perché intendeva in ambito statale tutelare concorrenza e sicurezza, quando in realtà non sono le Regioni ma è lo Stato che lo fa.
Abbiamo anche preso atto che l'Autorità garante della concorrenza e del mercato ha espresso parere contrario ai limiti di età imposti dalla Regione e abbiamo anche cercato di analizzare la SIN (scheda di inquadramento normativo) che metteva l'attenzione sulla competenza regionale e che il limite d'età, pur con finalità legittime, non può essere introdotto con legge regionale. Di questo noi prendiamo atto, cioè abbiamo capito l'intento della legge e abbiamo anche preso atto da chi viene: oltre che una necessità, è un'esigenza della Giunta e del Consiglio di tutelarsi rispetto a impugnazioni future. Sappiamo anche che il quadro è chiaro. Non so se sia stato già detto dal relatore o correlatore, però, sappiamo che in Veneto ci sono 3.000 autobus NCC e molti di questi 3.000 sono già oltre i quindici anni, per cui sarebbero già "fuorilegge".
Sappiamo che il quadro è abbastanza simile anche a livello nazionale, cioè oltre il 46% del parco mezzi NCC supera i quindici anni. Su questo però, noi riprendiamo un po' la discussione che abbiamo fatto in Commissione dicendo che questa esigenza di abrogare l'età del mezzo non deve togliere l'attenzione rispetto a diversi temi, anzi i temi sono molti, quelli che abbiamo sottolineato in Commissione, che sono temi prettamente ambientali, ma non solo perché sono considerazioni legate proprio alla sostenibilità, all'economia circolare e anche a temi che possono essere quasi distanti per diverse persone ma che devono essere sempre più centrali nella riflessione, non solo amministrativa ma anche quotidiana, degli amministratori, in questo caso, ma anche degli utenti degli utilizzatori dei mezzi che abbiamo: cioè il tema dell'obsolescenza programmata.
C'è un tema anche molto importante e spesso non se ne tiene conto: qual è il destino e il percorso e la vita dei mezzi, di tutti i mezzi. I pullman, ma anche i mezzi privati, che fine fanno? In che parti del mondo vanno quando non seguono il lecito percorso che dovrebbe andare dalla dismissione del mezzo al recupero dei mezzi (non mi viene il termine tecnico)? Perché molti mezzi possono anche superare nostri confini nazionali e andare in Paesi in via di sviluppo, nel Terzo Mondo, anche con dei mercati poco leciti e là inquinare il nostro Pianeta. Sono sempre i nostri mezzi che noi abbiamo eliminato.
Volevo fare il punto non solo sull'età. In Commissione noi abbiamo ribadito questo concetto: che differenza c'è tra l'inquinamento di un mezzo che ha quindici anni e l'inquinamento di un mezzo che ha, in questo caso, diciannove anni, vent'anni, cinque anni di più? Non c'è molta differenza rispetto all'inquinamento. L'inquinamento ‒ è logico ‒ dipende molto dalla classe del motore, dall'Euro in cui rientra la tipologia di motore.
Assume la Presidenza
Il Presidente Roberto CIAMBETTI

Renzo MASOLO (Alleanza Verdi e Sinistra)

Sappiamo che ci sono anche i mezzi a gasolio, che sono i più inquinanti.
È anche vero che una corretta manutenzione può garantire minori emissioni e anche le abitudini di guida degli autisti. Io ho visto sia per i mezzi del trasporto pubblico locale sia per i mezzi del trasporto collettivo privato che varia molto dal modo in cui si utilizzano questi mezzi. Anche le limitazioni del traffico possono essere molto efficaci. Anche su questo sappiamo che, soprattutto da una certa parte politica, abbiamo grosse resistenze.
Faccio solo un esempio. Abbiamo avuto una sollevazione popolare, quasi un'esultanza, con l'approvazione di un emendamento sul decreto-legge sulle infrastrutture alla Camera, quando è stato posticipato di un anno, da ottobre 2025 a ottobre 2026, il blocco degli Euro 5. Ha avuto quasi un clamore di tipo nazionale, quando in realtà era dal 2017 che si sapeva, era un'esigenza fondamentale per il risanamento, per la tutela dell'aria soprattutto della nostra Pianura Padana. Anche su questo ci sono state riflessioni molto importanti: vogliamo o non vogliamo pianificare una transizione ecologica che passi anche attraverso il trasporto pubblico e privato? Anche su questo dire i criteri che si possono utilizzare. La nostra Regione, in questo caso sì, non va nel limite dell'incostituzionalità, ma ha competenze specifiche.
Il fatto che la norma che prevederà dal 2026 per quanto riguarda gli Euro 5 di chiudere nei centri urbani di città superiori ai 100.000 abitanti è una follia, una cosa anti-ecologica. Deve essere molto più restrittiva e prevedere anche le città di 30.000 abitanti, di 20.000 abitanti. Anzi, e questo lo dico sia per i pullman che per i mezzi privati, una città più piccola è, e molto più semplice è lavorare sui parcheggi di cintura e lavorare su mezzi di trasporto alternativo all'interno dei centri di città, rispetto invece alle grandi città, ai capoluoghi di Provincia in cui questa attività è un po' più complicata.
Su questo noi abbiamo fatto alcune considerazioni. Prima considerazione difficile da dimostrare, però potrebbe essere oggetto del Dipartimento mobilità, ma anche del Dipartimento ambiente della Regione, e dovrebbe essere oggetto di discussione di tutti i nostri Comuni: è più sostenibile sfruttare bene un mezzo di trasporto che può essere anche vecchio, vetusto, ma lavorando molto sulla manutenzione e sull'uso appropriato del mezzo, fino alla fine del ciclo vitale di questo mezzo, o sostituire dei mezzi perfettamente funzionanti con altri mezzi che possono essere elettrici, o meno inquinanti – però, se sono meno inquinanti, sono pur sempre inquinanti – e rottamare questi mezzi, che magari sono perfettamente utilizzati? Questa è una domanda aperta che faccio a tutta questa Assemblea.
Detto questo, poi c'è il tema, invece, degli incentivi che devono essere incentivi convinti. Io ho letto velocemente il testo che avete appena caricato della Presidente Rizzotto e del correlatore dell'ordine del giorno, però su questo magari discuteremo dopo, quando verrà presentato l'ordine del giorno.
I provvedimenti della nostra Regione devono essere veramente convinti, non generali, "facciamo qualcosa per sostenere il cambio dei mezzi". No, devono essere dei provvedimenti coraggiosi. Nello stesso tempo, il messaggio in questo caso può essere una lobby ristretta della nostra Regione, che dice: guardate che siamo in crisi perché abbiamo avuto problemi col Covid, perché siamo magari delle aziende piccole, facciamo difficoltà a cambiare il mezzo. Un mezzo che può costare 250-300.000 euro, non so quanto possa costare un nuovo mezzo moderno, efficiente, magari anche a trazione elettrica. Per cui, noi capiamo che è veramente difficile, ci vogliono degli incentivi forti, incentivi dell'Europa, incentivi che possono essere della Regione. Nello stesso tempo, però, dobbiamo prevedere anche dei disincentivi, cioè delle penalità, perché il principio "chi inquina paga" deve essere rivolto a tutti. Per cui noi dobbiamo, tra virgolette, rendere la vita un po' più difficile a chi ha dei mezzi che sono fortemente inquinanti. Su questo, da una parte cerchiamo di aiutarli e incentivarli, dall'altra, però penalizziamo chi non si impegna abbastanza per sostituire i mezzi, tra l'altro, facendo anche, eventualmente, attraverso dei criteri di valutazione, dei distinguo tra aziende magari piccole, a gestione familiare, che fanno fatica, con aziende, invece, molto grosse, che hanno magari possibilità di capitali e opportunità economiche che possono garantire un corretto piano di ammortamento e un piano di sostituzione dei mezzi.
Per questo motivo invitiamo e facciamo gli appelli che abbiamo fatto in Commissione per rafforzare i controlli sui mezzi. Questa è una priorità. Dobbiamo sapere quali sono, quanti sono e come sono messi questi mezzi attraverso un rafforzamento dei controlli su emissioni, cronotachigrafi e revisioni, escludere i mezzi più inquinanti nei centri urbani. Per cui, come dicevo prima, su questo dobbiamo essere più decisi rispetto a delle limitazioni del traffico, perché soprattutto nei centri urbani, nelle città, dove ci sono i soggetti più fragili (anziani, bambini, donne in gravidanza) che sono i soggetti più colpiti dall'inquinamento, dobbiamo valutare la possibilità di incentivi o bandi di rottamazione, la sostituzione e promuovere strategie regionali coerenti con il Piano regionale dei trasporti e la programmazione europea.
Per questo motivo sollecitiamo la Regione ad attivarsi, tenendo conto che la nostra astensione anche in Commissione è stata un'astensione che comunque era costruttiva, era propositiva, che ha preso atto anche delle possibili difficoltà giuridiche e normative, ma nello stesso tempo non è stata un'astensione non giustificata, ma giustificata, e rimaniamo nella stessa posizione. Poi discuteremo anche l'ordine del giorno che – lo ripeto – è un timido invito alla Regione a impegnarsi un po' di più con un sostegno di tipo economico ai soggetti interessati.
Grazie.

PRESIDENTE

Collega Zanoni, prego.

Andrea ZANONI (Alleanza Verdi e Sinistra)

Grazie, Presidente.
Vorrei intervenire in aggiunta al capogruppo Masolo su altre questioni sempre attinenti a questo progetto di legge. È una proposta di legge che dovrebbe semplificare, però in realtà va a modificare quello che è il trasporto pubblico e quelli che sono i mezzi, la norma sui mezzi, sulla loro età, con una visione che ignora alcuni aspetti, sui quali dobbiamo stare molto attenti.
Come ha già detto il collega Masolo, c'è la questione della sicurezza, dei controlli, ma anche della sostenibilità ambientale: il mezzo vecchio, se non ben manutenuto, può essere inquinante. Qui non siamo in una qualsiasi regione italiana, ma nella regione Veneto, dove abbiamo importanti problemi relativi all'inquinamento dell'aria, purtroppo oggetto anche di procedure di infrazione da parte dell'Unione europea per la violazione della direttiva sulla qualità dell'aria. È importante, quindi, che la qualità del servizio sia monitorata e che ci sia una programmazione importante, anche per quanto riguarda il parco dei veicoli.
Il relatore ci ha presentato questa proposta di legge che abroga il limite dell'età dei 15 anni per gli autobus, per questi veicoli per passeggeri, una scelta che, in qualche modo, riapre la porta all'utilizzo di autobus vecchi, che possono essere inquinanti, meno sicuri, magari per agevolare la libertà di impresa, la concorrenza, ma bisogna veramente chiedersi se è la mossa corretta. Davvero pensiamo che un autobus vecchio, anche revisionato, possa offrire le stesse garanzie di un mezzo moderno? La sicurezza non è solo una questione di freni e luci funzionanti, ma anche comfort, accessibilità, affidabilità e soprattutto emissioni, tema che, come Alleanza Verdi e Sinistra, abbiamo molto a cuore.
Il collega Dolfin dice che le revisioni periodiche, previste dal Codice della strada, garantiranno la sicurezza. Ribadisco, come è stato fatto prima, che è importante che ci siano questi controlli, ma è importante anche monitorare che questi controlli ci siano. Sappiamo bene che la revisione è un controllo spesso minimo, non è un certificato di qualità: il mezzo è vecchio e resta vecchio. Un mezzo vecchio può superare la revisione, ma non per questo è il meglio che possiamo avere. Dopo, naturalmente, vanno fatti i conti anche con le disponibilità economiche, ma ci arriverò tra poco.
Viene citata l'Autorità garante della concorrenza per sostenere che il limite di età sarebbe discriminatorio, ma la concorrenza non può diventare il pretesto per abbassare gli standard. Mi riferisco in particolare agli standard sulla tutela della qualità dell'aria. La Regione ha il dovere di tutelare i cittadini, oltre che tutelare gli interessi delle imprese, naturalmente. Va anche detto che in molte regioni italiane ci sono gruppi di privati che stanno acquisendo società di trasporto, creando a volte degli oligopoli, che riducono anche la qualità del servizio. Questi, evidentemente, non hanno proprio l'interesse sulla qualità. Il loro interesse è in particolare quello del profitto.
Ci sono rischi per quanto riguarda questa legge, rischi nel voler continuare a utilizzare mezzi obsoleti. Si parla di età, ma ci sono anche altri indici. Un autobus può avere "tot" chilometri e un altro della stessa età ne può avere molti di meno.
C'è la sentenza della Corte costituzionale, citata anche nella relazione del collega Dolfin, che riguarda, però, un caso specifico, quello del Piemonte. Quello non è un "via libera" all'uso indiscriminato di mezzi vecchi, ma è un invito a formulare norme più precise e proporzionate. La Regione Veneto potrebbe anche fare di meglio. Non è un obbligo automatico, sotto un profilo giuridico, per la Regione Veneto modificare la propria legge, questo va anche detto. Ci troveremmo in quella situazione solo se, in via incidentale, qualcuno sollevasse l'incostituzionalità della nostra legge, che è in vigore da diversi anni e non ha mai avuto contestazioni di questo tipo.
Il vero problema riguarda la programmazione e gli investimenti. Questa proposta di legge, in realtà, interviene per abrogare, ma non propone nulla di nuovo per costruire qualcosa in prospettiva. Un ordine del giorno non risolve la cosa, e poi arriviamo anche all'ordine del giorno. Servono piani regionali per il rinnovo del parco mezzi, investimenti strutturali, incentivi alle aziende virtuose.
Parliamo di transizione ecologica, ma è importante che non ci siano mezzi vecchissimi che inquinano. È una contraddizione, questa. Il trasporto pubblico deve essere il motore della transizione. Ogni autobus moderno in più significa meno emissioni, meno rumore e meno consumi; ogni autobus vecchio significa inquinamento, guasti, rischi.
Sentivo degli operatori, in questi giorni, che mi dicevano che capita, grazie al vecchio parco autobus, in qualche società, di ritrovarsi a piedi, con l'autobus in panne, magari anche due volte nello stesso giorno. È già capitato.
Va anche detto che bisognerebbe veramente occuparsi anche dei vecchi autobus che vengono dismessi: se dopo questi vanno nel terzo mondo a inquinare ancora di più... Dovremmo veramente trovare soluzioni per evitare che qualcosa che non inquina più qui non vada a creare danni da un'altra parte, visto che il globo è un sistema chiuso.
Per quanto riguarda l'ordine del giorno, abbiamo visto chiaramente da dove arriva questa esigenza. Il Consiglio delle autonomie locali è stato veramente molto chiaro su questa legge. Ricordo che ci hanno messo una nota ben chiara non lo hanno approvato (presenti 15, astenuti 15) e hanno detto che c'è la necessità di avanzare delle proposte affinché sia garantita la sicurezza dei mezzi pubblici in oggetto a tutela dei fruitori degli stessi e sia previsto un contributo della Regione per sostenere il rinnovo del parco macchine da parte delle aziende pubbliche locali.
Colleghi, c'è anche un'altra questione che mi hanno sollevato gli addetti, chi se ne occupa, chi guida gli autobus, chi fa il meccanico, e così via. Ci sono anche delle garanzie nei ricambi. Alcune aziende ti garantiscono i ricambi per 15 anni. Per quanto riguarda gli Euro 3, una volta hanno risposto che per gli Euro 3 non ci sono più ricambi. Si tratta di una determinata marca, ma non intendo fare pubblicità. In questo caso cosa facciamo? Prolungare la vita deve essere una cosa che in prospettiva andrebbe rivista, non è la soluzione.
Resta aperta ‒ lo ribadisco ‒ la questione dell'inquinamento. La posizione della nostra attenzione non è perché siamo contrari al trasporto privato, anzi, se è un trasporto pubblico è importante, ma perché siamo a favore di un trasporto pubblico collettivo moderno, sicuro, accessibile e soprattutto sostenibile.
Per quanto riguarda l'ordine del giorno, magari ne parliamo dopo, potrebbe essere in qualche modo un po' più incisivo.

PRESIDENTE

Grazie, collega Zanoni.
Ha la parola il collega Arturo Lorenzoni. Prego.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente.
Ringrazio il relatore e il correlatore, che hanno illustrato le tematiche mettendo giù molti degli aspetti che credo vadano tenuti in considerazione.
Porto qualche dato, giusto per far comprendere il tema. FlixBus è un caso di business model nel campo dei trasporti incredibile. Sono entrati in un segmento del trasporto pubblico che sembrava estremamente maturo e hanno avuto un successo commerciale pazzesco. Secondo me, FlixBus è veramente furbo, perché l'investimento lo fa l'autista e non lo fa la società. La società mette solo a disposizione il software. Le condizioni sono massimo quattro anni di vita, estensibili a cinque solo se il mezzo ha meno di 1,2 milioni di chilometri. Un servizio di qualità e di successo, quindi, arriva al massimo a cinque anni. Noi siamo a tre volte tanto e andiamo a quattro volte tanto. È questa la linea per favorire l'innovazione e il trasporto di qualità? Io ho seri dubbi.
C'è un altro tema, anche questo già evidenziato dai colleghi. Sono tre le tematiche: la sicurezza, l'ambiente e l'economia. La sicurezza viene prima di tutto. Quanti incidenti abbiamo registrato negli ultimi anni nelle gite scolastiche? È una cosa incredibile. Fate una ricerca ‒ incidente, autobus, gita scolastica ‒ e vedete la lista di notizie che vengono fuori. È drammatica questa cosa. Deve essere una priorità, ma di questo si è già detto.
C'è la tematica economica. Le imprese devono stare in piedi, ma abbiamo visto da FlixBus che stanno in piedi anche con mezzi al massimo di cinque anni.
C'è la tematica ambientale. Sulla tematica ambientale andiamo in direzione esattamente opposta all'ETS2: nel 2023 l'Europa norma e fa rientrare nelle emissioni di CO2 il tema dei trasporti e di trasporto pubblico. Ha parlato di 3.000 mezzi. Quando l'Europa ci dice di fare attenzione perché dobbiamo limitare le emissioni, andiamo a tenere vivi mezzi che hanno più di 15 anni. Non so a quale Euro siamo, ma sicuramente non siamo oltre l'Euro 3. Mi chiedo: stiamo tenendo in considerazione tutti i parametri? Credo non sia una politica intelligente.
C'è la tematica dell'economicità, c'è la tematica delle imprese, che ha messo bene in evidenza la correlazione. Dobbiamo tenere conto che ci sono diverse aziende che fanno questa attività e che vogliono continuare ad agire, però non le stiamo aiutando a fare innovazione, a fare un servizio di qualità. Per nulla. Stiamo facendo un regalo: se loro hanno fatto i calcoli su 15 anni di vita del mezzo e hanno ammortizzato su 15 anni, sapendo qual è la percorrenza media per anno, gli anni in più sono tutti regalati.
Assessore, la invito a tenere conto delle tariffe di noleggio. Non ci può essere la componente di ammortamento del mezzo, perché il mezzo deve essere già ammortizzato. Se questo va incontro alle tariffe che vengono fatte... Cito le scuole, perché sono quelle che più li utilizzano. Io ho usato tantissimo questi mezzi quando si faceva sport: si partiva la mattina e se penso, adesso, ai mezzi con cui andavamo a giocare in giro per l'Italia mi vengono i brividi. Sono un sopravvissuto. Quante volte si diceva: "Ragazzi, tutti giù, devo fare le manovre". Erano altri tempi, per fortuna. Dobbiamo essere consapevoli.
La mia sollecitazione all'Assessore è di normare seriamente questa cosa, perché non possiamo lasciare solo i benefici a coloro che in questo momento ricevono un regalo, senza che i nostri cittadini ricevano un beneficio, sennò è asimmetrica la cosa.
Mi ha colpito il collega Montanariello che parlava del cronotachigrafo analogico. Pensavo fosse ormai andato in soffitta con tutte le altre tecnologie analogiche. Secondo me, non dovremmo consentire, almeno nelle nostre città, che girino con il cronotachigrafo analogico, perché è una cosa veramente fuori dal tempo.
La sollecitazione più importante che mi sento di fare è capire con queste persone come intendono relazionarsi all'ETS2. L'ETS2 diventa completamente operativo nel 2027, c'è la possibilità di posticiparlo al 2028, qualora i prezzi dei combustibili fossili schizzassero verso l'altro, però progressivamente è già entrato. Ricordo che c'è un cap a 45 euro a tonnellata di CO2, che andrà a incidere sui costi di gestione di questi mezzi. Hanno tenuto conto, queste persone, che tenere un mezzo che ha 16-17 anni vuol dire avere oneri dal punto di vista della nuova direttiva sul limite alle emissioni di CO2? Io ho dei dubbi.
L'Amministrazione, se vuole fare l'interesse delle imprese, tenga conto di questa necessità di farsi carico di questi costi. Dobbiamo anche capire se vogliamo lasciarli sulle imprese o vogliamo socializzare questi costi sulla CO2. Sono entrambe opzioni accettabili, però vorrei capire qual è la linea di questa Giunta. I costi per le emissioni di CO2 rimarranno sulle imprese o si troverà il modo di farsene carico tutti per consentire di avere economicità di servizio.
Questi temi non vanno sottovalutati. Va benissimo la lettera ricevuta dalle categorie economiche, ma se vogliamo fare l'interesse di tutti i cittadini del Veneto dobbiamo tener conto di tutti gli aspetti e non mi pare che il dibattito che c'è stato anche in Commissione abbia affrontato in maniera esaustiva tutti questi aspetti.

PRESIDENTE

Grazie, collega.
Sospendiamo qui la seduta. Riprendiamo alle ore 14.30.
Ricordo che in sala stampa c'è la presentazione del libro sul gonfalone della Regione. Se la Prima Commissione aspetta un attimino forse non è male.
La Seduta è sospesa alle ore 12.58
La Seduta riprende alle ore 14.40

PRESIDENTE

Colleghi, riprendiamo la seduta.
Siamo in discussione generale.
Ha chiesto la parola la collega Rizzotto. Prego.

Silvia RIZZOTTO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Grazie, Presidente.
Questo progetto di legge, che è stato in istruttoria in Seconda Commissione e di cui abbiamo discusso molto, viene su richiesta, è vero, come è stato detto anche questa mattina, delle categorie economiche, però è una cosa che, in realtà, era ed è un problema. Rispetto al primo aspetto che è stato citato più volte questa mattina, quello economico, c'è una tutela della concorrenza, che è una competenza dello Stato, e solo la Regione del Veneto, in questo momento, ha una norma così restrittiva che prevede che non possono circolare i mezzi, e ricordo quali mezzi sono. Parliamo di attività di trasporto di viaggiatori effettuato mediante noleggio di autobus con conducente (NCC). Noi abbiamo fatto una norma restrittiva, la Regione, anni fa, però in questi anni ha utilizzato delle deroghe per non applicarla. L'ultima deroga di fatto è scaduta il 31 dicembre. Con questa norma noi andiamo a togliere questa limitazione temporale, che solo in Veneto c'è, ma che comunque negli ultimi anni non ha mai utilizzato, in realtà, perché ha applicato delle deroghe per varie motivazioni, l'ultima delle quali è stata quella del periodo Covid. Anche l'Autorità garante della concorrenza e del mercato ha fatto più volte segnalazioni anche alle Regioni che hanno provato a mettere delle limitazioni alla vetustà dei mezzi, o gli anni dalla loro immatricolazione, o i chilometri che avessero percorso, come la Regione Piemonte, per esempio: sono state impugnate e dichiarate anticostituzionali.
Di quanti mezzi parliamo? Gli ultimi dati che abbiamo, che non sono precisissimi perché sono dati forniti in particolare dalle associazioni di categoria, perché nel registro non son precisi, parlano di 2.825 autobus sui 6.927 in inattività per noleggio con conducente, quindi il 40,8% degli autobus attualmente in circolazione in Veneto noleggio con conducente hanno più di quindici anni, che è una media molto inferiore rispetto a quella nazionale, che è circa il 46%. Le associazioni di categoria ci hanno chiesto di togliere in maniera definitiva questa indicazione nella legge. Ripeto, in questi anni vi sono state le deroghe e non è stata applicata. Torniamo quindi a una situazione com'è adesso, cioè che possono circolare, se hanno i requisiti, chiaramente.
L'altro aspetto importante che è emerso - e volevo indicare anche questo - dal CAL (Consiglio Autonomie Locali) è quello della sicurezza dei mezzi pubblici a tutela dei fruitori degli stessi. È stata citata questa indicazione anche da chi mi ha preceduto prima e ha citato anche le note che ci sono nella documentazione a disposizione. Voglio ricordare che nella normativa italiana non esiste un limite temporale oltre il quale un mezzo non può più circolare, ma la sicurezza della circolazione, comunque, è garantita dalle verifiche periodiche in sede di revisione previste dal Codice della strada.
La materia della sicurezza è di competenza dello Stato.
La Regione non può indicare norme specifiche che vanno a limitare questi aspetti sulla sicurezza dei mezzi, perché è una competenza specifica dello Stato. Hanno la revisione annuale degli autobus e poi questi controlli tecnici periodici rispondono ad una direttiva europea che è stata poi recepita dalla normativa italiana. Ripeto, è una normativa in capo allo Stato e non della Regione.
La questione sulla sicurezza, che avevano richiesto anche i Comuni rappresentati in CAL, non è comunque una competenza dello Stato. Se un mezzo può circolare, se rispetta i limiti, le norme, lo fa; se non può farlo non circola. Non è per il fatto di aver tolto i quindici anni che automaticamente tutti i mezzi che abbiamo in Veneto, che hanno superato questo anno di immatricolazione, possono circolare. Devono avere i requisiti.
Ho detto 2.825 mezzi e possiamo anche dire dove sono questi mezzi. Ve ne sono 745, la maggior parte, in Provincia di Treviso; 503 a Verona; 486 a Vicenza; 424 a Padova; 441 a Venezia; 152 a Rovigo; 79 a Belluno. Questi sono gli ultimi dati disponibili.
Abbiamo detto: va bene, togliamo questa limitazione della concorrenza, che era in effetti ingiustificata e che ha dato seguito in questi anni ad applicare delle deroghe. La sicurezza, ripeto, è una questione di competenza dello Stato. L'ordine del giorno che ho presentato, insieme al Vicepresidente della Seconda Commissione, Montanariello, in merito alle discussioni che sono emerse in Seconda Commissione... Qualche collega non era d'accordo di presentarlo in Seconda Commissione. In particolare, il collega Bet ha ritenuto che questo fosse un argomento che dovevano affrontare i Capigruppo. La sottoscritta, con il Vicepresidente e l'Ufficio di Presidenza ha ritenuto di depositare lo stesso questo ordine del giorno, visto che non ne sono pervenuti altri, dove chiediamo di valutare alla Giunta di prevedere un intervento finanziario per l'ammodernamento del parco mezzi e degli operatori di trasporto del settore. Il settore di cui parliamo è il noleggio autobus con conducente.
Il rilievo del CAL diceva: "Sia previsto un contributo della Regione per sostenere il rinnovo del parco macchine delle aziende pubbliche locali". Questo non è trasporto pubblico locale. Il primo rilievo del CAL sulla sicurezza l'ho chiarito. Il secondo rilievo del CAL è sul trasporto pubblico locale, ma questo non lo è. Il CAL nella sua autonomia ha ritenuto di astenersi, come parere, su questo progetto di legge, dandoci queste indicazioni. Ho ritenuto, con il Vicepresidente, di presentare questo ordine del giorno, in accordo anche con la vicepresidente De Berti e la Struttura tecnica, per dire che anche questa è una categoria nella quale dovremmo investire, se vi sono dei fondi, per consentire di ammodernare il parco mezzi a loro disposizione; quindi, cercare di valutare se è possibile dare anche contributi a questa fattispecie di servizio.
Penso sia una norma di buonsenso questo progetto di legge, perché ‒ ripeto e concludo ‒ solo il Veneto ha una norma così restrittiva, che comunque non ha applicato perché ha applicato deroghe in questi anni. Togliamo definitivamente questa norma, non vi è più la necessità di applicare delle deroghe, allineiamoci a tutte le altre Regioni italiane e mettiamo in condizione di poter operare a pari requisiti i nostri operatori di autobus con servizio con conducente come nelle altre Regioni.
Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ci sono altri interventi in discussione generale? Interviene in discussione generale o come relatore?

Marco DOLFIN (Liga Veneta per Salvini Premier)

No, lo faccio adesso.

PRESIDENTE

Prego, collega Dolfin, in discussione generale.

Marco DOLFIN (Liga Veneta per Salvini Premier)

Grazie, Presidente.
Ci sono alcuni aspetti che sono emersi durante la discussione generale che credo sia doveroso sottolineare e approfondire, direi anche in maniera molto attenta, perché sono emerse delle parole – forse a qualcuno è sfuggito – molto pesanti, che credo siano anche di attenzione e magari anche di denuncia alla Procura della Repubblica. Dopo lo farò presente. Magari si va a vedere anche la registrazione, Presidente, perché credo che sia opportuno sgombrare il campo da ogni ombra di dubbio.
In primis ringrazio la Giunta e soprattutto l'assessore De Berti, che ha posto questo provvedimento a dimostrazione dell'ascolto che è stato fatto nell'ambito delle imprese che operano in questo settore. è un richiamo importante che, come ha detto anche la collega Rizzotto, va nella direzione di rispondere agli step che poniamo di fronte alla Corte costituzionale, da una parte, ma soprattutto all'Autorità garante, dall'altra, che ci vedeva "un po' in difetto", ma mi soffermerei un attimo sull'aspetto della sicurezza, che accennavo prima, sui controlli e sull'ambiente.
I controlli, come è stato detto, vengono garantiti dal Codice della strada, dalle revisioni, che permettono poi ai mezzi, alle ditte, alle imprese di essere assicurati e rispondere nel caso dovessero esserci degli incidenti, dei sinistri e quant'altro, perché a quel punto scatterebbe il sequestro dei mezzi e, a sua volta, l'impresa verrebbe messa in grossa difficoltà. Le competenze le sappiamo: Polizia stradale, Motorizzazione civile, forze dell'ordine in generale. Però, resto perplesso, come dicevo prima, dell'atteggiamento assunto dal collega Zanoni. Sinceramente, collega Zanoni, da lei che è Presidente della Quarta Commissione, della quale faccio parte anch'io insieme a qualche altro collega, non mi aspettavo una uscita in questa maniera. Lei, infatti, parlava di revisioni minime. Ha usato la parola "minime". Io chiedo a lei: cosa intende per revisioni minime? Cioè, vuol dire che io sono un'impresa di autotrasporto NCC, ditta Dolfin, che va a fare una revisione e ho il mezzo di vent'anni, vado a fare il controllo, la revisione: mi fanno una revisione minima? Cosa vuol dire minima? Vuol dire che tutti fanno revisioni minime?
Ma guardi che quello che ha detto non è questione di lana caprina; è una questione molto pesante, perché vuol dire che le nostre realtà, ditte che fanno revisioni fanno accertamenti minimi.
È molto grave questa sta roba. È molto grave. Attenzione. Magari ho capito male; dopo andremo a vedere le registrazioni e quant'altro, però se passa questo concetto vuol dire che in Regione del Veneto o in tante altre parti d'Italia, dove si fanno le revisioni, i mezzi, in questo caso del trasporto NCC, fanno revisioni minime.
Cosa si intende per minime? I tergicristalli? Una visione visiva del mezzo o approfondita ai freni, al battistrada, al carburante e a tutto il resto? Oppure modifiche all'interno del mezzo e anche la cilindrata? Non lo so. Me lo dica lei. Me lo faccia capire. Io sono fresco, due giorni fa sono andato a fare la revisione dell'automobile e sono stato là un'ora e mezza, sotto anche la calura e me l'ha girata e me l'ha voltata la macchina, macchina che ha quattro anni, perché dopo ogni quattro anni, in Italia siamo forti, siamo bravi, ogni due anni bisogna fare la revisione; macchina nuova. Addirittura, c'era una signora anziana mi dice: "Ma perché fa la revisione?" "Eh, signora, la legge lo prevede!" Lei era col motorino, tanto per dirlo. Figuriamoci... ma non sto parlando di revisioni minime, non è passato l'addetto a vedere la macchina: "vai".
Quello che lei ha detto, Presidente della Quarta Commissione, è grave, a mio modesto parere.
Non so come la vogliono interpretare i colleghi, però io credo che sia molto pesante quello che ha detto. Passa un messaggio che chi va a fare le revisioni vada a fare revisioni così: la pacca sulla spalla e via. Timbro e puoi correre. Non funziona mica così. Forse in qualche parte dell'Italia, qualche mezzo - e sentenza vuole - in qualche cavalcavia è andato giù perché non è stato revisionato nel vero senso della parola. Non lo dice Marco Dolfin, ma Procura e quant'altro e sono successe delle disgrazie, ma non credo che sul nostro Veneto ci siano situazioni di questo genere.
Ripeto, non voglio soffermarmi su questo aspetto perché va ad appannare il provvedimento perché credo che sia... No, ma è giusto sottolinearlo. Anche lei sottolinea spesso e volentieri certe situazioni. Ritengo grave questa cosa, la ritengo molto grave.
Tra l'altro, questo provvedimento non vede la Regione che deve controllare le ruote dei bus o quant'altro. Diamo la possibilità alle imprese di poter non fermarsi a quindici e diciannove anni, ma andare oltre, sempre e comunque controllando la sicurezza in primis. Trovo veramente assurdo quello che ha detto. Dopo lo dirà e si assumerà le responsabilità del caso. Credo sia molto grave quello che lei ha detto.
Siccome qualcuno ha parlato di 3.000 realtà che viaggiano sulle nostre strade nel nostro Veneto, ricordo che sul nostro Veneto ci sono circa 9.200 imprese di trasporto pesante, dunque TIR, che hanno mezzi ben superiori ai dieci anni, ma è venti e forse anche trent'anni che viaggiano. Quando facciamo un ragionamento generale per quanto riguarda l'ambiente, oggi ragioniamo sul noleggio con conducente, dobbiamo avere una visione molto più ampia se vogliamo andare in quella direzione di tutela ambientale e di sicurezza, che viene garantita dai controlli, sia chiaro, ma soprattutto sull'aspetto del comfort, dello sviluppo e della tutela sotto tanti altri aspetti. Non soffermiamoci soltanto sulle imprese del noleggio con conducente. Se vogliamo fare un ragionamento generale, dei mezzi che viaggiano su gomma, dovremmo avere molto più tempo e spazio di ragionamento.
Ritengo che questo sia un provvedimento importante. Ringrazio chi lo ha posto alla nostra attenzione e portato avanti nelle Commissioni. Grazie.

PRESIDENTE

Collega Zanoni, per fatto personale.

Andrea ZANONI (Alleanza Verdi e Sinistra)

È evidente che il collega, quando ho parlato, era distratto perché ha distorto il mio intervento e ha riportato parole che non erano esattamente le mie. Lo invito ad andare a vedere il verbale. Tra l'altro, ha detto: "Non voglio continuare a" però ha ripetuto per tre volte la cosa. È evidente che il collega Dolfin sta strumentalizzando la questione.
Ripeto, collega, io ho parlato anche di revisione, però la pregherei di stare più accorto e più attento la prossima volta. Ho detto che la revisione è un controllo minimo, non un certificato di qualità. Se lei la vuole interpretare e la vuole girare come vuole è liberissimo. Se ti senti offeso da quello che dico puoi prendere la parola. Lasciami finire.
Tutti sanno quanto io sia molto rispettoso delle leggi e della legalità. Ne ho sempre fatto una battaglia. Pertanto, è evidente che si dà per scontato che la revisione viene fatta a norma di legge. Il collega Dolfin parla di altri posti d'Italia: per cortesia, ci riferisca quali sono i posti d'Italia dove fanno le revisioni in maniera illegale, perché, se è al corrente di situazioni illegali, caro Dolfin, lei deve prendere e andare alla Procura della Repubblica e fare denuncia quando in quest'Aula denuncia che ci sono situazioni di illegalità.
Ritorno a dire, e quasi quasi ringrazio il collega Dolfin perché mi consente anche di approfondire un tema che prima per questioni...

PRESIDENTE

No, lei rimane sul fatto personale e non approfondisce un bel niente. Ha già approfondito.

Andrea ZANONI (Alleanza Verdi e Sinistra)

Un conto è la revisione, che abbiamo detto deve essere fatta naturalmente a norma di legge. Ma si fa il minimo che si può fare, ovvero quello che prevede la legge. Un altro conto è avere un certificato di qualità che mi porta su gli standard...

PRESIDENTE

Questo non è fatto personale.

Andrea ZANONI (Alleanza Verdi e Sinistra)

Sto spiegando, Presidente.

PRESIDENTE

No, non è fatto personale. Lei deve rispondere sul fatto personale, non può parlare di altro.

Andrea ZANONI (Alleanza Verdi e Sinistra)

Ma dovrò pur articolare.

PRESIDENTE

Lei il tempo lo ha già utilizzato per il suo intervento.

Andrea ZANONI (Alleanza Verdi e Sinistra)

Posso articolare la mia replica? Oppure, decide lei quello che posso e non posso dire sulla replica?

PRESIDENTE

Decido io e anche chi mi dà una mano su quello che sta dicendo lei. Lei non può parlare d'altro, se non sul fatto personale e quello che le ha obiettato personalmente il collega Dolfin.

Andrea ZANONI (Alleanza Verdi e Sinistra)

Sto leggendo quello che ho scritto e sto ribadendo il fatto che un conto è quello che prevede la legge e un altro conto sono gli standard di qualità, che sono ben altro. Mi pare di essere stato chiaro su questo.
Ribadisco, siccome il collega Dolfin ha fatto delle affermazioni molto pesanti, che se è al corrente di situazioni di illegalità deve andare a denunciare queste cose, perché se io sono Presidente della Commissione Legalità, lui è un membro della Commissione Legalità e queste cose non le deve dire tanto per parlare in Aula, ma ti devi assumere le tue responsabilità. Non puoi lanciare il sasso e nascondere la mano. Lui ha lanciato il sasso e ha nascosto la mano, Presidente e colleghi. Caro Dolfin, stai bene attento alle affermazioni che fai, perché come tu puoi vedere il verbale delle mie dichiarazioni, anch'io posso andare a vedere il verbale delle tue dichiarazioni, caro mio. Se la mettiamo su questo piano, andiamo fino in fondo.
Comunque, sto aspettando una risposta per sapere quali sono queste situazioni illegali che conosce.

PRESIDENTE

Collega Boron, prego.

Fabrizio BORON (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente.
Mi permetto solo di intervenire ai fini tecnici, giusto perché la questione della revisione non possa essere solo... non si sente?
Grazie, Presidente. Il suo intervento è sempre encomiabile. Solo ai fini tecnici e non, ovviamente, di contesto politico.
Mi spiace sentire dire che la legge non prevede la sicurezza dei mezzi di circolazione perché, ad oggi, la legge prevede che tutti i mezzi di trasporto, dai ciclomotori in su, siano oggetto di revisione.
L'unico mezzo che non è oggetto di revisione, ad oggi, sono i trattori agricoli, per i quali comunque c'è un percorso anche lì. Lo so che è un problema per voi, però è qualche anno che ne parlano per quelli che viaggiano per la strada. Comunque, tutti i mezzi hanno obbligo di revisione a quattro anni dalla prima immatricolazione, ogni due anni le successive. Quando si prevede la revisione su mezzi ciclomotori e autoveicoli, il meccanismo di revisione è un meccanismo informatico e, ovviamente, di procedura stabilito, che non può essere scavalcato, per il quale una macchina rileva: prova frenata, rileva i fumi di scarico, rileva il fascio luminoso, rileva il gioco della parte sterzante, gli ammortizzatori, la funzionalità del clacson. C'è tutto un percorso obbligato all'interno di un sistema informatico per il quale, oltretutto, con l'MCT-Net 2 è stato introdotto che al momento della frenata c'è una telecamera che scatta un'immagine della macchina, della targa, viene trasmessa al CED, il quale accoppia la macchina e la targa alla revisione e pertanto nessuno può farla, come qualcuno pensa, così, casualmente. Oggi funziona così.
Quando, invece, si va sui mezzi di trasporto sopra i 35 quintali, questi vengono in officine autorizzate e, per essere autorizzate, devono avere degli standard assegnati dal Ministero dei Trasporti, dalla Motorizzazione Civile e il momento della revisione viene effettuato in presenza di un emissario, un ingegnere della Motorizzazione Civile Pubblica, del Ministero dei Trasporti, cioè non la fa l'officina qualunque; la fai presso l'officina, ma si presenta per obbligo perché la prenotazione si fa in MCTC, si presenta un ingegnere della Motorizzazione autorizzato che controlla tutto, dalla prova frenata alla prova giochi, addirittura alla corrosione del veicolo se parliamo di qualità. Questo viene fatto su standard ben stabiliti, per i quali oggi ormai siamo arrivati a livelli veramente stringenti. Solo un telaio arrugginito è causa di bocciatura alla revisione. Sono standard ben stabiliti dal Ministero, dalle Motorizzazioni civili, e fanno questo percorso. Per gli autobus sono ogni anno.
Il fatto che avvengano all'interno di officine o centri di revisione autorizzati comporta, fino a 35 quintali, dei sistemi informatici lineari, che non hanno possibilità di alterazione, sono lineari. Oltretutto, il sistema di adattamento alla legge effettuato qualche anno fa ha imposto investimenti molto pesanti ai centri di revisione: parliamo dell'ordine di decine di migliaia di euro per adattare i centri di revisione alla normativa attuale. Se lo si fa in ambito di trasporto, quindi sopra i 35 quintali, il meccanismo è lo stesso, con attrezzature presso le officine, nelle quali, ricordo, tutte le attrezzature adoperate non solo devono essere omologate, a differenza di qualche autovelox, ma addirittura hanno il controllo di omologazione e di taratura annualmente. Se questa non è qualità, mi aspetto che qualcun altro mi dica qual è. Grazie.

PRESIDENTE

Collega Montanariello, in discussione generale. Prego.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, non sta a me riportare la discussione sul tema della giornata, ma è evidente che, come abbiamo detto all'inizio, è un tema spinoso, un tema che coinvolge aspetti ambientali e aspetti di una prospettiva futura di quello che può essere l'impatto dei mezzi sulle nostre strade e il loro conciliarsi con ambiente, imprese, imprese venete, piccole e medie imprese e lavoratori. È evidente che, ognuno per la sua parte, ognuno per le sensibilità che più si sente di voler rappresentare, si sente chiamato a enfatizzare o a massimizzare un aspetto di questa discussione.
Credo, colleghi, lo dico in modo del tutto laico, visto che non ho né un bus da turismo né lavoro in quel settore, che noi oggi rischiamo di fare la cosa più sbagliata che la politica possa fare, noi oggi rischiamo di fare la cosa meno appropriata che la politica possa fare: andare a creare contrapposizioni ideologiche. Qua non c'è la contrapposizione ideologica, c'è la politica che deve decidere. Mettiamo a repentaglio qualche migliaio di lavoratori e decidiamo che una parte della piccola e media impresa veneta chiuda? Nel nome di questo, decidiamo che non dobbiamo affrontare il tema perché non si può andare avanti per tutta la vita con delle deroghe, visto che comunque il tema dell'ambiente c'è? Il compito che abbiamo è conciliare.
L'ordine del giorno che abbiamo fatto in Commissione, tra l'altro non solo con l'Ufficio di Presidenza e l'Assessore, che è d'accordo, ma anche con una valutazione positiva della Commissione, e mi dispiace che a qualcuno non vada bene... Anche qua, Presidente, se a qualcuno non va bene quando la Commissione decide qualcosa, si alza la mano e si parla in Commissione. Non può essere che ci sono le Commissioni dove la minoranza fa le sue battaglie e qualcuno in maggioranza sta zitto allineato e dopo va nei corridoi a dire che non è d'accordo su qualcosa. Qua non si sta decidendo di fare un colpo di Stato, si sta decidendo di fare un testo tutti insieme. Poi, se qualcuno non è d'accordo, ha la pari dignità di tutti, alza la mano e dice: cambiatelo, non sono d'accordo. Non può essere che prima si vota tutti insieme e siamo d'accordo e dopo qualcuno non è d'accordo. Perché è una questione di metodo, sennò eliminiamo le Commissioni.
Io spesso non sono d'accordo, ma non lo dico nei corridoi, lo dico in Commissione. Questo, al netto di chi sia il soggetto fisico o politico, è sbagliato, perché non porta a produrre quello che oggi ci serve, perché la diversità di idee è una ricchezza, è un contributo positivo. Magari domani c'è uno con un'idea migliore della mia e dico: porca miseria, hai ragione, perché non ci ho pensato? Questo è uno.
Due. È evidente che oggi non c'è un grande discorso da fare. Io credo che o si decide che questa è l'ultima volta che si dà una deroga, ma per farlo dobbiamo anche dire che non può essere che un bus viaggi in eterno, perché il tema ambientale c'è. Sennò è inutile che il poverino non può girare con l'Euro 4 e l'altro può girare con l'Euro 0. Anche questo dobbiamo dirlo, no? Non può essere che il cittadino tra un po' non va più con l'Euro 4 e uno, invece, che ha un 4.000 diesel può andare con l'Euro 0. Così come è evidente che con una serie di strumenti legislativi tanto la sinistra quanto la destra a modo loro hanno sempre aiutato le imprese, da Industria 3.0 ai contributi. Oggi abbiamo 3.000 bus che costano 800.000 euro l'uno e che vanno cambiati, ma non è un reato se proviamo a dire: caro ingegner d'Elia, metti i tuoi uffici come cani da tartufo a trovare qualche filone di contributo che ci faccia passare l'idea che qualche mezzo può essere cambiato. Io credo che il modo di tenere le cose insieme, io credo che il modo di dire che impresa e lavoro dei cittadini veneti concili con un altro elemento fondamentale e primario nella vita dei cittadini veneti: un contesto urbano, sociale e ambientale pulito. Ma è evidente che sono temi spinosi; parliamo di ambiente, parliamo di lavoro, parliamo di impresa, però è altrettanto evidente che la cosa più sbagliata che possiamo fare è creare un dibattito ideologico, perché non si va da nessuna parte, perché tra il padre di famiglia che deve portare il pane a casa, l'azienda che chiude e la voglia di respirare un'aria buona per non ammalarci, io non so quale dei tre abbiamo il coraggio di scegliere.
Ecco perché, vicepresidente De Berti, è evidente che su questo siamo in ritardo noi, è in ritardo il resto dell'Italia più di noi, perché se la nostra percentuale è del 40%, degli altri è del 46% e c'è un Paese intero in ritardo: è un Paese intero in ritardo con questi aumenti di costi di materie prime. Ma non avete visto che una macchina che costava 15.000 euro, adesso costa 30? È evidente che ci vuole l'intervento di una visione, di un orizzonte, di una prospettiva pubblica. È evidente.
Così come sul tema bus vecchio, bus nuovo. A differenza di chi fa trasporto pubblico, questi sono bus che sono costretti ad avere un minimo di decoro e di bellezza, perché quando uno lo va a noleggiare non va in gita col bus senza aria, non va in gita col bus con i sedili bucati, non va in gita col bus arrugginito, a differenza del trasporto pubblico di linea, che molto spesso... io guidavo vaporetti che erano nati prima di me. Abbiamo delle motonavi qui che erano pattugliatori che mitragliano le coste durante la guerra: l'Eraclea, l'Altino, l'Aquileia, la Concordia sono del 1939.
È evidente che siamo di fronte a una trasformazione storica che, io dico, essendo un ambizioso e un cultore della politica, deve vedere la regia della pubblica amministrazione sia per aiutare le imprese e non far demolire e sia per aiutare l'ambiente che non può essere sempre appaltato in nome del lavoro e dei soldi.
Su questo ragionamento oggi noi dobbiamo fare una scelta, che non andrà bene a nessuno qualsiasi cosa voteremo, perché ci sarà quello che dirà: tutta la vita, anche Euro 0 vai avanti; ci sarà quello che dirà: no, perché è giusto che si vada verso una transizione.
Però, Vicepresidente, noi qualcosa la dobbiamo fare, perché non ci sono veneti di serie A e di serie B, perché non possiamo andare a spiegare alla signora Maria che con l'Euro 4 non entra più in un centro urbano e un altro, invece, con un motore 5.000 diesel può entrare nel centro urbano perché si accredita nella ZTL e porta quelli della gita scolastica davanti al museo. Questa è una questione di equità sociale, questa è una questione di giustizia sociale.
Collega Michieletto, vedo che vuole intervenire. Spero si metta in nota, così porta il suo ricco contributo a questa discussione, che ogni tanto sentiamo nostalgia.
Detto questo, Presidente, credo che noi oggi ‒ e chiudo ‒ dovremmo fare uno sforzo mentale. Ve lo dico per un semplice motivo. Il mio passato da sindacalista mi obbliga a dire che quando si parla di 3.000 mezzi stiamo parlando minimo di 5.000 lavoratori di indotto. Oggi io non me la sento di appaltare la salute della mia aria per 5.000 lavoratori, ma non mi sento neanche di uccidere 5.000 lavoratori ‒ professionalmente parlando ‒ o di dargli una concessione senza una prospettiva. È questa la vera mediazione. Non c'è niente di male a dire a un'impresa che gli trovi due soldini per il bus, perché anche ai cittadini privati, per far cambiare le macchine, si davano gli incentivi. Così come glieli diamo per le stufe, per i pannelli solari e per le caldaie.
Non c'è niente di male se ci sono soldi che vengono da fuori e non li togliamo alla sanità e non li togliamo alla manutenzione stradale, piuttosto che, come tanti contributi per il trasporto pubblico di linea, vanno indietro. Oggi c'è gente che ordina i bus e non riesce neanche a trovarli nelle aziende, perché con il boom del contributo che c'è stato non riesci neanche a trovare i mezzi per prenderli. È evidente che su questo noi dovremmo fare uno sforzo comune.
Io non ho intenzione di difendere nessuno, ma non è una questione di destra o sinistra. Se il Veneto è messo male, è al 40%, il resto dell'Italia è al 46% e qualcuno al 50%. È chiaro che siamo un Paese che è indietro su queste cose. Solo una scelta culturale bipartisan, che ci dia un solco da tracciare, potrà provare a farci uscire fuori da questa impasse, sennò ve lo dico io come va a finire: tra dieci anni abbiamo ancora quei bus che girano. Come quelli che a Venezia sono venuti a fare le grandi passerelle con le innovazioni tecnologiche. I vaporetti hanno 45 anni in acqua. Sapete quali non hanno 45 anni? Quelli che sono stati pagati con i soldi del Giubileo, che hanno fatto nel 2000, quando sono arrivati dei contributi. è evidente che, se non c'è una regia pubblica, io non me la sento di discutere tra pelle dei lavoratori, salute delle aziende e sistema ambientale che merita di essere tutelato, soprattutto in una Regione come la nostra, dato che molto spesso siamo sanzionati anche dall'Europa, perché non è che abbiamo proprio l'aria migliore del mondo, e quindi non possiamo girarci neanche dall'altra parte, perché poi quando ci si ammala per la qualità dell'aria non è sempre un dato su un pezzo di carta, tocca anche a chi ci è vicino e ai nostri cari.
Questo credo sia il dibattito che dovremmo avere. Tutto il resto fa incazzare la gente fuori di qui, che non sa se avrà il posto di lavoro a dicembre e noi perdiamo tempo a discutere su ideologie politiche che mi pare non sia oggi il caso.

PRESIDENTE

Dichiaro chiusa la discussione generale.
Passiamo all'articolato.
Articolo 1.
Metto in votazione l'articolo 1.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo 2.
Metto in votazione l'articolo 2.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo 3.
Metto in votazione l'articolo 3.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)

Francesca SCATTO (Zaia Presidente)

Presidente...

PRESIDENTE

Chi parla?

Francesca SCATTO (Zaia Presidente)

Io, Scatto. Non riesco a votare.

PRESIDENTE

Qualcuno dia una mano.
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo 4.
Metto in votazione l'articolo 4.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo 5.
Metto in votazione l'articolo 5.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo 6.
Metto in votazione l'articolo 6.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
ODG n. B0001

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Rizzotto e Montanariello relativo a "INTERVENGA LA GIUNTA REGIONALE PER SOSTENERE IL RINNOVO DEL PARCO MACCHINE DA PARTE DELLE AZIENDE CHE ESERCITANO ATTIVITÀ DI TRASPORTO DI VIAGGIATORI EFFETTUATO MEDIANTE NOLEGGIO DI AUTOBUS CON CONDUCENTE" in occasione dell'esame del disegno di legge relativo a "Abrogazioni e modifiche alla legge regionale 3 aprile 2009, n. 11 "Disposizioni in materia di attività di trasporto di viaggiatori effettuato mediante noleggio di autobus con conducente e modifica dell'articolo 4 della legge regionale 30 ottobre 1998, n. 25 "Disciplina ed organizzazione del trasporto pubblico locale"" e abrogazione dei commi 4 e 5 dell'articolo 36 della legge regionale 5 aprile 2013, n. 3 "Legge finanziaria regionale per l'esercizio 2013" e dell'articolo 19 della legge regionale 29 dicembre 2020, n. 39 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2021" e disposizioni transitorie relative alla abrogazione del divieto di utilizzo di autobus con età superiore a quindici anni". (Progetto di legge n. 323) APPROVATO (Deliberazione n. 41/2025)

(N.d.r. – Si riproduce il testo scritto dell'ordine del giorno come presentato)
IL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
PREMESSO CHE:
Con il progetto di legge in esame, la Giunta regionale, intervenendo su diverse disposizioni normative fra loro correlate, apporta le modifiche al quadro legislativo attuale, ritenute necessario e funzionali al superamento della previsione di un limite di anzianità per gli autobus adibiti al servizio di trasporto pubblico mediante noleggio con conducente, ovvero quindici anni dalla data di prima immatricolazione.
RILEVATO CHE:
Il quadro normativo vigente della Regione del Veneto in materia è caratterizzato da un bilanciamento dei diversi titoli di competenza e valori costituzionali attinenti, sia alla disciplina del trasporto pubblico locale che a quella della tutela della concorrenza, realizzando un contemperamento dei diversi interessi sottesi alla materia e che trovano, giustappunto, nell'ordinamento riconoscimento e tutela.
PREMESSO, INOLTRE, CHE:
Il Consiglio delle autonomie locali, nell'ambito delle competenze previste dall'articolo 6, comma 2, della legge regionale 25 settembre 2017, n. 31 , recante "Istituzione del Consiglio delle autonomie locali", esprime parere obbligatorio sui provvedimenti indicati dalla norma stessa, restando inteso che l'organo richiedente può comunque procedere all'approvazione della proposta anche in caso di parere non favorevole, previa motivazione espressa; Il Consiglio regionale del Veneto ha richiesto l'espressione del parere di competenza ai sensi e per gli effetti della disciplina in materia di compiti e funzioni del Consiglio delle autonomie locali; Il Consiglio delle autonomie locali, riunitesi in modalità videoconferenza, ha evidenziato, nel corso del dibattito seguito all'illustrazione del provvedimento, la necessità di avanzare delle proposte affinché non solo "sia garantita la sicurezza dei mezzi pubblici in oggetto a tutela dei fruitori degli stessi" ma sia, altresì, "previsto un contributo della Regione per sostenere il rinnovo del parco macchine da parte delle aziende pubbliche locali".
CONSIDERATO CHE:
La Commissione, già in occasione dell'esame istruttorio, ha ritenuto prioritario avviare un percorso strutturato volto all'individuazione di risorse e strumenti, anche mediante bandi dedicati, per favorire e sostenere il progressivo rinnovo del parco macchine da parte delle aziende che esercitano attività di trasporto di viaggiatori effettuato mediante noleggio di autobus con conducente, così ulteriormente concorrendo al percorso regionale verso una mobilità sostenibile e a basse emissioni tutto quanto sopra premesso,
IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE
a valutare di prevedere un intervento finanziario per l'ammodernamento del parco mezzi degli operatori di trasporto del settore.
Collega Rizzotto, prego.

Silvia RIZZOTTO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Brevemente, Presidente. L'ho già, infatti, anticipato prima nel mio intervento.
In seguito alle discussioni che abbiamo avuto in Seconda Commissione, dove c'era stata convergenza su questa richiesta e in seguito anche alle richieste del CAL, abbiamo pensato di prevedere questo ordine del giorno in accordo anche con la vicepresidente De Berti e la struttura tecnica: la Giunta valuti la possibilità - se ha le possibilità - di trovare dei finanziamenti anche per questo tipo di mezzi che sono gli autobus con conducente. Grazie.

PRESIDENTE

Dichiarazione di voto di Andrea Zanoni sull'ordine del giorno.
Sull'ordine del giorno non c'è discussione; dichiarazione di voto.

Andrea ZANONI (Alleanza Verdi e Sinistra)

Volevo motivare il nostro voto perché, se il testo che è stato scritto, per quanto riguarda questo ordine del giorno, è condivisibile, abbiamo alcuni dubbi in merito a quello che è l'impegno per la Giunta regionale.
Abbiamo visto come... Cioè innanzitutto ribadisco quello che ha ribadito adesso la Presidente: si fa questo ordine del giorno perché abbiamo avuto il parere di legge del CAL (Consiglio delle Autonomie Locali) che ci ha dato un voto di astensione (erano 15 presenti e 15 astenuti) e ci ha fatto anche delle richieste.
Le rileggo: "Durante il dibattito che si è svolto a seguito dell'illustrazione del provvedimento è emersa la necessità di avanzare delle proposte affinché sia garantita la sicurezza dei mezzi pubblici in oggetto, a tutela dei fruitori degli stessi, e sia previsto un contributo della Regione per sostenere il rinnovo del parco macchine da parte delle aziende pubbliche locali".
Il dispositivo, in realtà, collega Rizzotto, non dice "che sia previsto un contributo", ma dice "a valutare di prevedere". Lo chiedo anche al collega Montanariello. Se siete d'accordo, io toglierei la dicitura iniziale "a valutare": di prevedere. Chiediamo alla Giunta di prevedere. Dopo è la Giunta, in ogni caso, che è libera di decidere se dare o no questo contributo, mica il Consiglio impone. È un ordine del giorno. Sappiamo tanti ordini del giorno approvati in quest'Aula e tante mozioni come sono andati a finire. Sappiamo che un ordine del giorno non è una norma, non è vincolante. È una richiesta. Se facciamo una richiesta, facciamola chiara, facciamola netta.
La proposta è quella di una modifica: togliere "a valutare", quindi resta il dispositivo che dice "impegna la Giunta regionale di prevedere un intervento finanziario per l'ammodernamento del parco mezzi degli operatori di trasporto del settore". Chiediamo che prevedano, non chiediamo di valutare. Le valutazioni questo Consiglio penso sia più che maturo nel poterle fare. Le abbiamo fatte, tra l'altro abbiamo anche il supporto del Consiglio delle autonomie locali. Cosa diciamo, di valutare? No. Noi dobbiamo chiedere alla Giunta di prevedere l'intervento finanziario.
Penso di essere stato sufficientemente chiaro.

PRESIDENTE

La modifica può essere accettata esclusivamente dalla proponente.
Ha chiesto la parola il collega Montanariello. Prego.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, non vorrei togliere lustro al nobilissimo CAL, che su molti temi ci illumina e ci dà pareri importanti, però, siccome ho qui i verbali di Commissione, è giusto ricordare che questo ordine del giorno nasce su una mia proposta, prima ancora di licenziare il provvedimento. C'è qui tutta la Commissione...

PRESIDENTE

Collega, dichiarazione di voto sull'ordine del giorno.
Il parere alla modifica lo può dare solamente la prima firmataria.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, essendo un ordine del giorno che, prima di licenziare il provvedimento, avevo proposto io, è evidente che ho una certa affinità a valutarlo con positività.
È evidente, Presidente, che a questo ordine del giorno – e ringrazio per questo l'Ufficio di Presidenza, la vicepresidente De Berti e tutta la Commissione, che prima ancora del CAL ha sposato questa idea – noi siamo favorevoli perché – poi se vogliamo modificare il punto o la virgola, per carità, siamo qui – è l'unica mediazione che ci può essere nel non voltarci dall'altra parte a dire che non c'è un problema ambientale da far combaciare con uno di lavoro. Per questo, Presidente, noi siamo favorevoli.
Lascio alla Presidente, visto che è un ordine del giorno licenziato come Commissione, di valutare se ci sia il punto o la virgola. Licenziato nel senso che lo abbiamo deciso tutti insieme lì, e ho qui i verbali che dicono che non ci sono tracce di contrari. Presidente, sul punto o la virgola non ci sono problemi. L'importante è che rimarchi il principio e che si faccia qualcosa per lavorare per un'aria più pulita, senza penalizzare il mondo del lavoro.

PRESIDENTE

Prego, collega Rizzotto, sulla richiesta del collega Zanoni.

Silvia RIZZOTTO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)

Esprimo parere contrario alla modifica richiesta dal collega Zanoni, perché quello che avevamo concordato è il testo che ho depositato. Grazie.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'ODG n. B0001.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Cari colleghi, mi dispiace dirvi che è arrivato un ordine del giorno finché stavamo facendo le dichiarazioni di voto sul primo ordine del giorno. Portate pazienza un attimo che viene caricato.
Non c'è un limite alla presentazione, però a me spiace molto che sia arrivato così. Però, vedete voi. È caricato su Concilium. Non può essere discusso. Vi lascio trenta secondi per leggerlo.
ODG n. B0002

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Ostanel, Bigon, Camani, Masolo, Zanoni e Zottis relativo a "DEFINIRE PROTOCOLLI D'INTESA O REGOLAMENTI SPECIFICI CHE PREVEDANO VINCOLI E CONTROLLI MIRATI SULLA SICUREZZA TECNICA DEGLI AUTOBUS ADIBITI AL SERVIZIO NCC". (Progetto di legge n. 323) RESPINTO

(N.d.r. – Si riproduce il testo scritto dell'ordine del giorno come presentato)
Il Consiglio regionale del Veneto
PREMESSO CHE:
- il Progetto di legge n. 323 mira ad abolire il divieto che impedisce di utilizzare per il noleggio autobus con conducente con più di quindici anni dalla prima immatricolazione;
- tale divieto era stato inserito anche per garantire che in regione circolassero mezzi meno inquinanti e che potessero garantire uno standard di sicurezza per passeggeri, conducenti e circolazione stradale più evoluti;
CONSIDERATO CHE:
- autobus più vetusti hanno maggiore probabilità di avere problemi tecnici che possono ridurre la sicurezza, specialmente se la manutenzione e le revisioni non sono rigorose;
- alcune regioni e comuni italiani, nonché le relative amministrazioni pubbliche, hanno predisposto Protocolli d'intesa o regolamenti specifici che includono vincoli e controlli mirati alla sicurezza tecnica dei veicoli adibiti al servizio di noleggio autobus con conducente (NCC). Oltre alle revisioni ministeriali obbligatorie, i protocolli regionali e locali spesso prevedono un maggior livello di controllo, monitoraggio e requisiti specifici di manutenzione per gli autobus NCC, allo scopo di assicurare elevati standard di sicurezza tecnica del mezzo nell'ambito dei servizi offerti;
- garantire la sicurezza di conducenti, passeggeri, altri veicoli e pedoni deve rimanere in cima alle priorità nella circolazione stradale.
IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE
A valutare di stipulare specifici Protocolli d'intesa o regolamenti specifici che in eludono vincoli e controlli mirati alla sicurezza tecnica dei veicoli adibiti al servizio di noleggio autobus con conducente (NCC).
Metto in votazione l'ODG n. B0002.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Siamo alla votazione finale del PDL 323.
Ci sono dichiarazioni di voto?
Collega Dolfin, prego.

Marco DOLFIN (Liga Veneta per Salvini Premier)

Grazie. Come dicevo prima, ringrazio la Giunta, ringrazio la Vicepresidente che ha portato questa tematica alla nostra attenzione, ovviamente la Commissione che ha operato e lavorato, la Seconda Commissione, ma soprattutto tutto il sistema legislativo e quant'altro.
Dimostrazione dell'ascolto nei confronti delle aziende che hanno posto la tematica e soprattutto poi l'osservanza delle normative e di quelle mancanze - tra virgolette - che sono state poi sottolineate da parte del Garante e da parte della Corte Costituzionale; dunque, anche la possibilità da parte della stessa Regione di mettersi in riga sull'aspetto normativo. Normativa che, tra l'altro, a livello nazionale dimostra denota che ci siano anche delle mancanze nel vero senso della parola.
Ne approfitto anche perché, comunque, sono stato chiamato in ballo e sono qua a ribadire ancora la stessa cosa che dicevo prima, cioè invito di nuovo a controllare e verificare quanto è stato detto dal collega, perché le parole che sono state utilizzate sono state: "la revisione è un controllo spesso minimo".
Quando, ripeto, si fa la revisione, ti fanno anche il certificato del controllo della qualità degli scarichi; quello è un certificato. Controprova che venivo accusato che dovrei, secondo il collega, andare a denunciare, io non faccio altro che prendere quanto è stato detto dopo l'accaduto del 28 luglio 2013, presso il viadotto Acqualonga sull'autostrada A16, tratto Avellino – Baiano, direzione Napoli: guarda caso, quella tragedia ha visto perire ben 40 persone e, guarda caso, è stata condannata anche la Motorizzazione Civile per aver registrato una revisione fasulla.
Questo era quello che io volevo sottolineare e su cui volevo porre l'attenzione.
Non è che mi invento le cose. È lei, collega, che da Presidente della Quarta Commissione, tutela, garanzia, legalità e quant'altro, ha utilizzato delle parole... Spero abbia la possibilità di rivederle, perché le parole che ha utilizzato sono, a mio modesto parere, molto gravi perché dimostrano che abbiamo una gestione del controllo, della verifica dei mezzi spesso minimo. Chi ci sente farà le dovute considerazioni e i dovuti approfondimenti.
Ringrazio di nuovo tutti coloro che hanno lavorato e hanno portato il loro contributo a questo provvedimento, che ritengo molto importante e utile per le imprese e per tutto il settore.

PRESIDENTE

Collega Zanoni, per dichiarazione di voto.

Andrea ZANONI (Alleanza Verdi e Sinistra)

Come risulta anche nei nostri precedenti interventi, abbiamo sollevato alcune criticità di questo progetto di legge, criticità che sottolineiamo ancora. Non voglio dare troppa importanza allo sfogo del collega Dolfin, però ribadisco che quando si fa la revisione di un mezzo vecchio, anche di quindici anni, adesso andremo anche verso i diciannove, non è previsto che metti dentro il confort, quindi aumenti gli standard di qualità, magari anche con le ultime innovazioni tecnologiche, e ce ne sono molte. Parlo delle telecamere, parlo di sistemi acustici, parlo di tanti ritrovati tecnologici. La revisione riguarda il minimo che prevede la legge, quello che prevede la legge.
Ribadisco, collega, che lei ha preso un granchio e continua a maneggiare questo granchio e ad essere morsicato.
Hanno fatto bene ad astenersi tutti i rappresentanti del CAL. Vorrei anche dire che i rappresentanti del CAL sono rappresentanti di Istituzioni che fanno parte, politicamente parlando, anche della vostra area politica. Questi non hanno mica votato a favore di questo progetto di legge, ma si sono astenuti. Noi di minoranza, che veniamo tanto criticati, in realtà stiamo sostenendo posizioni che sostengono anche i vostri colleghi di partito, cari colleghi di maggioranza. Caro Dolfin, come la mettiamo qui? Non c'è nessuno che ha votato a favore.
Un'altra cosa che mi chiedo. Bene l'ordine del giorno, ma resta un ordine del giorno. Bene il tentativo del collega Montanariello di proporre questa cosa va benissimo. Però, un conto è quello che ci hanno chiesto, un altro conto è quello che è successo prima con l'ordine del giorno: è stato votato, per carità, ma voi sapete che, se la coperta è corta, puoi approvare tutti gli ordini del giorno che vuoi, ma i soldi non li trovi. Qui c'è anche da dire un'altra cosa. È evidente che i soldi non si trovano, colleghi, è evidente, perché c'è quel macigno che noi di minoranza vi ricordiamo spesso, quell'errore che nasce nel 2013, con la seconda convenzione sulla SPV, firmata dall'allora Presidente Galan, in qualche modo ripetuta, con il solito rischio di impresa a carico del pubblico, nel 2017 dall'attuale Presidente Zaia: una convenzione che è favorevolissima per il privato, che prevede dei fondi importanti tramite delle...

PRESIDENTE

Collega Zanoni, per dichiarazione di voto sul prolungamento di quindici anni.

Andrea ZANONI (Alleanza Verdi e Sinistra)

Presidente, il CAL ha sollevato una cosa importantissima.

PRESIDENTE

Sì, però rimanga sul provvedimento! Rimanga sul provvedimento! Ho capito che serve spettacolo, però io devo far rispettare anche il Regolamento di quest'Aula. Lei rimane sul provvedimento.

Andrea ZANONI (Alleanza Verdi e Sinistra)

Sembra che quando si parla di Pedemontana Veneta...

PRESIDENTE

Ancora! Lei continua a uscire dall'argomento. In questo momento siamo in dichiarazione di voto sul PDL e lei deve attenersi a questo.

Andrea ZANONI (Alleanza Verdi e Sinistra)

Okay, resto a quello che il CAL ha sollevato per quanto riguarda i fondi. Loro ci dicono: dovete prevedere un fondo importante. Io lo stavo spiegando, perché questo fondo è difficile che con l'ordine del giorno approvato venga messo...

PRESIDENTE

Collega Rizzotto, la prego.

Andrea ZANONI (Alleanza Verdi e Sinistra)

Collega Rizzotto, io so che le dà fastidio quello che sto dicendo, ma prenda la parola e intervenga. Io non l'ho citata. L'ho citata? Io non ho mica fatto il suo nome. Non lo so perché si sente presa e coinvolta dalle mie parole.
Dico, ripeto e ribadisco che loro ci chiedono, voi anche, perché fanno parte di questa famiglia trasversale, maggioranza e minoranza, perché poi qui ci sono rappresentanti di tutte le appartenenze politiche, di mettere fondi: fondi ce ne sono, ci sono i fondi necessari per sostenere il rinnovo del parco macchine da parte delle aziende pubbliche locali, fondi pubblici che verranno dati dalla Regione Veneto?
Io vorrei scommettere che se ci saranno, saranno minimi, perché non ce lo possiamo più permettere, perché il problema è che non ci possiamo permettere di dare i fondi per il motivo che ho già detto prima, perché la coperta è corta; la maggiorazione sull'addizionale IRPEF non si vuole mettere; quindi, non ci sono neanche quelle entrate che ci sono in tutte le altre Regioni e quindi questo del CAL resterà un appello nel vuoto.
Ecco perché, collega Dolfin, colleghi, noi abbiamo voluto parlare di mezzi che invecchiano; per quanto revisioni puoi fare restano mezzi vecchi. Non è che con la revisione tu trasformi un Euro 2 in un Euro 5, è impossibile fare queste cose. Ecco perché volevo intervenire su questo. Ecco perché noi ci asterremo, perché questa sembra un po' la legge del vorrei ma non posso: penso di risolvere il problema di questa azienda allungando la vita di questi autobus, ma il problema degli autobus che vanno in panne... Colleghi, io prima vi parlavo di quel caso che è successo - vi dico anche dove - in Provincia di Treviso, dove ci sono spesso degli autobus che restano in panne. Viene tutto registrato, sapete? Quando un mezzo pubblico resta in panne viene registrato. Pubblici o di società che vengono finanziate dal pubblico, ha ragione la collega. Questo perché accade? Perché non sono revisionati? No. Sono tutti i mezzi revisionati, tu puoi fare tutte le revisioni che vuoi a un mezzo, ma se questo è vecchio, prima o dopo mostra tutti i limiti della sua età.
Spero di essere stato chiaro, di non essere stato frainteso. Il nostro non può essere un voto di approvazione, ma sarà un voto di astensione.

PRESIDENTE

Collega Montanariello, dichiarazione di voto.

Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)

Presidente, questo è un provvedimento che, è vero, ha dei vulnus quando si parla di sicurezza, non sicurezza. Vorrei ricordare, è importante ed è propedeutica alla dichiarazione di voto, che già il 13 marzo 2025 avevamo posto il tema della sicurezza a fronte di alcune dichiarazioni di un amministratore delegato a Mestre, motivo per cui siamo coscienti che c'è un tema anche di sicurezza, ma è evidente che in questo provvedimento poco c'entra, per quanto possa essere importante.
Presidente, su questo provvedimento ci asterremo, ma ci asterremo per un motivo: non ci sentiamo di decretare che da domani qualche migliaio di lavoratori si troverà al tavolo con i sindacati per dar vita alla più grande, forse, vertenza sindacale degli ultimi anni in Veneto. Se facciamo il conto: di 3.000 bus ce ne sono 2.000 attivi a due autisti l'uno, manutenzioni, indotto, chi li lava, chi risponde al telefono, chi li fa noleggiare, chi organizza i tour, stiamo parlando, forse, di 6.000-7.000 lavoratori, stiamo parlando di piccola-media impresa. Infatti, ci scrivono CNA e Confartigianato, non ci scrive né Confindustria né l'azienda pubblica di turno.
In un contesto di tutela di piccola-media impresa, in un contesto di tutela di posti di lavoro, in un contesto anche normativo, a fronte di quello che ha previsto il TAR, in un contesto, che a noi interessa, di difesa della nostra piccola-media impresa da una concorrenza con strumenti diversi, sleali, se vogliamo dirla tutta, con le regioni vicine, è evidente che non ci giriamo dall'altra parte e ci assumiamo la responsabilità di dire che noi stiamo con i lavoratori, stiamo con le imprese venete e stiamo con il mercato e la concorrenza leale, stiamo con la legalità, visto che il TAR è comunque un Tribunale, seppur amministrativo.
Con la stessa fermezza e con la stessa leggera timidezza che abbiamo non usato prima ci sentiamo di dire che questa è l'ultima volta che si può pensare che i temi vengano affrontati a metà. Se andiamo avanti di questo passo ‒ che resti a verbale, così se non ci sarò io in quest'Aula qualcun altro potrà leggerlo ‒ tra cinque anni ci troveremo a dire non più diciannove anni, ma ventitré, tra altri cinque ci troveremo a dire non più ventitré, ma ventisette. È evidente che questo è solo un rinviare un problema importantissimo.
Vicepresidente, su questo tema, con la stessa correttezza, noi non strumentalizziamo problematiche articolate e difficili da risolvere, che ci sono. è chiaro che vogliamo da voi l'impegno serio che tra cinque anni non ci troveremo più qua a dover trovare una mediazione tra il lavoro dei veneti, le imprese venete e la tutela dell'ambiente, perché l'ambiente ha pari valore e dignità di un posto di lavoro, la salute dei cittadini veneti non viene dopo la salute della piccola e media impresa.
Concludo dicendo, vicepresidente De Berti, che c'è anche un tema di equità sociale, perché non possiamo andare a dire alla signora Maria che non entra con l'Euro 4 nel centro abitato e dopo mandiamo un motore dieci volte più potente a Euro 0 in una ZTL. C'è anche un tema di equità sociale, perché tutti i veneti sono uguali, e non è che se uno fa impresa può avere una concessione a vita. C'è un momento per organizzarsi, ma che non può essere eterno.
Per tutte queste ragioni, per quello che è il nostro senso di appartenenza ai lavoratori veneti, alla piccola e media impresa veneta, al senso di responsabilità che ci porta a essere in quest'Aula e a ragionare nell'interesse comune e non dei temi che più ci appropriano nella nostra inclinazione politica, visto che siamo qui da legislatori, e per rispetto di quelle che sono anche le norme dei Tribunali, ci sentiamo oggi di dare un voto di astensione. Ciò non vuol dire, Assessore, che in questi anni non dobbiamo far nulla affinché questo non accada più, perché se qualcuno di noi, anche solo uno del Partito Democratico fra cinque anni sarà ancora qui e si tornerà con un provvedimento del genere, noi lo metteremo in conto tutto con gli interessi, perché avrete tradito la nostra fiducia e l'aspettativa di una vita migliore per i cittadini veneti e di un'impresa che ha bisogno di una concertazione con il pubblico per dare quel famoso scatto di reni, evolvere e stare sul mercato senza sempre avere paura di una concorrenza sleale del confinante e non del mercato straniero.

PRESIDENTE

Prego, collega Ostanel, per dichiarazione di voto.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Spiace aver presentato un ordine del giorno all'ultimo minuto, ma sa che di solito lo faccio perché c'è un motivo. Ho ascoltato anche la discussione generale per poterlo fare. Dico, infatti, e mi dispiace sia stato votato così, con velocità, e lo rileggo, non ho potuto presentarlo per un motivo, che aveva l'obiettivo di mettere al centro una delle questioni che penso in quest'Aula siano state dibattute...

PRESIDENTE

Collega Ostanel, a me dispiace tantissimo, ma siamo in dichiarazione di voto sul PDL nel suo complesso, quindi si attenga a quello, se possibile.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

La mia dichiarazione di voto sarà di astensione, in particolare per il fatto che una delle questioni che quest'Aula ha dibattuto io ho provato a metterla in un ordine del giorno dell'ultimo minuto che io credo nemmeno sia stato letto. Credo che sia stato dato un parere negativo perché la questione, che è stata posta anche dal CAL, di valutare possibili protocolli d'intesa da condurre e realizzare tra le aziende del trasporto piccole, NCC, la Regione, come tra l'altro, già previsto dalla norma, poteva essere una delle cose che oggi dicevamo di fare, anche per rispondere ad alcune questioni che sono state poste in quest'Aula. Io credo che sarebbe stato almeno un passaggio di minima, visto che c'è scritto: "a valutare di definire specifici protocolli"; poteva essere un momento in cui, preso atto anche della discussione in quest'Aula di un provvedimento che ha tantissime criticità e che abbiamo già provato a spiegare, faceva fare un passo avanti.
La votazione non può che essere di astensione, non solo per questo motivo di contenuto di un ordine del giorno che io credo sia stato vagliato senza l'attenzione necessaria e spiace perché vedere un voto negativo da parte della maggioranza su una questione di questo tipo è un brutto passo falso. Ammesso questo, il voto non può che essere di astensione per tante delle altre questioni che sono state poste in Aula, ma in particolare su un ordine del giorno che chiedeva solo di valutare di istituire dei protocolli rispetto alla sicurezza dei mezzi che mettiamo in funzione in questa Regione: il minimo sindacale. Basta leggere il dispositivo per capire che l'indicazione di voto io penso sia stata data troppo velocemente.

PRESIDENTE

Metto in votazione il PDL 323 nel suo complesso.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PUNTO
7



DISEGNO DI LEGGE RELATIVO A "PARTECIPAZIONE DELLA REGIONE DEL VENETO AL COMITATO ORGANIZZATORE DELLA V EDIZIONE DEI GIOCHI OLIMPICI GIOVANILI INVERNALI 2028" (PROGETTO DI LEGGE N. 325) APPROVATO (DELIBERAZIONE N. 13/2025)

Relazione della PRIMA Commissione Consiliare.
Relatrice: Consigliera Cestaro
Correlatrice: Consigliera Luisetto


PRESIDENTE

Passiamo al punto n. 7, PDL n. 325.
Relatrice la collega Silvia Cestaro. Prego.

Silvia CESTARO (Zaia Presidente)

Buongiorno a tutti. Grazie, Presidente. Buongiorno, colleghi.
La Regione Veneto è impegnata nelle attività connesse ai Giochi olimpici giovanili invernali del 2028, che hanno preso avvio con la selezione, da parte del Comitato olimpico internazionale, della Regione del Veneto, della Regione Lombardia e delle Province autonome di Trento e del Comitato olimpico nazionale, a partecipare alla fase di candidatura per l'organizzazione dei Giochi olimpici.
Tale fase si è conclusa il 30 gennaio 2025 nel corso della sessione generale del CIO tenutasi a Losanna, con l'assegnazione dell'organizzazione dei giochi agli Enti territoriali sopra citati e al CONI.
In quell'occasione è stato sottoscritto, da parte del CIO e degli Enti coinvolti, il contratto di ospitalità recante i principi fondamentali, oltre agli obblighi...

PRESIDENTE

La seduta è sospesa.

Silvia CESTARO (Zaia Presidente)

Grazie, Presidente.
La Seduta è sospesa alle ore 15.48
La Seduta riprende alle ore 15.49

Silvia CESTARO (Zaia Presidente)

In quell'occasione è stato sottoscritto da parte del CIO e degli Enti coinvolti il contratto di ospitalità, recante i princìpi fondamentali, oltre agli obblighi da rispettare e alle attività da porre in essere nella fase di organizzazione dei giochi medesimi.
Con l'articolo 10 della legge regionale 27 dicembre 2024, n. 33 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2025", la Regione del Veneto ha stanziato 7,5 milioni di euro per far fronte alle spese di gestione e 6,6 milioni di euro per far fronte ad eventuali deficit del budget olimpico.
A seguito dell'assegnazione dei Giochi 2028 si è resa necessaria l'adozione, da parte della Giunta regionale, in data 15 aprile 2025, del disegno di legge n. 2 che, trasmesso al Consiglio il giorno successivo, ha assunto il n. 325, che oggi andiamo a discutere in Aula.
Nello specifico, con il primo comma dell'articolo 1 si autorizza la Giunta regionale a compiere tutti gli atti necessari per la partecipazione della Regione al costituendo Comitato Organizzatore, soggetto giuridico che sarà incaricato di organizzare i Giochi e che dovrà operare sulla base di una pianificazione finanziaria descritta dal predetto articolo 10 della legge n. 33/2024.
Assume la Presidenza
La Vicepresidente Francesca ZOTTIS

Silvia CESTARO (Zaia Presidente)

Il secondo comma dell'articolo 1 autorizza, inoltre, la Giunta ad individuare i propri rappresentanti in seno al Comitato, in deroga a quanto previsto dalla legge regionale n. 27/1997 sulle procedure per la nomina e la designazione a pubblici incarichi di competenza regionale e disciplina della durata degli organi e le successive modificazioni. Questo in considerazione dei ristretti tempi indicati dall'Host Contract – entro giugno 2025, quindi ormai siamo alla scadenza, ai limiti – per la costituzione del medesimo Comitato.
L'articolo 2 prevede la norma finanziaria, che dà copertura alle spese finalizzate agli atti da compiere per la partecipazione al Comitato.
Infine, l'articolo 3 dispone l'entrata in vigore. Grazie.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la correlatrice Luisetto. Prego.

Chiara LUISETTO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Come detto dalla relatrice, il 30 gennaio 2025 il CIO ha assegnato alla candidatura italiana l'organizzazione dei Giochi Olimpici giovanili invernali del 2028. A fronte di questa aggiudicazione, la Regione è chiamata ad assumere una serie di impegni di carattere economico e organizzativo. Con questo progetto di legge la Giunta intende disciplinare la partecipazione della Regione Veneto al Comitato organizzatore dei Giochi Olimpici giovanili invernali del 2028.
Come abbiamo sentito, l'articolo 1 autorizza la Giunta a compiere tutti gli atti necessari per la partecipazione regionale al già menzionato Comitato. Il comma 2 prevede che la Giunta regionale nomini i rappresentanti regionali all'interno di tale organo, in deroga a quanto previsto dalla legge regionale n. 27/1997 . La deroga è stata motivata dalla ristrettezza dei tempi previsti per costituire il Comitato. Ci ritornerò.
Le Olimpiadi giovanili invernali sono un evento di grande importanza che può rappresentare un'occasione non solo dal punto di vista sportivo, ma anche economico, turistico e culturale per il nostro territorio. Nate nel 2012, con l'edizione inaugurale di Innsbruck, sono diventate rapidamente uno dei momenti più significativi del calendario olimpico. Oltre alla competizione queste Olimpiadi promuovono i valori dell'educazione, della sostenibilità e della cittadinanza attiva tra i giovani atleti di tutto il mondo.
Dunque, accogliere un evento del genere nel 2028 è motivo certamente di orgoglio, ma anche di responsabilità proprio in virtù del carattere delle iniziative riteniamo che il Consiglio regionale debba svolgere un ruolo più incisivo nel monitoraggio e nella gestione di questo percorso. Per questo motivo crediamo necessario porre l'attenzione su alcuni aspetti, che sia necessario riportare dentro l'alveo della collaborazione tra potere legislativo ed esecutivo.
Il coinvolgimento innanzitutto della Commissione consiliare competente: crediamo fondamentale che la Commissione sia almeno informata in modo regolare e trasparente sulle decisioni strategiche operative adottate dalla Giunta. Questo è atto di buona amministrazione, di rispetto istituzionale che, di fronte ad un evento di così grande portata, non può essere bypassato.
In secondo luogo, ma riteniamo centrale soffermare l'Aula su questo punto: la nomina dei componenti del Comitato organizzatore da parte del Consiglio.
Il Comitato per i Giochi olimpici sarà un organo centrale nella gestione di risorse, appalti e relazioni internazionali. È pertanto essenziale che la sua composizione risponda a criteri di rappresentatività e trasparenza, come previsto dalle normali procedure regionali.
Non condividiamo la scelta della Giunta di nominare i componenti in autonomia, in deroga; in un evento di tale portata il coinvolgimento del Consiglio non è solo opportuno, ma lo riteniamo necessario. In merito a questo aspetto mi limito a far notare che il progetto di legge era stato depositato il 16 aprile 2025, assegnato alla Prima Commissione consiliare il 23 aprile, che ha licenziato il testo in discussione il 30 maggio.
Risulta del tutto evidente che da allora ad oggi, essendo trascorsi quasi due mesi, la tesi per la quale non ci sarebbe il tempo di seguire le vie normali affinché questo Consiglio possa esprimersi sulle nomine non regge. Non vediamo la necessità di operare in deroga alla legge sopra richiamata se pensiamo che in questi mesi un provvedimento che pareva di eccezionale urgenza è rimasto fermo. In vista della scadenza del 2028 e con la volontà comune di agire con efficienza ed efficacia siamo nelle condizioni di procedere alle nomine, passando dal contributo e dalla capacità rappresentativa del Consiglio.
Oggi possiamo condividere e decidere di dare priorità a questo provvedimento rispetto ad altri, così da definire le nomine in tempi congrui, senza lungaggini, ma altresì senza nascondersi dietro a deroghe immotivate, che per l'ennesima volta indeboliscono il Consiglio.
La sensazione che avvertiamo forte ogniqualvolta la Giunta sceglie di derogare da norme che esistono a tutela dell'equilibrio tra poteri è di svuotamento e compressione del ruolo di quest'Aula, nella quale tutti noi sediamo e per le cui prerogative dovremmo pretendere rispetto. Chiediamo, dunque, fin d'ora che vi sia una presa di posizione unanime su questo aspetto, che, esemplificato dalla richiesta contingente, ha a che vedere con la dignità e il ruolo dell'Assemblea in cui sediamo.
Un'ulteriore riflessione in merito alla natura di grandi eventi come questo, i quali se da un lato possono davvero generare sviluppo e garantire una positiva visibilità al territorio, dall'altro comportano anche rischi concreti. Innanzitutto, la sostenibilità socioeconomica ed ambientale dell'evento: lo stiamo vedendo con le Olimpiadi di Milano-Cortina, di fronte ai 150 milioni accantonati per ripianare l'eventuale deficit della Fondazione, con una Corte dei conti che definisce sempre più improbabile il recupero delle perdite. Ne abbiamo discusso in riferimento alla risposta che il territorio si attendeva in termini infrastrutturali, con le varianti di Longarone e Cortina in forte ritardo. Lo abbiamo visto con la tanto contestata pista da bob e i suoi oltre 120 milioni di costo.
Dunque, dire di sì ad una grande opportunità, lo ribadisco, comporta grandi responsabilità e occhi bene aperti. Mi riferisco in particolare alla necessità di garantire la legalità, la trasparenza e la tracciabilità degli investimenti che la Regione dovrà affrontare nei prossimi mesi. Su questo credo sia necessario riportare quanto abbiamo ascoltato in pausa lavori, durante una conferenza stampa, in cui Libera ci ha ben chiarito come il portale Open Milano-Cortina non aggiorni i dati dal 22 aprile 2025. Faccio questo riferimento perché, a 200 giorni da un evento della portata simile a quello di cui stiamo discutendo, dovrebbero essere aggiornati i dati del monitoraggio sullo stato dell'arte e sui costi ogni 45 giorni, e non lo sono da oltre 90 giorni. Questo in termini di trasparenza.
È documentato da relazioni delle autorità giudiziarie, delle forze dell'ordine, in particolare dall'azione del nostro Osservatorio per il contrasto alla criminalità organizzata e mafiosa e per la trasparenza, istituito dalla Regione, che i grandi eventi di portata internazionale e le scelte ad essi connesse possono costituire un terreno fertile per tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata, soprattutto in ambito edilizio, logistico e contrattuale. È per questo che chiederemo, con un apposito ordine del giorno, un richiamo alla trasparenza e alla necessaria legalità di questi eventi.
Il nostro compito, quindi, non è solo quello di sostenere il progetto, ma anche di contribuire a costruire dei presìdi democratici affinché ogni euro speso sia tracciabile, ogni decisione rendicontabile, ogni procedura pubblica verificabile.
Inoltre, la scelta di questo evento porterà con sé inevitabili rinunce non tanto per l'investimento dei 10.000 euro di cui oggi parliamo, quanto per lo svolgimento di questo evento stesso. Faccio un esempio molto concreto. Sono rinunce che andranno, a nostro avviso, ben ponderate. Penso al fatto che, ad esempio, oggi il decreto-legge sullo sport in discussione alla Camera prevede che per quanto riguarda il nuovo Commissario alle Paralimpiadi e per gli interventi legati alla sicurezza delle Olimpiadi si spendano 343 milioni di euro. Sono tanti, sono pochi? Non è questo il tema. Il tema è che queste risorse verranno tolte – dicevo, si rinuncia sempre a qualcosa – dal Fondo per le vittime di usura, di racket e di mafia e per gli orfani di femminicidio. Un capitolo essenziale, quindi, viene depauperato per una scelta diversa. Quando ci poniamo davanti a eventi, pur importanti, pur positivi, di questo genere, dobbiamo domandarci a che cosa stiamo rinunciando. Anche questa è una scelta che grava sulla sostenibilità o sulla non sostenibilità di questo tipo di eventi.
Sottolineo, infine, che questo evento è, appunto, una manifestazione, un momento, seppur importante, che non può essere ricondotto addirittura a sostituire nella programmazione regionale le scelte della Giunta in materia di politiche giovanili. Lo dico perché – poi credo verrà ribadito – nel DEFR appare proprio in questi termini: risposte strutturali ai bisogni dei e delle giovani del nostro territorio non possiamo pensare trovino soluzione dentro una manifestazione, siano ridotte a questo. Dal diritto allo studio alla casa, ai trasporti, sono ben altri i piani sui quali costruire una programmazione, che in questi anni crediamo sia stata profondamente lacunosa e che non si può sistemare con un grande evento. Non pensiamo che, fatte le Olimpiadi, si sia posto in materia di politiche giovanili. È una manifestazione per i giovani certamente importante, ma non un pezzo di programmazione di questa Regione.
In conclusione, positivi di fronte al senso e ai valori di questo progetto e a questa che può essere un'opportunità per il messaggio che porta con sé, chiediamo davvero che il Consiglio accolga con spirito costruttivo le osservazioni che vi proporremo. Le Olimpiadi giovanili devono essere una festa dello sport, della sostenibilità e della legalità e per questo abbiamo il dovere di non abbassare la guardia ma di esercitare pienamente il nostro ruolo di indirizzo e controllo. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Lorenzoni. Prego.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente.
Intervengo su questo progetto di legge, che premetto a me non dispiace, nel senso che è una cosa buona ospitare una manifestazione di questo tipo, ma mi preme mettere in luce come la tanto amata Legacy delle Olimpiadi, che piace al nostro Presidente, in realtà, si stia dimostrando un po' poco concreta e do alcuni dati. Innanzitutto, si chiamano questi giochi Youth Olympics Dolomiti-Valtellina e ci sono complessivamente 11 punti di gara; di questi 11 solo 2 sono in Veneto: il bob e il curling. Guardo in particolare la collega Cestaro perché, collega, se io fossi al suo posto andrei dal Presidente a lamentarmi perché politiche giovanili non vuol dire mettere la pista da bob e sperare che qualcuno voglia provare i brividi, vuol dire tenere attivi gli stadi del ghiaccio della Provincia di Belluno. Io voglio dare solo qualche numero, perché bisogna ragionare sui numeri, io non so qua su cosa si ragione; assessore Corazzari, ragioniamo sui numeri: ci sono 739 ragazzi tesserati nell'hockey e ci sono non so quanti impianti di palazzetti dello sport del ghiaccio che sono chiusi perché non ci sono le possibilità (penso a quello di Asiago che ha la copertura che sta cedendo perché non si è fatto l'impianto di condizionamento per risparmiare e il legno si sta ammalorando) però ce ne sono altri in giro per la Regione, sono stati dati dei finanziamenti molto modesti, l'abbiamo votato in quest'Aula mi pare lo scorso anno, però è una cosa piccola.
Ma andiamo a vedere quanti sono gli atleti tesserati, invece, nel curling che abbiamo l'onore di ospitare; in Italia ci sono 400 atleti tesserati tra olimpici e paraolimpici. Sicuramente il Comitato promotore di queste Youth Olympics ha lasciato al Veneto una parte piccola, riconosciamolo questo. A Bormio hanno una montagna; andate a vedere quante delle specialità sono a Bormio, andate a vedere quante sono in Trentino. La manifestazione di apertura è a Bormio, la manifestazione di chiusura è a Tesero. E noi? Va benissimo, io non sono contro la manifestazione in sé, la manifestazione è una cosa buona, ma ci hanno lasciato le briciole, e questo a me non va bene. Non mi va bene.
Nella letteratura sono state approvate come Youth Olympics Dolomiti-Valtellina, ma iniziate a vedere Valtellina-Dolomiti in giro nella letteratura internazionale. Valtellina si caratterizza sul territorio, Dolomiti molto meno, è più ampio. Questo a me dispiace.
Poi c'è il tema della pista da bob, di cui abbiamo discusso tanto. Vi do solo dei dati, perché dobbiamo capirci. Gli atleti tesserati sono 20 per il bob, 13 per lo skeleton, 23 per lo slittino: 56 atleti. Io spero che vincano 56 medaglie. Facciamo tutti il tifo. Ma sono 56 atleti.
Assessore Corazzari, mi auguro solo che per il 2028 le spese di gestione della pista siano almeno coperte dal Comitato olimpico internazionale, visto che la pista costa circa 1 milione l'anno. Dal 2029 in avanti chi li mette? Il Comune di Cortina? Sentiamo se il Sindaco è contento. Io non sarei tanto contento di mettere 1 milione l'anno, perché le entrate, anche nel business plan più ottimista, sono molto più basse. Se vogliono fare il taxi-bob va benissimo, ma vanno pagate le persone che lo fanno. Togliete il costo del personale che tiene aperta la pista e tutto il resto.
Come dicevo, va tutto bene. Credo che a Tesero possano essere contenti, hanno il centro per il fondo. Credo stiano stappando delle bottiglie di Franciacorta in Valtellina, perché gran parte delle manifestazioni sono lassù. Credo che noi, però, abbiamo poco da stappare qua. Presidente, abbiamo poco da stappare. Per carità, ogni sport ha la sua dignità e le 400 persone che praticano il curling in Italia spero siano le più forti del mondo, ma le ricadute in termini positivi sul nostro territorio non vengono dal curling. Diciamolo. È uno sport per amatori. Sicuramente possono venire dal fondo, sicuramente possono venire dagli sport di squadra, che guarda caso non stanno nel Veneto.
Io non voto contro questa cosa qua, perché non ho niente contro, però voglio rimproverare questa Giunta che si è fatta prendere in giro dai lombardi. C'è una sudditanza politica verso i lombardi che io non digerisco, e lo vediamo in tante occasioni. Lo sanno i colleghi della maggioranza. Basta con questa sudditanza. Chiamiamole Dolomiti, Alpi Dolomiti. No, non stacchiamoci, perché possono servire anche loro, ma non siamo in sudditanza. Ho lavorato vent'anni a Milano: non ho mai sentito sudditanza, anzi, ma fanno squadra molto più di noi, di questo sono assolutamente consapevole. Basta andare a una riunione in Assolombarda e a una riunione in Confindustria Veneto per vedere la differenza: la vedete, la percepite, la annusate.
Queste Youth Olympics sono la cartina di tornasole della debolezza politica di questa Giunta, che io mi sento di rimproverare. Per cui, forse non è tardi, ci sono ancora due anni e mezzo, cerchiamo di lavorare perché il Veneto sia protagonista, non si accontenti del curling e del bob, che sono due sport di grande dignità, ma di bassissimo impatto mediatico.

PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Zanoni. Prego.

Andrea ZANONI (Alleanza Verdi e Sinistra)

Grazie, Presidente.
Questa è una legge che, da quello che abbiamo capito, arriva anche in ritardo, perché serviva effettivamente affrontarla prima. Ci sono determinate scadenze. Questo Consiglio si è occupato comunque di montagna, non si occupa solo dei Giochi Olimpici giovanili invernali, ma si è occupato anche in altre occasioni di montagna. Aveva leggi importantissime da fare sulla montagna, soprattutto per far andare in deroga i fuori strada dei cacciatori, dove non riescono più ad arrivare perché non ce la fanno più a camminare. Arriva in ritardo perché abbiamo dato le priorità a norme più importanti, perché questo è quello che fa questo Consiglio.
Premetto che naturalmente non abbiamo contrarietà rispetto ai Giochi Olimpici giovanili invernali, però alcune cose vanno dette e vanno ricordate. C'è un'altra legge che va a alimentare questi investimenti su attività scelte, quasi imposte, come ricordava bene adesso il collega Lorenzoni, perché noi siamo sempre il socio di minoranza, tra la Lombardia e il Veneto siamo quelli che prendono le briciole, però siamo bravi a raccontarla, e quindi abbiamo un Presidente che sembra il protagonista delle Olimpiadi, quelle del 2026 e probabilmente anche del 2028. Magari le farà in veste di qualcos'altro, chi lo sa. Non sappiamo tanto di quello che sta accadendo dalla vostra parte. Abbiamo visto la fumata nera ieri. Ma più di tanto non ci riguarda. Noi stiamo già correndo, come ricordavo questa mattina, per fortuna e lo stiamo facendo nel migliore dei modi, anche con un candidato che riscuote sicuramente simpatia e consenso, che oggi compie anche gli anni, pensate un po'.
Ci troviamo a discutere una legge che sotto la veste della promozione sportiva giovanile nasconde l'ennesimo atto di sottomissione della Regione del Veneto a un modello di sviluppo insostenibile, opaco e sprecone, non solo sottomissione a quello che decide la Lombardia, ma anche per quanto riguarda la questione del modello. La partecipazione al Comitato organizzatore dei Giochi Olimpici giovanili invernali 2028 è un'altra tappa di un percorso che abbiamo già visto, colleghi, che ha già mostrato tutte le sue falle con Milano-Cortina 2026. I costi della legge regionale n. 33/2024 sono per la legacy olimpica. Il Collegato alla legge di stabilità prevede, come è scritto anche in premessa, 7,5 milioni di euro per le spese di gestione dei giochi; 6,6 milioni di euro per copertura di eventuali deficit, 1,5 milioni di euro, cioè mezzo milione di euro per ciascuno anno 2025, 2026, 2027 per la gestione delle opere sportive a Cortina; poi abbiamo 70.000 euro per l'attività di promozione internazionale. Totale 15 milioni di euro di fondi pubblici regionali in un momento in cui la sanità veneta è in affanno, i trasporti pubblici sono carenti, non diamo più soldi alle partecipate del trasporto, abbiamo gli abbonamenti degli autobus dei ragazzi che continuano a aumentare, tagliano le corse perché non ci sono fondi e poi le scuole cadono a pezzi, ma questo proprio letteralmente parlando.
Però qualcuno ci rassicura che ci sarà un indotto con numeri, veramente io dico, da propaganda.
Il Presidente Zaia ha dichiarato che l'indotto economico delle Olimpiadi sarà - ha detto delle cifre diverse io ho preso quella più alta - di 5,3 miliardi di euro. Ma su quali basi? Dove sono gli studi indipendenti che certificano queste cifre oppure sono come gli studi sulla Superstrada Pedemontana Veneta che aveva detto determinati flussi di traffico che poi abbiamo visto non essere realizzati? Sono forse gli stessi autori? No, perché c'è anche da chiedersi questo.
Chi garantisce che questi numeri non siano gonfiati per giustificare investimenti insostenibili? Chi ce lo garantisce? Zaia parla di effetto Olimpiadi già in atto, ma la realtà è fatta di cantieri, in ritardo, opere incompiute, costi elevati. L'indotto reale rischia di essere una bolla comunicativa – rischia di essere una bolla e tanta altra roba qua in Veneto, comunque – mentre i costi sono certi e ricadono sulle spalle dei contribuenti. Le opere stradali poi promesse, insomma, abbiamo visto che fine hanno fatto alcune, alcune sono anche accantonate, c'erano collegamenti stradali, ferroviari, riqualificazioni. Molte opere non saranno pronte in tempo. La stessa Simico ha ammesso che 24 infrastrutture saranno completate dopo i Giochi olimpici, diventando legacy inutilizzabili durante l'evento, ricollegandomi a quello che diceva prima il collega Lorenzoni.
Il territorio bellunese è già storicamente penalizzato da infrastrutture carenti e trasporti inadeguati. Avrebbe dovuto essere uno dei principali beneficiari delle Olimpiadi, invece, anche qui, le promesse si stanno rivelando illusioni. Tra le opere previste, ma non completate in tempo utile per i Giochi: il completamento della variante di Longarone, l'adeguamento e la messa in sicurezza della Statale 51 tra Ponte nelle Alpi, Tai di Cadore e l'Alemagna. L'Alemagna, per sapere se la puoi percorrere, devi guardare i bollettini, penso della Protezione civile, a questo punto, o i comunicati stampa dell'Assessore all'Ambiente per capire se è aperta o no, perché un giorno sì e un giorno no la valanga viene giù. A pochi mesi dalle Olimpiadi dobbiamo capire se si può percorrere o meno quella strada perché c'è la frana che continua a scendere.
Possibile che siamo arrivati sotto le Olimpiadi per ritrovarci in una situazione del genere? Qualcuno dice: tanto in inverno non accade. Colleghi, io parlavo prima con delle persone del bellunese che mi dicevano che ci sono temporali in pieno inverno che prima non c'erano. Ci sono temporali, tuoni e fulmini d'inverno in montagna, nel bellunese, che fino a qualche anno fa non c'erano.
Piuttosto di rasserenarci con dei desiderata, meglio prevenire che curare. Che cosa accade se quella frana viene giù durante le settimane delle Olimpiadi? Noi abbiamo fatto anche un'interrogazione per capire se c'è un "piano b", un piano di sicurezza, qualcosa che ci metta al riparo da quella che potrebbe essere una figuraccia a livello internazionale. Immaginate se accade una cosa del genere, magari anche in maniera importante, più importante di quello che sta accadendo. Effettivamente non è che puoi mettere una ruspa sopra l'altra e accelerare i lavori di pulitura della Statale 51. Si può fare quel che si può fare se accade.
Collegamento ferroviario Calalzo-Cortina mai avviato. Poi c'erano anche altre cose. Molti di questi interventi sono stati declassati a legacy post-olimpica. Saranno forse realizzati dopo il 2026, rendendoli inutilizzabili durante l'evento. Questo significa che il flusso di atleti, turisti e mezzi di servizio dovrà comunque transitare su strade vecchie, strette, pericolose e soggette a intasamenti. I giornali ieri riportavano che sono stati venduti 700.000 biglietti per le Olimpiadi e il nostro Presidente ha detto che ci saranno 2 milioni di turisti. Ma abbiamo una strada che è chiusa un giorno sì e un giorno no. Poi si parla di trasporto che verrà chiuso per i non residenti e si parla di navette da Longarone a Cortina. Mi stavo chiedendo se qualcuno ha fatto i conti sulla fattibilità di questo tipo di trasporto. Non c'è stato un investimento sulla linea tra Ponte nelle Alpi e Calalzo. Poteva essere elettrificata. Calalzo, come da tanto si spera, poteva diventare un centro di mobilità nell'Alto Bellunese. Di questo non se ne parla. Però, in compenso, colleghi, avremo l'ultima...
Scusate, non vorrei disturbare il collega.
Dicevo, avremo l'ultima pista da bob che verrà realizzata al mondo. Ce l'avremo bella, nuova, fiammante, anche costosa, come hanno ricordato i colleghi che mi hanno preceduto, 120 milioni di euro, 2,7 milioni di euro per progettazione e avvio lavori. Ricordo che il CIO ci aveva suggerito di usare impianti esistenti e fare un po' di risparmio, ma evidentemente per qualcuno viviamo nell'epoca delle vacche grasse, se ci possiamo permettere di spendere tutti questi soldi per una pista e per una disciplina sportiva che vedrà come ultime Olimpiadi proprio quelle di Cortina. Verranno ricordate come le ultime Olimpiadi degli sport invernali prima del collasso climatico. Del resto, lo vediamo ormai tutti i giorni quello che sta accadendo. Non so se avete visto cosa è successo a Pieve di Soligo: nel giro di quaranta secondi vi è stata una distruzione totale per un evento mai visto prima, a detta dei presenti, i poveri presenti che testimoniavano, intervistati da un'emittente locale, e che dicevano che lo scorso anno, proprio nello stesso periodo, era arrivata una grandinata con chicchi di grandine dal diametro di cinque centimetri. Anche quello per la prima volta.
La Corte dei conti del Veneto sta verificando queste spese di fondi pubblici, si è andati avanti, abbiamo una pista che abbiamo voluto fare in piena crisi climatica. Ma poi non basta: a proposito di trasparenza, noi abbiamo avuto, in tutta questa faccenda delle Olimpiadi – ma questo comunque vedo che è una cosa che si ripete, magari anche dentro ogni tanto quest'Aula – addirittura la consigliera De Zan, Consigliere comunale di minoranza, che ha denunciato pubblicamente le criticità della pista da bob, definendola un'opera inutile e dannosa e, in risposta, Simico, la società pubblica incaricata della realizzazione delle opere olimpiche, le ha inviato una diffida legale. Non dico che noi Consiglieri abbiamo ricevuto diffide legali, però delle critiche pesanti, magari anche dalla maggioranza, le stiamo ricevendo da molto tempo. La consigliera De Zan è stata accusata di dichiarazioni lesive.
A mio avviso, abbiamo superato anche il filo rosso di quello che è, invece, contenuto nella nostra Costituzione, che prevede la libertà di espressione e noi abbiamo questa azienda che si permette di accusare in maniera così palese una rappresentante del popolo eletta democraticamente.
È un atto gravissimo che rappresenta un tentativo di intimidazione nei confronti di chi esercita il proprio ruolo democratico e di controllo e critica.
La diffida è stata duramente contestata. L'abbiamo contestata anche noi a livello nazionale, dall'onorevole Luana Zanella, da numerose associazioni che hanno parlato di bavaglio istituzionale e violazione della libertà di espressione. Più volte su questa faccenda, colleghi, abbiamo denunciato anche la militarizzazione di Cortina per proteggere i cantieri. Vi ricordate le interrogazioni parlamentari che ci sono state? Il sacrificio di centinaia di alberi ce lo ricordavano proprio quelli di Libera oggi in conferenza stampa, perché loro si sono occupati della questione trasparenza, ma ci hanno anche raccontato la parte ambientale, che adesso a giochi fatti magari più di qualcuno la dimentica, ma non è cosa da poco l'impatto ambientale di queste Olimpiadi che dovevano essere Olimpiadi sostenibili. Mi riferisco al sacrificio dei larici. Io li ho visti, purtroppo, colleghi: sembravano stuzzicadenti visti in foto, se andavi lì ti rendervi conto che erano degli alberi che era difficile da abbracciare per quanto riguarda la loro circonferenza. Alberi piantati dai nostri padri, dai nostri nonni e che sono stati sacrificati per una pista da bob che utilizzeremo 16 giorni e dopo ogni tanto; c'è ancora anche un bel dibattito all'interno dei vari Enti su chi dovrà beccarsi i fondi necessari per il mantenimento di questa pista. Non è che sia una pistarella. È una pista con tante serpentine, con tanti gruppi frigo; quindi, molto onerosa per quanto riguarda le manutenzioni.
Progetti milionari di collegamento, la cabinovia, l'assenza di tutte le valutazioni ambientali strategiche e della VIA da tutti i progetti. Ci sono state tante esenzioni mai viste prima, ma abbiamo avuto mancanza anche di trasparenza. E poi probabilmente anche il rischio di violazioni di norme ambientali di carattere comunitario.
Un modello sicuramente da rifiutare: cemento, opacità, tanta propaganda. Forse quello che abbiamo visto abbondare su queste Olimpiadi è stata la propaganda, una propaganda veramente senza fine. Magari cambierà qualcosa tra qualche mese, con le elezioni. Chi lo sa.
Questa legge, come le precedenti, non promuove lo sport, ma il cemento, non valorizza i giovani, ma favorisce interessi economici opachi, non tutela l'ambiente, ma lo compromette. Noi pensiamo a un altro modello: eventi sportivi sostenibili, con impianti esistenti, che potevano essere manutenuti, maggiore trasparenza e partecipazione, non minacce ai Consiglieri comunali perché chiedono di poter sapere, tutela del paesaggio e delle comunità locali.
Questa mattina, come ricordava prima la correlatrice Chiara Luisetto, grazie all'impegno della collega Francesca Zottis, che lo ha organizzato, abbiamo partecipato... Sto parlando proprio del PDL...

PRESIDENTE

Olimpiadi giovanili.

Andrea ZANONI (Alleanza Verdi e Sinistra)

Sì, ma le Olimpiadi giovanili dove si fanno? Io sto dando dati che ha fornito prima anche la collega Luisetto. Se può lei, posso anch'io.
5,4 miliardi di euro di costi, 2 miliardi per l'organizzazione, più il 50% rispetto all'1,3 del dossier della candidatura, 3,4 miliardi per le infrastrutture. Con il Decreto Sport ‒ stiamo parlando del decreto di legge sullo sport ‒ sono stanziati oltre 300 milioni a disposizione del nuovo Commissario per le Paraolimpiadi e 43 milioni per la sicurezza, che sono stati prelevati dal Fondo per le vittime di usura, racket e reati mafiosi e orfani di femminicidio. Io credo che non diamo un bel messaggio a questi giovani, perché se questi giovani vogliono approfondire che cosa c'è sotto i loro piedi quando andranno a partecipare ai Giochi Olimpici veramente qualche punto di domanda se lo faranno sul fatto che questa generazione non stia facendo i loro interessi, perché lo sport è tutt'altra cosa.
Per dire poi che sul progetto di legge abbiamo presentato alcuni emendamenti, perché sul progetto di legge andiamo in deroga, colleghi. Ma avete letto che andiamo in deroga? Andiamo in deroga di un'intera legge, la n. 27/1997. Io sinceramente non credevo ai miei occhi quando ho visto che si andava in deroga a questa legge, perché di solito quando si va in deroga, si va in deroga a qualche articolo di una legge. Non si può andare in deroga a una legge intera. Non si può andare in deroga a tutte le cose previste in una legge che prevede le procedure per la nomina e la designazione a pubblici incarichi di competenza regionale e disciplina la durata degli organi. Non si può andare in deroga a tutto. Ad esempio, noi proponiamo l'abolizione del comma 2 dell'articolo 1 proprio perché non possiamo andare in deroga addirittura all'articolo 10 di questa legge che viene abolita, la n. 27/1997, che prevede le incompatibilità. Ma, allora, cos'è che facciamo con questa legge? Consentiamo addirittura la previsione negli organi del Comitato in deroga anche all'articolo 10 "Incompatibilità". Guardate che è un bel tema, sapete? Vi abbiamo detto dove eravamo questa mattina e di cosa abbiamo parlato. Qui andiamo in deroga a un articolo con dei princìpi fondamentali. Ma ce lo spiegate che cosa avete in mente? Perché sinceramente credo che qui si stia facendo una cosa che non va a vantaggio dei cittadini del Veneto, ma neanche a vantaggio di questi Giochi Olimpici per giovani.
Vedremo dopo, quando ci saranno queste votazioni...

PRESIDENTE

Il suo tempo è scaduto, collega. Grazie.

Andrea ZANONI (Alleanza Verdi e Sinistra)

Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire la capogruppo Ostanel. Prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Questo potrebbe essere un provvedimento anche facile, tecnico, su cui si potrebbe anche andare abbastanza veloci. Il problema è che non è così, per vari motivi e ci tengo non solo a spiegarli uno a uno, ma anche a spiegare perché questo provvedimento è ancora più difficile da approvare velocemente, nel momento in cui noi abbiamo fatto molti errori nell'approvazione delle delibere o delle decisioni che hanno visto, invece, i Giochi Olimpici invernali non giovanili e provo a spiegare perché: una delle questioni fondamentali è la deroga, è prevista da questo provvedimento di legge, non solo per quanto riguarda le nomine all'interno di alcuni organi, ma per quanto riguarda la norma economica finanziaria che andrà a valere sui Giochi Olimpici giovanili invernali. Qual è il punto che io pongo all'attenzione dell'Aula?
Abbiamo visto, dai dati che ci sono stati dati rispetto ai Giochi Olimpici, che non solo abbiamo fatto delle previsioni erronee dei costi e che le Olimpiadi ci costeranno molto di più rispetto a quello che abbiamo preventivato; lo abbiamo visto con dati alla mano che sono stati presentati, come è già stato detto, non solo dalla correlatrice, ma anche dagli interventi precedenti questa mattina in alcune slide molto chiare all'interno di un report molto chiaro che, a partire da alcuni accessi agli atti civici, sta ricostruendo, per fortuna, i dati che non vengono pubblicati, come dovrebbe essere fatto, dal sito nazionale che dovrebbe mettere tutti i dati in trasparenza riguardo alle Olimpiadi.
Se noi, come prevediamo in questa norma, diciamo che all'articolo 1 andiamo in deroga rispetto al fatto che autorizziamo la Giunta regionale a compiere tutti gli atti necessari non solo per la partecipazione ai Giochi, ma anche rispetto alla pianificazione finanziaria descritta dall'articolo 10, noi stiamo dicendo che la Giunta ha il compito, da sola, di fare una previsione finanziaria rispetto ai Giochi Olimpici invernali giovanili, anche quando noi come Consiglio potremmo e potremmo aver verificato, ad esempio, la pianificazione economica e non lo stiamo facendo.
Assume la Presidenza
Il Presidente Roberto CIAMBETTI

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Noi deleghiamo alla Giunta di fare un lavoro di analisi anche rispetto all'impegno economico-finanziario dei Giochi Olimpici invernali giovanili e a me andrebbe anche bene se questa Regione avesse fatto un buon lavoro per quanto riguarda quelli non giovanili, ma siccome abbiamo i dati alla mano che ci fanno vedere che la pianificazione è stata fatta in maniera non accurata, io non posso dare una delega in bianco oggi per quanto riguarda quello che è l'Olimpiade legata ai giovani, perché non posso assolutamente basarmi su una capacità di gestione di quello che stiamo vedendo in corso d'opera oggi. Tra l'altro, l'assessore Calzavara, che ha la delega al bilancio in questa Regione più volte in quest'Aula ci ha detto che, rispetto alle Olimpiadi, non sappiamo effettivamente e stiamo aggiungendo di volta in volta una serie di capitoli di bilancio, perché abbiamo fatto degli errori di pianificazione.
Come posso oggi votare a favore di una delega in bianco alla Giunta, anche se sono i Giochi giovanili? Qua dentro mi verrà detto: sono i Giochi giovanili. Sono importantissimi per i nostri giovani. Su quello dirò dopo, ma non potete assolutamente permettere, almeno per quanto mi riguarda, che ci sia una delega in bianco totale alla Giunta per quanto riguarda la pianificazione di un intervento così potenzialmente impattante sulle casse della nostra Regione, che tra l'altro non governerete, probabilmente, voi, non le stesse persone che sono sedute a questo tavolo, a cui è presente solo l'assessore Corazzari.
Questo è il primo punto: delega in bianco alla Giunta per la pianificazione economico-finanziaria. Non va bene, quindi è "no".
Secondo punto. Parliamo di giovani. Dobbiamo andare dentro l'ordine del giorno di questo provvedimento, anche per come viene presentato e non solo come è presentato oggi, ma come è presentato nei documenti di programmazione nostri: il DEFR. Voi lo avete sempre presentato, e in quest'Aula l'ho detto ogni anno che mi è stato permesso, con una tabellina dove dicevate che le politiche giovanili, in questa Regione, erano la partecipazione ai Giochi olimpici invernali di Milano-Cortina nelle prossime annualità. Per voi le politiche giovanili di questa regione nel nostro DEFR sono state sempre rappresentate da quella tabellina, tanto che ho fatto continui emendamenti non solo per modificare il narrativo, ma anche per modificare quella tabella, che era assolutamente imbarazzante rispetto a una visione delle politiche giovanili in questa regione.
Avevamo, nell'ultimo DEFR, votato un impegno, a partire da un mio emendamento, che recita così: "La Regione si impegna a perseguire ed incentivare politiche di promozione relative alla crescita armoniosa dei nostri giovani... - ci sono altri punti che non sto a ripetere - e ritiene obiettivo fondamentale addivenire al più presto ad una norma quadro sulle politiche giovanili che permetta di mettere a sistema tutti gli interventi in favore dei giovani e delle future generazioni". Dopo anni di tentativi, avevamo detto in quest'Aula, se ancora ha un senso stare qui a parlare e a cercare di prepararsi gli interventi, dopo un po' di anni di battaglie per cui i giovani venivano relegati ad essere quelli che vanno a fare i volontari alle Olimpiadi di Milano-Cortina, l'anno scorso abbiamo votato che si sarebbe giunti ad una norma sulle politiche giovanili. Ho chiesto ‒ testimone il Presidente Ciambetti ‒ in ogni Capogruppo in cui mi è stato permesso di inserire all'ordine del giorno i testi relativi alle politiche giovanili, ma questo non è stato permesso. Quest'Aula, questa Giunta, alla faccia delle parole che il Presidente Zaia recita continuamente a favore dei giovani, non ha intenzione di portare a tema qui il tema delle politiche giovanili che non riguardino solo i Giochi Olimpici invernali, come invece voi di solito mettete nella programmazione di questa Regione.
Il tema è questo, quindi: da un lato la delega in bianco alla Giunta, dall'altro la delega in bianco alla Giunta per fare cosa? Perché se per voi i Giochi Olimpici giovanili sono parte integrante delle politiche giovanili in questa Regione, io potrei anche dirvi "sì", se fosse integrante, ma per voi sono solo questo. Ad oggi, se guardiamo al bilancio della Regione sulle politiche giovanili, che riguardano anche lo sport; quindi, il collegamento al provvedimento di oggi è chiaro, solo lo 0,13% del bilancio di questa Regione viene dedicato al capitolo "Politiche giovanili, sport e tempo libero". Il capitolo "Politiche giovanili, sport e tempo libero" rappresenta lo 0,13% del nostro bilancio. E oggi siamo qui con un provvedimento da 10.000 euro che dà la delega alla Giunta in bianco per un provvedimento sui giovani, che voi vedete essere solo quelli che vanno a fare i volontari o gli atleti ai Giochi Olimpici Milano-Cortina. Per me è imbarazzante tutto questo, è imbarazzante il livello con cui noi in quest'Aula parliamo di giovani.
Questo provvedimento sarebbe pure andato dritto, veloce, avremmo detto tutti insieme "bene, è una delle parti delle politiche giovanili di questa Regione", ma non ce ne sono altre. Una Consigliera di minoranza che ha provato da quando è qua a occuparsi di giovani cosa deve dire oggi? Deve festeggiare perché stiamo mettendo 10.000 euro per i Giochi giovanili legati alle Olimpiadi? Io dovrei venire qui e dire "è un provvedimento di buonsenso, non c'è nulla di difficile all'interno di questo provvedimento"? E no, il mio lavoro non è questo. Il mio lavoro è cercare di dirvi che per le politiche giovanili di questa Regione, compreso il tema relativo allo sport e al tempo libero, noi qui non mettiamo un euro. E i giovani fuori di qui lo vedono, e i dati lo testimoniano. Non dobbiamo citare solo alcuni dati. Adesso non voglio, ovviamente, citarli tutti, perché questo provvedimento riguarda anche altro. Se pensiamo, ad esempio, a una questione grande, che anche in questo provvedimento viene citato, cioè il fatto che i Giochi Olimpici giovanili possono essere un volano per i ragazzi e le ragazze non solo che fanno sport ma anche quelli che poi, andando a fare l'evento olimpico, diventano volontari, si avvicinano, ovviamente, allo sport, tutto questo ha il suo significato. I grandi eventi olimpici hanno un impatto, se gestiti bene da questo punto di vista. Ma il punto vero qual è? È che, se noi in questa Regione non pensiamo ai giovani a 360°, i giovani che vanno lì, uno, non se lo possono permettere. Leggendo i dati, abbiamo visto che una casa su Airbnb durante il periodo olimpico – oggi l'abbiamo visto dal report di Libera presentato in Regione – va dai 1.400 ai 30.000 euro a notte. Su Airbnb? Fate la prova nell'app, andate a cercare una casa su Airbnb i giorni delle Olimpiadi non giovanili. Allora, in quelle giovanili, che ovviamente sono meno famose di quelle non giovanili, i costi non saranno probabilmente tanto diversi. E un giovane come arriverà, con il trasporto pubblico per andare a vedere alcune delle competizioni di cui prima ha parlato il collega Lorenzoni, a Cortina? Come ci arriverà a vedere il curling, che ci piace tantissimo, o le altre iniziative sportive? Con che soldi pagherà eventualmente un trasporto pubblico privato, perché col pubblico non riuscirà ad arrivarci, quando il tasso di disoccupazione tra i diciotto e i ventiquattro anni è al 10,9% in questa Regione e stanno aumentando i disoccupati sotto i trentacinque anni? Non se lo possono permettere di andare a vedere i Giochi Olimpici, né quelli non giovanili, né quelli giovanili.
Se pensiamo che la spesa regionale della Missione 6 "Politiche giovanili, sport e tempo libero" ha uno scarto rispetto agli altri capitoli di spesa che ci porta a vedere che abbiamo una spesa a bilancio dello 0,13% del bilancio generale, allora vuol dire che ai giovani noi non solo non ci pensiamo o non ci abbiamo mai pensato, ma se ci pensiamo durante i Giochi Olimpici abbiamo fatto talmente tanti errori nella pianificazione di un così grande evento che i giovani neanche ci andranno, neanche si attiveranno per andare, perché sarà troppo complicato andare per le loro tasche, per il loro tempo libero e per la loro capacità di poter avere del tempo fuori dal lavoro, quando ce l'hanno, per permettersi di avere del tempo libero.
Allora vi chiedo, e concludo: a un certo punto, quando avrete gettato totalmente la spugna e direte la verità, cioè che dei giovani non vi volete occupare... Del resto, per i veneti nel mondo magari qualcosina è stata fatta. Vedevo il Presidente Zaia che faceva vedere che è stata fondata pochi giorni fa la nuova associazione giapponese dei veneti nel mondo. Quindi, sui veneti nel mondo continuiamo ad investire. Abbiamo una norma dedicata, ci mettiamo dei soldi tutti gli anni. Dei veneti che rimangono qua chi se ne frega. Questo è il livello. E non lo dico con retorica, lo dico perché davvero ho guardato tutti gli anni i bilanci, i DEFR, le politiche pubbliche, i discorsi che avete prodotto all'interno della questione giovanile, e non c'è niente in questa Regione. Quindi, lo posso dire con certezza. Allora, siccome non c'è nulla, basta che voi diciate pubblicamente che avete gettato la spugna, che dei giovani che decidono di rimanere in Veneto non ve ne importa, non volete occuparvene. Ma a questo punto cambiate anche il nome della Missione "Politiche giovanili, sport e tempo libero", perché politiche giovanili non ce ne sono. Non devo dirvelo io: il termine "politiche" non significa qualcosa di aleatorio, ma significa una serie di decisioni pubbliche che vengono messe in fila l'una all'altra per rispondere a un target. Allora, qualcuno mi dovrà dire quali sono. Se con il termine "sport" intendete questi 10.000 euro o intendete il fatto che i giovani vengono visti come quelli che devono partecipare alle Olimpiadi, poi quando andiamo a vedere la dotazione di bilancio per lo sport giovanile vediamo che è bassissimo. Infine, rispetto al termine "tempo libero", mi chiedo quale tempo libero possano avere i giovani di questa Regione – e non ve ne state accorgendo, quindi la mia voce qui dentro ha il compito di farvelo vedere – quando sono quelli, assieme alle donne, più colpiti dalla crisi occupazionale che abbiamo di fronte. I giovani in Veneto sono i più colpiti. Quindi, il tempo libero non solo non ce l'hanno, ma non lo possono avere, perché fanno fatica anche a trovare un'occupazione.
Quando riusciremo insieme a mettere a fuoco la questione giovanile di questa Regione, quando riusciremo a farlo, e io finché sarò qui dentro la porterò, allora forse potrò prendere questo provvedimento e dire: è talmente una cosa piccola che lo voto senza problemi. Ma oggi questa cosa non si può fare, perché è un affronto ai più giovani vedere che noi parliamo di loro solo quando parliamo di politiche legate ai Giochi Olimpici, quando mettiamo 10.000 euro e quando diamo una delega in bianco alla Giunta sia per pianificare quanto spenderemo per i Giochi Olimpici giovanili sia per decidere quali sono le figure che nomineremo e che, quindi, saranno responsabili di quello che faremo in quel momento. Io una delega in bianco alla Giunta non solo non la do, ma non mi fido nemmeno di poterla immaginare in questo momento. Basta vedere quello che state facendo sui Giochi Olimpici non giovanili.

PRESIDENTE

Collega Baldin, prego.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Grazie, Presidente.
Anch'io non posso esimermi da questo dibattito, soprattutto perché, avendo presentato due emendamenti, ritengo opportuno sottolineare anche da parte mia il fatto che si sta cercando di far passare una legge regionale per derogare un'altra legge regionale, che stabilisce e disciplina tutta la parte normativa su tutte le nomine che la Giunta regionale può fare. Come si diceva, lo dicevano benissimo le colleghe che mi hanno anticipata, si dà una delega in bianco alla Giunta regionale, che può esattamente fare quello che vuole per quanto riguarda le nomine all'interno di questo Comitato, e io credo che sia completamente sbagliato questo concetto. Tra l'altro, già prima abbiamo approvato una legge che arrivava dalla Giunta regionale, anche qui si sta facendo lo stesso; quindi, la mia preoccupazione è che il Consiglio regionale negli ultimi tempi rappresenti sempre di più un passacarte, un veicolo per far passare quello che la Giunta desidera o pretende. Invece, a mio giudizio il Consiglio regionale dovrebbe riappropriarsi di quella che è la propria competenza e pretenderla anche a un certo punto. D'altronde, se lasciamo tutto in mano alla Giunta di turno, rimane ben poco in capo a questo Consiglio regionale, e negli ultimi anni lo abbiamo visto, sempre con minori competenze e leggi di minore impatto sul territorio.
Anch'io credo, come ha detto la correlatrice, che i tempi per fare le cose fatte come si dovevano ci fossero, e c'erano, perché si parla di una deroga per la nomina di questo Comitato che è completamente in capo alla Giunta regionale, con modalità che non sono quelle normali, stabilite per legge. In questo caso penso ci dovrebbero essere ragioni non solo di urgenza ma molto più stringenti e importanti. Addurre solo una mancanza di tempo la vedo completamente insufficiente come ragione.
Nella manovra emendativa che ho proposto, un emendamento si rifà all'ipotesi di cancellare totalmente questo aspetto, quello della nomina, in deroga a una legge regionale, da parte della Giunta, e se non fosse accolto questo, quantomeno dare la possibilità alla Commissione competente di questo Consiglio e al Consiglio provinciale di Belluno di dire la propria su questa nomina, perché credo sia importante avere rispetto per il territorio e per il Consiglio regionale. Altrimenti, veramente mi chiedo cosa stiamo a fare in quest'Aula.
Una legge sulle nomine, come è stato detto a più riprese, serviva e serve per garantire una certa obiettività, una certa trasparenza, un certo rigore sulla nomina stessa, e qui oggi viene negato questo concetto. Non sono assolutamente d'accordo, per cui non è nelle mie intenzioni votare a favore di questo progetto di legge. Anzi, il Consiglio, dal mio punto di vista, non può e non deve avere una funzione meramente di facciata, una funzione di passacarte o di lasciapassare per i provvedimenti che la Giunta vuole far passare per il proprio tornaconto. Non è assolutamente così che deve essere. Quindi, ribadisco la necessità di riappropriarsi delle proprie competenze e di mantenere una certa trasparenza e obiettività in questo campo, cosa assolutamente fondamentale.

PRESIDENTE

Ci sono altri interventi in discussione generale? Ripeto la richiesta ai colleghi: c'è qualche altro intervento in discussione generale? Non ne vedo.
Dichiaro chiusa la discussione generale.
Do la parola all'Assessore. Prego.

Ass.re Cristiano CORAZZARI

Grazie.
Questa norma è molto importante. Ho ascoltato gli interventi e mi hanno lasciato piuttosto sbigottito. Allorché a Losanna abbiamo conseguito questo risultato ero colmo di gioia, perché si dà continuità a quella che è la grande avventura olimpica che ci aspetta nel 2026 con il conseguimento dei Giochi Olimpici giovanili, proprio in un'ottica di continuità di gestione di quelli che saranno gli investimenti sull'impiantistica sportiva derivanti dalle Olimpiadi Milano-Cortina 2026 e di implementazione in un'ottica di valorizzazione dei giovani e degli atleti in particolare. Alle Olimpiadi del 2028, che vedranno coinvolta la nostra montagna, vedremo i campioni di domani. Saranno una grande occasione anche per avvicinare i giovani al mondo dello sport. Sappiamo quanto è importante diffondere la cultura dello sport tra i giovani e lo spirito olimpico tra i giovani per i valori che lo stesso incarna. Mi fa, quindi, specie che oggi si sia sentita tutta una serie di obiezioni francamente stucchevoli.
Non va bene portare a casa un evento di questo tipo, che porterà investimenti e visibilità a livello mondiale, perché si danneggia l'ambiente, quando sappiamo bene che attraverso gli interventi di riqualificazione di aree degradate abbiamo avuto un miglioramento evidente dello stato dei luoghi dove vengono a realizzarsi le Olimpiadi e come il principio di sostenibilità ormai sia un principio sotteso e assolutamente indispensabile in ogni manifestazione sportiva, e lo sarà primariamente per i Giochi Olimpici e per i Giochi Olimpici giovanili.
Non va bene perché ci sono discipline minori rispetto a cui nessuno ha interesse e in cui vi sono pochissimi partecipanti. Signori miei, non è il numero dei partecipanti o degli iscritti ad una federazione che fa l'importanza della disciplina sportiva. Avete presente qual è il ritorno televisivo e in termini di comunicazione di una disciplina come il curling, che è una delle più seguite, secondo tutte le statistiche, che dimostrano anche la capacità di attrarre pubblico che non fa quello sport? Lo stesso vale per tutte le discipline legate al nostro Sliding Centre, che vedrà un'ulteriore valorizzazione. Quindi, è un'ottica miope quella di considerare solo il numero degli iscritti.
Non va bene perché ai giovani ‒ così ha detto la Consigliera ‒ va una destinazione di soli 10.000 euro. Mi sembra di trasalire. I 10.000 euro indicati nella norma sono quelli che servono per pagare il notaio per costituire il Comitato, non sono i soldi che vanno ai nostri giovani. Peraltro, chi si riempie la bocca di giovani tutto il giorno non può non votare a favore di un evento come questo, pur sottolineandone tutte le avvertenze e le preoccupazioni. È veramente una contrarietà. Dissenso. Noi destiniamo 7,5 milioni per la gestione e destiniamo 6,6 milioni per le garanzie, così come si fa quando una comunità, una Regione vuole investire in un grande evento di portata mondiale rivolto ai giovani.
Dico soltanto una cosa. Non posso pensare che non siamo capaci di fare squadra su una partita così importante. Guardate che con le Olimpiadi Milano-Cortina abbiamo fatto squadra anche con la città di Milano, che è governata, mi pare, dal centrosinistra, che adesso si sta interrogando su molte cose relative alla propria predisposizione sul governo dei lavori pubblici. Allora, dimostriamo di essere una Regione unita, che fa squadra, nel concetto di portare un evento mondiale su questa Regione e di dare continuità all'esperienza olimpica. Dimostriamo di saperci prendere delle responsabilità, di affrontare una sfida e di organizzare delle Olimpiadi che siano di eccellenza in termini di efficacia, di sostenibilità, di ricaduta, di investimenti sul territorio. In questo abbiamo un dovere che va oltre quello della nostra parte politica. Mi pare, invece, che pur in una norma così essenziale e indispensabile tutto questo spirito olimpico di squadra manchi completamente da parte di chi contesta una norma come questa.
Per quanto riguarda il tema dell'elezione del Comitato, signori, bisogna eleggere il Comitato Olimpico e la norma serve per aderire al Comitato Olimpico, che sarà quello che gestirà le Olimpiadi, e per far sì che la Giunta possa nominare i membri. La deroga è richiesta in ragione dei tempi e in ragione del fatto che il Comitato non è ancora costituito. Quindi, con la contestuale costituzione del Comitato vi sarà la contestuale nomina dei membri da parte della Giunta. Questo è un adempimento che ci viene chiesto non per nascondere qualcosa che non si vorrebbe far conoscere o per evitare delle procedure pubbliche, ma perché ci è necessitato e ci è richiesto dagli organizzatori.
Detto questo, io non sono contrario ad avere un concetto di continuità e di informazione con la Commissione, poi vedremo se con la manovra emendativa ci sarà qualcosa da aggiungere o da migliorare, ma sappiate che, se l'approccio è questo rispetto ad un evento che dovrebbe vederci tutti compartecipi, io penso che non facciamo un buon servizio al valore profondo delle Olimpiadi e dello sport.

PRESIDENTE

Per la replica finale della correlatrice, prego, a lei la parola.

Chiara LUISETTO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Solo un paio di sottolineature rispetto a quanto detto dall'Assessore. In termini di spirito olimpico di squadra, già all'inizio della correlazione ho premesso – penso sia stato chiaro – quanto questo evento possa essere opportunità e un elemento positivo per il nostro territorio, ma uno spirito di squadra implica che ciascuno faccia la propria parte all'interno di questa squadra. Questo è il motivo per cui abbiamo eccepito alcuni elementi di questo progetto di legge, uno fra tutti il fatto che venga compresso e svalutato il ruolo del Consiglio nelle nomine. È chiaro che c'è la necessità di queste nomine, lei ce l'ha spiegato, ce l'aveva spiegato anche in Commissione, quello che continuiamo a non capire è perché si debba per forza derogare alla normale procedura che vede il coinvolgimento del Consiglio. Prima ho anche sostanziato questa non comprensione: per quasi due mesi questo provvedimento è rimasto fermo; quindi, a nostro avviso c'era tutto il tempo di fare delle nomine secondo procedura ordinaria.
Secondo aspetto: 7 milioni di euro per la gestione, 6,6 milioni di euro per le garanzie. Sono cifre importanti. È per questo che abbiamo sottolineato i richiami alla trasparenza e alla legalità ed è per questo che i colleghi hanno ribadito, non sconfessando – lo ripeto – il valore di questa manifestazione, quanto sia fondamentale spendere bene e spendere con trasparenza queste risorse.
Ancora, nessuno dice che non va bene portare a casa questa manifestazione, anzi, ma per farlo nel modo corretto bisogna che la procedura e il coinvolgimento degli organi che hanno titolo per intervenire anche nelle nomine siano rispettati. A nostro avviso questo deve esserlo proprio per la caratura e il carattere internazionale che ha questo tipo di manifestazione. Altrimenti, comprimiamo ogni volta, con l'alibi della fretta, procedure che, invece, garantiscono democrazia e rappresentatività, tema che anche i colleghi hanno toccato.
Infine, il tema delle politiche giovanili. Io non ho sentito quello che lei ha sentito dire dalla collega, poi replicherà lei, ma mi sembrava corretto dire che, nel sostenere che nel DEFR le politiche giovanili rischiano di essere tutte basate su una manifestazione e ammantate di eccezionalità, quello che continuiamo a ripetere è che serve una strutturalità, che ha tanti aspetti, e non è riempirsi la bocca dei giovani, è dire che i giovani hanno una serie di necessità, casa, trasporti, lavoro, diritto allo studio, che di sicuro questa manifestazione non risolverà. Seppure sia un momento importante, non può essere l'unica politica giovanile di questa Regione.

PRESIDENTE

Grazie.
Sono stati presentati sette emendamenti. L'Ufficio di Presidenza della Prima Commissione si ritrova in Sala del Leone.
Sospendo per quindici minuti. Riprendiamo alle ore 17.10.
La Seduta è sospesa alle ore 16.57
La Seduta riprende alle ore 17.30

PRESIDENTE

Colleghi, dopo un lungo e approfondito lavoro in Prima Commissione, siamo pronti per gli emendamenti.
Partiamo con l'articolato.
Articolo 1.
Emendamento n. A0001, presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Zottis, Bigon e Montanariello, articolo 1, comma 2, modificativo che prevede:
Il comma 2 dell'articolo 1 è soppresso.
Prego, collega Luisetto.

Chiara LUISETTO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Solo per ribadire il senso di questo emendamento. Chiediamo di sopprimere il comma 2 dell'articolo 1 nella convinzione che non ci sia la necessità di fare alcuna deroga nelle nomine e che, dunque, il coinvolgimento del Consiglio non sia solo opportuno, ma necessario in un evento di questa portata.
Ribadiamo che il provvedimento è rimasto fermo quasi due mesi. Ci sarebbe stato ‒ e c'è ancora, a nostro avviso ‒ tutto il tempo per coinvolgere il Consiglio nel quadro delle nomine, in un'ottica di trasparenza e di valorizzazione del ruolo di quest'Aula.

PRESIDENTE

Collega Zanoni, prego.

Andrea ZANONI (Alleanza Verdi e Sinistra)

Grazie, Presidente.
Questo emendamento è uguale al successivo, a firma mia e del collega Masolo, ha lo stesso contenuto. Noi chiediamo la soppressione del comma 2 perché in questo progetto di legge, in questo comma, viene prevista una deroga, ovvero viene detto che la partecipazione della Regione del Veneto al Comitato organizzatore della V edizione dei Giochi olimpici giovanili invernali 2028 viene stabilita con delle procedure della Giunta regionale, però al comma 2 si dice che una legge della Regione Veneto, ovvero la legge n. 27/1997, non deve essere applicata, cioè viene fatto in deroga a questa legge. È una legge che in Regione Veneto stiamo applicando e rispettando dal 1997 ed è una legge che recita "Procedure per la nomina e designazione a pubblici incarichi di competenza regionale e disciplina della durata degli organi".
Capiamo che si tratta di una legge molto complessa e che per problemi di celerità c'è bisogno di snellire, quindi di andare in deroga, però non possiamo andare in deroga su tutta la legge. Nell'Ufficio di Presidenza della Commissione abbiamo discusso almeno sul non andare in deroga dell'articolo 10, che riguarda le incompatibilità. Che cosa dicono, colleghi, le incompatibilità? Dicono "fatte salve le incompatibilità sancite da leggi statali". Quindi, si fanno salve le incompatibilità statali, però la nostra Regione, il nostro Consiglio regionale nel 1997 mise in fila ulteriori incompatibilità, come hanno fatto tanti altri Consigli regionali. Che cosa dice? Fatte salve queste leggi statali "non possono ricoprire gli incarichi di cui al comma 1 coloro che ricoprono la carica di tesoriere e/o segretario amministrativo a livello locale, provinciale, regionale, nazionale in partiti politici, movimenti politici, associazioni e sindacati. Nelle situazioni di incompatibilità appena citate la nomina o la designazione è inefficace se il nominato, il designato al momento dell'accettazione non ha fatto cessare la situazione medesima" e molto spesso questa situazione non è che sia pubblicata dappertutto e che gli uffici di una Regione la determinino in maniera immediata.
Il comma 3 che cosa dice? "Il sopravvenire delle situazioni di incompatibilità nel corso degli incarichi comporta la decadenza dagli incarichi stessi qualora entro il termine di 20 giorni non sia rimossa la causa delle incompatibilità. La decadenza è pronunciata dal Consiglio regionale o dalla Giunta regionale secondo le rispettive competenze della nomina o designazione".
In sintesi, colleghi, prevedere la totale cancellazione della legge, a mio avviso, mette in difficoltà la stessa Regione, perché andiamo a cancellare delle incompatibilità che da sempre esistono, da 28 anni, nella nostra Regione. Come mai per questo fatto le incompatibilità le vogliamo togliere? Capisco le tempistiche, ma qui stiamo parlando di una piccola parte di questa legge sulle nomine che parla di incompatibilità e che noi volevamo mantenere.

PRESIDENTE

Collega Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
I temi di cui stiamo discutendo, secondo me, sono rilevanti. Abbiamo capito, anche dall'intervento dell'Assessore, che questo evento gestirà, ovviamente, milioni di euro. Io so leggere le norme. Dicevo che i 10.000 euro di questa norma non erano a favore dei giovani, ma ‒ lo so bene ‒ per costituire il Comitato. Il punto vero è: se noi andiamo in deroga alle nomine delle persone che metteremo a gestire questo tipo di iniziativa, che al suo interno non solo dovrà fare una programmazione, ma dovrà anche gestire milioni di euro che l'Assessore ha citato nel suo intervento, penso che le persone che noi nominiamo lì all'interno, in particolare se non passeranno per il Consiglio regionale, quindi nessuno di noi... Ma non noi, che qui dentro tendenzialmente non tocchiamo palla, sto parlando di voi. Voi maggioranza volete che le nomine che sono fatte nell'organo che gestirà i Giochi olimpici vengano gestite con una delega in bianco da parte della Giunta? Non è un eventino, è un grande evento, prodotto anche con una serie di milioni di euro che verranno gestiti.
Siccome c'è una procedura di velocità che viene richiesta, e io lo comprendo, almeno in questa procedura di deroga, che ha bisogno di velocità, mettiamo dentro le norme nazionali, ma citiamo anche la norma regionale con cui noi abbiamo sempre fatto le nomine qui dentro. Penso che questo tema sia rilevante a garanzia di tutte le persone che sono sedute qui dentro, di certo non dalla parte dei banchi dove di solito non nominiamo sostanzialmente nessuno, se non pochissime posizioni.
Il tema vero è la garanzia per tutti noi seduti qui dentro che ci sia una procedura equa, chiara e trasparente e non una delega in bianco da parte della Giunta. Almeno, se quella delega c'è, si usino le regole che fino ad oggi abbiamo sempre utilizzato. Questo principio, che penso dovrebbe essere un principio di buonsenso, e anche all'interno dell'Ufficio di Presidenza avevo visto da parte della collega relatrice che c'era un'apertura in questo senso, dovremmo aprirlo a tal punto da decidere che oggi in quest'Aula mettiamo nero su bianco che su questo facciamo un passaggio. Una delega in bianco alla Giunta su questo tema non è la cosa giusta da fare, e lo vedremo probabilmente quando accadranno quelle nomine.

PRESIDENTE

Mettiamo in votazione l'emendamento n. A0001. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento n. A0005 è precluso dalla votazione appena fatta.
Emendamento n. A0002, presentato dai consiglieri Luisetto, Camani, Zottis, Bigon e Montanariello, articolo 1, comma 2, modificativo, che prevede:
Il comma 2 dell'articolo 1 è così sostituito: "Per ogni atto compiuto, ai sensi del comma 1, la Giunta regionale informa tempestivamente la competente commissione consiliare".
Collega Luisetto, prego.

Chiara LUISETTO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Questo emendamento, che aveva come obiettivo quello di garantire una forma di trasparenza e di comunicazione con la Commissione consiliare, è stato riformulato. Lascio alla relatrice la riformulazione. Se vuole, lo spiego io.
Vado a leggerlo: "Dopo il comma 1 dell'articolo 1 è inserito il seguente" sarebbe un 1-bis "Per gli atti di cui al comma 1 dell'articolo 1, la Giunta regionale informa tempestivamente la competente Commissione consiliare".

PRESIDENTE

Quindi, una modifica fatta ai sensi dell'articolo 102, verbale, che va a modificare il testo depositato.
Con questa modifica il relatore è favorevole.
Lo metto in votazione.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0003, presentato dalla consigliera Baldin, articolo 1, comma 2, modificativo, che prevede:
Al comma 2 dell'articolo 1 sono cassate tutte le parole dopo "comma 1".
Lo metto in votazione. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0004, presentato dalla consigliera Baldin, articolo 1, comma 2, modificativo, che prevede:
Al comma 2 dell'articolo 1 dopo la parola "modificazioni" sono aggiunte alla fine del periodo le parole ", sentiti la competente Commissione consiliare e il Consiglio provinciale di Belluno in ordine a specifiche competenze sportive/educative ed economico/finanziarie."
Lo metto in votazione. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n. A0006, presentato dai consiglieri Zanoni e Masolo, articolo 1, comma 2, modificativo, che prevede:
Al comma 2 dell'articolo 1, dopo la parola "modificazioni" è inserito il seguente periodo: "I nominativi dei rappresentati nominati sono tempestivamente comunicati alla competente commissione consiliare."
Prego, consigliere Zanoni.

Andrea ZANONI (Alleanza Verdi e Sinistra)

Credo sia stato un errore non prevedere l'applicazione della legge almeno sull'incompatibilità. Con l'emendamento n. A0006 chiediamo che i nominativi dei rappresentanti nominati siano tempestivamente comunicati alla competente Commissione consiliare.
Colleghi, so che qui c'è il parere positivo, però questo non toglie il fatto che la parte relativa alle incompatibilità della nostra legge regionale, che è in vigore da 28 anni in Veneto, non verrà applicata per questi rappresentanti, che noi conosceremo a cose avvenute e che potranno essere nominati in deroga all'articolo 10, commi 1, 2 e 3, della legge regionale del 1997, che prevede che in quelle fattispecie che vi dicevo prima ci sia incompatibilità.
Quindi, è un qualcosa sicuramente di utile, nel senso che ci vengono comunicati qualche giorno prima della pubblicazione sul BUR, ma, siccome c'è fretta, probabilmente in contemporanea. Non è un qualcosa che cambia molto la sostanza.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0006. Relatore favorevole.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. A0007, presentato dai consiglieri Zanoni e Masolo, articolo 1, comma 2, modificativo, che prevede:
Al comma 2 dell'articolo 1 dopo la parola "modificazioni" sono inserite le seguenti parole "e nel rispetto delle disposizioni di cui al Decreto legislativo 8 aprile 2013 n. 391 Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico, a norma dell'articolo 1, commi 49 e 50, della legge 6 novembre 2012, n. 190"
Prego, collega Zanoni.

Andrea ZANONI (Alleanza Verdi e Sinistra)

Grazie, Presidente.
Colleghi, si è discusso anche di questo articolo, che ci mette al riparo sulla questione delle inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni.
Siccome questa legge, così come l'abbiamo vista e approvata finora, al comma 2 dice chiaramente che si va in deroga alla legge regionale, visto che andiamo in deroga alla legge regionale proprio relativamente all'articolo 10 (incompatibilità), e non solo, a tutti gli articoli, ma quello che ci interessava era questo, è quantomeno opportuno chiedere, come facciamo con questo emendamento, di inserire al comma 2 dell'articolo 1, dopo la parola "modificazioni", la seguente frase "e nel rispetto delle disposizioni di cui al Decreto legislativo 8 aprile 2013 n. 391 Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico, a norma dell'articolo 1, commi 49 e 50, della legge 6 novembre 2012, n. 190".
Se da una parte abbiamo voluto spazzare via del tutto, per questioni ‒ ci raccontate, ci dite voi ‒ di tempo, così rimarchiamo il fatto che quelle deroghe che prevedono anche le deroghe sull'incompatibilità almeno siano previste, ricordate e ribadite nella legge regionale, citando la norma nazionale sulle incompatibilità.

PRESIDENTE

Collega Masolo, prego.

Renzo MASOLO (Alleanza Verdi e Sinistra)

Per noi questo emendamento è fondamentale, molto importante. Sarebbe ingenuo pensare che proprio nei grandi eventi non si corrano rischi. Per noi è importante che questo venga riconosciuto: grandi eventi comportano grandi investimenti (e le Olimpiadi 2026 lo stanno dimostrando), grandi flussi finanziari, grande visibilità. Con tutto questo cresce anche il rischio di opacità, pressioni e scelte poco limpide. Non fare nulla per prevenirlo, proprio nel momento in cui si predispone la governance, è una responsabilità.
Questo emendamento non rallenta, non complica, non impone filtri, ma ricorda alla Giunta che c'è un perimetro giuridico da rispettare, anche in deroga, e quel perimetro si chiama "legalità". Nessuno può dirsi contrario a questo principio. Se siamo d'accordo sul fatto che le nomine devono rispettare i criteri di trasparenza, imparzialità e assenza di conflitti, allora scriviamolo chiaramente nel testo della legge, altrimenti sarà l'ennesimo caso in cui le buone intenzioni non trovano riscontro nei dispositivi normativi e la deroga diventa l'alibi per scelte discrezionali, magari discutibili, sicuramente non verificabili.
Questa aggiunta è un atto di rigore e di rispetto per l'interesse pubblico, una linea di protezione, un'àncora giuridica in un testo che, altrimenti, rischia di essere troppo aperto, troppo elastico, troppo vago per chiunque venga dopo di noi. Non sappiamo chi saranno i nominati, ma sappiamo cosa devono rispettare, e questo oggi dobbiamo scriverlo nella legge.
Per noi questo emendamento, ripeto, è molto importante.

PRESIDENTE

Metto in votazione l'emendamento n. A0007. Relatore contrario.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Metto in votazione l'articolo 1, così come modificato.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Metto in votazione l'articolo 2.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Metto in votazione l'articolo 3.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Come per il precedente PDL, è arrivato un ordine del giorno.
ODG n. A0008

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Luisetto, Baldin, Bigon, Camani, Lorenzoni, Masolo, Montanariello, Ostanel, Zanoni e Zottis relativo a "LA GIUNTA REGIONALE PREVEDA ADEGUATE MISURE DI MONITORAGGIO AL FINE DI PREVENIRE INFILTRAZIONI DELLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA NELLA REALIZZAZIONE DELLE OPERE INERENTI AI GIOCHI OLIMPICI GIOVANILI INVERNALI "DOLOMITI-VALTELLINA" DEL 2028". (Progetto di legge n. 325) APPROVATO (Deliberazione n. 42/2025)

(N.d.r. – Si riproduce il testo scritto dell'ordine del giorno come presentato)
IL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
Premesso che:
in data 30 gennaio 2025 il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) ha assegnato alla candidatura italiana "Dolomiti-Valtellina" l'organizzazione dei Giochi Olimpici giovanili invernali del 2028. La Regione Veneto è pertanto chiamata ad assumere una serie di impegni di carattere economico e organizzativo;
i Giochi Olimpici giovanili invernali possono rappresentare non solo un evento sportivo di rilevanza internazionale, ma anche un'occasione di ulteriore sviluppo e rilancio per le aree ospitanti, anche a seguito delle Olimpiadi invernali "Milano-Cortina" del 2026. Tuttavia, gli investimenti previsti rischiano di suscitare l'interesse di organizzazioni criminose.
Considerato che:
tra le materie di competenza della Sesta Commissione consiliare permanente sono comprese anche le "politiche per la promozione della legalità e lo sport";
la legge regionale n. 48 del 28 dicembre 2012 (Misure per l'attuazione coordinata delle politiche regionali a favore della prevenzione del crimine organizzato e mafioso, della corruzione nonché per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile), prevede tra le sue finalità quella di "concorrere allo sviluppo dell'ordinata e civile convivenza della comunità regionale, attraverso il sostegno ad iniziative di sensibilizzazione della società civile e delle istituzioni pubbliche, finalizzate alla promozione dell'educazione alla legalità, alla crescita della coscienza democratica, all'impegno contro la criminalità organizzata e diffusa, le infiltrazioni e i condizionamenti di stampo mafioso nel tessuto economico e sociale del territorio regionale";
l'Osservatorio per il contrasto alla criminalità organizzata e mafiosa e la promozione della trasparenza istituito ai sensi dell'articolo 15 della legge regionale n. 48/2012 , ha tra i suoi compiti:
"a) raccolta ed analisi di documentazione sulla presenza delle tipologie di criminalità organizzata e mafiosa italiana e internazionale nel territorio regionale, sulle sue infiltrazioni nei diversi settori delle attività economico-produttive, fra i quali il settore della gestione dei rifiuti e della bonifica dei siti contaminati, (i) e sulle iniziative pubbliche e private intraprese per contrastarla;
b) elaborazione e proposta al Consiglio regionale di azioni idonee a rafforzare gli interventi di prevenzione e contrasto, con particolare attenzione alle misure per la trasparenza nell'azione amministrativa".
Ritenuto che:
sia doveroso adottare idonee misure precauzionali finalizzate a garantire la massima trasparenza nella gestione delle risorse economiche che verranno erogate per l'esecuzione di eventuali opere infrastrutturali e per le spese organizzative necessarie all'esecuzione delle manifestazioni olimpiche.
IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE
- a definire adeguati indicatori di controllo e ad avviare opportune misure di monitoraggio e contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata nella realizzazione di tutte le eventuali opere inerenti allo svolgimento dei Giochi Olimpici giovanili invernali "Dolomiti-Valtellina" del 2028;
- a riferire annualmente sulle azioni intraprese in merito alle citate misure di monitoraggio e contrasto alla Commissione consiliare competente per le attività sportive e per la promozione della legalità, nonché all'Osservatorio per il contrasto alla criminalità di cui alla l.r. n. 48/2012 .
Collega Luisetto, prego.

Chiara LUISETTO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Questo ordine del giorno ha lo scopo di portare l'attenzione – lo dicevamo prima – sulle dimensioni dell'evento e sui rischi che inevitabilmente eventi di questa caratura portano con sé. Sia di fronte alle materie di competenza della Sesta Commissione, sia per la legge regionale n. 48/2012 , sia con l'istituzione dell'Osservatorio per il contrasto alla criminalità, abbiamo una serie di poteri: quello di monitorare e quello di osservare da vicino che cosa succede all'interno di eventi come questo.
Riteniamo doveroso adottare idonee misure precauzionali finalizzate a garantire la massima trasparenza nella gestione delle risorse economiche che verranno erogate per l'esecuzione di eventuali opere infrastrutturali, ma anche per le spese organizzative necessarie all'esecuzione delle manifestazioni.
È tra i nostri poteri, quindi chiediamo un impegno alla Giunta nel definire indicatori di controllo e avviare opportune misure di monitoraggio e contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata nelle realizzazioni di tutte le eventuali opere inerenti lo svolgimento dei Giochi olimpici giovanili invernali e poi a riferire annualmente sulle azioni intraprese in merito alle citate misure di monitoraggio e contrasto alla Commissione consiliare competente per le attività sportive e la promozione della legalità e all'Osservatorio per il contrasto alla criminalità, previsto dalla legge n. 48.
Crediamo, nell'ottica che abbiamo presentato nella correlazione e negli interventi precedenti, che sia un segno di tutela per tutto il Consiglio e per la Giunta prevenire rischi di questo genere ed essere sul pezzo, attenti, monitorando ciò che accade in un evento di queste dimensioni.

PRESIDENTE

Collega Zanoni, prego.

Andrea ZANONI (Alleanza Verdi e Sinistra)

Grazie, Presidente.
Colleghi, proprio oggi in merito a questa tematica abbiamo avuto modo di sentire i rappresentanti di Libera, del Gruppo Abele e di Lavialibera, una rivista che si occupa di inchieste, trasparenza e legalità. Il focus di questa mattina era proprio sulle Olimpiadi Milano-Cortina. Ci hanno raccontato che c'è un giro di denaro molto importante, ci sono tantissime imprese che stanno lavorando, ci sono decine e decine di cantieri aperti, ci sono appalti, ci sono subappalti, ci sono una serie di attori che ruotano attorno a questi Giochi olimpici veramente molto importanti. Tra le altre cose, in merito proprio a questa tematica, ci hanno detto anche che ci sono 56 soggetti coinvolti nelle opere e segnalati dalla Direzione investigativa antimafia per possibili contiguità a organizzazioni mafiose.
Quindi, tenere le antenne alte su questo tema e approvare un ordine del giorno che richiama la nostra legge regionale, la legge n. 48/2012, che richiama le problematiche che si sono riscontrate, che richiama il lavoro svolto dall'Osservatorio per il contrasto alla criminalità e che chiede che la Giunta regionale si impegni a definire degli indicatori di controllo, che sono importantissimi, ad avviare opportune misure di monitoraggio e contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata nella realizzazione di tutte le eventuali opere dei Giochi olimpici giovanili invernali Dolomiti-Valtellina 2028 e riferire in Aula... Non vorrei ricordare male, ma mi pare che in passato un ordine del giorno su questo tema per le Olimpiadi sia stato approvato. Aiutatemi, colleghi. Sulle Olimpiadi ‒ me lo conferma la collega Zottis ‒ un ordine del giorno era già stato approvato.
Non so il parere, anche se non c'è un parere da esprimere, perché il parere si esprime solo sugli emendamenti. Prima in Ufficio di Presidenza ci hanno dato fretta e non siamo arrivati a capire se verrà approvato anche dalla maggioranza oppure no. In ogni caso, volevo solo fare una considerazione sul fatto che potrebbe essere un bel segnale. Si tratta di ribadire il rispetto della trasparenza, l'applicazione della nostra legge regionale e l'attenzione verso queste tematiche, che, come vi dicevo, anche da quello che ci raccontano, sono di estrema attualità.

PRESIDENTE

Assessore Corazzari, prego.

Ass.re Cristiano CORAZZARI

Rispetto a questo ordine del giorno chiedo una riformulazione per poter trovare una condivisione.
Ne do lettura: "Impegna la Giunta regionale a promuovere, nell'ambito delle proprie competenze in materia, adeguate attività di controllo e monitoraggio nell'ottica del contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata". Viene eliminata la parte successiva. Secondo capoverso: "a riferire annualmente sulle iniziative intraprese in merito" eccetera. Se così modificato va bene.
Darei parere favorevole a questo ordine del giorno su una tematica che sappiamo che ai nostri colleghi sta molto, molto a cuore, e anche a noi, naturalmente, però voi sicuramente ne fate sempre veste.

PRESIDENTE

Metto in votazione l' ODG n. A0008.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Ci sono dichiarazioni di voto? Collega Masolo, prego.

Renzo MASOLO (Alleanza Verdi e Sinistra)

Se si vota, bisogna anche spiegare il voto.
Alla conclusione di questo progetto di legge, partecipazione al Comitato organizzativo, per motivare la dichiarazione di voto, bisogna fare alcuni distinguo.
Bisogna fare alcuni distinguo perché stiamo parlando di un evento del 2028, un evento che sarà due anni dopo le Olimpiadi. Però, è un evento dedicato ai giovani, come abbiamo detto, è un evento che sicuramente beneficerà del grande investimento delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026.
È anche vero, però, che non si può ignorare che l'evento in oggetto, l'evento cardine, l'evento che probabilmente ha permesso l'idea e l'organizzazione delle Olimpiadi giovanili del 2028 deve essere ancora svolto. Le preoccupazioni che ci sono su questo evento non possono togliere il focus e fare in modo che i due eventi siano strettamente collegati e strettamente dipendenti, ma che la valutazione, le riflessioni che facciamo, al di là di questo Comitato organizzatore da creare, tra l'altro in tempi superveloci, come sembra sia sempre lo stile di questa Giunta, che è sempre a rincorrere e a gestire eventi probabilmente più grandi di quelli che può gestire, che ha la capacità di gestire, sia determinante.
Parto da un concetto per noi chiave: nessuno è contrario agli eventi organizzati a favore, per e con i giovani, e questa è una cosa fondamentale da dire. Anzi, abbiamo detto che il futuro è dei giovani, però bisogna lasciare un futuro che sia anch'esso a favore dei giovani.
Detto questo, mi ha colpito l'intervento conclusivo in discussione generale dell'assessore Corazzari, che devo riprendere sicuramente per motivare la nostra dichiarazione di voto.
Prima di tutto l'Assessore – Assessore, sto parlando con lei – ha detto "vederci tutti compartecipi". Noi siamo tutti compartecipi, ci mancherebbe. Le cose che vengono fatte e organizzate dalla nostra Regione sono cose che ci riguardano e fortemente noi contribuiamo per farle andare in modo il più possibile positivo. Mi ha colpito, però, il suo concetto di sostenibilità, perché lei ha detto chiaramente che queste Olimpiadi sono sostenibili. Allora, viviamo in due mondi completamente diversi, in due realtà sfalsate, completamente diverse. Tenendo conto dei dati che abbiamo sentito stamattina, ma che sentiamo in questi mesi, in questi anni, il concetto di sostenibilità non è relativo perché la sostenibilità è ciò che poi noi lasciamo, le conseguenze di ciò che facciamo, delle opere, delle infrastrutture, degli investimenti. Sono quantificabili, sono misurabili.
La sostenibilità non è un'opinione. La sostenibilità è una scienza e la conseguenza di quello che facciamo è misurabile e calcolabile. Questi eventi olimpici non sono sostenibili. Lei dice "facciamo squadra". Noi siamo disposti a fare squadra, erano disposte anche le associazioni che erano entrate all'interno del tavolo delle famigerate Olimpiadi sostenibili, anzi, le più sostenibili della storia, ma queste associazioni poi sono scappate da questo tavolo. Sono scappate a gambe levate quando hanno cominciato a fare delle proposte e a un certo punto hanno capito che non c'era possibilità di dare una piega, una svolta a queste Olimpiadi sostenibili.
Su questo noi siamo molto preoccupati, perché se questo è lo stile molto probabilmente lo stile sarà uguale anche per le Olimpiadi giovanili del 2028. Il fatto che poi lei dica "non dipende dal numero dei partecipanti" anche questa è una cosa che, veramente, ci angoscia, perché se lei pensa che una cinquantina di persone che fanno bob, slittino e skeleton giustificano la costruzione di una pista da bob di 120 milioni di euro, che già il CIO ha detto ufficialmente che sarà l'ultima pista da bob costruita sul pianeta terra, anche questo ci fa pensare a quanto sostenibili siano queste Olimpiadi.
Arriviamo al punto. Io non dico di avere il copyright, ma l'ho detto più volte e continuo a ripeterlo: la pista da bob "Eugenio Monti" di Cortina è il monumento nazionale del negazionismo climatico. Questo continuerò a ripeterlo finché avrò fiato. Perché fare un investimento di questo tipo, quando c'erano alternative e sappiamo le esigenze della nostra montagna, delle nostre aree interne? Prima o poi, non so se l'anno prossimo, fra dieci anni, fra trent'anni, quando si capiranno, perché le cose si vedranno e saranno inequivocabili, forse tutta questa Assemblea verrà e dirà "Forse aveva ragione", o avevano ragione, perché non sono da solo, ma c'è tanta gente che lo sta continuamente ripetendo.
Il tema dei giovani è un tema fondamentale, ma il focus – l'ho detto più volte nelle scorse sedute di Consiglio regionale – è questo: in che stato stiamo lasciando la montagna? Che montagna e che modello di turismo di montagna e di attività sportive lasciamo a questi giovani? Possiamo forse dire loro "ragazzi e ragazze, divertitevi, perché saranno gli ultimi anni che potrete farlo, saranno gli ultimi anni che potrete sciare in montagna, saranno gli ultimi anni che potrete fare questo tipo di esperienze sportive"?

PRESIDENTE

Non bloccate gli auspici del collega Masolo. Prego.

Renzo MASOLO (Alleanza Verdi e Sinistra)

Non c'è mica tanto da tirar su la voce. Scusate l'ignoranza, ma nel 1956, credo, non mi ricordo, quando ci sono state le Olimpiadi di Cortina andate a vedere quanti metri cubi di neve artificiale è stata usata. Andate a vedere. Io ve lo dico quanti metri cubi verranno usati fra due anni: 2 milioni di metri cubi di neve artificiale previsti per produrre i quali saranno necessari 836.000 metri cubi d'acqua, con 1 milione di tonnellate di gas serra emessi. Non sono solo i costi i miliardi che spendiamo per le Olimpiadi. Il bilancio è qua. Il bilancio lo paghiamo. Questo è il concetto che vorremmo condividere con voi.

PRESIDENTE

Collega Masolo, io sono stato molto disponibile con lei, perché la ritengo una persona educata.
Stiamo parlando delle Olimpiadi giovanili 2028. Si attenga a questo. Grazie.

Renzo MASOLO (Alleanza Verdi e Sinistra)

Ma io sto parlando delle Olimpiadi giovanili. È questa la struttura. Si parte dalle Olimpiadi 2026 per rilanciare le Olimpiadi 2028.
Comunque, concludo dicendo che a questo punto, al di là della legge, che è solo creare la partecipazione al Comitato organizzatore, e anche su questo, sul metodo, abbiamo delle nostre riserve, le abbiamo dette in discussione generale, abbiamo fatto degli emendamenti migliorativi, per cercare di salvare il salvabile, ma su questo possiamo essere obiettivi. Non possiamo nascondere la nostra critica, il nostro timore, le nostre preoccupazioni che la cosa che stiamo verificando per le Olimpiadi del 2026 si ripercuota e si rinnovi con gli stessi errori per quelle del 2028, tenendo conto che molte opere, attenzione – e anche su questo non so se c'è la certezza di tutti i nostri colleghi e colleghe – nel 2028 non saranno realizzate. Pensate che alcune opere sono previste per il 2032. Nel 2028 non avremo a disposizione nemmeno tutte le opere che erano previste per il 2026. Pensate voi come possiamo votare per qualunque intervento, evento, provvedimento, legge, rivolta alle Olimpiadi del 2026 e del 2028.
Per cui, il nostro voto sarà sicuramente contrario. Grazie.

PRESIDENTE

Collega Luisetto, prego.

Chiara LUISETTO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Intervengo in dichiarazione di voto per esprimere il voto di astensione del Gruppo del Partito Democratico. Lo dicevo all'inizio di questa correlazione: la partecipazione della Regione del Veneto all'organizzazione della quinta edizione dei Giochi Olimpici Giovanili Invernali del 2028 è fonte di orgoglio, ma anche di responsabilità.
Oggi la responsabilità l'abbiamo vista solo parzialmente, nella volontà di controllare e monitorare rispetto al rischio di infiltrazioni mafiose, l'abbiamo vista nell'impegno a informare la Commissione, non l'abbiamo vista invece sul tema delle deroghe, quindi nomine che coinvolgessero il Consiglio, e che invece...
Presidente, non riesco a finire il discorso. Adesso si sono calmati, quando ho detto "Presidente".

PRESIDENTE

Riproviamo.

Chiara LUISETTO (Partito Democratico Veneto)

Dicevo, non l'abbiamo vista nell'esclusione del Consiglio in merito alle nomine, che non inficia il valore e il ruolo di questa manifestazione, ma certamente indebolisce il potere di quest'Aula.
L'ho detto all'inizio, deve essere una festa dello sport, della sostenibilità e della legalità. Quanto abbiamo sentito, quanto abbiamo sperimentato e stiamo vedendo con le Olimpiadi di Milano-Cortina non è un buon viatico, non è una buona base da cui partire, perché molti sono i dubbi, molte le preoccupazioni, che confermiamo anche in questa sede.
Queste sono Olimpiadi che crediamo debbano partire sotto un auspicio diverso e con un approccio più attento, più presente, più concreto e capace di garantire trasparenza e tracciabilità degli investimenti, legalità e attenzione a tutto ciò che verrà investito e realizzato in termini di opere.
Quei 7.000.000, più 6.600.000 di cui ci è stato raccontato prima, devono essere un'occasione veramente di sviluppo del territorio, non un modo per chiudersi e investire soltanto in ciò che poi non servirà.
Dunque, le osservazioni che oggi abbiamo posto, soltanto parzialmente accolte, ci spingono a questo voto di astensione considerando la manifestazione importante, ma la necessità di una responsabilità certamente maggiore.

PRESIDENTE

Collega Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Come detto nell'intervento di apertura di questo progetto di legge, il tema qui non è tanto ragionare sull'evento che stiamo andando a fare. Come ha detto la collega Luisetto, le Olimpiadi giovanili, come ho sempre detto, possono essere un'occasione, ma dipende da come le fai.
Le basi di partenza oggi qui non sono per nulla buone rispetto a due questioni, ed è il motivo per cui il voto è contrario. Entrando in quest'Aula oggi pensavo si potesse arrivare ad un'astensione, invece il voto è contrario. Sapete perché? Perché nel momento in cui noi andiamo a dare una delega in bianco alla Giunta non solo sulla parte economica-finanziaria relativa ai Giochi Olimpici giovanili, e l'ho detto anche nell'intervento iniziale, abbiamo già visto gli errori prodotti e fatti, li stiamo vedendo mentre i cantieri vanno in opera, della difficoltà che ha questa Giunta di fare delle valutazioni economico-finanziarie, ma oggi abbiamo sancito, nonostante in Ufficio di Presidenza sembrava si arrivasse, invece, ad un risultato positivo, e avevamo anche pensato che si potesse arrivare almeno a un impegno con un ordine del giorno, che rispetto al fatto che le nomine che non passeranno all'interno di questo Consiglio regionale non solo vanno in deroga ad una norma nazionale, ma vanno anche in deroga ad una norma regionale che, rispetto a quella nazionale, metteva e mette dei criteri ancora più stringenti, che secondo me per quanto riguarda le Olimpiadi giovanili che arriveranno nel 2028 è ancora più rilevante, proprio perché parliamo di un grande evento. Non stiamo parlando della gestione di una realtà, di un comitato ordinario, stiamo parlando di una gestione straordinaria di un evento. Allora, come abbiamo discusso in Ufficio di Presidenza e come anche alcuni membri di questo Consiglio avevano compreso la ratio di quella questione, così oggi sarebbe stato importante fare un passo avanti perché – lo ripeto per questa parte dell'Aula ma anche per l'altra parte dell'Aula – non sarà questo Consiglio a sapere quali saranno le nomine fatte per la gestione dei Giochi Olimpici, sarà la Giunta con una delega in bianco. Se a voi va bene così e non intervenite su questo punto, io mi chiedo che ruolo possa avere questo Consiglio non solo nella gestione ma anche nell'organo che andrà a dirigere i Giochi Olimpici invernali giovanili, proprio perché sono un evento potenzialmente importante, e io vorrei che all'interno di quel Comitato che gestirà milioni di euro e che lavorerà anche alla programmazione di quelli che sono gli interventi ci sia qualcuno che questo Consiglio non solo poteva valutare ma poteva almeno sapere prima che venisse nominato, oppure, se venivano nominati anche in barba a questo Consiglio regionale con una procedura di velocità, almeno che ci fossero delle garanzie chiare rispetto al profilo di queste persone. Questo non sarà.
Oggi, quindi, non posso che non votare contraria, non tanto perché non sono a favore dei Giochi Olimpici giovanili, quanto perché la gestione che voi proponete è una gestione che non è accettabile rispetto al punto del Comitato organizzatore per il quale si offre una delega in bianco totale alla Giunta.

PRESIDENTE

Collega Baldin, prego.

Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)

Anch'io mi sento di intervenire per precisare che il mio voto sarà negativo per le modalità di nomina che vengono intese in questo progetto di legge, che non rispondono a canoni di obiettività, trasparenza e rigore. Quindi, per questo motivo, al di là delle Olimpiadi in sé, non entrando nel merito di quella partita, ma restando su questo progetto specifico, che parla del Comitato e in particolare del criterio delle nomine, voterò contraria, proprio perché non viene rispettata la trasparenza che si dovrebbe in questo Consiglio. Una parola in più da parte del Consiglio regionale e della competente Commissione nel particolare sarebbe stata doverosa. Si è voluto bypassare questo criterio, quindi per me non c'è né obiettività né trasparenza.

PRESIDENTE

Grazie.
Metto in votazione il progetto di legge n. 325, come emendato, nel suo complesso.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.

Silvia MAINO (Zaia Presidente)

Presidente, scusi, chiedo che venga messo a verbale che non sono riuscita a votare.
Il mio voto è favorevole. Grazie.

PRESIDENTE

Va bene. Mettiamo a verbale il voto favorevole della collega Maino.
PUNTO
8



PROPOSTA DI LEGGE D'INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI ZOTTIS, GIACOMO POSSAMAI, BIGON, CAMANI, MONTANARIELLO, ZANONI, BARBISAN, BISAGLIA, BRESCACIN, CECCHELLERO, LUISETTO, PAN, PAVANETTO, PICCININI, RIGO, ZECCHINATO, GIACOMIN E BALDIN RELATIVA A "DISPOSIZIONI PER LA TUTELA DELLE DONNE AFFETTE DA ENDOMETRIOSI E ISTITUZIONE DEL TAVOLO TECNICO REGIONALE". (PROGETTO DI LEGGE N. 123) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 14/2025)

Relazione della QUINTA Commissione Consiliare.
Relatrice: Consigliera Zottis

PRESIDENTE

Passiamo al punto n. 8: PDL n. 123.
Relatrice unica, la collega Zottis. Prego.

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Signor Presidente, colleghi Consiglieri e colleghe Consigliere, la presente proposta di legge intende favorire la conoscenza dell'endometriosi attraverso la promozione e il sostegno ad attività di prevenzione, di diagnosi precoce, di ricerca e miglioramento delle cure.
Fino al 60% delle donne con dolore mestruale intenso non sa di soffrire di endometriosi. Tra i sintomi principali possiamo riconoscere il dolore pelvico cronico (oltre sei mesi), mestruazioni molto dolorose, dolore durante i rapporti, sintomi gastrointestinali e urinari, affaticamento e infertilità. Ne consegue un impatto negativo notevole sulla qualità della vita e dei rapporti interpersonali. È una malattia invalidante, che costringe le donne a cambiamenti radicali nel proprio stile di vita.
Nel mondo sono circa 190 milioni le donne (tra il 2 e il 10% della popolazione femminile generale) colpite da endometriosi durante l'età riproduttiva, anche se alcune possono soffrirne ben oltre la menopausa.
In Italia circa 1,8 milioni di donne convivono con una diagnosi di endometriosi, pari all'1,4% della popolazione femminile, tra i quindici e i cinquant'anni, e l'incidenza registrata nel triennio 2021-2023 è stabile, con circa 0,76 casi ogni 1.000 donne all'anno, ovvero circa 9.300 nuove diagnosi ogni anno. Il picco si osserva tra i trentuno e i trentacinque anni. Infine, si stima che il 30-40% delle donne che soffrono di endometriosi possa riscontrare problemi di fertilità o sub-fertilità.
La diagnosi arriva spesso dopo un percorso lungo, in media sette anni, il più delle volte vissuto dentro e fuori gli ospedali, con gravi ripercussioni psicologiche per la donna.
La Regione del Veneto vanta un importante Centro di riferimento regionale per la cura dell'endometriosi (Negrar, Verona) a cui ogni anno si rivolgono circa 15.000 donne in cerca di aiuto.
Le diagnosi in Veneto sono notevolmente aumentate negli ultimi cinque anni e anche le attività di accompagnamento, 1.827 nel 2021, 2.089 nel 2022, 2.383 nel 2023 e 2.691 nel 2024. Grazie alla consapevolezza raggiunta in questi anni e alla diagnosi precoce, adesso possiamo curarla con efficacia, sia con la terapia medica che con quella chirurgica. Quest'ultima è quella più scelta da medici e pazienti, tanto che nel periodo 2011-2024 sono stati effettuati 32.268 ricoveri chirurgici e 1.317 di tipo medico.
Nel 2017 l'endometriosi è stata inserita nell'elenco dei livelli essenziali di assistenza come patologia cronica ed invalidante negli stadi clinici più avanzati. È, pertanto, fondamentale consolidare le attività di accompagnamento e conoscenza della malattia stessa a favore delle donne, per non lasciarle sole.
L'Associazione ostetrici ginecologi ospedalieri italiani ricorda che: "La malattia comincia a crescere dopo il menarca e già in adolescenza iniziano i primi disturbi, mentre tra i venti e i trentacinque anni insorgono i maggiori sintomi".
Ad oggi è fondamentale promuovere le reti esistenti, la ricerca e la conoscenza della malattia e delle patologie associate. È importante che le donne fin dall'età adolescenziale conoscano l'endometriosi al fine di intercettarla nel più breve tempo possibile, accedendo alle indispensabili cure.
Da ultimo, diverse Regioni in Italia, tra cui l'Emilia-Romagna, la Puglia, il Lazio, la Sardegna e le Marche, hanno già approvato testi di legge specifici.
La presente legge è composta dall'articolo 1, che definisce le finalità e l'oggetto della legge, riconoscendo la rilevanza sociale dell'endometriosi e promuovendo la consapevolezza della malattia e dei suoi effetti in campo sanitario, sociale e familiare lavorativo.
L'articolo 2 istituisce un Tavolo tecnico di coordinamento regionale per l'endometriosi.
L'articolo 3 prevede la pianificazione di attività di formazione ed aggiornamento sull'endometriosi del personale del Servizio sanitario regionale e del Terzo settore.
Al fine di promuovere la conoscenza e la consapevolezza della malattia, l'articolo 4 prevede l'attuazione di iniziative di educazione ed informazione nei confronti delle adolescenti. Fondamentale è la conoscenza precoce di potenziali sintomi di malattia, la prevenzione e i percorsi di formazione e accompagnamento, che aiutano le ragazze a superare anche le difficoltà psicologiche, il superamento di delusioni legate alle aspettative di gravidanza, ad un accompagnamento di ragazzi e ragazze fin dall'adolescenza per una gestione della relazione di coppia conscia ed equilibrata.
L'articolo 5 prevede la promozione di iniziative di sensibilizzazione durante la Giornata mondiale per la consapevolezza dell'endometriosi.
L'articolo 6 prevede l'istituzione della Settimana regionale dell'endometriosi, con l'obiettivo di sensibilizzare e informare la popolazione.
L'articolo 7 riconosce la rilevanza sociale dell'apporto degli enti del Terzo settore che si occupano dell'endometriosi sul territorio regionale.
L'articolo 8 prevede la presentazione di una relazione in merito all'attuazione della presente legge da parte della Giunta regionale.
Infine, l'articolo 9 definisce gli impatti finanziari della legge nel triennio 2025-2027.
Ringrazio il Consiglio regionale perché quando le Istituzioni nel loro complesso si fanno carico di malattie definite invisibili, come l'endometriosi, compiono sicuramente il loro dovere, ma danno anche un esempio positivo e concreto, che instilla semi di fiducia e credibilità.
Vivere consapevole che potresti non rientrare in quelli che sono i canoni sociali diffusi non è facile. Vivere sapendo che un pezzo del tuo corpo potrebbe essere asportato, che la fertilità è un dono che tu potrai non avere, che dovrai trovare un compagno di vita che comprenda cosa significhi endometriosi sono ostacoli che alcune donne si trovano di fronte e da sole non possono rimuoverli, ma possono solo provare a superarli, nella costante ricerca di un equilibrio tra delusioni, dolori e visite.
Proposte di legge come questa non hanno certamente un impatto mediatico come quelle delle grandi opere, ma dimostrano empatia istituzionale e ci permettono di attuare politiche attente alla vita quotidiana delle cittadine e dei cittadini, che sanno di poter trovare riferimenti certi in chi li governa.
Ringrazio i professionisti, le associazioni e le donne e gli uomini che quotidianamente si impegnano perché le donne con endometriosi possano vivere con equilibrio e più serenamente la propria vita.
Ringrazio il Gruppo del Partito Democratico e la capogruppo Vanessa Camani, tutti i Consiglieri e tutti i Capigruppo, il Presidente del Consiglio, Roberto Ciambetti, la Presidente della Quinta Commissione, Sonia Brescacin, i componenti sottoscrittori, l'assessore Lanzarin per la collaborazione e gli uffici competenti per il supporto.
Grazie e buon lavoro a tutti.

PRESIDENTE

Collega Zanoni, prego.

Andrea ZANONI (Alleanza Verdi e Sinistra)

Grazie, Presidente.
Colleghi, intervengo con convinzione su questo progetto di legge, che ho sottoscritto, progetto di legge che è stato presentato da parecchio tempo perché – lo leggevo adesso – c'era ancora il collega Giacomo Possamai, perché ritengo sia un passo importante e doveroso verso il riconoscimento concreto dei diritti delle donne affette da endometriosi, una patologia cronica, invalidante, spesso invisibile, che colpisce milioni di donne in Italia e migliaia nella nostra Regione, con conseguenze non da poco.
Ringrazio veramente la collega Zottis per il lavoro che ha svolto come relatrice e tutti coloro che si sono impegnati per la stesura di questa legge e per aver saputo soprattutto costruire un testo condiviso, approvato in Commissione all'unanimità, che oggi viene in Aula con il sostegno trasversale dei Gruppi consiliari.
Purtroppo, da quello che conosco e ho sentito dire, questa è una malattia spesso sottovalutata, è un dolore molto ignorato. L'endometriosi non è solo una malattia ginecologica, è una condizione che impatta profondamente sulla qualità della vita di chi ne è affetto, sulla salute mentale, sulla fertilità, sul lavoro, sulle relazioni. Eppure, per troppo tempo è stata ignorata, anche banalizzata e sottovalutata.
Le donne affette da endometriosi spesso affrontano anni di diagnosi, anche errate, dolori cronici, non creduti, costi sanitari elevati, isolamento sociale anche. Ci sono casi veramente estremi. Quindi, è nostro dovere come legislatori rompere questo silenzio anche istituzionale e costruire strumenti concreti di supporto, prevenzione e cura.
Nel 2025, grazie a un accordo tra Stato e Regioni, l'endometriosi è stata ufficialmente inserita tra le patologie per cui le cure sono a carico del Servizio sanitario nazionale. Questo significa che visite, trattamenti e percorsi terapeutici saranno finalmente accessibili anche a chi finora ha dovuto rinunciare a curarsi per motivi economici. Ma l'attuazione concreta di questi diritti dipende molto dalle Regioni. Ecco perché questa legge è fondamentale, perché traduce in azione locale ciò che è stato riconosciuto a livello superiore.
Ci sono altre Regioni che sono già intervenute, come la Regione Lombardia, che ha istituito anche una Rete regionale per l'endometriosi, con centri hub and spoke, un Registro regionale e un Tavolo tecnico permanente, o come la Regione Valle d'Aosta, che ha introdotto esenzioni aggiuntive anche per forme lievi e rimborsi per le cure fuori Regione e programmi di sensibilizzazione nelle scuole.
La Regione del Veneto con questa legge, quindi, può e deve mettersi al passo, costruendo una Rete regionale solida, multidisciplinare e accessibile. Quindi, bene l'istituzione del Tavolo tecnico regionale, che è molto importante, come anche la formazione e l'educazione nelle scuole, perché la diagnosi precoce parte dalla conoscenza. Bene l'istituzione della Settimana regionale dell'endometriosi per dare visibilità e continuità all'impegno, ma anche per far conoscere questa malattia, che tanti non conoscono. Infine, bene il riconoscimento del ruolo fondamentale delle associazioni di pazienti, che da anni suppliscono alle carenze.
Potrebbe anche essere ipotizzabile un giorno l'istituzione del Registro regionale dell'endometriosi, prevedere percorsi di supporto psicologico strutturato, valutare l'introduzione di importanti esenzioni aggiuntive regionali e coinvolgere attivamente le scuole superiori con progetti educativi mirati perché, appunto, la consapevolezza inizia dai banchi di scuola. è una legge che non è solo un atto sanitario; è un atto di giustizia sociale e di equità di genere. È un modo per dire alle donne che soffrono in silenzio: lo Stato ti vede, la Regione ti vede, ti ascolta, la politica è con te.
Con questa legge il Veneto – e concludo, colleghe e colleghi – fa un passo in avanti importante, ma naturalmente non basta approvare una legge: noi lo sappiamo, serve attuarla, finanziarla, monitorarla e serve farlo con il coinvolgimento delle donne, delle associazioni, dei professionisti. Come cofirmatario, come uomo delle Istituzioni, sono veramente orgoglioso di sostenere questa legge. Continueremo a vigilare affinché non resti solo sulla carta, ma vediamo che c'è la volontà politica, che così non sarà, ma diventi una realtà concreta per migliaia di donne venete.

PRESIDENTE

Collega Ostanel, prego.

Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)

Grazie, Presidente.
Prima di tutto ci tenevo a ringraziare la collega Zottis per aver presentato questo progetto di legge e anche per il suo intervento precedente, perché quando una persona fa politica e si sente che tiene così tanto ai progetti di legge che porta in questo Consiglio non si può che dire grazie per l'impegno svolto in questi anni.
Ci tengo anche ad intervenire perché questo progetto di legge riguarda un tema che qui dentro abbiamo tante volte affrontato, con tanti provvedimenti, tra l'altro a firma, diciamo, di Consigliere che appartengono alla maggioranza e alla minoranza. Ricordo il lavoro fatto dalla collega Bigon rispetto ai temi della fibromialgia, come la collega Bisaglia, come le colleghe che sono venute anche ad un convegno che avevamo organizzato tempo fa sulla vulvodinia, che avevo promosso all'interno di quest'Aula.
Qui dentro stiamo discutendo di un tema che è la salute femminile, ma in particolare quelle malattie che troppo spesso vengono considerate come un problema psicologico delle donne, dobbiamo dirlo chiaro, perché questo è il tema che più volte abbiamo portato qui dentro.
Ci sono voluti anni per riconoscere, anche solo dal punto di vista legislativo, alcune battaglie che tante donne hanno provato a portare avanti nel corso del tempo e venivano semplicemente derise dalla politica, ma purtroppo anche dalle Istituzioni; questo è il tema: oggi portiamo qui – porta qui la collega Zottis – un provvedimento molto importante perché chiude un po' anche un cerchio di lavoro che qui dentro abbiamo provato, da donne, a portare. Mi sembra una cosa molto, molto interessante.
Intervengo in particolare rispetto a uno dei temi, la vulvodinia, che è legata anche come comorbidità alle questioni che sono all'interno del PDL portato dalla collega Zottis. Visto che dopo non interverrò sull'ordine del giorno, per cui lo presento ora, ci tenevo a ricordare il fatto che con un lavoro bipartisan, appunto, è stato inaugurato un ambulatorio nell'Azienda ospedaliera di Padova dall'assessore Lanzarin, a cui ho partecipato pochi mesi fa. Ci tenevo a dire all'Assessore che, provando a telefonare oggi, non ci sono addirittura più disponibilità fino a dicembre, proprio perché quell'ambulatorio sta ricevendo così tante domande rispetto ad una malattia che per troppo tempo è stata taciuta: servirà addirittura un potenziamento. Abbiamo capito che c'è un bisogno rispetto ad una tematica, che è la vulvodinia, che non solo è stata taciuta per troppo tempo ma per troppo tempo non ha avuto servizi.
L'ordine del giorno che in collaborazione con la collega Zottis abbiamo pensato è il fatto che oggi, anche a partire dal provvedimento che stiamo andando a votare, da quello che capiamo in maniera bipartisan, si possa lavorare a istituire quello che avevamo già previsto che si facesse: un percorso PDTA proprio sul tema della vulvodinia, che è collegata come comorbidità alla patologia che riguarda il progetto di legge che stiamo discutendo. Perché se riusciamo a fare un piano diagnostico-terapeutico mettendo dentro le varie morbidità e comorbidità che in quest'Aula abbiamo più volte discusso, permettiamo ai nostri operatori sanitari di avere una presa in carico delle questioni che stiamo discutendo a 360 gradi. Tante volte, infatti, quando curi vulvodinia e neuropatia del pudendo poi scopri che c'era endometriosi e che la fibromialgia è una comorbidità che magari arriva successivamente. Allora, se noi lavorassimo su un piano diagnostico-terapeutico che tiene dentro tutte queste malattie riusciremo a fare un lavoro fino in fondo, cosa che ad oggi ancora non siamo arrivati a fare.
Poi dobbiamo ovviamente farci portavoce presso il Governo e il Parlamento affinché anche la questione della vulvodinia sia presa in carico dai livelli essenziali di assistenza, perché finché non riusciremo a fare questo noi avremo delle pazienti che ovviamente si rivolgono all'ambulatorio pubblico che è stato aperto. Dopo tanti anni siamo riusciti a fare questa cosa e io mi sento fiera di aver contribuito ad avere un ambulatorio che oggi a Padova prende in carico pubblicamente con l'impegnativa questo tipo di pazienti. È ovvio che quando scopri che non c'è più posto perché tantissime sono le richieste vuol dire che a livello nazionale c'è un lavoro da fare in più, che il nostro Parlamento dovrebbe iniziare a fare fin da subito.
Grazie ancora alla collega Zottis per il lavoro fatto.

PRESIDENTE

Prego, collega Lorenzoni.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente.
Solo per ringraziare la collega Zottis e chiedere la sottoscrizione del progetto di legge.
Non si può?

PRESIDENTE

Finché è in Commissione si può fare, quando è iscritto all'ordine del giorno in Aula non si può più.

Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)

Pazienza, ci ho provato, Presidente.

PRESIDENTE

Apprezziamo la prova.
Collega Luisetto, prego.

Chiara LUISETTO (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Anch'io per ringraziare la collega, non solo per la partecipazione con cui ha raccontato di questo progetto di legge, ma l'averlo messo nero su bianco mostra una sensibilità di cui io credo ci sia veramente bisogno.
È una malattia sottovalutata, poco conosciuta, spesso diagnosticata in ritardo, ed è cronica, dolorosa e invisibile alla vista, ma non certamente alla vita di chi la vive. È talmente infida che arriva a compromettere anche la salute riproduttiva delle donne e spesso rischia di essere confusa con normali dolori mestruali.
Questo, oltre a generare un senso di frustrazione in chi la vive, non aiuta ad una prevenzione e ad una diagnosi precoce.
Credo quindi che questo progetto di legge vada veramente nella direzione di far sentire più tutelate e più rispettate le donne, soprattutto quelle che vivono questa malattia.
Chi soffre ha bisogno di riconoscimento, di cure, di risposte, e credo che questo progetto di legge sia non soltanto un atto di giustizia, ma una scelta di civiltà nei confronti di chi soffre e vive questa malattia, arrivando a compromettere una propria quotidianità e una propria serenità.
Grazie alla collega.

PRESIDENTE

Collega Bigon, prego.

Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Ringrazio anch'io la collega Francesca Zottis per questo progetto di legge, che è molto importante.
Io credo che rientri all'interno di tutte quelle malattie che purtroppo vengono subìte soprattutto dalle donne. Dovremmo creare, supportare e potenziare gli ambulatori di genere, proprio quella medicina di genere che noi dovremmo veramente cercare di affrontare tutti insieme, prendendo in carico la donna. Tante volte sono malattie che vengono insieme anche ad altre: pensiamo ad esempio alla fibromialgia, come diceva prima anche la collega Ostanel, insieme alla malattia di Sjögren e molte, tante altre che purtroppo colpiscono soprattutto le donne.
Per cui, benissimo questa legge, soprattutto perché dà l'avvio a un potenziamento, secondo me, che porterà sicuramente beneficio a noi. Grazie.

PRESIDENTE

Dichiaro chiusa la discussione generale. Iniziamo con l'articolato.
Metto in votazione l'articolo 1.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo 2.
Metto in votazione l'articolo 2.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo n. 3.
Metto in votazione l'articolo 3.
È aperta lavora la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo 4.
Metto in votazione l'articolo 4.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo n. 5.
Metto in votazione l'articolo 5.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo 6.
Metto in votazione l'articolo 6.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo n. 7.
Metto in votazione l'articolo 7.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo 8.
Metto in votazione l'articolo 8.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo 9.
Metto in votazione l'articolo 9.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
ODG n. D0001

Ordine del giorno presentato dalla consigliera Ostanel relativo a "DEFINIRE UN PERCORSO PREVENTIVO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO ASSISTENZIALE (PDTA) ANCHE PER VULVODINIA E NEUROPATIA DEL PUDENDO E CHIEDERE AL GOVERNO E PARLAMENTO DI RICONOSCERLA, INSIEME ALLA FIBROMIALGIA, NEI LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA" in occasione dell'esame della proposta di legge relativa a "Disposizioni per la tutela delle donne affette da endometriosi e istituzione del tavolo tecnico regionale". (Progetto di legge n. 123) APPROVATO (Deliberazione n. 43/2025)

(N.d.r. – Si riproduce il testo scritto dell'ordine del giorno come presentato)
Il Consiglio regionale del Veneto
PREMESSO CHE:
- il Consiglio Regionale del Veneto in data 29 marzo 2022 ha approvato la mozione n. 266, a prima firma Ostanel, dal titolo Garantire accesso alle cure per le donne affette da Vulvodinia e Neuropatia del pudendo inserendole nei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) che, tra le altre cose, impegnava la Giunta Regionale a "valutare l'inserimento della vulvodinia e della neuropatia del pudendo nell'elenco delle malattie croniche e invalidanti previste dai livelli essenziali di assistenza "ulteriori" regionali";
- in data 12 aprile 2022, il Consiglio Regionale ha approvato la Mozione n. 267, a prima firma Bigon, relativa a "la Giunta regionale si attivi per il riconosci mento da parte del SSN di vestibolite vulvare-vulvodinia, neuropatia del nervo pudendo e fibromialgia e per il loro inserimento nei LEA - Promuova inoltre la formazione dei medici e attivi campagne di informazione";
- il Consiglio Regionale, in data 17 maggio 2022, ha approvato, con Deliberazione n. 81, un Ordine del giorno, a prima firma Ostanel, che impegnava la Giunta Regionale "a valutare, di concerto con Azienda Zero, l'istituzione di un PDTA su vulvodinia e neuropatia del pudendo che consideri tutte le comorbidità più frequenti e coinvolga tutte le competenze utili per la strutturazione di una Pelvic Unit che preveda la presa in carico complessiva delle pazienti con patologie correlate al dolore pelvico e l 'individuazione di centri di riferimento regionali che possano costituirsi come centri specializzati in dolore pelvico cronico";
- il 13 luglio 2022, presso l'aula del Consiglio Regionale Veneto, si è svolto - su iniziativa del Gruppo consiliare "II Veneto che Vogliamo" - un Convegno dal titolo "Intervento medico ed azione politica, insieme per il riconoscimento e la cura di vulvodinia e neuropatia del pudendo" che ha visto la partecipazione, oltre che di diverse attiviste e studiose del tema, anche del Presidente del Consiglio Regionale e dell'Assessore alla sanità della Regione Veneto, con la quale si è intrapresa una proficua interlocuzione;
- in data 6 febbraio 2024, il Consiglio Regionale ha approvato, con Delibera zione n. 8, un Ordine del giorno, a prima firma Ostanel, che impegnava la Giunta Regionale "a istituire, di concerto con Azienda Zero, un PDTA su vulvodinia e neuropatia del pudendo che consideri tutte le comorbidità più frequenti, compresa quella con la fibromialgia, dando corso anche all'impegno divulgativo presso le figure coinvolte nella diagnosi e cura, anche attraverso l'individuazione di Centri di riferimento regionali specializzati in dolore pelvico cronico";
- il 23 maggio 2025 è stato inaugurato, presso l'Azienda Ospedale Università di Padova, un ambulatorio dedicato alla cura della vulvodinia creato all'interno della UOSD Procreazione Medicalmente Assistita, che assicura un percorso di cura multidisciplinare con la presenza di figure con diverse competenze e specifiche attrezzature;
- AISF (Associazione Italiana Sindrome Fibromialgica ODV) si sta da tempo impegnando per il riconoscimento della fibromialgia quale patologia invalidante e il suo inserimento tra i Livelli Essenziali di Assistenza;
- in data 6 febbraio 2024, il Consiglio Regionale ha approvato all'unanimità e trasmesso al Parlamento, con Deliberazione n. 9, il Progetto di Legge Statale n. 28 relativo a "Disposizioni per il riconoscimento della fibromialgia come malattia cronica e invalidante", a prima firma Bisaglia, che dispone il riconoscimento della fibromialgia come malattia cronica e invalidante e la inserisce tra le patologie che danno diritto all'esenzione dalla partecipazione alla spesa per le relative prestazioni sanitarie e tale argomento è recentemente tornato in discussione in parlamento.
CONSIDERATO CHE
- le evidenze scientifiche suggeriscono una correlazione significativa tra endometriosi, vulvodinia e fibromialgia, in particolare spesso queste condizioni coesistono e condividono meccanismi fisiopatologici comuni, in particolare la sensibilizzazione centrale, che porta a una maggiore percezione e diffusione del dolore;
- secondo alcune ricerche scientifiche, una donna su 5 risulterebbe essere, in forme variabili, colpita da queste malattie;
- non risulta che sia ancora stato definito un PDTA (Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale per la vulvodinia mentre il progetto di legge n. 123 in esame parla di Percorso Preventivo Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PPDTA), che è una sorta di una evoluzione del PDTA in cui entra a pieno titolo anche l'ambito della prevenzione, oltre a diagnosi, cura e assistenza; sarebbe importante che il parlamento italiano inserisse endometriosi, fibromialgia, vulvodinia e neuropatia del pudendo nei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) per garantire una presa in carico completa delle donne che soffrono di queste malattie che hanno una forte comorbidità.
IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE
- a istituire, di-concerto con Azienda Zero, un PPDTA (Percorso Preventivo Diagnostico Terapeutico Assistenziale) su vulvodinia e neuropatia del pudendo che consideri tutte le comorbidità più frequenti, compresa quella con endometriosi e fibromialgia, dando corso anche all'impegno divulgativo presso le figure coinvolte nella prevenzione, diagnosi e cura;
- a farsi portavoce presso il Governo ed il Parlamento nazionale perché tali malattie siano inserite nei Livelli Essenziali di Assistenza.
Metto in votazione l' ODG n. D0001.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Siamo al voto finale sul PDL n. 123.
Prego, collega Zottis, per dichiarazione di voto.

Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)

Grazie, Presidente.
Solo per ribadire il ringraziamento a tutto il Consiglio, a chi chiaramente ha potuto e ha voluto sottoscrivere il progetto di legge e all'Assessore, chiaramente, che è qui presente, perché ribadisco: quando ti trovi da sola ad affrontare determinate patologie, sapere che l'Istituzione esiste e sa è un segnale concreto e vero di una buona politica. Non sempre purtroppo riusciamo ad arrivare dappertutto, non sempre siamo consapevoli di tutto, perché molte cose crescono anche nel corso degli anni, anche grazie comunque alla ricerca; quindi, i miei ultimi ringraziamenti vanno a tutti i professionisti e a quelle associazioni che si impegnano e si impegnano proprio nella quotidianità della ricerca, dell'accompagnamento, di tenere per mano in questo caso le donne che soffrono di endometriosi.
Ringrazio anche la collega Ostanel per aver presentato l'ordine del giorno, che va in continuità con il progetto di legge per quello che è stato detto. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei, collega.
Metto in votazione il PDL n. 123 nel suo complesso.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PUNTO
9



PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI PAN, ANDREOLI, BET, BOZZA, BRESCACIN, CIAMBETTI, DOLFIN, FORMAGGIO, RIGO, RIZZOTTO E VALDEGAMBERI RELATIVA A "MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE 9 DICEMBRE 1993, n. 50 "NORME PER LA PROTEZIONE DELLA FAUNA SELVATICA E PER IL PRELIEVO VENATORIO"". (PROGETTO DI LEGGE N. 313) INIZIO

Relazione della TERZA Commissione Consiliare.
Relatore: Consigliere Pan
Correlatore: Consigliere Masolo

PRESIDENTE

Passiamo al progetto di legge n. 313, punto n. 9 all'ordine del giorno.
Relatore è il collega Pan. Prego.

Giuseppe PAN (Liga Veneta per Salvini Premier)

Grazie, Presidente. Grazie, colleghi.
Volevo innanzitutto tranquillizzare, prima della relazione, tutte le associazioni che anche in questo... Sono andati tutti via?

PRESIDENTE

È possibile un po' di silenzio? Prego, collega Pan.

Giuseppe PAN (Liga Veneta per Salvini Premier)

Anche tutti quei cittadini che mi hanno scritto, sia del mondo venatorio sia del mondo ambientalista, perché magari c'è stata qualche disinformazione sul tema. Ho depositato questo progetto di legge per risolvere l'annosa questione dei richiami vivi utilizzati nella caccia da appostamento.
La caccia con richiami vivi è una pratica tradizionale, normata dalle leggi, che è sempre stata, tra le attività venatorie, tra quelle più presenti e nel tempo ha fatto registrare alcune difficoltà legate al controllo degli esemplari detenuti, ma ha provocato spesso, come ho ricordato, malintesi e sanzioni a carico sia dei cacciatori sia comunque dei detentori di questi richiami vivi, che sono innanzitutto soprattutto animali e uccelli che sono detenuti, tenuti, di allevamento.
Da diversi anni in questa Regione non si fanno più le catture con i roccoli, con la uccellagione, con le reti. Volevo anche tranquillizzare tutte quelle persone che ci stanno seguendo e che magari pensano che apriamo al bracconaggio, apriamo a una caccia, a una cattura indiscriminata di queste specie migratorie, eccetera, eccetera.
Si parla innanzitutto di animali legalmente detenuti, sia dagli allevatori sia da chi fa questo tipo di caccia che, naturalmente, dopo tutto quello che è successo negli ultimi anni, anche nella confusione di questi anelli che sono presenti in questi tipi di animali, comportano tutta una serie di sanzioni spesso che hanno creato anche, sia nel mondo venatorio sia anche per chi va a controllare, una confusione per quanto riguarda tutto questo mondo dal punto di vista legislativo.
Sarà, quindi, dopo l'approvazione di questa legge, la Regione Veneto a fornire sia agli allevatori, ma soprattutto ai cacciatori detentori di questi richiami vivi che, ripeto, sono legalmente autorizzati, un anello regionale che certifichi la provenienza di questo animale, ma che soprattutto certifichi una volta per tutte che questo animale è possibile utilizzarlo come richiamo vivo nell'espletamento della funzione venatoria e che abbia questo animale una vita consona al benessere animale, che può essere introdotto o che verrà introdotto con questa legge.
Sicuramente è un'attività che va a porre una regolamentazione nuova. Tra l'altro, una delle parti della legge prevede che questi anelli siano inamovibili, ma soprattutto siano potenzialmente riconoscibili da una app, con un sistema anche nuovo che viene fornito ai calciatori, ma che venga comunque costruito da questa Regione, e che possa essere consultato da tutti quegli organi di vigilanza che naturalmente hanno il diritto/dovere di controllare l'attività venatoria e la detenzione di questi animali.
Questa era una premessa doverosa che, naturalmente, va a introdurre quelle che sono le norme e gli articolati di questa variante alla legge 50 regionale del 1992 e che va a inserire alcuni punti essenziali che ho già, in qualche maniera, identificato.
Col trascorrere degli anni si è posto il tema della necessaria uniformazione dei contrassegni di individuazione dei richiami vivi. Ricordo che alcuni di questi contrassegni sono rilasciati da associazioni nazionali, altri contrassegni sono rilasciati dalle Province, quindi c'è, a volte, in questo limbo di questioni, anche per chi fa i controlli e anche per chi detiene, tutta una serie di incertezze che provocano spesso e volentieri e hanno provocato nelle ultime stagioni venatorie anche delle denunce dovute alla detenzione, oppure al non riconoscimento di alcuni anelli, quindi anche con, purtroppo, denunce penali ai cacciatori da una parte, ma anche delle tensioni con il mondo ambientalista che io, sinceramente, vorrei evitare con tutto questo sistema.
Chiaramente si va a tirare, come ho anche detto in Terza Commissione, una riga per quanto riguarda questo sistema: dalla introduzione di questa legge gli uffici regionali avranno, comunque, tutta la possibilità di applicare una app informatica di registrazione; i cacciatori faranno un'autocertificazione in cui diranno quali sono gli uccelli da richiamo che sono usati e detenuti per l'attività venatoria e, quindi, sarà fornito un anello inamovibile che non andrà a sostituire l'anello già presente, ma sarà a completamento, quindi sarà un secondo anello che potrà comunque identificare che solo quegli uccelli, solo quei richiami potranno essere utilizzati.
Tutto il resto, che è magari a casa, che è magari nell'allevamento, non uscirà, sarà lì, dovrà stare dove è stato finora.
è un momento anche di messa in ordine del sistema, un momento di chiarezza, un momento che va a resettare tutta questa confusione ponendo una ricognizione del patrimonio dei richiami vivi, che poi saranno inseriti in questo elenco regionale. Solo coloro che saranno inseriti nell'elenco regionale e che, quindi, avranno la possibilità di essere controllati anche durante l'attività venatoria dalle guardie venatorie, dai Carabinieri forestali e dalle guardie ambientali, che potranno confrontare questo anello che sarà fornito, probabilmente alfanumerico, potranno certificare che quel richiamo, che quell'uccello è disponibile per fare questa attività venatoria. È chiaro che se non sarà così il cacciatore o chi per lui che porterà questi richiami all'esterno nell'attività venatoria sarà sanzionato come deve essere sanzionato e sarà sua responsabilità penale su quanto viene contestualmente emesso.
Questa autocertificazione è rilasciata ai sensi e per gli effetti del DPR n. 445/2000, quindi sotto la propria personale responsabilità, da parte dei detentori di richiami vivi, di cattura e di allevamento, a cui consegue, per le già rappresentate esigenze di uniformare il quadro di riferimento, la messa a disposizione da parte della Giunta regionale di contrassegni inamovibili.
Un'altra parte – la faccio in breve perché l'ora è anche abbastanza tarda, poi avremo tutto domani, penso, per discutere nei dettagli quello che è il progetto di legge – riguarda la costituzione di questa banca dati, come ho già ricordato, questo registro informatizzato, che costituirà lo strumento di riferimento nella disponibilità sia degli organi di vigilanza sia dell'esercizio dell'attività venatoria. Mettiamo a confronto queste due categorie che spesso e volentieri non vanno molto d'accordo, ma che comunque, con l'introduzione di questo registro regionale, potranno fare l'attività venatoria in maniera tranquilla, senza essere tacciati, come spesso e volentieri succede da parte di qualcuno, come i delinquenti del sabato e della domenica, ma volevo ribadire che questa attività dei richiami vivi non è che ce la inventiamo oggi, non la stiamo introducendo oggi, è un'attività che è normata a livello nazionale da sempre.
Ci sono migliaia di persone che fanno queste attività anche nei nostri territori: sono cittadini veneti, sono cittadini che pagano le tasse, hanno un'arma, hanno una licenza di caccia, sono persone che hanno la fedina penale pulita, intonsa.
Sono cittadini che esercitano questa passione, questa attività in maniera legale e spesso e volentieri sono parte di un sistema associativo che aiuta la nostra Regione anche nei momenti di bisogno, che fa volontariato in tanti dei nostri Comuni. Spesso e volentieri, solo perché magari sono cacciatori, vengono denigrati da persone ambientaliste troppo efferate. Io non ce l'ho assolutamente con gli ambientalisti, che fanno la loro parte e giustamente fanno i loro controlli e fanno la loro attività, ce l'ho con i bracconieri, perché penso che il bracconaggio sia un'attività che deturpa l'immagine del vero cacciatore.
Cari colleghi, al di là dei pensieri di ognuno – e so che qualcuno qui naturalmente rappresenta o vuole rappresentare il mondo ambientalista, che poi anche da questa parte comunque è rappresentato – gli estremismi fanno male sempre a tutti. Vorrei evitare gli estremismi, considerando che questo disegno di legge va a sistemare e a mettere ordine a tutto questo sistema sia da parte del mondo venatorio, sia da parte di chi fa giustamente i controlli al mondo venatorio.
Penso di aver fatto una cosa utile. Ho anche presentato alcuni emendamenti che sono stati appena depositati per anche modificare in corso d'opera alcune questioni legate alla legge che arriva oggi, ma è datata di più di qualche mese. Sono sopravvenute anche alcune novità.
Tra l'altro, io ho anche letto molto attentamente quello che mi è stato fornito dal collega Zanoni in Terza Commissione, il parere dell'ISPRA, che è stato mandato dal collega già a febbraio, mi pare, in quel periodo.
Grazie a questi emendamenti e anche a un lavoro svolto insieme agli uffici regionali abbiamo fatto delle correzioni, perché io penso che comunque questo parere abbia dato degli spunti, anche di sistemazione, ma non solo sistemazione, ma anche di miglioramento di alcune questioni che io avevo magari non notato all'epoca.
Sicuramente, vedrete che alcuni degli emendamenti parlano dell'anello inamovibile, parlano del punto... tra l'altro abbiamo un parere favorevole per quanto riguarda l'aspetto della costituzione del registro regionale, quindi, sicuramente ci sono delle cose positive che sono state recepite. Ho trovato all'epoca poco consono che mi arrivasse un parere ISPRA prima che la legge fosse, addirittura, discussa oppure che fosse... però devo dirvi che alla fine l'ho accettato anche come una benevolenza nei miei confronti. A questo punto faremo in modo che gli uffici abbiano meno a lavorare in futuro rispetto alla richiesta che deve essere fatta parte.
Io, da Assessore alla caccia, all'epoca ho visitato spesso l'ISPRA sia a Bologna che a Roma con alterne fortune su alcune questioni e devo dire che mi sono confrontato spesso anche con i Dirigenti, che sono gli stessi più o meno che mi hanno mandato questo parere.
Io quindi li ringrazio. Accetto delle osservazioni, alcune altre no: però diciamo che queste osservazioni hanno migliorato sicuramente questo disegno di legge, che penso possa portare chiarezza e serenità nell'ambiente venatorio e ce n'è bisogno, perché uno dei problemi del mondo venatorio è proprio la serenità di poter esercitare questa attività che, spesso e volentieri, è esercitata da persone che anche hanno una certa età e, quindi, che il loro tempo libero lo passano spesso e volentieri in luoghi con una bella natura, magari isolata, eccetera. Pagano molto profumatamente questa attività, perché costa, e nello stesso tempo fanno anche un controllo ambientale che altri ambientalisti o altri... nel senso che, comunque, quando l'uomo passa per ambienti che spesso e volentieri sono abbandonati fa anche un controllo civico per quello che riguarda i territori. è una buona opportunità. Partiamo stasera, probabilmente finiremo più avanti. Ho anche letto tutti gli ottantotto emendamenti che sono stati depositati dalle minoranze, alcuni sono anche condivisibili, accettabili, poi li vedremo in Ufficio di Presidenza, altri magari sono più deleteri e mi spiace non poterli accettare perché tenderebbero a eliminare i cacciatori, la caccia e il mondo venatorio. Sicuramente, scusate, non è proprio il caso che ci inoltriamo in questo. Ci hanno provato con un referendum, qualche anno fa, ma non ci sono riusciti.
Io penso che, invece, la caccia e il mondo venatorio sempre di più saranno protagonisti in futuro nel controllo di tutte quelle specie – l'ho sempre ribadito nei miei interventi – che, pur se protette, stanno pullulando nei nostri ambienti creando molto più danno all'ambiente di quello che pensiamo noi. Mi riferisco – qui c'è l'assessore Corazzari – alle nutrie, che sappiamo benissimo, mi riferisco ai cormorani, che hanno distrutto i nostri fiumi, mi riferisco ai gabbiani, mi riferisco ai piccioni, mi riferisco a tante altre specie che sono entrate, vuoi per i cambiamenti climatici, vuoi per tante altre situazioni legate alla presenza dell'uomo, ai rifiuti eccetera, nei nostri ambienti e che stanno facendo sparire specie: per esempio le cornacchie e i corvidi in generale, che predano – lo sanno benissimo anche gli ambientalisti – nei nidi gli uccellini, quelli chiamati dal becco gentile, o i canori. Ma anche le tortore fanno pulizia nei territori dove stanno. Se andiamo a vedere i nostri cieli, sono quasi pieni sempre di cornacchie, cormorani e tortore, che cantano dalla mattina alla sera.
Abbiamo quasi perso i passeracei per vari motivi. Magari qualcuno dirà: perché ci sono i pesticidi, perché ci sono tante altre robe. Però, anche la presenza di queste specie invasive dovrà creare, secondo me, in futuro un rapporto diverso tra il mondo venatorio e le Istituzioni, nel senso che il controllo di queste specie non è che lo fa la signora Maria che va a prelevare il cinghiale nei Colli Euganei alle 05.00 del mattino, devono andare i cacciatori specializzati sempre di più a controllare il numero di questi animali che stanno facendo sparire tanta della nostra fauna autoctona.
Ringrazio anche i sottoscrittori: il Presidente Ciambetti, il collega Formaggio, il collega Presidente Andreoli, il collega Possamai e tutti gli altri che hanno voluto sottoscrivere questo disegno di legge. Grazie.

PRESIDENTE

La parola al correlatore Masolo. Prego.

Renzo MASOLO (Alleanza Verdi e Sinistra)

Grazie, Presidente.
Ci troviamo questa sera con un tempismo formidabile. Alle 19 in punto inizio la mia correlazione a questa legge, una delle più importanti leggi dell'XI Legislatura, una legge presentata a fine legislatura con l'interesse e il sostegno di tutta la maggioranza.
È una legge rivoluzionaria che sicuramente cambierà le sorti della nostra Regione.
Andrò nei dettagli, perché vorrò proprio capire e intuire dagli sguardi dei colleghi di maggioranza quanto questa legge è così fondamentale per la nostra Regione. Quelli che sono rimasti, finché ci sarà il numero legale.
In questo orario, alle 19.00, di sera, all'ora di cena, con una grande freschezza intellettuale e un entusiasmo dei Consiglieri, con una platea di giornalisti a casa e di pubblico che ci segue per una legge così importante siamo qua.
Innanzitutto vorrei fare alcune riflessioni iniziali, di introduzione.
Questa sera il collega ambientalista ha detto: "Non ce l'ho con gli ambientalisti". Non c'è da avercela con nessuno. Bisogna stare nei termini nei discorsi.
Questa sera si verifica che un Consigliere di minoranza, in questo caso relatore di minoranza, rappresenta la maggioranza del Paese. Più in dettaglio, se andiamo nel termine, nel particolare, nell'oggetto della legge, cioè gli uccelli da richiamo e la caccia di appostamento agli uccelli selvatici, c'è una schiacciante maggioranza, perché io penso che se al 99% degli italiani viene fatto un sondaggio, e dopo vengo al referendum, e gli si chiede: "Sei d'accordo che un cacciatore in un capanno in appostamento utilizzi degli uccellini da richiamo per sparare ad altri uccellini?". è la parte della caccia, a mio modo di vedere, ma mi assumo la responsabilità di quello che dico, più vergognosa in essere, perché è la più anacronistica, la più fuori tempo e la più fuori anche da ogni criterio di buonsenso. Stiamo parlando di un sistema di caccia che prevede il mantenere degli uccellini selvatici, che poi possono avere una provenienza di vario tipo, e dopo anche su questo ne parliamo, in gabbiette molto piccole, perché devono essere poco ingombranti e facilmente trasportabili, spesso al buio, per fare in modo che questi uccellini, stando al buio, rimangono tranquilli e poi, quando vengono portati fuori alla luce, pensano che sia primavera, incominciano a cantare e richiamano altri uccellini che poi vengono cacciati.
Tra le carte che avevo in mano, perché qua ho varie carte, mi è caduto l'occhio sulla risoluzione n. 158: "Il Ministro della Salute adotti il decreto attuativo necessario per l'operatività del bonus animali domestici". Ma vi rendete conto del bipolarismo che c'è in questa maggioranza?
Abbiamo una Consigliera, con tutto il rispetto della consigliera Cestari, che propone giustamente un bonus per gli animali domestici: potrebbe benissimo essere un canarino che all'interno di una casa canta e può tirar su il morale di una persona, di una persona anziana, di una persona che ha bisogno di compagnia. Nello stesso tempo - non so se mi seguite, spero che mi seguiate – abbiamo, invece, una pratica, ripeto, adottata da una minoranza assoluta della nostra popolazione che prende il fucile, va in un appostamento e spara attirando uccelli selvatici che ogni giorno devono combattere contro un'esistenza infernale, perché massacrati dagli animali domestici che sempre più spesso fanno razzia di uccellini selvatici, massacrati dalla qualità dell'aria che abbiamo, dai pesticidi che utilizziamo, dai fitofarmaci che utilizziamo, massacrati dai cambiamenti climatici, che son sempre più intensi e rendono la vita difficile per questi uccellini e poi si trovano un cacciatore che gli spara.
Questo atto di uccidere questi uccellini – ripeto, questa è la parte della caccia che per me è proprio veramente più assurda – è la fonte, la base di questo progetto di legge.
Ricordo al collega Pan che il referendum non è passato perché c'è il quorum purtroppo in Italia. Se fosse un altro Paese, come la Svizzera o come altri che hanno scelto di cancellare, di abrogare la caccia, sarebbe passato, mi pare, al 90% (adesso non ricordo bene il risultato del referendum), ma purtroppo non ha raggiunto il quorum. Per cui, di fatto l'indicazione di voto è molto chiara, ma con il quorum il referendum non è passato.
Nello stesso tempo mi hanno colpito due affermazioni del collega Pan. La prima: "I cacciatori fanno un controllo ambientale". Ma con gli uccelli da richiamo e con la caccia...?

PRESIDENTE

Per favore, colleghi. Se volete sospendiamo una mezz'oretta e riprendiamo fra un po', ma non mi pare il caso.
Prego, collega Masolo.

Renzo MASOLO (Alleanza Verdi e Sinistra)

Grazie, Presidente. La ringrazio perché il collega consigliere Dolfin è così originale, e lo dico visto che ognuno poi risponde delle proprie azioni... Non è stato lei? Mi sembrava che venisse dal suo PC? Ho sentito un richiamo, un uccellino da richiamo. È così originale che addirittura...

PRESIDENTE

Non si faccia distrarre, collega.

Renzo MASOLO (Alleanza Verdi e Sinistra)

No, no, io mi faccio distrarre. Ma voglio dire anche a chi ci seguirà che un Consigliere regionale, in questo caso di maggioranza assoluta in Italia, perché è una maggioranza assoluta rispetto a una popolazione... Sì, nei temi della caccia ad appostamento. Addirittura, ha l'onore di avere un sottofondo musicale. Pensate voi: nel Consiglio regionale del Veneto, alle 19.00... Consigliere Dolfin...

PRESIDENTE

È stato lei a stimolarlo. Lei faccia la sua relazione. Se non ha prove certe che sia stato il collega Dolfin, eviti di accusare i colleghi!

Renzo MASOLO (Alleanza Verdi e Sinistra)

Io accuso con buona probabilità.

PRESIDENTE

Collega Dolfin, basta, la prego.
Collega Zanoni, basta.

Renzo MASOLO (Alleanza Verdi e Sinistra)

Fino adesso ho la fortuna di sentirci abbastanza bene e riesco... Ma allora, collega Dolfin, contraddica quello che dico, perché io solitamente...

PRESIDENTE

Collega Masolo, la invito per la prima volta a continuare la sua relazione e a non accusare i colleghi di cose di cui lei non è certo.

Renzo MASOLO (Alleanza Verdi e Sinistra)

Benissimo. Guarderemo i video. Io rispondo delle mie azioni.
Tra l'altro, io non ho accusato, io ho ringraziato il collega Dolfin per il sottofondo musicale. Lo ringrazio. Anzi, Presidente, siamo in un orario mi pare compatibile con una discussione in Aula di questo tipo. Anzi, se qualcun altro vuole fare altri sottofondi va benissimo.

PRESIDENTE

Fabiano...

Renzo MASOLO (Alleanza Verdi e Sinistra)

Ho ancora undici minuti. Possono anche sintetizzare, se volete, ma non ho mica scelto io di intervenire alle 19.00. Vado avanti.
Detto questo, sono molto, molto perplesso sulla affermazione che i cacciatori con richiami vivi facciano un controllo ambientale. Ma un controllo ambientale di cosa? Degli uccelli selvatici? Lei ha parlato di torture, di colombi, di cornacchie, di gabbiani, di cormorani. Andiamo nelle calli di Venezia per sparare ai gabbiani e ai cormorani o andiamo nei centri storici delle città a sparare alle tortore e ai colombi? Mi faccia capire bene perché se i prossimi passaggi sono questi, ne prendiamo atto.
Lei ha affermato – le parole hanno il loro peso – che noi vogliamo eliminare i cacciatori. Attenzione, il fatto di abrogare la caccia può dare l'opportunità di cambiare gli stili di vita dei cacciatori, perché va benissimo che i cacciatori vadano... A parte il fatto che, ripeto, la caccia nel capanno è la più assurda in assoluto, perché devi arrivare in macchina al capanno, tirar fuori il fucile, sederti sul capanno, magari anche bere un buon bicchiere o mangiare... non è proprio l'attività più salutare del mondo.
Per cui, faccio un appello a questa esigua minoranza di cacciatori che hanno questa abitudine di spendere molti soldi in armi, perché lei l'ha detto che è un business, ci mancherebbe, ed è anche molto costoso, che richiede poi il fatto di stare sul capanno e aspettare gli uccelli. Io do un consiglio spassionato, tra l'altro anche di un promotore, un sostenitore di stili di vita attivi: cambiate, andate a farvi una passeggiata nel bosco, andate a vederli gli uccellini, magari fotografateli con una buona macchina fotografica. Vendete il fucile o lo abbandonate completamente, acquistate una buona macchina fotografica e fine.
Come correlatore del progetto di legge n. 313, oggi sottoposto al nostro esame, sento il dovere di esprimere una valutazione chiara e netta. Questa proposta è inaccettabile sotto il profilo ambientale, giuridico e politico.
Il progetto introduce un sistema di ricognizione dei richiami vivi per la caccia da appostamento basato su autocertificazione ‒ lo ha detto lei, è stato chiaro ‒ e successiva apposizione di nuovi anelli identificativi da parte della Regione. Tra l'altro, c'è una cosa che non ho capito bene. In Commissione avevo capito una cosa, ma stasera mi pare che sia un'altra, da quello che ha detto lei, e su questo le chiedo eventualmente un chiarimento. In Commissione avevo capito che il vecchio anellino veniva tolto, invece stasera lei dice che il vecchio anellino rimane e viene aggiunto quello nuovo. Di fatto, c'è addirittura una contraddizione rispetto a quello che si è detto in Commissione e quello che si dice stasera. Anche di questo prendiamo atto.
A una prima lettura può sembrare un atto tecnico, ma in realtà si tratta di una vera e propria sanatoria mascherata, che regolarizza una detenzione eventualmente illegale di uccelli selvatici. Consentire, attraverso un'autocertificazione, che uccelli potenzialmente catturati illegalmente possano diventare irregolari semplicemente apponendo un anello è come mettere una targa a un'auto rubata, con l'aggravante che non si tratta di beni privati, ma di esseri viventi appartenenti al patrimonio indisponibile dello Stato, oggi esplicitamente tutelato dall'articolo 9 della Costituzione.
Il collega Zanoni in Commissione ricordava il parere dell'ISPRA, che è una cosa molto importante, anche lei lo ha appena citato. AVS ha chiesto formalmente un parere tecnico-scientifico a ISPRA, che ha confermato tutte le nostre preoccupazioni: non esiste alcuna giustificazione tecnica per la sostituzione dei contrassegni esistenti; la nuova procedura ostacolerebbe i controlli, rendendo più difficile accertare la provenienza lecita dei richiami; si perderebbe l'attuale requisito di inamovibilità degli anelli, favorendo manomissioni e sanatorie di richiami catturati illegalmente; l'operazione si fonderebbe su una semplice autocertificazione, senza garanzie né controlli preventivi.
È grave che la Giunta non abbia richiesto questo parere, nonostante ne avesse piena facoltà e responsabilità. Ci siamo dovuti attivare noi, come opposizione, per garantire un minimo di fondamento tecnico al dibattito.
Un danno per l'ambiente e anche un insulto alla legalità. Il Veneto è, purtroppo, una delle aree con il più alto tasso di bracconaggio in Italia, in particolare per quanto riguarda la cattura e il commercio illecito proprio di uccelli canori. Questa legge, se approvata, peggiorerebbe ulteriormente la situazione, rendendo difficile distinguere tra richiami legali e illegali, aprendo le porte a nuovi traffici, a nuove catture, a nuovi abusi, e lo fa senza nemmeno ascoltare le forze dell'ordine preposte alla vigilanza. In Commissione avevamo chiesto l'audizione dei carabinieri forestali e la maggioranza ha bocciato la proposta, rinunciando a un confronto, che sarebbe stato non solo utile, ma doveroso.
Non possiamo ignorare, infine, la dimensione etica. Per questo mettevo in contrasto la legge n. 158 sugli animali domestici, sugli animali da affezione. I richiami vivi sono detenuti in minuscole gabbie, inadatte anche solo ad aprire le ali. Parliamo di sofferenza di animali legalizzata, che questa legge continuerebbe a perpetrare, contraddicendo ogni principio di rispetto della natura.
Il nostro sarà un "no" netto. Questa non è una legge tecnica, ma una legge politica, che aiuta i bracconieri e danneggia chi rispetta la legge, una legge che premia chi ha catturato, venduto o detenuto illegalmente animali selvatici.
Per queste ragioni abbiamo presentato una grossa manovra emendativa, per cercare di bloccare questa legge. Chi ama la natura e rispetta la legge non può restare in silenzio, penso anche da parte della maggioranza. Fino a quanto si può tirare la corda rispetto a una proposta di questo tipo? Non doveva nemmeno arrivare in Aula, soprattutto in questo momento, in questo periodo della legislatura.
Ci auguriamo, sicuramente non da stasera, ma da domani, che ci sia veramente una svolta e si possa capire quello che si può modificare di questa legge per trovare eventualmente un accordo, sennò penso che sarà una lunga discussione.
Concludo con queste riflessioni. In Commissione abbiamo aggiunto anche altri temi di riflessione, che non ripeto. Abbiamo avuto la possibilità di essere chiari e di far capire che non era il caso, ma adesso ci troviamo qua. Ci sono tante leggi molto importanti per la nostra Regione che sono in lista d'attesa. Visto che anche per gli ODG del Consiglio regionale le liste d'attesa sono lunghe, ci auguriamo che questa legge possa essere gestita in un certo modo e possibilmente altre leggi possano arrivare all'approvazione, molto più importanti di questa.

PRESIDENTE

Per gli emendamenti presentati dal relatore ‒ nn. C0089, C0090, C0091, C0092 e C0093 ‒ do 25 minuti per eventuali subemendamenti.
Sospendiamo qui la seduta. Ci vediamo domani mattina alle ore 10.30.
La Seduta termina alle ore 19.19
Il Consigliere segretario
Alessandra SPONDA

Il Presidente
Roberto CIAMBETTI

Resoconto stenotipico a cura di:
Cedat 85

Revisione e coordinamento testo a cura di:
Maria Concetta Miccoli

Elaborazione testo a cura di:
Maria Concetta Miccoli
Verbale n. 184 - 11^ legislatura
PROCESSO VERBALE
SEDUTA PUBBLICA N. 184
MARTEDì 22 LUGLIO 2025


PRESIDENZA
PRESIDENTE ROBERTO CIAMBETTI
VICEPRESIDENTE ENOCH SORANZO
VICEPRESIDENTE FRANCESCA ZOTTIS

PROCESSO VERBALE REDATTO A CURA DELL'UNITà ASSEMBLEA

INDICE

Processo verbale della 184ª seduta pubblica – martedì 22 luglio 2025
La seduta si svolge a Venezia in Palazzo Ferro-Fini, sede del Consiglio regionale, secondo le modalità ordinarie.

I lavori si svolgono sulla base dell'ordine del giorno prot. n. 9902 del 17 luglio 2025.

Il Presidente CIAMBETTI, alle ore 10.32, comunica che l'inizio della seduta è rinviato alle ore 10.50.

Assume la presidenza il Presidente Roberto Ciambetti.

Il PRESIDENTE dichiara aperta la seduta alle ore 10.57.

Assume le funzioni di Consigliere segretario la consigliera Erika Baldin.

Punto n. 1) all'ordine del giorno

Approvazione verbali delle sedute precedenti  [RESOCONTO]


Il PRESIDENTE, poiché nessun consigliere chiede di fare osservazioni, dichiara che si intende approvato il processo verbale della 183a seduta pubblica di martedì 15 luglio 2025.

Punto n. 2) all'ordine del giorno

Comunicazioni della Presidenza del Consiglio  [RESOCONTO]


Il PRESIDENTE comunica il congedo della consigliera Cestari.

Punto n. 3) all'ordine del giorno

Interrogazioni e interpellanze  [RESOCONTO]


Ai sensi dell'art. 114, comma 3 del Regolamento l'elenco delle interrogazioni e delle interpellanze, allegato alla Convocazione, è dato per letto.

Punti nn. 4) e 5) all'ordine del giorno

Risposte della Giunta regionale alle interrogazioni e interpellanze  [RESOCONTO]


e

Interrogazioni a risposta scritta iscritte all'ordine del giorno ai sensi dell'articolo 111, comma 4 del Regolamento  [RESOCONTO]


INTERROGAZIONI A RISPOSTA SCRITTA

n. 713 del 06.05.2025
presentata dai consiglieri Masolo e Zanoni
"Valdagno, 133 persone contraggono infezione gastrointestinale dopo aver utilizzato fontane non allacciate all'acquedotto comunale: quali controlli?"

Interviene il consigliere Masolo (Alleanza Verdi e Sinistra) che illustra l'IRS in oggetto.

Interviene la Vicepresidente della Giunta regionale De Berti che risponde per conto della Giunta regionale in sostituzione dell'assessore Lanzarin.

Interviene il consigliere Masolo (Alleanza Verdi e Sinistra) in sede di replica.

n. 712 del 28.04.2025
presentata dai consiglieri Zanoni e Masolo
"Il Cansiglio come set cinematografico internazionale: è stata espletata la procedura di Vinca?"

Interviene il consigliere Zanoni (Alleanza Verdi e Sinistra) che illustra l'IRS in oggetto.

Interviene l'assessore Corazzari che risponde per conto della Giunta regionale.

Interviene il consigliere Zanoni (Alleanza Verdi e Sinistra) in sede di replica.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

n. 554 del 22.04.2025
presentata dalla consigliera Baldin
" Fuga di insegnanti dal Veneto al sud: quali servizi la Regione mette a loro disposizione per poter rimanere?"

Interviene la consigliera Baldin (Movimento 5 Stelle) che illustra l'IRI in oggetto.

Interviene l'assessore Corazzari che risponde per conto della Giunta regionale in sostituzione dell'assessore Mantovan.

Interviene la consigliera Baldin (Movimento 5 Stelle) in sede di replica.

n. 561 del 24.06.2025
presentata dalla consigliera Baldin
" A Cavarzere chiude il laboratorio tessile Fashion Star, lasciando venti lavoratrici a casa e senza ammortizzatori sociali. La Regione intende convocare le parti datoriali e sindacali per un accordo?"

Interviene la consigliera Baldin (Movimento 5 Stelle) che illustra l'IRI in oggetto.

Interviene l'assessore Corazzari che risponde per conto della Giunta regionale in sostituzione dell'assessore Mantovan.

Interviene la consigliera Baldin (Movimento 5 Stelle) in sede di replica.

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

n. 707 del 17.04.2025
presentata dai consiglieri Zanoni e Masolo
"Attività dei Dipartimenti di prevenzione delle ULSS sul controllo dei pesticidi: per quali ragioni i controlli sono diminuiti?"

Interviene il consigliere Zanoni (Alleanza Verdi e Sinistra) che illustra l'IRS in oggetto.

Interviene l'assessore Corazzari che risponde per conto della Giunta regionale in sostituzione dell'assessore Lanzarin.

Interviene il consigliere Zanoni (Alleanza Verdi e Sinistra) in sede di replica.

Interviene la consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) sull'ordine dei lavori per segnalare alcune priorità rispetto alle risposte agli atti ispettivi richieste dal gruppo di appartenenza.

Il PRESIDENTE risponde alla consigliera Ostanel.

Interviene Il consigliere Zanoni (Alleanza Verdi e Sinistra) sull'ordine dei lavori rispetto ad alcune associazioni ambientaliste interessate al progetto di legge n. 313.

Il PRESIDENTE risponde al consigliere Zanoni.

Punto 6) all'ordine del giorno

Disegno di legge relativo a "Abrogazioni e modifiche alla legge regionale 3 aprile 2009, n. 11 "Disposizioni in materia di attività di trasporto di viaggiatori effettuato mediante noleggio di autobus con conducente e modifica dell'articolo 4 della legge regionale 30 ottobre 1998, n. 25 "Disciplina ed organizzazione del trasporto pubblico locale"" e abrogazione dei commi 4 e 5 dell'articolo 36 della legge regionale 5 aprile 2013", n. 3 "Legge finanziaria regionale per l'esercizio 2013" e dell'articolo 19 della legge regionale 29 dicembre 2020, n. 39 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2021" e disposizioni transitorie relative alla abrogazione del divieto di utilizzo di autobus con età superiore a quindici anni". (Progetto di legge n. 323) APPROVATO (Deliberazione legislativa n. 12/2025)  [RESOCONTO]


Intervengono i consiglieri Dolfin (Liga Veneta per Salvini Premier), che svolge la relazione di maggioranza per conto della Seconda Commissione consiliare, e Montanariello (Partito Democratico Veneto), che svolge la relazione di minoranza per conto della Seconda Commissione consiliare

Durante l'intervento del consigliere Dolfin assume la presidenza il Vicepresidente Enoch Soranzo.

In discussione generale intervengono i consiglieri Masolo (Alleanza Verdi e Sinistra), Zanoni (Alleanza Verdi e Sinistra) e Lorenzoni (Gruppo Misto).

Durante l'intervento del consigliere Masolo assume la presidenza il Presidente Roberto Ciambetti.

Il PRESIDENTE sospende la seduta per una pausa dei lavori consiliari.

La seduta è sospesa alle ore 12:58.

La seduta riprende alle ore 14:40.

In discussione generale intervengono i consiglieri Rizzotto (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni) e Dolfin (Liga Veneta per Salvini Premier).

Interviene il consigliere Zanoni (Alleanza Verdi e Sinistra) per fatto personale.

In discussione generale intervengono i consiglieri Boron (Gruppo Misto) e Montanariello (Partito Democratico Veneto).

Si passa alla trattazione dell'articolato.

Gli articoli 1, 2, 3, 4, 5 e 6 che compongono il progetto di legge, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono approvati nel testo presentato dalla Commissione consiliare competente.

ODG n. B1

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Rizzotto e Montanariello relativo a "Intervenga la Giunta regionale per sostenere il rinnovo del parco macchine da parte delle aziende che esercitano attività di trasporto di viaggiatori effettuato mediante noleggio di autobus con conducente" in occasione dell'esame del disegno di legge relativo a "Abrogazioni e modifiche alla legge regionale 3 aprile 2009, n. 11 "Disposizioni in materia di attività di trasporto di viaggiatori effettuato mediante noleggio di autobus con conducente e modifica dell'articolo 4 della legge regionale 30 ottobre 1998, n. 25 "Disciplina ed organizzazione del trasporto pubblico locale"" e abrogazione dei commi 4 e 5 dell'articolo 36 della legge regionale 5 aprile 2013, n. 3 "Legge finanziaria regionale per l'esercizio 2013" e dell'articolo 19 della legge regionale 29 dicembre 2020, n. 39 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2021" e disposizioni transitorie relative alla abrogazione del divieto di utilizzo di autobus con età superiore a quindici anni". (Progetto di legge n. 323) APPROVATO (Deliberazione n. 41/2025)  [RESOCONTO]


Intervengono la consigliera Rizzotto (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni), che lo illustra, in dichiarazione di voto il consigliere Zanoni (Alleanza Verdi e Sinistra), che propone una modifica verbale ai sensi dell'art. 102 comma 7 del Regolamento, ed il consigliere Montanariello (Partito Democratico Veneto).

La consigliera Rizzotto (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni) non acconsente alla modifica proposta dal consigliere Zanoni.

Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico in modalità telematica, l'ordine del giorno in oggetto.

Il Consiglio approva

ODG n. B2

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Ostanel, Bigon, Camani, Masolo, Zanoni e Zottis relativo a "Definire protocolli d'intesa o regolamenti specifici che prevedano vincoli e controlli mirati sulla sicurezza tecnica degli autobus adibiti al servizio NCC". (Progetto di legge n. 323) RESPINTO  [RESOCONTO]



Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico in modalità telematica, l'ordine del giorno in oggetto, senza svolgimento ai sensi dell'art. 107 comma 2 del Regolamento.

Il Consiglio non approva

In dichiarazione di voto finale sul progetto di legge n. 323 intervengono i consiglieri Dolfin (Liga Veneta per Salvini Premier), Zanoni (Alleanza Verdi e Sinistra), Montanariello (Partito Democratico Veneto) ed Ostanel (Il Veneto che Vogliamo).

Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico in modalità telematica, il progetto di legge n. 323 nel suo complesso.

Il Consiglio approva a maggioranza.

Punto 7) all'ordine del giorno

Disegno di legge relativo a "Partecipazione della Regione del Veneto al Comitato Organizzatore della V edizione dei Giochi Olimpici giovanili invernali 2028" (Progetto di legge n. 325) APPROVATO (Deliberazione n. 13/2025)  [RESOCONTO]


Interviene la consigliera Cestaro (Zaia Presidente) che svolge la relazione di maggioranza per conto della Prima Commissione consiliare.

Il PRESIDENTE sospende la seduta per tumulto.

La seduta è sospesa alle ore 15.48.

La seduta riprende alle ore 15.49.

La consigliera Cestaro (Zaia Presidente) prosegue il proprio intervento per la relazione di maggioranza, e successivamente interviene la consigliera Luisetto (Partito Democratico Veneto) che svolge la relazione di minoranza per conto della Prima Commissione consiliare.

Durante l'intervento della consigliera Cestaro assume la presidenza la Vicepresidente Francesca Zottis.

In discussione generale intervengono i consiglieri Lorenzoni (Gruppo Misto), Zanoni (Alleanza Verdi e Sinistra), Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) e Baldin (Movimento 5 Stelle).

Durante l'intervento della consigliera Ostanel assume la presidenza il Presidente Roberto Ciambetti.

In sede di replica intervengono l'assessore Corazzari e la consigliera Luisetto (Partito Democratico Veneto).

Il PRESIDENTE sospende la seduta per consentire l'espressione del parere sugli emendamenti da parte della Prima Commissione consiliare.

La seduta è sospesa alle ore 16.57.

La seduta riprende alle ore 17.30.

Si passa alla trattazione dell'articolato e degli emendamenti.

La consigliera Luisetto (Partito Democratico Veneto) illustra l'emendamento n. A1.

Intervengono sull'emendamento il consigliere Zanoni (Alleanza Verdi e Sinistra) e la consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo).

L'emendamento n. A1 all'articolo 1, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

Il Presidente dichiara precluso dalla votazione l' emendamento n. A5.

La consigliera Luisetto (Partito Democratico Veneto) illustra l'emendamento n. A2 e propone un emendamento verbale ai sensi dell'articolo n. 102 comma 7 del Regolamento, concordato in fase di espressione del parere.

L'emendamento n. A2 all'articolo 1, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato come emendato ai sensi dell'articolo n. 102 comma 7 del Regolamento.

Gli emendamenti nn. A3 e A4 all'articolo 1, posti in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, sono respinti.

Il consigliere Zanoni (Alleanza Verdi e Sinistra) illustra l'emendamento n. A6.

L'emendamento n. A6 all'articolo 1, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato.

Il consigliere Zanoni (Alleanza Verdi e Sinistra) illustra l'emendamento n. A7.

Interviene sull'emendamento il consigliere Masolo (Alleanza Verdi e Sinistra).

L'emendamento n. A7 all'articolo 1, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è respinto.

L'articolo 1, posto in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, è approvato come emendato.

Gli articoli 2 e 3, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono approvati nel testo presentato dalla Commissione consiliare competente.

ODG n. A8

Ordine del giorno presentato dai consiglieri Luisetto, Baldin, Bigon, Camani, Lorenzoni, Masolo, Montanariello, Ostanel, Zanoni e Zottis relativo a "La Giunta regionale preveda adeguate misure di monitoraggio al fine di prevenire infiltrazioni della criminalità organizzata nella realizzazione delle opere inerenti ai Giochi Olimpici giovanili invernali "Dolomiti-Valtellina" del 2028". (Progetto di legge n. 325) APPROVATO (Deliberazione n. 42/2025)  [RESOCONTO]


Intervengono la consigliera Luisetto (Partito Democratico Veneto), che lo illustra, e in dichiarazione di voto il consigliere Zanoni (Alleanza Verdi e Sinistra), e l'assessore Corazzari che propone una modifica verbale ai sensi dell'art. 102 comma 7 del Regolamento, accolta dalla proponente.

Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico in modalità telematica, l'ordine del giorno in oggetto.

Il Consiglio approva

In dichiarazione di voto finale sul progetto di legge n. 325 intervengono i consiglieri Masolo (Alleanza Verdi e Sinistra), Luisetto (Partito Democratico Veneto), Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) e Baldin (Movimento 5 Stelle).

Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico in modalità telematica, il progetto di legge n. 325 nel suo complesso, come emendato.

Il Consiglio approva a maggioranza.

Punto 8) all'ordine del giorno

Proposta di legge d'iniziativa dei consiglieri Zottis, Giacomo Possamai, Bigon, Camani, Montanariello, Zanoni, Barbisan, Bisaglia, Brescacin, Cecchellero, Luisetto, Pan, Pavanetto, Piccinini, Rigo, Zecchinato, Giacomin e Baldin relativa a "Disposizioni per la tutela delle donne affette da endometriosi e istituzione del tavolo tecnico regionale". (Progetto di legge n. 123) APPROVATA (Deliberazione n. 14/2025)  [RESOCONTO]


Interviene la Vicepresidente Zottis (Partito Democratico Veneto) che svolge la relazione illustrativa per conto della Quinta Commissione consiliare.

In discussione generale intervengono i consiglieri Zanoni (Alleanza Verdi e Sinistra), Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), Lorenzoni (Gruppo Misto), Luisetto (Partito Democratico Veneto) e Bigon (Partito Democratico Veneto).

Si passa alla votazione dell'articolato.

Gli articoli 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8 e 9 che compongono il progetto di legge, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono approvati nel testo presentato dalla Commissione consiliare competente.

ODG n. D1

Ordine del giorno presentato dalla consigliera Ostanel relativo a "Definire un percorso preventivo diagnostico terapeutico assistenziale (PDTA) anche per vulvodinia e neuropatia del pudendo e chiedere al Governo e Parlamento di riconoscerla, insieme alla fibromialgia, nei livelli essenziali di assistenza" in occasione dell'esame della proposta di legge relativa a "Disposizioni per la tutela delle donne affette da endometriosi e istituzione del tavolo tecnico regionale". (Progetto di legge n. 123) APPROVATO (Deliberazione n. 43/2025)  [RESOCONTO]



Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico in modalità telematica, l'ordine del giorno in oggetto.

Il Consiglio approva

In dichiarazione di voto finale sul progetto di legge n. 123 interviene la consigliera Zottis (Partito Democratico Veneto).

Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico in modalità telematica, il progetto di legge n. 123 nel suo complesso.

Il Consiglio approva all'unanimità

Punto 9) all'ordine del giorno

Proposta di legge di iniziativa dei consiglieri Pan, Andreoli, Bet, Bozza, Brescacin, Ciambetti, Dolfin, Formaggio, Rigo, Rizzotto e Valdegamberi relativa a "Modifiche alla legge regionale 9 dicembre 1993, n. 50 "Norme per la protezione della fauna selvatica e per il prelievo venatorio"". (Progetto di legge n. 313) INIZIO  [RESOCONTO]


Intervengono i consiglieri Pan (Liga Veneta per Salvini Premier), che svolge la relazione di maggioranza per conto della Terza Commissione consiliare, e Masolo (Alleanza Verdi e Sinistra), che svolge la relazione di minoranza per conto della Terza Commissione consiliare.

Il PRESIDENTE annuncia il deposito degli emendamenti nn. C89, C90, C91, C92 e C93 ed assegna venticinque minuti per la presentazione di eventuali subemendamenti.

Il PRESIDENTE dichiara chiusa la seduta.

Il Consiglio regionale è convocato mercoledì 23 luglio 2025 per la prosecuzione del progetto di legge n. 313.

La seduta termina alle ore 19.19.

Votazioni ai sensi dell'articolo 50 comma 4 dello Statuto.

Votazione aperta per il punto:

PDL n. 323 - ART. 1

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 45
Votanti: 45
Favorevoli: 36
Contrari: 0
Astenuti: 9
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Cestari Laura, Corsi Enrico, Ostanel Elena, Piccinini Tomas, Scatto Francesca, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Montanariello Jonatan, Zanoni Andrea, Zottis Francesca
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 323 - ART. 2

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 45
Votanti: 45
Favorevoli: 37
Contrari: 0
Astenuti: 8
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Camani Vanessa, Cestari Laura, Corsi Enrico, Ostanel Elena, Scatto Francesca, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Montanariello Jonatan, Zanoni Andrea, Zottis Francesca
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 323 - ART. 3

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 48
Votanti: 48
Favorevoli: 38
Contrari: 0
Astenuti: 10
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Brescacin Sonia, Cestari Laura, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 323 - ART. 4

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 48
Votanti: 48
Favorevoli: 39
Contrari: 0
Astenuti: 9
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Cestari Laura, Ostanel Elena, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Montanariello Jonatan, Zanoni Andrea, Zottis Francesca
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 323 - ART. 5

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 49
Votanti: 49
Favorevoli: 39
Contrari: 0
Astenuti: 10
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Cestari Laura, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 323 - ART. 6

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 48
Votanti: 48
Favorevoli: 38
Contrari: 0
Astenuti: 10
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Bet Roberto, Cestari Laura, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 323 - ODGB01

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 47
Votanti: 47
Favorevoli: 44
Contrari: 0
Astenuti: 3
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
Masolo Renzo, Ostanel Elena, Zanoni Andrea
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 323 - ODGB02

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 48
Votanti: 48
Favorevoli: 9
Contrari: 39
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Cestari Laura, Montanariello Jonatan, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 323 - VOTAZIONE FINALE

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 49
Votanti: 49
Favorevoli: 39
Contrari: 0
Astenuti: 10
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Cestari Laura, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 325 - EMA01

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 47
Votanti: 47
Favorevoli: 10
Contrari: 37
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Cecchetto Milena, Cestari Laura, Piccinini Tomas, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 325 - EMA02

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 47
Votanti: 47
Favorevoli: 47
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Cecchetto Milena, Cestari Laura, Piccinini Tomas, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 325 - EMA03

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 47
Votanti: 47
Favorevoli: 10
Contrari: 37
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Cecchetto Milena, Cestari Laura, Piccinini Tomas, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 325 - EMA04

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 44
Votanti: 44
Favorevoli: 10
Contrari: 34
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Bet Roberto, Cecchetto Milena, Cestari Laura, Piccinini Tomas, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 325 - EMA06

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 48
Votanti: 48
Favorevoli: 44
Contrari: 4
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Cestari Laura, Piccinini Tomas, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Contrari:
Formaggio Joe, Rigo Filippo, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 325 - EMA07

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 48
Votanti: 48
Favorevoli: 10
Contrari: 38
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Cestari Laura, Piccinini Tomas, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca

Contrari:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 325 - ART. 1

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 48
Votanti: 48
Favorevoli: 38
Contrari: 4
Astenuti: 6
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Cestari Laura, Piccinini Tomas, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
Baldin Erika, Masolo Renzo, Ostanel Elena, Zanoni Andrea

Astenuti:
Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Zottis Francesca
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 325 - ART. 2

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 48
Votanti: 48
Favorevoli: 37
Contrari: 5
Astenuti: 6
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Cestari Laura, Piccinini Tomas, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
Baldin Erika, Bet Roberto, Masolo Renzo, Ostanel Elena, Zanoni Andrea

Astenuti:
Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Zottis Francesca
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 325 - ART. 3

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 48
Votanti: 48
Favorevoli: 38
Contrari: 4
Astenuti: 6
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Cestari Laura, Piccinini Tomas, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
Baldin Erika, Masolo Renzo, Ostanel Elena, Zanoni Andrea

Astenuti:
Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Zottis Francesca
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 325 - ODGA08

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 47
Votanti: 47
Favorevoli: 47
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Cestari Laura, Formaggio Joe, Piccinini Tomas, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 325 - VOTAZIONE FINALE

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 45
Votanti: 45
Favorevoli: 35
Contrari: 4
Astenuti: 6
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Casali Stefano, Cestari Laura, Maino Silvia, Piccinini Tomas, Razzolini Tommaso, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco

Contrari:
Baldin Erika, Masolo Renzo, Ostanel Elena, Zanoni Andrea

Astenuti:
Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Montanariello Jonatan, Zottis Francesca
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 123 - ART. 1

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 33
Votanti: 33
Favorevoli: 33
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Boron Fabrizio, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Boron Fabrizio, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Casali Stefano, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Formaggio Joe, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Boron Fabrizio, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 123 - ART. 2

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 34
Votanti: 34
Favorevoli: 34
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Casali Stefano, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Formaggio Joe, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 123 - ART. 3

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 36
Votanti: 36
Favorevoli: 36
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Casali Stefano, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Formaggio Joe, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 123 - ART. 4

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 36
Votanti: 36
Favorevoli: 36
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Casali Stefano, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Formaggio Joe, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 123 - ART. 5

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 37
Votanti: 37
Favorevoli: 37
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Casali Stefano, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Formaggio Joe, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 123 - ART. 6

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 38
Votanti: 38
Favorevoli: 38
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA

Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Casali Stefano, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Formaggio Joe, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Soranzo Enoch, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Ciambetti Roberto, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 123 - ART. 7

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 41
Votanti: 41
Favorevoli: 41
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Casali Stefano, Cestari Laura, Formaggio Joe, Lorenzoni Arturo, Montanariello Jonatan, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Soranzo Enoch, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 123 - ART. 8

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 41
Votanti: 41
Favorevoli: 41
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Casali Stefano, Cestari Laura, Formaggio Joe, Montanariello Jonatan, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Soranzo Enoch, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 123 - ART. 9

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 42
Votanti: 42
Favorevoli: 42
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Casali Stefano, Cestari Laura, Formaggio Joe, Montanariello Jonatan, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Soranzo Enoch, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 123 - ODGD01

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 42
Votanti: 42
Favorevoli: 42
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Casali Stefano, Cestari Laura, Formaggio Joe, Montanariello Jonatan, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Soranzo Enoch, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 123 - VOTAZIONE FINALE

Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 42
Votanti: 42
Favorevoli: 42
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Assenti:
Casali Stefano, Cestari Laura, Formaggio Joe, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Zaia Luca

Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE

Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca

Contrari:
NESSUN CONTRARIO

Astenuti:
NESSUN ASTENUTO

Consiglieri presenti, in congedo o assenti:
ANDREOLI Marco
P
MAINO Silvia
P
BALDIN Erika
P
MASOLO Renzo
P
BARBISAN Fabiano
P
MICHIELETTO Gabriele
P
BET Roberto
P
MONTANARIELLO Jonatan
P
BIGON Anna Maria
P
OSTANEL Elena
P
BISAGLIA Simona
P
PAN Giuseppe
P
BORON Fabrizio
P
PAVANETTO Lucas
P
BOZZA Alberto
P
PICCININI Tomas
P
BRESCACIN Sonia
P
POSSAMAI Gianpiero
P
CAMANI Vanessa
P
PUPPATO Giovanni
P
CASALI Stefano
P
RAZZOLINI Tommaso
P
CAVINATO Elisa
P
RIGO Filippo
P
CECCHELLERO Andrea
P
RIZZOTTO Silvia
P
CECCHETTO Milena
P
SANDONÀ Luciano
P
CENTENARO Giulio
P
SCATTO Francesca
P
CESTARI Laura
C
SORANZO Enoch
P
CESTARO Silvia
P
SPONDA Alessandra
p
CIAMBETTI Roberto
P
VALDEGAMBERI Stefano
P
CORSI Enrico
P
VENTURINI Elisa
P
DOLFIN Marco
P
VIANELLO Roberta
P
FAVERO Marzio
P
VILLANOVA Alberto
P
FORMAGGIO Joe
P
ZAIA Luca
A
GEROLIMETTO Nazzareno
P
ZANONI Andrea
P
GIACOMIN Stefano
P
ZECCHINATO Marco
P
LORENZONI Arturo
P
ZOTTIS Francesca
P
LUISETTO Chiara
P




IL CONSIGLIERE SEGRETARIO

f.to Alessandra SPONDA


IL PRESIDENTE

f.to Roberto CIAMBETTI
P = presente; C = in congedo; A = assente.
N.B. Gli emendamenti sono conservati nel sistema documentale del Consiglio regionale.
Le richieste di modifica delle votazioni diverse da quelle previste dall'articolo 89 del Regolamento sono menzionate nel Resoconto.

PROCESSO VERBALE

Revisione testo a cura di Carla Combi e Alessandro Vian