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Seduta del consiglio regionale del 02/09/2025 n. 189
Martedì, 2 settembre 2025
SOMMARIO
- APPROVAZIONE VERBALI DELLE SEDUTE PRECEDENTI
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- COMUNICAZIONI DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO
- INTERROGAZIONI E INTERPELLANZE
- RISPOSTE DELLA GIUNTA REGIONALE ALLE INTERROGAZIONI E INTERPELLANZE
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- PRESIDENTE
- Interrogazione a risposta immediata n. 569 del 16 luglio 2025 presentata dalla consigliera Baldin relativa a: "A MESTRE STA PER CHIUDERE IL LAGUNA PALACE HOTEL, DESTINATO A LICENZIARE 60 DIPENDENTI. LA REGIONE SARÀ PARTE ATTIVA NEL FAVORIRE L'ADOZIONE DEGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI E IL RICOLLOCAMENTO?"
- Ass.ra Valeria MANTOVAN
- PRESIDENTE
- Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)
- PRESIDENTE
- Interrogazione a risposta immediata n. 566 del 15 luglio 2025 presentata dai consiglieri Montanariello e Zottis relativa a "SUPERJET INTERNATIONAL: QUALI AZIONI LA GIUNTA HA AVVIATO O INTENDE AVVIARE PER SCONGIURARE LA CHIUSURA DI QUESTA ECCELLENZA INDUSTRIALE?"
- Interrogazione a risposta immediata n. 570 del 22 luglio 2025 presentata dalla consigliera Baldin relativa a "SUPERJET INTERNATIONAL: LA REGIONE INTENDE ASSISTERE PASSIVAMENTE ALLA FINE DI UN'ESPERIENZA INDUSTRIALE DI ALTO VALORE PER L'ITALIA, E DEI SUOI POSTI DI LAVORO?"
- Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)
- PRESIDENTE
- Ass.ra Valeria MANTOVAN
- PRESIDENTE
- Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)
- PRESIDENTE
- Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)
- PRESIDENTE
- INTERROGAZIONI A RISPOSTA SCRITTA ISCRITTE ALL'ORDINE DEL GIORNO AI SENSI DELL'ARTICOLO 111, COMMA 4, DEL REGOLAMENTO
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- PRESIDENTE
- Interrogazione a risposta scritta n. 717 del 7 maggio 2025 presentata dai consiglieri Zanoni e Masolo relativa a "SUI VALICHI MONTANI: COME INTENDE PROCEDERE LA GIUNTA ALLA LUCE DI QUANTO STATUITO CON LA RECENTE SENTENZA DEL TAR LOMBARDIA?"
- Andrea ZANONI (Alleanza Verdi e Sinistra)
- Andrea ZANONI (Alleanza Verdi e Sinistra)
- PRESIDENTE
- Ass.re Cristiano CORAZZARI
- PRESIDENTE
- Andrea ZANONI (Alleanza Verdi e Sinistra)
- PRESIDENTE
- Andrea ZANONI (Alleanza Verdi e Sinistra)
- PRESIDENTE
- Andrea ZANONI (Alleanza Verdi e Sinistra)
- PRESIDENTE
- Interrogazione a risposta scritta n. 720 del 13 maggio 2025 presentata dalla consigliera Ostanel relativa a "QUARTIERE PALESTRO A PADOVA: A QUANDO L'AVVIO DEI LAVORI SULLE 10 PALAZZINE 'LIBERATE' NEL 2022? E QUALE DESTINO PER LE PALAZZINE DI VIA LAGO ASCIANGHI E VIA AMBA ARADAM?"
- Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)
- PRESIDENTE
- Ass.re Cristiano CORAZZARI
- PRESIDENTE
- Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)
- PRESIDENTE
- Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)
- PRESIDENTE
- PROPOSTA DI LEGGE D'INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI SANDONÀ, CAVINATO, CECCHETTO, CIAMBETTI, DOLFIN, PAN, ZECCHINATO E BRESCACIN RELATIVA A "NORME PER LA VALORIZZAZIONE DEI LEONI MARCIANI". (PROGETTO DI LEGGE N. 270) APPROVATO (DELIBERAZIONE LEGISLATIVA N. 22/2025)
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- PRESIDENTE
- Luciano SANDONÀ (Zaia Presidente)
- PRESIDENTE
- Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)
- PRESIDENTE
- Renzo MASOLO (Alleanza Verdi e Sinistra)
- PRESIDENTE
- Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)
- Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)
- PRESIDENTE
- Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)
- PRESIDENTE
- Giuseppe PAN (Liga Veneta per Salvini Premier)
- Giuseppe PAN (Liga Veneta per Salvini Premier)
- PRESIDENTE
- Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)
- PRESIDENTE
- Marzio FAVERO (Liga Veneta per Salvini Premier)
- PRESIDENTE
- Andrea ZANONI (Alleanza Verdi e Sinistra)
- PRESIDENTE
- Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)
- PRESIDENTE
- PRESIDENTE
- PRESIDENTE
- Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)
- PRESIDENTE
- Luciano SANDONÀ (Zaia Presidente)
- PRESIDENTE
- Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)
- PRESIDENTE
- Renzo MASOLO (Alleanza Verdi e Sinistra)
- PRESIDENTE
- Giuseppe PAN (Liga Veneta per Salvini Premier)
- PRESIDENTE
- Laura CESTARI (Liga Veneta per Salvini Premier)
- PRESIDENTE
- RISOLUZIONE PRESENTATA DAL CONSIGLIERE PAN RELATIVA A "RISPETTO DEL DIVIETO DI COPERTURA DEL VOLTO E DEL CAPO NEI LUOGHI PUBBLICI, AL FINE DI GARANTIRE LA SICUREZZA PUBBLICA". (RISOLUZIONE N. 160) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 53/2025)
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- PRESIDENTE
- Giuseppe PAN (Liga Veneta per Salvini Premier)
- PRESIDENTE
- Giuseppe PAN (Liga Veneta per Salvini Premier)
- PRESIDENTE
- Renzo MASOLO (Alleanza Verdi e Sinistra)
- PRESIDENTE
- Renzo MASOLO (Alleanza Verdi e Sinistra)
- PRESIDENTE
- Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)
- PRESIDENTE
- Francesca SCATTO (Zaia Presidente)
- PRESIDENTE
- Stefano VALDEGAMBERI (Gruppo Misto)
- PRESIDENTE
- MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI LUISETTO, CAMANI, BIGON, MONTANARIELLO E ZOTTIS RELATIVA A "PIANO DI PREVENZIONE DELLA VIOLENZA A DANNO DEGLI OPERATORI SANITARI (PREVIOS): LA GIUNTA REGIONALE DISPONGA L'ADOZIONE DA PARTE DELLE AZIENDE ULSS". (MOZIONE N. 605) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 54/2025) TITOLO MODIFICATO
- MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI SORANZO, PAVANETTO, CASALI, FORMAGGIO E RAZZOLINI RELATIVA A "LA GIUNTA REGIONALE SI ATTIVI PER PROPORRE UN PROTOCOLLO CON LE FORZE DELL'ORDINE A TUTELA DEGLI OPERATORI SANITARI". (MOZIONE N. 591) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 55/2025)
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- PRESIDENTE
- Chiara LUISETTO (Partito Democratico Veneto)
- PRESIDENTE
- Enoch SORANZO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)
- PRESIDENTE
- Andrea ZANONI (Alleanza Verdi e Sinistra)
- PRESIDENTE
- Ass.ra Manuela LANZARIN
- PRESIDENTE
- Chiara LUISETTO (Partito Democratico Veneto)
- PRESIDENTE
- Enoch SORANZO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)
- PRESIDENTE
- MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI ZANONI E MASOLO RELATIVA A "PER IL SUPERAMENTO DELLA PRESENZA DEGLI ANIMALI NEI SETTORI DELLE ATTIVITÀ CIRCENSI E DEGLI SPETTACOLI VIAGGIANTI". (MOZIONE N. 611) RESPINTA
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- PRESIDENTE
- Andrea ZANONI (Alleanza Verdi e Sinistra)
- Andrea ZANONI (Alleanza Verdi e Sinistra)
- PRESIDENTE
- Renzo MASOLO (Alleanza Verdi e Sinistra)
- PRESIDENTE
- Roberto BET (Zaia Presidente)
- PRESIDENTE
- Andrea ZANONI (Alleanza Verdi e Sinistra)
- PRESIDENTE
- Giuseppe PAN (Liga Veneta per Salvini Premier)
- Renzo MASOLO (Alleanza Verdi e Sinistra)
- PRESIDENTE
- Renzo MASOLO (Alleanza Verdi e Sinistra)
- PRESIDENTE
- Andrea ZANONI (Alleanza Verdi e Sinistra)
- PRESIDENTE
- MOZIONE PRESENTATA DALLA CONSIGLIERA VIANELLO RELATIVA A "NAVIGLIO DEL BRENTA: PIANO STRATEGICO PER LA MANUTENZIONE E IL RILANCIO DEL TURISMO NELLA RIVIERA". (MOZIONE N. 587) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 56/2025)
- MOZIONE PRESENTATA DAL CONSIGLIERE LORENZONI RELATIVA A "LA REGIONE ATTRIBUISCA L'INTITOLAZIONE DELLA CICLOVIA DELLA DESTRA DELL'ADIGE AL PIONIERE DEL CICLOTURISMO LUIGI MASETTI". (MOZIONE N. 500) RESPINTA
- RISOLUZIONE PRESENTATA DALLA CONSIGLIERA OSTANEL RELATIVA A "IL GOVERNO E LA REGIONE VENETO SIANO SOLIDALI CON LE LAVORATRICI E I LAVORATORI METALMECCANICI E PARTE ATTIVA NEL FACILITARE LA RISOLUZIONE DELLA VERTENZA RELATIVA AL NUOVO CONTRATTO". (RISOLUZIONE N. 184) RESPINTA
- MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI ZANONI, GIACOMO POSSAMAI, BIGON, CAMANI, MONTANARIELLO, ZOTTIS, LORENZONI, GUARDA, BALDIN E OSTANEL RELATIVA A "RECUPERO DELLA PLASTICA E DEGLI ALTRI RIFIUTI GALLEGGIANTI NEI CORSI D'ACQUA. LA GIUNTA REGIONALE INTERCEDA CON URGENZA PRESSO IL GOVERNO PER UNA PIANIFICAZIONE NAZIONALE DEGLI INTERVENTI, CHE AFFRONTI IL PROBLEMA IN MANIERA STRUTTURALE E NON SPERIMENTALE COME AVVIENE OGGI!". (MOZIONE N. 423) RESPINTA
- RISOLUZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI CORSI, BOZZA, PICCININI, VALDEGAMBERI, ANDREOLI, SPONDA, CASALI, CECCHETTO E MICHIELETTO RELATIVA A "TRAFORO DELLE TORRICELLE: UN IMPEGNO DI TUTTE LE ISTITUZIONI COMPETENTI PER REALIZZARE IL "PASSANTE A NORD" AL FINE DI RIDURRE IL TRAFFICO URBANO E L'INQUINAMENTO ATMOSFERICO". (RISOLUZIONE N. 180) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 57/2025)
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- PRESIDENTE
- Enrico CORSI (Liga Veneta per Salvini Premier)
- PRESIDENTE
- Enrico CORSI (Liga Veneta per Salvini Premier)
- PRESIDENTE
- Enrico CORSI (Liga Veneta per Salvini Premier)
- PRESIDENTE
- Stefano VALDEGAMBERI (Gruppo Misto)
- PRESIDENTE
- Alberto BOZZA (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto)
- PRESIDENTE
- Renzo MASOLO (Alleanza Verdi e Sinistra)
- PRESIDENTE
- Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)
- PRESIDENTE
- Enrico CORSI (Liga Veneta per Salvini Premier)
- PRESIDENTE
- Alberto BOZZA (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto)
- PRESIDENTE
- Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)
- PRESIDENTE
- Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)
- PRESIDENTE
- Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)
- PRESIDENTE
- Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)
- PRESIDENTE
- Alberto BOZZA (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto)
- PRESIDENTE
- Renzo MASOLO (Alleanza Verdi e Sinistra)
- PRESIDENTE
- Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)
- PRESIDENTE
- Stefano VALDEGAMBERI (Gruppo Misto)
- PRESIDENTE
- Stefano VALDEGAMBERI (Gruppo Misto)
- PRESIDENTE
- Stefano VALDEGAMBERI (Gruppo Misto)
- PRESIDENTE
- Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)
- PRESIDENTE
- Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)
- PRESIDENTE
- Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)
- PRESIDENTE
- Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)
- PRESIDENTE
Il Presidente Ciambetti, alle ore 10.42, comunica che l'inizio della seduta è rinviato alle ore 10.50.
Assume la Presidenza
Il Presidente Roberto CIAMBETTI
La Seduta inizia alle ore 11.04
PRESIDENTE
Diamo inizio alla 189a Seduta pubblica del Consiglio regionale. I lavori si svolgono sulla base dell'ordine del giorno prot. n. 11487 del 28 agosto 2025.
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PUNTO
1 |
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APPROVAZIONE VERBALI DELLE SEDUTE PRECEDENTI
Il PRESIDENTE, poiché nessun Consigliere chiede di fare osservazioni, dichiara che si intende approvato il processo verbale della 188a Seduta pubblica di martedì 5 agosto 2025.
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PUNTO
2 |
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COMUNICAZIONI DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO
Luca ZAIA
Giovanni PUPPATO
Filippo RIGO
I congedi sono concessi.
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PUNTO
3 |
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INTERROGAZIONI E INTERPELLANZE
Ai sensi dell'art. 114, comma 3 del Regolamento, l'elenco delle interrogazioni e delle interpellanze, allegato alla Convocazione, è dato per letto.
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PUNTO
4 |
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RISPOSTE DELLA GIUNTA REGIONALE ALLE INTERROGAZIONI E INTERPELLANZE
PRESIDENTE
Iniziamo con le interrogazioni a risposta immediata.
Partiamo dalla interrogazione n. 569 della collega Baldin.
Interrogazione a risposta immediata n. 569 del 16 luglio 2025 presentata dalla consigliera Baldin relativa a: "A MESTRE STA PER CHIUDERE IL LAGUNA PALACE HOTEL, DESTINATO A LICENZIARE 60 DIPENDENTI. LA REGIONE SARÀ PARTE ATTIVA NEL FAVORIRE L'ADOZIONE DEGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI E IL RICOLLOCAMENTO?"
La collega la dà per letta.
Risponde l'assessore Valeria Mantovan. Prego.
Ass.ra Valeria MANTOVAN
Buongiorno a tutti.
Si tratta, in questo caso, di una società controllata da Minor Hotels Europe & Americas facente parte del gruppo multinazionale Minor, che si occupa della gestione di strutture alberghiere sul territorio nazionale e ha un organico complessivo di quasi 1.200 dipendenti. La società, tra gli altri, gestisce il Laguna Palace Hotel, albergo sito a Mestre (Venezia), ove attualmente sono occupati 30 lavoratori, di cui 10 a tempo determinato, con contratto in scadenza il 30 settembre 2025.
A fronte del mancato raggiungimento di un accordo per il rinnovo del contratto di locazione in scadenza il prossimo 30 settembre 2025 tra la proprietà dell'immobile Cobalto SPV Srl e NH Italia, quest'ultima, in data 15 luglio 2025, non potendo proseguire la propria attività alberghiera presso tale struttura, ha avviato la procedura di licenziamento collettivo per i 20 lavoratori occupati a tempo indeterminato.
Da fonte sindacale si è appreso che il 31 luglio 2025 si è tenuto il primo incontro nell'ambito della fase sindacale della procedura. In tale occasione la NH Italia ha informato le organizzazioni sindacali che sono ancora in atto le interlocuzioni con la proprietà dell'immobile volte a raggiungere un accordo in merito al rinnovo del rapporto contrattuale, nella prospettiva di una prosecuzione dell'attività ricettiva da parte di NH. Qualora tale accordo non venisse raggiunto, la società si è già impegnata a fare il possibile per garantire la continuità occupazionale per i dipendenti occupati presso il Laguna Palace Hotel in altre strutture del gruppo. Le parti si incontreranno nuovamente il 26 agosto 2025.
Sempre da fonte sindacale, ad oggi non sembrano essere emersi problemi occupazionali per i 30 lavoratori in appalto, che, qualora fosse confermata la chiusura del Laguna Palace, potrebbero essere trasferiti presso altri servizi. Per la verifica di tale ipotesi le organizzazioni sindacali chiederanno a breve un incontro con l'azienda che gestisce l'appalto.
La Direzione lavoro, che sta seguendo da vicino l'evolversi della situazione, ha già garantito il proprio impegno ad attivare gli ammortizzatori sociali e le politiche attive finalizzate ad agevolare la ricollocazione dei dipendenti, qualora queste si rendessero utili, strumenti che per ora non sembrano necessari.
Grazie.
PRESIDENTE
Grazie a lei.
Collega Baldin, per la replica.
Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)
Buongiorno a tutti.
Grazie, Assessore, per la risposta. Purtroppo, non è una vera risposta, in quanto la chiusura annunciata al 30 settembre è una certezza. L'ulteriore tavolo che si terrà il prossimo 8 settembre speriamo ci porti qualche informazione in più rispetto ad oggi, ma la sensazione è quella che sia arrivata la decisione di chiudere, trasferirsi altrove o evitare che nel nostro territorio, in particolare in quello veneziano, vi sia ancora un incarico o un lavoro per queste persone, che ‒ detto chiaramente ‒ si dice verranno riassorbite, ma chiaramente non saranno riassorbite in Veneto. Quindi, il problema sussiste ed è grave.
Si tratta di decine di persone con delle specialità, anche particolari. È anche una situazione che non è nuova alla nostra attenzione. Arriviamo da anni in cui ci sono alberghi rinomati, di una certa qualità, che chiudono, a Venezia in particolare, in centro storico. Non credo che questo sia legato semplicemente al fenomeno Airbnb, perché parliamo di hotel di un certo sfarzo, di lusso, di strutture con una qualità, come dicevo prima, che non è comune.
Le situazioni e le particolarità andrebbero indagate. Chiedo alla Giunta di fare un'analisi relativamente a questi fatti, a queste chiusure annunciate dall'oggi al domani, con decine di persone, anche centinaia, che rimangono a casa senza un'alternativa. Credo sia un fenomeno alquanto preoccupante, che riguarda soprattutto la zona lagunare, in particolare della città storica di Venezia, che è unica nel suo genere. Quindi, l'attenzione va riposta ancora con maggiore importanza e urgenza.
PRESIDENTE
Grazie, collega Baldin.
Passiamo alla IRI n. 566 del collega Montanariello.
Interrogazione a risposta immediata n. 566 del 15 luglio 2025 presentata dai consiglieri Montanariello e Zottis relativa a "SUPERJET INTERNATIONAL: QUALI AZIONI LA GIUNTA HA AVVIATO O INTENDE AVVIARE PER SCONGIURARE LA CHIUSURA DI QUESTA ECCELLENZA INDUSTRIALE?"
e
Interrogazione a risposta immediata n. 570 del 22 luglio 2025 presentata dalla consigliera Baldin relativa a "SUPERJET INTERNATIONAL: LA REGIONE INTENDE ASSISTERE PASSIVAMENTE ALLA FINE DI UN'ESPERIENZA INDUSTRIALE DI ALTO VALORE PER L'ITALIA, E DEI SUOI POSTI DI LAVORO?"
Collega Montanariello, prego.
Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)
Grazie, Presidente Ciambetti.
Premesso che Superjet International, con sede a Tessera, è una società aerospaziale strategica operativa dal 2006 che impiega circa 110 lavoratori, ed è partecipata per il 90% da soci russi (United Aircraft Corporation e Sukhoi), e per il 10% da Leonardo.
Tenuto conto che Superjet International sta scontando le gravi ricadute del conflitto Russo Ucraino. Infatti, dalla prima applicazione delle sanzioni della Russia nel 2022, anche tale azienda ha subìto ripercussioni significative, a partire dall'interruzione delle attività e dall'affidamento della gestione al Demanio.
Considerato che, nonostante le criticità rappresentate, un fondo degli Emirati Arabi aveva presentato un progetto industriale volto al rilancio dell'attività, promettendo investimenti e crescita occupazionale nel territorio. Tale progetto, tuttavia, è stato bocciato dal Comitato di Sicurezza Finanziaria, ente istituito presso il MEF, che sovraintende, tra le altre cose, anche alle operazioni riguardanti le sanzioni alla Federazione Russa.
Ritenuto che la situazione di stallo in cui versa Superjet rischia di mettere a repentaglio tutte le iniziative adottate per salvaguardare l'azienda e i lavoratori. Infatti, a distanza di ormai tre anni, si fa sempre più concreto il pericolo di chiusura per un'impresa strategica per il tessuto economico locale e nazionale, insieme alla perdita di lavoratori altamente specializzati che sarebbero costretti a ricollocarsi altrove.
Tutto ciò premesso, chiediamo all'Assessore regionale al lavoro quali azioni sono state avviate e/o si intendano avviare al fine di scongiurare la chiusura della sede di Tessera di Superjet e scongiurare la perdita di un presidio industriale avanzato nel Veneto, con ripercussioni occupazionali, economiche e tecnologiche su scala nazionale.
Grazie.
PRESIDENTE
La IRI n. 570 della collega Baldin verte sullo stesso argomento. La collega Baldin dà per letta la sua interrogazione.
Risponde per entrambe l'assessore Valeria Mantovan. Prego.
Ass.ra Valeria MANTOVAN
Superjet International è un'azienda del comparto aeronautico di proprietà al 90% dei russi di Sukhoi e al 10% di Leonardo Spa. La società, attiva nel settore della produzione, allestimento e servizi di manutenzione di velivoli ad uso civile, ha sede a Tessera (Venezia), ove sono oggi presenti circa 110 dipendenti.
Nel maggio 2022 la Guardia di finanza ha congelato le azioni e i beni della società, per 146 milioni di euro, a causa delle sanzioni scattate contro la Russia in seguito all'invasione dell'Ucraina, con conseguenti gravi ripercussioni sulla produzione e sulla gestione finanziaria della società.
A giugno 2025 il Comitato di sicurezza finanziaria, organismo tecnico incardinato nel Ministero dell'economia e delle finanze, non ha autorizzato la vendita delle azioni russe al Fondo di investimento emiratino MarkAB Capital, che aveva presentato una proposta di acquisizione e un piano industriale per rilanciare l'attività di Superjet.
Il 31 luglio 2025 l'Agenzia del demanio, custode delle quote congelate, non è stata autorizzata a concedere alla società un prestito ponte di 6 milioni di euro, necessario a coprire stipendi e mantenere l'attività per circa altri otto mesi.
In ogni caso, si è appreso che al termine della riunione dell'assemblea soci tenutasi il 31 luglio 2025 alla presenza degli amministratori dell'Agenzia del demanio e di Leonardo Spa, i presenti abbiano deliberato soluzioni ponte per la prosecuzione delle attività nell'immediato e si siano riaggiornati alla fine di settembre per poter nel frattempo presentare una nuova istanza di finanziamento all'Agenzia del demanio e per valutare altre proposte di investimento pervenute, ciò al fine di garantire un rilancio di Superjet International e la tutela dell'occupazione altamente specializzata occupata in tale importante realtà industriale.
La Regione, pur non avendo alcuna competenza diretta in queste fasi della vertenza, sta interloquendo con il Ministero delle imprese e del made in Italy, monitorando da vicino l'evolversi della situazione e mantenendo costanti contatti con le organizzazioni sindacali e la società stessa.
Sono stati presi contatti anche con Leonardo Spa al fine di poter individuare una soluzione per tutelare la continuità occupazionale per i lavoratori ora presenti nel sito di Tessera.
PRESIDENTE
Grazie, Assessore.
Replica per primo il collega Montanariello e poi la collega Baldin.
Prego, collega Montanariello.
Jonatan MONTANARIELLO (Partito Democratico Veneto)
Grazie, Assessore. Non me ne voglia, ma sono estremamente deluso da questa risposta. Assessore, c'è poco da ridere. Io sono contento che lei rida da Assessore in Regione Veneto, però se voi quel giorno aveste visto con noi i lavoratori che vedono, nonostante siano maestranze importanti, il loro reddito a rischio, sicuramente lei non avrebbe questo tono ironico nei confronti di un tema così importante.
Mi dispiace che dica strano. Sono insoddisfatto, Assessore, e le spiego perché. Non potete declinare ogni volta sul fatto che non avete competenze, perché ci sono tante cose in questa Regione dove il Consiglio non ha competenze, ma il buon funzionamento della Regione passa attraverso anche la governance della Regione. Anche sulla pesca non c'è competenza, ma andate a incontrare i pescatori per chiedere i voti dicendo che andrete a parlare con qualcuno da qualche parte.
Qui c'è un aggravante. Abbiamo un Ministro, che viene da Padova, che ha un ruolo importantissimo su questa vicenda, il ministro Urso, che è del suo partito, di Fratelli d'Italia. Siete alla guida del Paese. I rapporti che soprattutto lei, Assessore, più dello stesso Presidente... Guardi cosa le dico. Lei, che è di Fratelli d'Italia, e voi che governate a livello nazionale dovreste usare i rapporti che avete a livello istituzionale più alto. Benissimo, lo facciamo tutti. Quando viene giù la Premier, la foto, il Ministro... Lo facciamo tutti, fa parte del nostro lavoro. Però non potete pensare che quando voi dite che siete il partito forte nel Veneto perché siete la filiera di Governo... Non siete – chiudo, Presidente – la filiera di Governo quando dovete andare a rappresentare un caso così emblematico del Veneto di un'azienda economicamente, assessore Mantovan, solida, un'azienda che ha un know-how unico e che si vede declinata e scaricata da lei, Assessore, e dal suo Governo, perché non è competenza vostra.
PRESIDENTE
Grazie.
Passiamo alla replica della collega Baldin. Prego.
Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)
Ringrazio. Anche io non sono soddisfatta, perché è una risposta che non dà alcuna speranza a questi lavoratori, che ad oggi si vedono addirittura negare, come si legge dalla risposta, non i lavoratori, ma la società e indirettamente i lavoratori, anche il prestito ponte da 6 milioni di euro, necessario a coprire stipendi e mantenere l'attività per circa altri otto mesi. Credo sia una cifra del tutto sostenibile, a fronte di un problema come questo, che pensavo e penso tuttora sia una cosa assolutamente a cui possiamo far fronte come Paese, come Stato.
Questo è un esempio emblematico di come i conflitti, anche se non nel nostro Paese, alla fine coinvolgano le nostre imprese, i nostri lavoratori e le lavoratrici. Sta tutto anche nella diplomazia del nostro Governo, per fare in modo che le ripercussioni più gravi non cadano, non si ripercuotano sulla pelle dei lavoratori e delle lavoratrici.
Oggi vorremmo chiedere un impegno politico a questo Governo, a questa maggioranza, che sia a livello regionale che a livello nazionale dovrebbe essere interessata e impegnata sul fronte della diplomazia, della cessazione dei conflitti a livello mondiale, perché vediamo che tutto poi ci rimbalza addosso e viene meno anche ogni tutela per i nostri lavoratori.
Per cui, la risposta non ci rende soddisfatti, pensavamo a un impegno maggiore da parte del Governo. Purtroppo ci tocca dare ai cittadini queste tristi informazioni in nostro possesso.
PRESIDENTE
Grazie, collega Baldin.
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PUNTO
5 |
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INTERROGAZIONI A RISPOSTA SCRITTA ISCRITTE ALL'ORDINE DEL GIORNO AI SENSI DELL'ARTICOLO 111, COMMA 4, DEL REGOLAMENTO
PRESIDENTE
Passiamo alle IRS.
Iniziamo con la IRS n. 717 del collega Zanoni.
Interrogazione a risposta scritta n. 717 del 7 maggio 2025 presentata dai consiglieri Zanoni e Masolo relativa a "SUI VALICHI MONTANI: COME INTENDE PROCEDERE LA GIUNTA ALLA LUCE DI QUANTO STATUITO CON LA RECENTE SENTENZA DEL TAR LOMBARDIA?"
Prego, collega Zanoni.
Andrea ZANONI (Alleanza Verdi e Sinistra)
Buongiorno a tutti. Grazie, Presidente.
L'interrogazione riguarda la tutela degli uccelli migratori, una componente della biodiversità molto importante che sta subendo un grave declino negli ultimi anni a causa di cambiamenti climatici, consumo del suolo, agricoltura intensiva e uso di pesticidi.
Con questa interrogazione si pone l'accento su delle norme che esistono da tempo, riferite al 1992, che prevedono che per tutelare questa fauna, soprattutto gli uccelli migratori, si vieti la caccia nei valichi montani che questi uccelli attraversano quando compiono le migrazioni, soprattutto dal nord Europa per raggiungere lo Stivale. Nei valichi montani c'è una grandissima concentrazione di questi uccelli in migrazione, dovuta al fatto che, per risparmiare energie, seguono le parti più basse della montagna e si incuneano proprio nei valichi.
Per evitare delle autentiche mattanze, la Direttiva Uccelli, approvata dal Parlamento europeo ‒ pensate ‒ nel 1979... È stata la prima direttiva di carattere ambientale approvata in Europa, proprio perché gli uccelli migratori sono un patrimonio transnazionale. Ogni Stato non può dire "fanno parte del mio Stato, è nostra proprietà", ma è un qualcosa che si muove attraverso tutta l'Unione europea.
Ebbene, che cosa dice la norma? La legge nazionale che ha recepito la Direttiva Uccelli dice che nei valichi montani deve essere vietata la caccia, altrimenti è troppo facile per i cacciatori appostarsi dove questi, stremati dal lungo viaggio per attraversare le montagne, si concentrano. C'è stata, purtroppo, una reiterata violazione della legge da parte delle Regioni che hanno il loro territorio nelle Alpi, come il Veneto e, in questo caso, la Lombardia. Per fortuna ci sono associazioni di volontariato che, con la loro battaglia ai tavoli della giustizia amministrativa, difendono queste leggi, difendono questa importante fauna selvatica. In questo caso, grazie anche a un validissimo avvocato, l'avvocato Linzola di Milano, hanno impugnato dinanzi al TAR Lombardia le normative che non tutelavano questi valichi, ottenendo una importante vittoria.
Siccome i princìpi previsti nella sentenza della Corte costituzionale valgono per tutta Italia, con questa interrogazione noi chiediamo di sapere come la Regione intenda attivarsi con particolare urgenza ai fini dell'istituzione di ulteriori valichi montani – pensate, noi ne abbiamo previsti solo due, quando quelli meritevoli di tutela in Veneto sono circa una quarantina – anche tenuto conto di quanto recentemente stabilito con la sentenza del 2 maggio 2025 del TAR Lombardia.
Assume la Presidenza
Il Vicepresidente Enoch SORANZO
Andrea ZANONI (Alleanza Verdi e Sinistra)
È fondamentale che queste norme vengano rispettate. Colleghi, la maggioranza dei cittadini vuole la tutela della nostra biodiversità. Non sono in ballo interessi economici particolari, che spesso, purtroppo, vanno a inficiare le norme, perché si vuole sempre agevolare chi sfrutta l'ambiente, anche contro gli interessi di tutti i cittadini.
I cittadini vogliono la tutela di questa fauna selvatica, ma la vogliono anche perché è previsto dalla legge. È mai possibile che una minoranza da prefisso telefonico, quale quella dei cacciatori, vi tenga in ostaggio, tenga in ostaggio la maggioranza, che ha fatto un Piano faunistico-venatorio dove sono stati tutelati solo due valichi? Noi chiediamo di far rispettare la legge e anche i princìpi di queste sentenze, che parlano chiarissimo: i valichi montani devono essere protetti.
PRESIDENTE
Grazie, collega.
Ben ritrovati a tutti.
Risponde l'assessore Corazzari. Prego, Assessore.
Ass.re Cristiano CORAZZARI
Grazie, Presidente.
Riguardo a questa interrogazione sui migranti, allo scopo di definire le forme e le dinamiche di attraversamento delle specie di avifauna migratrice nell'intero territorio regionale interessato dalle zone faunistiche alpine, la Direzione agroambiente, programmazione e gestione idrico-faunistico-venatoria ha chiesto all'Università Ca' Foscari di Venezia, con una propria nota, la disponibilità a concludere un accordo di collaborazione.
L'attività di ricerca dell'Ateneo veneziano è tesa ad assicurare le informazioni scientifiche per la fase di riedizione dell'azione amministrativa e per la redazione del Piano faunistico-venatorio regionale, di cui all'articolo 10 della legge n.157/1992. Così facendo, la Giunta regionale del Veneto può fornire al Consiglio regionale, come stabilito dalla sentenza del TAR Veneto n. 3028/2024, un supporto per l'istruttoria da parte del predetto Consiglio regionale sull'eventuale necessità di procedere secondo quanto previsto dall'articolo 8, comma 4-ter, della legge n. 50/1993.
Da ultimo, si evidenzia che in data 22 luglio 2025, con una propria nota, l'Università Ca' Foscari di Venezia ha comunicato la disponibilità alla forma collaborativa proposta.
PRESIDENTE
Grazie, Assessore.
Collega Zanoni, per la replica, prego.
Andrea ZANONI (Alleanza Verdi e Sinistra)
Sinceramente, stento a trovare parole spendibili per commentare questa risposta. Se dovessi veramente dire quello che penso di questa risposta come minimo partirebbe una querela nei miei confronti. Cercherò, quindi, di trattenermi e di esprimere il mio forte disappunto, Assessore. Non so se lei ha capito quello che ha letto. Nemmeno l'intelligenza artificiale riuscirebbe a capire quello che c'è scritto in questa risposta. Si chiede se vengono tutelati o no i valichi montani, come previsto dalle leggi regionali, dalle leggi dello Stato, dalla direttiva europea, e mi si risponde con un frasario veramente... Che voi dovete assicurare le informazioni scientifiche per la fase di riedizione dell'azione amministrativa, per la redazione del Piano faunistico-venatorio, di cui vari articoli e commi, che serve supporto per l'istruttoria da parte del predetto Consiglio regionale sull'eventuale necessità di procedere secondo quanto disposto e, alla fine, che questa Università vi ha comunicato la disponibilità della forma collaborativa proposta.
Le chiedo una cosa, Assessore: lei, che fa i calendari venatori, sa quando apre la caccia? Chiedo. Sappiamo che la caccia apre ‒ in preapertura ‒ in questi giorni e alla terza domenica di settembre parte in via generale, ma qual è la data entro la quale dovevano essere fatti questi valichi? È scaduta 30 anni fa. Qui abbiamo le sentenze del TAR Veneto e del TAR Lombardia che ci dicono che dobbiamo agire e voi rispondete in questa formula. Potevate benissimo dire, secondo me, in maniera più trasparente: a noi del Veneto, della Giunta regionale del Veneto, delle leggi nazionali, delle leggi internazionali, delle leggi regionali, del diritto amministrativo, di queste sentenze che tutelano la fauna selvatica non ce ne frega niente, perché noi dobbiamo tutelare quella minoranza da prefisso telefonico, che sono i cacciatori. Questo dovevate dire. L'interpretazione la leggo così.
Non avete avuto nemmeno il coraggio di dire una data entro la quale voi dovreste applicare queste norme. Queste norme vanno applicate subito. Siete in ritardo di 30 anni. Per fortuna ci sono associazioni che fanno delle battaglie legali, battaglie legali che alla fine riescono ad affermare principi giuridici, di diritto, molto importanti, ma con Amministrazioni come questa è veramente una cosa impossibile.
Assessore, spero che i cittadini in questi ultimi giorni, prima delle elezioni, si informino di quanto siete stati incapaci di far rispettare queste leggi e di applicarle, di far rispettare il diritto. Come si fa a dare una risposta del genere? Quando tra poco queste doppiette faranno ulteriori stragi... Come si fa, su 40 valichi montani che abbiamo in Veneto, a tutelarne solo 2, tra l'altro tutelati dove c'era già il divieto di caccia, e per il resto raccontare una... Normalmente, come ho detto prima, mi trattengo, però questa la devo dire: questa è una supercazzola, Assessore.
PRESIDENTE
Collega, per favore.
Andrea ZANONI (Alleanza Verdi e Sinistra)
È inammissibile questa risposta, è offensiva nei confronti dei Consiglieri che fanno le interrogazioni. È offensivo, di fronte a delle domande precise, chiare e puntuali, dare risposte come queste. È un'offesa non solo per...
PRESIDENTE
Collega, sono preoccupato per la sua salute, perché è diventato improvvisamente rosso. Non vorrei che avesse un malore durante il suo intervento. Quindi, per la sua salute, la invito ad abbassare i toni, così sta meglio anche lei.
Andrea ZANONI (Alleanza Verdi e Sinistra)
La maggioranza di voi conosce la caccia per come viene raccontata da qualche collega che va a caccia o dai cacciatori. Io, in anni di vigilanza venatoria, invece, l'ho vista da vicino. Ho visto quante carneficine nei valichi montani vengono fatte, quanti uccelli vengono uccisi, quanti uccelli, anche protetti, vengono uccisi. Ne passano talmente tanti e quei pochi che ci sono si imbottigliano in queste aree. Vengono uccise specie anche protette. Tanti uccellini restano feriti, alcuni restano agonizzanti per giorni: naturalmente si spara un po' a tutto, non si riesce a trovarli, perché in certi contesti ci sono sterpaglie, ramaglie, ci sono rovi, eccetera. È una cosa veramente apocalittica.
Quando ho visto queste scene nei controlli che ho potuto fare, perché ho fatto per diversi anni la guardia volontaria del WWF, io sono rimasto scioccato. Rimanevamo scioccati da queste cose. Come è possibile concedere queste cose, che sono illegali? State concedendo una cosa totalmente illegale, perché la caccia nei valichi è vietata, e continuate a non dare risposte. Spero che i cittadini sappiano veramente giudicare il vostro operato.
PRESIDENTE
Grazie, collega Zanoni.
Passiamo alla IRS n. 720, presentata dalla consigliera Elena Ostanel.
Interrogazione a risposta scritta n. 720 del 13 maggio 2025 presentata dalla consigliera Ostanel relativa a "QUARTIERE PALESTRO A PADOVA: A QUANDO L'AVVIO DEI LAVORI SULLE 10 PALAZZINE 'LIBERATE' NEL 2022? E QUALE DESTINO PER LE PALAZZINE DI VIA LAGO ASCIANGHI E VIA AMBA ARADAM?"
Prego, collega.
Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)
Grazie, Presidente.
Questa è un'interrogazione che ho presentato il 13 maggio 2025. Chiedo all'assessore Corazzari, oggi, di arrivare, spero, con delle risposte chiare. I cittadini del quartiere Palestro, che tra l'altro sono stati incontrati pochi mesi fa, appena avevamo depositato questa interrogazione, effettivamente hanno riportato le difficoltà che continuano a vivere all'interno di quel quartiere per un ritardo dei lavori che questa Regione e l'ATER territoriale dovrebbe aver fatto già da tanto tempo.
Vado al contenuto dell'interrogazione. Sono 10 palazzine esattamente adiacenti alla piazza nel quartiere Palestro, svuotate nel 2022. Era stato chiesto ai cittadini residenti in quelle case ATER, in particolare anziani... Ripeto: li ho potuti incontrare e mi hanno raccontato esattamente le loro storie. Sono stati spostati nel 2022 anziani che vivevano lì da una vita, all'interno delle loro case popolari, che avevano sempre pagato l'affitto, non erano mai stati morosi, persone che semplicemente vivevano nelle loro case. Nel 2022 vengono svuotate ben 10 palazzine di proprietà dell'ATER, sostanzialmente svuotando un quartiere. Se voi oggi andate nel quartiere Palestro, e chi è di Padova lo sa bene, anche i negozianti lamentano che il quartiere dal 2022 al 2025 fatica a stare in piedi proprio perché gli abitanti non ci sono più, si sono svuotate dieci palazzine, sono tantissimi abitanti. Dal 2022 ad oggi dovevano essere fatte delle bonifiche rispetto all'amianto che era stato poi rilevato all'interno di queste palazzine. Siamo al 2025 e questi lavori non sono ancora partiti.
Oggi le chiediamo, Assessore, di dare una risposta chiara rispetto a quando si prevede che partano e si concludano i lavori relativi alle dieci palazzine ATER, svuotate ancora nel 2022 e se la relativa bonifica di amianto sia completata o meno, perché, nonostante le richieste, appunto, fatte a maggio, di questa interrogazione, anche solo la bonifica dell'amianto pare sia stata ferma per tantissimi mesi. Pare stia andando lentissima, pare che vengano messe squadre di operai di tre persone che faticano a fare un lavoro importante come questo e parliamo di un lavoro che è in ritardo di anni, Assessore.
Voglio sapere oggi, con delle risposte chiare – e spero che non succeda come nell'interrogazione precedente dove arrampicarsi sugli specchi diventa la grande capacità della scrittura di queste risposte – quando si prevede e quando si concluderanno i lavori. Voglio due date.
Se in attesa dell'avvio dei lavori, quindi aspettando i lavori, un po' come Godot aspettava, dal 2022 ad oggi, se è possibile garantire una maggiore cura e decoro dell'area, perché dopo aver cantierato un'area dal 2022 ad oggi con l'erba alta e all'interno di un quartiere che è praticamente svuotato è ovvio che anche la condizione di sicurezza di quel quartiere rispetto anche al fatto che ci sono stati topi, le persone si sono lamentate della situazione all'interno del quartiere, io voglio sapere se nel frattempo è possibile anche prendere in carico la cura dell'area, lo sfalcio d'erba, visto che, ovviamente, poi proliferano anche lì all'interno delle cose di cui i cittadini si lamentano.
Vorrei sapere se – e questo è ovviamente importante in generale, non solo per il quartiere Palestro – alla luce dell'emergenza abitativa, tra l'altro articolo di oggi su Padova, che non solo c'è bisogno di case per l'emergenza abitativa, c'è bisogno di case, perché le persone faticano a trovare, anche a prezzi di mercato, una casa accessibile (e questo non è solo Padova è ovviamente in tutta Italia, in particolare in alcune città), se è veramente necessario prevedere la messa in vendita della palazzina di via Lago Ascianghi, che siamo andati a visitare, una palazzina che era totalmente pubblica, quindi io le chiedo se, alla luce dell'emergenza abitativa, è il caso di alienare ancora patrimonio pubblico senza che poi le entrate di quel patrimonio pubblico vengano reimmesse pari pari all'interno della ristrutturazione di case.
Guardi, Assessore, il dato gliel'ho dato tantissime volte in quest'Aula: noi stiamo perdendo in numero patrimonio di edilizia residenziale pubblica e se lo perdiamo le graduatorie continueranno ad essere sempre più lunghe. Quindi, le chiedo anche quali sono le prospettive di recupero della palazzina, che non è inserita nel piano di vendita, per fortuna, e quando saranno assegnati i sedici alloggi della palazzina di via Amba Aradam, perché sostanzialmente noi abbiamo sedici alloggi che, ad oggi, non sono ancora stati assegnati nonostante siano pronti.
Le chiedo davvero di avere delle risposte puntuali e chiare, perché ovviamente i cittadini del quartiere Palestro aspettano dal 2022.
PRESIDENTE
Grazie, collega Ostanel.
Prego, assessore Corazzari.
Ass.re Cristiano CORAZZARI
Grazie, Presidente.
In relazione a quanto richiesto è stata interrogata l'ATER di Padova e la stessa ha trasmesso, con una nota, un riscontro, i cui contenuti vi riporto. L'intervento di ristrutturazione degli alloggi di via Palestro rientra nel programma integrato di edilizia residenziale sociale, finanziato con risorse statali che sono state destinate nel 2021. Alla data odierna l'avvio dei lavori di riqualificazione edilizia – tolgo un po' di richiami, perché la risposta è molto lunga, altrimenti non riusciamo ad arrivare in fondo – non è ancora stato possibile a causa di una serie di motivazioni oggettive, riconducibili a vincoli di tipo logistico, ambientale e normativo.
Come previsto, l'ATER ha attuato un piano di mobilità straordinaria, adottato nel 2021, per consentire la liberazione graduale degli alloggi. Tale processo ha, tuttavia, richiesto tempistiche superiori al previsto a causa del mancato rilascio degli alloggi da parte di alcuni inquilini e l'apertura di una procedura giudiziaria nei confronti di un occupante privo di titolo. Questo va sottolineato.
Le successive indagini ambientali, rese possibili solo dopo il completo sgombero e l'abbattimento della vegetazione spontanea presente nei cortili, hanno evidenziato la necessità di procedere alla bonifica dei materiali contenenti amianto. Il progetto esecutivo è stato approvato nel 2024 e i lavori sono stati formalmente consegnati il 12 settembre 2024.
Nel corso dell'esecuzione, a seguito dei sopralluoghi che sono stati svolti dai vari enti (SPISAL e ULSS competenti), l'ATER ha ricevuto specifiche prescrizioni integrative rispetto a quanto già previsto in progetto. Tali prescrizioni non derivano da carenze nelle documentazioni iniziali, bensì dalla volontà dell'autorità sanitaria di ampliare e approfondire il livello di controllo, estendendo le mappature e i prelievi. L'azienda ha quindi dovuto sospendere temporaneamente il cantiere nel novembre del 2024, per consentire la redazione di una perizia di variante e l'adeguamento dei piani di lavoro e sicurezza. I lavori sono ripresi regolarmente il 10 marzo 2025 e si prevede saranno ultimati entro il 17 gennaio 2026.
Si evidenzia inoltre che, trattandosi di un cantiere di bonifica concentrato all'interno di fabbricati, le lavorazioni in corso non risultano visibili dall'esterno. L'assenza apparente di attività è quindi legata alla specifica tecnica di intervento e non ad una situazione di stallo.
La relazione alla vendita della palazzina di via Lago Ascianghi è stata autorizzata con una deliberazione della Giunta regionale, con il parere favorevole della Seconda Commissione per le motivazioni che sono contenute nella proposta. I proventi della vendita in questione saranno utilizzati esclusivamente per interventi di manutenzione straordinaria, riqualificazione ed efficientamento di altri alloggi di edilizia residenziale pubblica. Per la rimanente palazzina si è in attesa di poter accedere a finanziamenti dedicati al settore.
La realtà abitativa degli alloggi in via Amba Aradam necessita di un adeguamento totale dell'impianto fognario. Nel corso del mese di maggio 2025, l'azienda ha provveduto ad individuare le risorse necessarie per l'esecuzione dell'intervento, che sarà interamente realizzato indicativamente entro il mese di settembre.
In parallelo, l'azienda ha dovuto rivedere l'impostazione procedurale dell'intervento in seguito all'entrata in vigore del nuovo Codice dei contratti pubblici, che ha soppresso il livello progettuale definitivo.
Dopo un primo orientamento volto all'affidamento del solo progetto esecutivo, si è optato per una gara di appalto integrato, che consentirà di affidare con un'unica procedura sia la progettazione esecutiva, sia l'esecuzione dei lavori, evitando di dover attivare due procedure di gara distinte e consecutive, accelerando così i tempi procedimentali.
L'entrata in vigore del nuovo codice ha introdotto inoltre l'obbligo, a partire dal gennaio 2025, dell'adozione della metodologia Building Information Modeling per gli appalti pubblici di ristrutturazione di importo superiore a euro 2 milioni.
In ottemperanza a tale obbligo, l'azienda ha avviato nel primo trimestre 2025 il relativo percorso di adeguamento interno, che comprende l'adozione dell'atto organizzativo, la redazione del capitolato informativo BIM, la formazione del personale coinvolto e l'attivazione di una piattaforma digitale condivisa. Il processo è tuttora in corso e rappresenta un passaggio imprescindibile per la pubblicazione della gara.
L'indizione della gara per l'affidamento dell'appalto integrato è prevista per il quarto trimestre 2025, in concomitanza con la conclusione del processo di implementazione BIM. I lavori veri e propri di riqualificazione partiranno nel secondo trimestre 2026. In particolare, l'avvio effettivo del cantiere è ipotizzato per la metà del mese di maggio 2026. La durata contrattuale prevista per l'esecuzione dei lavori, come da progetto di fattibilità tecnica approvato, è pari a 730 giorni naturali consecutivi, ovvero 24 mesi. Ne consegue che la conclusione dell'intervento è stimata per la prima metà di maggio del 2028.
Infine, per quanto concerne la manutenzione dell'area, le attività di sfalcio dell'erba dell'area esterna vengono effettuate periodicamente compatibilmente con le risorse disponibili e tenuto conto della natura temporanea della fase attuale. Si evidenzia, inoltre, che tutti gli alloggi all'interno delle palazzine sono stati completamente smantellati in vista della successiva riqualificazione edilizia e che i lavori di bonifica sono tuttora in corso. Le lavorazioni si svolgono prevalentemente all'interno degli edifici e riguardano materiali contaminanti, soggetti a specifici protocolli operativi e di sicurezza. Per tali motivi, al momento non è possibile chiudere o murare i fori presenti nei fabbricati, in quanto l'accessibilità tecnica deve essere garantita per l'intero svolgimento dell'intervento di bonifica.
Contestualmente è in corso da parte dell'azienda una ricognizione tecnica generale sullo stato dei luoghi al fine di programmare eventuali interventi aggiuntivi di messa in sicurezza passiva, laddove si rendessero necessari, anche in risposta alle segnalazioni pervenute.
Nel Piano finanziario l'intervento inizialmente stimato in 7.030.000 euro ha subito rilevanti incrementi di costo a causa del forte aumento dei prezzi dei materiali e delle lavorazioni edilizie. Nel biennio 2022-2023 l'azienda ha dovuto procedere a più revisioni del quadro tecnico-economico stanziando maggiori risorse proprie individuando coperture finanziarie aggiuntive. Anche questo passaggio, necessario per garantire la sostenibilità economica dell'intervento, ha comportato tempi ulteriori di analisi e di deliberazione, incidendo sul cronoprogramma procedurale.
PRESIDENTE
Grazie, Assessore.
Consigliera Ostanel, per la replica, prego.
Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)
Grazie, Presidente.
Qui le date ci sono. Quindi, io ringrazio per aver dato delle date. Sa qual è il problema, però, Assessore? Uno è che non ci possiamo più fidare delle date che vengono scritte. Due, io le chiedo davvero se è sostenibile che in una palazzina, svuotata nel 2022, per i lavori di bonifica dell'amianto – siamo in un Paese che sa che all'interno di quelle palazzine costruite in quegli anni è molto probabile trovare dell'amianto – ci mettiamo, rispetto alle date che lei mi ha dato, quattro anni e mezzo solo per fare la bonifica dell'amianto di dieci palazzine. Lei si rende conto quando saranno terminati i lavori di ristrutturazione, cioè dopo dieci anni, dopo dodici? Gli anziani saranno già, probabilmente, deceduti, e non potranno più rientrare nelle loro case.
Questo è il tema che stiamo affrontando qui dentro.
Com'è possibile che le ATER territoriali, che sono un ente della Regione, riescano a lasciare le persone spostate dalle case dove gli era stato promesso di rientrare per più di dieci anni? Se per la bonifica ce ne mette quattro e mezzo, quanto ci metterà per la ristrutturazione? Soprattutto, se lei qui scrive che il 17 gennaio 2026 finiranno i lavori di bonifica dell'amianto, è sicuro che le clausole, rispetto ai fondi PINQuA del Governo nazionale, non abbiano delle clausole per cui c'è il rischio di perdere quei fondi? Chi ci garantisce che i fondi nazionali per fare quelle ristrutturazioni noi non li perderemo?
Se continuiamo a perdere tempo, se continuiamo a non essere efficienti nel lavoro che noi svolgiamo all'interno delle nostre case pubbliche, che sono di proprietà di ATER e Comuni, noi continueremo a perdere delle occasioni, come è stato fatto con il PNRR, per rendere il nostro patrimonio pubblico riutilizzabile. Questa è la grande questione.
In secondo luogo, ho visto e ben so che serve una votazione positiva della Commissione Urbanistica per alienare delle palazzine, ovviamente nella Commissione Urbanistica, dove voi siete in netta maggioranza, anche se noi votiamo contrariamente o ci asteniamo, non riusciamo ad incidere sulle alienazioni del patrimonio.
Io le ho chiesto un commento politico. Dopo anni che lei è al Governo e ha la delega della casa in questa Regione, lei ritiene ancora giusto alienare patrimonio pubblico se poi non vediamo effettivamente che quei soldi vengono messi nella ristrutturazione del patrimonio?
Io le ho chiesto un commento politico, non le ho chiesto se la delibera era stata votata e chi aveva votato la delibera per l'alienazione. È ovvio, quella è una procedura ex lege. Bisogna fare così. Sinceramente, quando quella delibera è stata poi passata in Commissione è ovvio che le persone che la pensano in una certa maniera, come potremmo pensarla noi, dicono che quella delibera non va bene, perché svuotare dieci palazzine in un quartiere come Palestro non ha degli effetti – glielo ripeto – solo per le persone che vivono nelle case popolari. Vada a farci un salto. Ha un effetto su tutto il quartiere. Vada a parlare con i negozianti, che non riescono più a stare in piedi perché non c'è più nessuno che va a fare la spesa. C'è molta meno gente che vive lì. Vada a chiedere gli effetti in quel quartiere.
Soprattutto – altra questione – io trovo veramente incredibile che in una risposta a un'interrogazione dove io chiedo semplicemente quando i lavori partiranno venga detto che la procedura per svuotare quelle palazzine è stata molto lunga. Io chiedo semplicemente perché quelle persone che oggi sono state spostate, alle quali era stato promesso che sarebbero rientrate dopo pochi anni, rientreranno, se saranno ancora in vita, dopo dieci-dodici anni. Questa è la questione a cui lei dovrebbe rispondere, politicamente in questo caso, non tecnicamente.
Ringrazio l'ATER, che ha dato una risposta precisa. Lei ha fatto il passacarte. Lei oggi ha copiato e incollato la risposta di ATER, che ringrazio, perché mi ha dato una risposta chiara. Ma qual è il punto politico? Qual è il punto politico con cui lei risponde a questa interrogazione? Perché l'interrogazione io la faccio alla Giunta regionale. Altrimenti, andavo a prendere un appuntamento con ATER, che è sempre disponibile, e mi avrebbe dato le stesse risposte. Io voglio ottenere qui dentro un commento politico rispetto alla gestione della casa di questa Regione, perché sinceramente i dati dimostrano che il lavoro che avete fatto in questi vent'anni è un lavoro fallimentare, con un numero di case pubbliche sfitte che aumenta esponenzialmente da quando il Presidente Zaia governa questa Giunta.
Chiudo sui sedici alloggi da dover dare in gestione. Velocizzate, perché metterci anni, anche qui...
PRESIDENTE
Collega, concluda. Grazie.
Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)
Metterci anni, anche qui, per gestire delle case e darle io credo davvero che nella situazione in cui siamo sia pericolosissimo.
PRESIDENTE
La ringrazio.
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PUNTO
6 |
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PROPOSTA DI LEGGE D'INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI SANDONÀ, CAVINATO, CECCHETTO, CIAMBETTI, DOLFIN, PAN, ZECCHINATO E BRESCACIN RELATIVA A "NORME PER LA VALORIZZAZIONE DEI LEONI MARCIANI". (PROGETTO DI LEGGE N. 270) APPROVATO (DELIBERAZIONE LEGISLATIVA N. 22/2025)
Relazione della SESTA Commissione Consiliare.
Relatore: Consigliere Sandonà
Correlatrice: Consigliera Zottis
PRESIDENTE
Passiamo adesso, essendo terminate le interrogazioni, al punto n. 6 dell'ordine del giorno, progetto di legge n. 270.
Il relatore è il collega Sandonà. Se vuole intervenire e prendere la parola, ne ha facoltà. Prego.
Luciano SANDONÀ (Zaia Presidente)
Signor Presidente e colleghi, ho inteso presentare questo progetto di legge perché se pensiamo a un simbolo, a un'icona che nella nostra storia, nella nostra geografia e nella nostra cultura possa essere elemento caratteristico e assumere un elevato valore simbolico, facilmente possiamo trovare tutto ciò che cerchiamo nel Leone di San Marco.
Il legame fra il Leone di San Marco e il nostro territorio, come sappiamo, è la risultante di un lunghissimo processo temporale, che parte a cavallo dell'anno 1328, quando San Girolamo pubblicò il commento a Matteo, in cui attribuì quattro figure di esseri viventi agli Evangelisti e nello specifico il Leone Alato a San Marco.
Di origini più incerte, ma sicuramente molto note, invece, è la tradizione secondo cui a San Marco, in sosta nella laguna nel tragitto che lo conduceva da Aquileia a Roma, apparve in sogno un angelo, profetizzando che proprio in quei luoghi il suo corpo avrebbe trovato riposo: "Pax tibi Marce, evangelista meus, hic requiescat corpus tuum", quindi pace a te, mio evangelista, qui riposerà il tuo corpo.
In effetti, il corpo di San Marco poi è arrivato a Venezia tramite la traslazione del corpo nell'anno 828 da Alessandria d'Egitto, dove era sepolto. Da quel momento, progressivamente, San Marco è diventato il simbolo della Repubblica di Venezia, il simbolo della patria, della Repubblica, non solo nelle monete e nelle bandiere, ma in tutti i luoghi in cui si trova il Leone di San Marco.
Durante l'espansione della Repubblica, nei territori non solo terrestri, ma anche nello Stato da Mar della Serenissima, è rimasto un simbolo ed è stato il simbolo che ha portato a quell'unione nella geografia, poiché la sua presenza caratterizza l'intero territorio del Veneto, estendendosi oltre i nostri confini regionali in tutto il dominio veneziano.
È elemento di unione nella storia e nella cultura, perché testimonia il legame che si è venuto a stabilire in più territori in un determinato periodo storico, evidenziandone le radici comuni, perché perdere i nostri simboli equivale a perdere parte della nostra storia e della nostra identità.
Quando è venuta meno la Repubblica di San Marco, la Repubblica Serenissima alla fine del Settecento, ci sono stati quegli episodi, culminati fra maggio e giugno 1797, noti come la "Leontoclastia", che è stata la progressiva e progettata distruzione di circa mille Leoni di pietra, collocati in tutti i luoghi di Venezia, e oltre 4.000 nella terraferma, per un totale che si avvicina, secondo gli storici più recenti, ai 5.000 Leoni scalpellati da autentiche squadre di tagliapietre incaricati dalla municipalità napoleonica nel Veneto.
Del passaggio di Napoleone in Veneto, peraltro, recentemente, abbiamo anche un'uscita letteraria, un libro importante, di Ettore Beggiato, che abbiamo presentato qui, in Consiglio regionale, che parla della Serenissima e dell'occupazione napoleonica. Quindi, tirando giù la novella, diciamo che Napoleone fu un portatore di civiltà, ma qui nel Veneto lo ricordiamo anche per quello che ha fatto non solo nei riguardi dei Leoni, ma anche nei confronti delle nostre opere d'arte. Ce ne sono state tolte tantissime in Veneto, ma anche nel resto d'Italia. In Veneto, il simbolo di queste opere artistiche che ci sono state sottratte è quello delle Nozze di Cana, di Paolo Veronese, il grande telero attualmente esposto al Louvre e che ci è stato rubato nelle razzie napoleoniche.
In questo brevissimo excursus storico vogliamo ricordare la grandezza della Repubblica, con la collocazione dei vari Leoni di San Marco nelle porte delle città, nei centri storici, nelle piazze, nei municipi, nelle opere di bonifica.
Ci sono tantissime opere di bonifica, qualcuna anche nel mio territorio, dove c'è un Leone di San Marco a sancire l'opera realizzata dalla Serenissima. Ricordiamo anche l'autostrada Serenissima, che ha come simbolo il Leone di San Marco.
Questo progetto di legge, quindi, mira a riportare alla luce dei Leoni, a restaurarli, ristrutturarli, sistemarli. Uno dei punti del progetto di legge è quello della ristrutturazione, ma mira anche a finanziare attività di studio, nonché alla divulgazione di risultati attraverso la realizzazione di banche dati e pubblicazioni. Poi, mira a ricollocare i Leoni in luoghi in cui storicamente era dimostrata la presenza dei Leoni stessi. Finanzia, inoltre, anche nuove pose di Leoni.
Mi piace ricordare il progetto che è stato in parte anche finanziato qualche anno fa dalla Regione Veneto, in collaborazione con l'Associazione Veneti nel mondo e il COMVERS, il Comitato ufficiale dei nostri immigrati nella Regione del Rio Grande do Sul, che ha collocato 25 nuovi Leoni nelle piazze abitate dai veneti, dai discendenti dei veneti. È stato un momento molto emozionante quando mi sono recato personalmente lì, ma poi si sono recati anche altri politici veneti e abbiamo inaugurato qualcuno di questi Leoni. Mi ha emozionato vedere l'attaccamento della nostra gente al simbolo del nostro Veneto. Il simbolo del nostro Veneto che si trova in tutti i territori veneti, nelle Province di Brescia, di Bergamo, Crema, nel Friuli Veneto, nell'Istria, nella Dalmazia, a Fiume, a Zara, a Ragusa, nelle Bocche di Cattaro, nelle isole dello Ionio, a Zante, a Corfù. A Corfù ancora adesso il saluto delle persone per augurare buona fortuna è in lingua greca: "anni tanti, e veneziani". Nella Morea veneta, nel Dodecaneso, a Rodi, a Santorini, a Creta, a Cipro dove ci sono stati episodi, dove la presenza del dominio veneziano è stata per oltre 400 anni.
Ci sono stati episodi eroici. A Cipro ricordiamo Marcantonio Bragadin. Ricordiamo a Creta il sacrificio di Biagio Giuliani. Sono stati episodi, anni, nostri, della nostra storia. Dove c'è il Leone, c'era la Serenissima, c'era la civiltà all'epoca, c'era la libertà, c'era la Repubblica di San Marco.
Voltaire nel 1759 disse: "Andrò ad attenderla a Venezia (si rivolgeva a un suo carissimo amico in una lettera). È quello un Paese giusto e libero, dove non c'è niente da temere, né dagli slavi, né dagli arabi e nemmeno dagli inquisitori. A Venezia la giustizia è patrimonio di tutti, come l'acqua dei suoi pozzi".
Il simbolo di Venezia nel mondo e nei nostri ex territori dello Stato da Mar, dello Stato da terra, è sicuramente il Leone di San Marco.
Questa legge poi si dovrà coordinare anche con le norme previste per il recupero del patrimonio storico veneziano, la cosiddetta "legge Beggiato". È prevista in uno degli articoli la possibilità che anche negli ex territori veneziani al di fuori dello Stato italiano, in base a un'intesa con le competenti autorità dei territori interessati, la Giunta può definire dei protocolli d'intesa per questi beni, per i Leoni di San Marco, per la tutela dei beni culturali e artistici al fine dell'individuazione delle modalità di indagine, identificazione, catalogazione, intervento e contribuzione per il conseguimento delle finalità di cui alla presente legge.
Ricordo un bellissimo Leone di San Marco collocato in un forte davanti a Creta, dove c'è un Leone enorme, che giace lì dall'epoca post-napoleonica, giace lì per terra. È un Leone veramente grande. Le stesse autorità greche e la stessa Sovrintendenza di Creta sono in difficoltà nel recupero di questo Leone, che tutti i giorni vede la visita di centinaia e centinaia di turisti che si recano lì, per poi andare in un altro luogo di Creta, che è un bellissimo luogo naturalistico, che è la laguna di Balos. Di queste opere ce ne sono centinaia nel territorio veneto e nell'ex territorio veneziano.
Abbiamo come Consiglio regionale il dovere di continuazione e anche di conservazione di quella che è stata la grande storia e la grande civiltà di Venezia.
Grazie.
PRESIDENTE
Grazie, relatore.
Correlatrice Zottis, prego, se vuole intervenire.
Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)
Grazie, Presidente.
È chiaro che la condivisione sulla forza identitaria e su quello che è il simbolo dei Leoni Marciani per Venezia e per il Veneto, ma anche per i rapporti storico-commerciali non solo con gli Stati citati dal relatore, ma penso a tutti i rapporti con il continente asiatico orientale, che delineano in qualche modo il ruolo di Venezia in alcuni momenti come ruolo di protagonista, alle volte come ruolo di servizio verso gli Stati citati, come e quanto su questo argomento ci siano studi continui, penso ai recenti studi dell'Università di Padova che stanno rivedendo per rivalorizzare proprio l'identità del Leone Marciano in relazione, però, ai rapporti commerciali e storici con l'Asia, siano in itinere e siano assolutamente non solo da riprendere in considerazione, ma da mettere al centro dell'attenzione.
Così come anche il simbolismo degli animali di pietra e dei vestiari del veneziano, che stanno ritornando come forte elemento di studio da parte delle Università, da parte degli studiosi, da parte delle stesse librerie. Su questo aspetto, però, c'è un elemento che dispiace. Penso anche al lavoro di Guggenheim, che ha recentemente aperto la parte di Ca' Venier dei Leoni mostrando l'esempio della Chimera di Leonora Carrington. Ebbene, rispetto a questa conoscenza degli animali come conoscenza dei racconti apotropaici che esistono, degli apprendimenti storici che esistono, spiace che non si valorizzi di più – questo è un argomento su cui siamo ritornati anche nelle varie leggi presentate per la valorizzazione dei simboli identitari del Veneto – all'interno della legge n. 17, che è la legge quadro sulla cultura. Del resto, va benissimo la correlazione con la legge Beggiato, perché prevede l'aspetto specifico citato, ma quella legge era stata fatta proprio per riuscire a dare un quadro identitario unico e non una dispersione di risorse e creare, quindi, ancora più valore rispetto all'identità della nostra Regione in relazione con le identità che si correlano. D'altronde, lo stesso relatore ha citato il Friuli-Venezia Giulia, ha citato la Grecia, perché non siamo chiusi in un continente o siamo gli unici proprietari di un simbolo. Il simbolo del Leone Marciano era un simbolo di servizio. Quindi, la legge n. 17 sulla cultura andrebbe valorizzata molto di più, anche rivedendo magari alcuni aspetti, anche arricchendola rispetto ad alcuni elementi che sorgono nel corso dei mandati e che magari nel mandato precedente non erano stati presi in considerazione, anche relazionandoci con i nostri uffici di assoluto livello rispetto ai bandi che vengono presentati, all'interno dei quali questi aspetti potevano essere inseriti. Spiace perché il continuo pullulare di leggi singole se da una parte mette l'accento – ed è vero – sull'aspetto specifico identitario, cui anche noi sentiamo di appartenere, dall'altra rappresenta una dispersione e una scarsa relazione rispetto a questo simbolo identitario e ad altri simboli di Venezia e del Veneto stesso.
Questo è, per quanto ci riguarda, l'elemento di maggiore criticità, perché su tutto il resto può esserci solo condivisione, su quello che è stato citato. Ci sono aspetti storici che si possono approfondire, come ho anche detto, e che si stanno approfondendo perché, per fortuna, la ricerca va avanti soprattutto all'interno delle nostre università e grazie ai nostri giovani, che su questo stanno facendo lavori molto belli. Però, se avessimo un quadro complessivo, il valore aggiunto del simbolismo sarebbe ancora più forte, unendosi agli altri simboli, che esistono, che ci sono e sui quali si sta facendo un lavoro molto approfondito, proprio per far vedere quanto simbolismo abbia la Città di Venezia e il Veneto stesso, dal Leone Marciano a tutti gli animali di pietra, che rappresentano la nostra storia e la nostra identità.
Grazie.
PRESIDENTE
Grazie.
È aperta la discussione generale. Ha chiesto di intervenire il consigliere Masolo. Prego.
Renzo MASOLO (Alleanza Verdi e Sinistra)
Grazie, Presidente. Un caloroso saluto a tutti i colleghi e le colleghe. Riprendiamo i lavori dopo questa pausa estiva, che ha permesso anche ai nostri uffici e ai dipendenti della nostra Regione di fare le meritate ferie.
Oggi si discute il progetto di legge n. 270 relativo ai Leoni Marciani e ringrazio il relatore e la correlatrice di minoranza per l'illustrazione. Però, al di là del fatto che questa legge, come è stato chiaramente espresso anche dal relatore, tocca le corde più profonde di noi veneti rispetto al tema e al richiamo storico, culturale, emotivo e identitario della nostra cultura veneta, di fatto si riallaccia, dal nostro punto di vista, anche a una visione e a una riflessione molto più ampia della nostra cultura veneta, che però è la nostra cultura nazionale, e si riallaccia anche a una presa in carico rispetto al nostro Governo e al nostro patrimonio culturale, tra l'altro non solo del Veneto ma di tutta Italia, soprattutto di tutto l'arco geografico e culturale che riguardava l'occupazione della Serenissima Repubblica di Venezia, che ha certamente portato commercio, ricchezza e cultura, ma anche qualche forma di occupazione.
Per queste ragioni non possiamo che accogliere una proposta di valorizzazione del nostro patrimonio culturale e artistico, che però probabilmente è molto limitata rispetto a un solo aspetto, che, invece, è molto più ampio, perché i riferimenti, le immagini, le iconografie, le opere d'arte non riguardano solo il Leone Marciano ma anche tanti altri aspetti della cultura della Serenissima. Per questo non possiamo che apprezzare la proposta ma, nello stesso tempo, non possiamo nascondere una certa riflessione, una certa critica rispetto ad una esigenza, che avvertiamo sempre di più anche come Consiglio regionale, di allargare molto di più le prospettive, essere meno selettivi e avere una visione di pianificazione, progettazione e sostegno della nostra cultura in modo più ampio, anche perché su queste cifre non so quanto possa essere incisivo il sostegno vero e proprio.
Per questo ringrazio, ma non posso non intervenire in questo modo proprio per rilanciare queste riflessioni, che, tra l'altro, sono riflessioni di una necessità forte di condivisione, che probabilmente non potrà più esserci in questi quattro o cinque Consigli regionali che ci mancano, ma che per me può essere un augurio di riflessione forte e di collaborazione rispetto alla cultura veneta, che deve essere una cosa veramente sentita, al di là delle appartenenze culturali e delle prese di posizione, che spesso sono anche un po' ideologiche rispetto a una comunicazione che, invece, deve essere un po' rivista, a nostro giudizio, per i prossimi cinque anni.
Grazie.
PRESIDENTE
Grazie, collega.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Lorenzoni, prego.
Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)
Grazie, Presidente. Anche da parte mia un saluto a tutti i colleghi dal rientro.
Io sento forte l'identità veneta e l'appartenenza ad una lunga storia di una Repubblica che ha insegnato tanto al mondo; quindi, non posso che condividere le parole del collega Sandonà che hanno ricordato come ci sia stato un ruolo forte da parte della Serenissima, di fatto, dal nono fino al diciottesimo secolo. Però, non posso non cogliere un sentimento nostalgico nella relazione, di qualcosa di passato, da dover tenere vivo andando a restaurare i Leoni. La storia del Leone è una storia di cui siamo tutti orgogliosi, però voglio ricordare che, se andiamo in Piazza San Marco, il Leone sopra la colonna, che è il simbolo della Repubblica, era il simbolo di dominio. A Padova ce l'abbiamo il Leone in Piazza dei Signori. Ma in Piazza dei Signori di tutte le città del Veneto c'è il Leone come simbolo di dominio. Noi siamo tutti contenti, però le tasse le pagavamo a Venezia e noi a Padova abbiamo un po' sofferto. Collega Sandonà, anche lei è padovano e si ricorda che non è che sia stato tutto rose e fiori e grandi bevute. I veneziani ci imponevano una disciplina estremamente severa, come l'hanno imposta in gran parte del dominio da mare. Però, il Leone che abbiamo in Piazza San Marco abbiamo scoperto che è cinese. Sono state fatte delle analisi sul piombo e si è scoperto che è un bottino di guerra. Sono andati a prenderselo fino in Cina, Dinastia Tang, VIII-IX secolo dopo Cristo. Il Leone è il simbolo di questo dominio, che era veramente avido.
Gli altri Leoni, che sono i simboli della Repubblica, sono di fronte all'Arsenale, campo, secondo me, tra i più belli di Venezia. Però, andiamo a vedere anche quelli. Ce n'è uno che è del Pireo: l'ha portato nel 1687 Morosini e risale al 360 avanti Cristo. L'hanno preso e hanno detto: questo qua non è male, lo portiamo qui. Il più antico – è il primo a destra, quello vicino al Canale – è addirittura del settimo secolo avanti Cristo. È uno dei più belli. Poi c'è quello che era nel tempio di Efesto ad Atene, che è del quarto secolo avanti Cristo, anche quello, che in realtà non è un leone, è un molosso, che per cercare di montare la narrazione della Repubblica si è trasformato in leone. Il quarto è il Leone di San Marco, il simbolo dell'Evangelista, che è stato ben raccontato dal collega.
Cito questi dati per far capire che i Leoni sono certamente importanti nella storia e nell'identità della Serenissima, però sono stati presi un po' di qua e un po' di là, fino in Cina addirittura. Io non so se sia stato Marco Polo, o suo zio, oppure un cugino, oppure qualcun altro. Non conosciamo bene i legami. Io ricordo il ruolo di Matteo Ricci, per esempio, che è stato una persona che aveva grandissimo rispetto all'interno della cultura cinese ed era un gesuita di Macerata. Potrebbe essere stato lui – chissà – l'intermediario con questo tipo di importazione di beni storici. Per cui, mi chiedo: se questi soggetti ci chiedono di restituire quello che è stato preso? Io ricordo la Pala del Carpaccio, che in questi giorni sta tornando a Pirano, in Slovenia. È una cosa anche giusta, secondo me, restituire identità storica. Lo dico perché abbiamo più da guadagnare che da perdere da questo tipo di scambi, al di là dell'obelisco di Axum, che è ritornato in Eritrea. Ma se riportassimo a casa tutto quello che c'è nei musei del mondo sicuramente ci guadagneremmo. Come ha detto qualcuno, il British Museum è tutto fuorché british, nel senso che potremmo chiamarlo "Italian Museum" in buona parte.
Queste cose per dire che c'è sicuramente un ruolo di questi Leoni e c'è una identità legata ai Leoni, ma forse non è questo l'elemento centrale di un recupero della nostra identità, della nostra forza, della nostra capacità economica.
Assume la Presidenza
La Vicepresidente Francesca ZOTTIS
Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)
A me, quindi, rimane quel senso di nostalgia che ho colto nelle parole del collega Sandonà e mi rimane l'idea che questo Consiglio potrebbe occupare meglio il suo tempo. Diciamo la verità. Io non sono contrario a riconoscere il ruolo del Leone, ma che questo sia l'elemento che dà forza alla nostra azione legislativa e alla nostra azione politica questo proprio no.
PRESIDENTE
Grazie.
Ha chiesto di intervenire la capogruppo Camani. Prego.
Vanessa CAMANI (Partito Democratico Veneto)
A proposito di identità veneta: 'o sole mio!
Posso, Presidente? Grazie.
Relatore Sandonà, che è anche il primo firmatario di questa proposta di legge, siamo sul finire di questa legislatura. Verosimilmente tra pochi Consigli regionali la nostra funzione legislativa si esaurirà. Siamo tutti impegnati in uno sforzo importante per fare al meglio, fino all'ultimo giorno possibile, il nostro lavoro dentro quest'Aula.
Dal nostro punto di vista fare il meglio possibile il nostro lavoro è occuparci concretamente dei bisogni dei cittadini di questa Regione, fino all'ultimo giorno. Lei è anche Presidente della Commissione Bilancio, quindi, come me, come l'assessore Calzavara, che è presente, ha ben chiaro quali sono le necessità della nostra Regione, le difficoltà connesse alle disponibilità di bilancio. Tant'è che non siamo in grado neppure di sapere come affronteremo gli anni che abbiamo davanti sul piano della disponibilità delle risorse. Io ho ascoltato con interesse la sua digressione storica, relatore Sandonà, quella della correlatrice e quella del presidente Lorenzoni rispetto alla funzione dei Leoni Marciani e chiedo a lei, che ha presentato questo progetto di legge, al Consiglio regionale, che ha deciso di calendarizzarlo nella penultima o terzultima seduta di questa legislatura, e ai colleghi e alle colleghe del Consiglio regionale se davvero in questo momento storico noi pensiamo che spendere 330.000 euro per restaurare i Leoni Marciani sia ciò che serve per raccontare al resto della Regione, all'Italia, ai Paesi che come noi hanno condiviso questo simbolo cosa vuol dire essere veneti oggi!
È una scorciatoia, spesso ideologica, che lei, collega Sandonà, presentando questo progetto di legge, vuole tentare di utilizzare per non affrontare i problemi veri, per non discutere dentro quest'Aula di che cosa è oggi l'orgoglio della nostra Regione.
Dal mio punto di vista, che mi rendo conto fatico a utilizzare guardandomi alle spalle, mi piace di più utilizzare guardando al futuro, oggi ci sarebbe bisogno di tutt'altro tipo di iniziativa per rafforzare l'identità veneta, che è costruita sul sistema sociosanitario di questa Regione, sul sistema educativo, sulle Amministrazioni locali. Quante volte ancora dovremo perderci tempo e risorse per restaurare simulacri, scegliendo, invece, di non investire su ciò che davvero serve ai veneti?
Presidente Sandonà, se fossimo in una fase storica in cui sul piano economico fosse tutto semplice, ci potremmo occupare anche dei Leoni Marciani, che, peraltro, come ha detto puntualmente la correlatrice Zottis, possono comunque essere oggetto di risorse ricorrendo ad altre fonti di finanziamento che già esistono in questa Regione. Ma siamo in una fase particolarmente critica dell'economia veneta, con il PIL che arretra, e quest'Aula ritiene prioritario, tra gli ultimi atti dell'undicesima legislatura, spendere 330.000 euro per restaurare i Leoni Marciani? Onestamente ritengo che questo progetto di legge sia offensivo rispetto ai bisogni dei veneti, quelli che l'identità veneta la misurano con le difficoltà quotidiane che incrociano nella loro esperienza di vita. Credo anche che questo Consiglio regionale, per il rispetto del ruolo che stiamo svolgendo, debba occuparsi di cose molto più importanti per adempiere fino alla fine al mandato che ci siamo presi cinque anni fa: occuparci dei bisogni del Veneto.
PRESIDENTE
Grazie.
Ha chiesto di intervenire il capogruppo Pan. Prego.
Giuseppe PAN (Liga Veneta per Salvini Premier)
Buongiorno.
Intanto ringrazio il collega Sandonà, che ha proposto questa legge che ho con entusiasmo firmato, perché quando si parla del Leone Marciano si parla non solo di pietra o di statue rubate. Ricordo che c'era una legge, allora, a Venezia per cui qualsiasi nave o galea che arrivasse dall'Oriente doveva portare un pezzo di qualcosa per costruire la Basilica di San Marco. Infatti, se andate a vedere la Basilica di San Marco potrete notare che non c'è una pietra uguale all'altra, una colonna uguale all'altra perché venivano prese nell'Oriente estremo. Veniva arraffata qualsiasi cosa, come diceva il collega Lorenzoni, perché, come dice lui, da buon veneto o forse da mala veneto, i veneziani erano dei ladri che andavano in giro per il Mediterraneo e per l'Oriente ad arraffare le cose.
Detto questo, il simbolo del Leone di San Marco è un simbolo di storia, 1.600 anni di storia ha avuto Venezia l'anno scorso, è un simbolo di identità, simbolo di identità di un popolo, che è il popolo veneto, che ha disseminato il mondo, in varie epoche, di quello che è la cultura, di quello che è la libertà. Ricordo che a Venezia, quando in tutta Europa c'erano i re, c'erano le case regnanti, c'era una Repubblica, che comunque assisteva, in cui si poteva venire, in cui le università potevano studiare medicina, potevano studiare le grandi scoperte, Copernico è venuto qui, Galileo è venuto qui. Poi, quando è andato fuori dalla Repubblica, sappiamo che fine ha fatto. Quindi, qui c'era una libertà di pensiero, di cultura, di identità, che credo in nessuna parte del mondo ci fosse. Se andiamo a visitare il Palazzo Ducale di Venezia ci rendiamo conto di come fosse organizzato un Parlamento vero, con le varie assemblee che gestivano la Repubblica Veneta. Questo simbolo, che non è un simbolo solo di pietra ma è un simbolo di tutto questo, è stato esportato in tutto il mondo, in varie epoche, prima dai nostri emissari, perché i commercianti di Venezia gestivano le Vie della Muda, da Alessandria d'Egitto fino a Bergamo, dove venivano trasportate le spezie, e di ritorno venivano portati i cannoni da Brescia, venivano portate tante merci fino in Oriente. Ricordo il nostro Marco Polo. Io spesso sono stato in Cina, e qui è il nostro ambasciatore primario, e dove si parla di Marco Polo in Cina si parla del Veneto, che è stato il primo che ha scoperto tutta quella rete. E da quei posti sono arrivate le più grandi scoperte, dalla polvere pirica alla seta, eccetera. È vero che il Leone è il simbolo della Dinastia Tang. Li ho visti anch'io quei simboli. Dove c'era una forma di forza e di potere c'era questo simbolo del leone, che è l'animale principe della fauna selvatica. Sicuramente è il re della foresta, lo ricordiamo. Peraltro, è nelle savane, neanche nella foresta, quindi sarebbe il re delle savane, se la vediamo dal punto di vista biologico.
Sono sicuramente centinaia d'anni di storia, che adesso non ripercorro, distrutti da quella che è stata l'invasione francese, capeggiata da quel bandito, perché io definisco bandito Napoleone, che bruciò il Bucintoro qui fuori, con quella ciurmaglia di ladri e assassini, che violentavano e uccidevano le nostre donne e i preti. C'è una storia molto lunga dell'occupazione napoleonica. Poi, con l'occupazione austriaca, cinquantadue anni di occupazione austriaca dei nostri territori, si è cercato di smantellare questo simbolo dappertutto. I nostri vecchi, i nostri avi hanno nascosto i Leoni sottoterra quando c'erano i francesi, per tirarli fuori dopo. A Cittadella è successo questo. Li abbiamo scoperti dopo. Ma anche in tante altre città. Questo perché il Leone Marciano era un simbolo che rispecchiava e rispecchia totalmente le caratteristiche del popolo veneto, che è un popolo lavoratore, è un popolo che sa sacrificarsi, è un popolo che ha una forza interiore, è un popolo che ha insegnato al mondo cosa significhi la libertà, cosa significhi vivere senza oppressioni alcune.
Purtroppo, la storia ci ha insegnato, anche recentemente, nel secolo scorso, come questo simbolo che rappresentava anche le terre istriano-dalmate sia stato cancellato dalla furia di Tito, dalla furia della ciurmaglia comunista di allora di quel popolo. Io ho visitato Pirano, ma penso che tanti di voi siano stati in Dalmazia, e si vedono proprio i colpi di martello sulla faccia. Questo fa male, fa dolore, perché vuol dire che, oltre alla diaspora dei dalmati e degli istriani, si voleva conseguire l'annullamento della cultura centenaria di quei posti, dove sono sempre vissuti con le comunità slave in maniera pacifica. D'altronde, ai veneziani interessavano soprattutto i porti, interessavano i punti di ormeggio, perché una volta si andava a remi; quindi, a un giorno di remi c'era un porto. E dove c'era un porto veneziano, come Durazzo, come la stessa Valona, come Gallipoli, dall'altra parte, fino ad arrivare in Turchia, noi troviamo sempre questo simbolo, che vuol dire che c'erano comunità. Come spesso vediamo i simboli nei ghetti ebrei in tante città. Quindi, testimoniava la presenza di una comunità viva, di una comunità che viveva anche di commercio, ma che comunque portava un seme di cultura in quelle popolazioni e che rappresentava la nostra Repubblica in quelle terre.
Arrivando ad oggi, anch'io testimonio che presso le nostre comunità all'estero, soprattutto nello Stato Rio Grande do Sul, come nello Stato di Santa Caterina, dove vivono un milione e mezzo di nostri discendenti, troviamo questo simbolo. Io stesso ho inaugurato quel grande Leone all'entrata di Bento Gonçalves, che è una delle città più importanti del Rio Grande do Sul, che è la città del vino, dove ci sono le più grandi cantine. Del resto, ricordo che i nostri emigrati sono partiti con le piante di vite e lì hanno fatto una grande viticultura, una grande impresa, ma anche adesso con l'industria meccanica. E lì c'è il Leone. Ma non è stato imposto, loro hanno voluto mettere questo simbolo. Tanti Sindaci di quei paesi l'hanno voluto, da Nova Prata a Nova Venezia, a Nova Bassano, a Nova Pàdua, a Nova Vicenza. Tutte le nove città nostre vogliono essere rappresentate e ricordarsi della loro storia, della loro partenza, del territorio da cui sono andati via. E questo è un simbolo che li contraddistingue dalle altre comunità presenti in quei Paesi, che magari hanno altre cose. Ricordo sempre volentieri loro, al di là dei problemi, che sono sempre tanti. Ma non è certo la vostra negatività su tutto quello che ha fatto questo Consiglio regionale, o la Giunta regionale, o il Presidente Zaia in questi anni. È tutto negativo. Poi, se andiamo fuori, vediamo che il mondo va avanti anche senza le nostre chiacchiere qui dentro e senza queste riflessioni su tutto che va male dappertutto. Si va in giro tra la gente e si dicono queste cose.
Assume la Presidenza
Il Vicepresidente Enoch SORANZO
Giuseppe PAN (Liga Veneta per Salvini Premier)
Noi, invece, vediamo che l'economia va avanti, i posti di lavoro aumentano, anche se nella sanità va tutto male, come dite voi, i nostri ospedali sono sempre aperti. C'è sempre qualche problema da risolvere, però si risolverà. Chi arriverà avrà sempre da fare qualcosa. Non è che una Amministrazione risolva tutti i problemi.
Sicuramente lo spirito del Leone che è dentro di noi ha alimentato – come rappresentante e Capogruppo della Liga Veneta ricordo che è il nostro simbolo – anche la nostra azione amministrativa. È chiaro che il Leone per noi è un simbolo di tutto quello che vi ho detto e soprattutto è un simbolo di una grande identità, di una grande storia, che non è un amarcord di tutto quello che è stato, ma che vuole comunque essere proiettato nel futuro. Abbiamo tante sfide davanti, abbiamo un'autonomia, abbiamo la nostra bandiera, dove c'è il Leone, che ha un libro tra le zampe con scritto "Pax Tibi". È l'unica bandiera. Ricordo sempre che il Presidente Zaia la regala a tutti coloro che vengono qui, dagli ambasciatori ai Capi di Stato, ai politici vari, perché questo nostro simbolo, questa nostra identità ci rispecchia tutti. Che siate della sinistra, della destra o della Lega non importa, ricordatevi che prima di tutto siete veneti. Quindi, da veneti ricordatevi che dove c'è il Leone c'è il Veneto e dove c'è il Leone è la patria.
PRESIDENTE
Grazie, collega.
Ha chiesto di intervenire la collega Baldin. Prego, Consigliera.
Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)
Grazie, Presidente.
Rispondo subito al collega Pan dicendo che la simbologia non può essere piegata a favore di un partito o di un movimento politico. Anch'io ritengo che il Leone debba essere inteso quale simbolo di una identità, di una cultura veneta, con i riflessi su cui ha posto l'accento il consigliere Lorenzoni. È vero tutto quello che ha detto. Sappiamo la storia e lo riconosciamo. Concordo anche con la consigliera Camani quando dice che si aspettava che al 2 settembre si arrivasse in Aula con qualcosa di più sostanzioso. Arrivare oggi con un unico progetto di legge, come primo giorno di rientro dalla pausa estiva, a pochissime settimane da un voto per le elezioni regionali, sembra una cosa abbastanza inconsueta, per non dire altro.
Arriviamo, quindi, con questo provvedimento, che stanzia, tra l'altro, una cifra assolutamente esigua, perché con 100.000 euro all'anno per i prossimi tre anni voglio capire come si farà a finanziare tutte quelle attività che avete elencato in questa proposta di legge, tra l'altro anche con un'elencazione di beneficiari del tutto opinabile, considerato che si fa riferimento non solo ad enti pubblici ma anche a privati cittadini.
Mi sorprende anche leggere che si fa riferimento a soggetti privati, proprietari di immobili o manufatti ove sia comprovata l'esistenza in passato di Leoni marciani. Se ci sono risorse, penso che queste vadano destinate prioritariamente, visto che parliamo di soldi dei cittadini e delle cittadine venete, a qualcosa con un'utilità, una fruibilità pubblica, quindi da una parte Comuni, Città metropolitana di Venezia, Province, Enti pubblici, Enti del Terzo settore, anche senza fare riferimento per forza allo Statuto, allo scopo dell'Ente del Terzo settore, come viene scritto in questa proposta di legge, alla lettera f), dell'articolo 3, tra i beneficiari. Si dice, appunto, che gli Enti del Terzo settore devono avere tra le finalità statutarie, cioè nello Statuto devono riportare lo svolgimento di attività di promozione, valorizzazione e tutela della cultura veneta, quindi solo alcuni di questi, e non tutti, nel loro insieme, nella loro globalità.
Ripeto: da un lato, sarebbe necessario occuparsi di qualcosa di più pregnante, visto che siamo alla fine, in una delle ultime sedute in cui si potrà ancora parlare di questioni non di ordinaria amministrazione. Sappiamo che nel momento in cui vengono convocati i comizi si interrompe anche l'attività straordinaria e si inizia un percorso diverso, in cui ci sono anche meno provvedimenti all'ordine del giorno, ci sono meno lavori in questo senso. Dall'altro lato, mi aspetto anche che le risorse pubbliche vadano destinate ad enti pubblici, non a una generalità indistinta di soggetti privati, e anche in altri Stati. È vero, conosciamo tutti la storia della Serenissima, i collegamenti con l'Istria, la Dalmazia e la Grecia, ma ricordiamoci sempre che ormai sono Stati con una loro autonomia, una loro indipendenza, un loro bilancio, una loro cultura, anche diversa dalla nostra. Per cui perché andare a finanziare con i soldi del Veneto simboli che sono al di là del nostro mare, al di là del nostro Paese o Stato? Questa la ritengo una cosa che potevamo risparmiarci.
Puntiamo di più, invece, a quello che è sul nostro territorio. Io sfido chiunque a pensare che un turista, ad esempio, che si ritrova il Leone di San Marco all'isola di Creta dica: "visto che c'è questo bellissimo Leone mi viene quasi voglia di andarlo a vedere a Venezia". Non è così che si ragiona. Credo che l'intenzione di questo PDL alla fine sia semplicemente di fare una sorta di campagna elettorale per qualcuno che siede dalla parte di là dell'Aula. La trovo, a fine legislatura, una cosa che non deve accadere.
PRESIDENTE
Grazie, collega Baldin.
Ha chiesto di intervenire il collega Favero. Prego, Consigliere.
Marzio FAVERO (Liga Veneta per Salvini Premier)
Intervengo su questo tema facendo presente che ha ragione il collega Lorenzoni quando dice che la Repubblica Veneta era una Repubblica che conosceva benissimo l'arte della rapina. Vi ricordo che abbiamo deviato una crociata per farci pagare dai crociati che volevano andare in Terrasanta, affinché ci fosse una ricompensa adeguata per la Repubblica. La ricompensa avvenne attraverso la conquista di Zara prima e il sacco di Costantinopoli poi, che è entrato nella storia come un atto di straordinaria violenza. D'altra parte, la quadriga dei cavalli della nostra chiesa fondamentale di Venezia proviene proprio da Costantinopoli. Il problema del giudizio storico è sempre quello di rapportare gli eventi al contesto in cui si consumarono.
Vi faccio presente che la Repubblica Veneta senz'altro era una Repubblica patrizia. "Res publica" significa solo "cosa pubblica", non indica che ha una Costituzione democratica, che è una conquista relativamente recente. Era una Repubblica patrizia che seppe creare due Stati, una talassocrazia e uno Stato da terra, tra il Cinquecento e il Settecento, anche ricorrendo alla forza. I rapporti con le varie città venete erano costruiti su accordi diversificati, tanto che l'avvocato Cacciavillani, compianto e rimpianto, ricordava come avesse adottato, Venezia, un sistema federale ante litteram. Il dominio era tenuto con polso assolutamente fermo. È altrettanto vero, però, che nella Venezia del Cinquecento e del Seicento si potevano stampare libri con una libertà che era sconosciuta negli altri regni in Europa. C'era solo un'altra realtà dove esisteva una simile libertà, ed era rappresentata dai Paesi Bassi, dall'Olanda. Quindi, dobbiamo fare i conti, quando giudichiamo la Repubblica Veneta, sempre tenendo conto dei tempi.
La cosa mi riporta anche a un distruttore dei simboli della Repubblica Veneta, Napoleone, che spesso viene criticato. È vero, fu un dittatore, si impose in Europa in modo brutale, ma è altrettanto vero che i suoi nemici erano dei disgraziati, dei tiranni ferocissimi e che lui ha portato il Codice civile, il Codice del commercio, il nuovo Codice penale a tutta l'Europa e l'idea che ci potesse essere un'uguaglianza fra i cittadini. In seguito, disilluse coloro che avevano queste aspettative, ma vi ricordo che Hegel a Jena vide Napoleone a cavallo e ci intravide lo spirito della storia che si muoveva, che Beethoven dedicò una sua sinfonia a Napoleone, salvo poi ritirarla quando vide l'involuzione autoritaria di Napoleone stesso.
Quando parliamo di storia è sempre bene farlo in maniera problematica. Proprio perché è bene farlo in maniera problematica, parto nella mia riflessione, sul piano operativo, dall'ultima considerazione che è stata fatta sul finanziare il recupero dei Leoni in Slovenia, in Croazia, nelle terre della Dalmazia. Forse sarebbe anche un'opera di riconciliazione, dopo le ferite lasciate dal periodo fascista nei rapporti tra la nostra comunità e le comunità slovene, croate, istriane. Sbaglio?
Il simbolo non è un codice convenzionale. Il simbolo si differenzia dai segni convenzionali perché è una parte di ciò che rappresenta. Quanto è sentito dalla nostra gente? È sentito oggi, anche se nei manuali scolastici non vi è spazio per la storia locale. Nel 2025 vorrei sapere quanto si parla della storia della Repubblica veneta nei nostri processi formativi. Penso zero, o quasi. Si cita il tema delle città marittime, ma lì ci si ferma. Eppure, per consegna intergenerazionale, per correnti carsiche, la gente si sente ancora discendente di una Repubblica di cui il Leone è il simbolo.
Qualche economista serio ‒ come Luigi Fontana o Giorgio Roverato, che hanno insegnato entrambi a Padova ‒ ha sottolineato che, in realtà, c'è una continuità profonda tra il Veneto attuale internazionalizzato e la Repubblica Serenissima dell'epoca internazionalizzata. Quell'eredità è legata all'opera di quei patrizi che nelle ville hanno disseminato competenze manifatturiere, obbligando i contadini a lavorare nei momenti morti dall'anno agrario in attività di trasformazione manifatturiera, cosa che ha creato quella manovalanza che si è rivelata utilissima per la proto-industrializzazione del Veneto all'inizio dell'Ottocento e che ha consentito, nella prima metà del Novecento, quando il regime fascista ha fatto due censimenti per capire il livello di progresso del Paese, di registrare il Veneto come la terza Regione industriale d'Italia, nonostante la fonte principale dell'economia rimanesse ancora l'agricoltura.
Quando è avvenuto il boom economico e sono state introdotte nel mercato le meso-macchine, cioè le macchine di medie dimensioni o di piccole dimensioni, che richiedevano un basso investimento di capitale, non c'è stato alcun miracolo economico. Semplicemente gli operai contadini che sapevano trasformare, fare attività manufatturiere di trasformazione, sono diventati imprenditori, il popolo delle partite IVA.
C'è, quindi, una connessione profonda tra il Veneto di allora e quello di oggi, e non a caso il Veneto di oggi, come quello di allora, chiede autonomia rispetto agli ordini sovraordinati.
Permettetemi di chiudere questo mio intervento richiamando l'opera di un trevigiano quasi misconosciuto. Grazie a un appassionato di storia locale, che si chiama Pezzella, la sua memoria è stata recuperata. Si tratta di Pierluigi Mozzetti, che nel 1909 guidò il corteo che ripose sulla porta Santi Quaranta di Treviso il Leone di San Marco, che era stato demolito dalle truppe napoleoniche.
Pierluigi Mozzetti, che era diventato capo della delegazione provinciale di Treviso, nel 1896 aveva presentato un programma per il decentramento e le autonomie. O meglio, il programma del Comitato Veneto per il decentramento e le autonomie. Di cosa si discuteva in quel programma? Si discuteva delle idee che stavano maturando, in corrispondenza con un altro comitato simile in Lombardia, idee che attenevano a una riforma istituzionale del Paese. Quale? Quella che avrebbe introdotto il regionalismo in Italia, la riforma del rimpianto e compianto ‒ dice Pierluigi Mozzetti ‒ ministro di Cavour, Minghetti, che aveva previsto di ricostruire per l'Italia un sistema di autonomie comunali e provinciali su base regionale, per garantire un Governo più flessibile, più idoneo a valorizzare le diversità del Paese, secondo gli alti messaggi lanciati da due Padri del Risorgimento: il liberale Cattaneo, da un lato; dall'altro lato, il socialista Ferraris. Due figure straordinarie per la storia del pensiero politico italiana.
Evidentemente le idee autonomiste di Pierluigi Mozzetti, che condannava i guasti del centralismo, l'incapacità del centralismo di andare contro la mafia che condizionava la vita del sud del Paese, l'incapacità di capire che bisognava valorizzare le diversità anziché deprimerle, il messaggio di Pierluigi Mozzetti ha trovato degli eredi nella Lega. Per parafrasare le parole di Sant'Agostino "extra lega nulla salus". Quindi, senz'altro questa legge ha un significato politico. Ci ricorda qual è il simbolo della nostra storia comunitaria, ci ricorda che non accettiamo la deriva verso l'omologazione che è stata sposata dalla sinistra americana e che ci ha portato a demolire le istituzioni sociali che avevamo costruito, i costrutti sociali che avevamo edificato in centinaia di anni di storia.
Vogliamo questa legge perché ha anche un significato non partitico, ma politico senz'altro, quello di dar voce al sistema delle autonomie, di cui questo Paese ha straordinario e disperato bisogno. Come diceva Emilio Lussu, padre della nostra Costituzione, nell'aprile del 1947: la vera democrazia la si ha negli enti locali, dopo viene lo Stato.
PRESIDENTE
Grazie.
Ha chiesto di intervenire il collega Andrea Zanoni. Prego, Consigliere.
Andrea ZANONI (Alleanza Verdi e Sinistra)
Grazie, Presidente.
Il Leone alato non è che sia solo il simbolo della Lega, lo vorrei ricordare al collega Favero. È il simbolo della Regione del Veneto. Anche della Repubblica Serenissima, ma adesso lo troviamo anche nelle grafiche del Consiglio regionale. Sarebbe giusto farle queste precisazioni.
Credo sia importante sottolineare come sia una delle poche Regioni ad avere per simbolo un animale. Come sapete, ho sempre avuto una grande sensibilità nei confronti anche degli altri esseri viventi. È importante ricordarlo. Il leone, tra l'altro, come sapete, non è un tipico animale veneto, ma è un animale africano. Anche questo va ricordato. Quindi, è un simbolo importante.
Vorrei sottolineare anche alcune contraddizioni. Abbiamo avuto modo di vedere anche interrogazioni e mozioni che parlavano di animali in quest'Aula. Ad esempio, i circhi. I circhi prevedono ancora l'utilizzo dei leoni, nonostante ci sia una legge, rinviata per troppo tempo grazie al Governo Meloni, più volte, già tre volte, che costringe ancora i leoni in queste gabbie, in questi contesti dove vengono frustati ‒ e frustrati, naturalmente ‒ se non svolgono il loro ruolo di attrazione circense. Credo che, nel momento in cui si approva una legge del genere, ci dovrebbe essere anche un po' di coerenza. Anche se ‒ devo dire ‒ è molto difficile per quest'Aula essere coerenti sul tema degli animali. Se pensiamo a tutte le leggi che sono state sfornate in questa legislatura contro gli animali ci rendiamo conto che questa è una eccezione alla regola. Se pensiamo che questo è un leone inanimato, spesso di pietra, di marmo o di altri materiali, ci viene anche da dire che probabilmente l'eccezione c'è proprio perché non si tratta di un animale vero. È pur sempre un animale il leone.
Io faccio questo intervento, al di là delle considerazioni che hanno fatto i miei colleghi, per dire che dovremmo veramente pensare che anche in Aule come la nostra la tutela degli animali sia messa non dico ai primi punti, ma considerata. Sono state approvate leggi che hanno consentito carneficine di cervi, di caprioli, di nutrie, di uccelli migratori, stragi veramente inaudite per accontentare gli appetiti di piccole minoranze, anche quando non servono. Scusatemi, colleghi. Avete sentito prima la risposta dall'assessore alla caccia Corazzari: si chiedeva di tutelare solo in piccole parti, da cerchi di territorio con una superficie minima, dal diametro di un chilometro, gli uccelli migratori, non in tutta la regione, ma solamente in questi piccoli contesti, e nemmeno in questi contesti li volete proteggere voi di centrodestra. Poi venite in Aula con leggi che ricordano, invece, che questi simboli, che sono in questo caso simboli che rappresentano degli animali, devono essere tutelati. Naturalmente, niente da dire su questo, è un patrimonio culturale sicuramente molto importante, però non ci siamo sulla questione degli animali.
Per non parlare degli orsi e dei lupi. In questa legislatura sono stati presentati progetti di legge per uccidere orsi e lupi. Pensate se quella volta, come simbolo della Regione Veneto, al posto del Leone, ci fosse stato il lupo. Non so se avreste condotto tutte queste crociate contro il lupo che mangia i bambini nelle nostre colline oppure gli orsi che aggrediscono le persone. Colleghi, facciamo una minima riflessione, ogni tanto, anche su questo aspetto, di essere a tutela degli animali a seconda della convenienza, senza seguire un filo logico.
PRESIDENTE
Grazie.
Ha chiesto di intervenire la collega Ostanel. Prego.
Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)
Grazie, Presidente.
Io sono assolutamente a favore di qualsiasi provvedimento che sia utile a ristrutturare e conservare patrimonio storico. Il problema vero che ci troviamo oggi a discutere in quest'Aula è quale patrimonio storico. A me piacerebbe davvero provare a contribuire a questo ragionamento. Non volevo intervenire, ma dopo gli interventi, in particolare del collega Pan, devo farlo. Aver utilizzato ‒ penso che questa sia la discussione anche politica che potremmo avere in quest'Aula ‒ un simbolo identitario anche come simbolo politico, come feticcio politico, indipendentemente dal posizionamento dentro quest'Aula, penso che svuoti un simbolo storico e lo faccia diventare politico, lo faccia, quindi, diventare divisivo. Questo è un primo punto.
Io sarei d'accordo con un provvedimento di questo tipo se la maggioranza di quest'Aula non avesse per anni utilizzato strategicamente un simbolo storico per farlo diventare simbolo politico. Magari oggi avrei detto: va bene, utilizziamo questi fondi per ristrutturare un patrimonio storico, perché del patrimonio storico di questa Regione fa parte anche il Leone marciano. Dietro, però, c'è un'altra cosa. Dietro c'è una simbologia che voi negli anni avete costruito, che voi negli anni avete utilizzato e che io penso abbiate utilizzato prendendo un simbolo storico e rendendolo anche divisivo. O meglio, mettendoci sopra dei simboli e delle simbologie che non per forza andrebbero utilizzate così. Il patrimonio storico è storico per un motivo, non è politico, nel senso di partitico. È politico nel senso che dovrebbe riportare le nostre comunità a ragionare su quel patrimonio, ed è per questo che non dovrebbe essere partitico. Questo è quello che penso io.
In secondo luogo, parlate di identità. Mi verrebbe da dire che cos'è l'identità di questa Regione. Ad esempio, guardando a tantissime persone, poeti, scrittori che hanno parlato di questa identità, l'identità che quel Leone rappresenta è un'identità plurima, è un'identità di persone che hanno viaggiato, che avevano una mente aperta, che riuscivano a valorizzare la diversità. Vedo che c'è subito dopo, e la discuteremo, una risoluzione del collega Pan, ne parleremo dopo, quindi non entro sul tema, che, invece, quella identità la vogliono così veneta da non includere nessun altro che non sia nato qui e abbia il marchio di quel Leone.
Che cos'è l'identità oggi? La facciamo transitare solo per il sostegno, tra l'altro a fine legislatura, con 300.000 euro di un simbolo che, come diceva Zanzotto, è svuotato di potere? Perché è questo. Rispetto le prerogative e i progetti di legge di qualsiasi Consigliere; quindi, non le dirò che ha sbagliato a fare questo progetto di legge. Anzi. Ognuno ha la libertà e la legittimità di portare in quest'Aula quello che ritiene e quando ritiene. Il punto che le voglio dire è che, fatto in questo momento, dove 300.000 euro per tre anni sono una cifra, visto che, lo vedremo domani, andremo in esercizio provvisorio e non avremo neanche i soldi per riuscire a dare i minimi servizi nei prossimi mesi ai nostri concittadini... Due, mi viene da dire, avrei preferito che questi fondi fossero utilizzati ‒ le faccio un esempio ‒ per un giovane che, invece di guardare quel Leone marciano in un Paese dove magari è emigrato oggi... Non sto parlando delle comunità emigrate tantissimi anni fa, che qui dentro tuteliamo e tuteliamo continuamente. Credo che non diamo la stessa attenzione alle nuove comunità dei giovani veneti che stanno emigrando e che, invece, magari vorrebbero rientrare.
Mentre ci sentivamo parlare, immaginavo un giovane veneto, che ci ascoltava in diretta streaming oggi, chiedersi: la sua identità, oggi, di ragazzo o ragazza veneta, nato 20 anni fa, la sua identità, che è un'identità plurima, che sta cambiando, che si costruisce anche dalla relazione con l'altro, in un Veneto che è sempre più diverso, davvero passa per la ristrutturazione e la valorizzazione di quel Leone? Oppure passa attraverso il fatto che noi potremmo dirgli "caro ragazzo, se hai voglia di emigrare e scoprire il mondo" cosa che piace dire tanto al vostro Presidente "te lo lascio fare, ma se un giorno vorrai rientrare in questa regione noi ti aiutiamo a rientrare"? Io avrei preferito che la sua identità fosse valorizzata attraverso un supporto di questo tipo, collega Sandonà.
Oggi ci troviamo ad avere delle difficoltà, delle emergenze davvero gravi, davvero pesanti. A me non piacerebbe che noi ci chiudessimo dentro un'identità storica, che tra l'altro non esiste più, nel potere che aveva una volta. Ci chiudiamo dentro forme identitarie che non esistono più, quando invece le persone che vivono questo territorio oggi hanno voglia di vedere, sì, valorizzata quella storia, ma in una chiave nuova, in una chiave aggiornata, in una chiave moderna. Non è più possibile che questa Regione guardi sempre indietro e non guardi mai avanti. I nostri ragazzi guardando indietro se ne stanno andando da qui, ed è quello che raccogliamo ogni giorno, in particolare nei contesti più piccoli. Abbiamo uno sguardo talmente rétro che i ragazzi più giovani dicono "perché dobbiamo rimanere qui, dove non abbiamo più niente, dove ci rimane forse un Leone marciano ristrutturato?". È questo che a me piacerebbe sentir dire da quest'Aula quando parliamo di identità.
L'identità oggi per un ragazzo giovane veneto non è, forse, sentirsi così veneto, anche perché qui non ha le opportunità che vorrebbe avere. Penso che quell'identità non si costruisca andando a vedere feticci del passato, usati strategicamente. Quello lo fanno le insegnanti a scuola, lo fanno le insegnanti di storia delle università, lo fa la legge che abbiamo sul patrimonio storico, su cui io avrei messo questi fondi. Ad esempio, avrei messo questi fondi nella legge cultura e avrei sostenuto ‒ come sosteniamo ristrutturazioni e riaggiornamenti del patrimonio storico culturale di questa regione ‒ anche quei Leoni marciani che hanno bisogno di un supporto. Questo lo avrei sostenuto con forza, perché sono a favore di qualsiasi tipo di provvedimento, da Vicepresidente della Commissione Cultura, che dia risorse per ripristinare il patrimonio storico e culturale.
Farne un progetto di legge, farne una battaglia identitaria, e ritorno a quello che ho detto prima, nell'introduzione di questo discorso, significa prendere un simbolo storico e farne feticcio politico. Io su questa cosa non sono d'accordo. Non sono d'accordo perché nel momento in cui un giovane veneto entra in questa regione, partecipa alla vita di questa regione, noi dovremmo dargli la capacità di vedere il futuro in chiave di visione negli anni successivi, negli anni a venire, non guardando indietro.
Stiamo guardando così tanto indietro in quest'Aula da anni che io mi annoio. Vorrei vedere ragazzi più giovani leggere, vedere le nostre dirette e capire davvero se quello che stiamo dicendo è attuale rispetto ai loro problemi. Io credo di no. Mi sarebbe piaciuto, quindi, collega Sandonà, vedere questi soldi messi in una legge ordinaria, quella sulla cultura, mi sarebbe piaciuto vederli messi magari qualche tempo fa, quando ancora avevamo modo di fare un lavoro sul bilancio che ci permetteva di fare un certo tipo di ragionamenti. Io, ad esempio, avrei proposto di metterne addirittura di più.
Oggi questo progetto di legge mi cade nella sua funzione, che penso originariamente lei avesse in testa. Mi cade perché penso alle persone, visto che lo ha citato, alle comunità di emigrati fuori dal Veneto. Mi cade perché penso alle comunità dei giovani emigrati di oggi del Veneto: si girano, ci vedono discutere in quest'Aula e mi chiedo davvero cosa direbbero. 300.000 euro per la ristrutturazione e la rievocazione in chiave storica dei Leoni marciani qui e anche nei Paesi dove emigrano e dove hanno opportunità migliori. Questo è il messaggio che io oggi non mi sento di dare con grande gioia fuori di qui. Avesse scelto una strada diversa, probabilmente l'avrei sostenuta.
PRESIDENTE
Grazie.
Non vedo nessun'altra richiesta di intervento, per cui chiuderei qui la discussione generale e nella pausa lavori chiederei alla Sesta Commissione di riunirsi per gli emendamenti. Ricordo la Quinta Commissione in Sala Legni alle ore 13.
Ripresa lavori alle ore 14.30. Grazie a tutti.
La Seduta è sospesa alle ore 13.03
La Seduta riprende alle ore 14.35
Assume la Presidenza
Il Presidente Roberto CIAMBETTI
PRESIDENTE
Il punto emendamenti sul PDL n. 270 sta avvenendo in questi momenti.
Ripresa lavori alle ore 14.50.
La Seduta è sospesa alle ore 14.35
La Seduta riprende alle ore 15.02
PRESIDENTE
Se ci accomodiamo, riprendiamo i lavori.
La correlatrice è presente, l'Assessore è presente. Bene.
Siamo sull'articolato del PDL n. 270.
Registratevi su Concilium.
Siamo sull'articolato.
Articolo 1.
Non ci sono emendamenti.
Metto in votazione l'articolo
1.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo 2.
Anche in questo caso non ci sono emendamenti.
Metto in votazione l'articolo
2.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo 3.
Qui ci sono degli emendamenti. Collega Baldin, prego.
Erika BALDIN (Movimento 5 Stelle)
Presidente, li ritiro tutti e tre, a seguire.
PRESIDENTE
Bene. Proseguiamo quindi sull'articolo 3.
Gli emendamenti che c'erano sono stati ritirati.
Metto in votazione l'articolo
3.
É aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo 4.
Metto in votazione l'articolo
4.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo 5.
Metto in votazione l'articolo
5.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Siamo alla votazione finale del PDL n. 270.
Ci sono dichiarazioni di voto?
Collega Sandonà, prego.
Luciano SANDONÀ (Zaia Presidente)
Grazie, Presidente.
Volevo ringraziare tutti i colleghi, anche coloro che sono intervenuti in maniera critica rispetto al PDL. Non intendo replicare a tutti gli interventi che sono stati fatti. Volevo sottolineare l'intervento del collega Lorenzoni dicendo che Venezia non è stata solo dominante e non è stata solo una conquistatrice, ma molti dei territori si sono assoggettati con la cosiddetta "dedizione".
La settimana scorsa abbiamo presentato un libro di Flavio Rodeghiero qui, in Consiglio regionale, dal titolo "La dedizione dell'Altopiano dei Sette Comuni (1404) a Venezia", alla Serenissima.
Lo stesso anno, Vicenza si è data alla dedizione a Venezia, come Treviso e un sacco di cittadine istriane e dalmate, perché era questa la filosofia di Venezia.
Sempre nello stesso volume è sottolineato lo spirito autonomistico della Repubblica di San Marco, che veniva sottolineato anche prima dall'intervento del collega Favero. Pensiamo allo Statuto e alla specialità, per esempio, dell'Altopiano dei Sette Comuni sotto il periodo veneziano: questo valeva non solo nell'Altopiano dei Sette Comuni, ma anche per altre zone dello Stato da Terra e dello Stato da Mare di Venezia.
Volevo chiudere ringraziando naturalmente tutti: questa norma servirà anche a rafforzare i legami con le ex Terre Serenissime. Volevo citare, per finire, il libro – prima mi sono dimenticato – di Alberto Rizzi: un'opera che noi abbiamo qui, in Consiglio regionale, in tre volumi. È un'opera imponente, fatta dal professor Rizzi, dove sono stati catalogati tutti i Leoni di San Marco che lui ha trovato nella ultratrentennale storia con la dedizione che lui ha avuto in questa ricerca. Ci sono quindi Leoni di tutti i tipi, incontrati non solo a Venezia, ma in tutte le terre che erano assoggettate al dominio veneziano in quell'epoca. Questa norma si ispira anche all'opera del professor Rizzi, che è ancora vivente, è una persona ancora fra noi, che abbiamo ospitato un anno e mezzo fa in Consiglio regionale, quando è stato ospite anche del Presidente del Consiglio Ciambetti. Devo dire che ha realizzato un'opera veramente imponente e anche una base di ricerca per la nostra legge di oggi.
Grazie.
PRESIDENTE
Collega Zottis, prego.
Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)
Grazie, Presidente.
Sicuramente, ripercorrere la storia e soprattutto dare valore ai simboli che rappresentano essa e che rappresentano i territori in cui viviamo credo che sia un dovere; un dovere che anche in molti interventi da parte dell'opposizione sono stati messi in evidenza.
I Leoni Marciani lo sono, e lo sono in modo anche forte, come – l'ho già detto all'inizio – altri simbolismi che esistono. Lo sono per la storia e per il valore che la città di Venezia ha anche dato e che in termini storici, in termini culturali, vengono riconosciuti non solo dal Veneto, non solo dai territori citati, ma a livello internazionale.
Questo però è vero nel momento in cui andiamo, lo dicevano anche i colleghi, a dare valore di prospettiva; quindi, non è solo un ripercorrere la storia, ma è un prendere la storia per riuscire a trasmettere alle nuove generazioni quello che potrebbe esserci di buono e di bello per il futuro. Cosa Venezia, cosa il Veneto ha fatto in termini di servizio, di internazionalizzazione? Perché ci sono diversi elementi che non abbiamo citato qui oggi e che si possono ripercorre anche attraverso il simbolismo dei Leoni.
Qualcosa è stato detto dal collega Favero. In merito, per poi anche dire il motivo per cui andremo verso un certo tipo di votazione, aggiungo che non siamo stati noi a voler fare di un simbolo, che è un simbolo culturale del Veneto, un simbolo partitico. Anche se ricordo che per cinque anni il Gruppo consiliare del Partito Democratico del Veneto ha avuto nel suo simbolo il Leone. Quindi non è vero che questa parte non riconosce i valori del federalismo che vengono, tra l'altro, dalla profonda sinistra degli inizi del Novecento. Non è vero che non riconosciamo il Leone, non è vero che non consideriamo i valori legati a riforme importanti del federalismo e del federalismo italiano, veneto ed europeo, però quello che noi non riconosciamo all'interno di questa legge sono sostanzialmente due aspetti: per prima cosa non abbiamo caricato questo progetto di legge di una prospettiva rispetto anche al valore simbolico dei Leoni. L'altro aspetto, che forse è il più importante, è che rimaniamo convinti che quella legge quadro possa essere migliorata, i bandi possano essere migliorati, ma che ci sia già all'interno di quella legge la possibilità di fare alcuni interventi e che, usando la legge quadro, probabilmente, avremmo potuto dare ancora più valore a quella che è la prospettiva di questa legge, che cerca in qualche modo anche di mettere in rete e di portare fuori i Leoni non solo da Venezia, ma come simbolo del Veneto.
Per noi, quindi, è lo strumento, è il come si arriva al risultato finale che fa la differenza ed è questo il motivo principale per cui poi noi andremo all'astensione: crediamo fondamentalmente che anche partendo dal simbolismo si possa ripercorre sia un aspetto storico, sia di prospettiva molto più approfondito, anche con la collaborazione di Università, che stanno già riguardando, rianalizzando e valorizzando quella che è la storia stessa dei Leoni e dei simboli degli animali anche più in generale.
L'altro aspetto che riconosciamo è l'aver inserito, su richiesta dell'opposizione, il fatto di valorizzare soprattutto gli interventi di valore pubblico. Di questo ne diamo atto anche al relatore e con questo ringrazio e chiudo l'intervento.
Grazie.
PRESIDENTE
Collega Masolo, prego.
Renzo MASOLO (Alleanza Verdi e Sinistra)
Grazie, Presidente.
Io faccio una dichiarazione di voto che riprende un po' alcune sollecitazioni della discussione, ma per giustificarla, perché si è parlato di tanti leoni oggi, non solo del Leone Marciano o di un simbolo identitario che in questi anni la Lega ha voluto quasi fare proprio da un punto di vista comunicativo ma che, invece, è un bene culturale, collettivo.
Si è parlato del leone come il re della foresta, il leone dei circhi. Ci sono alcuni leoni che però non abbiamo nominato e che sono dei leoni che hanno fatto molto sulla comunicazione leghista in questi anni. Mi vengono in mente i leoni da tastiera che sicuramente hanno contraddistinto un forte elettorato della Lega, ma non solo, anche dei vostri colleghi di Fratelli d'Italia, che di fatto hanno spostato molto l'opinione pubblica rispetto ad un orientamento culturale, ma anche di voto, della nostra Regione. Per questo è bene nominarli.
Poi mi ha colpito molto – mi serve, mi ha fornito un assist – il collega Favero, che ha fatto un intervento di alto profilo culturale, facendo un'esegesi, facendo una genesi della cultura legata al Leone e alla Serenissima, che doveva sfociare in un'autonomia che è quasi un simbolo di ruggito da parte del vostro primo leone, il Presidente Zaia, che però, dopo otto anni che ruggisce parlando di autonomia se ne va miagolando come un gattino, a quanto sembra.
A questo punto nomino l'ultimo leone che manca al nostro indice, che è il più importante per la Lega. Infatti, ancora prima della bandiera del Veneto, è il primo leone che la bandiera ha nominato e che ha fatto leva fortemente ed emotivamente sulla pancia degli elettori, che è il famoso leone che "magna el teròn". Perché tutto è nato da quel leone, da quel felino.
Poi – questo lo dico perché rimanga a verbale, perché tante volte si fa anche difficoltà o, anzi, si fa molto presto a dimenticare la storia e a dimenticare le evoluzioni politiche, perché io, quando intervengo, sono sempre convinto e sono sempre fiducioso che la politica vada a cicli, per cui noi adesso stiamo vedendo la fine di un ciclo, per poi vederne l'inizio di un altro – io dico: ma dov'è finito quel leone che "magna el teròn" quando in realtà siamo pronti a investire miliardi di euro proprio per quel "teròn"? Non voglio offendere gli amici calabresi e i carissimi amici siciliani, che di fatto non vogliono questo ponte, perché si rendono conto che bisogna investire in infrastrutture molto più utili per la popolazione e di utilità diffusa.
Per questo io dico: ricordiamo bene la storia, ricordiamo bene i leoni e ricordiamo anche le varie tipologie di leoni che ci sono.
Per queste ragioni il nostro voto, comunque, sarà di astensione, perché in ogni caso i beni culturali, come abbiamo già detto, vanno sostenuti con adeguate risorse economiche, ma vanno sostenuti con una visione meno specifica, più generale e più legata ad un'utilità e ad una cultura che sta cambiando.
Grazie.
PRESIDENTE
Collega Pan, in dichiarazione di voto. Prego.
Giuseppe PAN (Liga Veneta per Salvini Premier)
Esprimo, a nome del Gruppo Lega Zaia Presidente, il voto favorevole a questo progetto di legge. Al di là del leone che "magna el teròn", caro Masolo, dei leoni da tastiera e di tutto il farneticante discorso che lei ha fatto, diciamo che questo è invece un argomento serio e pensiamo che il recupero della nostra identità, della nostra storia e del nostro simbolo sia tutt'altro che una cosa da far passare in secondo piano perché c'è tutta una serie di cose.
Volevo anche rispondere alla collega Ostanel, che diceva: "Voi della Liga Veneta vi siete appropriati del simbolo del Leone di San Marco". Sì, non è però così, perché ci sono delle sentenze del TAR Veneto che dicono (tra l'altro l'ho portata io, ai tempi che furono, quella sentenza del TAR) che il Leone è di tutti: ci sono partiti politici che si presenteranno alle prossime elezioni regionali, che non sono parte della Lega o della Liga Veneta, con la bandiera di San Marco. Qualsiasi cittadino, qualsiasi Gruppo, qualsiasi lista civica voglia può utilizzare la bandiera di San Marco anche nelle elezioni comunali e spesso e volentieri questo succede. è molto trasversale: è stato presentato da esponenti della sinistra, del centro e della destra, non solo, naturalmente, della Liga Veneta.
Con questo ringrazio ancora il collega Sandonà e speriamo che questo progetto di legge possa continuare nei prossimi anni per dare realtà e potenza a questo Leone che non vuole morire mai.
PRESIDENTE
Grazie.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione il
progetto di legge n. 270 nel suo complesso.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Scorriamo l'ordine del giorno.
Ci sarebbe la risoluzione n. 158 della collega Cestari: "Decreto attuativo necessario per l'operatività del bonus animali domestici". La collega mi diceva che sta approfondendo la cosa.
Prego.
Laura CESTARI (Liga Veneta per Salvini Premier)
Grazie, Presidente.
Chiedo cortesemente il rinvio.
PRESIDENTE
Va bene.
Scorriamo l'ordine del giorno e mettiamo in coda questo punto.
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PUNTO
8 |
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RISOLUZIONE PRESENTATA DAL CONSIGLIERE PAN RELATIVA A "RISPETTO DEL DIVIETO DI COPERTURA DEL VOLTO E DEL CAPO NEI LUOGHI PUBBLICI, AL FINE DI GARANTIRE LA SICUREZZA PUBBLICA". (RISOLUZIONE N. 160) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 53/2025)
PRESIDENTE
Andiamo alla risoluzione presentata dal collega Pan, risoluzione n. 160.
Collega Pan, prego.
Giuseppe PAN (Liga Veneta per Salvini Premier)
Grazie, Presidente.
Come sappiamo, lo Stato italiano non ha una legislazione così precisa per quanto riguarda questo: ci sono dei regolamenti che risalgono al 1975, una legge che riguarda la sicurezza nei luoghi pubblici, che vieta l'uso dei caschi e l'uso di coperture facciali come i passamontagna. In questo caso, la risoluzione vuole portare all'inutilizzo di molti di quelli che sono diventati simboli di una religione che abbiamo importato con l'immigrazione in questo Paese (come il burqa, l'hijab, il chador, il velo islamico in particolare e tutto quello che ci va dietro), che non vogliamo possano essere usati nei luoghi pubblici, scuole e università compresi.
Con questa risoluzione si vuole invitare il Governo a valutare l'estensione di questo divieto di copertura del volto e del capo, quali burqa, hijab, chador, e tutti quelli che ci vanno dietro, nei luoghi e negli ambienti scolastici, garantendo in tal modo non solo di preservare la sicurezza, ma anche di favorire l'integrazione degli studenti che, come sappiamo, in molte delle nostre città ormai sono in percentuale molto alta all'interno delle nostre scuole.
Abbiamo parlato della Repubblica Veneta, che naturalmente difendeva la libertà di religione, di pensiero e di comunità, anche straniera. Io penso che non ci sia nulla di problematico o di discriminatorio e che ognuno possa esercitare la propria religione nelle maniere e nelle cose che vuole. Questo invece vuole essere un provvedimento e un incentivo al Governo affinché si adotti una legge che preveda il divieto dell'uso del velo islamico, in particolare per quelle donne, quelle ragazze che nelle nostre scuole, nelle nostre università vogliono integrarsi veramente nel nostro tessuto.
Io penso che, viste anche le battaglie che vengono spesso e volentieri, e le vediamo in TV, fatte in altri Paesi come l'Iran e l'Afghanistan – a proposito, solidarietà al popolo afgano per il terremoto di ieri – dove le donne vengono chiuse, recintate, non possono esprimersi, non possono andare a scuola, vengono coperte da tutte queste situazioni, possa essere sicuramente un segno di democratizzazione dell'immigrazione, che vuole che queste bambine che vengono nelle nostre scuole non siano oppresse, discriminate, sessualizzate dai loro stessi genitori, dai loro stessi imam o da chi esercita la religione qui.
Io penso che solo attraverso provvedimenti di questo tipo ci sia una vera integrazione. Tra l'altro ho avuto anche la solidarietà, ho visto l'articolo di ieri de "Il Mattino di Padova", da parte anche di molti Presidi delle scuole superiori della mia Provincia, che esortano, appunto, che queste ragazze, che spesso e volentieri si sentono limitate nella scuola, a fare ginnastica o a fare tutta una serie di attività insieme ai loro amici, possano finalmente liberarsi, togliersi questo velo, professino la loro religione, non c'è nessun problema, ma almeno riusciamo in qualche maniera a integrare queste bambine col nostro tessuto sociale, con i nostri studenti.
Questa proposta di legge non viene solo dalla Lega o dalla destra europea, ma ad esempio in Danimarca, su iniziativa della socialdemocratica Mette Frederiksen, è stata approvata e nella stessa socialdemocrazia di molti Paesi europei si sta discutendo su questo divieto. La Francia lo ha introdotto nel 2011, ma lo hanno introdotto anche il Belgio, la Svizzera, la Danimarca appena citata, l'Austria dal 2017, la Bulgaria. Fuori Europa lo hanno introdotto Stati come Sri Lanka, Senegal, Congo, Gabon, Camerun, Ciad e addirittura il Kosovo, che sappiamo essere di religione islamica.
Io penso che il Governo la debba adottare perché, al di là della sicurezza pubblica, ci sia una vera integrazione affinché non ci siano più, all'interno del nostro Paese, ragazze o donne che all'interno dei supermercati e in luoghi pubblici, perché anche questi sono luoghi pubblici...
PRESIDENTE
Grazie, collega Pan.
Giuseppe PAN (Liga Veneta per Salvini Premier)
...non riusciamo a vedere se non attraverso delle finestre intorno ai loro occhi.
Grazie.
PRESIDENTE
Grazie.
Collega Masolo, prego.
Renzo MASOLO (Alleanza Verdi e Sinistra)
Grazie, Presidente.
Su questa risoluzione come Gruppo abbiamo delle serie riserve, perché la cosa che ci ha colpito è che ci sono diverse contraddizioni. Io mi affretto a leggere gli appunti che mi ero preparato per lo scorso Consiglio regionale, cioè quasi un mese fa, perché si fa un po' di confusione prima di tutto sulle leggi degli altri Stati, ma soprattutto sulle leggi del nostro Sato. Perché? Perché il fatto di aver coperto il viso è contemplato, primo, dalla nostra Costituzione e, secondo, dalle nostre leggi, anche perché siamo stati coperti in viso più di qualche mese. Non so se ricordate: siamo stati tutti col viso coperto.
La nostra Costituzione e la nostra legge prevedono che tutte le persone siano in ogni momento identificabili. Poi, se queste persone sono, come spesso accade purtroppo... perché abbiamo anche culture diverse in questo mondo e abbiamo anche storie diverse. Pensiamo alla storia italiana di un secolo scorso o di due secoli scorsi. Andiamo in certi posti della nostra Nazione e vediamo che ci sono storie di segregazione, di isolamento sociale, di supremazia e di autoritarismo, che possiamo chiamare patriarcato, che hanno relegato le donne in situazioni inenarrabili.
PRESIDENTE
È possibile avere un po' di silenzio in Aula, per favore? Collega Barbisan.
Renzo MASOLO (Alleanza Verdi e Sinistra)
Su questo abbiamo un ruolo di censura autoritaria per fare in modo che quelle che ci rimetteranno su queste risoluzioni siano proprio le vittime o abbiamo un ruolo, invece, aperto e solidaristico che cerca di risolvere il problema alla base? Questo problema alla base lo risolviamo proprio nelle scuole, nei punti di aggregazione, nei punti sociali, nei punti di integrazione e di accoglienza con culture diverse. Per cui, se vogliamo fare un piacere a queste donne, non dobbiamo proibire l'uso di certi veli, chador, burqa o altro, perché non hanno alternative, perché l'alternativa per loro è essere recluse in casa e non uscire più!
Cerchiamo di fare un passo culturale avanti, visto che la nostra legge nazionale lo prevede già.
Le citazioni sul TAR sono completamente sbagliate, errate, interpretate male, perché quelle interpretazioni si basano, ad esempio, sulla cultura Sikh, che sui turbanti per cultura mettono un pugnale o un coltello. Ma è logico che in Italia non puoi trovare un pugnale o un coltello sul turbante, soprattutto se vai in zone dove ci sono norme di sicurezza, un concerto, un mercato, o qualunque cosa. Se vogliamo interpretare le cose come vogliamo, le utilizziamo sempre in modo strumentale.
La sollecitazione che faccio è: vogliamo rischiare una maggior segregazione? Vogliamo creare una confusione tra sicurezza e libertà religiosa? Vogliamo sostenere politiche di integrazione o politiche di disintegrazione? Questo chiedo, tra l'altro con il rischio anche di discriminazione, perché queste vengono anche colpevolizzate e sono già discriminate e isolate.
Per concludere, invece di spingere per divieti che rischiano di avere effetti collaterali gravi, sarebbe opportuno investire in educazione interculturale, mediazione sociale, empowerment femminile e programmi di cittadinanza attiva. Ripeto: è giusto, ognuno è libero di fare le risoluzioni che vuole, ponendo dei temi, ma se i temi sono peggiorativi, cioè vanno a complicare situazioni già molto fragili e molto delicate, perché questi temi sociali sono molto delicati... io non voglio essere offensivo. Cerchiamo di non ridicolizzarli in questo modo, perché il tema è veramente complesso, non è traducibile in un semplice divieto di utilizzare qualcosa. Perché? A quale pro? Per quale obiettivo di sicurezza? Mi spiegate che motivi di sicurezza ci sono in questa cosa, se il motivo, la giustificazione è migliorare la nostra sicurezza sociale?
PRESIDENTE
Grazie, collega Masolo.
Collega Ostanel, prego.
Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)
Grazie, Presidente.
Io vorrei capire se questa risoluzione sarà l'ennesima occasione per spaccare la maggioranza, visto che, come il collega Pan sa, in Lombardia pare che questo sia accaduto dentro la vostra maggioranza con una risoluzione molto simile. Il tema è serio perché dentro la sua risoluzione, secondo me, lei fa un passo che io credo pericoloso: cioè dice che le persone che usano il velo, le donne che usano il velo sono un sinonimo di insicurezza per questo Paese.
Questa associazione che lei usa dentro la risoluzione non solo io credo che vada stigmatizzata, ma in quest'Aula è importante dire che non è così. Perché sa cosa è capitato poco tempo fa? Che sono andata all'inaugurazione a una festa, anche assieme al collega Favero, in una moschea di Treviso, dove c'erano tantissime donne che usavano il velo in maniera consapevole, e il Presidente Zaia ha mandato addirittura un messaggio di saluto alla comunità musulmana, come fa spessissimo. A me è capitato moltissime volte di andare all'interno di luoghi di culto delle comunità musulmane e di vedere non solo dei colleghi di maggioranza, ma anche dei messaggi di saluto del Presidente Zaia. Sa cosa succede? Lì tante volte ci sono delle donne che portano il velo.
Cosa vogliamo dire con questa risoluzione? Scrive chiaramente, e penso che questa cosa vada stigmatizzata totalmente, che le donne musulmane che utilizzano un velo all'interno di questa Regione sono un problema di ordine pubblico e quindi dobbiamo imporre che non sia così. Questo è il messaggio che lei lancia.
Io so che ci stiamo avvicinando alla campagna elettorale. Ma questo non è il modo giusto di fare non solo integrazioni in questa regione, ma anche di occuparci di temi complicati, di temi che riguardano l'integrazione nel nostro Paese. Non lo si fa a colpi di mozione per andare con un articolo in più sul giornale e fare qui una discussione che non entra nel merito.
In secondo luogo, e glielo ricordo, perché se dobbiamo davvero lavorare per una risoluzione che va dal Parlamento almeno che si scrivano le cose come stanno in Costituzione, la nostra Costituzione all'articolo 19 garantisce la libertà religiosa in qualsiasi forma purché non si tratti di riti contrari al buon costume. A meno che quindi lei non ritenga che indossare un velo, da consenziente, come tante donne che vivono nelle nostre comunità fanno, sia qualcosa che non è legato al buon costume, nella nostra Costituzione non c'è scritto nulla rispetto al fatto che la sicurezza pubblica sia in qualche modo una giustificazione per limitare un simbolo religioso quando questo viene scelto in libertà.
Le ripeto che tantissime donne in questa Regione scelgono in libertà di utilizzare il velo. Le abbiamo conosciute, non solo io, ma immagino anche voi, quando frequentate le comunità religiose, che ovviamente anche sostenete con dei messaggi da parte del vostro Presidente. Davvero, collega Pan, tenendo il tono più basso possibile, la invito, la prossima volta che deve fare campagna elettorale, a non utilizzare strumentalmente le donne della comunità musulmana paragonandole a qualcosa contraria alla sicurezza pubblica delle nostre città, perché non è così, ed è un affronto, io credo.
PRESIDENTE
Collega Scatto, prego.
Francesca SCATTO (Zaia Presidente)
Grazie, Presidente.
Io voglio intervenire, in realtà, non tanto per sostenere o non sostenere, quanto per fare una riflessione.
Ho sentito dire che non c'è un obbligo. In effetti nella nostra Costituzione non c'è un obbligo, non esiste l'obbligo di non coprirsi il capo, però dire che non c'è un obbligo non vuol dire neanche che sia possibile fare il contrario, tant'è che la legge vieta l'uso di mezzi che rendono irriconoscibile la persona in luoghi pubblici e questo lo dicono l'articolo 5 della legge n. 152/75 e l'articolo 85 del Testo Unico sulla pubblica sicurezza. Ci sono delle eccezioni per giustificati motivi, tipo chi usa il casco per utilizzare la moto, oppure per portare le mascherine. Siccome ho sentito dire il contrario, mi corre l'obbligo anche di fare questa precisazione.
Io sono anche d'accordo sul dire che c'è la libertà religiosa. Ci piacerebbe che ci fosse anche un rispetto in quella che si chiama reciprocità. È qui, secondo me, che nasce il vero problema: quando l'intolleranza, che non credo sia una cosa imputabile alle nostre Istituzioni, raggiunge dei limiti tali da non rendere più sicuro un Paese – non mi riferisco di certo al velo delle donne che decidono di metterlo, ma è innegabile che i casi di violenza a cui siamo sottoposti possono essere anche dovuti al fatto che uno si nasconde – è chiaro che questo non è l'andare contro una fede religiosa, non è l'andare contro una pratica, si chiama paura ed è un concetto molto diverso da quello che si esprime velo sì o velo no.
A me personalmente non interessa, perché io rispetto tutte le religioni, purché non ci sia di mezzo la costrizione delle persone, la mancanza di libertà nella vita delle persone e la mancanza della condizione di reciprocità. Ecco perché molte volte, e non certo per essere dei leoni da tastiera, diventa quasi una difesa, di fronte a tutto quello che sta capitando, l'aggrapparsi a quelle che sono delle tradizioni che rappresentano la nostra cultura. Questo non credo sia un qualche cosa di cui vergognarsi, nel modo più assoluto. Peraltro, la cultura, per me come Presidente proprio della Commissione Cultura, è un qualche cosa di assolutamente trasversale, che va rispettato a 360 gradi, e non mi pare che tutti la pensino così.
Grazie.
PRESIDENTE
Collega Valdegamberi, prego.
Stefano VALDEGAMBERI (Gruppo Misto)
Credo che noi viviamo in una società che ha avuto un'evoluzione culturale nel corso dei secoli. Certi usi, certe consuetudini le abbiamo avute magari anche noi in tempi passati, ma c'è stato un percorso che ha portato al riconoscimento di diritti soggettivi, anche nell'ambito del rispetto della libertà della donna, che ha necessitato anche secoli di storia. E credo che all'interno di questo percorso abbia avuto un ruolo estremamente rilevante il Cristianesimo. Pensiamo cosa succede alla donna peccatrice ancora oggi – io un giorno ho parlato con un musulmano e mi ha detto cosa succede –: va lapidata se tradisce il marito. Se il marito tradisce la moglie quello è perdonato. C'è quindi questo trattamento che c'era culturalmente anche nel passato, ai tempi di Gesù, tant'è che ricordate quella scena in cui Gesù dice: "Chi è senza peccato scagli la prima pietra". Il messaggio liberatorio della donna è un messaggio che era intrinseco nel messaggio cristiano, che nel corso dei secoli è diventato anche un messaggio che ha avuto un ruolo civile, staccato dalla visione trascendentale, è diventato un diritto che è entrato nella Carta costituzionale di parità di trattamento e, quindi, di rispetto della libertà della persona.
Faccio questa premessa perché? Perché noi dobbiamo aiutare chi viene in questo Paese ad adeguare la propria cultura e le proprie tradizioni. Molti vengono anche da paesi rurali, da paesi dispersi, non dalle città, perché la vita nelle città anche nei loro Paesi è diversa da quella della campagna. Dobbiamo cercare di emancipare la donna e portare anche quelle libertà di cui fruisce oggi la donna nel nostro mondo occidentale.
Anche il velo, quindi, può essere una scelta, ma, come è stato anticipato, credo che in numerosi casi molte ragazze rifiutino di portarlo e ci sia una forma di costrizione da parte delle famiglie, ovviamente non in tutte le famiglie, parliamo sempre di casi, perché non bisogna mai generalizzare.
C'è però una forma di costrizione dovuta a questa cultura che va cambiata, va modificata, anche perché noi viviamo in un Paese dove è la nostra legge che vale, non è che la nostra legge si deve adattare ad altre culture, ma chi decide di vivere in questo Paese deve accettare le leggi, i principi e le libertà costituzionali che sono previste dalla nostra Costituzione in questo territorio e non puoi pensare di imporre altre regole.
Ciò premesso, volevo anche evidenziare un'altra cosa molto grave che accade. Ho avuto io stesso testimonianze dirette quando ero amministratore locale di un problema ancora molto diffuso: quello dei matrimoni combinati.
Abbiamo visto fatti di cronaca, ragazze che sono state ammazzate dagli stessi familiari perché si sono rifiutate di seguire le disposizioni del clan familiare, hanno deciso di stare con il ragazzo con cui volevano stare, di andare a vivere con lui e di non sottomettersi a un matrimonio combinato che i parenti avevano già predisposto secondo i loro usi e consuetudini.
Questo è un fatto molto grave, e colgo l'occasione di sottolinearlo oggi che parliamo di velo. È un fatto ancora più grave, quello dei matrimoni combinati, perché vi assicuro che è molto diffuso.
Io ho avuto l'esperienza di uno il cui matrimonio è fallito, è stato combinato tra un musulmano e un parente lontano, un conoscente che era spacciatore di droga: la ragazza era picchiata da suo marito, è stata costretta a scappare a casa del padre. Le altre due sorelle sono bravissime ragazze, lavorano, sono ben inserite, non mettono il velo, ma ho detto loro: "Mi raccomando, non fatevi condizionare da vostro padre, siate libere!" e a un certo punto lui ha preso ed è tornato in Marocco, ha rinunciato perché qui non si trovava più con la sua mentalità. Le ragazze sono qui ben inserite e, mi auguro, libere di scegliere ciò che vogliono fare per la loro vita.
Concludo. Non si tratta di fare speculazione, ma dobbiamo stare attenti perché un falso buonismo che fa dire "tolleriamo" non aiuta queste persone ad emanciparsi, a risolvere i loro problemi, anzi, creiamo un contesto di accettazione di una forma di schiavitù. Va bene se uno lo accetta veramente, ma vi assicuro che i matrimoni combinati ci sono e sono tutt'altro che liberi, come spesso anche il fatto di coprirsi il volto è imposto dal marito, dal familiare, dal padre e nasce, concludo, nell'ambito familiare.
Noi dobbiamo aiutare, lo Stato deve avanzare e non tollerare.
PRESIDENTE
Grazie.
Non vedo altre richieste di intervento.
Metto in votazione la
risoluzione n. 160.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
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PUNTI
9 e 10 |
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MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI LUISETTO, CAMANI, BIGON, MONTANARIELLO E ZOTTIS RELATIVA A "PIANO DI PREVENZIONE DELLA VIOLENZA A DANNO DEGLI OPERATORI SANITARI (PREVIOS): LA GIUNTA REGIONALE DISPONGA L'ADOZIONE DA PARTE DELLE AZIENDE ULSS". (MOZIONE N. 605) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 54/2025) TITOLO MODIFICATO
e
MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI SORANZO, PAVANETTO, CASALI, FORMAGGIO E RAZZOLINI RELATIVA A "LA GIUNTA REGIONALE SI ATTIVI PER PROPORRE UN PROTOCOLLO CON LE FORZE DELL'ORDINE A TUTELA DEGLI OPERATORI SANITARI". (MOZIONE N. 591) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 55/2025)
PRESIDENTE
Un attimo di attenzione, colleghi.
La mozione n. 605 e la mozione n. 591 trattano dello stesso argomento; quindi, ci saranno due illustrazioni da parte dei proponenti separate, due votazioni separate, ma discussione unica.
Partiamo con quella della collega Luisetto ed altri. Poi interverrà il collega Soranzo.
Il tema è più o meno lo stesso, quindi discussione unica, illustrazioni e votazioni separate. Collega Luisetto, prego.
Chiara LUISETTO (Partito Democratico Veneto)
Grazie, Presidente.
Sono due protocolli un po' diversi, per come ho letto l'atto del collega Soranzo, però il tema è certamente quello delle aggressioni che stanno flagellando le aziende sanitarie e che stanno mettendo in seria difficoltà gli operatori sanitari, ma anche i pazienti e il personale delle aziende ULSS nello svolgere il proprio lavoro in serenità, e nel poterlo fare soprattutto in sicurezza.
25.940 è il numero delle aggressioni in Italia lo scorso anno. Nel 2024, in Veneto soltanto sono state 2.595 a danno degli operatori sanitari. Pensiamo che questo numero è tanto più grande se lo paragoniamo con i 220 episodi del 2020, quindi in cinque anni c'è stata un'escalation progressiva di violenza e di aggressività nei confronti di chi svolge il proprio lavoro per tutelare la nostra salute.
Vorrei parlare dell'ultimo episodio, anche se ormai è diventata davvero un'emergenza quotidiana. Mi riferisco a quanto successo la scorsa settimana al San Bortolo, il 25 agosto, nel pronto soccorso. I colleghi delle varie Province ci possono, credo, testimoniare di episodi purtroppo quotidiani. È una situazione che il Ministero definisce come "sentinelle", eventi sentinella. Quindi, gli episodi di violenza contro gli operatori sanitari sono considerati eventi sentinella in quanto segnali nell'ambiente di lavoro di situazioni di rischio e di vulnerabilità, che richiedono l'adozione di opportune misure di prevenzione. Ha inserito, il Ministero, nella lista degli eventi sentinella gli atti di violenza a danno degli operatori. Il comportamento violento, lo abbiamo visto, spesso segue una progressione: parte dall'uso di espressioni verbali bellicose e arriva fino a gesti fisici, estremi e violenti. La consapevolezza di questa evoluzione aggressiva può certamente consentire al personale di comprendere quanto accade e cercare, con competenza, di mitigare o interrompere lo sviluppo negativo della situazione.
Appare, quindi, ed è il motivo per cui presentiamo questo atto, fondamentale per qualunque operatore sanitario che è a contatto diretto con il paziente e i familiari sapere e poter gestire rapporti caratterizzati da una condizione di forte emotività. Le ripetute aggressioni verbali e i travolgenti episodi di violenza sul luogo di lavoro determinano conseguenze che ricadono sia sul singolo operatore direttamente coinvolto sia sui restanti colleghi che hanno assistito.
In questi mesi abbiamo manifestato solidarietà dalle pagine dei giornali, abbiamo cercato di dire che così non si può andare avanti, ma bisogna superare questa solidarietà nel rispetto di chi vive questa emergenza quotidiana e andare a costruire azioni concrete di prevenzione e tutela, piani di azione, azioni veramente di sistema e costruire un confronto tecnico tra attori istituzionali. Abbiamo proposto posti di polizia h24 all'interno delle strutture, la presenza degli agenti fino a quando la situazione non si sia risolta e una risposta sostanzialmente di sistema a un fenomeno che abbiamo visto crescente dai numeri che ho accennato prima.
Regioni come la Lombardia e l'Emilia-Romagna hanno già reso obbligatori i PREVIOS, cioè i piani di prevenzione della violenza. La Regione Veneto non ha ancora adottato questi Piani né ha predisposto un Piano strutturale ad ampio raggio. Ha, invece, trasmesso nel 2022 un documento di indirizzo regionale intitolato "Aggressioni ed atti di violenza a danno degli operatori sanitari", in modo da prevenire, ma poi ha lasciato alle ULSS la possibilità o meno di adeguarsi a queste linee guida. Alcune lo hanno fatto, altre ancora no.
Ancora oggi ravvisiamo l'esigenza fondamentale, da parte del sistema sanitario regionale, di rispondere in maniera sistemica a quella che è ormai un'emergenza intollerabile, a questi atti di violenza che compromettono la stabilità, la serenità e ‒ come dicevamo prima ‒ la sicurezza di chi lavora in sanità.
Chiediamo dunque – sappiamo esserci anche altri atti sul tema, ma questa è una specifica richiesta relativa all'adozione obbligatoria dei Piani di prevenzione nelle ULSS, che solo la Regione può disporre – che la Giunta regionale disponga che tutte le aziende ULSS del Veneto adottino obbligatoriamente il prima possibile il Piano di prevenzione della violenza a danno degli operatori sanitari. Crediamo che questo sia un primo atto necessario in un'ottica di programmazione, che in questi anni non è stata, a nostro avviso, sufficiente.
PRESIDENTE
Grazie.
Prego, collega Soranzo, per l'illustrazione della mozione n. 591.
Enoch SORANZO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)
Grazie, Presidente.
Il 10 dicembre 2024 abbiamo depositato questa mozione, che nelle premesse, purtroppo, ancora oggi, come citava la collega prima, ricorda l'ultimo episodio del 23 agosto scorso che si è manifestato a Vicenza. Nelle premesse ricordiamo che i recenti e sempre maggiori episodi di aggressioni al personale sanitario evidenziavano ed evidenziano tutt'oggi, in alcuni casi, un mutato atteggiamento nei confronti degli operatori sanitari verso i quali si rilevano atteggiamenti ostili non tanto e non solo in termini numerici, ma soprattutto in termini di gravità e clamore mediatico, tali da giustificare una riflessione profonda sulle possibili cause e sulle azioni da introdurre per arginare tale fenomeno.
Noi sappiamo che le Forze dell'ordine sono un presidio importantissimo e irrinunciabile di sicurezza e legalità su tutto il territorio regionale, a servizio dei cittadini in particolare in episodi in cui l'incolumità dei cittadini viene messa in pericolo.
Ricordo che il Governo con il Decreto Aggressioni e il Parlamento, poi, con la legge n. 171, che aveva per oggetto la conversione in legge, con modificazioni, del Decreto Aggressioni, recante "Misure urgenti per contrastare i fenomeni di violenza nei confronti di professionisti sanitari, sociosanitari, ausiliari e di assistenza e cura nell'esercizio delle loro funzioni, nonché di danneggiamento di beni destinati all'assistenza sanitaria", hanno inasprito le sanzioni contro chi aggredisce gli operatori sanitari, sanzioni di aggravamento della pena fino a cinque anni e anche dal punto di vista pecuniario (10.000 euro di multa).
Siamo stati anche noi fautori e abbiamo stimolato e ricordato anche in quest'Aula che la Giunta nell'ottobre 2024, con la DGR n. 1223, ha firmato un accordo tra Regione Veneto, Ministero della difesa, società Infrastrutture Venete, Trenitalia, un accordo che aveva la volontà di un possibile aumento di sicurezza percepita e della deterrenza per disincentivare atti illeciti grazie alla presenza del personale militare a bordo dei nostri mezzi di trasporto. Abbiamo pensato di lanciare un segnale forte. Abbiamo voluto farlo con questa mozione, perché vogliamo significare che chi è impegnato a curare il prossimo non deve avere paura. È intollerabile che medici, infermieri, operatori sanitari siano esposti a violenza mentre si prendono cura di chi soffre.
Con questa mozione abbiamo chiesto e chiediamo alla Giunta di impegnarsi a effettuare una ricognizione presso tutte le aziende ULSS del Veneto e presso tutti i relativi presìdi ospedalieri, per verificare dove sia presente un presidio armato e dove, al contrario, risulti mancante; promuovere l'attivazione di un protocollo di collaborazione con le forze dell'ordine attraverso la presenza negli ospedali di personale in divisa quale forma di deterrenza (vedi la DGR che ricordavamo prima per il trasporto pubblico); verificare, nell'ambito del protocollo di cooperazione con le Forze dell'ordine, aspetti di reciproco vantaggio per gli operatori che si recano presso i presìdi sanitari; proporre quale oggetto della collaborazione con le Forze dell'ordine la formazione del personale sanitario per la gestione delle aggressioni in corsia, come l'acquisizione di tecniche di negoziazione, recupero situazioni di crisi con lo strumento dell'ascolto, ovvero tecniche per aumentare la capacità di mantenere il controllo in situazioni particolarmente complesse; infine, proporre quale oggetto della collaborazione tra Forze dell'ordine la formazione da parte del personale sanitario nei confronti delle Forze dell'ordine, con particolare riferimento agli aspetti di prevenzione in generale, interventi di primo soccorso, salvavita e utilizzo di defibrillatori.
Tutto questo condividendo la necessità che i nostri operatori sanitari e sociosanitari possano svolgere la loro attività in assoluta tranquillità, ma soprattutto per ricordare che, come dicevamo prima, oltre alle pene severe serve sicuramente la prevenzione, e la prevenzione si fa quando tutto il sistema funziona in modo organico e armonico. Questa è la proposta e l'augurio che vogliamo fare a questo Consiglio nell'approvazione di questa mozione.
Grazie.
PRESIDENTE
Grazie.
Apro la discussione sulle due mozioni. Collega Zanoni, prego.
Andrea ZANONI (Alleanza Verdi e Sinistra)
Grazie, Presidente.
È sempre positivo cercare di prevenire atti di violenza e aggressioni in questi contesti, però va anche detto ‒ lo diceva nell'ultimo intervento il collega ‒ che bisogna fare prevenzione. La prevenzione si fa sicuramente portando chi può intervenire a difesa dei nostri operatori sanitari, però la migliore delle prevenzioni è combattere le cause di questo stato di fatto.
Io proprio oggi sono intervenuto con un'interrogazione che riguarda due fatti molto spiacevoli accaduti in provincia di Treviso, a Trevignano e a Montebelluna, dove decine di persone, centinaia, hanno fatto delle code, anche di notte, notturne, per potersi iscrivere a due medici di medicina generale in sostituzione di due medici, uno a Trevignano e uno a Montebelluna, che sono andati in pensione, con servizi mandati in onda anche da una emittente locale trevigiana, che ha mostrato come in coda ci fossero degli anziani, anche ultraottantenni, delle mamme con bambini, addirittura persone in carrozzina: non avendo più il medico, ormai andato in pensione, andavano a iscriversi a questo nuovo medico. Erano veramente terrorizzati di trovarsi senza medico di medicina generale.
In Veneto si calcola siano 700.000 i cittadini senza medico di medicina generale. Capita, quindi, di avere nei pronto soccorso file interminabili, attese snervanti. Dopo ore e ore di attesa, il livello di stress, di angoscia, di stanchezza è così alto che basta una virgola, una parola in più, un gesto in più per scatenare zuffe e aggressioni. L'interfaccia è quella degli infermieri e dei medici, che subiscono gli effetti di questo stato di cose.
A migliorare la situazione dei pronto soccorso dovevano intervenire le Case di comunità, che in qualche modo dovevano far fronte alla mancanza della guardia medica, che non c'è più. Nel mio Comune di Paese è stata chiusa e non è più stata riaperta, nonostante le promesse. Le Case di comunità che dovevano funzionare da giugno-luglio sono ancora tutte in alto mare.
Di fondo, quindi, non viene curata la causa. Noi stiamo mettendo una pezza con maggiore sicurezza e maggiori operatori di pubblica sicurezza che difendono i nostri medici, i nostri infermieri, ma la vera causa è che queste cose accadono perché mancano i medici di medicina generale, le Case di comunità non sono ancora terminate, le guardie mediche sono state chiuse e non sono state riaperte.
La vera ricetta ‒ mi rivolgo soprattutto a chi ha presentato la mozione e fa parte della maggioranza ‒ sarebbe quella di mettere più medici e infermieri nel pronto soccorso, non più poliziotti. Se ci fossero più medici, più infermieri, a nostro avviso la situazione non sarebbe quella che c'è adesso. Dovrebbero essere aperte, come promesso, le Case di comunità e dovrebbero essere riaperte le guardie mediche, in modo da non avere questo affollamento.
Guardavo ieri un servizio di una televisione che mostrava come all'Ospedale San Bortolo avessero munito il personale con delle telecamere. Anche questa sicuramente è una prevenzione, un modo di prevenire, però previene che cosa? Forse l'aggressione, ma le vere motivazioni di quelle aggressioni, di quelle zuffe sono la mancanza di medici e di infermieri.
L'auspicio è, sì, più sicurezza, ma di curare il male alla radice, fornendo più medici e più infermieri. Solo così, con un sistema sanitario che funziona, possiamo fare la vera prevenzione.
PRESIDENTE
Collega Zanoni, grazie.
La discussione è unica.
Prego, assessore Lanzarin.
Ass.ra Manuela LANZARIN
Buongiorno. Grazie, Presidente
Relativamente alle due mozioni per quanto riguarda la sicurezza dei nostri sanitari all'interno dei presìdi sanitari, il parere so che, dopo alcune modifiche, è positivo, perché è quello che è contenuto nel Piano e nella delibera che a inizio mandato la Giunta regionale, che credo abbiate avuto modo anche di vedere, aveva approvato. All'interno di questa delibera quadro, per quanto riguarda la sicurezza dei nostri sanitari, c'era la costituzione di un tavolo regionale e anche la predisposizione dei Piani entro la fine dell'anno di ogni singola azienda.
Su questo si sta lavorando, anche a un censimento di quelle che sono oggi le attività fatte all'interno di ogni presidio, di ogni azienda sanitaria, anche per capire quelle che potevano essere le best practice da mettere a patrimonio comune.
Le mozioni, quindi, vanno nella direzione già intrapresa con la delibera che è stata approvata a inizio anno, con il tavolo regionale che si è costituito e anche con gli adempimenti, che verranno monitorati dal tavolo regionale, che vedono proprio il potenziamento di tutte quelle attività nel campo della formazione, per quanto riguarda le Forze dell'ordine, che già in alcuni nosocomi ci sono, in altri non ci sono, in altri ci sono altre situazioni. Vedono già anche le sperimentazioni che sono state fatte rispetto anche ad alcuni dispositivi tecnologici: pensiamo alle bodycam e ai braccialetti elettronici per l'allerta e la registrazione, eventualmente, del caso di violenza. Quindi, sono in linea con un percorso già intrapreso e con quanto sia il tavolo, sia i protocolli, sia soprattutto i piani regionali di ogni singola azienda dovranno recepire e mettere, poi, in pratica.
PRESIDENTE
La collega Chiara Luisetto, la presentatrice, propone una modifica alla mozione n. 605.
Prego, collega Luisetto.
Chiara LUISETTO (Partito Democratico Veneto)
Grazie.
Si è accordato di inserire nell'impegno della Giunta regionale questa formula: "a disporre che tutte le aziende ULSS si adoperino per adottare il prima possibile il Piano di prevenzione della violenza a danno degli operatori sanitari".
Crediamo sia uno strumento efficace e che l'approvazione di questa mozione possa andare nella direzione di dare una risposta di sistema ai tanti sanitari che si trovano oggi in una situazione davvero difficile.
PRESIDENTE
Metto in votazione la
mozione n. 605 con questa modifica, ai sensi dell'articolo 102 del Regolamento.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Siamo alla mozione n. 591. Collega Soranzo, prego.
Enoch SORANZO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)
Grazie, Presidente.
Anch'io, ai sensi del Regolamento, chiedo di poter proporre un emendamento verbale, che si riferisce al primo capoverso: dopo "impegna la Giunta regionale" sostituire le parole "presidio armato" con le parole "presidio delle Forze dell'ordine".
Grazie.
PRESIDENTE
Grazie.
Vi è, quindi, un'altra modifica, anche questa limitata, mi pare, senza alcun problema.
Metto in votazione la
mozione n. 591, così come modificata.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Anche in questo caso, come in quello precedente, il Consiglio ha approvato all'unanimità.
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PUNTO
11 |
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MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI ZANONI E MASOLO RELATIVA A "PER IL SUPERAMENTO DELLA PRESENZA DEGLI ANIMALI NEI SETTORI DELLE ATTIVITÀ CIRCENSI E DEGLI SPETTACOLI VIAGGIANTI". (MOZIONE N. 611) RESPINTA
PRESIDENTE
Passiamo alla mozione n. 611, presentata dal collega Zanoni.
Collega Zanoni, prego.
Andrea ZANONI (Alleanza Verdi e Sinistra)
Grazie, Presidente.
Questa è una mozione che abbiamo presentato abbastanza recentemente, il 13 marzo, perché vogliamo che vengano rispettate quelle norme che prevedono la cessazione dell'utilizzo degli animali nei circhi.
Abbiamo una novità rispetto a qualche anno fa, che è la modifica dell'articolo 9 della Costituzione, che ha inserito la tutela degli animali al proprio interno. Va ricordato che l'articolo 13 del Trattato di Lisbona, dell'Unione europea, riconosce il benessere degli animali perché sono esseri senzienti, e lo mette nero su bianco.
Lo Statuto della nostra Regione dice che "il Veneto, nel rispetto del principio di responsabilità nei confronti delle generazioni future, opera per assicurare la conservazione e il risanamento dell'ambiente attraverso un governo del territorio volto a tutelare la terra, l'acqua, la flora e la fauna quali beni e risorse comuni".
Nel nostro ordinamento giuridico è stata approvata la legge n.106/2022, che ha delegato il Governo ad adottare una o più iniziative per la riforma, la revisione e il riassetto della vigente disciplina nei vari settori dello spettacolo.
Riportiamo anche dei dati, perché è importante sapere cosa ne pensano gli italiani. Oltre il 76% degli italiani (questa è una cifra che piace molto a questa maggioranza) è contrario all'uso degli animali nei circhi e quasi quattro italiani su cinque sono favorevoli a destinare i fondi pubblici attualmente devoluti ai circhi con animali solo a favore dei circhi che si riconvertiranno.
C'è stata anche una mozione, approvata all'unanimità il 17 maggio 2022, che si intitolava "Pervenire a una più ampia tutela del benessere animale", che aveva come dispositivo "valutare, anche nell'ambito di una riforma generale dei provvedimenti regionali, un punto di tutela del benessere animale". Ci sono stati anche altri provvedimenti approvati da questo Consiglio, ad esempio il 9 agosto 2024, "Disposizioni e adeguamento ordinamentale", dove si introducono misure di protezione degli animali da compagnia, con una modifica fatta, mi pare su una proposta della collega Brescacin, alla legge n. 60/1993.
Colleghi, nonostante in Italia i controlli e la tracciabilità degli animali detenuti nei circhi siano molto difficili da garantire per via di norme anacronistiche carenti, secondo diverse fonti gli animali nei circhi del nostro Paese sarebbero oggi poco meno di 2.000 esemplari.
Assume la Presidenza
Il Vicepresidente Enoch SORANZO
Andrea ZANONI (Alleanza Verdi e Sinistra)
Ricordo che ci sono moltissimi Stati a livello mondiale ed europeo che hanno abolito da anni l'utilizzo degli animali nei circhi, tra cui elefanti, tigri, leoni, ippopotami, rinoceronti, cammelli, dromedari, zebre, cavalli, bovini e pappagalli. Sarà capitato a più di qualcuno di noi di vederli anche in pieno inverno in queste gabbie di fortuna, fatte dietro i tendoni di questi circhi. Spesso ci sono associazioni animaliste che, giustamente, fanno anche dei flash mob, scattano foto, chiamano i giornalisti. Sono immagini piuttosto strazianti.
La presenza degli animali negli spettacoli viaggianti e nei circhi può rappresentare un rischio per la sicurezza pubblica. Avrete in mente le immagini dell'elefante che vagava, mi pare, per il centro di Roma o di Napoli. Ogni tanto scappa anche qualche felino. Non ci sono le misure adeguate di igiene e quant'altro. La cosa che ci tenevo a ribadire è che noi questa mozione l'abbiamo presentata subito dopo l'approvazione della stessa identica mozione, lo dico ai responsabili politici, ai Capigruppo di maggioranza, approvata la prima settimana di marzo dal Consiglio regionale della Lombardia.
L'auspicio ‒ non so se vi siete confrontati su questo; il dispositivo è uguale, ma anche i contenuti ‒ è che venga approvata all'unanimità.
PRESIDENTE
Grazie.
Prego, collega Masolo.
Renzo MASOLO (Alleanza Verdi e Sinistra)
Grazie, Presidente.
Intervengo per dare forza a questa mozione. Penso sia veramente un segno molto importante ‒ seguendo a ruota la Regione Lombardia ‒ sostenere una mozione di questo tipo. Non è che da domani, se viene approvata questa mozione, gli animali usciranno dai circhi. È un percorso, una transizione culturale, etica, di rispetto per gli animali, soprattutto questi animali selvatici. È una situazione superata anche dalla cultura popolare.
Il collega diceva che il 75% degli italiani si rendono conto che questa è una situazione che poteva, in qualche modo, essere giustificata un secolo fa, quando non avevamo le televisioni, non c'erano i cinema, c'erano spettacoli itineranti, il teatro, e i circhi attraevano la società con spettacoli che per l'epoca erano veramente straordinari. Come straordinari sono diventati gli effetti speciali che possiamo vedere nei film, nei cinema, in tutti gli altri spettacoli.
Per cui, di fatto, noi non siamo per chiudere la realtà dei circhi, anzi, ma ‒ ricordo l'approvazione della legge del collega Bet sugli spettacoli viaggianti ‒ per promuovere una giusta evoluzione che possa dare dignità a questi animali. Anche con i bambini stessi, e io ne sono testimone con i miei figli, ma penso che anche voi lo siate, quando si vanno a vedere gli animali in attesa dello spettacolo... Fanno una pena tremenda questi animali selvatici o per la maggior parte nati in cattività, che non hanno, quindi, neanche mai visto la propria terra di origine, dei propri avi, dei propri antenati, se vogliamo parlare con il linguaggio dei bambini del Re Leone. Si trovano in condizioni veramente imbarazzanti. La tristezza di questi animali. Al di là, poi, di poter sostenere quei pochi minuti di show, ad esempio del domatore, che molto spesso rischia anche la vita. Abbiamo visto anche gli incidenti in diretta che possono succedere e che succedono anche molto spesso.
Per questo si chiede sicuramente un processo che possa ricollocare questi animali in un ambiente che possa dare loro una vita dignitosa e anche un fine vita dignitoso. Mica possiamo riportare in Africa o in India o in Mongolia questi animali. Bisogna prendersene cura. Sono 2.000 animali di cui possiamo prenderci cura. Come con il bonus per gli animali domestici che viene elargito dal nostro Stato proprio per sostenere questa realtà importantissima, penso alla "pet therapy" o al sostegno ai nostri anziani, in questo modo possiamo creare ambienti in cui questi animali possano essere ospitati e accompagnati per il resto della vita. Da adesso in poi basta, diamo la possibilità a questi spettacoli di cambiare e di adeguarsi al mondo che sta mutando.
Penso sia molto importante, anche dal nostro punto di vista, della Regione Veneto e del nostro Consiglio regionale, poter accogliere una proposta di questo tipo.
Grazie.
PRESIDENTE
Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire il collega Bet. Prego, Consigliere.
Roberto BET (Zaia Presidente)
Grazie, Presidente.
Molto brevemente. Solo per precisare un paio di cose. Innanzitutto, come dicevo prima, lo spettacolo viaggiante e i circhi rappresentano una tradizione all'interno del nostro Stato e anche della nostra regione, che va comunque tutelata. È una tradizione ormai ridotta ‒ soprattutto i circhi ‒ a poche unità e a pochi artisti che si dedicano ancora a questo tipo di attività. È anche un peccato, perché fa parte di una nostra tradizione, che sarebbe interessante cercare di aiutare e di mantenere.
Con riferimento alla parte relativa alla presenza degli animali nei circhi, vi informo che con legge delega n. 106/2022 è già stato introdotto il divieto di utilizzare questi animali all'interno dei circhi, delegando il Governo a intervenire con decreti attuativi, dando il tempo, ovviamente, per la gestione degli animali presenti, quindi accompagnare questa normativa e questo divieto cercando di salvaguardare sia il settore che, ovviamente, gli animali che sono presenti. Attualmente c'è un termine, che mi pare sia fissato a dicembre 2026, entro cui dovrebbero essere emanati questi decreti.
La vostra posizione, la vostra mozione secondo me è infondata, direi anche un po' inutile, perché è già tutto previsto per legge; quindi, non andrei ad aggiungere altro a quello che già la norma prevede.
PRESIDENTE
Grazie, collega Bet.
Ha chiesto di intervenire il collega Zanoni. Prego, Consigliere, se vuole può intervenire per dichiarazione di voto.
Andrea ZANONI (Alleanza Verdi e Sinistra)
Ci sono altri che vogliono intervenire prima?
PRESIDENTE
In effetti sì, attenda un attimo. Grazie, collega Zanoni.
Consigliere Pan, prego.
Giuseppe PAN (Liga Veneta per Salvini Premier)
Io non volevo intervenire su questo argomento, però dopo aver sentito una stupidaggine biologica portata avanti dal collega Masolo non posso esimermi.
Al di là del pensiero degli animali (leoni, elefanti, zebre) che sono nei circhi, ma anche negli zoo e zoo safari: spesso in questi luoghi ci sono più animali che nella parte selvaggia, perché tanti di questi animali sono anche in via di estinzione. Io ho anche visitato questi posti, ho avuto delle impressioni buone a volte e anche delle impressioni meno buone. Però, caro collega Masolo, se prendiamo tutti questi animali dei circhi, degli spettacoli viaggianti e degli zoo e li portiamo nei loro luoghi naturali (savane, foreste, Polo), muoiono di fame dopo un giorno, perché non sono abituati a cacciare, sono nati in cattività.
Questi animali non sono stati catturati nelle savane africane e messi nei circhi, sono stati allevati (come fossero i cavalli, gli asini, le pecore) e utilizzati per questi scopi, quindi sono certificati, hanno il loro pedigree di origine. Non diciamo alla gente stupidaggini di questo tipo, diciamo che, come ha detto il collega Bet, ci sono dei circhi o spettacoli viaggianti che si sono già trasformati per fare altre cose, perché avere gli animali causa anche problemi di altro tipo.
Diciamoci la verità di quello che succede in questi luoghi.
Grazie.
Renzo MASOLO (Alleanza Verdi e Sinistra)
Posso, per fatto personale?
PRESIDENTE
No, collega, che fatto personale? Ce lo spieghi perché io non lo capisco.
Renzo MASOLO (Alleanza Verdi e Sinistra)
Il collega Pan dice "l'intervento biologico del collega Masolo": prima deve ascoltare gli interventi dei colleghi, perché io ho anticipato e ho detto le stesse identiche cose che ha appena detto lui, parlando degli animali selvatici, tra l'altro non degli zoo, perché non c'entra niente con la mozione, ma dei circhi. Ed essere anche preso in giro con "l'intervento biologico"... mi spieghi l'intervento biologico del collega Masolo quando non ha neanche ascoltato il mio intervento!
Il rispetto vuole prima di tutto non prendere in giro, perché, uno, io non dico "il commento chissà cosa del collega Pan", due, il rispetto di ascoltare gli interventi dei colleghi. Questo chiedo!
PRESIDENTE
Grazie, collega. Ha chiarito la sua posizione.
Ha chiesto di intervenire, per dichiarazione di voto, prego, il collega Zanoni.
Andrea ZANONI (Alleanza Verdi e Sinistra)
Naturalmente immagino che possiate indovinare qual è la nostra posizione di voto, visto che è la nostra mozione.
Però, al di là delle battute, volevo ricordare al collega Bet, che ha giustamente e correttamente ricordato, ma adesso non lo vedo più in Aula, che la data è stata spostata al dicembre 2026. Però vorrei ricordare che la legge-delega che lui ha citato, del 2022, che prevede che per i circhi non si possano più acquisire nuovi animali, né far riprodurre quelli esistenti, è già stata prorogata tre volte. L'ultima proroga risale ad agosto, per volontà del ministro Giuli. La nostra mozione, quindi, andava a sostenere che queste norme, che già esistono, vengano applicate. Non possiamo prorogare all'infinito una norma.
Poi, mi sto chiedendo com'è possibile che questa strettissima minoranza possa trovare una maggioranza in Parlamento quando la sensibilità comune dei cittadini, ricordavamo prima il 76%, è contro l'utilizzo degli animali nei circhi?
Quanto al paragone fatto da Pan, che sono animali che vengono allevati come vengono allevati le mucche, i maiali, eccetera: io non ho mai visto un maiale o una mucca costretti sopra un cilindro, sotto la minaccia delle frustate, fare giochi di acrobazia, o correre attorno a un capannone in un tendone nel circo... magari prima di andare al macello, mi suggerisce il collega. Sono situazioni ben diverse.
Io ho letto anche dei testi che mostrano come gli elefanti, questi enormi pachidermi, dopo qualche anno all'interno del circo cominciano a dondolare la testa, andando praticamente fuori di testa, cioè sono oggetto di malattie anche a livello psichico, perché sono ridotti proprio come degli oggetti, sbattuti a destra e a sinistra dello Stivale, all'interno di queste gabbie, trasportati, magari lasciati all'aperto anche in periodo di troppo caldo o periodo di troppo freddo. Ci sono migliaia e migliaia di segnalazioni di maltrattamento animali in merito a questi animali, perché si sa che i circensi non hanno mai avuto grande cura di questi animali, i casi sono rarissimi. Pertanto, a livello mondiale, tanti Stati hanno deciso di porre fine a questo stato di cose. Potevamo dare una dimostrazione in Consiglio regionale come ha fatto la Lombardia, ma vedo che siete molto legati a quello che decide Roma.
PRESIDENTE
Bene. Grazie.
Non vedo altre richieste di intervento.
Metto in votazione la
mozione n. 611.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Favorevoli 7, contrari 22, astenuti nessuno.
Il Consiglio non approva.
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PUNTO
12 |
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MOZIONE PRESENTATA DALLA CONSIGLIERA VIANELLO RELATIVA A "NAVIGLIO DEL BRENTA: PIANO STRATEGICO PER LA MANUTENZIONE E IL RILANCIO DEL TURISMO NELLA RIVIERA". (MOZIONE N. 587) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 56/2025)
PRESIDENTE
Passiamo alla mozione n. 587, presentata dalla consigliera Vianello.
Prego, Consigliere.
Roberta VIANELLO (Zaia Presidente)
Grazie, Presidente.
La mozione che porto oggi all'attenzione di questa Aula l'ho depositata a dicembre 2024 ed è nata dalla volontà di richiamare la Giunta regionale su un tema strategico del mio territorio: la manutenzione e il rilancio del turismo lungo la Riviera del Brenta, con un'attenzione particolare al Naviglio del Brenta.
Come sappiamo, il Naviglio non è soltanto un canale, è un elemento identitario, storico e culturale, ma già nel Cinquecento rappresentava una delle principali vie di comunicazione tra la Laguna veneziana e il territorio padovano.
All'epoca era utilizzato per il trasporto di persone attraverso il celebre Burchiello, ma anche per il trasporto di merci e di materie prime, come i burci.
Oggi il Naviglio ha mantenuto la sua centralità, ma con un'altra vocazione: è diventato una delle vie principali di attrazione turistica della Riviera del Brenta, perché con le imbarcazioni che solcano le sue acque, si offre ai visitatori la possibilità di ammirare le meravigliose ville venete che vi si affacciano, contribuendo così in modo significativo all'economia locale.
È proprio partendo da questa consapevolezza che ho ritenuto importante chiedere alla Giunta di attivarsi per garantire la manutenzione ordinaria e continuativa del canale, in particolare nella mia mozione ho chiesto di procedere quanto prima allo stanziamento di 400.000 euro per gli interventi di dragaggio e di scavo dell'alveolo, che sono necessari per il mantenimento della navigabilità e la prevenzione di problematiche legate all'insabbiamento. Ho inoltre evidenziato l'urgenza di affrontare in modo strutturato il problema della vegetazione acquatica invasiva, che negli ultimi anni si è andata molto intensificando. Per questo ho chiesto che si favorisca la collaborazione tra Regione, Consorzio di bonifica, Infrastrutture Venete e tutti gli altri enti che compongono il tavolo, al fine di definire soluzioni condivise e sostenibili.
Questa mia mozione sono lieta di dire che non è rimasta inascoltata. La Giunta si è attivata prontamente, dimostrando sensibilità e concretezza. Condivido con voi i punti che si sono nel mentre sviluppati.
Per quanto riguarda i fondi destinati al dragaggio, le risorse sono state individuate da parte di Infrastrutture Venete, che sta portando avanti le fasi finali della progettazione in vista dell'aggiudicazione dei lavori e della progettazione. È un processo articolato, ma è già in fase molto avanzata.
Sul fronte, invece, della gestione della vegetazione è stato istituito un tavolo di coordinamento, coinvolgendo i vari soggetti con competenze specifiche, per creare una sinergia strutturata e stabile tra i Comuni della Riviera del Brenta, gli uffici competenti per la difesa idraulica e i Consorzi di bonifica.
Oggi ringrazio sinceramente la Giunta per l'ascolto e l'impegno dimostrato e ricordo ancora una volta che il Naviglio del Brenta non è solo un'opera idraulica ma è una risorsa viva, è un patrimonio che dobbiamo valorizzare ed è un'opportunità di sviluppo economico e culturale per tutta la Riviera del Brenta.
Grazie.
PRESIDENTE
Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire la collega Zottis. Prego.
Francesca ZOTTIS (Partito Democratico Veneto)
Grazie, Presidente.
È evidente che i contenuti possono essere solo condivisibili e bene gli interventi che la Giunta ha messo in atto. Tuttavia, pur se alla fine voteremo a favore, ci pare un po' strano che si arrivi a una mozione quando la fase in cui si decidono queste cose sono le fasi di bilancio e queste richieste facevano parte di pacchetti di emendamenti presentati dall'opposizione che erano stati bocciati. Il luogo, visto che c'è anche una legge specifica, è anche quello in cui in qualche modo si va a finanziare la Conferenza dei Sindaci con una legge specifica sulla Riviera, dove si doveva trovare accoglimento anche per parte, perlomeno, di questi interventi.
È chiaro che non possiamo votare contro ad una cosa su cui siamo intervenuti anche noi e abbiamo richiesto, però è singolare che si dica di no, si dica dentro quest'Aula che si è già fatto tutto e poi, invece, si facciano le stesse richieste. Dunque, è evidente che non si era fatto tutto ed è evidente che anche quella Conferenza dei Sindaci, come anche altre, ha bisogno di essere maggiormente valorizzata, non per fare il marciapiede piuttosto che la festa, ma per interventi che hanno un valore strutturale da un punto di vista idraulico e idrogeologico e anche un valore di natura turistica, visto il rilancio e l'importanza della fluvialità.
Anche su questo giacciono progetti di legge da parte di questa opposizione. Grazie.
PRESIDENTE
Grazie a lei.
Collega Masolo, prego.
Renzo MASOLO (Alleanza Verdi e Sinistra)
Anch'io intervengo su questa mozione accogliendo la proposta. Sicuramente la collega Vianello ha centrato il punto, che non è solo la Riviera del Brenta, ma che riguarda (lo abbiamo visto anche in Commissione nelle audizioni che abbiamo avuto anche con Veneto Infrastrutture) 500 chilometri navigabili della nostra Regione.
Questo è un patrimonio che noi abbiamo, un patrimonio legato al turismo navigabile, per cui il turismo che può portare all'utilizzo di chiatte che possono spostare persone ma anche biciclette (possono facilitare il cicloturismo come in Francia o in Olanda), che può facilitare la logistica (perché noi abbiamo una risorsa che è navigabile e che è collegata anche con il mare, con la laguna), che può favorire una sorta di turismo legato ai territori, un turismo più sostenibile.
La cosa che però per noi è molto importante, perché stiamo parlando anche di un progetto che può essere poi un modello esportabile in tutta la nostra Regione, che – ricordo – tra l'altro è potenziabile, cioè i 500 chilometri possono aumentare di molto se la Regione crede in questo progetto e ci investe soldi... è logico che bisogna rispettare al massimo il nostro patrimonio ambientale.
Per questo ho ascoltato con molto interesse quello che diceva la collega e la parola "sostenibilità", che lei ha pronunciato, è fondamentale come criterio e come metodo per progettare questo intervento, che, come è stato detto, vede coinvolti il Consorzio di bonifica e altri Enti e strutture.
Come Gruppo politico noi lo monitoreremo, perché vogliamo vedere quali passaggi verranno fatti anche attraverso associazioni di riferimento ed esperti che abbiamo sui territori, per capire se tutto quello che è stato detto in questa mozione venga realizzato e perché, per fare interventi strutturali che possano portare cultura, turismo e occupazione, bisogna investire soldi.
Cercheremo di controllare che questo venga fatto nel migliore dei modi, per cui ci impegneremo in questo.
Grazie.
PRESIDENTE
Grazie.
Non vedo altre richieste di intervento.
Metto in votazione la
mozione n. 587.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Favorevoli 34, contrari nessuno, astenuto nessuno.
Il Consiglio approva.
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PUNTO
13 |
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MOZIONE PRESENTATA DAL CONSIGLIERE LORENZONI RELATIVA A "LA REGIONE ATTRIBUISCA L'INTITOLAZIONE DELLA CICLOVIA DELLA DESTRA DELL'ADIGE AL PIONIERE DEL CICLOTURISMO LUIGI MASETTI". (MOZIONE N. 500) RESPINTA
PRESIDENTE
Passiamo alla mozione n. 500, presentata dal collega Lorenzoni.
Prego, collega Lorenzoni, per la illustrazione, se la vuole illustrare.
Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)
Grazie, Presidente.
Questa mozione voleva in qualche maniera ricordare una figura che è abbastanza mitica nella nostra Regione, perché Luigi Masetti, nato a Trecenta nel 1864, quindi concittadino della nostra collega Simona Bisaglia, in realtà è stato veramente un innovatore a livello mondiale. A vent'anni emigra a Milano e poco dopo fa il suo primo viaggio in bicicletta – e la bicicletta, alla fine degli anni Novanta dell'Ottocento, non era certo come le biciclette di oggi – di 3.500 chilometri in Europa, iniziando a mandare dei resoconti a Milano su questo viaggio. Il "Corriere della Sera" capisce la potenzialità del personaggio e inizia a pubblicare. Nel 1893 il primo viaggio verso gli Stati Uniti. Va in bicicletta fino in Francia, si imbarca, arriva negli Stati Uniti e arriva a Chicago, all'esposizione universale, mandando settimanalmente un resoconto che viene pubblicato sul "Corriere della Sera".
Questo dà grande visibilità, grande popolarità a Luigi Masetti, che diventa veramente un personaggio a livello internazionale.
Il viaggio raccontato dal "Corriere della Sera", è "7.000 chilometri in due mesi". Fu addirittura ricevuto dal Presidente degli Stati Uniti. È veramente un personaggio. Nel 1897 andrà in Egitto. è quindi l'antesignano del cicloturismo e anche di un uso di una mobilità sostenibile.
Questa è la ragione per cui ritengo che possa valer la pena di ricordare questa persona. So che nel Municipio di Trecenta sono stati anche esposti alcuni cimeli legati a questo personaggio che poi, in realtà, nella seconda parte della sua vita un po' è stato perso di vista. Oggi è sepolto a Milano abbastanza dimenticato, per un po' alla volta si sta cercando di fare memoria e di restituire quella dignità, quella visibilità, anche quella riconoscenza nei confronti del personaggio che senza dubbio merita. So che ci sono delle perplessità da parte dell'assessore De Berti nell'intitolare ad una persona una ciclabile: in realtà, il nostro Paese è pieno di ciclabili intitolate a personaggi.
Ricordo nel nostro Veneto la Nena, lungo il Po, dedicata a Nazarena Casini, mitico personaggio che faceva la traghettatrice tra la sponda ferrarese e la sponda rodigina. Lì quindi c'è una dedica a questa mitica Nena mancata nel 1986. A Marostica c'è una ciclabile dedicata ad Alfredo Dinale, olimpico della bicicletta, quindi, personaggio di grande visibilità.
C'è una a Genova dedicata a Michele Scarponi, grande campione, purtroppo ucciso da un'auto. E così via molte altre.
La resistenza da parte dell'Assessore sinceramente non l'ho compresa, quindi mi farebbe piacere che si potesse utilizzare questa occasione per dare visibilità a questo cittadino del Veneto di cui credo valga la pena essere orgogliosi.
Non so se esista un'approvazione della mozione sub iudice alla possibilità. Io sono anche disponibile a smorzare, diciamo così, la richiesta di impegno alla Giunta, a un invito alla Giunta a promuovere le azioni utili per favorire l'intitolazione della ciclovia della destra Adige a Luigi Masetti. Se questo fosse possibile io sarei grato all'Aula, non tanto perché abbia una motivazione politica, ma credo che sia una motivazione di orgoglio veneto, di cui ciascuno di noi possa essere depositario.
Grazie.
PRESIDENTE
Grazie.
Ha chiesto di intervenire il collega Masolo, prego.
Renzo MASOLO (Alleanza Verdi e Sinistra)
Grazie, Presidente.
Grazie al collega Lorenzoni per la proposta di questa intitolazione.
Voi sapete che io posso solo appoggiare questa iniziativa, tenendo conto che – e mi auguro, ma sono convinto – le piste ciclabili aumenteranno sempre di più in ambito urbano, extraurbano, nazionale e internazionale. Faccio però solo questo riferimento: ci sono delle piste ciclabili, appunto internazionali o nazionali, che sicuramente non hanno nomi propri di persona, possono averli, ma solitamente non li hanno, perché hanno dei nomi che fanno capire ai cicloturisti e ai frequentatori la tipologia o da dove parti e dove arrivi. Faccio un esempio che è molto attuale: la Treviso-Ostiglia, rispetto alla quale ho appena fatto un'interrogazione perché mi risulta che abbia delle crepe molto vistose e molto serie a pochissime settimane dall'inaugurazione. Sistemare delle crepe a tre settimane dall'inaugurazione è sempre una cosa molto critica. Non bisogna sistemare nulla a tre settimane dall'inaugurazione, non le crepe che si sono create. Ma ne parleremo poi, quando verrà risposta l'interrogazione.
Detto questo, vorrei fare un esempio calzante con l'iniziativa e la proposta del collega. Vicino a Bassano c'è una bellissima pista ciclabile, che parte da Marostica e arriva fino a Vallonara, che è intitolata ad Alfredo Dinale, nato nel 1900 e medaglia olimpica a Parigi nel 1924, dove vinse l'inseguimento a squadre nei 4.000 metri. Da questa vicenda e dalle vicende della sua vita non è nata solo una pista ciclabile, ma è nato un racconto, una storia, la nostra cultura, perché lui ha costruito una storia che poi ha ispirato un libro, "La perla del Brenta", di un nostro famoso scrittore locale, Loris Giuriatti, e da questo libro è nata un'opera teatrale di Roberto "Popi" Frison, a Romano D'Ezzelino. E da lì è nata cultura, vera cultura, che arriva alle scuole, che arriva ai quartieri, e racconta la storia di questo ragazzo che andava ad allenarsi con la sua bici con il telaio pieno, una bici da trenta chili, che poi utilizzava per le Olimpiadi. In questa storia un giorno conobbe questa bimba della Val Brenta, che poi salii con la famiglia nei vagoni, perché partivano per gli sfollamenti, diretti al sud Italia, la mise sul palo e la trasportò per un breve tratto, e in quel tratto si scambiarono la perla del Brenta: un sasso del nostro fiume Brenta.
Assume la Presidenza
La Vicepresidente Francesca ZOTTIS
Renzo MASOLO (Alleanza Verdi e Sinistra)
Vi ho raccontato tutta questa storia – e ce ne sono di storie, ce ne sono centinaia di storie, tutte bellissime – proprio perché questa storia nasce dall'intitolazione di questa pista ciclabile ad un marosticense, Alfredo Dinale. Per questo vi chiedo: pensate a cosa può nascere, se intitoliamo questa pista ciclabile, come racconti, come romanzi, come opere teatrali, come testimonianze, come ricerche scolastiche delle classi che possono andare in questa pista ciclabile e, pedalando in questa pista ciclabile, possono trovare il modo di lavorare sulla nostra cultura, sulla nostra crescita di identità veneta.
Faccio quindi un appello veramente appassionato per votare questa mozione: non fermiamoci a un semplice nome legato a questa pista ciclabile, ma pensiamo ai nomi che potremmo dare di donne e di uomini della nostra Regione alle prossime centinaia di piste ciclabili, che saranno storie e racconti di testimonianze, racconti di cultura. Grazie.
PRESIDENTE
Grazie.
Non vedo altri interventi.
Metto in votazione la
mozione n. 500.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Passiamo adesso alla mozione n. 427 presentata dai consiglieri Soranzo, Formaggio, Pavanetto, Polato, Razzolini, relativa a "Azioni per garantire la libera concorrenza nel settore dell'autoriparazione".
Collega Soranzo, prego.
Enoch SORANZO (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni)
Presidente, grazie. Chiedo il rinvio per approfondimenti di questa mozione, se è possibile. Grazie.
PRESIDENTE
Se non ci sono altri interventi, viene rimandata la mozione n. 427, come richiesto dal primo firmatario, il vicepresidente Soranzo.
Adesso sta rientrando la collega Ostanel.
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PUNTO
15 |
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RISOLUZIONE PRESENTATA DALLA CONSIGLIERA OSTANEL RELATIVA A "IL GOVERNO E LA REGIONE VENETO SIANO SOLIDALI CON LE LAVORATRICI E I LAVORATORI METALMECCANICI E PARTE ATTIVA NEL FACILITARE LA RISOLUZIONE DELLA VERTENZA RELATIVA AL NUOVO CONTRATTO". (RISOLUZIONE N. 184) RESPINTA
PRESIDENTE
Passiamo quindi alla risoluzione n. 184.
Collega Ostanel, se può prenotarsi. Prego.
Elena OSTANEL (Il Veneto che Vogliamo)
Grazie, Presidente.
Questa è una risoluzione che ho presentato poco tempo fa, ma che in realtà è di un'attualità forte, proprio in questi mesi, per cui chiedo davvero l'attenzione di questo Consiglio e spero che potrà trovare l'unanimità, perché questo è un punto di lavoro che, secondo me, interessa e dovrebbe interessare questo Consiglio in maniera bipartisan.
Parliamo di una situazione economica che voi conoscete tutti bene, ne abbiamo discusso in quest'Aula anche con l'assessore Calzavara: il potere di acquisto in generale dei salari si è ridotto a causa dell'inflazione. Alcuni contratti nazionali – penso a quello delle figure del comparto metalmeccanico, che è oggetto di questa risoluzione, ma penso anche ad alcuni altri contratti delle funzioni pubbliche locali che riguardano tantissimi lavoratori, ad esempio, che stanno all'interno di questo Consiglio, o anche della Regione in generale (e non i dipendenti del Consiglio regionale come dipendenti pubblici, come i dipendenti dei Comuni) – vedono, in realtà, a causa dell'inflazione, i loro salari molto depotenziati in termini di potere d'acquisto.
Noi dovremmo spingere il nostro Governo, con questa risoluzione, a fare in modo che l'inflazione rispetto ai salari venga presa in considerazione nell'adeguamento dei contratti nazionali, perché altrimenti i metalmeccanici, ma anche – e ci sarà una risoluzione più avanti, se ci arriveremo – i dipendenti pubblici, vivono una situazione molto peggiore rispetto a prima per il fatto che i salari non permettono di acquistare allo stesso modo. Penso ad esempio al tema che qui dentro portiamo spesso, che è il tema della casa: immaginate il fatto che ci sono delle figure che faticano per il potere di acquisto che è diminuito a permettersi, ad esempio, un affitto come si potevano permettere un po' di tempo fa. Tra l'altro, la spesa per quanto riguarda i beni di prima necessità, nella vita quotidiana, stanno anch'essi aumentando.
Quello che chiediamo con questa risoluzione è ovviamente di inviare tutta la risoluzione alla Presidenza del Consiglio, e di fare in modo che, come chiedono le categorie, noi riusciamo a fare sì che nella negoziazione in corso – ed è per questo che è urgente questa mozione – le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici del nostro Paese, e ovviamente della nostra Regione, che tra l'altro sono attivi in tutta una serie di comparti importanti, come abbiamo visto, all'interno di questo Consiglio regionale, di questa Regione tantissime crisi aziendali dove i lavoratori erano ovviamente i primi ad essere presi di mira dalle chiusure di tantissime delle aziende che abbiamo visto all'interno dei nostri contesti regionali e Province.
Chiediamo quindi di esprimere, attraverso questa risoluzione al Governo nazionale, non solo il pieno sostegno e solidarietà ai lavoratori che sono impegnati nella trattativa per il rinnovo dei loro contratti di lavoro nazionale, ma anche a intraprendere tutte le iniziative necessarie per riaprire la trattativa rispetto al contratto di lavoro nazionale, a partire dalle piattaforme che sono state presentate da Fim, Fiom e Uilm e votate da lavoratrici e lavoratori perché sono degli strumenti necessari – e gli unici in mano, ovviamente, ai lavoratori – affinché possano difendersi dalla concorrenza sleale e dal dumping contrattuale che penalizza salari e riduce diritti e tutele, riconoscendo, quindi, il settore metalmeccanico come chiave nella rappresentazione del lavoro di questo Paese.
È una risoluzione che io credo possa e debba trovare l'accoglimento bipartisan in questa Aula, perché ovviamente è una trattativa in corso, è una trattativa che può essere riaperta, è una trattativa che le categorie che ho prima citato stanno portando avanti da tempo. Il fatto di sostenere la loro battaglia all'interno del lavoro che stanno facendo permetterebbe a questo Consiglio di dire, una volta per tutte, che non solo è dalla parte dei lavoratori del comparto metalmeccanico, ma che nelle crisi aziendali (che in questa Regione abbiamo visto spesso essere presenti) avremo un potere contrattuale in più, proprio perché noi diciamo al nostro Governo di prendere in carico un adeguamento del contratto nazionale che permetterebbe loro di avere una vita più dignitosa per quanto riguarda la questione salariale.
Spero da parte della maggioranza che ci sia un accoglimento. Ovviamente siamo a disposizione, eventualmente, per una discussione o per eventuali modifiche. Non vedo degli interventi da parte di nessuno, quindi spero davvero di poter almeno comprendere e capire qual è l'intendimento per una votazione che fuori da questa Aula aspettano, appunto, diverse categorie, che chiedono che almeno venga presa in considerazione.
PRESIDENTE
Non vedo altri interventi.
Se non ci sono altri interventi, passiamo alla votazione.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Passiamo alla risoluzione successiva presentata dai consiglieri Venturini e Bozza: "La Regione Veneto approvi iniziative urgenti di educazione ad un uso consapevole di smartphone e cellulari nelle scuole". È la risoluzione n. 177.
Renzo MASOLO (Alleanza Verdi e Sinistra)
Chiedo scusa, vedo che qua c'è ancora l'invio in corso: temo che non sia stato recepito dal sistema, per cui chiedo se si può verificare. Nel dubbio, io ho votato "sì".
PRESIDENTE
Va bene, se possiamo verificare, poi le sapremo dire, sennò rimarrà a verbale che ha votato a favore della risoluzione n. 184.
Renzo MASOLO (Alleanza Verdi e Sinistra)
Grazie.
PRESIDENTE
Come ho appena detto, adesso apriamo la discussione sulla risoluzione n. 177.
Consigliera Venturini, prego.
Elisa VENTURINI (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto)
Presidente, grazie. Chiedo, però, il rinvio di questa risoluzione ad altro Consiglio per approfondimenti. Grazie.
PRESIDENTE
Se non c'è nessun altro intervento, viene accolta la richiesta, come da Regolamento, della prima firmataria, consigliera Venturini, di rinvio della risoluzione n. 177.
Vi chiedo un po' di silenzio. Grazie.
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PUNTO
17 |
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MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI ZANONI, GIACOMO POSSAMAI, BIGON, CAMANI, MONTANARIELLO, ZOTTIS, LORENZONI, GUARDA, BALDIN E OSTANEL RELATIVA A "RECUPERO DELLA PLASTICA E DEGLI ALTRI RIFIUTI GALLEGGIANTI NEI CORSI D'ACQUA. LA GIUNTA REGIONALE INTERCEDA CON URGENZA PRESSO IL GOVERNO PER UNA PIANIFICAZIONE NAZIONALE DEGLI INTERVENTI, CHE AFFRONTI IL PROBLEMA IN MANIERA STRUTTURALE E NON SPERIMENTALE COME AVVIENE OGGI!". (MOZIONE N. 423) RESPINTA
PRESIDENTE
Passiamo alla mozione presentata dai consiglieri Zanoni, Baldin, Bigon, Camani, Guarda, Lorenzoni, Montanariello, Ostanel e Zottis. È la mozione n. 423.
Collega Zanoni, prego.
Andrea ZANONI (Alleanza Verdi e Sinistra)
Grazie, Presidente.
Io non la accantono, preferisco discuterla, anche perché è del 27 marzo 2023 ed è stata firmata anche dall'ex collega, oggi Sindaco di Vicenza, Giacomo Possamai. Pensate il tempo trascorso da quando l'abbiamo presentata.
Il tema, anche se si tratta di una mozione di due anni e mezzo fa, è di estrema attualità, perché il problema dei rifiuti galleggianti e non nei corsi d'acqua della nostra Regione è un tema di estrema attualità ed è anche peggiorato perché, purtroppo, con tutti questi fenomeni estremi, con queste bombe d'acqua capita sempre più spesso che, vuoi il vento, vuoi questi tornado, vuoi queste masse d'acqua che si riversano nei nostri centri, ci sia un arrivo di rifiuti di plastica nei nostri fiumi ancora maggiore.
Le premesse riguardano le disposizioni per il recupero dei rifiuti in mare e nelle acque interne. C'è una legge che già le prevede. Ci sono misure per la raccolta di questi rifiuti galleggianti nei fiumi, fatte al fine di ridurre l'impatto dell'inquinamento marino derivante dai fiumi.
Le Autorità di bacino distrettuali introducono nei propri atti di pianificazione misure sperimentali nei corsi d'acqua, dirette alla cattura dei rifiuti galleggianti, compatibili con le esigenze idrauliche e di tutela degli ecosistemi, alla cui attuazione si provvede anche mediante specifici programmi.
Ad oggi non risultano ancora emanati i decreti attuativi della suddetta legge e non risulta erogato alcuno stanziamento per la messa in opera di strumenti galleggianti atti a intercettare dei rifiuti nei fiumi.
Nell'articolo intitolato "La plastica inonda i fiumi del Veneto, ma nessuno fa niente. Ecco perché" de "Il Mattino di Padova" del 16 marzo 2023, il Direttore generale dell'Autorità di Bacino del Veneto orientale ha dichiarato: "A dicembre abbiamo inviato al Ministero dell'ambiente la proposta di un progetto pilota per valutare lo stato delle microplastiche nella Laguna veneta. I partner ipotizzati sono: Regione Veneto, ARPAV, ISPRA, CNR, più alcune università. Siamo in attesa che il Ministero ci risponda". Sono passati due anni e mezzo. Penso che il Ministero avrà trovato il tempo per rispondere.
Assume la Presidenza
Il Presidente Roberto CIAMBETTI
Andrea ZANONI (Alleanza Verdi e Sinistra)
Considerato che dei Comuni si sono già mossi, ad esempio Legnago, ma altri non ancora, abbiamo registrato problemi nel Canal Bianco e in diversi altri canali e laghi del Veneto; considerato che questi evidenti vuoti normativi vengono tamponati a livello nazionale delegando le Autorità di Bacino non con soluzioni strutturali, ma con soluzioni tampone, sperimentali, prove, e in questo modo non viene data la possibilità agli Enti competenti di iniziare ad affrontare l'enorme problema dei rifiuti spiaggiati o galleggianti.
Detto questo come premessa, che penso siano premesse e considerazioni che possono essere condivise da tutti, al di là dell'appartenenza politica, quello che noi chiediamo alla Giunta regionale è di intervenire con urgenza presso il Governo e i Ministeri competenti per l'approvazione dei decreti attuativi della legge n. 60 del 17 maggio 2022; di attivarsi presso il Governo e presso tutte le Istituzioni componenti affinché il problema del recupero dei rifiuti in mare e nelle acque interne venga affrontato attraverso una pianificazione strutturale, che adotti i brevetti e le soluzioni più efficaci sperimentati e messi in opera a livello globale, adeguandone le diverse tipologie e le varie morfologie dei nostri corsi d'acqua e dei nostri mari; ad approvare in tempi brevi la delibera di cui all'articolo 20, comma 2 della normativa di piano dell'aggiornamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani e speciali, la DGR n. 988 del 9 agosto 22, Allegato A, Elaborato A, per la definizione dei criteri per l'accesso ai finanziamenti regionali da parte dei Comuni per la gestione di tali rifiuti.
PRESIDENTE
Grazie. Non vedo altre richieste di intervento.
Metto in votazione la mozione n. 423.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
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PUNTO
18 |
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RISOLUZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI CORSI, BOZZA, PICCININI, VALDEGAMBERI, ANDREOLI, SPONDA, CASALI, CECCHETTO E MICHIELETTO RELATIVA A "TRAFORO DELLE TORRICELLE: UN IMPEGNO DI TUTTE LE ISTITUZIONI COMPETENTI PER REALIZZARE IL "PASSANTE A NORD" AL FINE DI RIDURRE IL TRAFFICO URBANO E L'INQUINAMENTO ATMOSFERICO". (RISOLUZIONE N. 180) APPROVATA (DELIBERAZIONE N. 57/2025)
PRESIDENTE
Andiamo alla risoluzione n. 180 del collega Corsi.
Collega Corsi, prego.
Enrico CORSI (Liga Veneta per Salvini Premier)
Grazie, Presidente.
Cari colleghi, oggi parliamo di un argomento veramente importante per la città di Verona: parliamo del Passante Nord, detto anche Traforo delle Torricelle. È un'opera veramente strategica, perché la città di Verona, che è già collegata per buona parte da tangenziali tra est e ovest, manca proprio di quel collegamento a nord-ovest, proprio in prospettiva delle Torricelle, che però andrebbe innanzitutto a collegare due ospedali strategici per la città, l'ospedale di Borgo Trento e l'ospedale di Negrar, ma andrebbe a risolvere un problema viabilistico e una strozzatura naturale che di fatto ogni giorno comporta delle grosse code, dove per percorrere solo qualche chilometro si impiega più di 40 minuti in determinati momenti, soprattutto quando piove o quando iniziano le scuole. A volte il tempo è maggiore nel percorrere quei pochi chilometri che andare da Verona a Venezia.
È un'opera strategica. Le più importanti città sia italiane ma anche europee hanno questo anello circonvallatorio attorno alla città che permette di togliere il traffico dalle vie cittadine e di refluirlo su questa arteria. Dovete pensare che poi si aggiunge un ulteriore problema che appunto è l'arrivo del filobus e queste vie, già altamente congestionate dal traffico, che oggi sono a quattro corsie (due per senso di marcia), avranno due di queste corsie utilizzate interamente come corsie preferenziali per il nuovo trasporto pubblico di massa.
Perciò il traffico, che oggi è già caotico e al collasso, andrà ulteriormente a peggiorare perché arriverà questo nuovo sistema di trasporto di massa.
Oggi le Torricelle, che sono di fatto il polmone verde della città, sono, in alcuni orari cittadini, soprattutto la mattina o la sera, delle vere autostrade collinari.
Io credo che sia importante e strategico realizzare questa infrastruttura. Dovete tenere presente che questa infrastruttura per la prima volta ottiene il parere unanime di ben più di venti Consigli comunali della Provincia, che hanno votato a favore della realizzazione di questa opera.
Purtroppo – e lo devo dire – sia l'Amministrazione precedente che l'attuale comunale hanno mancato di utilizzare questo progetto per attingere ai fondi del PNRR, cosa che hanno fatto altre città, come ad esempio Genova, che realizzerà il tunnel sotto il porto grazie ai 440.000.000 di euro di fondi del PNRR, e mi risulta che verrà realizzata una tangenziale a Vicenza grazie a questi fondi, ma ci sono altre opere in giro per l'Italia.
Noi non siamo stati capaci di approfittare di questa cosa.
La cosa amara è che un anno e mezzo fa, purtroppo, i 49.000.000 di euro che da anni erano stati destinati per collaborare e contribuire alla realizzazione di questa infrastruttura il Sindaco della città di Verona ha deciso di dirottarli su un'arteria a sud della città che, a mio giudizio, nulla ha a che fare con questi soldi e con queste finanze. Ma qui non siamo per far polemiche. Qui siamo per chiedere a tutte le Amministrazioni che si diano da fare a trovare le risorse per realizzare questa infrastruttura. Ripeto, fra qualche anno forse, anzi sicuramente prima della fine dell'Amministrazione comunale attuale, arriverà il filobus e lì sarà veramente un caos totale, perché su quei tratti di strada non ci sarà più modo di far transitare tutto quel traffico che oggi è necessario per collegare le due zone della città, la zona ovest con quella est, e diventerà un problema gravissimo anche sotto il profilo dell'inquinamento.
Tenete presente che un pezzo di questa strada passa su un'area sollevata sopra l'Adige, di fronte a un teatro romano, con il rischio che, se dovesse crollare quel ponticello a sbalzo, si andrebbe a bloccare l'intera viabilità cittadina.
Cosa chiediamo? Di fatto, ripeto, appoggiati da tante Amministrazioni locali, chiediamo al Sindaco di Verona, ma agli interi Enti amministrativi e anche al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, che il Traforo delle Torricelle...
PRESIDENTE
Collega Corsi, concluda.
Enrico CORSI (Liga Veneta per Salvini Premier)
...trovi le varie forme possibili per essere finanziato, in una forma magari anche più ridotta rispetto a quelli che erano i progetti iniziali...
PRESIDENTE
Grazie, collega.
Enrico CORSI (Liga Veneta per Salvini Premier)
...partendo anche magari da una fase intermedia, ma che si dia corso alla realizzazione di questa infrastruttura.
Grazie.
PRESIDENTE
Grazie.
Collega Valdegamberi, prego.
Stefano VALDEGAMBERI (Gruppo Misto)
Il tema del Traforo. Chi è di Verona sa che ormai è un tema che prosegue da decenni, ma perché è un tema di primaria importanza per la città, ma non solo per la città, perché Verona è un po' il baricentro di tutta la Provincia, da nord a sud, da est a ovest, e bene o male per ogni spostamento, per ogni cosa che si deve fare, anche andare all'ospedale, si passa attorno alla città di Verona. I servizi più importanti, a partire dalle scuole per arrivare a tutti gli altri servizi pubblici, anche statali, sono concentrati a Verona città. È una città piccola, è una città alle cui spalle ci sono dei monti, quindi è chiusa da una parte, e c'è veramente la necessità, come ha detto chi mi ha preceduto, di quest'opera. Non è solo uno slogan. È veramente assurdo che quando si viaggia in giro per l'Europa, ma anche in Alto Adige e in altre parti, si vedono trafori ovunque di nuova realizzazione, in Alto Adige, in Austria, in Svizzera, e da noi un traforo, che sarebbe vitale per la città, per le ragioni che sono state in parte anche già dette, ma anche per tutta la Provincia, viene cancellato dalla programmazione e dalla pianificazione del Comune di Verona addirittura. C'erano i soldi stanziati, fondi dell'autostrada, 50 milioni di euro circa stanziati ancora diversi anni fa, che sono rimasti inutilizzati e non c'è mai stata la volontà politica di portare avanti, attraverso l'implementazione di ulteriori fondi – e magari attraverso un project financing, però è importante aggiungere qualche fondo, qualche decina di milioni di euro – la realizzazione di un'opera che eviterebbe il blocco totale della città.
Come è stato detto, fra poco con filobus ci troveremo con una città ulteriormente congestionata, perché il passaggio est-ovest attraverso la città viene di fatto proibito; quindi, andremo a congestionare le già congestionate tangenziali a sud e andremo ad aumentare il traffico, quindi l'inquinamento, perché il fatto che il traffico non sia scorrevole causa inquinamento. Non capisco come mai ci sia questa ostilità da parte del Comune di Verona nel portare avanti quest'opera, che per me è la prima opera da fare a Verona.
È già stato detto che abbiamo due ospedali, due poli ospedalieri primari come Borgo Trento e l'ospedale di Negrar, che vengono utilizzati da cittadini che provengono non solo da tutta la Provincia di Verona, ma anche da fuori Provincia, e questi poli si trovano in posizioni raggiungibili dalla parte di popolazione ad est della città attraversando la città; quindi, lascio a voi immaginare le conseguenze.
La cosa assurda è che stiamo perdendo delle grandi opportunità. Abbiamo il PNRR, abbiamo perso la possibilità di avere risorse lì, è stata cancellata dalla programmazione, decisione molto grave, osteggiata dai Consiglieri regionali, ma vorremmo vedere anche un impegno da parte della Giunta regionale nel portare sul tavolo della programmazione nazionale quest'opera prioritaria.
Visto che vediamo miliardi spesi in varie parti per altre opere, credo che non sia qualche decina o forse 100 milioni di euro che risolverebbero il problema del traffico di Verona a fare la differenza; quindi, sono favorevole a questo provvedimento perché credo che non possiamo rimanere indifferenti.
Un domani qualcuno ci rimprovererà per ciò che non siamo stati in grado di fare, perché vi assicuro che, ultimati i lavori del filobus, Verona sarà totalmente bloccata. Credo che sia doveroso da parte di tutte le Istituzioni competenti, considerato il fatto che tanti Sindaci hanno votato all'unanimità nei rispettivi Consigli comunali, una mozione per chiedere quest'opera. La Giunta regionale, ma anche il Ministero e il Comune di Verona in primis, che è il protagonista di questa opera, il quale è il primo a essersi defilato, mettano come priorità questo traforo, altrimenti creeremo le condizioni per rendere ancora più difficile la fruibilità dei servizi pubblici ai cittadini, non solo della città, ma di tutta la Provincia, oltre che aumentare l'inquinamento, aumentare i tempi di percorrenza e intasare completamente la città di Verona.
PRESIDENTE
Grazie, collega.
Collega Bozza Alberto, prego.
Alberto BOZZA (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto)
Grazie, Presidente.
Io ringrazio il collega Corsi, ma ringrazio anche tutti gli altri colleghi che hanno sottoscritto questa risoluzione. L'abbiamo scritta a più mani, proprio perché il territorio veronese oggi ha la necessità di avere una risposta, non può più aspettare. Vengono effettuate delle scelte illogiche, vengono effettuate delle scelte che non aiutano il sostegno dello sviluppo delle infrastrutture, perché non può esserci sviluppo del territorio, non può esserci sviluppo economico, non può esserci rispetto anche di quella che è oggi l'azione di difesa dell'ambiente anche nella lotta contro l'inquinamento atmosferico, se non c'è lo sviluppo delle infrastrutture.
Questo lo sapete perché lo sappiamo tutti. Oggi favorire la fluidità della rete viaria è fondamentale, non solo perché si snelliscono e si decongestionano le code e il traffico, ma anche perché si offre un'opportunità al territorio per lo sviluppo stesso, perché le merci oggi transitano anche in territori industrializzati come il territorio veronese: si devono mettere in correlazione, come bene hanno detto i miei colleghi, dei punti nevralgici della Provincia di Verona. Noi tutti sappiamo che la Provincia di Verona rappresenta un sito geografico strategico per lo sviluppo della nostra Regione perché è inserita nell'asse nord-sud, est-ovest e costituisce una grande arteria di scorrimento proprio a favorire non solo lo sviluppo delle merci, ma anche l'insediamento turistico.
Credo che quest'opera – quella che ricordavano prima i miei colleghi – sia strategica non solo, ripeto, per il territorio veronese, ma per l'intera Regione Veneto.
A livello comunale non si è colta l'occasione politica per arrivare con le opportunità del PNRR, con le opportunità dei fondi che arrivano non solo dal Governo ma anche dall'Europa, e non si è anche colta l'occasione di sfruttare questo tipo di risorse per completare quell'anello di circonvallazione attorno alla città, che non è più solo un'opera di interesse strategico cittadino e, quindi, urbano, ma è diventata un'opera necessaria, essenziale per la sopravvivenza del territorio provinciale, che mette in correlazione la parte nord della città (ricordo che il territorio della Valpolicella è un territorio straordinario non solo per le caratteristiche ambientali ma anche per lo sviluppo di prodotti importanti, come il vino Valpolicella, ma ricordo anche le cave di marmo, le cave delle pietre della Lessinia, che transitano nell'ambito degli insediamenti di sviluppo della Valpolicella) con la Valpantena, l'altra vallata del territorio provinciale veronese, senza dimenticare i servizi essenziali dei due grandi poli ospedalieri, che sono l'ospedale di Borgo Trento, da una parte, e l'ospedale di Negrar, dall'altra, che consentono non solo un servizio essenziale ma anche lo sviluppo in termini di università, perché sappiamo che sia l'ospedale di Negrar, con l'avvio di corsi in ambito farmaceutico, che l'ospedale di Borgo Trento, integrato con Borgo Roma, costituiscono un polo universitario fondamentale.
Cosa chiediamo oggi? Chiediamo che la Regione, il Governo e anche, ovviamente, i Comuni del territorio prendano atto, facciano squadra, facciano sinergia e filiera e mi auguro che la Regione del Veneto consideri quest'opera strategica per il proprio territorio. Peccato solo che non siamo riusciti, anche nei recenti piani triennali e anche nei nostri bilanci ultimi, a inserirla quantomeno come opera strategica regionale. Dico che questa risoluzione può dare un segnale chiaro della volontà di questo Consiglio e anche una direzione di politica per andare insieme a ricreare le condizioni fondamentali per una copertura non solo progettuale, ma anche economico-finanziaria, di cui ringrazierà non solo il territorio veronese ma l'intera Regione Veneto.
Grazie.
PRESIDENTE
Collega Masolo, prego.
Renzo MASOLO (Alleanza Verdi e Sinistra)
Grazie, Presidente.
Io intervengo proprio per la conclusione del collega Bozza, che dice: "Questo è un progetto strategico regionale". Sui progetti regionali, anche se sono locali e anche se molti Consiglieri sono interessati perché vivono le dinamiche politiche di quei territori, è necessario intervenire anche come Gruppo AVS, Gruppo politico che guarda non un singolo argomento, un singolo tema locale, ma una visione ampia.
Prima abbiamo sostenuto con determinazione la mobilità fluviale perché è un tema sicuramente da sviluppare. Interveniamo però anche quando c'è da smontare qualcosa che può appartenere alla lista dei sogni da realizzare, ma spesso è necessario riportare gli amministratori alla realtà, al 2025, alla situazione in cui siamo.
Su questo faccio alcune riflessioni di tipo differente, tre riflessioni. La prima è data dai costi economici dell'opera, la seconda dai costi ambientali, la terza è legata a delle alternative, perché queste sono le riflessioni da fare quando si parla di interventi di questo tipo (guardo il nostro Assessore al bilancio), perché non stiamo parlando di bazzecole. Quando si parla di 1 miliardo di euro bisogna pensarci non una o due volte, ma mille volte e, anche se questo progetto è stato pensato e proposto decenni fa, il mondo cambia e bisogna cercare di attualizzarlo e chiedersi se sia ancora attuale e ancora possibile.
Io ho dei seri dubbi, perché 1 miliardo di euro intanto bisogna tirarlo fuori e non penso nemmeno che sia bancabile, per cui bisogna capire dove tiriamo fuori questi soldi. Non oso immaginare quanto costi il PEF, il progetto di fattibilità economico-finanziaria, per un progetto del genere, ma soprattutto quali sono i costi non solo economici, ma ambientali, rispetto a un tunnel, vedendo le conseguenze dei tunnel che abbiamo fatto.
Penso solo alla Galleria di Malo e a tutti i problemi che abbiamo adesso di infiltrazioni, di PFAS e di inquinamento atmosferico legato ai lavori, agli anni che servono per fare i lavori e alla produzione di CO2, perché ricordo al nostro Consiglio regionale che la CO2 è il tema del futuro e noi dobbiamo ridurla e azzerarla.
Detto questo, concludo parlando delle alternative. Cosa possiamo fare con 1 miliardo di euro? Sto pensando non solo al tunnel in oggetto, ma anche alle strade che molti Gruppi politici propongono nel 2025. Se guardiamo a un modello di mobilità alternativo, al modello attuale autocentrico, è questo il modello a cui si ispirano i Consiglieri proponenti, forse bisognerebbe mettere sui piatti della bilancia le due alternative.
Quale può essere l'alternativa che io posso dare al tunnel investendo un miliardo di euro? Tenendo conto che stiamo lavorando sulla TAV, che abbiamo abbandonato il progetto di metropolitana di superficie, ma che dobbiamo necessariamente, obbligatoriamente fare una transizione dal modello dell'auto privata a un modello di trasporto pubblico. Non abbiamo alternative. Queste alternative, però, non le prendiamo in considerazione. Vorrei capire da voi se conoscete studi alternativi del costo di un miliardo di euro che potrebbero portare le persone che viaggiano attraverso e attorno a Verona, con i mezzi pubblici, sfruttando i parcheggi di cintura. So che l'ex assessore Corsi è molto affezionato a questo tema, alla mobilità ciclistica, alla mobilità pedonale. Il filobus non lo vedo come un problema, anzi lo vedo come una delle soluzioni, assieme alla TAV, assieme al filobus, assieme a un trasporto di metropolitana di superficie, che possono farci arrivare all'obiettivo.
Per questo necessariamente la nostra posizione, la posizione del nostro Gruppo, ma anche la posizione del Gruppo che ci rappresenta a Verona è sicuramente sfavorevole, contraria a questa mozione.
Grazie.
PRESIDENTE
Grazie a lei.
Collega Bigon, prego.
Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)
Grazie, Presidente.
È curioso sentire da chi ha governato per 15-20 anni che improvvisamente il traforo diventa un'opera prioritaria. Non hanno nemmeno iniziato il cantiere, nemmeno lo hanno progettato, non hanno nemmeno fatto un progetto definitivo. Neanche quello preliminare hanno portato in Comune.
Dopo 20 anni, portano una mozione, pur essendo all'opposizione in Amministrazione, ovviamente, per cercare di restare sul giornale, quindi avere degli slogan. Questo è rimasto il traforo per loro per 20 anni: uno slogan. Punto. Lamentarsi del traffico per il cantiere del filobus, opera ‒ anche questa ‒ che hanno sempre portato avanti come slogan, ma non hanno mai fatto nulla, fa sorridere. Questo è un aspetto. Non entriamo nel merito. Per oltre 20 anni non hanno portato avanti nessun tipo di infrastruttura importante per la città. Ora sono all'opposizione e pretendono di insegnare all'attuale Amministrazione quello che si dovrebbe fare. È l'attuale Amministrazione che decide quello che fa, perché è maggioranza e voi siete all'opposizione.
Un altro aspetto di cui dobbiamo tener conto è anche il fatto che la Regione non ha alcuna competenza in materia. È un territorio completamente comunale, quindi – ripeto – è competenza comunale, assolutamente, decidere come e se intervenire su un progetto importante per la città. In 20 anni, ripeto, potevate quantomeno predisporre un progetto.
Grazie.
PRESIDENTE
Facciamo un po' di ordine nelle richieste di intervento. Ho il collega Corsi, che da proponente può intervenire alla fine della discussione generale come replica.
Prego, collega Corsi.
Enrico CORSI (Liga Veneta per Salvini Premier)
Grazie, Presidente.
Credo sia opportuno intervenire anche per fare un po' di chiarezza. Resto veramente stupito che chi oggi siede in questo Consiglio come rappresentante della città di Verona non conosca la realtà di Verona.
Vorrei dire alla collega consigliera Bigon che è stato addirittura appaltato il progetto del traforo delle Torricelle; quindi, non è vero che non è mai stato fatto un progetto. Mi dispiace che lei sia completamente – chiedo scusa per la parola – ignorante in materia, perché è una cosa conclamata, chiara a chiunque. Primo aspetto.
Secondo aspetto. Chi è intervenuto prima della collega Bigon, che rappresenta sempre il centrosinistra, ha commesso un altro errore madornale: un miliardo. Nell'ultimo progetto che è stato presentato parliamo di 140 milioni di euro. Vi chiederei, prima di intervenire, di farvi un po' di scuola e di informarvi bene di cosa stiamo parlando, perché mi sembra che siate molto a digiuno.
Terzo aspetto. Mi dispiace che chi oggi rappresenta Verona, indipendentemente che sia rappresentante del centrodestra o del centrosinistra... Io suggerirei ai Consiglieri di questa parte di guardare all'interesse della città. Oggi l'interesse della città non ha un colore politico. La questione non è che noi oggi siamo all'opposizione. Noi siamo qui per difendere gli interessi di un territorio: è stato così quando siamo stati in maggioranza in Comune ed è così oggi che siamo all'opposizione. È un'opera strategica.
Dovete tenere presente che in Europa, ma anche in Italia, in Trentino-Alto Adige, fanno dei tunnel, dei trafori per Comuni con qualche migliaio di abitanti. Rispetto a chi dice che è una questione ambientale e quant'altro, inviterei il consigliere Masolo a venire a vedere quanto inquinano le decine di migliaia di macchine ogni giorno in coda ferme per 30-40 minuti con il motore acceso, che attraversano quel tratto di strada perché devono arrivare dall'altra parte della città. Oltre ai costi: ovviamente, per persone che stanno ferme 40 minuti ci sono anche costi personali.
Il traforo è un'opera essenziale per la città di Verona, una città importante nello scacchiere regionale sia per lo sviluppo che ‒ ripeto ‒ sotto il profilo sanitario. Abbiamo due ospedali strategici nel nostro territorio che sono soffocati in mezzo a quel traffico. È assurdo ‒ lo ripeto ancora una volta ‒ che chi interviene parli senza sapere cosa sta dicendo.
Noi non stiamo attaccando l'Amministrazione comunale. L'unica cosa di cui si accusa l'Amministrazione comunale è stata quella di spostare i soldi. Con 49 milioni di euro disponibili e la possibilità che l'altra autostrada, la Brennero, potesse investire altri 30 milioni di euro, magari utilizzando a suo tempo i fondi del PNRR, l'opera veniva quasi gratis per l'Amministrazione comunale. Invece si è voluto pensare ad altro. Queste sono conseguenze che i cittadini veronesi pagheranno care.
Abbiamo 20 Comuni. Perché ci siamo fermati? Perché ci bastano 20 Comuni, che hanno votato all'unanimità, non il Sindaco o il singolo Consigliere, all'unanimità l'intero Consiglio comunale, ritenendo quest'opera strategica e necessaria per il territorio. Questo vi deve far riflettere.
Grazie.
PRESIDENTE
Consigliere Bozza, per dichiarazione di voto o fatto personale?
Alberto BOZZA (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto)
Per dichiarazione di voto, ma a questo punto la faccio dopo.
PRESIDENTE
Va bene.
Collega Bigon, per dichiarazione di voto o fatto personale?
Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)
Per fatto personale.
PRESIDENTE
Prego.
Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)
Grazie.
Sono stata chiamata in causa. È stato detto che non sono a conoscenza. Intanto la progettazione non era bancabile, non era attivabile. Sanno benissimo cosa significa, se hanno fatto gli amministratori. Altrimenti devono imparare a farlo.
L'altro aspetto è che, oltre a questo, c'è anche uno studio, che dovrebbe essere a loro conoscenza, fatto dalla loro maggioranza o comunque dal centrodestra che ha governato prima, mi pare il sindaco fosse Sboarina, dove si dice che assolutamente non si risolva il problema, tra l'altro. Quindi, si chiariscano le idee. Ripeto: per 20 anni hanno governato e non sono riusciti a fare una sola opera strategica per la Provincia e per la città di Verona.
PRESIDENTE
Collega, lei deve rimanere sul fatto personale, su quello su cui è stata chiamata in causa.
Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)
Ho risposto.
PRESIDENTE
Non può alimentare la polemica su temi che non...
Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)
Il collega ha detto che siamo ignoranti per il fatto che non conosciamo. Ripeto: questi sono dati di fatto, li conosco, sono stati riportati. Per cui, si informi un po' di più.
Grazie.
PRESIDENTE
Collega Bozza, per dichiarazione di voto.
Alberto BOZZA (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto)
La ringrazio, Presidente.
Avevo anche qualche fatto personale, che è stato sanato dal collega Corsi. Quando la collega Bigon dice che per 15 anni non siamo stati in grado ‒ io ero amministratore, insieme al collega Corsi, del Comune di Verona ‒ di portare uno stralcio di progetto, mi sono sentito chiamato in causa perché è un'affermazione che non ha riscontro con gli atti amministrativi. Come ricordava il collega, il progetto del traforo delle Torricelle è stato addirittura aggiudicato.
Detto questo, vorrei anche ricordare alla collega Bigon, che ci accusava di non aver portato a compimento un'opera, che non solo abbiamo appaltato il progetto, ma addirittura il filobus, che andrà a completamento con questa Amministrazione, molto probabilmente, arriva dai Governi di centrodestra. Giusto per mettere i puntini sulle "i". Per cui, anche il filobus fa parte di una programmazione del Governo del centrodestra della città di Verona.
Mi sembra paradossale che proprio dai banchi del centrosinistra non si siano accorti che quei 53 o 54 milioni di euro che la Società Autostrade aveva messo a disposizione della A4 per un'opera strategica come il traforo delle Torricelle, in maniera unilaterale, senza avviare neppure un confronto con i portatori di interesse del territorio della Provincia di Verona e della città di Verona, il Sindaco, con una semplice decisione di Giunta, ha deciso di spostarli in un'altra opera, che è la Strada di gronda, senza neanche conoscere quelli che sono e saranno gli effetti benefici in termini di viabilità e in termini di sviluppo del territorio, ma solo per una presa di posizione politica, che non ha voluto, ovviamente per le contraddizioni interne alla sua maggioranza... C'è una parte politica di sinistra che non vuole il traforo delle Torricelle perché non vuole lo sviluppo della rete viaria del territorio della Provincia e della città di Verona, perché abbiamo un Assessore a Verona alla mobilità e al traffico che incentiva i monopattini e le biciclette e fa ZTL dappertutto, per creare evidentemente un problema non solo ai cittadini che devono spostarsi per necessità di lavoro in auto, ma anche a coloro che devono spostarsi per lavoro o per necessità per il trasporto di merci.
Questa visione ideologica che sta, in maniera pesante, creando le condizioni di un danno a un intero territorio non solo della città di Verona, ripeto, ma dell'intera Provincia, quindi di conseguenza del Veneto, credo sia un atteggiamento politico sbagliato. Quando, invece, un'opera come questa dovrebbe unire tutti noi, ci sono ancora prese di posizione ideologiche, che conosciamo, nell'ambito del centrosinistra.
Grazie.
PRESIDENTE
Grazie, collega.
Passiamo alla votazione.
Non c'è nessuno iscritto. Basta iscriversi per tempo. Lo ripeto: queste cose all'ultimo momento sono spiacevoli per chi presiede. Siccome erano iniziate le dichiarazioni di voto, era chiaro che era una dichiarazione di voto.
Collega Masolo, prego.
Renzo MASOLO (Alleanza Verdi e Sinistra)
Chiedo scusa, Presidente, ma ero convinto che si fosse prenotata la collega.
La mia dichiarazione è molto semplice, solo per mettere in chiaro alcune cose. Non si parla del non capire un progetto, ma di sostenere le alternative. Su questo le repliche dei colleghi non ci sono state. Ripeto il concetto. Ripetere serve, come si dice. La nostra sfida non è cercare di portare a casa progetti che ormai sono passati, lo dimostra la storia, lo dimostra l'evoluzione della mobilità. Quando si riduce la mobilità solo a monopattini e biciclette si denota, in questo caso sì, ripeto l'accusa fatta alla collega, un po' di ignoranza, ma ignoranza rispetto alle alternative. Molte realtà extranazionali, ma anche nazionali lo stanno dimostrando.
Se la vostra soluzione è quella di trovare altre direttive, altre linee per fluidificare il traffico, abbiamo già perso in partenza. Per questo io dico – forse non è stato recepito il nostro messaggio – che non è una battaglia ideologica, e lo ripeto sottolineandolo trenta volte. Non è una battaglia ideologica, e lo ripeterei anche la terza volta, ma non voglio tediarvi, è una battaglia di cultura, è una battaglia di speranza, è una battaglia di visione, è una battaglia di sostenibilità. Provare a ragionare seriamente, mettersi a un tavolo e dire "come spendiamo questo miliardo?". Ripeto, "miliardo", perché da 140 milioni sicuramente si arriva al miliardo, e lo dimostrano tutte le grandi opere che state facendo, state pensando, state programmando, state progettando e state avviando a debito, e anche questo lo sottolineo. Questi possono invece garantire un modello di mobilità alternativo, che può risolvere i nostri problemi e non solo i nostri problemi, perché io penso soprattutto ai problemi dei nostri figli, dei nostri nipoti e di chi deve ancora nascere.
Grazie.
PRESIDENTE
Collega Bigon, per dichiarazione di voto, prego.
Anna Maria BIGON (Partito Democratico Veneto)
Grazie, Presidente.
Noi riteniamo assolutamente strumentale questa mozione, per due motivi. È una strumentalità politica per due motivi. Il primo è che, come si diceva prima, per vent'anni hanno governato ed è curioso che ora dimostrino che questa opera sia prioritaria quando, in realtà, non l'hanno mai portata avanti.
L'altro aspetto è che si tratta di una competenza completamente comunale, quindi del Comune e della Provincia di Verona. Altrettanto sarà l'Amministrazione competente a decidere in che forma risolvere eventuali questioni e come intervenire per la propria viabilità.
Grazie.
PRESIDENTE
Collega Valdegamberi, per dichiarazione di voto, prego.
Stefano VALDEGAMBERI (Gruppo Misto)
Per dichiarare il voto favorevole, ovviamente, ma motivandolo con quanto dirò di seguito.
Di strumentale qui non c'è niente. La decisione l'ha già presa l'Amministrazione di Verona. È quella che c'erano 50 milioni stanziati, 49 milioni stanziati. Si potevano usare i progetti precedenti rifacendo l'opera, non il traforo lungo, quello più breve, da 150 milioni, le risorse in questo momento storico c'erano, si potevano trovare, si poteva al limite chiedere nuove risorse all'autostrada, e non era un problema, perché tutto il veronese è compatto su questo, per avere 30 milioni. Era un'opera fattibilissima. È una scelta politica chiara che ha fatto l'attuale Amministrazione comunale di Verona, rappresentata dal suo partito.
Quindi, è una volontà. Prima si è tentato di fare un progetto grande, è vero, ci sono stati problemi in un momento di crisi finanziaria, ci sono state una serie di complicazioni. È stato ridimensionato. Si poteva comunque portare avanti, ma è una decisione politica che ha preso l'attuale Amministrazione comunale di Verona. Quindi, non c'è niente di strumentale. C'è la volontà a non farlo.
Per quanto diceva prima Masolo, "noi dobbiamo cercare una sconfitta", "viabilità alternative", ci rendiamo conto che se uno parte da Badia Calavena, dove abito io, a 30 chilometri, per andare a Negrar, non può scendere in bicicletta? Collega Masolo, lei vorrebbe farci andare via in bicicletta. Sono parecchi chilometri, Se devo andare all'ospedale, devo per forza usare l'auto, anche perché i mezzi pubblici in montagna non ci sono o c'è una corriera ogni tre o quattro ore. Arrivo la sera quando magari l'appuntamento è la mattina. Dovrei partire la sera prima e dormire fuori casa. Non dobbiamo vivere nella fantasia, dobbiamo pensare alla realtà delle situazioni. Pensare a una viabilità alternativa è pura fantasia.
Non è che uno arriva a Verona, lascia la macchina, attraversa la città e procede in autobus. Poi non c'è più l'autobus, perché sarebbe stato più utile fare un collegamento, semmai, dalla Provincia alla città che non una tramvia all'interno della città, ma qui apro e chiudo una parentesi, perché il problema è che a collegare la città con la Provincia si toglie il traffico e non facendo girare il tram in città e facendo venire tutte le macchine in città. Questo, però, è un altro tema. Non c'è alternativa.
Vogliamo bloccare il traffico di Verona? Vogliamo lasciare le auto lì 50 minuti ferme? Perché? Per l'ambiente? È l'esatto opposto. Si è citato il traforo. Non capisco perché in Alto Adige, in Austria, dove c'è una cultura ambientale superiore alla nostra, si fanno i trafori per togliere il traffico e disinquinare, da noi il traforo inquina.
C'è questo paradosso di una sottocultura ambientalista che fa solo danni. Assumetevene le responsabilità. Eravate in un momento storico in cui si poteva presentare un progetto, non l'avete fatto. Avete addirittura tolto i soldi e quello che c'era prima e mettete nelle condizioni di non farlo più, per scelte ideologiche di qualcuno, per non andare a casa a Verona, perché qualcuno all'interno dell'Amministrazione...
PRESIDENTE
Collega, ha terminato il tempo.
Stefano VALDEGAMBERI (Gruppo Misto)
Finisco.
PRESIDENTE
È terminato.
Stefano VALDEGAMBERI (Gruppo Misto)
Finiamola con questa strumentalità.
PRESIDENTE
Finito. Infatti è finito.
Collega Lorenzoni, prego.
Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)
Grazie, Presidente. Intervengo per manifestare il mio voto contrario, ma manifestare la mia sorpresa di fronte a una cultura della mobilità che definire vecchia è poco.
Collega Valdegamberi, i tunnel che fanno in Alto Adige e in Austria sono per il traffico di transito. Nessuno fa il tunnel, anche in Val di Fassa ne hanno fatti... No, il traffico di Verona. E mi sorprende che lei non capisca questo, perché quando scende da Badia Calavena e va a Verona non è che transita attraverso Verona per andare, che ne so, a Sommacampagna. Lei va a Verona.
PRESIDENTE
Lasciate parlare il collega Lorenzoni.
Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)
Il tema è che i poveri centri urbani oggi non possono essere gestiti nella mobilità con la mobilità privata. Questo lo hanno capito in tutto il mondo, a parte gli Stati Uniti, dove ci sono le città che sono state pensate nel XX secolo ed è una cosa diversa. Per andare all'ospedale la cosa migliore è che chi è in buona salute non vada con l'automobile, in modo da consentire a chi è malato...
PRESIDENTE
Collega Valdegamberi, silenzio!
Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)
Il collega Valdegamberi non ha capito che, se tutti i sani vanno in macchina, i malati non riescono ad andare in macchina. Ma questo è chiarissimo. Il filobus su cui sta lavorando l'Amministrazione ha proprio questa finalità: togliere auto private e consentire a chi ha il diritto di utilizzare l'auto privata, perché ha delle limitazioni nella propria mobilità, di poterla utilizzare. Se tutti vogliono utilizzare l'auto privata, non va bene. Guardate quello che ha fatto Parigi, guardate quello che ha fatto Londra, guardate quello che hanno fatto le città tedesche. È impossibile, dove c'è una forte concentrazione economica e di servizi, poter utilizzare l'auto privata, perché c'è una congestione. La soluzione non è allargare le strade. Allargare le strade aumenta la congestione, perché la divergenza di un sistema è data dalla minima sezione e prima o poi una sezione si restringe. Per cui, possiamo fare sette corsie, ma prima o poi arriveremo a due corsie, ed è quella la portata della strada, per cui a poco serve.
Dobbiamo studiare meccanismi diversi, dobbiamo ripensare la mobilità, dobbiamo sollecitare l'assessore De Berti a investire delle risorse sulla mobilità pubblica, perché quella dà le risposte. Solo allora coloro che avranno bisogno di utilizzare l'auto privata lo potranno fare. Quindi, invito tutta l'Aula a votare contro questa mozione, perché è una mozione che definirei novecentesca. Invece, siamo nel XXI secolo e dobbiamo pensare ad una mobilità che sia alla portata di tutti, una mobilità che non crei le congestioni, ma che crei le soluzioni dei problemi, e questo va esattamente nella direzione contraria. Quindi, da Badia Calavena mai potrà raggiungere il centro di Verona se tutti vorranno andare da tutti i paesi della Provincia di Verona...
PRESIDENTE
Collega Valdegamberi, per favore.
Arturo LORENZONI (Gruppo Misto)
Non è discriminante. È discriminante il non porre delle regole che mettano tutti nella possibilità di raggiungere l'obiettivo che hanno all'interno dei centri urbani, e questo va proprio nella direzione di discriminare. Mi dispiace dirlo, ma è veramente fuori dal tempo.
PRESIDENTE
Metto in votazione la
risoluzione n. 180.
È aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
È chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Chiudiamo qui la seduta. Capigruppo in Sala del Leone.
La Seduta termina alle ore 17.41
|
Il Consigliere segretario
Erika BALDIN
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Il Presidente
Roberto CIAMBETTI
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Resoconto stenotipico a cura di:
Cedat 85
Revisione e coordinamento testo a cura di:
Maria Concetta Miccoli
Elaborazione testo a cura di:
Maria Concetta Miccoli
PROCESSO VERBALE
SEDUTA PUBBLICA N. 189
SEDUTA PUBBLICA N. 189
MARTEDì 2 SETTEMBRE 2025
PRESIDENZA
PRESIDENTE ROBERTO CIAMBETTI
VICEPRESIDENTE ENOCH SORANZO
VICEPRESIDENTE FRANCESCA ZOTTIS
PROCESSO VERBALE REDATTO A CURA DELL'UNITà ASSEMBLEA
INDICE
Processo verbale della 189ª seduta pubblica – martedì 2 settembre 2025
Processo verbale della 189ª seduta pubblica – martedì 2 settembre 2025
- Approvazione verbali delle sedute precedenti
- Comunicazioni della Presidenza del Consiglio
- Interrogazioni e interpellanze
- Risposte della Giunta regionale alle interrogazioni e interpellanze
- Interrogazioni a risposta scritta iscritte all'ordine del giorno ai sensi dell'articolo 111, comma 4 del Regolamento
- Proposta di legge d'iniziativa dei consiglieri Sandonà, Cavinato, Cecchetto, Ciambetti, Dolfin, Pan, Zecchinato e Brescacin relativa a "Norme per la valorizzazione dei Leoni Marciani". (Progetto di legge n. 270) APPROVATO (Deliberazione legislativa n. 22/2025)
- Risoluzione presentata dal consigliere Pan relativa a "Rispetto del divieto di copertura del volto e del capo nei luoghi pubblici, al fine di garantire la sicurezza pubblica". (Risoluzione n. 160) APPROVATA (Deliberazione n. 53/2025)
- Mozione presentata dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Montanariello e Zottis relativa a "Piano di prevenzione della violenza a danno degli operatori sanitari (PREVIOS): la Giunta regionale disponga l'adozione da parte delle aziende ULSS". (Mozione n. 605) APPROVATA (Deliberazione n. 54/2025) TITOLO MODIFICATO
- Mozione presentata dai consiglieri Soranzo, Pavanetto, Casali, Formaggio e Razzolini relativa a "La Giunta regionale si attivi per proporre un protocollo con le Forze dell'Ordine a tutela degli operatori sanitari". (Mozione n. 591) APPROVATA (Deliberazione n. 55/2025)
- Mozione presentata dai consiglieri Zanoni e Masolo relativa a "Per il superamento della presenza degli animali nei settori delle attività circensi e degli spettacoli viaggianti". (Mozione n. 611) RESPINTA
- Mozione presentata dalla consigliera Vianello relativa a "Naviglio del Brenta: piano strategico per la manutenzione e il rilancio del turismo nella Riviera". (Mozione n. 587) APPROVATA (Deliberazione n. 56/2025)
- Mozione presentata dal consigliere Lorenzoni relativa a "La Regione attribuisca l'intitolazione della ciclovia della destra dell'Adige al pioniere del cicloturismo Luigi Masetti". (Mozione n. 500) RESPINTA
- Risoluzione presentata dalla consigliera Ostanel relativa a "Il Governo e la Regione Veneto siano solidali con le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici e parte attiva nel facilitare la risoluzione della vertenza relativa al nuovo contratto" (Risoluzione n. 184) RESPINTA
- Mozione presentata dai consiglieri Zanoni, Giacomo Possamai, Bigon, Camani, Montanariello, Zottis, Lorenzoni, Guarda, Baldin e Ostanel relativa a "Recupero della plastica e degli altri rifiuti galleggianti nei corsi d'acqua. La Giunta regionale interceda con urgenza presso il Governo per una pianificazione nazionale degli interventi, che affronti il problema in maniera strutturale e non sperimentale come avviene oggi!". (Mozione n. 423) RESPINTA
- Risoluzione presentata dai consiglieri Corsi, Bozza, Piccinini, Valdegamberi, Andreoli, Sponda, Casali, Cecchetto e Michieletto relativa a "Traforo delle Torricelle: un impegno di tutte le istituzioni competenti per realizzare il "Passante a nord" al fine di ridurre il traffico urbano e l'inquinamento atmosferico". (Risoluzione n. 180) APPROVATA (Deliberazione n. 57/2025)
- Votazioni ai sensi dell'articolo 50 comma 4 dello Statuto.
La seduta si svolge a Venezia in Palazzo Ferro-Fini, sede del Consiglio regionale, secondo le modalità ordinarie.
I lavori si svolgono sulla base dell'ordine del giorno prot. n. 11487 del 28 agosto 2025.
Il Presidente CIAMBETTI, alle ore 10.42, comunica che l'inizio della seduta è rinviato alle ore 10.50.
Assume la presidenza il Presidente Roberto Ciambetti.
Il PRESIDENTE dichiara aperta la seduta alle ore 11.04.
Assume le funzioni di Consigliere segretario la consigliera Erika Baldin.
Punto n. 1) all'ordine del giorno
I lavori si svolgono sulla base dell'ordine del giorno prot. n. 11487 del 28 agosto 2025.
Il Presidente CIAMBETTI, alle ore 10.42, comunica che l'inizio della seduta è rinviato alle ore 10.50.
Assume la presidenza il Presidente Roberto Ciambetti.
Il PRESIDENTE dichiara aperta la seduta alle ore 11.04.
Assume le funzioni di Consigliere segretario la consigliera Erika Baldin.
Punto n. 1) all'ordine del giorno
Approvazione verbali delle sedute precedenti [RESOCONTO]
Il PRESIDENTE, poiché nessun consigliere chiede di fare osservazioni, dichiara che si intende approvato il processo verbale della 188a seduta pubblica di martedì 5 agosto 2025.
Punto n. 2) all'ordine del giorno
Comunicazioni della Presidenza del Consiglio [RESOCONTO]
Il PRESIDENTE comunica i congedi del Presidente della Giunta regionale Zaia e dei consiglieri Puppato e Rigo.
Punto n. 3) all'ordine del giorno
Interrogazioni e interpellanze [RESOCONTO]
Ai sensi dell'art. 114, comma 3 del Regolamento l'elenco delle interrogazioni e delle interpellanze, allegato alla Convocazione, è dato per letto.
Punto n. 4) all'ordine del giorno
Risposte della Giunta regionale alle interrogazioni e interpellanze [RESOCONTO]
INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA
n. 569 del 16.07.2025
presentata dalla consigliera Baldin
"A Mestre sta per chiudere il Laguna Palace Hotel, destinato a licenziare 60 dipendenti. La Regione sarà parte attiva nel favorire l'adozione degli ammortizzatori sociali e il ricollocamento?"
Il testo dell'interrogazione è dato per letto.
Interviene l'assessore Mantovan che risponde per conto della Giunta regionale.
Interviene la consigliera Baldin (Movimento 5 Stelle) in sede di replica.
n. 566 del 15.07.2025
presentata dai consiglieri Montanariello e Zottis
"Superjet International: quali azioni la Giunta ha avviato o intende avviare per scongiurare la chiusura di questa eccellenza industriale?"
e
n. 570 del 22.07.2025
presentata dalla consigliera Baldin
"Superjet International: la Regione intende assistere passivamente alla fine di un'esperienza industriale di alto valore per l'Italia, e dei suoi posti di lavoro?"
Interviene il consigliere Montanariello (Partito Democratico Veneto) che illustra l'IRI n. 566.
La consigliera Baldin dà per letta l'IRI n. 570.
Interviene l'assessore Mantovan che risponde congiuntamente alle due Interrogazioni in oggetto per conto della Giunta regionale.
Intervengono i consiglieri Montanariello (Partito Democratico Veneto) e Baldin (Movimento 5 Stelle) in sede di replica.
Punto n. 5) all'ordine del giorno
Interrogazioni a risposta scritta iscritte all'ordine del giorno ai sensi dell'articolo 111, comma 4 del Regolamento [RESOCONTO]
n. 717 del 07.05.2025
presentata dai consiglieri Zanoni e Masolo
"Sui valichi montani: come intende procedere la Giunta alla luce di quanto statuito con la recente sentenza del TAR Lombardia?"
Interviene il consigliere Zanoni (Alleanza Verdi e Sinistra) che illustra l'IRS in oggetto.
Durante l'intervento del consigliere Zanoni assume la presidenza il Vicepresidente Enoch Soranzo.
Interviene l'assessore Corazzari che risponde per conto della Giunta regionale.
Interviene il consigliere Zanoni (Alleanza Verdi e Sinistra) in sede di replica.
n. 720 del 13.05.2025
presentata dalla consigliera Ostanel
"Quartiere Palestro a Padova: a quando l'avvio dei lavori sulle 10 palazzine "liberate" nel 2022? E quale destino per le palazzine di via Lago Ascianghi e via Amba Aradam?
Interviene la consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) che illustra l'IRS in oggetto.
Interviene l'assessore Corazzari che risponde per conto della Giunta regionale.
Interviene la consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) in sede di replica.
Punto 6) all'ordine del giorno
Proposta di legge d'iniziativa dei consiglieri Sandonà, Cavinato, Cecchetto, Ciambetti, Dolfin, Pan, Zecchinato e Brescacin relativa a "Norme per la valorizzazione dei Leoni Marciani". (Progetto di legge n. 270) APPROVATO (Deliberazione legislativa n. 22/2025) [RESOCONTO]
Intervengono i consiglieri Sandonà (Zaia Presidente), che svolge la relazione di maggioranza per conto della Sesta Commissione consiliare, e Zottis (Partito Democratico Veneto), che svolge la relazione di minoranza per conto della Sesta Commissione consiliare.
In discussione generale intervengono i consiglieri Masolo (Alleanza Verdi e Sinistra), Lorenzoni (Gruppo Misto), Camani (Partito Democratico Veneto), Pan (Liga Veneta per Salvini Premier), Baldin (Movimento 5 Stelle), Favero (Liga Veneta per Salvini Premier), Zanoni (Alleanza Verdi e Sinistra) e Ostanel (Il Veneto che Vogliamo).
Durante l'intervento del consigliere Lorenzoni assume la presidenza la Vicepresidente Francesca Zottis e successivamente durante l'intervento del consigliere Pan assume la presidenza il Vicepresidente Enoch Soranzo.
Il PRESIDENTE dichiara chiusa la discussione generale e sospende la seduta per consentire all'Ufficio di presidenza della Sesta Commissione consiliare di riunirsi per esprimere parere sugli emendamenti presentati.
La seduta è sospesa alle ore 13.03 per una pausa dei lavori consiliari.
La seduta riprende alle ore 14.35.
Il Presidente CIAMBETTI alle ore 14.35 rinvia la ripresa dei lavori alle ore 14.50.
La seduta riprende alle ore 15.02.
Assume la presidenza il Presidente Roberto Ciambetti.
Assume le funzioni di Consigliere segretario la consigliera Erika Baldin.
Si passa all'esame dell'articolato e degli emendamenti.
Gli articoli 1 e 2, posti in votazione separatamente col sistema elettronico in modalità telematica, sono approvati nel testo presentato dalla Commissione consiliare competente.
La consigliera Baldin (Movimento 5 Stelle) ritira gli emendamenti nn. A1, A2 e A3.
Gli articoli 3, 4 e 5, posti in votazione col sistema elettronico in modalità telematica, sono approvati nel testo presentato dalla Commissione consiliare competente.
In dichiarazione di voto finale sul progetto di legge n. 270 intervengono i consiglieri Sandonà (Zaia Presidente), Zottis (Partito Democratico Veneto), Masolo (Alleanza Verdi e Sinistra) e Pan (Liga Veneta per Salvini Premier).
Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico in modalità telematica, il progetto di legge n. 270 nel suo complesso.
Il Consiglio approva.
La consigliera Cestari (Liga Veneta per Salvini Premier) interviene per chiedere il rinvio dell'esame del punto n. 7) all'ordine del giorno, risoluzione n. 158.
Il PRESIDENTE accoglie la richiesta e dispone il rinvio del punto.
Punto 8) all'ordine del giorno
Risoluzione presentata dal consigliere Pan relativa a "Rispetto del divieto di copertura del volto e del capo nei luoghi pubblici, al fine di garantire la sicurezza pubblica". (Risoluzione n. 160) APPROVATA (Deliberazione n. 53/2025) [RESOCONTO]
Intervengono i consiglieri Pan (Liga Veneta per Salvini Premier), che la illustra, Masolo (Alleanza Verdi e Sinistra), Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), Scatto (Zaia Presidente) e Valdegamberi (Gruppo Misto), in discussione generale.
Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico in modalità telematica, la risoluzione in oggetto.
Il Consiglio approva
Punti 9) e 10) all'ordine del giorno
Mozione presentata dai consiglieri Luisetto, Camani, Bigon, Montanariello e Zottis relativa a "Piano di prevenzione della violenza a danno degli operatori sanitari (PREVIOS): la Giunta regionale disponga l'adozione da parte delle aziende ULSS". (Mozione n. 605) APPROVATA (Deliberazione n. 54/2025) TITOLO MODIFICATO [RESOCONTO]
e
Mozione presentata dai consiglieri Soranzo, Pavanetto, Casali, Formaggio e Razzolini relativa a "La Giunta regionale si attivi per proporre un protocollo con le Forze dell'Ordine a tutela degli operatori sanitari". (Mozione n. 591) APPROVATA (Deliberazione n. 55/2025) [RESOCONTO]
Si passa alla trattazione congiunta dei due punti in oggetto con un'unica discussione generale e votazioni separate.
Intervengono i consiglieri Luisetto (Partito Democratico Veneto), che illustra la mozione n. 605, e Soranzo (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni), che illustra la mozione n. 591.
In discussione generale sui due punti in esame intervengono il consigliere Zanoni (Alleanza Verdi e Sinistra), l'assessore Lanzarin e la consigliera Luisetto (Partito Democratico Veneto), che propone una modifica verbale alla mozione n. 605, ai sensi dell'articolo 102, comma 7 del Regolamento.
Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico in modalità telematica, la mozione n. 605, come modificata.
Il Consiglio approva
Interviene il consigliere Soranzo (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni) che, ai sensi dell'articolo 102, comma 7 del Regolamento, propone una modifica verbale alla mozione n. 591.
Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico in modalità telematica, la mozione n. 591, come modificata.
Il Consiglio approva
Punto 11) all'ordine del giorno
Mozione presentata dai consiglieri Zanoni e Masolo relativa a "Per il superamento della presenza degli animali nei settori delle attività circensi e degli spettacoli viaggianti". (Mozione n. 611) RESPINTA [RESOCONTO]
Intervengono i consiglieri Zanoni (Alleanza Verdi e Sinistra), che la illustra, Masolo (Alleanza Verdi e Sinistra), Bet (Zaia Presidente) e Pan (Liga Veneta per Salvini Premier), in discussione generale.
Durante l'intervento del consigliere Zanoni assume la presidenza il Vicepresidente Enoch Soranzo.
Il consigliere Masolo (Alleanza Verdi e Sinistra) interviene per fatto personale.
In dichiarazione di voto interviene il consigliere Zanoni (Alleanza Verdi e Sinistra).
Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico in modalità telematica, la mozione in oggetto.
Il Consiglio non approva
Punto 12) all'ordine del giorno
Mozione presentata dalla consigliera Vianello relativa a "Naviglio del Brenta: piano strategico per la manutenzione e il rilancio del turismo nella Riviera". (Mozione n. 587) APPROVATA (Deliberazione n. 56/2025) [RESOCONTO]
Intervengono i consiglieri Vianello (Zaia Presidente), che la illustra, Zottis (Partito Democratico Veneto) e Masolo (Alleanza Verdi e Sinistra), in discussione generale.
Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico in modalità telematica, la mozione in oggetto.
Il Consiglio approva
Punto 13) all'ordine del giorno
Mozione presentata dal consigliere Lorenzoni relativa a "La Regione attribuisca l'intitolazione della ciclovia della destra dell'Adige al pioniere del cicloturismo Luigi Masetti". (Mozione n. 500) RESPINTA [RESOCONTO]
Intervengono i consiglieri Lorenzoni (Gruppo Misto), che la illustra, e Masolo (Alleanza Verdi e Sinistra), in discussione generale.
Durante l'intervento del consigliere Masolo assume la presidenza la Vicepresidente Francesca Zottis.
Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico in modalità telematica, la mozione in oggetto.
Il Consiglio non approva
Il consigliere Soranzo (Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni) interviene per chiedere il rinvio dell'esame del punto n. 14) all'ordine del giorno, mozione n. 427.
Il PRESIDENTE accoglie la richiesta e dispone il rinvio del punto.
Punto 15) all'ordine del giorno
Risoluzione presentata dalla consigliera Ostanel relativa a "Il Governo e la Regione Veneto siano solidali con le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici e parte attiva nel facilitare la risoluzione della vertenza relativa al nuovo contratto" (Risoluzione n. 184) RESPINTA [RESOCONTO]
Interviene la consigliera Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) che illustra la risoluzione in oggetto.
Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico in modalità telematica, la risoluzione in oggetto.
Il Consiglio non approva
La consigliera Venturini (Forza Italia - Berlusconi - Autonomia per il Veneto) interviene per chiedere il rinvio dell'esame del punto n. 16) all'ordine del giorno, risoluzione n. 177.
Il PRESIDENTE accoglie la richiesta e dispone il rinvio del punto.
Punto 17) all'ordine del giorno
Mozione presentata dai consiglieri Zanoni, Giacomo Possamai, Bigon, Camani, Montanariello, Zottis, Lorenzoni, Guarda, Baldin e Ostanel relativa a "Recupero della plastica e degli altri rifiuti galleggianti nei corsi d'acqua. La Giunta regionale interceda con urgenza presso il Governo per una pianificazione nazionale degli interventi, che affronti il problema in maniera strutturale e non sperimentale come avviene oggi!". (Mozione n. 423) RESPINTA [RESOCONTO]
Interviene il consigliere Zanoni (Alleanza Verdi e Sinistra) che illustra la mozione in oggetto.
Assume la presidenza il Presidente Roberto Ciambetti.
Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico in modalità telematica, la mozione in oggetto.
Il Consiglio non approva
Punto 18) all'ordine del giorno
Risoluzione presentata dai consiglieri Corsi, Bozza, Piccinini, Valdegamberi, Andreoli, Sponda, Casali, Cecchetto e Michieletto relativa a "Traforo delle Torricelle: un impegno di tutte le istituzioni competenti per realizzare il "Passante a nord" al fine di ridurre il traffico urbano e l'inquinamento atmosferico". (Risoluzione n. 180) APPROVATA (Deliberazione n. 57/2025) [RESOCONTO]
Intervengono i consiglieri Corsi (Liga Veneta per Salvini Premier), che la illustra, Valdegamberi (Gruppo Misto), Bozza (Forza Italia – Berlusconi – Autonomia per il Veneto), Masolo (Alleanza Verdi e Sinistra), Bigon (Partito Democratico Veneto), in discussione generale, e Corsi (Liga Veneta per Salvini Premier), in sede di replica.
Intervengono i consiglieri, Bigon (Partito Democratico Veneto), per fatto personale, Bozza (Forza Italia – Berlusconi – Autonomia per il Veneto), Masolo (Alleanza Verdi e Sinistra), Bigon (Partito Democratico Veneto), Valdegamberi (Gruppo Misto) e Lorenzoni (Gruppo Misto), in dichiarazione di voto.
Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico in modalità telematica, la risoluzione in oggetto.
Il Consiglio approva
Il PRESIDENTE dichiara chiusa la seduta.
Il Consiglio regionale sarà convocato a domicilio.
La seduta termina alle ore 17.41.
Votazioni ai sensi dell'articolo 50 comma 4 dello Statuto.
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 270 - ART. 1
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 33
Votanti: 33
Favorevoli: 25
Contrari: 0
Astenuti: 8
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
PDL n. 270 - ART. 1
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 33
Votanti: 33
Favorevoli: 25
Contrari: 0
Astenuti: 8
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Votanti:
Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Assenti:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Boron Fabrizio, Casali Stefano, Centenaro Giulio, Formaggio Joe, Montanariello Jonatan, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Zaia Luca, Zanoni Andrea
Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE
Favorevoli:
Barbisan Fabiano, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco
Contrari:
NESSUN CONTRARIO
Astenuti:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Ostanel Elena, Zottis Francesca
Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Votanti:
Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Assenti:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Boron Fabrizio, Casali Stefano, Centenaro Giulio, Formaggio Joe, Montanariello Jonatan, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Zaia Luca, Zanoni Andrea
Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE
Favorevoli:
Barbisan Fabiano, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco
Contrari:
NESSUN CONTRARIO
Astenuti:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Ostanel Elena, Zottis Francesca
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 270 - ART. 2
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 27
Contrari: 0
Astenuti: 8
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
PDL n. 270 - ART. 2
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 27
Contrari: 0
Astenuti: 8
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Votanti:
Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Assenti:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Casali Stefano, Formaggio Joe, Montanariello Jonatan, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Zaia Luca, Zanoni Andrea
Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE
Favorevoli:
Barbisan Fabiano, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco
Contrari:
NESSUN CONTRARIO
Astenuti:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Ostanel Elena, Zottis Francesca
Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Votanti:
Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Assenti:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Casali Stefano, Formaggio Joe, Montanariello Jonatan, Pavanetto Lucas, Possamai Gianpiero, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Zaia Luca, Zanoni Andrea
Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE
Favorevoli:
Barbisan Fabiano, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco
Contrari:
NESSUN CONTRARIO
Astenuti:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Ostanel Elena, Zottis Francesca
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 270 - ART. 3
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 38
Votanti: 38
Favorevoli: 29
Contrari: 0
Astenuti: 9
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
PDL n. 270 - ART. 3
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 38
Votanti: 38
Favorevoli: 29
Contrari: 0
Astenuti: 9
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Votanti:
Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Assenti:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Casali Stefano, Formaggio Joe, Montanariello Jonatan, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Soranzo Enoch, Venturini Elisa, Zaia Luca
Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE
Favorevoli:
Barbisan Fabiano, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco
Contrari:
NESSUN CONTRARIO
Astenuti:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca
Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Votanti:
Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Assenti:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Casali Stefano, Formaggio Joe, Montanariello Jonatan, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Soranzo Enoch, Venturini Elisa, Zaia Luca
Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE
Favorevoli:
Barbisan Fabiano, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco
Contrari:
NESSUN CONTRARIO
Astenuti:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 270 - ART. 4
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 39
Votanti: 39
Favorevoli: 30
Contrari: 0
Astenuti: 9
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
PDL n. 270 - ART. 4
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 39
Votanti: 39
Favorevoli: 30
Contrari: 0
Astenuti: 9
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Votanti:
Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Assenti:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Casali Stefano, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Montanariello Jonatan, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Zaia Luca
Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE
Favorevoli:
Barbisan Fabiano, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco
Contrari:
NESSUN CONTRARIO
Astenuti:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca
Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Votanti:
Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Assenti:
Andreoli Marco, Bet Roberto, Casali Stefano, Formaggio Joe, Gerolimetto Nazzareno, Montanariello Jonatan, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Zaia Luca
Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE
Favorevoli:
Barbisan Fabiano, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco
Contrari:
NESSUN CONTRARIO
Astenuti:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 270 - ART. 5
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 42
Votanti: 42
Favorevoli: 33
Contrari: 0
Astenuti: 9
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
PDL n. 270 - ART. 5
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 42
Votanti: 42
Favorevoli: 33
Contrari: 0
Astenuti: 9
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Assenti:
Bet Roberto, Casali Stefano, Formaggio Joe, Montanariello Jonatan, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Zaia Luca
Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE
Favorevoli:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco
Contrari:
NESSUN CONTRARIO
Astenuti:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Assenti:
Bet Roberto, Casali Stefano, Formaggio Joe, Montanariello Jonatan, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Zaia Luca
Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE
Favorevoli:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco
Contrari:
NESSUN CONTRARIO
Astenuti:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca
Votazione aperta per il punto:
PDL n. 270 - VOTAZIONE FINALE
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 46
Votanti: 46
Favorevoli: 37
Contrari: 0
Astenuti: 9
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
PDL n. 270 - VOTAZIONE FINALE
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 46
Votanti: 46
Favorevoli: 37
Contrari: 0
Astenuti: 9
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Assenti:
Formaggio Joe, Montanariello Jonatan, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Zaia Luca
Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE
Favorevoli:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco
Contrari:
NESSUN CONTRARIO
Astenuti:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Assenti:
Formaggio Joe, Montanariello Jonatan, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Zaia Luca
Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE
Favorevoli:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco
Contrari:
NESSUN CONTRARIO
Astenuti:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca
Votazione aperta per il punto:
RISOLUZIONE n. 160
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 39
Votanti: 39
Favorevoli: 30
Contrari: 8
Astenuti: 1
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
RISOLUZIONE n. 160
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 39
Votanti: 39
Favorevoli: 30
Contrari: 8
Astenuti: 1
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Votanti:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Assenti:
Baldin Erika, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Dolfin Marco, Formaggio Joe, Montanariello Jonatan, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Zaia Luca
Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE
Favorevoli:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco
Contrari:
Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca
Astenuti:
Rizzotto Silvia
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Votanti:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Assenti:
Baldin Erika, Boron Fabrizio, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Dolfin Marco, Formaggio Joe, Montanariello Jonatan, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Sandonà Luciano, Zaia Luca
Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE
Favorevoli:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco
Contrari:
Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca
Astenuti:
Rizzotto Silvia
Votazione aperta per il punto:
MOZIONE n. 605
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 35
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
MOZIONE n. 605
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 35
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Assenti:
Barbisan Fabiano, Boron Fabrizio, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Cestari Laura, Dolfin Marco, Formaggio Joe, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Zaia Luca
Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE
Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Contrari:
NESSUN CONTRARIO
Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Assenti:
Barbisan Fabiano, Boron Fabrizio, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Cecchetto Milena, Cestari Laura, Dolfin Marco, Formaggio Joe, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Zaia Luca
Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE
Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Contrari:
NESSUN CONTRARIO
Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il punto:
MOZIONE n. 591
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 36
Votanti: 36
Favorevoli: 36
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
MOZIONE n. 591
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 36
Votanti: 36
Favorevoli: 36
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Assenti:
Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Boron Fabrizio, Brescacin Sonia, Cecchetto Milena, Cestari Laura, Formaggio Joe, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Zaia Luca
Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE
Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Contrari:
NESSUN CONTRARIO
Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Assenti:
Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Boron Fabrizio, Brescacin Sonia, Cecchetto Milena, Cestari Laura, Formaggio Joe, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Zaia Luca
Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE
Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Contrari:
NESSUN CONTRARIO
Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il punto:
MOZIONE n. 611
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 29
Votanti: 29
Favorevoli: 7
Contrari: 22
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
MOZIONE n. 611
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 29
Votanti: 29
Favorevoli: 7
Contrari: 22
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bigon Annamaria, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea
Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bigon Annamaria, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea
Assenti:
Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Cecchetto Milena, Cestari Laura, Ciambetti Roberto, Formaggio Joe, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Valdegamberi Stefano, Zaia Luca, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE
Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Zanoni Andrea
Contrari:
Andreoli Marco, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto
Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bigon Annamaria, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea
Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bigon Annamaria, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea
Assenti:
Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Cecchetto Milena, Cestari Laura, Ciambetti Roberto, Formaggio Joe, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Valdegamberi Stefano, Zaia Luca, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE
Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Zanoni Andrea
Contrari:
Andreoli Marco, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto
Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il punto:
MOZIONE n. 587
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 34
Votanti: 34
Favorevoli: 34
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
MOZIONE n. 587
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 34
Votanti: 34
Favorevoli: 34
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bigon Annamaria, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bigon Annamaria, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Assenti:
Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Cecchetto Milena, Ciambetti Roberto, Formaggio Joe, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Zaia Luca, Zanoni Andrea
Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE
Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bigon Annamaria, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Contrari:
NESSUN CONTRARIO
Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bigon Annamaria, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Votanti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bigon Annamaria, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Assenti:
Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Cecchetto Milena, Ciambetti Roberto, Formaggio Joe, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Puppato Giovanni, Razzolini Tommaso, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Zaia Luca, Zanoni Andrea
Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE
Favorevoli:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Bigon Annamaria, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Contrari:
NESSUN CONTRARIO
Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il punto:
MOZIONE n. 500
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 33
Votanti: 31
Favorevoli: 9
Contrari: 22
Astenuti: 0
Non Votanti: 2
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
MOZIONE n. 500
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 33
Votanti: 31
Favorevoli: 9
Contrari: 22
Astenuti: 0
Non Votanti: 2
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
Presenti:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Votanti:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Assenti:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Cecchetto Milena, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Formaggio Joe, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Zaia Luca
Non Votanti:
Bozza Alberto, Venturini Elisa
Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Zanoni Andrea, Zottis Francesca
Contrari:
Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Maino Silvia, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco
Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Votanti:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Assenti:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Bet Roberto, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Cecchetto Milena, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Formaggio Joe, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sponda Alessandra, Valdegamberi Stefano, Zaia Luca
Non Votanti:
Bozza Alberto, Venturini Elisa
Favorevoli:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Zanoni Andrea, Zottis Francesca
Contrari:
Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Maino Silvia, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco
Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il punto:
RISOLUZIONE n. 184
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 34
Votanti: 34
Favorevoli: 8
Contrari: 26
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
RISOLUZIONE n. 184
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 34
Votanti: 34
Favorevoli: 8
Contrari: 26
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
Presenti:
Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Scatto Francesca, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Votanti:
Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Scatto Francesca, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Assenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Cecchetto Milena, Cestaro Silvia, Formaggio Joe, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Zaia Luca
Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE
Favorevoli:
Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca
Contrari:
Bet Roberto, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Scatto Francesca, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco
Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Scatto Francesca, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Votanti:
Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Ostanel Elena, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Scatto Francesca, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Assenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Cecchetto Milena, Cestaro Silvia, Formaggio Joe, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Zaia Luca
Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE
Favorevoli:
Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Ostanel Elena, Zanoni Andrea, Zottis Francesca
Contrari:
Bet Roberto, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Scatto Francesca, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco
Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il punto:
MOZIONE n. 423
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 32
Votanti: 32
Favorevoli: 7
Contrari: 25
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
MOZIONE n. 423
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 32
Votanti: 32
Favorevoli: 7
Contrari: 25
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: RESPINTA
Presenti:
Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Scatto Francesca, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Votanti:
Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Scatto Francesca, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Assenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Cecchetto Milena, Cestaro Silvia, Formaggio Joe, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Zaia Luca
Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE
Favorevoli:
Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Zanoni Andrea, Zottis Francesca
Contrari:
Bet Roberto, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Scatto Francesca, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco
Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Scatto Francesca, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Votanti:
Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Scatto Francesca, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Assenti:
Andreoli Marco, Baldin Erika, Barbisan Fabiano, Bisaglia Simona, Boron Fabrizio, Cecchetto Milena, Cestaro Silvia, Formaggio Joe, Michieletto Gabriele, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Pavanetto Lucas, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Soranzo Enoch, Sponda Alessandra, Zaia Luca
Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE
Favorevoli:
Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Zanoni Andrea, Zottis Francesca
Contrari:
Bet Roberto, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Pan Giuseppe, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Scatto Francesca, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco
Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Votazione aperta per il punto:
RISOLUZIONE n. 180
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 41
Votanti: 41
Favorevoli: 32
Contrari: 9
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
RISOLUZIONE n. 180
Effettuata la votazione si hanno i seguenti risultati:
Consiglieri presenti: 41
Votanti: 41
Favorevoli: 32
Contrari: 9
Astenuti: 0
Non Votanti: 0
Quorum: Semplice 1/2 + 1
Esito: APPROVATA
Presenti:
Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Votanti:
Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Assenti:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Boron Fabrizio, Formaggio Joe, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Sponda Alessandra, Zaia Luca
Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE
Favorevoli:
Bet Roberto, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco
Contrari:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Scatto Francesca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca
Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Votanti:
Baldin Erika, Bet Roberto, Bigon Annamaria, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Camani Vanessa, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Maino Silvia, Masolo Renzo, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Scatto Francesca, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zanoni Andrea, Zecchinato Marco, Zottis Francesca
Assenti:
Andreoli Marco, Barbisan Fabiano, Boron Fabrizio, Formaggio Joe, Montanariello Jonatan, Ostanel Elena, Puppato Giovanni, Rigo Filippo, Sponda Alessandra, Zaia Luca
Non Votanti:
NESSUN NON VOTANTE
Favorevoli:
Bet Roberto, Bisaglia Simona, Bozza Alberto, Brescacin Sonia, Casali Stefano, Cavinato Elisa, Cecchellero Andrea, Cecchetto Milena, Centenaro Giulio, Cestari Laura, Cestaro Silvia, Ciambetti Roberto, Corsi Enrico, Dolfin Marco, Favero Marzio, Gerolimetto Nazzareno, Giacomin Stefano, Maino Silvia, Michieletto Gabriele, Pan Giuseppe, Pavanetto Lucas, Piccinini Tomas, Possamai Gianpiero, Razzolini Tommaso, Rizzotto Silvia, Sandonà Luciano, Soranzo Enoch, Valdegamberi Stefano, Venturini Elisa, Vianello Roberta, Villanova Alberto, Zecchinato Marco
Contrari:
Baldin Erika, Bigon Annamaria, Camani Vanessa, Lorenzoni Arturo, Luisetto Chiara, Masolo Renzo, Scatto Francesca, Zanoni Andrea, Zottis Francesca
Astenuti:
NESSUN ASTENUTO
Consiglieri presenti, in congedo o assenti:
|
ANDREOLI Marco
|
P
|
MAINO Silvia
|
P
|
|
BALDIN Erika
|
P
|
MASOLO Renzo
|
P
|
|
BARBISAN Fabiano
|
P
|
MICHIELETTO Gabriele
|
P
|
|
BET Roberto
|
P
|
MONTANARIELLO Jonatan
|
P
|
|
BIGON Anna Maria
|
P
|
OSTANEL Elena
|
P
|
|
BISAGLIA Simona
|
P
|
PAN Giuseppe
|
P
|
|
BORON Fabrizio
|
P
|
PAVANETTO Lucas
|
P
|
|
BOZZA Alberto
|
P
|
PICCININI Tomas
|
P
|
|
BRESCACIN Sonia
|
P
|
POSSAMAI Gianpiero
|
P
|
|
CAMANI Vanessa
|
P
|
PUPPATO Giovanni
|
C
|
|
CASALI Stefano
|
P
|
RAZZOLINI Tommaso
|
P
|
|
CAVINATO Elisa
|
P
|
RIGO Filippo
|
C
|
|
CECCHELLERO Andrea
|
P
|
RIZZOTTO Silvia
|
P
|
|
CECCHETTO Milena
|
P
|
SANDONÀ Luciano
|
P
|
|
CENTENARO Giulio
|
P
|
SCATTO Francesca
|
P
|
|
CESTARI Laura
|
P
|
SORANZO Enoch
|
P
|
|
CESTARO Silvia
|
P
|
SPONDA Alessandra
|
P
|
|
CIAMBETTI Roberto
|
P
|
VALDEGAMBERI Stefano
|
P
|
|
CORSI Enrico
|
P
|
VENTURINI Elisa
|
P
|
|
DOLFIN Marco
|
P
|
VIANELLO Roberta
|
P
|
|
FAVERO Marzio
|
P
|
VILLANOVA Alberto
|
P
|
|
FORMAGGIO Joe
|
P
|
ZAIA Luca
|
C
|
|
GEROLIMETTO Nazzareno
|
P
|
ZANONI Andrea
|
P
|
|
GIACOMIN Stefano
|
P
|
ZECCHINATO Marco
|
P
|
|
LORENZONI Arturo
|
P
|
ZOTTIS Francesca
|
P
|
|
LUISETTO Chiara
|
P
|
|
|
|
IL CONSIGLIERE SEGRETARIO f.to Erika BALDIN |
IL PRESIDENTE f.to Roberto CIAMBETTI |
||
P = presente; C = in congedo; A = assente.
N.B. Gli emendamenti sono conservati nel sistema documentale del Consiglio regionale.
Le richieste di modifica delle votazioni diverse da quelle previste dall'articolo 89 del Regolamento sono menzionate nel Resoconto.
PROCESSO VERBALE
Redazione testo a cura di Gabriella Gamba
Revisione testo a cura di Carla Combi e Alessandro Vian
Le richieste di modifica delle votazioni diverse da quelle previste dall'articolo 89 del Regolamento sono menzionate nel Resoconto.
PROCESSO VERBALE
Redazione testo a cura di Gabriella Gamba
Revisione testo a cura di Carla Combi e Alessandro Vian