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Seduta del consiglio regionale del 05/09/2007 n. 89
Resoconto 89a Seduta pubblica
Mercoledì, 5 settembre 2007
SOMMARIO
- COMUNICAZIONI DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO
- ORDINE DEI LAVORI
- APPROVAZIONE VERBALI DELLE SEDUTE PRECEDENTI.
- INTERROGAZIONI E INTERPELLANZE
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- Interrogazione a risposta immediata n. 5 del 19 maggio 2005 presentata dal consigliere Variati "CAVA DI MARMO "PILASTRI" IN COMUNE DI COGOLLO DEL CENGIO (VI): VA FERMATA L'AGGRESSIONE DEL TERRITORIO MONTANO E DELLE ZONE CON REPERTI STORICI DELLA GRANDE GUERRA. LA REGIONE REINVII GLI ATTI ALLA PROVINCIA PER IL PARERE AI SENSI DELLA LEGGE REGIONALE n. 1/2004 "
- Interrogazione a risposta immediata n. 263 del 17 novembre 2006 presentata dal consigliere Variati "CENTRO DI ECCELLENZA DELL'OSPEDALE SAN BORTOLO DI VICENZA A RISCHIO DI CHIUSURA. LA GIUNTA REGIONALE NON PUÒ RESTARE INDIFFERENTE"
- Interrogazione a risposta immediata n. 272 del 6 dicembre 2006 presentata dal consigliere Bettin "COME INTENDE INTERVENIRE LA REGIONE PER DIFENDERE LE TARTARUGHE IN LETARGO A PUNTA SABBIONI"
- Ass.re Flavio SILVESTRIN (U.D.C.)
- PRESIDENTE
- Interrogazione a risposta immediata n. 279 del 15 dicembre 2006 presentata dal consigliere Atalmi "LE COMUNITÀ ALLOGGIO DELL'ASL N. 12 RISCHIANO LA CHIUSURA PER L'INDIFFERENZA DELLA REGIONE VENETO"
- Ass.re Flavio SILVESTRIN (U.D.C.)
- PRESIDENTE
- Interrogazione a risposta immediata n. 303 del 19 febbraio 2007 presentata dal consigliere Gallo "MATERIALI TOSSICI SOTTO LA NUOVA STRADA DEL SANTO. MA CHE CONTROLLI AVEVANO FATTO LA REGIONE VENETO E LA PROVINCIA DI PADOVA?"
- Ass.re Renato CHISSO
- PRESIDENTE
- Giovanni GALLO (L'Ulivo-Partito Democratico Veneto)
- PRESIDENTE
- Interrogazione a risposta immediata n. 311 del 13 marzo 2007 presentata dal consigliere Zanon "QUALE FUTURO PER I PRESIDI DELLE FORZE DELL'ORDINE NEL PADOVANO? VERIFICARE I MOTIVI CHE HANNO RESO INATTIVO IL PRESIDIO DELLA POLIZIA DI STATO IN VIA D'AVANZO"
- Ass.re Flavio SILVESTRIN (U.D.C.)
- PRESIDENTE
- Raffaele ZANON (A.N.)
- PRESIDENTE
- Interrogazione a risposta immediata n. 324 del 5 aprile 2007 presentata dal consigliere Pettenò "ULSS N. 12: LE DELIBERE REGIONALI SONO ATTI UFFICIALI O CARTA STRACCIA. PERCHÈ LA REGIONE NON INTERVIENE?"
- Ass.re Flavio SILVESTRIN (U.D.C.)
- PRESIDENTE
- Pietrangelo PETTENO' (R.C.-S.E.)
- PRESIDENTE
- Interrogazione a risposta immediata n. 327 del 18 aprile 2007 presentata dai consiglieri Gallo e Frigo "SAIACE: UN'ATTIVITÀ DA TUTELARE"
- Ass.re Flavio SILVESTRIN (U.D.C.)
- PRESIDENTE
- Interrogazione a risposta immediata n. 335 del 14 maggio 2007 presentata dal consigliere Bonfante " SIAMO TORNATI AL PERIODO DELL'INQUISIZIONE?"
- Interrogazione a risposta immediata n. 339 del 23 maggio 2007 presentata dal consigliere Frasson "NOTIZIE IN MERITO A LICENZIAMENTO DIRIGENTE"
- Ass.re Flavio SILVESTRIN (U.D.C.)
- PRESIDENTE
- Interrogazione a risposta immediata n. 337 del 17 maggio 2007 presentata dai consiglieri Diego Bottacin e Gallo "OSPEDALE DI MONTEBELLUNA: I TEMPI SI FANNO INFINITI!!!"
- Ass.re Flavio SILVESTRIN (U.D.C.)
- PRESIDENTE
- Interrogazione a risposta immediata n. 349 del 4 giugno 2007 presentata dal consigliere Padrin "LICENZIATO DALLA SITA PERCHÉ AMMALATO: QUALI INIZIATIVE DELLA GIUNTA?"
- Interrogazione a risposta immediata n. 359 del 20 giugno 2007 presentata dai consiglieri Manzato, Caner e Da Re "L'ASSOCIAZIONE CULTURALE ISLAMICA "AL WAQF AL-ISLAM ITALIA" DI TREVISO VENGA CANCELLATA DAL REGISTRO REGIONALE DELLE ASSOCIAZIONI DI PROMOZIONE SOCIALE A SEGUITO DELLE RIPETUTE SENTENZE DI CONDANNA EMESSE NEI SUOI CONFRONTI"
- Ass.re Flavio SILVESTRIN (U.D.C.)
- PRESIDENTE
- Interpellanza n. 40 del 22 giugno 2007 presentata dal consigliere Ciambetti "IMMIGRATI PROVENIENTI DA AREE A RISCHIO TBC: LA REGIONE SI MOBILITI A GARANZIA DELLA SALUTE DEI CITTADINI PER IMPEDIRE LA DIFFUSIONE DEL VIRUS SUL TERRITORIO"
- Ass.re Flavio SILVESTRIN (U.D.C.)
- PRESIDENTE
- Roberto CIAMBETTI (L.V.L.N.P.)
- PRESIDENTE
- DISEGNO DI LEGGE RELATIVO A "DISCIPLINA DELL'ESERCIZIO DELL'ATTIVITA' DI SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE" (PROGETTO DI LEGGE N. 117/2006) (discussione, esame ed approvazione)
-
- Achille VARIATI (L'Ulivo-Partito Democratico Veneto)
- PRESIDENTE
- Nicola ATALMI (C.I.)
- PRESIDENTE
- Guido TRENTO (L'Ulivo-Partito Democratico Veneto)
- PRESIDENTE
- Piergiorgio CORTELAZZO (A.N.)
- PRESIDENTE
- Gianfranco BETTIN (VERDI)
- PRESIDENTE
- Nereo LARONI (Nuovo P.S.I.)
- PRESIDENTE
- Carlo COVI (P.S.E.)
- PRESIDENTE
- Mara BIZZOTTO (L.V.L.N.P.)
- PRESIDENTE
- Pietrangelo PETTENO' (R.C.-S.E.)
- PRESIDENTE
- Raffaele ZANON (A.N.)
- PRESIDENTE
- Marco ZABOTTI (Per il Veneto con Carraro)
- PRESIDENTE
- Onorio DE BONI (U.D.C.)
- PRESIDENTE
- Diego CANCIAN (P.N.E.)
- PRESIDENTE
- Andrea CAUSIN (L'Ulivo-Partito Democratico Veneto)
- PRESIDENTE
- Gustavo FRANCHETTO (L'Ulivo-Partito Democratico Veneto)
- PRESIDENTE
- Dario BOND (F.I.)
- PRESIDENTE
- Ass.re Fabio GAVA (F.I.)
- PRESIDENTE
- Ass.re Fabio GAVA (F.I.)
- PRESIDENTE
- PRESIDENTE
- PRESIDENTE
- ORDINE DEL GIORNO PRESENTATO DAI CONSIGLIERI VARIATI, GRAZIA, ZABOTTI, LARONI, ROSSATO, DE BONI, ATALMI, COVI, BETTIN, ZANON, PETTENò, MANZATO, CORTELAZZO, SERNAGIOTTO E CANCIAN IN OCCASIONE DELL'ESAME DEL DISEGNO DI LEGGE RELATIVO A "DISCIPLINA DELL'ESERCIZIO DELL'ATTIVITà DI SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE" (PROGETTO DI LEGGE N. 117/2006) (deliberazione n. 73/2007)
- RINVIO ALLE COMMISSIONI CONSILIARI DEI PROGETTI DI LEGGE ISCRITTI ALL'ORDINE DEL GIORNO AI SENSI DELL'ARTICOLO 41 DELLO STATUTO. FISSAZIONE DI UN ULTERIORE TERMINE PER LA PRESENTAZIONE DELLA RELAZIONE AL CONSIGLIO REGIONALE (deliberazione n. 74/2007)
-
- PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE RELATIVA A "ISTITUZIONE DEL PARCO DELLA LAGUNA DI VENEZIA" (Progetto di legge n. 1)
- Tiziano Ferruccio ZIGIOTTO (F.I.)
- PRESIDENTE
- PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE RELATIVA A "ISTITUZIONE DEL MUSEO REGIONALE PER IL BAMBINO E L'ADOLESCENTE" (Progetto di legge n. 4)
- PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI MANZATO, ASTOLFI, BIZZOTTO, BOTTACIN, CANER, CIAMBETTI, CONTE, DA RE, FINOZZI, SANDRI, STIVAL E TOSI RELATIVA A "ABOLIZIONE DEI CONTRIBUTI DI BONIFICA" (Progetto di legge n. 7)
- Raffaele GRAZIA (F.I.)
- PRESIDENTE
- PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI DA RE, ASTOLFI, BIZZOTTO, BOTTACIN, CANER, CIAMBETTI, CONTE, FINOZZI, MANZATO, SANDRI, STIVAL E TOSI RELATIVA A "MODIFICA DELLA LEGGE REGIONALE 9 DICEMBRE 1993, n. 50 "NORME PER LA PROTEZIONE DELLA FAUNA SELVATICA E PER IL PRELIEVO VENATORIO" (Progetto di legge n. 9)
- PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI FRANCO MANZATO, MARA BIZZOTTO, FEDERICO CANER, MAURIZIO CONTE, GIANANTONIO DA RE E DANIELE STIVAL RELATIVA A "MODIFICHE DELLA LEGGE REGIONALE 9 DICEMBRE 1993, n. 50 "NORME PER LA PROTEZIONE DELLA FAUNA SELVATICA E PER IL PRELIEVO VENATORIO" E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI" (Progetto di legge n. 76)
- Clodovalo RUFFATO (F.I.)
- PRESIDENTE
- PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI STIVAL, ASTOLFI, BIZZOTTO, BOTTACIN, CANER, CIAMBETTI, CONTE, DA RE, FINOZZI, MANZATO, SANDRI E TOSI RELATIVA A "NORME PER LA TUTELA DEGLI UTENTI DEL SERVIZIO SANITARIO VENETO" (Progetto di legge n. 13).
- Raffaele BAZZONI (F.I.)
- PRESIDENTE
- PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEL CONSIGLIERE PETTENÒ RELATIVA A "DIRITTO DI REDDITO SOCIALE E SALARIO MINIMO GARANTITO." (Progetto di legge n. 14).
- Raffaele GRAZIA (F.I.)
- PRESIDENTE
- PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEL CONSIGLIERE PETTENÒ RELATIVA A "NORME IN MATERIA DI COLTIVAZIONE, ALLEVAMENTO, SPERIMENTAZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE DI ORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI (OGM) E PRODOTTI DA LORO DERIVATI" (Progetto di legge n. 16).
- Clodovaldo RUFFATO (F.I.)
- PRESIDENTE
- PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI MANZATO, ASTOLFI, BIZZOTTO, BOTTACIN, CANER, CIAMBETTI, CONTE, DA RE, FINOZZI, SANDRI E STIVAL RELATIVA A "ISTITUZIONE DEL MARCHIO "VENETO IMPRESA" PER LA TUTELA CONTRO LA CONCORRENZA SLEALE" (Progetto di legge n. 21)
- Lucio TIOZZO (L'Ulivo-Partito Democratico Veneto)
- PRESIDENTE
- PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI MANZATO, ASTOLFI, BIZZOTTO, BOTTACIN, CANER, CIAMBETTI, CONTE, DA RE, SANDRI E STIVAL RELATIVA A "PANIERE VENETO A PREZZO CONTROLLATO" (Progetto di legge n. 32).
- Lucio TIOZZO (L'Ulivo-Partito Democratico Veneto)
- PRESIDENTE
- PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEL CONSIGLIERE ZANON RELATIVA A "COSTITUZIONE E DISCIPLINA DELLA CONSULTA PER LA TUTELA E LA DIFESA DELLE LIBERE PROFESSIONI" (Progetto di legge n. 40)
- Raffaele GRAZIA (F.I.)
- PRESIDENTE
- PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEL CONSIGLIERE ATALMI RELATIVA A "ISTITUZIONE DEL FONDO REGIONALE DI GARANZIA PER I COLLABORATORI A PROGETTO" (Progetto di legge n. 43)
- Lucio TIOZZO (L'Ulivo-Partito Democratico Veneto)
- PRESIDENTE
- PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI CORTELAZZO, TESO E ZANON RELATIVA A "NORME PER MIGLIORARE LA CAPILLARITÀ DEL SERVIZIO FARMACEUTICO NELLA REGIONE VENETO" (Progetto di legge n. 45).
- Raffaele BAZZONI (F.I.)
- PRESIDENTE
- PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI TIOZZO, AZZI, BONFANTE, GALLO E MARCHESE RELATIVA A "INTERVENTI REGIONALI A FAVORE DEI LAVORATORI PARASUBORDINATI" (Progetto di legge n. 47)
- Giuliana FONTANELLA (F.I.)
- PRESIDENTE
- PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI TOSI, ASTOLFI, BIZZOTTO, BOTTACIN, CANER, CIAMBETTI, CONTE, DA RE, MANZATO, SANDRI E STIVAL RELATIVA A "ISTITUZIONE DEL REGISTRO REGIONALE DEGLI AMMINISTRATORI DI CONDOMINIO" (Progetto di legge n. 55)
- Giuliana FONTANELLA (F.I.)
- PRESIDENTE
- PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI BOTTACIN, ASTOLFI, BIZZOTTO, CANER, CIAMBETTI, CONTE, DA RE, FINOZZI, MANZATO, SANDRI, STIVAL E TOSI RELATIVA A "MODIFICA DELLA LEGGE REGIONALE 13 APRILE 2001, n. 11 "CONFERIMENTO DI FUNZIONI E COMPITI AMMINISTRATIVI ALLE AUTONOMIE LOCALI IN ATTUAZIONE DEL DECRETO LEGISLATIVO 31 MARZO 1998, N. 112"" (Progetto di legge n. 56)
- Raffaele GRAZIA (F.I.)
- PRESIDENTE
- PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI MANZATO, ASTOLFI, BIZZOTTO, BOTTACIN, CANER, CIAMBETTI, CONTE, DA RE, FINOZZI, SANDRI, STIVAL E TOSI RELATIVA A "TUTELA DELLA NATALITÀ, DELL'INFANZIA E PREVENZIONE DELLE CONDIZIONI DI DISAGIO SOCIALE" (Progetto di legge n. 64)
- Raffaele BAZZONI (F.I.)
- PRESIDENTE
- PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI STIVAL, ASTOLFI, BIZZOTTO, BOTTACIN, CANER, CIAMBETTI, CONTE, DA RE, FINOZZI, MANZATO E SANDRI RELATIVA A "PROMOZIONE E TUTELA DELLA FAMIGLIA" (Progetto di legge n. 66)
- Raffaele BAZZONI (F.I.)
- PRESIDENTE
- PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEL CONSIGLIERE TESO RELATIVA A "MODIFICA ALLA LEGGE REGIONALE 4 NOVEMBRE 2002, n. 33 "TESTO UNICO DELLE LEGGI REGIONALI IN MATERIA DI TURISMO"" (Progetto di legge n. 71)
- PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI PETTENÒ, ATALMI, BETTIN, CAUSIN, COVI, FRIGO, GALLO, MARCHESE, TIOZZO, VARIATI E ZABOTTI RELATIVA A "DISPOSIZIONI IN MATERIA DI COMMERCIO ITINERANTE NEI CENTRI STORICI E MODIFICA DELLA LEGGE REGIONALE 6 APRILE 2001, n. 10 "NUOVE NORME IN MATERIA DI COMMERCIO SU AREE PUBBLICHE"" (Progetto di legge n. 73)
- Giuliana FONTANELLA (F.I.)
- PRESIDENTE
- PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEL CONSIGLIERE AZZI RELATIVA A "ULTERIORI DISPOSIZIONI IN MATERIA DI PROCEDIMENTI IN CORSO RELATIVI A STRUTTURE COMMERCIALI E MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE 13 AGOSTO 2004, n. 15 "NORME DI PROGRAMMAZIONE PER L'INSEDIAMENTO DI ATTIVITÀ COMMERCIALI NEL VENETO"" (Progetto di legge n. 77)
- Giuliana FONTANELLA (F.I.)
- PRESIDENTE
- PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEL CONSIGLIERE ANTONIO DE POLI RELATIVA A "MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE 9 DICEMBRE 1993, n. 50 "NORME PER LA PROTEZIONE DELLA FAUNA SELVATICA E PER IL PRELIEVO VENATORIO" E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI" (Progetto di legge n. 84)
- Clodovaldo RUFFATO (F.I.)
- PRESIDENTE
- PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI STIVAL, ASTOLFI, BIZZOTTO, BOTTACIN, CANER, CIAMBETTI, CONTE, DA RE, MANZATO, SANDRI E TOSI RELATIVA A "NORME PER LA TUTELA E LA VALORIZZAZIONE DEI "CASONI" DEL VENETO" (Progetto di legge n. 86)
- Tiziano Ferruccio ZIGIOTTO (F.I.)
- PRESIDENTE
- PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI DE BONI, BAZZONI, BERTIPAGLIA, CIAMBETTI, DE POLI, FONTANELLA, MANZATO, RUFFATO, SILVESTRIN E VALDEGAMBERI RELATIVA A "DISCIPLINA DEL SERVIZIO CIVILE NELLA REGIONE VENETO" (Progetto di legge n. 88)
- Raffaele GRAZIA (F.I.)
- PRESIDENTE
- PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI ZANON, BOND, COVI, FOGGIATO, SANDRI E STIVAL RELATIVA A "INTERVENTI A FAVORE DEGLI AGENTI DI COMMERCIO" (Progetto di legge n. 94)
- Giuliana FONTANELLA (F.I.)
- PRESIDENTE
- PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI ZANON, BOND, CANER, COVI, FOGGIATO, PICCOLO E STIVAL RELATIVA A "CONTRIBUTI A SOSTEGNO DEI COMMERCIANTI DANNEGGIATI DA LAVORI DI PUBBLICA UTILITÀ" (Progetto di legge n. 95)
- Giuliana FONTANELLA (F.I.)
- PRESIDENTE
- PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI FRIGO, ASTOLFI, ATALMI, AZZI, GALLO, MARANGON, MARCHESE, PETTENÒ, STIVAL, TIOZZO E VARIATI RELATIVA A "NORME PER L'ISTITUZIONE DELLA COMUNITÀ ISOLANA DEL DELTA DEL PO" (Progetto di legge n. 100)
- Raffaele GRAZIA (F.I.)
- PRESIDENTE
- PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI SERNAGIOTTO, BOND, BOTTACIN, CANER, DE POLI, RUFFATO, SANDRI, SILVESTRIN E VALDEGAMBERI RELATIVA A "MODIFICHE ED INTEGRAZIONI ALLA LEGGE REGIONALE 7 SETTEMBRE 1982, n. 44 "NORME PER LA DISCIPLINA DELL'ATTIVITÀ DI CAVA"" (Progetto di legge n. 114)
- Giuliana FONTANELLA (F.I.)
- PRESIDENTE
- DISEGNO DI LEGGE DI INIZIATIVA DELLA GIUNTA REGIONALE RELATIVO A "PROGRAMMI INTEGRATI DI RIQUALIFICAZIONE E RIVITALIZZAZIONE COMMERCIALE DEI CENTRI STORICI E DEGLI ALTRI LUOGHI DEL CENTRO URBANO" (Progetto di legge n. 123)
- Giuliana FONTANELLA (F.I.)
- PRESIDENTE
- DISEGNO DI LEGGE DI INIZIATIVA DELLA GIUNTA REGIONALE RELATIVO A "LINEE DI INDIRIZZO E INTERVENTI PER LA PROMOZIONE E IL SOSTEGNO DELLA FAMIGLIA" (Progetto di legge n. 125)
- Raffaele BAZZONI (F.I.)
- PRESIDENTE
- DISEGNO DI LEGGE DI INIZIATIVA DELLA GIUNTA REGIONALE RELATIVO A "ISTITUZIONE DELL'AGENZIA REGIONALE PER LE ADOZIONI INTERNAZIONALI AI SENSI DELL'ARTICOLO 39 BIS, COMMA 2, DELLA LEGGE 4 MAGGIO 1983, N. 184" (Progetto di legge n. 128)
- Raffaele BAZZONI (F.I.)
- PRESIDENTE
- PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI GIORGETTI, COPPOLA, CORTELAZZO, DONAZZAN, TESO E ZANON RELATIVA A "NORME PER IL SOSTEGNO DELLE ASSOCIAZIONI D'ARMA DEL VENETO" (Progetto di legge n. 130)
- PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI DE POLI, BAZZONI, BOND, CORTELAZZO, DE BONI, FONTANELLA, GRAZIA, MANZATO, PICCOLO, SERNAGIOTTO, SILVESTRIN, STIVAL, TESO, VALDEGAMBERI E ZANON RELATIVA A "DISPOSIZIONI PER LA ISTITUZIONE DEL FONDO REGIONALE PER LA NON AUTOSUFFICIENZA E PER LA SUA DISCIPLINA" (Progetto di legge n. 131)
- Raffaele BAZZONI (F.I.)
- PRESIDENTE
- PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI CORTELAZZO, TESO E ZANON RELATIVA A "CONTRIBUTI AI COMUNI MONTANI PER IL SERVIZIO DI SGOMBERO NEVE" (Progetto di legge n. 138)
- PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEL CONSIGLIERE BOND RELATIVA A "INTERVENTI REGIONALI A FAVORE DEI COMUNI MONTANI PER IL SERVIZIO DI SGOMBERO NEVE." (Progetto di legge n. 154)
- Raffaele GRAZIA (F.I.)
- PRESIDENTE
- PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEL CONSIGLIERE BOND RELATIVA A "MODIFICA ALLA LEGGE REGIONALE 28 DICEMBRE 1999, n. 62 "INDIVIDUAZIONE DEI COMUNI A PREVALENTE ECONOMIA TURISTICA E DELLE CITTÀ D'ARTE AI FINI DELLE DEROGHE AGLI ORARI DI VENDITA"" (Progetto di legge n. 143)
- Giuliana FONTANELLA (F.I.)
- PRESIDENTE
- PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEL CONSIGLIERE BOND RELATIVA A "MODIFICA ALLA LEGGE REGIONALE 23 MAGGIO 2002, n. 11 "DISCIPLINA DEL SETTORE FIERISTICO" E SUCCESIVE MODIFICHE" (Progetto di legge n. 144)
- Giuliana FONTANELLA (F.I.)
- PRESIDENTE
- PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI BAZZONI, BERLATO SELLA, BERTIPAGLIA, BOND, DE BONI, DEGANI, FRIGO, MARCHESE, PETTENÒ, TESO, TIOZZO, TRENTO, ZABOTTI E ZANON RELATIVA A "NORME PER LA DISCIPLINA DELL'ATTIVITÀ ISPETTIVA IN MATERIA SANITARIA E SOCIALE NELLA REGIONE DEL VENETO" (Progetto di legge n. 164)
- DISEGNO DI LEGGE DI INIZIATIVA DELLA GIUNTA REGIONALE RELATIVO A "NUOVA DISCIPLINA DELL'ATTIVITÀ ISPETTIVA E DI VIGILANZA IN MATERIA SANITARIA E SOCIALE NELLA REGIONE VENETO" (Progetto di legge n. 216)
- Raffaele BAZZONI (F.I.)
- PRESIDENTE
- PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI FRIGO, ATALMI, BERTIPAGLIA, COVI, GALLO, PADRIN E PETTENÒ RELATIVA A "ISTITUZIONE DI UNA SEDE FARMACEUTICA IN DEROGA NEL COMUNE DI SOLESINO - ZONA ARTESELLE" (Progetto di legge n. 167)
- Raffaele BAZZONI (F.I.)
- PRESIDENTE
- PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI FRANCHETTO, BERLATO SELLA, BOTTACIN, CAUSIN, FRIGO, MICHIELETTO, TRENTO E VARIATI RELATIVA A "ORDINAMENTO REGIONALE PER LE ATTIVITÀ CULTURALI, LO SPETTACOLO, LE ISTITUZIONI E I BENI CULTURALI" (Progetto di legge n. 168)
- Daniele STIVAL (L.V.L.N.P.)
- PRESIDENTE
- DISEGNO DI LEGGE DI INIZIATIVA DELLA GIUNTA REGIONALE RELATIVO A "DISPOSIZIONI E INTERVENTI IN MATERIA DI IMMIGRAZIONE" (Progetto di legge n. 174)
- Giuliana FONTANELLA (F.I.)
- PRESIDENTE
- PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI ZANON, BERTIPAGLIA, BOND, CANCIAN, CANER, CONTE, CORTELAZZO, COVI, DE BONI, DEGANI, SILVESTRIN, STIVAL E ZABOTTI RELATIVA A "ISTITUZIONE DI UN FONDO REGIONALE DI SOSTEGNO PER L'ACCESSO AL CREDITO DELLE ORGANIZZAZIONI SOCIO SANITARIE DI VOLONTARIATO" (Progetto di legge n. 186)
- Raffaele BAZZONI (F.I.)
- PRESIDENTE
- PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI ZANON, COPPOLA, CORTELAZZO, DONAZZAN, GIORGETTI E TESO RELATIVA A "INTERVENTI PER LA PROMOZIONE E LO SVILUPPO DEL BACINO TERMALE EUGANEO" (Progetto di legge n. 187)
- Raffaele GRAZIA (F.I.)
- PRESIDENTE
- PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI ZANON, BOND, CANCIAN, CIAMBETTI, DE BONI E LARONI RELATIVA A "CONTRIBUTI REGIONALI AGLI IMPIANTI ENERGETICI ALIMENTATI A BIOMASSA (TELERISCALDAMENTO)" (Progetto di legge n. 188)
- Giuliana FONTANELLA (F.I.)
- PRESIDENTE
- PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI ZANON, COPPOLA, CORTELAZZO, DONAZZAN, GIORGETTI E TESO RELATIVA A "INIZIATIVE A TUTELA DEL LAVORO DOMESTICO" (Progetto di legge n. 190)
- Giuliana FONTANELLA (F.I.)
- PRESIDENTE
- PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI FRANCHETTO, BERLATO SELLA, BOTTACIN, CAUSIN, FRASSON, FRIGO, MICHIELETTO, TRENTO E VARIATI RELATIVA A "INTERVENTI REGIONALI A FAVORE DEL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE PER VALORIZZARE PRODUZIONI, TRADIZIONI E CULTURE DEI PAESI IN VIA DI SVILUPPO" (Progetto di legge n. 191)
- Giuliana FONTANELLA (F.I.)
- PRESIDENTE
- PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI CORTELAZZO E GIORGETTI RELATIVA A "UNIFICAZIONE DEL TERRITORIO DI VILLAFONTANA (VR)" (Progetto di legge n. 192)
- Raffaele GRAZIA (F.I.)
- PRESIDENTE
- PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI FRIGO, BERLATO SELLA, BOTTACIN, CAUSIN, FRANCHETTO E TRENTO RELATIVA A "IL SISTEMA EDUCATIVO DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE IN REGIONE VENETO" (Progetto di legge n. 221)
- Daniele STIVAL (L.V.L.N.P.)
- PRESIDENTE
- PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI ZANON, BOND, CANCIAN, CIAMBETTI, CONTE, FOGGIATO E STIVAL RELATIVA A "REGOLAMENTAZIONE E DISCIPLINA DEGLI INTERVENTI SULLA PRESENZA DELLE POPOLAZIONI NOMADI NEL TERRITORIO VENETO" (Progetto di legge n. 222)
- Daniele STIVAL (L.V.L.N.P.)
- PRESIDENTE
- DISEGNO DI LEGGE DI INIZIATIVA DELLA GIUNTA REGIONALE RELATIVO A "RIORDINO DELLE FUNZIONI AMMINISTRATIVE IN MATERIA DI OLI MINERALI E GAS DI PETROLIO LIQUEFATTO (GPL), AI SENSI DELL'ART. 1, COMMA 6, DELLA LEGGE 23 AGOSTO 2004, N. 239" (Progetto di legge n. 223)
- Raffaele GRAZIA (F.I.)
- PRESIDENTE
- PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI COVI, ATALMI, BAZZONI, BERLATO SELLA, BETTIN, BOND, BONFANTE, BOTTACIN, CANCIAN, CAUSIN, DE BONI, FOGGIATO, FONTANELLA, FRANCHETTO, GALLO, LARONI, MICHIELETTO, ROSSATO, RUFFATO, SERNAGIOTTO, TIOZZO E ZABOTTI RELATIVA A "ISTITUZIONE DEL PARCO DEL TERRAGLIO" (Progetto di legge n. 224)
- Tiziano Ferruccio ZIGIOTTO (F.I.)
- PRESIDENTE
- PROPOSTA DI LEGGE STATALE DI INIZIATIVA DEL CONSIGLIERE COVI RELATIVA A "NORME PER LA DISCIPLINA DELLE UNIONI DI FATTO" (Progetto di legge statale n. 1)
- Raffaele GRAZIA (F.I.)
- PRESIDENTE
- PROPOSTA DI LEGGE STATALE DI INIZIATIVA DEL CONSIGLIERE RAFFAELE ZANON RELATIVA A "RIDUZIONE DELL'INDENNITÀ DEGLI ELETTI NEL PARLAMENTO E NEI CONSIGLI REGIONALI" (Progetto di legge statale n. 4)
- Raffaele GRAZIA (F.I.)
- PRESIDENTE
- PROPOSTA DI LEGGE STATALE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI VARIATI, ATALMI, AZZI, BERLATO SELLA, BETTIN, BONFANTE, BOTTACIN, CARRARO, CAUSIN, COVI, FRANCHETTO, FRIGO, GALLO, MARCHESE, MICHIELETTO, TIOZZO, TRENTO E ZABOTTI RELATIVA A "PROPOSTA DI LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE D'INIZIATIVA REGIONALE AI SENSI DELL'ARTICOLO 121, SECONDO COMMA, DELLA COSTITUZIONE" (PROGETTO DI LEGGE STATALE N. 7)
- Raffaele GRAZIA (F.I.)
- PRESIDENTE
- PROPOSTA DI LEGGE STATALE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI VARIATI, ATALMI, AZZI, BERLATO SELLA, BETTIN, BONFANTE, BOTTACIN, CARRARO, CAUSIN, COVI, FRANCHETTO, FRIGO, GALLO, MARCHESE, MICHIELETTO, TIOZZO, TRENTO E ZABOTTI RELATIVA A "PROPOSTA DI LEGGE STATALE AI SENSI DELL'ARTICOLO 116 TERZO COMMA DELLA COSTITUZIONE" (Progetto di legge statale n. 8)
- Raffaele GRAZIA (F.I.)
- PRESIDENTE
- DISEGNO DI LEGGE STATALE DI INIZIATIVA DELLA GIUNTA REGIONALE RELATIVO A "PROPOSTA DI LEGGE STATALE DI DELEGA FORMULATA DALLA REGIONE DEL VENETO, AI SENSI DELL'ARTICOLO 121, COMMA 2, DELLA COSTITUZIONE, RECANTE "ATTUAZIONE DELL'ARTICOLO 119 DELLA COSTITUZIONE"" (Progetto di legge statale n. 9)
- Raffaele GRAZIA (F.I.)
- PRESIDENTE
- PROPOSTA DI LEGGE STATALE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI MANZATO, BIZZOTTO, BOTTACIN, CANER, CIAMBETTI, CONTE, DA RE, FINOZZI, STIVAL, TOSI E ZAMBONI RELATIVA A "PRINCIPI FONDAMENTALI DI COORDINAMENTO DELLA FINANZA PUBBLICA E DEL SISTEMA TRIBUTARIO. ATTUAZIONE DEL FEDERALISMO FISCALE" (Progetto di legge statale n. 11)
- Raffaele GRAZIA (F.I.)
- PRESIDENTE
- PROPOSTA DI LEGGE STATALE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI MANZATO, BIZZOTTO, BOTTACIN, CANER, CIAMBETTI, CONTE, DA RE, FINOZZI, STIVAL, TOSI E ZAMBONI RELATIVA A "PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO PER LA MODIFICA DELLA LEGGE 27 DICEMBRE 2006, N. 296 "DISPOSIZIONI PER LA FORMAZIONE DEL BILANCIO ANNUALE E PLURIENNALE DELLO STATO (LEGGE FINANZIARIA 2007)"" (Progetto di legge statale n. 12)
- Raffaele GRAZIA (F.I.)
- PRESIDENTE
- PROPOSTA DI REVISIONE DELLO STATUTO DI INIZIATIVA DEL CONSIGLIERE PICCOLO RELATIVA A "STATUTO DELLA REGIONE DEL VENETO" (Proposta di revisione dello Statuto n. 2)
- Francesco PICCOLO (U.D.C.)
- PRESIDENTE
- PROPOSTA DI REVISIONE DELLO STATUTO DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI MANZATO, BIZZOTTO, BOTTACIN, CANER, CIAMBETTI, CONTE, DA RE, FINOZZI, STIVAL, TOSI E EMILIO ZAMBONI RELATIVA A "STATUTO DELLA REGIONE DEL VENETO" (Proposta di revisione dello Statuto n. 3)
- Francesco PICCOLO (U.D.C.)
- PRESIDENTE
- ISCRIZIONE ALL'ORDINE DEL GIORNO
- MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI SERNAGIOTTO, MANZATO, PADRIN, DE BONI, LARONI, GRAZIA, CORTELAZZO, GAVA, CHISSO, ZIGIOTTO, DEGANI, VARIATI, MARCHESE, GALLO, TIOZZO, CAUSIN, BETTIN, ZABOTTI, ROSSATO, FRANCHETTO, TRENTO, MICHIELETTO, BERLATO SELLA, CANCIAN, CANER, CONTE, DA RE, CENCI, ZAMBONI, GIANPAOLO BOTTACIN, BIZZOTTO, FRASSON, PICCOLO, STIVAL, ZANON, BOND, SILVESTRIN, PETTENò, ATALMI, FINOZZI, TESSERIN, FONTANELLA, DONAZZAN, BAZZONI E CIAMBETTI RELATIVA A "UN DOVEROSO RINGRAZIAMENTO ALLE FORZE DELL'ORDINE CHE HANNO ASSICURATO ALLA GIUSTIZIA GLI ASSASSINI DEI CONIUGI PELLICIARDI" (MOZIONE N. 86) (deliberazione n. 75/2007)
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PUNTO
1 |
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La Seduta inizia alle ore 10.41
Assume la Presidenza
Il Presidente Marino FINOZZI
PRESIDENTE
Diamo inizio alla 89a Seduta pubblica del Consiglio regionale. I lavori si svolgono sulla base dell'o.d.g. prot. n. 9732 del 29 agosto 2007.
COMUNICAZIONI DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO
Richieste di congedo e comunicazioni assenze.
Ha comunicato congedo i consiglieri:
COPPOLA Marialuisa
BERTIPAGLIA Regina
GIORGETTI Massimo
I congedi sono concessi.
Promulga di leggi regionali
Il Presidente della Giunta Regionale ha promulgato le seguenti leggi regionali:
Legge regionale n. 11 del 28 giugno 2007
INTERVENTI A FAVORE DELLE PERSONE DONATRICI DI SANGUE
Legge regionale n. 12 del 12 luglio 2007
INTERVENTI REGIONALI IN FAVORE DEI SOGGETTI AFFETTI DA MUCOPOLISACCARIDOSI E MALATTIE LISOSOMIALI AFFINI
Legge regionale n. 13 del 12 luglio 2007
VARIAZIONE DELLE CIRCOSCRIZIONI TERRITORIALI DEI COMUNI DI ARCOLE E DI ZIMELLA IN PROVINCIA DI VERONA
Legge regionale n. 14 del 12 Luglio 2007
PARTECIPAZIONE DELLA REGIONE DEL VENETO ALL'ACCADEMIA INTERNAZIONALE PER LA FORMAZIONE DEI PROFESSIONISTI DELLA SALUTE GEIE - EWIV
Legge regionale n. 15 del 12 Luglio 2007
INTERVENTI PER LA TUTELA, LA PROMOZIONE E LO SVILUPPO DELLA ZONA COSTIERA DEL VENETO E PER LA CREAZIONE DI ZONE DI TUTELA BIOLOGICA MARINA
Legge regionale n. 16 del 12 Luglio 2007
DISPOSIZIONI GENERALI IN MATERIA DI ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE
Legge regionale n. 17 del 20 Luglio 2007
MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE 7 NOVEMBRE 2003, n. 27 - DISPOSIZIONI GENERALI IN MATERIA DI LAVORI PUBBLICI DI INTERESSE REGIONALE E PER LE COSTRUZIONI IN ZONE CLASSIFICATE SISMICHE
Legge regionale n. 18 del 27 Luglio 2007
MUSEI DI STORIA DELLA MEDICINA NELLA REGIONE VENETO
Legge regionale n. 19 del 27 Luglio 2007
MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE 10 MARZO 1973, n. 9 "DISCIPLINA DELL'ASSISTENZA SANITARIA, DELL'ASSICURAZIONE INFORTUNI E DEL "TRATTAMENTO INDENNITARIO DIFFERITO IN FAVORE DEI CONSIGLIERI REGIONALI" E ABROGAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE 21 DICEMBRE 2006, n. 28 ED INTEGRAZIONI ALLA LEGGE REGIONALE 30 GENNAIO 1997, n. 5 "TRATTAMENTO INDENNITARIO DEI CONSIGLIERI REGIONALI".
Progetti di legge regionale
Sono stati presentati alla Presidenza del Consiglio i seguenti progetti di legge:
N. 258 dell'1 agosto 2007
Presentato dai consiglieri: Zabotti, Rossato e De Boni
NORME IN MATERIA DI IMMIGRAZIONE PER LA COESIONE SOCIALE NELLE COMUNITÀ DEL VENETO.
N. 259 del 2 agosto 2007
Presentato dai consiglieri: Ciambetti Bottacin G., Bizzotto, Caner, Cenci, Conte, Da Re, Finozzi, Manzato, Stival e Zamboni:
CONTRIBUTI PER LA REALIZZAZIONE DI RETI WI-FI PER LA CONNESSIONE TELEMATICA A BANDA LARGA NEI COMUNI MONTANI SVANTAGGI.
N. 260 del 6 agosto 2007
Presentato dai consiglieri: Bertipaglia, Padrin, Conte, Teso, Ruffato, Covi e Laroni:
MODIFICHE ALL'ALLEGATO A) DI CUI ALL'ARTICOLO 9, COMMA 1, DELLA LEGGE REGIONALE 14 SETTEMBRE 1994, n. 56 : "NORME E PRINCIPI PER IL RIORDINO DEL SERVIZO SANITARIO REGIONALE IN ATTUAZIONE DEL DECRETO LEGISLATIVO 30 DICEMBRE 1992, N. 502 "RIORDINO DELLA DISCIPLINA IN MATERIA SANITARIA", COSÌ COME MODIFICATO DAL DECRETO LEGISLATIVO 7 DICEMBRE 1993, N. 517" E CONSEGUENTE INSERIMENTO DEI COMUNI DI ARZERGRANDE, BRUGINE, CODEVIGO, CORREZZOLA, PIOVE DI SACCO, POLVERARA, PONTELONGO, S.ANGELO ALL'INTERNO DELL'ULSS N. 16.
N. 261 del 10 agosto 2007
Presentato dai consiglieri: Manzato, Bottacin G., Caner, Conte, Finozzi, Stival, Bizzotto, Da Re, Cenci e Zamboni:
AZIONI A FAVORE DI "BENEFICHE OPERAZIONI PER LA CONSERVAZIONE DELL'IDENTITÀ ALPINA - B.O.C.I.A."
N. 262 del 22 agosto 2007
Disegno di legge di iniziativa della Giunta Regionale relativo a:
INTERVENTI REGIONALI PER IL SISTEMA DEL CINEMA E DEL'AUDIOVISIVO E PER LA LOCALIZZAZIONE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE NEL VENETO.
Interrogazioni
Sono state presentate alla Presidenza del Consiglio le seguenti Interrogazioni
a risposta scritta
N. 267 del 31 luglio 2007
Presentata dal consigliere: Padrin:
FUSIONE PER INCORPORAZIONE DI APGA SRL IN ACEGAS-APS SPA: I CONTI NON TORNANO
N. 268 del 2 agosto 2007
Presentata dai consiglieri: Berlato Sella, Variati, Gallo, Bonfante, Tiozzo, Azzi, Franchetto, Bottacin D., Frigo, Michieletto, Marchese, Causin, Trento:
NUOVO OSPEDALE DI SCHIO: SCELTA IMMOTIVATA (TAR VENETO 1894/07)
N. 269 del 2 agosto 2007
Presentata dai consiglieri: Cortelazzo e Zanon:
RISULTA A NORMA DI LEGGE LA FUSIONE TRA APGA E ACEGAS-APS?
N. 270 del 7 agosto 2007
Presentata dal consigliere: Bizzotto:
SI PROCEDA DA SUBITO ALLA MESSA IN SICUREZZA DEL DIGESTORE E DEL CENTRO DI STOCCAGGIO IN BASSANO DEL GRAPPA (VI) E A RENDERNE PIÙ EFFICIENTE E SICURO IL FUNZIONAMENTO.
N. 271 del 10 agosto 2007
Presentata dal consigliere: Bottacin G.:
QUANDO VERRANNO ADEGUATI I CANONI DI DERIVAZIONE DELL'ACQUA?
N. 272 del 22 agosto 2007
Presentata dal consigliere: Bettin
AREA PILOTA DI FITODEPURAZIONE A MONSELICE FINANZIATA DALLA REGIONE ABBANDONATA DA ALMENO TRE ANNI.
N. 273 del 23 agosto 2007
Presentata dal consigliere: Variati:
LA REGIONE INDAGHI SULLA SITUAZIONE CREATASI ALL'IPAB SAN CAMILLO DI VICENZA.
N. 24 del 31 agosto 2007
Presentata dal consigliere: Atalmi:
PERCHÈ LA REGIONE VENETO FINANZIA LE VACANZE DEL PAPA?
a risposta immediata
N. 381 del 31 luglio 2007
Presentata dal consigliere: Bettin:
LA REGIONE VENETO INTERVENGA PER TUTELARE I DIRITTI DEI LAVORATORI DEL CENTRO INGROSSO PAM DI SPINEA (VE)
N. 382 del 2 agosto 2007
Presentata dal consigliere: Marchese:
SALVARE LA SPIAGGIA DI BIBIONE-SAN MICHELE AL TAGLIAMENTO
N. 383 del 6 agosto 2007
Presentata dal consigliere: Gallo:
IL SENATORE ANTONIO DE POLI È ANCORA ASSESSORE REGIONALE?
N. 384 del 9 agosto 2007
Presentata dal consigliere: Bottacin D.:
QUALI PROVVEDIMENTI HA ASSUNTO IL "TAVOLO DI CRISI" ISTITUITO IL 10 LUGLIO 2007 PER FAR FRONTE AGLI EFFETTI DELLE TROMBE D'ARIA ABBATTUTESI IN PIÙ LOCALITÀ DELLA NOSTRA REGIONE.
N. 385 del 10 agosto 2007
Presentata dai consiglieri: Azzi e Bottacin D.:
LA RISALITA DEL CUNEO SALINO. COME SI PREPARA LA REGIONE A FRONTEGGIARE UNA PROBABILE PROSSIMA EMERGENZA?
N. 386 del 22 agosto 2007
Presentata dal consigliere: Pettenò:
COMUNE DI CAVALLINO (VE): FUOCHI PIROTECNICI IN AREE PROTETTE?
N. 387 del 31 agosto 2007
Presentata dal consigliere: Bottacin D.:
INTENDE LA GIUNTA REGIONALE EVITARE UNA "MATTANZA" ANNUNCIATA, ADOTTANDO UNA MORATORIA PER I CORRIDOI VENATORI ISTITUITI DALLA PROVINCIA DI TREVISO, IN ATTESA DELL'ESECUTIVITÀ DELLA DGR N. CR 107 DEL 07.08.2007 CHE HA MODIFICATO IL PIANO FAUNISTICO VENATORIO REGIONALE?
a risposta orale
N. 55 del 8 agosto 2007
Presentata dal consigliere: Atalmi:
PERCHÉ LE ALSS VOGLIONO UTILIZZARE INFERMIERI PER MANSIONI DI VIGILANZA E ISPEZIONE.
Risposta alle Interrogazioni a risposta scritta
N. 237 del 20 aprile 2007
Presentata dal consigliere: Bettin:
TROVARE ANCHE PER GLI STAGIONALI DELLA SAIACE DI MOSELICE UNA SOLUZIONE ECONOMICA E OCCUPAZIONALE ALTERNATIVA
N. 243 del 23 Maggio 2007
Presentata dal consigliere: Atalmi:
LE IMPRESE DI PULIZIE CHIEDONO DI ESSERE ASCOLTATE
Interpellanze
E' stata presentata alla Presidenza del Consiglio la seguente interpellanza:
N. 42 dell'8 agosto 2007
Presentata dai consiglieri: Ciambetti e Zamboni:
BEN 73 IMMOBILI IN VENETO NON PIÙ UTILI ALLA DIFESA NAZIONALE. IL GOVERNO DELLA REPUBBLICA RICONOSCA ALLA NOSTRA REGIONE LE MEDESIME CONDIZIONI GIÀ STABILITE PER ALTRE REALTÀ STAGIONALI.
Mozioni
E' stata presentata alla Presidenza del Consiglio la seguente mozione:
N. 85 del 16 agosto 2007
Presentata dal consigliere: Giuliana Fontanella:
TAGLI AGLI INSEGNANTI DI SOSTEGNO E AUMENTO DEGLI ALUNNI DISABILI: UN PARADOSSO.
Ricordo che alla chiusura dei lavori dell'ultimo Consiglio era già iniziata la discussione su un provvedimento. A seguito dei primi tre punti all'ordine del giorno che sono di consuetudine si proseguirà con il progetto di legge n. 117.
ORDINE DEI LAVORI
La parola al consigliere Padrin.
Leonardo PADRIN (F.I.)
Grazie, Presidente.
E' in corso una riunione per definire alcuni emendamenti rispetto al P.d.l. n. 117. Chiederei di spostare l'inizio del Consiglio di un'ora che è un tempo che reputo sufficiente, tenendo conto che quest'ora è destinata ad agevolare i lavori del Consiglio.
PRESIDENTE
Grazie, consigliere Padrin.
Se non ci sono pareri contrari, sospendo i lavori fino alle ore 12.00.
La Seduta viene sospesa alle ore 10.42
La Seduta riprende alle ore 12.02
Assume la Presidenza
Il Presidente Marino FINOZZI
PRESIDENTE
Nel riprendere i lavori mi sembra di capire che ci sia l'intenzione di non riprendere i lavori in questo momento, ma di sospenderli fino alle ore 14.30 per motivi organizzativi, quindi sospendo i lavori fino alle ore 14.30, grazie.
La Seduta viene sospesa alle ore 12.03.
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PUNTO
2 |
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La Seduta riprende alle ore 15.05
Assume la Presidenza
Il Vicepresidente Carlo Alberto TESSERIN
APPROVAZIONE VERBALI DELLE SEDUTE PRECEDENTI.
Se non ci sono interventi s'intendono approvati il processo verbale della 85a seduta pubblica di giovedì 26 luglio, della 86a seduta pubblica di venerdì 27 luglio, della 87a seduta pubblica di lunedì 30 luglio e della 88a seduta pubblica di martedì 31 luglio e mercoledì 1 agosto 2007.
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PUNTO
3 |
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INTERROGAZIONI E INTERPELLANZE
Interrogazione a risposta immediata n. 5 del 19 maggio 2005 presentata dal consigliere Variati "CAVA DI MARMO "PILASTRI" IN COMUNE DI COGOLLO DEL CENGIO (VI): VA FERMATA L'AGGRESSIONE DEL TERRITORIO MONTANO E DELLE ZONE CON REPERTI STORICI DELLA GRANDE GUERRA. LA REGIONE REINVII GLI ATTI ALLA PROVINCIA PER IL PARERE AI SENSI DELLA LEGGE REGIONALE n. 1/2004 "
Il consigliere Variati non è presente in Aula, riceverà risposta scritta.
Interrogazione a risposta immediata n. 263 del 17 novembre 2006 presentata dal consigliere Variati "CENTRO DI ECCELLENZA DELL'OSPEDALE SAN BORTOLO DI VICENZA A RISCHIO DI CHIUSURA. LA GIUNTA REGIONALE NON PUÒ RESTARE INDIFFERENTE"
Il consigliere Variati non è presente in Aula, riceverà risposta scritta.
Interrogazione a risposta immediata n. 272 del 6 dicembre 2006 presentata dal consigliere Bettin "COME INTENDE INTERVENIRE LA REGIONE PER DIFENDERE LE TARTARUGHE IN LETARGO A PUNTA SABBIONI"
La parola all'assessore Silvestrin.
Ass.re Flavio SILVESTRIN (U.D.C.)
"Con riferimento ai segnalati interventi di escavazione dei canali nella zona di Punta Sabbioni, interessanti un sito di importanza comunitaria di cui alla Direttiva n. 92/43/CE e diverse specie animali, tra cui la tartaruga Emys Orbicularis , specie protetta ai sensi della citata direttiva e di altri trattati internazionali, si rende noto che il Consorzio di Bonifica Basso Piave delegato alla realizzazione degli interventi, riferisce con nota prot. n. 478 del 16.2.2007 di aver presentato il relativo documento di valutazione di incidenza all'autorità competente per l'esame e ha assicurato la necessaria attenzione per evitare i segnalati rischi. In particolare, il Consorzio ha comunicato che quanto programmato costituisce intervento di manutenzione ordinaria obbligatorio per i proprietari, che hanno dato delega di esecuzione al Consorzio ai sensi degli articoli 22 e 23 della L.R. 3/1976, ed è reso urgente per l'occlusione di alcuni tratti del capofosso comune a più fondi e per l'impossibilità di uno scolo naturale e alternativo in laguna a seguito delle chiaviche nell'ambito dei lavori del Mose. L'intervento - che, qualora fosse stato condotto in inverno, avrebbe potuto arrecare disturbo alle tartarughe appartenenti alle specie Emys Orbicularis, segnalate nel tratto a monte lungo la strada, che nel periodo invernale stazionano in letargo - risulta essere avvenuto in primavera, secondo quanto comunicato dal Consorzio di Bonifica Basso Piave con nota pervenuta in data 17.07.2007, senza ripercussioni per la specie di cui si discute. E' stato utilizzato per l'intervento, in accordo anche con le Associazioni animaliste locali, un particolare escavatore cingolato a benna idoneo ad evitare la caduta di testuggini eventualmente presenti. Gli interventi sono stati condotti inoltre in presenza di personale volontario indicato dalle Associazioni animaliste abilitato ad intervenire in caso di necessità".
PRESIDENTE
Grazie, assessore Silvestrin.
Interrogazione a risposta immediata n. 279 del 15 dicembre 2006 presentata dal consigliere Atalmi "LE COMUNITÀ ALLOGGIO DELL'ASL N. 12 RISCHIANO LA CHIUSURA PER L'INDIFFERENZA DELLA REGIONE VENETO"
La parola all'assessore Silvestrin.
Ass.re Flavio SILVESTRIN (U.D.C.)
"Al fine di rispondere all'interrogazione in oggetto, si è provveduto ad acquisire dai vari soggetti interessati la documentazione, da cui emerge che gli enti gestori di Comunità Alloggio per persone con disabilità nel Comune di Venezia (Agape, Amici Insieme, Anffas Mestre, Anffas Venezia, Opera Santa Maria della Carità, Istituto Don Orione, Coop. Realtà, Coop. La Rivincita, Coop. la Rosa Blu e Coop. Velox) nel febbraio 2006 hanno sottoscritto una convenzione con TA. ULSS 12, prevedendo che, sulla base dell'ari. 27 della L.R. n. 9/2005 , sia riconosciuta alle Comunità Alloggio la quota di rilievo sanitario di media intensità e quindi un importo, pari a quello previsto per le RSA, Residenze Sanitarie Assistite.
Tale convenzione, intervenuta nel periodo precedente all'approvazione della DGR n. 1414 del 16 maggio 2006, con la quale le A. ULSS sono state autorizzate per l'anno 2006 al riconoscimento della quota di rilievo sanitario di media intensità, pari a € 50,99 giornalieri, in luogo di € 31,85, previo accertamento della compresenza delle seguenti condizioni:
riconoscimento della condizione di gravita di cui all'art. 3 comma 3 della Legge 104/92;
approvazione, da parte dell'UVMD, Unità di Valutazione Multidimensionale Distrettuale del progetto individuale che preveda l'accoglienza presso la struttura residenziale in questione;
autorizzazione all'esercizio o al funzionamento, della struttura residenziale e dichiarazione di conformità agli standard organizzativi-gestionali e strutturali previsti per l'erogazione di prestazioni socio sanitarie di media intensità assistenziale.
L'accoglienza di persone con disabilità grave prevede infatti la presenza di personale sanitario, di un ambulatorio, stante l'esigenza frequente di somministrazione di psicofarmaci. Al fine di individuare una soluzione adeguata, le Associazioni e l'A. ULSS 12 hanno partecipato ad un incontro presso la sede della Direzione Regionale per i Servizi Sociali. In tale riunione si è pervenuti ad una soluzione che prevede di proporre al Comune di riconsiderare la riformulazione per l'anno 2006 dell'articolato oggetto di criticità e l'approvazione di un nuovo testo che salvaguardi le necessità degli Enti interessati. Tale proposta non ha trovato riscontro per motivi di carattere amministrativo e gestionale.
Al fine di individuare una soluzione adeguata alla difficile e complessa situazione venutasi a creare, si sono susseguiti numerosi incontri a diversi livelli, regionale e locale, tra gli Enti gestori delle Comunità Alloggio, il Comune di Venezia, TA. ULSS 12 e la Regione del Veneto. Nel corso di tali incontri è stato concordato che, per quanto riguarda la compensazione relativa all'anno 2006, l'A. ULSS 12 provvederà ad erogare il conguaglio derivante dall'applicazione dell'atto. E' stato inoltre concordato di ridiscutere il contenuto della convenzione in sede di rinnovo per l'anno 2007".
PRESIDENTE
Grazie, assessore Silvestrin.
Interrogazione a risposta immediata n. 303 del 19 febbraio 2007 presentata dal consigliere Gallo "MATERIALI TOSSICI SOTTO LA NUOVA STRADA DEL SANTO. MA CHE CONTROLLI AVEVANO FATTO LA REGIONE VENETO E LA PROVINCIA DI PADOVA?"
Risposta della Giunta regionale
"Durante i lavori di costruzione della S.R 308 "Nuova strada del Santo" da parte della Veneto Strade S.p.A., società concessionaria della Regione Veneto per la gestione, realizzazione e manutenzione della rete stradale di interesse regionale, a seguito di un controllo effettuato da ARPAV e comunicato nel febbraio 2007, è emerso che l'impresa esecutrice dei lavori ha utilizzato, per la costruzione di parte dei rilevati stradali, materiale costituito da scorie di fonderia miste a materiale inerte.
Tale materiale, sottoposto ad analisi chimiche, ha evidenziato, limitatamente all'inquinante cromo totale, il superamento, in un solo campione, dei livelli di concentrazione ammessi dalla vigente legislazione. Per questo motivo è stata disposta la sospensione dell'utilizzo del materiale proveniente dalla ditta fornitrice dell'inerte.
Si sottolinea peraltro che l'impresa appaltatrice dei lavori, sulla base di specifico protocollo sottoscritto con ARPAV il 13/02/2006, n. prot. 0019789, ha verificato l'idoneità del materiale, proveniente da fornitore autorizzato della provincia di Verona, ed ha altresì fatto eseguire, in corso d'opera, prove di laboratorio autorizzato a campione da cui peraltro non si sono mai riscontrate violazioni dei limiti di legge.
Allo stato attuale, il superamento dei limiti di concentrazione ammessi per il cromo totale, riguarda una limitata porzione della rampa sud dello svincolo di Camposampiero. Le ulteriori analisi effettuate anche dall'ARPAV al di fuori di questa limitata zona non hanno evidenziato superamenti dei limiti di concentrazione degli inquinanti.
Si precisa che l'utilizzo di tale materiale, non è mai stato autorizzato dalla Veneto Strade S.p.A., e pertanto all'impresa in data 23 febbraio 2007 è stato notificato un ordine di servizio, tendente a far sostenere alla stessa impresa ed a proprie spese, tutte le opere di messa in sicurezza e/o di rimozione del materiale inidoneo.
Attualmente, sono in corso le procedure per:
a) l'avvio a recupero e smaltimento, presso impianti autorizzati dei rifiuti rilevati, utilizzati per il rilevato e sottofondo stradale del tratto di svincolo di Camposampiero della SR 308, in corso di costruzione , tra le sezioni n° 89 e 131.
b) la verifica dei livelli di concentrazione delle sostanze inquinanti, nonché la caratterizzazione dell'area ai fini degli eventuali interventi di bonifica e ripristino ambientale, da effettuarsi ai sensi del Titolo V del D.Lgs 152/2006 "Norme in materia ambientale";
L'avvio a smaltimento del materiale inidoneo, riferito ad un limitata porzione della rampa sud dello svincolo di Camposampiero, sarà concluso presumibilmente entro il mese di luglio 2007.
La verifica dei livelli di concentrazione delle sostanze inquinanti sulle tratte stradali esterne alla rampa sud dello svincolo di Camposampiero, è già stato completato invece nei mese di giugno 2007".
La parola all'assessore Chisso.
Ass.re Renato CHISSO
Rispetto a quella situazione ci sono sviluppi. Gli sviluppi sono questi: Veneto Strade da una parte si è costituita, ha avviato una causa civile nei confronti della ditta che ha eseguito quei lavori dove sono state trovate queste imperfezioni limitate esclusivamente a quella piccola parte di territorio che si conosce. Non solo ha fatto causa civile, ma si è costituita anche in sede penale nel rispetto dell'articolo 356 del Codice di Procedura Penale, frode in fornitura pubblica. Queste sono le azioni che sono state fatte rispetto ai dati conosciuti. Per arrivare all'ultima parte e quindi a quella finale, il giorno 12 settembre si tiene una Conferenza dei Servizi con la Provincia di Padova, l'ARPAV e i Comuni interessati per stabilire, di fatto, come viene posta in sicurezza e messa in sicurezza l'area e quindi che fine farà quel materiale. Verrà discusso il giorno 12 settembre e credo anche in qualche maniera definito il 12 settembre e quindi in quella data spero sia definito e che si possa aprire la Statale del Santo nelle settimane successive.
PRESIDENTE
Grazie, assessore Chisso.
La parola al consigliere Gallo.
Giovanni GALLO (L'Ulivo-Partito Democratico Veneto)
Ringrazio l'Assessore. L'Interrogazione interveniva in merito alla questione del ritrovamento di materiale tossico sotto la nuova statale del Santo. Chiedeva quali sono i controlli esercitati dalla Regione. Ho piacere che la Regione, attraverso Veneto Strade, si sia costituita ed è una azione sicuramente meritoria, però chiedevo anche quali controlli erano stati esercitati, sul punto leggerò il testo, ringrazio comunque per la risposta.
PRESIDENTE
Grazie, consigliere Gallo.
Interrogazione a risposta immediata n. 311 del 13 marzo 2007 presentata dal consigliere Zanon "QUALE FUTURO PER I PRESIDI DELLE FORZE DELL'ORDINE NEL PADOVANO? VERIFICARE I MOTIVI CHE HANNO RESO INATTIVO IL PRESIDIO DELLA POLIZIA DI STATO IN VIA D'AVANZO"
La parola all'assessore Silvestrin.
Ass.re Flavio SILVESTRIN (U.D.C.)
"In relazione al primo e al terzo quesito, relativi all'attuale operatività del Presidio della Polizia di Stato in via D'Avanzo, nel quartiere Arcella di Padova, realizzato anche col contributo finanziario della Regione del Veneto e alla sua sperimentale attività d'integrazione con la Polizia Locale, la Giunta Regionale, per il tramite della Direzione Sicurezza Pubblica e Flussi Migratori, si è attivata per acquisire necessari elementi conoscitivi.
Con nota prot. n. 140016 del 21 maggio 2007, a firma dell'Assessore Marco Carrai, il Comune di Padova illustrava con puntualità la situazione della caserma di cui all'oggetto.
I locali del posto di polizia congiunto, Polizia di Stato e Polizia Municipale, hanno un accesso da Via J. D'Avanzo n. 17 e uno da Via P. Liberi n. 16. Quelli del primo, inaugurati nell'aprile 2004, hanno garantito la presenza fissa in orario diurno e l'apertura al pubblico. Tuttavia a causa della scarsa affluenza dei cittadini il previsto orario di apertura al pubblico è stato progressivamente ridotto.
I locali di Via P. Liberi n. 16 invece sono in parte a disposizione della Polizia Municipale ad uso ufficio ed in parte utilizzati dalla Questura ad uso camere con annessi servizi per il personale. Dal 2 aprile 2005 negli uffici della Polizia Municipale è presente stabilmente il Reparto Infortunistica e Polizia Giudiziaria, dotati di Gabinetto di Fotosegnalamento, di celle di sicurezza e garage, utilizzati, secondo esigenze, 24 ore su 24 tutti i giorni dell'anno. Presso tale sede il personale di Polizia Municipale è presente dalle ore 7,00 alle ore 19,00 di tutti i giorni feriali con apertura al pubblico dalle 8,30 alle 12,00.
Pertanto si può chiaramente rilevare che l'Amministrazione comunale di Padova in relazione al presidio in oggetto, realizzato col sostegno finanziario della Regione, ha precisamente attuato il programma precedentemente concordato con le autorità competenti.
In relazione al secondo, nonché al terzo quesito, il Ministero dell'Interno, interpellato per fornire adeguati elementi conoscitivi, con nota del 29 maggio 2007 ribadiva la piena e attuale operatività del Posto di Polizia "Arcella" con un impiego esterno di tutto il personale, che rientra negli uffici solo per la redazione degli atti di Polizia Giudiziaria. Inoltre l'attività di controllo del quartiere "Arcella" viene svolta quotidianamente da sei equipaggi con piena copertura di 24 ore col supporto delle volanti e del "Poliziotto di Quartiere". Tale attività di controllo dal 1° gennaio 2007 ha riportato significativi e diversificati risultati, a riprova che la presenza sul territorio di forze coordinate di Polizia di Stato e Polizia Municipale, anche in un'area problematica come il quartiere Arcella di Padova, può fornire un servizio efficace per i cittadini.
Infine con riferimento al quarto quesito relativo allo stato di attuazione dei presidi di Noventa Padovana, Cadoneghe, Ponte S. Nicolò e Montegrotto, in attuazione del Protocollo d'Intesa triennale tra la Regione del Veneto e il Ministero dell'Interno, scaduto nel dicembre 2005:
- a Noventa Padovana i lavori sono iniziati il 22 agosto 2005 ed è stato concluso il 50% dell'opera, ossia il 1° stralcio, con previsione di conclusione definitiva del presidio, comprendente 4 alloggi, entro il settembre 2007. L'intervento a carico dell'Amministrazione Comunale beneficia di un contributo regionale complessivo di €.472.750,00;
- per il presidio di Cadoneghe i lavori sono iniziati il 5 aprile 2007, grazie all'intervento di soggetti privati e richiederanno 3 anni, con un contributo regionale di €.342.857,00;
- per Ponte San Nicolò i lavori non sono ancora iniziati a causa di una rilevante modifica progettuale, ma prenderanno avvio a breve e prevedono la ristrutturazione di una parte vecchia e la costruzione di una parte nuova con quattro alloggi grazie ad un finanziamento di €.728.571,00;
- a Montegrotto infine l'opera è stata terminata il 14 dicembre 2006 grazie all'A.T.E.R. di Padova che ha eseguito i lavori su terreno di proprietà comunale e il presidio è già operativo dal 1° giugno 2007".
PRESIDENTE
Grazie, assessore Silvestrin.
La parola al consigliere Zanon.
Raffaele ZANON (A.N.)
So che i termini della sicurezza interessano poco all'Aula, ma credo che sicuramente prenderò per buona la risposta che credo dovrà essere valutata attentamente anche per quanto riguarda le note delineate dall'amministrazione comunale di Padova. Mi sembra che l'unico punto debole che riguarda le risposte trasmesse alla Giunta regionale, in particolare dall'amministrazione comunale di Padova, riguardi proprio il Commissariato di Via d'Avanzo. Oggettivamente siamo in un'area ancora fortemente a rischio. Proprio in questi giorni è accaduto un fatto molto grave relativamente all'uccisione di un giovane tossicodipendente proprio in un quartiere limitrofo all'Arcella, una situazione grave che vede ancora mal funzionante questo presidio che è stato aperto con il contributo determinante della Regione Veneto. Credo che si debba rinnovare alla Giunta l'invito perché questo presidio continui ad essere operativo e ad essere un punto di riferimento sia per la Polizia locale, che per le forze della Polizia di Stato.
PRESIDENTE
Grazie, consigliere Zanon.
Interrogazione a risposta immediata n. 324 del 5 aprile 2007 presentata dal consigliere Pettenò "ULSS N. 12: LE DELIBERE REGIONALI SONO ATTI UFFICIALI O CARTA STRACCIA. PERCHÈ LA REGIONE NON INTERVIENE?"
La parola all'assessore Silvestrin.
Ass.re Flavio SILVESTRIN (U.D.C.)
"L'Azienda Ulss n. 12 ha sistematicamente rispettato e dato attuazione alle deliberazioni regionali di programmazione sanitaria.
Si precisa, inoltre, che nessun atto o provvedimento è stato assunto per il trasferimento di servizi dal Centro Sanitario Polifunzionale dell'area ex Ospedale al Mare - Lido di Venezia a struttura privata, e che i costi sostenuti per la ristrutturazione del Padiglione Rossi ammontano finora a 1.300.000,00 euro".
PRESIDENTE
Grazie, assessore Silvestrin.
La parola al consigliere Pettenò.
Pietrangelo PETTENO' (R.C.-S.E.)
Questa laconica e concisa risposta all'Interrogazione stride un po' con..., non so la data della risposta quando la Giunta l'ha fatta, ma uno se legge i giornali in questi giorni, i titoli dei giornali locali sono pieni di questa notizia che dice che nell'isola del Lido tutta la funzione della sanità va al San Camillo, quindi a questo istituto e le notizie sembrano arrivare dall'U.L.S.S. n. 12 quindi sono felice perché riconferma la tesi sostenuta nella mia Interrogazione che le deliberazioni e la programmazione in questa Regione sono carta straccia quando le si fanno. Molto spesso da un po' di anni c'è il vizio di non fare la programmazione e lasciare fare ai direttori generali o a chi per essi o alle cose o agli eventi e registriamo il fatto compiuto. Questa è la negazione assoluta della nostra funzione. Vedo le delibere, qui c'è una delibera del 7 agosto fatta dalla Giunta regionale che si esprime su questo, dice che lì ci deve essere un presidio e quindi va mantenuto, parliamo dell'alienazione dell'ospedale Al Mare per costruire questo grandioso padiglione nuovo del cinema al Lido e quindi tutto è subordinamento al trasferimento delle attività sanitarie in altre strutture. La Giunta deve mettersi d'accordo se quando fa le risposte che scrive con la mano destra, magari ha scritto delle delibere con la mano sinistra o il Direttore generale delle U.L.S.S. non so con quali mani le scrive, forse le scrive con i piedi, mettetevi d'accordo. Siamo felici quando ci rispondete, ma dovete raccordarvi rispetto alle intenzioni dell'organo collegiale della Giunta. Non vorrei che qualcuno pensi una cosa e qualcun altro un'altra, veramente c'è da rimanere perplessi.
PRESIDENTE
Grazie, consigliere Pettenò.
Interrogazione a risposta immediata n. 327 del 18 aprile 2007 presentata dai consiglieri Gallo e Frigo "SAIACE: UN'ATTIVITÀ DA TUTELARE"
La parola all'assessore Silvestrin.
Ass.re Flavio SILVESTRIN (U.D.C.)
"La Saiace è una azienda storica di Monselice che opera nel settore delle confetture e della frutta sciroppata con il marchio "Colli Euganei" e che commercializza la marmellata Bonne Maman della proprietaria multinazionale francese Andros. Alla fine del 2006 il bilancio di tale azienda che controlla il 17% del mercato delle confetture in Italia è stato chiuso con un passivo di più di due milioni di euro circa e la proprietà ha ritenuto di chiudere lo stabilimento e di licenziare i 46 dipendenti. L'azienda ormai da qualche anno non produceva utili e come hanno evidenziato le OO.SS. nel corso degli incontri con l'azienda e la Provincia di Padova che è l'istituzione competente per legge a gestire la vertenza, l'azienda per un rilancio della stessa non ha effettuato alcun investimento per migliorarne la produttività e ridurne i costi. Ai circa 50 dipendenti in organico occorre aggiungere altri circa 80 che la Saiace utilizzava stagionalmente per lo più nel periodo agosto- ottobre. Si tratta per la maggior parte di donne, ma anche giovani e studenti. Dopo una fase di confronto e trattativa tra l'azienda ed i sindacati e le istituzioni, il 6 giugno 2007 è stato raggiunto un accordo che è stato sottoscritto tra l'amministrazione dell'azienda, le organizzazioni sindacali e l'Assessorato al lavoro della Provincia di Padova, che prevede anziché il licenziamento in tronco dei lavoratori, l'apertura della cassa integrazione straordinaria per cessazione d'attività per tutti i 46 dipendenti della stessa azienda a tempo indeterminato, mentre per i lavoratori stagionali che, nell'ultimo anno sono stati circa 20, non è previsto alcun ammortizzatore sociale, né sostegno alla ricollocazione. Per tutti i lavoratori dal mese di luglio l'azienda cesserà la propria attività e quindi non vi sarà neanche il periodo di stagionalità. I sindacati confidano ancora nella possibilità di far ripartire lo stabilimento con altri imprenditori, sembra che siano avviati importanti contatti sui quali vige il massimo riserbo e la proprietà si è dichiarata disponibile ad alienare lo stabilimento anche a diretti concorrenti. Questa opportunità, affinché l'operazione possa assumere un significato economico si deve chiudere entro l'autunno, ed in questo caso le organizzazioni sindacali, la Provincia di Padova e gli uffici regionali vigileranno affinché siano riassorbiti nella nuova attività primariamente il personale della Saiace ed il personale stagionale. Nel caso non si realizzi l'eventualità descritta, la Provincia di Padova con i fondi messi a disposizione dall'azienda, si adopererà per la ricollocazione dei lavoratori nei 12 mesi di CIGS, mentre per il personale stagionale i servizi per l'impiego si attiveranno su richiesta individuale dell'interessato.
Relativamente alle altre questioni su cui si interroga la Giunta regionale contenute nell'interrogazione a risposta immediata n. 327 e riguardanti le politiche societarie, le strategie di mercato e le scelte produttive operate dalla società Andros sulla controllata Saiace, si rileva che esse attengono all'autonomia imprenditoriale che è propria dell'azienda sulle quali le OO.SS. ed anche le istituzioni possono chiedere conto in sede di vertenza, ma che è nelle facoltà della azienda fornire le motivazioni sulle scelte operate. La Giunta regionale non dispone di strumenti per obbligare le aziende ad adottare determinate scelte imprenditoriali. Sulla vicenda Saiace la Giunta assicura che seguirà con attenzione il possibile rilancio dell'azienda di Monselice e la ricollocazione dei lavoratori in esubero dalla società di produzione di confetture e frutta sciroppata".
PRESIDENTE
Grazie, assessore Silvestrin.
Interrogazione a risposta immediata n. 335 del 14 maggio 2007 presentata dal consigliere Bonfante " SIAMO TORNATI AL PERIODO DELL'INQUISIZIONE?"
Il consigliere Bonfante non è presente in Aula, riceverà risposta scritta.
Interrogazione a risposta immediata n. 339 del 23 maggio 2007 presentata dal consigliere Frasson "NOTIZIE IN MERITO A LICENZIAMENTO DIRIGENTE"
La parola all'assessore Silvestrin.
Ass.re Flavio SILVESTRIN (U.D.C.)
"Con riferimento all'interrogazione in oggetto indicata, si rappresenta che la scrivente ha contattato il precedente Assessore alle Politiche Sanitarie, Flavio Tosi, che ha riferito quanto segue.
Non c'è nessuna lettera a firma dell'Assessore Tosi di richiesta di licenziamento del dirigente dipendente dell'Azienda Ospedaliera di Verona.
Nel merito, ed in particolare con riguardo all'intervista del dirigente di cui trattasi, avvocato Mario degli Antonini, che è stata pubblicata sul Corriere di Verona con il titolo "Sanità, le gare centralizzate? Sistema sprecone ed illegittimo" va osservato che tale pezzo giornalistico diceva tra l'altro testualmente "...non è solo un sistema sprecone. Ma addirittura illegittimo nelle conseguenze che determina per volontà regionale".
L'Assessore Tosi, letti i pubblici ed infondati addebiti alla Regione e all'Azienda Ospedaliera di Verona, ha solo doverosamente scritto al Direttore Generale della stessa ricordando che, se un dirigente ritiene di proporre eventuali soluzioni deve sottoporle al proprio Direttore Generale, invece che rilasciare dichiarazioni, oltretutto non corrette, alla stampa. Non ha tuttavia in nessun modo chiesto il licenziamento del dirigente. Ogni diversa affermazione è non veritiera".
PRESIDENTE
Grazie, assessore Silvestrin.
Interrogazione a risposta immediata n. 337 del 17 maggio 2007 presentata dai consiglieri Diego Bottacin e Gallo "OSPEDALE DI MONTEBELLUNA: I TEMPI SI FANNO INFINITI!!!"
La parola all'assessore Silvestrin.
Ass.re Flavio SILVESTRIN (U.D.C.)
"1 ) In riferimento alla parte strutturale quanto segue.
Con D.P.G.R.V. n. 867 del 9.08.2002 è stato approvato il progetto per l'adeguamento degli Ospedali di Castelfranco e Montebelluna sulla base del parere del Nucleo Regionale per la verifica e la valutazione degli investimenti, da realizzarsi in regime di finanza di progetto con le procedure di cui all'art. 37 - bis della Legge n. 109/94 s.m.i.; sul progetto preliminare di adeguamento dei due nosocomi la C.T.R. Sezione OO.PP. aveva espresso parere favorevole con prescrizioni con voto n. 78 del 12.12.2002.
Con l'entrata in vigore del D.M. 18.09.2005 "Norme tecniche per le costruzioni" si è resa necessaria una verifica complessiva delle strutture a detta norma ed in particolar modo all'ottemperanza delle nuove prescrizioni per gli edifici realizzati in zone sismiche.
Per Montebelluna è stato predisposto un progetto di adeguamento sismico del monoblocco che è stato oggetto di parere favorevole da parte della C.T.R. nella seduta del 18.09.2006, giusto voto n. 43.
Sulla base del sopraccitato parere n. 43/2006 la Giunta Regionale adottava la delibera n. 536 del 06/03/2007 con la quale veniva assegnato un ulteriore finanziamento di € 25.000.000,00 per la copertura dei maggiori costi conseguenti alla revisione progettuale per l'adeguamento sismico e per i miglioramenti progettuali per l'Ospedale di Castelfranco Veneto.
Nella seduta del 23 luglio 2007 la Commissione Tecnica Regionale Sez. OO.PP. ha espresso parere favorevole con prescrizioni all'aggiornamento del progetto preliminare del completamento del P.O. di Montebelluna.
2) In riferimento alla mancata copertura di alcuni primariati presso l'Ospedale di Montebelluna si rileva quanto di seguito esposto.
Preliminarmente che secondo quanto stabilito dalla D.G.R. n. 886 del 3 aprile 2007, le Aziende sanitarie prima di avviare le procedure selettive per il conferimento di incarichi apicali del ruolo sanitario, devono acquisire la preventiva autorizzazione della Segreteria Regionale Sanità e Sociale.
In particolare, si evidenzia che la Segreteria Regionale Sanità e Sociale ha rilasciato specifica autorizzazione all'indizione delle selezioni per la copertura di tutti i primariati indicati nell'interrogazione, fatta eccezione per quello di Neurologia (il posto si è reso vacante dal 29 aprile 2007), per il quale non è ancora pervenuta la richiesta, e per quello di Anatomia Patologica, per il quale la stessa Segreteria ha comunicato all'Azienda U.L.S.S. n. 8 che, nelle more dell'approvazione del nuovo PSSR, sta ancora vagliando la richiesta per ulteriori considerazioni in merito.
Inoltre, l'Azienda, contattata da questi uffici, ha reso noto di aver già conferito nel mese di giugno u.s., a seguito dell'autorizzazione regionale, gli incarichi di direzione delle strutture complesse di Medicina Generale, Ostetricia e Ginecologia e Anestesia e Rianimazione. Ovviamente l'Azienda non può aver concluso la selezione per Lungodegenza, in quanto la relativa autorizzazione è stata rilasciata il 13 luglio 2007.
L'Azienda U.L.S.S. n. 8 ha altresì evidenziato come la procedura stabilita per il conferimento degli incarichi apicali del ruolo sanitario (richiesta di autorizzazione, risposta regionale, pubblicazioni di legge, espletamento di colloquio selettivo, conferimento dell'incarico) implichi che per la loro copertura decorrano almeno otto mesi dalla vacanza del posto. La stessa Azienda ha peraltro sottolineato come nei periodi di vacanza dei posti apicali venga conferito l'incarico di direzione ad un dirigente medico in possesso dei titoli per partecipare al concorso, per cui i cittadini hanno l'assoluta garanzia del normale svolgimento delle attività assistenziali.
La predetta Azienda, infine, per quanto riguarda l'incarico di Direttore di Farmacia, ha dichiarato di aver conferito un incarico semestrale, ricorrendo in caso contrario la fattispecie prevista negli artt. 339 e 340 del codice penale (interruzione di pubblico servizio)".
PRESIDENTE
Grazie, assessore Silvestrin.
Interrogazione a risposta immediata n. 349 del 4 giugno 2007 presentata dal consigliere Padrin "LICENZIATO DALLA SITA PERCHÉ AMMALATO: QUALI INIZIATIVE DELLA GIUNTA?"
Il consigliere Padrin non è presente in Aula, riceverà risposta scritta.
Interrogazione a risposta immediata n. 359 del 20 giugno 2007 presentata dai consiglieri Manzato, Caner e Da Re "L'ASSOCIAZIONE CULTURALE ISLAMICA "AL WAQF AL-ISLAM ITALIA" DI TREVISO VENGA CANCELLATA DAL REGISTRO REGIONALE DELLE ASSOCIAZIONI DI PROMOZIONE SOCIALE A SEGUITO DELLE RIPETUTE SENTENZE DI CONDANNA EMESSE NEI SUOI CONFRONTI"
La parola all'assessore Silvestrin.
Ass.re Flavio SILVESTRIN (U.D.C.)
"Con Legge regionale 13 settembre 2001, n. 27 art. 43 è stato istituito il Registro regionale delle associazioni di promozione sociale al quale possono essere iscritte le associazioni in possesso dei requisiti di cui all'art. 3 della Legge 383/2000.
In data 14 giugno 2006 perviene alla Direzione Servizi sociali la richiesta di iscrizione al registro regionale dell'associazione culturale islamica con sede in Villorba, Via Volta n. 40, integrata da apposita autocertificazione pervenuta il 3 agosto 2006.
In seguito all'istruttoria svolta, con nota del 1.09.2006 sono state richieste alcune modifiche statutarie e chiarimenti in merito alle voci di bilancio.
Mediante lettera pervenuta il 4.12.2006 l'associazione ha prodotto il nuovo statuto e parte della documentazione richiesta, dalla quale è emerso che le finalità associative sono quelle di favorire i percorsi verso una cittadinanza attiva rafforzando la conoscenza reciproca tra culture e tradizioni diverse, promuovere iniziative socio-culturali, attività ricreative, aggregative per i giovani, sensibilizzare la cittadinanza. Gli interventi dichiarati nella relazione sulle attività riguardano l'insegnamento della lingua italiana ai cittadini immigrati residenti a Treviso, interventi di orientamento verso i CTP territoriali e i servizi sociali per donne analfabete e giovani adolescenti, l'inserimento sociale, amministrativo e legale degli immigrati e loro famiglie.
In data 31.01.2007 viene sollecitato comunque il riscontro sulle voci di bilancio e sull'indicazione del numero dei soci e dell'eventuale personale dipendente, pervenuto regolarmente il 13.02.2007.
Con Decreto Dirigenziale n. 83 del 27.02.2007 l'associazione è stata iscritta al registro regionale delle associazioni di promozione sociale.
Il Comune di Villorba, con due apposite segnalazioni (pervenute il 26.04.2007 e 20.06.2007) coinvolgeva la Direzione servizi sociali sulla vicenda storica e giudiziaria intercorsa tra il Comune medesimo e l'associazione culturale islamica di Treviso, relativamente all'utilizzo dell'immobile, sede dell'associazione, in modo difforme dalla destinazione d'uso legittimata con il relativo permesso a costruire.
Con lettera del 3.07.2007 la Direzione servizi sociali ha richiesto all'Associazione culturale islamica delucidazioni in merito all'attività effettivamente svolta e al luogo dove viene effettuata onde valutare il permanere dei requisiti che consentirono l'iscrizione al registro regionale, prospettandone, in caso di mancato tempestivo riscontro, la cancellazione.
La Direzione servizi sociali pertanto, in caso di mancato riscontro entro un termine che ragionevolmente possa considerarsi tempestivo, o comunque, di accertamenti negativi sull'esercizio di attività di promozione sociale e/o sulla mancanza di un luogo idoneo a svolgere tale attività, procederà con la cancellazione dal registro regionale".
PRESIDENTE
Grazie, assessore Silvestrin.
Interpellanza n. 40 del 22 giugno 2007 presentata dal consigliere Ciambetti "IMMIGRATI PROVENIENTI DA AREE A RISCHIO TBC: LA REGIONE SI MOBILITI A GARANZIA DELLA SALUTE DEI CITTADINI PER IMPEDIRE LA DIFFUSIONE DEL VIRUS SUL TERRITORIO"
La parola all'assessore Silvestrin.
Ass.re Flavio SILVESTRIN (U.D.C.)
"1. Se la Regione fosse a conoscenza dei fatti descritti sulla premessa dell'interpellanza
L'U.L.S.S. 4 ha fornito alla Regione Veneto una relazione su quanto svolto in riferimento al caso di TBC verificatosi in uno studente del Liceo "Giacomo Zanella " di Schio (VI), e si è confrontata con i dirigenti regionali sulla procedura adottata.
2. Quale posizione assumere in ordine a detti fatti
Le notifiche di TBC sono soggette ad un flusso di notifica obbligatoria e ad indagine epidemiologica con invio dei dati a livello Regionale e Ministeriale.
Il tasso di segnalazione dei casi di TBC polmonare nella popolazione Italiana è pari a 9,6 su 100.000 soggetti, mentre è di 6.5 su 100.000 quella nella Regione Veneto (anno 2004).
Per quanto riguarda la provincia di Vicenza nell'anno 2005 il tasso di segnalazione è stato di 7.9 su 100.000.
Questi tassi inseriscono il nostro paesi tra quelli a bassa prevalenza. Esiste comunque un alto livello di attenzione nei confronti della tubercolosi; sono state infatti riviste le Linee guida regionale sul controllo della malattia tubercolare.
3. Se si intende prendere in considerazione il fatto che il problema TBC non sembra potersi circoscrivere al solo liceo classico "Giacomo Zanella" di Schio, ma estendersi ad altre realtà del territorio regionale come nel caso della scuola media di Cesuna e Roana sull'Altopiano di Asiago.
La malattia tubercolare può interessare qualsiasi collettività (lavorativa, scolastica e case di riposo). La fascia di età più interessata è quella tra i 31 - 50 anni e dopo i 70 anni.
4. Quali iniziative intenda promuovere al fine di scongiurare il ripetersi di episodi di non trasparenza nell'informazione come quello che ha visto coinvolto il Liceo Classico Zanella di Schio.
Dalla relazione pervenuta da parte dell'ULSS 4 è stato evidenziato che l'informazione è fornita alla scuola nella persona del Preside, ai genitori e personale docente e non coinvolti nello screening è stata tempestiva e completa (vedi allegati lettera al Preside e lettera ai genitori). La richiesta dei rappresentanti dei genitori degli studenti di un incontro con tutti i genitori è stata subito accolta ed evasa con l'organizzazione di due incontri informativi.
5. Se intende attivarsi in ordine all'apertura di uno sportello d'informazione e d'aiuto ai cittadini in analoghi casi di emergenza.
L'U.L.S.S. 4 sul caso di TBC del liceo classico "G. Zanella" si è resa sempre disponibile a qualsiasi richiesta di chiarimenti, nelle lettere informative inviate ai genitori veniva chiaramente sottolineata la disponibilità a fornire informazioni. Si precisa che nessun genitore ha mai telefonato.
6. Se per la tipologia di casi di cui in premessa, esista un preciso protocollo regionale d'intervento e se così dovesse essere, se sia stato quel protocollo correttamente applicato nei casi descritti sopra.
Le linee guida emanate dal Ministero della Salute e dalla Regione Veneto per il controllo della malattia tubercolare sono puntualmente applicate da tutte le ULSS della regione e nel caso specifico sono state applicate dall'ULSS 4.
7. Se intende attivarsi presso il Governo della Repubblica affinchè siano intensificati i controlli sanitari all'ingresso nel nostro Paese di tutte le persone provenienti da zone a rischio per la presenza di determinati virus pericolosi per la vita umana.
E nostra attenzione portare l'argomento al Tavolo Interregionale della Prevenzione affinchè vengano attivate misure di controllo e aggiornate le Linee Guida Nazionali ormai datate".
Durante l'intervento dell'assessore Silvestrin assume la Presidenza
Il Presidente Marino FINOZZI
PRESIDENTE
Grazie, assessore Silvestrin.
La parola al consigliere Ciambetti.
Roberto CIAMBETTI (L.V.L.N.P.)
Mi ritengo soddisfatto della risposta della Giunta, però mi ritengo ancora più soddisfatto di una delibera fatta dall'assessore Francesca Martini verso la fine di luglio in Giunta, dove vengono riviste e ricalibrate le azioni del settore sanità della Regione Veneto sulla malattia specifica. Ricordo una malattia che davamo quasi per scomparsa nei nostri territori, che andava a colpire esclusivamente nel caso di persone autoctone, persone di una certa età, deboli e quindi particolarmente sensibili a questo tipo di virus. Quello che stiamo vedendo in questi anni invece è che specialmente nei giovani, specialmente nei luoghi di studio, è il caso di Roana che citavo di inizio anno trasmissione di virus nel pulmino della scuola, il caso di Schio segnalato nell'interpellanza e guarda caso 10 giorni fa proprio a Schio i ragazzi che sono sotto osservazione a causa di questo manifestarsi della malattia nella scuola Giacomo Zanella, 10 ragazzi sono risultati positivi al test rispetto a quello che si pensava fino a giugno.
Quindi è importante l'attività fatta dall'assessore Francesca Martini con questa nuova delibera, mi auguro che la Regione Veneto sia sempre più attenta in particolare alle persone a rischio, in particolare agli immigrati che arrivano da zone a rischio per questa malattia, perché bisogna specialmente nei confronti dei nostri ragazzi creare una tutela, creare una situazione di sicurezza nell'ambito scolastico.
Quello che non mi trova soddisfatto nella risposta è la tempestività e l'attività fatta dall'istituto Giacomo Zanella che nella risposta, appunto, si dice resta disponibile a qualsiasi richiesta di chiarimenti, alle lettere informative arrivate ai genitori, etc., sono cose che ascoltando i genitori non sono avvenute come descritto dall'istituto Giacomo Zanella. Nelle linee guida della Regione ho trovato puntuali e precise indicazioni su questa materia, quindi è importante per dare certezza e sicurezza ai ragazzi e alle loro famiglie che queste attività, che sono a capo dei responsabili degli istituti scolastici, siano fatte in maniera più puntuale, trasparente e precisa possibile, perché non possiamo lasciare i ragazzi e le loro famiglie in dubbio e incertezza quando si tratta della salute dei propri cari.
Mi auguro e spero che la nuova delibera fatta dalla Giunta regionale nel mese di luglio serva ad essere sempre più puntuali, tempestivi e precisi nell'affrontare questa malattia.
PRESIDENTE
Grazie, consigliere Ciambetti.
Con questa interpellanza abbiamo concluso il punto 3 all'ordine del giorno, quindi proseguiamo con il punto 4.
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PUNTO
4 |
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DISEGNO DI LEGGE RELATIVO A "DISCIPLINA DELL'ESERCIZIO DELL'ATTIVITA' DI SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE" (PROGETTO DI LEGGE N. 117/2006) (discussione, esame ed approvazione)
Come ricorderete la volta scorsa era già stata fatta la relazione e ora siamo in discussione generale.
La parola al consigliere Variati.
Achille VARIATI (L'Ulivo-Partito Democratico Veneto)
Grazie, Presidente.
Intervengo nella discussione generale di questo disegno di legge anche per preannunciare la presentazione di un ordine del giorno che porta la firma di tutti i Capigruppo del Consiglio regionale.
Mi consenta, Presidente ed egregi Colleghi, di fare alcune osservazioni non sull'impianto generale della legge, la quale è stata oggetto di una lunga discussione in Terza Commissione, allora io vi facevo anche parte. E' una legge quadro che disciplina ampiamente le norme relative alla distribuzione dell'attività di somministrazione di alimenti e di bevande, mette ordine, modernizza, prende atto anche delle disposizioni della Bersani ed altri relativi alla maggiore liberalizzazione, che anche questo settore ha avuto per effetto della norma nazionale.
E' una legge complessa, una legge attesa, una legge che è stata elaborata con un confronto serrato con le categorie economiche e che poi ha avuto invece un periodo lungo di gestazione in Consiglio, ed è di questo che io voglio parlare nel mio intervento. Perché all'articolo 6, come ampiamente la stampa ha riportato, per effetto di un ragionamento largamente condiviso dalla Terza Commissione consiliare si pone un divieto che per certi aspetti non era atteso, che ha creato anche delle polemiche, che ha creato discussione, un divieto per la vendita e la somministrazione di bevande alcoliche dall'1 di notte alle 6 del mattino. Qualcuno ha parlato anche di una attivazione di una logica di proibizionismo.
Ricordo ai Colleghi che un conto è il proibizionismo e un conto è la regolamentazione, secondo me noi siamo nel capitolo della regolamentazione e la Regione ne ha facoltà. Però sono molto schietto, parlo a nome del mio Gruppo consiliare: a noi non interessa, spero a nessun Collega, parlo per noi ovviamente, iscriverci - neanche quando lo facemmo in Commissione, guardo il consigliere Cancian - al partito di chi vuole strumentalizzare questo problema, è un problema serissimo.
Sono andato a vedermi dei dati, ve li riporto non come al solito per metterci come il prezzemolo qualche dato statistico, vi prego di ascoltarmi. Ogni giorno nel nostro paese, in Italia, ci sono 617 incidenti stradali con un bilancio di 15 morti e 860 feriti. Negli ultimi 5 anni in Regione Veneto ci sono stati nelle strade della nostra Regione 3200 persone che sono morte. Chissà perché a me è venuto quasi spontaneo collegare questo dato con i morti americani in Iraq, sappiamo quei morti quanto facciano nel campo dell'opinione pubblica mondiale per il sacrificio di quel Paese, però noi qui li abbiamo sulle nostre strade.
Il 31% di questi nostri chiamiamoli concittadini che non ci sono più avevano un'età compresa tra i 18 e i 20 anni; per ogni morto sulla strada si registrano mediamente due invalidi gravi e 18 ricoveri ospedalieri. Qualcuno di autorevole, io lo metto solo a microfono, ha anche tentato di fare un bilancio di "costo economico" e dice che questa spesa supera un miliardo e mezzo di euro l'anno, a cui si aggiungono 850 milioni di euro di costi materiali, un costo stimato per abitante di circa 600 euro e quasi sempre, questo è il problema, l'incidente grave non è riconducibile ad una chiamiamola tragica fatalità, ma vi sono delle cause precise. Queste cause precise per la maggiore parte della casistica sono: eccesso di velocità e guida con tasso d'alcol o addirittura con uso di stupefacenti che sono ampiamente superiori alla norma, che già è nel nostro Paese maggiore - nell'ambito del Codice - rispetto a altri Paesi dove vi è la tesi del tasso alcometrico zero, cioè chi guida deve avere zero tasso d'alcol nel proprio sangue.
Questi sono i dati che ci avevano portato in Commissione e ora alla discussione del Consiglio a sollevare il problema. Noi eravamo coscienti, parlo per me, insieme al collega Causin, al collega Tiozzo, eravamo consapevoli che avremo sollevato un vespaio, però bisognava sollevare il problema: anche nel Veneto si guida troppo spesso con un tasso alcolico superiore. Qualcuno dice: ma noi veniamo dalla tradizione per cui il buon bicchiere di vino.. e noi qui, sia ben chiaro, non stiamo demonizzando nessuno, qualcuno dice pure che un bicchiere di vino fa bene, ma non fa bene quando si guida.
Allora, non ci iscriviamo tra coloro che su questo problema intendono fare una campagna di strumentalizzazione perché è troppo seria, troppo dolorosa per fare ciò. Abbiamo un obiettivo che noi speriamo, contiamo possa diventare oggi un obiettivo del Consiglio regionale, ecco perché anche in queste ore ci siamo dati da fare per mettere insieme intelligenze. Qual è l'obiettivo? L'obiettivo non è di impedire di bere, anche se poi sul piano della salute ci sono centri di alcologia, da tanti anni gli Alcolisti anonimi sono impegnati sul campo, ma l'obiettivo che ci diamo oggi in questa legge non può essere quello - mi scuso molto egregi Colleghi e con il Presidente, perché avrei dovuto farlo prima - di dire "non si beve", il nostro obiettivo è dire, ottenere: non si beve e si guida, noi stiamo parlando di questo.
Allora, per raggiungere questo obiettivo basta dire che da una certa ora ad un'altra ora non si può più distribuire alcol? Beh, può aiutare, ma se la norma è lasciata lì così servirà a poco. Ci sono tre condizioni su cui bisognerebbe tentare di impegnarci noi e impegnare l'Esecutivo per quello che sono le funzioni proprie della Giunta. Prima condizione, non si può fare una norma in Veneto e disinteressarsi delle norme che abbiamo nel vicino Friuli Venezia Giulia, nell'Emilia Romagna, nella Lombardia o nel Trentino Alto Adige, perché dobbiamo evitare che il popolo della notte - di questo stiamo parlando, spesso un popolo giovane - sia mosso dalla tentazione di migrare perché allora anziché ridurre il pericolo lo peggioriamo con viaggi più lunghi, quindi bisogna fare un lavoro con le altre Regioni. Secondo, la drammaticità di questi dati ci costringe a pensare che la Regione deve svolgere anche su questo campo un ruolo che le è proprio, che è quello di coinvolgere e coordinare in particolare gli enti locali. Coinvolgere e coordinare gli enti locali e non ricercare a priori uno scontro con le categorie economiche, abbiamo bisogno anche della collaborazione degli esercenti.
Cito un dato, loro sanno bene che nel nostro Paese esiste da tanto tempo una norma che non è del Codice di procedura civile, ma è del Codice penale, per la quale è previsto l'arresto fino ad un anno nel caso di somministrazione d'alcol ai minori. Guardate cosa sta succedendo in tutte le nostre piazze dalle 5 del pomeriggio in poi con quel benedetto popolo, anche in quel caso giovanissimo, degli spritz - e lo spritz è una bevanda alcolica -, cosa sta succedendo nella distribuzione dello spritz presso i minori. E non c'è nessuno, sembra quasi che in questo campo la politica e coloro che poi sono chiamati a far rispettare la legge abbiano deciso volutamente di girare la testa altrove: non guardo, non vedo. Noi abbiamo bisogno anche di una grande collaborazione degli esercenti, ecco perché dico a un Consigliere che mi diceva poc'anzi "Ma perché avete deciso di fare una norma che entrerà in vigore fra 6 mesi?", perché abbiamo bisogno anche di attivare collegamenti di convinzione collettiva, non solo di imposizione che non funzionerebbe.
Se l'obiettivo è quello di evitare, di ridurre coloro che bevono e guidano, il tema non può essere solo quello di impedire di erogare alcolici in certe ore e stop. Il vero tema sono i controlli su strada, in Veneto abbiamo un esercito "amplissimo" se pensate a tutte le forze dell'ordine, Polizia, Carabinieri, Finanza, a volte si mettono pure le guardie carcerarie a fare polizia ordinaria, Polizia locale, Polizia forestale, abbiamo un esercito su strada, però anche in Veneto quando un turista dall'Austria, dove il pedale sull'acceleratore è prudente, come varca il confine sembra che questa sia una terra in cui si può, si può correre. Lo sappiamo anche noi perché anche in questo campo vale quella pagina del Vangelo che dice: chi è senza peccato scagli la prima pietra. Però i bilanci dei Comuni, penso anche ai Comuni più piccoli, quelli che hanno pochi vigili - io li chiamo ancora con il termine storico, i vigili, adesso si incavolano quando li chiami così -, dove è più semplice utilizzare la Polizia locale per dare la multa sul divieto di sosta, perché appena metti una macchina in divieto di sosta dopo un po' hai il cartellino della multa perché hai avuto un comportamento irregolare per il Codice della strada.
Ma bisogna consorziarsi, ci vuole strumentazione, gli etilometri per misurare il tasso d'alcol nel fiato e nel sangue delle persone, controlli quindi rigidi. Questo è quello che serve e bisogna coinvolgere i Comuni.
Basta questo? No, bisogna fare una grande campagna informativa, tutto sommato quando si diede il divieto di fumo nei locali pubblici sembrava che fosse una cosa.., adesso sono gli stessi fumatori che apprezzano questa cosa ed è stata fatta una campagna informativa anche sull'uso del tabacco, sul pericolo dell'uso del tabacco. Voi direte "sì, tanto..", ma io credo che quella scritta "Il fumo uccide" nel pacchetto di sigarette anche del più incallito dei fumatori sono sicuro che esistono dei momenti in cui un momento di riflessione c'è, quella scritta nera, di lutto è una scritta che fa effetto. Un grande lavoro informativo e educativo, perché i giovani oltre tutto non sanno bere, nessuno ha detto ai giovani, nessuno sta insegnando ai giovani come si beve, non bere ma come si beve.
E' per tutte queste ragioni – e mi avvio a concludere - che presentiamo un ordine del giorno che però ha il carattere di un ordine risolutivo, so che esiste anche un emendamento perché non voglio che si rida di noi in giro per l'Italia, voglio che facciamo una cosa seria. Ci sono alcuni elementi per cui nel Veneto resterà un divieto di non vendita, di non somministrazione nelle ore della notte dell'alcol, ci sarà un coinvolgimento dei Comuni che qualora dovessero adottare delle deroghe devono presentare dei piani per il controllo perché il problema non è quello del bere, ripeto, ma è quello di impedire che uno che ha bevuto prenda in mano un mezzo che diventa pericoloso per sé e per gli altri.
Su questi paracarri del nostro ragionamento credo sia possibile oggi, se non ci perdiamo nei ragionamenti, approvare questa legge e dare un segnale positivo alle istituzioni e anche ai cittadini.
PRESIDENTE
Grazie, consigliere Variati.
La parola al consigliere Atalmi.
Nicola ATALMI (C.I.)
Il tema è senz'altro sia di stretta attualità che di enorme serietà visto che i numeri delle stragi del sabato sera sono note a tutti e sono state ricordate anche dal collega Variati.
C'è da dire che dal punto di vista dell'analisi del costume mi pare di poter registrare, da quello che vediamo, anche da quello che emerge, un aumento dell'utilizzo dell'alcool da parte delle giovani generazioni notevole. Siamo senz'altro una generazione di forti bevitori, ma le recenti mode che hanno anticipato l'orario dello sballo alcolico colpisce tutti quanti noi, basta vedere le nostre città. Temo però che anche questa volta in Consiglio regionale ci troveremo ad affrontare un tema così importante sull'onda di una attenzione mediatica e della volontà di qualche forza politica di segnare un punto senza in realtà proporre ai veneti una iniziativa legislativa capace realmente di incidere dal punto di vista della tutela della salute dei cittadini e la sicurezza della nostre strade e dell'educazione dei nostri giovani rispetto alle dipendenze delle sostanze quali la sostanza alcolica.
Lo dico perché di primo acchito, quando vi è stata la discussione in Commissione su questo tema, ho espresso tutte le mie perplessità portando un esempio vicino a noi che è l'esempio inglese. La questione degli orari in Inghilterra, dove problemi di alcool ce ne sono parecchi, è stata affrontata limitando la possibilità di bere al pub alle 11.00 di sera. C'era la famosa campana, con la quale i clienti andavano a prendersi gli ultimi quattro boccali, che è stata proprio a giugno di quest'anno modificata perché i legislatori inglesi si sono accorti che la differenza era che si anticipava l'ora dell'ubriacatura degli avventori dei pub ed infatti c'era l'usanza di ubriacarsi bene prima delle 11.00 e poi continuare a bere nelle case private.
Credo che affrontare il tema del rischio di persone ubriache al volante e dell'educazione rispetto alla dipendenza dagli alcolici pensando di poter intervenire modificando l'orario massimo di somministrazione di bevande alcoliche nei locali, rispecchi più o meno lo stesso criterio. Peraltro nella prima versione che diceva che in modo indifferenziato bisognava interrompere l'assunzione di alcool dopo l'una nei locali pubblici e nei locali notturni mi sembrava un provvedimento di legge proposto da qualcuno che non sa che nei locali notturni la gente mediamente entra a quell'ora. Rispetto a questa obiezione ho sentito la risposta di alcuni che dicevano: "Si possono anche cambiare le usanze, ai miei tempi si andava in discoteca alle 10.00, alle 11.00 di sera". A parte che questo è un dato biografico, ognuno addolcisce sempre i suoi ricordi di infanzia, per cui gli sembra che ai suoi tempi non ci fossero questi problemi, ai suoi tempi si andava in discoteca prima, in realtà poi non è vero che sia sempre così. Magari anche prima si facevano le ore tarde, forse è un problema solo di quantità di persone che frequentano questi locali.
Non ritengo che il fatto di immaginare che una discoteca interrompa la somministrazione di superalcolici all'una piuttosto che alle 2.00 abbia un qualche effetto nei confronti della sicurezza sulla strade, perché se uno è ubriaco può essere ubriaco alle 7.00 di sera per avere partecipato al giro di spritz come si usa da me a Treviso e quindi arrivare in discoteca già talmente ubriaco che non ha neanche bisogno di arrivare a bere fino alle 2.00 di notte e quindi quando si metterà in macchina si troverà nelle stesse condizioni.
C'è poi il rischio delle Regioni contermini che probabilmente non si adatteranno alla nostra legislazione e quindi rischiamo anche una migrazione dello sballo alcolico e quindi ritengo che nell'impianto complessivo l'articolo 6, che parla di limiti orari, sia un articolo sostanzialmente inefficace alla soluzione del problema. L'unica reale conseguenza sarà un danno economico per i gestori dei locali, cosa che mi interessa poco, ma in realtà non avremo effetti concreti.
Sarà più difficile ancora, Presidente, avere effetti concreti nel momento in cui le stesse forze politiche che propongono queste iniziative poi magari propagandano, difendono e sostengono iniziative come l'ombra longa a Treviso, nella mia città, dove la gente è ubriaca molto prima, ma non per questo meno pericolosa nel trasporto sulle nostre strade.
Credo vi sia un problema evidentemente di educazione, di informazione, di controinformazione, di responsabilità senz'altro anche degli esercenti di non somministrare alcolici ai minorenni, ma non credo che questo tipo di iniziativa per come è stata predisposta avrà reale efficacia. Mi sembra anche che la proposta di mediazione che poi è intercorsa, cioè quella di verificare se l'orario fissato intorno all'una può essere condiviso dalle Regioni contermini, la trovo una cosa francamente difficile. Vi sfido a convincere due Province autonome e due Regioni a legiferare come decidono i veneti entro sei mesi, mi sembra francamente difficile, perché dovremo dire noi come devono votare loro. Qualora non ci fosse questa norma di salvaguardia, l'orario potrebbe essere le 2.00, ma non è una questione particolare di un'ora o due ore perché credo che cambi poco. Ritengo che peraltro vi sarà riguardo alla questione degli accordi con i Comuni che possono andare in deroga alla legge che facciamo se attivano controlli sufficienti, anche qui è chiaro che un Comune come il Comune di Jesolo avrà le risorse economiche per avere questo servizio di vigilanza - qualcuno poi mi spiegherà come la Regione controllerà questo servizio di vigilanza - mentre un piccolo Comune che ospita un locale notturno nel suo territorio non avrà le risorse per garantire questo tipo di controllo. Mi sembra anche in questo caso lo scarica barile nei confronti dei Comuni che servirà a poco specie perché creerà ancora di più una situazione a macchia di leopardo, per cui la gente andrà tutta a Jesolo, i trevigiani andranno a ballare a Jesolo perché lì si potrà bere fino alle 4.00 di mattino perché il sindaco di Jesolo pagherà i vigili urbani fuori dalle discoteca e non andrà a Roncade, dalla sindaco Rubinato, dove c'è un circolo notturno, perché quello, visto che il Comune non potrà intervenire, dovrà chiudere prima, quindi aumenteremo la migrazione del popolo della notte.
La mia opinione quindi è che questa sia una proposta di legge che nella migliore delle ipotesi produrrà qualche danno economico al nostro sistema turistico, poco male, nella peggiore delle ipotesi aumenterà la confusione e credo anche la sensazione dei cittadini sul fatto che rispetto a problemi gravi come questi, il problema delle morti sulla strada e delle dipendenze dall'alcool e dalle sostanze stupefacenti, sia che il Consiglio regionale del Veneto si limita a fare proposte demagogiche e inefficaci.
PRESIDENTE
Grazie, consigliere Atalmi.
La parola al consigliere Trento.
Guido TRENTO (L'Ulivo-Partito Democratico Veneto)
Voglio fare un breve intervento perché questa mattina non so se avete sentito la radio, però c'è stata una comunicazione ad un convegno a Vienna dei cardiologi ed è stata una sorpresa anche per me quello che è stato detto. E' stato annunciato che da quando in Italia è entrata in vigore la legge che proibisce il fumo, un milione e mezzo di italiani hanno smesso di fumare. Ci sono già dati che mettono in evidenza una riduzione sensibile delle malattie cardiache. Voglio dire che questo è un dato che ci deve fare pensare perché do atto all'allora Ministro Sirchia di avere fatto un intervento coraggioso, che ha prodotto un effetto straordinario. Questo per dire cosa? Per dire che tante volte siamo avvolti da un pietismo e da una difficoltà di assumere decisioni anche rispetto a categorie di persone, però quando succede una morte del saboto sera, un giovane, oppure tanti altri, allora siamo qui che vorremmo fare chissà che cosa, ma poi prevale la tesi invece diversa. Credo sia strategico approfittare di questa occasione perché è una cultura quella che si è imposta. Ricordo che nel '94 avevo fatto una proposta ai Comuni veneti di incentivare la nascita di locali che distribuissero solamente bevande analcoliche. Un po' quello che succede in tutti i Paesi del mondo i famosi ... bar che erano molto diffusi e introdurre il sistema culturale, anche divertimenti importanti che vanno in questa direzione. Penso che sarebbe una occasione questa per raggiungere, lo stiamo preparando con il consigliere Franchetto, un emendamento che dica che la Regione Veneto si impegna a introdurre, ad incentivare questo tipo di locali e portare avanti una cultura che va in questa direzione, almeno approfittiamo di questa situazione per fare questo. Non togliamo niente a nessuno, ma eventualmente offriamo opportunità ai nostri giovani di avere queste possibilità.
PRESIDENTE
Grazie, consigliere Trento.
La parola al consigliere Cortelazzo.
Piergiorgio CORTELAZZO (A.N.)
Parlo anche da membro della Terza Commissione, componente da sette anni e mezzo. E' verissimo che questo provvedimento è un provvedimento ancora calendarizzato nella precedente Legislatura che prevedeva l'unificazione delle due licenze alla A e della B in un unico provvedimento che dopo si è arenato ed è stato immediatamente ripreso e ripresentato all'inizio della Legislatura Ottava. E' un progetto di legge che è articolato da 37 articoli e che in questi mesi ha avuto la sventura o la fortuna, non lo so, a seconda dei punti di vista, di attirare esclusivamente i consensi sull'articolo 6, ovvero sull'articolo che disciplina gli orari di chiusura e di apertura degli esercizi pubblici. Ho partecipato con altri Colleghi, Consiglieri regionali alla presenza del mega Assessore all'economia e alle attività produttive ed economiche Fabio Gava a incontri della FIPE con associazione delle vittime della strada e con altre categorie e c'era anche il consigliere Giuliana Fontanella, anche in altre occasioni e situazioni ho partecipato ad incontri più o meno formali.
Ovvio che chi in quella Seduta di Commissione votò a favore del provvedimento, sapeva perfettamente che successivamente l'impatto mediatico del mondo di categoria e altri si sarebbe in qualche maniera organizzato. A dire la verità ho solo sentito critiche al provvedimento. Nessuno, nemmeno i commercianti che hanno la possibilità di avere licenze o richiedere licenze ed avere autorizzazioni, ha detto in questi mesi, in queste settimane che chi precedentemente a questo provvedimento, qualora venga approvato, aveva una licenza di categoria A, cioè ristorazione può anche fare bar, o viceversa, chi ha la B può anche fare ristorazione, ovviamente locali idonei consentendo.
Parliamo dell'articolo 6, limitazione dall'una alle ore 6.00. Sono stati depositati emendamenti da parte della Presidente della Commissione che prevede quello che aveva già anticipato il consigliere Variati: l'una di notte. Se c'è l'accordo con le Regioni contermini scattano le 2.00 e tutta una serie di campagne promozionali e quant'altro. Ho anche sentito a tal riguardo che se passasse questo tipo di provvedimento, ci sarebbe una sciagura per quanto riguarda i locali pubblici. Lo ricordava prima il collega Variati, per il fumo c'era la stessa atmosfera: nessuno andrà più al ristorante o al bar. Alla fine vedo che i ristoranti e i bar sono frequentati costantemente e forse anche in leggero aumento: chi vuole fumare esce, che sia meno dieci o più quaranta perché se ha la necessità di fumare, lo fa ugualmente indipendentemente dal divieto nel locale di permanenza. La stessa cosa succederà anche per l'alcool. Perché abbiamo letto che quei componenti, come suggerisce il collega Marchese, della Commissione in qualche maniera sarebbero stati pervasi da quello spirito proibizionista, perché si pensava e si ritiene che l'una di notte sia un orario sufficientemente giusto per non assumere più bevande alcoliche, soprattutto per coloro che si mettono in macchina.
E' giusto ricordare ai più, non tanto ai Colleghi che sono esperti, ma magari a chi ci legge o chi ci ascolta, che non entriamo nelle case dei cittadini, perché non lo potremmo fare; in una legge quadro complessiva riteniamo di poter dire qualcosa anche per quanto riguarda l'apertura o la chiusura degli esercizi pubblici e soprattutto la conseguente somministrazione di bevande. Salveremo 3.000 vite umane? Non lo so, non penso, me lo auguro, ne salveremo anche una e sarà sufficiente.
Non ho fatto dichiarazioni o considerazioni speculative sull'argomento perché sono di cattivo gusto, le ritengo fuori luogo e anche poco edificanti, però è vero che ci sono studi statistici sull'assunzione di bevande alcoliche, le stesse associazioni per le vittime della strada sono favorevoli al provvedimento, ma non perché si pensa che da quel momento, tra sei mesi, se scatta l'una di notte non ci saranno più disgrazie per le strade, sarebbe il massimo. E' il tentativo di tentare di provare a dare una sorta di educazione morale per chi effettivamente si mette alla guida di un veicolo dopo l'una di notte e ha ancor meno forze psicofisiche per reggere l'alcool quando magari a mezzogiorno una birra con una passeggiata la si potrebbe anche smaltire.
La via di mezzo o il compromesso, come qualcuno ritiene di definirlo, che dovrebbe emergere durante la discussione, mi sembra una cosa di buon senso perché alla fine è vero che non siamo nelle condizioni di dire alla Lombardia, al Trentino e al Friuli che devono fare come noi, però sapete bene che l'aspetto mediatico incide e conta molto spesso nell'attività legislativa. Il fatto che una Regione proponga una cosa del genere, voglio capire con quale motivazioni le altre dicono che va bene nessun limite.
Il problema delle zone turistiche, a tutti vengono in mente Jesolo, Bibione, Caorle e Chioggia, città che d'estate sono affollate di turisti e che quasi quadruplicano la propria residenza. Mi sembra anche qui di capire che con un emendamento possono i sindaci chiedere in deroga al provvedimento una sorta di ritardo della chiusura dei locali. Anche qui - c'è l'assessore Gava che mi ascolta - è opportuno chiarire alcune cose. Ne abbiamo discusso, parlato sia in Commissione, sia in altre situazioni, sia in altri tavoli. Qualora passasse il divieto dell'una di notte e un locale, un esercizio è aperto fino alle 2.00 o alle 3.00, per somministrazione intendiamo uno che chiede la bevanda alcolica. Non è così semplice il ragionamento, perché se chiedo la bevanda alcolica all'una meno dieci e il locale è aperto fino alle 2.00 non è che all'una e cinque viene il cameriere e mi porta via la bevanda alcolica. Per somministrazione intendiamo la richiesta di una bevanda entro quell'orario. Anche qua, per essere chiari e non poco espliciti, è giusto che successivamente al provvedimento, quando necessiterà, la Giunta o l'Assessore esplichino con una circolare qual è l'orientamento perché allora sì, rischieremmo di fare non un pasticcio, ma un caos amministrativo che avrebbe poca rilevanza e poca utilità.
Per tornare al provvedimento, diversi esercenti, normali cittadini mi chiedono, ci chiedono: ma con questo provvedimento acceleriamo, abbreviamo la possibilità di andare in Comune per chiedere la licenza per esercitare una nuova attività? No, diamo la possibilità a chi è già titolare di una licenza B o A, come dicevo prima, di poter somministrare sia bevande, sia alimenti.
Per quanto riguarda il Piano regionale e i successivi a cascata piani comunali, quella è una partita che con questo provvedimento non andiamo a regolare.
E qui un invito ulteriore al potente Assessore Fabio Gava, che mi ascolta, bisogna che capiamo che prima di fare provvedimenti frettolosi e pasticciati è meglio farli in maniera articolata e soprattutto che abbiano efficacia, ma l'obiettivo è anche quello, quello di snellire e di tentare di dare nuove opportunità a persone che intendono aprire una nuova attività commerciale perché diversamente ho l'impressione che questo provvedimento passi alla storia solo per un provvedimento di divieto dell'apertura dall'una alle 6.00 degli esercizi pubblici per la somministrazione delle bevande alcoliche. Siccome sono 37 articoli con norme transitorie comprese, è opportuno che l'Assessore, ovvero la massima espressione politica, e la sua struttura abbiamo ben compreso qual è l'esigenza del singolo cittadino.
La nostra posizione è quella della Commissione con gli aggiustamenti migliorativi che deriveranno dagli emendamenti presentati dal Presidente e da un ordine del giorno firmato trasversalmente, quasi unanimemente, dai colleghi Consiglieri che prevedono tutta una serie di campagne di informazione, di attivazione di eventuali protocolli d'intesa tra le forze dell'ordine per una maggiore vigilanza nelle ore notturne perché alla fine è anche quello che incide notevolmente, perché se passa anche qui il messaggio che tanto c'è la legge, ma nessuno controlla se ho oltrepassato il limite previsto dalla legge per quanto riguarda la somministrazione di bevande alcoliche, facciamo un provvedimento che rimane agli atti della Regione del Veneto, ma poco applicato in quanto non ci sono i soggetti che per potestà e funzione sono coloro che controllano e vigilano la nostra sicurezza. Ci saranno anche altri interventi dei Colleghi.
Ritengo che complessivamente il provvedimento riscontri il parere favorevole su una legge quadro che era attesa da anni, che molto probabilmente, Assessore, andrà aggiustata anche prossimamente perché abbiamo Bersani che ci sorpassa a destra e a sinistra. Dobbiamo essere sempre consapevoli che dobbiamo allineare perché non ci siano scompensazioni tra un provvedimento nazionale, un provvedimento di carattere generale che ha efficacia a livello comunale di ente locale.
Con questo auspicio ci auguriamo che questo provvedimento sia approvato dall'Aula con gli emendamenti preannunciati dal collega Variati, ma poi esplicitati dal consigliere Giuliana Fontanella e dall'assessore Gava e poi proseguiremo con la discussione.
PRESIDENTE
Grazie, consigliere Cortelazzo.
La parola al consigliere Bettin.
Gianfranco BETTIN (VERDI)
A voler essere, come è sempre giusto, costruttivi, si può definire questa legge come un tentativo finalmente di mettere su una strada più ragionevole tutta la normativa che disciplina il consumo di alcolici in certe condizioni e in certe circostanze, in questo caso la sera, in modo particolare il venerdì e il sabato sera.
Spero sia a tutti evidente che stiamo parlando di acqua fresca di fronte alla complessità e alla pesantezza del problema. Tutto questo tocca molto poco, anche gli interventi che abbiamo sentito vengono reputati quelli veramente decisivi, cioè l'ampia diffusione soprattutto tra i giovani, e l'altrettanta ampia irresponsabilità con cui si consuma e il modo con cui si incoraggia nei media, nella pubblicità, nel senso comune, in una tradizione molto radicata, secondo me il peggio della nostra tradizione il consumo anche molto precoce dell'alcool che è oggi probabilmente la prima causa di morte tra i giovani. Gli incidenti stradali che sono la prima causa di morte tra i giovani sono in grandissima parte provocati da uso e abuso, ma anche uso dell'alcool molto spesso assunto con altre cose, da droghe illegali ad altre cose legali ma che insieme producono questo tipo di effetto. Lo dico anche a proposito di un punto che c'è nella normativa dove si dice che dopo una certa ora non si somministra alcool se non al di sotto dei 21 gradi, per cui fino ad una certa ora posso bere l'acqua di fuoco - per usare la lingua con cui gli indiani designavano ciò che alla fine li ha finiti di sterminare - e dopo posso bere dell'acqua tiepida senza sapere che l'effetto cumulo a quel punto è un moltiplicatore di ciò che mi produrrebbe comunque la bevanda a minore gradazione e di quella che ho già assunto a gradazione più elevata. Quindi è un aspetto tra quelli previsti dalla nuova normativa molto discutibile e se avesse l'intenzione di ridurre il danno avrebbe in realtà l'effetto opposto, nel senso che ne produrrebbe semplicemente una leggera diluizione, ma proponendosi come una forma di continuazione di quel consumo ancorché ridotto nella gradazione, in realtà trascinerebbe l'effetto ben oltre il limite che si vorrebbe porre. Quindi siamo in presenza di una normativa che pur avendo questa buona intenzione, pur introducendo una sana cultura del limite, introducendo dei limiti entro i quali bisogna contenere il consumo, ha anche queste secondo me componenti proprio di errore, di errata valutazione di ciò che indicherebbe una scelta di quel tipo e che dunque è una normativa nuova largamente insufficiente.
Il punto vero però non è tanto quello di agire in chiave proibizionista, anche se penso che delle proibizioni, dei no chiari, franchi e forti siano utili in questa come in tante altre materie, è la generalizzazione di una cultura proibizionista che a mio parere, oltre che a essere impropria in uno stato liberal democratico è anche inefficace alla fine, perché abbiamo già visto in altre epoche e anche in quest'epoca cosa produce il proibizionismo generalizzato. Produce un aumento di valore della sostanza che si proibisce, un aumento della criminalità che se ne occupa e anche un aumento dell'uso e dell'uso in condizioni che ne favoriscono il peggior uso. Non è questo il punto anche se penso che un uso ragionato dei divieti, anche in questa materia come in altre materie analoghe è utile.
Il problema fondamentale per me è quello di sviluppare, e penso che la Regione del Veneto per la storia e la realtà presente del Veneto ha il dovere di farlo, di sviluppare una fortissima campagna di informazione. Non uso la parola educazione anche se il contenuto educativo lo darei per implicito, perché non vorrei riproporre su scala regionale l'idea dello Stato etico, diciamo così, però è evidente che è un contenuto educativo specialmente laddove l'informazione rivolta ai più giovani è implicito ed è molto utile. Perché - già se ne è fatto cenno prima - noi siamo in presenza da alcuni anni di uno sviluppo potente, vorrei dire prepotente perfino, in quanto non contrastato da nulla e che viaggia con passo speditissimo di un rilancio precocissimo di consumo di alcol.
Si faceva riferimento prima al rito dello spritz, diffusissimo, attraverso quel rito apparentemente innocuo perché quasi nessuno di quelli che vi partecipano, specialmente al di sotto dei vent'anni, ma è una pia illusione perché ormai la soglia di accesso al primo consumo di spritz è attorno ai 10, 11, 12 anni, non sto dicendo il primo consumo del famoso bicchiere di vino che quello comincia nelle realtà familiari del Veneto e del Friuli molto prima dei 10 anni perché comincia in casa, ma almeno in quel caso, secondo me è già un errore, una cosa demenziale e devastante, ma in quel caso l'assunzione avviene nel contesto familiare, con degli adulti che se non sono del tutto deficienti - ce ne sono - se non sono del tutto così un limite lo mettono, magari tardi dopo il primo o il secondo bicchiere, o dopo il primo mezzo, etc., ma avviene in quel contesto lì. Sulla piazza attraverso lo spritz non c'è nessun limite, c'è un fenomeno emulativo, c'è il fenomeno aggregativo, l'idea che sostituisca la capacità di relazione, che faccia gruppo, che dia quel di più di presenza di sé, di protagonismo che ti fa sentire.., una cosa così. Nelle nostre piazze stanno crescendo generazioni di adolescenti che sono precocemente destinati all'alcolismo, che è di gran lunga la sostanza - l'alcol - che provoca più morti, più ammalati di chiunque altra, più del fumo, più delle droghe illegali, etc., di gran lunga e in Regioni come la nostra, in Friuli in particolare, enormemente di più.
Quindi è questa la questione che dobbiamo affrontare, dobbiamo punire duramente i comportamenti pericolosi per gli altri, chi guida in stato non solo di ebbrezza, ma sopra le norme fissate, punire i comportamenti pericolosi agli altri e dissuadere dai comportamenti pericolosi anche per sé, questo è il punto. Si fa pochissimo oggi, al contrario si esalta costantemente quel senso comune che viene da molto lontano, che è un business. A me è capitato di protestare due anni fa, tre, non ricordo, contro i servizi che durante la settimana in cui dura Vinitaly a Verona faceva il nostro TG3, quello locale. Una roba pazzesca sembrava che fosse direttamente gestito – altro che i Soviet di cui il Presidente Galan ha dovuto pentirsi di avere parlato - dalle imprese produttrici di alcol, di vino, etc.. E' una cosa pazzesca, con tutto il corollario del ciarpame che c'è in questa cosa con la soubrette scosciata lì, con l'abbinata alcol-macchinoni, con l'attore di quarta serie che viene lì e fa la sua particina, con tutti questi vestiti come nei reality show, sapete che adesso va di moda tenere il polsino slacciato con la fibia, etc., che si esibiscono, una roba da matti..
(Interruzione dall'Aula)
Lui è vestito come un elegantissimo gangster degli anni '30, ma è elegantissimo, lui è uno che si veste e bene ma non ci bada.
(Interruzione dall'Aula)
Lui si vede, ha la camicia fosforescente, non è adatto.
Ed è tutto così, anche molte manifestazioni qui a Venezia, per non andare lontano, è pieno di manifestazioni che incoraggiano continuamente - la già citata "Ombralonga" -, dobbiamo saperlo che sono manifestazioni legali che hanno anche un substrato tradizionale importante, ma che partecipano di una cultura che è patogena e criminogena, dobbiamo affrontarla così questa realtà. Innumerevoli di quei ragazzini e ragazzine che vediamo nelle nostre piazze da due o tre anni, da quando è esploso il boom dello spritz, dell'happy hour, il giro degli aperitivi, etc., che fanno la gioia di tanti esercenti, sono davvero destinati presto a avere problemi e con loro le loro famiglie, e tutto il resto, ma loro in primo luogo. Per cui a me non piace tanto questa legge, però riconosco che è tentativo di affrontare il problema, è importante che se ne parli, ma è questa la cosa di cui ci dobbiamo occupare. Ripeto, non vengo da una cultura proibizionista, pur essendo uno che non beve e non fuma e basta, tutto il resto sì, io prendo molti caffè..
(Interruzione dall'Aula)
Ma non importa, potrei essere anche uno che le ha tutte queste caratteristiche, non cambia nulla, insomma, non intendo proporre appunto lo Stato o la Regione etici che intervengano nei comportamenti, etc., ripeto: bisogna introdurre una serie di norme che impediscano a chi liberamente ha certi comportamenti e certe abitudini di nuocere agli altri. E' una fortissima iniziativa di tipo culturale, informativo, ripeto implicitamente educativa e magari rispetto ai più giovani esplicitamente dal contenuto educativo per affrontare finalmente questa cosa. E' importante da per tutto in un paese come il nostro, lo è di più in una Regione come questa e come altre vicine che sono il Veneto e il Friuli ai vertici italiani per il consumo e per l'ingresso precoce in questo tipo di assunzione di bevande, di sviluppo di comportamenti.
Questo secondo me è il vero punto che la legge evoca, sfiora, diciamo positivamente individua, ma che va poi seguito da una serie di provvedimenti molto più precisi e molto più incisivi.
PRESIDENTE
Grazie, consigliere Bettin.
La parola al consigliere Laroni.
Nereo LARONI (Nuovo P.S.I.)
Grazie, signor Presidente.
Devo dire che mi ritrovo molto nell'intervento del collega Bettin, così come devo dire che non mi ritrovo affatto, mi dispiace che non ci sia, nell'intervento del collega Atalmi. Il collega Atalmi ha detto tutte cose vere, ma tutte cose molto parziali dando una lettura della realtà solo da un unico punto di vista. Mi ha fatto venire in mente la storiella che raccontavo ai miei vicini di banco qui in Consiglio, di come apparve un giorno su un giornale sovietico il risultato di una gara automobilistica che si era svolta tra una vettura americana e una vettura sovietica. Il giornale sovietico..
(Interruzione dall'Aula)
So che quando parlo di questo lei si irrita, ma..
(Interruzione dall'Aula)
Il giornale sovietico, dopo che il risultato della gara fu naturalmente che aveva vinto la vettura americana, diede la notizia in questi termini: grande affermazione dell'industria automobilistica sovietica, in una gara internazionale la nostra vettura è arrivata al secondo posto, mentre la vettura americana è arrivata al penultimo. Devo dire che così come formulata è una notizia veritiera, devo dire peraltro anche che non riflette un modo oggettivo e obiettivo di porre i problemi. Io non ho sentito alcuna argomentazione alternativa nell'intervento del collega Atalmi, si è limitato a fare delle valutazioni che sono sottoscrivibili, erano parte anche in molta misura delle cose che ha detto il consigliere Bettin adesso, ma mi sarebbe piaciuto, ma lo dico veramente con onestà intellettuale, cogliere anche le argomentazioni, le possibili alternative a questa proposta perché anch'io la considero parziale, insufficiente, non risolutiva del problema. Ma da qui a non fare nulla credo ci sia una differenza.
Quindi noi dobbiamo relativizzare la portata del provvedimento che abbiamo ad un valore molto parziale, tenta di affrontare la questione delle stragi del sabato sera, e non solo del sabato perché ormai le stragi sono di tutte le sere; da sola non basterà a dare un contributo reale e quindi tutti gli interventi che ho sentito hanno detto: dobbiamo attivarci per fare tante altre cose, alcune sono indicate in questa legge, altre bisognerà che le pensiamo perché non affrontiamo il problema della droga, non affrontiamo tante altre questioni che sono tutte all'origine di questa manifestazione che si esprime con i numeri che ha dato il consigliere Variati prima, che sono drammatici.
Allora, proprio relativizzando il problema, faccio una valutazione di questa proposta sulla base della mia esperienza: io sono un fumatore, da quando non si può in quest'Aula come in altri locali fumare ho diminuito di un terzo il numero delle sigarette. Ma perché non posso fumare qui? Questo è un punto che dobbiamo tenere ben presente anche quando valutiamo la natura di questa proposta, noi non impediamo a chi vuole ubriacarsi, autodistruggersi di farlo a casa sua, senza fare del male agli altri, senza mettere a repentaglio la vita degli altri..
(Interruzione dall'Aula)
Allora, non solo nella mia esperienza personale del fumo, ci sono le statistiche, non le ho sottomano, ahimè, di quanto alcol non si vende in più nelle autostrade rispetto a quello che si vendeva prima nelle ore notturne. Basterebbe solo questo elemento per dare una giustificazione e una base concreta a questo provvedimento, perché tutto quello è tutto alcol non bevuto da automobilisti che percorrono le autostrade. Questo è un termine elementare, incontrovertibile, che poi basti tutto questo sono d'accordo con lei, non basta, non è sufficiente. Però il concetto di fare uno sforzo soprattutto sulla prevenzione, sull'educazione, tutte cose che ha detto il consigliere Bettin e che sottoscrivo, comporta sempre un approccio che apparteneva ad una certa cultura fino a ieri, ma che a giudicare dalle ordinanze dei Sindaci delle città amministrate anche dalla Sinistra che vedo oggi forse è cambiato qualche caso, occorre oltre che l'educazione anche qualche momento di limitazione non della libertà di ciascuno di noi, della libertà di ciascuno di noi nel momento in cui l'esercizio di questa libertà è tale da determinare dei danni e limitare la libertà degli altri. E' questo che si vuole fare con questa operazione.
Forse raggiungeremo un obiettivo piccolo, come diceva il consigliere Cortelazzo ne salveremo uno, se avessimo fatto anche questo avremo dato una motivazione più che sufficiente all'approvazione di questa legge.
PRESIDENTE
Grazie, consigliere Laroni.
La parola al consigliere Covi.
Carlo COVI (P.S.E.)
Questa soluzione e questo provvedimento legislativo mi vedono oltre che fortemente perplesso anche profondamente contrario all'approccio che si vuole dare, un approccio normativo che prima che puntare a responsabilizzare i nostri concittadini punta a sottrarre loro delle apparenti chance di accesso alla bevanda alcolica. Intendo dire questo perché impedire la vendita dalle ore una o dalle ore due di notte renderà sicuramente meno facilmente, se non impossibile acquistare la bevanda alcolica, ma aprirà una serie di scenari che sono oggi il portafoglio comune per chi fa il mio mestiere per quanto riguarda per esempio le droghe, che arrivano ad essere la materia prima per cui molti nostri concittadini sono giudicati nelle aule di Tribunale e che in alcune fasi storiche anche negli Stati Uniti, fino a momenti più recenti, hanno caratterizzato lo spaccio della sostanza alcolica prima ancora di quella stupefacente. Intendo riferirmi a scatoloni che vanno fuori dai locali pubblici nei cofani delle auto, e questa è una realtà che io non farò fatica a descrivere ai miei Colleghi, e mercati, mercati neri, illegali, di morte che andranno ad alimentare un circuito dei peggiori.
Avrei preferito, se avessi avuto i numeri per imporre una diversa impostazione del problema, più libertaria da un certo punto di vista, avrei preferito contare il numero degli etilometri che la Regione del Veneto, nel caso di specie ma non per muovere una critica sterile, ha introdotto, ha dato in uso all'interno delle discoteche; avrei preferito verificare quanti finanziamenti il nostro Governo nazionale ha dato alle case automobilistiche affinché le stesse attivino fra i vari optional, tra i quali la rottamazione e quant'altro, un congegno in grado di misurare il profilo alcolico cosiddetto del conducente, al fine che la responsabilità del soggetto non abbia a venire esclusivamente da un divieto, che è un divieto finto, è solamente un qualcosa che renderà meno facilmente accessibile al mercato legale la materia alcolica.
Voglio dare un modestissimo contributo alla discussione anche per quello che è di mia esperienza personale, il suggerimento che va a attivarsi nell'ottica degli spritz, cioè di quel fenomeno giovanile che ha caratterizzato la presenza nelle nostre piazze del Veneto. Spesso nelle piazze del Veneto insieme agli spritz si vende la canna, la sostanza alcolica, c'è un mix il più delle volte, noi daremo una grande opportunità per i giovani..
(Interruzione dall'Aula)
Non al bar, ma nelle piazze, stiamo parlando delle piazze, cioè nelle nostre piazze spesso.. beh, non so voi, ma il fenomeno del punk a bestia piuttosto che quello del.. sono fenomeni che si vedono; ma sono gli unici perché ci sono molti "colletti bianchi" cioè giovani universitari che un tempo bevevano l'ombra, lo facevano in ottica goliardica, oggi lo fanno al pari dello stesso denominatore comune che il consigliere Padrin va indicando con gesto poco ortodosso, anche in virtù che per stare insieme, per fare branco bere lo spritz è uno strumento che toglie alcune inibizioni e sostanzialmente aggrega.
Condivido parzialmente quanto dice il consigliere Bettin, che alla fin fine il vero problema sia l'alcol di per sé. L'alcol al pari delle droghe rappresenta un problema nel momento in cui l'abuso degli stessi caratterizza l'unico momento di socialità per il branco, per alcune generazioni - che sono nostri i nostri figli - e per quanto noi poco sappiamo fare per meglio interpretare, al di là del divieto che ci consentirà di prendere un voto in più o un voto in meno, questi fenomeni giovanili dal loro manifestarsi. Tutto voglio, anche di fronte ad un pubblico di autonomisti con caratteristiche di specialità, pensare che il magrebino di turno, ma potrebbe essere di un'altra nazionalità, comunque uno straniero, trovi l'opportunità di vendere cassette di birra; visto che avete anche questo come riferimento, però questi lavori restano agli ultimi e noi oggi stiamo dando una chance in più a questi mercati. Avrei pensato, per esempio, che per limitare visto che l'abbinata è stata molto facile perché nell'introduzione, peraltro dotta del consigliere Variati, introduttiva il riferimento esplicito era un parallelo fra gli incidenti stradali e le morti sulla strada e l'abuso, insisto, non il consumo, ma l'abuso dell'alcol, mi sarebbe piaciuto di più per esempio capire quanto incide una normativa che dal mio punto di vista è di proprietà statale, di competenza statale dell'aggravamento dei punti sulla patente - e anche in questo caso posso offrire modestissimamente un contributo ai Colleghi -, della sofferenza che tocca da vicino chi anche imprenditore, anche professionista, anche operaio viene fermato e privato della patente per avere abusato dell'alcool. Vi sono poi dei processi molto severi che implicano l'obbligo di andare a urinare e farsi controllare per un periodo molto lungo, una via crucis che è molto molto pesante per chi non la conosce nel dettaglio, e che a mio avviso tocca sul serio il problema. Perché si vede che in questa ipotesi, potrei essere più preciso con dati statistici ma vi assicuro che ci vado vicino, la recidiva reiterata è molto rara, cioè chi subisce un provvedimento restrittivo della patente per abuso di alcol o interviene in ipotesi patologica, intendo dire è un alcolista, oppure se è uno di noi che esagera di tanto in tanto, oppure che consuma alcol - giovane o meno giovane - è difficile che incorra in recidiva reiterata specifica, cioè che ripeta nella specie lo stesso tipo di infrazione.
Questo vuol dire che questo sistema che è legato per l'ipotesi della conduzione dell'alcol al divieto mirato al conducente non solo è efficace, ma è provvidenziale perché io vado a individuare il conducente dell'auto come colui che non deve bere e come colui che indipendentemente dal divieto che viene posto al pubblico esercizio deve essere responsabilizzato con un modello normativo nell'adoperarsi all'interno del contesto sociale. Il che non significa introdurre un meccanismo che sappiamo ha delle controindicazioni gravi e pesanti come quello del "proibizionismo" nel caso di specie nostrano. Aggiungo che la vendita delle sostanze alcoliche, e nel caso di specie dopo una certa ora, porterà anche a una migrazione che definisco migrazione alcolica. Migrazione alcolica perché? Perché all'articolo 3 di questa legge si introduce – vado in soldoni, cioè in vulgaris - la possibilità di derogare per alcuni Comuni a fronte di alcuni progetti chiamiamoli volgarmente di intervento sulle strade per alcuni periodi. Il caso tipico è quello dei Comuni dove si possa andare durante le vacanze o altro, avete citato Jesolo, Cortina e così via, ci sono tante località in cui si va in vacanza nel Veneto, il Veneto è una grande terra. Quindi si introdurrà un fenomeno che è quello della migrazione alcolica, se un soggetto di Mestre piuttosto che di Padova ad una certa ora non potrà più reperire l'acquisto facile o addirittura impossibile di determinate sostanze, noi non possiamo e non dobbiamo nasconderci dietro a un dito, questi soggetti si attiveranno migrando e, guardate un po' cosa vi dico, esiste una controindicazione molto grave ed andrà valutata nel ritocco di questo impianto normativo perché chi si muove in macchina e va laddove questo divieto non esiste e sfugge al controllo, e oggi ce n'è assai, non tutti entrano nelle maglie della Polstrade anche perché non è scritto sul numero di targa "ho bevuto 5 whisky, ho bevuto 10 bicchieri di vino o quant'altro", anche fossero solo 3, e costoro si muoveranno. Nell'ambito del fenomeno migratorio per andare laddove la vendita sarà consentita si muovono in auto, non credo che viaggino in treno, e quindi secondo me rappresenteranno un pericolo serio e per assurdo avremo una grave controindicazione e io mi auguro che andando poi nel proseguo si potrà porre rimedio a questo.
Pur conscio della legalità, della cosiddetta efficacia condizionata del provvedimento laddove nella parte finale si dice che entrerà in vigore in una certa qual maniera e se sarà adottato dalle Regioni limitrofe allora in questa maniera nei 180 giorni avrà una applicazione diversa, io trovo poco opportuno come sistema di approccio, anche qui forse liberale non lo so, dell'impianto di legge. Se esiste un plus c'è una eccellenza nel raggiungimento dell'obiettivo che la legge vuole porsi, questo non può essere sottoposto a valutazione, condizionato; ho capito che c'è un'ottica premiale, utile dal punto di vista legislativo, poco opportuno secondo me dal punto di vista politico perché se fatto 100 l'optimum deve essere la chiusura all'una piuttosto che alle due di notte io a quell'obiettivo devo poter raggiungere – se trattasi dell'optimum - indipendentemente dall'intervento solidale legislativo delle altre Regioni limitrofe. Questo dico non perché non si possa fare o perché non abbia inteso lo spirito con il quale la norma vuole porsi, ma perché ritengo che su queste questioni il vero problema dell'alcol nasce e va risolto con interventi, sottolineo, nel sociale e nell'impianto di responsabilizzazione del concittadino a prescindere dall'uso dell'automobile tanto per incominciare, perché secondo me l'alcol fa tanti più morti fuori da chi si adopera nell'autoveicolo ubriaco, ne fa moltissimi in questa prima ipotesi ma mi preoccupa molto di più il fatto che indipendentemente dalla guida del mezzo uno muoia di cirrosi epatica a 45 anni o peggio ancora, e ce n'è moltissimi..
(Interruzione dall'Aula)
Questo del fatto di ammazzare la gente alla guida di un autoveicolo avrebbe indotto noi tutti Colleghi del Consiglio a fare una legge specifica che andava nell'indirizzo di cercare di attivarsi nella direzione del conducente veicolo che abusava di alcol non genericamente, come già facciamo in altre occasioni.
Ritengo anche che non sia da trascurare..
(Interruzione dall'Aula)
L'ordine del giorno l'ho sottoscritto, infatti ho dato.. scusa non volevo interloquire.
Ritengo anche che non sia un problema non nostro quando qualcuno muore nel silenzio della sua abitazione di alcol o di conseguenze di alcol perché vi sono dei problemi che non si esauriscono nell'alipasi, nell'amilasi, cioè negli enzimi pancreatici o quant'altro poi se impazzato va a condurre la morte per cirrosi epatica o chissà per quale altra patologia; ma perché vi sono molte delle ragioni per cui uno si trova solo, approccia all'alcol e di questo in quest'Aula non l'ho mai sentito ma è bene che lo si faccia, perché la solitudine è un qualcosa e la difficoltà sociale di rapportarsi è un qualcosa che va insieme all'abuso non all'uso della sostanza alcolica piuttosto che della sostanza stupefacente.
Così come dal mio punto di vista non può essere lasciato isolato il fenomeno del branco, di quello che nel contesto diceva prima il consigliere Bettin non di educazione possiamo e vogliamo parlare a mo' di Pol Pot, però abbiamo l'obbligo di porci dei quesiti, cioè di chiedere perché una buona fetta dei nostri giovani che sono anche impiegati quindi non sono mendicanti agli angoli delle strade, ma sono a casa nostra, affrontano percorsi universitari, sono in regime di competizione nel mondo del lavoro, trovino poi quale rimedio quello alcolico. Sottolineo che in culture altre rispetto alle nostre, come quella degli Stati Uniti, la dinamica del week-end, cioè del sabato e la domenica dove molti studenti dei college e anche professionisti segnano un fortissimo abuso di alcool e di cocaina. Questa è una questione dell'approccio al sabato e alla domenica, cioè al momento in cui uno non debba essere più necessariamente performante nel mondo del lavoro piuttosto che nella scuola ed approccia il week-end ricorrendo all'abuso della sostanza alcolica, che deve essere tenuto in considerazione. Per tutte queste ragioni, mi auguro anche con l'equilibrio che dovrebbe contraddistinguere anche un approccio non proibizionista perché non è una lotta di estremismi, credo e spero di avere dato un contributo a questa discussione.
Mi auguro, nell'avere sottoscritto l'ordine del giorno, che ha un'ottica di lungo respiro che condivido in pieno e che lascia aperte le porte e non le chiude, spero che la nostra Regione possa dare un ulteriore contributo, che non sia il conclusivo, e possiamo noi per quanto riguarda il Centro-Sinistra dare a livello nazionale un impianto che deve necessariamente essere unitario per tutto il Paese. Non possiamo dalla Regione del Veneto porre condizioni sospensive nell'entrata in vigore e questo dà proprio la misura di quanto farà la Regione Emilia Romagna piuttosto che il Friuli. Questo dice che abbiamo bisogno di una legge nazionale su questo punto e questo dice che non c'è Destra e non c'è Sinistra e che il fenomeno va risolto indipendentemente dalle bandiere e possibilmente nell'ottica della responsabilizzazione e delle attenzioni sociali che questo caso e questa materia richiede.
PRESIDENTE
Grazie, consigliere Covi.
La parola al consigliere Mara Bizzotto.
Mara BIZZOTTO (L.V.L.N.P.)
Andiamo ad approvare oggi una legge complessa anche se il punto focale è quello dell'orario per il consumo di alcolici. E' una legge che riguarda il commercio e che va a recepire la Bersani - purtroppo - e in certi casi a migliorare per quanto possibile o a rimediare, per quanto possibile, visto che non possiamo come Regione fare molto di più, alla Bersani stessa.
Vorrei, se mi è consentito, ringraziare tutti i Consiglieri della Terza Commissione perché votando all'unanimità quel progetto di legge, in particolar modo l'articolo 6, hanno finalmente riportato agli onori della cronaca purtroppo un argomento che sì, sapevamo c'era, tutti sapevamo che c'era il problema dell'alcool, degli incidenti collegati all'alcool, però non si era mai affrontato. Avere così, in maniera, qualcuno l'ha definita provocatoria, in realtà votando sapevo delle conseguenze, ma sapevo anche che queste conseguenze potevano solo e solamente essere positive, l'ho votata. Tutti conosciamo i dati che purtroppo sono spaventosi, basta cliccare su internet per vedere quanto incide il consumo dell'alcool negli incidenti che avvengono nei week-end. Tra l'altro quest'estate quasi tutti i giornali hanno riportato questi dati e sono veramente spaventosi quindi mi sono chiesta, come credo tutti voi, cosa si poteva fare perché i giornali li leggiamo, sappiamo quello che succede. Mi sono anche detta che non basta dire che è colpa della famiglia, perché così si è detto deve essere la famiglia. Le famiglie sono disgregate, i ragazzi non hanno più punti di riferimento, non basta dire questo, come non basta dire che chiudendo un'ora prima non si fa niente e quindi vale la pena continuare nella stessa direzione. Non basta dire che bisogna aspettare che sia lo Stato a modificare la legge, non basta dire che bisogna aumentare i controlli perché non siamo noi Consiglieri regionali che possiamo aumentare i controlli. Come non basta mandare un telegramma di condoglianze alla mamma o al papà di quel figlio che è morto nell'incidente stradale perché un ubriaco gli è andato addosso.
E' stata definita una legge proibizionista. Non la definisco tale, è semplicemente una legge che ha deciso che in un determinato orario notturno non si può bere alcool, come in una legge statale del Ministro Sirchia, Ministro di Centro-Destra, quindi un buon Ministro, ha fatto, ha detto che si può fumare, uno se vuole morire di cancro lo può fare, sa che fa male, però deve consentire a chi viene a mangiare o vive attorno a lui di non fumare o di subire passivamente questo. Non vedo perché quindi chi beve alcool deve compromettere la vita di tante altre persone e quindi dire che si può bere, ma non in quell'orario notturno dove tra l'altro già la stanchezza porta ad avere i riflessi ridotti. Non vedo come possa essere definita proibizionista una legge come questa anche perché dobbiamo ricordare che ci sono tantissimi ragazzi, lo ero anch'io fino a qualche anno fa quando andavo in discoteca..., chi andava in discoteca o nei locali e voleva semplicemente divertirsi era disturbato, scocciato da chi beveva e disturbava. Ci sono famiglie preoccupate perché sanno che i ragazzi che non bevono mai possono incontrare il deficiente, penso che uno che è ubriaco, che beve che compromette la vita del tuo ragazzo, bisogna considerare tutto... Si diceva che c'è il problema delle famiglie e qui è un problema serio e bisogna intervenire.
E' stato toccato parzialmente il problema, e vorrei toccarlo in maniera più approfondita, dei baristi e dei gestori di locali che non sono più quelli di una volta. Io sono figlia di baristi, quindi lo posso dire, c'era un po' di coscienza deontologia che costringeva a non vendere alcool a chi arrivava ubriaco o a chi stava diventandolo. Non vi nascondo che i miei, ma io stessa ho portato a casa persone che sono arrivate nel bar dei miei ubriachi, ma sapendo che erano un pericolo per gli altri le si è accompagnate a casa. Dubito che nei locali che abbiamo citato prima si faccia questo.
C'è il problema, si diceva, dello spritz. Io sono bassanese e lo spritz, si dice sia nato..., il rito del mezzo e mezzo a Bassano è storico, ma è cambiato. Una volta si andava lì per trovarsi, si beveva un aperitivo, uno spritz, un mezzo e mezzo e poi si andava a mangiare. Adesso si continua a bere, sono tre o quattro, c'è il giro e si resta lì ore e ore a bere quattro o cinque spritz e sono quattordicenni e quindicenni che bevono e non sanno minimamente quanto male fa quello spritz. Dico, ma lo dice la legge, la citava prima il consigliere Variati che chi dà uno spritz o l'alcool ad un quattordicenne o ad un quindicenne è un delinquente, ma se poi sappiamo - non si saprà mai - che qualche ragazzo che poi ha ucciso qualche altro ragazzo ha bevuto in quel locale, io dico che quel barista è anche un assassino.
(Interruzione dall'Aula)
Quando quel barista vede la foto di un ragazzo che magari aveva bevuto la sera prima, non credo possa fare finta di niente, almeno me lo auguro, altrimenti significa che la coscienza proprio non ce l'ha.
Si diceva del problema dei ragazzi che non sanno quanto fa male l'alcool, quindi credo sia fondamentale dare il messaggio politico che magari qualcuno l'ha definito un tentativo, il consigliere Bettin l'ha definito acqua fresca, ma a volte serve, a volte è vitale, servono messaggi chiari in un mondo dove ormai è permesso tutto, e dire che non si può bere perché l'alcool fa male a te e soprattutto agli altri credo sia un messaggio chiaro che vale la pena dare.
Non ho capito, consigliere Atalmi, o meglio, ho capito, ha detto che non va bene, ma ha ammesso che il problema c'è e bisogna trovare una risposta. Sono la prima a dire che questa non è una risposta, ma è sicuramente quel messaggio che dobbiamo iniziare a dare. C'è molto altro da fare. L'ordine del giorno parla anche di fare una proposta di legge per il conducente responsabile, anche questo non è compito nostro, ma il messaggio che arriverà da questo Consiglio è credo forte. Come deve essere forte l'impegno anche finanziario della Giunta per quanto riguarda la sicurezza stradale in sé. Sia la Lega, ma un po' anche tutti i Gruppi hanno presentato progetti complessivi sulla sicurezza stradale - il consigliere Bottacin non corre sulla strade ma sulle piste - quindi è stato fatto un progetto e credo che anche qui bisogna fare un lavoro veloce per cercare di fare una legge quadro che tocchi comunque il problema della sicurezza stradale. Serve un impegno forte della Giunta anche perché è un problema sanitario perché un alcolizzato quattordicenne, quindicenne è una cosa che dal punto di vista sanitario deve preoccuparci molto. E' un invito che faremo, ma lo faccio anche pubblicamente, ad investire in quel settore più soldi perché il messaggio politico è forte, se c'è l'impegno finanziario accanto. E' stato sicuramente positivo il dibattito che c'è stato in questi mesi, quindi merito a chi ha voluto fare una provocazione.
Mi spiace che qualche Consigliere abbia voluto fare un passo indietro per le pressioni. Credo che comunque la mediazione, chiamiamola così, che si è ottenuta, sia il giusto equilibrio che manda un messaggio politico forte che nello stesso tempo impegna la Giunta e tutti noi, compresa la Terza Commissione, a lavorare in questa direzione.
PRESIDENTE
Grazie, consigliere Mara Bizzotto.
La parola al consigliere Pettenò.
Pietrangelo PETTENO' (R.C.-S.E.)
E' stato detto molto e quindi anche alcuni interventi li condivido totalmente ed è inutile ripetersi.
Dato l'articolo 6 si è data accentuazione all'introduzione, attraverso il concetto del limite orario, un po' del tema che è stato discusso in tutti gli interventi fin qui fatti. Ovviamente quella tematica e questa tematica si poteva affrontare anche negli altri articoli, perché stando all'ultimo intervento del consigliere Mara Bizzotto quando si parla della responsabilità dell'esercente, anche di chi somministra in maniera eccessiva di fronte ad uno che è già ubriaco, ci sono delle norme e quindi addirittura vorrei capire se queste vengono applicate e mi pare che non avvengono. Avremmo potuto, e spero che lo potremo fare in un successivo momento, anche tentare di introdurre degli elementi restrittivi di questa questione etica in questo lavoro anche nelle norme che sono qui. C'è questo fatto, l'ho visto sulla questione dei corsi da fare che riguardano l'articolo 4, quando si parla al comma 11 che ci sono i titoli di studio e quindi i corsi di formazione professionale relativamente alla salute, le informazioni sulle conseguenze derivanti dall'abuso di bevande alcoliche. Magari qualche ulteriore intervento sulla tipologia, su come si esercita questo mestiere forse valeva la pena di introdurlo in questo nostro progetto di legge.
Non è che vogliamo far diventare il progetto di legge il risolutore del problema che è stato affrontato. E' un passo in avanti. Vuole dare un segnale e quindi va benissimo. Sono di quelli che pensano che, in attesa di avere una risoluzione complessiva e definitiva, ci si deve accontentare del disastro attuale. E' meglio dare un segnale e il segnale deve essere chiaro perché altrimenti rischia che quel segnale che si vuole dare venga interpretato non positivamente, come si potrebbe dare, quindi un passaggio anche culturale, un messaggio da dare in quella direzione, ma magari invece un accordo che sia demagogia perché quando si citava, e lo citava il consigliere Laroni, l'esempio delle autostrade che dopo mezzanotte non si vende più alcool e danno gratis il caffè, questo è significativo. Nessuno ha inventato una norma che dice se il gestore dell'autogrill fa un progetto che mette dei vigilantes in autostrada che controlla e può vendere l'alcool, quello è il messaggio e quindi chiedo che altrettanto si potrebbe fare qui perché nella riformulazione dell'articolo 6 che facciamo, come spesso avviene, si va un po' oltre. Diamo un segnale, però negli effetti e nella pratica succede che facciamo una norma, mi riferisco al comma 3, quella dei Comuni che rischia di vanificare il messaggio perché sappiamo le spinte che ci sono dietro a questa cosa e quindi rischiamo che i piani che presentano i Comuni o alcuni Comuni dove c'è la grande densità del pericolo che vogliamo affrontare vanificano il tutto quindi stiamo attenti in questa situazione. E' un passaggio, qui potremo sicuramente dividerci tra chi vuole affrontare in una maniera o nell'altra. Non è risolutivo sicuramente, però intravedo che c'è una volontà, quindi l'impegno che ci siamo dati con l'ordine del giorno e con ulteriori provvedimenti. Mi pare che anche prima l'Assessore dicesse che interveniamo, facciamo un disegno di legge o qualcosa coordinata per affrontare questa tematica. La tematica della sicurezza stradale legata alla frequentazione di locali in orario notturno e comunque all'uso e all'abuso di sostanze alcoliche o di altra natura lo si può affrontare con un provvedimento generale che affronti la cosa sul piano della sicurezza e quindi non solo dal punto di vista del commercio limitando gli orari.
L'impegno è di intervenire e la Regione lo può fare con gli strumenti che ha, sollecitando a livello nazionale, ma anche intervenendo su azioni concrete, quindi non solo informazione ed educazione. Valuto contraddittoria la legge nel suo insieme perché questa tematica dell'articolo 6 poteva essere meglio introdotta negli articoli che riguardano gli esercizi commerciali, perché è sparito o è messo in piccolo il divieto all'uso degli alcolici per i minorenni, è sparito. Su queste cose che sono normate dalla legge, la Regione dovrebbe essere più attenta e mi fermo qui perché questo aspetto, seppure contraddittorio, va in quella direzione.
Inviterei, prima dell'approvazione finale di questa legge, a togliere queste contraddizioni che rischiano di limitare, se non di dare una lettura un po' troppo trasformista, per cui si rischia di vanificare questo messaggio che si voleva dare originariamente.
PRESIDENTE
Grazie, consigliere Pettenò.
Faccio solo una comunicazione di servizio, ogni tanto vedo qualche espressione interrogativa perché non si vedono i nominativi, purtroppo il sistema quando registra più di cinque prenotazioni, le fa vedere a rotazione e quindi può causare anche poca chiarezza sull'inserimento della prenotazione;, l'importante è che vi accertiate che abbiate schiacciato il rosso e vediate il verde.
Per dare alternanza agli interventi, la parola al consigliere Zanon.
Raffaele ZANON (A.N.)
Grazie, Presidente. Questo momento di riflessione del Consiglio sul tema della diffusione delle sostanze, in particolare quelle di natura alcolica, credo abbia la necessità di fare capire in particolare a tutto il Veneto che siamo di fronte, anche con questo passaggio in Aula, ad una non accettazione di quella pericolosa normalizzazione o quella passiva accettazione socio–culturale che ormai si registra di fronte all'uso di sostanze da abuso. Credo sia importante comunque intervenire, anche se ovviamente molte delle cose sono state già dette perché tutti nel loro intervento hanno richiamato ad un aspetto fondante, ossia il fatto che comunque l'impegno e la lotta contro la diffusione di determinate sostanze da abuso, come l'alcool, non si ferma con questo atto e con questo provvedimento. Devo dire che ero stato molto perplesso anche dopo il voto in Commissione perché sono convinto che vietare vino, superalcolici dall'una in poi fino alle 6.00 non incida sui comportamenti dei giovani e non sono convinto che la lotta all'alcolismo si possa fare solo ad ore: o questo impegno contro le sostanze di abuso viene condotto a tutto campo in un quadro di politiche intersettoriali o rischiamo di frantumare anche l'azione regionale in una serie di provvedimenti che poi vedremo quale tipo di riscontro e ricaduta avranno nel territorio, quindi pongo anche una questione che dovrebbe rientrare nell'ordine del giorno, cioè quella di dire che poniamo una verifica su questo provvedimento a distanza di un anno. Cerchiamo di capire nella sua applicazione quali sono i risultati positivi o negativi che si avranno soprattutto per le forme di contrasto alla diffusione all'alcolismo nel nostro territorio e delle conseguenze legate al consumo di alcool che incidono sui risultati legati agli incidenti stradali. E' una posizione che assumo perché credo che su questo fronte manchino degli attori fondamentali.
Ho apprezzato la presenza in Aula parziale dell'assessore Gava. Non so se in questo momento rappresenti anche l'Assessore alla Sanità e l'Assessore alla politiche sociali, ma avrei visto in un quadro di impegno generale l'interfacciarsi delle politiche che riguardano il tema della dipendenza perché sappiamo che in molti casi, quando si parla di sostanze, ormai è assodato che la stragrande maggioranza delle situazioni estreme si verificano perché siamo in presenza di mix di sostanze, quindi credo che il fattore abuso e dipendenza possano e debbano vedere le politiche regionali svolte in maniera compiuta e non settoriale.
In questo caso devo dire che il dibattito mi appare abbastanza limitato, anche se credo sia importante fare questo passo perché è un passo che dà un segnale che richiede una verifica, un segnale che poi dovrà assumere passaggi ancora più importanti sul fronte degli impegni che riguardano gli esercenti. Credo che anche l'assunzione di un codice etico per la somministrazione degli alcolici per quanto riguarda i minorenni deve essere affrontato, ma non riguarda solo una legge e non riguarda solo una mentalità, che non è il proibizionismo, riguarda una impostazione che deve essere assunta prima dalle categorie, prima da chi è responsabile di esercizio e poi ovviamente da tutta la comunità.
Poi c'è una questione che riguarda l'aspetto del divieto della somministrazione ai minori di diciotto anni che è un altro aspetto che credo dovrebbe impegnare anche il Parlamento nazionale, questa benedetta casta a cui apparteniamo, ma che dovrebbe produrre qualcosa di più anche a livello nazionale; non basta solo una politica regionale, magari settoriale.
Sono convinto che qualcosa debba essere aggiunto, proprio per non accettare passivamente una logica che credo debba trovare investimenti pieni nella promozione della salute, nelle scelte di vita, nei modelli culturali che dobbiamo valorizzare che non sono mai abbastanza valorizzati. Credo che questa Regione non abbia mai posto l'aspetto relativo ad un documento che questa Regione ha approvato a livello di Giunta regionale circa due Legislature fa, la famosa dichiarazione etica che credo sia uno strumento che può superare anche alcune logiche che hanno visto qualche screzio tra i banchi della minoranza e della maggioranza in ordine a questo dibattito, cioè il fatto di superare la logica proibizionista, andare al nocciolo della questione, cercare di incentrare il problema sulla nocività delle sostanze e sulla fondamentale necessità di garantire dei diritti della persona. Non l'ho sentito e qui credo ci sia anche la differenza, consigliere Covi, tra la Destra e la Sinistra. Ci sono dei diritti fondamentali che devono essere riconosciuti al cittadino, quelli che promuovono la salute, la famiglia, la comunità, l'ambiente di lavoro e quelle patologie che possono derivare dal consumo di sostanze come l'alcool e credo che i cittadini veneti, e non solo, abbiano il diritto di ricevere fin dall'infanzia una informazione, una educazione valida, imparziale proprio sugli effetti negativi che possono derivare dall'assunzione di queste sostanze. Tra i diritti, soprattutto quelli dei minori, perché questo è l'obiettivo che ci dobbiamo porre in un futuro. L'assessore Valdegamberi e l'assessore Francesca Martini credo faranno la loro parte, la dovremo fare tutti quanti noi. Io non sono in Terza Commissione, ma in Quinta Commissione sono convinto che dovremo assumere un ruolo per incrementare i nostri strumenti legislativi perché credo ci sia un diritto del minore a crescere in un ambiente protetto dagli effetti negativi che possono derivare dalla promozione dell'uso di sostanze come l'alcool perché la promozione avviene, come è stato detto dal consigliere Bettin e altri, attraverso i canali mass mediatici che a volte non esplicitano e sottovalutano i rischi e i danni correlati all'uso dell'alcool. Credo che questi diritti siano dei diritti inalienabili della persona che devono trovare un riconoscimento e una carta dei diritti che in qualche maniera venga assunta da tutta la nostra comunità, quindi dalle comunità più interessate dal punto di vista categoriale, ma anche dalle istituzioni, anche dalle amministrazioni locali che in questo caso possono e devono intervenire. Devono anche intervenire potenziando i controlli e credo che qualche strumento in più potremo porlo anche per quanto riguarda chi guida mezzi di pubblica utilità, o mezzi anche pesanti che non è sottoposto a quei controlli che dovrebbero dare quella garanzia che sappiamo spesso poi non c'è e che ha causato qualche incidente gravissimo in qualche altro contesto regionale.
Tutto questo ha un risvolto anche di natura etica che può essere introdotto in quelle politiche intersettoriali a cui facevo riferimento prima che sono indispensabili e devono comunque essere aggiuntive a un provvedimento che se poi non troverà le opportune verifiche nella sua applicazione rischia di essere uno stimolo per tutta la nostra comunità, ma non è sicuramente la panacea e la risoluzione dei problemi gravi che stanno alla base e sono stati alla base della discussione che noi abbiamo compiuto in Aula in questa giornata.
PRESIDENTE
Grazie, consigliere Zanon.
Vi informo che ci sono 5 prenotazioni, se siete d'accordo direi di concludere la discussione generale per sospendere i lavori e riprendere.. ce la facciamo stasera?
(Interruzione dall'Aula)
Se c'è il numero legale che ci permette di andare avanti, siccome qualche Consigliere mi chiedeva se c'era un termine o non c'era un termine, finché c'è il numero legale si va avanti.
(Interruzione dall'Aula)
Tenevo conto che 5 interventi, minimo 10 minuti era un'altra ora di discussione, abbiamo gli emendamenti, abbiamo l'ordine del giorno, comunque andiamo avanti.
La parola al consigliere Zabotti.
Marco ZABOTTI (Per il Veneto con Carraro)
Grazie, Presidente
Tento di contribuire con brevità a questa discussione generale. Qualche Collega prima diceva il senso della doverosità di un intervento. Davvero questa iniziativa legislativa oggi all'esame e all'approvazione del Consiglio regionale deve essere il segnale che la vicenda veneta e di questa particolare problematica legata all'uso dell'alcol, in particolare con la vicenda dell'incidentistica stradale, è un tema sul quale non possiamo assolutamente essere oggi distratti o disattenti. Oggi si scommette sulla capacità di una classe politica regionale di capire, comprendere e rappresentare al meglio istanze che vengono direttamente dai cittadini. Chiunque in questi mesi ha incontrato anche per pochi minuti, per esempio, una delle tante associazioni dei familiari delle vittime della strada ha compreso quale sia il dramma, quale sia il dolore, quale sia l'atteggiamento e quali siano i sentimenti di chi dentro questa vicenda ha patito lutti e sta patendo lutti e danni gravissimi, perché assolutamente ingiustificati, perché assolutamente ingiusti.
Oggi dobbiamo recuperare attorno a questa vicenda il senso di una responsabilità dal punto di vista della legislazione e il senso di una capacità di interpretare fino in fondo quello che poi è, quella che è una vicenda che ci attraversa ogni giorno, attraverso la quale non possiamo disattendere un grido, una richiesta di interlocuzione, la richiesta che oggi è possibile dare un segnale. Attraverso questa legge, che molto probabilmente si presenta oggi come il bene storicamente possibile, quello che riusciamo a fare in questa fase, magari non dentro una logica articolata e compiuta, ma dentro una logica ancora di settore, com'è questa legge, però ci dà la possibilità di dare un segnale, perché anche i simboli contano in questa vicenda oggi della società. Sulla vicenda dell'alcol, che oggi purtroppo rappresenta uno stimolo, un segnale, caratterizza un trend di una esistenza soprattutto giovanile rispetto alla quale rischiamo di dover balbettare, di essere alla ricerca affannosa di una strategia, invocando un intervento che sia interdisciplinare, intersettoriale, generale, ma poi comprendendo che forse in fondo abbiamo bisogno almeno di rompere l'afasia, cioè di dire qualcosa, di mettere nero su bianco qualcosa che sia almeno importante, che segnali un dato di attenzione, che ponga con evidenza il problema e una possibile soluzione. Assolutamente perfettibile com'è dentro la vicenda di questo progetto di legge, ma non più rinviabile, non più procrastinabile senza ragione.
In questo senso è davvero inutile fermarsi a rappresentare ancora una volta i dati assolutamente tragici e preoccupanti che segnano anche la vicenda del rapporto alcol incidentistica stradale in questa Regione, credo che il semplice dato che tra le 2 e le 6 di mattina l'incidenza del tasso alcolimetrico rappresenta una causa diretta di oltre il 34% dei sinistri. Semplicemente questo dato proprio per limitare le nostre considerazioni a questa vicenda e quello che oggi prevediamo dentro questa norma in particolare con l'articolo 6, con la mediazione che si sta profilando e sulla quale avremo modo di ragionare, ma credo sia una mediazione rispetto un dato assolutamente considerevole di attenzione. Attorno a questo tema davvero c'è una sfida che è culturale, una sfida anche legata al tema della qualità della vita e ancora prima al tema della difesa della vita di ciascuno ma di tutti, come a dire che anche queste perdite, questi danni, questa limitazione di libertà, di salute di integrità personale che segnano i lutti, le croci, che sono da troppo tempo sulle strade di questo Veneto, ci impegnano a dire che oggi sicuramente non possiamo più applicare il semplice slogan e la semplice contrapposizione: proibizionismo e antiproibizionismo. Noi dobbiamo dare un segnale anche rispetto a una tendenza culturale, rispetto a un approccio troppo facile, a un atteggiamento, a comportamenti che evidentemente non sono soltanto da gestire nella piena responsabilità e autonomia, ma sono abbinati alla guida, lesivi della libertà, dell'integrità e della vita delle altre persone. Nel momento in cui noi disegniamo questa preoccupazione ci preoccupiamo di rettificare il senso di una norma, di una regola, di un qualche comportamento che non faccia stare in silenzio rispetto al fatto che comportamenti che associano l'alcol alla guida, non la dissociano, ma associano costantemente evidentemente provocano come effetto una lesione altrui, non siamo nella sfera dei diritti, degli atteggiamenti e dei comportamenti che nella piena libertà ognuno può assumere indifferentemente dall'altro, ma entriamo nella logica di un qualcosa che evidentemente ha riflessi, ha effetti negativi sulla libertà, l'integrità e la salute degli altri e quindi rappresenta un attentato a un dato di coesione sociale, a un dato di libertà di una società.
In questo dobbiamo fino in fondo recuperare il senso di una responsabilità e dire che questa vicenda oggi, per quello che ci è dato, deve trovarci non distratti, non disattenti ma consapevoli con le mediazioni necessarie, con l'atteggiamento di dire che evidentemente questa legge è un contributo, non riguarda tutta la materia. Io l'ho scritto ancora, qua c'è bisogno di un grande patto sociale fra persone, famiglie, agenzie educative, istituzioni, mass media, perché c'è un dato culturale che sta inflazionando, influenzando i comportamenti a partire dai giovanissimi. Non possiamo assistere impotenti al fatto che ci sono addirittura ragazzi di 11, 12 anni che costantemente hanno consuetudine con l'uso e l'abuso di alcol, che questi comportamenti anche per tante vicende familiari e domestiche si stanno aggravando e stanno segnando la nostra epoca. Se qualcuno nelle scorse settimane ha letto la denuncia a proposito non solo di alcol ma anche delle sostanze stupefacenti che purtroppo oggi caratterizzano particolari percorsi, la denuncia che il segretario generale della sanità della Lombardia ha fatto al meeting di Rimini citando le percentuali di assunzione di sostanze stupefacenti a partire dai giovanissimi, quali siano i danni dal punto di vista della concentrazione, della riflessione, della capacità di gestione di un dato di consapevolezza, di presenza, di operatività culturale e sociale di questi ragazzi, quali siano i costi per la comunità rispetto a percorsi terapeutici di riabilitazione, io dico che su questa vicenda dell'alcol, ma con una drammatica emergenza anche per quanto riguarda l'uso delle sostanze stupefacenti non è più possibile far finta di nulla ed evidentemente c'è bisogno di ripristinare il senso di una condotta, di un profilare delle norme, delle attenzioni legislative che vadano nel senso di recuperare un dato di rispetto di se stesse e di rispetto della comunità in cui si è inseriti, perché credo che oggi fino in fondo bisogna recuperare il senso di una responsabilità individuale, per quella che è la vicenda propria, la vicenda di comunicazione, di relazione e di non nocumento alla vicenda degli altri.
Questo progetto di legge, ripeto, con i contributi ulteriori che verranno dagli emendamenti che sono già anticipati, per quella mediazione possibile sull'articolo 6, ma anche con quell'ordine del giorno che io convintamente ho sottoscritto insieme agli altri Capigruppo, perché dà un segnale di un intervento che è qua ma è anche su altre norme di legislazione statale, di attenzione rispetto ai vari percorsi di cui parlavo prima, cioè il dato educativo e anche di una verifica generale che si può fare a un anno dall'approvazione di questo testo di legge, io credo che vadano nel segno di una ricerca di una strategia. Da qualche punto bisogna cominciare perché oggi la situazione non è definibile con temi, atteggiamenti e parole relative al passato, ma oggi si presenta con connotati assolutamente nuovi, in continuo cambiamento e in continua purtroppo drammatica evoluzione. Su questo facciamo bene oggi se troviamo il filo di un ragionamento, di una condivisione, il senso anche di una responsabilità comune proprio perché la dissociazione dell'alcol dalla guida, ma vorrei dire anche da comportamenti che tendono oggi purtroppo a mettere a repentaglio il senso di presenza, di responsabilità di una intera generazione, credo che sia oggi il nostro compito e il compito primario è proprio quello di riuscire a salvare comunque da una drammatica e purtroppo troppo spesso ripetuta fine tante vite umane, tante vite di giovani nella nostra Regione. Grazie.
PRESIDENTE
Grazie, consigliere Zabotti.
La parola al consigliere De Boni.
Onorio DE BONI (U.D.C.)
Grazie, Presidente e Colleghi.
Oggi ci troviamo a parlare di un tema che è di una attualità unica perché c'è stata una forzatura, perché c'è stata una impuntatura di una parte politica che ha voluto che nel compromesso dei lavori di quest'Aula venisse inserita anche la discussione di questa legge. E credo che mai sia stata opportuna questa volontà di discussione perché certamente questo problema è un problema attuale, è un problema che è stato evidenziato in maniera fortissima in questi ultimi anni.
Sappiamo benissimo che la legge che prevede la somministrazione di bevande e il controllo delle stesse è datata, si parla addirittura in una nota che è stata trasmessa a tutti i voi Colleghi da parte della Federazione italiana dei pubblici esercizi, che si tratta di una legge datata 1931, successivamente poi 1940, ma siamo ancora in periodo fascista e poi aggiornata, ma i fondamentali sono ancora quelli di circa 70 anni fa, con quello che è avvenuto nella trasformazione di questo Paese. Quindi, credo si debba convintamente mettere mano e aggiornare questa normativa, forse non compete a noi perché il testo unico era di competenza dello Stato, però credo che materia come questa possa avere da parte nostra un interesse, possa essere anche governata da questo Consiglio.
È stato già detto dagli interventi che mi hanno preceduto qual è la situazione, quale tragicità rappresenta questo tragedia dell'alcol, che non interessa solo e esclusivamente le tragedie del sabato sera ma anche quanti danni crea nelle famiglie italiane. Abbiamo visto anche una crescita in questo senso di quelle che sono le attività di auto aiuto, la crescita nelle comunità di terapia degli alcolisti, ma credo che qui dobbiamo scendere ad un terreno molto più efficace e molto più determinato. Può essere che questa proposta così come è stato detto in alcuni interventi non sia efficace, sia inutile; io credo che sia un primo passo, una goccia nel mare come si dice, però sapendo che la tentazione fa l'uomo ladro magari togliendo qualche tentazione l'uomo diventi meno ladro e si possa portarlo sulla retta via.
Noi convintamente voteremo questa legge perché riteniamo che chi come il nostro Partito ha nella famiglia, il rispetto della vita, il rispetto della società credo che questo sia uno dei momenti in cui magari esercitiamo da questi banchi questa nostra potestà. In questi momenti la nostra funzione di Consigliere regionale si può esplicitare e manifestare in questo provvedimento che va ad aiutare molti ragazzi e molte famiglie. Gli appelli che vi sono giunti dalle varie associazioni dei familiari delle vittime della strada li abbiamo visti, io sono rimasto scioccato un giorno da un servizio che ho visto in televisione di una madre che diceva: "Ma come è possibile che io veda ogni giorno sfrecciare davanti a casa mia quel delinquente che ha ammazzato mio figlio perché in preda all'alcol e in preda alla droga?!". Credo che anche su questo versante dovremo essere più crudi e più duri, in queste ore abbiamo visto come si è indignata la popolazione veneta, e come non poteva anche la popolazione italiana di fronte all'efferato delitto che si è consumato nel trevigiano. Qualcuno invoca la forca, invoca sulla piazza l'esecuzione di questi che non so neanche come definire, perché delitti macabri e di una spietatezza così non sono stati neanche ripetuti in Arancia Meccanica.
Ci indigniamo, è vero, di fronte a questo, ma dovremo avere anche più coscienza, cominciare a dire che non si può impunemente uccidere la gente per le strade perché si eccede con l'alcol e poi pensare di passarla liscia magari con qualche mese di ritiro della patente o con qualche pena pecuniaria. Dal punto di vista della sanzione dovremo essere molto più efficaci e invocare da parte dello Stato e della legge normative più dure e più stringenti per far capire che ammazzare qualcuno perché tu ti sei permesso di ubriacarti non ti è consentito da uno Stato civile e quindi in qualche modo un risarcimento lo devi dare, lo devi dare anche pagando tu personalmente, andando in carcere e facendo capire agli altri che il carcere può aiutare, il carcere deve indurre le persone ad essere più ragionevoli e responsabili.
Poi un'altra cosa, leggo sempre dalla nota che è stata trasmessa dalla Federazione italiana dei pubblici esercizi, un po' una contraddizione: loro stessi invocano una normativa più seria, dicono che è essenziale per la categoria che rappresentiamo la rapida approvazione del PDL 117, attesa anche da alcuni Comuni veneti, in quanto l'attuale legislazione del 25 agosto 1991, n. 287, è priva di regolamento attuativo. Doveva essere emanato entro 6 mesi e i pubblici esercizi operando in un mercato in continua evoluzione hanno bisogno di precisi punti di riferimento di una legislazione aggiornata. Quindi, capite che anche qui siamo in ritardo.
Chiaramente non è che questa possa essere diciamo la soluzione di tutti i mali, potrà essere una panacea, il pannicello caldo di una situazione diventata ormai preoccupante, ma il primo passo e se ci muoviamo poi con passi successivi potremo arrivare ad una normativa che in qualche modo possa continuare a limitare gli effetti che vengono da queste situazioni.
Mi auguro che questo Consiglio approvi questa normativa, questa legge che ovviamente anche l'ordine del giorno che è stato allegato a latere di questa norma vada nel senso di chiedere l'aiuto e anche la responsabilità a chi ce l'ha ai maggiori livelli come lo Stato centrale. Lo dicevo prima, deve essere la giustizia, deve essere la magistratura che deve avere maggiore responsabilità e essere più determinata in questo. Da parte nostra cerchiamo di contribuire con questo provvedimento, perfettibile certamente ma è un primo passo. Allora convintamente dico: bene si è fatto e bene si fa a discutere di questo argomento perché certamente questo è un provvedimento che si aspettano anche i veneti che hanno visto in questi mesi dibattiti su questa materia, con opinioni veramente le più disparate, però è un argomento per il quale si aspettano una soluzione. Allora non possiamo lavarci le mani di fronte a questo problema e credo che votando questo provvedimento cominciamo a mettere la prima pietra della costruzione di una casa che va a salvare molte vite umane dei nostri ragazzi.
PRESIDENTE
Grazie, consigliere De Boni.
La parola al consigliere Cancian.
Diego CANCIAN (P.N.E.)
Grazie, Presidente.
Le cifre sono state date e le motivazioni anche: però vorrei tentare di fare una cosa altrimenti sembra che l'asse Marchese – Sernagiotto abbia ragione, cioè che noi stiamo facendo una cosa contro la nostra stessa volontà. Invece per l'ennesima volta hanno torto perché in realtà io penso che noi non stiamo facendo niente contro la nostra volontà, i difetti li hanno elencati i consiglieri Atalmi e le varie espressioni, ma vorrei provare a farvi ricordare cosa abbiamo fatto in questi 7, 8 mesi.
Con legge in questi 7, 8 mesi abbiamo posto in discussione il problema dell'alcol all'interno di quest'Aula, tema che era anni che non veniva toccato; abbiamo posto in discussione il problema dell'alcol all'attenzione dei media, cosa che era molti anni che nessuno più faceva sulle strade, caro consigliere Bond, perché tutti se ne lavavano la bocca, ma se ne lavavano la bocca davanti a un giornalista con l'intervista, ma non quando dovevamo fare qualcosa.
Poi, abbiamo sollecitato l'attenzione e i rimorsi di coscienza da parte della FIPE, grandissima Federazione italiana dei pubblici esercenti la quale di colpo ha scoperto un codice deontologico; fino a 6 mesi fa facevano tutto quello che gli passava per la testa, adesso di colpo sono diventati dei professionisti che somministrano alcol solo agli ultra maggiorenni e in determinate condizioni psicofisico. Poi scopriamo dai giornali che due giornalisti fanno un'indagine e un ragazzino di 14 che ne dimostra 12 fa un giro per Padova e su dieci bar riceve da tutte e dieci il famoso spritz o il famoso digestivo, nonostante la legge proibisca a tutti gli esercenti di distribuire alcol ai minori di 16 anni.
Noi abbiamo fatto invece una cosa seria, noi come Consiglio regionale abbiamo preso in mano la situazione e stiamo cominciando a risolverla. Non avremo probabilmente fatto il miracolo di avere la bacchetta magica e in un colpo solo risolvere il problema dell'alcol, della strada e delle stragi dei nostri giovani, ma di sicuro abbiamo contribuito a far sì che queste diminuiscano, che ci sia una attenzione diversa, che l'alcol venga considerato quello che è e cioè la più grossa piaga del nostro tempo in questo momento e da qui possiamo solo cominciare a fare cose che migliorano.
Devo dire che in realtà oltre ai Consiglieri devo ringraziare anche l'assessore Gava perché è riuscito, con qualche salto mortale e con qualche mediazione anche seria, a mantenere comunque una legge che lui tutto sommato per il suo modo di pensare non condivide, però ha capito che forse il suo modo di pensare è troppo progressista e in questo momento serve qualcos'altro. Spero che i Consiglieri continuino su questa strada, anche il consigliere Marchese che so che è un rivoluzionario ma di quelli sani, perché tutti insieme troviamo la soluzione finale o quanto meno il più vicino possibile al finale all'alcol e ai suoi danni. Grazie.
Durante l'intervento del consigliere Cancian assume la Presidenza
Il Vicepresidente Giampietro MARCHESE.
PRESIDENTE
Grazie, consigliere Cancian.
La parola al consigliere Causin.
Andrea CAUSIN (L'Ulivo-Partito Democratico Veneto)
Mi permetto di partire dall'ultima parola che ha usato il collega Cancian: soluzioni. Questo è un po' il compito di chi fa il lavoro legislativo, mi chiedo rispetto al mio ruolo, al nostro ruolo e alla nostra funzione se durante la giornata, durante la nostra attività, durante il nostro operare, il nostro mestiere è quello di correre dietro alla stampa, di correre dietro ai problemi, di sollevare i problemi oppure di trovare un rimedio ai problemi che oggettivamente esistono. Questo è l'approccio con cui va affrontato il tema che è collegato al provvedimento di oggi, ma che non è il provvedimento che affrontiamo oggi.
Il progetto di legge 117, questo ce lo ricordava l'assessore Gava, ma basta girare un po' per i Comuni o parlare con le categorie, gli esercenti, i rappresentanti delle attività produttive, è un provvedimento di riordino della normativa che regola la somministrazione di cibi e bevande che è molto atteso nella nostra Regione. E' un provvedimento necessario, utile rispetto al quale siamo fortemente in ritardo.
La questione della limitazione all'una della somministrazione delle sostanze alcoliche è una parte piccola e marginale di un provvedimento che è un articolato molto grande che si occupa di tutta altra cosa, questo è il merito di quello che stiamo discutendo oggi. Nel mentre dibattevamo questa cosa in Commissione abbiamo avuto dei dati dalle Prefetture, dei dati che riguardano il 2005 e il 2004 che probabilmente nessuno di noi conosceva, che nessuno di noi aveva visto, che riguardavano l'incidenza dello stato psicofisico alterato negli incidenti che capitavano in una fascia oraria che va dalle dieci di sera alle 6 di mattina, dei dati che hanno impressionato profondamente tutti i Colleghi consiglieri della Commissione, quelli di Centro-Destra e anche quelli di Centro-Sinistra. Dei dati che dicono in modo chiaro e inequivocabile che nel 30% dei casi in quella fascia oraria l'assunzione di alcol o sostanze stupefacenti è una causa diretta di morte, di lesioni gravi e di incidenti che causano appunto lesioni gravi e solitamente permanenti. Rispetto a questa evidenza, rispetto a questo dato oggettivo, che probabilmente era sconosciuto a molti di noi perché un conto è vedere che muore un ragazzo che conosci del paese e un conto è invece affrontare le statistiche e vedere i grandi numeri. Oggi nell'elaborazione del nostro ordine del giorno quando siamo andati a verificare i dati siamo stati ulteriormente impressionati, 3200 morti in 5 anni sono tanti quanti sono i soldati americani morti in Iraq in tre anni di intervento militare, quindi sono dati impressionanti.
Di fronte a questo dato io stesso come altri Consiglieri abbiamo ritenuto di votare a favore rispetto alla limitazione dell'orario all'una, abbiamo risolto il problema? Io credo di no, nessuno di noi voleva risolvere il problema, con questo atto l'abbiamo però sollevato, finalmente l'opinione pubblica veneta ha preso atto che rispetto al tema del legame oggettivo tra l'assunzione di sostanze stupefacenti e i morti sulle strade bisognava fare qualcosa. Il percorso poi non è stato dei più felici perché quello che è passato dal punto di vista mediatico, quello che abbiamo fatto passare, quello che abbiamo contribuito a far passare perché quando parliamo con la stampa esercitiamo tutti una grande responsabilità educativa, ma anche di azione politica. Quello che abbiamo fatto passare è che la limitazione della somministrazione degli alcolici all'una è la soluzione del problema, quando sappiamo benissimo che l'unico modo di risolvere il problema è che questa amministraione regionale, ma non solo questa amministrazione regionale, anche l'amministrazione regionale per la parte competente affrontino seriamente il problema del legame che c'è tra l'assunzione di alcolici e la guida in stato di ebbrezza con una normativa ad hoc che vada a individuare interventi che possono inibire, scoraggiare e punire le persone che prendono il volante e sono ubriache, o hanno assunto sostanze stupefacenti o si sono fatte una canna, hanno preso una pasticca, o hanno assunto psicofarmaci o sono tossicodipendenti o sono alcolizzati. Rispetto a questo abbiamo messo in campo degli atti che credo siano stati significativi, che non sono stati degli atti, mi riferisco al progetto di legge statale 14, non sono stati degli atti per incrociare l'effetto dell'opinione pubblica, anche perché l'opinione pubblica non ne ha parlato del progetto di legge statale, però il tema della limitazione dell'orario io credo che non ci sia nessuno così incosciente in quest'Aula che ritiene che questa Regione possa limitare l'orario all'una quando le Regioni confinanti non hanno limiti d'orario perché andremo addirittura a peggiorare il problema, andremo a creare fenomeni migratori e comunque non risolveremo il problema delle persone che muoiono alle 11 di sera, come i ragazzi della Provincia di Venezia che a giugno, una è la mia vicina di casa, la mia confinante, che è uscita dal coma nel mese di agosto dove alle 11 di sera e con il conducente ubriaco correvano a 180 all'ora, per i veneziani, in via Ronzinella a Mogliano con una Golf, due ragazzi sono morti e tre ragazze sono finite in coma, alle 11 di sera, fatti e strafatti.
Credo che il nostro compito di legislatori sia salvare tutte le vite, anche di quelle che sono a rischio prima dell'una di notte. È per questo che abbiamo messo in campo una serie di azioni che vanno chiaramente dall'intesa che credo sia intelligente anche se non risolutiva anche se probabilmente da mettere a punto sull'emendamento che abbiamo presentato a quell'articolo, al comma 6 dell'articolo 5 o al comma 5 articolo 6, che prevede una forte responsabilizzazione degli enti locali e dei Comuni che non è che non esercitano i controlli perché non hanno la dotazione di personale o non hanno la dotazione strumentale, ma è ancora più drammatica la questione, non esercitano controlli perché non hanno le risorse economiche per poter consentire il pattugliamento notturno del territorio e su questo credo che dovremo esercitare una grande responsabilità.
Il nostro progetto di legge statale, di cui io sono primo firmatario, ma è nato anche con un'intesa stavo per dire dell'opposizione ma è froidiano, con l'intesa della maggioranza, è un progetto di legge serio per un semplice motivo: perché il primo articolo risponde alla domanda di fondo che è dove noi troviamo le risorse economiche per fronteggiare questo tema. L'unico modo per trovare le risorse economiche per fronteggiare seriamente la questione dei controlli, della prevenzione, dell'educazione e della formazione e l'aumento della accisa degli alcolici, cioè l'uso e l'abuso di alcol possono con un modico aumento, con il 25% di incremento non del costo degli alcolici, con il 25% dell'incremento di quanto incide l'accisa possono creare un fondo nazionale da ripartire per le varie Regioni un fondo da 100 milioni di euro. Le risorse economiche ci possono dare la risposta su come puoi articolare una serie di interventi che sono tutti giusti, quelli che sono stati elencati in quest'Aula che sono i controlli, che sono la rieducazione, l'affidamento ai servizi, tutte cose bellissime, il sostegno economico ai Comuni perché la Polizia municipale faccia le pattuglie, però il vero problema, su questo provvedimento e su altri provvedimenti è che questi interventi li caliamo in un contesto economico di questo Paese dove abbiamo un debito pubblico che è il 105% del prodotto interno lordo e quindi ogni volta che facciamo un'azione dobbiamo chiederci dove troviamo le risorse e non possiamo fare azioni se non stabiliamo dove le troviamo. E' per questo che abbiamo presentato e quando dico noi, dico insieme abbiamo presentato quel progetto di legge, vedo un rischio e ve lo dico perché è una cosa che dico sinceramente, non c'è alcun interesse economico, nessun interesse di visibilità politica che si possa mettere davanti alla possibilità di salvare la vita ad una persona. Sono d'accordo con quello che dice il consigliere Laroni, che se avremo la possibilità di salvare almeno una vita, avremmo fatto una cosa grande, ma se potremo salvarne più di una, avremmo fatto una cosa più grande. Rispetto a questo c'è una raccomandazione che mi sento di fare a questo Consiglio. Tante volte abbiamo approvato ordini del giorno e provvedimenti che restano a giacere perché sappiamo che il percorso dei provvedimenti legislativi e delle cose che decidiamo nella pubblica amministrazione a volte fanno fatica ad incrociare una articolazione nell'applicazione e nella realtà. Le cose che decidiamo, dalla definizione di un fondo regionale che ci aiuti a supplire il tempo in cui troveremo un fondo nazionale per fare questi interventi, ad una serie di altri interventi che abbiamo definito insieme nell'ordine del giorno, all'applicazione di quell'emendamento che facemmo all'articolo, non possono essere soltanto degli impegni che ci prendiamo, ma devono diventare delle cose che facciamo e che mettiamo in atto perché su questo esercitiamo una grande responsabilità che è quella di salvare la vita delle persone e la vita dei nostri figli. Non porteremo mai a zero i morti sulla strade, non potremo mai impedire che una persona esca da casa ubriaca, prenda la macchina e si vada a schiantare ed uccida qualcuno. Non riusciremo mai a farlo, però tutto quello che possiamo fare e mettere in atto credo sia doveroso tentare di farlo.
PRESIDENTE
Grazie, consigliere Causin.
La parola al consigliere Franchetto.
Gustavo FRANCHETTO (L'Ulivo-Partito Democratico Veneto)
Grazie, Presidente.
Mi inserisco in questo dibattito per pochi minuti per cercare di avanzare un'idea e rivolgerla all'Assessore e vedere se può trovare corpo e rivelarsi utile rispetto agli obiettivi che ci stiamo dando. La discussione intorno ad un articolo di questo provvedimento ampio a mio giudizio ha fatto onore al Consiglio regionale. Oggi, e mi perdoni l'assessore Elena Donazzan, ieri abbiamo parlato con passione dei corridoi faunistici, ma questo tema dell'alcool, dell'abuso di alcool, delle stragi del sabato sera, delle morti dei nostri figli e dei nostri amici è una emergenza sociale. Oggi il Consiglio regionale ha riflettuto, ha prodotto osservazioni su un tema che è vissuto in maniera forte e drammatica dalla gran parte della realtà del Veneto e il dato che mi sento di dire con sufficiente serenità è che le famiglie si sentono sole e chiedono alle istituzioni di fare qualcosa. Cosa fare? E' questa la grande domanda perché il tema è talmente vasto come i grandi temi delle altre emergenze, la criminalità, l'arrivo di clandestini e la clandestinità, tutti quei fenomeni che in qualche modo coinvolgono masse di individui hanno sempre risposte articolate.
Mi sono chiesto: se a questo dibattito avessero partecipato dei giovani di sedici, diciassette e diciotto anni come uditori, quelli che cominciamo con lo spritz alle 6.00 di sera, che partono per la discoteca già un po' bevuti e proseguono tutta notte e avessero visto e sentito i nostri interventi che tipo di valutazioni avrebbero fatto? Si sarebbero messi a ridere, ci avrebbero considerati dei vecchi fuori tempo ed incapaci di cogliere lo spirito del momento? Ci avrebbero apprezzato magari per qualche idea che è emersa? Il nodo che in qualche modo mi ha tenuto sospeso per tutta la Seduta è stato sempre quello di chiedermi: ma i giovani, rispetto ad un dibattito come il nostro, che cosa avrebbero detto o che cosa avrebbero voluto o potuto dire?
Dicevo prima che la famiglia è sola perché la società ha perso le cosiddette agenzie educative, è tutto ciò che è stile all'esterno è uno stile molto condizionato dal gruppo, dal branco, dalla competitività, da tutte quelle forme che sono di moda, oggi c'è questa moda. Anche la famiglia più severa nei confronti del figlio entra in conflitto forte con il figlio perché fa fatica ad avere ragione sulla moda. E' su questo che noi come classe dirigente di questo nostro Veneto abbiamo il dovere di riflettere. La proposta è anche semplice: mi piacerebbe, Assessore, visto che nell'ordine del giorno ad un certo punto si parla di stanziare una somma, mi pare 200.000 euro per elementi conoscitivi di questo mondo, non farei però indagini statistiche, le sappiamo già, sappiamo già quanti giovani sballano il sabato sera, quanti incidenti ci sono, quanti morti registriamo settimanalmente, non ci servono queste cifre. A me piacerebbe conoscere un po' di più questo mondo. Lo dico perché semplicemente, e perdonatemi l'esempio leggero ma significativo, perché una sera parlando avendo io dei figli che hanno 23 anni e parlando di questo problema della notte della discoteca, era venuta fuori l'idea da parte di mio figlio in pochi minuti che avevo già comunicato all'Assessore, che mi diceva: siccome il problema vero di tutti noi è questa difficoltà a relazionarci perché siamo timidi, abbiamo paura, non siamo stati abituati a parlare, il vino, il bere ci aiuta ad entrare in comunione, abbiamo però anche capito, e questo è un altro segnale, che non sono tutti sballati e fatti, c'è anche una componente molto sana nel nostro mondo giovanile sulla quale si può intervenire. Abbiamo anche capito, come l'hanno capito tantissimi altri giovani, che vale la pena portare a casa la pelle, per cui andiamo in discoteca sempre con un'unica macchina in quattro e quello che guida si impegna quella sera a non bere. Questa sera toccherà a me, la settimana prossima toccherà l'altro, quando tocca all'altro, gli altri tre si permettono qualche bicchiere in più, mentre l'altro ovviamente per il patto fatto con gli amici non beve e lì l'idea semplice: ma perché non dite agli operatori di discoteca che per noi che non beviamo domani sera, perché se arriviamo in cento macchine, probabilmente saremo in cento, rispetto ai cinquecento, per noi cento quello della discoteca non ci riserva un angolo della discoteca, non mette un animatore per farci subito entrare in relazione tra di noi e conoscerci e continuare a fare questa cosa ballando ed usando analcolici e passare una bella serata? Scatterebbe una gara a volere guidare la macchina il sabato sera. Datemi l'opportunità di andare in discoteca e sapere che quella sera che non bevo posso comunque divertirmi, anzi, relazionarmi con altra gente in maniera più semplice e io mi offrirò tutte le sere a fare l'autista ai miei amici. E' un'idea che viene fuori così, da un ragazzo di vent'anni che frequenta la discoteca e che con i suoi amici affronta queste questioni.
Assessore, la proposta sarebbe questa: sforziamoci attraverso una Commissione, magari dico una Commissione fatta da tre o quattro persone esperte esterne, dagli psicologi, della gente che si occupa di questo mondo, ma la terrei aperta anche ad alcuni Consiglieri per andare a vivere per un certo periodo questo popolo della notte, convinto che vivendolo, parlando con loro, condividendo le ore con loro saremo in grado di portare a casa suggerimenti, proposte, iniziative più efficaci di tutte quelle che la nostra fantasia che si proietta una cosa, ma che forse non vive, riesce a fare.
Dico che vale la pena, perché se è veramente una emergenza sociale, se le famiglie sono veramente sole, non possiamo metterci a trovare soluzioni restando dentro questa stanza e su questi banchi, credo che abbiamo bisogno di frequentare, di capire, di ascoltare, certo che arriveranno suggerimenti e proposte decisamente più efficaci di quelle che le nostre buone volontà e le nostre preparazioni oggi ci consentono. Perché alla fine i protagonisti delle cose cattive possono diventare a loro volta protagonisti delle soluzioni per delle svolte da dare a queste cose cattive. E' questa la proposta, Assessore, che le lancio, mi piacerebbe che lei l'attivasse e nella sua replica mi dicesse un po' che cosa ne pensa perché ritengo che anche rispetto alla società veneta e a questo mondo invece che uscire soltanto con la norma che vieta l'alcool da quell'ora, si faceva osservare che si vieta all'una di bere basta avere una bottiglia di whisky in macchina e dopo l'una si prosegue con la bottiglietta che si ha lì insieme agli amici. Ma serve anche questo, occorre anche punire, ma prima di punire cerchiamo veramente di capire andando al di là dei titoli dei giornali, dei racconti, delle sceneggiate che sempre vengono messe in piedi. Credo che questa possa essere una strada in profondità rispetto al problema.
Quante leggi facciamo cavandocela con un po' di audizioni. Credo che lei abbia sentito tutti quelli che si potevano sentire. Sono convinto che invece una frequentazione legata ad un periodo abbastanza ampio, sia con gli operatori, sia con i fruitori possa consentirci di mettere a punto proposte decisamente più efficaci perché poi è anche difficile tout court metterci a fare una battaglia al vino, al fatto di non bere. La famosa eterogenesi dei fini, dicevano i filosofi: finanziamo le cantine e andiamo a dire ai ragazzi di non bere, dovremo smettere di fare le cantine perché altrimenti poi i ragazzi bevono; dovremo sostenere da una parte la nostra economia che ha tutte le ragioni buone per stare in piedi e dall'altra educare ad un consumo intelligente delle bevande alcoliche. Siccome a questo consumo intelligente gran parte degli adulti sono arrivati o ci arrivano, si può sperare di trasmetterlo anzitempo anche alle generazioni più giovani.
PRESIDENTE
Grazie, consigliere Franchetto.
La parola al consigliere Bond.
Dario BOND (F.I.)
Intervengo non per seguire gli interventi autorevoli degli altri Colleghi, intervengo per ringraziare gli uffici, la Terza Commissione, l'Assessore, il consigliere Cancian che ha voluto questa discussione e per dire che questa proposta di legge è voluta dalla categorie, ma che è necessaria in questo Veneto. Questa proposta di legge che ho attentamente letto, anche nel tempo estivo, la reputo interessante ed importante per una serie di motivazioni che qua elenco, poi dirò anche a mio avviso dove si potrebbe fare meglio.
Faccio questo ragionamento perché non possiamo solo finalizzare questa proposta di legge al semplice argomento della somministrazione di alcool dall'una alle 6.00, ma contiene una serie di articolati importanti. Il primo, sarà l'ultimo intervento che faccio su questo tipo di legge, volevo porre l'attenzione del Consiglio sull'articolo 5 che sulla scelta della tipologia unica è importante perché saranno le caratteristiche del locale e delle attrezzature analizzate nella registrazione sanitaria di cui al regolamento 852 sull'igiene degli alimenti a determinare la potenzialità dell'offerta degli alimenti e delle bevande nel singolo esercizio. Chi ha fatto il Sindaco o l'Assessore in qualche Comune sa benissimo che questo tipo di argomento è fondamentale per dare la tipologia del locale, somministrazione di pasti e bevande, a chi lo richiede e quindi il concetto della tipologia unica è un concetto intelligente e soprattutto che va ad affrontare tutta una serie di tipologie borderline che in questi tempi e in questo periodo si sono costituite e hanno posto anche delle interpretazioni difficili, sia per il legislatore regionale, ma anche per i Comuni che danno le autorizzazioni. Poi questa proposta di legge che spero sia votata questa sera o al massimo domani ha anche una serie di altre tipologie che poi prego l'Assessore di rendere note e di chiarire. La figura del procuratore per esempio individuata all'articolo 3, lettera m) e richiamata all'articolo 4, commi 4, 7, 8 e 9 e all'articolo 37, comma 9 nel senso che desumo dalla lettura dei diversi richiami di legge possa essere prevista nell'ambito di società e organismi e non per ditte individuali. Chiedo all'Assessore anche che faccia una specifica sulla figura e la responsabilità del preposto, individuata all'articolo 3, lettera n) e richiamata all'articolo 4 e poi sull'effettiva conduzione dell'esercizio come indicato all'articolo 4, comma 8 sulla nomina del preposto: i soci delle società, diversi dal legale rappresentante in possesso dei requisiti possono esercitare all'interno dell'esercizio sì o no? E poi c'è la figura del dipendente.
Una richiesta che faccio all'Aula, all'Assessore e al Presidente della Terza Commissione che nell'attuazione dei criteri si cerchi di fare il prima possibile. E' una legge importante, è una legge che risolverà e darà la possibilità anche di creare nuovi posti di lavoro, di fare chiarezza su alcune tipologie, però i criteri di applicazione che la Giunta regionale si è riservata in 180 giorni e poi i successivi criteri di attuazione che i Comuni avranno in altri 180 giorni portano ad una somma di 360 giorni e voi capite che 360 giorni sono un anno e quindi dall'approvazione della legge noi avremo un anno di tempo per aspettare la risposta.
La risposta a che cosa? A queste nuove domande su queste nuove tipologie, tipo tipologia unica. Capite che sono tempi abbastanza lunghi. La preghiera che faccio all'Assessore, io ho fatto anche degli emendamenti che sono disposto a ritirare se trovo delle risposte positive. Capite che questi tempi lunghi possono creare delle perdite economiche per i soggetti che fanno domanda e quindi anche i possibili operativi economici.
Arrivo anch'io al famoso articolo 6. Diverso tempo fa, cinque o sei mesi fa abbiamo fatto la famosa Commissione speciale quando abbiamo discusso sugli incidenti stradali e con il procuratore Foiadelli e anche altri tecnici che erano presenti, l'assessore Chisso per esempio. Avevamo parlato, e vi ho anche consegnato un dossier su questo argomento, di una applicazione, di una tecnologia che viene fatta nel Nord Europa e io la rilancio questa, per portare anche un contributo nuovo a quest'Aula, una applicazione di una tecnologia che viene fatta in Nord Europa che alcune case automobilistiche, Assessore, si stanno occupando e lo stanno impiegando e che costa circa 800 euro a macchina e questa applicazione è, lo citava prima brevemente il consigliere Covi, il famoso sensore di analisi dell'alcool sull'automobile. Sono dei sentori che bloccano l'accensione del motore laddove il guidatore è in uno stato di ebbrezza. Perché faccio questo ragionamento? Perché come voi avete fatto, giustamente ho sentito il consigliere Causin, vi siete documentati in questi giorni estivi in vista dell'approvazione e della discussione di questa legge e l'ho fatto anch'io. La Norvegia, la Svezia, la Scandinavia, tutti i Paesi del Nord dove c'è tanto buio e tristezza e tanta voglia di socializzare e di sorridere attraverso dell'alcool e si parla di birra e superalcolici, lì il problema è ancora più sentito che qua da noi. E' vero che ci sono grandi e forti sanzioni pecuniarie però il problema c'è perché ci sono incidenti e lì il governante, attraverso due case automobilistiche, la Mercedes e una casa giapponese, ha fatto una sorta di accordo di programma dove ha voluto collaborare con il legislatore nell'instaurare, nel portare una tecnologia che sta arrivando sul mercato che è quella dei sensori per l'analisi del grado alcolico. Invito l'assessore Chisso e l'assessore Gava, abbiamo un parco tecnologico di grosse dimensioni, abbiamo anche delle società che fanno ricerca e innovazione tecnologica e ricerca specifica, lo rilancio questo tema, comunque dobbiamo dare una possibilità alla famiglia, alla singola famiglia di avere una sorta di tecnologia capace di dare più sicurezza al genitore quando il figlio esce e questa potrebbe essere una soluzione perché quando il motore si spegne, non si va più avanti e quando sale l'amico che ha bevuto... Invito gli Assessori competenti a prenderla in mano perché ho sentito delle cifre oggi di investimento sulla comunicazione, sull'informazione sugli incidenti, tutto bello, ma rischiamo di dare dei soldi a delle società che fanno comunicazione e poi il progetto finisce lì. Investiamo alcuni soldi, visto che abbiamo un grosso parco tecnologico su una sperimentazione a campione su alcune famiglie per vedere che impatto ha. E' una tecnologia che costa 800 euro, non costa 8.000 euro e che potrebbe avere un impatto di sicurezza maggiore sulle famiglie e sui genitori di quei ragazzi che si apprestano, neo patentati, ad uscire la sera ed essere più sicuri, la metto a disposizione. Avete avuto un dossier, se l'avete perso ve lo fornisco, la Commissione speciale purtroppo l'avete voluta sciogliere con il contributo di tutti, è stata anche una bella azione, però vi ridò il dossier, studiamolo insieme e attraverso i grandi tecnologici di questo Veneto pubblici e privati probabilmente riusciremo a fare qualcosa di importante. E' un contributo, ma guardate che tutti gli studi di comunicazione e di informazione dicono che bisogna non solo informare, ma fornire anche una tecnologia adeguata e necessaria per dare una risposta certa perché altrimenti questa sera diremo delle ottime parole, però non daremo nessun contributo concreto e certo. Vi ringrazio.
PRESIDENTE
Grazie, consigliere Bond.
E' chiusa la discussione generale.
La parola all'assessore Gava.
Ass.re Fabio GAVA (F.I.)
Come noto sono sintetico e quindi non parlerò per molto tempo. Volevo partire proprio dall'ultimo intervento per ringraziare sotto un certo profilo il consigliere Bond perché mi pare che in questo dibattito sia stato l'unico che ha speso qualche minuto per parlare della legge. Capisco che l'elemento cuore del rallentamento dell'approvazione della legge in questi mesi, della discussione fatta in Commissione per lungo tempo e poi del difficile, ma credo positivo compromesso che oggi è stato trovato, abbia assorbito, come è normale, l'attenzione di tutti noi. Credo sia giusto sottolineare brevemente che stiamo approvando un provvedimento che è molto atteso non solo dagli attuali gestori, ma in generale da tutte le categorie che operano nel settore dei pubblici esercizi, che era già stato previsto e approvato in Commissione la scorsa Legislatura, che è stato ripresentato in questa Legislatura con alcune ulteriori migliorative, ritengo, modificazioni e che oggi andiamo ad approvare. E' un provvedimento che ha introdotto da un lato alcune flessibilità e dall'altro lato alcune responsabilità perché si è superato il criterio che era in vigore finora, per cui si dava solamente attenzione all'aspetto formale. Questo provvedimento riporta, come è giusto che sia dal punto di vista moderno, l'attenzione sugli aspetti sostanziali più che su quelli formali e contemporaneamente ha anche introdotto una serie di ulteriori flessibilità che consentono oggi di avere un provvedimento più moderno e un servizio più gradevole e più positivo per i consumatori a cominciare dal fatto che non c'è più una distinzione tra cibo e bevande, per cui succede quello che a tutti noi capita di vedere quando andiamo all'estero che qualche volta per la verità abbiamo visto, ma con qualche forzatura anche in Italia e cioè che si può mangiare un piatto caldo con posate al bar evitando il meccanismo surrettizio di farlo, come avviene oggi, con le posate di plastica perché altrimenti sarebbe una violazione amministrativa.
Un provvedimento positivo, i cui principali punti di novità sono l'eliminazione dei parametri numerici dei pubblici esercizi che sono stati superati dalle normali normative Bersani per intenderci, con la sostituzione di una programmazione comunale di settore che tenga conto evidentemente delle realtà effettive dei singoli Comuni, dei loro flussi turistici e quindi delle caratteristiche del territorio. La possibilità del Comune di intervenire in aree particolarmente delicate e sensibili l'insediamento di attività di somministrazione di vendita che possono rappresentare un elemento di disturbo alla quiete pubblica e anche al decoro dei centri storici in alcuni casi, la sostituzione come ricordavo prima dell'iscrizione al REC con l'obbligo di una effettiva attività di formazione per il responsabile, l'introduzione, come ricordava prima il consigliere Bond, nella figura del procuratore all'esercizio di somministrazione che ha l'effettiva rappresentanza della conduzione e che quindi supera il criterio talvolta utilizzato di un soggetto iscritto al REC e preposto in più esercizi in maniera solamente fittizia. Come ricordavo l'unificazione delle diverse tipologie di autorizzazioni attualmente esistenti, e poi introduce – questa è una particolare novità – gli orari con una chiusura fissata alle 2, possibilmente estensibile con proroga comunale fino alle 4, e poi tutta la questione del famoso articolo 6 che è quello che ha introdotto la vendita di sostanze alcoliche nelle ore notturne. Come è stato ricordato mi pare dal consigliere Cancian o da altri che sono intervenuti, era noto ed è noto, io non ho difficoltà oggi ad ammetterlo, la mia perplessità e la mia scarsa fiducia circa la effettiva e concreta possibilità che questo divieto possa tradursi in un vantaggio effettivo. Mi auguro che sia così, per questo abbiamo previsto nell'ordine del giorno la possibilità di fare un monitoraggio attento dell'andamento di applicazione della legge in queste ore..
(Interruzione dall'Aula)
La questione secondo me, e mi auguro di sbagliarmi, ma credo che non sia effettivamente di grande risultato pratico, però sono stato e sono consapevole del grave effetto negativo che avrebbe avuto oggi una revoca di quel provvedimento approvato in Commissione. Un effetto negativo sotto il profilo soprattutto psicologico, perché ci sarebbe stata la possibilità di dare l'impressione ad una società che è spesso disattenta ai dibattiti, etc., sono argomenti più che altro di addetti ai lavori, che sia consentito bere anche per chi poi si pone alla guida di un veicolo.
E' vero, occorre distinguere tra il fatto che l'alcol può far male anche se non si guida, se assunto in dosi massicce, occorre precisare che la guida è pericolosa anche se si è sottoposti a sostanze stupefacenti non solo ad alcol, ma è evidente che l'effetto diciamo etico che comunque una norma ha non va preso sottogamba e non va sottovalutato. Per questo ritengo che il pacchetto di proposte articolate che oggi accompagna quell'articolo 6 ancorché reso più flessibile, leggermente modificato con la possibilità di deroghe a determinate condizioni, con la possibilità di estensione dall'una alle due, sia un pacchetto articolato. Soprattutto credo che dovremo insistere anche con i nostri parlamentari per l'introduzione della figura del cosiddetto conducente responsabile, che è figura che è stata introdotta in molti Paesi europei e che di fatto obbliga il conducente di qualsiasi veicolo al tasso zero, assumendosi la responsabilità evidentemente nel trasporto degli amici e delle persone che accompagna.
Il quadro che è emerso credo sia un quadro positivo, è stato giustamente ricordata la legge del fumo, alcuni hanno fatto degli esempi, vorrei dire che non dobbiamo dimenticare il valore anche etico di insegnamento che spesso le norme hanno: i miei figli sono cresciuti diciamo nell'età della ragione nel momento in cui veniva introdotta la legge antifumo, di cui è stata data molta pubblicità, e loro fino ad ora nei confronti nostri - tant'è che ho smesso di fumare - hanno la convinzione forte che fumare fa male. Quindi credo abbia una funzione educativa l'aspetto normativo su questo, quindi è importante intervenire in questo quadro di insieme positivo con quello che l'ordine del giorno ci impegna, e cioè con programmi che non siano solamente programmi di informazione, ma iniziative che possono contenere iniziative varie, alcune discoteche già adesso danno l'entrata gratuita al cosiddetto conducente responsabile. Ci sono delle iniziative che si stanno articolando in maniera sporadica, individuale e disordinata, si tratta di mettere in ordine e di favorirne l'espansione.
Sotto questo profilo all'interno dell'attività di formazione e informazione possiamo mettere anche campagne che vanno nel senso indicato dal consigliere Franchetto o per quanto riguarda, appunto, gli interventi pratici che si possono favorire all'interno dei gestori dei pubblici esercizi.
Voglio rammentare che uno degli emendamenti che verrà approvato introduce l'obbligo del cartello che indica il divieto negli orari previsti, quindi anche questo è un elemento di informazione positiva rispetto agli avventori.
Per quanto riguarda i tempi lunghi, ovviamente gli impegni che la Giunta si è assunta in termini pratici nel rapporto con le altre Regioni, nella predisposizione di questi programmi sono molti, ma faremo in modo di far sì che siano più brevi possibile quelli attinenti all'attuazione della legge visto che la legge anche per effetto di questo emendamento è stata approvata con qualche mese di ritardo rispetto alle prospettive previste.
Un'ultima annotazione che è più una annotazione che altro, quindi tranquillizzo l'amico Cortelazzo che finisco prima dei dieci minuti, è quella che stiamo lavorando a livello nazionale e il Veneto dovrebbe essere una delle Regioni di riferimento su questo per l'individuazione di un distretto che si occupi della sicurezza stradale, cioè che contempli tutte le aziende che a vario titolo nella segnaletica, nella cartellonistica, negli interventi anche costruttivi o altro possono fare delle cose che vadano nel senso del miglioramento della sicurezza stradale. Si tratta di una iniziativa molto innovativa di cui certamente appena sarà più definita potrò riferire meglio in Commissione e in Consiglio, ma nella quale certamente possiamo inserire un approfondimento rispetto a quanto ci ricordava e suggeriva prima il consigliere Bond.
PRESIDENTE
Grazie, assessore Gava.
Forse un po' meno distretti farebbero bene a questo Veneto.
Passiamo all'articolato.
Articolo 1, non ci sono emendamenti.
Se non ci sono interventi, pongo in votazione l'articolo
1.
E' aperta la votazione.
(votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo 2.
Se non ci sono interventi, pongo in votazione l'articolo
2.
E' aperta la votazione.
(votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo 3.
Se non ci sono interventi, pongo in votazione l'articolo
3.
E' aperta la votazione.
(votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo 4.
Se non ci sono interventi, pongo in votazione l'articolo
4.
E' aperta la votazione.
(votazione elettronica)
E' chiusa la votazione
Il Consiglio approva.
Articolo 5.
Se non ci sono interventi, pongo in votazione l'articolo
5.
E' aperta la votazione.
(votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo 6.
Emendamento n.
6982, presentato dal consigliere Giuliana Fontanella, che prevede:
l'articolo 6 è così sostituito:
"Articolo 6 – Limitazioni alla vendita e alla somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche
Salvo quanto dispongono gli articoli 689 e 691 del codice penale e l'articolo 14 della legge 30 marzo 2001, n. 125 "legge quadro in materia di alcol e di problemi alcolcorrelati", in tutti gli esercizi commerciali, artigianali, di somministrazione di alimenti e bevande, ivi compresi i circoli privati, gli agriturismo e qualunque altro esercizio nel quale si effettuano la vendita e il consumo sul posto di bevande alcoliche e superalcoliche, nonché sulle aree private aperte al pubblico e sulle superfici di cui all'articolo 3, comma 1, lettera e) sono vietati la vendita, anche per asporto e il consumo di bevande alcoliche e superalcoliche dalle ore 1 alle ore 6 antimeridiane.
Fermo restando il divieto di vendere sulle aree pubbliche bevande alcoliche di qualsiasi gradazione diverse da quelle poste in vendita in recipienti chiusi nei limiti e con le modalità di cui all'articolo 176, comma 1, del regio decreto 6 maggio 1940, n. 635 "Regolamento per l'esecuzione del testo unico 18 giugno 1931, n. 773 delle leggi di pubblica sicurezza" e successive modificazioni, le disposizioni di cui al comma 1 si applicano altresì alla vendita e alla somministrazione di alimenti e bevande su aree pubbliche nelle forme previste dalla
legge regionale 6 aprile 2001, n. 10 "Nuove norme in materia di commercio su aree pubbliche" e successive modificazioni.
I comuni possono derogare ai divieti di vendita e somministrazione previsti dai commi 1 e 2, sulla base della presentazione di un programma di controlli sulla sicurezza stradale da effettuare nella fascia oraria compresa fra le ore 1 e le ore 6 antimeridiane, approvato dalla Giunta regionale. A tal fine la Giunta regionale predispone, entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, criteri relativi alle modalità di effettuazione di tali controlli, sentita la competente commissione consiliare.
Salvo quanto disposto dai commi 1 e 2, la somministrazione di bevande aventi un contenuto alcolico superiore al 21 per cento del volume non è consentita negli esercizi operanti nell'ambito di impianti sportivi, fiere, complessi di attrazione dello spettacolo viaggiante installati con carattere temporaneo nel corso di sagre o fiere e simili luoghi di convegno nonché nel corso di manifestazioni sportive o musicali all'aperto. In relazione a comprovate esigenze di interesse pubblico e di ordine e sicurezza pubblica, il sindaco, con propria ordinanza, può temporaneamente estendere il divieto alle bevande con contenuto alcolico inferiore al 21 per cento del volume.
In presenza di gravi e comprovate esigenze di interesse pubblico il sindaco, con propria ordinanza motivata rivolta a persone determinate, situazioni contingenti può vietare la vendita per asporto e la somministrazione di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione.
Il 1 gennaio di ciascun anno le limitazioni di cui ai commi 1 e 2 non si applicano.
Fermo restando quanto previsto dall'articolo 87 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza di cui al regio decreto n. 773 del 1931 e dall'articolo 176, comma 1, del regolamento di esecuzione di cui al regio decreto n. 635 del 1940, le limitazioni in materia di vendita e somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche previste dai commi 1 e 2 hanno efficacia a decorrere dal centottantesimo giorno dall'entrata in vigore della presente legge, purché entro lo stesso termine la Giunta regionale stipuli accordi di identico contenuto normativo con le Regioni e le Province autonome confinante e le stesse adottino i rispettivi progetti di legge di ratifica.
Nel caso in cui gli adempimenti previsti dal comma 7 non si sono verificati, le disposizioni di cui ai commi 1 e 2 si applicano con il divieto di vendita e somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche dalle ore 2 alle ore 6 antimeridiane".
Se non ci sono interventi, pongo in votazione l'emendamento n.
6982.
E' aperta la votazione.
(votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n.
6983, presentato dal consigliere Giuliana Fontanella, che prevede:
dopo l'articolo 6 è aggiunto il seguente articolo 6 bis:
"6 bis Informazione e promozione della consapevolezza dei rischi conseguenti all'abuso di bevande alcoliche.
1. Dalla data di entrata in vigore delle disposizioni di cui all'articolo 6, commi 1, 2 e 8, gli esercizi disciplinati dalla presente legge espongono un cartello informativo che segnala i divieti di vendita e di somministrazione delle bevande alcoliche e superalcoliche nell'orario ivi previsto.
2. La Giunta regionale, anche in relazione a quanto previsto dall'articolo 4, comma 11, lettera b) sulle conseguenze derivanti dall'abuso di bevande alcoliche e superalcoliche, promuove con le associazioni di categoria e i soggetti interessati accordi relativi agli adempimenti di cui al comma 1."
Se non ci sono interventi, pongo in votazione l'emendamento n.
6983.
E' aperta la votazione.
(votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo 7.
Se non ci sono interventi, pongo in votazione l'articolo
7.
E' aperta la votazione.
(votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo 8.
Se non ci sono interventi, pongo in votazione l'articolo
8.
E' aperta la votazione.
(votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo 9.
Se non ci sono interventi, pongo in votazione l'articolo
9.
E' aperta la votazione.
(votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo 10.
Emendamento n.
6991, presentato dalla Giunta regionale, che prevede:
all'articolo
10, comma 1, secondo periodo, dopo le parole "delle predette manifestazioni" sono soppresse le parole "e per i locali o aree individuate nella programmazione comunale di cui all'articolo 33 cui si riferiscono".
La parola all'assessore Gava.
Ass.re Fabio GAVA (F.I.)
Spiego l'emendamento della Giunta.
Nell'articolo 10 si prevedeva che in occasione di feste private, etc., queste potessero avvenire solamente in locali o aree preventivamente individuate dalla programmazione regionale. Abbiamo eliminato questa frase perché in realtà nel momento in cui la festa privata o l'area chiede l'autorizzazione di essere esercitata, il Comune valuta se il luogo dove deve essere fatta la festa è idoneo o meno. Perché ci sembrava effettivamente che una programmazione triennale sull'individuazione delle aree fosse un eccesso di aspetto programmatorio e che non corrispondesse agli interessi dei Comuni.
Con questo emendamento di fatto si supera il primo emendamento del consigliere Bond che era stato presentato, mentre per gli altri emendamenti - anticipo - la Giunta è intenzionata a dare parere negativo, ritenendo che farà nel più breve tempo possibile quanto la legge prevede con i 180 giorni.
PRESIDENTE
Grazie, assessore Gava.
Se non ci sono interventi, pongo in votazione l'emendamento n.
6991.
E' aperta la votazione.
(votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n. 6984 è ritirato.
Se non ci sono interventi, pongo in votazione l'articolo
10, come emendato.
E' aperta la votazione.
(votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo 11.
Se non ci sono interventi, pongo in votazione l'articolo
11.
E' aperta la votazione.
(votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo 12.
Se non ci sono interventi, pongo in votazione l'articolo
12.
E' aperta la votazione.
(votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo 13.
Se non ci sono interventi, pongo in votazione l'articolo
13.
E' aperta la votazione.
(votazione elettronica)
E' chiusa la votazione
Il Consiglio approva.
Articolo 14.
Se non ci sono interventi, pongo in votazione l'articolo
14.
E' aperta la votazione.
(votazione elettronica)
E' chiusa la votazione
Il Consiglio approva.
Articolo 15.
Se non ci sono interventi, pongo in votazione l'articolo
15.
E' aperta la votazione.
(votazione elettronica)
E' chiusa la votazione
Il Consiglio approva.
Articolo 16.
Se non ci sono interventi, pongo in votazione l'articolo
16.
E' aperta la votazione.
(votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo 17.
Se non ci sono interventi, pongo in votazione l'articolo
17.
E' aperta la votazione.
(votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo 18.
Se non ci sono interventi, pongo in votazione l'articolo
18.
E' aperta la votazione.
(votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo 19.
Se non ci sono interventi, pongo in votazione l'articolo
19.
E' aperta la votazione.
(votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo 20.
Se non ci sono interventi, pongo in votazione l'articolo
20.
E' aperta la votazione.
(votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo 21.
Se non ci sono interventi, pongo in votazione l'articolo
21.
E' aperta la votazione.
(votazione elettronica)
E' chiusa la votazione
Il Consiglio approva.
Articolo 22.
Se non ci sono interventi, pongo in votazione l'articolo
22.
E' aperta la votazione.
(votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo 23.
Se non ci sono interventi, pongo in votazione l'articolo
23.
E' aperta la votazione.
(votazione elettronica)
E' chiusa la votazione
Il Consiglio approva.
Articolo 24.
Se non ci sono interventi, pongo in votazione l'articolo
24.
E' aperta la votazione.
(votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo 25.
Se non ci sono interventi, pongo in votazione l'articolo
25.
E' aperta la votazione.
(votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo 26.
Se non ci sono interventi, pongo in votazione l'articolo
26.
E' aperta la votazione.
(votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo 27.
Se non ci sono interventi, pongo in votazione l'articolo
27.
E' aperta la votazione.
(votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo 28.
Se non ci sono interventi, pongo in votazione l'articolo
28.
E' aperta la votazione.
(votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo 29.
Se non ci sono interventi, pongo in votazione l'articolo
29.
E' aperta la votazione.
(votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo 30.
Se non ci sono interventi, pongo in votazione l'articolo
30.
E' aperta la votazione.
(votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo 31.
Rammento ai Colleghi che al comma 6 c'è un coordinamento tecnico, bisogna togliere la congiunzione "e" e il numero "5".
Se non ci sono interventi, pongo in votazione l'articolo
31.
E' aperta la votazione.
(votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo 32.
Emendamento n.
6985, presentato dal consigliere Bond, che prevede:
l'articolo 32, comma 1, è così sostituito:
"Per l'attuazione delle finalità di cui all'articolo 1, la Giunta regionale, sentite le organizzazioni ... entro 90 giorni dall'entrata..".
La parola al consigliere Bond.
Dario BOND (F.I.)
L'emendamento in questione, anche se l'Assessore l'ha citato nel suo intervento prima, è molto semplice: nell'articolo 32 come nell'articolo 33 per arrivare alla definizione e a una risposta vera di questa legge al cittadino richiedente, ci vogliono 180 giorni da parte della Giunta regionale per i criteri e dopo avere fatto i criteri altri 180, articolo 33, da parte del Comune. Quindi 180 giorni più 180 giorni fanno 360 giorni, ciò significa che abbiamo una operatività della legge dopo un anno.
(Interruzione dall'Aula)
Proprio per questo, siccome sono convinto che la Giunta sia molto operativa ho fatto la proposta di dimezzare i tempi e passare da 180 a 90 giorni, sia per l'articolo 32 che per l'articolo 33, è una risposta di operatività che diamo al territorio.
PRESIDENTE
Grazie, consigliere Bond.
Parere del relatore e della Giunta.
La parola all'assessore Gava.
Ass.re Fabio GAVA (F.I.)
Parere contrario, anche perché per effetto dell'ordine del giorno che verrà approvato in seguito la Giunta ha una serie di incombenze molto importanti: le trattative con le Regioni contermini, la predisposizione del piano, le linee guida per quanto riguarda gli eventuali programmi di..
(Interruzione dall'Aula)
No, gli eventuali programmi..
(Interruzione dall'Aula)
La Giunta non sono io, penso ai nostri collaboratori.
Il programma relativo alle deroghe, io ho assicurato che faremo il più presto possibile e che questa parte sarà presa per prima, però certamente i 90 giorni mi sembrano un termine assolutamente irrealistico.
PRESIDENTE
Grazie, assessore Gava.
Mi pare che anche lei abbia poco personale, faremo più concorsi.
Se non ci sono interventi, pongo in votazione l'emendamento n.
6985.
E' aperta la votazione.
(votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Se non ci sono interventi, pongo in votazione l'articolo
32, come emendato.
E' aperta la votazione.
(votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo 33.
Emendamento n.
6986, presentato dal consigliere Bond, che prevede:
l'articolo
33, comma 1, è così sostituito:
"i Comuni, o le unioni.. entro 90 giorni dalla pubblicazione sul Bollettino ufficiale..".
Se non ci sono interventi, pongo in votazione l'emendamento n.
6986.
E' aperta la votazione.
(votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Emendamento n.
6987, presentato dal consigliere Bond. Che prevede:
alll'articolo
33, è aggiunto il comma 4 che recita:
i Comuni, limitatamente al rilascio di autorizzazioni nei centri storici e nei centri frazionali, possono individuare specifici e particolari criteri e parametri in droga ai criteri regionali di cui art. 32.
La parola al consigliere Bond.
Dario BOND (F.I.)
Presidente, questo emendamento lo ritiro perché ho parlato con gli uffici e mi sono messo d'accordo.
PRESIDENTE
Grazie, consigliere Bond.
L'emendamento n. 6987 è ritirato.
Se non ci sono interventi, pongo in votazione l'articolo
33.
E' aperta la votazione.
(votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Emendamento n.
6990, presentato dai consiglieri Michieletto e Trento, che prevede:
"La Regione Veneto favorisce con appositi sostegni la nascita di locali di intrattenimento che dichiarino di servire solo bevande analcoliche. A tal fine la Giunta regionale entro 180 giorni emana un provvedimento atto a incentivare il raggiungimento dell'obiettivo sopra enunciato".
La parola al consigliere Michieletto.
Igino MICHIELETTO (L'Ulivo-Partito Democratico Veneto)
Mi sembra che questa proposta sostanzialmente abbia un significato, quello di raccogliere in maniera positiva quanto è emerso in questa discussione. In questa discussione è emerso che ogni soluzione di per sé è parziale, non riesce a risolvere il problema che comunque bisogna intervenire nel campo dell'educazione e nel campo della proposta positiva.
A me sembra, so che è incompleto anche questo, tutto quello che volete, ma a me sembra una proposta positiva e cioè che esprime fiducia nei giovani, che ci si può divertire in forme diverse, che esprime fiducia in alcuni imprenditori che potrebbero trovare con questa visuale la prospettiva di un rapporto di lavoro che non sia fondato soltanto su un divertimento in cui l'alcol è uno dei fondamenti principali.
A me sembra che la proposta sia di carattere educativo e esprima una fiducia e una possibilità di speranza per i nostri giovani, ma anche per le famiglie che potrebbero dare una alternativa a questi ragazzi di frequentare altri locali. E' una proposta per adesso in forma embrionale, ma come prospettiva potrebbe essere assai interessante. Grazie.
PRESIDENTE
Grazie, consigliere Michieletto.
La parola all'assessore Gava.
Ass.re Fabio GAVA (F.I.)
Il parere della Giunta è contrario, perché si ritiene che non sia il caso di inserire in legge un principio di questo genere. Siccome l'ordine del giorno prevede che la Giunta debba promuovere l'istituzione di un fondo adeguato più genericamente alla sicurezza stradale, è ovvio che all'interno di quel fondo si potrà valutare anche la possibilità di incentivare con appositi bandi discoteche o locali per giovani che provvedono solamente alla somministrazione di bevande alcoliche.
Faccio anche osservare che una affermazione così secca contenuta in un articolato di legge a mio avviso è in contrasto con gli interessi commerciali delle aziende produttrici di vino e di superalcolici.
PRESIDENTE
Grazie, assessore Gava.
Ci sono altri interventi?, vi sono dichiarazioni di voto?
Se non ci sono interventi, pongo in votazione l'emendamento n.
6990; parere contrario del relatore e della Giunta.
E' aperta la votazione.
(votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio non approva.
Se non ci sono interventi, pongo in votazione l'articolo
34.
E' aperta la votazione.
(votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo 35.
Emendamento n.
6988, presentato dal consigliere Bond che prevede:
sostituire duecentoquaranta giorni con novanta giorni.
La parola al consigliere Bond.
Dario BOND (F.I.)
Presidente, chiedo scusa, ma questo emendamento non è stato probabilmente passato sui tavoli, a me non è arrivato.
PRESIDENTE
Abbia fiducia anche degli uffici dopo averli ringraziati all'inizio della relazione.
Dario BOND (F.I.)
Ritiro l'emendamento.
PRESIDENTE
Grazie, consigliere Bond.
L'emendamento n.
6988 è ritirato.
Se non ci sono interventi, pongo in votazione l'articolo
35.
E' aperta la votazione.
(votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo 36.
Se non ci sono interventi, pongo in votazione l'articolo
36.
E' aperta la votazione.
(votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
Articolo 37.
Rammento che il comma 5 è già stato abrogato con l'emendamento all'articolo 6.
Se non ci sono interventi, pongo in votazione l'articolo
37.
E' aperta la votazione.
(votazione elettronica)
E' chiusa la votazione
Il Consiglio approva.
ORDINE DEL GIORNO PRESENTATO DAI CONSIGLIERI VARIATI, GRAZIA, ZABOTTI, LARONI, ROSSATO, DE BONI, ATALMI, COVI, BETTIN, ZANON, PETTENò, MANZATO, CORTELAZZO, SERNAGIOTTO E CANCIAN IN OCCASIONE DELL'ESAME DEL DISEGNO DI LEGGE RELATIVO A "DISCIPLINA DELL'ESERCIZIO DELL'ATTIVITà DI SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE" (PROGETTO DI LEGGE N. 117/2006) (deliberazione n. 73/2007)
Il Consiglio regionale del Veneto premesso che
Ogni giorno in Italia si verificano in media 617 incidenti stradali, con un bilancio di 15 morti e 860 feriti. In tutte le Province del Veneto l'indice di pericolosità, determinato dagli incidenti mortali, risulta superiore alla media nazionale. Negli ultimi cinque anni sul territorio regionale sono morte 3200 persone in seguito a incidenti stradali. Il 31% degli automobilisti deceduti aveva un'età compresa tra i 18 e i 20 anni. Per ogni morto sulla strada si sono registrati mediamente 2 invalidi gravi e 18 ricoveri ospedalieri. Oltre all'irreparabile perdita di vite umane, le tragedie della strada hanno anche elevati costi economici e sociali: nel Veneto la spesa conseguente supera il miliardo e mezzo di euro l'anno, a cui si aggiungono circa 850 milioni di euro di costi materiali. Il costo stimato per abitante è di quasi 600 euro.
Nella maggior parte dei casi la morte o il ferimento per incidente stradale non è riconducibile a tragica fatalità, ma a comportamenti scorretti dei conducenti dei mezzi, e in particolare all'eccesso di velocità e alla guida in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di droghe. Gli incidenti stradali causati dall'alcol sono a livello regionale come a livello nazionale, la prima causa nella fascia d'età compresa tra i 15 e i 29 anni.
Si impegna
A dare la massima priorità e urgenza all'esame e all'approvazione della proposta di legge statale n. 14 "disposizioni in materia di bevande alcoliche e interventi per il miglioramento della sicurezza stradale" nonché alla proposta di legge statale che verrà predisposta dalla Giunta regionale, entro trenta giorni, ai fini dell'introduzione nell'ordinamento italiano della figura del "conducente responsabile".
Impegna la Giunta regionale
A promuovere il miglioramento delle condizioni di sicurezza della rete stradale del territorio regionale, al fine di ridurre il numero di incidenti e di vittime, prevedendo a tale scopo nella legge finanziaria per il 2008 l'istituzione di un adeguato Fondo regionale per la sicurezza stradale destinato a finanziarie gli enti locali che, anche in forma consorziata, intensificano i controlli per la sicurezza stradale, in particolare attraverso il pattugliamento notturno delle strade e l'uso massiccio di etilometri;
A stipulare nei tempi richiesti per l'attuazione dell'articolo 6 del progetto di legge in oggetto, intese con le Regioni confinanti per estendere e applicare in maniera uniforme le misure volte alla riduzione dei comportamenti a rischio per la sicurezza stradale, comprese le limitazioni dell'orario di vendita e somministrazione degli alcolici;
A promuovere campagne informative, educative e di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale e in particolare sui rischi connessi a comportamenti pericolosi come la guida in stato d'ebbrezza e l'eccesso di velocità;
A utilizzare, sentita la Terza Commissione consiliare, la somma pari a euro 200.000,00 stanziata dall'articolo 16 della legge finanziaria regionale 2007, per una campagna formativa e informativa sugli effetti derivanti dall'abuso di bevande alcoliche e superalcoliche;
A presentare alla Commissione consiliare competente, entro un anno dall'approvazione del progetto di legge in oggetto, sulla base dei dati forniti dal Servizio epidemiologico regionale, i risultati di un monitoraggio volto a verificare se le limitazioni di orario alla vendita e somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche abbia conseguito il risultato di diminuire sostanzialmente l'incidenza di morti e feriti dovuti alla guida in stato di ebbrezza nelle ore notturne".
Se non ci sono interventi, pongo in votazione l'Ordine del giorno.
E' aperta la votazione.
(votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
L'ordine del giorno è approvato.
Ci sono dichiarazioni di voto finali?
La parola al consigliere Giuliana Fontanella.
Giuliana FONTANELLA (F.I.)
Vi ringrazio per il grande lavoro che è stato fatto in Commissione, devo dire che la Commissione ha incontrato tantissime persone proprio per cercare di portare a termine un progetto che sapesse effettivamente cogliere le esigenze che sono state menzionate qui. Un grande grazie a tutti voi che oggi avete lavorato attorno a questa legge che è molto attesa per tanti aspetti, non solo per la parte che è stata coinvolta per la somministrazione, ma per tutta la normativa, per cui credo sia un grande messaggio che oggi lanciamo dal Veneto.
PRESIDENTE
Grazie, consigliere Giuliana Fontanella.
La parola al consigliere Variati.
Achille VARIATI (L'Ulivo-Partito Democratico Veneto)
Voteremo a favore di questa legge. Ci dispiace che la Giunta abbia troppo frettolosamente dato un voto negativo a quell'emendamento presentato dai consiglieri Michieletto e Trento, perché magari con qualche aggiustata poteva essere inserito in legge.
Comunque saremo molto rigorosi, Assessore, perché effettivamente lei ha per effetto dell'ordine del giorno e della legge una serie di competenze attuative importanti, saremo molto rigorosi sul rispetto di quegli orientamenti e ci attendiamo anche poi un adeguato e serio monitoraggio sui risultati di questa legge.
PRESIDENTE
Grazie, consigliere Variati.
La parola al consigliere Cancian.
Diego CANCIAN (P.N.E.)
Tutto quello che è stato fatto finora è solo un passo positivo, anche l'intervento del consigliere Marchese con l'emendamento poi finale della Giunta.
PRESIDENTE
Grazie, consigliere Cancian.
Non ci sono più dichiarazioni di voto.
Pongo in votazione il progetto di legge n.
117.
E' aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
C'è la richiesta da parte del Capogruppo di Forza Italia di iscrizione all'ordine del giorno della Mozione che attiene i fatti di Gorgo al Monticano. Dobbiamo fare velocemente l'iscrizione dei progetti di legge ai sensi dell'articolo 41, così eviteremmo di tornare domani, però vi prego di rimanere ai vostri posti
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PUNTO
5 |
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RINVIO ALLE COMMISSIONI CONSILIARI DEI PROGETTI DI LEGGE ISCRITTI ALL'ORDINE DEL GIORNO AI SENSI DELL'ARTICOLO 41 DELLO STATUTO. FISSAZIONE DI UN ULTERIORE TERMINE PER LA PRESENTAZIONE DELLA RELAZIONE AL CONSIGLIO REGIONALE (deliberazione n. 74/2007)
PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE RELATIVA A "ISTITUZIONE DEL PARCO DELLA LAGUNA DI VENEZIA" (Progetto di legge n. 1)
La parola al consigliere Tiziano Ferruccio Zigiotto, Presidente della Seconda Commissione consiliare.
Tiziano Ferruccio ZIGIOTTO (F.I.)
Chiedo 90 giorni di rinvio.
PRESIDENTE
Pongo in votazione la proposta di rinvio di 90 giorni del consigliere Tiziano Ferruccio Zigiotto, Presidente della Seconda Commissione consiliare.
E' aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE RELATIVA A "ISTITUZIONE DEL MUSEO REGIONALE PER IL BAMBINO E L'ADOLESCENTE" (Progetto di legge n. 4)
Pongo in votazione la proposta di rinvio di 90 giorni.
E' aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI MANZATO, ASTOLFI, BIZZOTTO, BOTTACIN, CANER, CIAMBETTI, CONTE, DA RE, FINOZZI, SANDRI, STIVAL E TOSI RELATIVA A "ABOLIZIONE DEI CONTRIBUTI DI BONIFICA" (Progetto di legge n. 7)
La parola al consigliere Raffaele Grazia, Presidente della Prima Commissione consiliare.
Raffaele GRAZIA (F.I.)
Chiedo 120 giorni di rinvio.
PRESIDENTE
Pongo in votazione la proposta di rinvio di 120 giorni del consigliere Raffaele Grazia, Presidente della Prima Commissione consiliare.
E' aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI DA RE, ASTOLFI, BIZZOTTO, BOTTACIN, CANER, CIAMBETTI, CONTE, FINOZZI, MANZATO, SANDRI, STIVAL E TOSI RELATIVA A "MODIFICA DELLA LEGGE REGIONALE 9 DICEMBRE 1993, n. 50 "NORME PER LA PROTEZIONE DELLA FAUNA SELVATICA E PER IL PRELIEVO VENATORIO" (Progetto di legge n. 9)
PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI FRANCO MANZATO, MARA BIZZOTTO, FEDERICO CANER, MAURIZIO CONTE, GIANANTONIO DA RE E DANIELE STIVAL RELATIVA A "MODIFICHE DELLA LEGGE REGIONALE 9 DICEMBRE 1993, n. 50 "NORME PER LA PROTEZIONE DELLA FAUNA SELVATICA E PER IL PRELIEVO VENATORIO" E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI" (Progetto di legge n. 76)
La parola al consigliere Clodovaldo Ruffato, Presidente della Quarta Commissione consiliare.
Clodovalo RUFFATO (F.I.)
Chiedo 180 giorni di rinvio.
PRESIDENTE
Pongo in votazione la proposta di rinvio di 180 giorni del consigliere Clodovaldo Ruffato, Presidente della Quarta Commissione consiliare.
E' aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI STIVAL, ASTOLFI, BIZZOTTO, BOTTACIN, CANER, CIAMBETTI, CONTE, DA RE, FINOZZI, MANZATO, SANDRI E TOSI RELATIVA A "NORME PER LA TUTELA DEGLI UTENTI DEL SERVIZIO SANITARIO VENETO" (Progetto di legge n. 13).
La parola al consigliere Raffaele Bazzoni, Presidente della Quinta Commissione consiliare.
Raffaele BAZZONI (F.I.)
Chiedo 90 giorni di rinvio.
PRESIDENTE
Pongo in votazione la proposta di rinvio di 90 giorni del consigliere Raffaele Bazzoni, Presidente della Quinta Commissione consiliare.
E' aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEL CONSIGLIERE PETTENÒ RELATIVA A "DIRITTO DI REDDITO SOCIALE E SALARIO MINIMO GARANTITO." (Progetto di legge n. 14).
La parola al consigliere Raffaele Grazia, Presidente della Prima Commissione consiliare.
Raffaele GRAZIA (F.I.)
Chiedo 120 giorni di rinvio.
PRESIDENTE
Pongo in votazione la proposta di rinvio di 120 giorni del consigliere Raffaele Grazia, Presidente della Prima Commissione consiliare.
E' aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEL CONSIGLIERE PETTENÒ RELATIVA A "NORME IN MATERIA DI COLTIVAZIONE, ALLEVAMENTO, SPERIMENTAZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE DI ORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI (OGM) E PRODOTTI DA LORO DERIVATI" (Progetto di legge n. 16).
La parola al consigliere Clodovaldo Ruffato, Presidente della Quarta Commissione consiliare.
Clodovaldo RUFFATO (F.I.)
Chiedo 180 giorni di rinvio.
PRESIDENTE
Pongo in votazione la proposta di rinvio di 180 giorni del consigliere Clodovaldo Ruffato, Presidente della Quarta Commissione consiliare.
E' aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI MANZATO, ASTOLFI, BIZZOTTO, BOTTACIN, CANER, CIAMBETTI, CONTE, DA RE, FINOZZI, SANDRI E STIVAL RELATIVA A "ISTITUZIONE DEL MARCHIO "VENETO IMPRESA" PER LA TUTELA CONTRO LA CONCORRENZA SLEALE" (Progetto di legge n. 21)
La parola al consigliere Lucio Tiozzo, Vicepresidente della Terza Commissione Consiliare.
Lucio TIOZZO (L'Ulivo-Partito Democratico Veneto)
Chiedo 180 giorni di rinvio.
PRESIDENTE
Pongo in votazione la proposta di rinvio di 180 giorni del consigliere Lucio Tiozzo, Vicepresidente della Terza Commissione Consiliare.
E' aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI MANZATO, ASTOLFI, BIZZOTTO, BOTTACIN, CANER, CIAMBETTI, CONTE, DA RE, SANDRI E STIVAL RELATIVA A "PANIERE VENETO A PREZZO CONTROLLATO" (Progetto di legge n. 32).
La parola al consigliere Lucio Tiozzo, Vicepresidente della Terza Commissione Consiliare.
Lucio TIOZZO (L'Ulivo-Partito Democratico Veneto)
Chiedo 180 giorni di rinvio.
PRESIDENTE
Pongo in votazione la proposta di rinvio di 180 giorni del consigliere Lucio Tiozzo, Vicepresidente della Terza Commissione Consiliare.
E' aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEL CONSIGLIERE ZANON RELATIVA A "COSTITUZIONE E DISCIPLINA DELLA CONSULTA PER LA TUTELA E LA DIFESA DELLE LIBERE PROFESSIONI" (Progetto di legge n. 40)
La parola al consigliere Raffaele Grazia, Presidente della Prima Commissione consiliare.
Raffaele GRAZIA (F.I.)
Chiedo 120 giorni di rinvio.
PRESIDENTE
Pongo in votazione la proposta di rinvio di 120 giorni del consigliere Raffaele Grazia, Presidente della Prima Commissione consiliare.
E' aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEL CONSIGLIERE ATALMI RELATIVA A "ISTITUZIONE DEL FONDO REGIONALE DI GARANZIA PER I COLLABORATORI A PROGETTO" (Progetto di legge n. 43)
La parola al consigliere Lucio Tiozzo, Vicepresidente della Terza Commissione Consiliare.
Lucio TIOZZO (L'Ulivo-Partito Democratico Veneto)
Chiedo 180 giorni di rinvio.
PRESIDENTE
Pongo in votazione la proposta di rinvio di 180 giorni del consigliere Lucio Tiozzo, Vicepresidente della Terza Commissione Consiliare.
E' aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI CORTELAZZO, TESO E ZANON RELATIVA A "NORME PER MIGLIORARE LA CAPILLARITÀ DEL SERVIZIO FARMACEUTICO NELLA REGIONE VENETO" (Progetto di legge n. 45).
La parola al consigliere Raffaele Bazzoni, Presidente della Quinta Commissione consiliare.
Raffaele BAZZONI (F.I.)
Chiedo 120 giorni di rinvio.
PRESIDENTE
Pongo in votazione la proposta di rinvio di 120 giorni del consigliere Raffaele Bazzoni, Presidente della Quinta Commissione consiliare.
E' aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI TIOZZO, AZZI, BONFANTE, GALLO E MARCHESE RELATIVA A "INTERVENTI REGIONALI A FAVORE DEI LAVORATORI PARASUBORDINATI" (Progetto di legge n. 47)
La parola al consigliere Giuliana Fontanella, Presidente della Terza Commissione Consiliare.
Giuliana FONTANELLA (F.I.)
Chiedo 180 giorni di rinvio.
PRESIDENTE
Pongo in votazione la proposta di rinvio di 180 giorni del consigliere Giuliana Fontanella, Presidente della Terza Commissione Consiliare.
E' aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI TOSI, ASTOLFI, BIZZOTTO, BOTTACIN, CANER, CIAMBETTI, CONTE, DA RE, MANZATO, SANDRI E STIVAL RELATIVA A "ISTITUZIONE DEL REGISTRO REGIONALE DEGLI AMMINISTRATORI DI CONDOMINIO" (Progetto di legge n. 55)
La parola al consigliere Giuliana Fontanella, Presidente della Terza Commissione Consiliare.
Giuliana FONTANELLA (F.I.)
Chiedo 180 giorni di rinvio.
PRESIDENTE
Pongo in votazione la proposta di rinvio di 180 giorni del consigliere Giuliana Fontanella, Presidente della Terza Commissione Consiliare.
E' aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI BOTTACIN, ASTOLFI, BIZZOTTO, CANER, CIAMBETTI, CONTE, DA RE, FINOZZI, MANZATO, SANDRI, STIVAL E TOSI RELATIVA A "MODIFICA DELLA LEGGE REGIONALE 13 APRILE 2001, n. 11 "CONFERIMENTO DI FUNZIONI E COMPITI AMMINISTRATIVI ALLE AUTONOMIE LOCALI IN ATTUAZIONE DEL DECRETO LEGISLATIVO 31 MARZO 1998, N. 112"" (Progetto di legge n. 56)
La parola al consigliere Raffaele Grazia, Presidente della Prima Commissione consiliare.
Raffaele GRAZIA (F.I.)
Chiedo 120 giorni di rinvio.
PRESIDENTE
Pongo in votazione la proposta di rinvio di 120 giorni del consigliere Raffaele Grazia, Presidente della Prima Commissione consiliare.
E' aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI MANZATO, ASTOLFI, BIZZOTTO, BOTTACIN, CANER, CIAMBETTI, CONTE, DA RE, FINOZZI, SANDRI, STIVAL E TOSI RELATIVA A "TUTELA DELLA NATALITÀ, DELL'INFANZIA E PREVENZIONE DELLE CONDIZIONI DI DISAGIO SOCIALE" (Progetto di legge n. 64)
La parola al consigliere Raffaele Bazzoni, Presidente della Quinta Commissione consiliare.
Raffaele BAZZONI (F.I.)
Chiedo 180 giorni di rinvio.
PRESIDENTE
Pongo in votazione la proposta di rinvio di 180 giorni del consigliere Raffaele Bazzoni, Presidente della Quinta Commissione consiliare.
E' aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI STIVAL, ASTOLFI, BIZZOTTO, BOTTACIN, CANER, CIAMBETTI, CONTE, DA RE, FINOZZI, MANZATO E SANDRI RELATIVA A "PROMOZIONE E TUTELA DELLA FAMIGLIA" (Progetto di legge n. 66)
La parola al consigliere Raffaele Bazzoni, Presidente della Quinta Commissione consiliare.
Raffaele BAZZONI (F.I.)
Chiedo 180 giorni di rinvio.
PRESIDENTE
Pongo in votazione la proposta di rinvio di 180 giorni del consigliere Raffaele Bazzoni, Presidente della Quinta Commissione consiliare.
E' aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEL CONSIGLIERE TESO RELATIVA A "MODIFICA ALLA LEGGE REGIONALE 4 NOVEMBRE 2002, n. 33 "TESTO UNICO DELLE LEGGI REGIONALI IN MATERIA DI TURISMO"" (Progetto di legge n. 71)
Pongo in votazione la proposta di rinvio di 180 giorni.
E' aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI PETTENÒ, ATALMI, BETTIN, CAUSIN, COVI, FRIGO, GALLO, MARCHESE, TIOZZO, VARIATI E ZABOTTI RELATIVA A "DISPOSIZIONI IN MATERIA DI COMMERCIO ITINERANTE NEI CENTRI STORICI E MODIFICA DELLA LEGGE REGIONALE 6 APRILE 2001, n. 10 "NUOVE NORME IN MATERIA DI COMMERCIO SU AREE PUBBLICHE"" (Progetto di legge n. 73)
La parola al consigliere Giuliana Fontanella, Presidente della Terza Commissione Consiliare.
Giuliana FONTANELLA (F.I.)
Chiedo 120 giorni di rinvio.
PRESIDENTE
Pongo in votazione la proposta di rinvio di 120 giorni del consigliere Giuliana Fontanella, Presidente della Terza Commissione Consiliare.
E' aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEL CONSIGLIERE AZZI RELATIVA A "ULTERIORI DISPOSIZIONI IN MATERIA DI PROCEDIMENTI IN CORSO RELATIVI A STRUTTURE COMMERCIALI E MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE 13 AGOSTO 2004, n. 15 "NORME DI PROGRAMMAZIONE PER L'INSEDIAMENTO DI ATTIVITÀ COMMERCIALI NEL VENETO"" (Progetto di legge n. 77)
La parola al consigliere Giuliana Fontanella, Presidente della Terza Commissione Consiliare.
Giuliana FONTANELLA (F.I.)
Chiedo 120 giorni di rinvio.
PRESIDENTE
Pongo in votazione la proposta di rinvio di 120 giorni del consigliere Giuliana Fontanella, Presidente della Terza Commissione Consiliare.
E' aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEL CONSIGLIERE ANTONIO DE POLI RELATIVA A "MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE 9 DICEMBRE 1993, n. 50 "NORME PER LA PROTEZIONE DELLA FAUNA SELVATICA E PER IL PRELIEVO VENATORIO" E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI" (Progetto di legge n. 84)
La parola al consigliere Clodovaldo Ruffato, Presidente della Quarta Commissione consiliare.
Clodovaldo RUFFATO (F.I.)
Chiedo 180 giorni di rinvio.
PRESIDENTE
Pongo in votazione la proposta di rinvio di 180 giorni del consigliere Clodovaldo Ruffato, Presidente della Quarta Commissione consiliare.
E' aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI STIVAL, ASTOLFI, BIZZOTTO, BOTTACIN, CANER, CIAMBETTI, CONTE, DA RE, MANZATO, SANDRI E TOSI RELATIVA A "NORME PER LA TUTELA E LA VALORIZZAZIONE DEI "CASONI" DEL VENETO" (Progetto di legge n. 86)
La parola al consigliere Tiziano Ferruccio Zigiotto, Presidente della Seconda Commissione consiliare.
Tiziano Ferruccio ZIGIOTTO (F.I.)
Chiedo 120 giorni di rinvio.
PRESIDENTE
Pongo in votazione la proposta di rinvio di 120 giorni del consigliere Tiziano Ferruccio Zigiotto, Presidente della Seconda Commissione consiliare.
E' aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI DE BONI, BAZZONI, BERTIPAGLIA, CIAMBETTI, DE POLI, FONTANELLA, MANZATO, RUFFATO, SILVESTRIN E VALDEGAMBERI RELATIVA A "DISCIPLINA DEL SERVIZIO CIVILE NELLA REGIONE VENETO" (Progetto di legge n. 88)
La parola al consigliere Raffaele Grazia, Presidente della Prima Commissione consiliare.
Raffaele GRAZIA (F.I.)
Chiedo 120 giorni di rinvio.
PRESIDENTE
Pongo in votazione la proposta di rinvio di 120 giorni del consigliere Raffaele Grazia, Presidente della Prima Commissione consiliare.
E' aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI ZANON, BOND, COVI, FOGGIATO, SANDRI E STIVAL RELATIVA A "INTERVENTI A FAVORE DEGLI AGENTI DI COMMERCIO" (Progetto di legge n. 94)
La parola al consigliere Giuliana Fontanella, Presidente della Terza Commissione Consiliare.
Giuliana FONTANELLA (F.I.)
Chiedo 120 giorni di rinvio.
PRESIDENTE
Pongo in votazione la proposta di rinvio di 120 giorni del consigliere Giuliana Fontanella, Presidente della Terza Commissione Consiliare.
E' aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI ZANON, BOND, CANER, COVI, FOGGIATO, PICCOLO E STIVAL RELATIVA A "CONTRIBUTI A SOSTEGNO DEI COMMERCIANTI DANNEGGIATI DA LAVORI DI PUBBLICA UTILITÀ" (Progetto di legge n. 95)
La parola al consigliere Giuliana Fontanella, Presidente della Terza Commissione Consiliare.
Giuliana FONTANELLA (F.I.)
Chiedo 120 giorni di rinvio.
PRESIDENTE
Pongo in votazione la proposta di rinvio di 120 giorni del consigliere Giuliana Fontanella, Presidente della Terza Commissione Consiliare.
E' aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI FRIGO, ASTOLFI, ATALMI, AZZI, GALLO, MARANGON, MARCHESE, PETTENÒ, STIVAL, TIOZZO E VARIATI RELATIVA A "NORME PER L'ISTITUZIONE DELLA COMUNITÀ ISOLANA DEL DELTA DEL PO" (Progetto di legge n. 100)
La parola al consigliere Raffaele Grazia, Presidente della Prima Commissione consiliare.
Raffaele GRAZIA (F.I.)
Chiedo 180 giorni di rinvio.
PRESIDENTE
Pongo in votazione la proposta di rinvio di 180 giorni del consigliere Raffaele Grazia, Presidente della Prima Commissione consiliare.
E' aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI SERNAGIOTTO, BOND, BOTTACIN, CANER, DE POLI, RUFFATO, SANDRI, SILVESTRIN E VALDEGAMBERI RELATIVA A "MODIFICHE ED INTEGRAZIONI ALLA LEGGE REGIONALE 7 SETTEMBRE 1982, n. 44 "NORME PER LA DISCIPLINA DELL'ATTIVITÀ DI CAVA"" (Progetto di legge n. 114)
La parola al consigliere Giuliana Fontanella, Presidente della Terza Commissione Consiliare.
Giuliana FONTANELLA (F.I.)
Chiedo 120 giorni di rinvio.
PRESIDENTE
Pongo in votazione la proposta di rinvio di 120 giorni del consigliere Giuliana Fontanella, Presidente della Terza Commissione Consiliare.
E' aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
DISEGNO DI LEGGE DI INIZIATIVA DELLA GIUNTA REGIONALE RELATIVO A "PROGRAMMI INTEGRATI DI RIQUALIFICAZIONE E RIVITALIZZAZIONE COMMERCIALE DEI CENTRI STORICI E DEGLI ALTRI LUOGHI DEL CENTRO URBANO" (Progetto di legge n. 123)
La parola al consigliere Giuliana Fontanella, Presidente della Terza Commissione Consiliare.
Giuliana FONTANELLA (F.I.)
Chiedo 120 giorni di rinvio.
PRESIDENTE
Pongo in votazione la proposta di rinvio di 120 giorni del consigliere Giuliana Fontanella, Presidente della Terza Commissione Consiliare.
E' aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
DISEGNO DI LEGGE DI INIZIATIVA DELLA GIUNTA REGIONALE RELATIVO A "LINEE DI INDIRIZZO E INTERVENTI PER LA PROMOZIONE E IL SOSTEGNO DELLA FAMIGLIA" (Progetto di legge n. 125)
La parola al consigliere Raffaele Bazzoni, Presidente della Quinta Commissione consiliare.
Raffaele BAZZONI (F.I.)
Chiedo 180 giorni di rinvio.
PRESIDENTE
Pongo in votazione la proposta di rinvio di 180 giorni del consigliere Raffaele Bazzoni, Presidente della Quinta Commissione consiliare.
E' aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
DISEGNO DI LEGGE DI INIZIATIVA DELLA GIUNTA REGIONALE RELATIVO A "ISTITUZIONE DELL'AGENZIA REGIONALE PER LE ADOZIONI INTERNAZIONALI AI SENSI DELL'ARTICOLO 39 BIS, COMMA 2, DELLA LEGGE 4 MAGGIO 1983, N. 184" (Progetto di legge n. 128)
La parola al consigliere Raffaele Bazzoni, Presidente della Quinta Commissione consiliare.
Raffaele BAZZONI (F.I.)
Chiedo 180 giorni di rinvio.
PRESIDENTE
Pongo in votazione la proposta di rinvio di 180 giorni del consigliere Raffaele Bazzoni, Presidente della Quinta Commissione consiliare.
E' aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI GIORGETTI, COPPOLA, CORTELAZZO, DONAZZAN, TESO E ZANON RELATIVA A "NORME PER IL SOSTEGNO DELLE ASSOCIAZIONI D'ARMA DEL VENETO" (Progetto di legge n. 130)
Pongo in votazione la proposta di rinvio di 90 giorni.
E' aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI DE POLI, BAZZONI, BOND, CORTELAZZO, DE BONI, FONTANELLA, GRAZIA, MANZATO, PICCOLO, SERNAGIOTTO, SILVESTRIN, STIVAL, TESO, VALDEGAMBERI E ZANON RELATIVA A "DISPOSIZIONI PER LA ISTITUZIONE DEL FONDO REGIONALE PER LA NON AUTOSUFFICIENZA E PER LA SUA DISCIPLINA" (Progetto di legge n. 131)
La parola al consigliere Raffaele Bazzoni, Presidente della Quinta Commissione consiliare.
Raffaele BAZZONI (F.I.)
Chiedo 90 giorni di rinvio.
PRESIDENTE
Pongo in votazione la proposta di rinvio di 90 giorni del consigliere Raffaele Bazzoni, Presidente della Quinta Commissione consiliare.
E' aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI CORTELAZZO, TESO E ZANON RELATIVA A "CONTRIBUTI AI COMUNI MONTANI PER IL SERVIZIO DI SGOMBERO NEVE" (Progetto di legge n. 138)
PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEL CONSIGLIERE BOND RELATIVA A "INTERVENTI REGIONALI A FAVORE DEI COMUNI MONTANI PER IL SERVIZIO DI SGOMBERO NEVE." (Progetto di legge n. 154)
La parola al consigliere Raffaele Grazia, Presidente della Prima Commissione consiliare.
Raffaele GRAZIA (F.I.)
Chiedo 90 giorni di rinvio.
PRESIDENTE
Pongo in votazione la proposta di rinvio di 90 giorni del consigliere Raffaele Grazia, Presidente della Prima Commissione consiliare.
E' aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEL CONSIGLIERE BOND RELATIVA A "MODIFICA ALLA LEGGE REGIONALE 28 DICEMBRE 1999, n. 62 "INDIVIDUAZIONE DEI COMUNI A PREVALENTE ECONOMIA TURISTICA E DELLE CITTÀ D'ARTE AI FINI DELLE DEROGHE AGLI ORARI DI VENDITA"" (Progetto di legge n. 143)
La parola al consigliere Giuliana Fontanella, Presidente della Terza Commissione Consiliare.
Giuliana FONTANELLA (F.I.)
Chiedo 120 giorni di rinvio.
PRESIDENTE
Pongo in votazione la proposta di rinvio di 120 giorni del consigliere Giuliana Fontanella, Presidente della Terza Commissione Consiliare.
E' aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEL CONSIGLIERE BOND RELATIVA A "MODIFICA ALLA LEGGE REGIONALE 23 MAGGIO 2002, n. 11 "DISCIPLINA DEL SETTORE FIERISTICO" E SUCCESIVE MODIFICHE" (Progetto di legge n. 144)
La parola al consigliere Giuliana Fontanella, Presidente della Terza Commissione Consiliare.
Giuliana FONTANELLA (F.I.)
Chiedo 120 giorni di rinvio.
PRESIDENTE
Pongo in votazione la proposta di rinvio di 120 giorni del consigliere Giuliana Fontanella, Presidente della Terza Commissione Consiliare.
E' aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI BAZZONI, BERLATO SELLA, BERTIPAGLIA, BOND, DE BONI, DEGANI, FRIGO, MARCHESE, PETTENÒ, TESO, TIOZZO, TRENTO, ZABOTTI E ZANON RELATIVA A "NORME PER LA DISCIPLINA DELL'ATTIVITÀ ISPETTIVA IN MATERIA SANITARIA E SOCIALE NELLA REGIONE DEL VENETO" (Progetto di legge n. 164)
DISEGNO DI LEGGE DI INIZIATIVA DELLA GIUNTA REGIONALE RELATIVO A "NUOVA DISCIPLINA DELL'ATTIVITÀ ISPETTIVA E DI VIGILANZA IN MATERIA SANITARIA E SOCIALE NELLA REGIONE VENETO" (Progetto di legge n. 216)
La parola al consigliere Raffaele Bazzoni, Presidente della Quinta Commissione consiliare.
Raffaele BAZZONI (F.I.)
Chiedo 90 giorni di rinvio.
PRESIDENTE
Pongo in votazione la proposta di rinvio di 90 giorni del consigliere Raffaele Bazzoni, Presidente della Quinta Commissione consiliare.
E' aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI FRIGO, ATALMI, BERTIPAGLIA, COVI, GALLO, PADRIN E PETTENÒ RELATIVA A "ISTITUZIONE DI UNA SEDE FARMACEUTICA IN DEROGA NEL COMUNE DI SOLESINO - ZONA ARTESELLE" (Progetto di legge n. 167)
La parola al consigliere Raffaele Bazzoni, Presidente della Quinta Commissione consiliare.
Raffaele BAZZONI (F.I.)
Chiedo 90 giorni di rinvio.
PRESIDENTE
Pongo in votazione la proposta di rinvio di 90 giorni del consigliere Raffaele Bazzoni, Presidente della Quinta Commissione consiliare.
E' aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI FRANCHETTO, BERLATO SELLA, BOTTACIN, CAUSIN, FRIGO, MICHIELETTO, TRENTO E VARIATI RELATIVA A "ORDINAMENTO REGIONALE PER LE ATTIVITÀ CULTURALI, LO SPETTACOLO, LE ISTITUZIONI E I BENI CULTURALI" (Progetto di legge n. 168)
La parola al consigliere Daniele Stival, Presidente della Sesta Commissione consiliare.
Daniele STIVAL (L.V.L.N.P.)
Chiedo 120 giorni di rinvio.
PRESIDENTE
Pongo in votazione la proposta di rinvio di 120 giorni del consigliere Daniele Stival, Presidente della Sesta Commissione consiliare.
E' aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
DISEGNO DI LEGGE DI INIZIATIVA DELLA GIUNTA REGIONALE RELATIVO A "DISPOSIZIONI E INTERVENTI IN MATERIA DI IMMIGRAZIONE" (Progetto di legge n. 174)
La parola al consigliere Giuliana Fontanella, Presidente della Terza Commissione Consiliare.
Giuliana FONTANELLA (F.I.)
Chiedo 180 giorni di rinvio.
PRESIDENTE
Pongo in votazione la proposta di rinvio di 180 giorni del consigliere Giuliana Fontanella, Presidente della Terza Commissione Consiliare.
E' aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI ZANON, BERTIPAGLIA, BOND, CANCIAN, CANER, CONTE, CORTELAZZO, COVI, DE BONI, DEGANI, SILVESTRIN, STIVAL E ZABOTTI RELATIVA A "ISTITUZIONE DI UN FONDO REGIONALE DI SOSTEGNO PER L'ACCESSO AL CREDITO DELLE ORGANIZZAZIONI SOCIO SANITARIE DI VOLONTARIATO" (Progetto di legge n. 186)
La parola al consigliere Raffaele Bazzoni, Presidente della Quinta Commissione consiliare.
Raffaele BAZZONI (F.I.)
Chiedo 120 giorni di rinvio.
PRESIDENTE
Pongo in votazione la proposta di rinvio di 120 giorni del consigliere Raffaele Bazzoni, Presidente della Quinta Commissione consiliare.
E' aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI ZANON, COPPOLA, CORTELAZZO, DONAZZAN, GIORGETTI E TESO RELATIVA A "INTERVENTI PER LA PROMOZIONE E LO SVILUPPO DEL BACINO TERMALE EUGANEO" (Progetto di legge n. 187)
La parola al consigliere Raffaele Grazia, Presidente della Prima Commissione consiliare.
Raffaele GRAZIA (F.I.)
Chiedo 120 giorni di rinvio.
PRESIDENTE
Pongo in votazione la proposta di rinvio di 120 giorni del consigliere Raffaele Grazia, Presidente della Prima Commissione consiliare.
E' aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI ZANON, BOND, CANCIAN, CIAMBETTI, DE BONI E LARONI RELATIVA A "CONTRIBUTI REGIONALI AGLI IMPIANTI ENERGETICI ALIMENTATI A BIOMASSA (TELERISCALDAMENTO)" (Progetto di legge n. 188)
La parola al consigliere Giuliana Fontanella, Presidente della Terza Commissione Consiliare.
Giuliana FONTANELLA (F.I.)
Chiedo 120 giorni di rinvio.
PRESIDENTE
Pongo in votazione la proposta di rinvio di 120 giorni del consigliere Giuliana Fontanella, Presidente della Terza Commissione Consiliare.
E' aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI ZANON, COPPOLA, CORTELAZZO, DONAZZAN, GIORGETTI E TESO RELATIVA A "INIZIATIVE A TUTELA DEL LAVORO DOMESTICO" (Progetto di legge n. 190)
La parola al consigliere Giuliana Fontanella, Presidente della Terza Commissione Consiliare.
Giuliana FONTANELLA (F.I.)
Chiedo 120 giorni di rinvio.
PRESIDENTE
Pongo in votazione la proposta di rinvio di 120 giorni del consigliere Giuliana Fontanella, Presidente della Terza Commissione Consiliare.
E' aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI FRANCHETTO, BERLATO SELLA, BOTTACIN, CAUSIN, FRASSON, FRIGO, MICHIELETTO, TRENTO E VARIATI RELATIVA A "INTERVENTI REGIONALI A FAVORE DEL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE PER VALORIZZARE PRODUZIONI, TRADIZIONI E CULTURE DEI PAESI IN VIA DI SVILUPPO" (Progetto di legge n. 191)
La parola al consigliere Giuliana Fontanella, Presidente della Terza Commissione Consiliare.
Giuliana FONTANELLA (F.I.)
Chiedo 120 giorni di rinvio.
PRESIDENTE
Pongo in votazione la proposta di rinvio di 120 giorni del consigliere Giuliana Fontanella, Presidente della Terza Commissione Consiliare.
E' aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI CORTELAZZO E GIORGETTI RELATIVA A "UNIFICAZIONE DEL TERRITORIO DI VILLAFONTANA (VR)" (Progetto di legge n. 192)
La parola al consigliere Raffaele Grazia, Presidente della Prima Commissione consiliare.
Raffaele GRAZIA (F.I.)
Chiedo 120 giorni di rinvio.
PRESIDENTE
Pongo in votazione la proposta di rinvio di 120 giorni del consigliere Raffaele Grazia, Presidente della Prima Commissione consiliare.
E' aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI FRIGO, BERLATO SELLA, BOTTACIN, CAUSIN, FRANCHETTO E TRENTO RELATIVA A "IL SISTEMA EDUCATIVO DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE IN REGIONE VENETO" (Progetto di legge n. 221)
La parola al consigliere Daniele Stival, Presidente della Sesta Commissione consiliare.
Daniele STIVAL (L.V.L.N.P.)
Chiedo 120 giorni di rinvio.
PRESIDENTE
Pongo in votazione la proposta di rinvio di 120 giorni del consigliere Daniele Stival, Presidente della Sesta Commissione consiliare.
E' aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI ZANON, BOND, CANCIAN, CIAMBETTI, CONTE, FOGGIATO E STIVAL RELATIVA A "REGOLAMENTAZIONE E DISCIPLINA DEGLI INTERVENTI SULLA PRESENZA DELLE POPOLAZIONI NOMADI NEL TERRITORIO VENETO" (Progetto di legge n. 222)
La parola al consigliere Daniele Stival, Presidente della Sesta Commissione consiliare.
Daniele STIVAL (L.V.L.N.P.)
Chiedo 120 giorni di rinvio.
PRESIDENTE
Pongo in votazione la proposta di rinvio di 120 giorni del consigliere Daniele Stival, Presidente della Sesta Commissione consiliare.
E' aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
DISEGNO DI LEGGE DI INIZIATIVA DELLA GIUNTA REGIONALE RELATIVO A "RIORDINO DELLE FUNZIONI AMMINISTRATIVE IN MATERIA DI OLI MINERALI E GAS DI PETROLIO LIQUEFATTO (GPL), AI SENSI DELL'ART. 1, COMMA 6, DELLA LEGGE 23 AGOSTO 2004, N. 239" (Progetto di legge n. 223)
La parola al consigliere Raffaele Grazia, Presidente della Prima Commissione consiliare.
Raffaele GRAZIA (F.I.)
Chiedo 180 giorni di rinvio.
PRESIDENTE
Pongo in votazione la proposta di rinvio di 180 giorni del consigliere Raffaele Grazia, Presidente della Prima Commissione consiliare.
E' aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI COVI, ATALMI, BAZZONI, BERLATO SELLA, BETTIN, BOND, BONFANTE, BOTTACIN, CANCIAN, CAUSIN, DE BONI, FOGGIATO, FONTANELLA, FRANCHETTO, GALLO, LARONI, MICHIELETTO, ROSSATO, RUFFATO, SERNAGIOTTO, TIOZZO E ZABOTTI RELATIVA A "ISTITUZIONE DEL PARCO DEL TERRAGLIO" (Progetto di legge n. 224)
La parola al consigliere Tiziano Ferruccio Zigiotto, Presidente della Seconda Commissione consiliare.
Tiziano Ferruccio ZIGIOTTO (F.I.)
Chiedo 90 giorni di rinvio.
PRESIDENTE
Pongo in votazione la proposta di rinvio di 90 giorni del consigliere Tiziano Ferruccio Zigiotto, Presidente della Seconda Commissione consiliare.
E' aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PROPOSTA DI LEGGE STATALE DI INIZIATIVA DEL CONSIGLIERE COVI RELATIVA A "NORME PER LA DISCIPLINA DELLE UNIONI DI FATTO" (Progetto di legge statale n. 1)
La parola al consigliere Raffaele Grazia, Presidente della Prima Commissione consiliare.
Raffaele GRAZIA (F.I.)
Chiedo 180 giorni di rinvio.
PRESIDENTE
Pongo in votazione la proposta di rinvio di 180 giorni del consigliere Raffaele Grazia, Presidente della Prima Commissione consiliare.
E' aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PROPOSTA DI LEGGE STATALE DI INIZIATIVA DEL CONSIGLIERE RAFFAELE ZANON RELATIVA A "RIDUZIONE DELL'INDENNITÀ DEGLI ELETTI NEL PARLAMENTO E NEI CONSIGLI REGIONALI" (Progetto di legge statale n. 4)
La parola al consigliere Raffaele Grazia, Presidente della Prima Commissione consiliare.
Raffaele GRAZIA (F.I.)
Chiedo 180 giorni di rinvio.
PRESIDENTE
Pongo in votazione la proposta di rinvio di 180 giorni del consigliere Raffaele Grazia, Presidente della Prima Commissione consiliare.
E' aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PROPOSTA DI LEGGE STATALE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI VARIATI, ATALMI, AZZI, BERLATO SELLA, BETTIN, BONFANTE, BOTTACIN, CARRARO, CAUSIN, COVI, FRANCHETTO, FRIGO, GALLO, MARCHESE, MICHIELETTO, TIOZZO, TRENTO E ZABOTTI RELATIVA A "PROPOSTA DI LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE D'INIZIATIVA REGIONALE AI SENSI DELL'ARTICOLO 121, SECONDO COMMA, DELLA COSTITUZIONE" (PROGETTO DI LEGGE STATALE N. 7)
La parola al consigliere Raffaele Grazia, Presidente della Prima Commissione consiliare.
Raffaele GRAZIA (F.I.)
Chiedo 180 giorni di rinvio.
PRESIDENTE
Pongo in votazione la proposta di rinvio di 180 giorni del consigliere Raffaele Grazia, Presidente della Prima Commissione consiliare.
E' aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PROPOSTA DI LEGGE STATALE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI VARIATI, ATALMI, AZZI, BERLATO SELLA, BETTIN, BONFANTE, BOTTACIN, CARRARO, CAUSIN, COVI, FRANCHETTO, FRIGO, GALLO, MARCHESE, MICHIELETTO, TIOZZO, TRENTO E ZABOTTI RELATIVA A "PROPOSTA DI LEGGE STATALE AI SENSI DELL'ARTICOLO 116 TERZO COMMA DELLA COSTITUZIONE" (Progetto di legge statale n. 8)
La parola al consigliere Raffaele Grazia, Presidente della Prima Commissione consiliare.
Raffaele GRAZIA (F.I.)
Chiedo 180 giorni di rinvio.
PRESIDENTE
Pongo in votazione la proposta di rinvio di 180 giorni del consigliere Raffaele Grazia, Presidente della Prima Commissione consiliare.
E' aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
DISEGNO DI LEGGE STATALE DI INIZIATIVA DELLA GIUNTA REGIONALE RELATIVO A "PROPOSTA DI LEGGE STATALE DI DELEGA FORMULATA DALLA REGIONE DEL VENETO, AI SENSI DELL'ARTICOLO 121, COMMA 2, DELLA COSTITUZIONE, RECANTE "ATTUAZIONE DELL'ARTICOLO 119 DELLA COSTITUZIONE"" (Progetto di legge statale n. 9)
La parola al consigliere Raffaele Grazia, Presidente della Prima Commissione consiliare.
Raffaele GRAZIA (F.I.)
Chiedo 180 giorni di rinvio.
PRESIDENTE
Pongo in votazione la proposta di rinvio di 180 giorni del consigliere Raffaele Grazia, Presidente della Prima Commissione consiliare.
E' aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PROPOSTA DI LEGGE STATALE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI MANZATO, BIZZOTTO, BOTTACIN, CANER, CIAMBETTI, CONTE, DA RE, FINOZZI, STIVAL, TOSI E ZAMBONI RELATIVA A "PRINCIPI FONDAMENTALI DI COORDINAMENTO DELLA FINANZA PUBBLICA E DEL SISTEMA TRIBUTARIO. ATTUAZIONE DEL FEDERALISMO FISCALE" (Progetto di legge statale n. 11)
La parola al consigliere Raffaele Grazia, Presidente della Prima Commissione consiliare.
Raffaele GRAZIA (F.I.)
Chiedo 180 giorni di rinvio.
PRESIDENTE
Pongo in votazione la proposta di rinvio di 180 giorni del consigliere Raffaele Grazia, Presidente della Prima Commissione consiliare.
E' aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PROPOSTA DI LEGGE STATALE DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI MANZATO, BIZZOTTO, BOTTACIN, CANER, CIAMBETTI, CONTE, DA RE, FINOZZI, STIVAL, TOSI E ZAMBONI RELATIVA A "PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA DEL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO PER LA MODIFICA DELLA LEGGE 27 DICEMBRE 2006, N. 296 "DISPOSIZIONI PER LA FORMAZIONE DEL BILANCIO ANNUALE E PLURIENNALE DELLO STATO (LEGGE FINANZIARIA 2007)"" (Progetto di legge statale n. 12)
La parola al consigliere Raffaele Grazia, Presidente della Prima Commissione consiliare.
Raffaele GRAZIA (F.I.)
Chiedo 180 giorni di rinvio.
PRESIDENTE
Pongo in votazione la proposta di rinvio di 180 giorni del consigliere Raffaele Grazia, Presidente della Prima Commissione consiliare.
E' aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PROPOSTA DI REVISIONE DELLO STATUTO DI INIZIATIVA DEL CONSIGLIERE PICCOLO RELATIVA A "STATUTO DELLA REGIONE DEL VENETO" (Proposta di revisione dello Statuto n. 2)
La parola al consigliere Francesco Piccolo, Presidente della Commissione Statuto e Regolamento.
Francesco PICCOLO (U.D.C.)
Chiedo 120 giorni di rinvio.
PRESIDENTE
Pongo in votazione la proposta di rinvio di 120 giorni del consigliere Francesco Piccolo, Presidente della Commissione Statuto e Regolamento.
E' aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
PROPOSTA DI REVISIONE DELLO STATUTO DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI MANZATO, BIZZOTTO, BOTTACIN, CANER, CIAMBETTI, CONTE, DA RE, FINOZZI, STIVAL, TOSI E EMILIO ZAMBONI RELATIVA A "STATUTO DELLA REGIONE DEL VENETO" (Proposta di revisione dello Statuto n. 3)
La parola al consigliere Francesco Piccolo, Presidente della Commissione Statuto e Regolamento.
Francesco PICCOLO (U.D.C.)
Chiedo 120 giorni di rinvio.
PRESIDENTE
Pongo in votazione la proposta di rinvio di 120 giorni del consigliere Francesco Piccolo, Presidente della Commissione Statuto e Regolamento.
E' aperta la votazione.
(Votazione elettronica)
E' chiusa la votazione.
Il Consiglio approva.
ISCRIZIONE ALL'ORDINE DEL GIORNO
La parola al consigliere Sernagiotto.
Remo SERNAGIOTTO (F.I.)
Grazie, Presidente.
Chiedo ai Colleghi, che con me hanno firmato questa Mozione dal titolo "Un doveroso ringraziamento alle forze dell'ordine che hanno assicurato alla giustizia gli assassini dei coniugi Pelliciardi" di iscriverla, chiedo all'Ufficio di Presidenza di aggiungere alcuni colleghi che non erano presenti, la firma dei colleghi Tesserin, Giuliana Fontanella, Elena Donazzan, Valdegamberi e Bazzoni.
Presidente, chiedo l'iscrizione per poi chiedere la discussione immediata vista l'importanza della Mozione.
PRESIDENTE
Grazie, consigliere Sernagiotto.
Rammento che per l'iscrizione sono necessari i due terzi, mentre la discussione immediata e la votazione è necessaria l'unanimità.
Pongo in votazione l'iscrizione della Mozione.
E' aperta la votazione.
(votazione elettronica)
E' chiusa la votazione
Il Consiglio approva.
La Mozione è iscritta.
La parola al consigliere Sernagiotto.
Remo SERNAGIOTTO (F.I.)
Ringrazio i Colleghi che hanno voluto iscrivere una così importante Mozione. Adesso chiedo ai Colleghi di poterla discutere e soprattutto di poterla votare. Sapete che le forze dell'ordine del Veneto e della Provincia di Treviso insieme al procuratore e al Prefetto...
Se è così, solo per ringraziare.
PRESIDENTE
Grazie, consigliere Sernagiotto.
La parola al consigliere Pettenò.
Pietrangelo PETTENO' (R.C.-S.E.)
Chiaramente voto a favore della discussione immediata, però volevo che rimanesse la testimonianza di una sorta di modo di lavorare che faccio fatica a comprendere. Si convoca il Consiglio per due giornate per fare un'unica legge, per fare l'articolo 41 e questo doveroso ringraziamento agli organi dello Stato che hanno assicurato dei criminali, però avevamo un sacco di cose previste, vorrei ricordare le nomine della Fenice, dell'Arena di Verona, un sacco di cose importantissime che aspettano. Siamo opposizione, soprattutto io che sono una piccola parte dell'opposizione, però vorrei capire come intende lavorare la Maggioranza. Poi quando si fanno i Consigli, uno si programma. A me pare sia un gesto di irresponsabilità da parte della maggioranza che continua a dare questi segnali un po' controversi, quindi ovviamente lo voto, ma il tema è talmente delicato che non mi consente di fare la strumentalizzazione, ma in qualche maniera se lo sarebbe meritato il collega Sernagiotto o chi per esso che ha deciso di convocare due giorni di Consiglio e farci fare quattro ore di lavoro.
PRESIDENTE
Grazie, consigliere Pettenò.
Sulla proposta del consigliere Sernagiotto non ci sono opinioni contrarie.
Se non ci sono interventi, pongo in votazione la richiesta di immediata discussione.
E' aperta la votazione.
(votazione elettronica)
E' chiusa la votazione
Il Consiglio approva.
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PUNTO
51 |
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MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI SERNAGIOTTO, MANZATO, PADRIN, DE BONI, LARONI, GRAZIA, CORTELAZZO, GAVA, CHISSO, ZIGIOTTO, DEGANI, VARIATI, MARCHESE, GALLO, TIOZZO, CAUSIN, BETTIN, ZABOTTI, ROSSATO, FRANCHETTO, TRENTO, MICHIELETTO, BERLATO SELLA, CANCIAN, CANER, CONTE, DA RE, CENCI, ZAMBONI, GIANPAOLO BOTTACIN, BIZZOTTO, FRASSON, PICCOLO, STIVAL, ZANON, BOND, SILVESTRIN, PETTENò, ATALMI, FINOZZI, TESSERIN, FONTANELLA, DONAZZAN, BAZZONI E CIAMBETTI RELATIVA A "UN DOVEROSO RINGRAZIAMENTO ALLE FORZE DELL'ORDINE CHE HANNO ASSICURATO ALLA GIUSTIZIA GLI ASSASSINI DEI CONIUGI PELLICIARDI" (MOZIONE N. 86) (deliberazione n. 75/2007)
Il Consiglio regionale del Veneto
PREMESSO che il 21 agosto 2007 i coniugi Guido e Lucia Pelliciardi venivano assassinati dopo essere stati torturati nella dependance di una villa a Gorgo al Monticano, della quale erano custodi;
CONSIDERATO CHE:
- il duplice delitto ha particolarmente impressionato l'opinione pubblica per l'eccezionale atrocità;
- le forze dell'ordine dopo soli 14 giorni sono riuscite ad individuare ed assicurare alla giustizia gli assassini dei coniugi Pelliciardi;
ESPRIME
un doveroso ringraziamento al Procuratore della Repubblica, al Prefetto, al Questore e alle forze dell'ordine con particolare riguardo all'Arma dei Carabinieri per l'intensa attività investigativa svolta che ha condotto in tempi brevissimi all'arresto dei responsabili
Se non vi sono interventi, pongo in votazione la Mozione.
E' aperta la votazione.
(votazione elettronica)
E' chiusa la votazione
Il Consiglio approva.
Informo che il Consiglio di domani è disdetto e sarete convocati a domicilio.
La Seduta termina alle ore 19.47.
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Il Consigliere segretario
f.to Franco Frigo |
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Il Presidente
f.to Giampietro Marchese |
PROCESSO VERBALE
SEDUTA PUBBLICA N. 89
SEDUTA PUBBLICA N. 89
PROT. GEN. N. 9893
MERCOLEDì 5 SETTEMBRE 2007
PRESIDENZA
PRESIDENTE MARINO FINOZZI
VICEPRESIDENTI CARLO ALBERTO TESSERIN E GIAMPIETRO MARCHESE
PROCESSO VERBALE REDATTO A CURA DELL'UFFICIO ASSEMBLEA
INDICE
Processo verbale della 89a seduta pubblica – mercoledì 5 settembre 2007
Processo verbale della 89a seduta pubblica – mercoledì 5 settembre 2007
- Comunicazioni della Presidenza del Consiglio
- Approvazione verbali delle sedute precedenti
- Interrogazioni e interpellanze
- Disegno di legge relativo a "Disciplina dell'esercizio dell'attività di somministrazione di alimenti e bevande" (Progetto di legge n. 117/2006) APPROVATO
- Ordine del giorno presentato dai consiglieri Variati, Grazia, Zabotti, Laroni, Rossato, De Boni, Atalmi, Covi, Bettin, Zanon, Pettenò, Manzato, Cortelazzo, Sernagiotto e Cancian in occasione dell'esame del disegno di legge relativo a "Disciplina dell'esercizio dell'attività di somministrazione di alimenti e bevande" (Progetto di legge n. 117/2006) (Deliberazione n. 73/2007)
- Rinvio alle Commissioni consiliari dei progetti di legge iscritti all'ordine del giorno ai sensi dell'articolo 41 dello Statuto. Fissazione di un ulteriore termine per la presentazione della relazione al Consiglio regionale (Deliberazione n. 74/2007)
- Mozione presentata dai consiglieri Sernagiotto, Manzato, Padrin, De Boni, Laroni, Grazia, Cortelazzo, Gava, Chisso, Zigiotto, Degani, Variati, Marchese, Gallo, Tiozzo, Causin, Bettin, Zabotti, Rossato, Franchetto, Trento, Michieletto, Berlato Sella, Cancian, Caner, Conte, Da Re, Cenci, Zamboni, Gianpaolo Bottacin, Bizzotto, Frasson, Piccolo, Stival, Zanon, Bond, Silvestrin, Pettenò, Atalmi, Finozzi, Tesserin, Fontanella, Donazzan, Bazzoni e Ciambetti relativa a "Un doveroso ringraziamento alle forze dell'ordine che hanno assicurato alla giustizia gli assassini dei coniugi Pelliciardi" (Mozione n. 86) (Deliberazione n. 75/2007)
La seduta si svolge a Venezia in Palazzo Ferro-Fini, sede del Consiglio regionale.
Il Presidente Marino FINOZZI dichiara aperta la seduta alle ore 10.41.
I lavori si svolgono sulla base dell'ordine del giorno prot. n. 9732 del 29 agosto 2007.
Punto n. 1) all'ordine del giorno
Il Presidente Marino FINOZZI dichiara aperta la seduta alle ore 10.41.
I lavori si svolgono sulla base dell'ordine del giorno prot. n. 9732 del 29 agosto 2007.
Punto n. 1) all'ordine del giorno
Comunicazioni della Presidenza del Consiglio [RESOCONTO]
Il PRESIDENTE effettua le comunicazioni di rito e comunica che sono in congedo il consigliere Bertipaglia e gli assessori Coppola e Giorgetti.
Interviene il consigliere Padrin (FI) il quale propone di sospendere la seduta per un'ora poiché è in corso una riunione.
Il PRESIDENTE accoglie la richiesta e aggiorna la seduta alle ore 12.00.
La seduta è sospesa alle ore 10.42.
La seduta riprende alle ore 12.02.
Il PRESIDENTE aggiorna la seduta alle ore 14.30.
La seduta è sospesa alle ore 12.03.
La seduta riprende alle ore 15.05.
Assume la Presidenza il Vicepresidente Carlo Alberto Tesserin.
Punto n. 2) all'ordine del giorno
Approvazione verbali delle sedute precedenti [RESOCONTO]
Il PRESIDENTE, poichè nessun Consigliere chiede di fare osservazioni, dichiara che s'intendono approvati il processo verbale della 85a seduta pubblica di giovedì 26 luglio, della 86a seduta pubblica di venerdì 27 luglio, della 87a seduta pubblica di lunedì 30 luglio e della 88a seduta pubblica di martedì 31 luglio e mercoledì 1 agosto 2007.
Punto n. 3) all'ordine del giorno
Interrogazioni e interpellanze [RESOCONTO]
Interrogazioni a risposta immediata
• n. 272 del 06.12.2006
presentata dal consigliere Bettin
"Come intende intervenire la Regione per difendere le tartarughe in letargo a Punta Sabbioni"
Interviene l'assessore Silvestrin (UDC) che risponde per conto della Giunta regionale.
presentata dal consigliere Bettin
"Come intende intervenire la Regione per difendere le tartarughe in letargo a Punta Sabbioni"
Interviene l'assessore Silvestrin (UDC) che risponde per conto della Giunta regionale.
• n. 279 del 15.12.2006
presentata dal consigliere Atalmi
"Le Comunità alloggio dell'ASL n. 12 rischiano la chiusura per l'indifferenza della Regione Veneto"
Interviene l'assessore Silvestrin (UDC) che risponde per conto della Giunta regionale.
presentata dal consigliere Atalmi
"Le Comunità alloggio dell'ASL n. 12 rischiano la chiusura per l'indifferenza della Regione Veneto"
Interviene l'assessore Silvestrin (UDC) che risponde per conto della Giunta regionale.
• n. 303 del 19.02.2007
presentata dal consigliere Gallo
"Materiali tossici sotto la nuova strada del Santo. Ma che controlli avevano fatto la Regione Veneto e la Provincia di Padova?"
Interviene l'assessore Chisso (FI) che risponde per conto della Giunta regionale.
Interviene il consigliere Gallo (Ulivo-PDV).
presentata dal consigliere Gallo
"Materiali tossici sotto la nuova strada del Santo. Ma che controlli avevano fatto la Regione Veneto e la Provincia di Padova?"
Interviene l'assessore Chisso (FI) che risponde per conto della Giunta regionale.
Interviene il consigliere Gallo (Ulivo-PDV).
• n. 311 del 13.03.2007
presentata dal consigliere Zanon
"Quale futuro per i presidi delle forze dell'ordine nel Padovano? Verificare i motivi che hanno reso inattivo il presidio della polizia di Stato in via D'Avanzo"
Interviene l'assessore Silvestrin (UDC) che risponde per conto della Giunta regionale.
Interviene il consigliere Zanon (AN).
presentata dal consigliere Zanon
"Quale futuro per i presidi delle forze dell'ordine nel Padovano? Verificare i motivi che hanno reso inattivo il presidio della polizia di Stato in via D'Avanzo"
Interviene l'assessore Silvestrin (UDC) che risponde per conto della Giunta regionale.
Interviene il consigliere Zanon (AN).
• n. 324 del 05.04.2007
presentata dal consigliere Pettenò
"ULSS n. 12: le delibere regionali sono atti ufficiali o carta straccia. Perché la Regione non interviene?"
Interviene l'assessore Silvestrin (UDC) che risponde per conto della Giunta regionale.
Interviene il consigliere Pettenò (RC-SE).
presentata dal consigliere Pettenò
"ULSS n. 12: le delibere regionali sono atti ufficiali o carta straccia. Perché la Regione non interviene?"
Interviene l'assessore Silvestrin (UDC) che risponde per conto della Giunta regionale.
Interviene il consigliere Pettenò (RC-SE).
• n. 327 del 18.04.2007
presentata dai consiglieri Gallo e Frigo
"SAIACE: un'attività da tutelare"
Interviene l'assessore Silvestrin (UDC) che risponde per conto della Giunta regionale.
presentata dai consiglieri Gallo e Frigo
"SAIACE: un'attività da tutelare"
Interviene l'assessore Silvestrin (UDC) che risponde per conto della Giunta regionale.
• n. 339 del 23.05.2007
presentata dal consigliere Frasson
"Notizie in merito a licenziamento dirigente"
Interviene l'assessore Silvestrin (UDC) che risponde per conto della Giunta regionale.
presentata dal consigliere Frasson
"Notizie in merito a licenziamento dirigente"
Interviene l'assessore Silvestrin (UDC) che risponde per conto della Giunta regionale.
• n. 337 del 17.05.2007
presentata dai consiglieri Diego Bottacin e Gallo
"Ospedale di Montebelluna: i tempi si fanno infiniti!!!"
Interviene l'assessore Silvestrin (UDC) che risponde per conto della Giunta regionale.
presentata dai consiglieri Diego Bottacin e Gallo
"Ospedale di Montebelluna: i tempi si fanno infiniti!!!"
Interviene l'assessore Silvestrin (UDC) che risponde per conto della Giunta regionale.
• n. 359 del 20.05.2007
presentata dai consiglieri Manzato, Caner e Da Re
"L'associazione culturale islamica "AL WAQF AL-ISLAM ITALIA" di Treviso venga cancellata dal registro regionale delle associazioni di promozione sociale a seguito delle ripetute sentenze di condanna emesse nei suoi confronti"
Interviene l'assessore Silvestrin (UDC) che risponde per conto della Giunta regionale.
La Giunta regionale, a causa dell'assenza dall'aula dei Consiglieri interroganti, provvederà ad inviare risposta scritta delle seguenti interrogazioni a risposta immediata:
presentata dai consiglieri Manzato, Caner e Da Re
"L'associazione culturale islamica "AL WAQF AL-ISLAM ITALIA" di Treviso venga cancellata dal registro regionale delle associazioni di promozione sociale a seguito delle ripetute sentenze di condanna emesse nei suoi confronti"
Interviene l'assessore Silvestrin (UDC) che risponde per conto della Giunta regionale.
La Giunta regionale, a causa dell'assenza dall'aula dei Consiglieri interroganti, provvederà ad inviare risposta scritta delle seguenti interrogazioni a risposta immediata:
• n. 5 del 19.05.2005
presentata dal consigliere Variati
"Cava di marmo "Pilastri" in comune di Cogollo del Cengio (VI): va fermata l'aggressione del territorio montano e delle zone con reperti storici della grande guerra. La Regione reinvii gli atti alla Provincia per il parere ai sensi della legge regionale n. 1/2004 "
presentata dal consigliere Variati
"Cava di marmo "Pilastri" in comune di Cogollo del Cengio (VI): va fermata l'aggressione del territorio montano e delle zone con reperti storici della grande guerra. La Regione reinvii gli atti alla Provincia per il parere ai sensi della legge regionale n. 1/2004 "
• n. 263 del 17.11.2006
presentata dal consigliere Variati
"Centro di eccellenza dell'ospedale San Bortolo di Vicenza a rischio di chiusura. La Giunta regionale non può restare indifferente"
presentata dal consigliere Variati
"Centro di eccellenza dell'ospedale San Bortolo di Vicenza a rischio di chiusura. La Giunta regionale non può restare indifferente"
• n. 335 del 14.05.2007
presentata dal consigliere Bonfante
"Siamo tornati al periodo dell'inquisizione?"
presentata dal consigliere Bonfante
"Siamo tornati al periodo dell'inquisizione?"
• n. 349 del 04.06.2007
presentata dal consigliere Padrin
"Licenziato dalla SITA perché ammalato: quali iniziative della Giunta?"
Interpellanza
presentata dal consigliere Padrin
"Licenziato dalla SITA perché ammalato: quali iniziative della Giunta?"
Interpellanza
• n. 40 del 22.06.2007
presentata dal consigliere Ciambetti
"Immigrati provenienti da aree a rischio TBC: la Regione si mobiliti a garanzia della salute dei cittadini per impedire la diffusione del virus sul territorio"
Interviene l'assessore Silvestrin (UDC) che risponde per conto della Giunta regionale.
Durante l'intervento dell'assessore Silvestrin assume la Presidenza il Presidente Marino Finozzi.
Interviene il consigliere Ciambetti (LVLNP) in sede di replica.
Punto n. 4) all'ordine del giorno
presentata dal consigliere Ciambetti
"Immigrati provenienti da aree a rischio TBC: la Regione si mobiliti a garanzia della salute dei cittadini per impedire la diffusione del virus sul territorio"
Interviene l'assessore Silvestrin (UDC) che risponde per conto della Giunta regionale.
Durante l'intervento dell'assessore Silvestrin assume la Presidenza il Presidente Marino Finozzi.
Interviene il consigliere Ciambetti (LVLNP) in sede di replica.
Punto n. 4) all'ordine del giorno
Disegno di legge relativo a "Disciplina dell'esercizio dell'attività di somministrazione di alimenti e bevande" (Progetto di legge n. 117/2006) APPROVATO [RESOCONTO]
La relazione illustrativa è stata svolta nella 88° seduta pubblica del 31 luglio 2007.
In discussione generale intervengono i consiglieri Variati (Ulivo-PDV) il quale annuncia la presentazione di un ordine del giorno firmato da tutti i Capigruppo, Atalmi (CI), Trento (Ulivo-PDV), Cortelazzo (AN), Bettin (Verdi), Laroni (Nuovo PSI), Covi (PSE), Bizzotto Mara (LVLNP), Pettenò (RC-SE), Zanon (AN), Zabotti (Per il Veneto con Carraro), De Boni (UDC) e Cancian (PNE).
Durante l'intervento del consigliere Cancian assume la Presidenza il Vicepresidente Giampietro Marchese.
In discussione generale intervengono i consiglieri Causin (Ulivo-PDV), Franchetto (Ulivo-PDV), Bond (FI) e l'assessore Gava (FI) in sede di replica.
Si passa all'esame dell'articolato e relativi emendamenti.
Gli articoli 1, 2, 3, 4 e 5 posti in votazione, separatamente, col sistema elettronico sono approvati nel testo presentato dalla Commissione consiliare competente.
L'emendamento n. 6982, sostitutivo dell'articolo 6, posto in votazione col sistema elettronico è approvato.
L'emendamento n. 6983, aggiuntivo dell'articolo 6 bis, posto in votazione col sistema elettronico è approvato.
Gli articoli 7, 8, e 9 posti in votazione, separatamente, col sistema elettronico sono approvati nel testo presentato dalla Commissione consiliare competente.
L'emendamento n. 6991 all'articolo 10, illustrato dall'assessore Gava (FI), posto in votazione col sistema elettronico è approvato.
L'emendamento n. 6984 all'articolo 10 è dichiarato ritirato dal PRESIDENTE.
L'articolo 10 posto in votazione, col sistema elettronico, è approvato come emendato.
Gli articoli dall'11 al 30 posti in votazione, separatamente, col sistema elettronico sono approvati nel testo presentato dalla Commissione consiliare competente.
Il PRESIDENTE fa presente che si deve provvedere al coordinamento tecnico del testo dell'articolo 31.
L'articolo 31 posto in votazione, col sistema elettronico, é approvato.
L'emendamento n. 6985 all'articolo 32, illustrato dal consigliere Bond (FI) e sul quale interviene l'assessore Gava (FI) che esprime parere contrario, posto in votazione col sistema elettronico è approvato.
L'articolo 32 posto in votazione, col sistema elettronico, è approvato come emendato.
L'emendamento n. 6986 all'articolo 33 posto in votazione, col sistema elettronico, è respinto.
L'emendamento n. 6987 all'articolo 33 è ritirato dal consigliere Bond (FI).
L'articolo 33 posto in votazione, col sistema elettronico, è approvato nel testo presentato dalla Commissione consiliare competente.
L'emendamento n. 6990, aggiuntivo dell'articolo 33 bis, illustrato dal consigliere Michieletto (Ulivo-PDV) e sul quale interviene l'assessore Gava (FI) che esprime parere contrario, posto in votazione col sistema elettronico è respinto.
L'articolo 34 posto in votazione, col sistema elettronico, è approvato nel testo presentato dalla Commissione consiliare competente.
L'emendamento n. 6988 all'articolo 35 è ritirato dal consigliere Bond (FI).
Gli articoli 35 e 36 posti in votazione, separatamente, col sistema elettronico sono approvati nel testo presentato dalla Commissione consiliare competente.
Il PRESIDENTE fa presente che si deve provvedere al coordinamento tecnico del testo dell'articolo 37.
L'articolo 37 posto in votazione, col sistema elettronico, é approvato.
Si passa all'esame dell'ordine del giorno collegato al progetto di legge in esame.
Ordine del giorno presentato dai consiglieri Variati, Grazia, Zabotti, Laroni, Rossato, De Boni, Atalmi, Covi, Bettin, Zanon, Pettenò, Manzato, Cortelazzo, Sernagiotto e Cancian in occasione dell'esame del disegno di legge relativo a "Disciplina dell'esercizio dell'attività di somministrazione di alimenti e bevande" (Progetto di legge n. 117/2006) (Deliberazione n. 73/2007) [RESOCONTO]
Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico, l'ordine del giorno in oggetto.
Il Consiglio approva
In dichiarazione di voto sul progetto di legge in esame intervengono i consiglieri Fontanella Giuliana (FI), Variati (Ulivo-PDV) e Cancian (PNE) i quali dichiarano voto favorevole.
Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico, il progetto di legge in oggetto nel suo complesso come emendato.
Il Consiglio approva
Punto n. 5) all'ordine del giorno
Rinvio alle Commissioni consiliari dei progetti di legge iscritti all'ordine del giorno ai sensi dell'articolo 41 dello Statuto. Fissazione di un ulteriore termine per la presentazione della relazione al Consiglio regionale (Deliberazione n. 74/2007) [RESOCONTO]
Viene approvata a maggioranza, col sistema elettronico, la proposta di rinvio di 180 giorni dei progetti di legge nn. 9, 76, 16, 21, 32, 43, 47, 55, 64, 66, 71, 84, 100, 125, 128, 174, 223 e dei progetti di legge statale nn. 1, 4, 7, 8, 9, 11 e 12.
Viene approvata a maggioranza, col sistema elettronico, la proposta di rinvio di 120 giorni dei progetti di legge nn. 7, 14, 40, 45, 56, 73, 77, 86, 88, 94, 95, 114, 123, 143, 144, 168, 186, 187, 188, 190, 191, 192, 221, 222 e delle proposte di revisione dello Statuto nn. 2 e 3.
Viene approvata a maggioranza, col sistema elettronico, la proposta di rinvio di 90 giorni dei progetti di legge nn. 1, 4, 13, 130, 131, 138, 154, 164, 216, 167 e 224.
Interviene il consigliere Sernagiotto (FI) il quale chiede l'iscrizione all'ordine del giorno della mozione relativa a "Un doveroso ringraziamento alle forze dell'ordine che hanno assicurato alla giustizia gli assassini dei coniugi Pelliciardi".
Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico, la richiesta di iscrizione avanzata dal consigliere Sernagiotto.
Il Consiglio approva
Interviene il consigliere Sernagiotto (FI) il quale chiede la discussione immediata della mozione testè iscritta all'ordine del giorno.
Interviene il consigliere Pettenò (RC-SE) che si dichiara a favore della immediata discussione.
Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico, la richiesta di discussione immediata avanzata dal consigliere Sernagiotto.
Il Consiglio approva
Punto n. 52) aggiuntivo all'ordine del giorno
Mozione presentata dai consiglieri Sernagiotto, Manzato, Padrin, De Boni, Laroni, Grazia, Cortelazzo, Gava, Chisso, Zigiotto, Degani, Variati, Marchese, Gallo, Tiozzo, Causin, Bettin, Zabotti, Rossato, Franchetto, Trento, Michieletto, Berlato Sella, Cancian, Caner, Conte, Da Re, Cenci, Zamboni, Gianpaolo Bottacin, Bizzotto, Frasson, Piccolo, Stival, Zanon, Bond, Silvestrin, Pettenò, Atalmi, Finozzi, Tesserin, Fontanella, Donazzan, Bazzoni e Ciambetti relativa a "Un doveroso ringraziamento alle forze dell'ordine che hanno assicurato alla giustizia gli assassini dei coniugi Pelliciardi" (Mozione n. 86) (Deliberazione n. 75/2007) [RESOCONTO]
Il PRESIDENTE pone in votazione, col sistema elettronico, la mozione in oggetto.
Il Consiglio approva
Il PRESIDENTE dichiara chiusa la seduta odierna e revocata la seduta di domani 6 settembre 2007.
Il Consiglio regionale sarà convocato a domicilio.
La seduta termina alle ore 19.47.
Consiglieri presenti:
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Nicola ATALMI
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Gustavo FRANCHETTO
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|
Carlo Alberto AZZI
|
Flavio FRASSON
|
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Raffaele BAZZONI
|
Franco FRIGO
|
|
Giuseppe BERLATO SELLA
|
Giovanni GALLO
|
|
Gianfranco BETTIN
|
Fabio GAVA
|
|
Mara BIZZOTTO
|
Raffaele GRAZIA
|
|
Dario BOND
|
Nereo LARONI
|
|
Franco BONFANTE
|
Franco MANZATO
|
|
Diego BOTTACIN
|
Renzo MARANGON
|
|
Gianpaolo Enrico BOTTACIN
|
Giampietro MARCHESE
|
|
Diego CANCIAN
|
Igino MICHIELETTO
|
|
Federico CANER
|
Leonardo PADRIN
|
|
Andrea CAUSIN
|
Pietrangelo PETTENO'
|
|
Vittorino CENCI
|
Francesco PICCOLO
|
|
Renato CHISSO
|
Damiano ROSSATO
|
|
Roberto CIAMBETTI
|
Clodovaldo RUFFATO
|
|
Giancarlo CONTA
|
Remo SERNAGIOTTO
|
|
Maurizio CONTE
|
Flavio SILVESTRIN
|
|
Piergiorgio CORTELAZZO
|
Daniele STIVAL
|
|
Carlo COVI
|
Moreno TESO
|
|
Gianantonio DA RE
|
Carlo Alberto TESSERIN
|
|
Onorio DE BONI
|
Lucio TIOZZO
|
|
Barbara DEGANI
|
Guido TRENTO
|
|
Elena DONAZZAN
|
Stefano VALDEGAMBERI
|
|
Marino FINOZZI
|
Achille VARIATI
|
|
Mariangelo FOGGIATO
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Marco ZABOTTI
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Giuliana FONTANELLA
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Emilio ZAMBONI
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Raffaele ZANON
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Tiziano Ferruccio ZIGIOTTO
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IL CONSIGLIERE SEGRETARIO
Franco FRIGO |
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IL PRESIDENTE
Giampietro MARCHESE |
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N.B. Gli emendamenti indicati nel processo verbale sono consultabili presso l'Ufficio Assemblea
PROCESSO VERBALE
Redazione a cura di Migotto Giuseppe
Elaborazione testo a cura di Azzolini Loredana
PROCESSO VERBALE
Redazione a cura di Migotto Giuseppe
Elaborazione testo a cura di Azzolini Loredana